band: faun fables
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::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 1 ::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 2 ::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 3 ::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 4 NERDS ATTACK http://www.nerdsattack.net/?cat=6 Nove pezzi spietati, violenti e in alcuni casi vivaci grazie alle sterzate forzatamente e volutamente pop tipo gocce di aceto balsamico su un filetto al sangue fumante polvere da sparo. Decisamente pulp. Probabilmente stiamo parlando di un progetto musicale che lascerà degli interessanti strascichi di pensiero e di stile nell’Italia della ‘musica bene’ se sarà […] LIVE ROCK http://liverock.it/tuttarec.phpchiave=1070&chiave2=The^Crazy^Crazy^World^Of^Mr.^Rubik The Crazy Crazy World Of Mr. Rubik è il primo progetto lanciato da Locomotiv Records, etichetta discografica nata attorno all’omonimo locale bolognese. La band scaturisce dall’incontro di tre musicisti emiliani precedentemente impegnati in altri progetti (Eveline, The Orange e Arabesque Trees) e da subito si pone con degli obiettivi programmatici ben dichiarati: giocare con la lingua, i cambi di voce e i suoi intrecci con la musica per creare un connubio compiuto che generi una sorta di stream of consciousness, alla maniera di certa letteratura di inizio novecento. La matrice musicale dei The Crazy Crazy World Of Mr. Rubik spazia da certi momenti apertamente post-hardcore (come è già nel primo brano, 1st step: the crazy crazy lesson) ad altri più accomodanti, più classicamente indie, come Tic Tic Tac, ad altri più eterei, un po’ sporcati da qualche momento psichedelico anni ’70, come My mama told me. Il tono dell’album, grazie soprattutto agli intrecci di voci, assume da subito un tono piuttosto giocoso, teatrale, come se stessimo ascoltando una versione farsesca dei Massimo Volume. Il risultato, in certi momenti, ha degli spunti interessanti, 43252003274489856000 combinazioni! ad esempio, è il brano più interessante del lotto, ma non sempre i The Crazy Crazy World Of Mr. Rubik riescono a mantenere alto il grado di combinazione tra voci e musica e spesso i due ambiti rimangono poco coesi e incomunicanti. L’effetto finale fa apparire il disco un po’ incompiuto e poco focalizzato, come se procedesse a tentoni. A mancare è insomma un modus operandi più definito che dia forma più compiuta a quello che è l’obiettivo dichiarato della band e che porti il prossimo disco a uscire dal limbo in cui l’esordio sembra essersi bloccato. LOUDVISION http://www.loudvision.it/musica-dischi-the-crazy-crazy-world-of-mr-rubik-are-you-crazy-orcrazy-crazy--3620.html "Are you crazy or crazy crazy?" Con questa domanda esistenziale veniamo scaraventati all'interno del mondo dei The Crazy Crazy World Of Mr. Rubik, un universo surreale tra il serio e il faceto e perennemente in bilico sul filo del nonsense. Il sound della band bolognese è assolutamente originale e spigliato e dimostra un'apertura mentale a 360 gradi. Progressive, jazz, elettronica, canti gregoriani e rock ad accompagnare la declamazione mista a recital delle stranianti linee vocali. Un po' John Zorn un po' Massimo Volume, il gruppo dimostra di avere una grande conoscenza musicale otre che tecnica. Come la storia ci insegna la pazzia contiene un profondo senso di verità e frasi come "Io vorrei ucciderlo il 68, vorrei ficcargli una pistola in gola, non è intelletto è immagine, è composizione di elementi!!!" o "Te l'avevo già detto ieri! Voglio comprare tutto! E quando avrò tutto, lo rivenderò al doppio!" non possono che far riflettere. Se poi aggiungiamo lo stesso gusto per i monosillabi e le onomatopee di Lady Gaga, beh, il mix non può che essere perfetto! ::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 5 AUDODROME http://www.audiodrome.it/modules.php? op=modload&name=News&file=article&sid=5978&mode=thread&order=0&thold=0 La cappa di incertezza e instabilità degli ultimi tempi infila i suoi tentacoli di nebbia oscura ovunque. I Crazy Crazy World Of Mr. Rubik ne esplorano a modo loro gli effetti e inaugurano al meglio il debutto produttivo della Locomotive Records, nata dai fermenti artistici del Locomotiv Club di Bologna. Il tutto reca con sé i segni del malumore e della violenta, per quanto incerta, voglia di riscatto e rivalsa che alberga nei “nostri” cuori giovani. Avvelenata generazionale il disco del gruppo di Bologna, insomma, esemplificata alla perfezione da quanto declamato in “Tum Tum Pa Tu – Tum Tum Tum Pa”: C'è un'infezione / ci campa addosso, gira e si fa breccia / viene a seppellire questo enorme magma di escrementi e noi non ci pensavamo / Io vorrei ucciderlo il 68, vorrei ficcargli una pistola in gola / non è intelletto è immagine è composizione di elementi. È opposizione all’omologazione, è ironia e sarcasmo velenoso al servizio del tentativo di rinfrancarsi da una generazione e dai risultati non ottenuti da essa, per i quali ci si era sì mobilitati, ma tremendamente illusi. Il tutto tradotto in linguaggio sonoro, figlio di certo math core e di suggestioni allucinate e penetranti. Non si tratta di istigazione alla violenza, ma di esortazione a riprendersi il concetto di umanità e renderlo vivo o meno morto di quanto sia. Come un flusso ciclico, ottundente, ma rigenerante. OUTUNE http://www.outune.net/dischi/medium/electropsichedelico-the-crazy-crazy-world-of-mr-rubikwhere-is-paolone-2010.html Che “Ci facciano e non ci siano”, tanto per rispondere ad una di quelle domande che ti pone la mamma quando vede i tuoi amici vestiti in modo strano, è inequivocabile. Il mondo che The Crazy Crazy World Of Mr. Rubik ci svela nel corso di queste nove tracce di sana demenza mista a lucidità tagliente come una lama è un mondo difficile da penetrare al primo ascolto, è quello che si vede in copertina: tre musicisti sospesi a dei cavi come dei deus ex-machina a “Fare lo Show” per giovani in cappello elegante e binocolo da teatro accompagnati da ragazze che fumano sigarette col bocchino. “Lo Show” in questo caso è un tutto e niente introdotto dall'idiozia aerobica di “1st Stop: The Crazy Crazy Lesson”, che sta fra gli El Guapo ed Heather Parisi, e dalla cugina dei !!! “Tic Tic Tac”, una demenza che, stupefacendoci, vira poi bruscamente verso l'introspezione. Ecco allora il post-rock alla Slint (o alla Massimo Volume, per dirla in italiano) di “Tum Tum Pa Tu – Tum Tum Tum Pa”, che però non ha né lo spleen esistenziale dei primi né la violenza dei secondi e il math rock di “Soqquadro”, che lascia basiti per la distanza siderale che pone fra sé e i primi pezzi. E tutto da vedere se il mix possa essere godibile o piuttosto risultare piuttosto caotico e poco pensato, facendo perdere di vista i pezzi interessanti dei quali “Where Is Paolone?” è pieno. È un peccato infatti che “43.252.003.274.489.856.000 combinazioni!” o “ Yellow House” siano sepolti nelle ultime posizioni, così com'è un peccato che ad aprire le danze siano due tracce più goliardiche che altro, col rischio di buttare il tutto in ridicolo, quando invece il ridicolo, eccezion fatta per la parodia rock'n'roll di “My Mama Told Me” (che sembra cantata da Elvis dopo un'indigestione di panini allo scoiattolo) è l'ultima preoccupazione. Da rivedere i testi, che si perdono via nell'aggressività ma sono in realtà poco incisivi e non fanno altro che convalidare l'impressione generale che tutto quest'album sia più confuso che “pazzo”, più un'esagerazione che un colpo di genio, nonostante la lucidità, nonostante la bravura tecnica e non, nonostante l'impegno. ::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 6 ROCKIT http://www.rockit.it/album/12540/the-crazy-crazy-world-of-mr-rubik-are-you-crazy-or-crazycrazy Sei matto, o matto-matto? Si chiama così il disco di una nuova band che comincia ad aggirarsi sui palchi di mezza Italia. The crazy crazy world of Mr. Rubik: sono in tre, stanno a Bologna e hanno come casa base il Locomotiv, locale che in tre anni ha conquistato il podio dei club indie e che ora, tramite loro, lancia una label nuova di zecca, la Locomotiv Records. Di follia ce n'è tanta in questo disco, ma di quella lucida, la più pericolosa e, insieme, la più affascinante. Power post punk? Post energy rock? Funk psichedelico con incursioni drone? Si accettano consigli, perchè dentro c'è di tutto. Quel che più colpisce, fin dalle prime battute, è la totale malleabilità di ogni singola traccia, a partire dalle voci: violente, sussurrate, ironiche, da front man o da coro gregoriano, da giovane incazzato che ne ha le palle piene di sentirsi dire che non ha fatto il '68. Così come la musica che le accompagna: tastiere allegre o terribilmente minori, batterie in loop, chitarrine blues che si perdono in scorribande post-qualcosa, cenni math rock, passaggi che ricordano gli anni '90 dei Massimo Volume o i primissimi anni zero dei Giardini di Mirò. Si parte con un intro che promette sudore e scintille, "1st step: the crazy crazy lesson". Una gym lesson vera e propria, destra-sinistra, per il corpo e per la mente: la temperatura sale, more energy please!, il banditore scende dal palco e lascia spazio a una mattonata di chitarre che fuggono via. Poi compare "Tic tic tac", destinata ad essere la hit della primavera bolognese, e sarebbe anche lecito pensare a qualcosa come i !!!, o i Go!Team (dite che non fanno un video con orologi giganti da schivare al posto dei fantasmi di PacMan?). L'ascolto prosegue, questi pensieri vengono spazzati via in fretta: qualche spianata desert, e non si scherza più. Risatine sarcastiche e lestofanti da mercato nero, si corre a mille lacerando l'aria e, poi, ci si ferma di nuovo. Con "My mama told me", che fa il verso a Elvis e infila dei riff blues che fanno riprendere il fiato. Si ricade nelle atmosfere già segnate da Emidio Clementi & co, con un brano che sembra nichilista fin dal titolo ("Tum tum pa tu – tum tum tum pa"), ma che in realtà è sfogo in versi più o meno criptici, con le casse e i tom del titolo, appunto, a fare da base incessante e lancinante. Si conclude poi con altri tre pezzi da flusso di coscienza, che incasinano ancor di più il panorama: cattivi, buoni, giocosi, pure sensuali verso la fine. Matti-matti, dunque, e bravi-bravi, ma anche parecchio casinisti, in un sincretismo che vuol tenere davvero tutto assieme, e che fa fatica a dettare una linea precisa. Forse, perchè la linea non c'è, nemmeno quella a cui essere fedeli. Da una parte ci presentano dei personaggi che sembrano usciti da un videogioco dell'Atari, dall'altra ci colpiscono la freddezza con cui guardano a "questo enorme magma di escrementi", a tratti robotica e decisamente non analogica. La summa, direi, è qualcosa di esplosivo e, volenti o nolenti, ne sentiremo parlare, perciò preparatevi. ::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 7 INDIE-EYE http://www.indie-eye.it/recensore/2010/03/the-crazy-crazy-world-of-mr-rubik-%E2%80%93where-is-paolone-locomotiv-records-2010/ Premessa: cercherò di usare la parola pazzia il meno che posso, sostituendola con sinonimi e perifrasi; è una condizione necessaria per un gruppo che raddoppia il termine crazy all’interno del loro nome, rafforzando, se possibile, il concetto, più di quanto possa esprimere la musica. Where is Paolone?, la prima prova di questo trio, è un insolito mix musicale che richiama il mondo del circo, come si evince anche dalla copertina, ma anche quello del teatro e, perché no, anche il cinema. Le suggestioni non sono poche, ma si rifanno, eccetto alcuni intervalli acustici, a un rock compatto e spesso ripetitivo, dove predomina la sezione ritmica e subentrano tastiere à la “For the Benefit of Mr. Kite”. Si apprezzano soprattutto le “vie d’uscita” sperimentate dal gruppo, sebbene rimandino a un rock meno estremo (la leggera come vento “Yellow House”, lo pseudo singolo “Tic Tic Tac”, il rock’n’rolla della prima ora “My Mama Told Me”); da segnalare gli ossequiosi omaggi ai Pink Floyd dell’era del pifferaio ai cancelli dell’alba, ma anche del muro e degli animali. Le liriche si fanno sentire spesso casualmente, decantando possibili scene da teatro dell’assurdo (“Soqquadro”) o poesie simil Re Lucertola Jim Morrison (si veda “Tum tum…”, titolo non futurista ma onomatopeico). La poesia è nel sangue dei Crazy, spillata alla maniera degli ultimi Meganoidi, che parla di tentati assassinii al ’68, di colori preferiti e di danze stile Gioca Jouer. Comunque sia, non vi è un senso, nemmeno apparente, nell’opera intera; forse con ripetuti ascolti si può trovare. O forse no. All’ascoltatore l’ardua decisione di addentrarsi o no nel confusionario e stancante mondo del trio Rubik. INDIE MUSIC http://indiemusic.blogosfere.it/2010/01/the-crazy-crazy-world-of-mr-rubik-cose-da-pazzisotto-il-cielo-di-bologna.html The Crazy Crazy World of Mr. Rubik è la sigla sotto cui debutta con il cd "Are You Crazy Or Crazy Crazy?" questo nuovo progetto sonoro felsinea che mira a creare, attraverso un uso teso e corrosivo della lingua, lo stream of consciousness esplicitato soprattutto nei botta e risposta che si susseguono nei vari brani. Il cd dei The Crazy Crazy World of Mr. Rubik battezza anche la nuova avventura musicale dell'etichetta Locomotiv Records (braccio discografico del noto locale de lLocomotiv Club di Bologna) Una ferma opposizione alla stasi di idee che contraddistingue il mainstream di questo tempo. La tensione che sfocia in violenza di fronte alla sensazione diessere parcheggiati in un angolo del tempo al di fuori dallastoria, dove tutto è omologazione e marketing, dove non viè la possibilità di replica, immersi in un fiume, trascinati dalla corrente."Are you Crazy Or Crazy Crazy"tratta questi concetti utilizzando registri e lingue differenti; da un approccio divertito, sarcastico ( Tic Tic Tac, My Mama Told Me, 43.252.003.274.489.856.000 Combinazioni!) ad uno più fisico, rabbioso e violento (Tum Tum Tum Pa, Te L'aveva Già Detto Ieri Vincenzo Zappa etc). The Crazy Crazy World of Mr. Rubik è un nuovissimo progetto musicale natodall'incontro di 3musicisti attivi in diverse esperienze underground e nell'organizzazione di eventi culturali. ::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 8 LOSING TODAY http://www.losingtoday.com/it/reviews.php?review_id=5346 Fulminante fin dall'avvio, l'esordio di questo progetto nato dalle menti (insane...) di tre musicisti orbitanti attorno alla sena indipendente bolognese: nelle prime tre delle nove tracce presenti, l'ascolto viene preso a spallate senza tanti complimenti da un delirante mix di indie rock sghembo e free jazz, fissando fin da subito le coordinate del gruppo. Un'attitudine 'trasversale', accompagnata, come si conviene dalla classica attitudine ludica di chi dà voce a ciò che gli passa per la testa, incurante delle classificazioni o delle conseguenze. Avviene così che nel corso del disco si abbandoni la frenesia iniziale per inoltrarsi in territori dall'aria più rarefatta, guidati dal solo onirico avanzare della sezione ritmica, per poi riprecitare in un clima manicomiale, con un esempio di country sghembo e barcollante, e successivamente imbattersi in un crescendo dal tenore quasi epico che sfocia nell'esplosione incontrollata dei fiati. Del resto, il 'mondo di Mr. Rubik' pazzo lo è per definizione: l'inaspettato, l'imprevisto, il rasserenamento di umori così lo scoppio d'ira improvviso è sempre dietro l'angolo, in un disco che affascina e stupisce, regalando la prima (bella) sorpresa del 2010. MUCCHIO ONLINE(FDM) http://www.ilmucchio.it/fdm_content.php?sez=scelte&id_riv=76&id=1455 Il Locomotiv è un locale bolognese che ha scelto di scendere discograficamente in campo per lanciare gruppi evidentemente in sintonia con la propria linea artistica. I Crazy Crazy World Of Mr. Rubik sono la prima band in catalogo e si meritano fin da subito un encomio, quantomeno per una capacità di affrontare l'espressione artistica privi di qualsivoglia criterio di prudenza o di necessità di appartenere ad una scena, ad un suono, ad un immaginario. Le coordinate del trio, di cui fanno parte elementi impegnati in altri progetti come Eveline o The Orange, vanno da quel tipo di party music un po' funk e un po' indie che va per la maggiore nell'ultimo lustro (“Tic Tic Tac”) a nenie sferraglianti spruzzate di noise e attraversate da chitarre sbilenche e declamazioni di scuola hardcore, trasportate in qualche buffonesco contesto teatrale (“Te l'aveva già detto ieri Vincenzo Zappa”), a parodie blues (“My Mama Told Me”) e comizi esistenziali nella vena dei Massimo Volume, né troppo faceti né troppo seri (“Tum tum pa tu – tum tum tum pa”), fino a un alieno finale folk che sembra finito lì da un altrove indefinito, “Yellow House”, incantevole e notturna apparizione acustica che quasi si sbriciola tra i riverberi. Troppa carne al fuoco, troppa varietà messa in campo? No, solo qualche sbavatura, nulla che ci possa far cambiare idea sulla bontà del progetto e sul segnale importante che sembra sottintendere, ovvero un invito poco retorico e molto concreto a lasciare il primato all'immaginazione. ::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 9 SHIVER http://shiverwebzine.com/2010/05/16/the-crazy-crazy-world-of-mr-rubik-are-you-crazy-orcrazy-crazy-2010-locomotive-club-rec/ “Io vorrei ucciderlo il Sessantotto/Vorrei ficcargli una pistola in gola/Non era intelletto/è immagine / è composizione di elementi” The Crazy Crazy World Of Mr. Rubik è la prima band lanciata da Locomotiv Club Records, etichetta discografica nata attorno all’omonimo locale bolognese. “Are You Crazy Or CrazyCrazy?” è il loro primo disco. Suona la campanella. Comincia la lezione con “1st Step: The Crazy Crazy Lesson” che introduce l’ascoltatore in questo pazzo pazzo mondo (“This is a great big bordello only for you!”) attraverso una sorta di riscaldamento, un allenamento per le orecchie e per la mente (“It’s for your mind not for your body! On the left! On the right!”) a base di tastiere drone. Finito lo stretching si inizia a fare sul serio. “Tic Tic Tac”, è l’ipotetico singolo da passare e ripassare sulle frequenze radio: basso funk e fischietti, un po’ disco un po’ post-punk, alta ballabilità e qualche postumo da “Psicopatico Party”. “L’ottava rivoluzione silenziosa del Lighi Ghighi Gi” è uno strano processo: un flusso di coscienza che si snoda attraverso un basso pulsante, rulli di tamburi e cambi di dinamica che sfiorano il prog, flusso che giunge fino a “Te l’aveva già detto ieri Vincenzo Zappa” dove il delirio diventa sempre più psychedelia e i colori si moltiplicano. Segue il rock and roll di “My Mama Told Me” con la voce di un non-morto Elvis che ricorda tanto Frank Zappa intento a scimmiottare la voce di Bob Dylan, durante uno dei suoi tanti concerti. Ma l’atmosfera diventa più oscura e disillusa ed è ora di sedersi e prestare attenzione al cinico monologo, tragitto dolorosamente politico e minimalista, che fa “Tum Tum Pa Tu – Tum Tum Tum Pa” come il tempo che la batteria scandisce per tutta la durata della traccia, accompagnata da una chitarra che graffia le unghie contro un vetro. Dentro il “Soqquadro” c’è un po’ di tutto: noise, fusion, tastiere impazzite, trombe dal sapore jazz più una giusta dose di non-sense che i nostri non si fanno mai mancare, e all’interno di questa confusione, mentre si tenta di risolvere il rompicapo del cubo magico di Rubik, ci si accorge che si possono ottenere “43.252.003.274.589.856.000 Combinazioni!”, combinazioni che iniziano con “The Piper at the Gates of Dawn” e scorrono via veloci, mescolandosi, fino ai ’90. Chiude il folk acustico di “Yellow House”, ennesimo risvolto di un disco-pastiche dai mille volti. … che dire? Giunto alla fine, ci si domanda che tipo di strana reazione chimica possa aver generato un simile universo, un universo vivente fatto di suoni e colori, che vanno dal rock and roll alla psychedelia dei ’60 passando per il progressive/jazz fusion, facendo scalo al post-punk/postfunk/post-chiamalo-come-ti-pare e ripartendo, fino a non so più dove. Un universo fatto anche di immagini e di parole, soprattutto parole: l’inclinazione verso una forma di conversazione/dialogo piuttosto che su forme di testo più “tradizionali” fanno di The Crazy Crazy World Of Mr. Rubik, oltre che una band musicale anche una strana compagnia teatrale, che ha nel suo repertorio performance di ogni tipo, dal cabaret al Teatro delle Atrocità di Antonin Artaud e quando alla fine ci si accorge di tutto questo si rimane stupiti, imbambolati e piacevolmente senza parole. Are you crazy or crazy-crazy? … Crazy-crazy! Senza alcun dubbio! ::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 10 HATE TV http://www.hatetv.it/articoli_detail.php?ID=1584 Direi matto matto. Ma chi non lo è? Considerando che i massimi esperti di matematica ed algoritmi informatici hanno stabilito con ben pochi dubbi che il numero di Nostro Signore Dio Padre di tutti i cieli (e tutti i laghi ecc) sia il 20, sembra che il numero di matti sia in continuo aumento. Come hanno fatto? Semplice! Per completare il cubo cromato di mr. Rubik si è stabilito che non occorrono più di venti movimenti e devo dire che mi sento abbastanza in sintonia con gli effetti collaterali che questo disco può provocare, nonostante sia un periodo di forte alienazione, riesco a ritrovarmici. Credo. Ma non dovremmo parlare di me...credo. Siamo in vacanza? Me lo chiedo perchè, dopo l'ascolto del pazzo mondo di quel mattacchione di mr. Rubik (chissà se si riferiscono proprio a lui..), mi sono sentito un po' stressato..come se fossi stato in vacanza. Ma cominciamo la nostra storia dall'inizio, o quasi. Diciamo che avete già preso l'aereo o il mezzo preferito e siete già arrivati a destinazione. Bene! Il viaggio non è stato dei più rilassanti, un po' come succede nella maggior parte dei casi: code, e non importa che mezzo abbiate scelto perchè sarete stati sicuramente in fila, telefonate più o meno inutili, qualche scaramuccia con il compagno o i compagni di viaggio. Insomma siamo già nel fatidico e famigerato mood "ALL INCLUSIVE". Si avete capito bene: tutto compreso, pachetto completo..bevande a volontà, colazione pranzo e cena, spuntini di ogni genere e animazione a go go. Si! l'animazione: "Evviva! Mi divertirò un sacco e poi leggerò il mio libro e farò sport e mi farò fare due massaggi, la cromoterapia, il relax in piscina! E quanti amici! Sarò nerissimo e questi ultimi mesi di palestra finalmente daranno i risultati adeguati. Per non parlare delle notti folli...wow!" E così, in men che non si dica, ci si scorda di quello che, più che un viaggio, assomigliava ad una deportazione. Che bello, che entusiasmo! E allora via che si va, fin dal primo giorno, con l'incubo di tutti i pigri della città, che per qualche irragionevole allineamento planetario in vacanza si trasformano, 1St Step: The Crazy Crazy Lesson. Una lezione di ginnastica in puro stile fantozvillage che vuole trasformare corpo e cervello in un sol colpo. Mica cotica. Il tempo stringe, Tic Tic Tac, si deve correre. Ancora pochi minuti e parte il torneo di qualche sport con la palla: calcio, calcetto, calcino, pallanuoto, pallavolo, beach volley, palla avvvelenata, palla tu che pallo anche io, insomma una palla. E dopo tanta fatica l'agognato pasto che rifocillerà i nostri eroi nel modo più adeguato: solo il rumore delle posate, l'ennesima fila al buffet e il silenzio...L'Ottava Rivoluzione Silenziosa Del Lighi Gighi Gi; tutto molto bello. Tutto troppo. Forse. E siamo solo all'inizio. "Sono davvero stato un grande oggi al torneo, ormai sono un eroe. Mi conoscono tutti e questa pasta fredda non è nemmeno tanto male". Il sole è alto, sembra vicinissimo, si fa sempre più forte; i raggi non sono più ultravioletti, sono ultraviolenti; solo Chuck Norris resisterebbe. Un bel tuffo in piscina risolverà tutto. Tutto..Sembra che si riparta, dopo una mezz'oretta di pausa (forzata) tra una pagina di Grisham e due paroline crociate si riparte più carichi di prima per il risveglio muscolare, mah? Devo meritarmela sta merenda, per non parlare del gioco aperitivo a suon di Tum Tum Pa Tu – Tum Tum Tum Pa. Prima di cena sarà tutto a Soqquadro, quasi sicuramente anche lo stomaco dei poveri avventori che ritroveranno al famigliare buffet una delle tante 43.252.003.274.489.856.000 Combinazioni di agghiacciante cibaria rimescolata dal pranzo precedente. E' vero, sono stato in vacanza, ho fatto una marea di cose e ho conosciuto una miriade di persone, ma mi sento talmento pieno che mi sento svuotare. Forse ho bisogno di tornare a casa. Yellow House. ::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 11 MUSICLINKER http://www.musiclinker.it/news.php In sigla vengon TCCWOMR, In alternativa potete chiamarli The Crazy Crazy World of Mr Rubik. Ho ascoltato a lungo il loro disco e debbo confessare che non ci ho capito quasi nulla. E' improbabile definire il genere, è difficile fare paragoni, probabilmente la loro miglior vena dipende proprio da questo. Ascoltare per credere. In copertina i tre componenti sono imbragati a penzoloni sospesi sul palcoscenico giallastro e ci si chiede perfino dove sia Paolone. In effetti la risultante è piuttosto pazza. Nove tracce nel ciddì uscito a febbraio, il primo lavoro per la loro giovane etichetta Locomotiv Records. Vi accoglie una intro, primo step, con la tipica voce di Chef, spero lo conosciate. Si passa poi a Tic tic tac che è buona per essere cantata da Party Boy, spero l'abbiate visto. L'ottava rivoluzione silenziosa è un pezzo altrettanto strampalato, con una voce parlata, quasi gridata data tonalità. Un titolo come 43.152.003.274.489.852.000 combinazioni! offre la più sincera caratura della stabilità mentale del trio. E' un trio, si e mi complimento con loro per un pezzo come Tum Tum Tum Pa, altro gridato raccontato in lode agli onomatopeici. Quanto a My Mama Told Me vi pregherei di guardarla e ascoltarla cantata in radio: il volto del cantante non ricorda anche a voi quello di Mariottide, alias Maccio Capatonda, in una pantomima? Non se la prenda il frontman per carità, la band è apprezzatissima, ha un curriculum di concerti già sudati e ancora da sudare che fa invidia al C.V. degli U2 e di recente è tra i finalisti per un premio del MEI. Ci sarà anche Musiclinker in quel di Faenza e spero vivamente di poterli applaudire con le mie mani. Ora passo agli errori da piazzarsi unitamente e in blocco nella recensione: credo i CrazyRubik vengano da Pisa dacchè il pacchetto che ho ricevuto con il ciddì proveniva da lì. Non conosco i nomi dei tre componenti, ma direi che gli amici del pazzo cubista suonano batteria, chitarra e tastiere tutto fare, in effetti è zeppo di suoni ricercati e strani. Ogni sgarro che ho commesso potete tranquillamente commentarlo senza ingiurie. Come nei peggiori temi di terza media "concludo dicendo che" questo è un ottimo disco, ottimo perchè originale, una musica diversa dall'indie alternativo rock echealtro che di recente spopola con eccessiva facilità. Questo trio di suonatori rodati (non mi permetto di ipotizzare l'età, siamo galanti non solo con le signore) ha una pazzia gagliarda, parole ad alta voce e una comicità non-sense buona per farci divertire. Me li ascolto con gusto. ::: PROMORAMA ::: PRESS ::: BAND: THE CRAZY CRAZY WORLD OF MR.RUBIK TITLE: ARE YOU CRAZY OR CRAZY CRAZY? LABEL: LOCOMOTIV RECORDS PAG. 12 KATHODIC http://www.kathodik.it/modules.php?name=Reviews&rop=showcontent&id=4399 È proprio un mondo doppiamente pazzo quello dei Crazy Crazy World Of Mr. Rubik, band bolognese alla seconda prova sulla lunga distanza. Difficile da definire il frullato surreale disegnato dal gruppo, che transita per mondi circensi, post-rock, psichedelia e riflessione senza soluzione di continuità. L’iniziale 1st Step: The Crazy Crazy Lesson si pone tra atmosfere synth-rock anni ’80 ed un indie-rock contemporaneo. Tic Tic Tac si schiude tra charleston schizofrenici per virare nel finale verso lidi più giocosamente oscuri. Con L’Ottava Rivoluzione Silenziosa Del Lighi Gighi Gi si passa alla psichedelia dilatata di stampo floydiano, mentre con Te L’Avevo Già Detto Ieri Vincenzo Zappa ci avviciniamo a territori più solfurei, vagamente Slint. My Mama Told Me cambia totalmente direzione: si entra in un immaginario country-folk, ma scimmiottandone il paesaggio più che facendolo proprio. Ma è solo un flash, perché con Tum Tum Pa Tu – Tum Tum Tum Pa si torna in un’oscurità sinistra, quasi rituale, non lontana da certi Father Murphy. La differenza in questo caso sta nel testo recitato a-là Massimo Volume, che però non raggiunge neanche per sbaglio le vette poetiche di Clementi e soci. Soqquadro strizza l’occhio addirittura al math, sciogliendosi scarnamente in un finale sottilissimo. 43.252.003.274.489.856.000 Combinazioni! miscela funambolismi da cabaret ad un rock sempre e comunque asfittico. A chiudere c’è la delicata ballata Yellow House, ennesima sorpresa di un album che di sicuro non ne ha fatte mancare. L’impressione è che in questo disco la goliardia lasci ben presto il passo a qualcosa di più solido, più vicino all’oscurità, che la band voglia in qualche modo esorcizzare nella parte iniziale. Così si finisce per inficiare tanto la prima quanto la seconda strada, restando in un limbo che non ha grande sapore. Aspettiamo di capire se la band sarà carne o pesce.