IMPORTANTI PRECISAZIONI SUL PESO DEI CHIHUAHUA

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IMPORTANTI PRECISAZIONI SUL PESO DEI CHIHUAHUA
IMPORTANTI PRECISAZIONI
SUL PESO DEI CHIHUAHUA
Le suddivisioni
TOY, TEA-CUP, MINI, MOSCA
In realtà il Chihuahua ha solo due divisioni:
sono
FALSE.
PELO LUNGO e PELO CORTO.
I profani, con TOY, TEA-CUP, MINI o MOSCA intendono un Chihuahua vicino ai limiti inferiori del peso consentito, in
effetti si tratta spesso di povere creature non completamente sviluppate, con caratteristiche derivate dal nanismo e
problemi di salute connessi alla fragilità della struttura.
Meglio precisare che il chihuahua toy in realtà non esiste.
I seri allevatori Italiani di Chihuahua allevano rigorosamente nel rispetto dello standard ufficiale di razza, che prevede
infatti un'unica taglia, basata esclusivamente sul peso.
A questo proposito lo standard del Chihuahua recita: Peso ideale: Tra 1,5 e 3,0 kg.
Dagli stessi genitori possono nascere taglie diverse, conoscere il peso dei genitori può essere utile per una stima, ma
non darà mai la certezza del peso di un cucciolo da adulto. Tutte queste denominazioni nascono dai così detti
"canari", persone senza scrupoli ne amore nei confronti degli animali che allevano in maniera intensiva ed importano
cuccioli dall'est.
C’è da sapere che…
I cuccioli sono bellissimi, e non è strano che ci rapiscano il
cuore e ci portino a commettere degli errori. Uno degli errori
che in questo periodo è più frequenti e è quello di cercare il
cucciolo di razza a basso costo nei negozi di animali.
Spesso si trovano cuccioli che nemmeno lontanamente
dimostrano l'età dichiarata ma che non possiamo fare a
meno di portare a casa; in più costano pochissimo rispetto a
quelli degli allevatori seri e sono quasi sempre disponibili.
La truffa c'è ma non si vede, almeno finché il batuffolo
rimane piccolo. Quando il trucco esce allo scoperto, di solito
è troppo tardi e il cucciolo ha già manifestato i suoi
lineamenti molto lontani dalla razza che desideravamo...Per
non parlare delle malattie che rimangono incubate per settimane. Chi ama davvero il suo cane, si arma di santa
pazienza e con molte spese e molto dolore cerca di curare il proprio cucciolo dalle malattie più frequentemente
riscontrate nei cuccioli d'importazione: CIMURRO E
GASTROINTERITE, malattie che spesso portano alla morte dopo
molta sofferenza, del nostro amico a quattro zampe e nostra.
E sì, perché il cane che entra nel nostro paese per vie clandestine
proviene da allevamenti intensivi allucinanti e per giungere da noi
nell'età più idonea a suscitare l'irrefrenabile impulso all'acquisto,
deve lasciare la madre a poche settimane di vita. Questo è la causa
dei problemi.
Il cane fino alle 8-12 settimane riceve dalla madre le "istruzioni" di base per essere un buon cane. In più, in questo
stesso periodo di tempo è l'ambiente circostante che deve fornire al cucciolo anche tutta un'atra serie di stimoli postivi
per renderlo conscio del mondo in cui vive e per fargli capire ciò che
è pericoloso e ciò che è felicità. La prima fase di apprendimento ha
sul cane un effetto decisivo e in molti casi irreversibile.
Bene, negli allevamenti intensivi le madri sono rinchiuse in gabbie per
i polli, spesso accatastate una sull'altra in modo che gli escrementi
cadano sopra gli occupanti delle gabbie più basse. Le madri in questo
contesto sono soltanto lo strumento per produrre il cucciolo. Sono
talmente alienate dagli spazi angusti che spesso non sono in grado
nemmeno di fornire l'ABC del comportamento alla propria prole.
D'altro canto l'ambiente circostante fornisce solo stimoli negativi:
buio, escrementi ovunque, latrati e pianti, spazi ristretti, ecc.
Il cucciolo di 30 giorni viene spacciato per il doppio dell'età,
inscatolato e spedito spesso senza acqua né cibo. La mortalità durante il viaggio è di molto superiore a quella nelle
gabbie dell'allevamento. Per questo la produzione deve essere sempre abbondante rispetto all'effettiva domanda
perché molti di cani muoiono durante il trasporto che in ogni caso rappresenta una ulteriore esperienza traumatica per
i cuccioli nella prima fase del loro apprendimento.
Il batuffolo che troviamo al negozio quindi di bello e amorevole
ha solo l'aspetto. Nel suo intimo è un esserino violentato che ha
una percezione distorta della realtà che lo circonda e non
conosce quasi nulla di quello che per noi è normale.
Come fare? Al solito, con l'informazione e la formazione. Serve
che chi decide di prendere un cane sia consapevole fino in fondo
di cosa questo rappresenti e di quali siano gli accorgimenti minimi
per procedere in sicurezza.
Chi compra un cucciolo deve sapere dov'è l'allevamento, in che
condizioni i cuccioli sono allevati, come l'allevatore procede alla
selezione degli accoppiamenti per le sue cucciolate, chi sono i
genitori (quelli veri, non quelli presunti dai documenti), quali
sono le caratteristiche comportamentali peculiari della razza di interesse, e a quali trattamenti sanitari è stato
sottoposto.
Tutte queste notizie non sono accertabili quando il cane ha una
provenienza sconosciuta ancorché clandestina. Una vaccinazione
contro il cimurro eseguita in modo non corretto o utilizzando farmaci
non conservati correttamente (caso tipico degli allevatori fai da te)
può esporre il cucciolo al contagio e, come ben sanno i veterinari,
dal cimurro si può anche guarire, ma i danni neurologici che
provoca possono progredire nel corso degli anni, influenzando
negativamente il comportamento dell’individuo ormai adulto.
In più è stato dimostrato anche dagli
ultimi blitz della Guardia di Finanza
che i documenti ed i libretti sanitari
dei cuccioli provenienti dall'est sono spesso falsificati, ciò significa: data di nascita falsa
e nessun vaccino.
Sapere dove gli animali nascono e da quali genitori ci rassicura sull’imprinting e la
reputazione di un allevatore in questo caso gioca un ruolo importante. In ogni caso è
sempre buona norma attendere con pazienza che si compiano le settimane necessarie
al corretto completamento dell’imprinting favorito da un ambiente di allevamento ricco
di stimoli positivi.
Lasciare i cuccioli nei negozi non è un atto di crudeltà ma l'unico modo possibile per
stroncare questo macabro business fondato sull'ignoranza: i cuccioli invenduti, per
legge, trascorsi 30 gioni dall'ingresso in negozio, devono essere trasferiti in una
struttura autorizzata come canile e non possono più essere introdotti nella rete commerciale dei negozi. Nessun
negoziante si procurerebbe altra merce se non dovesse riuscire a vendere quella che ha.
Ora sapete che comprare un cane in un negozio, oltre ad essere il più delle volte truffati, contribuite all' orrore degli
allevamenti intensivi. Cani allevati come polli in batteria, fattrici fatte riprodurre ad ogni calore senza soste,
alimentazione di scarsissima qualità e scarti di ogni genere, nessuna norma igienica, nessun controllo sanitario,
nessuna selezione per le malattie genetiche. Nessuna possibilità di movimento.
Le fattrici nella maggior parte dei casi muoiono esauste di parto, di malattie, oppure vengono eliminate nel momento
in cui diventano inutili, non riuscendo più a riprodurre.
I riproduttori sono nella maggior parte dei casi affetti da tare genetiche, difetti fisici e malattie.
Sappiate che i "canari" e gli allevamenti di questo tipo ci sono anche in Italia, oltre ai
commercianti che importano cuccioli in massa da queste "fabbriche del cucciolo" dell'est europeo.
Visitare l'allevamento, conoscere l'allevatore ed i suoi cani è un modo per tutelarvi
nell'acquisto del vostro quattro zampe.