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Rassegna Stampa del 07/10/2011
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INDICE
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07/10/2011 La Sicilia - Messina
In centro disagi per i bus di linea
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07/10/2011 La Sicilia - Nazionale
Ast, i lavoratori chiedono gli stipendi e un futuro
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07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Taranto
Iniziativa Amat Telecamere su tutti i bus
8
07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Taranto
«Class action» contro Trenitalia
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07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Foggia
Treno regionale soppresso, ulteriore penalizzazione
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07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Barletta
«No ai tagli ai collegamenti» mille istanze alla Regione
11
07/10/2011 Unione Sarda
Trasporti urbani, nuove corse e nuovi bus
12
07/10/2011 La Stampa - ASTI
"Asp assuma i sei autisti in scadenza di contratto"
13
07/10/2011 La Stampa - ALESSANDRIA
Contatti con Rfi per acquisire un'area di sosta
14
07/10/2011 La Stampa - TORINO
Fs sbarcano in Francia ma snobbano Torino
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07/10/2011 Giornale dell'Umbria
> > > L'iter Le risorse Come cambia il Tpl La nuov...
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07/10/2011 Giornale dell'Umbria
Piano speciale per Eurochocolate In campo tutte le forze dell'ordine
17
07/10/2011 QN - Il Giorno - Nazionale
Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata...
18
07/10/2011 Avvenire - Nazionale
Trenitalia-Veolia Transdev parte con Tvt, prima società ferroviaria privata in Francia
19
07/10/2011 QN - La Nazione - Pistoia
Tram milanesi, la fornitura completata nel 2013
20
07/10/2011 Il Mattino - avellino
Proseguono a livello regionale gli incontri tra le...
21
07/10/2011 QN - La Nazione - Nazionale
Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata...
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07/10/2011 QN - La Nazione - Firenze
Ataf caos, il futuro è un rebus Fuso: «Non accettiamo ricatti»
23
07/10/2011 QN - La Nazione - Firenze
Sciopero bus più corteo
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07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Macerata
Confronto con il Comune su viabilità ed ex mattatoio
25
07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Macerata
Apm, Pallotta nuovo presidente Resa dei conti Carancini-Lattanzi
26
07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Imola
Con i tagli alla spesa pubblica il trasporto in città rischia di perdere tre linee su
quattro
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07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale
Sono i milioni in meno di trasferimenti sia per il trasporto su gomma che per i treni.
Una cifra che...
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07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Ferrara
«Bus affollati e treni soppressi, così
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07/10/2011 Il Centro - Pescara
Sanzioni ai controllori Gtm che fanno poche multe
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07/10/2011 L Unita - Nazionale
Trenitalia e possibili esuberi
31
07/10/2011 Corriere della Sera - ITALIE MARCHE
La regione non ci sta a perdere il treno
32
07/10/2011 Il Sole 24 Ore
Trenitalia viaggia verso Parigi
34
06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
Debutta il primo elettrico della casa polacca
35
06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
Pendolari, si cambia
36
06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
RailCorp si affida alla Mermec
37
06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
Copenaghen ordina i veicoli ad Ansaldo
38
06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
Caos in Campania, verso 2mila esuberi
39
06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
Treni locali, è emergenza
40
06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
Piuri: costi più bassi se si rivedono le reti
41
06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
La Toscana lancia la gara unica: 1,5 miliardi in 9 anni per i bus
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06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
La parola d'ordine dell'Europa è: trasporti sostenibili, meno polveri
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06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti
In città, senza l'automobile
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38 articoli
07/10/2011
La Sicilia - Messina
Pag. 33
(diffusione:64550, tiratura:80914)
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
In centro disagi per i bus di linea
Letojanni. Parcheggi selvaggi e doppie file ostacolano il transito dei pullman
Letojanni, Un pullman bloccato nel traffico foto Alott Letojanni. Il passaggio all'interno del centro abitato dei
pullman di linea, che collegano Letojanni a Taormina, continua a causare disagi alla circolazione. Per i bus in
questione non è, infatti, facile effettuare l'attraversamento delle due principali strade del paese, il corso
Vittorio Emanuele e il lungomare, per via degli ostacoli, che questi ultimi - date le dimensioni - regolarmente
incontrano, specie in alcuni tratti. Parcheggi selvaggi con i mezzi fuori dagli appositi stalli, costanti doppie file
costituiscono, infatti, delle barriere insormontabili per i grossi mezzi di trasporto pubblico, costretti a bloccarsi,
fintantoché non viene liberato il passo (e questo spesso non accade con la dovuta sollecitudine), mentre alle
loro spalle si creano lunghe file con la conseguente paralisi della viabilità. Un inconveniente non di poco
conto, visto che ancora la massa circolante continua a essere piuttosto consistente, anche per il protrarsi del
bel tempo. La situazione, si aggrava nei fine settimana, essendo Letojanni ancora invasa da un folto stuolo di
turisti pendolari o di possessori di seconde case, che vengono a godere degli ultimi scampoli di estate.
Bisognerebbe, pertanto, trovare una soluzione, che non penalizzi gli utenti, ma che, nello stesso tempo, non
crei quella sorta di caos sulle più importanti strade cittadine. All'inizio della stagione si era, infatti, studiato un
percorso, che evitava la zona centrale del paese, ma dopo - su istanza degli albergatori - i pullman sono stati
nuovamente «riportati» nella zona nevralgica del paese. Se proprio non c'è altra alternativa, che almeno si
regolarizzino i posteggi e si combattano concretante le doppie file. A.L.T. 07/10/2011
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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07/10/2011
La Sicilia - Ed. nazionale
Pag. 35
(diffusione:64550, tiratura:80914)
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Ast, i lavoratori chiedono gli stipendi e un futuro
Protesta, ieri mattina, davanti i cancelli della sede Ast (Azienda siciliana trasporti) in via San Giuseppe la
Rena, per gli stipendi che non arrivano: ritardi su ritardi si registrano ormai da mesi. In particolare i lavoratori
lamentano la mancata osservanza degli accordi del 29 settembre scorso dove era stato annunciato l'arrivo di
7 milioni di euro da parte della Regione con i quali sarebbero state saldate tutte le spettanze arretrate (oltre
allo stipendio di settembre, anche il premio di risultato per il 2010). «Eppure - dice il segretario provinciale e
regionale delì'Ugl-Trasporti Giuseppe Scannella - nonostante le rassicurazioni ricevute fino a oggi gli organi
preposti hanno disatteso gli impegni assunti, anche se oggi ci hanno rassicurato di nuovo dicendo che i flussi
economici sono in movimento». Ma a preoccupare i sindacalisti non sono solo gli stipendi in ritardo. «A
preoccuparci - sottolinea Scannella - è il futuro di una azienda che appare in profonda crisi patrimoniale e
gestionale. Ogni tanto arrivano voci di compratori esteri - ma non possiamo dismettere una società pubblica
che ha anche una finalità sociale. Non dimentichiamo che, in tema di trasporto pubblico locale, l'Ast
rappresenta l'unica alternativa per chi non è in grado di pagare un taxi o non ha un mezzo proprio. «Ecco
perchè - continua il sindacalista - noi diciamo che è necessario un tavolo istituzionale sul futuro dell'Ast. Lo
chiederemo a Palermo, dove abbiamo una riunione tecnica con i vertici aziendali e lo chiederemo anche in
tutte le sedi istituzionali». Più «ambizioso» il programma per Catania dove l'Ugl Trasporti chiederà all'Amt e
alla Ferrovia Circumetnea di consociarsi con l'Ast «per un sistema integrato del trasporto pubblico che possa
risultare competitivo prima dell'allargamento del mercato. Per questo - conclude Scannella - chiediamo anche
al Comune e alla Provincia di fare la loro parte». 07/10/2011
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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07/10/2011
La Gazzetta Del Mezzogiorno - Taranto
Pag. 7
(diffusione:48275, tiratura:63756)
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Iniziativa Amat Telecamere su tutti i bus
Il presidente dell'Amat Valter Poggi è tornato sulla vicenda dell'aggressione all'auti sta del bus al porto
mercantile, riportata sull'edizione di ieri della Gazzetta. «Fonte sindacale riferiscono supposte iniziative
aziendali scrive Poggi in una nota inviata alla stampa -, finalizzate allo smontaggio delle telecamere che
costituiscono l'impianto di videosorveglianza a bordo degli autobus della flotta Amat. Queste notizie secondo Poggi -, sono del tutto prive di fondamento». «L'azienda, al contrario, ha in programma l'estensione
di tali sistemi, attualmente montati su 32 bus, all'intero parco circolante procedendo nella direzione
diametralmente opposta in tema di sicurezza a quella ventilata dal sindacato. Informiamo, inoltre prosegue il
presidente dell'Amat -, che a breve l'azienda darà avvio al montaggio su tutti i bus di sistemi ad elevata
tecnologia in grado di aumentare in modo significativo la sicurezza dei mezzi e mettere al riparo l'azienda ed i
conducenti dal fenomeno dei falsi incidenti stradali». « Adottando queste iniziative l'azienda intende
perseguire l' obiettivo di accrescere la sicurezza del servizio a beneficio dei lavoratori e degli utenti». L'altro
ieri un ventisettenne tarantino ed un minore di diciassette anni, suo nipote, di origini campane, erano stati
denunciati per lesioni dagli agenti della Squadra Volante della Questura di Taranto dopo aver schiaffeggiato il
conducente di un bus Amat. I due devono rispondere di lesioni e interruzione di pubblico servizio. L'episodio,
l'ul timo di una lunga serie di aggressioni ai danni dei conducenti dei bus cittadini, è avvenuto al capolinea
Amat nelle vicinanze del porto mercantile.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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07/10/2011
La Gazzetta Del Mezzogiorno - Taranto
Pag. 5
(diffusione:48275, tiratura:63756)
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
A RISCHIO LA STAZIONE FERROVIARIA
«Class action» contro Trenitalia
La proposta del consigliere provinciale Borraccino. Vico: «Rischiamo la ma rg i n a l i t à »
PAMELA GIUFRÈ l Treni soppressi, mentre il consigliere Mino Borraccino propone alla Provincia di Taranto
un'iniziativa di class action contro Trenitalia, l'onorevole Ludovico Vico si attiva per un confronto urgente in
Parlamento. Obiettivo comune: evitare un altro scippo alla città di Taranto. Questa volta tocca infatti ai treni
della notte in collegamento da e per Roma e, con tutta probabilità da dicembre, all'Intercity del mattino
Taranto-Milano e Milan o - Ta r a n t o. "La nostra stazione - precisa il parlamentare ionico che da sempre si
batte contro questi tagli rischia di essere ridotta al rango di stazione marginale per servizi re gionali". Proprio
ieri Vico ha chiesto al sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai trasporti, Bartolomeo Giachino, di
convocare le istituzioni locali per fare il punto su tutte le percorrenze lunghe dei treni in arrivo e in partenza da
Taranto, oltre che per chiedere il ripristino del Taranto-Potenza-Roma del mattino. "Il sottosegretario mi ha
fatto sapere che la prossima settimana fisserà questo incontro - dichiara Vico - ma io non nascondo qualche
riserva perciò ritengo oppor-
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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07/10/2011
La Gazzetta Del Mezzogiorno - Foggia
Pag. 16
(diffusione:48275, tiratura:63756)
Treno regionale soppresso, ulteriore penalizzazione
l «Penalizzazione per il subappennino dauno, come se non bastassero le altre a rendere già emarginato un
territorio...». Come ampiamente prevedibile, la soppressione dei treni regionali sulla linea Rocchetta-Gioia del
Colle, che collegava il Subappennino con le località del barese, sta determinando preoccupazione e disagi
per l'utenza, composta per gran parte da pendolari e studenti costretti adesso a spostarsi con mezzi propri
oppure ad affrontare un viaggio ben più lungo e a tappe per raggiungere le località interessate. Giannicola De
Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali, "pur comprendendo la necessità di scelte
difficili e dell'o p e r a re in una situazione di estrema difficoltà dopo la mannaia dei tagli del Governo
nazionale" si chiede "perché debbano essere le popolazioni che vivono nelle aree interne, già penalizzate in
partenza, quelle sistematicamente colpite senza un'alternativa in grado di compensare, almeno compensare,
tutte le ripercussioni negative. Il Subappennino dauno, peraltro, presenta situazioni di estrema criticità per
quanto riguarda la viabilità, e il trasporto su rotaia andrebbe quindi incentivato, non penalizzato: per questo
sollecito un impegno e un'attenzione ben diverse verso un'a re a che merita di essere rilanciata e non
affossata, e per venire incontro alle esigenze e ai diritti di una comunità alla quale deve essere garantita pari
dignità rispetto a qualsiasi altra" la conclusione di De L e o n a rd i s.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
MONTI DAUNI
07/10/2011
La Gazzetta Del Mezzogiorno - Barletta
Pag. 10
(diffusione:48275, tiratura:63756)
«No ai tagli ai collegamenti» mille istanze alla Regione
COSIMO FORINA l SPINAZZOLA. Parte da Spinazzola diretto per la Regione Puglia. Un treno pieno di
istanze di richiamo alla ragionevolezza, a non programmare tagli alle strutture del territorio, a non effettuare
scelte unilaterali in nome della consumata antieconomicità che penalizza le piccole realtà bloccando gli
strumenti esistenti che possono contribuire al loro rilancio, dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia a quella
archeologica di Canne della Battaglia, alle città d'ar te. A non creare disagio ai lavoratori e agli studenti
pendolari ed a quanti utilizzando il treno per raggiungere presidi sanitari e uffici pubblici dislocati a decine di
chilometri. In una sola parola: "r i t i ro " della sospensione della dismissione della tratta Gioia del ColleRocchetta Sant'Antonio e della Spinazzola-Barletta programmata con la sostituzione del trasporto su gomma
dall'assessore regionale infrastrutture e mobilità Gugliemo Minervini . L'incon tro istituzionale voluto dal
sindaco Nicola Di Tullio , ripagato da attente analisi e proposte progettuali ha visto la partecipazione di diversi
sindaci, rappresentanti sindacali e istituzionali. "Non vi è dubbio, è stato espresso in modo trasversale, che
Spinazzola sta pagando ultimamente più di altri l'azione della scure sulle sue tutele esistenti: ospedale,
carcere, ferrovia. Ma il ruolo di Spinazzola, proprio per le vie ferrate, resta fondamentale". L'intelligente
proposta di superare la faziosità e basarsi sulla concretezza, superando i limiti degli schieramenti è giunta dal
consigliere regionale Nino Marmo che ha trovato nel collega Francesco Pastore unisona attenzione al rilancio
del territorio e alle richieste di valutare con maggiore consapevolezza i dati che hanno portato alla chiusura
delle tratte ferroviarie. L'assemblea non ha potuto far a meno comunque di evidenziare i tagli sui
finanziamenti non erogati dal Governo centrale, ma le bacchettate sono arrivate anche alla Regione Puglia
che di fatto aveva programmato, sin da gennaio, la soppressione di questi rami ferroviari ancor prima di
quanto stabilito da Roma, alla chetichella, come ormai prassi. Ci sarà un nuovo incontro con l'assessore
Minervini. Lo hanno chiesto tutti i presenti che a vario titolo sono intervenuti: l'a s s e s s o re provinciale
Giuseppe Di Marzio , i sindacati per la Filt Cgil Puglia Ruggero Di Noia , per la Fit-Cisl Puglia Pietro Vasco ,
così come è emersa la contraddizione, sostenuta dal sindaco di Poggiorsini Igna zio Di Mauro , come diventi
difficile programmare il rilancio delle città con le poche risorse disponibili quando anche le infrastrutture che
potrebbero potenziarle vengono eliminate.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
SPINAZZOL A PER NON CREARE ULTERIORI DISAGI AI NUMEROSI PENDOLARI
07/10/2011
Unione Sarda
Pag. 24
(diffusione:68332, tiratura:81580)
Quattro nuovi bus urbani e la modifica del tracciato in modo che comprenda rioni tagliati fuori dal servizio. Ad
annunciare le novità nel trasporto pubblico cittadino è la direzione generale dell'Arst. Quella che scatterà
immediatamente riguarda i mezzi. Al posto degli attuali bus alcuni vecchi di oltre venti anni ed inadatti perché
troppo grandi, verranno utilizzati quattro nuovi mezzi. «Sono già stati acquistati - spiega il direttore generale
dell'Arst Carlo Poledrini - ed entreranno in servizio entro pochi giorni». I mezzi saranno lunghi otto e sette
metri e potranno trasportare dai quindici ai venti passeggeri, ovvero ben più della media passeggeri che si
registra ad ogni corsa. Non è tutto: Arst, su proposta dell'amministrazione comunale e dei passeggeri,
presenterà all'esecutivo la modifica del tracciato delle due linee urbane disegnate tre mesi fa assieme ai
nuovi orari: vero è che le corse sono cadenzate ogni ora, ma sono tagliati fuori gran parte del rione
Rosmarino, tutta via Dalmazia, via Stazione e il quartiere di Cannas di Sopra. (a. s.)
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Trasporti urbani, nuove corse e nuovi bus
07/10/2011
La Stampa - Asti
Pag. 57
(diffusione:309253, tiratura:418328)
Le navette elettriche in servizio nel centro di Asti Sindacati trasporti nuovamente ai ferri corti con Comune
Asp. Motivo del contendere è ancora il servizio bus in città: nell'occasione si chiede di riassumere a tempo
indeterminato i sei autisti il cui contratto scadeva nei giorni scorsi. «Nelle scorse settimane avevamo chiesto
che il personale Asp addetto alla guida delle navette venisse assunto a tempo indeterminato al termine della
scadenza del contratto a termine - scrivono Filt, Fit, Uil trasporti insieme alle confederazioni - proprio per far
fronte all'elevato lavoro». A detta dei sindacati, i tagli sul trasporto pubblico decisi dalla giunta insieme alla
presunta mancanza di strategie di Asp («stiamo aspettando da febbraio il piano industriale») i sei lavoratori
sarebbero rimasti a casa con l'impegno di un nuovo contratto a fine ottobre con scadenza a fine 2011. «In
attesa della loro riassunzione - dicono i sindacati - per fare fronte a tutti i servizi l'azienda è costretta ad
effettuare molte ore di straordinario . E come avevamo preventivato c'era il rischio che si interrompesse il
servizio, come è avvenuto sabato scorso». Un disservizio secondo i sindacati «figlio di scelte scellerate, di
taglia da parte della Giunta che ancora non ha deciso quale sarà il contributo da stanziare. Invece si
preferisce tagliare sul personale». Non solo. «Non ci sono stati forniti i capi d'abbigliamento per il servizio, né
un contributo per quella estiva 2011». E concludono. «In attesa di conoscere le strategie di Asp e Comune
auspichiamo che venga rivista la scelta errata di non voler assumere a tempo indeterminato i sei lavoratori
lasciati a casa - sostengono - in modo da permettere un servizio di trasporto pubblico adeguato visti i 200
mila chilometri tagliati dalla Giunta Galvagno».
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
"Asp assuma i sei autisti in scadenza di contratto"
07/10/2011
La Stampa - Alessandria
Pag. 63
(diffusione:309253, tiratura:418328)
Contatti del Comune di Casale con Rfi per la zona a sinistra della stazione per realizzare un ampio
parcheggio e liberare piazza Vittorio Veneto dalle auto. E se l'accordo andasse in porto potrebbe diventare la
futura stazione di bus extraurbani. E' il progetto su cui ci si sta muovendo dopo che il progetto Movilinea per
un divieto della Sovrintendenza è stato bocciato. «Questo perché prevedeva - dice il sindaco Giorgio
Demezzi (nella foto) - aree di sosta per i bus anche in viali dei giardini». Era stato proposto dall'assessore
Ettore Bellingeri per una spesa intorno ai 150 mila euro, con la «rivoluzione» di piazza Vittorio Veneto. Tra
l'altro aggiunge il sindaco - con il trascorrere del tempo, «sarebbe costato di più e c'era difficoltà a reperire i
fondi». Si ripiegherà dunque, con una spesa ridotta a circa 135 mila euro, di cui 90 mila finanziati dalla
Regione, su un progetto più limitato che non varia l'attuale zona di arrivo e partenza dei bus extra urbani, ma
la dota di banchine sopraelevate e di pensiline, per più sicurezza e comfort ai viaggiatori. La proposta di
acquisire la parte sinistra della stazione era già stata ventilata dall'ex assessore ai Trasporti, Riccardo Coppo,
che aveva ipotizzato anche di abbattere il muro di divisione con via Crova.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Contatti con Rfi per acquisire un'area di sosta
07/10/2011
La Stampa - Torino
Pag. 60
(diffusione:309253, tiratura:418328)
Le Ferrovie Italiane sbarcano in Francia ma tagliano fuori Torino e Lione. L'azienda guidata da Mario Moretti
diventa la prima impresa ferroviaria privata autorizzata ad operare in Francia nel trasporto passeggeri e in
partnership con la multinazionale Veolia lancia a partire dall'11 dicembre il suo primo servizio: Thello, sulla
rotta notturna Parigi, Milano, Venezia. La nuova società ferroviaria si chiama Tvt (TrenitaliaVeolia Transdev)
e da ieri ha aperto le prenotazioni: prezzo del biglietto 35 euro. Il «promo» recita così: «Dalla centralissima
Gare de Lyon a Milano Centrale fino a Venezia Santa Lucia, dalla Torre Eiffel al Canal Grande, dormendo in
treno, riposando e risparmiando sul pernottamento in albergo». Fermate previste: Parigi, Digione, Milano,
Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Venezia (Mestre e Santa Lucia). Non c'è traccia di sosta a Torino e
nemmeno di un passaggio in Valsusa o da Lione. A gennaio, quando Moretti e il gran capo di Veolia
presentarono l'alleanza (in risposta all'accordo tra Sncf e i treni privati di Luca Cordero di Montezemolo, ndr.),
lasciarono aperta la possibilità di un collegamento legata alla riapertura del tunnel ferroviario del Frejus su
due binari di marcia. Nell'orario invernale quella porta è rimasta chiusa ma secondo Barbara Bonino,
assessore regionale ai Trasporti «a partire dal giugno del 2012 ci saranno nuovo collegamenti TorinoLione
gestiti dalla Tvt». E in ogni caso «Torino resterà collegata con la Francia con l'alta velocità targata Sncf che
opererà in Italia con la società viaggiatori Italia». E per quanto riguarda i pendolari la «Regione - conclude
Bonino - ha fatto agggiungere un treno Milano-Torino con partenza dal capoluogo lombardo alle 6 e 35 del
mattino».
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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Fs sbarcano in Francia ma snobbano Torino
07/10/2011
Giornale dell'Umbria
Pag. 30
> > > L'iter Le risorse Come cambia il Tpl La nuova legge regionale dei trasporti inserisce per la prima volta
tra i vettori del Tpl (trasporto pubblico locale), anche i sistemi di mobilità alternativa Con l'introduzione della
mobilità alternativa tra i vettori del Tpl, cambia anche la ripartizione delle risorse a disposizione per il settore
che finora erano divise solo tra gomma e ferro La legge regionale è stata preadottata dalla giunta regionale.
Ora inizia la fase partecipativa con i soggetti istituzionali interessati
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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> > > L'iter Le risorse Come cambia il Tpl La nuov...
07/10/2011
Giornale dell'Umbria
Pag. 10
PERUGIA - Per Eurochocolate scatta il piano speciale per la sicurezza. In vista dell'avvio dell'edizio ne 2011
della kermesse del cioccolato, ieri mattina in prefettura si è riunito il Comitato provinciale per l'Ordine e la
sicurezza pubblica, allargato agli organizzatori e a tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti nell'evento. Nel
corso dell'incontro, presieduto dal prefetto di Perugia, Enrico Laudanna, sono stati presi in esame i diversi
profili e le esigenze della manifestazione e si è proceduto all'attribuzione dei compiti operativi. La Prefettura
ha sottolineato in una nota che anche per l'edizione di Eurochocolate in procinto di inziare, dunque, "risulta
assicurato il necessario dialogo con tutti gli altri livelli istituzionali che hanno, già in passato, concorso al
sereno svolgimento della manifestazione: il questore di Perugia, quale Autorità tecnica provinciale di pubblica
sicurezza e i vertici delle altre forze di polizia, la Regione, i comandanti della polizia stradale, dei vigili del
fuoco, della polizia provinciale e delle polizie municipali di Perugia e di Corciano, i rappresentanti di Anas,
Umbria Tpl e mobilità, Minimetrò, Trenitalia, Enac, Asl, 118 e della Croce Rossa". "L'impegno di tutte le forze
di polizia, le pianificazioni comunali per la viabilità, il concorso dei trasporti straordinari dei vettori interessati, il
volontariato di protezione civile e la disponibilità degli organizzatori si legge ancora nella nota troveranno
opportuna sintesi, per i riflessi sull'or dine pubblico, nel coordinamento tecnico del questore, il quale, sulla
base della esperienza delle pregresse edizioni, predisporrà mirate iniziative per la gestione delle eventuali
problematiche della sicurezza pubblica". L'edizione 2011 della kermesse dedicata al cibo degli dei si terrà a
Perugia dal 14 al 23 ottobre. Il claim di quest'anno sarà "Non si vive di soli ricordi...", frase che caratterizza
anche l'an teprima della manifestazione, che si aprirà domani all'Aquila per una due-giorni. A questa seguirà il
ChocoDay, mercoledì, fino alla 18esima edizione di Eurochocolate. "In questi 18 anni spiega Eugenio
Guarducci, fondatore e presidente di Eurochocolate - non ci siamo mai fermati a'vivere di ricordi', da ogni
esperienza siamo partiti per andare avanti e crescere. Possiamo dire che quest'anno Eurochocolate
raggiunge la piena maturità". Minimetrò. In occasione di Eurochocolate, l'orario del Minimetrò sarà prolungato
sabato 15 e 22 ottobre dalle 21.05 alle 22.45, mentre domenica 16 e 13 dalle 20.15 alle 21.15.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
17
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Piano speciale per Eurochocolate In campo tutte le forze dell'ordine
07/10/2011
QN - Il Giorno - Ed. nazionale
Pag. 31
(diffusione:69063, tiratura:107480)
Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata...
Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata autorizzata a operare in Francia nel trasporto passeggeri,
nata dall'alleanza di Tenitalia con Veolia. Il debutto avverrà sulla rotta Parigi-Milano- Venezia, che sarà attiva
in dicembre.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Trenitalia
07/10/2011
Avvenire - Ed. nazionale
Pag. 13
(diffusione:105812, tiratura:151233)
MILANO . Si chiama Tvt, acronimo di Trenitalia - Veolia Transdev, la nuova società ferroviaria nata dalla
partnership siglata il 19 gennaio fra la società del Gruppo FS Italiane e Veolia Transdev. Lo scorso 30
settembre il via libera del ministero francese dei Trasporti: Tvt diventa così la prima società ferroviaria privata
autorizzata a operare in Francia nel trasporto passeggeri.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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Trenitalia -Veolia Transdev parte con Tvt, prima società ferroviaria privata
in Francia
07/10/2011
QN - La Nazione - Pistoia
Pag. 9
(diffusione:136993, tiratura:176177)
Tram milanesi, la fornitura completata nel 2013
UN mix tra tradizione e modernità. Si basa su questo principio il revamping, ovvero la ristrutturazione interna
ed esterna, avviata dalla società dei trasporti pubblici di Milano su 51 tram «4900», le vetture gialle dalla linea
squadrata in circolazione dalla fine degli anni '70. Nelle prossime settimane l'inaugurazione «su strada» del
primo mezzo e poi entro il 2013 la fornitura sarà completata con la consegna di 2 vetture al mese da parte di
AnsaldoBreda che si è aggiudicata la gara indetta da Atm, società dei trasporti pubblici di Milano. «Un
intervento che era già pianificato e del quale siamo molto contenti - hanno commentato da Atm proseguiamo con il miglioramento del servizio». Image: 20111007/foto/4377.jpg
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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ANSALDOBREDA CONSEGNA DEI MEZZI RISTRUTTURATI
07/10/2011
Il Mattino - Avellino
Pag. 32
(diffusione:79573, tiratura:108314)
Proseguono a livello regionale gli incontri tra le organizzazioni sindacali, l'assessorato regionale al lavoro,
l'assessore provinciale ai Trasporti e le organizzazioni datoriali per affrontare le questioni relative al trasporto
pubblico locale, sotto il profilo dei servizi e dell'occupazione. «L'ultimo incontro - sottolinea il segretario
provinciale della Filt Cgil Avellino, Pietro Nappi - ha permesso di definire la strategia per affrontare le
numerose questioni aperte. Le parti hanno deciso di costituire un tavolo tecnico per definire il funzionamento
del fondo di sostegno che parte da una dotazione iniziale di 15 milioni di euro, di sottoscrivere un protocollo
d'intesa allo scopo di sospendere i debiti delle aziende nei confronti dell'Inps e Inail maturati a causa dei
ritardi nei pagamenti dei corrispettivi da parte della Regione Campania. Abbiamo deciso di aprire un
confronto a livello provinciale e diamo atto all'assessore Generoso Cusano dell'impegno per l'immissione di
risorse aggiuntive al fine di onorare gli impegni pregressi nei confronti delle aziende e per la programmazione
del 2012. Restano - osserva Nappi - da affrontare questioni spinose, riguardo al servizio che in alcune aree
della Provincia ha messo in discussione i diritti dei cittadini, con tagli alle corse superiori al 50%,
determinando tra l'altro un problema di natura occupazionale, e finendo per penalizzare principalmente le
fasce deboli, mentre le organizzazioni sindacali ritengono che non si possa scendere al di sotto della soglia
dei servizi minimi così come configurati nel 2010. Non secondario l'aspetto che riguarda il riammodernamento
del parco automezzi». Di trasporti si è discusso pure ieri a Napoli, presso gli uffici della prima commissione
consiliare regionale speciale Trasparenza, presieduta da Nicola Caputo, con l'audizione dei vertici della
società di trasporto irpina Air, richiesta dal capogruppo di Noi Sud nel consiglio regionale della Campania,
Sergio Nappi. Alla presenza dei consiglieri regionali irpini Sergio Nappi, Pietro Foglia e Rosetta D'Amelio, è
stato ascoltato il direttore generale, Dino Preziosi, rinviando a una successiva seduta l'audizione
dell'amministratore unico, Angelo D'Amelio. Il presidente Caputo, dopo la relazione di Nappi e ascoltate le
controdeduzioni di Preziosi, ha provveduto ad acquisire la documentazione fornita da entrambi per conoscere
lo stato della vertenza in atto tra l'azienda di trasporti e l'impresa aggiudicataria dell'appalto per il servizio di
pulizia del parco rotabile e degli immobili dell'Autoservizi Irpini spa e della azienda controllata Cti-Ati spa. Il
presidente della xommissione ha chiesto di acquisire ogni ulteriore elemento di valutazione che attiene
all'attività gestionale dell'azienda. © RIPRODUZIONE RISERVATA
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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Proseguono a livello regionale gli incontri tra le...
07/10/2011
QN - La Nazione - Ed. nazionale
Pag. 31
(diffusione:136993, tiratura:176177)
Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata...
Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata autorizzata a operare in Francia nel trasporto passeggeri,
nata dall'alleanza di Tenitalia con Veolia. Il debutto avverrà sulla rotta Parigi-Milano- Venezia, che sarà attiva
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Trenitalia
07/10/2011
QN - La Nazione - Firenze
Pag. 5
(diffusione:136993, tiratura:176177)
Il segretario Cgil duro con il sindaco: 'Cambi di rotta schizofrenici'
OGGI bus fermi per dire «no alla privatizzazione» dell'Ataf, anche se gli stessi sindacati si trovano spiazzati. Il
sindaco Matteo Renzi sposta di continuo i termini della vertenza, aggiungendo confusione a una situazione
già caotica in partenza. Persino la privatizzazione non sembra più una strada certa. Come non lo è l'ipotesi di
andare a una gara unica - come vuole fare la Regione - per tutto il servizio toscano. Costretti a subire questo
continuo rimescolamento di fronti, di un fatto il sindacato sembra certo: che così si finisce per affossare l'Ataf,
per dare un servizio sempre peggiore ai cittadini e per massacrare inutilmente i lavoratori dell'azienda di
trasporto cittadina. «Siamo basiti - ha detto ieri il segretario Filt-Cgil Alessandro Carmignani - dal fatto che si
possa far partire un tavolo di trattativa, da noi chiesto a fine giugno, per discutere di modelli di Trasporto
pubblico locale (Tpl), e vedere che dopo un mese di discussioni in azienda il sindaco lancia una ipotesi
completamente diversa. Quelle tematiche non sono mai venute fuori al tavolo». In pratica Palazzo Vecchio,
che detiene l'84% delle quote Ataf, è passato dal voler privatizzare l'azienda prima per il 40%, poi il 100%.
Ora invece Renzi afferma di non volerne fare più nulla e che la società potrebbe rimanere pubblica. Proprio la
Cgil ha ribadito ieri le enormi perplessità su questa strana strategia per il futuro dell'azienda. Il segretario della
Camera del Lavoro, Mauro Fuso, ha prima di tutto contestato il modo di affrontare il problema da parte del
sindaco: «Un livello istituzionale oggi viene bypassato attraverso i giornali - ha detto - perché il piano
industriale non è stato mai consegnato. Tutto quello che sappiano lo abbiamo saputo dalla stampa. Vediamo
che, in base a questa specie di piano di Renzi, siamo passati dall'idea di privatizzazione al mantenimento in
mano pubblica. Ma non possiamo condividere che questa soluzione diventi un ricatto, che sia possibile solo
se si rinuncia a cinque milioni di euro». Secondo Carmagnini «c'è infatti tutto il tempo di portare questa
azienda a integrarsi e fondersi senza che nessun sindaco debba metterci soldi. «L'unico refrain - ha
proseguito il segretario Filt-Cgil - era privatizzare per non ricapitalizzare: ma a fronte di un capitale sociale di
37 milioni di euro, considerato che i libri andrebbero in tribunale se si accumulassero oltre 12 milioni e mezzo
di debiti, noi avremo tutto l'anno prossimo e poi, a fine bilancio 2012, i soci potrebbero decidere che fare:
abbiamo tempo 24 mesi, perchè perdere l'occasione di giocare la partita dell'azienda unica?». I vertici della
Cgil hanno sottolineato inoltre che da quello che è già dato sapere riguardo alla semestrale di cassa Ataf, c'e'
un disavanzo intorno ai 3 milioni, che fa presumere una chiusura in rosso a fine anno di circa 6 milioni anche
se si ricorda che, come si è verificato nel bilancio del 2010, nell'ultimo periodo dell'anno c'è sempre un
incremento pesante nella vendita dei biglietti. Per il segretario della Filt la divergenza tra Comune di Firenze e
Regione Toscana sulla gara unica va superata: «Riteniamo che si debba partecipare alla gara regionale spiega - , affinchè si utilizzino le risorse della Regione e si faccia massa critica per il Tpl regionale.
Rinunciando si perderebbero anche quei contributi che Renzi ritiene siano pochi». Intanto la conferenza dei
capigruppo in Palazzo Vecchio ha accolto la proposta dei consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi:
della vicenda Ataf discuterà il consiglio comunale lunedì 17. Solidarietà ai lavoratori da Stefania Collesei del
Pd. Allo sciopero di oggi, infine, aderiscono tutte le sigle sindacali, dalle tre confederali Cgil, Cisl e Uil alla
Faisa Cisal, fino all'Ugl e Cobas, con l'astensione dal lavoro dall'inizio del servizio alle 6, dalle 9.15 alle 11.45
e dalle 15.15 alla fine del servizio. Olga Mugnaini Image: 20111007/foto/84.jpg
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Ataf caos, il futuro è un rebus Fuso: «Non accettiamo ricatti»
07/10/2011
QN - La Nazione - Firenze
Pag. 2
(diffusione:136993, tiratura:176177)
Viabilità sotto stress sui viali e agli ingressi città
GIAMPAOLO MARCHINI
di GIAMPAOLO MARCHINI CI SIAMO. E' la resa dei conti. Ora scopriremo se il delicato equilibrio della
mobilità cittadina saprà sopportare l'urto del maltempo, di uno sciopero pesante e di una manifestazione. Tre
tsunami, rafforzati dalla presenza - fino a ora quasi discreta - delle nuove pedonalizzazioni. L'unica certezza è
che pendolari e fiorentini dovranno armarsi di tanta pazienza e prepararsi a una mattinata di passione. Sarà
la prova del 9, insomma. S'inizia di buon mattino con i bus fermi fino alle 6, per fermarsi nuovamente dalla
9,15 fino alle 11,45, per poi bloccarsi dalle 15,15 fino a fine servizio. Saranno effettuate le corse con partenza
dai capolinea fino alle 8,59 (per la fascia di sciopero 9,15-11,45) e fino alle ore 14,59 (per la fascia di sciopero
15,15-fine del servizio). Le vetture in partenza dal capolinea alle 9 e alle 15 rientreranno direttamente ai
depositi di appartenenza. Saranno così rispettate le cosiddette finestre di garanzia. Le corse per gli studenti,
dunque, potrebbero alleggerire la situazione, ma saranno proprio loro, con ogni probabilità, a mettere il
'carico da 11' sulla circolazione. GLI STUDENTI, infatti, entreranno in campo alle 9, quando si ritroveranno in
piazza San Marco per raggiungere, attraverso le strade del centro, piazza Bambini di Beslan, intorno alle 11,
dove si esaurirà la manifestazione. Però, come accaduto in altre occasioni, il rischio è che ci possano essere
varie ramificazioni del corteo che potrebbero interessare anche viale Strozzi, nelle immediate vicinanze della
meta finale degli studenti. Se così fosse, l'ingorgo è garantito, con la direttrice Porta al Prato - Lavagnini
pronta a collassare, sempre che ci sia la possibilità di evitare il nodo cruciale, provandosi a buttare lungo
qualche altro percorso alternativo. Questo, però, merita un discorso a parte. SARA', certamente, una giornata
delicata anche per la polizia municipale che sarà sottoposta a un superlavoro. Per fronteggiare questa
straordinaria contemporaneità di eventi potenzialmente funesti per il traffico, il comando dei vigili ha deciso di
utilizzare per la viabilità ordinaria 15 pattuglie, con due pattuglie aggiuntive in moto in grado di muoversi
velocemente e raggiungere all'occorrenza i punti più critici. Mentre il corteo studentesco sarà seguito da 20
pattuglie. Manifestazione che sarà sorvegliata, sotto il profilo dell'ordine pubblico, da polizia e carabinieri.
Forse nel pomeriggio la situazione dovrebbe migliorare visto che l'umore del traffico dipenderà solo dalla
mancanza di mezzi pubblici e, eventualmente, dalla pioggia. PROPRIO le condizioni meteo sfavorevoli
saranno un'altra piaga che si abbatterà sullo sfortunato automobilista che metterà a dura prova la resistenza
delle deviazioni imposte dai percorsi obbligati per le pedonalizzazioni. Gli occhi, infatti, sono puntati su quanto
potrà accadere lungo viale dei Colli. Già in condizioni ottimali la fila delle auto incolonnate si forma
all'ingresso dell'Iot, fino ad arrivare in piazza Ferrucci. Stavolta, la coda potrebbe allungarsi senza dare
possibilità di fuga a chi è obbligato a seguire quell'itinerario per attraversare la città da nord a sud. Tenendo
ben presente che i viali alternativi - Strozzi, Lavagnini e Matteotti - sono sotto scacco per la presenza,
probabile, della manifestazione studentesca. Il rischio, però, è quello di rimanere comunque imbottigliati, sia
in un percorso, sia nell'altro. L'unica cosa è sperare che il maltempo annunciato possa essere meno violento
di quanto previsto dagli esperti. Ma non si può pensare di 'scommettere' prima di uscire di casa. Non ci sono
quote, infatti, per provare a vincere lo stress da traffico impazzito. A Firenze, proprio no.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Sciopero bus più corteo
07/10/2011
QN - Il Resto del Carlino - Macerata
Pag. 16
(diffusione:165207, tiratura:206221)
Confronto con il Comune su viabilità ed ex mattatoio
E' DURATA quattro ore la riunione dell'assemblea del quartiere Risorgimento che venerdì scorso ha discusso
le urgenze del rione in un'assise partecipata alla quale hanno preso parte anche alcuni esponenti
dell'amministrazione comunale. All'assemblea presieduta da Rosanna Bevilacqua sono intervenuti il sindaco
Massimo Mobili, gli assessori Carassai e Ciarapica e alcuni consiglieri comunali e provinciali. All'ordine del
giorno le problematiche irrisolte che angustiano il quartiere: prima fra tutte la viabilità e le opere pubbliche. I
residenti lamentano infatti una trascuratezza visibile rispetto ad altre zone della città e richiedono interventi
volti a migliorare la viabilità soprattutto in prossimità di alcuni svincoli pericolosi e particolarmente trafficati
come via Martiri di Belfiore e via del Casone. Tra i provvedimenti richiesti il comitato sollecita
l'amministrazione nella costruzione di marciapiedi e nell'installazione di limitatori di velocità e richiedono a
gran voce l'eliminazione del passaggio a livello con un potenziamento del trasporto pubblico locale. Sulla
base delle priorità per il quartiere individuate dal comitato nel corso degli anni, si è discusso anche di quanto
finora realizzato come il verde attrezzato in zona San Giuseppe con rifacimento dei marciapiedi in via
Ginocchi e i lavori di ampliamento della scuola materna di Via dei Mille. URGENTE per l'assemblea la
riqualificazione e recupero della struttura dell'ex mattatoio da destinare a sede di associazioni per il
volontariato e a polo culturale. Un invito accolto dall'amministrazione che ha comunicato di voler individuare
come prioritari gli interventi per la copertura del campetto per il gioco delle bocce in via Ugo Bassi e la
manutenzione di via Nino Bixio e via Fratelli Bandiera. DOVREBBE INVECE entrare in funzione per aprile
2012 il nuovo impianto di essiccazione dei fanghi di depurazione che aveva sollevato nei mesi scorsi un
vespaio di polemiche e preoccupazioni da parte dei cittadini infastiditi dall'odore pungente proveniente dai
miasmi del depuratore. Soprattutto nelle ore più calde e durante l'estate l'impianto produceva odori
nauseabondi. L'ingegnere De Carolis dell'Atac ha spiegato che gli odori erano causati dagli interventi di
ammodernamento e che la questione dovrebbe risolversi grazie all'impianto di essiccazione. Polemiche
invece per il significativo e continuo aumento del costo dell'acqua per i costi operativi dell'azienda. Dati alla
mano un'utenza di due nuclei familiari ed un consumo annuo di 360 metri cubi d'acqua costava nel 2007 370
euro. Per lo stesso consumo nel 2011 occorrono 820 euro. Image: 20111007/foto/4909.jpg
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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QUARTIERE RISORGIMENTO QUATTRO ORE DI RIUNIONE
07/10/2011
QN - Il Resto del Carlino - Macerata
Pag. 4
(diffusione:165207, tiratura:206221)
Il sindaco chiede al Pdci un patto di legislatura: è scontro
IL COMMERCIALISTA Francesco Pallotta è il nuovo presidente dell'Apm, la società partecipata dal Comune
che si occupa di acqua, trasporto pubblico e farmacie. Si chiude così il capitolo che si era aperto a inizio
luglio con le dimissioni di Rolando Angeletti. Ma per una vicenda che trova il suo epilogo, un altro caso si
apre nella maggioranza. E' la resa dei contri tra Romano Carancini e i Comunisti Italiani: il sindaco avrebbe
infatti chiesto al suo riottoso alleato di firmare un patto di fine legislatura. UNA MOSSA che, secondo gli
stessi esponenti del Pdci, potrebbe essere il primo passo per l'estromissione di Michele Lattanzi e Stefano
Blanchi dalla maggioranza. Ma partiamo dall'Apm. Ieri sera si è riunita l'assemblea dei soci che ha ratificato la
nomina di Francesco Pallotta a presidente dell'Apm. Come avvenuto l'anno scorso con la nomina di Angeletti,
Carancini ha dunque scelto un uomo di sua fiducia estraneo ai partiti. Commercialista, 45 anni, Pallotta era
stato nominato l'anno scorso consigliere d'amministrazione dell'Ircer, ma aveva poi rinunciato al posto. Nel
giugno scorso, invece, Pallotta ha ricevuto un incarico da cinquemila euro dal Comune per la due diligence
nella trattativa tra Smea e Cosmari. Nel consiglio d'amministrazione dell'Apm sono poi stati nominati Aldo
Tiburzi (Pd) e Gabriele Micarelli (Pensare Macerata). Resta vuota, invece, la casella riservata ai Comunisti
Italiani, che nel precedente cda avevano la vicepresidenza con Mauro Proietti Pannunzi. Prima di nominare
un esponente del Pdci, il sindaco ha chiesto ai Comunisti Italiani di sottoscrivere un patto di fine legislatura. I
consiglieri Lattanzi e Blanchi (che in questo primo scorcio di legislatura sono stati per il sindaco una vera e
propria spina nel fianco) dovrebbero cioè impegnarsi a garantire il loro supporto all'amministrazione
Carancini. CHIUSI i conti con il Pd e Bianchini, il sindaco vuole quindi mettere alle strette i Comunisti Italiani.
Che, ovviamente, non l'hanno presa bene. «C'è un tentativo di cacciarci dalla maggioranza - lamenta il
capogruppo Lattanzi -. E' una cosa assurda, siamo proprio al livello di ricatto. Il sindaco ci sta provocando per
cacciarci dalla maggioranza». E IL PENSIERO di Lattanzi è condiviso da diversi esponenti di maggioranza.
Nei corridoi del Comune qualcuno vocifera di un avvicinamento di Giorgio Ballesi alla maggioranza, ma
nessuno conferma. Qualche malumore serpeggia peraltro anche nel Pd, dove alcuni settori si erano
compattati intorno al nome di Renato Perticarari. Giancarlo Falcioni Image: 20111007/foto/4706.jpg
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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Apm, Pallotta nuovo presidente Resa dei conti Carancini-Lattanzi
07/10/2011
QN - Il Resto del Carlino - Imola
Pag. 5
(diffusione:165207, tiratura:206221)
RIVEDERE i percorsi delle quattro linee Atc in città. E' l'obiettivo che si era dato l'assessore alla Mobilità
Andrea Bondi e che lo aveva portato ad elaborare un piano prima dell'estate che avrebbe ottimizzato corse,
tempi di percorrenza e fermate facendo risparmiare qualche euro al Comune. Oggi però, con l'ultimo taglio
del 75 per cento al trasporto pubblico nell'ultima manovra, il piano è saltato e il rischio è veder calare le linee
degli autobus da quattro a una. «Il conto è matematico, - dice Bondi - Con un taglio del 75 per cento delle
risorse non rimane che una sola linea. Mercoledì in Regione ci sarà un incontro per capire come affrontare la
situazione, altrimenti salteranno i contratti di servizio che nel nostro territorio sono stati stipulati dopo la gara
pubblica di dicembre per una durata di 9 anni». L'idea di rivedere il trasporto pubblico su gomma Bondi
spergiura che preesisteva ai tagli. «L'ultima revisione risale a dieci anni fa. Dalle nostre rilevazioni - continua ci sono fermate poco utilizzate e linee che non riescono a rispettare gli orari. Volevamo rimettere mano a tutto
per migliorare il servizio, rendendolo puntuale ed efficiente ma a questo punto dobbiamo aspettare di capire
su quali risorse potremo contare davvero». In dicembre il contratto di servizio se l'era aggiudicato Omnibus,
consorzio costituito al 51 per cento da Atc e per la restante parte da privati.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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Con i tagli alla spesa pubblica il trasporto in città rischia di perdere tre
linee su quattro
07/10/2011
QN - Il Resto del Carlino - Ed. nazionale
Pag. 21
(diffusione:165207, tiratura:206221)
Sono i milioni in meno di trasferimenti sia per il trasporto su gomma che per i treni. Una cifra che mette a
rischio i contratti per i prossimi mesi
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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Sono i milioni in meno di trasferimenti sia per il trasporto su gomma che
per i treni . Una cifra che...
07/10/2011
QN - Il Resto del Carlino - Ferrara
Pag. 2
(diffusione:165207, tiratura:206221)
Viaggio tra gli studenti delle superiori, nella loro 'lotta' quotidiana con i trasporti :
BENEDETTA SALSI
di BENEDETTA SALSI «SE ABBIAMO problemi con i trasporti? Un sacco». Simone Nola, 18 anni, lunghi
capelli neri, Aviator sugli occhi e camicia di jeans, non ha dubbi. Quei viaggi quotidiani per raggiungere il
liceo, andata e ritorno da Portomaggiore, non sono certo una passeggiata. Anzi. «I disagi ci sono sia
sull'urbano, sia sull'extraurbano. Ogni giorno arrivo a casa nel primo pomeriggio, nonostante la campanella
suoni verso le 13. Mangio dopo due ore. Ma che cosa possiamo fare? Ci adeguiamo... Il dramma è quando
sopprimono i treni. In quindici giorni, dall'inizio della scuola, è già capitato due volte». IL CORTILE del
Carducci, fino a pochi minuti prima, era deserto. Solo qualche auto parcheggiata, un genitore che camminava
impaziente con la sigaretta in bocca e due amici seduti sul muretto con le cuffiette nelle orecchie. Poi, al
suono della campanella, liberi tutti. Un fiume di gioventù colorata, rumorosa e impaziente, invade la stradina
che porta su via Canapa. Gli autobus blu e arancioni stanno già arrivando da lontano. È una lotta contro il
tempo. Tanto, si sa, ogni giorno è la stessa storia. «Noi veniamo da Molinella, siamo molto lontani e c'è solo
una corsa. Per questo ogni giorno arriviamo a casa alle 17», annuisce Laura Zucchini. Al suo fianco i
'compagni di viaggio' Alice Fiorenza e Nicola Campagnoni. Niente da aggiungere. Medesimo ritornello: uscite
anticipate, per arrivare comunque a pomeriggio inoltrato, su mezzi «pietosi», scomodi e sporchi. «ANCHE i
professori si lamentano - incalza Davide Artioli, mentre aspetta all'ombra che arrivi il suo bus -. Molti studenti
entrano alle 8,15, nonostante i cambiamenti d'orario. Poi treni e corriere sono a dir poco affollati». Per lui,
destinazione: Voghiera. E gli 'intoppi' sono all'ordine del giorno. Un esempio? «Ieri (mercoledì per chi legge,
ndr), hanno cancellato il treno che prendo di solito. E ho dovuto aspettare quello successivo». Rientro forzato
alle 15,30. Ma ormai, sono rassegnati. Nemmeno Carmine Parise, si scompone. «Ogni giorno aspettiamo l'
autobus che arriva più tardi - spiega insieme con Irene Bonvicini -. Il primo è invivibile, troppa gente. Il peggio
però arriva sui treni del mattino. Ci sono pochi vagoni e molti sono costretti a rimanere in piedi». Gli autobus
arrivano alla spicciolata, anticipati dalla corsa folle dei ragazzi che si accalcano davanti alle porte, mentre si
stanno aprendo, e sulle fiancate. «Oggi sono stranamente in orario», ironizza una ragazza. Sale a fatica,
facendosi largo tra gli amici. Poi si siede, si toglie il giacchino, e sorride guardando fuori dal finestrino. Si
torna a casa, finalmente. Image: 20111007/foto/2730.jpg
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
« Bus affollati e treni soppressi, così
07/10/2011
Il Centro - Pescara
Pag. 7
(diffusione:24265, tiratura:30718)
Sanzioni ai controllori Gtm che fanno poche multe
PAOLA M.S. TORO
PESCARA. Inasprimento delle sanzioni nei confronti dei controllori di bordo della Gestione Trasporti
Metropolitani: lo denunciano Filt Cgil e Uiltrasporti, che da tempo portano avanti proteste nei confronti della
società che, presieduta da Michele Russo, gestisce il trasporto pubblico locale.
Questa volta i sindacati fanno riferimento ai provvedimenti adottati dall'Azienda nei confronti degli addetti alla
vigilanza sui titoli di viaggio, con decurtazioni addirittura di stipendio per una sorta di scarsa produttività.
Sanzioni che, comunque, non giustificherebbero quanto accaduto nei giorni scorsi sugli autobus della linea
urbana, prima a una ragazzina minorenne multata e lasciata sola alla stazione, e poi a un'altra adolescente
che, sorpresa sul 38 senza biglietto, si è vista sequestrare il cellulare. Del primo episodio il presidente della
Gtm si era immediatamente scusato, ma il gesto riparatore sembra non convincere sindacati. «Sono lacrime
di coccodrillo», tuonano Franco Rolandi della Cgil e gli esponenti della Uiltrasporti, «perché la Gtm da un
lato chiede scusa, dall'altro infligge pesanti provvedimenti ai controllori che non fanno le multe». E Rolandi
mostra un documento nel quale la Direzione di esercizio della Gtm richiama un dipendente per aver elevato,
in un certo periodo, un numero di infrazioni inferiore rispetto alla media di verbali emessi dal personale di
verifica, infliggendogli conseguentemente una multa. «Riteniamo che prima ancora di esprimere giudizi e
valutazioni occorra attendere l'esito delle annunciate inchieste interne», dicono Cgil e Uil, «ma non possiamo
tacere su quanto sta accadendo in azienda, il clima quasi di intimidazione che la Dirigenza sta riservando al
personale preposto all'accertamento dei titoli di viaggio». I sindacati sostengono che «è eccessivo parlare di
scarsa produttività, anche perché il personale di controllo opera in condizioni di sicurezza terrificanti,
incontrando non solo adolescenti e minorenni, ma molto spesso persone senza scrupoli». Quello che ai
sindacalisti non va giù è l'atteggiamento dei dirigenti: «Contrariamente all'atteggiamento apparentemente
ponderato del presidente Russo, in Gtm in realtà si respira tutt'altro clima».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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I sindacati denunciano un clima pesante
07/10/2011
L Unita - Ed. nazionale
Pag. 19
(diffusione:54625, tiratura:359000)
Saranno possibili 500 esuberi nei prossimi mesi all'interno di Trenitalia in seguito all'ingresso nel mercato
internazionale di Tvt, la nuova società di Trenitalia. Lo afferma la Filt-Cgil. «La Tvt, il ministero dei Trasporti
ed Fs non si stanno preoccupando degli effetti sul lavoro nonostante le denunce del sindacato e gli scioperi: Il
prossimo il 20 ottobre».
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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Trenitalia e possibili esuberi
07/10/2011
Corriere della Sera - Italie marche
Pag. 7
(diffusione:619980, tiratura:779916)
La regione non ci sta a perdere il treno
Le Marche sono sotto la media nazionale per dotazione di strade e ferrovie. Si lavora sulla tratta AnconaRoma. Sinergie con l'Umbria. Il nodo dell'Alta velocità e del trasporto intermodale La grande difficoltà dei
collegamenti con i centri della costa tirrenica In calo il volume del traffico merci Aumenta il flusso dei turisti
Roberta Scagliarini
I l cosiddetto gap infrastrutturale c'è ancora. È stato confermato e misurato pochi mesi fa dall'istituto
Tagliacarne e dalla commissione Ue: il primo ha classificato le Marche tra le otto regioni al di sotto della
media nazionale quanto a disponibilità di strade e ferrovie e la seconda, per lo stesso motivo, l'ha piazzata in
fondo alla classifica delle 268 regioni dei ventisette stati membri. Ma la via del recupero è stata imboccata e,
se non fosse per la crisi economica e per i conseguenti tagli ai trasferimenti regionali, il ritorno alla normalità
sarebbe questione di mesi. «Il ritardo c'è - conferma l'assessore alle infrastrutture della Regione, Luigi Viventi
- ma lo stiamo recuperando con diverse opere in corso di realizzazione o in progetto». La prima e la più
attesa è la cosiddetta Quadrilatero, l'opera viaria che dà il nome alla società pubblica costituita nel 2003 dalle
regioni Marche e Umbria e dall'Anas per completare la rete stradale tra le due regioni in direzione di Roma.
«Siamo a buon punto - dice l'assessore - un lato del quadrilatero, rappresentato dalla terza corsia
dell'autostrada A14, è già in costruzione e sarà pronto per il 2014. È un'opera indispensabile che allevia la
congestione del traffico lungo l'asse autostradale costiero. Poi c'è la tratta Civitanova Marche-Foligno-Roma
che sta andando avanti e quindi la direttissima Perugia-Ancona che è in ritardo a causa delle difficoltà
dell'azienda appaltatrice. Sul secondo maxi lotto del progetto, i lavori da parte del contraente generale non
vengono avviati, nonostante la certezza delle dotazioni finanziare, la conclusione degli iter autorizzativi degli
Enti locali e le ripetute sollecitazioni della Regione». L'altro collegamento indispensabile per ridurre il
problema dell'eccentricità delle Marche rispetto all'asse Nord-Sud della Penisola è ancora sulla carta: si
chiama Fano-Grosseto, o anche «Autostrada dei due mari» perché è destinata a unire la costa adriatica a
quella tirrenica. «Sarebbe un'opera di grande livello - commenta Viventi - abbiamo costituito un tavolo tecnico
tra le tre Regioni interessate e il ministero del Infrastrutture dove stiamo discutendo il piano di fattibilità e la
possibilità di reperire finanziamenti. Appena troveremo una soluzione passeremo alla fase esecutiva». Un
chilometro di asfalto dopo l'altro la regione si sta riallineando al resto del Paese. Ma se dall'auto si passa al
treno lo scenario è meno roseo: non arriva l'alta velocità e la linea Nord-Sud è deficitaria. «Il nostro problema
- continua Viventi - è il nodo ferroviario, il raddoppio della Orte-Falconara sta andando avanti a piccoli lotti,
perché non ci sono risorse sufficienti per completarlo, siamo in un ritardo e non si vede la fine».
Va molto meglio sul fronte del trasporto intermodale. Il Cipe (Comitato interministeriale per la
programmazione economica) pochi giorni fa ha dato via libera al cosiddetto Bypass di Falconara «un
investimento da 210 milioni di euro che consente il trasferimento del tracciato ferroviario al di fuori della
raffineria Api - prosegue l'assessore - risolvendo così un importante problema di sicurezza». L'altra novità è
l'accordo appena firmato con la regione Umbria per la realizzazione dell'interporto di Jesi che sarà dotata di
una stazione ferroviaria merci interna.
«Con la concentrazione nello snodo di Jesi di tutto il traffico merci su rotaia - precisa Viventi scomparirebbero i piccoli scali sparsi per la regione e si darebbe un notevole impulso al traffico intermodale
perché nel raggio di quindici chilometri le merci si smistano tra aeroporto, interporto e porto di Ancona.
Se riusciamo a far interagire queste tre strutture la regione potrebbe diventare un punto di riferimento per
tutto il traffico merci sull'asse nord sud». Ad aiutare il disegno complessivo dell'intermodalità c'è anche il
progetto da 500 milioni già approvato dal Cipe per la costruzione del collegamento autostradale tra
l'autostrada A14 e il porto di Ancona. Ma l'obiettivo che rimane da centrare perché Ancona non rimanga alla
periferia dei grandi flussi economici europei e in particolare di quelli previsti lungo il cosiddetto Corridoio 5
Barcellona-Kiev è lo sviluppo del porto.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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INFRASTRUTTURE
07/10/2011
Corriere della Sera - Italie marche
Pag. 7
(diffusione:619980, tiratura:779916)
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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Dagli ultimi dati di traffico emerge un rallentamento del traffico merci a favore di quello turistico. Nel 2010 nel
terminal di Ancona c'è stato il record dei passeggeri (1.6 milioni) con una crescita del 5,2% e un calo del 3%
delle merci (8.5 milioni tonnellate). Una tendenza che rispecchia il contesto di crisi economica ma che si
cerca di invertire. Come è stato fatto per esempio con il rilancio dell'aeroporto di Falconara che, dopo anni di
dissesto economico, sta cominciando a funzionare come mini-hub regionale.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto: In attesa
L'istituto Tagliacarne ha classificato le Marche tra le otto regioni al di sotto della media nazionale per
disponibilità di strade e ferrovie
07/10/2011
Il Sole 24 Ore
Pag. 28
(diffusione:334076, tiratura:405061)
Trenitalia viaggia verso Parigi
Dall'11 dicembre scatta il collegamento notturno giornaliero con Milano-Venezia CONCORRENZA Ma la
liberalizzazione delle tratte interne d'Oltralpe non arriverà prima del 2019 Biglietti per Thello in vendita online
a 35 euro
Marco Moussanet
PARIGI. Dal nostro corrispondente
«Prendete il treno in nuova compagnia». È questo lo slogan a doppio senso con cui verrà lanciata la
campagna di prenotazioni di Thello, la società creata da Trenitalia e Veolia Transdev che rappresenta la
prima sfida privata al colosso pubblico francese Sncf. Il servizio comincerà l'11 dicembre, con un
collegamento notturno giornaliero tra Parigi e Venezia (partenza alle 20,43 dalla Gare de Lyon, arrivo alle
9,34 a Santa Lucia) e viceversa (con partenza alle 19,57 e arrivo alle 8,14). Queste le stazioni servite:
Digione, Milano, Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Venezia Mestre.
Sarà possibile prenotare a partire dal 17 ottobre, utilizzando in Italia i normali servizi Trenitalia e in Francia
sul sito www.thello.com o telefonicamente allo 0183820000, sette giorni su sette dalle 8 alle 12.
Tre le proposte: in compartimento con sei cuccette; in compartimento con quattro cuccette; in cabina letto da
uno a tre passeggeri. L'opzione più economica verrà offerta a 35 euro, la più costosa (con l'uso single della
cabina) a 275 euro (220 per Milano). In futuro sarà anche possibile avere una cabina con doccia. Il treno
prevede compartimenti "rosa", riservati alle donne che viaggiano sole.
A seconda delle configurazioni, i treni avranno un numero di posti compreso tra 450 e 600, con una carrozza
ristorante da 36 posti (seduti). La promozione di Thello punta molto sulla qualità del servizio a bordo, affidato
a Lsg Sky Chefs, gruppo che già gestisce la ristorazione di oltre 300 compagnie aeree in tutto il mondo.
L'obiettivo è raggiungere a regime 250-300mila passeggeri, mentre a metà dell'anno prossimo dovrebbe
partire anche un collegamento, sempre notturno, tra Parigi e Roma. In prospettiva c'è anche un servizio
Lione-Torino.
Per la prima volta un operatore privato si decide quindi a far concorrenza, sia pure in misura molto limitata,
alla Sncf. Possibilità che pure esiste dalla fine del 2009, quando venne aperto il mercato dei collegamenti
internazionali. Per la liberalizzazione delle tratte interne - ben più interessanti e che vede già numerosi
pretendenti, dai tedeschi di Deutsche Bahn alla stessa Thello - bisognerà invece aspettare il 2019.
L'idea di questa nuova alleanza franco-italiana comincia a delinearsi alla fine del 2008. Quando Sncf, storico
partner delle Ferrovie dello Stato in Artesia, decide di entrare con una quota del 20% in Ntv (Nuovo Trasporto
Viaggiatori), la società costituita da Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle per far concorrenza a
Trenitalia.
Quest'ultima si guarda attorno e trova un socio ideale in Veolia Transport (poi fusa con Transdev per creare
un colosso da 120mila dipendenti in 27 Paesi) che a sua volta cerca un alleato per entrare sul mercato
italiano. E domani su quello francese. Dove il vero problema è il costo, che rischia di essere proibitivo,
dell'affitto della rete a Rff: fino al 50% dei costi complessivi.
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Foto: Fs. L'ad Mauro Moretti
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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Ferrovie. L'alleanza tra le Fs e Veolia Transdev è la prima sfida privata in Francia al colosso pubblico Sncf
06/10/2011
Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 - veicoli e tecnologie
Pag. 8
(diffusione:11000, tiratura:19000)
Debutta il primo elettrico della casa polacca
AKortrijk arriva il primo autobus elettrico targato Solaris. Il costruttore polacco, che celebra 15 anni di attività,
ha infatti annunciato che al Busworld nella città belga, in scena dal 21 al 26 ottobre prossimi, ci sarà la
premiere del proprio mezzo ecosostenibile, in grado di immagazzinare l'energia nelle batterie e quindi non
dotato dell'alimentazione diesel. Oltre al veicolo elettrico, saranno in mostra anche l'ultimo Urbino 18 ibrido,
nella versione disegnata per il sistema francese Bhns, mirato ad avvicinare i livelli di qualità del trasporto su
rotaia, e un city bus Urbino da 12 metri equipaggiato con motore Man. Il piatto forte della presenza di Solaris
a Kortrijk, come detto, sarà la presentazione in anteprima del proprio prototipo di bus elettrico. Si tratta di un
primo veicolo sviluppato a partire dal modello dall'interurbano di midibus Alpino 8.9, il più piccolo della
gamma a pianale ribassato (con una capienza fino a 29 posti a sedere, autista escluso, a seconda
dell'allestimento), che sarà utilizzato per rifinire e sviluppare ulteriormente la nuova tecnologia innovativa, che
nei prossimi anni dovrebbe permettere di sostituire completamente i mezzi diesel nei servizi ordinar! di linea).
Il mezzo esposto al Busworld è in grado di stoccare tutta l'energia nelle batterie di bordo senza l'apporto di un
motore diesel, garantendo quindi emissioni zero. A fornire sia il sistema di trazione che quello di gestione
energetica è Vossloh Kiepe, partner di Solaris. Il costruttore polacco ha annunciato qualche mese fa
l'obiettivo di produrre i primi autobus elettrici autonomi in termini di alimentazione nel 2015. «Dalla trazione
diesel, passando dal sistema ibrido dei nostri nuovi mezzi, stiamo andando in direzione dell'elettricità - ha
detto Solange Olszewska, uno dei co-proprietari di Solaris -. Intendiamo essere leader nella produzione di
autobus elettrici». Punta proprio sulla nuova tecnologia ibrida diesel-elettrica, invece, il secondo mezzo
portato al salone belga: il Solaris Urbino 18 Hybrid "Bhns design package". Il veicolo utilizza un sistema ibrido
parallelo, fornito da Allison Transmission, che riduce il consumo di carburante e le emissioni nocive senza
compromettere l'affidabilità anche nelle strade cittadine. Sia gli interni che gli esterni del nuovo ibrido da 18
metri (con 46 posti più autista nella versione standard) assicurano i più alti livelli di comfort e sicurezza per i
passeggeri. Il design del bus, dalle linee futuristiche, è stato sviluppato per rispondere alle esigenze del
sistema francese Bhns, che mira a innovare il trasporto tradizionale su gomma (sulla scia del Bit - Bus rapid
transit), avvicinando la qualità del servizio ai sistemi a guida vincolata (su rotaia), ma con minori costi,
intervenendo su infrastnitture, veicoli, gestione e servizi. Si colloca invece all'interno delle gamma diesel
convenzionale il Solaris Urbino 12 city bus a pianale ribassato, che completa il ventaglio di mezzi portati al
Busworld dal costruttore polacco. Il veicolo, lungo 12 metri e alto dai 3-3,2 metri a seconda
dell'equipaggiamento, è dotato di un motore Man D0836, con potenza nominale di 213 kW, common rail a sei
cilindri, in grado di rispettare lo standard europeo Eev in termini di sostenibilità ambientale, con il ricircolo dei
gas di scarico (rendendo non necessari l'aggiunta di additivi). Il pianale ribassato garantisce una comoda
entrata e uscita dei passeggeri dall'autobus. Dall'inizio della produzione, iniziata nel 1996, Solaris ha
consegnato quasi 8.000 autobus ai propri clienti in 24 Paesi, registrando un trend di crescita progressiva nel
corso degli anni. • F.NA.
Foto: SOLARIS ALPINO
Foto: Dal 1996 Solaris ha consegnato quasi 8.000 bus ai propri clienti in 24 Paesi
Foto: SOLARIS URBINO
Foto: II piatto forte della presenza di Solaris al salone di Kortrijk sarà il debutto del primo prototipo elettrico
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
SOLARIS
06/10/2011
Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 - veicoli e tecnologie
Pag. 9
(diffusione:11000, tiratura:19000)
Pendolari, si cambia
La lombarda Trenord rinnova i convogli per il trasporto regionale: lo Stadler Gtw già in servizio sulla MilanoLecco Altri dieci in linea nelle prossime settimane
Einiziato lo scorso 12 settembre il servizio dei nuovi convogli Stadler Gtw di Trenord sulla linea MilanoMonza-Molteno-Lecco: il treno Atr 125 004 ha effettuato la coppia di regionali 5144 e 5143.
Progressivamente, nelle prossime settimane saranno messi in linea anche gli altri convogli, in tutto undici.
«Abbiamo finalmente dato a questa linea, che fra poco compie cento anni, treni moderni - commenta l'Ad di
Trenord, Giuseppe Biesuz - nella speranza di raddoppiare in futuro il numero di viaggiatori, ora circa 5 milioni
l'anno. Purtroppo la manovra ha tagliato 196 milioni di euro e c'è il rischio che in Lombardia un treno su due
non possa circolare in futuro». Costati 62,5 milioni di euro, i nuovi treni fanno parte della commessa di 19
convogli che Stadler si è aggiudicata nel 2009: gli altri otto sono già in funzione sulla Brescia-Iseo-Edolo. Il
convoglio, già soprannominato «Besanino», è una automotrice articolata modello Gtw 4/12. Il costruttore
classifica i veicoli Gtw sulla base del rapporto tra il numero di assi motori e il numero totale. Il modello 4/12 si
presenta quindi con quattro assi motori, ubicati nella sezione centrale, su un totale di dodici assi. Il convoglio
del Gtw 4/12 è composto da sei moduli: quattro casse - due pilota e due rimorchiate - destinate al trasporto
viaggiatori, e due moduli di trazione contenenti l'equipaggio motore, denominati powerpack o drive container.
In pratica il treno è formato da due convogli Gtw2/6 permanentemente accoppiati tra loro e collegati con un
intercomunicante I moduli motore funzionano anche come appoggio per le casse pilota con le rimorchiate:
sono quindi muniti di un corridoio al centro, largo 80 cm, che permette ai viaggiatori di transitare tra le stesse.
Le quattro casse sono dotate ognuna di un carrello portante. L'accesso è previsto attraverso due porte su
entrambi i lati; per favorire l'incarrozzamento sono posizionate, nella parte a piano ribassato, delle casse (a
un'altezza di 585 mm rispetto al piano del ferro) che si sviluppa per il 75% della lunghezza complessiva a
disposizione dei viaggiatori. Come nel caso del modello base, il Gtw 2/6, la separazione tra casse e moduli di
trazione è stata studiata allo scopo di ridurre le vibrazioni del motore diesel, migliorando il comfort di viaggio
dell'utenza. L'equipaggiamento motore è ridondante. In ognuno dei due «powerpack» sono presenti due
gruppi di trazione composti da un motore diesel common rail Man, un generatore elettrico asincrono, un
convertitore di corrente a Igbt e un motore elettrico, a suo volta asincrono. È possibile accoppiare fino a tre
convogli in comando multiplo. I nuovi treni, che Trenord prevede di utilizzare spesso in doppia trazione,
offrono 243 posti a sedere, sono dotati di impianto di climatizzazione estate/inverno, telecamere
antivandalismo e raggiungono la velocità massima di 140 km/h. Gli spazi interni sono comodi e luminosi,
grazie alle grandi finestre. •
Foto: STADLER GTW
Foto: L'automotrice articolata Gtw 4/12 ha quattro assi motori ubicati nella sezione centrale Offre 243 posti a
sedere e raggiunge i 140 km/h
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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PASSEGGERI
06/10/2011
Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 - veicoli e tecnologie
Pag. 9
(diffusione:11000, tiratura:19000)
RailCorp si affida alla Mermec
Saranno consegnati nei primi mesi del prossimo anno i due treni diagnostici Roger 800 ordinati a Mermec
Group da RailCorp, l'impresa ferroviaria statale che offre servizi di trasporto passeggeri e merci nel Nuovo
Galles del Sud in Australia su una rete di circa 1600 km di estensione. Il contratto, che ha un valore di circa
15 milioni di euro, prevede un'opzione per l'acquisto di un terzo veicolo identico, da esercitare entro la fine di
quest'anno, e comprende anche la fornitura di una serie di servizi e sistemi connessi. Il Roger 800 è un
rotabile diagnostico semovente in grado di operare a velocità fino a 130 km/h. Le specifiche tecniche del
capitolato d'appalto scritto da RailCorp è - secondo la stessa Mermec Group - uno dei più severi e complessi
con i quali l'impresa pugliese si sia mai dovuta confrontare. La fornitura di soluzioni diagnostiche comprende
una serie di sistemi di misura optoelettronici, traccia e geometria della linea aerea, il profilo e la geometria del
binario ferroviario. Come risultato di queste nuove tecnologie, RailCorp sarà in grado di analizzare a fondo
l'infrastruttura per monitorare sistematicamente il suo deterioramento nel tempo e individuare eventuali difetti.
Inoltre Mermec mette a disposizione dell'operatore australiano anche il Ramsys decision support System, che
è fornito anche come strumento di supporto per analizzare l'enorme flusso di dati che saranno acquisiti da
parte dei veicoli. Questo consentirà a tutto il personale della manutenzione della rete di correlare i dati,
ricercare le vere cause di qualsiasi difetto e pianificare le procedure per una manutenzione accurata e
preventiva. RailCorp possiede già due veicoli di ispezione del binario, in grado però di eseguire solo un
numero limitato di controlli. Inoltre l'attività di ispezione deve essere affiancata da personale a terra, con un
grande dispendio in termini di uomini e ore lavorative, oltre che interruzioni al traffico. L'impresa australiana
ha calcolato che l'adozione dei veicoli Roger 800 permetterà da sola un risparmio di 73.000 ore lavorative
l'anno, senza contare la maggior sicurezza per i ferrovieri impegnati nelle operazione. Grazie al contratto
sottoscritto con RailCorp, Mermec Group amplia la base dei suoi clienti. Sono ben 126 e in 40 Paesi nel
mondo le aziende che utilizzano prodotti e servizi del gruppo pugliese, leader mondiale nel settore della
diagnostica ferroviaria e siderurgica, e attivo anche nei settori del segnalamento ferroviario e della gestione
ottimizzata degli asset. •
Foto: MERMEC
Foto: II treno diagnostico Roger 800 opera a velocità fino a 130 km/ora Comprende sistemi di misura e
controllo della linea aerea e del binario
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
L'impresa ferroviaria australiana ha firmato un contratto per due Roger 800 con il gruppo pugliese
DIAGNOSTICA
06/10/2011
Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 - veicoli e tecnologie
Pag. 9
(diffusione:11000, tiratura:19000)
Copenaghen ordina i veicoli ad Ansaldo
Ansaldo Sts continua a mietere successi sul mercato internazionale anche in partnership con AnsaldoBreda:
il ministero dei Trasporti danese e le Municipalità di Copenhagen e Frederiksberg hanno affidato alla società
del Gruppo Finmeccanica l'incarico di fornire, per la nuova linea metropolitana della capitale, denominata
Cityringen, non solo i sistemi di segnalamento e controllo del traffico ma anche i nuovi veicoli. L'opzione era
prevista già nel contratto firmato lo scorso 7 gennaio e ha un valore totale di 122 milioni di euro. Ansaldo Sts
affiderà la realizzazione delle carrozze, ad alto contenuto tecnologico, ad AnsaldoBreda. La nuova linea,
totalmente sotterranea, sarà completamente automatizzata con un sistema driverless, ulteriormente evoluto
rispetto a quello già impiegato nella precedente realizzazione in Danimarca, e si snoderà nel centro di
Copenhagen per una lunghezza di 16 chilometri con 17 stazioni. L'avvio dell'esercizio è previsto per il 2018.
In India poi Ansaldo Sts si è appena aggiudicata un contratto del valore di 46 milioni da Kolkata Metro Rail
Corporation Limited (Kmrcl), la società che gestisce la Metropolitana di Calcutta. Il contratto comprende i
lavori di progettazione, costruzione, installazione e prova dei sistemi di controllo, segnalamento e
comunicazione della nuova tratta Kmrcl East-West Line (Ewl) della Metropolitana di Calcutta, metropoli di
oltre 5 milioni di abitanti. La nuova linea avrà una lunghezza di 14,7 Km e intersecherà longitudinalmente il
percorso esistente (della lunghezza di 16,5 km per 24 stazioni) andando a congiungere Howrah Maidan con
Salt Lake Sector V. È previsto che il tracciato sia elevato per 5,8 Km, sotterraneo per 8,9 Km dei quali 550
metri sotto il fiume Gange. Le nuove stazioni saranno 12, di cui 6 sotterranee e 6 in superfìcie. La durata dei
lavori, che inizieranno nel mese di ottobre è prevista in 52 mesi. Ansaldo Sts impegna direttamente in India
circa 230 persone. • F.TAN.
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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METRO
06/10/2011
Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011
Pag. 2
(diffusione:11000, tiratura:19000)
Caos in Campania, verso 2mila esuberi
aos per il trasporto pubblico locale campano. I tagli imposti dalla due manovre correttive stanno portando a
galla criticità stortene: i contratti di servizio ponte voluti dalla Regione hanno imposto pesanti riduzioni dei
corrispettivi e dei servizi: rispettivamente del 30 e 20 per cento secondo le aziende e i sindacati e intorno al
10% secondo fonti dell'assessorato. Un colpo molto pesante che il sistema, composto da circa 140 aziende
tra pubbliche e private, non è riuscito a contenere. Sono scattati subito i primi 120 licenziamenti, ora congelati
dal tavolo tra le parti sociali e la Regione del 21 settembre scorso che ha prodotto un accordo con un
percorso di lavoro e diverse ipotesi, tra cui la possibilità di applicare alla Campania la formula già
sperimentata dalla Polverini nel Lazio: l'accordo tra Inps e Camere di commercio per rilasciare la
certificazione di regolarità contributiva alle aziende che vantano crediti nei confronti degli enti locali al fine di
sventarne il fallimento. Un'ipotesi che l'assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi, si è impegnato a
vagliare a fronte di un congelamento delle procedure di mobilità avviate dalle aziende pubbliche e private fino
a fine ottobre. Inoltre, nei prossimi giorni verranno avviati diversi tavoli: uno sugli esuberi con un fondo
regionale che per ora ammonta a 15 milioni, un altro coinvolgendo i bacini provinciali, un terzo tavolo sugli
effetti contrattuali e un altro sul pagamento dei crediti. «La situazione del trasporto pubblico locale in
Campania è drammatica - interviene Mario Salsano, segretario regionale della Filt-Cgil -. Si contano circa
2.000 esuberi e abbiamo già bloccato 120 licenziamenti collettivi. Occorre una riorganizzazione del settore,
che ha accumulato nel tempo disservizi e costi eccessivi». La maggior parte delle aziende che operano in
Campania sono private (125 su 140) e di piccole dimensioni. «Spesso le piccole realtà - dice Tullio Tulli,
segretario nazionale dell'Anav hanno un assetto organizzativo più efficiente di quelle grandi con costi più
bassi. Detto questo, la situazione campana è molto complessa: la maggior parte delle nostre aziende vanta
crediti con la Regione e a fronte degli ultimi tagli non può fare a meno di ridurre gli organici. Ora abbiamo
accettato di sospendere le procedure di mobilità fino a fine ottobre in attesa di una soluzione». Tra le ipotesi,
oltre al modello Polverini, c'è anche l'utilizzo dei fondi Fas che l'assessore ai Trasporti campano, Sergio
Vetrella, ha invocato nell'incontro con il ministro Raffaele Fitto. «Noi possiamo solo fare moral suasion fa
sapere il portavoce dell'assessorato - ma chi deve decidere è il Governo centrale: i fondi Fas potrebbero
essere utilizzati per ricapitalizzare le aziende». Il problema dei bilanci delle aziende pubbliche è infatti uno dei
nodi principali della crisi: basti pensare che il buco nei conti del gruppo Eav (Circumvesuviana, Sepsa,
Metrocampania e Eav Bus) ammonta a circa 500 milioni, buona parte oggetto di un contenzioso tra l'azienda,
che li indica come crediti nei confronti della Regione, e la nuova Giunta Caldoro che non ha intenzione di
ricapitalizzare. Proprio le aziende del maggiore gruppo pubblico completamente controllato dalla Regione
sono state in questi giorni al centro di polemiche e proteste da parte dei pendolari che hanno toccato con
mano la diminuzione dei servizi. Se da una parte, l'assessorato regionale ai Trasporti ammette di avere
tagliato il servizio della Circumvesuviana «ma non oltre il 10%, soprattutto nelle prime ore del mattino e nella
tarda serata», dall'altra parte i sindacati e ì pendolari denunciano la soppressione di una corsa su quattro,
quindi il 25%. «I disservizi maggiori - ammettono dalla Regione - sono dovuti alla situazione generale
dell'azienda che, con molti debiti, non riesce a far fronte alla manutenzione e si trova costretta a ridurre la
capacità dei convogli». Sul fronte dei corrispettivi, invece, nel 2011 arriverebbero alla Circumvesuviana quasi
10 milioni in meno, dai 117 del 2010 ai 96 del 2011 (-17%). Mentre l'intero gruppo Eav vedrà ridotti del 17%
gli introiti che passeranno dai 179 milioni del 2010 ai 149 del 2011.» De. A. PER I TRENI REGIONALI TAGLI
FINO AL I 8 -14,2 +5,87 -17,4 -13,1? -17,9 -16,6 Anm Metronapoli 134.663.000 35.715.000 1 17.000.000
33.000.000 29.470.000 179.470.000 Cgil Campania 96.000.000 28.700.000 24.200.000 149.600.000
115.496.000 37.811.000 Sepsa Metrocampania Totale Circumvesuviana 2011 [Var. Fonte: Dipartimento
trasporto pubblico locale Filt / corrispettivi dei conpatti per i servizi ferroviari regionali
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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Scure dell'assessore Vetrella sui corrispettivi alle imprese: ridotti di oltre il 20% - Si pensa dì usare i fondi Fas
per le ricapitalizzazioni
06/10/2011
Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011
Pag. 3
(diffusione:11000, tiratura:19000)
Treni locali, è emergenza
Le Regioni chiedono di reintegrare con l'accisa gli 1,9 miliardi che mancano A rìschio anche le linee di bus e
metropolitane Errani: partire dai trasferimenti precedenti
g£ a prima emergenza sono i ,, treni dei pendolari. Se il '*' Governo non interverrà, l'anno prossimo
mancheranno 1,9 miliardi di euro, per pagare sia i servizi forniti da Trenitalia che quelli delle ferrovie ex
concesse. La seconda emergenza sono i bus, i tram e le metropolitane: con il taglio di 6 miliardi ai fondi
propri delle Regioni sono a rischio anche i 4,5 miliardi che servono a finanziare il trasporto locale. La
conferenza delle Regioni ha chiesto e ottenuto l'apertura di un tavolo ad hoc con il Governo, dopo aver
«simbolicamente» restituito al ministro Raffaele Fitto, il 15 di settembre, i contratti di servizio della durata di
12 anni stipulati con Trenitalia e quelli sottoscritti con le Spa di trasporto locale. All'incontro del 22 settembre,
a cui oltre a Fitto, hanno partecipato anche i ministri alle Infrastnitture e Trasporti, Altero Matteoli, alla
Semplificazione, Roberto Calderoli e il sottosegretario all'Economia, Bruno Cesano, il Governo ha
riconosciuto l'esistenza del problema e deciso di aggiornare il tavolo con un confronto tecnico prima e una
nuova riunione poi. «È nostra volontà dare una risposta precisa e affrontare in modo complessivo il problema
del trasporto locale», ha detto Fitto. «La discussione esiste perché il problema è reale - ha sottolineato
Matteoli - ma non c'è nessun taglio del 75% come, invece, riferiscono le Regioni». «È iniziato un confronto ha commentato a sua volta il presidente delle Regioni, Vasco Errani - che spero possa essere profìcuo. I treni
dei pendolari rischiano di diventare un'emergenza nell'emergenza, alla luce dei primi interventi di riduzione
delineati da parte delle Ferrovie dello Stato». Secondo Errani «servono risorse e il Governo non deve far altro
che rispettare l'intesa di qualche mese fa per la fiscalizzazione del trasporto locale, l'unico modo per
riorganizzare il settore». Alle Regioni interessa che il Governo riconosca che la situazione creata dalla
manovra non è gestibile. «La fiscalizzazione - ha concluso Errani - deve partire dai trasferimenti precedenti,
che rappresentavano la vera anima del federalismo». Anche i sindacati confederali, Filt Cgil, Fit Cisl e
Uiltrasporti, hanno lanciato l'allarme. «L'azienda ha segnalato che i tagli potrebbero rivelarsi di una portata
tale - hanno detto in una conferenza stampa congiunta Alessandro Rocchi, Giovanni Luciano e Luigi Simeone
- da non essere sostenibiu. Si arriverebbe al fallimento di Trenitalia». I tre sindacalisti hanno annunciato che
si mobiliteranno, anche con azioni di protesta, per salvare il settore. Il prossimo anno al treni dei pendolari
mancheranno i 1.181 milioni stanziati dall'articolo 9 della legge 422 - della cui fiscalizzazione, promessa nel
2012, non c'è traccia -, i 430 milioni di risorse aggiuntive per Trenitalia, l'Iva sui contratti di servizio e 230
milioni di risorse regionali aggiuntive. Per il 2011, invece, le Regioni stanno ancora aspettando l'attuazione
dell'accordo del 16 dicembre: solo Trenitalia ha avuto i 372 milioni promessi mentre mancano all'appello 500
milioni, sempre per le Fs e 400 milioni per i bus. Su questi ultimi non si è raggiunto l'accordo sulla ripartizione.
Sono rimasti inalterati, invece, i circa 500 milioni per bus e metro garantiti dalle accise. • NEL 2001 OLTRE
1.6 MILIARDI IN MENO ...,, / trasferimenti soppressi per il trasporto pubblico locale nel 2011 m ':& Totale [•••'
statale Fonte: Asstra Sviluppo Tpl Tpl art. 9 Tpl art. 8 Trasporti Contratti Tpl Nuovi bus Importo 1.181.107.232
4l.879.49ti| 10.350.270 I48.225.633f 159.900.278 94.03S.006i 1.635.497.909 Trasporto pubblico locale !
Descrizione i ! : I Trasporto regionale Trenitalia Sicurezza Ferrovie concesse Altri trasferimenti Bassaninì
Risorse per Iva contratti di servizio Risorse in c/capitale per investimenti Risorse in c/capitale per investimenti
Gli accordi tra Stato e Rehioni per ripristinare parte dei fondi RECUPERATI, NON DEL TUTTO, 1,272
MILIARDI ! 372 milioni di euro - Conferenza Stato - Regioni 11 novembre 201 - Destinazione: Trenitalia 1425
milioni di euro + ulteriori 75 milioni di Euro - Accordo 16 dicembre 2010 - Destinazione: trasporto ferroviario di
Trenitalia I 400 milioni di euro - Accordo 16 dicembre 2010 - Destinazione:
Foto: A rìschio anche i servìzi di autobus urbani ed extraurbani
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Primo round con il Governo: il problema c'è - Tavolo aggiornato LA MANOVRA E IL TPL .
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Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011
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(diffusione:11000, tiratura:19000)
Piuri: costi più bassi se si rivedono le reti
e i tagli finali saranno di questa entità non si tratta più di razionalizzare il sistema ma di rivederlo
completamente* Significherebbe che l'Italia rinuncia al trasporto pubblico locale, che la mobilità non è più una
delle priorità del Paese». Anche Marco Piuri, amministratore delegato di Arriva Db per Italia, Spagna e
Portogallo, mai tenero con gli sprechi e le inefficienze del settore, allarga metaforicamente le braccia:
«Risparmi se ne possono fare, direi nell'ordine del 10%. Dimezzare o togliere i tre quarti delle risorse è un
altro discorso». Qual è il suo giudizio sulla manovra, in generale e per il Tpl? È una manovra che deprime
l'economia, non la fa di sicuro crescere. Per il trasporto locale ancora non si capisce cosa succederà. Di
specifico del settore mancano gli 1,9 miliardi per i servizi ferroviari regionali che dovevano essere fiscalizzati
dal 2012. Poi ci sonò i 6 miliardi in meno alle Regioni. Già quest'anno, che tagli diretti sul Tpl non ce n'erano,
molte hanno scelto di preservare la sanità a scapito dei trasporti. Cosa faranno quest'anno? Visto il
comportamento tenuto fin qui sono scettico. Hanno privilegiato una politica che trovo molto discutibile:
mantenere o addirittura aumentare, come ha fatto la Lombardia i treni, e scaricare i tagli sui bus. Con la
convinzione, errata, che la ferrovia funzioni sempre meglio della strada. L'integrazione modale, di cui c'è
bisogno e che produrrebbe grandi benefici, non si fa così. Quali tagli hanno già subito le linee di bus? In
media il 10% dei trasferimenti. Quanto «grasso» rimane, nel Tpl, da scremare? Il punto debole della pur
lungimirante riforma del 1997, fatta con la legge 422, è stato il mancato ridisegno delle reti. Se si
razionalizzano le linee e si integrano i treni con i bus lo spazio di miglioramento è enorme. Quanto si può
risparmiare? Quando ci siamo applicati al ridisegno delle reti di alcune Regioni, diciamo che un 10% e anche
qualcosina in più, l'abbiamo ridotto. Non sono troppi 6 miliardi per mantenere il Tpl? Non lo escludo: il
problema è che sono mal distribuiti. Ci sono realtà che ricevono corrispettivi troppo bassi e altre che ne
ricevono di troppo alti. Rispetto ai servizi che erogano. Mentre la crisi sta vanificando l'applicazione dei costi
standard. Dal 2006 le Fs hanno ridotto gli addetti di 23mila unità, da 98mila a 75mila. Quanti esuberi si
stimano da voi? In un'azienda della gomma efficiente il costo del personale incide per il 50-52%. Molti
operatori, invece, arrivano anche al 60% e oltre. Diciamo 20mila lavoratori di troppo? Però servono gli
ammortizzatori sociali. Dovremmo poter operare come qualsiasi settore industriale. La liberalizzazione
aiuterebbe a rimettere in ordine i conti? Contratti contendibili e il venir meno del rapporto incestuoso tra
regolatore e gestore aiuterebbero. I migliori studi dimostrano che la competizione produce attenzione al
cliente e alle risorse che si spendono. Tutti i settori liberalizzati sono migli orati. Arriva è nata in Gran
Bretagna. E nella Gran Bretagna criticata perché troppo liberista, i numeri raccontano un'altra storia. Negli
ultimi dieci anni i passeggeri sono cresciuti 4 volte rispetto all'Italia. Ma non è un bene arrivarci per
disperazione, come succede sempre in questo Paese, di corsa e sotto pressione. Ci sono Comuni che
vogliono privatizzare? Al momento dicono di volersi guardare intorno. Speriamo si passi dalle parole ai fatti.
Siete il primo operatore privato del Paese: quanto siete interessati? Arriva vuole crescere, non gestire il
declino. Siamo pronti a verificare tutte le opportunità nei treni e nei bus. Vogliamo essere un partner
industriale, questo è il mestiere che sappiamo fare. La manovra apre il mercato dei servizi locali? La
riedizione dell'articolo 23-bis, e resta da verificare se non sia anticostituzionale visto il recentissimo
referendum, apparentemente aiuta la competizione. Ma secondo me non è così: bastavano la 422 e il
regolamento Uè. E la gara a doppio oggetto, che presuppone un ingresso a tempo, mi lascia perplesso. »
Foto: L'Ad di Arriva Italia, Spagna e Portogallo
Foto: Marco Piuri
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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ÌL'Ad di Arriva Italia, Spagna e Portogallo: ma con questi tagli si uccide il settore - Dalla liberalizzazione
servizi meno costosi e orientati al cliente
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Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011
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(diffusione:11000, tiratura:19000)
La Toscana lancia la gara unica: 1,5 miliardi in 9 anni per i bus
L'assessore Ceccobao: servizi migliori spendendo di meno
Tpl per riorganizzare le linee bus che percorrono la regione (affidate su base provinciale a 14 gestori in larga
parte pubblici, prorogati) e migliorare così, anziché - come ci si aspetterebbe - veder peggiorare i servizi. E lo
strumento per farlo è la gara unica regionale, che metterà all'asta l'intera La Toscana prova a lanciare una
sfida sulla carta impossibile: «approfittare» dei tagli feroci alle risorse del rete dei servizi bus, urbani ed
extraurbani, per nove anni (2013-2021), affidandoli a un unico gestore. Vista la complessità della partita, la
Regione ha rinunciato in corsa a mettere sul mercato, insieme, bus e treni (gestiti da Trenitalia fino al 2014),
come nei mesi scorsi, e ha preferito concentrarsi sui bus, più bisognosi di riorganizzazione. La quadratura del
cerchio inseguita dall'assessore toscano ai Trasporti, Luca Ceccobao, punta a spendere meglio i minori soldi
a disposizione, senza toccare i livelli di occupazione (6.100 addetti, secondo dati Cispel Toscana), anche se
è scontato il taglio di linee. «Rafforzeremo le reti che hanno forti utenze mantenendo la dimensione sociale
del servizio», dice Ceccobao aprendo la porta ai servizi a chiamata e all'aumento del prezzo di biglietti e
abbonamenti, che il presidente toscano, Enrico Rossi, vuoi far pagare in futuro in base all'indicatore di reddito
Isee. I chilometri percorsi dai bus sono 117 milioni e i contributi versati dalla Regione alle Province
ammontano a 228 milioni nel 2011. Il bando di gara, che sarà pubblicato a inizio 2012, prevederà solo 160
milioni l'anno di contributi regionali per la gestione, a cui si aggiungeranno 30 milioni per gli investimenti in
bus (necessari visto che l'età media è di 11 anni); alle risorse stanziate dalla Regione si sommeranno i fondi
degli enti locali. Il taglio sarà dunque pesante, e per questo è partita la discussione sulla ristrutturazione della
rete, che andrà avanti fino al 15 novembre nelle conferenze provinciali. A quel punto si aprirà una conferenza
dei servizi regionale che farà il quadro dei nuovi servizi e dei chilometri che potranno essere assicurati. Gli
uffici regionali lavorano alla stesura del bando che sarà fatto «in casa», senza advisor. «Abbiamo sufficiente
esperienza per fare da soli», dice Ceccobao riferendosi al bando per la vendita della compagnia di
navigazione Toremar, andato a buon fine con l'assegnazione a Moby Lines. Considerato che per
l'aggiudicazione della gara dei bus ci vorranno 7-8 mesi, il 2012 sarà un anno di transizione, ^per il quale la
Regione ha stanziato 200 milioni. Dal 1° gennaio 2013 si partirà poi, questa la previsione, col nuovo gestore
regionale. L'assessore promette la presenza, nel bando, della «clausola sociale», e dunque dell'obbligo per il
vincitore di riassorbire i dipendenti delle aziende attuali e di prendere in affitto da loro i bus e le
strumentazioni necessarie per il nuovo corso. «Vogliamo dare stabilità a un settore che ha bisogno di
riorganizzazione - aggiunge Ceccobao - ma tenendo conto della questione occupazionale». Le più allarmate,
manco a dirlo, sono le Spa pubbliche, che'gestiscono la quasi totalità dei bus e sono costrette a ricercare
alleanze e accordi per partecipare alla gara. «Servirà molto coraggio e scelte dolorose - dice Alfredo De
Girolamo, presidente di Cispel Toscana - ma le nostre aziende faranno la loro parte, partecipando insieme
alla gara». In effetti le aziende si sono già mosse, dando vita a un protocollo d'intenti firmato dalla fiorentina
Ataf, da Sita (Fs), da Autolinee Toscane (Ratp), da Tiemme (la società che gestisce le linee nella Toscana
del sud, partecipata da Ratp) e da Ctt (che riunisce Prato e Livorno). Nel contempo Ataf - controllata per oltre
l'80% da Palazzo Vecchio - ha avviato la partita per cedere sul mercato il ramo Tpl, dopo aver scorporato il
patrimonio immobiliare. Il presidente Filippo Bonaccorsi è stato chiaro: Ataf va venduta prima della gara
regionale. In prima fila tra i pretendenti ci sarà Sita, ma si fanno i nomi dei francesi di Ratp (soci Ataf
nell'aretina Lfi e nella gestione della tramvia fiorentina Gest) e dei tedeschi di Arriva, li Lucca Massa Pisa
Pistoia Prato Siena Totale RIDOTTI KM E CORRISPETTIVI 18,518 4,650 68,157 14,038 21,830 20,568
9,730 20,157 15,874 14.043 20,288 / fondi per i bus e / Km percorsi - Valori in milioni Arezzo 19,452 4,867
71,656 15,252 23,515 22,494 10,209 21.658 17,357 15,99! 22,921 245,372 227,853 9,927 2,674 33,461
10,036 11,128 12,975 4,812 10,594 8,359 7,681 ! 4,340 125,987 9,638 2,247 30,196 9,650 9,821 12,476
4,497 9,901 7,961 6,797 13,922 i 17,106 Cir. Empolese Firenze Grosseto Livorno Fonte: Regione Toscana
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
All'asta l'intera rete regionale della gomma: bando a inizio 2012 L A MANOVRA E IL TPL .
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Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011
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(diffusione:11000, tiratura:19000)
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Bacini Risorse Chilometri di traffico 2010 20Ì1 2010 2011
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Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011
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(diffusione:11000, tiratura:19000)
La parola d'ordine dell'Europa è: trasporti sostenibili, meno polveri
Il Paese con maggiori adesioni è stata la Spagna II commissario all'Ambiente, Potocnik via dalla morsa del
mezzo privato
Biciclette, veicoli eco-compatìbili, bus con motori ecologici, bike sharing, car pooling. Sono stati il filo
conduttore della Settimana europea della mobilità, promossa dalla Commissione europea, che si è svolta tra
il 16 e il 22 settembre scorso e mai come quest'anno è stata improntata al tema della sostenibilità nei trasporti
. Nel corso dei sette giorni dedicati agli spostamenti verdi, decine di città in tutta Europa, come accade da
ormai dieci edizioni a partire dal 2002, si sono unite per promuovere mezzi alternativi all'auto privata, con
particolare attenzione ai contesti metropolitani e al trasporto pubblico locale. Con l'obiettivo di
decongestionare il traffico, abbattere le emissioni, ridurre i livelli di inquinamento, sia atmosferico che
acustico. Per l'Italia hanno partecipato all'iniziativa 67 città, da Alghero in Sardegna, fino a Vignola, in
provincia di Modena. La prima si è impegnata alla realizzazione di una rete ciclabile urbana e nelle aree
naturali protette. Mentre a Vignola sono entrate in funzione le prime cinque linee del Piedibus, dedicate alla
scuola secondaria. Ma hanno partecipato all'iniziativa anche Comuni più importanti. A Bari sono state
organizzate delle pedalate in città. A Milano corso Buenos Aires è stato chiuso alle auto. A Napoli sono state
presentate la nuove Ztl e il cantiere della pista ciclabile sul lungomare. A Roma è stato organizzato un car
pooling day, per incentivare chi intende recarsi al lavoro condividendo i propri mezzi di spostamento. A Torino
si è tenuta una serie di iniziative per promuovere la bicicletta (si veda la pagina a fianco, ndr). A Trieste è
stato presentato un progetto di pedonalizzazione di alcune aree del centro. A Udine è stato allestito un
potenziamento speciale dei servizi di autobus, con durata prolungata-dei biglietti e maggiore copertura della
rete. Tutte le città, non soltanto italiane, parteciperanno all'assegnazione del premio della settimana della
mobilità, assegnato dai tecnici della Commissione europea. Un premio che viene riconosciuto alle
municipalità che hanno organizzato le campagne più innovative, sia in termini di qualità delle attività legate al
tema dell'anno che per la varietà delle misure adottate in via permanente. Ad aggiudicarsi il riconoscimento lo
scorso anno sono state Almada in Portogallo, Murcia in Spagna, e Riga" in Lettonia. Quest'anno il Paese che
ha fatto registrare maggiori adesioni all'iniziativa è stato la Spagna, superando Austria, Francia, Polonia e
Ungheria. Subito dopo Portogallo, Svezia, Belgio, Lussemburgo e, staccata di parecchio, proprio l'Italia. Lo
scorso anno i partecipanti erano stati 2.221; numeri in linea con quelli dell'edizione 2011. Alle ultime edizioni,
addirittura, hanno partecipato anche Paesi non europei, come Giappone, Taiwan, Brasile, Colombia ed
Ecuador. «La mobilità - spiega il commissario Uè all'Ambiente, Janez Potocnik - è una necessità sodale ed
economica. E la settimana europea della mobilità continua ad aiutare a vedere la mobilità in nuovi modi e ad
allontanarsi dalla morsa delle auto private, verso trasporti più sostenibili». Secondo Potocnik spostarsi in
maniera diversa «può anche significare città migliori e un'aria migliore, anche in termini di riduzione delle
emissioni nocive». Queste, conclude il commissario «sono luoghi dove le persone vorranno vivere e lavorare
e le aziende trasferirsi». «Ci sono molti esempi - aggiunge Siim Kallas, commissario Uè ai Trasporti - in cui le
città europee fanno-da apripista per l'uso di carburanti alternativi e veicoli più puliti e più efficienti dal punto di
vista energetico. Ma bisogna aumentare gli sforzi, visto che questi problemi non interessano semplicemente i
temi locali, ma riguardano tutta l'Unione europea». L'obiettivo più importante, al di là delle iniziative locali, è
centrare i tre principali target fissati da Bruxelles per il 2020, che prevedono una riduzione dei gas serra del
20%, un aumento dell'efficienza energetica del 20% e un 20% di consumi energetici provenienti da fonti
rinnovabili, i
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
SETTIMANA MOBILITÀ UE. Dal 16 al 22 settembre la decima edizione con 2.221 partecipanti
06/10/2011
Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011
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(diffusione:11000, tiratura:19000)
In città, senza l'automobile
A piedi, in bicicletta, con i tram e te metropolitane alla riscoperta dei centri urbani
Tante città italiane, da nord a sud ben 67, hanno aderito con entusiasmo alla Settimana europea della
mobilità, quest'anno dedicata agli spostamenti sostenibili. Tutte impegnate, anche se per pochi giorni, a
convincere i loro cittadini a lasciare l'auto in garage e a scoprire nuovi modi di muoversi: con la bicicletta,
anche elettrica, utilizzando le piste ciclabili; a piedi, grazie ad ampie zone pedonalizzate e con gli autobus, i
tram e le metropolitane. Con il car pooling e il car sharing, auto sì ma condivise. In qualche caso le attività
organizzate sono state solo l'assaggio di politiche più durature, che continueranno in inverno. I casi di Torino,
Milano, Roma e Napoli. 8 Bicicletta, autobus, metro, car-sharing: le opzioni per limitare l'uso dell'automobile
sono state al centro delle giornata «In città senza la mia auto», organizzata dal Comune di Torino il 22
settembre. Set prescelto la centrale via Roma, chiusa al traffico dalle 6 alle 22. Uno stop che per il capoluogo
subalpino è una tradizione che si ripete dal 2002. Nel corso della manifestazione, il Comune con la
collaborazione gratuita di diverse associazioni verdi - il budget previsto è stato congelato in vista della
quadratura dei conti per la chiusura del bilancio - ha messo in campo una serie di iniziative, dedicate sia alla
mobilità sostenibile sia alla riduzione delle emissioni. «Sono decisamente soddisfatto - afferma l'assessore
all'Ambiente, Enzo La Volta - nel vedere che la partecipazione delle associazioni è sempre più numerosa e
slegata, come dimostrano le contingenze, dall'erogazione di un contributo». Così, in prima linea c'erano le
bici, con le informazioni sul servizio di bike sharing, To Bike, che ha festeggiato i 12mila tesserati ed entro
dicembre dovrebbe ampliare con 24 nuove rastrelliere la rete delle stazioni, toccando anche i quartieri
periferici e alcune delle principali arterie di scorrimento, come corso Francia e via Nizza. A disposizione degli
utenti, inoltre, ciclofficine per piccole riparazioni e un servizio di punzonatura «antifurto» gratuita per rendere
riconoscibile la propria due ruote. I tecnici dell'Arpa hanno effettuato una dimostrazione del funzionamento
del campionatore di particolato, lo strumento con cui si misura la quantità di PmlO presente nell'aria. «
Foto: // Comune.di Torino punta a sviluppare il bike sharing
CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011
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La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
Da nord a sud in Italia hanno aderito 67 amministrazioni locali SETTIMANA MOBILITÀ UE.