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CLICKMOBILITY Rassegna Stampa del 07/10/2011 La propriet intellettuale degli articoli delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa compiuta sotto la responsabilit di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilit derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE CLICKMOBILITY 07/10/2011 La Sicilia - Messina In centro disagi per i bus di linea 6 07/10/2011 La Sicilia - Nazionale Ast, i lavoratori chiedono gli stipendi e un futuro 7 07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Taranto Iniziativa Amat Telecamere su tutti i bus 8 07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Taranto «Class action» contro Trenitalia 9 07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Foggia Treno regionale soppresso, ulteriore penalizzazione 10 07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Barletta «No ai tagli ai collegamenti» mille istanze alla Regione 11 07/10/2011 Unione Sarda Trasporti urbani, nuove corse e nuovi bus 12 07/10/2011 La Stampa - ASTI "Asp assuma i sei autisti in scadenza di contratto" 13 07/10/2011 La Stampa - ALESSANDRIA Contatti con Rfi per acquisire un'area di sosta 14 07/10/2011 La Stampa - TORINO Fs sbarcano in Francia ma snobbano Torino 15 07/10/2011 Giornale dell'Umbria > > > L'iter Le risorse Come cambia il Tpl La nuov... 16 07/10/2011 Giornale dell'Umbria Piano speciale per Eurochocolate In campo tutte le forze dell'ordine 17 07/10/2011 QN - Il Giorno - Nazionale Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata... 18 07/10/2011 Avvenire - Nazionale Trenitalia-Veolia Transdev parte con Tvt, prima società ferroviaria privata in Francia 19 07/10/2011 QN - La Nazione - Pistoia Tram milanesi, la fornitura completata nel 2013 20 07/10/2011 Il Mattino - avellino Proseguono a livello regionale gli incontri tra le... 21 07/10/2011 QN - La Nazione - Nazionale Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata... 22 07/10/2011 QN - La Nazione - Firenze Ataf caos, il futuro è un rebus Fuso: «Non accettiamo ricatti» 23 07/10/2011 QN - La Nazione - Firenze Sciopero bus più corteo 24 07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Macerata Confronto con il Comune su viabilità ed ex mattatoio 25 07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Macerata Apm, Pallotta nuovo presidente Resa dei conti Carancini-Lattanzi 26 07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Imola Con i tagli alla spesa pubblica il trasporto in città rischia di perdere tre linee su quattro 27 07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale Sono i milioni in meno di trasferimenti sia per il trasporto su gomma che per i treni. Una cifra che... 28 07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Ferrara «Bus affollati e treni soppressi, così 29 07/10/2011 Il Centro - Pescara Sanzioni ai controllori Gtm che fanno poche multe 30 07/10/2011 L Unita - Nazionale Trenitalia e possibili esuberi 31 07/10/2011 Corriere della Sera - ITALIE MARCHE La regione non ci sta a perdere il treno 32 07/10/2011 Il Sole 24 Ore Trenitalia viaggia verso Parigi 34 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti Debutta il primo elettrico della casa polacca 35 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti Pendolari, si cambia 36 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti RailCorp si affida alla Mermec 37 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti Copenaghen ordina i veicoli ad Ansaldo 38 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti Caos in Campania, verso 2mila esuberi 39 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti Treni locali, è emergenza 40 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti Piuri: costi più bassi se si rivedono le reti 41 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti La Toscana lancia la gara unica: 1,5 miliardi in 9 anni per i bus 42 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti La parola d'ordine dell'Europa è: trasporti sostenibili, meno polveri 44 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti In città, senza l'automobile 45 CLICKMOBILITY 38 articoli 07/10/2011 La Sicilia - Messina Pag. 33 (diffusione:64550, tiratura:80914) La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato In centro disagi per i bus di linea Letojanni. Parcheggi selvaggi e doppie file ostacolano il transito dei pullman Letojanni, Un pullman bloccato nel traffico foto Alott Letojanni. Il passaggio all'interno del centro abitato dei pullman di linea, che collegano Letojanni a Taormina, continua a causare disagi alla circolazione. Per i bus in questione non è, infatti, facile effettuare l'attraversamento delle due principali strade del paese, il corso Vittorio Emanuele e il lungomare, per via degli ostacoli, che questi ultimi - date le dimensioni - regolarmente incontrano, specie in alcuni tratti. Parcheggi selvaggi con i mezzi fuori dagli appositi stalli, costanti doppie file costituiscono, infatti, delle barriere insormontabili per i grossi mezzi di trasporto pubblico, costretti a bloccarsi, fintantoché non viene liberato il passo (e questo spesso non accade con la dovuta sollecitudine), mentre alle loro spalle si creano lunghe file con la conseguente paralisi della viabilità. Un inconveniente non di poco conto, visto che ancora la massa circolante continua a essere piuttosto consistente, anche per il protrarsi del bel tempo. La situazione, si aggrava nei fine settimana, essendo Letojanni ancora invasa da un folto stuolo di turisti pendolari o di possessori di seconde case, che vengono a godere degli ultimi scampoli di estate. Bisognerebbe, pertanto, trovare una soluzione, che non penalizzi gli utenti, ma che, nello stesso tempo, non crei quella sorta di caos sulle più importanti strade cittadine. All'inizio della stagione si era, infatti, studiato un percorso, che evitava la zona centrale del paese, ma dopo - su istanza degli albergatori - i pullman sono stati nuovamente «riportati» nella zona nevralgica del paese. Se proprio non c'è altra alternativa, che almeno si regolarizzino i posteggi e si combattano concretante le doppie file. A.L.T. 07/10/2011 CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 6 07/10/2011 La Sicilia - Ed. nazionale Pag. 35 (diffusione:64550, tiratura:80914) La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Ast, i lavoratori chiedono gli stipendi e un futuro Protesta, ieri mattina, davanti i cancelli della sede Ast (Azienda siciliana trasporti) in via San Giuseppe la Rena, per gli stipendi che non arrivano: ritardi su ritardi si registrano ormai da mesi. In particolare i lavoratori lamentano la mancata osservanza degli accordi del 29 settembre scorso dove era stato annunciato l'arrivo di 7 milioni di euro da parte della Regione con i quali sarebbero state saldate tutte le spettanze arretrate (oltre allo stipendio di settembre, anche il premio di risultato per il 2010). «Eppure - dice il segretario provinciale e regionale delì'Ugl-Trasporti Giuseppe Scannella - nonostante le rassicurazioni ricevute fino a oggi gli organi preposti hanno disatteso gli impegni assunti, anche se oggi ci hanno rassicurato di nuovo dicendo che i flussi economici sono in movimento». Ma a preoccupare i sindacalisti non sono solo gli stipendi in ritardo. «A preoccuparci - sottolinea Scannella - è il futuro di una azienda che appare in profonda crisi patrimoniale e gestionale. Ogni tanto arrivano voci di compratori esteri - ma non possiamo dismettere una società pubblica che ha anche una finalità sociale. Non dimentichiamo che, in tema di trasporto pubblico locale, l'Ast rappresenta l'unica alternativa per chi non è in grado di pagare un taxi o non ha un mezzo proprio. «Ecco perchè - continua il sindacalista - noi diciamo che è necessario un tavolo istituzionale sul futuro dell'Ast. Lo chiederemo a Palermo, dove abbiamo una riunione tecnica con i vertici aziendali e lo chiederemo anche in tutte le sedi istituzionali». Più «ambizioso» il programma per Catania dove l'Ugl Trasporti chiederà all'Amt e alla Ferrovia Circumetnea di consociarsi con l'Ast «per un sistema integrato del trasporto pubblico che possa risultare competitivo prima dell'allargamento del mercato. Per questo - conclude Scannella - chiediamo anche al Comune e alla Provincia di fare la loro parte». 07/10/2011 CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 7 07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Taranto Pag. 7 (diffusione:48275, tiratura:63756) La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Iniziativa Amat Telecamere su tutti i bus Il presidente dell'Amat Valter Poggi è tornato sulla vicenda dell'aggressione all'auti sta del bus al porto mercantile, riportata sull'edizione di ieri della Gazzetta. «Fonte sindacale riferiscono supposte iniziative aziendali scrive Poggi in una nota inviata alla stampa -, finalizzate allo smontaggio delle telecamere che costituiscono l'impianto di videosorveglianza a bordo degli autobus della flotta Amat. Queste notizie secondo Poggi -, sono del tutto prive di fondamento». «L'azienda, al contrario, ha in programma l'estensione di tali sistemi, attualmente montati su 32 bus, all'intero parco circolante procedendo nella direzione diametralmente opposta in tema di sicurezza a quella ventilata dal sindacato. Informiamo, inoltre prosegue il presidente dell'Amat -, che a breve l'azienda darà avvio al montaggio su tutti i bus di sistemi ad elevata tecnologia in grado di aumentare in modo significativo la sicurezza dei mezzi e mettere al riparo l'azienda ed i conducenti dal fenomeno dei falsi incidenti stradali». « Adottando queste iniziative l'azienda intende perseguire l' obiettivo di accrescere la sicurezza del servizio a beneficio dei lavoratori e degli utenti». L'altro ieri un ventisettenne tarantino ed un minore di diciassette anni, suo nipote, di origini campane, erano stati denunciati per lesioni dagli agenti della Squadra Volante della Questura di Taranto dopo aver schiaffeggiato il conducente di un bus Amat. I due devono rispondere di lesioni e interruzione di pubblico servizio. L'episodio, l'ul timo di una lunga serie di aggressioni ai danni dei conducenti dei bus cittadini, è avvenuto al capolinea Amat nelle vicinanze del porto mercantile. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 8 07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Taranto Pag. 5 (diffusione:48275, tiratura:63756) La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato A RISCHIO LA STAZIONE FERROVIARIA «Class action» contro Trenitalia La proposta del consigliere provinciale Borraccino. Vico: «Rischiamo la ma rg i n a l i t à » PAMELA GIUFRÈ l Treni soppressi, mentre il consigliere Mino Borraccino propone alla Provincia di Taranto un'iniziativa di class action contro Trenitalia, l'onorevole Ludovico Vico si attiva per un confronto urgente in Parlamento. Obiettivo comune: evitare un altro scippo alla città di Taranto. Questa volta tocca infatti ai treni della notte in collegamento da e per Roma e, con tutta probabilità da dicembre, all'Intercity del mattino Taranto-Milano e Milan o - Ta r a n t o. "La nostra stazione - precisa il parlamentare ionico che da sempre si batte contro questi tagli rischia di essere ridotta al rango di stazione marginale per servizi re gionali". Proprio ieri Vico ha chiesto al sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai trasporti, Bartolomeo Giachino, di convocare le istituzioni locali per fare il punto su tutte le percorrenze lunghe dei treni in arrivo e in partenza da Taranto, oltre che per chiedere il ripristino del Taranto-Potenza-Roma del mattino. "Il sottosegretario mi ha fatto sapere che la prossima settimana fisserà questo incontro - dichiara Vico - ma io non nascondo qualche riserva perciò ritengo oppor- CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 9 07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Foggia Pag. 16 (diffusione:48275, tiratura:63756) Treno regionale soppresso, ulteriore penalizzazione l «Penalizzazione per il subappennino dauno, come se non bastassero le altre a rendere già emarginato un territorio...». Come ampiamente prevedibile, la soppressione dei treni regionali sulla linea Rocchetta-Gioia del Colle, che collegava il Subappennino con le località del barese, sta determinando preoccupazione e disagi per l'utenza, composta per gran parte da pendolari e studenti costretti adesso a spostarsi con mezzi propri oppure ad affrontare un viaggio ben più lungo e a tappe per raggiungere le località interessate. Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali, "pur comprendendo la necessità di scelte difficili e dell'o p e r a re in una situazione di estrema difficoltà dopo la mannaia dei tagli del Governo nazionale" si chiede "perché debbano essere le popolazioni che vivono nelle aree interne, già penalizzate in partenza, quelle sistematicamente colpite senza un'alternativa in grado di compensare, almeno compensare, tutte le ripercussioni negative. Il Subappennino dauno, peraltro, presenta situazioni di estrema criticità per quanto riguarda la viabilità, e il trasporto su rotaia andrebbe quindi incentivato, non penalizzato: per questo sollecito un impegno e un'attenzione ben diverse verso un'a re a che merita di essere rilanciata e non affossata, e per venire incontro alle esigenze e ai diritti di una comunità alla quale deve essere garantita pari dignità rispetto a qualsiasi altra" la conclusione di De L e o n a rd i s. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 10 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato MONTI DAUNI 07/10/2011 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Barletta Pag. 10 (diffusione:48275, tiratura:63756) «No ai tagli ai collegamenti» mille istanze alla Regione COSIMO FORINA l SPINAZZOLA. Parte da Spinazzola diretto per la Regione Puglia. Un treno pieno di istanze di richiamo alla ragionevolezza, a non programmare tagli alle strutture del territorio, a non effettuare scelte unilaterali in nome della consumata antieconomicità che penalizza le piccole realtà bloccando gli strumenti esistenti che possono contribuire al loro rilancio, dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia a quella archeologica di Canne della Battaglia, alle città d'ar te. A non creare disagio ai lavoratori e agli studenti pendolari ed a quanti utilizzando il treno per raggiungere presidi sanitari e uffici pubblici dislocati a decine di chilometri. In una sola parola: "r i t i ro " della sospensione della dismissione della tratta Gioia del ColleRocchetta Sant'Antonio e della Spinazzola-Barletta programmata con la sostituzione del trasporto su gomma dall'assessore regionale infrastrutture e mobilità Gugliemo Minervini . L'incon tro istituzionale voluto dal sindaco Nicola Di Tullio , ripagato da attente analisi e proposte progettuali ha visto la partecipazione di diversi sindaci, rappresentanti sindacali e istituzionali. "Non vi è dubbio, è stato espresso in modo trasversale, che Spinazzola sta pagando ultimamente più di altri l'azione della scure sulle sue tutele esistenti: ospedale, carcere, ferrovia. Ma il ruolo di Spinazzola, proprio per le vie ferrate, resta fondamentale". L'intelligente proposta di superare la faziosità e basarsi sulla concretezza, superando i limiti degli schieramenti è giunta dal consigliere regionale Nino Marmo che ha trovato nel collega Francesco Pastore unisona attenzione al rilancio del territorio e alle richieste di valutare con maggiore consapevolezza i dati che hanno portato alla chiusura delle tratte ferroviarie. L'assemblea non ha potuto far a meno comunque di evidenziare i tagli sui finanziamenti non erogati dal Governo centrale, ma le bacchettate sono arrivate anche alla Regione Puglia che di fatto aveva programmato, sin da gennaio, la soppressione di questi rami ferroviari ancor prima di quanto stabilito da Roma, alla chetichella, come ormai prassi. Ci sarà un nuovo incontro con l'assessore Minervini. Lo hanno chiesto tutti i presenti che a vario titolo sono intervenuti: l'a s s e s s o re provinciale Giuseppe Di Marzio , i sindacati per la Filt Cgil Puglia Ruggero Di Noia , per la Fit-Cisl Puglia Pietro Vasco , così come è emersa la contraddizione, sostenuta dal sindaco di Poggiorsini Igna zio Di Mauro , come diventi difficile programmare il rilancio delle città con le poche risorse disponibili quando anche le infrastrutture che potrebbero potenziarle vengono eliminate. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 11 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato SPINAZZOL A PER NON CREARE ULTERIORI DISAGI AI NUMEROSI PENDOLARI 07/10/2011 Unione Sarda Pag. 24 (diffusione:68332, tiratura:81580) Quattro nuovi bus urbani e la modifica del tracciato in modo che comprenda rioni tagliati fuori dal servizio. Ad annunciare le novità nel trasporto pubblico cittadino è la direzione generale dell'Arst. Quella che scatterà immediatamente riguarda i mezzi. Al posto degli attuali bus alcuni vecchi di oltre venti anni ed inadatti perché troppo grandi, verranno utilizzati quattro nuovi mezzi. «Sono già stati acquistati - spiega il direttore generale dell'Arst Carlo Poledrini - ed entreranno in servizio entro pochi giorni». I mezzi saranno lunghi otto e sette metri e potranno trasportare dai quindici ai venti passeggeri, ovvero ben più della media passeggeri che si registra ad ogni corsa. Non è tutto: Arst, su proposta dell'amministrazione comunale e dei passeggeri, presenterà all'esecutivo la modifica del tracciato delle due linee urbane disegnate tre mesi fa assieme ai nuovi orari: vero è che le corse sono cadenzate ogni ora, ma sono tagliati fuori gran parte del rione Rosmarino, tutta via Dalmazia, via Stazione e il quartiere di Cannas di Sopra. (a. s.) CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 12 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Trasporti urbani, nuove corse e nuovi bus 07/10/2011 La Stampa - Asti Pag. 57 (diffusione:309253, tiratura:418328) Le navette elettriche in servizio nel centro di Asti Sindacati trasporti nuovamente ai ferri corti con Comune Asp. Motivo del contendere è ancora il servizio bus in città: nell'occasione si chiede di riassumere a tempo indeterminato i sei autisti il cui contratto scadeva nei giorni scorsi. «Nelle scorse settimane avevamo chiesto che il personale Asp addetto alla guida delle navette venisse assunto a tempo indeterminato al termine della scadenza del contratto a termine - scrivono Filt, Fit, Uil trasporti insieme alle confederazioni - proprio per far fronte all'elevato lavoro». A detta dei sindacati, i tagli sul trasporto pubblico decisi dalla giunta insieme alla presunta mancanza di strategie di Asp («stiamo aspettando da febbraio il piano industriale») i sei lavoratori sarebbero rimasti a casa con l'impegno di un nuovo contratto a fine ottobre con scadenza a fine 2011. «In attesa della loro riassunzione - dicono i sindacati - per fare fronte a tutti i servizi l'azienda è costretta ad effettuare molte ore di straordinario . E come avevamo preventivato c'era il rischio che si interrompesse il servizio, come è avvenuto sabato scorso». Un disservizio secondo i sindacati «figlio di scelte scellerate, di taglia da parte della Giunta che ancora non ha deciso quale sarà il contributo da stanziare. Invece si preferisce tagliare sul personale». Non solo. «Non ci sono stati forniti i capi d'abbigliamento per il servizio, né un contributo per quella estiva 2011». E concludono. «In attesa di conoscere le strategie di Asp e Comune auspichiamo che venga rivista la scelta errata di non voler assumere a tempo indeterminato i sei lavoratori lasciati a casa - sostengono - in modo da permettere un servizio di trasporto pubblico adeguato visti i 200 mila chilometri tagliati dalla Giunta Galvagno». CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 13 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato "Asp assuma i sei autisti in scadenza di contratto" 07/10/2011 La Stampa - Alessandria Pag. 63 (diffusione:309253, tiratura:418328) Contatti del Comune di Casale con Rfi per la zona a sinistra della stazione per realizzare un ampio parcheggio e liberare piazza Vittorio Veneto dalle auto. E se l'accordo andasse in porto potrebbe diventare la futura stazione di bus extraurbani. E' il progetto su cui ci si sta muovendo dopo che il progetto Movilinea per un divieto della Sovrintendenza è stato bocciato. «Questo perché prevedeva - dice il sindaco Giorgio Demezzi (nella foto) - aree di sosta per i bus anche in viali dei giardini». Era stato proposto dall'assessore Ettore Bellingeri per una spesa intorno ai 150 mila euro, con la «rivoluzione» di piazza Vittorio Veneto. Tra l'altro aggiunge il sindaco - con il trascorrere del tempo, «sarebbe costato di più e c'era difficoltà a reperire i fondi». Si ripiegherà dunque, con una spesa ridotta a circa 135 mila euro, di cui 90 mila finanziati dalla Regione, su un progetto più limitato che non varia l'attuale zona di arrivo e partenza dei bus extra urbani, ma la dota di banchine sopraelevate e di pensiline, per più sicurezza e comfort ai viaggiatori. La proposta di acquisire la parte sinistra della stazione era già stata ventilata dall'ex assessore ai Trasporti, Riccardo Coppo, che aveva ipotizzato anche di abbattere il muro di divisione con via Crova. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 14 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Contatti con Rfi per acquisire un'area di sosta 07/10/2011 La Stampa - Torino Pag. 60 (diffusione:309253, tiratura:418328) Le Ferrovie Italiane sbarcano in Francia ma tagliano fuori Torino e Lione. L'azienda guidata da Mario Moretti diventa la prima impresa ferroviaria privata autorizzata ad operare in Francia nel trasporto passeggeri e in partnership con la multinazionale Veolia lancia a partire dall'11 dicembre il suo primo servizio: Thello, sulla rotta notturna Parigi, Milano, Venezia. La nuova società ferroviaria si chiama Tvt (TrenitaliaVeolia Transdev) e da ieri ha aperto le prenotazioni: prezzo del biglietto 35 euro. Il «promo» recita così: «Dalla centralissima Gare de Lyon a Milano Centrale fino a Venezia Santa Lucia, dalla Torre Eiffel al Canal Grande, dormendo in treno, riposando e risparmiando sul pernottamento in albergo». Fermate previste: Parigi, Digione, Milano, Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Venezia (Mestre e Santa Lucia). Non c'è traccia di sosta a Torino e nemmeno di un passaggio in Valsusa o da Lione. A gennaio, quando Moretti e il gran capo di Veolia presentarono l'alleanza (in risposta all'accordo tra Sncf e i treni privati di Luca Cordero di Montezemolo, ndr.), lasciarono aperta la possibilità di un collegamento legata alla riapertura del tunnel ferroviario del Frejus su due binari di marcia. Nell'orario invernale quella porta è rimasta chiusa ma secondo Barbara Bonino, assessore regionale ai Trasporti «a partire dal giugno del 2012 ci saranno nuovo collegamenti TorinoLione gestiti dalla Tvt». E in ogni caso «Torino resterà collegata con la Francia con l'alta velocità targata Sncf che opererà in Italia con la società viaggiatori Italia». E per quanto riguarda i pendolari la «Regione - conclude Bonino - ha fatto agggiungere un treno Milano-Torino con partenza dal capoluogo lombardo alle 6 e 35 del mattino». CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 15 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Fs sbarcano in Francia ma snobbano Torino 07/10/2011 Giornale dell'Umbria Pag. 30 > > > L'iter Le risorse Come cambia il Tpl La nuova legge regionale dei trasporti inserisce per la prima volta tra i vettori del Tpl (trasporto pubblico locale), anche i sistemi di mobilità alternativa Con l'introduzione della mobilità alternativa tra i vettori del Tpl, cambia anche la ripartizione delle risorse a disposizione per il settore che finora erano divise solo tra gomma e ferro La legge regionale è stata preadottata dalla giunta regionale. Ora inizia la fase partecipativa con i soggetti istituzionali interessati CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 16 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato > > > L'iter Le risorse Come cambia il Tpl La nuov... 07/10/2011 Giornale dell'Umbria Pag. 10 PERUGIA - Per Eurochocolate scatta il piano speciale per la sicurezza. In vista dell'avvio dell'edizio ne 2011 della kermesse del cioccolato, ieri mattina in prefettura si è riunito il Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica, allargato agli organizzatori e a tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti nell'evento. Nel corso dell'incontro, presieduto dal prefetto di Perugia, Enrico Laudanna, sono stati presi in esame i diversi profili e le esigenze della manifestazione e si è proceduto all'attribuzione dei compiti operativi. La Prefettura ha sottolineato in una nota che anche per l'edizione di Eurochocolate in procinto di inziare, dunque, "risulta assicurato il necessario dialogo con tutti gli altri livelli istituzionali che hanno, già in passato, concorso al sereno svolgimento della manifestazione: il questore di Perugia, quale Autorità tecnica provinciale di pubblica sicurezza e i vertici delle altre forze di polizia, la Regione, i comandanti della polizia stradale, dei vigili del fuoco, della polizia provinciale e delle polizie municipali di Perugia e di Corciano, i rappresentanti di Anas, Umbria Tpl e mobilità, Minimetrò, Trenitalia, Enac, Asl, 118 e della Croce Rossa". "L'impegno di tutte le forze di polizia, le pianificazioni comunali per la viabilità, il concorso dei trasporti straordinari dei vettori interessati, il volontariato di protezione civile e la disponibilità degli organizzatori si legge ancora nella nota troveranno opportuna sintesi, per i riflessi sull'or dine pubblico, nel coordinamento tecnico del questore, il quale, sulla base della esperienza delle pregresse edizioni, predisporrà mirate iniziative per la gestione delle eventuali problematiche della sicurezza pubblica". L'edizione 2011 della kermesse dedicata al cibo degli dei si terrà a Perugia dal 14 al 23 ottobre. Il claim di quest'anno sarà "Non si vive di soli ricordi...", frase che caratterizza anche l'an teprima della manifestazione, che si aprirà domani all'Aquila per una due-giorni. A questa seguirà il ChocoDay, mercoledì, fino alla 18esima edizione di Eurochocolate. "In questi 18 anni spiega Eugenio Guarducci, fondatore e presidente di Eurochocolate - non ci siamo mai fermati a'vivere di ricordi', da ogni esperienza siamo partiti per andare avanti e crescere. Possiamo dire che quest'anno Eurochocolate raggiunge la piena maturità". Minimetrò. In occasione di Eurochocolate, l'orario del Minimetrò sarà prolungato sabato 15 e 22 ottobre dalle 21.05 alle 22.45, mentre domenica 16 e 13 dalle 20.15 alle 21.15. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 17 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Piano speciale per Eurochocolate In campo tutte le forze dell'ordine 07/10/2011 QN - Il Giorno - Ed. nazionale Pag. 31 (diffusione:69063, tiratura:107480) Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata... Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata autorizzata a operare in Francia nel trasporto passeggeri, nata dall'alleanza di Tenitalia con Veolia. Il debutto avverrà sulla rotta Parigi-Milano- Venezia, che sarà attiva in dicembre. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 18 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Trenitalia 07/10/2011 Avvenire - Ed. nazionale Pag. 13 (diffusione:105812, tiratura:151233) MILANO . Si chiama Tvt, acronimo di Trenitalia - Veolia Transdev, la nuova società ferroviaria nata dalla partnership siglata il 19 gennaio fra la società del Gruppo FS Italiane e Veolia Transdev. Lo scorso 30 settembre il via libera del ministero francese dei Trasporti: Tvt diventa così la prima società ferroviaria privata autorizzata a operare in Francia nel trasporto passeggeri. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 19 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Trenitalia -Veolia Transdev parte con Tvt, prima società ferroviaria privata in Francia 07/10/2011 QN - La Nazione - Pistoia Pag. 9 (diffusione:136993, tiratura:176177) Tram milanesi, la fornitura completata nel 2013 UN mix tra tradizione e modernità. Si basa su questo principio il revamping, ovvero la ristrutturazione interna ed esterna, avviata dalla società dei trasporti pubblici di Milano su 51 tram «4900», le vetture gialle dalla linea squadrata in circolazione dalla fine degli anni '70. Nelle prossime settimane l'inaugurazione «su strada» del primo mezzo e poi entro il 2013 la fornitura sarà completata con la consegna di 2 vetture al mese da parte di AnsaldoBreda che si è aggiudicata la gara indetta da Atm, società dei trasporti pubblici di Milano. «Un intervento che era già pianificato e del quale siamo molto contenti - hanno commentato da Atm proseguiamo con il miglioramento del servizio». Image: 20111007/foto/4377.jpg CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 20 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato ANSALDOBREDA CONSEGNA DEI MEZZI RISTRUTTURATI 07/10/2011 Il Mattino - Avellino Pag. 32 (diffusione:79573, tiratura:108314) Proseguono a livello regionale gli incontri tra le organizzazioni sindacali, l'assessorato regionale al lavoro, l'assessore provinciale ai Trasporti e le organizzazioni datoriali per affrontare le questioni relative al trasporto pubblico locale, sotto il profilo dei servizi e dell'occupazione. «L'ultimo incontro - sottolinea il segretario provinciale della Filt Cgil Avellino, Pietro Nappi - ha permesso di definire la strategia per affrontare le numerose questioni aperte. Le parti hanno deciso di costituire un tavolo tecnico per definire il funzionamento del fondo di sostegno che parte da una dotazione iniziale di 15 milioni di euro, di sottoscrivere un protocollo d'intesa allo scopo di sospendere i debiti delle aziende nei confronti dell'Inps e Inail maturati a causa dei ritardi nei pagamenti dei corrispettivi da parte della Regione Campania. Abbiamo deciso di aprire un confronto a livello provinciale e diamo atto all'assessore Generoso Cusano dell'impegno per l'immissione di risorse aggiuntive al fine di onorare gli impegni pregressi nei confronti delle aziende e per la programmazione del 2012. Restano - osserva Nappi - da affrontare questioni spinose, riguardo al servizio che in alcune aree della Provincia ha messo in discussione i diritti dei cittadini, con tagli alle corse superiori al 50%, determinando tra l'altro un problema di natura occupazionale, e finendo per penalizzare principalmente le fasce deboli, mentre le organizzazioni sindacali ritengono che non si possa scendere al di sotto della soglia dei servizi minimi così come configurati nel 2010. Non secondario l'aspetto che riguarda il riammodernamento del parco automezzi». Di trasporti si è discusso pure ieri a Napoli, presso gli uffici della prima commissione consiliare regionale speciale Trasparenza, presieduta da Nicola Caputo, con l'audizione dei vertici della società di trasporto irpina Air, richiesta dal capogruppo di Noi Sud nel consiglio regionale della Campania, Sergio Nappi. Alla presenza dei consiglieri regionali irpini Sergio Nappi, Pietro Foglia e Rosetta D'Amelio, è stato ascoltato il direttore generale, Dino Preziosi, rinviando a una successiva seduta l'audizione dell'amministratore unico, Angelo D'Amelio. Il presidente Caputo, dopo la relazione di Nappi e ascoltate le controdeduzioni di Preziosi, ha provveduto ad acquisire la documentazione fornita da entrambi per conoscere lo stato della vertenza in atto tra l'azienda di trasporti e l'impresa aggiudicataria dell'appalto per il servizio di pulizia del parco rotabile e degli immobili dell'Autoservizi Irpini spa e della azienda controllata Cti-Ati spa. Il presidente della xommissione ha chiesto di acquisire ogni ulteriore elemento di valutazione che attiene all'attività gestionale dell'azienda. © RIPRODUZIONE RISERVATA CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 21 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Proseguono a livello regionale gli incontri tra le... 07/10/2011 QN - La Nazione - Ed. nazionale Pag. 31 (diffusione:136993, tiratura:176177) Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata... Si chiama Tvt la prima società ferroviaria privata autorizzata a operare in Francia nel trasporto passeggeri, nata dall'alleanza di Tenitalia con Veolia. Il debutto avverrà sulla rotta Parigi-Milano- Venezia, che sarà attiva in dicembre. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 22 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Trenitalia 07/10/2011 QN - La Nazione - Firenze Pag. 5 (diffusione:136993, tiratura:176177) Il segretario Cgil duro con il sindaco: 'Cambi di rotta schizofrenici' OGGI bus fermi per dire «no alla privatizzazione» dell'Ataf, anche se gli stessi sindacati si trovano spiazzati. Il sindaco Matteo Renzi sposta di continuo i termini della vertenza, aggiungendo confusione a una situazione già caotica in partenza. Persino la privatizzazione non sembra più una strada certa. Come non lo è l'ipotesi di andare a una gara unica - come vuole fare la Regione - per tutto il servizio toscano. Costretti a subire questo continuo rimescolamento di fronti, di un fatto il sindacato sembra certo: che così si finisce per affossare l'Ataf, per dare un servizio sempre peggiore ai cittadini e per massacrare inutilmente i lavoratori dell'azienda di trasporto cittadina. «Siamo basiti - ha detto ieri il segretario Filt-Cgil Alessandro Carmignani - dal fatto che si possa far partire un tavolo di trattativa, da noi chiesto a fine giugno, per discutere di modelli di Trasporto pubblico locale (Tpl), e vedere che dopo un mese di discussioni in azienda il sindaco lancia una ipotesi completamente diversa. Quelle tematiche non sono mai venute fuori al tavolo». In pratica Palazzo Vecchio, che detiene l'84% delle quote Ataf, è passato dal voler privatizzare l'azienda prima per il 40%, poi il 100%. Ora invece Renzi afferma di non volerne fare più nulla e che la società potrebbe rimanere pubblica. Proprio la Cgil ha ribadito ieri le enormi perplessità su questa strana strategia per il futuro dell'azienda. Il segretario della Camera del Lavoro, Mauro Fuso, ha prima di tutto contestato il modo di affrontare il problema da parte del sindaco: «Un livello istituzionale oggi viene bypassato attraverso i giornali - ha detto - perché il piano industriale non è stato mai consegnato. Tutto quello che sappiano lo abbiamo saputo dalla stampa. Vediamo che, in base a questa specie di piano di Renzi, siamo passati dall'idea di privatizzazione al mantenimento in mano pubblica. Ma non possiamo condividere che questa soluzione diventi un ricatto, che sia possibile solo se si rinuncia a cinque milioni di euro». Secondo Carmagnini «c'è infatti tutto il tempo di portare questa azienda a integrarsi e fondersi senza che nessun sindaco debba metterci soldi. «L'unico refrain - ha proseguito il segretario Filt-Cgil - era privatizzare per non ricapitalizzare: ma a fronte di un capitale sociale di 37 milioni di euro, considerato che i libri andrebbero in tribunale se si accumulassero oltre 12 milioni e mezzo di debiti, noi avremo tutto l'anno prossimo e poi, a fine bilancio 2012, i soci potrebbero decidere che fare: abbiamo tempo 24 mesi, perchè perdere l'occasione di giocare la partita dell'azienda unica?». I vertici della Cgil hanno sottolineato inoltre che da quello che è già dato sapere riguardo alla semestrale di cassa Ataf, c'e' un disavanzo intorno ai 3 milioni, che fa presumere una chiusura in rosso a fine anno di circa 6 milioni anche se si ricorda che, come si è verificato nel bilancio del 2010, nell'ultimo periodo dell'anno c'è sempre un incremento pesante nella vendita dei biglietti. Per il segretario della Filt la divergenza tra Comune di Firenze e Regione Toscana sulla gara unica va superata: «Riteniamo che si debba partecipare alla gara regionale spiega - , affinchè si utilizzino le risorse della Regione e si faccia massa critica per il Tpl regionale. Rinunciando si perderebbero anche quei contributi che Renzi ritiene siano pochi». Intanto la conferenza dei capigruppo in Palazzo Vecchio ha accolto la proposta dei consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi: della vicenda Ataf discuterà il consiglio comunale lunedì 17. Solidarietà ai lavoratori da Stefania Collesei del Pd. Allo sciopero di oggi, infine, aderiscono tutte le sigle sindacali, dalle tre confederali Cgil, Cisl e Uil alla Faisa Cisal, fino all'Ugl e Cobas, con l'astensione dal lavoro dall'inizio del servizio alle 6, dalle 9.15 alle 11.45 e dalle 15.15 alla fine del servizio. Olga Mugnaini Image: 20111007/foto/84.jpg CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 23 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Ataf caos, il futuro è un rebus Fuso: «Non accettiamo ricatti» 07/10/2011 QN - La Nazione - Firenze Pag. 2 (diffusione:136993, tiratura:176177) Viabilità sotto stress sui viali e agli ingressi città GIAMPAOLO MARCHINI di GIAMPAOLO MARCHINI CI SIAMO. E' la resa dei conti. Ora scopriremo se il delicato equilibrio della mobilità cittadina saprà sopportare l'urto del maltempo, di uno sciopero pesante e di una manifestazione. Tre tsunami, rafforzati dalla presenza - fino a ora quasi discreta - delle nuove pedonalizzazioni. L'unica certezza è che pendolari e fiorentini dovranno armarsi di tanta pazienza e prepararsi a una mattinata di passione. Sarà la prova del 9, insomma. S'inizia di buon mattino con i bus fermi fino alle 6, per fermarsi nuovamente dalla 9,15 fino alle 11,45, per poi bloccarsi dalle 15,15 fino a fine servizio. Saranno effettuate le corse con partenza dai capolinea fino alle 8,59 (per la fascia di sciopero 9,15-11,45) e fino alle ore 14,59 (per la fascia di sciopero 15,15-fine del servizio). Le vetture in partenza dal capolinea alle 9 e alle 15 rientreranno direttamente ai depositi di appartenenza. Saranno così rispettate le cosiddette finestre di garanzia. Le corse per gli studenti, dunque, potrebbero alleggerire la situazione, ma saranno proprio loro, con ogni probabilità, a mettere il 'carico da 11' sulla circolazione. GLI STUDENTI, infatti, entreranno in campo alle 9, quando si ritroveranno in piazza San Marco per raggiungere, attraverso le strade del centro, piazza Bambini di Beslan, intorno alle 11, dove si esaurirà la manifestazione. Però, come accaduto in altre occasioni, il rischio è che ci possano essere varie ramificazioni del corteo che potrebbero interessare anche viale Strozzi, nelle immediate vicinanze della meta finale degli studenti. Se così fosse, l'ingorgo è garantito, con la direttrice Porta al Prato - Lavagnini pronta a collassare, sempre che ci sia la possibilità di evitare il nodo cruciale, provandosi a buttare lungo qualche altro percorso alternativo. Questo, però, merita un discorso a parte. SARA', certamente, una giornata delicata anche per la polizia municipale che sarà sottoposta a un superlavoro. Per fronteggiare questa straordinaria contemporaneità di eventi potenzialmente funesti per il traffico, il comando dei vigili ha deciso di utilizzare per la viabilità ordinaria 15 pattuglie, con due pattuglie aggiuntive in moto in grado di muoversi velocemente e raggiungere all'occorrenza i punti più critici. Mentre il corteo studentesco sarà seguito da 20 pattuglie. Manifestazione che sarà sorvegliata, sotto il profilo dell'ordine pubblico, da polizia e carabinieri. Forse nel pomeriggio la situazione dovrebbe migliorare visto che l'umore del traffico dipenderà solo dalla mancanza di mezzi pubblici e, eventualmente, dalla pioggia. PROPRIO le condizioni meteo sfavorevoli saranno un'altra piaga che si abbatterà sullo sfortunato automobilista che metterà a dura prova la resistenza delle deviazioni imposte dai percorsi obbligati per le pedonalizzazioni. Gli occhi, infatti, sono puntati su quanto potrà accadere lungo viale dei Colli. Già in condizioni ottimali la fila delle auto incolonnate si forma all'ingresso dell'Iot, fino ad arrivare in piazza Ferrucci. Stavolta, la coda potrebbe allungarsi senza dare possibilità di fuga a chi è obbligato a seguire quell'itinerario per attraversare la città da nord a sud. Tenendo ben presente che i viali alternativi - Strozzi, Lavagnini e Matteotti - sono sotto scacco per la presenza, probabile, della manifestazione studentesca. Il rischio, però, è quello di rimanere comunque imbottigliati, sia in un percorso, sia nell'altro. L'unica cosa è sperare che il maltempo annunciato possa essere meno violento di quanto previsto dagli esperti. Ma non si può pensare di 'scommettere' prima di uscire di casa. Non ci sono quote, infatti, per provare a vincere lo stress da traffico impazzito. A Firenze, proprio no. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 24 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Sciopero bus più corteo 07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Macerata Pag. 16 (diffusione:165207, tiratura:206221) Confronto con il Comune su viabilità ed ex mattatoio E' DURATA quattro ore la riunione dell'assemblea del quartiere Risorgimento che venerdì scorso ha discusso le urgenze del rione in un'assise partecipata alla quale hanno preso parte anche alcuni esponenti dell'amministrazione comunale. All'assemblea presieduta da Rosanna Bevilacqua sono intervenuti il sindaco Massimo Mobili, gli assessori Carassai e Ciarapica e alcuni consiglieri comunali e provinciali. All'ordine del giorno le problematiche irrisolte che angustiano il quartiere: prima fra tutte la viabilità e le opere pubbliche. I residenti lamentano infatti una trascuratezza visibile rispetto ad altre zone della città e richiedono interventi volti a migliorare la viabilità soprattutto in prossimità di alcuni svincoli pericolosi e particolarmente trafficati come via Martiri di Belfiore e via del Casone. Tra i provvedimenti richiesti il comitato sollecita l'amministrazione nella costruzione di marciapiedi e nell'installazione di limitatori di velocità e richiedono a gran voce l'eliminazione del passaggio a livello con un potenziamento del trasporto pubblico locale. Sulla base delle priorità per il quartiere individuate dal comitato nel corso degli anni, si è discusso anche di quanto finora realizzato come il verde attrezzato in zona San Giuseppe con rifacimento dei marciapiedi in via Ginocchi e i lavori di ampliamento della scuola materna di Via dei Mille. URGENTE per l'assemblea la riqualificazione e recupero della struttura dell'ex mattatoio da destinare a sede di associazioni per il volontariato e a polo culturale. Un invito accolto dall'amministrazione che ha comunicato di voler individuare come prioritari gli interventi per la copertura del campetto per il gioco delle bocce in via Ugo Bassi e la manutenzione di via Nino Bixio e via Fratelli Bandiera. DOVREBBE INVECE entrare in funzione per aprile 2012 il nuovo impianto di essiccazione dei fanghi di depurazione che aveva sollevato nei mesi scorsi un vespaio di polemiche e preoccupazioni da parte dei cittadini infastiditi dall'odore pungente proveniente dai miasmi del depuratore. Soprattutto nelle ore più calde e durante l'estate l'impianto produceva odori nauseabondi. L'ingegnere De Carolis dell'Atac ha spiegato che gli odori erano causati dagli interventi di ammodernamento e che la questione dovrebbe risolversi grazie all'impianto di essiccazione. Polemiche invece per il significativo e continuo aumento del costo dell'acqua per i costi operativi dell'azienda. Dati alla mano un'utenza di due nuclei familiari ed un consumo annuo di 360 metri cubi d'acqua costava nel 2007 370 euro. Per lo stesso consumo nel 2011 occorrono 820 euro. Image: 20111007/foto/4909.jpg CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 25 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato QUARTIERE RISORGIMENTO QUATTRO ORE DI RIUNIONE 07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Macerata Pag. 4 (diffusione:165207, tiratura:206221) Il sindaco chiede al Pdci un patto di legislatura: è scontro IL COMMERCIALISTA Francesco Pallotta è il nuovo presidente dell'Apm, la società partecipata dal Comune che si occupa di acqua, trasporto pubblico e farmacie. Si chiude così il capitolo che si era aperto a inizio luglio con le dimissioni di Rolando Angeletti. Ma per una vicenda che trova il suo epilogo, un altro caso si apre nella maggioranza. E' la resa dei contri tra Romano Carancini e i Comunisti Italiani: il sindaco avrebbe infatti chiesto al suo riottoso alleato di firmare un patto di fine legislatura. UNA MOSSA che, secondo gli stessi esponenti del Pdci, potrebbe essere il primo passo per l'estromissione di Michele Lattanzi e Stefano Blanchi dalla maggioranza. Ma partiamo dall'Apm. Ieri sera si è riunita l'assemblea dei soci che ha ratificato la nomina di Francesco Pallotta a presidente dell'Apm. Come avvenuto l'anno scorso con la nomina di Angeletti, Carancini ha dunque scelto un uomo di sua fiducia estraneo ai partiti. Commercialista, 45 anni, Pallotta era stato nominato l'anno scorso consigliere d'amministrazione dell'Ircer, ma aveva poi rinunciato al posto. Nel giugno scorso, invece, Pallotta ha ricevuto un incarico da cinquemila euro dal Comune per la due diligence nella trattativa tra Smea e Cosmari. Nel consiglio d'amministrazione dell'Apm sono poi stati nominati Aldo Tiburzi (Pd) e Gabriele Micarelli (Pensare Macerata). Resta vuota, invece, la casella riservata ai Comunisti Italiani, che nel precedente cda avevano la vicepresidenza con Mauro Proietti Pannunzi. Prima di nominare un esponente del Pdci, il sindaco ha chiesto ai Comunisti Italiani di sottoscrivere un patto di fine legislatura. I consiglieri Lattanzi e Blanchi (che in questo primo scorcio di legislatura sono stati per il sindaco una vera e propria spina nel fianco) dovrebbero cioè impegnarsi a garantire il loro supporto all'amministrazione Carancini. CHIUSI i conti con il Pd e Bianchini, il sindaco vuole quindi mettere alle strette i Comunisti Italiani. Che, ovviamente, non l'hanno presa bene. «C'è un tentativo di cacciarci dalla maggioranza - lamenta il capogruppo Lattanzi -. E' una cosa assurda, siamo proprio al livello di ricatto. Il sindaco ci sta provocando per cacciarci dalla maggioranza». E IL PENSIERO di Lattanzi è condiviso da diversi esponenti di maggioranza. Nei corridoi del Comune qualcuno vocifera di un avvicinamento di Giorgio Ballesi alla maggioranza, ma nessuno conferma. Qualche malumore serpeggia peraltro anche nel Pd, dove alcuni settori si erano compattati intorno al nome di Renato Perticarari. Giancarlo Falcioni Image: 20111007/foto/4706.jpg CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 26 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Apm, Pallotta nuovo presidente Resa dei conti Carancini-Lattanzi 07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Imola Pag. 5 (diffusione:165207, tiratura:206221) RIVEDERE i percorsi delle quattro linee Atc in città. E' l'obiettivo che si era dato l'assessore alla Mobilità Andrea Bondi e che lo aveva portato ad elaborare un piano prima dell'estate che avrebbe ottimizzato corse, tempi di percorrenza e fermate facendo risparmiare qualche euro al Comune. Oggi però, con l'ultimo taglio del 75 per cento al trasporto pubblico nell'ultima manovra, il piano è saltato e il rischio è veder calare le linee degli autobus da quattro a una. «Il conto è matematico, - dice Bondi - Con un taglio del 75 per cento delle risorse non rimane che una sola linea. Mercoledì in Regione ci sarà un incontro per capire come affrontare la situazione, altrimenti salteranno i contratti di servizio che nel nostro territorio sono stati stipulati dopo la gara pubblica di dicembre per una durata di 9 anni». L'idea di rivedere il trasporto pubblico su gomma Bondi spergiura che preesisteva ai tagli. «L'ultima revisione risale a dieci anni fa. Dalle nostre rilevazioni - continua ci sono fermate poco utilizzate e linee che non riescono a rispettare gli orari. Volevamo rimettere mano a tutto per migliorare il servizio, rendendolo puntuale ed efficiente ma a questo punto dobbiamo aspettare di capire su quali risorse potremo contare davvero». In dicembre il contratto di servizio se l'era aggiudicato Omnibus, consorzio costituito al 51 per cento da Atc e per la restante parte da privati. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 27 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Con i tagli alla spesa pubblica il trasporto in città rischia di perdere tre linee su quattro 07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Ed. nazionale Pag. 21 (diffusione:165207, tiratura:206221) Sono i milioni in meno di trasferimenti sia per il trasporto su gomma che per i treni. Una cifra che mette a rischio i contratti per i prossimi mesi CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 28 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Sono i milioni in meno di trasferimenti sia per il trasporto su gomma che per i treni . Una cifra che... 07/10/2011 QN - Il Resto del Carlino - Ferrara Pag. 2 (diffusione:165207, tiratura:206221) Viaggio tra gli studenti delle superiori, nella loro 'lotta' quotidiana con i trasporti : BENEDETTA SALSI di BENEDETTA SALSI «SE ABBIAMO problemi con i trasporti? Un sacco». Simone Nola, 18 anni, lunghi capelli neri, Aviator sugli occhi e camicia di jeans, non ha dubbi. Quei viaggi quotidiani per raggiungere il liceo, andata e ritorno da Portomaggiore, non sono certo una passeggiata. Anzi. «I disagi ci sono sia sull'urbano, sia sull'extraurbano. Ogni giorno arrivo a casa nel primo pomeriggio, nonostante la campanella suoni verso le 13. Mangio dopo due ore. Ma che cosa possiamo fare? Ci adeguiamo... Il dramma è quando sopprimono i treni. In quindici giorni, dall'inizio della scuola, è già capitato due volte». IL CORTILE del Carducci, fino a pochi minuti prima, era deserto. Solo qualche auto parcheggiata, un genitore che camminava impaziente con la sigaretta in bocca e due amici seduti sul muretto con le cuffiette nelle orecchie. Poi, al suono della campanella, liberi tutti. Un fiume di gioventù colorata, rumorosa e impaziente, invade la stradina che porta su via Canapa. Gli autobus blu e arancioni stanno già arrivando da lontano. È una lotta contro il tempo. Tanto, si sa, ogni giorno è la stessa storia. «Noi veniamo da Molinella, siamo molto lontani e c'è solo una corsa. Per questo ogni giorno arriviamo a casa alle 17», annuisce Laura Zucchini. Al suo fianco i 'compagni di viaggio' Alice Fiorenza e Nicola Campagnoni. Niente da aggiungere. Medesimo ritornello: uscite anticipate, per arrivare comunque a pomeriggio inoltrato, su mezzi «pietosi», scomodi e sporchi. «ANCHE i professori si lamentano - incalza Davide Artioli, mentre aspetta all'ombra che arrivi il suo bus -. Molti studenti entrano alle 8,15, nonostante i cambiamenti d'orario. Poi treni e corriere sono a dir poco affollati». Per lui, destinazione: Voghiera. E gli 'intoppi' sono all'ordine del giorno. Un esempio? «Ieri (mercoledì per chi legge, ndr), hanno cancellato il treno che prendo di solito. E ho dovuto aspettare quello successivo». Rientro forzato alle 15,30. Ma ormai, sono rassegnati. Nemmeno Carmine Parise, si scompone. «Ogni giorno aspettiamo l' autobus che arriva più tardi - spiega insieme con Irene Bonvicini -. Il primo è invivibile, troppa gente. Il peggio però arriva sui treni del mattino. Ci sono pochi vagoni e molti sono costretti a rimanere in piedi». Gli autobus arrivano alla spicciolata, anticipati dalla corsa folle dei ragazzi che si accalcano davanti alle porte, mentre si stanno aprendo, e sulle fiancate. «Oggi sono stranamente in orario», ironizza una ragazza. Sale a fatica, facendosi largo tra gli amici. Poi si siede, si toglie il giacchino, e sorride guardando fuori dal finestrino. Si torna a casa, finalmente. Image: 20111007/foto/2730.jpg CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 29 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato « Bus affollati e treni soppressi, così 07/10/2011 Il Centro - Pescara Pag. 7 (diffusione:24265, tiratura:30718) Sanzioni ai controllori Gtm che fanno poche multe PAOLA M.S. TORO PESCARA. Inasprimento delle sanzioni nei confronti dei controllori di bordo della Gestione Trasporti Metropolitani: lo denunciano Filt Cgil e Uiltrasporti, che da tempo portano avanti proteste nei confronti della società che, presieduta da Michele Russo, gestisce il trasporto pubblico locale. Questa volta i sindacati fanno riferimento ai provvedimenti adottati dall'Azienda nei confronti degli addetti alla vigilanza sui titoli di viaggio, con decurtazioni addirittura di stipendio per una sorta di scarsa produttività. Sanzioni che, comunque, non giustificherebbero quanto accaduto nei giorni scorsi sugli autobus della linea urbana, prima a una ragazzina minorenne multata e lasciata sola alla stazione, e poi a un'altra adolescente che, sorpresa sul 38 senza biglietto, si è vista sequestrare il cellulare. Del primo episodio il presidente della Gtm si era immediatamente scusato, ma il gesto riparatore sembra non convincere sindacati. «Sono lacrime di coccodrillo», tuonano Franco Rolandi della Cgil e gli esponenti della Uiltrasporti, «perché la Gtm da un lato chiede scusa, dall'altro infligge pesanti provvedimenti ai controllori che non fanno le multe». E Rolandi mostra un documento nel quale la Direzione di esercizio della Gtm richiama un dipendente per aver elevato, in un certo periodo, un numero di infrazioni inferiore rispetto alla media di verbali emessi dal personale di verifica, infliggendogli conseguentemente una multa. «Riteniamo che prima ancora di esprimere giudizi e valutazioni occorra attendere l'esito delle annunciate inchieste interne», dicono Cgil e Uil, «ma non possiamo tacere su quanto sta accadendo in azienda, il clima quasi di intimidazione che la Dirigenza sta riservando al personale preposto all'accertamento dei titoli di viaggio». I sindacati sostengono che «è eccessivo parlare di scarsa produttività, anche perché il personale di controllo opera in condizioni di sicurezza terrificanti, incontrando non solo adolescenti e minorenni, ma molto spesso persone senza scrupoli». Quello che ai sindacalisti non va giù è l'atteggiamento dei dirigenti: «Contrariamente all'atteggiamento apparentemente ponderato del presidente Russo, in Gtm in realtà si respira tutt'altro clima». © RIPRODUZIONE RISERVATA CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 30 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato I sindacati denunciano un clima pesante 07/10/2011 L Unita - Ed. nazionale Pag. 19 (diffusione:54625, tiratura:359000) Saranno possibili 500 esuberi nei prossimi mesi all'interno di Trenitalia in seguito all'ingresso nel mercato internazionale di Tvt, la nuova società di Trenitalia. Lo afferma la Filt-Cgil. «La Tvt, il ministero dei Trasporti ed Fs non si stanno preoccupando degli effetti sul lavoro nonostante le denunce del sindacato e gli scioperi: Il prossimo il 20 ottobre». CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 31 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Trenitalia e possibili esuberi 07/10/2011 Corriere della Sera - Italie marche Pag. 7 (diffusione:619980, tiratura:779916) La regione non ci sta a perdere il treno Le Marche sono sotto la media nazionale per dotazione di strade e ferrovie. Si lavora sulla tratta AnconaRoma. Sinergie con l'Umbria. Il nodo dell'Alta velocità e del trasporto intermodale La grande difficoltà dei collegamenti con i centri della costa tirrenica In calo il volume del traffico merci Aumenta il flusso dei turisti Roberta Scagliarini I l cosiddetto gap infrastrutturale c'è ancora. È stato confermato e misurato pochi mesi fa dall'istituto Tagliacarne e dalla commissione Ue: il primo ha classificato le Marche tra le otto regioni al di sotto della media nazionale quanto a disponibilità di strade e ferrovie e la seconda, per lo stesso motivo, l'ha piazzata in fondo alla classifica delle 268 regioni dei ventisette stati membri. Ma la via del recupero è stata imboccata e, se non fosse per la crisi economica e per i conseguenti tagli ai trasferimenti regionali, il ritorno alla normalità sarebbe questione di mesi. «Il ritardo c'è - conferma l'assessore alle infrastrutture della Regione, Luigi Viventi - ma lo stiamo recuperando con diverse opere in corso di realizzazione o in progetto». La prima e la più attesa è la cosiddetta Quadrilatero, l'opera viaria che dà il nome alla società pubblica costituita nel 2003 dalle regioni Marche e Umbria e dall'Anas per completare la rete stradale tra le due regioni in direzione di Roma. «Siamo a buon punto - dice l'assessore - un lato del quadrilatero, rappresentato dalla terza corsia dell'autostrada A14, è già in costruzione e sarà pronto per il 2014. È un'opera indispensabile che allevia la congestione del traffico lungo l'asse autostradale costiero. Poi c'è la tratta Civitanova Marche-Foligno-Roma che sta andando avanti e quindi la direttissima Perugia-Ancona che è in ritardo a causa delle difficoltà dell'azienda appaltatrice. Sul secondo maxi lotto del progetto, i lavori da parte del contraente generale non vengono avviati, nonostante la certezza delle dotazioni finanziare, la conclusione degli iter autorizzativi degli Enti locali e le ripetute sollecitazioni della Regione». L'altro collegamento indispensabile per ridurre il problema dell'eccentricità delle Marche rispetto all'asse Nord-Sud della Penisola è ancora sulla carta: si chiama Fano-Grosseto, o anche «Autostrada dei due mari» perché è destinata a unire la costa adriatica a quella tirrenica. «Sarebbe un'opera di grande livello - commenta Viventi - abbiamo costituito un tavolo tecnico tra le tre Regioni interessate e il ministero del Infrastrutture dove stiamo discutendo il piano di fattibilità e la possibilità di reperire finanziamenti. Appena troveremo una soluzione passeremo alla fase esecutiva». Un chilometro di asfalto dopo l'altro la regione si sta riallineando al resto del Paese. Ma se dall'auto si passa al treno lo scenario è meno roseo: non arriva l'alta velocità e la linea Nord-Sud è deficitaria. «Il nostro problema - continua Viventi - è il nodo ferroviario, il raddoppio della Orte-Falconara sta andando avanti a piccoli lotti, perché non ci sono risorse sufficienti per completarlo, siamo in un ritardo e non si vede la fine». Va molto meglio sul fronte del trasporto intermodale. Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) pochi giorni fa ha dato via libera al cosiddetto Bypass di Falconara «un investimento da 210 milioni di euro che consente il trasferimento del tracciato ferroviario al di fuori della raffineria Api - prosegue l'assessore - risolvendo così un importante problema di sicurezza». L'altra novità è l'accordo appena firmato con la regione Umbria per la realizzazione dell'interporto di Jesi che sarà dotata di una stazione ferroviaria merci interna. «Con la concentrazione nello snodo di Jesi di tutto il traffico merci su rotaia - precisa Viventi scomparirebbero i piccoli scali sparsi per la regione e si darebbe un notevole impulso al traffico intermodale perché nel raggio di quindici chilometri le merci si smistano tra aeroporto, interporto e porto di Ancona. Se riusciamo a far interagire queste tre strutture la regione potrebbe diventare un punto di riferimento per tutto il traffico merci sull'asse nord sud». Ad aiutare il disegno complessivo dell'intermodalità c'è anche il progetto da 500 milioni già approvato dal Cipe per la costruzione del collegamento autostradale tra l'autostrada A14 e il porto di Ancona. Ma l'obiettivo che rimane da centrare perché Ancona non rimanga alla periferia dei grandi flussi economici europei e in particolare di quelli previsti lungo il cosiddetto Corridoio 5 Barcellona-Kiev è lo sviluppo del porto. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 32 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato INFRASTRUTTURE 07/10/2011 Corriere della Sera - Italie marche Pag. 7 (diffusione:619980, tiratura:779916) CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 33 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Dagli ultimi dati di traffico emerge un rallentamento del traffico merci a favore di quello turistico. Nel 2010 nel terminal di Ancona c'è stato il record dei passeggeri (1.6 milioni) con una crescita del 5,2% e un calo del 3% delle merci (8.5 milioni tonnellate). Una tendenza che rispecchia il contesto di crisi economica ma che si cerca di invertire. Come è stato fatto per esempio con il rilancio dell'aeroporto di Falconara che, dopo anni di dissesto economico, sta cominciando a funzionare come mini-hub regionale. RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: In attesa L'istituto Tagliacarne ha classificato le Marche tra le otto regioni al di sotto della media nazionale per disponibilità di strade e ferrovie 07/10/2011 Il Sole 24 Ore Pag. 28 (diffusione:334076, tiratura:405061) Trenitalia viaggia verso Parigi Dall'11 dicembre scatta il collegamento notturno giornaliero con Milano-Venezia CONCORRENZA Ma la liberalizzazione delle tratte interne d'Oltralpe non arriverà prima del 2019 Biglietti per Thello in vendita online a 35 euro Marco Moussanet PARIGI. Dal nostro corrispondente «Prendete il treno in nuova compagnia». È questo lo slogan a doppio senso con cui verrà lanciata la campagna di prenotazioni di Thello, la società creata da Trenitalia e Veolia Transdev che rappresenta la prima sfida privata al colosso pubblico francese Sncf. Il servizio comincerà l'11 dicembre, con un collegamento notturno giornaliero tra Parigi e Venezia (partenza alle 20,43 dalla Gare de Lyon, arrivo alle 9,34 a Santa Lucia) e viceversa (con partenza alle 19,57 e arrivo alle 8,14). Queste le stazioni servite: Digione, Milano, Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Venezia Mestre. Sarà possibile prenotare a partire dal 17 ottobre, utilizzando in Italia i normali servizi Trenitalia e in Francia sul sito www.thello.com o telefonicamente allo 0183820000, sette giorni su sette dalle 8 alle 12. Tre le proposte: in compartimento con sei cuccette; in compartimento con quattro cuccette; in cabina letto da uno a tre passeggeri. L'opzione più economica verrà offerta a 35 euro, la più costosa (con l'uso single della cabina) a 275 euro (220 per Milano). In futuro sarà anche possibile avere una cabina con doccia. Il treno prevede compartimenti "rosa", riservati alle donne che viaggiano sole. A seconda delle configurazioni, i treni avranno un numero di posti compreso tra 450 e 600, con una carrozza ristorante da 36 posti (seduti). La promozione di Thello punta molto sulla qualità del servizio a bordo, affidato a Lsg Sky Chefs, gruppo che già gestisce la ristorazione di oltre 300 compagnie aeree in tutto il mondo. L'obiettivo è raggiungere a regime 250-300mila passeggeri, mentre a metà dell'anno prossimo dovrebbe partire anche un collegamento, sempre notturno, tra Parigi e Roma. In prospettiva c'è anche un servizio Lione-Torino. Per la prima volta un operatore privato si decide quindi a far concorrenza, sia pure in misura molto limitata, alla Sncf. Possibilità che pure esiste dalla fine del 2009, quando venne aperto il mercato dei collegamenti internazionali. Per la liberalizzazione delle tratte interne - ben più interessanti e che vede già numerosi pretendenti, dai tedeschi di Deutsche Bahn alla stessa Thello - bisognerà invece aspettare il 2019. L'idea di questa nuova alleanza franco-italiana comincia a delinearsi alla fine del 2008. Quando Sncf, storico partner delle Ferrovie dello Stato in Artesia, decide di entrare con una quota del 20% in Ntv (Nuovo Trasporto Viaggiatori), la società costituita da Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle per far concorrenza a Trenitalia. Quest'ultima si guarda attorno e trova un socio ideale in Veolia Transport (poi fusa con Transdev per creare un colosso da 120mila dipendenti in 27 Paesi) che a sua volta cerca un alleato per entrare sul mercato italiano. E domani su quello francese. Dove il vero problema è il costo, che rischia di essere proibitivo, dell'affitto della rete a Rff: fino al 50% dei costi complessivi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Fs. L'ad Mauro Moretti CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 34 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Ferrovie. L'alleanza tra le Fs e Veolia Transdev è la prima sfida privata in Francia al colosso pubblico Sncf 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 - veicoli e tecnologie Pag. 8 (diffusione:11000, tiratura:19000) Debutta il primo elettrico della casa polacca AKortrijk arriva il primo autobus elettrico targato Solaris. Il costruttore polacco, che celebra 15 anni di attività, ha infatti annunciato che al Busworld nella città belga, in scena dal 21 al 26 ottobre prossimi, ci sarà la premiere del proprio mezzo ecosostenibile, in grado di immagazzinare l'energia nelle batterie e quindi non dotato dell'alimentazione diesel. Oltre al veicolo elettrico, saranno in mostra anche l'ultimo Urbino 18 ibrido, nella versione disegnata per il sistema francese Bhns, mirato ad avvicinare i livelli di qualità del trasporto su rotaia, e un city bus Urbino da 12 metri equipaggiato con motore Man. Il piatto forte della presenza di Solaris a Kortrijk, come detto, sarà la presentazione in anteprima del proprio prototipo di bus elettrico. Si tratta di un primo veicolo sviluppato a partire dal modello dall'interurbano di midibus Alpino 8.9, il più piccolo della gamma a pianale ribassato (con una capienza fino a 29 posti a sedere, autista escluso, a seconda dell'allestimento), che sarà utilizzato per rifinire e sviluppare ulteriormente la nuova tecnologia innovativa, che nei prossimi anni dovrebbe permettere di sostituire completamente i mezzi diesel nei servizi ordinar! di linea). Il mezzo esposto al Busworld è in grado di stoccare tutta l'energia nelle batterie di bordo senza l'apporto di un motore diesel, garantendo quindi emissioni zero. A fornire sia il sistema di trazione che quello di gestione energetica è Vossloh Kiepe, partner di Solaris. Il costruttore polacco ha annunciato qualche mese fa l'obiettivo di produrre i primi autobus elettrici autonomi in termini di alimentazione nel 2015. «Dalla trazione diesel, passando dal sistema ibrido dei nostri nuovi mezzi, stiamo andando in direzione dell'elettricità - ha detto Solange Olszewska, uno dei co-proprietari di Solaris -. Intendiamo essere leader nella produzione di autobus elettrici». Punta proprio sulla nuova tecnologia ibrida diesel-elettrica, invece, il secondo mezzo portato al salone belga: il Solaris Urbino 18 Hybrid "Bhns design package". Il veicolo utilizza un sistema ibrido parallelo, fornito da Allison Transmission, che riduce il consumo di carburante e le emissioni nocive senza compromettere l'affidabilità anche nelle strade cittadine. Sia gli interni che gli esterni del nuovo ibrido da 18 metri (con 46 posti più autista nella versione standard) assicurano i più alti livelli di comfort e sicurezza per i passeggeri. Il design del bus, dalle linee futuristiche, è stato sviluppato per rispondere alle esigenze del sistema francese Bhns, che mira a innovare il trasporto tradizionale su gomma (sulla scia del Bit - Bus rapid transit), avvicinando la qualità del servizio ai sistemi a guida vincolata (su rotaia), ma con minori costi, intervenendo su infrastnitture, veicoli, gestione e servizi. Si colloca invece all'interno delle gamma diesel convenzionale il Solaris Urbino 12 city bus a pianale ribassato, che completa il ventaglio di mezzi portati al Busworld dal costruttore polacco. Il veicolo, lungo 12 metri e alto dai 3-3,2 metri a seconda dell'equipaggiamento, è dotato di un motore Man D0836, con potenza nominale di 213 kW, common rail a sei cilindri, in grado di rispettare lo standard europeo Eev in termini di sostenibilità ambientale, con il ricircolo dei gas di scarico (rendendo non necessari l'aggiunta di additivi). Il pianale ribassato garantisce una comoda entrata e uscita dei passeggeri dall'autobus. Dall'inizio della produzione, iniziata nel 1996, Solaris ha consegnato quasi 8.000 autobus ai propri clienti in 24 Paesi, registrando un trend di crescita progressiva nel corso degli anni. • F.NA. Foto: SOLARIS ALPINO Foto: Dal 1996 Solaris ha consegnato quasi 8.000 bus ai propri clienti in 24 Paesi Foto: SOLARIS URBINO Foto: II piatto forte della presenza di Solaris al salone di Kortrijk sarà il debutto del primo prototipo elettrico CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 35 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato SOLARIS 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 - veicoli e tecnologie Pag. 9 (diffusione:11000, tiratura:19000) Pendolari, si cambia La lombarda Trenord rinnova i convogli per il trasporto regionale: lo Stadler Gtw già in servizio sulla MilanoLecco Altri dieci in linea nelle prossime settimane Einiziato lo scorso 12 settembre il servizio dei nuovi convogli Stadler Gtw di Trenord sulla linea MilanoMonza-Molteno-Lecco: il treno Atr 125 004 ha effettuato la coppia di regionali 5144 e 5143. Progressivamente, nelle prossime settimane saranno messi in linea anche gli altri convogli, in tutto undici. «Abbiamo finalmente dato a questa linea, che fra poco compie cento anni, treni moderni - commenta l'Ad di Trenord, Giuseppe Biesuz - nella speranza di raddoppiare in futuro il numero di viaggiatori, ora circa 5 milioni l'anno. Purtroppo la manovra ha tagliato 196 milioni di euro e c'è il rischio che in Lombardia un treno su due non possa circolare in futuro». Costati 62,5 milioni di euro, i nuovi treni fanno parte della commessa di 19 convogli che Stadler si è aggiudicata nel 2009: gli altri otto sono già in funzione sulla Brescia-Iseo-Edolo. Il convoglio, già soprannominato «Besanino», è una automotrice articolata modello Gtw 4/12. Il costruttore classifica i veicoli Gtw sulla base del rapporto tra il numero di assi motori e il numero totale. Il modello 4/12 si presenta quindi con quattro assi motori, ubicati nella sezione centrale, su un totale di dodici assi. Il convoglio del Gtw 4/12 è composto da sei moduli: quattro casse - due pilota e due rimorchiate - destinate al trasporto viaggiatori, e due moduli di trazione contenenti l'equipaggio motore, denominati powerpack o drive container. In pratica il treno è formato da due convogli Gtw2/6 permanentemente accoppiati tra loro e collegati con un intercomunicante I moduli motore funzionano anche come appoggio per le casse pilota con le rimorchiate: sono quindi muniti di un corridoio al centro, largo 80 cm, che permette ai viaggiatori di transitare tra le stesse. Le quattro casse sono dotate ognuna di un carrello portante. L'accesso è previsto attraverso due porte su entrambi i lati; per favorire l'incarrozzamento sono posizionate, nella parte a piano ribassato, delle casse (a un'altezza di 585 mm rispetto al piano del ferro) che si sviluppa per il 75% della lunghezza complessiva a disposizione dei viaggiatori. Come nel caso del modello base, il Gtw 2/6, la separazione tra casse e moduli di trazione è stata studiata allo scopo di ridurre le vibrazioni del motore diesel, migliorando il comfort di viaggio dell'utenza. L'equipaggiamento motore è ridondante. In ognuno dei due «powerpack» sono presenti due gruppi di trazione composti da un motore diesel common rail Man, un generatore elettrico asincrono, un convertitore di corrente a Igbt e un motore elettrico, a suo volta asincrono. È possibile accoppiare fino a tre convogli in comando multiplo. I nuovi treni, che Trenord prevede di utilizzare spesso in doppia trazione, offrono 243 posti a sedere, sono dotati di impianto di climatizzazione estate/inverno, telecamere antivandalismo e raggiungono la velocità massima di 140 km/h. Gli spazi interni sono comodi e luminosi, grazie alle grandi finestre. • Foto: STADLER GTW Foto: L'automotrice articolata Gtw 4/12 ha quattro assi motori ubicati nella sezione centrale Offre 243 posti a sedere e raggiunge i 140 km/h CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 36 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato PASSEGGERI 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 - veicoli e tecnologie Pag. 9 (diffusione:11000, tiratura:19000) RailCorp si affida alla Mermec Saranno consegnati nei primi mesi del prossimo anno i due treni diagnostici Roger 800 ordinati a Mermec Group da RailCorp, l'impresa ferroviaria statale che offre servizi di trasporto passeggeri e merci nel Nuovo Galles del Sud in Australia su una rete di circa 1600 km di estensione. Il contratto, che ha un valore di circa 15 milioni di euro, prevede un'opzione per l'acquisto di un terzo veicolo identico, da esercitare entro la fine di quest'anno, e comprende anche la fornitura di una serie di servizi e sistemi connessi. Il Roger 800 è un rotabile diagnostico semovente in grado di operare a velocità fino a 130 km/h. Le specifiche tecniche del capitolato d'appalto scritto da RailCorp è - secondo la stessa Mermec Group - uno dei più severi e complessi con i quali l'impresa pugliese si sia mai dovuta confrontare. La fornitura di soluzioni diagnostiche comprende una serie di sistemi di misura optoelettronici, traccia e geometria della linea aerea, il profilo e la geometria del binario ferroviario. Come risultato di queste nuove tecnologie, RailCorp sarà in grado di analizzare a fondo l'infrastruttura per monitorare sistematicamente il suo deterioramento nel tempo e individuare eventuali difetti. Inoltre Mermec mette a disposizione dell'operatore australiano anche il Ramsys decision support System, che è fornito anche come strumento di supporto per analizzare l'enorme flusso di dati che saranno acquisiti da parte dei veicoli. Questo consentirà a tutto il personale della manutenzione della rete di correlare i dati, ricercare le vere cause di qualsiasi difetto e pianificare le procedure per una manutenzione accurata e preventiva. RailCorp possiede già due veicoli di ispezione del binario, in grado però di eseguire solo un numero limitato di controlli. Inoltre l'attività di ispezione deve essere affiancata da personale a terra, con un grande dispendio in termini di uomini e ore lavorative, oltre che interruzioni al traffico. L'impresa australiana ha calcolato che l'adozione dei veicoli Roger 800 permetterà da sola un risparmio di 73.000 ore lavorative l'anno, senza contare la maggior sicurezza per i ferrovieri impegnati nelle operazione. Grazie al contratto sottoscritto con RailCorp, Mermec Group amplia la base dei suoi clienti. Sono ben 126 e in 40 Paesi nel mondo le aziende che utilizzano prodotti e servizi del gruppo pugliese, leader mondiale nel settore della diagnostica ferroviaria e siderurgica, e attivo anche nei settori del segnalamento ferroviario e della gestione ottimizzata degli asset. • Foto: MERMEC Foto: II treno diagnostico Roger 800 opera a velocità fino a 130 km/ora Comprende sistemi di misura e controllo della linea aerea e del binario CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 37 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato L'impresa ferroviaria australiana ha firmato un contratto per due Roger 800 con il gruppo pugliese DIAGNOSTICA 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 - veicoli e tecnologie Pag. 9 (diffusione:11000, tiratura:19000) Copenaghen ordina i veicoli ad Ansaldo Ansaldo Sts continua a mietere successi sul mercato internazionale anche in partnership con AnsaldoBreda: il ministero dei Trasporti danese e le Municipalità di Copenhagen e Frederiksberg hanno affidato alla società del Gruppo Finmeccanica l'incarico di fornire, per la nuova linea metropolitana della capitale, denominata Cityringen, non solo i sistemi di segnalamento e controllo del traffico ma anche i nuovi veicoli. L'opzione era prevista già nel contratto firmato lo scorso 7 gennaio e ha un valore totale di 122 milioni di euro. Ansaldo Sts affiderà la realizzazione delle carrozze, ad alto contenuto tecnologico, ad AnsaldoBreda. La nuova linea, totalmente sotterranea, sarà completamente automatizzata con un sistema driverless, ulteriormente evoluto rispetto a quello già impiegato nella precedente realizzazione in Danimarca, e si snoderà nel centro di Copenhagen per una lunghezza di 16 chilometri con 17 stazioni. L'avvio dell'esercizio è previsto per il 2018. In India poi Ansaldo Sts si è appena aggiudicata un contratto del valore di 46 milioni da Kolkata Metro Rail Corporation Limited (Kmrcl), la società che gestisce la Metropolitana di Calcutta. Il contratto comprende i lavori di progettazione, costruzione, installazione e prova dei sistemi di controllo, segnalamento e comunicazione della nuova tratta Kmrcl East-West Line (Ewl) della Metropolitana di Calcutta, metropoli di oltre 5 milioni di abitanti. La nuova linea avrà una lunghezza di 14,7 Km e intersecherà longitudinalmente il percorso esistente (della lunghezza di 16,5 km per 24 stazioni) andando a congiungere Howrah Maidan con Salt Lake Sector V. È previsto che il tracciato sia elevato per 5,8 Km, sotterraneo per 8,9 Km dei quali 550 metri sotto il fiume Gange. Le nuove stazioni saranno 12, di cui 6 sotterranee e 6 in superfìcie. La durata dei lavori, che inizieranno nel mese di ottobre è prevista in 52 mesi. Ansaldo Sts impegna direttamente in India circa 230 persone. • F.TAN. CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 38 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato METRO 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 Pag. 2 (diffusione:11000, tiratura:19000) Caos in Campania, verso 2mila esuberi aos per il trasporto pubblico locale campano. I tagli imposti dalla due manovre correttive stanno portando a galla criticità stortene: i contratti di servizio ponte voluti dalla Regione hanno imposto pesanti riduzioni dei corrispettivi e dei servizi: rispettivamente del 30 e 20 per cento secondo le aziende e i sindacati e intorno al 10% secondo fonti dell'assessorato. Un colpo molto pesante che il sistema, composto da circa 140 aziende tra pubbliche e private, non è riuscito a contenere. Sono scattati subito i primi 120 licenziamenti, ora congelati dal tavolo tra le parti sociali e la Regione del 21 settembre scorso che ha prodotto un accordo con un percorso di lavoro e diverse ipotesi, tra cui la possibilità di applicare alla Campania la formula già sperimentata dalla Polverini nel Lazio: l'accordo tra Inps e Camere di commercio per rilasciare la certificazione di regolarità contributiva alle aziende che vantano crediti nei confronti degli enti locali al fine di sventarne il fallimento. Un'ipotesi che l'assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi, si è impegnato a vagliare a fronte di un congelamento delle procedure di mobilità avviate dalle aziende pubbliche e private fino a fine ottobre. Inoltre, nei prossimi giorni verranno avviati diversi tavoli: uno sugli esuberi con un fondo regionale che per ora ammonta a 15 milioni, un altro coinvolgendo i bacini provinciali, un terzo tavolo sugli effetti contrattuali e un altro sul pagamento dei crediti. «La situazione del trasporto pubblico locale in Campania è drammatica - interviene Mario Salsano, segretario regionale della Filt-Cgil -. Si contano circa 2.000 esuberi e abbiamo già bloccato 120 licenziamenti collettivi. Occorre una riorganizzazione del settore, che ha accumulato nel tempo disservizi e costi eccessivi». La maggior parte delle aziende che operano in Campania sono private (125 su 140) e di piccole dimensioni. «Spesso le piccole realtà - dice Tullio Tulli, segretario nazionale dell'Anav hanno un assetto organizzativo più efficiente di quelle grandi con costi più bassi. Detto questo, la situazione campana è molto complessa: la maggior parte delle nostre aziende vanta crediti con la Regione e a fronte degli ultimi tagli non può fare a meno di ridurre gli organici. Ora abbiamo accettato di sospendere le procedure di mobilità fino a fine ottobre in attesa di una soluzione». Tra le ipotesi, oltre al modello Polverini, c'è anche l'utilizzo dei fondi Fas che l'assessore ai Trasporti campano, Sergio Vetrella, ha invocato nell'incontro con il ministro Raffaele Fitto. «Noi possiamo solo fare moral suasion fa sapere il portavoce dell'assessorato - ma chi deve decidere è il Governo centrale: i fondi Fas potrebbero essere utilizzati per ricapitalizzare le aziende». Il problema dei bilanci delle aziende pubbliche è infatti uno dei nodi principali della crisi: basti pensare che il buco nei conti del gruppo Eav (Circumvesuviana, Sepsa, Metrocampania e Eav Bus) ammonta a circa 500 milioni, buona parte oggetto di un contenzioso tra l'azienda, che li indica come crediti nei confronti della Regione, e la nuova Giunta Caldoro che non ha intenzione di ricapitalizzare. Proprio le aziende del maggiore gruppo pubblico completamente controllato dalla Regione sono state in questi giorni al centro di polemiche e proteste da parte dei pendolari che hanno toccato con mano la diminuzione dei servizi. Se da una parte, l'assessorato regionale ai Trasporti ammette di avere tagliato il servizio della Circumvesuviana «ma non oltre il 10%, soprattutto nelle prime ore del mattino e nella tarda serata», dall'altra parte i sindacati e ì pendolari denunciano la soppressione di una corsa su quattro, quindi il 25%. «I disservizi maggiori - ammettono dalla Regione - sono dovuti alla situazione generale dell'azienda che, con molti debiti, non riesce a far fronte alla manutenzione e si trova costretta a ridurre la capacità dei convogli». Sul fronte dei corrispettivi, invece, nel 2011 arriverebbero alla Circumvesuviana quasi 10 milioni in meno, dai 117 del 2010 ai 96 del 2011 (-17%). Mentre l'intero gruppo Eav vedrà ridotti del 17% gli introiti che passeranno dai 179 milioni del 2010 ai 149 del 2011.» De. A. PER I TRENI REGIONALI TAGLI FINO AL I 8 -14,2 +5,87 -17,4 -13,1? -17,9 -16,6 Anm Metronapoli 134.663.000 35.715.000 1 17.000.000 33.000.000 29.470.000 179.470.000 Cgil Campania 96.000.000 28.700.000 24.200.000 149.600.000 115.496.000 37.811.000 Sepsa Metrocampania Totale Circumvesuviana 2011 [Var. Fonte: Dipartimento trasporto pubblico locale Filt / corrispettivi dei conpatti per i servizi ferroviari regionali CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 39 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Scure dell'assessore Vetrella sui corrispettivi alle imprese: ridotti di oltre il 20% - Si pensa dì usare i fondi Fas per le ricapitalizzazioni 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 Pag. 3 (diffusione:11000, tiratura:19000) Treni locali, è emergenza Le Regioni chiedono di reintegrare con l'accisa gli 1,9 miliardi che mancano A rìschio anche le linee di bus e metropolitane Errani: partire dai trasferimenti precedenti g£ a prima emergenza sono i ,, treni dei pendolari. Se il '*' Governo non interverrà, l'anno prossimo mancheranno 1,9 miliardi di euro, per pagare sia i servizi forniti da Trenitalia che quelli delle ferrovie ex concesse. La seconda emergenza sono i bus, i tram e le metropolitane: con il taglio di 6 miliardi ai fondi propri delle Regioni sono a rischio anche i 4,5 miliardi che servono a finanziare il trasporto locale. La conferenza delle Regioni ha chiesto e ottenuto l'apertura di un tavolo ad hoc con il Governo, dopo aver «simbolicamente» restituito al ministro Raffaele Fitto, il 15 di settembre, i contratti di servizio della durata di 12 anni stipulati con Trenitalia e quelli sottoscritti con le Spa di trasporto locale. All'incontro del 22 settembre, a cui oltre a Fitto, hanno partecipato anche i ministri alle Infrastnitture e Trasporti, Altero Matteoli, alla Semplificazione, Roberto Calderoli e il sottosegretario all'Economia, Bruno Cesano, il Governo ha riconosciuto l'esistenza del problema e deciso di aggiornare il tavolo con un confronto tecnico prima e una nuova riunione poi. «È nostra volontà dare una risposta precisa e affrontare in modo complessivo il problema del trasporto locale», ha detto Fitto. «La discussione esiste perché il problema è reale - ha sottolineato Matteoli - ma non c'è nessun taglio del 75% come, invece, riferiscono le Regioni». «È iniziato un confronto ha commentato a sua volta il presidente delle Regioni, Vasco Errani - che spero possa essere profìcuo. I treni dei pendolari rischiano di diventare un'emergenza nell'emergenza, alla luce dei primi interventi di riduzione delineati da parte delle Ferrovie dello Stato». Secondo Errani «servono risorse e il Governo non deve far altro che rispettare l'intesa di qualche mese fa per la fiscalizzazione del trasporto locale, l'unico modo per riorganizzare il settore». Alle Regioni interessa che il Governo riconosca che la situazione creata dalla manovra non è gestibile. «La fiscalizzazione - ha concluso Errani - deve partire dai trasferimenti precedenti, che rappresentavano la vera anima del federalismo». Anche i sindacati confederali, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, hanno lanciato l'allarme. «L'azienda ha segnalato che i tagli potrebbero rivelarsi di una portata tale - hanno detto in una conferenza stampa congiunta Alessandro Rocchi, Giovanni Luciano e Luigi Simeone - da non essere sostenibiu. Si arriverebbe al fallimento di Trenitalia». I tre sindacalisti hanno annunciato che si mobiliteranno, anche con azioni di protesta, per salvare il settore. Il prossimo anno al treni dei pendolari mancheranno i 1.181 milioni stanziati dall'articolo 9 della legge 422 - della cui fiscalizzazione, promessa nel 2012, non c'è traccia -, i 430 milioni di risorse aggiuntive per Trenitalia, l'Iva sui contratti di servizio e 230 milioni di risorse regionali aggiuntive. Per il 2011, invece, le Regioni stanno ancora aspettando l'attuazione dell'accordo del 16 dicembre: solo Trenitalia ha avuto i 372 milioni promessi mentre mancano all'appello 500 milioni, sempre per le Fs e 400 milioni per i bus. Su questi ultimi non si è raggiunto l'accordo sulla ripartizione. Sono rimasti inalterati, invece, i circa 500 milioni per bus e metro garantiti dalle accise. • NEL 2001 OLTRE 1.6 MILIARDI IN MENO ...,, / trasferimenti soppressi per il trasporto pubblico locale nel 2011 m ':& Totale [•••' statale Fonte: Asstra Sviluppo Tpl Tpl art. 9 Tpl art. 8 Trasporti Contratti Tpl Nuovi bus Importo 1.181.107.232 4l.879.49ti| 10.350.270 I48.225.633f 159.900.278 94.03S.006i 1.635.497.909 Trasporto pubblico locale ! Descrizione i ! : I Trasporto regionale Trenitalia Sicurezza Ferrovie concesse Altri trasferimenti Bassaninì Risorse per Iva contratti di servizio Risorse in c/capitale per investimenti Risorse in c/capitale per investimenti Gli accordi tra Stato e Rehioni per ripristinare parte dei fondi RECUPERATI, NON DEL TUTTO, 1,272 MILIARDI ! 372 milioni di euro - Conferenza Stato - Regioni 11 novembre 201 - Destinazione: Trenitalia 1425 milioni di euro + ulteriori 75 milioni di Euro - Accordo 16 dicembre 2010 - Destinazione: trasporto ferroviario di Trenitalia I 400 milioni di euro - Accordo 16 dicembre 2010 - Destinazione: Foto: A rìschio anche i servìzi di autobus urbani ed extraurbani CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 40 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Primo round con il Governo: il problema c'è - Tavolo aggiornato LA MANOVRA E IL TPL . 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 Pag. 3 (diffusione:11000, tiratura:19000) Piuri: costi più bassi se si rivedono le reti e i tagli finali saranno di questa entità non si tratta più di razionalizzare il sistema ma di rivederlo completamente* Significherebbe che l'Italia rinuncia al trasporto pubblico locale, che la mobilità non è più una delle priorità del Paese». Anche Marco Piuri, amministratore delegato di Arriva Db per Italia, Spagna e Portogallo, mai tenero con gli sprechi e le inefficienze del settore, allarga metaforicamente le braccia: «Risparmi se ne possono fare, direi nell'ordine del 10%. Dimezzare o togliere i tre quarti delle risorse è un altro discorso». Qual è il suo giudizio sulla manovra, in generale e per il Tpl? È una manovra che deprime l'economia, non la fa di sicuro crescere. Per il trasporto locale ancora non si capisce cosa succederà. Di specifico del settore mancano gli 1,9 miliardi per i servizi ferroviari regionali che dovevano essere fiscalizzati dal 2012. Poi ci sonò i 6 miliardi in meno alle Regioni. Già quest'anno, che tagli diretti sul Tpl non ce n'erano, molte hanno scelto di preservare la sanità a scapito dei trasporti. Cosa faranno quest'anno? Visto il comportamento tenuto fin qui sono scettico. Hanno privilegiato una politica che trovo molto discutibile: mantenere o addirittura aumentare, come ha fatto la Lombardia i treni, e scaricare i tagli sui bus. Con la convinzione, errata, che la ferrovia funzioni sempre meglio della strada. L'integrazione modale, di cui c'è bisogno e che produrrebbe grandi benefici, non si fa così. Quali tagli hanno già subito le linee di bus? In media il 10% dei trasferimenti. Quanto «grasso» rimane, nel Tpl, da scremare? Il punto debole della pur lungimirante riforma del 1997, fatta con la legge 422, è stato il mancato ridisegno delle reti. Se si razionalizzano le linee e si integrano i treni con i bus lo spazio di miglioramento è enorme. Quanto si può risparmiare? Quando ci siamo applicati al ridisegno delle reti di alcune Regioni, diciamo che un 10% e anche qualcosina in più, l'abbiamo ridotto. Non sono troppi 6 miliardi per mantenere il Tpl? Non lo escludo: il problema è che sono mal distribuiti. Ci sono realtà che ricevono corrispettivi troppo bassi e altre che ne ricevono di troppo alti. Rispetto ai servizi che erogano. Mentre la crisi sta vanificando l'applicazione dei costi standard. Dal 2006 le Fs hanno ridotto gli addetti di 23mila unità, da 98mila a 75mila. Quanti esuberi si stimano da voi? In un'azienda della gomma efficiente il costo del personale incide per il 50-52%. Molti operatori, invece, arrivano anche al 60% e oltre. Diciamo 20mila lavoratori di troppo? Però servono gli ammortizzatori sociali. Dovremmo poter operare come qualsiasi settore industriale. La liberalizzazione aiuterebbe a rimettere in ordine i conti? Contratti contendibili e il venir meno del rapporto incestuoso tra regolatore e gestore aiuterebbero. I migliori studi dimostrano che la competizione produce attenzione al cliente e alle risorse che si spendono. Tutti i settori liberalizzati sono migli orati. Arriva è nata in Gran Bretagna. E nella Gran Bretagna criticata perché troppo liberista, i numeri raccontano un'altra storia. Negli ultimi dieci anni i passeggeri sono cresciuti 4 volte rispetto all'Italia. Ma non è un bene arrivarci per disperazione, come succede sempre in questo Paese, di corsa e sotto pressione. Ci sono Comuni che vogliono privatizzare? Al momento dicono di volersi guardare intorno. Speriamo si passi dalle parole ai fatti. Siete il primo operatore privato del Paese: quanto siete interessati? Arriva vuole crescere, non gestire il declino. Siamo pronti a verificare tutte le opportunità nei treni e nei bus. Vogliamo essere un partner industriale, questo è il mestiere che sappiamo fare. La manovra apre il mercato dei servizi locali? La riedizione dell'articolo 23-bis, e resta da verificare se non sia anticostituzionale visto il recentissimo referendum, apparentemente aiuta la competizione. Ma secondo me non è così: bastavano la 422 e il regolamento Uè. E la gara a doppio oggetto, che presuppone un ingresso a tempo, mi lascia perplesso. » Foto: L'Ad di Arriva Italia, Spagna e Portogallo Foto: Marco Piuri CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 41 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato ÌL'Ad di Arriva Italia, Spagna e Portogallo: ma con questi tagli si uccide il settore - Dalla liberalizzazione servizi meno costosi e orientati al cliente 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 Pag. 4 (diffusione:11000, tiratura:19000) La Toscana lancia la gara unica: 1,5 miliardi in 9 anni per i bus L'assessore Ceccobao: servizi migliori spendendo di meno Tpl per riorganizzare le linee bus che percorrono la regione (affidate su base provinciale a 14 gestori in larga parte pubblici, prorogati) e migliorare così, anziché - come ci si aspetterebbe - veder peggiorare i servizi. E lo strumento per farlo è la gara unica regionale, che metterà all'asta l'intera La Toscana prova a lanciare una sfida sulla carta impossibile: «approfittare» dei tagli feroci alle risorse del rete dei servizi bus, urbani ed extraurbani, per nove anni (2013-2021), affidandoli a un unico gestore. Vista la complessità della partita, la Regione ha rinunciato in corsa a mettere sul mercato, insieme, bus e treni (gestiti da Trenitalia fino al 2014), come nei mesi scorsi, e ha preferito concentrarsi sui bus, più bisognosi di riorganizzazione. La quadratura del cerchio inseguita dall'assessore toscano ai Trasporti, Luca Ceccobao, punta a spendere meglio i minori soldi a disposizione, senza toccare i livelli di occupazione (6.100 addetti, secondo dati Cispel Toscana), anche se è scontato il taglio di linee. «Rafforzeremo le reti che hanno forti utenze mantenendo la dimensione sociale del servizio», dice Ceccobao aprendo la porta ai servizi a chiamata e all'aumento del prezzo di biglietti e abbonamenti, che il presidente toscano, Enrico Rossi, vuoi far pagare in futuro in base all'indicatore di reddito Isee. I chilometri percorsi dai bus sono 117 milioni e i contributi versati dalla Regione alle Province ammontano a 228 milioni nel 2011. Il bando di gara, che sarà pubblicato a inizio 2012, prevederà solo 160 milioni l'anno di contributi regionali per la gestione, a cui si aggiungeranno 30 milioni per gli investimenti in bus (necessari visto che l'età media è di 11 anni); alle risorse stanziate dalla Regione si sommeranno i fondi degli enti locali. Il taglio sarà dunque pesante, e per questo è partita la discussione sulla ristrutturazione della rete, che andrà avanti fino al 15 novembre nelle conferenze provinciali. A quel punto si aprirà una conferenza dei servizi regionale che farà il quadro dei nuovi servizi e dei chilometri che potranno essere assicurati. Gli uffici regionali lavorano alla stesura del bando che sarà fatto «in casa», senza advisor. «Abbiamo sufficiente esperienza per fare da soli», dice Ceccobao riferendosi al bando per la vendita della compagnia di navigazione Toremar, andato a buon fine con l'assegnazione a Moby Lines. Considerato che per l'aggiudicazione della gara dei bus ci vorranno 7-8 mesi, il 2012 sarà un anno di transizione, ^per il quale la Regione ha stanziato 200 milioni. Dal 1° gennaio 2013 si partirà poi, questa la previsione, col nuovo gestore regionale. L'assessore promette la presenza, nel bando, della «clausola sociale», e dunque dell'obbligo per il vincitore di riassorbire i dipendenti delle aziende attuali e di prendere in affitto da loro i bus e le strumentazioni necessarie per il nuovo corso. «Vogliamo dare stabilità a un settore che ha bisogno di riorganizzazione - aggiunge Ceccobao - ma tenendo conto della questione occupazionale». Le più allarmate, manco a dirlo, sono le Spa pubbliche, che'gestiscono la quasi totalità dei bus e sono costrette a ricercare alleanze e accordi per partecipare alla gara. «Servirà molto coraggio e scelte dolorose - dice Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Toscana - ma le nostre aziende faranno la loro parte, partecipando insieme alla gara». In effetti le aziende si sono già mosse, dando vita a un protocollo d'intenti firmato dalla fiorentina Ataf, da Sita (Fs), da Autolinee Toscane (Ratp), da Tiemme (la società che gestisce le linee nella Toscana del sud, partecipata da Ratp) e da Ctt (che riunisce Prato e Livorno). Nel contempo Ataf - controllata per oltre l'80% da Palazzo Vecchio - ha avviato la partita per cedere sul mercato il ramo Tpl, dopo aver scorporato il patrimonio immobiliare. Il presidente Filippo Bonaccorsi è stato chiaro: Ataf va venduta prima della gara regionale. In prima fila tra i pretendenti ci sarà Sita, ma si fanno i nomi dei francesi di Ratp (soci Ataf nell'aretina Lfi e nella gestione della tramvia fiorentina Gest) e dei tedeschi di Arriva, li Lucca Massa Pisa Pistoia Prato Siena Totale RIDOTTI KM E CORRISPETTIVI 18,518 4,650 68,157 14,038 21,830 20,568 9,730 20,157 15,874 14.043 20,288 / fondi per i bus e / Km percorsi - Valori in milioni Arezzo 19,452 4,867 71,656 15,252 23,515 22,494 10,209 21.658 17,357 15,99! 22,921 245,372 227,853 9,927 2,674 33,461 10,036 11,128 12,975 4,812 10,594 8,359 7,681 ! 4,340 125,987 9,638 2,247 30,196 9,650 9,821 12,476 4,497 9,901 7,961 6,797 13,922 i 17,106 Cir. Empolese Firenze Grosseto Livorno Fonte: Regione Toscana CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 42 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato All'asta l'intera rete regionale della gomma: bando a inizio 2012 L A MANOVRA E IL TPL . 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 Pag. 4 (diffusione:11000, tiratura:19000) La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Bacini Risorse Chilometri di traffico 2010 20Ì1 2010 2011 CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 43 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 Pag. 6 (diffusione:11000, tiratura:19000) La parola d'ordine dell'Europa è: trasporti sostenibili, meno polveri Il Paese con maggiori adesioni è stata la Spagna II commissario all'Ambiente, Potocnik via dalla morsa del mezzo privato Biciclette, veicoli eco-compatìbili, bus con motori ecologici, bike sharing, car pooling. Sono stati il filo conduttore della Settimana europea della mobilità, promossa dalla Commissione europea, che si è svolta tra il 16 e il 22 settembre scorso e mai come quest'anno è stata improntata al tema della sostenibilità nei trasporti . Nel corso dei sette giorni dedicati agli spostamenti verdi, decine di città in tutta Europa, come accade da ormai dieci edizioni a partire dal 2002, si sono unite per promuovere mezzi alternativi all'auto privata, con particolare attenzione ai contesti metropolitani e al trasporto pubblico locale. Con l'obiettivo di decongestionare il traffico, abbattere le emissioni, ridurre i livelli di inquinamento, sia atmosferico che acustico. Per l'Italia hanno partecipato all'iniziativa 67 città, da Alghero in Sardegna, fino a Vignola, in provincia di Modena. La prima si è impegnata alla realizzazione di una rete ciclabile urbana e nelle aree naturali protette. Mentre a Vignola sono entrate in funzione le prime cinque linee del Piedibus, dedicate alla scuola secondaria. Ma hanno partecipato all'iniziativa anche Comuni più importanti. A Bari sono state organizzate delle pedalate in città. A Milano corso Buenos Aires è stato chiuso alle auto. A Napoli sono state presentate la nuove Ztl e il cantiere della pista ciclabile sul lungomare. A Roma è stato organizzato un car pooling day, per incentivare chi intende recarsi al lavoro condividendo i propri mezzi di spostamento. A Torino si è tenuta una serie di iniziative per promuovere la bicicletta (si veda la pagina a fianco, ndr). A Trieste è stato presentato un progetto di pedonalizzazione di alcune aree del centro. A Udine è stato allestito un potenziamento speciale dei servizi di autobus, con durata prolungata-dei biglietti e maggiore copertura della rete. Tutte le città, non soltanto italiane, parteciperanno all'assegnazione del premio della settimana della mobilità, assegnato dai tecnici della Commissione europea. Un premio che viene riconosciuto alle municipalità che hanno organizzato le campagne più innovative, sia in termini di qualità delle attività legate al tema dell'anno che per la varietà delle misure adottate in via permanente. Ad aggiudicarsi il riconoscimento lo scorso anno sono state Almada in Portogallo, Murcia in Spagna, e Riga" in Lettonia. Quest'anno il Paese che ha fatto registrare maggiori adesioni all'iniziativa è stato la Spagna, superando Austria, Francia, Polonia e Ungheria. Subito dopo Portogallo, Svezia, Belgio, Lussemburgo e, staccata di parecchio, proprio l'Italia. Lo scorso anno i partecipanti erano stati 2.221; numeri in linea con quelli dell'edizione 2011. Alle ultime edizioni, addirittura, hanno partecipato anche Paesi non europei, come Giappone, Taiwan, Brasile, Colombia ed Ecuador. «La mobilità - spiega il commissario Uè all'Ambiente, Janez Potocnik - è una necessità sodale ed economica. E la settimana europea della mobilità continua ad aiutare a vedere la mobilità in nuovi modi e ad allontanarsi dalla morsa delle auto private, verso trasporti più sostenibili». Secondo Potocnik spostarsi in maniera diversa «può anche significare città migliori e un'aria migliore, anche in termini di riduzione delle emissioni nocive». Queste, conclude il commissario «sono luoghi dove le persone vorranno vivere e lavorare e le aziende trasferirsi». «Ci sono molti esempi - aggiunge Siim Kallas, commissario Uè ai Trasporti - in cui le città europee fanno-da apripista per l'uso di carburanti alternativi e veicoli più puliti e più efficienti dal punto di vista energetico. Ma bisogna aumentare gli sforzi, visto che questi problemi non interessano semplicemente i temi locali, ma riguardano tutta l'Unione europea». L'obiettivo più importante, al di là delle iniziative locali, è centrare i tre principali target fissati da Bruxelles per il 2020, che prevedono una riduzione dei gas serra del 20%, un aumento dell'efficienza energetica del 20% e un 20% di consumi energetici provenienti da fonti rinnovabili, i CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 44 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato SETTIMANA MOBILITÀ UE. Dal 16 al 22 settembre la decima edizione con 2.221 partecipanti 06/10/2011 Il Sole 24 Ore - Trasporti - N.15 - 26 settembre 2011 Pag. 7 (diffusione:11000, tiratura:19000) In città, senza l'automobile A piedi, in bicicletta, con i tram e te metropolitane alla riscoperta dei centri urbani Tante città italiane, da nord a sud ben 67, hanno aderito con entusiasmo alla Settimana europea della mobilità, quest'anno dedicata agli spostamenti sostenibili. Tutte impegnate, anche se per pochi giorni, a convincere i loro cittadini a lasciare l'auto in garage e a scoprire nuovi modi di muoversi: con la bicicletta, anche elettrica, utilizzando le piste ciclabili; a piedi, grazie ad ampie zone pedonalizzate e con gli autobus, i tram e le metropolitane. Con il car pooling e il car sharing, auto sì ma condivise. In qualche caso le attività organizzate sono state solo l'assaggio di politiche più durature, che continueranno in inverno. I casi di Torino, Milano, Roma e Napoli. 8 Bicicletta, autobus, metro, car-sharing: le opzioni per limitare l'uso dell'automobile sono state al centro delle giornata «In città senza la mia auto», organizzata dal Comune di Torino il 22 settembre. Set prescelto la centrale via Roma, chiusa al traffico dalle 6 alle 22. Uno stop che per il capoluogo subalpino è una tradizione che si ripete dal 2002. Nel corso della manifestazione, il Comune con la collaborazione gratuita di diverse associazioni verdi - il budget previsto è stato congelato in vista della quadratura dei conti per la chiusura del bilancio - ha messo in campo una serie di iniziative, dedicate sia alla mobilità sostenibile sia alla riduzione delle emissioni. «Sono decisamente soddisfatto - afferma l'assessore all'Ambiente, Enzo La Volta - nel vedere che la partecipazione delle associazioni è sempre più numerosa e slegata, come dimostrano le contingenze, dall'erogazione di un contributo». Così, in prima linea c'erano le bici, con le informazioni sul servizio di bike sharing, To Bike, che ha festeggiato i 12mila tesserati ed entro dicembre dovrebbe ampliare con 24 nuove rastrelliere la rete delle stazioni, toccando anche i quartieri periferici e alcune delle principali arterie di scorrimento, come corso Francia e via Nizza. A disposizione degli utenti, inoltre, ciclofficine per piccole riparazioni e un servizio di punzonatura «antifurto» gratuita per rendere riconoscibile la propria due ruote. I tecnici dell'Arpa hanno effettuato una dimostrazione del funzionamento del campionatore di particolato, lo strumento con cui si misura la quantità di PmlO presente nell'aria. « Foto: // Comune.di Torino punta a sviluppare il bike sharing CLICKMOBILITY - Rassegna Stampa 07/10/2011 45 La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Da nord a sud in Italia hanno aderito 67 amministrazioni locali SETTIMANA MOBILITÀ UE.