n. settembre 2007

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n. settembre 2007
Anno 2 Numero 18
Settembre 2007
Supplemento al settimanale cattolico “IL PONTE”
Per info consulta www.forumSalza.135.it
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E-mail: [email protected]
I FANTASMI DEL MALEPASSO
Di Pasqualino Magliaro
SETTEMBRE:
ALL’INTERNO
IL MESE DELLA FESTA
ALLA MADONNA
L’INTERVISTA
Intervista al Comitato uscente,
foto e notizie della festa che
fu...
Singolare intervista
ai salzesi… emigrati.
I ricordi di Salza ed il
piacere di tornare
>>>a pag. 2,4
>>>A pag.3
SPORT
Tra tornei e
estivi e manifestazioni dopo
la retrocessione l’A.C. Salza
Irpina ricomincia l’avventura
>>>A pag.10
Lo strillone
Questo mese due pagine della
rubrica di messaggi inviati da
voi. Esclusiva di Ritmi Salzesi
Ogni notte se da Salza guardi verso le montagne puoi
vedere i fantasmi, giganti e bianchi di forme strampalate,
appaiono nelle curve successive al torrione, chiazze bianche ed avvolgenti.
Non impauritevi!!! Magari stessi parlando di fantasmi…
sono soltanto polveri dovute all’incessante lavoro della
“cava”, che dapprima in modo visibile e perentorio sovrastano le nostre teste e poi con la benedizione della luna e
di un po’ di venticello scendono in paese, leggiadre, invisibili, come un mantello protettivo si poggiano sulle nostre
case, sui nostri tetti… sulle nostre teste. Fin qui sarebbe
tutto tranquillo e anche un po’ magico se non fosse per il
fatto che noi esseri umani siamo costretti a respirare per
sopravvivere, inalando insieme all’aria salubre dei nostri
monti anche le polverine invisibili che in modo spietato e
silenzioso fanno il loro cinico dovere…
È inutile elencare le malattie che derivano dall’inalazione
delle polveri sottili ed è inutile stare a sentenziare sulla
quantità, norme, leggi, tutela etc.; sui davanzali, corrimani, balconi, vetri delle case di Sorbo e Salza anche i meno
avveduti possono notare ogni mattina una leggera coltre
bianca; quello che vediamo è una piccolissima quantità di
quello che finisce nel nostro organismo: la grandezza di
una particella di polvere è inferiore a 10 nanometri (lo
spessore di un capello umano e 100 nanometri); il proverbio dice “occhio non vede cuore non duole” in questo
caso possiamo affermare che è l’esatto contrario; quello
che non percepiamo alla vista e all’olfatto viene inalato e
con il passare del tempo ecco malattie respiratorie, cardiache e in diversi casi disfunzioni celebrali (studi oms
2006).
Negli anni passati ho sentito tante voci sul problema: di
politici, filoambientalisti e conoscitori eccelsi del vivere
civile, qualcuno ha fatto minacce e qualcun altro promesse… ma ieri sera i fantasmi erano ancora lì; forse perché
le estemporanee ed esagerate parlate di piazza non sono
la giusta soluzione, lasciano il tempo che trovano anzi
rendono il problema una sorta di barzelletta, un semplice
slogan di propaganda della “brava persona”. Mi chiedo è
possibile che non si possa fare niente per tutelare un
minimo la nostra salute? È possibile che i politici e le
amministrazioni comunali che si sono succedete, compresa quella attuale, non hanno saputo porre la giusta attenzione ad un problema cosi serio? È possibile tra un Gran
Premio del Malepasso e una concessione amministrativa
trovare il sistema, l’accordo, la soluzione al problema?
Questo appello rimarrà sulla carta, qui in prima pagina, le
mie troppe domande non troveranno risposta, tutta l’angoscia finirà non appena avrete finito di leggere e basterà
trattenere il fiato per salvaguardare un pochino la nostra
salute… scusate se chiedo troppo e se vi ho fatto notare
qualcosa che già si conosceva, ma a me quei fantasmi
ultimamente fanno sempre più paura!
RITMI SALZESI
ATTUALITA’
LA FESTA DI SETTEMBRE VIVE ANCHE ATTRAVERSO I RICORDI
Premiato il racconto di una Salzese, Petronilla Vassallo, che vive a Genova e che porta Salza
E’ bello che Salza sia anche nei ricordi dei
compaesani che vivono da tanti anni altrove.
“Salza Irpina” è un breve racconto scritto da
Petronilla Vassallo, Salzese residente a
Genova, per il quale è stata premiata. Dedicato ai suoi genitori, Carmine Vassallo e
Gorizia Galasso, il racconto fa rivivere Salza
del passato compresa la Festa di Settembre
che, negli anni, mantiene il suo fascino per i
Salzesi, ovunque essi siano.
SALZA IRPINA
Tanti e tanti anni fa non esistevano le pasticcerie come ora, con funghetti di marzapane,
cavolini con la panna e dolci di ogni raffinatezza: sulla strada che portava alla “Via
Nuova” c’era un unico forno dal quale usciva
un profumo inconfondibile…i bambini erano
tutti in fila e con le 10 lire in mano aspettavano il pezzetto di torrone ancora caldo avvolto nell’ostia bianca.
Il paese aveva un
nome
particolare:
“SALZA IRPINA”. Era
talmente piccolo che
non c’era sulla carta
geografica, ma gli
anziani erano fieri di
dire che faceva parte
della provincia di AVELLINO. La mattina
lungo il fiume le donne con la cenere lavavano i panni e con leggerezza li deponevano
nelle ceste sui loro capi poi, cantando, tornavano a casa. Nel pomeriggio, ricamavano
sedute sulle scale perché nelle loro abitazioni nei mesi estivi non passava un filo d’aria…Le loro mani erano veramente magiche
e veloci, andavano dal punto croce al macramè ed erano orgogliose di preparare il
corredo per le figlie da maritare. Che spettacolo quelle lenzuola con gli angeli ed il copriletto di picchè bianco per la prima notte nuziale.
La serenità regnava tra gli abitanti: non avevano tanti soldi, ma erano ricchi dentro.
SALZA IRPINA era il paese dei calzolai. Gli
uomini con grandi grembiuli neri, d’inverno
lavoravano in piccole botteghe dove si sentiva solo l’odore di cuoio e mastice. Nel periodo estivo, invece, mettevano i loro banchetti
di legno colmi di chiodi e lucido scuro, lungo
le strade ed i loro martelli picchiettavano
tutto il giorno sulle tomaie. Il rumore non
dava fastidio ma sembrava addirittura una
musica; i calzolai ad ogni battuta sulla scarpa fischiettavano felici e strizzavano l’occhio
quando vedevano passare una bella figliola
dalle forme tondeggianti.
La gioia di tutti i paesani era a settembre,
esattamente la seconda domenica del mese; ricorreva la festa della MADONNA DELLE GRAZIE protettrice del Paese. Per una
settimana intera non si pensava al lavoro,
ma solo ad organizzare una festa meravigliosa. Tutti si davano da fare….Le strade
ben pulite, gli alberi potati tutti uguali e le
aiuole erano talmente belle che sembravano
dipinte da un pittore; infine il paese come un
gioiello brillava di luci multicolori.
In ogni stradina bancarelle con ogni tipo di
torrone, persino quello con la cioccolata per
i più golosi. Con pochi spiccioli i bambini
andavano sulle giostre ed erano felici se si
potevano comperare almeno un giocattolo.
La caratteristica della Festa era la Processione. La statua della MADONNA DELLE
GRAZIE CON IL BAMBIN GESU’ IN BRACCIO e la corona d’oro sul capo veniva portata in spalle da uomini con tonache lunghe
per tutto il paese. Fanciulle vestite da angeli
con ali trasparenti seguivano la processione.
In mano avevano cestini con petali di rose
che spargevano accanto alla Madonna. I
paesani vestiti con abiti da festa recitavano il
rosario e portavano in mano, con devozione,
candele accese. Che grande emozione! Ora
arrivavano i musicisti: colpi di tamburo, tromboni e trombe sonanti e infine un canto di
gioia sulle labbra di tutti.
Non mancava proprio nessuno: il Sindaco, il
medico condotto, il Notaio col vestito di flanella grigia e la moglie col cappello e la veletta di pizzo. Quando la statua della Madonna delle Grazie rientrava in chiesa, il parroco
dava la benedizione e gli abitanti di SALZA
IRPINA si inginocchiavano e, con gli occhi
colmi di lacrime, chiedevano una grazia.
Nell’ultimo giorno della festa grande stupore:
fuochi d’artificio si innalzavano nel cielo rendendo felici e nello stesso tempo stupiti tutti
gli abitanti, persino i bambini con occhi sbarrati guardavano questi arcobaleni di colori
ed anche se l’orologio della chiesa suonava
dodici rintocchi, non avevano sonno…
Non c’erano computers a Salza Irpina, ne
dvd o mp3, ma soltanto fuochi ballerini, profumo di torrone e cuori innamorati che battevano più forte dei martelli dei calzolai! Si
racconta, si racconta e non si finirà mai di
raccontare che la felicità non la devi comprare, ma ce l’hai nel cuore ed è il dono più
bello che possiedi: peccato che non tutti lo
sanno apprezzare e cercano, cercano sempre cose nuove e non si rendono conto che
basterebbe fermarsi un attimo ed essere
felici di quello che si ha.
Di Petronilla Vassallo (Genova)
Settembre 2007
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L’ATTIMO DI UNA PARTENZA
Domenica mattina.
Il sonno scompare..a svegliarci
sono le dolci note di un ' allegra
musichetta che evapora dalla
stradina del piccolo paesino.
Gioiosi sobbalziamo dal letto correndo al balcone - eccoli i musicisti! Indubbiamente in cielo, come
in terra, regna un' atmosfera festosa: sacro e pagano si stringono
all'unisono.
Il paese è in fermento. La gente
chiacchiera a gruppetti, ognuno
con le proprie idee ma tutti felici di
riassaporare antiche tradizioni.
Candidi fiori sparsi in tutto il sacro
invaso risaltano il viso puro dei
santi che, beati nelle nicchie, ascoltano il via vai esterno.
In serata i bar preparano grandi
tavolate per la famosissima scoppola e le semplici stradine di pietra ed erbetta esibiscono tutto il
loro fascino: illuminate con sfavillanti colori rapiscono l'occhio dei
passanti lasciandoli col naso all'insù.
Ma in fondo all'anima di chi, al
termine dei festeggiamenti, parte
lontano…cova una sorta di malinconia. Un abbraccio più forte,
improvvisi silenzi e timidi luccichii
negli occhi… Si dipinge nel cuore
uno scenario da cartolina: i fianchi
delle strade dentellati da balconcini su cui posano i gerani, le superfici velate da un malinconico colore giallastro riflettono chiaroscuri
di piccole arcate, dei gattini assonnati si radunano sul ciglio di
una porta, la signora luna nel cielo
fresco e limpido domina porgendo
tutto il suo chiarore ai tetti spioventi. Così.. sradicati nuovamente
dalla terra che ha cullato vivamente la dolce infanzia, non resta che
augurarsi di riassaporare quei
lunghi sospiri fatti dopo una vivace chiacchierata avuta insieme ad
un amico ritrovato quando le parole si riducono all'esaurimento..
Di Titti Mancinelli
RITMI SALZESI
INTERVISTA
Settembre 2007
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C’E’ CHI ALLA FESTA DI SETTEMBRE NON RINUNCIA MAI.
Quelli che… per la seconda Domenica di settembre tornano a casa.
C’è una data sul calendario che
tutti i salzesi residenti altrove non
dimenticano: la seconda Domenica
di settembre. Durante la settimana
che precede la festa vi è una vera
e propria rimpatriata che vede protagonisti i nostri compaesani che
non vivono più a Salza. Così come
loro non vedono l’ora di vivere la
festa, noi “salzesi di Salza” sappiamo che il loro arrivo segna il suo
avvicinarsi.
La prova di quanto questi ci tengano a tornare a Salza proprio in
occasione di quel giorno, l’abbiamo
avuta ascoltando alcuni di loro che,
con entusiasmo, ci hanno confidato
l’attaccamento ai festeggiamenti in onore della Madonna delle
Grazie.
In piazza abbiamo incontrato Pasquale Riccio, meglio conosciuto
come Pasquale “re Colone” : <<Io sono quasi sempre venuto per
la festa perché ci tengo tantissimo. Quelle pochissime volte che
sono mancato, coinvolgevo una decina di miei amici genovesi
portandoli con me nelle campagne di Genova e insieme simulavamo la processione della Madonna delle Grazie. Un mio amico
suonava una campana e noi altri formavamo una piccola processione. Io sono ogni anno masto re festa, perché mi piace contribuire alla sua realizzazione. In passato mi sono sempre occupato della raccolta dei soldi per la festa tra i salzesi a Genova e
facevamo a gara a chi ne faceva di più con Fiore De Pascale,
che li raccoglieva a Napoli. >>.
Poi abbiamo incontrato Gerardo Galasso che ogni anno ritorna a
Salza con sua moglie e suo figlio proprio in occasione della festa.
Ha lasciato parlare prima sua moglie Claudia, di origini brasiliane, che ha sostenuto che Salza è un paese piccolo che potrebbe
avere tutto perché è ben collegato a città e paesi più grandi, ma
purtroppo non offre molto in quanto è ancora attaccato alle vecchie tradizioni. Secondo lei, inoltre, per organizzare la festa vengono sperperati troppi soldi che potrebbero essere impegnati per
realizzare infrastrutture per accogliere i giovani e per dare loro
più svago. Gerardo ha invece precisato:<<Io amo ritornare a
Salza soprattutto a settembre. Ricordo che prima la festa era
l’occasione per tutti di farsi cucire
“o’ vestito re la festa re settembre”
da uno dei cinque sarti che c’erano
a Salza.La domenica della festa,
infatti, per i salzesi era come un
matrimonio: un’occasione veramente speciale. Non dimentico le bancarelle per le strade, piene di torrone, nocciole e giocattoli. Poi davanti
al tabacchino venivano messe a
terra file di cocomeri lunghe anche
dodici metri!>>.
La sorella di Gerardo, Maria re Mafalda, che ha lasciato Salza a undici
anni per vivere a Genova, ha raccontato con emozione alcuni momenti della sua infanzia legati alla
festa:<< Prima si viveva per la festa. La domenica mattina noi bambini facevamo gli auguri agli zii in
segno di rispetto, visto che era un’occasione speciale. Mia madre faceva cucire per me un vestito di
organza da indossare per la processione insieme ad un paio di scarpe
bianche nuove. Ricordo che prima
della processione si stava in casa in sottoveste, altrimenti il vestito nuovo si sporcava, soprattutto perché noi bambini mangiavamo grandi fette di melone di pane e ci sfidavamo a chi riusciva
ad ottenere quella più grande!>>.
Anche per la signora Anna Falcitano, conosciuta come Nina, i
ricordi sono ancora vivi: << La festa era bella e divertente. Vivo a
Genova da tanti anni, ma i momenti più felici della Festa di Settembre me li ricordo: la banda musicale, il pranzo con i parenti di
fuori. Facevamo una grande tavolata, si rideva e si scherzava.
Permettere l’illuminazione per le strade si facevano grandi buchi
a terra dove si infilavano le travi che reggevano le luci. Era una
Festa semplice e secondo me, era più bella di quelle attuali!>>.
Non sono solo i salzesi emigrati da tanti anni in altre città, a mantenere intatto il loro amore per la festa. E’ bello che a tornare a
casa per la seconda domenica di settembre siano anche le giovani generazioni di salzesi, i ragazzi della nostra età che lavorano fuori, ma che alla Festa non sono disposti a rinunciare! Lucia
De Mattia è nel corpo degli Alpini da due anni e dice convinta: <<
La Festa è uno dei momenti più belli per Salza e non la perderei
per niente al mondo, anche se vivessi a 4000 KM di distanza da
qui. Quando vivi a Salza, la vita di paese ti sta stretta, ma quando vai via rivaluti le tradizioni tra cui la stessa festa e ti rendi conto che è importante. E’ come un secondo Natale!>>.
Lavora fuori da quattro anni Carmine D’Onofrio:<< Non si può
non tornare qui per la festa. Pure i miei colleghi sanno che a settembre prendo sempre le ferie e per non perdermi la Festa ho
lavorato anche a Ferragosto!>>. Anche Gianni Grasso, che per
lavoro è lontano da Salza ci ha confidato:”Considero la festa un
occasione per stare insieme agli amici, alla famiglia e… per giocare a scoppola, uno dei riti di queste serate. Inoltre ci tengo ad
essere presente alla processione per devozione alla Madonna
delle Grazie”. Queste sono alcune storie di salzesi che hanno
lasciato Salza per motivi di lavoro o per scelta di vita. Ce ne sono
tante che possono essere raccontate, di compaesani che non
tornano qui da anni e, siamo sicure che alla domanda “ Qual’ è il
ricordo più bello che hai di Salza ?” risponderebbero tutti: “ La
Festa di settembre”.
Alunni della scuola elementare 1954
Di Rossella Picardo e
Luisa Ricciardi
RITMI SALZESI
ATTUALITA’
Settembre 2007
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ANCORA UNA VOLTA: LA FESTA
Ritmi Salzesi incontra uno dei principali fautori del Comitato Festeggiamenti 06/07.
Ad una settimana dall’inizio dei festeggiamenti in onore di Maria SS.delle Grazie
ascoltiamo il presidente del Comitato Carmine Cella.
- Sig. Carmine, ci troviamo finalmente
nei giorni più caldi che precedono la
festa. A distanza di un anno può darci
il resoconto del lavoro svolto?
E’ stato sicuramente un anno di intensa
attività, dedicata soprattutto alle tre sagre
che per fortuna sono ben riuscite sia a
livello organizzativo che nel riscontro economico, naturalmente questi risultati sono
dovuti al notevole impegno di un comitato che ha creato un gruppo di lavoro unito
in tutte le occasioni.
- Come è stata la risposta della popolazione in termini di partecipazione alle
manifestazioni organizzate?
L’aiuto più importante è arrivato senza
dubbio dai giovani, dal Forum Giovanile,
dall’Azione Cattolica e dai giovanissimi
che hanno dato tutto l’apporto possibile.
Una nota negativa è sicuramente da riscontrare nella popolazione che si è tenuta lontana da questa tre manifestazioni e
quindi il risultato raggiunto proviene più
dalla gente esterna che dai compaesani.
Questo sta a significare come al solito
che il paese non cambierà mai -e voglio
parlare in prima persona- nonostante io
abbia cercato di coinvolgere il più possibile la gente allontanandomi da ogni pregiudizio nei confronti di chiunque.
- Nel programma della festa è chiara la
ripresa di alcune tradizioni come quella del lancio dei palloni, già proposta
alcuni anni fa…
Si, in effetti il lancio dei palloni è stato già
proposto quattro anni fa in occasione
dell’ultima festa che ho organizzato con
un altro comitato. Si tratta di una tradizione risalente ad alcune decine di anni fa
offerta in più e rendere i festeggiamenti
più piacevoli. Vorrei fare anche una precisazione a riguardo: le offerte che abbiamo ricevuto dalle varie ditte contattate
non riguardano quelle che molto facilmente si possono tirare in ballo. Tutto ciò che
è pervenuto è frutto delle tante offerte dei
salzesi e dei nostri compaesani che vivono fuori e delle persone che siamo riusciti
a contattare per ottenere qualche sponsor
o patrocinio.
- Grazie per la collaborazione.
quando era ancora vivente Giuseppe
Capozzi il quale ogni anno portava da
Napoli questi palloni. Allora era un momento di spettacolo molto atteso visto che
non c’erano tutte le attrazioni di oggi.
Quattro anni fa riproponendolo speravo
che la tradizione si potesse riprendere ma
così non è stato, spero che da quest’anno
anche i comitati successivi possano continuarla perché è un particolare che potrebbe contraddistinguerci.
- Sempre a proposito di tradizioni viene riproposto anche l’incendio al campanile che in questi anni era stato vietato per problemi di permessi, sono
stati risolti?
Ci sono stati e pare ci siano ancora, infatti
negli ultimi giorni non è mancata un’ulteriore protesta, pare però che si sia trovata
una soluzione. E’ stato necessario anche
l’intervento del sindaco che ha fatto da
filtro per cercare di trovare un punto d’incontro e stabilire con chiarezza le responsabilità delle parti. Comunque posso dire
che verrà fatto il vero e proprio incendio
come tutti lo ricordano. E’ chiaro che non
potranno essere esplosi né lanciati i colpi
dalla copertura del campanile dato che
questi potrebbero essere oggetto di contestazione, infatti potrebbero ricadere sui
tetti o nelle proprietà circostanti arrecando
danni.
- L’emergenza incendi è ancora alta,
potrà essere un ostacolo per la realizzazione dei fuochi pirotecnici?
Penso sia da escludere perché non si
tratta di bombe di tiro, ma di semplici fuochi cinesi che verranno lanciati dal largo
sottostante la piazza. Questi hanno un
raggio d’azione limitato al momento dell’esplosione e tenendo conto della zona,
non desterebbe preoccupazione qualsiasi
principio di incendio. Ovviamente avremo
la completa collaborazione della Protezione Civile ed eventualmente ci serviremo
di un paio di autobotti per risolvere qualsiasi imprevisto.
- In qualità di presidente quali sono le
sue aspettative per i festeggiamenti?
Sicuramente le migliori, vi assicuro che ci
siamo impegnati moltissimo nell’intero
anno cercando di allargare anche i contatti al di fuori di Salza per avere qualche
Di Pasqualino Ricciardi e
Alessandra De Biasi
IL VOLO DEI “PALLONI”
In passato quando la tradizione era
ancora svincolata dalla modernità del
nostro tempo, la gente festeggiava
con bonaria semplicità ed accontentandosi di poco. Era l’8 Settembre, il
giorno dell’incoronazione…al centro
della piazza veniva acceso un grande
fuoco…era il momento del volo dei
palloni; questi erano forniti da alcuni
grossisti napoletani, tra cui un certo
“Spavaniello”: Uno recava l’immagine
della Madonna, gli altri due invece
alcune immagini suggestive e caratteristiche di Napoli e Sorrento. Sotto i
palloni veniva posto uno straccio
impregnato di benzina, il calore prodotto faceva in modo che questi si
gonfiassero e si alzassero in aria,
mentre la gente plaudente, e rapita
dallo spettacolo, guardando al cielo,
intonava canzoni napoletane ed iniziava i festeggiamenti.
Tratto dall’opuscolo li 8 settembre
RITMI SALZESI
ATTUALITA’
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BENTORNATO INCENDIO AL CAMPANILE!
Nessuno sperava più di rivederlo durante la Festa di Settembre, e invece…
Dopo diversi anni è stato dato, finalmente, il consenso
per la rappresentazione dell’ Incendio al Campanile.
Sappiamo tutti che si trattava della parte più spettacolare della Festa e di maggiore attrattiva anche per la
gente dei paesi limitrofi che, non a caso, veniva a Salza il giorno della Festa per assistere proprio ad esso.
Ci è mancato veramente tanto. I motivi per cui, ad un
certo punto, non è stato più dato il permesso per la
sua realizzazione sono noti a tutti: pericolo di danneggiamento dell’abitazione che fiancheggia il campanile,
come sostenuto dal proprietario di essa, e mancanza
della distanza di sicurezza per gli spettatori. Meno
male che quest’anno questi problemi non ci sono più. Anche i Carabinieri
che vi si erano sempre opposti a seguito di denunce, stavolta hanno acconsentito al suo ripristino. Così questo 9 settembre tutti noi Salzesi rivivremo
nuovamente le emozioni e le sensazioni del passato legate all’Incendio.
Tornerà l’attesa durante la processione e l’ansia quando, negli ultimi tratti
del percorso, il campanile si intravedeva e la piazza traboccava di forestieri
giunti per lo spettacolo. E noi Salzesi in processione, già all’altezza della
scuola elementare, cominciavamo a rompere le file e poggiavamo i lumini a
terra dove capitava, per la gioia dello spazzino, impazienti di arrivare in
piazza e preoccupati di non trovare un posto con una buona visuale verso il
campanile. Noi bambini, in attesa dell’inizio, eravamo li sotto a guardare in
alto per individuare qualche fuochista ancora sul campanile, intento a sistemare gli ultimi botti perché tutto riuscisse perfettamente. Ad un tratto
l’”apparata” veniva spenta e…pam-tratratra…bum! E l’Incendio al Campanile aveva inizio. Le girandole e i biancali cominciavano il loro show e salivano sempre più in alto fino a raggiungere la meta: il campanile. Era il momento: l’Incendio aveva raggiunto l’interno illuminandolo di rosso con i biancali che simulavano le fiamme. La campana cominciava a suonare sempre
più forte come a voler lanciare l’allarme al paese. Nel frattempo il fuoco
saliva sempre più su; all’improvviso un botto proveniente dalla piazza e un
fischio fortissimo e l’attenzione di tutti era sul quadro della Madonna delle
Grazie che, come una stella cometa, raggiungeva il suo posto sul campanile. Scoppiava un grande applauso dalla piazza commossa e il tutto si concludeva con i fuochi pirotecnici.
Queste sono le emozioni che abbiamo vissuto noi da bambine. Il nostro
auspicio è che da quest’anno venga data la possibilità alle nuove generazioni di Salzesi che conoscono l’Incendio al Campanile solo per sentito dire,di provare le stesse sensazioni e lo stesso orgoglio per
questa tradizione tutta salzese
che sembrava ormai destinata
ad essere dimenticata.
Negli anni i Comitati che si sono succeduti hanno cercato
sempre di strappare un consenso che fino ad ora non era più
stato dato. Alcuni di loro hanno
provato a mantenere il ricordo
con qualche biancale posizionato però davanti alla Chiesa
giusto “per simbolo”, ma era
una tristezza e la rabbia era
tanta nel pensare che bisognava accontentarsi di così poco.
Tutti non aspettiamo altro che
assistere di nuovo al nostro
caro “Incendio”, fiduciosi ed
ottimisti che se il fatidico consenso è stato dato quest’anno,
sarà dato anche nei prossimi
anni.
Buona Festa e Buon Incendio
al Campanile a tutti!
Di Luisa Ricciardi e Rossella Picardo
IL CANTANTE DELLA
FESTA DI SETTEMBRE
Salza negli anni ha ospitato anche artisti noti…
Un ingrediente importante per la buona riuscita della Festa è il cantante che si esibisce
il lunedì a chiusura dei festeggiamenti. I giorni che precedono la Festa sono pieni di aspettative e curiosità per il “nome” dell’artista
prescelto dal comitato di turno. Spesso vengono accontentati gli adulti quando sono
scelti cantanti che ricordano i tempi della loro
giovinezza, e più di rado sono accontentati i
ragazzi con nomi a loro più graditi. Salza ha
ascoltato le voci di artisti diversi per genere
musicale. Molti ricordano ancora la brutta
figura fatta, negli anni Ottanta, dai Cugini di
campagna che cantarono in playback e che,
per questo, furono sommersi dai fischi della
piazza. Più volte si sono esibiti Le Orme, Gli
Alunni del Sole e Il Giardino dei Semplici, per
la gioia dei loro fans (chissà quanti!?); gruppi
degli anni Settanta come i New Trolls, Cucciolo dei Dik Dik, i Santo California e Bobby
Solo con il suo “ciuffo anni Sessanta”; i classici Edoardo De Crescenzo e Tony Esposito.
Ovviamente abbiamo ospitato a Salza anche
cantanti più noti ai giovani quali i Ragazzi
Italiani, Dirotta su Cuba, Gerardina Trovato
(in occasione del Cinquantenario), Banco del
Mutuo Soccorso, Eddy Napoli e l’orchestra di
Renzo Arbore. Due anni fa è stata la volta
della cantautrice Paola Turci, seguita l’anno
scorso dalla New Orleans Jazz Band, che
entusiasmò
i
Salzesi esibendosi per le strade del paese.
C’è stato spazio, alcune volte, anche per i
comici: Biagio
Izzo su tutti.
Unico nel suo
genere fu il concerto dei Nomadi nei primi
anni Novanta. Assolutamente eccezionale la
presenza di pubblico arrivato da tutta l’Italia
grazie ai pullman organizzati dai fans club.
Lo spiazzale della palestra era stracolmo di
persone che cantavano insieme al gruppo e
l’entusiasmo generale non fu placato neanche da un improvviso black-out che interruppe temporaneamente il concerto. Anch’esso
ora fa parte dei ricordi di quel lunedì della
Festa.
Quest’anno aspettiamo di ballare le canzoni
dance di Alexia, vincitrice di un Sanremo,
che ha avuto successo soprattutto con canzoni in lingua inglese.
Di Rossella Picardo e Luisa Ricciardi
ATTUALITA’
RITMI SALZESI
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PALESTRA COMUNALE, ANCORA UN CANTIERE APERTO.
Nuovi finanziamenti in arrivo per il completamento della struttura.
Non nasconde il suo risentimento il sindaco Nunzia Barile parlando dei tempi di consegna del
palazzetto dello sport in via Manfra. Il sindaco sottolinea i primi
intralci già nella progettazione
che si sono poi concretizzati
nella messa in opera. Primo problema è l’assenza dei seggiolini
sulle gradinate, infatti al momento una persona sarebbe costretta
a sedere sui gradoni di cemento.
Addirittura si è riscontrata l’assenza di mattonelle già all’ingresso del palazzetto, errori di rivestimento nei bagni con l’utilizzo di piastrelle
inadatte e altri disservizi. “Sicuramente sono stati fatti degli interventi notevoli
come la copertura della struttura e il rifacimento del tappeto che hanno avuto
un costo elevato, ma questo non giustifica l’assenza nel progetto di interventi a
dir poco fondamentali sia per le necessità dei futuri utenti, sia per le esigenze
della struttura stessa”- è quanto afferma il sindaco Barile, che continua- “per
risolvere queste carenze progettuali il comune è stato costretto a chiedere ulteriori finanziamenti, per la precisione 85000 Euro per il completamento dei lavori; questo comporterà significativi ritardi e ostacoli burocratici che non ci permettono di dare date certe per la chiusura del cantiere”. Interpellata in merito
alla futura gestione il sindaco chiarisce- “sicuramente è intenzione dell’amministrazione affidare la palestra in gestione ad un’ associazione dal profilo serio e
garantito a cui avanzerò anche la proposta di assorbire possibilmente unità
lavorative del paese in qualità di custodi, addetti alla pulizia e quant’altro”. Rientrano nella programmazione dell’amministrazione anche gli interventi di recupero dell’intero complesso sportivo comprendente i due campi da tennis, il campo
da calcetto e la pista di pattinaggio, per cui sarà necessario ricorrere ai P.O.R.
entro settembre. Infine partiranno a breve i lavori di completamento del campo
di calcio sito in via Ferrovia.
Di Alessandra De Biasi e Lino Ricciardi
Furti: “ SALZA si desta? “
Oggigiorno non mancano piccoli
ladri che rubacchiano articoli di
modesto valore nelle civili abitazioni. Anche nella nostra piccola comunita , che sembrerebbe un oasi
felice purtroppo si registrano saltuariamente questi spiacevoli episodi nonostante la presenza di
una caserma di militari dell’arma
dei carabinieri. E’ di poche settimane fa’ il furto increscioso, in una abitazione, colpita da un grave lutto familiare, alla periferia di Salza Irpina. Il reato è avvenuto incredibilmente durante il
rito funebre, nelle ore pomeridiane, senza remore, e questo fa pensare che i
ladri erano perfettamente a conoscenza dell’assenza degli inquilini nonché
delle loro abitudini!!!
Dai militari dell’arma non è stato identificato il responsabile, tanto meno è
stata recuperata la refurtiva.
Consiglio, dunque, a tutti i cittadini di questa comunità di vigilare e non abbassare mai la guardia perché la sicurezza non è mai troppa.
Di
Carmine
D’Onofrio
1983
ANCHE A SALZA IL SERVIZIO CIVILE.
Tra ottobre e novembre 2007 avrà inizio
anche a Salza il servizio civile. I candidati
che hanno presentato regolare domanda
con curriculum vitae sono in tutto 25,
ragazzi sia salzesi che provenienti dai
paesi limitrofi. I posti a disposizione sono
12 ripartiti in questo modo: 8 per il sociale
e 4 per il servizio biblioteca. Una commissione competente valuterà le credenziali
di ognuno attraverso appositi colloqui
tenendo conto ovviamente dei titoli di
studio e di eventuali precedenti esperienze in questi campi. Se i tempi saranno
rispettati, assicura il sindaco, il programma potrà partire già dal prossimo ottobre.
Come detto, con il programma stilato
dall’amministrazione, oltre alla ripresa
della biblioteca, verranno anche avanzate proposte per attività sociali tra cui l’assistenza agli anziani. Ovviamente valutando le necessità della comunità salzese
non si escludono altri programmi che
interesseranno sempre la sfera sociale.
Si spera nella buona riuscita del progetto
per garantirne la continuazione anche
per gli anni futuri.
E LA DIFFERENZIATA?
Come avete potuto notare nella passata
edizione abbiamo approfondito l’argomento raccolta differenziata che ha visto
il nostro paese allinearsi, nella raccolta
dei rifiuti, alle altre province dell’hinterland avellinese. Dopo tanto impegno e le
tante raccomandazioni fatte, avremmo
voluto darvi con esattezza i risultati in
percentuale di tale raccolta per valutarne
eventuale buon funzionamento. Ci siamo
presentati presso l’ufficio tecnico del comune di Salza Irpina per conoscere i dati,
ma come spesso ci accade, non abbiamo
ottenuto nessuna risposta anzi l’unica
precisazione avuta è stata: “Sono le 13
l’ufficio è chiuso, se volete conoscere i
dati telefonate all’ASA e prendete appuntamento”, e noi: “Va bene, scusate il disturbo”.
La Redazione
RITMI SALZESI
ATTUALITA’
Settembre 2007
7
GROUND ZERO E L’INIZIO DI UNA NUOVA EPOCA
A sei anni dalla tragedia è cambiata Manhattan come è cambiato il mondo
E’ solo un cratere, la bocca spenta di un
vulcano imploso.
Molti dicono che è enorme, un pozzo
gigantesco che fa paura a guardarlo.
Dicono che chi non è stato a NY non può
capire. Bisogna vederlo. Bisogna sapere
com’era prima e com’è adesso, dopo
quell’irripetibile settembre.
E’ un Krakatoa metropolitano il sito di
Ground Zero.
Oggi appare così. Sulle foto, sui filmati,
sui documentari che passano a valanghe,
in questo periodo, su programmi d’informazione. Channel civilitiation, discovery
travel. Riviste, giornali, annessi dvd cinematografici. Visto dall’alto sembra soltanto un cantiere, ma è da vicino, da terra,
che le proporzioni si stravolgono.
9/11
Sei anni dopo. Settantadue mesi. Ground
Zero è un vuoto. Di notte due torri di luce
stanno in mezzo al nulla.
Si apre uno spazio ampio dalla strada
verso il cielo, troppo per una città dove
tutto è pieno, stracolmo ed anche l’inutile
diviene utile ed ha una sua praticità possibilista.
Tremendamente povero per
quella NY, città caotica, megalopoli d’avanguardia, che appare magnificamente
ordinata nel suo caos eccentrico. Multietnica e perfetta nel suo insieme. Tutto è
funzionale in quell’energico meccanismo
di propulsione. Dentro New York c’è un
deserto. Un vuoto che è un cimitero. Sopra vogliono metterci travi, colate di cemento, assi portanti. Sotto ci sono cose.
Polvere, rovine, ruderi, Pcb, asbesto,
uomini.
Lo chiamano “The Pit”, il fosso. E’ ancora
così. Ci sono persone che scavano per
trovare qualcosa che sia lontanamente
simile ad una particella umana. Qualcuno
spera. Ci sono troppi cenotafi per quei
morti. La costruzione della Freedom Tower è lenta. Si parla di mancanze e di
tutti i generi: unità lavorative, risorse,
progetti, pianificazioni. La pietra miliare
c’è. C’è anche il nome: la “torre delle Libertà”, il grattacielo più alto del mondo,
541 metri, costruito sul luogo della catastrofe e sopra quello che è, di fatto, un
cimitero umano. Bare di legno in terra
consacrata e fibre umane scomposte,
oramai irrecuperabili, è lo stesso.
1700 persone non sono state ritrovate.
Ma non è questo di cui si parla in America. C’è la politica, con la “bufala” della
guerra in Iraq perché se è vero che di Bin
Laden, non c’è traccia, è altrettanto vero
che le armi di genocidio, nessuno le ha
mai viste. Congetture, solo congetture. E
se hanno esportato il concetto di democrazia in Medio Oriente, perdendo uomini, risorse, credibilità, con la promessa di
fare una modernizzazione lampo del
mondo orientale, hanno dimenticato che
la contesa “Oriente e Occidente” ha riempito millenni e pagine di storie, già prima
dell’era cristiana, così è più che probabile
che due mandati presidenziali non basteranno a risolvere la questione.
Manhattan. New York. Ground Zero.
<< Il cigno nero>> è passato, ha distrutto.
Non ritornerà.
C’è il director design che butta giù schizzi, le fondamenta che sono gettate, gli
operai, le solite bazzecole dei compromessi, l’ascesa al potere e via discorrendo. Tutto andrà come deve andare. Superati gli asti politici, pioveranno dollari.
La torre ci sarà. Alta, la più alta. In cemento armato. Titanica. Perché è necessario ricostruire e fare ciò che gli americani sanno fare meglio di chiunque altri:
creare simboli. Quella torre sarà la gigantografia della rinascita, della rivincita.
L’emblema più patriottico del loro patrio
impero americano.
<< Yo New York, I hope you are feeling
better>>
New York, spero tu stia meglio.
La frase è apparsa un anno fa. L’hanno
scritta su un muro attiguo a Ground Zero.
Pare come su una lapide.
Di Potenza Galasso
L’ANGOLO……...… INFORMATICO
QUALCHE TRUCCHETTO CHE MIGLIORA LA VITA CON IL COMPUTER.
Come realizzare uno spegnimento temporizzato del pc
Quante volte è capitato di aspettare la terminazione di una masterizzazione mentre fuori c’è una macchina accesa che ci aspetta e quante volte abbiamo dovuto spegnere il computer
solamente un’ora prima che lo scaricamento di un film, un programma o quant’altro si completasse causa contrattempo. Come risolvere questi fastidiosi imprevisti …anche quando a casa
non c’è nessuno?
Niente paura…c’è un comando di sistema che fa questo.
shutdown -s -t 3600 –f
/s Arresta il computer.
/f Impone la chiusura delle applicazioni in esecuzione senza
inviare un preavviso agli utenti.
/t XXX Imposta su XXX secondi il periodo di timeout o il ritardo
•
S e l e z i o n a t e
“Start=>Esegui…“
•
Nel box che compare digitate “shutdown -s -t [tempo di
attesa in secondi]“
•
Saprete di aver lanciato
correttamente il comando quando vedrete comparire un piccolo box che riporta il tempo di attesa prima dell’arresto
Se ad esempio volete che il vostro PC si spenga automaticamente dopo un’ora dovete digitare: shutdown -s -t 3600.
Fate solo attenzione al fatto che, una volta lanciato, il comando
di shutdown non può essere annullato!
Per annullare il comando di shutdown impartito si usa
•
•
Selezionate “Start=>Esegui…“
compreso tra 0 e 600 secondi. Se si omette il parametro /t, il
Nel box che compare digitate “shutdown -a“
Saprete di aver lanciato correttamente il comando quando vedrete scomparire il piccolo box che riporta il tempo di attesa
prima dell’arresto
periodo di timeout verrà impostato sul valore predefinito di 30
Di Carmine D’Onofrio di Alfonso
prima di un riavvio o di un arresto, visualizzando un messaggio
di avviso sulla console locale. È possibile specificare un valore
secondi.
RITMI SALZESI
SOCIETA’
Settembre 2007
Azione Cattolica dei Ragazzi - Campo Estivo 20-24 agosto 2mila7 – Diocesi di Avellino
ON THE ROAD…!
La strada è il luogo in cui ci si incontra o
semplicemente ci si incrocia; è il luogo
in cui si sta insieme o si passa dritti
senza neppure guardarsi in faccia; il
posto in cui si condividono giochi, discorsi, litigate, passeggiate, gioie, informazioni ecc., o non si condivide nulla
se non il percorso che ci porta a raggiungere una destinazione; è il posto in
cui si impara a relazionarsi o si rimane
da soli con se stessi.
La Route 66 è stata la strada che abbiamo “percorso” nei nostri 5 giorni di
campo. Poiché questa strada, con i suoi
4000 km, attraversa l’intero continente
nord-americano, ci siamo trovati di fronte a paesaggi totalmente differenti tra
loro, ognuno dei quali ha ritratto una
situazione tipica della vita dei nostri
ragazzi. Siamo partiti dalla grande città
di Chicago che ha rappresentato la vita
ordinaria, la quotidianità: attraverso le
varie attività di questa prima giornata i
ragazzi hanno scoperto che una rinuncia può aiutare a riscoprire il valore
delle cose piccoli e grandi; abbiamo poi
attraversato le immense foreste del
New Mexico: in questa giornata i ragazzi hanno sperimentato come ogni cammino non sia privo di difficoltà e quanto
nel corso di esso sia facile perdersi: è
per questo che in ogni tipo di scelta
abbiamo bisogno di punti di riferimento,
di una “mappa” per il viaggio, di qualcuno che ci consiglia, che ci guida, che
sia la famiglia, gli amici, la fede, i propri
valori…; ma proprio a seguito di scelte
affrettate e prese in solitudine…i ragazzi hanno compiuto una deviazione ed il
terzo giorno sono giunti a Las Vegas,
luogo di errore e perdizione: hanno
trascorso questa giornata divertendosi
e giocando, inseguendo la felicità… ma
percorrendo la strada sbagliata; hanno
così conquistato una scatolina piena
solo di un punto interrogativo! E’ un po’
quello che accade nella vita: spesso ci
facciamo distrarre dai bagliori di scelte
facili e divertenti ma la perdita della
rotta giusta porta presto ad una perdita
continua. Da qui nasce l’esigenza di
fermarsi e ripensare al viaggio! Il quarto
giorno, ambientato nel paesaggio desertico dell’Arizona, i ragazzi hanno
vissuto la forte esperienza del
“deserto”: momento di solitudine e riflessione, necessario per ricostruire un
rapporto con se stessi, con il gruppo e
con Gesù. Il nostro viaggio si è concluso giungendo alla tanta agognata meta:
il sole e le spiagge della California! Ci
siamo ritrovati e non siamo più soli! Con
noi ci sono tanti compagni di viaggio ma
soprattutto c’è Lui, un compagno, un
amico, che nel nostro viaggio non ci
lascia mai soli, anzi ci rifornisce sempre
di benzina!
La strada è anche un importante luogo
evangelico. Nei 3 anni della sua vita
pubblica, Gesù ha percorso in lungo e
in largo le strade della Palestina, per
strada ha incontrato e si è fatto incontrare; la strada è il luogo privilegiato
dell’annuncio, della missione. Attraverso la strada Gesù incontra il quotidiano
dell’uomo, lo va a cercare.
I nostri ragazzi hanno scoperto e scoprono ogni giorno nel corso del loro
viaggio di essere tutti figli di Dio e di
essere chiamati a stare con lui, non da
soli, ma insieme a tutti gli altri nella
grande famiglia della Chiesa. Il gruppo
ACR, espressione della comunità in cui
vivono i ragazzi, diventa quindi il luogo
in cui tutte le strade diverse, da cui ognuno proviene, si incrociano e portano
a Dio, perché accomunate dall’unica
fede in Gesù Cristo. E’ questa l’unica
strada verso la felicità vera.
Un saluto affettuoso ai nostri più piccoli
partecipanti, che mai come in questa
occasione hanno dimostrato di essere
degli ometti: Francesca Boccella, Sara
Grasso, Lucia Integlia, Angelo Palladino, Roberto Sammut, Esther Zingariello… e ai genitori che hanno regalato ai
propri Ragazzi il biglietto per partire per
questo piccolo grande “viaggio”, nel
corso del quale hanno incontrato l’altro
con le sue ricchezze ed i suoi limiti,
imparando a manifestare la propria
unicità ed a valorizzare le diversità di
ciascuno, diventando più forti o forse
più vulnerabili, esprimendosi, confrontandosi, superando forse alcune paure…crescendo un pò…
Speriamo vivamente che questa esperienza sia stata per voi, come per noi,
cari ACRrini, un “viaggio” da ricordare….ed un’avventura da ripetere al più
presto (magari ad ottobre con un campo parrocchiale??!! Chissà!!) …per continuare a crescere insieme, percorrendo
per mano la nostra strada verso la felicità vera!
Le educatrici ACR di Salza
Alessia, Maria, Titti, Valentina, Viola
8
La mia esperienza al campo…
da ACRrina 14enne!
E pensare che non sarei voluta andarci…avrei perso i miei soldi, il mio tempo
per la solita esperienza già fatta, sempre uguale.
Quella mattina non ero entusiasta di
lasciare Salza, né mi entusiasmava il
pensiero di stare in gruppo in mezzo ad
altri ragazzi e ragazze che, probabilmente, avevano le mie stesse perplessità. Sarei tornata volentieri a casa, ma in
un attimo…eccoci a Montecalvo Irpino…ormai c’ero e dovevo adattarmi! La
noia, la tristezza che mi avevano accompagnata durante il viaggio, svanirono non appena arrivati al campo. Dopo
un quarto d’ora circa, eccoci tutti allo
chalet per la divisione dei gruppi. Le
presentazioni tra noi ragazzi avvennero
in maniera spontanea ed anche i più
timidi, dopo un’iniziale riserva, si lasciarono andare. In poco tempo formammo
una squadra affiatata, più che collaudata, al punto tale che parve di conoscerci
da sempre! Fu da quel momento che
cominciai ad affezionarmi alle persone,
all’ambiente…
Devo ammettere che l’esperienza da
ACRrina 14enne non è stata male: mi
sono divertita e soprattutto ho capito
tantissime cose. Non posso raccontarle
tutte perché ci vorrebbero troppe pagine, ma voglio solo dire che ciò che mi
ha colpito maggiormente è stato il fatto
che in quel gruppo c’erano molti ragazzi, e non solo nel mio, ma in tutti i gruppi
quattordicenni. Qui a Salza i ragazzi
pensano che chiunque faccia parte dell’A.C. sia uno che non ha niente di meglio da fare. Pensano che sia roba da
ragazze… Ed invece oltre la realtà di
Salza, anche i ragazzi ne fanno parte,
sono entusiasti di esserci, si divertono e
riescono ad essere seri quando è necessario!!! Non sono “diversi o meno
importanti” di chi non ne fa parte: sono
normalissimi ragazzi che, come molti,
vestono firmati, fanno sport, amano il
calcio, ma sono parte dell’A.C…. E’ un
peccato che a Salza i ragazzi non la
pensino così, perché si potrebbe creare
veramente un bel gruppo. La mia non è
un’accusa, è solo la descrizione della
realtà del nostro paese… Spero che un
giorno si convincano anche loro a farne
parte, ma è pur vero che la bellezza di
questo mondo deriva dalla sua varietà!
Di Marisa Esposito
RITMI SALZESI
MUSICA E SOCIETA’
Settembre 2007
9
LA CARROZZA DI HANS
FRANCO BATTIATO: “POLLUTION” / BMG RICORDI 1973
Chi ha già ascoltato quest’album sarà
assolutamente d'accordo sul fatto che
Franco Battiato rappresenta la figura
musicalmente
più
originale
e
“straniante” del panorama rockprogressive. E, al contrario, chi si è
limitato ed “abituato” all’ascolto di canzoni come “Centro di gravità permanente” oppure “L’era del cinghiale
bianco”, troverà in “Pollution” un Battiato davvero sorprendente, autore di
composizioni essenzialmente elettroniche, capaci di fornire sensazioni particolari, mai sperimentate nel quadro
tradizionale della musica italiana. Il
sostrato musicale, la scelta di strumenti “filtrati” e l’apparato iconografico
si presentano chiaramente come elementi "di rottura" rispetto ai rassicuranti percorsi artistici di complessi beat
“pseudoamericani”: ad esempio, sulla
copertina il musicista siciliano raffigura
una delle mattonelle che servirono alla
pavimentazione di piazza “S. Stefano”
in Bologna, con un mezzo limone nel
quale è stato conficcato un bullone,
mentre all’interno del disco appare
imponente una croce di legno con
l’effige ed il nome di Battiato. Intorno
alla croce siedono i musicisti: lo stesso
BATTIATO (voce solista, voce strumentale, VCS3), RUBY CACCIAPAGLIA (VCS3, pianoforte filtrato,
VCS2),
GIANFRANCO
D’ADDA
(batteria, timpani, compressore), MARIO ELLEPI (chitarra acustica, 12
corde, elettrica, filtrata VCS3, voce),
GIANNI MOCCHETTI (basso, basso
filtrato, VCS2, voce).
L’album, sottotitolato "gesto sonoro in
sette atti dedicato al Centro Internazionale Studi Magnetici", presenta sette
brani con titoli molto particolari. Il primo brano è IL SILENZIO DEL RUMORE, dove, in seguito ad una citazione
delle "Leggende del bosco viennese"
di Strass, irrompe un ostinato ipnotico
di chitarra elettrica con un drammatico
tema di organo, interrotto da un colpo
di fucile che costituisce la seconda
traccia, 31 DICEMBRE 1999ORE 9, in cui
sembrano
riecheggiare le millenarie
paure
umane
dinanzi
alla fine di ogni
secolo. Il terzo
brano è una filastrocca araba, AREKNAMES, il cui testo, per buona parte
italiano letto alla rovescia, è accompagnato da una vorticosa musica elettronica filtrata e riconsegnata all’uditore
attraverso un VCS3, mentre con il
quarto brano, BETA, Battiato sembra
molto vicino ad alcune esperienze
inglesi, riallacciandosi indiscutibilmente alle sonorità floydiane di “Echoes”.
La medesima atmosfera si riscontra in
PLANCTON, in cui la musica rockelettronica tende ad esaltare il testo a
sfondo biologico e fantascientifico, nel
quale si profetizza la progressiva trasformazione dell'uomo in pesce per
sopravvivere all'estinzione delle risorse sulla terraferma. Nuove esigenze
espressive, quindi, che procurano
all’orecchio uno stato di sospensione e
proiettano l’essere umano verso lo
spettro di un dramma futuro, imminente: non a caso il sesto brano si intitola
POLLUTION (“inquinamento ambientale”) ed il settimo, TI SEI MAI CHIESTO QUALE FUNZIONE HAI?, è contraddistinto da un pianto luttuoso continuo e dirotto in cui Battiato sintetizza il
suo messaggio di denuncia, invitando
l'uomo ad una maggiore responsabilizzazione e ad una riscoperta di se stesso. Argomento, purtroppo, ancora
attuale.
Di Carlo Petruzziello
SALZA…PETTEGOLEZZI…NOIA…
I muri piu’ grandi da abbattere
Siamo qui, tutte tre insieme con l’intento
di scrivere questo articolo forse un po’
diverso, insolito, forse il primo. Come tutti
sanno Salza è un piccolo paese. Un luogo con la sua realtà, con le sue tradizioni,
con la sua gente, che conoscendosi l’un
l’altra, appare come una piccola grande
famiglia…ma spesso non si rivela tale,
anzi come in ogni famiglia avvengono
litigi e incomprensioni. Ciò che ci spinge
a pensare che Salza non lo sia affatto, è
che nonostante il passare delle generazioni queste vicende continuano a ripetersi.
Salza non offre molte alternative per noi
ragazzi, non ci sono molti svaghi né divertimenti e diventa addirittura difficile se
non impossibile trovare un luogo in cui
stare insieme se non sulla piazza. Oramai i nostri interessi sono cambiati, le
nostre richieste sono aumentate rispetto
a quelle dei giovani di un tempo. Lo stesso vale per gli argomenti di cui discutere,
inoltre c’è sempre meno da scoprire. Così
anche se il mondo dei teenegers, compreso quello dei salzesi è in crescita, il
pensiero di molte persone rispetto agli
avvenimenti di ogni giorno è sempre lo
stesso. Ma questo modo di pensare è
proprio anche dei più giovani, causato
forse dalla noia che spesso è causa di
pettegolezzi poco graditi e soprattutto
inaspettati. E proprio queste voci ci rendono più complicata la vita ostacolando
sempre di più la nostra spontaneità sia
nei confronti del semplice amico sia di
quello forse “speciale”.
Il cosiddetto “ngiucio” avvolge tutto il nostro mondo, è sempre presente in ogni
situazione, è come il nostro più caro amico sempre pronto ad intervenire appena
ce n’è la minima occasione…
Visto che ci fa molto male non siamo
disposte ad accettare questa realtà, anzi
crediamo che unendo le nostre forze e
evitando di guardare le persone sempre
con occhio diverso, la svolta tanto attesa
da tutti forse potrà avvenire; così in maniera semplice quella grande famiglia
potrà essere definita come tale.
E’ proprio questo il messaggio che vogliamo trasmettere, evitando così di rendere
questo articolo un’accusa.
Di Silvia Galasso, Marisa Esposito,
Valentina Picardo
RITMI SALZESI
SPORT
A.C. SALZA IRPINA: LAVORI IN CORSO.
“I dirigenti non si sbilanciano in attesa di un incontro societario”
“L’organigramma societario non è ancora definito, nei
prossimi giorni daremo notizie certe sul nuovo assetto
dirigenziale”. Sono queste le uniche parole di mister Pascolo e del dg Martinez. A seguito di una stagione terminata con esito non positivo il Salza è pronto a ripartire, ma
non tutte le riserve sono state sciolte almeno per quanto
riguarda l’organico dirigenziale. Nessun dubbio, invece,
sull’iscrizione della squadra al campionato di seconda
categoria, proprio come la passata stagione. In questo
modo l’ AC Salza Irpina potrà prendersi qualche bella
rivincita. Confermata anche la rosa dei giocatori e questo è sicuramente
positivo perché si agevola il feeling tra i ragazzi in campo e fuori. Ovviamente non mancherà qualche new entry, in particolare ragazzini del paese che
hanno scelto di passare il loro tempo libero nel rettangolo da gioco, tra allenamenti e partite, e non in un bar a giocare a carte come fanno i vecchietti.
Anzi approfitto di questo articolo per volgere un invito a tesserarsi a quei
giovani di belle speranze che, per le belle giocate regalate, si sono guadagnati gli applausi del pubblico durante il torneo estivo. L’unica comunicazione ufficiale che la società ha diramato nei giorni passati è che la preparazione pre campionato inizierà il 17 settembre giù al campo alle ore 19:00. Per il
momento questo è quanto; buon campionato a tutti.
Di Pasqualino Ricciardi
TORNEO DI PALLAVOLO: VINCONO I RAGAZZI DI SORBO
Come avviene oramai da circa quattro anni in onore della Madonna viene
organizzato in Piazza Michele Capozzi un torneo di pallavolo. Per la cronaca ha vinto una squadra composta da
tutti ragazzi di Sorbo che si sono distinti sin
dalla prima partita per affiatamento e grande tecnica. Capitanati da Gianni Iovanna e
composti da ottimi giocatori sia in ricezione
che sottorete tra cui si è distinto Ragno
Antonio, la squadra vincitrice ha battuto con
il risultato di tre set ad uno la squadra capitanata dal sempre bravo Angelo Barile e
delle sorelline Gaita. Il prossimo anno si
spera di riportare il titolo a Salza anche se
l’impresa si prospetta al quanto dura.
COMPAESANI ONNIPRESENTI!
“Sport e riconoscimenti ufficiali per un salzese doc”.
Nella nostra rubrica sportiva non può mancare l’annuale appuntamento con il signor Gerardo Galasso che, con le sue iniziative, mobilita l’intera comunità salzese. Anche quest’anno i più
piccoli hanno potuto disputare la classica partita nel campo da
calcetto prima della finale del torneo estivo con tanto di premiazione. Ci è sembrato giusto sottolineare l’impegno e la passione
del signor Galasso che porta alto il nome di Salza anche al di
fuori della nostra piccola comunità. Con il figlio Ayrton è stato
invitato al Palazzo Ducale di Genova per assistere alla premiazione di un famosissimo calciatore dell’Inter, Esteban Cambiasso, viste le sue origini genovesi. All’incontro erano presenti tutte
le autorità della città nonché l’allenatore nerazzurro Roberto
Mancini. Altro importante riconoscimento gli è stato conferito al
termine di una stagione calcistica 2007 ricca di impegni per aver
ricoperto il ruolo di collaboratore-accompagnatore nel campionato juniores nella società sportiva San Fruttuoso. Alla premia-
Settembre 2007
10
TORNEO DI CALCETTO
IN ONORE DELLA MADONNA
Al via quest’anno solo sette squadre
E’ oramai un appuntamento fisso il torneo di calcetto
dedicato alla Madonna
delle Grazie che si tiene
alla fine di agosto per terminare pochi giorni prima
della festa. Quest’anno al
via del torneo, a causa
dell’assenza di molti dovuti a vari acciacchi e infortuni, si sono iscritte solo sette squadre anziché le
solite otto. Questo però non significa che le squadre
non si sono date battaglia sul campo di gioco e non
sono mancate critiche all’organizzazione e le solite
polemiche con l’arbitro. Per la cronaca il torneo è
stato vinto dalla squadra denominata i tre Cannuoli
composta da Roberto De Biasi (che ha dovuto lasciare il posto ad Alberto Zingariello per problemi
fisici) , Luca Barile, Domenico Petrarca, Alessandro
De Biasi, Michele Marra, Adamo Zingariello e Dario
D’Onofrio. In finale hanno battuto con il risultato di
5-1 una compagine formata esclusivamente da ragazzi di Sorbo capitanati da Antonio Cataldo. Al di
là dei vincitori e degli sconfitti vanno fatti due nomi,
a parer mio, che meritano un elogio particolare non
solo per le grandi doti tecniche dimostrate ma per
un senso sportivo che si è davvero distinto in piccoli
frangenti ma che fanno la differenza in queste occasioni: Daniele Sarno della squadra composta da
giovanissimi salzesi, che da fuori incitava sempre i
compagni e gestiva i cambi con grande imparzialità,
e Michele De Pascale altro giovanissimo portiere
della squadra che è uscita sconfitta in finale ma che
dal campo si preoccupava di richiamare i propri
tifosi che esageravano nell’incitamento e ammetteva gli errori arbitrali a proprio favore. Complimenti a
tutti e speriamo che il prossimo anno si possa organizzare un torneo dedicato alla Madonna che possa
far esprimere al meglio questi principi sportivi.
Di Pasqualino Magliaro
zione erano presenti Ugo Rosi, ex portiere di Genoa e Sampdoria e il signor Matteo Cesari, figlio del più noto Graziano, ex arbitro della massima serie e oggi commentatore per Mediaset.
Chissà, forse le conoscenze e la passione del signor Galasso
potrebbero tornare utili per lo stesso AC Salza Irpina…unico
ostacolo, però, la lontananza.
LO STRILLONE
L’ULTIMA OCCASIONE PER DIRE LA TUA
Non è con il giornalino o il torneo di pallavolo che si va a-
vanti. Riflettete
X Ricciardi: sono una ragazza che ha perso la testa per
te. Incontriamoci ti prego! PS lasciala perdere la signora
Angiuoni. By B
Noi 4 siamo sempre insieme, non ce ne frega di nessuno
e abbiamo capito che a ogni domanda c’è una risposta:
DADO! Ah…viva le fulminate!
X Gennaro P.: mi sembri paonessa …nn capisco perché
pugliese nn ti abbia contattato al posto di kenesei
Si comunica che a partire dalm10\9\2007 verrà inaugurato
il nuovo asilo nido per bimbe tra i 13 e 14 anni. X info contattare il sito www.vival’infantilismo.it...e ki vo capì capisce
Per matarazzo: si sente la tua mancanza nel torneo di
calcetto:grazie alla tua assenza si gioca meglio by chi se
ne intende
X raissa: tantissimi auguri per il 4 settembre!PS mitti a
capo a fa bene By le tue amiche quelle vere!
Per Peppo: na domanda…ma quanno fai no figlio lo chiami brecciolina?By Kippo
X Filomena: sei bellissima…mi vuoi sposare?Attendo risposta By uno ke sta seduto affianco a te
Pom pompom pompompom: ti piaceva vincere facile?By
la funa
X Antonio re o bar “O Prencepe”: cmq tocca prima a te…
aspetto con ansia Zico junior By a chi hai richiesto il msg
X Silvia, Valentina e Marisa: faciti e persone serie senò so
schiaffi…a sera ativi a dorme invece e ndundunià miezzo
a via By le vostre fedeli amiche
X Filomena la più bella di Salza: eri fantastica a pallavolo
ma io di più anche se ho perso By un tuo compaesano
Per Daniele S.:Am salam, am salam ham ham salam By
Pelè
X Fabio S.: quando ti vesti con il tuo pantalone arancione
6 un raggio di luce in questo paese buio.6 fico by milioni
di fans
X Anna: come canti tu nn canta nessunoBy ki ti ha detto
ke ti mandava il msg
X Michele o genovese: complimenti per le tue prestazioni
al torneo…orribili e meno male ke ti eri anche allenato
E’ meglio a festa a San Potito!
Papà quanno ti viri la partita nn t’addormè chiù By Rosa
X la piccola Alessia: tanti tanti auguri per il tuo compleanno!!!Sei unica by Kicca
X Carmine: come vedi sono di parola infatti eccoti il
mess…vabbè volevo solo dirti questo baci tadb…sai già
chi sono
X Miss lemonvodka: si spisiale come a mortadella e Nunziatina! Tvb by pritusina
X il comitato festa:come mai si fa l’incendio al campanile?
nn dà fastidio a nessuno?complimenti per la coerenza
X Badoglio: per favore puoi evitare di farti tirare le sopracciglia in piazza!!!
X l’arbitro del torneo: sei bellissimo, la tua panza è mancata tra le “punte” della squadra. By ttkiriteam
X Nino: sei un gran fico soprattutto quando indossi la tua
camicia fashion. Se sempre nei miei pensieri By l’87enne
ke ti osserva tutti i giorni
X i salzesi sportivi: diamoci una mossa ke quest’anno
stammo facendo vince tutto ai cocozzari
X Arale: tieni a panza mitica e speciale
Gay pride a Salza Irpina sul carro centrale ci saranno Luca B. in arte “Priscilla”, Vittorio M. detto Kikka, Paolo De
P. detto la Pompierina e Antonio M. detto la generalessa
Badoglio. Siete invitati tutti. By Fergusson
X Anna D: anche se l’età avanza sei sempre una stragnocca della madonna! By “occhio alla penna”
X Gerardo G: è stata più bella la tua esultanza in stile carnevale di Rio che tutto il torneo. By Collina
X Nino: nn ho mai visto un ragazzo con la tua classe. Se
nn ero fidanzata ti sposavo subito.By Melissa Satta. PS: ti
prego nn dirlo a Bobo.
We petrà…siamo contenti per la tua patente gli auguri te li
abbiamo fatti, la macchina te la procuriamo noi…ma mo ci
vò portà no poco nzorcanno?!Bcg
X peppo: ma dove sei andato in vacanza al lido “tre remi”
X Roberto: caro “nonno”, nonostante tutte le sgridate e le
nostre discussioni alla fine abbiamo capito che ricopri con
classe il tuo “ruolo”
Pe i vagliuni re o Suorio: madonna como siti bravi a pallavolooo…ma come v’è vinuto n’capo re iocà a pallone?!!
LO STRILLONE
L’ULTIMA OCCASIONE PER DIRE LA TUA
Per le mie nipotine Antonietta e Lucrezia. Zia maria vi vuole un
bene esagerato, grazie per i vostri sorrisi
X Viola: x fortuna al mondo esistono persone comprensive e
speciali come te. Grazie 1 bacione…Alessia
Voglio piglia na bolletta…ora ke nn c’è più engy con i suoi consigli non ci riesco più
X dariuccio: l’amante più bello sei tu
X Alessia: tanti auguri di buon compleano, pe 100 anni by tatvag
Pasta baronia, bicap, ovomont, dash smacchiante, cola fizz
(sottomarca coca cola) pronte a mettere sotto contratto l’astro
nascente delle Dinamo Candida Daniele Sarno, compenso stimato 45 euro e 50…By al jazeera
Moschella 6 stupendo!!! Ti amiamo by fans sfegatate iscritte
all’associazione italiana
non vedenti…auu auuuuu
X Raffaele D.M.: auguri di
buon compleanno! E so
60!!! T.v.b. Lucia
Cercasi palo X completare
l’apparata di Salza…X info
contattare peppo
X Alfonso e Amelia…tanti
auguri! Siamo felici per voi,
vi vogliamo bene…Davide
e Anna
Rapporto di classe: Petrarca chiama continuamente il
118 disturbando la lezione…
Pè abbuski… fai troppo o scemo by chi sai tu
X Andy: il tuo look fuori dal comune e i tuoi capelli ingellati mi
fanno provare forti emozioni continua cosi by quelli delle 3 di
notte
X Sabino: a finito e mi sfotte??? t’aggia riga tutta a machina baci
X Sandro a vuoi finì re fa casino mezzo a o campo… c’ero sta io
co te per vence
Ke torneo di basso livello quest’anno… mancavano i più forti ..
L’anno prossimo vedere prima gli iscritti e poi lo fate by vecchio
osservatore
X Antonio m: hai visto ca ti vinimmo sempe a trovà ? Dado
X il parente antonio voglio verè quando a finisci e mi offrì na
cosa. Appena faccio sordi ti faccio beve gratis per un mese by o
parente badogliu
Il 12 luglio 2007 è nata una
piccola peste, di nome Giuseppe, che ha reso strafelici le
famiglie Cimirro e Cataldo…hai
scombussolato un po’ la vita
dei tuoi genitori, Antonio e
Silvia, ma ne è valsa la pena!
Complimenti alla mamma per il
capolavoro!
La nascita è l’inizio di un percorso in stretto rapporto con la
realtà, ed è per questo, piccola creatura, speriamo che il viaggio della tua vita sia sereno, e ricco di felicità! Buona fortuna!
X il comitato festa come
mai si fa l’incendio al campanile? Quest’anno non da
fastidio a nessuno complimenti
X gennaro p. anche quest’anno sei il più fico del torneo by chi te lo dice sempre
X grande antonio: ma lo sai
ke sei il barista più bello del
mondo baci tvb piccola…
X Badoglio da quando lavori ai feudi 6 ancora più bello
by tutte le ragazze di salza
Kippo! Tieni na botta incredibile…potissi aprì na fabbrica e fuochi r’artificio
Per l’amica di arale: allora vuoi fa carte o no? Quando mi cigni
con lo scoobydu mi fai impazzire ah aha haha by dr slump
X Alessandra: tà laureata e non à offerto nienti ; à trovato fatica
e non à offerto nienti; nnato poco ti spusi e non pavi nienti…
tieni e braccia corte ca pari no coccodrillo by io
X tutti i ragazzi di Salza ricordatevi e non dimenticate mai
che…..machinista sempre così by l’indiano delle strisce pedonali
Sintonizzati anke tu su Radio Recotta 89.7 mhz, la radio dei
giovani tamarri salzesi..info importanti: è consigliato ascoltarla a
volume elevato preferibilmente con i finestrini aperti
Il Caporedattore scannerizza alle 7 di mattina prima di andare a
lavorare… grande caporedattò si meglio e v. feltri by lui
X l’uomo più invalido di salza domani ci vediamo alla posta by
l’inps
X Ippolito Alessandro e co.: la smettete con la storia di g.s.??? X
favore tnt non è successo nnt.. Sennò so schiaffi… bacioni un
amica
EDITORE: Associazione Centro Studi Cinematografici “ Jean Luciani”
DIRETTORE: Don Gerardo Capaldo
ASSOCIATO: supplemento al settimanale cattolico il Ponte
CAPO-REDATTORE: Alessandra De Biasi
VICEREDATTORE: Magliaro Pasqualino
REDAZIONE: Pasqualino Ricciardi, Rossella Picardo, Potenza Galasso, Dante Iandolo,
Luisa Ricciardi, Carlo Petruzziello
RESP. GRAFICA: Iandolo Alberto, Magliaro Pasqualino
VIGNETTE e DISEGNI a cura di Antonio Paparella