n. settembre 2007
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n. settembre 2007
Anno 2 Numero 18 Settembre 2007 Supplemento al settimanale cattolico “IL PONTE” Per info consulta www.forumSalza.135.it Prezzo: Offerta E-mail: [email protected] I FANTASMI DEL MALEPASSO Di Pasqualino Magliaro SETTEMBRE: ALL’INTERNO IL MESE DELLA FESTA ALLA MADONNA L’INTERVISTA Intervista al Comitato uscente, foto e notizie della festa che fu... Singolare intervista ai salzesi… emigrati. I ricordi di Salza ed il piacere di tornare >>>a pag. 2,4 >>>A pag.3 SPORT Tra tornei e estivi e manifestazioni dopo la retrocessione l’A.C. Salza Irpina ricomincia l’avventura >>>A pag.10 Lo strillone Questo mese due pagine della rubrica di messaggi inviati da voi. Esclusiva di Ritmi Salzesi Ogni notte se da Salza guardi verso le montagne puoi vedere i fantasmi, giganti e bianchi di forme strampalate, appaiono nelle curve successive al torrione, chiazze bianche ed avvolgenti. Non impauritevi!!! Magari stessi parlando di fantasmi… sono soltanto polveri dovute all’incessante lavoro della “cava”, che dapprima in modo visibile e perentorio sovrastano le nostre teste e poi con la benedizione della luna e di un po’ di venticello scendono in paese, leggiadre, invisibili, come un mantello protettivo si poggiano sulle nostre case, sui nostri tetti… sulle nostre teste. Fin qui sarebbe tutto tranquillo e anche un po’ magico se non fosse per il fatto che noi esseri umani siamo costretti a respirare per sopravvivere, inalando insieme all’aria salubre dei nostri monti anche le polverine invisibili che in modo spietato e silenzioso fanno il loro cinico dovere… È inutile elencare le malattie che derivano dall’inalazione delle polveri sottili ed è inutile stare a sentenziare sulla quantità, norme, leggi, tutela etc.; sui davanzali, corrimani, balconi, vetri delle case di Sorbo e Salza anche i meno avveduti possono notare ogni mattina una leggera coltre bianca; quello che vediamo è una piccolissima quantità di quello che finisce nel nostro organismo: la grandezza di una particella di polvere è inferiore a 10 nanometri (lo spessore di un capello umano e 100 nanometri); il proverbio dice “occhio non vede cuore non duole” in questo caso possiamo affermare che è l’esatto contrario; quello che non percepiamo alla vista e all’olfatto viene inalato e con il passare del tempo ecco malattie respiratorie, cardiache e in diversi casi disfunzioni celebrali (studi oms 2006). Negli anni passati ho sentito tante voci sul problema: di politici, filoambientalisti e conoscitori eccelsi del vivere civile, qualcuno ha fatto minacce e qualcun altro promesse… ma ieri sera i fantasmi erano ancora lì; forse perché le estemporanee ed esagerate parlate di piazza non sono la giusta soluzione, lasciano il tempo che trovano anzi rendono il problema una sorta di barzelletta, un semplice slogan di propaganda della “brava persona”. Mi chiedo è possibile che non si possa fare niente per tutelare un minimo la nostra salute? È possibile che i politici e le amministrazioni comunali che si sono succedete, compresa quella attuale, non hanno saputo porre la giusta attenzione ad un problema cosi serio? È possibile tra un Gran Premio del Malepasso e una concessione amministrativa trovare il sistema, l’accordo, la soluzione al problema? Questo appello rimarrà sulla carta, qui in prima pagina, le mie troppe domande non troveranno risposta, tutta l’angoscia finirà non appena avrete finito di leggere e basterà trattenere il fiato per salvaguardare un pochino la nostra salute… scusate se chiedo troppo e se vi ho fatto notare qualcosa che già si conosceva, ma a me quei fantasmi ultimamente fanno sempre più paura! RITMI SALZESI ATTUALITA’ LA FESTA DI SETTEMBRE VIVE ANCHE ATTRAVERSO I RICORDI Premiato il racconto di una Salzese, Petronilla Vassallo, che vive a Genova e che porta Salza E’ bello che Salza sia anche nei ricordi dei compaesani che vivono da tanti anni altrove. “Salza Irpina” è un breve racconto scritto da Petronilla Vassallo, Salzese residente a Genova, per il quale è stata premiata. Dedicato ai suoi genitori, Carmine Vassallo e Gorizia Galasso, il racconto fa rivivere Salza del passato compresa la Festa di Settembre che, negli anni, mantiene il suo fascino per i Salzesi, ovunque essi siano. SALZA IRPINA Tanti e tanti anni fa non esistevano le pasticcerie come ora, con funghetti di marzapane, cavolini con la panna e dolci di ogni raffinatezza: sulla strada che portava alla “Via Nuova” c’era un unico forno dal quale usciva un profumo inconfondibile…i bambini erano tutti in fila e con le 10 lire in mano aspettavano il pezzetto di torrone ancora caldo avvolto nell’ostia bianca. Il paese aveva un nome particolare: “SALZA IRPINA”. Era talmente piccolo che non c’era sulla carta geografica, ma gli anziani erano fieri di dire che faceva parte della provincia di AVELLINO. La mattina lungo il fiume le donne con la cenere lavavano i panni e con leggerezza li deponevano nelle ceste sui loro capi poi, cantando, tornavano a casa. Nel pomeriggio, ricamavano sedute sulle scale perché nelle loro abitazioni nei mesi estivi non passava un filo d’aria…Le loro mani erano veramente magiche e veloci, andavano dal punto croce al macramè ed erano orgogliose di preparare il corredo per le figlie da maritare. Che spettacolo quelle lenzuola con gli angeli ed il copriletto di picchè bianco per la prima notte nuziale. La serenità regnava tra gli abitanti: non avevano tanti soldi, ma erano ricchi dentro. SALZA IRPINA era il paese dei calzolai. Gli uomini con grandi grembiuli neri, d’inverno lavoravano in piccole botteghe dove si sentiva solo l’odore di cuoio e mastice. Nel periodo estivo, invece, mettevano i loro banchetti di legno colmi di chiodi e lucido scuro, lungo le strade ed i loro martelli picchiettavano tutto il giorno sulle tomaie. Il rumore non dava fastidio ma sembrava addirittura una musica; i calzolai ad ogni battuta sulla scarpa fischiettavano felici e strizzavano l’occhio quando vedevano passare una bella figliola dalle forme tondeggianti. La gioia di tutti i paesani era a settembre, esattamente la seconda domenica del mese; ricorreva la festa della MADONNA DELLE GRAZIE protettrice del Paese. Per una settimana intera non si pensava al lavoro, ma solo ad organizzare una festa meravigliosa. Tutti si davano da fare….Le strade ben pulite, gli alberi potati tutti uguali e le aiuole erano talmente belle che sembravano dipinte da un pittore; infine il paese come un gioiello brillava di luci multicolori. In ogni stradina bancarelle con ogni tipo di torrone, persino quello con la cioccolata per i più golosi. Con pochi spiccioli i bambini andavano sulle giostre ed erano felici se si potevano comperare almeno un giocattolo. La caratteristica della Festa era la Processione. La statua della MADONNA DELLE GRAZIE CON IL BAMBIN GESU’ IN BRACCIO e la corona d’oro sul capo veniva portata in spalle da uomini con tonache lunghe per tutto il paese. Fanciulle vestite da angeli con ali trasparenti seguivano la processione. In mano avevano cestini con petali di rose che spargevano accanto alla Madonna. I paesani vestiti con abiti da festa recitavano il rosario e portavano in mano, con devozione, candele accese. Che grande emozione! Ora arrivavano i musicisti: colpi di tamburo, tromboni e trombe sonanti e infine un canto di gioia sulle labbra di tutti. Non mancava proprio nessuno: il Sindaco, il medico condotto, il Notaio col vestito di flanella grigia e la moglie col cappello e la veletta di pizzo. Quando la statua della Madonna delle Grazie rientrava in chiesa, il parroco dava la benedizione e gli abitanti di SALZA IRPINA si inginocchiavano e, con gli occhi colmi di lacrime, chiedevano una grazia. Nell’ultimo giorno della festa grande stupore: fuochi d’artificio si innalzavano nel cielo rendendo felici e nello stesso tempo stupiti tutti gli abitanti, persino i bambini con occhi sbarrati guardavano questi arcobaleni di colori ed anche se l’orologio della chiesa suonava dodici rintocchi, non avevano sonno… Non c’erano computers a Salza Irpina, ne dvd o mp3, ma soltanto fuochi ballerini, profumo di torrone e cuori innamorati che battevano più forte dei martelli dei calzolai! Si racconta, si racconta e non si finirà mai di raccontare che la felicità non la devi comprare, ma ce l’hai nel cuore ed è il dono più bello che possiedi: peccato che non tutti lo sanno apprezzare e cercano, cercano sempre cose nuove e non si rendono conto che basterebbe fermarsi un attimo ed essere felici di quello che si ha. Di Petronilla Vassallo (Genova) Settembre 2007 2 L’ATTIMO DI UNA PARTENZA Domenica mattina. Il sonno scompare..a svegliarci sono le dolci note di un ' allegra musichetta che evapora dalla stradina del piccolo paesino. Gioiosi sobbalziamo dal letto correndo al balcone - eccoli i musicisti! Indubbiamente in cielo, come in terra, regna un' atmosfera festosa: sacro e pagano si stringono all'unisono. Il paese è in fermento. La gente chiacchiera a gruppetti, ognuno con le proprie idee ma tutti felici di riassaporare antiche tradizioni. Candidi fiori sparsi in tutto il sacro invaso risaltano il viso puro dei santi che, beati nelle nicchie, ascoltano il via vai esterno. In serata i bar preparano grandi tavolate per la famosissima scoppola e le semplici stradine di pietra ed erbetta esibiscono tutto il loro fascino: illuminate con sfavillanti colori rapiscono l'occhio dei passanti lasciandoli col naso all'insù. Ma in fondo all'anima di chi, al termine dei festeggiamenti, parte lontano…cova una sorta di malinconia. Un abbraccio più forte, improvvisi silenzi e timidi luccichii negli occhi… Si dipinge nel cuore uno scenario da cartolina: i fianchi delle strade dentellati da balconcini su cui posano i gerani, le superfici velate da un malinconico colore giallastro riflettono chiaroscuri di piccole arcate, dei gattini assonnati si radunano sul ciglio di una porta, la signora luna nel cielo fresco e limpido domina porgendo tutto il suo chiarore ai tetti spioventi. Così.. sradicati nuovamente dalla terra che ha cullato vivamente la dolce infanzia, non resta che augurarsi di riassaporare quei lunghi sospiri fatti dopo una vivace chiacchierata avuta insieme ad un amico ritrovato quando le parole si riducono all'esaurimento.. Di Titti Mancinelli RITMI SALZESI INTERVISTA Settembre 2007 3 C’E’ CHI ALLA FESTA DI SETTEMBRE NON RINUNCIA MAI. Quelli che… per la seconda Domenica di settembre tornano a casa. C’è una data sul calendario che tutti i salzesi residenti altrove non dimenticano: la seconda Domenica di settembre. Durante la settimana che precede la festa vi è una vera e propria rimpatriata che vede protagonisti i nostri compaesani che non vivono più a Salza. Così come loro non vedono l’ora di vivere la festa, noi “salzesi di Salza” sappiamo che il loro arrivo segna il suo avvicinarsi. La prova di quanto questi ci tengano a tornare a Salza proprio in occasione di quel giorno, l’abbiamo avuta ascoltando alcuni di loro che, con entusiasmo, ci hanno confidato l’attaccamento ai festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie. In piazza abbiamo incontrato Pasquale Riccio, meglio conosciuto come Pasquale “re Colone” : <<Io sono quasi sempre venuto per la festa perché ci tengo tantissimo. Quelle pochissime volte che sono mancato, coinvolgevo una decina di miei amici genovesi portandoli con me nelle campagne di Genova e insieme simulavamo la processione della Madonna delle Grazie. Un mio amico suonava una campana e noi altri formavamo una piccola processione. Io sono ogni anno masto re festa, perché mi piace contribuire alla sua realizzazione. In passato mi sono sempre occupato della raccolta dei soldi per la festa tra i salzesi a Genova e facevamo a gara a chi ne faceva di più con Fiore De Pascale, che li raccoglieva a Napoli. >>. Poi abbiamo incontrato Gerardo Galasso che ogni anno ritorna a Salza con sua moglie e suo figlio proprio in occasione della festa. Ha lasciato parlare prima sua moglie Claudia, di origini brasiliane, che ha sostenuto che Salza è un paese piccolo che potrebbe avere tutto perché è ben collegato a città e paesi più grandi, ma purtroppo non offre molto in quanto è ancora attaccato alle vecchie tradizioni. Secondo lei, inoltre, per organizzare la festa vengono sperperati troppi soldi che potrebbero essere impegnati per realizzare infrastrutture per accogliere i giovani e per dare loro più svago. Gerardo ha invece precisato:<<Io amo ritornare a Salza soprattutto a settembre. Ricordo che prima la festa era l’occasione per tutti di farsi cucire “o’ vestito re la festa re settembre” da uno dei cinque sarti che c’erano a Salza.La domenica della festa, infatti, per i salzesi era come un matrimonio: un’occasione veramente speciale. Non dimentico le bancarelle per le strade, piene di torrone, nocciole e giocattoli. Poi davanti al tabacchino venivano messe a terra file di cocomeri lunghe anche dodici metri!>>. La sorella di Gerardo, Maria re Mafalda, che ha lasciato Salza a undici anni per vivere a Genova, ha raccontato con emozione alcuni momenti della sua infanzia legati alla festa:<< Prima si viveva per la festa. La domenica mattina noi bambini facevamo gli auguri agli zii in segno di rispetto, visto che era un’occasione speciale. Mia madre faceva cucire per me un vestito di organza da indossare per la processione insieme ad un paio di scarpe bianche nuove. Ricordo che prima della processione si stava in casa in sottoveste, altrimenti il vestito nuovo si sporcava, soprattutto perché noi bambini mangiavamo grandi fette di melone di pane e ci sfidavamo a chi riusciva ad ottenere quella più grande!>>. Anche per la signora Anna Falcitano, conosciuta come Nina, i ricordi sono ancora vivi: << La festa era bella e divertente. Vivo a Genova da tanti anni, ma i momenti più felici della Festa di Settembre me li ricordo: la banda musicale, il pranzo con i parenti di fuori. Facevamo una grande tavolata, si rideva e si scherzava. Permettere l’illuminazione per le strade si facevano grandi buchi a terra dove si infilavano le travi che reggevano le luci. Era una Festa semplice e secondo me, era più bella di quelle attuali!>>. Non sono solo i salzesi emigrati da tanti anni in altre città, a mantenere intatto il loro amore per la festa. E’ bello che a tornare a casa per la seconda domenica di settembre siano anche le giovani generazioni di salzesi, i ragazzi della nostra età che lavorano fuori, ma che alla Festa non sono disposti a rinunciare! Lucia De Mattia è nel corpo degli Alpini da due anni e dice convinta: << La Festa è uno dei momenti più belli per Salza e non la perderei per niente al mondo, anche se vivessi a 4000 KM di distanza da qui. Quando vivi a Salza, la vita di paese ti sta stretta, ma quando vai via rivaluti le tradizioni tra cui la stessa festa e ti rendi conto che è importante. E’ come un secondo Natale!>>. Lavora fuori da quattro anni Carmine D’Onofrio:<< Non si può non tornare qui per la festa. Pure i miei colleghi sanno che a settembre prendo sempre le ferie e per non perdermi la Festa ho lavorato anche a Ferragosto!>>. Anche Gianni Grasso, che per lavoro è lontano da Salza ci ha confidato:”Considero la festa un occasione per stare insieme agli amici, alla famiglia e… per giocare a scoppola, uno dei riti di queste serate. Inoltre ci tengo ad essere presente alla processione per devozione alla Madonna delle Grazie”. Queste sono alcune storie di salzesi che hanno lasciato Salza per motivi di lavoro o per scelta di vita. Ce ne sono tante che possono essere raccontate, di compaesani che non tornano qui da anni e, siamo sicure che alla domanda “ Qual’ è il ricordo più bello che hai di Salza ?” risponderebbero tutti: “ La Festa di settembre”. Alunni della scuola elementare 1954 Di Rossella Picardo e Luisa Ricciardi RITMI SALZESI ATTUALITA’ Settembre 2007 4 ANCORA UNA VOLTA: LA FESTA Ritmi Salzesi incontra uno dei principali fautori del Comitato Festeggiamenti 06/07. Ad una settimana dall’inizio dei festeggiamenti in onore di Maria SS.delle Grazie ascoltiamo il presidente del Comitato Carmine Cella. - Sig. Carmine, ci troviamo finalmente nei giorni più caldi che precedono la festa. A distanza di un anno può darci il resoconto del lavoro svolto? E’ stato sicuramente un anno di intensa attività, dedicata soprattutto alle tre sagre che per fortuna sono ben riuscite sia a livello organizzativo che nel riscontro economico, naturalmente questi risultati sono dovuti al notevole impegno di un comitato che ha creato un gruppo di lavoro unito in tutte le occasioni. - Come è stata la risposta della popolazione in termini di partecipazione alle manifestazioni organizzate? L’aiuto più importante è arrivato senza dubbio dai giovani, dal Forum Giovanile, dall’Azione Cattolica e dai giovanissimi che hanno dato tutto l’apporto possibile. Una nota negativa è sicuramente da riscontrare nella popolazione che si è tenuta lontana da questa tre manifestazioni e quindi il risultato raggiunto proviene più dalla gente esterna che dai compaesani. Questo sta a significare come al solito che il paese non cambierà mai -e voglio parlare in prima persona- nonostante io abbia cercato di coinvolgere il più possibile la gente allontanandomi da ogni pregiudizio nei confronti di chiunque. - Nel programma della festa è chiara la ripresa di alcune tradizioni come quella del lancio dei palloni, già proposta alcuni anni fa… Si, in effetti il lancio dei palloni è stato già proposto quattro anni fa in occasione dell’ultima festa che ho organizzato con un altro comitato. Si tratta di una tradizione risalente ad alcune decine di anni fa offerta in più e rendere i festeggiamenti più piacevoli. Vorrei fare anche una precisazione a riguardo: le offerte che abbiamo ricevuto dalle varie ditte contattate non riguardano quelle che molto facilmente si possono tirare in ballo. Tutto ciò che è pervenuto è frutto delle tante offerte dei salzesi e dei nostri compaesani che vivono fuori e delle persone che siamo riusciti a contattare per ottenere qualche sponsor o patrocinio. - Grazie per la collaborazione. quando era ancora vivente Giuseppe Capozzi il quale ogni anno portava da Napoli questi palloni. Allora era un momento di spettacolo molto atteso visto che non c’erano tutte le attrazioni di oggi. Quattro anni fa riproponendolo speravo che la tradizione si potesse riprendere ma così non è stato, spero che da quest’anno anche i comitati successivi possano continuarla perché è un particolare che potrebbe contraddistinguerci. - Sempre a proposito di tradizioni viene riproposto anche l’incendio al campanile che in questi anni era stato vietato per problemi di permessi, sono stati risolti? Ci sono stati e pare ci siano ancora, infatti negli ultimi giorni non è mancata un’ulteriore protesta, pare però che si sia trovata una soluzione. E’ stato necessario anche l’intervento del sindaco che ha fatto da filtro per cercare di trovare un punto d’incontro e stabilire con chiarezza le responsabilità delle parti. Comunque posso dire che verrà fatto il vero e proprio incendio come tutti lo ricordano. E’ chiaro che non potranno essere esplosi né lanciati i colpi dalla copertura del campanile dato che questi potrebbero essere oggetto di contestazione, infatti potrebbero ricadere sui tetti o nelle proprietà circostanti arrecando danni. - L’emergenza incendi è ancora alta, potrà essere un ostacolo per la realizzazione dei fuochi pirotecnici? Penso sia da escludere perché non si tratta di bombe di tiro, ma di semplici fuochi cinesi che verranno lanciati dal largo sottostante la piazza. Questi hanno un raggio d’azione limitato al momento dell’esplosione e tenendo conto della zona, non desterebbe preoccupazione qualsiasi principio di incendio. Ovviamente avremo la completa collaborazione della Protezione Civile ed eventualmente ci serviremo di un paio di autobotti per risolvere qualsiasi imprevisto. - In qualità di presidente quali sono le sue aspettative per i festeggiamenti? Sicuramente le migliori, vi assicuro che ci siamo impegnati moltissimo nell’intero anno cercando di allargare anche i contatti al di fuori di Salza per avere qualche Di Pasqualino Ricciardi e Alessandra De Biasi IL VOLO DEI “PALLONI” In passato quando la tradizione era ancora svincolata dalla modernità del nostro tempo, la gente festeggiava con bonaria semplicità ed accontentandosi di poco. Era l’8 Settembre, il giorno dell’incoronazione…al centro della piazza veniva acceso un grande fuoco…era il momento del volo dei palloni; questi erano forniti da alcuni grossisti napoletani, tra cui un certo “Spavaniello”: Uno recava l’immagine della Madonna, gli altri due invece alcune immagini suggestive e caratteristiche di Napoli e Sorrento. Sotto i palloni veniva posto uno straccio impregnato di benzina, il calore prodotto faceva in modo che questi si gonfiassero e si alzassero in aria, mentre la gente plaudente, e rapita dallo spettacolo, guardando al cielo, intonava canzoni napoletane ed iniziava i festeggiamenti. Tratto dall’opuscolo li 8 settembre RITMI SALZESI ATTUALITA’ Settembre 2007 5 BENTORNATO INCENDIO AL CAMPANILE! Nessuno sperava più di rivederlo durante la Festa di Settembre, e invece… Dopo diversi anni è stato dato, finalmente, il consenso per la rappresentazione dell’ Incendio al Campanile. Sappiamo tutti che si trattava della parte più spettacolare della Festa e di maggiore attrattiva anche per la gente dei paesi limitrofi che, non a caso, veniva a Salza il giorno della Festa per assistere proprio ad esso. Ci è mancato veramente tanto. I motivi per cui, ad un certo punto, non è stato più dato il permesso per la sua realizzazione sono noti a tutti: pericolo di danneggiamento dell’abitazione che fiancheggia il campanile, come sostenuto dal proprietario di essa, e mancanza della distanza di sicurezza per gli spettatori. Meno male che quest’anno questi problemi non ci sono più. Anche i Carabinieri che vi si erano sempre opposti a seguito di denunce, stavolta hanno acconsentito al suo ripristino. Così questo 9 settembre tutti noi Salzesi rivivremo nuovamente le emozioni e le sensazioni del passato legate all’Incendio. Tornerà l’attesa durante la processione e l’ansia quando, negli ultimi tratti del percorso, il campanile si intravedeva e la piazza traboccava di forestieri giunti per lo spettacolo. E noi Salzesi in processione, già all’altezza della scuola elementare, cominciavamo a rompere le file e poggiavamo i lumini a terra dove capitava, per la gioia dello spazzino, impazienti di arrivare in piazza e preoccupati di non trovare un posto con una buona visuale verso il campanile. Noi bambini, in attesa dell’inizio, eravamo li sotto a guardare in alto per individuare qualche fuochista ancora sul campanile, intento a sistemare gli ultimi botti perché tutto riuscisse perfettamente. Ad un tratto l’”apparata” veniva spenta e…pam-tratratra…bum! E l’Incendio al Campanile aveva inizio. Le girandole e i biancali cominciavano il loro show e salivano sempre più in alto fino a raggiungere la meta: il campanile. Era il momento: l’Incendio aveva raggiunto l’interno illuminandolo di rosso con i biancali che simulavano le fiamme. La campana cominciava a suonare sempre più forte come a voler lanciare l’allarme al paese. Nel frattempo il fuoco saliva sempre più su; all’improvviso un botto proveniente dalla piazza e un fischio fortissimo e l’attenzione di tutti era sul quadro della Madonna delle Grazie che, come una stella cometa, raggiungeva il suo posto sul campanile. Scoppiava un grande applauso dalla piazza commossa e il tutto si concludeva con i fuochi pirotecnici. Queste sono le emozioni che abbiamo vissuto noi da bambine. Il nostro auspicio è che da quest’anno venga data la possibilità alle nuove generazioni di Salzesi che conoscono l’Incendio al Campanile solo per sentito dire,di provare le stesse sensazioni e lo stesso orgoglio per questa tradizione tutta salzese che sembrava ormai destinata ad essere dimenticata. Negli anni i Comitati che si sono succeduti hanno cercato sempre di strappare un consenso che fino ad ora non era più stato dato. Alcuni di loro hanno provato a mantenere il ricordo con qualche biancale posizionato però davanti alla Chiesa giusto “per simbolo”, ma era una tristezza e la rabbia era tanta nel pensare che bisognava accontentarsi di così poco. Tutti non aspettiamo altro che assistere di nuovo al nostro caro “Incendio”, fiduciosi ed ottimisti che se il fatidico consenso è stato dato quest’anno, sarà dato anche nei prossimi anni. Buona Festa e Buon Incendio al Campanile a tutti! Di Luisa Ricciardi e Rossella Picardo IL CANTANTE DELLA FESTA DI SETTEMBRE Salza negli anni ha ospitato anche artisti noti… Un ingrediente importante per la buona riuscita della Festa è il cantante che si esibisce il lunedì a chiusura dei festeggiamenti. I giorni che precedono la Festa sono pieni di aspettative e curiosità per il “nome” dell’artista prescelto dal comitato di turno. Spesso vengono accontentati gli adulti quando sono scelti cantanti che ricordano i tempi della loro giovinezza, e più di rado sono accontentati i ragazzi con nomi a loro più graditi. Salza ha ascoltato le voci di artisti diversi per genere musicale. Molti ricordano ancora la brutta figura fatta, negli anni Ottanta, dai Cugini di campagna che cantarono in playback e che, per questo, furono sommersi dai fischi della piazza. Più volte si sono esibiti Le Orme, Gli Alunni del Sole e Il Giardino dei Semplici, per la gioia dei loro fans (chissà quanti!?); gruppi degli anni Settanta come i New Trolls, Cucciolo dei Dik Dik, i Santo California e Bobby Solo con il suo “ciuffo anni Sessanta”; i classici Edoardo De Crescenzo e Tony Esposito. Ovviamente abbiamo ospitato a Salza anche cantanti più noti ai giovani quali i Ragazzi Italiani, Dirotta su Cuba, Gerardina Trovato (in occasione del Cinquantenario), Banco del Mutuo Soccorso, Eddy Napoli e l’orchestra di Renzo Arbore. Due anni fa è stata la volta della cantautrice Paola Turci, seguita l’anno scorso dalla New Orleans Jazz Band, che entusiasmò i Salzesi esibendosi per le strade del paese. C’è stato spazio, alcune volte, anche per i comici: Biagio Izzo su tutti. Unico nel suo genere fu il concerto dei Nomadi nei primi anni Novanta. Assolutamente eccezionale la presenza di pubblico arrivato da tutta l’Italia grazie ai pullman organizzati dai fans club. Lo spiazzale della palestra era stracolmo di persone che cantavano insieme al gruppo e l’entusiasmo generale non fu placato neanche da un improvviso black-out che interruppe temporaneamente il concerto. Anch’esso ora fa parte dei ricordi di quel lunedì della Festa. Quest’anno aspettiamo di ballare le canzoni dance di Alexia, vincitrice di un Sanremo, che ha avuto successo soprattutto con canzoni in lingua inglese. Di Rossella Picardo e Luisa Ricciardi ATTUALITA’ RITMI SALZESI Settembre 2007 6 PALESTRA COMUNALE, ANCORA UN CANTIERE APERTO. Nuovi finanziamenti in arrivo per il completamento della struttura. Non nasconde il suo risentimento il sindaco Nunzia Barile parlando dei tempi di consegna del palazzetto dello sport in via Manfra. Il sindaco sottolinea i primi intralci già nella progettazione che si sono poi concretizzati nella messa in opera. Primo problema è l’assenza dei seggiolini sulle gradinate, infatti al momento una persona sarebbe costretta a sedere sui gradoni di cemento. Addirittura si è riscontrata l’assenza di mattonelle già all’ingresso del palazzetto, errori di rivestimento nei bagni con l’utilizzo di piastrelle inadatte e altri disservizi. “Sicuramente sono stati fatti degli interventi notevoli come la copertura della struttura e il rifacimento del tappeto che hanno avuto un costo elevato, ma questo non giustifica l’assenza nel progetto di interventi a dir poco fondamentali sia per le necessità dei futuri utenti, sia per le esigenze della struttura stessa”- è quanto afferma il sindaco Barile, che continua- “per risolvere queste carenze progettuali il comune è stato costretto a chiedere ulteriori finanziamenti, per la precisione 85000 Euro per il completamento dei lavori; questo comporterà significativi ritardi e ostacoli burocratici che non ci permettono di dare date certe per la chiusura del cantiere”. Interpellata in merito alla futura gestione il sindaco chiarisce- “sicuramente è intenzione dell’amministrazione affidare la palestra in gestione ad un’ associazione dal profilo serio e garantito a cui avanzerò anche la proposta di assorbire possibilmente unità lavorative del paese in qualità di custodi, addetti alla pulizia e quant’altro”. Rientrano nella programmazione dell’amministrazione anche gli interventi di recupero dell’intero complesso sportivo comprendente i due campi da tennis, il campo da calcetto e la pista di pattinaggio, per cui sarà necessario ricorrere ai P.O.R. entro settembre. Infine partiranno a breve i lavori di completamento del campo di calcio sito in via Ferrovia. Di Alessandra De Biasi e Lino Ricciardi Furti: “ SALZA si desta? “ Oggigiorno non mancano piccoli ladri che rubacchiano articoli di modesto valore nelle civili abitazioni. Anche nella nostra piccola comunita , che sembrerebbe un oasi felice purtroppo si registrano saltuariamente questi spiacevoli episodi nonostante la presenza di una caserma di militari dell’arma dei carabinieri. E’ di poche settimane fa’ il furto increscioso, in una abitazione, colpita da un grave lutto familiare, alla periferia di Salza Irpina. Il reato è avvenuto incredibilmente durante il rito funebre, nelle ore pomeridiane, senza remore, e questo fa pensare che i ladri erano perfettamente a conoscenza dell’assenza degli inquilini nonché delle loro abitudini!!! Dai militari dell’arma non è stato identificato il responsabile, tanto meno è stata recuperata la refurtiva. Consiglio, dunque, a tutti i cittadini di questa comunità di vigilare e non abbassare mai la guardia perché la sicurezza non è mai troppa. Di Carmine D’Onofrio 1983 ANCHE A SALZA IL SERVIZIO CIVILE. Tra ottobre e novembre 2007 avrà inizio anche a Salza il servizio civile. I candidati che hanno presentato regolare domanda con curriculum vitae sono in tutto 25, ragazzi sia salzesi che provenienti dai paesi limitrofi. I posti a disposizione sono 12 ripartiti in questo modo: 8 per il sociale e 4 per il servizio biblioteca. Una commissione competente valuterà le credenziali di ognuno attraverso appositi colloqui tenendo conto ovviamente dei titoli di studio e di eventuali precedenti esperienze in questi campi. Se i tempi saranno rispettati, assicura il sindaco, il programma potrà partire già dal prossimo ottobre. Come detto, con il programma stilato dall’amministrazione, oltre alla ripresa della biblioteca, verranno anche avanzate proposte per attività sociali tra cui l’assistenza agli anziani. Ovviamente valutando le necessità della comunità salzese non si escludono altri programmi che interesseranno sempre la sfera sociale. Si spera nella buona riuscita del progetto per garantirne la continuazione anche per gli anni futuri. E LA DIFFERENZIATA? Come avete potuto notare nella passata edizione abbiamo approfondito l’argomento raccolta differenziata che ha visto il nostro paese allinearsi, nella raccolta dei rifiuti, alle altre province dell’hinterland avellinese. Dopo tanto impegno e le tante raccomandazioni fatte, avremmo voluto darvi con esattezza i risultati in percentuale di tale raccolta per valutarne eventuale buon funzionamento. Ci siamo presentati presso l’ufficio tecnico del comune di Salza Irpina per conoscere i dati, ma come spesso ci accade, non abbiamo ottenuto nessuna risposta anzi l’unica precisazione avuta è stata: “Sono le 13 l’ufficio è chiuso, se volete conoscere i dati telefonate all’ASA e prendete appuntamento”, e noi: “Va bene, scusate il disturbo”. La Redazione RITMI SALZESI ATTUALITA’ Settembre 2007 7 GROUND ZERO E L’INIZIO DI UNA NUOVA EPOCA A sei anni dalla tragedia è cambiata Manhattan come è cambiato il mondo E’ solo un cratere, la bocca spenta di un vulcano imploso. Molti dicono che è enorme, un pozzo gigantesco che fa paura a guardarlo. Dicono che chi non è stato a NY non può capire. Bisogna vederlo. Bisogna sapere com’era prima e com’è adesso, dopo quell’irripetibile settembre. E’ un Krakatoa metropolitano il sito di Ground Zero. Oggi appare così. Sulle foto, sui filmati, sui documentari che passano a valanghe, in questo periodo, su programmi d’informazione. Channel civilitiation, discovery travel. Riviste, giornali, annessi dvd cinematografici. Visto dall’alto sembra soltanto un cantiere, ma è da vicino, da terra, che le proporzioni si stravolgono. 9/11 Sei anni dopo. Settantadue mesi. Ground Zero è un vuoto. Di notte due torri di luce stanno in mezzo al nulla. Si apre uno spazio ampio dalla strada verso il cielo, troppo per una città dove tutto è pieno, stracolmo ed anche l’inutile diviene utile ed ha una sua praticità possibilista. Tremendamente povero per quella NY, città caotica, megalopoli d’avanguardia, che appare magnificamente ordinata nel suo caos eccentrico. Multietnica e perfetta nel suo insieme. Tutto è funzionale in quell’energico meccanismo di propulsione. Dentro New York c’è un deserto. Un vuoto che è un cimitero. Sopra vogliono metterci travi, colate di cemento, assi portanti. Sotto ci sono cose. Polvere, rovine, ruderi, Pcb, asbesto, uomini. Lo chiamano “The Pit”, il fosso. E’ ancora così. Ci sono persone che scavano per trovare qualcosa che sia lontanamente simile ad una particella umana. Qualcuno spera. Ci sono troppi cenotafi per quei morti. La costruzione della Freedom Tower è lenta. Si parla di mancanze e di tutti i generi: unità lavorative, risorse, progetti, pianificazioni. La pietra miliare c’è. C’è anche il nome: la “torre delle Libertà”, il grattacielo più alto del mondo, 541 metri, costruito sul luogo della catastrofe e sopra quello che è, di fatto, un cimitero umano. Bare di legno in terra consacrata e fibre umane scomposte, oramai irrecuperabili, è lo stesso. 1700 persone non sono state ritrovate. Ma non è questo di cui si parla in America. C’è la politica, con la “bufala” della guerra in Iraq perché se è vero che di Bin Laden, non c’è traccia, è altrettanto vero che le armi di genocidio, nessuno le ha mai viste. Congetture, solo congetture. E se hanno esportato il concetto di democrazia in Medio Oriente, perdendo uomini, risorse, credibilità, con la promessa di fare una modernizzazione lampo del mondo orientale, hanno dimenticato che la contesa “Oriente e Occidente” ha riempito millenni e pagine di storie, già prima dell’era cristiana, così è più che probabile che due mandati presidenziali non basteranno a risolvere la questione. Manhattan. New York. Ground Zero. << Il cigno nero>> è passato, ha distrutto. Non ritornerà. C’è il director design che butta giù schizzi, le fondamenta che sono gettate, gli operai, le solite bazzecole dei compromessi, l’ascesa al potere e via discorrendo. Tutto andrà come deve andare. Superati gli asti politici, pioveranno dollari. La torre ci sarà. Alta, la più alta. In cemento armato. Titanica. Perché è necessario ricostruire e fare ciò che gli americani sanno fare meglio di chiunque altri: creare simboli. Quella torre sarà la gigantografia della rinascita, della rivincita. L’emblema più patriottico del loro patrio impero americano. << Yo New York, I hope you are feeling better>> New York, spero tu stia meglio. La frase è apparsa un anno fa. L’hanno scritta su un muro attiguo a Ground Zero. Pare come su una lapide. Di Potenza Galasso L’ANGOLO……...… INFORMATICO QUALCHE TRUCCHETTO CHE MIGLIORA LA VITA CON IL COMPUTER. Come realizzare uno spegnimento temporizzato del pc Quante volte è capitato di aspettare la terminazione di una masterizzazione mentre fuori c’è una macchina accesa che ci aspetta e quante volte abbiamo dovuto spegnere il computer solamente un’ora prima che lo scaricamento di un film, un programma o quant’altro si completasse causa contrattempo. Come risolvere questi fastidiosi imprevisti …anche quando a casa non c’è nessuno? Niente paura…c’è un comando di sistema che fa questo. shutdown -s -t 3600 –f /s Arresta il computer. /f Impone la chiusura delle applicazioni in esecuzione senza inviare un preavviso agli utenti. /t XXX Imposta su XXX secondi il periodo di timeout o il ritardo • S e l e z i o n a t e “Start=>Esegui…“ • Nel box che compare digitate “shutdown -s -t [tempo di attesa in secondi]“ • Saprete di aver lanciato correttamente il comando quando vedrete comparire un piccolo box che riporta il tempo di attesa prima dell’arresto Se ad esempio volete che il vostro PC si spenga automaticamente dopo un’ora dovete digitare: shutdown -s -t 3600. Fate solo attenzione al fatto che, una volta lanciato, il comando di shutdown non può essere annullato! Per annullare il comando di shutdown impartito si usa • • Selezionate “Start=>Esegui…“ compreso tra 0 e 600 secondi. Se si omette il parametro /t, il Nel box che compare digitate “shutdown -a“ Saprete di aver lanciato correttamente il comando quando vedrete scomparire il piccolo box che riporta il tempo di attesa prima dell’arresto periodo di timeout verrà impostato sul valore predefinito di 30 Di Carmine D’Onofrio di Alfonso prima di un riavvio o di un arresto, visualizzando un messaggio di avviso sulla console locale. È possibile specificare un valore secondi. RITMI SALZESI SOCIETA’ Settembre 2007 Azione Cattolica dei Ragazzi - Campo Estivo 20-24 agosto 2mila7 – Diocesi di Avellino ON THE ROAD…! La strada è il luogo in cui ci si incontra o semplicemente ci si incrocia; è il luogo in cui si sta insieme o si passa dritti senza neppure guardarsi in faccia; il posto in cui si condividono giochi, discorsi, litigate, passeggiate, gioie, informazioni ecc., o non si condivide nulla se non il percorso che ci porta a raggiungere una destinazione; è il posto in cui si impara a relazionarsi o si rimane da soli con se stessi. La Route 66 è stata la strada che abbiamo “percorso” nei nostri 5 giorni di campo. Poiché questa strada, con i suoi 4000 km, attraversa l’intero continente nord-americano, ci siamo trovati di fronte a paesaggi totalmente differenti tra loro, ognuno dei quali ha ritratto una situazione tipica della vita dei nostri ragazzi. Siamo partiti dalla grande città di Chicago che ha rappresentato la vita ordinaria, la quotidianità: attraverso le varie attività di questa prima giornata i ragazzi hanno scoperto che una rinuncia può aiutare a riscoprire il valore delle cose piccoli e grandi; abbiamo poi attraversato le immense foreste del New Mexico: in questa giornata i ragazzi hanno sperimentato come ogni cammino non sia privo di difficoltà e quanto nel corso di esso sia facile perdersi: è per questo che in ogni tipo di scelta abbiamo bisogno di punti di riferimento, di una “mappa” per il viaggio, di qualcuno che ci consiglia, che ci guida, che sia la famiglia, gli amici, la fede, i propri valori…; ma proprio a seguito di scelte affrettate e prese in solitudine…i ragazzi hanno compiuto una deviazione ed il terzo giorno sono giunti a Las Vegas, luogo di errore e perdizione: hanno trascorso questa giornata divertendosi e giocando, inseguendo la felicità… ma percorrendo la strada sbagliata; hanno così conquistato una scatolina piena solo di un punto interrogativo! E’ un po’ quello che accade nella vita: spesso ci facciamo distrarre dai bagliori di scelte facili e divertenti ma la perdita della rotta giusta porta presto ad una perdita continua. Da qui nasce l’esigenza di fermarsi e ripensare al viaggio! Il quarto giorno, ambientato nel paesaggio desertico dell’Arizona, i ragazzi hanno vissuto la forte esperienza del “deserto”: momento di solitudine e riflessione, necessario per ricostruire un rapporto con se stessi, con il gruppo e con Gesù. Il nostro viaggio si è concluso giungendo alla tanta agognata meta: il sole e le spiagge della California! Ci siamo ritrovati e non siamo più soli! Con noi ci sono tanti compagni di viaggio ma soprattutto c’è Lui, un compagno, un amico, che nel nostro viaggio non ci lascia mai soli, anzi ci rifornisce sempre di benzina! La strada è anche un importante luogo evangelico. Nei 3 anni della sua vita pubblica, Gesù ha percorso in lungo e in largo le strade della Palestina, per strada ha incontrato e si è fatto incontrare; la strada è il luogo privilegiato dell’annuncio, della missione. Attraverso la strada Gesù incontra il quotidiano dell’uomo, lo va a cercare. I nostri ragazzi hanno scoperto e scoprono ogni giorno nel corso del loro viaggio di essere tutti figli di Dio e di essere chiamati a stare con lui, non da soli, ma insieme a tutti gli altri nella grande famiglia della Chiesa. Il gruppo ACR, espressione della comunità in cui vivono i ragazzi, diventa quindi il luogo in cui tutte le strade diverse, da cui ognuno proviene, si incrociano e portano a Dio, perché accomunate dall’unica fede in Gesù Cristo. E’ questa l’unica strada verso la felicità vera. Un saluto affettuoso ai nostri più piccoli partecipanti, che mai come in questa occasione hanno dimostrato di essere degli ometti: Francesca Boccella, Sara Grasso, Lucia Integlia, Angelo Palladino, Roberto Sammut, Esther Zingariello… e ai genitori che hanno regalato ai propri Ragazzi il biglietto per partire per questo piccolo grande “viaggio”, nel corso del quale hanno incontrato l’altro con le sue ricchezze ed i suoi limiti, imparando a manifestare la propria unicità ed a valorizzare le diversità di ciascuno, diventando più forti o forse più vulnerabili, esprimendosi, confrontandosi, superando forse alcune paure…crescendo un pò… Speriamo vivamente che questa esperienza sia stata per voi, come per noi, cari ACRrini, un “viaggio” da ricordare….ed un’avventura da ripetere al più presto (magari ad ottobre con un campo parrocchiale??!! Chissà!!) …per continuare a crescere insieme, percorrendo per mano la nostra strada verso la felicità vera! Le educatrici ACR di Salza Alessia, Maria, Titti, Valentina, Viola 8 La mia esperienza al campo… da ACRrina 14enne! E pensare che non sarei voluta andarci…avrei perso i miei soldi, il mio tempo per la solita esperienza già fatta, sempre uguale. Quella mattina non ero entusiasta di lasciare Salza, né mi entusiasmava il pensiero di stare in gruppo in mezzo ad altri ragazzi e ragazze che, probabilmente, avevano le mie stesse perplessità. Sarei tornata volentieri a casa, ma in un attimo…eccoci a Montecalvo Irpino…ormai c’ero e dovevo adattarmi! La noia, la tristezza che mi avevano accompagnata durante il viaggio, svanirono non appena arrivati al campo. Dopo un quarto d’ora circa, eccoci tutti allo chalet per la divisione dei gruppi. Le presentazioni tra noi ragazzi avvennero in maniera spontanea ed anche i più timidi, dopo un’iniziale riserva, si lasciarono andare. In poco tempo formammo una squadra affiatata, più che collaudata, al punto tale che parve di conoscerci da sempre! Fu da quel momento che cominciai ad affezionarmi alle persone, all’ambiente… Devo ammettere che l’esperienza da ACRrina 14enne non è stata male: mi sono divertita e soprattutto ho capito tantissime cose. Non posso raccontarle tutte perché ci vorrebbero troppe pagine, ma voglio solo dire che ciò che mi ha colpito maggiormente è stato il fatto che in quel gruppo c’erano molti ragazzi, e non solo nel mio, ma in tutti i gruppi quattordicenni. Qui a Salza i ragazzi pensano che chiunque faccia parte dell’A.C. sia uno che non ha niente di meglio da fare. Pensano che sia roba da ragazze… Ed invece oltre la realtà di Salza, anche i ragazzi ne fanno parte, sono entusiasti di esserci, si divertono e riescono ad essere seri quando è necessario!!! Non sono “diversi o meno importanti” di chi non ne fa parte: sono normalissimi ragazzi che, come molti, vestono firmati, fanno sport, amano il calcio, ma sono parte dell’A.C…. E’ un peccato che a Salza i ragazzi non la pensino così, perché si potrebbe creare veramente un bel gruppo. La mia non è un’accusa, è solo la descrizione della realtà del nostro paese… Spero che un giorno si convincano anche loro a farne parte, ma è pur vero che la bellezza di questo mondo deriva dalla sua varietà! Di Marisa Esposito RITMI SALZESI MUSICA E SOCIETA’ Settembre 2007 9 LA CARROZZA DI HANS FRANCO BATTIATO: “POLLUTION” / BMG RICORDI 1973 Chi ha già ascoltato quest’album sarà assolutamente d'accordo sul fatto che Franco Battiato rappresenta la figura musicalmente più originale e “straniante” del panorama rockprogressive. E, al contrario, chi si è limitato ed “abituato” all’ascolto di canzoni come “Centro di gravità permanente” oppure “L’era del cinghiale bianco”, troverà in “Pollution” un Battiato davvero sorprendente, autore di composizioni essenzialmente elettroniche, capaci di fornire sensazioni particolari, mai sperimentate nel quadro tradizionale della musica italiana. Il sostrato musicale, la scelta di strumenti “filtrati” e l’apparato iconografico si presentano chiaramente come elementi "di rottura" rispetto ai rassicuranti percorsi artistici di complessi beat “pseudoamericani”: ad esempio, sulla copertina il musicista siciliano raffigura una delle mattonelle che servirono alla pavimentazione di piazza “S. Stefano” in Bologna, con un mezzo limone nel quale è stato conficcato un bullone, mentre all’interno del disco appare imponente una croce di legno con l’effige ed il nome di Battiato. Intorno alla croce siedono i musicisti: lo stesso BATTIATO (voce solista, voce strumentale, VCS3), RUBY CACCIAPAGLIA (VCS3, pianoforte filtrato, VCS2), GIANFRANCO D’ADDA (batteria, timpani, compressore), MARIO ELLEPI (chitarra acustica, 12 corde, elettrica, filtrata VCS3, voce), GIANNI MOCCHETTI (basso, basso filtrato, VCS2, voce). L’album, sottotitolato "gesto sonoro in sette atti dedicato al Centro Internazionale Studi Magnetici", presenta sette brani con titoli molto particolari. Il primo brano è IL SILENZIO DEL RUMORE, dove, in seguito ad una citazione delle "Leggende del bosco viennese" di Strass, irrompe un ostinato ipnotico di chitarra elettrica con un drammatico tema di organo, interrotto da un colpo di fucile che costituisce la seconda traccia, 31 DICEMBRE 1999ORE 9, in cui sembrano riecheggiare le millenarie paure umane dinanzi alla fine di ogni secolo. Il terzo brano è una filastrocca araba, AREKNAMES, il cui testo, per buona parte italiano letto alla rovescia, è accompagnato da una vorticosa musica elettronica filtrata e riconsegnata all’uditore attraverso un VCS3, mentre con il quarto brano, BETA, Battiato sembra molto vicino ad alcune esperienze inglesi, riallacciandosi indiscutibilmente alle sonorità floydiane di “Echoes”. La medesima atmosfera si riscontra in PLANCTON, in cui la musica rockelettronica tende ad esaltare il testo a sfondo biologico e fantascientifico, nel quale si profetizza la progressiva trasformazione dell'uomo in pesce per sopravvivere all'estinzione delle risorse sulla terraferma. Nuove esigenze espressive, quindi, che procurano all’orecchio uno stato di sospensione e proiettano l’essere umano verso lo spettro di un dramma futuro, imminente: non a caso il sesto brano si intitola POLLUTION (“inquinamento ambientale”) ed il settimo, TI SEI MAI CHIESTO QUALE FUNZIONE HAI?, è contraddistinto da un pianto luttuoso continuo e dirotto in cui Battiato sintetizza il suo messaggio di denuncia, invitando l'uomo ad una maggiore responsabilizzazione e ad una riscoperta di se stesso. Argomento, purtroppo, ancora attuale. Di Carlo Petruzziello SALZA…PETTEGOLEZZI…NOIA… I muri piu’ grandi da abbattere Siamo qui, tutte tre insieme con l’intento di scrivere questo articolo forse un po’ diverso, insolito, forse il primo. Come tutti sanno Salza è un piccolo paese. Un luogo con la sua realtà, con le sue tradizioni, con la sua gente, che conoscendosi l’un l’altra, appare come una piccola grande famiglia…ma spesso non si rivela tale, anzi come in ogni famiglia avvengono litigi e incomprensioni. Ciò che ci spinge a pensare che Salza non lo sia affatto, è che nonostante il passare delle generazioni queste vicende continuano a ripetersi. Salza non offre molte alternative per noi ragazzi, non ci sono molti svaghi né divertimenti e diventa addirittura difficile se non impossibile trovare un luogo in cui stare insieme se non sulla piazza. Oramai i nostri interessi sono cambiati, le nostre richieste sono aumentate rispetto a quelle dei giovani di un tempo. Lo stesso vale per gli argomenti di cui discutere, inoltre c’è sempre meno da scoprire. Così anche se il mondo dei teenegers, compreso quello dei salzesi è in crescita, il pensiero di molte persone rispetto agli avvenimenti di ogni giorno è sempre lo stesso. Ma questo modo di pensare è proprio anche dei più giovani, causato forse dalla noia che spesso è causa di pettegolezzi poco graditi e soprattutto inaspettati. E proprio queste voci ci rendono più complicata la vita ostacolando sempre di più la nostra spontaneità sia nei confronti del semplice amico sia di quello forse “speciale”. Il cosiddetto “ngiucio” avvolge tutto il nostro mondo, è sempre presente in ogni situazione, è come il nostro più caro amico sempre pronto ad intervenire appena ce n’è la minima occasione… Visto che ci fa molto male non siamo disposte ad accettare questa realtà, anzi crediamo che unendo le nostre forze e evitando di guardare le persone sempre con occhio diverso, la svolta tanto attesa da tutti forse potrà avvenire; così in maniera semplice quella grande famiglia potrà essere definita come tale. E’ proprio questo il messaggio che vogliamo trasmettere, evitando così di rendere questo articolo un’accusa. Di Silvia Galasso, Marisa Esposito, Valentina Picardo RITMI SALZESI SPORT A.C. SALZA IRPINA: LAVORI IN CORSO. “I dirigenti non si sbilanciano in attesa di un incontro societario” “L’organigramma societario non è ancora definito, nei prossimi giorni daremo notizie certe sul nuovo assetto dirigenziale”. Sono queste le uniche parole di mister Pascolo e del dg Martinez. A seguito di una stagione terminata con esito non positivo il Salza è pronto a ripartire, ma non tutte le riserve sono state sciolte almeno per quanto riguarda l’organico dirigenziale. Nessun dubbio, invece, sull’iscrizione della squadra al campionato di seconda categoria, proprio come la passata stagione. In questo modo l’ AC Salza Irpina potrà prendersi qualche bella rivincita. Confermata anche la rosa dei giocatori e questo è sicuramente positivo perché si agevola il feeling tra i ragazzi in campo e fuori. Ovviamente non mancherà qualche new entry, in particolare ragazzini del paese che hanno scelto di passare il loro tempo libero nel rettangolo da gioco, tra allenamenti e partite, e non in un bar a giocare a carte come fanno i vecchietti. Anzi approfitto di questo articolo per volgere un invito a tesserarsi a quei giovani di belle speranze che, per le belle giocate regalate, si sono guadagnati gli applausi del pubblico durante il torneo estivo. L’unica comunicazione ufficiale che la società ha diramato nei giorni passati è che la preparazione pre campionato inizierà il 17 settembre giù al campo alle ore 19:00. Per il momento questo è quanto; buon campionato a tutti. Di Pasqualino Ricciardi TORNEO DI PALLAVOLO: VINCONO I RAGAZZI DI SORBO Come avviene oramai da circa quattro anni in onore della Madonna viene organizzato in Piazza Michele Capozzi un torneo di pallavolo. Per la cronaca ha vinto una squadra composta da tutti ragazzi di Sorbo che si sono distinti sin dalla prima partita per affiatamento e grande tecnica. Capitanati da Gianni Iovanna e composti da ottimi giocatori sia in ricezione che sottorete tra cui si è distinto Ragno Antonio, la squadra vincitrice ha battuto con il risultato di tre set ad uno la squadra capitanata dal sempre bravo Angelo Barile e delle sorelline Gaita. Il prossimo anno si spera di riportare il titolo a Salza anche se l’impresa si prospetta al quanto dura. COMPAESANI ONNIPRESENTI! “Sport e riconoscimenti ufficiali per un salzese doc”. Nella nostra rubrica sportiva non può mancare l’annuale appuntamento con il signor Gerardo Galasso che, con le sue iniziative, mobilita l’intera comunità salzese. Anche quest’anno i più piccoli hanno potuto disputare la classica partita nel campo da calcetto prima della finale del torneo estivo con tanto di premiazione. Ci è sembrato giusto sottolineare l’impegno e la passione del signor Galasso che porta alto il nome di Salza anche al di fuori della nostra piccola comunità. Con il figlio Ayrton è stato invitato al Palazzo Ducale di Genova per assistere alla premiazione di un famosissimo calciatore dell’Inter, Esteban Cambiasso, viste le sue origini genovesi. All’incontro erano presenti tutte le autorità della città nonché l’allenatore nerazzurro Roberto Mancini. Altro importante riconoscimento gli è stato conferito al termine di una stagione calcistica 2007 ricca di impegni per aver ricoperto il ruolo di collaboratore-accompagnatore nel campionato juniores nella società sportiva San Fruttuoso. Alla premia- Settembre 2007 10 TORNEO DI CALCETTO IN ONORE DELLA MADONNA Al via quest’anno solo sette squadre E’ oramai un appuntamento fisso il torneo di calcetto dedicato alla Madonna delle Grazie che si tiene alla fine di agosto per terminare pochi giorni prima della festa. Quest’anno al via del torneo, a causa dell’assenza di molti dovuti a vari acciacchi e infortuni, si sono iscritte solo sette squadre anziché le solite otto. Questo però non significa che le squadre non si sono date battaglia sul campo di gioco e non sono mancate critiche all’organizzazione e le solite polemiche con l’arbitro. Per la cronaca il torneo è stato vinto dalla squadra denominata i tre Cannuoli composta da Roberto De Biasi (che ha dovuto lasciare il posto ad Alberto Zingariello per problemi fisici) , Luca Barile, Domenico Petrarca, Alessandro De Biasi, Michele Marra, Adamo Zingariello e Dario D’Onofrio. In finale hanno battuto con il risultato di 5-1 una compagine formata esclusivamente da ragazzi di Sorbo capitanati da Antonio Cataldo. Al di là dei vincitori e degli sconfitti vanno fatti due nomi, a parer mio, che meritano un elogio particolare non solo per le grandi doti tecniche dimostrate ma per un senso sportivo che si è davvero distinto in piccoli frangenti ma che fanno la differenza in queste occasioni: Daniele Sarno della squadra composta da giovanissimi salzesi, che da fuori incitava sempre i compagni e gestiva i cambi con grande imparzialità, e Michele De Pascale altro giovanissimo portiere della squadra che è uscita sconfitta in finale ma che dal campo si preoccupava di richiamare i propri tifosi che esageravano nell’incitamento e ammetteva gli errori arbitrali a proprio favore. Complimenti a tutti e speriamo che il prossimo anno si possa organizzare un torneo dedicato alla Madonna che possa far esprimere al meglio questi principi sportivi. Di Pasqualino Magliaro zione erano presenti Ugo Rosi, ex portiere di Genoa e Sampdoria e il signor Matteo Cesari, figlio del più noto Graziano, ex arbitro della massima serie e oggi commentatore per Mediaset. Chissà, forse le conoscenze e la passione del signor Galasso potrebbero tornare utili per lo stesso AC Salza Irpina…unico ostacolo, però, la lontananza. LO STRILLONE L’ULTIMA OCCASIONE PER DIRE LA TUA Non è con il giornalino o il torneo di pallavolo che si va a- vanti. Riflettete X Ricciardi: sono una ragazza che ha perso la testa per te. Incontriamoci ti prego! PS lasciala perdere la signora Angiuoni. By B Noi 4 siamo sempre insieme, non ce ne frega di nessuno e abbiamo capito che a ogni domanda c’è una risposta: DADO! Ah…viva le fulminate! X Gennaro P.: mi sembri paonessa …nn capisco perché pugliese nn ti abbia contattato al posto di kenesei Si comunica che a partire dalm10\9\2007 verrà inaugurato il nuovo asilo nido per bimbe tra i 13 e 14 anni. X info contattare il sito www.vival’infantilismo.it...e ki vo capì capisce Per matarazzo: si sente la tua mancanza nel torneo di calcetto:grazie alla tua assenza si gioca meglio by chi se ne intende X raissa: tantissimi auguri per il 4 settembre!PS mitti a capo a fa bene By le tue amiche quelle vere! Per Peppo: na domanda…ma quanno fai no figlio lo chiami brecciolina?By Kippo X Filomena: sei bellissima…mi vuoi sposare?Attendo risposta By uno ke sta seduto affianco a te Pom pompom pompompom: ti piaceva vincere facile?By la funa X Antonio re o bar “O Prencepe”: cmq tocca prima a te… aspetto con ansia Zico junior By a chi hai richiesto il msg X Silvia, Valentina e Marisa: faciti e persone serie senò so schiaffi…a sera ativi a dorme invece e ndundunià miezzo a via By le vostre fedeli amiche X Filomena la più bella di Salza: eri fantastica a pallavolo ma io di più anche se ho perso By un tuo compaesano Per Daniele S.:Am salam, am salam ham ham salam By Pelè X Fabio S.: quando ti vesti con il tuo pantalone arancione 6 un raggio di luce in questo paese buio.6 fico by milioni di fans X Anna: come canti tu nn canta nessunoBy ki ti ha detto ke ti mandava il msg X Michele o genovese: complimenti per le tue prestazioni al torneo…orribili e meno male ke ti eri anche allenato E’ meglio a festa a San Potito! Papà quanno ti viri la partita nn t’addormè chiù By Rosa X la piccola Alessia: tanti tanti auguri per il tuo compleanno!!!Sei unica by Kicca X Carmine: come vedi sono di parola infatti eccoti il mess…vabbè volevo solo dirti questo baci tadb…sai già chi sono X Miss lemonvodka: si spisiale come a mortadella e Nunziatina! Tvb by pritusina X il comitato festa:come mai si fa l’incendio al campanile? nn dà fastidio a nessuno?complimenti per la coerenza X Badoglio: per favore puoi evitare di farti tirare le sopracciglia in piazza!!! X l’arbitro del torneo: sei bellissimo, la tua panza è mancata tra le “punte” della squadra. By ttkiriteam X Nino: sei un gran fico soprattutto quando indossi la tua camicia fashion. Se sempre nei miei pensieri By l’87enne ke ti osserva tutti i giorni X i salzesi sportivi: diamoci una mossa ke quest’anno stammo facendo vince tutto ai cocozzari X Arale: tieni a panza mitica e speciale Gay pride a Salza Irpina sul carro centrale ci saranno Luca B. in arte “Priscilla”, Vittorio M. detto Kikka, Paolo De P. detto la Pompierina e Antonio M. detto la generalessa Badoglio. Siete invitati tutti. By Fergusson X Anna D: anche se l’età avanza sei sempre una stragnocca della madonna! By “occhio alla penna” X Gerardo G: è stata più bella la tua esultanza in stile carnevale di Rio che tutto il torneo. By Collina X Nino: nn ho mai visto un ragazzo con la tua classe. Se nn ero fidanzata ti sposavo subito.By Melissa Satta. PS: ti prego nn dirlo a Bobo. We petrà…siamo contenti per la tua patente gli auguri te li abbiamo fatti, la macchina te la procuriamo noi…ma mo ci vò portà no poco nzorcanno?!Bcg X peppo: ma dove sei andato in vacanza al lido “tre remi” X Roberto: caro “nonno”, nonostante tutte le sgridate e le nostre discussioni alla fine abbiamo capito che ricopri con classe il tuo “ruolo” Pe i vagliuni re o Suorio: madonna como siti bravi a pallavolooo…ma come v’è vinuto n’capo re iocà a pallone?!! LO STRILLONE L’ULTIMA OCCASIONE PER DIRE LA TUA Per le mie nipotine Antonietta e Lucrezia. Zia maria vi vuole un bene esagerato, grazie per i vostri sorrisi X Viola: x fortuna al mondo esistono persone comprensive e speciali come te. Grazie 1 bacione…Alessia Voglio piglia na bolletta…ora ke nn c’è più engy con i suoi consigli non ci riesco più X dariuccio: l’amante più bello sei tu X Alessia: tanti auguri di buon compleano, pe 100 anni by tatvag Pasta baronia, bicap, ovomont, dash smacchiante, cola fizz (sottomarca coca cola) pronte a mettere sotto contratto l’astro nascente delle Dinamo Candida Daniele Sarno, compenso stimato 45 euro e 50…By al jazeera Moschella 6 stupendo!!! Ti amiamo by fans sfegatate iscritte all’associazione italiana non vedenti…auu auuuuu X Raffaele D.M.: auguri di buon compleanno! E so 60!!! T.v.b. Lucia Cercasi palo X completare l’apparata di Salza…X info contattare peppo X Alfonso e Amelia…tanti auguri! Siamo felici per voi, vi vogliamo bene…Davide e Anna Rapporto di classe: Petrarca chiama continuamente il 118 disturbando la lezione… Pè abbuski… fai troppo o scemo by chi sai tu X Andy: il tuo look fuori dal comune e i tuoi capelli ingellati mi fanno provare forti emozioni continua cosi by quelli delle 3 di notte X Sabino: a finito e mi sfotte??? t’aggia riga tutta a machina baci X Sandro a vuoi finì re fa casino mezzo a o campo… c’ero sta io co te per vence Ke torneo di basso livello quest’anno… mancavano i più forti .. L’anno prossimo vedere prima gli iscritti e poi lo fate by vecchio osservatore X Antonio m: hai visto ca ti vinimmo sempe a trovà ? Dado X il parente antonio voglio verè quando a finisci e mi offrì na cosa. Appena faccio sordi ti faccio beve gratis per un mese by o parente badogliu Il 12 luglio 2007 è nata una piccola peste, di nome Giuseppe, che ha reso strafelici le famiglie Cimirro e Cataldo…hai scombussolato un po’ la vita dei tuoi genitori, Antonio e Silvia, ma ne è valsa la pena! Complimenti alla mamma per il capolavoro! La nascita è l’inizio di un percorso in stretto rapporto con la realtà, ed è per questo, piccola creatura, speriamo che il viaggio della tua vita sia sereno, e ricco di felicità! Buona fortuna! X il comitato festa come mai si fa l’incendio al campanile? Quest’anno non da fastidio a nessuno complimenti X gennaro p. anche quest’anno sei il più fico del torneo by chi te lo dice sempre X grande antonio: ma lo sai ke sei il barista più bello del mondo baci tvb piccola… X Badoglio da quando lavori ai feudi 6 ancora più bello by tutte le ragazze di salza Kippo! Tieni na botta incredibile…potissi aprì na fabbrica e fuochi r’artificio Per l’amica di arale: allora vuoi fa carte o no? Quando mi cigni con lo scoobydu mi fai impazzire ah aha haha by dr slump X Alessandra: tà laureata e non à offerto nienti ; à trovato fatica e non à offerto nienti; nnato poco ti spusi e non pavi nienti… tieni e braccia corte ca pari no coccodrillo by io X tutti i ragazzi di Salza ricordatevi e non dimenticate mai che…..machinista sempre così by l’indiano delle strisce pedonali Sintonizzati anke tu su Radio Recotta 89.7 mhz, la radio dei giovani tamarri salzesi..info importanti: è consigliato ascoltarla a volume elevato preferibilmente con i finestrini aperti Il Caporedattore scannerizza alle 7 di mattina prima di andare a lavorare… grande caporedattò si meglio e v. feltri by lui X l’uomo più invalido di salza domani ci vediamo alla posta by l’inps X Ippolito Alessandro e co.: la smettete con la storia di g.s.??? X favore tnt non è successo nnt.. Sennò so schiaffi… bacioni un amica EDITORE: Associazione Centro Studi Cinematografici “ Jean Luciani” DIRETTORE: Don Gerardo Capaldo ASSOCIATO: supplemento al settimanale cattolico il Ponte CAPO-REDATTORE: Alessandra De Biasi VICEREDATTORE: Magliaro Pasqualino REDAZIONE: Pasqualino Ricciardi, Rossella Picardo, Potenza Galasso, Dante Iandolo, Luisa Ricciardi, Carlo Petruzziello RESP. GRAFICA: Iandolo Alberto, Magliaro Pasqualino VIGNETTE e DISEGNI a cura di Antonio Paparella