24 agosto 2012 - Il Comune di Gatteo

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24 agosto 2012 - Il Comune di Gatteo
Ufficio stampa
Rassegna stampa
venerdì 24 agosto 2012
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INDICE
Corriere Romagna Cesena
Il babbo più bello d’Italia? È Francesco Perozzi Altre fasce a due romagnoli
24/08/12
Cultura e Turismo
3
Cultura e Turismo
4
GATTEO
24/08/12
Torna il doposcuola per i bambini delle elementari
24/08/12
Scuole e servizi per l'infanzia
Rock a Castelvecchio
24/08/12
6
Cultura e Turismo
Bakia, la carica di Rossi: «Obiettivo Promozione»
24/08/12
5
Sport
7
Il Resto del Carlino Cesena
Il papà più bello canta Modugno
24/08/12
8
Cultura e Turismo
La Voce di Romagna Cesena
E’ di Verona Ha cantato Modugno
24/08/12
9
Cultura e Turismo
Italia Oggi
Esuberi indolore negli enti locali
24/08/12
10
Pubblica Amministrazione
Nella p.a. promozioni senza soldi
24/08/12
12
Pubblica Amministrazione
Dividendi di efficienza congelati
24/08/12
13
Pubblica Amministrazione
Spl, liberalizzazione necessaria
24/08/12
14
Pubblica Amministrazione
In house al canto del cigno
24/08/12
15
Pubblica Amministrazione
Superbiciclette per i comuni
24/08/12
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Pubblica Amministrazione
Emilia Romagna, fondi alle imprese danneggiate dal sisma
24/08/12
Pubblica Amministrazione
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pressunE
ci,o'r'''Fiere
di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
24/08/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Il babbo più bello d'Italia?
È Francesco Perozzi
Altre fasce a due romagnoli
GATTE() MARE. Francesco Perozzi, 29
anni di Verona, è il Babbo più bello d'Italia 2012. Il titolo della 19a edizione se l'è
aggiudicato mercoledì sbaragliando la
concorrenza di altri 17 papà, che si sono
"dati battaglia" cimentandosi in varie
prove di abilità: chi ha cambiato il pannolino (ad un bambolotto), chi ha preparato le "tagliatelle di nonna Pina", chi si è
esibito in compagnia dei propri figli, chi
invece ha ballato con la suocera. Francesco, ha conquistato il titolo anche grazie alla sua esibizione: ha cantato Meraviglioso, successo di Domenico Modugno
facendo esplodere in un forte applauso
Piazza della Libertà a Gatteo Mare, dove
oltre tremila persone hanno assistito allo
spettacolo. Francesco, operaio dal fisico
possente e di bella presenza (occhi marroni e capelli castani) è sposato da un anno con Maria ed è papà di Gloria, una bellissima bimba di 9 mesi; si definisce un
papà premuroso e molto legato alla sua
famiglia. «La gara l'ho presa come un gioco - dice - non pensavo proprio di vincere, mi sono divertito molto ed è stata
una bella esperienza, sono contentissimo
di essere Il babbo più bello d'Italia. Dedico la vittoria alla mia famiglia. Altre le
fasce assegnate, tra cui: "Babbo Eleganza" Vincenzo Funaro, "Babbo Simpatia"
Stefano Marinucci, "Babbo Sorriso" Roberto Della Santina; "Babbo Dolcezza"
Marco Manco Catello di Rimini; "Babbo Solare" Danilo Porto di Ravenna;
"Babbo Sprint" Livio Panico "Babbo Fashion" Salvatore Russo.
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«Fellini, una persona fantastica»
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di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
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In piazza della Libertà dalle 21.30 concerto
Luca Bergamini Quintet. Ingresso libero.
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Periodicità: Quotidiano
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Diffusione: n.d.
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di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
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Periodicità: Quotidiano
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Gatteo. Prenotazioni all'Urp per la card per i trasporti
Torna il doposcuola
per i bambini
delle elementari
Quattro pomeriggi alla settimana
Possibili anche iscrizioni giornaliere
GATTEO. Novità e informazioni
in campo scolastico visto che ormai si avvicina il ritorno sui banchi. Torna anche per l'anno scolastico 2012-13 il servizio di doposcuola per i bambini della elementare, organizzato dalla Cooperativa La Finestra di Sogliano,
in collaborazione con il Comune
di Gatteo. Il servizio sarà attivo
alla media "Pascoli" del capoluogo ogni lunedì, mercoledì, giovedì
e venerdì dalle 13.30 alle 18.30, con
la possibilità di iscrizioni anche
giornaliere a partire da lunedì 1
ottobre fino a venerdì 31 maggio.
«Il doposcuola - spiegano dal Comune - è un centro in cui ogni
bambino ha la possibilità di conoscere, condividere e mettersi alla
prova all'interno di un ambiente
educativo che lo accoglie e lo stimola all'autonomia e alla messa
in atto delle proprie competenze e
delle regole comuni. Gli educatori guidano i bambini nello svolgimento dei compiti scolastici, collaborando con gli insegnanti per
garantire continuità didattica ed
educativa. Oltre al tempo dedicato ai compiti, giochi di gruppo,
giochi strutturati e laboratori di
vario genere offriranno agli iscritti momenti di divertimento,
condivisione e collaborazione
con gli altri». Informazioni al 335
6728729 (Mariangela, responsabile del servizio) o 393 9186537.
Rimanendo in ambito scolastico, c'è tempo fino al 29 agosto
all'Urp di Gatteo per prenotare la
"Scuola Card", destinata ai ragazzi che accedono al primo anno delle medie e che risiedono in zone
coperte dalle linee di trasporto
pubblico di Start Romagna. Le famiglie interessate hanno già ricevuto una comunicazione che li invita ad acquistare la Scuola Card
al costo di 196 euro e che consente
agli studenti di andare a scuola al
mattino e di usufruire dei mezzi
di trasporto durante il pomeriggio o nei giorni festivi, dall'i settembre al 30 giugno. Per le famiglie di Gatteo è possibile la prenotazione in Comune, consegnando entro le 12 di mercoledì 29 agosto all'Urp di Gatteo il modulo
compilato scaricabile dal sito
www. comune. gatteo .fo . it, insieme a una fototessera: in questo caso da lunedì 3 settembre sarà possibile recarsi al Punto Bus Start
Romagna di Cesena per pagamento e ritiro abbonamento. Infine,
per questo anno scolastico la prenotazione è effettuabile anche attraverso il sito www.scuolacard.it, con una fototessera scannerizzata. Per chi invece era già
abbonato, e quindi è già in possesso della Scuolacard, dal 27 agosto
è possibile effettuare il rinnovo al
Punto Bus Start Romagna di Cesena, in uno degli sportelli bancomat Unicredit o Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna oppure collegandosi alla sezione
"Rinnova il tuo abbonamento"
sul sito www.scuolacard.it.
Miriam Fusconi
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Valle del Rubicone
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per bambini
delle elementari
CASA DEL: MATERASSO
CESENA
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24/08/2012
Periodicità: Quotidiano
di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
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Rock a Castelvecchio
In tanti per la nona edizione della kermesse
e raccolti 400 euro per le spese mediche di Nicole
SAVIGNANO. Tantissimi giovani, e non solo, hanno riempito l'arena Gregorini mercoledì
sera per Castelvecchio in rock.
Sul palco giovani e giovanissimi musicisti hanno animato la
serata fino a tarda notte, dal
rock italiano a quello internazionale, dalle canzoni originali
dei gruppi alle cover intramontabili, dal rock melodico a quello più "pesante". Tutto questo
grazie ai gruppi Jocelin Pulsar,
Silver Linings e Sacco Sound.
Per tutta la serata ha funzionato un abbondante buffet gratuito e sono stati estratti premi tra
il pubblico. Inoltre sono stati
raccolti fondi - quasi 400 euro per sostenere la spese mediche
di Nicole Forlivesi, un'adolescente di Gatteo che a causa di
una sclerosi multipla fulminante con paresi di più organi
necessita di costose terapie intensive e urgenti.
L'iniziativa è sostenuta da
numerosi sponsor ed è nata
nell'estate 2004 da un'idea di
Pier Paolo Pacioni, Soren Ghirardi e Michele Carrabotta per
incentivare luoghi di aggregazione giovanile, attraverso il
mondo della musica rock. Tutto è reso possibile grazie alla
nascita della onlus Var Associazione Ragazzi. «Siamo soddisfatti del successo di questa
nona edizione che ha confermato di come si tratti di un e-
Tanta gente a Castelvecchio
vento atteso e partecipato spiega Michele, uno degli organizzatori - per questo ringraziamo tutti coloro che hanno dato
una mano, in particolare l'associazione Var». Durante la serata, un po' per estrazione, un
po' con il gioco Caccia alla talpa, sono stati distribuiti 6 premi, dal prosciutto al kit da mare, dalla chitarra all'amaca, dal
casco ai buoni per il centro estetico. (m i.fu.)
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Torma doposcuolu
per bambhli
delle elementari
••: CASA DEL MATERASSO
CESENA
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di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
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Coppa Emilia Romagna P Categoria. Le otto formazioni cesenati sono pronte per il debutto
-
Bakia, la carica di Rossi: «Obiettivo Promozione»
Bartolini: «Sporting Villalta in la grazie al successo in Coppa: ripeterci sarà dura»
CESENA. Ai nastri di
partenza, si comincia. Domenica, con la Coppa,
prenderà il via la stagione
sportiva del calcio dilettantistico. Ecco come le
squadre cesenati di la Categoria si avvicinano al
debutto.
Bakia. In casa Bakia, che
ospiterà il Real Pinarella,
c'è tanta ambizione. Lo
confermano le parole del
tecnico Rossi: «Stiamo bene fisicamente e psicologicamente, come squadra
siamo pronti e non temiamo nessuno. Vogliamo
passare il turno e arrivare
in fondo, perché la Coppa
può portare alla Promozione, che è il nostro obiettivo principale».
Diegaro Macerone. Lavori in corso per la neopromossa, che a Diegaro ospiterà il San Pietro in
Vincoli: «Siamo ancora in
fase di sperimentazione spiega l'allenatore Scarpellini - la preparazione è
andata bene ma ci vorrà
un po' per adattarsi alla
categoria. La partita di
Coppa servirà proprio a
farci capire a che punto
siamo sotto tutti i punti di
vista».
Due Emme. Dopo la retrocessione, la Due Emme
è alla ricerca di nuove certezze: «Abbiamo rivoluzionato un po' tutto, puntando sui giovani - dichiara il nuovo allenatore
Francesco Comandini ma siamo quasi al completo e ci sentiamo pronti.
Vogliamo passare il turno: la partita con il Santa
Sofia (in programma a
Mercato Saraceno, ndr)
sarà un ottimo test per va-
lutare la nostra condizione fisica. L'obiettivo è
spingerci il più avanti possibile».
Gambettola. Il Gambettola, che debutterà in casa
contro lo Sporting Villalta, è in fase di rodaggio.
Spiega il nuovo allenatore
Pasini: «La partita di domenica sarà una prova generale, in particolare per
tutti i giovani che si sono
aggregati quest'anno. Abbiamo bisogno di amalgamare il gruppo. Non abbiamo grosse aspettative
ma affronteremo il match
con la giusta tensione».
Gatteo Mare. Ancora in
alto mare il Gatteo Mare,
che ospiterà il Ronta domenica alle 20.30: «Siamo
in piena preparazione commenta il tecnico Piraccini - non c'è nessuna
pretesa di passare il turno. Ci troviamo in totale emergenza, per cui puntiamo solo a presentarci dignitosamente per l'inizio
del campionato. La partita
di Coppa sarà come un allenamento, niente di
più».
San Vittore. C'è tanto entusiasmo invece in casa
della neopromossa San
Vittore, come dimostrano
le parole dell'allenatore
Arrigoni: «Siamo carichi,
teniamo alla Coppa e a
questa partita: contro il
Predappio proveremo a
vincere. Fisicamente non
siamo al meglio, ma l'importante sarà arrivare
mentalmente pronti. Andare avanti sarebbe bello,
aumenterebbe ancor di
più il nostro entusiasmo».
Sporting Villalta. Lo
Sporting, atteso dal Gambettola, vuole cominciare
la stagione al meglio. «Abbiamo molti giocatori fuori o non pronti - chiarisce
il tecnico Bartolini - ma è
il debutto e vogliamo affrontarlo con il piglio giusto. Siamo saliti in la Categoria perché abbiamo
vinto la Coppa ma ripetersi sarà difficile: in ogni caso vogliamo fare bella figura».
Ronta. Il Ronta è senza
paura. La squadra di Molari, che affronterà il Gatteo Mare, non si pone limiti. «La squadra sta reagendo bene, non siamo ancora
al top ma faremo del nostro meglio per vincere.
L'obiettivo è quello di rimanere in corsa in campionato e in Coppa il più
possibile».
Raffaele Scarpellini
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FulgorLiberas
Quantivecchiamici
primadellaCoppa
Colpo della Felice: Loglisd
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Resto del Carlino
CESENA
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Il papà più bello canta Modugno
FRANCESCO PEROZZ1, 29 anni di Verona, è il 'Babbo più Bello
d'Italia 20 I T: si è aggiudicato il titolo della 19° edizione del
concorso l'altra sera Latteo Mare sbaragliando la concorrenza di
altri 17 papà. Francesco ha conquistato il titolo grazie anche
all'abilità interpretativa cantando il brano 'Meraviglioso' di
Domenico Modugno. Per lui, sposato da un anno con Maria e padre
di Gloria (9 mesi) applausi scroscianti dagli oltre tremila spettatori
che hanno assistito allo spettacolo. La serata è stata condotta da
Paolo Teti e Cinzia Sguotti (con Francesco nella foto), presentatori
di Miss Suocera, Miss Nonna e Miss Mamma Italiana.
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24/08/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
E
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ROMAGNA
FORLÌ &
CESENA
Direttore Responsabile: Franco Fregni
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
IL BABBO PIÙ BELLO
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E' di Verona Ha
cantato Modugno
GATTEO MARE Francesco Perozzi, 29 anni di Verona, è il "Babbo
più Bello d'Italia 2012", il titolo
della 19° edizione se l'è aggiudicato mercoledì sera sbaragliando
la concorrenza di altri 17 papà,
che si sono "dati battaglia" cimentandosi in varie prove di abilità, chi ha cambiato il pannolino
(ad un bambolotto), chi ha preparato le "tagliatelle di nonna Pina", chi invece ha ballato con la
suocera. Francesco, ha conquistato il titolo grazie anche all'apprezzata esibizione canora di
"Meraviglioso" successo di Domenico Modugno. Tra le altre fasce assegnate "Babbo Dolcezza"
a Marco Manco Catello 37 anni,
allenatore di calcio di Rimini,
papà di Riccardo e Gabriele e
"Babbo Solare" a Danilo Porto 30
anni, bagnino di Ravenna, papà
di Martina. A condurre Paolo Teti
e Cinzia Sguotti. (foto Gigio)
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RURICONE
Esplode bombola(lel gas:m
ferito grave
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QINUTIOUNO ECIINUSIII:0.1:1111.11MICII 11: POUTICO
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Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi
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Il sottosegretario al W mette in guardia: molti comuni stanno diventando la Grecia d'Italia
Esuberi indolore negli enti locali
Polillo: puntare sui prepensionamenti. Bilanci locali oscuri
gio comune, nonostante il decreto
sull'armonizzazione dei bilanci
suberi senza «macelleria
(varato dal governo Berlusconi
sociale» negli enti locacome corollario attuativo del feli. I 13 mila dipendenti
deralismo fiscale, ndr) che però
di troppo che andranno
entrerà in vigore dal 2013. E così,
sfoltiti dagli organici di regioni,
accanto a enti virtuosi che hanno
comuni e province saranno per
ben amministrato e rispettato il
gran parte («oltre la metà») indiPatto e oggi si trovano in difficolviduati tra coloro che stanno per
tà per questo, c'è chi ha fatto il
maturare i requisiti per il prepenfurbo mascherando situazioni di
sionamento. I conti comunque si
default occultate dietro gestioni
faranno a fine
apparentemenanno, quando
te irreprensibiIl ritorno ai controlli
il governo con
li. Ma ora i nodi
dpcm indivistanno venendi legittimità
duerà il «giusto»
do al pettine
è un'idea sacrosanta.
livello medio
anche grazie
Ma bisogna cambiare
delleadotazioni
agli ultimi inla Costituzione.
organiche degli
terventi del
Meglio un'Authority
enti territoriali
governo Monti
e chiederà alle
che ha imposto
amministraziouna stretta sulni che si pongono al di sopra di
le partecipate, il mezzo attraverso
questa asticella di virtuosità di
cui si compie la maggior parte di
non assumere più personale (se
questi falsi contabili, e una imlo sforamento supera il 20%) o
mediata pulizia dei bilanci. E mi
dare corso ai tagli (se lo sforariferisco al giro di vite sui residui
mento supera i140%). In attesa di
attivi, ossia i vecchi crediti tribuconoscere come verranno spalmatari non riscossi, e spesso non
ti i 24 mila esuberi preventivati
riscuotibili, ma messi lo stesso
dall'esecutivo per tutto il pubblico
a bilancio. Il problema, tuttavia,
impiego, il consiglio ai comuni è
rimane perché al momento non
di «limitare il più possibile le asc'è nessuno che controlli efficacesunzioni, soprattutto quelle fatte
mente i conti pubblici. Lo dimoin modo surrettizio attraverso le
stra quanto accaduto in Campapartecipate». La reale tenuta dei
nia, dove il governatore Stefano
bilanci locali preoccupa, e non
Caldoro si è affidato ai tecnici
poco, il sottosegretario all'econodella Ragioneria dello stato per
mia, Gianfranco Polillo, secondistricarsi tra le poste del bilando cui la ricetta per accendere i ricio regionale. E ha scoperto
flettori su alcune «gestioni allegre
che l'ente era sull'orlo del
al limite del default» è solo una:
fallimento.
istituire un organismo indipenD. Crede anche
dente di certificazione dei bilanci.
lei che la panacea
Perché l'idea, lanciata in un'inpossa essere il ritervista a ItaliaOggi (il 13 luglio
torno ai controlscorso) dal presidente della Corte
li preventivi di
dei conti, Luigi Giampaolino, di
legittimità? Il
ripristinare i controlli preventivi
presidente della
di legittimità, pur essendo «sacroCorte conti, Lusanta», è di difficile attuazione «in
igi Giampaquanto richiederebbe una modifica costituzionale». Mentre un
freno va posto subito visto che
«molti enti locali sono diventati la Grecia d'Italia».
Domanda. Sottosegretario, partiamo proprio
da questa sua definizione. Non è un po' allarmistica? O davvero
i bilanci degli enti locali sono una bomba
pronta a esplodere?
Risposta. La situazione è molto variegata, ma al tempo stesso piuttosto oscura.
A tutt'oggi i conti
degli enti locali non
parlano un linguagDI FRANCESCO CERISANO
E
olino, la ritiene un'esigenza
irrinunciabile perché, dice,
i magistrati contabili hanno
anni spuntate per realizzare
un'efficace verifica delle gestioni dei comuni.
R. È una proposta sacrosanta,
ma di difficile attuazione perché
bisognerebbe cambiare il Titolo
V della Costituzione. Nella legge che ha introdotto l'obbligo del
pareggio di bilancio abbiamo previsto l'istituzione di un'Authority
per il controllo dei conti pubblici. Un organismo indipendente
(sul modello del Congressional
budget office americano ndr)
con compiti di analisi, verifica e
valutazione in materia di finanza
pubblica (si veda ItaliaOggi del
30/11/2011 ndr). L'Authority debutterà nel 2013 e credo che sia
questa la strada per realizzare
una rendicontazione realistica
e trasparente dei conti pubblici.
L'entrata a regime dei fabbisogni
standard poi ci darà una mano
nel tenere sotto controllo la spesa
degli enti locali.
D. Insomma, lei dice che i
comuni spendono e spandono. I diretti interessati invece
ribadiscono, citando la Corte
dei conti, la loro virtuosità e
da settembre promettono
battaglia contro i tagli della
spending review. E una fotografia troppo ottimistica
quella dei giudici contabili che riconoscono il ruolo
svolto dai sindaci nel
miglioramento degli
obiettivi di finanza
pubblica?
R. La Corte dei
conti fotografa
quel che vede. Noi,
su richiesta del presidente della Conferenza delle regioni,
Vasco Errani, abbiamo chiesto all'Istat
di fornirci un quadro
della spesa corrente al
netto dei costi per previdenza, interessi e
trasferimenti. E il
risultato è stato
che dal '95 ad
oggi le pubbliche
amministrazioni
centrali hanno
ridotto le spese
del 10%, mentre
gli enti locali le
hanno aumentate dello stesso importo
con la conseguenza che
ora generano
più del 50%
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Enti locali
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Esuberi indolore ,,egli enti locali
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Periodicità: Quotidiano
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Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi
della spesa pubblica totale. Non
si può pensare di mettere sotto
controllo i conti pubblici senza
passare al setaccio la spesa comunale che ad oggi cresce più di
quella di regioni e province. Certo,
molti dei costi sostenuti dai sindaci sono serviti a pagare i servizi
erogati ai cittadini, ma l'oscurità
dei conti ci impedisce di calcolare
se vi sia stata o meno inefficienza
sul fronte delle uscite.
Diffusione: 78.822
rata di questi ultimi scampoli
di legislatura. Teme che, se il
»rompete le righe» da parte
del presidente Napolitano
dovesse arrivare prima del
previsto, ci sia il rischio che
alcune riforme su cui il governo Monti ha puntato molto restino delle incompiute?
Cosa ne sarà del riordino delle province? Se, come sembra
ormai certo, non potrà che
avvenire con un disegno di
legge, difficilmente entrerà in
vigore in questa legislatura. E
nel passaggio da un governo
all'altro potrebbero inserirsi
pericolosi tentativi di dietrofront. Cosa ne pensa?
R. In effetti, penso anch'io che
D. In realtà i dati del dossier
depositato da Enrico Bondi
in senato sembrerebbero certificare queste inefficienze.
Ai comuni vengono attribuiti 7,8 miliardi dji spese in più
(di cui 4,6 nelle città con più
di 100 mila abitanti), molto
meno a regioni e province:
qualche problema ce l'avremo.
2,5 e 2,3 miliardi. Le regioNoi però abbiamo la coscienza a
ni, in particolare, con i tagli
posto. Ribadisco, il governo Monti
della spending
ha indicato una
review riuscistrada, quella
dei comuni
rebbero a codel riordino,
La
prire la spesa
che dovrebbe
ontinua a crescere. E
extra per conportare a raa causa dell'opacità
sumi intermezionalizzare
dei conti non siamo
di. Più difficile
la governante
in grado dì capire
sembra essere
degli enti di
se si tratta sdi sprechi
il compito dei
area vasta.
.
.
o spese per iservizi
comuni che
Sarà compito
per recuperadel prossimo
re 7,8 miliardi
governo contidi spese inefficienti andrannuare l'opera e non credo che si
no incontro a un futuro non
possa tornare indietro. Ma non
proprio roseo (500 milioni
sarà una battaglia semplice.
di tagli quest'anno, 2 miliarD. Come non sarà semplice
di nel 2013 e nel 2014 e 2,1
la battaglia sugli esuberi. Ne
miliardi dal 2015, ndr). Si
avete individuati 13 mila solo
rischia il conflitto istituzionegli enti locali, ma il dpcm
nale, non crede?
che fisserà i livelli di spesa
R. La spending review non
media per il personale arriè una manovra ma un work in
verà a fine anno. Avete già
progress, un'indicazione di mefatto i conti allora?
R. Diciamo che le previsioni
todo che necessiterà in futuro di
continue verifiche. È chiaro che
non si possono tagliare subito 7,8
miliardi agli enti locali, altrimenti la maggior parte delle amministrazioni andrebbe in default.
Ma bisogna cominciare a scavare
per cercare di razionalizzare al
massimo la spesa. Oggi noi non
abbiamo strumenti analitici
di indagine, ma le notizie degli
sprechi sono all'ordine del giorno. Basti pensare ai contributi
erogati dai consigli regionali ai
partiti, pari a circa 300 milioni
di euro. Dal 2013 i bilanci pubblici dovranno parlare una sola
lingua e quindi saranno confrontabili. L'istituzione di un organi-.
smo centralizzato di controllo sui
conti consentirà di capire dove si
annidano gli sprechi.
D. Nel 2013 però voi non sarete più al governo. L'azione
dell'esecutivo sarà inevitabilmente condizionata dalla du-
sono quelle che lei ha citato. Abbiamo riscontrato che in linea
di massima le piante organiche
sono sovradimensionate rispetto
alle necessità degli enti. Ma non
vogliamo nessuna «macelleria sociale». I tagli si concentreranno
per lo più su coloro che matureranno a breve i requisiti per la
pensione. Più che esuberi dunque saranno prepensionamenti.
Intanto però anche gli enti sono
chiamati a fare la loro parte collaborando col governo in questi
mesi che ci separano dall'emanazione del dpcm. Nuove assunzioni
dovranno essere autorizzate con
molta cautela perché potrebbero
correre il rischio di finire successivamente sotto la ghigliottina
della spending review. Per non
parlare poi delle assunzioni surrettizie effettuate scaricando i
costi sulle partecipate.
Riproduzione riservata
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Esuberi ine
dolor
negli enti locali
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Corte conti Liguria conferma le tesi del Mef e della Rgs. Risorse in economia al bilancio dell'ente
Nella p.a. promozioni senza soldi
Fino al 2013 le progressioni produrranno effetti solo giuridici
DI GIUSEPPE RAMBAUDI
e progressioni economiche
dei dipendenti pubblici nel
triennio 2011/2013 produono effetti solo giuridici,
senza determinare alcun miglioramento dello stipendio, ma
le risorse necessarie per il loro
finanziamento devono essere
tratte comunque dal fondo per la
contrattazione decentrata, senza
alcuna possibilità di destinarle
ad altre finalità
In altri termini, si può dire «il
danno e la beffa»: il danno perché per questo periodo i dipendenti destinatari di progressioni
orizzontali non ricevono concretamente nulla, e la beffa perché
queste risorse vanno in economia
al bilancio dell'ente e non possono essere destinate al finanziamento di altre forme di salario
accessorio.
Sono queste le indicazioni che
il ministro dell'economia ha dettato nella circolare n. 12/2011,
che la Ragioneria generale dello
stato ha ribadito nella circolare
n. 16/2012 e che la sezione regionale di, controllo della Corte dei
conti della Liguria ha precisato
nel parere n. 89 dello scorso 1°
agosto. Qualche spiraglio di dubbio sussiste ancora per la Corte
dei conti della Campania che, con
la deliberazione n. 170/2012, ha
rimesso la questione all'esame
delle sezioni riunite per chiarire
se il vincolo legislativo si estende
anche alle progressioni economiche.
È evidente che il consolidamento di questo orientamento determinerà il sostanziale blocco delle
progressioni economiche, per evitare effetti di depauperamento
del fondo. La materia è disciplinata dal comma 9 dell'articolo
9 del dl n. 78/2010 che sancisce
che le progressioni producano nel
triennio 201112013 effetti esclusivamente giuridici.
Vi sono dei dubbi sugli effetti
di questa formulazione, tanto più
dopo che l'Inpdap ha chiarito che
anche ai fini pensionistici la decorrenza si realizza dal momento
dell'effettiva corresponsione del
beneficio economico. Sostanzialmente, siamo dinanzi a nulla
più che ad una sorta di prenotazione. Si ricorda che, sulla base
delle previsioni dettate dal dl n.
78/2011, il governo può estende-
effetti soltanto sullo status giuridico, ma non sul trattamento
economico dell'impiegato».
Ed aggiunge che, anche ove
tale disposizione non fosse applicabile, comunque gli effetti
sarebbero gli stessi in virtù del
tetto al trattamento economico
individuale fissato per lo stesso
triennio dal comma 1 dello stesso
articolo 9 del dl n. 78/2010.
Le somme destinate nel triennio 2011/2013 al finanziamento
delle progressioni orizzontali
non possono essere destinate ad
altri istituti di salario accessorio, per la Corte dei conti della
Liguria, «secondo un ragionamento di ordine sistematico,
per un generale divieto in merito ad un utilizzo alternativo
delle risorse così accantonate.
Diversamente, qualora si ammettesse tale utilizzo alternativo delle somme risparmiate
ai sensi del comma 21 dell'art.
9 più volte citato, si vanificherebbe l'obiettivo del contenimento della spesa di personale
(particolarmente incidente sul
totale della spesa.mente delle pubbliche amministrazioni)
indicato quale fine primario di
re tale limitazione anche all'anno
2014.
Il primo dubbio che ci si è posti è se questo vincolo si applica
esclusivamente alle progressioni
di carriera o si estende anche a
quelle economiche o orizzontali.
La sezione di controllo della
Corte dei conti della Liguria, anche sulla scorta delle indicazioni
della Ragioneria generale dello
stato, «confermando l'indirizzo
giurisprudenziale affermatosi
nelle altre sezioni di controllo,
ritiene applicabile il comma 21
citato anche alle progressioni c.d.
orizzontali optando per un'applicazione che prescinda dalla
nozione in concreto individuata
per la progressione di carriera,
comunque denominata, nel senso
che ogni variazione d'inquadramento del dipendente produrrà
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tale intervento normativo».
In questo senso va anche la circolare 16/2012 della Rgs per la
quale le somme non utilizzate del
fondo dell'anno precedente vanno riportate nel fondo dell'anno
successivo, ma esse devono essere «depurate dalle poste che per
previsione contrattuale o normativa non possono essere riportate
al nuovo Fondo, come i risparmi
per progressioni orizzontali giuridiche o altri disposti dell'art.
9 dl n. 78/2010 convertito nella
legge n.122/2010».
In precedenza la circolare
12/2011 del ministro dell'economia aveva chiarito che «qualora
le amministrazioni intendano
programmare, sia pure solo ai
fini giuridici, progressioni economiche all'interno delle aree
professionali, le stesse dovranno
quantificare i relativi oneri finanziari rendendo indisponibili
le necessarie risorse certe e stabili fino a tutto i12013. Soltanto a
decorrere dal 1° gennaio 20141e
progressioni potranno produrre
anche gli effetti economici, beninteso senza il beneficio della
retroattività».
Riproduzzone riservata---al
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Nella p.a. promozioni senza soldi
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La legge 135 tenta di rilanciare i premi individuali. Ma per gli enti non ci sono molti margini
Dividendi di efficienza congelati
Impossibile investire le risorse nei fondi per la produttività
DI LUIGI OLIVERI
a spending review rende
sostanzialmente impossibile investire nei fondi
ontrattuali per la produttività le risorse ottenute da
misure di risparmio adottate
dalle pubbliche amministra ai
sensi dell'articolo 16, comma 5,
del dl 98/2011.
La disposizione prevede che
per effetto di piani triennali
di riorganizzazione e riqualificazione della spesa «eventuali
economie aggiuntive effettivamente realizzate rispetto a quelle già previste dalla normativa
vigente», possano utilizzarsi annualmente, per non oltre il 50%
destinandole alla contrattazione
integrativa, a condizione che per
almeno il 50% siano destinate ai
premi di produttività, secondo le
fasce regolate dall'articolo 19 del
dlgs 150/2009. Aggiunge l'articolo 16, comma 5 che, tali risorse
«sono utilizzabili solo se a consuntivo è accertato, con riferimento a ciascun esercizio, dalle
amministrazioni interessate, il
raggiungimento degli obiettivi
fissati per ciascuna delle singole
voci di spesa previste nei piani
di cui al comma 4 e i conseguenti
risparmi. I risparmi sono certificati, ai sensi della normativa
vigente, dai competenti organi
di controllo».
Il dl 95/2012, convertito in legge 135/2012 tenta di rilanciare
la possibilità di incrementare le
risorse del bilancio destinandole
a premi individuali, all'articolo
5, comma 11-quinquies, che costituisce una sorta di sperimen-
tazione per ripristinare la mai
attuata valutazione per fasce.
Il problema, tuttavia, consiste nel fatto che non vi sono
sostanzialmente margini per
dare corso ai piani di riorganizzazione e riqualificazione
della spesa, in modo da ricavare economie da riversare in
parte alla contrattazione. Non
deve sfuggire che tali economie
debbono essere «aggiuntive» rispetto a quelle fissate dalla legislazione vigente. Per fare solo
due esempi, ciò significa che il
piano dovrebbe prevedere una
riduzione della spesa per il parco macchine superiore al 50%
rispetto al 2011, oppure una riduzione dei buoni pasto a una
cifra inferiore ai 7 euro, due tra
le misure di recente introdotte
dalla spending review.
Fin qui, l'applicazione dell'articolo 16, comma 5, del d198/2011
non pare abbia avuto molta fortuna, sia perché richiede l'attivazione delle fasce di valutazione (invise ai sindacati), sia
perché l'operazione di recupero
di risparmi ulteriori a quelli già
imposti dalla legge è molto complicata. Ma, la spending review
rende i piani di riqualificazione
della spesa ancora più complessi. Infatti, al di là di puntuali interventi, come nell'esempio dei
buoni pasto, la legge 135/2012
prevede per gli enti locali tagli
rilevantissimi ai servizi intermedi. Per le province, per esempio, si parla di 1,5 miliardi di
tagli tra il 2012 e il 2013, una
media di 10 milioni di taglio a
provincia, mediamente il 15%
del totale dei loro bilanci
Si comprende che tra i tagli
puntuali a singole voci di spesa previsti dalla legge e ancor
maggiori limitazioni alle spese
per servizi intermedi dovute ai
fortissimi tagli ai trasferimenti ai fondi statali, margini per
ulteriori risparmi di spesa da
riversare alla contrattazione
sostanzialmente non ve ne sono
o sarebbero soltanto simbolici.
Insomma, la differenziazione
delle retribuzioni di risultato
di dirigenti e dipendenti privi
di qualifica dirigenziale che il
legislatore vorrebbe attivare
con l'articolo 5, comma 11-quinquies, del dl 95/2012, convertito
in legge 135/2012 pare da subito un'arma spuntata, destinata
a restare solo enunciazione di
principio.
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Spl, liberalizzazione necessaria
Non è bastata una prima legge (il cosiddetto decreto Ronchi) nel 2008, con
tanto dí regolamento di attuazione; non
è bastato un referendum abrogativo a
giugno 2011, utilizzato come strumento
di campagna elettorale; non è bastata
una seconda legge ad agosto 2011, che
ha «salvato» dalla liberalizzazione soltanto la gestione del servizio idrico. La
Corte costituzionale, con la sentenza
n. 199 del 20 luglio 2012, ha azzerato
il processo di liberalizzazione di tutti i
servizi pubblici locali, imposto all'Italia
dall'appartenenza all'Unione europea.
Il paradosso e questo: da un lato, la gestione dei servizi pubblici locali, svolti
direttamente dagli enti locali o affidati
in via diretta a società in house, è certamente incompatibile con i principi europei della concorrenza e del mercato;
dall'altro lato, la relativa liberalizzazione è incostituzionale, perché il popolo
ha abrogato le norme di riferimento
con un referendum, il sancta sanctorum della democrazia diretta. In altri
termini, se il decreto Ronchi ha voluto,
anzi ha dovuto, introdurre in Italia una
egola comunitaria, che è stata interamente abrogata all'esito della recente
consultazione referendaria, caratterizzata dall'ingannevole slogan politico
«no alla privatizzazione dell'acqua», la
Corte costituzionale, con la sentenza
in questione, bacchetta il legislatore
perché, dopo poco più di un mese dal
referendum, ha introdotto nuovamente le norme sulla liberalizzazione dei
servizi pubblici locali, la cui ratio e i cui
contenuti sono sostanzialmente analoghi, se non corrispondenti, a quelli delle
norme appena abrogate per volontà del
popolo sovrano. In effetti, è evidente la
corrispondenza sostanziale delle norme
introdotte nel 2011 con quelle del 2008
(poi abrogate dal referendum), seppure
queste ultime escludessero espressamente la «privatizzazione» dell'acqua
dal processo dí liberalizzazione dei
servizi pubblici locali. Ebbene, la Corte costituzionale, pronunciandosi su un
corso presentato da diverse regioni,
tra cui Lazio, Puglia, Sardegna, Marche
ed Emilia Romagna, ha ritenuto che la
oi ma impugnata violi il «divieto dí- ri
pristino della normativa abrogata dalla
volontà popolare, desumibile dall'art
75 della Costituzione, secondo quanto
già riconosciuto dalla giurisprudenza
costituzionale e.Il
principio
esprso
ea
dalla Corte costituzionale è ineccepibile
e la relativa riaffermazione resa necessaria da un uso distorto atecnico e p
pulista, del referendum; tuttavia , la le.izzazione dei servizil pubblalci
per
bera
è necessaria,
aria non
, soltanto e lideguar
a colr
u
la normativa nazion
qu
e
nitar ,masopratuoperim e ttere
concorrenza
ri che s en
zazadubbio
necessitano di
ir adeg
eett?uata e alle realtà
del mercato e, soprattutto, ai bisogni
della collettività. Scorrendo i nomi dei
componenti il collegio, e in particolare
leggendo il nome del giudice relatore
della questione Giuseppe Tesauro, ex
presidente dell'Antitrust, non è difficile
immaginare la «difficoltà» di assumere
tale decisione. Ora si dovrà attendere
per vedere se e come il governo, al quale
sono ben chiari i principi comunitari,
soprattutto quelli di tutela del mercato e della concorrenza, grazie alle
competenze ed esperienze del primo
ministro Monti (commissario europeo
per la concorrenza sino al 2004) e del
sottosegretario Catricalà (presidente dell'Antitrust sino al 2011), potrà
uscire da un'impasse apparentemente
insormontabile, Intanto, è da considerare il portato dell'art. 4 della spending
review, il quale esclude dall'obbligo di
liquidazione o, in alternativa, di privatizzazione le società pubbliche che
svolgono servizi di interesse generale,
anche aventi rilevanza economica», a
quanto sembra anche quelle operanti
a livello locale, in sostanziale coerenza
con la pronuncia in commento, facendo salvi altresì gli affidamenti diretti
a cooperative sociali e associazioni, secondo ì termini specificati dallo stesso
. 4. In ogni caso, se da oggi le p.a.
► hanno più l'obbligo di immettere
cercato i servizi pubblici locali svolin proprio, resta l'auspicio che quelle
più illuminate proseguano nell'avviato
processo di liberalizzazione
Damiana Lapan
tedio
ltdto Ltpani & Partners
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NTERVENTO/2
In house al ea rito del cigno
ll comma 8 dell'art. 4 della sP endin
review (legge 135/2012) sancisce che
dall'1/1/2014 l'affidamento d' tto ò
avvenire solo a favore di società
a capilre
p
tale interamente pubblico nel rispetto
* -house providing e a
dei requisiti dell'ui
condizione che il valore economico del
ervizio o dei beni oggetto dell'affida2
mento sia comPlessivameonte
00 mila curo annui. Sn o fatti salvi gli affidamenti in essere fino alla *
scadenza naturale e comunque fino
al 31/12/2014. Quindi solo un anno di
tregua, o al massimo due, per vedere
il numero dellee partecipate
in-house? I dubbi sono
tanti e in maniera subdola sembrerebbe che l'abrogazione della riforma de
servizi pubblici locali a seguito dellai
sentzadlCorciune.
199/2012 abbia portato il governoe il
parlamento a trovare una soluzione
di carattere generale, stabilendo laconicamente il divieto di affidamento
d
i iretto se non alle condizioni sopra
indicate.
r
La prima tagliola èp re a nel co mma
1 che sancisce che nel caso di società
direttamente o indirettamente controllate
d alle p a che abbiano
1
conseguito
bb
niel 2011 un. foatturat da prestazioni
d
servizi (e non di beni) a favore di
pubbliche amministrazioni superiore
al 90% dell'intero fatturato occorre
procedere o al loro scioglimento entro
il 2013 ovvero alla alienazione dell'intera partecipazione a mezzo procedure
di evidenza pubblica con contestuale
assegnazione del servizio (o dei servizi
gestiti) per cinque anni non rinnovabili
a decorrere dal 11112014. Chiaramente
trattasi di società cosiddette strumentta. svolgono servizi nei confrondiretti della p.a. concedente e non
verso gli utenti. Mentre per le società
.lhe gestiscono servizi pubblici locali,i che
comma 3 nell' elencare le fattispecie
che esulano da tale obbligo precisa a
riguardo
che rientrano, appunto, quelle che svolgono servizi di interesse
(a rilevanza o meno economien
ge):
quelle di committenza e altre tra cui
le finanziarie partecipate dalle regioni
disponendo una salvaguardia di carat:
tere generale laddove l'ente pubblico
ritenga (e dimostri in maniera oggettiva con apposite indagini di mercato) che vi siano ragioni economiche,
sociali, ambientali e geomorfologiche
che non consentano un efficace ed utile
ricorso al mercato.
Pertanto se una società pubblica abbia conseguito nel 2011 un fatturato
da prestazione di servizi a favore di
pubbliche amministrazioni inferiore
90% del proprio fatturato (comprese l
società che gestiscono contemporaneamente servizi strumentali e servizi
pubblici locali nonostante l'orientamento giurisprudenziale costante che
vieta chiaramente tale tipologia di
ietà pubblica) potrebbe ritenersi
esclusa dai vincoli di cui sopra; tuttavia proseguendo nell'esame degli altri
commi dell'art. 4, e in particolare i commi 7 e 8, di fatto un'ulteriore tagliola
è in agguato e potrebbe coinvolgere
in generale tutte le società pubbliche
comprese quelle che abbiano superatc;
il primo ostacolo.
Infatti, il comma 7 dispone che, al fine
di evitare distorsioni della concorrenza
e del mercato, dall'1/1/2014 le pubbliche amministrazioni acquisiscono sul
mercato i beni e i servizi strumentali
alla propria attività mediante procedure concorrenziali, salve le convenzioni indicate in cod;i, al comma stesso
relative ad associazioni di volontariato, di promozione sociale ecc.
Sicuramente tale disposizione chiude
le porte alle società pubbliche strumentali, salvo quanto riportato nel
comma successivo che fa salve le sobte
eim
etiapubbliche in house ma pone un
economico`di 200 mila euro con
riferimento al servizio o ai beni oggetto
dell'affidamento
lid ento di retto
m acocomma
app.
non
e oquello
qcuiseelàbpi
chr
piùon
appare
n quanto
esserci alcuna deroga alle se
svolgono servizi pubblici locali. che
Alloralladomanda è se so pr
oip
sbabvvvran
oe?
itn
no solo le piccole società pubbliche?
olis
Gli operatori attendono
genti alle suesposte perplessità. e urCiro
tro D;Arie s
dvzsor della p.a.
1.
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Un bando del ministero dell'ambiente punta a incentivare la mobilità sostenibile negli enti
Superbiciclette per i comuni
Pronto uno stock di 1.000 esemplari a pedalata assistita
Pagina a cura
DI ROBERTO LENZI
arte la sperimentazione
del prototipo di bicicletta a pedalata assistita
ad alto rendimento e a
emissioni zero, denominato «ebike zero» e sviluppato da Ducati
Energia.
Davviso del ministero dell'ambiente consente ai comuni di
beneficiare di uno stock di 1.000
prototipi di bicicletta e di fondi per sperimentarne l'utilizzo.
Obiettivo del bando è rafforzare e
integrare le azioni di mobilità sostenibile già adottate dai comuni
per ridurre l'inquinamento atmosferico e la congestione derivante
dal traffico veicolare, diffondere la
cultura,. della mobilità sostenibile
e l'utilizzo di mezzi di trasporto
a impatto ambientale nullo per
gli spostamenti quotidiani dei
cittadini nonché aggiornare gli
strumenti di pianificazione della mobilità nelle città. I comuni
dovranno manifestare il proprio
interesse alla sperimentazione
entro il 30 settembre 2012
Fino a 100 bici per ciascun
comune. Per attuare la speri-
mentazione, il ministero mette a
disposizione dei comuni un totale
di 1.000 biciclette a pedalata assistita, le quali saranno assegnate
in lotti da dieci unità. Il numero
minimo di biciclette assegnabili a
ciascun comune è pari a 10, mentre il numero massimo è pari a
100.
Fondi per 1,2 milioni di euro
a sostegno della sperimentazione. Oltre ad assegnare i prototipi di bicicletta, il ministero stanzia fondi per 1,2 milioni di euro
destinati a cofinanziare i costi
direttamente legati alle attività
di sperimentazione e sviluppo di
servizi che utilizzano il prototipo
di bicicletta a pedalata assistita.
I fondi saranno assegnati nella
misura di 1.200 euro per ciascuna bicicletta assegnata. Il contributo servirà a coprire i costi per
la realizzazione degli info points,
costi del personale dei comuni
impiegato nella sperimentazione,
costi delle attrezzature, dei materiali, delle strumentazioni anche
tecnologiche utilizzate per la realizzazione a livello locale della
sperimentazione. Inoltre potrà
coprire i costi di comunicazione
e disseminazione anche via web,
costi del personale per le attività amministrative e di supporto
tecnico, costi del personale per le
attività di analisi, ricerca e monitoraggio delle azioni per tutta la
fase di sperimentazione. Infine finanzierà i costi del personale per
le attività di formazione tecnica
specialistica e i costi di assicurazione dei prototipi.
Beneficiari i comuni sopra
30 mila abitanti. Possono presentare manifestazione di interesse i comuni con una popolazione pari o superiore a 30 mila
abitanti che siano riconosciuti
come comuni capoluogo di aree
metropolitane ai sensi dell'art. 22
del dlgs 18 agosto 2000, n. 267 oppure non siano riconosciuti come
comuni capoluogo di aree metropolitane ai sensi dell'art. 22 del
dlgs 18 agosto 2000, n. 267 ma
siano comunque individuati dalle
regioni e dalle province autonome
nelle liste di zona e di agglomerati nelle quali il livello di uno o
più inquinanti egcedano il valore
limite aumentato del margine di
tolleranza. Inoltre, i comuni de-
vono aver già partecipato ai progetti predisposti dal ministero e
da Anci per il monitoraggio degli
interventi di tipo ambientale e
in favore della mobilità sostenibile sul territorio nazionale. La
manifestazione di interesse deve
essere corredata dalla delibera di
giunta comunale con la quale il
comune delibera l'interesse a partecipare alla sperimentazione.
Possibile destinare le bici al
personale comunale o a servizi di bike sharing. Nella manifestazione di interesse i comuni
dovranno indicare i servizi, i soggetti o le figure professionali cui
saranno assegnate le biciclette. Si
potrà scegliere tra area politicoistituzionale quali sindaci, assessori, agenti di polizia municipale,
dipendenti comunali; area socioculturale quali rappresentanti
delle associazioni, fondazioni, organizzazioni; area professionale
quali manager, direttori di banca,
rappresentanti delle associazioni
di categoria; area istruzione quali
direttori, presidi, rettori, professori; area servizi inteso come servizio di bike sharing; altro.
-- -o Riproduzione riservata--E
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Soperbicieleue peri comuni
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24/08/2012
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Q13/TIMA NO ECONUM11:0.1:111'111MICII 11: POUTICO
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Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi
IL BANDO SCADE IL 7/9
CONTRIBUTI FI NO AL 70%
Emilia-Romagna,
fondi alle imprese
danneggiate dal sisma
Lombardia, 5 mi.
per i centri raccolta
dei rifiuti urbani
La regione Emilia-Romagna promuove la
definizione di proposte, da parte delle amministrazioni comunali interessate, relative a
interventi finalizzati all'estensione di servizi
necessari all'insediamento di attività funzionali tanto alla ripresa economica quanto alla
riappropriazione del territorio urbano. Si tratta di individuare le aree, le zone e le strutture
oggetto di allestimento e di adeguamento infrastrutturale, destinate a ospitare, in modo
temporaneo, attività economiche e di servizio.
Lo prevede il bando relativo alla misura IV.3.1
«allestimento di aree destinate ad attività
economiche di servizio» del Por 2007-2013, in
risposta ai danni del sisma. Le manifestazioni
di interesse dovranno essere inviate alle amministrazioni provinciali competenti entro il
15 settembre 2012. Possono presentare manifestazioni di interesse le amministrazioni comunali della regione Emilia-Romagna colpite
dal sisma, loro forme associate e loro società
d'area. La manifestazione di interesse è collegata al bando «sostegno alla localizzazione
delle imprese» che concede un sostegno ai soggetti economici che sono costretti a una rilocalizzazione anche temporanea in aree, zone o
strutture individuate dai comuni interessati, al
fine di ripristinare un'offerta integrata di servizi. Tali soggetti potranno finanziare le spese sostenute a partire dal 20 maggio 2012 per
impianti, strutture temporanee, allacciamento
utenze e noleggi, oltre ad attrezzature informatiche. Il contributo per i soggetti economici
potrà raggiungere 1'80% della spesa fino a 15
mila curo. Il bando per i soggetti economici
scade il 7 settembre, quindi prima dell'avviso
riservato ai comuni per l'individuazione delle
aree temporanee.
—
Mplyxluzione rtservata--
Favorire la raccolta differenziata dei rifiuti
uirbani e assimilati è l'obiettivo dello stanziamento di 5 milioni dí miro proposto dalla regione Lombardia. 11 bando del Frisl 2012/2014
scheda iniziativa g) si rivolge a comuni`singoli,
associati e comunità montane. Il contributo è
rivolto a finanziare nuovi centri per la raccolta
differenziata dei rifiuti urbani e assimilati di
cui al dm 8 aprile 2008 oppure ad ampliamenti/
potenziantenti/adeguamenti infrastrutturali
di centri esistenti di raccolta, comunali o intercomunali, per la raccolta differenziata di
rifiuti urbani e assimilati, ivi comprese tutte
le altre infrastrutture esistenti riconducibili
al dm 8 aprile/2008. Il bando prevede un contributo a rimborso ventennale senza interessi
fino alla concorrenza massima del 70% della ,%
spesa ammissibile e comunque non superiore
a curo 200 mila. L'importo minimo di autofinanziamento richiesto è pari al 30% della
spesa ammissibile, qualora la stessa coincida
con il costo del progetto e in ogni caso fino
alla completa copertura finanziaria del costo
del progetto. Per i progetti proposti da pi'c.coli comuni, è possibile presentare richiesta
di finanziamento a fondo perduto, nel
e limite I
del 50% del contributo ammissibile. Per i pro
getti previsti in strumenti di programmazione
negoziata regionale, e possibile presentare richiesta di finanziamento a fondo perduto nel
limite del 25 % del contributo ammissibile. Le i
domande possono essere presentate a partire
dalle ore 10 del 4 settembre 2012 e fino alle
ore 16 del 5 marzo 2013. È possibile finanziare
costi delle opere e delle attrezzature interne,
locali guardiola e sistemi di sicurezza, spese
tecniche e imprevisti, acquisizione delle aree,
Iva se non recuperabile.
-
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