All`ombra dell`albero - Istituto Comprensivo Spotorno
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All`ombra dell`albero - Istituto Comprensivo Spotorno
All'ombra dell'albero Progetto multidisciplinare Istituto Comprensivo Spotorno Scuola Secondaria I grado Classe I Alluto Giulio - scienze matematiche Banacchioni Laura - lettere, storia, geografia Intero anno scolastico – il lunedì dalle 14 alle 16 in compresenza All'ombra dell'albero Il progetto è nato dall’esigenza di appagare la curiosità dimostrata dai ragazzi per la natura e l’ambiente circostante, di soddisfare il loro desiderio di conoscere e approfondire; dalla convinzione degli insegnanti che, attraverso un’attività anche pratica e una metodologia sperimentale, gli alunni non solo arricchiranno le loro conoscenze, ma matureranno un metodo di ricerca, di apprendimento, di studio per costruire un sapere non fine a sé stesso, ma complementare ad un saper fare indispensabile come abilità trasversale. All'ombra dell'albero Il progetto è collegato, nella forma e nella metodologia, al laboratorio di filosofia dal titolo “Conosci te stesso”, iniziato con il prof.G. Fazzone come progetto di continuità con la scuola primaria e finalizzato al raggiungimento della competenza riguardante la conoscenza di sé. Nei limiti del possibile prevede interventi, non necessariamente frequenti e approfonditi, di altre discipline: ad esempio in ambito matematico/geometrico con forme e misurazioni, in quello linguistico con terminologia e ampliamento lessicale anche nelle lingue straniere, in quello artistico con realizzazione di elaborati. Titolo scelto dagli alunni durante una discussione sui contenuti All’ombra dell’albero siedono, si muovono, pensano, agiscono diversi personaggi con ruoli differenti: botanico, zoologo, matematico, geologo, antropologo, etologo, archeologo, geografo, scrittore, poeta, narratore, pittore…e tanti altri. Il loro numero crescerà di volta in volta a seconda delle esigenze, degli interessi, delle curiosità. Titolo scelto dagli alunni durante una discussione sui contenuti Sarà una storia che si svilupperà nel tempo e nello spazio, una narrazione infinita che terminerà solo quando finirà il desiderio di conoscenza. Le domande a volte cambieranno, a volte si ripeteranno come il discorso filosofico che ripete sempre gli stessi interrogativi, con risposte nuove e diverse, senza mai esaurirsi. Titolo scelto dagli alunni durante una discussione sui contenuti Allora ci saranno i miti e le leggende sugli alberi, letti e narrati; le poesie e i racconti, quelli famosi, ma anche quelli realizzati dai ragazzi; i disegni, le classificazioni, le schede e tutti gli elaborati, cartacei e digitali, preparati dalla classe con la guida degli insegnanti. Insomma, un’alternanza di sapere e di fare che vedrà gli alunni come soggetti attivi e consapevoli del proprio percorso formativo. Modalità di lavoro ● Creazione di “chiave dicotomica” semplificata; ● Brevi spiegazioni sul significato di classificare; ● Brevi spiegazioni su utilizzo “chiave dicotomica”; ● ● ● ● Tutti nel parco a classificare, misurare, raccogliere campioni (foglie, frutti, rami), fotografare, ecc; Divisione degli alunni in piccoli gruppi ( max 4 per gruppo); Lavoro in gruppi: cercare informazioni sulle specie esaminate tramite testi cartacei o tramite internet; Realizzazione cartelloni, testi elettronici, presentazioni, disegni, ecc; Modalità di lavoro ● ● Creazione di leggende, storie e poesie su alcune specie; Ricerca in rete e sui libri di poesie, leggende e miti sugli alberi studiati; Come cercare in internet? La chiave ... La chiave ... La chiave ... La chiave ... La chiave ... Se fossi un botanico … Se fossi un botanico … Se fossi un botanico … Se fossi un botanico … Se fossi un matematico... Se fossi un matematico... Se fossi un matematico... Se fossi un matematico... Se fossi uno scrittore ... Tanto tempo fa, quando il pianeta terra era appena stato creato, la dea della vegetazione Flora iniziò a formare le prime piante. Flora aveva una figlia, chiamata Selia, a cui chiedeva ogni giorno di fare un disegno di una nuova pianta che successivamente avrebbe creato. Quando Selia ebbe la maggior età, dovette scegliere il suo sposo, che però non viveva sull'olimpo, bensì sulla terra. Selia Lasciò il disegno dell'ultimo albero da creare a sua madre e si precipitò sulla terra in cerca del suo amore. Il ragazzo terrestre si chiamava Giacomo ed era forte, sano, bello, gentile, ed era innamorato di Selia. Giacomo aveva un fratello di nome Gennaro che era vecchio, sposato, ed era padre, ma che nonostante questo si era invaghito di Selia. Gennaro e Giacomo litigarono per giorni, quando la moglie del fratello maggiore si infuriò e con una pugnalata al cuore uccise Selia. Dal corpo senza vita della figlia di flora crebbe un albero, ma non un albero qualsiasi, ma un corbezzolo, cioè l' ultimo da creare. I fiori dell'albero erano bianchi, come la pelle di Selia, i frutti rossi come il sangue da lei versato, e infine aveva le foglie verdi come la speranza che aveva in ogni occasione. Se fossi uno scrittore ... In una terra lontana, un piccolo seme di corbezzolo venne gettato nella terra gelida . I giardiniere Rolf doveva occupato nel piantare semi doveva far generare un bllissimo giardino per la grande villa del conte circondata da un gigantesco terreno fertile . Con il passare del tempo il giardino stava prendendo forma per diventare un bellissimo cortile : pini , abeti, piante da frutto , palme e tantissimi altri arbusti crescevano velocemente .L ' ultimo a crescere fu quel semino che col passare di tanti anni un piccolo alberello con le foglie verdi acceso l corteccia marrone chiaro . Rolf essendo preoccupato del fatto se ne prendeva cura costantemente, ma il corbezzolo non ne voleva sapere .Passati anni gli altri alberi vicino a lui crescevano a dismisura , mentre lui rimaneva alto poco più del suolo. Tutti le altre piante lo prendevano in giro per la sua altezza : guardaci che alti che siamo , tu sei ancora basso come una zucca ! in oro '' ah ah ah '', il il corbezzolo era triste e solo . Rolf si fidava di lui e non mollava all'idea che sarebbe diventato un grande albero maestoso. Rolf orgoglioso del suo giardino aveva terminato la sua carriera da giardiniere poteva andare a casa . Ma prima di andare voleva fare il giro del giardino : bellissimi alberi lo circondavano , quando spostò lo sguardo e vise il suo corbezzolo della stessa altezza di anni prima , disse Rolf '' su ragazzo sono sicuro che riuscira ia diventare più grande di tutti gli altri ''. Il giardiniere distolse lo sguardo dalla pianta e riprese il cammino . Giorni dopo il corbezzolosi sentiva ancora più solo senza r Rolf , così ,stanco di non riuscire a vedere la chioma degli altri alberi s' impegnò a crescere . E giorni dopo era sempre più grande : prima raggiunse il pino poi l'abete e così diventò l'albero più grande del giardino . Felice l'arbusto ormai poteva vedere gli altri dall'alto al basso come facevano loro con lui . Da lì poteva vedere il cielo blu e tutto il mare e le montagne , ma non i suoi compagni e nessuno vedeva lui era di nuovo escluso . Così capì che è meglio restare quello che si è. Se fossi uno scrittore ... Stavo leggendo un libro che non ricordo come si chiama. Ero seduto sotto un ulivo con una chiome folta e carica di olive. Il tronco tutto intricato nei suoi giri vorticosi mi abbracciava nelle sue spirali fatte di un caldo legno. Ero preso da quella storia;era così intricante. Se non ricordo male era un giallo che parlava di un furto di un diamante preziosissimo;unico al mondo. Ad un certo punto cominciò a piovere. Io mi racchiusi sotto quel grande albero. Come se fosse vivo strinse,non so' come ,i suoi rami della sua chioma come se fosse vivo. Poi cominciò a borbottare tra se e se. Mi girai di colpo e...... Non crebbi a quello che stavo vedendo. L'albero si stava stirando dopo una lunga anzi lunghissima dormita. Mi ha detto che lui era nel parco da più di quarant'anni e che ormai il parco era cambiato molto da quando lui vi era stato piantato. Conosceva molti alberi tra cui pini,palme........ Ma il suo migliore amico era il corbezzolo che viveva sulla collinetta vicino alla scuola media. Smise di piovere e l'ulivo si riaddormentò. In seguito ogni volta che veniva un temporale io con il mio libro andavo sempre sotto quell'ulivo mio amico che mi proteggeva ogni volta che pioveva. Era un ulivo magico che prendeva vita ogni volta che pioveva. Un bel giorno quando arrivai vidi che non c'era più nessun ulivo ma soltanto ceppi di alberi. Da quel giorno non esistettero più ulivi parlanti. Se fossi uno scrittore ... C'era una volta una pianta di corbezzolo di nome che aveva sempre avuto dei frutti verdi,acerbi e aspri. Di notte, disperato, si svegliava e andava in giro per Spotorno in cerca di qualcuno che lo aiutasse. Girava,girava ma non trovava mai nessuno che lo potesse aiutare. Anzi!Le persone scappavano spaventati per l'idea che un albero potesse prendere vita e potesse addirittura parlare per chiedere aiuto. Il povero corbezzolo era disperato. Invece di fare almeno frutti verdi produceva lacrime;lacrime di tristezza ,di anni di tentavi (che in verità erano solo tre mesi) falliti, per tentare di produrre frutti rossi ;rossi come come tutte le altre piante di corbezzolo. Era tanto arrabbiato che aveva intenzione di gettandosi in mezzo alle fiamme di un fuoco ardente . Ad un tratto arrivò una splendida corbezzola ;con frutti rossi e tondi. Un giorno un giardiniere tutto spensierato e tranquillo andò li vicino per tagliare l'erba alta. Il corbezzolo gli chiese se lo poteva abbattere. Lui fece finta di nulla credendo che fossero solo delle allucinazioni. Esso si mise a dormire e sognandosi ,immaginò di andarsene dal parco Monticello e di andare in cerca della così detta terra dei corbezzoli;dopo tutto lui era solo. Questa era piena di corbezzoli con fruti rossi e tondi. Però questo non poteva accadere perché lui non era nessuno. Un bel giorno passò un ragazzino che vide il corbezzolo tutto solo tutto triste. Decise di sapere quale era la ragione della sua tristezza. Il corbezzolo disse :sono un corbezzolo che non fa frutti. “Ma adesso in che stagione siamo?” “E' Giugno,quindi è estate.” Allora sciocco è normale che non fai frutti. Il corbezzolo fiorisce solo d'inverno. Per questo non fai i frutti. Difatti dopo che furono passati sei mesi il corbezzolo fiorì facendo frutti rossi e tondi. Riuscì ad andare alla terra dei corbezzoli e visse felice e contento con tutti gli altri corbezzoli. Le relazioni dei ragazzi... Lunedì 5 Ottobre, noi alunni della 1°C di Spotorno abbiamo iniziato il progetto “All'ombra dell'albero”; una settimana dopo io e i miei compagni di classe ci siamo divisi in gruppi da tre e con l'aiuto della chiave dicotomica abbiamo esaminato le piante presenti nel parco Monticello. Con il mio gruppo abbiamo osservato il Leccio, da cui abbiamo preso una ghianda e una foglia (modificata dall'ombra), e da un pino invece abbiamo raccolto un ago. Dopo essere rientrati abbiamo presentato le nostre ricerche ai nostri professori e così si è aperto l'argomento delle piante e delle loro qualità. Le relazioni dei ragazzi Il mio gruppo era composto da Roberto e Sofia. Insieme abbiamo classificato diversi tipi di piante, mentre alcuni tipi sono ancora da verificare con il professore. Il prof di Matematica/Scienze ci ha consegnato un depliant in cui era rappresentata la classificazione delle piante e i suoi fiori/frutti ,che avrebbero potuto esserci al Parco Monticello, e ci avrebbe aiutato a conoscerle più facilmente. Il mio gruppo ha classificato : LECCIO: abbiamo raccolto le foglie PINO : lo abbiamo fotografato e raccolto rami caduti ALL'OMBRA DELL'ALBERO ci aiuterà a conoscere i vari mestieri che lavorano all'ombra dell'albero proprio come noi.( pittore , scritto , scienziato ,botanico ecc.. ) Le relazioni dei ragazzi La scorsa lezione abbiamo trattato la classificazione degli alberi. Un aspetto che abbiamo approfondito sono state le foglie, le abbiamo suddivise in vari tipi: seghettate ,aghiformi (che potevano essere o raggruppate a mazzetti e inserite all'estremità di piccoli rami o lineari , inserite sul ramo singolarmente) ,pennate, e molti altri tipi. Dopo siamo usciti in giardino e a gruppo ognuno di noi, ,ha scelto un albero che doveva identificare ,servendosi di un libretto,datoci dal professore, riportante informazioni su foglie e frutti degli alberi. Il mio gruppo era formato da Federica, Francesca e me; l'albero che abbiamo scelto è risultato essere un cedro ed è stato da noi riconosciuto per le sue caratteristiche foglie aghiformi e la pigna. Entrati in classe ognuno di noi ha presentato il suo albero attraverso o foglie o frutti raccolti da esso . È stato un lavoro interessante,mettendo in pratica conoscenze “botaniche”. Lavori in corso ... Lavori in corso ... Lavori in corso ... Lavori in corso ... I cartelloni ... I cartelloni ... I cartelloni ... I cartelloni ... I cartelloni ... I cartelloni ... Le OMBRE del SOLE………. Nel II quadrimestre abbiamo studiato “le ombre” FINALITA': Studiare il fenomeno delle ombre e la sua interpretazione in termini di rotazione della terra intorno al suo asse Introdurre concetti geometrici partendo da situazioni reali legate all'uso pratico Le OMBRE del SOLE……… Rappresentazioni mentali degli allievi sulle ombre Prime uscite di osservazione Formulazione di ipotesi e confronto di formulazioni di ipotesi sulla formazione dell’ombra Relazione qualitativa tra l’altezza del sole e la lunghezza dell’ombra Disegni della situazione da più punti di vista Variazione dell'inclinazione dei raggi solari Parallelismo delle ombre e parallelismo dei raggi solari Problemi relativi alla rappresentazione bidimensionale di realtà tridimensionali Dalla rotazione dell’ombra al concetto di angolo Uso dello “gnomone” Concetti geometrici di verticalità, orizzontalità, perpendicolarità ad un piano o ad una retta; parallelismo Costruzioni geometriche Modelli geometrici relativi alle esperienze svolte Concetto di rapporto Costruzione e lettura di grafici Relazioni sulle esperienze scientifiche Le OMBRE del SOLE Le “prime domande”…. Immagina che il professore sia fermo in una zona soleggiata alle ore 14.20. Disegna, anche in modo schematico, il professore, la sua ombra e indica la posizione del sole. Perché hai scelto di posizionare l’ombra del professore e il sole in questo modo? Cambierebbe l’ombra se invece delle 14 fossero le 8 di mattina? Se sì, in che modo? Le OMBRE del SOLE ...”l'ultima esperienze” Nella prossima uscita, faremo un’altra esperienza. Questa volta vogliamo osservare le ombre non in senso statico (in un solo determinato momento), ma dinamicamente (allo scorrere del tempo). Vi dividerete in gruppi, ciascuno dei quali dovrà avere un bastoncino e un grande foglio sul quale “ruberemo” le ombre. Ogni 15 minuti, al mio via, dovrete mettere il bastoncino verticalmente sul foglio, segnare dove termina l’ombra, disegnarla come segmento e quindi misurarla, annotare l’ora, la misura, eventuali osservazioni. Fai l’elenco di tutto ciò che secondo te servirà per l’esperienza