I ragazzi del coro_rec
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CineClick | Recensioni: Les Choristes - I ragazzi del coro 01/04/2007 09:56 PM Corso "La Colonna Sonora" Film Scanner Il rapporto tra Cinema Musica Suono e Immagini in 15 lezioni da 3 ore Tante offerte imperdibili Acquisti sicuri e convenienti! Annunci Goooooogle Pubblica annunci qui Cerca sul sito: Recensioni Interviste Opinioni Annunci Google Ultimi Film Choristes Film Cinema Cerca Film Critica Film Cerca... Les Choristes - I ragazzi del coro Può sembrare anacronistico in un'epoca di supereroi e cultori di arti marziali proporre un film imperniato sull'altruismo e sull'esaltazione delle doti personali di ciascuno finalizzate al bene comune, ma seguendo questa pellicola, candidata dalla Francia per l'Oscar per il miglior film straniero, ci ritroveremo a condividere le scelte del protagonista. Rientrato in Francia per i funerali della madre, un famoso direttore d'orchestra incontra un suo vecchio compagno d'infanzia che gli doveva consegnare da tempo il diario di una persona a loro cara. La lettura del diario ci riporta agli anni del secondo dopoguerra quando, Clément Mathieu (Gérard Jugnot), un insegnante di musica di belle speranze e pochi successi, si ritrova ad accettare l'incarico di sorvegliante in un istituto di rieducazione, "Il fondo dello stagno", per bambini abbandonati o disadattati, il cui nome indica già il destino a cui sono assegnati i suoi frequentatori. I metodi repressivi e violenti del direttore Rachin (François Berléand), ben definiti dal motto Azione-Reazione, pur tollerati dagli altri insegnanti, non sono graditi al sorvegliante, che gradatamente conquista il favore dei bambini e li guida col tempo ad eseguire corali sempre più impegnativi, scovando anche in Pierre Morhange (JeanBaptiste Maunier) un vero talento. Tuttavia il successo di Mathieu anche di fronte agli amministratori dell'istituto è osteggiato dal direttore, che approfitta della prima occasione per allontanare il sorvegliante. Il finale ci riserverà una sorpresa che ci ricollegherà alle scene iniziali. Il film diretto da Christophe Barratier, al suo primo lungometraggio, riprende il soggetto di un film del 1945, La Cage aux rossignols di Jean Dréville e, sapientemente, mescola con dosi calibrate immagini, musica e canto, avvalendosi anche della formazione di concertista (chitarra classica) del regista che, pur nell'inevitabile esasperazione delle vicende alle finalità narrative, riporta alla coscienza degli spettatori l'esperienza della memoria e della condivisione che ognuno di noi, in misura differente, ha valutato positivamente nel corso della propria esistenza. Al successo del film contribuisce l'apporto fondamentale di Gérard Jugnot (regista e protagonista in Monsieur Batignole), che oltre a essere diretto, dirige magistralmente sé stesso, il coro e i co-protagonisti, dal direttore Rachin (un François Berléand a volte costretto dalla sceneggiatura ad essere un po' troppo sopra le righe) agli altri insegnanti Chabert (Kad Merad) e Monsieur Langlois (Philippe Du Janerand), oltre a ritagliarsi un episodio da cuore infranto con i sentimenti inespressi e non ricambiati verso Violette Morhange (Marie Bunuel), la madre del piccolo Pierre. Le musiche originali sono composte e dirette da Bruno Colais con un parziale contributo del regista, a cui sono da attribuire due temi musicali e la collaborazione alla stesura dei testi dei corali. Fin dalla prima apparizione di Mathieu, "mi chiamo Clement Mathieu, sono il nuovo sorvegliante!", lo spettatore subisce una strana fascinazione: quell'uomo piccolo, calvo e un po' tarchiato, solo di fronte a un cancello chiuso, in un paesaggio autunnale, vorremmo conoscerlo e seguirne le sorti. E così facciamo, per un'ora e trentacinque minuti: gli stiamo alle calcagna, parteggiamo per lui, ci commoviamo delle sue espressioni dignitose e riservate, di grande dirittura morale. Come pure fanno i piccoli ospiti dell'istituto che, stupefatti dal comportamento per loro inatteso di "testa d'uovo", dalla sua gentilezza e comprensione, tributano un rispetto mano a mano crescente verso il nuovo http://www.cineclick.it/recensioni/archiv/leschoristes.asp Pagina 1 di 2 CineClick | Recensioni: Les Choristes - I ragazzi del coro 01/04/2007 09:56 PM comprensione, tributano un rispetto mano a mano crescente verso il nuovo sorvegliante. Una pellicola di buoni sentimenti, che scalda il cuore, piace a tutti e non scade mai nel banale, ma si giostra come un bravo equilibrista sul filo del patetico, senza mai caderci. Alla partenza di Mathieu dall'istituto, saremo anche noi tentati di accompagnarlo, ovunque egli vada. Marino Cattaneo (26.10.2004) Images (C) Galatée Films / Novo Arturo Films / Vega Film AG / CP Medien AG / France 2 Cinéma / Pathé Renn Productions Invia questa pagina ad un amico http://www.cineclick.it/recensioni/archiv/leschoristes.asp Pagina 2 di 2