Destinazione MADAGASCAR

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Destinazione MADAGASCAR
novembre ’05
nº 2 • anno 5
UN
FRIZZANTE INIZIO ORATORIO DOMENICA
16
OTTOBRE
Destinazione MADAGASCAR
"I passeggeri del volo SN3194 con
destinazione Madagascar sono pregati
di recarsi all'imbarco" … "Benvenuti
sul volo SN3194 Mondovì - Madagascar, vi preghiamo di seguire le seguenti norme di sicurezza: spegnere
qualsiasi apparecchiatura elettronica, i
giubbotti di salvataggio sono situati
sotto il sedile e, in caso di emergenza,
le mascherine per l'ossigeno cadranno
automaticamente. Vi preghiamo di tenere le cinture di sicurezza allacciate fino a quando non si spegneranno i segnali luminosi.
Il comandante e tutto l'equipaggio,
ringraziandovi di aver scelto la nostra
compagnia "S. Cuore On - line", saranno a vostra disposizione durante tutta
la durata del volo."…
Avete capito bene, per festeggiare
l'inizio del nuovo anno di oratorio, siamo volati in Madagascar, per fortuna
solo metaforicamente, poiché altrimenti
saremmo stati denunciati per rapimento…
Comunque, nel pomeriggio di domenica 16 ottobre ci siamo divertiti con
i personaggi del cartone animato "Madagascar".
Dopo un viaggio un po' turbolento a
causa di due piloti non proprio affidabili,
siamo atterrati e tutti gli assistenti di volo hanno accompagnato i passeggeri a
visitare l'isola.
Nel giro turistico abbiamo incontrato
personaggi un po' animaleschi: primo
fra tutti l'affamato leone Alex che abbiamo aiutato a recuperare le gustose bistecche che sempre sognava.
Dopo ci siamo imbattuti in un’ippopotama, Gloria, con qualche problema
di peso e con la sua odiata bilancia, che
mentre la aiutavamo con i suoi problemi di sovrappeso ci ha dato un paio di
consigli su come mantenere un equilibrio perfetto.
Poi via di corsa da Gloria, siamo andati letteralmente a sbattere contro la
povera zebra Marty disperata per aver
perso le sue bellissime strisce, ma an-
R ICOMINCIA
che questa volta gli instancabili turisti si
sono mobilitati per aiutarla.
Per rallegrare la situazione siamo saliti in pista con due lemuri scatenati che
ci hanno fatto danzare come ballerine
di danza classica: abbiamo scoperto di
avere qualche problema nel memorizzare i passi, ma comunque ce la siamo
cavata egregiamente!
La giraffa Melman, al contrario degli
scatenatissimi ballerini, aveva qualche
problema di equilibrio data la sua esorbitante altezza e così i turisti, improvvisatisi altissimi equilibristi, si sono cimentati in un percorso aiutando Melman.
Infine scortati da due pinguini alquanto ambigui i passeggeri hanno do-
IL NUOVO ANNO DEL GRUPPO
G IOVANISSIMI
Metti una domenica a Castellino...
Questa proposta degli animatori ha
avuto un grandioso successo: sia per il
luogo scelto, Castellino Tanaro, dove
siamo stati accolti meravigliosamente
perfino dal sindaco e dai paesani che
hanno preparato apposta per noi una
castagnata, sia per l'altissimo numero di
partecipanti (più di quaranta ragazzi e
quindici animatori).
Il nuovo anno di incontri dei giovanissimi è iniziato, questa volta, in modo
un po' particolare: un' intera giornata
vissuta all'insegna della conoscenza di
nuovi amici, del divertimento e della
preghiera.
Dopo un primo momento di svago e
di conoscenza abbiamo preso parte ad
un pranzo molto bizzarro, in cui ognuno
poteva condire a piacimento la propria
baguette (ovviamente da addentare
senza tagliarla!).
E' stata questa causa di scene molto
divertenti ed insolite!
Don Giampaolo ha poi presentato
ad ogni gruppo i propri animatori: quest'anno, per gli incontri del venerdì sera,
le classi del triennio si ritroveranno insieme, mentre quelle del biennio saranno
seguite separatamente formando i due
gruppi di prima e di seconda.
Momento centrale della giornata è
stata la celebrazione dell'Eucarestia.
Don Giampaolo ci ha aiutato a riflettere sul significato del Vangelo di domenica 23 ottobre che sembrava scritto
apposta per la nostra situazione (Mt 22,
34-40), usando una similitudine significativa: l'amore per Dio e l'amore per il
prossimo sono come i due cardini di
una porta: entrambi sono necessari perché la porta possa svolgere la sua funzione.
vuto imbarcare a bordo della nave dei
malcapitati animatori, che alla fine dei
giochi, sbatacchiati qua e là, erano molto ammaccati.
Purtroppo il viaggio è ormai concluso e si torna così a casa, ma prima una
rifocillante merenda per recuperare le
energie perdute.
Ma questo è stato solo il primo dei
tanti pomeriggi che passeremo insieme
bimbi e ragazzi, animatori, il don e i
nuovi aiuto-animatori.
Ora non mi resta che salutarvi e ricordarvi della recita natalizia, per la quale siamo già al lavoro, ma questa è solo
una piccola anticipazione… a presto…
MARTA
Gesù ci offre dunque questi due cardini su cui fissare la nostra vita. Sbagliamo se non traduciamo l'amore per Dio
nell'amore verso chi ci sta accanto, ma
sbagliamo anche se, presi dalla buona e
giusta volontà di metterci al servizio dei
fratelli, dimentichiamo a Chi dobbiamo
guardare.
Un Vangelo, questo, che abbiamo
l'impegno di far vivere nel nostro quotidiano, un bellissimo augurio da parte di
Gesù per il cammino che stiamo incominciando.
ELISA RINAUDO
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novembre ’05
Come vorresti che fosse la Chiesa
nel terzo millennio?
Giornata uggiosa. A una quarantina di giovani, 21 ragazze e 19 ragazzi, fra i 14 e 26 anni
viene posta questa domanda: “Come vorresti che fosse la Chiesa nel terzo millennio?”.
Quesito da un milione di euro, difficile rispondere, ma vogliamo “dire la nostra” alle proposte che ci vengono formulate, perché spesso capita di lamentarsi su questo tema. Le sette
possibilità sono:
1) più severa, che torni a riprendere tradizioni passate
2) più flessibile a come evolve la società
3) più dogmatica
4) più giovane
5) più aperta alle esigenze dei giovani
6) cambiasse totalmente
7) altro.
Analizzando i risultati, si nota fin dall’inizio che la seconda proposta risulta essere preponderante. Quasi il quaranta per cento degli intervistati ritiene che la Chiesa debba essere “più
flessibile”, come ad indicare che in alcuni casi la Santa Sede arriva in ritardo ai cambiamenti o
vuole rimanere ancorata a tradizioni passate. Simboli, gesti che ai giovani sembrano superati o
semplicemente lontani dal loro ideale di Chiesa. A quest’ultimo immaginario (prima possibilità) solo il 7,89 per cento ha dichiarato di trovarsi d’accordo.
Scarsi consensi hanno raccolto la terza proposta (ferma solo al 2,63 per cento), e anche la
sesta scelta (in questo caso addirittura nessuna adesione). Particolari sono i risultati raggiunti
dalla quarta e dalla quinta scelta (assieme formano il 42,11 per cento). “Vorremmo una Chiesa che intendesse la Messa innanzitutto come una festa, esprimibile con balli, canti di gioia, e
alla fine un bell’applauso. Basta con questa solennità!” afferma una dei partecipanti al sondaggio. Altri dichiarano “La strada giusta è quella intrapresa da Giovanni Paolo II, con eventi
come la Giornata Mondiale della Gioventù”.
Nella settima possibilità s’individua chi sostiene una Chiesa “più coerente”, “pronta a chiedere scusa per i suoi errori nel passato”, “più solenne” e tante altre idee. Concludendo solo
alcuni spunti di riflessione: guardando i risultati del sondaggio sembra che qualcosa nella pastorale giovanile non va, ma cosa?
C’è il rischio che “viver tutto con più leggerezza” sia più comodo, “ma nell’ora della crisi
ci si abbandoni a noi stessi” (Benedetto XVI, 21-8-05)? Ringraziando Beatrice per la collaborazione nel raccogliere i dati, non mi rimane che darvi un arrivederci al prossimo sondaggio su
un altro grande tema.
SERGIO GANDOLFI
Sei in punto di una fredda mattina estiva.
Nella foschia umida sagome di tre pullman in
piazza della chiesa. Gruppetti di persone, giovani, ad alitare nuvole di fumo e discorsi assonnati.
Stiamo per partire per un viaggio. Per un
pellegrinaggio. Per un cammino insieme. Nel
silenzioso snodarsi di strade nuove attraverso
il finestrino, la mente ora lucida traccia il programma e le tappe del percorso.
E siamo già a Padova, a visitare Cappella
degli Scrovegni e pinacoteca, mentre fuori
piove. E piove su Aquileia poche ore dopo, e
piove sulla palestra ancora italiana dove passiamo la prima delle 11 notti previste. E piovono dubbi e brividi e freddo nelle nostre
menti, mentre il Vescovo ci stringe in un abbraccio di preghiere.
Ecco nuove strade e autogrill e case e
Vienna. Nasi freddi, felpe-non-abbastanzacalde e subito bagnate. Ma nel petto calore di
abbracci tra amici e gli occhi pieni di una metropoli stupenda.
Stephansplatz e Stephansdom, calesse, visita per le tipiche viuzze, tappa al museo dell’arte, visita guidata al Schonbrunn, pomerig-
La donna:
quale ruolo nella società d’oggi?
Un esempio attuale di come sia cambiato il ruolo della
donna nella società ci è dato proprio da Angela Merkel (leader
dell’Unione Cristiano Democratica), che entra nella storia della
Germania moderna come prima donna cancelliere.
Ciò dimostra come le donne siano molto presenti nelle organizzazioni di utilità sociale, di volontariato, che agiscono direttamente sul territorio.
Il contatto con delle realtà, come la scuola, la parrocchia, gli
ospedali, maturato durante la propria esperienza personale di figlia, moglie e madre, ha dato alle donne una singolare capacità
di analizzare la società, per capirne i problemi e tentare di risolverli, spesso con successo. La donna
per secoli è stata messa in disparte, ora invece, ricopre ruoli molto importanti grazie alla sua capacità
di capire le situazioni e di arrivare subito alla radice dei problemi, infatti in alcuni mestieri riesce anche meglio dell’uomo forse perché assume l’atteggiamento giusto al momento giusto.
Se ci guardiamo attorno vediamo la donna nelle vesti più svariate: donna soldato, donna manager, donna medico, donna cancelliere, donna ministro ma anche maestra, segretaria, hostess infermiera e soprattutto casalinga. Mentre tutti i riflettori sono puntati su donne che ricoprono ruoli sempre più di potere nella società, mentre tutti discutono se la donna sia tagliata per fare il soldato o altri
mestieri prettamente maschili, ci si dimentica del mestiere più vecchio del mondo: la casalinga. Con
questo non voglio dire che è una buona mamma colei che rinuncia al proprio lavoro per accudire la
famiglia, ma bisogna che le casalinghe siano considerate importanti tanto quanto una donna in carriera.
È vero che la società ci ha aperto le porte al mondo del lavoro ma è
anche vero che non è molto attenta ai bisogni di una mamma piuttosto
che a quelli di una donna!
Ecco che l’essere casalinga diventa una scelta anziché un’imposizione
come, invece, poteva essere nei decenni passati, in cui la donna non poteva far altro che lavorare all’interno delle mura domestiche.
Sono convinta che la reale vittoria delle donne non sia stata quella di
fare qualunque mestiere al mondo ma di poter SCEGLIERE il ruolo che
vuole ricoprire nel mondo.
VALENTINA
appuntamenti
LA NOSTRA INCHIESTA
☺ Gruppo giovanissimi Ogni venerdì alle ore 20.45
• Venerdì 9/12: Serata ludica • Venerdì 2/12: Celebrazione Eucaristica
Oratorio
Ogni sabato dalle 14.30 alle 17
Prove canti
Domenica 20/11 alle ore 20.30 dopo una cena in oratorio
Servizio al Cottolengo Domenica 11/12: ritrovo ore 7.30 davanti alla chiesa
Giardino d’Inverno (per i bimbi dai 4 ai 9 anni)
• Mercoledì 14/12: dalle ore 16 alle ore 18 (in oratorio)
@ L’Ora Glaciale (oratorio pomeridiano per 5a elementare e medie)
Tutti i Lunedì, Martedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 17 alle ore 18.30
“ONDE DI VITA”
Domenica 20/11 dalle ore 9.30 alle ore 17.00 (alla Certosa di Pesio).
In Diocesi...
A Colonia c’eravamo anche noi!!!
gio di divertimento
sfrenato al
Prater di
giorno.
Vienna illuminata, orchestra e
rinfresco
nella sala
maggiore
del museo
di sera. Interminabili
chiacchierate tra compagni di
tenda fino a notte tarda. Messa in pullman e
Salisburgo.
Tante chiesette, stradine contorte ora vicine ora lontane dal fiume Salzach, passeggiata
nella lussuosa Gertreide-Gasse, cioccolatini di
Mozart in ogni negozietto, boutiques costosissime e la Mozart Gerbuthaus, quasi dimen-
ticata nella
sua sobria
facciata grigia. Caffè
sul bus e
Munchen.
Marienplatz
a ritmo della danza del
celebre carillon, visita
ad una bella
chiesa, musei chiusi e
allora shopping per le
vie del centro. Ombrello e risate. Maglione e dialogo tra
amici. Sciarpa e acciottolato che scorre nel
raggiungere Hard Rock cafè e Hofbrauhaus.
Monaco by night e gola calda di WheissBier.
Poi nuovo pranzo all’HB, con boccale, salsicce bianche e pretzel salati. Dall’Hitler Bier a
Dachau, sotto un cielo scuro di ricordi e lacri-
me. Sguardo basso nel viaggio per Offenbach. Sfida a basket Italia vs Germania la sera
all’ombra dei freddi murales di una palestra,
dopo la solita cena servita dal camion delle
provviste.
Abbondante colazione offerta dalle suore
poi Colonia. Nostri sorrisi ed altri in lingue diverse in un arcobaleno di bandiere lungo le
strade, ai piedi del Dom, nell’Hard Rock.
Stelle notturne dalla spiaggetta sul Reno e
Giornata Mondiale della Gioventù. Babele
riunita nelle parole di Benedetto XVI, a scaldarsi con la candelina accesa nella veglia.
Musica preghiera. Mia mano nella tua mano,
straniero. Alba su una processione che torna
a riposare a casa. Stelle notturne ora dal pullman. Stelle, le stesse in cielo tedesco. Poi
svizzero. Poi italiano.
E il sole si sveglia alla fine, sui saluti sui
sorrisi nei cuori. Siamo in piazza della chiesa.
Gruppetti di persone, giovani, in fiumi di parole sull’esperienza vissuta. Poi io, sola. Torno
a casa. Torno da un viaggio, da un pellegrinaggio, da un cammino…
Quanti ricordi in quella foto di gruppo.
ANNA DESALVO