2. Lo sci - Ski4People

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Lo sci: struttura e nomenclatura
2 Lo sci: struttura e nomenclatura
2.1 Struttura
Senza voler scendere nel dettaglio (che esulerebbe dagli scopi della presente guida) facciamo una
brevissima panoramica sulle tipologie di strutture costruttive più utilizzate, che si possono
riassumere in 3 grandi filoni, con variazioni su tema a seconda degli schemi impiegati dalle varie
case costruttive.
Tale panoramica sarà poi propedeutica a comprendere la terminologia usata, ed i differenti tipi di
lavorazione a seconda della struttura dello sci, dei capitoli successivi.
2.1.1 Struttura Cap
La struttura più semplice, generalmente usata per produrre sci leggeri, facili, adatti ad apprendere i
primi fondamenti dello sci, è quella interamente sintetica monoscocca, altrimenti detta Cap, dove un
guscio sintetico cavo, generalmente riempito con materiale schiumoso/gommoso, costituisce la
l’ossatura dello sci stesso.
La struttura così realizzata (una specie di scatolato vuoto al suo interno) risulta però poco resistente
alle sollecitazioni di torsione di spatola e coda, pur mantenendo discrete doti di flessibilità.
Per aumentare la sua rigidezza torsionale può essere aggiunto un ulteriore strato sintetico di
irrigidimento, tra monoscocca e soletta.
riempitivo
top sheet
portante
soletta
lamina
Strato sintetico di irrigidimento
Figura 1 - Sezione sci Cap.
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2.1.2 Struttura Monococque Race (tipo Salomon)
L’evoluzione della struttura in Cap è la Monoscocca di tipo race, ovvero una strutta più complessa,
che prevede il riempimento della “scatola” destinata a resistere alle sollecitazioni di flessione e
torsione con listelli di legno (costituenti l’anima dello sci) per migliorarne l’elasticità flessionale, ed
uno o due strati metallici di rinforzo per migliorare la rigidezza torsionale.
Uno strato di resina sintetica racchiude ed impermeabilizza il tutto.
In pratica rispetto alla precedente struttura, la scatola che deve resistere alle sollecitazioni di
torsione risulta più rigida (per via degli strati di rinforzo), ma lo sci mantiene ed anzi migliora la sua
elasticità flessionale.
top sheet
anima in legno
soletta
lamina
titanal
Figura 2 - Sezione sci Monococque Race /tipo Salomon).
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2.1.3 Struttura Sandwich
La struttura sandwich prende il suo nome dal fatto che il materiale impiegato per la costruzione
dell’anima dello sci (generalmente listelli di legno, ma a volte anche materiale sintetico, come nel
caso degli sci della Stöckli) è racchiuso tra due strati (uno superiore ed uno inferiore) di altro
materiale, formando una specie di “panino”.
E’ la struttura per eccellenza degli sci pregiati e di elevate prestazioni, fatta per garantire un corretto
mix di elasticità longitudinale e rigidezza torsionale; prevede un’anima composta generalmente di
listelli di legni diversi, racchiusa tra due sottili fogli di materiale metallico (solitamente titanal, una
lega di alluminio, zinco, magnesio, rame e zirconio).
Per proteggere l’anima in legno, sui fianchi dello sci viene aggiunto uno strato in resina fenolica
detto fianchetto.
top sheet
fianchetto
fenolico
anima in legno
soletta
lamina
titanal
Figura 3 - Sezione sci Sandwich.
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2.2 Angoli
Nei capitoli successivi faremo spesso riferimento a specifici angoli, formati dalle facce visibili delle
lamine con il piano della soletta.
Di seguito è indicata una rappresentazione grafica di tali angoli e della loro denominazione.
89°(angolo complessivo)
88°(fianco)
2°
soletta
1°(tuning)
Figura 4 – Denominazione angoli della lamina.
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