Lezione 4 - Dipartimento di Giurisprudenza, Studi politici e

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Lezione 4 - Dipartimento di Giurisprudenza, Studi politici e
25/09/2015
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA
CORSO DI LAUREA IN
SCIENZE POLITICHE E DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
A.A. 2015/2016
DIRITTO INTERNAZIONALE
Prof. Cesare Pitea email [email protected]
ricevimento mercoledì 9:30/11:30
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PARTE I:
LA COMUNITÀ
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INTERNAZIONALE
Gli altri soggetti/1
Le Organizzazioni
Internazionali
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Capitolo VI. LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI E LE NAZIONI UNITE IN PARTICOLARE
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SCHEMA DELLA LEZIONE
Le OO.II.: questioni generali





Definizione e caratteri
Cenni storici
Soggettività giuridica
Disciplina e poteri
Le Nazioni Unite





Origini
Organi
Finalità e competenze
Successi e limiti
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Capitolo VI. LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
E LE NAZIONI UNITE IN PARTICOLARE
LE OO.II./1A
DEFINIZIONE/2
Le Organizzazioni internazionali (rectius Org.
Intergovernative) sono istituzioni stabili e dotate di una
propria struttura organizzativa alle quali due o più Stati,
mediante un accordo internazionale, conferiscono la funzione
di promuovere e coordinare la cooperazione tra di essi in
determinati settori, sovente con determinate finalità.

NB: in linea di principio, le OI non hanno poteri
normativi ‘esterni’: la produzione normativa (norme
giuridiche con efficacia formalmente vincolante per gli
Stati) continua a essere (con poche eccezioni) monopolio
degli Stati
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Capitolo VI. LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI E LE NAZIONI UNITE IN PARTICOLARE
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LE OO.II./1B
DEFINIZIONE/2

Enti istituiti



Apparato organico stabile, che persegua le finalità
indicate nel trattato istitutivo, solitamente costituito da:




dagli Stati
su base volontaria mediante appositi trattati, c.d. trattati
istitutivi
un segretariato permanente
un organo assembleare
un organo esecutivo
Soggetti derivati, i cui poteri si informano al principio
di specialità e la cui personalità è funzionale
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Capitolo VI. LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
E LE NAZIONI UNITE IN PARTICOLARE
LE OO.II./2A
CENNI STORICI/1

Origini:




Il “Concerto europeo” (Congresso di Vienna,1815)
Le organizzazioni “tecniche”
Gli organi comuni di gestione di risorse condivise
La Società delle Nazioni (1919)




Istituita nel quadro degli accordi di pace post WW1 : Patto
della Società delle Nazioni
Finalità: emerge dal Preambolo
Struttura
Fallimento della Società delle Nazioni
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Capitolo VI. LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI E LE NAZIONI UNITE IN PARTICOLARE
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LE OO.II./2B
CENNI STORICI/2

Le Nazioni Unite (San Francisco, 1945)


rinvio
Il fenomeno dell’organizzazione internazionale





Più di 400 OO.II.
Globali/regionali
Generali/specializzate (difesa, economia, sociale)
Classiche (cooperazione)/ Sui generis (integrazione)
Forme organizzate di cooperazione non riconducibili al
fenomeno in esame  Es: CoP/MoP - Comitato di Basilea
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Capitolo VI. LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
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LE OO.II./3A
LA SOGGETTIVITÀ INTERNAZIONALE DELLE OO.II./1
Il caso Bernadotte
 I fatti e la richiesta di un parere consultivo
 Il parere della Corte internazionale di giustizia dell’11
aprile 1949 sulla Riparazione dei danni subìti al servizio
delle Nazioni Unite (ICJ Reports, 1949, p. 176)
Cos’è un “reclamo internazionale” (international claim)
Un’OI può presentare un reclamo? In che modo?
 Quando un’organizzazione è dotata di soggettività giuridica?
 volontà degli Stati fondatori





Disposizione esplicita nell’atto istitutivo
Indicatori ⇨ Natura e portata dei poteri attribuiti
Organizzazioni che non soddisfano tali requisiti
⇨ organi comuni degli Stati membri
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
(no autonomo centro d’imputazione di diritti e obblighi)
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LE OO.II./3B
LA SOGGETTIVITÀ INTERNAZIONALE DELLE OO.II./2
« la Corte giunge alla conclusione che l’Organizzazione possiede personalità
internazionale. Questo non equivale a dire che l’Organizzazione sia uno Stato,
il che certamente essa non è, o che la sua personalità giuridica, i suoi diritti e i
suoi obblighi siano gli stessi che quelli di uno Stato. Meno ancora questo
equivale a dire che l’Organizzazione sia un superstato, quale che sia il
significato di tale espressione. Né questo implica che tutti i suoi diritti e i suoi
obblighi debbano situarsi sul piano internazionale più di quanto tutti i diritti e
obblighi di uno Stato debbano situarsi su tale piano. Questo vuol dire
unicamente che l’Organizzazione è un soggetto di diritto internazionale, che
essa è titolare di diritti e obblighi internazionali e ha la capacità di far valere i
suoi diritti per mezzo di reclami internazionali »
STATI
OO.II.
fondamento
Originaria (diretta)
derivata
natura
territoriale
funzionale e speciale
estensione
piena
limitata
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LE OO.II./4
LE CONSEGUENZE DELLA SOGGETTIVITÀ DELLE OO.II.

Possono stipulare trattati, es.:


Disciplina dei privilegi e delle immunità dei funzionari
Trattati concernenti le attività proprie
dell’organizzazione
Immunità dalla giurisdizione cognitiva, esecutiva e
cautelare degli Stati per le attività di propria
competenza  caso Srebrenica
 Diritto alla protezione di propri funzionari da
parte degli Stati nei quali esercitano le loro mansioni
 Generalmente, misure di attuazione coercitiva
non molto penetranti

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LE NAZIONI UNITE/1
ORIGINI
Conferenza di San Francisco (25 aprile-26 giugno
1945) ⇨ Carta delle Nazioni Unite
 Regole volte a riconoscere il ruolo predominante
delle grandi potenze
 Principio di non ingerenza dell’Organizzazione
negli affari interni («dominio riservato») degli stati
membri (art. 2.7 della Carta)

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LE NAZIONI UNITE/2
ORGANI/1 : ASSEMBLEA GENERALE

Composizione generale


tutti gli Stati membri,ciascuno avente diritto di voto
Competenza generale:

discute e si pronuncia su tutte le questioni riguardanti i
fini e le attività dell’Organizzazione

Salvo in materia di mantenimento della pace, quando la
questione sia al vaglio del Consiglio di Sicurezza
Adotta le decisioni più importanti a maggioranza
dei 2/3, le altre a maggioranza semplice
 Le delibere non hanno natura vincolante, salvo
quelle relative alla «vita interna» dell’Organizzazione12

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LE NAZIONI UNITE/2
ORGANI/2 : CONSIGLIO DI SICUREZZA

Composizione ristretta: 15 (Stati) membri,


5 permanenti
gli altri eletti ogni 2 anni dall’AG
Competenza speciale: mantenimento della pace e
della sicurezza internazionale
 Delibere adottate col voto favorevole di 9 membri



Diritto di veto dei 5 membri permanenti sulle delibere che
riguardino questioni sostanziali
Adotta


raccomandazioni (non vincolanti) o
decisioni (vincolanti), solo ai sensi del Capitolo VII
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LE NAZIONI UNITE/2
ORGANI/3 : ALTRI ORGANI PRINCIPALI

Segretariato delle NU


Consiglio economico e sociale (ECOSOC)




54 (Stati) membri, eletti dall’AG per 3 anni
Competente in materie specifiche
Istituisce, coordina e promuove l’operato delle agenzie
specializzate e degli organi sussidiari
Consiglio di amministrazione fiduciaria



Guidato dal Segretario Generale (SG), eletto dall’AG su
proposta del CdS
questioni relative a paesi non indipendenti
Ha ormai esauritoil proprio mandato
Corte internazionale di giusizia



15 giudici eletti dall’AG e dal CdS
Competenza contenziosa: decide in maniera vincolante
controversie tra Stati
Competenza consultiva: si pronuncia con pareri su questioni
giuridiche, su richiesta dell’AG o del CdS, o di altri organi o
agenzie autorizzati dall’AG
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LE NAZIONI UNITE/3
FINI E ATTIVITÀ/1
Scopi indicati all’art. 1 della Carta delle NU:





mantenere la pace e la sicurezza
promuovere la soluzione pacifica delle controversie internazionali
sviluppare relazioni amichevoli tra le nazioni in base al principio di
uguaglianza e di autodeterminazione dei popoli
promuovere la cooperazione economica e sociale
promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali
Gli altri scopi:


promuovere il disarmo e la disciplina degli armamenti (art. 11.1)
promuovere il rispetto per il diritto internazionale (Preambolo) e
incoraggiare lo sviluppo progressivo del diritto internazionale e la sua
codificazione (art. 13.1.b)
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LE NAZIONI UNITE/3
FINI E ATTIVITÀ/1 MANTENIMENTO DELLA PACE E DELLA
SICUREZZA INTERNAZIONALI

Divieto della minaccia e dell’uso della forza armata
per iniziativa unilaterale degli Stati (art. 2.4, di natura
consuetudinaria)


Salva l’ipotesi di legittima difesa individuale e collettiva
contro un attacco armato, finché il CdS non abbia adottato le
misure necessarie (art. 51)
Monopolio dell’uso della forza armata da parte del
CdS

In caso di minaccia alla pace, violazione della pace o
aggressione armata (art. 39)



Art. 41 ⇨ misure non implicanti l’uso della forza
Art. 42 ⇨ ogni azione necessaria (incluso l’uso della forza armata)
Art. 43 e ss. ⇨ costituzione dell’esercito delle NU (mai realizzato)
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LE NAZIONI UNITE/3
FINI E ATTIVITÀ/2 ALTRI

Soluzione pacifica delle controversie

Autodeterminazione dei popoli

Cooperazione in campo economico e sociale (art. 55)

Diritti umani

Disarmo
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Capitolo VI. LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
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LE NAZIONI UNITE/3
FINI E ATTIVITÀ/3 PROMOZIONE E CODIFICAZIONE DEL
D.I.

Trattati internazionali, discussi e adottati in seno
all’AG


Progetti elaborati dalla Commissione di diritto
internazionale (CDI



In materia di genocidio, diritti umani, protezione delle donne e
dei minori, ecc…
trattati o altri strumenti… valore codificatorio
Diritto dei trattati, responsabilità degli Stati, protezione
diplomatica, ecc…
Dichiarazioni di principio dell’AG, con funzione di
guida e impulso allo sviluppo del diritto
 Relazioni amichevoli fra gli Stati,
 definizione di aggressione, ecc…
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LIMITI E SUCCESSI

Limiti:





Parziale insuccesso del sistema di sicurezza collettiva
Scarso successo delle politiche di disarmo e di riduzione del gap
economico tra Stati
Eccessiva burocratizzazione
Eccessiva durata delle discussioni, in relazioni allo scarso
peso di molte risoluzioni sulle relazioni politiche internazionali e
sulla vita interna degli Stati
Successi





L’appartenenza all’Organizzazione è diventata una prova di
legittimazione per qualunque nazione
Foro indispensabile di diplomazia multilaterale
Successi nei campi della decolonizzazione, dei diritti umani,
della tutela dell’ambiente, dello sviluppo del diritto
internazionale, ecc…
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Graduale coinvolgimento degli attori non statali nella vita della
comunità internazionale
Collaborazione con le organizzazioni regionali
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