Automazioni solo speciali
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Automazioni solo speciali
70 Tecnologia/Automazioni per architettura Automazioni solo speciali Partendo dalla robotica e delle automazioni industriali, un’azienda trevigiana ha fatto delle automazioni per chiusure speciali in architettura la propria specialità. Speciali per pesi, dimensioni, tipologia di apertura e funzioni: là dove tutti gli altri si arrendono/by Ennio Braicovich Immaginatevi in una villa con piscina in Sardegna. Siete nella lounge di fronte alla piscina. Nulla vi separa dall’acqua. Solo un’apertura senza barriere larga sette metri e alta tre. Vi godete la piscina, il sole e l’ombra. All’improvviso un forte vento disturba la quiete pomeridiana. Con un tocco di telecomando comandate la discesa dall’alto di una possente chiusura vetrata che lentamente richiude l’apertura e protegge dalle intemperie voi e i vostri ospiti. E’ una struttura particolare: tutta in bronzo racchiude una schermatura frangisole a lame orizzontali. E’ apribile fino a 90° per consentire un libero accesso all’esterno e all’interno dell’abitazione quando spalancata ma anche di proteggere la privacy. Peso totale del serramento: 1700 kg. Quasi due tonnellate di peso che si aprono e si chiudono in tutta dolcezza e sicurezza. Tutto questo non è un sogno ma una delle tante applicazioni spe- ciali realizzate da un’azienda trevigiana che delle automazioni per serramenti speciali ha fatto la sua vocazione. Dieci anni fa le applicazioni in architettura rappresentavano il 5% del suo fatturato. Il restante 95% era costituito da applicazioni robotiche e industriali. Oggi l’architettura conta per metà del giro d’affari con una significativa tendenza alla crescita. Perché l’architettura moderna, specie nel residenziale di pregio, è fatta di grandi aperture, quindi di generose dimensioni e grandi pesi, non sempre agevoli da movimentare manualmente. Laddove anche i produttori internazionali e nazionali di automatismi si fermano perché quando si va oltre i 400 chilogrammi si assiste a una retromarcia generale. Se, poi, le chiusure e i serramenti sono speciali per tipologia e funzioni non ce n’è per nessuno: scorrevoli e alzanti scorrevoli fino a 800 kg, normali, coassiali e tele- Federico De Marchi e Cinzia Bonfieni scopici, magari inclinati sulla verticale, pareti apribili a 90°, frangisole particolari, lucernari piani e inclinati, folding doors alias porte a impacchettamento, inferriate in centri storici, scuri pesanti piuttosto che chiusure a ...l’architettura moderna, specie nel residenziale di pregio, è fatta di grandi aperture, quindi di generose dimensioni e grandi pesi, non sempre agevoli da movimentare manualmente.. scomparsa e intere pareti. L’elenco potrebbe continuare a lungo perché la fantasia dei committenti facoltosi e dei loro architetti ha pochi freni. Qui tutto è speciale. Anche la fattura finale. Perché questo tipo di sogni non è per tutti. Villa in Sardegna. Chiusura apribile in bronzo, vetro e lame frangisole da 1700 kg di peso 406 NUOVAFINESTRA www.guidafinestra.it 71 Dalla robotica Dietro queste realizzazioni così particolari è la società Meccatronica Automazioni srl di Dosson di Casier, nel pieno della Marca trevigiana, territorio ricco di produzioni di automatismi. Ma qui nulla ha a che fare con quelle produzioni, anzi con quei “motorini” precisa subito l’ing. Federico De Marchi che, assieme alla moglie Cinzia Bonfieni, è alla testa dell’azienda. Una dozzina gli addetti di cui metà in produzione e metà il primo impianto a concentrazione solare del dipartimento di Fisica dell’Università di Padova o il software per il posizionamento astronomico per ‘inseguir le stelle’. Dietro tutto ciò la conoscenza della meccanica di alta precisione, dell’elettronica, del software e dei prodotti come le cinghie ad alte prestazioni della robotica, i motori speciali, le elettroniche sofisticate, i componenti in grado di resistere ad ambienti altamente aggressivi. metri e alte 2,7 metri di altezza, e pesanti oltre 700 Kg. Una situazione di progetto che ha costretto l’azienda a sviluppare, in collaborazione con il serramentista (italiano), motori curvi inseriti nelle ante e ad adottare guarnizioni pneumatiche (come quelle dei treni) gestite da un impianto apposito. Il tutto teleassistito a distanza. Perché grazie a internet e a una centralina con presa di rete montata bordo macchina è possibile supervedere a migliaia di chilometri di distanza il movimento delle ante e a cambiare il Villa a Maiorca: 25 pareti esterne mobili creano un nuovo volto all’architettura Villa a Montebelluna: 13 alzanti scorrevoli con pesi tra 250 e 1200 kg. Ogni serramento è dotato di un kit di doppio catenaccio motorizzato. impegnati in collaudi e assistenza. “La nostra storia è stata un progressivo passaggio dalla robotica industriale verso l’architettura, settore povero di automazioni dove abbiamo portato il livello di automazione raggiunto nell’industria e nell’engineering”. Con un’esperienza di 30 anni alle spalle che va dalle macchine sottomarine che scavano le tracce per tubi e cavi da posare in fondo al mare alle macchine saldatrici industriali, alle presse per lo stampaggio di componenti per l’industria delle scarpe o l’occhialeria. Applicazioni estreme. Grandi produzioni. Velocità esasperate e accelerazioni di movimento rapidissime e frenate strepitose con controllo millimetrico dei movimenti e delle posizioni. Senza diritto alla pausa o all’errore. “Il riportare questa esperienza in ambito architettonico ci ha permesso di imprimere alle chiusure movimenti fluidi e sicuri anche quando le masse in moto sono estreme e i movimenti sono ripetitivi. Sono prodotti che possono lavorare 8 o 16 ore senza interruzione e senza affanni. E scarsissima manutenzione, una parola che praticamente non conosciamo”. Non mancano nel curriculum le applicazioni nell’ambito della ricerca come le automazioni per www.guidafinestra.it Sempre più grandi “In testa alla richieste, che pervengono soprattutto via internet – spiega Cinzia Bonfieni, addetta a vendite e amministrazione – sono i grandi scorrevoli. Seguono i portoni, le “folding doors”, ovvero le chiusure a libro o a impacchettamento laterale o verticale, i grandi oscuranti, i lucernari da tetto, spesso di diversi metri quadrati di superficie, e le chiusure da garage. Sono elementi dietro ai quali c’è quasi sempre un progettista che quando ci incontra e vede ciò che siamo in grado di fare, esclama spesso “Se ti avessi conosciuto prima…”. Un progettista il cui sogno si era spesso infranto nel contatto avuto con specialisti di automatismi per cancelli, carpentieri metallici, serramentisti costringendolo a cambiare idea o a rinunciarvi del tutto. Sono applicazioni, in genere, per ville di lusso in mezzo mondo: dall’Italia al Nord America, a Israele, a Hong Kong, al Giappone, al Belgio, alla Russia. Laddove il futuro cliente ti paga il volo di prima classe e soggiorno per illustrare il suo sogno, anche se pazzo per noi comuni mortali. Come le vetrate scorrevoli per una villa californiana fronte oceano che scorrono su una traiettoria fatta di curve concave e convesse, progettate per riprendere le onde del mare. Ante curve, tutte diverse una dall’altra, larghe 2,5 software, se necessario. Applicazioni come i grandi alzanti scorrevoli di un attico a Mosca, posto su un grattacielo a 100 metri di altezza, battuto da forti venti in ogni stagione e dalla neve in inverno che ha costretto a ricorrere a profili d’alluminio tenuti a temperatura ambiente da un cavo interno riscaldante per evitare la formazione di ghiaccio e condensa. Il tutto costantemente monitorato da 3 sonde di temperatura. Anche qui la teleassistenza è giovata per variare il software di gestione degli alzanti scorrevoli secondo i desideri del cliente. Tra le applicazioni estreme vi sono anche quelle sulle navi, un ambiente altamente corrosivo che richiede l’inox dovunque, verniciature speciali, circuiti elettronici ad hoc, tutto protetto in classe IP68, con cavi che rispettano le severe specifiche del cliente. Infatti, sempre grazie a un serramentista italiano, Meccatronica ha da poco acquisito una importante commessa per quattro porte a bilico da 3,6 x 6,1 metri e 1600 kg ciascuna per due navi da crociera costruite nei cantieri navali Mitsubishi di Nagasaki. In programma anche due porte saliscendi più piccole, da 2,3 x2,5 metri e di soli 400 kg ciascuna, che fungeranno da divisorio mobile tra la piscina interna e quella esterna. NUOVAFINESTRA 406 72 Tecnologia Villa ad Asolo. Sei serramenti scorrevoli inclinati di 30° e motorizzati con il sistema EasyDoor012 Centro Ricerche a Laives (Bolzano): ante frangisole ad ali di gabbiano e ad impacchettamento laterale. Porta in bronzo di banca svizzera da 1000 kg di peso. Quando chiuso le due ante sono perfettamente complanari. Nessuna guida a terra Net Center, Padova. Palazzi Tendenza e Economia, Progettista: Studio Aurelio Galfetti: 360 frangisole a bandiera automatizzati per edificio Anche un prodotto per le porte scorrevoli e gli alzanti scorrevoli di grandi dimensioni sempre più di moda oggi Cambia l’architettura L’automazione può cambiare anche il volto di un edificio che diventa in tal modo involucro dinamico. E’ il caso di una supervilla di Maiorca dotata di facciate mobili che cambia continuamente aspetto in funzione degli utilizzi. Gli elementi mobili della costruzione sono in totale 25 tra pareti telescopiche, pareti traslanti e rototraslanti. Sono costituiti da una struttura interna di tipo alveolare in acciaio inox pressopiegato, rivestita esternamente in pietra vulcanica e internamente in rame. Di dimensione medie da 1,5x2,7 metri e 70 mm di spessore gli elementi mobili pesano fino a 250 kg cadauno. Grazie all’automazione di pareti e serramenti si apre spazio a nuovi modi di concepire l’architettura. All’attivo dell’azienda trevigiana vi sono anche realizzazioni di punta nel settore non residenziale. E’ il caso delle automazioni per schermi frangisole a bandiera in lamiera di alluminio di Palazzo Tendenza e Palazzo Eco- 406 NUOVAFINESTRA nomia del Net Center di Padova, progetto dell’arch. Aurelio Galfetti. Si tratta di 360 ante schermanti automatizzate per ognuno dei due palazzi. Il sistema di gestione elettronica è stato realizzato con un’architettura di rete che prevede un unico controllore Master centralizzato per tutto il palazzo, in grado di pilotare via bus di campo (Profibus R ) le unità decentrate che gestiscono ciascuna gruppi di 12 ante. Il software appositamente realizzato posiziona con estrema precisione, all’angolatura calcolata, le ante frangisole. Come parametri di ingresso vi sono le condizioni climatiche esterne ed interne provenienti da apposite sonde, nonché i dati relativi alla posizione terrestre degli edifici (latitudine - longitudine). E’ così calcolato e garantito in ogni momento il livello ottimale di comfort all’interno degli edifici con vantaggi sotto l’aspetto energetico, sia in termini di utilizzo della luce naturale, sia in termini di termoregolazione climatica dei locali. Sono realizzazioni che tra meccanica, elet- tronica e software di gestione richiedono studi e lavorazioni ad hoc, su progetto. Non vi è assolutamente nulla di standard. Da un paio d’anni Meccatronica ha però al proprio attivo anche un prodotto più ‘corrente’ per le porte scorrevoli e gli alzanti scorrevoli di grandi dimensioni sempre più di moda oggi e che raggiungono gli 800 kg di peso per anta. E’ l’EasyDoor012, automatismo monoblocco realizzato con una robusta traversa in alluminio che non pone problemi di linearità anche nel caso di pesi estremi. “Ne abbiamo semplificato – mette in luce De Marchi - l’installazione, “quasi chiavi in mano”, puntando molto sulla manualistica di supporto”. Per l’assistenza al momento l’azienda opera direttamente. “Presto – anticipano Bonfieni e De Marchi – avremo centri di assistenza decentrati in Italia e in Europa perché il futuro sarà impegnativo. Su molti prodotti non abbiamo concorrenza mentre il mercato continua ad allargarsi”. www.guidafinestra.it