Il patrimonio alimentare Abbassiamo la CO2

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Il patrimonio alimentare Abbassiamo la CO2
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giovedì 19 luglio 2007
Foto: Daniele Fiore
Roncaglia & Wijkander
JEANS SUPERECOLOGICI
Si ringrazia l’editore per lo spazio concesso.
VIETATO
AI MINORI.
SAVE THE CHILDREN LAVORA PERCHÉ IN TUTTO IL MONDO
V E N G A R I C O N O S C I U T O A I M I N O R I I L D I R I T T O A L L’ I S T R U Z I O N E .
Nel mondo sono oltre 77 milioni i bambini che non hanno la possibilità di andare a
scuola. Save the Children opera per garantire il diritto all’istruzione a tutti i minori,
senza alcuna discriminazione, collaborando con le comunità e autorità locali per
costruire scuole, fornire assistenza e materiale scolastico. Save the Children dal 1919
lotta per i diritti dei bambini e per migliorare le loro condizioni di vita in tutto il mondo.
TELEVISIONANDO
a cura di Giulia Spiniello
Per il tuo contributo, chiama il 06.4807001
www.savethechildren.it
“Ecoreporter” sulla salvaguardia del territorio rurale con
la sen. De Petris
In questa nuova puntata di Ecoreporter si parla di salvaguardia del territorio rurale come tutela del patrimonio culinario: una proposta dei Verdi al Senato per difendere l’eccellenza italiana da cementificazione e
speculazioni, a partire dall’elezione di 20 “perle paesaggistiche”. Ospiti ai microfoni di Ecotv: Loredana De
Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in commissione Agricoltura e Alimentazione al Senato, Sergio Marini, presidente di Coldiretti, Federico Secchioni, presidente di Confagricoltura, e Giuseppe Politi, presidente
della Cia-Confederazione italiana agricoltori. In onda alle 18.00 su EcoTv (Sky906) e in replica alle 22.30. Il
programma è disponibile anche in streaming all’indirizzo www.ecotv.it
Walter Caporale ospite a “filo diretto”
Walter Caporale - Capogruppo regionale dei Verdi in Abruzzo e Presidente della VI Commissione per le
Politiche Europee, è l’ospite della puntata in onda stasera di Filo Diretto, l’appuntamento di Ecotv con i
rappresentanti istituzionali della Federazione dei Verdi. Con lui si parlerà di spiagge, di stabilimenti balneari
attrezzati per i diversamente abili, dell’abbandono degli animali in vista delle vacanze e del randagismo.
A Filo Diretto parlamentari, amministratori locali ed esponenti della Federazione dei Verdi rispondono per
mezz’ora a domande di politica, ambiente e attualità, un’occasione per intervenire sul dibattito politico in
atto al di fuori dei rigidi schemi del giornalismo mainstream. EcoReporter è la trasmissione con cui la testata giornalistica fa informazione ‘sul campo’. All’interno del programma trovano spazio le testimonianze dei
protagonisti della vita politica, della società civile, delle associazioni; contributi su eventi e manifestazioni di
particolare interesse; riferimenti cinematografici o fotografici a tema. EcoReporter cerca di approfondire le
notizie che meritano maggiore attenzione, offrendo più informazioni e angolazioni possibili su ciascun argomento. Le tematiche affrontate sono quelle di stretta attualità, con un occhio di riguardo per le questioni
legate ai diritti civili. In onda alle 19.00 su EcoTv (Sky906). Il programma è disponibile anche in streaming
all’indirizzo www.ecotv.it
Organo ufficiale di informazione della Federazione dei Verdi
Oltre ai cibi, presto avremo i
jeans che rispettano l’ambiente.
Un’equipe di genetisti di Palo
Alto, in California (Usa), ha messo infatti a punto una nuova tintura
eco-compatibile capace di donare il classico colore blu al jeans.
Il segreto sta nei geni modificati
dell’Escherichia Coli, batterio
normalmente presente nel tubo
digerente dell’uomo e degli animali, diffuso anche nell’ambiente
e negli alimenti, responsabile di
provocare quadri patologici. Questo nuovo batterio permetterebbe
di ottenere ottimi risultati in termini di qualità, nel pieno rispetto
dell’ambiente e della salute umana. La grande industria potrebbe abbandonare il vasto impiego di
pigmenti sintetici, ritenuti molto dannosi. La sostanza è caratterizzata da una struttura molecolare molto simile a quella delle comuni
tinture. La differenza rispetto al vecchio procedimento, assicurano
i ricercatori, consiste nel mancato rilascio di sostanze inquinanti
o nocive per la salute e l’ambiente, come invece avveniva per le
colorazioni di tipo sintetico. Walter Weyler, a capo del progetto, ha
sottolineato l’importanza della scoperta di un nuovo elemento, alla
base del processo, con caratteristiche ben tollerate dall’organismo
umano e facilmente trattabile per ottenere diverse colorazioni. Tale
scoperta potrebbe rivelarsi utile non solo per la grande industria
del jeans, ma in tutti i processi industriali che utilizzano colorazioni. Secondo Walter Weyler, coordinatore del progetto, l’importanza dello studio è di avere individuato un elemento ben tollerato
dall’organismo umano, facilmente elaborato per ottenere sfumature
cromatiche diverse, che può diventare un’eccellente base per la
messa a punto di innovativi processi industriali a impatto zero. Una
volta il colorante per i jeans era estratto dalle piante, ma ora viene
sintetizzato chimicamente mediante un procedimento che produce anche molte sostanze potenzialmente tossiche. Un’alternativa
batterica era già stata proposta qualche tempo fa, ma il pigmento
prodotto lasciava un’ombra di rosso poco gradita dai clienti che
Walter Weyler e la sua equipe sono però riusciti a eliminare modificando il patrimonio genetico dell’Escherichia Coli. I batteri sembrano quindi offrire un’alternativa ecologica alla sintesi chimica:
usano zucchero come materia prima e creano meno rifiuti. Prima,
però, che questo procedimento venga accettato dall’industria, deve
dimostrarsi altrettanto economico di quello tradizionale.
Pamela Menichelli
ECOTV
I programmi di oggi
07.30
Convegno (Portualità turistica)
11.00
Peace & Love
09.30
11.15
Rassegna Stampa
Testate di Vittoria Gallelli
18.00
EcoReporter (Paesaggi da tavola, paesaggi da favola)
18.30
Obiettivo Verde (Emergenza Rifiuti)
18.15
18.45
19.00
19.30
Consigli per gli acquisti di Nino Graziano Luca
Letto con Eliana Miglio
Filo Diretto con Walter Caporale
Animal House (30 anni della LAV)
19.45
Speciale 5 Stelle (Ogni goccia conta)
20.15
Mare Mare (Bagnarla)
20.00
20.45
Regionando (Lombardia – Cosenza)
Nonsoloemtivì
Anno III • n.135 • giovedì 19 luglio 2007
Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore responsabile: Enrico Fontana • Comitato editoriale: Roberto Poletti, Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 - Roma
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SÌ AL METANO
Il ministero
dell’Ambiente
dà l’ok al rigassificatore
di Rovigo
A seguito della positiva valutazione da parte della Commissione di
Valutazione d’Impatto Ambientale
e del favorevole parere espresso
dalla Regione Veneto, il ministro
dell’Ambiente Alfonso Pecoraro
Scanio ha oggi firmato il Decreto
di compatibilità ambientale relativo alle opere di cantiere e alle
attività connesse per completare
la realizzazione del metanodotto
che dovrà collegare la piattaforma off-shore del Terminale GNL
(gas naturale liquefatto) di Porto
Viro in provincia di Rovigo con la
rete nazionale distribuzione Gas
Metano.
L’ok al rigassificatore e al posizionamento della condotta metanifera è stato reso noto da un
comunicato dell’Ufficio stampa
del Ministero dell’Ambiente.
La compatibilità ambientale
espressa dalla Commissione Via
per le opere in questione, dice
ancora la nota, avviene alla luce
della sostanziale e significativa
mitigazione degli impatti originariamente previsti.
Infatti l’attraversamento dell’estuario del Po - che comprende delicati ecosistemi quali gli
Scanni Cavallari e Palo di Boccasette - non verrà più eseguito
con il tradizionale scavo a cielo
aperto e successivo ricoprimento
della trincea bensì con la innovativa tecnica della Trivellazione
Orizzontale Controllata (T.O.C.).
Tale tecnica consente il posizionamento del metanodotto in
profondità senza interferire, precisa il ministero, con il litorale e
le componenti ambientali che lo
costituiscono e caratterizzano, e
garantisce inoltre una totale sicurezza della tenuta della condotta
rispetto ai possibili rischi derivanti dalla dinamica dei processi
costieri di erosione e sedimentazione.
Una passaggio di grande rilevanza, conclude infine la nota, che,
garantendo concreti risultati in
termini di tutela ambientale e migliorando sensibilmente l’originario progetto già approvato nel
1999, consente nel contempo di
completare un’importante infrastruttura per l’approvvigionamento energetico.
IlL patrimonio alimentare
a pizza napoletana come
i trulli di Alberobello, la paella
come la barriera corallina. Non
sono solo le meraviglie della natura, della cultura, dell’arte a meritare l’ingresso nella lista dei beni
dell’umanità da tutelare. La dieta
mediterranea, già marchio di fabbrica dagli anni’70, è caratterizzata da un inarrivabile e salutare
equilibrio alimentare, dimostrato
scientificamente, composto da fibre (cereali, verdura, frutta), pesce,
olio d’oliva e benefico contro invecchiamento e malattie circolatorie. Le sue specifiche vanno però
ben oltre, evidenziando il rilievo
culturale, sociale e storico che ha
rivestito nel corso del tempo.
E’ la Spagna a farsi promotrice
della proposta di investitura che
riguarderebbe la nostra comune
tipologia di dieta, meritevole di
essere riconosciuta come “patrimonio dell’umanità” da parte dell’Unesco. L’idea è partita dalla Catalogna ed è stata immediatamen-
La Spagna si fa promotrice della
proposta di investitura della dieta
mediterranea, meritevole di essere
riconosciuta come “patrimonio
dell’umanità” da parte dell’Unesco
te recepita dal governo spagnolo,
che, per bocca del premier Zapatero e del ministro dell’Agricoltura Elena Espinosa, ha lanciato
l’idea dell’inclusione della cucina
mediterranea tra i beni da tutelare
per l’eternità. Le motivazioni, oltre quelle citate per il rilievo nella
storia dell’umanità, comprendono
anche la sua dimensione di “cura
saporita che fa bene” e soprattutto
di “tradizione rispettosa della natura e ponte tra i popoli, da Nord a
Sud, dall’Europa al Maghreb”.
La proposta è stata girata da Madrid a Bruxelles perché l’Organizzazione delle Nazioni Unite
prenda in seria considerazione
l’iniziativa, già da lunedì sul tavolo del Consiglio dei ministri
agricoli dell’Unione.
L’arrivo di olio, pasta, pesce, frutta
tra le grandi meraviglie del mondo
salvaguardate dall’Unesco, come il
Machu Picchu o Notre Dame, il
centro storico di Ferrara o Villa
Adriana a Tivoli, deve essere interpretato come uno slancio collettivo per tutelare noi stessi, a nostra
volta salvaguardati dalle specifiche
sane proprietà degli alimenti che
abbiamo la fortuna di avere sulla
nostra tavola tutti i giorni.
Diego Carmignani
AMBIENTE
Cinema
e ecologia
pagina 2
INTERVISTA
Abbassiamo la CO2
U
na campagna informativa e
di raccolta firme nazionale
promossa da Notizie Verdi per chiedere al governo italiano
di rendere vincolante il limite di
120 gr di emissioni al km per le
case automobilistiche. L’iniziativa
partirà ufficialmente a settembre
in coincidenza della conferenza
nazionale sui cambiamenti climatici, che si terrà a Roma il 12 e 13
settembre; ma nelle regioni con
una particolare affluenza turistica,
come Emilia Romagna e Trentino
Alto Adige, la raccolta firme inizierà durante l’estate.
Scopo della campagna è mettere in luce la necessità di adottare provvedimenti concreti per il
settore dei trasporti, che da solo
contribuisce al 30% delle emissioni di co2 nell’atmosfera.
«È necessaria una reale diminuzione delle emissioni di co2 delle
automobili attualmente in commercio; la riduzione fino a 120
gr per km non è un traguardo irraggiungibile, e le tecnologie attuali lo consentono. Bisogna fare
in modo di cooperare con le case
automobilistiche per raggiungere
l’obiettivo della riduzione delle emissioni», secondo Camillo
Piazza, Segretario della Com-
È stata presentata ieri, nella
sala stampa della Camera dei
Deputati, la proposta “Accelera i
Tempi! Frena la co2”
missione Ambiente e Territorio e
Lavori Pubblici della Camera.
Per il Capogruppo dei Verdi alla
Camera Angelo Bonelli, l’inquinamento atmosferico prodotto
dalle autovetture “ha un forte
costo economico e sociale. Infatti
sono circa 3.000.000 le giornate
di lavoro perse per malattie causate dall’inquinamento atmosferico. Bisogna dunque inquinare
meno con l’utilizzo delle nuove
tecnologie, e, specie nelle grandi
città, sono necessarie iniziative
per una mobilità sostenibile”.
Della stessa opinione Grazia Francescato, capogruppo in
Commissione Ambiente, che
ha sostenuto come “la prossima
debba essere necessariamente una
“Finanziaria del clima”, basata su
una serie di norme che puntino
alla tale riduzione. In Italia la
maggior parte del trasporto merci
(82%) avviene su gomma; quindi
andrebbero incentivati sia l’uso
del trasporto su rotaia e che delle
cosiddette “autostrade del mare”.
Erasmo Venosi, Responsabile nazionale Energia dei Verdi, ha afferma che dal 1990 le emissioni nel
nostro paese, anziché decrescere,
sono aumentate del 13%, portando
così al 19,5% la riduzione da realizzare entro il 2012. Gli aumenti più
consistenti riguardano i trasporti
(+27,5%) e la produzione di energia elettrica (+17%). Il mancato
raggiungimento degli obiettivi di
Kyoto, oltre alle invitabili conseguenze ambientali, comporterebbero sanzioni da parte dell’Unione
Europea per una spesa pubblica
di circa 4 milioni di euro. L’inizio
della campagna ha visto anche
l’appoggio di Massimo Fundarò,
responsabile dell’esecutivo nazionale del partito e di Marco Lion,
tesoriere della Federazione dei Verdi e presidente della Commissione
Agricoltura della Camera.
Alessio Nannini
Intervista
ad Angelo Bonelli
Seconda parte
pagina 3
Notizie
Verdi TV
dal lunedì
al venerdì
alle 21.30
su EcoTV
Sky 906
e in streaming
su www.ecotv.it
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giovedì 19 luglio 2007
CORTE DEI CONTI
Pecoraro: bene pronuncia
su politici corrotti
“Apprezzamento” per la pronuncia del procuratore generale della Corte dei
Conti Claudio De Rose, secondo il quale chi riveste una carica pubblica e
viene condannato in via definitiva per ‘cattiva amministrazione’ non deve
avere la possibilita’ di candidarsi di nuovo, è stato espresso dal presidente
dei Verdi e ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. “E’ importante
fornire ai cittadini un segnale di trasparenza - ha aggiunto -. La corruzione
danneggia fortemente l’economia e l’ambiente, ed in molti casi vede anche
le infiltrazioni delle ecomafie, che spesso fanno in modo di far privilegiare,
solo per motivi affaristici, la costruzione di opere inutili piuttosto che quelle
davvero necessarie per il benessere dei cittadini. Servono dunque nuove
norme - ha concluso Pecoraro Scanio - che prevedano la punizione degli
illeciti arricchimenti di chi esercita funzioni pubbliche, e la sollecitazione
della Corte dei Conti in questo senso è da condividere”.
SICUREZZA STRADALE
Donati: oggi parte iter Ddl
in Commissione Senato
“La Commissione ha accolto all’unanimità la mia proposta di inserire all’ordine
del giorno di domani il disegno di legge sulla sicurezza stradale”. Lo afferma al
termine della seduta odierna, la presidente della Commissione Lavori pubblici
del Senato, Anna Donati (Verdi), che aveva già fatto sapere la sua intenzione di
procedere ad una rapida calendarizzazione del ddl Bianchi. “La proposta che
ho avanzato - dichiara la presidente - è stata accolta dall’intera Commissione e
questo è un segnale positivo verso una rapida risposta da parte del legislatore su
temi cruciali come quelli della sicurezza sulle nostre strade. Certo, la Commissione dovrà valutare con molta cura le norme contenute nel disegno di legge licenziato dalla Camera ed apportare opportuni aggiustamenti e correttivi. Si tratta
- spiega - di miglioramenti e non di modifiche radicali perché è nell’interesse di
tutti, utenti della strada in testa, che vi siano nuove regole più cogenti ed efficaci
in materia di sicurezza”. “In proposito - continua Donati - questa sera incontrerò
insieme al relatore del provvedimento, Marco Filippi (Ulivo), il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi per valutare proposte migliorative da parte del governo
al testo approvato dalla Camera dei Deputati”. “Da parte della Commissione
c’è il massimo impegno a lavorare per avere norme più adeguate e severe, ma
- conclude la presidente - resta comunque la necessità, a mio avviso, che il governo appronti, già a partire dal prossimo fine settimana, un piano straordinario
di controlli sulle strade per tutelare maggiormente l’incolumità dei cittadini”.
Il cinema e l’ecologia
P
er la prima volta Giffoni
Film Festival e Legambiente saranno insieme per
ribadire che un ambiente diverso
è possibile. Saranno in migliaia
i volontari sparsi per l’Italia a
liberare dai rifiuti tutti i luoghi
abbandonati all’incuria. Si tratta
del progetto “Puliamo il mondo”, ossia l’edizione italiana della
campagna ambientalista mondiale “Clean Up the World”. La
manifestazione di quest’anno è
stata presentata da Legambiente
durante il Giffoni Film Festival,
in svolgimento in questi giorni
a Valle Piana (Sa). In occasione
della rassegna cinematografica
dedicata ai ragazzi è stato infatti
mostrato al pubblico lo spot dell’iniziativa, che si svolgerà in tutto il territorio il 28, il 29 e il 30
settembre prossimi.
Sul palco del festival cinematografico per ragazzi più importante d’Europa è andato in scena in
anteprima lo spot del più grande
appuntamento di volontariato
ambientale del mondo, giunto
ormai alla sua quattordicesima
edizione. Si tratta come sempre
di un’azione simbolica ma estremamente concreta, con l’obiettivo
di recuperare numerosi luoghi al
degrado e, allo stesso tempo, di
promuovere il corretto smaltimento dei rifiuti e l’attenzione al
territorio. Sono già pronti e stanno per essere inviati ai Comuni
che aderiscono in tutta Italia, i kit
per la pulizia delle aree, per grandi e bambini: pettorine, cappelli,
guanti e borse. Saranno chiamati a raccolta i cittadini di tutte le
età, le scuole e le amministrazioni locali, per liberare dai rifiuti
abbandonati i parchi, i giardini,
le strade, le piazze e i fiumi. La
partecipazione dei volontari va
Dal Palco del Giffoni parte
“Puliamo il Mondo”.
Saranno in migliaia i volontari
sparsi per l’Italia a liberare dai rifiuti
tutti i luoghi abbandonati all’incuria
dalla pulizia di una zona limitata
a veri e propri progetti di riqualificazione di spazi degradati, di
aree abbandonate e di discariche
abusive ma anche di divulgazione dell’importanza della raccolta
differenziata dei rifiuti. Infatti per
tre giorni saranno puliti i sentieri, le spiagge e i parchi in tutto il
Paese. In quattordici anni sono
molte le storie che si possono raccontare: la creazione di un parco
monumentale lungo i bastioni di
Verona, il centro sociale sorto nel
cuore del quartiere Archi di Reggio Calabria, un luogo segnato
dalla Mafia e dalla criminalità.
Numerosi i Comuni che aderiranno a “Puliamo il mondo”. Le-
Il glamour diventa ecologico
L’
interesse per i prodotti
ecologici acquista ogni
giorno maggior forza,
frutto di una consapevolezza
sociale che cresce sempre di più
nell’opinione pubblica e, di conseguenza, i grandi industriali
cercano il loro eco-business nel
mercato mondiale.
Così l’imprenditore Giuseppe
Gazzoni Frascara, già famoso
per l’Idrolitina, le pasticche del
Re Sole e le Dietorelle, lancia sul
mercato le scarpe firmate “Aequa
the eco-chic” e per l’occasione
fonda la nuova società Gazzoni
Ecologia S.p.a.
Le eco-scarpe, disegnate da
Alberto Del Biondi, hanno il
marchio europeo Ecolabel che
garantisce una produzione osservante i protocolli per il rispetto
ambientale, ossia che rispetta la
teoria delle 4R che sta alla base
dell’ecologia: Riduzione di solventi e scarico delle acque reflue;
Riutilizzo di sfridi di lavorazione
e seconde scelte; Riciclo di vele
e teloni; Rispetto per l’ambiente
con l’utilizzo di canapa e bicotone.
Si piegano, si lavano in lavatrice,
sono impermeabili, non trattengono gli odori e hanno un prezzo
equo che si aggira intorno ai 130
euro, con un “pacchetto famiglia”
che prevede l’acquisto di 3 paia di
scarpe a 298 euro.
Per lanciare sul mercato le prime
scarpe in microfibra Aequa, la
Gazzoni Ecologia ha esordito con
una campagna pubblicitaria choc,
ideata da Young&Rubicam: Due
piedi insanguinati e lo slogan
che recita “Fashion senza victims” (moda senza vittime), quindi
niente pelle e niente trattamenti
inquinanti, che sprechino risorse
e che contribuiscano al degrado
ambientale.
“C’è un bisogno- spiega Giuseppe
Gazzoni Frascara- sempre meno
latente di prodotti che abbiano
stile ma anche una grande valenza ecologica. Se tutte le industrie
seguissero con coerenza questo
principio, lasceremmo qualcosa
di meglio ai nostri figli”.
Così la linea Aequa già pensa al
futuro, e per la prossima collezio-
ne primavera-estate anticipa una
serie di mocassini e sneakers da
uomo e donna, in morbidissima
microfibra a effetto camoscio
o nappa, con suole in materiale
riciclato e solette in traspirante
fibra di cocco.
Susanna Novella
gambiente sta a tal fine predisponendo i kit di pulizia che saranno
utilizzati da grandi e piccoli, per
recuperare le aree degradate dei
loro territori diffondendo allo
stesso tempo messaggi in favore
della raccolta differenziata. Nei tre
giorni previsti dall’evento, verranno puliti sentieri, spiagge, parchi,
strade e fiumi di tutta Italia. “Legambiente - sottolinea l’asociazione - dal 1993 organizza in Italia
Clean Up the World ed è presente
su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro di oltre
1000 gruppi di volontari dell’ambiente, che seguono l’iniziativa a
livello locale in collaborazione con
associazioni, comitati e amministrazioni cittadine”.
Molti i partner che hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa: la Rai, con il patrocinio
del Ministero dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del
Mare, il Ministero dell’Istruzione
Università e Ricerca, dalla Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, UPI (Unione
Province Italiane), Federparchi,
Uncem (Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani),
Unep (Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite). Puliamo
il mondo 2007 è possibile anche
grazie a Fise Assoambiente e
ANCI (Associazione Nazionale
Comuni Italiani). Sponsor della
manifestazione: Snam Rete Gas,
Unicredit, Vodafone e Federambiente, con il supporto tecnico
di Bartolini. Media partners:
La nuova ecologia e Tau Visual,
l’Associazione Nazionale fotografi professionisti.
Stefano Mastrolitti
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giovedì 19 luglio 2007
Eco “Rivoluzione francese”
L
a Francia ha dato il via
ad una vera e propria
Rivoluzione nel rispetto
dell’ambiente. I parigini hanno
ora infatti a disposizione il Velib (Bici in Libero Servizio), un
nuovo sistema di trasporto per
ridurre l’inquinamento e favorire gli spostamenti ecologici. Si
tratta di due ruote self service per
muoversi nella capitale. Parlando
di numeri, sono più di diecimila
biciclette unisex da 22 kg, tutte unite contro lo smog in una
delle città europee più refrattarie
delle due ruote. Questo metodo
ha dato buoni risultati a Lione
ed il sindaco Bertrand Delanoe
spera ora di imporlo anche nella capitale francese. Grazie ad
un sistema elettronico basato su
tessere di abbonamento e carte
di credito, abitanti e turisti possono noleggiare una bicicletta
in un posto e poi lasciarla in un
altro. Sebbene i parigini non siano grandi pedalatori, il sindaco
Delanoe è fiducioso anche se gli
I parigini hanno ora a disposizione
il Velib (Bici in Libero Servizio),
un nuovo sistema di trasporto per
ridurre l’inquinamento e favorire
gli spostamenti ecologici
ostacoli da superare sono molti.
In primo luogo c’è il maltempo,
ma anche l’assenza di vere piste
ciclabili esclusivamente riservate
alle biciclette, l’eccessiva densità del traffico, lo scarso civismo
sulle strade. Dunque per verificare l’ efficacia del nuovo mezzo ci
vorranno vari mesi. Ma parlando
sempre di numeri, sono 750 stazioni a distanza tra di loro di circa
300 metri, dove la presenza di
un parchimetro permetterà a tutti di pagare, mentre gli abbonamenti annuali (29 euro) avranno
una tessera elettronica. Chi vuole
usufruire del servizio per un giorno (1 euro) oppure una settimana
(5 euro) potrà pagare con carta di
credito. Tessere e carte serviranno
anche per sbloccare le biciclette e
confermare la loro restituzione. Il
costo del consumo di questo servizio sarà pari a zero, ma il rodaggio sarà lungo. Malgrado il gran
battage pubblicitario di questa
nuova tendenza infatti la gente
sembra comunque poco informata, ma più in generale il nuovo
sistema deve superare lo scarso
interesse dei parigini nei confronti della bicicletta. Imporre il
Velib dunque non sarà semplice, e
molti già pensano che questo sia
solamente un piccolo aiuto, ma
non una vera risoluzione ecologica ai problemi ambientali.
Pamela Menichelli
AGRICOLTURA
Lion e Cusumano incontrano
al Senato Mariann Fischer Boel
Viva soddisfazione esprimono i Presidenti delle Commissioni Agricoltura del
Senato, Nuccio Cusumano, e della Camera, Marco Lion, riguardo l’Audizione,
che si è svolta ieri al Senato, del commissario europeo per l’Agricoltura e lo
sviluppo rurale, Mariann Fischer Boel. A proposito i due Presidenti dichiarano:
«L’Audizione, alla quale ha partecipato il ministro De Castro, è stata l’occasione
per un confronto approfondito sui principali interventi di riforma della politica
agricola europea, visto anche l’impegno delle nostre Commissioni ad adottare
appositi atti di indirizzo». Proseguono l’esponente dei Verdi e il senatore dell’Udeur: «Per quanto riguarda la riforma del settore vitivinicolo, positiva risulta
la riduzione degli espianti rispetto alla proposta originaria, come anche l’intento
di vietare lo zuccheraggio. Suscita invece una forte preoccupazione la volontà di
abolire gli aiuti alla distillazione. Bisogna infatti tener conto degli enormi costi
ambientali che deriverebbero dal venir meno della distillazione dei sottoprodotti, come le fecce e le vinacce. Perplessità anche per la proposta di indicare
nell’etichetta dei vini da tavola il vitigno e l’annata. Tali indicazioni – sottolineano entrambi i deputati - anziché costituire una maggiore informazione per
il consumatore, sono motivo di confusione. Questo tema, dunque, deve essere
affrontato nell’ambito di una politica comunitaria rivolta a sostenere e a promuovere un’agricoltura di qualità, a tutela dei produttori, dei prodotti, dell’ambiente
e del territorio». Infine, concludono i Presidenti delle commissioni Agricoltura
di Camera e Senato, «abbiamo ribadito al Commissario europeo la nostra ferma
contrarietà a misure che privilegiano la commercializzazione piuttosto che la
produzione, come, in particolare, nel caso di una soglia di contaminazione da
OGM nei prodotti biologici pari allo 0,9%. Si tratta di una soglia che pregiudica
le caratteristiche di genuinità e naturalità proprie del biologico».
Più tutele sociali e ambientali
Intervista di Vittoria Gallelli al Capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli - Seconda parte
T
ornando a parlare di Partito democratico, sembra che la risposta giusta
al “malcontento” degli elettori
sia la costituzione di un Partito
“unico” a sinistra. Innanzitutto,
secondo lei, si prospetta un partito unico o una confederazione?
Penso che prima di avviare tale
processo ci sia bisogno dei contenuti. Noi stiamo avviando una fase
di consultazione ai fini di un processo che va verso l’aggregazione a
sinistra che riteniamo sempre più
importante e necessario. Parlare di
Partito “unico” è un fatto che non
ci appassiona così come non ci
appartiene la “cosa rossa”, perché
le nostre origini non provengono
dalla tradizione “comunista”. Oggi
è sempre più importante la necessità di modernizzarsi a sinistra dal
punto di vista del linguaggio e degli schemi oppure sarà un progetto
“vecchio” e “superato” fin dalle origini e che sicuramente non porterebbe a tanto coinvolgimento e
partecipazione da parte di molti
cittadini.
Sembra sia stata individuata in
Walter Veltroni la carta vincente, in caso di elezioni politiche,
contro Berlusconi, sancendo in
maniera molto netta e dando per
scontato che il futuro candidato Premier sia il leader del Pd. I
Verdi cosa ne pensano?
Pensiamo che Veltroni sia una
persona stimabile e disponibile
al dialogo. C’è da dire, però, che
le linee di politica energetica del
Partito democratico favorevoli al
carbone sono lontane dalla lotta ai
cambiamenti climatici. E’ importante questa scelta che riguarda il
Partito democratico, ma penso che
la funzione più importante di Veltroni debba essere quella di riportare coesione nella coalizione dell’Unione. Il nostro auspicio è che
con l’entrata in scena di Veltroni si
ripristini il dialogo all’interno dello
schieramento del centro-sinistra.
Si ricorrerà alle primarie per scegliere il candidato Premier?
Sicuramente lo si farà quando
verrà il tempo di scegliere il candidato Premier per le prossime
elezioni politiche. Le primarie
sono uno strumento democratico
importante che è stato proposto
per la scelta dell’attuale presidente del consiglio, Romano Prodi, e
che sicuramente verrà riproposto
anche per la selezione del futuro
candidato Premier.
Se non si dovesse trovare un accordo tra il Partito democratico
e la sinistra ci si presenterà alle
future elezioni separati?
Per noi Verdi questo sarebbe irresponsabile, ci batteremo fino alla
fine per arrivare ad un accordo e
ad una più forte coalizione dell’Unione. Creando una spaccatura
al nostro interno, sia per il presente
che in prospettiva futura, non faremmo altro che lasciare il paese di
nuovo in mano ad una destra che,
come abbiamo avuto modo di vedere quando ha governato, ha fatto
molto male. I danni creati dall’ex
governo sono stati riscontrati sotto
tutti i punti di vista: condoni edilizi,
abusi edilizi nei parchi e nelle coste,
vendita del patrimonio monumentale e altro ancora. Per non parlare,
poi, dell’arretramento in materia di
diritti sociali e di riforma scolastica.
Non possiamo assolutamente permetterci di far ritornare al governo
del paese la destra, siamo una coalizione responsabile e dobbiamo
trovare l’accordo tra le varie compagini politiche e, del resto, stiamo
per raggiungere questo obbiettivo
comune.
All’interno di questa maggioranza di governo, che ruolo avrà la
Costituente ecologista e il “Patto
per il clima”?
La Costituente ecologista è un
passaggio molto importante di rilancio delle proposte ecologiste e
quindi dei Verdi. Abbiamo avviato attraverso il “Patto per il clima”
una fase di apertura che va dalle
realtà imprenditoriali più sensibili
all’innovazione tecnologica e alla
lotta ai cambiamenti climatici, all’associazione dei consumatori, alle
realtà agricole, alle associazioni
ambientaliste, alle realtà sindacali,
fino al mondo della ricerca e della
scienza. Il “Patto per il clima” e la
Costituente ecologista rappresentano delle azioni funzionali e importanti per rilanciare i Verdi visto
che in questo paese, ma anche in
Europa e nel pianeta, dei Verdi ce
né è tanto bisogno. Molte forze
politiche dichiarano di essere ambientaliste ma nelle decisioni che
poi propongono dimostrano esattamente il contrario, andando verso visioni contrastanti per il bene
dell’ambiente e della salute. Infatti, l’essere favorevoli al carbone,
agli OGM, al consumo forte del
suolo ne sono una testimonianza.
Allo stato attuale, abbiamo bisogno di una forza politica che non
è assolutamente condizionabile
dai processi economici che non
vogliono assolutamente innovarsi.
Aggiungerei anche il nucleare,
da molti ritenuto una fonte rinnovabile. Come risponde a questa tesi?
Innanzitutto il nucleare non è una
fonte rinnovabile perché l’uranio è
una risorsa tra l’altro estremamente limitata. Poi si deve tenere in
considerazione il problema della
gestione delle scorie radioattive
che allo stato attuale non è assolutamente risolto.
Qualcuno potrebbe ribattere dicendo che si può usare un reattore per eliminare le scorie.
La gestione delle scorie radioattive è un problema non di facile
soluzione. Infatti da un punto di
vista tecnico e tecnologico non si
è ancora risolta l’intrinsecità della sicurezza del nucleare anche di
quello di “quarta generazione” . La
questione è molto seria, il nucleare
crea instabilità politica e geopolitica pensiamo ad esempio a quello
che succede im Iran dove la costruzione di una centrale nucleare
civile sta rischiando di far aprire
un conflitto. Questo perché con il
nucleare e con le scorie radioattive si possono fabbricare bombe e
tante altri materiali distruttivi per
il futuro dell’umanità. Il problema
del nucleare oltre a non offrire al
momento delle soluzioni alla gestione delle scorie radioattive sta
anche negli alti costi economici.
L’Italia si trova fuori dai dati fissati dal Protocollo di Kyoto. Non
rischiamo di incorrere in delle
sanzioni, cosa pensate di fare per
sopperire a questa situazione?
Dobbiamo pensare di recuperare
il tempo perduto e recuperare gli
errori. Un esempio: l’autorizzazione per le nuove centrali a carbone.
La sola centrale di Civitavecchia,
autorizzata dall’ex ministro Marzano, dal governo Berlusconi e dall’ex
presidente della giunta regionale
Storace, una volta terminata emetterà nell’atmosfera un enormità di
CO2, pari a 10 milioni di tonnellate. Quel che stiamo facendo è mettere al centro della nostra politica le
fonti di energia pulita e rinnovabile,
ma anche le nuove tecnologie che
consentono di utilizzare l’idrogeno
per le nuove autovetture.
Quali sono i settori in cui bisogna intervenire?
La politica energetica, l’edilizia, la
riduzione del consumo del suolo
e poi puntare tanto sulla ricerca e
sull’innovazione nel settore automobilistico, così da consentire la
produzione nel breve periodo di
auto e mezzi che non vadano più a
idrocarburi ma a combustibili più
puliti come l’idrogeno.