resoconto integrale n. 26/2009 - Consiglio regionale dell`Abruzzo
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Regione Abruzzo -1- Resoconti Consiliari Home > Sedute del Consiglio > Sedute precedenti > 01/12/2009 (straordinaria) > Resoconto integrale RESOCONTO INTEGRALE N. 26/2009 ≈≈≈≈≈≈≈≈ IX LEGISLATURA – SEDUTA N. 26 – 1° DICEMBRE 2009 (Palazzo dell'Emiciclo – L'Aquila) PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIO DE MATTEIS Indice PROPOSTE OPERATIVE PER IL RILANCIO DELL’OSPEDALE DI CASTEL DI SANGRO .......... 2 VICEPRESIDENTE. (De Matteis) .................................. 2 COSTANTINI. (capogruppo Idv) .................................... 2 D’AMICO. (Pd)............................................................... 5 MENNA. (capogruppo Udc-Udeur) ................................ 6 RICCIUTI. (Pdl) ............................................................. 7 VENTURONI. (componente G.R.)................................... 8 CHIODI. (Presidente G.R.)........................................... 10 VICEPRESIDENTE. (De Matteis) ................................ 10 IX Legislatura Seduta n. 26 1° dicembre 2009 Regione Abruzzo -2- (la seduta ha inizio alle ore 16:35) PROPOSTE OPERATIVE PER IL RILANCIO DELL’OSPEDALE DI CASTEL DI SANGRO VICEPRESIDENTE. (De Matteis) Colleghi, diamo inizio alle seduta straordinaria del Consiglio. L’unico argomento inscritto all’O.d.G. ha il seguente oggetto: “Proposte operative per il rilancio dell’Ospedale di Castel di Sangro”. Approfitto per salutare con affetto gli amici amministratori e il Presidente della Provincia de L’Aquila, che sono seduti tra il pubblico. Il consigliere Costantini è il primo firmatario della richiesta di questa seduta. Ricordo ai colleghi che è previsto un intervento di un consigliere per gruppo. Sottolineo un aspetto: il Pdl è unico gruppo e ovviamente il sottoscritto, non potendo prendere la parola, cederà la parte di minuti al gruppo del Pdl, che riterrà come distribuirla. Per l’illustrazione del documento in esame, la parola al primo firmatario, consigliere Costantini. Ne ha la facoltà. COSTANTINI. (capogruppo Idv) Grazie Presidente. Ho sostenuto con forza, insieme al gruppo dell’Italia dei Valori e ai colleghi dell’opposizione, la richiesta di convocazione di questo Consiglio straordinario partendo da una considerazione oggettiva: non dovremo mai dimenticare, soprattutto quando siamo impegnati nella rimodulazione dei sistemi, quando siamo interessati e obbligati per certi versi ad attività di tagli, la considerazione che dobbiamo fare in questa occasione è che non tutte le realtà sono uguali, non tutte le situazioni sono identiche, e dal nostro punto di vista il comprensorio dell’Ospedale, del Presidio Ospedaliero di Castel di Sangro conserva e presenta ancora oggi delle specificità insieme evidentemente a debolezze strutturali e organizzative delle quali parlerò dopo, che meritano di essere tutelate nell’interesse della comunità, che risiede nel comprensorio e credo anche nell’interesse del bilancio e della funzionalità del sistema sanitario dell’intera Regione. Per fare modo che l’Assemblea possa svolgere 1° dicembre 2009 Resoconti Consiliari una discussione approfondita ed articolata ho preparato un intervento, che in larga parte riproduce i contenuti della richiesta di convocazione, che contiene alcuni riferimenti specifici a questa realtà, inizio con dei riferimenti territoriali e demografici, per comprendere il contesto territoriale, sociale e demografico all’interno del quale ci muoviamo, ci muoviamo nel territorio dell’alto Sangro Piano delle Cinque miglia, che è costituito sostanzialmente da un’area prettamente montana, dove i riferimenti di altitudine vanno dagli 800 metri sul livello del mare il comune di Castel di Sangro, ai 1400 metri del Comune di Pesco Costanzo, risultando di fatto una delle poche se non l’unica comunità montana, in cui tutti i comuni sono praticamente al di sopra degli 800 metri. Questa caratteristica spiega ampiamente quali possono essere le difficoltà nei collegamenti viari, soprattutto nei periodi invernali, e quali possono essere i disagi che le popolazioni interessate sono costretti a vivere soprattutto nei periodo invernali rispetto alla affermazione del diritto pieno una salute, che non dobbiamo dimenticarci mai, deve essere assicurato a tutti non soltanto ai cittadini che vivono nei grandi agglomerati urbani, ma anche e soprattutto a cittadini che vivono in territori, in realtà particolarmente disagiate da un punto di vista territoriale. L’Ospedale più vicino dove acquisire i servizi di un certo rilievo è di fatto l’Ospedale di Castel di Sangro, che dista da quest’area circa cinquanta chilometri, mentre dista circa ottanta, novanta dai comuni del Parco Nazionale che rappresentano i comuni più distanti. L’area della comunità montana che racchiude anche il comune di Rocca Pia è sostanzialmente rappresentata dai comuni che afferiscono all’area distrettuale numero 5, cioè dai comuni di Castel di Sangro, Alfedena, Teleta, Scontrone, Pescasseroli, Barrea, Civitella Alfedena, Opi, Villetta Barrea, Roccaraso, Rivisondoli e Pesco Costanzo, con una popolazione residente di circa 17 mila abitanti, questo è il naturale bacino di utenza formalmente riconosciuto al presidio ospedaliero di Castel di Sangro, ma a questa realtà sci deve aggiungere un ulteriore bacino di utenza storica, costituito da una serie di comuni della Regione Molise, e da altri comuni dell’alto chietino che da sempre per ovvi motivi prossimità e di facilità di accesso hanno fatto riferimento presidio ospedaliero di Castel di Seduta n. 26 IX Legislatura Regione Abruzzo -3- Sangro. Con l’aggiunta di questi comuni è possibile valutare, che il bacino di utenza originariamente stimato in 17 mila abitanti, intesi come popolazione residente automaticamente si allarga a circa 30 mila abitanti, a queste considerazioni va aggiunta un'altra, ma non meno importante la vocazione turistica fortemente turistica di tutto questo territorio, la presenza di fatto di due parti nazionali hanno conferito a quest’area caratteristiche di assoluta unicità e peculiarità in ambito naturalistico, l’altrettanta importantissima presenza di impianti scio - viari ultramoderni per il turismo invernale, che fanno di questo territorio il primo del centro sud per numero di impianti a fune e chilometri di pista attrezzati, ed il sesto, settimo comprensorio assoluto a livello nazionale, rendono bene l’idea delle masse di popolazione che si spostano su quel territorio nei periodi estivi e nei periodi invernali, toccando picchi complessivi finanche di centomila persone, da qui la presenza di circa 250 strutture ricettive tra alberghi, pensioni, bed and breakfast, campeggi presenti sul territorio oltre alle migliaia di seconde case, e a questi fenomeni complessivi non solo ai 17 mila residenti nei comuni che ho elencato, e a questi fenomeni complessivi che la presenza del presidio ospedaliero di Castel di Sangro deve dare risposte adeguate, e sono questi aspetti fondamentali per assicurare il diritto alla salute dei cittadini, che la politica non solo non deve trascurare, ma deve al contrario tenere la massima considerazione nel momento in cui si trovi a determinare il destino dei singoli presidi ospedalieri presenti su tutto il territorio regionale. Un destino che non può consentire nessun intervento di tipo esclusivamente ragionieristico, ma che deve partire dall’analisi approfondita delle specificità dei territori, e delle popolazioni complessivamente servite, ed è per questo che abbiamo ritenuto il Presidio Ospedaliero di Castel di Sangro, certamente meritevole di un esame approfondito, profondo e specifico da parte del Consiglio Regionale. Alcune considerazioni sull’Ospedale di Castel di Sangro nel tempo, ed alcune considerazioni sugli aspetti assistenziali attuali. L’esigenza di dotare il territorio di una struttura sanitaria è in grado di far fronte autonomamente alle esigenze della popolazione, si rievidenziò IX Legislatura Resoconti Consiliari nell’immediato dopoguerra, quando negli anni ’50 fu realizzato l’Ospedale di Castel di Sangro, ad esclusione di alcune parti aggiunte, l’ospedale conserva tutt’ora le caratteristiche strutturali dell’epoca della costruzione, è superfluo elencare le ovvie carenze, le deficienze, lo farò successivamente, tanto strutturali che funzionali e logistiche. Da un punto di vista della presenza di unità operativa, l’Ospedale ha sempre avuto rappresentati i seguenti reparti, mi riferisco alla vecchia dizione: Una chirurgia generale. La medicina generale. Ortopedia e traumatologia. Ostetricia e ginecologia. Ed i seguenti servizi: Il pronto soccorso. La radiologia. Il laboratorio di analisi. La cardiologia. In termini di posti letto disponibili, quando l’Ospedale era gestito dal Consiglio di amministrazione e successivamente fino alla fine degli anni ’90, questi erano praticamente imprecisati, ma con un tasso di occupazione che oscillava tra il 70 e il 110% dei costi letto disponibili, sintomatico il caso dell’occupazione perfino di una sezione di isolamento esistente fino agli ultimi anni ’80, quando durante l’inverno si potevano contare fino ai 130, 140 posti occupati. C’è poi tutta una evoluzione dell’ospedale, tutta una evoluzione e una serie d’interventi che la politica regionale ha adottato, li riassumo, evito di riassumerli, sono contenuti nel documento che abbiamo allegato alla richiesta di convocazione del Consiglio Regionale straordinario, ma voglio ricordare tra le misure recenti adottate nel passato la sottoscrizione il giorno 24 luglio del 2007 di un accordo integrativo tra la A.S.L. e il comune di Castel di Sangro, per la realizzazione di interventi di riqualificazione della struttura ospedaliera per un importo di almeno due milioni di euro, attraverso l’utilizzazione delle risorse regionali stanziate a favore delle aree interne dell’alto Sangro Valle Peligna. Nel contesto di queste azioni volte a garantire il mantenimento e la migliore funzionalità appare del tutto indispensabile la necessità che il piano industriale della A.S.L. individui e precisi le stra- Seduta n. 26 1° dicembre 2009 Regione Abruzzo -4- tegie da perseguire e da attuare ai fini della riorganizzazione e del rilancio del Presidio Ospedaliero di Castel di Sangro, alcuni dati che servono in qualche modo a certificare la condizione disastrosa nella quale versa attualmente l’Ospedale di Castel di Sangro. Oggi nell’Ospedale di Castel di Sangro il laboratorio di analisi funziona solo la mattina, come H6 non si riescono a coprire reperibilità notturne e si inviano gli esami di urgenza a Sulmona, la cardiologia dovrebbe funzionale solo dalle 08:00 alle 14:00, la ginecologia è stata soppressa come reparto, l’ortopedia marca un 50% di personale in meno rispetto all’organico stabilito, la chirurgia il 50% in meno dell’organico stabilito, c’è l’assenza di una direzione sanitaria, la rianimazione viene integrata con il personale medico dell’Ospedale di Sulmona, c’è una carenza complessiva, drammatica, che io ho verificato di persona, ho constatato personalmente nel corso di un sopralluogo e di una visita che abbiamo fatto a Castel di Sangro, c’è un sottodimensionamento incredibile del personale medico e paramedico, il servizio di diabetologia ha un solo medico, mancano i dipartimenti e evidentemente tutto questo non può che condurre ad una sorta di disaffezione da parte dei cittadini nei confronti di un Presidio Ospedaliero che invece dal mio punto di vista, corrente anno credo anche dal punto di vista di alcuni colleghi di maggioranza con il quale ho avuto la possibilità di interloquire poco fa, ha tutte le carte in regola per investire in una prospettiva e in una potenzialità di effettivo rilancio, all’interno di questa realtà che ho descritto in maniera estremamente sintetica, ci sono poi delle specificità che meritano una menzione, mi riferisco in particolare all’unità operativa di ortopedia e di traumatologia, l’unica operativa di ortopedia e traumatologia del Presidio ospedaliero di Castel di Sangro, per le particolari caratteristiche del bacino di utenza, e dell’attività turistica regionale, prima ho indicato dei numeri davvero sorprendenti in termini di consistenza, estive e soprattutto invernale può divenire ancora come di fatto è stato per molti versi già nel passato, un punto di riferimento di assoluta eccellenza, come del resto già avviene in molti ospedali del nord Italia, collocati in piccoli centri di comprensori a prevalente vocazione turistica estiva ed invernale. La dotazione in posti letto, una riabilitazione a 1° dicembre 2009 Resoconti Consiliari complemento delle attività chirurgiche e delle unità operative, così come adeguati strumenti di diagnostica, ad esempio una risonanza magnetica nucleare possono fare ancora del Presidio ospedaliero di Castel di Sangro un punto di forza, ed un’unità trainante di tutta la realtà ospedaliera, con una valenza regionale e con una capacità e questo è un dato che nel momento in cui ragioniamo di sistemazione dei conti e di riorganizzazione funzionale alla individuazione di economie, con una capacità di attrazione verso l’intera struttura del presidio, e quindi con una potenziale mobilità attiva di assoluto interesse, garantendo altresì una consistente quota di mobilità attiva sul totale delle prestazioni tale da assicurare l’equilibrio finanziario al funzionamento dell’ospedale. C’è poi un altro aspetto, che ha interessato la discussione e il confronto che ho avuto insieme ai colleghi dell’Italia dei Valori, con alcuni operatori del Presidio ospedaliero di Castel di Sangro, che è legato ad una scelta strategica, il Presidio Ospedaliero versa in condizioni disastrate, cioè credo veramente Assessore io credo che lei l’abbia visitato il collega Del Corvo, credo che sia opportuno andare a verificare le condizioni fisiche, strutturali di quella realtà ospedaliera che è veramente in condizioni precarie e difficilissime. In questo contesto io la relaziono ancora in questa sede, anche raccogliendo il suggerimento di alcuni interlocutori diretti, mi sono posto il dubbio e pongo al Consiglio Regionale questo interrogativo, conviene ancora intervenire per operare degli interventi di ristrutturazione o di sistemazione in una struttura ormai assolutamente o fatiscente? O può convenirci farci due conti, per cercare di verificare se tutte le risorse a disposizione, dico tutte le risorse a disposizione anche quelle già destinate ad interventi di ristrutturazione non possano essere tali incluso il valore dell’immobile in se, per consentire la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera? Io questa domanda informalmente l’ho già girata all’Assessore, e l’Assessore mi ha riferito di aver già elaborato uno studio, di aver già riconsiderato questi conteggi, la sua valutazione resta quella della antieconomicità di un intervento nuovo, rispetto ad un intervento di radicale ristrutturazione, poi certamente ci fornirà gli elementi dettaglio, che arriveranno, che lo portano a questa conclusione, ma io ho considerato Seduta n. 26 IX Legislatura Regione Abruzzo -5- comunque doveroso e corretto, sottoporre questo interrogativo al Consiglio Regionale per fare in modo che la discussione conduca a qualcosa di produttivo. Devo dire che molti aspetti riassunti in questa mia relazione, sono stati ricompresi in una proposta di risoluzione urgente, che ha avuto il consenso e l’approvazione anche dei Consiglieri di maggioranza, in questa proposta di risoluzione urgente tiene conto di tutte le debolezze, le specificità e i punti di domanda che ho sottolineato in questa mia relazione, tutti questi aspetti vengono tenuti conto, la risoluzione impegna il Presidente della Giunta a tenere in considerazione tutti questi aspetti, in tutte le attività di programmazione, di progettazione, e di ristrutturazione del servizio sanitario regionale con riferimento specifico alla realtà di Castel di Sangro. C’è una seconda proposta che considero straordinariamente innovativa per certi versi ed utile al confronto politico e soprattutto all’attuazione delle decisioni che verranno assunte, che è quella che impegna l’Assessore entro sessanta giorni dall’approvazione di questo documento a presentare al Consiglio Regionale una proposta operativa, che ovviamente sarà una proposta operativa di parte, espressione del punto di vista della maggioranza e dell’Assessore, ma che sarà comunque una proposta operativa che terrà in grandissima considerazione gli elementi di analisi e gli spunti propositivi contenuti in questa relazione. Quindi, io valido positivamente quella che auspico una risoluzione favorevole di questo Consiglio, cercherò di chiedere e di stampare il testo di questa risoluzione, per fare comprendere a tutti come davvero questa seduta possa costituire un punto di svolta per il Presidio Ospedaliero di Castel di Sangro, e soprattutto un momento di riconoscimento di una specificità, perché voglio concludere il mio intervento ribadendo questo, quando si fanno i tagli, la cosa più sbagliata è fare i tagli ragionieristici, quelli che in percentuale colpiscono tutto e tutti, perché in alcune occasioni per recuperare delle risorse, per cercare di rimpinguare i capitoli relativi alla mobilità attiva probabilmente è il caso di non tagliare ma di reinvestire, di reinvestire risorse, di riattivare funzionalità di servizi e di rilanciare un Presidio ospedaliero che ha una vocazione a storica, che noi dobbiamo assolutamente riattualizzare, se riusciremo a fare questo, IX Legislatura Resoconti Consiliari secondo me avremo dato un buon esempio di buona amministrazione. Grazie. VICEPRESIDENTE. (De Matteis) Grazie al consigliere Costantini. Comunico che ho ricevuto un documento, a firma bipartisan, del quale daremo in seguito lettura. Ha chiesto la parola il consigliere D’Amico. Ne ha la facoltà. D’AMICO. (Pd) Presidente, consiglieri, assessore, c credo che questo Consiglio straordinario evidenzi e ponga alla sensibilità istituzionale una questione che ha una radice abbastanza lunga e si pone per l’intero territorio dell’alto Sangro, una questione che ha avuto vari livelli di elaborazione da parte del Governo Regionale, e che comunque chiede oggi a noi sul punto specifico una particolare disponibilità. Ho valutato positivamente di recente anche il protocollo d’intesa, che la Regione Abruzzo, il Presidente Chiodi ha stipulato con il Presidente della Regione Molise, come momento di raccordo istituzionale e territoriale tra i territori della nostra Regione e quei territori del Molise, perché l’evidenza e la specificità di questo Presidio ospedaliero, corrispondono esattamente all’esigenza di una integrazione sostanziale dell’attività di Governo e di amministrazione in quei territori prospicienti le due regioni e confinari. Per quegli stessi motivi nel corso della precedente legislatura, si era elaborato nell’ambito dell’attuale piano sanitario, un principio fondamentale di salvaguardia dell’Ospedale di Castel di Sangro per le sue funzioni di riferimento per quel territorio ma soprattutto per la sua funzione strategica anche rispetto ai territori confinari. Il piano sanitario aveva cioè definito una particolare funzionalità di quel Presidio, e quindi la Giunta Regionale, il Governo Regionale aveva attivato funzioni investimentali corrispondenti a partire dalle disponibilità del fondo sanitario regionale, ma anche con fondi aggiuntivi come appunto i due milioni di euro per la ristrutturazione della struttura previsti nell’ambito di disponibilità finanziarie regionali. Ora, è evidente che il documento cui abbiamo contribuito, che e credo che possa avere oggi Seduta n. 26 1° dicembre 2009 Regione Abruzzo -6- l’approvazione unanime del Consiglio è un punto di passaggio fondamentale, però non può ridursi a pura enunciazione di principi e di aspettative, e qui la clausola per cui la Giunta Regionale, io spero attraverso un atto deliberativo quindi un atto organico proposto dall’Assessore Venturoni, debba entro 60 giorni riferire su un proprio programma e un proprio progetto, questo passaggio è sostanziale, in quanto da delle particolari difficoltà della nostra Regione, noi potremmo avere una buona elaborazione di piano sanitario, una utile strategia per quel Presidio ospedaliero, ma poi potremmo avere ritardi nell’ambito delle politiche operative e della riorganizzazione di quelle strutture. Ora, è evidente che noi dobbiamo ulteriormente approfondire attraverso questo progetto come si rinquadra quel presidio, e quali sono le specificità, le specializzazioni che in esso si insediano in via definitiva, fino a caratterizzarlo in continuità come Presidio ospedaliero a tutti gli effetti, perché questo avvenga in maniera conforme, abbiamo bisogno di un adeguato confronto con i territori e io credo che in questi 60 giorni la Giunta debba attivare tutte quelle interrelazioni istituzionali che possano consentire di elaborare un piano di adeguato livello. Ora è evidente, che tutto questo assume anche un aspetto nuovo nell’ambito della recente attivazione, della unificazione dell’azienda sanitaria in un’azienda sanitaria provinciale, quindi noi Assessore potremmo ottenere un duplice effetto, rafforzare quella struttura tanto più nella ripianificazione del sistema strutturato dell’azienda sanitaria in quanto azienda sanitaria provinciale, ovvero quel territorio confinario quindi molto distante dai poli di specializzazione e dai poli ospedalieri maggiori, riassume ancor più una funzione di riferimento in quanto l’azienda ha un’area più vasta di competenza e quindi di organizzazione funzionale. E dunque io auspico che la Giunta tenga conto di anche di questo elemento in maniera pregnante, in modo da poter definire da un lato la funzione di coordinamento di quel Presidio Ospedaliero rispetto alle altre funzioni dislocate sul territorio provinciale, ma dall’altro lato voglia esaltare funzioni specializzate e obiettivo di quello stesso territorio tale che quel presidio diventi per alcune funzioni polo di riferimento dell’intero assetto sa- 1° dicembre 2009 Resoconti Consiliari nitario provinciale e ripeto interregionale in quanto può diventare un punto di riferimento e può consolidare l’essere già il punto di riferimento per le aree confinarie del Molise, e qui il protocollo sottoscritto deve dare ulteriori strumenti di funzione. In ultimo, la questione della struttura, il documento propone un obiettivo generale all’Assessore e alla Giunta nell’ambito del programma da elaborare in questi 60 giorni, però da un lato c’è un’attivazione di risorse per la ristrutturazione dell’attuale struttura, l’Assessore pare voler ipotizzare la costruzione di una nuova struttura, in quanto operare sull’attuale potrebbe determinare a suo avviso e a avviso dei tecnici dell’assessorato problemi. Bene, io voglio però chiedere all’Assessore che nel piano definitivo che presenterà alla Giunta in Consiglio nei 60 giorni di riferimento, ci sia chiarezza rispetto al fatto che se si procede alla definizione e costruzione di una nuova struttura, non si resti poi nel limbo di una mancata ristrutturazione della fatiscente struttura esistente, e di una attesa costruzione di una magari efficiente ma futuribile struttura nuova, io credo che ci debba essere un crono programma di attività tali, che noi in quel Presidio consolidiamo la qualità del servizio, lo raccordiamo quel servizio e quella struttura ospedaliera al sistema provinciale dell’azienda sanitaria, ne esaltiamo le specifiche valenze in ordine anche alla funzione che svolge per quel territorio e per i territori confinari, e sostanzialmente ne qualifichiamo quindi anche la ricettività e la qualità strutturale e di sollievo per i pazienti. Io credo che su questa base il documento debba diventare un documento vincolante per tutti noi, sopratutto nel rispetto dei territori, delle aspettative delle popolazioni locali e delle istituzioni locali. Grazie. VICEPRESIDENTE. (De Matteis) Grazie al consigliere D’Amico. Ha chiesto la parola il consigliere Menna. Ne ha la facoltà. MENNA. (capogruppo Udc-Udeur) Grazie Presidente. Il mio intervento sarà brevissimo, solo per affermare - per aggiungere, anzi - la mia firma alla risoluzione presentata dai colleghi. Infatti, condi- Seduta n. 26 IX Legislatura Regione Abruzzo -7- vido completamente quello che ha detto il collega Costantini e, quindi, no non mi ripeto. Voglio dire che ci troviamo di fronte ad un territorio svantaggiato, montano, e il mancato rilancio di questo in nosocomio in un territorio al di sopra degli 800 metri, lo voglio ricordare tra due parchi nazionali e a ridosso di Roccaraso, e quindi di una delle stazioni invernali e turistiche migliori della nostra Regione, il mancato rilascio dicevo significherà probabilmente la soppressione di questo ospedale, per i problemi atavici che sono stati ricordati. Io ritengo che questo nosocomio, il mancato rilancio e quindi la soppressione so che nessuno ha parlato di soppressione, e lo voglio anticipate, però avrei voluto magari ascoltare prima degli interventi anche l’Assessore, non conoscendo la bozza di piano sanitario regionale, che va per la verità illustrando in diverse sedi, e voglio dire che questo nosocomio svolte una funzione sociale per questo territorio svantaggiato, ecco perché prima di parlare di soppressione o di fare discorsi ragionieristici io, lo voglio ricordare a me stesso, che la spesa anche di questi piccoli ospedali, a cominciare da questo di Castel Di Sangro, ma nella nostra regione ce ne sono diversi anche in Provincia di Chieti e nella Provincia di Teramo per il 70% la spesa è per il personale. Quindi non si sarebbe una riduzione drastica della spesa. Ecco perché io ritengo che ci vuole una particolare attenzione, e o detto Carlo che firmo la risoluzione perché la ritengo importante ed esaustiva di quello che è, quindi non sto a ripetermi. Concludo dicendo che svolge una funzione sociale importante sul territorio e il mancato rilancio andrebbe a depauperare questa parte del territorio che investe non solo i trentamila abitanti residenti, ma una popolazione ben oltre per quelli che sono i turisti sia in estate che in inverno. Allora, ecco, confermo il mio voto favorevole per la risoluzione e per sottoscrivere la richiesta. VICEPRESIDENTE. (De Matteis) Grazie al consigliereMenna. Ha chiesto la parola il consigliere Ricciuti. Ne ha la facoltà. RICCIUTI. (Pdl) Grazie, Presidente. A nome del Popolo della Libertà - intanto salu- IX Legislatura Resoconti Consiliari to tutti gli amministratori dell’Alto Sangro e la Presidente Pezzopane - vorrei dire che abbiamo accolto con favore l’iniziativa del presidente Costantini e dei gruppi di opposizione. Vorrei sottolineare, però, con forza, che da quando abbiamo riportato la politica sanitaria di questa Regione in mano a persone che condividono le scelte strategiche di rinnovamento che noi stiamo portando avanti, sono cambiate le cose. Già a Castel Di Sangro sono cambiate le cose, sono già trenta giorni che sono cambiate le cose, grazie anche all’intervento e alla condivisione rispetto ai piani strategici in termini di politica sanitaria fatti dal manifesto consigliere Di Bastiano che si occupa appunto di sanità; abbiamo controllato che determinati tipi di problemi, che giustamente Carlo Costantini segnalava, vadano a soluzione: dall’individuazione di un responsabile sanitario per l’ospedale di Castel Di Sangro; all’individuazione e al ritorno di un primariato di cardiologia a Castel Di Sangro; grazie all’accorpamento che è stato fatto a Sulmona; ad un accordo con i chirurghi di Sulmona che hanno garantito quindi la turistica dentro l’ospedale di Castel Di Sangro fino alla individuazione di un responsabile per quanto riguarda il laboratorio. Per quanto riguarda i dipartimenti, Carlo, il problema riguarda una organizzazione che atteneva alla A.S.L. Avezzano Sulmona e quindi già c’erano all’interno dei dipartimenti delle responsabilità specifiche per quanto riguarda l’Ospedale di Castel Di Sangro. Questo in trenta giorni, perché l’abbandono di questo nosocomio certamente è il frutto di una sere di disattenzioni che ci sono state in passato, che sono state sollecitate più volte a soluzione da parte dell’Amministrazione di Castel Di Sangro, che ha in tutte le riunioni e occasioni sollecitato interventi specifici intanto in ordine alla struttura dell’ospedale. Vi diciamo, qui con forza, che noi ci crediamo in questo nosocomio e ci stiamo comportando di conseguenza. Lo specifico dell’Art. 20, poi lo specificherà anche l’Assessore, sarà finalizzato alla ristrutturazione vera dell’ospedale perché questo è un ospedale che ha la possibilità di generare mobilità attiva vera, grazie alla posizione che occupa, perché è lo strumento fondamentale per garantire i servizi minimi ed essenziali alla struttura e alle recettività turistiche che caratterizzano l’area dell’Alto Sangro. Seduta n. 26 1° dicembre 2009 Regione Abruzzo -8- Lasciatelo dire ad un Consigliere Regionale che è stato eletto in quei territori: l’opera e l’attenzione di questi amministratori, va riconosciuta oggi qui e credo che nella scia di quello che si è fatto, per esempio, sull’accordo di programma con i 2 milioni di euro nel 2007, noi stiamo procedendo e proseguiremo affinché la struttura ospedaliera possa essere una struttura di qualità che finalmente riuscirà a coprire i servizi minimali, ma anche a potenziarli, perché riteniamo che questa sia una scelta strategica della Regione Abruzzo e dell’Amministrazione Chiodi. Sempre costantemente in accordo con l’Amministrazione locale delle quali, sicuramente l’attivismo, quella di Castello, oggi qui va ricordato con forza. Non abbiamo mai tentennato rispetto a questa scelta. Sin dall’inizio quando avevamo il problema di rinegoziare le posizioni di una serie di piccoli ospedali, mai e poi mai Gianfranco Venturoni ha pensato al ridimensionamento dell’Ospedale di Castel Di Sangro, e questo oggi gli va riconosciuto come merito, come scelta strategica fatta in silenzio di un uomo oggi attaccato ripetutamente, con la gente di Villa Pini sotto casa, perché noi, le nostre scelte le porteremo a termine con coerenza contro tutte li mafie che in questa Amministrazione e in questa Regione hanno fatto il disastro. Non vi interessa nulla, questa è la verità! E in queste scelte strategiche, posizione essenziale avrà il nosocomio di Castel di Sangro al quale noi crediamo con forza e di conseguenza ci stiamo comportando. Grazie. VICEPRESIDENTE. (De Matteis) Grazie al consigliere Ricciuti. In conclusione di discussione, la parola all’assessore Venturoni. Ne ha la facoltà. VENTURONI. (componente G.R.) Presidente e colleghi, quando questa mattina ho visto questo Consiglio straordinario per l’ospedale di Castel Di Sangro, sinceramente mi sono un po’ meravigliato. Infatti, sono stato a Castel Di Sangro con l’Amministrazione Comunale, è venuto il Sindaco con tutta l’Amministrazione Comunale a trovarmi in Assessorato più di una volta, sono venuti pure i colleghi. Credo che nella nuova rete ospedaliera che si studiando anche a livello nazionale con la GENAS (Agenzia Sanitaria Nazionale) che ha cercato anche di rimodulare 1° dicembre 2009 Resoconti Consiliari quello che poteva essere l’ospedale di Castel Di Sangro guardando i numeri, ho spiegato loro – e finalmente ho fatto capire – che Castel Di Sangro sicuramente è l’ospedale che va vista a parte, non va considerato con i numeri né con il bacino d’utenza né con la struttura perché realmente è l’unica realtà particolare della Regione Abruzzo. Ma lo conosco molto bene quel territorio avendolo frequentato per anni, quindi conoscono bene i paesini che ci sono intorno, conosco quella realtà perché andavo a sciare anch’io nella zona di Roccaraso, Rivisondoli e quanto altro, quindi so benissimo che cosa significa quando si va all’ospedale di Castel Di Sangro, al pronto soccorso, soprattutto sotto natale e a pasqua, perché spesso i turisti sono più a pasqua che natale, la fila che c’è. Effettivamente, quando un territorio in alcuni punti dell’anno raggiunge anche oltre mille abitanti, è chiaro che la necessità di salute è aumentata ed è chiaro che tra l’altro non possiamo lasciare quel territorio completamente scoperto. Quindi, se si vanno a leggere i numeri per tutto l’anno e può un occhio non esperto, che non conosce la realtà, può dare dei giudizi tecnici, in realtà Castel Di Sangro va visto proprio come realtà, l’unica a mio avviso, in tutta la Regione, vista a parte e quindi di per sé che l’ospedale di Castel Di Sangro rimanga tale nessuno lo mette in discussione. Finalmente l’ho già comunicato al Sindaco, che è venuto a trovarmi di recente, insieme ad alcuni dell’Amministrazione Comunale, l’ospedale – l’hanno capito anche a livello nazionale – non si tocca. Era presente anche il Presidente Gianni Chiodi, in quella riunione, e quindi convincemmo la Genas che l’ospedale di Castel Di Sangro ci deve rimanere. Anzi, anche per quanto riguarda alcuni numeri, perché non abbiamo condiviso la scelta di chiudere l’Ostetricia, perché è chiaro che tecnicamente un ospedale che non fa 500 parti l’anno, una divisione di Ostetricia che non fa 500 parti l’anno, deve chiudere anche per la sicurezza dei bambini. Però, in realtà, sapendo bene che non si può mettere a Castel Di Sangro una rianimazione pediatrica, però il rischio anche di un parto normale che va per chilometri e quindi ore, sicuramente è superiore al fatto di poter comunque partorire all’interno di una realtà ospedaliera protetta, anche se non può dare tutte le sicurezze del caso. Quindi, nulla questio sul discorso di Castel Di Sangro e naturalmente stiamo studiando anche Seduta n. 26 IX Legislatura Regione Abruzzo -9- come riuscire a far sì che la realtà strutturale sia compatibile anche con la realtà funzionale, e lo studio che stiamo facendo è proprio quello di creare forse l’unica realtà che avrà questa configurazione, di creare non dico un tutt’uno ma una grande osmosi con l’ospedale di Sulmona, sicché nel momento in cui c’è maggiore necessità di personale nei periodi maggiori dell’anno dove c’è turismo, si possa spostare più personale poi quando in realtà nei mesi meno turisticamente meno caldi, quindi con meno popolazione, eventualmente questo personale riassorbirà all’interno dello stesso Sulmona. Quindi, non vedo assolutamente la necessità di questo Consiglio straordinario provinciale fino a quando non ho visto qui la mia amica Stefania Pezzopane, e allora forse ho capito che stiamo iniziando la campagna elettorale pre provinciale, normalmente uno comincia sempre da lontano, man mano va verso il centro, quindi l’aspetterò tra poco: Pescina, Tagliacozzo, tutti gli ospedali con la candidata Presidente della Provincia ….. (intervento non udibile perché effettuato fuori microfono) VENTURONI. (componente G.R.) ….. allora, credo, che su Castel Di Sangro non stiamo dicendo delle cose nuove, abbiamo affrontato questo problema veramente con l’Amministrazione Comunale; sono stato a Castel Di Sangro a visitare l’ospedale; abbiamo detto quali sono gli interventi strutturali da fare; abbiamo convinto finalmente l’Amministrazione Nazionale, quindi l’agenzia nazionale, a poter far sì che questo ospedale non si tocca. Sinceramente non ne trovo le motivazioni! Tanto è vero che è facile poter fare un documento condiviso, perché in realtà le abbiamo già dette queste cose, quindi non è che noi abbiamo bisogno di andare a scomodare i poveri cittadini di Castel Di Sangro. No! Pensa che abbiamo parlato con l’Amministrazione Comunale, abbiamo concordato tutto questo, non mi sembra che ci sia motivo di conseguire un Consiglio Regionale. Però questo le dico! Allora devo pensare che le motivazioni possono essere altre. Mi scuso se ho detto qualcosa che possa offendere qualcuno, ma è una riflessione politica che uno deve fare. Ora, sull’intervento strutturale. La comunità IX Legislatura Resoconti Consiliari montana di Castel Di Sangro ha stanziato ben 2 milioni di euro, quindi c’è stato addirittura un finanziamento fuori dall’Art. 20 su questo ospedale, e si sta facendo già una ristrutturazione del padiglione ex delle Medicine. C’è bisogno su quell’ospedale sicuramente di ristrutturare l’Ala dei servizi, in particolare la Radiologica, che è fondamentale per quell’ospedale, e far sì che sopra che ci sono le chirurgie, quindi conosco molto bene la realtà, in qualche modo si possa avere un ascensore, perché non ce n’è uno capace di poter portare un letto, per dire che ci sono dei problemi tecnici. Quindi va rivisto il problema della sala operatoria, va rivisto il problema soprattutto della Radiologia e ristrutturata man mano quell’altra ala. Quindi lo stanziamento che abbiamo riservato per l’ospedale di Castel Di Sangro, al di là della ristrutturazione della Medicina, è creare da questa parte il Dipartimento Chirurgico. Fatto questo l’ospedale di Castel Di Sangro è più che sufficiente per quello che deve servire, e soprattutto il problema oggi non è tanto il suo programma quanto il personale, e in questa politica del personale abbiamo studiando questa osmosi, unica in tutta la Regione Abruzzo che andremo a creare, dall’ospedale di Sulmona che è più vicina e quella di Castel Di Sangro. Quindi credo che questo progetto sia più che condiviso, l’abbiamo condiviso con l’Amministrazione Comunale, non vedo di più che cosa dobbiamo parlare. Altri sono i problemi purtroppo della Regione Abruzzo. (intervento non udibile perché effettuato fuori microfono) VENTURONI. (componente G.R.) Consigliere, ne condivideremo quando faremo e il Presidente Chiodi, prima - e non io - presenterà i lavori finiti della rete ospedaliera, che sicuramente mi sta bene sessanta giorni perché tanto ormai entro pochi giorni lo dovremmo finire questa cosa, altrimenti il Governo non ci dà più soldi, quando presenterà la rete parlerà a rete di tutti. Il Consiglio Regionale, discute su tutta la rete della Regione Abruzzo, non certo andiamo a discutere punto per punto, ospedale per ospedale. Comunque, nulla quaestio!| Ci mancherebbe! Ad abundantiam. Seduta n. 26 1° dicembre 2009 Regione Abruzzo - 10 - VICEPRESIDENTE.(De Matteis) Ha chiesto la parola il presidente Chiodi. Ne ha la facoltà. CHIODI. (Presidente G.R.) Credo che siano chiare quali sono le strategie, per quanto riguarda l’ospedale di Castel Di Sangro. Pertanto, riteniamo che questa riunione, per quanto possa essere stata, magari per qualcuno di conforto, non c’è nessun rischio per quanto riguarda la strategia sull’ospedale di Castel Di Sangro, quindi non c’è bisogno di impegnare nulla e nessuno perché già è così. VICEPRESIDENTE. (De Matteis) Colleghi, ho ricevuto questo documento, a firma congiunta. Credo che il testo sia stato anche distribuito: Le firme sono dei consiglieri: Costantini, D’Amico, Caporale, Acerbo, Di Bastiano, Argirò, Del Corvo, Di Pancrazio, Menna. Quindi, mi pare di poter dire che ci sia una convergenza dell’intero Consiglio Regionale sulla necessità ….. (intervento non udibile perché effettuato fuori microfono ….. no, non è una comunicazione su cui si apre la discussione, è un intervento… (intervento non udibile perché effettuato fuori microfono …. no, non è una comunicazione. Il Presidente della Giunta, come lei sa, può chiedere di intervenire in qualunque momento. (intervento non udibile perché effettuato fuori microfono No, perché siamo su un argomento diverso che è lo straordinario. Mi pare di poter dire che nella sostanza c’è una manifesta volontà da parte dell’itero Consiglio Regionale di intervenire sul problema. Credo che l’ospedale di Castel di Sangro non sia un problema fine a se stesso o al territorio che rappresenta, ma è un problema molto più com- 1° dicembre 2009 Resoconti Consiliari plesso e che investe l’intera regione Abruzzo la programmazione sanitaria dell’intera Regione. Già in molti si sono espressi circa la necessità non solo di conservare il presidio ma di potenziarne in funzione della necessità. Quindi su questa strada credo che si debba percorrere e andare avanti. Quindi questo è l’elemento che voglio considerare un primo atto di programmazione a vantaggio dell’ospedale e dell’area che serve l’ospedale, naturalmente è un impegno che assume l’intera assemblea regionale che sottolineo sta portando a votazione questo documento all’unanimità. Quindi mi pare una risposta sostanziale e significativa, ad una necessità reale e oggettiva delle popolazioni della Alto Sangro Valle Peligna e dell’intera Regione Abruzzo. Mettiamo in votazione il documento pervenuto. (intervento non udibile perché effettuato fuori microfono Non è previsto, collega Caramanico! (intervento non udibile perché effettuato fuori microfono Auspico un cambiamento rapido di questo regolamento che permetta queste cose. Mi dispiace! Non so che dirvi! Non e previsto. Mi pare che ci sia stata l’opportunità per interventi di tutti i gruppi, ho chiesto più volte chi era disponibile… (intervento non udibile perché effettuato fuori microfono Se uno è contrario alza la mano e testimonia la propria contrarietà. Ma mi pare che le firme che sono state apposte siano significative. Metto ai voti il documento, così come presentato, a firma bipartisan. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene? Seduta n. 26 (il Consiglio approva all’unanimità) Grazie a tutti per la partecipazione. La seduta è tolta. IX Legislatura Regione Abruzzo - 11 - Resoconti Consiliari (la seduta è tolta alle ore 17:25) IX Legislatura Seduta n. 26 1° dicembre 2009