ice hockey - Asiago Hockey
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ICE HOCKEY magazine 2015/2016 num 2 Gennaio 2016 Rivista periodica dell’Asiago Hockey 1935 SUPERFINAL! SPECIALE CONTINENTAL CUP CALENDARIO INTERVISTE E COMMENTI ALBO D’ORO E STATISTICHE LE SQUADRE AVVERSARIE Jeep con ® jeep-official.it Nome Concessionaria - Città Via nome, 00 - Tel. 000 123456789 - Città Via nome, 00 - Tel. 000 123456789 www.nomeconcessionaria.it Nuova JEEP® RENEGADE. Oggi tua a 179 € al mese con Uconnect™ Nav, pneumatici invernali, volante e sedili riscaldabili IN OMAGGIO. TAN 3,95% TAEG 5,40% Esempio su RENEGADE LONGITUDE 1.6 MULTIJET 120CV - prezzo promo € 25.100 (IPT e contributo PFU esclusi): Anticipo € 9.325 – 49 mesi, 48 rate mensili di € 179 – Valore Garantito Futuro pari alla Rata Finale Residua € 11.089,52 (da pagare solo se il Cliente intende tenere la vettura), Importo Tot. del Credito € 17.209 (incluso SavaDna per € 200 e Prestito Protetto facoltativo per € 918 spese pratica € 300 + bolli € 16). 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Non è tempo di sentenze (c’è ancora tempo e spazio per far quadrare i conti) ma, dopo la pausa, per tutti è importante riprendere il ritmo, ritrovare le migliori condizioni di competitività, rientrare in gioco; dopo il (lungo) digiuno, per il popolo dei tifosi è finalmente tempo di stadi ricolmi e di spalti palpitanti (lo aspettano le squadre ma lo sperano i cassieri), di tanto spettacolo e di tanto calore, di tante attese e di tante speranze. Inutile nascondersi che il pensiero deve sì fermarsi su Val Pusteria, Fassa, Vipiteno, Gherdeina, Valpellice, Cortina e Renon, avversarie che in quest’ordine incroceranno i bastoni con i leoni giallorossi dal 23 dicembre al 6 gennaio, ma che, inevitabilmente, si proietta alla successiva tre giorni in Normandia in cerca di gloria continentale. Poi si tornerà a pensare a Val Pusteria, Fassa, Vipiteno, Gherdeina, Valpellice, Cortina e Renon per il primato nazionale. Tutto questo tour de force natalizio ad Asiago e per l’Asiago hockeistica sarà infatti solo il prologo, la premessa, l’antipasto per il banchetto vero del nuovo anno, quello imbandito appena al di là della dead line delle festività (ahimé) a Rouen e non, come avrebbe potuto e voluto, ad Asiago: la Superfinal di Continental Cup. Protagoniste quattro nazioni (Danimarca, Francia, Italia e Polonia, in stretto ordine alfabetico) rappresentate da quattro squadre di fatto equivalenti sul piano dei numeri fisici (l’età media è fra i 24 ed i 26 anni, l’altezza media fra i 181 ed i 183 centimetri, il peso medio fra gli 82 ed i 85 chilogrammi) ma evidentemente così diverse fra loro per caratteristiche e qualità tecniche, ma tutte accomunate da un unico fil rouge : la voglia di primeggiare, di vincere. I dragoni francesi sono di gran lunga la formazione con maggior esperienza ed “abitudine” all’aria frizzante ma al tempo stesso spietata e mozzafiato della finale a quattro (con questa per loro sono ben 6 volte, dal 2009 ad oggi), e che la gioia appagante di alzare al cielo il vassoio d’argento l’hanno già provata nel 2013 e per di più su questo stesso ghiaccio. Brivido elettrizzante che nessun’altra delle tre protagoniste, l’altra “veterana” Asiago (al terzo passaggio su questo palcoscenico, dopo quelli del 2012 e del 2014) e le “matricole” Herning e Tychy, ha provato. ASIAGO (VI) Via Rendola 14 tel. 0424 462256 fax 0424 463025 [email protected] www.girardiviaggi.it Tour Operator / Agenzia Viaggi / Noleggio Pullman GT Il toto scommesse sulle reali possibilità di ciascuna di primeggiare si è aperto subito ma, com’è logico che sia, il pronostico è quantomeno, con un eufemismo, difficile; per Rouen giocare in casa è indubbiamente ancora una volta (la quarta) un vantaggio ma al tempo stesso la pressione che ne deriva può giocargli brutti scherzi (docet il 2014 e l’ultimo posto “conquistato” con 2 soli punti scandalosamente offertigli su un piatto d’argento dagli ucraini del Donbass nel match di chiusura). E l’Asiago? Può puntare a migliorare il 3° posto conquistato proprio nel 2014? Le speranze ci sono, eccome, ed il traguardo è sentito e voluto fortemente dalla società come primario obiettivo dell’intensa stagione ed evidentemente anche dalla squadra e, non ultimi, dai tifosi. Nella semifinale dell’Odegar si è visto ICE HOCKEY magazine palesemente come le motivazioni eccellenti siano state capaci di trasformare, anzi di trasfigurare una squadra allora ancora abbastanza discontinua in un manipolo d’assalto, compatto e determinato, capace di esprimersi su elevati livelli qualitativi. Sarà interessante vedere Benetti e compagni all’opera sul ghiaccio dell’Île Lacroix, quando le motivazioni assumeranno valori e peso decisamente più alti , quando la posta sarà un traguardo da incastonare nella storia. Importante sarà, come sempre, crederci e volerlo veramente, fino in fondo, anche quando tutto sembra difficile se non impossibile; nessuno vince mai prima, si sa, ma è sempre e solo sul campo che maturano i risultati. Nel bene e nel male. Questa squadra, che quando riesce ad essere espressione della grintosa filosofia del suo allenatore è capace di prestazioni spettacolari, può dare a sé stessa ed a tutto il suo meraviglioso pubblico grandi soddisfazioni. Ed è quello che ci aspettiamo ed auguriamo. Che dire: anche nel 2014 i giallorossi esordirono col botto proprio contro Rouen (finì 6 a 0 per Borrelli & C.)! Con i debiti scongiuri …. sognare non costa nulla, provarci è d’obbligo. FORZA ASIAGO !!! SULLA PANCA DEI LEONI CON COACH PATRICE LEFEBVRE intervista a cura di Edoardo Mantovani foto di Roberta Strazzabosco Ingaggiato quest’anno, coach Patrice Lefebvre ha da subito iniziato a lavorare per raggiungere il massimo. Tra una partita e l’altra l’abbiamo intervistato. Come giudichi questi primi mesi trascorsi qui ad Asiago? “Abbiamo iniziato lentamente; purtroppo eravamo in ritardo di un mese nella preparazione e questo ritardo l’abbiamo pagato nel primo periodo.Già da prima della Continental Cup però le cose sono cambiate, abbiamo iniziato a girare e abbiamo fatto un salto di qualità importante.” Cosa ti piace di più della nostra città? “Il posto è bello, si respira un’aria diversa, le montagne qui vicine rendono il paesaggio stupendo, spero solo che arrivi anche la neve! Fuori dal ghiaccio c’è tanta passione, nel bene e nel male. Si vede che la gente ad Asiago vive di questo. Speriamo di andare avanti in modo che ci sia sempre più gente a sostenerci.” Con quale obiettivo si va a Rouen? “Andiamo a Rouen per giocarcela. Sono tre partite in tre giorni; non è facile però sono sicuro che il nostro gruppo se la giocherà. Non siamo i favoriti ma andiamo a giocarcela a viso aperto e chissà che con un po’ di fortuna…!” Qual’è la tua opinione sulle squadre che andrete ad affrontare nella Super Final di Continental Cup? “A mio avviso il Rouen è la squadra favorita; ha degli ottimi stranieri e numerosi nuovi innesti interessanti. L’Herning l’abbiamo già affrontato, una buona squadra che gioca molto compatta. Il Tychy è arrivato in finale dopo aver superato lo stesso girone del Rouen, quindi vuol dire che sono di un buon livello anche loro.” In ottica campionato, quali sono le squadre che fino ad ora ti hanno impressionato di più? “Il Renon è la squadra che più mi ha impressionato; fino ad ora stanno giocando un grande hockey, perdendo ben poche partite al termine dei tempi regolamentari. Vipiteno ha avuto un ottimo inizio di stagione trascinati dal goalie Demetz e dalla prima linea anche se ora sono in leggera fase calante. Queste sono le squadre che più mi hanno impressionato, ma dobbiamo stare attenti a qualsiasi squadra, perché tutte le 8 squadre disputeranno i playoff, quindi non vuol dire che se arrivi primo finisci primo.” Grazie coach, a presto! ICE HOCKEY magazine SEAN BENTIVOGLIO, TOP SCORER VERSO ROUEN intervista a cura di Edoardo Mantovani foto di Roberta Strazzabosco Sean Bentivoglio è una delle colonne portanti in casa giallorossa. Arrivato ad Asiago nella stagione 2011/2012, il nostro numero #19 è diventato anche il miglior realizzatore nella storia dell’Asiago in Continental Cup con un totale di 18 punti, uno in più di quelli realizzati da Borrelli. Un primato importante che a Rouen, speriamo, potrà diventare ancor più solido. Sean, che effetto ti fa essere diventato il miglior realizzatore in assoluto nella storia dell’Asiago in Continental Cup? “Non avevo realizzato di essere il top scorer dell’Asiago in Continental Cup. E’bello saperlo, ma non mi accontento. Il miglior risultato sarebbe quello di vincere la Super Final di Rouen.” Come giudichi questa prima parte di stagione dell’Asiago? “Penso che la squadra fosse un po’ giù all’inizio, il che ha comportato una partenza di campionato lenta; poi abbiamo iniziato a giocare molto meglio e anche i risultati hanno iniziato a darci ragione. Abbiamo cambiato alcuni sistemi e abbiamo una squadra un po’ diversa quest’anno rispetto alle precedenti stagoni, ma adesso stiamo mettendo sul ghiaccio un gran bell’hockey.” Qual’è la squadra che fino a questo momento, in questa stagione, vi ha creato più problemi? “Penso che il Renon sia veramente un buon team, sono molto forti in difesa e non concedono molte chances.” Raccontaci la tua giornata tipo quando non c’è allenamento o partita? “I miei giorni liberi sono cambiati molto dalla scorsa stagiona (ride, alludendo alla nascita della figlia). Adesso nei miei day-off cerco di rilassarmi e di fare qualche breve giro a Bassano, Verona e Venezia.” Sei ad Asiago dal 2011, come vivi in Italia e quanto ti manca il Canada? “Amo Asiago e l’Italia; è tutto molto diverso dal Canada. La città è bella e le persone sono molto amichevoli. Parlando di hockey, i tifosi sono fantastici e ogni giocatore è davvero grato per il sostegno dei nostri tifosi. A volte mi manca il Canada perchè lì abbiamo la famiglia e gli amici cari, ma per il resto ad Asiago sto molto bene!” Hai superato da poco i 300 punti realizzati in Italia. C’è un goal o una giocata o una partita che ricordi con maggior soddisfazione? “I momenti che mi piace ricordare di più sono i due campionati vinti! Vincere lo scorso anno in casa in fronte ai nostri tifosi probabilmente è il ricordo più bello, specialmente perchè sono volato in Canada per la nascita di mia figlia e poi sono tornato per giocare l’ultima e decisiva partita. E’stato emozionante ma abbiamo ancora voglia di vincere e di regalare grandi soddisfazioni ai nostri tifosi.” WWW.FORMAGGIOASIAGO.IT CANOVE - Bivio Italiano - T.0424 692042 - ASIAGO - Largo Odegar, 10 - T. 0424 462630 ASIAGO IN SUPER FINAL, SI VOLA A ROUEN di Johnny Lazzarotto foto di Paolo Basso L’Asiago Hockey si prepara al grande appuntamento in programma dall’8 al 10 gennaio a Rouen, in Francia. La Continental Cup 2015/2016 si deciderà ancora una volta nella cittadina francese, casa dei Rouen Dragons che sfideranno i Leoni giallorossi in un girone a quattro che comprenderà anche i danesi dell’Herning Blue Fox e i polacchi del GKS Tychy. La qualifica al girone finale non era scontata ed è arrivata al termine di un esaltante girone di semifinale giocato di fronte al pubblico dell’Odegar. Tre le formazioni avversarie approdate in altopiano: i danesi dell’Herning Blue Fox, i kazaki dello Yertis Pavlodar e i lettoni del Mogo Riga. Un girone di ferro, tre giorni durante i quali il grande hockey è stato protagonista e le emozioni non sono mancate. VENERDI’20 NOVEMBRE, VALANGA KAZAKA: i primi a scendere sul ghiaccio asiaghese sono Yertis Pavlodar e Mogo Riga. Al termine dei sessanta minuti il risultato è impietoso: 11-2 per i kazaki, con i lettoni tramortiti e con il morale sotto le lame. Rakhmanov e Burdelyov, tre punti ciascuno, diventano subito i nuovi incubi hockeystici del weekend ma l’Asiago non può pensare alla goleada kazaka perchè in prima serata sfida le volpi blu di Mario Simioni. Ne esce un match vibrante, con i danesi che passano con Jerred Smithson, l’Asiago che pareggia con Mirco Presti, rinuncia poi per infortunio a Lorenzo Casetti “abbattuto” durante il match e resiste fino alla fine, con la sfida che si chiude ai rigori: Luciani, Bentivoglio e Nigro vanno a segno così come i danesi; a decidere è George che regala la vittoria all’Herning Blue Fox e i primi 2 punti in classifica. Asiago sconfitto, ma sul ghiaccio si è vista una squadra determinata. SABATO 21 NOVEMBRE, POTENZA E ORDINE: apre l’Herning che nella sfida del pomeriggio ne rifila 5 ai lettoni del Mogo Riga. Il 5-2 conferma, qualora ce ne fosse bisogno, che i campioni di Lettonia hanno ritmi più blandi rispetto a quelli avversari e che proprio per questo rimangono all’ultimo posto della classifica. Ma non è l’antipasto tra Herning e Riga a conquistare le prime pagine; la sfida del giorno è infatti quella tra i padroni di casa dell’Asiago Hockey e la poderosa corazzata dello Yertis Pavlodar. Ladislav Lubina, allenatore ceco approdato sulla panchina kazaka poche settimane prima della Continental, non intende fare sconti alla squadra di Patrice Lefebvre. L’11-2 del giorno precedente peraltro non lascia spazio a dubbi e tutti, all’Odegar, sanno che con lo Yertis non bisognerà scherzare. I Leoni giallorossi scendono sul ghiaccio con determinazione e senza la minima sbavatura; esplode l’Odegar al primo goal di Nigro su assist di Luciani, così come piomba nel silenzio al momento in cui Sevostyanov e Evdokimov rispondono al momentaneo 2-1 su Ulmer riportando in parità la sfida. Per sperare di passare il turno l’Asiago deve vincere e nel terzo periodo dimostra di volerlo a tutti i costi. Dopo 54 secondi dall’inizio dell’ultima frazione è Bentivoglio ad assistere in maniera precisa Nigro, doppietta per lui, per il 3-2 che vale mezza qualificazione alla finale. I successivi diciannove minuti sono emozionanti, palpitanti, con Carrozzi e Simko che parano l’impossibile e con il risultato che non cambia più. Asiago batte Yertis 3-2 e sale al secondo posto in classifica con 4 punti. Davanti c’è l’Herning a 6, dietro lo Yertis a 3. Tutto è ancora aperto. DOMENICA 22 NOVEMBRE, SI VA IN FINALE: se l’Herning Blue Fox batte lo Yertis Pavlodar, l’Asiago è in finale e può giocare in completo relax contro il Riga. Ecco allora che i Guardiani dell’Odegar si uniscono ai supporter danesi per incitare le Volpi Blu e spingerle alla vittoria, la terza in tre partite, contro lo Yertis. Corazzata dopo l’11-2 contro il Riga, la formazione kazaka si sfalda nuovamente e cede 3-0 sotto i colpi di Sagat, George ed Essery. Alla sirena finale festeggiano in due: l’Herning che vince il girone e va alla Final Four, ma anche l’Asiago che ottiene la matematica certezza di essere secondo e di guadagnare l’accesso al girone conclusivo. La chiusura definitiva rimane comunque la sfida sul ghiaccio con gli uomini di Lefebvre che giocano bene anche contro il Mogo Riga e lo battono 4-0. Matteo Tessari, Luciani, Magnabosco e Ulmer mettono il sigillo sull’ottima prova dell’intero collettivo asiaghese che si congeda dal proprio pubblico con sorrisi e festeggiamenti. Musica fino a tardi, si spengono le luci dell’Odegar, rimangono accesi e ancor più caldi i cuori dei supporter giallorossi. La Super Final è realtà, dall’8 al 10 gennaio si vola a Rouen per provare a mettere le mani sulla Continental Cup. ICE HOCKEY magazine ROUEN DA ASSALTO PER LA SFIDA DI CASA Pericolo numero 1. Lo definiamo così il Rouen, formazione francese padrona di casa che ospiterà Asiago Hockey, Herning Blue Fox e GKS Tychy nella propria arena. Una tre giorni durante la quale i Draghi potranno sfruttare al meglio il fattore campo e provare a portare a casa la seconda Continental Cup della propria storia. La prima la vinsero nella stagione 2011-12 e anche in quell’occasione i francesi giocarono in casa vincendo 5-2 con gli ucraini del Donbass Donetsk, 6-0 proprio contro l’Asiago e perdendo 4-2 con i bielorussi dello Yunost Minsk. Una vittoria che arrivò per la sola differenza reti, con tre squadre in testa a sei punti e il Rouen Dragons che vinse grazie alle due reti realizzate negli ultimi tre minuti dalla fine dell’ultima partita del torneo. Da allora il Rouen è cresciuto conquistando successi a ripetizione. In questa stagione di Ligue Magnus (il campionato francese) è ben saldo nella parte alta della classifica grazie a giocatori di grande esperienza e letali sotto porta. Su tutti fino ad ora si sta distinguendo Jason Krog, canadese classe 1975 con all’attivo 202 gettoni in NHL tra Anaheim, Atlanta, New York e Vancouver. Qualità pura insomma, come quella che caratterizza un altro degli uomini più pericolosi dell’intera compagine transalpina ovvero Marc Andrè Thinel. Classe 1981, draftato dai Montreal Canadiens nel 1999, Thinel è approdato a Rouen dieci anni fa e qui ha costruito le sue fortune a tinte francesi. Tra i pali è invece tutt’altro che positiva, almeno fin qui, la stagione di Dany Sabourin il cui passato in National Hockey League (Calgary, Pittsburgh e Vancouver) non trova al momento conferme sul ghiaccio francese visto che la sua efficacia fin qui non ha superato l’87%. Non è escluso che da qui alla Final Four qualcosa nel roster dei Draghi possa cambiare ancora, ma al momento in cui scriviamo l’hockeymercato in vista della Continental Cup è già iniziato e i francesi, senza perdere troppo tempo, hanno già messo a segno colpi importanti. Salutati Antonin Manavian e Dustin Whitecotton, il Rouen ha ingaggiato Joel Perrault e Mark Matheson. Perrault ha 33 anni, è canadese nato a Montreal ed è un attaccante nel pieno della sua maturità agonistica. Ha giocato 96 partite in NHL dal 2005 al 2011con un totale di 12 goal e 14 assist alle quali si sommano altri 350 incontri in American Hockey League. Approdato in Europa quattro anni fa, è passato dalla Svizzera alla Finlandia, giocando in Germania nelle ultime due stagioni con la maglia del Krefeld. In difesa invece ecco Joel Perrault, canadese di 31 anni con 418 presenze in AHL pronto a fermare qualsiasi attaccante proverà a superarlo. Austria, Svezia, Norvegia le nazioni europee da lui toccate fin qui con la Francia che diventa quindi la sua nuova patria hockeystica. E proprio da Rouen, con l’imminente avventura in Continental Cup, Matheson proverà a tornare a vincere. I dirigenti francesi avevano messo nel mirino anche un altro giocatore ovvero Daniel Corso; all’ultimo però sono sorti problemi con lo Yunost Minsk, suo club attuale, e l’affare è saltato. Non per questo però affrontare i francesi sarà più facile e l’Asiago lo sa. Anche perchè in Francia se lo ricordano ancora l’ultimo scontro diretto con i Leoni giallorossi. Era il gennaio 2014 e all’esordio della Final Four l’Asiago vinse 6-0. Bentivoglio due volte, Dan Sullivan, Lorenzo Casetti, Andrè Signoretti e Dave Borrelli ammutolirono il pubblico francese che ancora oggi, a distanza di anni, si sveglia di soprassalto per quello che fu a tutti gli effetti un incubo. Occhio quindi all’insonnia francese che potrebbe caricare a tutta il Rouen, a caccia del riscatto contro i Leoni e della seconda Continental nella propria storia. POLI MEDICA ALTOPIANO 36032 Gallio (VI) - Via Ech, 104 Tel +39 0424 445198 Fax +39 0424 445775 Email: [email protected] Sito web: www.polimedicaaltopiano.com SO 9 001:20 0 NI 0 IE -C N n T. ER 50 . 21 IQNet registration n. IT - 29999 Azienda con sistema di gestione per la qualità Certificato UNI EN ISO 9001: 2000 U PIOMBINO DESE (PD) - Via Albare, 89/1 - Tel. 049.9365235 - 9366655 Filiale: ARCOLE (VR) - Via Mansoldo Gettuglio, 14 -Tel. 045.7636452 www.venetazootecnici.it VOLPI BLU A CACCIA DEL TITOLO Le Volpi Blu di coach Mario Simioni hanno già fatto capire all’Asiago di che pasta sono fatte. Rapide, veloci, letali, nella prima sfida giocata all’Odegar durante il girone di semifinale sono riuscite ad imporsi ai rigori per poi vincere con tre vittorie in altrettante partite il girone, chiuso con il primo posto. Inevitabile dunque inquadrare la formazione danese come una delle favorite alla vittoria finale, anche perchè ad Asiago la formazione di coach Simioni arrivò in non perfette condizioni e nonostante ciò riuscì a vincere tutti e tre i match. Ciò che stupisce però è il doppio volto dell’Herning; tanto concentrato e preciso in Continental Cup, quanto in difficoltà in campionato dove sta raccogliendo decisamente meno di ciò che ci si sarebbe aspettato ad inizio stagione. Rispetto alla semifinale, le Volpi Blu a Rouen potranno contare sull’apporto del neoacquisto svedese Elias Granath, giunto in Danimarca per rimpiazzare l’infortunato Bjorn Uldall. 190 centimetri per 95 chilogrammi, Granath ha trent‘anni, nel 2003 venne draftato dai Dallas Stars senza però mai avere la soddisfazione di calcare il ghiaccio NHL. Per lui invece tanta Svezia, le ultime due stagioni in Germania con lo Schwenninger Wild Wings (49 partite, 2 goal e 3 assist l’anno scorso) e il ritorno a pochi chilometri da casa, ad Herning, per contribuire ai successi delle Volpi. In Campionato, come detto, non sta andando benissimo a Mario Simioni visto che l’Herning, comunque, è nella parte mediobassa della classifica e non brilla certo per efficacia di fronte alle gabbie avversarie. I giocatori più temibili, già visti all’Odegar, rispondono ai nomi di George, Smithson e Sinisalo; ma lì davanti, almeno in Danimarca, il problema c’è: dopo 24 giornate di campionato l’Herning ha il secondo peggior attacco dell’intera prima serie danese mantenendosi invece a livelli sufficienti per quanto riguarda la difesa, battuta poco più di due volte a partita. Stupisce insomma che la dirigenza danese non abbia pensato a qualche nome di qualità ed efficacia per ridare vigore all’attacco delle Volpi, anche perchè nessun giocatore dell’Herning figura tra i migliori dieci delle classifiche punti, goal e assist dell’intera lega. Da qui al via della Continental non è comunque escluso l’innesto di qualche nuova pedina per cercare di essere ancor più competitivi. Granath da solo non basta e fino ad ora, seppur di elevata qualità, gli innesti di George, Smithson, Sagat e Frank approdati in Danimarca a luglio non sembrano bastare. E allora, come si spiega la vittoria del girone asiaghese? Semplice; quelli dell’Herning hanno messo sul ghiaccio un grande ordine difensivo. Pochi fronzoli in attacco, puck precisi messi dove e quando servivano e una retroguardia “grezza” ma efficace. Fino alla sfinimento, hanno tenuto testa agli attacchi avversari riuscendo poi ad offendere al momento opportuno. Avessero trovato l’Asiago non alla prima giornata, probabilmente avrebbero sofferto un tantino di più e probabilmente anche perso con i Leoni giallorossi, ma con i se e con i ma si fa solo teoria. All’atto pratico l’Herning ha vinto bene ad Asiago e punterà a ripetersi, non senza difficoltà, anche a Rouen. Vincitrice di ben 16 edizioni del campionato danese, la squadra dell’Herning Blue Fox ha all’attivo anche 5 coppe di Danimarca ma non si è mai affermata a livello internazionale. Prima delle Volpi, solo altre due formazioni danesi erano riuscite ad approdare alla Final Four di Continental Cup: l’Aalborg chiuse al quarto posto nella stagione 2007-2008 battuta 7-2 dal Riga, 4-1 dall’AK Bars Kazan e vincendo, inutilmente però, 5-3 contro l’Ust Kamenogorsk. Nel 20102011 fu invece il Sonderjyske allenato peraltro dallo stesso Mario Simioni, dopo aver sconfitto l’Asiago proprio all’Odegar, a centrare la qualificazione al girone conclusivo dell’evento chiuso al terzo posto incappando nelle sconfitte contro Yunost Minsk (poi vincitore) e Red Bull Salisburgo. I danesi vinsero la loro unica partita proprio contro il Rouen Dragons nella sfida che si giocò a Minsk, in Bielorussia. Corsi e ricorsi storici quindi che tengono aperte le porte a qualsiasi risultato e a un girone finale tutt’altro che scontato. ICE HOCKEY magazine GKS TYCHY, INCOGNITE E TIMORI al termine di un match in cui il Tychy è rimasto sotto per cinquanta minuti, ribaltando la situazione negli ultimi dieci. Meno sudata invece l’affermazione contro gli ucraini del Kremenchuk già sotto di 2-0 al termine del primo periodo e mai in grado di riagganciare sul pari i diretti avversari. Un weekend grazie al quale quindi i polacchi si sono garantiti la possibilità di tornare a Rouen. In campionato la classifica non è un problema, in Continental Cup però dovranno fare a meno di Yuri Kuzin, attaccante russo di buona qualità con il quale però il Tychy ha rescisso il contratto lo scorso 15 dicembre a causa della positività del giocatore ad un controllo antidoping. Un’assenza importante la sua, in vista del girone finale, che costringerà molto probabilmente la dirigenza polacca a rimettere mano al portafogli per andare a caccia di un rimpiazzo di qualità da inserire nel roster, sperando sappia amalgamarsi e integrarsi con il gruppo nonostante il poco tempo a disposizione. L’incognita più grande che grava sul club polacco è quella legata ai tifosi, protagonisti in occasione del girone di semifinale a Rouen di comportamenti che ben poco hanno a che fare con l’hockey. Disordini, un ristorante danneggiato ed episodi che si spera non si ripeteranno durante la Final Four. Dal punto di vista agonistico, il Tychy è la prima squadra polacca ad approdare ad una Final Four di Continental Cup con tutta l’intenzione peraltro di non fermarsi alla sola partecipazione. Il club è stato fondato nel 1971 e ha vinto il campionato in due occasioni, la prima nel 2005 e la seconda lo scorso anno; a ottobre, di fronte al pubblico di casa, ha sbaragliato la concorrenza nel girone di qualificazione vincendo 26-0 la prima partita contro il Partizan Belgrado, 8-3 contro i rumeni del Dunarea Galati e 3-2 contro i britannici del Coventry Blaze; il tutto grazie soprattutto a due uomini: Mateusz Bepierszcz (3 goal e 7 assist) e Radoslaw Galant (2 goal e 6 assist). A Rouen, nel girone di semifinale giocato a fine novembre, i polacchi hanno sorpreso e non poco perdendo all’esordio 5-3 contro i padroni di casa ma ribaltando situazione e pronostici grazie alle vittorie per 2-1 contro lo Shakhtyor Soligorsk e per 3-1 contro l’HK Kremenchuk. Spettacolare la vittoria contro i bielorussi del Soligorsk arrivata Lo “scioglilingua” di cui avere paura è Lopuski-Kolusz-Vitek, ovvero i cognomi dei tre attaccanti che fin qui viaggiano con una media superiore al punto a partita. Mikolaj Lopuski, 29 anni, è il topscorer con 15 goal e 16 assist in 21 partite per un totale di 31 punti. Marcin Kolusz, 30enne draftato nel 2003 dai Minnesota Wild, in NHL non ha mai messo piede ma in compenso ha seminato il panico nelle difese avversarie di mezzo mondo vincendo svariate edizioni dei campionati del mondo tra le categorie junior e senior, senza dimenticare l’inserimento nell’ All Star Team del mondiale di prima divisione dello scorso anno. Terzo tassello dello “scioglilingua” in attacco del Tychy è Josef Vitek: 34 anni, ceco, segna e fa segnare riuscendo ad essere oggi uno dei punti fermi della formazione polacca alla quale è approdato nel 2013. In Continental quest’anno ha regalato 4 preziosi assist e un goal ma è chiaro che la vetrina della finale lo spingerà a voler far vedere qualcosa di ancor più spettacolare al pubblico di Rouen. In panchina siede Jiri Sejba che da tecnico ha fatto la spola tra la sua Repubblica Ceca e la Polonia mentre da giocatore non si è fatto mancare nulla, NHL compresa vestendo per undici volte la maglia dei Buffalo Sabres nel lontano 1990-1991. Uno, insomma, che ci sa fare e che ha esperienza da vendere e da trasferire ai suoi giocatori. Occhio a non scherzare con il Tychy dunque, gli avversari sono avvisati. L’Asiago Hockey veste D’Alberto | Sportex La di sempre da oggi anche SENZA LATTE Una bontà irresistibile, tutta naturale. Oggi nasce Nocciolata SENZA LATTE, crema spalmabile dal gusto deciso, una delizia, preparata solo con cacao e nocciole biologiche, completamente priva di latte. Una golosità tutta naturale pensata anche per le persone intolleranti al lattosio e per chi segue una dieta vegan, buonissima per coloro che amano un gusto intenso. Nocciolata SENZA LATTE è la novità che tutti stavano aspettando! ICE HOCKEY magazine