ECONOMIA IMMOBILIARE
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ECONOMIA IMMOBILIARE 2° SEMESTRE 2004 1 ECONOMIA IMMOBILIARE N° 28 Come prima, più di prima Economia Immobiliare si avvia verso la maggiore età. Il primo numero fu pubblicato infatti nel 1988, come organo ufficiale della neonata AICI, Associazione Italiana Consulenti e Gestori Immobiliari, e già nel 1991 la rivista trovava la dignità della registrazione presso il Tribunale di Milano. Nel 1999, quando ne presi io la direzione, Economia Immobiliare viaggiava sulle 72 pagine al massimo, ed era tutta in bianco e nero. Nel 2000, la prima svolta: il colore in seconda e terza di copertina e l’aumento, ogni volta, della foliazione. Nel 2002 un restyling pressoché completo, e le prime foto a colori all’interno. Il numero 28, questo, ha 94 pagine e 111 foto. Tutto molto graduale, un passo alla volta. Lo sforzo è però sempre quello di un tempo: mantenere la “tradizione“ di qualità della rivista, presentando una panoramica approfondita di ciò che è successo - di rilevante - nel semestre. Soprattutto ciò di cui la stampa corrente non si occupa, vuoi perchè si dice che forse non interessa al lettore (ma sarà vero ?), vuoi perchè affrontare la complessità del real estate non è lavoro da semplici reporter. Di rilevante, nel semestre che si sta concludendo, è successo parecchio. In termini di incontri (mai così numerosi, e anche di “spessore“), di progetti e di affari. In una parola, di sviluppo. Progetti: non solo all’estero (le fotografie di questa pagina si riferiscono a un esempio particolarmente interessante, a Berlino: il servizio è a pag. 71), ma anche finalmente da noi. Le pagine seguenti illustrano molti di questi significativi impegni della Community verso la formazione di una vera industria immobiliare italiana. Contenuti a parte, da anni Economia Immobiliare non è più solo l’organo ufficiale di AICI. Vi trovano spazio tutti coloro che hanno qualcosa di importante da raccontare. Le molte centinaia di nomi (persone e aziende) citati in questo numero ne sono la prova. Con una eccezione: non si parla, qui, di alcuni fatti di cronaca recente (vedi l’acquisto di pacchetti azionari di aziende creditizie da parte di noti personaggi della “finanza immobiliare”, oppure OPA più o meno riuscite, e Fondi Immobiliari pubblici) che hanno riempito pagine e pagine sulla stampa non Il City Corner DomAquarée (DIFA) a Berlino in costruzione ... solo di settore. Perchè? Semplice. Inchiostro già visto, e anche troppo. Qui, sulla mia rivista, i lettori troveranno altro. Come prima, ma con un passo in più, ogni volta, più di prima. Senza dimenticare che, anche nell’immobiliare, ogni tanto, ci vuole pure un tocco di humour lieve (vedi l’articolo a pag. 57). Paola G. Lunghini, Direttore Responsabile ... e una volta ultimato 2 Economia Immobiliare Direttore Responsabile: Paola G. Lunghini - e-mail: [email protected] Redazione: Via Nerino, 5 - 20123 Milano tel. 02.72.52.91 / 02.72.52.95.55 - fax 02.86.45.25.97 e-mail: [email protected] Fotocomposizione: Reddy’s Group spa Stampa: Fava Centrostampa srl - Milano. Chiuso in redazione il 16.12.2004 Hanno collaborato in redazione: Luca Fantin, Francesco Tedesco, Roberto Vallini e Manuela Frésard (da Berlino). Ha contribuito Luca Gaspare Clavarino. Coordinamento: Francesco Tedesco. Proprietà: Internews - divisione di Reddy’s Group spa, Milano Credits fotografici: Aareal Fund, Barcellona 22@, Comune di Milano - Assessorato allo Sviluppo del Territorio, DEGW, DIFA, EPIC, EPRA, Europa Risorse/Doughty Hanson, EXPO REAL, Gruppo Edoardo Caltagirone, Gruppo Leonardo Caltagirone, Gruppo Statuto, Hungarian National Tourist Office, IVG, McArthurglen, Pirelli RE, ProLogis, Promocentro, Risanamento, Sonae Imobiliaria, Steelcase, The Mills Corporation. Economia Immobiliare è una pubblicazione semestrale registrata al Tribunale di Milano in data 16.2.91 con n. 92. Pubblicazione riservata agli Abbonati. Abbonamento annuale per il 2005 (2 numeri): € 90,00 (IVA assolta dall’Editore a norma dell’art. 74/c del DPR n. 633/1972 e successive modificazioni). Scheda a pag. 14. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di Economia Immobiliare può essere riprodotta, memorizzata in un sistema di ricerca automatica, trasmessa in qualsiasi forma o tramite qualsiasi supporto - elettronico, meccanico, fotocopiatura, registrazione o altro - senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Citazioni sono consentite per uso giornalistico purché venga fatta precisa menzione della fonte. Nota del Direttore: Alcune informazioni riportate nel presente numero di Economia Immobiliare, sono state inserite, man mano che si realizzavano, nella “Newsletter alla community” a cura di Paola G. Lunghini, indirizzata ai Soci AICI e ASPESI. Gli articoli siglati “CS” sono Comunicati Stampa aziendali e/o di Enti e Associazioni. 3 ECONOMIA IMMOBILIARE N° 28 SOMMARIO Mercato Panorama Eventi Italiani News dall’italia News dall’estero 4 16 30 Varie ed eventuali L’ “osservatorio immobiliare” della FIAIP Assoimmobiliare a Bruxelles Megliomilano e l’Universita’ ANCE: un Workshop su “Basilea 2” AUDIS a Torino: una città in trasformazione Il futuro del mercato secondo Nomisma Il convegno di OSMI sul valore del territorio…. di Milano Milano e “La rinascita del futuro”: la mostra a Berlino Milioni di visitatori a Milano per “La terra vista dal cielo” Immobiliare al femminile Identikit on air 41 43 45 46 47 49 49 52 53 55 57 Sta sorgendo “Borgoverde”: a pag. 62 Ritratti Mario Botta: dalla Scala a Vimodrone Nasce “Milano Santa Giulia” Centri Commerciali: apertura a Forlì “Caltacity” a Sesto S. Giovanni Aareal presenta “Arconati 1” Ivg Immobilien La presentazione di “Maciachini Center” Un investimento “speciale” per DIFA Giuseppe Statuto e “Le Corti tra i Navigli“ Eurodomus tra real estate e ambiente Ibm: nuova sede a Milano Property Area 62 63 65 66 66 67 70 71 72 73 74 74 L’Head Quarter di Pirelli RE a Milano Bicocca: a pagg. 16 e 28 Eventi esteri Highlights da Expo Real 2004 Mapic 2004, dieci anni di successi EPRA a Berlino CoreNet Global: il Summit europeo a Budapest 76 80 84 85 Ricerche European office market 2004 La Galassia immobiliare 88 92 Aici Note informative 83 Sta sorgendo “Parco Leonardo”: a pag. 80 57 ECONOMIA IMMOBILIARE N° 28 Mogilatova si occupa del marketing. C a r m e n Chieregato è AD della Cogest, società di gestione di C e n t r i Commerciali (ed è anche nel Board di C N C C ) . Ursula Raab (che è tedesca) è un mix di Alexandra Lopes fascino personale e creditizio: già Vice-direttore generale di DePfa Bank - Roma, poi al Credit Lyonnais, Ursula è ritornata alla “sua” banca tedesca, che da un paio d’anni circa si chiama Aareal Bank. E’ una delle poche dirigenti donne del mondo bancario ed è sicuramente la più nota nel panorama del credito immobiliare italiano. Di finanza immobiliare si occupano anche Michaela Malinverno e Elena Maina, presso la Morgan Stanley Bank: qui siamo nell’ambito delle securitizzazioni, etc. Silvia Ferrero, sorella del famoso Cesare ( per anni amministratore delegato dell’IPI), il suo spazio specialistico lo ha saputo trovare dapprima alla Ernst & Young Real Estate e alla BNL Fondi Immobiliari Sgr ora. Alida Forte collabora con il marito, Riccardo Catella (a capo di Hines), in Coima; Allegra Caltagirone è già attivissima nel grande Gruppo fondato dal padre Leonardo. Altrettanto attiva è Elisabetta Caltagirone, impegnatissima a seguire “Caltacity”, la grande iniziativa milanese del padre Edoardo Caltagirone. Sempre a Roma, l’ingegner Stefania Passeri è fund manager in FIMIT Sgr. A fianco di Alfredo Romeo, fondatore dell’omonimo gruppo, che da Napoli spazia ora in tutta Italia, c’è da anni Emanuela Feroci. A Torino, Patrizia Ludi, che ha la vocazione del marketing urbano, è il “punto di riferimento” all’ITP (Investmenti Torino e Piemonte). Architetto sono anche Edith Forte, che guida Fortebis (con lei collabora Cristiana Cutrona), Laura Piantanida, di Reddy’s Group, e Maria Paola Peloso, di IPI. Alla Larry Smith c’é la brava Maddalena Panu. C’è poi un gruppo di signore, che sempre più si allarga, che opera in società immobiliari di matrice estera. Ne fanno parte Barbara Polito e Valeria Falcone, entrambe associated director in Carlyle; Claudia Buccini e Clara Zanussi (Cushman & WakefieldHealey & Baker); Paola Ricciardi, Michaela Musso e Manuela Rainini (REAG) . Altre note aziendaliste, tra cui l’ingegner Alexandra Lopes (ProLogis), Susan Trevor Briscoe (FPD Savills), Farrah Fullmann (CushWake) e Alexandra Tornow (Jones Lang Lasalle) sono straniere di nasci- ta, ma ormai italiane per attività. Si fanno vedere pubblicamente poco - ma possono molto - Toni Sue Steel (First Atlantic Real Estate), e la canadese Marina Botero, fund manager in Beni Stabili Gestioni Sgr. In una realtà immobiliare siciliana, Iemme, è invece attivissima la bionda “tedeschina di Catania” (detta anche “Miss AICI”), cioè Natasha Jeuck. Laura Piantanida Le professioniste e la “PA”. Più numerose che in passato sono le giornaliste che si occupano di real estate. Quasi tutte donne sono anche le addette stampa. che agiscono all’interno o a fianco della comunità immobiliare: Silvia Capuano è nelle relazioni esterne di Risanamento (Gruppo Zunino), e Maria Elena Fantasia in quelle di Europa Risorse. Agenti immobiliari, amministratrici di stabili, architetti, notaie e commercialiste, è ovvio, sono una infinità. E tutte hanno spesso a che fare, è ovvio, con l’immobiliare. Tra gli avvocati spiccano Claudia Pasqualini Salsa, specializzata in diritto dell’ambiente e della sicurezza; Benedetta Amisano, che sta presso McDermott Will & Emery/Carnelutti Studio Legale Associato; Nicoletta Portalupi, che si occupa specificatamente di real estate business come la giovanissima Valentina Delli Santi, figlia del celebre avvocato Riccardo. Nella pubblica amministrazione, le responsabili di assessorati quali politiche della casa o urbanistica - a livello comunale e regionale - sono numerosissime. Troppe, davvero, per poterle citare. Anche l’Agenzia del Demanio ha diverse signore a capo di filiali e sezioni. E Direttore Generale dell’Agenzia è Elisabetta Spitz, architetto, talmente carismatica, che l’Agenzia viene spesso definita Spitz Real Estate. In Patrimonio spa opera da un paio d’anni - nell’area della finanza - Silvia Rovere, detta (dalle sue brillantissime performance al Forum di Santa Margherita), “la stella”. D’accordo, nel panorama mi ci metto anch’io: non nella mia qualità di giornalista specializzata nell’immobiliare, ma piuttosto in quella di Vicepresidente e Incoming President di ERES, European Real Estate Society. (PGL) IDENTIKIT ON AIR: UN AGGIORNAMENTO “OPPORTUNO” Per par conditio, visto l’argomento delle pagine precedenti, ripropongo qui la versione aggiornata dell’articolo scritto nel marzo 2003, e poi già rinfrescato nel marzo 2004. Si sono affacciati infatti all’orizzonte immobiliare nomi nuovi, e alcuni 58 VARIE ED EVENTUALI liari italiani non solo sono belli, ma anche ricchi di passioni e talenti. Altro che gente in grigio, attenta solo al deal! Sono anche particolarmente sensibili al gossip.… Ecco dunque il nuovo ritratto ideale del “Real Estate Man” italiano (di seguito “il Nostro”). Mario Taccini signori hanno cambiato casacca e indirizzo. La Community si allarga sempre più ad è quindi necessario un ulteriore aggiornamento di “Identikit on Air”, con la solita avvertenza: quando non ci sono citazioni, è perché gli esempi sono troppo numerosi per poterli inserire. EDIZIONE TERZA: PREMESSA Scrivevo, in data 1 aprile 2003: «Avete presente quel giochino che capita di leggere sulle pagine di giornali anche considerati “seri”, e che consiste nel prendere vari frammenti di personaggi dello star system, o comunque di successo, per costruire “la più bella delle belle”... oppure anche “il più affascinante degli affascinanti”?» Seguiva il Racconto che gli associati AICI e ASPESI di allora ricevettero, dal titolo “Identikit on Air”, e che andò, in forward, anche a molti altri, che Soci non erano... Poi, a marzo 2004, a Cannes, molti partecipanti al MIPIM mi chiesero di aggiornare l’Identikit del Real Estate Man del Salone e, più in generale, della Community. Lo feci volentieri: tanto sincero entusiasmo non poteva andare deluso: nell’anno c’erano stati molti cambiamenti. E poi l’aver chiaramente indicato nel primo “Identikit” solo nove “bellissimi” aveva creato inaspettate gelosie tra gli esclusi (infinitamente più numerosi), ed alcuni risentimenti, accompagnati anche da larvate minacce: ciò mi aveva convinto che la strada era giusta. Sono sempre più convinta che i protagoSestilio Paletti nisti immobi- L’aspetto. Il Nostro ha un’età compresa tra i 37 e i 62, ma qualche anno in più o in meno non comporterà esclusione. È alto circa 1 e 80 («altezza uguale bellezza», dicevano le nostre nonne), ma qualche centimetro in più o in meno non determinerà differenze drammatiche) e inchioda la bilancia sugli 80 chili: gli altri in proporzione. Molti avranno la sorpresa di scoprirsi svariati chili di troppo. Questi chili devono sparire. Ripetetevi perciò continuamente «Tranne Romolo Ferrario, BIG, che sta benissimo così com’è, un Nostro rotondetto non può esistere!» Non è indispensabile che i capelli siano scuri come quelli di Andrea Musso (Pioneer Investments): chioma ideale è anche quella argentea di Pietro Locatelli (Systema e Meliorbanca). O quella, argentata, Maurice Kanah di Mauro Danielli (FIMAA - Milano). Oppure il caschetto color del grano di Fabio Massimo Grimaldi (MKTP), Franco Gardella (Orion) e di Federico Sassoli De’ Bianchi (Beni Reali). Perfetto anche il taglio “mai un capello fuori posto” di Fabrizio Bonelli (Banca Intesa). Gi occhi sono “quelli e solo quelli” di Antonio Mazza (Aareal Bank), che hanno la sfumatura di colore, e la trasparenza, dei laghi alpini. Antonio, mi spiace... lo so cosa ti succederà adesso, ma non posso farci niente, in due anni non ho trovato “comparables”. Il sorriso è un mix cui concorrono Paolo Francesco Calmetta e Barnaba Ricci (Haarmann Hemmelrath), Roberto Benaglia (Royal Bank of Scotland), Guido Romiti (GR Partners), e Luciano Maranzana (Pirelli RE sgr). Nel caso in cui il Nostro volesse optare per i baffi, la scelta è tra il brizzolato di Riccardo Pellegatta (ABB), il classico di Adolfo Premoli Silva (studio omonimo), Maurice Kanah, architetto, di Francesco Abbà (Yard) e di Claudio Lossa (Lossa Consulting), il “biondo-Aramis” di Marco Plazzotta (RAS Immobiliare), il “sempre pettinato” di Sestilio Paletti (ASPESI), e il candido di Francesco Caridei (studio omonimo). Numerose anche le opzioni in caso di barba. Abbiamo infatti il modello “Garibaldi” di Giuseppe Pasini (gruppo omonimo), il carbonaro di Mario Breglia (Scenari Immobiliari), il casual di Rudy Petrosino (Pirelli RE), Giancarlo Bracco (Immobilsarda) e Antonio Mazzetta 59 ECONOMIA IMMOBILIARE N° 28 (Mazzetta Case), il “sale e pepe” di Mario Taccini (Espansione Commerciale), il “classico” di Alfredo Lucente (Baker & McKenzie) e di Armando Borghi (SDA - Bocconi), l’ “esotico” di Yahya Sergio Yahe Pallavicini (Studio Meda) e il “pizzetto” di Giovanni Di Corato (Nextra Sgr). La voce, beh, è quella baritonale di Pasquale De Lucia, consulente immobiliare a Roma, che non tutti conoscono perché se ne sta sempre più defilato, ma se vi capita chiamatelo. Vi accorgerete (ammesso che riusciate a capirlo: io ci ho messo anni, perché il soggetto non parla in italiano ma in “pasqualedelucierese”) che dico il vero. L’atteggiamento. Il Nostro ha l’educazione di Maurizio Galimberti Faussone di Germagnano (Galimberti) e di Luca Gaspare Clavarino (West LB); ha la classe tutta fiorentina di Andrea Amadesi (AEW) e lo stile tutto genovese di Emmanuele Romanengo (Plant) e di Federico F i l i p p o O r i a n a , Vicepresidente di ASPESI. È felpato come Federico Filippo Oriana Manfredi Catella (Hines), aggraziato come Eugenio Radice Fossati (Polis Fondi) e flessuoso come Federico Alessandri (Gruppo I.Ge.I). È gentile come Nicola Albè (Oncor), garbato come Pietro Malaspina (Sonae Immobiliaria) e Corrado Vismara (Larry Smith), calmo come Giovanni Colonnelli (studio omonimo) e Francesco Versaci (Studio Abbatescianni), accattivante come Sergio Scarpellini (Gruppo Immobilfin), discreto come Leonardo Caltagirone (gruppo omonimo), Luigi Arborio Mella (Polis Fondi) e Dante Emilitri (ANCAB e Darma); ed è affidabile come Massimo Mazzi (Redilco RE) e Ezio Bigotti (STI). Il Nostro è autorevole come Giuseppe Roma (Censis), assertivo come Michele Cibrario (BNL Fondi Immobiliari), preciso come Alberto M. Lunghini (Reddy’s Group) e Claudio Viola (ENSR), instancabile come Leo Civelli (REAG), infaticabile come Ugo Debernardi (Generali Properties), determinato come Antonio Pastore (Borsa Immobiliare di Milano) e Edoardo Caltagirone ( gruppo omonimo), vulcanico come Claudio Pancheri (Risorse per Roma), tenace come Domenico Storchi (studio omonimo), e creativo come Riccardo Delli Santi (Studio Legale omonimo, il quale ha addirittura inventato i “Talk Meeting”). È disincantato come Vincenzo Lombardi (Ferrovie RE), divertente come Piero Carrer (studio omonimo), spiritoso come Edovige Catitti (Aareal Bank), scoppiettante come Massimo Po n z e l l i n i (Patrimonio), e affabile come Ilvo Bruschi (Gabetti) e A l b e r t o Pizzirani (FIMAA). È diretto come Antonio Parstore Gerardo Coviello (GC International), disponibile come Luca Ravasi (studio omonimo), ospitale come Luigi V. Mangano (DEGW), spontaneo come Maurizio Laverone (Oppenheim-IVG), friendly come Gianfranco Zavagli (Sifalberghi, gruppo Accor); e onnipresente come Roberto Rimoldi (Banca Intesa Private Banking) e Alessandro Berlincioni (Pirelli RE). Ha anche una sfumatura di timidezza, come Alfredo Romeo (Gruppo omonimo): lo so, qui non mi credete, ma vi giuro che è così. Ama scrivere, come Claudio De Albertis, ANCE, e Corrado Sforza Fogliani, Confedilizia. E ama comunicare, come Aldo Mazzocco e Massimo De Meo, Beni Stabili, e Federico Sutti, DLA. E si ispira in questo a Gianni Verga, nostro beloved Assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano. L’abbigliamento. Il Nostro è tremendamente elegante. Doppio petto blu, gessato blu o antracite, spezzato blu/grisaglia, giacche a quadrettini tipo Burberry’s o in cashmire cammello. Le camicie, spesso su misura, sono azzurre o a righe bianco/azzurro, con cravatta in tono, regimental o - preferibilmente gialla o azzurra - a disegni piccolissimi. Se è amico di Valerio Angeletti (Pirelli RE Franchising), porta volentieri quelle, molto belle, che Valerio usa far confezionare apposta e regala a Natale; altrimenti “va” su Marinella o Hermes. Cappotto? Se possibile, di vicuña, come Alfredo Romeo. Per le sciarpe, si ispira a quelle raffinate di Paolo Bottelli (Pirelli RE). Niente cappello, a meno che non siate Fabio Bandirali (Eurohypo): con il loden a mantellina, lui si permette il classico tirolese con piumetta. Bretelle? Oddio, a meno che non siate Carlo Alessandro Puri Negri (Pirelli RE) che addirittura in foto ufficiale le indossa, e in un vistoso rosso… Pelletteria etc: tutto sempre Carlo Alessandro Puri Negri 60 VARIE ED EVENTUALI molto classico. Idem per gli occhiali. A volte, civettuole lenti a contatto. Profumi etc.? Griffatissimi e preferibilmente inglesi (Floris, Astor, Valerio Pacelli Royal, etc.). Le scarpe, again, sono inglesi, e le calze blu. Per il tempo libero, ineguagliabili il “country” di Andrea Amadesi, i piumini di Tommaso Tateo (Progetto Italia), i golfetti confetto di Giuseppe Bonomi (Arsenale di Venezia) e persino i pantaloni rossi di Gerardo Solaro del Borgo (Deutsche Bank Fondimmobiliari). Gli hobbies e lo sport. Il Nostro canta: repertorio napoletano per Carlo Bianco (Pirelli RE, cariche varie), classico-liturgico per Fabio Bandirali e - almeno un tempo - “cori alpini” per Riccardo Pellegatta. Non sa quasi suonare strumenti musicali (come invece Gianni Conti, BIG: indimenticabili i suoi attacchi rock alla chitarra...). In realtà, lo strumento che sa usare è il telefonino, seguito dalla digitale e dal portatile, meglio se “ultraleggero”... Va ai concerti e spesso all’opera (Gualtiero Cualbu, Minoter). Il Nostro legge “pochino” e sfacciatamente sostiene che è per carenza di tempo . Tranne alcune eccezioni (Fabio Semenza, ingegnere milanese, Vittore Ceretti (studio omonimo) e Pasquale De Lucia) non sa dipingere, ma lo si trova ogni tanto nei musei (e soprattutto ai vernissage delle mostre d’arte...). Conosce la floricoltura, come Vittore Ceretti. Volentieri va alle fiere dell’antiquariato. Ama il cinema, meno il teatro. Talvolta gli piace ballare (Mauro Danielli). Sa scegliere “bei vini” (Fabio Bandirali e Michele Pedone, studio omonimo a Torino), e se è il caso sa pure cucinare, come Lino Ravalico (Il Quadrifoglio, Trieste). Non gioca a carte. Al casinò ci mette piede quando va al MIPIM o in vacanza, e curiosamente vince. Non fa (tranne Gualtiero Ta m b u r i n i , Nomisma, e U b e r t o Visconti di Massino, Uberto Visconti di Massino Valori Urbani) collezioni originali; e non ho ancora trovato nessuno con l’hobby dei trenini elettrici. Ha quasi smesso di fumare sigarette, ma si concede volentieri un sigaro post pastum. I week-end li passa a Santa Margherita, sui laghi intorno a Milano (dove spesso ha una villa di famiglia), al Circeo o nelle isole del golfo di Napoli (se abita a Roma). Se va in montagna, allora è Val d’Aosta o Sankt Moritz/Celerina. Il Nostro va in vacanza in Sardegna (dove spesso “tiene casa), in Costa Azzurra o in Versilia. Tra le mete estere predilige Stati Uniti e Canada. È tifoso del calcio, pratica il golf (come Riccardo Delli Santi, Valerio Pacelli, Monte Paschi Asset Management, e Antonio Longo, Connexa), il tennis (Vito Gabriele, Interpuglia) e lo sci (Enrico Antonelli, PRIM, Cesare Maggi, Maggi Immobiliare, e Franco Mialich, MCM), e a volte corre (Claudio Costantini, First Atlantic Real Estate e Luigi Marchesini, Galotti) o gioca a calcetto (Davide Bisi, Studio Tre). In questo sport sta addirittura organizzando veri e propri campionati (Fabio Bandirali). Va per mare, soprattutto in barca a vela (Gerardo Solaro Del Borgo, Sergio Cesa, studio omonimo a Milano, Luciano Manfredi, Generali Properties, e Clemente Di Paola, Investire Immobiliare, i quali “regattano” da sempre), ma anche con il “ferro da stiro” (Orazio Mascheroni, Promossa)... Va in palestra, e sa giocare a polo (Paolo Bottelli). Raramente (Lorenzo Greppi, studio omonimo) va a caccia. È iscritto a un Circolo prestigioso, e spesso è membro del Rotary. La Famiglia. Il Nostro, anche se alcuni esempi facoltosi e quotati (Carlo Alessandro Puri Negri, Luigi Zunino, gruppo omonimo, e Massimo Cimatti, gruppo Norman) ci dicono di numerosa progenie, ha un paio di figli al massimo (a volte gemelli, come Maurizio Galimberti Faussone di Germagnano), e spesso nessuno. Ha un cane - preferibilmente di grossa taglia, come Gerardo Coviello - oppure uno o più gatti. Ha una moglie/compagna/fidanzata che quasi sempre è sempre la stessa (non per vocazione alla monogamia, ma probabilmente per mancanza di tempo). Se lavora, la signora svolge una professione liberale, o insegna alle superiori/Università, oppure opera nella moda, nell’economia del turismo e nell’arte. Gli studi. Il Nostro è - prevalentemente - ingegnere o architetto. Talvolta tutti e due: come Emilio Biffi (Pirelli RE), Alberto M. Lunghini e Roberto Andreaggi (libero professionista, già Agenzia del Territorio). Va benissimo anche, ovviamente, la laurea in economia o in giurisprudenza. Ha studiato anche all’estero, come Daniel Buaron (First Atlantic), Luca Castelli e Paolo Sangiotta 61 ECONOMIA IMMOBILIARE N° 28 (Aedes). Si tiene aggiornato andando continuamente a Seminari, Convegni, Conferenze etc.; spesso ci va anche da Relatore e a volte ha una autentica predisposizione alla docenza (Terenzio Somasca, Coima, Giuseppe Gotti, Areal Bank, Giuseppe Caggiano, studio omonimo a Milano, Riccardo Delli Santi e Daniele Zanni, White& Case). A volte fa parte di presigiosi Comitati Scientifici, come Gianfranco Polillo, attualmente Capo del Dipartimento degli affari economici della Presidenza del Consiglio. Legge soprattutto la Rassegna della Stampa elaborata da ASPESI per i Soci di ASPESI e di AICI: può quindi fare a meno di dedicare troppo tempo ai quotidiani. Riceve comunque in abbonamento Il Sole 24 Ore, che diligentemente conserva ben impilato e spesso intonso. Sfoglia MF (sperando di trovarci qualche rumour) e ogni tanto gli capita di scorrere i periodici. Conosce l’inglese e il francese, si arrangia pure con il tedesco (Enrico Antonelli e Claudio Pancheri) e talvolta parla lo spagnolo (Guido Audagna, Carlyle RE). La professione. Il Nostro vive tra Milano e Roma con puntate in altre - poche - città d’Italia (Genova Gianfranco Traversa, Selfimm; Torino - Luigi Violante, Reality; Bologna - Stefano Stanzani, Nomisma; Vicenza - Massimo Mander, Patrimoni Immobiliari; Verona - Cesare Campedelli, studio omonimio; Urbino - Fabio Guerra, Servizi Vendite Immobiliari; Caserta - Salvatore Iodice, Sogeprim, e Catania - Antonino Lo Iacono, Iemme). Quando esce dai confini, va prevalentemente a Londra, a Parigi, a Francoforte e ad Utrecht (Ermanno Niccoli e Marco De Vincenzi, Corio). Ma anche in Cina (Massimo Roj, Progetto CMR). Va al MIPIM e anche al MAPIC di Cannes, ma non ha ancora imparato bene ad andare anche all’EXPO REAL di Monaco: meta compresa invece da Paolo Insom (DTZ) e Maurizio Turbini (Pirelli RE ). Lavora parecchio e lo si trova spesso in ufficio anche a tarda ora. Telelavora in automobile (usa soprattutto la “company car”), “smanetta” sul computer in aeroporto e, vista la freq u e n z a (Marco Crea, E&Y, e Gianfranco Polillo Giuseppe Statuto Davide Viganò, Arcotecnica RE) con cui fa la rotta Milano-Roma, di fatto “tiene su” l’Alitalia, e anche le altre flotte. Quando cammina per città ha sempre l’auricolare addosso: parla e spesso ahimè gesticola. Sempre più va in “managerial - motorino”, e non solo a Roma ma pure a Milano. E non usa questo soltanto: spesso è una potente moto di grossa cilindrata. Ha almeno un’associazione, o un ordine professionale, di riferimento. A volte è “figlio d’arte”, e in tal caso si chiama Elio Gabetti (Gruppo omonimo), Francesco Coviello (Redevco), Manfredi Catella e Giuseppe Statuto (gruppo omonimo). È poliedrico come Manlio Romanelli (GIR, Friulia e Confcommercio, tutto a Trieste), Claudio Pancheri, Giorgio Viganò (studio omonimo, Fiabci, OSMI e CCIAA di Milano), Gualtiero Tamburini, e Salvatore Ligresti. Ha per modello - se imprenditore - la longevità aziendale di Giovanni Gabetti e - se executive - quella cosa pericolosa che si chiama cambiare azienda ogni pochi anni giocando al rialzo.… Stipendio, emolumenti e proventi vari: ovvio che l’ideale è Carlo Alessandro Puri Negri . Ecco (visto che io di appartenenza a partiti, o simili, non parlo), è tutto. Chiedo scusa agli esclusi: questa nostra Real Estate Community, già numerosa assai, si va sempre più dilatando ogni mese che passa, e per quanto io cerchi di essere ecumenica non posso citare proprio tutti tutti! A quanti fra gli inclusi avrebbero gradito un altro aggettivo o un diverso predicato, avviso che non gradisco minacce (anche se larvate) e che, se mi vogliono sfidare a duello, sarò più veloce di loro. Ah, ancora una cosa. Il Nostro è sexy come.... No, questo meglio non dirlo. Altrimenti, altro che duelli!! (PGL) 70 RITRATTI LA PRESENTAZIONE DI “MACIACHINI CENTER” Festa grande (con la regia di Maria Elena Fantasia, responsabile relazioni esterne di Europa Risorse) il 10 novembre sera, a Milano, per la simbolica “posa della prima pietra” del Maciachini Center, development italiano di Doughty Hanson & Co Real Estate, unitamente ad Europa Risorse (JV formata nel 2001 da DHRE e BPD Property Development). Il complesso, che nella sua totalità avrà una superficie di 97 mila metri quadrati, sorgerà nell’area ex Carlo Erba, tra le vie Imbonati, Bovio, Crespi e Bracco, a 2 minuti dalla nuova stazione Maciachini (metropolitana, linea gialla) aperta meno di un anno fa. La targa di celebrazione della posa della prima pietra (in inglese “ground breaking cerimony”) è stata scoperta, e successivamente è stato “rivelato” anche il plastico, dai dirigenti delle società developer, e dall’assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano, Gianni Verga, visibilmente felici tutti per questa nuova “gemma” che si aggiunge nel panorama della “nuova Milano”. Un flagship building che, per giunta, contribuirà non poco alla riqualificazione del quartiere (alla cerimonia ha presenziato anche il Presidente del “Consiglio di Maciachini Center Zona”) dove sono state già proposte o sono in via di studio con la Pubblica Amministrazione anche nuove realizzazioni di viabilità: nuove piazze e la creazione di una nuova strada. Sarà quindi davvero completa la trasformazione di via Imbonati (i vecchi binari verranno sostituiti con aree di sosta attrezzate e parcheggi), anche con la creazione di una pista ciclabile che collegherà la fermata della Linea 3 Maciachini al Parco Nord. Un attento studio, insomma, affinché la nuova presenza del Centro si integri nella maniera più efficiente nel quartiere, assicurando la massima fluidità del traffico circostante . La realizzazione finale dell’intera area, acquistata da Doughty Hanson Real Estate Fund e BPD Property Development nel settembre 2003 da una società del gruppo Gruppo Risanamento, porterà - spiega il comunicato congiunto di Doughty Hanson e di Europa Risorse - alla «creazione di un nuovo sito che vedrà oltre alla metà dedicata al business park, un’altra metà, i cui spazi verranno dedicati alla ricettività, al commercio, allo sport, al tempo libero, alla creatività e al verde, per favorire il miglioramento della qualità della vita del quartiere e di ogni cittadino che vorrà usufruirne». La Fase 1 di Maciachini prevede oltre 27 mila metri quadrati, ed è composta da 4 edifici con destinazione direzionale, particolarmente consoni a sedi “corporate”, e dotati delle massime misure di sicurezza. Avrà anche ampie zone verdi, servizi di ristorazione e parcheggi. La rapida esecuzione dei lavori di Fase 1 permetterà ai futuri utilizzatori di occupare gli spazi già dalla fine del 2005. Caratterizzati da una «forte personalità architettonica, gli uffici coniugano alla massima flessibilità, impianti di ultima generazione e finiture di pregio». Il compito di sviluppare il nuovo progetto è stato svolto dalla società KConsult, di Maurice Kanah. L’architetto molto noto non solo a Milano, e che ha messo la sua firma anche al “Bodio Center” - è autore del masterplan, e ha progettato la Fase 1 di Maciachini, di cui cura il coordinamento e la direzione artistica. Nel nuovo Centro Direzionale è stata anche coinvolta - per il “design brief ” - la DEGW, guidata da Luigi Mangano. John Howard, Principal and European Chief Operating Officer di DHREF, ha dichiarato che «Maciachini è il più importante sito per uffici in fase di sviluppo a Milano siamo e oggi felici di dare l’avvio ai lavori. Conduciamo la nostra attività in Italia dal 1999, mercato questo che consideriamo come uno dei più stimolanti in Europa». Maciachini è il quarto investimento in Italia (insieme a L’Oréal Italia, Orti Antichi e Bodio Center - venduto questo, come è noto, a un grande Fondo tedesco) dove la Società, presente dal 1999, sta valutando con «grande interesse altre opportunità». Ed è il più grande: circa 300 milioni di euro. Anche per il Maciachini, come per gli altri development realizzati o in corso a Milano, Europa Risorse firmerà la gestione dello sviluppo. Antonio Napoleone, AD della Società, ha illustrato nel corso della cerimonia i particolari del progetto, che vede come istituto finanziatore Aareal Bank. Alla fine, Brindisi di Auguri da tutti gli invitati (in prevalenza esponenti della real estate community milanese) al successo di Maciachini: e anche allo sviluppo della Metropolitana Milanese verso Affori. Gianni Verga, a questo “asse” ci tiene molto, perché sa quanti vantaggi le prossime stazioni del Metro possono portare a quel quartiere di Milano, che era contrassegnato già negli anni ‘50 dalla presenza dell’Ospedale Psichiatrico “Paolo Pini”. Ora “exospedale” alla ricerca di un nuovo “ruolo urbano”. N° 28 - 2° Semestre 2004 - Reddy’s Group spa, via Nerino 5, 20123 Milano - Spedizione in A.P. - 70% - Filiale di Milano