Marzo 2015 - Comune di Albizzate

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Marzo 2015 - Comune di Albizzate
A
la voce di
www.comune.albizzate.va.it
lbizzate
Periodico d’informazione dell’Amministrazione Comunale di Albizzate
Marzo 2015
Questo giornale è a costo zero per il Comune. È stato stampato con i proventi della pubblicità.
Si ringraziano i signori inserzionisti
“La Voce di Albizzate”
periodico d’informazione dell’Amministrazione
Comunale di Albizzate
Registrazione Tribunale di Busto Arsizio n.8
dell’11/05/1976
Tiratura 2.300 copie
Direzione e Redazione:
Comune di Albizzate
Piazza IV Novembre, 2 - Albizzate
Direttore Responsabile:
Giuseppe Morreale
La voce di Albizzate
Comitato di Redazione:
Angelo Gabriele
Angelo Grillo
Rosa Maria Tenconi
Francesco Tosi
Hanno collaborato a questo numero:
Tomaso Bassani
Adele Patrini
Michele Forestiero
Siro Solazzi
Aldo Macchi
Federico Maggio
Maurizio Martignoni
Franco Milani
Antonello Mulas
Via Diaz, 23 - Albizzate (VA)
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340 0521555
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PERSONAL
2
Civili - Industriali
Manutenzione
Assistenza
Preventivi Gratuiti
Impianti Automazione
Cancelli e Basculanti
Cari Albizzatesi,
lo scenario del Nostro Paese Italia continua
ad essere prigioniero di una crisi economica
e sociale che morde nella vita, nel lavoro, nel
reddito delle persone , famiglie e imprese ,
suscitando inquietudini, ansie e paure.
Noi sindaci lo sappiamo bene, noi che
siamo i destinatari ogni giorno di angosce, di
domande di chi vede la propria vita quotidiana
insidiata dalla incertezza e dalla precarietà.
Per questo guardiamo con speranza ai
piccoli segnali di ripresa e anche nelle
avversità cerchiamo di avere fiducia. Albizzate
rispecchia l’andamento Nazionale: avremo
anche quest’anno difficoltà e faremo fatica.
Stiamo preparando il “bilancio previsionale"
anno 2015 e da subito riscontriamo criticità
dettate dal sistema e dalla impossibilità
di reperire risorse economiche. Ma non ci
fermiamo, cercheremo di amministrare al
meglio soprattutto con chiarezza e lealtà.
La stessa chiarezza che vorrei mettere sul
tappetto per portarvi a conoscenza dell’iter
che la problematica “Supermercato Tigros”
ha assunto in questo ultimo periodo:
L’esercizio commerciale chiude, chiude
perchè la Proprietà Orrigoni negli ultimi giorni
del 2014 ha preso questa decisione. Ai primi
segnali avuti nell’agosto scorso, mi sono
confrontato con il Direttore Commerciale
dell’Azienda (20/agosto/2014) il quale mi ha
confermato che il punto vendita sarebbe
rimasto aperto. Da qui la dichiarazione sulla
Voce di Albizzate: il Supermercato non
chiude.
Purtroppo le cose sono precipitate per motivi
legati all’evoluzione del mercato (Conto
economico - adeguamenti secondo le nuove
normative di sicurezza - apertura nuovo punto
vendita nel paese limitrofo) e da un nuovo
incontro con la stessa Proprietà, ho ottenuto
solo una conferma a quanto ormai di dominio
pubblico. La responsabilità è da attribuire
all’azienda che comunque ha espresso la
Sua volontà per una collaborazione fattiva ed
efficace.
Dispiace, noi albizzatesi subiremo le
consegue. I nostri anziani e chi ne avrà
particolarmente bisogno non saranno
comunque
abbandonati.
Da
parte
dell’Amministrazione esiste tutta la volontà e
la determinazione a eliminare il più possibile i
disagi che si presenteranno.
Sono convinto che nemmeno questa difficoltà
fermerà il nostro cammino.
La primavera e la S. Pasqua porti tanta
serenità e speranza.
IL SINDACO
Francesco Sommaruga
Editoriale
Cari cittadini,
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Informazione
IL FEELING TRA IL SINDACO E LA
POPOLAZIONE
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Tre è il numero perfetto. Le trilogie sono eventi cinematografici e letterari che coinvolgono il pubblico facendogli desiderare il capitolo successivo o
semplicemente sono fondamentali per il completamento di una storia che sarebbe riduttivo proporre in un unico volume. Prendendo in prestito
questo termine, ecco la terza intervista al sindaco
dopo le prime due di inizio e metà mandato.
Una chiacchierata per fare un po' il resoconto di
ciò che è stato e un prospetto del futuro prossimo
con i progetti che vedranno la luce entro il 2016.
Un dialogo sulle realtà dei cittadini con due parole
chiave: ascolto e confronto.
All'alba dell'ultimo anno del suo mandato,
come valuta la sua esperienza politico/amministrativa?
In questi quattro anni di impegno politico e amministrativo, ho maturato una buona esperienza che
posso dividere in due fasi: la prima, che ha occupato i primi due o tre anni, mi ha visto impegnato
nella conoscenza delle dinamiche dell'amministrazione pubblica che, per me che vengo dal privato,
ha comportato qualche problema di gestione; la
seconda, ossia l’attuale, mi vedono mettere a frutto il percorso fatto fino ad ora, portandomi anche
delle gratificazioni da parte della popolazione, che
ha apprezzato la mia scelta di lasciare il lavoro per
dedicarmi a tempo pieno al ruolo di sindaco.
Questa scelta ha rappresentato un punto importante del mandato, discusso e anche criticato. Perchè ha deciso di lasciare il lavoro e
fare il sindaco a tempo pieno?
Questa è una discussione che si protrae da anni
ed è stata strumentalizzata dalle minoranze. È vero
che questa mia decisione è diventata un onere per
la comunità, ma è anche vero che è stata presa
per poter essere a disposizione della popolazione
a tempo pieno. Quando mi sono candidato avevo
messo in conto di andare in pensione a metà mandato, ma la legge Fornero ha rinviato tutto di altri
due anni. Per questo, dopo averne parlato con la
mia famiglia, ho deciso di fare un sacrificio anche
dal punto di vista economico per poter superare
le difficoltà avute ad inizio mandato, quando ho
cercato di far conciliare l’impegno lavorativo con
quello di sindaco.
Ha parlato di difficoltà, quali sono stati i problemi più preoccupanti?
Uno dei problemi incontrati in questi anni di esperienza è il rapporto con i cittadini, con i quali ho
sempre ricercato un colloquio franco e aperto. Essere un riferimento per loro è sempre stato il mio
obiettivo e per questo ho deciso di fare un orario
di ricevimento molto elastico. Ogni giorno su appuntamento, libero invece il mercoledì, quando mi
metto in ascolto di quelle che sono le problematiche della cittadinanza e le possibili esigenze scaturite da questo periodo di crisi economica che non
sta risparmiando il nostro comune. Ho cercato di
essere presente il più spesso possibile anche a
tutte le manifestazioni e incontri con le associazioni per poter conoscere in prima persona le realtà
della comunità.
Quali sono i disagi più comuni delle persone
che si rivolgono al comune per chiedere qualche forma di aiuto?
Il problema sociale è in primo piano. Per essere
presenti
in modo
più
costante,
abbiamo
a n c h e
sostituito
l'assessore
ai
Servizi
Sociali,
la dottoressa Alberti, che
per motivi
lavorativi
non poteva assicurare una
presenza continuativa, assicurata invece dall'attuale assessore, Alessia Mazzuchelli. Per far fronte
all'aumento delle necessità, è stato incrementato
lo stanziamento per il sociale che dai 433 mila euro
del 2010 è salito a 617 mila euro lo scorso anno e
che aumenterà a quasi 700 mila euro per il 2015.
L’opinione comune che ad aver bisogno siano
principalmente gli extracomunitari è falsa, ci sono
anche molti nostri concittadini e connazionali con
disagi preoccupanti, dovuti a mancanza di lavoro e
introiti fissi. C'è poi l'affido dei bambini, realtà che
mi vede impegnato in prima persona come tutore
di otto bambini.
Nei suoi anni di amministrazione, ritiene che
il contesto sociale sia cambiato?
Come ho già anticipato, negli anni c'è stato un
peggioramento sociale causato dal fattore economico. Abbiamo cercato di tenerlo sotto controllo con iniziative quale “Curiusando”, mercatino
organizzato in collaborazione con la Caritas. Altri
provvedimenti, come il sostegno all'affitto e l'esonero dal pagamento dei servizi mensa e trasporti,
rappresentano aiuti concreti per diverse famiglie.
IN RICORDO DELL’AMICO E
PITTORE SANDRO VANONI
La nostra è stata una BREVE ma INTENSA amicizia. Alessandro Vanoni lo conoscevo come artista,
come pittore.
Ho avuto modo di conoscerlo come UOMO solo
quattro anni fa quando con il figlio Marco è venuto
a trovarmi in ufficio. È stato un incontro dove quasi
sempre ha parlato lui, raccontandomi la sua vita,
le sue esperienze, il suo lavoro, la sua passione e il
suo amore per la pittura.
Ma mi ha anche raccontato la fatica della sua vita.
Ed è stato subito un rapporto di amicizia con reciproco rispetto e reciproca stima.
Mi ha coinvolto a condividere i suoi interessi, le sue
aspettative, i suoi sogni, l’arte, il bello, la semplicità
di quello che le sue mani sapevano creare.
Quando mi salutava, accompagnava il saluto con
un’espressione a me tanto cara e che mi rendeva orgoglioso: “ecco…il mio sindaco”. E poi mi
stringeva le mani. Le stesse mani che mi ha stretto giovedì 12 febbraio quando l’ho incontrato per
l’ultima volta. Respirava affannosamente, stanco e
provato, ma in un attimo di lucidità, spalancando
gli occhi, mi ha trasmesso, con quella stretta di
mano, la volontà, il desiderio, la voglia di tornare nella sua Albizzate per aprire ancora una volta
le porte dell’Oratorio Visconteo e allestire ancora
una sua mostra…proprio in quel luogo dove, era
solito dire, risplende il bello, la vera arte, la vera
pittura. A dicembre del 2013 è stato insignito della
massima onorificenza albizzatese: “ il Premio Padelatt“. Uomo semplice, elegante e ricco di cultura
e saggezza. Sandro, il tuo sindaco e la comunità
di Albizzate ti RINGRAZIANO per aver trascorso i
giorni della tua vita tra noi, per averci dato il privilegio di godere e apprezzare il tuo genio artistico
e ti PROMETTONO, anche attraverso le tue opere
lasciate in eredità al paese e ai tuoi figli Barbara e
Marco, di ricordarti sempre, tenendoti stretto nel
nostro cuore. Ciao Sandro, un forte abbraccio.
Informazione
Negli anni il cittadino ha capito di avere la possibilità di ricevere un aiuto, a cominciare dall'ascolto,
andando poi, a seconda delle reali esigenze e difficoltà, al sostegno economico, senza abusare della
disponibilità del Comune. Le persone vengono qui
con dignità e rispetto, vincendo le difficoltà e l'imbarazzo iniziali. La collaborazione con la Caritas ci
ha aiutato a individuare nel tessuto sociale le famiglie che hanno più bisogno di aiuto, intervenendo
in modo più diretto.
Quali gratificazioni ha avuto dal suo ruolo di
primo cittadino e quali sono state le iniziative
più gratificanti per la popolazione?
La gratificazione personale più grande è stato il
rapporto di affetto e di amicizia instaurato con i
cittadini, forse agevolato dal mio carattere aperto e socievole. Grazie agli incontri con le scuole
ho anche avuto il piacere di vedere i bambini che
mi salutano quando mi vedono per strada, segno
che anche con loro il dialogo e il confronto serve.
Difficoltà, invece, con chi ha cercato di mettere i
bastoni fra le ruote in tutto quello che si faceva
con “cattiveria e “ignoranza”. Sono molto soddisfatto degli assessori, dei consiglieri e di tutti i
miei collaboratori che hanno creato iniziative molto
apprezzate dalla popolazione, realizzate grazie al
frequente confronto con l'assessorato al Bilancio che ha ottimizzato al meglio il poco budget
a disposizione del Comune. Uno dei progetti più
gratificanti è stato la riqualificazione del parco “La
Fornace”, iniziativa promossa anche dalla vecchia
amministrazione e che ora però necessita di spese
di mantenimento, ma anche di rispetto da parte di
tutti, per evitare di dover fare un nuovo intervento
fra dieci anni.
In questo ultimo anno, arriveranno a conclusione alcuni progetti. Vuole anticiparne qualcuno?
Abbiamo a disposizione una limitata disponibilità
economica, ma faremo interventi sull'illuminazione, la cui situazione è disastrosa e in alcuni casi
anche pericolosa. Verrà ultimata per lotti la riqualificazione della stazione e della scuola materna di via
Parini, nell’ala della vecchia sede municipale. Un
intervento significativo verrà fatto anche sulla viabilità che con l'avvento del “Pedibus” vedrà la nascita di zone a traffico limitato, zone a 30 km/h, e
zone protette per ciclisti e pedoni. A Valdarno verranno realizzati dei parcheggi e su tutto il territorio
sarà intensificata la videosorveglianza per mettere
in sicurezza il paese anche nelle ore notturne. Non
è da escludere poi che ci possa essere un lieto
fine su un argomento di cui si parla da molti anni:
il centro storico.
Francesco Sommaruga
Aldo Macchi
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EXPO MILANO 2015
Nutrire il pianeta, Energia per la vita
Informazione
Siamo ormai alle porte dell'Expo di Milano,
il grande evento che da anni occupa i giornali, le polemiche da bar, ma non solo quelle. I cantieri infiniti, i disagi, le aspettative, gli
sguardi curiosi dei pendolari che dopo essere
ripartiti dalla stazione di Rho, andando verso
Milano, allungano il collo nel tentativo di scrutare qualche dettaglio nuovo dell'area da oltre
1,1 milioni di metri quadrati su cui si estende
l'area Expo. Promesse di molti posti di lavoro, con il dubbio di ennesimo lavoro gratuito
offerto a giovani affamati di voglia di mettersi in gioco. Appalti venduti in modo losco e
finanziamenti congelati che sembravano potessero far fare l'ennesima figuraccia all'Italia.
Ma dopo tutto questo, cos'è davvero l'Expo?
In modo molto superficiale alcuni lo hanno
definito come una fiera dell'artigianato un po'
più grande, in realtà rappresenta un'opportunità, grandissima, unica. L'Italia ospiterà da
maggio a ottobre la più grande esposizione
universale mai realizzata sul tema dell'alimentazione. Verrà sviscerato il problema di
un'alimentazione sproporzionata all'interno
del pianeta, con le proposte pratiche dei 140
paesi partecipanti per risolvere la questione.
Si parlerà di “Energia per la vita” appunto, del
miglior modo possibile per riuscire a garantire
cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri.
Ma sarà anche una grande festa, piena di iniziative culturali e concerti che permetteranno
di vivere Expo 2015 a 360 gradi, ottimizzando
gli spazi e garantendo intrattenimento agli oltre 20 milioni di visitatori previsti.
Non si tratterà quindi soltanto di una vetrina
industriale, ma di un confronto culturale e
storico tra popoli diversi volto al tentativo di
trovare una soluzione comune e condivisa, in
quella crescita che vuole essere sinonimo di
progresso.
Per poter prendere parte attivamente all'esposizione basta acquistare un biglietto, in
vendita presso gli sportelli di Banca Intesa
San Paolo ma non solo, secondo le modalità
preferite: in data aperta o per una data preci-
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sa, in gruppo oppure con un biglietto singolo.
L'Expo è quindi la possibilità di dimostrare
che anche qui in Italia si può parlare la lingua del mondo, si può parlare di futuro e di
progresso, si possono mettere da parte per
un attimo le polemiche e mettercela tutta per
dimostrare che si può stare uniti e camminare
verso un futuro di innovazione ed equilibrio.
Aldo Macchi
PROGETTO EXPO:
10 mila euro al nostro comune
per la promozione dell’attrattività del territorio
Il Comune di Albizzate ha partecipato al progetto che riunisce 12 Comuni, Confcommercio e Confesercenti, finalizzato a promuovere
l’attrattività del territorio. Il nostro è uno dei
due progetti della Provincia di Varese vincitori
del bando regionale dedicato a EXPO.
Il progetto dei dodici Comuni (Albizzate, Arsago Seprio, Besnate, Carnago, Casorate
Sempione, Cassano Magnago, Cavaria con
Premezzo, Gallarate, Jerago con Orago, Oggiona con Santo Stefano, Solbiate Arno e Sumirago) è stato premiato con un contributo
di 360mila euro, su un previsto investimento
complessivo di oltre un milione di euro.
Della cifra ottenuta, circa 10mila euro andranno a finanziare per il nostro Comune l’intervento, già realizzato, per l’estensione della
rete Wi Fi pubblica in piazza IV Novembre ed
in sala polivalente, e le attività di promozione
Assessore alla Cultura
Giovanni Zenga
Airbnb ed EXPO:
Un’opportunità da cogliere al volo
Airbnb è una community creata nel 2007 con
lo scopo di mettere in contatto persone in
cerca di un alloggio momentaneo (ospiti) e
privati (host), con la possibilità di affittare per
brevi periodi degli spazi inutilizzati, in tutta sicurezza, grazie ai sofisticati sistemi di pagamento e recensioni, con il fine di garantire la
migliore esperienza possibile per entrambe le
parti.
Il motto di Airbnb è “belong anywhere”, dato
che gli host generano, nei viaggiatori, un senso di appartenenza in tutto il mondo.
Gli alloggi possono essere i più disparati:
stanze private, appartamenti o ville indipendenti, case in montagna o al mare, igloo,
case sugli alberi, castelli e persino isole private. Il sito si è diffuso dapprima in America, ma
ultimamente questa nuova moda sta prendendo piede anche in Italia.
Con EXPO 2015, l’esposizione universale
che si svolgerà dal 1° maggio al 31 ottobre, è
previsto l’arrivo in Lombardia di 20 milioni di
visitatori. Albizzate si trova in una posizione
strategica: a soli 15 minuti dall’aeroporto di
Malpensa, una stazione ferroviaria con un treno ogni 30 minuti che collega il paese direttamente alla stazione di Rho Fiera, luogo dell’evento, e un’autostrada a portata di mano.
Una bella occasione da cogliere per conoscere nuove persone e mettersi anche in tasca qualche soldino.
Il sito di riferimento è www.airbnb.it
Per avere qualche info in più scrivete pure a
[email protected]
Informazione
del territorio portate avanti dalla Pro Loco.
Un contributo piccolo, ma significativo, soprattutto per le modalità con le quali è stato
ottenuto: i Comuni vincitori sono infatti amministrati da forze di ispirazione politica assolutamente diverse fra loro, che hanno però
deciso di unirsi, riuscendo a lavorare in modo
rapido ed efficace per un obiettivo comune.
Il nostro territorio, nonostante le difficoltà
degli ultimi anni, è ricco di imprese e risorse
economiche, ma ha perso nel tempo la percezione della propria qualità dal punto di vista
del paesaggio e dell’offerta culturale.
L’obiettivo che ci proponiamo con questo
progetto è proprio quello di sviluppare il territorio anche secondo l’aspetto della qualità
della vita, facendolo diventare un luogo migliore in cui lavorare e vivere.
Siamo inoltre molto compiaciuti che Albizzate
sia stato chiamato a prendere parte di questo
progetto, proprio perché siamo partiti, quattro
anni fa, da una situazione di completo isolamento rispetto ai Comuni che ci circondano.
Il prossimo passo sarà la nostra adesione al
Distretto del Commercio dei Castelli Viscontei
che di bandi come questo e per importi ben
più significativi ne ha vinti diversi negli anni
scorsi.
Peccato che Albizzate in passato abbia scelto di rimanere escluso.
Giovanni Zenga
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Informazione
PEDIBUS: A SCUOLA A PIEDI,
COME UNA VOLTA
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Finalmente ci siamo: il
servizio Pedibus sta per
partire!
Il servizio sarà infatti attivato ad Albizzate dal 13
aprile, in via sperimentale fino alla fine dell’anno scolastico, seguendo
l’esempio di molti altri comuni.
In concreto si tratta di un servizio svolto da
volontari che accompagnano gli alunni a piedi
lungo un percorso e sostando a delle fermate
prestabilite fino alle scuole di via Dante.
Si tratta di un’idea molto semplice ma dai numerosi risvolti positivi e che punta a realizzare
diversi obiettivi, come indicato nel regolamento
approvato nell’ultima seduta del Consiglio Comunale.
Il Pedibus ha infatti la finalità di favorire
l’autonomia degli alunni, far loro apprendere le norme di comportamento sulle
strade, sviluppare la sensibilità ecologica,
il benessere fisico e psicologico, favorire la
conoscenza del territorio urbano. Vuole essere inoltre un mezzo per ridurre il traffico
nei pressi delle scuole, aiutare le famiglie
nella gestione degli alunni ed incentivare
modelli di mobilità sostenibile.
L’attivazione del Pedibus, nonostante la volontà
di partire, è stata sinora in sospeso per mancanza delle infrastrutture adeguate, vista lo stato in cui versano molti marciapiedi e strade.
Abbiamo però deciso di provare ugualmente a
partire sfruttando al meglio l’esistente e attivare
un primo percorso sperimentale che colleghi la
parte alta del paese con le scuole, rimandando
ad un secondo momento l’estensione del servizio a tutto il territorio.
La partenza sarà nei pressi dell’incrocio tra
via Trento e via Pontida, si proseguirà su
via Garibaldi e via Bruni per poi svoltare in
via XX Settembre, da lì via Col di Lana e
infine via Dante.
Tutto il percorso sarà su marciapiedi e utilizzerà attraversamenti in sicurezza.
Una volta giunti in via Dante gli studenti troveranno un’importante novità nella viabilità di
Albizzate: negli orari di apertura e chiusura delle scuole infatti via Dante sarà resa
zona a traffico limitato, in cui non potranno
più accedere gli autoveicoli così da garantire
maggiore sicurezza agli alunni e scoraggiare
quei genitori che tentano di accompagnare i
propri figli in auto fino praticamente in aula.
Questo intervento è organico allo studio complessivo della mobilità di Albizzate, commissionato ad una società specializzata esterna,
Polinomia, che verrà presentato a breve. Uno
degli obiettivi principali è dare priorità alla mobilità ciclopedonale all’interno del tessuto urbano
secondo la regola 8-80: le strade devono diventare sia a misura dei bambini di 8 anni
che degli anziani di 80, poiché se garantiamo alle categorie più fragili di muoversi in
sicurezza, lo garantiamo a tutta la popolazione.
Il servizio sarà totalmente gratuito per le famiglie e speriamo che il suo successo ci permetta
di ridurre in futuro le spese per il trasporto scolastico, attualmente molto onerose per il Comune.
Sono due le condizioni fondamentali perché questo servizio funzioni e sia un successo: i genitori dovranno fidarsi e iscrivere gli alunni, inoltre un numero sufficiente
di volontari dovrà rendersi disponibile ad
accompagnarli.
Inutile dire che più saranno i volontari meno gravoso sarà il compito per ciascuno di loro.
Non è necessario avere tanto tempo libero per
poter diventare volontari, può farlo chiunque
abbia un’ora da dedicare al benessere delle
nuove generazioni.
Quindi sicuramente mamme casalinghe, nonni
e zii. Ed anche quei genitori lavoratori che oggi
magari accompagnano a scuola il proprio figlio
tutti i giorni: aiutando il Pedibus a partire potranno beneficiare tutti i giorni del servizio, mettendosi a disposizione per coprire un turno ogni
tanto.
Siamo ottimisti. I vantaggi
sarebbero tanti per tutti e se
in tanti altri comuni ha avuto
successo, Albizzate non si
dimostrerà certo da meno.
Per ogni domanda o per
dare la vostra disponibilità
a diventare volontari contattate pure gli uffici
comunali, il Comitato Genitori, o scrivetemi una
mail [email protected].
Assessore all’Istruzione
Giovanni Zenga
La prossima primavera sarà contraddistinta
dall’avvio del progetto
“orti comunali”, l’Amministrazione comunale
assegnerà degli appezzamenti di terreno ai cittadini che ne faranno richiesta, per coltivarli. Il
progetto persegue lo scopo di favorire momenti
di aggregazione tra le persone, permettere una
gratificante attività all’aperto, promovendo al
contempo una sana alimentazione. In un ottica più ampia, la creazione degli orti comunali si
va ad inserire nella logica dei temi proposti da
EXPO 2015, cioè la qualità e la sostenibilità del
cibo. Ortaggi, erbe aromatiche ma anche fiori
potranno essere coltivati, con la possibilità di
aggregare uno o più orti che potranno quindi
essere gestiti in maniera collettiva. Gli appezzamenti sono ubicati all’interno della sede comunale, hanno un estensione di circa 20 mq ciascuno, l’area adibita ad orti è dotata di cisterne
per la raccolta dell’acqua piovana, compostiere
e di un deposito per gli attrezzi ad uso comune.
Purtroppo i 15 orti disponibili non soddisferanno completamente la numerose richieste pervenute l’anno scorso tramite il questionario conoscitivo, ma è intenzione dell’amministrazione
comunale valutare la possibilità di destinare ad
orti altri terreni.
Non è stato facile stabilire
dei criteri di priorità nell’assegnazione degli orti, si è
deciso di privilegiare i pensionati che vivono soli e le
persone disoccupate, sopratutto quelle che vivono in nuclei famigliari numerosi, data la finalità
prettamente sociale del progetto. Verrà organizzato dall’amministrazione comunale un corso di
orticoltura in collaborazione con Legambiente,
aperto a tutti, ma che i cittadini assegnatari dovranno seguire obbligatoriamente.
In conclusione, gli orti comunali non sono soltanto dei “campi di patate”, l’Amministrazione
comunale è orgogliosa di aver investito in questo progetto che rappresenta un importante
occasione di inserimento sociale, un volano
potenziale di cultura, aggregazione, scambio di
esperienze tra generazioni.
Federico Magistrali
Informazione
È PRIMAVERA: ARRIVANO
GLI ORTI COMUNALI
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Informazione
CuRIUSAndo:
VETRINA DELL’USATO PER BAMBINI
Dal giorno 3 marzo, nel cortile del Comune, è
aperto lo spazio CuRIUSAndo!
CuRIUSAndo è un progetto voluto da Amministrazione Comunale e Caritas, che si realizza grazie
alla preziosa collaborazione di tre volontarie, alle
quali spetta il compito di raccogliere e presentare
abbigliamento, giochi e oggettistica destinata ai
bambini di fascia d’età 0 - 12 anni.CuRIUSAndo
nasce con due obiettivi. L’obiettivo etico è quello
di prolungare la vita delle cose che ci circondano,
riconoscendo loro una seconda possibilità di utilizzo. L’obiettivo sociale è quello di mettere queste
cose a disposizione della cittadinanza, a fronte di
un’offerta minima. Preziosa la collaborazione tra
Amministrazione comunale e Caritas, per questo e
per altri progetti di attenzione al territorio.
CuRIUSAndo è aperto ogni lunedì pomeriggio
dalle 16,00 alle 18,30 e ogni martedì mattina dalle 10,00 alle 13,00. Eventuali variazioni di orario
saranno comunicate mediante un avviso esposto
all’ingresso del Comune. Il denaro ricavato dalle
offerte dei cittadini sarà reinvestito in progetti sociali all’interno della nostra comunità.
Siamo tutti invitati a donare al CuRIUSAndo gli in-
dumenti, i giochi e gli oggetti (passeggini,
seggioloni,
umidificatori
per ambienti
etc…) che i
nostri figli non
usano
più,
assicurandoci
che siano puliti e in buono
stato. Carla, Maria Rosa e Pinuccia prepareranno
divertenti vetrine per offrire alle mamme maggiore
possibilità di scelta.
Ecco le regole del CuRIUSAndo:
È possibile prendere fino ad un massimo di n. 5
pezzi alla settimana. Per ogni indumento è prevista
l’offerta minima di € 1. Per tutto il resto, l’offerta
minima è indicata sul prodotto.
Le volontarie vi aiuteranno a scegliere quanto serve e segneranno la visita sulla tessera di ogni bambino. Vi aspettiamo con grande entusiasmo!
Assessore all’Ambiente
e ai Servizi alla Persona
Alessia Mazzucchelli
CLINICA VETERINARIA DOTT.BRUNOLDI
Via Dinarda 23 Albizzate 0331/994024
MEDICINA INTERNA - RADIOLOGIA - CHIRURGIA - DEGENZA
ANALISI DI LABORATORIO - ODONTOIATRIA - ECOGRAFIA
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ ORE 10.00-12.30
15.30-19.30
SABATOORE 10.00-12.30
VENERDÌ MATTINO
CHIUSO
REPERIBILITÀ URGENZE FUORI ORARIO,
FESTIVE E NOTTURNE 348/6858012
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Da alcuni anni ad Albizzate si tengono corsi di
alfabetizzazione di lingua italiana per cittadini
stranieri, a conferma della grande tradizione di
accoglienza e solidarietà degli Albizzatesi .
Questi corsi, iniziati dalla Caritas Parrocchiale e
tenuti esclusivamente da volontari, nel tempo
si sono sempre più strutturati, con l’intervento
dell’Amministrazione Comunale e successivamente in collaborazione con il Centro di Educazione degli Adulti di Cassano Magnano, da
quest’anno facente parte del CPIA Varese 1 con
sede a Gallarate, che fornisce il personale docente e tutto il materiale didattico necessario.
A fine corso è possibile sostenere l’esame di
Certificazione A2, che è richiesta dalla legge
per avere il permesso di lungo soggiorno CE;
è possibile anche sostenere l’esame di Licenza Media, però integrando la frequenza con ore
svolte in un altro Centro del CPIA (Cassano o
Gallarate). Quest’anno i corsi avviati sono tre
(per tre livelli diversi), collaborano 3 volontari, coordinati dall’insegnante Lina Trotta, la cui
esperienza è indispensabile e fondamentale per
ottenere i risultati sperati. Le lezioni si tengono
nell’ex sede del Comune di Albizzate, in Via Parini, il martedì e il venerdì dalle 17.00 alle 20.00.
Così come negli anni passati abbiamo visto la
presenza di persone in arrivo da paesi africani, Marocco, Senegal, Nigeria, e paesi asiatici,
Pakistan, anche completamente a digiuno della
nostra lingua che si fanno capire comunque con
l’uso del francese o dell’inglese.
Quasi tutti gli uomini che frequentano hanno un
lavoro, operai nelle aziende della zona, magari
vivono in Italia già da tempo, ma che sentono la
necessità di inserirsi maggiormente nella nostra
realtà o che devono certificare il loro italiano per
il rinnovo del permesso di soggiorno.
Frequentano altresì numerose donne, casalinghe, sollecitate da un loro interesse personale
e anche dal fatto che i loro figli frequentano con
regolarità le scuole elementari e medie, per poter quindi dare loro assistenza nei compiti. Sono
proprio loro, le donne, le più assidue e brave
durante le lezioni.
Numerosi sono i testi messi a disposizione
dall’organizzazione della scuola che utilizziamo per iniziare e poi approfondire l’utilizzo della nostra lingua, quelli di base partono proprio
dall’alfabeto per poi affrontare le regole basilari
della grammatica. Si trattano poi gli argomenti
quotidiani: parlare con altre persone, la famiglia,
chiedere informazioni, compilare moduli, andare all’ufficio postale, andare al supermercato,
prendere mezzi pubblici, conoscere il paese e
la nazione che li ospita, ecc.
Importante e interessante è la conoscenza reciproca, l’interscambio di informazioni usi e abitudini, che anche per noi volontari costituiscono
una bella esperienza di crescita umana e sociale. Bello e coinvolgente è l’ultimo giorno delle lezioni, quando chiudiamo il nostro anno insieme
assaggiando e scoprendo cibi nuovi e gustosi,
provenienti dalle tradizioni culinarie più diverse e
possiamo offrire i nostri piatti tipici italiani.
Ascoltare queste persone raccontare la loro vita
prima che affrontassero l’avventura di venire a
vivere in un Paese tanto distante, sia dal punto
di vista geografico che culturale, mi fa pensare
che lo sforzo che hanno fatto un secolo fa i nostri nonni emigrati nelle Americhe o nel Nord Europa possa essere stato un po’ meno gravoso
dal punto di vista dell’adattamento alle abitudini
di vita.
Educatore volontario
Maurizio Martignoni
Informazione
SCUOLA D'ITALIANO PER STRANIERI,
VEICOLO D'INTEGRAZIONE
11
UN NUOVO INIZIO PER LA STAZIONE
Informazione
Dopo mesi di attesa i lavori di riqualificazione della
stazione di Albizzate sono in fase di ultimazione.
La novità maggiore è la costruzione del sottopassaggio grazie al quale i due binari della stazione
sono collegati, pertanto è ormai possibile raggiun-
12
dovrebbe coprire completamente la domanda,
liberando definitivamente la via Monte Grappa e la
piazza dalla sosta generata dalle auto dei pendolari. La costruzione del sottopassaggio non collega solamente i due binari, ma permette la comunicazione tra la stazione e via Diaz, il cui parcheggio,
fino a questo momento poco utilizzato, raccoglie
un gran numero di veicoli. È stato creato quindi un
collegamento pedonale protetto e senza barriere
architettoniche, utilizzabile per questo anche dagli
utenti portatori di handicap. L’opportunità di poter
allacciare la stazione al parcheggio di via Diaz è
stata fatta presente dall’amministrazione comunale alle FS, che nel primo progetto non avevano
contemplato questa possibilità.
Dunque, dopo anni di attesa, anche la stazione
di Albizzate ha finalmente subito un restyling e un
ammodernamento che in molti e da tempo attendevano. Sta ora ai tanti pendolari e a tutti coloro
che si avvalgono dei servizi offerti dalle FS utilizzare questi spazi con rispetto e fare in modo che,
col tempo, possano essere preservati nel migliore
dei modi.
Federico Maggio
gere il secondo binario senza dover attraversare il
primo in superficie e viceversa, rendendo l’attraversamento del tutto sicuro.
Abbiamo chiesto a Roberto Corradini, assessore ai lavori pubblici, viabilità, sicurezza, territorio e
urbanistica, delle informazioni riguardo a questo
progetto. Il sottopassaggio e i lavori di riqualificazione sono gestiti interamente dalle Ferrovie dello
Stato e il peso dell’investimento non ricade sugli
albizzatesi, dal momento che nulla è a carico del
Comune. L’estrema lentezza dei lavori verificatasi
è da addebitare al fallimento dell’impresa vincitrice
della gara d’appalto: a lavori iniziati è stato dunque
necessario aprire una nuova gara d’appalto e a
risentirne è stata la continuità dei lavori stessi.
Il progetto contempla, oltre al sottopassaggio già
costruito, due ascensori, il cui compito sarà quello
di permettere ai disabili e a chi ne avrà bisogno di
poter raggiungere il binario in piena autonomia e
sicurezza.
Le Ferrovie dello Stato hanno inoltre concesso
al Comune di Albizzate di poter usufruire in comodato d’uso gratuito dello spazio adiacente
alla stazione. L’obiettivo è di adibire quest’area a
parcheggio di biciclette, moto e auto, per circa
cinquanta posti. Questo ulteriore potenziamento
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13
L'AUSPICIO AL DIALOGO
L'opinione
Riflessioni del Comitato di Redazione a
seguito delle recenti polemiche politiche sulla
conduzione de “La Voce di Albizzate”
“Non dobbiamo lasciare che la divisione, il
sospetto, la distanza dall’altro, il disprezzo di
lui, ci sovrastino e ci stravolgano: non serve
a noi, non serve all’altro, non serve alla Città,
non serve al futuro dei nostri figli. Non solo
non serve, ma ci proietta verso la disgregazione e il vuoto. Non dobbiamo per forza avere tutti le medesime opinioni. Il frutto maturo
del dialogo non è necessariamente la coincidenza delle idee. Il buon dialogo non è infatti mettersi l’uno di fronte all’altro e misurarsi
per vedere chi ha ragione e chi ha torto; è
piuttosto un mettersi l’uno accanto all’altro,
dichiarandosi reciprocamente la volontà di
guardare avanti, l’impegno di fare ciascuno la
propria parte per il bene comune, la disponibilità anche a modificare il proprio punto di
vista. Il dialogo domanda coerenza del cammino fatto insieme, più che la stabilità della
propria posizione”.
Queste parole sono tratte dal discorso che
nel Dicembre 2008 l’allora Vescovo di Milano
Dionigi Tettamanzi, rivolgeva alla città. Sono
parole che non hanno né colore né appartenenza. Sono di tutti. Parole semplici, essenziali, immediate, e, soprattutto, sempre
attuali.
Con queste parole che dovrebbero abitare il
cuore di ogni persona, il Comitato di Redazione vuole esprimere l’auspicio che questo
nuovo anno possa essere caratterizzato da
una ritrovata armonia e serenità. Terreno sul
quale far nascere e crescere le attese e le
speranze del nostro paese.
L’amicizia, la stima, il rispetto, la considerazione dell’altro e della sua storia, valgono
molto di più di qualsiasi progetto, per quanto
bello e utile possa essere.
Il Comitato di Redazione
Angelo Gabriele, Angelo Grillo
Rosamaria Tenconi, Francesco Tosi
LA FORZA DELLE IDEE
“Vogliamo supportare iniziative virtuose, anche minimali, quali, per esempio:
...
• Incentivare un “mercatino” dell’usato, nel
quale ogni cittadino lascia oggetti in buono stato che avrebbe destinato alla piattaforma ecologica, i quali vengono messi
a disposizione della cittadinanza alla cifra
simbolica a pezzo, con un massimo di 4
pezzi la settimana”.
Così c’era scritto nel programma elettorale
della lista NOI INSIEME (Pagina 4).
Quella che apparentemente sembrava la solita “butade” elettorale ha avuto, anch’essa
come tante altre, la sua concretizzazione.
Lunedì 9 febbraio u.s. Infatti, in due locali del
palazzo municipale che l’amministrazione ha
messo a disposizione, l’assessorato ai servizi sociali, in collaborazione con la “Caritas
Parrocchiale”, ha allestito, con il contributo
di alcuni volontari, un “delizioso negozio” nel
quale hanno trovato la loro collocazione accessori ed abiti dismessi ma ancora in buone
condizioni per bambini da 0 a 12 anni.
Gli obiettivi che si intendono raggiungere con
questa iniziativa sono decisamente importanti: in un momento di particolare disagio
economico le famiglie meno abbienti residenti nel territorio comunale potranno riutilizzare, a fronte di un’offerta minima, quanto altri
concittadini, sensibili all’iniziativa, metteranno
a loro disposizione. Il ricavato verrà devoluto alla Caritas Parrocchiale che, a sua volta
lo destinerà a favore della nostra comunità.
Parallelamente, l’iniziativa vuole essere strumento di solidarietà sociale e di formazione
ad una coscienza di partecipazione in sintonia con le indicazioni presenti nella Legge
Regionale n. 22 del 24 Luglio 1993. Il progetto, che “peserà” sul bilancio annuale per
soli 100€uro, ha come obiettivo ultimo anche
quello di contribuire alla riduzione dei costi
della raccolta differenziata.
Quando le idee ci sono, sono intelligenti e si
hanno capacità e voglia di concretizzarle ne
beneficia tutta la comunità.
Beppe Tonani
14
LEGA NORD - LEGA LOMBARDA - BOSSI
“L'è inütil saràa sü ul stabiell dopu che l'è scapà ul purscèll”
CHIUSURA SUPERMERCATO
La Lega Nord aveva scritto a pag. 18 della Voce di Albizzate Settembre 2014 “Infine c’è una
preoccupazione tra la gente soprattutto evidenziata dagli anziani riferita ad un eventuale chiusura del
supermercato presente in Albizzate. Se si dovesse verificare sarebbe un bel problema. Presentiamo
fin da subito all’Amministrazione Comunale questa preoccupazione per poter ragionare insieme sulle
eventuali soluzioni.”
L’Amministrazione Comunale a pag. 28 della Voce di Albizzate Dicembre 2014 scriveva: IL
SUPERMERCATO TIGROS NON CHIUDE
“Circola voce in paese di una possibile chiusura del supermercato Tigros, cosa che mette in ansia
soprattutto le persone che non possono raggiungere con l’auto altri vicini supermercati sulla strada
provinciale. L’amministrazione ha contattato la Società Tigros per accertarsi della veridicità della
chiacchiera. Ed ha appurato che si tratta appunto di un allarmismo infondato. La Società Tigros ha
assicurato che NON ha nei suoi programmi la chiusura del supermercato di Albizzate.”
La ciliegina sulla torta è stata messa martedì 3 marzo al mercato di Albizzate dove il PD con un suo
esponente di spicco come il Vicesindaco Bastia era impegnato a raccogliere firme per evitare la
chiusura del supermercato. Ci domandiamo ma il Vicesindaco fa ancora parte dell’ Ammministrazione
Comunale? e il PD dov’ era a Settembre 2014 quando la Lega Nord portava l’attenzione sul problema???
E il Sindaco che è stato per anni un dirigente del supermercato, possibile che non abbia captato dei
segnali??? ( tra l’altro perché era un dirigente, in questi anni ci è toccato a noi albizzatesi riconoscerli
come contributi più di 2.000 euro al mese.)
Per coerenza su quello che avevamo già scritto , ho firmato la petizione perché a me leghista interessa
il problema e non il colore della casacca di chi propone;cosa che quest’Amministrazione Comunale non
fa regolarmente, annebbiata dalle loro convinzioni e dalla propria arroganza dove il mese scorso proprio
il Sindaco ha affermato in Prealpina che non accetta lezioni di democrazia da parte della Lega Nord di
Albizzate.
Politica
Carissimi cittadini di Albizzate, in qualità di Capogruppo vi elenco una serie di situazioni “delicate” che
la Lega Nord già tempo fa aveva evidenziato ma purtroppo l’Amministrazione Comunale ha preferito
“DORMIRE” NON ascoltando le nostre preoccupazioni che sono le stesse della gente di Albizzate.
ASSOCIAZIONI SPORTIVE ALBIZZATESI MESSE IN GINOCCHIO - 35.000 EURO DI DEBITI
Al Capogruppo di Maggioranza Morreale (che ultimamente ci aveva detto che le minoranze in
sostanza non hanno argomentazioni da portare avanti attaccandosi a polemiche sulla gestione del
giornalino), rispondo di impegnarsi dando una mano al Sindaco per risolvere la situazione imbarazzante
che hanno causato alle associazioni sportive aumentandoli il costo delle strutture sportive in maniera
eccessiva frutto della “brillantezza” di quest’ Amministrazione Comunale guidata dal Gruppo Noi Insieme.
All’Assessore Zenga che ultimamente su vari temi dove NON riesce realizzare il programma elettorale
attribuisce colpe alla passata Amministrazione, ricordo che nell’ottobre scorso ha inaugurato il Parco
La Fornace grazie ai 250.000 euro gestione Lega Nord, e se organizzano mostre iniziative negli
spazi della Ca’ Taverna e perché gli spazi ci sono e quindi sempre nella gestione Lega Nord siamo fieri
di aver acquisito l’ex istituto San Luigi. In più consiglio di andare a vedere come è finanziato l’intervento
sull’ex Comune di Via Parini e valutare se per caso non li tocca ringraziare un'altra volta la Lega Nord.
All’Assessore Mazzucchelli dopo aver letto in prealpina l’articolo riguardante il consiglio comunale
del 29 Novembre 2014 la quale riferendosi al sottoscritto ha utilizzato termini come scorretto e subdolo,
dico semplicemente di andarsi a leggere il verbale di deliberazione del consiglio comunale n.7 pag.3 e
pag.4 del 16 aprile 2012 e poi chiedere al Sindaco il contenuto della risposta scritta che mi ha dato nel
mese successivo…Buon lavoro.
Concludo dicendo che la Lega Nord continuerà la sua azione politica di vigilanza sull’operato di
quest’Amministrazione comunale probabilmente un’pò nervosa a causa della distanza tra promesse
programma elettorale 2011 e attuale situazione…decisamente sotto le aspettative!!!
Buona Pasqua. A ve vori ben. Bona Padania a tucc
Albizzate, 4 Marzo 2015
Capogruppo Lega Nord – Lega Lombarda-Bossi
Zorzo Mirko
15
C’È QUALCOSA DI NUOVO, ANZI
DI ANTICO…NELLA FESTA DELLA
CANDELORA
Eventi
C'era una volta...è così che iniziano le favole,
giusto? E si, perché questa potrebbe essere
una favola diventata realtà, grazie ad un gruppo di persone che si sono impegnate, hanno
16
provato e sopratutto hanno voluto crederci e
possiamo anche concludere che nel loro piccolo ce l'hanno fatta...Così è stato per la festa di
Valdarno, che si svolge ogni anno il 2 febbraio
in occasione della Candelora e della “Presentazione di Gesù al tempio” a cui è dedicato il
Santuario Mariano sito in Piazza San Marco.
Gli anziani del paese e i giovani, che allora erano bambini, raccontano di una festa un po' diversa da quella che si è svolta negli ultimi anni,
una volta era più animata, c'era tanta gente e le
attività erano molte; poi col passare del tempo
il tutto è andato un po' a perdersi, a raffreddarsi, un po' come l'unione, la voglia di mettersi
in gioco, l'impegno a rendere grandi anche le
cose più semplici. Quest'anno invece con l’iniziativa di alcuni nuovi amici, che hanno rafforzato il gruppo già esistente l’organizzazione
ha preso una piega diversa. Forse il detto “era
meglio quando si stava peggio” ha fatto un po'
riflettere e tornare vivo quello spirito del voler
stare insieme, di sentirsi di nuovo uniti in una
piccola comunità, ed è così che l'unione fa la
forza, ognuno mette a disposizione le proprie
capacità, le proprie idee e tutto torna a rinascere.
Venerdì 30 il concerto gospel, eseguito dal
gruppo Greensleevers diretto dal maestro Fausto Caravati, e sabato 31 il momento di meditazione animato dalle Voci di Valdarno, hanno
emozionato tutti i presenti.
Domenica 1 febbraio dopo la Santa Messa nel
Santuario, aperitivo offerto da I Tigli di Valdarno
e nel pomeriggio giochi per tutti: i bambini si
sono dilettati in un percorso /staffetta a squadre, mentre per gli adulti si è organizzata una
tombolata. In funzione uno stand gastronomico
dove si sono potuti gustare cibi semplici, sedersi ad un tavolo e stare insieme.
Durante tutta la festa, Franco Restelli, ha proposto le sue foto del Sacro Monte di Varese.
E' rimasto sempre aperto il pozzo di San Patrizio e la vendita di torte e primule.
La festa si è conclusa Lunedì 2 febbraio con
una processione e la S. Messa.
Il risultato finale può considerarsi positivo, soprattutto per quello che è rimasto nell'animo di
ognuno: tanta soddisfazione nel vedere grandi
e piccini contenti, divertiti ed entusiasti.
Un grande grazie a tutti coloro che hanno partecipato, collaborato e contribuito alla riuscita
della festa, in particolare la Parrocchia, l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco.
Concludendo: c’era una volta….. ma da ora la
Festa sia l’inizio perché la frazione si dimostri
viva e piena di iniziative.
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La voce di Albizzate
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17
Eventi
PREMIO PADELATT E BENEMERENZE:
FUNZIONE SOCIALE DEL DONO
stenziale, filantropico e con atti di coraggio,
abbiano contribuito al bene della comunità
intera.
La manifestazione arriva puntuale anche
quest’anno, in concomitanza alla magia natalizia, e ci permette di evidenziare come,
attraverso questo DONO, l’Amministrazione
Comunale, straordinariamente rappresentata
anche dal Consiglio Comunale dei Ragazzi,
vuol cementare il legame con i propri cittadini
alla luce del concetto sopra espresso. La relazione è la base del welfare-community ed
Albizzate, come una grande POLIS ( la prima
civiltà tecnicamente evoluta nata in Grecia
nell 800 a.c.), vuol rappresentare un modello
innovativo “in cammino” attraverso uno spirito collaborativo e progettuale, per migliorare
la qualità della vita.
Parlare di dono oggi, nel mondo occidentale,
suona come qualcosa di anacronistico.
Nella società capitalistica l’uomo è abituato a
comprare quasi tutto: sogni e desideri sono
condizionati sempre più da logiche commerciali e pubblicitarie.
Il dono, nelle società ricche, trova posto in
momenti precisi: compleanno, Natale, matrimonio, etc., ed anche in queste occasioni
sembra rappresentare un problema più che
un piacere: cosa compro? il mio regalo sarà
adeguato? piacerà?
Ma il valore del dono va al di là di quello che
comunemente la gente pensa, ha una funzione sociale importantissima : creare legami.
Il concetto di dono è radicato nella storia
Adele Patrini
dell’essere umano ed è ampiamente dimostrato quanto la sua dimensione
non utilitaristica sia indispensabile
per l’equilibrio dell’uomo e della
società civile.
Il dono costituisce le basi del bene
comune ed ha un significato etico
e culturale.
Esso non vuol essere solo uno
scambio determinato dai bisogni
che si riescono a soddisfare, ma
vuole assumere un nuovo valore :
il valore di “relazione”
Il bene/servizio, attraverso il dono,
si fa’ promotore di crescita sociale:
Il sindaco Francesco Sommaruga
il legame creato diventa più imporcon
il sindaco dei ragazzi Matteo Duchini
tante del dono scambiato.
Un gesto pieno di significati e di
speranze.
Questa premessa ci permette di
“celebrare” il PREMIO PADELATT
in tutta la Sua magnificenza. Il premio rappresenta un DONO sotto
forma di CIVICA BENEMERENZA
che il Comune di Albizzate riconosce a cittadini, organizzazioni,
associazioni o enti che con opere
concrete nel campo delle scienze,
delle arti, dell’industria, del lavoro,
della scuola , dello sport o con
iniziative di carattere sociale, assiIl pubblico in sala
18
Benemerenza a Virgilio Fabro
Eventi
Premio Padelatt a Lucia Bosetti
ritirato dalla mamma Franca Bardelli
Benemerenza a Angela Pistoletti
Benemerenza a Elio Leonini
Premio Padelatt al fotografo Franco Restelli
Borse di studio a
Giulia Cecchinato,
Samantha Rabuffetti,
Federico Settimo
Federico Chiodaroli,
Francesca Duchini
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UN NATALE DI SOLIDARIETÀ
CON IL GRUPPO “LA STELLA”
Eventi
Si chiamano Robert Kinyera e Nancy Akello i
due ragazzi sostenuti con adozioni a distanza
dal gruppo “La Stella”. Sono due giovani coetanei di 17 anni. Robert frequenta la seconda
superiore presso la scuola/convitto “St. Mary
College School” a Gulu, in Uganda. Gli insegnati sostengono che è uno studente molto
gentile, educato e rispettoso, che ottiene
20
buoni risultati negli studi. Nancy frequenta la
seconda superiore al “Gulu College Primary/
Secondary Scool” ed anche il suo profitto scolastico è soddisfacente. Ad entrambi il gruppo
“La Stella” ha assicurato studi e necessità per
l’anno 2015 versando all’associazione “Good
Samaritan”, con sede a Caronno Varesino, la
somma di 540 euro. Soldi donati dalle famiglie albizzatesi durante il tradizionale giro della
comitiva natalizia per le vie del paese, per augurare a tutti un sereno e gioioso Natale. La
generosità della gente è stata costante, come
in passato. Anche quest’anno, tolte le spese
per caramelle e per i dolci a forma di stella donati agli anziani over 80 (in tutto 390) il ricavato
netto è stato pari a quello degli anni passati: in
totale 2.940 euro. La somma è stata distribuita per sostenere sia la nostra realtà sia realtà
lontane. Come le due adozioni a distanza di
cui si diceva. Con 270 euro, cifra rispettabile ma che ad una delle nostre famiglie basta
per la spesa di poche settimane, si assicura
scuola e futuro ad un giovane del continente
africano. Con il sostegno a distanza nell’ultimo
decennio “La Stella”, e quindi tutti gli albizzatesi, hanno contribuito alla formazione di alcuni
giovani di Gulu, tra l’altro uno è oggi sacer-
dote ed una ragazza svolge la professione di
infermiera. Entrambi hanno ricevuto una preparazione che li ha resi utili alla loro comunità.
Ad altra gente lontana, in Burundi ed in Sud
America, dove operano missionari albizzatesi, è stata destinata la somma di 400 euro. Il
resto della cifra raccolta, ossia 2.000 euro, è
stata divisa fra la Parrocchia (1.500 euro a don
Mario per contribuire al saldo dei lavori dell’oratorio) e l’asilo delle suore di via Marconi (500
euro). A “La Stella”, durante il suo giro, qualcuno ha preferito far dono di panettoni, dolciumi e bottiglie, che sono stati consegnati alla
Caritas parrocchiale per distribuirli alle famiglie
in difficoltà, per far dolce anche il loro Natale. Tutta questa solidarietà si è resa possibile
grazie alla immutata generosità degli albizzatesi. E, diciamolo pure, grazie all’impegno dei
volontari del gruppo “La Stella” che durante
otto serate hanno percorso tutte le strade del
paese, portando a tutti un momento di gioia
e di festa. Mantenendo viva una trentennale
tradizione ormai profondamente radicata nella
nostra comunità.
Giuseppe Morreale
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21
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30 ANNI DI FOTOGRAFIA AMATORIALE
1985 - 2015
Rubriche
Se qualcuno passasse un giovedì sera in Via
Marconi all’altezza del n. 10 vedrebbe le luci
accese del Centro Sociale Anziani, edificio
storico comunale già Sede di Scuola di Disegno dal 1919, poi della Biblioteca Comunale
sino agli anni ’90 e attuale Sede del Gruppo
Fotografico Albizzate dove i soci si ritrovano settimanalmente per visionare, discutere,
22
confrontarsi per contribuire alla diffusione della fotografia amatoriale, promovendo iniziative di carattere culturale, sociale e ricreativo,
come da Art. 2 dello Statuto Sociale.
In questi spazi, nel 1985 nasce il Gruppo Fotografico per iniziativa di alcuni appassionati
fotoamatori raggiungendo 30 anni di attività,
confermando una presenza attiva sia in paese, sia nel territorio della provincia di Varese.
Attualmente i soci sono una quarantina tra
Albizzatesi e residenti nei paesi limitrofi, che
operano in sintonia con i nuovi sistemi digitali
che negli ultimi anni hanno in maggior parte
sostituito le apparecchiature analogiche. Siamo in tempi di pixel, telefonini, tablet e chi più
ne ha, più ne metta, una gioia per i soci più
giovani.
I Presidenti che si sono succeduti sono: Piero
Cappellari, Angelo Broggini, Paolo Duchini,
Francesco Vivona, Antonello Mulas (attuale),
sempre coadiuvati, dal 1990, dal segretario/
tesoriere Franco Restelli.
L'attuale consiglio direttivo è così composto:
Antonello Mulas, presidente, Ugo Puricelli,
vicepresidente, Franco Restelli, segretario/
tesoriere, Paolo Bardelli e Valerio Rech, con-
siglieri.
In tutti questi anni si è tenuto un’attività costante e dinamica con corsi di fotografia,
mostre e proiezioni di soci e di autori esterni;
incontri – scambio con altri foto club; serate
didattiche con insegnanti nazionali.
Uno dei lavori più importanti che ha impegnato alcuni soci per vent’anni è stata la raccolta
delle fotografie delle famiglie albizzatesi, che
giacevano dimenticate nei cassetti formando
un archivio retrospettivo di ben duemila fotogrammi riprodotti in bianco e nero.
Con due libri pubblicati “Albizzate – sfogliando il passato” (1995) e “Albizzate – ricordi in
bianco e nero” (2000) ha fatto conoscere il
paese di una volta attraverso le immagini, con
scene di vita quotidiana fatta di semplicità e
concretezza.
Nel contesto di questo lavoro vi è la partecipazione alla grande manifestazione nazionale
organizzata dalla FIAF (Federazione Italiana
Associazioni Fotografiche) “ERA L’ITALIA”
con alcune immagini della vecchia Albizzate
pubblicate sul catalogo.
Nel corso del 2015, in occasione del 30° Anniversario si terranno delle iniziative particolari : sabato 23 maggio, in sala polivalente,
la “Rassegna di Audiovisivi” (biennale) giunta
alla 4^ edizione; domenica 31 maggio, un’edizione speciale de “Il Portichetto in mostra”
collettiva dei soci in Piazza IV Novembre; una
eventuale mostra fotografica – retrospettiva
sul tema “Come eravamo” in autunno; la partecipazione, come da diversi anni, alle manifestazioni nazionali: “Dia sotto le stelle” a Busto Arsizio e “Oktoberfoto” a Varese, sempre
in autunno.
Altre iniziative bollono in pentola ma saremo
più precisi a tempo debito, con i programmi
mensili.
In questa occasione ci preme fare un ringraziamento particolare alle varie Amministrazioni Comunali sempre attente ai fabbisogni
delle Associazioni.
Nel nostro caso dandoci l’ottimo spazio presso il Centro Anziani, come sede sociale, e
con una collaborazione sempre in atto.
Il Direttivo del Gruppo Fotografico
La voce di Albizzate
LA CARNE BUONA AL PREZZO GIUSTO
MACELLAZIONE PROPRIA
23
Rubriche
I 90 ANNI DELLA MILANO-VARESE
Il 21 settembre del 1924 veniva inaugurata a
Lainate dal re Vittorio Emanuele III il primo tratto
dell’Autostrada dei Laghi, quello che porta da
Milano a Varese e che oggi è l’Autostrada A8.
Evento eccezionale, certo, reso ancor più importante se si pensa che l’opera era la prima
autostrada del mondo.
Il progetto, voluto dall’Ingegner Piero Puricelli,
proprietario della “Società Anonima Puricelli,
Strade e Cave” (poi “Italstrade SpA”), puntava a costruire una strada veloce solo per automobili, che avrebbe così permesso di collegare
Milano al territorio dei laghi lombardi, luoghi sviluppati e attraenti dal punto di vista turistico, e
che prevedeva anche il pedaggio per rientrare
dalle spese di costruzione e gestione dell’opera. All’inizio degli anni ’20 il Puricelli - famoso
soprattutto per la progettazione dell’Autodromo
di Monza, costruito in soli 100 giorni - riuscì a
convincere il Governo italiano dell’importanza e
della novità di quest’opera, compito non semplice dal momento che ancora era in vigore una
legge preunitaria che sanciva l’impossibilità di
costruire un tratto di strada tra due località già
unite dalla ferrovia. Il treno era infatti il mezzo di
locomozione per cui lo Stato sborsava più denaro, nonostante la costruzione di una strada
fosse molto più conveniente dal punto di vista
economico anziché la costruzione di nuovi binari. Un altro dei problemi col quale l’ingegnere
milanese (la famiglia era originaria di Castronno)
dovette fare i conti fu lo scarso numero di automobili presenti sul territorio nazionale, molto
minore rispetto alla media europea del tempo.
Puricelli, appoggiato dal Touring Club di Milano,
riuscì a far approvare agli enti statali competenti
il suo progetto di realizzazione, che piacque in
particolar modo al nuovo Presidente del Consiglio Benito Mussolini, insediatosi nell’ottobre
del 1922 e a cui fu immediatamente sottoposta
24
la questione. Mussolini capì gli enormi vantaggi politici e d’immagine che un’opera di questo
genere gli avrebbe arrecato, assicurò al Puricelli
il pieno appoggio del Governo e non volle mancare alla cerimonia per l’inizio dei lavori, tanto
che fu proprio lui a dare il primo colpo di piccone. Da non dimenticare nemmeno i vantaggi
economici che l’Italia avrebbe avuto dalla nuova
strada, infatti l’opera era finanziata dai privati e,
dopo 50 anni di concessione, lo Stato l’avrebbe
acquisita. Passo fondamentale del Puricelli fu
anche quello di far riconoscere l’opera come di
“pubblica utilità”, fatto non indifferente dal momento che grazie a ciò non ci sarebbero state
difficoltà burocratiche per gli espropri.
I lavori iniziarono il 26 marzo 1923 e procedettero assai speditamente tanto che in soli 16 mesi
l’opera fu completata. Il 21 settembre del 1924
ci fu l’inaugurazione, il re e l’Ing. Puricelli a bordo
di una Lancia Trikappa percorsero l’intero tragitto della nuova “strada per sole automobili”, una
novità così importante che un cronista de “La
Tribuna” al seguito della Trikappa scrisse: «Viaggio attraentissimo su un cemento liscio come un
parquet, senza callaie insidiose o ciclisti o simili
da mandare all'altro mondo». La strada, come
poi tutto il percorso dell’Autostrada dei Laghi (i
tratti Lainate-Como e Gallarate-Sesto Calende,
che ne fanno parte, furono aperti l’anno successivo) era lunga 50 chilometri, organizzata con
una corsia per senso di marcia a una sola carreggiata, pavimentata per 8-10 metri sugli 1114 disponibili e poteva contare su 7 caselli, 35
sovrappassi e 71 sottopassi, l’orario di apertura
andava dalle 6.00 alla 1.00 e dunque di notte la
strada rimaneva chiusa.
Il prezzo del pedaggio, che veniva pagato nelle
stazioni di sosta dove era obbligatorio fermarsi,
era commisurato ai cavalli del mezzo di locomozione ed era abbastanza elevato. L’Ing. Puricelli
aveva fatto affidamento su un passaggio giornaliero di 1000 automobili, che sarebbero aumentate nel giro di pochi mesi, ma la previsione
fu sbagliata e i mezzi motorizzati di passaggio
si aggirarono solamente intorno alle 800 unità
nel primo periodo. Economicamente l’opera
venne a costare 90 milioni di lire, il 20% in più
del previsto e ciò, unito alle poche automobili
che la percorrevano, portò la nuova autostrada
ad essere acquisita nel 1933 dall’Azienda Autonoma Statale della Strada (AASS, antenata
dell’ANAS), che dovette provvedere ai lavori di
manutenzione non portati avanti dalla società
strada e pista di prova.
Si può allora dire a tutti gli effetti che l’autostrada, il cui nome peraltro è utilizzato anche in altri
Paesi per indicare tratti di strada con le caratteristiche pensate dall’Ing. Puricelli (cioè un dislivello massimo del 3% e curve il cui raggio non
è mai minore ai 400 metri), è un’invenzione e
un vanto italiano e rappresenta un indiscutibile
valore storico per il nostro territorio.
Federico Maggio
IN ATTESA DEI PANNELLI FONOASSORBENTI LUNGO L’AUTOSTRADA
Sono trascorsi novant’anni dalla costruzione
dell’autostrada dei Laghi, la prima in Italia e nel
mondo. Con gli anni e con il progresso il traffi-
co è aumentato in maniera esponenziale, basti
pensare che da 800 automezzi al giorno che
transitavano nei primi anni, oggi siamo arrivati a
40.000 passaggi giornalieri.
Con il traffico sono aumentati anche l’inquinamento atmosferico e quello acustico. Oggi chi
abita nei pressi dell’autostrada non ha certo la
casa in una posizione felice.
Per attutire l’inquinamento acustico la tecnologia ha prodotto specifici pannelli fonoassorbenti. La Società Autostrade ne ha posizionati dovunque lungo la rete autostradale che dal 1924
ad oggi si è ramificata in tutto il Paese.
Pannelli che però mancano sul tratto autostradale che attraversa il territorio comunale di Albizzate.
La Società Autostrade ha l’obbligo di installarli
entro il 2022, anno in cui dovrà completare la
schermatura in tutto il territorio nazionale.
Nel caso di Albizzate c’era la promessa di anticipare i lavori entro il 2013. È passato anche il
2014, ma ancora si aspetta l’apertura dei cantieri.
Vari i solleciti del nostro Ufficio Tecnico ai responsabili dei lavori. L’ultimo, il 28 ottobre del
2014.
La risposta: il progetto esecutivo dell’intervento
è a tutt’oggi in approvazione al Ministero Infrastrutture e Trasporti, Struttura di Vigilanza Concessionarie Autostradali, pertanto siamo in attesa di poter procedere all’affidamento dei lavori
secondo le disposizioni di legge.
Con la promessa di eseguire i lavori entro il primo trimestre di quest’anno.
Non ci facciamo illusioni, la data sicuramente
slitterà. Speriamo che i pannelli vengano posizionati almeno entro il 2015.
Rubriche
precedente che aveva risentito pesantemente della crisi del ’29. L’Autostrada dei Laghi, e
quindi il suo primo tratto da Milano a Varese,
come già scritto, è la prima autostrada del mondo, anche se negli USA erano già state costruite
delle strade per automobili (e l’Ing. Puricelli prese spunto proprio da queste) e in Germania nel
1921 fu aperta l’AVUS, che però nacque come
Giuseppe Morreale
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Rubriche
IL “FIL ROSATO DEL GOLFO” TRA
LA FAMIGLIA CALO’ ED ALBIZZATE
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Come tutti i legami più belli anche quello tra la famiglia Calò ed Albizzate cominciò con una storia
d'amore, o meglio, con un viaggio di nozze. L'anno era il 1938 e Giuseppe Calò, appena sposato,
lasciò il meridione per approdare al nord. Si trattava formalmente di una luna di miele ma, come
richiedevano i tempi, il dilettevole andava per forza
unito all'utile e così il viaggio che doveva sancire la
fioritura del matrimonio servì anche e soprattutto
a trovare nuovi mercati d'approdo per il vino che
la famiglia produceva in Salento. Era il vino del capostipite Leopoldo Calò che aveva iniziato la sua
produzione in terra pugliese nel secolo precedente
coltivando un appezzamento di terra a viti e ulivi e
dando il via alla tradizione. Giuseppe era suo nipote e come prima meta d'approdo per la traversata
dello stivale scelse Garbagnate Milanese. Non era
quello, però, il luogo destinato alla fioritura di Rosa
del Golfo. Nel giro di pochissimo tempo, su consiglio di un cugino bustocco, avvenne il trasferimento ad Albizzate in quell'edificio che ancora oggi si
erge sulla via Mazzini, proprio dove dalla provinciale si inerpica l'antica costa Minarella con il fondo
ancora in ciottoli. Con i Calò quella casa divenne
l'"osteria Mazzini", un punto di incontro che ha animato la sosta di chi era in transito ad Albizzate.
Il vero obiettivo, però, rimaneva il vino. Per questo nonno Giuseppe acquistò anche la casa di
fronte per rimanere attaccato alla stazione ferroviaria. E questo era fondamentale: il vino prodotto
in Salento arrivava
in treno sempre e rigorosamente sfuso.
Erano tempi in cui il
consumo pro capite
di vino era a livelli
oggi inimmaginabili. La media era di
130 litri annui a testa ma si trattava di
una media, per ogni
astemio c'era quindi qualcun altro che
doveva berne il doppio. Con quantità del
genere non si badava troppo alla qualità del prodotto
poiché nelle osterie o nel dopo lavoro l'importante,
in fondo, era trovare nel bicchiere un po' d'allegria.
A rompere la tradizione ci penso così, come spesso accade, l'ultimo arrivato in famiglia: Mino Calò,
figlio di Giuseppe, che decise di andare ad apprendere l'arte del vino alla scuola di enologia di Alba. In
seguito, il suo ritorno ad Albizzate fu decisamente
turbolento. Dovete sapere che il mondo del vino è
segnato dalle tradizioni e ad ogni più piccola innovazione spesso si è accompagnata una battaglia.
Nel suo piccolo è accaduto anche nella famiglia
Calò quando Mino tornò con delle teorie che allora
al padre sembrarono eresie: secondo il giovane era
necessario diminuire la quantità di vino prodotto,
a vantaggio
della qualità, e mettere
da parte la
vendita del
vino sfuso
per iniziare
l'imbottigliamento.
La disputa
fortunatamente si trasformò in una sfida. Mino dovette dimostrare sul campo il frutto dei suoi studi e
iniziò così un periodo complicato ma affascinante che, probabilmente, è stato il vero momento
creativo alla base del rilancio dell'attività aziendale. Dopo un susseguirsi di successi e delusioni i risultati positivi cominciarono ad essere
evidenti. Nel 1964 erano pronte le prime 1000
bottiglie di Rosato "Rosa del Golfo". La scelta
verso quel vino era d'obbligo, Mino amava il rosato ed amava l'uva negroamaro del Salento.
Le innovazioni erano appena cominciate. Mino
con lucida follia aveva capito che per competere
bisognava continuare a sperimentare e affinare le
tecniche di produzione. Negli anni '70 comincio
una nuova collaborazione con l'enologo Angelo
Solci e negli anni '80 installò, per primo in Puglia,
una centrale di refrigerazione per il controllo delle
temperature dei vini come si faceva per i grandi
bianchi del nord. Questi cambiamenti, uniti alla tradizione del "lacrima", segnarono la nascita di un
rosato innovativo, mai visto prima di allora in Puglia
e che nell'arco di 10 anni divenne un prodotto di
riferimento a livello nazionale. Del resto la vera certificazione di qualità era già arrivata dalla penna del
vero papà del vino italiano, Luigi Veronelli, grande
giornalista e gastronomo, che con un articolo del
1974 su Panorama aveva messo in prosa il valore di quel Rosato: aveva assaggiato una bottiglia
della vendemmia 1971. Sempre su Panorama,
nella recensione dell'annata del 1985, il Rosa del
Golfo si piazzò nella classifica tra i 20 migliori vini
d'Italia. In tutto questo Albizzate rimase sempre
la sede della testa amministrativa della cantina.
Per Mino Calò e la sorella Lina, da sempre parte
centrale dell'azienda, era iniziato un successo che
non si spense nemmeno con la scomparsa di Mino.
La sua eredità, così importante, venne raccolta
dai giovani figli e attuali amministratori di Rosa del
Golfo Damiano e Pamela Calò. Loro due rappresentano la nuova generazione dell'antica cantina
di famiglia e dal momento in cui hanno cominciato, hanno sempre cercato di meritarsi tutta la sua
storia innovando e continuando a sperimentare.
Oggi Rosa del Golfo si è aperta a nuovi mercati
con nuovi prodotti. Ad aiutare è anche la grande
passione di Damiano per la gastronomia: oltre ad
essere depositario della conoscenza di quasi ogni
ristorante dello stivale è, infatti, un profondo conoscitore della cucina, praticamente come uno chef.
E quando non è dai clienti o ad Alezio a curare
le sue viti lo trovate nella sede amministrativa di
via Mazzini, dove esiste anche un piccola enoteca, a portare avanti la tradizione familiare insieme
a Pamela. Sono stati proprio loro a tagliare un traguardo importante come i primi 50 anni del rosato
Rosa del Golfo.
questi mesi i 50 anni del suo prodotto più famoso:
il Rosato. Si tratta di un vino creato da Mino Calò,
il padre di Damiano e Pamela che oggi guidano
l'azienda. Il rosato “Rosa del Golfo” è diventato
un prodotto di riferimento nazionale e inserito tra
i migliori venti vini d'Italia dell'annata 1985 da Panorama. Si ricorda anche un bell'articolo di Luigi
Veronelli che lo consacrò nel 1974 con una strepitosa recensione. Oggi Rosa del Golfo, che produce i suoi vini ad Alezio (Puglia) ma che mantiene
stabile la sua sede amministrativa ad Albizzate, sta
festeggiando con alcuni eventi il traguardo del cinquantesimo. Tra gli ultimi una serata ad Alezio con
la scrittrice e giornalista Selvaggia Lucarelli e una
serata a Varese in collaborazione con la pizzeria
"La Piedigrotta".
Tomaso Bassani
I PRIMI CINQUANT’ANNI
DI UN GRANDE ROSATO
La Cantina Rosa del Golfo di Albizzate festeggia in
Rubriche
Tomaso Bassani
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“Zampe Felici“
Albizzate
Rubriche
ringraziamo “LA VOCE” per lo spazio che ci
concede e salutiamo i nostri concittadini
28
Con questo intervento desideriamo dare informazione sull’attività di “Zampe Felici”, associazione nata nel 2014 ad opera di un gruppo di
appassionati sostenitori dei diritti e del benessere di tutti gli animali, con un’attenzione particolare a quelli di compagnia, che si propongono di
operare nel territorio per informare i concittadini
ed educare i più piccoli alla consapevolezza ed
alla responsabilità che comporta accogliere in
famiglia un amico a due o quattro zampe ed al
rispetto degli animali in genere.
Nel 2011 ad Albizzate risultavano iscritti all’anagrafe canina circa 500 esemplari, ai quali si
aggiungono i gatti, i volatili in gabbia ed altri
animali (criceti, conigli…) e da ciò si evidenzia
la benevolenza che il paese manifesta nei confronti del mondo animale. L’interesse manifestato nei confronti dell’associazione nelle occasioni
pubbliche è stato notevole e questo non può
che spronarci a continuare nel nostro operato.
La manifestazione natalizia, “SPOGLIA L’ALBERO”, ci ha consentito il contatto con molte
persone, con l’acquisizione di nuove iscrizioni
e la raccolta di un fondo per le nostre attività.
A tutt’oggi siamo riusciti a sterilizzare 5 gatti (
3 maschi e 2 femmine di una colonia felina ),
a dare in adozione 2 gattini, ad acquistare una
gabbia-trappola per gatti; siamo in contatto per
un supporto con le referenti delle colonie feline già censite nel Comune ed è stato definito
per Marzo un secondo incontro tenuto da un
responsabile veterinario ASL sulla questione del
randagismo con i ragazzi della scuola Media,
in collaborazione con gli insegnanti e l’Amministrazione Comunale, ed una visita al canile municipale di Gallarate.
Ci piace ricordare il nostro intervento a favore
della pecora Giuseppina, di proprietà di Gianni
Forner,
simpatica
figura
che moltissimi
albizzatesi ricordano come
uno degli ultimi
contadini rimasti in paese.
Dopo la scomparsa del suo
padrone, la pecora Giuseppina necessitava di
trovare una nuova sistemazione: adesso è ospite in un agriturismo di Carnago.
Chiaramente l’associazione invita i concittadini
ad iscriversi a “Zampe Felici”, perché più si è…
meglio è! Desideriamo altresì fare un appello ai
proprietari di cani…diciamo solamente che, se
l’educazione del cane è necessaria, quella del
suo padrone è indispensabile…Io amo il mio
cane, perciò non posso permettere che gli altri si lamentino (giustamente!) per le tracce del
suo passaggio...Troverete allegato un questionario: vi preghiamo di compilarlo per aiutarci nel
censimento degli animali presenti nelle nostre
case, in particolare dei gatti, in quanto per loro
non è ancora previsto l’obbligo del microchip e,
data la loro natura più indipendente, facilmente
possono far sorgere delle colonie difficilmente
controllabili…Un saluto a tutti i lettori, seguito
da un coro di bau bau, miao miao, cip cip, squit
squit...
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