Linee guida per la progettazione delle 14 Porte del P.N.A.T.E.

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Linee guida per la progettazione delle 14 Porte del P.N.A.T.E.
Linee guida per la progettazione
delle 14 Porte del P.N.A.T.E.
Aprile 2011
Francesco Bombardi
Andrea Bergianti
Elena Vincenzi
con Francesca Penzo e
Valeria Zaniboni
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Premesse
Le Porte del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano costituiscono uno degli strumenti
circostanti, si associa una funzione di orientamento e di informazione.
previsti dal programma Start-up, quali elementi capaci di rendere efficiente il Piano di sviluppo
Se poste in aree di grande afflusso, possono fungere da suggeritori
socio economico del Parco.
(smistamento dei flussi). Se poste invece in aree discoste e poco frequentate, possono fungere da
Le Porte segnano altrettanti punti strategici lungo la viabilità principale di attraversamento
attrattori di attenzione.
del territorio del parco, e devono essere capaci di esprimere, in modo immediato, un senso
Le Porte, in sostanza, devono essere colte al volo; devono dare l’idea di come è il Parco, ma anche
di comunità e un senso di appartenenza a quel territorio.
Le Porte, sostanzialmente aree attrezzate disposte a margine delle strade, in punti
particolarmente significativi del territorio, sono in sintesi luoghi di benvenuto, luoghi
di arresto, luoghi di sosta. Sosta e movimento sono due elementi fondamentali nella
comunicare l’idea che si vuole dare del Parco.
definizione del progetto e sulla loro “frizione” si fonda la conoscenza percettiva dei luoghi.
valorizzare gli aspetti storici, ambientali, paesaggistici, artistico-culturali del territorio nel suo
Sono luoghi capaci di moltiplicare
insieme e nello specifico del contesto ove inserito; attrezzare il territorio di idoneo punto di
di altre mete
Il filo conduttore dichiarato e richiesto è quello di creare una rete di strutture con una immagine
coordinata facilmente riconoscibile, capaci di fortemente marcare il territorio
del parco, realizzando-consolidando luoghi di incontro attrezzati per le comunità locali.:
gli immaginari di chi transita e decide di
fermarsi, ed in cui alla naturale capacità di suscitare emozione, in particolare legata agli scenari
prima informazione e servizi.
Il progetto infine si confronta, assume ed interpreta i contenuti del Progetto “Paesaggio ed azioni pilota per il conseguimento di un paesaggio di qualità”, secondo l’articolazione dei diversi Layer individuati:
Layer 1 Mobilità, layer 2 Sosta, layer 3 Verde, layer 4 Informazione, layer 5 Ristoro, layer 6 Contemplazione.
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Curiosità
Materiali
Abitare
Cervo
Uso
Castagno
Punti di vista
Sistema
Mare
Sensi
Sosta
Toscana guarda Emilia
Rumori
Lupo
Giorno - Notte
Suoni
Panorama
Confini
Luci
Acqua
Fiume
Natura
Unità - Distinzione
Scorci Emilia guarda Toscana
Movimento Gemma del faggioAttenzione
Pietra
Marcare il territorio
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Riferimenti
Storia
Geografia
Genius loci
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Riferimenti > Storia
Dolmen
Menhir
Il dolmen è un tipo di tomba megalitica preistorica a camera
I menhir sono dei megaliti monolitici, eretti solitamente in
singola e costituisce il più noto tra i monumenti megalitici.
età della pietra, che potevano raggiungere anche più di venti
I Dolmen sono costituiti da uno o più lastroni orizzontali
metri di altezza. Potevano essere eretti singolarmente o in
(tavole) sorrette da più lastroni verticali (ortòstati).
gruppi, e con dimensioni che possono considerevolmente
Esso non aveva solo la funzione di proteggere la camera
variare, anche se la loro forma è generalmente (ma non
funeraria ma senza dubbio anche quella di segnalare, forse
sempre) squadrata, alcune volte assottigliandosi verso la cima.
addirittura di ostentare la sua maestosità: un grande tumulo
Gli antichi romani riutilizzarono i Menhir come punti di
rivestito e pareggiato, imponeva la sua massa al visitatore
riferimento sulle proprie strade, come veri e propri segnali
e doveva ispirare rispetto per il luogo e conferire sicuro
stradali: infatti molti Menhir si trovano a ridosso delle
prestigio alla comunità che lo aveva eretto.
antiche strade romane o in prossimità degli incroci.
Stele
Porta
Il significato delle statue stele diffuse nel territorio italiano,
La porta è un’apertura che permette il passaggio da un
che raffigurano uomini o donne fortemente stilizzati, è
ambiente ad un altro. Nella storia dell’uomo la porta
destinato a rimanere oscuro. Forse rappresentavano dei
si carica di elementi simbolici, sia alla scala domestica,
e dee come la Dea Madre o raffigurano eroi del tempo. Il
sia alla scala urbana. La porta da il benvenuto, invita
gruppo di stele ritrovate in Lunigiana può essere considerato
a riflettere sulla storia del luogo offrendo immagini e
il più omogeneo e significativo di tutta Europa.
forme riconoscibili a tutti. Talvolta la porta è il luogo
Nel mondo, la più famosa è la Stele di Rosetta, diventata la
in cui è forte la rappresentazione della comunità,
metafora per indicare qualsiasi cosa rappresenti la chiave per
diventando nei casi più complessi vero e proprio
un processo di decriptazione, traduzione o per la soluzione
monumento.
di un problema particolarmente difficile.
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Riferimenti > Geografia
Norvegia
Norvegia
Punto di osservazione, servizi
Parcheggio e piccola area di sosta
igienici
Strada Nazionale del Turismo
Strada Nazionale del Turismo
Norvegese Valdresflya, Rv 51
Norvegese Aurlandsfjellet Fv 243
Progetto: Knut Hjeltnes
Progetto: Todd Saunders / Tommie
Wilhelmsen
Completato nel maggio 2006
Completato nel maggio 2006
Austria
Installazioni nel paesaggio di Armin Shubert
Armin Shubert (Austria, 1950) vive e lavora principalmente in Austria,
in particolare nel suo luogo di origine, le montagne del Silvretta nel
Vorarlberg.. Opera in contesti naturali e lavora secondo i principi
del foot boundage: utilizza esclusivamente materiale reperito sul
posto, evitando in generale di raccogliere materiale vivo. La fase di
costruzione è preceduta da una lenta ed accurata fase di raccolta ed
inventario del materiale, ordinato per forma e dimensione, e l’opera
deriva intimamente dal dialogo tra materiale e sito.
2007
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Riferimenti > Genius loci
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Obiettivi
Come regola, le richieste sono relativamente semplici: la Porta deve fare capire l’appartenenza
quei luoghi in un unico racconto, pur nell’eterogeneità del paesaggio, scatenando forse curiosità
di quel luogo al Parco , attirare l’attenzione ed essere quindi visibile,
possibilmente anche da lontano; essere riconoscibile anche per chi transita velocemente,
decifrabile almeno in parte e costituire un mezzo di orientamento nelle diverse direzioni;
e desiderio di approfondire la propria conoscenza di quel
territorio; il loro costituirsi quali luoghi di sosta, in relazione nuova con i diversi contesti,
potrà suggerire altrettanti percorsi e probabilmente avviare una rete di relazioni,
tra persone, istituzioni e territorio, destinata a crescere nel tempo.
elevare la qualità paesaggistica dell ambito di intervento agevolando al contempo l’orientamento del
visitatore nel suo tentativo di leggere ed interpretare il territorio. Deve accogliere la sosta
delle persone e delle automobili, deve offrire vedute, informare, in alcuni casi offrire
I presupposti del progetto saranno quindi coraggio nell’impostazione, alto livello qualitativo
acqua e facilitare la sosta di camper. Insieme, deve consentire il suo riconoscimento
nelle realizzazioni, forte
quale parte di una comunità, accogliendo, spiegando se possibile ed evidenziando peculiarità del
riconoscibilità, discostandosi da atteggiamenti di mimesi,
pur conservando forte il rispetto per il luogo.
luogo che le ospita ed elementi significativi del territorio, storici, paesaggistici, economici, sociali.
Si intende dimostrare come proprio il confronto con i diversi siti, talvolta difficile per le condizioni
Deve avere vita facile, avere bisogno di poca o nessuna cura.
infrastrutturali ed orografiche, porta alla creazione di luoghi efficaci ed emozionanti. In questo
senso si intende dimostrare il valore aggiunto dell’architettura.
La Porta non è quindi un semplice elemento di richiamo, solitario ed appoggiato al suolo, ma
In alcuni casi la Porta ha il proposito di mettere a disposizione ciò che quel sito ha in potenza,
un sistema in cui convivono molti strumenti, in cui è primo motore lo stesso luogo e le possibili
e che magari alcuni già conoscono, per caso, o perché curiosi, o perché coraggiosi, o esperti
connessioni con elementi al contorno. Un
meccanismo ogni volta diverso
di quel territorio per averlo percorso negli anni. La Porta prende un nome, e quel luogo lo
nel suo congegno, in una cifra che li renda però tutti riconoscibili quali pezzi di un
assimila, insieme al nuovo carattere; diventa un facile riferimento. Se ad esempio al Passo del
motore che muove le strade e le superfici intorno.
Cerreto, oggi luogo anonimo, anzi sfrangiato e poco accogliente, si riuscirà a costruire la Porta
Le Porte organizzano e in qualche modo presentano il paesaggio, ed insieme presentano la loro
Euromediterranea, ecco quel posto diventerà emozionante, il passaggio tra due modi di vivere,
struttura quali forme inedite sullo skyline, offrendo nuove
percezioni a chi transita.
due assetti. In potenza, già ora lo è. Chi, dalle soglie dei ristoranti lì appoggiati, si avventura a
Costituendosi quali luoghi da abitare, oggetti che ti accolgono, tali percezioni assumono
piedi lungo il trivio, sa cosa incontra, sa dei diversi paesaggi, e dei diversi boschi, e dei diversi
via via ulteriori connotazioni.
orizzonti. Se conosce, sa anche delle opposte vicende storiche, e delle diverse genti.
nuova capacità di
In altri casi la Porta esprime in un attimo la poesia del posto, cercando di accoglierla nel modo
narrazione, nelle diverse scale e nel tempo; il loro apparire quali elementi fortemente
più efficace. Come al Lagastrello, dove tutto già ora si compone in una tensione sorprendente.
Le Porte, se concepite in questo modo, dimostreranno una
caratterizzati, ricorrenti lungo le strade del Parco, potrà accompagnare il viaggio e tenere insieme
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I siti
Individuazione provvisoria
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Porta Sparavalle
Porta dell’Appennino
Porta Euromediterranea
Porta dei Gessi Triassici
Porta Valle de Cavalieri
Porta delle Apuane
Porta dei Pellegrini
Porta del cielo
Cervarezza, Busana
Ferriolo, Castelnovo Monti
Passo del Cerreto, Collagna - Fivizzano
Fonti di Poiano, Villa Minozzo
Passo di Pradarena, Ligonchio
Gazzolo, Ramiseto
Marra, Corniglio
Rometta, Fivizzano
Passo del Lagastrello, Comano
Pieve di Sorano, Filattiera
Argegna, Giuncugnano
Filattiera
Villa Colemandina
Rocca della Verrucola
Monte Gioco, Comano
RE
RE
RE - MS
RE
RE
RE
PR
MS
MS
MS
MS
MS
LU
LU
MS
6
9
10
1
2
3
4
5
6
7
8
9
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∞
2
1
5
3
12
4
∞
8
11
14
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Caratteri del territorio
Le cime
EMILIA ROMAGNA
TOSCANA
2000 m.
Cusna
1000 m.
livello 0
Monte di Marmania
Pietra
Pietradi
diBismantova
Bismantova
Pania di Corfino
Ventasso
livello 0
I passi
Morfologia dei luoghi d’intervento
Strada
Crinale
Passo della Colla
Pradarena
Piano
Mezza costa
Passo del Lagastrello
Cerreto
Fiume
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Il progetto > Suolo
Funzione
Basamento
Uso
Sacralità
Punto di vista
privilegiato
Direzionalità
...
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Il progetto > Parete
Landmark
Visibilità
Protezione
Segnale
Traguardi
...
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Il progetto > Il Bilite
Riconoscibilità
Modularità
Visibilità
Informazione
Abitare
i luoghi
Uso
Complessità
Economicità
della gestione
Aggregazione
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Il Bilite
Il progetto avrà un nome, sarà riconoscibile e identificabile, diventerà familiare e trasmetterà una sensazione, moltiplicherà gli usi e sarà in grado di costruire su di sé un forte senso di appartenenza al Parco
Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Il progetto sarà anche un progetto di marketing e comunicazione in linea con i progetti già avviati o in previsione, al fine di rendere efficiente il Piano di Sviluppo
Socio-Economico del Parco. Alla creazione di un elemento di richiamo verticale, visibile e riconoscibile, si possono associare altri strumenti quali: osservatori alti/ osservatori raso terra, scale o rampe di
avvicinamento a mete di qualche tipo, in salita o in discesa dal punto di partenza, balconi, pavimentazioni, scavi, sedute, giochi, acqua, vegetazione. Alla sosta si associa sempre un’occasione di informazione: chi
si ferma ha piacere di avere notizie in più sul luogo specifico, sul Parco in generale, sulle opportunità di visita vicine e lontane, sulle occasione del momento (feste, incontri, sagre).
MONOLITE
TRILITE
BILITE
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Il Bilite
Aggregazioni
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Il Bilite
Foto del modello
Porte
del Parco
Nazionale
dell’Appennino Tosco-Emiliano
---LINEE
GUIDA--Giugno
. Luglio2011
2008
14 Porte14del
Parco
Nazionale
dell’Appennino
Tosco-Emiliano
- LINEE
GUIDA
- Aprile
Funzioni
Accessori
scoprire
panche e tavoli
guardare
ascoltare
riposare
sedere
giocare
aspettare
conoscere
rifocillarsi
wireless
internet
giochi
luci
giochi d’acqua
canocchiale
energia
pannelli solari
informazioni
grafica-comunicazione
Il Bilite
18
area pic-nic scalini
panche e tavoli
grafica fissa/mobile
giochi
aree attrezzate
Combinazioni di usi e accessori
Giochi e Accessori
SUONO
orecchie in quota
per catturare i rumori della natura
ABILITA’
GRAVITA’
tubo colorato per
giochi di abilità
dondolo per giochi di
equilibrio e movimento
VENTO
anemometro per misurare la
forza e la direzione del vento
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Il Bilite
Attrezzature per la sosta - Sistemi di sedute e tavoli
Riferimenti
materiali
semplicità formale
e legno
design by Santa & Cole
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Il Bilite
Archetipo della comunicazione tridimensionale del Parco
Il Bilite nella sua efficacia comunicativa e semplicità costruttiva può prestarsi facilmente alle molteplici
declinazioni connesse ad un piano di riconoscibilità e diffusione dell’identità del Parco, attraverso
il suo logo.
Oggetti
Realizzazioni
Possibili applicazioni
Bilite e Bacheca
Il connubio tra logo e Bilite fornisce pertanto la terza dimensione alla comunicazione già avviata dal
Parco.
etichetta
corpo luminoso
gadget
contenitore
fermalibro
fermacarte
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Il Bilite
Suoli e soglie
L’organizzazione delle porte dovrà prevedere la
sistemazione delle aree del contesto che dovrà
accogliere il bilite.
SI tratterà sostanzialmente di organizzare le funzioni
previste attraverso un accurato studio dei suoli,
pavimentazioni, livelli e soglie.
AREE PEDONALI:
PAVIMENTAZIONE IN CALCESTRE ( inerti di natura
calcarea) o prato.
PARCHEGGI:
PAVIMENTAZIONE IN STABILIZZATO CON STRATO
SUPERFICIALE IN GHIAIA.
Il segnapasso dei singoli posti auto verrà indicato
dal cordolo perimetrale in pietra appositamente
disegnato.
AREE DI COLLEGAMENTO PRINCIPALI:
LASTRICATO IN PIETRA LOCALE posato a correre.
CORDOLI:
CONCI DI PIETRA LOCALE martellinata.
SOGLIE e SCALINI:
LASTRE IN PIETRA NATURALE
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Il Bilite
Suoli e soglie
Nella definizione dei diversi ambiti si dovranno
in generale evitare staccionate ed altri elementi
di barriera che possano impedire lo sguardo sul
paesaggio circostante o romperne la continuità.
Le protezioni dovranno essere costituite da accurati
movimenti del terreno, volti ad impedire l’accesso
delle auto o il passaggio verso luoghi che si vogliono
interdire, oppure da formazioni vegetali, alte o
basse, in accordo con il contesto circostante e con
le visuali che si intendono accentuare o mitigare.
a
b
c
d
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Il Bilite
Materiali e colori
I materiali prescelti per la costruzione degli
elementi di arredo e completamento delle porte
sono il legno di castagno e il ferro corten. Sono
materiali natrurali,estremamente durevoli anche
in assenza di interventi manutentivi,di buone
caratteristiche cromatiche,appartenenti alla
tradizione,riconoscibili come elementi ricorrenti
nel patrimonio edilizio e strutturale di questo
territorio,elementi qualificanti il paesaggio.
Il ferro corten è utilizzato in modo sempre più diffuso nel nostro paesse,in particolare per l’utilizzo in esterno.
Il suo efficace comportamento rispetto agli agenti atmosferici,il particolare cromatismo dovuto ai naturali processi di issidazione,la versatilità di utilizzo lo rendono
un buon complemento per gli arredi proposti.
Per quanto possibile le indicazioni,i luoghi,gli elementi grafici di orientamento verranno incisi su lastre di corten connesse alle strutture progettate,in modo di
limitare l’introduzione di pannelli e altri dispositivi aggiunti,suscettibil di vandalismo e potenziali elementi di disturbo nella semplicità compositiva dell’insieme.
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Il Bilite
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Materiali e colori
Il castagno è un lengo caratterizzato da leggerezza,compattezza e resistenza;è particolarmente indicato per l’utilizzo in esterno,grazie alla sua spiccata resistenza
all’umidità e agli agenti atmosferici.Si tratta di una specie storicamente utilizzata nel territorio del Parco,in particolare per i frutti e il legname,da sempre tra le
basi dell’economia delle comunità montane. IL legname tradizionalmente utilizzato in falegnameria e carpenteria,in una filiera virtuosa che vede l’impiego di
tutte le parti della pianta ;è considerato la specie arborea italiana con maggiore versatilità d’uso.
La presenza del tannino lo rende particolarmente resistente agli agenti armosferici;nella realizzazione di arredi si possono quindi evitare i trattamenti di
impregnazione in autoclave che comportano l’alterazione delle caratteristiche cromatiche e materiche dei legnami utilizzati ormai correntemente e in modo
indifferenziato nella realizzazione di attrezzature e arredi degli spazi a verde.
Il territorio del Parco è ricco di castagneti,elementi tipici del paesaggio montano e riferimenti importanti per la comunità.
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Il Bilite
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Il Bilite
Porte
del Parco
Nazionale
dell’Appennino Tosco-Emiliano
---LINEE
GUIDA--Giugno
. Luglio2011
2008
14 Porte14del
Parco
Nazionale
dell’Appennino
Tosco-Emiliano
- LINEE
GUIDA
- Aprile
Il Bilite
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Porte
del Parco
Nazionale
dell’Appennino Tosco-Emiliano
---LINEE
GUIDA--Giugno
. Luglio2011
2008
14 Porte14del
Parco
Nazionale
dell’Appennino
Tosco-Emiliano
- LINEE
GUIDA
- Aprile
- www.folettiepetrillodesign.it
grafica:
Arch.
ELENA
VINCENZI
via Guido da Castello 19/A
V i a G u a r d a s s o n i 2/D
42121 Reggio Emilia, Italy
4 0 1 3 3 B o l o g n a, I t a l y
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