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Settimanale di
21 giugno 2013
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 24
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di Modena Poste Italiane spa
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in edicola
e’ bellissimo!
Ph Carlo Foschi
All’improvviso, il Paradiso.
Il Carpi riscrive 104 anni di storia: chiude indenne al
Via del Mare di Lecce e conquista la serie B, per la prima
volta. Esplode una festa mai vista che travolge tutta la
città. Il pallone biancorosso non è più lo stesso dei nostri padri.
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Libri
da non perdere!
Tra le righe...
Otto metri di asfalto e non c’è spazio per le bici
S
Cibo criminale
Di Mara Monti e Luca Ponzi
U
n libro da leggere
lontano dai pasti. Ma
da leggere per evitare
di mangiare cibo criminale.
Mozzarella di bufala, “l’oro
bianco della Campania”,
ricavata da cagliate provenienti dalla Germania;
concentrato di pomodoro
spacciato come italiano ma
ottenuto allungando passata
cinese; prosciutti di Parma
contraffatti; formaggi confezionati con scarti avariati,
dannosi per la salute; olio
proveniente da olive tutt’altro che nostrane.
Molti dei prodotti simbolo del made in Italy e della
dieta mediterranea, che ogni
giorno vengono venduti in
tutto il mondo, sono il nuovo
business di mafia, camorra e
‘ndrangheta.
Si chiama agromafia ed è un
fenomeno in crescita, come
dimostrano le stime dell’Eurispes: 12,5 miliardi di euro
di fatturato all’anno, mentre
le falsificazioni del marchio
italiano nel mondo producono un danno per 60 miliardi
di euro.
E’ la prima volta nella storia che, pur di fare affari, si
rischiano avvelenamenti di massa.
In gioco però non c’è solo l’alimentazione in senso stretto, ma anche una delle
risorse più preziose del nostro Paese: la cultura e il valore del mangiare bene.
In un mercato sempre più globale, con regole non omogenee, la criminalità è
capace di sfruttare ogni smagliatura nei controlli, arrivando a incrinare uno dei
pilastri dell’economia nazionale.
I giornalisti Mara Monti e Luca Ponzi ricostruiscono, nel loro libro-inchiesta
Cibo criminale (Newton Compton Editori) i traffici illeciti legati ai prodotti alimentari che ogni giorno portiamo sulle nostre tavole.
ono iniziati i lavori di realizzazione dell’ampliamento di via
Griduzza nel tratto che va da via
Cavata fino alla rotatoria nei pressi
del Club Giardino, un intervento che
l’Amministrazione di Carpi ha definito “molto importante per la viabilità
urbana ed extraurbana” e si protrarrà
per diversi mesi con conseguenti disagi per i residenti di Cortile perché sarà precluso l’accesso alla via. “La carreggiata - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici
D’Addese - sarà larga otto metri e questo consentirà di migliorare notevolmente la
fluidità del traffico. Non bisogna poi dimenticare gli aspetti legati alla sicurezza”.
“Ancora una volta non han pensato alle piste ciclabili” chiosa un lettore di Tempo
sul portale www.temponews.it commentando la notizia. E come non dargli torto?
E’ inutile portare ad esempio, come già si è fatto più volte in passato, la città di Correggio che ha dotato di piste ciclabili tutte le più importanti strade di collegamento, tra cui anche quella che porta a Reggio Emilia. Quando la frazione di Cortile
rivendicherà un collegamento ciclabile con Carpi e quando gli appassionati della
due ruote vorranno percorrere via Cavata per raggiungere Cavo Lama o San Martino Secchia per una sana passeggiata all’aria aperta, l’Amministrazione rimetterà
mano al progetto per appiccicare una pista ciclabile a quegli otto metri di asfalto?
Sara Gelli
Foto della settimana
Ph Luciano Arletti
Frase della settimana...
“La nostra città è diventata davvero pericolosa.
Basta avere un bell’orologio, una collana o qualcosa
di valore che si rischia di essere aggrediti da balordi
e malviventi”.
Dichiarazione tratta da La Gazzetta di Carpi del 12 giugno.
Il graffio
La Iena
Santo subito: dopo la beatificazione, Odoardo
Focherini ha già fatto il miracolo. Il Carpi
è stato promosso in Serie B.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
CAPOREDATTORE
Sara Gelli
REDAZIONE
Jessica Bianchi, Francesca Desiderio,
Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello
Marchesini, Clarissa Martinelli,
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IMPAGINAZIONE e GRAFICA
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Chiuso in redazione il 19 giugno 2013
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Quella conquistata dal Carpi a Lecce è la prima
storica promozione in Serie B e i carpigiani sono scesi
in piazza per festeggiare Ph Dario Po
Festa biancorossa
Q
uella conquistata
dal Carpi a Lecce
è la prima storica promozione in Serie
B negli oltre cento anni
di vita del club. Dopo la
finale persa dei playoff un
anno fa nel doppio confronto con la Pro Vercelli,
la squadra di Fabio Brini
è riuscita in questa impresa dopo il terzo posto
conquistato nella stagione
regolare. Un’altra finale
per salire in B il Carpi
l’aveva persa nel 1997
contro il Monza. Era il
Carpi di Gigi De Canio.
La storia recente della società ha subito una decisa
svolta nel momento in
cui nell’estate del 2009 in
Serie D c’é stata la fusione
con la Dorando Pietri e
il conseguente ingresso
ai vertici della società di
Stefano Bonacini, imprenditore nel campo della
moda e titolare di Gaudì.
Con l’arrivo del ds Cristiano Giuntoli, elemento
basilare per centrare questa scalata, nel 2010 dopo
aver perso la finale dei
playoff di Serie D contro
il Pianura, il Carpi è stato
ripescato in C2. L’anno
seguente (2011) la promozione in C1 e un anno fa
(2012) la finale persa per
salire in Serie B. Nonostante la delusione patita
dodici mesi fa, la società é
ripartita cambiando quasi
tutta la squadra, arrivando
a occupare la prima posizione alla fine del girone
di andata. Poi il periodo
di crisi a inizio 2013, ha
portato all’esonero dei due
tecnici Tacchini e Cioffi
ma con Brini c’é stata la
ripartenza. La vittoria a
Lecce di domenica 19 giugno resterà una pietra miliare nella storia del club e
dell’intera città. Grandissima la partecipazione dei
carpigiani che, dopo aver
assistito al match davanti
al grande schermo montato allo Stadio Cabassi
hanno sfilato in centro
storico per festeggiare.
Una festa biancorossa a
ritmo di clacson: nessuna
gimcana in Piazza Martiri,
ormai zona off limits, ma
colonne di auto e motorini
in corso Cabassi, cori da
stadio e bandiere sventolanti. A tarda notte, poco
dopo l’una, sempre in centro storico, ad accogliere
giocatori e dirigenti ancora un folto gruppo di tifosi
che, tra fuochi d’artificio,
brindisi e cori, ha voluto
far sentire tutto il proprio
calore al team di rientro
dal Salento. Che i carpigiani abbiano finalmente
riscoperto l’antico amore
per la squadra di casa?
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GLI UOMINI Che
A
Ph Carlo Foschi
I MIGLIORI
lla fine, le porte del
Paradiso si spalancano. Con un’altra
partita pressoché perfetta, il
Carpi chiude indenne a via
del Mare e vola dove non è
mai stato. E dove merita di
stare più di chiunque altro
Da sinistra Letizia, Di Gaudio e Papini - Ph Carlo Foschi
Gaetano Letizia.
Per continuità di rendimento
e bagaglio di colpi, una pista
davanti a tutti quanti. È l’ennesima scommessa stravinta da Giuntoli, che lo pesca
in C2 per sostituire Vincent
Laurini, il TGV, il miglior terzino degli ultimi 15 anni. La
circumvesuviana di Scampia
non lo fa rimpiangere. È uno
di quei “signor nessuno” che
a un certo momento decidono
di materializzarsi dal nulla, e si
alzano sul predellino del calcio per diventare devastanti.
Diabolico, esplosivo, abrasivo,
sfacciatamente bravo. Il suo
modo di giocare è davvero un
arcobaleno di possibilità. Un
numero infinito di tinte. E non
ha alcuna vergogna di fartele
vedere tutte. O non ti lascia il
tempo di capire che ti ha bruciato. Oppure ti dà l’illusione
di lasciarsi battere per il gusto
di venirti a riprendere. Suggella
una stagione straordinaria con
l’eurogol di Bolzano, che spacca in due la semifinale. Napul’è
mille culure!
Luigi Della Rocca.
La differenza. Arriva nel momento più difficile della stagione. Quando i buoi stanno
scappando dalla stalla, e c’è
bisogno di un pastore saggio
che elevi la personalità tecnica
del gregge. E lo convinca che
la missione è ancora possibile.
È di gran lunga il più forte centravanti della categoria. E lo fa
pesare solo agli avversari, mai ai
compagni. Semplicemente è un
genio di quelle piccole grandi
cose che spostano gli equilibri
in ogni partita. Fa il collante, il
facilitatore, il regista occulto, il
trascinatore, l’uomo squadra.
E infine anche il bomber dei
gol pesanti. Ne segna 6 (più i
9 a Portogruaro). Gli ultimi due
annientano il Sudtirol, lo scoglio più sofisticato. Numericamente, e non solo, è la miglior
stagione in carriera di questo
notevole scienziato del gioco.
Tradito a lungo, in passato, da
un fisico delicato. E in parte,
anche ingiustamente dimenticato dai grandi palcoscenici.
Ora può rientrarvi dalla porta
principale, per prendersi tutte
le rivincite che merita.
Luigi Della Rocca Ph
Carlo Foschi
L’UOMO DEL DESTINO
Mehdi Kabine
A volte Padre Pallone si ricorda di essere un romantico, e
sceglie i sentimenti. Lo scorso
anno, dopo la delusione del
Braglia, il pianto più incessante fu di questo ragazzo, orgoglioso di venire dalla strada.
Nessuno riuscì a consolarlo.
Si era messo in missione per
conto di una città che in quei
giorni viveva in strada, terrorizzata dal sisma. Non c’è dub-
bio che quelle lacrime amare
abbiano irrigato e fertilizzato
la stagione della ricompensa.
E non c’è dubbio che quelle
versate a Lecce siano di gioia.
La più grande di un secolo.
Valgono più di una carriera:
sono il sogno di un popolo intero, passato e presente, figli
nipoti e pronipoti. Generazioni e generazioni di carpigiani
riscattate. Kabine è la storia
più bella perché è il sidekick,
Romeo Papini.
L’ultima quadratura. Il calcio
essenziale, responsabile, trasparente e sincero di un mediano a tutto campo che ha
stabilito le giunture necessarie
ad una squadra complicata che
ambiva a diventare totale. Allega a questo anche una rete,
importantissima, a Salò, che
spiana la strada dei playoff.
Accetta il minimo di stipendio
pur di riciclarsi. Resta ai box per
tutto il girone d’andata. Risorge
con Brini, di cui diventa subito
la protesi esecutiva. È “l’uomo
più semplice”, di Vasco Rossi.
Quello “di primavera”, quello
“giusto”.
Antonio Di Gaudio.
La consacrazione. Dei tre in
biancorosso è nettamente
questo il suo anno migliore.
Aggiunge altre due marce a sé
stesso, esegue tutto al massimo
della velocità come poche ali
italiane in questo momento
riescono a fare. Fa la convergenza e impara a segnare (4
centri complessivi). Il Puddicinu (“pulcino”) di Palermo
è la rappresentazione esatta
dell’impresa compiuta. Davide
che batte Golia. Il piccolino che
stecchisce il gigante, secondo le
Scritture. Dal libro del profeta
Isaia: “A child shall lead them”.
“Un bambino li guiderà”.
il protagonista che
nessuno si aspetta.
Proprio per questo
assurge a simbolo di
un gruppo forgiato
dalle difficoltà. E di
un successo che nasce da lontanissimo.
All’inizio, Cioffi ne fa
un equilibratore fondamentale tra le due
fasi di gioco, pressing
e profondità. Poi
Brini lo dimentica,
salvo infine ripescarlo
al termine di una stagione
fantastica.
E’ Serie B, per la prima volta in 104 anni di vita sportiva. Un trionfo che suggella
un’epoca e apre una nuova
era. Non solo lo sport, ma
tutta la città ne trarrà enormi
I
l primo della lista è Claudio
Caliumi. Oggi è senz’altro
lui il carpigiano più felice.
Un uomo genuino però mai
banale. Equilibrato ma determinatissimo. Spinto da quelle
quattro grandi passioni che cingono il perimetro della nostra
comunità: la maglia, la famiglia,
la città e il calcio. Le ha messe
insieme e condotte fino a dove
nessun altro era riuscito. Col
Carpi aveva vinto da giocatore,
e adesso replica da presidente
dei record. Entra così definitivamente nell’Empireo dei padri
della grande Storia biancorossa.
Segue l’altro azionista di minoranza, Roberto Marani. Con
un merito speciale. E’ stato lui in
questo quadriennio magnifico
ad occuparsi della semina del
vivaio. Lo ha portato all’estrema
avanguardia. Fino a raccogliere
almeno due rigogliose certezze
di futuro: gli Allievi, tra i primi 16
dell’intera categoria Nazionale;
e la “Berretti”, vice-campione
d’Italia. L’alchimista cardinale,
naturalmente, è ancora e sempre Stefano Bonacini. Da osservatore passivo a paracadute.
Ha cominciato sull’Aventino,
dopo il tramonto della trattativa col Modena. Ne è sceso nel
momento più buio della stagione, quando c’era un disperato
bisogno di lui. Lo doveva a sé
stesso. La sua riaffermazione è
stata nel messaggio alla squadra che sembrava scomparsa:
“Io non ho speso un milione e
mezzo per arrivare sesto, sono
qui per andare in B. E voi?”.
L’esonero di Cioffi è stata una
decisione sua. Drastica ma decisiva, dunque molto alla “mister
Gaudì”. Così come le grandi
firme mercato di riparazione,
e la scelta di Fabio Brini. Marchigiano di Porto S. Elpidio, un
luogo di mare dove s’impara
benefici. Imparerà a comprenderli e sfruttarli. Intanto, ha capito che non si può
più far finta di niente. E si è
riversata immediatamente
in strada, in piazza, allo stadio, per una festa mai vista.
La storia biancorossa non è
più la stessa dei nostri padri.
Vi raccontiamo gli uomini
che l’hanno cambiata per
sempre. Senza pagelle tradizionali, perché sarebbero
superflue: meritano tutti il
massimo con lode.
di Enrico Gualtieri
GLI ARTEFICI
presto a capire il vento. Ha dovuto rincorrere di bolina, sapeva
di non poter sbagliare troppe
strambate. C’è riuscito, incidendo profondamente pur senza
prendersi mai un proscenio.
Perché è uno che sa come si fa,
ma non ha nessuna intenzione
di dirtelo. Se lo tiene sotto quei
baffi folti. Parla pochissimo, e
quasi solo per battute di spirito.
Anche durante gli allenamenti.
Dice proprio: “Non voglio che i
miei giocatori sentano troppo la
mia voce. Sennò ci si abituano,
ci si annoiano e va a finire che
non mi ascoltano più”. Ha vinto
con un calcio di compromessi
astuti: equilibri tradizionali e
trasgressioni necessarie per
andare all’attacco. Prima il
controllo del gioco e degli spazi. Poi scambi rasoterra, fitti e
velocissimi al limite dell’area.
In due parole: carattere e qualità. Cristiano Giuntoli ne ha
immediatamente riconosciuto
l’autorevole competenza. E si
è riposizionato virtuosamente,
rinunciando a cuor leggero al
ruolo di federatore dell’area
tecnica, di capo del governo.
Semplicemente si è messo a fare
l’etologo del gruppo, il ministro
degli interni. E’ stata questa,
forse, la svolta principale: da
lì in poi, questo Carpi è stato
il migliore dei suoi quattro. Ed
è diventato il più grande di
sempre. In ogni caso, non c’è
alcun dubbio che l’uomo più
importante di tutti sia proprio
lui, “ì direttore”. L’estate scorsa era a pezzi, deluso da tutto,
tradito dal destino. E’ ripartito
ingoiando l’amarezza del Braglia, senza affatto rifiutarla. L’ha
anzi usata tutta per darsi una
missione, che ancora una volta
ne immortala la toscanità, im-
perterrita e vincente: “Ci hanno rubato la Gioconda. Tocca
andare a svaligiare il Louvre, e
riportarla a casa”. Un’autentica
profezia. L’impresa che sconvolge un secolo abbondante
di calcio è avvenuta proprio
in un museo del gioco, il “Via
del Mare”. A Lecce, nel salotto
barocco del mondo. Quello che
è corso a prendersi l’abbraccio
della curva, con la Monna Lisa
in mano, è un altro Giuntoli.
Meravigliosamente irriconoscibile. C’è una foto che è finita
su tutti i giornali. Lo ritrae in
un pianto trasfigurante. Non
semplicemente si è sciolto. Si
è totalmente deformato. E’ un
immagine che dice qualcosa
che ancora non sapevamo di
lui, ma avevamo bisogno di conoscere. Cioè che per il Carpi è
davvero disposto a tutto. Anche
ad andare oltre sé stesso, fino
al punto di demolire persino le
barricate più intime. E farci vedere il suo lato fragile. Qualche
interrogativo sul futuro resta.
Chiede garanzie. Non tanto un
nuovo contratto, ma un budget
adeguato e meno lunatico, per
programmare meglio. Ma alla
fine vedrete che otterrà tutto,
perché la proprietà lo sa: finché
ci sarà lui, il Carpi vivrà la vita
migliore tra tutte le possibili.
quando gli serve uno che “entra per fare casino”. Il suo piano. L’unico modo che conosce
per intendere il gioco. Ripaga
con i due gol più importanti
di una storia lunga 104 anni.
Un giorno volle sapere che
ne pensavo di lui. Gli dissi:
“secondo me sei quasi un
buon attaccante”. Mi chiese
dove stesse il “quasi”. Gli risposi: “corri troppo. O impari
a correre meno, oppure non
segnerai mai abbastanza da
essere tenuto in considerazio-
ne per quel che vali”. Fu lui a
chiudere il discorso: “no, non
accetterò mai un compromesso del genere. Il mio bambino
sorride sempre quando vede
il suo papà che corre. E io
non posso smettere di farlo
felice”. Aveva ragione lui.
Bisogna saper essere romantici quando c’è di mezzo un
pallone che rotola. Solo così,
prima o poi, arriva la chiamata
del destino. Che non va mai
in ferie, e l’ora il giorno e il
posto, li azzecca sempre.
Giuntoli e Brini
Ph Carlo Foschi
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CAMBIARONO LA sTORIA
Ph Carlo Foschi
Ph Carlo Foschi
I CAPITANI
LE RIVELAZIONI
I TOP PLAYERS
Raffaele Bianco.
Nicolò Sperotto.
Al centro del Carpi: Don Raffaè, personaggio deandreiano. “Sceltissimo immenso, dal vestito gessato marrone”.
Forza ed eleganza. Taglio e maestria. Un principe con
la spada. Il difensivismo di Cioffi non lo ha valorizzato
del tutto. Brini invece gli ha messo la fascia al braccio,
piccola svolta decisiva di tutto il percorso. Soprattutto gli
ha dato più libertà e meno compiti. Ma uno fondamentale
e preciso: dare energia alla palla. E da quel momento
in poi la squadra è stata una reazione nucleare. Fino al
fungo atomico di Lecce: l’esplosione più bella di sempre.
“Gradite ò campari o vulite o cafè?!”
Il più migliorato in corsa. Comincia riserva, finisce terzino completo, intoccabile.
Impara trucchi, acquisisce sicurezze, lima amnesie e leggerezze. Alla fine diventa
importantissimo anche come sfogo di gioco accessorio, una sovrapposizione dopo
l’altra. È uno stakanovista del lavoro. Non riesce a bastarsi, vive di correzioni. Quando
arriva Brini, gli allenamenti da “Full Metal Jacket” si affievoliscono. “Ercolino” a quel
punto prende una decisione in controtendenza: va a iscriversi in palestra, mentre
tutti i compagni riprendono fiato, spremuti dall’oltranzismo atletico di Cioffi. Un
cervello diverso, troppo più solido dalla media. Arriverà lontanissimo.
Fabio Concas.
Fabrizio Poli.
Non più “L’Eclettico”, perché ormai dimora fisso al centro
della difesa. Bensì: “L’Esemplare”. Con lui si corrono due
enormi rischi: finire gli aggettivi e sbagliare le misure. Il
primo anno pensammo fosse semplicemente una buona
riserva. E ci smentì subito, risultando alla fine un validissimo titolare. Il secondo anno immaginammo elevasse
a grande difensore. E finì per contraddirci di nuovo,
perché fu il migliore. Stavolta gli abbiamo semplicemente
pronosticato la cosa più difficile: confermarsi. E invece
lui è andato nuovamente oltre: è diventato anche un
grande capitano tra i capitani.
Claudio Lollini.
Solo la sfortuna è superiore alla bravura di questo straordinario agonista. Comincia in capo al gruppo, da ministro
della difesa. Testa altissima, sorriso spianato e motivazioni massime. Poi sacrifica una volta ancora il dannato
ginocchio alla causa. Non torna più in campo. Ma il suo
alone resta. Non c’è dubbio che questo trionfo profumi
dei suoi oli essenziali di toscanità e professionalità. C’è
un momento che vale più di qualunque altra investitura:
quando Bianco rientra negli spogliatoi di Via Del Mare,
distrutto dalla fatica e dalla commozione, va a cercarlo.
Si toglie la fascia dal braccio e gliela regala. “Questa è
tua, cumpà”. Il totem è lui: il Console Claudio.
Marco Perini & Lorenzo Pasciuti.
Due centrocampisti sempre più moderni. Vanno descritti
insieme perché ormai sono una famiglia. La cellula silenziosa, intelligente e veterana dello spogliatoio. Sono
il software e l’hardware del gruppo, dentro e fuori dal
campo. Ogni volta trovano un modo diverso per farsi
trovare pronti. E non sbagliano mai lettura. Sanno farsi
ascoltare pur rimanendo zitti. Tre promozioni in quattro
anni e altre due finali perse (una di playoff, l’altra di Coppa
Italia, caso unico per una squadra della provincia). Nella
grande storia del Carpi, nessuno ma proprio nessuno si
è messo al petto più medaglie di loro. E non finisce qui, il
tassametro corre… l’ultima pagina dei fratelli leggenda
ha ancora da scriversi.
L’irrinunciabile. E’ stato lui, più di chiunque altro, la sintesi indispensabile tra il calcio ermetico di Cioffi e di quello più coraggioso di
Brini. Nei mesi freddi rimane intrappolato in un letargo di squalifiche
e acciacchi. Poi, in primavera torna centralissimo e fondamentale,
con le sue volate incendiare, le sue variazioni di ritmo. E i gol: 4,
tutti pesanti. Gli ultimi due, alla Tritium, certificano i playoff. Dove
si presenta in modalità gladiatore. Fabio X Meridio.
Fabio Concas - Ph Carlo Foschi
Riccardo Gagliolo.
L’incredibile sorpresa dei playoff. Più che un’intuizione è una costruzione di Giuntoli,
che si rivede in lui e lo cura personalmente. Impalcatura spessa e spigolosissima, da
boscaiolo. Nasce terzino, viene re-impostato centrale, evolve a stopper vintage: tutta
polpa, niente gelatina, eccezionale nell’anticipo, spietato sull’uomo. Da buon ligure
investe forte su ogni lezione, e non si risparmia mai. Un aneddoto per spiegarlo:
prima della doppia finale col Lecce si taglia accidentalmente un ginocchio. Tiene
nascosta la ferita a tutti, per giorni, onde evitare il rischio di essere escluso.
Elia Cortesi.
L’anatroccolo che all’improvviso si fa cigno e poi, per metà campionato, vola tra
gli inamovibili. Cioffi lo sfrutta da esterno a tutto campo, di spinta ed equilibrio.
Ripaga distillando intelligenza e personalità. Esaurisce la benzina quando arriva
Brini, e retrocede in gerarchia. Ma è una favola in divenire. È umile e capisce troppo
bene il calcio: futuro ne avrà.
Marco Sportiello.
Un ragno lungo, affusolato, spettacolare per eleganza. Ricorda i grandi guardiani
del passato, dai fondamentali esatti. In presa, nei balzi e in uscita pare sempre in
posa per la fotografia. Due riferimenti: Fabio Cudicini e Giovanni Galli. Per almeno
due terzi di stagione è il miglior portiere “under” di tutta la Lega Pro. Nel finale
commette qualche errore di gioventù, senza comunque deprimersi. Ma ha stoffa
sufficiente per correggere anche gli ultimi dettagli. Lo rivedremo molto in alto.
IL CAST DI SUPPORTO
I
due ex-reggini, supercolpi di gennaio, portano piccole schegge di grande
qualità. Luccicano, ma non esplodono. Fabrizio Melara è fisicità aristocratica, talora indolente, talora incontenibile. Brilla a sprazzi, s’incendia in un
paio di momenti: a Treviso, quando risolve una durissima partita-svolta; e nella
semifinale di Bolzano, dove però si fa male ed esce definitivamente di scena. Gli
istinti serpenteschi di Alessio Viola rimangono abbastanza chiusi dentro la teca.
Impressiona per facilità di dribbling ed esecuzione. Segna due gol da giocatore
vero, e sicuramente lo diventerà. Per ora, non ha convinto del tutto Brini, che gli
ha dato poco spazio. Francesco Potenza dà il meglio quando nella partita serve
più furia che ragionamento. Si conferma perciò fedelissimo a sé stesso: senza
dubbio il giocatore più enigmatico di questo biennio, ma anche il più veloce e
utile dalla panchina. Mettono il loro mattoncino anche: il dodicesimo Matteo
Trini, i difensori Denny Cardin e Federico Sorbo, il centrocampista Leonardo
Crafa e le due colonne della Berretti vice-campione d’Italia Nicolas Teggi e
Paolo Guerci. Se ne sono invece andati a metà stagione: Marco Fusar Bassini,
Alessio De Bode e Giacomo Cenetti, che comunque si è preso la soddisfazione
di rinascere e rivincere la C2 a Venezia, con mister Stefano Sottili.
Rachid Arma.
E’ l’anno del riscatto per l’antilope marocchina, dopo diverse delusioni in giro per l’Italia. Leggero e sinuoso, ma anche risoluto e
cattivo quando in caccia. Si toglie definitivamente di dosso l’etichetta
di “centravanti che segna sempre ma non vince mai”. Chiude da
capocannoniere della truppa, in doppia cifra tra campionato (9)
e coppa (2). Punisce tutte le grandi: Trapani, Lecce, Sudtirol, Cremonese. Soprattutto impara a sacrificarsi in una nuova veste, di
attaccante da trincea. Dopo la sosta natalizia va in crisi. Ma ne esce
con orgoglio, e nel momento decisivo dà a Della Rocca il miglior
cambio tra quelli possibili.
Andrea Ferretti.
Seppur per poco, lo Squalo Bianco morde efferato. La prima preda
è il Lumezzane. Lo sbrana in un momento piattissimo, all’ultimo
secondo di gioco, con terrificante folgore mancina. E’ la scintilla della
stagione biancorossa: da lì, tutta la squadra capisce di essere più forte.
E con le sue reti (5 in tutto) e le sue diversità, parte all’inseguimento
del sogno. Lui però, a un certo punto si ferma, per un’anomalia al
ginocchio. Passa un calvario che ce lo restituirà migliore di prima.
Per adesso, ci resta il grande rimpianto di non averlo visto mai in
coppia con Della Rocca. Se il calcio fosse musica, loro due, insieme,
sarebbero il ritorno di Simon & Garfunkel.
Leonardo Terigi.
La costanza. Un regolarista spaventoso, pochissimi errori, massima
affidabilità. Dopo il crack di Lollini, prende in mano la difesa. E ne
diventa il leader d’assalto. Va in avanscoperta, picchia durissimo,
controlla tutto quel che arriva dal cielo, ed esce a testa alta. In più,
segna finalmente il suo primo gol professionista, all’Entella. Ed è
molto prezioso, vale un buon pezzo di playoff.
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ECCO IL REGALO ALLA
SOCIETA’ E ALLA CITTA’
“Eccomi, BBBuongiorno a tutti.
Come dite? Sì, ok, lo so, scusate se mi sono fatto aspettare troppo.
E’ che mi mancava il finale, non riuscivo a trovare quello giusto.
Cercate di capirmi, su...”
E
’ finalmente pronto
il regalo speciale,
alla società e alla
città.
Si intitola La Grande
Storia del Carpi. 19032013: dal Prato del
Mercato alla Serie B, è
edito da Geo Edizioni,
ed è stato e scritto a otto
mani da Fabio Garagnani, Enrico Gualtieri,
Enrico Ronchetti e
Claudio
Caliumi,
presidente:
“Questa è una
grande
soddisfazione ed è
toccata a me.
Il calcio a Carpi è
stato trascurato per
tanto tempo, negli
ultimi quattro anni
abbiamo toccato
traguardi
impensabili. Ora
godiamoci questa
vittoria. Con
entusiasmo e
umiltà, come
abbiamo fatto
finora, affronteremo
la Serie B”.
Stefano
Bonacini,
azionista :
Carlo Fontanelli. Oltre
500 pagine di pallone
carpigiano: tutti i tabellini delle partite, le statistiche di tutti i giocatori
e allenatori, classifiche e
monografie stagione per
stagione, i ritratti di 100
protagonisti e 10 grandi
storie parallele che hanno
caratterizzato la storia
ultracentenaria della società di via Marx. Il fon-
datore, lo stadio, il tifo, i
piazzamenti e le vicende
della Folgore-Athletic e
della Kennedy-Dorando
Pietri, nel tempo fusesi
con il Carpi. L’opera ha
l’ambizione di raccontare
i cambiamenti del calcio carpigiano insieme
a quelli del territorio e
del mondo. Scorrendo le
pagine del libro, vi troverete di fronte ad alcune
vere e proprie sorprese.
A partire dalla data in cui
il primo pallone arriva
in città: 1903, sei anni
prima della nascita della
Jucunditas, l’antesignana
dell’Ac Carpi. Sarà in
vendita dalla settimana
prossima e verrà presentato con un evento
speciale, in via di definizione. Prezzo indicativo:
27 euro.
Fabio Brini,
allenatore:
Ph Carlo Foschi
Lunedì 17 giugno, il Carpi FC 1909 è stato ricevuto nella Sala del Consiglio comunale di Carpi. Il sindaco Enrico Campedelli e l’assessore allo
Sport Alberto D’Addese hanno consegnato una targa commemorativa di questa storica promozione alla società, rappresentata dal presidente Claudio Caliumi, mentre a tutti i componenti dello staff tecnico e ai giocatori è stata consegnata una medaglia.
“E’un risultato
straordinario fatto
da questi ragazzi.
Il merito è loro, noi
abbiamo solo
accompagnato la
marcia trionfale.
Dietro al risultato
c’è una società che
ha un obiettivo e
una strategia: il
lavoro alla fine
paga. Credo che
Carpi debba
onorare questi
ragazzi penso sia
doveroso avere una
cornice di pubblico
come abbiamo
avuto domenica“.
“I giocatori
ci hanno creduto fin
dal primo giorno in
cui sono arrivato.
Ho sempre detto
che volevo vedere
giocare a calcio, loro
ci hanno provato,
rischiando spesso
e volentieri, ma alla
fine questa squadra
ha dimostrato sul
campo il valore dei
singoli e del
collettivo.
Prima di parlare del
mio rinnovo, credo
che ci sia una
riorganizzazione
societaria da
impostare. Se poi ci
sarà l’opportunità ci
metteremo a
discutere anche di
altre cose. Oggi la
cosa più importante
è la solidità della
società”.
Cristiano
Giuntoli,
direttore
sportivo:
R & G. Bulgarelli srl di via Petrarca
La vetrina più bella
I
l titolo di vetrina biancorossa più creativa e originale è andato al
negozio R & G. Bulgarelli srl di via Petrarca. Il concorso promosso
da Ascom Confcommercio che ha visto la partecipazione di
molte vetrine carpigiane è stato vinto da Anna Bulgarelli da sempre
tifosissima, insieme alla sua famiglia, della squadra di casa.
La giuria - composta dal direttore Confcommercio Massimo
Fontanarosa, dal presidente Giorgio Vecchi e dalla commerciante
Barbara Malagoli - ha assegnato alla vetrina di Anna il punteggio
più alto. Per lei, l’associazione di categoria offre una cena per due
persone al Caffè Teatro di Piazza Martiri.
“Per come è nata,
tutta l’operazione
ha qualcosa di
incredibile. Questi
ragazzi, con il loro
impegno e la loro
coesione, ci
dimostravano
ogni giorno che
il sogno era
possibile. Ora si è
avverato. Volevamo
andare in B e
chiunque ci
fosse stato tra noi e
la Serie B avrebbe
fatto una brutta
fine. Adesso
dobbiamo goderci
la vittoria”.
21.06.2013 n° 24
7
sisma e ricostruzione
A
rrivano soldi per
le zone colpite
dall’ultimo terremoto in Emilia (50 + 40
milioni), per l’ Aquila e le
altre aree del sisma devastante in Abruzzo (1,2
miliardi in 6 anni), per il
rilancio dell’area industriale di Piombino insieme a
interventi per l’Expo 2015.
Sono questi alcuni dei punti
salienti del decreto sulle
emergenze approvato, in
prima lettura, dal Senato. Il
decreto, che ora è all’esame
della Camera, utilizza il
meccanismo della deroga
del patto di stabilità interno
per sbloccare fondi considerati vitali per affrontare
emergenze ambientali
che interessano più aree
del Paese. Per il sisma in
Emilia vengono sbloccati,
in deroga al patto di stabilità interno, 50 milioni di
euro (e 5 rispettivamente
per Lombardia e Veneto),
e 40 per le spese del personale degli enti locali. Sono
esentate dalle norme del
Codice Civile che prevedono la riduzione del capitale
per perdite tutte le imprese dei territori colpiti dal
N
el febbraio dello
scorso anno, il Ministero dell’Ambiente aveva dato il via libera alle
operazioni di accertamento
per la fase preliminare del
progetto di stoccaggio interrato del gas a Rivara: se tale
accertamento avesse dato
esito positivo, si sarebbe
riattivata la procedura di
Valutazione di impatto ambientale (Via) per la fasi di
realizzazione e di esercizio
dell’impianto. Il sisma del
maggio scorso ha poi fatto
sì che lo stesso Ministero
chiedesse alla Commissione
Tecnica Via un supplemento
istruttorio che tenesse conto
di quanto accaduto. Nel
frattempo, ad agosto 2012,
il Ministero dello Sviluppo economico ha negato
la propria autorizzazione a
procedere con il programma
di ricerca relativo alla fase di
accertamento. A quel punto,
anche il Ministero dell’Ambiente, in novembre, si era
adeguato e aveva deciso di
non dare corso al procedimento. La scorsa settimana
il Ministero dell’Ambiente
ha ribadito come quello
allo Sviluppo, nel marzo di
quest’anno, abbia rigettato
“definitivamente la richiesta
del rilascio della concessione per lo stoccaggio sotterraneo di gas naturale che la
società Erg Rivara Storage
aveva presentato nel luglio
2002” e ha chiarito che il
procedimento di Via, ancora
pendente, “è da considerarsi
decaduto”. Una notizia che
ha fatto esultare gli amministratori locali: che sia
Il Senato ha accolto gli emendamenti presentati al Dl sulle emergenze ambientali:
è prevista la detassazione dei contributi per la ricostruzione del sisma in Emilia, ma
Resta pressochè invariata la mappa di scuotimento
Cambia poco nella mappa
dello scuotimento
sisma che hanno registrato
cali nell’esercizio 2012. Si
stabilisce, inoltre, la detassazione dei contributi per la
ricostruzione legata al sisma
in Emilia. I finanziamenti
non concorreranno alla for-
mazione del reddito imponibile ai fini delle imposte
sul reddito e dell’imposta
regionale sulle attività produttive. Il senatore modenese Stefano Vaccari (Pd)
è soddisfatto anche se solo
parzialmente. “Abbiamo
già incluso gli emendamenti
che non sono stati accolti
nel decreto 43 in un ordine del giorno accolto dal
Governo, affinchè possano
essere presi in considera-
zione nel prossimo provvedimento”. Fra gli emendamenti che hanno raccolto la
maggioranza dei consensi
in Commissione c’è anche
quello relativo alla ritaratura della cosiddetta mappa di
scuotimento secondo criteri
scientifici che, così come
congeniata, comporta ingiuste sperequazioni tra imprenditori operanti in zone
limitrofe. “In
base a quanto riportato
alla modifica
all’art.6,
anche il
Comune di
Sant’Agostino, nel ferrarese, viene
ricompreso
nell’area in
cui è stato raggiunto e superato lo scuotimento sismico
del 70%” spiega il senatore.
La ritaratura è tutta qui e
non cambia nulla per Carpi,
penalizzata dalla linea
di demarcazione redatta
dall’Ingv: i capannoni industriali, in considerazione del
fatto che la sollecitazione
è stata inferiore alla soglia
fissata dal decreto, dovranno essere parzialmente
adeguati alle nuove norme
Stefano antisismiche
Vaccari e dovranno
provvedere i
proprietari.
Rimane il
paradosso: a
poca distanza,
a Fossoli, al
di là della riga
tracciata dall’Ingv, i capannoni
si intendono
collaudati dalla natura.
Sara Gelli
“Per il Ministero la partita del gas a Rivara è chiusa”, hanno esultato i vertici politici locali. Peccato
non lo sia per la Rivara Gas Storage che non ha alcuna intenzione di ritirare i suoi ricorsi al Tar.
Sulla vicenda quindi non è ancora stata messa la parola fine
Per lo champagne c’è tempo...
finalmente giunto il tempo
di brindare alla vittoria?
Purtroppo no. La partita non
è ancora vinta né, tantomeno, conclusa. Di fatto, il
progetto del mega deposito
sotterraneo di Rivara non
è ancora stato affossato del
tutto, così come il nostro
territorio continua a rischiare
di trasformarsi in un vero e
proprio “bombolone di gas”.
Ministero e Regione, infatti,
han fatto i conti senza l’oste:
fino a quando la Rivara Gas
Storage, la nuova versione
di Ers orfana della Erg che
si è ritirata dal progetto, non
ritirerà tramite i suoi legali i
ricorsi al Tar - contro il parere negativo alle trivellazioni
preliminari rilasciato dalla
Regione, ma anche contro
il Ministero dello Sviluppo
economico che ha assunto
quel parere come unico
elemento ostativo alle trivellazioni - accettando ufficialmente e definitivamente il
responso del Ministero allo
Sviluppo e il diniego della
Regione, la vicenda rimane
aperta. Ergo, la partita decisiva di questa lunga battaglia
la giocheranno i tre giudici
amministrativi. Alla faccia
delle 56mila firme raccolte
dalla gente per chiedere
che, dopo il terremoto, nel
sottosuolo non si scavi più.
Insomma il progetto non è
tramontato e la guardia non
dev’essere abbassata anche
perché, la delibera regionale
del 3 giugno appare alquanto nebulosa nel definire il
futuro del nostro territorio,
di fatto in mano alla Commissione tecnico - scientifica
per la valutazione delle possibili relazioni tra attività di
esplorazione per gli idrocarburi e l’aumento dell’attività
sismica nell’area colpita dal
terremoto, istituita, tramite
un’ordinanza del 16 novembre 2012, dal commissario
per la ricostruzione Vasco
Errani. La Giunta regionale
ha quindi soltanto ritenuto
di “sospendere, nel rispetto
del principio di precauzione, qualsiasi decisione in
merito ai progetti di ricerca e
coltivazione idrocarburi che
riguardino i territori colpiti
dal sisma, nell’attesa di un
pronunciamento scientificamente autorevole da parte
della Commissione”. Due le
defezioni sinora registrate
tra i saggi identificati dal
Dipartimento di Protezione
civile della Presidenza del
Consiglio e accolti da Errani.
A dimettersi sono stati il
presidente della Commissione nonché geologo
indiano, Harsh Gupta,
a causa delle tensioni che
si erano create tra Roma e
New Delhi sul caso dei due
marò e l’americano Mark
Zoback, autore di studi sulla
faglia di Sant’Andrea, per
impegni di lavoro. Gli altri
componenti sono gli italiani
Paolo Gasparini (sismologo dell’Università di Napoli
Federico II), Paolo Scandone (geologo e professore
dell’Università di Pisa),
Franco Terlizzese (direttore generale delle risorse
minerarie ed energetiche del
Dipartimento per l’Energia
del Ministero dello Sviluppo economico), il tedesco
Ernst Huenges, esperto di
tecniche di perforazione e il
polacco Stanislaw Lasocki,
dell’Accademia delle Scienze di Varsavia.
Al posto di Gupta è stato
nominato, alla guida della
Commissione, l’inglese
Peter Styles, docente di geofisica applicata e ambientale,
nonché coautore del report
pubblicato dal Dipartimento inglese per l’energia e il
cambiamento climatico sul
metodo di estrazione degli
idrocarburi mediante fratturazione idraulica (fracking). Il nome del professore,
consigliere di Sua Maestà
in materia di stoccaggio geologico e numero uno della
Geological Society of London, non convince molti. Tra
questi anche il consigliere
grillino in Regione, Andrea
Defranceschi: “basta dare
un’occhiata su Google - ha
commentato - per rendersi
conto del curriculum di
Styles, indicato dal Times,
per farla breve, come uno
dei sostenitori del fracking,
sia pure praticato attraverso
tecniche innovative, attentamente monitorate e sicure”.
Per lo champagne insomma,
c’è ancora tempo...
Jessica Bianchi
21.06.2013 n° 24
8
sisma e ricostruzione
S
abato 15 giugno,
si è svolta presso il
centro sportivo di
Rovereto, la cerimonia
di inaugurazione della
tensostruttura sportiva
PalaPanini.
Dopo il sisma dello scorso anno, la palestra del
Centro sportivo di Rovereto è stata gravemente
danneggiata e, successivamente, demolita mentre
quella attigua alla Scuola
Secondaria di primo grado
è inagibile.
Per rispondere all’esigenza di avere nel più breve
tempo possibile una struttura da adibire alla pratica
sportiva, l’associazione
Tutti insieme a Rovereto
e S. Antonio - Onlus si è
attivata sul territorio per
cercare sponsor e finanziamenti mentre il Comune
di Novi ha dato la dispoAlle Tattoo e
Daniel Bund
Sabato 15 giugno, si è svolta presso il centro sportivo di Rovereto, la cerimonia
di inaugurazione della tensostruttura sportiva PalaPanini
Una scalata di solidarietà
nibilità per l’utilizzo di
un’area pubblica consona.
Il progetto è stato quindi
presentato alla società
Panini
S.p.A. che
lo ha scelto,
confermando anche
in Emilia
la grande
solidarietà
dimostrata
in occasione di altre
calamità. Al
notevole impegno della
Società Panini si sono
poi aggiunti
ulteriori
donatori tra
cui il Sassuolo Calcio, il
Comune di Sassuolo e
l’associazione Fashion
Accessory Association.
Insieme hanno consentito il raggiungimento di
questo importante risultato
sostenendo i costi del
basamento della struttura,
dell’acquisto degli arredi,
degli impianti e dell’esecuzione delle opere murarie. La nuova tensostruttura è utilizzata dalla Polisportiva Roveretana per i
propri corsi e dalle associazioni del territorio per
l’organizzazione di eventi
e feste al coperto mentre
la scuola continuerà a
usufruirne in attesa della
ricostruzione della nuova
palestra prevista nell’area
Alle Tattoo e Daniel Bund hanno creato un libro per bambini con
tante immagini da colorare per esorcizzare il trauma legato al sisma
“Sorridete mostriciattoli... la terra non balla più”
A
lle Tattoo e l’artista
Daniel Bund in
collaborazione con
RCK si sono uniti per supportare i progetti della Onlus
Noi TeniaMo Botta con
Fermezza.
Insieme hanno creato un libro
per bambini con tante immagini da colorare per esorcizzare il trauma legato al sisma.
Sorridete mostriciattoli...
la terra non balla più! è il
titolo di questo semplice ma
efficace progetto che diverte
grandi e piccoli e, sinora, ha
permesso di donare alcune
lavagne multimediali alle
scuole. “E’ un impegno che
affrontiamo sempre con il
sorriso. Parlare della mia terra
e aiutare i bambini non può
far altro che dare energia
positiva”, ha commentato
Alle Tattoo.
“Utilizzare la mia arte per dar
vita a questo progetto - sottolinea Daniel Bund - è stato
davvero appagante. Non avevo mai avuto un confronto
così diretto con i bambini. E’
stata davvero un’esperienza
stimolante”.
del centro sportivo
I lavori di costruzione che
ammontano a circa 230mila euro sono iniziati alla
fine di dicembre e a marzo
tutte le attività sportive e
scolastiche hanno ripreso
il proprio corso. “Sono
orgoglioso di quanto i
cittadini di Rovereto e
Sant’Antonio, con la loro
determinazione e tenacia,
hanno dimostrato di essere
in grado di realizzare
unendo le proprie forze
e col sostegno di aziende
prestigiose”, ha sottolineato il presidente di Tutti
insieme a Rovereto e S.
Antonio - Onlus, Maurizio Bacchelli.
21.06.2013 n° 24
A
scatenare la polemica sono stati alcuni
genitori dell’Istituto tecnico Leonardo da
Vinci dopo aver appreso
che, a settembre, l’Ufficio
Scolastico territoriale ha
intenzione di concedere una
sola classe terza di 29 ragazzi per l’indirizzo meccanico,
malgrado siano previste 36
iscrizioni, tra cui un ragazzo disabile e due affetti da
disturbi specifici di apprendimento. Con questa decisione 7 famiglie dovranno
valutare se far cambiare
(dopo due anni) indirizzo di
studio ai propri figli, oppure
scegliere la via dell’esilio,
cercando un altro istituto in
provincia.
“Per rispettare le norme
relative alla sicurezza negli
edifici scolastici - spiega
Daniele Calanca, membro
del Consiglio di istituto
del Liceo e del Leonardo
da Vinci - diventerebbe
necessario ri-orientare verso
altri indirizzi alcuni studenti
delle attuali seconde, ma
questo, al Collegio docenti
appare lesivo dei loro diritti,
perché, come previsto dal
riordino, la classe terza potrà anche essere considerata
“iniziale” sulla carta, ma di
fatto gli allievi scelgono un
percorso di studio a partire
dal primo anno. A questo
punto quale valore assume
il patto formativo tra scuola
e famiglie, quando la scuola
stessa non è più in grado di
rispettare tale patto e quindi
per uno studente non è più
possibile continuare il corso
di studi seguito già per due
anni? In una delle seconde è
inserito un alunno disabile:
la legge prevede che, in pre-
9
Gravissima la situazione che si prospetta per gli istituti superiori dal prossimo settembre. Tagliata
una classe terza di meccanica all’Istituto da Vinci, ridotte a due le terze al Vallauri
e classi superaffollate al Liceo Fanti. Situazioni che ledono il diritto allo studio dei ragazzi
e favoriscono la dispersione scolastica
“Giù le mani dalle classi
Alcuni
docenti
e genitori
senza di un alunno certificato, le classi siano costituite
al massimo da 20/22 alunni,
per garantire al meglio lo
svolgimento delle attività
didattiche. Queste garanzie
verrebbero a mancare in
caso di una classe pollaio”.
Insomma una situazione
“iniqua e ingiusta - commenta un papà - non si può
togliere lo sgabello da sotto
il sedere dei nostri figli in
questo modo. E’ inammissibile”. Il Coordinamento
Buona Scuola e i presidenti
dei Consigli di Istituto delle
Scuole superiori di Carpi
si sono immediatamente
mobilitati per richiedere un
incontro col dirigente provinciale, Silvia Menabue,
e informarla delle pesantissime ricadute che i tagli alle
docenze comporterebbero
per il nostro territorio.
Anche per l’Istituto Professionale Vallauri si
annunciano scenari futuri
a dir poco paradossali:
“qui - spiega Paolo Lodi,
presidente del Consiglio
di Istituto del Vallauri - ci
sono tre classi seconde, di
tre diverse specializzazioni
che, il prossimo anno, dovranno prendere la qualifica.
Ebbene il provveditorato ci
ha concesso solo due classi
terze. Secondo quali criteri
potremo unire due classi
tanto diverse? Come si articoleranno le lezioni?”. Ma,
soprattutto, quale qualifica
conseguiranno alla fine
dell’anno scolastico questi
ragazzi? Un interrogativo
imbarazzante al quale però
se ne unisce un altro ben più
inquietante: quanti studenti
costretti a “migrare” da una
specializzazione all’altra,
in barba alle loro scelte e ai
loro interessi, abbandoneranno il proprio percorso
di studi? Non andrà meglio
nemmeno al Liceo Scientifico M. Fanti, avverte
Calanca: “al Fanti le classi
prime partono già al completo (con 29/31 ragazzi),
ciò significa che se uno studente, malauguratamente,
venisse bocciato, a settembre rischierebbe di non poter
continuare l’iter scolastico
Coop Estense ha organizzato a Mirandola l’evento L’arte di reagire,
al quale hanno partecipato dieci scuole, tra cui l’Itis Leonardo Da Vinci
Di che strumento sei?
E
tu, di che strumento
sei? è questo il titolo
del progetto rivolto
agli alunni dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi,
con l’obiettivo di sollecitare i giovani a interagire
positivamente, dopo le
problematiche causate dal
sisma, con un potente
mezzo: la musica. L’attività è stata interamente
finanziata da Coop Estense che, nei mesi scorsi, ha
bandito un concorso per la
regione Emilia Romagna,
rivolto in particolare alle
zone colpite dal sisma nel
maggio 2012. Nel corso
Nella foto in alto, prove di musica d’insieme del Gruppo Metal.
Sotto il Gruppo Metal composto da Stefano Fiorentino
(Chitarra-Voce), Andrea Artioli (Chitarra), Martina Grande (Voce),
Enrico Sedoni (Batteria) e Daniela Aguzzoli (Basso)
alla manifestazione di Mirandola
dell’anno scolastico appena concluso il professor
Domenico Cusimano,
anima e motore del progetto, ha formato cinque
gruppi musicali di vario
genere che hanno riprodotto dei brani, cover e un
inedito, utilizzando per le
prove di musica d’insieme
un’aula della scuola che
è stata insonorizzata con
cartongesso e pannelli
fonoassorbenti.
Il 6 giugno si è svolto il
saggio che ha coinvolto
anche alcuni gruppi esterni
fuori concorso e al quale
hanno assistito docenti,
studenti e famiglie.
Una giuria, formata da
insegnanti e ragazzi, ha
poi valutato l’esibizione.
Alla fine sono comunque
stati premiati tutti i cinque
gruppi dell’Istituto, differenziando però l’entità
dei premi. L’8 giugno, al
termine delle attività scolastiche, Coop Estense ha
organizzato a Mirandola
l’evento conclusivo L’arte
di reagire, al quale hanno
partecipato le dieci scuole
protagoniste, che hanno
presentato il loro “elaborato musicale”. L’Itis Da
Vinci si è presentato con
uno dei cinque gruppi e
un inedito di genere metal
suonato dal vivo.
intrapreso,
perchè le
classi sono
piene”. Classi tagliate
e classi
pollaio: una
vergogna.
A fronte di
1.200 iscritti
negli istituti
superiori della Provincia
di Modena,
di cui 150
certificati,
sono state
concesse
soltanto 23
nuove docenze, di cui
una soltanto
per le superiori. “La nostra
- ha dichiarato il presidente
Vasco Errani - è la Regione
con l’aumento più elevato di
studenti e occorrono più insegnanti”. Invito che il Ministero, stando all’evidenza
dei fatti, pare avere gentilmente declinato... A non
essere più garantito sarà il
sacrosanto diritto allo studio
dei ragazzi, molti dei quali
provenienti da aree, come
Cavezzo, Novi e Rovereto,
duramente colpite dal sisma
dello scorso anno, per i quali
potrebbe essere davvero
problematico spostarsi fino
a Modena o Reggio Emilia
coi mezzi pubblici. Per non
parlare poi dell’inadeguatezza di aule e laboratori,
incapaci di ospitare classi
troppo numerose e garantire, al contempo, la sicurezza
degli alunni. E dopo il sisma
dell’anno scorso anche le
carenze strutturali dell’edilizia scolastica rappresentano
fonte di grande preoccupazione per le famiglie e non
solo. Le decisioni dell’Ufficio Scolastico territoriale
hanno suscitato non poca
apprensione tra i rappresentanti delle aziende del
territorio e delle associazioni di categoria: “la vocazione manifatturiera della
nostra realtà produttiva e il
fatto che la meccanica qui
rappresenti un’eccellenza - chiosa Calanca - non
possono essere ignorati.
Togliere al mercato tecnici
specializzati e altamente
qualificati rappresenta una
perdita inammissibile per il
nostro territorio”.
Ora le famiglie delle classi
interessate, col supporto
del Coordinamento Buona
Scuola di Carpi, hanno
chiesto un incontro col
Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale affinché a
settembre, quando verranno
prese le decisioni finali
formalizzando quello che
viene chiamato organico
di fatto, le scelte attuali
vengano riconsiderate per
garantire il diritto allo studio
dei ragazzi. Si annunciano
tempeste.
Jessica Bianchi
Si è conclusa la mostra Ricicl’art - la cultura nelle
mani, realizzata dagli studenti del Vallauri
Ciceroni d’eccezione
S
iè
conclusa
la mostra
ai musei di
Palazzo Pio, Ricicl’art la cultura
nelle mani
che, dal
giorno della
sua inaugurazione, lo
scorso 18
maggio, ha
registrato
un notevole
afflusso di
visitatori, a
dimostrazione di
come la cultura sia un settore vincente per il rilancio economico
della città. Durante le visite guidate che si sono svolte tutti i fine
settimana, il pubblico ha seguito con interesse le spiegazioni
delle guide d’eccezione: gli studenti dell’Istituto Vallauri che
hanno realizzato le opere esposte. Mattia, Caterina, Martina,
Clarissa, Ivan, Diego, Mattia, Ahmed, Maria, Eleonora, Federica e Abdul: questi i ragazzi che hanno seguito un percorso
di formazione, sui contenuti e sui metodi, per poter poi svolgere
al meglio il ruolo di ciceroni. “Ho imparato a confrontarmi con
tutti i tipi di pubblico - commenta Federica - sicuramente questa
competenza mi servirà anche in futuro”. “Parlare del nostro
lavoro è stato piacevole - ha aggiunto Ahmed - perché spesso
le persone non sanno quello che facciamo a scuola”. Anche
Eleonora si dichiara soddisfatta: “ci siamo divertiti, ma non
solo. Abbiamo imparato tante cose, come per esempio la storia
del castello di Carpi, che prima non conoscevamo! Spero che
questa esperienza si possa ripetere in futuro”.
21.06.2013 n° 24
10
“
Credo di non poter
essere smentito,
affermando che, sia
in termini di redditività che
di patrimonio, la Fondazione Cassa di Risparmio
di Carpi sia una delle più
in salute del nostro Paese”,
ha dichiarato il presidente
Gian Fedele Ferrari. Naturalmente, in un contesto
di crisi economica pesantissima e di volatilità dei
mercati finanziari, “occorre
adottare un atteggiamento
prudente sul fronte degli
investimenti per salvaguardare il patrimonio” e affidare così, nel 2014, ai nuovi
organi dirigenti, una situazione patrimoniale sana e
dalla discreta liquidità.
A decidere quali rischi
correre e quali investimenti azionari fare sono “16
persone. Abbiamo scelto
una gestione collegiale - prosegue Ferrari - per
evitare colpi di testa o il
perseguimento di interessi
personali e i risultati conseguiti ci dicono che abbiamo
intrapreso la strada giusta”.
La Fondazione infatti,
grazie a una costante analisi dell’evoluzione degli
scenari finanziari che ha
privilegiato il contenimento
del rischio del portafoglio
e all’attenta politica degli
accantonamenti condotta
nel tempo a tutela delle
erogazioni future, nel 2012,
è riuscita a sostenere la comunità, in particolare le categorie più fragili, erogando
quasi 7 milioni di euro. “La
nostra attività - continua
Approvato dal Consiglio di Indirizzo il Bilancio 2012 della Fondazione Cassa di
Risparmio di Carpi: 7 i milioni di euro erogati dall’ente a sostegno del territorio
La nostra priorità?
Sostenere le fasce deboli!
Gian Fedele Ferrari ed Enrico Bonasi
Gli interventi maggiori
T
ra le iniziative sostenute di maggior rilievo la costruzione
del nuovo polo scolastico nella frazione di Cibeno (2 milioni
di euro, 2011-2014), l’ampliamento della scuola materna
di Budrione (410.000 euro, 2010-2012) oltre agli interventi a
seguito del sisma su numerosi edifici scolastici (500.000 euro), la
messa in sicurezza urgente dell’istituto Sacro Cuore e del centro
giovanile Eden (150.000 euro) e lo stanziamento (1 milione 150
mila euro) per sostenere completamente la costruzione della
palestra scolastica a disposizione di tutta la comunità dell’istituto
Gasparini di Novi, che ha consentito di dedicare interamente le
risorse dell’amministrazione comunale alla ricostruzione della
scuola lesionata del sisma, la costruzione della Palestra scolastica
di Rovereto (832 euro con Fondo Acri). E’ stato poi dato avvio
al lavori di ampliamento e ristrutturazione del Pronto Soccorso
(900.000 euro), finanziata l’intera dotazione tecnologica del
nuovo comparto operatorio (400.000 euro) e sostenuto il potenziamento di numerosi reparti ospedalieri. Ferrari - ha privilegiato interventi dalla forte ricaduta
sociale in risposta al protrarsi della crisi, attraverso
il potenziamento del Fondo
Straordinario Anticrisi, e ai
devastanti eventi sismici del
maggio scorso, sostenendo
la ripresa e il potenziamento
dell’Ospedale Ramazzini
e provvedendo al consolidamento antisismico
delle scuole, laddove i fondi
pubblici erano inadeguati o
insufficienti, e alla costruzione di nuovi edifici. Le
azioni di taglio sociale sono
ammontate a oltre 4 milioni, passando dal 55%, del
2011, al 67% del totale delle
erogazioni”. Al segretario
generale, Enrico Bonasi,
il compito di illustrare nel
dettaglio l’attività patrimoniale dell’ente: “nell’esercizio 2012, il patrimonio
netto è salito a 319 milioni
di euro, incrementato di 2
milioni rispetto al 2011.
I fondi accantonati per la
futura attività di erogazione
ammontano a 16 milioni,
mentre i ricavi complessivi
conseguiti si sono attestati
sui 12. L’avanzo di esercizio ha raggiunto i 7 milioni
di euro grazie a un’accorta
conduzione della politica
degli investimenti. Tale
somma è stata destinata per
4.397.986 euro ai fondi per
l’attività istituzionale, per
184.228 euro al fondo per il
volontariato, per 1.409.912
euro alla riserva obbligatoria, al fine di tutelare il
valore del patrimonio e di
garantire l’attività futura
della Fondazione, e per
1.057.434 euro alla riserva
per l’integrità del patrimonio”. In un momento di tagli
ingenti alle risorse pubbli-
Sabato 22 giugno, alle 20, nel Cortile d’Onore di Palazzo Pio, spettacolo di danze organizzato
dalla Fondazione Ant - Delegazione di Modena
Gran ballo dell’Ottocento
che destinate ai Comuni
di Carpi, Novi e Soliera e
all’azienda sanitaria, l’azione della Fondazione si rivela sempre più determinante
per salvaguardare servizi
essenziali. E a chi avanza il
dubbio che l’ente potrebbe
fare ancor di più, magari
tagliando i costi di gestione,
Ferrari risponde laconico:
“non siamo molto dispendiosi. Mi pare infatti che
430mila euro per tre organi
(consiglio di indirizzo, consiglio di amministrazione
e revisori dei conti) sia una
cifra più che onesta. Non
ci sono sperperi di denaro
e non solo non abbiamo un
autista, noi non abbiamo
nemmeno un’auto...”.
Jessica Bianchi
Ospedale: donazioni a rischio
“
Se non ci fosse la Fondazione, il nostro ospedale non
sarebbe certo stato migliorato nel corso del tempo, anzi...”.
Un’amara quanto condivisibile considerazione, quella del
segretario generale Bonasi a cui fanno eco le parole del presidente Ferrari che rileva la cattiva gestione di numerosi reparti
sostenuti e voluti dall’ente, dalla Stroke Unit, attivata grazie a una
donazione della Fondazione nel 2004 e per la quale è in corso l’acquisizione di un ecografo con funzione trans-cranica, al Reparto di
Radioterapia, che ha visto uno stanziamento di 2,5 milioni di euro.
“Il polo radioterapico lavora solo mezza giornata, ben al di sotto
delle proprie potenzialità e le liste d’attesa, invece di diminuire, si
allungano. Non siamo certamente soddisfatti di come sta funzionando”. La Stroke Unit del Ramazzini, lo abbiamo già scritto più
volte, potrebbe diventare, col nuovo assetto organizzativo avviato
dalla Regione, un’area di cura di media intensità per le varie discipline internistiche, perdendo, di conseguenza, ogni tipo di specializzazione neurologica. “Al direttore generale dell’Azienda Usl di
Modena, la dottoressa Mariella Martini, abbiamo comunicato
la nostra disponibilità a fare, ancora una volta, la nostra parte per
l’ospedale, sostenendo, se necessario, il mantenimento del servizio in accordo con le associazioni e gli enti del territorio. Il direttore
ci ha però risposto che la questione non riguarda una mancanza
di risorse bensì un riassetto organizzativo di maggiore funzionalità
delle unità operative ospedaliere. Che non ci vengano a parlare
di riorganizzazioni - chiosa Ferrari - il problema è solo la carenza
di personale”. Ora la Fondazione si è impegnata a contribuire,
con 900mila euro, ai lavori di ampliamento e ristrutturazione del
Pronto Soccorso, ha finanziato l’intera dotazione tecnologica del
nuovo comparto operatorio (400mila euro) e sostenuto il potenziamento di numerosi reparti. Ovviamente se le strumentazioni
e le tecnologie donate continueranno a essere sottoutilizzate, la
Fondazione potrebbe lecitamente smettere di erogare fondi - e
sperperare denaro - a favore di un ospedale dove non ci sono le
risorse umane necessarie per farle funzionare.
J.B.
L’avvocato risponde...
di Laura Vincenzi - [email protected]
L’amministrazione di
sostegno
O
S
abato 22 giugno la splendida
cornice del Cortile d’Onore di
Palazzo Pio ospiterà il Gran
ballo dell’Ottocento, spettacolo di
danze organizzato dalla Fondazione Ant - Delegazione di Modena
in collaborazione con la Società di
Danza del maestro Fabio Mollica,
per sostenere l’assistenza domiciliare gratuita ai malati di tumore e i
progetti di prevenzione oncologica
di Ant. L’iniziativa è patrocinata dal
Comune di Carpi e realizzata grazie
al supporto di Banca Popolare
dell’Emilia Romagna, Le Gallerie,
La Carpi Concessionaria Lancia e
Fiat, Ina Assitalia Agenzia di Carpi. L’evento avrà inizio alle 20: dopo
i saluti delle autorità cittadine, la
serata proseguirà con i balli tradizionali ottocenteschi eseguiti dai danzatori della Società di danza di Fabio
Mollica. Al termine dello spettacolo,
fra tutti i partecipanti (ai quali verrà
consegnato un biglietto numerato
all’ingresso) saranno estratti premi
come un weekend presso Balnea
Terme della Salvarola e accessori
Blumarine e Blugirl. Concluderà la
serata un buffet realizzato con la col-
laborazione di: Scuola alberghiera
e di ristorazione Nazareno di
Carpi, Cantina di S. Croce, Antica
Formaggeria, Casa Modena, i
ristoranti L’incontro, il 25, La Bottiglieria, oltre a diverse pasticcerie,
bar e forni della città. Per partecipare
al Gran Ballo dell’Ottocento è
richiesta un’offerta minima di 12
euro a favore di Ant. Per informazioni e prenotazioni contattare la
Delegazione Ant di Modena (059
238181 - 348 3102847) oppure la
sede Ant di Carpi, in via Rovighi, 37
(348 3102487).
ggi ci occupiamo dell’istituto
dell’amministrazione di sostegno, introdotto dalla Legge n.
6/2004 che ha modificato l’art. 404
c.c. e ha trovato nella prassi una forte
applicazione. Tale legge ha rappresentato una profonda innovazione in
tema di tutela dei diritti e della dignità
delle persone. Coloro che, per effetto di
un’infermità ovvero di una menomazione
fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere
ai propri interessi, possono essere assistiti da un amministratore di sostegno,
purchè la menomazione non sia talmente grave da necessitare l’interdizione o
l’inabilitazione. I beneficiari vengono affiancati nelle funzioni della vita quotidiana
mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente, affrontando i problemi concreti (come acquistare, vendere, affittare un appartamento o investire
somme di denaro, ritirare la pensione...). L’istituto si può ad esempio applicare
agli anziani, ai disabili, ma anche agli alcolisti, ai tossicodipendenti, ai detenuti,
ai malati terminali. Questi possono ottenere dal Giudice Tutelare la nomina di un
amministratore di sostegno che abbia cura della loro persona e del loro patrimonio.
A tal fine si deve presentare un ricorso al Giudice Tutelare del luogo dove vive la
persona interessata. Il ricorso può essere promosso dal medesimo beneficiario
oppure dal coniuge, dalla persona che convive stabilmente con il beneficiario,
dai parenti entro il quarto grado, dagli affini entro il secondo grado, dal tutore
o curatore, dal pubblico ministero, dai responsabili dei servizi sanitari e sociali
impegnati nella cura e nell’assistenza della persona, venuti a conoscenza di fatti
tali da rendere opportuna l’apertura del procedimento di amministrazione di
sostegno. Nel decreto di nomina, emesso dal Giudice Tutelare, vengono citati gli
atti specifici che l’amministratore può compiere in nome e per conto del beneficiario e gli atti che possono essere compiuti in assistenza. Il beneficiario conserva
la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva
o l’assistenza necessaria dell’amministratore di sostegno. La nomina può avere
durata temporanea o indeterminata. Nella scelta della persona da nominare quale
amministratore di sostegno, il Giudice Tutelare preferisce, se possibile, il coniuge
o la persona stabilmente convivente, ovvero il padre, la madre, il figlio, il fratello,
la sorella, un parente entro il quarto grado, il soggetto designato dal genitore
superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata.
21.06.2013 n° 24
C
oop Estense e Datalogic hanno presentato all’Ipercoop
Borgogioioso la più grande
installazione realizzata in
Italia con Joya, il dispositivo per il self shopping più
innovativo del settore: ben
600 terminali per una spesa
facile e veloce. Prima in
Europa ad aver lanciato
strumenti e servizi per la
spesa in totale autonomia,
oggi Coop Estense offre
ai soci e ai consumatori
un terminale con tecnologia all’avanguardia ed
elevate prestazioni, in un
dispositivo ergonomico,
semplicissimo da usare che
consente un’esperienza
di spesa interattiva, consapevole e informata e di
ridurre i tempi di attesa alle
casse. “Per Coop Estense
- sottolinea Massimo Ferrari, direttore Marketing
Sociale della cooperativa
- puntare su tecnologia,
innovazione e sviluppo per
migliorare costantemente
il servizio reso ai propri
soci, è una precisa scelta
strategica. Ricordo che
fummo i primi, nel 1976, a
introdurre la lettura a scanner dei prodotti. Il Salvatempo, dal 1998 a oggi, ha
conquistato un ruolo molto
importante nella nostra
rete di vendita. A Carpi,
per esempio, il 40% delle
11
All’ipermercato Borgogioioso la spesa diventa più facile e veloce grazie a Joya,
il nuovo dispositivo per il self shopping targato Datalogic
L’innovazione al servizio
del consumatore
Da sinistra Nora Zanetti, Massimo Ferrari, Valentina Volta e Pietro Todescato
transazioni complessive è
fatto con questo strumen-
to”. E a chi pensa che il
self shopping consenta o
favorisca comportamenti
illeciti, Ferrari risponde
prontamente: “dal 2008,
con l’introduzione di Spesa
e Via, i nostri soci possono
pagare in autonomia la
spesa senza bisogno di ricorrere alle casse. I numeri
dimostrano la correttezza
dei nostri soci nell’uso
dello strumento: non esiste
infatti alcuna relazione
tra gli ammanchi inventariali che riscontriamo e
l’utilizzo di Salvatempo”.
L’innovazione insomma
si è messa al servizio del
consumatore, come ribadisce anche Valentina Volta,
amministratore delegato
della Divisione Business
Development del Gruppo
Datalogic. “Sia Coop che
Datalogic hanno nel proprio dna una spinta innovatrice. Basti pensare che
il nostro gruppo è stato il
primo a produrre lettori di
codici a barre. Con l’installazione dei terminali Joya e
del relativo software, Coop
potrà offrire ai propri soci
il servizio più innovativo
disponibile sul mercato
per fare la spesa in modo
facile, rendendo il consumatore il protagonista
di quella che diventa una
vera e propria esperienza
di shopping interattivo”.
Chi sceglierà di utilizzare
il nuovo Salvatempo potrà
vedere visualizzati sul
display la descrizione e il
prezzo del prodotto di cui
ha letto il bar code. Durante la spesa, gli shopper
potranno controllare la
lista dei prodotti acquistati, l’importo da pagare
e consultare le eventuali
promozioni o sconti in
corso e, allo stesso tempo,
verificare lo stato della
propria coop card e delle
eventuali raccolte punti in
corso. “Oltre al terminale Joya - ha commentato
Pietro Todescato, Group
Chief Technology Officer
di datalogic - il servizio Salvatempo di Coop
offre la possibilità di fare
i propri acquisti con la
speciale App Salvatempo,
l’applicazione di mobile
shopping che permette di
leggere il codice a barre
dei prodotti scelti utilizzando il proprio smartphone”. Servizio che, a breve,
aggiunge Nora Zanetti,
responsabile Progetti
innovativi di Coop Estense, “sarà implementato
con nuove funzioni, tra cui
la possibilità di leggere e
spuntare automaticamente
la lista della spesa”.
Jessica Bianchi
21.06.2013 n° 24
12
D
opo aver conseguito
la Laurea in Scienze
dell’Educazione,
la 22enne carpigiana Margherita Maiello ha deciso
di partire alla volta di Parigi
per coniugare l’esigenza di
un’esperienza all’estero con
il desiderio di stare accanto
al proprio fidanzato. “Da
diversi anni stavo progettando di trasferirmi all’estero,
preferibilmente in Inghilterra o in un paese anglofono,
per poter imparare al meglio
la lingua ma, dopo il terremoto dello scorso maggio,
ho deciso, insieme al mio
ragazzo Dario Prandi, che
da settembre del 2011 sta
facendo il dottorato di ricerca in matematica a Parigi,
di conciliare il mio progetto
all’estero con lo stare insieme. Pertanto, dopo essermi
laureata, ho preso la mia
fedele cagnolina Micon e,
a gennaio, siamo salite sul
treno e approdate qui”.
Con un’innata passione
per le scienze sociali e i
bambini, Margherita lavora
come tata in due famiglie
italo-francesi, ma il suo
desiderio è quello di trovare
lavoro all’interno di una
ludoteca o in un centro di
animazione per ragazzi. Una
scelta coraggiosa quella di
Margherita che confessa:
“sono partita senza conoscere affatto la lingua francese.
Non l’avevo mai studiata.
Ho fatto una manciata di
La 22enne carpigiana Margherita Maiello, da gennaio vive a Parigi per fare
un’esperienza di lavoro all’estero e restare vicina a Dario Prandi,
il suo fidanzato
A Parigi per amore...
“Il mio futuro
per ora non
è in Italia: a
parte le amicizie
e la mia famiglia,
non sento grandi
motivazioni per
tornare”.
lezioni prima della partenza,
ma sapevo solo presentarmi. I primi tempi mi sono
districata con le lingue che
conoscevo, inglese e spagnolo, ma adesso, seppure
lentamente, sto imparando
anche il francese. In generale ho trovato tanta collaborazione e disponibilità da parte
dei parigini che sono cosmopoliti, abituati a rapportarsi
con persone provenienti da
tanti Paesi diversi”.
Trasferirsi ad appena 22
anni in una città straniera
è un cambiamento di non
poco conto, come spiega
Margherita: “inizialmente
non è stato facile, la città
è grande e se si lavora in
famiglia si possono trovare
difficoltà nell’incontrare
persone nuove, special-
mente se si mantengono
degli orari più italiani che
francesi. Però, per fortuna,
avendo già diversi contatti
qui sono riuscita ad ambientarmi abbastanza bene. La
mia giornata tipo è simile
a quella di Mary Poppins:
dalle 9 alle 19 accudisco i
bambini di due famiglie,
mentre alla sera vado a spasso con la mia cagnolina. La
vera rivoluzione nelle mie
abitudini è stato il cinema.
In Italia non ci andavo quasi
più, perché detesto guardare
i film doppiati e perché è
abbastanza costoso. Invece
qui ho ripreso a frequentare assiduamente le sale
cinematografiche. I parigini
sono folli per il cinema.
Ce ne sono tantissimi e si
trova sempre la versione
originale dei film. Inoltre
offrono abbonamenti molto
economici”. E per quanto
concerne la crisi e la piaga
dilagante della disoccupazione giovanile, Parigi sembra essere un’isola felice.
“Almeno a Parigi, che è una
realtà a sé stante rispetto al
resto della Francia, i giovani
sono abbastanza valorizzati
e si incontrano spesso neo
laureati che fanno quello
per cui hanno studiato. Ad
esempio, la maestra di una
delle bimbe che accudisco
ha la mia età. La crisi è
mondiale e si avverte anche
qui, ma i francesi, a differenza degli italiani, fanno
figli anche perchè hanno
delle convenzioni statali che
contribuiscono al mantenimento. In più abituano
subito i ragazzi a essere autonomi e li spingono presto
ad avere una certa mobilità,
sia a livello nazionale che
internazionale. In generale,
noto nei giovani parigini
una buona dose di intraprendenza: un’ottima attitudine
per affrontare bene la crisi
che stiamo vivendo e, più in
generale, la vita. Riguardo al
suo futuro, Margherita ha le
idee chiare: “da grande voglio continuare a fare il mio
lavoro di educatrice. Non mi
dispiace lavorare in famiglia, ma spero di riuscire a
inserirmi in una ludoteca o
in un centro d’animazione.
Il mio futuro per ora non è
in Italia: a parte le amicizie
e la mia famiglia, non sento
grandi motivazioni per
tornare. Non mi dispiacerebbe rimanere a Parigi: è una
bella città, culturalmente
attiva e piena di risorse, ma
non faccio progetti a lungo
termine”.
Chiara Sorrentino
21.06.2013 n° 24
C
i spostiamo su un
piano tutto virtuale per trattare
del successo dell’ e-book
Albion, scritto da Bianca
Marconero, lo pseudonimo dietro al quale si cela
l’identità di una carpigiana
che sta sfondando sul web.
In questi mesi, infatti, l’Ebook ha avuto incredibili
exploit nella classifica di
Amazon e i pareri sono tutti
molto lusinghieri. Bianca
ha rilasciato interviste a
blog del settore e sono più
di un centinaio i giudizi e le
recensioni di blogger entusiasti, tanto che la Limited
Edition Books, nuova casa
editrice dal cuore emiliano,
ha deciso di pubblicare la
versione cartacea di Albion,
in distribuzione in tutte
le librerie d’Italia dal 13
giugno. Le interviste sul
web da parte di blog specializzati ci introducono
in un mondo sconosciuto
ma davvero affascinante:
Leggere Fantastico, Sognando tra le righe, Sole e
Luna, La Bella e il Cavaliere, Coffe & Books, Terre di
Arret, From a Book lover si
concentrano su curiosità del
romanzo e tratti caratteristici dell’autrice con domande
dirette, brevi, confidenziali
e, a volte, stranissime. Le
interviste si mantengono
sempre su un piano esclusivamente virtuale benché
il tono riporti a un’impen-
13
Sotto lo pseudonimo di Bianca Marconero, una giovane carpigiana ha scritto Albion, un romanzo fantasy
che sta sfondando sul web. Ambientato in una scuola dei giorni nostri, racconta di adolescenti, ultimi
eredi di una dinastia di nobili cavalieri, alle prese con piccole e grandi prove quotidiane
I cavalieri di Albion
sabile familiarità. L’idea è
quella di tentare una versione cartacea delle blog
interviste.
Ciao Bianca! Benvenuta
su Tempo e grazie per
aver accettato di rispondere a quest’intervista. Cominciamo da
te, com’è Bianca Marconero nella vita privata?
Hobby e passioni?
“Grazie a te,
per me è un
piacere e un
onore. Mi piace il mio lavoro. Scrivo per
alcune riviste
dedicate agli
adolescenti.
E’ un lavoro
meraviglioso
che mi permette di occuparmi di cose
leggerissime.
E nella vita la
leggerezza è
importante.
Compensa la
realtà, che ne
è quasi sempre
priva”.
Come e
quando è
nato Albion?
“Tutto è
cominciato tre
anni fa. Volevo
scrivere un
romanzo per
“giovani adulti”, il target
che gli esperti chiamano Young Adult. Volevo
una storia che non fosse
solo deliqui sentimentali,
bei tenebrosi e macchine
sportive. La leggenda di re
Artù e dei cavalieri, con il
suo forte impianto di valori
universali, mi ha permesso
di farlo”.
Sappiamo che Albion si
ispira al ciclo arturiano.
Da dove è nata questa
passione?
“E’ nata, come tutte le
cose di cui non ti liberi più,
quando ero piccola. Come
diceva qualcuno, nessuno
guarisce dalla propria
infanzia”.
C’è una colonna sonora
che ti ha accompagnato
durante la scrittura?
“I Mumford And Sons, un
complesso indy folk londinese. Sono stati sempre con
me”.
In Albion si parla di
un college e di ragazzi
dotati di poteri sovrannaturali. Quanto sei
legata a Harry Potter?
Qual è il tratto distintivo della tua originalità?
“Con Harry Potter si confronta chiunque scriva di
scuole misteriose, frequentate da ragazzi con super
poteri. Ma il mio libro si
ferma a queste poche analogie. Albion è un libro più
adulto. C’è realismo, coralità, personaggi che partono
lontanissimi dal punto a cui
arriveranno. E’ una storia
che parla di amicizia, fiducia e, naturalmente, di vero
amore”.
Il film che ti ha più commosso...
La trama
C
resciuto senza madre, e dopo aver perduto il fratello
maggiore – morto in circostanze misteriose – nel giorno
del funerale dell’amatissimo nonno, Marco Cinquedraghi riceve la notizia che gli cambierà la vita: deve lasciare
Roma e partire per la Svizzera. E’ infatti giunto il momento di
iscriversi all’Albion College, la scuola in cui, da sempre, si diplomano i membri della sua famiglia. Ma il blasonato collegio
riserva molte sorprese. Tra duelli di spade e lezioni di filologia
romanza, mistici poteri che riaffiorano e verità sepolte dal
tempo che riemergono, Marco scoprirà il valore dell’amicizia e
capirà che l’amore, quello vero, non si ottiene senza sacrificio.
Nelle trame ordite dal più grande dei maghi e nell’eco di un
amore indimenticabile si ridestano legami immortali, scritti
nel sangue. Fino all’epilogo, tra le mura di un’antica abbazia,
dove Marco conoscerà la strada che le stelle hanno in serbo
per lui. Il destino di un re il cui nome è leggenda.
“E.T. l’extraterrestre”.
Il libro che ti ha fatto
più arrabbiare..
“I libri scritti male a cui il
destino riserva un grande
successo editoriale”.
Albion è un romanzo
fantasy. Come si può far
capire, ai lettori, che questo
genere non è destinato ai
soli adolescenti?
“Si tende a identificare
il fantasy con lo Sword
& Sorcery e con l’Epic
fantasy alla Tolkien. Ma
il fantastico è in realtà un
genere molto ampio, tutt’altro che bistrattato dagli
adulti. Dall’Urban fantasy,
come Albion, al paranormal
romance in stile Twilight ,
sono letture per tutti. Harry
Potter, Hunger Games e Il
Trono di Spade sono alcune
incarnazioni letterarie del
fantastico che hanno avuto
un grande successo”.
Il film fantasy per eccellenza?
“La compagnia dell’Anello”.
Il cartone animato fantasy per eccellenza?
“La città incantata”.
Chi è il protagonista del
tuo romanzo?
“Marco Cinquedraghi un
ragazzo di Roma. E’ figlio di un influente uomo
politico che non ha davvero
capito niente della vita.
Incontrerà persone molto
meno facoltose, ma infinitamente più ricche di lui,
come Deacon Emrys di
Dublino o Helena Gomez
di Santiago de Compostela.
Sarà confrontandosi con
loro che avrà l’occasione di
cambiare”.
A quale degli altri
personaggi ti senti più
legata?
“Direi Deacon. E’ intelligente e brillante. Decisamente più di quello che
sembra”.
Se avessi dei poteri
speciali come Deacon
Emrys, quale vorresti e
cosa vorresti fare? “Spostare le cose col pensiero potrebbe tornare utile:
soprattutto in certi giorni
dove il caldo ti abbatte e la
confusione regna sovrana e
indifferente”.
Qual è il messaggio che
vorresti trasmettere al
lettore con il tuo romanzo?
“Che tutti abbiamo un
istinto etico, sappiamo cosa
è buono e cosa è cattivo.
Stato sociale e beni materiali non sono la conditio
sine qua non della felicità.
Davvero non lo sono”.
Hai deciso di pubblicare
Albion con una casa
editrice che farà il suo
ingresso nel mercato
proprio con il tuo romanzo. Ci racconti la
tua esperienza?
“In realtà partecipavo al
progetto con altre mansioni
– sono curatore editoriale di
una delle collane. Per questo motivo dicevo che “mai
e poi mai” avrei pubblicato
Albion con loro. Le ultime
parole famose…”.
Progetti futuri? Dove
può seguirti il pubblico?
“La pagina Fan del libro su
Facebook – Albion di Bianca Marconero- è un luogo
molto simpatico in cui inserisco periodicamente anche
strisce a fumetti ispirate
al mio romanzo. Consiglio
a tutti di farci un giro. Nei
prossimi mesi saremo molto impegnati nella traduzione in inglese di Albion. Abbiamo deciso di presentarci
sul mercato internazionale.
Vogliamo allargare l’utenza
potenziale al mondo intero,
perché tutto il mondo legge
in inglese. Oggi questo è
possibile anche per una piccola realtà editoriale grazie
alle piattaforme di digital
downloading e al mercato
degli E-book”.
C’è qualcosa che non ti
ho chiesto e che vorresti dire ai lettori di
Tempo?
“Vorrei salutare tutti i ragazzi che si stanno godendo
le vacanze estive e fare un
in bocca al lupo a quelli che
affronteranno gli esami.
Forza ragazzi, mettetecela
tutta”.
Sara Gelli
21.06.2013 n° 24
14
Club Lions Alberto Pio
25 anni anni
insieme
Angela
Facchini
L
o scorso 15 giugno,
il Club Lions Alberto Pio, presieduto
da Angela Facchini, ha
festeggiato la chiusura del
25° anno di vita. Fondato
nel 1988 da Franca Baraldi, Mariangela Barbieri,
Isolda Benassi Franciosi,
Maria Gabriella Manicone,
Maria Gabriella Caliumi,
Maria Teresa Giovannelli,
Giuliana Gualdi, Maria
Teresa Molinari, Sandra
Marri, Nunzia Torre e Maria Giovanna Turchi, oggi
il Club è cresciuto. Alle 33
socie, lo scorso 15 giugno, se
ne è aggiunta un’altra: Lorella Dondi. Durante la serata a
Paolo Belli è stato conferito
il prestigioso riconoscimento
Melvin Jones Fellow, premio
che i Club Lions assegnano
alle personalità che si sono
distinte nelle azioni a favore
dell’associazione o in genere
della comunità. Ha ritirato il
premio la moglie Deanna.
Presente, oltre a varie autorità lionistiche, anche il sindaco
Enrico Campedelli con la
moglie Tania.
Nel 2012 sono state raccolte 1.200 unità di sangue in meno e l’Avis di Carpi invita tutti i cittadini
tra i 18 e i 60 anni a diventare donatori di sangue
“Tutti dovremmo farlo”
L
e donazioni calano,
ma la richiesta di
sangue da parte degli
ospedali è sempre alta.
E’ il primo problema che
Fabio Marani, neo presidente Avis di Carpi, deve
affrontare: il terremoto ha
lasciato il segno e i numeri
delle donazioni parlano da
soli. “Ogni anno, in media,
l’Avis di Carpi arrivava a
raccogliere 6mila unità di
sangue circa ma abbiamo
chiuso il 2012 a quota 4.766
e nei primi mesi del 2013 la
tendenza persiste”. Marani
definisce il calo “vistoso” e,
insieme al resto del Consiglio dell’associazione,
sta cercando soluzioni per
tornare, il più velocemente
possibile, alla normalità.
“A causa del terremoto, la
Fabio Marani e
Roberta Reggiani
sede Avis, ospitata presso
l’Ospedale di Carpi, è stata
dichiarata inagibile ed evacuata - racconta Marani - e
ci siamo trasferiti presso la
sede operativa più vicina,
che era quella di Soliera.
Quando l’associazione di
Mirandola è rientrata nei
locali ci ha donato l’autoemoteca che abbiamo collocato nel campo da basket
del Circolo Guerzoni per tre
mesi. A novembre del 2012
siamo finalmente rientrati
nella sede presso il Ramazzini ma i disagi hanno scoraggiato numerosi volontari.
Oggi c’è da riprendere il
giro”. In Emilia Romagna
è stato raggiunto da tempo
l’obiettivo dell’autosufficienza e “la parte eccedente
di sangue raccolta - spiega
Marani - viene utilizzata in
altre regioni, come la Sarde-
gna e il Lazio. Oggi è la qualità a costituire una priorità,
perché un sangue di qualità
riduce drasticamente i tempi
di recupero dei pazienti
beneficiari delle donazioni”.
Malati di tumore, vittime di
incidenti, pazienti sottoposti
a interventi chirurgici, a loro
sono destinati il sangue e il
plasma che l’Avis raccoglie.
“Cerchiamo gente giovane
e sana: per poter diventare
donatori è sufficiente avere
18 anni - ci dice Roberta
Reggiani, consigliera Avis
- ed essere in buona salute.
Il donatore ha il vantaggio,
tra l’altro, di essere tenuto
costantemente sotto controllo”. L’intervallo minimo tra
due donazioni di sangue è
di 90 giorni, nel caso della
plasmaferesi l’intervallo è
di 60 giorni. Avis di Carpi
inizierà la propria campagna di sensibilizzazione nel
pomeriggio di domenica
30 giugno con un’iniziativa
presso il Parco delle Rimembranze vicino all’ospedale: ci saranno palloncini
e truccabimbi per i più piccoli, mentre ai loro genitori
verrà spiegata l’importanza
del donare sangue.
Sara Gelli
21.06.2013 n° 24
A
lessandro Del
Piero continua a
mietere successi
anche ora che non gioca
più nel campionato italiano. Alla Gara del miglior
salame svoltasi, come ogni
anno, nell’area antistante
l’Hotel Marchi di Appalto
di Soliera, la maglia bianconera con impresso il
suo nome è stata ‘battuta’
all’asta per la cifra di 2.200
euro. Superando le casacche di altri giocatori di
Serie A come quella di Vidal (1.500 euro) e di Pirlo
battuta a 800 euro. Stessa
cifra anche per quella di
Balotelli e dei due giocatori del Modena, Ardemagni
e Perna. Grande successo
per la serata organizzata da
Remo Marchi, Gianfranco Giovanardi, Matteo
Gualdi e Angelo Telloli:
circa 800 i partecipanti che
hanno così contribuito alla
raccolta di una consistente somma di denaro, poi
devoluta in beneficenza al
Gruppo Genitori figli con
handicap, molti dei quali
presenti.
Tra musica, cantanti, personalità e, naturalmente,
tanto salame, la serata di
solidarietà è stata condotta
da Antoine. Presenti i calciatori del Modena Perna
e Nardini, il segretario
Jacopino, l’ex calciatore
del Bologna e della Nazionale Eraldo Pecci, l’ex
15
L’Angolo di Cesare Pradella
Spettacolo e solidarietà alla Festa del Salame
presidente del Coni Bertoli, l’attore Toni Santillo,
la presidente del Panathlon
I
l Salone del Centro
sportivo di Soliera ha
ospitato una serata di
beneficenza, musica e canti
africani organizzata dall’Associazione onlus Amim,
con la collaborazione degli
Scout del Gruppo Soliera
1 della Parrocchia di San
Giovanni e di altri gruppi di
volontariato locale. L’associazione si occupa dell’invio
alla popolazione del Benin
di generi alimentari, attrezzature civili e medicinali.
Ideata da Eleonora Rossi,
ra Giuseppe Schena, col
parroco don Manfredini.
Numerosi anche gli imprenditori presenti tra cui
Roberto Casari, Wainer
Marchesini, Graziano
Verdi e Maria Grazia
Severi.
Il miglior salame prescelto
quest’anno da una severa
giuria di assaggiatori è
stato quello di Mauro Tassinari, seguito da quelli di
Gabriele Dallari e Nicola
Bernardi, tutti allevatori
della zona.
Il Salone del Centro sportivo di Soliera ha ospitato una serata di beneficenza,
musica e canti africani organizzata dall’associazione onlus Amim
locale. Presenti i missionari
padre Immacolato, padre
Stefano e padre Alfonso
dell’Ordine francescano
dell’Immacolata.
C.P.
Club Modena Maria Carafoli, i cantanti Mengoli e
Santagata, i volti televisivi
Gigi Sammarchi, Giulio
Golia delle Iene e Andrea
Barbi, il sindaco di Solie-
Per il bene del Benin
Daniela Malavasi e Silvano Palladino, l’associa-
zione ha raccolto lo scorso
anno i mezzi sufficienti per
l’acquisto di un fuori strada
utile per gli spostamenti
nella missione di Bemberekè
creata nel Benin e gestita
dai Frati francescani dell’Immacolata. Nell’affollata e
ben riuscita serata dell’8
giugno è stata raccolta
la somma necessaria per
all’acquisto di una cucina
attrezzata per soddisfare le
esigenze della popolazione
21.06.2013 n° 24
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piazza martiri gremita di fedeli per assistere alla beatificazione di odoardo focherini
In 5mila per onorare Odoardo
D
unque
Carpi
ha il suo Beato,
Odoardo Focherini, laico, cattolico,
marito e padre, ma anche
il primo giornalista italiano dichiarato Beato,
deceduto nel dicembre
del 1944 in un lager nazista. Focherini era già
stato riconosciuto Servo
di Dio nel 1996. La sua
beatificazione sancisce
che egli è Martire della
libertà, a riconoscimento
degli atti di eroismo da
lui compiuti nel biennio
1943-44 quando pose
in salvo, insieme a don
Dante Sala, altra eroica
figura di cattolico modenese, 105 ebrei ricercati
C
i sono momenti
capaci di unire
laici e credenti.
Momenti speciali, di
emozione collettiva.
La beatificazione di
Focherini è tra questi.
Sullo sfondo di un
Duomo ferito, le
note del coro hanno
riempito l’aria di
speranza. E mentre
la fragranza intensa
dell’incenso annunciava l’inizio del rito,
erano soprattutto i
volti compiti della
gente a scaldare
dai tedeschi per le leggi razziali e destinati ai
campi di concentramento
nazisti. Si è dunque concluso il processo di beatificazione del cattolico
carpigiano (che aiutò
don Zeno nel condurre
la Comunità di Nomadelfia allora a Mirandola
e che fu corrispondente
Una lezione di umanità
i cuori. Giovani e
vecchi, malgrado
l’afa canicolare,
hanno riempito la
piazza per celebrare,
insieme, uniti, un
uomo speciale. Ed è
proprio la sua umanità a renderlo vicino
a tutti noi. Non solo
fervente cattolico,
bensì marito, padre.
Uomo. Come tutti
noi. A catturarne
l’essenza più autenti-
ca, ci hanno pensato
coloro che lo hanno
conosciuto. “Odoardo è stato un secondo
padre”, ci ha raccontato un commosso
Giorgio Lampronti,
figlio di Giacomo,
giornalista di origini
ebraiche, nascosto
a Carpi insieme alla
sua famiglia. “Avevo
solo otto anni allora
e non comprendevo
che Focherini stava
salvando la vita alla
mia famiglia. Per me
e mio fratello Marco
si trattava di una bella passeggiata verso
la Svizzera. Di lui non
ricordo la figura eroica, come spesso viene
dipinto, bensì la sua
dolcezza. La sua bontà. Ci ha salvati tutti
col cuore, con spontaneità e affetto”.
La grandezza morale
di Odoardo traspare
e poi amministratore
dell’Avvenire d’Italia)
iniziato nel 1996 quando,
l’allora vescovo Bassano
Staffieri , dette inizio alla
Causa di beatificazione
nominando come vice
postulatore don Claudio
Pontiroli, il parroco di
Quartirolo scomparso lo
scorso anno. Focherini,
nato a Carpi nel 1907, ha
ricevuto altri riconoscimenti come la Medaglia
d’oro da parte delle Comunità Israelitiche italiane e, nel 1969, dallo
Stato di Israele, il titolo
di Giusto tra le Genti
col suo nome inciso su
un ulivo a Gerusalemme
che ricorda l’Olocausto
degli ebrei nel museo dello Yad Vashem. E questo per la sua coraggiosa
azione umanitaria che
lo portò a essere prima
ricercato e poi catturato
dai fascisti all’ospedale
Ramazzini dove cercava
di fare fuggire (riuscendovi) l’ebreo modenese
anche dalle parole di
Odo Semellini, figlio
di Olga, la sua primogenita. “Mia madre
mi raccontava sempre
che Odoardo e tutti i
suoi figli si sedevano
a tavola ma nessuno
iniziava a mangiare
prima che la moglie
Maria non si fosse
a sua volta seduta.
Un rispetto verso
la figura femminile
decisamente inconsueto negli Anni
Trenta”. Piccoli gesti
quotidiani capaci di
restituirci la statura
di quest’uomo. Un
padre che, prosegue Odo, “giocava
e cantava coi propri
figli e si faceva fare le
treccine nei capelli”.
Una persona vera,
di carne e sangue.
Che amava la propria
famiglia e sapeva
quanto la vita fosse
preziosa e degna di
essere difesa. Anche
a costo della propria.
E’ questa la grande
lezione di Focherini.
A prescindere dalla
fede. Ognuno di noi
ha il potere di cambiare le cose. Di farsi
carico della sofferenza altrui, nel tentativo di lenirla o, per lo
meno, di custodirla e
ascoltarla. L’esempio
di Odoardo continuerà a brillare, perchè la
sua vita ci ha indicato
una strada precisa:
quella dell’accettazione delle differenze e dell’amore per
l’altro. Chiunque esso
sia.
Jessica Bianchi
Continua a pagina 17
21.06.2013 n° 24
17
Continua da pagina 16
Enrico Donati. Venne
dapprima condotto a Modena, poi rinchiuso nel
carcere di San Giovanni in Monte a Bologna
e, successivamente, nei
campi di di Fossoli, Gries
di Bolzano, Flossemburg
e in quello di Heersbruck
dove trovò la morte per
gli stenti e un’infezione
non curata a una gamba,
il 27 dicembre 1944. “Le
virtù che accompagnano
la fama di santità di mio
padre – ha commentato
il figlio Rodolfo – sono
ormai appannaggio della
storia civile e religiosa
italiana e sono esempio
fulgido di come si possa
essere uomini. E mio padre fu veramente un eroe
del suo tempo perché, oltre al salvataggio di tante
vite umane, seppe essere tenero e sensibile con
mia madre e i suoi sette
figli, legami saldi che ritroviamo nelle struggenti lettere che inviò dalla
prigionia. Ma fu anche
presidente dell’Azione
Cattolica carpigiana,
uomo credente e praticante ma, allo stesso
tempo, inserito nella realtà quotidiana e capace
di porre a sintesi fede e
azione concreta verso
il prossimo”. E queste
parole sono risuonate
sabato mattina nella
piazza di Carpi gremita
da cinquemila persone,
nelle parole del cardinale
Angelo Amato, quando
ha letto la lettera di Papa
Francesco e, in latino, ha
dato notizia dell’accoglimento della petizione vescovile per la sua nomina
a Beato. Amato ha poi
aggiunto che la Chiesa
di Carpi annovera già tre
Santi: San Bernardino
da Siena, San Possidonio e San Bernardino
Realino. Parole seguite
dall’applauso della folla. Lo stesso che aveva
riservato al lungo corteo
composto dal cardinale
Amato e da 18 vescovi,
tra cui Giuseppe Califano, postulatore vaticano,
i due precedenti vescovi
di Carpi, quello di Trento Bressan e di Modena
Lanfranchi, il presidente nazionale dell’Azione cattolica Miano con
l’assistente spirituale
Sigalini, il direttore di
Avvenire Tarquinio e
una folta delegazione
tedesca della Diocesi di
Bamberg. Tutta la cerimonia è stata accompagnata dai canti della
corale diretta dal maestro Pietro Rustichelli.
In prima fila decine di
sindaci, parlamentari e
pubblici amministratori.
L’altare era arricchito da
un bassorilievo di Lodigiani raffigurante Gesù
risorto sul Lago di Galilea, un reliquario in legno
realizzato dallo scultore
gardenese Moroder, con
un frammento di granito
donato dalla comunità di
Flossemburg in Germania e una croce d’argento
con incastonata la fede
nuziale di Maria Marchesi, moglie di Odoardo. Infine una grande
immagine del Beato, in
olio su tela, della pittriceAnnamaria Trevisan.
Nel corso della solenne
celebrazione il vescovo
di Carpi, Francesco
Cavina, ha ricordato le
doti di altruismo, umanità, spirito di sacrificio di
Focherini, “uomo umile
che non amava compari-
re, un uomo del suo, ma
anche del nostro tempo,
perchè seppe unire la
fede con l’impegno civile, la vocazione con
l’aiuto concreto al prossimo. Un esemplare testimone del Vangelo e
oggi più che mai c’è bisogno di questi esempi
da indicare alle giovani
generazioni”. A breve
verrà dichiarato Beato
un altro emiliano, il seminarista Rivi, ucciso nel
1944, a soli 14 anni, dai
partigiani sull’Appennino Reggiano, perchè aveva rifiutato di ripudiare la
fede in Dio.
Cesare Pradella
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La vita è fatta di alti e bassi.
Noi ci siamo in entrambi i casi.
Benvenuto in
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Enzo Ciconte, tra i massimi esperti delle organizzazioni mafiose, è stato ospite della rassegna carpigiana Ne vale la pena
“Vendere l’anima alle mafie è un suicidio”
“
Se soltanto dieci anni fa, in
questa piazza, vi avessi parlato
di omertà, mi avreste guardato
stupiti e, probabilmente, mi avreste
detto che era una questione limitata
al Sud Italia. Oggi, dopo le indagini
sulle infiltrazioni di ‘ndrangheta e
camorra nelle vostre aziende, nessuno può più dubitare che si tratti di
una faccenda che riguarda anche il
Nord”. Con queste parole Enzo Ciconte, studioso tra i massimi esperti
delle organizzazioni mafiose, intervistato dal caporedattore di Radio
Bruno, Pierluigi Senatore, nel corso del terzo incontro della rassegna
Ne vale la pena, ha avvertito la platea
di Piazza Garibaldi circa la necessità
di alzare il livello di attenzione su
un fenomeno che, se non combattuto
sul nascere, rischia di non poter più
essere sradicato. “Sebbene in Emilia
Enzo Ciconte
Ph Federico Spaggiari
Romagna, a differenza di Lombardia,
Liguria e Piemonte, nessun membro
del consiglio regionale sia stato eletto
con i voti delle mafie e non vi siano
evidenze di un controllo del territorio regionale da parte di camorra
Jungo e dintorni...
O
ggi vorrei segnalare
una situazione che,
a mio avviso e non
solo, sta progressivamente degenerando. Ricordo
quando, con gioia, andavo
nel parchetto dietro al Teatro
per guardare i pesci rossi
nella fontana. Poi un giorno
i pesci rossi migrarono, spero
verso lidi migliori e la fontana
fu spenta. Forse l’assenza
della Spending Review fece
sì che, negli Anni Ottanta,
quando non c’erano i soldi
per gli I-phone, ci fossero
però quelli per far andare la
fontana e nutrire i pesci rossi
per la gioia mia e di molti
altri bambini. Poi, tutto a un
tratto, le finanze per questo
servizio finirono, forse per
far spazio ai cellulari, che
sempre più abbondano
anche nelle mani dei meno
abbienti. Ora passare per
quel povero parco non evoca
alcun senso di gioia. Un
e ‘ndrangheta – ma si sa bene come
queste siano radicate nel modenese e
reggiano - la criminalità organizzata
sta iniziando a bussare alle porte dei
politici locali. Il punto è impegnarsi
per fare in modo che non venga loro
aperto”. Nonostante dunque non si
sia ancora giunti ai livelli di Milano e del suo hinterland, dove settori
dell’economia legata a trasporto ed
edilizia sono in gran parte in mano
alla ‘ndrangheta, e dove i casi di contatti tra imprenditori ‘sani’, politici
e uomini d’onore non si contano,
chi vive in Emilia non può certo
dirsi salvo da tale nefasta presenza.
“Al Nord – prosegue Ciconte – si
ripetono logiche e dinamiche che
da una vita stiamo combattiamo al
Sud. Prendiamo gli imprenditori che
stabiliscono rapporti con i mafiosi:
all’iniziano pensano di aver trovato
l’El Dorado, di usare le organizzazioni fin a quando ne hanno bisogno
per poi disfarsene una volta ottenuti
i vantaggi desiderati. In realtà nel
rapporto imprenditore-mafioso, a
rimetterci è sempre il primo, perché
le mafie non fanno nulla per niente”.
Ma come difendersi da un fenomeno
che pare inarrestabile e tanto potente? “Occorre condurre una battaglia
politico-culturale affinché coloro che
fanno impresa prendano coscienza
che vendere l’anima alle mafie rappresenta un suicidio, per loro e il
territorio in cui operano. E nessuno si
faccia illusioni: la piaga delle mafie
non si può sperare venga combattuta soltanto al Sud. La questione
riguarda l’Italia intera, quindi la si
può affrontare soltanto restando uniti
e compatti”.
Marcello Marchesini
by Luca “Locco” Severi
[email protected]
“La Gang del Bosco”
po’ perché in parte è recintato ma, soprattutto, per le
frequentazioni “ambigue”
che lo hanno preso di mira.
La piazzetta che si trova al
centro dei giardini si colora
di bottiglie già dalle prime
ore del pomeriggio e non vi
escludo l’utilizzo - e la vendita - di sostanze stupefacenti.
Nelle ore serali, la volontà di
percorrere il parchetto per
fare una passeggiata sfuma
non appena ci si avvicina e si
lancia un’occhiata alla “Gang
del bosco” appollaiata su
panchine e muretti. Nell’attesa che qualche controllo inizi
a dare i primi effetti, speriamo che la Gang rimanga solo
del bosco e non si allarghi
ulteriormente...
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L’aforisma della settimana...
“Ricorda che il destino di tutti dipende sempre dalle azioni del singolo”.
Alessandro Magno
appuntamenti
Mostre
CARPI
Fino al 30 giugno
What if god was one of us
Mostra degli artisti
Emanuele Sferruzza
Moszkowicz, Corn79
e Mr Fijodor
Dark Room Silmar
Arriva il festival Artinscena, oltre 137 appuntamenti tra concerti, teatro,
danza e formazione artistica, fino al 29 settembre, in 28 Comuni modenesi
con un’attenzione particolare all’Appennino
Tempo d’arte
27 giugno - ore 20
Gran Galà Amo
Serata di Solidarietà
Programma
Ore 20
Buffet di benvenuto
Ore 20.30
Cena
Ore 21.30
11ª edizione Premio Donata
Testi
A seguire estrazione biglietti
lotteria
Costo: 25 euro
Prenotazioni fino
a esaurimento posti entro
e non oltre lunedì 24 giugno
Presso la sede Amo - Ospedale
Telefono 059.659965
dalle 9 alle 13
Villa Ascari
Fino al 20 luglio
I Giusti tra le Nazioni
I non Ebrei che salvarano
gli Ebrei in Emilia Romagna
(1943/1945)
Casa del Volontariato
Eventi
CARPI
21 - 23 giugno
La Festa più pazza del mondo
30ª edizione
La vita ci sorprenda
Piazzale Re AStolfo e Cortile
d’Onore
22 giugno - ore 17
Presentazione del libro
La Famiglia Bonasi di Carpi
Presentano: Giuseppe
Caforio, Anna Maria Ori e
Paola Stefania Caforio
Sala espositiva Biblioteca Loria
22 e 23 giugno
The King of Skatepark Carpi
2013
Skatepark
23 giugno - ore 17.30
Genius Loci
I luoghi della musica
Musica e Demoni in un
convento di Carpi del ‘600
Di Alessandra Teatini,
sceneggiatura
Da un’idea di Candace Smith
Con Francesco Ballico ed
Eugenio Allegri
Cappella Artemisia, musiche
antiche
Eleonora Beddini, tastiere
elettroniche
Sala dei Mori
23 giugno - ore 15.30
Festa d’estate della Casa
Residenza Il Quadrifoglio
Il tema della festa è Ricordi
di un sì
Esibizione del gruppo
di Musicoterapia
Lotteria interna
Pesca a premi
Stand gastronomici
Casa Residenza il Quadrifoglio
25 giugno
Concerto per l’Emilia
Piazza Martiri
Fino al 30 giugno
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Giuliano
Rossetti
O&A Centro Affari
22 giugno - ore 20
Gran Ballo dell’Ottocento
Spettacolo di Danze - Buffet
Al termine dello spettacolo sarà
offerto a tutti i partecipanti un
buffet
Serata a favore della
Fondazione Ant per
l’Assistenza socio-sanitaria
domiciliare oncologica
gratuita e la prevenzione
Cortile d’Onore
appuntamenti
Fino al 27 giugno
Tai Chi Chuan al Parco
Parco Giovanni Paolo II
U
n cartellone di 137 appuntamenti tra concerti, teatro,
danza e formazione artistica, fino al 29 settembre, in 28 Comuni modenesi con un’attenzione
particolare all’Appennino. Sono i
numeri che sintetizzano la prima
edizione di Artinscena, la manifestazione che propone artisti molto
noti come Simone Cristicchi,
David Riondino, Ugo Pagliai,
Giovanni Vernia e Marco Della
Noce, insieme a talenti emergenti
del territorio; musica classica ed
etnica, tradizionale e sperimentale; spettacoli teatrali e di danza;
rievocazioni e mostre; stage e
concorsi (il programma completo
si trova sul sito: www.artinscena.
it). Il festival è organizzato con il
sostegno della Fondazione Cassa
di risparmio di Modena, della
Provincia di Modena e della Regione Emilia Romagna e nasce
dalla fusione
delle rassegne
Echi musicali,
Le regioni dei
suoni, Scenari
del teatro errante e Arte a 6 corde. “Abbiamo
scelto di fondere
le più importanti iniziative
estive di arte e
spettacolo dei
Comuni modenesi, dall’Appennino alla pianura
– spiegano gli organizzatori – per
valorizzare al massimo la visibilità e il prestigio dei cartelloni
oltre che per massimizzare la resa
delle risorse investite. L’intento
è unire la rete di associazioni che
da anni operano nel modenese
per rafforzare identità culturale e
promozione turistica”. “Il coin-
volgimento di quasi trenta
Comuni in un unico grande
cartellone che prosegue per
tutta l’estate è un grande
risultato – aggiunge Mario
Galli, vicepresidente della
Provincia di Modena – e un
primo passo verso nuove
opportunità turistiche”.
Tra gli appuntamenti da
non perdere ci sono Mio
nonno è morto in guerra,
lo spettacolo teatrale di
Simone Cristicchi dedicato
a voci, canzoni e memorie della
seconda guerra mondiale; le poesie di L’amore cosmico, interpretato da Ugo Pagliai; la serata Zelig
con Giovanni Vernia, Marco della
Noce e Andrea Barbi. Da ricordare anche l’omaggio a De Andrè,
con la presentazione del libro Il
maggio di Fabrizio De Andrè. Un
impiegato, una storia, il poeta e
a seguire il concerto dei Fabernoster. Poi Duilio Pizzocchi,
con il suo Vernice Fresca, Enrico
Beruschi che farà ridere con lo
spettacolo Pugatorio… Inferno…
Ma il Paradiso? e David Riondino
che emozionerà con il suo Don
Chisciotte. Ma Artinscena non
è solo teatro, musica e danza: il
festival è arricchito da mostre, dal
campus estivo di Arte a 6 corde,
da corsi e stage di danza con il
Pavullo festival danza, laboratori
teatrali, concorsi rock e da incontri di studio sulla piva emiliana.
Fino al 28 giugno - ore 21
Scrivere su muri che (non)
crollano
Programma
21 giugno
Scrivere sui muri che (non)
crollano
Realizzazione dell’opera
muraria a cura
di Luca Lattuga
28 giugno
Mac’ènd Party
Spazio Giovani Mac’è
Fino al 30 giugno
Cibeninfesta
Parrocchia di Sant’Agata
4 luglio - ore 22
Jazz e dintorni
Carlo Atti
Cookies Bar
Tenera è la notte
Carpi
Area Stadio Cabassi
(Ingresso squadre)
Biglietti
Intero: 6 euro
Ridotto: 4,50
Minori di 12 anni: 3,50 euro
A cura di Cinema Ariston di
San Marino di Carpi
In collaborazione con Circolo
Cinematografico
Nickelodeon e FICE Regione
Emilia Romagna
21.06.2013 n° 24
appuntamenti
Con il patrocinio
dell’Assessorato alle Politiche
culturali della Città di Carpi
22 giugno - ore 21.30
Tutti pazzi per Rose
Di Regis Roinsard
Primavera 1958. Rose
Pamphyle ha 21 anni e vive con
suo padre, un burbero vedovo
titolare dell’emporio di un
piccolo villaggio in Normandia.
è promessa in sposa al figlio
del proprietario
dell’autofficina e l’attende un
destino di casalinga devota. Ma
Rose non vuole saperne di una
vita del genere. Così decide
di partire per Lisieux, dove il
trentaseienne Louis Echard,
carismatico titolare di
un’agenzia di assicurazioni,
sta cercando una segretaria. Il
colloquio per l’assunzione è
un fiasco totale. Ma Rose ha un
dono: batte i tasti della
macchina per scrivere a una
velocità vertiginosa e così
riesce suo malgrado a
risvegliare l’ambizioso sportivo
che sonnecchia in Louis...
23 giugno - ore 21.30
Quartet
Di Dustin Hoffman
A Beecham House l’atmosfera
ferve l’eccitazione.
Si è diffusa la voce che la
residenza per musicisti e
cantanti lirici in pensione presto
accoglierà una nuova ospite
che, a quanto si dice, è una diva
famosa. Per Reginald Paget
(Tom Courtenay), Wilfred
Bond (Billy Connolly) e Cecily
Robson (Pauline Collins)
questo genere di chiacchiere
non è una novità nella pettegola
casa di riposo. Ma subiscono
un vero shock quando scoprono
che la nuova arrivata è niente
meno che l’ex componente del
loro quartetto di canto, Jean
Horton (Maggie Smith).
24 giugno - ore 21.30
Il rosso e il blu
Di Giuseppe Piccioni
Sullo sfondo di una scuola
romana si intrecciano le
storie di un professore di storia
dell’arte che ha perso la
passione per il suo lavoro ed è
inseguito da una sua vecchia
alunna, di un giovane supplente
di lettere che ce la mette tutta e
cerca di “salvare” una
studentessa eccentrica e ribelle,
e di una preside rigida e
inappuntabile costretta a
occuparsi di uno strano alunno
dimenticato dalla madre...
25 giugno - ore 21.30
Django Unchained
Di Quentin Tarantino
Ambientato nel Sud degli
Stati Uniti due anni prima dello
scoppio della Guerra Civile,
Django Unchained vede
protagonista Jamie Foxx nel
ruolo di Django, uno schiavo
la cui brutale storia con il suo
ex padrone, lo conduce faccia
a faccia con il Dottor King
Schultz, il cacciatore di taglie
21
Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, anche nel 2013
torna ad animare l’estate della riviera romagnola I love city,
l’appuntamento musicale dedicato agli Anni ’80 con la partecipazione
dei grandi artisti che hanno segnato quel periodo
Quei meravigliosi
Anni ‘80...
C
esenatico, Gatteo a Mare,
San Mauro Mare e Savignano sul Rubicone si
uniscono per offrire una serie
di eventi, concerti, spettacoli di
danza. Tutto rigorosamente in
stile Anni ‘80. Tirate quindi fuori
dall’armadio i vostri jeans chiari
a vita alta e corti quel tanto da far
vedere il calzino pieno di disegnini e le famose scarpe ‘4 stagioni’,
la T-shirt multicolore e il giubbino
oversize. Mi raccomando non dimenticate trucco e parrucco: per
le donne permanenti e cotonature
a gogò e trucco assolutamente
colorato e appariscente, magari
accompagnato da un bel paio di
mega-orecchini a cerchio; gli
uomini con un bel taglio di capelli
alla Simon Le Bon meglio, se con
un po’ di mèches o con ‘zazzera’ e ‘codino’. Colore, musica
e allegria, sono gli elementi che
caratterizzavano gli Anni ‘80 e
che tornano a rivivere con una
serie di appuntamenti interamente
dedicati a quell’indimenticabile
periodo. Chi non ha ballato sulle
note di Vamos a la playa o Splendido splendente o si è innamorato
ascoltando Pregherei? Il Festival
anni’80, giunto alla terza edizione, torna ad animare le calde serate estive della Riviera Romagnola
con tanti spettacoli che si articolano fra le località di San Mauro
Mare, Gatteo Mare, Savignano a
Mare e Cesenatico.
Dopo il grande successo riscosso
lo scorso anno, con il coinvolgimento di artisti del calibro di
Sabrina Salerno, Jo Squillo,
Sandy Marton, Alberto Camerini, Marco Ferradini, Ivan
Cattaneo, Alan Sorrenti, Den
Harrow, Cristina D’Avena, le
P
artiti da Piacenza il 19 giugno, dopo essere passati da
Cremona, Parma e Reggio e
aver fiancheggiato il Po, centinaia di
turisti a pedali arriveranno nel centro
di Modena, in sella alle loro bici, per
partecipare sabato 22 e domenica
e 23 giugno al Festival del cicloturismo culturale, che intende
promuovere una forma di vacanza
e viaggio stimolante ed ecologica.
Con la collaborazione del Comune e
il sostegno della Fondazione cassa
di risparmio di Modena, il Festival,
e il cicloraduno che lo anticipa,
sono organizzati dal Circuito Città
d’arte della pianura padana,
associazione di Comuni che ha lo
scopo di valorizzare e promuovere
le ricchezze culturali e turistiche
delle città aderenti tra cui Modena,
e la Fiab (Federazione italiana amici
della bicicletta). La manifestazione
prevede stand e palchi nelle piazze del centro storico e ai Giardini
Ducali, con in programma numerose
attività: presentazioni di itinerari e
destinazioni turistiche, degustazioni
enogastronomiche, concerti, escursioni in bici nel territorio circostante,
mostre, visite guidate, incontri
culturali. In particolare, in piazza
Matteotti saranno presenti diverse
nazioni e regioni europee (Austria,
Cristina D’Avena
migliori cover band Anni ‘80 e
le oltre 20.000 presenze registrate nell’arco delle 5 serate, gli
organizzatori hanno preparato
per quest’estate un programma
ancora più ricco che vedrà la
partecipazione dei cantanti e dei
personaggi del mondo dello spettacolo che hanno scritto alcune
delle pagine più belle di quei
meravigliosi e variopinti anni. Il
programma della rassegna preve-
de tanti eventi di intrattenimento,
coinvolgendo anche artisti dello
spettacolo noti al grande pubblico, tra cui Umberto Smaila, Cristina d’Avena, Gerry Calà e altri
ancora. Oltre a concerti e spettacoli si terranno anche altri eventi
originali, con il ritorno della 80
Running, al festival parteciperà
anche Radio Bruno con dirette
e animazione. I Love City 2013
proseguirà fino al 16 agosto.
Stand e piste nelle piazze del centro di Modena, visite,
concerti e convivialità. Centinaia di bikers attesi in città
sabato 22 e domenica 23 giugno per il Festival del
cicloturismo culturale
Turisti a pedali
Slovenia, Croazia, Romania, Irlanda
e Fiandre) e alcune regioni italiane
per promuovere e valorizzare le
ricchezze turistiche dei loro territori,
editori e operatori del settore cicloturistico, operatori enogastronomici
e, oltre a Enti e associazioni nazionali
e locali, anche uno stand di Google
che curerà gli ambiti tecnologici del
viaggio. Sul palco, dove si avvicenderanno animatori e dj, si svolgerà
sia sabato che domenica sera un
concerto per i visitatori. In piazza XX
Settembre, invece, saranno allestiti
stand che daranno a tutti la possibilità di vedere e provare, in una pista
apposita, biciclette da vacanza e
turismo di diverse tipologie, abiti,
strumenti e accessori da viaggio.
La giornata di sabato 22 comincerà
alle 11 con l’inaugurazione ufficiale
in piazza Matteotti. Contemporaneamente inizieranno tutte le
attività e apriranno anche gli stand
in piazza XX settembre. Animazione
e intrattenimento a cura di Radio
Bruno, partner della manifesta-
zione. Alle 17 in piazza Matteotti
Francesco Ricci presenta il suo libro
Velopensieri / Un ciclista fuori dal
gruppo (Edidiclo) con il direttore
di Trc-Telemodena Ettore Tazzioli
e l’attore Gino Cervi, mentre alle
18 in piazza Mazzini si svolgerà un
brindisi di accoglienza per i ciclisti
ospiti e modenesi che incontreranno
parlamentari, assessori regionali
e autorità locali. Alle 18.45 piazza
Matteotti ospita un concerto
Blues, alle 20.15 è in programma la cena di gala riservata agli iscritti del Cicloraduno e alle 22.30 ai Giardini
Ducali si chiude la giornata
con un concerto: sul palco
Morris, Lara e la Slow Bike
Orchestra. Il programma
di domenica 23 giugno
prevede dalle 9 alle 13 visite
guidate alla città per tutti
a cura di Modenatur. Alle
10.30 in piazza Matteotti
e piazza XX settembre
prendono il via le attività
appuntamenti
di origine tedesca. Schultz è
sulle tracce dei fratelli Brittle,
noti assassini, e solo l’aiuto di
Django lo porterà a riscuotere
la taglia che pende sulle loro
teste. Il poco ortodosso Schultz
assolda Django con la promessa
di donargli la libertà una volta
catturati i Brittle – vivi o morti.
26 giugno - ore 21.30
La sposa promessa
Di Rama Burshtein
Shira è la figlia più giovane di
una famiglia ortodossa di Tel
Aviv. Sta per sposarsi con un
giovane promettente della
stessa età, un sogno per lei
diventato realtà. La sorella più
grande muore dando alla luce
il suo primo figlio. Il dolore
travolge la famiglia, e le nozze
di Shira vengono per il
momento rinviate. Quando la
madre di Shira scopre che il
genero sta prendendo in
considerazione di risposarsi,
propone come sposa Shira, la
quale dovrà scegliere tra il vero
amore e il dovere verso la sua
famiglia.
27 giugno - ore 21.30
A Royal Weekend
Di Roger Michell
Nel giugno del 1939,
il Presidente Franklin Delano
Roosevelt (interpretato da Bill
Murray) si prepara a ospitare
il Re e la Regina d’Inghilterra
(Samuel West e Olivia
Colman) per un weekend
presso la residenza dei
Roosevelt all’interno dell’Hyde
Park sull’ Hudson, nella parte
settentrionale dello stato di
New York - evento che segnava
la prima visita assoluta di un
regnante Britannico negli Stati
Uniti. Mentre la Gran Bretagna
si appresta ad affrontare
l’imminente guerra con la
Germania, i Reali cercano
disperatamente il favore di
Roosevelt per ottenere il
sostegno degli Stati Uniti.
espositive e le offerte enogastronomiche e di intrattenimento, prova
delle biciclette in mostra, incontri
culturali e tematici con ospiti fino
alle 17.30. In mattinata lo sciame
di cicloturisti della Fiab e modenesi,
attraverso itinerari turistici nella Bassa, raggiunge in bicicletta Sozzigalli.
Nella frazione di Soliera alle 11.30
sull’argine del Fiume Secchia si posa
la prima pietra del progetto Biciclette a Fiumi con le autorità, Vittorio
Zucconi, testimonial, e promotori e
partner del progetto. Alle 17.30 in
piazza Matteotti incomincia la festa
musicale del gran finale del Festival, intitolata Auf Wiedersehen
Konzert.
21.06.2013 n° 24
22
Cara Clarissa,
invece di lamentarmi
vorrei dire una cosa
positiva sulla sanità,
una volta tanto. Fermo
restando che i problemi
li vedo, che ho avuto
una madre 86enne
allettata col femore
rotto e non si trovava
una soluzione in alcun
modo così ci siamo dissanguati per mantenere
in regola una badante
(molti sottovalutano
cosa implichi la cura di
un anziano, sono tutti
concentrati sui bambini
per i quali invece i servizi esistono), riporto stavolta la mia esperienza
che descrivo come positiva. Mi arrivano a casa
le lettere con l’appuntamento per recarmi a
fare il pap test da diversi anni. Gratuito. Personale cortese, puntuale,
G
iovedì 27 giungo
andrà in scena, alle
22, presso Piazzale Re
Astolfo (in caso di pioggia, al
Centro Graziosi di via Sigonio), La Traviata di Giuseppe
Verdi. Tra le opere più famose
del maestro di Busseto sarà
rappresentata alla Corte dei
Pio in occasione del Bicentenario Verdiano, per celebrare il quale il regista Nando
Schellen, direttore del Teatro
dell’Opera della Northern
Arizona University, dove oltre
a insegnare arti sceniche è
impegnato in produzioni
veloce. Lo scorso anno
trovarono qualcosa che
non andava. Mi arrivò una telefonata sul
cellulare e mi fissarono
subito una colposcopia, anche in quel caso
veloce e gratuita. Iniziai
delle cure e fortunatamente non era niente di
grave. Questa settimana, di nuovo la lettera,
un anno dopo. L’ostetrica mi ha spiegato che
il monitoraggio ora è
più frequente perché
ho avuto qualche problema. Mi sono sentita
coccolata e rassicurata.
Volevo complimentarmi con questo servizio
importante e che funziona. Mi consente di
evitare consulenze private e anche di ricordare quando sottopormi
alle visite.
Marta
Quando la sanità funziona
a dovere...
di Clarissa Martinelli
[email protected]
G
entile Marta, pubblico la sua lettera
davvero con grande
piacere. La tendenza infatti
è, sempre più spesso, quella
di esprimersi essenzialmen-
Una delle immortali opere di Giuseppe Verdi sarà rappresentata
gratuitamente a Carpi, presso Piazzale Re Astolfo, giovedì 27 giugno, alle 22
La Traviata va in scena a Carpi
teatrali, tra le quali ricordiamo Così fan tutte e Il flauto
magico di Mozart,
e il baritono fidentino dalla trentennale
carriera Romano
Franceschetto,
specializzatosi nei
principali ruoli di
‘buffo’ del XVIII e
XIX secolo e guadagnatosi unanimi
consensi nei più prestigiosi teatri italiani ed esteri,
hanno curato la V edizione
del Festival estivo Flagstaff
in Fidenza, a cura di Cefac
- Centro Formazione Alta
Cultura. La Traviata, tra gli
undici appuntamenti della
rassegna, sarà proposta agli
spettatori della data carpigiana in un grande evento a
partecipazione gratuita, che
vedrà esibirsi sul palcoscenico gli allievi della Northern
Arizona University, studenti
di musica di talento, prove-
E’ nato lo spazio estivo dedicato ai giovani disabili dal 14 ai 20 anni,
presso gli spazi dell’Istituto Meucci di Carpi
te quando ci sono disservizi
o problemi, ma credo sia
rassicurante e utile anche
esprimere apprezzamenti
quando le cose, al contrario,
funzionano.
nienti da tutto il mondo, che
metteranno in scena il frutto
del loro duro lavoro. La rappresentazione (realizzata in
collaborazione con l’Associazione culturale Rino Viani,
patrocinata dal Comune
di Carpi e dal Comune di
Fidenza, e rientrante nel Progetto Giovani creativi Carpi
realizzato nell’ambito di Creatività Giovanile, promosso e
sostenuto dal Dipartimento
della Gioventù - Presidenza
del Consiglio dei Ministri
e dall’Anci) sarà a ingresso
gratuito, sino a esaurimento
dei posti disponibili. L’Opera in tre atti, su libretto di
Francesco Maria Piave, è
tratta dalla pièce teatrale di
Alexandre Dumas (figlio) La
signora delle camelie, narra
la vicenda del travagliato
amore tra Violetta Valéry,
regina incontrastata dei salotti
parigini e Alfredo Germont,
suo ammiratore di onorata
famiglia. I pregiudizi sociali divideranno i due amanti i quali
saranno riuniti infine dalla
verità e dall’amore, appena
qualche minuto prima della
morte di Violetta.
persona e la crescita delle
autonomie personali, fino
alla produzione di materiali
visivi - quali foto e cartelloni
- per documentare le attività
svolte e dare così la possibilità ai ragazzi di ripercorrere le
esperienze vissute. La finalità
di questo progetto è dunque
quella di consentire ai ragazzi con disabilità di vivere
l’estate in modo creativo e
funzionale e di valorizzare
le loro capacità nel rispetto
delle loro esigenze individuali. In questo spazio estivo,
strutturato e dedicato a loro,
ogni ragazzo avrà l’occasione di far emergere le proprie
abilità e di conoscere meglio
la propria città e proseguire il
percorso di integrazione. Per
iscriversi è possibile recarsi
presso il Meucci. Per informazioni, contattare Marta
Maiolatesi al 348.3300549.
leggeranno ai bambini le storie che più hanno amato. Alla
Libreria Radice Labirinto, alle
20, Alessandra Napolitano
leggerà, accompagnata dalla voce di Valentina Lugli e
Annalisa Lugari, alcuni brani
di Italo Calvino, in un evento
dal titolo Le radici della città.
Alle 21 poi, nello stesso luogo,
l’artista Ottomatto metterà in
scena Sbarcare il lunario, uno
spettacolo liberamente ispirato
all’albo illustrato Saltimbanchi
di Isabelle Houdart. I piccoli
spettatori potranno andare a
dormire più tardi del solito perché, alle 22, li aspetta Rodari
brif bruf braf, letture delle celeberrime Favole al telefono a
cura di Cristina Spallanzani e
di Giravolta. Per gli appassionati
delle due ruote invece, presso La
Fenice, alle 21, Rossella Daolio
presenterà il libro Francia in
bicicletta, mentre alle 22, gli
spettatori potranno partecipare
a Tene(b)ra è la notte leggendo, a lume di candela, estratti
dei libri che hanno fatto loro
vivere la notte come qualcosa
di magico. Anche la Mondadori
non sarà da meno, per cui alle
21, sul rialzato di Piazza Martiri,
si terrà un dibattito con Samuele Zamuner e Marcello Fini
sul tema Tra spirito dei tempi
e tradizione. A seguire brevi
letture dal libro Mio cugino
il fascino senza tempo delle leggende metropolitane
e, per chiudere in bellezza, la
presentazione di Fenomeni da
baraccone vite e avventure
dei grandi circensi italiani,
con uno spettacolo dal vivo di
artisti circensi. Presso la Sala Periodici della Biblioteca, invece,
alle 19, sarà presentato Due
fettine di salame, poesie, alla
presenza dell’autore, Giovanni
Previdi, e del direttore della
collana Quodlibet compagnia
extra, Jean Talon. Seguirà un
aperitivo al Cookies. Insomma
una serata all’insegna del piacere della lettura, per tutte le età,
i gusti, i palati e, soprattutto, le
immaginazioni.
Marcello Marchesini
Da sinistra Martina Franbolli e Marta Maiolateri
Girovagando tra le nuvole
N
el periodo estivo si
riducono, per gli
adolescenti diversamente abili, le opportunità di
uscire dall’ambito familiare e
di continuare esperienze formative e di socializzazione.
Ushac, in collaborazione con
il Comitato Csi, l’associazione Il tesoro nascosto e
con il patrocinio dell’Unione delle Terre d’argine,
promuove Girovagando tra
le nuvole, lo spazio estivo
dedicato a ragazzi diversamente abili dai 14 ai 20 anni
d’età.
S
e Cyrano e Romeo passavano le loro notti ai
piedi del balcone delle
rispettive amate, venerdì 21
giugno, gli amanti della lettura potranno passarle, le notti,
a piè di pagina. Notti a piè di
pagina è il titolo dell’iniziativa
dedicata al mondo della lettura
e dei libri nata seguendo l’esempio di Letti di Notte, la notte
dei lettori, un evento nazionale giunto quest’anno alla sua
seconda edizione e promossa
coinvolgendo nella programmazione le due biblioteche
Falco Magico e Loria e le tre
librerie - La Fenice, Mondadori e la neonata Radice Labirinto - insieme alla Cooperativa
Giravolta e all’associazione
culturale SquiLibri, col patrocinio del Comune di Carpi. Il
programma della serata inizia
rivolgendosi ai più piccini, alle
18, presso il Cortile del Ninfeo,
con Una storia che mi piace un’occasione per i lettori
volontari che, coordinati dai
bibliotecari, presenteranno e
Le attività partite lunedì 17
giugno proseguiranno fino
al 2 agosto, e dal 26 agosto
al 12 settembre. Gli orari
andranno, salvo accordi di
diversa natura concordati
tra le famiglie e le educatrici,
dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle
18, dal lunedì al venerdì.
Il campo estivo si svolgerà
presso i locali dell’Istituto di
istruzione superiore Antonio
Meucci, al civico 3 di via dello
Sport a Carpi. Ad affiancare
e seguire i partecipanti tre
educatori: la psicomotricista
Martina Frambolli, Marta
Maiolatesi ed Enrico Ciriello. Oltre a queste figure
professionali, saranno presenti, in qualità di volontari,
alcuni studenti dell’Istituto
Meucci e del Liceo Fanti e
una psicologa che presta servizio civile presso il Servizio di
Neuropsichiatria dell’Ospedale di Carpi. Numerose le
attività previste: da quelle
ludico-ricreative, finalizzate
all’utilizzo più funzionale e
stimolante del tempo libero,
ai momenti di condivisione e
convivialità; dalle uscite sul
territorio – piscina, Biblioteca
Loria e Ludoteca, solo per
fare qualche esempio – alle
esperienze di gestione del
denaro, l’utilizzo dei trasporti
pubblici, la cura della propria
Venerdì 21 giugno, a Carpi, grande festa per gli amanti della lettura
Notti a piè di pagina
21.06.2013 n° 24
23
21.06.2013 n° 24
24
C
he fossero i ritmi e
le danze africane di
Sourakhata Dioubate, oppure il gospel della
cantante Sandra Cartolari
e la pianista Alessandra
Fogliani, con la presenza,
a sorpresa, dell’acclamata
interprete modenese Lara
Luppi, piuttosto che la
danza classica di Serena
Marchetto e dell’Ecöle
Klassique, fino alle chitarre
del Bruskers Guitar Duo
di Eugenio Polacchini e
Matteo Minozzi e il sax
di Gianni Vancini, il dato
emerso con maggiore chiarezza da Notturno. Musica e
Danza in festa - la rassegna
ideata e diretta da Valentina
Grande qualità ai seminari che hanno animato, sabato 15 e domenica 16 giugno,
il Circolo Guerzoni di Carpi, per la rassegna di musica e danza ideata
dall’artista valentina lugli
Notturno: Guerzoni
in festa
Maddalena Lugli e andata
in scena sabato 15 e domenica 16 giugno presso il
Centro sociale Loris Guerzoni di Carpi - è stato quello
S
oddisfatti gli organizzatori Matteo
Gianniello e Federico Guerinoni, l’ente
di promozione Cefac &
Arts e la società sportiva
dilettantistica Albatros,
gestrice dell’impianto della
piscina comunale di Carpi,
per il successo di Freedoom Pool Party: la prima
delle quattro giornate
estive della manifestazione
pensata per coinvolgere i
giovani in eventi di sano
divertimento e rilanciare
l’immagine della Piscina
O. Campedelli di Carpi.
Centinaia i ragazzi che
hanno riempito la piscina,
lo scorso 15 giugno. Previsti altri tre appuntamenti:
venerdì 12 luglio, venerdì
2 agosto e sabato 7 settembre. Quella del 12 luglio
sarà una giornata speciale,
con una festa dedicata a tutti gli studenti che quest’anno hanno
sostenuto
l’esame di
maturità e
che potranno così
festeggiare
il tanto
agognato diploma all’insegna di musica, buon cibo e
divertimento senza eccessi.
Le date prevedono iniziative no stop dalle 15 fino a
notte fondo: nel pomeriggio tuffi e bagni in piscina
a ritmo della musica di diverse band locali, mentre la
serata sarà dedicata al ballo
con i Dj-set. Tra questi
due momenti sono previsti
tornei di beach volley e calcetto, sfilate, esibizioni di
danza e una cena ‘a bordo
vasca’. Per tutta la durata
della qualità delle proposte
artistico-culturali. Dalla musica alla danza, passando per
la teoria, infatti, l’obiettivo
della due giorni, pensata per
offrire
a un
pubblico di ogni età, specialista e non, l’opportunità di
approfondire le proprie doti
Centinaia di giovani hanno riempito la piscina di Carpi, lo scorso 15 giugno, in
occasione del debutto di Freedom Pool Party. Prossimo appuntamento venerdì
12 luglio per la grande festa dei maturandi
Buona la prima
in questi campi, attraverso
seminari con professionisti di grande esperienza e
talento, è stato sicuramente
raggiunto. Organizzato in
collaborazione con Centro
sociale Loris Guerzoni, Arci
e Ancescao, con il contributo di Fondazione Cassa di
Risparmio di Carpi, San
Rocco Arte & Cultura,
Unipol Assicurazioni e
Assicoop, con il patrocinio del Comune di Carpi,
l’ausilio di Cefac e la media
partnership di Trc Modena,
Notturno ha voluto, come
sottolineato dalla stessa
direttrice artistica Valentina
Lugli “creare momenti di
espressione e divulgazione
artistica, declinata nelle sue
molteplici forme”. Colpito
anche Andrea Barbi, noto
volto televisivo e conduttore
delle due serate di spettacoli, che ha apprezzato
anche lo gnocco fritto
offerto dai volontari
del Circolo Guerzoni.
Volontari che, con la
gentilezza e la spontaneità che li contraddistinguono, hanno fatto
sentire gli ospiti come a casa
propria.
dell’evento si potranno
consumare bevande presso
uno spazio bar appositamente allestito. Le feste si
svolgeranno in un ambiente
ampio, immerso nel verde
e alla presenza di operatori
professionisti, in grado di
garantire il corretto svolgimento delle serate, senza
abusi di alcun tipo. Durante le giornate verrà poi
promossa tra i partecipanti
la Carta Giovani del Comune di Carpi, per incentivare strumenti che forniscano ai ragazzi occasioni
di crescita positive e che li
facciano sentire protagonisti attivi della loro città. Per
restare informati e prenotarsi è possibile contattare
infofreedomstaff@gmail.
com o visitare l’evento
Facebook Freedom Pool
Party.
21.06.2013 n° 24
Si apre il mercato della Cec in vista del prossimo
campionato di B1
L’obiettivo? Costruire una
squadra giovane e di talento
Paolo Michelini
S
i è aperto il mercato
della Cec in vista del
prossimo campionato
di B1. A fare il punto sulle
prime novità è il ds Paolo Michelini. “Abbiamo avviato i
colloqui iniziando dai ragazzi
che erano con noi lo scorso
anno e da questo punto di
vista possiamo ufficializzare
le partenze di Astolfi, Raimondi e Lancellotti. Max
ha fatto una scelta di famiglia
avvicinandosi a Modena
e abbassando l’impegno
agonistico, Raimondi ha
ricevuto dalla stessa Modena
Est un’offerta interessante,
mentre Lancellotti andrà a
studiare in California”. Per
tre giocatori in uscita, ci sono
anche le prime conferme.
“Ripartiamo dall’intero staff
tecnico Molinari-MarascaSponghi, mentre sul campo
avevamo già un biennale con
Trentin che dunque sarà
ancora il libero. Stiamo parlando con Lirutti, De Marco,
Zaghi e Rau, con Bigarelli
siamo a buon punto e l’idea é
quella di costruire una squadra giovane, con talentini da
valorizzare nel giro di qualche
anno così come illustrato dal
presidente in chiusura della
stagione”, ha infine concluso
Michelini.
25
Dal Belgio alla Bulgaria: dopo Laura Heyrman, a completare il reparto
delle centrali, sarà Hristina Ruseva
Nuovi colpi di mercato
per la L•J Volley
P
arlerà tanto italiano, ma
anche belga la nuova
L•J Volley che, giorno
dopo giorno, prende sempre
più forma. Il general manager
Carmelo Borruto, infatti,
ha chiuso per l’ottava atleta
che andrà a comporre il roster
della formazione: si tratta di
una connazionale dell’ultima
arrivata Helene Rousseaux
ovvero della centrale Laura
Heyrman che ha firmato un
contratto triennale. Classe
1993, la giocatrice rappresenta un altro talento che arriva a
Modena dopo esser cresciuta
tra le fila dell’Asterix Kieldrecht e approdata nell’ultima stagione nel campionato
tedesco con la maglia del
Dresdner SC. Queste espeHristina Ruseva
Laura Heyrman
rienze le sono valse l’approdo nella Nazionale belga con
cui ha superato la prima fase
delle qualificazioni europee
al Mondiale 2014. “Spero di
poter imparare molto. Gioca-
re in Italia sarà un’avventura
emozionante”, ha dichiarato
l’atleta. Dalla Bundesliga,
campionato che offre poche
formazioni di buon livello,
alla Serie A1 italiana il passo
è notevole, ma la sfida intriga
Laura: “differenze fra Italia e
Germania? Il livello in Italia
è più alto, le partite sono più
dure e c’è più lotta. Sono contenta di arrivare in una squadra
giovane, dove sarà più facile
comunicare e instaurare un
buon feeling”. Borruto è poi
riuscito a portare a Modena
la centrale bulgara Hristina
Ruseva con un contratto an-
nuale. Nata nel 1991 a Sofia,
Hristina ha già maturato importanti esperienze europee
nonostante la giovane età e
sarà un’atleta in grado di dare
un contributo importante fin
dall’inizio di questa nuova
sfida. L’esordio tra le grandi
per lei arriva a 17 anni nella
sua terra natale, in Bulgaria,
tra le fila del Cska Sofia con
cui in tre stagioni vince due
titoli nazionali e una coppa
nazionale. Nel 2010 arrivano
anche le prime convocazioni
nella Nazionale bulgara con
cui vince due argenti e un
bronzo nelle tre European
League disputate. Nell’estate
del 2011, poi, l’approdo in
Italia tra le fila della Foppapedretti Bergamo e, successivamente, il trasferimento di
nuovo all’Est. Con i suoi 190
cm d’altezza e le sue qualità
fisiche, la Ruseva ricalca il
prototipo di giocatrice che
va per la maggiore fra i nove
acquisti finora ufficializzati,
ovvero quello che può consentire di mettere in campo
oltre alle qualità tecniche tanta potenza e presenza sotto
rete e a muro.
S
21.06.2013 n° 24
26
abato 25 e domenica
26 maggio, si sono
svolti a Finale Emilia
i Campionati Interregionali del Nord Italia 2013 di
Kung - Fu, denominati Trofeo della rinascita, ai quali
hanno partecipato anche gli
allievi del Maestro Maurizio Zanetti, della Scuola
Aikido Carpi. Il nome del
trofeo è certamente evocativo e racchiude lo spirito
con cui la Federazione Italiana Wushu Kung - Fu ha
accolto l’appello del Coni
di organizzare un torneo
nelle zone duramente colpite dal sisma dello scorso
anno. La Federazione ha
inoltre deciso di devolvere
alle zone terremotate tutto il
ricavato della competizione
e, per avere maggiori fondi
si sono svolti a Finale Emilia i Campionati Interregionali del Nord Italia 2013
di Kung Fu
Il Trofeo della rinascita
da donare, ha contenuto le
spese, consegnando ai premiati dei diplomi anziché
delle medaglie.
I premiati all’Aikido Carpi
Asd sono stati:
Mirco Lusuardi: Stile
Tradizionale mano nuda del
Nord - Categoria Seniores 1° classificato;
Christian Sassi: Stile
Tradizionale mano nuda del
Nord - Categoria Bambini 1° classificato;
Federico Rossi: Stile
Tradizionale mano nuda del
Nord - Categoria Bambini 2° classificato.
Un bel successo se si pensa
che i ragazzi praticano il
Kung Fu da soli otto mesi
col Maestro Zanetti, 6^
Dan. I giovani atleti hanno
sfidato numerose scuole
e, quindi numerosissimi
avversari, provenienti da
Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige
ed Emilia Romagna.
Un particolare complimento a Mirco Lusuardi è
arrivato dal presidente della
Scuola Aikido di Carpi,
Giuseppe Lisco che si ritiene molto soddisfatto dei
risultati ottenuti dall’atleta.
Ricordiamo che la Scuola
Aikido Carpi insegna arti
marziali tradizionali a bambini e adulti da oltre 30anni.
Per informazioni www.
aikidocarpi.org.
Lo skater Alan Zanini, ci racconta la crescita di questo sport nel territorio carpigiano e invita tutti, il 22 e il 23 giugno, ad
assistere all’evento The King of skatepark Carpi 2013 presso l’impianto di via Sigonio
Chi sarà il prossimo re dello skate?
P
ochi gli danno il risalto
che meriterebbe ma, lo
skateboard, è uno sport
che sta conquistando il cuore
di molti. Non più solo fenomeno da strada, lo skateboard
è diventato un vero e proprio
sport da praticare in piena sicurezza. Come? Lo abbiamo
chiesto al carpigiano Alan
Zanini, istruttore e promotore
della crescita di questo sport
nel nostro territorio, nonché
organizzatore dell’evento The
King of skatepark Carpi 2013
che si terrà in città, il 22 e il
23 giugno.
Alan da dove nasce la tua
passione per lo skate?
“Nel 1987 mio padre mi comprò il primo skateboard, avevo 11 anni. Iniziai ad andare
Pattinaggio
Ottimi risultati per gli atleti
della Dorando Pietri
A
l 43° Campionato Nazionale Categoria di Pattinaggio Artistico della Uisp, che si è svolto a Follonica dal
12 al 21 giugno, il carpigiano Luca Facchini è salito, per
la Categoria Allievi - Giovani specialità obbligatori, sul terzo
gradino del podio consolidando i risultati di un’ottima stagione
che lo aveva già visto terzo ai Campionati Regionali, del 17
marzo scorso, a San Giovanni in Persiceto. Da ricordare anche
il buon piazzamento nella Categoria Piccoli Azzurri - Specialità libero del giovanissimo di Michele Zanconato (classe
2003) che, alla sua prima esperienza ai Campionati Nazionali
(conquistati dopo un 4° posto ai regionali) si è classificato 6°. Un
grande in bocca al lupo alle atlete della Dorando Pietri che si
sono qualificate ai Campionati Nazionali Uisp di Formula che
si svolgeranno a Mirandola dal 29 giugno all’8 luglio.
Facchini e Zanconato con il loro
allenatore Alessandro Diazzi
alle poste di Carpi dove tutti
i pomeriggi si ritrovavano almeno 200 persone. Tre anni
più tardi fu costruita la prima
minirampa nel parco di via
Montecarlo e, sempre per merito di mio padre, Mauro Zanini, fu organizzata la prima
gara nazionale di skateboard
in città”.
Da qui l’idea di creare un
team e insegnare?
“Esatto. In controtendenza
alle mode del busness americano decidemmo di iniziare
a insegnarlo e dar vita a una
sorta di scuola per coloro che
volevano imparare, anche perché il livello del nostro team e
dei carpigiani, è sempre stato
uno dei più alti in Italia, anche grazie al nostro skatepark
professionale. Nel 2002 ci
costituimmo come associazione - Team skateboard
Carpi - e ci appoggiammo
al Circolo anziani Graziosi
che tuttora supporta le nostre
iniziative. Ho insegnato ad
andare sullo skate a più di
600 ragazzi”.
Negli ultimi anni tu e il tuo
team vi siete impegnati
a fondo per organizzare
vari eventi...
“Nel 2011 sono stato riconosciuto come istruttore di
skateboard e nel 2012 abbiamo organizzato una delle
tappe del Campionato italiano di skateboard dopo che la
F.I.H.P. CONI ha riconosciuto lo skateboard come sport
nazionale ed è stato un onore
portarlo nella mia città”.
Sabato 22 e domenica 23
giugno si terrà la gara The
King of skatepark Carpi
2013. Come si svolgerà
la due giorni?
“Come ogni anno la gara ha
lo scopo di aggregare i tanti
carpigiani amanti dello skate,
affinché possano ritrovarsi
e confrontarsi. Principianti,
amatori, professionisti e vecchi skater del passato: ci saranno proprio tutti! Lo skatepark domenica apre alle 15
nell’impianto in via Sigonio
e la gara inizierà intorno alle
16. Ci sarà anche un punto
bar all’interno. Il tutto accompagnato dal concerto hip hop
serale dei Malavida”.
Alessandro Troncone
Società Re Astolfo - Campionati regionali di Tiro con l’arco alla Targa
Il leone ruggisce ancora
I
l leone si è risvegliato e
ruggisce ancora. Andrea Parenti, ultima
medaglia modenese alle
Olimpiadi di Atlanta, dopo
anni di stasi, è tornato sul
campo per dare man forte
alla Società Re Astolfo di
Carpi ai Campionati regionali di Tiro con l’arco alla
Targa che, domenica scorsa,
hanno avuto luogo sul bel
campo di Cavriago (Reggio
Emilia). Il ritorno di Andrea
è stato festeggiato da tutti i
presenti, amici e persino dagli avversari diretti. I risultati per la società carpigiana
non si sono fatti attendere.
La squadra maschile composta da Maurizio Dallari,
Cristiano Malavasi e
Andrea Parenti ha conquistato il 1° posto e Andrea,
nella classifica individuale,
ha ottenuto un bellissimo 2°
posto, superato solo dall’atleta della Nazionale, Luca
Palazzi. Ma le medaglie in
Andrea Parenti alle
Olimpiadi di Atlanta
del 1996
campo maschile non sono
finite: nei Campionati Assoluti, dove le società schierano in campo il meglio a
loro disposizione, indipendentemente dalla classe di
appartenenza, sono infatti
fioccate altre due medaglie
d’argento. Una ad Andrea
Parenti che ha ripetuto, ma
con una migliore prestazione, lo scontro con Palazzi e
un’altra alla squadra maschile, sempre formata da
Dallari, Malavasi e Parenti.
A rappresentare la Re Astolfo nel settore femminile, vi
era invece una sola atleta,
ma di grande valore: Giulia
Gandolfi che ha regalato
alla società due bellissime
medaglie. Una d’oro nella
Classe Femminile e una
d’argento nell’Assoluto
Femminile, superata da
Carla Di Pasquale, la quale
detiene il record mondiale
nella Classe Master Fem-
minile. Nella Classe
Giovanissimi Maschile poi, da segnalare
le due straordinarie
prestazioni dei miniarcieri della Re Astolfo.
Medaglia d’oro per
Marco Monari con
record personale e
medaglia d’argento
per Andrea Messina
con primato personale. Tutti risultati che
fanno riferimento alla
Divisione Arco Olimpico. Nella stessa divisione
e nella Classe Maschile si
sono ben comportati anche Stefano Bernardelli
(salito dalla Classe Master
per aiutare la squadra) 17°,
Luca Poppi 25°, Roberto
Guerrieri 30°. Nella Classe Master Maschile, Enzo
Branchini ha ottenuto il 12°
posto. Nella Classe Ragazzi
Maschile è finito al 6° posto
Nicola Fracassini che è incappato in una giornata no.
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