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Settimanale di 21 giugno 2013 attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti ANNO XIV N. 24 Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola e’ bellissimo! Ph Carlo Foschi All’improvviso, il Paradiso. Il Carpi riscrive 104 anni di storia: chiude indenne al Via del Mare di Lecce e conquista la serie B, per la prima volta. Esplode una festa mai vista che travolge tutta la città. Il pallone biancorosso non è più lo stesso dei nostri padri. 21.06.2013 n° 24 2 Libri da non perdere! Tra le righe... Otto metri di asfalto e non c’è spazio per le bici S Cibo criminale Di Mara Monti e Luca Ponzi U n libro da leggere lontano dai pasti. Ma da leggere per evitare di mangiare cibo criminale. Mozzarella di bufala, “l’oro bianco della Campania”, ricavata da cagliate provenienti dalla Germania; concentrato di pomodoro spacciato come italiano ma ottenuto allungando passata cinese; prosciutti di Parma contraffatti; formaggi confezionati con scarti avariati, dannosi per la salute; olio proveniente da olive tutt’altro che nostrane. Molti dei prodotti simbolo del made in Italy e della dieta mediterranea, che ogni giorno vengono venduti in tutto il mondo, sono il nuovo business di mafia, camorra e ‘ndrangheta. Si chiama agromafia ed è un fenomeno in crescita, come dimostrano le stime dell’Eurispes: 12,5 miliardi di euro di fatturato all’anno, mentre le falsificazioni del marchio italiano nel mondo producono un danno per 60 miliardi di euro. E’ la prima volta nella storia che, pur di fare affari, si rischiano avvelenamenti di massa. In gioco però non c’è solo l’alimentazione in senso stretto, ma anche una delle risorse più preziose del nostro Paese: la cultura e il valore del mangiare bene. In un mercato sempre più globale, con regole non omogenee, la criminalità è capace di sfruttare ogni smagliatura nei controlli, arrivando a incrinare uno dei pilastri dell’economia nazionale. I giornalisti Mara Monti e Luca Ponzi ricostruiscono, nel loro libro-inchiesta Cibo criminale (Newton Compton Editori) i traffici illeciti legati ai prodotti alimentari che ogni giorno portiamo sulle nostre tavole. ono iniziati i lavori di realizzazione dell’ampliamento di via Griduzza nel tratto che va da via Cavata fino alla rotatoria nei pressi del Club Giardino, un intervento che l’Amministrazione di Carpi ha definito “molto importante per la viabilità urbana ed extraurbana” e si protrarrà per diversi mesi con conseguenti disagi per i residenti di Cortile perché sarà precluso l’accesso alla via. “La carreggiata - ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici D’Addese - sarà larga otto metri e questo consentirà di migliorare notevolmente la fluidità del traffico. Non bisogna poi dimenticare gli aspetti legati alla sicurezza”. “Ancora una volta non han pensato alle piste ciclabili” chiosa un lettore di Tempo sul portale www.temponews.it commentando la notizia. E come non dargli torto? E’ inutile portare ad esempio, come già si è fatto più volte in passato, la città di Correggio che ha dotato di piste ciclabili tutte le più importanti strade di collegamento, tra cui anche quella che porta a Reggio Emilia. Quando la frazione di Cortile rivendicherà un collegamento ciclabile con Carpi e quando gli appassionati della due ruote vorranno percorrere via Cavata per raggiungere Cavo Lama o San Martino Secchia per una sana passeggiata all’aria aperta, l’Amministrazione rimetterà mano al progetto per appiccicare una pista ciclabile a quegli otto metri di asfalto? Sara Gelli Foto della settimana Ph Luciano Arletti Frase della settimana... “La nostra città è diventata davvero pericolosa. Basta avere un bell’orologio, una collana o qualcosa di valore che si rischia di essere aggrediti da balordi e malviventi”. Dichiarazione tratta da La Gazzetta di Carpi del 12 giugno. Il graffio La Iena Santo subito: dopo la beatificazione, Odoardo Focherini ha già fatto il miracolo. Il Carpi è stato promosso in Serie B. attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino. IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555 STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 [email protected] COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 19 giugno 2013 21.06.2013 n° 24 3 Quella conquistata dal Carpi a Lecce è la prima storica promozione in Serie B e i carpigiani sono scesi in piazza per festeggiare Ph Dario Po Festa biancorossa Q uella conquistata dal Carpi a Lecce è la prima storica promozione in Serie B negli oltre cento anni di vita del club. Dopo la finale persa dei playoff un anno fa nel doppio confronto con la Pro Vercelli, la squadra di Fabio Brini è riuscita in questa impresa dopo il terzo posto conquistato nella stagione regolare. Un’altra finale per salire in B il Carpi l’aveva persa nel 1997 contro il Monza. Era il Carpi di Gigi De Canio. La storia recente della società ha subito una decisa svolta nel momento in cui nell’estate del 2009 in Serie D c’é stata la fusione con la Dorando Pietri e il conseguente ingresso ai vertici della società di Stefano Bonacini, imprenditore nel campo della moda e titolare di Gaudì. Con l’arrivo del ds Cristiano Giuntoli, elemento basilare per centrare questa scalata, nel 2010 dopo aver perso la finale dei playoff di Serie D contro il Pianura, il Carpi è stato ripescato in C2. L’anno seguente (2011) la promozione in C1 e un anno fa (2012) la finale persa per salire in Serie B. Nonostante la delusione patita dodici mesi fa, la società é ripartita cambiando quasi tutta la squadra, arrivando a occupare la prima posizione alla fine del girone di andata. Poi il periodo di crisi a inizio 2013, ha portato all’esonero dei due tecnici Tacchini e Cioffi ma con Brini c’é stata la ripartenza. La vittoria a Lecce di domenica 19 giugno resterà una pietra miliare nella storia del club e dell’intera città. Grandissima la partecipazione dei carpigiani che, dopo aver assistito al match davanti al grande schermo montato allo Stadio Cabassi hanno sfilato in centro storico per festeggiare. Una festa biancorossa a ritmo di clacson: nessuna gimcana in Piazza Martiri, ormai zona off limits, ma colonne di auto e motorini in corso Cabassi, cori da stadio e bandiere sventolanti. A tarda notte, poco dopo l’una, sempre in centro storico, ad accogliere giocatori e dirigenti ancora un folto gruppo di tifosi che, tra fuochi d’artificio, brindisi e cori, ha voluto far sentire tutto il proprio calore al team di rientro dal Salento. Che i carpigiani abbiano finalmente riscoperto l’antico amore per la squadra di casa? 21.06.2013 n° 24 4 GLI UOMINI Che A Ph Carlo Foschi I MIGLIORI lla fine, le porte del Paradiso si spalancano. Con un’altra partita pressoché perfetta, il Carpi chiude indenne a via del Mare e vola dove non è mai stato. E dove merita di stare più di chiunque altro Da sinistra Letizia, Di Gaudio e Papini - Ph Carlo Foschi Gaetano Letizia. Per continuità di rendimento e bagaglio di colpi, una pista davanti a tutti quanti. È l’ennesima scommessa stravinta da Giuntoli, che lo pesca in C2 per sostituire Vincent Laurini, il TGV, il miglior terzino degli ultimi 15 anni. La circumvesuviana di Scampia non lo fa rimpiangere. È uno di quei “signor nessuno” che a un certo momento decidono di materializzarsi dal nulla, e si alzano sul predellino del calcio per diventare devastanti. Diabolico, esplosivo, abrasivo, sfacciatamente bravo. Il suo modo di giocare è davvero un arcobaleno di possibilità. Un numero infinito di tinte. E non ha alcuna vergogna di fartele vedere tutte. O non ti lascia il tempo di capire che ti ha bruciato. Oppure ti dà l’illusione di lasciarsi battere per il gusto di venirti a riprendere. Suggella una stagione straordinaria con l’eurogol di Bolzano, che spacca in due la semifinale. Napul’è mille culure! Luigi Della Rocca. La differenza. Arriva nel momento più difficile della stagione. Quando i buoi stanno scappando dalla stalla, e c’è bisogno di un pastore saggio che elevi la personalità tecnica del gregge. E lo convinca che la missione è ancora possibile. È di gran lunga il più forte centravanti della categoria. E lo fa pesare solo agli avversari, mai ai compagni. Semplicemente è un genio di quelle piccole grandi cose che spostano gli equilibri in ogni partita. Fa il collante, il facilitatore, il regista occulto, il trascinatore, l’uomo squadra. E infine anche il bomber dei gol pesanti. Ne segna 6 (più i 9 a Portogruaro). Gli ultimi due annientano il Sudtirol, lo scoglio più sofisticato. Numericamente, e non solo, è la miglior stagione in carriera di questo notevole scienziato del gioco. Tradito a lungo, in passato, da un fisico delicato. E in parte, anche ingiustamente dimenticato dai grandi palcoscenici. Ora può rientrarvi dalla porta principale, per prendersi tutte le rivincite che merita. Luigi Della Rocca Ph Carlo Foschi L’UOMO DEL DESTINO Mehdi Kabine A volte Padre Pallone si ricorda di essere un romantico, e sceglie i sentimenti. Lo scorso anno, dopo la delusione del Braglia, il pianto più incessante fu di questo ragazzo, orgoglioso di venire dalla strada. Nessuno riuscì a consolarlo. Si era messo in missione per conto di una città che in quei giorni viveva in strada, terrorizzata dal sisma. Non c’è dub- bio che quelle lacrime amare abbiano irrigato e fertilizzato la stagione della ricompensa. E non c’è dubbio che quelle versate a Lecce siano di gioia. La più grande di un secolo. Valgono più di una carriera: sono il sogno di un popolo intero, passato e presente, figli nipoti e pronipoti. Generazioni e generazioni di carpigiani riscattate. Kabine è la storia più bella perché è il sidekick, Romeo Papini. L’ultima quadratura. Il calcio essenziale, responsabile, trasparente e sincero di un mediano a tutto campo che ha stabilito le giunture necessarie ad una squadra complicata che ambiva a diventare totale. Allega a questo anche una rete, importantissima, a Salò, che spiana la strada dei playoff. Accetta il minimo di stipendio pur di riciclarsi. Resta ai box per tutto il girone d’andata. Risorge con Brini, di cui diventa subito la protesi esecutiva. È “l’uomo più semplice”, di Vasco Rossi. Quello “di primavera”, quello “giusto”. Antonio Di Gaudio. La consacrazione. Dei tre in biancorosso è nettamente questo il suo anno migliore. Aggiunge altre due marce a sé stesso, esegue tutto al massimo della velocità come poche ali italiane in questo momento riescono a fare. Fa la convergenza e impara a segnare (4 centri complessivi). Il Puddicinu (“pulcino”) di Palermo è la rappresentazione esatta dell’impresa compiuta. Davide che batte Golia. Il piccolino che stecchisce il gigante, secondo le Scritture. Dal libro del profeta Isaia: “A child shall lead them”. “Un bambino li guiderà”. il protagonista che nessuno si aspetta. Proprio per questo assurge a simbolo di un gruppo forgiato dalle difficoltà. E di un successo che nasce da lontanissimo. All’inizio, Cioffi ne fa un equilibratore fondamentale tra le due fasi di gioco, pressing e profondità. Poi Brini lo dimentica, salvo infine ripescarlo al termine di una stagione fantastica. E’ Serie B, per la prima volta in 104 anni di vita sportiva. Un trionfo che suggella un’epoca e apre una nuova era. Non solo lo sport, ma tutta la città ne trarrà enormi I l primo della lista è Claudio Caliumi. Oggi è senz’altro lui il carpigiano più felice. Un uomo genuino però mai banale. Equilibrato ma determinatissimo. Spinto da quelle quattro grandi passioni che cingono il perimetro della nostra comunità: la maglia, la famiglia, la città e il calcio. Le ha messe insieme e condotte fino a dove nessun altro era riuscito. Col Carpi aveva vinto da giocatore, e adesso replica da presidente dei record. Entra così definitivamente nell’Empireo dei padri della grande Storia biancorossa. Segue l’altro azionista di minoranza, Roberto Marani. Con un merito speciale. E’ stato lui in questo quadriennio magnifico ad occuparsi della semina del vivaio. Lo ha portato all’estrema avanguardia. Fino a raccogliere almeno due rigogliose certezze di futuro: gli Allievi, tra i primi 16 dell’intera categoria Nazionale; e la “Berretti”, vice-campione d’Italia. L’alchimista cardinale, naturalmente, è ancora e sempre Stefano Bonacini. Da osservatore passivo a paracadute. Ha cominciato sull’Aventino, dopo il tramonto della trattativa col Modena. Ne è sceso nel momento più buio della stagione, quando c’era un disperato bisogno di lui. Lo doveva a sé stesso. La sua riaffermazione è stata nel messaggio alla squadra che sembrava scomparsa: “Io non ho speso un milione e mezzo per arrivare sesto, sono qui per andare in B. E voi?”. L’esonero di Cioffi è stata una decisione sua. Drastica ma decisiva, dunque molto alla “mister Gaudì”. Così come le grandi firme mercato di riparazione, e la scelta di Fabio Brini. Marchigiano di Porto S. Elpidio, un luogo di mare dove s’impara benefici. Imparerà a comprenderli e sfruttarli. Intanto, ha capito che non si può più far finta di niente. E si è riversata immediatamente in strada, in piazza, allo stadio, per una festa mai vista. La storia biancorossa non è più la stessa dei nostri padri. Vi raccontiamo gli uomini che l’hanno cambiata per sempre. Senza pagelle tradizionali, perché sarebbero superflue: meritano tutti il massimo con lode. di Enrico Gualtieri GLI ARTEFICI presto a capire il vento. Ha dovuto rincorrere di bolina, sapeva di non poter sbagliare troppe strambate. C’è riuscito, incidendo profondamente pur senza prendersi mai un proscenio. Perché è uno che sa come si fa, ma non ha nessuna intenzione di dirtelo. Se lo tiene sotto quei baffi folti. Parla pochissimo, e quasi solo per battute di spirito. Anche durante gli allenamenti. Dice proprio: “Non voglio che i miei giocatori sentano troppo la mia voce. Sennò ci si abituano, ci si annoiano e va a finire che non mi ascoltano più”. Ha vinto con un calcio di compromessi astuti: equilibri tradizionali e trasgressioni necessarie per andare all’attacco. Prima il controllo del gioco e degli spazi. Poi scambi rasoterra, fitti e velocissimi al limite dell’area. In due parole: carattere e qualità. Cristiano Giuntoli ne ha immediatamente riconosciuto l’autorevole competenza. E si è riposizionato virtuosamente, rinunciando a cuor leggero al ruolo di federatore dell’area tecnica, di capo del governo. Semplicemente si è messo a fare l’etologo del gruppo, il ministro degli interni. E’ stata questa, forse, la svolta principale: da lì in poi, questo Carpi è stato il migliore dei suoi quattro. Ed è diventato il più grande di sempre. In ogni caso, non c’è alcun dubbio che l’uomo più importante di tutti sia proprio lui, “ì direttore”. L’estate scorsa era a pezzi, deluso da tutto, tradito dal destino. E’ ripartito ingoiando l’amarezza del Braglia, senza affatto rifiutarla. L’ha anzi usata tutta per darsi una missione, che ancora una volta ne immortala la toscanità, im- perterrita e vincente: “Ci hanno rubato la Gioconda. Tocca andare a svaligiare il Louvre, e riportarla a casa”. Un’autentica profezia. L’impresa che sconvolge un secolo abbondante di calcio è avvenuta proprio in un museo del gioco, il “Via del Mare”. A Lecce, nel salotto barocco del mondo. Quello che è corso a prendersi l’abbraccio della curva, con la Monna Lisa in mano, è un altro Giuntoli. Meravigliosamente irriconoscibile. C’è una foto che è finita su tutti i giornali. Lo ritrae in un pianto trasfigurante. Non semplicemente si è sciolto. Si è totalmente deformato. E’ un immagine che dice qualcosa che ancora non sapevamo di lui, ma avevamo bisogno di conoscere. Cioè che per il Carpi è davvero disposto a tutto. Anche ad andare oltre sé stesso, fino al punto di demolire persino le barricate più intime. E farci vedere il suo lato fragile. Qualche interrogativo sul futuro resta. Chiede garanzie. Non tanto un nuovo contratto, ma un budget adeguato e meno lunatico, per programmare meglio. Ma alla fine vedrete che otterrà tutto, perché la proprietà lo sa: finché ci sarà lui, il Carpi vivrà la vita migliore tra tutte le possibili. quando gli serve uno che “entra per fare casino”. Il suo piano. L’unico modo che conosce per intendere il gioco. Ripaga con i due gol più importanti di una storia lunga 104 anni. Un giorno volle sapere che ne pensavo di lui. Gli dissi: “secondo me sei quasi un buon attaccante”. Mi chiese dove stesse il “quasi”. Gli risposi: “corri troppo. O impari a correre meno, oppure non segnerai mai abbastanza da essere tenuto in considerazio- ne per quel che vali”. Fu lui a chiudere il discorso: “no, non accetterò mai un compromesso del genere. Il mio bambino sorride sempre quando vede il suo papà che corre. E io non posso smettere di farlo felice”. Aveva ragione lui. Bisogna saper essere romantici quando c’è di mezzo un pallone che rotola. Solo così, prima o poi, arriva la chiamata del destino. Che non va mai in ferie, e l’ora il giorno e il posto, li azzecca sempre. Giuntoli e Brini Ph Carlo Foschi 21.06.2013 n° 24 5 CAMBIARONO LA sTORIA Ph Carlo Foschi Ph Carlo Foschi I CAPITANI LE RIVELAZIONI I TOP PLAYERS Raffaele Bianco. Nicolò Sperotto. Al centro del Carpi: Don Raffaè, personaggio deandreiano. “Sceltissimo immenso, dal vestito gessato marrone”. Forza ed eleganza. Taglio e maestria. Un principe con la spada. Il difensivismo di Cioffi non lo ha valorizzato del tutto. Brini invece gli ha messo la fascia al braccio, piccola svolta decisiva di tutto il percorso. Soprattutto gli ha dato più libertà e meno compiti. Ma uno fondamentale e preciso: dare energia alla palla. E da quel momento in poi la squadra è stata una reazione nucleare. Fino al fungo atomico di Lecce: l’esplosione più bella di sempre. “Gradite ò campari o vulite o cafè?!” Il più migliorato in corsa. Comincia riserva, finisce terzino completo, intoccabile. Impara trucchi, acquisisce sicurezze, lima amnesie e leggerezze. Alla fine diventa importantissimo anche come sfogo di gioco accessorio, una sovrapposizione dopo l’altra. È uno stakanovista del lavoro. Non riesce a bastarsi, vive di correzioni. Quando arriva Brini, gli allenamenti da “Full Metal Jacket” si affievoliscono. “Ercolino” a quel punto prende una decisione in controtendenza: va a iscriversi in palestra, mentre tutti i compagni riprendono fiato, spremuti dall’oltranzismo atletico di Cioffi. Un cervello diverso, troppo più solido dalla media. Arriverà lontanissimo. Fabio Concas. Fabrizio Poli. Non più “L’Eclettico”, perché ormai dimora fisso al centro della difesa. Bensì: “L’Esemplare”. Con lui si corrono due enormi rischi: finire gli aggettivi e sbagliare le misure. Il primo anno pensammo fosse semplicemente una buona riserva. E ci smentì subito, risultando alla fine un validissimo titolare. Il secondo anno immaginammo elevasse a grande difensore. E finì per contraddirci di nuovo, perché fu il migliore. Stavolta gli abbiamo semplicemente pronosticato la cosa più difficile: confermarsi. E invece lui è andato nuovamente oltre: è diventato anche un grande capitano tra i capitani. Claudio Lollini. Solo la sfortuna è superiore alla bravura di questo straordinario agonista. Comincia in capo al gruppo, da ministro della difesa. Testa altissima, sorriso spianato e motivazioni massime. Poi sacrifica una volta ancora il dannato ginocchio alla causa. Non torna più in campo. Ma il suo alone resta. Non c’è dubbio che questo trionfo profumi dei suoi oli essenziali di toscanità e professionalità. C’è un momento che vale più di qualunque altra investitura: quando Bianco rientra negli spogliatoi di Via Del Mare, distrutto dalla fatica e dalla commozione, va a cercarlo. Si toglie la fascia dal braccio e gliela regala. “Questa è tua, cumpà”. Il totem è lui: il Console Claudio. Marco Perini & Lorenzo Pasciuti. Due centrocampisti sempre più moderni. Vanno descritti insieme perché ormai sono una famiglia. La cellula silenziosa, intelligente e veterana dello spogliatoio. Sono il software e l’hardware del gruppo, dentro e fuori dal campo. Ogni volta trovano un modo diverso per farsi trovare pronti. E non sbagliano mai lettura. Sanno farsi ascoltare pur rimanendo zitti. Tre promozioni in quattro anni e altre due finali perse (una di playoff, l’altra di Coppa Italia, caso unico per una squadra della provincia). Nella grande storia del Carpi, nessuno ma proprio nessuno si è messo al petto più medaglie di loro. E non finisce qui, il tassametro corre… l’ultima pagina dei fratelli leggenda ha ancora da scriversi. L’irrinunciabile. E’ stato lui, più di chiunque altro, la sintesi indispensabile tra il calcio ermetico di Cioffi e di quello più coraggioso di Brini. Nei mesi freddi rimane intrappolato in un letargo di squalifiche e acciacchi. Poi, in primavera torna centralissimo e fondamentale, con le sue volate incendiare, le sue variazioni di ritmo. E i gol: 4, tutti pesanti. Gli ultimi due, alla Tritium, certificano i playoff. Dove si presenta in modalità gladiatore. Fabio X Meridio. Fabio Concas - Ph Carlo Foschi Riccardo Gagliolo. L’incredibile sorpresa dei playoff. Più che un’intuizione è una costruzione di Giuntoli, che si rivede in lui e lo cura personalmente. Impalcatura spessa e spigolosissima, da boscaiolo. Nasce terzino, viene re-impostato centrale, evolve a stopper vintage: tutta polpa, niente gelatina, eccezionale nell’anticipo, spietato sull’uomo. Da buon ligure investe forte su ogni lezione, e non si risparmia mai. Un aneddoto per spiegarlo: prima della doppia finale col Lecce si taglia accidentalmente un ginocchio. Tiene nascosta la ferita a tutti, per giorni, onde evitare il rischio di essere escluso. Elia Cortesi. L’anatroccolo che all’improvviso si fa cigno e poi, per metà campionato, vola tra gli inamovibili. Cioffi lo sfrutta da esterno a tutto campo, di spinta ed equilibrio. Ripaga distillando intelligenza e personalità. Esaurisce la benzina quando arriva Brini, e retrocede in gerarchia. Ma è una favola in divenire. È umile e capisce troppo bene il calcio: futuro ne avrà. Marco Sportiello. Un ragno lungo, affusolato, spettacolare per eleganza. Ricorda i grandi guardiani del passato, dai fondamentali esatti. In presa, nei balzi e in uscita pare sempre in posa per la fotografia. Due riferimenti: Fabio Cudicini e Giovanni Galli. Per almeno due terzi di stagione è il miglior portiere “under” di tutta la Lega Pro. Nel finale commette qualche errore di gioventù, senza comunque deprimersi. Ma ha stoffa sufficiente per correggere anche gli ultimi dettagli. Lo rivedremo molto in alto. IL CAST DI SUPPORTO I due ex-reggini, supercolpi di gennaio, portano piccole schegge di grande qualità. Luccicano, ma non esplodono. Fabrizio Melara è fisicità aristocratica, talora indolente, talora incontenibile. Brilla a sprazzi, s’incendia in un paio di momenti: a Treviso, quando risolve una durissima partita-svolta; e nella semifinale di Bolzano, dove però si fa male ed esce definitivamente di scena. Gli istinti serpenteschi di Alessio Viola rimangono abbastanza chiusi dentro la teca. Impressiona per facilità di dribbling ed esecuzione. Segna due gol da giocatore vero, e sicuramente lo diventerà. Per ora, non ha convinto del tutto Brini, che gli ha dato poco spazio. Francesco Potenza dà il meglio quando nella partita serve più furia che ragionamento. Si conferma perciò fedelissimo a sé stesso: senza dubbio il giocatore più enigmatico di questo biennio, ma anche il più veloce e utile dalla panchina. Mettono il loro mattoncino anche: il dodicesimo Matteo Trini, i difensori Denny Cardin e Federico Sorbo, il centrocampista Leonardo Crafa e le due colonne della Berretti vice-campione d’Italia Nicolas Teggi e Paolo Guerci. Se ne sono invece andati a metà stagione: Marco Fusar Bassini, Alessio De Bode e Giacomo Cenetti, che comunque si è preso la soddisfazione di rinascere e rivincere la C2 a Venezia, con mister Stefano Sottili. Rachid Arma. E’ l’anno del riscatto per l’antilope marocchina, dopo diverse delusioni in giro per l’Italia. Leggero e sinuoso, ma anche risoluto e cattivo quando in caccia. Si toglie definitivamente di dosso l’etichetta di “centravanti che segna sempre ma non vince mai”. Chiude da capocannoniere della truppa, in doppia cifra tra campionato (9) e coppa (2). Punisce tutte le grandi: Trapani, Lecce, Sudtirol, Cremonese. Soprattutto impara a sacrificarsi in una nuova veste, di attaccante da trincea. Dopo la sosta natalizia va in crisi. Ma ne esce con orgoglio, e nel momento decisivo dà a Della Rocca il miglior cambio tra quelli possibili. Andrea Ferretti. Seppur per poco, lo Squalo Bianco morde efferato. La prima preda è il Lumezzane. Lo sbrana in un momento piattissimo, all’ultimo secondo di gioco, con terrificante folgore mancina. E’ la scintilla della stagione biancorossa: da lì, tutta la squadra capisce di essere più forte. E con le sue reti (5 in tutto) e le sue diversità, parte all’inseguimento del sogno. Lui però, a un certo punto si ferma, per un’anomalia al ginocchio. Passa un calvario che ce lo restituirà migliore di prima. Per adesso, ci resta il grande rimpianto di non averlo visto mai in coppia con Della Rocca. Se il calcio fosse musica, loro due, insieme, sarebbero il ritorno di Simon & Garfunkel. Leonardo Terigi. La costanza. Un regolarista spaventoso, pochissimi errori, massima affidabilità. Dopo il crack di Lollini, prende in mano la difesa. E ne diventa il leader d’assalto. Va in avanscoperta, picchia durissimo, controlla tutto quel che arriva dal cielo, ed esce a testa alta. In più, segna finalmente il suo primo gol professionista, all’Entella. Ed è molto prezioso, vale un buon pezzo di playoff. 21.06.2013 n° 24 6 ECCO IL REGALO ALLA SOCIETA’ E ALLA CITTA’ “Eccomi, BBBuongiorno a tutti. Come dite? Sì, ok, lo so, scusate se mi sono fatto aspettare troppo. E’ che mi mancava il finale, non riuscivo a trovare quello giusto. Cercate di capirmi, su...” E ’ finalmente pronto il regalo speciale, alla società e alla città. Si intitola La Grande Storia del Carpi. 19032013: dal Prato del Mercato alla Serie B, è edito da Geo Edizioni, ed è stato e scritto a otto mani da Fabio Garagnani, Enrico Gualtieri, Enrico Ronchetti e Claudio Caliumi, presidente: “Questa è una grande soddisfazione ed è toccata a me. Il calcio a Carpi è stato trascurato per tanto tempo, negli ultimi quattro anni abbiamo toccato traguardi impensabili. Ora godiamoci questa vittoria. Con entusiasmo e umiltà, come abbiamo fatto finora, affronteremo la Serie B”. Stefano Bonacini, azionista : Carlo Fontanelli. Oltre 500 pagine di pallone carpigiano: tutti i tabellini delle partite, le statistiche di tutti i giocatori e allenatori, classifiche e monografie stagione per stagione, i ritratti di 100 protagonisti e 10 grandi storie parallele che hanno caratterizzato la storia ultracentenaria della società di via Marx. Il fon- datore, lo stadio, il tifo, i piazzamenti e le vicende della Folgore-Athletic e della Kennedy-Dorando Pietri, nel tempo fusesi con il Carpi. L’opera ha l’ambizione di raccontare i cambiamenti del calcio carpigiano insieme a quelli del territorio e del mondo. Scorrendo le pagine del libro, vi troverete di fronte ad alcune vere e proprie sorprese. A partire dalla data in cui il primo pallone arriva in città: 1903, sei anni prima della nascita della Jucunditas, l’antesignana dell’Ac Carpi. Sarà in vendita dalla settimana prossima e verrà presentato con un evento speciale, in via di definizione. Prezzo indicativo: 27 euro. Fabio Brini, allenatore: Ph Carlo Foschi Lunedì 17 giugno, il Carpi FC 1909 è stato ricevuto nella Sala del Consiglio comunale di Carpi. Il sindaco Enrico Campedelli e l’assessore allo Sport Alberto D’Addese hanno consegnato una targa commemorativa di questa storica promozione alla società, rappresentata dal presidente Claudio Caliumi, mentre a tutti i componenti dello staff tecnico e ai giocatori è stata consegnata una medaglia. “E’un risultato straordinario fatto da questi ragazzi. Il merito è loro, noi abbiamo solo accompagnato la marcia trionfale. Dietro al risultato c’è una società che ha un obiettivo e una strategia: il lavoro alla fine paga. Credo che Carpi debba onorare questi ragazzi penso sia doveroso avere una cornice di pubblico come abbiamo avuto domenica“. “I giocatori ci hanno creduto fin dal primo giorno in cui sono arrivato. Ho sempre detto che volevo vedere giocare a calcio, loro ci hanno provato, rischiando spesso e volentieri, ma alla fine questa squadra ha dimostrato sul campo il valore dei singoli e del collettivo. Prima di parlare del mio rinnovo, credo che ci sia una riorganizzazione societaria da impostare. Se poi ci sarà l’opportunità ci metteremo a discutere anche di altre cose. Oggi la cosa più importante è la solidità della società”. Cristiano Giuntoli, direttore sportivo: R & G. Bulgarelli srl di via Petrarca La vetrina più bella I l titolo di vetrina biancorossa più creativa e originale è andato al negozio R & G. Bulgarelli srl di via Petrarca. Il concorso promosso da Ascom Confcommercio che ha visto la partecipazione di molte vetrine carpigiane è stato vinto da Anna Bulgarelli da sempre tifosissima, insieme alla sua famiglia, della squadra di casa. La giuria - composta dal direttore Confcommercio Massimo Fontanarosa, dal presidente Giorgio Vecchi e dalla commerciante Barbara Malagoli - ha assegnato alla vetrina di Anna il punteggio più alto. Per lei, l’associazione di categoria offre una cena per due persone al Caffè Teatro di Piazza Martiri. “Per come è nata, tutta l’operazione ha qualcosa di incredibile. Questi ragazzi, con il loro impegno e la loro coesione, ci dimostravano ogni giorno che il sogno era possibile. Ora si è avverato. Volevamo andare in B e chiunque ci fosse stato tra noi e la Serie B avrebbe fatto una brutta fine. Adesso dobbiamo goderci la vittoria”. 21.06.2013 n° 24 7 sisma e ricostruzione A rrivano soldi per le zone colpite dall’ultimo terremoto in Emilia (50 + 40 milioni), per l’ Aquila e le altre aree del sisma devastante in Abruzzo (1,2 miliardi in 6 anni), per il rilancio dell’area industriale di Piombino insieme a interventi per l’Expo 2015. Sono questi alcuni dei punti salienti del decreto sulle emergenze approvato, in prima lettura, dal Senato. Il decreto, che ora è all’esame della Camera, utilizza il meccanismo della deroga del patto di stabilità interno per sbloccare fondi considerati vitali per affrontare emergenze ambientali che interessano più aree del Paese. Per il sisma in Emilia vengono sbloccati, in deroga al patto di stabilità interno, 50 milioni di euro (e 5 rispettivamente per Lombardia e Veneto), e 40 per le spese del personale degli enti locali. Sono esentate dalle norme del Codice Civile che prevedono la riduzione del capitale per perdite tutte le imprese dei territori colpiti dal N el febbraio dello scorso anno, il Ministero dell’Ambiente aveva dato il via libera alle operazioni di accertamento per la fase preliminare del progetto di stoccaggio interrato del gas a Rivara: se tale accertamento avesse dato esito positivo, si sarebbe riattivata la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) per la fasi di realizzazione e di esercizio dell’impianto. Il sisma del maggio scorso ha poi fatto sì che lo stesso Ministero chiedesse alla Commissione Tecnica Via un supplemento istruttorio che tenesse conto di quanto accaduto. Nel frattempo, ad agosto 2012, il Ministero dello Sviluppo economico ha negato la propria autorizzazione a procedere con il programma di ricerca relativo alla fase di accertamento. A quel punto, anche il Ministero dell’Ambiente, in novembre, si era adeguato e aveva deciso di non dare corso al procedimento. La scorsa settimana il Ministero dell’Ambiente ha ribadito come quello allo Sviluppo, nel marzo di quest’anno, abbia rigettato “definitivamente la richiesta del rilascio della concessione per lo stoccaggio sotterraneo di gas naturale che la società Erg Rivara Storage aveva presentato nel luglio 2002” e ha chiarito che il procedimento di Via, ancora pendente, “è da considerarsi decaduto”. Una notizia che ha fatto esultare gli amministratori locali: che sia Il Senato ha accolto gli emendamenti presentati al Dl sulle emergenze ambientali: è prevista la detassazione dei contributi per la ricostruzione del sisma in Emilia, ma Resta pressochè invariata la mappa di scuotimento Cambia poco nella mappa dello scuotimento sisma che hanno registrato cali nell’esercizio 2012. Si stabilisce, inoltre, la detassazione dei contributi per la ricostruzione legata al sisma in Emilia. I finanziamenti non concorreranno alla for- mazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito e dell’imposta regionale sulle attività produttive. Il senatore modenese Stefano Vaccari (Pd) è soddisfatto anche se solo parzialmente. “Abbiamo già incluso gli emendamenti che non sono stati accolti nel decreto 43 in un ordine del giorno accolto dal Governo, affinchè possano essere presi in considera- zione nel prossimo provvedimento”. Fra gli emendamenti che hanno raccolto la maggioranza dei consensi in Commissione c’è anche quello relativo alla ritaratura della cosiddetta mappa di scuotimento secondo criteri scientifici che, così come congeniata, comporta ingiuste sperequazioni tra imprenditori operanti in zone limitrofe. “In base a quanto riportato alla modifica all’art.6, anche il Comune di Sant’Agostino, nel ferrarese, viene ricompreso nell’area in cui è stato raggiunto e superato lo scuotimento sismico del 70%” spiega il senatore. La ritaratura è tutta qui e non cambia nulla per Carpi, penalizzata dalla linea di demarcazione redatta dall’Ingv: i capannoni industriali, in considerazione del fatto che la sollecitazione è stata inferiore alla soglia fissata dal decreto, dovranno essere parzialmente adeguati alle nuove norme Stefano antisismiche Vaccari e dovranno provvedere i proprietari. Rimane il paradosso: a poca distanza, a Fossoli, al di là della riga tracciata dall’Ingv, i capannoni si intendono collaudati dalla natura. Sara Gelli “Per il Ministero la partita del gas a Rivara è chiusa”, hanno esultato i vertici politici locali. Peccato non lo sia per la Rivara Gas Storage che non ha alcuna intenzione di ritirare i suoi ricorsi al Tar. Sulla vicenda quindi non è ancora stata messa la parola fine Per lo champagne c’è tempo... finalmente giunto il tempo di brindare alla vittoria? Purtroppo no. La partita non è ancora vinta né, tantomeno, conclusa. Di fatto, il progetto del mega deposito sotterraneo di Rivara non è ancora stato affossato del tutto, così come il nostro territorio continua a rischiare di trasformarsi in un vero e proprio “bombolone di gas”. Ministero e Regione, infatti, han fatto i conti senza l’oste: fino a quando la Rivara Gas Storage, la nuova versione di Ers orfana della Erg che si è ritirata dal progetto, non ritirerà tramite i suoi legali i ricorsi al Tar - contro il parere negativo alle trivellazioni preliminari rilasciato dalla Regione, ma anche contro il Ministero dello Sviluppo economico che ha assunto quel parere come unico elemento ostativo alle trivellazioni - accettando ufficialmente e definitivamente il responso del Ministero allo Sviluppo e il diniego della Regione, la vicenda rimane aperta. Ergo, la partita decisiva di questa lunga battaglia la giocheranno i tre giudici amministrativi. Alla faccia delle 56mila firme raccolte dalla gente per chiedere che, dopo il terremoto, nel sottosuolo non si scavi più. Insomma il progetto non è tramontato e la guardia non dev’essere abbassata anche perché, la delibera regionale del 3 giugno appare alquanto nebulosa nel definire il futuro del nostro territorio, di fatto in mano alla Commissione tecnico - scientifica per la valutazione delle possibili relazioni tra attività di esplorazione per gli idrocarburi e l’aumento dell’attività sismica nell’area colpita dal terremoto, istituita, tramite un’ordinanza del 16 novembre 2012, dal commissario per la ricostruzione Vasco Errani. La Giunta regionale ha quindi soltanto ritenuto di “sospendere, nel rispetto del principio di precauzione, qualsiasi decisione in merito ai progetti di ricerca e coltivazione idrocarburi che riguardino i territori colpiti dal sisma, nell’attesa di un pronunciamento scientificamente autorevole da parte della Commissione”. Due le defezioni sinora registrate tra i saggi identificati dal Dipartimento di Protezione civile della Presidenza del Consiglio e accolti da Errani. A dimettersi sono stati il presidente della Commissione nonché geologo indiano, Harsh Gupta, a causa delle tensioni che si erano create tra Roma e New Delhi sul caso dei due marò e l’americano Mark Zoback, autore di studi sulla faglia di Sant’Andrea, per impegni di lavoro. Gli altri componenti sono gli italiani Paolo Gasparini (sismologo dell’Università di Napoli Federico II), Paolo Scandone (geologo e professore dell’Università di Pisa), Franco Terlizzese (direttore generale delle risorse minerarie ed energetiche del Dipartimento per l’Energia del Ministero dello Sviluppo economico), il tedesco Ernst Huenges, esperto di tecniche di perforazione e il polacco Stanislaw Lasocki, dell’Accademia delle Scienze di Varsavia. Al posto di Gupta è stato nominato, alla guida della Commissione, l’inglese Peter Styles, docente di geofisica applicata e ambientale, nonché coautore del report pubblicato dal Dipartimento inglese per l’energia e il cambiamento climatico sul metodo di estrazione degli idrocarburi mediante fratturazione idraulica (fracking). Il nome del professore, consigliere di Sua Maestà in materia di stoccaggio geologico e numero uno della Geological Society of London, non convince molti. Tra questi anche il consigliere grillino in Regione, Andrea Defranceschi: “basta dare un’occhiata su Google - ha commentato - per rendersi conto del curriculum di Styles, indicato dal Times, per farla breve, come uno dei sostenitori del fracking, sia pure praticato attraverso tecniche innovative, attentamente monitorate e sicure”. Per lo champagne insomma, c’è ancora tempo... Jessica Bianchi 21.06.2013 n° 24 8 sisma e ricostruzione S abato 15 giugno, si è svolta presso il centro sportivo di Rovereto, la cerimonia di inaugurazione della tensostruttura sportiva PalaPanini. Dopo il sisma dello scorso anno, la palestra del Centro sportivo di Rovereto è stata gravemente danneggiata e, successivamente, demolita mentre quella attigua alla Scuola Secondaria di primo grado è inagibile. Per rispondere all’esigenza di avere nel più breve tempo possibile una struttura da adibire alla pratica sportiva, l’associazione Tutti insieme a Rovereto e S. Antonio - Onlus si è attivata sul territorio per cercare sponsor e finanziamenti mentre il Comune di Novi ha dato la dispoAlle Tattoo e Daniel Bund Sabato 15 giugno, si è svolta presso il centro sportivo di Rovereto, la cerimonia di inaugurazione della tensostruttura sportiva PalaPanini Una scalata di solidarietà nibilità per l’utilizzo di un’area pubblica consona. Il progetto è stato quindi presentato alla società Panini S.p.A. che lo ha scelto, confermando anche in Emilia la grande solidarietà dimostrata in occasione di altre calamità. Al notevole impegno della Società Panini si sono poi aggiunti ulteriori donatori tra cui il Sassuolo Calcio, il Comune di Sassuolo e l’associazione Fashion Accessory Association. Insieme hanno consentito il raggiungimento di questo importante risultato sostenendo i costi del basamento della struttura, dell’acquisto degli arredi, degli impianti e dell’esecuzione delle opere murarie. La nuova tensostruttura è utilizzata dalla Polisportiva Roveretana per i propri corsi e dalle associazioni del territorio per l’organizzazione di eventi e feste al coperto mentre la scuola continuerà a usufruirne in attesa della ricostruzione della nuova palestra prevista nell’area Alle Tattoo e Daniel Bund hanno creato un libro per bambini con tante immagini da colorare per esorcizzare il trauma legato al sisma “Sorridete mostriciattoli... la terra non balla più” A lle Tattoo e l’artista Daniel Bund in collaborazione con RCK si sono uniti per supportare i progetti della Onlus Noi TeniaMo Botta con Fermezza. Insieme hanno creato un libro per bambini con tante immagini da colorare per esorcizzare il trauma legato al sisma. Sorridete mostriciattoli... la terra non balla più! è il titolo di questo semplice ma efficace progetto che diverte grandi e piccoli e, sinora, ha permesso di donare alcune lavagne multimediali alle scuole. “E’ un impegno che affrontiamo sempre con il sorriso. Parlare della mia terra e aiutare i bambini non può far altro che dare energia positiva”, ha commentato Alle Tattoo. “Utilizzare la mia arte per dar vita a questo progetto - sottolinea Daniel Bund - è stato davvero appagante. Non avevo mai avuto un confronto così diretto con i bambini. E’ stata davvero un’esperienza stimolante”. del centro sportivo I lavori di costruzione che ammontano a circa 230mila euro sono iniziati alla fine di dicembre e a marzo tutte le attività sportive e scolastiche hanno ripreso il proprio corso. “Sono orgoglioso di quanto i cittadini di Rovereto e Sant’Antonio, con la loro determinazione e tenacia, hanno dimostrato di essere in grado di realizzare unendo le proprie forze e col sostegno di aziende prestigiose”, ha sottolineato il presidente di Tutti insieme a Rovereto e S. Antonio - Onlus, Maurizio Bacchelli. 21.06.2013 n° 24 A scatenare la polemica sono stati alcuni genitori dell’Istituto tecnico Leonardo da Vinci dopo aver appreso che, a settembre, l’Ufficio Scolastico territoriale ha intenzione di concedere una sola classe terza di 29 ragazzi per l’indirizzo meccanico, malgrado siano previste 36 iscrizioni, tra cui un ragazzo disabile e due affetti da disturbi specifici di apprendimento. Con questa decisione 7 famiglie dovranno valutare se far cambiare (dopo due anni) indirizzo di studio ai propri figli, oppure scegliere la via dell’esilio, cercando un altro istituto in provincia. “Per rispettare le norme relative alla sicurezza negli edifici scolastici - spiega Daniele Calanca, membro del Consiglio di istituto del Liceo e del Leonardo da Vinci - diventerebbe necessario ri-orientare verso altri indirizzi alcuni studenti delle attuali seconde, ma questo, al Collegio docenti appare lesivo dei loro diritti, perché, come previsto dal riordino, la classe terza potrà anche essere considerata “iniziale” sulla carta, ma di fatto gli allievi scelgono un percorso di studio a partire dal primo anno. A questo punto quale valore assume il patto formativo tra scuola e famiglie, quando la scuola stessa non è più in grado di rispettare tale patto e quindi per uno studente non è più possibile continuare il corso di studi seguito già per due anni? In una delle seconde è inserito un alunno disabile: la legge prevede che, in pre- 9 Gravissima la situazione che si prospetta per gli istituti superiori dal prossimo settembre. Tagliata una classe terza di meccanica all’Istituto da Vinci, ridotte a due le terze al Vallauri e classi superaffollate al Liceo Fanti. Situazioni che ledono il diritto allo studio dei ragazzi e favoriscono la dispersione scolastica “Giù le mani dalle classi Alcuni docenti e genitori senza di un alunno certificato, le classi siano costituite al massimo da 20/22 alunni, per garantire al meglio lo svolgimento delle attività didattiche. Queste garanzie verrebbero a mancare in caso di una classe pollaio”. Insomma una situazione “iniqua e ingiusta - commenta un papà - non si può togliere lo sgabello da sotto il sedere dei nostri figli in questo modo. E’ inammissibile”. Il Coordinamento Buona Scuola e i presidenti dei Consigli di Istituto delle Scuole superiori di Carpi si sono immediatamente mobilitati per richiedere un incontro col dirigente provinciale, Silvia Menabue, e informarla delle pesantissime ricadute che i tagli alle docenze comporterebbero per il nostro territorio. Anche per l’Istituto Professionale Vallauri si annunciano scenari futuri a dir poco paradossali: “qui - spiega Paolo Lodi, presidente del Consiglio di Istituto del Vallauri - ci sono tre classi seconde, di tre diverse specializzazioni che, il prossimo anno, dovranno prendere la qualifica. Ebbene il provveditorato ci ha concesso solo due classi terze. Secondo quali criteri potremo unire due classi tanto diverse? Come si articoleranno le lezioni?”. Ma, soprattutto, quale qualifica conseguiranno alla fine dell’anno scolastico questi ragazzi? Un interrogativo imbarazzante al quale però se ne unisce un altro ben più inquietante: quanti studenti costretti a “migrare” da una specializzazione all’altra, in barba alle loro scelte e ai loro interessi, abbandoneranno il proprio percorso di studi? Non andrà meglio nemmeno al Liceo Scientifico M. Fanti, avverte Calanca: “al Fanti le classi prime partono già al completo (con 29/31 ragazzi), ciò significa che se uno studente, malauguratamente, venisse bocciato, a settembre rischierebbe di non poter continuare l’iter scolastico Coop Estense ha organizzato a Mirandola l’evento L’arte di reagire, al quale hanno partecipato dieci scuole, tra cui l’Itis Leonardo Da Vinci Di che strumento sei? E tu, di che strumento sei? è questo il titolo del progetto rivolto agli alunni dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi, con l’obiettivo di sollecitare i giovani a interagire positivamente, dopo le problematiche causate dal sisma, con un potente mezzo: la musica. L’attività è stata interamente finanziata da Coop Estense che, nei mesi scorsi, ha bandito un concorso per la regione Emilia Romagna, rivolto in particolare alle zone colpite dal sisma nel maggio 2012. Nel corso Nella foto in alto, prove di musica d’insieme del Gruppo Metal. Sotto il Gruppo Metal composto da Stefano Fiorentino (Chitarra-Voce), Andrea Artioli (Chitarra), Martina Grande (Voce), Enrico Sedoni (Batteria) e Daniela Aguzzoli (Basso) alla manifestazione di Mirandola dell’anno scolastico appena concluso il professor Domenico Cusimano, anima e motore del progetto, ha formato cinque gruppi musicali di vario genere che hanno riprodotto dei brani, cover e un inedito, utilizzando per le prove di musica d’insieme un’aula della scuola che è stata insonorizzata con cartongesso e pannelli fonoassorbenti. Il 6 giugno si è svolto il saggio che ha coinvolto anche alcuni gruppi esterni fuori concorso e al quale hanno assistito docenti, studenti e famiglie. Una giuria, formata da insegnanti e ragazzi, ha poi valutato l’esibizione. Alla fine sono comunque stati premiati tutti i cinque gruppi dell’Istituto, differenziando però l’entità dei premi. L’8 giugno, al termine delle attività scolastiche, Coop Estense ha organizzato a Mirandola l’evento conclusivo L’arte di reagire, al quale hanno partecipato le dieci scuole protagoniste, che hanno presentato il loro “elaborato musicale”. L’Itis Da Vinci si è presentato con uno dei cinque gruppi e un inedito di genere metal suonato dal vivo. intrapreso, perchè le classi sono piene”. Classi tagliate e classi pollaio: una vergogna. A fronte di 1.200 iscritti negli istituti superiori della Provincia di Modena, di cui 150 certificati, sono state concesse soltanto 23 nuove docenze, di cui una soltanto per le superiori. “La nostra - ha dichiarato il presidente Vasco Errani - è la Regione con l’aumento più elevato di studenti e occorrono più insegnanti”. Invito che il Ministero, stando all’evidenza dei fatti, pare avere gentilmente declinato... A non essere più garantito sarà il sacrosanto diritto allo studio dei ragazzi, molti dei quali provenienti da aree, come Cavezzo, Novi e Rovereto, duramente colpite dal sisma dello scorso anno, per i quali potrebbe essere davvero problematico spostarsi fino a Modena o Reggio Emilia coi mezzi pubblici. Per non parlare poi dell’inadeguatezza di aule e laboratori, incapaci di ospitare classi troppo numerose e garantire, al contempo, la sicurezza degli alunni. E dopo il sisma dell’anno scorso anche le carenze strutturali dell’edilizia scolastica rappresentano fonte di grande preoccupazione per le famiglie e non solo. Le decisioni dell’Ufficio Scolastico territoriale hanno suscitato non poca apprensione tra i rappresentanti delle aziende del territorio e delle associazioni di categoria: “la vocazione manifatturiera della nostra realtà produttiva e il fatto che la meccanica qui rappresenti un’eccellenza - chiosa Calanca - non possono essere ignorati. Togliere al mercato tecnici specializzati e altamente qualificati rappresenta una perdita inammissibile per il nostro territorio”. Ora le famiglie delle classi interessate, col supporto del Coordinamento Buona Scuola di Carpi, hanno chiesto un incontro col Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale affinché a settembre, quando verranno prese le decisioni finali formalizzando quello che viene chiamato organico di fatto, le scelte attuali vengano riconsiderate per garantire il diritto allo studio dei ragazzi. Si annunciano tempeste. Jessica Bianchi Si è conclusa la mostra Ricicl’art - la cultura nelle mani, realizzata dagli studenti del Vallauri Ciceroni d’eccezione S iè conclusa la mostra ai musei di Palazzo Pio, Ricicl’art la cultura nelle mani che, dal giorno della sua inaugurazione, lo scorso 18 maggio, ha registrato un notevole afflusso di visitatori, a dimostrazione di come la cultura sia un settore vincente per il rilancio economico della città. Durante le visite guidate che si sono svolte tutti i fine settimana, il pubblico ha seguito con interesse le spiegazioni delle guide d’eccezione: gli studenti dell’Istituto Vallauri che hanno realizzato le opere esposte. Mattia, Caterina, Martina, Clarissa, Ivan, Diego, Mattia, Ahmed, Maria, Eleonora, Federica e Abdul: questi i ragazzi che hanno seguito un percorso di formazione, sui contenuti e sui metodi, per poter poi svolgere al meglio il ruolo di ciceroni. “Ho imparato a confrontarmi con tutti i tipi di pubblico - commenta Federica - sicuramente questa competenza mi servirà anche in futuro”. “Parlare del nostro lavoro è stato piacevole - ha aggiunto Ahmed - perché spesso le persone non sanno quello che facciamo a scuola”. Anche Eleonora si dichiara soddisfatta: “ci siamo divertiti, ma non solo. Abbiamo imparato tante cose, come per esempio la storia del castello di Carpi, che prima non conoscevamo! Spero che questa esperienza si possa ripetere in futuro”. 21.06.2013 n° 24 10 “ Credo di non poter essere smentito, affermando che, sia in termini di redditività che di patrimonio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi sia una delle più in salute del nostro Paese”, ha dichiarato il presidente Gian Fedele Ferrari. Naturalmente, in un contesto di crisi economica pesantissima e di volatilità dei mercati finanziari, “occorre adottare un atteggiamento prudente sul fronte degli investimenti per salvaguardare il patrimonio” e affidare così, nel 2014, ai nuovi organi dirigenti, una situazione patrimoniale sana e dalla discreta liquidità. A decidere quali rischi correre e quali investimenti azionari fare sono “16 persone. Abbiamo scelto una gestione collegiale - prosegue Ferrari - per evitare colpi di testa o il perseguimento di interessi personali e i risultati conseguiti ci dicono che abbiamo intrapreso la strada giusta”. La Fondazione infatti, grazie a una costante analisi dell’evoluzione degli scenari finanziari che ha privilegiato il contenimento del rischio del portafoglio e all’attenta politica degli accantonamenti condotta nel tempo a tutela delle erogazioni future, nel 2012, è riuscita a sostenere la comunità, in particolare le categorie più fragili, erogando quasi 7 milioni di euro. “La nostra attività - continua Approvato dal Consiglio di Indirizzo il Bilancio 2012 della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi: 7 i milioni di euro erogati dall’ente a sostegno del territorio La nostra priorità? Sostenere le fasce deboli! Gian Fedele Ferrari ed Enrico Bonasi Gli interventi maggiori T ra le iniziative sostenute di maggior rilievo la costruzione del nuovo polo scolastico nella frazione di Cibeno (2 milioni di euro, 2011-2014), l’ampliamento della scuola materna di Budrione (410.000 euro, 2010-2012) oltre agli interventi a seguito del sisma su numerosi edifici scolastici (500.000 euro), la messa in sicurezza urgente dell’istituto Sacro Cuore e del centro giovanile Eden (150.000 euro) e lo stanziamento (1 milione 150 mila euro) per sostenere completamente la costruzione della palestra scolastica a disposizione di tutta la comunità dell’istituto Gasparini di Novi, che ha consentito di dedicare interamente le risorse dell’amministrazione comunale alla ricostruzione della scuola lesionata del sisma, la costruzione della Palestra scolastica di Rovereto (832 euro con Fondo Acri). E’ stato poi dato avvio al lavori di ampliamento e ristrutturazione del Pronto Soccorso (900.000 euro), finanziata l’intera dotazione tecnologica del nuovo comparto operatorio (400.000 euro) e sostenuto il potenziamento di numerosi reparti ospedalieri. Ferrari - ha privilegiato interventi dalla forte ricaduta sociale in risposta al protrarsi della crisi, attraverso il potenziamento del Fondo Straordinario Anticrisi, e ai devastanti eventi sismici del maggio scorso, sostenendo la ripresa e il potenziamento dell’Ospedale Ramazzini e provvedendo al consolidamento antisismico delle scuole, laddove i fondi pubblici erano inadeguati o insufficienti, e alla costruzione di nuovi edifici. Le azioni di taglio sociale sono ammontate a oltre 4 milioni, passando dal 55%, del 2011, al 67% del totale delle erogazioni”. Al segretario generale, Enrico Bonasi, il compito di illustrare nel dettaglio l’attività patrimoniale dell’ente: “nell’esercizio 2012, il patrimonio netto è salito a 319 milioni di euro, incrementato di 2 milioni rispetto al 2011. I fondi accantonati per la futura attività di erogazione ammontano a 16 milioni, mentre i ricavi complessivi conseguiti si sono attestati sui 12. L’avanzo di esercizio ha raggiunto i 7 milioni di euro grazie a un’accorta conduzione della politica degli investimenti. Tale somma è stata destinata per 4.397.986 euro ai fondi per l’attività istituzionale, per 184.228 euro al fondo per il volontariato, per 1.409.912 euro alla riserva obbligatoria, al fine di tutelare il valore del patrimonio e di garantire l’attività futura della Fondazione, e per 1.057.434 euro alla riserva per l’integrità del patrimonio”. In un momento di tagli ingenti alle risorse pubbli- Sabato 22 giugno, alle 20, nel Cortile d’Onore di Palazzo Pio, spettacolo di danze organizzato dalla Fondazione Ant - Delegazione di Modena Gran ballo dell’Ottocento che destinate ai Comuni di Carpi, Novi e Soliera e all’azienda sanitaria, l’azione della Fondazione si rivela sempre più determinante per salvaguardare servizi essenziali. E a chi avanza il dubbio che l’ente potrebbe fare ancor di più, magari tagliando i costi di gestione, Ferrari risponde laconico: “non siamo molto dispendiosi. Mi pare infatti che 430mila euro per tre organi (consiglio di indirizzo, consiglio di amministrazione e revisori dei conti) sia una cifra più che onesta. Non ci sono sperperi di denaro e non solo non abbiamo un autista, noi non abbiamo nemmeno un’auto...”. Jessica Bianchi Ospedale: donazioni a rischio “ Se non ci fosse la Fondazione, il nostro ospedale non sarebbe certo stato migliorato nel corso del tempo, anzi...”. Un’amara quanto condivisibile considerazione, quella del segretario generale Bonasi a cui fanno eco le parole del presidente Ferrari che rileva la cattiva gestione di numerosi reparti sostenuti e voluti dall’ente, dalla Stroke Unit, attivata grazie a una donazione della Fondazione nel 2004 e per la quale è in corso l’acquisizione di un ecografo con funzione trans-cranica, al Reparto di Radioterapia, che ha visto uno stanziamento di 2,5 milioni di euro. “Il polo radioterapico lavora solo mezza giornata, ben al di sotto delle proprie potenzialità e le liste d’attesa, invece di diminuire, si allungano. Non siamo certamente soddisfatti di come sta funzionando”. La Stroke Unit del Ramazzini, lo abbiamo già scritto più volte, potrebbe diventare, col nuovo assetto organizzativo avviato dalla Regione, un’area di cura di media intensità per le varie discipline internistiche, perdendo, di conseguenza, ogni tipo di specializzazione neurologica. “Al direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, la dottoressa Mariella Martini, abbiamo comunicato la nostra disponibilità a fare, ancora una volta, la nostra parte per l’ospedale, sostenendo, se necessario, il mantenimento del servizio in accordo con le associazioni e gli enti del territorio. Il direttore ci ha però risposto che la questione non riguarda una mancanza di risorse bensì un riassetto organizzativo di maggiore funzionalità delle unità operative ospedaliere. Che non ci vengano a parlare di riorganizzazioni - chiosa Ferrari - il problema è solo la carenza di personale”. Ora la Fondazione si è impegnata a contribuire, con 900mila euro, ai lavori di ampliamento e ristrutturazione del Pronto Soccorso, ha finanziato l’intera dotazione tecnologica del nuovo comparto operatorio (400mila euro) e sostenuto il potenziamento di numerosi reparti. Ovviamente se le strumentazioni e le tecnologie donate continueranno a essere sottoutilizzate, la Fondazione potrebbe lecitamente smettere di erogare fondi - e sperperare denaro - a favore di un ospedale dove non ci sono le risorse umane necessarie per farle funzionare. J.B. L’avvocato risponde... di Laura Vincenzi - [email protected] L’amministrazione di sostegno O S abato 22 giugno la splendida cornice del Cortile d’Onore di Palazzo Pio ospiterà il Gran ballo dell’Ottocento, spettacolo di danze organizzato dalla Fondazione Ant - Delegazione di Modena in collaborazione con la Società di Danza del maestro Fabio Mollica, per sostenere l’assistenza domiciliare gratuita ai malati di tumore e i progetti di prevenzione oncologica di Ant. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Carpi e realizzata grazie al supporto di Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Le Gallerie, La Carpi Concessionaria Lancia e Fiat, Ina Assitalia Agenzia di Carpi. L’evento avrà inizio alle 20: dopo i saluti delle autorità cittadine, la serata proseguirà con i balli tradizionali ottocenteschi eseguiti dai danzatori della Società di danza di Fabio Mollica. Al termine dello spettacolo, fra tutti i partecipanti (ai quali verrà consegnato un biglietto numerato all’ingresso) saranno estratti premi come un weekend presso Balnea Terme della Salvarola e accessori Blumarine e Blugirl. Concluderà la serata un buffet realizzato con la col- laborazione di: Scuola alberghiera e di ristorazione Nazareno di Carpi, Cantina di S. Croce, Antica Formaggeria, Casa Modena, i ristoranti L’incontro, il 25, La Bottiglieria, oltre a diverse pasticcerie, bar e forni della città. Per partecipare al Gran Ballo dell’Ottocento è richiesta un’offerta minima di 12 euro a favore di Ant. Per informazioni e prenotazioni contattare la Delegazione Ant di Modena (059 238181 - 348 3102847) oppure la sede Ant di Carpi, in via Rovighi, 37 (348 3102487). ggi ci occupiamo dell’istituto dell’amministrazione di sostegno, introdotto dalla Legge n. 6/2004 che ha modificato l’art. 404 c.c. e ha trovato nella prassi una forte applicazione. Tale legge ha rappresentato una profonda innovazione in tema di tutela dei diritti e della dignità delle persone. Coloro che, per effetto di un’infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, possono essere assistiti da un amministratore di sostegno, purchè la menomazione non sia talmente grave da necessitare l’interdizione o l’inabilitazione. I beneficiari vengono affiancati nelle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente, affrontando i problemi concreti (come acquistare, vendere, affittare un appartamento o investire somme di denaro, ritirare la pensione...). L’istituto si può ad esempio applicare agli anziani, ai disabili, ma anche agli alcolisti, ai tossicodipendenti, ai detenuti, ai malati terminali. Questi possono ottenere dal Giudice Tutelare la nomina di un amministratore di sostegno che abbia cura della loro persona e del loro patrimonio. A tal fine si deve presentare un ricorso al Giudice Tutelare del luogo dove vive la persona interessata. Il ricorso può essere promosso dal medesimo beneficiario oppure dal coniuge, dalla persona che convive stabilmente con il beneficiario, dai parenti entro il quarto grado, dagli affini entro il secondo grado, dal tutore o curatore, dal pubblico ministero, dai responsabili dei servizi sanitari e sociali impegnati nella cura e nell’assistenza della persona, venuti a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l’apertura del procedimento di amministrazione di sostegno. Nel decreto di nomina, emesso dal Giudice Tutelare, vengono citati gli atti specifici che l’amministratore può compiere in nome e per conto del beneficiario e gli atti che possono essere compiuti in assistenza. Il beneficiario conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l’assistenza necessaria dell’amministratore di sostegno. La nomina può avere durata temporanea o indeterminata. Nella scelta della persona da nominare quale amministratore di sostegno, il Giudice Tutelare preferisce, se possibile, il coniuge o la persona stabilmente convivente, ovvero il padre, la madre, il figlio, il fratello, la sorella, un parente entro il quarto grado, il soggetto designato dal genitore superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata. 21.06.2013 n° 24 C oop Estense e Datalogic hanno presentato all’Ipercoop Borgogioioso la più grande installazione realizzata in Italia con Joya, il dispositivo per il self shopping più innovativo del settore: ben 600 terminali per una spesa facile e veloce. Prima in Europa ad aver lanciato strumenti e servizi per la spesa in totale autonomia, oggi Coop Estense offre ai soci e ai consumatori un terminale con tecnologia all’avanguardia ed elevate prestazioni, in un dispositivo ergonomico, semplicissimo da usare che consente un’esperienza di spesa interattiva, consapevole e informata e di ridurre i tempi di attesa alle casse. “Per Coop Estense - sottolinea Massimo Ferrari, direttore Marketing Sociale della cooperativa - puntare su tecnologia, innovazione e sviluppo per migliorare costantemente il servizio reso ai propri soci, è una precisa scelta strategica. Ricordo che fummo i primi, nel 1976, a introdurre la lettura a scanner dei prodotti. Il Salvatempo, dal 1998 a oggi, ha conquistato un ruolo molto importante nella nostra rete di vendita. A Carpi, per esempio, il 40% delle 11 All’ipermercato Borgogioioso la spesa diventa più facile e veloce grazie a Joya, il nuovo dispositivo per il self shopping targato Datalogic L’innovazione al servizio del consumatore Da sinistra Nora Zanetti, Massimo Ferrari, Valentina Volta e Pietro Todescato transazioni complessive è fatto con questo strumen- to”. E a chi pensa che il self shopping consenta o favorisca comportamenti illeciti, Ferrari risponde prontamente: “dal 2008, con l’introduzione di Spesa e Via, i nostri soci possono pagare in autonomia la spesa senza bisogno di ricorrere alle casse. I numeri dimostrano la correttezza dei nostri soci nell’uso dello strumento: non esiste infatti alcuna relazione tra gli ammanchi inventariali che riscontriamo e l’utilizzo di Salvatempo”. L’innovazione insomma si è messa al servizio del consumatore, come ribadisce anche Valentina Volta, amministratore delegato della Divisione Business Development del Gruppo Datalogic. “Sia Coop che Datalogic hanno nel proprio dna una spinta innovatrice. Basti pensare che il nostro gruppo è stato il primo a produrre lettori di codici a barre. Con l’installazione dei terminali Joya e del relativo software, Coop potrà offrire ai propri soci il servizio più innovativo disponibile sul mercato per fare la spesa in modo facile, rendendo il consumatore il protagonista di quella che diventa una vera e propria esperienza di shopping interattivo”. Chi sceglierà di utilizzare il nuovo Salvatempo potrà vedere visualizzati sul display la descrizione e il prezzo del prodotto di cui ha letto il bar code. Durante la spesa, gli shopper potranno controllare la lista dei prodotti acquistati, l’importo da pagare e consultare le eventuali promozioni o sconti in corso e, allo stesso tempo, verificare lo stato della propria coop card e delle eventuali raccolte punti in corso. “Oltre al terminale Joya - ha commentato Pietro Todescato, Group Chief Technology Officer di datalogic - il servizio Salvatempo di Coop offre la possibilità di fare i propri acquisti con la speciale App Salvatempo, l’applicazione di mobile shopping che permette di leggere il codice a barre dei prodotti scelti utilizzando il proprio smartphone”. Servizio che, a breve, aggiunge Nora Zanetti, responsabile Progetti innovativi di Coop Estense, “sarà implementato con nuove funzioni, tra cui la possibilità di leggere e spuntare automaticamente la lista della spesa”. Jessica Bianchi 21.06.2013 n° 24 12 D opo aver conseguito la Laurea in Scienze dell’Educazione, la 22enne carpigiana Margherita Maiello ha deciso di partire alla volta di Parigi per coniugare l’esigenza di un’esperienza all’estero con il desiderio di stare accanto al proprio fidanzato. “Da diversi anni stavo progettando di trasferirmi all’estero, preferibilmente in Inghilterra o in un paese anglofono, per poter imparare al meglio la lingua ma, dopo il terremoto dello scorso maggio, ho deciso, insieme al mio ragazzo Dario Prandi, che da settembre del 2011 sta facendo il dottorato di ricerca in matematica a Parigi, di conciliare il mio progetto all’estero con lo stare insieme. Pertanto, dopo essermi laureata, ho preso la mia fedele cagnolina Micon e, a gennaio, siamo salite sul treno e approdate qui”. Con un’innata passione per le scienze sociali e i bambini, Margherita lavora come tata in due famiglie italo-francesi, ma il suo desiderio è quello di trovare lavoro all’interno di una ludoteca o in un centro di animazione per ragazzi. Una scelta coraggiosa quella di Margherita che confessa: “sono partita senza conoscere affatto la lingua francese. Non l’avevo mai studiata. Ho fatto una manciata di La 22enne carpigiana Margherita Maiello, da gennaio vive a Parigi per fare un’esperienza di lavoro all’estero e restare vicina a Dario Prandi, il suo fidanzato A Parigi per amore... “Il mio futuro per ora non è in Italia: a parte le amicizie e la mia famiglia, non sento grandi motivazioni per tornare”. lezioni prima della partenza, ma sapevo solo presentarmi. I primi tempi mi sono districata con le lingue che conoscevo, inglese e spagnolo, ma adesso, seppure lentamente, sto imparando anche il francese. In generale ho trovato tanta collaborazione e disponibilità da parte dei parigini che sono cosmopoliti, abituati a rapportarsi con persone provenienti da tanti Paesi diversi”. Trasferirsi ad appena 22 anni in una città straniera è un cambiamento di non poco conto, come spiega Margherita: “inizialmente non è stato facile, la città è grande e se si lavora in famiglia si possono trovare difficoltà nell’incontrare persone nuove, special- mente se si mantengono degli orari più italiani che francesi. Però, per fortuna, avendo già diversi contatti qui sono riuscita ad ambientarmi abbastanza bene. La mia giornata tipo è simile a quella di Mary Poppins: dalle 9 alle 19 accudisco i bambini di due famiglie, mentre alla sera vado a spasso con la mia cagnolina. La vera rivoluzione nelle mie abitudini è stato il cinema. In Italia non ci andavo quasi più, perché detesto guardare i film doppiati e perché è abbastanza costoso. Invece qui ho ripreso a frequentare assiduamente le sale cinematografiche. I parigini sono folli per il cinema. Ce ne sono tantissimi e si trova sempre la versione originale dei film. Inoltre offrono abbonamenti molto economici”. E per quanto concerne la crisi e la piaga dilagante della disoccupazione giovanile, Parigi sembra essere un’isola felice. “Almeno a Parigi, che è una realtà a sé stante rispetto al resto della Francia, i giovani sono abbastanza valorizzati e si incontrano spesso neo laureati che fanno quello per cui hanno studiato. Ad esempio, la maestra di una delle bimbe che accudisco ha la mia età. La crisi è mondiale e si avverte anche qui, ma i francesi, a differenza degli italiani, fanno figli anche perchè hanno delle convenzioni statali che contribuiscono al mantenimento. In più abituano subito i ragazzi a essere autonomi e li spingono presto ad avere una certa mobilità, sia a livello nazionale che internazionale. In generale, noto nei giovani parigini una buona dose di intraprendenza: un’ottima attitudine per affrontare bene la crisi che stiamo vivendo e, più in generale, la vita. Riguardo al suo futuro, Margherita ha le idee chiare: “da grande voglio continuare a fare il mio lavoro di educatrice. Non mi dispiace lavorare in famiglia, ma spero di riuscire a inserirmi in una ludoteca o in un centro d’animazione. Il mio futuro per ora non è in Italia: a parte le amicizie e la mia famiglia, non sento grandi motivazioni per tornare. Non mi dispiacerebbe rimanere a Parigi: è una bella città, culturalmente attiva e piena di risorse, ma non faccio progetti a lungo termine”. Chiara Sorrentino 21.06.2013 n° 24 C i spostiamo su un piano tutto virtuale per trattare del successo dell’ e-book Albion, scritto da Bianca Marconero, lo pseudonimo dietro al quale si cela l’identità di una carpigiana che sta sfondando sul web. In questi mesi, infatti, l’Ebook ha avuto incredibili exploit nella classifica di Amazon e i pareri sono tutti molto lusinghieri. Bianca ha rilasciato interviste a blog del settore e sono più di un centinaio i giudizi e le recensioni di blogger entusiasti, tanto che la Limited Edition Books, nuova casa editrice dal cuore emiliano, ha deciso di pubblicare la versione cartacea di Albion, in distribuzione in tutte le librerie d’Italia dal 13 giugno. Le interviste sul web da parte di blog specializzati ci introducono in un mondo sconosciuto ma davvero affascinante: Leggere Fantastico, Sognando tra le righe, Sole e Luna, La Bella e il Cavaliere, Coffe & Books, Terre di Arret, From a Book lover si concentrano su curiosità del romanzo e tratti caratteristici dell’autrice con domande dirette, brevi, confidenziali e, a volte, stranissime. Le interviste si mantengono sempre su un piano esclusivamente virtuale benché il tono riporti a un’impen- 13 Sotto lo pseudonimo di Bianca Marconero, una giovane carpigiana ha scritto Albion, un romanzo fantasy che sta sfondando sul web. Ambientato in una scuola dei giorni nostri, racconta di adolescenti, ultimi eredi di una dinastia di nobili cavalieri, alle prese con piccole e grandi prove quotidiane I cavalieri di Albion sabile familiarità. L’idea è quella di tentare una versione cartacea delle blog interviste. Ciao Bianca! Benvenuta su Tempo e grazie per aver accettato di rispondere a quest’intervista. Cominciamo da te, com’è Bianca Marconero nella vita privata? Hobby e passioni? “Grazie a te, per me è un piacere e un onore. Mi piace il mio lavoro. Scrivo per alcune riviste dedicate agli adolescenti. E’ un lavoro meraviglioso che mi permette di occuparmi di cose leggerissime. E nella vita la leggerezza è importante. Compensa la realtà, che ne è quasi sempre priva”. Come e quando è nato Albion? “Tutto è cominciato tre anni fa. Volevo scrivere un romanzo per “giovani adulti”, il target che gli esperti chiamano Young Adult. Volevo una storia che non fosse solo deliqui sentimentali, bei tenebrosi e macchine sportive. La leggenda di re Artù e dei cavalieri, con il suo forte impianto di valori universali, mi ha permesso di farlo”. Sappiamo che Albion si ispira al ciclo arturiano. Da dove è nata questa passione? “E’ nata, come tutte le cose di cui non ti liberi più, quando ero piccola. Come diceva qualcuno, nessuno guarisce dalla propria infanzia”. C’è una colonna sonora che ti ha accompagnato durante la scrittura? “I Mumford And Sons, un complesso indy folk londinese. Sono stati sempre con me”. In Albion si parla di un college e di ragazzi dotati di poteri sovrannaturali. Quanto sei legata a Harry Potter? Qual è il tratto distintivo della tua originalità? “Con Harry Potter si confronta chiunque scriva di scuole misteriose, frequentate da ragazzi con super poteri. Ma il mio libro si ferma a queste poche analogie. Albion è un libro più adulto. C’è realismo, coralità, personaggi che partono lontanissimi dal punto a cui arriveranno. E’ una storia che parla di amicizia, fiducia e, naturalmente, di vero amore”. Il film che ti ha più commosso... La trama C resciuto senza madre, e dopo aver perduto il fratello maggiore – morto in circostanze misteriose – nel giorno del funerale dell’amatissimo nonno, Marco Cinquedraghi riceve la notizia che gli cambierà la vita: deve lasciare Roma e partire per la Svizzera. E’ infatti giunto il momento di iscriversi all’Albion College, la scuola in cui, da sempre, si diplomano i membri della sua famiglia. Ma il blasonato collegio riserva molte sorprese. Tra duelli di spade e lezioni di filologia romanza, mistici poteri che riaffiorano e verità sepolte dal tempo che riemergono, Marco scoprirà il valore dell’amicizia e capirà che l’amore, quello vero, non si ottiene senza sacrificio. Nelle trame ordite dal più grande dei maghi e nell’eco di un amore indimenticabile si ridestano legami immortali, scritti nel sangue. Fino all’epilogo, tra le mura di un’antica abbazia, dove Marco conoscerà la strada che le stelle hanno in serbo per lui. Il destino di un re il cui nome è leggenda. “E.T. l’extraterrestre”. Il libro che ti ha fatto più arrabbiare.. “I libri scritti male a cui il destino riserva un grande successo editoriale”. Albion è un romanzo fantasy. Come si può far capire, ai lettori, che questo genere non è destinato ai soli adolescenti? “Si tende a identificare il fantasy con lo Sword & Sorcery e con l’Epic fantasy alla Tolkien. Ma il fantastico è in realtà un genere molto ampio, tutt’altro che bistrattato dagli adulti. Dall’Urban fantasy, come Albion, al paranormal romance in stile Twilight , sono letture per tutti. Harry Potter, Hunger Games e Il Trono di Spade sono alcune incarnazioni letterarie del fantastico che hanno avuto un grande successo”. Il film fantasy per eccellenza? “La compagnia dell’Anello”. Il cartone animato fantasy per eccellenza? “La città incantata”. Chi è il protagonista del tuo romanzo? “Marco Cinquedraghi un ragazzo di Roma. E’ figlio di un influente uomo politico che non ha davvero capito niente della vita. Incontrerà persone molto meno facoltose, ma infinitamente più ricche di lui, come Deacon Emrys di Dublino o Helena Gomez di Santiago de Compostela. Sarà confrontandosi con loro che avrà l’occasione di cambiare”. A quale degli altri personaggi ti senti più legata? “Direi Deacon. E’ intelligente e brillante. Decisamente più di quello che sembra”. Se avessi dei poteri speciali come Deacon Emrys, quale vorresti e cosa vorresti fare? “Spostare le cose col pensiero potrebbe tornare utile: soprattutto in certi giorni dove il caldo ti abbatte e la confusione regna sovrana e indifferente”. Qual è il messaggio che vorresti trasmettere al lettore con il tuo romanzo? “Che tutti abbiamo un istinto etico, sappiamo cosa è buono e cosa è cattivo. Stato sociale e beni materiali non sono la conditio sine qua non della felicità. Davvero non lo sono”. Hai deciso di pubblicare Albion con una casa editrice che farà il suo ingresso nel mercato proprio con il tuo romanzo. Ci racconti la tua esperienza? “In realtà partecipavo al progetto con altre mansioni – sono curatore editoriale di una delle collane. Per questo motivo dicevo che “mai e poi mai” avrei pubblicato Albion con loro. Le ultime parole famose…”. Progetti futuri? Dove può seguirti il pubblico? “La pagina Fan del libro su Facebook – Albion di Bianca Marconero- è un luogo molto simpatico in cui inserisco periodicamente anche strisce a fumetti ispirate al mio romanzo. Consiglio a tutti di farci un giro. Nei prossimi mesi saremo molto impegnati nella traduzione in inglese di Albion. Abbiamo deciso di presentarci sul mercato internazionale. Vogliamo allargare l’utenza potenziale al mondo intero, perché tutto il mondo legge in inglese. Oggi questo è possibile anche per una piccola realtà editoriale grazie alle piattaforme di digital downloading e al mercato degli E-book”. C’è qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti dire ai lettori di Tempo? “Vorrei salutare tutti i ragazzi che si stanno godendo le vacanze estive e fare un in bocca al lupo a quelli che affronteranno gli esami. Forza ragazzi, mettetecela tutta”. Sara Gelli 21.06.2013 n° 24 14 Club Lions Alberto Pio 25 anni anni insieme Angela Facchini L o scorso 15 giugno, il Club Lions Alberto Pio, presieduto da Angela Facchini, ha festeggiato la chiusura del 25° anno di vita. Fondato nel 1988 da Franca Baraldi, Mariangela Barbieri, Isolda Benassi Franciosi, Maria Gabriella Manicone, Maria Gabriella Caliumi, Maria Teresa Giovannelli, Giuliana Gualdi, Maria Teresa Molinari, Sandra Marri, Nunzia Torre e Maria Giovanna Turchi, oggi il Club è cresciuto. Alle 33 socie, lo scorso 15 giugno, se ne è aggiunta un’altra: Lorella Dondi. Durante la serata a Paolo Belli è stato conferito il prestigioso riconoscimento Melvin Jones Fellow, premio che i Club Lions assegnano alle personalità che si sono distinte nelle azioni a favore dell’associazione o in genere della comunità. Ha ritirato il premio la moglie Deanna. Presente, oltre a varie autorità lionistiche, anche il sindaco Enrico Campedelli con la moglie Tania. Nel 2012 sono state raccolte 1.200 unità di sangue in meno e l’Avis di Carpi invita tutti i cittadini tra i 18 e i 60 anni a diventare donatori di sangue “Tutti dovremmo farlo” L e donazioni calano, ma la richiesta di sangue da parte degli ospedali è sempre alta. E’ il primo problema che Fabio Marani, neo presidente Avis di Carpi, deve affrontare: il terremoto ha lasciato il segno e i numeri delle donazioni parlano da soli. “Ogni anno, in media, l’Avis di Carpi arrivava a raccogliere 6mila unità di sangue circa ma abbiamo chiuso il 2012 a quota 4.766 e nei primi mesi del 2013 la tendenza persiste”. Marani definisce il calo “vistoso” e, insieme al resto del Consiglio dell’associazione, sta cercando soluzioni per tornare, il più velocemente possibile, alla normalità. “A causa del terremoto, la Fabio Marani e Roberta Reggiani sede Avis, ospitata presso l’Ospedale di Carpi, è stata dichiarata inagibile ed evacuata - racconta Marani - e ci siamo trasferiti presso la sede operativa più vicina, che era quella di Soliera. Quando l’associazione di Mirandola è rientrata nei locali ci ha donato l’autoemoteca che abbiamo collocato nel campo da basket del Circolo Guerzoni per tre mesi. A novembre del 2012 siamo finalmente rientrati nella sede presso il Ramazzini ma i disagi hanno scoraggiato numerosi volontari. Oggi c’è da riprendere il giro”. In Emilia Romagna è stato raggiunto da tempo l’obiettivo dell’autosufficienza e “la parte eccedente di sangue raccolta - spiega Marani - viene utilizzata in altre regioni, come la Sarde- gna e il Lazio. Oggi è la qualità a costituire una priorità, perché un sangue di qualità riduce drasticamente i tempi di recupero dei pazienti beneficiari delle donazioni”. Malati di tumore, vittime di incidenti, pazienti sottoposti a interventi chirurgici, a loro sono destinati il sangue e il plasma che l’Avis raccoglie. “Cerchiamo gente giovane e sana: per poter diventare donatori è sufficiente avere 18 anni - ci dice Roberta Reggiani, consigliera Avis - ed essere in buona salute. Il donatore ha il vantaggio, tra l’altro, di essere tenuto costantemente sotto controllo”. L’intervallo minimo tra due donazioni di sangue è di 90 giorni, nel caso della plasmaferesi l’intervallo è di 60 giorni. Avis di Carpi inizierà la propria campagna di sensibilizzazione nel pomeriggio di domenica 30 giugno con un’iniziativa presso il Parco delle Rimembranze vicino all’ospedale: ci saranno palloncini e truccabimbi per i più piccoli, mentre ai loro genitori verrà spiegata l’importanza del donare sangue. Sara Gelli 21.06.2013 n° 24 A lessandro Del Piero continua a mietere successi anche ora che non gioca più nel campionato italiano. Alla Gara del miglior salame svoltasi, come ogni anno, nell’area antistante l’Hotel Marchi di Appalto di Soliera, la maglia bianconera con impresso il suo nome è stata ‘battuta’ all’asta per la cifra di 2.200 euro. Superando le casacche di altri giocatori di Serie A come quella di Vidal (1.500 euro) e di Pirlo battuta a 800 euro. Stessa cifra anche per quella di Balotelli e dei due giocatori del Modena, Ardemagni e Perna. Grande successo per la serata organizzata da Remo Marchi, Gianfranco Giovanardi, Matteo Gualdi e Angelo Telloli: circa 800 i partecipanti che hanno così contribuito alla raccolta di una consistente somma di denaro, poi devoluta in beneficenza al Gruppo Genitori figli con handicap, molti dei quali presenti. Tra musica, cantanti, personalità e, naturalmente, tanto salame, la serata di solidarietà è stata condotta da Antoine. Presenti i calciatori del Modena Perna e Nardini, il segretario Jacopino, l’ex calciatore del Bologna e della Nazionale Eraldo Pecci, l’ex 15 L’Angolo di Cesare Pradella Spettacolo e solidarietà alla Festa del Salame presidente del Coni Bertoli, l’attore Toni Santillo, la presidente del Panathlon I l Salone del Centro sportivo di Soliera ha ospitato una serata di beneficenza, musica e canti africani organizzata dall’Associazione onlus Amim, con la collaborazione degli Scout del Gruppo Soliera 1 della Parrocchia di San Giovanni e di altri gruppi di volontariato locale. L’associazione si occupa dell’invio alla popolazione del Benin di generi alimentari, attrezzature civili e medicinali. Ideata da Eleonora Rossi, ra Giuseppe Schena, col parroco don Manfredini. Numerosi anche gli imprenditori presenti tra cui Roberto Casari, Wainer Marchesini, Graziano Verdi e Maria Grazia Severi. Il miglior salame prescelto quest’anno da una severa giuria di assaggiatori è stato quello di Mauro Tassinari, seguito da quelli di Gabriele Dallari e Nicola Bernardi, tutti allevatori della zona. Il Salone del Centro sportivo di Soliera ha ospitato una serata di beneficenza, musica e canti africani organizzata dall’associazione onlus Amim locale. Presenti i missionari padre Immacolato, padre Stefano e padre Alfonso dell’Ordine francescano dell’Immacolata. C.P. Club Modena Maria Carafoli, i cantanti Mengoli e Santagata, i volti televisivi Gigi Sammarchi, Giulio Golia delle Iene e Andrea Barbi, il sindaco di Solie- Per il bene del Benin Daniela Malavasi e Silvano Palladino, l’associa- zione ha raccolto lo scorso anno i mezzi sufficienti per l’acquisto di un fuori strada utile per gli spostamenti nella missione di Bemberekè creata nel Benin e gestita dai Frati francescani dell’Immacolata. Nell’affollata e ben riuscita serata dell’8 giugno è stata raccolta la somma necessaria per all’acquisto di una cucina attrezzata per soddisfare le esigenze della popolazione 21.06.2013 n° 24 16 piazza martiri gremita di fedeli per assistere alla beatificazione di odoardo focherini In 5mila per onorare Odoardo D unque Carpi ha il suo Beato, Odoardo Focherini, laico, cattolico, marito e padre, ma anche il primo giornalista italiano dichiarato Beato, deceduto nel dicembre del 1944 in un lager nazista. Focherini era già stato riconosciuto Servo di Dio nel 1996. La sua beatificazione sancisce che egli è Martire della libertà, a riconoscimento degli atti di eroismo da lui compiuti nel biennio 1943-44 quando pose in salvo, insieme a don Dante Sala, altra eroica figura di cattolico modenese, 105 ebrei ricercati C i sono momenti capaci di unire laici e credenti. Momenti speciali, di emozione collettiva. La beatificazione di Focherini è tra questi. Sullo sfondo di un Duomo ferito, le note del coro hanno riempito l’aria di speranza. E mentre la fragranza intensa dell’incenso annunciava l’inizio del rito, erano soprattutto i volti compiti della gente a scaldare dai tedeschi per le leggi razziali e destinati ai campi di concentramento nazisti. Si è dunque concluso il processo di beatificazione del cattolico carpigiano (che aiutò don Zeno nel condurre la Comunità di Nomadelfia allora a Mirandola e che fu corrispondente Una lezione di umanità i cuori. Giovani e vecchi, malgrado l’afa canicolare, hanno riempito la piazza per celebrare, insieme, uniti, un uomo speciale. Ed è proprio la sua umanità a renderlo vicino a tutti noi. Non solo fervente cattolico, bensì marito, padre. Uomo. Come tutti noi. A catturarne l’essenza più autenti- ca, ci hanno pensato coloro che lo hanno conosciuto. “Odoardo è stato un secondo padre”, ci ha raccontato un commosso Giorgio Lampronti, figlio di Giacomo, giornalista di origini ebraiche, nascosto a Carpi insieme alla sua famiglia. “Avevo solo otto anni allora e non comprendevo che Focherini stava salvando la vita alla mia famiglia. Per me e mio fratello Marco si trattava di una bella passeggiata verso la Svizzera. Di lui non ricordo la figura eroica, come spesso viene dipinto, bensì la sua dolcezza. La sua bontà. Ci ha salvati tutti col cuore, con spontaneità e affetto”. La grandezza morale di Odoardo traspare e poi amministratore dell’Avvenire d’Italia) iniziato nel 1996 quando, l’allora vescovo Bassano Staffieri , dette inizio alla Causa di beatificazione nominando come vice postulatore don Claudio Pontiroli, il parroco di Quartirolo scomparso lo scorso anno. Focherini, nato a Carpi nel 1907, ha ricevuto altri riconoscimenti come la Medaglia d’oro da parte delle Comunità Israelitiche italiane e, nel 1969, dallo Stato di Israele, il titolo di Giusto tra le Genti col suo nome inciso su un ulivo a Gerusalemme che ricorda l’Olocausto degli ebrei nel museo dello Yad Vashem. E questo per la sua coraggiosa azione umanitaria che lo portò a essere prima ricercato e poi catturato dai fascisti all’ospedale Ramazzini dove cercava di fare fuggire (riuscendovi) l’ebreo modenese anche dalle parole di Odo Semellini, figlio di Olga, la sua primogenita. “Mia madre mi raccontava sempre che Odoardo e tutti i suoi figli si sedevano a tavola ma nessuno iniziava a mangiare prima che la moglie Maria non si fosse a sua volta seduta. Un rispetto verso la figura femminile decisamente inconsueto negli Anni Trenta”. Piccoli gesti quotidiani capaci di restituirci la statura di quest’uomo. Un padre che, prosegue Odo, “giocava e cantava coi propri figli e si faceva fare le treccine nei capelli”. Una persona vera, di carne e sangue. Che amava la propria famiglia e sapeva quanto la vita fosse preziosa e degna di essere difesa. Anche a costo della propria. E’ questa la grande lezione di Focherini. A prescindere dalla fede. Ognuno di noi ha il potere di cambiare le cose. Di farsi carico della sofferenza altrui, nel tentativo di lenirla o, per lo meno, di custodirla e ascoltarla. L’esempio di Odoardo continuerà a brillare, perchè la sua vita ci ha indicato una strada precisa: quella dell’accettazione delle differenze e dell’amore per l’altro. Chiunque esso sia. Jessica Bianchi Continua a pagina 17 21.06.2013 n° 24 17 Continua da pagina 16 Enrico Donati. Venne dapprima condotto a Modena, poi rinchiuso nel carcere di San Giovanni in Monte a Bologna e, successivamente, nei campi di di Fossoli, Gries di Bolzano, Flossemburg e in quello di Heersbruck dove trovò la morte per gli stenti e un’infezione non curata a una gamba, il 27 dicembre 1944. “Le virtù che accompagnano la fama di santità di mio padre – ha commentato il figlio Rodolfo – sono ormai appannaggio della storia civile e religiosa italiana e sono esempio fulgido di come si possa essere uomini. E mio padre fu veramente un eroe del suo tempo perché, oltre al salvataggio di tante vite umane, seppe essere tenero e sensibile con mia madre e i suoi sette figli, legami saldi che ritroviamo nelle struggenti lettere che inviò dalla prigionia. Ma fu anche presidente dell’Azione Cattolica carpigiana, uomo credente e praticante ma, allo stesso tempo, inserito nella realtà quotidiana e capace di porre a sintesi fede e azione concreta verso il prossimo”. E queste parole sono risuonate sabato mattina nella piazza di Carpi gremita da cinquemila persone, nelle parole del cardinale Angelo Amato, quando ha letto la lettera di Papa Francesco e, in latino, ha dato notizia dell’accoglimento della petizione vescovile per la sua nomina a Beato. Amato ha poi aggiunto che la Chiesa di Carpi annovera già tre Santi: San Bernardino da Siena, San Possidonio e San Bernardino Realino. Parole seguite dall’applauso della folla. Lo stesso che aveva riservato al lungo corteo composto dal cardinale Amato e da 18 vescovi, tra cui Giuseppe Califano, postulatore vaticano, i due precedenti vescovi di Carpi, quello di Trento Bressan e di Modena Lanfranchi, il presidente nazionale dell’Azione cattolica Miano con l’assistente spirituale Sigalini, il direttore di Avvenire Tarquinio e una folta delegazione tedesca della Diocesi di Bamberg. Tutta la cerimonia è stata accompagnata dai canti della corale diretta dal maestro Pietro Rustichelli. In prima fila decine di sindaci, parlamentari e pubblici amministratori. L’altare era arricchito da un bassorilievo di Lodigiani raffigurante Gesù risorto sul Lago di Galilea, un reliquario in legno realizzato dallo scultore gardenese Moroder, con un frammento di granito donato dalla comunità di Flossemburg in Germania e una croce d’argento con incastonata la fede nuziale di Maria Marchesi, moglie di Odoardo. Infine una grande immagine del Beato, in olio su tela, della pittriceAnnamaria Trevisan. Nel corso della solenne celebrazione il vescovo di Carpi, Francesco Cavina, ha ricordato le doti di altruismo, umanità, spirito di sacrificio di Focherini, “uomo umile che non amava compari- re, un uomo del suo, ma anche del nostro tempo, perchè seppe unire la fede con l’impegno civile, la vocazione con l’aiuto concreto al prossimo. Un esemplare testimone del Vangelo e oggi più che mai c’è bisogno di questi esempi da indicare alle giovani generazioni”. A breve verrà dichiarato Beato un altro emiliano, il seminarista Rivi, ucciso nel 1944, a soli 14 anni, dai partigiani sull’Appennino Reggiano, perchè aveva rifiutato di ripudiare la fede in Dio. Cesare Pradella 21.06.2013 n° 24 18 La vita è fatta di alti e bassi. Noi ci siamo in entrambi i casi. Benvenuto in 21.06.2013 n° 24 19 Enzo Ciconte, tra i massimi esperti delle organizzazioni mafiose, è stato ospite della rassegna carpigiana Ne vale la pena “Vendere l’anima alle mafie è un suicidio” “ Se soltanto dieci anni fa, in questa piazza, vi avessi parlato di omertà, mi avreste guardato stupiti e, probabilmente, mi avreste detto che era una questione limitata al Sud Italia. Oggi, dopo le indagini sulle infiltrazioni di ‘ndrangheta e camorra nelle vostre aziende, nessuno può più dubitare che si tratti di una faccenda che riguarda anche il Nord”. Con queste parole Enzo Ciconte, studioso tra i massimi esperti delle organizzazioni mafiose, intervistato dal caporedattore di Radio Bruno, Pierluigi Senatore, nel corso del terzo incontro della rassegna Ne vale la pena, ha avvertito la platea di Piazza Garibaldi circa la necessità di alzare il livello di attenzione su un fenomeno che, se non combattuto sul nascere, rischia di non poter più essere sradicato. “Sebbene in Emilia Enzo Ciconte Ph Federico Spaggiari Romagna, a differenza di Lombardia, Liguria e Piemonte, nessun membro del consiglio regionale sia stato eletto con i voti delle mafie e non vi siano evidenze di un controllo del territorio regionale da parte di camorra Jungo e dintorni... O ggi vorrei segnalare una situazione che, a mio avviso e non solo, sta progressivamente degenerando. Ricordo quando, con gioia, andavo nel parchetto dietro al Teatro per guardare i pesci rossi nella fontana. Poi un giorno i pesci rossi migrarono, spero verso lidi migliori e la fontana fu spenta. Forse l’assenza della Spending Review fece sì che, negli Anni Ottanta, quando non c’erano i soldi per gli I-phone, ci fossero però quelli per far andare la fontana e nutrire i pesci rossi per la gioia mia e di molti altri bambini. Poi, tutto a un tratto, le finanze per questo servizio finirono, forse per far spazio ai cellulari, che sempre più abbondano anche nelle mani dei meno abbienti. Ora passare per quel povero parco non evoca alcun senso di gioia. Un e ‘ndrangheta – ma si sa bene come queste siano radicate nel modenese e reggiano - la criminalità organizzata sta iniziando a bussare alle porte dei politici locali. Il punto è impegnarsi per fare in modo che non venga loro aperto”. Nonostante dunque non si sia ancora giunti ai livelli di Milano e del suo hinterland, dove settori dell’economia legata a trasporto ed edilizia sono in gran parte in mano alla ‘ndrangheta, e dove i casi di contatti tra imprenditori ‘sani’, politici e uomini d’onore non si contano, chi vive in Emilia non può certo dirsi salvo da tale nefasta presenza. “Al Nord – prosegue Ciconte – si ripetono logiche e dinamiche che da una vita stiamo combattiamo al Sud. Prendiamo gli imprenditori che stabiliscono rapporti con i mafiosi: all’iniziano pensano di aver trovato l’El Dorado, di usare le organizzazioni fin a quando ne hanno bisogno per poi disfarsene una volta ottenuti i vantaggi desiderati. In realtà nel rapporto imprenditore-mafioso, a rimetterci è sempre il primo, perché le mafie non fanno nulla per niente”. Ma come difendersi da un fenomeno che pare inarrestabile e tanto potente? “Occorre condurre una battaglia politico-culturale affinché coloro che fanno impresa prendano coscienza che vendere l’anima alle mafie rappresenta un suicidio, per loro e il territorio in cui operano. E nessuno si faccia illusioni: la piaga delle mafie non si può sperare venga combattuta soltanto al Sud. La questione riguarda l’Italia intera, quindi la si può affrontare soltanto restando uniti e compatti”. Marcello Marchesini by Luca “Locco” Severi [email protected] “La Gang del Bosco” po’ perché in parte è recintato ma, soprattutto, per le frequentazioni “ambigue” che lo hanno preso di mira. La piazzetta che si trova al centro dei giardini si colora di bottiglie già dalle prime ore del pomeriggio e non vi escludo l’utilizzo - e la vendita - di sostanze stupefacenti. Nelle ore serali, la volontà di percorrere il parchetto per fare una passeggiata sfuma non appena ci si avvicina e si lancia un’occhiata alla “Gang del bosco” appollaiata su panchine e muretti. Nell’attesa che qualche controllo inizi a dare i primi effetti, speriamo che la Gang rimanga solo del bosco e non si allarghi ulteriormente... 21.06.2013 n° 24 20 L’aforisma della settimana... “Ricorda che il destino di tutti dipende sempre dalle azioni del singolo”. Alessandro Magno appuntamenti Mostre CARPI Fino al 30 giugno What if god was one of us Mostra degli artisti Emanuele Sferruzza Moszkowicz, Corn79 e Mr Fijodor Dark Room Silmar Arriva il festival Artinscena, oltre 137 appuntamenti tra concerti, teatro, danza e formazione artistica, fino al 29 settembre, in 28 Comuni modenesi con un’attenzione particolare all’Appennino Tempo d’arte 27 giugno - ore 20 Gran Galà Amo Serata di Solidarietà Programma Ore 20 Buffet di benvenuto Ore 20.30 Cena Ore 21.30 11ª edizione Premio Donata Testi A seguire estrazione biglietti lotteria Costo: 25 euro Prenotazioni fino a esaurimento posti entro e non oltre lunedì 24 giugno Presso la sede Amo - Ospedale Telefono 059.659965 dalle 9 alle 13 Villa Ascari Fino al 20 luglio I Giusti tra le Nazioni I non Ebrei che salvarano gli Ebrei in Emilia Romagna (1943/1945) Casa del Volontariato Eventi CARPI 21 - 23 giugno La Festa più pazza del mondo 30ª edizione La vita ci sorprenda Piazzale Re AStolfo e Cortile d’Onore 22 giugno - ore 17 Presentazione del libro La Famiglia Bonasi di Carpi Presentano: Giuseppe Caforio, Anna Maria Ori e Paola Stefania Caforio Sala espositiva Biblioteca Loria 22 e 23 giugno The King of Skatepark Carpi 2013 Skatepark 23 giugno - ore 17.30 Genius Loci I luoghi della musica Musica e Demoni in un convento di Carpi del ‘600 Di Alessandra Teatini, sceneggiatura Da un’idea di Candace Smith Con Francesco Ballico ed Eugenio Allegri Cappella Artemisia, musiche antiche Eleonora Beddini, tastiere elettroniche Sala dei Mori 23 giugno - ore 15.30 Festa d’estate della Casa Residenza Il Quadrifoglio Il tema della festa è Ricordi di un sì Esibizione del gruppo di Musicoterapia Lotteria interna Pesca a premi Stand gastronomici Casa Residenza il Quadrifoglio 25 giugno Concerto per l’Emilia Piazza Martiri Fino al 30 giugno L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giuliano Rossetti O&A Centro Affari 22 giugno - ore 20 Gran Ballo dell’Ottocento Spettacolo di Danze - Buffet Al termine dello spettacolo sarà offerto a tutti i partecipanti un buffet Serata a favore della Fondazione Ant per l’Assistenza socio-sanitaria domiciliare oncologica gratuita e la prevenzione Cortile d’Onore appuntamenti Fino al 27 giugno Tai Chi Chuan al Parco Parco Giovanni Paolo II U n cartellone di 137 appuntamenti tra concerti, teatro, danza e formazione artistica, fino al 29 settembre, in 28 Comuni modenesi con un’attenzione particolare all’Appennino. Sono i numeri che sintetizzano la prima edizione di Artinscena, la manifestazione che propone artisti molto noti come Simone Cristicchi, David Riondino, Ugo Pagliai, Giovanni Vernia e Marco Della Noce, insieme a talenti emergenti del territorio; musica classica ed etnica, tradizionale e sperimentale; spettacoli teatrali e di danza; rievocazioni e mostre; stage e concorsi (il programma completo si trova sul sito: www.artinscena. it). Il festival è organizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, della Provincia di Modena e della Regione Emilia Romagna e nasce dalla fusione delle rassegne Echi musicali, Le regioni dei suoni, Scenari del teatro errante e Arte a 6 corde. “Abbiamo scelto di fondere le più importanti iniziative estive di arte e spettacolo dei Comuni modenesi, dall’Appennino alla pianura – spiegano gli organizzatori – per valorizzare al massimo la visibilità e il prestigio dei cartelloni oltre che per massimizzare la resa delle risorse investite. L’intento è unire la rete di associazioni che da anni operano nel modenese per rafforzare identità culturale e promozione turistica”. “Il coin- volgimento di quasi trenta Comuni in un unico grande cartellone che prosegue per tutta l’estate è un grande risultato – aggiunge Mario Galli, vicepresidente della Provincia di Modena – e un primo passo verso nuove opportunità turistiche”. Tra gli appuntamenti da non perdere ci sono Mio nonno è morto in guerra, lo spettacolo teatrale di Simone Cristicchi dedicato a voci, canzoni e memorie della seconda guerra mondiale; le poesie di L’amore cosmico, interpretato da Ugo Pagliai; la serata Zelig con Giovanni Vernia, Marco della Noce e Andrea Barbi. Da ricordare anche l’omaggio a De Andrè, con la presentazione del libro Il maggio di Fabrizio De Andrè. Un impiegato, una storia, il poeta e a seguire il concerto dei Fabernoster. Poi Duilio Pizzocchi, con il suo Vernice Fresca, Enrico Beruschi che farà ridere con lo spettacolo Pugatorio… Inferno… Ma il Paradiso? e David Riondino che emozionerà con il suo Don Chisciotte. Ma Artinscena non è solo teatro, musica e danza: il festival è arricchito da mostre, dal campus estivo di Arte a 6 corde, da corsi e stage di danza con il Pavullo festival danza, laboratori teatrali, concorsi rock e da incontri di studio sulla piva emiliana. Fino al 28 giugno - ore 21 Scrivere su muri che (non) crollano Programma 21 giugno Scrivere sui muri che (non) crollano Realizzazione dell’opera muraria a cura di Luca Lattuga 28 giugno Mac’ènd Party Spazio Giovani Mac’è Fino al 30 giugno Cibeninfesta Parrocchia di Sant’Agata 4 luglio - ore 22 Jazz e dintorni Carlo Atti Cookies Bar Tenera è la notte Carpi Area Stadio Cabassi (Ingresso squadre) Biglietti Intero: 6 euro Ridotto: 4,50 Minori di 12 anni: 3,50 euro A cura di Cinema Ariston di San Marino di Carpi In collaborazione con Circolo Cinematografico Nickelodeon e FICE Regione Emilia Romagna 21.06.2013 n° 24 appuntamenti Con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche culturali della Città di Carpi 22 giugno - ore 21.30 Tutti pazzi per Rose Di Regis Roinsard Primavera 1958. Rose Pamphyle ha 21 anni e vive con suo padre, un burbero vedovo titolare dell’emporio di un piccolo villaggio in Normandia. è promessa in sposa al figlio del proprietario dell’autofficina e l’attende un destino di casalinga devota. Ma Rose non vuole saperne di una vita del genere. Così decide di partire per Lisieux, dove il trentaseienne Louis Echard, carismatico titolare di un’agenzia di assicurazioni, sta cercando una segretaria. Il colloquio per l’assunzione è un fiasco totale. Ma Rose ha un dono: batte i tasti della macchina per scrivere a una velocità vertiginosa e così riesce suo malgrado a risvegliare l’ambizioso sportivo che sonnecchia in Louis... 23 giugno - ore 21.30 Quartet Di Dustin Hoffman A Beecham House l’atmosfera ferve l’eccitazione. Si è diffusa la voce che la residenza per musicisti e cantanti lirici in pensione presto accoglierà una nuova ospite che, a quanto si dice, è una diva famosa. Per Reginald Paget (Tom Courtenay), Wilfred Bond (Billy Connolly) e Cecily Robson (Pauline Collins) questo genere di chiacchiere non è una novità nella pettegola casa di riposo. Ma subiscono un vero shock quando scoprono che la nuova arrivata è niente meno che l’ex componente del loro quartetto di canto, Jean Horton (Maggie Smith). 24 giugno - ore 21.30 Il rosso e il blu Di Giuseppe Piccioni Sullo sfondo di una scuola romana si intrecciano le storie di un professore di storia dell’arte che ha perso la passione per il suo lavoro ed è inseguito da una sua vecchia alunna, di un giovane supplente di lettere che ce la mette tutta e cerca di “salvare” una studentessa eccentrica e ribelle, e di una preside rigida e inappuntabile costretta a occuparsi di uno strano alunno dimenticato dalla madre... 25 giugno - ore 21.30 Django Unchained Di Quentin Tarantino Ambientato nel Sud degli Stati Uniti due anni prima dello scoppio della Guerra Civile, Django Unchained vede protagonista Jamie Foxx nel ruolo di Django, uno schiavo la cui brutale storia con il suo ex padrone, lo conduce faccia a faccia con il Dottor King Schultz, il cacciatore di taglie 21 Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, anche nel 2013 torna ad animare l’estate della riviera romagnola I love city, l’appuntamento musicale dedicato agli Anni ’80 con la partecipazione dei grandi artisti che hanno segnato quel periodo Quei meravigliosi Anni ‘80... C esenatico, Gatteo a Mare, San Mauro Mare e Savignano sul Rubicone si uniscono per offrire una serie di eventi, concerti, spettacoli di danza. Tutto rigorosamente in stile Anni ‘80. Tirate quindi fuori dall’armadio i vostri jeans chiari a vita alta e corti quel tanto da far vedere il calzino pieno di disegnini e le famose scarpe ‘4 stagioni’, la T-shirt multicolore e il giubbino oversize. Mi raccomando non dimenticate trucco e parrucco: per le donne permanenti e cotonature a gogò e trucco assolutamente colorato e appariscente, magari accompagnato da un bel paio di mega-orecchini a cerchio; gli uomini con un bel taglio di capelli alla Simon Le Bon meglio, se con un po’ di mèches o con ‘zazzera’ e ‘codino’. Colore, musica e allegria, sono gli elementi che caratterizzavano gli Anni ‘80 e che tornano a rivivere con una serie di appuntamenti interamente dedicati a quell’indimenticabile periodo. Chi non ha ballato sulle note di Vamos a la playa o Splendido splendente o si è innamorato ascoltando Pregherei? Il Festival anni’80, giunto alla terza edizione, torna ad animare le calde serate estive della Riviera Romagnola con tanti spettacoli che si articolano fra le località di San Mauro Mare, Gatteo Mare, Savignano a Mare e Cesenatico. Dopo il grande successo riscosso lo scorso anno, con il coinvolgimento di artisti del calibro di Sabrina Salerno, Jo Squillo, Sandy Marton, Alberto Camerini, Marco Ferradini, Ivan Cattaneo, Alan Sorrenti, Den Harrow, Cristina D’Avena, le P artiti da Piacenza il 19 giugno, dopo essere passati da Cremona, Parma e Reggio e aver fiancheggiato il Po, centinaia di turisti a pedali arriveranno nel centro di Modena, in sella alle loro bici, per partecipare sabato 22 e domenica e 23 giugno al Festival del cicloturismo culturale, che intende promuovere una forma di vacanza e viaggio stimolante ed ecologica. Con la collaborazione del Comune e il sostegno della Fondazione cassa di risparmio di Modena, il Festival, e il cicloraduno che lo anticipa, sono organizzati dal Circuito Città d’arte della pianura padana, associazione di Comuni che ha lo scopo di valorizzare e promuovere le ricchezze culturali e turistiche delle città aderenti tra cui Modena, e la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta). La manifestazione prevede stand e palchi nelle piazze del centro storico e ai Giardini Ducali, con in programma numerose attività: presentazioni di itinerari e destinazioni turistiche, degustazioni enogastronomiche, concerti, escursioni in bici nel territorio circostante, mostre, visite guidate, incontri culturali. In particolare, in piazza Matteotti saranno presenti diverse nazioni e regioni europee (Austria, Cristina D’Avena migliori cover band Anni ‘80 e le oltre 20.000 presenze registrate nell’arco delle 5 serate, gli organizzatori hanno preparato per quest’estate un programma ancora più ricco che vedrà la partecipazione dei cantanti e dei personaggi del mondo dello spettacolo che hanno scritto alcune delle pagine più belle di quei meravigliosi e variopinti anni. Il programma della rassegna preve- de tanti eventi di intrattenimento, coinvolgendo anche artisti dello spettacolo noti al grande pubblico, tra cui Umberto Smaila, Cristina d’Avena, Gerry Calà e altri ancora. Oltre a concerti e spettacoli si terranno anche altri eventi originali, con il ritorno della 80 Running, al festival parteciperà anche Radio Bruno con dirette e animazione. I Love City 2013 proseguirà fino al 16 agosto. Stand e piste nelle piazze del centro di Modena, visite, concerti e convivialità. Centinaia di bikers attesi in città sabato 22 e domenica 23 giugno per il Festival del cicloturismo culturale Turisti a pedali Slovenia, Croazia, Romania, Irlanda e Fiandre) e alcune regioni italiane per promuovere e valorizzare le ricchezze turistiche dei loro territori, editori e operatori del settore cicloturistico, operatori enogastronomici e, oltre a Enti e associazioni nazionali e locali, anche uno stand di Google che curerà gli ambiti tecnologici del viaggio. Sul palco, dove si avvicenderanno animatori e dj, si svolgerà sia sabato che domenica sera un concerto per i visitatori. In piazza XX Settembre, invece, saranno allestiti stand che daranno a tutti la possibilità di vedere e provare, in una pista apposita, biciclette da vacanza e turismo di diverse tipologie, abiti, strumenti e accessori da viaggio. La giornata di sabato 22 comincerà alle 11 con l’inaugurazione ufficiale in piazza Matteotti. Contemporaneamente inizieranno tutte le attività e apriranno anche gli stand in piazza XX settembre. Animazione e intrattenimento a cura di Radio Bruno, partner della manifesta- zione. Alle 17 in piazza Matteotti Francesco Ricci presenta il suo libro Velopensieri / Un ciclista fuori dal gruppo (Edidiclo) con il direttore di Trc-Telemodena Ettore Tazzioli e l’attore Gino Cervi, mentre alle 18 in piazza Mazzini si svolgerà un brindisi di accoglienza per i ciclisti ospiti e modenesi che incontreranno parlamentari, assessori regionali e autorità locali. Alle 18.45 piazza Matteotti ospita un concerto Blues, alle 20.15 è in programma la cena di gala riservata agli iscritti del Cicloraduno e alle 22.30 ai Giardini Ducali si chiude la giornata con un concerto: sul palco Morris, Lara e la Slow Bike Orchestra. Il programma di domenica 23 giugno prevede dalle 9 alle 13 visite guidate alla città per tutti a cura di Modenatur. Alle 10.30 in piazza Matteotti e piazza XX settembre prendono il via le attività appuntamenti di origine tedesca. Schultz è sulle tracce dei fratelli Brittle, noti assassini, e solo l’aiuto di Django lo porterà a riscuotere la taglia che pende sulle loro teste. Il poco ortodosso Schultz assolda Django con la promessa di donargli la libertà una volta catturati i Brittle – vivi o morti. 26 giugno - ore 21.30 La sposa promessa Di Rama Burshtein Shira è la figlia più giovane di una famiglia ortodossa di Tel Aviv. Sta per sposarsi con un giovane promettente della stessa età, un sogno per lei diventato realtà. La sorella più grande muore dando alla luce il suo primo figlio. Il dolore travolge la famiglia, e le nozze di Shira vengono per il momento rinviate. Quando la madre di Shira scopre che il genero sta prendendo in considerazione di risposarsi, propone come sposa Shira, la quale dovrà scegliere tra il vero amore e il dovere verso la sua famiglia. 27 giugno - ore 21.30 A Royal Weekend Di Roger Michell Nel giugno del 1939, il Presidente Franklin Delano Roosevelt (interpretato da Bill Murray) si prepara a ospitare il Re e la Regina d’Inghilterra (Samuel West e Olivia Colman) per un weekend presso la residenza dei Roosevelt all’interno dell’Hyde Park sull’ Hudson, nella parte settentrionale dello stato di New York - evento che segnava la prima visita assoluta di un regnante Britannico negli Stati Uniti. Mentre la Gran Bretagna si appresta ad affrontare l’imminente guerra con la Germania, i Reali cercano disperatamente il favore di Roosevelt per ottenere il sostegno degli Stati Uniti. espositive e le offerte enogastronomiche e di intrattenimento, prova delle biciclette in mostra, incontri culturali e tematici con ospiti fino alle 17.30. In mattinata lo sciame di cicloturisti della Fiab e modenesi, attraverso itinerari turistici nella Bassa, raggiunge in bicicletta Sozzigalli. Nella frazione di Soliera alle 11.30 sull’argine del Fiume Secchia si posa la prima pietra del progetto Biciclette a Fiumi con le autorità, Vittorio Zucconi, testimonial, e promotori e partner del progetto. Alle 17.30 in piazza Matteotti incomincia la festa musicale del gran finale del Festival, intitolata Auf Wiedersehen Konzert. 21.06.2013 n° 24 22 Cara Clarissa, invece di lamentarmi vorrei dire una cosa positiva sulla sanità, una volta tanto. Fermo restando che i problemi li vedo, che ho avuto una madre 86enne allettata col femore rotto e non si trovava una soluzione in alcun modo così ci siamo dissanguati per mantenere in regola una badante (molti sottovalutano cosa implichi la cura di un anziano, sono tutti concentrati sui bambini per i quali invece i servizi esistono), riporto stavolta la mia esperienza che descrivo come positiva. Mi arrivano a casa le lettere con l’appuntamento per recarmi a fare il pap test da diversi anni. Gratuito. Personale cortese, puntuale, G iovedì 27 giungo andrà in scena, alle 22, presso Piazzale Re Astolfo (in caso di pioggia, al Centro Graziosi di via Sigonio), La Traviata di Giuseppe Verdi. Tra le opere più famose del maestro di Busseto sarà rappresentata alla Corte dei Pio in occasione del Bicentenario Verdiano, per celebrare il quale il regista Nando Schellen, direttore del Teatro dell’Opera della Northern Arizona University, dove oltre a insegnare arti sceniche è impegnato in produzioni veloce. Lo scorso anno trovarono qualcosa che non andava. Mi arrivò una telefonata sul cellulare e mi fissarono subito una colposcopia, anche in quel caso veloce e gratuita. Iniziai delle cure e fortunatamente non era niente di grave. Questa settimana, di nuovo la lettera, un anno dopo. L’ostetrica mi ha spiegato che il monitoraggio ora è più frequente perché ho avuto qualche problema. Mi sono sentita coccolata e rassicurata. Volevo complimentarmi con questo servizio importante e che funziona. Mi consente di evitare consulenze private e anche di ricordare quando sottopormi alle visite. Marta Quando la sanità funziona a dovere... di Clarissa Martinelli [email protected] G entile Marta, pubblico la sua lettera davvero con grande piacere. La tendenza infatti è, sempre più spesso, quella di esprimersi essenzialmen- Una delle immortali opere di Giuseppe Verdi sarà rappresentata gratuitamente a Carpi, presso Piazzale Re Astolfo, giovedì 27 giugno, alle 22 La Traviata va in scena a Carpi teatrali, tra le quali ricordiamo Così fan tutte e Il flauto magico di Mozart, e il baritono fidentino dalla trentennale carriera Romano Franceschetto, specializzatosi nei principali ruoli di ‘buffo’ del XVIII e XIX secolo e guadagnatosi unanimi consensi nei più prestigiosi teatri italiani ed esteri, hanno curato la V edizione del Festival estivo Flagstaff in Fidenza, a cura di Cefac - Centro Formazione Alta Cultura. La Traviata, tra gli undici appuntamenti della rassegna, sarà proposta agli spettatori della data carpigiana in un grande evento a partecipazione gratuita, che vedrà esibirsi sul palcoscenico gli allievi della Northern Arizona University, studenti di musica di talento, prove- E’ nato lo spazio estivo dedicato ai giovani disabili dal 14 ai 20 anni, presso gli spazi dell’Istituto Meucci di Carpi te quando ci sono disservizi o problemi, ma credo sia rassicurante e utile anche esprimere apprezzamenti quando le cose, al contrario, funzionano. nienti da tutto il mondo, che metteranno in scena il frutto del loro duro lavoro. La rappresentazione (realizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Rino Viani, patrocinata dal Comune di Carpi e dal Comune di Fidenza, e rientrante nel Progetto Giovani creativi Carpi realizzato nell’ambito di Creatività Giovanile, promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci) sarà a ingresso gratuito, sino a esaurimento dei posti disponibili. L’Opera in tre atti, su libretto di Francesco Maria Piave, è tratta dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas (figlio) La signora delle camelie, narra la vicenda del travagliato amore tra Violetta Valéry, regina incontrastata dei salotti parigini e Alfredo Germont, suo ammiratore di onorata famiglia. I pregiudizi sociali divideranno i due amanti i quali saranno riuniti infine dalla verità e dall’amore, appena qualche minuto prima della morte di Violetta. persona e la crescita delle autonomie personali, fino alla produzione di materiali visivi - quali foto e cartelloni - per documentare le attività svolte e dare così la possibilità ai ragazzi di ripercorrere le esperienze vissute. La finalità di questo progetto è dunque quella di consentire ai ragazzi con disabilità di vivere l’estate in modo creativo e funzionale e di valorizzare le loro capacità nel rispetto delle loro esigenze individuali. In questo spazio estivo, strutturato e dedicato a loro, ogni ragazzo avrà l’occasione di far emergere le proprie abilità e di conoscere meglio la propria città e proseguire il percorso di integrazione. Per iscriversi è possibile recarsi presso il Meucci. Per informazioni, contattare Marta Maiolatesi al 348.3300549. leggeranno ai bambini le storie che più hanno amato. Alla Libreria Radice Labirinto, alle 20, Alessandra Napolitano leggerà, accompagnata dalla voce di Valentina Lugli e Annalisa Lugari, alcuni brani di Italo Calvino, in un evento dal titolo Le radici della città. Alle 21 poi, nello stesso luogo, l’artista Ottomatto metterà in scena Sbarcare il lunario, uno spettacolo liberamente ispirato all’albo illustrato Saltimbanchi di Isabelle Houdart. I piccoli spettatori potranno andare a dormire più tardi del solito perché, alle 22, li aspetta Rodari brif bruf braf, letture delle celeberrime Favole al telefono a cura di Cristina Spallanzani e di Giravolta. Per gli appassionati delle due ruote invece, presso La Fenice, alle 21, Rossella Daolio presenterà il libro Francia in bicicletta, mentre alle 22, gli spettatori potranno partecipare a Tene(b)ra è la notte leggendo, a lume di candela, estratti dei libri che hanno fatto loro vivere la notte come qualcosa di magico. Anche la Mondadori non sarà da meno, per cui alle 21, sul rialzato di Piazza Martiri, si terrà un dibattito con Samuele Zamuner e Marcello Fini sul tema Tra spirito dei tempi e tradizione. A seguire brevi letture dal libro Mio cugino il fascino senza tempo delle leggende metropolitane e, per chiudere in bellezza, la presentazione di Fenomeni da baraccone vite e avventure dei grandi circensi italiani, con uno spettacolo dal vivo di artisti circensi. Presso la Sala Periodici della Biblioteca, invece, alle 19, sarà presentato Due fettine di salame, poesie, alla presenza dell’autore, Giovanni Previdi, e del direttore della collana Quodlibet compagnia extra, Jean Talon. Seguirà un aperitivo al Cookies. Insomma una serata all’insegna del piacere della lettura, per tutte le età, i gusti, i palati e, soprattutto, le immaginazioni. Marcello Marchesini Da sinistra Martina Franbolli e Marta Maiolateri Girovagando tra le nuvole N el periodo estivo si riducono, per gli adolescenti diversamente abili, le opportunità di uscire dall’ambito familiare e di continuare esperienze formative e di socializzazione. Ushac, in collaborazione con il Comitato Csi, l’associazione Il tesoro nascosto e con il patrocinio dell’Unione delle Terre d’argine, promuove Girovagando tra le nuvole, lo spazio estivo dedicato a ragazzi diversamente abili dai 14 ai 20 anni d’età. S e Cyrano e Romeo passavano le loro notti ai piedi del balcone delle rispettive amate, venerdì 21 giugno, gli amanti della lettura potranno passarle, le notti, a piè di pagina. Notti a piè di pagina è il titolo dell’iniziativa dedicata al mondo della lettura e dei libri nata seguendo l’esempio di Letti di Notte, la notte dei lettori, un evento nazionale giunto quest’anno alla sua seconda edizione e promossa coinvolgendo nella programmazione le due biblioteche Falco Magico e Loria e le tre librerie - La Fenice, Mondadori e la neonata Radice Labirinto - insieme alla Cooperativa Giravolta e all’associazione culturale SquiLibri, col patrocinio del Comune di Carpi. Il programma della serata inizia rivolgendosi ai più piccini, alle 18, presso il Cortile del Ninfeo, con Una storia che mi piace un’occasione per i lettori volontari che, coordinati dai bibliotecari, presenteranno e Le attività partite lunedì 17 giugno proseguiranno fino al 2 agosto, e dal 26 agosto al 12 settembre. Gli orari andranno, salvo accordi di diversa natura concordati tra le famiglie e le educatrici, dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 18, dal lunedì al venerdì. Il campo estivo si svolgerà presso i locali dell’Istituto di istruzione superiore Antonio Meucci, al civico 3 di via dello Sport a Carpi. Ad affiancare e seguire i partecipanti tre educatori: la psicomotricista Martina Frambolli, Marta Maiolatesi ed Enrico Ciriello. Oltre a queste figure professionali, saranno presenti, in qualità di volontari, alcuni studenti dell’Istituto Meucci e del Liceo Fanti e una psicologa che presta servizio civile presso il Servizio di Neuropsichiatria dell’Ospedale di Carpi. Numerose le attività previste: da quelle ludico-ricreative, finalizzate all’utilizzo più funzionale e stimolante del tempo libero, ai momenti di condivisione e convivialità; dalle uscite sul territorio – piscina, Biblioteca Loria e Ludoteca, solo per fare qualche esempio – alle esperienze di gestione del denaro, l’utilizzo dei trasporti pubblici, la cura della propria Venerdì 21 giugno, a Carpi, grande festa per gli amanti della lettura Notti a piè di pagina 21.06.2013 n° 24 23 21.06.2013 n° 24 24 C he fossero i ritmi e le danze africane di Sourakhata Dioubate, oppure il gospel della cantante Sandra Cartolari e la pianista Alessandra Fogliani, con la presenza, a sorpresa, dell’acclamata interprete modenese Lara Luppi, piuttosto che la danza classica di Serena Marchetto e dell’Ecöle Klassique, fino alle chitarre del Bruskers Guitar Duo di Eugenio Polacchini e Matteo Minozzi e il sax di Gianni Vancini, il dato emerso con maggiore chiarezza da Notturno. Musica e Danza in festa - la rassegna ideata e diretta da Valentina Grande qualità ai seminari che hanno animato, sabato 15 e domenica 16 giugno, il Circolo Guerzoni di Carpi, per la rassegna di musica e danza ideata dall’artista valentina lugli Notturno: Guerzoni in festa Maddalena Lugli e andata in scena sabato 15 e domenica 16 giugno presso il Centro sociale Loris Guerzoni di Carpi - è stato quello S oddisfatti gli organizzatori Matteo Gianniello e Federico Guerinoni, l’ente di promozione Cefac & Arts e la società sportiva dilettantistica Albatros, gestrice dell’impianto della piscina comunale di Carpi, per il successo di Freedoom Pool Party: la prima delle quattro giornate estive della manifestazione pensata per coinvolgere i giovani in eventi di sano divertimento e rilanciare l’immagine della Piscina O. Campedelli di Carpi. Centinaia i ragazzi che hanno riempito la piscina, lo scorso 15 giugno. Previsti altri tre appuntamenti: venerdì 12 luglio, venerdì 2 agosto e sabato 7 settembre. Quella del 12 luglio sarà una giornata speciale, con una festa dedicata a tutti gli studenti che quest’anno hanno sostenuto l’esame di maturità e che potranno così festeggiare il tanto agognato diploma all’insegna di musica, buon cibo e divertimento senza eccessi. Le date prevedono iniziative no stop dalle 15 fino a notte fondo: nel pomeriggio tuffi e bagni in piscina a ritmo della musica di diverse band locali, mentre la serata sarà dedicata al ballo con i Dj-set. Tra questi due momenti sono previsti tornei di beach volley e calcetto, sfilate, esibizioni di danza e una cena ‘a bordo vasca’. Per tutta la durata della qualità delle proposte artistico-culturali. Dalla musica alla danza, passando per la teoria, infatti, l’obiettivo della due giorni, pensata per offrire a un pubblico di ogni età, specialista e non, l’opportunità di approfondire le proprie doti Centinaia di giovani hanno riempito la piscina di Carpi, lo scorso 15 giugno, in occasione del debutto di Freedom Pool Party. Prossimo appuntamento venerdì 12 luglio per la grande festa dei maturandi Buona la prima in questi campi, attraverso seminari con professionisti di grande esperienza e talento, è stato sicuramente raggiunto. Organizzato in collaborazione con Centro sociale Loris Guerzoni, Arci e Ancescao, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, San Rocco Arte & Cultura, Unipol Assicurazioni e Assicoop, con il patrocinio del Comune di Carpi, l’ausilio di Cefac e la media partnership di Trc Modena, Notturno ha voluto, come sottolineato dalla stessa direttrice artistica Valentina Lugli “creare momenti di espressione e divulgazione artistica, declinata nelle sue molteplici forme”. Colpito anche Andrea Barbi, noto volto televisivo e conduttore delle due serate di spettacoli, che ha apprezzato anche lo gnocco fritto offerto dai volontari del Circolo Guerzoni. Volontari che, con la gentilezza e la spontaneità che li contraddistinguono, hanno fatto sentire gli ospiti come a casa propria. dell’evento si potranno consumare bevande presso uno spazio bar appositamente allestito. Le feste si svolgeranno in un ambiente ampio, immerso nel verde e alla presenza di operatori professionisti, in grado di garantire il corretto svolgimento delle serate, senza abusi di alcun tipo. Durante le giornate verrà poi promossa tra i partecipanti la Carta Giovani del Comune di Carpi, per incentivare strumenti che forniscano ai ragazzi occasioni di crescita positive e che li facciano sentire protagonisti attivi della loro città. Per restare informati e prenotarsi è possibile contattare infofreedomstaff@gmail. com o visitare l’evento Facebook Freedom Pool Party. 21.06.2013 n° 24 Si apre il mercato della Cec in vista del prossimo campionato di B1 L’obiettivo? Costruire una squadra giovane e di talento Paolo Michelini S i è aperto il mercato della Cec in vista del prossimo campionato di B1. A fare il punto sulle prime novità è il ds Paolo Michelini. “Abbiamo avviato i colloqui iniziando dai ragazzi che erano con noi lo scorso anno e da questo punto di vista possiamo ufficializzare le partenze di Astolfi, Raimondi e Lancellotti. Max ha fatto una scelta di famiglia avvicinandosi a Modena e abbassando l’impegno agonistico, Raimondi ha ricevuto dalla stessa Modena Est un’offerta interessante, mentre Lancellotti andrà a studiare in California”. Per tre giocatori in uscita, ci sono anche le prime conferme. “Ripartiamo dall’intero staff tecnico Molinari-MarascaSponghi, mentre sul campo avevamo già un biennale con Trentin che dunque sarà ancora il libero. Stiamo parlando con Lirutti, De Marco, Zaghi e Rau, con Bigarelli siamo a buon punto e l’idea é quella di costruire una squadra giovane, con talentini da valorizzare nel giro di qualche anno così come illustrato dal presidente in chiusura della stagione”, ha infine concluso Michelini. 25 Dal Belgio alla Bulgaria: dopo Laura Heyrman, a completare il reparto delle centrali, sarà Hristina Ruseva Nuovi colpi di mercato per la L•J Volley P arlerà tanto italiano, ma anche belga la nuova L•J Volley che, giorno dopo giorno, prende sempre più forma. Il general manager Carmelo Borruto, infatti, ha chiuso per l’ottava atleta che andrà a comporre il roster della formazione: si tratta di una connazionale dell’ultima arrivata Helene Rousseaux ovvero della centrale Laura Heyrman che ha firmato un contratto triennale. Classe 1993, la giocatrice rappresenta un altro talento che arriva a Modena dopo esser cresciuta tra le fila dell’Asterix Kieldrecht e approdata nell’ultima stagione nel campionato tedesco con la maglia del Dresdner SC. Queste espeHristina Ruseva Laura Heyrman rienze le sono valse l’approdo nella Nazionale belga con cui ha superato la prima fase delle qualificazioni europee al Mondiale 2014. “Spero di poter imparare molto. Gioca- re in Italia sarà un’avventura emozionante”, ha dichiarato l’atleta. Dalla Bundesliga, campionato che offre poche formazioni di buon livello, alla Serie A1 italiana il passo è notevole, ma la sfida intriga Laura: “differenze fra Italia e Germania? Il livello in Italia è più alto, le partite sono più dure e c’è più lotta. Sono contenta di arrivare in una squadra giovane, dove sarà più facile comunicare e instaurare un buon feeling”. Borruto è poi riuscito a portare a Modena la centrale bulgara Hristina Ruseva con un contratto an- nuale. Nata nel 1991 a Sofia, Hristina ha già maturato importanti esperienze europee nonostante la giovane età e sarà un’atleta in grado di dare un contributo importante fin dall’inizio di questa nuova sfida. L’esordio tra le grandi per lei arriva a 17 anni nella sua terra natale, in Bulgaria, tra le fila del Cska Sofia con cui in tre stagioni vince due titoli nazionali e una coppa nazionale. Nel 2010 arrivano anche le prime convocazioni nella Nazionale bulgara con cui vince due argenti e un bronzo nelle tre European League disputate. Nell’estate del 2011, poi, l’approdo in Italia tra le fila della Foppapedretti Bergamo e, successivamente, il trasferimento di nuovo all’Est. Con i suoi 190 cm d’altezza e le sue qualità fisiche, la Ruseva ricalca il prototipo di giocatrice che va per la maggiore fra i nove acquisti finora ufficializzati, ovvero quello che può consentire di mettere in campo oltre alle qualità tecniche tanta potenza e presenza sotto rete e a muro. S 21.06.2013 n° 24 26 abato 25 e domenica 26 maggio, si sono svolti a Finale Emilia i Campionati Interregionali del Nord Italia 2013 di Kung - Fu, denominati Trofeo della rinascita, ai quali hanno partecipato anche gli allievi del Maestro Maurizio Zanetti, della Scuola Aikido Carpi. Il nome del trofeo è certamente evocativo e racchiude lo spirito con cui la Federazione Italiana Wushu Kung - Fu ha accolto l’appello del Coni di organizzare un torneo nelle zone duramente colpite dal sisma dello scorso anno. La Federazione ha inoltre deciso di devolvere alle zone terremotate tutto il ricavato della competizione e, per avere maggiori fondi si sono svolti a Finale Emilia i Campionati Interregionali del Nord Italia 2013 di Kung Fu Il Trofeo della rinascita da donare, ha contenuto le spese, consegnando ai premiati dei diplomi anziché delle medaglie. I premiati all’Aikido Carpi Asd sono stati: Mirco Lusuardi: Stile Tradizionale mano nuda del Nord - Categoria Seniores 1° classificato; Christian Sassi: Stile Tradizionale mano nuda del Nord - Categoria Bambini 1° classificato; Federico Rossi: Stile Tradizionale mano nuda del Nord - Categoria Bambini 2° classificato. Un bel successo se si pensa che i ragazzi praticano il Kung Fu da soli otto mesi col Maestro Zanetti, 6^ Dan. I giovani atleti hanno sfidato numerose scuole e, quindi numerosissimi avversari, provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna. Un particolare complimento a Mirco Lusuardi è arrivato dal presidente della Scuola Aikido di Carpi, Giuseppe Lisco che si ritiene molto soddisfatto dei risultati ottenuti dall’atleta. Ricordiamo che la Scuola Aikido Carpi insegna arti marziali tradizionali a bambini e adulti da oltre 30anni. Per informazioni www. aikidocarpi.org. Lo skater Alan Zanini, ci racconta la crescita di questo sport nel territorio carpigiano e invita tutti, il 22 e il 23 giugno, ad assistere all’evento The King of skatepark Carpi 2013 presso l’impianto di via Sigonio Chi sarà il prossimo re dello skate? P ochi gli danno il risalto che meriterebbe ma, lo skateboard, è uno sport che sta conquistando il cuore di molti. Non più solo fenomeno da strada, lo skateboard è diventato un vero e proprio sport da praticare in piena sicurezza. Come? Lo abbiamo chiesto al carpigiano Alan Zanini, istruttore e promotore della crescita di questo sport nel nostro territorio, nonché organizzatore dell’evento The King of skatepark Carpi 2013 che si terrà in città, il 22 e il 23 giugno. Alan da dove nasce la tua passione per lo skate? “Nel 1987 mio padre mi comprò il primo skateboard, avevo 11 anni. Iniziai ad andare Pattinaggio Ottimi risultati per gli atleti della Dorando Pietri A l 43° Campionato Nazionale Categoria di Pattinaggio Artistico della Uisp, che si è svolto a Follonica dal 12 al 21 giugno, il carpigiano Luca Facchini è salito, per la Categoria Allievi - Giovani specialità obbligatori, sul terzo gradino del podio consolidando i risultati di un’ottima stagione che lo aveva già visto terzo ai Campionati Regionali, del 17 marzo scorso, a San Giovanni in Persiceto. Da ricordare anche il buon piazzamento nella Categoria Piccoli Azzurri - Specialità libero del giovanissimo di Michele Zanconato (classe 2003) che, alla sua prima esperienza ai Campionati Nazionali (conquistati dopo un 4° posto ai regionali) si è classificato 6°. Un grande in bocca al lupo alle atlete della Dorando Pietri che si sono qualificate ai Campionati Nazionali Uisp di Formula che si svolgeranno a Mirandola dal 29 giugno all’8 luglio. Facchini e Zanconato con il loro allenatore Alessandro Diazzi alle poste di Carpi dove tutti i pomeriggi si ritrovavano almeno 200 persone. Tre anni più tardi fu costruita la prima minirampa nel parco di via Montecarlo e, sempre per merito di mio padre, Mauro Zanini, fu organizzata la prima gara nazionale di skateboard in città”. Da qui l’idea di creare un team e insegnare? “Esatto. In controtendenza alle mode del busness americano decidemmo di iniziare a insegnarlo e dar vita a una sorta di scuola per coloro che volevano imparare, anche perché il livello del nostro team e dei carpigiani, è sempre stato uno dei più alti in Italia, anche grazie al nostro skatepark professionale. Nel 2002 ci costituimmo come associazione - Team skateboard Carpi - e ci appoggiammo al Circolo anziani Graziosi che tuttora supporta le nostre iniziative. Ho insegnato ad andare sullo skate a più di 600 ragazzi”. Negli ultimi anni tu e il tuo team vi siete impegnati a fondo per organizzare vari eventi... “Nel 2011 sono stato riconosciuto come istruttore di skateboard e nel 2012 abbiamo organizzato una delle tappe del Campionato italiano di skateboard dopo che la F.I.H.P. CONI ha riconosciuto lo skateboard come sport nazionale ed è stato un onore portarlo nella mia città”. Sabato 22 e domenica 23 giugno si terrà la gara The King of skatepark Carpi 2013. Come si svolgerà la due giorni? “Come ogni anno la gara ha lo scopo di aggregare i tanti carpigiani amanti dello skate, affinché possano ritrovarsi e confrontarsi. Principianti, amatori, professionisti e vecchi skater del passato: ci saranno proprio tutti! Lo skatepark domenica apre alle 15 nell’impianto in via Sigonio e la gara inizierà intorno alle 16. Ci sarà anche un punto bar all’interno. Il tutto accompagnato dal concerto hip hop serale dei Malavida”. Alessandro Troncone Società Re Astolfo - Campionati regionali di Tiro con l’arco alla Targa Il leone ruggisce ancora I l leone si è risvegliato e ruggisce ancora. Andrea Parenti, ultima medaglia modenese alle Olimpiadi di Atlanta, dopo anni di stasi, è tornato sul campo per dare man forte alla Società Re Astolfo di Carpi ai Campionati regionali di Tiro con l’arco alla Targa che, domenica scorsa, hanno avuto luogo sul bel campo di Cavriago (Reggio Emilia). Il ritorno di Andrea è stato festeggiato da tutti i presenti, amici e persino dagli avversari diretti. I risultati per la società carpigiana non si sono fatti attendere. La squadra maschile composta da Maurizio Dallari, Cristiano Malavasi e Andrea Parenti ha conquistato il 1° posto e Andrea, nella classifica individuale, ha ottenuto un bellissimo 2° posto, superato solo dall’atleta della Nazionale, Luca Palazzi. Ma le medaglie in Andrea Parenti alle Olimpiadi di Atlanta del 1996 campo maschile non sono finite: nei Campionati Assoluti, dove le società schierano in campo il meglio a loro disposizione, indipendentemente dalla classe di appartenenza, sono infatti fioccate altre due medaglie d’argento. Una ad Andrea Parenti che ha ripetuto, ma con una migliore prestazione, lo scontro con Palazzi e un’altra alla squadra maschile, sempre formata da Dallari, Malavasi e Parenti. A rappresentare la Re Astolfo nel settore femminile, vi era invece una sola atleta, ma di grande valore: Giulia Gandolfi che ha regalato alla società due bellissime medaglie. Una d’oro nella Classe Femminile e una d’argento nell’Assoluto Femminile, superata da Carla Di Pasquale, la quale detiene il record mondiale nella Classe Master Fem- minile. Nella Classe Giovanissimi Maschile poi, da segnalare le due straordinarie prestazioni dei miniarcieri della Re Astolfo. Medaglia d’oro per Marco Monari con record personale e medaglia d’argento per Andrea Messina con primato personale. Tutti risultati che fanno riferimento alla Divisione Arco Olimpico. Nella stessa divisione e nella Classe Maschile si sono ben comportati anche Stefano Bernardelli (salito dalla Classe Master per aiutare la squadra) 17°, Luca Poppi 25°, Roberto Guerrieri 30°. Nella Classe Master Maschile, Enzo Branchini ha ottenuto il 12° posto. Nella Classe Ragazzi Maschile è finito al 6° posto Nicola Fracassini che è incappato in una giornata no. 21.06.2013 n° 24 27 28 21.06.2013 n° 24