Allegato 1 - Comune di San Pellegrino Terme
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Allegato 1 - Comune di San Pellegrino Terme
Comune di San Pellegrino Terme Il Sindaco San Pellegrino Terme, 16 novembre 2011 Prot. 11971/2011 Ill.mo Sen. Prof. MARIO MONTI Presidente del Consiglio dei Ministri Palazzo Chigi Piazza Colonna, 370 00187 ROMA Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Sen. Prof. Monti, nel formularLe i più sinceri auguri di buon lavoro per l’importante incarico e responsabilità alla quale è stato chiamato, oso rivolgermi direttamente a Lei Ill.mo Presidente, per rappresentare la problematica riguardante l’apertura di nuovi Casinò. Una questione antica, più volte sollevata e sollecitata da Comuni che sono stati storicamente sede di Casinò come San Pellegrino Terme, ma che non ha mai trovato una risposta positiva, per ragioni che appaiono oggi di sempre più difficile comprensione se si considera che negli ultimi anni sono state liberalizzate e consentite svariate forme e tipologie di gioco, certamente più discutibili e problematiche dei Casinò. In questa direzione, non si può non sottolineare questo paradosso normativo tutto italiano che mentre da un lato ha visto negare la normalità di una legislazione che consentisse l’esercizio regolamentato di case da gioco inserite nel quadro di un’offerta turistica in grado di competere con gli altri Paesi Europei, dall’altro lato ha portato ad una deregolamentazione e liberalizzazione tali da consentire il gioco d’azzardo sostanzialmente in ogni bar e angolo di strada, a disposizione del minorenne, della casalinga e del pensionato. La ragione della nostra richiesta di apertura di una casa da gioco è nella circostanza che il Comune di San Pellegrino Terme è proprietario del complesso monumentale del Casinò che costituisce una tra le massime testimonianze dello stile liberty a livello mondiale e che venne costruito e realizzato all’inizio del Novecento proprio per l’esercizio di tale attività. In considerazione dell’esiguità delle risorse disponibili e in assenza di finanziamenti esterni, il Comune di San Pellegrino Terme (5000 abitanti) non è in condizione di salvaguardare neppure l’integrità di questo patrimonio culturale così prezioso e unico che viceversa, attraverso la Comune di San Pellegrino Terme Il Sindaco valorizzazione della struttura che la riapertura della Casa da Gioco assicurerebbe e garantirebbe, potrebbe costituire l’elemento centrale di sviluppo per il territorio locale e vallare. Sono certo non sfugga alla Sua attenzione che in un tempo difficile come quello che stiamo vivendo, la riapertura del Casinò, per San Pellegrino Terme ma anche per altre realtà che ne sono state storicamente sedi, costituirebbe un fattore e uno strumento di particolare importanza ed efficacia per affrontare la grave crisi economica in atto che ha colpito ancor più duramente e pesantemente aree montane come la Valle Brembana, territorio al centro del quale si trova il Comune di San Pellegrino Terme. Nella nostra cittadina, in particolare proprio per tentare di dare una risposta all’emergenza occupazionale che da diversi anni interessa il territorio, grazie ad un’iniziativa promossa e sostenuta da Comune, Provincia di Bergamo, Regione Lombardia e che ha coinvolto un importante e qualificato Operatore Privato (Gruppo Percassi), è stato sottoscritto un Accordo di Programma di rilancio turistico-termale che si pone l’obiettivo dello sviluppo di San Pellegrino Terme e dell’intera Valle Brembana e che potrebbe trovare un più forte e decisivo impulso proprio dalla riapertura, all’interno del Casinò Municipale della Casa da Gioco che agli inizi del Novecento contribuì per oltre dieci anni (1907/1917) alla straordinaria fioritura e all’affermazione a livello internazionale di San Pellegrino Terme. In questa direzione, la riapertura della Casa da Gioco consentirebbe di rendere possibile e dare soluzione anche ad un secondo grave problema: quello del restauro e del recupero del Grand Hotel, un altro complesso monumentale in perfetto stile liberty, chiuso da anni e in condizioni di avanzato degrado che venne acquisito nel 2000 da una Società interamente partecipata dal Comune e dalla Provincia di Bergamo, proprio con l’obiettivo di un recupero che continua a rivelarsi arduo per non dire proibitivo. La crisi nel settore industriale che ha colpito in questi anni, in termini drammatici, la Valle Brembana, ha indotto Amministratori, Operatori e cittadini a credere che una delle poche opportunità di sviluppo e di futuro per il territorio passi attraverso la valorizzazione e la promozione del settore turistico. In questo difficile e delicato momento, la riapertura della Casa da Gioco a San Pellegrino Terme rappresenterebbe perciò, un formidabile segnale di fiducia per lo sviluppo turistico di tutto il territorio della Valle Brembana che ha vissuto per tanti anni confidando e coltivando inutilmente tale aspettativa e prospettiva. Ci consenta di sottolineare che la richiesta e la sollecitazione alla riapertura della Casa da Gioco, sono dettate da considerazioni e intenti di un buonsenso e di una logica persino banali, che come Amministratori che hanno a cuore le sorti della propria cittadina e della propria Valle, sentiamo il dovere di rivolgere direttamente a Lei Ill.mo Sig. Presidente, non riuscendo a accettare che tale esigenza non possa essere condivisa, recepita e accolta. Comune di San Pellegrino Terme Il Sindaco Vogliamo pertanto credere oggi che le capacità e il senso di concretezza che caratterizzano l’iniziativa e l’azione della S.V. Ill.ma e del suo nuovo Governo, possano consentirci, nell’interesse esclusivo della nostra gente e della nostra Valle, di veder realizzata questa grande aspettativa e necessità. Grato per l’attenzione e la disponibilità che vorrà riservarci, resto a disposizione per ogni eventuale chiarimento che risultasse necessario. L’occasione è gradita per porgere i più distinti saluti, accompagnati dai migliori auguri di buon lavoro. IL SINDACO dott. Vittorio Milesi