220 PERCHÉ DELL`UNIVERSO MARVEL introduzione

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220 PERCHÉ DELL`UNIVERSO MARVEL introduzione
PAOLO FORNI
220 PERCHÉ
DELL’UNIVERSO MARVEL
introduzione
Massimiliano Brighel
Edizioni Aspasia
Copertina divisa.indd 3
29-11-2013 12:24:01
Paolo Forni
220 PERCHÉ DELL’UNIVERSO MARVEL
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In copertina: foto di Paolo Forni rielaborata da BakerStreetatia Vicinelli e
Studio BakerStreet.
© 2013 Copyright di Paolo Forni
Edizioni Aspasia
Bologna - San Giovanni in Persiceto
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A Roberto Forni
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INTRODUZIONE
La lettura di un bel fumetto di supereroi è un piacere sotto
molti punti di vista. A una prima occhiata, viene da ammirare i
disegni, che ben presto si scoprirà essere cambiati radicalmente
dagli anni Quaranta, quando i supereroi muovevano i loro primi
passi (di solito in strade buie) e facevano le prime svolazzate sulle
città.
L’evoluzione grafica che questo media ha avuto nel corso
del tempo è dovuta alla necessità di stare al passo coi tempi e
con tutto quello che ci circonda, dalla pubblicità ai videogame:
esattamente come è stato per il cinema d’azione e i cartoni
animati. Oggi, per esempio, colorazione e lettering (i testi sulla
tavola a fumetti) non sono più fatti a mano come poco più di
dieci anni fa, ma vengono realizzati con l’uso del computer.
Sempre più spesso, persino i disegni nascono su una tavoletta
grafica, comunque impugnata dalla mano dell’autore, il quale
spesso ne approfitta per arricchire di maggiori dettagli la sua
opera rispetto a quella che avrebbe prodotto con carta, matita,
inchiostri nel poco tempo a disposizione per la realizzazione di
un fumetto seriale. Così come i disegni, anche le sceneggiature
si sono evolute: box colorati hanno sostituito le nuvolette dei
pensieri, e si fa sempre meno uso delle didascalie per scandire il
passaggio del tempo, cercando di ambientare una storia in tempo
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reale. Anche la complessità delle storie è cambiata e, di frequente,
le classiche 20 tavole di un racconto americano sono oggi soltanto
una parte di una saga solitamente in quattro parti.
Per finire, persino il collezionismo si è evoluto, e quel fumetto
prezioso che prima veniva custodito in una busta di plastica
mylar e tenuto dritto da un cartoncino, oggi è destinato a una
specie di scatoletta quasi impenetrabile agli agenti atmosferici.
Di rado viene aperto da chi decide di collezionarlo e, se intende
leggerlo, deve per forza prenderne una seconda copia. Ci sono poi
molte altre regole nel collezionismo americano che Paolo Forni, vi
spiegherà con dovizia di particolari in un altro saggio.
Ne I 220 perché della Marvel, ha deciso di aiutare i lettori dei
supereroi a conoscere particolari che si annidano nelle storie, e
nelle edizioni italiane, oltre a chiarire alcuni dei punti più oscuri
di questo complesso mondo che nasce dalla carta. Oltre a essere
un esperto di collezionismo, Paolo è infatti anche una persona
molto attenta e, quando scopre una particolarità dei fumetti o
una costante narrativa, ama prenderne nota per poi servirsene
successivamente come fonte per ulteriori letture. Nel suo piccolo,
è come se ogni giorno prendesse in mano tutti i quotidiani per
capire qual è la vera notizia in un fatto riportato da tutti. Paolo
in alcuni casi scopre semplicemente degli errori (errare humanum
est...), e in altri piccoli o grandi segreti come quelli che ha deciso
di condividere con il lettore di questo libro: una fonte di curiosità
e trivia che mi fa capire come spesso un saggista dia per scontate
cose semplicemente perché a suo parere sono note a tutti e quindi
ovvie.
In questo libretto incentrato prevalentemente sulla Marvel non
troverete quindi fumetti, ma comunque tutti i suoi personaggi,
compresi alcuni non popolarissimi. Spero possa essere utile al
lettore curioso che ha deciso di fare un tuffo in questo complesso
universo di fumetti, personaggi, autori ed edizioni per farsi alcune
“basi” per distinguerli dai film. Il saggio di Paolo è anche dedicato
al lettore che vorrebbe sapere tutto, poiché scoprirà che qualcosa
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gli è sfuggito o, peggio, che qualche nozione in suo possesso è
sbagliata: non ha infatti verificato la prima fonte trovata come
fa sempre Paolo. Verificate, gente, verificate!
Massimiliano Brighel Appassionato di fumetti sin dall’infanzia,
nel 1990, dopo aver pubblicato un articolo sulla fanzine
Glamazonia, viene contattato dall’editrice Granata Press del
compianto Luigi Bernardi, all’epoca service editoriale Play Press,
e si occupa della supervisione e traduzione di svariate collane fra
cui Justice League, Silver Surfer, Green Arrow, Wolverine, Namor,
Iron Man e alcuni numeri di Play Book. Per la stessa Granata
Press, scrive recensioni per la rivista d’autore Nova Express.
Dopo una formazione presso le Edizioni Star Comics, nel 1994,
Massimiliano prosegue la sua esperienza di supervisore, traduttore,
intervistatore, redattore, bibliografo e curatore prima nella
neonata Marvel Italia, succursale italiana della Marvel Comics,
che si propone di riunificare la pubblicazione italiana della Casa
delle Idee, precedentemente gestita da ben cinque editori (Star
Comics, Comic Art, Play Press, Milano Libri e Max Bunker Press),
e in seguito presso Panini, con la quale collabora tuttora per le
sezioni editoriali Marvel Italia, Planet Manga e Panini Comics. Per
due anni consecutivi, nel 1996/97, vince il fan award come miglior
redattore per i lettori della fanzine napoletana Lo Scarabocchio.
Appassionato di cinema e televisione, ha pubblicato svariati
articoli per le Edizioni Master su riviste come DVD Magazine e
Horror Magazine, curando i libretti delle edizioni in dvd di Miami
Vice e Colombo. Tra le altre cose, nel 1997 ha fondato a Bologna
l’agenzia di traduzioni Max Studios e partecipato come comparsa
al film E allora Mambo.
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PREMESSA
È tutta colpa di mio figlio!
È lui che mi assilla per sapere tutto dei supereroi. Quando
rientro a casa dopo aver fatto tappa all’edicola sono carico di
fumetti e lui non vede l’ora di togliere loro il cellophane per
aprirli e leggerli. O meglio, visto che non sa leggere bene, avendo
appena inizato la scuola primaria, li leggo io. Si stanca ben
presto e vuole solo vedere le figure, ma poi comincia a chiedere
“e perché questo, e perché quello, e perché… e perché…” ed io,
quasi mai, sono in grado di rispondere, perché i fumetti non li
ho ancora letti e, ovviamente, non conosco la trama. Molte volte
non conosco neppure tutti i personaggi dell’Universo Marvel, sul
quale, al momento, stiamo concentrando la nostra attenzione per
quanto riguarda i fumetti supereroistici. Ci siamo fatti una cultura
con i volumi pubblicati da La Gazzetta dello Sport, prima serie
ovvero: Le grandi Saghe per poi passare a Le Leggende Marvel.
La nostra cultura fumettistica si estende inoltre alle serie con
gadget, quelle che adora mio figlio, perché ci sono le statuette
e le magliette, ovvero: Supereroi Marvel Collezione Ufficiale,
Supereroi Marvel Collezione Inedita e Marvel T-Shirt Collection.
Con questo copioso bagaglio culturale alle spalle mi sono lanciato
nell’impresa di realizzare un libro sull’Universo Marvel, complice
anche la mia mania di recensire i volumi che acquisto e che
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abitualmente leggo con la matita in mano. Sarà colpa del periodo
in cui facevo il correttore di bozze, ma non mi piace leggere un
testo che presenta degli errori e quelli che trovo li correggo, oltre
a segnarmi le curiosità. Quindi mi sono deciso, ho ripreso tutto il
materiale accumulato negli anni ed ho realizzato il volume che
avete tra le mani o state leggendo in formato e-book.
Il risultato è un vademecum in cui il lettore può mettere alla
prova la sua conoscenza dell’Universo Marvel o apprendere nuove
informazioni e curiosità.
Nella prima parte vi sono solo le domande. Nella seconda parte
le stesse domande sono ripetute con le soluzioni e immagini delle
copertine di fumetti Marvel che presentano alcuni personaggi
citati. Segue un nutrito indice di luoghi, nomi e termini, per cui
risulta immediato scoprire se quanto cercato è presente tra le
domande, le risposte, le didascalie delle figure o nella testatina
che introduce le varie sezioni.
L’Universo Marvel è molto complesso e negli anni, pur nel
rispetto della continuity, molti eventi sono stati riscritti per cui ho
cercato di dare un taglio classico, prediligendo le “prime origini”
dei personaggi, legandoli al nostro pianeta terra, escludendo i
vari mondi e universi alternativi. Qualche volta ci sono volumi
che, pur avendo il marchio Marvel, presentano imprecisioni, come
ad esempio il fascicolo n. 17 dedicato a Scarlet Spider della serie
SuperEroi Marvel la Collezione Inedita. Infatti nella pagina n. 4
si legge “Si mise allora in cammino, e nel suo percorso salvò la
vita a un venditore ambulante suicida, dal quale prese il nome di
Ben Reilly”. Versione mai letta in altre pubblicazioni e che ritengo
errata. Inoltre se fosse stato veramente un suicida sarebbe stato
resuscitato, non salvato! La versione classica è riportata nel
presente volume. Su alcune questioni ho dato una mia personale
interpretazione, giustificandola, come nel caso del numero delle
dita dei primi supereroi o del nome di Beta Ray Bill. Perché non
sempre le versioni ufficiali rispecchiano la realtà dei fatti, ma
servono a raggiungere gli scopi di chi le scrive o le narra. Non
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stupisce quindi che fino all’ultimo numero nella redazione della
Panini Comics si negasse che Rulk era … (non voglio togliere
fin da subito il piacere di scoprirlo), quando lo sapevano già
tutti i lettori che, curiosi di scoprire come la storia si evolveva,
avevano consultato i siti americani in cui non vi erano ipotesi, ma
discussioni sulla saga già pubblicata integralmente. Altre volte i
protagonisti non ricordano più bene i fatti che risalgono a tanto
tempo fa. Ad esempio Stan Lee ha sempre dichiarato che non
ricorda il personaggio dei fumetti che lo ispirò per creare Testa
di Martello. A rischio di sembrare presuntuoso io penso che quel
personaggio fosse il più cattivo avversario di Dick Tracy, ovvero
Testa Piatta (Flattop), perché anche lui è un cattivo con la testa
piatta, nato negli anni trenta (del novecento) ma presente nelle
strisce anche negli anni sessanta.
Le informazioni sull’Universo Marvel sono precedute da quelle
sul fumetto in generale per consentire a tutti i lettori di conoscere
curiosità sulla Nona Arte.
Ovviamente il volume non poteva che essere dedicato a mio
figlio Roberto, in arte “Piccolo Giuda” per i disastri che realizza
con costante sollecitudine, per il suo esordio come studente;
consapevole che lui avrebbe preferito un regalo più sostanzioso,
come un grande Atlas Ufo Robot, sua ultima passione. La promessa
di acquistare l’intera raccolta Go Nagai Robot Collection potrà
certo mitigare il suo scontento.
Non posso concludere questa premessa senza un sincero
ringraziamento a Massimiliano Brighel che ha avuto l’ardire di
fare l’introduzione, mettendo in campo tutte le sue conoscenze
di vero esperto nel mondo Marvel!
San Giovanni in Persiceto, dicembre 2013
Paolo Forni
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BIBLIOGRAFIA E PRECISAZIONI
Già nell’introduzione ho svelato la maggior parte delle fonti
da cui ho attinto le informazioni e che presenterò nello specifico.
Ovviamente mi sono servito anche dei miei tanti fumetti Marvel,
che possiedo anche in versione originale. Nonostante il mio
inglese sia abbastanza zoppicante di alcune serie non vi è stata la
versione italiana per cui ho dovuto ricorrere agli originali, come
ad esempio per conoscere la storia dei Capitan Universo. Cosa non
si farebbe per la cultura!
Inizio con la pietra miliare dell’Universo Marvel ovvero
l’Enciclopedia Marvel in 4 volumi: Marvel Universe (2003), L’Uomo
Ragno (2004), I Fantastici Quattro (2005) e X-Men (2006), ottimo
punto di partenza.
Utili informazioni sull’Universo Marvel sono presenti nelle
schede (dossier) che accompagnano i nove DVD, raccolti in
cofanetto: Wolverine and the X-Men usciti nel 2010 in allegato
alla Gazzetta dello Sport e realizzati in collaborazione con Panini
Video.
Ed eccoci alle collane citate in precedenza, tutte uscite in
edicola.
Supereroi. Le grandi saghe, della Rcs Quotidiani, in vendita
allegata con La Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera,
realizzata con Panini Comics. Prima uscita del 23 marzo 2009,
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proseguita per tutto il 2010 e conclusasi nel 2011. Sono 100
volumi per quanto all’inizio ne fossero previsti molti meno.
A questa serie, per il gran successo ottenuto è seguita la serie
Supereroi. Le leggende Marvel, della Rcs Quotidiani, in vendita
allegata con La Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera,
realizzata con Panini Comics. Prima uscita del 9 maggio 2011 e
conclusasi col numero 50.
I volumi sono molto belli, con un buon apparato storico e
iconografico che permette di comprendere appieno i meccanismi
della narrazione Marvel e come si dipanano le varie storie. Nella
prima serie i volumi avevano il difetto di una copertina non ben
rifinita nella costa e, appena si sfogliava il volume, appariva la
piega “di lettura” in copertina. In compenso non c’erano quasi
mai errori di lessico e le immagini erano di grande formato e
ben stampate. Nella seconda serie le copertine hanno eliminato i
difetti precedenti e sono molto più belle. Da apprezzare anche la
parte conclusiva del volume con ulteriori informazioni in pagine
numerate così che si può conoscere il numero totale delle pagine,
visto che quelle con i fumetti non sono numerate.
Ed ora arriviamo al tasto dolente, le due serie della Fabbri
Editori di fascicoli con statuette in piombo.
Nella mia ingenuità avevo pensato che facendo l’abbonamento
alla serie avrei avuto fascicoli e statuette perfette. Ora posso dire
che è stato un errore e che sconsiglio vivamente di seguire il
mio esempio e vi racconto perché. Innanzitutto la Fabbri Editori
non rispetta gli impegni di consegna, infatti invia i fascicoli con
un ritardo spaventoso rispetto alle uscite in edicola, questo per
impedire che il lettore abbandoni la serie in abbonamento e
passi a quella in edicola. Lasciando sempre l’abbonato indietro di
almeno 2 mesi, così che se vuole continuare la collezione, deve
necessariamente “accettare” l’abbonamento perché i fascicoli che
deve ancora acquistare, in edicola sono abbondantemente esauriti.
Poiché mi è arrivato un fascicolo con l’intestazione di arretrato
per edicola ho capito che prima vengono rifornite le edicole,
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