220 PERCHÉ DELL`UNIVERSO MARVEL introduzione
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PAOLO FORNI 220 PERCHÉ DELL’UNIVERSO MARVEL introduzione Massimiliano Brighel Edizioni Aspasia Copertina divisa.indd 3 29-11-2013 12:24:01 Paolo Forni 220 PERCHÉ DELL’UNIVERSO MARVEL 1 In copertina: foto di Paolo Forni rielaborata da BakerStreetatia Vicinelli e Studio BakerStreet. © 2013 Copyright di Paolo Forni Edizioni Aspasia Bologna - San Giovanni in Persiceto Tipolitografia FD srl Via S. Felice, 18/a - 40122 Bologna - Tel. 051 227879 - Fax 051 220418 Redazione e distribuzione: Via della Salute, 20 - 40132 Bologna - Tel. 051 402111 - Fax 051 406334 Sito: www.tipolitografiafd.it - E-mail: [email protected] 2 A Roberto Forni 3 4 INTRODUZIONE La lettura di un bel fumetto di supereroi è un piacere sotto molti punti di vista. A una prima occhiata, viene da ammirare i disegni, che ben presto si scoprirà essere cambiati radicalmente dagli anni Quaranta, quando i supereroi muovevano i loro primi passi (di solito in strade buie) e facevano le prime svolazzate sulle città. L’evoluzione grafica che questo media ha avuto nel corso del tempo è dovuta alla necessità di stare al passo coi tempi e con tutto quello che ci circonda, dalla pubblicità ai videogame: esattamente come è stato per il cinema d’azione e i cartoni animati. Oggi, per esempio, colorazione e lettering (i testi sulla tavola a fumetti) non sono più fatti a mano come poco più di dieci anni fa, ma vengono realizzati con l’uso del computer. Sempre più spesso, persino i disegni nascono su una tavoletta grafica, comunque impugnata dalla mano dell’autore, il quale spesso ne approfitta per arricchire di maggiori dettagli la sua opera rispetto a quella che avrebbe prodotto con carta, matita, inchiostri nel poco tempo a disposizione per la realizzazione di un fumetto seriale. Così come i disegni, anche le sceneggiature si sono evolute: box colorati hanno sostituito le nuvolette dei pensieri, e si fa sempre meno uso delle didascalie per scandire il passaggio del tempo, cercando di ambientare una storia in tempo 5 reale. Anche la complessità delle storie è cambiata e, di frequente, le classiche 20 tavole di un racconto americano sono oggi soltanto una parte di una saga solitamente in quattro parti. Per finire, persino il collezionismo si è evoluto, e quel fumetto prezioso che prima veniva custodito in una busta di plastica mylar e tenuto dritto da un cartoncino, oggi è destinato a una specie di scatoletta quasi impenetrabile agli agenti atmosferici. Di rado viene aperto da chi decide di collezionarlo e, se intende leggerlo, deve per forza prenderne una seconda copia. Ci sono poi molte altre regole nel collezionismo americano che Paolo Forni, vi spiegherà con dovizia di particolari in un altro saggio. Ne I 220 perché della Marvel, ha deciso di aiutare i lettori dei supereroi a conoscere particolari che si annidano nelle storie, e nelle edizioni italiane, oltre a chiarire alcuni dei punti più oscuri di questo complesso mondo che nasce dalla carta. Oltre a essere un esperto di collezionismo, Paolo è infatti anche una persona molto attenta e, quando scopre una particolarità dei fumetti o una costante narrativa, ama prenderne nota per poi servirsene successivamente come fonte per ulteriori letture. Nel suo piccolo, è come se ogni giorno prendesse in mano tutti i quotidiani per capire qual è la vera notizia in un fatto riportato da tutti. Paolo in alcuni casi scopre semplicemente degli errori (errare humanum est...), e in altri piccoli o grandi segreti come quelli che ha deciso di condividere con il lettore di questo libro: una fonte di curiosità e trivia che mi fa capire come spesso un saggista dia per scontate cose semplicemente perché a suo parere sono note a tutti e quindi ovvie. In questo libretto incentrato prevalentemente sulla Marvel non troverete quindi fumetti, ma comunque tutti i suoi personaggi, compresi alcuni non popolarissimi. Spero possa essere utile al lettore curioso che ha deciso di fare un tuffo in questo complesso universo di fumetti, personaggi, autori ed edizioni per farsi alcune “basi” per distinguerli dai film. Il saggio di Paolo è anche dedicato al lettore che vorrebbe sapere tutto, poiché scoprirà che qualcosa 6 gli è sfuggito o, peggio, che qualche nozione in suo possesso è sbagliata: non ha infatti verificato la prima fonte trovata come fa sempre Paolo. Verificate, gente, verificate! Massimiliano Brighel Appassionato di fumetti sin dall’infanzia, nel 1990, dopo aver pubblicato un articolo sulla fanzine Glamazonia, viene contattato dall’editrice Granata Press del compianto Luigi Bernardi, all’epoca service editoriale Play Press, e si occupa della supervisione e traduzione di svariate collane fra cui Justice League, Silver Surfer, Green Arrow, Wolverine, Namor, Iron Man e alcuni numeri di Play Book. Per la stessa Granata Press, scrive recensioni per la rivista d’autore Nova Express. Dopo una formazione presso le Edizioni Star Comics, nel 1994, Massimiliano prosegue la sua esperienza di supervisore, traduttore, intervistatore, redattore, bibliografo e curatore prima nella neonata Marvel Italia, succursale italiana della Marvel Comics, che si propone di riunificare la pubblicazione italiana della Casa delle Idee, precedentemente gestita da ben cinque editori (Star Comics, Comic Art, Play Press, Milano Libri e Max Bunker Press), e in seguito presso Panini, con la quale collabora tuttora per le sezioni editoriali Marvel Italia, Planet Manga e Panini Comics. Per due anni consecutivi, nel 1996/97, vince il fan award come miglior redattore per i lettori della fanzine napoletana Lo Scarabocchio. Appassionato di cinema e televisione, ha pubblicato svariati articoli per le Edizioni Master su riviste come DVD Magazine e Horror Magazine, curando i libretti delle edizioni in dvd di Miami Vice e Colombo. Tra le altre cose, nel 1997 ha fondato a Bologna l’agenzia di traduzioni Max Studios e partecipato come comparsa al film E allora Mambo. 7 8 PREMESSA È tutta colpa di mio figlio! È lui che mi assilla per sapere tutto dei supereroi. Quando rientro a casa dopo aver fatto tappa all’edicola sono carico di fumetti e lui non vede l’ora di togliere loro il cellophane per aprirli e leggerli. O meglio, visto che non sa leggere bene, avendo appena inizato la scuola primaria, li leggo io. Si stanca ben presto e vuole solo vedere le figure, ma poi comincia a chiedere “e perché questo, e perché quello, e perché… e perché…” ed io, quasi mai, sono in grado di rispondere, perché i fumetti non li ho ancora letti e, ovviamente, non conosco la trama. Molte volte non conosco neppure tutti i personaggi dell’Universo Marvel, sul quale, al momento, stiamo concentrando la nostra attenzione per quanto riguarda i fumetti supereroistici. Ci siamo fatti una cultura con i volumi pubblicati da La Gazzetta dello Sport, prima serie ovvero: Le grandi Saghe per poi passare a Le Leggende Marvel. La nostra cultura fumettistica si estende inoltre alle serie con gadget, quelle che adora mio figlio, perché ci sono le statuette e le magliette, ovvero: Supereroi Marvel Collezione Ufficiale, Supereroi Marvel Collezione Inedita e Marvel T-Shirt Collection. Con questo copioso bagaglio culturale alle spalle mi sono lanciato nell’impresa di realizzare un libro sull’Universo Marvel, complice anche la mia mania di recensire i volumi che acquisto e che 9 abitualmente leggo con la matita in mano. Sarà colpa del periodo in cui facevo il correttore di bozze, ma non mi piace leggere un testo che presenta degli errori e quelli che trovo li correggo, oltre a segnarmi le curiosità. Quindi mi sono deciso, ho ripreso tutto il materiale accumulato negli anni ed ho realizzato il volume che avete tra le mani o state leggendo in formato e-book. Il risultato è un vademecum in cui il lettore può mettere alla prova la sua conoscenza dell’Universo Marvel o apprendere nuove informazioni e curiosità. Nella prima parte vi sono solo le domande. Nella seconda parte le stesse domande sono ripetute con le soluzioni e immagini delle copertine di fumetti Marvel che presentano alcuni personaggi citati. Segue un nutrito indice di luoghi, nomi e termini, per cui risulta immediato scoprire se quanto cercato è presente tra le domande, le risposte, le didascalie delle figure o nella testatina che introduce le varie sezioni. L’Universo Marvel è molto complesso e negli anni, pur nel rispetto della continuity, molti eventi sono stati riscritti per cui ho cercato di dare un taglio classico, prediligendo le “prime origini” dei personaggi, legandoli al nostro pianeta terra, escludendo i vari mondi e universi alternativi. Qualche volta ci sono volumi che, pur avendo il marchio Marvel, presentano imprecisioni, come ad esempio il fascicolo n. 17 dedicato a Scarlet Spider della serie SuperEroi Marvel la Collezione Inedita. Infatti nella pagina n. 4 si legge “Si mise allora in cammino, e nel suo percorso salvò la vita a un venditore ambulante suicida, dal quale prese il nome di Ben Reilly”. Versione mai letta in altre pubblicazioni e che ritengo errata. Inoltre se fosse stato veramente un suicida sarebbe stato resuscitato, non salvato! La versione classica è riportata nel presente volume. Su alcune questioni ho dato una mia personale interpretazione, giustificandola, come nel caso del numero delle dita dei primi supereroi o del nome di Beta Ray Bill. Perché non sempre le versioni ufficiali rispecchiano la realtà dei fatti, ma servono a raggiungere gli scopi di chi le scrive o le narra. Non 10 stupisce quindi che fino all’ultimo numero nella redazione della Panini Comics si negasse che Rulk era … (non voglio togliere fin da subito il piacere di scoprirlo), quando lo sapevano già tutti i lettori che, curiosi di scoprire come la storia si evolveva, avevano consultato i siti americani in cui non vi erano ipotesi, ma discussioni sulla saga già pubblicata integralmente. Altre volte i protagonisti non ricordano più bene i fatti che risalgono a tanto tempo fa. Ad esempio Stan Lee ha sempre dichiarato che non ricorda il personaggio dei fumetti che lo ispirò per creare Testa di Martello. A rischio di sembrare presuntuoso io penso che quel personaggio fosse il più cattivo avversario di Dick Tracy, ovvero Testa Piatta (Flattop), perché anche lui è un cattivo con la testa piatta, nato negli anni trenta (del novecento) ma presente nelle strisce anche negli anni sessanta. Le informazioni sull’Universo Marvel sono precedute da quelle sul fumetto in generale per consentire a tutti i lettori di conoscere curiosità sulla Nona Arte. Ovviamente il volume non poteva che essere dedicato a mio figlio Roberto, in arte “Piccolo Giuda” per i disastri che realizza con costante sollecitudine, per il suo esordio come studente; consapevole che lui avrebbe preferito un regalo più sostanzioso, come un grande Atlas Ufo Robot, sua ultima passione. La promessa di acquistare l’intera raccolta Go Nagai Robot Collection potrà certo mitigare il suo scontento. Non posso concludere questa premessa senza un sincero ringraziamento a Massimiliano Brighel che ha avuto l’ardire di fare l’introduzione, mettendo in campo tutte le sue conoscenze di vero esperto nel mondo Marvel! San Giovanni in Persiceto, dicembre 2013 Paolo Forni 11 12 BIBLIOGRAFIA E PRECISAZIONI Già nell’introduzione ho svelato la maggior parte delle fonti da cui ho attinto le informazioni e che presenterò nello specifico. Ovviamente mi sono servito anche dei miei tanti fumetti Marvel, che possiedo anche in versione originale. Nonostante il mio inglese sia abbastanza zoppicante di alcune serie non vi è stata la versione italiana per cui ho dovuto ricorrere agli originali, come ad esempio per conoscere la storia dei Capitan Universo. Cosa non si farebbe per la cultura! Inizio con la pietra miliare dell’Universo Marvel ovvero l’Enciclopedia Marvel in 4 volumi: Marvel Universe (2003), L’Uomo Ragno (2004), I Fantastici Quattro (2005) e X-Men (2006), ottimo punto di partenza. Utili informazioni sull’Universo Marvel sono presenti nelle schede (dossier) che accompagnano i nove DVD, raccolti in cofanetto: Wolverine and the X-Men usciti nel 2010 in allegato alla Gazzetta dello Sport e realizzati in collaborazione con Panini Video. Ed eccoci alle collane citate in precedenza, tutte uscite in edicola. Supereroi. Le grandi saghe, della Rcs Quotidiani, in vendita allegata con La Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, realizzata con Panini Comics. Prima uscita del 23 marzo 2009, 13 proseguita per tutto il 2010 e conclusasi nel 2011. Sono 100 volumi per quanto all’inizio ne fossero previsti molti meno. A questa serie, per il gran successo ottenuto è seguita la serie Supereroi. Le leggende Marvel, della Rcs Quotidiani, in vendita allegata con La Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, realizzata con Panini Comics. Prima uscita del 9 maggio 2011 e conclusasi col numero 50. I volumi sono molto belli, con un buon apparato storico e iconografico che permette di comprendere appieno i meccanismi della narrazione Marvel e come si dipanano le varie storie. Nella prima serie i volumi avevano il difetto di una copertina non ben rifinita nella costa e, appena si sfogliava il volume, appariva la piega “di lettura” in copertina. In compenso non c’erano quasi mai errori di lessico e le immagini erano di grande formato e ben stampate. Nella seconda serie le copertine hanno eliminato i difetti precedenti e sono molto più belle. Da apprezzare anche la parte conclusiva del volume con ulteriori informazioni in pagine numerate così che si può conoscere il numero totale delle pagine, visto che quelle con i fumetti non sono numerate. Ed ora arriviamo al tasto dolente, le due serie della Fabbri Editori di fascicoli con statuette in piombo. Nella mia ingenuità avevo pensato che facendo l’abbonamento alla serie avrei avuto fascicoli e statuette perfette. Ora posso dire che è stato un errore e che sconsiglio vivamente di seguire il mio esempio e vi racconto perché. Innanzitutto la Fabbri Editori non rispetta gli impegni di consegna, infatti invia i fascicoli con un ritardo spaventoso rispetto alle uscite in edicola, questo per impedire che il lettore abbandoni la serie in abbonamento e passi a quella in edicola. Lasciando sempre l’abbonato indietro di almeno 2 mesi, così che se vuole continuare la collezione, deve necessariamente “accettare” l’abbonamento perché i fascicoli che deve ancora acquistare, in edicola sono abbondantemente esauriti. Poiché mi è arrivato un fascicolo con l’intestazione di arretrato per edicola ho capito che prima vengono rifornite le edicole, 14