Elettronica del fumo digitale - ISCOM

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Elettronica del fumo digitale - ISCOM
La Comunicazione N.R.&N.
Agostino Giorgio
Laboratorio di Elettronica
dei Sistemi e delle
Applicazioni Digitali,
Dipartimento di
Ingegneria Elettrica e
dell’Informazione Politecnico di Bari
Elettronica del fumo digitale
Digital Smoke Electronics
Sommario: L'obiettivo di quest'articolo è di proporre uno studio sul
funzionamento della sigaretta elettronica da un punto di vista tecnico ed
ingegneristico, accennando anche ad aspetti medici tutt’ora controversi.
Chiariti i principi di funzionamento, lo studio viene condotto tramite un
modello logico e circuitale appositamente sviluppato nell’ambito delle
attività di ricerca dell’autore, con l’introduzione di un metodo per il
controllo fine della quantità di nicotina inalata. La logica di controllo
sviluppata ed il relativo modello circuitale, rendono possibile ottimizzare il
progetto e la realizzazione della e-cig in versioni più evolute di quelle
attualmente in commercio.
Abstract: In this paper it is proposed a study on the operation of the
electronic cigarette from a technical and engineering point of view.
Clarified the principles of operation, the study is conducted via a logical
model and circuit developed by the author’s research team, with the
introduction of a method for the fine control of the amount of inhaled
nicotine. The model is suitable to optimize the design and implementation
of e-cig in more advanced versions of those currently on the market.
1. Introduzione
Il recente sviluppo del mercato della sigaretta elettronica, spesso
nota come e-cig, come possibile, benchè parziale, soluzione agli effetti
collaterali della dipendenza da nicotina legati alla inalazione di sostanze
altamente cancerogene, induce ad approfondimenti sia medici (inerenti la
reale innocuità della e-cig) sia tecnici per lo sviluppo di prodotti sempre
meno nocivi e sempre più efficaci per chi decide di adottare la e-cig come
metodo alternativo alla sigaretta tradizionale per l’assunzione controllata
di nicotina.
Pertanto, in questo articolo, viene descritto il funzionamento della
sigaretta elettronica con particolare riferimento ad un metodo, ideato
dall’autore, per il controllo fine della nicotina inalata.
Allo scopo, nella sezione II vengono analizzati la struttura e i
componenti della sigaretta elettronica e il principio di funzionamento e
vengono accennati aspetti più squisitamente medico-salutistici. Nella
sezione III si descrive la logica di controllo che gestisce il funzionamento
della sigaretta elettronica ed un metodo originale per il controllo di fine
sigaretta allo scopo di consentire un controllo più fine ed efficace sulla
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quantità di nicotina assunta. Seguono considerazioni conclusive (sezione
IV).
2. La sigaretta elettronica: generalità
La diffusione delle sigarette elettroniche è un fenomeno molto
recente anche se l’idea tecnica risale a diversi decenni addietro. Infatti, già
nel 1963 l’americano Herbert A. Gilbert deposita il primo brevetto [1].
Tuttavia, il contributo alla nascita della e-cig, così come la conosciamo
oggi, si deve a Hon Lik che nel 2003 brevettò un modello di e-cig con
tecnologia ad ultrasuoni [2].
Attualmente, la maggior parte delle sigarette elettroniche ha
abbandonato questo sistema a favore di quello basato sull'uso del
vaporizzatore. Il brevetto cinese è stato, tuttavia, d’impulso per lo
sviluppo di dispositivi progettati ed attualmente in commercio per
soddisfare tutte le esigenze dei fumatori [3].
A differenza della sigaretta tradizionale, la sigaretta elettronica ha
una struttura modulare composta da sette componenti principali [4]:
Beccuccio (Nozzle), Vaporizzatore, Atomizzatore o Riscaldatore
(Atomizer), Cartuccia contenente il Liquido (e-Liquid Cartridge), Sensore di
flusso d’aria (Pressure Sensor), Microcontrollore (Microcontroller),
Batteria a Litio (Lithium Battery) e indicatore a LED (LED Indicator) come si
può vedere in figura 1.
La differenza principale tra la sigaretta tradizionale e quella
elettronica, risiede nel fatto che in quest'ultima non c'è combustione.
Infatti, il principio di funzionamento su cui si basa la sigaretta
elettronica è quello di riscaldare il liquido contenuto nella cartuccia per la
produzione di vapore quando l'utente inala. Il vaporizzatore è la parte del
dispositivo preposta alla vaporizzazione del liquido che viene reso così
inalabile. Il funzionamento del vaporizzatore richiede una sorgente di
alimentazione per riscaldare il liquido fino al punto di evaporazione e per
questo è necessario l’utilizzo di una batteria nel corpo della e-cig.
Figura 1. Componenti della
sigaretta elettronica
Nella sigaretta tradizionale a causa della combustione l'utente inala
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più di 4.000 sostanze chimiche, di cui almeno 80 sono cancerogene come:
monossido di carbonio, catrame, nicotina, ammoniaca, arsenico, polonio
210 e molte altre, secondo l’International Agency for Research into Cancer
[6].
Nella e-cig non c'è combustione, ma viene prodotto vapore composto
principalmente da sostanze apparentemente non nocive per la salute, che
sono:
• Glicole Propilenico (PG): è un liquido incolore, insapore,
umettante, igroscopico, ha proprietà batteriostatiche e si conserva per
molti anni senza alterazioni. La proprietà del glicole propilenico è di
esaltare l'hit della nicotina.
• Glicerina Vegetale (VG): è un liquido incolore, denso, viscoso,
dolciastro, umettante, igroscopico. La glicerina vegetale è la sostanza del
liquido che conferisce la fumosità.
• Acqua: costituisce il 10% circa del liquido vaporizzato.
• Nicotina: questa sostanza pur non necessaria per la creazione del
fumo, si rivela importante perché presente nelle sigarette, e crea un certo
livello di dipendenza a basse concentrazioni.
• Aromi: sono comuni aromi alimentari, usati nell’industria dolciaria
e di cibi e servono per dare il sapore al liquido. Si aromatizza il liquido in
genere nell’ordine del 3-10%.
Sui danni provocati dal fumo digitale la comunità scientifica è divisa in
due, tra chi è piuttosto favorevole [7], ritenendolo non nocivo per la
salute ed utile alla riduzione della dipendenza da tabacco, e chi invece
contrario [8], ritenendolo nocivo per la salute.
In sostanza il dibattito medico sulla sicurezza delle sigarette
elettroniche è tutt’altro che concluso. Studi ancora in corso dovranno
stabilire se la sigaretta elettronica si può usare con assoluta tranquillità e
se è la candidata ideale per chi vuole smettere di fumare le sigarette
tradizionali. Va comunque riconosciuto alla sigaretta elettronica il merito
di far riflettere milioni di tabagisti sui pericoli che si corrono con le
sigarette tradizionali.
Anche se gli esperti non sono unanimi sulla innocuità della e-cig, è
certo che la sigaretta tradizionale è dannosa per la salute per via delle
numerose sostanze cancerogene risultanti dalla combustione ed inalate,
mentre nella e-cig vi sono comunque poche sostanze chimiche che
vengono inalate dal fumatore.
3. Tecnica ed elettronica della e-cig
Entrando nel dettaglio tecnico-ingegneristico e facendo riferimento
allo schema a blocchi in Figura 2 viene di seguito descritto il
funzionamento della e-cig.
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La batteria alimenta il sensore di flusso d'aria, l'unità di controllo e il
vaporizzatore. I segnali che sono gestiti dall'unità di controllo sono
evidenziati attraverso frecce tratteggiate mentre il sensore di temperatura
è alimentato dall'unità di controllo.
Quando l’utente non inala, il sensore di flusso d’aria non rileva alcuna
variazione di pressione e pertanto non è prodotto alcun segnale all’uscita
del sensore. In tal caso l’unità di controllo non attiva né il vaporizzatore né
il LED, in altre parole la sigaretta elettronica si trova in modalità
"standby".
Viceversa, quando l’utente inala, il sensore di flusso d’aria rileva una
differenza di pressione e conseguentemente invia un segnale all’unità di
controllo. L’unità di controllo, a sua volta, invia un segnale che va a
pilotare un interruttore elettronico che chiudendosi permette alla batteria
di erogare energia alla resistenza situata nel vaporizzatore e,
contemporaneamente, va ad attivare l’indicatore a LED. In questo caso, la
sigaretta elettronica si trova in modalità "on" [9].
Il segnale in uscita dal sensore di temperatura viene inviato all’unità
di controllo che, nel caso di temperature troppo elevate, apre
l’interruttore elettronico in modo tale da interrompere la corrente che
scorre nella resistenza (cut-off).
La logica di controllo implementata dall'unità di controllo può essere
schematizzata attraverso il diagramma di flusso di Figura 3.
Figura 2. Schema a blocchi
funzionale della e-cig.
Quando l’unità di controllo rileva un livello di carica della batteria
basso, solitamente sotto il 10% rispetto a quello nominale, invia un
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segnale che va a pilotare il segnalatore a LED facendolo lampeggiare in
modo da avvisare l’utente che la batteria è scarica e che deve essere
ricaricata.
Viceversa, se il livello di carica della batteria è alto, l’unità di controllo
attende che l’utente inali per attivare il normale funzionamento della e-cig
(vaporizzazione del liquido presente nella cartuccia). In questo caso la
sigaretta elettronica si trova in modalità standby.
Nell’ipotesi che il livello di carica della batteria sia alto e che l’utente
aspiri (inali), la condizione “Inhalation” è vera e, di conseguenza, l’unità di
controllo compie una seconda verifica sulla temperatura attraverso il
sensore presente nel vaporizzatore.
Se la temperatura rilevata è pari a quella limite di rottura indicata con
T Break , oltre la quale si potrebbe compromettere in maniera irreversibile
l’elemento riscaldante, l’unità di controllo provvede ad aprire
l’interruttore elettronico se è chiuso oppure lo mantiene aperto (Switch
off) e nello stesso istante invia un segnale al LED di notifica in modo da
avvisare l’utente attraverso una serie di lampeggi della interruzione del
funzionamento della e-cig per temperatura troppo elevata al
vaporizzatore. Il controllo termico viene ripetuto ciclicamente. Questa
operazione risulta essere importante per prevenire la rottura
dell’elemento riscaldante, fondamentale per il funzionamento della e-cig
stessa.
Figura 3. Flow chart del
funzionamento logico della
e-cig
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Quando la temperatura rilevata è minore di quella di rottura T Break e
l’utente aspira, l’unità di controllo chiude l’interruttore elettronico (Switch
on) per attivare sia la resistenza (coil) presente nel vaporizzatore, che si
occupa di riscaldare il liquido che deve essere inalato dall’utente, sia il LED
di notifica, per simulare con un effetto luminoso la combustione che
avviene in una sigaretta tradizionale. In questo caso la sigaretta
elettronica passa dalla modalità "standby" alla modalità "on".
Una delle incognite nell’utilizzo della sigaretta elettronica è capire a
quanti tiri corrisponde una sigaretta classica in termini di quantità di
nicotina assunta.
Senza questo tipo di controllo può accadere che l’utente fumando
digitale si ritrovi ad assumere più nicotina rispetto alla sigaretta classica.
Chiaramente questo rischio dipende innanzitutto dalla concentrazione di
nicotina che si trova nel liquido all’interno della cartuccia o nel serbatoio
della e-cig che può essere di 24 mg, 18 mg, 16 mg, 12 mg, 8 mg, e 4 mg,
ma dipende anche dalla quantità di liquido consumato in una sessione di
fumo digitale, e questo non è attualmente controllabile in modo fine. Una
notifica, infatti, viene prodotta dalla e-cig solo quando il liquido si è
esaurito.
Per consentire all’utente un controllo fine sulla nicotina inalata,
occorre, quindi, implementare un meccanismo di controllo fine che dia
segnali di avvertimento all’utente durante la sessione di fumo digitale e
non solo quando il liquido da svaporare si è esaurito.
Si può ragionevolmente stimare che in media il numero tiri
corrispondenti ad una sigaretta normale è circa 10.
Quando si ricarica una cartuccia, poi, bisogna sapere quanta nicotina
c’è nel liquido per capire a quante sigarette tradizionali corrisponde una
data quantità di liquido consumato. Dal rapporto dell’Istituto Superiore di
Sanità si evince che in un flacone commerciale di liquido per e-cig da
10ml, da 24 mg di nicotina, sono contenuti 240mg di nicotina.
Ad
esempio,
una
sigaretta
Marlboro
Red
contiene
approssimativamente 1,2 mg di nicotina e di conseguenza un pacchetto
intero 24 mg. A un millilitro di liquido per e-cig equivalgono circa 20
gocce; usando un flacone da 24 mg di nicotina, ci sarebbero 1,2 mg di
nicotina per goccia.
Inoltre, bisogna tener conto che l’assorbimento di nicotina non è
totale e dipende da vari fattori quali: il sistema di vaporizzazione della
sigaretta elettronica, la frequenza e la durata con cui si fuma e quanto
profondamente si inala [10].
Sulla base delle considerazioni esposte, è stato ideato dall’autore il
controllo di fine sigaretta che va ad integrarsi nella logica di controllo della
e-cig implementata nel microcontrollore [11]. Tale meccanismo di
controllo fine consente alla e-cig di segnalare all'utente quando ha
assunto una quantità di nicotina all'incirca pari a quella che avrebbe
assunto con una sigaretta tradizionale. Questa informazione è molto
importante per chi vuole utilizzare la e-cig al fine di ridurre la dipendenza
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ed il danno da tabacco [12].
I criteri adottati sono:
• Controllo del numeri di tiri effettuati dall'utente
• Controllo del tempo trascorso dalla prima inalazione
Entrambi i criteri sono stati implementati sia singolarmente sia in
forma correlata.
Il metodo di controllo di fine e-cig introdotto, è stato implementato in
un modello logico e successivamente in un modello circuitale digitale, con
l’obiettivo di verificarne il corretto funzionamento con l’ausilio di
simulazioni circuitali.
Le azioni gestite dalla logica di controllo si possono così
schematizzare:
• Durante l’inalazione è attivata l’alimentazione e il LED di
segnalazione (verde)
• Se la batteria è scarica vengono emessi 5 lampeggi da parte del
LED di segnalazione (verde)
• Se T > T Break viene interrotta l’alimentazione e attivato il LED di
segnalazione (rosso)
• Se sono effettuati dieci tiri, oppure trascorrono tre minuti dalla
prima inalazione, viene interrotta l’alimentazione e sono emessi tre
lampeggi da parte del LED di segnalazione (verde)
Sulla base di queste specifiche sono state definite le variabili di
ingresso ed uscita del modello, come si vede in Figura 4.
Figura 4. Variabili di ingresso
e uscita del modello della ecig
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A. Giorgio
Le variabili d'ingresso e di uscita sono messe in relazione attraverso la
tabella della verità (Tabella I) in modo da ottenere le funzioni booleane
che formalizzano il funzionamento della e-cig. La sintesi di queste funzioni
ci consente di ottenere il corrispondente modello circuitale.
Per implementare il controllo di fine sigaretta sono stati utilizzati degli
elementi di memoria in modo da eseguire il conteggio del numero di tiri e
del tempo di funzionamento.
La Figura 5 mostra lo schema logico della e-cig con il controllo
combinato sia sul numero di tiri realizzati da parte dell'utente che nel
tempo.
Il modello circuitale oggetto delle simulazioni è costituito da un dip
switch S1, un demultiplexer, due timer 555, un interruttore pilotato in
tensione S2, due SR Latch, un Decoder BCD, un display a 7 segmenti, tre
contatori asincroni modulo 16 U1 e U2, un LED bicolore rosso-verde e
infine da alcune porte logiche e componenti analogici.
Il dip switch S1 è costituito da tre interruttori incapsulati in un singolo
contenitore, ed è utilizzato per generare le combinazioni delle variabili di
ingresso relative allo stato della batteria, all’esecuzione o meno della
inalazione e alla temperatura del vaporizzatore rispetto alla soglia critica.
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Tabella I. Tabella della
verità della e-cig
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Il circuito logico è composto da quattro blocchi funzionali che
racchiudono al loro interno dei circuiti più complessi:
•
•
•
•
Figura 5. Modello circuitale
della e-cig con controllo
combinato sul numero di tiri
e sul tempo di on della e-cig
Demux_2TO4
555 Astabile_1
555 Astabile_2
Decoder BCD
Il blocco Demux_2TO4 si occupa di gestire i warning della sigaretta
elettronica attraverso il LED, inerenti alla batteria scarica e alla
temperatura del riscaldatore, quando maggiore rispetto a quella di
rottura.
I blocchi 555 Astabile_1 e 555 Astable_2 sono utilizzati per generare
delle onde quadre che sono utilizzate per le segnalazioni attraverso il LED
di funzionamento, ed infine il blocco Decoder BCD si occupa di gestire il
display a 7 segmenti.
Il conteggio del tempo di on (accensione) della e-cig parte dalla prima
inalazione effettuata dall’utente ed è affidata ad un contatore asincrono
modulo 16 di tipo up, attraverso un’associazione del conteggio nel tempo
con il conteggio degli impulsi che sono forniti dal generatore di clock V2,
come mostrato in Fig. 5.
Il periodo dell’onda quadra di V2 viene dimensionato in modo tale
che in corrispondenza del sedicesimo impulso di clock sia trascorso un
tempo pari a quello che occorre per fumare una sigaretta classica. Nel
nostro caso, è stato dimensionato il periodo del generatore di clock V2 in
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modo che al sedicesimo impulso di clock sia trascorso un intervallo di
tempo pari a 3 minuti:
f = 88mHz →T = 1/0.088Hz = 11,36 sec. ⇒ T × 16 ≈ 180 sec.
Avviata la simulazione, quando gli interruttori del dip switch S1 che
simulano le variabili di ingresso relative a batteria, inalazione e
temperatura sono aperti, la e-cig si trova in modalità standby.
In questo caso il contatore asincrono U3, che si occupa del conteggio
del tempo trascorso dalla prima inalazione da parte dell’utente, e il
contatore asincrono U4, che si occupa di mantenere attivo il warning di
fine sigaretta, sono disabilitati.
Quando l’interruttore relativo alla variabile della batteria è chiuso, si
ottengono da parte del LED verde una serie di cinque lampeggi per la
notifica di batteria scarica e questo avviene indipendentemente dallo
stato delle altre variabili.
Quando l’interruttore relativo alla batteria è aperto mentre gli
interruttori relativi a inalazione e temperatura sono chiusi, si accende il
LED rosso allo scopo di notificare all’utente che la temperatura ha
raggiunto il limite di rottura del riscaldatore.
Quando, invece, gli interruttori del dip switch S1 relativi alle variabili
batteria e temperatura sono aperti, mentre quello dell’inalazione è
chiuso, si ottiene la condizione di normale funzionamento della e-cig.
In tal caso, l’interruttore S2 si chiude e attiva il LED verde per tutta la
durata del tiro e, nello stesso istante, il contatore asincrono U1 conta il
primo impulso di clock con il display che si porta da 0 a 1, e viene attivato
il contatore asincrono U3, in quanto sull’ingresso S del SR Latch1 arriva un
livello logico alto che porta l’uscita Q ad un valore alto, mentre l’uscita Q’
viene portata da un livello alto al livello basso.
Quando l’utente effettua il decimo tiro e il tempo trascorso dalla
prima inalazione è minore di tre minuti, l’uscita della porta AND3 si porta
ad un livello logico alto e di conseguenza anche l’uscita della porta OR si
porta ad un livello logico alto che viene sfruttata sia per resettare il
contatore asincrono U1 che si occupa del conteggio dei tiri, che per
resettare il contatore asincrono U3 che si occupa del conteggio del tempo
attraverso l’SR Latch1, in quanto il valore logico alto sull’ingresso R
produce un’uscita Q’ a valore logico alto. Inoltre, dato che il livello logico
alto proveniente dalla porta OR ha una durata molto breve, viene
utilizzato un SR Latch2 che si occupa di memorizzare il livello dell’uscita: in
tal caso l’uscita Q del SR Latch2 passa da un valore logico basso ad uno
alto e viene utilizzata sia per alimentare il blocco 555 Astabile_2, che si
occupa della notifica attraverso il LED verde, sia di attivare il contatore
asincrono U4 in quanto in questa situazione l’uscita della porta NOT viene
a trovarsi ad un livello logico basso.
Dopo in intervallo di tempo pari a 32 secondi, durante il quale
avviene la segnalazione relativa al controllo di fine sigaretta, l’uscita dalla
porta AND5 si porta un livello logico alto che viene mandato sull’ingresso
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R del SR Latch2 in modo da portare l’uscita Q dal livello alto a basso e di
conseguenza disabilitare sia il contatore asincrono U4 che il blocco 555
Astabile_2 in modo da riportarsi nuovamente in standby.
Se l’utente effettua un numero di tiri minore di dieci e il tempo
trascorso dalla prima inalazione risulta essere maggiore di tre minuti, in
uscita dalla porta AND4 si produce un livello logico alto. Di conseguenza,
anche l’uscita della porta OR è alta e viene sfruttata per resettare
entrambi i contatori asincroni U1 e U3 che si occupano del conteggio del
numero di tiri e del tempo, rispettivamente.
L’uscita della OR viene memorizzata dal SR Latch2 e in tal caso la sua
uscita Q si trova ad un valore logico alto e viene utilizzata sia per
alimentare il blocco 555 Astabile_2, che si occupa della notifica attraverso
il LED verde, sia di attivare il contatore asincrono U4 in quanto in questa
situazione l’uscita della porta NOT viene a trovarsi ad un livello logico
basso.
Dopo un intervallo di tempo pari a 32 secondi, durante il quale
avviene la segnalazione relativa al controllo di fine sigaretta, l’uscita della
porta AND5 si porta un livello logico alto che viene mandato sull’ingresso
R del SR Latch2 in modo da portare l’uscita Q dal livello alto a basso e, di
conseguenza, disabilitare sia il contatore asincrono U4 che il blocco 555
Astabile_2 in modo da riportarsi nuovamente in standby.
Figura 6. Forme d’onda
risultanti dalla simulazione
durante il controllo di fine
sigaretta derivante dal
conteggio del numero di tiri
In Figura 6 e 7 sono mostrate le forme d’onda associate al warning
notificato all’utente quando vengono effettuate dieci inalazioni in meno di
tre minuti.
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Quando l’utente inala per la prima volta, sull’ingresso S del SR Latch1
arriva un livello logico alto che porta l’uscita Q’ da un livello alto ad un
livello basso come si vede in Fig. 6, in modo da attivare il contatore
asincrono U3 che si occupa del conteggio del tempo trascorso dalla prima
inalazione da parte dell’utente. Successivamente vengono effettuati
ulteriori tiri, e quando viene effettuato il decimo in meno di tre minuti,
viene attivato il controllo di fine sigaretta legato al numero di tiri: in tal
caso si può osservare che l’uscita Q’ del SR Latch1 si riporta ad un livello
logico alto in modo da resettare il contatore U3 e nello stesso momento
viene resettato anche il contatore U1, che si occupa del conteggio dei tiri.
In Fig. 7 si può osservare che in corrispondenza del decimo tiro
l’uscita Q del SR Latch2 si porta dal valore logico basso ad alto, che
consente di attivare il contatore asincrono U4 che mantiene attiva la
segnalazione (warning) di fine sigaretta per circa trenta secondi, durante
cui si hanno varie serie di tre lampeggi da parte dell’indicatore a LED.
Alla stessa maniera delle simulazioni fin qui descritte, sono state
eseguite con il modello sviluppatp anche le simulazioni relative al
funzionamento della e-cig assumendo che il warning di fine sigaretta si
produca quando il computo del tempo di accensione raggiunge una soglia
prefissata, benchè si siano conteggiati un numero di tiri minore di dieci.
Anche in queste simulazioni si è verificato un comportamento della ecig corrispondente alle attese, a validazione del modello implementato.
Figura 7. Forme d’onda
risultanti dalla simulazione
durante il controllo di fine
sigaretta derivante dal
conteggio tempo di on e
numero di tiri
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4. Conclusioni
In questo articolo sono stati presentati gli aspetti tecnicoingegneristici caratterizzanti il funzionamento della sigaretta elettronica.
Sono stati anche accennati aspetti strettamente medici del fumo digitale,
inerenti i rischi per la salute da parte dei consumatori di e-cig.
E’ stato quindi proposto un modello circuitale digitale utile alla
simulazione della e-cig ovvero al suo progetto, includendo anche una
novità introdotta dall’autore ovvero il controllo di fine sigaretta,
correlando i criteri di controllo del tempo di “on” della e-cig e del numero
di tiri (inalazioni da parte dell’utente) nella logica di controllo che gestisce
le operazioni nella sigaretta elettronica, basandosi sia sul numeri di tiri
che in media occorre effettuare per assumere un livello di nicotina
analogo a quello che si potrebbe assumere fumando una sigaretta
tradizionale, sia sulle statistiche dei tempi di combustione di una sigaretta
tradizionale.
L’esito delle simulazioni ha consentito di validare il modello
sviluppato, che potrà essere utile in futuro per perfezionare la tecnologia
del fumo digitale.
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A. Giorgio
Bibliografia.
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100
La Comunicazione N.R.& N.