Laboratorio 2 Il gusto della lettura Classi della scuola dell`infanzia

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Laboratorio 2 Il gusto della lettura Classi della scuola dell`infanzia
RELAZIONE FINALE PROGETTO “COMPETENZE IN CRESCITA”.
Laboratorio 2
1) TITOLO:
Il gusto della lettura
2) CLASSE:
Classi della scuola dell’infanzia (solo bambini di 5 anni)
Classi prime, seconde e quarte della scuola primaria
Classi prime e seconde della scuola secondaria
3) LA/E COMPETENZA/E CHE SI VOLEVA CONTRIBUIRE A RAGGIUNGERE:
La passione per la lettura e in secondo ordine:
o saper ascoltare un testo letto da altri
o comprendere e padroneggiare le parole del vocabolario in modo sempre più
sicuro e valido
o saper formulare con i compagni riflessioni ed ipotesi interpretative, non su
richiesta del docente, ma in modo il più spontaneo possibile
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o saper mantenere vive l’ attenzione e la concentrazione durante il momento
dell’ ascolto
o saper individuare e comprendere l’ argomento, la trama, gli eventi, le
informazioni significative del testo letto dall’ insegnante
o saper memorizzare dati e fatti salienti
o saper individuare le intenzioni comunicative dell’ autore
4) LE AREE STRATEGICHE INDIVIDUATE RAPPRESENTATE DA CURRICOLI DISCIPLINARI VERTICALI:
Scuola infanzia
Ambito disciplinare: I discorsi e le parole
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie.
Scuola primaria
Ambito disciplinare: Linguistico espressivo
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale
e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Scuola secondaria I grado
Ambito disciplinare: Italiano
Legge testi letterari di vario tipo (narrativo, poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un’interpretazione collaborando con compagni e insegnanti.
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5) ALCUNI
FASI PARTICOLARMENTE INDICATIVE DEL LAVORO SVOLTO IN CLASSE:
Alle classi coinvolte è stata proposta un’attività di semplice ascolto del testo letto da
un’insegnante, senza la prospettiva di altre esercitazioni successive se non una
conversazione guidata di riflessione sull’attività svolta o la realizzazione di disegni quale
libera espressione dell’esperienza vissuta.
L’attività di ascolto è stata proposta con appuntamenti della durata di circa 30-40 minuti a
cadenza settimanale. Prima di proporre la lettura, gli insegnanti hanno scelto un libro che
fosse adatto ai tre diversi ordini di scuola, differenziando la scelta per classi parallele.
I libri proposti per l’attività di laboratorio sono stati i seguenti:
Scuola infanzia
M.L. Giraldo e G. Orecchia, Billi acchiappapaura. Le paure dei bambini, Firenze, Giunti,
2009.
Scuola primaria
G. Bordi, L’isola felice, Milano, Fabbri, 2012.
Scuola secondaria I grado
Classi prime: S. De Mari, La bestia e la bella, Milano, Salani, 2006.
Classi seconde: L. Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni, Milano, Fabbri, 2004
Il laboratorio è stato progettato individuando alcuni criteri chiave che ne potessero favorire
la riuscita:
a) L’insegnante è il solo a leggere il libro a voce alta; agli alunni non viene chiesto di
acquistare il libro per seguire la lettura sul testo.
b) Per l’attività di laboratorio, è opportuno scegliere un momento favorevole
all’ascolto, anche se non programmato e di favorire una sistemazione comoda del
gruppo, consentendo gli spostamenti degli alunni e il loro avvicinamento
all’insegnante.
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c) L’insegnante si impegna a lasciare agli alunni la massima libertà nell’assumere le
modalità di ascolto a loro più congeniali. Si eviterà quindi sia di interrompere la
lettura anche in presenza di fattori turbativi, sia di rimproverare gli alunni rumorosi,
distratti o non interessati all’attività.
d) Prima dell’inizio della lettura, l’insegnante non dovrà dilungarsi nella
presentazione dell’autore né dell’opera, ma si limiterà a comunicare il titolo e a
esporre in poche parole l’argomento generale del libro.
e) Prima dell’inizio del laboratorio si dovranno rassicurare gli alunni sul fatto che
l’attività di lettura non sarà seguita da compiti a casa, esercizi di comprensione del
testo, verifiche o rielaborazioni scritte, ma al contrario la lettura verrà proposta
come solo momento di condivisione del piacere di leggere.
f) Il lancio del laboratorio può limitarsi a un semplice “Oggi vi racconto una storia…”
Quando la lettura del libro si è conclusa, è stato chiesto agli alunni di esprimere
liberamente un’opinione sull’attività svolta, non sull’opera letta, così da realizzare delle
interviste da montare poi in una breve trasmissione radiofonica.
I bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria hanno inoltre realizzato alcuni
disegni come momento di libera rielaborazione dell’attività svolta.
6) I MATERIALI, GLI STRUMENTI E LE TECNOLOGIE UTILIZZATE:
Un libro, un computer o un telefono cellulare dotato di registratore vocale.
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7) I PUNTI DI FORZA EMERSI NELLE VARIE ATTIVITÀ REALIZZATE:
Il laboratorio ha consentito di sperimentare come il lavoro sulla competenza legata al
piacere di leggere si riveli fondamentale per favorire la crescita anche di altre competenze
e in particolare:
 allenare all’ascolto, all’attenzione, al silenzio, al rispetto dell’altrui interesse;
 suscitare interesse e motivazione all’ascolto;
 creare aspettative e suspence, abituando gli alunni ad attendere lo svolgersi degli
eventi senza anticipazioni forzate, incrementando l’esercizio della costanza
attentiva e della pazienza;
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conoscere eventi legati all’ attualità e alla storia contemporanea del nostro paese,
nonché eroi del nostro tempo, figure esemplari da cui attingere modelli e valori.
Troppo spesso il piacere della lettura viene vincolato all’obbligo per gli alunni di svolgere, a
lettura conclusa, esercitazioni, schede del libro o altre forme di verifica che misurano il
grado di comprensione del testo e che tuttavia finiscono per mortificare il semplice gusto di
leggere per soddisfare il bisogno di avventura, per incontrare nuovi personaggi, per
appagare la curiosità vivendo altre storie. Restituire alla lettura il suo carattere di puro
svago, liberandola dal vincolo delle esercitazioni sul testo, rappresenta una strategia
efficace per riproporre in forma nuova l’attività di leggere.
La risposta degli alunni è stata molto incoraggiante. Abbiamo constatato una naturale
predisposizione dei bambini e dei ragazzi all’ascolto di nuove storie, anche nei casi in cui
alcuni di loro hanno assunto modalità di partecipazione rumorose, agitate, scomposte, per
poi alla fine dimostrare non solo di aver seguito lo svolgimento della narrazione, ma di
aver maturato un notevole interesse intorno ai temi trattati dal libro.
La realizzazione dell’attività non implica costi, non richiede l’acquisto di materiali particolari
(se non il libro), né tempi di progettazione o di preparazione lunghi.
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8) LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE EMERSE:
Non si sono riscontrate particolari difficoltà nella realizzazione delle attività se non quelle
legate al trovare all’interno dell’orario curricolare momenti idonei da dedicare al
laboratorio. In particolare nel caso della scuola dell’infanzia sono sorte alcune difficoltà
logistiche legate alla necessità per gli insegnanti di usufruire delle ore aggiuntive per
l’organizzazione del laboratorio
L’unico punto debole può essere individuato nella difficoltà di valutare attraverso criteri
oggettivi la riuscita di un’attività di laboratorio che si propone di far crescere una passione
e quindi una competenza di per sé difficile da misurare.
9 LE EVENTUALI MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DA PERSEGUIRE:
La valutazione della riuscita del laboratorio sul gusto della lettura non può basarsi su
elementi oggettivi. Tuttavia, sono stati individuati alcuni criteri efficaci per la valutazione
dell’attività svolta:
 l’osservazione da parte degli insegnanti che valutano il livello di coinvolgimento e di
interesse del gruppo;
 la capacità degli alunni di mantenere una concentrazione e un livello di attenzione
progressivamente più lunghi nel tempo;
 l’interesse degli alunni manifestato attraverso richieste di anticipazioni sulla trama
del libro e sulla sua conclusione, l’offerta di poter leggere ad alta voce al posto
dell’insegnante, l’acquisto non richiesto del libro;
 la capacità prolungata di rispettare il silenzio e consentire l’ascolto di gruppo;
 le iniziative spontanee da parte degli alunni per documentarsi sulla trama del libro
attraverso ricerche su internet;
 in un successivo momento, si potrebbero anche favorire conversazioni e riflessioni
corali, il che potrebbe far valutare le argomentazioni, le ipotesi interpretative, la
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memorizzazione dei dati e degli eventi, la pertinenza e la validità delle precisazioni
e degli interventi, l’ utilizzo di un linguaggio appropriato.
10) EVENTUALI SUGGERIMENTI PER UNA NUOVA IMPOSTAZIONE DEL CURRICOLO:
L’inserimento di una assidua attività di ascolto di storie, di racconti, di interi romanzi o di
altre opere letterarie, differenziata nei tempi e nelle modalità in base ai livelli di età e agli
ordini di scuola, diventa a nostro avviso un modo coerente di strutturare la crescita di una
competenza chiave nel processo di apprendimento di ciascun alunno.
A tal fine potrebbe essere di aiuto predisporre all’interno degli edifici scolastici spazi
dedicati all’ascolto (isola delle fiabe) o destinare le biblioteche anche ad attività di lettura in
gruppo.
Favorire il dialogo e il lavoro comune dei docenti dei diversi ordini di scuola e quando
possibile dei docenti provenienti da differenti realtà scolastiche si è rivelato un elemento di
forza.
Creare occasioni di apprendimento a cui gli alunni sono naturalmente abituati fin dalla
scuola dell’infanzia è un modo per favorire la continuità, la crescita equilibrata, la
formazione, ma anche l’interesse e l’approfondimento culturale.
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