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C O M U N E DI O D E R Z O CITTÀ ARCHEOLOGICA (Provincia di Treviso) http://www.comune.oderzo.tv.it SERVIZIO AFFARI GENERALI – DEMOGRAFICI – CULTURA UFFICIO SEGRETERIA GENERALE TRASCRIZIONE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 SETTEMBRE 2013 Il presente documento è una trascrizione degli interventi registrati durante la seduta consiliare e non ha carattere di ufficialità. ORDINE DEL GIORNO: 1. RICEVIMENTO UFFICIALE DI CITTADINI CENTENARI. 2. VERIFICA DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E DELLA PERMANENZA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO – ESERCIZIO 2013. 3. VARIAZIONE N. 5 AL BILANCIO DELL’ESERCIZIO IN CORSO E AL PLURIENNALE 20132015. 4. PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PER REALIZZAZIONE DI RAMPE DI RACCORDO FRA VIA CONCORDIA E VIA BOARIE – APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVOESECUTIVO E ADOZIONE VARIANTE PARZIALE AL P.I. AI SENSI ART. 18 COMMA 2 E SEGG. L.R. N. 11/2004. 5. SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE – VARIANTE URBANISTICA PER AMPLIAMENTO DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE SITO NELL’AREA PRODUTTIVA DI RUSTIGNE’ IN VIA PEZZA ALTA AI SENSI DELL’ART. 45 NTO DEL PIANO DEGLI INTERVENTI – DITTA VITOP SRL – APPROVAZIONE. 6. ACCORDI PUBBLICO PRIVATI EX ART. 6 L.R. N° 11/2004 – REVOCA ACCORDI E CONSEGUENTE DECADENZA VARIANTE URBANISTICA A.P.P.N° 5 – DITTA AZIENDA AGRICOLA OPITERGINA DI PRADAL DOTT. RENZO & C. SAS, A.P.P. N.11 – DITTA CHIARA MARIO. 7. “MISSIONI” DEI CONSIGLIERI COMUNALI – DISPOSIZIONE SULL’USO DEL MEZZO PROPRIO E SUL RIMBORSO DELLE RELATIVE SPESE. 8. INDIVIDUAZIONE DELLE FRAZIONI DEL TERRITORIO COMUNALE NON METANIZZATE AI FINI DELLA RIDUZIONE DEL PREZZO DEL GASOLIO E DEL GPL UTILIZZATI COME COMBUSTIBILI PER IL RISCALDAMENTO – INTEGRAZIONE DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 19 DEL 29.04.2013. 9. “MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DEL CDA DI RAO” PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI LUZZU, DURANTE, PEZZUTTO, SARRI, FERRI E DAMO. PRESIDENTE: Buonasera a tutti quanti. Sono le ore 19.12. Diamo inizio alla seduta del Consiglio Comunale. Passo la parola al Segretario per l’appello. Il Segretario procede all’appello nominale. Consiglieri Comunali presenti: Dalla Libera, Neri, Drusian, Ginaldi, Cester, Alescio, Lorenzon, Simonetti, Battistella, Montagner, Pezzutto, Damo. Consiglieri comunali assenti: Dell’Aica, Durante, Sarri (intervenuto dopo l’appello), Luzzu (intervenuto dopo l’appello), Ferri (intervenuto dopo l’appello). PRESIDENTE: La seduta è valida, diamo inizio al primo punto all’ordine del giorno. PUNTO 1° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «RICEVIMENTO UFFICIALE DI CITTADINI CENTENARI». PRESIDENTE: E’ con grande gioia che ci ritroviamo in quest’aula di Consiglio Comunale a ricevere di nuovo i nostri centenari, per noi è un’immensa soddisfazione, spero che si possa ripetere anche gli altri anni. Comunque passo la parola al Sindaco. SINDACO: Grazie Presidente. Saluto intanto i Cittadini qui questa sera presenti, soprattutto i nostri centenari di cui noi opitergini siamo orgogliosi. Questa è un’iniziativa che portiamo avanti da alcuni anni e che vogliamo portare avanti sempre in futuro, tutti gli anni per ricordare così questi nostri concittadini longevi e la cui presenza qui ci fa pensare anche alla loro saggezza, anche alla loro vita, a tutto quello che loro hanno fatto e anche al fatto che, anche grazie a loro, la nostra comunità è potuta crescere. Abbiamo avuto negli anni un grande sviluppo e, quindi, anche per questo li ringraziamo, sappiamo poi che gli anziani, e questo ce lo insegna fin dall’antichità l’Antica Roma, aveva il Senato dove c’erano le più importanti decisioni, dove venivano prese le decisioni più importanti e il Senato era riservato agli anziani perché erano considerati i depositari della saggezza. Quindi, mentre i giovani con la loro forza, il loro impeto, potevano andare in battaglia e combattere per difendere la patria, agli anziani era riservato l’onere di occuparsi, per così dire, della gestione politica e amministrativa della comunità. Erano i cosiddetti senatori. Quindi, vedete con quanto occhio di riguardo venivano visti anche allora gli anziani. E noi possiamo dire che anche oggi gli anziani sono i depositari di tanta saggezza, di tanta esperienza di vita e, quindi, sono quelle persone il cui consiglio, soprattutto per i più giovani, è un consiglio sempre da richiedere e da osservare e da seguire perché, diciamo, la loro vita.. e dalla loro vita hanno tratto tanti e tanti insegnamenti che possono quindi trasmettere. Io ringrazio i centenari qui presenti, ma voglio anche citare dei centenari che avevamo invitato che sono assenti, e che hanno in qualche modo fatto pervenire le loro giustificazioni. Per la signora Varnier Rosa, per esempio, ha telefonato il nipote che ringrazia, ha ringraziato il Sindaco per l’invito e informato che la zia non può camminare, non può venire perché non cammina da sola e ci sono problemi di trasporto. Poi abbiamo la signora Montanari Lughi Maria che è ospite della Casa soggiorno Simonetti, la direzione ringrazia per l’invito e informa che la signora non è in grado di muoversi. Per quanto riguarda il dottor Moro Lucio, che l’anno scorso ricordo era qui presente con noi, il figlio Moro Paolo ha scritto: “Papà non è più in grado di muoversi, comunque ringrazio di cuore a nome di tutta la mia famiglia. Cordiali saluti Paolo Moro”. Poi abbiamo una e-mail da parte del servizio Socio-educativo della fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus, quindi della Casa soggiorno Simonetti che scrive: “Egregio signor Sindaco con riferimento all’invito in allegato comunichiamo che l’ospite e i suoi familiari desiderano esprimerle la loro gratitudine per la lodevole iniziativa, tuttavia non potranno essere presenti alla seduta del Consiglio Comunale del 30 settembre 2013. Nel ringraziare per l’attenzione che lei assieme a tutta l’Amministrazione sa dimostrare verso le persone longeve, porgiamo i nostri più cordiali saluti”. Bene. Quindi, grazie ancora che siete qui presenti, abbiamo anche allestito e qui ringrazio la signora Virginia che ci dà sempre una bella mano nel curare questi incontri, abbiamo preparato una bella torta con le cento candeline che poi andremo ad accendere e a spegnere, saluto anche i familiari e gli accompagnatori dei nostri anziani. Ora se vogliono intervenire i Consiglieri Comunali o comunque il Presidente. 2 PRESIDENTE: Ringraziamo il Sindaco. Ovviamente a questo punto se ci sono degli interventi da parte di qualche Consigliere.. sennò proseguiremo con la cerimonia. Va bene, vedo che non c’è nessun intervento allora ripasso la parola al Sindaco. SINDACO: Magari se c’è qualche anziano che vuol fare due parole sarebbe una bella cosa, magari aiutandolo. Signora, c’è un microfono mobile? Se c’è un microfono mobile al limite la signora Virginia si avvicina. Signor Candido vuol dire qualcosa dall’alto dei suoi 102 anni già fatti oggi è qui il più longevo, perché abbiamo presente il signor Candido Zanardo nato il 10 marzo del 1911, anni 102 già compiuti a marzo! SIG. ZANARDO: Salve. Tanti saluti, ringrazio tutti per questo ricevimento che siamo qua adesso. Ringrazio, gli anni sono venuti e spero che vengano ancora. Grazie. - Entrano i Consiglieri Luzzu e Sarri (pres. n. 14) SINDACO: Tanti auguri. Poi abbiamo la signora Favaretto Giulia che è nata il 2 dicembre del 1913, ha 100 anni è un ospite Rao di Oderzo. Quindi Favaretto Giulia se vuol dire due parole. INTERVENTO: La signora è impossibilitata a parlare. SINDACO: Abbiamo poi la signora Furlan Marcolina che è nata il 26 aprile 1911, quindi soltanto un mese dopo al signor Candido Zanardo, ha 102 anni abbondanti ed è una ospite RAO. SIG.RA FURLAN: … SINDACO: E poi abbiamo la signora Paladin Irene che è nata il 23 settembre 1912, che quindi una settimana fa ha compito 101 anni, è un’ospite RAO. INTERVENTO: Vuole dire qualcosa? Vuole salutare? 3 SIG.RA PALADIN: Buonasera a tutti. - Entra il Consigliere Ferri (pres. n. 15) SINDACO: Io colgo l’occasione per ringraziare le signore e complimentarmi con loro e col signor Zanardo per la loro longevità, per come hanno curato anche la loro vita perché per diventare anziani bisogna anche curarsi, aver cura della propria vita, sapere che la nostra vita è importante e quindi saperla gestire bene e curare. Quindi li ringrazio per questo, però vorrei anche ringraziare, ho sentito che tre delle centenarie sono ospiti della Rao, quindi della nostra casa soggiorno Simonetti di Oderzo, approfitto... della casa soggiorno Dal Monego di Oderzo, ecco quindi approfitto per ringraziare le accompagnatrici che sono qui questa sera e gli accompagnatori, ma tutto lo staff, tutta la gestione della Rao perché se abbiamo longevi tante persone così in forma, insomma anche la collaborazione, l’aiuto, il servizio, le cure mediche, le cure infermieristiche e complessivamente il servizio che viene dato dalla casa, dalla Rao, dalla residenza per anziani di Oderzo vuol dire che è un buon servizio. Quindi, complimenti al Presidente che tra l’altro vedo qui seduto questa sera e a tutti i membri del Consiglio di amministrazione, agli accompagnatori e a tutte le persone che lavorano, medici, infermieri che lavorano all’interno di questa struttura, dove gli anziani vediamo si trovano bene, vivono tanto tempo a lungo e gli auguriamo veramente di vivere ancora tantissimi anni rimanendo in salute. PRESIDENTE: Io direi di proseguire a questo punto, Sindaco, con il taglio della torta così magari... e anche con le foto di rito. Magari non so se c’è il signor Zanardo. SINDACO: Una cosa da ricordare è che il sig. Candido Zanardo è un Cavaliere della Repubblica (intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Ecco, adesso il Sindaco farà il taglio della torta, magari se coadiuvato dal signor Zanardo, non so, uno dei nostri centenari. Benissimo. Allora, adesso che sono state fatte le foto di rito, che è stato fatto il taglio della torta, adesso facciamo la firma nel libro di onore e dopo ci spostiamo tutti nell’altra sala attigua, sospendiamo un attimo la seduta il tempo appunto di festeggiare e fare un cin cin e mangiare una fettina di torta. Va bene? Adesso facciamo la firma nel libro d’onore. Farei un applauso intanto. PRESIDENTE: E se la signora, la figlia della signora Marcolina venga pure, passi. Prima di sospendere la seduta passo la parola alla figlia della signora Marcolina che voleva fare due parole. 4 SIGNORA: Intanto ringrazio l’Amministrazione perché è gentilissima a fare questa festa agli anziani e in più ringraziamo la casa di riposo, che siamo contentissimi, e io spero che ci sia un posto anche per me un domani. PRESIDENTE: Grazie ancora. Sono le ore 19.32, sospendo temporaneamente la seduta per andare a fare un brindisi dall’altra parte, un evviva con tutti i familiari centenari; tutto il pubblico presente è invitato, compresi i Consiglieri. - La seduta è sospesa alle ore 19.32 e riprende alle ore 19.50. PRESIDENTE: Sono le ore 19.50, ricomincia la seduta del Consiglio Comunale, passo di nuovo la parola al segretario per l’appello. Il Segretario procede all’appello nominale. Consiglieri Comunali presenti: Consiglieri Comunali presenti: Dalla Libera, Neri, Drusian, Ginaldi, Cester, Alescio, Lorenzon, Simonetti, Battistella, Montagner, Pezzutto, Sarri, Damo, Luzzu, Ferri. Consiglieri comunali assenti: Durante, Dall’Aica. PRESIDENTE: Prima di nominare gli scrutatori e di seguire con il secondo punto all’ordine del giorno volevo fare una comunicazione, che praticamente la diocesi di Vittorio Veneto comincia di nuovo i corsi di scuola di formazione all’impegno sociale e politico che inizieranno il 7-8 ottobre 2013 e poi continueranno, incomincerà a Oderzo l’area economica, a Conegliano l’area politica e a Fontanelle i cantieri. Quindi, tutti sono invitati a partecipare. Sono pervenute le giustificazioni da parte di Michela Durante capogruppo della Lega Nord che è assente giustificata e da parte di Graziano Dell’Aica del gruppo Oderzo Sicura assente giustificato. Adesso prima di continuare nomino come scrutatori dunque per la maggioranza il Consigliere Cester e il consigliere Drusian e per la minoranza il Consigliere Sarri della Lega Nord. Passo adesso al secondo punto all’ordine del giorno. PUNTO 2° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «VERIFICA DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E DELLA PERMANENZA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO – ESERCIZIO 2013». PRESIDENTE: Passo la parola all’Assessore Casagrande per delucidare tutto. ASS. CASAGRANDE: 5 Buonasera. Come prevede il D. Lgs.vo 267/2000 entro il 30 settembre di ciascun anno si deve procedere all’effettuazione di una ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, alla salvaguardia generale degli equilibri di bilancio se si prevede di concludere l’esercizio con un disavanzo di amministrazione di gestione, agli adempimenti necessari al ripiano degli eventuali debiti fuori bilancio. Il Comune di Oderzo, dunque, questa sera presenta l’attuazione dei programmi che deve ritenersi sostanzialmente rispettata, e completabile entro il termine dell’esercizio, non vi è alcun disavanzo di amministrazione da ripianare, essendosi chiuso con esito positivo l’esercizio 2012 e dai dati di gestione finanziaria non appaiono sintomi che facciano provvedere un disavanzo di amministrazione e di gestione né in termini di competenza né in termini di residui. Abbiamo avuto il parere positivo anche dei Revisori dei conti e, pertanto, questa sera presentiamo qui lo stato di attuazione dei programmi. PRESIDENTE: Ringrazio l’Assessore Casagrande. Consigliere Ferri chieda, si prenoti. Prego passo la parola al Consigliere Ferri Capogruppo di Forza Italia. CONS. FERRI: Mozione d’ordine per fatto personale. Io vorrei rivolgere un quesito molto specifico al Sindaco perché confermi parzialmente o smentisca totalmente quello che lui ha detto su di me il 31 luglio quando io ero assente. Il Sindaco ha insinuato in maniera più o meno diretta che io mi ero assentato precostituendomi un alibi per non partecipare poi alla seduta del Consiglio; quindi, trattandomi come un vigliacco il quale getta il sasso e poi nasconde la mano. Io vorrei avere rassicurazione che così non è, perché così mi è stato riferito, perché, qualora fosse così, io sfido il Sindaco a dimostrare quanto lui ha detto. Io non accetto di essere oltraggiato, di essere, tanto per intenderci, “sputtanato” in luogo pubblico tanto più all’interno dell’assemblea, anche perché il Sindaco sa bene, perché io ho le prove, che gli ho mandato alle ore 22.23 del 22 luglio e dopo ribadito con una lettera sottoscritta anche dagli altri, la mia indisponibilità in quanto sarei stato assente. Questo ancora prima che fosse presa una decisione definitiva sulla riunione del Consiglio Comunale. Quindi, se è vero che il Sindaco mi ha accusato di essermi precostituito un alibi, essendo un’accusa ingiusta, io vorrei che lui, di fronte a tutti gli altri, chiarisse questa sua affermazione, se è vera, se è veritiera, se è simile al vero, se è del tutto inconsistente o meno, perché io non accetto - le ripeto e ripeto davanti a tutti - di essere accusato ingiustamente. Questa è la mia mozione d’ordine. PRESIDENTE: Guardi allora io... adesso lei ha chiesto di parlare... CONS. FERRI: Per fatto personale. PRESIDENTE: Per fatto personale. CONS. FERRI: 6 Più personale di questo! PRESIDENTE: Lei ha chiesto di parlare per fatto personale esattamente. Un attimo solo. CONS. FERRI: Questa è un’offesa personale che mi è stata fatta. Purtroppo non c’è la registrazione, c’è solo un verbale, non c’è la registrazione di quella sera, perché so che mi è stato mandato a casa l’estratto annottato perché era saltato.. è vero?.. se non ricordo male.. Non lo so. PRESIDENTE: Guardi, allora.. CONS. FERRI: Però chi ha parlato.. mi scusi perché così le.. allora chi.. siccome io rivolgo un’accusa al Sindaco, il Sindaco è qua e sa benissimo quello che ha detto o quello che non ha detto.. più chiaro di così, lui mi può smentire e può chiarire questa vicenda. PRESIDENTE: Guardi, in effetti lei ha diritto a chiedere per fatto personale, a questo punto io passerei la parola al Sindaco per rispondere per non più di cinque minuti però. SINDACO: Io posso dire soltanto che mai in nessun luogo né qui né altrove ho ingiuriato, oltraggiato, minacciato, diffamato o quant’altro il dottor Ferri, mai in nessun luogo. Qua io penso che siano testimoni in tanti. Purtroppo mi dicono che non c’è la registrazione, ma se ci fosse stata, avrei piacere che ci fosse stata, perché non mi risulta di aver mai fatto affermazioni lesive dell’onore, del prestigio, della figura, della moralità del dottor Ferri, il quale - ripeto più volte - ha sempre goduto del mio rispetto e della mia amicizia, spero ricambiata. PRESIDENTE: Ritengo che il Sindaco abbia risposto al Consigliere Ferri. A questo punto io vado avanti e di nuovo invito i Consiglieri se vogliono intervenire. Allora iniziamo.. No non c’è la registrazione, in quel Consiglio Comunale non ha funzionato la registrazione e quindi abbiamo dovuto fare tutto un lavoro con gli uffici a mano, sentito questo sentito quell’altro e abbiamo tirato giù tutto. Non ha funzionato, succede, problemi tecnici possono accadere, l’impianto è vecchio, come vedete anche stasera ci sono dei problemi e, quindi, è andata così. Adesso vedo che si è prenotata la Consigliera Francesca Ginaldi, che è Capogruppo di Oderzo Sicura per il suo intervento sul punto n. 2. Prego. 7 CONS. GINALDI: Confermo di non aver mai sentito frasi ingiuriosi, oltraggiose nemmeno… PRESIDENTE: No no, Consigliera Ginaldi, parliamo del punto n. 2 all’ordine del giorno. Faccio l’invito di nuovo ai Consiglieri se vogliono intervenire al punto n. 2 all’ordine del giorno. Vedo che si è prenotato il Consigliere Luzzu, Capogruppo del Partito Democratico. Prego Consigliere. CONS. LUZZU: Grazie Presidente. Intervengo sul punto n. 2 Allora, credo che la necessità di approvare e portare in discussione questa sera la verifica degli stati di attuazione dei programmi diciamo - fra virgolette – “ci obbliga” un po’ a verificare il programma svolto dall’Amministrazione, e pensiamo sia compito della minoranza soprattutto intervenire su alcune cose che, secondo noi, andrebbero fatte in maniera diversa o andrebbero affinate. Quindi, vorrei appunto proporre alcuni temi alla discussione. Cronologicamente prendendo per buono l’indice diciamo dell’allegato “Stato di attuazione dei programmi” al punto Affari generali demografici, è stato attivato dal Servizio anagrafe da due – tre anni, difatti ne abbiamo parlato anche nei Consigli Comunali precedenti, gli anni scorsi nella stessa situazione il servizio on line per, diciamo, la trasmissione e la possibilità di recuperare da casa anche i certificati e quant’altro può offrire il Servizio anagrafe. Mi sembra che - lo leggo qua - finora sono state date 250 password; considerando che Oderzo avrà 10 – 12.000 famiglie credo che il numero sia ancora esiguo. Quindi credo sia importante, l’ho detto l’anno scorso anche amplificare la possibilità di questo servizio in quanto gli amministratori prima di tutti, ma tutti noi quando veniamo in Comune notiamo che ci sono sempre code agli sportelli dell’Anagrafe. Quindi, credo sia importante potenziare la pubblicità di questo servizio che è un servizio importante e che può anche consentire dei risparmi abbastanza importanti all’Amministrazione. Quindi è un primo punto. In merito alla viabilità, la parte del Settore tecnico, vedo che le alienazioni proposte in questi ultimi 12 mesi di fatto non hanno trovato alcun riscontro perché, praticamente, i bandi di gara sono andati deserti, propongo ulteriormente, penso sia il terzo quarto anno che lo dico, di ritirare dal - fra virgolette - “mercato” che in fin dei conti non lo accetta l’ex scuola elementare di San Vincenzo, in quanto come sappiamo tutti penso.. l’asilo è abbastanza pieno l’asilo Tre Piere, quindi, ora non ci sono i soldi ma un domani forse ci saranno e quindi ribadisco che, secondo me, secondo noi diciamo è un’area strategica per eventuali ampliamenti dell’asilo. Sempre sul discorso manutenzioni strade ecc. è vero che con le ristrettezze di bilancio che ci sono i servizi mantenutivi diciamo, operati soprattutto dal personale interno, devono essere giocoforza limitati però, diciamo, ci sono alcuni punti di sicurezza che ritengo che vadano diciamo sottolineati, soprattutto in merito alle rotatorie. Non sto a dire la rotatoria di Colfrancui, su cui penso ho rappresentato tre - quattro volte delle interrogazioni, delle interpellanze affinché vengano saldati sull’asfalto sei metri lineari di guardrail, che penso costeranno 100 euro forse di gasolio e di sei tasselli, quindi non capisco perché in quattro anni che chiedo non vengono fatti, magari proporrò ad alcuni abitanti, dei concittadini, di farlo noi, chiederemo l’autorizzazione di poterlo fare noi visto che comunque ho riscontrato con la Provincia e con Veneto Strade che è un compito del gestore della pista ciclabile. Vi sono anche alcune rotatorie di Piavon che presentano un problema minore però, secondo me, importante in quanto ci sono dei tratti di guard-rail, di new jersey in calcestruzzo non fissati e possono essere pericolosi perché non danno una sufficiente protezione al ciclista o al pedone che si trova sulla ciclabile. E’ abbastanza difficile che intervengano degli incidenti perché di solito le macchine vanno fuori strada di sera, però, voglio dire, pensiamoci. Approfitto perché molti cittadini mi hanno sollecitato, volevo presentare un’interrogazione ma lo dico oggi, visto che siamo nel momento della verifica degli stati di attuazione dei programmi, anche in 8 Piazzale Europa ci sono molti pozzetti, coperchi di pozzetti dissestati, in Piazzale Europa e anche lungo Via Garibaldi che creano del rumore. Per carità non è un gran problema però, voglio dire, nelle manutenzioni ordinarie questo, penso, possano rientrare con spese contenute, e soprattutto da operare con personale proprio. Restando nell’ambito tecnico riscontro un - fra virgolette – “problema” diciamo fra operatori del Settore urbanistica in quanto per una serie di concause, è diciamo fosse sottodimensionata attualmente la componente che si occupa dell’istruttoria delle pratiche urbanistiche, che per altro è anche abbastanza complessa, fra lo Sportello unico, fra la trasmissione informatica dei dati. Nonostante siano diminuite le pratiche edilizie, però è aumentata la complessità. Quindi, è una richiesta che faccio, è una proposta di vedere di riorganizzare l’ufficio, ovviamente, non potendo assumere persone, affinché ci sia, o comunque all’interno della nostra struttura pubblica, ci sia una componente, un addetto, una persona che può occuparsi di affiancare gli attuali istruttori delle pratiche, in quanto è - fra virgolette – “un collo di bottiglia” che genera dei disservizi, in senso di tempi lunghi ecc. e anche costi per l’Amministrazione. Perché allungando i tempi di gestione di una pratica, aumentano anche i costi. In merito al verde pubblico anche qui giocoforza sono stati ridotti degli interventi mantenutivi perché, ripetiamo il solito discorso, i fondi non ci sono! Quindi, do un suggerimento che diedi quando è stato presentato il progetto di Ca’ Diedo, della sistemazione del verde, bello sulla carta ma difficile da gestire, cioè sappiamo che le aiuole fiorite sono quelle che portano via più tempo perché ci vuole più tempo per manutentare i fiori ecc. Prendendo la tendenza anche dei paesi nordici che non hanno tanto cose da insegnarci ma sulla gestione del verde forse sì, propongo di ridurre dove si può diciamo le aiuole fiorite per aumentare le parti a verde. Questo oltre che dare una maggior fluidità del prato che va usato, cioè va calpestato il parco, sennò non serve a niente, potrebbe mantenere, ridurre magari di poco.. forse.. non proprio di poco la gestione del verde; quindi operare delle scelte anche di questo tipo. Basta, per il momento mi fermerei qui. PRESIDENTE: Va bene. Ringrazio il Consigliere Luzzu Capogruppo del Partito Democratico e passo la parola al Consigliere Ferri, Capogruppo di Forza Italia per il suo primo intervento. CONS. FERRI: Alcune questioni, mi riservo poi un secondo intervento che tratterò, un tema unitario, vale a dire quello del sociosanitario, perché è più articolato e su questo sono anche più ferrato, nel senso che ho più conoscenze rispetto al resto. Comunque, per quanto riguarda l’edilizia pubblica periodicamente poi c’è questo ritornello sul destino futuribile a questo punto, è un destino veramente crudele perché non c’è mai limite ad un punto fermo della stazione ferroviaria. Credo che fino ad oggi, a parte i proclami di cose nuove che sarebbero successe, l’unica cosa nuova dopo cinque sei anni che il sottoscritto tra l’altro, ma assieme agli altri, avevano fatto l’interpellanza, mi sembra che finalmente ci sono le etichettatrici nuove. Ma a parte questo, ecco, vorrei sapere in maniera più approfondita e definitiva se c’è qualche chance di poter un giorno recuperare quell’immobile e perché io su ciò che viene scritto e riportato dalla stampa ovviamente non è che mi fido perché, a parte i titoli accattivanti, poi in più occasioni abbiamo visto che sostanza non ce n’è! Vorrei anche sapere a che punto siamo per ciò che concerne la ristrutturazione, chiamiamo così, la messa a norma della scuola media Amalteo. Per ciò che concerne sempre l’edilizia pubblica scolastica vedo che continuano gli interventi di completamento e finitura di ampliamento e ristrutturazione della scuola materna di Camino. Anche qui vorrei sapere se questa benedetta.. e fu oggetto anche di un mio quesito rivolto precedentemente, mi diceste, mi rispondeste che non c’erano i soldi, che è tra le cose prioritarie, vorrei sapere se c’è qualche novità e se c’è qualche termine definito per la pista ciclabile, appunto, che partirebbe o che parte al completamento dal centro di Camino e poi finisce alla scuola materna, dove sappiamo bene da tempo è in fieri, però ‘sto fieri è una cosa anche qui futuribile. E vi è ancora uno stato di pericolo immanente su quella porzione di carreggiata in semicurva, con difficoltà notevoli sia all’inizio che alla fine della mattinata, quando i genitori vanno a portare o a riprendersi i figli. Ci sono le macchine che sono costrette, 9 ahimè, a parcheggiare ai due lati della strada e, quindi, bisogna procedere molte volte in quelle fasce orarie a zig zag, con la speranza che nessuno si faccia male. Un’altra questione riguarda.. anche questa è una cosa a cui ci tengo ma perché sono.. sì ho fatto le mie interpellanze, il più delle volte che non hanno sortito nessun effetto se non una risposta diciamo formale, ma anche qui senza contenuti, poco fa abbiamo parlato della differenza tra forma, formalismi e contenuti, e mi riferisco a che cosa? Mi riferisco ciò che concerne la tutela dell’ambiente, alla persistenza e alla ricorrenza nonostante tutte le proteste che ci sono state degli odori molesti. Tanto per intenderci la questione della pipì di cane. L’ultima volta che è stata segnalata credo che coincidesse o il giorno prima o lo stesso giorno dell’inizio delle scuole perché questo odore veramente molesto che è stato identificato corrispondente alla presenza nell’area di sostanze a base di zolfo, i mercaptani, ve lo ricordate, che quando lo dissi qui in aula fui quasi accusato in maniera sprezzante di avere le traveggole.. ma infatti è così.. Ecco sono stati di nuovo sentiti circa tre settimane fa. Io ho letto dalla relazione che sono state posizionate delle centraline e, se ricordo bene dalla lettura che ho fatto, una centralina è stata messa dall’ARPAV in corrispondenza del plesso scolastico di Via Parise, quindi vicino a casa mia. È finito un primo periodo di monitoraggio e adesso ne seguirà un altro. Le domande sono due e non me le sono inventate, credetemi, perché anch’io parlo con i tecnici: allora il monitoraggio chi lo fa? Sappiamo l’ARPAV. Io ho notizie certe che gli strumenti che stanno adoperando, e il quesito riguarda proprio questo, i quesiti che io pongo questa sera senza che ve li mando per iscritto, abbisognano, se non in tempo reale nelle prossime settimane, di una risposta certa e puntuale. Allora, mi dicono esperti del settore che la metodologia.. non hanno la metodologia utile, l’ARPAV di Treviso, forse quella di Padova ma c’è molto dubbio per dosare queste sostanze nell’aria. E comunque, qualora avessero la metodologia, io chiedo che ci dicano quale essa sia, primo quesito. Secondo quesito: c’è stato un primo periodo di monitoraggio dell’aria, credo che, siccome è una questione di interesse pubblico, ci mancherebbe altro, vorremmo sapere anche quali sono i risultati, perché risultati non ce ne sono stati. Vi ripeto, leggo dalla relazione programmatica che è finito il primo monitoraggio. Per ciò che concerne l’ambiente una cosa poco simpatica che ancora succede, nonostante sia stato fatto un regolamento quasi ad hoc, o comunque è stato integrato sull’igiene pubblica, sulle deiezioni canine. Allora io con i miei occhi, ma non solo il sottoscritto, ma poi me lo riferiscono, vedo frequentemente, a parte delle strade ecc., che privati portano gli animali, i cani tanto per intenderci, soprattutto prevalentemente negli spazi pubblici di verde pubblico. Io ho visto, ho potuto notare in altre realtà cittadine che comunque, mi sembra che sia scritto anche qui.. spazio pubblico di Oderzo.. no no forse uno spazio privato, che ci sono delle tabelle con cui si avvisa e si prega più che altro.. si avvisa e si prega di non portare lì i propri animali a, diciamo, contaminare una zona che poi è lo spazio pubblico verde. Io ne vedo spesso perché ce n’è uno a fianco al mio condominio, che è prospiciente tra l’altro alla scuola elementare, dove gli stessi bambini specie durante l’estate poi vanno a giocarci. Quindi, vi faccio immaginare quale sia realmente l’igiene. Io so che il Comune ha regolamentato questo anche con profili sanzionatori, ci mancherebbe altro, e ha dotato, diciamo, certi punti di dispensatori di sacchetti, vorrei ecco che il Comune fosse più attento a queste questioni e comunque mettesse degli avvisi, delle tabelle in questi spazi che magari sono attrezzati anche, che ci sono anche spazi attrezzati, quell’altro spazio a fianco alle scuole elementari di Via Parise, che è attrezzato per i giochi, lo stesso.. io vedo periodicamente, poi sono le stesse persone, non voglio fare il nome perché, cosa volete, è antipatico, poi sembra che uno spii, in realtà, siccome succede ripetutamente, poi uno anche si stufa, portano i cani là. Mentre mi sembra di aver capito dal regolamento che ho appena letto che comunque il privato si deve dotare di tutti gli strumenti, ma ne sono certo di questo perché ne ho letto un altro regolamento, per raccogliere le deiezioni dei cani. Quindi, io vorrei che su questo il Comune fosse un pochettino più, diciamo, attento. Sulla pipì dei gatti... Un’altra cosa riguardante l’ambiente, anche questo quando io sollevai la questione sembrava che fosse stato un oltraggio ad organo costituito, cioè alla Giunta, questo me lo ricordo nella passata legislatura, quando io feci quasi una denuncia pubblica sulla presenza in alcune zone del nostro territorio del cloruro di vinile monomero il quale, per chi non lo sa, ma ormai credo che siamo tutti sensibilizzati, è una delle sostanze più cancerose in assoluto. E su questo vedo anche dalla relazione che il Comune addirittura si è premunito per poter sapere l’esito di eventuali provvedimenti penali, se questi prevedessero eventualmente l’archiviazione su questo che fosse eventualmente avvisato. Io vorrei sapere qualcosa di questo C.V.M., non se ne è saputo niente e dalla relazione che si fa poco si capisce in realtà che cosa sia successo. Ed è una questione datata, dal 2007 sono passati sei anni, non se n’è più parlato perché, 10 probabilmente, è scomodo parlarne, difficile.. si vanno a toccare gli interessi chissà di chi.. Poi se si toccano gli interessi viene pregiudicata la raccolta di voti.. perché qua tutto è finalizzato alla raccolta di voti come poc’anzi abbiamo potuto notare, ahimè con grossa malinconia, quanto meno personale, cioè si strumentalizzano anche gli anziani di cento anni. Non è sufficiente strumentalizzare la Madonna di Medjugorje, ma anche gli anziani di cento anni che poveracci.. cioè vengono trasportati qua. Io capisco di celebrarli perché è un evento fare cento anni, a chi non piacerebbe arrivarci, ma non si fa altro che celebrarli senza metterli in difficoltà. Ma non importa, questa è una mia considerazione personale e me la tengo, tanto per dire a che livelli siamo arrivati, di infantilismo, a che livelli di infantilismo, ma non importa. Passo dalla parte del rompiscatole però non sono capace a stare zitto quando vedo che una cosa è contro natura come in questo caso. PRESIDENTE: La invito a concludere. CONS. FERRI: Mi fermo. Sì lo so che devo concludere, mi fermo. E mi fermo qui perché poi, vi ripeto, mi riservo di fare l’altro intervento sul sociosanitario, anche lì ci sarà da ridere. PRESIDENTE: Si era prenotato il Consigliere Sarri. CONS. SARRI: Se voleva fare una tornata di risposta. PRESIDENTE: No no, facciamo il giro dei Consiglieri dopodiché. Quindi ha chiesto la parola il Consigliere Sarri per il suo primo intervento, della Lega Nord. Prego. CONS. SARRI: Grazie Presidente. Senza dubbio la verifica dello stato di attuazione è un atto dovuto e, da parte delle minoranze, credo sia opportuno oltre che puntualizzare magari i diversi aspetti che vengono da copione introdotti, ma anche se è possibile dare qualche suggerimento. Diciamo che vogliamo puntualizzare qualche aspetto, esempio, se andiamo a vedere sulle opere di perequazione, così tanto per puntualizzare, l’unica opera di perequazione che è stata introdotta in realtà non è un’opera di perequazione perché il Belvedere mi sembra che debba essere stanziato dal Comune, perché la quota della perequazione non va più a copertura. Ma a prescindere da questa puntualizzazione, volevo anche aggiungere qualche suggerimento visto che molti cittadini mi dicono “ma è stato fatto un intervento nelle frazioni, in punti determinati, però si è intervenuti in maniera un po’ non puntuale..” Esempio: la casetta dell’acqua, ho notato che comunque c’è una grande affluenza, non sarebbe forse il caso di pensare di intervenire per metterne un’altra in un altro sito che comunque dimostra che c’è necessità. E, rimanendo sempre in quell’area, bisogna.. PRESIDENTE: 11 Continui, continui. CONS. SARRI: Stavo seguendo il Vicesindaco che diceva “..abbiamo chiesto”, bisogna insistere, non molli. Rimanendo sempre in quell’area l’anno scorso avevo sollevato il problema della viabilità attorno all’ex ufficio Savno, cosa c’era lì, è stata modificata, a mio avviso e ad avviso anche di molte mamme che frequentano quell’area visto che c’è molta attività sportiva, è stata modificata in maniera un po’ non molto buona, perché chi arriva e deve entrare il 99% degli automobilisti non fa il giro indicato dalla segnaletica orizzontale, ma bensì viene spontaneo tagliare al di sopra del parcheggio quello per i disabili. Per cui io avevo suggerito, a suo tempo, se quella viabilità si crea una specie di rotatoria attorno all’edificio, cioè si entra da una parte e si esce dall’altra obbligatoriamente senza avere la possibilità di entrare da una parte e poter uscire anche dalla stessa parte, primo si evita qualche rischio perché una sera di nebbia, buio, uno esce da una parte l’altro entra taglia, il sinistro può accadere. Quindi, è meglio - credo – prevenire. Per cui se è possibile, visto che non credo ci siano grosse spese per modificare quella viabilità, se è possibile creare una rotatoria attorno a quell’edificio, si risolvono tutti i problemi e chi entra sa che entra direttamente e deve uscire dall’altra parte, anche perché la maggior parte esce dall’altra parte. Solamente che chi entra abitualmente taglia. Punto due: la rotatoria di Piavon, quella della zona artigianale. Sono stati fatti i passaggi pedonali. Dove? Dove non servono perché per raggiungere il passaggio pedonale bisogna camminare lungo il ciglio della strada. Allora il mio suggerimento è: visto che vicino a quella rotatoria il condominio arrivando da Piavon, il condominio sulla sinistra prima della rotatoria, uscendo da quel condominio non c’è possibilità di attraversamento perché non c’è la striscia pedonale. Creando la striscia pedonale all’uscita del condominio diventa accessibile al marciapiede dall’altra parte e mette in sicurezza chi va a scuola o quant’altro, perché dov’è attualmente diventa pericoloso perché le macchine che arrivano da Oderzo, non c’è il percorso pedonale lungo il ciglio. Per cui suggerisco di intervenire, e anche questo non credo richieda grosse spese. Poi, sempre suggerimenti dei cittadini, verde pubblico: quest’anno ho trovato molta gente che si è lamentata non in quanto allo sfalcio dell’erba, ma in quanto alla cadenza dello sfalcio dell’erba, cioè si sono ritrovati così mi dicono - che sono stati fatti due sfalci vicini, però c’è stato un periodo lungo dove, soprattutto negli argini del Monticano, l’erba era altissima. Per cui sappiamo che il tratto che va da Fratta Vecchia fino a Camino c’è molta gente che alla sera va a fare footing, per cui sarebbe bello avere un argine come il tratto dove c’è bosco, perché lui lo mantiene pulito, semina l’erba, però mi chiedo - non so, è una proposta così: si può coinvolgere qualche privato e mantenere quel tratto di argine che sarà lungo cosa, un chilometro e mezzo, due, e cercare di mantenerlo in maniera che uno possa andare a fare un po’ di footing insomma ecco, senza dover segare l’erba prima? E anche questo volendo si può lavorare e portare a casa il risultato. Leggevo anche, sempre nella perequazione, l’adeguamento della scuola Amalteo, dove leggo che si sta lavorando per finire i lavori dell’aula magna, “è in corso di conclusione la modifica dell’accordo pubblico privato con la ditta Mimosa per la ridefinizione degli impegni perequativi”, domanda magari anche un po’ ironica: si riesce ad avere l’aula magna per Natale come regalo dell’ultimo dell’anno? Perché poi leggo nei giornali che è tutto bloccato, per cui vorrei capirne un po’ di più. Chi dice una cosa e poi qua all’interno ho visto che.. insomma questo dovrebbe essere un documento veritiero, mi auguro.. Mi auguro che per fine anno la cosa vada a buon fine. Ultima cosa sempre nella verifica, nella Polizia Municipale c’è scritto “l’intervento da parte della Polizia Municipale, sempre presente nei plessi scolastici” e via dicendo, non lo dico solo io, lo dicono molte, molte mamma che vanno a prendere i bimbi e via dicendo. Non dico sempre tutti i giorni, ma una volta alla settimana, una volta ogni quindici giorni in modo da far passar il messaggio che c’è in controllo, in certi plessi, esempio scuole medie, esempio Parise, la presenza di un Vigile che fa un giro, che verifica, che tiene.. che magari.. perché un conto è il nonno vigile che pretende che ci sia un’educazione stradale, e sappiamo che a volte al nonno vigile viene detto “ma sì..” e si va avanti, se c’è un Vigile Urbano l’immagine è diversa. Questa non vuole essere una critica ma una puntualizzazione, come, esempio, capisco che l’area è pericolosa, c’è traffico, ma davanti al Brandolini puntualmente ci sono uno o due vigili, credo che sull’orario di uscita delle scuole uno o due Vigili possano fare un giro per i vari plessi in tutto l’opitergino, magari intervallando, un giorno da una parte un giorno dall’altra e dare un po’ di segnale che il controllo c’è. Molte famiglie si sono lamentele di questo anche perché hanno detto “davanti al Brandolini sono fermi là.. e davanti agli altri 12 plessi ci è sempre un via vai, gente che parcheggia a destra e a manca, poi non c’è nessuno che controlla e poi, dov’è che si trovano i Vigili quando non serve? A mezzanotte a piazzare la multa dietro l’angolo”. Quindi, le persone un po’ si innervosiscono. Altre cose.. PRESIDENTE: Concluda Consigliere. CONS. SARRI: Sì. Basta, mi fermo qua casomai faccio un ulteriore intervento, ribadisco, per tutto quello che ho elencato non credo ci vogliano spese esorbitanti, per cui mi auguro che ciò che ho suggerito ne venga preso atto e al più presto venga messo in atto. Grazie. PRESIDENTE: Ringraziamo il Consigliere Sarri. Ha chiesto la parola il Consigliere Policarpo Pezzutto della Lega Nord, ha cinque minuti a disposizione per il suo intervento. Prego. CONS. PEZZUTTO: Grazie Presidente, penso di stare anche meno perché già gran parte delle questioni sono state sollevate da chi mi ha preceduto. Sì diciamo è un bel libro però con poca sostanza! È capibile anche il momento di difficoltà, però se poi andiamo a vedere nel concreto, diciamo che vediamo veramente la realizzazione di poche opere importanti. Per un paese come Oderzo questo non è sicuramente una bella cosa. Mi voglio soffermare su alcune cose comunque, sul sociale per esempio avevamo un servizio di Medicina dello Sport che ci è stato tolto a favore di..., è stato spostato a Treviso, ecco più volte in questa sala facciamo onori ad atleti, a sportivi e ringraziamo i genitori, gli accompagnatori tutti quanti chi fa volontariato e poi però di fronte a queste problematiche le lasciamo perdere, tanto questo forse non fa audience, non fa spettacolo. Direi di stare attenti molto a questo, perché curare preventivamente nell’ambito dello sport i nostri giovani e non solo i nostri giovani ma anche quelli di una certa età, vedi anche il sottoscritto, è importante. Cioè avere il medico della medicina vicino a come era fino a pochi anni fa a Motta di Livenza era una cosa importantissima. Poi che questo venga spostato a Treviso è penalizzante veramente per chi vuole essere un po’ sicuro di fare dello sport in salute. Poi vedo tanti assegni, qua parlo del sociale a favore delle famiglie, famiglie italiane e famiglie straniere, mi piacerebbe magari un giorno capire quanti a famiglie italiane e quanti a famiglie straniere o a quanti bambini italiani e a quanti bambini stranieri vengono date queste agevolazioni. Ma così è solo per una questione di capire meglio dove veramente vanno a finire questi contributi che, capiamo benissimo il momento, però bisogna anche un attimo stare attenti poi a chi si danno. Poi c’erano altri punti. Sì, ho visto interventi nel campo della viabilità, sapete benissimo che dal nostro punto di vista, a livello del tamponamento che questa Amministrazione ha fatto a Rustignè, non soddisfa sicuramente le nostre intenzioni, anche in questo caso vorrei far presente che le strisce pedonali che da una parte partono dal marciapiede, dall’altra parte se uno attraversa la strada va a finire nel fosso. Se le strisce pedonali devono servire a carrozzine o a quelli che vanno a piedi ci sarebbe il brutto che dovessero andare nel fosso per poi risalire perché questo è quello che sono state segnate per terra. Cioè la presenza di un tecnico al momento che uno va a segnare penso che sia indispensabile, invece molto probabilmente questo non viene fatto, non viene fatta la necessaria sorveglianza di questi momenti. Poi un’altra cosa che ho visto è la realizzazione di un impianto fotovoltaico e gruppo di cogeneratori per quello che riguarda lo stadio Opitergium. Ecco, benissimo, quando parliamo di questo sono contentissimo, peccato però che siamo arrivati un po’ in ritardo perché se questa opera veniva fatti alcuni anni fa molto 13 probabilmente veniva un grosso introito per il Comune, poi anche per la società. Qui c’è stata la titubanza nel fare quest’opera e adesso diciamo non è più tanto conveniente come poteva essere.. come poteva portare i propri frutti nel passato. Un’altra raccomandazione che faccio a questa Amministrazione è di controllare maggiormente il trasporto dei rifiuti. Allora è brutto, è bruttissimo vedere i nostri fossati riempiti di sacchetti, bottiglie e quant’altro. Io capisco che ci può essere anche tanta maleducazione, però quando vedo i camioncini delle immondizie stracolmi di sacchetti mi viene da pensare magari che qualche sacchetto possa cadere anche da quei cassoni, ecco fare presente a chi li raccoglie di avere una più puntuale osservanza su questo. E qui lancio anche un’idea perché se è vero che ci troviamo con tanti disoccupati a casa, sappiamo bene che l’Amministrazione potrebbe anche chiedere l’utilizzo di questi lavoratori per lavori socialmente utili, e ritengo che un lavoro socialmente utile, e non è da vergognarsi, è anche fare un po’ di pulizia come hanno fatto i nostri ragazzi alcune domeniche.. due domeniche fa di andare a pulire, usando anche la manovalanza di gente che è in disoccupazione che percepisce già un assegno per questo e che l’Amministrazione può eventualmente, in base ad un progetto, approfittare di questa triste purtroppo occasione che viene presentata. PRESIDENTE: La invito a concludere consigliere Pezzutto. CONS. PEZZUTTO: Sì. Diciamo che anche per questa cosa avevamo fatto un’interpellanza, questa Amministrazione ha detto che non aveva il tempo di rispondere in Consiglio Comunale e io sinceramente reputo importante sì i cent’anni che abbiamo appena festeggiato, però reputo altrettanto importante dare delle risposte ai cittadini che pongono delle domande a noi Consiglieri, e noi siamo poi per fare un po’ da portavoce tramite questi. Noi abbiamo fatto un’interpellanza che il Sindaco abbastanza puntualmente, come è sua abitudine, ci risponde per scritto, le vasche di laminazione in Via della Serenissima, in Strada Serenissima in questo Consiglio.. forse il periodo uguale dell’anno scorso, cioè fine estate, mi era stato detto che puntualmente con l’inizio dell’estate quando era il momento giusto venivano pulite le vasche di espansione che sono in Via Serenissima. Beh quelle vasche lì servono già il 50% di quello che dovevano servire, avevo detto che servivano le paratie per regolare l’acqua nella propria salita e nella propria discesa, era stata creata una polemica però la mia non era una polemica, voleva indirizzare l’Amministrazione a “se qualcuno ha sbagliato prima cerchiamo di non continuare a fare lo sbaglio”. Basta mettere delle tavole in maniera di regolamentare l’acqua in entrata e in uscita. E poi al 50% è riempita con dei tronchi, con dei rami, ormai è una cosa abbandonata a se stessa creando anche dei grossi problemi di igiene, sappiamo cosa vive nel Monticano, immaginate cosa vive in quella sporcizia che sono le vasche. Per il momento basta, mi sembrava di avere un altro punto però eventualmente... PRESIDENTE: Ha consumato tutto il suo tempo e anche altro tempo a disposizione. CONS. PEZZUTTO: Benissimo, la ringrazio Presidente per la sua sempre puntuale cortesia. PRESIDENTE: Grazie. Allora, a questo punto io passerei la parola al Sindaco per le risposte ai Consiglieri. 14 SINDACO: Diciamo mi hanno investito di domande, per cui non penso che potrò esaurire, almeno se volete le risposte in due minuti, dovrò avere del tempo a disposizione per giustamente rispondere a tutti e anche per far capire la posizione dell’Amministrazione ai cittadini presenti. Allora, partiamo dal Consigliere Luzzu il quale ha parlato di potenziare il servizio per le certificazioni in via informatica diciamo; benissimo mi pare una buona proposta, cercheremo, è già in funzione, si è cercato di pubblicizzarlo, cercheremo di pubblicizzarlo ancora di più magari facendo inserire una notizia magari nel sito, oppure se magari anche i giornali vogliono darne notizia visto che vedo che ci sono anche giornalisti qui presenti di questo servizio che viene dato dall’Amministrazione e magari ancora non tutti i cittadini lo conoscono possono farlo. Poi il Consigliere Luzzu si è soffermato sulla scuola materna di San Vincenzo che dice sarebbe meglio non venderla; questa effettivamente è una posizione che lui sostiene da diversi anni, è una posizione del tutto rispettabile però dobbiamo fare il conto anche con i grandi costi di mantenimento che ha un edificio che ormai sta per essere, per così dire, è in degrado e che il proprietario ha il dovere di mantenerlo in piedi, in sicurezza, quindi pensiamo tenere la scuola cosa ci viene a costare. Prima o dopo bisogna dire “mettiamola in sicurezza”, anche perché è lì prospiciente alla strada, è vicina alla strada. Per cui la scelta fatta dall’Amministrazione è quella di metterla in vendita, purtroppo il momento non è dei migliori perché tutti sanno com’è la situazione oggi delle compravendite immobiliari dell’edilizia e quant’altro però io sono sempre ottimista e spero sempre che, diciamo, anche questa crisi che ci attanaglia, nonostante quello che vediamo a livello nazionale si possa superare. Negli altri Stati d’Europa già parlano di via di uscita dalla crisi, purtroppo in Italia, qua c’è un rimbalzo di responsabilità, uno dà colpa all’altro.., però il dato di fatto è questo, che la crisi è aggravata un po’ dalla situazione politica. Ma io sono sempre ottimista perché spero che ne veniamo fuori insomma da questa situazione. Poi giustamente la rotatoria di Colfrancui, anche questa era una problematica in cui il Consigliere Luzzu è sensibile, più volte ne ha parlato c’è stata un’interpellanza recentemente alla quale abbiamo anche risposto. Siamo sollecitando diciamo la Provincia per valutare un cambio, diciamo, della configurazione della rotatoria perché la configurazione della rotatoria è un po’ così.. non è ritenuta da noi che sia ottimale ecco per chi ci deve circolare. E quindi adesso vediamo se con la Provincia si può arrivare ad una soluzione del genere di modificarla, nel frattempo c’è il problema diciamo della pista ciclabile che è tracciata con dei new jersey mobili e non è fissa. Finora, diciamo, non si è verificato mai nessun incidente, quindi.. però diciamo se fosse fissa sarebbe meglio, concordo con lei. Per cui vedremo.. adesso vediamo come poter fare per dare una sistemazione stabile diciamo a questa rotatoria, a questi new jersey che sono mobili. I pozzetti dissestati e la manutenzione dei pozzetti, diciamo continua la manutenzione ma ne abbiamo tanti purtroppo di dissestati, magari si aggiustano da una parte e poi ne viene fuori un altro, in pratica passando le auto, le macchine sopra, i camion il gommino si usura o salta via e quindi poi mancando il gommino che attutisce i colpi i camion che passano sono dei camion che disturbano perché il coperchio... Questo è un problema che conosciamo abbastanza bene che ci viene riferito dai cittadini, dove ci viene riferito noi facciamo intervenire subito i nostri dipendenti, il geometra Tormene è sempre molto preciso e puntuale però probabilmente ci sono anche alcuni posti in cui è da sistemare. Comunque se il Consigliere Luzzu in dettaglio, magari via e-mail, basta che mandi un’e-mail anche a me, mi segnala: “Guarda in via X magari davanti al civico tal dei tali c’è il pozzetto che..” noi mandiamo subito l’intervento dei nostri operai per sistemarlo. Giusta è anche l’osservazione sulla funzionalità dell’Ufficio Urbanistica perché, come sapete, qui è andato in pensione il geometra Da Re che era un forte punto di riferimento, soprattutto perché era una persona che aveva lavorato tanti anni in Comune e quindi conosceva un po’ lo storico di tutta la situazione urbanistica del nostro territorio, lui è andato in pensione, non l’abbiamo sostituto perché c’erano, ci sono problemi con i costi, col personale, c’è tutto un discorso molto, molto difficile sul quale so che il Segretario e i nostri uffici si arrovellano perché si può superare un po’.. se un operaio fa un’ora di straordinario in più o in meno, cioè sono tutti discorsi capziosi per i quali è molto difficile anche starci dietro che richiedono tempo, a cui però lo Stato ci obbliga e che dobbiamo rispettare. Perché poi va a finire che se non rispettiamo questi parametri vengono fuori problemi, ci sono sanzioni. 15 Allora, non l’abbiamo sostituito, nel frattempo purtroppo è deceduto anche un altro geometra, il geometra Uliana, Walter Uliana come purtroppo sappiamo, avevamo un altro a tempo determinato che a giugno ha finito e non poteva più essere riconfermato, quindi l’Ufficio Urbanistica ha delle problematiche di personale non indifferenti. Stiamo valutando di vedere la possibilità, ne abbiamo parlato in Giunta anche di recente di aprire, diciamo, attraverso l’istituto della mobilità tra Enti di vedere se possiamo arrivare perlomeno ad incentivare l’ufficio di una unità perché questa è la situazione. Per quanto riguarda la proposta di ridurre le aiuole fiorite e aumentare il verde, oddio le aiuole fiorite noi, a dire il vero, sulle rotatorie dove sono fiorite sono gestite da.. abbiamo fatto una specie di bando in cui la fioreria diciamo mette la pubblicità, il loro cartellino e loro tengono la manutenzione, quelle sono anche belle. Qui invece nei giardini pubblici le tengono i nostri operai ma, diciamo, non sono numerose, mi pare che siano abbastanza limitate e danno un senso anche così di maggior decoro al palazzo comunale, ai giardini pubblici in cui si affaccia, anche in occasioni particolari come sono i matrimoni magari che si tengono e magari la sposa, ecc., ha il piacere di farsi una fotografia vicino all’aiuola fiorita.. Insomma sono piccole cose.. è come un po’ anche una casa che un po’ di fiori deve averli, magari non eccessivamente ma un po’ di fiori li deve avere. Però mi pare che non ci sia un eccesso attualmente di questo, perché le rotatorie sono seguite dai privati, non sono seguite dai nostri operai. Naturalmente se ad un punto non ho risposto magari dopo me lo dite. Passiamo all’intervento del Consigliere Ferri. Allora, il primo punto che ha trattato è stato la stazione ferroviaria, qui diciamo questa estate anche durante il mese di agosto noi ci siamo dati da fare con l’Assessore, io, l’Assessore De Luca e anche l’Assessore Campigotto siamo andati a Venezia proprio a Trenitalia, alla sede di Trenitalia di Mestre in cui abbiamo incontrato i responsabili Trenitalia e anche l’Assessore Chisso con i quali abbiamo discusso, abbiamo fatto presente tutte le problematiche soprattutto emerse anche su Facebook, dei giovani, dei movimenti che i nostri cittadini, come Oderzo si muove ecc., che danno dei suggerimenti e fanno delle proposte. Li abbiamo riproposti a loro e lì diciamo siamo riusciti a concordare la possibilità di avere due corse in più rispetto a quelle che erano state stabilite nella tratta Oderzo - Treviso, una subito la mattina in più e una la sera come ultima corsa, prima corsa e ultima corsa, però quest’ultima a partire da giugno e in via sperimentale. Perché dico in via sperimentale? Perché loro dicono “se noi vediamo nel periodo da giugno a dicembre che sul treno vanno cinque persone non vale la pena che manteniamo questa linea perché è un costo notevole, se invece aumenta un pochino il numero dei passeggeri possiamo renderla fissa”, quindi la prima è stabile, la seconda è invece così in via, come dicevo prima, sperimentale. Da qui un piacevole anche volantino al quale abbiamo dato il patrocinio e anche un piccolo sostegno economico per la stampa, promosso proprio da questa “Oderzo si muove” che suggerisce in questo volantino ai cittadini “se volete più treni dovete usare il treno” perché usando il treno è chiaro che possiamo avere più corse perché se vedono che c’è l’afflusso di gente ecco.. E’ una logica giusta che fanno i cittadini e che noi assecondiamo perché mi pare che sia una cosa bella. Ecco, in questo incontro con Chisso abbiamo parlato anche delle situazioni, delle etichettatrici, del fatto che il biglietto non si può comprare e tutte queste cose, a cui proprio in questi giorni è stato posto rimedio perché c’è la possibilità di acquistare i biglietti pagando col bancomat o con la carta di credito direttamente lì c’è la macchinetta, c’è la possibilità, si ha la obliteratrice come si dice, è stata rimessa a nuovo, è funzionante e quindi già in atto. Abbiamo sollevato anche il problema della stazione ferroviaria e qua mi si è detto “dovete parlare proprio con le Ferrovie”, quindi abbiamo preso un appuntamento e le Ferrovie sono venute qui con i loro rappresentanti qui a Oderzo proprio di recente, saranno venti giorni fa, c’erano i nostri responsabili di servizio, gli Assessori, abbiamo fatto una bella discussione facendo presente che noi ci terremo ad avere qui a Oderzo una stazione ferroviaria funzionante e diciamo messa a disposizione dei cittadini. Il problema che loro sollevano è questo che “bisogna ristrutturarla”, loro dicono va ristrutturata; adesso con le nuove norme che ci sono anche sull’antisismico quel preventivo fatto nel 2006 da noi di 600.000 euro per ristrutturarla più IVA adesso è notevolmente aumentato, quindi andremo a molto di più anche perché sembra piccola però loro sono venuti con la carta, ha - diciamo - uno scantinato sotto, uno scantinato sotto tra l’altro con tantissimi cavi ecc. che passano, quindi c’è un lavoro anche di sistemazione di questo; c’è un piano terra, c’è un primo piano e c’è anche una piccola soffitta sopra, quindi non è piccola è abbastanza da sistemare, 16 non è poco. Naturalmente noi abbiamo fatto capire che non è che, in una situazione in cui noi facciamo fatica col patto di stabilità a ristrutturare le nostre scuole e ristrutturare le scuole è un obbligo per l’Amministrazione, non possiamo dire “facciamo a meno di ristrutturare le scuole e andiamo a ristrutturare in modo antisismico un fabbricato che non è neanche nostro” e che, tutto sommato, a differenza di una scuola potremo farne anche a meno, può restare così com’è, per carità, anche perché alla fine l’onere, come dicevo prima, di sistemare i propri beni è dei proprietari. Ogni proprietario deve sistemare il suo bene, non può pensare che ci sia qualche altro che glielo sistema. Oderzo non è un istituto di beneficenza, il Comune di Oderzo non è un istituto di beneficenza, è un ente pubblico che cerca di fare gli interessi dei cittadini. Io mettere 1 milione di euro dei cittadini, anche se li avessi, anche se il patto di stabilità me lo consentisse, sicuramente non mi farebbe dormire tranquillo se questa nostra Amministrazione facesse una scelta del genere, mettesse questa priorità invece di dire “la priorità è arrivare a sistemare, se ho 1 milione di euro a disposizione, a stralci la scuola media Amalteo”. Faccio un esempio. Quindi, vedete, io queste cose qua gliele ho dette ai funzionari, ho detto: “Ma ho visto che a Ponte di Piave per esempio..” sì però lì la situazione era diversa, noi dovevamo sistemare un nostro dipendente, dargli un appartamento ad un nostro dipendente per cui abbiamo parlato col Comune, noi abbiamo sistemato tutta la parte superiore, abbiamo realizzato l’appartamento per il nostro dipendente che vi abita dentro, e sotto con qualche manutenzione straordinaria il Comune ha messo a posto diciamo, e ha ricavato una bella sede per gli anziani, per cui mi pare che gli anziani la frequentino. Però, vedete, l’intervento è tutto diverso da dire spendiamo 70 – 80.000 euro perché è sempre una cifra però si può affrontare da spendere, oggi come oggi penso che saremo attorno ad un milione di euro per sistemarla con le nuove leggi antisismiche che sono state fatte. Ecco, per cui ho parlato, “ma Motta per esempio adesso”.. “Motta - ha detto - adesso è stata sistemata in parte, per la parte rimanente faremo un bando e chi si aggiudicherà il bando dovrà finire e completare i lavori per quello che manca e il privato che dovesse aggiudicarsi il bando magari la può gestire.. Lì abbiamo avuto la necessità di intervenire perché Motta è uno scalo merci per noi considerato determinante, per cui dovevamo sistemarlo e insieme a noi sistemarlo il privato, quindi trovare una soluzione che in parte lo sistemassimo noi e in parte il privato, l’abbiamo trovata in questo senso di fare una prima sistemazione dei lavori più grossi e poi il privato farà il completamento dei lavori, le finiture, finirà e si aggiudicherà per un certo periodo.” Gli ho detto “..pensateci perché se per Oderzo voi pensate che dobbiamo realizzarlo tutto noi non siamo in grado di farlo e neanche.. cioè non abbiamo la possibilità..” è inutile creare aspettative, oggi come oggi col patto di stabilità avessimo anche i soldi non potremo farlo perché dal patto di stabilità siamo impediti di realizzarlo. Quindi, ci siamo fatti mandare un protocollo che loro hanno stipulato anche con la Regione per agevolare queste consegne di immobili ai Comuni, immobili ferroviari, le Stazioni ferroviarie per vedere se c’è qualche norma che magari prevede che la Regione possa finanziare interventi di ristrutturazione. Adesso so che è arrivata da poco, valutiamo un attimo perché se c’è qualche norma che ci consente di chiedere alla Regione un finanziamento nonostante anche per la Regione siano periodi, penso, non più rosei perché i tempi sono cambiati, la crisi economica ha investito un po’ tutti, però faremo una richiesta andando a parlare ancora con l’Assessore Chisso che tra l’altro ho trovato molto disponibile, molto una persona con la quale si parla volentieri e sensibile a sentire le problematiche delle Amministrazioni, delle persone insomma. Ecco, questa è la situazione attuale della stazione ferroviaria, non è da dimenticare però, e qua lo voglio dire, noi siamo arrivati nel 2006 e lì effettivamente, io pur avendo una certa età evitavo al tempo di andare la sera lì, o quando andavo magari a prendere qualcuno che arrivava in treno avevo anche un po’ di paura, non stavo fermo con la macchina, mi ricordo andavo sempre su e già.. tornavo, andavo, tornavo perché col buio che c’era era proprio da aver paura, buio, pozzanghere, quando pioveva bisognava andarci con gli stivali. Siamo arrivati, era un compito che incombeva a noi perché era comunale, noi abbiamo ristrutturato tutto il piazzale. Come voi vedete adesso c’è il suo posto per mettere le biciclette coperte, c’è il posto per mettere le biciclette pubbliche un po’ più in là, con l’iniziativa che abbiamo fatto insieme alla Provincia, c’è il posto per il parcheggio degli autobus all’esterno, per la fermata degli autobus, c’è il posto per il parcheggio delle autovetture, ci sono le aiuole, c’è l’illuminazione ben fatta, cioè abbiamo riqualificato tutto il piazzale. Questo ci competeva! Questo ci competeva perché era obbligo del Comune farlo, era la nostra proprietà però altre cose non ci competono, ristrutturare.. non ci compete, siamo qua, possiamo collaborare, dare una mano, abbiamo grandi aspettative però ricordatevi che non ci compete. 17 Scuola media Amalteo, ecco un altro punto che giustamente il Consigliere Ferri solleva, finirà? Guardate, sapete che io sono ottimista per natura, sono convinto che finirà, se mi dite per Natale.. chi era il Consigliere Sarri che mi ha detto per Natale, per Natale lei è stato molto prudente perché ha detto per Natale ma non ha detto di quale anno, quindi io penso.. io spero.. manca poco sa perché abbiamo fatto la perizia proprio nel nostro Ufficio Urbanistica, adesso stavo scherzando, nel nostro Ufficio urbanistica abbiamo fatto la perizia, mancano esattamente dice la dottoressa Berto 70 giorni per completare l’opera, quindi in due mesi.. sarebbe giusta la sua stima, arriveremo giusti per Natale se iniziassero subito. Può anche essere perché guardi che noi stiamo premendo molto, abbiamo già - tra virgolette - non si può dire minacciato perché non è una parola che va bene, abbiamo già avvisato, sollecitato la ditta privata a completare l’opera, anche perché ci sono degli obblighi anche nei confronti di colui che costruisce, che fa l’appaltatore. E, quindi, bisogna arrivare a riprendere altrimenti li abbiamo avvisati che noi andremo ad escutere le fideiussioni, perché loro hanno firmato dei documenti per andare avanti, per cui abbiamo detto “guardate che noi andiamo avanti, escutiamo le fideiussioni per completare l’opera.” Adesso c’è una trattativa in corso di cui si occupa anche l’Assessore, i nostri uffici, la Dottoressa Berto e il Vicesindaco per cercare di accelerare al massimo la realizzazione e il compimento di quest’opera. Ripeto se dovessero partire nel giro di 15 giorni saremo a metà ottobre, quindi a Natale potrebbe essere finito più o meno, ma però dovrebbero partire entro 15 giorni. Cioè se cominciano entro 15 giorni, però bisogna vedere se cominciano perché se le cose si irrigidiscono dovremo escutere la fideiussione e quindi passa un po’ di tempo. Ma siccome lei non ha precisato l’anno, posso dirle che per Natale 2014 credo proprio di sì insomma, mi prendo un po’ sul sicuro. Poi vediamo un attimo, scuola materna di Camino, sì questa è pressoché finita, c’è stato un bel intervento, qua c’erano delle continue sollecitazioni perché c’erano tantissime problematiche o alle porte o ai pavimenti, giustamente portate avanti mi pare anche dal Consigliere Ferri e da qualche altro Consigliere, portate avanti anche dal Consiglio dei genitori, attraverso una perequazione siamo potuti intervenire con un intervento proprio di ristrutturazione importante con la realizzazione anche di un’aula in più che potrà dare maggiori risposte alle varie richieste dei nostri concittadini. La pista ciclabile di Camino, era il punto successivo, vado avanti, me li sono segnati tutti. La pista ciclabile di Camino era il punto successivo, anche qua giustamente come solleva il problema il Consigliere Ferri, c’era un problema sollevato dai cittadini ancora qualche anno fa e difatti noi abbiamo messo come opera in perequazione con la ditta Dametto la pista ciclabile di Camino oltre a quella di collegamento tra Fratta e Gorgo al Monticano perché anche qua avevamo delle richieste di mettere in sicurezza un tratto mancante tra Gorgo e Fratta. Allora so che nonostante le varie problematiche in cui si dibattono i privati, la ditta Dametto ha comunicato, proprio una quindicina di giorni fa, quando li abbiamo avvisati, tutti quelli che hanno fatto perequazioni “guardate che andremo in Consiglio Comunale, chi va avanti con le perequazioni bene, chi invece non vuol più andare avanti o non ritiene di andare avanti o tergiversa e capiamo che non ha volontà, noi li portiamo in Consiglio Comunale e andiamo a revocare e a tornare indietro”, cosa che vedete in un punto poi c’è. Dametto è venuto su, ha anche presentato i disegni, ha presentato le carte e ha detto, proprio per iscritto ha comunicato che sta andando avanti, che vuole andare avanti quindi questa di Dametto è una delle cose, delle piste ciclabili che va avanti, delle perequazioni che va avanti. Adesso stipuleremo anche la convenzione nella quale verranno precisate anche le date di esecuzione definitiva delle opere. Quindi questa sarà una pista ciclabile che verrà realizzata e come quella che unisce Fratta a Gorgo. Poi abbiamo il problema degli odori, nel problema degli odori cosiddetto “pipì di gatto” è stata installata una centralina ARPAV, adesso è stata tolta ma so che l’ARPAV andrà a reinstallarla perché fanno delle installazioni diciamo ripetute, intervallando con un periodo di quiete; almeno così mi è stato riferito e poi alla fine ci daranno i risultati. Noi sappiamo da risposte che ci sono state data dall’U.L.S.S., dal settore igiene e sanità dell’U.L.S.S. che questi odori non sono pericolosi per la salute, questo ci hanno risposto, però ciò non toglie che gli odori è giusto che non ci siano, si sono molto diradati a dire il vero rispetto a tempo fa, adesso l’ARPAV li sta monitorando, appena avranno finito ci manderanno il resoconto e poi tireremo le somme. Qui ricordo che dei privati hanno anche fatto una denuncia in Procura, per cui c’è una denuncia in base alla quale la Magistratura sta indagando. Io gli esiti ancora non li conosco, non li so, ma so che c’è 18 un’indagine in corso, poi deciderà il Magistrato come muoversi. Voi sapete che noi la Magistratura la rispettiamo, per noi la Magistratura ha il massimo rispetto. Poi abbiamo il problema delle deiezioni canine. Allora sulle deiezioni canine anche qua noi quando siamo arrivati dopo, mi pare nel 2007 o nel 2008, abbiamo portato in Consiglio Comunale il regolamento Oderzo Città Sicura nel quale abbiamo previsto anche di intervenire per cercare di frenare il problema delle deiezioni canine. Sono state previste delle sanzioni, le sanzioni vanno a colpire il proprietario che gira per Oderzo o nelle aree in cui non dovrebbe andare con diciamo il cane a guinzaglio, il cane appresso e non è munito del kit per raccogliere le deiezioni. Primo. Secondo, viene multato e sanzionato il proprietario che naturalmente se il cane fa la deiezione se ne va via e non la raccoglie! È chiaro che in questo secondo caso bisogna che il Vigile sia lì in quel momento, però bisogna anche rendersi conto che il proprietario se vede il Vigile che è lì naturalmente le raccoglierà; anche perché noi abbiamo fatto controllare anche di recente, abbiamo fatto controllare anche di recente tutti coloro che ad Oderzo girano con cani. Abbiamo potuto anche fare una piccola statistica, c’è tantissima gente che viene da fuori, tantissima gente esterna che viene con il cane perché Oderzo è una città che attrae, è una città verso la quale da fuori vengono nella nostra città, vengono a fare la passeggiata. Abbiamo i dati, abbiamo i dati, mi sono meravigliato anch’io perché io ho commissionato questo incarico, anche di recente al nostro Comandante dei Vigili Urbani, perché ho voluto avere la contezza che veramente il servizio venisse svolto. Gli ho detto: “Voi fate questo controllo e io voglio sapere nome e cognome delle persone che avete controllato”. E lui mi ha trasmesso, nome e cognome controllato, non ce n’era uno che non avesse il kit, tre quarti delle persone erano di fuori Oderzo, tantissima gente che viene dal Friuli, da Conegliano, dal Trevigiano, dalle zone circostanti, qua attorno a farsi la passeggiata guardando i negozi o entrando in negozi così a Oderzo. Sono rimasto sorpreso positivamente. Allora tutti avevano il kit, però il problema è che a volte si trovano anche le deiezioni per terra, vuol dire che non vengono raccolte. Allora è chiaro che il Vigile non può essere dappertutto in ogni momento e se c’è è evidente che il privato che ha il kit lo usa, se vede che c’è il Vigile lì, perché il Vigile lo sanziona altrimenti. Non è facile controllare chi, diciamo, alla presenza del cane che fa la deiezioni invece di raccoglierla vede che non c’è nessuno non c’è il Vigile e se ne va. Io spero che questo sia maggiormente, come si può dire, risolvibile attraverso l’installazione delle telecamere. Voi sapete che noi come tanti altri Comuni dell’Opitergino-Mottense e del Coneglianese facciamo parte di questo progetto provinciale che sta andando avanti bene, la Provincia, il Presidente Muraro, ha già fatto il bando per l’aggiudicazione e speriamo che l’installazione ci sia a breve perché così potremo risolvere tanti problemi, io penso anche questo. Sulle aree verdi volevo dire che noi nelle aree verdi abbiamo fatto installare i cartelli di cui parlava lei dottor Ferri, i cartelli, i cartelli sono.. PRESIDENTE: Non parlate tra di voi, dopo…. SINDACO: Insomma noi li abbiamo fatti installare nei parchi giochi, se voi andate nei parchi giochi ci sono in tutti i parchi giochi, almeno per quanto ne ho contezza io, li avevamo fatto installare i cartelli diciamo che non si possono tenere i cani che fanno deiezioni ecc., ci vuole anche lì la paletta ecc. e raccogliere nell’eventualità ci siano. Poi c’è il problema di inquinamento da C.V.M., anche questo è un procedimento che noi abbiamo seguito con molta attenzione in collaborazione con gli altri enti come la Provincia, come l’ARPAV, siamo riusciti ad ottenere anche un finanziamento regionale di circa 50.000 euro col quale abbiamo potuto fare dei pozzi, fare delle indagini, commissionarle all’ARPAV mi pare per realizzarle. Adesso siamo in una fase in cui tutti i dati sono stati reperiti a livello di Provincia la quale dovrà decidere a questo punto se è stata acclarata evidentemente la responsabilità della ditta o di una ditta della zona per questa situazione di C.V.M., di presenza del C.V.M. oppure se è stata acclarata deve andare avanti con i provvedimenti conseguenti, cioè 19 fargli fare la bonifica e quant’altro, oppure se ritiene che ancora non sia acclarata del tutto e magari ritiene necessari supplementi di indagini. Quindi, siamo arrivati a questo punto, stiamo aspettando la Provincia che sulla base di quanto è arrivato.. sì ma non è un problema.. è un problema che abbiamo scoperto sei anni fa quando siamo arrivati noi ma è un problema ben precedente. È un problema ben precedente, per cui io ringrazio qua anche il Consigliere Montagner perché lui era molto sensibile a queste cose. Era proprio in quel periodo in cui lui aveva appena cominciato l’Assessorato che abbiamo potuto evidenziare queste lacune. CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono) SINDACO: No no. PRESIDENTE: Consigliere Ferri nelle registrazioni non si sente, dopo alla fine il discorso che fate voi fuori microfono non si sente nelle registrazioni, quindi attendete il vostro tempo, la serata è lunga, ne abbiamo di interventi.. SINDACO: Ho sentito poi l’ultima parte del discorso, anzi a metà del discorso del Consigliere Ferri.. no è l’ultima parte, sì lì non è una domanda perché ha parlato di raccolta di voti, di strumentalizzare gli anziani, la Madonna di Medjugorje, infantilismo, mi pare proprio di no, mi pare che questa sera.. Consigliere Ferri io sa quanta amicizia e quanta stima profondissima che ho di lei, però questa sera lei ha sentito cosa pensavano i cittadini che erano qua questa sera? Le hanno risposto anche in un modo un po’ ho ritenuto brusco perché lei ha fatto degli apprezzamenti un po’ negativi su questo, lei è liberissimo di averli fatti e io non posso che prenderne atto, non posso censurare perché, giustamente dal suo punto di vista, pensa che sia giusto così. Però visto cosa pensano i cittadini. Allora mi pareva così bella questa serata e anche per gli anziani così gratificante che effettivamente.. CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Consigliere Ferri però basta, cioè adesso la richiamo, non può intervenire ogni secondo. Dopo le passerò la parola, avrà cinque minuti.. SINDACO: Non c’è nessuna strumentalizzazione, noi dobbiamo avere il coraggio delle nostre idee, abbiamo supportato la Madonna.. diciamo il pellegrinaggio che a Oderzo è stato proposto dalla Pro Loco prima dall’A.V.L. poi a Medjugorje lo abbiamo patrocinato perché abbiamo ritenuto che fosse una cosa importante, valida, che toccava la sensibilità di molti cittadini, avere il patrocinio del Comune di Oderzo poteva essere una cosa importante e che soprattutto non costava niente perché non abbiamo speso neanche un euro per questo dell’Amministrazione, mi capite? Per cui patrocinare ci pareva un’opera importante, una cosa importante. 20 Poi ognuno ha le idee che ha, io sinceramente alla Madonna di Medjugorje ci credo, sono devoto e non mi vergogno perché un buon cristiano non deve mai vergognarsi di portare avanti le proprie idee, ecco. E così abbiamo voluto improntare anche su questo una caratteristica particolare della nostra Amministrazione Comunale, con tutto il rispetto di quelli che la pensano diversamente perché il rispetto è per tutti, però anche noi crediamo di poter pretendere.. perché giustamente io non accuso nessuno di voler fare cose per prendere voti, io non ho mai accusato nessuno di questo, avrei piacere di non essere accusato neanch’io di questo. Poi veniamo al Consigliere Sarri, il Consigliere Sarri parla prima di Riviera Belvedere, è vero, la stiamo completando a spese del Comune, mi pare che siamo ad una spesa attorno ai 13.000 euro, mi dice il Vicesindaco, però darà un completamento a quella che è Piazza Castello che è stata realizzata completamente in perequazione dalla Coop. Adesso vedo che tutti sono anche contenti perché dopo va a finire sempre così, ci sono tante polemiche, non va bene, la viabilità non va bene.. bisogna mettere i parcheggi, vi ricordate quante polemiche? Ma anche a Piazza Grande era successo così e adesso tutti sono contenti, a tutti piace, tutti vorrebbero che fosse stata fatta magari dieci anni prima o quindici anni prima. Alla fine quello che conta nella vita è cercar di operare bene, molte polemiche fatte, naturalmente accettiamo anche le critiche se sono propositive e accettiamole, confrontiamole, valutiamo, qualche proposta buona c’è pervenuta anche dalla minoranza, ricordo il PD sulla viabilità ha dato delle proposte buone, ben vengano queste. Le casette sull’acqua, due casette sull’acqua, la proposta è ottima, noi l’abbiamo già chiesta più volte al Sisp speriamo che venga accolta perché effettivamente vediamo che è molto utilizzata. Sulla viabilità del posto noi dobbiamo fare i conti primo sul fatto che finora non abbiamo avuto nessuna problematica di incidenti, secondo che dobbiamo concordare e quella volta lo abbiamo fatto anche con la parrocchia. Mi ricordo anche con Monsignore perché una parte della proprietà è della parrocchia dove c’è la scuola materna diciamo; per cui passerò la segnalazione al Comandante della proposta però ci sono queste problematiche da tener presente. Sul passaggio pedonale della rotatoria di Piavon la passo anche questa al Comandante, però ricordo che questa è una strada provinciale, quindi dovremo fare i conti anche con la Provincia per un cambio eventuale, uno spostamento del passaggio pedonale, perché lei mi ha chiesto uno spostamento. Dovremo sentire anche la Provincia immagino. Sul verde pubblico, gli argini del Monticano, gli sfalci sono quelli che abbiamo previsto, mi pare che siano quattro annualmente gli sfalci, poi può capitare a seconda dei periodi se sono più piovosi meno piovosi l’erba cresce più in fretta, l’erba cresce meno in fretta, però, le dico francamente la verità, io lei non l’ho mai vista a correre per il Monticano, sua moglie forse ho visto una volta, però le assicuro che io ci vado sempre, sono sempre andato e sopra anche se c’era magari in certi periodi l’erba alta, perché non possiamo pensare di tenere sempre un biliardo, perché dovremo sfalciarla tutte le settimane, soprattutto nel tempo di maggio giugno e luglio ma lì verrebbe un costo che dovrei tassare i nostri cittadini in modo esorbitante, e chi oggi accetta volentieri le tasse? Nessuno! Qualcuno dice “meglio che cresca un po’ l’erba, la tagliamo magari quando è alta che può andare meglio”. Allora i quattro sfalci ci sembrano sufficienti, farne cinque creerebbe un problema, possiamo valutare magari di modellare un po’ meglio i periodi, di intervallarli in modo un po’ diverso e faremo una valutazione con l’ufficio, se magari è possibile perché cresca un po’ meno. Però le assicuro che io sono sempre andato a correre e tra l’altro ho anche un difetto, che sono allergico alle graminacee, quindi l’erba alta mi crea problemi e ben il dottor Ferri sa di che natura perché lui è esperto di questo. Lui ci andava ma non era allergico ma aveva paura dei cani e allora girava col bastone e mi ricordo un episodio che un giorno vedo il figlio suo, perché vanno sempre assieme, ma il figlio naturalmente ha vent’anni corre più di lui, il figlio era venti metri più avanti e dietro c’era il dottor Ferri col bastone e io gli incitavo il figlio: “Corri corri perché se ti prende non sappiamo..” Naturalmente era una battuta! Ma so che non è più andato e l’ho trovato sempre per strada e allora gli ho chiesto e mi ha detto che lì ci sono i cani; c’è anche il problema dei cani però.. Sul serio.. No no.. Io li vedo i cani però li affronto e naturalmente quando vedo che stanno per inseguirmi non scappo mai, ma retrocedo correndo per indietro guardandoli sempre e allora il cane non ti fa niente, ma 21 se tu gli dai la schiena e corri lui ti aggredisce. Allora, voglio dire, cercheremo di far del nostro meglio anche qua. Vigili alle scuole, si è vero ma al Brandolini c’è la necessità di garantire l’attraversamento che deve essere fatto la mattina e a mezzogiorno su una grossa strada, su una grossa arteria di alta percorrenza e lì dobbiamo avere necessariamente i Vigili Urbani, perché quella viabilità non può essere fatta dai nonni vigili, devono essere i Vigili Urbani. Sappiamo però che le scuole più o meno hanno tutte lo stesso orario e sono tante, i nostri Vigili Urbani in servizio sono dieci per cui come lei dice sono impegnati anche a fare il servizio notturno, sono impegnati a fare il servizio anche la domenica, sono impegnati mattina e pomeriggio perché hanno i turni, hanno diritto alle ferie, qualcuno magari può star male, qualche altro va a fare dei corsi di approfondimento come li fanno loro, quindi vedete che anche nell’organico, che sono dieci, magari in servizio ne trovi quattro – cinque - sei a seconda, ed essere presenti in tutte le scuole non è possibile, bisogna in qualche modo,, io capisco farò presente questo al Comandante però è materialmente impossibile. Sapete che il nostro comune dovrebbe avere venti Vigili ne ha dieci. Quando sono arrivato io ne aveva cinque, questa è la situazione, più di così non possiamo assumerne sennò va fuori da quei rapporti di spesa che sono difficili da… Passiamo al Consigliere Pezzutto, allora il Consigliere Pezzutto mi dice che sono state realizzate poche opere, ma porca miseria, allora Consigliere lei sa.. io ho simpatia per il Consigliere Pezzutto. Poche opere di poco valore sì e anche poche e non importanti. Ma allora, voglio dire, Consigliere Pezzutto mi scusi se le dico questo, noi opere ne abbiamo realizzate tante, adesso le ricordo soltanto qualcuna, quelle che mi ricordo ma ne abbiamo.. - Intervento fuori microfono SINDACO: No no perché.. no non è.. non è.. lei non deve.. PRESIDENTE: No no. SINDACO: Non bisogna fare accuse e poi tirare il braccio perché domani questi cittadini vanno fuori dicendo “giustamente il Consigliere Pezzutto ha detto che il Comune ha realizzato opere di poco conto e il Sindaco non ha dato chiarimenti e risposte”, questo lo scriveranno anche i giornali, e io invece le dico.. le dico che in questo periodo, in questi anni, perché io sono arrivato nel 2009.. PRESIDENTE: No no non parliamo fuori microfono, lasciamo parlare. SINDACO: Sto parlando di questo, le rispondo, le rispondo. Lei mi ha fatto delle accuse particolari che abbiamo realizzato poche opere! Abbiamo realizzato poche opere. Nel 2013, non è che si possa in sei mesi realizzare un’opera, io le spiego le opere che abbiamo realizzato. Allora abbiamo sistemato tutti i depuratori di Fratta e 22 di Spinè 1 milione di euro di spesa, opera di poco conto però sono state sistemate, il valore è di 1 milione di euro. E’ vero abbiamo avuto anche il contributo della Regione però quella volta si parlava di “puzza” di qualcos’altro in centro a Oderzo quando siamo arrivati, nel nostro programma elettorale c’era messo sistemare i depuratori e li abbiamo sistemati, ristrutturati e sistemati. Abbiamo ristrutturato e ampliato la Tenenza dei Carabinieri, anche qua con il contributo dello Stato, opera di poco conto dirà il Consigliere Pezzutto però valuteranno i cittadini di che conto è. Abbiamo ristrutturato in modo antisismico la scuola elementare Dall’Ongaro col contributo dello Stato, sarà un’opera di poco conto anche questa. Abbiamo riqualificato il Piazzale della Vittoria in perequazione, non so se vi ricordate Piazzale della Vittoria tanto per far memoria a qualcuno è dove le signore col tacco entravano dentro nei buchi delle piastrelle che mancavano e si spaccavano le gambe, e il nostro ufficio era intasato da domande di risarcimento. Abbiamo risolto il problema. Abbiamo riqualificato Piazza Castello, è quella dove ci va il mercato agricolo il sabato mattina che è molto apprezzato. Abbiamo riqualificato in perequazione Piazzale Turroni, è il piazzale dove c’è la casetta dell’acqua, abbiamo riqualificato Via Umberto I, anche lì per anni vi ricordate le donne che camminavano, tutto pieno di buche per anni e anni. Queste opere di poco conto potevate farle voi prima, invece abbiamo trovato tutta questa storia qua. Va bene che sono di poco conto però... Consigliere Pezzutto. Poi abbiamo sistemato in modo definitivo Via Donizetti che andava sempre sotto acqua, avevamo problemi di allagamenti, abbiamo dovuto, sempre in perequazione, rifare le condotte di scarico e tutte queste cose. Abbiamo fatto la rotatoria di Spinè dove c’era il semaforo, la rotatoria del Brandolini e altre rotatorie in perequazione, quella di Frasinetti, tante altre, quella di Via Manin, quella di Via Verdi. Abbiamo sistemato e rifatto piste ciclabili come quella che collega Oderzo a Piavon, come quella che collega Oderzo a Camino per fare un esempio; oppure marciapiedi come in Piazzale Europa, in Via Roma, in Via Garibaldi, tutte sistemazioni che abbiamo fatto. Siamo in corso di conclusione nella sistemazione e ristrutturazione dell’aula magna in modo antisismico, abbiamo completato e arredato il nuovo municipio, in perequazione anche questo, abbiamo fatto la manutenzione straordinaria della torre piezometrica dell’acquedotto sennò cadeva giù, abbiamo per la prima volta sostituito con le nostre Amministrazioni tratti della rete dell’acquedotto sempre con contributi ecc. regionali e quant’altro. Abbiamo realizzato finalmente l’impianto idrovoro dei Paludei, perché tutti andavano sotto acqua soprattutto nella zona industriale di Camino. Abbiamo realizzato varie casse di laminazione e di espansione. Abbiamo fatto l’ampliamento della rete del gas per tre chilometri e mezzo circa. Abbiamo sistemato le palestre delle scuole elementari di Via Parise e le palestre della scuola media. Abbiamo sistemato la scuola elementare Dall’Ongaro, la scuola dell’infanzia di Camino, la scuola dell’infanzia di San Vincenzo. C’è ancora, c’è ancora. Come dicevo prima c’è la riqualificazione del piazzale della stazione, di cui ha parlato prima, c’è anche tutta l’opera che abbiamo prestato, e approvata anche qua in Consiglio Comunale per l’ampliamento del pronto soccorso ospedaliero fatto con i soldi dell’U.L.S.S. della Regione, ma non è da poco. Poi abbiamo messo il fotovoltaico un po’ in tutte le scuole, impianto fotovoltaico. Ecco voi mi dite che tutte queste sono tutte opere da poco. Va bene ognuno ha le sue idee. Poi abbiamo il sociale, sul sociale abbiamo realizzato tutte queste opere pensando anche che avevamo il problema del patto di stabilità da affrontare, avevamo il problema dell’aiuto alle famiglie bisognose che con la crisi economica abbiamo già dato alle famiglie bisognose oltre 600.000 euro dal 2009 in poi di contributi. Ma guardate che è tutto trasparente, se voi andate nel nostro sito, Consigliere Pezzutto, va nel sito del Comune e trova scritto a chi sono stati dati, trova tutto. Il 70% sono famiglie italiane a cui vengono dati questi aiuti. Quindi, noi abbiamo dovuto imbatterci nella crisi economica che ha dato minori entrate, perché oneri di urbanizzazione ne sono entrati molti meno di una volta quando c’era il boom dell’edilizia e io dico anche per fortuna, perché non si poteva andare avanti con una cementificazione così, e ci siamo trovati il problema di affrontare la crisi della famiglie che venivano qua a dire “io devo dar da mangiare - e vengono tuttora - devo dar da mangiare ai bambini e non ho la possibilità.. no di cambiargli ogni due mesi le scarpe ma di dargli da mangiare a mezzogiorno, di mandarli a scuola”, capite? Ai problemi dobbiamo farci fronte, quindi dobbiamo erogare soldi alle famiglie, alle nostre famiglie. 23 Veniamo alle strisce pedonali, al semaforo di Rustigné, ma sì capisco però vediamo un attimo anche questo problema, è vero quello che lei dice che le strisce pedonali, io sono andato a guardarle, il Comandante dice abbiamo fatto un sopralluogo con Veneto Strade, sono state individuate lì perché lì vanno le strisce pedonali, non vanno se il semaforo è qua 100 metri più in là dove c’è una piazzola, allora mi domando: ma prima la gente dove attraversava? Dove attraversava? Adesso ci sono le strisce pedonali, attraversavano sempre là solo che prima non attraversavano in sicurezza attraversavano senza strisce pedonali presegnalate, perché ci sono i semafori adesso che le segnalano, c’è tutta la segnaletica. È stato migliorato di molto il semaforo, l’impianto semaforico di avviso, quindi questo dà maggiore sicurezza a chi attraversa e chi va in strada e mette in sicurezza anche i pedoni. Quindi, rispetto a prima quando i pedoni attraversavano la strada senza alcuna sicurezza e l’attraversavano sempre lì perché l’incrocio è lì al semaforo, adesso l’attraversano in sicurezza. Chiaramente un pedone, che attraversa come prima, anche adesso non andrà a continuare la marcia anche dentro nel fossato ma quando finisce la carreggiata si ferma, tra la carreggiata e il margine del fosso c’è la possibilità di camminare come hanno sempre camminato da anni e anni, sempre hanno camminato là, non mi risulta che nessuno sia caduto da solo nel fosso o volontariamente ne sia andato e 50 metri più in là va alla fermata dell’autobus e prende l’autobus. Mi pare logico. Diciamo che questa non la condivido, è una cosa fatta, una critica ad effetto, osservazione ad effetto che va a riempire i giornali e questa sì le dico che, secondo me, è solo propagandistica perché in quel posto non si poteva fare diversamente. Era molto meglio se si poteva avere una piazzola ma in quel posto non c’era la piazzola, c’era il fosso. Sulla rotatoria ne abbiamo parlato a lungo perché è stata problematica anche qua, noi ci impegniamo al massimo perché, fintantoché Veneto Strade non ci dà il via non possiamo realizzarla. Sul fotovoltaico abbiamo già detto che l’abbiamo realizzato in tutte le scuole, per quanto riguarda l’Opitergina l’impianto è stato dato in gestione con una convenzione all’Opitergina, abbiamo dovuto prima realizzare, mettere a posto e fare una manutenzione anche costosa del tetto dell’edificio del custode perché pioveva dentro. Adesso dobbiamo sistemare anche il tetto degli spogliatoi perché dà dei problemi e su richiesta dell’Opitergina che vuole realizzare l’impianto fotovoltaico stiamo mandando avanti le pratiche per realizzare il fotovoltaico. Però prima lo abbiamo realizzato dove potevamo diciamo, nei posti dove non c’era il tetto da sistemare che aveva priorità, che erano le scuole, una alla volta, un po’ prima e un po’ dopo, le abbiamo realizzate tutte. Lavori socialmente utili e lavoratori in mobilità, ne abbiamo qualcuno anche qua in Comune che è in mobilità per cui possono venire a lavorare in Comune e non avere nessuna retribuzione dal Comune ma ci vengono mandati, noi facciamo una cernita chi ci può andare bene per un ufficio o per l’altro, ne abbiamo diversi qua in Comune che hanno prestato e che stanno prestando alcuni ancora servizio perché diciamo il servizio è a costo zero, non costa nulla. A volte ci capitano anche delle persone ben preparate che hanno il vantaggio di continuare ad essere, per così dire, inseriti nel mondo lavorativo, non sono a casa senza far niente, hanno un’occupazione, il Comune non ha spese perché prendono per così dire la mobilità. Quindi, fino alla conclusione della mobilità, se non trovano un lavoro fisso da un’altra parte possono andare negli enti pubblici a lavorare. E noi stiamo seguendo anche questa strada cui accennava il Consigliere Pezzutto. Problema interpellanze, so che lo ha sollevato anche sui giornali, mi dispiace che il giornale non mi ha dato l’opportunità di dare una risposta, ma lo ha sollevato anche questa sera e le rispondo, lei dice “..il Sindaco ci manda la risposta a casa invece di dibattere in Consiglio Comunale”. E’ un’osservazione che può essere giusta, quando c’era la prima repubblica io ricordo il Governo della Democrazia Cristiana, era obbligo che tutte le interpellanze dovessero essere discusse in Consiglio Comunale, tutte, dovevano essere discusse in Consiglio Comunale e si discutevano, poi probabilmente ci sarà stato un eccesso di interpellanze, ci sarà stato un aumento di lavoro per i Consigli Comunali, nel 1999, lei era Consigliere se lo ricorda bene, venne approvato un regolamento comunale che diceva che il Sindaco aveva, a sua discrezione, la possibilità di dare la risposta alle interpellanze o in Consiglio Comunale o oralmente nella Commissione consiliare oppure per iscritto, rispondendo per iscritto. È un regolamento che ha votato anche lei nel 1999 perché io sono andato a guardarmi la delibera e lo ha votato anche lei che era presente, che ha dato questa facoltà al Sindaco. Io nel ’99 non ero Consigliere perché ho avuto una pausa di riflessione, non ho voluto partecipare alle elezioni del 24 ’97, non ho partecipato, sono uscito dalla politica e soltanto dopo nel 2001 diversi amici cittadini ecc. mi hanno sforzato e ho ripreso come Lista civica. - Intervento fuori microfono SINDACO: Guardi che io non parlo, non parlo se non mi porto la delibera, io ho qua la delibera, gliela leggo. Allora delibera n. 28 del 29 marzo del ’99. “Presenti: Covre Giuseppe, Pezzutto Policarpo, Nardelli Ferruccio, Scapolan Aldo, Manzato Franco, Ruotolo Massimo, Battistella Edda, Bianco Alessio, Brugnera Daniele, Turchetto Alberto, Bincoletto Pierfranco, Barattin Fiorenzo, Zanardo Lamberto, Calogero Maria Cristina, Martin Sandro, Pizzuto Giorgio, Capellotto Mario, Marcuzzo Pietro, Ferri Paolo, Buoro Stefano e Marchetto Marina”. Questo regolamento è stato approvato: “Favorevoli n. 17, contrari 1, Marchetto, astenuto 1, Ferri”. Tutti gli altri... allora desumo che lei era favorevole, era favorevole. Allora lei è anche simpatico, lei è simpatico perché mi rimprovera pubblicamente nei giornali di una norma che ha creato lei e che io ho obbedito pedissequamente, perché se lei mi avesse detto “non mi ha risposto..” ma io le ho risposto utilizzando uno strumento autorizzatorio da parte sua perché me l’ha consigliato lei. Allora vedete come siamo? Bisogna cercare prima di accusare, di sparare a vanvera di fare una riflessione, in Consiglio Comunale ne sono venute tante, l’ultima volta ne sono venute anche vostre interpellanze, viene fatta una valutazione a seconda di quanto corposo è il Consiglio Comunale, a seconda dell’argomento di interpellanza, il Sindaco fa una valutazione e dice “’sta qua rispondiamo per iscritto, ‘sta qua invece rispondiamo in Consiglio, quest’altra rispondiamo in Commissione”, però questa facoltà al Sindaco l’avete data voi e le assicuro che veniva molto utilizzata dai miei predecessori… - Intervento fuori microfono SINDACO: Mi arrabbiavo perché? Facevo come lei, portavo ai giornali e i giornali pubblicavano. Allora vediamo un attimo a cosa non ho risposto Consigliere.. PRESIDENTE: Quasi a tutto. Quasi a tutto. SINDACO: Alle vasche a Rustignè, era l’ultimo punto. - Intervento fuori microfono SINDACO: Sì bravo, anche qua ne parliamo. Allora vasche a Rustignè, le vasche a.. SINDACO: 25 Sì sì adesso vengo, due argomenti servizio allo sport e vasche di Rustignè. Le vasche di Rustignè sì qua c’è un problema andarci dentro perché essendo basse l’acqua.. troviamo i nostri uffici, i nostri operai sono entrati più volte però arrivano fino ad un certo punto e poi trovano fanghiglia, in dialetto veneto diceva: “i mezzi i se impozoea” , dicevano così una volta. In pratica non vanno avanti. Allora bisogna aspettare o bisogna aspettare proprio quando è tutto ghiacciato oppure diciamo il periodo buono estivo, quando magari da due mesi non piove o da tre mesi. È difficile trovare il periodo, però adesso abbiamo dato anche disposizioni per fare questo servizio, cercheremo di individuare il momento in cui il meno possibile si riesce a fare. Allora per quanto riguarda l’U.L.S.S. , allora a Motta c’era il servizio presso l’ospedale e io sa che vado a farmi tutti gli anni, perché naturalmente con prestazioni molto scarse ma faccio il calciatore amatore anch’io.. - Intervento fuori microfono SINDACO: Sì sempre, martedì e giovedì vado sempre, gioco. Mi piace tenermi un po’ in forma perché il Consigliere Ferri io lo invidio perché io lo vedo passare a mezzogiorno all’una con un caldo d’estate, lo incontro per strada e dico “cavolo se sono io che faccio una roba del genere mi viene un infarto”, invece lui è proprio.. Io invece preferisco andare qualche volta.. cioè in genere due volte alla settimana a giocare con gli amatori del patronato Turroni che giochiamo… E lì per giocare bisogna farsi questo attestato di cui parla lei, io vado sempre, andavo a Motta, però visto che il costo era uguale più o meno o andavo a Motta dove c’è il servizio all’ospedale e pagavo quello che c’era da pagare, l’importo non me lo ricordo, oppure andavo qua a Oderzo, per dire sopra, sopra dove ci sono i dentisti Favero.. Io andavo là, c’è un servizio sopra all’ultimo piano che fanno questo servizio di medicina sportiva uguale preciso con le visite sotto sforzo che ti mettono tutti.. ti fanno andare avanti mezzora a pedalare con scatti.. proprio uguale. Il costo più o meno è lo stesso almeno per me che andavo a pagare, e tutti gli anni vado a fare questo controllo. L’anno scorso l’ho fatto a dicembre e quest’anno a dicembre torno. Per dire, per carità, bello se funzionasse ancora l’ospedale di Motta lo chiederemo, ci batteremo per averlo perché è un servizio pubblico però, purtroppo, esistono anche nella sanità queste ristrutturazioni interne che io non condivido ma anche loro fanno i conti con la spending review. PRESIDENTE: Va bene, allora ringraziamo il Sindaco per il suo intervento, ho visto che si è prenotato il Consigliere Ferri Capogruppo di Forza Italia al quale chiedere di non andare un po’ troppo per le lunghe perché … Suo secondo intervento, ha cinque minuti. CONS. FERRI: Cinque minuti è una parola.. PRESIDENTE: Devono intervenire tanti ancora. CONS. FERRI: Allora, siccome qui ci sono opitergini, ecco non vorrei che si scambiasse il mio atteggiamento con una scortesia nei confronti del Sindaco, io e il Sindaco ci vogliamo bene, lo dice lui, cioè fuori dall’ambiente 26 politico ci mancherebbe altro noi salvaguardiamo sempre i reciproci rapporti che sono molto più che cordiali, solamente che quando... in politica poi sui giornali e sulle aule ci scontriamo perché abbiamo idee non dico opposte ma per molti versi diverse. Allora, per esempio, sulla medicina dello sport, ecco lei ha detto una corbelleria, mi permetta, non mi sfidi su questo argomento, la differenza è che per i minorenni cioè per la stragrande maggioranza degli utenti è gratis, questa è la differenza, nella struttura pubblica è gratis mentre in questa situazione per non farsi il viaggio a Treviso le mamme, i genitori, la famiglia deve pagare la prestazione, deve rimetterci metà giornata per andare a Treviso alla Madonnina dov’è inaccessibile e per di più paga, questa è la differenza. SINDACO: Su questo le do ragione. CONS. FERRI: Certo che mi dà ragione, ma lo deve dire però questo altrimenti sembra che noi strumentalizziamo le situazioni per questioni diciamo improprie. Non è vero, se solleviamo la questione è perché ce lo hanno detto e non ce le inventiamo le cose. A proposito di tensioni, ecco Sindaco e tutti quelli che mi ascoltano, io non baratto comunque il consenso con quello che reputo sia la verità, quello che reputo essere la verità, ma quello che poi appare anche, e poi spiego il perché, poi spiego il perché per ciò che concerne quel battibecco che c’è stato con i parenti, perché vorrei che loro fossero realmente consapevoli delle strutture dove sono i loro cari. La questione è un pochettino complicata perché sappiamo che l’anziano... PRESIDENTE: Ne parliamo dopo. CONS. FERRI: No dopo, no no, siccome parliamo di sociosanitario, allora il sociosanitario fa parte delle linee guida che i Comuni assieme alle U.L.S.S. che erogano buona parte delle prestazioni devono combinare. Ritorno un attimo indietro. Volevo dire, sulla questione ambientale, due cose, vorrei che voi regolamentaste gli orari dell’utilizzo della spazzatrice, specie di quella grande, io sono testimone vivente ma non c’è nessuna difficoltà che in orari in cui la piazza è già piena specie d’estate ma anche d’inverno, allora passa questa spazzatrice va su e giù a destra a sinistra, due volte almeno sono dovuto correre perché stava investendo un bambino, perché poi questi qua hanno fretta.. allora la richiesta qual è? È quella di spazzare le strade del centro dove c’è più affluenza, le strade principali nelle ore mattutine, nelle grandi città verso le 4, dalle 4 alle 6 si fa tutto e lasciare quelle altre fasce orarie fino non so che ore che abbiano, per le periferie. Questa è una richiesta che io faccio anche in maniera diciamo forte perentoria per quello che può valere perché non è ammissibile che durante, specie ripeto durante la serata, questo passa, ci sono fumi, polveri dappertutto e magari c’è la gente lì fuori che sta facendo quello che deve fare. La seconda questione su cui io ho fatto una decina di interpellanze non sono mai giunte a conclusione è quella dei decespugliatori o meglio dei soffiatori. Allora qua lei ha delegato alla risposta il Dipartimento di prevenzione, però io sono andato avanti e ancora sto aspettando le risposte che non ci sono state perché ho fatto un quesito e mi hanno risposto all’Istituto superiore di sanità, allora sta di fatto.. è meglio che lo sappiate tutti perché io non mi invento nulla perché ci ho la documentazione probante, i soffiatori non si possono utilizzare se non.. leggo dalle linee guida dell’Inail: “Tali macchine devono essere utilizzate solo.. non in particolare. - solo per la raccolta di fogliame ed erba tagliata giacenti su superfici erbose”. Un primo punto. 27 Per ciò che concerne la strada “fasi operative, l’uso esclusivo del soffiante per la pulizia delle aree stradali occupate dalle auto in sosta, negli altri casi il soffiatore non si può utilizzare”. Non lo dice Marcello Ferri lo dice l’Inail, all’interno delle linee guida e di tutela per la salute dei lavoratori. È chiaro che questa attività si svolge all’interno di un ambiente che è un ambiente civico quindi queste prescrizioni vengono a tutt’oggi violate e io l’ho sottolineato più di una volta, il Sindaco ha passato la patata bollente al Dipartimento di prevenzione il quale o non ha risposto o ha risposto in maniera superficiale dicendo, il responsabile, che, secondo lui, non è una questione di igiene mentre l’Inail dice esattamente il contrario. Quindi, permane una violazione di norme stabilite non da me ma da una istituzione che fino a prova contraria è superiore. Vi ripeto, io ho fatto un’ulteriore richiesta al Sindaco, speriamo che mi arrivi perché la questione io poi la invio all’Istituto superiore di sanità e vediamo se ho ragione io o se ha ragione qualche altro funzionario. Dunque queste sono le due cose. Allora, ritornando alla questione socio sanitaria, il Comune assieme all’U.L.S.S. stabilisce nei piani di zona, che sono quadriennali, quali sono le politiche da adottare nel territorio; quindi tutte le politiche assistenziali vengono predeterminate periodicamente dai Comuni, sentite le U.L.S.S., all’interno di che cosa? All’interno della conferenza, della cosiddetta Conferenza dei Sindaci ai cui tutti i Comuni sono invitati. Ci va il Sindaco o chi per lui. In questi giorni sono comparse sui giornali questioni attinenti la fine, il destino del distretto, e devo dire che è una cosa veramente che mi lascia stupefatto quando vedo componenti della maggioranza che chiedono alla Giunta il perché succedono le cose. Allora è giustificato e razionale che i quesiti vengano rivolti da tutti, ci mancherebbe altro, ma uno della maggioranza che chiede a se stesso perché le cose non vanno, c’è qualcosa di inconcepibile, a meno che non vengano utilizzate queste interpellanze. A proposito di interpellanze, mi ricordo quando ero in minoranza con lei, anche lei ha protestato con me a fronte di questo regolamento, però se protestava quella volta adesso ne aveva l’occasione per modificarlo vivaddio! Però se questo non lo fa vuol dire che anche lei adesso lo utilizza per rispondere quando vuole e solo alle interpellanze che danno rilievo a questa amministrazione. Allora per dire.. PRESIDENTE: La invito a concludere. CONS. FERRI: Sì, per dire la questione.. poi eventualmente rinuncio a qualche altro mio intervento, per dire la questione sul socio sanitario. Allora la questione socio sanitario è molto complicata perché questa Amministrazione nel 2012 ha sottoscritto un accordo di programma che riguardava anche la sede del distretto oltre che casa di riposo, la sede del distretto che doveva passare da Via Manin nell’attuale sede parzialmente amministrativa e assistenziale della casa di riposo. Ecco il quesito che io rivolgo è molto semplice, però vorrei delle risposte che stasera sicuramente non siete in grado di darmi, se è stato attuato ciò che questo accordo di programma dell’aprile 2012 prevedeva. Anche perché abbiamo letto sui giornali che una parte dei servizi distrettuali cioè quelli che fanno parte della programmazione socio sanitaria sono stati amputati. A me poco interessa che il responsabile abbia la sede a Oderzo, abbia la sede a Villorba, abbia la sede a Treviso, a me poco interessa di questo, a me interessa che ci sia il servizio, vale a dire che i cinque giorni alla settimana in cui gli uffici erano aperti devono rimanere tali perché Oderzo ha una sua peculiarità, invece da una settimana circa, da una decina di giorni circa buona parte dei servizi attinenti all’igiene pubblica, il servizio alimenti, il servizio veterinario, il servizio riguardante gli invalidi hanno visto un’amputazione su cinque giornate e due giornate per essere trasferiti a Treviso. Quindi non ci dobbiamo stupire se poi le cose non vanno, e questo poteva essere prevenuto e non lo so questo sia successo, questo è il quesito, se la questione fosse stata affrontata all’interno della Conferenza dei Sindaci, le cui trattazioni non sono mai state oggetto all’interno di questo Consiglio Comunale di un’esplicazione e tutto i Consiglieri nel loro contenuto. Cioè noi non sappiamo in questi sette anni che cosa sia successo nella Conferenza dei Sindaci, che è lo strumento principale con cui il Comune concorda con 28 l’U.L.S.S. le attività al di fuori dell’ospedale, perché voi lo sapete che ormai la stragrande maggioranza delle attività viene trasferita sul territorio. E devo dire che questa benedetta Cittadella della salute di cui io ho visto grandi titoli sui giornali ma contenuto praticamente assente non è mai decollata! I poliambulatorii che dovevano nascere all’interno di questa supposta cittadella non sono nati se non per interesse del privato, il distretto non è stato trasferito da Via Manin a dove doveva andare per cui le tasche dei cittadini di questa U.L.S.S. devono continuare a tirar fuori 158.000 euro all’anno di affitto per quella sede in Via Manin, mentre se si fosse dato attuazione all’accordo di programma in vigore fino nel 2006 il distretto sarebbe già passato in altra sede; quindi noi avremmo risparmiato - e poi si dice dove vanno i soldi – 158.000 euro all’anno di affitto, il poliambulatorio.. poi non ne parliamo di cosa succede nella casa di riposo. Mi lasci un altro minuto. Allora dicevo che a me poco interessa del consenso di qualche familiare, del battibecco, figurarsi, ormai sono abituato, vorrei che i familiari non solo partecipassero a queste celebrazioni e si mangiassero la torta ma fossero consapevoli della situazione strutturale in cui si trovano cinquanta degenti, cioè quelli che normalmente hanno più bisogno, che hanno maggiore assistenza a tutt’oggi perché non è stato risolto nulla. Allora vi leggo da una relazione pubblica, quando la volete è qua, è agli atti, in che ambiente vivono questi anziani che abbiamo visto anche questa sera: “Dal punto di vista strutturale l’immobile risulta a norma rispetto alla legislazione antincendio e impiantistica, parzialmente carente rispetto alle normative sulle barriere architettoniche, esiste un solo impianto di movimentazione verticale, risulta infine non conforme alla legge regionale del 2002 - sono undici anni - per quanto attiene alla superficie minima delle camere, alla dotazione di bagni e servizi igienici collegati alle camere e di nucleo alla complanarità dei nuclei”. Finisco, per rispondere in maniera diciamo puntuale: “In generale i nuclei soffrono di spazi disagevoli e questo dato ambientale ha ripercussioni anche sulle condizioni di benessere lavorativo degli operatori, sulla valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi per gli addetti all’assistenza”. “In sintesi l’attuale sede amministrativa”, anche lei non lo sa Sindaco perché non penso che lei sia mai andato a visitare i nuclei, guardi vada, o venga assieme a me, e si renderà conto della situazione insostenibile in cui gli anziani versano, e guardate che io non esagero perché so cosa succede lì dentro. “In sintesi l’attuale sede amministrativa della casa di riposo - che ha due nuclei sopra 28 più 28 posti letto sono i nuclei Gasparinetti e.., adesso mi sfugge l’altro.. non mi viene, - in sintesi l’attuale sede adeguata dal punto di vista della sicurezza presenta carenze strutturali rispetto alla normativa regionale sull’autorizzazione e accreditamento”. Cosa vuol dire questo? Che i familiari sborsano circa il 50% della retta mensile, il 50% la sborsano per la questione chiamiamola così alberghiera, cioè i servizi e tutto quanto, in realtà sono truffati perché loro pagano per una struttura che non è adeguata. Non è adeguata, non perché lo dico io, ma perché non è adeguata rispetto ad una legge regionale del 2002. Quindi, sono undici anni che quella struttura, anche se ha ottenuto qualche proroga... Sto finendo.. - Intervento fuori microfono CONS. FERRI: No la relazione è che noi.. allora il Comune.. - Intervento fuori microfono CONS. FERRI: Questa è del 2007 questa relazione, è lo studio di fattibilità depositato in Regione che è passato qui in Consiglio Comunale e che è stato quello propedeutico.., non è cambiato nulla. 29 Intervento fuori microfono CONS. FERRI: E’ del 2007! E’ del 2007. PRESIDENTE: Consigliere Ferri per cortesia conclusa perché ha già parlato 13 minuti. CONS. FERRI: Vorrei che fossero consapevoli perché poi si capisce il perché io a volte sono arrabbiato e mi lasci - e poi non parlo più - altri.. PRESIDENTE: Va bene.. CONS. FERRI: Abbia pazienza, due minuti. Allora io sono stato accusato il 31 luglio qua dentro, anche lì è stato insinuato ma c’è la registrazione, che per colpa di chi... cioè è stato scambiato da uno che secondo me capisce poco, diciamo così comunque ha una faccia “da tolla”, la causa con l’effetto, cioè nella residenza Pagani, struttura residenziale extra ospedaliera, c’è stata una diminuzione degli utenti da 81 si è passato a 43. E questo è stata colpa di chi ha sollevato il problema, vale a dire id est il dottor Ferri senza sapere che gli utenti sono andati via perché la struttura non è a norma. Non è a norma perché? Non sono state riscontrate certificazioni che indicano una resistenza al fuoco, non sono stati trovati riscontri e certificazioni alle reazioni al fuoco di tende, materassi e suppellettili, non.. - Intervento fuori microfono CONS. FERRI: No no queste sono strutture residenziali perché dopo parlo anche dell’O.I.C. se credete, non è presente alcuna.. PRESIDENTE: Consigliere Ferri per cortesia... CONS. FERRI: Mi faccia finire, io vorrei che la popolazione fosse consapevole perché è facile sistemare l’anziano lì e non sapere cosa succede dentro. 30 PRESIDENTE: Benissimo, ma siccome sono 23 minuti che parla e ci sono altre persone che devono intervenire e siamo su questo punto precisamente dalle 8, sono le 10 meno 10 ecco capirà anche lei. Concluda. CONS. FERRI: Trenta secondi. Non è presente alcuna compartimentizzazione antincendio, le scale interne non sono a prova di fumo. Ascensore e montacarichi; non sono stati trovati riscontri e certificazione, manca un ascensore monta lettighe, mancano le uscite di emergenza, i locali adibiti a deposito e materiale combustibile non sono a norma, l’impianto idrico antincendio è assente, manca il sistema di rilevazione di allarme, manca la segnaletica di sicurezza, cioè una struttura fatiscente all’interno della quale sono.. io non vorrei dirlo ma il Sindaco era in buona fede, sono ben assistiti i nostri anziani. PRESIDENTE: Ringrazio il Consigliere Ferri per il suo intervento, volevo precisare solo una cosa: adesso ci sono altri Consiglieri che interveranno e ne hanno diritto di intervenire, però io vi esorto di lasciarmi fare il mio lavoro tutti quanti perché c’è un regolamento, sapete tutti come ci si deve comportare, è unitile che si facciano interventi fuori microfono da una parte e dall’altra e si parla tranquillamente come se si fosse tutti amici e si lasciano passare le cose, e dopo si chiede al Presidente del Consiglio quando non va bene di togliere la parola o di essere ferreo nelle tempistiche, perché altrimenti lo sarà sempre e non c’è possibilità per nessuno. Io non voglio dare i voti a nessun Consigliere, certo che se tutti si comportassero come il Consigliere Luzzu o la Consigliera Damo, per esempio, andremo molto meglio tutti quanti. Adesso passo la parola al Consigliere Sarri della Lega Nord per il suo secondo intervento. CONS. SARRI: Grazie Presidente e grazie anche per la tirata d’orecchie visto che si comporta bene solo il Consigliere Luzzu e la Consigliera Damo. PRESIDENTE: Ho detto si comportano tutti beni però in particolar modo chi non mi dà mai problemi è il Consigliere Luzzu e la Consigliera Damo anche se da poco però vedo che…. CONS. SARRI: Ma si farà, si farà, è appena arrivata, si farà. Allora, così voglio essere breve, innanzitutto dall’intervento fatto dal Sindaco mi sembra di aver letto tra le righe, anche se lo ha puntualizzato più di una volta che il problema principale è quello che scrive la stampa, perché più di una volta ha detto “i giornali così possono scrivere”. Dobbiamo porci il problema, certo, dobbiamo porci il problema Sindaco dal mio punto di vista che non dobbiamo pensare a cosa scrive la stampa o al messaggio che trapela in base a quello che diciamo o meno, ma dobbiamo pensare a volte e credo che anche da parte delle minoranze ci sia la buona volontà come ho fatto personalmente questa sera di dare dei suggerimenti, dalla parte della maggioranza ci deve essere il buon proposito di poter se possibile metterlo in atto senza dover per forza andare a cogliere ogni singolo aspetto per buttare nel tavolo la polemichetta. Mi permetta, è come la questione delle interpellanze, se vogliamo dirla tutta le interpellanze lo sappiamo benissimo com’è andata perché lo sanno tutti, la modifica del regolamento è stato fatto perché c’era chi strumentalizzava l’interpellanza per ostacolare il lavoro del Consiglio Comunale. E uno di questi era lei! Per cui è stato modificato il regolamento. Questa è la storia, poi giustamente.. giustamente lei è libero di rispondere.. Presidente parlano fuori dai microfoni, mi scusi eh! 31 PRESIDENTE: Per cortesia lasciate parlare, anche lei prima ha parlato fuori microfono. CONS. SARRI: Per cui adesso par condicio? PRESIDENTE: No no, tutti dovete.. allora ognuno risponde.. CONS. SARRI: Okay. Con questo voglio dire, il Sindaco, la maggioranza governa, ha il diritto e il dovere di fare le proprie scelte e di portarli avanti, la minoranza ha il diritto di esprimere la propria opinione se condivide o meno, per basarsi se c’è un principio di democrazia basterebbe mettere sul tavolo le interpellanze delle minoranze, che sono state risposte per iscritto, e quelle portate in Consiglio e l’interpellanza della maggioranza quelle risposte per scritto e portate in Consiglio, molto probabilmente qualcuno qualche domanda se la farebbe. Detto ciò, entro nei punti cardini che mi interessa molto di più di queste polemiche che passano in secondo piano. Punto uno, la viabilità zona... dove c’è la casetta dell’acqua. Lei ha detto “bisogna chiedere a questo e all’altro”. Basta cambiare la viabilità orizzontale, togliere una freccia e lasciare che ci sia un senso unico. Non cambia nulla, basta cancellare una freccia, dire ma devo chiedere è prendere tempo, a volte bisogna avere il coraggio di dire “sì si può fare, l’idea è buona, facciamola”. Non possiamo dire non è successo nulla, dobbiamo aspettare che accada qualcosa per dire e intervenire? Se si riesce a prevenire non è meglio, credo! Punto due, Monticano, perché non si chiede, visto che in quell’area c’è dove giocano a golf, Bosco. Mi rivolgo all’Assessore Campigotto che è molto presente nel territorio, perché non ci rivolgiamo a Bosco, a tutta la famiglia Bosco, golf, e proviamo ad offrire un contributo in cambio di una manutenzione dell’argine dalla sua area fino al ponte.. il primo ponte sul Monticano. Perché non ci proviamo, c’avete mai provato? No, perché ho chiesto ai Bosco. Punto due, Polizia Municipale, il Brandolini è vero è una strada di grande percorrenza per cui è pericolosa e ci vogliono due Vigili Urbani, Piavon non è una strada di grande percorrenza? Quindi io non ho detto che ci devono essere tutti i giorni all’uscita della scuola un Vigile Urbano per ogni plesso, io ho detto che ad intermittenza, un giorno da una parte, un giorno dall’altra, ma farsi presenti nei plessi scolastici credo sia di rigore. Non possiamo dire che abbiamo solo dieci Vigili Urbani, okay, ne abbiamo solo dieci, due hanno fatto il turno di notte, tre sono in ferie, ne rimangono cinque, due sono davanti al Brandolini e gli altri tre non lo so. Allora, io non sono qui ad attaccare la Polizia Municipale perché comunque la Polizia Municipale dipende dall’Amministrazione, fa esattamente... - Intervento fuori microfono CONS. SARRI: Sono dipendenti comunali, sì o no? Per cui il braccio operativo è il Sindaco, è lui che dà gli indirizzi come agire, per cui volendo si può fare, sono scelte che io suggerisco di fare e che mi auguro che, visto che sono 32 scelte a salvaguardare la sicurezza dei cittadini vengano presi in considerazione e possibilmente messi in atto. Passaggio pedonale, Provincia, è vero. Quando avete fatto la rotatoria avete chiesto alla Provincia? E se avete chiesto alla Provincia fatta la rotatoria non vi siete resi conto che quel passaggio pedonale dove è adesso non serviva a niente, è possibile che ad ogni intervento bisogna rintervenire perché c’è sempre qualcosa che non va? Io mi chiedo: ma proviamo nel momento in cui.. ci sono le Commissioni, nelle Commissioni quando arriva un progetto proviamo a valutare insieme, perché è vero che c’è maggioranza e minoranza ma il Consiglio Comunale dovrebbe proporre, quindi proviamo a valutare anche se questi progetti potrebbero essere portati a termine nella maniera migliore. Detto tutto, basta. Grazie. PRESIDENTE: Va bene. Grazie Consigliere Sarri. Consigliere Ferri si è prenotato di nuovo? CONS. FERRI: No no ho sbagliato. PRESIDENTE: Meno male. Allora a questo punto passo la parola al Sindaco per le risposte e dopo spero di votare. SINDACO: Spero di essere breve. Allora, Consigliere Ferri, servizio dell’U.L.S.S. dello Sport avevamo già risposto, ha ragione che gli allievi che partecipano nelle squadre agonistiche dello sport, gli agonisti dello sport, i giovani non pagano e quindi sarebbe una bella cosa che fosse qui anche ad Oderzo, anche a Motta, va bene anche a Motta. Purtroppo la situazione è questa, ci sono delle razionalizzazioni alle quali noi fermamente ci opponiamo, il dottor Neri io lo vedo sempre in prima linea in queste battaglie, su tutta la questione del venir meno di alcuni servizi ecc. ha fatto proprio un’interpellanza di recente e il giorno dopo l’ha fatta anche lei una analoga Consigliere Ferri che tutte due le trasmetteremo all’U.L.S.S. per chiedere chiarimenti e spiegazioni anche se sappiamo che ad esempio l’unificazione del distretto di Oderzo e Villorba e quello di Treviso e Mogliano è stata una opera di razionalizzazione che viene fatta per limitare anche le spese e ridurre anche i responsabili di servizio perché al posto di quattro diventano due. Il servizio c’era stato assicurato che, pur venendo meno diciamo la struttura apicale a Oderzo, il servizio sul territorio doveva rimanere uguale a quello di prima, non dovevano essere privazioni o limitazioni di servizio, andremo a chiedere. Adesso sulla base delle vostre interpellanze andremo a chiedere ragione di questo e all’U.L.S.S. su questa razionalizzazione, sul servizio sanitario dello sport sono d’accordo, riguarda soprattutto i giovani ripeto perché per gli adulti, per gli amatori ecc. possono andare anche in altri posti che si trovano anche qua ad Oderzo pagando più o meno la stessa somma. Per i soffiatori, lei lo sa, il Sindaco può emettere ordinanza in materia di sanità se l’organo.. perché il Sindaco non è competente su questo, deve chiedere l’ausilio all’U.L.S.S. e al servizio igiene dell’U.L.S.S. e l’U.L.S.S. gli dà i suoi pareri, l’U.L.S.S. sui soffiatori, più volte il direttore e io gli ho sempre risposto, più volte gli ho trasmesso tutte le sue interpellanze e i video, mi ha risposto che in pratica non c’è nessuna ordinanza, nessun provvedimento da adottare da parte del Comune, perché in pratica sostanzialmente da quello che ho potuto capire io i soffiatori si possono usare, ma soltanto per quanto riguarda la tutela del lavoratore che li usa - del lavoratore che li usa - l’Inail prescrive che si possono usare con la presenza della mascherina. Quindi, se il lavoratore viene sorpreso fuori a lavorare che è senza mascherina potrà, non lo so, 33 io penso essere soggetto.. credo che sia soggetto o lui o l’azienda dalla quale lui è dipendente, io credo che possa essere sanzionata per questo mancato uso delle mascherine. Però io devo far riferimento a quello che è diciamo l’organo tecnico che deve darmi il parere nel caso specifico, in questo caso io devo rivolgermi all’U.L.S.S. il quale mi risponde che, per quanto riguarda il Sindaco, non deve prendere nessun provvedimento. Per cui non è che io che non sono un tecnico posso inventarmi provvedimenti perché non me ne intendo di questa questione, non so se faccia male, se faccia bene, cioè non posso prendere ordinanze se non sono avallate da un parere tecnico preciso e qui il parere tecnico mi dice di non prendere nessuna ordinanza, che il Comune non deve prendere nessun provvedimento. Per cui questa è la situazione per quanto mi riguarda dei soffiatori. Non è che io voglia contrastare il Consigliere Ferri perché mi piace contrastarlo e dire “quello che dice Ferri sono fesserie”. No, quello che dice Ferri possono essere cose importanti però io devo prendere un’ordinanza non in base a quello che mi consiglia il Consigliere Comunale Ferri nella sua veste di Consigliere, perché lui parla come Consigliere Comunale qui, ma devo andare dall’organo tecnico, in particolare è il Dipartimento sanità e igiene dell’U.L.S.S. e il suo direttore il dottor Gallo. Quello è l’organo tecnico col quale io mi confronto e in base al quale io devo prendere dei provvedimenti e questo senza nessuna.. nessuna diciamo.. ecco. Poi vediamo un attimo cosa mi dice ancora il dottor Ferri. Sulle interpellanze, mi dice il Consigliere Sarri, le interpellanze la modifica del regolamento è stata fatta nel 2009 proprio due anni dopo che io non ero più Consigliere Comunale, nel 1999; la modifica del regolamento che prevede che alle interpellanze si possa rispondere per iscritto è stata fatta a fine marzo del ’99, io dal maggio del ’97 non ero più Consigliere Comunale per cui non può essere stata fatta perché io disturbavo con troppa interpellanze… - Intervento fuori microfono SINDACO: Avevano il timore che tornassi.. può tornare.. e in effetti… Allora, vediamo un attimo. Poi i Vigili, sì guardi che i Vigili hanno tante occupazioni, non è soltanto quello di occuparsi così di dirigere il traffico, ma pensiamo a controllare, ne abbiamo parlato prima, le persone che girano per Oderzo con il cane al guinzaglio, abbiamo detto che dobbiamo controllarle, lo fanno i Vigili. Pensiamo all’accattonaggio, agli accattoni che girano e che fanno parte di organizzazioni, quando lo facevamo noi le minoranze la battaglia all’accattonaggio molesto e dicevamo “guardate che sono organizzazioni criminali”, io vado la mattina e sono andato a vedere che arrivano con un pulmino a portare questi accattoni davanti ai supermercati. Abbiamo dovuto fare il regolamento “Oderzo Città Sicura”, qualcuno ci ha attaccava dicendo che ce l’avevamo con i poverelli! No, non abbiamo nulla con i poveri, anzi ai poveri abbiamo dato in quattro anni 600.000 euro di contributi, ce l’abbiamo con chi sfrutta determinate persone e le porta a chiedere l’elemosina, a disturbare e dopo sappiamo che non si sa mai come vanno a finire queste cose. Abbiamo fatto un regolamento molto rigido e i Vigili devono applicarlo, devono controllare che non ci siano gli accattoni. Tutta una problematica che adesso è venuta fuori a Treviso, perché uno degli accattoni era nei giornali.. ho letto nei giornali ha reagito male. Voglio dire questo conferma la bontà delle nostre posizioni. Però i Vigili devono fare anche questo. I Vigili devono controllare il traffico che non entrino in Via Postumia, che non entrino i camion la mattina alle 4 di mattina; devono fare il controllo notturno del territorio, devono anche fare il lavoro interno perché non è solo il lavoro esterno, bisogna anche lavorare all’interno, preparare le ordinanze, perché anche quando viene fatta una ordinanza per lo sparo, per esempio, dei fuochi artificiali nello spettacolo lo fanno i Vigili. Sa quante ordinanze vengono fatte dai Vigili che dopo firmo io. Cambiare la segnaletica in un posto ecc., bisogna fare tutte ordinanze, senso unico, oppure c’è una manifestazione come quella molto bella di domenica che l’hanno rinviata a domenica prossima, bisogna fare tutte le ordinanze nel territorio perché le auto non passino quando passano i pedoni. Cioè hanno tutto un lavoro da fare di routine i Vigili. Per cui se come dice lei ne sono presenti quattro o cinque o tre o sei in quella mattina, non è che possono andare tutti davanti alle scuole. Ciò non toglie che io farò presente dell’esigenza che ci sia anche ogni tanto magari una puntatina all’uscita delle scuole. 34 Sulla rotatoria della zona industriale di Piavon, è una rotatoria che in pratica è su strada provinciale e il progetto lo ha approvato la Provincia, è un progetto della Provincia, non è un progetto del Comune, noi siamo stati molto contenti che la Provincia abbia approvato il progetto, io non so se il suo suggerimento di spostare le strisce pedonali più in là sia giusto o sia sbagliato, all’epoca i tecnici dicevano che il passaggio pedonale era giusto lì dov’era, se lei è più tecnico dei tecnici può essere, noi approfondiamo ma non posso dirle “lei ha ragione domani mattina do disposizioni che venga cambiato il passaggio pedonale” perché non sono un tecnico neanch’io, non saprei dire, non me ne intendo se va qua o va là. C’è il Codice della Strada, ci sono regolamenti che dicono a tot distanza ecc., quindi io investo del suo problema i Vigili e il Comandante, investirà anche la Provincia e vediamo se è migliore la proposta che fa lei rispetto a dov’è il sito attualmente. Okay? Quindi, voglio dire non è per aspettare o far passare il tempo è perché bisogna valutare le proposte che pervengono. Io ho finito. PRESIDENTE: Ha chiesto la parola la Consigliera Ginaldi Francesca, Capogruppo di Oderzo Sicura per il suo primo intervento. CONS. GINALDI: Brevissimo perché sarà solo la dichiarazione di voto, però mi piaceva così sottolineare la mia soddisfazione per la discussione, perché finalmente i toni sono stati contenuti, mi pare che l’argomento sia stato veramente sviscerato con apporti anche pregevoli, siamo riusciti a parlare quasi dei massimi sistemi senza appunto trascendere e, quindi, ritenendomi soddisfatta e apprezzando il lavoro comunque dell’Amministrazione dichiaro che il mio gruppo darà voto positivo. PRESIDENTE: La ringrazio e passo la parola al Consigliere Montagner, Capogruppo di Cittadini Uniti. CONS. MONTAGNER: Anche il mio intervento sarà breve, quindi sono fra i bravi, prima si è dimenticato, breve.. PRESIDENTE: No no non se la prenda, siete tutti bravi però il Consigliere si rivolge al Presidente del Consiglio Comunale, fa le domande, aspetta la risposta e il Sindaco risponde, non si parla fra di voi perché dopo è impossibile gestire la cosa. Prego. CONS. MONTAGNER: Avendo avuto un po’ di tempo per leggere il documento, diciamo che anche il nostro gruppo lo approva, una raccomandazione la facciamo anche noi magari all’Amministrazione sui grandi temi, senza scendere nei particolari, quindi la qualità dell’aria, ecco monitorare di più la qualità dell’aria, combattere gli odori che ci sono provenienti dalla zona industriale di Camino, sappiamo già bene da cos’è dovuta, l’acqua... le acque dei fiumi, le acque dei torrenti, le acque di falda per inquinamento. Volevo correggere un attimo quanto è stato detto prima, sull’inquinamento da C.V.M. l’interpellanza è arrivata ben quattro mesi dopo che io da Assessore avevo già presentato la documentazione alla Procura, in quanto c’era stata una denuncia di privati che me l’avevano portata avvisandomi. Quindi, parlando di C.V.M. nel 2007 è partito tutto in iter che ad oggi per fortuna sta portando avanti dei monitoraggi importanti, con i pozzi piezometrici che sono stati fatti, speriamo vada risolto anche quel problema. 35 - Intervento fuori microfono CONS. MONTAGNER: Io avevo avvisato.. PRESIDENTE: Consigliere Ferri .. No no scusate, Consigliere Montagner continui il suo discorso.. l’ho appena detto prima, altrimenti non si capisce.. CONS. MONTAGNER: Non è un problema. Altra cosa, stare attenti al sociale, per il sociale io mi riferisco di più alle famiglie bisognose e alle famiglie che hanno perso veramente il lavoro, che hanno bisogno di sostegno ecco continuare su quella strada; quindi sono rimasto su tre grandi temi, di continuare ad andare avanti con forza, il nostro voto è favorevole. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Montagner, ha chiesto la parola il Consigliere Pezzutto, Consigliere Pezzutto ascolti, per dichiarazione di voto molto breve, tre minuti massimo per dichiarazione di voto. Prego. CONS. PEZZUTTO: Prima volevo precisare, il Sindaco mi aveva risposto sulla pulizia dei fossati lungo la circonvallazione e non solo lungo la circonvallazione ma dei fossati, poi anch’io volevo fare una raccomandazione a proposito di spazzatura, la spazzatrice che entra nella zona industriale o zone artigianali alle 10 - 11 del mattino, capiamo bene che si va a fare un giretto si va a fare, perché tutti i parcheggi sono riempiti dalle macchine e perciò va a fare un giretto, torna fuori e va altrove. Queste sono cose che dobbiamo stare attenti perché poi il servizio noi lo paghiamo, però non viene fatto come dovrebbe essere fatto. Questa è una cosa. Non mi ha risposto sul discorso della pista ciclopedonale Fratta - Gorgo al Monticano, è alcuni anni che ne parliamo però non ho sentito la risposta. Poi un’altra cosa che non ho capito bene che questa Amministrazione ha dato un contributo, e vorrei capire di quanto, a “Oderzo si muove” per un volantino che hanno fatto. Vorrei capire: è una cosa che tutti i gruppi possono fare a questo punto o è una cosa solamente inerente a “Oderzo si muove?” PRESIDENTE: Va bene, per dichiarazione di voto? CONS. PEZZUTTO: Penso che l’abbiate capito. 36 PRESIDENTE: Va bene, okay, grazie Consigliere Pezzutto, passo la parola per dichiarazione di voto al Consigliere Ferri, Capogruppo di Forza Italia. CONS. FERRI: Allora, il Consigliere Montagner ha detto che ha presentato tre – quattro mesi prima, la questione è molto più semplice, lei doveva avvisare la popolazione e non l’ha fatto perché il C.V.M. è il cancerogeno più tossico, è uno dei cancerogeni più tossici, e se non ero io sarebbe rimasto tutto nei cassetti, quindi questa è la verità. Dichiarazione di voto. Io non posso votare a favore di un programma che reputo un programma piatto, uniforme, cioè è un’elencazione di attività più che ordinarie, che per carità sono necessarie per i cittadini opitergini, ma all’interno del quale io non trovo caratteristiche tali che siano adeguate, io l’ho sempre detto, al ruolo che invece Oderzo si meriterebbe. Questa è una osservazione che io in maniera ricorrente faccio, faccio anche in questa occasione. Inoltre all’interno delle considerazioni che ho fatto, non mi sembra che in settori peculiari che vanno ad interessare diritti indisponibili come quello della salute, questa Amministrazione abbia fatto alcunché di rilevante, anzi è stata del tutto assente. Ho dimostrato che la cosiddetta “Cittadella della salute” che è stata oggetto di vari titoloni sui giornali, non solo non è decollata, ma è franata, quindi il mio voto sarà negativo. PRESIDENTE: Chiedevo se ci sono altre dichiarazioni di voto, non so la Consigliera Damo oppure il Consigliere… Allora passo la parola al Sindaco e dopo votiamo. SINDACO: Solo per dire che sono contento del lavoro che è stato fatto in questi anni, la situazione così come emerge anche dalla relazione sul punto “Verifica dello stato di attuazione dei programmi e della permanenza degli equilibri di bilancio” è senz’altro positiva, è una relazione che ha il parere favorevole dei Revisori dei conti, dei tecnici nostri, è una relazione che ci dice che stiamo andando avanti con un bilancio in equilibrio e ci dice che stiamo rispettando anche quest’anno, l’andamento è questo, il patto di stabilità. Opere anche di non poco conto ne abbiamo realizzate tante e le abbiamo sentite, è chiaro che un’Amministrazione ha sempre problematiche da risolvere, ha sempre problematiche da fronteggiare e questo è quello che stiamo facendo noi giorno per giorno, non possiamo dire qui al Consiglio Comunale a Oderzo oggi 30 settembre 2013 abbiamo risolto tutti i problemi. Possiamo dirlo? No, perché se potessimo dire questo non avremmo più nulla da fare. I problemi, come nella vita di ogni persona, come nelle famiglie, come nei luoghi di lavoro, come nelle aziende, anche qui in questa nostra Amministrazione Comunale ci sono sempre, ci sono problemi da affrontare, ci sono problemi che si stanno affrontando e che sono in via di evoluzione come le problematiche di cui parlavamo prima sugli odori, sui rumori, sono cose delicate, sono cose che stiamo fronteggiando attraverso iniziative e gli organismi a ciò preposti, e stanno anche dando buoni risultati. Abbiamo operato bene nell’ambiente attraverso l’approvazione di un regolamento importante, il regolamento edilizio che ci ha consentito di approvare le norme importanti sul risparmio energetico, di avere attenzione anche per il miglioramento della qualità della vita, abbiamo portato avanti il fotovoltaico, abbiamo fatto notevoli iniziative per l’ambiente con tanta attenzione verso l’ambiente, abbiamo limitato di molto la cementificazione incontrollata che c’era prima, e qua siamo stati aiutati anche dalla crisi economica come dicevo prima. Quindi, senz’altro non si può dire che noi abbiamo fatto poco per l’ambiente. Abbiamo rilevato anche da questa sera che gli interventi che abbiamo visto sono su problematiche marginali, le strisce pedonali andavano un po’ più in qua o andava un po’ più in là, insomma piccoli interventi, dobbiamo fissare meglio i new jersey perché sono mobili, sì è tutto importante però, vedete, il Comune di Oderzo è un Comune che giustamente affronta le problematiche che ci sono e problematiche ce ne sono sempre, però problemi di fondo di carattere strutturale, ho sentito ieri per televisione il Comune di Roma che dicevano.. 37 per me è stata una novità, il Sindaco diceva “siamo in una situazione quasi fallimentare, dobbiamo avere milioni e milioni dal Governo centrale..” sono quelli dopo che mandiamo noi.. Ma mi pare che qualche anno fa gli avevamo dato una grande botta dei milioni che sono arrivati là a Roma, ogni anno loro dicono.. Sì, voglio dire, questi problemi noi non li abbiamo. Allora siamo arrivati che avevamo 10.100.000 euro di debiti da pagare, adesso siamo arrivati a 3 milioni e 7 circa perché gran parte li abbiamo estinti e non ne abbiamo fatti di nuovi nonostante la crisi, le famiglie in difficoltà e nonostante tutte le opere pubbliche non di poco conto che io vi ho enumerato e denunciato prima. Quindi, è un Comune sano che va bene, solido e che sta facendo tante cose e sta operando bene. E questo guardate lo dobbiamo essenzialmente, e io me ne sono reso conto, per una caratteristica che noi abbiamo, la compattezza della nostra Giunta e la compattezza dei nostri gruppi consiliari, quello che non vedo che succeda nell’ambito dei partiti che dovrebbero dare l’esempio. Noi come liste civiche veramente in questi sette anni, e voglio complimentarmi con tutti i Consiglieri di maggioranza che erano nella precedente Amministrazione e che ci sono in questa, soprattutto per la grande compattezza, il grande lavoro fatto insieme, le decisioni fatte discutendo insieme però sempre, quando veniamo qua, concordi dopo aver discusso sempre.. la decisione presa sempre concordi anche nei momenti di prendere decisioni difficili e importanti. Allora, concludo per dire sono contento del dibattito, sono contento che anche questa sera c’è il consenso da parte dei gruppi di maggioranza, mi pare che critiche sostanziali di peso non ne abbiamo avute, non so se a qualche domanda devo ancora rispondere.. alle ultime, Consigliere Sarri non mi ricordo cosa mi avesse chiesto.. PRESIDENTE: Il Consigliere Pezzutto. SINDACO: Pezzutto. Sì aveva chiesto dei fossati che le abbiamo risposto per iscritto ma i fossati, la pulizia dei fossati faceva parte dell’interpellanza che aveva fatto che.. CONS. PEZZUTTO: Dei sacchi di immondizia nei fossati… SINDACO: Dei sacchi di immondizia nei fossati, ci possono anche essere dei sacchi di immondizia nei fossati quando ci sono interveniamo ma a volte questi sacchi di immondizia vengono portati da gente che viene da fuori, magari passa butta il sacco di immondizia e naturalmente sono là.. Se li becchiamo gli arriva la multa, quando guardiamo dentro nell’immondizia se troviamo chi sono e se sono da fuori si beccano anche multe salate, perché sono multe intorno alle 500 euro queste, quelli che vengono da fuori. E qualcuno la prende e dopo viene anche a reclamare però, purtroppo, non gli si può far niente. Questa è la situazione. Bene. Grazie a tutti anche per gli interventi della minoranza che, insomma, io li ho ritenuti collaborativi e di critiche molto minimali. PRESIDENTE: Benissimo. Allora ritengo conclusa la discussione e metto ai voti il punto n. 2 all’ordine del giorno: Verifica dello stato di attuazione dei programmi e della permanenza degli equilibri di bilancio esercizio 2013. 38 Favorevoli: n. 10 Contrari: n. 5 (Ferri, Pezzutto, Luzzu, Sarri, Damo) Astenuti: nessuno Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante, Dell’Aica) Stante l’urgenza della delibera pongo in votazione l’immediata eseguibilità. Favorevoli: n. 10 Contrari: n. 5 (Ferri, Pezzutto, Luzzu, Sarri, Damo) Astenuti: nessuno Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante, Dell’Aica) PUNTO 3° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «VARIAZIONE N. 5 AL BILANCIO DELL’ESERCIZIO IN CORSO E AL PLURIENNALE 2013-2015». PRESIDENTE: Passo la parola all’Assessore Casagrande. ASS. CASAGRANDE: Buonasera di nuovo. Dunque questa variazione, il bilancio di previsione era stato approvato dal Comune in data 13.03.2013 quando erano in vigore ancora l’IMU anche sulla prima casa e la Tares doveva essere riscossa dal Comune. L’IMU sull’abitazione principale almeno sembrerebbe che venisse tolta, sembrerebbe, non si sa la seconda rata se viene tolta o no e ad oggi nessun Ministero ci ha comunicato quanti soldi ci daranno per sopperire agli importi che ci sono stati tolti. Per ora ci hanno inviato 550.000 euro come fondo di solidarietà comunale, 550.000 euro che andiamo a togliere dal capitolo dell’IMU in entrata. Secondo punto, quando è stato fatto il bilancio la Tares doveva essere riscossa dal Comune e riversata allo Stato, invece adesso sarà il gestore, che era SAVNO a riscuotere la Tares e riversarla allo Stato; quindi di conseguenza andiamo ad eliminare dal bilancio i 450.000 euro previsti. Dopo ci sono alcune maggiori entrate e ci sono delle uscite, ad esempio un’uscita importante sono degli oneri che il Comune deve versare come contributi per il personale cessato dall’attività e per il loro pensionamento. Dopo c’è la quota da versare al Comune di Gorgo al Monticano per il collocamento di un dipendente del comprensorio, ex comprensorio. Abbiamo un altro aumento in uscita per progettazione e destinazione aule direzione didattica, che è passata da direzione didattica ad aule perché facciamo aule dov’era collocata la direzione didattica e questo dobbiamo pagare la progettazione. Mettiamo 20.000 euro per le attività assistenziali diverse, cioè contributi agli indigenti e nel contempo devo dire che aver rimborsato, in corso anno, dei mutui ci ha comportato un risparmio per il secondo semestre di 23.000 euro di interessi passivi. PRESIDENTE: L’Assessore Casagrande ha concluso, se ci sono interventi dei Consiglieri sennò metto ai voti. Bene. Allora metto ai voti il punto n. 3 all’ordine del giorno: Variazione n. 5 al bilancio dell’esercizio in corso e al pluriennale 2013 - 2015. Favorevoli: n. 10 Contrari: n. 5 (Damo, Ferri, Pezzutto, Sarri, Luzzu) Astenuti: nessuno 39 Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante e Dell’Aica) Stante l’urgenza della delibera pongo in votazione l’immediata eseguibilità. Favorevoli: n. 10 Contrari: n. 5 (Damo, Ferri, Pezzutto, Sarri, Luzzu) Astenuti: nessuno Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante e Dell’Aica) PUNTO 4° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PER REALIZZAZIONE DI RAMPE DI RACCORDO FRA VIA CONCORDIA E VIA BOARIE – APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO E ADOZIONE VARIANTE PARZIALE AL P.I. AI SENSI ART. 18 COMMA 2 E SEGG. L.R. N. 11/2004». PRESIDENTE: Passo la parola all’Assessore Campigotto. Prego. ASS. CAMPIGOTTO: Grazie Presidente. Con questa delibera approviamo il progetto definitivo che costituisce anche variante parziale al P.I. come viabilità per le due rampe di raccordo tra Via Boarie e Via Concordia. Avete visto anche il progettino e, quindi, una parte è già stata anche realizzata come raccordo di entrata, la parte Est, e la parte Ovest che era soggetta ad esproprio abbiamo già fatto la comunicazione delle procedure di esproprio e c’è l’accordo bonario con la proprietà. Quindi, passati il mese di pubblicazione e il mese per le osservazioni si potrà procedere all’esecuzione delle opere. Avete visto che per quanto riguarda l’intervento è un intervento modico, riguarda alcuni muri di sostegno e le due rampe per un importo complessivo, compreso l’esproprio di 840 euro, di 29.000 euro. Grazie. PRESIDENTE: Prego. Allora ringraziamo l’Assessore Campigotto. Ha chiesto la parola il Sindaco. SINDACO: Volevo solo aggiungere che questo è un intervento molto importante, perché consente in pratica di sbloccare una situazione di precarietà che c’era in Via Boarie, Via Boarie in pratica era stata interrotta da un sottopasso e questo sottopasso non è percorribile con autovetture, non è possibile neanche secondo la normativa attuale far passare le autovetture sotto perché mancano i requisiti e, quindi, abbiamo risolto il problema della apertura della strada, diciamo, che era una strada cosiddetta chiusa al traffico attraverso queste due bretelline su Via Concordia, una in entrata e una in uscita. Diciamo era un impegno che era stato preso ancora durante la campagna elettorale ma soprattutto anche nel programma del Sindaco che adesso stiamo portando a compimento; e credo che sia un grosso servizio che diamo ai cittadini che abitano dentro in quella strada e soprattutto alle aziende, abbiamo molte aziende soprattutto di carattere vitivinicolo che si trovavano ad operare in difficoltà mancando i collegamenti stradali. Per cui penso che sia un intervento veramente che dà un grande servizio alla comunità. PRESIDENTE: 40 Ringraziamo il Sindaco. Passo la parola alla Consigliera Damo Laura Capogruppo di Frazioni quartieri durante il cambiamento per il suo primo intervento. Prego. CONS. DAMO: Grazie Presidente. Come sapete io abito a Camino e anche in una via non molto lontana dall’area in oggetto e, quindi, non posso che esprimere giudizio positivo per questo progetto e a questo giudizio si unisce anche il gruppo della Lega Nord, anche perché credo che sia un progetto molto importante che va incontro alle esigenze e risponde ai bisogni dei cittadini che conosco molto bene e che da lungo tempo aspettano queste risposte. E, quindi, auspichiamo che i tempi di realizzazione siano congrui e che sia un progetto appunto funzionale ad una viabilità efficace e razionale. Grazie. PRESIDENTE: Ringrazio la Consigliere Damo e passo la parola al Consigliere Ferri Capogruppo di Forza Italia. CONS. FERRI: Io voto a favore, vedete non sono sempre contro in maniera pregiudiziale, ci mancherebbe altro anche perché ne abbiamo parlato diciamo nei corridoi di questa questione qua, mentre era in fase di avanzata attuazione. Volevo solo dirvi quel sottopasso lì che fine... cioè rimane là come segno memorabile di che cosa? Cioè lì non si può far niente, cioè resta così aperto.. perché sapete.. PRESIDENTE: No no l’ho appena detto, lei faccia domande dopo risponde il Sindaco. CONS. FERRI: Sì però scusi.. PRESIDENTE: No perché non si può fare domande e risposte, lei faccia le domande e dopo.. CONS. FERRI: Presidente mi lasci questa volta farle un’osservazione, lei sa che io ho votato contro la sua elezione, però mi lasci fare questa osservazione che serve a tutti. PRESIDENTE: Prego, prego. CONS. FERRI: 41 Le dissi una volta, durante una Commissione consiliare, che il Presidente ha un ruolo di garanzia ed ha un ruolo che è anche politico, allora usi come sta usando devo dire, glielo sto riconoscendo il regolo di Lesbio o di Lesbo che dir si voglia, cioè quello di adattare il regolamento alle situazioni che di volta in volta.. Se ci sono argomenti interessanti, più o meno interessanti se uno sfora di tre - quattro minuti.. Poi è chiaro che tutti siamo dell’idea che lei debba intervenire in maniera drastica perentoria, quando ci sono polemiche fine a se stesse, ma a volte gli argomenti sono talmente complessi che abbisognano di un qualche periodo di tempo superiore. Quindi, rimarrà quel buco per sempre, non si può fare nulla perché il buco.. cioè si transita, possono sostare, si possono.. si possono fare tante cose lì sotto e quindi non è.. sarebbe utile comunque pensare ad una soluzione definitiva, solo questo. PRESIDENTE: Va bene, ringraziamo il Consigliere Ferri. Si è prenotato il Consigliere Francesco Montagner, Capogruppo di Cittadini Uniti. CONS. MONTAGNER: Volevo complimentarmi con l’Amministrazione e con l’ufficio tecnico per la realizzazione di questa opera che rende giustizia dopo tanti anni a quegli abitanti che sono rimasti chiusi dentro ad un ghetto, ormai da molto tempo, chiusi dentro un ghetto riguardo proprio ad un errore di progettazione, perché si fanno errori di progettazione a volte, delle passate Amministrazioni. Quindi, mi complimento anch’io, mi unisco alla Consigliera Damo chiedendo che si faccia più in fretta possibile in maniera che, primo, diamo giustizia ai cittadini di Via Boarie e, secondo, portiamo a compimento un altro punto del nostro programma. Grazie. PRESIDENTE: Okay, visto che non ci sono altre prenotazioni adesso passiamo la parola al Sindaco ovviamente per le risposte. Prego Sindaco. SINDACO: Noi abbiamo fatto tutte le valutazioni del caso, abbiamo assunto tutte le informazioni che dovevamo avere, tutti i pareri, abbiamo rivisto anche tutti i carteggi e la documentazione che avevamo su quella realizzazione, però l’unica cosa che si poteva fare e la più conveniente è quella che abbiamo ideato noi, pensando su come risolvere il problema perché inizialmente volevamo a tutti i costi riaprire al traffico veicolare il sottopasso, però non era possibile perché mancavano le dimensioni, non era secondo il Codice della Strada e allora c’è venuto in mente di seguire questa via delle bretelline in entrata e in uscita e abbiamo risolto in questo modo, che è il modo anche meno costoso e più veloce. Diversamente dovremo buttar giù il sottopasso e farne un altro perché sopra il sottopasso passa la strada Via Concordia diciamo, qui dovremo fare un altro sottopasso. Cosa ci verrebbe a costare? Necessariamente dovrà rimanere lì per il transito ciclopedonale, sarà l’esempio di una buona amministrazione di un periodo che ha avuto qua a Oderzo la nostra città al governo, in questo caso la Lega.. Dopo giudicheranno un po’ tutti se è stato un buon periodo o no, però il giudizio è stato dato col voto quando ci siamo presentati noi lì c’è stato dato il giudizio da parte dei cittadini che lo hanno confermato due anni fa. Forse anche questo è stato uno dei motivi per i quali si sono decisi di votare in un certo senso, uno dei motivi perché poi ce ne sono. PRESIDENTE: Passo la parola al Consigliere Pezzutto Policarpo della Lega Nord. Prego. 42 CONS. PEZZUTTO: Vede signor Sindaco quando si vuol cercare di portare questo Consiglio verso un dialogo aperto, lei però poi si accorge che non prende la posizione come dovrebbe prenderla da grande “oratore” ed esce subito. Allora, quel sottopasso lì è stato fatto perché in quel momento, quando è stata fatta la progettazione e l’opera il Codice della Strada dava la possibilità di avere un senso unico alternato, in occasione poi del collaudo è cambiata la normativa e ha dovuto essere precluso. Ma solo questo! Però, mi lasci dire, abbiamo fatto molte più opere di lei nei suoi tanti anni, per carità forse erano anche altri anni ma ci siamo presi l’obbligo e l’onere di fare sottopassi per la tratta ferroviaria da San Biagio fino a Motta di Livenza, abbiamo ampliato la Postumia dov’era possibile, da Olmi fino a Motta di Livenza. Possiamo anche aver fatto degli errori perché chi lavora e chi fa opere, chi fa opere Sindaco, può anche sbagliarne qualcuna eventualmente. Poi chi non fa forse grandi opere è più difficile che sbagli! PRESIDENTE: Ringraziamo il Consigliere Pezzutto e a questo punto passo di nuovo la parola.. non ci sono prenotazioni.. SINDACO: Quelle che abbiamo fatte le ho annunciato prima, lei dice che sono operette..insomma ognuno ha la sua… PRESIDENTE: Okay. Mettiamo ai voti il punto n. 4 all’ordine del giorno. Favorevoli: n. 15 Contrari: nessuno Astenuti: nessuno Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante – Dell’Aica) Stante l’urgenza della delibera pongo in votazione l’immediata eseguibilità. Favorevoli: n. 15 Contrari: nessuno Astenuti: nessuno Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante – Dell’Aica) PUNTO 5° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE – VARIANTE URBANISTICA PER AMPLIAMENTO DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE SITO NELL’AREA PRODUTTIVA DI RUSTIGNE’ IN VIA PEZZA ALTA AI SENSI DELL’ART. 45 NTO DEL PIANO DEGLI INTERVENTI – DITTA VITOP SRL – APPROVAZIONE». PRESIDENTE: Passo la parola all’Assessore De Luca. ASS. DE LUCA: 43 Grazie Presidente. Buonasera. Ormai di sportello unico questo Consiglio è abbastanza avvezzo, conosce bene il sistema. Sportello unico è un istituto che abbiamo introdotto nel PAT, nelle Norme urbanistiche che ci permette di realizzare, che ha delle finalità appunto normative di semplificazione amministrativa e di venire incontro soprattutto alle esigenze di aziende che hanno la possibilità di ampliarsi nel sito dove si trovano, però andando incontro alle modiche delle Norme Tecniche Urbanistiche e, dunque, in variante alle norme tecniche. Questo istituto l’abbiamo ormai usato varie volte, in questo caso - naturalmente deve essere giustificato ogni volta - e appunto in questo caso si tratta di una ditta, è la ditta Vitop, la ditta che è un fiore all’occhiello per Oderzo, è nata nell’86 e dunque ha ormai una buona permanenza nella nostra città, è una ditta che nel suo sviluppo, ormai appunto da 27 – 28 anni è sempre rimasta qua, non ha voluto andare come tante altre ditte magari all’estero, portare la produzione dove la manodopera è più conveniente, è rimasta qui, si è ampliata. Lavora in una nicchia particolare del mercato delle viti, viti particolari speciali soprattutto sul sistema dell’automazione perciò delle automobili in tutto il mondo, soprattutto in Germania. È una ditta che ci dà soddisfazione e per la quale, appunto, sono state valutate attentamente queste richieste di ampliamento nel sito, avendo avuto la possibilità di acquisire parte di un immobile che sta di fianco ho chiesto la copertura dell’area che sta tra questi due immobili: un ampliamento di circa 680, 679 metri quadri su una superficie già coperta di circa... Non mi ricordo più quanti fossero ma ve lo dico subito per esattezza: zona di ampliamento 3.208 metri già coperti e adesso ne aggiunge 679. In questo caso la norma prevede delle facilitazioni, anche dal punto di vista di valori perequativi, dei valori e degli oneri ecc., però c’è anche in questo caso la perequazione che è abbastanza limitata, che è stata monetizzata in questo caso, non essendo il suo valore economico tale per cui si possano realizzare opere, che ci servivano, di una certa consistenza il valore di questa cosa qua è, mi pare di ricordare, di 13.800 euro. Poi ci sono 13.580 euro, poi c’è la monetizzazione delle aree a standard primarie. Essendo l’area industriale artigianale di Rustignè ormai un’area satura, non c’è più la possibilità di avere gli standard primari che sono pari a 170 metri quadri, questi sono stati monetizzati. E’ una monetizzazione di 50 euro al metro quadro perciò con un totale di 8.500. Poi ci sono delle opere di urbanizzazione primaria, che la ditta si è impegnata - attraverso la convenzione che andrà a firmare - ad eseguire che è la sistemazione della rotonda in fondo a Via Pezza Alta e alcuni posti macchina sull’aerea verde, sistemando l’area verde; adesso sostanzialmente sia la rotonda che l’area verde vengono utilizzati a un parcheggio di tipo così.. insomma! Naturalmente l’iter è stato compiuto tutto quanto, c’è stata la Conferenza dei Servizi, l’approvazione in Giunta.. l’adozione in Giunta e poi l’esposizione ai pubblici… Questa serviva anche perché ci sono delle riduzioni rispetto alle norme di legge nostre urbanistiche sui confini, in particolare verso il confine all’interno, la parte agricola. Un’altra cosa importante è che questo metodo che abbiamo utilizzato, questo ampliamento all’interno dell’area propria va nel senso della salvaguardia del territorio in quanto, ad esempio, questa ditta aveva chiesto, durante l’elaborazione del PAT, aveva chiesto un allargamento dell’area di Rustignè, mentre noi eravamo formalmente convinti che quell’area presso la campagna, la zona.. diciamo l’area Mercante, area agricola Mercante non potesse più essere ampliata. Anzi quell’area è un errore fatto, secondo me, all’epoca in cui è stata costruita un’area di quel tipo. Ad ogni modo abbiamo tenuto fermo e abbiamo dato la possibilità di ampliare, così questi possono adoperare questi grossi macchinari che gli devono arrivare o forse gli sono già arrivati per poter fare delle viti particolari, delle viti importanti che danno sviluppo ancor di più a questa azienda che vive nella concorrenza internazionale. Ecco, io non ho letto la delibera, ma credo in questo modo di aver dato i punti salienti e i punti più importanti dei contenuti, perciò la porto al vostro esame e ne auspico l’approvazione. Per quanto riguarda i dati urbanistici sono quelli che vedete nelle tabelle ed esattamente - vedete - si parla anche di una, forse un termine che non è conosciuto, il lotto virtuale che è il lotto che avrebbe permesso una copertura di quel tipo là, in base al quale dopo si va... serve solo per il calcolo di altri parametri sui quali ha pagato gli standard 44 urbanistici. Sono stati calcolati standard urbanistici. Il totale di questa operazione tra oneri primari, secondari, tasse ecologiche così viene ad avere un valore di 26.600 euro. PRESIDENTE: Ringraziamo l’Assessore De Luca, vedo che si è prenotato il Consigliere Luzzu, Capogruppo del Partito Democratico. Prego Consigliere. CONS. LUZZU: Grazie Presidente. Chiaramente siamo nettamente favorevoli alla delibera per cui è già una dichiarazione di voto, voteremo sicuramente a favore, siamo contenti che l’Amministrazione abbia, diciamo, accolto la proposta attraverso lo strumento dello sportello unico della Vitop e abbia in questa maniera anche salvaguardato il territorio, esprimendo parere contrario all’ampliamento dell’area, diciamo, artigianale di Rustignè e favorendo questo tipo di iniziative. Anche perché, come più volte abbiamo avuto maniera di dire, siamo certi che la superficie coperta.. attualmente la percentuale di superficie coperta possibile nei lotti delle lottizzazioni industriali e artigiani nel territorio opitergino è bassa rispetto alle funzioni che attualmente hanno le imprese che si sono installate nel territorio. Vent’anni fa, venticinque - trent’anni fa ai tempi dei piani regolatori anni ’70 – ’80 era stata messa come tara in tutto il Veneto una percentuale che andava attorno al 40% perché c’erano tipi di attività che richiedevano dei piazzali di una certa dimensione, una certa manovrabilità delle materie lavorate. Oggigiorno con i tipi di lavorazione la Vitop ne è un testimone, che è una fra le imprese più importanti a livello sicuramente europeo di produzioni di viti e componentistiche similari, c’è minor richiesta di piazzale, c’è minor richiesta di spazi coperti e di conseguenza, è una, di fatto, delle osservazioni che abbiamo presentato sia alla famosa variante P.R.G. che poi al PAT e al P.I., riteniamo che sia giunto il momento di valutare l’indice di copertura. Questo per salvaguardare il territorio perché comunque ci troviamo di fronte a degli spazi pavimentati che siano coperti in cemento o asfaltati sono sempre, gli spazi pavimentati, sottratti al territorio. Quindi, bene evitare l’ampliamento delle zone industriali e favorire questi tipi di attività. Compito dell’impresa è creare lavoro e sviluppo, e questo l’azienda lo fa e quindi è bene che sia accettata la sua richiesta; compito dell’Amministrazione pubblica e di favorire questo, favorire l’impresa che fa queste cose qua e se sono nettamente favorevole sull’accoglimento per la salvaguardia del territorio, mi trovo, e su questo ci siamo già sentiti lievemente, diciamo, visto che i valori non sono comunque eccessivi contrario all’applicazione di certe - fra virgolette – “tassazioni”. All’impresa è stato chiesto.. viene imposto perché comunque è anche un obbligo di legge, di monetizzare i parcheggi, è a discrezione dell’Amministrazione stabilire l’importo per il quale il parcheggio va monetizzato. È stato stabilito un valore forse poteva essere stabilito un valore più basso; si può fare. E’ stata chiesta una perequazione, anche qua per carità non parliamo di importi elevati rispetto magari al piano finanziario che l’impresa ha messo in campo per questo tipo di ampliamento però, diciamo, se in questo momento fra l’altro storico nel quale le imprese non occorre che vadano in Slovenia o in Svizzera, ma basta che vadano nella zona industriale di Ponte Rosso a San Vito al Tagliamento, dove praticamente danno quasi il terreno gratis, ma è purché la gente vada lì ad installarsi, e già imprese opitergine sono andate, non sono andate in Slovenia o in Svizzera sono andate a 30 chilometri 25 chilometri. Quindi, per fortuna.. spero, perché l’impresa so che è solida e quindi magari non prende paura per questi importi però sicuramente, faccio una proposta all’Amministrazione, di valutare visto anche il momento difficile non solo per il sociale ma anche per le imprese degli importi, delle tariffe più basse in casi similari a questo. Grazie. PRESIDENTE: Ringrazio il Consigliere Luzzu. Si è prenotato il Consigliere Pezzutto della Lega Nord, prego Consigliere. 45 CONS. PEZZUTTO: Grazie. Innanzitutto voglio fare un plauso alla Vitop perché in questi anni difficili dove investire nella propria azienda è sempre più difficoltoso, magari c’è anche la volontà però è sempre più difficoltoso, questa azienda ci crede ancora e sta ampliando e sta lavorando. Io ho un’azienda lì vicino, vedo che sta lavorando bene per questo ritengo che siano due bravi imprenditori capaci. Dico grazie anche perché cercano di portare in alto anche qual è la realtà di Rustignè e anche dell’Opitergino. Anch’io però mi devo soffermare su quanto già detto dal mio collega a riguardo della perequazione, è uno strumento che l’Amministrazione può mettere in atto, in base un po’ alla sua interpretazione, e mi chiedo perché proprio in questi momenti di difficoltà dove l’azienda, le aziende che credono e vogliono restare qui nel nostro territorio ancora noi cerchiamo di aiutarle anche con piccoli segnali, perché poi non parliamo appunto di grosse cifre ma di segnali. Questa è una mancanza di questa Amministrazione, speriamo magari che nel futuro possa rimediare a questo. Mi ricordo che anche poco tempo fa un’altra azienda qui dell’Opitergino ha adoperato sempre lo Sportello unico e anche in questa occasione si è voluto un po’ fare leva sulla perequazione e la monetizzazione dei parcheggi. Questo, lasciatemi pensare, non è una critica ma è solamente un confronto questo che sto dicendo io, visto che poi andiamo proprio anche alla revoca di due altre aziende qua... Mi chiedo “ma forse è perché chiediamo troppo in questo momento?” Cioè poniamoci anche questo problema che poi favorisce il nostro territorio, perché è giusto sì salvaguardarlo ma cercare di far crescere un po’ in uniformità e in maniera congrua il nostro territorio, lo ritengo anche importante. Cioè vediamo se magari la perequazione che noi chiediamo è troppo eccessiva in questo momento. Poi magari ci possono essere dei momenti.. speriamo.. dei momenti migliori da poter nel futuro avvalerci. Ho visto che risolviamo anche la rotatoria “indegna” perché lei Sindaco forse ha visitato quella zona lì, è veramente brutta quella rotatoria, diamo un senso perlomeno a questa rotatoria e di questo ringrazio l’Amministrazione che è stata un po’ attenta su questo. Poi, concludo, mi trovo perfettamente d’accordo con l’Assessore, condivido anch’io che quella zona industriale lì, fatta negli anni in cui la Lega non era al Governo, è stata fatta in un posto totalmente sbagliato, magari se si parlavano più in quel momento là, le Amministrazioni... magari poteva essere fatta al di là della Postumia e creare un’unione Ponte di Piave Levada e Rustignè che forse con una strada interna era veramente risolto il problema. Pertanto si allontanava dal paese e quant’altro. Ma anche in quei momenti là, signor Sindaco, a volte si sbaglia e questa è una delle cose che l’Amministrazione che in quel momento era vicina lei ha sbagliato. Ecco tutto qua. Grazie. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Pezzutto, passo la parola al Consigliere Sarri della Lega Nord, primo intervento. CONS. SARRI: Una cosa velocissima che forse è sfuggita per dimenticanza ai miei colleghi. Sostegno anch’io che l’iniziativa è buona, non dobbiamo dimenticare perché qui a Oderzo sportelli unici ne sono passati diversi, questo forse è il primo che è in zona propria perché gli altri erano in zona impropria. Per cui vorrei sottolineare, forse è corretto chiedere qualcosa magari nelle aree improprie anche se, dal mio punto di vista, non si dovrebbe concedere nelle aree improprie perché altrimenti si creano delle costruzioni a macchia di leopardo, come diceva il Consigliere Luzzu, e nelle aree proprie bisognerebbe dare la possibilità all’azienda di poter fare investendo il meno possibile, visti i momenti. Comunque va sottolineato che quella è area propria per cui ben venga! PRESIDENTE: 46 Ringrazio il Consigliere Sarri, ho visto si era prenotato il Consigliere Montagner, Capogruppo di Cittadini Uniti. Prego. CONS. MONTAGNER: Anch’io mi unisco ai complimenti all’azienda, agli imprenditori che conosco fin dall’inizio della loro attività, faccio un complimento per il coraggio, per la voglia di andare avanti e auguro a loro ancora molti e molti successi. Riguardo alla perequazione è vero che sono sempre dei costi, in questo caso sono dei costi abbastanza contenuti, è anche vero che il Comune deve comunque garantire dei servizi alle imprese che rimangono; è stata fatta una perequazione sul posto che rimane a servizio di tutta la zona industriale, quindi non è una cosa.. casomai io direi “brava” all’azienda che lo fa. PRESIDENTE: Okay, ringrazio il Consigliere Montagner, passo la parola al Sindaco. SINDACO: Io voglio complimentarmi innanzitutto con i titolari Serafin e Zanutto, diciamo per come stanno svolgendo la loro attività imprenditoriale che li rende mosche bianche diciamo in questo periodo; nelle grandi difficoltà economiche hanno dimostrato di essere dei punti di eccellenza, di poter espandere la loro ditta, non solo di resistere ma di avere espansione, di poter competere nei mercati mondiali, di essere una ditta leader nel loro settore. Questa è chiaramente capacità imprenditoriale, è dedizione al lavoro, è impegno, sono tante note di merito che io vorrei dare a questi due miei amici, perché ci conosciamo da quando eravamo bambini e, quindi, li posso considerare amici. E fa piacere, fa piacere ed è di esempio anche e di stimolo, ridà fiducia anche alle altre imprese, anche a chi lavora e magari stenta “..vedi, ce l’hanno fatta, perché non possiamo tener duro e andare avanti anche noi”, nonostante le mille difficoltà che non dipendono dagli imprenditori ma che dipendono da altri fattori. Noi abbiamo cercato di fare quello che dovevamo fare, di agevolare, di dare una mano, di collaborare perché questa impresa potesse continuare nella sua espansione e continuare ad essere competitiva con le altre imprese europee e mondiali. E questo era il nostro compito. Sulla perequazione ci sono delle norme che ci siamo dati e vedete io mi trovo anche in imbarazzo perché, se togliamo questa norma, ecc. giustamente loro possono dire “..noi l’abbiamo pagata, adesso quello che viene dopo di noi non la paga più?” Si creano anche situazioni di ingiustizia! All’epoca abbiamo pensato che una perequazione anche nel caso di sportello unico fosse utile, fosse equa e che andasse un po’ a bilanciare i vari interessi anche della zona. Non è una perequazione diciamo molto esosa però quel poco che è previsto dalla norma abbiamo dovuto rispettarlo anche noi come amministratori, perché la norma c’è a livello nostro di regolamento, ce la siamo data, se avessimo esentato loro, non potevamo farlo perché la norma c’era, però chi l’aveva pagata prima di loro come ricordo la L.B.A. o qualche altro avrebbero potuto avere delle recriminazioni. Sulla rotatoria, vedete oltre i 13.000 hanno fatto anche gli interventi sui parcheggi, sistemato la viabilità e sulla rotatoria è tanto che ci stiamo lavorando dietro, mica ci siamo accorti, Consigliere Pezzutto, quando lei una settimana fa ha mandato la sua interpellanza, la sua interpellanza è andata sui giornali e ha esaltato la cosa, ma noi che lavoravamo insieme alla ditta erano mesi su questo e non a caso questo provvedimento che noi approviamo stasera è stato adottato ancora due mesi.. tre mesi fa dalla Giunta, il 1° di luglio mi pare. E diamo una bella risposta anche a questa rotatoria della zona industriale e artigianale di Rustignè attraverso questo intervento, che alla fine serve alla ditta, serve anche un po’ alla comunità! Quindi loro in qualche modo, diciamo, hanno in qualche modo, per così dire, possiamo dire ricompensato la collettività del fatto che giustamente la collettività collabora con loro per cercare di far sviluppare la loro azienda. E se lo meritano, se lo meritano tutto. 47 PRESIDENTE: La parola all’Assessore De Luca. ASS. DE LUCA: Per quanto riguarda la perequazione, un’aggiunta a quello che ha detto il Sindaco, ecco tanto per essere chiari l’ho detto prima ma forse o non si è voluto capire o non si è capito, non importa, è molto più bassa sia della perequazione sia del costo degli standard che normalmente utilizziamo, è circa un terzo. Questo proprio con lo spirito che prevede l’istituto dello sportello unico di venire incontro alle aziende che devono ampliarsi nella propria zona in cui operano. Perciò, ecco, è tenuto conto, e bene anche di questo, tanto è vero che gli importi sono abbastanza bassi rispetto alle solite diciamo perequazioni che siamo abituati almeno in passato a vedere qui in questa sede. Grazie. PRESIDENTE: Va bene. Ringraziamo l’Assessore De Luca. Passo la parola al Consigliere Ferri, Capogruppo di Forza Italia. Prego. CONS. FERRI: Sono testimoni questi due imprenditori che quando c’è una difficoltà non ci si deve fermare ma anzi bisogna rilanciare; quindi le difficoltà si trasformano e siamo stati in grado di farlo in una opportunità, quindi onore al merito. Per ciò che concerne la perequazione, io non sono in grado di esattamente calcolarla se sia adeguata o meno, penso che nell’ambito della perequazione ci sia comunque un certo grado di discrezionalità da parte del Comune. Mi dicono che in questo caso, comunque, tenendo conto della situazione complessiva sia locale ma più che altro della situazione economica generale complessiva probabilmente era ed è un po’ troppo onerosa. Quindi l’Amministrazione poteva appunto - ripeto - essere un po’ meno diciamo.. sì approfittare un po’ di meno rispetto ai bisogni di espansione che aveva l’attività e quindi gravare di meno sulle casse dei due imprenditori. È anche vero che comunque fa parte degli accordi, loro li hanno sottoscritti, ci mancherebbe altro! Io mi aspetto che per i prossimi anni, siccome la situazione economica non si risolverà presto, cioè non si risolverà nel giro di qualche mese, di qualche anno ma ci vorranno dei lustri ,ecco l’Amministrazione attuale e le prossime tengano in debita considerazione queste nuove realtà di finanze e di economia. Quindi voterò ovviamente a favore. PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Luzzu, Capogruppo del PD per il suo secondo intervento. CONS. LUZZU: Sarò brevissimo, quanto ho espresso nel primo intervento di fatto, approfittiamo dello sportello unico che abbiamo sottomano questa sera, ma è un tema che voleva porre una riflessione generale. Riallacciandomi a quello che ha detto il Consigliere Ferri, è un tema da valutare per il futuro chiaramente non per il singolo intervento. Ripeto ci sono zone appena al di là del confine col Friuli e anche nel basso Veneto che stanno operando.. Comuni che stanno operando una politica di questo tipo, favorendo le imprese, soprattutto le imprese che sono già nel territorio perché rimangano nel territorio perché c’è una necessità da calcolare, sia i 13.000 euro di perequazione, gli 8.000 euro di monetizzazione dei parcheggi, ma se questa azienda chiude.. 48 una azienda chiude e sposta la sua attività a Ponte Rosso a San Vito al Tagliamento o in Slovenia rimangono a casa venti operai. Economicamente che danno sociale ho? È per questo dico che chiedo una riflessione, ovviamente non nel caso specifico ma in un periodo non particolarmente lungo, vista la crisi, che possa favorire le imprese anche sui 10.000 euro, anche sui 20.000 euro perché sappiamo che abbiamo gli estimi - e quindi l’IMU - più alti del territorio qui a Oderzo. Quindi c’è da fare una riflessione, chi ha un’attività piccola o grande che sia guarda anche i 1.000 euro ormai, purtroppo diciamo; e quindi in questo senso. Non dico che sia esoso quanto è stato chiesto nel caso specifico, chiedo che possa essere aperta una riflessione all’interno della Giunta se è un percorso che si può affrontare. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Luzzu. Ha chiesto la parola Francesca Ginaldi, Capogruppo di Oderzo Sicura. CONS. GINALDI: Mi piacerebbe aggiungere solo una parola alla riflessione sulla perequazione. Mi pare che questo strumento sia pensato in base alla filosofia che quando con un intervento di tipo edilizio si procura un sacrificio all’intera collettività, questo sacrificio che patisce l’intera collettività debba essere in qualche maniera ristorato. E questa filosofia mi sembra condivisibile. Mi pare che, questa sera, a questa filosofia si aggiungano dei temi nuovi dovuti alla particolare contingenza, perché non mi pare che fino adesso si sia mai parlato appunto di sacrificio di tipo sociale. Cioè l’argomento che oggi ha portato l’ingegnere Luzzu cioè, appunto, pensiamo che cosa succede se una ditta si trasferisce dove pagherà in qualche maniera di meno il sacrificio che arreca alla collettività, mi sembra un argomento nuovo e mi sembra che appunto meriti valutazioni. Mi sembra che comunque l’Amministrazione abbia correttamente applicato il principio della perequazione come è stato pensato fino adesso. Il mio gruppo naturalmente esprime parere favorevole. PRESIDENTE: Grazie Consigliera Ginaldi. Se non ci sono altri interventi metto in votazione il punto n. 5 all’ordine del giorno. Favorevoli: n. 15 Contrari: nessuno Astenuti: nessuno Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante e Dell’Aica) Stante l’urgenza della delibera pongo in votazione l’immediata eseguibilità. Favorevoli: n. 15 Contrari: nessuno Astenuti: nessuno Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante e Dell’Aica) PUNTO 6° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «ACCORDI PUBBLICO PRIVATI EX ART. 6 L.R. N° 11/2004 – REVOCA ACCORDI E CONSEGUENTE DECADENZA VARIANTE URBANISTICA A.P.P.N° 5 – DITTA AZIENDA AGRICOLA OPITERGINA DI PRADAL DOTT. RENZO & C. SAS, A.P.P. N.11 – DITTA CHIARA MARIO». 49 PRESIDENTE: Passo la parola all’Assessore De Luca. ASS. DE LUCA: Questi due accordi sono entrambi del 2010, perciò nella tornata amministrativa precedente avevamo approvato due volte l’accordo dell’Azienda Agricola Opitergina di Renzo Pradal che inizialmente aveva chiesto di svolgere un’attività nella ex cantina che è in via per Pordenone, in Via Girardini Tonello di costituire delle attività commerciali e dopo è passato invece, avendo avuto degli approcci con aziende del tipo, aveva tentato di costituire un’attività di tipo sociale per anziani con piccoli appartamenti ecc. Eravamo arrivati anche già al progetto, ma evidentemente difficoltà poi a trovare investitori che lo accompagnassero in questa iniziativa un po’ alla volta ha perso di forza fino a quando non ha più ritenuto di interesse e ha manifestato la volontà di non procedere agli impegni presi con il Consiglio Comunale, la sottoscrizione della convenzione e perciò ha preso atto di revocare, visto il tempo passato, di revocare questi accordi. Questi accordi che lui aveva firmato in via preliminare, naturalmente, di conseguenza, anche la variante urbanistica che era strumentale all’accordo decade, perciò il terreno diventa terreno agricolo come lo era stato in precedenza. Ovviamente i motivi li possiamo conoscere benissimo, la situazione economica ma non solo, può essere magari che questi accordi decaduti possano essere ripresi in una situazione economica diversa o perché subentrano interessi che ora non si sono manifestati ma ovviamente dovrà passare un po’ di tempo che è previsto anche dalle normative. Lo stesso vale per la ditta Mario Chiara; in questo caso era un terreno previsto nella città consolidata e che doveva diventare area residenziale, Chiara Mario che non è un costruttore evidentemente avrà tentato approcci per vendere per iniziative poi importate nella sua attività di floricoltura, ma visti i tempi non è andato per il verso giusto. E dunque nel 2010 abbiamo insieme ad altri approvato questo A.P.P. nel dicembre 2010 e poi nel 2013 quest’anno insomma fino all’inizio dell’anno ha tenuto a dire che l’iniziativa non procedeva perciò non firmava i suoi impegni. E dunque anche in questo caso siamo alla revoca e alla decadenza della variante parziale sia A. P.P. 5 dunque e anche dell’A.P.P. 11. Che dire? Sono situazioni che si vengono a determinare in questa fase, guardate io ho notato noi abbiamo fatto.. siamo stati abbastanza fortunati, il nostro PAT appena siamo arrivati l’abbiamo preso per mano in poco tempo, relativamente in poco tempo visto che c’era anche da tener conto degli impegni della Regione, siamo riusciti a costruirlo e ad approvarlo con tutta la lungaggine, con la Provincia. È stato un lavoro molto impegnativo dopo del quale c’è stato anche il P.I. che anche quello ha avuto i suoi procedimenti. Noi siamo stati tra i primi, lo si diceva allora, e abbiamo avuto questa fortuna, tenendo conto anche della compagine di maggioranza che è stata compatta e ha diciamo studiato e ha verificato la bontà dei piani proposti che hanno potuto poi proseguire lesti; altri Comuni che più o meno come noi hanno portato a termine questo iter e sono andato a vedere, tanto per dire un nome, il Comune di Roncade ha circa la metà dei P.I. e aveva proposto che stanno decadendo, la metà dei P.I. sono decaduti. Perciò noi ne abbiamo calcolati due, forse ce ne sarà un altro e credo che tutto sommato le scelte che sono state fatte sono state portate avanti anche in tempi abbastanza brevi hanno dato il loro successo. Questo per dire che anche il problema della perequazione è chiaro che è un problema importante, ne ho discusso anche varie volte sia in Giunta che con i Consiglieri, però c’è da dire una cosa, che la perequazione è quella parte di plusvalore chiamiamolo così, cioè il maggior valore che viene ad avere quella proprietà che il proprietario del terreno deve riconoscere alla comunità, ma il proprietario del terreno, non deve andare sul valore del costruito, sul valore della residenza che vado a costruire o dell’impianto che vado poi.. non so, l’impianto commerciale industriale che vado a costruire. E’ parte del valore dove nasce, cioè dal proprietario iniziale, cioè chi è proprietario di un terreno agricolo il suo terreno diventa artigianale, acquisisce evidentemente un altro valore ma è quel proprietario, non deve andare ad incidere sul valore del costruito dell’opera finale. Questo è il senso della legge 11 che noi applichiamo. Dopo è 50, è 30, è 20, è 60 lo si vede nelle situazioni economiche del momento. 50 Noi l’abbiamo costruito nel momento in cui la situazione economica era fiorente, abbiamo valutato che fosse il 50%, poi questo è legato anche dei valori che si danno alle aree iniziali, alle aree agricole, è il valore che si dà all’area finale cioè il valore commerciale all’area finale perciò è abbastanza relativo parlare di 30 di 40 o di 60. Non abbiamo avuto difficoltà finora dove le cose sono andate bene, il motivo.. il concetto.. il concetto industriale o commerciale che era nato dall’operazione e ha avuto successo, alcuni casi come questo, come nei due casi che abbiamo visto fin dall’inizio abbiamo visto che la cosa non aveva certezze di riuscire. E difatti è andata dove è andata a finire, però il resto è andato bene, il resto ha avuto successo, i rimanenti anzi hanno anche consentito di fare delle opere importanti. Ovviamente questa è una partita del passato ormai, non abbiamo più problemi di questo genere, purtroppo, non abbiamo più problemi di perequazione particolare, ma se venissero li studieremo alla luce dei fatti incontrovertibili che ci sono, che sono oggi nel mercato, nel mondo, nella finanza, nell’economia. Però voglio dire bisogna stare attenti perché poi al Comune si chiedono sempre tante cose, anche questa sera ne ho sentite tante, e con cosa le facciamo Sindaco? Con cosa le facciamo? Poi andiamo a vedere anche gli ultimi decreti del fare sono tutti che piombano a chiedere qualcosa ai Comuni, poi i Comuni devono ritardare, perciò il Comune è come l’ultimo soldatino del battaglione che deve prendersi tutti gli oneri di quello che sta succedendo, noi cercheremo di fare la nostra parte, valuteremo se ci saranno prossime perequazioni, prossime iniziative col buon senso come abbiamo fatto finora. PRESIDENTE: Bene, grazie all’Assessore De Luca. C’è l’intervento del Sindaco. SINDACO: Volevo soffermarmi anch’io su queste due perequazioni nelle quali questi due interventi, diciamo, noi abbiamo collaborato per portarli avanti, nei quali noi non abbiamo in qualche modo inciso nel fatto che oggi tornano in Consiglio Comunale per essere riviste, diciamo, quindi tornare un po’ indietro nella situazione precedente. Alla fine i privati stessi sono venuti da noi a chiaramente dirci che non intendevano più andare avanti perché la prospettiva dell’edilizia delle vendite degli immobili ecc. attualmente sono molto negative rispetto a quando loro avevano programmato, quindi tre - quattro anni fa quando avevamo approvato queste perequazioni. Speravano, ricordo la situazione Pradal per esempio che è emblematica, lì lui voleva fare un edificio di carattere commerciale al posto della sua attività agricola, la cantina cosiddetta di Pradal per andare verso Mansuè in Via Girardini e Tonello. Poi è venuto da noi e ci ha detto: “Guardate mi sono accorto che il direzionale non va, piuttosto penserei di realizzare una casa di riposo, puntare su un intervento di carattere socio assistenziale”. Siamo tornati in Consiglio Comunale, gli abbiamo dato questa possibilità, questa doppia opzione: Va bene, ti concediamo perché capiamo anche noi che il momento è un po’ difficile; e sembrava che le case di riposo, almeno ce lo diceva anche lui in quel momento avessero molta domanda, ed era così, ma parliamo di due anni fa, un anno e mezzo fa, era così! Solo che poi quando ha fatto i conti, quando ha fatto un’analisi recente della situazione a livello territoriale è tornato qua e ha detto: “Guardate che i conti non tornano, abbiamo una situazione in cui le case di riposo sono ormai troppe rispetto alle esigenze odierne, e una situazione che non mi consente di realizzare anche questo nuovo intervento perché la domanda non c’è più”. Due - tre anni fa quattro anni fa, cinque anni fa c’erano le grandi code, le file, mesi e mesi si aspettava per entrare in una casa di riposo, e questo lo potrà testimoniare il dottor Ferri che ne è stato Presidente, oggi la situazione è totalmente cambiata, oggi abbiamo invece in tutte le case di riposo, chi più chi meno, posti che si liberano quasi immediatamente, quasi immediatamente senza aspettative. Talché il signor Pradal è venuto qua e ha detto “devo tornare indietro, devo bloccare l’iniziativa perché non vedo prospettive né dal punto di vista del commerciale né dal punto di vista di un intervento di carattere socio assistenziale come io pensavo”. E per cui siamo tornati indietro e siamo qua. 51 Ci dispiace per la perequazione perché lui aveva previsto una bella perequazione, la sistemazione della ex scuola elementare di Camino che veniva ristruttura e sostanzialmente diventava una palestra o un centro polivalente. Ci dispiace anche per l’altra iniziativa che è quella di Chiara, anche lui è venuto qua a dirci: Guardate pensavo di fare l’intervento, pensavo di trovare delle soluzioni ecc. però il mercato non c’è, non trovo chi può collaborare con me in un’iniziativa di così forte portata per cui rinuncio e torno indietro. Ed è tornato indietro! La perequazione anche qua era importante perché, faccio un esempio, pista ciclabile di Via Ronche e illuminazione di Via Maggiore di Piavon oltre che la pista ciclabile di Magera. Per quanto riguarda la pista ciclabile di Via Ronche, per quanto riguarda l’illuminazione di Via Maggiore cercheremo in tutti i modi di realizzare queste iniziative date in perequazione come priorità nel piano triennale delle opere pubbliche consentendo speriamo il patto di stabilità. E vedete quanto importanti sono anche le perequazioni quando non fanno l’opera ma vengono monetizzate, perché questi soldi che entrano al Comune in entrata dalla perequazione ci servono per bilanciare il patto di stabilità quando andiamo in uscita e allora questa perequazione, la perequazione parlo anche di sportelli unici come quella che ha fatto la L.B.A., anche lì mi pare eravamo sui 50.000 euro mi pare, ci consentono di fare interventi che il patto di stabilità non ci consentirebbe di fare. Ad esempio se non c’era la L.B.A. non avremo potuto dare una risposta tempestiva ad un intervento come le scuole Dall’Ongaro che abbiamo dovuto risistemare tutto il tetto, per fortuna abbiamo potuto farlo con l’entrata della L.B.A. che c’ha garantito col patto di stabilità di restare in equilibrio. Sì, voglio dire le perequazioni hanno un senso, hanno un senso soprattutto queste quando c’è un intervento importante che magari trasforma un’area da un’area agricola ad un’area commerciale ad un’area abitativa in cui c’è cementificazione anche del territorio, per cui se una determinata comunità, un determinato territorio subisce un danno, chiamiamolo meglio un pregiudizio da un’attività privata pur lecita, pur acconsentita, il privato deve dare anche una contropartita alla comunità. Una volta col piano regolatore non succedeva così, una volta si faceva il piano regolatore, zona edificabile, zona commerciale, c’era il fortunato, “l’unto” del Signore che aveva l’area agricola e gli capitava edificabile e lui edificava e via. Tutto quello che aveva in più era suo però non era giusto nei confronti della comunità complessiva. Allora come si è bilanciata la cosa? Quando abbiamo introdotto il PAT, quando siamo arrivati noi nel 2006, legge regionale del 2005 abbiamo detto “portiamola avanti subito”. Abbiamo realizzato il PAT e così abbiamo istituto questi istituti anche della perequazione che andavano a bilanciare le cose nel senso che chi era favorito fosse meno favorito e andava ad indennizzare la comunità del pregiudizio che poteva arrecare alla comunità stessa per il suo intervento. Ecco il senso. PRESIDENTE: Ringrazio il Sindaco. Ho visto che si è prenotato il Consigliere Ferri di Forza Italia, il suo primo intervento. CONS. FERRI: Non ho capito: ma la perequazione l’avete inventata voi? No, mi sembra di no. SINDACO: Legge del 2004. CONS. FERRI: Appunto, no no ma sembrava dall’ultimo intervento... 52 SINDACO: Noi l’abbiamo applicata appena arrivati. CONS. FERRI: Va beh ma è una norma di legge regionale, tra l’altro molto ben articolata e fatta apposta proprio per evitare quegli squilibri che ci sono stati. No Sindaco, io non posso.. siccome poi è stato anche motivo di giustificazione, voi non potete affermare cose che non stanno né in cielo né in terra, lo ha affermato lei, no no, e lo ha affermato anche la Consigliera Ginaldi, non ne parliamo del Presidente della Casa di riposo che è in colpa grave su questo. Allora, se non ho capito male, Pradal ha rinunciato al suo progetto perché ha ritenuto non più utile dal punto di vista commerciale, perché non ci sono più anziani in lista d’attesa. Io non lo so cosa avesse in testa il dottor Pradal e che razza di struttura volesse edificare, e sulla base di questo voi poi avete giustificato, ma poi lo riprenderemo. In realtà i dati sono del tutto differenti rispetto a quelli che volete far passare voi, qua ci sono una decina di cittadini ma vedo anche il vicepresidente della casa di riposo, è falso quello che ha appena.. cioè è in buona fede però, però è una bugia quella che è stata appena detta. Dati della Regione Veneto 30 giugno 2013, numero persone anziane non autosufficienti in lista d’attesa: 7.876. Siccome attualmente le cosiddette case di riposo sono centro servizi, non sono case albergo tanto per intenderci come l’O.I.C. anche se l’O.I.C. ha alcuni letti per assistenza di anziani con un grado moderato di non autosufficienza, cioè non sono degli alberghi, le residenze sanitarie assistenziali e statali sono degli enti che assistono chi? Assistono quelli che hanno gradi progressivi di non autosufficienza; non solo, ma assistono gli Alzheimer, assistono gli stati vegetativi e permanenti. Per cui è una balla sonora quella che ha appena detto. Però, le ripeto, lei è in buona fede. Chi non dovrebbe essere, chi dovrebbe invece sapere queste cose è chi è stato nominato per programmare appunto i nuovi centri servizi, che non ha fatto nulla ma poi ne parleremo. A proposito, per essere ancora più specifici, questo è il piano di zona, integrazione del piano di zona 2011 2015, documento ufficiale se volete ve lo faccio circolare, anzi dovrebbe sapere tutto il dottor Neri, mi sembra che sia delegato ma credo che non lo sappia. Che cosa dice il piano di zona per il 2011 - 2015? Il piano di zona 2011 – 2015 dice che, contrariamente al messaggio che si vuole far passare, considerato che il fabbisogno complessivo al 2015 è pari a 2.970 posti letto i posti accreditabili, no di cui ce n’è bisogno, sono ancora di più eh, del piano di zona 2011 - 2015 sono 1.094. Quindi da qui, dal 2011 al 2013 si devono rendere disponibili altri 1.094 posti letto per anziani non autosufficienti totalmente o parzialmente. Qui si confonde l’anziano con l’anziano non autosufficiente, i centri servizi sono per quelli non autosufficienti; ed è un’ulteriore sonora balla quella che è stata affermata il 31 luglio che adesso le famiglie, siccome non hanno i soldi si tengono il vecchietto a casa! Ma dove è scritto? Ma se ci sono 7.876 persone in lista di attesa in tutta la Regione Veneto?! Sappiate che le strutture residenziali assistenziali che siano ad Oderzo e che siano a Rovigo sono aperte a tutti i cittadini della Regione ma non solo, anche ai cittadini, ad utenti di regioni confinanti. Quindi, è una bugia, e quindi voi lo dovete tenere ben in mente quella che vi è stata propinata, anche a giustificazione delle inadempienze ripetute e continuate da parte del Consiglio di amministrazione di RAO, però poi ci passeremo. Quindi ho dovuto correggerla ma le ripeto questi sono dati.. se non mi crede.. guardi c’è scritto anche nel piano di zona, il piano di zona lo dovrebbe conoscere lei perché insomma nella Conferenza dei Sindaci è stato approvato, è stato approvato, è stato approvato nel 2011. PRESIDENTE: Passo la parola al Sindaco. SINDACO: Consigliere Ferri di questo naturalmente ne parleremo dopo, però la realtà di fatto è che il signor Pradal Renzo e queste non sono.. è incontrovertibile questo, il signor Pradal Renzo prima ha fatto la domanda di 53 averlo come commerciale, quando ha visto che il commerciale non andava e che probabilmente avrà visto i dati suoi, perché parliamo del 2011 come quei dati là, nel 2011 ha fatto richiesta di mettere una casa di riposto lì. Gliel’abbiamo acconsentito, più o meno sono quei dati là che dice lei, glielo abbiamo acconsentito. Però, oggi come oggi, il dottor Pradal viene qua e dice “io non vado più avanti..” perché? Perché oggi come oggi la domanda non c’è più. Ma ne parleremo dopo diffusamente, limitiamoci al discorso del dottor Pradal che andava solo ad interessare incidentalmente il discorso che ha fatto il dottor Ferri e che dopo riprenderemo, però la realtà di fatto è questa: il dottor Pradal non è uno che.. come tutti noi, come qualsiasi persona, che se ha la possibilità dal punto di vista imprenditoriale di portare avanti un’azione e il Comune gli ha dato il via libera non la porta avanti. Per che motivo?! Se ci fosse stata tutta questa domanda di anziani avrebbe portato avanti la cosa della casa di riposo, non dico che avesse fatto il commerciale ma come gli avevamo acconsentito poteva fare benissimo l’intervento socio-assistenziale e realizzare la casa di riposto che lui aveva in mente. Però alla fine ha deciso di non farlo perché probabilmente si è reso conto, può darsi che anche lui fosse in buona fede e abbia sbagliato, ma a questo punto penso di no perché è uno che sa far bene i suoi conti, anche lui, e stava portando avanti questa iniziativa convinto di quello che faceva. Ad un certo punto ha fatto retromarcia, come aveva fatto retromarcia nell’investimento di carattere commerciale dopo lo ha fatto anche nell’investimento di carattere socio-assistenziale. Per carità che faccia bene o che faccia male affari suoi, non vado ad entrare nella scelta che ha fatto lui, prendo un dato di fatto che è questo, poi ognuno trarrà le sue conseguenze. PRESIDENTE: Aveva chiesto la parola il dottor Neri di Oderzo Sicura. Prego. CONS. NERI: Grazie Presidente. Volevo rispondere a quello che ha appena detto il Consigliere Ferri e anche a quello che ha detto prima, sono stato zitto perché non voglio polemizzare per cose di poco conto, prima ha detto che un’interpellanza che è stata fatta sulla situazione sanitaria di Oderzo, sulla sanità, interpellanza di alcuni giorni fa, la mia interpellanza ovviamente si riferiva a quella, “era stata fatta dall’interpellante al Sindaco, al Sindaco fine a se stessa!” Non ha letto bene l’interpellanza. Quindi lo invito a leggere bene l’interpellanza per parlare con nozioni concrete. Nella mia interpellanza alla fine chiedevo al Sindaco di, diciamo, avvicinare, di parlare con i direttori, i dirigenti e i responsabili dell’U.L.S.S. 9 perché ci chiariscano le situazioni che conosciamo, quindi sulla ginecologia, sull’ortopedia, su tutto quello che riguarda la sanità opitergina in particolare ospedaliera ma anche sul distretto. Il discorso del distretto, dei due giorni che sono stati eliminati l’ho fatto presente nella mia interpellanza, quindi era una cosa nota. Quindi, si rilegga bene le cose prima di parlare, come dice lui degli altri, spesso a vanvera. Per quanto riguarda invece il discorso questo del piano di zona, io vado sempre alla Conferenza dei Sindaci e cerco di capire anch’io di andare a fondo delle situazioni, non so chi gliel’ha detto che io non conoscerei; questa è una sua illazione e anzi è offensiva, offensiva e non è basata su nessun dato di fatto. La Conferenza dei Sindaci che ha portato questo documento è un documento del 2011 - 2015, cioè è un piano di zona che prevede delle situazioni, quindi delle necessità. Ma, come diceva il Sindaco, queste situazioni dal 2011 e 2015 sono cambiate. Quindi lei parla del piano di zona e delle sue previsioni ma siamo nel 2013, dal 2011 al 2013 lei ci porti le variazioni delle necessità, di queste necessità che sono.. CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: 54 No no Consigliere Ferri... Consigliere Ferri io prima quando l’ho richiamata non mi riferivo al fatto che ci possa essere la possibilità o meno un argomento più importante, mi riferivo a questo comportamento che non si deve fare, no. CONS. NERI: Il piano di zona 2011 – 2015 viene fatto prima del 2011 ovviamente! CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Non parlate tra di voi, poi lei può tranquillamente replicare, faccia finire il Consigliere Neri, dopo replica. CONS. NERI: Quindi questo piano di zona si riferisce non solo ad Oderzo ma si riferisce a tutta la situazione della U.L.S.S. 9, perché piano socio sanitario dell’U.L.S.S. 9. Quindi non è detto che nella nostra zona.. lei ci porti i dati che si riferiscono alla nostra zona, i dati per cui il signor Pradal se è vero che voleva fare una casa di riposo, quello che è, non l’ha voluta fare. PRESIDENTE: Consigliere Ferri ha altri dieci minuti per poter rispondere dopo in tutta tranquillità. CONS. NERI: Hai solo la capacità di offendere e basta, hai fatto sempre così in Consiglio Comunale. Anzi mi meraviglio che questa sera tu ti sia fermato qui al Consiglio Comunale perché in genere te ne vai a metà Consiglio in maniera offensiva per il Consiglio Comunale. PRESIDENTE: Consigliere Neri… CONS. NERI: Allora piuttosto che offendere portaci i dati relativi alla nostra zona. Quelli non sono relativi alla nostra zona, quelli sono relativi a tutta l’U.L.S.S. 9. PRESIDENTE: Va bene, ringraziamo il Consigliere Neri. PRESIDENTE: 55 Si prenoti Consigliere Ferri, ecco adesso prima c’è il Consigliere Luzzu che si è prenotato prima di lei e dopo ci sarà lei. Allora passo la parola al Consigliere Luzzu Capogruppo del Partito Democratico. CONS. LUZZU: Siccome volevo precisare due cose che ha detto il Sindaco, gradirei aspettare il suo rientro; Presidente, siccome volevo fare due precisazioni sulle osservazioni che ha fatto nel suo intervento, se è possibile. Aspettiamo un minuto, anche lui ha le sue esigenze. PRESIDENTE: Va bene, lo aspettiamo un attimo. CONS. LUZZU: Non è un problema. PRESIDENTE: No no, non è questione di camomilla. L’ho detto già prima, c’è la possibilità di parlare tutti nelle dovute forme, dopo da un argomento se si passa ad un altro è facile che dopo succede quello che sta succedendo in questo momento.. Non c’è nessun più buono e nessun cattivo, siete tutti uguali però c’è chi è più bravo nel senso che rispetta più il regolamento e chi meno, questo è un dato di fatto che non potete dirmi che non è così. Ecco, il Sindaco è tornato, prego Consigliere Luzzu. CONS. LUZZU: Probabilmente il fatto per il quale l’intervento del dott. Pradal diciamo si è fermato è perché la sua proposta, se non erro, consiste in una casa di soggiorno per anziani che è altra cosa rispetto ad una casa di riposo comunemente detta. Sono due cose distinte. Una casa di soggiorno per anziani è una casa dove uno paga la retta, non è detto che ci sia l’apporto del pubblico, dello Stato per venire incontro a questa retta ma l’anziano è tendenzialmente autosufficiente e abbiamo dei casi anche vicini a noi nel territorio. Altra cosa è una casa diciamo di riposo dove ci va l’anziano anche autosufficiente ma anche non autosufficiente con tutte le patologie elencate prima dal dottor Ferri. Il motivo per il quale, e questo sì è un mercato in contrazione, perché il livello economico delle famiglie si è abbassato, sono le case di soggiorno per anziani autosufficienti che pagano rette da 3 –4 – 5.000 euro al mese. Queste sono in contrazione! Quelle invece dove ci sono gli anziani ma ne parleremo magari dopo, non voglio anticipare, non autosufficienti.. stanno ampliando San Polo, ampliando Ormelle a breve hanno presentato i progetti quindi vuol dire che quelle non sono in contrazione. Quindi, ecco il motivo per il quale forse Pradal è rientrato nella sua decisione, perché aveva una tipologia di casa per soggiorno per anziani, non casa di riposo per non autosufficienti, anche perché è molto difficile accreditarsi dalla Regione per avere i finanziamenti per farlo. Quindi, capisco che finanziariamente non stia in piedi un piano del genere anche perché aveva un contenitore abbastanza limitato, quindi non reggeva i costi. Il secondo punto è sulla perequazione che ben fa lei Sindaco a ricordarci cos’è la perequazione, così non ce lo dimentichiamo. Il concetto che però credo, Vice Sindaco e ho apprezzato sia l’intervento della Ginaldi che del Vicesindaco, che qualcosa sta cambiando, quindi un conto è applicare la perequazione su un uso di un suolo agricolo, è lì siamo d’accordo è sacrosanto, peccato che i nostri legislatori non si siano accorti vent’anni fa perché la legge del 2004 è entrata efficace nel 2007 – 2008 quando i Comuni hanno iniziato ad approvare i PAT e, quindi, poco abbiamo guadagnato, andava fatta sulla lottizzazione marcante piuttosto che sull’area artigianale di Piavon o su altre aree del nostro territorio 20 - 30 anni fa. Altra cosa, e questo mi 56 sembra di aver capito il discorso nell’intervento del Vice Sindaco, è la perequazione quando il territorio comunque è già contaminato come nel caso dello sportello precedente dove si può usare un altro metodo, un’altra misura. PRESIDENTE: Okay, ringrazio il Consigliere Luzzu, passo la parola alla Consigliera Ginaldi, Capogruppo di Oderzo Sicura. CONS. GINALDI: Non so a che cosa si riferisse il dottor Ferri quando ha detto che anch’io avrei detto cose non corrette, se per caso si riferisce a quando nel Consiglio Comunale del 31 luglio io ho detto che sono cambiate tutto sommato le abitudini, questo lo confermo; ma lo confermo non per aver letto dei numeri, la lettura dei quali non discuto e non metto in dubbio, io non metto assolutamente in dubbio i numeri portati quella volta dal Consigliere Damo e stasera dal Consigliere Ferri, però anch’io ho una constatazione della realtà e rilevo dati fattuali, che provengono anche dalla mia professione perché anche noi Avvocati ci occupiamo di problemi di tipo sociale, anche noi vediamo le amministrazioni di sostegno e vediamo che molto frequentemente, la visita dell’amministrato che fino a qualche anno fa dalla introduzione della legge si svolgeva quasi esclusivamente negli istituti di ricovero, adesso si svolge molto ma molto frequentemente in casa. Dal che ricavo la deduzione che evidentemente ci sono molti più anziani in casa rispetto ad una volta. Il mio dato di fatto.. ho avuto a mente i dati di fatto che ci ha portato il dottor Roberti qui in Consiglio Comunale, e quindi le mie considerazioni sono di tipo fattuale, non sono andata a leggere i numeri. Un’altra constatazione, una persona a me assolutamente vicinissima, ha chiesto l’introduzione del proprio genitore sempre in un istituto di ricovero e non in una casa di soggiorno nel 2008, tempi di attesa non mi ricordo più che quantità di mesi, per l’altro congiunto lo ha chiesto domanda inoltrata il 5 agosto introduzione in struttura il 20 agosto! Quindi, è una constatazione di fatto che non vuole assolutamente mettere in dubbio i dati che porta il Consigliere Ferri. Non per questo credo di aver detto balle perché ho portato delle considerazioni di fatto. PRESIDENTE: Ringrazio il Consigliere Ginaldi a questo punto passo la parola al Consigliere Ferri di Forza Italia per il suo secondo intervento. CONS. FERRI: Allora, il dottor Neri, il collega dottor Neri che accusa me di essere poco educato, anche questa è un’accusa gratuita non ha capito ancora quello che io ripeto per la terza volta, che al 30 giugno 2013 nella Regione Veneto ci sono 7.876 anziani non autosufficienti in lista di attesa, posto che qualsiasi struttura.. (Intervento fuori microfono) CONS. FERRI: Allora posto che.. cioè non è un comizio.. ma io mi aspetto che ci siano dubbi da chi non è addentro, no da chi addirittura è delegato nella Conferenza dei Sindaci, okay? Mentre il dottor Luzzu che non è addentro ti ha risposto, qui non si parla di case di soggiorno, case albergo, qui si parla di centri che sono deputati all’assistenza di anziani con gradi diversi di handicap, ma non solo. 57 Allora, posto che, continuo, qualsiasi struttura nel territorio della Regione deve essere disponibile sulla base dell’impegnativa che gli viene concessa, dopo essere stato sottoposto ad una graduatoria, non è che noi ci dobbiamo preoccupare che a Oderzo ci siano 10 - 15 posti in più perché le strutture ovviamente, siccome sono enti statali servono non solo tutta la Regione Veneto ma oserei dire tutta l’Italia perché se.. - è successo - se un utente, un anziano non autosufficiente della Regione Friuli vuole venire nella residenza per anziani di Oderzo ci può venire. Ma a prescindere da questo il fabbisogno non è basato su ciò che l’Avvocato Ginaldi pensa possa essere sulla base di casistica, le previsioni sulla base dei fabbisogni sono su base statistica che è ben diverso dalla casistica personale. Se le programmazioni socio sanitarie tre-quadriennali fossero basate sulle impressioni personali e sulla casistica apriti cielo, non succederebbe quello che normalmente succede. Però è un dato di fatto, ci sono 7.876 in lista di attesa. Comunque l’ingegner Luzzu ti ha già risposto, queste non sono case albergo, sono quasi ospedali. Perché sono quasi ospedali? Tu lo sai che nella struttura sanitaria di Oderzo ci sono sette stati vegetativi permanenti, lo sapevi tu? E allora tanto per dire, sapete a che cosa sono deputati questi nuovi centri servizi? Ad assistere gli Alzheimer per esempio, ad assistere coloro che non hanno più futuro o un futuro molto limitato, cioè i neoplastici. Questi sono i nuovi centri servizi no le case albergo. Ed è qui.. noi ci domandiamo e in pieno Consiglio Comunale dice “non ce n’è più bisogno”. Ma stiamo scherzando, ma se non ce ne fosse bisogno, esempio, andate a controllare, in Regione è pendente e lo stanno per approvare, visto che a Oderzo non si farà nulla, la sesta casa cosiddetta di riposo, il sesto centro servizi, dove? A Treviso, nell’I.S.R.A.A., … a Ormelle lo hanno appena aperto 180 posti letto e altri 100 posti letto, visto che non ce n’è bisogno li stanno per aprire a Monastier. Se voi arrivate a Monastier prima dell’ospedale c’è quella struttura fantascientifica che sembra proiettata verso il cielo, quella è una casa di riposo, quindi non è vero che non c’è bisogno, è una bugia! PRESIDENTE: Bene. Vedo che si è prenotato il Sindaco. SINDACO: Su questo ragionamento volevo fare un’osservazione, noi non abbiamo dato la possibilità con la variante al dottor Pradal di realizzare solamente quel centro di residenza per anziani che dice il dottor Luzzu, la possibilità è ampia, lui può realizzare qualsiasi centro.. anche una casa di riposo come quella che c’è. Capito? Non è limitativo, lui può farlo! Lui può farlo. Cioè il Consigliere Luzzu ha limitato ad un settore l’intervento, quando noi nella nostra variante abbiamo detto soltanto “quella zona può essere una zona in cui si edifica sia un edificio commerciale, quindi può essere un piccolo supermercato, può essere qualcos’altro oppure a sua scelta un intervento di carattere socio assistenziale”, può essere l’uno o l’altro, non abbiamo limitato a quello che dice l’ingegner Luzzu, quindi lui aveva la sua scelta, può darsi che abbia valutato che realizzare la casa albergo fosse del tutto controproducente, ma credo abbia fatto una valutazione anche sull’altra possibilità: quella di realizzare una casa di riposo e d’altra parte se il dottor Ferri mi dice che le stanno realizzando dappertutto a Treviso, a Monastier, a Roncadelle l’abbiamo appena fatta, questo va a confermare che l’analisi del dottor Pradal fatta oggi rispetto al 2011 sia quella di dire non c’è un interesse a fare questo intervento. - Intervento fuori microfono SINDACO: E’ un privato però.. ho capito. PRESIDENTE: 58 Va bene. Allora ha chiesto la parola il Consigliere Neri di Oderzo Sicura per il suo secondo intervento. Prego. CONS. NERI: Se posso fare una replica. Allora, non è detto che nelle case di riposo siano tutti non autosufficienti, prima cosa, quindi quel numero non si riferisce a tutti i non autosufficienti, prima cosa. Seconda cosa negli ultimi incontri che sono stati fatti in conferenza dei Sindaci è stato rilevato che le impegnative per non autosufficienti e per le case di riposo sono diminuite quelle che la Regione sta concedendo, perché? Perché la Regione attualmente sta cercando di spostare dalle case di riposo al territorio, quindi nelle case delle persone, l’assistenza. E questo significa che lo fa proprio per ridurre i ricoveri nelle case di riposo come anche in ospedale. L’assistenza attualmente da parte della Regione è spostata sul territorio, quindi c’è un motivo per cui sono calate anche il numero di impegnative che la Regione ha disposto per il piano regionale. Quindi.. CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono). CONS. NERI: No non posso ricordarmi, non posso ricordarmi io i numeri adesso. PRESIDENTE: Consigliere Ferri lasci finire. CONS. NERI: Adesso qua è venuto il Consigliere Ferri con un piano regionale, un piano diciamo di … CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Consigliere Ferri lasci finire il Consigliere Neri. CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Non può dire questo lei, non glielo permetto di dire così in Consiglio Comunale. 59 CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Va bene, continui. CONS. NERI: Si è preparato.. si è preparato guardando un piano, una previsione che vale dal 2011 al 2015 senza tener conto delle variazioni intervenute in questi tre anni. CONS. FERRI: Quindi in due anni… … (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Consigliere Ferri dopo può anche replicare per dichiarazione di voto, basta. CONS. NERI: Preferisco chiudere qui il mio intervento perché non si può discutere in questi termini anche diseducativi. PRESIDENTE: Consigliere Ferri non si può discutere così in Consiglio, lo capisce anche lei no, non si può fare un battibecco in Consiglio Comunale. CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Ma lei allora parli quando è il suo momento, nessuno le dice di non parlare ma non si può fare un battibecco anche perché non è registrato e non va bene, non abbiamo le prove di quello che si dice. CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono). PRESIDENTE: Ecco, va bene, okay. 60 Metto ai voti il punto n. 6 all’ordine del giorno e precisamente: Accordi pubblico privati ex art. 6 L.R. n° 11/2004 – revoca accordi e conseguente decadenza variante urbanistica A.P.P. n° 5 – ditta Azienda Agricola Opitergina di Pradal dott. Renzo & C. Sas, A.P.P. n. 11, ditta Chiara Mario. Favorevoli: n. 10 Contrari: nessuno Astenuti: n. 5 (Damo, Ferri, Sarri, Pezzutto, Luzzu) Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante e Dell’Aica) Stante l’urgenza della delibera pongo in votazione l’immediata eseguibilità. Favorevoli: n. 10 Contrari: nessuno Astenuti: n. 5 (Damo, Ferri, Sarri, Pezzutto, Luzzu) Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante e Dell’Aica) PUNTO 7° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «MISSIONI” DEI CONSIGLIERI COMUNALI – DISPOSIZIONE SULL’USO DEL MEZZO PROPRIO E SUL RIMBORSO DELLE RELATIVE SPESE». PRESIDENTE: Passo la parola all’Assessore Casagrande. ASS. CASAGRANDE: Con questa delibera andiamo a mettere delle disposizioni sull’uso del mezzo proprio da parte dei Consiglieri Comunali e sul rimborso delle relative spese. Viene stabilito che i Consiglierei Comunali che devono recarsi per motivi istituzionali fuori dal Comune dovranno prima di tutto avere l’autorizzazione dal Presidente del Consiglio Comunale, dopo dovranno utilizzare per prima cosa gli automezzi comunali, oppure i mezzi pubblici, se non c’è nessuno di questo mezzo allora potranno utilizzare il mezzo proprio. Nessuno vieta che utilizzino il vieto proprio però non potranno chiedere il rimborso spese, se uno decide di andare col mezzo proprio, anche se ci sono disponibili mezzi pubblici o mezzi comunali può chiedere la trasferta, questo ai fini di essere assicurati nella trasferta, però il rimborso spese non possono chiederlo. PRESIDENTE: Ha terminato scusi Assessore? ASS. CASAGRANDE: I limiti del biglietto ferroviario mi è stato chiesto.. anche i limiti.. sì se tu vai in trasferta con i mezzi pubblici che hai anche il biglietto ferroviario puoi chiedere rimborso; se tu usi l’auto tua quando c’è a disposizione un mezzo comunale o un mezzo pubblico non puoi chiedere il rimborso delle spese, ecco. PRESIDENTE: Va bene, grazie Assessore Casagrande. Ha chiesto la parola il Consigliere Sarri della Lega Nord per il suo primo intervento. 61 CONS. SARRI: Grazie. Molto veloce. Io mi auguro visto che il consenso lo deve dare il Presidente del Consiglio e visto che questa delibera dice che sia Consiglieri ma anche Assessori, chiunque può richiedere il rimborso delle spese, mi auguro che con molta onestà nessuno.. nessuno perché si parla di spesa pubblica, di sperpero, nessuno lo faccia. Da parte degli Assessori c’è un compenso che credo ognuno ha il proprio lavoro quindi possano autofinanziarsi, i Consiglieri se devono espletare qualche missione al di fuori del Comune credo che per fare questo.. comunque la competenza spetti molto di più agli Assessori e alla Giunta che poi trasmettono al Consiglio Comunale, per cui mi auguro che il buon senso ci induca a non fare queste dovute richieste di rimborso perché veramente se dovesse emergere anche questo è inutile fare tanta propaganda all’esterno e poi noi siamo i primi a perseguire questa strada magari in silenzio, quindi.. - Intervento fuori microfono CONS. SARRI: Il Sindaco, no ma sa che il Sindaco l’unico posto dove va sono le feste che mangiare non gli costa per cui la espletano gli altri, non il Sindaco. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Sarri, la parola al Consigliere Montagner, Capogruppo di Cittadini Uniti. CONS. MONTAGNER: Una battuta, mica siamo partiti noi, i Consiglieri Comunali, io parlo per me, sia come Assessore che come Consigliere Comunale non ho mai chiesto nulla, dico nulla, al Comune, nulla, non serviva neanche per me questa delibera, mai chiesto nulla, mai messo in conto nulla, sempre andato con mezzi propri. Posso aggiungere di più, due mesi fa mi è arrivata dal CIT una e-mail dove mi dicevano “Guardi che lei ha diritto ad avere… per le trasferte” io gli ho risposto: “Io non voglio avere alcuna trasferta”. PRESIDENTE: Va bene. Ringraziamo il Consigliere Montagner, si è prenotato il Consigliere Ferri, Capogruppo di Forza Italia. CONS. FERRI: Io faccio solo una considerazione, questa delibera qui cioè non dovrebbe neanche essere ammessa in discussione riferendosi al fatto che i Consiglieri della Lista Civica si sono presentati alla popolazione con un spirito di servizio talmente illimitato che adesso andare a perorare il recupero di qualche decina di migliaia di euro nell’ambito forse di qualche anno, di due – tre - quattro anni, no decine di migliaia scusi, qualche decina di migliaia di spiccioli di euro.. ho sbagliato, ho sbagliato, spiccioli di euro nell’ambito di cinque anni delle loro missioni, adesso ne mancano altre due mi sembra una contraddizione insanabile. Per quanto mi riguarda insomma posto questo io voto contro perché mi sembra veramente miserevole insomma addirittura votare su una cosa del genere insomma, se uno decide di andare con i mezzi propri, insomma anche l’assicurazione.. non ho capito la questione dell’assicurazione scusi un attimo, l’assicurazione, cioè ma tutti siamo noi assicurati che usiamo la macchina. 62 PRESIDENTE: Allora un attimo che le passo la parola e così le risponde l’Assessore Casagrande. ASS. CASAGRANDE: L’assicurazione della macchina vostra è per le vostre esigenze, se andate via per conto dell’Ente dovete avere un’assicurazione ai fini vostri personali, se vi succede qualche incidente. - Intervento fuori microfono ASS. CASAGRANDE: No ma questa è in più rispetto a quella che avete già. - Intervento fuori microfono ASS. CASAGRANDE: L’RC Auto sì, ma questa è assicurare voi. PRESIDENTE: Va bene, grazie. Allora passo la parola al Sindaco. SINDACO: Non è sbagliato il ragionamento che fa Casagrande solo che non lo ha espresso bene. Allora l’RC Auto, l’assicurazione è obbligatoria, se io giro in auto vado per i fatti miei faccio un incidente l’auto se ho sbaglio io risarcisce i danni - l’assicurazione - alla controparte. Può essere che io vada in giro come amministratore pubblico, quindi il Consigliere che va in giro come amministratore pubblico che voglia anche pagarsi le sue spese, non chiede nessun rimborso però deve fare una richiesta di autorizzazione, deve comunicare che va per una missione pubblica. Perché? Perché supponiamo il caso che vada giù per il fosso da solo, colpa sua nessuno lo risarcisce anche se ha l’RC Auto, si spacca una gamba o peggio resta infermo per tutta la vita, io non glielo auguro a nessuno naturalmente ma parliamo di tutte ipotesi che possono accadere, c’è un’assicurazione da parte dell’Ente che dice “tu eri in missione per il Comune adesso hai diritto..”, è un po’ come funziona l’Inail per il lavoratore, capite? Quindi, quando uno va a prescindere dal fatto che non voglia avere rimborso e vada di tasca sua dovrebbe fare una richiesta al Comune dire “io vado a fare questa missione per il Comune, ho fatto un corso, partecipo ad un convegno ecc.” per avere la copertura. Altrimenti ha la copertura che gli dà l’RC Auto oppure se ha una polizza infortuni del conducente potrà usufruire della polizza infortuni del conducente, come fa qualsiasi cittadino qualunque. PRESIDENTE: Bene. Allora, passo la parola al Consigliere Pezzutto della Lega Nord. CONS. PEZZUTTO: 63 Scusi Presidente ma non ho capito quest’ultimo passaggio perché qui non si parla.. cioè non vedo.. parliamo solo di rimborso chilometrico, cioè non si parla di assicurazione. Qui parliamo di rimborso chilometrico perciò l’assicurazione è un’altra cosa che possiamo discuterne un’altra volta ma non in questa occasione. - Intervento fuori microfono CONS. PEZZETTO: Ma allora noi qua parliamo esclusivamente di rimborso chilometrico. Io penso che il compito di un Consigliere Comunale deve essere anche rivolto al volontariato, cioè io faccio il Consigliere Comunale soprattutto perché cerco di portare il mio contributo alla cittadinanza. Perciò vediamolo sotto questo spirito. E non so se veramente uno si sente tanto orgoglioso di essere Consigliere Comunale e poi perché deve andare, che ne so, a Portobuffolè o a Cessalto perché in un’occasione “x” che non sto qui neanche a commentare ha il coraggio di fare richiesta al Presidente “..guarda che io ho fatto quindici chilometri andata e quindici chilometri al ritorno e perciò mi spetta questo”. Cioè vediamola sotto un altro punto di vista, il momento è difficile, diamo anche questi piccoli segnali anche noi. Giustamente il collega Montagner ha detto “io non ho chiesto niente”, ma allora perché la portiamo se non abbiamo chiesto niente? Cioè diciamo tutti assieme “votiamo contrari a questa missione.. a questa delibera” e siamo a posto, nessuno ha diritto e restiamo come adesso, diamo un segnale piccolo.. - Intervento fuori microfono PRESIDENTE: No no finisca finisca. CONS. PEZZUTTO: Okay, allora se è obbligatoria per legge io propongo di integrare un qualcosa che questi soldi qua noi li devolviamo subito a.. - Intervento fuori microfono CONS. PEZZUTTO: A rimborso zero, esatto. Propongo questo, chiediamo rimborso zero; è obbligatorio ma noi chiediamo rimborso zero e siamo a posto. - Intervento fuori microfono CONS. PEZZETTO: Perfetto, ma allora.. perché la portiamo. PRESIDENTE: 64 Non parlate tra di voi. Ha finito Consigliere Pezzutto? Ha finito Consigliere Pezzutto? CONS. PEZZUTTO: No propongo questo, se è possibile una mozione. PRESIDENTE: Allora lei propone che cosa? Un emendamento? CONS. PEZZUTTO: Un emendamento. PRESIDENTE: Me lo metta per iscritto e dopo io lo metto ai voti e ci vuole il parere anche del tecnico. CONS. PEZZUTTO: Propongo una riunione dei Capigruppo. PRESIDENTE: No. CONS. PEZZUTTO: E allora la ritiriamo, io cerco di fare buonsenso in questo caso, la ritiriamo e la riprendiamo un’altra volta, il prossimo Consiglio Comunale. PRESIDENTE: Sul ritiro devo chiedere al proponente se è d’accordo o meno, sennò lo devo mettere sempre ai voti. Un attimo, chi vuole intervenire? Allora passo un attimo la parola al Segretario. SEGRETARIO: Tutto è nato da dei limiti che la normativa aveva posto ai dipendenti, quindi era nata per i dipendenti, fatta apposta per ridurre le spese legate all’utilizzo del mezzo, poi c’è stato un indirizzo della Corte dei Conti più restrittivo nel quale si è detto “guarda che i limiti che stai ponendo ai dipendenti li devi porre anche per gli amministratori”. E’ nato da questo. Per cui le due delibere, quella di Giunta mi pare che sia stata adottata una decina di giorni fa, cinque - sei giorni fa, vado a memoria, e quella del Consiglio, almeno queste le opinioni da tecnico, sto esprimendo, non è quello di dare un diritto che prima invece non c’era ma semmai quello di limitarlo, questa era la…. 65 PRESIDENTE: Ha finito? Allora un attimo perché c’era prenotata la Consigliera Ginaldi, Capogruppo di Oderzo Sicura. Prego. CONS. GINALDI: Io esprimo un’opinione che ho già espresso più volte nel corso del pregresso mandato. Secondo me è un principio indiscutibile che risale alla democrazia inglese rappresentata da Disraeli e che secondo me ha veramente garantito la partecipazione di ognuno, da qualsiasi ceto provenisse, alla cosa pubblica. Ecco, che poi ognuno di noi rinunci è un fatto personale ma noi non possiamo con delibere nostre disporre per adesso e anche per il futuro. Secondo me il fatto di garantire il rimborso spese permette a tutti di partecipare alla cosa pubblica e da questo principio, secondo me, non ci dobbiamo noi discostare, ciascuno di noi poi rinuncerà. PRESIDENTE: La ringrazio, allora passo la parola al Consigliere Ferri. CONS. FERRI: No non sono d’accordo con la Consigliera Ginaldi perché.. PRESIDENTE: E’ il suo secondo intervento Consigliere Ferri. CONS. FERRI: ..Sì. Perché si possono sempre modificare le norme, quindi... Per ciò che concerne il periodo attuale non mi sembra, diciamo, conveniente far apparire alla pubblica opinione che il Consigliere Comunale si attacca ai 10 euro tanto per intenderci. Altra cosa invece come diceva l’Assessore Casagrande e poi mi ha integrato il Sindaco sono le coperture assicurative, non solo l’RC Auto è obbligatoria ma è una copertura assicurativa per gli infortuni. Però anche in quel caso bisogna essere diciamo un po’ più specifici, e bisogna determinare l’ammontare perché, se è vero come è vero che è possibile speriamo mai.. - speriamo mai - che uno vada nel fosso e si faccia talmente male che non può più lavorare cioè allora là bisogna discutere un tipo di polizza che sia in grado di garantire realmente il Consigliere. Quindi, siccome queste cose mi sembra che non siano molto chiare dalla delibera che andiamo a votare io sono dell’idea che non cambia nulla se c’è un ritardo di alcune settimane che venga ritirata e magari venga perfezionata in tal senso. PRESIDENTE: Allora un attimo Sindaco perché abbiamo prenotato il Consigliere Sarri, il suo secondo intervento, prego. CONS. SARRI: Come secondo? PRESIDENTE: 66 Mi scusi eh. Il suo secondo intervento. CONS. SARRI: Va bene, a prescindere da questo, una domanda al Segretario, una domanda tecnica visto che dobbiamo entrare nel decidere questa delibera, questa delibera è d’obbligo perché si allarga dal dipendente al Consigliere.. SINDACO: La limitazione…. Se la lasciamo così abbiamo invece maggiori diritti. CONS. SARRI: Okay, a prescindere da questo. Chiedo: la delibera parla di 0,02 centesimi per chilometro, in questa delibera chiedo al Segretario - Segretario mi segue - chiedo: in questa delibera posso mettere 0,00? Tecnicamente. PRESIDENTE: Un attimo, un attimo, passo la parola al segretario. SEGRETARIO: Tecnicamente significa escludere il rimborso. CONS. SARRI: Allora, visto che non si può escludere questa delibera, la domanda tecnica è: posso mettere 0,00? SEGRETARIO: Io le sto dicendo questo.. - Intervento fuori microfono SEGRETARIO: No, no, lui ha fatto una domanda diversa, dire questo significa in buona sostanza escludere questo tipo di diritto. In linea teorica questo sarebbe pure possibile però allo stesso modo ad esempio che ridurre.. azzerare il gettone di presenza.. CONS. SARRI: Ma questa è un’altra scelta.. 67 SEGRETARIO: No no è un’altra scelta però la logica è la medesima, se invece il ragionamento è quello di dire “se lei non fa la delibera stasera rimane il principio..” la legge c’è.., la legge dice che.. cosa dice? L’abbiamo trovato prima, che i Consiglieri che dimostrino ecc. ecc. hanno la possibilità di farsi vedere rimborsate le spese. Quindi la delibera, lo ribadisco che forse non sono stato chiaro, se non si addotta nessuna delibera la posizione dei Consiglieri è migliorativa rispetto a quella là che sarà domani una volta addotta questa legge. Poi è ovvio che se si vuole ancora continuare, si può scrivere.. però ovviamente con parere ad hoc che stasera non c’è, non viene minimamente riconosciuto alcun tipo di rimborso. CONS. SARRI: Perfetto, allora io sto dicendo e rifaccio la domanda: tecnicamente lei che è il Segretario, tecnicamente si può introdurre 0,00? SEGRETARIO: Io già penso di averle risposto già prima… CONS. SARRI: Allora la scelta politica di garantire o meno è una scelta che spetta all’Amministrazione, il Segretario mi deve dire tecnicamente si può fare? SEGRETARIO: Il segretario le deve dire.. le esprime una sua opinione personale, che la delibera così com’è andrebbe emendata con tanto di parere tecnico, ecco portare da 0,40 a 0, io ho una mia opinione ma penso di averglielo detto già prima, ma è un’opinione che ai fini del procedimento della delibera è perfettamente irrilevante perché io comunque… CONS. SARRI: Per cui.. PRESIDENTE: Cambiare la cifra come dice lei comunque ci vorrebbe il parere del tecnico, perché è come se fosse … CONS. SARRI: Ha appena detto che volendo si può anche mettere e si arriverà alla fine che il Consigliere non ha diritto a nulla perché c’è 0,00. PRESIDENTE: Ma io questa sera non ho il tecnico e non posso chiedere il parere del tecnico. 68 CONS. SARRI: Sono scelte politiche queste. PRESIDENTE: Non ho il tecnico. SEGRETARIO: No, non confondiamo, non ho detto questo, Consigliere Sarri non ho detto questo, ho detto due cose distinte e separate. Lei mi ha chiesto un parere e gliel’ho dato ma le ho detto anche che ai fini del procedimento della delibera occorre un emendamento e l’emendamento deve essere assistito dal parere del responsabile del servizio… CONS. SARRI: Perfetto. SEGRETARIO: Basta, quindi quella opinione è una mia opinione ma che ai fini del Consiglio Comunale non ne può essere di assoluto ausilio. CONS. SARRI: Esatto e io ho chiesto un parere tecnico non l’opinione. SEGRETARIO: Ai fini dell’adozione di questo emendamento. PRESIDENTE: Bene, io penso che il Segretario si sia espresso benissimo. No, non si può, non abbiamo il tecnico Consigliere Sarri. L’unica cosa che può chiedermi è di ritirare, ma siccome devo chiedere al proponente, comunque faccia lei. Io adesso intanto passo la parola al Sindaco. SINDACO: Come ha spiegato il Segretario questa è una delibera che va in senso riduttivo di quelli che sono, chiamiamoli così, i diritti del Consigliere in questo caso che va in missione autorizzato dall’Amministrazione ad andare in missione. Allora innanzitutto mentre prima si poteva andare con la propria autovettura e chiedere il rimborso qui si danno delle priorità, bisogna innanzitutto andare o col mezzo pubblico, naturalmente rimborsati, oppure con la macchina, l’autovettura dell’ente se è a disposizione. Se invece, diciamo, che è complesso andare per gli orari, per il luogo dove si va e magari i veicoli del Comune sono impegnati o servono per i servizi, uno può andare anche con l’auto propria, ecco c’è la limitazione perché l’uso dell’auto propria avviene in senso restrittivo e gli viene pagato più o meno quella che è la spesa del 69 carburante che spende, perché quel 0,00 quant’è.. ecco in pratica uno che va a Treviso in macchina e torna prende quello che più o meno spende per metter dentro la benzina nell’auto. Ora, a mio avviso, tutti noi possiamo rinunciare a questo però dopo che è stata approvata la limitazione possiamo anche andare ad una ulteriore limitazione, ma stabilire anche per chi verrà dopo di noi, o chi subentrerà a noi, perché può darsi che uno si dimetta, delle regole che vanno in violazione della legge e va in violazione di un principio sacrosanto che è quello che spiegava l’Avvocato Ginaldi, che tutti in ugual modo hanno il diritto di partecipare alla funzione pubblica. Allora il Consigliere Comunale che prende un gettone di presenza di 20 euro circa alla seduta e facciamo una seduta al mese, magari lordi, al Consigliere Comunale che magari sia una persona disoccupata, che magari sia una persona che non è abbiente, va bene prende i suoi 20 euro, ma se deve andare in missione supponiamo a Roma o deve andare in missione anche in Sicilia, in teoria, potrebbe andare se noi gli diciamo a quel Consigliere Comunale “devi pagartelo con le tue tasche, non possiamo rimborsarti il biglietto neanche del treno”, si capisce che creiamo un grosso pregiudizio perché quella persona non può esercitare la sua funzione di Consigliere Comunale nello stesso modo come la esercita un altro che è una persona agiata o abbiente. Quindi, creiamo delle disparità di trattamento che, secondo me, andrebbero in contrasto addirittura con la costituzione perché vertono proprio sui principi di uguaglianza dei cittadini. Per cui noi quando abbiamo stabilito la norma riduttiva siamo a posto, poi starà nella coscienza di ognuno di noi... Guardate io vi riporto il mio esempio, nel mio caso c’era il mio diritto di avere la liquidazione di fine rapporto del primo mandato mi hanno comunicato che c’era e non lo sapevo neanche, non ho fatto altro che dire “rinuncio a favore delle famiglie bisognose”. Oppure il telefono che uso me lo pago anche se telefono per il Comune ma è una scelta proprio, non posso obbligare gli altri a farlo perché io posso avere la possibilità di farlo oggi, se domani non potessi avere più la possibilità di farlo domani, verrei ad essere pregiudicato da una scelta del genere che mi impedisce che le telefonate non possono essermi rimborsate quando io le faccio nell’interesse della comunità. Non parliamo di indennità, di emolumenti, di pensioni d’oro, non parliamo di liquidazioni, non parliamo di vitalizi, capite? Quindi qua stiamo cercando di mettere il pelo sull’uovo limitando delle facoltà dei Consiglieri e non andiamo a c’entrare il vero problema che sta in Regione e a Roma. Lì devono fare le leggi per abolire tutti i privilegi che ci sono, non qua ad eliminare la possibilità di pagare 10 euro di rimborso spese a chi le ha sostenute. Basta tutto qua. Stiamo scherzando? PRESIDENTE: Va bene. Allora ringrazio il Sindaco. SINDACO: Siete nei partiti battetevi cavolo, battetevi! Cosa state a fare nei partiti, a Roma continuano così e in Veneto continua così e continua con ‘ste leggi. Guardate che la legge sull’indennità di fine rapporto del Sindaco o del Presidente della Provincia sono leggi del 2001, non sono della prima Repubblica, le ha fatte la seconda Repubblica, leggi vergognose però ci sono, poi leggo i “cosi” su Facebook che scrive la Puppato.. potete andare a vedere su Facebook la Puppato che scrive a giustificazione che lei ha preso.. che dice “mi spetta come liquidazione.. non è un regalo ecc.”, sì è vero come liquidazione però insomma uno che fa due anni in Regione e dopo va in Parlamento non penso che gli spetti anche la liquidazione dopo due anni in Regione. Scusatemi lo sfogo. Qua battetevi, qua dovete battere i pugni nelle vostre sedi, no qua ai 5 euro che prende uno che va e gli si rimborsa la benzina. Tutte robe farisaiche queste qua. PRESIDENTE: Va bene. Sindaco okay, chiudiamola qua. Vedo che si è prenotato il Consigliere Montagner per il suo secondo ed ultimo intervento. Prego Consigliere Montagner. CONS. MONTAGNER: 70 Potremo trovare una soluzione abbastanza semplice. Allora partiamo dal fatto che con le nuove leggi avendo ridotto gli Assessori ci sono delle deleghe che i Consiglieri hanno, può essere che un Consigliere si rechi per esempio a Venezia tre volte in un mese ha 26 euro di parcheggio dell’auto, autostrada, benzina, sarebbe giusto che gli venisse rimborsato, detto questo noi potremo votare bene così come sta che c’è già una riduzione, poi ogni Consigliere manda due righe alla Segreteria generale del comune dicendo “da oggi.. quello che è.. data.. fino a fine del mio mandato io rinuncio a qualsiasi rimborso per qualsiasi missione”, punto, ed abbiamo superato la questione. PRESIDENTE: Bene. Allora, passo la parola al Consigliere Pezzutto della Lega Nord, spero che sia uno degli ultimi interventi perché mi pare che ci siamo soffermati tantissimo su questo punto. CONS. PEZZUTTO: Allora noi restiamo nel nostro punto di vista che è inutile un rimborso di questo genere. Cioè io mi sento di fare il volontariato, penso che il mio gruppo sia della stessa mia idea perciò facciamo volontariato, io direi di trovare proprio le motivazioni per rinunciare. Poi chi viene dopo di noi non è legge può decidere di riammetterla questa, cioè è una cosa che uno può decidere di fare o non fare a piacere quando vuole penso, non è che finisca domani e non si possa più modificare. Poi, signor Sindaco, io sono Consigliere eletto a Oderzo, cerco di portare il mio esempio, il mio buonsenso, la mia esperienza nel Comune di Oderzo, poi quello che fanno in Regione o a Roma sono problemi della Regione e Roma, che io critico ma critico come persona, ma ora sono seduto in Consiglio Comunale di Oderzo e anche questa che noi stiamo votando ritengo che sia un qualcosa di inutile, tutto qua. Poi è una cosa soggettiva, lei la pensa diversamente io la penso così. PRESIDENTE: Va bene, ringraziamo il Consigliere Pezzetto. Un attimo Sindaco.. Passo la parola alla Consigliera Francesca Ginaldi per il suo ultimo intervento, Capogruppo Oderzo Sicura. CONS. GINALDI: Mi pare che stiamo parlando di niente perché alla fine questa delibera impedisce a chi pensa di portare a casa i rimborsi, impedisce di portare questi rimborsi; e d’altra parte se uno non vuole il rimborso fa a meno di domandarlo e festa finita, mi dispiace contraddire anche il Consigliere Montagner perché non serve che ciascuno di noi se vuole fa la lettera e dice “non datemi”, non fa la domanda di rimborso, fine, quindi siamo tutti contenti. PRESIDENTE: Okay. Grazie. Allora, metto in votazione il punto n. 7 all’ordine del giorno. Favorevoli: n. 10 Contrari: n. 4 (Ferri, Pezzutto, Sarri, Damo) Astenuti: n. 1 (Luzzu) Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante e Dell’Aica) Stante l’urgenza della delibera pongo in votazione l’immediata eseguibilità. 71 Favorevoli: n. 10 Contrari: n. 4 (Ferri, Pezzutto, Sarri, Damo) Astenuti: n. 1 (Luzzu) Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante e Dell’Aica) PUNTO 8° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «INDIVIDUAZIONE DELLE FRAZIONI DEL TERRITORIO COMUNALE NON METANIZZATE AI FINI DELLA RIDUZIONE DEL PREZZO DEL GASOLIO E DEL GPL UTILIZZATI COME COMBUSTIBILI PER IL RISCALDAMENTO – INTEGRAZIONE DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 19 DEL 29.04.2013». PRESIDENTE: Passo la parola all’Assessore Campigotto. ASS. CAMPIGOTTO: Grazie Presidente. Con questa delibera andiamo ad integrare l’elenco delle vie del Comune di Oderzo individuate nelle frazioni del territorio comunale non metanizzato che l’avevamo approvato con la delibera del 29 aprile di quest’anno. Viene inserito il civico n. 118, composto da quattro unità immobiliari abitative, per il resto rimane tale la delibera del 29 aprile 2013. Grazie. PRESIDENTE: Grazie Assessore Campigotto. Penso che non ci sia nessun intervento, mi sembra di non vedere nessun intervento. A questo punto metto in votazione il punto n. 8 all’ordine del giorno Favorevoli: n. 14 Contrari: nessuno Astenuti: nessuno Consiglieri assenti alla votazione: n. 3 (Durante, Dell’Aica e Battistella) Stante l’urgenza della delibera pongo in votazione l’immediata eseguibilità. Favorevoli: n. 14 Contrari: nessuno Astenuti: nessuno Consiglieri assenti alla votazione: n. 3 (Durante, Dell’Aica e Battistella) PUNTO 9° ALL’ORDINE DEL GIORNO: «“MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DEL CDA DI RAO” PRESENTATA DAI CONSIGLIERI COMUNALI LUZZU, DURANTE, PEZZUTTO, SARRI, FERRI E DAMO». PRESIDENTE: Si è prenotato il Consigliere Luzzu del Partito Democratico. 72 CONS. LUZZU: Non illustrerò io la mozione, però volevo chiedere ai sensi dell’art. 22 del regolamento del funzionamento del Consiglio Comunale visto che il Presidente del RAO ha avuto la forza e la bontà di rimanere fino a quest’ora di farlo partecipare all’assise, appunto secondo l’art. 22 del regolamento se insieme a me altri due Consiglieri appoggiano la richiesta ci sarebbe questa possibilità; se ovviamente il Presidente acconsente di partecipare perché credo che sia importante sentire eventualmente anche il suo parere su alcuni punti che sicuramente emergeranno dalla discussione. PRESIDENTE: Guardi Consigliere Luzzu io capisco la sua richiesta, però questo punto all’ordine del giorno, l’ultimo punto all’ordine del giorno è una mozione di sfiducia; quindi non è completamente comparabile, cioè io so che il Presidente della casa di riposo mi pare che abbia fatto le sue dichiarazioni quella volta che ha allegato e anche adesso mi pare che abbia mandato al Sindaco uno scritto che eventualmente il Sindaco se vorrà potrà leggere in questa sede. Di conseguenza... - Intervento fuori microfono PRESIDENTE: Sì sì certo. CONS. LUZZU : Poi lui può decidere, diciamo è anche a suo favore questo invito che vogliamo fare perché.. non è che sia obbligato a farlo.. PRESIDENTE: Guardi.. - Intervento fuori microfono PRESIDENTE: Sì però io penso che questo sarebbe anche.. doveva essere fatto anche precedentemente, magari anche per rispetto nei confronti del Presidente della casa di riposo che magari in questo momento.. CONS. SARRI: Certo, senza dubbio. Io credo che.. io credo adesso per la più totale trasparenza che si possa dare a questo Consiglio Comunale il regolamento dice che in presenza, per cui noi non potevamo saperlo prima se il Presidente era presente oppure no, in presenza di un rappresentante in base all’argomento che viene discusso, almeno tre Consiglieri possono fare richiesta che il rappresentante partecipi. Per cui io dico al Presidente del Consiglio... 73 PRESIDENTE: Sì ma prima di fare l’ordine del giorno, ha capito, cioè questa qui è una mozione di sfiducia. CONS. SARRI : Ma noi non sapevamo, cioè a prescindere. PRESIDENTE: Sì ma l’art. 22 lo sapeva anche prima… CONS. SARRI: Sì ma noi non sapevamo che il Presidente era qui presente, l’abbiamo qui questa sera. Noi chiediamo al Presidente: è disponibile o no? PRESIDENTE: Adesso io passo la parola al Segretario. Prego Segretario. SEGRETARIO: Sto leggendo l’articolo come lo state leggendo voi. Quello che …, il Presidente.. CONS. GINALDI: Può dare lettura dell’art. 22 scusi. SEGRETARIO: Sì quello che sto facendo. CONS. GINALDI: Grazie. SEGRETARIO: Prego. “Il Presidente del Consiglio Comunale anche su richiesta del Sindaco e di almeno tre Consiglieri può invitare alle adunanze consiliari, funzionari del Comune, rappresentanti di enti di nomina comunale o di società di cui l’Ente è parte o Revisori dei conti per rendere relazioni o informazioni.” Va tutto bene però ci sono due aspetti sui quali non sto.. dopo lascio al Presidente il punto. Quindi sto solo.. voglio solo ragionare, la prima è questa: può invitare alle adunanze consiliari, quindi prima cosa è stato invitato dal Presidente su richiesta del Sindaco o di almeno tre Consiglieri prima, quindi può invitare vuol dire che c’è stato un invito formale. Il secondo, almeno come lo intendo io, questo appartiene, questa frase, 74 ad un’attività istruttoria del funzionario che aiuta il Consiglio Comunale a prendere le sue decisioni, tant’è vero che stiamo parlando in prima battuta di funzionari del Comune quelli che servono per fare le decisioni. Poi parlano di Revisori dei conti, quindi è un’attività per così dire non di contraddittorio, tutt’altro, è un’attività che è di ausilio, dà il parere. Mi sembra, ma detto questo devo andare in una zona dove devo stare bene attento, io lo dico poi dopo è registrato non ci sta nessun tipo di problema, pure perché questa cosa facciamo applicazione in continuazione quando vengono i nostri funzionari, vengono perché ci sta questo articolo, quindi serve per fare una maggior istruttoria rispetto alla delibera; qua invece siamo in una fase, se ho ben capito, visto l’oggetto di diversa.. diciamo quando viene qua e viene a rendere un conto è l’istruttoria, fare le relazioni e dare informazioni, in un modo tranquillo, in modo terzo. Altra cosa mi è sembrato di aver inteso che è una sorta di procedimento per così dire - tra virgolette – “in contraddittorio”, ma questo non attiene a mio giudizio all’interpretazione di questo articolo, è quello di un approccio, di un aiuto imparziale, che il terzo dà in modo imparziale, tanto è vero che elettivamente si applica ai funzionari dell’ente. Funzionari, Revisori, cioè quei soggetti che vengono e che danno un contributo. Comunque questo è quanto risulterà dalla registrazione. PRESIDENTE: Da quanto ha detto in questo momento il Segretario, io ritengo che ci sia comunque abbastanza possibilità di discutere e di avere tutta l’argomentazione, tutte le spiegazioni necessarie anche con quello che abbiamo a nostra disposizione, pertanto non ritengo opportuno avere qui come contraddittorio il Presidente della casa di riposo. Cioè non toglie che possiamo tranquillamente iniziare la discussione. A questo punto apro la discussione. A questo punto vi chiedo anche se c’è qualcuno di voi che vuole illustrarla, non lo so... Allora, passo la parola al Consigliere Sarri della Lega Nord. CONS. SARRI: Allora, la leggo e poi andremo ognuno a dire la nostra in merito. “Posto che nel gennaio 2012 vi era la presa d’atto dei C.d.A. di RAO della conclusione dell’iter di approvazione del progetto definitivo del nuovo centro servizi e contestualmente si affidava alla procedura progettuale esecutiva, nel marzo del 2012 RAO, Comune di Oderzo e U.L.S.S. procedevano al nuovo accordo di programma risolvendo quello del 2006; che quest’ultimo nel confermare gli obiettivi di strategia socio assistenziale territoriale conteneva l’impegno da parte dei sottoscritti di adempiere ciascuno per proprio conto ad una serie di compiti finalizzati a confermare gli impegni già sottoscritti e comunque rinnovati; che i termini entro i quali dover compiere tali adempimenti era fissato in sessanta giorni. Rilevato inoltre che non risulta esserci stato alcun invio di delibera RAO nonostante espressa richiesta da parte della Regione Veneto che attesti la copertura finanziaria dell’intervento per poter accedere alla liquidazione dei contributi regionali in un fondo di rotazione per i 4,5 milioni già previsti dal bilancio; che nella audizione del 31 luglio il Presidente di RAO ha annunciato che qualche riflessione vada fatta in merito all’impegno economico; che le scusanti da lui addotte e fatte proprie dall’Amministrazione Comunale sono inconsistenti; che appare molto improbabile alla luce di quanto dal Presidente affermato, che il nuovo centro servizi possa essere completato in tempi adeguati; che di fatto dopo sette anni di amministrazione RAO per conto di questa maggioranza le problematiche riguardanti l’assistenza di anziani ivi degenti sono non solo irrisolte ma ulteriormente peggiorate; che invero si è perso definitivamente un’opportunità unica per dotare il nostro territorio di una struttura assistenziale proiettata verso il futuro in termini di ulteriori offerte di qualificati servizi. Considerato infine che tale perdita sotto il profilo polito è inescusabile proprio perché riguarda profili di garanzia attinenti a diritti universali come la tutela della salute, ne deriva necessariamente la richiesta da parte dei sottoscritti firmatari che il Consiglio Comunale voti una mozione di sfiducia verso il consiglio di amministrazione di RAO in maniera tale da investire un rinnovato organo di amministrazione qualora ci siano ancora le condizioni del compito gravoso di recuperare un qualche progetto di ampliamento della casa di riposo che risolva definitivamente le criticità assistenziali tuttora presenti e non più derogabili.” 75 Credo che, letta la mozione di sfiducia, non serve aggiungere altro se non entrare nel dettaglio o in ogni singolo aspetto. Io voglio solo aggiungere una cosa che se ne è discusso anche negli anni passati quando emergeva il progetto precedente o il progetto attuale, una considerazione così senza entrare nel merito del progetto precedente o quello attuale quale sia stato il migliore o il peggiore che potesse portare ad una soluzione migliore per l’anziano o minore. La mia considerazione è questa: sono scelte che si fanno nel momento in cui si viene investiti del ruolo di amministrare, nel 2006 il Sindaco ha fatto una scelta diversa spostando diciamo l’operazione, l’investimento della ristrutturazione della casa di riposo con tutti i suoi aspetti e retroaspetti che erano.. con il progetto dell’Amministrazione Lega, facendo una scelta diversa che io non sto qua a dire è giusta è sbagliata si poteva fare non si poteva fare. Però arrivo ad oggi a sette anni da governo Dalla Libera dove c’era un progetto ambizioso che sicuramente avrebbe risolto molte cose però oggi c’è un dato di fatto; che a distanza di sette anni non si è non fatto nulla di meglio ma si è andati indietro perché oggi ci ritroviamo con delle strutture che tra parentesi non sono nemmeno a norma perché ci sono delle parti in grosse difficoltà e non abbiamo in mano nulla, è stato detto anche nella mozione che non verrà fatto nulla. Per cui io dico dobbiamo attendere cosa? Dobbiamo mirare a che progetto? Logicamente il C.d.A. della RAO sappiamo è nominato dal Sindaco e allora dico vogliamo risolverlo questo problema? Se questo C.d.A., Presidente, o chi rappresenta.. ma non per la propria volontà perché magari ci sono delle situazioni che portano a determinate scelte ma non si è in grado di portare avanti un progetto corposo, importante o comunque farlo partire bisogna cambiare, bisogna cambiare. Ecco perché abbiamo condiviso tutti insieme questa mozione, per cui credo che oggi ci voglia una scelta coraggiosa... e girare pagina, grazie. PRESIDENTE: Va bene, la ringrazio Consigliere Sarri. Passo la parola al Consigliere Montagner Capogruppo di Cittadini Uniti per il suo primo intervento. Prego. CONS. MONTAGNER: Una domanda sulla regolarità la rivolgo al Presidente del Consiglio e al Segretario Comunale. Volevo chiedere, visto che la RAO è un ente esterno a questo Consiglio Comunale, il Consiglio Comunale può chiedere, può fare una mozione di sfiducia ad un ente terzo. PRESIDENTE: In realtà.. allora in realtà noialtri stiamo discutendo, secondo me, solo sotto la forma politica ma amministrativamente non è che se noi sfiduciamo adesso siano obbligati, ecco questo mi pare sia logico insomma è chiaro, di conseguenza non so se sono stato corretto a sufficienza. Allora vedo che si è prenotato il Consigliere Ferri, Capogruppo di Forza Italia per il suo primo intervento. Prego. CONS. FERRI: Siamo ben consapevoli, Consigliere Montagner, quali siano i limiti del nostro potere, i nominati del Consiglio d’amministrazione RAO, dal momento in cui sono nominati, nessuno può sfiduciarli né tanto meno il Consiglio Comunale, o si dimettono e prendono atto che la loro presenza non solo è stata utile ma in questo caso a nostro parere è stata dannosa altrimenti che rimangono dove sono: prima o poi ne dovranno rispondere non tanto loro quanto ne dovrà rispondere il Sindaco che nella scelta che è stata fatta, di fatto, ha contraddetto i presupposti sulla base dei quali lui all’inizio del settennato aveva agito. Se non ricordo male l’ha detto qua.. anzi no ricordo bene che lui avrebbe comunque scelto le persone giuste al momento giusto! Devo fare una puntualizzazione in termini definitori altrimenti qua non ci si capisce nulla. Il dottor Neri ha detto una cosa ancora una volta errata. Lo devo corregge perché altrimenti veramente non si capisce, lui ha detto che non è vero che le case di riposo assistono solo pazienti anziani non autosufficienti, gli enti pubblici addetti all’assistenza degli anziani assistono anziani con gradi diversi di autosufficienza. Per cui ad Oderzo 76 come in qualsiasi altra parte dell’Italia ci sono persone anziane non autosufficienti con ridotto minimo bisogno assistenziale e persone anziane non autosufficienti con maggiore bisogno assistenziale. Quindi non è vero che negli enti pubblici deputati a questa assistenza ci siano persone anziane sufficienti che possono essere lì degenti, possono essere degenti in una casa di cura privata come l’O.I.C. ma non in un ente pubblico; quindi è sbagliato. Allora questo io non è che voglio correggere il mio collega ma se non ci mettiamo d’accordo su che cosa dobbiamo dire e di cosa stiamo parlando non se ne viene fuori. Okay? Quindi è sbagliato quello che ha detto, solo le persone non autosufficienti. Allora, la questione è molto complessa, io mi sono letto la relazione che è stata fatta da tale Valerio... il Presidente Valerio che ha detto solo.. PRESIDENTE: Il Presidente della casa di riposo. CONS. FERRI: Il Presidente della casa di riposo, che ha detto solo parzialmente la verità, però io non avendo letto, poi sono andato a vedere e mi sono fatto mandare le lettere che la Regione periodicamente… PRESIDENTE: Scusi Consigliere Ferri, si riferisce… CONS. FERRI: Alla casa di riposo. Allora voi dovete sapere che entro il 31 dicembre del 2013, cioè tra alcuni mesi, quel lontano finanziamento che per merito della Lega Nord fu concesso a fondo perduto di 1 milione e mezzo di euro, cioè 3 miliardi di lire, a fine anno, siccome non si è fatto nulla, verrà depennato dal bilancio regionale quindi sparisce, non è già depennato… PRESIDENTE: No, dal pubblico non si deve intervenire. Sto richiamando. CONS. FERRI: L’abbiamo invitato. PRESIDENTE: Dal pubblico non deve avvenire nessun commento. CONS. FERRI: Allora leggo: 26 febbraio 2013, io non mi invento nulla, ho le carte qui. 77 PRESIDENTE: E’ la seconda volta. CONS. FERRI: Io rispondo, io faccio le osservazioni sulla base della relazione, io mi rivolgo alla presidenza, sulla base della relazione tenuta qui il 31 luglio 2013, altro non posso dire. 26 febbraio 2013 “I sopra indicati contributi concessi dalla Giunta regionale con D.G.R. 2006 qualora non vengano liquidati entro il 31 dicembre 2013 saranno radiati dal bilancio regionale senza possibilità di reintegro”. Adesso sappiamo dal Presidente che potrebbe venire qui invece stare nel pubblico ma probabilmente.. PRESIDENTE: No no, no Consigliere Ferri.. CONS. FERRI: Allora non può parlare. PRESIDENTE: Sì infatti lui non parla ma non lo provochi e siamo a posto! CONS. FERRI: Io non provoco, io sto leggendo degli atti. Allora, sappiamo che peggio ancora se sono stati già depennati, quindi la comunità opitergina, ma non solo la comunità opitergina, ha perso per l’inettitudine, cioè l’incapacità manifesta di portare a termine un progetto almeno 1 milione e mezzo di euro, 3 miliardi. Ma non solo, siccome fino al 2015 non succederà nulla in termini di costruzione di strutture adeguate alle funzioni per le quali sono chiamate, non parlo di ampliamenti, perderemo un contributo che era fondo di rotazione che avremmo dovuto comunque ritornare alla Regione con tassi bassi e comunque con la Regione ci sono sempre proroghe di 2 più 2 milioni, cioè altri 4 milioni e mezzo di euro volatilizzati, vi ripeto, perché il progetto non solo non è stato portato a termine non è neanche iniziato! Se questa non è una colpa politica voi dovete spiegarmi quale altra colpa può essere talmente grave da non dover indurre quanto meno ad un atto di ripensamento rispetto alle nomine che sono state fatte dal Sindaco perché in qualsiasi ente pubblico dopo un tot periodo di tempo quelli che erano deputati a fare non hanno fatto, ma non è che non abbiano fatto qualcosa.. manca un po’ di tempo.. cioè non hanno fatto nulla. Ma che cosa non hanno fatto? Perché adesso veniamo alla parte diciamo più grave della vicenda. La parte più grave della vicenda riguarda il rispetto che noi dobbiamo agli anziani, nessuno di noi non può che essere indignato, io sono il primo ad essere indignato, ma non è uno slogan retorico che io uso in maniera strumentale per attaccare il Consiglio di amministrazione, perché qualcuno ha insinuato che io avessi avuto e abbia ancora rancore perché non siedo più su quella sedia dimenticandosi quale sia il mio mestiere. Io vedo, come ben sapete, da almeno 32 anni utenti in stato di bisogno. Io sono indignato per due ragioni: perché vi è una persistenza, una permanenza di situazioni che non sono conciliabili con la dignità che deve essere garantita, dovrebbe essere garantita in particolare a questa tipologia di pazienti, perché nei due nuclei sopra gli uffici amministrativi, e io prego tutti i Consiglieri Comunali perché sono sicuro che pochi siano andati a vedere quale sia la situazione reale, il Sindaco mi dice che non è mai andato. Se fossi Sindaco sarei andato a rendermi conto realmente che cosa succede là dentro. 78 SINDACO: Certo che sono andato. CONS. FERRI: Nei due nuclei, il Gasparinetti e il “coso”, quelli sopra gli uffici amministrativi. Lei ha visitato le stanze? E allora a suo parere, cioè a parere di uno non esperto ecco, quelle sono condizioni ammissibili nel 2013 nella nostra comunità? Io vi ho già elencato le mancanze che ci sono in quella struttura, ma quelle mancanze lì non le ho.. il raffronto non deriva da standard che ho definito io ma da standard che ha definito la Regione fin dal 2002, quindi in 11 anni c’è stato tutto il tempo per poter provvedere a correggere quella situazione. Come si poteva correggere? C’erano le due ipotesi, prima quella, tanto per intenderci, della Lega Nord era quella di trasferire questi 48 degenti in allargamento in una struttura a cui si sommavano poi altri 22 posti letto che derivavano dalla concessione dal piano di zona; e sappiamo che quel progetto aveva un suo valore però non risolveva la questione Pagani. Però se quel progetto fosse stato portato a termine quanto meno avrebbe garantito che quegli anziani, che tuttora sono in quella situazione non dignitosa, avessero un’assistenza in luoghi adeguati secondo gli standard definiti dalla Regione. A tutt’oggi questo non c’è, non c’è e non ci sarà nei prossimi tre – quattro – cinque anni perché quella situazione là rimarrà ancora per lungo tempo. Non lo dico io, qua non ci sono progetti e non ci sono prospettive perché mancano i soldi, dicono, si dice, no in realtà mancano le idee e mancano le capacità perché i soldi ci sono. Quando andai la prima volta io nella Regione Veneto mi dissero “guardi dottor Ferri noi approviamo questo progetto proiettato nel futuro, sappia comunque che la Regione prima di dire sì - e disse poi sì - non vi lascerà mai da soli anche dal punto di vista finanziario, adesso ti diamo tot soldi, poi te ne daremo ancora un po’..” e infatti nei tre anni che rimasi là, negli ultimi due - tre anni arrivarono 4 milioni e mezzo di euro; non è che sono arrivati 450 euro. Poi ci sono arrivati 9 miliardi. Certo che doveva essere integrato anche da qualcosa che l’Amministrazione ci metteva di suo, ma ci metteva di suo di testa, di idee e non di finanziamenti. Le idee erano e sono quelle di andare a scovare finanziamenti che non possono ridursi a delle richieste, diciamo così, fredde, formali che sono state fatte come da relazione, io non lo so, a due istituti di credito di mutuo, oppure alla Cassa Depositi e Prestiti, richieste che sono state fatte 10 – 11, 8 - 10 mesi fa a cui non ha seguito nessuna risposta e il Consiglio di amministrazione cosa fa? Sta fermo, sta zitto! Ma porca la miseria, ma voi siete là per il bene comune, e questa non è retorica, è per mettere finalmente a riparo, in una situazione dignitosa gli anziani. Quali poi? Quelli a maggior grado di non autosufficienza che sono assistiti, si fa per dire, in quei due nuclei. Questo non è successo! Ecco perché c’è la motivazione sottostante a tutta questa richiesta che non è, vi ripeto, strumentale, è che a fronte delle possibilità che concretamente si avevano e a fronte anche dell’impegno che il Consiglio di amministrazione doveva dimostrare di saper portare a termine nulla è stato fatto e, quindi, la situazione che nel 2002 - 2003 poteva essere tollerata perché le norme di standard erano appena state applicate, quindi avevano bisogno di un periodo di tolleranza, così come si fa sempre, a distanza di 11 anni di tempo è ingiustificato che persista una situazione di tal genere. Vi ripeto, come ho accennato prima, che questa è anche una truffa a carico delle famiglie le quali avendo bisogno comunque di collocare l’anziano non è che fanno tanti distinguo, dicono “va bene noi li abbiamo sistemati là e se anche qualcosa non va chi se ne frega!” In realtà è una truffa a carico delle famiglie perché le famiglie pagano circa il 50% della retta giornaliera, cioè la porzione alberghiera, ma la dovrebbero pagare in base agli standard che la Regione Veneto ha definito. Questo non succede e, quindi, le famiglie si trovano a sborsare per un servizio che in realtà non hanno, e questo è molto grave, è molto grave perché ancora una volta si fa fede e si sfrutta la buona fede delle famiglie che devono liberarsi di un peso assistenziale - di un peso assistenziale - e si fa fede proprio su questo loro bisogno e li si sfrutta. Per ciò che concerne poi le necessità di assistenza, ribadisco quello che è sotto gli occhi di tutti. Allora qui attorno sono sorte e stanno per sorgere nuove strutture, quindi non è assolutamente vero che non ce ne sia bisogno, se noi teniamo in mente quale sia il ruolo svolto da questi centri servizi che, vi ripeto, non è limitato 79 all’albergaggio cioè a far dormire, mangiare, pulire gli anziani e farli vestire ma è quello dell’assistenza, cioè per uno stato di salute che ha bisogno di personale qualificato. Devo dire poi, un’altra cosa, non accetto poi certe affermazioni, l’insinuazione che è stata fatta da Valerio il quale ha dimostrato.. lo ripeto.. di confondere la causa con l’effetto. Questo è gravissimo. Allora “ritornando alla residenza Pagani è d’obbligo - leggo ciò che è stato verbalizzato - ritornando alla residenza Pagani è d’obbligo rilevare come essa sia stata oggetto di un’azione demolitiva, per cui da fine agosto 2009 non c’è stato alcun nuovo inserimento di ospiti da parte dell’U.L.S.S. benché nel territorio ci sia una forte richiesta di posti per questa tipologia di ospiti”. Quindi da una parte.. tra l’altro qua è contraddittorio perché da una parte a scusante l’Amministrazione e lo stesso Presidente dice che non ce n’è bisogno, poi dichiara, è scritto qua, “benché nel territorio ci sia una forte richiesta di posti per questa tipologia di ospiti”. Ma in questo caso lui ha ragione solamente che non si è accorto della contraddizione di fondo. “Per concludere che si veda in positivo o che si veda in negativo qualcuno ha fortemente contribuito a questa evoluzione”, id est il dottor Ferri. Cioè il dottor Ferri è colpevole di aver sensibilizzato la pubblica opinione sullo stato di una struttura fatiscente e per questo questa struttura non assiste più 81 utenti ma ne assiste 43. Voi Consiglieri Comunali avete mai fatto il sopralluogo sulla struttura Pagani? Ecco, se andate lì neanche le carceri degli anni ’60 possono essere paragonabili. Ultimamente sempre su mia sollecitazione perché sono andato sui giornali a rompere le scatole hanno fatto qualche adeguamento in termini di impianti elettrici e di sistemi di fuga, perché ho visto che hanno messo le rampe di fuga in occasione di incendio, però c’erano 81 utenti su uno spazio limitato tale per cui ognuno di essi aveva 21 metri quadri di superficie utile usufruibile, quando gli standard determinati dalla Regione sono di 45 circa, ecco perché.. L’U.L.S.S. che cosa ha fatto? L’U.L.S.S. si è tutelata, dice “qua c’è una situazione di pericolo imminente, abbasso il rischio..”. Come si abbassa il rischio? Riducendo la possibilità che ci siano dei danni. Come si fa a ridurre la possibilità che ci siano dei danni? Diminuisco la presenza degli utenti, quindi se succede qualcosa invece che se ne facciano male 80 se ne fanno male 43, ecco perché hanno diminuito l’inserimento. Ma così facendo questo Consiglio di amministrazione, che cosa fa perdere a questa cittadinanza? Fa perdere professionalità! Fa perdere professionalità perché il Pagani è una struttura che non ha eguali qui vicino perché assiste anziani che una volta erano malati di mente e, quindi, le professionalità che si sono sviluppate in questi anni sono professionalità della RAO di Oderzo. Della RAO di Oderzo. Solamente che queste professionalità verranno.. si esauriranno prossimamente perché altri utenti non ne vengono messi perché la struttura è inadeguata e quindi quelle capacità acquisite pian pian si spegneranno. Nel giugno 2007, un appunto dell’attuale direttore, lo riconosco dalla calligrafia, diceva: “L’obiettivo dell’U.L.S.S. accorpamento ospedale-sede ... quello del Comune di Oderzo - uno degli obiettivi per i quali era giustificata questa nuova progettazione - ..del Comune di Oderzo era quello di dotare la città e la comunità di strutture adeguate e concorrenziali. Il Pagani così lo chiudono a favore di un altro centro servizi, depauperamento del patrimonio cittadino oltre che dell’Ipab”. Questo era un appunto scritto a macchina, chi lo vuole vedere, scritto dalla Dottoressa Anna Vittoria Fiori che tra l’altro è la stessa che poi ha confezionato parte di quella relazione che è stata letta. È molto astuta, il direttore, diciamo ad usare situazioni ambigue pur di coprire ciò che non può essere coperto! Quello che non può essere coperto è il fallimento totale di questo Consiglio di amministrazione i cui componenti, se hanno un residuo di dignità, se hanno un residuo di dignità - io alcuni di questi li conosco perché ho lavorato assieme, credo che dignità non ne hanno solo un residuo, ma sono pienamente dignitosi, alcuni pienamente dignitosi, dovrebbero riconoscere che per sette anni… PRESIDENTE: E’ una critica politica vero Consigliere Ferri? Si mantenga su una critica politica quindi non faccia.. CONS. FERRI: Sì qui siamo in ambiente politico …. 80 PRESIDENTE: Lo volevo precisare io. CONS. FERRI: Qui stiamo parlando delle motivazioni, nelle premesse ho detto che le motivazioni sono tutte politiche, anzi me l’ha fatto rilevare il Segretario, ma ci mancherebbe altro, perché noi non abbiamo nessun potere sul Consiglio di amministrazione, perché è un Ente autonomo. Allora io penso che loro dovrebbero rendersi conto del loro fallimento totale, dire “guardate noi abbiamo sbagliato, credevamo di poter raggiungere un obiettivo che era ben incamminato, fino a tre anni fa il cosiddetto.. il famoso cronoprogramma era rispettato alla lettera, poi negli ultimi tre anni è successo quello che è successo. Si è bloccato tutto”. Quindi dovrebbero prendere atto del loro fallimento, nessuno li mette in croce però che lascino il posto a persone che siano in grado di recuperare quello che è recuperabile. Cosa vuol dire? Almeno un qualcosa di minimale, cioè di mettere in sicurezza i 48 degenti ad intensità medio elevata, che sono i peggiori, cioè quelli sopra la struttura amministrativa, di metterli in un ambiente che sia adeguato alla loro situazione di malattia cronica. E non c’entra nulla questa con la diminuzione delle richieste, ammesso e non concesso, perché non lo posso concedere perché altrimenti smentirei gli epidemiologi, i quali hanno determinato come previsione appunto il fabbisogno di posti letto anche per il nostro territorio fino al 2015 di almeno, ve lo ripeto, almeno altri 1.100. Ma ammesso e non concesso che non ci sia bisogno di ulteriori posti letto ma questi letti, questi 48 posti letto quando riusciranno ad essere collocati in una struttura adeguata? Di questo passo credo mai perché qui è fallito totalmente il progetto, i fondi mancheranno del tutto e, quindi, l’Ipab si trova senza soldi, senza aver raggiunto nulla e magari avendo disperso un patrimonio non indifferente, come penso che qualcun altro abbia.. essendo anche esperto, un patrimonio non indifferente personale. Cioè sono stati gettati al vento non 10 euro, qualcosa di più.. qualcosa di più per un progetto che ormai è decaduto. Ultima cosa, vorrei una risposta da parte del Sindaco che l’ho fatta anche prima.. allora il destino e il significato del nuovo accordo di programma che è stato siglato il 24 di aprile del 2012. Perché, vorrei alcune spiegazioni da parte del Sindaco? Perché questo accordo di programma è pieno di ambiguità per non dire anche di bugie ed è susseguente, pensate questo accordo di programma che tra l’altro è stato validato.. è passato in Giunta e non se ne è saputo nulla, non è stata fatta nessuna relazione alla pubblica opinione, per l’interesse elevato che poteva avere il Sindaco avrebbe quanto meno dovuto relazionare in Consiglio Comunale, ma è stato tenuto nel cassetto perché, da una parte si ribadisce l’accordo di programma precedente, poi dall’altro si inseriscono delle motivazioni diciamo non inconsistenti, delle motivazioni fasulle che rimandano ad un tempo non definito le scelte. Questo accordo di programma il 24 aprile del 2012 e il Sindaco - sto finendo - che è avvocato mi deve dare una risposta, è stato fatto un mese circa dopo la lettera della Regione Veneto che è del 24.04.12 con la quale la Regione Veneto che cosa diceva? Diceva che non era in grado, per questioni di bilancio, di liquidare in quel momento il milione e mezzo di euro; però confermava – confermava - ce l’ho qui la lettera, confermava che i quattro milioni e mezzo di euro che erano stati concessi, confermava appunto la loro concessione. Dopodiché un mese dopo, un mese dopo che cosa fa il Sindaco di Oderzo? Sottoscrive un accordo di programma sulla base del quale, visto che mancano i soldi, viene messa in discussione l’alienazione del patrimonio, e viene messa in discussole quindi l’acquisizione da parte dell’U.L.S.S. di quella struttura di 3 milioni di euro che facevano parte del piano finanziario, dicendo che cosa? Giustificandolo così.. questo ci deve essere qui la zampina del Direttore generale che “sono cambiate le procedure”. Sono cambiate le procedure e adesso per l’alienazione la Regione deve confermare la possibilità da parte dell’Ipab di alienare.., mentre in realtà nella lettera lo conferma, quindi prima di questa, perché? Perché è entrato in funzione il “CRITE”. Allora il CRITE che cos’è? Poi io me la sono andata a vedere, ho anche telefonato in Regione, me l’hanno spiegato e si sono messi a ridere, il CRITE non è altro che la commissione regionale per l’investimento in tecnologia edilizia che era già presente e funzionava in Regione dal 2008. Quindi non è nessuna novità che giustifica il ripensamento sull’accordo di programma, è una scusa questa. Che cosa è 81 cambiato con la legge del 2011? Solo sono cambiati i termini sulla base dei quali venivano nominati i componenti di questa Commissione regionale. Ma, guarda caso, siete stati proprio sfortunati nelle nomine che hanno fatto uno dei componenti chi era? Era l’architetto Perini, cioè lo stesso che un mese prima vi aveva autorizzato e confermato i 4 milioni e mezzo di euro, che vi aveva solo avvisato che 1 milione e mezzo ci sarebbe stato più avanti. Quindi le motivazioni, ecco perché abbiamo.. ho scritto io quella frase lì, una frase che ho scritto io.. le motivazioni addotte dal Consiglio di amministrazione di RAO e poi fatte proprie dalla maggioranza sono inconsistenti, sono inconsistenti sulla base delle motivazioni che ho detto. In poche parole io chiedo, ma senza nessuno spirito diciamo di rivalsa assolutamente ecco che si prenda atto di una situazione da cui non se ne verrà fuori facilmente e che vengano nominati.. venga nominato un nuovo gruppo che innanzitutto sia capace, che quando deve decidere su situazioni attinenti alla residenzialità assistenziale, specialmente questa extra ospedaliera, sappia almeno di che cosa si stia parlando e che appunto quanto meno si riescano a sistemare i 48 posti letto che sono veramente in una situazione indecorosa. PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Luzzu,Capogruppo del Partito Democratico, prego Consigliere. CONS. LUZZU: Grazie Presidente. A corredo dell’esposizione tecnica del collega il dottor Ferri ovviamente confermiamo i suoi punti, i suoi aspetti, volevo così portare, per la riflessione e per la discussione, un altro argomento legato praticamente a quella che è l’attività economica che si è svolta finora per portare avanti il progetto e del 2006 e quello successivo. Praticamente il nuovo Consiglio di Amministrazione ha, di fatto, confermato non togliendolo l’incarico di progettazione allo studio che aveva avuto l’incarico dal Consiglio di Amministrazione precedente. Ovviamente trattandosi di un importo di una certa importanza l’importo relativo alla prestazione, che finora è arrivato a livello definitivo, ha la sua importanza, parliamo di qualche punto percentuale sull’importo dei lavori; quindi non sicuramente poca cosa. A fianco a questo c’è un’attività anche interna, dei dipendenti interni, in primis della direttrice nella sua qualità di responsabile del procedimento. Quindi, c’è stato da parte dell’Ente un esborso che presumo abbastanza importante. Mi meraviglia il fatto quando sono venuto a conoscenza dell’affermazione del Presidente della RAO dicendo che “beh tutto sommato a ‘sto punto non è neanche male visto che non c’è più richiesta”, ma allora perché abbiamo speso... abbiamo continuato a spendere i soldi per la progettazione e per l’iter burocratico procedurale che si è, di fatto, fermato qualche mese fa? Quindi, voglio dire, abbiamo speso i soldi male, oppure è errata e di questo noi siamo convinti l’affermazione che non serve più la casa di riposo intesa nei discorsi come abbiamo detto prima? Quindi anche di questo credo sia utile che il Consiglio Comunale nella sua interezza chieda conto, abbiamo la RAO che insomma alla fin dei conti è un ente di fatto pubblico, ha speso male i suoi soldi, ha investito male le sue risorse, il tempo dei suoi dipendenti e dei suoi consulenti, oppure no? E’ un altro punto che vogliamo portare diciamo alla discussione. PRESIDENTE: Okay, ringrazio il Consigliere Luzzu per il suo intervento. Adesso passo la parola al Sindaco. SINDACO: Allora, quando ho ricevuto la mozione di sfiducia del Consiglio di amministrazione della RAO l’ho trasmesso alla RAO per sentire se avevano delle valutazioni da fare, delle osservazioni da inoltrare rispetto a 82 quanto era stato verbalizzato nella domanda di sfiducia da parte dei Consiglieri di minoranza, la RAO ha risposto e ha mandato delle sue osservazioni che ora io vi leggerei facendo presente quindi che leggo quanto è pervenuto dalla RAO in questa fase e non mie dichiarazioni, che naturalmente i miei commenti, le mie osservazioni, le mie risposte ecc. le darò poi in un separato momento. Allora, “Alla cortese attenzione del Sindaco della Città di Oderzo, Cavaliere Avvocato Pietro Dalla Libera. In riscontro alla vostra del 23.09.2013 con in allegato copia della mozione di sfiducia nei confronti del C.d.A. di RAO sono a fornire le seguenti osservazioni. Nel corso del Consiglio Comunale del 31.07.2013 ho sostenuto che in questo momento non siamo in grado come C.d.A. di fornire una data certa circa i tempi di realizzazione della nuova struttura perché non è possibile formalizzare un piano finanziario sostenibile per l’intera opera. Come già riferito nel progetto definitivo approvato i costi della nuova struttura sono lievitati a seguito dell’adeguamento antisismico da 16 milioni di euro a circa 20 milioni di euro. Il nostro iniziale piano finanziario prevedeva: - un contributo regionale concesso in conto capitale per 1 milione e mezzo di euro. Di questo contributo c’è stata comunicata ad aprile 2012 l’impossibilità di liquidazione per mancanza di disponibilità di cassa nel bilancio regionale; - n. 2 contributi regionali dal fondo di rotazione per un totale di 4.500.000 euro da restituire in quote costanti in quindici anni, 3 milioni di euro derivanti dalla cessione della sede amministrativa della RAO all’U.L.S.S. 9. Nell’aprile 2012 è stato sottoscritto un nuovo atto d’intesa fra Comune, U.L.S.S. e RAO; a motivo della risoluzione del vecchio accordo e del nuovo atto d’intesa vi è in particolare la radicale innovazione introdotta dal 2011 al quadro normativo regionale e all’autonomia gestionale delle aziende U.L.S.S. con la previsione di maggiori vincoli sia in termini di gestione degli investimenti che in termini di autorizzazione per il trasferimento di diritti reali degli immobili. Questa nuova disciplina subordina tutti gli investimenti di qualsiasi natura da parte delle aziende U.L.S.S. alla preventiva autorizzazione da parte del CRITE, Commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia cui è stata sottoposta l’acquisizione della sede amministrativa ad oggi non riscontrata. Tale verifica potrebbe comportare una rivalutazione del valore della sede amministrativa, il valore di 3.000.. euro oggi attribuito è riferito.. PRESIDENTE: 3 milioni di euro. SINDACO: Scusate, 3 milioni di euro oggi attribuito e riferito ad una perizia di stima del 2006; - circa 2 milioni di euro in disponibilità dell’ente; - finanziamento a mezzo mutuo, durata 25 - 30 anni del restante importo. Oltre l’estrema difficoltà nel reperire fonti di finanziamento per importi consistenti ed a condizioni accettabili in questo momento nella valutazione della sostenibilità del costo del finanziamento solo il contributo regionale del fondo di rotazione comporterebbe la restituzione di 300.000 euro annui per 15 anni giocano un ruolo rilevante rispetto al recente passato, sia il mancato adeguamento della quota sanitaria regionale che dal 2010 viene mantenuta - è la stessa, nello stesso ammontare - mentre fino ad allora veniva annualmente aumentata del 2 - 2,5%, sia la diminuzione del numero di ospiti presenti in struttura, in particolare la residenza Pagani, passati dagli 81 previsti agli attuali 42. E da ultimo la riduzione del 15% della quota S.V.P. Stati Vegetativi Permanenti. La diminuzione degli ospiti della residenza Pagani è destinata purtroppo a progredire perché già dalla fine di agosto 2009 non si registra alcun nuovo inserimento da parte dell’U.L.S.S. benché nel territorio ci sia una forte richiesta di posti per questa tipologia di ospiti. Che lo si veda in positivo o che lo si veda in negativo c’è chi ha fortemente contributo a questa evoluzione. 83 Oltre alla valutazione specifica si deve aggiungere quella che è attualmente la situazione generale in cui la domanda di accesso ai servizi ha subito un brusco calo a seguito della crisi economica che fa sempre più ritenere gli anziani come degli ammortizzatori sociali in grado di compensare la riduzione di reddito dei familiari dovuta a mancanza o perdita del posto di lavoro. I dati forniti dalle organizzazioni sindacali fanno ritenere che ci sia attualmente un 25% di posti letto in più rispetto alla domanda, anche a causa di un incessante proliferare di strutture private che ora danno un chiaro segnale di difficoltà. Questo surplus di offerta fa sì che ciascuno può scegliere di essere ospitato laddove viene fornito il servizio più qualificato e puntuale con il costo più basso. Dal 2012 la RAO si propone con una retta di ricovero e soggiorno di 46 euro al giorno per ospite con impegnativa e di 75 euro al giorno per ospite senza impegnativa, retta che è tra le più basse del territorio ed offre un servizio di alto livello che viene ampiamente riconosciuto. La residenza Simonetti si propone con una retta che parte da un minimo di 52,50 euro al giorno. La residenza di Motta già dal 2008 si propone con 49,80 euro al giorno per ospite con impegnativa ed euro 75 per ospite senza impegnativa. La nuova residenza privata di Roncadelle si propone con 50 euro al giorno per ospite con impegnativa e da 78 a 90 euro al giorno per ospite senza impegnativa. La nuovissima residenza privata di Monastier si propone con un minimo di 55 euro e fino a 59,80 euro al giorno per ospite con impegnativa e da un minimo di 90 euro al giorno per ospite senza impegnativa. È estremamente rilevante considerare anche la crescente attenzione rivolta al controllo di gestione dell’ente che ha consentito alla RAO di raggiungere i livelli di efficienza molto elevati e proprio per questo ora non ci sono margini per ridurre i costi. Tutto questo implica necessariamente che maggiori oneri, derivanti dai rimborsi di finanziamento, ricadrebbero interamente sulle rette degli ospiti e porterebbero fuori mercato la struttura. A fare aumentare la preoccupazione in questa già difficile situazione si inseriscono anche i nuovi orientamenti delle politiche sociali regionali rivolte sempre più a privilegiare e a favorire la cura di anziani e disabili a domicilio. A mio parere queste sono argomentazioni estremamente concrete ed incontestabili, argomentazioni che impongono una necessaria pausa di riflessione per inviare ogni decisione e il conseguimento di maggiori certezze senza trascurare la valutazione di eventuali alternative o nuove opportunità. Rilevo invece nel testo della mozione che le argomentazioni da me addotte vengono giudicate inconsistenti dai firmatari. C’è forse la volontà tipicamente politica di non voler vedere la realtà? Paradossale poi che vengano criticati i sette anni di amministrazione RAO e tra i firmatari della mozione figuri chi per quattro dei sette anni è stato Presidente del C.d.A., o c’è un desiderio di autoflagellazione o c’è una sorta di sbadataggine nel sottoscrivere la mozione. Certamente nello spirito della mozione di sfiducia, che ha un valore esclusivamente politico essendo il C.d.A. una volta nominato dal Sindaco non più revocabile dallo stesso in quanto soggetto al controllo della Regione, intravedo ancora una volta il già reiterato tentativo di screditare i componenti del C.d.A. attuale di fronte all’opinione pubblica. Ritengo superfluo affermare che da questo C.d.A. tutto è stato finora preso in considerazione e tutto è stato valutato con estrema serietà ed ogni conseguente decisione è stata presa consapevolmente e all’unanimità. In questi tre anni abbiamo provveduto a deliberare e ad avviare i seguenti lavori: - interventi di miglioramento degli impianti antincendio delle due sedi della residenza Pagani; - nuovo impianto di condizionamento della residenza Dal Monego; - sistemazione del tetto della sede amministrativa; - nuovo hardware per gli uffici amministrativi; - realizzazione di una vasca di accumulo idrico antincendio nella sede di Dal Monego. Rispetto ai servizi, si è provveduto all’attivazione del progetto “Percorsi speciali per l’accoglienza extraospedaliera” assegnato dall’azienda U.L.S.S. 9 di Treviso a seguito di una selezione tra strutture e all’attivazione del progetto, in convenzione con l’I.S.R.A.A. di Treviso, del “servizio in rete per il decadimento cognitivo” rivolto a persone affette da demenza, anche a domicilio. Rimango perciò con la massima serenità in attesa della decisione del Consiglio Comunale alla quale mi rimetto e sulla base della quale assumerò il mio comportamento conseguente. Tutto questo al contrario di chi 84 nel suo ruolo di Presidente e su una sua precisa proposta di delibera che lo avrebbe coinvolto personalmente è stato sfiduciato dal precedente C.d.A. senza poi conseguentemente rassegnare le dimissioni, ma anzi inventandosi la formula dell’autosospensione temporanea con delega dell’incarico al vice Presidente, eventualità neanche prevista nello Statuto e nel regolamento di amministrazione dell’ente. Cordiali saluti dottor Sandro Valerio Presidente RAO.” Ecco, questa è la relazione che manda, naturalmente io l’ho letta, come si dice ne prendo atto, l’ho comunicata a voi, adesso se ci sono dei commenti o degli interventi siamo qua. PRESIDENTE: Ringrazio il Sindaco. Do la parola al Consigliere Ferri, Capogruppo di Forza Italia per il suo secondo intervento. CONS. FERRI: Allora, il destino di questa mozione, noi l’abbiamo ben chiara fin dall’inizio da quando l’abbiamo sottoscritta; così come abbiamo ben chiaro già direi deciso che non è che questa mozione dopo il voto si esaurisca, ma faremo un’informativa molto dettagliata alla popolazione per i motivi che non sto qui a ripetere e che sono stati oggetto del mio primo intervento. Su questa ultima parte, cioè delle insinuazioni di Valerio, non intendo neanche entrare perché.. così le cose miserevoli di questo mondo sono già stata commentate e comunque è del tutto gratuita quella accusa che mi viene fatta, non so neanche di che cosa stia parlando.. sta di fatto che la relazione che è stata testé letta mi dà ragione, mi dà ragione su tutto il campo, cioè ha confermato che la residenza Pagani è una struttura che progressivamente verrà chiusa, quindi che l’Ipab di Oderzo dopo tanti anni che assiste questa tipologia di pazienti perderà di professionalità, non sarà più uno dei pochissimi centri attualmente disponibili per assistere i malati psichiatrici che sono diventati anche anziani, questi sono i residui psichiatrici perché fino ad oggi, nonostante ci fosse tutto il tempo disponibile non è stata fatta nessuna opera per correggere quella struttura fatiscente, se non opere obbligatorie dovute al fatto che, vi ripeto, io sono intervenuto in maniera ripetuta sui giornali. Figuratevi che non c’erano neanche le scale antincendio, il sistema elettrico non era adeguato, non c’erano estintori ecc. E adesso la relazione li riporta, diciamo, come testimonianza che qualcosa hanno fatto. Vi ripeto io non voglio assolutamente essere creduto per quello che dico, se avete voglia di farlo ma vi prego di farlo andate in delegazione e vi rendete conto della situazione in cui è; situazione che non si è modificata per niente se non in termini di riduzione del numero degli utenti in Pagani. Ed è ancora più grave.. ed è ancora più grave perché nel Pagani ci sono i residui psichiatrici che comunque si muovono, io ne ho visto in quel periodo là pochi a letto, io ne ho visto pochi a letto, si muovevano, erano relativamente pericolosi ma ormai erano malattie mentali spente, erano solo in una situazione indegna strutturale. Ma questo l’U.L.S.S. lo sapeva, lo si sapeva anche prima e anche l’U.L.S.S., che è padrone dell’immobile, poco ha fatto perché ha sempre sostenuto, in questo caso gli devo dar ragione, che costava meno abbatterlo, ricostruirlo che non metterci le mani. A proposito, i costi sono lievitati, sono passati da 16 e 6 a 19 e 9, sono 20 milioni di euro, fino a tre anni fa il piano finanziario era sostenibile, le scuse che sono state oggetto della relazione del 31 luglio e che sono state ribadite adesso, sono delle scuse che sono inconsistenti perché? Perché lo strumento finanziario, vi ripeto, era sostenibile; se era sostenibile tre anni fa a maggior ragione è sostenibile oggi visto che loro hanno detto come scusa il fatto che i 3 milioni di euro che potrebbero derivare dall’alienazione dell’ufficio amministrativo, dove doveva trasferirsi il distretto, è sottostimato. Quindi, se è sottostimato vuol dire che la quantità disponibile di fondi oggi sarebbe maggiore. Quindi, in parte andrebbe a coprire l’aumento derivato dall’adeguamento diciamo del progetto in termini antisismici. 85 Ma poi noi siamo abituati a ragionare, diciamo, con gli occhi al cielo vedendo il futuro, con questo non siamo illusionisti e non ci illudiamo di nulla però ho letto dalla relazione che questi sono andati a chiedere i soldi alla Cassa Depositi e Prestiti.. da che mondo e mondo la Cittadella della Salute a Treviso, il nuovo ospedale, lo fanno con un project, così come l’hanno fatto a Castelfranco e a Montebelluna, così come l’hanno fatto a Mestre e così come lo faranno anche a Padova. I costi del project non sono stabiliti e fanno parte.. sono oggetto di contrattazione tra l’ente pubblico e il privato, quindi il privato può ricoprire addirittura fino al 100% dell’intera opera. A fronte di che cosa? A fronte delle concessioni che otterrà poi da parte dell’ente per un periodo più o meno lungo in base all’investimento iniziale che hanno fatto, concessione dei servizi. Tanto per intenderci, il controllo dell’area o il servizio di pulizia.. gli altri servizi di logistica tanto per dire. Quindi questi non hanno neanche tentato, almeno dalla relazione non mi sembra che abbiano detto di andare a vedere se c’erano i presupposti per il project. Il project ha un suo costo però dà la possibilità all’ente pubblico che non ha i soldi di costruire strutture, e qui era uno dei casi in cui si poteva ragionare in tal senso. Però.. ecco perché dico che questi sono incapaci, c’è una struttura che io non vi rivelo, se volete ve lo scrivo però la sigillo perché io non voglio più dare mie conoscenze gratuitamente a gente che non se lo merita, fino a tre anni fa era tutto a posto, il progetto era a posto, il cronoprogramma era a posto, il piano finanziario era sostenibile! In tre anni è cambiato tutto, è cambiato tutto nel senso che non è più sostenibile nulla, ma no per le motivazioni addotte perché, vi ripeto, anche stasera conferma che il Pagani, nonostante ci sia necessità di quell’utenza, perché lo dice, lo ha appena letto, verrà chiuso! Quindi, o c’è necessità o non c’è necessità. Da una parte dice che le famiglie si tengono gli anziani a casa e quindi non c’è più bisogno, dall’altra dice che c’è bisogno. Quindi, sentite, più chiaro di così, cioè più incapaci di questi io non ne ho mai visti! Io veramente non ne ho mai visti in un ente pubblico così importante. Allora, vi è una chiamiamola banca, vi è una istituzione che basta andarsi a bussare perché ti diano i soldi ad un tasso talmente basso che ci andrebbero tutti, ma ci possono andare solo gli enti pubblici, danno prestiti a lunga durata al tasso dell’1%, cioè sono regalati, voi credete che questi componenti del Consiglio di Amministrazione e tra questi il capo che tra l’altro mi sembra che sia anche laureato in economia.. in economia e commercio abbia avuto o abbia proposto un’idea del genere?! Ma che la devo proporre io che non sono esperto? L’avrebbe dovuta proporre lui per due ragioni, uno perché dovrebbe avere più competenza di me in termini di economia e finanza e due perché è anche Presidente. Ha voluto fare il Presidente, cioè un anno prima ha lavorato contro il sottoscritto, perché adesso si deve dire tutta, perché ogni volta mi ostacolava nonostante io ce la mettessi tutta, andando poi in piazza a dire:“te vedarà cossa che succede al dottor Ferri perché son za d’accordo col Sindaco..” E non mi faccia dire la persona.. no la persona, se vuole ve lo dico… no no non lo dico qui… PRESIDENTE: No no Consigliere Ferri non faccia nomi sennò ci… CONS. FERRI: Lo so, lo so, ma no ma siccome.. cioè lui mi accusa.. fa delle accuse che sono infondate.. un anno prima io ho saputo.. ho saputo che lui sarebbe diventato Presidente perché gliel’ha.. - Intervento fuori microfono PRESIDENTE: Silenzio dal pubblico. CONS. FERRI: 86 Perché gliel’avrebbe promesso il Sindaco. Così disse ad una persona che poi me l’è venuto a dire, okay? Okay! Ma a me questo poco interessa, per dire a che livelli siamo scesi, quindi totalmente incapace il Consiglio di Amministrazione di fare alcunché, sta di fatto che lì ci sono 48 più altri 43 malati abbisognosi in una struttura non adeguata e l’Ente deve sobbarcarsi ancora gli stipendi di 2 – 300 euro, non lo so neanche quanti se ne prendono al mese questi qua per gente che fino ad oggi non ha prodotto nulla. E succede solo a Oderzo questo. PRESIDENTE: Ha concluso? CONS. FERRI: Perché da un’altra parte li avrebbero presi non dico a calci nel sedere ma gli avrebbero detto: andatevene a casa che siete un gruppo di incapaci. Ho finito. PRESIDENTE: Si era prenotata la Consigliera Ginaldi. Ecco no, si è prenotato il Sindaco, do là parola al Sindaco. SINDACO: Sì adesso diciamo parlo dicendo il mio parere, prima ho letto quello che il Presidente della RAO ha scritto. Allora, vengo a parlare subito dell’ultimo argomento, quello della nomina RAO in cui stasera il dottor Ferri mi ha fatto una rivelazione di cui io non ero a conoscenza, ma le cose per sentito dire sono un po’ come l’affermazione fatta all’inizio del Consiglio quando si è detto che lui.. il dottor Ferri ha sentito dire che io avrei parlato male di lui in Consiglio Comunale e quant’altro. PRESIDENTE: Consigliere Ferri, interviene dopo. SINDACO: Per carità. Per carità.. Se io dovessi badare a tutte le chiacchiere della piazza e alle chiacchierucce della piazza o di quant’altro, degli amici o dei nemici o di chi magari vuole sollevare polveroni o di chi vuole creare animosità l’un contro l’altro, preferisco di no. Per me, mi pare importante quello che ha detto anche papa Francesco ultimamente che le chiacchiere sono quelle che veramente rovinano la pace e la tranquillità, la serenità e l’andar d’accordo tra le persone, perché creano asti di cui uno non è neanche a conoscenza. Io questa roba qua l’ho sentita adesso e magari il dottor Ferri da anni la conosce e pensava che io avessi macchinato nei suoi confronti per mettere Valerio al suo posto, quando io avevo già sul tavolo, perché mi preparo sempre mesi prima sulle nomine da fare, il suo nome in conferma di presidenza, quando inaspettatamente mi vedo nei giornali una sua intervista con cui lui dice pubblicamente che non farà più il Presidente della RAO. L’ha scritto lui, io non l’ho nominato, non perché non abbia voluto nominarlo perché lui quattro mesi prima ha fatto una dichiarazione, e allora come potevo essere d’accordo un anno prima con Valerio che avrei nominato Valerio al posto di Ferri?! Allora.. 87 CONS. FERRI: Se vuole le dico anche la fonte. … (Intervento fuori microfono) SINDACO: Ma, la fonte, cosa vuole che le dica della fonte, ognuno dice quello che vuole. Io dico questo che ho letto nel giornale questa dichiarazione di Ferri e per questo motivo non è più stato nominato, dopo di questa dichiarazione o qualche giorno prima o qualche giorno dopo c’era stata un’altra dichiarazione nei giornali, e lui all’epoca era responsabile di Forza Italia o del PdL dicendo che il Sindaco sarebbe stato da lui sfiduciato, che non ha neanche senso perché come faceva il Sindaco ad essere sfiduciato da Forza Italia! Però è uscito anche questo articolo sul giornale, per dire le chiacchiere o quello che si dice in giro. Sono due articoli, li ho ancora a casa perché sapete che io ho il vizio di conservare gli articoli e poi se serve li porto anche qua. Allora.. PRESIDENTE: No Consigliere. SINDACO: Calma calma. Rispondo anche alle accuse che vengono fatte a me, perché io ci tengo, perché mi comporto correttamente, non macchino mai alle spalle di nessuno, soprattutto dei miei collaboratori perché i miei collaboratori li ho sempre difesi come ho sempre difeso anche il dottor Ferri quando, come Presidente della casa di riposo, è stato un mio collaboratore. Questo lo possono dire tutti. Allora, la questione del piano finanziario, posso parlare per quello che posso aver capito io, allora ad oggi - ad oggi - non abbiamo ancora la decisione della Regione Veneto se autorizza o no l’U.L.S.S. ad acquistare la sede amministrativa: 3 milioni di euro di valutazione del 2006 non so se valgano di più o se valgano di meno però questa è la situazione che l’U.L.S.S., almeno da quello che sostiene l’U.L.S.S. non può acquistare la sede amministrativa, perché non c’è l’okay della Regione Veneto, che è pur stato chiesto dall’U.L.S.S. e che la Regione Veneto non ha ancora autorizzato. Nello stesso tempo allora mi si dice la Regione chiede il piano finanziario ma vuole un piano finanziario, non dà risposta ad una richiesta fatta dalla U.L.S.S. che dice “posso acquistare dalla RAO la sede amministrativa, abbiamo un accordo per la realizzazione della casa di riposo nuova e dobbiamo acquistarla”. Quindi, siamo in una situazione di stallo. Il resto, il resto scusate sono tutte ipotesi, valutazioni che è giusto fare, che è giusto non fare, ma cosa succederà.. va bene costruirla, siamo arrivati a 20 milioni di euro perché hanno imposto una ristrutturazione antisismica, lo vuole la legge, se si fa un fabbricato nuovo noi lo sappiamo oggi c’è la ristrutturazione antisismica, nel 2006 non era così, mi si dice che è passata da 16 milioni a 20 milioni di euro a causa di questo, e oggi come oggi il piano finanziario non è possibile essere fatto perché manca un presupposto fondamentale. Il fatto che la Regione, ripeto, non abbia autorizzato ad oggi - quello che ho capito io - non abbia autorizzato ad oggi l’acquisto della sede amministrativa per 3 milioni di euro da parte dell’U.L.S.S. E l’U.L.S.S. dice “io non posso confermarti l’acquisto fintantoché la Regione che ora mi deve dare la sua autorizzazione, mentre nel 2006 non serviva, non mi dà l’autorizzazione”, perché sulle Ipab funziona così. CONS. FERRI: Non è vero! … (Intervento fuori microfono) SINDACO: Le Ipab oggi sono sottoposte.. insomma andremo a chiederlo all’U.L.S.S., al dottor Roberti se è vero o no, l’U.L.S.S. ha sempre sostenuto questo, lo ha messo anche in quel protocollo, c’è scritto. 88 CONS. FERRI: Non è scritto così! … (Intervento fuori microfono) SINDACO: Ecco, insomma ognuno lo interpreti come vuole. Questa è la situazione di fatto, poi io posso dire il mio parere. Il mio parere l’ho detto prima, valutazioni.. la RAO dice il dottor Valerio il Consiglio di Amministrazione sta facendo una pausa di riflessione in attesa che arrivi questa autorizzazione da parte della Regione riflettono, mi pare.. e cosa bisogna fare? Una riflessione su questo non bisogna farla? Quando sappiamo tutti per esperienza personale che quattro – cinque - sei anni fa uno prima di entrare in casa di riposo i parenti dovevano fare una domanda un anno prima, se gli andava bene, io conoscevo persone che quando arrivavano ad una certa età loro stessi facevano la domanda perché dicevano fra quattro – cinque anni se sarò invalido.. infermo ecc. potrò entrare fra quattro – cinque anni perché si parlava di questo. Oggi come oggi entri in una casa di riposo subito, lo stesso giorno, o a Oderzo o a Motta o a San Polo, o a Roncadelle, o a Ponte di Piave, entri lo stesso giorno. Allora ditemi, ci sono carte, scriviamo tante carte, ci sono tante previsioni, nel Veneto ci sono 7.000 posti di cui abbiamo bisogno, probabilmente nel Veneto.. può darsi che manchino case di riposo a Belluno, può darsi che mancino a Rovigo, può darsi che manchino in centro a Venezia, non lo so, non ho idea, però qui da noi, parlo della nostra realtà, perché noi lo dobbiamo costruire qua a Oderzo, qui da noi la realtà che, di fatto, noi tocchiamo, di fatto perché siamo tutti come dice l’Avvocato Ginaldi operatori, siamo degli operatori tutti nel campo sociale col nostro lavoro, ce ne accorgiamo ma abbiamo soprattutto familiari, abbiamo familiari. CONS. FERRI: Non è solo per gli opitergini! … (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE: Consigliere Ferri no, lei ha parlato per mezzora, ha fatto una filippica di mezzora e tutti l’hanno ascoltata, lasci parlare il Sindaco. SINDACO: Abbiamo capito tutti che non è solo per opitergini.. dicono che gli opitergini, i mottensi, la gente di San Polo di Piave, la gente di Ponte di Piave ecc. del nostro territorio dell’Opitergino-Mottense se vogliono oggi fare una domanda per entrare in una casa.. una delle case di riposo nostre entrano subito, lo stesso giorno, il giorno dopo, subito, o a Motta o a Oderzo, quelli del comprensorio Opitergino-Mottense. Non so se ne vengono da Rovigo a chiedere di venire a Oderzo, non so se vengono da Belluno a chiedere, probabilmente gli esuberi sono quelli, cioè le richieste i bisogni sono quelli, ma è difficile pensare che io metta mio papà o metta mia mamma in casa di riposo a Rovigo o che la metta a Tarvisio o che la metta.. mi capisce dottor Ferri? È un ragionamento… CONS. FERRI: E’ sbagliato! … (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE: 89 No no non parlate tra di voi. Dottor Ferri lasci finire il Sindaco. SINDACO: E’ un discorso che faccio in base così alla mia esperienza che è quella dell’uomo, del cittadino singolo che vede tante cose, che valuta, allora oggi noi sappiamo.. noi sappiamo che ci sono.. non facciamo nomi, qui in zona ci sono case di riposo che sono al 50% degli ospiti, informatevi, non facciamo nomi perché non va bene far nomi di nessuno, però in giro ci sono case a 50 – 60 che hanno il 40% dei posti liberi. Mi capite? Si entra subito. Allora il ragionamento che fanno loro di dire “facciamo una restrizione prima di spendere 20 milioni di euro” perché, attenzione, attenzione se c’è questo trend di posti liberi il cittadino alla fine quando deve mettere il papà o la mamma in casa di riposo, fa una valutazione basandosi sui servizi che vengono dati e sui costi. Il problema costi è una cosa importantissima, oggi loro vanno ancora a regime di tutto pieno credo, insomma la fisiologicità, però non hanno liste d’attesa di mesi, oggi ci sono quei 3 – 4 in lista d’attesa che magari manca l’anziano perché sappiamo che c’è gente.. abbiamo visto centenaria, gli auguriamo altri 100, però sappiamo che i limiti della vita sono quelli perché siamo tutti umani. Allora lì vanno bene in casa di riposo, vanno bene perché il servizio è ottimale, abbiamo visto la signora qua che portava l’anziana che diceva “faccio domanda già adesso io perché un servizio come quello che vedo nella RAO di Oderzo..” E nessuno gliel’ha chiesto, questa che nessuno conosceva è venuta fuori con queste espressioni, ringraziando e dicendo che un servizio così non si trova da nessuna parte. Allora il servizio ottimale c’è e soprattutto c’è un prezzo che batte tutti! Ce l’ha elencato il dottor Valerio, non c’è nessuna casa di riposo qua vicina che possa mantenere i costi, i prezzi di tariffa per degenti che mantengono loro. Un piano finanziario.. ed è giusto che ne riflettano, che preveda 20 milioni di euro quanti da questo calcolo sono quelli presi a mutuo anche all’1% ma bisogna restituirli, quindi quando bisogna restituirli bisogna anche fare un calcolo che alla fine bisogna cercare di aumentare le rette. Forse sarà questo il ragionamento per andare a pagare i debiti perché se si fanno debiti sappiamo che i debiti vanno pagati. Anche i 4 milioni e mezzo di euro che dà la Regione sono di mutuo ma non a fondo perduto, nel tempo devono essere restituiti, in quindici anni bisogna pagarli. Quindi vanno ad alzarsi le rette. Nel momento in cui si alzano le rette diventiamo meno concorrenziali e si innesta un meccanismo molto difficile perché se a quel punto gli ospiti non arrivano più perché scelgono altre case di riposo vi è difficoltà anche a pagare i debiti. Allora, è sacrosanto perché loro non perdono tempo, oggi come oggi fintanto che la Regione non dà il via libera sull’acquisto del reparto.. della sede amministrativa loro non possono, da quello che mi par di capire, fare un piano se non è sicuro. Non è che io possa fare un’ipotesi di dire “mi realizzo la mia casa forse.. – forse - mi entreranno 5 milioni di euro; forse, o 1 milione di euro”. No devo averli, oppure devo avere il modo di poter dire sicuramente li ho, questo vale molto di più anche per un ente pubblico. Allora se nelle more che loro attendono l’autorizzazione della Regione e, quindi, non stanno perdendo tempo fanno una pausa di riflessione e dicono “ma andando avanti questo trend conviene o meno?” Questo ha detto il dottor Valerio, ma vi pare che sia un discorso dissennato, vi pare che qua abbiamo a che fare con persone incompetenti, incapaci, indolenti o quanto.. qualsiasi altro voglia aggettivo negativo attribuire loro? Ma no, scusate, io penso che faccio un ragionamento giusto, in fin dei conti la prudenza è una delle virtù cardinali. Allora, io dico, ho fatto delle nomine, vediamo, in questi due mandati ho nominato il dottor Valerio che è laureato in economia e commercio, il ragionier Primo Minello che sappiamo essere un esperto ragioniere perché ha lavorato come ragioniere per tanti anni, l’ingegner Michele Segato, altra persona molto valida e competente, il ragionier Daniele Candosin, ragioniere che lavora da tanti anni come ragioniere, 35 anni sicuro che lo fa, l’avvocato Matteo Costantin, avvocato di cui nessuno può parlar male, anzi possiamo parlar tutti bene, sia come persona che come competenze, il dottor Claudio Santi, medico stimatissimo e il dottor Marcello Ferri altrettanto medico stimatissimo. Queste sono le sette persone che ho nominato! Io posso dire che queste sette persone per quanto mi riguarda sono tutte persone competenti nel loro settore e sono tutte delle persone brave e stimate. Io non ho niente da dire nei confronti di nessuno di loro e i miei sentimenti nei 90 confronti di tutti e sette sono sentimenti di amicizia e di rapporti personali amichevoli, di stima e buoni nei confronti di tutti. Per cui io non mi pento affatto di aver nominato queste sette persone, anzi.. anzi sono sette persone che io riconfermerei sempre, naturalmente se loro gradiscono, se loro ne hanno il piacere. “Cambio del progetto voluto dal Sindaco” dice il... il cambio del progetto non è stato affatto voluto dal Sindaco, il cambio del progetto nel 2006 è stato proposto dal Presidente dottor Ferri e dalla RAO su un presupposto che l’Amministrazione Comunale ha compreso. Cioè loro dicevano il Pagani nel progetto originario non può essere realizzato e tra l’altro il Pagani andava sistemato perché il dottor Ferri dice non era in regola dal punto di vista.. Allora dobbiamo fare un altro progetto, portiamo avanti un altro progetto, noi ne abbiamo preso atto, sono andati avanti.. andiamo avanti.. vanno avanti con un altro progetto. Ed è il progetto di cui stiamo discutendo ora, ma non è stato voluto dal Sindaco il cambio, è stato voluto dall’Amministrazione della RAO, né dal Sindaco né dal direttore generale dell’U.L.S.S. C’era una logica ben precisa che diceva che più di tanti ospiti la Regione non concedeva l’ampliamento, bisognava fare una casa nuova per poter ospitarli tutti compresi quelli del Pagani. Ora un altro problema che si è innestato dal punto di vista del bilancio della RAO, a mio avviso, da come capisco è quello proprio del Pagani, perché il Pagani che è di proprietà dell’U.L.S.S. e che è gestito non dalla RAO ma è gestito dall’Insieme Si Può, quindi le professionalità interne non sono della RAO sono dell’Insieme Si Può, quelle professionalità interne al Pagani. CONS. FERRI: L’ordinamento spetta alla RAO! … (Intervento fuori microfono) SINDACO: Allora, la RAO ha il suo compito però non ha il servizio, le professionalità interne nei confronti dei degenti perché è l’Insieme Si Può che le ha.. Allora, il Pagani.. cos’è successo nel Pagani? Il Pagani aveva delle cose che non funzionavano e che il Presidente dottor Ferri ha segnalato, ha segnalato in Procura, cioè ad un certo punto l’U.L.S.S. ha fatto degli interventi per quello che poteva fare, ma probabilmente non ha potuto farli in modo integrale; per cui ha deciso di non attirare, di non accogliere più degenti all’interno del Pagani. Questo ha comportato una forte penalizzazione per la RAO perché ogni degente del Pagani comporta un forte contributo che dalla Regione viene dato alla RAO, e non da poco. Adesso, in pratica, sta andando ad esaurimento perché dal 2009 l’U.L.S.S. non vuole più accogliere questi degenti. Quindi, andrà ad esaurimento e il bilancio della RAO andrà sempre più a soffrire. Ecco un altro motivo.. Ecco un altro motivo di difficoltà nella realizzazione di un piano finanziario sostenibile. E allora di tutto questo io dico, a mio avviso, io dico fanno bene a pensarci! Nel frattempo che aspettiamo, nelle more che aspettiamo se la Regione ci dice “va bene acquistate, cara U.L.S.S., la sede amministrativa e dateci 3 milioni di euro alla casa di riposo”, è giusto che loro facciano delle riflessioni su questo; anche perché il trend della Regione è proprio quello di dire “andiamo verso l’assistenza domiciliare” non verso l’assistenza nelle strutture. La società oggi è impostata diversamente con la crisi economica.. anche da tre anni fa, anche da due anni fa perché ad un certo punto le cose prendono una piega nel tempo e si evolvono, oggi come oggi le famiglie vedono l’anziano anche come una risorsa economica, perché la pensione e l’accompagnatoria sono utili nelle famiglie quando ci sono delle persone che perdono il lavoro; mentre prima quando tutti lavoravano non c’era chi accudisse l’anziano e quindi doveva essere messo in casa di riposo adesso per uno che è a casa in pratica il fatto che ci sia l’anziano diventa diciamo, come si può dire, un surrogato del lavoro che faceva prima, perché ha la possibilità di lavorare ancora, seppur con un lavoro diverso, dando anche l’affetto all’anziano che è un familiare, può essere il genitore, il fratello, la sorella ecc. e anche avendo un reddito che, mettendolo in casa di riposo, gli verrebbe a mancare e anzi dovrebbe integrare. Ecco l’andamento è questo. Se loro ci fanno una riflessione, ben vengano. 91 Io vi dico la verità, vediamo se ho qualche altra cosa da rispondere.. il protocollo fatto con l’U.L.S.S. e con la RAO è stato pubblicizzato perché è stato fatto con delibera di Giunta, come voi sapete le delibere di Giunta vengono pubblicizzate e io ricordo allora che i giornali anche ne parlarono perché lo trassero dal nostro sito, mi ricordo nel Gazzettino fu pubblicato un articolo che parlava diciamo del protocollo d’intesa nuovo fatto dalla RAO, dal Comune di Oderzo e dall’U.L.S.S. Quindi non è vero che non è stata data pubblicità, è stata data proprio la massima pubblicità, non poca pubblicità! CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono) SINDACO: No no, è stato pubblicato nel sito e tutti potevano andarselo a controllare e i Consiglieri Comunali avevano anche il diritto, e io dirò di più, anche il dovere che, anziché criticare se non l’hanno fatto dovevano all’epoca andarselo a leggere, perché la cosa era stata pubblicata nel sito ed era venuta fuori nei giornali, quindi dovevano andarsela a leggere. Era un dovere più che un diritto, bastava chiederlo e gli veniva dato. Quindi certe accuse.. CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE: Andiamo avanti. SINDACO: Certe accuse non va bene farle perché sono contrarie alla realtà; quindi bisogna essere corretti a 360 gradi perché bisogna pretendere correttezza e anche esserlo, diciamo, nelle affermazioni che si fanno. Con tutto il rispetto, per carità, che… Quindi, quella che è la mia posizione è che stiano operando bene, che abbiano fatto tutto quello che devono fare, che l’Amministrazione della RAO stia dando un servizio che è tra i migliori che abbiamo nelle nostre zone come RAO e, quindi, non posso che esprimere parere positivo sul loro operato. PRESIDENTE: Va bene. Ringrazio il Sindaco. Vedo che c’è la prenotazione della Consigliera Ginaldi Capogruppo di Oderzo Sicura. CONS. GINALDI: Veloce, per esprimere il parere del mio gruppo. Dunque questa mozione sicuramente ha il pregio di aver evidenziato ancora una volta le condizioni del Pagani, condizioni che comunque una parte di noi sicuramente ha visto direttamente, perché personalmente al Pagani, al Berizzi e al Dal Monego ci sono andata anche per, appunto, come ho detto più volte per doveri professionali. Quindi, il pregio ce l’ha, ma non è che i Consiglieri non siano consapevoli degli interventi di cui abbisogna questa struttura. 92 Il mio gruppo dice questo “ci sono alcune domande lecite”, all’ingegner Luzzu domando: una stima di 3 milioni.. di un immobile nel 2006 è attuale? Perché per quanto mi riguarda e per quanto ne so una stima del 2006 assolutamente non è attuale ma non perché debba essere riformata in melius bensì in peius; quindi i 3 milioni non mi.. è lecito pensare che non siano assolutamente attuali. Al dottor Ferri tecnico domando: ma che spiegazione dà.. sono stata attenta a tutta la discussione, capisco benissimo che ci sono persone che abbisognano di interventi di assistenza che non può essere domiciliare; d’altra parte ci sono persone che in questo momento sono ricoverate ma che potrebbero avere anche un’assistenza domiciliare, come si spiega appunto il dottor Ferri se gli risulta, come risulta a noi, che parte delle strutture già esistenti non sia al completo?! Come coniuga la domanda di 7.000, la domanda riportata numericamente nel dato che ha riportato con i posti liberi che ci risultano essere su tutto il territorio? Allora, di fronte a queste domande, di fronte a questi interrogativi cui il dottor Ferri dà una spiegazione ma probabilmente l’ingegner Luzzu ne dà un’altra e io ne do un’altra, per esempio appunto la valutazione dell’immobile, di fronte a questi interrogativi a parere del mio gruppo non è lecito parlare di incapacità del Consiglio di Amministrazione. Per questo motivo noi voteremo in maniera negativa alla mozione, pur essendo assolutamente sensibili agli argomenti rappresentati nella mozione stessa. PRESIDENTE: Grazie Consigliera Ginaldi. Consigliere Ferri lei ha di nuovo la parola, sia breve. CONS. FERRI: Io non voglio.. guardate che sono le 2 e un quarto. Allora, tagliamo le gambe subito al Sindaco il quale, con la scusante addotta, vorrebbe giustificare che ancora una volta è colpa della Regione che non ha autorizzato l’alienazione. E’ falsa! Il 29 marzo del 2012 a firma architetto Antonio Canini “con la presente questa direzione prende atto che, come comunicato, è stato approvato il progetto di cui all’oggetto”. Quindi hanno approvato il progetto e quindi anche il progetto non è solo una struttura architettonica, il piano finanziario. Quindi è stato approvato il 29 marzo del 2012. “Si precisa che l’attuale impossibilità di procedere a liquidazione dei contributi è relativa all’importo concesso in conto capitale - quindi quelli regalati ma perché non c’è una disponibilità in bilancio il 29 marzo 2012 - mentre l’autorizzazione alla liquidazione di contributi in fondo di rotazione di cui alla D.G.R. 2008 – 2010 è subordinata all’invio da parte di codesto ente RAO della delibera che attesti la copertura finanziaria”; quindi è la RAO che dal 29 marzo del 2012 non è in grado di giustificare il progetto che è stato approvato. Okay? Allora i 3.. cosa mi ha detto, i 3 milioni di euro? Allora i 3 milioni di euro erano una porzione tra l’altro.. poi risponderà lui, è una porzione del piano finanziario. Lei dice in melius, in peius non lo so, ma di quanto possono essere in peius, su 20 milioni di euro? Ma poi una cosa che ancora qui non si è capita, il Sindaco non è un buon Difensore, ancora una volta parla di nuove strutture; questa è una nuova struttura che mette a posto 48 posti letto che nessuno ce li toglie! I 48 posti letto dei due nuclei nella palazzina amministrativa sono fuori norma. È inutile che lei mi venga a dire mi faccia le sviolinate, “la RAO fa assistenza e tutti i familiari sono contenti”, sono fuori norma, sono passati 11 anni e ancora quei 48 posti letto svolgono in un contesto inadeguato le loro funzioni, l’ha capito sì o no? L’ha capito questo o glielo devo rileggere? La terza cosa è molto semplice la risposta, sono in fase di accreditamento, l’accreditamento che cosa vuole e.. non è che io costruisco una cosiddetta casa di riposo.. non sono case.. guardate che non sono case di riposo, non sono case albergo dove lei un giorno, fra cinquant’anni, potrà andare con suo marito e prendersi una stanza e andare a cucinare, non sono case albergo, sono strutture di assistenza, ancora lo devo spiegare? Allora lei dice “ma i posti sono liberi”, sono liberi perché sono in corso di accreditamento, li stanno aprendo. Accreditamento cosa vuol dire? La Regione va a verificare se la struttura è in linea con gli standard che definisce, altrimenti non autorizza che cosa? Non autorizza la quota sanitaria, cioè non dà i 45 - 50 euro, quanti essi sono, per l’assistenza sanitaria. Poi c’è la quota alberghiera.. la quota alberghiera che tirano fuori le famiglie, in realtà non tirano fuori le famiglie ma le tirano fuori i non autosufficienti, i quali hanno una pensione e l’indennità di accompagnato e quindi le famiglie tirano fuori 150 - 200 euro, figurarsi, ogni mese. Cosa... 93 PRESIDENTE: Concludiamo. CONS. FERRI: Qual era l’altra.. allora non è che qui.. qui non è una questione soggettiva sua, mia, sua di un altro, i numeri li determina il piano di zona, e ci sono coloro che sono deputati a fare le previsioni, le previsioni sono da qui al 2015 di un fabbisogno di 1.100 posti letto, che non sono definiti solo dalla parrocchia di Oderzo, come ancora una volta il Sindaco ha voluto insistere, la struttura di Oderzo non serve alla parrocchia di Oderzo, serve in primis all’U.L.S.S. n. 9 che è un po’ più grande e a tutto il territorio del Veneto. E ancora dice.. e ancora il Sindaco... tu ancora insisti dicendo che no la parrocchia di Oderzo, comunque.. SINDACO: Ma te le inventi tu ‘ste robe qua.! CONS. FERRI: No non me le invento io.. l’hai detto tu! L’hai detto tu. PRESIDENTE: No non ha detto così, non ha detto. CONS. FERRI: Sì, dopo lo andiamo a sentire. SINDACO: E’ registrato questo. CONS. FERRI: Un’altra cosa.. non l’ho dico io che… PRESIDENTE: Buoni, buoni. CONS. FERRI: Scusate, poi ho finito. Non lo dico io che c’è bisogno di strutture di quel genere, lo dice il Presidente: c’è bisogno di posti letto, di strutture simile al Pagani. Solamente che, siccome il Pagani non è adeguato, e non lo dico io, l’hanno detto gli altri “noi vi togliamo gli ospiti!” E non è vero che chi ci rimette in professionalità 94 è Insieme Si Può, chi ci rimette in professionalità sono i dirigenti che determinano la linea assistenziale, che non è solo sanitaria che sono in capo a RAO. Quindi quando non ci saranno più questi utenti noi abbiamo perso un patrimonio. E non ripetermi sempre le stesse cose Piero perché tu tutti gli pigli per il culo ma non a me! PRESIDENTE: Io direi di andare in votazione. Andiamo in votazione, se ha concluso Consigliere Ferri. CONS. FERRI: Ho concluso sì perché è tardissimo. SINDACO: Marcello c’è una cosa soltanto.. PRESIDENTE: Un attimo.. Sindaco. SINDACO: Anche dalla tua relazione, leggendo quello che dice la Regione, viene fuori ed emerge che l’autorizzazione data all’U.L.S.S. per l’acquisto della residenza amministrativa, della sede amministrativa non è stata data, l’U.L.S.S. dice “ti diamo i 4 milioni e mezzo che dovrai restituirmi, ti daremo quando li avremo.. però mandami.. mandami - dice l’U.L.S.S. - il tuo piano finanziario”. Ma loro il piano finanziario non possono farlo perché l’U.L.S.S. gli dice, l’U.L.S.S. dice a loro “non posso acquistarti - non posso acquistarti - la sede amministrativa fintanto che la Regione non mi dà l’autorizzazione!” Allora o sta mentendo l’U.L.S.S. o sta mentendo la Regione; oppure interpretiamo male quello che dicono l’uno e l’altro. CONS. FERRI: … (Intervento fuori microfono) SINDACO: L’U.L.S.S., ma guarda che lo ha detto qua quando è venuto anche il Direttore generale dell’U.L.S.S. questo, che stanno aspettando dalla Regione l’autorizzazione a poter acquistare la sede del Pagani. Lo ha detto qua, è una cosa incontrovertibile, dobbiamo andar a leggere i verbali, dottor Ferri. Io capisco che lei è bravo, che lei si impunta sulle cose, che lei vuol avere ragione ma ci sono dei momenti in cui le cose sono chiare, perché le ha detto proprio qui da noi il Direttore generale dell’U.L.S.S. e, quindi, cosa vogliamo dire? Questa è la realtà, io non voglio imbrogliare nessuno. CONS. FERRI: No, lei sta imbrogliando … (Intervento fuori microfono) 95 PRESIDENTE: Va bene, dai Consigliere Ferri.. State facendo una discussione vana, intervento fuori microfono di tutti e due. A questo punto la discussione è avvenuta, tutti quanti hanno avuto la possibilità di dire la sua. Io metto ai voti il punto n. 9 all’ordine del giorno e precisamente: “Mozione di sfiducia nei confronti del C.d.A. di RAO” presentata dai Consiglieri comunali Luzzu, Durante, Pezzutto, Sarri, Ferri e Damo. PRESIDENTE: Una questione di burocrazia, un attimo solo se potete ascoltare un attimo quello che ha da dirvi il Segretario. Scusate un attimo, Consigliere Ferri... Consigliere Ferri. Si calmi un attimo che ci sono delle comunicazioni. SEGRETARIO: Volevo solo invitarvi possibilmente quanto prima a portare quelle dichiarazioni che il Vice Segretario aveva chiesto ancora nel mese di agosto quando mi ha sostituto, quelle del… va beh ne abbiamo già discusso. - Intervento fuori microfono SEGRETARIO: Ci sono delle sanzioni, veda lei. Non sono il suo tutore. PRESIDENTE: Do il risultato delle votazioni al punto n. 9 all’ordine del giorno. Favorevoli: n. 5 Contrari: n. 10 (Dalla Libera, Neri, Drusian, Ginaldi, Cester, Alescio, Lorenzon, Simonetti, Battistella, Montagner) Astenuti: nessuno Consiglieri assenti alla votazione: n. 2 (Durante e Dall’Aica) Sono le ore 02.26 a questo punto dichiaro conclusa l’adunanza. Buonanotte a tutti. - La seduta è tolta. 96