IL MUSIL MUSEO DELL`INDUSTRIA E DEL LAVORO DI BRESCIA

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IL MUSIL MUSEO DELL`INDUSTRIA E DEL LAVORO DI BRESCIA
IL MUSIL
MUSEO DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO DI BRESCIA
COME RISORSA PER LE SCUOLE
Attività formative e proposta didattica 2016-2017
Premessa
Il musil – Museo dell'Industria e del Lavoro di Brescia dispone di materiali di grande
rilievo per raccontare la storia dell'industria e del lavoro di Brescia e di parti significative
della società italiana. Attualmente il museo comprende i seguenti poli territoriali:
- il Museo dell'industria e del lavoro di Rodengo Saiano, in Franciacorta, magazzino
visitabile a servizio dell’intero sistema con mostra permanente dedicata al cinema;
- il Museo dell’energia idroelettrica, al centro della Valle Camonica, in un grande edificio
emblematico della modernità novecentesca, contenitore ideale per un museo di nuova
generazione;
- il Museo del ferro, in un’antica fucina bresciana, integralmente conservata e destinata a
far rivivere una traduzione produttiva millenaria;
- la sede centrale, attualmente in fase di costruzione nell'area dell'ex stabilimento Tempini
a Brescia.
Nel seguito sarà presentata l’attività in ambito formativo e didattico del musil, orientata
dalla volontà di contribuire alla formazione e all'educazione scientifica e tecnologica nelle
scuole. Le azioni si svolgono nel rispetto e in modo coerente con gli obiettivi della Legge
107/2015.
Gli ambiti di intervento sono i seguenti:
1. alternanza scuola-lavoro;
2. formazione dei docenti;
3. laboratori didattici e visite guidate alle sedi museali.
Per ogni ambito saranno presentate le attività in corso e le iniziative potenzialmente
sviluppabili, anche alla luce del riscontro a parte dei referenti dell’Ufficio Scolastico
Territoriale.
L’obiettivo generale del presente documento consiste nell’esporre l’insieme delle attività
didattiche del museo al fine di verificare le possibili forme di collaborazione musil-UST, a
partire da un protocollo di collaborazione in cui siano ripresi ed eventualmente sviluppati i
contenuti del protocollo d'intesa siglato il 17 ottobre 2013 tra il Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca e Fondazione musil 1.
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Il Protocollo è volto a promuovere attività di studio per l'imprenditorialità giovanile in campo culturale, sul lavoro
1. Alternanza scuola-lavoro
Attualmente la selezione degli stagisti viene effettuata previo colloquio conoscitivo con
il Responsabile didattico e il Responsabile delle attività educative, nel quale vengono valutate
la formazione dello studente, le sue aspettative e le sue capacità, in quanto a seconda dei
progetti e delle attività da svolgere sono richieste competenze e attitudini diverse: lo stage
deve essere innanzi tutto un'esperienza formativa e utile per lo studente, per cui durante il
colloquio riteniamo importante chiarire i dubbi e fornire delle risposte chiare ai quesiti degli
stagisti che decidono di intraprendere questo percorso.
La provenienza degli studenti è varia, ma si riscontra un picco di partecipazione di
stagisti provenienti da istituti e licei che si occupano di discipline artistiche e umanistiche; il
lavoro di questa tipologia di studenti viene utilizzato per coadiuvare i dipendenti e i
collaboratori della Fondazione nell'archiviazione, digitalizzazione, messa in sicurezza,
restauro parziale del materiale proveniente dai fondi legati al mondo del cinema e della
pubblicità: disegni originali, pellicole cinematografiche, manifesti, fotografie. Le attività
comprendono anche shooting fotografici di documenti e reperti, ideazione e miglioramento di
laboratori e attività didattiche. A titolo di esempio, la prima esperienza è stata svolta
inserendo gli studenti in un percorso progettuale, finanziato da Regione Lombardia, per la
messa in sicurezza e per la digitalizzazione di materiale storico proveniente da un importante
fondo cinematografico: tale attività è continuata da studenti in stage (sempre nel percorso di
alternanza scuola-lavoro) anche in seguito, una volta terminato il progetto. Per corrispondere
a tale interesse, nel 2016-2017 la sede di San Bartolomeo, grazie a due progetti finanziati da
Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, attiva percorsi di alternanza scuola-lavoro
finalizzati al riallestimento museale e al recupero e catalogazione del materiale del patrimonio
conservato nel museo.
Lo stage per gli studenti interessati ad osservare più da vicino il funzionamento di un
sistema museale si svolge direttamente nei locali della sede della Fondazione: gli studenti
possono così affiancare il personale nello svolgimento del lavoro di archivio e gestione reperti
tipico di un museo. I compiti svolti dagli studenti spaziano quindi dall’inserimento dei dati
mancanti dell'archivio, alle attività di promozione e marketing.
Gli studenti provenienti da istituti che hanno nel programma la gestione aziendale e la
contabilità possono affiancare il personale amministrativo, farsi un’idea del funzionamento di
un’istituzione culturale complessa, articolata su più sedi, e coadiuvarlo nei compiti quotidiani
di gestione, contabilità e segreteria.
Al termine del periodo di stage, sono molti gli studenti che manifestano la volontà di
intraprendere un percorso legato al mondo della conservazione dei beni culturali.
Oltre alle attività formalmente inserite nell’alternanza scuola-lavoro, da circa 3 anni il
musil ha stretto una serie di una collaborazioni con scuole di formazione tecnica e di restauro
per il recupero di reperti di particolare interesse storico e tecnologico facenti parte delle
proprie collezioni museografiche (in particolare macchine industriali): è ormai consolidata la
collaborazione con alcuni istituti: l’IIS “Cerebotani” di Lonato sul Garda, l'IPSIA “Beretta” di
contemporaneo nell'ambito tecnico-scientifico, programmi di formazione e progetti di studio-lavoro. Cfr.
http://www.musilbrescia.it/ilmusil/protocollo-miur/Protocollo_Miur-Musil.pdf
Gardone Val Trompia e l'ENAIP (Ente nazionale Acli Istruzione Professionale) di Botticino 2.
Si segnalano tra gli altri il recupero di una pompa idraulica degli anni ‘40, funzionante ad
energia solare, per l'estrazione di acqua dal sottosuolo in paesi privi di energia elettrica.
Da oggetto ormai inerte gli studenti dell'IIS “Cerebotani” hanno rimesso in moto il
meccanismo di pompaggio così da rendere la pompa un oggetto fruibile e che assolve in parte
alla sua funzione, a livello dimostrativo, in un contesto museale.
Numerose macchine storiche legate al mondo dell'officina meccanica (trapani a colonna,
un tornio parallelo, due torni a revolver, una vulcanizzatrice, un tecnigrafo da disegno etc.)
sono state restaurate dagli studenti dell'IPSIA “Beretta”, supportati dall’ENAIP per quanto
riguarda il restauro delle parti lignee.
Possibili forme di collaborazione con UST:
- segnalazione a scuole e docenti interessati di tali possibilità formative;
- verifica ed eventuali integrazioni o modifiche di temi e forme degli stage;
- proposta delle attività laboratoriali, sia nelle sedi museali che presso i singoli istituti
2. Formazione docenti
Nel 2016-2017 sarà svolto, nell’ambito del progetto “Dopo Carosello, tutti al musil” 3, un
corso di formazione per insegnanti su storia del cinema e linguaggio cinematografico. Il
progetto vede già la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia e prevede il
coinvolgimento dell’AgisScuola nella certificazione della partecipazione dei docenti con un
titolo riconosciuto in quanto ente autorizzato per la formazione degli insegnanti in base al DM
MPI n. 177/2000.
A partire da questa esperienza concreta e dalla collaborazione con due scuole del
territorio nell’ambito della formazione dei docenti, l’idea è di specializzare il musil nella
valorizzazione del codice cinematografico quale fonte per la didattica. In tale ambito, infatti,
il musil può contare su materiali di particolare interesse, a partire dall’intero patrimonio della
Gamma Film, azienda leader a livello europeo nel campo della produzione di cartoni animati,
documentari e film industriali – in questa collezione, spiccano gli oltre duemila caroselli
realizzati fra il 1957 ed il 1977. Il museo è oggi particolarmente attivo nell’ambito del
cinema di animazione, attraverso collaborazioni con disegnatori quotati e nella produzione
delle relative opere. Il musil, inoltre, dedica particolare attenzione al cinema documentario:
nel 2016 si svolge la nona edizione del premio nazionale «Roberto Gavioli», riservato a film
aventi come tema l'industria e il lavoro. L’archivio del Premio conta ormai circa 250 opere,
utilizzabili a fini didattici.
Il musil ha quindi i materiali e la rete di collaboratori per delineare una proposta
formativa mirata e di qualità, volta ad approfondire il potenziale didattico del cinema a
2
3
Cfr. http://www.enaipbeniculturali.it/index.php?lang=it
I soggetti partecipanti sono l’Istituto Comprensivo Padre Vittorio Falsina di Castegnato (BS) in rete con l’Istituto
Comprensivo di Rodengo Saiano (BS). L’Istituto di Castegnato è la scuola capofila, con essa il musil ha stretto un proficuo
rapporto di collaborazione. Il progetto è stato finanziato nell’ambito del Concorso nazionale MIUR: “Progetti didattici nei
musei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale o nelle istituzioni culturali e scientifiche”.
partire, oltre che dalla fiction, dall’animazione e dal cinema documentario contemporaneo.
Si tratta di una proposta da discutere ed affinare, utilizzando il corso previsto a
Castegnato come “banco di prova”.
3. Laboratori didattici e visite guidate alle sedi museali
Come detto, il musil si articola attualmente su tre sedi: Cedegolo, Rodengo Saiano, San
Bartolomeo. In particolare, nell’anno 2016-2017 è previsto il rilancio della sede di San
Bartolomeo, attraverso due progetti (uno finanziato dalla Regione, uno da Cariplo) centrati
rispettivamente sull’ampliamento dell’offerta didattica e sul rafforzamento del rapporto tra
museo e territorio. Il progetto finanziato dalla Regione, coordinato dalla prof.ssa Maria Luisa
Venuta e seguito dai responsabili didattici del musil, Fabio Ghidini e Stefano Guerrini,
prevede la collaborazione con alcune scuole del quartiere nella realizzazione di laboratori
legati al riciclo e alla creatività: si tratta di attività che saranno sviluppate nei prossimi mesi e
che saranno presentate più nel dettaglio, quanto a tempi e modalità di svolgimento, non
appena conclusi gli incontri con i referenti delle scuole. Nel seguito saranno presentate le
attività didattiche previste per l’anno 2016-2017 nell’ambito delle sedi di Rodengo Saiano e
Cedegolo. Si tratta di attività che, grazie al supporto dell’Ufficio Scolastico, potrebbero essere
utilmente comunicate e promosse nelle scuole.
musil di Rodengo Saiano
Il museo ospita una ricca e suggestiva collezione di macchine, foto e video delle
principali filiere produttive dell’industria italiana. I percorsi guidati e i laboratori didattici
compongono una ricca offerta didattica, rivolta alle scuole di ogni ordine e grado, sui temi
dell’industria, dell’arte e la tecnica cinematografica, e della tecnologia.
Oltre alle attività per le scuole che il Musil propone nelle proprie sedi, sono possibili una
serie di laboratori didattici da tenersi all’interno degli istituti scolastici interessati. Alcune
delle attività proposte in questo documento possono essere svolte all’interno delle classi o in
spazi comuni (aule didattiche, aula magna, etc.) e possono essere realizzati più volte nell’arco
di una stessa giornata per classi diverse.
A – Il laboratorio didattico “Cinema: il pre-cinema”
Il cinema è basato sull’immagine in movimento, un’illusione più vecchia dell’invenzione
del cinematografo (è la lunga stagione del pre-cinema). Il laboratorio svela i segreti
dell’effetto-movimento attraverso esperimenti e la realizzazione di giochi ottici divertenti e
istruttivi. L’attività può prevedere la realizzazione di semplici vetrini ottici, da proiettare con
una lanterna magica, o la costruzione di taumatropi e zootropi.
La magia dell’immagine in movimento sarà svelata anche imparando a realizzare
semplici animazioni a “passo uno” (stop-motion) su supporto digitale: utilizzando sagome di
cartone, oggetti fisici o prestandosi in prima persona come attori, sarà possibile realizzare
cortometraggi ed effetti speciali ante-litteram.
Tipo scuola: Primaria e Secondaria di 1° grado.
Durata: 45-60 minuti
B – Il laboratorio didattico “Cinema: le inquadrature cinematografiche”
Un laboratorio di alfabetizzazione al linguaggio cinematografico, tra teoria e pratica, per
il piccolo cineasta che si trova in ognuno di noi. L'inquadratura è la porzione di spazio fisico
(un ambiente, un paesaggio, etc.) inquadrata dall'obiettivo della macchina da presa: le diverse
inquadrature rappresentano quindi i mattoni su cui costruire, con il montaggio, le scene e le
sequenze dei film. Molto spesso però lo spettatore non ha alcuna coscienza del significato
delle diverse inquadrature e della grammatica cinematografica che ne sta alla base.
Durante questo breve corso di approfondimento i ragazzi avranno la possibilità di
familiarizzare con le inquadrature di base del cinema (campi e piani), provando poi a mettere
in pratica quanto appreso utilizzando le attrezzature professionali disponibili nel museo.
Le nozioni e l’esperienza fatta durante il laboratorio saranno utili non solo per poter
meglio decifrare il linguaggio cinematografico: una sezione specifica del laboratorio sarà
dedicata all’utilizzo degli smartphone come strumenti di videoripresa.
Tipo scuola: Secondaria di 1° e 2° grado.
Durata: 45-60 minuti
C - Il laboratorio didattico “Cinema: il chromakey”
Recitare davanti a un telo verde, rivedersi e scoprire che si è finiti dentro a una scena di
un film famoso… Questa è una delle fascinazioni del chromakey, in un laboratorio
coinvolgente e pieno di sorprese, dalla tecnica di base sino agli effetti speciali più avanzati.
Quello sul chromakey è uno dei laboratori che rientrano in un ciclo dedicato al settore
cinematografico: si tratta in questo caso di un approfondimento sulle tecnologie del cinema,
che da un lato intende spiegare ai giovani la tecnica per la realizzazione degli effetti speciali
nei film, ma dall’altro non vuole tralasciare la percezione del Cinema come mondo onirico in
cui il contributo delle idee e dell’essere umano non sono secondari. Gli studenti sono chiamati
a recitare davanti ad un telo verde e vengono ripresi da una telecamera: grazie alla tecnologia
digitale possono vedere in diretta che sullo schermo il telo verde è stato sostituito da un video
e si troveranno proiettati di volta in volta su un’isola tropicale, in uno stadio olimpico, nel Far
West, etc.
Le applicazioni del chromakey non si limitano agli effetti speciali in ambito
cinematografico: i ragazzi possono provare a dirigere in diretta un telegiornale televisivo o a
condurre le previsioni del tempo, e pur essendo a scuola nel video compariranno lo studio
televisivo e la scenografia con la cartina meteorologica.
Una volta appreso il funzionamento della componente tecnologica, è possibile condurre
la classi in un percorso più completo, realizzando videogiornali di classe o cortometraggi in
cui l’effetto speciale del chromakey è funzionale al racconto che si intende realizzare.
Tipo scuola: Primaria e Secondaria di 1° grado.
Durata: 45 minuti – 1 ora
D – Il laboratorio didattico “Cinema: il doppiatore e il rumorista”
Quello sul doppiatore e il rumorista è il secondo laboratorio didattico sul mondo del
Cinema realizzato dal Musil. Un viaggio alla scoperta della terza dimensione del cinema: il
sonoro. Gli studenti in prima persona possono provare l’arte del doppiaggio e la professione
del rumorista, in un laboratorio divertente e stimolante, tra tecnica e interpretazione.
Grazie all’utilizzo di un mixer e microfoni, gli studenti possono provare a doppiare un
breve spezzone di un film. Vinta l’iniziale timidezza, si scoprirà che si tratta di un’attività
divertente e stimolante, facile da provare ma che richiede abilità di lettura, doti di
improvvisazione e interpretazione, nonché capacità di lavorare in gruppo.
Non solo doppiaggio, ma anche colonna sonora: dopo aver provato il doppiaggio, gli studenti
saranno anche chiamati a riprodurre gli effetti sonori del video, scoprendo che molto spesso
bastano oggetti di uso quotidiano per riprodurre in modo verosimile suoni davvero particolari.
Il laboratorio è adatto agli studenti della scuola primaria (4° e 5° anno) e agli studenti
delle scuole secondarie, e prevede diversi livelli di approfondimento.
Tipo scuola: Primaria e Secondaria di 1° e 2° grado.
Durata: 60-90 minuti
E – Il laboratorio didattico “La tipografia: libertà di stampa”
Come venivano realizzati i libri e i manifesti 100 anni fa? Dai caratteri mobili alle presse
per la stampa, un viaggio nel mondo del lavoro e dell’arte tipografica. Il laboratorio parte
dall’invenzione di Gutenberg e da sue semplici applicazioni per poi sfidare manualità ed estro
dei partecipanti nel creare slogan, loghi e immagini. Un percorso tra professioni di ieri e di
oggi, unendo tecnica industriale, pazienza artigiana e creatività artistica.
Il laboratorio può essere declinato con diversi livelli di approfondimento e difficoltà a
seconda delle esigenze degli insegnanti: si va dalla semplice prova pratica di stampa per le
scuole primarie, alla realizzazione di elaborati grafici complessi e di poesie visive (spesso con
tecnica mista) per i licei e le scuole d’arte
Durante il laboratorio sarà possibile utilizzare gli oggetti e gli strumenti originali, spesso
antichi (ad esempio i caratteri mobili e le macchine tipografiche), che fanno parte delle
collezioni del museo.
Il laboratorio è principalmente pratico, ma durante lo svolgimento ne vengono analizzate
le singole fasi, arricchendole con dettagli storici e aneddoti sul mondo della stampa e degli
stampatori, sull'origine dei font e sulla loro evoluzione e utilizzo.
Tipo scuola: Primaria e Secondaria di 1° e 2° grado.
Durata: 60-90 minuti
F – Il laboratorio didattico “La luce e i colori”
Questo laboratorio ha l'obiettivo di promuovere una migliore comprensione del valore e
della rilevanza scientifica, civile e culturale del ruolo della luce. Il tema della scienza della
luce e delle sue applicazioni è una straordinaria opportunità per accrescere la consapevolezza
globale di come le tecnologie basate sulla luce offrono un contributo strategico per la
promozione di uno sviluppo sostenibile e per il benessere globale.
Il laboratorio per approfondire la fisica della luce consiste in una lezione frontale
fortemente interattiva, in cui non mancano prove pratiche ed esperimenti, vengono presentati
diversi fenomeni legati al mondo fisico della luce e ai colori. I temi che possono essere
affrontati durante il laboratorio (da concordare con gli insegnanti) sono i seguenti:
 la percezione dei colori nell’arte e nelle diverse culture: il significato dei colori è
“universale”? durante il laboratorio si scoprirà che diverse culture attribuiscono
significati diversi ai colori.
 gli effetti ottici legati alla percezione dei colori e il funzionamento dell’occhio umano:
sapete riconoscere i colori? con semplici esperimenti si scoprirà che è facile ingannare la
percezione dei colori…
 la radiazione elettromagnetica: la luce visibile è solo una piccola parte del fenomeno
della radiazione elettromagnetica…
 la scomposizione della luce: la luce bianca contiene tutti i colori, ne è l’esempio più
evidente l’arcobaleno, ma è possibile sperimentarlo in molti modi diversi…
 lo spettro della luce: è possibile parlare in classe di una scienza difficile come la
spettrografia? la realizzazione di un semplice spettroscopio realizzato in cartone e con un
CD, da fare in classe, permetterà di scoprire che fonti di luce diverse hanno diversi
spettri…
 la luce riflessa e i colori: qual è la differenza tra una luce colorata e un oggetto colorato?
 la sintesi dei colori: dopo aver meglio compreso i fenomeni della luce e dei colori, è
lecito chiedersi come si possono creare i colori! Grazie agli strumenti del Musil è
possibile far provare agli studenti il funzionamento della sintesi additiva dei colori.
 la luce infrarossa e la luce ultravioletta: un approfondimento su infrarossi ed ultravioletti,
che nella radiazione elettromagnetica sono “vicini” alla luce visibile e che hanno quindi
effetti e ricadute nella quotidianità. Con esperimenti spettacolari e dimostrazioni dal vivo
(verranno utilizzate delle lampade di Wood ai raggi UV) verranno mostrate le sostanze e
i materiali fluorescenti che ci circondano nella vita di tutti i giorni.
Tipo scuola: Primaria e Secondaria di 1° grado.
Durata: 60 minuti.
G - Il laboratorio didattico “Le fibre ottiche”
Ormai arrivano nelle case di milioni di italiani: tutti ne hanno sentito parlare, ma quanti
sanno davvero cosa sono e come funzionano le fibre ottiche? Un laboratorio interattivo per
capire i principi alla base della trasmissione delle informazioni attraverso la luce, partendo dal
fenomeno ottico della riflessione interna totale per arrivare alla codifica delle informazioni.
Un laboratorio, da fare al buio, in cui la luce diventa protagonista tra dimostrazioni e prove
pratiche.
Tipo scuola: Secondaria di 1° e 2° grado.
Durata: 60 minuti.
H – La mostra “In trincea. Breve viaggio nella grande guerra”
Si tratta di una esposizione di grande impatto e impegno realizzativo, imperniata sulla
ricostruzione, con reperti d'epoca e soluzioni scenografiche, di una trincea della Prima guerra
mondiale, accompagnata da un articolato percorso espositivo con documenti originali,
riproduzioni, fotografie, filmati e video. Un progetto per dare ai giovani la possibilità di
approfondire un momento tragico ma fondamentale della nostra storia e della nostra identità
culturale.
La visita guidata della mostra consente di approfondire diversi temi di quell’importante
periodo storico. Vengono ripercorse le dolorose vicende umane dei giovani soldati alle prese
con le dure condizioni della trincea e i loro rapporti con i familiari lontani, senza tralasciare
importanti paralleli tra la guerra vissuta e quella ricordata o immaginata da artisti e scrittori.
Si procede ad un'analisi tecnica della trincea e delle parti che la compongono e del materiale
che si può trovare sul campo di battaglia, dall'attrezzatura dei soldati alle innovazioni
tecnologiche degli armamenti.
Viene fatto accenno all'importanza della Croce Rossa e alle condizioni igienico sanitarie
del campo di battaglia. Non viene tralasciato l'importante aspetto della Guerra Bianca con le
battaglie in alta quota e la vicenda dell’utilizzo delle armi chimiche.
Tipo scuola: Primaria e Secondaria di 1° e 2° grado.
Durata: 60-90 minuti.
Museo dell’energia idroelettrica di Cedegolo
Il Museo dell'Energia Idroelettrica a Cedegolo racconta una tappa fondamentale
dell'industrializzazione italiana, valorizza l'archeologia industriale e la cultura materiale della
modernità, diffonde la conoscenza scientifica e la consapevolezza culturale in tema di energia
e ambiente. Nel percorso museografico viene raccontato il percorso di una goccia d’acqua:
dalle precipitazioni atmosferiche alla captazione nelle dighe, al passaggio nelle condotte
forzate fino alla generazione dell’energia elettrica nel gruppo turbina-alternatore ed alla
distribuzione tramite le linee ad alta tensione. Particolare rilievo viene dato alla storia della
costruzione delle centrali idroelettriche della Valle Camonica.
Tipo scuola: Primaria e Secondaria di 1° e 2° grado.
Durata: 45-90 minuti.
Laboratorio “L’elettromagnetismo”
La proposta si rivolge a bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 14 anni e si
prefigge di raccordare l’attività laboratoriale con la visita guidata.
Obiettivi:
• stimolare la curiosità nei confronti del mondo della scienza e della tecnica, delle sue
leggi e delle sue applicazioni.
• favorire la partecipazione attiva e creativa degli studenti, attraverso la manipolazione
e la sensorialità.
• creare occasioni di approfondimento e riflessione in relazione alle sperimentazioni
svolte nei laboratori.
• I principali temi affrontati attraverso sperimentazioni, gioco e utilizzo di attrezzature
specifiche, riguardano l’elettromagnetismo (magnetismo, elettrostatica, corrente
elettrica):
• il magnetismo: studio del campo magnetico grazie a esperimenti con calamite,
limatura di ferro e materiali ferromagnetici, costruzione di una bussola galleggiate e
relativi esperimento;
• elettrostatica: caratteristiche delle forze elettriche e dell’elettrizzazione per strofinio,
esperimenti con palloncini e materiali conduttori/isolanti;
• elettromagnetismo: costruzione di una pila per la produzione di corrente elettrica
continua, realizzazione di un semplice circuito elettrico; utilizzo di macchine
elettriche (Torcia di Faraday, dinamo a manovella, macchina di Wimshurst);
• la produzione di energia elettrica; al museo sono disponibili exhibit interattivi unici
nel loro genere: due biciclette-alternatore e un gruppo funzionante turbina-alternatore.
Le prime, utilizzabili direttamente dagli studenti, consentono di capire come funziona
la produzione di energia elettrica tramite dinamo: pedalando, grazie all’alternatore
collegato al volano, viene generata corrente elettrica che attiva una serie di utilizzatori
posti sul manubrio (lampadine, clacson, voltmetro, etc.). Il gruppo turbina alternatore
è invece una macchina decisamente più complessa, che è stata progettata e realizzata
specificatamente per il museo: una pompa idraulica simula la caduta d’acqua
proveniente dalla condotta forzata, e una turbina in miniatura mette in funzione
l’alternatore per produrre corrente elettrica. La dimostrazione dal vivo di questa
macchina risulta particolarmente efficace per comprendere la struttura e il
funzionamento di una centrale idroelettrica.
Tipo scuola: Primaria e Secondaria di 1° e 2° grado.
Durata: 105 minuti (con una pausa di 15 minuti)
Contatti
Responsabili didattica musil:
Fabio Ghidini - Stefano Guerrini
Email: [email protected]