Berlinale: la parola passa alla giuria Nessunfilmitalianotraifavoriti
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Berlinale: la parola passa alla giuria Nessunfilmitalianotraifavoriti
CULTURA E SPETTACOLI 14 IL PICCOLO CINEMA Ultima giornata con il tedesco «Requiem» di Hans-Christian Schmid MUSICA Stasera a Trieste Berlinale: la parola passa alla giuria Nessun film italiano tra i favoriti Nuovo disco del dj Lomo BERLINO La Germania ha schierato ieri, per l'ultimo giorno di competizione alla 56.a Berlinale, «Requiem» di HansChristian Schmid, una storia di esorcismo dove la protagonista, iscrittasi all'Università, spera di superare le difficoltà della rigida educazione dei genitori cattolicissimi, attraverso la nuova acquisita indipendenza. Ma tra funzioni religiose e messe cantate riprendono in lei le crisi, da un lato epilettiche e dall'altro demoniache. Una coppia di preti - uno anziano e uno giovane, come da copione - risolveranno il problema. Tratto da una storia vera, avvenuta negli anni '70, il film di Hans-Christian Schmid non riesce ad andare oltre l'onesto racconto. Incetta di premi, invece, la fa sempre l'iraniano Jafar Panahi («Il palloncino bianco», Camera d'or a Cannes nel 1997, «Lo specchio», Pardo d'oro a Locarno nel 2000, «Il cerchio», Leone d'oro e Premio Fipresci alla 57.a Mostra del Cinema di Venezia) di cui ieri è stato presentato in concorso «Offside», racconto metaforico sulla condizione femminile e non solo. TRIESTE Questa sera, all'Etnoblog di Via Madonna del Mare 3 a Trieste, Alessandro Ruzzier, in arte Lomo, festeggerà l'uscita del suo nuovo disco. Triestino, dj, produttore e polistrumentista, Ruzzier ha militato negli anni ’80 in diverse band. L'elettronica e l'utilizzo delle tecnologie hanno aperto nuovi orizzonti. «Nei miei pezzi - dice - non campiono quasi niente. Non saprò eseguire perfettamente un brano di Chopin, ma so muovermi su una tastiera, una chitarra, un basso… La tecnologia mi serve per colmare problemi logistici. Posso essere autosufficiente e fare musica tranquillo, a casa mia». In uscita a marzo il primo singolo di Lomo per la label romana Modern Activism (distribuzione mondiale Soul Seduction di Vienna), con importanti collaborazioni: una traccia composta a quattro mani con Painè (Temposphere Records), l'interpretazione vocale di Ornella Serafini e un remix dei viennesi Makossa&Megablast. Remix che sarà incluso anche nell'album del duo austriaco, in uscita in autunno su G-Stone. Terminata la collaborazione con il collettivo Electrosacher, Ruzzier si dedica alla Eastlooprecordings, piccolo studio, luogo d'incontro e produzione che si avvale del supporto esterno del Sound Development di Roberto Sopracasa. Cosa succederà oggi all'Etnoblog? «Festeggeremo l'uscita Alessandro Ruzzier del mio disco, prevista per il 13 marzo. Il dj set sarà particolare. Vorrà essere una serata "filologica", con un omaggio iniziale a quel sound viennese che mi ha positivamente influenzato. Dopo questa introduzione, la scaletta prenderà una decisa direzione dancefloor. Ho voluto fortemente che questo primo Release Party avesse luogo a Trieste in quanto, seppur in modo contrastante, c'è qualcosa di forte che mi lega alla mia città. Oggi un musicista, dj e produttore di musica elettronica deve avere sempre un piede e un orecchio (e parte del cuore e del cervello!) nei luoghi dove l'elettronica nasce senza perdere però il contatto con sé stesso e con il suo contesto. L'eterno dualismo odio/amore trova terreno fertile per attecchire anche in questo ambito. Sarà un’occasione per condividere con gli altri un momento importante del mio percorso. Affiancato e sincronizzato alla mia performance, ci sarà un set visual ideato per l'occasione da Massimo Mucchiut aka Lyno-Leum». Elisa Russo Tutto nasce ai cancelli dello stadio di Teheran dove si disputa la partita Iran-Giappone per le qualificazioni ai mondiali di Germania 2006. Pur travestite da uomo non riescono a superare i controlli, e quattro ragazze vengono, dalle guardie, parcheggiate fuori lo stadio, in quanto le donne non vi possono accedere. Ma il clima non è esasperato. Un gruppo di uomini tenta di protestare per l'esclusione, le guardie sono costrette ad ubbidire agli ordini ma poi, per alleviare la disperazione delle tifose, uno di loro si improvvisa telecronista e racconta la partita. L'Iran vince sul Giappone e si qualifica. Le guardie riaccompagnano in città le donne festeggiando tutti assieme. Una piccola parabola sulla convivenza, senza fanatismi, senza pregiudizi, un Iran quotidiano come purtroppo non vediamo mai alla televisione. Il piccolo film di Panahi è un segno di come le cose civilmente si possono dire anche sotto i regimi più duri. Si conclude così il quinto SABATO 18 FEBBRAIO 2006 Roberto Benigni e Nicoletta Braschi ospiti a Berlino con «La tigre e la neve». A destra, Meryl Streep e Lindsay Lohan in una scena del film «A prairie home companion» di Robert Altman, che è tra i favoriti per un Orso d’oro FilmFestSpiele diretto Dieter Kosslick e la parola passa ora alla giuria presieduta da Charlotte Rampling che dovrà distribuire i prestigiosi Orsi d'Oro fra i 19 film passati in concorso di cui sei in anteprima mondiale. Non dovrebbe mancare nella rosa dei premiati Robert Altman col suo acclamato «A Prairie Home Companion», commedia corale su un leggendario programma radiofonico con un cast stellare da Meryl Streep a Kevin Kline. Considerato che è una coproduzione tra Usa e Germania, che è stato girato negli studios di Babelsberg a Berlino, anche «V for Vendetta» di James McTeigue, incubo fantascientifico su un regime totalitario, potrebbe aspirare ad un premio. Fra i quattro film tedeschi, un Orso potrebbe portarselo a casa «Le particelle elemen- tari» di Oskar Roehler dal romanzo di Michel Houllebecq, ma la giuria non dovrebbe dimenticare l'outsider francese Claude Chabrol con «L'ivresse du pouvoir», interpretato da una strepitosa Isabelle Huppert. Anche se ha vinto un Orso d'Oro nel 2002 con il film «In this world» la giuria non può non assegnare un premio a Michael Winterbottom per «The Road to Guantanamo», sulla tristissima vi- cenda di razzismo anti-islamico avvenuto nel carcere di massima sicurezza americano. I film belli quest'anno erano molti e crediamo che l'Italia resterà (come spesso accade ormai) a bocca asciutta. Dovrà accontentarsi di uno degli eventi finali con Roberto Benigni e il suo, sottostimato in Italia, «La tigre e la neve». E qui a Berlino di neve se ne vede sempre parecchia. Andrea Crozzoli Grande entusiasmo e applausi per i giovanissimi interpreti della Compagnia della Rancia TEATRO Successo per il musical lattemiele «Tutti insieme appassionatamente» TRIESTE Prima che l'industria inventasse le caramelle lattemiele, una delle esperienze più dolciastre che si potevano fare era la visione di «Tutti insieme appassionatamente». Film di culto, record d'incassi, cinque Oscar, la pellicola del 1965 con Julie Andrews e Christopher Plummer trova ancora oggi momenti di massima popolarità nelle programmazioni televisive, tra Natale e Capodanno, quando corre l'obbligo di essere buoni. La trama è una variante di Cenerentola, con spruzzatina di storia contemporanea sopra uno sfondo alpino. Austria, 1938. Lei, Maria, è una scampagnate in bicicletta, grattatine sulla chitarra e solfeggi. Maria è così amabile e così intonata che riesce ad averla vinta su una insipida baronessa viennese a caccia di marito e perfino a far cantare, sul palcoscenico del festival di Salisburgo, la famiglia von Trapp al completo. Il loro inno alla stella alpina «Edelweiss, Edelweiss» è un trionfo. Il matrimonio tra il ricco e la poverella sembrerebbe un lieto fine, se la storia non ci mettesse lo zampino. Cupe ombre naziste («la bandiera col ragno!», esclama candido uno dei bambini) incombono sulla dimora degli sposi. Sia- Sette note per sette fratelli al Rossetti Una scena del musical di Saverio Marconi applaudito al Rossetti orfanella e sta per farsi suora. Lui, von Trapp, un nobilotto burbero dagli importanti gradi militari, fresco vedovo e con sette figli. Lei viene spedi- ta in casa di lui a fare da istitutrice ai pestiferi ragazzini, che delle precedenti «fräulein» han fatto polpette. Ma li conquista a forza di mo nei giorni dell'Anschluss, l'annessione dell'Austria al Reich nazista, e pur di non sottostare all'odiosa tutela tedesca la famiglia canterina è costretta a riparare in Svizzera. Motto consolatorio finale: «Se Dio chiude un porta.. è sempre per aprirne un'altra». Naturale attendersi che il musical tratto da «Tutti insieme appassionatamente» (ma già il film era tratto da un musical) abbia una felice accoglienza anche a Trieste, dov'è in programma al Politeama Rossetti fino a domenica (doppia replica oggi) nell'edizione della Compagnia della Rancia. Applausi ed entusiasmi per Alberta Izzo nel ruolo di Maria e piccola clac di ammiratori per il triestino Davide Calabrese, impegnati nei numeri canori d'obbligo. Solo qualcuno tra il pubblico fa notare che lui veste come il governatore carinziano Haider e lei sembra Heidi, ma con i capelli tagliati alla Giovanna d'Arco. La platea tributa invece dimostrazioni d'affetto ai ragazzini. Sono sette in tutto, non perché il militaresco von Trapp sia particolarmente prolifico, ma solo perché sulle sette note si gioca la canzone più celebre dello spettacolo, «Do re mi». Sono davvero diabolici, gli autori dei musical. Roberto Canziani IN BREVE «Casino Royale» si gira a Praga RASSEGNA Incontro con il regista e interprete del nuovo spettacolo in vernacolo La nuova «Bond girl» è Eva Green, già nel film di Bertolucci Da oggi la Barcaccia ospita le «Maldobrìe» di Carpinteri & Faraguna Gianfranco Saletta vara «El vapor de fero» PARIGI È l'attrice francese Eva Green, 25 anni (nella foto), la nuova Bond girl in «Casino Royale», la nuova avventura dell' agente 007 le cui riprese sono già iniziate da tre settimane a Praga. Lo ha annunciato la Columbia Pictures. Eva Green, già rivelazione nel film di Bernardo Bertolucci «The Dreamers» nel 2003 e nelle «Crociate» di Ridley Scott nel 2004, affiancherà Daniel Craig (James Bond, ndr) nel ruolo che ricoprì Ursula Andress nella prima pellicola del 1967. Eva Green, che ha battuto la concorrenza di attrici del calibro di Thandie Newton, Olivia Wilde and Kimberly Davies, è la quarta attrice francese a fare la sua comparsa in un film di James Bond dopo Claudine Auger (1965), Carole Bouquet (1981) e Sophie Marceau (1999). È al quarto matrimonio la figlia di Elvis Presley NEW YORK Lisa Marie Presley (nella foto), la cantante figlia di Elvis Presley, ha sposato un chitarrista e impresario musicale in Giappone. Lo ha annunciato un portavoce a Los Angeles. Lisa Marie e Michael Lockwood si sono sposati in una cerimonia tradizionale giapponese a Kyoto. Per lei è il quarto matrimonio dopo quelli con Nicolas Cage, Michael Jackson, e Danny Keough, il padre dei suoi due figli. Keough è stato il testimone per lo sposo. La madre Priscilla ha portato Lisa Marie all'altare e la figlia Riley ha fatto da damigella d'onore. Lockwood ha prodotto l'ultimo album di Lisa Marie, «Now What». TRIESTE Al Teatro dei Salesiani di Trieste, in via dell'Istria 53, per la stagione della «Barcaccia», oggi, domani e il 25 e 26 febbraio il Gruppo Teatrale per il Dialetto, diretto da Gianfranco Saletta, presenterà «Il vapore di ferro» tratto dalle «Maldobrie» di Lino Carpinteri e Mariano Faraguna (sabato ore 20.30, domenica ore 17.30). Il vecchio capitano Nicolich ha il volto di Gianfranco Saletta. Regista dello spettacolo, l'attore goriziano ha un rovello che vuol chiarire subito: le «Maldobrie» non vanno confuse con il repertorio del teatro amatoriale. «Dopo tanti anni - afferma - le "Maldobrie" continuano ad ottenere un successo strepitoso. Sono state tradotte in tedesco, francese, sloveno e croato. La mia compagnia va anche nel Triveneto, a Roma, Milano, Bolza- no e ovunque i teatri sono esauriti. Mi lascia molto perplesso che non se ne accorga chi deve erogare i contributi. Io ho alle spalle 48 anni di teatro professionistico, nei maggiori teatri italiani, con i più grandi registi. E con me ci sono Riccardo Canali, Laura Bardi, Liliana Decaneva, Mariella Terragni. Lavoriamo secondo i criteri del teatro professionistico, eppure da tutti veniamo sempre considerati alla stregua del teatro amatoriale». Perché piacciono ancora le «Maldobrie»? «Carpinteri & Faraguna hanno una vena assolutamente a se stante, che hanno portato all'attenzione del pubblico in maniera eccezionale. Il loro dialetto ha una particolare stesura grammaticale, non paragonabile a quella del triestino, veneziano, L’attore Gianfranco Saletta istriano. È un dialetto inventato, una moneta in più per dar valore a questi testi. Anche in "El vapor de fero" fanno una satira benevola sul periodo storico asburgico e pure sul fascismo. Sentendo la voce di Mussolini e una piazza esaltante che sostiene il suo discorso, il vecchio Nicolich dice: "Chi xè quel bumbaro che ziga?"». Cosa caratterizza le vostre «Maldobrie»? «Smussiamo il pericolo della ripetitività con maniere nuove di rappresentarle. Abbiamo cambiato lo stile delle scene. Lo scenografo Remigio Gabellini ha sposato subito l'idea di avere in scena elementi che si muovono, perciò negli ultimi tre anni abbiamo fatto correre vapori, carrozze, navi e anche treni, in maniera molto semplice però simpatica. Il vapore che qui entra alla fine è il ”Rex” di Fellini con il gran pavese. Quest'anno poi abbiamo inserito una colonna sonora creata da Livio Cecchelin e un coro maschile che appare ogni tanto, simile al coro greco». Maria Cristina Vilardo Il classico di Hecht e MacArthur a Cordenòns con Gianmarco Tognazzi e Bruno Armando «Prima pagina», un po’ troppo gridata CORDENONS Nella prima metà degli anni '70, quando il cinema americano stava progressivamente cambiando pelle ormai rassegnato a produzioni ricche di effetti speciali, un cineasta senza tempo come Billy Wilder regala al pubblico forse il suo film più personale. Una pellicola che diventerà il manifesto di un tipo di cinema ormai al tramonto: «Prima pagina» (1974), interpretato dalla celebre coppia Walter Matthau e Jack Lemmon e scritto da due drammaturghi eccezionali («Notorius», «Gilda», «Scarface», «Addio alle armi»…) quali Ben Hecht e Charles MacArthur. Lo stesso testo, ma nell'adattamento teatrale curato dalla Compagnia delle Indie occidentali, è andato in scena l'altra sera a Cordenòns (Pordenone) nell'ambito della rassegna teatrale curata dall'Ert. Inevitabili le curiose iterazioni tra film e spettacolo teatrale: innanzitutto, perché Wilder stesso imposta un tipo di messa in scena di stampo assolutamente teatrale, e poi, perché nell'adattamento di Edoardo Erba (per la regia di Francesco Tavassi), vengono proiettati spezzoni di film dei primi anni del sonoro, caratterizzanti un dialogo che si svolge all'interno di un cinema. Il paragone, trattandosi di due linguaggi diversi non è corretto, ma nasce spontaneo e a perderne è sicuramente lo spettacolo che a Cordenòns ha sì divertito, ma sicuramente non convinto. Il testo viene assolto, ricco com'è di dialoghi intrisi di ritmo comico, di un tetro sarcasmo e di temi socio-politici quali la pena di morte, il degrado dell'autorità, il potere dell'informazione, la denuncia sui limiti del diritto di cronaca. Ma se anche nel film di Wilder la sala-stampa dove si svolge l'azione è una vera e propria sarabanda, sul palcoscenico è apparsa troppo caratte- rizzata e gridata, nonostante i personaggi principali siano stati ben interpretati da Gianmarco Tognazzi e Bruno Armando. «Prima pagina» si pone come riflessione caustica sulla ricerca della spettacolarità (in questo caso l'impiccagione di un'innocente) della società americana. Ambientata nella Chicago del 1929, la commedia vede protagonisti i giornalisti dei principali quotidiani che soggiornano nella sala stampa della Corte criminale in attesa dell'esecuzione di Earl Williams. Tra loro, ma solo per una sorta di addio al celibato, Hildy Johnson dell'«Examiner» in partenza per Philadelphia dove si sposerà e si dedicherà alla pubblicità, ma che, per un caso del destino, dovrà, ancora una volta, sottostare alle febbre da notizia. Curiosa coincidenza, poi, che il film di Wilder venisse trasmesso in tivù, in terza serata, la sera stessa dello spettacolo. Beatrice Boschi Martedì 14 Febbraio 2006 IL TIRRENO V TELEFONO E FAX ANIMALI INTERNET Telefono della redazione di Prato: 0574-606015; Fax: 0574-605770; Numero verde 800-010406. E-mail: prato.itwiltirreno.it Trovata in via Ferrucci gattina bianca e marrone occhi verdi tipo norvegese. Chi l’avesse smarrita o intendesse adottarla tel. 338-1642385. Usl: www.usl4.toscana.it/home.htm. Comune: www.comune.prato.it. Museo Pecci: www.comune.prato.it/Pecci. Unione industriale: www.ui.prato.it. Confartigianato: www.prato.confartigianato.it. Provincia www.provincia.prato.it. TEATRO PER RAGAZZI CINEMA I musicisti diventano originali strumenti PRATO BORSI via S. Fabiano, 49 tel. 24659. A history of violence di David Cronenberg con Viggo Mortensen, Maria Bello, William Hurt. (20.30-22.30). EDEN via Cairoli tel. 0574/21857. The Libertine di Laurence Dumore con Johnny Depp, Toma Holander, Shane MacGowan, John Malkovich, Samantha Morton. (16-18-20.30-22.40). EXCELSIOR via Garibaldi, 67 tel. 0574/33696 Interi: | 7,00; ridotti | 5,00 pomeriggio escluso sab./dom.; merc. | 5,00; anziani | 3,50. Oggi riposo domani Prime di Ben Hounger con Uma Thurman, Meryl Streep, Bryan Greenberg. (16-18.15-20.30-22.45). TERMINALE via Carbonaia 31, tel. 0574/37150. Interi: | 6,50; ridotti | 5,00; associati 4.50. Martedì Agis. Mercoledì euro 5,00. I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee, con Jake Gyllenhaal, Heath Ledger. (20-22.30). (Non è consentito l’ingresso in sala a spettacolo iniziato). COMUNI LIMITROFI CINEMA VIS PATHE’ Via F.lli Cervi tel. 055/880441 Campi Bisenzio. Interi | 7,50; ridotti | 5,50; studenti | 5,50; studenti sab/dom/fest | 6,50; mercoledì | 5,50. Underworld: evolution VM. 14 di Len Wiseman con Kate Beckinsale, Scott Speedman. (15.50- 18.10-20.30-22.50). Bambi e il grande principe della foresta di Brian Pimental (15.05-17.45). I segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee, con Jake Gyllenhaal, Heath Ledger. (20.05-22.45). The door in the floor di Tod Williams, con Jeff Bridges, Kim Basinger, Jon Foster, Mimi Rogers. (14.45). Match point di Woody Allen, con Scarlett Johansson, Jonathan Rhys-Meyers, Emily Mortimer. (17.25-20-22.30). Le tre sepolture di Tommy Lee Jones con Tommy Lee Jones, Barry Pepper. (15.10-17.35-20.10-22.35). La cura del gorilla di Carlo Sigon con Claudio Bisio, Ernest Borgnine, Stefania Rocca, Gigio Alberti, Antonio Catania. (15.15-20.25). Trappola in fondo al mare di John Stockwell, con Paul Walker, Jessica Alba. (17.40-22.40). Eccezziunale veramente capitolo secondo...me di Carlo Vanzina, con Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli, Mauro Di Francesco, Nino Frassica. (15.10-17.30). Per sesso o per amore? di Bertrand Blier, con Monica Bellucci, Bernard Campan, Gérard Depardieu. (20.35-22.45). Munich di Steven Spielberg, con Eric Bana, Daniel Craig, Geoffrey Rush. (15-18.30-22.20). North Country - Storia di Josey di Niki Caro con Charlize Theron, Frances McDormand, Woody Harrelson. (14.40-17.15-19.50-22.25). 40 anni vergine di Judd Apatow, con Steve Carell, Catherine Keener, Paul Rudd, Romany Malco. (15.10-17.40-20.10-22.35). La Contessa Bianca di James Ivory con Ralph Fiennes, Natasha Richardson, Vanessa Redgrave. (14.35-17.20-20.05-22.45). Le cronache di Narnia di Andrew Adamson, con Georgie Henley, William Moseley, Skandar Keynes. (15). Ti amo in tutte le lingue del mondo di Leonardo Pieraccioni, con Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello, Alessandro Ceccherini, Francesco Guccini, Giulia Elettra Gorietti. (17.50-20.25-22.40). Orgoglio e pregiudizio di Joe Wright, con Keira Knightley. (14.45-17.25-20.05-22.45) Prime di Ben Hounger con Uma Thurman, Meryl Streep, Bryan Greenberg. (15.20-17.45-20.10-22.30). The Libertine di Laurence Dumore con Johnny Depp, Toma Holander, Shane MacGowan, John Malkovich, Samantha Morton. (15-17.40-20.15-22.35). Dick & Jane - operazione furto Dean Parisot, con Jim Carrey, Téa Leoni, Alec Baldwin. (15.40-17.50-20.40-22.50). CINEMA AMBRA Via Ambra, 3 tel. 055/8797473 Poggio a Caiano. Oggi riposo G. MODENA Piazza I Maggio tel. 0574/946062 Vaiano. Interi 6,50 euro; ridotti 5,00 euro. Oggi riposo SALA C. BANTI Piazza della Libertà 1 Montemurlo. Ingresso: 3,00 | interi; 2,00 | ridotti. Saraceno Cineclub presenta L’ultima tentazione di Cristo 1988 di Martin Scorsese. Carabinieri 112 Polizia 113 Questura 5555 Guardia di Finanza 117 Vigili del Fuoco 115 Ambulanze 118 Guardia medica 0574/38038 Giorni feriali dalle 20 alle 8. Sabato e prefestivi dalle 14 alle 8. Giorni festivi 24 ore su 24. Cup tel. 0574/435050 Avis 0574/23793 Denuncia on line: www.carabinieri.it - www.poliziadistato.it Telefono amico 800018679 Ospedale 0574/4341-800/017835 Sportello anziani 0574/27918 Aci 803116 Croce d’Oro 0574/26100 via Niccoli Egisto 2. Misericordia 0574/6096 via del Seminario, 26. Pubb. Assistenza 0574/25725 via S. Jacopo 34. Una scena del musical “Tutti insieme appassionatamente” Un musical perfetto come un orologio “Tutti insieme appassionatamente” al Politeama PRATO. Anche quest’anno il Teatro Politeama ha ospitato uno spettacolo della Compagnia della Rancia, e come sempre il gruppo guidato dalla regia di Saverio Marconi si è rivelato il migliore nella produzione di musical. La formula è sempre la stessa. Prendere un grande musical della tradizione di Broadway e proporlo in versione italiana. Questa volta si trattava di “Tutti insieme appassionatamente”, uno dei più grandi successi dell’industria del musical. E come sempre la Compagnia della Rancia mette in scena uno spettacolo impeccabile nel suo genere. Scene spettacolari con cambi velocissimi, un apparato vocale senza sbavature, numeri coreografici misurati e ben congegnati. Scorrono così due ore di spettacolo curatissimo, affidati ad un classico del genere, trattato senza risparmi e con estrema professionalità. Peraltro “Tutti insieme appassionatamente” non è uno spettacolo facile. La storia, ambientata in un contesto severo, fra convento e famiglia piena di bambini, costringe ad abiti castigati e battute molto misurate. Elementi che per un genere di puro intrattenimen- to popolare come il musical rischiano di essere penalizzanti. La trama porta poi ad un risvolto tragico, dove la commedia familiare va ad incrociarsi con avvenimenti drammatici come l’annessione dell’Austria alla Germania nazista. Anche questo un elemento di severità piuttosto fuori dai canoni del genere. Saverio Marconi fa di questi punti invece un elemento di virtuosismo nella realizzazione del suo spettacolo. I balletti sono castigati, come si conviene all’ambientazione, ma proprio per questo fuori dagli schemi più triti del Musical. Bella la coreografia con le biciclette, elegante il passo a due fra gli innamorati adolescenti. La svolta drammatica del finale, poi, è realizzata con impiego spettacolare di mezzi scenici che danno ritmo ed incalzano in un taglio di stile cinematografico. Per quanto riguarda la musica, “Tutti insieme appassionatamente” è opera di due dei più grandi autori americani di songs: Rodgers e Hammerstein; e “My favourite Things” è una delle canzoni più belle mai scritte. Pa. Pu. PRATO. Il teatro è luogo di idee, terreno di coltura della fantasia. E le idee spesso le si trovano nel teatro rivolto ai più piccoli. Spettatori senza compromessi, disposti a regalare grandi soddisfazioni, ma anche difficili da accontentare. “Radio ping pong” di Muziektheater Transparant et John Torso, lo spettacolo che è andato in scena al Metastasio in questi giorni per la rassegna dedicata ai ragazzi, di idee ne aveva una davvero niente male: utilizzare i personaggi sul palco come strumenti nelle mani dei bambini. Se poi consideriamo che i personaggi in questione sono musicisti, ecco i bimbi divertirsi a “suonare” per mano loro. Sul fondo del palco ci sono un tastierista, un bassista, un percussionista ed un chitarrista. Un mimo mostra come funziona il meccanismo. Ci sono degli interruttori che azionano i musicisti. Si possono accendere, spegnere e regolare con degli scatti i volumi. Ora tocca ai bambini. Vengono scelti alcuni piccoli spettatori che salgono sul palco e iniziano a “suonare” questo strano strumento umano. Ne escono cose esilaranti e momenti di musica molto belli. Naturalmente la bravura è tutta nei musicisti che riescono ad adattarsi alla situazione sempre diversa creata dai piccoli direttori d’orchestra e produrre comunque musica ascoltabile. Poi l’idea viene sviluppata. I quattro musicisti vengono disposti su una strana panchina a quattro. Adesso suonano con i rumori “non convenzionali” prodotti dalla voce. Strani versi gutturali, grida e altre specialità di questo tipo. Il meccanismo è lo stesso. L’irresistibile mimo (Boudewijn Van den Brande) prova la macchina sonora, poi invita i bambini a fare lo stesso. Pa. Pu. Museo dell’Opera del Duomo, piazza del Duomo tel. 0574/29339. Orari: feriali 9.30-12.30/15-18.30; domenica 9.30-12.30 chiuso il martedì. Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci viale della Repubblica, tel. 0574/570620. Per informazioni dalle 10 alle 18 ai numeri 0574/5317 0574/531832 o 0574/531825. Museo di pittura murale, piazza S. Domenico 8 tel. 0574/440501. «I tesori della città. La pittura del Tre-Quattrocento a Prato». Orari: giorni feriali 10-18, festivi 10-13. Chiuso il martedì. Museo del tessuto via S. Chiara, 24. Dal lunedì alla domenica ore 10/18 chiuso il martedì. Direzione e segreteria tel. 0574/611503 www.museodeltessuto.it. Museo Civico Palazzo Pretorio, piazza del Comune. Attualmente è chiuso per restauro. La sua collezione più importante è stata trasferita nel Museo della pittura murale di San Domenico. Museo della Deportazione e Centro di Documentazione della deportazione e della Resistenza via di Cantagallo, 250 Figline tel. 0574/461655 (Centro di documentazione) e tel. 0574/470728 (Museo). Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì 9.30/12.30; lun. giov 14/17; sabato e domenica 15/18 (solo museo) martedì chiuso. Centro di Scienze naturali di Galceti via di Galceti 74 tel. 0574/460503 sito internet: www.csn.prato.it. Orario: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle ore 16 alle ore 19 chiuso lun/mar. Museo di scienze planetarie via Galcianese, 20/h tel. 0574/44771. Aperto dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 19. Chiuso il lunedì. MUSICA E TEATRO FARMACIE AUGURI TEATRO METASTASIO Via Cairoli, 59 Domani sera ore 21 Teatro stabile dell’Umbria in Edoardo II da Christopher Marlowe adattamento e regia Antonio Latella con Danilo Nigrelli. Biglietteria tel. 0574/608501. TEATRO FABBRICONE Via Targetti, 10/12. Oggi ore 21 Teatro Metastasio Stabile della Toscana in Il lettore a ore testo e regia Josè Sanchis Sinisterra, traduzione Antonella Caron, scene Josè Manuel Castanheira, luci Roberto Innocenti, costumi Valeria Comandini, musiche Alessandro Magini con Maya Sansa, Gianluigi Tosto, Adriano Iurissevich. TEATRO POLITEAMA PRATESE Via Garibaldi, 33. Sabato 18 febbraio ore 21 e domenica 19 febbraio ore 16 la Compagnia Angeli Custodi presenta Concha Bonita commedia fantastica in musica, musiche di Nicola Piovani regia di Alfredo Arias. TEATRO G. BORSI via San Fabiano. Giovedì 16 febbraio ore 21,15, la Compagnia Krypton in Fame, mi fa fame di e con Giancarlo Cauteruccio; regia Giancarlo Cauteruccio. OFFICINA GIOVANI piazza Macelli. Stasera ore 21.30 Performing Arts Group movimento danza + ran-network. Ingresso gratuito. La comunale n. 3 di piazza Mercatale 147/a tel. 0574/30327 e n. 12 via Cavour 91/93 tel. 0574/27986 sempre aperte. Oggi: Berlincioni via Zarini 114/A. Fallani via Cantagallo 238. Eredi Miani via G. Braga 215. Mazzinghi via Traversa Pistoiese 17. Celli via Roma 308. Moderna via Mazzini 8. Pittei via del Purgatorio 12, 1. Carbone viale Montegrappa 8/10. S. Martino via Gherardi 88. Guasti via Firenzuola 15. Di Narnali via Pistoiese 459. Di Mezzana via Vannucchi 2/6a. S. Giorgio a Colonica via Miccine 62. Dispensario di Filettole, via G. Miniati n. 19 ore 9.00/13.00. Bartarelli via Z. Mannelli 21/26. Bottari viale Repubblica 185. In San Francesco piazza S. Francesco 25. Tercinod piazza Ciardi 72/f. Villa Fiorita via Malpighi 7/B. S. Gonda viale Montegrappa 238. S. Maria Pietà via C. Balbo 50. Di Galciana via Ciulli 51/a. Nera via Guizzelmi 1. Falchi via Roma 123/a. Etrusca via Pistoiese 174/D. Di Rienzo Carmine via Rodari, 20 Paperino. Comunali: n. 1 via Firenze 405; n. 2 via Strozzi 99; n. 4 via Cilianuzzo 19/21; n. 5 via Fiorentina 64/d; n. 6 via Alberaccio 64; n. 7 via Ferrucci 95/F; n. 8 via delle Gardenie 19; n. 9 via Montalese 203; n. 10 via Bologna 491; n. 11 via Roma 426; n. 13 via Montalese 450; n. 14 via Pistoiese 647; n. 15 via Cava 199/a. A LEONARDO E FILIPPO. Ai gemelli Leonardo e Filippo che oggi compiono cinque anni, tanti auguri. Sono la gioia dei nonni nel vederli crescere sempre più belli e intelligenti. Telefono Azzurro 19696 linea ist. adulti 199151515 Associaz. naz. tumori 0574/448525 Vab 0574/622722 Comune di Prato 0574/6161 Oggetti trovati 0574/571423 Polizia municipale 0574/42391 Polizia giudiziaria 0574/616726 Polizia provinciale 0574/534223 Ufficio Sport 0574/616480 Scuola 0574/616458/616483 Servizi sociali 0574/61625 Protezione civile 0574/42000 Punto Giovani 0574/615248 Anagrafe a domicilio 167010900 Ufficio concorsi 0574/616293 Dichiarazione redditi 616627 Ici-Invim 0574/616620 Tassa rifiuti 0574/616691 Provincia 0574/5341 Prefettura 0574/4301 Gas guasti 800982698 Gas informazioni 800532932 Acqua guasti 800314314 Acqua informazioni 800238238 Enel guasti: 803500 Asm 0574/7081 Rifiuti speciali 497236 numero verde 800869181 Provincia 0574/5341 Biblioteca Lazzerini 616511 Inail 0574/4521 Ispettorato del lavoro 575355 Inps 800863286 Uil 0574/25008 via Santa Trinità, 30 Cisl 0574/699111 via Pallacorda 3. Cgil-Piazza Mercatale 0574/4591 Confesercenti 0574/43721 via Sant’Antonio, 30. U. Commercianti 0574/43801 via Santa Trinità, 27. Cna 0574/5784 via Zarini, 350/C. Camera Commercio 0574/61261 via Valentini, 14. Confartigianato 0574/51771 viale Montegrappa 138. Unione Industriale 0574/4551 via Valentini, 14. Coldiretti Prato 0574/514000 via G. Ferraris n. 67. Inpdap via Valentini 7 0574/51371 Ada. Ass.Dir.Anziani 0574/30160 Sos Anziani (9-16) 0574/33111 dalle 16 alle 24 0574/32777 A.T.T. (Ass. tumori Toscana) via E. Boni, 17d 0574/570835. Trenitalia Informazioni e vendita biglietti tel. 892021. Agenzie di biglietti Prenotazioni Fs-Cap Express sede centrale piazza Duomo, 23 tel. 0574/6081. Radio Taxi 0574/5656 0574/574061-571676 (24 ore su 24). Punti di sosta in città: piazza Stazione 0574/37047; piazza del Duomo 0574/28397. Cap autolinee Centralino tel. 0574/6081. Aeroporto (Peretola) Amerigo Vespucci Tel. 055/373498. Voli nazionali 055/3061700. Informazioni sui voli internazionali allo 055/3061702. A ZIA DONATELLA. Buon compleanno alla zia Donatella, nata anche lei nel giorno dell’amore. Dai genitori babbo Valdo e Gianna. Gli auguri sul Tirreno sono gratuiti. Per pubblicarli basta telefonare allo 0574/606015 o al numero verde gratuito 800/010406. Oppure inviare un fax con il testo e la data del giorno della pubblicazione al numero 0574/605770. CIRCOSCRIZIONI Nord, via VII Marzo n. 15, tel. 0574/69.77.11. Est, viale A. De Gasperi n. 67, tel. 0574/52.701 Sud, via delle Badie n. 130,tel. 0574/55.921. Ovest, via Leoncavallo n. 35, tel. 0574/43.87.11 Centro, via dell’Accademia n. 42, tel. 0574/61.57.59. Caffè al Teatro via Verdi, 28 tel. 0574/30658. Cencio’s via Strobino, 1 tel. 0574/593239. Hop Store via Targetti tel. 0574/440629. Keller Platz via Migliorati, 7 tel. 0574/41364. Lochness via S. Stefano tel. 0574/25187. Le Sirene via Saccenti, 15 tel. 0574/651225. Malastrana p.zza Mercatale, tel. 0574/401684. Kikò via Valentini, 5 Music dinner club. Maddalena piazza S. Agostino tel. 0574/31734. Nottetempo piazza Mercatale, 122 tel. 0574/41528. The Camelot Pub via VII Marzo, 15 tel. 0574/466342. Wallace Pub p.zza Mercatale, 24 0574/442003. Museo del tessuto via Santa Chiara, 24. “La fabbrica delle meraviglie” trentanni di donazioni al Museo del Tessuto di Prato. Fino al 20 aprile. Museo di pittura murale convento di San Domenico fino al 4 marzo “Leonetto Tintori e la scuola di Vainella”. Palazzo Banci Buonamici, fino al 29 febbraio, “Quei ragazzi della scuola di Prato (e dintorni)”. Esposte opere di Quinto Martini, Oscar Gallo, Leonetto Tintori, Giulio Pierucci e Sergio Fiaschi. Gruppo Storico Veicoli Storici via Montalese 715 a Montemurlo mostra di pittura di Luciano Baglioni. Fino al 26 febbraio. Galleria d’arte moderna e contemporanea “Ulivi” via Curtatone, 67 espone Giuliano Giuman. Fino al 28 febbraio. 14/02/2006 Il Gazzettino Pag. 14. UDINE Un inno alla famiglia e contro ogni guerra MUSICAL Da domani al Rossetti di Trieste Trieste Debutterà domani sera, alle 20.45, al Politeama Rossetti del capoluogo regionale, dove resterà in scena fino a domenica (con due repliche sabato, alle 16 e alle 20.30), l'atteso musical "Tutti insieme appassionatamente" prodotto dalla Compagnia della Rancia. Si tratta di uno dei musical più amati e famosi: se il massimo picco di popolarità lo raggiunse nel 1965, quando fu realizzato il memorabile omonimo film di Robert Wise (premiato da ben cinque Oscar, compreso quello come miglior film), lo spettacolo aveva già alle spalle una storia ricca di successi. Gli autori Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II (una delle coppie d'oro del musical americano, autori di capolavori come Oklahoma!, Carousel e South Pacific) erano stati infatti molto applauditi nei teatri di Broadway e Londra, dove il musical tuttora viene ripreso con regolarità. La fortuna di "Tutti insieme appassionatamente" è nel fatto di essere costruito come un classico del genere, con una colonna sonora memorabile e contenuti che - senza cadere mai nella retorica e nella banalità - esaltano i valori positivi della famiglia, l'amore, la voglia di vivere. Senza appesantire mai lo svolgimento, ma con un rigore che invita a riflettere, è presente anche il tema della guerra che percorre e lega l'uno all'altro la maggior parte degli spettacoli in scena allo Stabile regionale nella stagione in corso. FORUMNET TEATRI 3 MessaggeroVeneto ALBUM VENERDÌ 17 FEBBRAIO 2006 13 “Prima pagina”, un capolavoro brillante che non decolla Gianmarco Tognazzi, il figlio d’arte protagonista di “Prima pagina” CIVIDALE. Prima pagina di Ben Hecht e Charles MacArthur è entrataneltopdellospettacolod’oltreoceano prima sulle tavole del palcoscenicoe poial cinema,per benquattro volte, l’ultima e la più famosa nel 1974 targata Billy Wilder per la coppia più formidabile di Hollywood, quella formata da Walter Matthau e JackLemmon.Primapaginaè,infatti, un tipicissimo esempio, da manuale, di quel modo di intendere e fare spettacolo che ha fatto grande lo show business americano. Vale a dire quel cocktail perfetto di trame bencongeniateepersonaggiaccattivanti, simpatici, anche se furfanti e canaglie, di una giusta dose di buoni sentimenti coronata dall’immanca- di MARIO BRANDOLIN bile happy end, e di dialoghi brillanti, di qualche colpo di scena con la dovuta la suspense e un appena accennatomoralismodifondo,diqualche frecciata critica sull’american way of life e anche di un po’ di sana retorica patriottica. Il tutto, condito con interpreti di sicura e provata professionalità,agratificazionedellospettatorecuisiregalaunintrattenimentoleggero, di buon gusto e, cosa davvero importante, non offensivo della sua intelligenza. Tutto questo è anche Prima pagina,ottimoprodottodistampoprettamenteamericanoconfezionatoadovere attorno alla storia gradevolissi- ma di un giornalista d’assalto, di quelli di una volta che si giocavano il mestiere a forza di furfanterie varie pur di aggiudicarsi l’esclusiva di una notizia. Hildy Johnson è un cronista di nera e giudiziaria che ha deciso di cambiare mestiere, proprio quando,siamonellaChicagosulfinire dei ruggenti anni 20, un giudice e uno sceriffo collusi con la malavita stanno per mandare sulla forca un innocente. Occasione ghiottissima, insomma, per un’ultima zampata da leone della carta stampata. Con lui ildirettoredelgiornale,fanaticodello scoop e delle tirature speciali, pronto a passare sopra tutto e tutti; alcunicolleghiimbranati,lafidanzatacheloallontaneràdallaprofessione, lo sceriffo gaglioffo e la prostituta innamorata dell’innocuo condannato a morte. Una galleria di personaggi assai ben caratterizzati, dialoghial solitomoltovivaci ealcunicolpi di scena. La versione italiana, che è andata inscenal’altraseraalRistoridiCividale,prima tappa diun breve giro in regione,siavvale di una buonariduzionedovutaaldrammaturgoEdoardo Erba e dell’interpretazione di Gianmarco Tognazzi, nel ruolo che fu di Lemmon, e di Bruno Armando, inquellochefudiMatthau,burberis- A teatro con la Raffaello Sanzio simo e ostico direttore. Ovvio non stabilireparallelioconfronti.Madiciamo che la loro prova, diretta ahimè con mano insicura (una vistosa mancanza di ritmo e un’altrettanta lentezza nei tempi comici) da Francesco Tavassi, ci ha fatto rimpiangere e non poco quella dei loro illustri precedenti cinematografici. Anche perchéil contornonon vapiù inlà di qualche stentata caratterizzazione di maniera. Sicché il divertimento non è decollato come avrebbe dovuto e potuto, visto l’oggetto della rappresentazione.Unaseratamancata, che, se non ha fatto sbellicare dalle risate durante la recita, ha comunque ricevuto alla fine il caloroso applauso del pubblico. DOMANI A PORDENONE Da oggi a Udine la Societas in performance: parla il leader Romeo Castellucci UDINE. La Tragedia Endogonidia fa sosta a Udinedove,apartiredaquestasera,alPalamostre, il pubblico teatrale friulano potrà accostarsi al lavoro della Societas Raffaello Sanzio, alla quale quest'anno Teatro Contatto e il CentroServizi e Spettacolidedicano la sezionemonografica.DopoIanFabre,protagonistaassoluto della scorsa stagione, è la volta di Romeo Castellucci, leader della compagnia di stanza a Cesena e l'accostamento di questi due nomi non è casuale. Il Css inanella infatti, una di seguitoall'altra,duedellefiguretralepiùrappresentative della realtà di ricerca teatrale contemporanea. Non a caso investite l'anno scorso dell'onere-onore di dirigere due tra i festival teatrali europei più autorevoli: Castellucci quello di Venezia, Fabre quello di Avignone. Ma torniamo alla settimana udinese e alla Tragedia Endogonidia. Un nome non proprio semplice. Né da ricordare, tantomeno da pronunciare.Lopensa lostesso Castellucci, giunto ieri a Udine, l'ennesima città da abitare in un impegno su più fronti: dal teatro al cinema ai seminari con gli studenti. La prismatica Societascambieràinsomma faccia diverse volteconducendoci alla scoperta di questo lavoro pluriennale presentato ieri pomeriggio dallo stesso Castellucci. A partire dal nome: «che, una voltavisto stampato,avreicambiato –scherza il regista,rispondendoachigli chiededi spiegarne il senso –. Purtroppo era tardi. Endogonidia è una parola molto brutta e difficile da pronunciare, ma al di là di quello che si potrebbe pensare,nonl'hoinventataio.Giàesisteva.Siriferisice a quegli esseri monocellulari che si riproducono per separazione dell'individuo». Una separazione per partenogenesi, insomma, che non conosce fine e che caratterizza il lavoro dellacompagniadiCesena.Mafacciamounsal- Romeo Castellucci, leader della Societas Raffaello Sanzio, da oggi in scena a Udine to indietro, perché il discorso di Castellucci, la scelta di questo nome arduo, così come il senso dell'opera, necessitano per esser compresi di una panoramica dell'opera. Composta dalla Raffaello Sanzio tra il 2001 e il 2004,la Tragedia Endogonidiaèunciclodieventiscenicicostruito su undici fermate, undici città europee che hanno ospitato e visto crescere altrettanti spettacoli.Inseguitoautonomi dalluogoincuisono nati, con il quale il legame non è indissolubile. Tempoperfetto questoperinfilare unadomanda che nasce spontanea ovvero perché, tra undici spettacoli a disposizione, a Udine si sia scelto di portare proprio Bruxelles (oggi e domani al Palamostre) e Londra (il 22 e il 23 al Nuovo). Ma Castellucci gioca in contropiede e la risposta arriva in anticipo. «Il rapporto con le città – dice – non è di tipo illustrativo-narrativo, ma piuttosto si tratta di un lavoro sulla forma condotto più per vie epidermiche che in modo intellettuale. L'obbiettivo era assorbire quelle realtà, che ci interessano in quanto tutte rappresentative della città intesa tout court». Bruxelles e Londra quindi. Poi le Crescite, piccole azioni condensate nel tempo, generate in forma spontanea, ma non si tratta di happenings o d’installazioni, bensì di veri e propri pezzi di teatro. Nascono per gemmazione, come CrescitaXII Avignoneche vedremolunedì e martedìalSanGiorgio,esonolegateaspecificiepisodi dei quali sviluppano un aspetto particolare. Un procedere che ricorda i rami di un albero, per le continue divisioni successive e sempre in moto che spiegano, ancora di più, il titolo del progetto, Endogonidia. Spostando lo sguardo dal teatro al cinema veniamo infine al Ciclo filmico della Tragedia Endogonidia realizzato dai due videomakers Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, che sarà proiettato al Visionario. «Forma paradossale di documentario – lo definisceCastellucci–.Autonomodaipezziteatrali questo lavoro mette infatti in scena non tanto lo spettacolo, quanto le reazioni che quello provoca nello spettatore. Grazie ai tagli e al successivo lavoro di montaggio questo video riproduce l'attività selettiva sempre messa in atto da uno spettatore». E con lo strumento video c'èunrapportodiattrazione.Lodichiaralostesso Castellucci, annunciando un possibile progetto futuro in merito: «Mi interessa di questo mezzo – precisa – soprattutto la narrazione, cosa che aborro invece a teatro». Ma se di racconto non si può parlare davvero cosac'èalloraalfondodiquestaTragediaEndogonidia che a partire da oggi abiterà i palchi della nostra città? «Un profondo legame con la tragedia– spiega Castellucci–,ma nonconsiderata come genere da indagare in modo filologico.Abbiamointesoiltragicoinvececomecondizione. Quella della solitudine che ci appartiene, perché oggi è andato distrutto il linguaggio comune». Non si tratta quindi di un viaggio alla ricerca del vero spirito tragico – sarebbe un falso –, ma piuttosto delle sue rovine. «In quelle – diceCastellucci–ritroviamounabellezzaparadossale. La bellezza di ciò che manca: una condizioneditensioneericerca,datadaquestivuoti-chefanno partedella nostra esperienza».La sfida, in conclusione, altro non è che «mettere in atto un processo estetico e spirituale – spega Catellucci – concepito per le città e i cittadini». E chissà che magari porti con sé un ritrovato senso di cittadinanza, di appartenenza alla comunità. Maura Delle Case Navi da crociera: mostra e concorso al Verdi di Trieste Un’immagine alla mostra di Trieste: la nave “Vulcania” TRIESTE. Autentiche città galleggianti,lussuosissime,traghettavanofantasia e passeggeri dalla porta dell’impero asburgico, Trieste, lungo la costa dalmata, lontano, fino a New York e oltre. Nelle parole di Virginia Woolf, i suoi ospiti «erano liberi dalle strade, liberi dall’umanità: e lo stesso esultante senso di liberazione si impadronì di tutti loro». Parliamo del fascino della crociera, con le sue magnifiche navi, oggi raccontata nella mostra Una città a bordo. Trieste, la crociera, il sogno, in corso al Ridottodel Verdi, a Trieste. Realizzata da Iniziative Culturali, braccio operativo della Fondazione CrTrieste, in collaborazioneconComune,CostaCrociereeFincantieri, e curata dalla DeepArt, l’esposizione mette a fuoco l’intenso rapporto culturale ed economico esistente fra la città di Trieste e le “navi bianche”. È un percorso che si snoda attraverso progetti,immagini,modellidinavedelpassato e del futuro, arredi e oggetti d’arte che viaggiavano sui transatlantici. Insomma, un’ideale crociera nel tempo (il mare, la traversata, la vita a bordo), vissuta attraverso le evocazioni di un allestimento essenziale ed accurato. Nella bella sede del Ridotto trovano spazio capolavori ancora mai visti a terra, come il Fauno disteso del 1958 della FedericoC.ela Danzatriceconlecolombe del 1959 imbarcata sulla Franca C., entrambi di Marcello Mascherini, il pannello ligneo L’evoluzione della scrittura in Liguria di Tranquillo Marangoni, l’arazzo La città incantata di Luigi Spacal e la sedia progettata da Renzo Kollmann, che fu oggetto di studio da parte di famosi architetti. E ancora giornali di bordo, citazioni dotte sul tema del viaggio,manifesti,unatavolaapparecchiata conunpreziosoanni50.Perilvisitatore, un viaggio sentimentale, sollecitato dalle musiche di Debussy e dalla proiezione di immagini tratte da film come Amarcord di Federico Fellini e La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore. Alla mostra è anche abbinato un concorso,promossoda CostaCcrociere,che mette in palio un passaggio per due persone sulla nave Costa Marina. Per partecipare è sufficiente compilare l’apposita cartolina distribuita a ogni visitatore. L’esposizione è visitabile fino al 5 marzo, tutti i giorni dalle 10 alle 19 con ingresso libero. Sonia Sicco AL POLITEAMA ROSSETTI “Tutti insieme...”, un trionfo TRIESTE. Tutti insieme appassionatamente,findall'aprirsidelsipario,quellodelPoliteamaRossetti, induce subitoal sorriso, quando le suore nello stenditoio dell'abbazia, capeggiate dalla madre superiora, una splendida Floriana Monici, parlano di Maria, questa ragazza con la testa tra le nuvole che vuole prendere i voti, dubbiose sulla sua vocazione. E cominciano a cantare. Decisamente bene. La scena si apre quindi su un cielo di sole e nuvole con le vette delle montagne salisburghesi e compare lei, Maria, che intona The sound of music tradotto da Michele Renzullo come La musica sa cosa vuole il cuore. Finalmente la CompagniadellaRanciaeinparticolareSaverio Marconi, che è il regista dello spettacolo, hanno avuto il coraggio di riprendere per la secondastagioneilmusicaldiRodgerseHammerstein dopo alcuni tentennamenti, vista la defezione di Michelle Hunziker e Luca Ward, gli interpreti dello scorso anno. Questo è un musical che non ha bisogno di nomi di richiamo perché ha musiche e testi talmente belli che si reggono da soli. Oltre al fatto che la storia della famiglia von Trapp, con quei sette discolideifigli,hadeliziatoparecchiegenerazioni. Tutto di guadagnato con questo cambio di cast. Perché i due nuovi protagonisti, Alberta Izzo, già vista e apprezzata nel ruolo di Sandy in Grease, e il triestino Davide Calabrese sannorecitare e soprattutto cantare, che in un musical è fondamentale (infatti tutte le canzoni sono state alzate di un'ottava e von Trapp canta tutto quello che è richiesto dal copione. Cosa che non era stata possibile con Ward!). Alberta Izzo è solare, incanta con la sua voce, il suo sorriso e la simpatia del ruolo. Unico piccolo difetto, la dizione forse un po' troppo affettata. Piacevolissima sorpresa Calabrese, chedebuttainunruolocosìimpegnativo.Marziale nel primo tempo, pian piano si scioglie nei gesti, nella mimica, mentre Maria riporta nella sua famiglia la serenità. Bravissimi i ragazzi von Trapp che bisogna citarli, in testa a tutti Arianna Sala, la Quindic'anni, quasi sedici fresca e spontanea. Ma anche Paolo Fabris (Friederich), Laura Bagnato (Louisa), ClaudioIrace(Kurt),DilettaIrace(Brigitta),Vanessa Russo (Martha) e la dolcissima e piccola Valentina Moncada (Gretel). La simpatia di Giovanni Boni, nel ruolo dello zio Max, frizza nella rigida atmosfera di casa von Trapp. La regia segue abbastanza fedelmente quella del film di Robert Wise. Simpatica la scena dove la canzone Do re mi viene cantata biciclettando per il palcoscenico. Lucia Goj, con girevoli, ha ricreato efficacemente esterni ed interni. Applausi a scena aperta e ovazioni al termine. Repliche fino al 19 febbraio. Erica Culiat Due muratori superlativi TRIESTE. So’ romani... che più romani di così si muore. Son rozzi, lo dice Fiore. Germano va a puttane, non ha ancora messo la testa a posto. Sonmuratori.Eadesso,primolavorodaimprenditori, devono tirare su un muro di notte perché mancano i permessi per creare il deposito di un supermercato che confina con un teatro dismesso. È in scena alla sala Bartoli, per il cartellone altripercorsi, Muratori, di Edoardo Erba, in tournéedal 2002 con la regiadi Massimo Venturiello. Ecco che cosa dev'essere il nostro teatro. Un teatro di storie vere, contemporanee. Pubblico non numeroso, ma c'è da augurarsi che chi non ha ancora risposto all’appello si affretti: c’è tempo finoadomenica, elospettacolocheèdiquellida non perdere. Due ore, anche con l'intervallo, dove Germano e Fiore chiacchierano di una vita dissipata tra speranze delusioni amori, divorandolebattutedeldrammaturgopavese.Fiore(Paolo Triestino) è quello che trascina, è quello che ha il cervello pieno di progetti, ha fatto società conGermanoperché«altrimentitutticipassano avanti,ancheglialbanesifannol'impresa»,mentre Germano (Nicola Pistoia) è più disilluso, la suavitaèdiquietotrantran.Ementreconmattoni,cazzuolaecalcecomincianoatiraresulpalcoscenico un muro vero, tra bevute di birra, smoccolamenti sulla camicia da muratore, Fiore cerca di smorzare i dubbi e i tentennamenti del suo amico e lo incita a finire il muro, «ma chi ti dove- vi trombare stanotte?». Ed ecco che irrompe l'elemento fantastico. Fruscii nella notte. Saranno sorci e Fiore parte all'inseguimento. Mentre Germanolavora,simaterializzaunaragazzabellissima(labravaEleonoraVanni),burrosa,bionda, vestita con quegli abiti di pizzo di sapore primo Novecento. Germano ne resta folgorato. E mentre lei parla dell'estate che dà alla testa, della dolcezza del suo sguardo (di Germano) e gli raccontadiesserescappatadaunuomo,ilmuratore chiede, che posso fare per lei? E la donna risponde,parlare,eloinvita adandarseneinsieme. Via. Sul lago di Como. Aspettami, gli dice. Mi chiamo Giulia. Signorina. La signorina Giulia di strindberghiana memoria. Germano racconta l'accaduto a Fiore che subita impazza, questa va a chiamare la polizia. I due attori, intensi, fisici, siaccapigliano,maGermanolorassicura.Giulia non andrà dalla polizia e lui vuole portarla a Como, «questo treno non lo voglio perdere. Lei è una fata e io non ci voglio tornare con i piedi per terra». Fiore ha il suo daffare per convincerlo cheavràfattounsognoaocchiaperti,chestanno in un teatro e quindi è facile essere irretiti dalla magia!Ma l'eterea fanciulla appare anchea Fiore, e la passione irretisce pure lui, sradicandolo dalla sua realtà per fargli toccare un'altra realtà sullequaleinciampa.Fattadidolcezza,diincanto, di sogno. Tutto quello che vediamo o sentiamo è solo un sogno in un sogno?, scriveva Edgar Allan Poe. Prova attoriale superlativa. (e.c.) Gli Afterhours, domani sera in concerto al Deposito Giordani di Pordenone Afterhours in tour dal Deposito Giordani PORDENONE. Prima tappa: Deposito Giordani. Comincerà da qui il tour italiano degli Afterhours, che percorreranno la Penisola da cima a fondo durante i prossimi due mesi. Rientrati da una serie di date europee, recentemente concluse, porteranno sul palco sedici anni di lavoro artistico: dalla prima pubblicazione, che risale infatti proprio al 1990, fino ad arrivare a Ballads for little Hyenas, traduzione letterale del disco uscito per Mescal Records nella scorsa primavera, intitolato Ballate per piccole iene. Manuel Agnelli, voce e chitarra, Giorgio Prette, batteria, Dario Ciffo, violino, Andrea Viti, basso e Giorgio Ciccarelli, tastiere: questa la line up che salirà sul palco domani al Deposito per proporre il rock alternativo firmato Afterhours, legato, molto più di altri, alla scena internazionale.Enondimentichiamoinproposito i numerosi legami con importanti artisti, tra i quali ricordiamo solo il leader degli Afghan Whigs, Greg Dulli, che tanta parte ha nell'ultimo disco della band milanese. Dopo anni di dischi costruiti attorno alla lingua italiana, a testi che per tanti sono diventati vere e proprie bandiere, con Ballads for little Hyenas gli Afterhours tornano all'inglese. Sì, perché diversamente da tanti gruppi italiani, soprattutto quelli che la vetta delle classifiche talvolta l'hanno vista, gliAfter hannocominciatoaglialboridegli anni90 proprio cantando in inglese con il disco During Christine's sleep. Il salto all'italiano risale a qualche tempo dopo, precisamente al '93, quando registrano Mio fratello è figlio unico di Rino Gaetano. Da quel singolo è passato poco più di un decennio e oggi ecco un lavoro che sventola di nuovo l'inglese, ma che, al di là della traduzione, nulla sembra avere di nuovo rispetto a quel precedente al quale insostanza resta fedelissimo. Unanemmeno tanto velata critica, o meglio perplessità, questa, che recentementehafattodiscutere.Perchéri-pubblicare un lavoro che nella versione originale funziona giàbene?Senzadovercercarechissàqualimotivazioni,l'unicarisposta credibileè l'aperturaaimercati discografici europei. A dire che all'estero è più facile vendere se la lignua in cui si canta non è l'italiano. Ma la manovra commerciale che si può imputarealdisco, stettotralemani ancora avvolto nel cellophan, perde un po' di importanza quando, scartato,lo si inserisce in un lettore cd. A un primo ascolto, infatti, Ballads for little Hyenas sembra essere più ricco di quello in italiano, chitarre più graffianti, così come la voce, più convinta, per un risultato ruvido e tirato che aspettiamo ora con curiosità di ascoltare live. (m.d.c.) 6 TOSCANA & LIGURIA CULTURA & SPETTACOLI LA NAZIONE Sabato 11 febbraio 2006 Stasera e domani al Politeama Pratese con la Compagnia della Rancia TOSCANA Gli innamorati al museo pagano la metà FIRENZE — Due ingressi al prezzo di uno per le coppie di innamorati, comunque composte, che a Firenze, come in molte altre città della Toscana e italiane, vorranno visitare un museo statale il giorno di San Valentino. Grazie all’iniziativa «Innamorati dell’arte», ideata dal ministero per i Beni e le Attività culturali, tutti i siti espositivi statali, musei giardini, ville e aree archeologiche, saranno accessibili alle coppie pagando la metà. A Firenze, inoltre, prenotandosi, sarà possibile anche evitare la fila per il biglietto alla cassa. FIRENZE Paola Cortellesi in trionfo FIRENZE — Ultima replica questa sera per lo spettacolo di Paola Cortellesi «Gli ultimi saranno ultimi» al Teatro Puccini di Firenze, dove l’attrice di diverte a giocare in un monologocommedia dissacrante e pungente. Per Paola un trionfo superiore alle aspettative con teatri esauriti tutte le sere. FIRENZE Il piano di Lortie per Wagner FIRENZE — Ruota intorno al fenomeno Wagner il minifestival che il noto pianista canadese Louis Lortie (nella foto) propone, in esclusiva per gli Amici della Musica di Firenze. I primi due appuntamenti sono per oggi alle 16 e domani alle 2, alla Pergola. Un inconsueto viaggio fra originali e trascrizioni che si focalizzano su Wagner. FIRENZE Per Ligabue è già sold-out FIRENZE — Il «Nome e Cognome» tour di Luciano Ligabue fa tappa mercoledì all’Auditorium Flog di Firenze. E’ già tutto esaurito. Il rocker emiliano suonerà con i ClanDestino (Max Cottafavi, Luciano Ghezzi, Gigi Cavalli Cocchi, Giovanni Marani), la storica band degli esordi e il giovane chitarrista emiliano Niccolò Bossini. di Guido Guidi Guerrera PRATO — «Julie Andrews era un usignolo, una stella troppo alta da potere raggiungere. Confesso che per l’ennesima volta continuo a guardare con avidità, con tanta voglia di apprendere, quel film mitico che conquistò ben cinque oscar». A parlare è Alberta Izzo che debutta a Prato in prima per la Toscana con «Tutti Insieme Appassionatamente» diretto da Saverio Marconi. La Compagnia della Rancia che in questo nuovo cast prevede la partecipazione, tra gli altri, di Davide Calabrese, Floriana Monici. Giovanni Boni, Cristina Fassio e Livio Salvi, con le coreografie di Fabrizio Angelini e la direzione musicale di Giovanni Maria Lori, mette in scena stasera e domani al Politeama Pratese il famoso musical, forse in assoluto il più amato nella storia di questo tipo di spettacolo. Noto al grande pubblico per la sua versione cinematografica del ’65 firmata da Robert Wise e candidato a ben dieci premi Oscar grazie all’interpretazioni impareggiabili della Andrews di Eleanor Parker e Chrisotpher Plummer, rappresenta uno dei successi planetari di tutti i tempi. Passano quarant’anni e il re italiano del musical Saverio Marconi prende il testimone debuttando lo scorso anno con Michelle Hunziker nella parte di Maria: «Io vestivo invece i panni della baronessa Elsa — rivela Alberta Izzo — una parte difficile, solo recitata: dovevo essere acida e pungente, per dirla con le parole di Saverio. Nel contempo ero la sostituta di Michelle, come accadde una volta a Milano per una sua improvvisa indisposizione». Quindi non è proprio una novità… «No, la parte la conosco bene e mi CAST Nicole Grimaudo PROTAGONISTI Qui sopra Alberta Izzo nel ruolo che fu della grande Julie Andrews; a sinistra una foto di gruppo in scena Tutti insieme è ancora musical Un successo appassionato FIRENZE In memoria di Amelia Rosselli FIRENZE — Amelia Rosselli, a dieci anni dalla morte, viene ricordata oggi su Radiotre, alle 20, nella trasmissione di Andrea Cortellessa. Oggi a Firenze il gruppo Quinto Alto, dalle 10 alle 16, propone letture, testimonianze e interventi in «Memoria di Amelia Rosselli» al Giardino dei Ciliegi. intriga che la storia si ispiri a un fatto realmente accaduto. Maria canta si muove e si atteggia in un modo che richiede un registro particolare: un gioco che mi stimola e diverte». Ci sono differenze nelle due interpretazioni? «Notevoli, perché i due personaggi sono all’opposto. Maria è esuberante e piena di verve: qualcosa ci accomuna un po’, specialmente quando mi sento a mio agio e riesco a sbloccarmi». Come ha iniziato? «A sei anni, quando ho cominciato con la danza classica. Un gior- no ho visto Grease con la Cuccarini ed è stato colpo di fulmine. Ho cominciato proprio facendo Sandy e col moltiplicarsi delle repliche ho amato un numero incredibile di Danny sempre diversi!». Che rapporto ha stabilito con Saverio Marconi? «C’è una grande intesa e stima. Lui ha la rara capacità di far capire sempre ciò che vuole perché conosce a fondo tutti i personaggi e si muove a suo agio nelle loro vesti. E’ incredibile: sa fare tutto». Prato Politeama stasera e domani Versiliana d’inverno: oggi a Pietrasanta confronto con i carabinieri del reparto scientifico di Parma Quando la fiction diventa realtà Il comandante del Ris incontra il regista del film per la tv PIETRASANTA — Dalle lunghe indagini all’impronta, dalla confessione al reperto, dall’intuizione del detective alla prova. Si allargano sotto la lente d’ingrandimento le ricerche del Reparto investigazioni scientifiche dei Carabinieri, protagonista della fiction tv «Ris 2 - Delitti imperfetti». La prima serie di episodi ha già sbancato l’auditel e a parlare di questo successo saranno oggi pomeriggio alle ore 17 in Sant’Agostino, nell’ambito dei Caffè d’Inverno, il regista inglese Alexis Sweet e il comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano, assieme al presidente esecutivo della Fondazione Versiliana Massimiliano Simoni. «Una fiction che coniuga verità e intrattenimento spettacolare — spiega il regista — per la quale gli attori hanno seguito un corso di metodologia scientifica a Parma a stretto contatto con il colonnello Garofano partecipando alle simulazioni. Anche i macchinari per l’esame del Dna sono veri e prestati al set». Una serie tv «realizzata in modo realistico e per niente arrogante» come ha commentato in più occasioni il comandante del Ris Garofano. Il grande interesse del pubblico è anche motivato dall’attualità dei casi rielaborati nella finzione. «Nella puntata ispirata alla tragedia di Cogne — racconta Sweet — abbiamo toccato un po’ di verità in modo molto lieve dal momento che si tratta di un caso ancora aperto. Lo scorso anno abbiamo valutato la possibilità di ripercorrere le tappe della coppia omicida Erika e Omar ma si è trattato di una vicenda dove il delitto era più surreale della fiction e sarebbe stato troppo crudo da proporre a un pubblico familiare. I casi devono infatti essere attuali ma avere una certa logica criminale». La fiction è stata però accusata di aver ispirato un’azione di Unabomber... «Forse l’errore è stato quello di aver scelto un personaggio ancora attivo — confessa il regista — ma adesso gli abbiamo dato un taglio diverso: Unabomber è stato trasformato in un personaggio di fantasia, il nemico per eccellenza come può essere Jocker per Batman e nella nuova serie si diletterà in puzzle indecifrabili e non più a confezionare bombe». Francesca Navari Pietrasanta Sant’Agostino oggi alle 17