Gazzetta di Parma, 20 maggio 2014
Transcript
Gazzetta di Parma, 20 maggio 2014
SPORT 45 MARTEDÌ 20 MAGGIO 2014 CalcioqDopo un campionato di Terza Categoria chiuso all'ottavo posto è arrivata la vittoria nel trofeo «Balisciano» ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il salto in alto dell'Araba fenice Sala Baganza Inattesa promozione in Seconda Categoria per la squadra nata dalle ceneri della gloriosa A.C. --------------------------------------- Vittorio Rotolo --------------------------------------- II Il «day-after» è ancora più bello del momento della vittoria. Perché solo allora ti rendi effettivamente conto della portata dell’impresa realizzata, sulla quale magari nessuno avrebbe scommesso un solo euro ma che poi, a conti fatti, risulta ampiamente meritata. Per l’impegno e la qualità delle prestazioni. Dolce è stato il risveglio del Sala Baganza che domenica scorsa, sul neutro di Collecchio, ha superato il quotato Tortiano nella finalissima del Torneo Balisciano. Una battaglia decisa ai supplementari dalle reti del difensore Lapina e dell’attaccante Olari, quest’ultimo autore di una magistrale punizione, che hanno spalancato le porte della Seconda Categoria alla formazione giallo-blu. Sorta nel 2000 (come Us Salese), sulle ceneri della gloriosa AllenatoreSimone Benecchi Ac Sala Baganza, di cui ha ripreso il nome nel 2010, la compagine del presidente Renzo Martini, che compirà 90 anni nel prossimo mese di novembre, ha coronato nel migliore dei modi una stagione vissuta, almeno in campionato, tra luci ed ombre. «Fino alla sesta giornata questa squadra si trovava al comando della classifica. Poi, due brutti infortuni ci hanno privato di elementi fondamentali come capitan Ghirini ed il difensore Azzali (classe 1967). Defezioni che hanno avuto un peso specifico notevole» ricorda il tecnico Simone Benecchi, 27 anni, che del Sala Baganza è anche centrocampista. «Devo dire che l’immagine dell’allenatore che soffre e suda sul terreno di gioco è molto apprezzata dai giocatori» fa notare con un sorriso il giovane tecnico parmigiano, a Sala dal 2007 e che tre stagioni addietro prese il po- TennisqCampionato di serie A2 Il Castellazzo ottiene un pari contro il quotato Livorno Cecilia Alberti --------------------------------------- II Domenica fortunata per il Tc Castellazzo di A2, che è riuscito a rimanere coraggiosamente agganciato agli avversari del Livorno e chiudere una giornata importante ai fini della classifica con un pareggio. Il tre a tre è maturato dopo una serie di spettacolari battaglie che hanno meravigliato il folto pubblico intervenuto. Sotto il sole cocente del Castellazzo grande vittoria per l’Under 16 ducale Matteo Curci, che ha regalato il primo punto per Parma sconfiggendo in due set Giacomo Adoncecchi (6/3 6/2). L’uno pari è arrivato dalla sconfitta dell’altro giovane del Castellazzo Riccardo Trascinelli, battuto sempre in due set da Andrea Di Meo (6/3 6/1). Netta vittoria per il maestro del circolo ospitante Alessandro Tombolini, che ha maturato la vittoria contro il giovane Gregorio Lulli dopo una se- rie infinita di smorzate e pallonetti, che hanno sfinito l’avversario, costretto ad arrendersi in due set per 6/2 6/3. Battuto invece il numero uno ducale Matteo Colla, per mano del bravo Matteo Aprile, che dopo aver vinto di misura il tie-break del primo set, ha approfittato del calo fisico di Colla e ha chiuso con il punteggio finale di 7/6 6/3. --------------------------------------- Risultati --------------------------------------- TERZA GIORNATA Tc Castellazzo–Coop. Livorno 3-3 Tombolini (C) b. Lulli (L) 6/2 6/3; Curci (C) b. Adoncecchi (L) 6/3 6/2; Aprile (L) b. Colla (C) 7/6 (7) 6/3; Di Meo (L) b. Trascinelli (C) 6/3 6/1; Curci/Tombolini (C) b. Adoncecchi/Di Meo (L) 6/7 (7) 6/2 6/3; Lulli/Shold (L) b. Colla/Trascinelli (C) 7/6 (3) 6/4. sto in panchina dell’esonerato Ghidini. Benecchi si gode oggi la sua prima promozione da allenatore ed incassa i complimenti della società. «Può sembrare una frase scontata ma, mai come in questo caso - spiega - credo che il merito sia da condividere con tutto il gruppo: ho avuto la fortuna di allenare giocatori fantastici, con una grande predisposizione alla cultura del lavoro e che si sono mostrati disponibili nell’applicare la mia idea di calcio. Il salto di categoria non era tra gli obiettivi dichiarati dalla dirigenza. Tuttavia, all’interno dello spogliatoio, la consapevolezza di poter fare qualcosa di importante non è mai venuta meno». E così è stato. Per nulla demoralizzato, a giudicare dalla partenza sprint, dall’ottavo posto con cui aveva concluso il gi- - --------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------- Promossi L'esultanza della squadra dopo la vittoria nel «Balisciano». Sul due pari sono andati in scena i doppi, giocati contemporaneamente. Il primo a terminare è stato quello che ha visto la sconfitta del duo locale composto da Colla e Trascinelli per mano di Lulli e Shold (7/6 6/4). Sotto quindi di tre punti a due, non è stato facile per la coppia del Castellazzo Curci/Tombolini non farsi prendere dallo sconforto, sotto di un set dopo aver mancato ben quattro set point. Dopo una serie di scambi eccezionali però il duo gialloblù ha saputo recuperare e dar vita allo spettacolo migliore della giornata andando a vincere nettamente il secondo parziale per 6/2 e il terzo per 6/3. Tre pari quindi il risultato della giornata che riporta alto l’umore del team del Castellazzo. Domenica prossima, in occasione della quinta giornata di girone, si giocherà in casa dello Scandicci, al momento fanalino di coda del girone numero tre. u NotizieInBreve BOXE PARMA TIRO A VOLO Week end brillante in due meeting Vittoria di Filippelli in Kazakistan nn È nn Felice stato un week end ricco di soddisfazioni per i pugili dilettanti della Boxe Parma impegnati, tra venerdì e sabato scorso, in due distinti meeting, a Prato ed a Prato Barbieri, nel Piacentino. Per i ragazzi guidati dal maestro Maurizio Zennoni, il bilancio è di 4 vittorie ed una sola sconfitta. A subirla, in terra toscana, l’esordiente Marzouk Mounir, 15enne peso leggero, superato di stretta misura ai punti dal pakistano Iobal. Nella stessa riunione successo invece per Gabriele Sassi che, nei welter, ha avuto la meglio su Resti. A Prato Barbieri, il verdetto dei giudici ha permesso il team parmigiano di fare il pieno, con le convincenti affermazioni di Errick Salah Eddin e Sergiu Balica che, fra i superwelter, hanno battuto rispettivamente Tassei e Velcov, e del peso medio Constantin Pancrat, prevalso sul russo Petrov. esordio in azzurro per Riccardo Filippelli. Il 23enne pistoiese ha vinto la gara di Skeet della 2/a tappa della Coppa del Mondo di tiro a volo in Kazakistan. Filippelli si è imposto ottenendo un «netto» di 16/16 nelle semifinali e poi battendo per 15-14 nella finale per l’oro il norvegese Brovold. I NOSTRI ERRORI Baldini: l'oro olimpico di Atene è Stefano nn A causa di un nostro errore nell'impaginazione del servizio di ieri sulla «Baldinissima» sono state omesse alcune parole, con il risultato di far sembrare Davide Baldini, organizzatore della gara, quale vincitore della maratona olimpica di Atene. Il vincitore dell'oro olimpico è invece, come ben noto, il fratello Stefano. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori. rone A di Terza Categoria, il Sala Baganza si è riscattato nel Torneo Balisciano. E grazie all’esperienza tra i pali di Brigati, alla fantasia del promettente Bacchieri ed alla tecnica del camerunense Belangwe, ha sovvertito ogni pronostico. Facendo fuori la San Leo in semifinale ed il Tortiano nell’atto conclusivo, ovvero le prime due forze del campionato. «Questo la dice lunga sul va- lore dell’impresa che abbiamo compiuto. Certo, anche la fortuna ha fatto la sua parte – ammette Benecchi – ma ritengo che la mia squadra abbia legittimato sul campo tale successo, con prestazioni sempre convincenti. Il futuro? Beh, adesso godiamoci questa promozione. Ci sono però tutte le condizioni per puntare, nella prossima stagione, ad una tranquilla salvezza. Magari con questo stesso gruppo». u CnuqTennis, Trascinelli ok ------------------------------------------------- Volley, battuto Chieti Cinquina nel calcetto --------------------------------------- Luca Bertozzi --------------------------------------- II Una giornata con molte luci e qualche ombra quella del Cus Parma alle finali dei campionati nazionali universitari a Milano che nel tennis si scontra con un livello «davvero altissimo, sia in termini di iscritti al tabellone ma anche come talento. Basti pensare che molti tennisti in campo sono dei 2.6 come ranking», spiega la cussina Lara Persiani che ieri é uscita sconfitta dopo un match combattutissimo per 2-1 con i parziali di 3/6, 6/4 e 6/3 contro la Peretta, del Cus Brescia. Al circolo tennis lombardo sono usciti sconfitti anche Giulio Putelli per 2-0 (6/2 6/0) da Alberti (Cus Bergamo), e Federico Verzelli - sempre per 2-0 - contro Benussi del Cus Milano (6/2 6/0 il conteggio nei set). Bene invece Riccardo Trascinelli in grado di vincere 2-0 (6/2 6/3) contro Sabatino del Cus Salerno. Vince anche Caterina Ricordi che per 2-0 supera Vincitore Riccardo Trascinelli Fareri (Cus Brescia) per 6/1 6/4. A chiudere la prima giornata del tennis, la sconfitta di Caterina Bolsi in due set (3/6, 2/6) contro la Orsi, del Cus Roma. Nella pallavolo invece il sestetto rossonero contro il Cus Chieti dopo aver perso il primo set per 25/21 e ristabilito la parità nel secondo (21/25) ha fatto suo il match con il punteggio di 25/18 al terzo. Il volley finisce a due su tre nella fase di qualificazione. Bene infine il calcio a cinque femminile che ha travolto in una partita a senso unico il Cus Pisa per 5 -1.u Automobilismo L'ex pilota e costruttore australiano, vincitore di tre mondiali e fondatore della scuderia con il suo nome si è spento a 88 anni Addio «Jack», creatore del mito Brabham S ir John Arthur Brabham, «Jack» per gli amici e gli appassionati di corse, se n’è andato ad 88 anni, nella sua casa sulla Gold Coast in Australia, vinto da una malattia al fegato. Con lui si chiude una pagina di storia della Formula 1, alla quale era giunto spinto dalla passione per i motori che l’aveva portato a diventare meccanico della Royal Australian Air Force. Brabham è stato l’unico capace di vincere tre mondiali prima come pilota, poi da pilota-costruttore: nel ‘59 e ‘60 fece suo il titolo con la scuderia Cooper e nel ‘66 conquistò il suo terzo ti- tolo, al volante della monoposto che portava il suo nome. Il primo titolo, arrivato in modo del tutto inatteso (il grande favorito era l’inglese Stirling Moss) ha dell’epico nel suo epilogo, degno di una sceneggiatura hollywoodiana: a 800 metri dal traguardo dell’ultimo giro del gran premio degli Stati Uniti, sul circuito di Sebring, Brabham è in testa quando il motore della sua Cooper Climax ammutolisce e la vettura rallenta fino a fermarsi. E’ finita la benzina. Ma «Black» Jack non si perde d’animo: scende e da solo (pena squalifica) a spinta percorre gli ultimi 100 metri di pista, tagliando comunque il traguardo al quarto posto. Quanto basta per laurearsi campione del mondo con quattro punti di vantaggio su Tony Brooks e 5,5 su Moss. Brabham si ripete poi l'anno successivo, nel ‘60, «ammazzando» la concorrenza con una serie di cinque vittorie consecutive. Nel 1962 decide che sono maturi i tempi per mettere a frutto l’esperienza accumulata e realizzare una vettura propria, con l’aiuto dell’amico e socio Ron Tauranac, progettista del telaio, anche lui australiano. Ci vorranno sette anni per vincere il terzo Mondiale e divenire il primo pilota iridato con una macchina autoprodotta, la Brabham BT19. Nel 1966 arriva anche il titolo costruttori, bissato l’anno sucMitoJack Brabham in una recente foto (davanti a una sua foto dei tempi d'oro) e una delle ultime Brabham F1. cessivo. In carriera, come pilota prese parte a 126 Gran premi tra il 1955 ed il 1970, collezionando 14 primi posti (l’ultimo in Sudafrica), 31 podi e 13 pole. Negli anni seguenti le vetture della scuderia Brabham saranno poi guidate da piloti come Hill, Lauda, Piquet, Patrese, Elio De Angelis (che nel 1986 al volante di una BT55 - perderà la vita sul circuito Paul Ricard di Le Castellet, durante una sessione di prove). Dopo un periodo di oblìo, la fine della Brabham arrivò nel 1992: in crisi di risultati e ormai quasi senza sponsor, la bancarotta strangolò una delle più grandi scuderie nella storia della Formula 1, che pure già da tempo era stata rilevata - nel ‘72 - da un certo Bernie Ecclestone, più tardi tra i fondatori della Foca. u