biografia - Scuola Popolare di Musica di Testaccio

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biografia - Scuola Popolare di Musica di Testaccio
CARLO CIASCA biografia.
Si diploma in chitarra al Conservatorio di Perugia con il M° Claudio De Angelis, allievo di Andrès
Segovia e di Emilio Pujol, è il 1980. In commissione d’esame, tra gli altri, il M° Alirio Diaz, il voto
è di 9/10.
Studia Composizione con il M° Domenico Guaccero, allievo di Petrassi, al Conservatorio di
Frosinone dal 1977 al 1979, e ne segue poi le lezioni come uditore a Santa Cecilia sino al 1982.
Ottiene la Licenza complementare in Storia della Musica, nel 1978 al Conservatorio di Frosinone.
Lo stesso anno compie una ricerca etnomusicologica, in Calabria e Lucania, sul campo con Paolo
Modugno e Roberta Tucci. Deposita la raccolta di registrazioni di musiche popolari, effettuate nel
corso della ricerca, presso la Discoteca di Stato ed archiviata con il n.106. Da tale ricerca nasce un
disco sulla chitarra battente italiana, per la collana “I Suoni” della Fonit Cetra, per la quale ha fatto
la nota musicologica e le trascrizioni musicali, e che viene ora riedita dalla Regione Lazio.
Nel 1979 il CNR e la cattedra di Etnomusicologia dell’Università’La Sapienza’, lo incaricano di
fare luce sulla terapia musicale nelle culture che praticano lo sciamanesimo.
Si laurea nel 1982, a La Sapienza di Roma in Lettere e Filosofia presso l’Istituto di
Etnomusicologia, con relatore il Prof. Diego Carpitella, con una tesi sulla chitarra battente. La tesi
include anche ricerche storiche, filologiche, ed organologiche sullo strumento, le cui origini erano
allora sconosciute in Italia e nel mondo, nonostante la presenza copiosa dello strumento nei musei
di tutta Europa.
Nel 1983 è borsista del Mistero degli Affari Esteri per ricerche sui rapporti tra il flamenco, le sue
origini, e la musica cristiana alto medioevale, lavorando all’Università di Siviglia e presso la
Collezione De Zayas, che consta di 60.000 volumi e manoscritti, e di numerosi strumenti cinque, sei
e settecenteschi.
Dal 1983 all’85 a Siviglia studia flamenco con Mario Escudero, un vero creatore dello stile solista
di chitarra flamenca, e con altri grandi chitarristi di flamenco. Ha vissuto nelle comunità gitane in
Andalusia, ha suonato alla radio andalusa e tenuto conferenze all’Università di Siviglia.
Ha studiato pedagogia musicale con Tony Ackerman, chitarrista e pedagogo di scuola americana,
nel 74-75.
Ha studiato musica araba e magrebina per lungo tempo, frequentando anche i seminari di musica
araba della Fondazione Cini di Venezia nel 1982.
Si occupa di micro intonazione, lavorando sui testi di Harry Partch e di Halois Haba.
Si interessa di intonazioni non temperate sia nella tradizione popolare che in quella colta, europea
ed extraeuropea.
Si occupa della Poesia per musica dal 1975, poesia concepita direttamente per essere cantata, ed
accompagnata da musica obbligata i cui cicli metrico-ritmici si intersecano con il metro ed il ritmo
poetico sia recitando che cantando.
E’ consulente della cattedra di Etnomusicologia dal 1978 al 1988. E dal 1990 al ’96 è consulente
per gli strumenti a corde della Cattedra di Storia della Musica, all’Università La Sapienza di Roma.
Studia Teologia all’Università Domenicana del’Angelicum di Roma nel ’80-’82.
Scrive un articolo “I sistemi di scansione del ritmo nella musica flamenco: una possibile sua
applicazione didattica ad alcuni ritmi della tradizione orale italiana”, in “Forme e comportamenti
della musica folk lorica italiana: etnomusicologia didattica” Centro di ricerca e sperimentazione per
la didattica musicale (Fiesole). Ed. Unicopli, Milano 1985.
Nel ’85-’86 lavora con Crocevia (ONG) in Brasile e in Argentina per un progetto per la creazione di
un indotto musicale competitivo industrialmente, degli stili e generi musicali (numerosi) meno noti
in Europa e negli USA. Tiene conferenze a Buenos Aires su i “Rapporti tra musica iberica e
argentina”, tiene altre conferenze e suona alla radio di Salvador Bhaia.
Pubblica in Italia, un articolo “Il flamenco tradizionale e Paco De Lucia”, sulla rivista Chitarre,
anno1, n.3, giugno 1986, ed. Lakota, Roma.
Pubblica un articolo ‘La ragione incorporea’, sulla rivista ‘I giorni cantati’, anno II n.5, aprile 1988.
Scrive “La storia di sole” un soggetto che vorrebbe far realizzare graficamente e musicarlo.
Ha vissuto in Brasile nelle favelas di Salvador Bhaia ed in quelle di Rio de Janeiro. I proficui
rapporti culturali stabiliti nel primo viaggio in Sudamerica lo portano a collaborare con Istituti di
ricerca dell’Università di Buenos Aires, di Salvador Bhaia e di Rio de Janeiro. E’ coordinatore
musicologico di un progetto italiano, che verrà rappresentato nel 1990, nel teatro Uni-rio
dell’Università di arti plastiche di Rio de Janerio, ‘Multirifrazione Aiace’ di Luigi Cinque, che è
una riuscita rielaborazione, in chiave contemporanea, della tragedia di Sofocle. E che sarà eseguita
da musicisti europei con musicisti di scuole di samba e cantastorie del nordest del Brasile. In qualità
di strumentista, con chitarra e chitarra battente, prenderà parte a gli spettacoli.
Nel 1990-’91 presso l’Università dei 50 e più di Roma, è docente del seminario di Storia della
Musica, fatto con testimonianze ed ascolti.
Nel 1991, consegue l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole di II° grado, all’educazione
musicale, presso il Provveditorato agli Studi di Rieti con votazione di 76.56 ed ha inoltre il diploma
di graduato del Metodo Silva per l’insegnamento. In periodi diversi insegna nelle scuole italiane,
anche come insegnante di sostegno, con la musica. In Spagna, insegna nel ’88-89 nella scuola
italiana di Barcellona.
Nel 1996 dopo un Concorso a Titoli è rilevatore di Beni Culturali per la Regione Lazio. E nel 2002
deposita la sua ricerca, pubblica un DVD su musica, strumenti, ritualità e narrazioni di cinque paesi
del Lazio, completo di informazioni sul fenomeno del banditismo e della transumanza, con relative
trascrizioni musicali, testi e documentazione fotografica.
Dal 1995 al 2001 è discepolo di Lama tibetani all’Istituto Lama Tzong Kapa di Pomaia (PI), centro
di studi Tibetani, studia la loro musica rituale e liturgica, canta con Lama e monaci e studia il
Sanscrito.
Nel 2002 tiene corsi di etnomusicologia nella Scuola di Formazione per critici d’arte “Esperienze”,
diretta da Gianfranco Salvatori.
Insegna dal 1969 chitarra classica e successivamente flamenco, musica popolare italiana e chitarra
battente.
Nel 1976 è tra i dodici fondatori della Scuola Popolare di Musica di Testaccio ove fino al 1981 è il
responsabile del settore chitarra (classica, jazz, popolare, folk, country americana, rispettivamente
Maurizio Lazzaro, Massimo Nardi, Mario Fules). E’ anche stato vice presidente nel biennio ’80’81. Dal ’96 al’99 ha insegnato etnomusicologia, tenuto conferenze con ascolti, e dato lezioni di
chitarra flamenca e preso parte al consiglio direttivo del’SPMT.
Ha iniziato la carriera concertistica da solista con la chitarra nel 1971. Ha tenuto concerti nel campo
della musica colta, sia classica che contemporanea, ed in quello della musica popolare italiana, con
diversi gruppi musicali. Successivamente si è dedicato al flamenco e alla chitarra battente.
Ha suonato, tra gli altri, con Dodi Moscati, Giancarlo Schiaffini, Miciko Yarama, Bruno Tommaso,
Maurizio Lazzaro, Massimo Nardi, Paolo Modugno, Corrado Nofri, Luca Balbo, Nicola Puglielli,
Luigi Cinque, Sylvie Genovese, Edson Santos, Enrique Camara, Donato Citarella, Ambrogio
Sparagna.
Ha inciso nel ’75, suonando chitarra e mandolino, un disco per le Cooperative Agricole Portoghesi
con Josè Alfonso, autore di Grandola Villa Morena, la canzone vessillo della rivoluzione dei Cento
Fiori portoghese.
Nel ’76 un suo brano è stato eseguito alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna in una rassegna di
giovani compositori allievi del M° Domenico Guaccero.
Collabora in qualità di etnomusicologo e strumentista con ‘La Paranza’ di Donato Citarella, che è
premiata dal Ente Teatrale Italiano, nell’ambito di una manifestazione per la promozione della
musica barocca in Italia, “Per la capacità di ricreare l’ambiente proprio del ‘600 e ‘700 napoletano”.
Suona la chitarra battente con la Bosio Big Band di Ambrogio Sparagna, e dal’99 al 2001 è
presidente di questa Associazione Culturale.
E’ poi con la Compagnia di Ambrogio Sparagna e collabora a numerosi progetti musicali, effettua
tournèe in Italia ed incide il brano ‘Attaranta’, nel disco ‘ Vorrei Ballare’, con la chitarra battente.
Collabora con la coreografa Elsa Piperno, in qualità di consulente musicale, e scrive per il
programma dello spettacolo le note musicologiche.
Fonda nel 1978 di un trio di chitarre, con Maurizio Lazzaro e Massimo Nardi, che ha dato concerti
fino al 1980 al Folk Studio di Giancarlo Cesaroni ed in vari festival italiani.
Nel ’92 da vita al duo chitarristico Anceps, (una struttura elastica che può accogliere, musica,
danza, canto ed arti figurative), lui sviluppa questo suo progetto, prima con Nicola Puglielli e poi
con Sylvie Genovese. Con in repertorio flamenco; musica popolare italiana e latino americana con
arrangiamenti originali; Jazz e valzer venezuelani.
E’ nato a Roma, nel 1950, di origini Lucane, ed è scomparso per un cancro, a febbraio del 2015.