ape: la storia
Transcript
ape: la storia
BIBLIOTECA DELL’AUTO E DELLA MOTO D’EPOCA Club Auto d’Epoca Scalea & Motoretrò (C.A.E.S.M.) APE: LA STORIA L’Ape nacque nel 1948, quando, Enrico Piaggio decise di affidare all'ingegnere aeronautico Corradino D'Ascanio il progetto di un motofurgone derivato dallo scooter, con l'idea di realizzare un veicolo commerciale su tre ruote. Questo nuovo veicolo derivava chiaramente dalla “Vespa”, tanto è vero, che le prime due serie si presentavano strutturalmente come una Vespa a due ruote cui era agganciato un rimorchio. Il primo modello Ape mantenne molti componenti della Vespa, come lo scudo anteriore, il manubrio e il motore 125 cc. Dietro, invece, la novità era rappresentata dalla coppia di ruote con sopra un pianale capace di trasportare 200 kg di carico. All’epoca Ape rivoluzionò la mobilità cittadina grazie alle proprie caratteristiche, essendo un veicolo dal costo contenuto, manovrabile nel più intenso traffico cittadino, e soprattutto adatto e al trasporto a domicilio della merce acquistata nei negozi. Non solo le città, ma anche le campagne si popolarono in poco tempo di questo innovativo veicolo che, modificato e spesso trasformato in veicolo “tutto terreno”, diventava, oltre che resistente, anche economico nei costi di gestione, e guidato da tutti, visto che all’epoca non era richiesta la patente per la sua guida. Il prezzo di listino di 170.000 lire non era certo trascurabile rispetto alle 139.152 lire di reddito medio annuo degli italiani, ma Enrico Piaggio, mutuando dagli Stati Uniti il sistema di vendita rateale, pensò una formula che agevolò il pagamento dei molteplici piccoli e medi commercianti e artigiani delle città che si affrettavano a personalizzare la flotta di Ape con stemmi e slogan delle loro imprese. A partire dagli anni Cinquanta l’Ape costruì il suo fascino senza tempo legando la propria immagine anche ai fotogrammi dei divi di Hollywood in villeggiatura nelle isole del Mediterraneo: Oggetto modaiolo a cavallo degli anni '60 l'Ape Calesse, con tanto di divanetto posteriore in vimini, diventa il mezzo di trasferimento preferito da attori, artisti e personaggi famosi tra i vicoli di Capri, Ischia, Portofino e della Versilia. Il «Calesse» dell'epoca, infatti, è un oggetto di culto per i collezionisti. Solo nel 2007 la Piaggio lo ripropone in una serie limitata di 999 pezzi numerati come modello Ape Calessino, al fine di omaggiare la storia e di proporre un veicolo per la mobilità personale in ambiti esclusivi. Ape Calessino del 2007 ha reinterpretato il mitico design degli anni ’60 con tutti i valori della solarità tipica del Mediterraneo. Un allestimento particolare dell’Ape è stato persino realizzato per il Papa, per il presidente della Repubblica, mentre l'attore Renato Pozzetto possiede un'intera collezione e il pluricampione del mondo di motociclismo Valentino Rossi continua a scorrazzarci nel tempo libero, insieme agli amici d'infanzia, nella sua Tavullia. Costruito sin dal 1948 negli stabilimenti Piaggio di Pontedera è diffuso a livello internazionale sia nei Paesi europei, sia nei mercati emergenti dell'Asia, come l’India, nella cui Baramati è costruito su licenza. Non mancano gli appassionati che, in più parti del mondo, con l’Ape hanno compiuto imprese fantasiose e memorabili. A tal proposito va ricordata, la spedizione di Giorgio Martino e Paolo Brovelli, che nel 1998, con due Ape TM a miscela, sono andati da Lisbona a Pechino dopo aver viaggiato per 25.000 Km, attraversando 19 Paesi. www.caesm.it BIBLIOTECA DELL’AUTO E DELLA MOTO D’EPOCA Club Auto d’Epoca Scalea & Motoretrò (C.A.E.S.M.) LA PRODUZIONE E LE VARIE SERIE 1948. Ape “A” Motore 125cc, cassone in legno, mozzo della ruota anteriore a sinistra del parafango e cambio a bacchetta. 1952. Ape B Molto simile all'ape A, da cui differisce per il motore di 150cc, per il cassone in lamiera stampata, per il mozzo ruota anteriore a destra e per il cambio a fili. 1956. Ape C Motore sempre di 150 cc ma profondamente rinnovata per tutto il resto. E' la prima ape a esser dotata di cabina chiusa e portiere (inizialmente previsti come optional, ma divenuti standard in pochi anni). Il motore funziona con miscela al 5% di olio e trova posto in cabina, sotto il sedile del guidatore. L'avviamento è manuale, ma può essere richiesto come otpional il motorino di avviamento elettrico. 1956. Ape Calessino La produzione Ape siglata AC, iniziata nel '56, era omologata per il trasporto promiscuo di persone o merci, e una seconda persona sul sedile anteriore, per un peso totale massimo ammesso a pieno carico di 635 Kg. Usata negli ambienti più esclusivi l'Ape Calessino è servita al trasporto di vip in rinomate località turistiche come Capri, Ischia e Versilia. www.caesm.it BIBLIOTECA DELL’AUTO E DELLA MOTO D’EPOCA Club Auto d’Epoca Scalea & Motoretrò (C.A.E.S.M.) 1960. Ape Pentarò Una versione speciale chiamata Pentarò venne prodotta dal 1960 al 1968 ed era una versione cabinata a nudo in funzione di trattore stradale (mototrattore secondo il Codice della strada italiano) e cui era agganciato un piccolo semirimorchio trasformandola di fatto in un motoarticolato a 5 ruote. 1965. Ape E Motore 150 cc e caratteristiche simili alla D. fanale anteriore tondo sullo scudo anziché sul parafango. 1966. Ape MP Esce Ape MP. La sigla MP sta per Motore Posteriore, infatti, per la prima volta, il motore viene spostato dalla cabina e portato posteriormente sotto il cassone su una struttura a "slitta". La trasmissione non è più a catena ma diretta sulle ruote posteriori con semiassi, bracci oscillanti in lamiera, molle in gomma e ammortizzatori idraulici. La cabina offre al conducente (e all'eventuale passeggero) una migliore abitabilità e un comfort paragonabile ai furgoni di tipo automobilistico. Cresce la cilindrata con motore a 2 tempi di 190 cc. 1967. Ape D Motore 175 cc ,fanale anteriore trapezoidale e sullo scudo anziché sul parafango. Introduzione del sistema di aspirazione a valvola rotante, che consente di utilizzare miscela al solo 2% di olio. Viene introdotto anche un sistema di riscaldamento per l'abitacolo. www.caesm.it BIBLIOTECA DELL’AUTO E DELLA MOTO D’EPOCA Club Auto d’Epoca Scalea & Motoretrò (C.A.E.S.M.) 1968. Ape MPV Nel modello Ape MPV, c'è il volante in opzione rispetto alla guida a manubrio di tipo scooteristico. 1969. Ape 50 Ecco l'Ape 50. Primo modello della gamma Ape appartenente alla categoria ciclomotori, nasce per replicare nel campo del trasporto leggero il successo incontrato dalla Vespa 50, lanciata pochi anni prima a seguito delle normative che impongono la targa ai veicoli di cilindrata superiore. conosciuto come Apino, si guida senza targa e senza patente. 1970. Ape E 400/R Motore 175 cc e particolari nuovi. 1971. Ape Car Un cambiamento radicale avviene nel 1971, quando viene lanciato l’Ape Car, un modello che si pone in concorrenza con gli autocarri leggeri ed è caratterizzato dal design estremamente moderno per l’epoca. L’Ape Car si distingue per una nuova scocca di maggiori dimensioni per la cabina più grande e confortevole. La guida è a volante; il motore 2 tempi da 220 cc è installato sempre posteriormente su una specifica struttura a slitta. Anche la comunicazione pubblicitaria di Piaggio insiste sulla “contiguità” di questo nuovo modello con i veicoli commerciali strettamente derivanti dall’auto. www.caesm.it BIBLIOTECA DELL’AUTO E DELLA MOTO D’EPOCA Club Auto d’Epoca Scalea & Motoretrò (C.A.E.S.M.) 1979. Ape P Motore 175 cc e particolari vari. 1981. Ape 500/600 Motore 175cc e nuovo frontale con doppi fari sui lati. 1982. Ape TM Nel 1982 è la volta dell’Ape Tm, disegnata da Giorgetto Giugiaro. Sebbene il motore due tempi sia ancora il cuore pulsante di Ape, i tempi sono maturi per l’arrivo di nuove motorizzazioni. 1984. Ape Car Diesel Nasce così due anni dopo, nel 1984, il primo Ape con motore a gasolio. Ape Car Diesel è equipaggiato con una nuova motorizzazione Diesel 422 cc con cambio a 5 marce. Un motore anch’esso rivoluzionario visto che è il più piccolo Diesel a iniezione diretta del mondo. 1986. Ape Max Due anni dopo, nel 1986, Ape conquista il record di portata con la versione Max che può trasportare fino a 9 quintali di merce. www.caesm.it BIBLIOTECA DELL’AUTO E DELLA MOTO D’EPOCA Club Auto d’Epoca Scalea & Motoretrò (C.A.E.S.M.) 1990. Ape Poker Negli anni Novanta la Piaggio decide di produrre un veicolo in linea con la tradizione Ape, ma con quattro ruote. Si chiama Ape Poker che si inserisce nei segmenti medio-bassi del mercato dei veicoli commerciali. 1993. Ape 50 Motore 49,8 cc e frontale completamente ridisegnato con fari incorporati nei fanalini. 1994. Ape Cross Un’altra “escursione” dell’Ape questa volta non nel mondo delle quattro ruote, ma nell’universo giovanile si registra a metà degli anni Novanta quando, è il 1994, viene lanciata la fortunata serie speciale Ape Cross che conosce un rilevante successo commerciale. Derivato da Ape 50, Ape Cross si rivolge ai numerosi ragazzi che utilizzano l’Apino come veicolo alternativo alle “due ruote”: è equipaggiato con un roll-bar, dietro la cabina trova posto un comodo e capiente bagagliaio, i colori giovani e brillanti sono “fuori serie” rispetto alla gamma dei veicoli commerciali Piaggio, sono addirittura disponibili antifurto elettronico, autoradio stereo con altoparlanti. 2007. Ape Calessino Nel 2007 Piaggio ha introdotto sul mercato una serie limitata (999 pezzi numerati) ed unica : Ape Calessino. Ape Calessino è un omaggio alla storia del veicolo ed è, allo stesso tempo, una proposta per la mobilità personale in ambiti esclusivi. Ape Calessino ha reinterpretato il mitico design degli anni ’60 che richiama tutti i valori della solarità tipica del Mediterraneo. http://www.italiani.lu/ http://www.quotidiano.Net/Motori http://www.repubblica.it/Motori Ape Collection, Hascette Ed. 2009 www.caesm.it