Untitled - Grand Soleil
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>> super prova La barca in torno a te GRAND SOLEIL 46 LA TUGA RIMANE IL SEGNO DISTINTIVO DI GRAND SOLEIL Pensato per adeguarsi alle esigenze degli armatori, il Grand Soleil 46 è veloce con poco vento, ma soprattutto comodo in crociera di Alberto Cossu 90 VELA luglio Chiunque è in grado di riconoscere un Grand Soleil per due elementi, la poppa e la tuga. Proprio quest’ultimo elemento rimane il segno distintivo dellanuova generazione di barche del cantiere italiano. luglio VELA 91 >> L superprova Grand Soleil 46 1 a giornata è splendida, sole e cielo azzurro; le condizioni ideali per aspettarsi la classica termica dell’Argentario. Arrivo in banchina, a Cala Galera, verso le 9 e, appena vedo il Grand Soleil 46 che devo provare, mi rendo conto di avere di fronte una barca tutta nuova. Certo, direte voi, è appena uscita dal cantiere... La sensazione è un’altra però, si capisce subito che si tratta di un Grand Soleil diverso, più aggressivo e con la voglia netta di distinguersi. I particolari che nell’insieme danno questa sensazione sono molti: la tuga squadrata, la plancetta a poppa, le finestrature smussate. Insomma, il 46’ non è una barca comune, non lo è per chi la guarda e non lo è per il cantiere. Hanno investito molto in questo progetto, sia in termini di qualità di materiali utilizzati, sia nella scelta del team che ha lavorato alla realizzazione della barca. Gianguido Girotti, responsabile del Cantiere Del Pardo, mi racconta che per la prima volta si sono voluti ascoltare tutti i consigli degli armatori di altri Grand Soleil, un percorso che ha li ha portati a creare la chiave di volta del cantiere. Il 46 si colloca nella gamma “race-cruiser” e il modello che abbiamo provato è ottimizzato per la regata, con albero in carbonio a due ordini di crocette, sartiame in tessile, strallo da regata senza rollafiocco, pescaggio da 2,60 metri con siluro a T. Progetto 8/10 Gli artefici del 46’ sono lo studio Botin&Carkeek per le appendici, mentre il merito delle linee esterne va allo Studio Attivo e per gli UNA COPERTA DA VIVERE 1. Il pozzetto è veramente 2 comodo, migliorato in molti dettagli, tra cui lo schienale della seduta rialzato e gli spigoli smussati. Il pezzo forte è quella fantastica plancetta a poppa. 2. Massima pulizia esterna, per questo di serie viene fornito il rollafiocco nascosto e il gavone di prua è stato pensato per accogliere oltre alla catena e i parabordi anche una vela di prua 3. Tutti i passauomo sono a filo di coperta. 4. La tuga, con già il vano per lo spray hood, ha degli ottimi canali di scolo per l’acqua. 5. A poppa si nascondono due gavoni molto profondi. Costruzione 9/10 Sia lo scafo che la coperta sono realizzati in sandwich di vinilestere con tessuti biassiali e unidirezionali completamente in infusione in modo da garantire un’elevata rigidità strutturale dello scafo. Molto interessante la tecnica di accoppiamento scafo/coperta, con la flangia di congiunzione (che poi diventa falchetta) che è direttamente sullo stampo dello scafo. L’accoppiamento avviene con il Plexus, un materiale particolare utilizzato anche in aeronautica che, oltre a essere estremamente resistente, è utile per unire materiali differenti. L’ossatura della barca si nasconde in una griglia di acciaio galvanizzato che sostiene il carico della chiglia, dell’albero e delle sartie, in modo da garantire la massima rigidità dello scafo durante la navigazione. La griglia viene posizionata in cantiere tramite un sistema di boccole di centraggio a controllo numerico e incollato sempre con il Plexus. Interessante l’attacco delle sartie, collegate direttamente a delle piastre d’acciaio che corrono verso la griglia centrale, fascettate in fibra di carbonio (in vtr nella versione crociera) per distribuire meglio il carico tra le paratie. Pregi • Agile e veloce con arie leggere • Luminosità interna con oblò a murata • Attrezzatura e materiali di prima qualità Difetti • Spazio tra ruota del timone e plancetta ridotto • Dotazioni standard di qualità ma non completa • Seduta tavolo da carteggio scomoda Coperta 8/10 Come per la sorella maggiore (il GS 54), anche il 46 si distingue per una tuga che vuole farsi vedere e delineare un tratto distintivo del cantiere. Il design non è però solamente estetico, anzi direi tutt’altro. Permette di avere la coperta libera da ogni tipo di in- >> 4 3 FOCUS I segreti sono a poppa 5 92 VELA luglio interni allo Studio Sculli. Una sinergia importante che ha permesso di sfruttare tutte le conoscenze derivate dal mondo delle regate nelle classi TP e GP (dove gli scafi B&C hanno ben figurato) e le innovative soluzioni di design che hanno permesso di sfruttare tutti gli spazi esterni mantenendo la fruibilità in regata e in crociera. La barca è molto stabile grazie a piccolo spigolo sulla carena, che corre fino a poppa che permette un angolo di sbandamento anche con poco vento e sfruttare sempre tutta la lunghezza al galleggiamento. Il dritto di prua è particolarmente verticale e una poppa leggermente svasata con un minimo slancio. Molta cura è stata dedicata per ottenere una elevata stabilità della barca, dal peso complessivo di 10500 chili, il cui 34% è situato nel siluro. ire che tutti i segreti del Grand Soleil 46 sono a poppa forse è un po’ eccessivo, ma sicuramente è una delle zone che più mi ha colpito. Mi è piaciuta la plancetta a ribalta con scaletta di alta qualità della D Douglas Marine. Come mi è piaciuto il sistema di apertura e chiusura. È a mano, leggero da aprire e chiudere, senza pistoni o quant’altro. Fatto per durare. Comodi i due mega gavoni ricavati a poppa: ci sta di tutto e permettono di ispezionare facilmente l’asse del timone e gli eventuali impianti. Funzionale l’apertura per controllare i settori del timone a cui arrivano i frenelli delle due ruote. Ahimè, mi è piaciuta meno l’altezza dei candelieri sulla plancetta, troppo bassi. SFRUTTA SEMPRE TUTTO LO SCAFO Grazie a una particolare linea di carena, il GS 46 è in grado di dare soddisfazione anche con poco vento. Si “appoggia” bene su uno spigolo e utilizza tutta la lunghezza al galleggiamento. Come si nota il timoniere ha tutto vicino, compreso il chartplotter. luglio VELA 93 >> superprova Grand Soleil 46 1 UN PIANO VELICO PER SFRUTTARE LE BREZZE LEGGERE 2 3 << gombro, in modo da fruire ogni spazio esterno in crociera e di essere ottimizzata al meglio durante le regate. A prua, un gavone veramente ampio è utile come pozzo per la catena, come calavele o per riporre i parabordi. Il rollafiocco è nascosto sottocoperta, con una flangia di attacco dello strallo con due posizioni, per la crociera e la regata. Ci sono ben 5 boccapporti della Solimar a filo di coperta, poco invasivi, in grado di far passare molta luce e consentire una buona ventilazione interna. Le drizze corrono in un tunnel nascosto, che è posizionato in maniera leggermente inclinata per far scolare l’acqua d’inverno e non far marcire le drizze. L’attrezzatura di serie è Harken, dai bozzelli a piede d’albero ai winch del pozzetto. Quest’ultimo è organizzato in modo da ricordare barche di dimensioni ben più grandi, con due zone da sfruttare. La prima è alle spalle del timoniere, con una plancetta rialzata che diventa un gradevole prendisole e che nasconde tre gavoni dove poter riporre praticamente tutto. Quando l’abbiamo provata, erano stivate le vele da regata e la zattera. Il vano centrale, più piccolino, è per le bombole del gas. Da uno dei gavoni di poppa si accede alla zona della timoneria, ed eventualmente degli impianti accessori, come dissalatore, generatore ecc. La seconda zona, quella centrale, è dedicata alle manovre quando SARTIAME DI QUALITÀ L’attacco delle sartie è molto rientrato, grazie all’angolo ristretto delle crocette aquartierate. Si ottiene così un grande spazio nel passaggio a prua. La barca della prova è armata con sartiame in tessile e albero in carbonio. Ottima soluzione anche per la crociera. si è in regata, e alla zona living se si è in crociera. Nel primo caso sono previsti sei winch, con randa alla tedesca, e un puntapiedi centrale sul piano del pozzetto, in crociera si sostituisce con un tavolo centrale. Nella versione “cruise” i winch diventano 4, due primari vicino al timoniere per la scotta del fiocco e due sulla tuga dove viene rinviata anche la scotta randa. Una posizione per cui vale la pena motorizzare i verricelli, posizionando una consolle di comando vicino alla timoneria (optional) e governare il GS 46 praticamente da soli. Lo schienale delle sedute è molto alto e leggermente inclinato, a vantaggio della comodità e della protezione in caso di mare formato. È prevista un centralina idraulica per comandare paterazzo e vang (nella versione race ce ne sono due). Interni 8/10 Nascondono forse una delle novità più interessanti della nuova generazione di Grand Soleil. Il concetto di barca di serie viene rivisitato in una nuova concezione di semicustom. Cosa vuol dire? Che la barca ha un layout “standard” con la conformazione a tre cabine e due bagni. Il cantiere però dà la possibilità di modificare alcuni ambienti rispettando alcune misure fisse. Per esempio si può separare il vano doccia o si può ri- cavare una zona stivaggio nella cabina di poppa. Se poi si decide di rivendere la barca, si possono riportare gli ambienti allo stato originale, mantenendo il valore commerciale. La cucina è a L con di serie i fornelli con forno e un frigo a pozzetto. È possibile però montare un forno a microonde e una seconda ghiacciaia. Il piano di lavoro con doppio lavandino è disponibile anche in Corian. In dinette c’è un grande tavolo centrale, abbattibile e con una seduta che nasconde un vano per lo stivaggio. Il carteggio offre una zona di lavoro veramente ampia e ricca di vani portaoggetti. La sua posizione a murata, però, risulta un po’ scomoda quando si naviga sbandati, soprattutto per la seduta. Intelligente la posizione per gli staccabatterie sotto il tavolo. Verso prua si passa alla cabina armatoriale progettata con letto matrimoniale a V e bagno con doccia. Ogni ambiente è caratterizzato, nella versione standard, da interni color mogano, trattati con poliuretano lucidato. Luminosi e aerati, sembrano leggeri e non oppressivi, il merito è anche di una piccola rientranza alla base che fa apparire ogni arredo staccato dal pagliolato. Piano velico 9/10 La barca è nata per andare veloce, anche in crociera, ne è conferma la superficie velica di bolina, randa da 64 FOCUS Tutto a portata di mano 94 VELA luglio a zona riservata al motore e agli impianti è stata studiata per essere facilmente accessibile. Il motore, un Volvo da 55 cavalli, è situato sotto la scaletta. Una volta aperta si ha molto spazio per lavorare, senza angoli impossibili da raggiungere. Ci sono comunque altre due aperture dalle cabine di L poppa per accedere lateralmente. Di fronte alla scaletta, sotto il primo pagliolo, ci sono tutti i rubinetti dell’impianto dell’acqua bene in vista e fissati su una piastra in acciaio. Sempre a portata di mano è anche il quadro con gli staccabatterie collocato sotto il tavolo da carteggio. 5 4 MASSIMA LUMINOSITÀ 1. Il tavolo centrale è protagonista di questa ampia dinette. Grazie ai passauomo da 60 cm e alle finestrature sulla tuga la luce interna è veramente tanta. 2. Il tavolo da carteggio è ampio, con tutto a portata di mano e numerosi stipetti. Purtroppo è a murata e con la barca sbandata non è comodissimo. 3. La cucina a L non è delle più grandi, ma è molto funzionale e personalizzabile dall’armatore. 4. A prua si trova la cabina armatoriale con 2 armadi, letto a V e un bagno dedicato privato con doccia separata. mq circa e fiocco da 66,70 mq con sovrapposizione al 130% con albero in alluminio a tre crocette nella versione standard. Nasce con lo spinnaker, ma a prua secondo noi l’ideale è un bel gennaker da 140 mq. Lo spazio per posizionare il bompresso c’è e non dà fastidio in crociera. La barca è disponibile anche nella versione regata con l’albero maggiorato in carbonio (a scelta tra più aziende) e con fiocco a bassa sovrapposizione. Noi abbiamo provato la versione race, con albero in carbonio della Selden e fiocco al 105%. Il sartiame può essere in tondino o tessile. Quest’ultima possibilità è molto interessante e dimostra la volontà del cantiere nell’offrire materiali e soluzioni all’avanguardia anche per barche da crociera. Il vantaggio di utilizzare il tessile si traduce in una miglior distribuzione dei pesi che vengono concentrati più in basso, a vantaggio della stabilità della barca. Impianti e dotazioni 7/10 La filosofia del cantiere è quella di permettere all’armatore di personalizzare il proprio Grand Soleil come meglio crede offrendo una fornitura “base” comunque di alto livello. Eccellenti le dotazioni in coperta con bozzellame e winch Harken, il rollafiocco nascosto Furlex e stopper Spinlock. I 5 passauomo a filo di coperta e i restanti oblò sono della Solimar. Scendendo sotto coperta si hanno tutte le luci a Led, a basso >> luglio VELA 95 96 VELA luglio Linee d’acqua sportive per il Comet 45 S che si presenta con un pozzetto ampio, comodo per un uso in regata e confortevole in crociera. La barca disegnata dallo Studio Vallicelli si distingue per le prestazioni che le hanno permesso di divenire una barca vicente in regata. Lung.f.t. 14,20 m, Larg. 4,20 m, Disloc. 10800 kg, Pesc. 2,40-2,70 m, Sup. vel. 114 mq Costr. Comar Yachts - www.comaryachts.it EURO 245.990 Le linee d’acqua richiamano quelle degli open oceanici. Rob Humhreys ha disegnato un fast cruiser con poppa larga quanto il baglio massimo e la prua sottile come un coltello. Con tre o quattro cabine, offre degli spazi vivibili sia sottocoperta che in pozzetto. Lung.f.t. 13,60 m, Larg. 4,37 m, Disloc. 11300 kg, Pesc. 2,25-2,60 m, Sup. vel. 106,90 mq Costr. Elan Marine - www.adriaship.it B CROCIERA REGATA 40 30 180° n.r. Nodi VELOCITÀ A MOTORE 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Motore: Volvo Penta D2- 55 cv 5,5 2800 giri 2500 giri 1500 giri A 8,7 7,9 l Grand Soleil 46 85 8,5 nodi 7,6 nodi 8,5 nodi 5,6 nodi 7,6 nodi 8,5 nodi 5,6 nodi Alto 90 7,6 nodi 14 80 LEGENDA: A-B: più uno scafo si allontana da queste due linee e più presenta le caratteristiche di uno dei quattro settori colorati. C: trapezio che contiene il 70% della flotta. SUPERFICIE VELICA RELATIVA: valore alto = barca molto invelata in rapporto al suo peso. COEFFICIENTE DI FINEZZA: valore basso = barca leggera - valore alto = barca pesante. 75 70 65 60 55 Normale 2 4 6 8 10 12 Coefficiente di finezza (D/Lg3) = 5,78 Basso 0 5,6 nodi MOTORSAILER 8,5 nodi OPEN decibel 0 7,6 nodi RUMOROSITÀ MOTORE C 10 5,6 nodi 20 Pozzetto FATTORI TECNICI Velocità critica (2,43 x √lwl): . . . . . nodi 8,48 Lunghezza scafo/baglio max: . . . . . . . . .3,27 Cab. poppa Dinette Cab. prua ALTEZZE IN CABINA: Cabine di poppa: m 1,95; Toilette di poppa: m 1,93; Dinette: m 2,00; Cucina: m 1,97; Toilette di prua: m 1,95; Cabina di prua: m 1,95. < 3,00 = barca molto larga ( > 3,60 = barca molto stretta ) Rapporto zavorra/dislocamento: 31,4 % PREZZI ------> -< <-----157 ----------203 ------------>- Versione std . . . . . . . . . . . . . . . € 294.000 f.co cantiere, Iva esclusa Attrezzatura di coperta di serie Winch primari n. 2 Harken STC 53.2 st; winch drizze n.2 Harken STC 44.2 st; rotaie genoa e trasto randa Harken; stopper n. 10 Spinlock; albero tre ordini di crocette e boma Sparcraft in alluminio, con sartiame in tondino Riggarna; oblò e boccaporti Solimar; bussole n. 2 Plastimo; ruote timone da 900 mm con rivestimento in pelle; avvolgifiocco Furlex; bitte n. 4 alluminio; vele North Sails; scaletta bagno in acciaio Douglas Marine. Paterazzo sdoppiato con tenditore meccanico; centralina idraulica per base randa, paterazzo e vang. Dotazioni di serie 1 pompa di sentina manuale e 1 elettriche; 3 pompe elettriche per sentina doccia, motore Volvo Penta D-2 55 cv, trasmissione sail drive con elica a pale fisse Volvo, 3 batteria servizi da 100 Ah, 1 batteria motore da 100 Ah, alternatore motore, illuminazione alogena/incandescenza per interni, frigo a pozzetto, doccia in pozzetto, panche e fondo -------------><---------203 112 <------------------->- ELAN 450 50 <---------->- EURO 289.980 TIPOLOGIA DI PROGETTO 120° 6,7 n 45° 6,5 n ------>- < <----130 ------------197 ---------->170 Un fast cruiser capace di buone prestazioni, anche con poco vento, si presenta con un piano di coperta e degli spazi interni vivibili. Philippe Briand ha così disegnato una carena con entrate di prua sottili e le fiancate leggermente svasate, con un carattere sportivo. Lung.f.t. 14,07 m, Larg. 4,20 m, Disloc. 10600 kg, Pesc. 1,95-2,30 m, Sup. vel. 115 mq Costr. Dufour Yachts - www.dufour-yachts.com COMET 45 S CONDIZIONI DEL TEST Velocità del vento reale: . . . . . . . . . . . .nodi 7/8 Stato del mare: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .calmo Equipaggio imbarcato: . . . . . . . . . . . .6 persone Serbatoi: . . . . . . . . . . . 1/2 acqua, 1/2 carburante 90° 7,2 n 90 --> <--- -----> <------193 Dimensioni espresse in centimetri ---------------><----------------305 213 I Concorrenti EURO 203.900 Prima di parlare di prestazioni bisogna dare merito alla progettazione della sala macchine. Il motore è posto sotto la scaletta con tre accessi. Comodo per lavorare e con luce dedicata. Sotto il pagliolo, di fronte al primo gradino, si trovano i rubinetti dell’impianto idrico. La barca viene fornita con un motore Volvo da 55 cavalli con trasmissione Sail Drive. L’elica montata era una Gori tre pale abbattibile con overdrive, cioè che aumenta il passo permettendo maggiori velocità a un numero di giri più basso. Considerate che con la posizione standard dell'elica per raggiungere la velocità di crociera di 8 nodi si porta il motore a regime di 2500 giri min, con l’overdrive a 1800. Meno rumore e bassi consumi. 쐽 Vento reale 8 n 90 DUFOUR 45 A motore 8/10 VELOCITÀ A VELA Optional Elettronica Race: strumentazione B&G (pilota automatico H3000 ACPL, con att. lineare T2, sistema H3000 vers. Hydra, disp. GFD trasd. Eco Speed Vento)* . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .€ 10.000 Ponte in teak (passav. e tuga) . . . . . . .€ 20.681 Passavanti in teak . . . . . . . . . . . . . . . . .€ 15.742 Elettronica Cruise: strumentazione Raymarine (Eco, Log, Speed, Staz Vento St60+, pilota automatico St6001, Vhf 54E) . . . . . . . . € 7.959 Coperta versione Race (randa alla tedesca, 6 winch maggiorati, scotte e attr. spi, rotaie genoa con carrello. a sfere)* . . . . . . . .€ 9.971 Albero e boma in carbonio Selden* .€ 42.500 Spray Hood . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .€ 2.560 (*) Presente sull’esemplare della prova 125 Di solito quando fa caldo e c’è il sole a Cala Galera c’è sempre vento. Noi abbiamo trovato l’eccezione che fa la regola, vento massimo registrato... 7,5 nodi. Beh, d’altronde una buona barca deve essere veloce anche con poca aria, no? Mentre usciamo armiamo le vele nuove di pacca, sono della Banks Sails da crociera veloce, randa in laminato full batten e fiocco al 105% con stecche verticali. Le manovre scorrono bene e la zona del drizzista è più che agevole. Armiamo anche lo spi. Iniziamo con la bolina, il timone è leggerissimo, complice un sistema di frenelli accoppiato a un ampio settore collocato tra le due ruote e ispezionabile direttamente dal pozzetto. Sappiamo che la barca che proviamo è ottimizzata e curata per le regate, e gli spunti sono più che notevoli, non pungiamo troppo al vento e la velocità aumenta nettamente; con 7,5 nodi d’aria facciamo subito 6,3 nodi di velocità con un angolo al reale di 35 gradi e 23 di apparente. Pur avendo una vela piccola a prua la barca è potente e veloce, allora viriamo per vedere se lo è altrettanto in uscita dal Il ponte è completamente libero da ingombri con il massimo spazio vivibile all’aria aperta. La tuga, con le drizze nascoste in un tunnel, ha delle piccole fessure in cui si possono fissare dei cuscini in modo da ricoprire praticamente tutta la barca. cambio di mura. Bene, il GS 46 conferma le aspettative e riparte subito sull’angolo migliore a 6 nodi. Complice di questa agilità è anche la lama di deriva sottile e un siluro dalle dimensioni generose. Issiamo lo spi, ma il vento cala e ci costringe a orzare troppo per fare velocità non permettendoci di ottenere dei dati oggettivi per la prova. Complessivamente ci ha sorpreso la sua agilità con aria leggera, e la leggerezza del carico sulla scotta, sia di randa che di fiocco fondamentale per un utilizzo prettamente crocieristico. pozzetto rivestiti in teak, salpancora elettrico 1000 W, alloggiamento capottina, boiler per acqua calda con resistenza a 220 V. <------------>- A vela 9/10 MASSIMA VIVIBILITÀ IN COPERTA DATI BARCA Lunghezza fuori tutto: . . . . . . . . . . . . . .m 14,50 Lunghezza scafo: . . . . . . . . . . . . . . . . . .m 14,10 Lunghezza al gall.: . . . . . . . . . . . . . . . . .m 12,20 Larghezza al b. max: . . . . . . . . . . . . . . . .m 4,31 Pescaggio: . . . . . . . . . .m 2,60 (1,95/2,20/2,90) Dislocamento: . . . . . . . . . . . . . . . . . . .kg 10500 Zavorra (pesc. std): . . . . . . . . . . . . . . . .kg 3620 Superficie velica: . . . . . . . . . . . . . . . .mq 130,60 Superficie randa: . . . . . . . . . . . . . . . . .mq 63,90 Superficie genoa 130%: . . . . . . . . . . .mq 66,70 I (altezza triangolo di prua): . . . . . . . . .m 18,01 J (base triangolo di prua): . . . . . . . . . . .m 5,265 P (altezza randa): . . . . . . . . . . . . . . . . .m 17,425 E (base randa): . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .m 6,140 Numero cuccette: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6+2 Motore: . . . . . . . . . . . . . .Volvo Penta D-2 55c v Capacità serb. acqua/gasolio: . . . . .l 450/250 Omologazione CE: . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Cat. A Disegnata da: . . . . . . . . . . . . . . Botin&Carkeek Costruita da: . . . . . . . . . . . . .Cantiere del Pardo Distribuita da: Cantiere del Pardo, Via F.lli Lumiere 34, 47100 Forlì, tel. 0543 782404 fax 0543 782405, www.grandsoleil.net <------------------->- << profilo e molto eleganti. L’impianto elettrico prevede un “cuore” composto da un banco batterie suddiviso in 4 elementi della Exide. Sono accumulatori Agm da 100 Ah; tre per i servizi e una per il motore. La prova in cifre superprova Grand Soleil 46 Superficie vel. relativa (sv/D2/3) = 27,23 >> >> Altre immagini del Grand Soleil 46 su www.giornaledellavela.com luglio VELA 97