Presentazione completa EcoSiMP

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Presentazione completa EcoSiMP
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Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 1 di 17 EcoSiMP® è una nuova e rivoluzionaria tecnologia per il settore degli incollaggi, perché EcoSiMP® è l’ unica tecnologia al mondo veramente eco‐compatibile. I prodotti a base EcoSiMP® sono progettati per l’incollaggio e la sigillatura ad alte prestazioni, ma anche per la salvaguardia della tua salute e dell’ambiente che ti circonda. ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 2 di 17 I prodotti a base EcoSiMP® NON SONO POLIURETANI QUINDI NON CONTENGONO ISOCIANATI
Gli Isocianati sono allergenici e provocano l'asma ed alcuni, come ad esempio TDI, sono anche cancerogeni. In generale, gli isocianati sono tossici verso gli organismi dell’ambiente 1. Per questo motivo, negli anni, sono stati emanati regolamenti speciali che disciplinano i materiali contenenti gli Isocianati e che obbligano a dare il maggior numero di informazioni all’utilizzatore circa la pericolosità del preparato. La legge obbliga i fabbricanti di prodotti contenenti Isocianati ‐ anche se in quantità minime ‐ di inserire sull’etichetta l’avvertimento: “Contiene isocianati. Leggere le informazioni fornite dal fabbricante” 12. Una delle più importanti associazioni governative nell’ambito della tutela dell’ambiente, quale è la Nordic Ecolabelling 2 ha scelto di escludere, fra i prodotti a proprio marchio, quelli contenenti Isocianati a causa delle loro problematiche proprietà 1. ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 3 di 17 I prodotti a base EcoSiMP® NON SONO SILICONI‐MODIFICATI METOSSI‐SILANICI NON SONO POLIURETANI SILANATI METOSSI‐SILANICI (detti anche: Silano‐modificati o Silanici) Quindi NON contengono Composti Organici di Stagno3 (Tossici) I Composti Organici di Stagno, detti anche Organostannici, sono sotto stretta osservazione da alcuni anni a causa delle loro problematiche proprietà7. Le preoccupazioni sui potenziali rischi connessi hanno portato la Commissione Europea ad una valutazione approfondita, culminata nel Risk Assessment Report (RAR ‐ 2005), rapporto che ha individuato rischi specifici ritenuti inaccettabili 6. Il Tributilstagno (TBT), è il composto Organostannico su cui sono state condotte la maggior quantità di indagini. Il TBT ha dimostrato di causare alterazioni del sistema endocrino negli organismi marini. Gli effetti degli altri composti Organostannici non sono così ben conosciuti, ma si sospetta siano gli stessi del TBT 1. Diversi studi hanno dimostrato che i Composti di Dibutilstagno ‐ DBT (molto utilizzati nei Siliconi‐
modificati metossi‐silanici ed, in misura minore, anche nei poliureatani silanati 3) possono indurre effetti sullo sviluppo e sulla riproduzione (aumento del numero di feti morti e malformazioni). Un recente studio ha indicato che i composti di DBT possono essere neurotossici per lo sviluppo in vitro e in vivo 9. Nel 2008 la Commissione Europea ha deciso di classificare come Pericolosi 8 i Composti di Dibutilstagno, a causa della loro Tossicità sulla Riproduzione, della loro Genotossicità (sono mutageni) e della loro Ecotossicità (sono tossici verso l’ambiente marino). Ad esempio, la nuova classificazione per il Dibutilstagnodilaurato (DBTL) è: Repr(cat2) R60 R61 Può ridurre la fertilità. Può danneggiare i bambini non ancora nati. Mut(cat3) R68 Possibilità di effetti irreversibili. T R48/25 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione. R38 Irritante per la pelle. R22 Nocivo in caso di ingestione. R50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. Xi Xn N Tossicità DBTL verso gli organismi acquatici 13 EC50 (24h) = 0.66(mg/litre) (Daphnia magna) LC50 (48h) = 2 (mg/litre) ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 4 di 17 (composti Organici di Stagno –2) La Nordic Ecolabelling 2, seguendo una logica di ecocompatibilità per i prodotti a proprio marchio, ha scelto di escludere quelli contenenti prodotti chimici che hanno le frasi di rischio R68, R60, R61. I Composti Organostannici sono i composti organometallici più utilizzati. A causa del loro uso diffuso, quantità considerevoli sono ormai entrate in diversi ecosistemi 9. Pertanto, l'uso di Composti Organostannici nei prodotti di consumo ha un forte impatto globale sull'ambiente 1. A causa delle loro problematiche proprietà, la Nordic Ecolabelling ha deciso di vietare l'uso di Composti Organostannici in tutti i prodotti chimici Swan‐
etichettati1. ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 5 di 17 (composti Organici di Stagno –3) OBBLIGHI PER IL PRODUTTORE: ETICHETTATURA 1) La Legge dice 12 che nel caso in cui in una Preparazione sia presente una sostanza pericolosa classificata “Tossica per la riproduzione” di categoria 1 o 2 con R60 (fertilità) in quantità uguale o superiore allo 0.5% in peso, essa debba essere classificata come Pericolosa*: Tossica per la riproduzione (fertilità) con R60 obbligatoria Simbolo di pericolo: T 2) La Legge dice 12 che nel caso in cui in una Preparazione sia presente una sostanza pericolosa classificata “Tossica per la riproduzione” di categoria 1 o 2 con R61 (sviluppo) in quantità uguale o superiore allo 0.5% in peso, essa debba essere classificata come Pericolosa*: Tossica per la riproduzione (sviluppo) con R61 obbligatoria Simbolo di pericolo: T 3) La Legge dice 12 che nel caso in cui in una Preparazione sia presente una sostanza pericolosa classificata come “Altamente Tossica per gli organismi acquatici” con N, R50‐53 ed 0,1< LC50 ≤1 in quantità uguale o superiore allo 0.25% in peso ma inferiore allo 2.5% in peso, essa debba essere classificata*: R52‐53 *
( A meno che, per tale sostanza, non siano stati creati dei limiti specifici di concentrazione). Per i Composti di Dibutilstagno è ancora in discussione l’introduzione di limiti specifici. La quantità di Composti Organostannici contenute nei prodotti Siliconi‐modificati metossi‐silanici (silanici) può raggiungere anche valori prossimi all’1% in peso3,14. Quindi, questi prodotti dovranno essere etichettati secondo le due soglie dello 0.25% e dello 0.5%. ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 6 di 17 (composti Organici di Stagno –4) OBBLIGHI PER IL DATORE DI LAVORO La Legge 17 protegge i lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza che derivano o possono derivare da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro e dice che il datore di lavoro DEVE ridurre l'uso di un agente cancerogeno o mutageno sul luogo di lavoro, in particolare sostituendolo, nella misura in cui sia tecnicamente possibile, con una sostanza, un preparazione o procedimento che, nelle condizioni di utilizzo, non è pericoloso o meno pericoloso per i lavoratori, la salute e la sicurezza. Il datore di lavoro E’ OBBLIGATO a considerare la presenza di Composti Organici di Stagno ed a valutare i rischi connessi. Deve SOSTITUIRE il prodotto quando è tecnicamente possibile ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 7 di 17 I prodotti a base EcoSiMP® NON SONO SILICONI‐MODIFICATI METOSSI‐SILANICI NON SONO POLIURETANI SILANATI METOSSI‐SILANICI (detti anche: Silano‐modificati o Silanici) Quindi NON rilasciano Metanolo3 (Tossico) Il Metanolo è inodore e volatile. E’ classificato come Pericoloso: Tossico con pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, contatto con la pelle ed ingestione 5. I simboli di rischio e le frasi di rischio che devono essere riportate sono le seguenti: T R 23/24/25 Tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione. R 39/23/24/25 Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, per contatto con la pelle e per ingestione. La Densità di vapore relativa è 1.1 (aria = 1) I vapori miscelati con l’aria dell’ambiente tendono ad accumularsi in basso. ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 8 di 17 (Metanolo –2) OBBLIGHI PER IL PRODUTTORE: ETICHETTATURA La Legge 10 dice che nel caso in cui in una Preparazione sia presente una sostanza pericolosa classificata con T, R39 in quantità uguale o superiore all’1% in peso, essa debba essere classificata come Pericolosa (simbolo di pericolo: Xn). A meno che, per tale sostanza, non siano stati creati dei limiti specifici di concentrazione. Per il Metanolo sono stati creati dei limiti specifici 5 che premettono concentrazioni di Metanolo tre volte maggiori (3% in peso) senza l’obbligo di classificare come pericolosa la preparazione. Il limite del 3% è utilizzato per le sostanze tossiche che non hanno però la R39. Che significa che il Metanolo, in via speciale, è trattato come se non avesse il “Pericolo di effetti molto gravi” (R39). La quantità di Metanolo sviluppato nei prodotti Siliconi‐
modificati metossi‐silanici e dai poliuretani silanati metossi‐
silanici (silanici) va dall’1% al 2% in peso3,20. Quindi questi prodotti non riportano etichette con simboli di pericolo solo grazie alla specificità dei limiti del Metanolo. ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 9 di 17 (Metanolo –3) OBBLIGHI PER IL PRODUTTORE: SCHEDE DI SICUREZZA La Legge 15 dice che per un preparato NON classificato come Pericoloso (ai sensi della direttiva 1999/45/CE), nella Scheda di Sicurezza deve essere indicata la presenza e la concentrazione di: a)
sostanze che presentano un pericolo per la salute o per l'ambiente (ai sensi della direttiva 67/548/CEE) b) sostanza per cui sussistono limiti all'esposizione sul luogo di lavoro se presenti in concentrazione individuale maggiore o uguale all’1 %. Il rilascio di Metanolo DEVE essere indicato sulle Schede di Sicurezza ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 10 di 17 (Metanolo –4) OBBLIGHI PER IL DATORE DI LAVORO E‘ bene ricordare che hai fini della protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro, la Legge 16 prevede l'obbligo per i datori di lavoro di determinare l'eventuale presenza sul luogo di lavoro di agenti chimici pericolosi, e di valutare i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti chimici, prendendo in considerazione le informazioni fornite dalle Schede di Sicurezza. Il datore di lavoro E’ OBBLIGATO a considerare la presenza di Metanolo ed a valutare i rischi connessi ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 11 di 17 (Metanolo –5) LA BATTAGLIA PER L’ELIMINAZIONE DEI SOLVENTI ed i NUOVI PRODOTTI CHE RILASCIANO METANOLO: CHE CONTRADDIZIONE ! E’ da tener presente che in questi ultimi anni si è combattuta una battaglia per l’eliminazione dei solventi (sostanze organiche volatili, VOC, utilizzati per migliorare le performance dei prodotti e contenere i costi) nei prodotti adesivi sigillanti in generale ed, in particolare, per quelli dedicati all’edilizia. Un ente supportato dal Governo e molto noto in Germania quale è il GISBAU 11 mette in evidenzia come, nell’ultimo decennio, sia stato riconosciuto il fatto che i solventi sprigionati dai prodotti danneggiano i lavoratori del settore delle costruzioni e che Malattie come Polineuropatia e alcuni problemi respiratori potrebbero essere messe in stretta connessione con l’inalazione di solventi organici. E’ da tener presente che i comuni solventi sono classificati, al massimo, nocivi e che negli anni si sono sempre più utilizzati solventi a bassa volatilità per diminuire l’impatto sugli utilizzatori. Il GISBAU sottolinea che alcuni prodotti per pavimentazione, purtroppo, contengono solventi con punti di ebollizione al di sotto di 65°C (come il Metanolo), e che le Maschere con semplici filtri a carbone non sono sufficienti a bloccare queste sostanze. In questi casi l'uso di apparecchi a respirazione forzata è inevitabile11. Inoltre il GISBAU ha iniziato una serie di studi per valutarne l’assorbimento tramite la pelle. Il Metanolo, “tecnicamente”, non è un solvente perché viene rilasciato per reazione durante l’indurimento del prodotto, e non è “aggiunto” nel prodotto. MA, per l’utilizzatore, ai fini dell’inalazione, è come se fosse un solvente! Ha un senso utilizzare prodotti che rilasciano una sostanza volatile e tossica? ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 12 di 17 Su cosa si fondano i prodotti a base EcoSiMP®?
Sulla Tecnologia EcoSiMP®, una tecnologia inventata, sviluppata e brevettata da N.P.T. Srl, azienda italiana da anni nel settore adesivi e sigillanti. E non è un caso, perché N.P.T. Srl è da sempre fortemente orientata alla ricerca di prodotti a basso impatto ambientale. ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 13 di 17 INTRODUZIONE ALLA TECNOLOGIA EcoSiMP® Nel progettare un sistema con la massima ecocompatbilità abbiamo escluso ogni natura poliuretanica per eliminare alla radice il problema relativo agli isocianati. Abbiamo di conseguenza “scartato” a priori la tecnologia poliuretanica “a basso monomero”, perché contiene isocianati. Siamo quindi partiti dalla natura chimica di “tipo silanico” per i vantaggi ambientali e di performance che questa tecnologia presenta – o presenterebbe, viste le argomentazioni precedenti – rispetto ai poliuretani. La tecnologia silanica è però da sempre “in mano” a grandi multinazionali chimiche che sono, in pratica, monopoliste. Quindi, per essere autonomi, ci siamo dovuti inventare una nuova via per ottenere questi prodotti. Abbiamo pensato alla polimerizzazione di Micheal, dal nome dello storico inventore di questa sintesi, metodo emergente per la progettazione di nuove architetture macromolecolari, come documentato da recentissime pubblicazioni scientifiche nel settore della scienza dei polimeri18. L’uso della reazione di Micheal per la polimerizzazione è noto dagli anni ’40 19 ed è molto utilizzato a partire dagli anni ’70, come documentano parecchie pubblicazioni del Politecnico di Milano. Ispirandoci alla scuola del Politecnico di Milano ‐ la grande scuola macromolecolare italiana, figlia del premio Nobel Giulio Natta inventore del Polipropilene ‐ abbiamo pensato di utilizzare la polimerizzazione di Michael per costruire macromolecole con funzionalità silaniche, idea innovativa e brevettata. Con ciò ci siamo resi indipendenti. Ma non solo. Da allora abbiamo a disposizione una Nuova Tecnologia e tutte le sue potenzialità. Dieci anni di ricerca nel settore ci hanno permesso di accumulare una grande esperienza e, seguendo le tendenze più moderne, di orientare la tecnologia silanica verso una totale ecocompatbilità. Ecco anche perché altri non hanno ancora posto rimedio ai problemi e tentano di minimizzarli. Siamo intervenuti in fase di sintesi delle “nostre” molecole, modulandone le proprietà e le caratteristiche al fine di eliminare i due “talloni di Achille” della tecnologia metossi‐silanica: il Metanolo ed i Sali di Stagno. …E poi siamo andati anche oltre. ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 14 di 17 Con la Tecnologia EcoSiMP® si sono eliminati i Composti Organici di Stagno, utilizzati come catalizzatori di indurimento, sia nella tecnologia Poliuretanica che, pesantemente, in quella Metossi‐silanica3. Ma la cosa che ancora ci distingue è che questi obiettivi sono stati raggiunti senza rinunciare a prodotti ad elevata rapidità e senza utilizzare catalizzatori amminici (le ammine sono ritenute irritanti e dannose per l’ambiente), attualmente proposte dai nostri competitors per ovviare al problema dello Stagno. ®
Con la Tecnologia EcoSiMP si è sostituito il Metanolo, tossico e volatile, con l’Etanolo che non è ritenuto pericoloso per la salute umana, sia per inalazione che contatto con la pelle4 (ma solo per ingestione nelle bevande alcoliche!). Oltre al fatto che non è tossico, perché si è scelto l’Etanolo? Per una serie di buoni motivi: intanto ha una minor volatilità e quindi è rilasciato molto più lentamente, fattore fondamentale per la qualità dell’aria durante l’applicazione dei prodotti. Inoltre, contrariamente al metanolo, l’etanolo non è accumulato nel corpo, l’assorbimento tramite inalazione è basso ed anche l’assorbimento tramite la pelle è molto basso. L’Etanolo è facilmente biodegradabile e non è suscettibile di bioaccumulo, quindi non è persistente nell'ambiente. Come composto organico volatile (VOC) l’Etanolo è un contribuente potenziale alla formazione troposferica dell’ozono in certe condizioni, ma il potenziale fotochimico di creazione dell’ozono è basso. L’Etanolo è ampiamente utilizzato nei prodotti di largo consumo, principalmente cosmetici, detergenti e prodotti per la pulizia, e questo dovrebbe far ben capire che non può rappresentare un problema nei prodotti adesivi e sigillanti. ®
La Tecnologia EcoSiMP ha ridotto la quantità di VOC emessa (etanolo) rispetto agli omologhi con metanolo. ®
La Tecnologia EcoSiMP ha eliminato totalmente le sostanze Tossiche dalla formulazione, anche nelle minime quantità consentite dalla legge. ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 15 di 17 I prodotti a base EcoSiMP® sono a base silicone‐modificata di Nuova Generazione Ecocompatibile NON CONTENGONO ISOCIANATI I prodotti a base EcoSiMP® sono a base silicone‐modificata di Nuova Generazione Ecocompatibile NON CONTENGONO COMPOSTI ORGANICI DI STAGNO NE’ SALI DI ALTRI METALLI PESANTI I prodotti a base EcoSiMP® sono a base silicone‐modificata di Nuova Generazione Ecocompatibile NON CONTENGONO ‐NÉ RILASCIANO‐ VOC TOSSICI O NOCIVI I prodotti a base EcoSiMP® sono a base silicone‐modificata di Nuova Generazione RILASCIANO BASSE QUANTITA’ DI VOC I prodotti a base EcoSiMP® sono a base silicone‐modificata di Nuova Generazione Ecocompatibile sono formulati in totale ASSENZA DI SOSTANZE TOSSICHE, I prodotti a base EcoSiMP® sono pertanto quanto di più avanzato la tecnologia attuale possa offrire in termini di prestazioni, sicurezza e rispetto dell’ambiente. EcoSiMP® è la nuova generazione di prodotti per l’incollaggio ad alte prestazioni naturale evoluzione tecnologica nel rispetto della salute e dell’ambiente. Solo EcoSiMP® vi può offrire tutte queste cose. E se vi pare strano, provate semplicemente a chiedere al vostro fornitore un prodotto che non contenga isocianati e che non rilasci metanolo. Ne sentirete delle belle! ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 16 di 17 BIBLIOGRAFIA 1 – “Swan‐labelled Chemical building products” Document for hearing Background to ecolabelling 19 December 2007. 2
‐ www.svanen.nu Lo Swan è l’Ecolabel Nordico ufficiale, punta avanzata dell’europeo Flower Ecolabel, ed è stato introdotto dal Consiglio dei Ministri Nordico . Il logo Swan indica che un prodotto è una buona scelta ambientale. 3
– “Survey of Chemical Substances in Consumer Products” Survey no. 38, 2004. “Survey and liberation of chemical substances in joint sealants” Nils H. Nilson, Søren Pedersen, Paul Lyck Hansen og Ivan Christensen, Danish Technological Institute, for the Environmental Protection Agency, Danish Environmental Protection Agency, Danish Ministry of the Environment. 4
– “Ethanol (ethyl alcohol)‐ Evaluation of the health effects from occupational exposure”; Dutch Expert Committee on Occupational Standards, a committee of the Health Council of the Netherlands; www.gr.nl . 5
– Ai sensi della direttiva europea 67/548/EEC, 25mo adeguamento 98/98/EC. 6
– “Impact Assessment of Potential Restrictions on the Marketing and Use of Certain Organotin Compounds”, Final Report prepared for European Commission, Directorate‐General Enterprise and Industry, RPA, October 2007. 7 – European Commission, Health & Consumer Protection, “Revised assessment of the risks to health and the environment associated with the use of the four organotin compounds TBT, DBT, DOT and TPT”. Opinion adopted by the SCHER during the 14th plenary of 30 November 2006. 8
– 30th‐31st ATP to 67/548/EEC. 9 – “A literature survey on selected chemical substances” – 2007; TA‐2238; Dorte Herzke, Martin Schlabach, Espen Mariussen, Hilde Uggerud, Eldbjørg Heimstad (NILU). 10
‐ Direttiva 1999/45/CE del 31 Maggio 1999 concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati Membri relative alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura delle PREPARAZIONI PERICOLOSE; Parte B, Allegato 2. 11
‐ www.gisbau.de; Hazardous Products Information System (Gefahrstoffinformationssystem, GISBAU; 1997). 12 – Direttiva 2006/8/CE della commissione del 23 Gennaio 2006 che modifica, per adeguarli al progresso tecnico, gli allegati II, III e V della direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura dei preparati pericolosi. 13 – “Revised assessment of the risks to health and the environment associated with the use of organostannic compounds (excluding use in antifouling paints)”, Final report (draft) ‐ December 2003; prepared for the european commission with funding provided by the european tin stabilisers association (etinsa) by risk & policy analysts limited (rpa), farthing green house, 1 beccles road, loddon, norfolk, nr14 6lt, uk, www.rpaltd.co.uk;with support from centre for ecology and hydrology (ceh) monks wood, abbots ripton, huntingdon, cambridge, pe28 2ls, uk. 14 – Analisi NPT di prodotti reperiti sul mercato in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia, Laboratorio di Energia Nucleare Applicata LENA. Dati in via di pubblicazione. 15 – Direttiva 2001/58/CE della commissione del 27 luglio 2001 che modifica per la seconda volta la direttiva91/155/CEE che definisce e fissale modalità del sistema di informazione specifica concernente i preparati pericolosi ai sensi dell'articolo 14 della direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio nonché quelle relative alle sostanze pericolose conformemente all'articolo 27 della direttiva 67/548/CEE del Consiglio (schede dati di sicurezza). 16 – Direttiva 98/24/CE (articolo 4), del 7 Aprile 1998. 17 – Directive 2004/37/EC of the European Parliament and of the Council of 29 April 2004 on the “Protection of workers from the risks related to exposure to carcinogens or mutagens at work” (Sixth individual Directive within the meaning of Article 16(1) of Council Directive 89/391/EEC). ®
Introduzione alla Tecnologia EcoSiMP ver. 1.0 – 30 Aprile 2008 Dr. Alessandro Galbiati Pagina 17 di 17 18 – “Michael addition reactions in macromolecular design for emerging technologies”; Brian D. Mather, Kalpana Viswanathan, Kevin M. Miller, Timothy E. Long, Prog. Polym. Sci. 31 (2006) 487–531. 19 – Bayer, O. Angew. Chem. 61, 229 (1949). 20 – Analisi eseguite presso il Laboratorio Analisi Strumentale di NPT su diversi prodotti reperiti dal mercato. Metodo NIOSH ‐ National Institute for Occupational Safety and Health, U.S.A; method 2000, Issue 3.