Comunicazione III - FOR.PSI.COM. Uniba

Transcript

Comunicazione III - FOR.PSI.COM. Uniba
APPROCCIO PRAGMATICO (2 di 15)

Nascita della disciplina: prima applicazione del termine
pragmatica alla linguistica in Charles Morris (1938),
come quella parte della semiotica che studia le relazioni
fra i segni e gli utenti del codice.

Il termine pragmatica era già utilizzato dalla filosofia
del Novecento; la parola deriva dal greco pràgma
"azione“
APPROCCIO PRAGMATICO (4 di 15)

Il punto di vista pragmatico considera la comunicazione come azione e come fare

Austin e Searle hanno proposto la teoria degli atti linguistici

La teoria degli atti linguistici si basa sul presupposto che con un enunciato non si
possa solo descrivere il contenuto o sostenerne la veridicità, ma che la maggior
parte degli enunciati servano a compiere delle vere e proprie azioni in ambito
comunicativo, per esercitare un particolare influsso sul mondo circostante.
APPROCCIO PRAGMATICO (5 di 15)

Tre tipologie di atti:

Atti locutori: atto di dire qualcosa (struttura ed enunciato)

Atti illocutori: atti nel dire qualcosa (obiettivo, intenzione comunicativa)

Atti perlocutori: atti con il dire qualcosa (effetto dell'atto linguistico sull'interlocutore; es
lusingare)

Ad esempio: “E’ tardi” è una sola locuzione a cui possono corrispondere diverse illocuzioni:

La semplice intenzione di constatare qualcosa a titolo di informazione

L'intenzione di invitare qualcuno a sbrigarsi

L'intenzione di invitare qualcuno a non sforzarsi più

L'intenzione di comunicare che è giunto il momento di congedarsi
APPROCCIO PRAGMATICO (6 di 15)

Esempio “Che freddo gelido che entra da questa finestra! “

Atto locutorio (informazione che fa freddo e che la finestra è aperta ….).

Atto illocutorio (invito a chiudere la finestra)

Atto perlocutorio (il destinatario si alza e chiude la finestra)
APPROCCIO PRAGMATICO (7 di 15)

Ogni atto ha una forza e un effetto:

ogni atto linguistico contiene in sé una propria efficacia (= forza illocutoria)

in grado di generare effetti sull’interlocutore (= effetti perlocutori)

Distinzione anche tra:

atti linguistici diretti = coerenza della forza illocutoria fra enunciato e
significato

atti linguistici indiretti = la forza dipende da fattori paralinguistici ed
extralinguistici (tono di voce, modalità di pronuncia, ecc…)
APPROCCIO PRAGMATICO (8 di 15)
MASSIME DELLA CONVERSAZIONE (Grice)




Massima
Massima
Massima
Principio
di
di
di
di
quantità
qualità
modo
pertinenza
APPROCCIO PRAGMATICO (9 di 15)
Fornisci l'informazione necessaria,
né di più, né di meno:
MASSIMA DI QUANTITÀ
◦
Dà un contributo tanto informativo quanto
richiesto
◦
Non dare un contributo più informativo del
necessario
◦
es. la bandiera e` bianca (la bandiera e` tutta bianca)
◦
◦ es. alla fine del processo ad Aldo hanno dato una multa
◦
(non e` anche stato condannato ad anni di prigione)
APPROCCIO PRAGMATICO (10 di 15)
Massima di qualità
Tenta di dare un contributo che sia
vero, e quindi non dire ciò che credi
essere falso non dire mai cose per
le quali non hai prove adeguate
…
sii sincero, fornisci informazione
veritiera, secondo quanto sai
es. Carlo ha due lauree
(lo so, ne ho le prove, lo credo
vero)
es. Il tuo terreno si estende
per 200 acri?
(non lo so e vorrei saperlo)
APPROCCIO PRAGMATICO (11 di 15)
Differenti modi di mentire:
Massima di qualità

omissione: si omettono informazioni utili
per la comprensione dell’evento

falsificazione: si inviano informazioni che
si sanno essere false
APPROCCIO PRAGMATICO (12 di 15)
Massima di modo




Evita espressioni oscure
Evita espressioni ambigue
Sii breve, evitando inutili
prolissità
Sii ordinato nell’esposizione
sii chiaro: l'enunciato dovrebbe essere chiaro,
poco ambiguo, breve e ordinato
APPROCCIO PRAGMATICO (13 di 15)
Massima di pertinenza
Il contributo informativo di un
enunciato dovrebbe essere
pertinente con la conversazione.
un’ipotesi è pertinente quanto minore è
lo sforzo per trattarla!!
APPROCCIO PRAGMATICO (14 di 15)

La concezione ingenua di contesto come concezione additiva

testo + contesto

La concezione interattiva di interdipendenza fra testo e contesto:

non vi è testo senza contesto e viceversa (= azione di influenza reciproca)

Contesto = insieme delle condizioni, delle opportunità e dei vincoli spaziali,
temporali, relazionali, istituzionali e culturali per qualsiasi atto comunicativo

Il “rosso”è percepito come più o meno rosso a seconda del contesto frase (es., Marco ha i capelli rossi;
Il cielo al tramonto era rosso)

La concezione del contesto come:

scelta da parte dei comunicanti

possibilità di moltiplicare i contesti di riferimento (= molteplicità contestuale)

gerarchia di contesti
APPROCCIO PRAGMATICO (15 di 15)

La prospettiva esternalista = il contesto modifica, amplifica o circoscrive il
significato di una frase

contestualismo forte (contesto come condizione necessaria e sufficiente per la
determinazione dei significati)

contestualismo debole (contesto come condizione necessaria ma non sufficiente
per la determinazione dei significati)

La prospettiva internalista (= il testo contribuisce a vincolare e a costruire il
contesto)