piombemia

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piombemia
Università di Modena e Reggio Emilia
Cattedra di Medicina del lavoro
Intossicazione da Piombo
Con la collaborazione del dott. Gianluca Corona
Problema
• il Pb può causare danni neurologici irreversibili,
patologie renali, effetti cardiovascolari e tossicità
sull’apparato riproduttivo
• livelli di piombemia sicuri per la salute sono ancora
oggetto di discussione
• l’avvelenamento da Pb è una patologia totalmente
prevenibile
Caso clinico
• bambino di 5 aa
• iperattivo, agitato, impulsivo, con problemi
di concentrazione, si distrae facilmente
• la madre riferisce un peggioramento negli
ultimi 6 mesi
• l’educatrice dell’asilo consiglia una visita
medica ed un controllo da uno psicologo
Caso clinico: anamnesi
familiare
• vive con la sorella, la madre ed i nonni
materni in un vecchio sobborgo
• la madre lavora presso la ditta di riparazione
di radiatori per automobili dei genitori ove
spesso porta i figli a giocare
• le condizioni economiche familiari non
sono particolarmente agiate
• la madre è al 5° mese di gravidanza
Caso clinico: anamnesi
patologica remota
• ultima visita 1 aa fa: risultava una difficoltà
nel riconoscimento dei colori, un deficit
dell’udito ed un lieve ritardo nel linguaggio
• ulteriori accertamenti in seguito a tale visita
rilevavano:
– 30% di ematocrito
– ipocromia e microcitosi allo striscio di
sangue periferico
– non presenza di sangue occulto nelle feci
Caso clinico: anamnesi
patologica remota
• venne fatta diagnosi di “anemia da lieve
deficit di ferro”
• fu prescritta una terapia sostitutiva a base di
ferro della durata di 3 mesi
• il bambino non si presentò alle successive
visite programmate
Caso clinico: anamnesi
patologia prossima
• il bambino si trova al 10° percentile per
peso ed altezza
• il suo grado di attenzione è limitato, appare
irrequieto e presenta difficoltà ad eseguire
semplici comandi
• tranne alcune abilità di linguaggio ed
interattive il bambino ha sostanzialmente
raggiunto le principali tappe dello sviluppo
Caso clinico: 1° quesito
• quali sono i problemi più rilevanti del
bambino?
Caso clinico: 1° risposta
•
•
•
•
•
problemi di concentrazione e irrequietezza
deficit dell’udito
lieve ritardo nel linguaggio
ematocrito basso
anemia ipocromica e microcitica
Caso clinico: 2° quesito
• quali sono le possibili diverse cause di
anemia microcitica?
Caso clinico: 2° risposta
• carenziali
• emoglobinopatie
• avvelenamento da Pb
Caso clinico: 3° quesito
• quali tests dovrebbero essere eseguiti per
confermare od escludere l’ipotesi
diagnostica formulata?
Caso clinico: 3° risposta
• la misura della concentrazione di Piombo
nel sangue (piombemia)
• se la piombemia è inferiore a 25 µg/dL è
necessario misurare alcuni parametri per
rilevare l’esistenza di un’anemia da deficit
di ferro (la ferritina sierica)
Esposizione a Pb: soggetti
a rischio
• nel 1990 circa il 17% dei bambini degli U.S.A. era a
rischio di intossicazione a Pb
• elevati livelli di Pb nel sangue si riscontrano tra i
bambini provenienti da famiglie con limitate possibilità
socioeconomiche, tra coloro che vivono all’interno delle
città ed in case costruite prima del 1970 con pareti
dipinte con vernici al Pb
Esposizione a Pb: soggetti
a rischio
• i bambini assorbono e trattengono il Pb maggiormente
rispetto al loro peso che i soggetti adulti
• i bambini risultano molto più sensibili degli adulti agli
effetti tossici del Pb per l’incompleto sviluppo della
barriera ematoencefalica
– aumento del rischio di penetrazione del metallo a
livello del SNC
– comparsa di alterazioni neurocomportamentali
• i bambini mostrano una maggior prevalenza di deficit
di ferro, condizione che può aumentare l’assorbimento
gastrointestinale di Pb
Esposizione professionale
a Pb: soggetti a rischio
• si valuta che circa 1 milione di lavoratori negli U.S.A.
siano esposti a Pb in oltre 100 differenti tipi di
occupazione
• i lavoratori possono essere esposti oltre che sul luogo di
lavoro anche nelle aree contaminate circostanti
• il cambio di abito spesso non è sufficiente a
salvaguardare l’esposizione dei familiari, in quanto il
Pb può essere trasportato all’interno delle abitazioni
con la cute e con le scarpe.
Caso clinico : 4° quesito
• oltre al bambino descritto nel caso clinico,
chi potrebbe essere esposto ad
intossicazione a Pb?
Caso clinico : 4° risposta
• tutti i familiari del bambino
• i colleghi di lavoro della madre
• gli amici del bambino che giocano con lui
nella ditta dove lavora la madre
Caso clinico : 5° quesito
• valutare la potenziale esposizione ed il
rischio per il feto
Caso clinico : 5° risposta
• essendo la madre al 5° mese di gravidanza
la placenta non rappresenta una barriera
sufficiente a difesa del feto
• occorrerebbe informarla di astenersi dal
lavoro e di evitare che il nonno inquini
l’ambiente domestico con i vestiti, le scarpe
o altri contaminanti provenienti dall’officina
Esposizione ambientale a
Pb: soggetti a rischio
• le principali sorgenti d’esposizione ambientale sono
– le vernici al Pb,
– le emissioni degli autoveicoli
– il cibo e l’acqua contaminati
• per i bambini le principali sorgenti d’ingestione sono i
frammenti che si distaccano dalle pareti, le emissioni
degli autoveicoli, l’acqua proveniente da tubature in Pb
e cibi contaminati
Esposizione professionale
a Pb: soggetti a rischio
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
idraulici
minatori
meccanici d’auto
lavoratori del vetro
pittori
lavoratori della plastica e della gomma
saldatori di leghe contenenti Pb
vigili urbani
agenti di polizia
addetti alle pompe di benzina
costruttori e riparatori di batterie
Esposizione per hobbies a
Pb: soggetti a rischio
•
•
•
•
costruttori di stoviglie di vetro
saldatori di leghe contenenti Pb
smacchiatori del vetro
meccanici d’auto
Caso clinico: 6° quesito
• il caso evidenzia la presenza di diverse
sorgenti d’esposizione a Pb per il bambino.
Quali sono?
• Quali domande potresti porre per valutare
l’entità dell’esposizione ad ognuna di queste
sorgenti?
Caso clinico : 6° risposta
• le principali sorgenti sono la vernice delle
pareti della casa, gli inquinanti della zona di
residenza ed il luogo di lavoro della madre
• occorrerebbe domandare alla madre se il
bimbo porta spesso le mani in bocca ed
accertarsi del tempo trascorso a giocare
nell’officina
Caso clinico: 7° quesito
• quali ulteriori domande dovrebbero essere
rivolte ai familiari del bambino per
determinare ulteriori sorgenti di esposizione
al Pb?
Caso clinico : 7° risposta
• si dovrebbe indagare la vicinanza
dell’abitazione ad industrie o a discariche di
rifiuti pericolosi
• si dovrebbero indagare gli hobbies e le
occupazioni dei familiari
• si dovrebbe indagare la presenza
nell’abitazione di tubi saldati al Pb e di
stoviglie smaltate
• andrebbe eseguita un’analisi dell’acqua
d’utilizzo domestico
Esposizione professionale
a Pb: caratteristiche
chimico-fisiche
• metallo di colore grigio bluastro, duttile e malleabile
• fonde a 330° C, emette i primi vapori a 450° C e bolle a
1500° C
• estratto dalla galena (solfuro di Piombo)
• viene usato di solito in leghe con antimonio, rame o
stagno, che hanno maggiore durezza, o allo stato
metallico
Tossicocinetica tossicodinamica
• assorbimento:
– ingestione di polveri (gli adulti ne assorbono il 1015% della quantità ingerita; le donne gravide e di
bambini fino al 50%; deficit di ferro e calcio ne
aumentano l’assorbimento)
– inalazione di vapori (il Pb depositato nelle basse vie
respiratorie viene completamente assorbito)
• distribuzione: sangue, tessuti molli (rene, midollo osseo,
fegato, cervello) e tessuti mineralizzati (ossa e denti)
che contengono fino al 95% del peso del Pb totale
contenuto nel corpo
Tossicocinetica tossicodinamica
• le ossa costituiscono un compartimento di accumulo del
Pb
• il compartimento di accumulo comprende 2
subcompartimenti, uno a lento (osso compatto) ed uno
a rapido rilascio (midollo osseo)
• quest’ultimo costituisce una potenziale sorgente
endogena di rilascio qualora il fisico sia soggetto a
particolari stress quali l’allattamento, la gravidanza,
malattie croniche.
Tossicocinetica tossicodinamica
• nel sangue il 99% del Pb è legato a costituenti di
membrana degli eritrociti e il restante 1% al plasma
dove può essere trasportato ai tessuti (frazione
diffusibile, tossicologicamente attiva)
• escrezione: il Pb non trattenuto è escreto dal rene o nel
tratto gastrointestinale (clearance biliare)
• il tempo di emivita nel sangue è di circa 25 gg, nei
tessuti molli circa 40 gg e nel compartimento a lento
rilascio dell’osso compatto circa 25 aa
• il peso totale del Pb nel corpo è correlato al rischio di
effetti avversi
Tossicocinetica tossicodinamica
Tossicocinetica tossicodinamica: 8° quesito
• cosa potrebbe rilevare una radiografia
dell’addome e delle ossa lunghe in un
bambino esposto a Pb?
Tossicocinetica tossicodinamica: 8° risposta
• opacità nelle ossa brevi potrebbero indicare una
lunga esposizione, generalmente di molti mesi
• radiografie negative non escludono l’ipotesi di
un avvelenamento da Pb
Tossicocinetica tossicodinamica: 9° quesito
• perché la piombemia diminuisce lentamente
anche dopo la completa rimozione della
sorgente d’esposizione?
Tossicocinetica tossicodinamica: 9° risposta
• la piombemia diminuisce lentamente poiché
il Pb viene escreto continuamente ma
contemporaneamente viene sostituito da
quello depositato nei tessuti molli e nelle
ossa
Tossicocinetica tossicodinamica: 10°
quesito
• diverse settimane dopo la terapia chelante e
la rimozione dalla sorgente di esposizione
in alcuni casi la piombemia torna ad
aumentare. Quale potrebbe essere la causa
di questo fenomeno di “rebound”?
Tossicocinetica tossicodinamica: 10°
risposta
• la spiegazione del fenomeno consiste nella
mobilizzazione del Pb dai depositi nelle
ossa e nei denti e conseguente accumulo nel
sangue
Effetti tossici
Effetti tossici: neurologici
• il SNC ed il SNP sono gli organi bersaglio più sensibili
all’intossicazione da Pb
• studi dimostrano che anche bassi livelli di esposizione
comportano deficit nello sviluppo neurologico
• bambini con elevati livelli di Pb nei denti avevano
rendimento scolastico scarso, elevato assenteismo,
maggiori difficoltà nel linguaggio, tempi di reazione
aumentati e problemi di coordinamento dei movimenti
mano-occhio
Effetti tossici: neurologici
• l’acuità uditiva, particolarmente alle alte frequenze,
diminuisce in rapporto ad elevati livelli di piombemia
• la perdita dell’udito può contribuire a sviluppare
evidenti deficit d’apprendimento
• anche negli adulti risultano evidenti difficoltà di
concentrazione, cambiamenti comportamentali in
rapporto anche a livelli di piombemia relativamente
bassi
Effetti tossici: neurologici
• danni a livello del SNP si
riscontrano più facilmente negli
adulti (velocità di conduzione
nervosa rallentata)
• le lesioni più caratteristiche
colpiscono il motoneurone e le
cellule del corno anteriore
• la mano cadente (paralisi del
nervo radiale) è un segno tardivo
d’intossicazione grave e
prolungata da Pb
Effetti tossici: ematologici
• il Pb inibisce diversi enzimi critici nella sintesi dell’eme
(delta-aminlevulinico deidratasi con conseguente
accumulo di acido delta-aminolevulinico, ferrochelatasi
con conseguente aumento di protoporfirina
eritrocitaria)
Effetti tossici: ematologici
• intossicazioni acute da Pb determinano anemia
emolitica dovute ad inibizione della Na-K ATPasi
• esposizioni croniche determinano anemia sia per
l’interferenza con l’eritropoiesi che da diminuzione
della sopravvivenza del globulo rosso
• l’anemia non è la prima manifestazione di
intossicazione da Pb ed è evidente solo dopo prolungati
periodi di elevata piombemia
Effetti tossici: endocrini
• Un’evidente correlazione inversa esiste tra piombemia
e livelli di vitamina D, che contribuisce a mantenere
l’omeostasi del calcio intra ed extracellulare
intervenendo nei processi di crescita e maturazione di
ossa e denti
Effetti tossici: renali
• una prolungata esposizione a Piombo determina la
nefropatia caratterizzata da un danno ai tubuli
prossimali e conseguente aminoaciduria, glicosuria e
iperfosfaturia (sindrome di Fanconi) particolarmente
evidente nel bambino
• in corso di esposizioni prolungate è possibile osservare
ipertensione arteriosa
• la gotta può svilupparsi come il risultato di una
iperuricemia indotta dal Pb
• il 10% dei pazienti con gotta è condotto a morte da
insufficienza renale
Effetti tossici: sistema
riproduttivo ed effetti sullo
sviluppo
• basso peso alla nascita e parti prematuri possono
conseguire a basse esposizioni a Pb durante la
gestazione
• pur essendo stato dimostrato essere teratogeno negli
animali, nell’Uomo non sono state riscontrate
malformazioni congenite
• nell’Uomo i dati disponibili dimostrano una riduzione
nella motilità e nel numero degli spermatozoi per
esposizioni croniche
Effetti tossici:
cancerogenicità
• l’associazione riscontrata tra esposizione e cancro
renale rimane ancora incerta
• i sali solubili di Pb, l’acetato e il fosfato di Pb risultano
responsabili del tumore al rene nei ratti
Effetti tossici:11° quesito
• quali sono i principali effetti del Pb sul
corpo umano?
Effetti tossici: 11° risposta
•
•
•
•
•
danni neurologici
danni ematologici
danni renali
danni endocrini
danni al sistema riproduttivo ed effetti sullo
sviluppo
Effetti tossici:12° quesito
• per quali motivi vi sono differenze negli
effetti tossici del Pb tra adulti e bambini?
Effetti tossici:12° risposta
• i bambini di età inferiore ai 36 mesi
incorrono più facilmente in danni
neurologici irreversibili per l’incompleto
sviluppo della barriera ematoencefalica
rispetto agli adulti
• i bambini fino a 7 aa mostrano comunque
più effetti avversi degli adulti se esposti a
basse concentrazioni di Pb
Valutazione clinica:
anamnesi ed esame
obiettivo
• anamnesi lavorativa di tutti i componenti della famiglia
• anamnesi familiare incluso l’utilizzo di medicinali
particolari
• hobbies dei familiari
• condizioni dell’abitazione
• utilizzo di stoviglie in ceramica
• sorgenti di acqua domestica e tipologia delle tubazioni
• vicinanza con aree industriali
Valutazione clinica:
anamnesi ed esame
obiettivo
• esame obiettivo mirato all’apparato ematopoietico
cardiovascolare, gastrointestinale
e renale
• particolare attenzione va rivolta a
cambiamenti di comportamento e
all’apparato nervoso
• l’orletto gengivale di Burton -oggi
è di difficile riscontroindica esposizioni prolungate e
pesanti
Valutazione clinica:
anamnesi ed esame
obiettivo
• nei bambini occorre valutare attentamente l’udito, il
linguaggio ed eventuali problemi
neurocomportamentali e d’apprendimento
• nell’eventualità di deficit di ferro o calcio occorre
riequilibrare la dieta
Valutazione clinica: segni
e sintomi
• i sintomi sono spesso associati ai diversi livelli
d’esposizione
– intossicazioni sintomatiche si hanno per intervalli di
piombemia da 35 a 50 µg/dL nei bambini e da 40 a
60 µg/dL negli adulti
– gravi intossicazioni si hanno per livelli maggiori di
70 µg/dL nei bambini e maggiori di 100 µg/dL negli
adulti
Valutazione clinica: segni
e sintomi
• tossicità lieve
– mialgia o parestesie
– lieve astenia
– letargia
– irritabilità
– lieve dolenzia addominale
Valutazione clinica: segni
e sintomi
• tossicità moderata
– artralgia
– moderata astenia
– difficoltà nella concentrazione
– esauribilità muscolare
– tremore
– cefalea
– dolore addominale diffuso
– vomito, perdita di peso, stitichezza
Valutazione clinica: segni
e sintomi
• tossicità grave
– vomito e stitichezza
– paralisi
– orletto gengivale di Burton
– violente coliche addominali
– encefalopatia
– coma epatico
Valutazione clinica: segni
e sintomi
• alcuni segni ematologici d’intossicazione da Pb mimano
altre patologie o condizioni morbose
• in caso di anemia microcitica un valore di piombemia
inferiore ai 25 µg/dL riflette deficit carenziale o
emoglobinopia
• rare patologie quali le porfiria presentano alterazioni
dell’eme simili a quelle da intossicazione da Pb
Valutazione clinica: segni
e sintomi
• pazienti con segni neurologici per intossicazione da Pb
a volte vengono trattati per neuropatie periferiche o
sindrome del tunnel carpale ritardando in tal modo la
terapia chelante
• pazienti con con segni e sintomi gastrointestinali di
intossicazione vengono a volte trattati con
inappropriata chirurgia addominale
Valutazione clinica: test di
laboratorio
• i test più utilizzati sono
– esame emocromocitometrico
– piombemia
– piomburia
– acido delta-aminolevulinico urinario
– creatinina urinaria
– analisi dell’urina
• una radiografia addominale è indicata in caso di
ingestione di oggetti contenenti Pb
Valutazione clinica: test di
laboratorio
• esame emocromocitometrico
– l’ematocrito e l’emoglobina possono risultare
moderatamente abbassati con globuli bianchi nella
norma
• striscio di sangue periferico
– la punteggiatura basofila è evidente solo nei soggetti
con intossicazioni croniche
Valutazione clinica: test di
laboratorio
• piombemia
– rappresenta il miglior test diagnostico e di screening
per esposizioni a Pb
– riflette l’equilibrio dinamico fra assorbimento,
escrezione e deposito nei compartimenti tissutali
molli e duri
– risponde rapidamente a variazioni improvvise ed
intermittenti di esposizione
– la media del valore nella popolazione è inferiore a 10
µg/dL
Valutazione clinica: test di
laboratorio
– non è ancora stato definito un valore di sicurezza
per i bambini
– effetti sulla statura si riscontrano già per valori di 4
µg/dL
Valutazione clinica: test di
laboratorio
• Protoporfirina eritrocitaria
– è una misura indiretta di esposizioni a lungo termine
– lo svantaggio di tale misura consiste nella limitata
sensibilità a bassi livelli di intossicazione (uno studio
ha dimostrato che il 58% di 118 bambini con
piombemia sopra i 30 µg/dL aveva valori di PE nella
norma)
Valutazione clinica: test di
laboratorio
• Protoporfirina eritrocitaria
– in casi di iperbilirubinemia si possono avere falsi
positivi
– può essere elevata nelle anemie carenziali,
nell’anemia falciforme e nelle anemie emolitiche
– nella protoporfiria eritropoietica può raggiungere
valori anche superiori ai 300 µg/dL
Valutazione clinica: test di
laboratorio
• creatininuria e analisi delle urine
– questi parametri possono rivelare solo tardivamente
effetti dell’intossicazione da Pb sulla funzionalità
renale
– negli adulti la funzionalità renale può essere
valutata misurando la frazione di escrezione di acido
urico (intervallo di normalità 5-10%, gotta
saturnina inferiore al 5% e sindrome di Fanconi
superiore al 10%)
Valutazione clinica: 13°
quesito
• quali sono i principali problemi del
bambino desunti dal caso clinico?
Valutazione clinica: 13°
risposta
• i principali problemi sono il ritardo nel
linguaggio, disturbi uditivi, bassa statura,
deficit dell’attenzione ed anemia
Valutazione clinica: 14°
quesito
• quali sono le possibili diverse cause di
anemia nei bambini?
Valutazione clinica: 14°
risposta
• carenziali
• emoglobinopatie
• avvelenamento da Pb
Valutazione clinica: 15°
quesito
• dai tests di laboratorio il livello di PE del
ragazzo è risultato essere maggiore a 350
µg/dL . Quali potrebbero essere le cause di
un valore così elevato?
Valutazione clinica: 15°
risposta
• elevati valori di PE possono dipendere da
– anemie carenziali
– anemie emolitiche
– avvelenamento da Pb
• valori marcatamente elevati si riscontrano
nella protoporfiria eritropoietica
Valutazione clinica: 16°
quesito
• quali tests dovrebbero essere eseguiti per
confermare od escludere l’ipotesi
diagnostica formulata?
Valutazione clinica: 16°
risposta
• la piombemia
Trattamento e gestione
• dopo la formulazione della diagnosi di intossicazione è
prioritario procedere all’allontanamento del soggetto
dalla sorgente d’esposizione
• per bambini con valori di piombemia inferiori ai 25
µg/dL è sufficiente l’allontanamento senza alcun
trattamento farmacologico
• bambini con valori superiori ai 45 µg/dL dovrebbero
essere trattati immediatamente con terapia chelante
• ancora in discussione è il trattamento per bambini con
valori compresi tra 26 e 44 µg/dL
Trattamento e gestione
• diversi farmaci hanno la capacità di legare il Pb sia nei
tessuti molli che duri diminuendone la tossicità acuta
• talvolta l’EDTA ha provocato proteinuria,
microematuria, ipercalcemia, danni ai tubuli
prossimali e febbre
• prima di attuare qualsiasi terapia chelante occorre
consultare medici con adeguata esperienza e strutture
accreditate
Trattamento e gestione: 17°
quesito
• la piombemia del bambino è risultata essere
50 µg/dL. Quale trattamento si può
consigliare?
Trattamento e gestione: 17°
risposta
• un’immediata terapia chelante ed
un’allontanamento dalla sorgente
d’esposizione
• andrebbe eseguita una valutazione
ambientale per l’attuazione di tempestivi
interventi preventivi
• inoltre anche i familiari andrebbero testati per
l’intossicazione da Pb
Trattamento e gestione: 18°
quesito
• chi dovrebbe essere contattato per un
consulto medico inerente il caso?
Trattamento e gestione: 18°
risposta
• un medico esperto in trattamenti per
avvelenamenti da Pb
Trattamento e gestione: 19°
quesito
• cosa dovrebbe fare un medico per prevenire
i rischi dell’esposizione al Pb nei parenti del
bambino e nei vicini?
Trattamento e gestione: 19°
risposta
• Il medico dovrebbe informare i soggetti a
rischio dei pericoli per la salute derivanti
dall’esposizione e sui provvedimenti
preventivi da attuare
• inoltre tale popolazione andrebbe
prontamente sottoposta a screening per
rilevare eventuali casi d’intossicazione da
Pb
Prevenzione
Prevenzione: linee guida
• negli ultimi anni
numerosi studi
hanno contribuito
a fornire le
conoscenze
necessarie ad
intervenire per
abbassare i livelli
soglia di
esposizione
Prevenzione: linee guida
• studi condotti tra il 1986 ed il 1988 hanno dimostrato
danni neurocomportamentali in bambini con
piombemia tra i 10 e 14 µg/dL
• altri studi hanno ribadito la tossicità del Pb sul sistema
riproduttivo e una correlazione con l’ipertensione
Prevenzione: ambiente di
lavoro
• aria
– OSHA ha determinato come limite d’esposizione al
Pb nell’aria sui luoghi di lavoro in 50 µg/m3 per 8 h
lavorative
– per esposizioni a queste concentrazioni o superiori a
30 µg/m3 per più di 30 giorni all’anno sono previsti
periodici controlli della piombemia
Prevenzione: ambiente di
lavoro
• piombemia
– se il valore supera i 40 µg/dL i lavoratori vengono
segnalati all’organo di controllo e visitati
– se il valore raggiunge i 60 µg/dL i lavoratori devono
essere allontanati dal luogo di lavoro finché non
torna a 40 µg/dL
• PE
– rimanendo aumentata per tempi lunghi è utile per
scoprire esposizioni pregresse
Prevenzione: ambiente di
vita
• aria
– EPA fissa in 1,5 µg/m3 il limite d’esposizione
• acqua
– EPA propone di portare a 0 il livello di Pb
nell’acqua dopo il trattamento
• cibo
– FDA fissa a meno di 100 µg/gg il limite di
assunzione per bambini da 1 a 5 anni
(proveniente dalla saldatura nelle lattine o
dallo smalto delle stoviglie in ceramica)
Prevenzione: ambiente di
vita
• vernici
– il limite fissato dal 1977 è del 0,06% (600 ppm del
peso secco)
Prevenzione: 20° quesito
• il caso clinico in esame deve essere
denunciato all’organo di vigilanza?
Prevenzione: 20° risposta
• occorre contattare il dipartimento di sanità
pubblica per segnalare il caso (la ditta della
madre del bambino per procedere ai
controlli necessari)
Prevenzione: 21° quesito
• il medico è a conoscenza del fatto che
– l’ambiente di lavoro è scarsamente
ventilato, privo di dispositivi di
protezione, nonché di docce ed abiti da
lavoro
– la piombemia della madre risulta di 62
µg/dL
• quali provvedimenti può prendere il
medico?
Prevenzione: 21° risposta
• il medico deve informare la donna sui rischi
e consigliare una visita ginecologica
• il medico deve inoltre segnalare il fatto
all’organo di vigilanza