piombemia
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piombemia
Università di Modena e Reggio Emilia Cattedra di Medicina del lavoro Intossicazione da Piombo Con la collaborazione del dott. Gianluca Corona Problema • il Pb può causare danni neurologici irreversibili, patologie renali, effetti cardiovascolari e tossicità sull’apparato riproduttivo • livelli di piombemia sicuri per la salute sono ancora oggetto di discussione • l’avvelenamento da Pb è una patologia totalmente prevenibile Caso clinico • bambino di 5 aa • iperattivo, agitato, impulsivo, con problemi di concentrazione, si distrae facilmente • la madre riferisce un peggioramento negli ultimi 6 mesi • l’educatrice dell’asilo consiglia una visita medica ed un controllo da uno psicologo Caso clinico: anamnesi familiare • vive con la sorella, la madre ed i nonni materni in un vecchio sobborgo • la madre lavora presso la ditta di riparazione di radiatori per automobili dei genitori ove spesso porta i figli a giocare • le condizioni economiche familiari non sono particolarmente agiate • la madre è al 5° mese di gravidanza Caso clinico: anamnesi patologica remota • ultima visita 1 aa fa: risultava una difficoltà nel riconoscimento dei colori, un deficit dell’udito ed un lieve ritardo nel linguaggio • ulteriori accertamenti in seguito a tale visita rilevavano: – 30% di ematocrito – ipocromia e microcitosi allo striscio di sangue periferico – non presenza di sangue occulto nelle feci Caso clinico: anamnesi patologica remota • venne fatta diagnosi di “anemia da lieve deficit di ferro” • fu prescritta una terapia sostitutiva a base di ferro della durata di 3 mesi • il bambino non si presentò alle successive visite programmate Caso clinico: anamnesi patologia prossima • il bambino si trova al 10° percentile per peso ed altezza • il suo grado di attenzione è limitato, appare irrequieto e presenta difficoltà ad eseguire semplici comandi • tranne alcune abilità di linguaggio ed interattive il bambino ha sostanzialmente raggiunto le principali tappe dello sviluppo Caso clinico: 1° quesito • quali sono i problemi più rilevanti del bambino? Caso clinico: 1° risposta • • • • • problemi di concentrazione e irrequietezza deficit dell’udito lieve ritardo nel linguaggio ematocrito basso anemia ipocromica e microcitica Caso clinico: 2° quesito • quali sono le possibili diverse cause di anemia microcitica? Caso clinico: 2° risposta • carenziali • emoglobinopatie • avvelenamento da Pb Caso clinico: 3° quesito • quali tests dovrebbero essere eseguiti per confermare od escludere l’ipotesi diagnostica formulata? Caso clinico: 3° risposta • la misura della concentrazione di Piombo nel sangue (piombemia) • se la piombemia è inferiore a 25 µg/dL è necessario misurare alcuni parametri per rilevare l’esistenza di un’anemia da deficit di ferro (la ferritina sierica) Esposizione a Pb: soggetti a rischio • nel 1990 circa il 17% dei bambini degli U.S.A. era a rischio di intossicazione a Pb • elevati livelli di Pb nel sangue si riscontrano tra i bambini provenienti da famiglie con limitate possibilità socioeconomiche, tra coloro che vivono all’interno delle città ed in case costruite prima del 1970 con pareti dipinte con vernici al Pb Esposizione a Pb: soggetti a rischio • i bambini assorbono e trattengono il Pb maggiormente rispetto al loro peso che i soggetti adulti • i bambini risultano molto più sensibili degli adulti agli effetti tossici del Pb per l’incompleto sviluppo della barriera ematoencefalica – aumento del rischio di penetrazione del metallo a livello del SNC – comparsa di alterazioni neurocomportamentali • i bambini mostrano una maggior prevalenza di deficit di ferro, condizione che può aumentare l’assorbimento gastrointestinale di Pb Esposizione professionale a Pb: soggetti a rischio • si valuta che circa 1 milione di lavoratori negli U.S.A. siano esposti a Pb in oltre 100 differenti tipi di occupazione • i lavoratori possono essere esposti oltre che sul luogo di lavoro anche nelle aree contaminate circostanti • il cambio di abito spesso non è sufficiente a salvaguardare l’esposizione dei familiari, in quanto il Pb può essere trasportato all’interno delle abitazioni con la cute e con le scarpe. Caso clinico : 4° quesito • oltre al bambino descritto nel caso clinico, chi potrebbe essere esposto ad intossicazione a Pb? Caso clinico : 4° risposta • tutti i familiari del bambino • i colleghi di lavoro della madre • gli amici del bambino che giocano con lui nella ditta dove lavora la madre Caso clinico : 5° quesito • valutare la potenziale esposizione ed il rischio per il feto Caso clinico : 5° risposta • essendo la madre al 5° mese di gravidanza la placenta non rappresenta una barriera sufficiente a difesa del feto • occorrerebbe informarla di astenersi dal lavoro e di evitare che il nonno inquini l’ambiente domestico con i vestiti, le scarpe o altri contaminanti provenienti dall’officina Esposizione ambientale a Pb: soggetti a rischio • le principali sorgenti d’esposizione ambientale sono – le vernici al Pb, – le emissioni degli autoveicoli – il cibo e l’acqua contaminati • per i bambini le principali sorgenti d’ingestione sono i frammenti che si distaccano dalle pareti, le emissioni degli autoveicoli, l’acqua proveniente da tubature in Pb e cibi contaminati Esposizione professionale a Pb: soggetti a rischio • • • • • • • • • • • idraulici minatori meccanici d’auto lavoratori del vetro pittori lavoratori della plastica e della gomma saldatori di leghe contenenti Pb vigili urbani agenti di polizia addetti alle pompe di benzina costruttori e riparatori di batterie Esposizione per hobbies a Pb: soggetti a rischio • • • • costruttori di stoviglie di vetro saldatori di leghe contenenti Pb smacchiatori del vetro meccanici d’auto Caso clinico: 6° quesito • il caso evidenzia la presenza di diverse sorgenti d’esposizione a Pb per il bambino. Quali sono? • Quali domande potresti porre per valutare l’entità dell’esposizione ad ognuna di queste sorgenti? Caso clinico : 6° risposta • le principali sorgenti sono la vernice delle pareti della casa, gli inquinanti della zona di residenza ed il luogo di lavoro della madre • occorrerebbe domandare alla madre se il bimbo porta spesso le mani in bocca ed accertarsi del tempo trascorso a giocare nell’officina Caso clinico: 7° quesito • quali ulteriori domande dovrebbero essere rivolte ai familiari del bambino per determinare ulteriori sorgenti di esposizione al Pb? Caso clinico : 7° risposta • si dovrebbe indagare la vicinanza dell’abitazione ad industrie o a discariche di rifiuti pericolosi • si dovrebbero indagare gli hobbies e le occupazioni dei familiari • si dovrebbe indagare la presenza nell’abitazione di tubi saldati al Pb e di stoviglie smaltate • andrebbe eseguita un’analisi dell’acqua d’utilizzo domestico Esposizione professionale a Pb: caratteristiche chimico-fisiche • metallo di colore grigio bluastro, duttile e malleabile • fonde a 330° C, emette i primi vapori a 450° C e bolle a 1500° C • estratto dalla galena (solfuro di Piombo) • viene usato di solito in leghe con antimonio, rame o stagno, che hanno maggiore durezza, o allo stato metallico Tossicocinetica tossicodinamica • assorbimento: – ingestione di polveri (gli adulti ne assorbono il 1015% della quantità ingerita; le donne gravide e di bambini fino al 50%; deficit di ferro e calcio ne aumentano l’assorbimento) – inalazione di vapori (il Pb depositato nelle basse vie respiratorie viene completamente assorbito) • distribuzione: sangue, tessuti molli (rene, midollo osseo, fegato, cervello) e tessuti mineralizzati (ossa e denti) che contengono fino al 95% del peso del Pb totale contenuto nel corpo Tossicocinetica tossicodinamica • le ossa costituiscono un compartimento di accumulo del Pb • il compartimento di accumulo comprende 2 subcompartimenti, uno a lento (osso compatto) ed uno a rapido rilascio (midollo osseo) • quest’ultimo costituisce una potenziale sorgente endogena di rilascio qualora il fisico sia soggetto a particolari stress quali l’allattamento, la gravidanza, malattie croniche. Tossicocinetica tossicodinamica • nel sangue il 99% del Pb è legato a costituenti di membrana degli eritrociti e il restante 1% al plasma dove può essere trasportato ai tessuti (frazione diffusibile, tossicologicamente attiva) • escrezione: il Pb non trattenuto è escreto dal rene o nel tratto gastrointestinale (clearance biliare) • il tempo di emivita nel sangue è di circa 25 gg, nei tessuti molli circa 40 gg e nel compartimento a lento rilascio dell’osso compatto circa 25 aa • il peso totale del Pb nel corpo è correlato al rischio di effetti avversi Tossicocinetica tossicodinamica Tossicocinetica tossicodinamica: 8° quesito • cosa potrebbe rilevare una radiografia dell’addome e delle ossa lunghe in un bambino esposto a Pb? Tossicocinetica tossicodinamica: 8° risposta • opacità nelle ossa brevi potrebbero indicare una lunga esposizione, generalmente di molti mesi • radiografie negative non escludono l’ipotesi di un avvelenamento da Pb Tossicocinetica tossicodinamica: 9° quesito • perché la piombemia diminuisce lentamente anche dopo la completa rimozione della sorgente d’esposizione? Tossicocinetica tossicodinamica: 9° risposta • la piombemia diminuisce lentamente poiché il Pb viene escreto continuamente ma contemporaneamente viene sostituito da quello depositato nei tessuti molli e nelle ossa Tossicocinetica tossicodinamica: 10° quesito • diverse settimane dopo la terapia chelante e la rimozione dalla sorgente di esposizione in alcuni casi la piombemia torna ad aumentare. Quale potrebbe essere la causa di questo fenomeno di “rebound”? Tossicocinetica tossicodinamica: 10° risposta • la spiegazione del fenomeno consiste nella mobilizzazione del Pb dai depositi nelle ossa e nei denti e conseguente accumulo nel sangue Effetti tossici Effetti tossici: neurologici • il SNC ed il SNP sono gli organi bersaglio più sensibili all’intossicazione da Pb • studi dimostrano che anche bassi livelli di esposizione comportano deficit nello sviluppo neurologico • bambini con elevati livelli di Pb nei denti avevano rendimento scolastico scarso, elevato assenteismo, maggiori difficoltà nel linguaggio, tempi di reazione aumentati e problemi di coordinamento dei movimenti mano-occhio Effetti tossici: neurologici • l’acuità uditiva, particolarmente alle alte frequenze, diminuisce in rapporto ad elevati livelli di piombemia • la perdita dell’udito può contribuire a sviluppare evidenti deficit d’apprendimento • anche negli adulti risultano evidenti difficoltà di concentrazione, cambiamenti comportamentali in rapporto anche a livelli di piombemia relativamente bassi Effetti tossici: neurologici • danni a livello del SNP si riscontrano più facilmente negli adulti (velocità di conduzione nervosa rallentata) • le lesioni più caratteristiche colpiscono il motoneurone e le cellule del corno anteriore • la mano cadente (paralisi del nervo radiale) è un segno tardivo d’intossicazione grave e prolungata da Pb Effetti tossici: ematologici • il Pb inibisce diversi enzimi critici nella sintesi dell’eme (delta-aminlevulinico deidratasi con conseguente accumulo di acido delta-aminolevulinico, ferrochelatasi con conseguente aumento di protoporfirina eritrocitaria) Effetti tossici: ematologici • intossicazioni acute da Pb determinano anemia emolitica dovute ad inibizione della Na-K ATPasi • esposizioni croniche determinano anemia sia per l’interferenza con l’eritropoiesi che da diminuzione della sopravvivenza del globulo rosso • l’anemia non è la prima manifestazione di intossicazione da Pb ed è evidente solo dopo prolungati periodi di elevata piombemia Effetti tossici: endocrini • Un’evidente correlazione inversa esiste tra piombemia e livelli di vitamina D, che contribuisce a mantenere l’omeostasi del calcio intra ed extracellulare intervenendo nei processi di crescita e maturazione di ossa e denti Effetti tossici: renali • una prolungata esposizione a Piombo determina la nefropatia caratterizzata da un danno ai tubuli prossimali e conseguente aminoaciduria, glicosuria e iperfosfaturia (sindrome di Fanconi) particolarmente evidente nel bambino • in corso di esposizioni prolungate è possibile osservare ipertensione arteriosa • la gotta può svilupparsi come il risultato di una iperuricemia indotta dal Pb • il 10% dei pazienti con gotta è condotto a morte da insufficienza renale Effetti tossici: sistema riproduttivo ed effetti sullo sviluppo • basso peso alla nascita e parti prematuri possono conseguire a basse esposizioni a Pb durante la gestazione • pur essendo stato dimostrato essere teratogeno negli animali, nell’Uomo non sono state riscontrate malformazioni congenite • nell’Uomo i dati disponibili dimostrano una riduzione nella motilità e nel numero degli spermatozoi per esposizioni croniche Effetti tossici: cancerogenicità • l’associazione riscontrata tra esposizione e cancro renale rimane ancora incerta • i sali solubili di Pb, l’acetato e il fosfato di Pb risultano responsabili del tumore al rene nei ratti Effetti tossici:11° quesito • quali sono i principali effetti del Pb sul corpo umano? Effetti tossici: 11° risposta • • • • • danni neurologici danni ematologici danni renali danni endocrini danni al sistema riproduttivo ed effetti sullo sviluppo Effetti tossici:12° quesito • per quali motivi vi sono differenze negli effetti tossici del Pb tra adulti e bambini? Effetti tossici:12° risposta • i bambini di età inferiore ai 36 mesi incorrono più facilmente in danni neurologici irreversibili per l’incompleto sviluppo della barriera ematoencefalica rispetto agli adulti • i bambini fino a 7 aa mostrano comunque più effetti avversi degli adulti se esposti a basse concentrazioni di Pb Valutazione clinica: anamnesi ed esame obiettivo • anamnesi lavorativa di tutti i componenti della famiglia • anamnesi familiare incluso l’utilizzo di medicinali particolari • hobbies dei familiari • condizioni dell’abitazione • utilizzo di stoviglie in ceramica • sorgenti di acqua domestica e tipologia delle tubazioni • vicinanza con aree industriali Valutazione clinica: anamnesi ed esame obiettivo • esame obiettivo mirato all’apparato ematopoietico cardiovascolare, gastrointestinale e renale • particolare attenzione va rivolta a cambiamenti di comportamento e all’apparato nervoso • l’orletto gengivale di Burton -oggi è di difficile riscontroindica esposizioni prolungate e pesanti Valutazione clinica: anamnesi ed esame obiettivo • nei bambini occorre valutare attentamente l’udito, il linguaggio ed eventuali problemi neurocomportamentali e d’apprendimento • nell’eventualità di deficit di ferro o calcio occorre riequilibrare la dieta Valutazione clinica: segni e sintomi • i sintomi sono spesso associati ai diversi livelli d’esposizione – intossicazioni sintomatiche si hanno per intervalli di piombemia da 35 a 50 µg/dL nei bambini e da 40 a 60 µg/dL negli adulti – gravi intossicazioni si hanno per livelli maggiori di 70 µg/dL nei bambini e maggiori di 100 µg/dL negli adulti Valutazione clinica: segni e sintomi • tossicità lieve – mialgia o parestesie – lieve astenia – letargia – irritabilità – lieve dolenzia addominale Valutazione clinica: segni e sintomi • tossicità moderata – artralgia – moderata astenia – difficoltà nella concentrazione – esauribilità muscolare – tremore – cefalea – dolore addominale diffuso – vomito, perdita di peso, stitichezza Valutazione clinica: segni e sintomi • tossicità grave – vomito e stitichezza – paralisi – orletto gengivale di Burton – violente coliche addominali – encefalopatia – coma epatico Valutazione clinica: segni e sintomi • alcuni segni ematologici d’intossicazione da Pb mimano altre patologie o condizioni morbose • in caso di anemia microcitica un valore di piombemia inferiore ai 25 µg/dL riflette deficit carenziale o emoglobinopia • rare patologie quali le porfiria presentano alterazioni dell’eme simili a quelle da intossicazione da Pb Valutazione clinica: segni e sintomi • pazienti con segni neurologici per intossicazione da Pb a volte vengono trattati per neuropatie periferiche o sindrome del tunnel carpale ritardando in tal modo la terapia chelante • pazienti con con segni e sintomi gastrointestinali di intossicazione vengono a volte trattati con inappropriata chirurgia addominale Valutazione clinica: test di laboratorio • i test più utilizzati sono – esame emocromocitometrico – piombemia – piomburia – acido delta-aminolevulinico urinario – creatinina urinaria – analisi dell’urina • una radiografia addominale è indicata in caso di ingestione di oggetti contenenti Pb Valutazione clinica: test di laboratorio • esame emocromocitometrico – l’ematocrito e l’emoglobina possono risultare moderatamente abbassati con globuli bianchi nella norma • striscio di sangue periferico – la punteggiatura basofila è evidente solo nei soggetti con intossicazioni croniche Valutazione clinica: test di laboratorio • piombemia – rappresenta il miglior test diagnostico e di screening per esposizioni a Pb – riflette l’equilibrio dinamico fra assorbimento, escrezione e deposito nei compartimenti tissutali molli e duri – risponde rapidamente a variazioni improvvise ed intermittenti di esposizione – la media del valore nella popolazione è inferiore a 10 µg/dL Valutazione clinica: test di laboratorio – non è ancora stato definito un valore di sicurezza per i bambini – effetti sulla statura si riscontrano già per valori di 4 µg/dL Valutazione clinica: test di laboratorio • Protoporfirina eritrocitaria – è una misura indiretta di esposizioni a lungo termine – lo svantaggio di tale misura consiste nella limitata sensibilità a bassi livelli di intossicazione (uno studio ha dimostrato che il 58% di 118 bambini con piombemia sopra i 30 µg/dL aveva valori di PE nella norma) Valutazione clinica: test di laboratorio • Protoporfirina eritrocitaria – in casi di iperbilirubinemia si possono avere falsi positivi – può essere elevata nelle anemie carenziali, nell’anemia falciforme e nelle anemie emolitiche – nella protoporfiria eritropoietica può raggiungere valori anche superiori ai 300 µg/dL Valutazione clinica: test di laboratorio • creatininuria e analisi delle urine – questi parametri possono rivelare solo tardivamente effetti dell’intossicazione da Pb sulla funzionalità renale – negli adulti la funzionalità renale può essere valutata misurando la frazione di escrezione di acido urico (intervallo di normalità 5-10%, gotta saturnina inferiore al 5% e sindrome di Fanconi superiore al 10%) Valutazione clinica: 13° quesito • quali sono i principali problemi del bambino desunti dal caso clinico? Valutazione clinica: 13° risposta • i principali problemi sono il ritardo nel linguaggio, disturbi uditivi, bassa statura, deficit dell’attenzione ed anemia Valutazione clinica: 14° quesito • quali sono le possibili diverse cause di anemia nei bambini? Valutazione clinica: 14° risposta • carenziali • emoglobinopatie • avvelenamento da Pb Valutazione clinica: 15° quesito • dai tests di laboratorio il livello di PE del ragazzo è risultato essere maggiore a 350 µg/dL . Quali potrebbero essere le cause di un valore così elevato? Valutazione clinica: 15° risposta • elevati valori di PE possono dipendere da – anemie carenziali – anemie emolitiche – avvelenamento da Pb • valori marcatamente elevati si riscontrano nella protoporfiria eritropoietica Valutazione clinica: 16° quesito • quali tests dovrebbero essere eseguiti per confermare od escludere l’ipotesi diagnostica formulata? Valutazione clinica: 16° risposta • la piombemia Trattamento e gestione • dopo la formulazione della diagnosi di intossicazione è prioritario procedere all’allontanamento del soggetto dalla sorgente d’esposizione • per bambini con valori di piombemia inferiori ai 25 µg/dL è sufficiente l’allontanamento senza alcun trattamento farmacologico • bambini con valori superiori ai 45 µg/dL dovrebbero essere trattati immediatamente con terapia chelante • ancora in discussione è il trattamento per bambini con valori compresi tra 26 e 44 µg/dL Trattamento e gestione • diversi farmaci hanno la capacità di legare il Pb sia nei tessuti molli che duri diminuendone la tossicità acuta • talvolta l’EDTA ha provocato proteinuria, microematuria, ipercalcemia, danni ai tubuli prossimali e febbre • prima di attuare qualsiasi terapia chelante occorre consultare medici con adeguata esperienza e strutture accreditate Trattamento e gestione: 17° quesito • la piombemia del bambino è risultata essere 50 µg/dL. Quale trattamento si può consigliare? Trattamento e gestione: 17° risposta • un’immediata terapia chelante ed un’allontanamento dalla sorgente d’esposizione • andrebbe eseguita una valutazione ambientale per l’attuazione di tempestivi interventi preventivi • inoltre anche i familiari andrebbero testati per l’intossicazione da Pb Trattamento e gestione: 18° quesito • chi dovrebbe essere contattato per un consulto medico inerente il caso? Trattamento e gestione: 18° risposta • un medico esperto in trattamenti per avvelenamenti da Pb Trattamento e gestione: 19° quesito • cosa dovrebbe fare un medico per prevenire i rischi dell’esposizione al Pb nei parenti del bambino e nei vicini? Trattamento e gestione: 19° risposta • Il medico dovrebbe informare i soggetti a rischio dei pericoli per la salute derivanti dall’esposizione e sui provvedimenti preventivi da attuare • inoltre tale popolazione andrebbe prontamente sottoposta a screening per rilevare eventuali casi d’intossicazione da Pb Prevenzione Prevenzione: linee guida • negli ultimi anni numerosi studi hanno contribuito a fornire le conoscenze necessarie ad intervenire per abbassare i livelli soglia di esposizione Prevenzione: linee guida • studi condotti tra il 1986 ed il 1988 hanno dimostrato danni neurocomportamentali in bambini con piombemia tra i 10 e 14 µg/dL • altri studi hanno ribadito la tossicità del Pb sul sistema riproduttivo e una correlazione con l’ipertensione Prevenzione: ambiente di lavoro • aria – OSHA ha determinato come limite d’esposizione al Pb nell’aria sui luoghi di lavoro in 50 µg/m3 per 8 h lavorative – per esposizioni a queste concentrazioni o superiori a 30 µg/m3 per più di 30 giorni all’anno sono previsti periodici controlli della piombemia Prevenzione: ambiente di lavoro • piombemia – se il valore supera i 40 µg/dL i lavoratori vengono segnalati all’organo di controllo e visitati – se il valore raggiunge i 60 µg/dL i lavoratori devono essere allontanati dal luogo di lavoro finché non torna a 40 µg/dL • PE – rimanendo aumentata per tempi lunghi è utile per scoprire esposizioni pregresse Prevenzione: ambiente di vita • aria – EPA fissa in 1,5 µg/m3 il limite d’esposizione • acqua – EPA propone di portare a 0 il livello di Pb nell’acqua dopo il trattamento • cibo – FDA fissa a meno di 100 µg/gg il limite di assunzione per bambini da 1 a 5 anni (proveniente dalla saldatura nelle lattine o dallo smalto delle stoviglie in ceramica) Prevenzione: ambiente di vita • vernici – il limite fissato dal 1977 è del 0,06% (600 ppm del peso secco) Prevenzione: 20° quesito • il caso clinico in esame deve essere denunciato all’organo di vigilanza? Prevenzione: 20° risposta • occorre contattare il dipartimento di sanità pubblica per segnalare il caso (la ditta della madre del bambino per procedere ai controlli necessari) Prevenzione: 21° quesito • il medico è a conoscenza del fatto che – l’ambiente di lavoro è scarsamente ventilato, privo di dispositivi di protezione, nonché di docce ed abiti da lavoro – la piombemia della madre risulta di 62 µg/dL • quali provvedimenti può prendere il medico? Prevenzione: 21° risposta • il medico deve informare la donna sui rischi e consigliare una visita ginecologica • il medico deve inoltre segnalare il fatto all’organo di vigilanza