Nato novant`anni fa il maestro Petrolino un eroe di Camastra I
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Nato novant`anni fa il maestro Petrolino un eroe di Camastra I
LA SICILIA 42. LUNEDÌ 24 FEBBRAIO 2014 AGRIGENTO Nato novant’anni fa il maestro Petrolino un eroe di Camastra Novant’anni fa il 23 febbraio 1924 na- ti, inoltre, gli uffici della Pretura, delle sceva a Camastra il maestro Lillì Petroli- Imposte e del Dazio comunale e dei locano, artefice della rivolta contro le forze li del Circolo dei nobili. Dalla furia si saldell’ordine al grido “Non si parte”, rivolu- vava solo il Comune con gli uffici dello zionario separatista, seguace di Andrea stato civile, dell’anagrafe e di quello cimiFinocchiaro Aprile e di Concetto Gallo. teriale. Una scelta, detto da molti, per “Non testimoniare sarebbe tradire” e salvaguardare probabilmente i documen“Quelli che non si ricordano del passato ti storici e i dati personali degli abitanti. sono condannati a riviverlo”. Sono due Quel giorno gli insorti divennero i pamotti del museo della pace di Besancon. droni assoluti della città di Naro. L’indoLa morte è sempre una lacerazione, una mani, 12 gennaio 1945, però, giunsero dolorosa separazione. Vivere talvolta è da Canicattì i carabinieri al comando del assai più arduo che morire. La morte non tenente Antonino Di Dino, nativo di Carocancella il ricordo. Il rivoluzionario ucci- nia. so durante il conflitto a fuoco con i caraL’ufficiale dell’Arma, nell’intento di binieri, il servitore dello Stato, giovane e evitare inutile spargimento di sangue, brillante tenente dell’Arma ucciso dai ri- cercava di convincere gli insorti a desistevoltosi. Il rivoluzionario è il re dalla lotta armata. Malgiovane maestro elemengrado i buoni propositi del tare Lillì Petrolino, capo del Il rivoluzionario giovane comandante, l’omovimento separatista, e giovane dio e la ferocia da parte deche imprecava contro la gli insorti, purtroppo, preguerra e contro la fame, maestro valse sulla ragione. Senza mentre il servitore dello elementare era alcuna titubanza gli sparaStato è il giovane tenente rono a bruciapelo al volto. dei carabinieri Antonino Di capo del Aveva affrontato disarDino. mato i rivoltosi con la spemovimento Erano due giovani siciranza di ridurli alla ragione, liani, uno della provincia di separatista che di portarli al dialogo. VoleAgrigento e l’altro della va difendere il diritto e la imprecava provincia di Messina, forti e pace del popolo di Naro, nel gagliardi. Era l’11 gennaio contro la guerra rispetto della legalità e del1945. Il giovane rivoluziogiustizia. Purtroppo, la e contro la fame la nario, appena ventenne, furia dei giovani annullò il durante il comizio nella viconfronto e colpì a morte il cina Naro, in Piazza Garibaldi, con paro- tenente. Dopo il grave delitto, il giorno sele di fuoco spingeva alla rivolta i numero- guente accorsero dai vari presidi numesi giovani che in silenzio assoluto lo ascol- rosi carabinieri, poliziotti e soldati. Ne tavano. Il comizio come era nelle previ- seguirono sanguinosi scontri, in cui quatsioni ribollì gli animi dei presenti e diede tro militari rimasero feriti, mentre cinque subito origine alla tragedia. Come rac- rivoltosi ci rimisero la vita, tra i quali il conta in un suo libro Salvatore Baldacchi- maestro rivoluzionario Lillì Petrolino. no, il territorio era disseminato di nuDopo tre giorni di accaniti scontri, un merose armi belliche (angloamericane, gruppo di cittadini, in contrada Margonia, tedesche, italiane). Molti giovani erano in sventolava la bandiera bianca per trattapossesso di fucili, pistole, mitra e di bom- re la resa dei “non si parte” e di testimobe a mano. Una fiumana armata in cam- niare l’estraneità alla sommossa della mino, si lanciò contro la caserma dei ca- maggior parte degli abitanti. rabinieri, presidio di legalità. Come tanti Ben 139 persone furono imputate di forsennati appiccarono il fuoco in danno insurrezione armata contro i poteri costidei locali della caserma. A subire la furia tuiti dello Stato. Il giovane tenente dei cadei rivoltosi furono anche i poveri caval- rabinieri era nato il 20 dicembre 1910. PAOLO CILONA li dell’Arma, travolti e bruciati dalle fiamme. Venivano assaltati, distrutti e brucia- CENTRO STORICO. Coprotagonisti con le loro creazioni i pasticceri della zona OLTRE ALLA TORTA SULLA CATTEDRALE, NE SEONO STATE FATTE TANTE ALTRE IN TEMA SICILIANO, AGRIGENTINO O ARCHEOLOGICO I migliori chef della Sicilia a confronto l’arte a tavola ha illuminato il Seminario Ieri mattina a conclusione del Mandorla Fest l’antico Chiostro ha fatto da scenario per un «work show» di tecniche dell’intaglio Un work show, di tecniche dell’intaglio europeo e thailandese dei vegetali, con l’Associazione-Arte Cucina Enna, presieduta dallo chef Giovanni Bilello, e di realizzazione delle sculture di zucchero, con l’Associazione maestri pasticceri siciliani di Catania, presieduta da Pietro Guarnera. E’ quanto ha animato il Chiostro del Seminario Arcivescovile, ieri mattina, a conclusione del Mandorla Fest-Anteprima 2014. All’opera, i migliori chef della Sicilia, maestri “dell’arte a tavola”. «E’ davvero una bella esperienza – afferma chef Bilello – per i 12 maestri dell’associazione, nata per promuovere il territorio, i prodotti tipici, le risorse umane e le tradizioni regionali, e che pur portando il nome di Enna, in realtà è a livello internazionale, rami- ficata in tutto il territorio siciliano». Presenti anche molti colleghi del Cake Design che nel pomeriggio di sabato si sono sfidati nel 1° concorso regionale, vinto, per la categoria professionisti, dalla trapanese Anna Virgilio, premiata con una “planetaria” (attrezzatura fondamentale in pasticceria, per montare, amalgamare e impastare). Secondo e terzo posto, per Veronica Benedettina e Paolo Antico, con un abbonamento annuale alla rivista “Pasticceria Internazionale”. Stesso premio, per il primo classificato della categoria appassionati: Jessica Ortis, giovane empedoclina che ha colpito la Giuria, per la sua scelta di costruire con la pasta di zucchero il costume femminile della tradizione folklorica siciliana. «La passione è nata quando ero piccola - racconta Jessica - allora amavo cimentarmi con le preparazioni più semplici, come i pan di spagna; pian piano sono rimasta affascinata dalle torte americane, dalle splendide creazioni di pasticceria diverse dal solito, più colorate e con mille strati diversi. Così mi sono messa a preparare torte per i miei familiari riscuotendo sempre grande ammirazione sia per il gusto che per la scelta artistica». Agli altri due classificati (in gruppo: Natale Schifò, Davide Leonardo, Diego Di Marco e Davide Miracolini) e Calogero Albanese (anche lui di Porto Empedocle), una targa ricordo. «Possiamo considerare, il concorso, un gran bel successo, tenuto conto che è il frutto di un lavoro di una ventina di giorni – commenta il pluripremiato Pastry Chef Giovanni Mangione, coordinatore provinciale di Conpait e delegato dell’Associazione-Arte Cucina Enna E’ stato bello vedere tutti questi ragazzi, abituati a gare regionali, nazionali e anche internazionali, confrontarsi tra di loro e dare il meglio». Premiati con attestati e riconoscimenti, anche il presidente del Centro Studi Creapolis, nonché gli allievi del Corso del Centro Studi, e il loro maestro Lillo Chianetta. Sotto la sua guida, i ragazzi hanno realizzato la torta a forma di Cattedrale di San Gerlando, vera attrattiva della Kermesse. La “dolcissima Cattedrale” in mandorla e marzapane, è stata portata in processione, al Palazzo Arcivescovile, per essere lasciata in esposizione nei locali del Museo Diocesano, dove resterà almeno fino a domani, 25 febbraio, solenne ricorrenza della Festività di San Gerlando, e forse anche oltre. Troppo bella, infatti, per essere divisa in porzioni e degustata, come sarebbe dovuto avvenire, secondo il programma originario. «La riuscita dell’Anteprima, al di sopra delle aspettative – dice Gaetano Pendolino, amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, organizzatore dell’evento, insieme al Comune - rende interessante la prospettiva della manifestazione di questa estate, per la quale contiamo di metterci al lavoro subito». CHIARA MANGIONE