Ordinanza Operazione Isola
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Ordinanza Operazione Isola
N. 10354/05 RGNR N. 2810/05 RGGIP tribunale di Milano ufficio del giudice per le indagini preliminari ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE - articoli 272 e seguenti c.p.p. - Il giudice dott.ssa Caterina Interlandi esaminata la richiesta del pubblico ministero per la applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di: 1. PAPARO Marcello, nato a Crotone il 13.01.1964, residente a Cologno Monzese (Mi) in Via Curiel nr.23, di fatto domiciliato Brugerio (MI), in Via Monte Cervino nr.49/B. 2. PAPARO Romualdo, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR), il 15.01.1959, ivi residente in Via Longo s.n.c., di fatto domiciliato a Carugate (Mi) Via Alberti nr.3. 3. PAPARO Giancarlo, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 22.10.1960, residente a Crotone (Kr), in Via Gaetano Salvemini nr.1. 4. PAPARO Sergio, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR), il 23.02.1967, ivi residente in Via di Capo Colonna s.n.c.. 5. PAPARO Salvatore, nato a Crotone (KR) 01.01.1969, residente a Isola di Capo Rizzuto (Kr) in via Crotone 6. PAPARO Luana, nata a Cariati (Cs) il 14.08.1988, residente a Cologno Monzese (Mi) in V.le Lombardia nr.115. 7. PAPARO Domenico, nato a Isola di Capo Rizzuto (KRr) il 12.08.1983, residente a Pessano Con Bornago, in via Falcone e Borsellino nr. 3, di fatto domiciliato a Carugate (Mi) Via Alberti nr.3. 8. PAPARO Vincenzo, nato a Isola di Capo Rizzuto (KRr) il 12.08.1983, ivi residente in Via Longo s.n.c., di fatto domiciliato a Carugate (Mi) Via Alberti nr.3. 9. TALLARICO Francesco, nato a Crotone (KR), il 23.04.1976, residente a Cologno Monzese (MI), in Via Trento nr.35. 10. CIULLA Michele, nato a Enna (EN) il 29.09.1986, residente a Cologno Monzese (MI), in V.le Lombardia nr. 143. 11. CIULLA Fabrizio, nato ad Enna (EN), il 09.08.1988, residente a Cologno Monzese (MI), in V.le Lombardia nr.143. 12. ZEIR Mohamed Hassan Amhed, nato in Egitto il 24.06.1971, domiciliato a Pioltello (MI) Via Monza nr.4. 13. BALZANO Massimo, nato a Pompei (NA), il 13.09.1970, residente a Cesano Maderno (MI), in via Rovereto nr.27. 14. SALA Mirko, nato a nato a Vimercate (MI) in data 19.11.1973, residente a Concorezzo (MI), in Via M.D'Azeglio nr.24. 15. VERTERAME Carmelo, alias Carmine, alias Lino, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KRr) il 20.07.1945, ivi residente in Via Le Castelle nr.12. 16. VERTERAME Giuseppe, alias “Peppineddu”, nato a Isola di Capo Rizzuto (KR) il 20/11/1949, e ivi residente in C.da Capo Rizzuto s.n.c.. 17. LAPORTA Carmelo, alias “Carmine”, nato a Crotone (KR) il 30.01.1969, residente a Cologno Monzese (Mi), in via Piacenza nr.16, domiciliato a Brugherio (MI), in via Ghirlanda nr.23. 18. LAPORTA Giovanni, nato a Isola di Capo Rizzuto (KR) il 07.03.1953, residente a Cologno Monzese (Mi) in V.le Lombardia nr. 49. 19. BUCCOLIERI Cosimo, nato ad Avetrana (TA) il 07.04.1952, ivi residente in Via F.lli Bandiera 46. 20. NICOSCIA Antonio, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 02.03.1977 ivi residente in Via Tacito nr.2. 21. NICOSCIA Salvatore, alias “Tayson”, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 05.01.1972, ivi residente in Villaggio stummio s.n.c.. 22. GUALTIERI Antonio, alias “Lelè o Lemà” nato ad Isola Capo Rizzuto (KR) il 24.10.1974, ivi residente in C.da Vermica s.n.c.. 23. MANFREDI Pasquale, alias “Gaetano”, nato a Isola di Capo Rizzuto (KR) il 06.02.1977, ivi residente in via Capocolonna 208. 24. BUBBO Antonio, alias “salvatore e/o Ntò”, nato a Lecco il 22.05.1976, residente a Galbiate (Lc) in P.zza Manzoni nr. 10. 25. BUBBO Filippo, alias “U’ Zio Baffuto” nato a Petronà (CZ) il 22.09.1954, ivi residente in via Acquanova s.n.c., di fatto domiciliato a Galbiate (LC), in P.zza Don Gnocchi nr.4. 26. BUBBO Raffaele, nato a Petronà (CZ), il 13.12.1969, ivi residente in via Vaccari nr.32. 27. GUARINO Vincenzo, alias “don Cecè” nato a Isola di Capo Rizzuto (KR) il 05.04.1962, residente a Brugherio (Mi) in via Confalonieri nr. 42. 28. GUARINO Pietro, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 21.11.1957, residente a Bernareggio (MI) Via Roma nr.38. 29. RUSSO Giuseppe, nato a Messina (ME) il 15.11.1968, residente ad Usmate Velate (MI) in via De Gasperi nr. 9 30. SCIPIONE Nicola Antonio, nato a Pescara (PE), il 10.11.1951, residente ad Iseo (BS), in via Covalo nr.14. 31. TADOLTI Roberto, nato a Bergamo il 06.09.1956, residente a Bariano (BG), via Locatelli nr.40 in ordine alla seguente imputazione PAPARO Marcello, PAPARO Romualdo, LAPORTA Carmelo, GUALTIERI Antonio, GUARINO Vincenzo, GUARINO Pietro, VERTERAME Carmelo, VERTERAME Giuseppe PAPARO Luana, TALLARICO Francesco, SALA Mirko, CIULLA Michele, PAPARO Giancarlo, PAPARO Sergio, PAPARO Salvatore. reato di cui all’art.416 bis co.1-2-3-4 C.P. per avere fatto parte di una associazione a delinquere di tipo mafioso denominata “drina dei PAPARO”, operante nell’ hinterland milanese e in Lombardia, che procurava agli associati l’assegnazione e l’esecuzione di lavori di movimento terra con la sistematica violazione delle norme di cui alla Legge19.03.1990 nr.55, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della conseguente condizione di assoggettamento e di omertà, realizzate attraverso la “fama” di violenza e di potenzialità sopraffattrice di cosche alleate e/o collegate quali i NICOSCIA (in particolare NICOSCIA Pasquale, detto “Macchietta”, nato il 23.04.1957, condannato alla pena dell’ergastolo per omicidio continuato e altri gravi reati e NICOSCIA Salvatore nato il 05.01.1972, già condannato per 416 bis C.P.), gli ARENA (in particolare ARENA Carmine nato il 30.01.1959, ucciso il 02.10.2004 e ARENA Nicola, nato il 20.08.1937, già condannato per 416 bis C.P.) i BARBARO (in particolare BARBARO Pasquale, nato il 24.08.1961, deceduto il 21.11.2007, detto “U Zangrei”, figlio di BARBARO Giuseppe, nato a Platì il 06.02.1937; cognato di BARBARO Francesco, nato a Platì il 03.05.1927, “capo bastone” dell'omonima consorteria mafiosa denominata "U Castanu"; cugino di primo grado di BARBARO Giuseppe, detto “U Canarino”, nato a Platì il 24.05.1956, già latitante inserito nell'elenco dei trenta più pericolosi in ambito nazionale, di BARBARO Rocco, nato a Platì il 30.06.1965, già latitante e di ROMEO Saverio, nato a Platì il 25.08.1942, attualmente latitante) e i GRILLO-PERRE (in particolare PERRE Rosario nato il 07.10.1969 e PERRE Francesco nato il 11.11.1956, già condannati per associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, violazioni alla legge droga e altri gravi reati; PERRE Giuseppe nato il 21.06.1937 e GRILLO Pasquale nato il 24.11.1954, già condannati per violazioni alla legge armi), tale da incutere intorno ai PAPARO un alone permanente di intimidazione e conseguentemente da imporre agli operatori economici del settore delle opere pubbliche, relative alla realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Milano Venezia cosiddetta “Alta Velocità” - e della quarta corsia dell’Autostrada “A 4”, nelle tratte dell’hinterland milanese e in Lombardia, l’ assegnazione degli appalti per il movimento terra secondo il sistema e le regole di spartizione della ndrangheta. Sodalizio, finalizzato inoltre alla acquisizione di appalti privati nel settore della logistica - facchinaggio, trasporto e pulizie - avvalendosi della forza intimidatrice del vincolo associativo, della condizione di assoggettamento e di omertà delle vittime, realizzate, oltre che attraverso le modalità suddette, anche attraverso il sistematico ricorso all’uso di violenza e minaccia culminate in gravissimi delitti contro la persona, quali i ferimenti di RIGOLA Roberto e LONGO Onorio. Ciascuno aderendo al sodalizio criminoso del quale condivideva il programma delinquenziale con le condotte di seguito indicate: PAPARO Marcello, quale promotore e quale capo riconosciuto del sodalizio, al quale si rapportavano i sodali per ricevere direttive e per fornire i resoconti sulle varie attività. Nel corso delle indagini si occupava direttamente della falsificazione della documentazione raltiva ai lavori di movimento terra svolti “in nero” per conto della ditte appaltatrici dei lavori della cosiddetta “Alta Velocità” e dell’azione di intimidazione per superare le resistenze all’ampliamento del consorzio YTACA in danno del concorsio SAFRA. Aveva inoltre la diretta disponibilità di armi e dei luoghi ove le stesse erano occultate; PAPARO Romualdo, quale promotore, coadiuvava il fratello PAPARO Marcello e intratteneva rapporti con esponenti delle cosche ARENA, NICOSCIA, BARBARO e PERRE. Si occupava prevalentemenete della società “P & P”, ovvero di tutto ciò che riguardava il movimento terra, tenendo i contatti con VERTERAME Carmelo, anello di collegamento con gli ARENA e con VERTERAME Giuseppe, anello di collegamento con i NICOSCIA. Partecipava personalmente alle riunioni con i GRILLO-PERRE, con i GIORDANO-NICOSCIA (vedi summit di Mezzago in data 14.06.2005) e con BARBARO Pasquale. Risultava anche coinvolto nelle trattative “di pace” con appartenenti alla cosca ARENA. Anch’egli, come il fratello Marcello, aveva la disponibilità di armi e dei luoghi ove le stesse erano occultate. LAPORTA Carmelo, quale partecipe, si occupava dei rapporti con la cosca NICOSCIA di Isola Capo Rizzuto (KR), nel cui ambito poteva contare sul sostegno del cognato NICOSCIA Pasquale, detto “Macchietta”, capo della omonima cosca. Nel corso dell’indagine veniva accert ata la partecipazione di LAPORTA Carmelo ad almeno due “summitt mafiosi” in Calabria il 21.03.2006 e il 29.05.2006. Inoltre procurava a PAPARO Marcello almeno una pistola e diverse armi ai NICOSCIA tramite i BUBBO di Petronà (KR); GUALTIERI Antonio, cognato di LAPORTA Carmelo e di NICOSCIA Domenico, quale partecipe, si occupava dei rapporti e del collegamento con la cosca dei NICOSCIA; VERTERAME Carmelo e VERTERAME Giuseppe, cugini dei fratelli PAPARO, quale partecipi, si occupavano dei rapporti e del collegamento con la cosca degli ARENA; GUARINO Vincenzo, alias “Don Cecè”, fratello di GUARINO Patrizia, moglie di PAPARO Marcello, quale partecipe, si occupava delle riunioni tra i sodali e tra questi ultimi e gli esponenti della cosca NICOSCIA, come i “LAPORTA”, CAPICCHIANO Salvatore, CAPICCHIANO Francesco ed altri, ponendo a disposizione per tali riunioni il proprio ristorante “La Taverna dell’ Isola” ubicato alla via Buonarroti nr. 30 di Villasanta. Partecipava inoltre al consorzio YTACA con la società NEW JOB SOCIETA’ COOPERATIVA, di cui era amministratore; GUARINO Pietro fratello di GUARINO Patrizia, moglie di PAPARO Marcello, quale partecipe, coadiuvava il fratello GUARINO Vincenzo nelle riunioni con gli esponenti della cosca NICOSCIA, come i “LAPORTA”, CAPICCHIANO Salvatore, CAPICCHIANO Francesco ed altri, presso ristorante “La Taverna dell’ Isola” ubicato alla via Buonarroti nr. 30 di Villasanta, di cui era contitolare; PAPARO Luana, quale partecipe, gestiva, per conto del padre, il citato consorzio Ytaka e ne condivideva l’operato nella direzione del sodalizio. Aveva inoltre la disponibilità dei luoghi in cui erano detenute le armi del sodalizio. TALLARICO Francesco, quale partecipe, era l’uomo di fiducia dello zio PAPARO Marcello, per il quale fungeva da prestanome. Si occupava altresì dell’approvvigionamento e della custodia delle armi; SALA Mirko, quale partecipe, lavorava alle dipendenze dei PAPARO in qualità di contabile del consorzio Ytaka. Si occupava anche della gestione dell società “P. & P.”, provvedendo in particolare della falsificazione della documentazione raltiva ai lavori di movimento terra svolti “in nero” per conto della ditte appaltatrici nei lavori della cosiddetta “Alta Velocità”; CIULLA Michele, quale partecipe, si occupava dell’approvvigionamento, del trasporto e dell’imbosco delle armi. Agendo per conto di PAPARO Marcello, era responsabile dell’aggressione in danno di PADULANO Nicola e delle minacce a STANCHIERI Orazio, culminate con il suo suicidio; PAPARO Giancarlo, quale partecipe, coadiuvava gli altri fratelli PAPARO occupandosi dell’approvvigionamento e della custodia delle armi. In particolare deteneva per conto del sodalizio un’arma da guerra del tipo “controcarro” in dotazione alle forze armate della NATO; PAPARO Sergio , quale partecipe, coadiuvava gli altri fratelli PAPARO occupandosi delle “ambasciate” da e verso gli esponenti della malavita di Isola di Capo Rizzuto (KR); PAPARO Salvatore, quale partecipe, coadiuvava gli altri fratelli PAPARO occupandosi delle azioni a mano armata a tutela del sodalizio; Con l’aggravante dell’essere l’ associazione armata. In Cologno Monzese dal novembre 2004 al maggio 2007 PAPARO Marcello, PAPARO Romualdo, TALLARICO Francesco, PAPARO Luana, CIULLA Michele e CIULLA Fabrizio 2. reato di cui agli artt. 81 cpv. e 110 C.P. - 10, 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico diverse armi da guerra e comuni da sparo, almeno otto, tra le quali due “mitragliette”, trasportate da CIULLA Michele e CIULLA Fabrizio, dietro direttive di PAPARO Marcello e PAPARO Luana, da un luogo all’altro, ritenuto più sicuro, a seguito dell’arresto di PAPARO Marcello. Armi, successivamente occultate in un ulteriore luogo anche per opera di PAPARO Romualdo e TALLARICO Francesco, che le aveva provvisoriamente in custodia. In Cologno Monzese dal 18.02.2005 al 18.09.2005 PAPARO Marcello, CIULLA Michele e ZEIR Mohamed Hassan Amhed 3. reato di cui agli artt. 81 cpv. e 110 C.P. - 10, 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico un’arma comune da sparo del tipo pistola, che CIULLA Michele consegnava a PAPARO Marcello e che lo stesso CIULLA Michele aveva acquistato per il prezzo di 1.200,00 euro da ZEIR Mohamed Hassan Amhed. In Cologno Monzese il 03.08.2005 PAPARO Marcello, TALLARICO Francesco e PAPARO Salvatore 4. reato di cui agli artt.81 cpv., 110 C.P., 10, 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico un’arma comune da sparo del tipo pistola, che PAPARO Marcello procurava tramite TALLARICO Francesco e che lo stesso PAPARO Marcello consegnava o faceva consegnare a PAPARO Salvatore. In luogo imprecisato in epoca anteriore e prossima al 23.08.2005 PAPARO Giancarlo 5. reato di cui all’ art.12 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere illegalmente detenuto un’arma da guerra del tipo lanciarazzi “controcarro” in dotazione alle forze armate della “NATO”. In luogo imprecisato il 19.01.2005 PAPARO Domenico e PAPARO Vincenzo 6. reato di cui agli artt.81 cpv., 110 e C.P., 10, 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere, in concorso tra loro, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico un’arma comune da sparo del tipo pistola. In Cologno Monzese tra il 17 e il 18.02.2006 LAPORTA Carmelo, BUBBO Antonio, BUBBO Filippo, BUBBO Raffaele, GUALTIERI Antonio, MANFREDI Pasquale, NICOSCIA Salvatore e NICOSCIA Antonio 7. reato di cui agli artt.81 cpv. e 110 C.P., 10, 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico diverse armi comuni da sparo, indicate nelle intercettazioni con il termine “macchinette”. Armi, che BUBBO Antonio, che agiva anche per conto di BUBBO Filippo e BUBBO Raffaele, consegnava, dietro direttive di LAPORTA Carmelo, in numero non inferiore a cinque, a GUALTIERI Antonio, che agiva per conto di NICOSCIA Salvatore e NICOSCIA Antonio, destinatari della fornitura. La restante parte della fornitura di armi dello stesso tipo veniva trasportata in Calabria da BUBBO Raffaele per la consegna a GUALTIERI Antonio e MANFREDI Pasquale. In luogo imprecisato il 22.02.2006 LAPORTA Carmelo e BUBBO Antonio 8. reato di cui agli artt.81 cpv., 110 e 648 C.P., 10, 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico una pistola Beretta mod.81 cal 7,65, provento di furto in danno di SARNO Raffaele, come da denuncia in data 08.01.1999, alla Stazione CC. di Arzano (NA), che LAPORTA Carmelo procurava tramite BUBBO Antonio e che lo stesso LAPORTA Carmelo consegnava a PAPARO Marcello. Pistola, della cui illecita provenienza LAPORTA e il BUBBO erano consapevoli e che veniva sequestrata in occasione dell’arresto del PAPARO, nei cui confronti si procede separatamente. In Cologno Monzese anteriormente al 17.02.2008 PAPARO Marcello 9. reato di cui agli artt.81 cpv., 110, 56, 577 nr.3 e 575 C.P. – 10, 12 e 14 Legge 497/74 perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso con l’ignoto autore materiale del reato, dando disposizioni e organizzando le persone e i mezzi necessari per attentare alla vita di LONGO Onorio, secondo le modalità di seguito indicate, accettando il rischio della morte di LONGO Onorio e/o rappresentandosi la concreta possibilità che il medesimo perdesse la vita o rimanesse ferito, al fine di superare le resistenze frapposte all’espansione del consorzio di cooperative YATACA di PAPARO Marcello in danno del concorrente consorzio di cooperative S.A.F.R.A., di cui LONGO Onorio era presidente, che, mentre era alla guida della propria autovettura, veniva attinto alla coscia e alla tibia da tre colpi di pistola cal.7,65, detenuta e portata illegalmente, ad opera di un uomo, travisato da casco, a bordo di una moto, che aveva affiancato l’autovettura della vittima, eseguiva atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di LONGO Onorio, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla propria volontà. Con l’aggravante della premeditazione. In Milano il 02.05.2007 PAPARO Marcello 10. reato di cui agli artt.81 cpv., 110, 56, 577 nr.3 e 575 C.P. – 10, 12 e 14 Legge 497/74 perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso con gli ignoti autori materiali del reato, dando disposizioni e organizzando le persone e i mezzi necessari per attentare alla vita di APOLLONIO Giovanni secondo le modalità di seguito indicate, accettando il rischio della morte di APOLLONIO Giovanni e/o rappresentandosi la concreta possibilità che il medesimo perdesse la vita o rimanesse ferito, al fine di superare le resistenze frapposte all’espansione del consorzio di cooperative YATACA di PAPARO Marcello da parte dello stesso APOLLONIO Giovanni, vice presidente della cooperativa R.A.D., che si opponeva alla associazione di tale cooperativa al consorzio YTACA e alla fuoriuscita dal consorzio S.A.F.R.A; cagionando, quindi, volontariamente il ferimento di RIGOLA Roberto, che per errore di persona, in luogo del citato APOLLONIO Giovanni, veniva attinto al braccio destro, mentre era alla guida della propria autovettura, da un colpo di pistola esploso da una motocicletta sulla quale viaggivano due persone con i volti travisati dai caschi, che avevano affiancato l’autovettura della vittima, eseguiva atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di RIGOLA Roberto, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla propria volontà. Con l’aggravante della premeditazione. In Melzo il 10 maggio 2007 GUARINO Vincenzo e GUARINO Pietro 11. reato di cui agli artt. 110 C.P., 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, nonché art. 23 legge 18/04/1975 nr. 110 per avere, in concorso tra loro, illegalmente detenuto presso il proprio ristorante “La Taverna dell’Isola”, una pistola Smith & Wesson cal. 38 con matricola abrasa, che veniva rinvenuta e sequestrata in occasione dell’arresto di FUCCI Maria e FOTI Costantino, incaricati della custodia dell’arma. In Villasanta il 13.06.2006 e antecedentemente. RUSSO Giuseppe 12. reato di cui agli artt. 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, nonché art. 23 legge 18/04/1975 nr. 110, in relazione all’art. 40 co.2° C.P., perché quale maresciallo (ispettore) del Nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Monza, avendo avuto notizia della detenzione illegale dell’arma da sparo di cui al capo che precede da parte dei fratelli GUARINO Vincenzo e GUARINO Pietro, non ne impediva il verificarsi pur avendone l’obbligo giuridico quale ufficiale di polizia giudiziaria. In Villasanta il 13.06.2006 e antecedentemente. GUARINO Vincenzo e RUSSO Giuseppe 13. reato di cui agli artt. 81 cpv., 110, 319 e 321 C.P. perché in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, RUSSO Giuseppe, quale pubblico ufficiale, nella sua qualità di maresciallo (ispettore) del Nucleo Tributario della Guardia di Finanza di Monza, GUARINO Vincenzo quale destinatario dei favori, si accordavano per un soggiorno estivo gratuito in località Le Castella di Isola Capo Rizzuto (KR), nonché per la cessione gratuita di una parte delle quote della società “G.P.V.”, che gestiva il ristorante “ La Taverna Dell’Isola”, ubicato alla via Buonarroti nr. 30 di Villasanta, quale corrispettivo del compimento di atti contrari ai doveri di ufficio in vista di favori e/o “servizi” da rendere al GUARINO Vincenzo, come “interventi” presso colleghi e uffici finanziari, quali la Dogana di Concorezzo, o come la mancata denuncia del reato di detenzione illegale di arma comune da sparo di cui al capo precedente e in ogni caso affinché si atteggiasse nell’esercizio di pubbliche funzioni in modo favorevole al GUARINO Vincenzo, in violazione dei doveri di imparzialità e correttezza. In luogo imprecisato dall’ agosto ai primi mesi del 2006. PAPARO Marcello, BALZANO Massimo e CIULLA Michele 14. reato di cui agli artt. 110 e 629 C.P., perché, in concorso tra loro, mediante violenza e minaccia, agendo CIULLA Michele per conto di PAPARO Marcello e BALZANO Massimo, costringendo STANCHIERI Orazio ad eseguire diversi pagamenti allo stesso CIULLA Michele per un importo complessivo di almeno 8.000,00 euro, procuravano a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. Violenze e minacce consistite nel danneggiamento dell’autovettura Mercedes di proprietà e/o in uso a STANCHIERI Orazio, nonché nel prospettare ripetutamente e insistentemente a quest’ultimo che se non avesse corrisposto a PAPARO Marcello e BALZANO Massimo una percentuale sulle attività che aveva in corso gli avrebbero fatto saltare la macchina, gli avrebbero incendiato la casa e, in caso di fuga, sarebbero andati a cercarlo anche in Svizzera. Si cita testualmente solo la telefonata minacciosa del 28.06.2006 ore 07,42, alla quale seguiranno altre telefonate dello stesso tenore, che determinavano in STANCHIERI Orazio uno stato di prostrazione e di terrore, che lo inducevano al suicidio verificatosi il 12.09.2006: “..a me mi hanno detto di fare solo una cosa...quelli vogliono i soldi “vogliono la percentuale sanno tutto...sanno tutto di quello che stai facendo tu......io non posso parlare oltre...io ti dico solo questo sanno tutto di quello dei movimenti che stai facendo con mio suocero con Massimo con Marco....quindi...vedi te quello vuole la percen........uno vuole la percentuale...vedi te cosa devi fare....”.…“Orazio guarda che qua si stanno mettendo le cose molto serie eh...”…“ti sono già venute tre persone a cercarti...”…“guarda che alla tua macchina gli hanno fatto già un servizio ieri...”.…“Orazio guarda che qua si stanno mettendo le cose molto serie eh...”…“ti sono già venute tre persone a cercarti....”…“quando sei pronto me lo dici.....è questione di...un giorno...di più non aspettano sennò ti fanno saltare la macchina e ti fanno...e ti incendiano la casa,quindi già... come..... già hai visto cosa ti hanno fatto alla macchina bho....”…“Orazio vedi tu cosa devi fare ti do tempo fino a domani poi vedi cosa devi fare....”.…“fidati tu vai a vedere cosa c'è a casa ....dai...”…“alla prossima... alla prossima... te la fanno saltare, quindi vedi tu cosa devi fare ti conviene”…“prepararli, ehm Orazio, io gli faccio una chiamata e li faccio bloccare.”…“poi quello che succede succede a me non me ne fotte un cazzo”…“ecco le cose guarda le stanno facendo seriamente Orazio stai attento che ti vengono a cercare fino in Svizzera... cioè loro se ne sbattono i coglioni tu scappi loro ti vengono a cercare stai attento.... bho basta...”. In Cologno Monzese dal giugno 2006 al 12.09.2006 PAPARO Marcello, ZEIR Mohamed Hassan Amhed e CIULLA Michele 15. reato di cui agli artt. 81 cpv., 110, 61 nr.2, 576 nr.1, 582, 585, 56 e 610 C.P., perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, ZEIR Mohamed Hassan Amhed agendo materialmente in concorso con ignoti per conto di PAPARO Marcello e con la mediazione di CIULLA Michele, cagionavano volontariamente a PADULANO Nicola lesioni personali gravissime consistite in una frattura cranica e in fratture multiple al volto e alla gamba destra, giudicate guaribili con prognosi riservata. Aggressione, dovuta alle azioni di protesta individuali e collettive, promosse dal PADULANO Nicola per questioni attinenti al rapporto di lavoro dipendente nell’ambito della ditta SMA di Segrate e, quindi, finalizzata a indurre il PADULANO a desistere dall’intraprendere o dall’insistere in azioni a tutela del lavoro e dei lavoratori nei confronti dell’azienda, così eseguendo atti idonei diretti in modo non equivoco a commettere ilrearo di violenza privata, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla loro volontà. In Segrate il 15.09.2006 SCIPIONE Nicola Antonio e TADOLTI Roberto 16. reato di cui agli artt. 110 e 378 co.1° e 2° C.P. - art. 7 D.L. 152/91, perché in concorso tra loro, TADOLTI Roberto, quale legale rappresentante della società LOCATELLI GEOM. GABRIELE e SCIPIONE Nicola, quale dipendente della medesima società, aiutavano PAPARO Marcello e PAPARO Romualdo, promotori della “drina dei PAPARO”, emanazione della ‘ndrangheta, a eludere le investigazioni dell’Autorità relative al sub ingresso illegale in appalti pubblici, in violazione dell’art.21 della L.646/82, dei predetti fratelli PAPARO, soggetti ai quali non era consentito contrarre con la pubblica amministrazione, mediante la apparente stipulazione di un contratto di “Nolo a Caldo, retrodatato al 09.01.2004 e sottoscritto da TADOLTI Roberto, che occultava e/o camuffava la concessione in subappalto ai suddetti fratelli PAPARO dei lavori di movimento terra nella tratta PioltelloPozzuolo Martesana. Società LOCATELLI GEOM.GABRIELE s.p.a. subappaltatrice, tramite la società DELIETO COSTRUZIONE GENERALI s.p.a., della ITALFERR s.p.a., società a sua volta concessionaria della società RETE FERROVIARIA ITALIANA s.p.a. per la realizzazione del quadruplicamento della linea ferroviaria ad Alta Velocità Milano-Venezia. Con le aggravanti della commissione del reato presupposto di cui all’art.416 bis C.P. e del fatto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione a delinquere di stampo mafioso denominata “Drina dei PAPARO”. In Pioltello nel maggio-luglio 2006 e anteriormente LAPORTA Carmelo, LAPORTA Giovanni, BUCCOLIERI Cosimo 17. reato di cui agli artt.110, 612 co.2°, 635 co.2° nr.7 C.P. perché in concorso tra loro, agendo BUCCOLIERI Cosimo per conto e dietro incarico di LAPORTA Carmelo e LAPORTA Giovanni, minacciavano un male ingiusto a PAPARO Marcello, esplodendo diversi colpi di arma da sparo contro beni di proprietà di PAPARO Marcello (autovettura Merdes ML) o che reputavano di proprietà di PAPARO Marcello (abitazione di ROSSETTO Giuseppe), che rimanevano danneggiati. In Cologno Monzese il 3 e 4.10.2004 LAPORTA Carmelo, LAPORTA Giovanni, BUCCOLIERI Cosimo 18. reato di cui agli artt.110 C.P., 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, perché in concorso tra loro, agendo BUCCOLIERI Cosimo per conto e dietro incarico di LAPORTA Carmelo e LAPORTA Giovanni, illegalmente detenevano e portavano in luogo pubblico un’arma da sparo utilizzata nelle circostanze di cui al capo che precede. In Cologno Monzese il 3 e 4.10.2004 PAPARO Marcello 19. reato di cui agli artt.81 cpv. e 513 bis C.P., perché con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, quale legale rappresentante del consorzio di imprese YTACA, nell’esercizio di attività commerciale, industriale e comunque produttiva, nell’ambito dell’antagonismo commerciale per il controllo del settore della logistica e per l’espansione del consorzio di imprese YTACA di cui era l’effettivo titolare, commetteva atti di concorrenza con violenza e/o minaccia, consistite nell’organizzare e nel dare disposizioni per il ferimento a scopo intimidatorio, secondo le modalità di cui ai capi 9) e 10) che precedono, di LONGO Onorio, presidente di analogo consorzio di imprese denominato S.A.F.R.A, che si opponeva all’assorbimento di tale consorzio in quello denominato YTACA e di APOLLONIO Giovanni, vice presidente della cooperativa R.A.D., che parimenti si opponeva alla associazione di tale cooperativa al consorzio YTACA e alla fuoriuscita della cooperativa R.A.D dal consorzio S.A.F.R.A. In Cologno Monzese in data antecedente e successiva al maggio 2007 N.B.: - per PAPARO Domenico non viene richiesta l’applicazione di misure cautelari ed il capo 6 vale solo a titolo di incolpazione preliminare - per PAPARO Vincenzo non viene richiesta l’applicazione di misure cautelari ed il capo 6 vale solo a titolo di incolpazione preliminare CONTESTAZIONE DELLA RECIDIVA PAPARO Marcello recidiva generica PAPARO Romualdo recidiva reiterata PAPAROGiancarlo recidiva specifica reiterata infraquinquennale PAPARO Salvatore recidiva reiterata VERTERAME Carmelo recidiva reiterata VERTERAME Giuseppe recidiva reiterata LAPORTA Carmelo recidiva reiterata LAPORTA Giovanni recidiva reiterata NICOSCIA Salvatore recidiva reiterata infraquinquennale GUALTIERI Antonio recidiva generica MANFREDI Pasquale recidiva generica BUBBO Raffaele recidiva specifica GUARINO Vincenzo recidiva reiterata quanto alla esistenza di gravi indizi di colpevolezza osserva quanto segue. cronologia e sviluppo dell’indagine L’indagine della Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni (MI), denominata “Operazione ISOLA”, avviata relativamente all’ipotesi investigativa di una associazione di tipo mafioso radicata in Cologno Monzese e zone limitrofe, si è protratta, nei diversi filoni investigativi e nei diversi procedimenti sussivamante riuniti, per oltre due anni dall’ottobre 2004 al maggio 2007 ed è consistita in una prolungata attività tecnica, supportata da numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento con sequestro di armi e arresto di Paparo Marcello in flagranza di reato. Si riporta l’elenco delle intercettazioni telefoniche e d ambientali disposte: UTENZA 039876477 R.I.T.T. 3968/04 3355307711 3968/04 0227302423 3968/04 autovettura 3968/04 Mercedes ML 400 tg. CL416VN 0392878452 4019/04 INTESTATARIO UTILIZZATORE Quality Log. s.c.a.r.l. con sede a famiglia PAPARO Besana Brianza (MI) via V.Emanuele impiegati della ditta II° 3/a PAPARO Marcello GUARINO Patrizia, nata ad Isola di GUARINO Patrizia capo Rizzuto (KR) il 21.07.1965; PAPARO Luana PAPARO Riccardo San Paolo Imi Leasing PAPARO Marcello Quality Log. s.c.a.r.l. con sede a famiglia PAPARO Besana Brianza (MI) via V.Emanuele impiegati della ditta II° 3/a PAPARO Marcello nato a Crotone PAPARO Marcello (KR), il 13.01.1964; PAPARO Riccardo GUARINO Patrizia, nata ad Isola di GUARINO Patrizia capo Rizzuto (KR) il 21.07.1965; PAPARO Luana PAPARO Riccardo LAPORTA Carmelo, nato a Crotone LAPORTA Carmelo (KR), il 30.01.1968 PAPARO Romualdo, nato ad Isola di PAPARO Romualdo Capo Rizzuto (KR) il 15.01.1959 TALLARICO Francesco nato a TALLARICO Francesco Crotone (KR) il 23.04.1976 3931513402 4174/04 0226705031 4174/04 3495829422 4644/04 3494133516 4644/04 3487526620 4644/04 3460814348 4644/04 PAPARO Marcello PAPARO Marcello 3403217676 4644/04 PAPARO Marcello PAPARO Marcello 3492313964 4644/04 3333969310 4644/04 DI PISCITELLI A.I.&C s.a.s. PAPARO Sergio SCUDO 3P con sede ad Isola di Capo Rizzuto (KR) via Crotone 85/a PAPARO Giancarlo 0392876477 0392878452 3484405079 365/05 UTENZA AMBIENTALE C.C.LIVORNO R.I.T.T. 531/05 INTESTATARIO NICOSCIAPasquale - NICOSCIA Domenico - NICOSCIA Salvatore 0392878019 0392876196 AMBIENTALE MERCEDES TG. CP058RB 635/05 635/05 LOG'IN TIME con sede a Brugherio famiglia PAPARO (MI) Via Dante Alighieri nr.14 dipendenti ditta San Paolo Leasing Soc. di leasing PAPARO Marcello Internazionale, il cui locatario risulta essere la QUALITY LOG S.C.R.L. 3356812320 635/05 THE BEST SERVICE S.R.L. 3394053894 635/05 490/05 FAX E-MAIL QUALITY s.c.a.r.l. VERTERAME Carmelina PERIODO INT.NE più inizio 27.10.2004 fine 17.03.2005 inizio 28.10.2004 fine 17.03.2005 inizio 28.10.2004 fine 10.11.2004 inizio 04.11.2004 fine 15.09.2006 più inizio 02.11.2004 fine 17.09.2005 inizio 11.11.2004 fine 21.12.2004 inizio 12.11.2004 fine 20.04.2005 inizio 21.12.2004 fine 20.04.2005 inizio 21.12.2004 fine 20.04.2005 inizio 21.12.2004 fine 20.04.2005 inizio 21.12.2004 fine 20.04.2004 inizio 21.12.2004 fine 30.01.2005 inizio 21.12.2004 fine 11.03.2005 inizio 21.12.2004 fine 31.03.2005 LOG famiglia PAPARO e inizio 03.02.2005 dipendenti della ditta fine 11.09.2005 VERTERAME Carmelo, nato inizio 08.02.2005 ad Isola di Capo Rizzuto (KR) fine 03.02.2006 il 20.07.1945 UTILIZZATORE PERIODO INT.NE inizio 07.05.2005 fine 24.03.2006 e inizio 22.02.2005 fine 28.09.2005 inizio 12.03.2005 fine 30.07.2005 LAPORTA Giovanni, nato ad inizio 22.02.2005 Isola di Capo Rizzuto (KR) fine 20.06.2005 07.03.1953 GUALTIERI Romina Paola, nata ad GUALTIERI Romina Paola inizio 21.02.2005 Isola di Capo Rizzuto (KR) il 09.04.1972 3292455943 635/05 3388581502 635/05 0962793093 635/05 3394319805 635/05 AMBIENTALE C.C. 707/05 MONZA 0392876531 784/05 0392877811 3343404572 819/05 fine 07.11.2005 PAPARO Giancarlo inizio 22.02.2005 fine 20.06.2005 VERTERAME Giuseppe, nato inizio 22.02.2005 ad Isola di Capo Rizzuto (KR), fine 07.05.2006 il 28.11.1949 GUALTIERI Romina Paola GUALTIERI Romina Paola inizio 22.02.2005 fine 28.03.2006 GHEZZI Ramona, nata a inizio 21.02.2005 Cernusco S.N. il 04.10.1985 fine 19.08.2005 SALA COLLOQUI CASA PAPARO Marcello e familiari inizio 25.02.2005 CIRCONDARIALE MONZA fine 04.04.2005 LOG'IN TIME famiglia PAPARO e dipendenti inizio 02.03.2005 ditta fine 18.09.2005 BUBBO Antonio, nato a Lecco inizio 28.02.2005 (LC) il 22.05.1976 fine 26.04.2005 3383401824 819/05 3206540815 960/05 3355669697 960/05 3483631824 960/05 AMBIENTALE CATANZARO AMBIENTALE PALMI 3355307711 1066/05 0392876477 1144/05 3331461574 1232/05 3460814347 1417/05 3343731966 1417/05 3402425274 1417/05 3295429769 1417/05 3497154727 1417/05 AMBIENTALE CM 185 RE 3487526620 1270/05 3494133516 1584/05 3485829422 1584/05 3351721471 1699/05 3479051391 1754/05 3397135365 1754/05 039386949 1754/05 3338980292 1794/05 VALICELLA LUCA SALA MIRKO STILO Giuseppe 3283851837 1938/05 LAPORTA Carmelo 3299484083 2063/05 LAPORTA Carmelo 3404886426 2406/05 3391700310 2406/05 ELIA Maria, nata a Merate (LC) il BUBBO Antonio 14.02.1958 LAPORTA Giuseppe 3477838398 2409/05 GRILLO Michele 1066/05 1144/05 1584/05 PAPARO Sergio nato inizio 28.02.2005 23.02.1967 fine 25.10.2005 PROFUMERIA MILA MILU' SALA Mirko, nato a Vimercate inizio 14.03.2005 (MI) il 19.11.1973 fine 07.09.2005 NEW JOB soc. coop con sede in GUARINO Vincenzo nato inizio 11.03.2005 Novate Milanese 05.04.1962 fine 11.10.2005 PAPARO Marcello PAPARO Marcello inizio 14.03.2005 fine 20.04.2005 SALA COLLOQUI CASA NICOSCIA Domenico inizio 23.03.2005 CIRCONDARIALE DI Catanzaro NICOSCIA Salvatore fine 20.07.2005 SALA COLLOQUI CASA NICOSCIA Pasquale inizio 23.03.2005 CIRCONDARIALE DI PALMI fine 20.07.2005 PAPARO Marcello inizio 23.03.2005 fine 22.05.2005 QUALITY LOG famiglia PAPARO e dipendenti inizio 24.03.2005 ditta fine 18.09.2005 PAPARO Romualdo inizio 30.03.2005 fine 24.09.2005 QUALITY LOG s.c.a.r.l. PAPARO Marcello inizio 12.04.2005 fine 17.01.2006 MONTEMITRO Antonella CATANZARO Antonio inizio 12.04.2005 fine 22.05.2005 NIUSKY NATALYA GUALTIERI Antonio inizio 12.04.2005 fine 17.05.2006 BUBBO Antonio inizio 13.04.2005 fine 22.05.2005 HAZZOU Jamal CORDA Paolo inzio 13.04.2005 fine 22.05.2005 AUTOVETTURA ROVER 25 TD LAPORTA Carmelo inizio 29.04.2005 CM185RE LAPORTA Carmelo fine 02.10.2006 TALLARICO Francesco nato a TALLARICO Francesco inizio 22.04.2005 Crotone (KR) il 23.04.1976 fine 19.10.2005 PAPARO Romualdo PAPARO Romualdo inizio 22.04.2005 fine 22.11.2006 LAPORTA Carmelo LAPORTA Carmelo inizio 22.04.2005 fine 22.11.2006 PAPARO Marcello inizio 02.05.2005 fine 02.07.2005 LATTUADA Roberta nata a Bollate LATTUADA Roberta inizio 04.07.2005 (MI) il 19.06.1969 fine 13.08.2005 VALICELLA Luca PROFUMERIA MILA MILU' GRILLO Michele inizio 04.07.2005 fine 13.08.2005 inizio 04.07.2005 fine 13.08.2005 inizio 06.05.2005 fine 15.06.2005 inizio 18.05.2005 fine 26.06.2005 inizio 24.05.2005 fine 02.07.2005 inizio 17.06.2005 fine 05.09.2005 inizio 17.06.2005 fine 05.09.2005 inizio 16.06.2005 3335601480 2505/05 3408736275 2844/05 3394788225 2844/05 3485239651 3012/05 3474159958 3112/05 3351492620 3112/05 3497585585 3274/05 3497154727 3299/05 3282846579 3299/05 3200317292 3299/05 3286170191 3299/05 3495530927 3489/05 3333006582 3734/05 3290899152 3984/05 3286313476 4280/05 3382076095 4343/05 3341571304 4372/05 3287513575 4435/05 3299484083 4546/05 AMBIENTALE SULMONA 3477614661 4580/05 353331007399180 4610/05 355698006083210 4610/05 3358775516 122/06 3296523350 122/05 3358775515 122/06 3383597283 333/06 3298753072 993/06 3298753072 2013/06 3388857014 333/06 3294658785 467/06 4584/05 3484405079 775/06 3473888322 775/06 3490811203 922/06 3392765454 1475/06 3487119267 1475/06 3484447149 1475/06 fine 02.07.2006 inizio 22.06.2005 fine 01.08.2005 LAPORTA Jenny nata a Cernusco LAPORTA Giovanni cl.53 inizio 18.07.2005 S.N. il 19.08.83 fine 05.12.2005 MAROPITO Domenico inizio 18.07.2005 fine 16.09.2005 DE MARCO Giuseppe nato PAPARO a Marcello inizio 29.07.2005 Bisignano (CS) il 01.06.68 fine 06.09.2005 RUSSO Giuseppe RUSSO Giuseppe inizio 05.08.2005 fine 27.09.2006 GUARIN PLASTIC SRL GUARINO Pietro inizio 04.08.2005 fine 21.12.2005 PAPARO Salvatore PAPARO Salvatore inizio 24.08.2005 fine 31.01.2006 HAZZOU Jamal CORDA Paolo inizio 25.08.2005 fine 13.11.2005 NICOSCIA Domenico NICOSCIA Domenico inizio 26.08.2005 fine 02.04.2006 RIILLO Luigi nato ad Isola di Capo NICOSCIA Antonio inizio 26.08.2005 Rizzuto il 09.12.1964 fine 10.01.2006 MORELLI Giuseppina nata a Torino MANFREDI Pasquale inizio 26.08.2005 il 23.12.1976 fine 23.12.2005 BUBBO Antonio inizio 13.09.2005 fine 23.10.2005 GUARINO Vincenzo inizio 26.09.2005 fine 04.05.2006 CONSORZIO YTAKA s.c.a.r.l. con PAPARO Marcello inizio 14.10.2005 sede Brugherio (MI) vilae Europa 24 fine 30.08.2006 BUBBO Antonio inizio 27.10.2005 fine 04.02.2006 CORDA Vincenzo inizio 29.10.2005 fine 14.11.2005 BAGNATO Maria BAGNATO Maria inizio 02.11.2005 fine 31.12.2005 CORDA Giuseppe inizio 05.11.2005 fine 23.01.2006 LAPORTA Carmelo inizio 11.11.2005 fine 19.02.2006 SALA COLLOQUI CASA NICOSCIA Pasquale inizio 16.12.2005 RECLUSIONE DI SULMONA fine 24.01.2006 CURTI LOU CORDA Vincenzo inizio 14.11.2005 fine 24.12.2005 BAGNATO Maria Luisa inizio 16.11.2005 fine 25.12.2005 CORDA Vincenzo inizio 16.11.2005 fine 25.12.2005 PANDP s.r.l. PAPARO Vincenzo inizio 12.01.2006 fine 02.04.2006 PAPARO Marcello inizio 12.01.2006 fine 21.04.2006 PandP s.r.l. PAPARO Domenico inizio 12.01.2006 fine 12.03.2006 LAPORTA Giovanni classe LAPORTA Giovanni inizio 24.01.2006 1953 classe 1953 fine 23.07.2006 LAPORTA Giovanni classe 1953 LAPORTA Giovanni inizio 02.03.2006 classe 1953 fine 11.04.2006 LAPORTA Giovanni classe 1953 LAPORTA Giovanni inizio 06.05.2006 classe 1953 fine 25.07.2006 BUBBO Antonio inizio 24.01.2006 fine 24.03.2006 VERTERAME Carmelo inizio 01.02.2006 fine 13.03.2006 VERTERAME Carmelo VERTERAME Carmelo inizio 19.02.2006 fine 27.09.2006 BUBBO Antonio BUBBO Antonio inizio 19.02.2006 fine 27.09.2006 RIILLO Loredana nata a Catanzaro il IULIANO Rosario Salvatore inizio 27.02.2006 20.04.1970 fine 17.05.2006 GIORDANO Maurizio inizio 29.03.2006 fine 07.07.2006 GRUPPO S s.p.a. con sede a DA MARTIN PINTER Osvaldo inizio 29.03.2006 REGGIO EMILIA via S.carlo 5 fine 07.05.2006 LA FACE Antonio LA FACE Antonio inizio 29.03.2006 STILO Giuseppe 3473417026 1475/05 3291515787 1475/06 3491332801 1475/06 3924985256 1534/06 3351219995 1873/05 3355419422 2011/06 3282859061 2012/06 3891693309 2260/06 3483867372 2261/06 3298458029 2390/06 3480810272 2450/06 3289631866 3878/06 3494619889 3795/06 3896869921 3669/06 3208771518 3517/06 3464953715 3393/06 3289631866 3370/06 fine 07.07.2006 inizio 29.03.2006 fine 07.05.2006 GIORDANO Maurizio GRILLO Michele inizio 29.03.2006 fine 07.05.2006 GIORDANO Maurizio GIORDANO Maurizio inizio 29.03.2006 fine 07.05.2006 BUCCOLIERI Cosimo BUCCOLIERI Cosimo inizio 31.03.2006 fine 09.05.2006 GUARINO Vincenzo inizio 26.04.2006 fine 10.11.2006 PAPARO Marcello inizio 06.05.2006 fine 15.06.2006 BUCCOLIERI Cosimo inizio 06.05.2006 fine 15.06.2006 BUBBO Antonio inizio 22.05.2006 fine 30.08.2006 DOLITTLE Gianluca nato a Busto PAPARO Marcello inizio 22.05.2006 Arsizio il 10.10.1960 fine 18.11.2006 STANCHIERI Oarazio Giulio inizio 26.05.2006 fine 22.09.2006 ORIGINI s.r.l. Grumello del Monte SCIPIONE Nicola inizio 29.05.2006 (BG) via Eropa 23 fine 27.07.2006 CIULLA Michele inizio 11.09.2006 fine 09.11.2006 BAHADAR Gul Pakistan 01.09.1972 CIULLA Michele inizio 05.09.2006 fine 15.10.2006 STANCHIERI Orazio Giulio inizio 23.08.2006 fine 02.10.2006 ZEHIR Mohamed hassan inizio 07.08.2006 Hamed fine 06.10.2006 DOLITTLE Gianluca PAPARO Marcello inizio 27.07.2006 fine 15.10.2006 CIULLA michele inizio 25.07.2006 fine 03.09.2006 STANCHIERI Orazio Giulio STANCHIERI Orazio Giulio Gli esiti delle indagini sono stati comunicati di volta in volta e nell’immediatezza delle acquisizioni investigative, con le richieste di autorizzazione alle operazioni di intercettazione, e riassunti in diverse informative: • Informativa della Compagnia Carabinieri Giovanni nr.291 in data 12 aprile 2005 di Sesto San • Informativa della Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni nr.291/1-1-268 di prot. 2004 in data 27 agosto 2005 • Informativa della Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni nr.291/1-1-520 di prot. 2004. in data 01 febbraio 2006 – “Operazione Eucaliptus” • Informativa della Squadra Mobile della Questura di Milano nr. Prot. M1/07/46428/Mob/VI Sez/Dam in data 19 novembre 2007 nel p.p. nr.24673/07 RGNR Mod.21 (ex p. p. nr. 16917/07 RGNR Mod.44) • Informativa della Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni nr.291/1-1-733 di prot.2004 in data 11 marzo 2008 “Operazione Isola”, piu’ volte oltre citata, in faldone I, composta di due volumi, oltre a tre volumi di allegati, con le trascrizioni delle conversazioni intercettate • Informativa della Compagnia Carabinieri di Sesto SanGiovanni nr.291/11-735 di prot.2004 in data 29.04.2008 • Informativa del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Monza n. 963/001-064-2007 di prot. in data 14 ottobre 2008 nel p.p. nr.24614 RGNR Mod.21 (ex p. p. nr.18475 RGNR Mod.44) L’attività investigativa e’ iniziata dopo l’ esplosione in data 4 ottobre 2004 di alcuni colpi di arma da fuoco in via Curiel di Cologno Monzese. Nel corso della notte tra il 3 e il 4 ottobre la facciata dell’abitazione di ROSSETTO Giuseppe sita in Cologno Monzese via Curiel nr.29, veniva attinta da quattro colpi di arma da fuoco. Nel corso del sopralluogo i militari operanti accertavano che un altro colpo d’arma da fuoco aveva attinto l’autovettura Mercedes ML 400 tg.CL416VN di proprietà di PAPARO Marcello. A dire di PAPARO, dimorante al civico 23 della medesima via Curiel, in un fabbricato adiacente a quello di ROSSETTO Giuseppe, l’autovettura nella notte era rimasta in sosta esattamente innanzi all’abitazione di ROSSETTO. Bersaglio degli ignoti sparatori apparivano essere tanto l’abitazione quanto l’autovettura che, oltre ad un foro sul parafango destro, presentava due scalfiture sul tettuccio. Risultava inoltre dalle deposizioni rese da CASATI Marcello e dallo stesso PAPARO Marcello, che i colpi era stati esplosi in rapida successione da un’arma automatica, forse in due brevi raffiche. A conferma sul luogo del fatto venivano individuate e repertate cinque ogive di arma da fuoco di grosso calibro. Dalla gravità dell’episodio in se stesso e dalle risultanze della banca dati delle forze di polizia, i militari operanti deducevano che obiettivo dell’azione di fuoco era il PAPARO Marcello. Le risultanze a carico del ROSSETTO, limitate a un modesto episodio di detenzione di sostanze stupefacenti, non giustificavano, infatti, il suo coinvolgimento, o il coinvolgimento dei familiari, in un’azione dall’evidente significato ritorsivo e/o intimidatorio. Al contrario PAPARO Marcello ben si prestava ad essere individuato come vittima di una estorsione e/o ritorsione. Risultava infatti che PAPARO Marcello e’ figlio di PAPARO Domenico1, alias “Micu dei Paparo”, citato nelle dichiarazioni del collaboratore di Giustizia SESTITO Antonio 2 rese all’udienza del 24.4.1994 nel p.p. nr. 191/94 avanti al Tribunale di Catanzaro3, quale capo di una famiglia storica della vecchia ’ndrangheta di Isola Capo Rizzuto (KR). Emergeva inoltre che PAPARO Marcello aveva stretti rapporti con LAPORTA Carmelo, coniugato con NICOSCIA Maria, sorella di NICOSCIA Pasquale, detto “Macchietta”, gia’ capo dell’omonima cosca e ucciso l’11.12.2004. I rapporti tra PAPARO Marcello e LAPORTA Carmelo erano documentati, prima dell’inizio delle indagini, da risultanze della banca dati delle forze di polizia. I due infatti erano stati controllati mentre erano insieme alle ore 22.25 del 23/3/2004 in Pessano con Bornago (MI) presso il “PUB IRISCH”, e alle ore 09.27 del 28/10/2003 in Concorezzo (MI) a bordo di un’autovettura. Quanto ai rapporti tra il LAPORTA Carmelo, marito di Nicoscia Maria, e i NICOSCIA, e’ significativo che presso la sua abitazione in Cologno Monzese sia stato tratto in arresto il 15.1.2002 NICOSCIA Giuseppe nato il 12.9.1980, figlio del citato NICOSCIA Pasquale, a seguito di ordinanza di custodia in carcere del GIP di Catanzaro in data 10/1/2002 nel proc. N 8034/01 RGGIP per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso ed altro, nella cui motivazione, tra l’altro, emergeva una chiara contrapposizione in Isola Capo Rizzuto (KR) tra i clan NICOSCIA e ARENA (cfr. in faldone II nota informativa 12.4.2005 e allegati) L’ipotesi degli investigatori circa l’obbiettivo della sparatoria, come emerso dalle intercettazioni telefoniche disposte che hanno documentato il timore di Paparo Marcello, era fondata. Piu’ complesso, come si vedra’, e’ stato individuare l’ideatore, l’esecutore e la ragione dell’aggressione. Le indagini hanno consentito di fare emergere sin dall’inizio la disponibitlia’ anche da parte di Paparo Marcello di numerose armi. Paparo Marcello e’ stato anche arrestato il 17.2.2005 perche’ trovato in possesso di due pistole. Le reazione all’arresto dell’indagato, dei famigliari e delle persone con lui in contatto, ha confermato che il possesso di quelle e di altre armi e’ legato alla 1 2 3 Nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 13.02.1925 deceduto in data 02.02.1993; Nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 14.06.1952; operazione di P.G. denominata PENISOLA della D.I.A. – Centro di Catanzaro guerra tra clan della ‘ndrangheta che coinvolge, contrapposti tra loro, gli Arena e i Nicoscia. Le successive indagini hanno consentito di accertare quali siano le attivita’ economiche di Paparo e i metodi della loro conduzione, nonche’ i metodi adottati da Paparo Marcello nella risoluzione di conflitti personali, e i suoi legami con famiglie della n’ndrangheta. L’arresto di Paparo Marcello (cfr. faldone II, CNR 6.10.2004 e seguiti) Dopo quattro mesi circa dall’inizio dell’indagine, il 17 febbraio 2005, in via San Maurizio Al Lambro di Cologno Monzese (MI), nel corso di un controllo della circolazione stradale, i Carabinieri di Sesto San Giovanni traevano in arresto PAPARO Marcello poiché trovato in possesso di una pistola semiautomatica marca “Beretta” mod. 81 cal. 7.65, provento di furto, custodita nella autovettura a lui in uso. Le successive perquisizioni, estese agli immobili nella disponibilità di PAPARO, consentivano di rinvenire e sequestrare altresi’, in via Mazzini 1 di Carugate (MI) 4, un revolver mod. 357 Magnum con matricola abrasa, 3 passamontagna, una rilevante somma di denaro e una chiave relativa ad una cassetta di sicurezza della Banca San Paolo IMI di Vimercate, all’interno della quale si rinveniva una cospicua somma di danaro contante (circa 125.000,00 euro) e numerosa documentazione riguardante la societa’ Immobiliare Caterina (All.4)5. Si riporta l’ informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 27 agosto 2005 Nr..291/1-1-268 di prot. 2004. “ … in data 17 febbraio 2005, allorquando una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Sesto San Giovanni, nel corso di un normale contro llo alla circolazione stradale, ferma l’autovettura Mercedes ML 400 condotta dal PAPARO Marcello. In particolare, nella circostanza si accertava che PAPARO Marcello era in possesso di una pistola Berretta mod. 81 cal. 7 , 65 co n r ela tiv o mu niz io na m en to e c olpo in c anna , da lla cui m at ric ola si a p pr e nd eva esse re o gg etto di fu rto av v e nu t o i n d at a 11 ge n n ai o 19 99 i n Arzano (NA) presso l’abitazione di tale Raffaele Sarno. Nella conseguente p e rq u i si zion e ve ico la r e , tr a l’altr o, s i ri nve n i v a un a c hi av e di c a ss e t ta di sicurezza di un istituto di credito ed una bolletta della società di erogazione di energia elettrica relativa a fornitura per un appartamento s i t o i n v i a M a z z i n i n r . 1 / A d i C a r u g a t e e d i n t e s t a t a a D I L U C A S a v i n a6, convivente di PAPARO Marcello. Ciò, in v irtù anche delle indagini in atto, facevano ritenere che tale abitazione fosse propria quella utilizzata dal PAPARO Marcello; pertanto, si decideva di eseguire perquisizione, nel corso della quale si aveva la conferma della disponibilità di tale a p pa r t am ento da parte del PAPARO Marello e che, nei mesi precedenti, era stato utilizzato anche dal fratello Romualdo. Tra l’altro, si rinveniva u n a p i st ola ma rca S mith & We ss on c a l. 3 65 m a gn um c o n ma t ri c o la a br a sa , n u me ro so mu nizio nam en to 7, tr e p assam ontagn a di c olore nero, la somma d i d an aro co n ta nte di 20 .50 0, 00 e ur o. A qu e st o pu nt o , a se g ui t o d i specifico decreto emesso dall’A.G. di Monza, si apriva la cassetta di sicurezza presso la Banca San Paolo IMI di Vimercate e in uso a PAPARO M a r cel l o . T ale ac cer ta m e nto pe rme tte va d i rinv e ni re e se q ue stra re l a somma di 105.000,00 euro contante e cospicua documentazione relativa ad a t t i d i c o m prav en dita di im m obili pe r il v al o re di sv a r ia t i m il i on i d i e u ro . 4 5 6 7 di proprietà di DI LUCA Savina, già convivente di PAPARO Marcello; c.n.r. relativa all’arresto di PAPARO Marcello (allegato uno); Nata a Monza il 22.07.1971 17 proiettili cal. 38 special marca GFL con ogiva GFL con ogiva in piombo dolce, tronca - 20 proiettili cal. conica – 2 proiettili 357 magnum marca WINCHESTER con marca CECO con ogiva conica – nr. 1 proiettile cal. 357 dolce - tronco-conica – 8 proiettili cal. 38 marca 357 magnum marca GFL con ogiva tronco ogiva cava – 2 proiettili cal. 357 magnum magnum marca GFL con ogiva in piombo Ovviamente, PAPARO Marcello veniva arrestato e l’ I s ti t u t o p eniten ziario d i Mo nza . ( al l .1 4 no t a 1 2 .0 4 . 2 00 5).. .” condotto presso in f or ma t iv a d e l Il procedimento penale conseguente all’arresto di Paparo Marcello e’ stato definito dal Tribunale di Monza con sentenza nr. 248/05 RG Sentenze in data 06.04.2005, irrevocabile, con la quale a PAPARO e’ stata applicata la pena di anni due di reclusione e di euro 200,00 di multa (cfr. faldone XIV) Le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno dimostrato che quelle sequestrate il 17.2.2005 non erano le sole armi nella disponibilità di Paparo Marcello, e che lo stesso e’ al centro di una fitta rete di rapporti personali ed economici leciti ed illeciti nei quali e’ sostenuto ed aiutato dai famigliari, in particolare dalla figlia Paparo Luana e dal fratello Paparo Romualdo , e da esponenti del clan Nicoscia. Le conversazioni intercettate presso la casa circondariale di Monza e quelle tra i famigliari di Paparo consentono in particolare di affermare che Paparo Marcello ed alcuni dei suoi famigliari disponevano anche di altre armi. Capo 2: LA DISPONIBILITA’ DI ALTRE ARMI DA PARTE DEI PAPARO CAPO 2 PAPARO Marcello, PAPARO Romualdo, TALLARICO Francesco, PAPARO Luana, CIULLA Michele e CIULLA Fabrizio reato di cui agli artt. 81 cpv. e 110 C.P. - 10, 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, illecitamente detenuto e portato in luogo pubblico diverse armi comuni da sparo, almeno otto, tra le quali due “mitragliette”, trasportate da CIULLA Michele e CIULLA Fabrizio, dietro direttive di PAPARO Marcello e PAPARO Luana, da un luogo all’altro, ritenuto più sicuro, a seguito dell’arresto di PAPARO Marcello. Armi, successivamente occultate in un ulteriore luogo anche per opera di PAPARO Romualdo e TALLARICO Francesco, che le aveva provvisoriamente in custodia. In Cologno Monze dal 18.02.2005 al 18.09.2005 Subito dopo l’arresto di PAPARO Marcello emergeva chiaramente dalle intercettazioni l’apprensione della figlia PAPARO Luana, della moglie GUARINO Patrizia e del fratello PAPARO Romualdo per la presenza di altre armi, che occorreva spostare in luoghi più sicuri. Paparo Luana cercava anche di comprendere se il padre fosse oggetto di una piu’ ampia indagine, o se fosse stato solo occasionalmente controllato sulla pubblica via. Guarino Patrizia, non piu’ convivente con Paparo Marcello, cercava invece di ottenere la collaborazione della figlia per spostare quanto di compromettente presente nel’appartamento nella disponibilita’ di Paparo Marcello. Paparo Romualdo e Sergio si dimostravano proeoccupati per la possibile prosecuzione delle indagini, che avrebbe accertato i rapporti di Paparo Marcello nonche’ la provenienza e la destinazione delle armi, che ben sapevano essere nella sua disponiblita’ in numero maggiore di due. Si riportano di seguito le conversazioni rilevanti: cnv ambientale del 18.02.2005 ore 20.53 prog.2633 8 …. LUANA :Ma scusa zio! Pure che ti fermano per un controllo, che sei senza cintura o che...la perquisizione mica te la fanno? ROMUALDO:Si ma se ti trovano un'arma, ti trovano... LUANA :E come? Mica l'aveva addosso, l'aveva nel marsupio, no? ROMUALDO:E..eh, nel marsupio rigirato no. Hanno fatto la perquisizione (...) e hanno trovato la pistola. LUANA :Ma perchè quando ti fermano ti fanno la perquisizione? ROMUALDO:Se ti fanno la perquisizione non ti aprono i cassetti, i cosi...vedono. LUANA :Ora voglio vedere come và? …omissis… PATRIZIA:(...) Però Luà non lo so, devi venire un pò ad aiutare. LUANA :Ma se vengo sempre, non mi rompere...Come me te la prendi? PATRIZIA:Ma cosa vieni cosa vieni? LUANA :Cosa vuoi? Non mi vuole portare a me neanche me lo voleva dire dove dorme. Io non lo so. Lui mi dice io dorme in un posto a Carugate, non lo...non te lo posso dire dove dormo. A me non lo ha detto dove dorme. Non me lo...non me lo ha detto, non lo sò. PATRIZIA:Ma venivi a fare una pulita. LUANA :Non lo sò dov'è.... PATRIZIA:(sovrapposizione) ancora! Non insistere, non lo so dov'è. Non parlare così tu, a vanvera. Non so dov'è. Dove vado a pulirgli che non so dov'è la casa? Mi ha detto che...non me lo ha voluto dire dov'è. Che vado a fare io se non me lo vuole dire? C'è un motivo se non me lo vuole dire, no? LUANA : .... ROMUALDO:(...) lo sapeva che era un'arma. (...) secca. Paparo Luana, figlia di Marcello, cerca di capire se il padre sia indagato per fatti illeciti ulteriori rispetto al porto e alla detenzione delle armi sequestrate, e si rende disponibile a spostare ulteriore materiale compromettente. 8 cnv ambientale del 18.02.2005 ore 20.53 prog.2633 su autovettura mercedes ML400 targata CL416VN in uso a Paparo Marcello, autorizzata con decreto avente numero 3968/04 R.I.T.T. ; Conv. del 20.02.2005 ore 14,24 progr.1578 9 … ROMUALDO:-Lo hai saputo di Marcello? SERGIO:-No. Cosa? ROMUALDO:-L'hanno arrestato.. SERGIO:-Quando? ROMUALDO:-il venerdì.. SERGIO:-Perchè? ROMUALDO:-E gli hanno trovato una pistola... SERGIO:-E ora? ROMUALDO:-E ora è dentro. Provvisorio. SERGIO:- Cunno..Il venerdì questo? Il venerdì sera? ROMUALDO:-Il venerdì sera si..E ho provato a chiamarti ieri e poi non hai risposto. Che ero fuori lì al Carcere e...ora vediamo se domani mattina esce. Doveva uscire ieri veramente SERGIO:-E l'avvocato chi è? Qui di Milano? Si.. gliene ho messi due di avvocati.. Ma non è il problema che gli hanno trovato la pistola. Gli hanno fatto la perquisizione a casa e gli hanno trovato pure un'altra pistola. ROMUALDO:- SERGIO:-Eh... ROMUALDO:-Ne hanno trovata un'altra pure.. In culo.. Quante gliene hanno trovato un paio? SERGIO:ROMUALDO:-Ne hanno trovato un paio.. Solo un paio? SERGIO:ROMUALDO:-Uhmmm. Solo un paio?Due Romuà? ROMUALDO:-Due.. SERGIO:-E basta? SERGIO:- ROMUALDO:-Uhmm. E che hanno trovato più? SERGIO:ROMUALDO:-E niente solo questo hanno trovato..Eh la Madonna greca...Ora mi sto arrabbiando che manco mannaggia al crocifisso SERGIO:-Si Romuà vedi come cazzo devi combinare..Gesù cristo allarga che se ora lo prendono di punta a questo davvero lo lasciano stare più.. ROMUALDO:-Ma Gesù cristo.. SERGIO:-Mannaggia al cretino della Madonna.. Ma un cazzo di cretino è..dice che è intelligente è intelligente è intelligente.. ma che cazzo è intelligente?il cazzo è intelligente... ROMUALDO:-E' la sera prima abbiamo mangiato da me. E gli ho detto: Marcè ti raccomando che se.. non si sà mai la Madonna ti fermano...gli ho detto io.. andiamo nei guai. Che da un cazzo vanno ad un'altro.. che da un cazzo vanno ad un'altro... SERGIO:-Ma ora sai qual'è il problema? ROMUALDO:-Ora lo lasciano stare ai piedi..è logico. SERGIO:-A lui? devi vedere a quelli che ci sono avanti adesso ora.. Hai capito qual'è l'altro cazzo? Non è solo il fatto suo.. ROMUALDO:-E' logico.. SERGIO:-Ora ti rompono il cazzo a te a me magari a quello e a quell'altro.. hai capito qual'è il problema Zio Romuà? Magari tu.. 9 Conv. del 20.02.2005 ore 14,24 progr.1578 in entrata sullutenza 3494133516 in uso a Paparo Romualdo, da utenza 3383401824 in uso a PAPARO Sergio, autorizzata con decreto avente numero 4644/04 R.I.T.T.; E và bè ma ci conoscono lo sanno una volta..( ROMUALDO:sovrapposizione) SERGIO:-Si Si...voglio dire però hai capito? Magari stai facendo un'imbasciata come oggi nò? Che non hai neanche tempo di prenderti un caffè per tempo per questo e per quello..Ti ferma una pattuglia prende e ti tiene un'ora dai che fai tu? Dalla conversazione sopra riportata emerge che tanto Romualdo che Sergio, fratelli di Marcello Paparo, davano per scontato che Marcello detenesse armi, in numero superiore a due, nonche’ la loro riconducibilita’ ad un piu’ ampio contesto di relazioni illecite risalenti nel tempo. Innanzi tutto occorreva percio’ spostare le ulteriori armi, non trovate dagli operanti in occasione delle perquisizioni domiciliari nel luogo di residenza (Cologno Monzese) e nella abitazione di Carugate. La messa in sicurezza delle armi avveniva tramite CIULLA Michele (fidanzato di PAPARO Luana), CIULLA Fabrizio (fratello di Michele) e PAPARO Salvatore, fratello di PAPARO Marcello 10. Ciulla Michele su ordine di Paparo Luana si reca da Paparo Marcello, nei cui confornti nel frattempo la custodia in carcere era stata sostituita con gli arresti domiciliari: Cnv del 01.03.2005 ore 16.10, prog.462. … Michele:pronto? Luana:pronto Michele:che c'è? ascolta! ti devo chiedere un favore? Michele:eh dipende Luana:no dipende niente, devi farlo perchè mio papà per te lo ha fatto lo devi fare Luana: Michele:che cosa? mi ha chiesto di andare lì che ti deve di.. ti deve chiedere delle cose urgenti Luana: Michele: oh porco ... Luana: io non ci sono, io non ci sono a casa, se non vuoi vedere a me io non ci sono io sono in ufficio Michele:e cos'è che mi deve dire? deve, deve dire delle cose io non lo so cosa ti deve dire, (ride), mi ha chiamato e mi ha detto chiama Michele dì di venire di qua che gli devo dire.. che gli devo parlare; ho detto va bene lo chiamo Luana: Michele:ma a che ora? Luana:eh a che ora puoi, mio padre è a casa non esce 10 Cnv del 01.03.2005 ore 16.10, prog.462 in uscita dall’utenza 0392876196 intestata alla società Quality Log. s.c.a.r.l., nell’occasione in uso a PAPARO Luana, autorizzata con decreto avente numero 635/05 R.I.T.T. Cnv del 07.03.2005 ore 11.27, prog.269 in uscita da ut.0392878019 intestata alla società Log’in Time verso ut.3355307711 in uso a PAPARO Marcello, autorizzata con decreto avente numero 635/05 R.I.T.T.; Ccnv del 07.03.2005 ore 17.53, prog.303 in uscita da ut.0392878019 intestata alla Log’in Time ed in uso a PAPARO Luana, verso ut.3408533746 in uso a CIULLA Michele, autorizzata con decreto avente numero 635/05 R.I.T.T.: Michele:puttana, porca ouh, dai ciao Luana:perchè? Michele:dai dai ciao Luana:perchè? Michele:così dai Luana:vai? Michele:si, se devo andare vado Luana:ah, già dovevi andare senza che te lo dicevo io, e ti dovresti solo vergognare, visto che ti ha fatto... Michele:ma solo perchè ha fatto un favore a me, se no non andavo io Luana:visto che ti ha fatto uscire lui con l'avvocato, e neanche ti sei degnato di andarlo a trovare e ti dico solo questo Michele:chi è che ha fatto uscire... Luana:chi è che è andato con, chi è che è andato con tuo padre dall'avvocato? Michele:chi è che è andato? Luana:ti sei dimenticato chi è andato con tuo padre dall'avvocato quando sei stato dentro! Michele:tuo padre è andato? Luana:chi è andato? tua sorella o tuo cognato? Michele:ma tu... Luana:eh mo che vai da mio padre diglielo, vai a trovarlo che ti deve parlare va, va fai il serio va.. Michele:si basta che mi dice...(Luana chiude il telefono). Si capirà successivamente che l’incontro richiesto dal PAPARO era finalizzato ad ottenere la collaborazione di CIULLA in un lavoro di muratura per recuperare alcune armi occultate in una intercapedine ricavata all’interno di un appartamento nella disponibilità della famiglia. cnv del 07.03.2005 ore 11.27, prog.269 … LUANA P.:- chi?... MARCELLO:- Michele... LUANA P.:- che Miche... ma no Michele lui Michele mio.... ah dagli si..si... digli di fare... di andare ...... pulite tutto e basta... MARCELLO:LUANA P.:- eh ma non ti è ... e lui ti voleva parlare prima... MARCELLO:- di che cosa... eh.. perc... per perchè per quelle cose per andare a pulire perchè lui non sa di preciso... cosa deve andare a pulire.... LUANA P.:- MARCELLO:- e fallo aspettare due minuti....(...).. LUANA P.:- vuole parlare bene con te.... lo faccio aspettare.. ...omissis… E’ chiaro l’intendimento del PAPARO che vuole “pulire” un appartamento nella sua disponibilità; in proposito CIULLA ha bisogno di alcune spiegazioni: ciò fa ritenere che non si tratti di vere e proprie pulizie, ma che il termine utilizzato abbia tutt’altro significato. Cnv del 07.03.2005 ore 12.42, prog.2359 … Luana:ma tu sei con Michele? Marcello:no no Michele è andato a Luana:a fare quella cosa là eh! Marcello:a pulire l'ufficio si Luana:di? stai attenta a sto cazzo di telefono, te lo sto dicendo cinquanta volte Marcello: Luana:a fare quella cosa lì cos'è che ho detto? Marcello:eh quella cosa lì chissà cosa si pensano Luana:dai cosa stavi dicendo? Marcello:si le pulizie basta! è andato a fare le pulizie Luana: Marcello:eh Questa conversazione conferma che il linguaggio apparentemente relativo alle pulizie da effettuare un ufficio e’ criptico, e la preoccupazione di PAPARO di essere intercettato. cnv del 07.03.2005 ore 17.53, prog.303 … Luana:pronto? ciao Michele:oh! ascoltami? ha detto mio papà se sei andato a pulire? Luana: Michele:mamma Lu, ma come io, la testa che ho io, non ce l'ha neanche i cani, Lu! hai pulito? Michele:mamma, ma ho pulito troppo bene Lu! Luana: Luana:eh ma come, com'è? Michele:adesso sto facendo tutto bene Lu, sto verniciando, Luana: zitto Michele:sto facendo, sto pulendo bene bene bene non ti preoccupare ma Luana:ascolta una cosa Michele:ma bene bene Luana:ascolta siccome è una cosa urgente domani, già gli servono stasera Michele:eh io stasera li porto Luana:eh! io adesso vado via con mia mamma Michele:uh Luana:che devo andare a prendere il programma a scuola Michele:uh Luana:poi vengo, vieni tu da me da mio papà che ti sta aspettando Michele:vabbò dai Luana:a casa mia Michele:dopo la seconda mano gli diamo (riferendosi a terza persona lì presente) Luana:eh? Michele:no, sto parlando con mio fratello, ma lo sai cosa, io ti devo far vedere Lu, proprio ci rimani male Luana:quanto hai speso, per Michele:un cazzo Luana:detersivi... Michele:un cazzo Luana:le cose Michele:un cazzo ho speso Luana:quanto hai speso? Michele:non ho speso un cazzo, 150 euro Luana:ah! ma me li ridai indietro gli altri eh? Michele:no, mica te li do a te, a tuo padre glieli do Luana:ah ah ah (ride) Michele:ma dopo tuo padre me li ridà Luana:quanti sono ? Michele:ma so tantissimi ...... no quanti te ne ha dati? Michele:tanti, uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette (uomo in sottofondo dice otto) sette no ho già contato Luana:quanti te ne ha dati di soldi....esaurito? Michele:ah quattro cento euro mi ha dato Luana: Luana:minchia, no riportameli indietro eh? quattro, cinque, sei, sette Michele: Luana:oh riportali stasera sette, otto otto Michele: Luana:bravo! eh me li riporti stasera? Michele:si Luana:i soldi mi servono Michele: a tuo padre Luana: a mio padre Michele: dai ciao, prendi pure quella ...... Luana: ciao... eh? Michele: prendi pure quella ......... Luana: eh? Michele: no stavo parlando con mio fratello dai Luana: ciao.- La conversazione sopra trascritta chiarisce che Ciulla Michele con il fratello (Fabrizio) ha prelevato otto oggetti che erano occultati in un’intercapedine di un muro che ha poi ridipinto. Dovra’ poi consegnarli a Paparo Marcello. Che si tratti di armi si ricava dalla preoccupazione manifestata dai famigliari di Paparo per la presenza di ulteriori armi oltre a quelle sequestrate, espressa nelle conversazioni sopra riportate, con riferimento appunto alla necessita’ di fare “pulizia”. Successivamente alcune armi, alle quali Romualdo si riferisce questa volta espressamente, forse parte delle stesse armi qui in questione (ivi comprese almeno due mitragliette) saranno ulteriormente spostate a cura dello stesso PAPARO Marcello, tornato nel frattempo libero, e del fratello PAPARO Romualdo, che intendevano incaricare dell’incombenza TALLARICO Francesco (“Franchiceddru”), loro nipote. Loro intendimento e’ quello di nasconderele nel capannone di Gessate, acquisito dai fratelli Paparo in leasing. cnv ambientale del 10.09.2005 ore 10.31, prog.5094 11 … ROMUALDO:Ma ora Franchiceddrù quando è che sale? MARCELLO:Il Sabato! E vedi se togliamo quelle cose di qua (...) che se sia mai la madonna trovano quelle cosa là, mi senti? Per non vengono di nuovo da noi e vedono (...) prima di arrivare a carte cose.. ROMUALDO: MARCELLO:Perchè...perchè io mi sto muovendo. Perchè quella mitraglietta si mette là sotto quella (...), un'altra si mette in un altro posto. Eh... (...). ROMUALDO: MARCELLO:(...) ROMUALDO:Se mai la madonna qualche cosa (...) ……………………………..omissis Per quanto riguarda Franco..ora che viene a Milano, no. Ora che viene a Milano..ne parliamo. Perchè voglio sapere i fatti che gli ha detto tua figlia. I fatti che gli ha detto a me e Franco, voglio vedere che ti ha detto Franco a te. E poi se Franco deve essere picchiato, te lo picchio a Milano. Davanti a te, te lo picchio a Franco. No che io ho abbandonato a Franco. Tu lo sai che ha fatto Franco?..No. E ora aggiustiamo i discorsi davanti a Franco. Franco non è salito neanche la settimana scorsa che ha arrangiato una settimana. Che Franco lo ha capito, che se vado a Milano, e questo è infuocato..mi picchia veramente. Ora che viene a Milano, vediamo quello che ti ha detto Franco a te, e quello che ha fatto Franco. …omissis… MARCELLO:E ma pure (...) Eh!Come sale (...) MARCELLO:Gli facciamo portare ROMUALDO:No le porta al garage, (...) al capannone Marcè. Che abbiamo i capannoni. ROMUALDO: MARCELLO:Si ma lui (...) ROMUALDO:E poi andiamo direttamente ai capannoni, che poi di là (...). E non lo sà lui il capannone? Non lo sa il capannone? Lo sà lui il capannone? (...) MARCELLO:(...) ROMUALDO:No. Io non mi spavento neanche di questo più.. MARCELLO:No (...) 11 cnv ambientale del 10.09.2005 ore 10.31, prog.5094 su autovettura mercedes modello ML 400 targata CL416VN autorizzata con decreto avente numero 3968/04 R.I.T.T.; cnv del 18.09.2005, ore 13.11, prog.4034 12 … ROMUALDO:Si MARCELLO:Ohi Romà. ROMUALDO:Dimmi? Non gli dire niente a Franchiceddrù che domani mi riprendo quelle cose e poi lo picchio. MARCELLO: ROMUALDO:No no. MARCELLO:Fammi ripre..fammi riprendere quelle cose prima. ROMUALDO:Uhmm Che prima mi riprendo quelle cose, vediamo domani mattina vado a trovarlo e gli dico che entro domani o dopo domani. MARCELLO: …omissis… MARCELLO:Io domani..tra domani o dopo domani mi devo riprendere quelle cose.. ROMUALDO:E dai riprendiamoci quelle cose che poi lo acchiappiamo.. MARCELLO:E poi lo solio (fonetico-picchio) buono buono, così una volta per sempre gliela rompo e basta. Lo picchio e se ne deve andare, da Milano pure. Va bene dai. ROMUALDO:Ciao Ciao MARCELLO:Ciao Non e’ certo che Tallarico Francesco sia poi stato effettivamente incaricato dello spostamento delle armi e lo abbia realizzato. Nei suoi confronti non sussistono quindi gravi indizi di colpevolezza in ordine al capo 2 di imputazione. Sussistono invece gravi indizi di colpevolezza in ordine al capo 2 di imputazione nei confronti di Paparo Marcello, Paparo Romulado, Paparo Luana, Ciulla Michele, Ciulla Fabrizio Paparo Marcello ha dato l’ordine di spostare le armi, Paparo Romualdo si e’ preoccupato di comunicare al fratello Sergio l’arresto di Paparo sapendo delle altre armi e si e’ preoccupato in seguito di un loro ulteriore spostamento, Paparo Luana ha tramesso l’ordine del padre a Ciulla Michele e quest’ultimo con il fratello Fabrizio ha materialmente eseguito l’operazione In occasione dell’arresto di Paparo Marcello si accertava altresì che con armi circolavano anche altri componenti della famiglia dei PAPARO, come PAPARO Vincenzo 13 e PAPARO Domenico 14, figli di PAPARO Romualdo (cfr. capo 6 della imputazione, per il quale non e’ stata chiesta la applicazione di misura cautelare). I due fratelli erano stati controllati dai Carabinieri 15 nella notte tra il 17 e il 18 febbraio 2005, poche ore dopo l’arresto di PAPARO Marcello, e dalle 12 cnv del 18.09.2005, ore 13.11, prog.4034, in entrata su ut.3494133516 in uso a PAPARO Romualdo da ut.3460814347 in uso a PAPARO Marcello, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; 13 14 15 nato a Isola di Capo Rizzuto il 12 agosto 1983; nato ad Isola di capo Rizzuto il 12 agosto 1983; Allegato “A” dal quale risulta il controllo di polizia (allegato due) intercettazioni risultava che in tale circostanza erano anche loro armati di pistola. Erano risuciti tuttavia a disfarsi dell’arma, che PAPARO Domenico era riuscito a gettare sotto un’autovettura in sosta anticipando l’intervento degli operanti. cnv intercettata nella sala colloqui della Casa Circondariale di Monza il 2 5 .0 2 . 2 00 5 16 … ROMUALDO:- quella sera che hanno arrestato a te i miei figli Domenico e Vincenzo che siamo rimasti davanti alla caserma fino alle tre quando poi hanno portato a Monza a te.... MARCELLO:- ma non mi hanno fatto manco .....(....)...a me... ROMUALDO:- quando ti hanno portato nella caserma a te...noi fino alle tre eravamo davanti alla caserma che poi a Monza ti hanno portato da là...noi eravamo con la BMW fermi davanti al carcere che ce lo aveva detto il maresciallo....state fermi che adesso lo portano...e ci siamo fermati là Vincenzo e Mimmo...hanno preso la macchina per andarsene e tanto hanno fermato pure a loro...hanno fatto gli accertamenti non gli hanno trovato niente e se ne sono andati.... davanti... MARCELLO:- infatti me lo ha detto..dice i gemelli abbiamo fermato con ....fate movimento terra voi i due secchi....fa i due gemelli i due secchi e che vuoi da i gemelli...mi ha detto no niente....(...).. gli è andata bene a Mimmineddu (Domenico) che lo avrebbero arrestato pure che... ROMUALDO:LUANA:- si... che l’ha buttata a un carabiniere accanto alla macchina che dicevi tu... ROMUALDO:- LUANA:- oh.... RICCARDO:- (ride)... P A P A R O R omualdo rif e risc e ch e la ser a del l’ a rre s to di Ma rc e llo e r a , n e i p r e ss i d e lla C asa C irc on da ria le di M onz a , i n co m pa g ni a d e i s uo i du e f i gl i g e me l l i V in ce nzo e D omen ico ; poc o do po , i du e f i gl i s i a l l on t a na v a no a b o r d o d i un a B MW, v e ne ndo f er mati p er un c ontr ollo di p ol iz ia (...Vincenzo e Mimmo...hanno preso la macchina per andarsene e tanto hanno fermato pure a loro...hanno fatto gli accertamenti non gli hanno trovato niente e se ne sono andati....) . N el la circostanza, i due erano in p osse sso di un a pistola c h e D ome nic o, a nc or p r i m a de l con trollo, e ra rius cito a ge tta re s o tt o un ’ a ut o i n so s ta (...gli è andata bene a Mimmineddu che lo avrebbero arresto pure che... che l’ha buttata a un carabiniere accanto alla macchina che dicevi tu...). ROMUALDO:- che poi sono intervenuto io no..che subito sono arrivato io...che noi eravamo appresso e là si è rotto le corna perchè c’è stato ...c’è stato un rimballaggio....da mezza notte fino alle quattro della mattina...loro alle quattro della mattina sono andati là quattro e mezza a Carugate.... MARCELLO:- quattro e mezza... ROMUALDO:- dove... MARCELLO:- a Carugate... ROMUALDO:-uh...eravamo già andati via noi....non diciamo cavolate ...che stai dicendo.. LUANA:- di notte sono andati... SAVINA:- no dopo le cinque sono andati... ROMUALDO.- alle quattro e mezza... SAVINA:- dopo le cinque...sono venuti da me alle cinque.... RICCARDO:- e la madonna.... SAVINA:- quando ho chiamato Franco.... 16 cnv intercettata nella sala colloqui della Casa Circondariale di Monza il 25.02.2005 dalle ore 10.05 alle ore 11.05 tra PAPARO Marcello e DI LUCA Savina, PAPARO Romualdo, PAPARO Luana e PAPARO Riccardo io ero al bar che stavo prendendo il caffè...e non ho fatto in tempo a salire là sopra..poi immaginati che avevano le chiavi... e non ho potuto ..(...) bastardi (...) bastardi... ROMUALDO:- SAVINA:- lasciare le chiavi no... ROMUALDO:- senno poteva.... si poteva... saltare dal balcone di quella là... che io lo avevo lasciato è una maledizione che vi dovete cambiare le chiavi... sennò... non c’era tu eri già fuori... che l’unico arrestato è là... e così... è una... ...omissis... Ma il dato più importante di tutta la conversazione viene fornito nel proseguo, allorquando Luana conferma palesemente il possesso di altre armi da parte del gruppo. ...omissis... LUANA:- sai che cosa dobbiamo andare a togliere i guanti.... MARCELLO:- i guanti ... (...) dall’altra porta... R O M U A L D O : - però non pensavo che li avevi un’altra cosa.... L U A N A : - giù avevi... pensa se venivano lì eri rovinato no... non uscivi più... LUANA:- no da (...) RICCARDO:- ...(ride)....... buttavano le chiavi no..... ridi, tu... ridi... cosa te ne fai di quei cosi lì lampeggianti....cosa te ne fai... tienitene una dichiarata... te la tieni in casa e via... LUANA:- Questa conversazione conferma che Paparo Marcello al momento dell’arresto deteneva altre armi, in numero consistente, oltre a quelle sequestrate. Certamente Paparo Marcello ha continuato anche in seguito a detenere armi in un appartamento, nel quale ha vietato alla figlia di fare ingresso: cnv. del 27.11.2005 ore 22.06, prog.1616 17 …. MARCELLO: LUANA:Si.. Prima che vai, avvisami. Prima che...avvisami.. prima che entri là. MARCELLO:.. LUANA:Perchè? MARCELLO:Perchè si. LUANA:Bah.. MARCELLO:Se vai là, melo dici un giorno, due giorni prima. LUANA:Boh..domani dovrei andare, io, devo andare per forza, sennò.. MARCELLO:Dove? LUANA:Eh, devo andare a prendere i libri. 17 cnv. del 27.11.2005 ore 22.06, prog.1616 in uscita da Ut.3290899152 in uso a PAPARO Marcello, autorizzata con decreto avente numero 3984/05 R.I.T.T.; MARCELLO:Eh, con chi vai? LUANA:Non lo so. MARCELLO:Eh, me lo dici che ti vengo a prendere e ti porto. LUANA:mmm, ve bene, dai. MARCELLO:Domani pomeriggio..capito? LUANA:Poi vediamo, dai... No, melo dici che ti porto io. Oltre...oltre me non deve arrivare nessuno là.. MARCELLO: LUANA:Si, si, dai. Dopo vediamo se vado domani o vado un'altro giorno, dai.. MARCELLO:eh..qualsiasi giorno vai, melo dici.. LUANA:Si, ve bene.. Ci sono delle cose che devono stare là. MARCELLO: LUANA:Che cosa? MARCELLO:Tu non ti preoccupare. Melo dici, che andiamo assieme.. chi tele tocca, scusa? LUANA:Ma perchè, MARCELLO:Tu non ti preoccupare, andiamo io e...ti vengo a prendere e ti porto là..finisci, e ti riporto dove ti devo riportare... La conferma dell’esistenza di una borsa contenente armi nella disponiblita’ di PAPARO Marcello risultava anche da conversazioni tra PAPARO Marcello, la figlia Luana e la segretaria GHEZZI Ramona, circa il possesso, da parte della ex convivente di Paparo Marcello, DI LUCA Savina 18, di alcune fotografie, che riprendevano le armi in questione e che quindi avrebbero potuto compromettere seriamente PAPARO Marcello e altri. Nella medesima conversazioni sopra parzialmente riportata tra Paparo Marcello e il fratello Romualdo, relativa allo spostamento di due mitragliette, da portare al capannone, i due si riferiscono anche alla necessita’ di interrompere i rapporti con Savina proprio a causa delle armi: cnv ambientale del 10.09.2005 ore 10.31, prog.5094 19 … MARCELLO:Ora che ho parlato con Maria (...). (...) il figlio. E il figlio pure (...). (...) ora che viene la prossima volta sopra, ragioniamo i discorsi (...), e poi andiamo da tuo figlio...digli a tuo figlio gli ho detto, ora che (...) avvisala, fin'ora (...) ah!...proprio. Avvisala ora con le buone gli ho detto..gli dici di allontanarsi da Savina, punto primo. E di tenere la bocca a posto. (interruzione) facciamo puttanate (...)Perchè se la becco a tua figlia ancora che ha rapporti ancora con Savina, no. Non solo non la voglio parlare più, ma me la prendo con tutti. Pure se è andata a trovarla, e io l'ho(...)...io non lo vedo che sono due mesi il ragazzo. Che interessa hai tu di andare a trovare il ragazzo..Ma tu lo sai (...)? Infatti Savina, fino a poco tempo prima convivente di Paparo e madre di un suo figlio, aveva fatto fotografie di armi, con le quali terminata la convivenza ricattava Paparo al fine di ottenere denaro per il proprio figlio; PAPARO Marcello ad aprile 2005, nei giorni del processo a suo carico a seguito dell’arresto, aveva parlato liberamente e con naturalezza di armi con la figlia 18 19 nata a Monza il 22 luglio 1971 cnv ambientale del 10.09.2005 ore 10.31, prog.5094 su autovettura mercedes modello ML 400 targata CL416VN autorizzata con decreto avente numero 3968/04 R.I.T.T.; e con la segretaria Ghezzi Ramona; è la stessa Luana a dire che: “...se.....lei porta le foto delle armi ma questa è pazza... che se girano questi.. quei cosi quei negativi ci fanno arrestare a tutti veramente qua.. 20 conversazione ambientale del 02.04.2005 ore 02.42, prog.247 21 … Questa bastarda ha qualcosa di mio no. LUANA:- Ma cosa ha di te cosa puo' avere una (...) fotografia di una borsa e allora? MARCELLO:- MARCELLO:- Ascolta un attimo. Non e' roba mia l'ha messa lei per rovinarmi punto. MARCELLO:- Aspetta un attimo Lu aspetta un attimo io sono pronto domani mattina e metto le mani sul fuoco che se devo allontanarmi giusto. LUANA:- RAMONA:- Si va bene ma ascolta non (...). LUANA:- Non possiamo giocare con lei eh. :- Nel senso ci sono solo fotografie che le puo' aver fatte in un'altro posto che non c’entra te lo sta facendo per incastrarti e' la sua parola contro la tua. MARCELLO:- Ha la moto la targa della moto ha la scala a casa mia. LUANA:- Ed allora le ha messe lei . MARCELLO:- Il rincoglionito sono stato io no ha visto lei . RAMONA LUANA:- (...) li ha messi lei. RAMONA:- Lei e' troppo curiosa me lo ha raccontato e mi ha detto. LUANA:- No non e' il fatto di essere curiosa li lei già si stava preparando le carte in modo che lo poteva rovinare già dall'inizio lei si e' messa insieme a mio padre solo con l'intenzione di avere i soldi i suoi soldi e di avere lui tutto per se non ce l’ha fatta perchè mi ci sono messa di mezzo io mo la diciamo tutta mi ci sono di mezzo io non ce l’ho fatta allora ha detto aspetta... io non voglio rimanere con il culo per terra devo trovare una prova in modo che se succede qualcosa (...) era perversa allora già sapeva che doveva andare a finire così si era già preparata hai capito? MARCELLO:- Si perche' non ha mai potuto vedere lei. LUANA:- Perche' se una era bonacciona che ti voleva bene veramente. MARCELLO:- Non ha mai potuto vedere lei. LUANA:- No aspetta se una (...). MARCELLO:- Era gia' contro muro lei..... Ma scusa papa' se una era bonacciona che non ti voleva male a te se era insieme a te veramente anche se vedeva la borsa ok la vedeva ma non gli faceva le fotografie.... LUANA:- RAMONA:- infatti.... perchè è in buona fede..anzi tu potevi...potevi pure andare a fare le peggiori cose...e stava con te e lei si doveva appoggiare ...(..)... no che va a fare le fotografie perchè vuol dire che un secondo fine ce l'ha sempre avuto...sempre...ma sempre...sempre....non c'è mai stato un momento che ho dubitato di lei... LUANA:- MARCELLO:- e ...(..).. fare la devi tenere buona...e dirgli... LUANA:- no che tenere buona...bisogna mandarla via a questa...però la mando via veramente la faccio fuori e mene vado in galera io ohu...ma questa mi ha rotto l'anima a me...pretende questo.... pretende quello...ma io la faccio fuori ohu... RAMONA:- si quando è uscito il casino io voglio la casa io voglio questo..(...)... LUANA:- ma cosa c'ha....io gliel’ho detto chiaro Ramona...gli ho detto tu non puoi pretendere questo .... vuoi il mantenimento del bambino non telo toglie nessuno ma tu case non ne puoi pretendere come fai a (...).. RAMONA:- infatti...telo deve dare lui.... LUANA:- l'unico che lo può pretendere è tuo figlio mò che cresce ma non verrà pilotato da te perchè mò che cresce tuo figlio saprà perchè è pilotato da te...mò che cresce tuo figlio trova ...(..).. mezza casa (..)..lei crede..mò che cresce il bambino io glielo chiedo glielo faccio chiedere da mio figlio sta cosa che..faccio tuo figlio non trova niente...(...).. perchè a sto punto il male che ci sta facendo a desso lo pagherà 20 21 per PAPARO Luana vedi anche l’ intercettazione di cui alla nota 30, ultima parte conversazione ambientale del 02.04.2005 ore 02.42, prog.247, sull’autovettura marca mercedes modello C330 AMG targata CP058RB autorizzata con decreto avente numero 635/05 R.I.T.T.; suo figlio dopo vedrai come lo pagherà....da me non vedrà manco una lira ...(..).. poi...sa a lui cosa fare...però le cose sta facendo lei in qualche modo ...(..).. RAMONA:- perchè.... LUANA:- perchè mi sta mettendo in (...)... la famiglia mio fratello è piccolo..non è che piccolo Ric... RAMONA:- no ha detto.... LUANA:- mio fratello se l'è dimenticato SAVINA....ohu...ma questa è scema.... RAMONA:- ha detto che... SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI RAMONA:- PRIMA DI TUTTI.... LUANA:- e lei che sta rompendo le palle a mezzo mondo.... RAMONA:- sto facendo tutto per Riccardo io... LUANA:- ma quale Riccardo che mio fratello sta bene..però...lei...lei pensa a Nicolas...Nicolas...non capisce le può dire quello che vuole a quel bambino...e mio fratello chi se lo merita mio fratello.....che deve stare davanti a quello schifo...(..)...mio fratello....io non mi dimenticherei...(..)..sempre 10 anni ha mio fratello non è che è tanto....sta rincoglionita vuole...e mentre si faceva la (...)...se ne andava fuori da (...)... ma se lei non avesse ...(..).. sta domanda di avere ...(...)...a quest'ora l'avevo già l'avevo già ammazzata...non la posso toccare perchè adesso...(..).. continua a dire ste cose poi ti ricatta... RAMONA:- eh... LUANA:- perchè sennò io l'avrei già fatta fuori...anche mio zio ha detto la stessa cosa......(..)... RAMONA:- fermati.... LUANA:- però...se ce li ha ..... che fai metti sempre in dubbio no perchè comunque la... quella è pazza...quella racconta...(..)...quella è (..).. quella non è a posto........o sennò dovresti cercare di affront...dovresti affrontarla...via legale anche se...(..)...rendere più chiare le cose... puoi dire quello che vuoi ma se le foto le hai.... RAMONA:LUANA:- (...)...non è il caso...no... RAMONA:-...(...)... MARCELLO:- Lu' per adesso.. se.....lei porta le foto delle armi..... LUANA:-...(..). MARCELLO:- se non è successo niente... che lei porta le foto delle armi... loro collegano.. aspetta gli abbiamo tutte le armi in casa... (..) ... aspetta che lo ripi ... lo riprendiamo ... dammi ... mettono sempre in dubbio.... LUANA:- RAMONA:- lo so...lo so... LUANA:- sennò bisognerebbe comprarsi Savina in qualche modo farsi ridare quello che...si può... MARCELLO:- no...no Lu'...no...no... LUANA:- e poi rovinarla MARCELLO:- ...(...)... RAMONA:- e cosa fai...(..)... MARCELLO:- l'ho scelto io Lu'.... LUANA:- e l'unica...è l'unica.... MARCELLO:- No... LUANA:-è l'unica.... MARCELLO:- no LUANA:- perchè lei se ti ricordi..(...).. MARCELLO:- l'ho scelto io...nessun patto...no... LUANA:- no ma tu fai finta di accettare il patto... MARCELLO:- no... appena ti da il dischetto la lasci in mezzo alla strada a morire... LUANA:MARCELLO:- no... LUANA:- allora ...(..)... MARCELLO:- no Lu' perchè...allora se ha avuto il coraggio di parlare con me lei sentiva suo padre sentiva... RAMONA:- eh... MARCELLO:- ci ho detto perchè è pronta a fare fare la scema che è...cioè io devo andare a patti con chi..ma sei...io se devo andare in galera me ne vado...(..).. LUANA:- no non hai capito... MARCELLO:- non devo contrattare con una donna... RAMONA:- no non ha capito... MARCELLO:- io se la prendo la brucio viva... LUANA:- posso parlarti se mi ascolti... MARCELLO:- allora... LUANA:- se mi ascolti... MARCELLO:- IO...IO...dialogare con lei...trattative con lei non ne voglio avere... LUANA:- no...non hai capito.... MARCELLO:- semmai...semmai... LUANA:- tu fai la finta di fare una trattativa con lei...ti fai ridare i dischetti... MARCELLO:- no.... LUANA:- quello che ha... MARCELLO:- no... LUANA:- perchè tu...ma guarda... MARCELLO:- no.. LUANA:- quella è scema se tu te la compri poco poco... MARCELLO:- ti sto dicendo di no.... LUANA:- ma non tela devi comprare con i soldi...le promet...gli dici che gli fai questo e questo...però tu gli dici ad una condizione... MARCELLO:- no... di portare i dischetti...quando tu hai in mano...il dischetto... LUANA:MARCELLO:- no piuttosto la galera...no.... LUANA:- e allora sei tu che ti piace stare.. SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI LUANA:- e allora sei tu che ti piace stare...(...)... di toglierla di mezzo ai piedi...questa è l’unica..cacchio... MARCELLO:- piuttosto la galera Lu'.... LUANA:- e allora vattene in galera... MARCELLO:- ma no...ma no...a patti con lei più...no... LUANA:- me è per finta il patto...non devi andare a patto con lei.... MARCELLO:- non ci andrei mai con questa qua.... LUANA:- una volta che hai dischetti in mano che lei....si è ammammata... MARCELLO:LUANA:- eh.... si è fatta...si è fatta le copie.... si è fatto le copie le ha sviluppate....siamo sempre punto e a cap... MARCELLO:LUANA:- che cosa ha sviluppato quella lì..nella sua vita.... MARCELLO:- come no... LUANA:- non ha sviluppato niente... MARCELLO:- Lu... che per sviluppare quelle foto che dice lei di avere fotografato armi devi andare da una persona di fiducia... non puoi andare dai fotografi ohi ma questa è pazza... che se girano questi.. quei cosi quei negativi ci fanno arrestare a tutti veramente qua ho.... LUANA:- MARCELLO:- ma io... LUANA:- perchè non l'attacchi dicendo eri complice pure tu... MARCELLO:- ma io non ho niente con lu.... LUANA:-....(...)... MARCELLO:- allora io di quelle cose là non ho mai avuto niente.... LUANA:- eh appunto.... MARCELLO:- magari le ha messe lei a casa mia.... RAMONA:- eh appunto... MARCELLO:- magari le ha messe lei a casa mia.... LUANA:- allora perchè non tieni questa tesi.... RAMONA:- e allora..ma tutte...(..)... MARCELLO:- le ha messi lei...ma gli avvocati lo hanno già detto a me.... RAMONA:- allora ti fai problemi... che ti stai facendo problemi....colpisci dove devi colpire.... MARCELLO:- Ramona io ho un processo al 6 ed uno il 27 forse non hai capito.... RAMONA:- Appunto dopo il 6 e dopo il 7 il 27 quando e' dopo... MARCELLO:- Forse non hai capito io vedi combacia le date allora ragiona con la testa come mai questa a me mi sta istigando su una cosa che non sapete no che la so io giusto? Ecco e come mai tua mamma a te e tuo papa' ti hanno dato due settimane. ...omissis... MARCELLO:- Dal momento in cui ti sposti da casa tua io mancherò per un pò di mesi perché a me mi tocca solo la galera perché sicuramente a meno che non me la sbrigano gli avvocati. LUANA:- Ma sei scemo? MARCELLO:- Aspetta Lu e' tutto pilotato da ... LUANA:- Ma tu sei scemo ma che galera per sta ...per sta stordita di merda oh ... ma quella e' scema ma galera e galera. Se vanno quelle cose la LU adesso prima del processo prima del processo e' un problema . MARCELLO:- LUANA:- ... ma tienitela buona per sto per un paio di mesi... nessuno ti sta dicendo che la devi ... MARCELLO:- Ahi la Madonna greca ma se questi qua ...ma se gli hanno dato una settimana due settimane LUANA:- ... e se non c’entra niente quello. MARCELLO:- LU i tempi sono tempi. LUANA:- Non c’entra secondo me il tempo che gli ha dato suo padre ... e' un tempo e' un tempo indeterminato nel senso per farla spaventare ma poi sicuramente non la buttano fuori di casa in due settimane.... RAMONA:- ...Non mi buttano fuori di casa ... LUANA:- ...E Savina non gliele da le fotografie fino a quando tu gli darai i soldi che lei vuoleR del bambino vai tranquillo ma quando tu verrai a mancare ..... hai detto che hai parlato con Savina solo pe telefono giusto ...omissis... Ciulla Michele, fidanzato di Paparo Luana che si e’ materialmente occupato dello spostamento delle armi, e’ emerso anche in altre occasioni nel corso delle indagini per i suoi rapporti illeciti con Paparo Marcello. Non sono emersi pero’ gravi indizi con riferimento all’arma di cui al capo 3 dell’imputazione, nell’ipotesi accusatoria acquistata da Zeir Mohamed. CAPO 3 PAPARO Marcello, CIULLA Michele e ZEIR Mohamed Hassan Amhed reato di cui agli artt. 81 cpv. e 110 C.P. - 10, 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico un’arma comune da sparo del tipo pistola, che CIULLA Michele consegnava a PAPARO Marcello e che acquistava per il prezzo di 1.200,00 euro tramite ZEIR Mohamed Hassan Amhed. In Cologno Monzese il 03.08.2005 Per la sintesi della vicenda si riporta l’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. Paparo Luana la sera dell’1.8.2006 si reca con Ciulla Michele “da Luca”, cioe’ in un locale dove verra’ poi raggiunto da Paparo Marcello, il quale deve parlare con Michele cnv del 01.08.2006, ore 19.51, prog. id.340184 22 LEGENDA PAPARO :- PAPARO Marcello LUANA P:- PAPARO Luana ..(..)...:- locuzione incomprensibile ...omissis... LUANA P:- e noi siamo a Cologno ... dove andiamo ... da Luca..? 22 cnv del 01.08.2006, ore 19.51, prog. id.340184 in uscita da ut.3289631866 in uso a CIULLA Michele, nell’occasione in uso a PAPARO Luana, verso ut.3483867372 in uso a PAPARO Marcello, autorizzata con decreto avente nr.3370/06 R.I.T.T.; PAPARO :- (rivolgendosi a GHEZZI Ramona) Noi andiamo vieni a mangiare?... (GHEZZI dice che va a casa sua )...(...)... tra 10 minuti vengo io di là dai.... LUANA P:- dove?... PAPARO :- devo parlare con Micheleddu (Fonetico - Michele) ... LUANA P:- da Luca ... PAPARO :- e devo parlare con il tuo sconticato (fonetico - distratto )... LUANA P:- eh ma dove da Luca ?.... PAPARO :- eh adesso vediamo.... ... omissis .... LUANA P:- dai dove ci troviamo?.... PAPARO :- là dai.... LUANA P:- da Luca? .... PAPARO :- si ..si.... Dieci minuti dopo Ciulla parla al telefono con un uomo poi identificato in Zeir Mohamed, al quale ha chiesto di procurargli una patente falsa; i due hanno pero’ in corso trattative anche per la consegna di qualcosa d’altro, certamente illecito perche’ non espressamente indicato e per la cautela adottata da parte di Zeir di telefonare da un apparecchio pubblico, che rassicura Ciulla: cnv del 01.08.2006 ore 20.01, prog.id 340203 23 Legenda Michele :CIULLA Michele Mohamed: ZEIR Mohamed Hassan Amhed (...) Locuzione incompresa …omissis… Michele: No, non è niente tutto a posto che mi hanno sequestrato la macchina. Mohamed:Eh? Michele :Questa è colpa tua che non mi hai dato la patente. Mohamed:Eh... Michele :Mi hanno sequestrato la macchina. Ora domani vengo con la fiesta. Eh..Ma...Tu non vieni stasera perchè c'è qualcosa di parlare per la tua cosa, già trovato. Già mi ha dato mio amico, tornato adesso. E sto aspettando te che, fa... dar la risposta per lui, si o no.. basta. Michele :Ma di che cosa? Mohamed:Del coso che tu venu.. Michele :Ma mi stai chiamando dalla cabina? Mohamed: Mohamed:Eh? Stai chiamando dalla cabina telefonica? Mohamed:Si. No, da un negozio di telefoni. capito? Michele :Ah, ecco qua.. perfetto. Mohamed: Eh Michele :Allora! E' per la patente, dici? Mohamed:No è per l'altra cosa. Michele :Per quella cosa là? Mohamed:Eh..(sovrapposizione) trovato e.. trovato alla fine da milla e due, capito? Nuova.. Michele :Quanto? Mohamed:Mille e due. Michele : Michele :Si..il cazzo. mille e due, anche tu.. anche tu, darti io 150 di quella cosa.. perchè io vado fino a Crema che prendi, capito? Però vado solo io. O vieni tu con me.. Mohamed:(...) 23 cnv del 01.08.2006 ore 20.01, prog.id 340203, in entrata su ut.3289631866 in uso a CIULLA Michele, da ut.0289080001 in uso nell’occasione a ZEIR Mohamed Hassan Amhed, autorizzata con decreto avente nr.3370/06 R.I.T.T.; Michele :Ma la patente? Com'è la patente? Mohamed:La patente quella non è ancora arrivare. Andato a fare un servizio a Usvania...torna dopo, non lo so. Michele :Ma arriva o non arriva? Mohamed:Si si arriva tranquillo quello. Michele :Arriva! Quindi c'è la patente no? Mohamed:Ah? Michele :C'è la patente no? (Stai zitta- lo dice a Luana) C'è la patente o no? Mohamed:Si, però lui è andato fuori Italia a fare un servizio, capito? Michele :C'è si o no? Mohamed:Lo fai, si. Michele :(...) Mohamed:Eh! Ah, perfetto dai. Quella cosa là.. Michele : Mohamed:Eh.. Quella cosa là, quand'è che la portano? Mohamed:Tu quando dai soldi domani prendiamo domani, tu vieni con me, basta una parola.. Michele : Michele: E ma.. vediamo domani, non lo sò domani. Vediamo dai, vediamo com'è la situazione, che mi hanno sequestrato la macchina... Mohamed:Ma tu sempre che dici.. trova, trova trova..poi dici vediamo...E dove Michele :Va bene dai. (..:) allora domani, domani mattina parliamo dai. No! Senti? Io devo darti lui la risposta adesso. Si o no? Michele :Si! Digli si, che va bene. Digli si che va bene. Mohamed:Va bene, ok. Michele :Dai prendo i soldi.. domani ti dò i soldi, e voglio subito quella cosa là. Mohamed: Mohamed:Va bene ok dai, ciao Michele :Ciao In questa conversazione ZEHIR dice al suo interlocutore di aver reperito “quella cosa” a Cremona e di essere disponibile a venderla per 1.200,00 euro; CIULLA esprime il suo assenso all’operazione, dopo essersi preoccupato dell’uso del telefono da parte di Zeir. Due giorni dopo i due si risentono: cnv del 03.08.2006 ore 17.04, prog. ID.344699 24 legenda MICHELE: CIULLA Michele in altri atti meglio indicato; ZEIR: ZEIR Mohamed Hassan Amhed, in altri atti meglio indicato; (...): Locuzione incompresa; MICHELE:Pronto ZEIR:Ohu Michele sono Mohamed MICHELE:Ciao Mohamed prima hai rotto già i coglioni che a mio padre ... …omissis… MICHELE:Un'altra un'altra cosa per quella cosa li ZEIR:Eh Ecco io gliel’ho detto a lui va bene però metà ti può dare solo metà adesso e metà dopo perchè non si fida hai capito perchè vuole prima vedere. MICHELE: ZEIR:Allora tu vieni di qua parliamo perchè tu dobbiamo prendere un accordo io e te prima capito? Si perchè lui dice io non posso dargli tutto insieme che dopo magari lui prende se ne va e poi sparisce se vuoi metà e metà. MICHELE: ZEIR:Tu vieni che parliamo oggi Ti da 500 euro subito e gli altri te li da dopo quando si vede la cosa capito? MICHELE: ZEIR:Ma la metà non e' 500 euro la metà e' 600 euro 24 cnv del 03.08.2006 ore 17.04, prog. ID.344699 in entrata su ut.3289631866 in uso a CIULLA Michele, da ut.0292160461 appartenente a cabina telefonica presente presso la stazione FS di Limito di Pioltello (MI), nell’occasione in uso a ZEIR Mohamed Hassan Amhed, autorizzata con decreto avente nr3370/06 R.I.T.T.; MICHELE:Si lo so 500, 600 quello e' non e' che ci sono problemi l'importante e' che ci sono ZEIR:Ma tu vieni oggi o no? MICHELE:Vediamo se posso venire dai ZEIR:Ah? MICHELE:Vediamo se posso venire ZEIR:... porta soldi per me senza soldi oggi ed anche domani MICHELE:E lo so lo so lo so Zazir lo so perchè sono un pò impegnato oggi mo adesso vediamo non ti preoccupare dai ZEIR:No tu devi venire per devi darmi la risposta o vado o non vado perchè loro aspetta loro lavorano hai capito ..omissis… Cnv del 03.08.2006, ore 17.08, prog.ID 344709 25 LEGENDA MICHELE: CIULLA Michele in altri atti meglio indicato; ZEIR: ZEIR Mohamed Hassan Amhed, in altri atti meglio indicato; (...): Locuzione incomprensibile; ..omissis.. ZEIR:No tra un'oretta vieni perchè non ho moneta per chiamarti capito? MICHELE: Va bene dai ZEIR:Ed io ti aspetto al bar della stazione come ieri MICHELE: Va bene ZEIR:Però porta soldi per me ... MICHELE: Si quando vuoi... ZEIR:Come vuoi se mi dai 100 euro bastano fino al giorno 10 come ha detto ... MICHELE: Allora ti do 100 euro fino al giorno 25 non mi rompere i coglioni piu' e basta ZEIR:Però vieni perchè devo dare la risposta a loro .. loro lavorano ... ha aspettato a casa adesso non e' uscito capito io ho già chiamato loro a mezzogiorno con il telefono di Gianni capito MICHELE: Va bene dai ZEIR:Ok MICHELE: Ciao Le due conversazioni testimoniano il proseguo della trattativa. ZEHIR invita CIULLA a vedere la merce e Ciulla si riserva di pagare un acconto subito e meta’ dopo averne verificato la qualita’, a fine agosto. Di seguito si riporta il servizio di osservazione predisposto lo stesso giorno, nel corso del quale è stato identificato lo ZEHIR ascoltato mentre effettuava una delle conversazioni con Ciulla Michele (la discrasia temporale riportata sui dati di registrazione e’ di qualche minuto rispetto alla annotazione) (All.7). EVENTI DOCUMENTATI: ore 16:00 inizio del servizio, l’equipaggio composto dai M.lli PINNA e ROSSITTO si portava presso la stazione FS di Limito di Pioltello al fine di verificare l'esatta ubicazione della cabina telefonica e cercare di verificare se in loco fossero presenti un bar di cinesi come dallo straniero indicato come luogo di convenuto appuntamento con il CIULLA. ore 16:25 Giunti alla stazione Fs di Limito si notava nei pressi della stazione ed esattamente all'angolo tra via della Stazione e via Monza, un bar ristorante italo-cinese; ore 16.35: Il Mar. Ord. ROSSITTO si portava all'interno del predetto bar per verificare se all'interno vi era la presenza di una cabina telefonica pubblica. La titolare del bar diceva al Militare che la cabina telefonica si trovava all'interno della sala d'attesa della vicina stazione fs. 25 Cnv del 03.08.2006, ore 17.08, prog.ID 344709 in entrata su ut.3289631866 in suo a CIULLA Michele, da ut.0292160461, cabina telefonica ubicata presso la stazione fs di Limito di Pioltello (MI), nell’occasione in uso a ZEIR Mohamed Hassan Amhed, autorizzata con decreto avente nr.3370/06 R.I.T.T. ore 16.55: Il Mar. Ord. ROSSITTO si portava presso la cabina telefonica in questione ed effettuava alcuni tentativi di chiamati diretti alla Sala Ascolto di Sesto San Giovanni ed a utenze private di militari per poter successivamente, accertare l'utenza mittente. In quel frangente, il militare si accorgeva che dietro di lui sostava un cittadino nordafricano che maneggiava un biglietto da visita bianco con una non individuata iscrizione di colore rosso: lo straniero stava palesemente attendendo il proprio turno per poter effettuare una telefonata. Il Mar. Ord. ROSSITTO lasciava che lo straniero effettuasse la conversazione, restandogli poco distante ed ascoltando cosa questo dicesse all'interlocutore. Durante tale evento, il militare veniva contattato sulla propria utenza cellulare dal militare in servizio presso la Sala Ascolto C.re LEUZZI Giuseppe, che lo informava che il CIULLA stava ricevendo una chiamata proprio da parte dello straniero e dalla cabina telefonica già utilizzata dallo stesso. Il Militare che stava in sala ascolto riferiva al Mar. Ord. ROSSITTO le frasi dette nella conversazione che risultavano essere le stesse parole proferite dal cittadino straniero mentre parlava dalla cabina telefonica. Il Mar Ord ROSSITTO avvisava il Mar. Ord. PINNA, posto in copertura all'esterno della stazione ferroviaria, descrivendogli il soggetto come un cittadino da chiari tratti somatici nord africani, magro, alto circa 180 cm, vestito con un pantalone marrone ed una t-shirt beige. Veniva data notizia al miliare in osservazione che il soggetto, dopo aver effettuato un'altra telefonata, stava uscendo dalla stazione e si stava incamminando in direzione del già citato bar gestito da persone di origine cinese. Il Mar. Ord. PINNA pedinava il soggetto e, lungo il breve tragitto, aveva modo di osservare bene in volto il soggetto, ed il sottufficiale lo riconosceva in modo certo nel ZEIR Mohamed Hassan Amhed di cui all'oggetto, pluripregiudicato noto all'operante in quanto da questi tratto in arresto in diverse occasioni, nonché in passato in rapporto di confidenza con il sottufficiale stesso. Poco dopo l’appuntaento concordato con Zeir (per le 18.00 circa) Ciulla Michele chiede di incontrare Paparo Marcello, evidentemente per relazionargli su quanto discusso con Zeir. Non sussiste pero’ prova del fatto che Zeir abbia effettivamente portato con se’ l’arma perche’ Ciulla la visionasse. cnv del 03.08.2006, ore 18.17, prog. ID.344901 26 Legenda Michele :CIULLA Michele Marcello:PAPARO Marcello (...) Locuzione incompresa Marcello:Pronto Michele :Pronto Marcello Marcello:Ciao Michè, dimmi. Michele :Dove sei? Marcello:Sono in giro che sto facendo una cosa. Michele :Ah! Va bò dai. Marcello:Tu? Michele:Niente sono qua con Luana... andavamo a bere una birra che dovevamo parlare Marcello:Dove siete di preciso voi? Michele :Noi siamo passati qua in ufficio da te ma non ci sei. Marcello:Se fai il giro del Kennedy ...torno indietro un minuto, che poi devo andare a fare un servizio urgente. Michele :Va bene dai. Marcello:Ciao Michele :Ciao ….omissis… Inoltre per il momento la trattativa non si conclude con la cessione della pistola da parte dello ZEIR, avendo deciso Ciulla di rinviare a settembre nella speranza di trovare, di quell’articolo, “una nuova” e non “usata”, anche se modificata: cnv del 06.08.2006, ore 15.43, prog. ID 350343 27 26 cnv del 03.08.2006, ore 18.17, prog. ID.344901, in uscita da ut.3289631866 in uso a CIULLA Michele, verso ut. 3483867372 in uso a PAPARO Marcello, autorizzata con decreto avente nr.3370/06 r.i.t.t 27 cnv del 06.08.2006, ore 15.43, prog. ID 350343, in uscita da ut.3289631866 in uso a CIULLA Michele, verso ut.320877518 in uso a ZEIR Mohamed Hassan Amhed, autorizzata con decreto avente numero 3370/06 R.I.T.T.; legenda MICHELE: CIULLA Michele; ZEIR: ZEIR Mohamed Hassan Amhed; (...): Locuzione incomprensibile; …omissis… ZEIR:Ohu per la cosa che tu hai detto (...) per loro le prendo io loro sono venuti oggi a casa che cominci a parlare meglio con me perchè loro hanno lasciato il coso per te hai capito? MICHELE:Che cosa? ZEIR:E cosa che hai detto che tu hai detto li vediamo di qua di la quell'altra cosa. MICHELE:Non ho non ho capito un cazzo ZEIR:Io ho parlato con te una volta che (..) si o no per prendere il coso capito. Tu hai detto di dire a loro che li prendiamo noi e che va bene il prezzo e' tutto le cosa che ti avevo detto giusto. Io ho parlato con loro che li prendiamo noi, loro sono venuti a casa mia oggi ed hanno detto perchè non sei venuto (..) e perchè loro lasciato per noi. MICHELE:(...) ZEIR:Cosa facciamo con loro o tu vieni domani e la prendi tu o vedi tu le modifiche come ti ha detto va bene le facciamo così... MICHELE:No quella cosa la a settembre Zazir ZEIR:Come a settembre? MICHELE:Quale stai dicendo la cosa della macchina? ZEIR:Si cosa? MICHELE:La patente? ZEIR:No no no l'altra. MICHELE:Ah l'altra quella a settembre ti ho detto io. ZEIR:No ma io perdo la parola con loro così loro, perchè quella nuova non la troviamo ora come questa tu quando la vedi non ci credi a quel prezzo nuova nuova hai capito. MICHELE:E poi vediamo dai adesso la vedo prima domani e poi vediamo dai. ZEIR:Anche con la modifica che tu avevi detto gli dai metà e poi (...) gli dai il resto va bene capito. MICHELE:Va bene dai ZEIR:Perchè io faccio tante cose con loro quando loro si arrabbiamo ci perdo io, non e' perdere soldi e' perdere tante cose. MICHELE:Va bene dai. ZEIR:Porta domani la metà la metà MICHELE:Ci vediamo domani va bene dai ZEIR:Ok MICHELE:Ciao. Deve quindi ritenersi che oggetto della trattativa (illecita, per un bene che puo’ essere modificato, ed acquistato anche usato, considerato il prezzo) fosse un’arma da sparo La trattativa non porta peraltro ad alcun risultato, almeno fino al 23 agosto: cnv del 23.08.2006, ore 18.23, prog.ID 377709 28 LEGENDA CIULLA:- CIULLA Michele ZEIR :- ZEIR Mohamed Hassan Amhed, ...omissis.... ZEIR :- perchè ti sei arrabbiato hai parlato duro con me . CIULLA:- mi avevi detto il 18 ed invece non è stato così ... ZEIR :- si non è quel il proble... anche la sicurezza fine che tu soldi che dato a me quando te la do la cosa me li dai i miei soldi giusto no? ....io non ti frego eh? ....io lavoro ... lavoro con te e non lavoro con un altro tu non dati a me io non dato a te giusto ?.... CIULLA:- uhm ... va bene dai ... ZEIR :- non c'è problema a io sto facendo il favore con te perchè io voglio bene non è importante i soldi che tu dato a me io tu e quando ti do il coso me li dai me li torni indietro non c'è problema ... CIULLA:- bravo...bravo.... ZEIR :- e non c'è problema eh .... CIULLA:- va bene dai ..... 28 cnv del 23.08.2006, ore 18.23, prog.ID 377709 in entrata su ut.3289631866 in uso a CIULLA Michele da ut.3208771518 in uso a ZEIR Mohamed Assan Amhed, autorizzata con decreto avente nr.3370/06 R.I.T.T.; Non essendoci la prova della consegna dell’arma, ne’ della sua detenzione da parte di Zeir, non sussistono gravi indizi del reato contestato al capo 3 dell’imputazione Le intercettazioni danno invece conto dei rapporti di Paparo Marcello con Ciulla Michele e con Zeir Mohamed in ordine ad un’altra vicenda illecita conclusasi con lesioni causate a Padulano Nicola. La molteplice attivita’ di Paparo Marcello emergeva nel corso delle indagini protrattesi per lungo tempo. Si e’ accertato che Paparo Marcello e’ a capo di numerose imprese. Tra queste la attivita’ di facchinaggio per conto della SMA di Segrate. Dipendente della cooperativa che gestiva tale attivita’ (la Coop. Service Time di Brugherio) era all’epoca, con mansioni di carrellista, Padulano Nicola, attivo nelle rivendicazioni sindacali, e ritenuto percio’ persona non gradita dai dirigenti della SMA. le lesioni in danno di Padulano Nicola CAPO 15 PAPARO Marcello, ZEIR Mohamed Hassan Amhed e CIULLA Michele reato di cui agli artt.110, 61 nr.2, 576 nr.1, 582, 585, 56 e 610 C.P., perché in concorso tra loro, ZEIR Mohamed Hassan Amhed agendo materialmente in concorso con ignoti per conto di PAPARO Marcello e con la mediazione di CIULLA Michele, cagionavano volontariamente a PADULANO Nicola lesioni personali gravissime consistite in una frattura cranica e in fratture multiple al volto e alla gamba destra, giudicate guaribili con prognosi riservata. Aggressione, dovuta alle azioni di protesta individuali e collettive, promosse dal PADULANO Nicola per questioni attinenti al rapporto di lavoro dipendente nell’ambito della ditta SMA di Segrate e, quindi, finalizzata a indurre il PADULANO a desistere dall’intraprendere o dall’insistere in azioni a tutela del lavoro e dei lavoratori nei confronti dell’azienda, così eseguendo atti idonei diretti in modo non equivoco a commettere ilrearo di violenza privata, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla loro volontà. In Segrate il 15.09.2006 Sul punto si riportano in corsivo stralci dell’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. (Si veda anche l’allegato 31: CNR del commissariato di PS Monforte Vittoria del 10.10.2006; la denuncia del 5.10.2006: Padulano e’ stato aggredito non appena uscito di casa e salito sulla propria autovettura, da due persone, ed ha person conoscenza; nel corso della aggressione non gli e’ stato asportato nulla, il che esclude quale movente della aggressione la rapina; documentazione medica: da cui risulta che Padulano e’ stato ricoverato in prognosi riservata e sottoposto ad intervento chirurgico, con inabilita’ al lavoro fino al 30.10.2006, e quindi per un periodo superiore ai quaranta giorni; la annotazione 15.9.2006). Il pestaggio e’ stato eseguito la mattina del 15 settembre 2006 e la parte offesa, identificata per PADULANO Nicola29, e’ stata trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore e ricoverata in prognosi riservata per le gravissime lesioni riportate. PADULANO ha sporto denuncia contro ignoti presso il Commissariato di P.S. Monforte-Vittoria30 (All.31) Dalle intercettazioni emerge che il pestaggio è riconducibile a motivazioni sorte nell’ambito lavorativo; in particolare, i dirigenti della SMA di Segrate si erano lamentati con PAPARO a causa del comportamento tenuto dal PADULANO che, a loro dire, sarebbe stato elemento di disturbo e avrebbe incitato i colleghi di lavoro in proteste sterili. Il pestaggio e’ stato ordinato da PAPARO Marcello tramite Ciulla Michele ed e’ stato eseguito da ZEIR Mohamed Hassan con la complicità di almeno un altro uomo, forse lo stesso Ciulla Michele, forse un altro uomo. cnv del 02.09.2006 ore 14.30, prog.ID394304 31 LEGENDA Michele:CIULLA Michele Zeir :ZEIR Mohamed Hassan Mohamed:-Si!? Michele:-Pronto Mohamed!? Mohamed:-Eh.. Michele:-Ascolta vedi che la wind adesso funziona, capito? Mohamed:-La wind? Michele:-Si funziona, però se c'è qualche problema chiamami sempre su questo numero Mohamed:-Sul wind o quella? Michele:-Tu chiamami sempre sull'Omnitel comunque funziona la wind, capito? Mohamed:-Si,si..tutto a posto? Michele:-Si, tutto a posto, tu? Mohamed:-Più tardi ti faccio sapere per i muratori Michele:-Ah, fammi sapere subito 29 30 31 Nato a Napoli il 16.04.1970; denuncia presentata il 5 ottobre 2006; cnv del 02.09.2006 ore 14.30, prog.ID394304, in entrata sull'utenza 3208771518 in uso a ZEIR Mohamed dall'utenza 3494619889 in uso a CIULLA Michele decreto avente nr.3517/06 r.i.t.t. Mohamed:-Ho già parlato con loro adesso loro andati a Milano Michele:-Fatti dare subito i documenti Mohamed:-Va bene, quando mi trovo ti chiamo subito.. Michele:-Le fotocopie, le fotocopie.. Mohamed:-Ok, ciao. Ciulla e Zeir sono quindi in abituale contatto. cnv del 08.09.2006 ore 11:56, prog ID407293 32 LegendaMarcello:PAPARO Marcello Michele :CIULLA Michele (...) Locuzione incompresa. ...omissis... Marcello:Ti raccomando..ti ricordi poi per quella cosa là? Michele :Si si stasera facciamo tutto. Marcello:Ok ciao. Michele :Va bene, ciao. PAPARO si raccomanda con CIULLA per un’incombenza a lui affidata. Infatti la sera Ciulla lo chiama per chiedere chiarimenti, mentre si trova sul luogo dell’azione. cnv del 08.09.2006 ore 21.17, prog.ID408975 33 LEGENDA MICHELE C.:- CIULLA Michele MARCELLO:- PAPARO Marcello ...(...)...:- locuzione incomprensibile MARCELLO:- si! .... MICHELE C.:- pronto Marcello!... MARCELLO:- ciao dimmi.... eh sono già qua.... mi devi fare un favore ... mi dici il colore della macchina che non mi ricordo..... MICHELE C.:- MARCELLO:- è chiara .... ah..... capito .... e .... e la marca era la MICRA o la PASSAT... MARCELLO:- no ... mi sembra che de .... la MICRA che deve comprare lui .... MICHELE C.:- MICHELE C.:- uhm ... ho capito .... MARCELLO:- si ma vedi se ne vuole tanto lascia stare n...non la prendere capito .... non la comprare ... MICHELE C.:- va bene dai mo vediamo .... MARCELLO:- dai .... MICHELE C.:- dai ... adesso io vengo da te eh... e loro stanno qui ad aspettare fino quando arriva ......dai .... ci sentiamo dopo ... MARCELLO:- io...s..... io sono fuori comunque ..... MICHELE C.:- ah va bene dai ..... MARCELLO:- o.k..... MICHELE C.:- vabbè ci sentiamo .... adesso vado da .... da. .... da.. Alessio io ... MARCELLO:- uhm... va bene .... va bene ...... MICHELE C.:- va bene? .... 32 cnv del 08.09.2006 ore 11:56, prog ID407293 in entrata su Ut. 3464953715 in uso a PAPARO Marcello, da Ut. 3289631866 in uso a CIULLA Michele, autorizzata con decreto avente nr.3393/06 33 cnv del 08.09.2006 ore 21.17, prog.ID408975, in entrata sull'utenza 3464953715 in uso a PAPARO Marcello dall'utenza 3289631866 in uso a CIULLA Michele, autorizzata con decreto avente nr.3393/06 r.i.t.t. MARCELLO:- comunque sicuramente ..... MICHELE C.:- mo prendo ..... dopo..... dopo un certo orario bisogna poi farlo lunedì.... MICHELE C.:- no ...no... no .... ormai Marcello ho fatto tutto tanto non ti preoccupare non do niente io ... MARCELLO:- MARCELLO:- no..no... ma... MICHELE C.:- se lui non mi da la macchina io non gli do niente io.... MARCELLO:- aspetta .... ma non lo so se lui magari ti fa vedere la macchina stasera non lo so se te la fa vendere .. MICHELE C.:- no... no .... non ti preoccupare .... ho già parlato io adesso me ne vengo con la metropolitana io .... MARCELLO:- ho capito non lo so se lui ti fa vedere la macchina .. MICHELE C.:- ah..... MARCELLO:- deve uscire per farti vedere la macchina MICHELE C.:- si...si...si....non ti preoccupare .... MARCELLO:- e se lui dorme ? come fai tu a vedere la macchina ? MICHELE C.:- certo ....cero ... no ..no.... MARCELLO:- hai capito ..... MICHELE C.:- no piuttosto sto fino alla mattina ..... MARCELLO:- o.k.....o.,k....o.k.... MICHELE C.:- va bene?....dai .... MARCELLO:- ciao....ciao... MICHELE C.:- ciao.... Il linguaggio della conversazione e’ evidentemente criptico . CIULLA è nei pressi dell’abitazione del PADULANO in compagnia di coloro che dovranno eseguire il pestaggio. Chiede conferma al PAPARO circa l’autovettura di cui il PADULANO è in possesso, che è una Micra. PAPARO cerca invano di criptare il discorso, fingendo trattative per una vendita. Rendendo chiaro di chi si sta occupando, con evidente imprudenza, per la quale viene rimproverato, Ciulla nel corso della stessa serata chiede a Paparo: cnv del 08.09.2006 ore 23.25, prog.ID40911734 LEGENDA PAPARO:- PAPARO Marcello CIULLA :- CIULLA Michele ...(...)...:- Locuzione incomprensibile MARCELLO:Uhei! MICHELE:Uhei Marcello! MARCELLO:Dimmi? Scusa una cosa!.. ma e il (...) si chiama ..Nicola PADULANO? MARCELLO:Uno questo che lavora con me? MICHELE:Sii! MARCELLO:Ma (...) perchè? MICHELE:Cosi volevo sapere! MARCELLO:E per telefono queste cose Michele? MICHELE:E si! non sapevo come dirtelo Marcello! MARCELLO: E lo so però si MICHELE: MICHELE:E vabbò niente, niente di strano alla fine è un amico cioè.. MARCELLO:No no no, ci mancherebbe anzi MICHELE: Vabbò dai ok! MARCELLO:Si MICHELE:Ciao Marcello! MARCELLO:Ciao ciao! 34 cnv del 08.09.2006 ore 23.25, prog.ID409117 in entrata sull'utenza 3464953715 in uso a PAPARO Marcello dall'utenza 3289631866 in uso a CIULLA Michele, autorizzata con decreto avente nr.3393/05 r.i.t.t. Il progetto tuttavia viene rimandato di qualche giorno. Nel frattempo anche Paparo Luana si dimostra imprudente al telefono, e perfettamente a conoscenza dei metodi e dei progetti del padre: cnv del 11.09.2006 ore 19.20, prog.ID41540035: Legenda Marcello:-PAPARO Marcello Luana:- PAPARO Luana (...) Locuzione incompresa Marcello:-Pronto!? Luana:-Pa...!? Marcello:-Dimmi! Luana:-Ma cosa aveva al bar che mi gridavi? Marcello:-Niente, mi sorprendi sempre di più tu Luana:-Ma perchè? Cos'è che c'è, perchè mi gridavi?.. Marcello:-Mi sorprendi sempre di più.... Luana:-...stavo parlando Marcello:-Più ti dico che le cose vanno fatte in una certa maniera, tu più le cose le fai come dici tu Luana:-Ma perchè? Ma cos'è che c'è? Ci vediamo dopo eh...non è che muore nessuno se... Marcello:-Non c'è niente Luana:-Ma perchè, scusa... Marcello:-Più ti dico di fare le cose con l'anonimato il più possibile, tu per te sembra che è tutto rose e fiori Luana:-Non ho capito Marcello:-Come non hai capito, adesso che ti prendo di picchio Luana:-Non ho capito..che cosa?... Marcello:-Se ti prendo ti picchio e te lo dico quando ti prendo Luana:-Ah...per la cosa de... Marcello:-...Quello che discuti con me, non lo devi riportare (dire) da nessuna parte Luana:-E cosa ho detto? Marcello:-Te lo devi chiudere nello stomaco Luana:-E cosa ho detto? Marcello:-Eh!..Non che parli in ufficio di questo e di quello, sono cazzi che non li deve sapere nessuno, carta d'identità, a destra a sinistra.. Luana:-Ma di che cosa eh..?? Che io neanche ci sono stata in ufficio proprio io oggi, che cos'è che stai dicendo? Marcello:-Carte d'identità, cose oh?? Luana:-Ma quelle sono cose che.. per quella cosa là, che c’entra l'ufficio che non sa niente nessuno?! Che c’entra l'ufficio che ho fatto io che non sa niente nessuno, l'ho presa io dai documenti, cosa dici l'ufficio che cosa borbotti che non sa niente nessuno! Marcello:-Non si può fare niente! 35 cnv del 11.09.2006 ore 19.20, prog.ID415400 in entrata sull'utenza 3483867372 in uso a Marcello Paparo dall'utenza 02.25390526 in uso a Luana Paparo, autorizzata con decreto avente nr.2261/06 r.i.t.t. Luana:-Fammi capire Marcello:-Non si può fa ... quello che vedi e quello che senti te lo devi chiudere nello stomaco punto! Luana:-Ma chi ha detto niente, con Michele lo sa!...Michele non lo sapeva? Marcello:-Quell che vedi,....stai già parlando tanto pure nel telefono adesso .. Luana:-Si ma chi.. Marcello:-Te lo devi imparare..che quando vedi e senti.. Luana:-..Ma tu dici cose che non sono vere.. Marcello:-Tu, tu fai cose e non ci pensi nemmeno di quello che fai Luana:-Ma chi sa niente in ufficio.. Marcello:-Parli e non sai nemmeno cos'è che dice e te lo dice tuo padre Luana:-Ma perchè, io cosa ho fatto cosa ho detto, cosa ti hanno detto che ho detto in ufficio? Marcello:-Ti sto dicendo che stai già parlando tanto adesso pure Luana:-Ma io non ho detto niente.. Marcello:-..e chiudi, chiudi.. Luana:-..Ma tu sei fuori..Eh? Marcello:-Chiudi, non parlare di niente! Luana:-Ma io cosa.... Marcello:-...queste cose non le deve sapere nessuno Luana:-Ma chi lo sa?! Non lo sa nessuno! Non sa niente nessuno, chi lo sa? Marcello:-Se n'è venuto si! Luana:-Ramona già lo sapeva, che glielo avevi detto tu, che vuoi da me? Marcello:-Di che cosa? Luana:-Gliel'hai detto tu, io non gli ho detto niente, non sapeva, io neanche gli ho parlato, se è stata lei a dirtelo perchè io non gli ho parlato proprio! io le faccio sotto altre forme le cose Marcello:-..Un indirizzo.. Luana:-Eh, un indirizzo, e allora? Marcello:-Eh, Ramona sa un indirizzo, non sa niente di più Luana:-E niente sa, io niente gli ho detto Marcello:-E come ..(...).. No, io non gli ho detto niente, io non è che gli ho detto :"Guarda che dobbiamo andare lì", non gli ho detto niente, io non ho proprio detto niente, lei..tutto lei ha fatto, lei ti ha chiamato, lei ha fatto tutto, io neanche ho parlato! Io ero sulla mia scrivania che guardavo i documenti di PADULANO, mi ha fermato e mi ha detto: "Guarda che io gliel'ho già detto a tuo padre che la via è questa", Marcello:-Muh! Luana:-Basta! Marcello:-Ma vedi che stai parlando ass..stai dicendo tanto.. Luana:-No, non sto dicendo niente! Marcello:-..Hai detto nome, cognome, indirizzo.. Luana:-E lo so...mi è sc.. Luana:- Marcello:-..ma si ..ma vai a cagare...e prendila a pugni va.. PAPARO è risentito con la figlia poichè parla troppo, mentre il padre fa le cose “sotto altre forme”. Dalla conversazione si trae conferma che Paparo Marcello, per motivi che non devono trapelare, deve mandare qualcuno da Padulano Nicola. Il pestaggio avviene la mattina del 15 settembre, e Paparo Marcello si accerta che Padulano non fosse in condizioni di recarsi a lavorare: Cnv del 15/09/2006 13.50, prog, ID425071 36 Legenda Marcello:PAPARO Marcello Maurizio:LETTIERI Maurizio (...) Locuzione incompresa ...omissis... Marcello:Il reparto come va? Maurizio:Tutto a posto. Stanno lavorando tranquillo. Marcello:Uhm. Gli assenti oggi chi sono? Maurizio:E oggi è mancato PADULANO Nicola Marcello:Eh Maurizio:Che non ha manco chiamato, non lo so perchè.. bo. Marcello:Non è venuto PADULANO? Maurizio:No. Ma non ha neanche chiamato. ...omissis.... PAPARO Marcello ha telefonato al deposito della SMA di Segrate, chiedendo notizie sul personale assente. L’interlocutore afferma candidamente che l’unico assente è PADULANO Nicola. In realtà, PAPARO era ben a conoscenza dell’assenza del PADULANO e ne conosceva anche le motivazioni. Padulano era stato nel frattempo ricoverato in ospedale in prognosi riservata poichè malmenato da almeno due persone che, tra l’altro, gli avevano fratturato la calotta cranica, e causato fratture multiple al volto e alla gamba destra. Nel corso delle intercettazioni durate per oltre due anni, questa è stata la unica volta che PAPARO si e’ interessato per conoscere il nominativo del personale assente. Quanto al movente dell’aggressione sono significative le seguenti conversazioni: cnv del 26.07.2006 ore 12.41, prog.ID 327176 37 LEGENDA PAPARO M.:-PAPARO Marcello LAMBERTI :- LAMBERTI dirigente Sma n.m.i. ..omissis... un'altra cosa .. cosa mi dice di PADULANO Nicola... PAPARO M:- PADULANO Nicola?... LAMBERTI:- eh... eh.. è un santarello oppure un diavoletto?... PAPARO M:- è un diavolo con le doppie corna quello... LAMBERTI:- guardi che questo non sta lavorando per lei...eh!.. PAPARO M:- e lo so... lo .so... lo so.. e ma .. lo .. sto aspettando la..la...sto aspettando la cosa giusta per sbatterlo fuori... LAMBERTI:- e ho capito ma questo qui ci sta incominciando a creare problemi.... PAPARO M:- devo...devo trovare la soluz... a parte il fatto che poi alla fine si va sempre a finire in Tribunale.. come quell'altro... LAMBERTI:- ...omissis... LAMBERTI:- no ma mi deve risolvere il problema di PADULANO Nicola .. perchè pare che qui ci sta creando dei grossi problemi sta movimentando altra gente ... ...omissis... 36 Cnv del 15/09/2006 13.50, prog, ID425071 in uscita da ut. 3483867372 in uso a PAPARO Marcello, verso ut. 02216687280 in uso a LETTIERI Maurizio, autorizzata con decreto avente nr.2261/06 r.i.t.t. 37 cnv del 26.07.2006 ore 12.41, prog.ID 327176, in entrata su ut.3483867372 in uso a PAPARO Marcello, da ut.3489030721 in uso a tale LAMBERTI, dirigente SMA del deposito di Segrate (MI), autorizzata con decreto avente nr.2261/06 r.i.t.t. PAPARO Marcello apprende del disappunto in merito al comportamento che PADULANO ha sul luogo di lavoro. PAPARO conferma di conoscere benel PADULANO e il fatto che sta cercando l’occasione propizia per allontanarlo. Subito dopo Paparo si rivolge al responsabile del personale al magazzino. cnv del 26.07.2006, ore 12.49, prog.ID32720338 LEGENDA PAPARO :- PAPARO Marcello LETTIERI:- LETTIERI Maurizio LETTIERI:- Pronto!... PAPARO :- Mauri.... LETTIERI:- dimmi Marcè... PAPARO :-dobbiamo trovare una soluzione con PADULANO Nicola... LETTIERI:- eh ... quale?... PAPARO :- mo inventiamoci qualcosa dobbiamo sbatterlo fuori!!... LETTIERI:- che ha fatto ancora qualcosa?... PAPARO :- m'ha chiamato LAMBERTI... LETTIERI:- si?.. PAPARO :- uhm... LETTIERI:- oh... no perchè prima è stato CONVERSANO su da lui... PAPARO :- era in deposito LAMBERTI?.... LETTIERI:- LAMBERTI si è in deposito...stamat... cioè è arrivato verso le 10.00, ma perchè non c'è FONTANA è venuto a farsi un giro così.. PAPARO :- ah... LETTIERI:- e Marcè vieni qua e sbattilo fuori da domani non lavori più ... punto e...e.. tanto comunque sempre un denuncia ci va a fare questo no...basta va a fare quel che cazzo vuoi tu.. basta... da domani non entri più... siccome sta pompando pure a FERRARI no?... che sta rompendo i coglioni .. vai chiama tu e FERRARI su e glielo dite proprio bello terra terra...che ne so è complicato fare questo?... PAPARO :- no..no.... LETTIERI:- e allora ..omissis.... PAPARO è ormai convinto: vuol mandare via PADULANO ed esterna la sua intenzione all’interlocutore, anch’egli al corrente del comportamento del dipendente. Paparo gli ha fatto quindi pervenire un’offerta economica in cambio dlele dimissioni, ma Padulano non ha accettato. cnv del 31.07.2006, ore 12.13, prog.ID 337047 39 LEGENDA SALVATORE:- PAPARO Salvatore MARCELLO :- PAPARO Marcello MARCELLO :- si... SALVATORE:- Marcè ciao sono io... MARCELLO :- ciao Salvatore dimmi... e che stavo dicendo, vedi che Nicola.. SALVATORE:MARCELLO :- eh... SALVATORE:- dice che per quanto riguarda quel discorso MARCELLO :- eh... quella proposta che gli abbiamo fatto dice che non accetta perchè... sono poco... SALVATORE:- MARCELLO :- uhm... dice che se aumenta qualcosa se ne può parlare.... MARCELLO :- no..no.. digli che per me non c'è niente... SALVATORE:- SALVATORE:- uhm... MARCELLO:- 38 digli che la risposta gliela do io personalmente cnv del 26.07.2006, ore 12.49, prog.ID327203, in uscita da ut.3483867372, in uso a PAPARO Marcello, verso ut.3483631800, in uso a LETTIERI Maurizio, autorizzata con decreto avente nr.2261/06 r.i.t.t.; 39 cnv del 31.07.2006, ore 12.13, prog.ID 337047, in entrata su ut. 3483867372 in uso a PAPARO Marcello, da ut.02216687280 deposito SMA Segrate (MI), nell'occasione in uso a PAPARO Salvatore, autorizzata con decreto nr.2261/06 R.I.T.T. SALVATORE:- va bene... MARCELLO :- ok.... SALVATORE:- gli ho parlato prima ora che lo vedo glielo dico. digli che ha detto... non esiste proprio comunque la risposta te la da lui... ha detto che è No!!! gia in partenza... MARCELLO :- SALVATORE:- uhm va bene ... MARCELLO :- ciao... ...omissis... Con il rifiuto di questa offerta si e’ innescato il meccanismo che ha portato alla “punizione” di PADULANO, reo di avere creato disturbo agli affari di Paparo Marcello. Sussistono percio’ gravi indizi di colpevolezza a carico di Paparo Marcello in ordine al reato di cui al capo 15 dell’imputazione. In ordine a tale fatto sussistono gravi indizi di colpevolezza anche a carico di Ciulla Michele, il quale ha partecipato agli appostamenti finalizzati ad individuare il luogo di abitazione di Padulano e ad identificarlo. Non sussistono invece gravi indizi di colpevolezza con riferimento a tale capo di imputazione nei confronti di Zeir Mohamed, non emergendo dalle intercettazioni chi siano stati gli autori materiali della aggressione. Il contatto tra Ciulla e Zeir del 2.9.2006 per un lavoro in cui coinvolgere dei “muratori”, benche’ verosimilmente relativo ad altro affare illecito, non ha alcuna relazione apparente con il pestaggio ai danni di Padulano. E mentre Ciulla era appostato presso la abitazione di Padulano, la sera dell’8.9.2006, non emerge chi siano le persone che lo stanno attendendo. Le indagini hanno fatto emergere che Paparo Marcello sistematicamente fa le cose “sotto altre forme” rispetto a quelle che appaiono. Per affermare le proprie ragioni Paparo Marcello, come dice il fratello Romualdo che con lui collabora strettamente, non ha paura di niente, e ricorre a metodi violenti se necessario, come dimostra la aggressione a Padulano sopra affrontata, e come dimostra la estorsione ai danni di Stanchieri Orazio, anch’essa commessa in concorso con Ciulla Michele: ESTORSIONE NEI CONFRONTI DI STANCHIERI ORAZIO GIULIO CAP0 14 PAPARO Marcello, BALZANO Massimo e CIULLA Michele reato di cui agli artt. 110 e 629 C.P., perché, in concorso tra loro, mediante violenza e minaccia, agendo CIULLA Michele per conto di PAPARO Marcello e BALZANO Massimo, costringendo STANCHIERI Orazio ad eseguire diversi pagamenti allo stesso CIULLA Michele per un importo complessivo di almeno 8.000,00 euro, procuravano a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. Violenze e minacce consistite nel danneggiamento dell’autovettura Mercedes di proprietà e/o in uso a STANCHIERI Orazio, nonché nel prospettare ripetutamente e insistentemente a quest’ultimo che se non avesse corrisposto a PAPARO Marcello e BALZANO Massimo una percentuale sulle attività che aveva in corso gli avrebbero fatto saltare la macchina, gli avrebbero incendiato la casa e, in caso di fuga, sarebbero andati a cercarlo anche in Svizzera. Si cita testualmente solo la telefonata minacciosa del 28.06.2006 ore 07,42, alla quale seguiranno altre telefonate dello stesso tenore fino al suicidio dello STANCHIERI verificatosi il 12.09.2006: “..a me mi hanno detto di fare solo una cosa...quelli vogliono i soldi…”…“vogli....non lo so ...vogliono i soldi prepara i soldi perchè loro pomeriggio vogliono i soldi..vedi te cosa devi fare...eh...eh.....a me non m'interessa niente eh…”…“vogliono la percentuale sanno tutto...sanno tutto di quello che stai facendo tu......io non posso parlare oltre...io ti dico solo questo sanno tutto di quello dei movimenti che stai facendo con mio suocero con Massimo con Marco....quindi...vedi te quello vuole la percen........uno vuole la percentuale...vedi te cosa devi fare....”.…“Orazio guarda che qua si stanno mettendo le cose molto serie eh...”…“ti sono già venute tre persone a cercarti...”…“guarda che alla tua macchina gli hanno fatto già un servizio ieri...”.…“Orazio guarda che qua si stanno mettendo le cose molto serie eh...”…“ti sono già venute tre persone a cercarti....”…“quando sei pronto me lo dici.....è questione di...un giorno...di più non aspettano sennò ti fanno saltare la macchina e ti fanno...e ti incendiano la casa,quindi già... come..... già hai visto cosa ti hanno fatto alla macchina bho....”…“Orazio vedi tu cosa devi fare ti do tempo fino a domani poi vedi cosa devi fare....”.…“fidati tu vai a vedere cosa c'è a casa ....dai...”…“alla prossima... alla prossima... te la fanno saltare, quindi vedi tu cosa devi fare ti conviene”…“prepararli, ehm Orazio, io gli faccio una chiamata e li faccio bloccare.”…“poi quello che succede succede a me non me ne fotte un cazzo”…“ecco le cose guarda le stanno facendo seriamente Orazio stai attento che ti vengono a cercare fino in Svizzera... cioè loro se ne sbattono i coglioni tu scappi loro ti vengono a cercare stai attento.... bho basta...”. In Cologno Monzese dal giugno 2006 al 12.09.2006 Sul punto si riporta in corsivo l’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. Si vedano anche gli allegati 25-30: CNR CC Cremella 13.9.2006, verbale di perquisizione e sequestro tra l’altro di documentazione inerente il consrozio Ytaka e il subentro in un contratto di leasing; documentazione della Log’in tim; documentazione della Service Time scarl; copia di documenti di identita’ di Paparo Marcello, Ciulla Michele e Ghezzi Ramona; una fotografia di Paparo Marcello; una lettera della Prefettura di Milano, falsa, di rilascio a Paparo Marcello del permesso a detenere a armi; documentazione relativa a La Porta Carmelo; quattro ricevute di vaglia on line del 30.6.2006 da Stanchieri a Ciualla Michele per 2.000,00 euro l’una con l’indicazione della parola chiave:Davide; una ricevuta di vagklia on line del 27.7.2006 per 2.000,00 euro analoga, una ricevuta a analoga del 3.8.2006 per 1.500,00 euro, una ricevuta del 4.8.2006 analoga; un foglio con annotato :”Attenzione! Diffidate di O.S….”. Anche sulla porta di ingresso della abitazione di Stanchieri Orazio erano state incise le parole: “Stanchieri paga o io ti rovino”. Paparo Marcello si attiva alacremente per espandere e diversificare le proprie attivita’ economiche, come oltre meglio si vedra’. In tale contesto ha stretto rapporti anche con Stanchieri Orazio, rivelatosi pero’ un truffatore; avere ingannato Paparo Marcello gli e’ costato una pesante “punizione”. STANCHIERI Orazio si e’ infatti presentato a Paparo come capace di intessere rapporti collusivi con uomini della politica e delle forze di polizia. Nel corso dell’attività investigativa si apprendeva che PAPARO, in virtù delle referenze affermate dallo STANCHIERI, si adoperava al fine di ottenere concessioni o acquisizione di appalti ai quali altrimenti non avrebbe potuto avere accesso. Di fatto STANCHIERI era pero’ un millantatore ed un truffatore che, sulle prime, aveva creduto PAPARO uno sprovveduto imprenditore. Nel corso del rapporto nato tra i due, PAPARO si rendeva conto della messa in scena ideata da STANCHIERI e, attraverso il genero CIULLA Michele, metteva in atto una vera e propria azione estorsiva finalizzata al rientro dei capitali elargiti e alla punizione del millantatore. Nel frattempo anche STANCHIERI veniva a conoscenza della reale personalità di PAPARO e manifestava forte paura. La vicenda personale di Stanchieri si e’ conclusa con il suicidio il 12.9.2006 40 (All.25). Nel corso del sopralluogo eseguito nella sua abitazione sono stati rinvenuti documenti che confermano lo stato dei rapporti con Paparo e il contenuto delle intercettazioni telefoniche. Sono infatti state registrate numerose conversazioni, telefoniche o in ambientale, grazie alle quali si è avuto modo di accertare che STANCHIERI millantava amicizie in grado di favorirlo nell’aggiudicazione di appalti, o l’amicizia di appartenenti alle forze di polizia o all’ordine giudiziario, dai quali, se interessato, avrebbe potuto attingere notizie. La situazione prospettata da STANCHIERI aveva reso PAPARO tanto speranzoso da costituire una società per la realizzazione di un poliambulatorio, mai portato a termine. A titolo esemplificativo si seguito si riporta una conversazione, durante la quale PAPARO Marcello, che si trova con Stanchieri, parla con SALA Mirko di una gara presso la regione Lombardia: cnv del 22.06.2006 , ore 08.48, prog. ID 247929 41 Legenda Marcello:- Paparo Marcello Mirko:- Sala Mirko Orazio:- Stanchieri Orazio Mirko:-Pronto!? Marcello:-Mirko? 40 41 C.n.r. relativa al suicidio di STANCHIERI Orazio; cnv del 22.06.2006 , ore 08.48, prog. ID 247929 in uscita dall'utenza 3290899152 in uso a Paparo Marcello verso l'utenza fissa 0392878490 degli uffici del Consorzio Ytaka di viale Europa in Brugherio, nell’occasione in uso a SALA Mirko, decreto avente nr.3984/05 r.i.t.t.. Mirko:-Si.. Marcello:-La presentazione che gli hai preparato ad Orazio l'altro giorno, cos'è che gli hai messo dentro? Mirko:-Si?... Marcello:- Cos'è che gli hai messo dentro? Mirko:-Il consorzio e basta Marcello:-E cosa....la.. la... Mirko:-La solita lettera, più la brochure Marcello:-La lettera e la brochure, basta quella? Mirko:-Si, perchè aveva bisogno altro? Io gli avevo detto se voleva solo la lettera, mi aveva detto che andava bene solo la lettera. Se no gli preparo anche i documenti, se gli servono anche i documenti Marcello:-(riferendosi a Orazio Stanchieri) E' il caso di preparare i documenti oltre la lettera? Mirko:-Ok! Marcello:-Aspetta Mirko Mirko:-Ah, si.. Orazio:-(in ambientale) Se non ci impiega tanto si, digli di... Marcello:-Allora fai , allega.. la fotocopia... Mirko:-Cinque minuti Marcello:-Eh, fai la... Mirko:-...Atto costitutivo e camera di commercio, cinque minuti... Marcello:-Assicurazione...tutto Mirko:-Si! Ok te la faccio... Marcello:-Eh dobbiamo andare in una gara alla Regione! Mirko:-Va bene! Marcello:-Ok?! Mirko:-Te la faccio subito Marcello:-Ti raccomando una bella presentazione ...(riferendosi ad Orazio) la intestiamo? Orazio:- (in ambientale)Si..si..Regione Lombardia,.. Marcello:-Regione Lombardia! Mirko:-Si?.. Orazio:-(in ambientale)Assessorato all'Economato Marcello:-Assessorato all'Economato Mirko:-Assessorato all'Economato..Ok, te la faccio subito Marcello:-Ok?..va bò, ciao Mirko:-Ciao Dalla conversazione emerge l’intento del PAPARO di partecipare a un fantomatico bando di gara indetto dalla Regione. Il proseguo dell’attività investigativa consentiva di verificare che, in più occasioni, STANCHIERI si era fatto accompagnare da PAPARO presso gli uffici della Regione Lombardia, a suo dire, per parlare con politici influenti. In realtà lo STANCHIERI stava portando a termine una truffa ai danni di PAPARO. PAPARO Marcello nel mese di giugno si accorge pero’ del “doppio gioco” messo in atto dallo STANCHIERI e, fingendo ancora un buon rapporto, per mezzo del genero CIULLA cerca di rientrare in possesso del danaro che di volta in volta ha versato. Conversazione del 27/06/2006 delle ore 22.18, prog.ID264258 42 LEGENDAORAZIO: STANCHIERI Orazio, in altri atti meglio indicato; MICHELE: CIULLA Michele in altri atti meglio indicato (...): Locuzione incompresa Orazio:-Pronto?! Michele:-Pronto Orazio?! Orazio:-Si.. Michele:-Ciao sono Michele Orazio:-Uei , ciao Michele Michele:-Ciao Orazio:-Dimmi tutto Michele:-Ascolta io ti (...) Orazio:-Dimmi..dimmi Ascolta io ti dovrei parlare Michele:Orazio:- Perché che è successo? Perché c'è una persona che mi sta rompendo le palle Michele:Orazio:-Eh!.. Michele:- 42 Io non voglio mettermi..mischiarmi con nessuno, quindi.. Conversazione del 27/06/2006 delle ore 22.18, prog.ID264258, in entrata sull'utenza cell. nr. 3928458029 in uso a STANCHIERI Orazio dall'utenza cell nr. 3491820214 in uso a CIULLA Michele. Autorizzata con decreto avente nr.2390/06 r.i.t.t. Orazio:-Umh!.. Cioè..Io (...) che mi dice io ti dico, al telefono però io non ti posso parlare Michele:Orazio:-E, ma ti rompe le palle in che senso? Michele:-Mi rompe le palle! Io non posso parlare al telefono, qua a me le minacce, cose, non mi piacciono, cioè quindi ste cose ve le dovete vedere voi, perchè a me non me ne frega un cazzo, perchè se no io metto in mezzo a Marcello e succede un cazzo di bordello! Orazio:-Noi chi, noi chi, scusami Michele:-Io non posso dire il nome al telefono perchè io nei casini non voglio andare..e vediamoci per favore e vediamo che cazzo possiamo fare, perchè io ti dico quello che mi ha detto.. Orazio:-E dimmi, dimmi :-E basta!..al telefono non parlo!..Quindi vediamoci perchè io già mi sono rotti i coglioni eh!... Michele Orazio:-Bhè, ma minacce di che cosa, scusami? Michele:-No, minacce perchè se no io domani vado in ufficio e parlo con Marcello, Orazio..cioè io stasera voglio parlarti! Orazio:-Ma io no ci sono sono a Bologna adesso Michele:-Io non lo so, guarda...io ti ..ci dobbiamo vedere..a Bologna? Oggi ti ho visto pure in ufficio Orazio:-Pomeriggio mi hai visto in ufficio Michele:-Eh! Orazio:-E si ma dopo sono andato a Bologna, ho giù mio figlio che è stato operato Michele:-Bo? Io non lo so, guarda. vedi..vedi te..dai..pronto? Orazio:-Dimmi, dimmi, ti sento io :-Niente Orazio..dobbiamo parlare..cioè vedi tu..dobbiamo parlare! Perchè a me non piace essere preso in giro Michele Orazio:-Ma preso in giro da chi scusami? Michele:-Io guarda..io domani mattina , se io oggi non parlo con qualcuno, con te, io domani racconto tutto a Marcello, cioè mi dispiace Orazio, perchè questi casini io non li voglio Orazio:-(ride)..ascoltami, innanzitutto No, perchè mi stanno raccontando, mi hanno raccontato delle cose ..cioè a me mi minacciano..cioè cosa vuol dire questa cosa qua..Ouh?! A me non mi minaccia nessuno Orazio:-Ma minacce di per..che... Michele:- ...omissis... CIULLA afferma di aver ricevuto, a causa di STANCHIERI, gravi minacce. Chiede quindi un appuntamento per parlare di persona. Ma la telefonata e’ rilevante anche perche’ Ciulla afferma che per dirimere la controversia e farsi tutelare avrebbe fatto scendere in campo “Marcello”, cioe’ Paparo Marcello. Poiche’ Stancheri, che cerca di prendere tempo, afferma di essere a Bologna, lo richiama la mattina successiva. Conversazione del 28.06.2006 delle ore 07.42, prog.ID264518 43 LEGENDA ORAZIO: STANCHIERI Orazio, in altri atti meglio indicato MICHELE: CIULLA Michele, in altri atti meglio indicato (...): Locuzione incompresa MICHELE: Pronto ORAZIO: Michele MICHELE:Si ORAZIO: Ciao sono Orazio MICHELE:Ah ciao Orazio ORAZIO: Ciao ti avevo chiamato ieri sera ma non mi risponde.. cioe' no so se non mi rispondevi o MICHELE:No no ieri avevo il cellulare spento ORAZIO:Uhm dove sei? MICHELE:Eh sono a Varese. ORAZIO: Ma te sei un matto ma che cazzo ti e' venuto in mente. MICHELE:No Orazio a me non mi piace essere preso per il culo e basta ORAZIO: Ma ascolta MICHELE:Vedi vedi Orazio vedi .... ORAZIO: Fermati un secondo fammi parlare un attimo MICHELE:Vai parla ORAZIO:Eh ecco allora guarda che venerdì io gli ho detto a Marcello prendi vai su a prendere la macchina e gliela dai poi andiamo anche Lunedì a firmare non c'è problema ...è stato lui a dire di no...perchè per me la macchina è lì e hai visto che era lì... non c'è nessun problema ... cioè il finanziamento di lì lo passano perchè garantisco io..... MICHELE: no...non m'interessa più a me della macchina io ti di...io ti dico solo questo.. ORAZIO: dimmi.... MICHELE: guarda che ci sono delle persone che ti stanno cercando....basta ti dico solo questo qua.... ORAZIO: e chi è che mi sta cercando.... MICHELE: ti stanno cercando delle persone...io non voglio fare nomi ne niente ..a me mi hanno detto di fare solo una cosa...quelli vogliono i soldi!!!.... quindi Orazio.... ORAZIO: e che soldi vogliono scusa.... MICHELE: vogli....non lo so ...vogliono i soldi prepara i soldi perchè loro pomeriggio vogliono i soldi..vedi te cosa devi fare...eh...eh.....a me non m'interessa niente eh! ORAZIO: cioè ascolta tu dimmi che soldi vogliono..... MICHELE: vogliono la percentuale sanno tutto...sanno tutto di quello che stai facendo tu......io non posso parlare oltre...io ti dico solo questo sanno tutto di quello dei movimenti che stai facendo con mio suocero con Massimo con Marco....quindi...vedi te quello vuole la percen........uno vuole la percentuale...vedi te cosa devi fare..... ORAZIO: cioè ma vuole la percentuale di che cosa scusami vuole la percentuale ....dice che vuole i soldi questo qua.io non lo so a me non me ne fotte un cazzo....quindi vedete che cosa volete fare...lui non si MICHELE: 43 Conversazione del 28.06.2006 delle ore 07.42, prog.ID264518, in uscita dall'utenza 3928458029 in uso a STANCHIERI Orazio verso un'utenza non rilevata dai sistemi in uso in uso a CIULLA Michele, autorizzata con decreto nr.2390/06 r.i.t.t.; vuole far vedere ....sta facendo tutto tramite me quindi... ORAZIO: eh...cioè lui vuole la percentuale di che cosa dei lavori che stiamo facendo.... MICHELE: si..no dice che non state facendo nessun lavoro è tutta una farsa, mi ha fatto vedere delle prove, documenti tuoi, assegni tuoi, tutta roba tua.... ORAZIO: assegni miei?..... MICHELE: si..si..tutta roba tua falsa.... ORAZIO: cioè ascolta...... abbiamo...abbiamo pure eh.... la fotocopia un documento della macchina tua sappiamo quanto l'hai pagata ... sappiamo tutto di tutti gli spostamenti che stai facendo....... MICHELE: ORAZIO: si..si..ma guarda che a me non è che....non è un problema..... MICHELE: no...dico....dico.......quindi... Orazio vedi tu cosa devi fare..... perchè io non voglio che Marcello va nei casini e niente...quindi se è io sputtano tutto..... ORAZIO: cioè ascolta è tutta una farsa di che cosa....... MICHELE: allora Orazio io non voglio parlare...tu sai quello che so io basta tu lo sai... non c'è bisogno che ti dico le cose, quindi.... ORAZIO: ascolta....allora io ho avuto dei problemi per il discorso delle macchine e.... MICHELE:...(...)... ORAZIO: che ora è all'asta.... MICHELE: bho!.....basta... ORAZIO: ecco io quelli li sto togliendo tutti di fatti.... MICHELE: e quello è a posto.....ma a me di quello che hai fatto pri.... ORAZIO: ...(...)... MICHELE: di quello che hai fatto prima a me non me ne fotte un cazzo... ORAZIO: uhm...uhm.... : cioè la gente ti ce....ti cerca per quelle cose lì a me non interessa.... MICHELE ORAZIO: o.k.... MICHELE: io ti sto dicendo solo una cosa... mi hanno detto gli spostamenti che stai facendo falsi con Marcello Marco e Massimo.. quindi vedi tu io so tutto... se voglio parlo e mi credono!... ORAZIO: cioè ma io sto spostando?.... stai spostando....de... stai spostando delle cose... basta.... stai dicendo che hai dei lavori ma non è vero non c'hai niente.... hai chiamate registrate.... lo so perchè me lo hanno detto, quindi guarda so tutto io Orazio, io se voglio parlo...hai capito?... MICHELE: ORAZIO: cioè ascolta chiamate registrate...io....non ne ho di problemi.... eh....lo so....lo..so...Orazio tu sei molto furbo, io ti ammiro eh.... io ti ammiro... Orazio gliel'ho pure detto a queste persone qua... guarda che io quella persona lì l'ammiro gli ho detto perchè è molto furbo... e sei furbo.... MICHELE: ORAZIO: no......no..... MICHELE: fidati che sei furbo..... ORAZIO: no.... MICHELE: fidati che sei furbo Orazio...me lo hanno detto persone che ti conoscono bene, bene, bene, bene....fidati... ORAZIO: bho...vabbè..... MICHELE: quindi vedi tu che cosa devi fare io voglio parlare con te... no per ... per qualcosa el..e.....eh..Orazio ma io voglio parlare bene con te.... ORAZIO:eh, io sto parlando non vedi che non mi nascondo MICHELE: no e ma... voglio parlare no al telefono voglio parlare faccia a faccia.... ORAZIO: uhm...uhm.... MICHELE: voglio parlare bene con te Orazio.... io sto zitto sono una tomba... però.... ORAZIO: uhm...uhm..... MICHELE: sai capisci quello che voglio basta..... ORAZIO: va bene dai...va bene.... MICHELE: dai..... ci sentiamo... ORAZIO: va bene ... ascolta per quanto riguarda la macchina cosa faccio...t'interessa non t'interessa perchè io alla Figesti posso dirglielo... MICHELE: allora.... allora guarda...che alla tua macchina.... ORAZIO: eh.... MICHELE: guarda che alla tua macchina gli hanno fatto già un servizio ieri..... ORAZIO: eh.... MICHELE: non so se sei andato a vedere a casa..... ORAZIO: no.. no... non ancora.... MICHELE: gli hanno già fatto un sevizio ieri... ORAZIO: eh...... MICHELE: Orazio guarda che qua si stanno mettendo le cose molto serie eh... ORAZIO: uhm... MICHELE: ecco....già gli hanno fatto un servizio alla tua macchina... ORAZIO: uhm..... : hanno fat.... hanno fatto pure un casino a casa tua... hanno sbattuto la porta ci sono pure i vicini che possono parlare se vuoi fattelo dire dai vicini... MICHELE ORAZIO: ah.... MICHELE: ti sono già venute tre persone a cercarti.... ORAZIO: uhm.... MICHELE: io...io...gli dico di stare fermi a questi solo se tu fai quello che devi fare ...basta ....(...)... ORAZIO: eh vabbè tu dimmi che cosa devo fare... MICHELE: allora noi vogliamo la percentuale ....Orazio basta.... ORAZIO: e ma di cosa...... MICHELE: vogliamo minimo....guarda meglio che parlo a te..... ORAZIO: no...no...dimmi.....dimmi ...dai dimmi...non c'è problema...ascolta dimmi che non c'è problema.... MICHELE: niente...io...allora quando mi dici tu....quando sei pronto me lo dici.....è questione di...un giorno...di più non aspettano sennò ti fanno saltare la macchina e ti fanno...e ti incendiano la casa,quindi già... come..... visto cosa ti hanno fatto alla macchina bho.... già hai ORAZIO: no io non ho ancora visto..... MICHELE: non l'hai vista?.... ORAZIO:- no..... MICHELE: alla prossima... alla prossima... te la fanno saltare, quindi vedi tu cosa devi fare ti conviene prepararli, ehm Orazio, io gli faccio una chiamata e li faccio bloccare. ORAZIO: vabbè..... MICHELE: ..(...)...stasera che un'altra volta vanno.... tu dimmi....tu dimmi che cosa devo preparare.. MICHELE: allora devi preparare la PILA (Fonetico - I SOLDI) Orazio...fammelo... cioè ti devo parlare chiaro... devi preparare la pila.... ORAZIO: ORAZIO: ho capito ma cosa.... MICHELE: eh....quanto ti hanno dato dimmi la verità.... quanto ti hanno offerto.... quanto ti hanno dato..... ORAZIO: no di che cosa mi hanno dato.... MICHELE: per sto lavoro qua....quanto ti hanno dato per questo lavoro io lo so... lo so... perchè me lo hanno detto.... Orazio... ORAZIO: ma che cosa ascolta aspe...... MICHELE: mi hanno detto.....mi hanno detto già una persona affidabile...molto affidabile me lo ha detto.....quindi ORAZIO: mi hanno dato per che cosa scusami...... MICHELE: questi tre soci qua...questi consorzi qua.......quanto ti hanno dato per il lavoro che....devi...che...che è vero...quel lavoro lì che dici tu... ORAZIO: ascolta guarda che non sto scherzando quel lavoro lì è vero veramente... MICHELE: si Orazio dai....quanto ti hanno dato e io sò pure il tempo che tu...che tu hai ancora perchè sennò chiudi...... ORAZIO: cioè chiudo che cosa..... MICHELE: non e...Marcello non vuole più affare con te....non vuole più aver affar.... a come si dice ....hai...ti ha dato Marcello un mese di tempo se tu non gli dai questo cantiere.... ORAZIO: uhm... MICHELE: lui non fà più ninete .....come sò io...eh...come mi hanno raccontato a me .... ORAZIO: ah...ah....vabbè su questo..... MICHELE: poi non lo sò.......non lo sai?..... ORAZIO: ...(...)...no...no..... MICHELE: è impossibile te lo ha detto...... ORAZIO: a me non mi ha detto niente ....scusa... MICHELE: non ti ha detto queste cose.....? ORAZIO: no...no...assolutamente.... MICHELE: vabbè niente ...... : guarda sono stato ieri con Marcello.... ORAZIO MICHELE: io ti dico....io ti dico......queste cose quà.... ORAZIO: uhm...uhm.... MICHELE: quello che mi hanno detto.... ORAZIO: va bene.... quindi vedi tu che cosa devi fare .....pre...ti conviene prepararli e stasera ve....e vederci.......basta.... MICHELE: ORAZIO: eh...ascolta io oggi non riesco a prepararli...se vuoi li posso preparare per domani.... MICHELE: quell.... ORAZIO: basta se io non posso...(...)... MICHELE:allora mi hanno detto che sei un tipo molto che sparisce....quindi Orazio.....ti ho detto già.... ORAZIO: sparisco?..... MICHELE: ti ho detto già.... ORAZIO: ah...ah...ascolta son sempre qua io..... MICHELE:so.....so dove hai la residenza so tutto.... ORAZIO: e lo so..... so tutto, quindi allora Orazio ti ho detto già una volta non scherzare con i soldi, basta ti dico solo questo. MICHELE: ORAZIO: ma...ascolta guarda che nessuno sta scherzando con i soldi ... no..no..no...io ..io ho litigato con Marcello per colpa tua Orazio..... MICHELE: ORAZIO: ma perchè.... MICHELE: per colpa tua ......io ho litigato.... ORAZIO: cioè tu dimmi perchè hai litigato.... MICHELE: io ho litigato per la sto...la storia della macchina perchè a me non piace essere per il cu.. preso per il culo...... e vabbè scusa tu non te la devi prendere con me perchè lì è stato Marcello ...(..)... non sono stato io .... MICHELE: ah!.....stai atten...stai attento che ti vogliono fregare la macchina ....il Mercedes....stai attento sanno il numero di targa e sanno tutto...stai attento...quindi è meglio che lo nascondi..... ORAZIO: ORAZIO: vabbè ascolta eh..... MICHELE: Bho...Orazio io ti avviso sai quello che voglio io faccio una telefonata fermo tutto tu vedi cosa che devi fare.... ORAZIO: eh ascolta.... MICHELE: vai a vedere a casa che cosa ti hanno fatto...... ORAZIO: uhm...uhm.... MICHELE: vedi i vicini che casino è successo ieri è successo un casino ieri fidati che è successo un casino..... ORAZIO: ma cosa è successo spiegami almeno ...(..).. MICHELE: è sucesso un casino e pure con le persone ...quindi vedi cosa de.... ORAZIO: perchè.... MICHELE: perchè....fidati tu vai a vedere cosa c'è a casa ....dai... ORAZIO: bho...vabbè..... MICHELE: Eh....Orazio..... ORAZIO: dimmi.... MICHELE:sai quello che devi fare...mi raccomando non si parla con nessuno di queste cose qua.... ORAZIO: vabbè eh.-....ascolta... MICHELE:l'importo....l'importo..più o meno lo sai non si parla di giochini.... ORAZIO: si ascolta io in.........in un giorno ..non riesco a fare, praticamente niente... MICHELE: Orazio io ti........Orazio io ti faccio fare il tuo lavoro perchè è giusto e va bene che fai il tuo lavoro....io non voglio parlare di più.....a me non me ne fotte un cazzo che mio suocero che Massimo è mio amico...o Marco è un altro mi....a me non interessa tu continua a fare il tuo lavoro....ma io voglio quello che voglio..basta Marce... eh... Orazio vedi tu cosa devi fare ti do tempo fino a domani poi vedi cosa devi fare..... ORAZIO: va bene dai ci vediamo domani sera..... MICHELE: dai.....allora..... ORAZIO: va bene.... MICHELE: mi raccomando Orazio non parlare con nessuno eh.... ORAZIO: no..no. va bene.... MICHELE: bho.. ORAZIO: ...(..)..dove cazzo vuoi che sparisco... figa (...) anche te dai MICHELE:no..no..ti avviso eh...perchè questi qua fanno sul serio...poi te la vedi tu con loro....... ORAZIO: va bene adesso qui con il discorso della Mercedes che cosa devo fare...... allora del mercedes ti conviene ti conviene lasciarlo due giorni di nasconderlo non lasciarlo a casa hai capito perchè te lo vogliono prendere e portare all'estero quindi stai attento tienilo nasco, nascosto fino a domani.... MICHELE: ORAZIO: vabbè cazzo io devo girare non è che posso andare.... MICHELE: vedi ...vedi te che cosa devi fare...... ORAZIO: quindi... non anda... non andare a casa cioè vai a casa a vedere ma vai via subito, perchè c'è dicono... dicono che stanno controllando...non lo so eh....non lo so... però stai attento dico.., so io ti vorrei dire un nome che lo conosci bene bene, però ho paura che dopo succede una cazzo di casino.... MICHELE: ORAZIO: vabbè dimmelo dai non dico niente che cazzo ci tengo anche a te tengo anche a Marcello... c'è ge...c'è ge..c'è...gente vecchia no..no..no... a me non interessa se tieni a Marcello o che cosa....cioè io vo...io voglio quello che mi devi dare e basta.... MICHELE: ORAZIO: uhm.... MICHELE: e io fac.....sto zitto.... ORAZIO: uhm... MICHELE: non parlo e ti faccio andare con i tuoi lavori poi quello che succede succede a me non me ne fotte un cazzo ORAZIO: vabbè mi stavi dicendo vecchio.... MICHELE: è una persona vecchia che conosci molto bene fidati, lo conosci molto bene.... ORAZIO: vecchia?.... MICHELE: vecchio ....cioè una persona vecchia che conosci da tanto, bhe che ne... ne... ne... conosci tanti ne conosci che ne hai messi nel culo glieli hai messi.... ORAZIO: no guarda che.... MICHELE: eh..eh... ORAZIO: quelli che lo ha....quelli che lo hanno preso dietro li stanno prendendo tutti, ma tutti li stanno prendendo indietro.. perchè lì sono rimasto inculato io..... MICHELE: sei rimasto inculato tu..... ORAZIO: e si... MICHELE: o sono rimasti inculati loro... ORAZIO: no..no... sono rimasto inculato io....... guarda che c'è uno che tramite computer.. riesce a vedere tutti gli spostamenti che fai te... timbri falsi... partite IVA false tutto...(..).. MICHELE: ORAZIO: ascolta...ascolta....ti sta dicendo delle stupidate perchè non ce n’è di partite iva false..... MICHELE: no per.... ORAZIO: no te lo posso garantire .... MICHELE: no ma lo so..... li prendi da terra e apri una società...... lo so lo sai co.... anche nel .. nel libro giallo lì come si chiama nel giornale giallo per sapere i numeri di telefono e cosi... da lì hanno visto pure che tu hai un altro nome non so che cazzo hai fatto e combinato non lo so bho m'hanno spiegato loro un pò..... cioè meglio guarda .... ORAZIO: no... MICHELE: stai attento... ORAZIO: guarda che hanno preso... qualche qualche cantonata te lo assicuro... MICHELE: bho non lo so.... comunque... ORAZIO: no..no... MICHELE: qua mi stanno parlando un pò di....stai attento Mass.... eh... Orazio... dai niente rimaniamo così allora ORAZIO: vabbè tu adesso non è li puoi fermare per il mercedes no..... MICHELE: allora facciamo così .....io adesso lo chiamo. ORAZIO: uhm...uhm... MICHELE: più tardi mi richiami.... ORAZIO: si... MICHELE: e ti dico si o no.....va bene... ORAZIO: eh non riesci a farmelo sapere subito...cazzo senno poi mi devo muovere .... MICHELE: subito no....eh....no guarda tu vai dove devi andare adesso non ti preoccupare .. ORAZIO: uhm.... MICHELE: li avviso io adesso però più tardi richiamami.... ORAZIO: va bene.... MICHELE: dai non andare a casa stai attento..... ORAZIO: eh figa devo anche andare a casa e scusami abbi pazienza... MICHELE: oh vedi tu ......vedi tu cosa devi fare Orazio eh... io mo lo chiamo mo... poi ti faccio sapere dai.... ORAZIO: va bene dai ma tu non......non puoi...di aspettare che ne so ....cazzo... MICHELE: mo lo chiamo e ti faccio sapere.... ORAZIO: anche casa lascia stare casa cazzo.....eh...anche con i vicini figa che figura faccio.... MICHELE: eh infatti c'aveva la porta aperta quella là ci ha fatto fare una figura di merda, è successo un casino ieri.. ORAZIO: e ma cosa ha detto quella di fianco.... MICHELE: eh ma sta cosa è successo di qua di là... fra un pò picchiavano pure quella picchiavano.... da... hanno, ma nella porta che cosa c'è scritto Orazio.... ORAZIO: ma è una cosa vecchia di quella di uno di quelli che avanzavano... MICHELE: eh...eh...ma sai ....lo sai chi è quello...è un grosso.... SOVRAPPOSIZIONE VOCI ORAZIO: io ne avevo 4 o 5..... MICHELE: è un pe....è un pezzo molto grosso....quello là fidati e non credo che le cose si dimenticano così.... ORAZIO: ma ascolta è quello di..... tu dimmi solo se è quello di Desio.... io non ti dico niente... io non dico niente..... io ti voglio dire...ora.... io voglio parlare poco al telefono.... ti dico solo questo prepara quello che devi preparare Orazio ...e chiudiamo la storia qui....non succederà più niente......vai avanti con il tuo lavoro frega chi vuoi fregare... MICHELE: ORAZIO: no non sto fregando nessuno...e cazzo ... MICHELE: no non c'interessa.... ORAZIO: adesso no......allora adesso no..... MICHELE: bho allora.... ORAZIO: prima quello che era successo prima è successo ma... cioè dico è successo proprio involontario....... MICHELE:io ti dico solo questo..... ORAZIO: e ci sono rimasto dentro anch'io.... MICHELE: ecco le cose guarda le stanno facendo seriamente Orazio stai attento che ti vengono a cercare fino in Svizzera... cioè loro se ne sbattono i coglioni tu scappi loro ti vengono a cercare stai attento.... bho basta..... ORAZIO: ma no non c'è bisogno di ....(...).... MICHELE: io ti dico solo questo..... ORAZIO: anche chi...ascolta anche, anche chi li avanza ha visto che son sempre rimasto qua non sono mai andato via MICHELE: si ma questi qua vogliono con tutti gli interessi tu lo sai no?....sai come funziona la ...la roba... ORAZIO: certo questo va bene..... MICHELE: bho....quindi...vedi...tu cosa devi fare dai ciao..... ORAZIO: eh...mi fai sapere tu... MICHELE: va bene dai ti chiamo io ..... ORAZIO: va bene.... MICHELE: ciao Orazio.... ORAZIO: ciao... E’ chiaro il contenuto della conversazione. CIULLA è venuto a conoscenza del doppio gioco di STANCHIERI e lo minaccia in maniera inequivocabile per conto di Paparo Marcello, dal quale si fa tutelare affermando di sapere che anche altri suoi conoscenti (Massimo, da ritenere Balzano Massimo, e Marco n.m.i.). sono stati sue vittime. Ciulla mette cioe’ in campo la forza di Paparo. La telefonata e’ certamente di contenuto estorsivo, come le condotte successive, perche’ non si fa riferimento ad importi precisi da recuperare, ma ad una imprecisata “percentuale” che nasconde in realta’ la volonta’ di ottenere da Stanchieri quanto piu’ denaro possibile, come oltre si vedra’. Benche’ Paparo Marcello non entri di persona attivamente nella vicenda estorsiva, e’ evidente che lo stesso Paparo e’ il mandante delle minacce: non solo Ciulla Michele spende il suo nome per imporre a Stancheri il pagamento del denaro, ma non vanta in proprio alcuna pretesa, facendo riferimento ai danni subiti da Marco, da Massimo e appunto dal “suocero”. STANCHIERI, spaventato dalle minacce, ha versato effettivamente a piu’ riprese il denaro richiesto da CIULLA, senza piu’ tentare alcun inganno. Stanchieri deve cioe’ nel frattempo avere scoperto con chi aveva a che fare. Conversazione del 30/06/2006 delle ore 13.12 prog.ID271949 44 LegendaORAZIO: STANCHIERI Orazio; MICHELE: CIULLA Michele; (...): Locuzione incompresa Orazio :Pronto Michele:Pronto Orazio :Michele...Michele Michele:Si, ciao Orazio. Orazio :Ciao sono io. Michele:Ciao. Orazio :Ascolta, e.....Io (interruzione di linea) Michele:Eh? Orazio :A otto. Michele:A otto? Orazio :Si perchè l'altra sede gli danno il pagato lunedì mattina. Non gli danno Michele:Allora facciamo così.. Orazio :Dimmi.. Michele:Allora li chiamo e poi ti chiamo io dai. Orazio :Dai chiamami subito perchè devo sentire quello della banca Michele:Va bene dai Orazio :Dai ciao. Conversazione del 30/06/2006, ore 13.16 prog.ID271972 45 Legenda ORAZIO :STANCHIERI Orazio Giulio MICHELE:CIULLA Michele (...) Locuzione incompresa ORAZIO :Pronto MICHELE:Pronto Orazio ORAZIO :Uhe (...) MICHELE:Allora... ORAZIO :ti sento malissimo cazzo. MICHELE:Cosa c'hai? ORAZIO :Dimmi, pronto.. MICHELE:Che hai, che hai Orazio ORAZIO :Dimmi dimmi.. MICHELE:Niente va bene otto. ORAZIO :E... MICHELE:E... ORAZIO :...io davvero di più non ce la faccio, perchè proprio... MICHELE:Infatti hanno detto che sei furbo comunque eh. ORAZIO :Perchè? MICHELE:E dicono così, han detto così, sei furbo. ORAZIO :E va bene. 44 Conversazione del 30/06/2006 delle ore 13.12 prog.ID271949 in uscita dal cell. nr. 3928458029 in uso a STANCHIERI Orazio sull'utenza cell. nr. 3289631866 in uso a CIULLA Michele.decreto nr.2390/06 r.i.t.t. 45 Conversazione del 30/06/2006, ore 13.16 prog.ID271972, in entrata su ut. 3928458029 in uso a Orazio, da ut. 3289631866 in uso a Michele decreto nr.2390/06 r.i.t.t. MICHELE:Oh, a me non me ne fotte un cazzo. Se ti acchiappano questi bene, se no se ne vanno a fanculo. ORAZIO :Va bene io te l'ho già detto. Io più di questo non è che posso fare.... MICHELE:Infatti gliel'ho detto ORAZIO : anche perchè MICHELE:gliel'ho detto... ORAZIO :figa MICHELE:...gli devon entrare dei soldi. Cioè il patto è stato così. Ha sgarrato di due mila euro, fa niente. Ora non è che per due mila euro voi dovete fare casino. ORAZIO :Uhmmm MICHELE:Cioè.. per due mila euro di merda. La prossima settimana ve li fate dare, e basta. ORAZIO :Va bene. Dimmi? MICHELE:Mi dici te quando devo venire. ORAZIO :Si ti dico io (interruzione) e basta. MICHELE:Va bene dai. ORAZIO :Uhmm, va bene? MICHELE:Ciao ORAZIO :Comunque stai tranquillo te eh.. MICHELE:Va bene, basta che non mi fasi qualcosa a me Orazio eh. ORAZIO :Ascolta ti sto dicendo stai tranquillo. MICHELE:Dai ORAZIO :Capito? MICHELE:Ma in che senso? ORAZIO :Ti ho detto stai tranquillo te, no ti do..non ti succede niente MICHELE:No dico minchia. ORAZIO :Ma no no (interruzione) MICHELE:No perchè Orazio ORAZIO :(...) MICHELE:io ti voglio dire una cosa. ORAZIO :Dimmi? MICHELE:Perchè siccome questi qua hai capito cosa vogliono no. Vogliono quelle 50, no. ORAZIO :Si MICHELE:E siamo rimasti d'accordo che vengono 10 mila euro ogni settimana, giusto? ORAZIO :Si MICHELE:Se la cosa non va in porto. Io purtroppo devo chiamare Marcello e dirgli tutto eh. Cioè se magari loro vengono da me e mi fanno casino ORAZIO :Uhmm MICHELE:e mi picchiano a casa e mi fanno casino, io prendo e glielo dico a Marcello. ORAZIO :Si si si va bene ma ti ho sai che per me...Te l'ho già detto..Marcello il discorso di quello delle macchina lo sà perchè gliel'ho già detto io. MICHELE:No perchè loro dicono che tengono prove, documenti, non so.. che poi c'è uno che sa usare bene il computer, ti ha controllato non so che cazzo non lo so Orazio. ORAZIO :Controllato? MICHELE:Bo hanno controllato delle cose li al computer, non so che cazzo... ORAZIO :Guarda possono controllare tutto quello che vogliono, il mio computer. Io non ne ho di problemi anzi assolutamente. Te l'ho detto io l'unica roba... MICHELE:Io io... ORAZIO :(...) MICHELE:...appena fanno qualche sgarro con me, nel senso che vengono a casa mia perchè la cosa non è andata in porto.. ORAZIO :Uhm uhm MICHELE:..io guarda, io prendo vado da Marcello e faccio casino. ORAZIO :Si si va bene. MICHELE:Questi qua c'hanno, sono malati dalla testa sono. Questi sono malati dalla testa ORAZIO :Si..? MICHELE:Si si sono malati. Lo sai cosa tengono? non so se al cellulare posso dirlo ORAZIO :No no dillo dillo, non c'è problema. MICHELE:Mi hanno fatto vedere una pistolina... ORAZIO :uhm MICHELE:...a due colpi piccolina. Lo sai quanto l'hanno pagata? Mille euro. ORAZIO :Si..? MICHELE:Questi sono pazzi, sono pazzi. Argentata la tengono. ORAZIO :Si si si... MICHELE:Son pazzi questi qua. ORAZIO :Va bè. MICHELE:Bo dai, cominciamo a dargli questi..poi io volevo parlare con te da solo Orazio. ORAZIO :E va bene.. MICHELE:Perchè secondo te tu dovresti far pure una cosa. Fargliela pagare.. ORAZIO :Si si, ma di fatti io adesso voglio prima..e... MICHELE:Poi magari ti do ORAZIO :sistemare (sovrapposizione) MICHELE:poi magari ti do una mano io. ORAZIO :Uhm MICHELE:Capito? ORAZIO :Va bene. Va benissimo. MICHELE:Ci sentiamo. Ciao Orazio. ORAZIO :Ciao conversazione del 30.06.2006 delle ore 15.13 prog.ID 272358 46 LEGENDAMichele: CIULLA Michele Orazio: STANCHIERI Orazio Giulio (...) Locuzione incompresa Michele:pronto? Orazio:Michele? Michele:si Orazio:ti do i dati? Michele:va bene Orazio:puoi scrivere? Michele:si si va bene.....bo a posto Orazio:ti do i numeri? Michele:si Orazio:allora 38180 Michele:38? Orazio:180 Michele:180? Orazio:si Michele:allora 38180? Orazio:poi spazio Michele:spazio Orazio:00... tre zeri...uno Michele:allora allora devo scrivere, non ho capito allora spazio Orazio:spazio, scrivi, 0005 Michele:0005, tre zeri quindi? Orazio:tre zeri, poi spazio Michele:spazio Orazio:03 Michele:03 Orazio:spazio Michele:spazio Orazio:300606 Michele:com'è? Orazio:300606 Michele:0606 Orazio:la parola chiave è DAVIDE Michele:DAVIDE! Orazio:allora poi ti do te ne do ancora altri tre sono; scrivi 38180 Michele:38180 Orazio:spazio 0006 Michele:allora spazio 0006, tre zeri sempre? Orazio:si, tre zeri, spazio 03 Michele:spazio 03 Orazio:300606 46 conversazione del 30.06.2006 delle ore 15.13 prog.ID 272358 in uscita dall'utenza 3928458029 in uso a STANCHIERI Orazio, verso un utenza non rilevata dalle apparecchiature in uso, utilizzata da CIULLA Michele , decreto nr.2390/06 r.i.t.t. Michele:ancora spazio no? Orazio:si Michele:allora... siamo rimasti a zero tre, spazio Orazio:30 Michele:30 Orazio:0606 Michele:0606 Orazio:parola chiave sempre DAVIDE Michele:DAVIDE! Orazio:poi 38180 Michele:allora 38180 Orazio:0007 Michele:allora 38180 spazio Orazio:spazio 0007 Michele:allora 0007 Orazio:spazio Michele:spazio Orazio:03 Michele:03 Orazio:spazio Michele:spazio Orazio:300606 Michele:300606 Orazio:DAVIDE sempre Michele:DAVIDE si Orazio:l'ultima Michele:ma praticamente cambia soltanto un numero no? Orazio:si Michele:ah! Orazio:38180 Michele:38180 Orazio:spazio 0004 Michele:spazio 0004 Orazio:spazio 03 Michele:spazio 03 Orazio:300606 Michele:allora 03 spazio Orazio:300606 Michele:300606 Orazio:DAVIDE sempre Michele:DAVIDE! Orazio:sono tutti da duemila Michele:ah! va bene; a posto? Orazio:a posto, tu gli dici devo ritirare quattro vaglia on-line, questi sono i dati, ti fanno compilare un modulo Michele:va bene ti faccio sapere allora Orazio Orazio:va bene, tu vai adesso? Michele:si si vado adesso Orazio:uh! va bene Michele:ciao Orazio:ok ciao.- Dopo reiterate minacce STANCHIERI Orazio comunica dunque a Ciulla Michele di aver proceduto ad eseguire quattro vaglia online in favore del CIULLA per un valore complessivo di 8.000 euro. A tal proposito va evidenziato che, a seguito del sopralluogo eseguito nell’abitazione dello STANCHIERI in occasione del suo suicidio, sono stati acquisiti in copia documenti comprovanti gli avvenuti pagamenti online 47 (All.27) A fine luglio Stanchieri versa ulteriore denari a Ciulla, coeme emerde dalle conversazioni qui oltre riportate e dalle ulteriori ricevute rinvenute nella abitazione di Stanchieri: Cnv del 21.07.2006 ore 08.19, prog.ID 316849 48 LEGENDAORAZIO :- STANCHIERI Orazio Giulio MICHELE:- CIULLA Michele (...) Locuzione incompresa ...omissis... MICHELE:- si tra..... ci vediamo...verso che ora ci vediamo . ORAZIO :- no... io te li mando con il solito.... MICHELE:- si... si.... ORAZIO :- modo... MICHELE:- e là in quel senso là hai capito .... ORAZIO :- ecco... però io devo andare dopo le dieci e mezza te lo avevo detto ieri.... MICHELE:- ah.... dopo le dieci.... ah.. va bene.... ORAZIO :- e si..... MICHELE:- perchè così vado un attimo da loro .... io che mi hanno chiamato subito ... ORAZIO :- si?.... MICHELE:- vado da loro e poi .... verso le dieci e mezza ti chiamo dai facciamo così.... capito?... ORAZIO :- va bene ... MICHELE:- va bene dai....vediamo che cazzo son ..... ORAZIO :- poi fammi sapere quello che ti dicono ... MICHELE:- si...si.... quello che mi dicono io te lo dico eh ... .non è un problema.... ORAZIO :- si...si....eh.... MICHELE:- mò vediamo che cazzo vogliono..... ORAZIO :- perchè io se ...... se mi danno il pagato posso prendere i soldi... MICHELE:- si...si.... ORAZIO :- se non mi danno il pagato non posso prendere un cazzo.... MICHELE:- va bene dai.... ORAZIO :- purtroppo e così.... ....omissis... Cnv del 26/07/2006, ore 11:37, prog ID326930 49 Legenda Michele:-CIULLA Michele Massimo:-BALZANO Massimo. Michele:-Pronto Massimo:-Ouh Michele:-Ouh, Massi domani Massimo:-Ma (bestemmia) Michele:-Domani mattina! Massimo:-Ma sei sicuro? Michele:-Si, si domani mattina Massimo:-Ma questo mi ha rotto il cazzo mi ha rotto..ma cosa ti ha detto? Michele:-Niente che domani mattina gli entrano dei soldi Massimo:-(bestemmia) io ho bisogno! (bestemmia) Michele:-Dice che sta preparando una cosa, non lo so..bo? Massimo:-Di che cosa? 47 48 vedasi allegate fotocopie Cnv del 21.07.2006 ore 08.19, prog.ID 316849 in entrata sull'utenza 3928458029 in uso a STANCHIERI Orazio Giulio da un'utenza non rilevata dalle apparecchiature in uso, utilizzata da CIULLA Michele, decreto nr.2390/06 r.i.t.t. 49 Cnv del 26/07/2006, ore 11:37, prog ID326930 in entrata su ut. 3289631866 in uso a Michele, da ut. 3491820214 in uso a Massimo, autorizzata con decreto nr.2390/06 r.i.t.t. Michele:-Non lo so, dice che sta preparando una cosa.. Massimo:-Per i soldi? Michele:-No.. sta preparando una cosa, non lo so! Massimo:-Ah.. Michele:-Mi ha detto così Massimo:-E và bè.. Michele:-Magari sarà una cazzata.. Massimo:-Ma si.. che cazzo te ne fotte... c'era qua Luana sta mattina Michele:-Ah? Massimo:-Io sono da Marcello a lavorare Michele:-Ah, sei da Marcello.. Massimo:-C'era qua la Luana..tutta la mattinata Michele:-Và bene, dai Massimo:-E niente, dai fammi sapere Michele:-E và bene dai ciao Massimo:-Ciao Questa conversazione conferma che dietro il CIULLA c’è la regia costituita da PAPARO Marcello e BALZANO Massimo. Infatti, quest’ultimo, in compagnia di PAPARO Marcello, afferma di essersi stancato e chiede al CIULLA di farsi dare i soldi dallo STANCHIERI. Cnv del 26/07/2006 , ore 11:48, prog.ID326979 50 Legenda Luana:-PAPARO Luana Michele:-CIULLA Michele (...) Locuzione incompresa Michele:-...già a Massimo gli sto facendo preoccupare Luana:-Perchè? Michele:-Perchè l'ho chiamato e gli ho detto vedi che sta preparando una cosa Orazio.. mi ha detto.. Luana:-Oggi era a casa, lo sai? Michele:-Lo so, lo so me l'ha detto.. mi ha detto che sei stata là. Eh.. niente, domani gli dico ascolta , vedi che mi hanno chiamato i Carabinieri che mi ha fatto la denuncia Orazio..e..io mi.. esco fuori! Quello che vuoi fare fai, basta. Luana:-E lui? Lui non può fare niente, si taglia fuori..e io mi acchiappo tutti i soldi Lu. Prima prendo domani diecimila euro e poi glielo dico. Luana:-Si, ma non parlare così al telefono Michi.. Michele:-Ma che cazzo me ne frega..il mio telefono non è controllato. Michele:- No, ma non si sa mai Michi.. Luana:Michele:-Và bene, dai.. comunque lo devo tagliare fuori, basta! Così quest'estate me ne vado in ferie io.. Luana:-Quando? Michele:-Adesso me ne vado in ferie, ad Agosto me ne vado in ferie Luana:-Andiamo allora? Michele:-Si.. si, se piglio.. Luana:-Allora posso organizzare, amore? Michele:-Si, se il colpo mi va bene, il dieci smetto di lavorare.. Luana:- Ouh.. Orazio, ouh ascolta.. Orazio aveva in macchina la valigetta, forse ci sono dentro quelle cose là.. Michele:-Che cosa? 50 Cnv del 26/07/2006 , ore 11:48, prog.ID326979 in entrata su ut. 3289631866 in uso a CIULLA Michele, da ut. 3298590958 in uso a PAPARO Luana, autorizzata con decreto nr.3370/06 r.i.t.t. Luana:-La valigia.. con i soldi, forse Michele:-La valigetta dei soldi.. Hai detto che ti deve dare i soldi.. Michele:-Chi? Luana:- Orazio Michele:-Si, lo so ma me li da domani mattina.. Luana:- Luana:-Ah, domani mattina? Michele:-Gia l’ho sentito, gia l’ho sentito, si Luana:-Si!? :-Domani mattina mi dà sui nove, diecimila euro Michele Luana:- Umh! Michele:-Hai capito? Comunque Lu..devo andare.. E poi lascialo stare, però Michele:-No! Fine a Settembre.. poi a Settembre mi deve dare altri quaranta e poi siamo a posto Luana:- Luana:-Si..la (bestemmia) E poi siamo a posto..Eh..Lu.. diecimila euro ogni venerdì Luana:-E che deve andare a rubare questo? Michele:-No ce li ha non ti preoccupare ce li ha Lu.. minchia se ce li ha.. ne ha tanti ne ha.. Michele:- …omissis… CIULLA, erroneamente ritenendo che il suo telefono non sia sottoposto ad intercettazione, confida alla fidanzata PAPARO Luana che ha intenzione di approfittare di questa situazione per impossessarsi si denaro, sottraendo quando Stanchieri dovrebbe consegnare a Balsamo Massimo, fingendo una denuncia da parte di Stanchieri in modo da impaurire Balsamo. Dalla conversazione emerge anche che le pretese di denaro da parte di Ciulla (60.000,00 euro circa complessivamente, di cui 8.000,00 versati a giugno ed ulteriori somme versate a luglio) sono del tutto prive di fondamento in pregressi rapporti economici sinallagmatici, e rapportate non a danni subiti ma alle supposte ricchezze di Stanchieri. Cnv del 27/07/2006, ore 10.39, prog.ID 329371 51 Legenda LUANA :PAPARO Luana MICHELE:CIULLA Michele (...) Locuzione incompresa Michele:Pronto Luana :Oh ma con chi cazzo sei sempre a sto telefono? Ero con Michele che ti doveva parlare. Michele:E...stavo parlando con Orazio. Luana :Eh! niente mi ha detto che lo ha versato stamattina l'assegno. Michele:(impreca)..quello da tre mila e cinque. Luana :Però aspetta, mi ha spiegato che in pratica ci sono 5 giorni...perchè arriva il pagamento..tu cosa fai.. Michele:Tanto Orazio mi deve dare i soldi Luana :Al posto di dare... Michele:tanto Orazio oggi mi da i soldi Luana :No, appunto no...Al posto di darglieli a lui. Michele:Uhmm 51 Cnv del 27/07/2006, ore 10.39, prog.ID 329371 in entrata su ut. 3289631866 in uso a CIULLA Michele, da ut. 3298590958 in uso a PAPARO Luana, AUTORIZZATA CON DECRETO NR.3370/06 r.i.t.t.; Luana :Vai subito in banca, tanto ci sono 5 giorni prima che glielo pagato. E se magari Orazio oggi non mi dà niente, glielo dico a tuo padre... Michele: Luana :5 giorni ci sono. Michele:Eh Luana :Hai te...5 giorni di tempo. Vai in banca glielo versi sul conto dell'assegno, che non so qual'è..lo sai tu. Quindi vediamo quanto mi dà Orazio. Anche se mi dà 9000 euro, anche 6000 Orazio mi dà 6000... Michele: Luana :Ma anche 2000, vai avanti 5 mila.. Michele:.....li metto per la macchina. Luana :..copriti la macchia Michele:Metto 5000 euro per la macchina e mille me le tengo io. Luana :Eh Michele:E si dai. Luana :Ma non hai detto nove? Michele:Ah? Adesso vediamo, vediamo perchè mi ha detto che non lo sà..forse più della metà me la dà. ..omissis...... CIULLA riferisce alla propria fidanzata di aver appreso dallo STANCHIERI che, poco prima, aveva effettuato un altro vaglia online. In effetti, nel corso del sopralluogo eseguito in occasione del suicidio, si troverà il vaglia online effettuato proprio il giorno 27/07/2006.52 (All.28) Seguiranno ulteriori minacce ed altri versamenti. Il 12 settembre 2006 (All.29) STANCHIERI Orazio si e’ suicidato nella propria abitazione. (All.30) Sussistono percio’ gravi indizi di colpevolezza del reato di cui al capo 14 dell’imputazione a danno di Ciulla Michele e di Paparo Marcello. Non si ritengono invece sussistenti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Balsamo Massimo, il quale dalle telefonate emerge come creditore a sua volta di Stancheri, ma non interviene personalmente su di lui con minacce, ne’ e’ provato sia stato consapevole dei metodi usati da Ciulla (il quale a sua volta intende “truffarlo”) per ottenere il denaro da Stanchieri. Tale consapevolezza deve invece ritenersi sussistente in capo a Paparo Marcello, per i rapporti di supremazia che lo legamo a Ciulla, il quale, fidanzato della figlia, gli obbedisce (per esempio quando e’ stato necessario spostare e nascondere le armi), ed esegue ordini (come in occasione del pestaggio di Padulano), evidentemente in base alle istruzioni ricevute. Del resto la estorsione e’ stata realizzata spendendo il nome di Marcello per legittimarla. Paparo Marcello e’ quindi colui che ha ordinato la “punizione” di Stanchieri, realizzata per mezzo di Ciulla Michele. Le indagini hanno fatto dunque emergere che Paparo Marcello tutela le proprie ragioni e i propri interesse economici anche con la violenza, se necessario. Talora tuttavia gli basta ricorrere alla collaborazione di soggetti conniventi, al fine di eludere normative che gli precluderebbero altrimenti l’ingresso in alcuni settori economici, come evidenzia la vicenda di cui al capo 16 dell’imputazione. 52 vedasi allegata fotocopia; I lavori per la Locatelli Spa e la elusione della normativa antimafia Elusione normativa antimafia CAPO 16 SCIPIONE Nicola Antonio e TADOLTI Roberto reato di cui agli artt. 110 e 378 co.1° e 2° C.P. - art. 7 D.L. 152/91, perché in concorso tra loro, TADOLTI Roberto, quale legale rappresentante della società LOCATELLI GEOM. GABRIELE e SCIPIONE Nicola, quale dipendente della medesima società, aiutavano PAPARO Marcello e PAPARO Romualdo, promotori della “drina dei PAPARO”, emanazione della ‘ndrangheta, a eludere le investigazioni dell’Autorità relative al sub ingresso illegale in appalti pubblici, in violazione dell’art.21 della L.646/82, dei predetti fratelli PAPARO, soggetti ai quali non era consentito contrarre con la pubblica amministrazione, mediante la apparente stipulazione di un contratto di “Nolo a Caldo, retrodatato al 09.01.2004 e sottoscritto da TADOLTI Roberto, che occultava e/o camuffava la concessione in subappalto ai suddetti fratelli PAPARO dei lavori di movimento terra nella tratta Pioltello-Pozzuolo Martesana. Società LOCATELLI GEOM.GABRIELE s.p.a. subappaltatrice, tramite la società DELIETO COSTRUZIONE GENERALI s.p.a., della ITALFERR s.p.a., società a sua volta concessionaria della società RETE FERROVIARIA ITALIANA s.p.a. per la realizzazione del quadruplicamento della linea ferroviaria ad Alta Velocità Milano-Venezia. Con le aggravanti della commissione del reato presupposto di cui all’art.416 bis C.P. e del fatto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione a delinquere di stampo mafioso denominata “Drina dei PAPARO”. In Pioltello nel maggio-luglio 2006 e anteriormente Per una efficace sintesi dei rapporti tra i fratelli PAPARO Marcello e Romualdo e la società LOCATELLI S.p.A, si riporta l’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. Si vedano altresi’ gli allegati 9-19 Sin dalle prime operazioni di intercettazione si poteva apprendere chiaramente che la società P and P, riconducibile ai PAPARO, stava svolgendo lavori di sbancamento e movimento terra in cantieri messi in opera in provincia di Milano per la realizzazione della linea dell’alta velocita’ della ferrovie dello Stato. cnv del 06.12.2004, ore 10.14, prog.1206 53 Paparo e loro ditta P&P svolgono lavori di sbancamento e movimento terra in cantieri dell’alta velocitá. LEGENDA PAPARO:- PAPARO Marcello UOMO :- uomo n.m.i. dipendente della ditta LOCATELLI SALA :- SALA Mirko PAPARO:- pronto!... UOMO :- si buon giorno è l'impresa LOCATELLI... PAPARO:- di dica... UOMO:- e potrei parlare con chi si occupa dell'emiss... emissione fatture di vendita come P and P... PAPARO:- si glielo passo... UOMO:- grazie... PAPARO:- ciao... SALA :- pronto!... UOMO :- si buon giorno è l'impresa LOCATELLI... SALA :- si buon giorno.... e io ho visto che mi ha mandato un conteggio delle ore di novembre per... tra l'altro mi riepilogate sotto e ... la 354 ore fare ore di settembre.... UOMO :- SALA :- si..no... e...novembre... ma 354 ore io non ho neanche la metà.... UOMO :SALA :- son andati due camion che hanno lavorato lì.... uhm... o mi mancano tantissime bolle, perchè io ho qua ne o anc... son 166 ore... UOMO :- adesso... allora... SALA :- le mando il nostro riepilogo... UOMO :- uhm... poi quanto ha lei ...di... dell'altro materiale ... SALA :- allora l'altro materiale aspetti che glielo dico subito UOMO :- (parlando a terza persona)... (..).. bolle ne avanzate...(..).. ste bolle... hai e... qualche bolla di questi tu?... SALA :- 4794.... UOMO :- 4694?... SALA :- 794 si.... UOMO :- adesso segno.. 479 adesso devo andare a vedere anch'io mi sa che ah... quella va bene ....niente e là... e gli dico già il prezzo di quello allora... SALA :- si.. UOMO :- 0810.... SALA :- allora 0810...e... UOMO :- adesso provo a sentire se lei magari mi manda quel prezzo... SALA:- perchè praticamente io ho due autisti PELLEGRINOTTI UOMO :- uhm...uhm... SALA :- e l'altro è TOMMASONI... io le mando comunque il conteggio...del resto che ha fatto... UOMO :- eh il conteggio cosi la rileggo cosi la mando faccio mandare il riepilogo anche da me se vedo se mi mancano anche delle bolle perchè sono un pò tante va bene tranquilli allora... Dalla intercettazione, del dicembre 2004, si evince che un impiegato della ditta Locatelli chiama la Quality Log, società dei PAPARO, per parlare con il ragioniere SALA Mirko 54 in relazione a lavori di movimento terra svolti da Paparo Romualdo con la societa’ P & P affermando che dalla documentazione 53 cnv del 06.12.2004, ore 10.14, prog.1206, in entrata su ut.0392876477 intestata alla Quality Log. s.c.a.r.l., da ut.035830106, intestata alla ditta LOCATELLI GEOM. Gabriele, sita a Grumello del Monte (BG) in via Europa nr.23; autorizzata con decreto avente nr.3968/04 r.i.t.t.; 54 nato a Vimercate il 19.11.1973; contabile risultano comprovate circa la meta’ delle ore lavorate per le quali viene richiesto il pagamento alla Loca telli. Anche due mesi dopo i rapporti di debito/credito tra le due societa’ sono piuttosto confusi. cnv del 04.02.2005, ore 10.38, prog.2801 55 LEGENDA SALA :- SALA Mirko, ragioniere consorzio Ytaka MIRKO:- Mirko n.m.i. ragioniere ditta Locatelli ...omissis... min.00.35 SALA :- pronto!!! MIRKO:- si buon giorno e la ditta LOCATELLI.... SALA :- si buon giorno... MIRKO:- la chiamavo per quel discorso ...(...)... di dicembre... SALA :- si allora... MIRKO:- eh... io avevo fatto 330 ore e 50 per 42... SALA :MIRKO:- un attimo eh SALA :- e fanno 13.881.... MIRKO:- si... SALA :- meno il materiale... MIRKO:- si... SALA :- che era 3966 per la tariffa... MIRKO:- o.k. faceva 33..71.. e 10, lei però mi aveva detto di arrotondare giusto? SALA :MIRKO:- no praticamente io cosa faccio.... per la ... SALA :- uhm... MIRKO:- la cosa più semplice eh... SALA :- mi dica come andiamo fatt... così almeno non abbiamo problemi... MIRKO:- esatto.... SALA :- ne lei, ne io MIRKO:- allora... ci sono... certi pool 3396,6 .... SALA :- si... MIRKO:- che sono l'importo del materiale ... se questo lo divide per 42 che è il prezzo all'ora escono le ore da scalare.... che sono 80, 87 (...).. sarebbero 81 ore...da scalare... allora facciamo così.... 330 e 50 meno 81 ore .. SALA :MIRKO:- si... giusto...sono 249 e ... SALA :MIRKO:- 249 e mezzo.... SALA :- 50... MIRKO:- per 42... SALA :- per 42... MIRKO:- 10.479... SALA :- diecimila.. quattrocento.. settantanove.. o.k. MIRKO:- perchè praticamente.... SALA :- gliela posso poi anticipare via fax ...fattura...? si esatto.... perchè poi praticamente se lei prova a fare i 10509 virgola 90 come avete fatto... MIRKO:- SALA :- si... diviso 42... uscirebbero 250 virgola 2...3...5... SALA :- si no O.K. .... faccio così tutti i mesi allora?... MIRKO:- MIRKO:- si...si.. no.. io praticamente fa .... faccio così... uhm.... no così almeno usiamo.... SALA :MIRKO:- ...(..).. materiale.. SALA 55 :- lo stesso criterio... cnv del 04.02.2005, ore 10.38, prog.2801, in entrata su ut.0392876477 intestata alla Quality Log s.c.a.r.l., da ut.035830106 intestata alla ditta LOCATELLI GEOM. Gabriele, sita a Grumello del Monte (BG) in via Europa nr.23; autorizzata con decreto avente nr.3968/04 R.I.T.T.; MIRKO:- per prezzo div... quanto fa diviso... per le ore le saltano le ore da scalare da li scaliamo e li praticamente virgola.... 45 (..) per esempio 80 SALA :- si no..no... ho capito il discorso che ... che fa... ascolti lei ha già quelle di gennaio?... MIRKO:- e no devo chiamare poi tra l'altro noterà... SALA :- uhm... MIRKO:- che mi ha detto l'impiantista che al 30 12 non è stato seg.... non è stato segnato un (...) vostro ritiro di quel materiale che nell'elenco che avevo passato non c'era quindi ci sarà dentro nel conteggio di gennaio anche questa voce di dicembre... SALA :- uhm... MIRKO:- che non era conteggiata al...giorno 30 12... SALA :- si una cosa.... MIRKO:-...(...).. SALA :- lei ha una e-mail dove posso mandare eventualmente le ore MIRKO:- no... SALA :- no... MIRKO:- se vuole le lascio quella della mia collega al massimo... SALA :- si eventualmente la metto alla sua attenzione... MIRKO:- eh esatto... SALA :- così non mando ne fax ne niente...(ride).. MIRKO:- ...(..).. SALA :- dica... MIRKO:- allora è amministrazione.... SALA :- si... MIRKO:- chiocciola.. SALA :- si... MIRKO:- impresa Locatelli punto it... SALA :- impresa Locatelli punto it... io lunedì le mando il conto ... ...omissis... Dalla conversazione emerge altresi’ l’esigenza di lasciare quante meno tracce e’ possibile delle comunicazioni in merito ai conteggi delle ore di lavoro, nel contesto di avviati rapporti di lavoro tra le due societa’. Nel corso delle indagini non è stato focalizzato il momento iniziale del rapporto tra le due società,avviato da tempo prima dell’inizio dell’indagine. Il proseguo dell’attività investigativa ha consentito pero’ di accertare l’esistenza di irregolarità postein essere dalla Locatelli e dai Paparo nello svolgimento dei lavori su opere pubbliche, in elusione della normativa antimafia. CANTIERE: E’ emerso che alla società “P. & P. srl” dei PAPARO erano stati subappaltati quadruplicamen “in nero” lavori di movimento terra nei cantieri della “Alta Velocità”, in to linea aperta violazione delle norme di legge, dalla società LOCATELLI ferroviaria MiGEOM.GABRIELE S.p.A, subappaltatrice della De Lieto per la realizzazione Venezia. di lavori ed opere civili, armamento, riambientalizzazione e mitigazione TECNICA DI ambientale della tratta Pioltello-Pozzuolo Martesana. INFILTRAZIO La LOCATELLI S.p.A agiva quale subapplatatrice della società DE LIETO NE: COSTRUZIONI GENERALI S.p.A., titolare a sua volta dell’appalto stipulato subappalto in nero ottenuto con le Ferrovie dello Stato per il quadruplicamento della linea ferroviaria da una societá Milano-Venezia per conto della concessionaria ITALFERR S.p.A. . subappaltatrice A partire dal mese di ottobre 2005 sono stati eseguiti servizi di (Locatelli spa). osservazione e pedinamento che hanno consentito di constatare e Titolare dell’appalto quantificare l’attività svolta dalla ditta P and P nell’ambito dei stipulato con lavori sopra richiamati. “Ferrovie dello Stato” é la “De lieto costruzioni generali spa”. In particolare: -l’11.10.2005 e’ stato svolto un servizio OCP sul capannone nella disponiblita’ di Paparo Romualdo in Gessate e sul cantiere TAV di Pozzuolo Martesana, ove e’ stata notata la autovettura in uso a Paparo Domenico, figlio di Romualdo (BMW 33oD tg. BJ 512 LW) - il 21 e il 22.3.2006 in cantieri di Melzo per la TAV, nei pressi della liena ferroviaria, dove erano presenti anche mezzi della Locatelli, sono stati osservati (cfr. relazioni OCP) lavorare due camion (acquisiti in leasing) della P & P con sede a Cernusco sul Naviglio, usciti dal capannone di Gessate nella disponibilita’ di Paparo Romualdo - il 19.4.2006 a Pioltello e nei dintorni un camion della P & P (acquisito in leasing) e’ stato controllato con conducente rumeno che lavorava per la P & P su cantieri TAV ove erano presenti anche mezzi della Locatelli -il 20.4.2006 un camion della P & P e’ stato controllato mentre era condotto da D’Alessio Nicola, in cantieri di Pioltello e Melzo; il conducente ha dichiarato in questo caso di lavorare per la Locatelli, sebbene il camion fosse (acquisito in leasing) della P & P. -il 30.5.2006 due camion analogamente della P & P lavoravano (cfr. OCP) nei cantieri Locatelli di Melzo Il 3.5.2006 e’ quindi stata effettuata una ispezione (cfr. rapporto informativo dei carabinieri nucleo ispettorato del lavoro a carico di Paparo Vincenzo, figlio di Romualdo, presidente del consiglio di amministrazione della P & P s.r.l.), dalla quale e’ emerso che i camion della P & P lavoravano per la Locatelli, subappaltatrice della De Lieto, senza alcun contr atto. 56 Dalle indagini e’ emerso che la P & P dispone di cinque camion acquisiti in leasing Si riassumono qui di seguito le prescrizioni penalmente rilevanti della normativa antimafia in materia di appalti pubblici, eluse nel caso di specie La Legge 55/1990, che prevede disposizioni “per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso e di altre gravi forme di manifestazione di pericolosita’ sociale”, afferma all’art. 18 che alle gare per appalti di opere 56 Rapporto Informativo nr.102/572/EV in data 19.06.200606 dell’Ispettorato del Lavoro di Milano relativo ai controlli effettuati in datr 03.05.2006(All.14); Aumentare le pene per le societá che concedono subappalti illegali. pubbliche possono partecipare solo le imprese iscritte all’albo nazionale per le diverse categorie di lavori, e che il contratto non puo’ essere ceduto. Sono previsti poi diversi meccanismi al fine di garantire tra l’altro la trasparenza nelle effettiva esecuzione dei lavori, e cioe’ che i soggetti che svolgono i lavori e che vengono remunerati corrispondano alle imprese appaltatrici e subappaltatrici, al fine di impedire il sub ingresso nei lavori, successivo all’aggiudicazione, di soggetti ai quali non è consentito contrarre con la pubblica amministrazione, soggetto committente, perchè sospettati di essere vicini o appartenenti ad associazioni mafiose. Le imprese che si avvalgono del subappalto devono percio’ allegare copia autentica del contratto, ed e’ vietato l’ulteriore subappalto (cfr. comma 10 dell’art. 18). Ai sensi del comma 12 dell’art. 18 e’ considerato supabbalto qualsiasi contratto per lavori che richieda l’impiego di manodopera per importi superiori al 2% dell’importo dei lavori affidati o per importi superiori a 1000.000,00 euro qualora l’incidenza del costo della manodopera sia superiore al 50% dell’importo del contratto da affidare in subappalto. La violazione di tali disposizioni costituisce reato: ai sensi dell’art. 21 L 646/1982 (che contiene tra l’altro disposizioni in materia di misure di prevenzione di carattere patrimoniale), come modificato dall’rt. 8 L 55/1990, l’appaltatore di opere riguardanti la pubblica amministrazione, che conceda le opere anche di fatto in subappalto o a cottimo, senza autorizzazione, e’ punito con una lieve pena detentiva (l’arresto da sei mesi ad un anno) e con la rilevantissma pena pecuniaria dell’ammenda pari a un terzo del valore dell’opera ricevuta in appalto. Anche nei confronti del subappaltatore e dell’affidatario del cottimo si applica una pena: l’arresto da sei mesi ad un anno e la ammenda pari a un terzo del valore dell’opera da lui ricevuta in subappalto o in cottimo. A tale normativa fanno preciso riferimento gli indagati nella conversazioni intercettate, come oltre si vedra’. Nel caso di specie la appaltatrice “De Lieto” ha stipulato contratto di subappalto con la ditta “Locatelli” per l’esecuzione di lavori di movimento terra nell’ambito della realizzazione del quadruplicamento della linea ad alta velocita’ Milano -Venezia…57 I lavori di sbancamento, di fatto, come accertato nel corso dei servizi di osservazione, sono pero’ in parte stati eseguiti dalla ditta P and P, senza rispettare la legislazione antimafia. 57 contratto di subappalto prot. 1494/SA/44/1203/0841 del 10.12.2003 stipulato tra la ditta “De Lieto” e la ditta “Locatelli”; Dopo il controllo ispettivo, le parti si preoccupano di salvaguardare la legittimita’ formale dei lavori, al fine di evitare le pesanti sanzioni. Si riportano stralci di conversazioni telefoniche avvenute nei cantieri (del 3.5.2006) dopo il controllo eseguito cnv del 24.05.2006, ore 09.46, prog.ID 164671 58 Legenda Marcello:PAPARO Marcello Manuela:Dipendente della ditta Locatelli (...) Locuzione incompresa Marcello:Si Emanuela:Paparo? Marcello:Si Sono Manuela Impresa Locatelli Buon giorno. Emanuela: Marcello:Buon giorno Manuela:Senta una cosa... Marcello:Mi dica? lei è quello che viene qui a prendere l'assegno di solito? Marcello:No è mio fratello. Dica c'è qualche problema? Emanuela:No, è perchè mi diceva il nostro geometra.. giù per il cantiere di Melzo Emanuela:.. Marcello:Si Mi diceva che avete avuto un'ispezione, per cosa.. Emanuela: Marcello:Si si Ecco. Al massimo se dovessero chiedere.. perchè ci chiedono i totali delle vostre fatture. Marcello:(...) sono già prese le nostre. Emanuela:Si però di non specificare che lavorate solo per il cantiere di Melzo. Marcello:Ah! Che lavoriamo in altri cantieri? Emanuela:Si! Lavorate per noi, una volta al mese fate la fattura però Emanuela: comprende vari nostri cantieri come c'è scritto sulla fattura. Marcello:Si si me l'hanno.. gliel'abbiamo già detto a questo qua Emanuela:Eh C'è stata da noi la finanza hanno preso i documenti e ci hanno già dato risposta a noi che siamo tutto a posto, non c'è nessun tipo di problema. Marcello: Emanuela:No più che altro.. Marcello:Se dovrebbero venire di non dire che lavorate solo sul cantiere di Melzo.Tutto li. Marcello:Va bene va bene va bene Emanuela:Ok? Marcello:Va bene. Emanuela:Lavorate su vari cantieri nostri e basta. Marcello:Va benissimo. Lei è la signora? Emanuela:Emanuela Emanuela:... 58 cnv del 24.05.2006, ore 09.46, prog.ID 164671 in entrata su ut 3290899152, in uso a PAPARO Marcello, da ut. 3480810202, intestata alla ed in uso a tale Manuela della ditta Locatelli, autorizzata con decreto avente nr.3984/05 R.I.T.T. Nella circostanza la dipedente della Localtelli si raccomanda con Paparo Marcello, che e’ al corrente dello svolgimento dei lavori nel cantiere di Melzo, affinchè i responsabili della P e P indichino falsamente che gli importi delle fatture emesse sono relativi a più cantieri. La ragione e’ presto spiegata: cnv del 26.05.2006, ore 09.40, prog.ID171164 59 LEGENDA ROMUALDO: PAPARO Romualdo SCIPIONE: SCIPIONE Nicola Antonio (...): Locuzione incompresa ROMUALDO:Si pronto SCIPIONE:Paparo? ROMUALDO:Si salve Sono il geometra Scipione della Locatelli SCIPIONE: ROMUALDO: Si dimmi Ci siamo conosciuti in cantiere quando c'era l'ispettore ti ricordi ? SCIPIONE: ROMUALDO: Si si si buongiorno Ascolta, ciao, questi qui hanno scritto adesso l'ispettorato ha fatto una lettera all'area operativa di Milano dicendo che loro era un controllo etc etc questi naturalmente mi hanno scritto che il 2% si va bene autorizzato nel 2004 però l'importo di 256 mila non va bene perchè e' superiore a quello che era l'importo pattuito allora noi bisogna che diciamo no adesso tu le bolle tutte le bolle le hai ancora o le hai fatte sparire? ROMUALDO:Le bolle della Locatelli? SCIPIONE: SCIPIONE: Eh quando... No no le abbiamo le ha lì dal ragioniere SCIPIONE:Pero' ... ma mica te le hanno sequestrate no? ROMUALDO: ROMUALDO:No no no no Eh io direi adesso sentirò anche l'avvocato che tute quelle bolle le facciamo sparire e lasciamo una certa quantità non so 35 40 mila euro oppure relativamente ad x numero di fatture del 2004, 2005 no, che non arriviamo a 50 mila insomma ecco e le altre pur lasciandole oppure rifacendole mettiamo non so lavori biancinella lavori trasporto terra capito che sia sempre Locatelli ma non Melzo. SCIPIONE: ROMUALDO:Uhm uhm sempre Locatelli Sempre ... Locatelli normale ...però anche perché nelle fatture tu hai messo cantieri vari capito ROMUALDO:Si si ma a noi ci hanno fatto una multa di 300 euro e basta SCIPIONE: SCIPIONE:Si per ROMUALDO:Eh non lo so per cosa nemmeno l'ho letta io una multa di 300 euro ci hanno fatto noi SCIPIONE:E di che cosa leggila .. Non l'ho letta non l'ho letta comunque per queste cose qui bisogna chiamare lì in ufficio il ragioniere e glielo spieghiamo a lui. SCIPIONE:Quello che era venuto la? ROMUALDO:Eh eh ROMUALDO: 59 cnv del 26.05.2006, ore 09.40, prog.ID171164 in entrata su ut.3494133516, in uso a PAPARO Romualdo, da ut.3480810203 in uso a Geometra SCIPIONE Nicola, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; Come si chiama? ROMUALDO:Il nostro ragioniere. SCIPIONE: SCIPIONE:E ce l'hai il numero al limite lo chiamo io. ROMUALDO:E ti chiamo ti chiamo più tardi che ... sul telefonino SCIPIONE:Va bene ok Eh niente siccome mi aveva chiamato Yuri per andare a lavorare lunedì al limite facciamo un contrattino hai capito? SCIPIONE:No non e' questione di contrattino adesso e' un casino se non risolviamo sto fatto qui e' un po' un po' un problema io dammi tempo di sentire anche l'avvocato in qualche maniera, Locatelli vuole che tornate di corsa perchè i camion servono no, però insomma stiamoci attenti perchè questi adesso hanno .. come vengono... ROMUALDO:Ma noi siamo a posto che cazzo ci devono fare ? SCIPIONE:E no non siamo a posto se abbiamo superato l'importo contrattuale capisci? Il 2 % arrivava la tua quota era 60 mila ma anche non volendo il 2% arriva a 99 mila il 2% se lo abbiamo superato dice tu non puoi stare in cantiere capisci c’entra la 55 90 e sono cose serie perchè qui diventa la famosa legge antimafia e' un casino della madonna. Se invece noi dimostriamo che sei arrivato a 40 mila no, e sei al di sotto e che tutti gli altri lavori sono si di Locatelli ma non relativi a Melzo perchè Locatelli ha 160 cantieri nella provincia di Bergamo e Milano tu hai fatto trasporti alla cava hai trasportato terra di qua a destra a manca cioè lavori privati capito metti che hai tenuto due camion fissi quanti ne hai a Biancinella quelli lavorano 10 ore al giorno hai capito? ROMUALDO: ROMUALDO:Ho capito ho capito e niente dai ti chiamo io e ti do il numero. SCIPIONE:Ok il mio numero ce l'hai? ROMUALDO:Questo qui? SCIPIONE:No questo e' quello dell'ufficio ROMUALDO:Ah quello dell'ufficio non ce l'ho ma ti posso chiamare in ufficio adesso Si si sto in ufficio a Grumello non c'e' problema SCIPIONE: ROMUALDO:Eh di chi devo chiedere? SCIPIONE:Scipione ROMUALDO:Scipione ok ciao ciao SCIPIONE:Ciao ciao. In questa conversazione gli interlocutori fanno riferimento alla normativa antimafia e iniziano a discutere sulla strategia che dovranno adottare per eludere il risultato dei controlli già eseguiti dall’Ispettorato del Lavoro. Dalla conversazione emerge che i responsabili della Locatelli intendono proseguire con i lavori, cercando nel contempo di eludere la normativa. Dalla conversazione emerge altresi’ che anche per la P & P, come per le imprese direttamente gestite da Paparo Marcello, la parte amministrativa e’ seguita da Sala Mirko. Pochi minuti dopo i due parlando di nuovo cnv del 26.05.2006, ore 09.48, prog. ID 171181 60 LEGENDA ROMUALDO: PAPARO Romualdo SCIPIONE: SCIPIONE Nicola Antonio DONNA: Persona in corso di identificazione; (...): Locuzione incompresa ROMUALDO:Pronto DONNA:Pronto ROMUALDO:Si buon giorno eh.. Scimmione (SCIPIONE) per favore che mi aveva chiamato prima DONNA:Lei e'? ROMUALDO:Paparo. SCIPIONE:Pronto ROMUALDO:Pronto SCIPIONE:Si ROMUALDO:Sono Paparo allora 039 SCIPIONE:039 ROMUALDO:2878 SCIPIONE:si ROMUALDO:490 SCIPIONE:490 si chiama? Si chiama Mirko SCIPIONE:Mirko ROMUALDO:Si digli che hai parlato già con Paparo, con Romualdo e SCIPIONE:Ma di cognome come si chiama? ROMUALDO:SALA ROMUALDO: SCIPIONE:SALA? ROMUALDO:SALA si E' quello che e' venuto giù l'atra volta? ROMUALDO:Si si si quello li si si si SCIPIONE: SCIPIONE:Ah si si ho capito va bene dai E' un ragazzo in gamba vedi cosa possiamo fare dai. ROMUALDO: SCIPIONE:Ok ROMUALDO:Comunque noi lunedì scendiamo di là perchè dobbiamo lavorare Scimmione (SCIPIONE) non abbiamo paura SCIPIONE:Si lo so eh io oggi .... Non abbiamo paura di niente SCIPIONE:Credo ...e lo so non e' paura di niente qua voi no ma a noi ci fanno un culo così ROMUALDO:E mettiamo le cose a posto dai. SCIPIONE:Al limite sai che fai... ROMUALDO:Eh dimmi SCIPIONE:Sai che fai schiaffaci due targhette Locatelli no ROMUALDO:Si si SCIPIONE:Al camion così quelli della RFI non dicono niente chiedilo a Yuri. ROMUALDO:A ma non ti preoccupare che è tutto a posto di là SCIPIONE:A parte che P and P no non è a posto niente te lo dico io ROMUALDO:Non hai capito dall'altra parte di la già abbiamo chiamato etc etc SCIPIONE:Dove? Texto ROMUALDO:E lì già... SCIPIONE:L'Ispettorato? ROMUALDO: 60 cnv del 26.05.2006, ore 09.48, prog. ID 171181, in uscita da ut.3494133516, in uso a PAPARO Romualdo, verso l’utenza 3480810203, in uso a SCIPIONE Nicola, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; Si si non ti preoccupare. SCIPIONE:No l'Ispettorato qui non c’entra niente ROMUALDO:E cos'e' allora? SCIPIONE:E' l'Italfer che non vuole gli estranei al di fuori degli autorizzati al sub appalto perchè adesso che cosa succede che avendo noi potevamo fare il 2%, ma il 2% se noi non dimostriamo che queste fatture non sono lì tu non puoi entrare in cantiere loro .. con l'occasione ricordiamo che abbiamo provveduto a richiedere con ordine di servizio 1243 l'immediato allontanamento dal cantiere del personale delle ditte P and P e COGEFI che sarebbe Fianchino pertanto cioè e' delicato entra la 55/90 qua c'e' addirittura 4 mesi con il beneficio della condizionale per l'amministratore nostro se non dimostriamo che questi soldi che queste quantità questi denari sono generali non solo di Melzo capito? ROMUALDO:Ho capito. SCIPIONE:E' triste la cosa non e' così semplice ROMUALDO: ROMUALDO:Si si chiama lui e vedi dammi il tuo numero di telefonino così eventualmente ... SCIPIONE:348 ROMUALDO:Si fammelo segnare così chiamo te e' inutile che vado di qua e di la allora 348 SCIPIONE:0810 ROMUALDO:0810 SCIPIONE:272 ROMUALDO:272 ti ringrazio Scimmione (SCIPIONE) SCIPIONE:Ciao ciao ROMUALDO:Ciao ciao ciao I due interlocutori fanno nuovamente riferimento alla normativa antimafia e SCIPIONE (geometra della ditta Localtelli) attesta che, in considerazione della mancanza di regolari contratti, la ditta P and P non può svolgere alcuna attività lavorativa. Dalla conversazione, e dai documenti acquisiti, emerge anche che la appaltante Italfer pretende il rispetto della normativa antimafia ed ha imposto percio’ l’allontanamento dal cantiere della P & P e di un’altra ditta (COGEFI). Scipione suggerisce che l’ostacolo potrebbe essere raggirato apponendo sui camion della ditta P and P tabelle riportanti la ragione sociale della Locatelli. Romualdo, il quale pur di lavorare sui cantieri, nell’interesse proprio (e della Locatelli) dice di non avere “paura di niente”, aderisce al suggerimento, ma viene prudentemente fermato dal ragioniere della P & P Sala Mirko, che ne ha parlato con Paparo Marcello. cnv del 26.05.2006, ore 11.11, prog ID 171531 61 LegendaROMUALDO:PAPARO Romualdo; MIRKO:SALA Mirko, in altri atti meglio indicato; (...):Locuzione incompresa ROMUALDO:Si pronto Si salve, ascolti mi diceva Marcello che lei voleva mandare un camion lunedì da Locatelli MIRKO: 61 cnv del 26.05.2006, ore 11.11, prog ID 171531, in entrata su ut.34941233516, in uso a PAPARO Marcello, da ut.039881878 in uso a a SALA Mirko, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t. Al primo controllo questi vanno nel panico. ROMUALDO:Si E no non lo mandi fin quando non abbiamo il contratto firmato e lo ha visto anche l'avvocato eh perchè rischiamo di avere altri controlli, quindi non mandi nessun camion fin quando non abbiamo i contratti in mano MIRKO: ROMUALDO:Uhm uhm uhm MIRKO:Ok? ROMUALDO:Va bene no perché mi diceva che gli metteva lo stemma Locatelli .... MIRKO:No non no aspetti perchè poi alla fine la prendiamo noi in quel posto ROMUALDO:Uhm e va bene li mandi da un'altra parte allora MIRKO:Va bene salve ROMUALDO:eh però tienimi in contatto no fino a quando firmiamo sto contratto MIRKO:E si se il contratto lo hanno preparato? ROMUALDO:E non lo so boh. MIRKO:Adesso lunedì lo sento e vediamo se il contratto e' pronto se il contratto e' pronto .... E non perchè non so dove cazzo mandarli gli altri due hai capito perchè Casiraghi ha sospeso altre due macchine MIRKO:E lo so però giustamente Marcello mi diceva prima che andiamo di mezzo poi ancora in altre cose e' meglio a questo punto avere in mano i contratti con tutti i clienti che dobbiamo avere. ROMUALDO: ROMUALDO:Ho capito MIRKO:Quindi prima di muovere i camion avere in mano i contratti perchè alla fine rischiamo un'altra cosa come l'altra volta ROMUALDO:Va bene dai MIRKO:Va bene salve ROMUALDO:Ciao ciao ciao Della situazione e dei suoi rischi e’ quindi stato portato perfettamente a conoscenza anche Paparo Marcello. Paparo Romualdo accetta obtorto collo la sospensione della attivita’ lavorativa dei due camion presso il cantiere della Locatelli, anche perche’ altri due camion che lavoravano presso Casiraghi sono stati anch’essi fermati. Scipione Nicola intanto si da’ da fare per conto della Locatelli. cnv del 01.06.2006, ore 07.56, prog. ID 188126 62 LEGENDASCIPIONE:- geometra SCIPIONE Nicola TONINO :- Uomo n.m.i. ....(...)...:- locuzione incomprensibile TONINO :- Pronto!..... SCIPIONE:- Tonino..... TONINO :- si..... Scipione LOCATELLI ....ciao.... SCIPIONE:TONINO :- ciao..... scolta......in riferimento a quella visita ispettiva di Melzo...... SCIPIONE:TONINO :- ah....dimmi..... che poi voi avevate detto che andavate voi direttamente a portargli la roba ....all'Ispettorato no?.... SCIPIONE:- TONINO :- gliel'ho portato.... SCIPIONE:- ah gliel'hai portata tu?.... TONINO :- si..... SCIPIONE:- che gli hai portato fammi sapere ... TONINO :- tutte le carte che ci hanno chiesto..... 62 cnv del 01.06.2006, ore 07.56, prog. ID 188126, in uscita da ut.3480810272 in uso a SCIPIONE Nicola, verso ut.338835857 in uso a tale Tonino n.m.i, autorizzata con decreto avente nr.2450/06 R.I.T.T.; SCIPIONE:- praticamente erano...il libro matricola no?..... TONINO :- si...tutto...tutto...tutto.....tutto.... fatture niente ?..... SCIPIONE:TONINO :- fatture niente ...... SCIPIONE:-tu gli hai portato quelle.....famose...libro matricole...libro presenze... TONINO :- si tutto.... SCIPIONE:-e cose così.... la.. la... l'iscrizione alla camera di commercio no? TONINO :- si e si e mi sembra una busta paga dell'operaio.... SCIPIONE:- uhm.... TONINO :- e tutte le cose..... SCIPIONE:- si, si, si, escluso naturalmente che ti hanno detto niente di particolare insomma. TONINO :- no, siccome la persona addetta là non c'era. SCIPIONE:- ah....ah.... TONINO :- mi ha detto che dovevo ritornare lunedì io....... SCIPIONE:- ho capito.... TONINO :- io c'avevo l'appuntamento con lui e.......era il venerdì... SCIPIONE:- eh..... TONINO :- io venerdì sono andato là.... SCIPIONE:- eh... TONINO :- però quello dice no.....e... SCIPIONE:- ho capito.... TONINO :- no....parla con lui..... SCIPIONE:- ho capito..... TONINO :- poi..l'ho lasciato a un collega suo...l'ho lasciato.. SCIPIONE:- si..si..... TONINO :- quel...quello che ha detto lui.... SCIPIONE:- e il contratto glielo hai portato.....per caso si.... TONINO :- contratto di?.... SCIPIONE:- con la LOCATELLI..... TONINO :- ehm........e....purtroppo io non lo so..perchè io mi hanno dato...un pacco di carta dall'ufficio..... SCIPIONE:- ah....ah..... TONINO :- poi neanche l'ho controllata.....ma....non è che.......a noi tutte le carte che loro ci hanno chiesto ....che ci... SCIPIONE:- gliel'avete portate..... TONINO :- gliele abbiamo portate..... SCIPIONE:- ma il numero dell'ufficio a chi mi posso rivolgere lì da te?.... TONINO :- eh aspetta un attimo mo gliele .... te lo do subito.... SCIPIONE:- si.....perchè sto chiudendo sta pratica hai capito?.... TONINO :- ah....ho capito.... allora sono andato pure dall'avvocato ieri sera e giustamente volevo chiuderla in bellezza insomma... SCIPIONE:- TONINO :- ah..ah...allora aspetta un attimo...mannaggia la miseria...che sto guidando in mezzo al traffico qua.... SCIPIONE:- e lo sò...(ride).... TONINO :- eh...a do cavolo sta.......allora.... SCIPIONE:- dimmi.... TONINO :- tele...telefona a questo numero... SCIPIONE:- si.... TONINO :- 338.... SCIPIONE:- si... TONINO :- 25.... SCIPIONE:- si.... TONINO :- 79...... SCIPIONE:- si...... TONINO :- 176.... SCIPIONE:- si ....... TONINO :- si chiama MICHELE...questo è....questo è il capo proprio... SCIPIONE:- e ...vabbè lui saprà tutto..... TONINO :- si.... SCIPIONE:- lo trovo a quest'ora o è presto.... TONINO :- e ma...credo di sì....io..... SCIPIONE:-e ....vabbè mò ci provo.... TONINO :- ehm...va bene..... SCIPIONE:- ciao grazie..... TONINO :- ti saluto e buona giornata....ciao..ciao.... cnv del 01.06.2006, ore 07.59, prog. ID 188134 63 LEGENDASCIPIONE:- geometra SCIPIONE Nicola Antonio MICHELE :- uomo chiamato Michele n.m.i. 63 cnv del 01.06.2006, ore 07.59, prog. ID 188134, in uscita da ut.3480810272 in uso a Geometra SCIPIONE Nicola, verso ut.3382579176, intestata alla società COSTRUZIONI GENERALI FIACCHINO CO.GE.FI. s.r.l., in uso a uomo chiamato MICHELE, autorizzata con decreto avente nr.2450/06 r.i.t.t. ...(...)...:- locuzione incomprensibile MICHELE :- pronto!.... SCIPIONE:- Michele.... MICHELE :- si..... SCIPIONE:- sono SCIPIONE dell'impresa LOCATELLI...ho appena parlato con TONINO.... MICHELE :- buon giorno.... SCIPIONE:- buon giorno .... MICHELE :- si..buon.... e volevo sapere......tra quelle carte che avete mandato all'Ispettorato a Milano...a Melzo a Monza ..dov'era... SCIPIONE:- MICHELE :- si..si..si.... che c'è il contratto con la LOCATELLI lo avevate messo?.... MICHELE :- no.... SCIPIONE:- No?....sicuro al cento per cento?.... SCIPIONE:- MICHELE:-no..no....no...no....non ce l'ho messo perchè ho mandato...(...)..mi sembra che non e lo hanno nemmeno richiesto vabbè mo guardo le carte che avete richiesto con la ..hanno ... le stesse che avete richiesto a noi....perchè è importante se gli avete dato il contratto no? SCIPIONE:- MICHELE :- eh...no...no....no... SCIPIONE:- è un documento in più.....vabbè mò.....sicuro?... MICHELE :- sicurissimo...no...no..no...sicuro..non ce l'ho mandato... comunque se....se no....se glielo avessi mandato famm...a questo numero che hai impresso ...fammelo sapere insomma.... MICHELE :- no..no...no..non ce l'ho mandato.... SCIPIONE:- non ce l'hai mandato.... SCIPIONE:- MICHELE :-...(...) perchè c'ho mandato io... SCIPIONE:- vabbè...quello che hanno chiesto...buste paga...camera di commercio...iscrizioni... MICHELE :- si..si..si.gli....ho mandato tutto quello là... SCIPIONE:- libro presenze....ste cose così...e basta.... MICHELE :- si..si...quella roba che mi hanno richiesto in effetti.... SCIPIONE:- eh...senza...senza....contratto praticamente.... MICHELE :- no....il contratto no....il contratto no..... SCIPIONE:- va bene.... MICHELE :- perchè in effetti...non....non...ci sta nemmeno sulla lettera là.... SCIPIONE:- ah..ah....va bene..... MICHELE :- o.k...... SCIPIONE:- grazie ciao..... MICHELE :- arrivederci prego.... cnv del 01.06.2006 ore 09.06, prog. ID 188267 64 LEGENDASCIPIONE:- geometra SCIPIONE Nicola Antonio MICHELE :- uomo chiamato Michele n.m.i. ...(...)...:- locuzione incomprensibile MICHELE:-pronto? SCIPIONE:-Michele sempre Scipione, ciao MICHELE :-salve ascolta, fatture neanche avete consegnato, no? MICHELE :-no no no SCIPIONE:-sicuro 100% eh? SCIPIONE:- MICHELE :-si si si SCIPIONE:-ok, solo prospetti paga, libro presenze denunce MICHELE :-si si si SCIPIONE:-Inail, Durk, libri matricola; importante contratto e fatture niente MICHELE :-no no no SCIPIONE:-va bene eh! MICHELE :-poi, se mancava qualcosa, mi facevano sapere però non mi hanno fatto sapere niente, dice evidentemente tutto a posto così 64 cnv del 01.06.2006 ore 09.06, prog. ID 188267, in uscita da ut.3480810272 in uso a Geometra SCIPIONE Nicola verso ut.3382579176, intestata alla società COSTRUZIONI GENERALI FIACCHINO CO.GE.FI. s.r.l., in uso a uomo chiamato MICHELE, autorizzata con decreto avente nr. 2450/06 r.i.t.t; :-eh, vabbè, no perchè eventualmente se, se ti fanno sapere qualche cosa di portarglielo fammelo sapere SCIPIONE MICHELE :-eh -perchè io sto, sto facendo una relazione tramite avvocato, no? SCIPIONE: MICHELE :-si per tutto per dire che non è subappalto, subappalto ma è un comune nolo a caldo che non supera le... no? MICHELE :-si perchè ci sta la licenza conto terzi là quindi SCIPIONE:-no, ma quella la licenza conto terzi però doveva essere fatta a fattura di trasporto materiale capisci? SCIPIONE:- MICHELE :-ah ah quando tu metti nolo di mezzo a caldo, già diventa un nolo a caldo, però l'escamotage è quello che la manodopera non supera il 50 % del valore di conseguenza al limite ci possono fare una lettera di richiamo niente più insomma ecco. SCIPIONE:- MICHELE :-uh uh ma non ci sono sanzioni sia economiche che penali perchè il subappalto sub appalto è un casino insomma per noi non per voi non ve ne può fregare meno. Vabbò? SCIPIONE:- MICHELE :-va bene SCIPIONE:-ciao MICHELE :-se mi dice però se mi dice ti faccio sapere eventualmente SCIPIONE:-questi sono lunghi, sai una volta fatto l'ispezione son lunghi passano 15,20,30 giorni non è che si sforzano più di tanto insomma....ok ciao MICHELE :-va bene ok arrivederci .. arrivederci.- Locatelli SPA vuole mascherare il lavoro della P&P, creando un contratto di nolo a caldo fittizio e retrodatato. In questo modo il lavoro della P&P non avrebbe superato le famose soglie x subappalto. Scipione afferma con chiarezza che sta cercando di risolvere il problema venutosi a creare a seguito del controllo dei carabinieri. Nella circostanza afferma che non potendo stipulare con la ditta P and P un contratto di subappalto, farà figurare un semplice contratto di nolo a caldo, che sarà retrodatato. Nello stesso modo la Locatelli provvedera’ anche per la COGEFI cnv del 05.06.2006, ore 15.51, prog.ID 198436 65 LEGENDASCIPIONE:- SCIPIONE Nicola Avvocato Pizzigoni Giovanni Pericle; AVVOCATO:Donna:- Donna in corso di identificazione; (...):-Locuzione incomprensibile; Donna:- Studio legale buongiorno SCIPIONE:- Scipione signorina Donna:- Si le passo l'avvocato salve SCIPIONE:- Si grazie. AVVOCATO:-Pronto SCIPIONE:-Avvocato buonasera :-... senta ho visto anche il contratto della COGEFI allora ho visto anche la lettera DELIETO. Quella della DELIETO va bene va bene hanno cercato va be sul fatto che comunque devono concorrere le due condizioni AVVOCATO 65 cnv del 05.06.2006, ore 15.51, prog.ID 198436, in uscita da ut 3480810272, in uso a SCIPIONE Nicola, verso l'utenza 035224268, in uso all'avvocato PIZZIGONI Giovanni Pericle con studio in Bergamo in Via Dei Mille 1, autorizzata con decreto avente nr.2450/06 r.i.t.t. pacifico quindi se c'e' solo il superamento del 2% non e' sufficiente. Loro cercano di di attribuire la presenza in cantiere di terzi al contratto di fornitura SCIPIONE:-Si Quello di fornitura di inerti e di anticapillari non so cosa siano. Non e' possibile qui riuscire a ricondurlo a quello no? SCIPIONE:-Si può anche per carità perchè nelle fatture loro hanno scritto trasporto di mat.. inerti no cantieri Melzo io le ho fatto cambiare tutte cantieri vari come no. AVVOCATO:- AVVOCATO:-E perchè se riuscissimo addirittura a riportarlo a quello sarebbe un contratto di ... SCIPIONE:-E però il 2% di quello è 1 milione di euro capisce AVVOCATO:-1 milione di euro SCIPIONE:-eh 1 milione e due, 1 milione e tre varrà un milione e 300 mila euro .... e poi e' legato sempre a quel discorso famoso. No perchè col ... col no il problema è questo se si poteva fingere una semplice pure e semplice compravendita di inerti va bene che poi li il contratto parlava della cava Biancinella di Melzo AVVOCATO:- SCIPIONE:-Si si AVVOCATO:-Per cui non è possibile no SCIPIONE:-No perchè noi lo portiamo lì al nostro impianto eventualmente quando ci serve lo carichiamo e lo portiamo in giro cioè quello si potrebbe anche desumere no? Si però ormai va bene per quanto riguarda la P and P hanno già prodotto il contratto di nolo a caldo AVVOCATO:- SCIPIONE:-Dice contratto e fatture gli ha portato... AVVOCATO:-Quello c'è solo da dire che però bisogna dimostrarlo c'è da dire che nel calcolo nella valutazione del corrispettivo la manodopera era 19 euro SCIPIONE:-Si adesso 19.30 o19.50 adesso il numero esatto ma intorno ai 19 io faccio il conteggio dei costi consideri che lo noleggiamo a 21 noi a volte no per cui Ma si potrebbe dire una cosa che quel contratto che loro hanno prodotto riguardava il 2004 e c'e' scritto in effetti che ... del 2004 però hanno prodotto tutte le fatture anche 2005 e 2006 AVVOCATO:- SCIPIONE:-Si si si Si potrebbe farne altri due relativi al 2005 e 2006 in cui si specifica il prezzo della manodopera perché adesso dirlo dirlo adesso a posteriori senza che figuri nel contratto SCIPIONE:-No il problema sa cos'è che quelli con quel contratto gli hanno dichiarato che non avevano altri contratti AVVOCATO:- Ah glielo hanno già detto ed allora non si può far niente SCIPIONE:-Infatti questo era il punto l'unica cosa e' aggirarla con quel 2% con quella manodopera AVVOCATO:-Si no si può solo scrivere questo per quanto riguarda il secondo quello della COGEFI io ho visto che non hanno ancora consegnato della documentazione che però riguarda ho visto il DURK e gli M10 AVVOCATO:- SCIPIONE:-Si si tutto quello che era... Però il contratto non lo hanno dato? SCIPIONE:-No non ce l'aveva perciò l'ha fatto ieri mattina l'ha fatto venerdì mattina AVVOCATO:-Ah quindi la la la diciamo il falso non gli e' stato dato ancora in tempo per produrlo SCIPIONE:-Eh e' quello che gli ho mandato non lo ha letto? AVVOCATO:- Si si l'ho letto l'ho letto no l'unica cosa Scipione, lì bisogna aggiungere la clausola in cui si stabilisce il prezzo si deve aggiungere che nel determinare il prezzo si e' attribuita la manodopera il valore di euro SCIPIONE:-19 AVVOCATO:-19 e la parte residua che sarà 23 o 24 euro al noleggio del mezzo AVVOCATO:- SCIPIONE:-Si si adesso appena rientro in ufficio glielo dico a Milesi se .. quello gliel’ha già mandato giù per fax no va a firmare No no no dica di aggiungerlo Scipione perchè assolutamente perchè poi dimostrare un elemento contrattuale che deve figurare quindi nel contratto come la ripartizione del prezzo con una dichiarazione che non figura nel contratto non e' credibile quindi deve essere assolutamente aggiunto poi come ha detto lei le fatture le le le fatture le fa rifare e ripartire su tutti i cantieri giusto? SCIPIONE:-Si si be ma lui lavora dappertutto ha sempre scritto cantieri vari no gli altri che ne ha 50 no ma il suocero ha scritto però gli e l’ho fatte cambiare gli ha detto anche in quelle mette cantieri vari e poi siamo noi che con un buono dirò il giorno tot hai lavorato a Melzo quello e' facile AVVOCATO:-Si stando.. stando va bene che tanto noi il 2% l'abbiamo superato con l'altro quindi comunque questo qui sarebbe.. sarebbe fuori lo stesso no l'unica be ... faccia integrare poi prepariamo quando l'ha integrato se lo faccia mandare lo blocchi quando ha modificato le fatture e tutto poi prepariamo noi come Locatelli la lettera da mandare alla DELIETO AVVOCATO:- SCIPIONE:-Le fatture saranno sicuramente pronte entro stasera almeno la segretaria della COGEFI mi ha detto che stasera le preparava tutte erano poco tra l'altro erano 8 o 10 fatture A bene quindi va be quello non e' un problema no l'unica cosa Scipione per quanto riguarda la DELIETO perchè noi dobbiamo rispondere alla DELIETO adesso sul primo appalto noi gli mandiamo solo i contratti alla DELIETO non altra documentazione. Sul primo sul primo appalto quello con la P and P bisognerebbe fare una lettera qualcosa non lo so un documento scritto con cui si precisa che la manodopera.. perchè... SCIPIONE:-si potrebbe fare un atto integrativo AVVOCATO:-Si o comunque uno scambio di lettere .. contestuale o di poco precedente alla stipula del contratto in cui si finge di trattare il prezzo e si dice di uno scambio di lettere in cui si dice il prezzo e' AVVOCATO:- SCIPIONE:-Una specie di trattativa antecedente al contratto AVVOCATO:-Esatto in cui magari loro chiedono un prezzo più alto noi ne offriamo uno più basso e poi si raggiunge l'accordo ripartendolo in quel modo SCIPIONE:-Ok quello.. quello lo faccio subito lo preparo io non c'e' problema... AVVOCATO:- Quindi documenti pre contrattuali che quindi loro eh in modo tale che se io... SCIPIONE:-Una specie una specie di richiesta d'offerta no Esatto perfetto un ordine ed una accettazione dell'ordine e magari.. magari Scipione nell'accettazione dell'ordine da parte di uhm uhm l'ordine da parte di Locatelli con allegato la bozza del contratto AVVOCATO:- SCIPIONE:-Si si abbiamo i prestampati E l'accettazione loro con con una cosa che quindi figuri che già in sede di trattative s'era pattuito AVVOCATO:- SCIPIONE:-Si si ci si può ci si può scrivere segue contratto AVVOCATO:-Esatto esatto SCIPIONE:-va bene avvocato AVVOCATO:-E poi quando ha tutto pronto magari o ci rivediamo un attimo SCIPIONE:-Domani io domattina a mezzo giorno al massimo senno gliele faccio recapitare Si poi preparo la lettera alla DELIETO e la vediamo assieme e poi la mandiamo AVVOCATO:- SCIPIONE:-Va bene AVVOCATO:-Perfetto SCIPIONE:-Grazie avvocato AVVOCATO:- Arrivederla buonasera Scipione Nel corso della conversazione, il legale rappresenta quali dovranno essere le modalità che dovranno seguire per eludere la normativa, attraverso la redazione di falsa documentazione retrodatata. cnv del 06.06.2006, ore 09.52, prog. ID 200140 66 LegendaROMUALDO: PAPARO Romualdo; SCIPIONE:- SCIPIONE Nicola Antonio; (...):- Locuzione incompresa ROMUALDO:-Si SCIPIONE:-Paparo Scipione ROMUALDO:-Buongiorno Scimmione SCIPIONE:-Come stai innanzi tutto. ROMUALDO:-Bene SCIPIONE:-Tutto a posto ascolta ROMUALDO:-Dimmi Abbiamo risolto quasi tutta quella situazione con l'avvocato etc no, e adesso ho risposto alla DELIETO dicendo che quella famosa legge dice che la mano d'opera non supera il 50% del valore totale pertanto non si può considerare sub appalto di sub appalto ma comune trasporto, poi siccome abbiamo anche il contratto di trasporto noi, noi direttamente con la DELIETO di fornitura di inerti possiamo fare rientrare una parte in quella fornitura insomma non c'e' problema SCIPIONE:- ROMUALDO:-Ah ah si Però bisogna che facciamo una letterina prima del contratto io l'ho preparata no "Cernusco sul Naviglio 11.12.2003 offerta noleggio a caldo autocarro quattro assi in riferimento alla vostra richiesta per il trasporto di materiali inerti da località Biancinella a Melzo ed all'interno del cantiere (...) vi formuliamo la nostra migliore offerta per il noleggio a caldo di autocarro quattro assi no compreso di cambio e quanto necessario per essere operativo nolo a caldo quattro assi (..) ho messo 43 un euro in più che poi sono trattabili no? SCIPIONE:- ROMUALDO:-Uhm uhm uhm Poi costo sotto costo della manodopera euro l'ora 18,50 costi di gestione 24,50 dove si fa vedere che l'ente posso mandare deve essere una cosa non per e-mail non per posto a non per posta per fax SCIPIONE:- ROMUALDO:-Fax si si Perchè si vedono le date io te la mando per via e-mail poi tu la fai la la fai preparare la timbri e la dai a Yuri SCIPIONE:- ROMUALDO:-Si si si si SCIPIONE:-Che la porta su ROMUALDO:-Si si 66 cnv del 06.06.2006, ore 09.52, prog. ID 200140, in entrata sull'utenza 3494133516 in uso a PAPARO Romualdo dall'utenza 3480810272 in uso a geom. SCIPIONE Nicola, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; SCIPIONE:-Ed abbiamo risolto il nostro problema insomma ROMUALDO:-Si vedi.. vedi se fai 45 perchè veramente noi noi lavoriamo sempre ... No ma non e' questo e' vecchio questo e' 11.12.03 questa e' una cosa vecchia per mettere allegato al contratto che abbiamo di nolo a caldo che non c'era scritta questa voce del 50% facciamo un documentino prima come se tu mi avessi scritto e guarda che alla tua richiesta io ti rispondo dicendo che ti faccio questa offerta per il lavoro di Melzo cioe' questa e' del 2003 e' una cosa vecchia no. SCIPIONE:- ROMUALDO:-Ho capito SCIPIONE:-E poi adesso (...) tu per il rinnovo prezzo io stamattina pure ci ho parlato ed ho visto che sta alzando un po a tutti un euro quasi a tutti insomma ROMUALDO:-E ti do il fax Mirko mi dai il fax. No il fax no la posta elettronica ce l'ha? SCIPIONE:ROMUALDO:-La posta elettronica ce l'abbiamo? Allora Scimmione segnati il fax SCIPIONE:-E pero' tu poi dammi il fax ROMUALDO:-039 SCIPIONE:-039 ROMUALDO:-2877084 SCIPIONE:-2877084 ROMUALDO:-Così io la faccio preparare e la porto a Yuri Tu la firmi e la porti a Yuri e Yuri me la riporta insomma una la tieni tu ed una la tengo io. Però mi raccomando che sia una carta intestata del 2003 nel senso che non ci siano scritte venute dopo, dove si vede hai capito? Una carta intestata semplice che tu avevi anche nel 2003 SCIPIONE:- ROMUALDO:-Si ma io la faccio firmare e poi gliela porto lì a Yuri basta non devo fare niente io. Pero' nella carta tua intestata P and P no, tu la carta intestata la devi, la devi ricopiare sulla carte intestata sta letterina tua no? SCIPIONE:- ROMUALDO:-Uhm uhm Capito? Tu l'avevi nel 2003 la carta intestata o no? SCIPIONE:ROMUALDO:-E non lo so se l'avevo io? SCIPIONE:-Eh senno P and P e' rimasta sempre P and P? Si comunque Scimmione ascolta io ti posso far chiamare tra un'oretta che andiamo in ufficio che c'e' il ragioniere ROMUALDO:- SCIPIONE:-Eh ROMUALDO:-Uhm cosi' mettiamo ... Ma il ragioniere quello la solito ROMUALDO:-Si SCIPIONE:-E lo chiamo io dai. SCIPIONE:- ROMUALDO:-E no siccome non c'e' che e' con me qui in banca SCIPIONE:-Ah allora questo numero 2877 cos’è giù? ROMUALDO:-fax. SCIPIONE:- Dell'ufficio tuo la? ROMUALDO:-Si SCIPIONE:-Sempre del ragioniere Si ma ma ci sono altri ragionieri li dentro hai capito non e' che c'e' solo lui pero' e' lui che ormai capisce tutto SCIPIONE:-Come si chiama il ragioniere ROMUALDO:-Eh Mirko ROMUALDO:- SCIPIONE:-Di cognome? Sala ROMUALDO:SCIPIONE:-Sala si, si e' vero va bene io adesso ci scrivo che ho già parlato con te. ROMUALDO:-Si Glielo mando subito tu quando vai là tra un'oretta la fai mettere sulla carta intestata oppure la fai tu a macchina SCIPIONE:- ROMUALDO:- Va bene dai non ci sono problemi lui e' bravo a fare ... Però l'importante è che sia datata 11.12.03 insomma dai… ROMUALDO:-Ah bisogna datarla 11.12.03 SCIPIONE:-E si perchè e' in riferimento al contratto che noi abbiamo fatto dopo, il contratto è 09.01.2004 in riferimento a questo tu mi hai fatto un'offertina prima, io dopo ti ho chiamato e ti ho fatto il contratto insomma. SCIPIONE:- ROMUALDO:-Va bene dai ok. SCIPIONE:-Io ti mando tutto giù intanto tu hai capito com'e' il meccanismo ROMUALDO:-Va bene dai SCIPIONE:-Ciao grazie ROMUALDO:-Ciao ciao In questa conversazione SCIPIONE comunica al suo interlocutore paparo Romualdo che il problema potrà essere risolto attraverso la formazione di falsi documenti, anche contrattuali, alterando le date, gli importi ed il tipo di prestazione effettivamente prestati. Si tratta in definitiva di documentazione completamente falsa, al fine di rendere apparentemente lecito lo svolgimento di lavoro della P & P per la Locatelli, con un contratto di nolo a caldo retrodatato (al 9.1.2004, effettivamente prodotto alla autorita’ ispettiva, non registrato, di nolo a caldo, per 42,00 euro l’ora piu’ IVA per sei mesi, per un autocarro: all. 16), che indichi importi e tipo di prestazione compatibili con la normativa antimafia. cnv del 06.06.2006, ore 11.00, prog.ID200358 67 legenda SCIPIONE:- SCIPIONE Nicola, in altri atti meglio indicato; uomo di nome Yuri, dipendente della Locatelli al cantiere di Melzo, in corso di identificazione; YURI:- (...):-Locuzione incomprensibile SCIPIONE:-Si YURI:-Pronto mi ha chiamato? SCIPIONE:-eh ti avevo chiamato boh YURI:-ho trovato la chiamata Ah si, si, si praticamente Paparo ho mandato una richiesta di offerta datata 11.12.2003 vecchia per integrare il contratto di sub appalto che mancavano alcune clausole e gli ho detto di darla a te stasera firmata no SCIPIONE:- YURI:-Di darmela a me firmata ? SCIPIONE:-A te la carta firmata e tu la porti su YURI:-Va bene SCIPIONE:-Se nel pomeriggio non ti ha ancora chiamato chiamalo tu YURI:-Va bene dai va bene SCIPIONE:-Io gia' gli ho mandato tutto via fax loro non fanno altro che ricopiarla su una carta intestata P and P o su una lettera capito YURI:-Va bene va bene Datata 11.12.03 mettono una firma dove ci chiedono in riferimento alla vostra richiesta vi formuliamo la nostra migliore offerta etc etc SCIPIONE:- YURI:-Va bene dai SCIPIONE:-Ciao ciao YURI:-Ciao ciao 67 cnv del 06.06.2006, ore 11.00, prog.ID200358, in entrata su ut. 3480810272 in uso a SCIPIONE Nicola, da ut.3480851299 in uso a uomo chiamato Yuri n.m.i., autorizzata con decreto avente nr.2450/06 R.I.T.T.; cnv. del 06.06.2006, delle ore 18.42, prog.ID 201925 68 Legenda: Scipione :- Geometra Scipione Nicola Romualdo :-Paparo Romualdo Romualdo:-Si..!? Scipione :-Paparo, Scipione Romualdo:-Ah, dimmi Scimmione Scipione :-Hai fatto niente? Romualdo:-Eh...hai sentito lì Mirko? Scipione :-No! Romualdo:-Ah, non ti ha chiamato? Scipione :-No.. Romualdo:-Ah.. e niente dai domani mattina sono io di là e faccio tutto, dai Scipione :-Ah..non ti ha fatto niente? Perchè ..lui mi ha detto... Romualdo:-No..si...io sono passato di là e non l'ho trovato perchè lui va in pausa all'una e si ritira alle due, son passato di là e non l'ho trovato, domani mattina presto sono di là, dai scimmione Scipione :-Tutto...mi raccomando, insomma, ... che non...quella letterina.. lui il fax l'ha ricevuto? Penso di si Romualdo:-Si, si.. senz'altro l'ha ricevuto io fax comico Appunto cioè son tutte carte quelle.. una volta fatto il contrattino, di farle sparire e che non resti il fax che è di oggi, capito? Quella è una cosa vecchia di tre anni fa, un accordino preliminare.. prima della.. Romualdo:-E...bisogna vedere ma...ma...noi lavoravamo, per dire, con voi nel 2003? Scipione: Sono iniziati.. cioè..il contratto è partito il nove Gennaio 2004, scusa.. Romualdo:-Eh.. 2004 non 2003 Scipione:Si.. però io ti ho interpellato nel 2003 e ti ho detto: senti vuoi fare il lavoro, qualcosa per me?..Per dirti. . no? Scipione: Romualdo:-Si...si.. E tu mi hai detto: Si và bene! Allora dopo ci siamo accordati.. le trattative al nove gennaio 2004 sei partito. La trattativa precedente si può fare. Siccome sul contratto non c'era scritta quella clausolina della mano d'opera inferiore al 50%, e quello salva tutto capra e cavoli, capito? Scipione: Romualdo:-Ho capito! Eh.. niente, dai domani mattina sono qua e me la vedo io scimmione O certo adesso gli altri contratti sono tutti così, però sbadatamente all'epoca chi ha fatto il contratto non ce l'ha messo Scipione: Romualdo:-Mh..!! ci faranno una cazzata perchè non abbiamo avvisato l'Italfer, ma giuridicamente non ci possono fare niente Scipione:-Al (...) Romualdo:-Ho capito, ho capito! Scipione:-Capito? La carta è già.. Romualdo:-Già, già ci hanno fatto una verbale a noi, perchè non ..non avete registrato il contratto, lo sai no? Ci hanno fatto un culo della madonna Scipione:-Si.. Romualdo:-Eh.. siccome voi non avete registrato il contratto.. Scipione:-Ho capito Romualdo:-Ci hanno fatto un culo della madonna, a noi hai capito? Scipione:-Perchè c'era scritto della registrazione? Romualdo:-Eh, si perchè loro sono andati a vedere pure la registrazione dei contratti i bastardi, hai capito? Scipione:-Ah..! Romualdo:-Eh.. ha detto Paparo voi siete apposto, sono di là, che per dire, hanno fatto qualche cosa..eh..qualche dimenticanza qualche cosa.. non è che.. cazzo hanno sia fatto..(ride)..non è che stiamo andando a rubare ..(ride)..hai capito? Scipione:-No, infatti..si lo so... Romualdo:-Loro sono proprio a puntiglio... Scipione:-No, il problema è nostro che se..se noi..se noi..tu considera ci riconoscono il subappalto del subappalto considera che è un terzo del valore del subappalto la multata, ok? Romualdo:-Mh..! Scipione :-Noi abbiamo cinque milioni e seicentomila.. 68 Cnv. del 06.06.2006, delle ore 18.42, prog.ID 201925, in uscita da ut.3480810272, in uso al geometra SCIPIONE Nicola, verso ut.3494133516 in uso a PAPARO Romualdo,autorizzata con decreto avente nr.2450/06 R.I.T.T.; Romualdo:-Eh...la madonna ..ma tu guarda che vanno a vedere pure i peli vanno a vede.. dico io.. siamo apposto cazzo! Siamo quasi ..cioè siamo poco che siamo apposto in questo modo che loro stanno verificando, infatti ci hanno mandato una lettera di complimento.. ping e pamb..però la multa ce l'hanno fatto lo stesso cazzo!.. Scipione:-Lo so.. Romualdo:-Hai capito?...Va bene scimmione me la vedo io domani mattina, dai Mi raccomando perchè io devo.. allegarla a tutta la corrispondenza che mando alla De Lieto... la De Lieto siccome ... Romualdo:-Non ti preoccupare che domani mattina ti faccio subito chiamare e ti faccio mettere con lui in corrispondenza.. Scipione:- Scipione:-Però l'originale me lo devi mandare da Yuri domani sera, insomma... Romualdo:-Si..si..gliela porto io a mano a Yuri, dai Scipione :-Va bene grazia, ciao Romualdo:-Ciao, ciao.. scimmione (Scipione) La conversazione riporta una ulteriore conferma in relazione alla falsità della documentazione prodotta e SCIPIONE si raccomanda di far sparire la bozza che ha inviato al suo interlocutore “.... cioè son tutte carte quelle.. una volta fatto il contrattino, di farle sparire e che non resti il fax che è di oggi, capito? Quella è una cosa vecchia di tre anni fa, un accordino preliminare.. prima della....” Nella parte conclusiva della conversazione il geometra Scipione riferisce che la lettera in questione dovrà essere spedita anche alla De Lieto e, in tale circostanza, il PAPARO lo tranquillizza affermando che farà tutto il necessario e interverrà in prima persona anche con la De Lieto. In questa sede va detto che effettivamente la ditta P and P produrrà al personale dell’Ispettorato del lavoro, un contratto di nolo a caldo datato 9 gennaio 2004 69 (All.16), che sarà in realtà redatto, così come pattuito nel corso degli accordi telefonici, in data seguente alla conversazione. Anche la De Lieto, societá che ha l’appalto da FS e che concede il subappalto alla Locatelli, éa conoscenza dell’escamota ge della retrodatazion e. ADDIRITTU RA, suggerisce accorgimenti per far proseguire i lavori ai Paparo (P&P) La conversazione che segue dimostra che peraltro anche la società subappaltante De Lieto è a conoscenza dello svolgimento dei lavori da parte della P and P. Infatti l’ingegner PAPALE, funzionario della De Lieto, chiama SCIPIONE e si lamenta del fatto che, anche dopo i controlli da parte dell’Ispettorato del lavoro, sui cantieri ci sono ancora i mezzi della ditta P and P. In tale circostanza l’ingegnere dimostra di essere a conoscenza degli accordi che sono stati presi tra la Locatelli e la P and P in relazione alla documentazione falsificata prodotta per aggirare i risultati derivanti dai controlli, e suggerisce accorgimenti per consentire la prosecuzione della attivita’ lavorativa in elusione della normativa antimafia: PAPALE: “... ma...anche...cioè.. con il fatto che abbiamo scritto va bene... cioè non...superiamo le cose de....de......se li vuoi far rimanere comunque devi dire ......ho noleggiato .... mi basta l'elenco del personale come se avessero avere il tesserino insomma...”, come cioe’ se fossero dipendenti della Locatelli Cnv del 08.06.2006, ore 09.30, prog.ID 205906 70 LEGENDASCIPIONE:- SCIPIONE Nicola Antonio PAPALE:- Uomo n.m.i. chiamato Ingegnere SCIPIONE:- Ingegnere ossequi..... PAPALE :- zio come stai..... ....omissis.... 69 70 contratto di nolo a caldo del 09.01.2004 stipulato tra la ditta Locatelli e la ditta P and P. Cnv del 08.06.2006, ore 09.30, prog.ID 205906, in entrata su ut. 3480810272 in uso a SCIPIONE Nicola, da ut.3483418316 in uso a Uomo chiamato ingegnere PAPALE , autorizzata con decreto avente nr.2450/06 r.i.t.t.; senti ti chiamavo per una cosa, mi ha detto il direttore dei lavori qua..che ieri giravano con i camion di P e P... PAPALE:- SCIPIONE:- un'altra volta?.... PAPALE :- e.... SCIPIONE:- se.... ma...anche...cioè.. con il fatto che abbiamo scritto va bene... PAPALE :SCIPIONE:- eh...si..si.... cioè non...superiamo le cose de....de......se li vuoi far rimanere comunque devi dire ......ho noleggiato .... PAPALE :- SCIPIONE:- si..si..si..... PAPALE :- ho tre camion ...ho le targhe eccetera.... SCIPIONE:- si quello si.......adesso infatti..... PAPALE :- eh.... SCIPIONE:-l'avvoca... anch'io avevo consigliato di... finchè non sistemiamo la cosa di non farli rientrare....poi notte te.... PAPALE :- ah vabbè.... notte tempo.....Locatelli ha detto no..dice...a me servono i miei in zona siccome quello è locale no?....... SCIPIONE:- PAPALE :- uhm.... li ha fatti rincominciare..... e io mi sono incazzato dico almeno sistemiamo la cosa......tu hai ricevuto tutto l'incartamento?... SCIPIONE:- PAPALE :- No!.... SCIPIONE:- eh... io ho ricevuto la lettera..... PAPALE :SCIPIONE:- eh...stamattina Yuri brevi mano ti porta tutti gli allegati no?... PAPALE :- atti di?.... il contratto di...il contratto di PAPARO sarebbe la P AND P e..... PAPALE:- mi basta l'elenco del personale come se avessero avere il tesserino insomma.... SCIPIONE:- SCIPIONE:- si..si..si...... PAPALE :- tu ...pure quello arriva?...... SCIPIONE:- si adesso lo facciamo.... PAPALE :- eh...... SCIPIONE:- se...se....è imminente io ti.... ho ritardato un pò... PAPALE :- no ti stavo qua... (...) ....eh... SCIPIONE:- l'avvocato purtroppo è andato tre quattro giorni via eh....... no ma la lettera va bene.....infatti assomiglia molto anche alla nostra..... SCIPIONE:- eh ma la legge è quella capito...... la legge è quella non è che scappiamo ....Arezzo ...aveva...tu..tu...era...ti ricordi abbiamo fatto la stessa cosa ...ti ricordi che venne fuori l'ANAS...l'Ispettorato....no?... PAPALE :- PAPALE :- si..si... SCIPIONE:- tra l'altro uno degli ispettori stava ad Arezzo è lo stesso che stava...... no io dico la lettera va benissimo...però poi non è finita lì...... PAPALE :SCIPIONE:- no ma è certo.... bisogna fare l'elenco del personale ...insomma. .come se dovesse aver... PAPALE:SCIPIONE:- si..si..si... PAPALE :- gli facciamo fare il tesserino...e dichiarare sta cosa no.... si anche perchè.. insomma...c'è di mezzo volendo se vanno avanti con il trasporto hai capito....anche il contratto di...che non è stato....quello della fornitura....cioè nel senso...loro ci hanno anche il conto terzi....possono tranquillamente farlo il trasporto...che poi tu lo paghi in economia...lo paghi al metro cubo è uguale insomma...hai capito..?... SCIPIONE:- PAPALE :- uhm.... SCIPIONE:- non...... SOVRAPPOSIZIONE VOCI PAPALE :- ...(...)...l'unica cosa che manca è identificano gente....(...).. SCIPIONE:- adesso subito te o faccio fare dai..... PAPALE :- vabbuò.... SCIPIONE:- ciao.... PAPALE :- ciao.... La P & P ha cosi’ continuato a svolgere di fatto i lavori di movimento terra per la Locatelli SPA. Il pubblico ministero ravvisa in tale vicenda l’integrazione degli estremi del reato di favoreggiamento da parte di Scipione Nicola, che ha condotto i rapporti con Paparo Romualdo per la creazione del falso contratto, e a carico di Tadolti Roberto, che ha sottoscritto il contratto per conto della Locatelli, in favore di Paparo Marcello e di Paparo Romualdo, per averli aiutati ad eludere le indagini in merito al reato di cui all’art. 21 L 646/1982. Chi scrive ritiene che la condotta posta in essere integri piuttosto gli estremi del reato di cui all’art. 21 L 646/1982 commesso in concorso tra loro non solo da Paparo Marcello e da Paparo Romualdo, ma anche da Scipione Nicola e da Tadolti Roberto, nonche’ dai gestori di fatto della impresa Locatelli in concorso con il consulente della impresa Locatelli, avv. Pizzigoni Giovanni Pericle, e con il non meglio identificato ingegnere Papale della De Lieto, il quale e’ intervenuto, dopo essere venuto a conoscenza della irregolarita’, per suggerire ulteriori meccanismi elusivi al fine di consentire ai Paparo di continuare la attivita’ di movimento terra per conto della Locatelli. Scipione Nicola, in contatto con la dirigenza della Locatelli, la quale in caso di accertamento del fatto dovrebbe subire la pesante ammenda pari a un terzo dei lavori a lei appaltati, e con l’avvocato Pizzigoni, si attiva per evitare che la Locatelli sia sanzionata, su ordine del non identificato “Locatelli”. Scipione Nicola e Paparo Romualdo si sono peraltro conosciuti solo in occasione dell’ispezione (cfr. tel 26.5.2006 ore 9.40), mentre Tadolti Roberto compare solo come sottoscrittore del contratto, quale legale rappresentante della societa’ al cui interno le decisioni vengono pero’ prese da Locatelli n.m.i. Non c’e’ da un lato prova del fatto che gli operatori della Locatelli T conoscessero lo spessore criminale dei fratelli Paparo, mentre dall’altro gli operatori della Locatelli, appresa la violazione della normativa antimafia, cerca di tutelare in primo luogo se stessi e la societa’, senza peraltro rinunciare alla collaborazione illecita dei fratelli Paparo in violazione della normativa (“Locatelli vuole che tornate di corsa perchè i camion servono no, però insomma stiamoci attenti perchè questi adesso hanno ..”; cfr: Cnv del 08.06.2006, ore 09.30, prog.ID 205906 71: “…Locatelli ha detto no..dice...a me servono i miei in zona .......”.) Il meccanismo elusivo della legge antimafia, ricercato con la fattiva collaborazione del consulente legale, serve cioe’ in primo luogo alla Locatelli per evitare le sanzioni a suo carico. Le sanzioni a carico della P & P sarebbero, economicamente,ben inferiori, essendo pari ad un terzo del valore dell’appalto ad ogni impresa assegnato, anche solo di fatto. La impresa Locatelli, come emerge dalle conversazioni, aveva ben 160 cantieri aperti in quel momento in relazione ai lavori di cui si parla. La volonta’ degli operatori della Locatelli non e’ cioe’ quella di favorire i fratelli Paparo Romualdo e Marcello i quali hanno posto in essere una condotta rilevante ai sensi del secondo periodo dell’art. 21 L 646/1982, ma di tutelare se stessi e nel contempo di continuare a svolgere la remunerativa attivita’ economica con il medesimo sistema illecito. La condotta da loro posta in essere quindi integra gli estremi del reato di cui al primo periodo dell’art. 21 L 646/1982. Per tutti costoro gli atti devono quindi essere trasmessi al pubblico ministero per le valutazioni di sua competenza. Cosi’ riqualificato il fatto, non puo’ pero’ essere accolta la richiesta di applicazione di misura cautelare, trattandosi di una contravvenzione. 71 Cnv del 08.06.2006, ore 09.30, prog.ID 205906, in entrata su ut. 3480810272 in uso a SCIPIONE Nicola, da ut.3483418316 in uso a Uomo chiamato ingegnere PAPALE , autorizzata con decreto avente nr.2450/06 r.i.t.t.; Laddove la comunanza di interessi economici non soccorre, Paparo Marcello non esita a ricorrere alla violenza, anche per eliminare scomodi concorrenti, o per imporre la propria presenza in aree lavorative, come dimostra la vicenda del fallito attentato a Apollonio Giovanni. Si trattano qui di seguito congiuntamente, per omogeneita’, le vicende di cui ai capi 9 10 e 19 dell’imputazione. CAP0 9 PAPARO Marcello reato di cui agli artt.81 cpv., 110, 56, 577 nr.3 e 575 C.P. – 10, 12 e 14 Legge 497/74 perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso con l’ignoto autore materiale del reato, dando disposizioni e organizzando le persone e i mezzi necessari per attentare alla vita di LONGO Onorio, secondo le modalità di seguito indicate, accettando il rischio della morte di LONGO Onorio e/o rappresentandosi la concreta possibilità che il medesimo perdesse la vita o rimanesse ferito, al fine di superare le resistenze frapposte all’espansione del consorzio di cooperative YATACA di PAPARO Marcello in danno del concorrente consorzio di cooperative S.A.F.R.A., di cui LONGO Onorio era presidente, che, mentre era alla guida della propria autovettura, veniva attinto alla coscia e alla tibia da tre colpi di pistola cal.7,65, detenuta e portata illegalmente, ad opera di un uomo, travisato da casco, a bordo di una moto, che aveva affiancato l’autovettura della vittima, eseguiva atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di LONGO Onorio, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla propria volontà. Con l’aggravante della premeditazione. In Milano il 02.05.2007 CAPO 10 PAPARO Marcello reato di cui agli artt.81 cpv., 110, 56, 577 nr.3 e 575 C.P. – 10, 12 e 14 Legge 497/74 perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso con gli ignoti autori materiali del reato, dando disposizioni e organizzando le persone e i mezzi necessari per attentare alla vita di APOLLONIO Giovanni secondo le modalità di seguito indicate, accettando il rischio della morte di APOLLONIO Giovanni e/o rappresentandosi la concreta possibilità che il medesimo perdesse la vita o rimanesse ferito, al fine di superare le resistenze frapposte all’espansione del consorzio di cooperative YATACA di PAPARO Marcello da parte dello stesso APOLLONIO Giovanni, vice presidente della cooperativa R.A.D., che si opponeva alla associazione di tale cooperativa al consorzio YTACA e alla fuoriuscita dal consorzio S.A.F.R.A; cagionando, quindi, volontariamente il ferimento di RIGOLA Roberto, che per errore di persona, in luogo del citato APOLLONIO Giovanni, veniva attinto al braccio destro, mentre era alla guida della propria autovettura, da un colpo di pistola esploso da una motocicletta sulla quale viaggivano due persone con i volti travisati dai caschi, che avevano affiancato l’autovettura della vittima, eseguiva atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di RIGOLA Roberto, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla propria volontà. Con l’aggravante della premeditazione. In Melzo il 10 maggio 2007 CAPO 19 PAPARO Marcello reato di cui agli artt.81 cpv. e 513 bis C.P., perché con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, quale legale rappresentante del consorzio di imprese YTACA, nell’esercizio di attività commerciale, industriale e comunque produttiva, nell’ambito dell’antagonismo commerciale per il controllo del settore della logistica e per l’espansione del consorzio di imprese YTACA di cui era l’effettivo titolare, commetteva atti di concorrenza con violenza e/o minaccia, consistite nell’organizzare e nel dare disposizioni per il ferimento a scopo intimidatorio, secondo le modalità di cui ai capi 9) e 10) che precedono, di LONGO Onorio, presidente di analogo consorzio di imprese denominato S.A.F.R.A, che si opponeva all’assorbimento di tale consorzio in quello denominato YTACA e di APOLLONIO Giovanni, vice presidente della cooperativa R.A.D., che parimenti si opponeva alla associazione di tale cooperativa al consorzio YTACA e alla fuoriuscita della cooperativa R.A.D dal consorzio S.A.F.R.A. In Cologno Monzese in data antecedente e successiva al maggio 2007 Il procedimento, le cui indagini preliminari erano iniziate nell’ottobre 2004, ha avuto una coda investigativa nelle indagini svolte anche dalla Squadra Mobile della Questura di Milano in relazione al ferimento di LONGO Onorio, avvenuto in Milano il 02.05.2007 ad opera di un uomo, travisato da casco, a bordo di una moto di grossa cilindrata, che esplodeva contro la vittima tre colpi di pistola. A tale episodio e’ seguito il ferimento, con modalità analoghe, di RIGOLA Roberto, avvenuto in Melzo il 10 maggio 2007. Gli attentati non hanno in comune solo le modalità esecutive, ma anche l’inserimento di entrambi gli obiettivi in cooperative che gestiscono servizi di facchinaggio per Esselunga. Nel caso di Rigola Roberto si è infatti accertato che si e’ trattato di un errore di persona, risultando con evidenza dalle indagini del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabieri di Monza che il vero obiettivo della sparatoria era APOLLONIO Giovanni. Le indagini della Squadra Mobile di Milano e dei Carabinieri di Monza, facevano emergere forti conflitti per l’accaparramento di appalti da parte di alcune ditte del settore. Il Consorzio di Imprese Ytaka, avente sede a Brugherio (MI) in v.le Europa n.26, formalmente amministrato da PAPARO Luana, figlia di Paparo Marcello, e di fatto gestito da quest’ultimo, ha manifestato interesse ad acquisire appalti da Esselunga, che stava aprendo un nuovo magazzino a Biandrate (Novara). La “RAD Logistica” con sede in Rodano via Papa Giovanni 23, di cui e’ vicepresidente Apollonio Giovanni (in passato associata al consorzio di cooperative S.A.F.R.A. con sede in Milano via San Faustino 33, di LONGO Onorio e al momento dei fatti al consorzio solo affiliata), presieduta da Ravanelli Luigi, ha ottenuto l’appalto, cosi’ come e’ stata chiamata per il servizio di facchinaggio nel nuovo stabilimento di Biandrate una cooperativa gestita da Longo. PAPARO Marcello ha tentato senza riuscirci, tramite RAVANELLI Luigi presidente della RAD, di fare deliberare l’ingresso della RAD nel consorzio di cooperative YTACA, al fine di ottenere l’ingresso del consorzio tra gli appaltatori di Esselunga. L’affare era cospicuo: infatti secondo APOLLONIO la fornitura complessiva di servizi di logistica all’Esselunga era pari a circa l’80 % del fatturato complessivo della RAD, e a circa 13 milioni di Euro per l’ultimo anno sociale. Il progetto di Paparo e di RAVANELLI era stato pero’ decisamente contrastato da APOLLONIO Giovanni, il quale con gli altri amministratori della cooperativa aveva preferito mantenere l’indipendenza della cooperativa. RAVANELLI era addirittura entrato temporaneamente, nel periodo rilevante per le indagini, nel consiglio di amministrazione del consorzio YTACA (cioe’ di un concorrente della RAD), per conto del quale aveva tentato senza riuscirvi di avviare trattative con l’ESSELUNGA, giocando sul proprio doppio ruolo. Nelle ultime fasi della trattative con Esselunga avveniva il ferimento di LONGO Onorio (il 2 maggio). L’ 8 maggio la RAD ha ottenuto la gestione del ricevimento merci nel magazzino ESSELUNGA di Biandrate, e Ravanelli, presidente della RAD, ha dovuto informare PAPARO Marcello di non essere riuscito ad accapararsi l’appalto. Due giorni dopo (il 10 maggio) e’ stato ferito Rigola Roberto, per errore, in luogo di APOLLONIO Giovanni, vicepresidente della RAD. Dalle intercettazioni e’ emerso che RAVANELLI Luigi agiva per conto di PAPARO Marcello e che l’unico ostacolo al disegno egemone di quest’ultimo era rappresentato dalla volonta’ di Apollonio e degli altri soci della RAD. (Si vedano, per l’analisi del contesto nel quale i due attentati si ritengono maturati gli atti contenuti in faldone XII con riferimento al ferimento di Longo Onorio: CNR squadra mobile 2.5.2007 e allegati, verbale SI rese da Longo Onorio il 14.5.2007, da Apollonio Giovanni il 15.5.2007, da Fracchioni Giovanni il 17.5.2007; informativa della squadra mobile del 19.11.2007. Cfr inoltre atti contenuti in faldone XIII con riferimento al ferimento di Rigola Roberto: CNR CC Monza del 10.5.2007 e allegati, tra cui verbali SI rese da Apollonio Giovanni e da Ravanelli Luigi lo stesso 10.5.2007, e i verbali di SI rese in pari data da Moscato G., Di Santo Aldo, Longo Onorio, Botta Aldo). Si espongono qui di seguito le fonti di prova piu’ rilevanti indicate dal pubblico ministero in merito ai due ferimenti, riportandosi in corsivo le annotazioni della polizia giudiziaria. In data 02.05.2007 in Milano via Cima angolo via San Faustino un uomo, travisato da casco, a bordo di una moto di grossa cilindrata, ha esploso tre colpi di pistola ai danni di LONGO Onorio che a bordo della propria vettura, in compagnia di CRIVULIN Daniela, in altri atti generalizzata, si stava recando in ufficio. Il LONGO è stato attinto da un colpo alla coscia (con fuoriuscita del proiettile) e da due colpi alla tibia. L’attentatore ha utilizzato una pistola calibro 7.65, gli accertamenti svolti dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica sui frammenti di proiettile e sui bossoli sequestrati non hanno fornito precisi indizi sul tipo di arma utilizzata (relazione tecnica trasmessa con nota datata 07.08.2007). Per ricostruire l’episodio sono stati sentiti in qualità di persone informate sui fatti: CRIVULIN Daniela72, DE GRANDIS Luca73, FUSI Eleonora74, BALDACCINI Daniele75. I testimoni sentiti hanno precisato le modalità di esecuzione del ferimento sopra riportate. In particolare hanno detto che alla moto utilizzata dal Killer era stata applicata una targa di cartone con il seguente numero CJ27843.76 Lo stesso LONGO nei giorni successivi ha confermato che la targa applicata alla moto era di cartone e che il numero di targa, rispetto a quello sopra indicato, potrebbe avere la lettera “G” al posto della lettera “J”. Gli accertamenti eseguiti sui due numeri di targa hanno comunque avuto esito negativo.77 Le descrizioni della motocicletta fornite dai testimoni, confrontate con le immagini estrapolate dalla registrazione delle telecamere installate presso la ditta “SAFRA,”hanno permesso di individuare il modello della moto utilizzata che dovrebbe corrispondere ad una “SUZUKI modello GSR 600” di colore nero e argento. All’episodio sopra descritto e’ seguito il ferimento, con modalità analoghe, di RIGOLA Roberto, avvenuto in Melzo il 10 maggio 2007, di cui alla nota informativa del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Monza n. 963/001-064-2007 di prot. in data 14 ottobre 2008 (cfr. anche in faldone XIII CNR CC Monza del 10.5.2007 e verb. Si rese da Rigola Roberto il 10.5.1007, documentazione medica e verbale di sequestro di un bossolo e di una ogiva, verbale di accertamenti urgenti con fascicolo fotografico, 72 nata a Bucarest (Romania) il 10.02.1973 residente in Milano via dei Biancospini, 6, di fatto domiciliata a San Giuliano Milanese in via Cervi nr. 8, amica del ferito, dipendente della società Global Service dal 2002 che fa parte del gruppo “SAFRA” e, che al momento del ferimento, si trovava in compagnia di di Longo; 73 nato a Venezia il 28.12.1959 residente in Milano via Pecorini Abelardo, 7 – testimone del fatto – che lavora come libero professionista presso il consorzio “SAFRA” due volte alla settimana. 74 nata a Milano il 18.05.1971 ivi residente in viale Fulvio Testi nr. 80 – testimone del ferimento – dipendente dell’Università di Milano nel settore di medicina veterinaria, presso gli uffici ubicati in via Trentacoste nr. 2 e che, la mattina del 2 maggio, si trovava a bordo della propria autovettura in attesa che il custode della facoltà di medicina aprisse il portone. 75 nato a Milano il 07.07.1971 residente in Milano via Teano, 21 – testimone del ferimento - che lavora in via Trentacoste n. 3, presso la ditta C.N.C. spa, parallela alla via Cima 76 Numero di targa corrispondente ad uno scoter Piaggio Beverly 200 intestato a Garufu Roberto nato a Messina il 7.11.1972 rsesidente in Santa Teresa Riva (ME) via Trento 34, privo di precedenti di Polizia e segnalazioni sul territorio di Milano; 77 Targa corrispondente alla moto Suzuky SV250 intestata a Meloni Roberto, nato a Cagliari il 02.08.1975 residente in Regione San Quirico, Alghero (SS), privo di precedenti di Polizia e segnalazioni di controllo sul territorio in Milano. annotazione dei carabinieri di Cassano d’Adda del 10.5.2007 e verbale di Si rese dal teste oculare Alghisi Gianbattista). Rigola Roberto e’ stato colpito alle 7.30-7.35, mentre conduceva la propria autovettura, da un colpo di arma fa fuoco sparato da una delle due persone a bordo di un motociclo Suzuki blu verso l’interno della autovettura; il motociclo aveva seguito la autovettura, che aveva il finestrino abbassato, e le si era affiancato al semaforo sulla destra; il colpo ha attinto Rigola al gomito destro. Il ferito, recatosi in ospedale, ha immediatamente informato gli operati del fatto che un suo vicino di casa, che dispone di autovettura identica alla sua, in passato era stato attinto da colpi di arma da fuoco. Riferiscono gli operanti: Dopo il ferimento anche di Apollonio (in realta’ e’ stato ferito Rigola Roberto, non Apollonio), in data 14 maggio è stato sentito in qualità di persona informata sui fatti Apollonio Giovanni, già generalizzato, le cui dichiarazioni hanno chiarito alcuni fatti accaduti prima del ferimento di Longo Onorio e che ad esso potrebbero essere collegati. In particolare Apollonio ha sostenuto che il ferimento di tale Roberto Rigola, direttore della banca San Paolo Imi di Locate Triulzi, avvenuto il 10.05.2007 in Melzo, è frutto di un errore di persona, che il vero obiettivo del Killer sarebbe stato lo stesso APOLLONIO e che le ragioni di tale agguato avrebbero dovuto esser ricondotte ad un tentativo da parte di un suo socio, Ravanelli Luigi, di convogliare l’attività della loro cooperativa, la “RAD Logistica”, affiliata al consorzio SAFRA, nel consorzio “Ytaka” controllato da tale Paparo Marcello. …Longo Onorio, è residente in San Giuliano Milanese, presidente del Consorzio di Cooperative “S.A.F.R.A.” con sede in Milano via San Faustino, 33, privo di precedenti di polizia e titolare di porto d’armi. Interrogato in merito alle possibili motivazioni del ferimento, ha dichiarato che l’unico episodio che, a suo parere, potrebbe essere collegato a quanto accaduto, era una vicenda risalente allo scorso dicembre che vede coinvolto La Rosa Francesco, già presidente della cooperativa Orobica, di cui si parlerà in seguito, con il quale aveva litigato per la restituzione di un prestito di circa 80.000€, risalente al 2004 e che la Rosa, pare, inizialmente si sarebbe rifiutato di restituire. Al fine di raccogliere informazioni sulla vittima ed individuare eventuali moventi del ferimento, oltre alle persone che hanno assistito al fatto sono state sentite a sommarie informazioni: FRACCHIONI Giovanni78, socio del Longo da trenata anni, ha ricostruito la “storia” delle cooperative che hanno creato e gestito in questi anni. Fra i vari soggetti che, a suo dire, hanno collaborato con loro nel tempo vi sono: GRIFFINI Domenico, LA ROSA Francesco, ZOPPI Antonino e CAMEROTTO Giorgio. Tra le persone citate l’unico a non essere più socio del consorzio è La Rosa che, nel novembre 2006, si è dimesso ed è stato sostituito da Longo Daniele, figlio della vittima. Fracchioni ha dichiarato, in diverse occasioni, che i rapporti con i soci sono sempre stati ottimi, non risultandogli peraltro la sussistenza di screzi con alcuno tanto da non sapersi spiegare quanto accaduto a Longo. LONGO Daniele, generalizzato in atti - figlio di Onorio – ha descritto le attività del consorzio “SAFRA” e delle cooperative ad esso associate. Longo Daniele ha dichiarato che la cooperativa Orobica di cui era presidente La Rosa Francesco 79, si occupa di servizi di facchinaggio. Tra gli altri, presta servizi di facchinaggio per la ITALTRANS che si occupa di trasporti ed ha sede in San Paolo D’Argon (BG). Tali servizi sono cessati nel momento in cui, lo scorso anno, la Italtrans ha creato al proprio interno, una cooperativa – la COPITAL – che di fatto è subentrata, poco per volta, in tutti gli appalti, che la Orobica eseguiva per Italtrans. Secondo le dichiarazioni di Longo Davide, la Orobica gestisce i magazzini di altre due grosse ditte: la FOODLAND, che lo scorso anno è stata acquistata dalla Italtrans e quindi nella gestione del magazzino è subentrata la Copital, e la FERRERO di Liscate. In realtà dietro al passaggio dalla Orobica alla Copital dei 78 Nato a Pecorara (PC) il 13.10.1959 residente in Cerro al Lambro (MI) via Libertà n. 5 – socio della vittima- 79 Polizia - nato a Polistena (RC) il 07.04.1960 residente a Senago via Sacco e Vanzetti, 16 – privo di precedenti di servizi di facchinaggio, secondo Longo Daniele, pare vi sia La Rosa Francesco che, nel mese di ottobre, ha dato, senza preavviso, le dimissioni dalla Orobica per trasferirsi alla Copital, invitando, pare spesso con toni intimidatori, tutti i dipendenti a lasciare la vecchia cooperativa per la nuova. …Il “CONSORZIO “SAFRA” con sede legale in Novate Milanese via Vialba, 52 ed uffici in Milano via San Faustino, ha come oggetto sociale “la prestazione di assistenza amministrativa e commerciale alle società consorziate, nonché l’assunzione da privati ed enti (pubblici e privati) di lavori afferenti alla produzione e lavoro ed ogni altra attività o servizio inerente le attività delle società consorziate … omissis…” e, di fatto, coordina l’assegnazione delle attività delle cooperative consorziate o affiliate. Di esso fanno parte le cooperative di seguito indicate: • SEGETRA Srl sita in Novate Milanese via Vialba, 52 che ha come oggetto sociale il commercio all’ingrosso di carta e cartone; • OROBICA con sede legale in Novate Milanese via Vialba, 52 ed uffici in provincia di Bergamo e si occupa di facchinaggio; • APOLLO con sede legale in Novate Milanese via Vialba, 52 ed uffici in Milano via San Faustino e si occupa di facchinaggio generico; • GLOBAL SERVICE con sede legale in Novate Milanese via Vialba, 52 ed uffici in Milano via San Faustino e si occupa di pulizie; • SGI Servizi Generali Italia con sede legale in Novate Milanese via Vialba, 52 ed uffici in Milano via San Faustino e si occupa di attrezzature meccaniche e carrelli elevatori; • TRAXO EUROPE LOGISTIC con sede legale in Novate Milanese via Vialba, 52 ed uffici in Milano via San Faustino e si occupa di facchinaggio; • PRYNT SYSTEM ITALY con sede in Livorno e si occupa di stampe digitali. LONGO Onorio è anche amministratore della società “ETJCA” Spa con sede in Milano corso Sempione, 39 che ha come oggetto sociale “la somministrazione di lavoro ovvero la fornitura professionale di manodopera, a tempo indeterminato o a termine ecc.” ed ha sedi dislocate su tutto il territorio nazionale. … In questo contesto si inseriscono le dichiarazioni di Apollonio Giovanni, sentito a s.i. dopo il ferimento di Rigola Roberto, direttore della banca San Paolo Imi di Locate Triulzi, consumato il 10 maggio 2007 con modalità molto simili al ferimento di Longo Onorio: Il nominativo di Apollonio Giovanni, era già emerso nel corso delle intercettazioni telefoniche in quanto conoscente di Longo e Fracchioni e responsabile della “RAD Logistica” con sede in Rodano via Papa Giovanni 23, cooperativa affiliata al consorzio “SAFRA” . La RAD ha concorso e poi si è aggiudicata l’appalto di gestione del magazzino che la società Esselunga ha aperto a Biandrate. La RAD, come precisato è solo affiliata al consorzio “SAFRA” e l’affiliazione ad un consorzio non implica dipendenza, ma solo la possibilità di collaborazione saltuaria qualora il Consorzio abbia necessità di reperire manodopera, la circostanza appare significativa giacchè il desiderio di rimanere indipendente da qualunque consorzio è alla base dei problemi che Apollonio ha avuto con la gestione della cooperativa RAD. APOLLONIO Giovanni ha dichiarato che da qualche tempo e senza apparenti ragioni, il suo socio, Ravanelli Luigi, stava cercando di associare la cooperativa RAD al consorzio Ytaka che fa capo a Paparo Marcello e che in tale operazione sarebbe stato ostacolato dallo stesso Apollonio e dagli altri soci che avrebbero preferito rimanere indipendenti. Secondo Apollonio Ravanelli, dopo aver tentato inutilmente di far confluire la RAD di cui è presidente nel consorzio Ytaka, è entrato a far parte del consiglio di amministrazione dello stesso consorzio ed avrebbe tentato inutilmente di accapararsi il contratto di appalto per la gestione dei magazzini Esselunga di Biandrate (NO) cercando di scavalcare la RAD da anni in contatto con Esselunga. Il giorno 8 maggio la RAD ha ottenuto la gestione del ricevimento merci nel magazzino di Biandrate e Ravanelli ha dovuto informare Paparo di non essere riuscito ad accapararsi l’appalto. Due giorni dopo è stato ferito Rigola, che, sempre secondo Apollonio, sarebbe stato colpito, per errore, essendo egli stesso Apollonio il reale obiettivo degli sparatori (RIGOLA e APOLLONIO abitano nella stessa via, utilizzano macchine identiche e quel giorno Apollonio aveva parcheggiato l’auto davanti la casa di RIGOLA). Le dichiarazioni di Apollonio hanno trovato una parziale conferma nelle intercettazioni telefoniche dell’utenza cellulare in uso a Fracchioni Giovanni, nella parte in cui si accenna all’acquisizione degli incarichi di gestione dei nuovi magazzini di Esselunga a Biandrate; si tratta di una vera a propria lotta che potrebbe aver interessato anche le cooperative che fanno capo al consorzio “SAFRA”, coinvolgimento di cui non si è trovato traccia nel corso delle indagini. Sono state registrate alcune conversazioni nelle quali Apollonio si rivolge a Fracchioni nel tentativo di comprendere chi siano le persone con le quali il suo socio, Ravanelli Luigi, intende fare affari ed accenna alla possibilità che in quello che è accaduto possa essere coinvolto Paparo Marcello del Consorzio Ytaka. Nella conversazione riportata al numero progressivo 259 Apollonio riferisce che il presidente del Consorzio Ytaka è Paparo Luana, figlia di Marcello…80. In data 22 maggio Apollonio contatta Longo 81 per avere alcune informazioni sulla possibilità di sganciare la cooperativa RAD dal consorzio SAFRA. Apollonio accenna a Longo che sta cercando di “prendere tempo” in attesa di affrontare Ravanelli e cercare di comprendere le ragioni di quanto accaduto. Nello scontro societario fra Apollonio e Ravanelli, in merito alla gestione della cooperativa RAD, interviene anche Paparo Marcello; viene coinvolto da Ravanelli che chiede il suo aiuto temendo di rimanere in minoranza. Le conversazioni relative all’episodio sono state già stralciate e comunicate a codesta A.G. con nota datata 26.05.2007. Dopo un incontro con Gino Ravanelli, Paparo con i suoi collaboratori tenta di assicurare al socio supporto numerico per un’assemblea societaria nel corso della quale Ravanelli rischia di rimanere in minoranza e essere estromesso dalla società. Ravanelli nella sua duplice veste di socio del consorzio Ytaka e presidente della cooperativa Rad, approfittando dei due ruoli, per poter lavorare con il Paparo, cerca di far confluire la RAD nel predetto consorzio. In proposito il 23 maggio Ravanelli viene contattato da Roberta Lattuada, generalizzata di seguito e segretaria del consorzio Ytaka. La donna si lamenta del comportamento di Botta, dirigente della Esselunga, che segue i colloqui e gli incarichi per il magazzino di Biandrate, dicendo di non essere riuscita a fissare un appuntamento con l’Esselunga in quanto Botta non vuole avere a che fare con altri che non siano la RAD. Appare significativa, in particolare, la parte di conversazione in cui la donna afferma di non essere riuscita a far capire che lei chiamava per conto della RAD (dunque in nome in nome di Apollonio). Progressivo nr 317 del 23.05.2007 ore 17.24 (linea 3488444908 – Ravanelli 2) 82 Ut Ravanelli Gino Int Roberta (YTAKA) Int dice che ha chiamato Esselunga per l'appuntamento che Ut e Marcello dovevano avere con il Dott. Botta, Int dice che ha parlato con la segretaria e le ha detto che per il Dott. Botta attualmente come fornitore c'è la RAD e quindi non aveva intenzione di fissare degli appuntamenti, dice che lei non è riuscita a spiegare nulla alla segretaria, perchè è come se ci fosse un muro, dice che non è riuscita a spiegare che era la RAD che si presentava. Ut dice che sabato ha un appuntamento con Marcello e ne parleranno poi dice "il discorso è sempre quello, vogliono che noi andiamo avanti per questa strada, però io voglio rimanere con Marcello, voglio fare un pochettino ...però credo che in settimana ne parliamo" Int dice che li fanno ostruzionismo Ut "no, no, non fanno entrare nessuno ...cioè lì devi entrare nel ...diciamo... poi parlo io con Marcello, vedere come fare, non fanno entrare nessuno" Int "no, infatti ma neanche parlare" Ut "non è per il consorzio, è perchè e successo un fattore a Milano e allora da questo fattore che è successo non vogliono più niente a che vedere, cioè vogliono proprio chiudere i battenti quest'anno e io voglio parlare con Marcello per vedere un modo come.. Int "arginare questa situazione" Ut dice che sabato quando parlerà con Marcello vuole spiegare certe cose per vedere come fare Nel corso della medesima telefonata Ravanelli dice che il motivo per cui “loro” (Esselunga ndr) non vogliono avere a che fare con persone che non siano “Apollonio” è connesso ad “un fatto che è successo a Milano”. Il discorso viene ripreso in una conversazione telefonica intrattenuta il pomeriggio stesso fra Paparo Marcello e Ravanelli Luigi. Ravanelli afferma di essere rimasto da solo e chiede di poter incontrare Paparo. Il resto della conversazione evidenzia l’intenzione di Ravanelli di far entrare “a tutti i costi” Paparo nell’affare Esselunga: “…noi dobbiamo trovare soltanto il sistema come fare .Indolore perché devono capire che è così e basta” e poi accenna al fatto che tutto è nato dai commenti sui giornali 83 80 81 82 progressivi nr 215 del 10.05.2007 ore 19.08, nr 257 e 259 del 11.05.2007 ore 14.11 e 14.58 - utenza 3355222002 Fracchion progressivo nr 1165 del 22.05.2007 ore 16.58 -utenza 3351809842 Longo Progressivo nr 317 del 23.05.2007 ore 17.24 (linea 3488444908 – Ravanelli 2) Importante appare altresì il contenuto di una conversazione telefonica intercorsa tra Paparo Marcello e Lattuada Roberta nel corso della quale Paparo, riferendo il contenuto della conversazione avuta con Ravanelli, accenna ai problemi che “quelli” hanno avuto a Milano, e Paparo dice: “di sapere i motivi, perchè ne hanno parlato giornali e telegiornali di quello che è successo” e poi, quando Roberta riferisce che Ravanelli sta cercando di” arginare” aggiunge “che Ravanelli è già dentro e stavano cercando di entrare a Novara, poi è successo quello che sta succedendo e tutto sommato a lui non interessa perchè non vuole entrare in una guerra, perchè lui ha già i suoi problemi e non vuole entrare in una guerra”. Progressivo nr 907 del 23.05.2007 ore 17.17 (utenza 3296523350 – Paparo1)84 Ut Paparo Int Roberta Int dice di aver chiamato Ravanelli e le ha detto che vuole parlare con Ut sabato. Dice che Ravanelli le ha detto che è successo qualcosa in Esselunga e adesso hanno chiuso tutte le porte. Ut dice di sapere i motivi perchè ne hanno parlato giornali e telegiornali di quello che è successo. Int dice che Ravanelli adesso cercherà di arginare questa situazione e portare Ut da Botta. Ut dice che se va da Botta va insieme a Ravanelli. Poi dice che Ravanelli è già dentro comunque. Int dice che le sta dicendo le stesse cose che le ha detto Ravanelli. Ut dice che Ravanelli è già dentro e stavano cercando di entrare a Novara, poi è successo quello che sta succedendo e tutto sommato a lui non interessa perchè non vuole entrare in una guerra, perchè lui ha già i suoi problemi e non vuole entrare in una guerra. Dice che quello che sta succedendo sono cose delicate e lui non vuole entrare in cose di altri. Dice che i problemi sono loro e devono risolverseli loro. Dice che però Ravanelli è una persona sincera e ci tiene molto e se riescono ad ampliare il lavoro ben venga. Dice che loro gestiscono i sistemi e il loro compito e quello di acquisire lavoro, quindi possono anche affiancarsi a Gino e ad altri e gestire altre realtà, il consorzio serve a questo. Dice che Gino può essere la persona giusta per queste cose. Int che Gino le ha detto che poi parlerà con Ut sabato. Ut dice che tra la Romania e altre cose in giro lo ha trascurato un po’. Trascrizione integrale: Ut tutto sommato io non mi sono avvicinato a lui per quello che è successo ... non voglio fare parte del ...problema attuale che hanno ...in Esselunga. Int che problemi hanno? Ut eh, si sono sparati a destra e sinistra, Roberta. Hanno avuto problemi, forse cose loro, ma non c'entra Ravanelli sicuramente perchè Ravanelli è un signore e le persone si distinguono. Poi conversazione di lavoro. Aggiungono gli operanti: Invero, dopo il ferimento di Longo Onorio e del direttore di banca Rigola nessun giornale risulta aver fatto alcun riferimento alla Esselunga o al magazzino di Biandrate, anzi, i due episodi non sono stati collegati dalla stampa. Il riferimento di Paparo all’esistenza di un legame fra i due episodi e, soprattutto, ad Esselunga è indicativo del suo interesse agli eventi. Anzi, tale circostanza, unitamente alle dichiarazioni di Apollonio sull’errore di persona in occasione del ferimento del direttore di banca ed alla insistenza di Ravanelli a voler a tutti i costi far confluire la Rad nel consorzio Itaka di Paparo Marcello, ha portato a ritenere plausibile l’ipotesi dell’attuazione di un tentativo, da parte di qualcuno, di acquisire il controllo delle cooperative che si occupano di facchinaggio e gestione di magazzini proprio in funzione dell’apertura del nuovo magazzino di Esselunga a Biandrate. In questo quadro ipotizzando che il ferimento di Longo Onorio e la sparatoria di Melzo potessero essere inquadrate nel contesto sopra indicato, per cercare di comprendere quello che stava accadendo ed identificare i possibili responsabili sono state attivate le intercettazioni delle utenze cellulari e fisse in uso a Ravanelli Luigi ed a Paparo Marcello. Dette indagini tecniche hanno confermato la sussistenza di una vera e propria lotta, quanto a Ravanelli in particolare , per cercare di far confluire la Rad nel consorzio Ytaka e per accapararsi la gestione dei nuovi magazzini di Esselunga a Biandrate, a tale contesto appare tuttavia estraneo il ferimento di Longo Onorio in quanto non sono emersi collegamenti fra gli interessi delle società di Paparo a quelle del consorzio “Safra”. 83 progressivo nr 320 del 23.05.2007 ore 17.55 (linea 3488444908 – Ravanelli 2. 84 Progressivo nr 907 del 23.05.2007 ore 17.17 (utenza 3296523350 – Paparo1) Le cooperative si contendono lo stesso mercato, apparentemente senza contrasti e, soprattutto, senza che l’una abbia acquisito incarichi che precedentemente spettavano dell’altra. Chi scrive osserva quanto segue. Apollonio, contattato dagli operanti lo stesso 10 maggio dopo il ferimento di Rigola, ha confermato di essere stato oggetto di tentato omicidio il 19.3.1999 per dissidi con un socio lavoratore della RAD (non risultato implicato nei presenti fatti). Apollonio ha contestualmente confermato di ritenere che il ferimento di Rigola costituisse un errore, essendo il colpo di pistola indirizzato nelle intenzioni degli autori contro di lui. Esponeva quindi i dissidi con Ravanelli Luigi. Tali considerazioni sono da lui state fatte lo stesso 10 maggio 2007, data del ferimento di Rigola. A quella data, Apollonio aveva gia’ parlato con Longo Onorio, che era andato a trovare in ospedale sabato 5 maggio 2007. Apollonio ha affermato che gia’ il 3 aprile Ravanellli con Paparo Marcello si era presentato alla Esselunga e che il 17 aprile Ravanelli era entrato nel consorzio Ytaka. Apollonio ha affermato:”L’unica cosa, che mi viene in mente e che accomuna la Cooperativa RAD Logistica al Consorzio di cui Longo Onorio e’ presidente, sta nel fatto che entrambe sono state convocate da Esselunga SPA per la fornitura di prestazioni d’opera in vista della prossima apertura del punto vendita Esselunga sito nel comune di Biandrate (NO)”. In un altro verbale sempre del 10.5.2007 Apollonio ha precisato di conoscere Paparo Marcello che ha avuto occasione di incontrare diverse volte a pranzo. Sentito Ravanelli Luigi quale persona informata sui fatti (cfr. verb. 10.5.2007) questi ha ammesso di avere costituito il consorzio Ytaka con Paparo Marcello e sua figlia (Luana) nonostante i soci della RAD fossero contrari all’entrata della cooperativa in quel consorizio. Ha anche affermato che “tra gli obiettivi che io e il Paparo ci eravamo prefissati vi erano gli appalti relativi alla fornitura di manodopera presso la Coca Cola di Verona e presso un punto vendita Esselunga nella provincia di Novara ancora in costruzione.” Il 9 maggio Ravanelli, vista la decisione contraria dei soci RAD, aveva comunicato a Paparo Marcello la propria decisione di lasciare il consorzio. Comprensibilmente quindi le indagini sono state focalizzate sulla lotta in corso per la conquista degli appalti da Esselunga tra RAD e Ytaka. Scrivono gli operanti:_ Con la presente informativa, questo Nucleo descrive le attività d’indagine scaturite dal ferimento di cui in oggetto e, fin da subito, incentrate a comprendere i dissidi nati all’interno della cooperativa RAD85 di RAVANELLI Luigi86. Come si vedrà meglio in seguito, il disegno di RAVANELLI di costituire un unico consorzio che potesse raggruppare tutte le cooperative di facchinaggio che operavano all’interno di grosse società come ESSELUNGA, ha fin da subito evidenziato che il vero ideatore di tale strategia era proprio PAPARO Marcello87, soggetto già conosciuto a quest’ufficio in relazione alle attività d’indagine espletate dal Comando Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni. Nello specifico è emerso come costui, servendosi del consorzio YTAKA88, a lui riconducibile, e dei contatti con la dirigenza ESSELUNGA di cui poteva vantare lo stesso RAVANELLI, avrebbe manifestato l’intenzione di voler far rientrare all’interno della “YTAKA” tutte le cooperative che già operavano per quella società, compresa la stessa “RAD”. Le difficoltà riscontrate dallo stesso RAVANELLI nel proporre al consiglio di amministrazione della RAD, di cui lo stesso era presidente, ad accettare tale fusione di cooperative, ed il ruolo avuto dallo stesso APOLLONIO Giovanni89, vicepresidente della RAD, nell’ostacolare la realizzazione di tale progetto, hanno fatto desistere sia RAVANELLI che lo stesso PAPARO dal continuare nel loro convincimento. In questo conteso, sebbene siano stati acquisiti, nel corso dell’attività intercettiva posta in essere, svariati elementi che comprovavano gli attriti scaturiti da tali episodi tra RAVANELLI e APOLLONIO, e stante l’assunto investigativo che fin da subito ha fatto sì che le indagini fossero orientate a ritenere che il ferimento di RIGOLA Roberto90 fosse da ricondurre ad uno scambio di persona con lo stesso APOLLONIO, non è stato possibile raccogliere elementi comprovanti la responsabilità per tale fatto delittuoso né a RAVANELLI né allo stesso PAPARO. … Le citate vicende che avrebbero visto coinvolto l’intero CDA della RAD, chiamato a discutere della proposta di RAVANELLI, assumevano nell’intera attività d’indagine una connotazione di rilievo se si considerano i tentativi di convincimento posti in essere dallo stesso RAVANELLI nei confronti sia del vicepresidente APOLLONIO che di DI SANTO Aldo91, membro del citato consiglio di amministrazione, soggetti questi dotati di un forte ascendente sul resto dei consiglieri. Nello specifico infatti si rappresenta che in data 31 maggio 85 nr. 46 86 Cirino 87 nr.23, 88 89 90 R.A.D. Logistica – Società Cooperativa, avente sede legale a Rodano (MI) in via Papa Giovanni XXIII nato a S.Severo (FG) il 14.11.1954, residente a Cassano d’Adda in via Cascinello n.351; nato a Crotone il 13.01.1964, residente a Cologno Monzese (Mi) in Via Curiel di fatto domiciliato Brugerio (MI), in Via Monte Cervino nr.49/B Consorzio Imprese Ytaka, avente sede a Brugherio (MI) in v.le Europa n.26 nato a Caldera (PZ) il 24.06.1960 e residente in Melzo alla via Privata delle Betulle nr.32 nato il 16 Aprile 1962 a Melzo (MI) ed ivi residente in via Privata delle Betulle nr.50. 91 nato a Cernusco sul Naviglio (MI), il 9 ottobre 1971 e residente a Pozzuolo Martesana in via Sant’Innocenzo nr. 27. 2007 DI SANTO Aldo, membro del consiglio di amministrazione della RAD, si presentava presso il comando CC di Cassano d’Adda, riferendo che, a seguito dei fatti occorsi in data 10 maggio, RAVANELLI Luigi aveva iniziato ad esercitare una serie di pressioni psicologiche su tutto il cda, perché ritenuto responsabile del fallito accordo per l’inserimento della RAD nel consorzio YTAKA. Proprio per tali ragioni lo stesso si incontrava, in un bar di Pioltello, in data 12 maggio 2007 con APOLLONIO Giovanni e MOSCATO Giuseppe, anch’egli membri di quel cda, per discutere sul da farsi. Qualche giorno dopo, esattamente il 14 maggio, DI SANTO riferiva di essere stato contattato da RAVANELLI Luigi, il quale proferiva le testuali parole “se state complottando qualcosa alle mie spalle vi taglio la gola”. Tali affermazioni venivano sminuite il giorno seguente dallo stesso RAVNELLI il quale riferiva, alla presenza di MOSCATO, di aver parlato in momento di grande nervosismo. Tuttavia, continuava il DI SANTO dicendo che in data 29 maggio RAVANELLI, dopo aver esternato a MOSCATO, FROKKU Eduarde, RAVANELLI Aldo, quest’ultimi soci lavoratori della RAD, che avrebbe trasferito lo stesso DI SANTO, contattava telefonicamente quest’ultimo riferendogli di averlo trasferito al cantiere di Settala senza alcuna motivazione e che nulla avrebbe potuto fare anche perché non sarebbe cambiato nulla anzi, riportando testualmente la seguente frase diceva che “mi avrebbe fatto camminare con un bastone”. Prima di delineare il quadro di riferimento per APOLLONIO Giovanni, appare degno di nota precisare come sia RAVANELLI che la di lui moglie, MARINARO Graziella92, perfettamente a conoscenza dell’intera vicenda, siano risultati avere frequenti contatti con personaggi di origine calabrese, alcuni dei quali utilizzati per cercare di convincere lo stesso Apollonio ad aderire all’assorbimento della RAD da parte dell’Ytaka. Tali soggetti, appellati nel corso dell’attività intercettiva con il termine “compare” e “comparello”, sono stati identificati in MANNO Alessandro93 e MAIOLO Cosimo94, entrambi soggetti conosciuti dal comando stazione carabinieri di Pioltello come appartenenti all’organizzazione di tipo ‘ntranghetistico avente come epicentro Caulonia (RC). Come sopra riferito tali rapporti cominciarono ad assumere una connotazione importante per lo sviluppo delle indagini, allorquando sia RAVANELLI che sua moglie Graziella MARINARO, identificarono in MANNO e in MAIOLO, le persone a cui chiedere di intercedere per risolvere le ostilità 92 nata a Pioltello (MI), in data 13.07.1963, ivi residente in Via Domatello nr.3/a; 93 nato a Caulonia (RC) il 24.05.1964, residente a Pioltello (MI) in via Siracusa n. 1, gravato da diversi precedenti penali per ricettazione, favoreggiamento personale, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanza stupefacente 94 alias “Nino” o “Mino”, nato a Caulonia (RC) il 02.06.1964, residente a Pioltello (MI) in via Dante n. 75/C, cugino di MANNO Alessandro. Gravato da svariati precedenti penali per ricettazione, lesioni personali ed associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanza stupefacente all’interno del consiglio d’amministrazione della RAD. Di tale intervento la stessa Graziella riferiva altresì allo stesso PAPARO, al quale, in risposta alla sua richiesta circa la definizione dell’affare “ESSELUNGA”, lo rassicurava dicendogli di aver incaricato “dei personaggi che hanno le palle quadrate sotto….!”. A conferma di quanto sopra descritto si riportano le seguenti trascrizioni (integrali ed in sunto) delle conversazioni relative a tali rapporti. Telefonata del 06/06/2007 alle ore 10.15 progressivo numero 1288689 95 In ambientale Luigi dice a Uomo (Alessandro MANNO) compare se questi ci vedono questi non vengono più, e ma domani mi rompono ancora i coglioni.Poi parla al telefono con Graziella e gli dice che lui è in ufficio col Compare, Graziella risponde a Luigi che lei sta arrivando.- Telefonata del 06/06/2007 alle ore 15.27 progressivo numero 1289501 96 Luigi e Graziella, Luigi dice di chiamare il compare perchè questa situazione bisogna correggerla, e gli spiega che lui è a Limito e che ha trovato in cantiere delle persone in più che non stanno facendo nulla, poi gli dice a Graziella che il CDA non sta facendo nulla e gli chiede nuovamente di chiamare il Compare dal suo ufficio e di riferirgli che lui lo aspetta al Bar, in quanto si è stancato di questa situazione.- Telefonata del 06/06/2007 alle ore 18.18 progressivo numero 1290094 97 Conversazione ambientale tra Luigi e Graziella, mentre Graziella attende la risposta da parte della figlia Desirè.LEGENDA Graziella:- MARINARO Graziella Luigi:- RAVANELLI Luigi Graziella:- mi han già detto che il compare si presentato lì stamattina......! dice come mai....? capito? Luigi:- è giusto....! Graziella:- e devi dire che se non hanno pagato il pizzo devi ringraziare pure il compare.- Telefonata del 07/06/2007 alle ore 11.14 progressivo numero 1291599 98 Raffaele informa Luigi che in ufficio c'è il Compare, e gli chiede che cosa deve fare, Luigi gli dice di lasciar stare che il compare se la cava da solo, poi Raffaele gli riferisce che ci sono tutti in riunione con il compare, 95 Telefonata del 06/06/2007 alle ore 10.15 progressivo numero 1288689, chiamata uscente dal numero 3488444908 in uso a Luigi RAVANELLI, verso l'utenza numero 3493886414in uso a Graziella MARINARO (Moglie RAVANELLI Luigi) 96 Telefonata del 06/06/2007 alle ore 15.27 progressivo numero 1289501 , chiamata uscente dall'utenza numero 3488444908 in uso a RAVANELLI Luigi verso l'utenza numero 0295327166 in uso alla Cooperativa R.A.D., risponde MARINARO Graziella (moglie di Luigi) 97 Telefonata del 06/06/2007 alle ore 18.18 progressivo numero 1290094 , chiamata uscente dall'utenza numero 3488444908 in uso a RAVANELLI Luigi verso l'utenza numero 3462122825 in uso a RAVANELLI Desirè (figlia di Ravanelli Luigi), 98 Telefonata del 07/06/2007 alle ore 11.14 progressivo numero 1291599, chiamata in entrata sull'utenza numero 3488444908 in uso a RAVANELLI Luigi, dall'utenza numero 3483528524 in uso a RAVANELLI Raffaele (fratello di Luigi), Luigi riferisce a Raffaele che lo sa, e che Sandro (il compare) si arrangia da solo. I due concordano di vedersi al Bar le tre donne.- Manno Alessandro e il cugino sono cioe’ in riunione con i soci della cooperativa, assente Ravanelli, il quale sa benissimo che cosa Manno stia facendo, tanto da affermare che “ si arrangia da solo”. Terminata la riunione, Manno riferisce a Ravanelli: Telefonata del 07.06.2007 ore 12.02 progressivo numero 1291735 99 Franco chiede a Luigi se va a pranzo, Luigi riferisce a Franco che lui sta arrivando e che in questo momento è insieme al compare (MANNO Alessandro).Telefonata del 04/07/2007, progressivo numero 1367282 100 Luigi e Graziella, Inizialmente parlano di cose varie , poi Graziella chiede a Luigi se Alessandro è li con lui, Luigi risponde a Graziella che il compare (MANNO Alessandro) è ancora con lui, Luigi chiede a Graziella di informarsi presso il notaio qul'è il motivo della sua presenza e di dirgli che devono fare stasera stessa l'atto notarile che gli permetterà di uscire dalla Ytaka come persona fisica, ma che preveda la R.A.D. accorpata al medesimo Consorzio, portandogli come esempio il consorzio SA.FRA, Luigi inoltre riferisce a Graziella che è stato vivamente consigliato anche dai compari (MANNO Alessandro e Francesco) di uscire dal consorzio Ytaka, Luigi dice a Graziella che poi chiamerà lui Marcello per spiegargli che tutto ciò avviene in quanto il C.D.A. non vuole che lui faccia parte dell'Ytaka, ma che hanno espresso il loro parere favorevole per far si che la R.A.D. come cooperativa faccia parte del Ytaka come in passato è stato fatto con la SA.FRA., Graziella chiamerà il notaio per chiedere spiegazioni in merito, e i due si risentiranno più tardi. Telefonata del 08/06/2007 alle ore 23.05 progressivo nr°1295831 101 .....----omissis-----..... Graziella:hai sentito il messaggio che ti ho mandato....? Marcello:si.... no veramente no ancora...... Graziella:- e niente con questo qui.....questo Franco....io spero di tirarmelo via il più presto possibile dalle scatole.....sono veramente stanca.......e lui che lo copre....! e Gino che lo copre...! eio sinceramente ho detto io gente così....personaggi così non mi piace....che tu copri....! (gino) e ma sono cavoli miei...sono cazzi miei.....io posso dare tutti i soldi che voglio .....a te noin te ne frega niente.......a te non ti manca niente....ecc.ecc..., gino ma non è quello il problema ...il problema è che un personaggio non ti puo venire a cercare....solo quando ha bisogno.....cioè non so se riesci a capirmi.....? Marcello:ma gino dov'è sta dormendo adesso....? ....----omissis---..... Graziella:- sono andata stasera......faccio....dico allora si è preoccupato dico il tuo amico che non è riuscito a cambiare l'assegno....? (Riferito ad un assegno fatto a Francesco GRECO) dico guarda noi non è che scappiamo....poi dico guarda non c'era questa urgenza....di bisogno di soldi.....di 2500 euro...... cioè alla fine 99 Telefonata del 07.06.2007 ore 12.02 progressivo numero 1291735, chiamata in entrata sull'utenza numero 3488444908 in uso a RAVANELLI Luigi dall'utenza numero 3405671275, in uso a MANNO Franco (Compare) 100 Telefonata del 04/07/2007, progressivo numero 1367282 , chiamata in entrata sull'utenza 3488444908 in uso a RAVANELLI Luigi, da utenza numero 0295327266 in uso alla cooperativa RAD, operatore Graziella MARINARO (moglie di Luigi RAVANELLI) 101 Telefonata del 08/06/2007 alle ore 23.05 progressivo nr°1295831 in uscita dall'utenza numero 3488444908 in uso a RAVANELLI Luigi verso l'utenza numero 3296523350, in uso a PAPARO Marcello.- come hai detto tu.....è....perhè io mi fido di quello che mi dice mio marito.....TU HAI PAGATO QUESTA PATENTE CHE DEVE FAR FARE A SUO NIPOTE, ok ma non è che scappavamo.....! ---omissis--- Marcello:- e li in esselunga come va adesso? tutto a posto ? con Gianni.....? Graziella:- io ti do ti devo dire un anticipo, loro vogliono a tutti i costi che gino si toglie via da questo consorzio, e gli ha detto guardate che io non vi pesto i piedi...perchè io sono nel consorzio come persona fisica.....e glielo abbiamo detto anche alla lega delle cooperative....perchè questi hanno cominciato a tirare fuori storie alle cooperative.....noi siamo stati ieri là.....! fino alle 16.30.....! .....-----Omissis-----..... Graziella:-il problema è star tranquilli (riferito a come persona fisica....., biglietti e ho speso che io devo sistemare sta faccenda tra una settimana.......vuol dire ....che loro devono Disanto Moscato e Apollonio) che Gino si è tolto via da questo...consorzio....(ytaka) noi partiamo tranquilli perchè io voglio andare via al viaggio perchè ho già tutti i quasi 3000 euro, perchè se no glieli faccio cagare a uno a uno......! Marcello:- ma in settimana prendo l'appuntamento.....con il notaio....e si fa tutto....! Graziella:- guarda però quando andiamo via noi.....! io gli ho detto quello che succede succede.....! non mi interessa niente....! capito...? perchè loro stanno trovando questa scusa......! non so se mi capisci...! Marcello:no no ma adesso..... Graziella:- perchè noi abbiamo....ti spiego subito....! TI DICO BELLO PAPELE PAPELE ..... ABBIAMO CHIAMATO DEI PERSONAGGI....! CHE HANNO LE PALLE QUADRATE SOTTO.....!, e gli ha detto (MANNO Alessandro durante il colloquio con i tre del CDA, Apollonio Moscato e Disanto) ue allora...? ( e la risposta avuta da Manno dai tre è stata ) e ma sai ma ravanelli.... gino.... si è messo....col consorzio è lui che ha sbagliato....è lui che è andato avanti....! (graziella durante la conversazione con Marcello gli spiega quello che il marito ha detto ai MANNO) gli ha detto a questo qua......e compà se mi devo togliere dal consorzio..... io mi tolgo......dal consorzio....! però dopo ci devi pensare tu....! io non ci posso fare niente.....! , (Graziella spiega a Marcello che il MANNO) HA DETTO CHE LI VA A PRENDERE A UNO A UNO.....! E NON E' LA PRIMA VOLTA.....E' PER QUESTO TI DICO.....! CHE LORO DEVONO STARE ATTENTI A COME PARLANO....! perchè dice, ah!!! E' questa la scusa che stanno mettendo....INCOMPRENSIBILE.... io gli faccio vedere la firma che mi sono tolto da consorzio.....! .....-----omissis----.... Graziella prosegue raccontando che i tre del cda riferito a DISANTO, APOLLONIO E MOSCATO, nel colloquio avuto ieri con i due personaggi (MANNO Alessandro e altro), gli hanno proposto di entrare nel CDA.- Dalle conversazioni sopra riportate emerge con chiarezza che dietro il tentativo di Ravanelli Luigi, supportato dalla moglie, di fare associare la RAD al consorzio Ytaka si trova Paparo Marcello, il quale avrebbe preso l’appuntamento con il notaio per formalizzare l’ingresso di RAD in Ytaka, in quanto interessato alle vicende “in Esselunga”. Al momento quindi (8 giugno 2007, dopo i due ferimenti di cui qui si discute), Paparo riteneva ancora possibile la realizzazione del suo progetto. In merito a Manno e Maiolo gli operanti osservano: In relazione a quanto sopra riferito circa l’intervento dei due “compari” di RAVANELLI, MANNO Alessandro e MAIOLO Cosimo, questo Nucleo, sentita anche la S.V., decideva di escutere nuovamente lo stesso APOLLONIO, al fine di accertare se vi erano state delle minacce a lui rivolte da tali soggetti calabresi nell’interesse dello stesso RAVANELLI. Secondo le risultanze investigative sopra menzionate tale incontro con MANNO e MAIOLO risultava essere avvenuto in data 7 luglio 2007. Il successivo 28 luglio veniva convocato presso questi uffici lo stesso APOLLONIO Giovanni il quale dichiarava quanto segue: “Dopo il ferimento del mio vicino di casa RIGOLA, sono stato chiamato da voi carabinieri in caserma a Melzo. Lì ho avuto modo di descrivervi quali erano le tensioni al tempo con il presidente della RAD, RAVANELLI Luigi. Il tutto era riferibile ad un suo progetto di fusione della nostra cooperativa con il consorzio Ytaka, progetto che lo vedeva d’accordo con PAPARO Marcello. Il nostro consiglio di Amministrazione è composto, oltre che da me e da RAVANELLI Luigi, anche da MOSCATO Giuseppe, DI SANTO Aldo, CORATELLA Francesco. La nostra cooperativa ha sempre avuto come sindaci un colleggio sindacale composto da tre membri ordinari e due supplenti. Dopo tali fatti, ho ritenuto opportuno avvisare la lega delle cooperative e farmi aiutare, in quel momento di difficoltà, nella scelta, vista l’imminente scadenza dei vecchi sindaci, di un nuovo colleggio sindacale che potesse meglio tutelare le sorti della RAD. Così fu fatto, infatti i vecchi si ritirarono, e trovandoci scoperti, in una riunione del CDA, fatta alla lega delle cooperative, decidemmo di rivolgerci alla stessa lega per avere qualcuno a cui dare quel compito. I rapporti con RAVANELLI non sono mai cambiati, attesa la sua permanenza nella carica di consigliere del consorzio Ytaka. Posso affermare che in più occasioni sia io che il resto del CDA abbiamo fatto notare a RAVANELLI che per quanto poco chiara fosse quella sua posizione, fino a quando non coinvolgeva la RAD nella sua completezza, avrebbe potuto continuare a mantenere quell’incarico. Altresì gli venne più volte ricordato che in tale posizione non avrebbe mai dovuto interferire nei rapporti contrattuali già esistenti della RAD con i suoi storici clienti. In quella precisa circostanza, mi riferisco ad una riunione fatta verso i primi giorni del mese di giugno, mi dichiarai disponibile anche a far passare tutti gli eventuali nuovi clienti che avrebbero chiamato in ufficio al consorzio Ytaka. La situazione non è mai cambiata fino a quando nel mese di maggio sono andato in malattia per quindici giorni. Il 30 di maggio era fissata l’assemblea dei soci e sono certo che RAVANELLI non si aspettava la mia presenza. In quella circostanza ero pronto a far votare contro di lui per allontanarlo dalla cooperativa. Sono sicuro che RAVANELLI, trovandosi in assoluta minoranza e, sicuramente, per non perdere la sua posizione, fu completamente d’accordo con ogni nostra richiesta non facendo alcun riferimento a quel suo progetto. Da allora ogni tanto, seppur sporadicamente, ha cercato di imprimere delle scelte alla RAD che erano contrarie alla volontà del CDA, senza però riuscirvi”. A quel punto veniva rivolta al teste l’esplicita domanda se fosse mai stato avvicinato da qualcuno nel tentativo di convincerlo a mutare le proprie strategie lavorative, alla quale lo stesso testualmente rispondeva: “Circa un mese fa, mi trovavo all’interno degli uffici della RAD in Rodano, Via Papa Giovanni XXIII° nr. 46 quando, improvvisamente, entrarono tali MANNO Alessandro e (credo sia suo cugino) MAIOLO Nino. Entrambi cercavano e chiedevano del sottoscritto; in quella circostanza, ricordo che erano presenti anche i miei soci Di Santo Aldo e Moscato Giuseppe. Alla presenza anche di questi, il Manno Alessandro si soffermava sui problemi che il suo amico Luigi Ravanelli stava incontrando all’interno della RAD ossia, a dire dello stesso Manno, proprio il Ravanelli si sarebbe rivolto a questi affinché io personalmente avessi potuto avvicinarmi alle idee del Luigi Ravanelli, cercando di trovare una soluzione.Sempre in quella circostanza, ricordo che il MANNO ed il MAIOLO non usarono alcun atteggiamento minaccioso ma si soffermarono -in particolaresull’esigenza di trovare un accordo all’interno della Cooperativa che potesse soddisfare tutte le parti”. Tra l’altro ed infine fu chiesto ad APOLLONIO quale fu la sua impressione sull’accaduto e lo stesso rispose: Il fatto che quelle persone, che io non conoscevo personalmente ma che sapevo essere molto vicine a RAVNELLI, mi avessero contattato facendo riferimento alla situazione della RAD, mi lasciò un pò pensare a tutta la situazione che si era verificata e a quanto successo a RIGOLA. Il tono avuto dai MANNO E MAIOLO no fù mai decisamente minaccioso ma il loro intervento mi fece pensare. Di certo io ebbi modo di fare le mie considerazioni sul comportamento di RAVANELLI, e i due mi dissero che la cosa andava sistemata e che avrebbero parlato nuovamente con Luigi.Dopo quella sorta di incontro, non ebbi piu’ a vedere ne’ sentire il Manno Alessandro e/o suo cugino Maiolo Nino ma posso dire di aver riscontrato, però, un cambiamento comportamentale da parte proprio del Luigi Ravanelli. Nella fattispecie, questo sembra essersi maggiormente avvicinato ai problemi della cooperativa RAD, forse anche perché ha ben compreso che non sarebbe servito a nulla scontrarsi, in questo momento, con il CDA” . Alla domanda se conosceva già da prima i due soggetti lo stesso proferiva tali parole “Li conosco da diversi anni sia di persona che di fama; sono conosciuti entrambi, nell’area di Pioltello e Seggiano, quali personaggi ambigui e con precedenti penali. Il Luigi Ravanelli, so essere molto amico di entrambi ed è addirittura il padrino della giovane figlia di Manno Alessandro. Recentemente, sempre dopo quel mio colloquio con il Manno ed il Maiolo, il Ravanelli si è dimesso volontariamente dalla carica di Consigliere del Consorzio Ytaka di Brugherio, rimanendo quindi esclusivamente in carica come Presidente della RAD”. Chi scrive osserva quanto segue. Le dichiarazioni di Apollonio sono molto precise. Manno e Maiolo sono intervenuti per conto di Ravanelli, facendo pesare la propria “fama” al fine di sostenere la pretesa di Ravanelli, il quale sapeva di non potere farsi vedere in giro con Manno Alessandro (cfr. int. del 06/06/2007 alle ore 10.15 progressivo numero 1288689 102:In ambientale Luigi dice a Uomo (Alessandro MANNO) compare se questi ci vedono questi non vengono più, e ma domani mi rompono ancora i coglioni.- ) La strategia comune di Ravanelli e di Paparo e’ proseguita anche dopo i due ferimenti, con pressioni pesanti esercitate da persone inviate da Ravanelli, come si evince dalle telefonata sopra riportata tra Paparo Marcello e la moglie di Ravanelli Luigi (Telefonata del 08/06/2007 alle ore 23.05 progressivo nr°1295831 103) Quell’intervento, di cui Paparo e’ stato portato a conoscenza, era funzionale al raggiungimento dello scopo perseguito da Paparo per mezzo di Ravanelli, che con la moglie agiva di comune accordo con Paparo. Apollonio quindi nelle sue dichiarazioni ha esposto in modo riduttivo il peso dell’intervento di Manno e Maiolo presso i consiglieri della RAD. 102 Telefonata del 06/06/2007 alle ore 10.15 progressivo numero 1288689, chiamata uscente dal numero 3488444908 in uso a Luigi RAVANELLI, verso l'utenza numero 3493886414in uso a Graziella MARINARO (Moglie RAVANELLI Luigi) 103 Telefonata del 08/06/2007 alle ore 23.05 progressivo nr°1295831 in uscita dall'utenza numero 3488444908 in uso a RAVANELLI Luigi verso l'utenza numero 3296523350, in uso a PAPARO Marcello.- E’ anche emerso che Ravanelli non accettava obiezioni di sorta (progressivo nr 320 del 23.05.2007 ore 17.55 tra Paparo e Ravanelli (linea 3488444908 – Ravanelli 2. che evidenzia l’intenzione di Ravanelli di far entrare “a tutti i costi” Paparo nell’affare Esselunga: “…noi dobbiamo trovare soltanto il sistema come fare .Indolore perché devono capire che è così e basta”) 104 Dopo il primo fallimento del loro progetto (l’8 maggio l’appalto e’ stato assegnato alla RAD e Esselunga non aveva voluto proseguire nei contatti con Ytaka), Ravanelli e’ uscito dal consorzio Ytaka, su preciso consiglio di Manno Alessandro e Maiolo Cosimo, con il consenso di Paparo (la moglie di Ravanelli ne parla con Paparo, che non dissente, nella telefonata del 08/06/2007 alle ore 23.05 progressivo nr°1295831 105, spiegandogli anche quali sono state le minacce fatte da Manno nella riunione del 7.6.2006 ai soci della RAD, minimizzate da Apollonio nel corso delle sucessive dichiarazioni rese nel verbale di sommarie informazioni). La ragione di tale consiglio, come chiaramente emerge dalla telefonata, e’ che il motivo formale del dissenso opposto dalla RAD alla adesione al consrozio Ytaka sta nella posizione di Ravanelli, che e’ presidente della RAD e nel contempo e’ inserito nel consiglio di amministrazione della stessa Ytaka, e quindi in posizione di forza rispetto agli altri soci della RAD nel caso in cui la RAD si associasse ad YTAKA. Paparo Marcello non ha quindi nulla da obiettare alla uscita di Ravanelli dal CdA Ytaka, perche’ se l’uscita di Ravanelli da Ytaka gli consentisse di “acquisire” la RAD, cioe’ di associarla a Ytaka, come in passato RAD era stata associata al consorzio SAFRA dui Longo, Paparo avrebbe raggiunto il proprio scopo, e Ravanelli agirebbe comuque di intesa con lui. La strategia comune di Paparo e Ravanelli e’ quindi proseguita anche dopo i due ferimenti oggetto della presente analisi, con metodi (pressioni minacciose a mezzo di terzi non direttamente interessati all’affare, come quelle di Manno e Maiolo, e ritorsioni, come il trasferimento di Di Santo Aldo) che possono definirsi mafiosi, condivisi da Paparo Marcello. La concatenazione logica dei fatti, e le conversazioni intercettate, consentono di individuare in PAPARO Marcello il mandante del ferimento di Apollonio Giovanni (per errore di persona e’ stato colpito Rigola Roberto). 104 progressivo nr 320 del 23.05.2007 ore 17.55 (linea 3488444908 – Ravanelli 2. 105 Telefonata del 08/06/2007 alle ore 23.05 progressivo nr°1295831 in uscita dall'utenza numero 3488444908 in uso a RAVANELLI Luigi verso l'utenza numero 3296523350, in uso a PAPARO Marcello.- Paparo nelle conversazioni intercettate afferma invero di non volere essere coinvolto nella “guerra” tra RAD e Ravanelli (cfr. Progressivo nr 907 del 23.05.2007 ore 17.17 utenza 3296523350 – Paparo1)106 Tuttavia Paparo dimostra nella conversazione di collegare i due ferimenti, senza che il loro collegamento sia invece emerso sugli organi di stampa. Di tale collegamento ha invece parlato con Ravanelli, come emerge dalle intercettazioni. Deve quindi ritenersi che le sue affermazioni, dirette alla segretaria di una delle societa’, siano dirette a spendere una tesi “ufficiale” dei fatti, che nasconde il fattivo interessamento da parte di Paparo, con Ravanelli, per acquisire appalti relativi ai servizi di facchinaggio per Esselunga. La cronologia dei fatti e’ in perfetta sincronia con il fallimento del progetto di Paparo (Rigola e’ stato ferito due giorni dopo l’ attribuzione del servizio di facchinaggio alla RAD). Le dichiarazioni di Apollonio sono precise e coerenti con tale ricostruzione dei fatti e provato e’ l’interessamento di Paparo agli appalti di Esselunga assegnati a RAD. Che tali metodi siano condivisi e praticati da Paparo Marcello emerge dalle vicende relative alle aggressioni a Padulano Nicola e a Stanchieri Orazio. Deve quindi ritenersi che Rigola sia stato ferito per errore al posto di Apollonio, come dallo stesso Apollonio ipotizzato, e che mandante del ferimento sia Paparo Marcello, il quale usa fare le cose “in forme diverse” da quelle che appaiono, al fine di punire Apollonio per non essersi adeguato al volere di Paparo e non avere acconsentito al suo controllo economico di fatto della RAD. Si ritengono quindi sussistenti a carico di Paparo Marcello gravi indizi di colpevolezza del reato di cui al capo 10 dell’imputazione. Quanto alla qualificazione giuridica del fatto, si ritene che lo stesso integri gli estremi non del tentato omicidio, ma delle lesioni aggravate. Le modalita’ del fatto sono tipiche di un professionista: e’ stato infatti usato un mezzo, il motociclo, piu’ veloce di quello oggetto dell’agguato; il conducente del motociclo ha seguito la autovettura sulla quale pensava si trovasse Apollonio. 106 Progressivo nr 907 del 23.05.2007 ore 17.17 (utenza 3296523350 – Paparo1) Il fatto che sia stato sparato un solo colpo, la attenzione con cui la moto si e’ accostata a destra della autovettura spsrando al suo interno attraverso il finestrino il cui vetro era abbassato, e la direzione del colpo, e’ indicativa della volonta’ dell’autore della aggressione di ferire la vittima e non di ucciderla, coerentemente con lo scopo di “avvertimento”, di pressione minacciosa, dell’attentato. Il fatto deve quindi essere riqualificato come lesione aggravata ex artt. 582 585 per essere stato commesso con arma, in concorso con persone non identificate. Il fatto integra altresi’, in concorso formale, il reato di cui al capo 19 dell’imputazione, essendo il ferimento ideato ai danni del vicepresidente della RAD, e per errore realizzato ai danni di altra persona (Rigola), un atto di concorrenza posto in essere con violenza (tanto da integrare il reato di cui al capo 10) e minaccia (ai danni degli altri soci della RAD), posto in essere da Paparo nell’esercizio della attivita’ imprenditoriale del consorzio di cooperative Ytaka, al fine di imporre la presenza di Ytaka nel redditizio settore dei servizi di facchinaggio per conto di Esselunga. Altrettanto chiara e’ la ragione del ferimento di Longo Onorio di cui al capo 9 dell’imputazione, ma non sussistono a carico di Paparo Marcello, ne’ a carico di altri, indizi sufficientemente gravi di colpevolezza in ordine a tale reato. Longo nelle conversazion intercettate ha ricondotto l’attentato all’invidia suscitata a causa delle buone condizioni economiche del consorzio e di sue societa’. Il 10.5.2007 progr 559 ore 11.07 si spinge ad affermare che “si sta convincendo sempre di piu’ che ‘questa’ e’ una cosa che nasce dal passato e che va avanti da tempo, come se ci fosse una combriccola che cercava di fare qualcosa e che’ e’ stato bloccato”. E lo stesso 10 maggio, quando viene ferito Rigola al posto di Apollonio, e’ Longo che cerca di contattare Apollonio per mezzo di Fracchioni Giovanni (progr 571 del 10.5.2007 ore 17.00). Longo, come del resto Apollonio, ricollega il ferimento diretto contro Apollonio alle vicende inerenti gli appalti per Esselunga: quando infatti Fracchioni comunica a Longo che anche “l’Esselunga” sta cercando Apollonio, tra l’altro tramite lo stesso Fracchioni, Longo commenta affermando di sapere perche’ lo cercano ed insiste perche’ venga rintracciato e per parlargli urgentemente. E quando Fracchioni ipotizza che il ferimento di Rigola sia un errore di persona (“ma era indirizzato a lui quello di stamattina?”) , Longo risponde: “si’, ma non parlare per telefono”. Longo e Apollonio si erano gia’ sentiti dopo il ferimento di Longo e prima del 10 maggio: Apollonio compare infatti nelle intercettazioni telefoniche disposte dopo il ferimento di Longo, e lo stesso Apollonio il 10 maggio ha affermato di avere incontrato Longo in ospedale il sabato precedente (5 maggio). La immediata reazione di Longo dopo il ferimento di Rigola, la sua volonta’ di non parlarne per telefono, e la sua urgenza di parlare con Apollonio, sono elementi indicativi del fatto che l’attentato ideato nei confronti di Apollonio e’ stato da Longo immediatamente ricondotto ad un contesto preciso, lo stesso al quale ha pensato Apollonio. E’ Longo per primo ad ipotizzare che il ferimento di Rigola al posto di Apollonio sia collegabile agli appalti di Esselunga, ed il fatto che voglia parlargli urgentemente dopo ilproprio ferimento e’ elemento di collegamento tra il ferimento di Apollonio e quello di Longo. Apollonio lo chiamera’ la sera stessa (progr 578 del 10.5.2007 ore 18.19) e Longo anticipando a Apollonio il fatto di sapere che cosa era successo, lo invita a recarsi in ospedale da lui, evidentemente per parlare della questione. Che i due fatti siano collegati tra loro viene detto da Longo anche agli operanti, il giorno dopo il ferimento di Rigola: (cfr. conversazione dell’11.5.2007 ore 11.54 progr 624 di Longo con il tenente Latini dei carabinieri di Monza: “questa mattina ho parlato con quella persona Apollonio…mi ha raccontato alcune cosettine che forse aveva raccontato anche a voi…perche’ questo ,mi ha fatto collegare il mio fatto al suo…da come si e’ espresso lui secondo…secondo me c’e’ un nesso…perche’ se questa gente qui voleva impossessarsi di quei tipi di lavoro che sono come gli ho detto che pagano eccetera.. e poi c’e’ un grosso fatturato potrebbe portare..adesso non so che persone sono perche’ lui dice che secondo lui addirittura qualcuno di quelli li’ e’ anche stato in galera quindi…si fa presto a fare i conti in questo momento qua e poi gli atti sono quelli intimidatori di dire tu qui non ci metti piu’ piede, infatti lui nella nostra discussione e’ stata quella e mia ha detto se non mi vuoi piu’ tra i piedi mi dai dei soldi e io vado via”. Chi esattamente abbia discusso con Longo non e’ purtroppo emerso. Tuttavia il 14.5.2007 sentito a sommarie informazioni dalla squadra mobile (cfr. verbalein faldone XII aff. 913) Longo, ha confermato di essere amico di Apollonio e di averlo contattato dopo il ferimento di Rigola, apprendendo da Apollonio il suo timore circa il ruolo di Paparo nel ferimento di Apollonio. Longo ha confermato inoltre che anche cooperative che fanno capo allo stesso Longo operano per Esselunga a Pioltelo (Apollo e SGI) unitamente a RAD e a un’altra cooperativa (Cogese) che fa capo ad altro consorzio, il consorzio Alma. Longo ha confermato poi di essere convinto che “Ravanelli e Paparo potrebbero avere svolto un ruolo importante nei suoi episodi, considerato che in Calabria questi sistemi sono praticamente ‘normali’”, cosi’ manifestando di percepire il contesto nel quale Ravanelli e Paparo operano. Affermando di pensare all’ipotesi di abbandonare gli incarichi presso la SAFRA, Longo si e’ detto consapevole del fatto cbe il suo abbandono spianerebbe la strada alle societa’ di Ravanelli e di Paparo. Dal verbale SI di Apollonio Giovanni del 15.5.2007 emerge che proprio in Esselunga aveva conosciuto Longo Onorio. Apollonio ha confermato la presenza a Pioltello per la Esselunga di cooperative riconducibili ad entrambi, e ad altri, e il coinvolgimento della cooperativa Apollo anche allo stabilimento di nuova apertura a Biandrate, dove sono state chiamate anche le altre societa’ presenti anche a Pioltello (Cogese e Sigest) (cfr. anche verb. Si rese da Fracchioni Giovanni il 17.5.2007). Il 19.5.2007, dopo la dimissione di Longo dalla clinica, Apollonio e Longo si sono ripetutamente sentiti. Hanno affermato di sperare che emergessero i responsabili dei due ferimenti (progr 1078 del 19.5.2007 ore 13.11). In questo contesto il 22.5.2007 (progr 1165 ore 16.58) per precauzione Apollonio allontana la RAD dal consorzio SAFRA di Longo, il quale non ha nulla da obiettare. Questo e’ un ulteriore elemento, considerata la vicinanza temporale tra i fatti, e i commenti di Longo e Apollonio tra loro, per affermare che i due ferimenti siano collegati tra loro e con la opposizione alle pretese di Paparo Marcello e Ravanelli Luigi. Nel frattempo Apollonio confida a Longo, con linguaggio criptico, di avere intenzione di contestare a Ravanelli la sua condotta e i suoi legami: “sto cercando di perdere un po’ di tempo e di guadagnarlo diversamente e poi far esporre a lui le problematiche se ha dato o…ha detto…che cosa…a questi personaggi”. Ancora il 22.5.2007 (progr 1191) Longo afferma di non avere trovato una spiegazione esauriente all’attentato ai suoi danni, ma il 23.5.2007 parlando con Longo Raffaele di Esselunga (progr 1235 ore 10.37) afferma “mi sa che me li hanno mandati… io ho una brutta impressione…spero che i carabinieri riescano a farla…divrebbe essere in casa li’…”. Anche in questo caso il inguaggio di Longo, evidentemente timoroso di ritorsioni tanto da non collaborare con gli operanti, ma speranzoso del buon esito delle indagini, e’ criptico, ma emerge dalle sue parole la convinzione di essere stato punito per non avere ceduto in una controversia “in casa li’”, cioe’ inerente le cooperative di facchinaggio che ricevono appalti da Esselunga. La medesima convinzione di Apollonio e di Longo, unitamente ai loro diversi atteggiamenti, emerge dalla conversazioni del 25.5.2007 ore 11.26 progr 1339: mentre Apollonio afferma di essere “piu’ che determinato e sicuro di farlo…sto aspettando soltanto che bollisca ancora un po’ convinto che lui e’ riuscito a farmi spaventare…o chi per lui… poi quando arriva…arriviamo con concretezza le cose…io adesso ho fatto in modo che adesso temporeggiando anche le indagini qualcosa venga fuori…poi dopo arriva la botta finale e qualcosa succedera’…sperando in bene…”, Longo lo consiglia di stare “attento…perche’ fa un male della madonna… mi raccomando… non sottovalutare mai niente”. Evidente e’ quindi che Longo e Apollonio ritengono i due ferimenti collegati tra loro ed entrambi alle vicende inerenti gli appalti stipulati con Esselunga. Anche nella conversazione progr 1483 del 30.5.2007 ore 10.56 Longo afferma di avere anche ridotto il proprio lavoro, e di continuare con le cooperative solo per i contratti risalenti nel tempo, per cui non pensava di avere problemi a causa dei contratti con Esselunga: “pensavo di non avere altre noie…i contratti che ho in atto con le cooperative sono vecchi di 17-18 anni perche’ con Esselunga ce li ho dai tempi di Carlo Cudega…quindi non pensavo di avere questi problemi”. L’1.6.2007, dopo che Ravanelli si era nuovamente recato negli uffici di Esselunga cercando di presentare il consorzio Ytaka, Apollonio, al quale la vicenda era stata riportata da operatori di Esselunga, si confida con Longo (progr 1579 ore 9.32). Apollonio afferma: “sono andato all’Esselunga stamattina, perche’ ieri il mio socio si e’ presentato con l’ambiguo”, riferendo che Ravanelli aveva spiegato nel corso di quel colloqui in Esselunga che “Longo e’ stato sparato per un problema di donne e lo stesso anche Apollonio, la seconda volta, mo questo ha paura di lavorare perche’ lo hanno sparato…a che cazzo di bastardi, guarda te, senza che l’azienda gli ha detto niente…”. Ravanelli aveva cioe’ ironizzato in Esselunga sui due ferimenti, che peraltro in quel contesto aveva collegato tra loro. I due discutono poi del fatto che Ravanelli vorrebbe, in palese conflitto di interessi, fare uscire la RAD dalla SAFRA per farla confluire in YTAKA. Apollonio afferma quindi di volersi “togliere di torno questa gentaglia” e Longo gli chiede dove Ravanelli possa avere “trovato questo qui”. Evidente, anche se implicito, e’ il riferimento a Paparo Marcello. Dal verbale di Si rese il 10.5.2007 da Botta Aldo, direttore del reparto Logistica di Esselunga, si evince che gia’ l’11 aprile 2007 Ravanelli Luigi si era presentato negli uffici di Esselunga senza Apollonio e in compagnia di Paparo Marcello. Dopo l’incontro Botta aveva quindi contattao Apollonio, il quale si era detto in disaccordo con Ravanelli sul progetto di adesione al consorzio. La medesima opinione Apollonio gli aveva manifestato qualche giorno prima del 10 maggio. Botta Aldo ha precisato che il volumne di affari delle cooperative che gestiscono il lavoro di facchinaggio si aggira sui 34.000.000,00 di euro annui, ripartiti all’incirca per un terzo tra tre cooperative, di cui una e’ la RAD, che come la SAFRA era stata invitata da Esselunga ad operare anche per il nuovo centro di Biandrate in via di apertura. Che Paparo Marcello con Ravanelli ambisse ad entrare tra le societa’ appaltatrici dei servizi di facchinaggio per il nuovo stabilimento di Biandrate di Esselunga e’ stato affermato dallo stesso Ravanelli. Paparo Marcello del resto ha cercato anche attraverso altre societa’ contatti con Esselunga: dalla ann. 23.7.1007 dei carabinieri di Monza (cfr. faldone XIII) e dagli atti allegati ( cfr. in particllare verbali Si rese da Ciccone Francesco, Gauzzi Erme, Bonvino Francesco) si evince che Paparo Marcello, attraverso Franco Greco, legato sentimentalmente a Guarino Patrizia, moglie non convivente di Paparo Marcello, ha contattato i soci della cooperativa La Rapida che pure lavora presso Esselunga di Pioltello, per farla associare al consorzio Ytaka; i soci della Rapida avevano progettato di consorziarsi con la RAD “di Ravanelli”; proprio con Ravanelli i soci della Rapida si erano recati a Brugherio presso la Ytaka per discutere la offerta di associazione al consorzio. L’offerta era infine stata rifiutata, senza che pero’ venissero esercitate pressioni a seguito del rifiuto. Greco Franco e’ persona vicina a Ravanelli Luigi: dal verbale di Si rese il 10.5.2007 da Moscato Giuseppe, consigliere di amministrazione della RAD, emerge che la mattina del 9 maggio 2007 Paparo Marcello si era presentato alla Rad per parlare con Ravanelli (per apprendere che l’appalto era stato assegnato a RAD), ed era presente in quella occasione anche Franco GRECO, “nostro ex dipendente …di cui non so fornire ulteriori dati che qualche volta accompagna Ravanelli…”. Ma tutti questi non sono elementi sufficienti per attribuire a Paparo il ferimento di Longo. Invero lo stesso Longo, nonostante quanto affermato con Apollonio, in una conversazione intercettata afferma di ritenere che sia errata l’ipotesi degli inquirenti circa la riconducibilita’ del suo ferimento ai rapporti con Apollonio. Longo, nelle sue ricerche subito dopo il proprio ferimento, stava concentrando la attenzione sulle vicende di Etjca s.p.a, societa’ con sede a Milano in corso Sempione 39, che ha per oggetto la somministrazione di lavoro e sedi dislocate in vari punti del territorio nazionale (progr 352 del 7.5.2007 ore 10.31: Longo accusa Crivellin, che con lui opera in Etjca, di ritenerlo “un mafioso o qualcosa del genere”, ed afferma che Crivellin aveva affermato che la notizia del suo ferimento “ e’ bene che non si diffonda…perche’ c’e’ di mezzo anche Etjca…”; nello stesso contesto aggiunge che “non ha parlato a posta con la polizia che era amministratore delegato della Etjca…infatti loro puntano tutto sulla cooperativa”, ma pensa con la sua interlocutrice telefonica che “Crivellin ha un grosso interesse perche’ un giocattolino come Etjca” e’ stato un ottimo investimento, nel quale Longo “l’investimento che lui ha fatto lo ha ripreso tutto indietro con gli interessi…ampiamente pagati”). E’ l’unica conversazione in cui Longo riconduce l’attentato a un contesto diverso da quello degli appalti Esselunga, sebbene sempre nel contesto degli interessi di Paparo Marcello. Infatti la maggioranza delle quote della Etjca appartiene alla Job Solution s.r.l., di cui e’ socio anche Guarino Pietro, cognato di Paparo Marcello. Inoltre un’altra societa’ alla quale ha partecipato Guarino Vincenzo (la Dimensione Servizi), ora cancellata, aveva sede legale a Novate Milanese in via Vialba n. 52, come molte delle societa’ di Longo, e di questa era socio, oltre a Guarino Vincenzo, anche lo stesso Paparo Marcello. Deve quindi ritenersi che Longo Onorio conosca indirettamente Paparo Marcello. a sua volta almeno Inoltre mentre Longo e’ ricoverato a seguito dell’attentato, Crivellin cerca di prendere il controllo della societa’, appoggiato proprio da Guarino (prog 2512 del 18.6.2007 ore 11.58 in cui Longo afferma che Guarino “ non capisce niente, ed e’ soggiogato dal geometra” cioe’ da Crivellin). E proprio Guarino aveva affermato durante il consiglio di amministrazione della societa’ che a causa dell’attentato a Longo la societa’ avrebbe subito un “grosso calo” (progr 2852 del 21.6.2007 ore 16.51), con cio’ screditando ulteriormente la posizione di Longo, in conflitto con Crivellin nella conduzione della societa’. Occorre osservare a questo punto che Longo Onorio non ha collaborato con gli investigatori. Anzi, mentre era ricoverato presso la clinica Capitanio, proprio il 7 maggio, quando e’ stata intercettata la conversazione sopra riportata in cui Longo ipotizza che l’attentato sia riconducibile a interessi legati a Etjca, Longo ha ricevuto un nuovo telefono o una nuova scheda che non e’ stato possibile intercettare (cfr. progr 391 del 7.5.2007 ore 21.11) Ha anche invitato i suoi interlocutori a non parlare per telefono (prog. 412 del 8.5.2007 ore 10.39 e progr 571 del 10.5.2007 ore 17.00). Ne’ ha dato risultati utili la intercettazione ambientale. Longo aveva idea di chi fosse il suo aggressore, e non ha voluto indicare i suoi sospetti agli operanti (progr. 283 del 5.5.2007 ore 19.51). Dopo avere parlato con Apollonio, nelle conversazioni interecettate, che non sono pero’ tutte le sue conversazioni, accredita la tesi di Apollonio circa la riconducibilita’ di entrambi gli attentati al tentativo di Paparo Marcello di acquisire appalti da Esselunga. Ma tale ipotesi investigativa non ha trovato, con riferimento a Longo, riscontri. Benche’ i due ferimenti si siano verificati a distanza di pochi giorni, entrambi in prossimita’ temporale della stipulazione dei contratti con Esselunga, e benche’ Apollonio e Longo si conoscano da lungo tempo e siano stati legati da interessi economici (in passato la RADe’ stata associata al consorzio SAFRA di Longo, ed entrambi gli imprenditori gestiscono servizi per Esselunga), non e’ emerso alcun coinvolgimento di Longo nella controversia di Ytaka con Rad, ne’ la appartenenza della Rad di Apollonio al momento del fatto allo stesso gruppo di interessi di Longo. Infatti la RAD, in passato associata al consorzio SAFRA, al momento dei fatti era solo affiliata a tale consorzio, senza alcun vincolo economico. Quando Apollonio rescinde anche il legame di affiliazione con la SAFRA nel mese di maggio, Longo non lo contrasta, lo lascia fare, ma non aderisce espressamente alla ricostruzione delle vicende di Apollonio. Nemmeno sono emerse pressioni di Paparo Marcello, dirette o indirette, su Longo, al fine di ottenere il proprio ingresso nei rapporti con Esselunga. Nemmeno peraltro ha trovato riscontri l’ipotesi investigativa della ricondicibilita’ del ferimento di Longo al controllo di Etjca o alle attivita’ ad essa riconducibili. Certamente Longo ha avuto una conversazione con un soggetto che ha avanzato la pretesa di ricevere denaro in cambio dell’uscita da una societa’ (cfr. conversazione dell’11.5.2007 ore 11.54 progr 624 di Longo con il tenente Latini dei carabinieri di Monza: “…questa mattina ho parlato con quella persona Apollonio…mi ha raccontato alcune cosettine che forse aveva raccontato anche a voi…perche’ questo ,mi ha fatto collegare il mio fatto al suo…da come si e’ espresso lui secondo…secondo me c’e’ un nesso…perche’ se questa gente qui voleva impossessarsi di quei tipi di lavoro che sono come gli ho detto che pagano eccetera.. e poi c’e’ un grosso fatturato potrebbe portare..adesso non so che persone sono perche’ lui dice che secondo lui addirittura qualcuno di quelli li’ e’ anche stato in galera quindi…si fa presto a fare i conti in questo momento qua e poi gli atti sono quelli intimidatori di dire tu qui non ci metti piu’ piede, infatti lui nella nostra discussione e’ stata quella e mia ha detto se non mi vuoi piu’ tra i piedi mi dai dei soldi e io vado via”), ma non emerge se l’interlocutore di Longo fosse stato Paparo Marcello, uno dei fratelli Guarino, Crivellin o chi altri. Non sono emerse cause del ferimento di Longo alternative al contesto di rapporti con Paparo Marcello o con persone appartenenti al medesimo gruppo di interessi: era stato ipotizzato che causa del suo ferimento potesse essere il dissidio con la Rosa Francesco, ma in una telefonata del 22.5.2007 l’avvocato Buffoni che cura gli interessi di Longo afferma di avere ricevuto una lettera dall’avvocato di La Rosa dalla quale emerge che La Rosa ha riconosciuto di essere in debito con Longo impegnandosi a restituire quanto dovuto con rate mensili (progr. 1191 del 22.5.2007 ore 11.00). E i riferimenti di Longo ad Etjca impongono di ritenere che il suo ferimento sia collegato a quell’ambiente che costa a Longo la fama di “mafioso o qualcosa del genere”, costituito da un gruppo di persone che da tempo ha in mente un progetto ma e’ stato bloccato. Tuttavia Longo, pur non contraddicendo Apollonio, non arriva ad affermare che anche il mandante del suo ferimento sia Paparo Marcello. Nemmeno afferma che il ferimento sia derivato dalla volonta’ di controllare la societa’ Etjca. L’alternativita’ tra le due possibili cause del ferimento, e la mancanza di seri riscontri, impone di concludere nel senso che non sussistono a carico di Paparo Marcello gravi indizi di colpevolezza con riferimento al reato di cui al capo 9 dell’imputazione, ne’ quindi con riferimento al reato di cui al capo 19 limitatamente al ferimento di Longo Onorio. L’indagine su questi due episodi e’ peraltro rilevante non solo perche’ dimostra i sistemi utilizzati da Paparo Marcello nel perseguimento dei suoi interessi, ma anche perche’ coinvolge persone legate alla ‘ndrangheta calabrese. Non solo Paparo Marcello contatta i soci della cooperativa La Rapida attraverso Franco Greco, legato sentimentalmente a Guarino Patrizia, ex moglie di Paparo Marcello e sorella di Guarino Pietro e Vincenzo (che come si vedra’ sono pienamente inseriti nel contesto della criminalita’ organizzata sulla quale qui si indaga), ma per convincere i soci della RAD a deliberare l’adesione al consorzio di cooperative Ytaka RAVANELLI Luigi, aiutato dalla moglie MARINARO Graziella, e’ ricorso anche all’intervento delegato a due uomini di origine calabrese, che nessun legame avevano con la RAD, i quali hanno incontrato APOLLONIO Giovanni e gli altri amministratori della RAD per convincerli, con minacce come sopra visto, ad adottare la deliberazione che sarebbe convenuta ad “entrambi”. Costoro nelle intercettazioni sono chiamati “compare” e “comparello” e sono stati identificati in MANNO Alessandro 107 e MAIOLO Cosimo 108. Entrambi, qui non indagati, sono indicati come soggetti conosciuti dal comando stazione carabinieri di Pioltello come affiliati alla ‘ndrangheta e come appartenenti alla cosca di Caulonia (RC). Il metodo del loro intervento e’ tipicamente mafioso: non hanno profferito aperte minacce, sono intervenuti non nel proprio interesse ma per conto di altri, persone che non hanno espressamente nominato, e hanno fatto capire che il problema non poteva non essere risolto, dovendo necessariamente essere preso in considerazione anche l’interesse della controparte (Ytaka), al di fuori di ogni regola di libera concorrenza economica. Poiche’ Apollonio non ha aderito alla richiesta, di fatto proveniente da Paparo Marcello, e’ stato “punito”. 107 nato a Caulonia (RC) il 24.05.1964, residente a Pioltello (MI) in via Siracusa n. 1, gravato da diversi precedenti penali per ricettazione, favoreggiamento personale, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanza stupefacente 108 alias “Nino” o “Mino”, nato a Caulonia (RC) il 02.06.1964, residente a Pioltello (MI) in via Dante n. 75/C, cugino di MANNO Alessandro. Gravato da svariati precedenti penali per ricettazione, lesioni personali ed associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanza stupefacente Paparo Marcello non si e’ affatto stupito ne’ del fatto che Ravanelli si fosse rivolto a “compare” e “comparello”, ne’ dei metodi da loro utilizzati e a lui comunicati dalla moglie di Ravanelli. Anche nella vicenda relativa alla estorsione ai danni di Stancheri Orazio, Ciulla Michele ha vantato legami con chi sarebbe potuto intervenire facendo pesare la propria autorita’, ed in tal caso il personaggio importante era proprio Paparo Marcello. Nei confronti di Padulano Nicola addirittura Paparo, dopo avere tentato con un’offerta economica di allontanare Padulano dalla cooperativa, di fronte alla richiesta di una piu’ elevata somma di denaro, ha fatto sapere a Padulano che non gli sarebbe stato consegnato alcunche’ e che la risposta gli sarebbe giunta “personalmente” da Paparo Marcello, come e’ avvenuto attraverso il pestaggio (cnv del 31.07.2006, ore 12.13, prog.ID 337047 109: …. LEGENDA SALVATORE:- PAPARO Salvatore MARCELLO :- PAPARO Marcello …… quella proposta che gli abbiamo fatto dice che non accetta perchè... sono poco... SALVATORE:- MARCELLO :- uhm... dice che se aumenta qualcosa se ne può parlare.... MARCELLO :- no..no.. digli che per me non c'è niente... SALVATORE:- SALVATORE:- uhm... digli che la risposta gliela do io personalmente MARCELLO:SALVATORE:- va bene... MARCELLO :- ok.... SALVATORE:- gli ho parlato prima ora che lo vedo glielo dico. digli che ha detto... non esiste proprio comunque la risposta te la da lui... ha detto che è No!!! gia in partenza... MARCELLO :...omissis...) Paparo Marcello e’ quindi uso al ricorso a metodi utilizzati anche nei contesti mafiosi. 109 cnv del 31.07.2006, ore 12.13, prog.ID 337047, in entrata su ut. 3483867372 in uso a PAPARO Marcello, da ut.02216687280 deposito SMA Segrate (MI), nell'occasione in uso a PAPARO Salvatore, autorizzata con decreto nr.2261/06 R.I.T.T. Il reato associativo di cui all’art. 416 bis c.p. Le indagini hanno consentito di accertare che anche Paparo Marcello e’ inserito a pieno titolo nel mondo della ‘ndrangheta, di cui e’ un personaggio di rilievo a Cologno Monzese. Tali affermazioni sono sostenute dai metodi accertati cui e’ ricorso nell’espansione dell’attivita’ economica insieme al fratello Paparo Romualdo nel settore del movimento terra (capo 16), nel settore delle cooperative di facchinaggio (capi 10 e 19), nelle controversie personali a sfondo economico (vicende Stanchieri e Padulano), e a quanto emerso in ordine al traffico e al possesso di armi, da cui e’ conseguita la contestazione, non solo a Paparo Marcello, dei capi di imputazione sub 2 (gia’ sopra analizzato) 4 5 7 8 11 12 17 18 dell’imputazione, i cui elementi verranno qui di seguito analizzati. Si ricorda a tale proposito innanzi tutto che le indagini sono partite a seguito della sparatoria del 4.10.2004 che aveva come obiettivo Paparo Marcello, e che lo stesso Paparo e’ stato arrestato nel febbraio 2005 in possesso di due pistole di cui una con matricola abrasa (per le quali e’ gia’ stata separatamente giudicato); nel corso delle intercettazioni di quei giorni e’ emerso che disponeva di almeno altre otto armi occultate (cfr. capo 2 dell’imputazione). Le intercettazioni hanno consentito di fare emergere sin dall’inizio dell’indagine il contesto di relazioni personali e di potere di Paparo Marcello, e le ragioni da lui ipotizzate in ordine all’attentato subito, al quale e’ seguito l’incendio della casa del fratello Paparo Romualdo a Isola di Capo Rizzuto, in localita’ Cannelle. I due fratelli hanno ritenuto infatti di essere stati coinvolti nella guerra tra la famiglia della ‘ndrangheta degli Arena e quella dei Nicoscia che in quel periodo si stava svolgendo ad Isola di Capo Rizzuto. Le indagini svolte inzialmente dai due fratelli Paparo non hanno portato riscontri a tale ipotesi. Solo in seguito Paparo e’ riuscito a identificare l’autore materiale della sparatoria (Buccolieri Cosimo), senza pero’ avere prove decisive nei suoi confronti (cfr. capi 17 e 18 dell’imputazione). Le intercettazioni disposte dalla autorita’ giudiziaria nel presente procedimeno hanno dato invece conto del fatto che mandante della sparatoria e’ La Porta Carmelo, di concerto con La Porta Giovanni, e che la ragione dell’ “avvertimento” sta nel comportamento di Paparo Marcello nei confronti di La Porta Carmelo, da quest’ultimo reitenuto scorretto, per non averlo Paparo sostenuto finanziariamente, gravitando tutti all’interno del clan Nicoscia, in quanto La Porta a causa delle sue condizioni di salute non e’ economicamente autosufficiente. Quando Paparo e’ riuscito ad acquisire elementi nei confronti di Buccolieri, le famiglie Arena e Nicoscia si trovavano in un momento di tregua, e La Porta, che aveva agito senza superiore consenso e in un momento di rabbia, e si era poi adoperato per il raggiungimento della pax mafiosa, si e’ accordato con Buccolieri perche’ Paparo, legato tanto agli Arena che ai Nicoscia, non venisse a sapere quale fosse la vera causa della sparatoria. Nel febbraio 2005, quando e’ stato arrestato, e da diversi mesi, Paparo Marcello circolava armato perche’ temeva per la propria incoluminta’, a seguito dell’attentato dell’ottobre 2004. Il fatto che circolasse armato ha creato non poco imbarazzo nei suoi famigliari, che temevano la scoperta delle “altre” numerose armi, come gia’ emerso dalle intercettazioni analizzate con riferimento al capo 2 dell’imputazione. Le intercettazioni successive all’arresto di Paparo e la rilettura di quelle effettuate all’inizio dell’indagine, hanno consentito anche di individuare coloro i quali hanno ceduto la pistola sequestrata a Paparo al momento del suo arresto (cfr. capo 8 dell’imputazione). Si tratta di Bubbo Antonio e laporta Carmelo, il quale unitamente a esponenti della famiglia Bubbo e ad altre persone ha fornito al clan Nicoscia anche altre micidiali armi (cfr. capo 7), utilizzate nella guerra tra famiglie contrapposte ad Isola di Capo Rizzuto e per difesa da parte di coloro che a tali famiglie appartengono (cfr. capi 4 e 5), con il coinvolgimento anche di un appartenente alle forze dell’ordine (cfr. capi 11 12 - e 13). Si espongono di seguito innanzi tutto gli elementi indiziari relativi al traffico e al possesso di armi, strettamente intrecciati con i fatti e le relazioni personali che impongono di affermare la sussistenza di una associazione di stampo mafioso a Cologno Monzese capeggiata da Paparo Marcello, coadiuvato da La Porta Carmelo, a sua volta cognato di diversi esponenti del clan Nicoscia, dal cugino Verterame Carmelo, dai fratelli Paparo Romualdo e Sergio, dalla figlia Paparo Luana, dal fidanzato di questa Ciulla Michele, dal nipote Tallarico Francesco, e dal ragioniere Sala Mirko. Le indagini hanno consentito di accertare molteplici rapporti economici leciti e illeciti per i quali le decisioni sono prese in via ultima da Paparo Marcello, in forza di una fitta rete di rapporti personali nel cui ambito fondamentali sono la rete di rapporti familiar e il rapporto con esponenti del clan Nicoscia, di cui il grupo capeggiato da Paparo Marcello costituisce una costola, con base a Cologno Monzese. E’ emerso che diverse delle persone che sono in contatto con Paparo Marcello e i suoi fratelli nel contesto dei rapporti tra le famiglie Arena e Nicoscia, sono in contatto con Paparo anche nel traffico di armi e nella attivita’ economica di Paparo Marcello e di suo fratello Romualdo. Come si vedra’, questo e’ particolarmente emerso con riferimento a La Porta Carmelo, che procura ai cognati Nicoscia e a Paparo Marcello armi tramite Bubbo Antonio e altri appartenenti alla famiglia Bubbo, e a Verterame Carmelo, strettamente legato alla famiglia Arena e imprenditore presente come Paparo Romualdo sui cantieri dell’alta velocita’, e in contatto con lo stesso Paparo Romualdo. Si anticipa qui che e’ emerso dalle indagini che la societa’ P & P s.r.l., che opera nel settore del movimento terra, gestita di fatto da Paparo Romualdo ma delle cui vicende Paparo Marcello e’ perfettamente a conoscenza, partecipando alle decisioni piu’ importanti, intrattiene rapporti di natura economica con persone risultanti vicino al clan Arena (i fratelli VERTERAME Carmelo e VERTERAME Giuseppe) e al clan PERRE di Platì (RC) (Grillo Michele). Paparo Romualdo e’ risultato in contatto anche con esponenti del clan Barbaro e in particolare con BARBARO Pasquale, emergente come il dominus della spartizione illegale dei lavori di movimento terra in Lombardia. Paparo Romualdo e’ anche lo stratega dell’attivita’ posta in essere per evitare maggiori danni dopo l’arresto di Marcello (cfr. intercettazioni successive all’arresto di Paparo Marcello, in capo 2 dell’imputazione). Paparo Romualdo, come il fratello Marcello, ha la disponibilità di armi e dei luoghi ove le stesse sono occultate, tra cui il capannone della P & P in Gessate. Tra i famigliari di PAPARO Marcello e’ particolarmente attiva la figlia PAPARO Luana, che gestisce, insieme al padre, il consorzio Ytaka. Paparo Luana e’ a conoscenza delle attività di natura illecita del padre, del suo coinvolgimento nella contrapposizione tra le famiglie della ‘ndrangheta degli Arena e dei Nicoscia, e del possesso da parte del padre di armi, che ha anche contribuito a nascondere (cfr. capo 2 dell’imputazione) imponendo al proprio fidanzato Ciualla Michele di contribuire all’occultamento. Luana e’ stata anche perfettamente a conoscenza della punizione da infliggere a Padulano Nicola e del fatto che Ciulla Michele stava consumando una pesante estorsione nei confronti di Stanchieri Orazio, il cui denaro e’ stato utilizzato da Paparo Luana e Ciulla Michele per le vacanze estive. Paparo Luana e’ quindi partecipe delle attivita’ economiche del padre, al corrente dei metodi da lui utilizzati e del contesto in cui opera, e si avvale delle ricchezze con quei metodi procurati, dando al padre ausilio nelle sue attivita’ economiche e illecite (armi di cui al capo 2, Padulano) Il fratello di Paparo Marcello, Paparo Sergio, dimorante in Isola di Capo Rizzuto (KR), si occupa delle “ambasciate” da e verso gli esponenti della malavita isolitana. Il fratello PAPARO Salvatore, dopo varie vicissitudini legate a problemi di droga, e’ stato ricoverato in un centro per la disintossicazione nel Nord Italia a Erba, vicino a Lecco, da dove ha seguito le vicende del sodalizio e dove, dopo l’attentato a Marcello, si preoccupa di ottenere la disponibilità di una pistola per finalità difensive a causa della guerra di mafia in corso. Con riferimento al fratello PAPARO Giancarlo e’ emersa la disponibilità, inquietante, di armi di grosso calibro (lanciarazzi) – cfr. capo 5 dell’imputazione). TALLARICO Francesco e’ uomo di fiducia dello zio PAPARO Marcello, per il quale funge da prestanome. E’ anche stato chiamato ad occuparsi della custodia di armi. Anche PAPARO Domenico e PAPARO Vincenzo, figli di PAPARO Romualdo, risultano avevre disponibilità di armi da sparo (cfr. intercettazioni successive all’arresto di Paparo Marcello). Nei loro confronti non e’ stata avanzata richiesta di applicazione di misura cautelare. Il fatto che si siano recati armati nei pressi del carcere dove Paparo Marcello era stato condotto a seguito dell’arresto, e’ indicativo della abitualita’ da parte anche loro della detenzione di armi. Persona di fiducia di Paparo Marcello e’ anche CIULLA Michele, fidanzato di PAPARO Luana il quale, insieme con il fratello CIULLA Fabrizio, si e’ occupato dell’imbosco di armi (capo 2). Ciulla Michele per conto di PAPARO Marcello si e’ reso diretto protagonista anche di azioni delittuose nei confronti di terzi, come nel caso dell’aggressione in danno di PADULANO Nicola 110 (capo 15) e delle reiterate minacce nei confronti di STANCHIERI Orazio (capo 14). 110 nato a Napoli il 16.04.1970; Dalle indagini e’ emersa altresì la figura di SALA Mirko che lavora alle dipendenze dei PAPARO in qualità di ragioniere del consorzio Ytaka, e che si occupa anche della P & P. Sala ha contribuito a evitare che emergesse a carico di Paparo Romualdo la violazione della normativa antimafia nei lavori di movimento terra svolti dalla P & P “in nero” per conto della ditta LOCATELLI, subappaltatrice della De Lieto, a sua volta società appaltatrice della ITALFER, concessionaria delle Ferrovie dello Stato per la realizzazione delle linee dell’alta velocita’. Sala Mirko ha anche occultato nella propria abitazione documentazione compromettente dopo l’arresto di Paparo Marcello. Fin qui i più stretti familiari e i collaboratori dei PAPARO coinvolti nelle attività del sodalizio. Ma un ruolo significativo per la posizione di Paparo Marcello deve essere riconosciuto, alla stregua delle risultanze investigative, soprattutto a LAPORTA Carmelo 111. LAPORTA costituisce l’anello di collegamento tra Paparo Marcello, imparentato come Verterame Carmelo con gli Arena, tradizionale famiglia dominante a Isola di Capo Rizzuto, con la cosca attualmente dominante dei NICOSCIA. La Porta, che abita a Cologno Monzese come Paparo Marcello, e’ cognato di NICOSCIA Pasquale, detto “macchietta”, capo della omonima cosca, ucciso l’11.12.2004, e dei suoi fratelli. Nel corso dell’indagine e’ stata accertata la partecipazione di LAPORTA Carmelo ad almeno due “summitt mafiosi” in Calabria, il 21.03.2006 e il 29.05.2006, che hanno portato a sancire una temporanea tregua tra i NICOSCIA e gli ARENA. E’ LAPORTA Carmelo che tiene i contatti tra Paparo Marcello e NICOSCIA Domenico (tramite la moglie di quest’ultimo GUALTIERI Romina Paola), GUALTIERI Antonio, NICOSCIA Domenico cl. 78, NICOSCIA Antonio, entrambi figli del citato NICOSCIA Pasquale, CORDA Paolo e GUARINO Vincenzo (fratello di GUARINO Patrizia, moglie di PAPARO Marcello). GUARINO Vincenzo, cognato di Paparo Marcello, nel corso dell’indagine e’ emerso come gestore, insieme con il fratello GUARINO Pietro, dell’esercizio pubblico denominato “La Taverna dell’Isola”, nel quale e’ stata detenuta illegalmente una pistola Smith & Wesson cal. 38 con matricola abrasa, il cui rinvenimento e sequestro porterà all’arresto di FUCCI Maria e Foti Antonino. 111 na t o a C r o t o n e i l 3 0 . 0 1 . 1 9 6 9 , r e s i d e n t e a C o l o g n o M o n z e s e ( M i ) , i n v i a P i a c e n z a n r . 1 6 . Guarino Vincenzo con il fratello Guarino Pietro ha intrattenuto inoltre rapporti illeciti con un appartenente alle forze di polizia, Russo Giuseppe, sottufficiale della Guardia di Finanza (cfr. vcapi 11-13 dell’imputazione). Di tale “interessante” conoscenza Guarino Vincenzo rende partecipe Laporta Carmelo, il quale a suo volta comunica la notizia a Paparo Marcello. Dalle indagini e’ emerso che proprio LAPORTA Carmelo aveva procurato a PAPARO Marcello la pistola di provenienza furtiva per la quale paparo era stato arrestato (cfr. capo 8 dell’imputazione). Si e’ accertato nel corso delle indagini che La Porta svolge altresì un ruolo attivo nel procurare un carico di armi ai NICOSCIA, tramite BUBBO Antonio (cfr. capo 7 dell’imputazione). LAPORTA Carmelo e’ attivo anche nel traffico di stupefacenti, come emerso nella indagine da cui e’ nato il presente procedimento, nel quale si e’ proceduto nei confronti di numerose persone, N. 26612/06 RGNR – N. 5878/06 RGGIP - “Indagine Eucaliptus”, nel quale e’ stata emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere in data 11.12.2006 dal G.I.P. dott.ssa Interlandi, e che è già stato definito in parte nel primo grado di giudizio, con sentenza di applicazione pena e giudizio abbreviato. La Porta Carmelo (cfr. atti trasmessi a seguito della richiesta di applicazione di misura cautelare con nota in data 5.2.2009) e’ stato condannato in primo grado con rito abbreviato con sentenza 28.1.2008 pronunciata dal GIP tribunale Milano dott. G. Vanore alla pena di quattro anni e otto mesi di reclusione, oltre alla multa, per diversi episodi di traffico di sostanza stupefacente. I rapporti di La Porta con PAPARO Marcello, che La Porta chiama capo, e con il quale intrattiene costanti rapporti ambivalenti, sono segnati a continui dissapori di carattere economico, culminati nel periodo di indagine proprio nell’attentato subito da PAPARO Marcello in via Curiel, dove abitava, il 3 e 4 ottobre 2004 (capi 17 e 18 dell’imputazione), evento dal quale sono iniziate le indagini del presente procedimento. Lo stretto collegamento di Paparo Marcello con personaggi e vicende delle cosche della “ndrangheta” del crotonese richiede almeno un conciso riferimento alla sanguinosa faida tra le cosche contrapposte degli ARENA e dei NICOSCIA, al fine di spiegare il tipo di rapporti che con costoro intrattiene Paparo Marcello, e la sua posizione in tale contesto. L’esistenza di dette cosche, che interessa anche il presente procedimento per i continui contatti di esponenti dei NICOSCIA e degli ARENA con gli indagati, è questione che appartiene alla storia della criminalità organizzata in Calabria oltre che alle cronache giudiziarie. Si tratta infatti di due sodalizi storici che affondono le loro origini in un lontano passato. L’esistenza delle due famiglie di ‘ndrangheta in questione può ritenersi un fatto accertato da almeno due sentenze dell’A.G. di Catanzaro e Crotone passate in giudicato. Infatti la Corte di Assise di Catanzaro nella sentenza 24.03.2004 nr.5 (“Indagine Eclissi”), non irrevocabile afferma: Va innanzitutto rilevato che risulta giudizialmente accertata, l’esistenza di alcune delle predette cosche “locali”, con le seguenti sentenze divenute definitive ed acquisite in atti: … Sentenza n. 149 emessa dal Tribunale di Crotone in data 7 luglio 1996 n. 149 nei confronti di Arena Carmine ed altri, per il reato di cui all’art.416 bis e vari delitti fine, relativa alla cosca operante in Isola Capo Rizzuto fino al marzo 1993, capeggiata dalla famiglia Arena. Una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di diversi reati legata alla Famiglia ARENA, e ad altre famiglie ad essa collegate per lo più da rapporti di parentela, in Isola Capo Rizzuto viene considerata esistente fin dagli anni '60, secondo quanto riferito al Tribunale dal collaboratore SESTITO ANTONIO. Il medesimo, originario proprio di Isola Capo Rizzuto, riferiva, infatti, di essere entrato in contatto con gli ARENA, gruppo costituito da due ceppi familiari, i "CHITARRA" ed i "CICALA", sin dagli anni '60, quando era in età assai giovane, in occasione dell'omicidio perpetrato dagli sessi ai danni di un tal SALVATORE CORDA, e di essere in un primo tempo stato astratto nel gruppo, salvo poi distaccarsene per costituire una propria organizzazione (verbale udienza 04.05.96 pagg. 59 e segg.). Analogamente l'altro collaboratore FUSCALDO GIUSEPPE, anche egli originario di Isola Capo Rizzuto dichiarava che la più antica organizzazione malavitosa presente sul luogo era quella degli ARENA, formata da due ceppi familiari, ma alla quale aderivano anche altre famiglie e soggetti singoli, tra i quali citava, relativamente al periodo dei primi anni '80, CAIAZZO ANTONIO, MORELLI PASQUALE, MORELLI CECE, PULLANO GIUSEPPE, un tal FERRARO, SESTITO LUIGI, un tale detto "U' GIOBBO", la famiglia GARERI, i TROVATO, gli SCERBO, LIO' cognato di NICOSCIA PASQUALE, i VENTURA, RUSSO PAOLO, MANFREDA PASQUALE, un tal LURIS detto "U' BABBU", e COLACCHIO ANTONIO con i figli (verbali interrogatorio al P.M. del 22.09.93). Di contatti con una organizzazione facente capo agli ARENA riferiscono anche altri collaboratori di giustizia, quali il FOSCHINI VITTORIO, anche egli originario della provincia crotonese, che si professa amico di vari esponenti della famiglia ARENA (verbale 17.06.96 pag. 4 e segg.). e poi NOTARGIACOMO DARIO, esponente della malavita cosentina (verbale 29.01.96 pag. 3 e segg.) e MAZZA TOMMASO facente parte di quella catanzarese (verbale 04.05.96 pag. 207 e segg.), che entrambi, hanno avuto modo di trovarsi a trattare con una associazione già ben radicata ed affidabile, in occasione di estorsioni che intendevano perpetrare ai danni di imprese che effettuavano lavori per opere pubbliche. Il MAZZA dichiarava che, in occasione di tali trattative, era venuto in contatto, tramite un amico a nome COMITO, con ARENA VINCENZO, ora deceduto e all'epoca l'elemento più in vista del gruppo, ARENA FRANCESCO e CARMINE, nonché TRAPASSO e SCERBO, e di aver avuto nelle riunioni anche la presenza di ARENA NICOLA ed ARENA FRANCESCO, oltre che di tali FALCONE, GARERI e LEQUOQUE (verbale 04.05.96 pag. 211 e segg.). Ed anche il collaboratore SANTISE FORTUNATO dichiarava di essere venuto a contatto, a partire dal 1992, con vari soggetti operanti per conto della famiglia ARENA nel corso di alcune trattative e successive consegne di armi da lui vendute al gruppo su incarico di RIZZA DOMENICO. In tali occasioni lo stesso indicava in ARENA NICOLA, GIUSEPPE, RAFFAELE, PASQUALE, MASSIMO, CARMINE ed in LENTINI PAOLO le persone che agivano direttamente per conto della associazione, mentre aveva avuto modo di incontrare altri soggetti vicini alla associazione stessa, che pure ebbero da lui armi, quali ARENA FRANCESCO, COLACCHIO ANTONIO e FALCONE CARMINE (vedi verbali proc. pen. 121/95 R.G.T. udienza 22.11.95 pag. 37 e segg.). Per quel che attiene poi alla sanguinosa faida che tra la fine degli '80 e l'inizio dei '90 aveva opposto nel crotonese gli ARENA ed i MAESANO, può valere quanto sopra esposto in ordine a questa ultima consorteria. Lo stesso collaboratore STAFFA FRANCESCO, attivo nell'ambito dei MAESANO, riferisce di aver appreso dal LUIGI MAESANO della presenza di un clan rivale con obiettivi di particolare importanza da colpire, quali ARENA FRANCESCO e VINCENZO, di soggetti molto pericolosi da cui guardarsi come COLACCHIO ANTONIO e PULLANO NICOLA (verbale 31.01.96 pagg. 14, 27); e narra anche della sua partecipazione ad alcuni degli episodi della guerra in atto fra i clan come il tentato omicidio di ARENA FRANCESCO e di altri progettati agguati non condotti a termine da effettuarsi sia in Isola Capo Rizzuto sia in Lombardia a danno di persone agli ARENA collegate (verbale 31.01.96 pag. 28 e segg.). Dall'opposto versante i collaboratori di giustizia FOSCHINI VITTORIO e SCHETTINI ANTONIO, legati invece da rapporti di amicizia e pronti ad appoggiare il clan ARENA, riferiscono di aver partecipato ad episodi dello stesso conflitto. Al FOSCHINI venne infatti varie volte chiesto di interessarsi per l'eliminazione fisica di MAESANO LUIGI, progetti comunque mai portati in esecuzione (verbale 17.06.96 pagg. 11, 13 e segg.), mentre lo SCHETTINI oltre alla organizzazione degli stessi progetti, aveva personalmente compiuto un omicidio nel crotonese in ritorsione all'attentato ad ARENA FRANCESCO (verbale 10.06.96 pagg. 8 12). Sono poi gli stessi FOSCHINI e SCHETTINI a riferire di un momento di difficoltà attraversato dagli ARENA sul finire degli anni '80 quando si trovarono limitati dalla crescita dei rivali gruppi dei MAESANO e dei PAPALEO, con conseguente rinnovo del vertice dell'organizzazione, rappresentato per un breve periodo da NICOSCIA PASQUALE detto "LA MACCHIETTA", persona diversa dall'attuale imputato, come capo e da ARENA CARMINE come contabile, salvo poi ritornare al precedente gruppo direttivo formato dagli elementi più anziani, ARENA NICOLA e FRANCESCO, che già avevano ereditato il comando dai defunti ARENA ANTONIO e VINCENZO (verbale 10.06.96 pag. 22 e segg. e verbale 17.06.96 pag. 23 e segg.). Inoltre dalla sentenza Tribunale di Crotone N. 1812 in data 16/12/2003 emerge che La esistenza di un gruppo organizzato operante in Isola Capo Rizzuto, nel periodo antecedente all’anno 2000 e con i caratteri propri della fattispecie di cui all’art. 416 bis c.p. è stata pacificamente attestata dalle dichiarazioni, sul punto univoche, rese dai collaboratori di giustizia. Da esse, sinteticamente, è dato evincere: - l’esistenza di un “gruppo di comando” operante nella zona di Isola Capo Rizzuto sin da periodi risalenti ai primi anni ’90; - la iniziale identificazione della famiglia-vertice negli Arena; - l’appartenenza al suddetto gruppo di alcuni membri della famiglia Nicoscia nonché di esponenti della famiglia Corda; - l’insorgere di contrasti tra gli Arena ed i Nicoscia; - il successivo “cambio di guardia” tra i primi ed i secondi, anche a seguito di eventi di sangue; - la somiglianza di tale gruppo criminale ad altri clan mafiosi operanti in zone diverse della Calabria (Cutro, Petilia P., Mesoraca, altre zone del reggino); - l’espressa qualificazione di tale gruppo come ‘ndrangheta; l’attribuzione al gruppo di attività estorsive come fonte principale di guadagno. Si ricordano, a titolo esemplificativo, le dichiarazioni più significative rese dai collaboranti. Il dichiarante La Porta apprende dal De Meco, nelle circostanze già sopra sopra illustrate, della esistenza in Isola di una cosca “operativa” che traeva direttive dal capo Nicoscia Pasquale il quale, seppure detenuto, utilizzava come tramite la sua compagna, Maria Greca Campicchiano, che a sua volta trasmetteva i “comandi” a Corda Vincenzo. Egli aveva poi appreso che il “gruppo Nicoscia” avevano ordinato l’omicidio di Capicchiano Rosario in ragione dell’eccessivo potere assunto da questi nel territorio di Isola. I Capicchiano avevano peraltro programmato un attentato ai membri della famiglia Arena ritenuti inizialmente responsabili dell’attentato a Rosario, poi effettivamente verificatosi. Apprende altresì dal De Meco del rinvenimento di armi che sarebbero servite per l’attentato ad Arena Carmine (2001). L’attività principale della cosca era costituita, a dire del La Porta, dall’incasso di proventi estorsivi consistenti o in denaro contante o in materiale edile. I proventi delle estorsioni erano destinati per lo più ai detenuti, anche dopo gli arresti della operazione “Scacco Matto”. De Meco confidò altresì al La Porta che aveva dei “conti in sospeso” con due appuntati, Mazzeo e Gigante e che voleva preparare loro un attentato con l’assenso di Nicoscia Pasquale. I due appuntati erano malvisti perché ritenuti responsabili del posizionamento delle microspie utilizzate nel corso delle indagini preliminari dell’odierno procedimento. Anche il dichiarante Cicciù, riferendo delle organizzazioni malavitose a base locale operanti in zona, menziona quella di Isola di cui facevano parte gli Arena e al cui interno operavano Nicoscia Pasquale e Corda Rocco. Foschini Vittorio poi, oltre a riconoscere la esistenza di una “cosca Nicoscia”, confessa di avere ricevuto un mandato dal gruppo Arena per uccidere Papaleo Francesco, associato ai Nicoscia. Il veto alla uccisione arrivò invero dal suo capo Di Stefano, il quale gli fece chiaramente intendere che Papaleo “non poteva essere toccato”. Il resoconto del collaborante evidenzia con chiarezza non soltanto l’avvicendamento dei Nicoscia agli Arena nella gestione della zona ma anche i legami esistenti tra il gruppo Nicoscia ed altre cosche operative dalle quali il primo riceveva appoggio e tutela, essendo pronto a sua volta restituirle a tempo debito. I Nicoscia, spiega infatti il Foschini, erano alleati con il gruppo di Cutro e di Petilia Policastro. Ne era “vangelista” Nicoscia Pasquale. Anche il collaborante Ferrazzo Felice, pur dichiarando di non conoscere personalmente i Nicoscia, dichiara di sapere dei loro contrasti con gli Arena, avendolo appreso proprio da Carmine Arena con il quale era stato compagno di cella. Questi gli riferì che Nicoscia Pasquale voleva fare il capo contro il volere egli Arena, sì che ad un cero punto ad Isola, comandavano entrambi i gruppi. … Il passato criminale di Nicoscia Pasquale, classe 1957, emerge dal certificato penale in atti. E’ emerso inoltre che il regime di libertà personale dell’imputato negli ultimi anni è stato fortemente limitato dallo stato di detenzione prolungato, poi aggravato con l’applicazione del regime di cui all’art. 41 bis ord. penitenziario. Secondo l’atto di accusa, il ruolo di capo-cosca veniva infatti svolto dal carcere, ed in particolare dalla Casa circondariale di Siano; tale presupposto investigativo ha indotto gli inquirenti a predisporre un servizio di intercettazioni nella sala colloqui del carcere in cui era detenuto l’imputato. Nel complesso, il materiale probatorio a carico dell’imputato è costituito dalle dichiarazioni testimoniali rese ex art. 210 c.p.p. da La Porta Giuseppe, Cicciù Antonio e Foschini Vittorio, dalle testimonianze degli operanti di P.G. e dagli esiti dell’attività di intercettazione, sia diretta (nel carcere) che indiretta (sulle auto di presunti appartenenti alla cosca). Il teste La Porta Giuseppe, escusso all’udienza del 23.05.2003, ha riferito di essere a conoscenza di fatti-reato per le confidenze ricevute in punto di morte da De Meco Gaetano, vittima di attentato del 13.7.01. Secondo la deposizione del La Porta, De Meco aveva l’incarico, per conto della cosca Nicoscia, di andare a riscuotere dalle vittime le somme versate a titolo di estorsione; sempre sulla base di tali confidenze, era venuto a sapere che il capo-cosca era Nicoscia Pasquale, il quale impartiva ordini di qualsiasi genere agli affiliati pur essendo detenuto. Gli ordini venivano dati agli associati tramite Capicchiano Maria Greca (parente di De Meco e fidanzata di Nicoscia Pasquale) che a sua volta li riferiva a Corda Vincenzo e questi agli altri associati. Dalla deposizione del La Porta emerge anche che una delle destinazioni dei proventi derivanti dalle estorsioni il sostentamento delle spese legali degli associati detenuti. Il teste collaboratore Cicciù Antonio, escusso all’udienza del 23.05.2003, ha riferito sugli assetti organizzativi e strutturali della cosca Nicoscia. In particolare ha dichiarato che Pasquale Nicoscia e Vincenzo Corda erano in passato uomini della cosca Arena di Isola Capo Rizzato e che successivamente si erano resi autonomi; d’altro canto nella stessa cosca vi erano lamentele, perché alcuni ritenevano che vi fossero persone più “capaci” (sotto il profilo criminale) degli Arena. La fase successiva al 1995 non è nota al teste il quale ha dichiarato di non averla vissuta personalmente. Il teste collaboratore Foschini Vittorio, escusso all’udienza del 28.05.2003 ha dichiarato di conoscere gli assetti interni della cosca; ha dichiarato in particolare di avere avuto contatti ad Isola Capo Rizzuto sia con gli Arena che con il gruppo di Nicoscia Pasquale; ha ricordato che la cosca Arena aveva conflitti interni e che c’erano i rami dei Cicala e dei Chitarra. Nicoscia Pasquale aveva fatto favori alle cosche del Nord, mentre in Calabria era alleato delle cosche di Cutro e di Petilia Policastro. Per comandare ad Isola, commissionò l’omicidio Arena; la cosca operava nel settore di droga, appalti e estorsioni. Nicoscia fu posto a capo dall’inizio del 95 ma ci fu contrasto per via del suo cognome, in quanto si sarebbe voluto uno degli Arena. Come emerge dai provvedimenti giudiziari irrevocabili sopra indicati la storia recente della cosca degli ARENA è quindi contrassegnata dalla lotta per l’emancipazione e il predominio scatenata dalla cosca rivale dei NICOSCIA, che in origine era intranea agli ARENA. Da tali sentenze emerge anche che i clan Arena e Nicoscia erano da tempo insediati anche nel nord Italia. Elementi in tal senso emergono anche da altre sentenze. La sentenza della seconda corte di Assise di Milano del 26.6.1998 ha tra l’altro condannato Nicoscia Pasquale nato 23.4.1957 all’ergastolo per l’omicidio, quale esecutore materiale, in concorso con Foschini Vittorio, di Arena Salvatore, commesso il 25.11.1993. La prima corte di assise di appello di Milano con sentenza 31.5.2000 ha confermato la condanna e la sentenza e’ irrevocabile dal 11.7.2001. Dalla motivazione della sentenza emerge che Foschini Vittorio, collaboratore della autorita’ giudiziaria che ha reso dichiarazioni anche nel corso dei procedimenti sopra richiamati relativi alle vicende piu’ specificamente calabresi, insieme ad altri si associava per gestire tra l’altro il mercato dell’eroina in Milano via E. Bianchi “ivi collocando e mantenendo in via esclusiva l’organizzazione riferibile al ‘gruppo Arena’ capeggiato da Arena Luciano” tra il 1988 e il 1991. In quel contesto associativo, ritenuto sussistente anche dalla corte di assise di appello, Foschini rivestiva ruolo di vertice e direttivo. Nell’ambito di un conflitto instaurato tra il gruppo Foschini e il gruppo Arena, sono stati commessi diversi omicidi di appartenenti alla famiglia Arena: Arena Maurizio e’ stato ucciso il 5.7.1991 Arena Luciano e’ stato ucciso il 12.12.1991 da diverse persone in concorso tra loro tra cui lo stesso Foschini Vittorio Arena Salvatore, padre di Maurizio e di Luciano, e’ stato ucciso il 25.11.1993 da diverse persone in concorso tra loro tra cui lo stesso Foschini Vittorio Dopo l’omicidio di Arena Luciano il gruppo Arena operante e Milano si era disciolto, e il gruppo vicente ha continuato la attivita’ di spaccio per conto di Foschini. Salvatore Arena, che temeva per la propria vita ma continuava a manifestare ostilita’ nei confronti degli appartenenti al gruppo di Foschini, si era procurato armi, sequestrate in occasione di una perquisizione. Tale rinvenimento aveva determinato la decisione da parte di Foschini e dei suoi di eliminare Salvatore Arena, per timore che potesse reagire all’omicidio dei suoi due figli. Dalla motivazione della sentenza di evince che Nicoscia Pasquale, nato il 23.4.1957, detto “Macchietta”, gia’ piu’ volte condannato per violazione alla disciplina sulle armi, in quel periodo nel nord Italia a seguito della commissione di delitti in Calabria dovendo fare “calamre le acque”, si e’ reso disponibile a partecipare all’azione. Nicoscia Pasquale e’ stato l’esecutore materiale dell’omicidio, ed e’ stato compensato con un quantitativo di stupefacente. L’omicidio, commesso a fine 1993, e’ stato realizzato nel periodo in cui i Nicoscia hanno preso il sopravvento sugli Arena a Isola di Capo Rizzuto. E proprio Nicoscia Pasquale ha rivestito il ruolo di capocosca. Dalla sentenza della seconda corte di assise di Milano del 26.4.1997 emerge che un altro Pasquale Nicoscia, nato il 15.8.1947, omonimo di Macchietta, ha operato quale partecipe nel contesto della associazione criminale Flachi Trovato –Schettini, specificamente nella rete operante a Busto Arsizio, Como e zone limitrofe, anche quale componente del gruppo di fuoco della rete Per tale reato e’ stato condannato in primo grado a quindici anni di reclusione, per essere stato uomo di fiducia di Franco Coco Trovato, coinvolto nel traffico di stupefacenti, collegato al clan Arena del quale era membro di rilievo, e intervenuto nell’ambito associativo con funzioni equiparabili a quelle del gruppo dirigente, gia’ dai primi anni ottanta, quando Nicoscia Pasquale era personaggio di rilievo della criminalita’ organizzata calabrese presente in Lombardia. Nicoscia Pasquale apparteneva dunque allo schieramento ‘ndranghetista alleato con il gruppo Coco-Trovato. Dal certificato penale di Nicoscia Pasquale non risulta se la sentenza sia irrevocabile. Dal suo certificato penale emerge pero’ che Nicoscia Pasquale nato il 15.8.2947 e’ stato condannato con sentenza dela corte di appello di Catanzaro (in riforma della sentenza tribunale Crotone 7.7.1996) irrevocabile dal 14.10.1997 per il reato di cui all’art. 416 bis, II III IV c.p. commesso fino al 1993, alla pena di sei anni di reclusione, e in precedenza tra l’altro per un’evasione commessa a Lecco il 2.11.1979, e per violazione alla disciplina sulle armi commessa a Milano il 18.2.1985 e per violazione alla disciplina sugli stupefacenti commessa a Milano il 19.12.1989, a conferma della sua presenza in Lombardia e nel lecchese in quel periodo. L’attentato a Paparo Marcello del 4.10.2004 Alla contrapposizione tra le famiglie degli Arena e dei Nicoscia della criminalità organizzata isolitana veniva inzialmente ricondotto dallo stesso Paparo Marcello e dai Carabinieri di Sesto San Giovanni il fatto avvenuto il 4 ottobre 2004 in via Curiel di Cologno Monzese. Sebbene il fatto sia stato parzialmente diversamente ricostruito nel prosieguo delle indagini, quanto emerso e’ indicativo delle relazioni di Paparo Marcello e della sua posizione in quel contesto ‘ndranghetista. E’ emerso infatti in seguito che i colpi sparati intenzionalmente ai danni di Paparo Marcello costituivano non un avvertimento da parte degli Arena ai Nicoscia, due giorni dopo l’omicidio di Arena Carmine, ma un avvertimento da parte di La Porta Carmelo a Paparo Marcello, all’interno della stessa famiglia Nicoscia, per richiamare l’imprenditore arricchitosi nel nord Italia a rispettare le leggi di solidarieta’ all’interno del gruppo della ‘ndrangheta che gli ha consentito di insediarsi su quel territorio. Si riporta, per i dettagli della vicenda, l’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. Nella notte tra il 03 ed il 04 ottobre 2004, in via Curiel della frazione di San Maurizio al Lambro del Comune di Cologno Monzese (MI), ignoti esplodevano dei colpi di arma da fuoco all’indirizzo di un’abitazione corrispondente al civico nr.29. Sul posto interveniva personale di questo comando per gli accertamenti del caso e gli opportuni rilievi (All.2). Mentre si compivano tali operazioni, sul posto giungeva l’autovettura marca Mercedes modello ML targata CL416VN, condotta da tale PAPARO Marcello 112, che rappresentava agli operanti che il veicolo a lui in uso presentava dei fori di proiettili. Immediatamente PAPARO Marcello, veniva escusso a sommarie informazioni testimoniali dichiarando sommariamente quanto segue (All.3): nella mattina, verso le ore 04.30, mente era a letto, veniva svegliato da dei colpi (presumibilmente di arma da fuoco) ed affacciandosi dalla finestra di casa sua che da sulla via Curiel, non notava persone né autoveicoli che si allontanavano tanto meno, non sentiva rumore di veicoli che si allontanavano; - dal momento che si era svegliato ha contato nr.5 (cinque) colpi d’arma da fuoco e dalla cadenza di essere sicuro che si trattasse di un arma automatica; - se fossero stati diretti verso la sua autovettura ne avrebbe trovati nella maggior parte nella carrozzeria; - era sceso in strada senza notare nulla di anomalo e si era avvicinato alla sua autovettura Mercedes mod. ML400 targata CL416VN senza notare nulla di anomalo; nella mattinata, poco prima dell’arrivo dei carabinieri, aveva preso la sua autovettura per recarsi al lavoro, in Brugherio, ove altre persone gli facevano notare che vicino al parabrezza del cofano, lato passeggero, vi era un foro come di proiettile; 112 nato a Crotone (KR) il 13.01.1064, residente a Cologno Monzese (MI) in Via Curiel 23. - successivamente faceva ritorno in via Curiel dove trovava i carabinieri i quali constatavano il foro e, da più attento esame, notavano un’ammaccatura sulla capotta con strisciata tipo colpo rimbalzato; la suddetta autovettura è utilizzata principalmente da lui ed è intestata alla ditta di sua proprietà; - non ha mai avuto lamentele o contestazioni sul lavoro che lo inducano a pensare di poter essere oggetto di ritorsione; - la sua ditta non ha problemi economici e che non hanno mai licenziato nessuno per motivi disciplina;, - negli ultimi mesi non è andato mai da nessuna parte tranne che per lavoro, ad eccezione di tre giorni ad agosto dal 12 al 14, in cui si è recato ad Isola Capo Rizzuto (KR) per festeggiare il compleanno del figlio Riccardo con le zie che abitano in quel paese; in quel periodo ha incontrato amici e parenti ma non si sono verificati episodi che inducano a temere ritorsioni; - non ha avuto discussioni con i vicini con i quali ha un buon rapporto e nè i figli Riccardo e Luna non l’hanno informato di anomalie che possa averli spaventati, nè gli stessi possono essere coinvolti in vicende strane; Da accertamenti svolti presso la banca dati delle FF.PP, il veicolo in uso a PAPARO Marcello, risultava essere intestato alla San Paolo Leasing Internazionale avente come locatario la società Quality Log s.c.r.l., con sede a Concorezzo (MI), in Via Mestieri 8/B. Tale ditta risulta essere, di fatto, di PAPARO Marcello, originario di Isola di Capo Rizzuto (KR), medesimo Comune dov'è avvenuto l'efferato delitto di ARENA Carmine. Sul conto del PAPARO risultavano controlli con esponenti di spicco della consorteria malavitosa della “’ndrangheta” dei NICOSCIA. A seguito di tali accertamenti e di altri riscontri acquisiti, s'intuiva che quanto accaduto nella notte tra il 3 ed il 4 ottobre 2004 in Cologno Monzese era collegato all'omicidio di ARENA Carmine avvenuto ad Isola di Capo Rizzuto, più in particolare si riteneva verosimile che tale evento potesse essere una ritorsione nei confronti di PAPARO Marcello, personaggio di riferimento al nord Italia del clan Nicoscia. Sul fatto questo Comando avviava un’attività di indagine che consentiva di raccogliere i successivi riscontri probatori che converranno di individuare PAPARO Marcello quale affiliato al clan NICOSCIA con il cui benestare ha promosso diretto ed organizzato un'autonoma ‘ndrina, con base nel territorio del Comune di Cologno Monzese, e territorio d’influenza nei comuni limitrofi e nell’hinterland milanese. Lo stesso ha operato forte della sua eredità diretta di n’dranghetista, in quanto il padre, PAPARO Domenico 113, alias Micu dei Paparo, come da atti relativi al p.p. nr. 191/94 del 24.4.1994 e seguenti, del Tribunale di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia 114, relative alle dichiarazioni del collaboratore di Giustizia SESTITO Antonio 115, è indicato quale capo di una famiglia storica della vecchia ’Nrangheta isolitana. Elemento di spicco dell’indagine ed anello di collegamento tra il PAPARO Marcello e il clan NICOSCIA, è risultato essere LAPORTA Carmelo che, attraverso i propri legami familiari116, è ritenuto uomo di fiducia del clan NICOSCIA per l'area milanese e uomo di fiducia dello stesso PAPARO Marcello. La sua importanza emergerà anche per il suo incarico di anello di collegamento tra PAPARO-NICOSCIA con esponenti d'altre consorterie malavitose operanti in Lombardia, quali ad esempio quella dei BUBBO, originaria di Petronà (KR), collegata a quella ben più potente dei TROVATO. Nella sua evoluzione naturale, l'indagine ha consentito di comprendere che l'evento criminoso occorso in danno di PAPARO Marcello, non è stato organizzato dalla consorteria mafiosa degli ARENA, bensì dagli stessi NICOSCIA, in quanto, per loro convinzione, PAPARO Marcello non aveva rispettato i patti concordati in epoca remota, in particolare quelli di natura economica, trascurando di elargire finanziamenti, provento di natura illecita. Proprio tale mancata elargizione periodica, ha scatenato le ritorsioni in danno del PAPARO, intelligentemente camuffate dal clan NICOSCIA in una probabile reazione all'omicidio ARENA Carmine. Oltre al danneggiamento dell'autovettura, PAPARO Marcello ha subito indirettamente anche altri atti intimidatori, in particolare il fratello Romualdo ha subito più danneggiamenti alla casa di sua proprietà sita in località Le Castelle del comune di Isola di Capo Rizzuto, che lo hanno indotto ad attivare una rete informativa per sapere i motivi delle minacce a lui pervenute. L’indagine quindi è stata incentrata sulla figura di PAPARO Marcello e sui suoi molteplici interessi di natura economica; primariamente il riciclaggio di danaro che PAPARO Marcello ha posto in essere attraverso la gestione di numerose imprese. 113 114 115 116 Nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 13.02.1925 deceduto in data 02.02.1993; operazione di P.G. denominata PENISOLA della D.I.A. – Centro di Catanzaro Nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 14.06.1952; Coniugato con NICOSCIA Maria sorella di NICOSCIA Pasquale La annotazione sopra in parte trascritta enuncia l’ipotesi investigativa che, come si vedra’, in ordine alla rete di rapporti di Paparo Marcello ha trovato numerosi riscontri, tanto da integrare gli estremi di gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di cui all’art. 416 bis c.p.p. a carico di Paparo Marcello e di diverse altre persone. Il quadro indiziario emerso dalle successive indagini evidenzia infatti l’esistenza di una organizzazione malavitosa che, strettamente collegata alla cosca NICOSCIA, opera autonomamente nell’hinterland milanese, capeggiata da Paparo Marcello. L’attentato a Paparo Marcello veniva dagli operanti inizialmente posto in relazione all’ omicidio di ARENA Carmine, capo dell’omonima famiglia malavitosa della ‘ndrangheta, avvenuto in Isola Capo Rizzuto (KR) il 2.10.2004, solo due giorni prima rispetto all’attentato che aveva avuto di mira Paparo Marcello. L’efferatezza dell’omicidio di ARENA Carmine è in proposito eloquente, come riferito nella informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. Alle ore 20,00 circa del 2 ottobre 2004 ad Isola di Capo Rizzuto (KR) in località Pillinzi , un’autovettura marca Lancia modello Thema, di colore nero, blindata, targata BH318BS, giunge innanzi all’abitazione di ARENA Carmine 117, boss indiscusso dell’omonimo clan della ‘Ndrangheta operante in quel Comune e circondario. Non appena arrestata la marcia in attesa dell’apertura del cancello carraio automatico, da una collina sovrastante il cancello, ignoti killer, utilizzando numerose armi di almeno quattro tipologie differenti, tra le quali un lancia razzi RPG 62, un fucile mitragliatore AK47 Kalashikov, un fucile mitragliatore calibro 30.06 e fucile calibro 12, sparano sugli occupanti del mezzo. Tale azione di fuoco provoca la morte di ARENA Carmine, nonché il ferimento di ARENA Giuseppe 118, fratello di Carmine, anch’esso esponente di spicco dell’omonimo clan. L’omicidio è immediatamente inserito nella sanguinosa guerra di mafia esplosa tra il Clan Arena e quello dei Nicoscia. Le dichiarazioni rese da Paparo ai carabinieri lo stesso 4.10.2004 davano del resto conto del fatto che lo stesso aveva ben percepito i colpi di arma da fuoco, aveva riconosciuto il tipo di arma utilizzata, si era preoccupato, ed era in ansia perche’ si era accorto che alcuni colpi avevano colpito la sua autovettura. Altrettanto allarmante per Paparo Marcello, come risultava da una sua conversazione con la moglie GUARINO Patrizia, e’ stato l’omicidio di NICOSCIA Pasquale, detto “Macchietta”, capo dell’omonima cosca, avvenuto a Capo Rizzuto circa due mesi dopo, in data 11.12.2004. 117 118 nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 03.01.1959 ivi residente in Contrata Pillinzi s.n.c. nato a Crotone (KR) il 04.09.1966, residente ad Isola di Capo Rizzuto in Località S.Anna s.n.c. Dalla telefonata in questione traspariva infatti con evidenza la preoccupazione per gli effetti della “guerra” in corso, anche perché la moglie di Nicoscia Pasquale e’ cugina di PAPARO Marcello. Cov. nr.1511 delle ore 14.57 del 11.12.2004 119 … PATRIZIA:- Marcè...hai sentito chi è che hanno ammazzato all'Isola... MARCELLO:- a chi.... PATRIZIA:- a Pasquale dei Macchietta.. MARCELLO:- l'hanno ammazzato.... PATRIZIA:- ah....te lo ricordi quello là con il neo.... MARCELLO:- l'hanno ammazzato.... PATRIZIA:- l'hanno ammazzato...mò me lo ha detto la Pallona....fino a dentro ha detto lo hanno ammazzato.... MARCELLO:- ah...ah... PATRIZIA:- lo sapevi..... MARCELLO:- no non so niente adesso me lo stai dicendo... PATRIZIA:- eh mò me lo ha detto Fenicedda.....lo hai saputo chi è che hanno ammazzato...no... che ti pare che ho..... MARCELLO:- vedi che la moglie è mia cugina.... PATRIZIA:- tengo..................pare che tengo la programmazione con l'Isola....mi ha detto hanno ammazzato a Pasquale dei Macchietta, quello con il neo....hai capito chi è questo.... MARCELLO:- il ...(...)...di Michele della Pa PATRIZIA:- bravo si...si.... MARCELLO:- caz... son problemi suoi...quand'è che lo hanno ammazzato... PATRIZIA:- eh...sta mattina... MARCELLO:- stamattina.... PATRIZIA:- al magazzino davanti alla mamma ed al padre……...eh....davanti alla mamma ed alla moglie. MARCELLO:- l'hanno ammazzato.... PATRIZIA:- a viso scoper....no...no...a viso coperto mi ha detto.... MARCELLO:- ah....davanti alla mamma ed al padre... PATRIZIA:- uhm....uhm....davanti a sua mamma e sua moglie.... MARCELLO:- mamma sua....la moglie è mia cugina..... PATRIZIA:- è quella si...quello..si....bravo..a.quello hanno ammazzato... MARCELLO:- son problemi sui .....questi son problemi suoi (...).... PATRIZIA:- no io ti volevo...ti volevo.. informare se lo sapevi.... MARCELLO:- no...stavo mangiando mi hai fatto cadere il boccale di mano... PATRIZIA:- ah..ah..ah... che cazzo te ne frega perchè a te te ne frega... MARCELLO:- a me.. PATRIZIA:- non è che è tuo fratello.... MARCELLO:- no...no...no... vabbe che se mi toccano un mio fratello....altro che i militari là sotto..... PATRIZIA:- va bene dai te lo volevo dire....ok.... E’ emerso nel corso delle indagini che Paparo Marcello ben conosceva la rete di relazioni al cui interno l’omicidio era stato consumato, la contrapposizione tra le famiglie Arena e Nicoscia per il controllo del territorio a isola di Capo Rizzuto, e i suoi riflessi anche nel territorio di Cologno Monzese. Qui si rileva che Pasquale Macchietta ucciso il 11.12.2004, e’ lo stesso Pasquale Nicoscia nato il 23.4.1957, condannato dalla seconda corte di Assise di Milano con sentenza del 26.6.1998 per l’omicidio, quale esecutore materiale, in concorso con Foschini Vittorio, di Arena Salvatore, commesso il 25.11.1993, nel contesto della lotta tra le famiglie Arena e Nicoscia per il predominio a Isola di Capo Rizzuto, che ha visto la vittoria di Pasquale Nicoscia, da allora capoclan fino alla morte. 119 Telefonata nr.1511 delle ore 14.57 del 11.12.2004, in entrata sull’utenza nr.3355307711 dall’utenza 0226705031 intestata ed in uso a GUARINO Patrizia. Quell’omicidio, insieme a quello di Arena Carmine, segnava quindi la ripresa ai massimi vertici della guerra tra le due famiglie. Rilevante e’ il fatto che Paparo Marcello apprende dell’omicidio, consumato a Isola di Capo Rizzuto, poche ore dopo il fatto, con particolari, riferitigli dalla moglie Guarino Patrizia, conoscibili solo da chi abbia avuto strette relazioni con le persone coinvolte o con le persone a loro vicine. E’ anche rilevante il fatto che lo stesso 11.12.2004, data dell’omicidio di Nicoscia Pasquale, e’ stato controllato in Isola di Capo Rizzuto La Porta Carmelo, mentre si trovava a bordo di una autovettura blindata a lui intestata (tg AE257X2) al cui interno e’ stata trovata miccia a lenta combustione (cfr. all 5 alla informativa 12.4.2005 in faldone II). La sera dello stesso 11.12.2004 Paparo Marcello, evidentemente preoccupato e in cerca di ulteriori informazioni, si reca a casa di La Porta Carmelo e Cologno Monzese, e quindi da Guarino Patrizia (cfr. ann. 15.12.2004 in faldone II). Si riporta la nota nr. 291/1-1-733 di prot.2004 della Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11.03.2008, con le conversazioni rilevanti successive all’attentato subito da Paparo Marcello: I giorni seguenti l’attentato, al fine di comprenderne il movente, PAPARO Marcello avviava una frenetica serie di contatti. Punto fermo dei suoi contatti si collocava in Isola di Capo Rizzuto ed era da quel centro che cercava di comprendere la ragione e conoscere l’identità dell’autore dell’attentato subìto. conv. nr.21 delle ore 17.46 del 29.10.2004 120 LEGENDA M:- PAPARO MARCELLO S:- PAPARO SERGIO (fratello di Marcello) D:- DONNA SEGRETARIA DELLA QUALITY LOG ....omissis.... S:- eh buona sera...il signor...PAPARO....// D:- chi lo desidera..../// S:- un altro signor PAPARO.... il fratello SERGIO....// D:- si mi attende il linea.....// S:- si grazie...../// .....omissis..... M:- pronto...// S:- Marce....// M:- ohei....// ...omissis... M:- ma adesso puoi parlare un minuto...../// S:- un minuto.....// M:- ...(rivolgendosi a terza persona presente con lui)....si...sotto forma si..../// S.- eh...eh..volendo si.... ono nel negozio di IDOLO...// M:- ho capito...eh....// ...omissis... M:- è buono dai tutto a posto stiamo lavorando,stiamo girando stiamo (incomprensibile), ti volevo dire una S:- uhm....// cosa. M:-avere, devi avvicinare a PINO, hai capito chi no?// 120 conv. nr.21 delle ore 17.46 del 29.10.2004, in entrata sull’utenza nr.0392876477 dall’utenza 0962791002 intestata alla ditta SCUDO 3P S.A.S. di PISCITELLI Antonio IDOLO e C. con sede ad Isola Capo Rizzuto (KR) in Via Crotone nr.85, in uso a PAPARO Sergio. S:- si....// M:- PINO quello della parte di te....// S:- si...si...quello con gli occhiali....// M:- quello con gli occhiali....// S:- eh..../// M:- e ci devi portare un'ambasciata ....// S:- eh....// M:- ci dici " ha detto mio fratello"....// S:- eh....// M:-che ha saputo un pò di cose che non vanno bene"// S:- eh....// M:-e si vuole incontrare con te, ha detto lo lasciate (incomprensibile),hai capito? che ho saputo di certe cose che non vanno bene. Gli dici solo che lui si sta facendo i cazzi suoi... tutti hanno fatto così.. e non vuole sapere niente di nessuno"....// S:- e se poi si vuole vedere con te....// M:- eh....// S:- e se si vuole vedere con te....// M:- o viene qua…...o vado io là…...."ci fa piacere questo incontro che ci sono cose che non vanno bene, ha detto che ti vuole incontrare"...digli così...// S:- va bene va, se vuoi che gli porto questa ambasciata gliela porto...// ).."ha detto mio fratello eh...che ci sono certe cose là sopra che non vanno bene e niente, state sbagliando tutto, ha detto che si vuole incontrare con te urgente o parte lui o passate voi; si passano loro i che, che lui non vuole sapere niente di nessuno...che parole per invidia i cristiani ne dicono tante....portaci queste parole....// M:- ...(Incomprensibile S:- va benissimo....// M:- ha detto che per invidia i cristiani si venderono pure il culo..digli così...ha detto....// …...SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI..... ……omissis…. Dal tenore della conversazione si percepisce chiaramente che PAPARO Marcello ha attivato una rete informativa tra la Lombardia e la Calabria, dove Paparo Sergio vive, finalizzata a comprendere il motivo dell’atto intimidatorio di cui è stato vittima. Emerge nel tono della conversazione la apprensione da parte di PAPARO Marcello in merito a ciò che accade sia ad Isola capo Rizzuto che a Cologno Monzese. Da tale conversazione trapela altresi’ che Paparo Marcello pretenderebbe di essere lasciato fuori dalla guerra di mafia in corso tra Nicoscia ed Arena, in quanto si limita a “farsi i fatti suoi”, cioe’ a perseguire i propri interessi economici senza parteggiare per nessuna delle fazioni in lotta a isola di Capo Rizzuto. La neutralita’ da Paparo perseguita dovrebbe a suo giudizio consentire di spiegare l’attentato con la invidia per le ricchieze da lui accumulate. La tensione e’ notevole, e Paparo Marcello approfitta di un viaggo a Isola del fratello Romualdo per cercare di chiarire i rapporti: cnv. del 15.11.2004 progressiva 488 121 LEGENDA MARCELLO:- PAPARO MARCELLO ROMUALDO:- PAPARO ROMUALDO. ...(...)...:- incomprensibile .....OMISSIS..... MARCELLO:- Che c'è, che hai deciso quand'è che parti. ROMUALDO:- e niente domani sera parto con l'aereo... MARCELLO:- domani sera.... ROMUALDO:- e si ci vogliono dodici ore con la macchina.... MARCELLO:-e niente prima che parti dobbiamo parlare che ti dico un pò di cose prima che vai all'Isola.... ROMUALDO:- uhm....uhm... MARCELLO:- che ci sono un pò di cose che non vanno bene là sotto... ROMUALDO:- e si domani..... matt..... ......SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI...... ROMUALDO:- domani mattina sono qua..... MARCELLO:- eh...prima che te ne vai...è giusto che ne parliamo.. ROMUALDO:- uhm.... MARCELLO:- non puoi andare là sotto... se prima non parliamo.... ROMUALDO:- uhm...perchè qualche cosa?... MARCELLO:- eh ci sono un pò di cose che ti devo dire... ROMUALDO:-uhm va bene.... MARCELLO:- niente di particolare comunque è giusto che ne sei al corrente.... ROMUALDO:- è logico... MARCELLO:- e ci mancherebbe però....tutto a posto allora ci vediamo domani mattina allora... ROMUALDO:- e si ci vediamo domani mattina dai.... ...omissis... PAPARO Marcello apprende dal fratello Romualdo della sua imminente partenza per Isola di Capo Rizzuto. Marcello chiede un incontro, nel corso del quale dovrà esporre fatti che dovranno essere riportati in Calabria A conferma della successiva partenza del Romualdo si richiama la lista d’imbarco del volo AZ1184 in partenza alle ore 19.45 dall’aeroporto di Malpensa diretto a Crotone e già trasmessa a codesta Autorità giudiziaria con c.n.r. del 12 aprile 2005. Paparo Romualdo non portera’ pero’ buone notizie, e ancora a Natale: 121 progressiva 488 del 15.11.2004 intercettata sull’utenza 3355307711 in uso a PAPARO Marcello; Cnv del 24.12.2004 ore 20.52, perog.2170 122 Legenda MARCELLO:- PAPARO Marcello ROMUALDO:- PAPARO Romualdo (...) Locuzione incompresa e ma mò non è tempo Marcè chiamare qualcuno perchè c'è una guerra mo...c'è una guerra vera e propria veramente, stamattina è venuto U' CICALU che ci siamo visti e che ci siamo dati un appuntamento là dai suoi fratelli, là ai cannelli abbiamo parlato, abbiamo fatto. Eh che voi che te ne parlo Marcè...eh....dice compà così e così, ho detto compà lasciateci perdere che non è come, come dice che vi hanno visto...dice che vi hanno visto a Vimercate... mi pare di....ma non che parlano...a chi ci chiude il culo..l'invidia per qualche cosa...capisci...eh...eh...eh... Marcè i tempi sono duri ed io te l'ho detto....dobbiamo cercare il meno possibile di stringere ROMUALDO:- MARCELLO:- ma ce lo stanno proprio cacando.....mo.... ROMUALDO:- ce lo stanno cacando.... ce lo stanno cacando.... MARCELLO:- ma insomma.... ROMUALDO:- quà si stanno mettendo a dire che quello fa fare il suo dovere che quello....c'è una guerra MARCELLO:- ma eh...domani mattina non ne possiamo parlare.... ROMUALDO:- si come no ne possiamo parlare perchè non ne possiamo parlare.... MARCELLO:- eh non si può trovare a questo domani di mattina..... ROMUALDO:- no..no..no..Marcè non vado da nessuno, no no. per l'amore della madonna, che c'è un fuoco. MARCELLO:- e allora... ROMUALDO:- c'è un fuoco in Isola dobbiamo cercare il modo possibile per parlare tra di noi per vedere cosa dobbiamo combinare, questo è tutto... MARCELLO:- e bhe..... Nel corso della conversazione Romualdo esterna al fratello quella che è la situazione, di terrore, in Isola di Capo Rizzuto; poi riferisce di aver incontrato U' CICALU, nomignolo del clan ARENA. Prima che una tregua venisse stipulata tra le due famiglie, il 21.3.2006, il terrore vigeva a Isola di Capo Rizzuto, e coinvolgeva chiunque fosse in rapporti con esponenti delle due famiglie. La frenetica attività informativa attuata dai PAPARO e la dichiarata neutralita’ non hanno infatti impedito a chi, nel frattempo stava ordendo nei suoi confronti, di continuare a farlo. Infatti, il 17 gennaio 2005 ignoti incendiavano la casa sedente in località “Le Cannelle” di Isola di Capo Rizzuto, di proprieta’ di Paparo Romualdo. 123 (All.22). Conversazione delle ore 20.58 del 17.01.2005, in entrata sull’utenza 3460814348, progressivo nr.353, dall’utenza 3494133516,intestata ed in uso a PAPARO Romualdo, nato ad Isola Capo Rizzuto (KR) il 15.01.1 959.122 Cnv del 24.12.2004 ore 20.52, perog.2170 in uscita da ut. 3355307711 in uso a PAPARO Marcello, autorizzata con decreto avente nr.3968/04 R.I.T.T.; 123 denuncia di incendio relativo all’incendio dell’abitazione di PAPARO Romualdo; Legenda MARCELLO:PAPARO Marcello ROMUALDO:PAPARO Romualdo (...): Locuzione incompresa. ***CONVERSAZIONE IN DIALETTO CALABRESE MARCELLO:Pronto9 ROMUALDO:Uelà. MARCELLO:Che c’è. ROMUALDO:Dove sei9 MARCELLO:Ero andato a Cologno dieci minuti, un quarto d’ora. ROMUALDO:Mmm..e quando ritorno passa al bar che.... MARCELLO:Di là da te7 ROMUALDO:Eh MARCELLO:Mi devi dire una cosa7 ROMUALDO:Eh, niente, che hanno bruciato la casa di Cannelle. MARCELLO:Quale9 ROMUALDO:Quella che (...)era la mia MARCELLO:Hanno bruciato la tua9 ROMUALDO:Mm (si). Hai una cosa a Isola? MARCELLO:No, no, niente all’Isola. ROMUALDO:Eh7 MARCELLO:No ROMUALDO:Mmm, mah!..Oh! MARCELLO:Eh’ ROMUALDO:E niente, ci vediamo al bar, va. Poi se passi quando torni MARCELLO:Sto arrivando. Ciao ROMUALDO:Ciao, ciao. La paura di Paparo Marcello era tale che avrebbe voluto fuggire per evitare altre aggressioni: Conversazione delle ore 21.01 del 17.01.2005, in uscita dall’utenza 3460814348, progressivo nr.354, verso l’utenza 349413351 6,intestata ed in uso a PAPARO Romualdo, nato ad Isola Capo Rizzuto (KR) il 15.01.1 959.Legenda MARCELLO:PAPARO Marcello ROMUALDO:PAPARO Romualdo (...): Locuzione incompresa ***CONVERSAZIONE IN DIALETTO CALABRESE*** ROMUALDO:Pronto MARCELLO:Oh Romualdo.... ROMUALDO:Mm MARCELLO: E vedi che prepariamo le macchine e cene andiamo, va ROMUALDO::No, vieni qua, vieni qua, che...vieni qua. MARCELLO:Aaa ROMUALDO:dove sei tu? MARCELLO:Sto arrivando.Faccio. .sto preparando le macchine e andiamo via ROMUALDO:No, vieni qua, vieni qua. MARCELLO:Andiamocene, andiamocene, andiamocene ROMUALDO: Vieni qua, vieni al bar MARCELLO:Sto arrivando. Ciao, ciao. Conversazione delle ore 21.10 del 17.01.2005, in uscita dall’utenza 3460814348, progressivo nr.355, verso l’utenza 3494133516,intestata ed in uso a PAPARO Romualdo, nato ad Isola Capo Rizzuto (KR) il 15.01.1 959.Legenda MARCELLO:PAPARO Marcello ROMUALDO:PAPARO Romualdo (...): Locuzione incompresa ***CONVERSAZIONE IN DIALETTO CALABRESE*** ROMUALDO:Si MARCELLO:oh Romualdo ROMUALDO:uhè... MARCELLO:...(ride) t’he piaciuta la mattonella ROMUALDO:che dici? MARCELLO:la mattonella arancione t’he piaciuta... (ride) ROMUALDO:la mattonella...? MARCELLO:le mattonelle arancione... ROMUALDO:ah... dove alle Cannelle MARCELLO:eh... ROMUALDO:eh... na... e mattonelle.... e non ho potuto fare niente, la non ho potuto fare niente, la non ho potuto fare niente MARCELLO:e si capisce ROMUALDO:qualche parola sbagliata MARCELLO:e si e mannaggia la catena, noi andiamo a mangiare e ce ne freghiamo di tutto...hanno messo fuori i..(...) ROMUALDO:non ci sono arrivati a fare questo gesto, comunque, e va bene abbiamo pure noi trascurato, comunque, sto risalito a certe cose Marcè MARCELLO:uhm... uhm... ROMUALDO:Siamo..siamo stati un pò menefreghesti, pure. Questo è un avvertimento, Marcè!... MARCELLO:Eh ROMUALDO:Eh, eh, eh. Ha toccato mezza Isola, Pietro, Marcè! MARCELLO:(...) ROMUALDO Hanno scritto un biglietto, pure MARCELLO:Pur~~~~ ROMUALDO:Eh MARCELLO:(...) E come dice, come dice? Sto arrivando ROMUALDO:Sono al bar. MARCELLO:Ciao, ciao ~ Conversazione delle ore 13.08 del 18.01.2005, in uscita dall’utenza 3494133516, progressivo nr.415, verso un’utenza non rilevata ad in uso a tale Tato’ non meglio identificato .- LEGENDA:TATO:- PERSONA N.M.I. nipote di Romualdo ROMUALDO:- PAPARO ROMUALDO.... ZIA TINA: TINA DONNA N.M.I ROMUALDO:-Tato.... TATO’:- eh zio Romua ROMUALDO:- vedi che ti vuole parlare zia Tina tiè...(..).. ZIA TINA:-Tato... TATO’:-che c’è Zia.... ZIA TINA:- chè c’è... TATO’:- (...)... siamo ai Cannelli... ZIA TINA:- e che..che nanno combinato là TATO’:- e sta bruciato zia.... ZIA TINA:- tutto... TATO’:- tutto... ZIA TINA:- uhm... TATO’:- mò. .. .stanno i (...)... di sopra a vedere se ha lesionato il pavimento di sopra... ZIA TINA:- eh... TATO’:- per vedere se vuole fatto il solaio non lo so...perchè là è tutto rotto il solaio... ZIA TINA:- tutto rotto sotto.... omissis Le ricerche di Paparo Marcello e dei suoi non consentono di identificare gli autori delle aggressioni. Esponenti del clan Nicoscia, come Laporta Carmelo, affermano che ne sono autori gli Arena; questi ultimi indicano nei Nicoscia i mandanti. La conversazione di seguito riportata e intercettata tra esponenti del clan ARENA suggerisce invece che le azioni delittuose commesse nei confronti dei PAPARO siano da attribuire ai NICOSCIA. Al proposito dei due interlocutori, circa la loro appartenenza al clan ARENA, va necessariamente detto che VERTERAME Carmine si identifica, in realtà, in VERTERAME Carmelo 124 e GENTILE Fiore 125, entrambi affiliati e imparentati. La figlia di VERTERAME, ovvero Maria Luisa 126 è coniugata con TIPALDI Marcello 127, il cui padre, TIPALDI Pasquale 128 è stato assassinato in data 24 dicembre 2005 per mano dei NICOSCIA nell’ambito della faida in atto. TIPALDI Pasquale è figlio di ARENA Domenica129, cugina del capo clan ARENA Nicola. GENTILE Fiore, detto Colino, è figlio di ARENA Antonia 130, sorella del capo clan ARENA Nicola 131. Verterame Carmelo e Paparo Marcello sono inoltre cugini. cnv del 12.02.2005, ore 10.42 132 LEGENDA CARMINE:- VERTERAME Carmine COLINO :- GENTILE Fiore ...(...)...LOCUZIONE INCOMPRENSIBILE conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta 124 125 126 127 128 129 130 131 132 nato a Isola di Capo Rizzuto il 20.07.1945; nato a Isola di Capo Rizzuto il 7.02.1961; nata a Crotone il 27.05.1979; nato a Crotone il 28.04.1978; nato a Isola di Capo Rizzuto il 5.2.1955; nata a Isola di Capo Rizzuto il 13.09.1934; nata a Isola di Capo Rizzuto il 5.11.1927; nato a Isola di capo Rizzuto il 20.08.1937; cnv del 12.02.2005, ore 10.42, in entrata su ut.3484405079, in uso a VERTERAME Carmelo, da ut.3409645640 intestata ad ARENA Antonia, di fatto in uso a GENTILE Fiore, autorizzata con decreto avente nr.490/05 R.I.T.T.; ...OMISSIS... Al min.. 01'23'' Con i tuoi cugini hai parlato poi? COLINO:CARMINE:-Ahh? COLINO:-Hai parlato con i tuoi cugini? CARMINE:-Si.. COLINO:-Dopo dopo.. di nuovo hai parlato? CARMINE:-no dopo no.. COLINO:-Ah. mi ha chiamato quello di Milano. CARMINE:COLINO:-E che ti ha detto? dice: ohi Lì.. ma ora l'hanno presa così bidibin bidibam.. CARMINE:COLINO:-No no .. no...tu! vedi che te l'ha pittata l'altro pittore la casa..no.. COLINO:-No quello.. CARMINE:-Eh.... e stai tranquillo che quello che ti dico io ci puoi picchiare con una mazza.. COLINO:-Eh bravo. CARMINE:-Che chi me lo dice a me... si fida ciecamente.. CARMINE:- COLINO:-ma poi quale problemi ci sono? CARMINE:-e gliel’ho detto..... Lo ha capito anche il fratello.. quel giorno che poi abbiamo parlato.. mi ha detto ma che cazzo vai girando COLINO:-io mi sono cresciuto.. veramente mi sono cresciuto con...da quando avevo tre anni fino a ventitre anni. CARMINE:-eh... COLINO:-Con quelli che ci siamo parlati noi qui.....Mi sono cresciuto davvero.. eh. CARMINE:-Eh ma ora glielo mandato a dire con PEPPE lì. COLINO:-Và bene và.. CARMINE:-capito? COLINO:-Ciao CARMINE:-Ciao cià poi ti chiamo.. VERTERAME Carmelo afferma dunque che le azioni delittuose provengono proprio dal clan NICOSCIA. (“...CARMINE:-dice: ohi Lì.. ma ora l'hanno presa così bidibin bidibam.. COLINO:-No no .. no...tu! CARMINE:-vedi che te l'ha pittata l'altro pittore la casa no. COLINO:-No quello..CARMINE:-Eh.... e stai tranquillo che quello che ti dico io ci puoi picchiare con una mazza..” PAPARO Marcello continuerà per molto tempo ad esperire ulteriori autonome indagini in merito ai mandanti ed esecutori dell’attentato patito. In una conversazione intercettata con LAPORTA Carmelo (appartenente al clan NICOSCIA) apprende al contrario che i mandanti dell’attentato apparterrebbero al clan ARENA: cnv ambientale del 04.08.2005, ore 11.25, PROG.4578 133 Legenda MARCELLO:PAPARO Marcello CARMELO :LAPORTA Carmelo (...) Locuzione incompresa "Conversazione in dialetto Calabrese! Al min. 05'34'' CARMELO :Lo hai conosciuto a Bersagli tu, no? A Livorio Ti sei incontrato con qualcuno tu? MARCELLO: CARMELO :Non è facile... 133 cnv ambientale del 04.08.2005, ore 11.25, PROG.4578, su autovettura Mercedes ML400 targata CL 416VN in uso a PAPARO Marcello, autorizzata con decreto avente nr.3968/04 R.I.T.T., MARCELLO:meglio... Si, ma hanno preso la vacca dai coglioni, perchè ora lui (...), non faccio niente. Che già sotto... CARMELO : MARCELLO:E' meglio CARMELO :Si, ma lo sapevo io......(...) I negativi chi è che l'ha mandati? CARMELO :Te li ha mandati tutto...Franciscu, i figli, i nipoti voglio dire... MARCELLO: MARCELLO:Uhmm CARMELO :per dirti MARCELLO:Quindi a (sovrapposizione) quattro cinque sono già stati attaccati al muro che si volevano ritirare...."pistola" e un altro. Che loro volevano (...)...coso è già sotto... CARMELO : MARCELLO:(...) CARMELO :- si..si...tu poi te la ragioni con...(...)sopra no?.....adesso a giorni... MARCELLO:- ...(..).. dovrebbero.. cadere ......dovrebbero caderne due... CARMELO :MARCELLO:(...) CARMELO :Quà quà....quà hanno preso la vacca dai coglioni..ora fanno tutti quei discorsi...... PAPARO Marcello chiede a LAPORTA Carmelo, mentre parlano della guerra di mafia in corso e dei probabili prossimi omicidi, se è riuscito ad avere notizie in merito al mandante dell’attentato nei suoi confronti, ricevendo una risposta contraria a quella di Verterame. Infatti, il LAPORTA riferisce che i mandanti dell’attentato risiedono in ARENA Francesco e i suoi adepti. Ancora ad agosto 2005 quindi Paparo Marcello stava cercando di capire a chi dovesse ascrivere la responsabilita’ degli attentati. Nello stralcio di conversazione di seguito riportata, intercettata in ambientale, PAPARO Marcello parla con la giovane figlia, ma già ben addentrata nell’ambiente malavitoso. Dalla conversazione si comprende che Luana è preoccupata per l’attentato subito dal padre, poichè tale situazione potrebbe far trovare il padre nelle condizioni di dover affrontare una faida contro gli ARENA. La conversazione avviene sei mesi dopo i colpi sparati ai danni di Paparo Marcello: cnv ambientale del 13.04.2005 ore 14.43, prog.3210 134 Legenda MARCELLO:PAPARO Marcello LUANA : PAPARO Luana (...) Locuzione incompresa Al min 12'35'' MARCELLO:Hai capito come sono i discorsi allora? (...) LUANA :Con te? MARCELLO:(...) LUANA :(...) MARCELLO:(...) non è giusto..(...)... LUANA :Infatti... 134 cnv ambientale del 13.04.2005 ore 14.43, prog.3210, su autovettura ML400 targata CL416VN in uso a PAPARO Marcello, autorizzata con decreto avente nr.3968/04 r.i.t.t. Così non è giusto! :Questa è stata una cosa fatta a voi, fatta a voi son parole MARCELLO: LUANA MARCELLO:(...) Ma, la storia della bomba qual'è.. che è successo? MARCELLO:Eh... gliel'aveva mandata Pietro u Petruliaru!..... gliel'ho mandata io(...)Hai capito? Però ne abbiamo ragionato. LUANA : LUANA :Cosa hanno detto? MARCELLO:Eh? LUANA :Cosa gli hai detto? MARCELLO:Che non è la verità, non è una cosa vera. LUANA :E loro? MARCELLO:Io ti dico di si che l'abbiamo saputo da (...). Ma la saputo da chi? Da chi l'hai saputa? Ah! ora ti dico chi. …omissis… Al min..14'12'' MARCELLO:Al mille per mille... Cosa devono fare questi 4 rincoglioniti. Non hanno le palle manco di andare ad ammazzarti, che te lo dico io. Non faranno mai niente quelli. Possono organizzare quanto vogliono, ma la gente contro di te non si mette questo lo sai. A quest'ora se dovevano farti qualcosa tu non eri neanche qui, ricordatelo. Da ora che ti avevano... da ora.. da ora... se era come dicevano loro! da ora, eri qua?...e tu lo sai meglio di me, che se uno è segnato è segnato, non lo fanno passare un mese due, o no? E non eri neanche qua... LUANA : MARCELLO:Hai visto Mimminedrù quello che mi ha baciato a me? come un fratello! la stessa cosa mia. LUANA :Si....? MARCELLO:...(...)..Lui è pure sicuro...(...) LUANA :Perchè anche lui a questi problemi come te? MARCELLO:(...) LUANA :perchè? MARCELLO:perchè hanno visto..(...) LUANA :di lui? MARCELLO:sul fratello. :vogliono cancellare contro una famiglia forte? LUANA MARCELLO:(...) c'è gente.. Ascolta un attimo ma questa famiglia che ...chi è? Vi vogliono far scannare con gli Arena? cosi dite... li fanno ammazzare tra di loro? Eh si!.. MARCELLO:Mi hanno messo a me in cattiva luce! ora fate...(...).. LUANA : LUANA :Si ma non.. Però chi è promotore di questo (...)... LUANA :Ma non è che vengono qui veramente? Da giù.... MARCELLO:Devo vedere come sono le cose. (...) a Monza (...) LUANA :Mio Zio? Tuo Zio, tuo parente è.. MARCELLO:Eh.. dei Nicoscia.(...) MARCELLO: LUANA :Che razza di merda quà...... MARCELLO:(...) ...omissis.... Paparo Marcello teme quindi di essere un bersaglio della guerra di mafia tra Arena e Nicoscia, e di essere stato messo da qualcuno in cattiva luce, benche’ le modalita’ degli attentati, come ben compreso da Paparo Romualdo e da Paparo Luana, siano indicative di un avvertimento e non della volonta’ di eliminare un avversario. Dalla conversazione e dal quelle precedenti emerge che Paparo Marcello, come la figlia Luana, e’ pienamente consapevole della contrapposizione tra le due famiglie, della guerra in corso, e della sua appariscente vicinanza ad entrambe le famiglie in guerra, nel tentativo di una neutralita’ che viene scambiata per irriconoscenza e avidita’ a causa della forte posizione conquistata a Cologno, dove “la gente” non osa contrastarlo. Dalle conversazioni intercettate sulla autovettura in uso a La Porta Carmelo si evince che La Porta Carmelo, impossibilitato a lavorare a causa delle proprie condizioni di salute, e in assenza di fonti di reddito, nell’aprile 2005 e’ tornato da Cologno Monzese a vivere a isola di Capo Rizzuto, dove era mantenuto dai Nicoscia, dai quali si attendeva pero’ maggiore generosita’. La mancanza di adeguati fondi aveva reso La Porta Carmelo rancoroso nei confronti di Paparo Marcello, imprenditore arricchitosi a Cologno Monzese anche grazie all’appoggio di La Porta Carmelo. In questo contesto era maturato, come solo successivamente emerso nel corso delle indagini, l’avvertimento a Paparo Marcello del 4 ottobre 2005. Si anticipa qui la trattazione di questa vicenda perche’ le conversazioni intercettate sul punto danno conto dei rapporti di Paparo Marcello con La Porta Carmelo nell’ambito della cosa Nicoscia. 5. I CONTRASTI ALL’INTERNO DEL SODALIZIO CAPO 17 LAPORTA Carmelo, LAPORTA Giovanni, BUCCOLIERI Cosimo reato di cui agli artt.110, 612 co.2°, 635 co.2° nr.7 C.P. perché in concorso tra loro, agendo BUCCOLIERI Cosimo per conto e dietro incarico di LAPORTA Carmelo e LAPORTA Giovanni, minacciavano un male ingiusto a PAPARO Marcello, esplodendo diversi colpi di arma da sparo contro beni di proprietà di PAPARO Marcello (autovettura Merdes ML) o che reputavano di proprietà di PAPARO Marcello (abitazione di ROSSETTO Giuseppe), che rimanevano danneggiati. In Cologno Monzese il 3 e 4.10.2004 CAPO 18 LAPORTA Carmelo, LAPORTA Giovanni, BUCCOLIERI Cosimo reato di cui agli artt.110 C.P., 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, perché in concorso tra loro, agendo BUCCOLIERI Cosimo per conto e dietro incarico di LAPORTA Carmelo e LAPORTA Giovanni, illegalmente detenevano e portavano in luogo pubblico un’arma da sparo utilizzata nelle circostanze di cui al capo che precede. In Cologno Monzese il 3 e 4.10.2004 Le ricerche dei PAPARO sul mandante dei danneggiamenti non hanno portato ad una conclusione certa, anche se Paparo Marcello aveva dei sospetti su Buccolieri Cosimo. Le indagini della autorita’ giudiziaria hanno consentito invece di individuare autore, mandanti e movente dell’attentato. Conversazione del 03.11.2004 ore 12.41, prog.215 135 Legenda M: MARCELLO PAPARO F: TALLARICO Francesco, detto FRANZU (...) : locuzione incompresa M: Fruncu... F: zì Marcè (zio Marcello)... M: buon giorno... : eh... vedi che u'sasizza è arrivato da giù... (pausa)... F M: ...è arrivato chi?... F: u'sasizza... M: ...(pausa)... qual'è? : ehm... quello...pugliese... F M: (...)...è arrivato? F: si ah... ok, dai... se è arrivato prepariamo tutto che gli rompiamo le corna... M: F: (ride) va bene 135 Conversazione del 03.11.2004 ore 12.41, prog.215, in entrata su ut. 3355307711 in uso a PAPARO Marcello, da ut.3487526620 In uso a TALLARICO Francesco, autorizzata con decreto avente nr.3968/04 r.i.t.t. M: ciao F: ciao In questa prima conversazione TALLARICO Francesco 136 informa lo zio Marcello dell’arrivo a Cologno Monzese di uomo che definiscono “il pugliese”. Il PAPARO, dopo aver compreso di chi si tratta, riferisce testualmente: “...se è arrivato prepariamo tutto che gli rompiamo le corna...”. La conversazioni avviene un mese dopo la sparatoria ai danni di Paparo Marcello. Paparo Marcello evidentemente non ama il pugliese “U’ Sasizza”. Quasi un anno e mezzo dopo, viene intercettata la seguente conversazione: cnv del 21.03.2006, ore 08.51, prog.ID. 67596 137 LegendaCarmelo:LAPORTA Carmelo Giovanni:LAPORTA Giovanni cl. 1953 (...) Locuzione incompresa ...omissis... Carmelo :Tutto apposto. Stav.. Giovanni:Eh? Stavo dicendo, vedi che c'è...c'è Mico là, hai capito..il Tarantino? Carmelo: Giovanni:Eh E...per quel lavoro là da Marcello. Carmelo : Giovanni:Uhmm Carmelo : Non ti puoi incontrare tu e gli dici di andare avanti? Carmelo fa riferimento a tale Mico di Taranto e rivolgendosi al suo interlocutore gli chiede: “...e per quel lavoro là da Marcello...non ti puoi incontrare tu e gli dici di andare avanti?” Si ha, quindi, una prima correlazione con la conversazione tra gli attuali interlocutori e quella tempo prima occorsa tra PAPARO Marcello e il nipote TALLARICO. In entrambe si parla di un pugliese che è ritornato in zona e che, a dire di LAPORTA Carmelo, avrebbe già fatto un “lavoro” a Marcello. Giovanni:Ma tu lo hai visto poi? Carmelo :Io non mi sono visto più. Però lui mi ha detto...gli ho detto che poi si sentiva con te. A Lambrate. Giovanni:Che? Carmelo :A Lambrate si sentiva con te poi, vi vedevate a Lambrate là a quel bar. Giovanni:Va bene dai. Carmelo :Hai capito quale? Giovanni:Provo a chiamarlo. Carmelo :E lo hai il telefono tu? Giovanni:E si me lo hai dato l'altra volta. Vedi se va avanti con quel lavoro là. Carmelo :E vedi che è qua che è partito ieri sera. Giovanni:Va bene dai Carmelo :Perchè mi ha chiamato, e mi ha detto che dobbiamo fare? Gli ho detto vedi che ora vi sentite con lui così andate a lavorare per quel cantiere là. 136 137 nato a Crotone il 23.04.1976; cnv del 21.03.2006, ore 08.51, prog.ID. 67596, in uscita da ut. 3495829422 in uso a Carmelo, verso ut. 3383597283 in uso a Giovanni, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t. In questa seconda parte fanno sempre riferimento allo stesso soggetto e al fatto che debba andare avanti con il lavoro affidatogli. Giovanni:Sabato l'ho visto. Carmelo :Uhmm, che ti ha detto? Giovanni:Eh! Era alla benzina, era con il figlio. Io non è che l'ho salutato è venuto lui.. Bhè come andiamo, Carmine? Sempre con la scusa tua. Carmelo :Eh.. come Carmine? Che Carmine non lo sai, gli ho detto, dov'è? Carmine se ne è andato là sotto. Carmelo :Pisciaturo di merda. Giovanni:Ah! Se n'è andato...? Fa il finto tonto fa.. Giovanni:Gli ho detto, Carmelo :Fa il catanese fa... ma perchè se n'è andato là sotto?...Pure. (interruzione) Che tu non lo sai il motivo perchè? Carmelo :Che tu non gli potevi rispondere....? Giovanni:(sovrapposizione) di lavorare non lavora più, (...), affitto non ne può pagare...E mi dici pure perchè se n'è andato là sotto? L'ha capito comunque...Già quest'è vero...Ah quest'è vero.. Giovanni:Ma io non gli do... l'ha capito e non gli do neanche confidenza, allora si avvicina lui... Mannaggia Carmelo :Mha..(...) Giovanni:Non gli ho detto niente...Va bene dai, poi se n'è andato . Vedi che cosa sporca, (impreca) che falso. E' viscido Carmelo : Giovanni:Ah? Carmelo :E' viscido come uomo. Giovanni:Lo sai che fà? Io non lo saluto, e lui per avvicinarsi con la scusa tua, hai capito? Carmelo :E' sempre così. Giovanni:Perchè non lo sa che tu sei sotto? Carmelo :Cosa sporca Giovanni:Mha che indegno... Carmelo :Vedi se viene(...) sto lavoro qua, se gli fanno sto cantiere qua(...) vedi ..vedi.. Giovanni:Va bene adesso, stamattina devo andare a Milano.. Come è..li chiamo e vediamo dai. ...omissis... In questa parte della conversazione La Porta Carmelo e Giovanni parlano direttamente di Paparo Marcello, nei confronti del quale manifestano chiaro risentimento e disprezzo in quanto Paparo, fingendo di interessarsi delle condizioni di salute di La Porta Carmelo mentre parlava con Giovanni, ha finto di non sapere che La Porta Carmelo non e’ in grado di rendersi economicamente autonomo, ed e’ stato per questo costretto a tornare a vivere a Isola di Capo Rizzuto. Nel corso della conversazione La Porta Giovanni quindi comunica a Carmelo di avere rinfacciato a Paparo Marcello il disinteresse economico per la condizione di La Porta Carmelo, il quale ben avrebbe invece potuto aspettarsi, secondo i La Porta, di essere da lui supportato finanziariamente. Sostanzialmente i due attribuiscono la responsabilita’ del ritorno in Calabria di LAPORTA Carmelo a PAPARO Marcello che, oramai acquisita sufficiente autonomia nella gestione delle attività criminali, non finanzia LAPORTA Carmelo, nei confronti del quale dovrebbe sentirsi in debito. Evidente e’, anche se sottinteso, il riferimento all’appoggio fornito da La Porta Carmelo all’ascesa della posizione di Paparo Marcello a Cologno Monzese, che costituisce preciso riscontro alle dichiarazioni di un collaboratore di autorita’ giudiziaria, Nista Domenico. Le dichiarazioni di Nista Domenico acquistano notevole rilevanza in relazione ai rapporti di Paparo Marcello con i NICOSCIA e allo spessore criminale sia di PAPARO Marcello che di LAPORTA Carmelo, e alla risalenza nel tempo dei loro rapporti criminosi ed economici. NISTA Domenico 138 ha reso dichiarazioni nei verbali di interrogatorio resi nel procedimento n.32577/07 RGNR e n. 4089/07 RGNR avanti al P.M. dott.ssa Dolci, che si riportano per le parti che qui interessano: • Verbale di interrogatorio 25.09.2007 CARMINE LAPORTA è persona dedita alle estorsioni che fa in nome e per conto della famiglia NICOSCIA. Enzo GIACOBBE mi ha riferito che era stato “battezzato” in calabria e che da allora lavora per i NICOSCIA. Nel 2002 mi mandò a chiamare, ci incontrammo al bar ORCHIDEA e poi ci appartammo all’esterno. Immediatamente venimmo raggiunti da tre persone a bordo di una Mercedes, io ne riconobbi due, MARCELLO PAPARO che non scese e tale CECE’ GUERINO O GUARINO che invece si avvicinò a noi . CARMINE mi disse che da giù avevano deciso che le cose a Cologno dovevano cambiare e mi ha fatto capire che o lavoravo con loro o dovevo mettermi da parte. Preciso che in quel periodo io controllavo “ tutto lo smercio di Cologno”. Io gli risi in faccia e a quel punto GUARINO iniziò a “sproloquiare” in calabrese, io a quel punto gli dissi che avrebbe avuto pane per i suoi denti e CARMINE si mise a ridere. So che CARMINE LAPORTA ha sparato dei colpi d’arma da fuoco contro la saracinesca del centro estetico di viale Lombardia, me lo ha riferito il giorno dopo VITO ALLEGRETTI che è il titolare , in pratica mi ha detto che CARMINE voleva il pizzo. Il padre di Daniele Parrotta mi ha detto che Carmine, Marcello Paparo e altri due si erano presentati chiedendo il pizzo, lui si era rifiutato di pagare e li aveva cacciati dal locale e dopo due/tre giorni gli fecero saltare la porta del retro del locale con dell’esplosivo. Ne’ Allegretti ne’ Parrotta hanno pagato. E’ stato sempre Carmine Laporta come mandante a dar dare una seventalgiata di mitra al ristorante ucibato a fianco del negozio Millepiedi di Cologno. In sostanza lui e il suo gruppo volevano imporre a tutti i negozianti di Cologno il pizzo. ….”. Da tali dichiarazioni, coerenti con gli altri elementi indiziari della presente indagine, che le riscontrano, emerge che La Porta Carmelo, Paparo Marcello (che ha assistito senza nemmeno scendere dalla automobile) e Guarino Vincenzo hanno preteso di imporre la propria presenza nel traffico di stupefacente in Cologno Monzese, perche’ cosi’ era stato deciso “giu”, cioe’ da quelle cosche calabresi la cui volonta’ viene affermata a Cologno da persone con loro in contatto e che agiscono per loro conto. La Porta, Paparo e Guarino sono percio’ alleati in tale contesto, promanazione della cosca dei Nicoscia. 138 nato il 12.07.1970 a Milano Dalle dichiarazioni di Nista emerge anche che La Porta Carmelo e Paparo Marcello insieme estorcevano o tentavano di estorcere denaro ai negozianti di Cologno Monzese. • Verbale di interrogatorio 22.11.2007 In una occasione, nel 2003, ANGELO mi disse che “le cose erano cambiate”, con ciò intendeva dire che dovevano gestire loro tutti i traffici illeciti ed il fratello ENZO mi spiegò la situazione e cioè che il padre dal carcere aveva stretto legami con Carmine LAPORTA ed i suoi cognati, cioè i NICOSCIA. Io effettivamente ebbi modo di constatare che ENZO, che era il capo famiglia per conto del padre, da allora cominciò a frequentare LA PORTA. A fine 2002, inizi 2003, prima del mio arresto con i 500 grammi di cocaina, Carmine LAPORTA mi convocò presso la gelateria Visconti di Cologno Monzese. Fuori del locale mi trovai a parlare con Carmine, Enzo GIACOBBE e Marcello PAPARO, poi sopraggiunsero gli altri tre fratelli GIACOBBE, Angelo, Alfredo e Toni. Prima parlò Marcello che si lamentò per il comportamento di mio fratello, credo che ci fossero dissidi per questioni di droga. Carmine prese poi la parola e mi disse che avremmo dovuto lavorare tutti insieme, sia per la droga, sia per le estorsioni ed aggiunse che già sulle estorsioni stavano lavorando loro. In sostanza, mi chiesero di lavorare con loro perché mi sapevano “uomo d’azione”. Io presi tempo anche perché non potevo dire di no. ENZO in precedenza mi aveva raccontato che Carmine aveva chiesto in ginocchio al cognato Pasquale NICOSCIA di essere affiliato alla n’drangheta; effettivamente, nonostante non godesse di grande stima venne “ battezzato” e da allora si montò la testa. Tali dichiarazioni confermano la presenza di Paparo Marcello e La Porta Carmelo nel mondo del narcotraffico e delle estorsioni a Cologno Monzese, dove operava una emanazione dei Nicoscia, di cui La Porta Carmelo e’ cognato. • Verbale di interrogatorio 27.11.2007 FOTO NR. 25: si tratta di Marcello PAPARO. L’ufficio da atto che trattasi di PAPARO Marcello. Si tratta del socio di Carmine LAPORTA. Ho già raccontato dei due incontri avuti con lui e con Carmine. Nel 2002 ebbe delle discussioni con Carmine LAPORTA, so che PAPARO aveva aperto una ditta. Gli spararono alcuni colpi di pistola contro la porta di casa, ma non ho mai saputo chi ne fosse l’autore. Ho avuto altri incontri con PAPARO, con lui si parlava di estorsioni,in generale di rilevare locali con metodi estorsivi, io peraltro non ho mai avuto affari illeciti con lui. Daniele PARROTTA mi raccontò che Marcello e Carmine spararono al suo socio MIMMO. Questi aveva il box di fronte al bar di Daniele, PAPARO e LAPORTA si recarono presso il box per sottrargli lo stupefacente che MIMMO lì aveva occultato. Lui se ne avvide e reagì. Carmine fuggendo sparò un colpo per terra ed il proiettile di rimbalzo attinse MIMMO alla gamba. Il MIMMO in questione abita a Cologno Monzese di fronte al bar “Gatto Nero”, era socio di PARROTTA nei traffici di stupefacenti e la ragione del ferimento era che PAPARO e LAPORTA volevano sottrargli lo stupefacente. Carmine e PAPARO agivano con lo zio di Carmine di cui allo stato non ricordo il nome, comunque non so riferire specifici episodi di estorsione. Evidente e’ in base a queste dichiarazioni (che rappresentano vicende non oggetto del presente procedimento) la pretesa di Paparo e Laporta di governare il narcotraffico a Cologno Monzese e di acquisire, utilizzando metodi mafiosi e i denari accumulati con le attivita’ illecite, attivita’ economiche lecite. Tali fatti si erano verificati solo due anni prima rispetto al danneggiamento dell’ottobre 2004 di cui e’ stato vittima Paparo Marcello. Dopo avere reso le dichiarazioni di cui ai tre interrogatori sopra indicati, davanti al pubblico ministero dott.ssa Alessandra Dolci, nel proc. N 4089/07 RGNR, Nista Domenico ha reso dichiarazioni in un ulteriore e recente interrogatorio, specificamente con riferimento a Paparo Marcello e a La Porta Carmelo, il 25.6.2008, nel presente procedimento, davanti al pubblico ministero dott. Mario Venditti. Si riportano intergralmente le dichiarazioni di Nista Domenico: “Preliminarmente l’ufficio dà atto che il presente interrogatorio fa seguito ai verbali di interrogatorio resi davani al P.M. Alessandra Dolci nel proc. nr.4089/07 sopra citati. Richiesto di confermare quanto da me dichiarato nei suddetti interrogatori riguardo ai Paparo e ai Laporta, confermo integralmente quanto riferito alla dott.ssa Dolci. Ai tentativi di estorsione già citati aggiungo quello in danno di Dibitetto Gerardo in epoca antecedente al 2003. Questa persona era titolale di un bar accanto alla caserma dei carabinieri ed era sospettato negli ambienti malavitosi di essere un confidente del maresciallo Dantone. Lo stesso Dibitetto mi confermò che avevano sparato contro il bar. Avevo appreso da voci nell’ambiente malavitoso che fu Carmine Laporta a dare ordine di sparare , se ricordo bene, a tale Marco Paolino. Nella vicenda era implicato anche Salvatore Bellante, che aveva motivo di astio e di rivalsa nei confronti del Bitetto. Salvatore Ballante aveva ai suoi ordini lo stesso Marco Paolino, Nico D’Ammico e Simone Venturini. Un’altra estorsione fu tentata da Carmine La porta e da Paparo Marcello in danno del padre di Danielino Parrota che gestiva un bar in viale Lombardia di Cologno Monzese, denominato Gatto Nero. Gli misdero una bomba alla porta del retro e successivamente il La porta e il Paparo si presentarono a chiedere il pagamento del pizzo. A.D.R. Il pagamento del pizzo veniva solitamente richiesto con il pretesto di cambiare un assegno bancario, che ovviamente non era esigibile perchè provento di furto o di giri non regolari. A.D.R. Ritornando alle minacce nei confronti di mio fratello, devo riferire che la cosa ebbe un seguito perché Carmine Laporta fece sparare contro l’autovettura di mio fratello. Gli esecutori dell’azione, tra cui sicuramente Enzo Giacobbe, sbagliarono tuttavia l’obiettivo, perché colpirono una macchina simile appartenente ad altro proprietario. A.D.R. Tale Mimmo, Diego Cristiano e Danielino Parrotta avevano un imbosco di cocaina con una grossa pressa industriale di fronte al Bar Gatto Nero, nei box sotterranei ad un complesso immobiliare di viale Lombardia. La persona indicata come Mimmo mi disse che mentre andava al box era stato seguito da Laporta Carmine e da Paparo Marcello che evidentemente volevano impossessarsi della cocaina. Aveva appena paerto il box quando si accorse della presenza dei due e reagì con una bastonata contro Carmine Laporta che nel frattempo esplose un colpo di pistola che colpì il Mimmo alla coscia. Ricordo che Mimmo aveva all’epoca una Micra grigia. Ricordo che il Mimmo fu successivamente arrestato e che gli sequestrarono in tale occasione la pressa per il confezionamento dei panetti di cocaina di cui ho sopra detto. Sempre in tale occasione sequestrarono al Mimmo anche un po’ di cocaina, Si trattava di poca cosa rispetto al più consistente quantitativo che aveva in altra cantina. A.D.R. Tutti i fatti da me riferiti si sono verificati tra il 1999 e l’arresto del 2003 quando i carabinieri mi sequestrarono circa mezzo chilo di cocaina. Fui rimesso in libertà e dopo tre mesi fui nuovamente arrestato nel 2004, forse il giorno 17 febbraio, in esecuzione di altra ordinanza di custodia cautelare. Da allora sono sempre stato detenuto. Sto espiando la condanna definitiva alla pena di anni venti e mesi otto di reclusione, che è frutto del cumulo di due condanne. DOMANDA:- come conosce LAPORTA Carmelo e PAPARO Marcello, di che cosa si occupano nell’ambito della criminalità e che attività lavorativa hanno.RISPOSTA:- conosco il LAPORTA e so che questo ha una attività di edilizia intestata a suo padre, costituita di fatto con i proventi di attività illecite. Anche PAPARO ha un’attività ma non ricordo di che cosa si occupa, so solo che è una grossa ditta e che anche questa è stata costituita con i proventi illeciti.--DOMANDA:- LAPORTA e PAPARO sono in collegamento tra loro? RISPOSTA:- so che sono collegati.— DOMANDA:- sa che tipo di attività gestiscono insieme? RISPOSTA:- non so che tipo di attività gestiscano insieme. DOMANDA:- dal punto di vista delle attività illecite sa che tipo di collegamento esiste tra i due? RISPOSTA:- so che sono attivi nelle estorsioni. Le estorsioni che venivano compiute dal LAPORTA Carmelo e PAPARO Marcello avvenivano a mezzo di assegni rubati che venivano consegnati alla vittima per ottenere danaro in quanto adesso le stesse si fanno così . So di estorsioni compiute al Bar ORCHIDEA di via Milano di Cologno Monzese (MI), che, a quanto mi risulta dovrebbe di essere di tale PARASPORO Antonio. So di un estorsione al Pub MURPYH’S sito sempre in via Milano di Cologno M.se, compiuta da PAPARO e LAPORTA, preciso che anch’io in un’occasione ho chiesto una somma di denaro a titolo di pizzo al titolare di cognome SAPIENZA. Le estorsioni, come già detto avvenivano a mezzo di assegni rubati dati al posto del solito foglietto con sopra disegnato la pistola. So di una tentata estorsione ad ALLEGRETTI Vito, titolare di un centro lampade , o forse parente del titolare, sito in Viale Lombardia di Cologno Monzese. Per quanto mi ricordo il titolare non ha pagato quanto richiesto e dopo circa tre giorni, ha subito un attentato ad opera degli occupanti di una macchina. Relativamente a questo episodio Danielino PARROTTA mi ha riferito che gli autori dell’attentato erano PAPARO Marcello e Carmine LAPORTA che personalmente ha esploso i colpi contro la saracinesca. Ricordo di una tentata estorsione a tale DI BITETTO Gerardo, anzi preciso si è trattato di un tentativo d’intimidazione avvenuto a mezzo di colpi d’arma da fuoco esplosi contro la saracinesca del suo bar, sito in Cologno Monzese in Via Quattro Strade. Sono venuto a conoscenza di questo episodio poiché riferitomi da LELE VERMIGLIO e da DI BITETTO Gerardo. A riguardo preciso di conoscere Lele VERMIGLIO poiché titolare di un negozio di toilette per cani al quale cedevo periodicamente quantitativi di cocaina pari a qualche etto a seconda delle richieste che mi venivano rivolte. Relativamente a quanto riferitomi dal DI BITETTO su questo episodio ricordo che il predetto mi chiese d’informarmi in giro sull’episodio, e nell’ambito di tale attività venni a conoscenza che erano stati LAPORTA Carmelo e PAPARO Marcello. Preciso che era notorio a Cologno Monzese che LAPORTA Carmelo e PAPARO Marcello si occupavano di estorsioni. Escludo che DI BITETTO possa aver pagato somme ai citati LAPORTA e PAPARO. Oltre a questo ricordo l’estorsione al Bar Gatto Nero sopra citata. Preciso che quando mi riferisco al LAPORTA Carmine che è conosciuto anche come Carmelo. DOMANDA:- Ci vuole parlare i rapporti di parentela tra i predetti o con famiglie malavitose? RISPOSTA:- So che LAPORTA ha rapporti di parentela con i NICOSCIA, in quanto cognato di NICOSCIA Pasquale, detto macchietta, originari di Isola di Capo Rizzato, avendo sposato una delle sorelle dei tre fratelli NICOSCIA, Pasquale, Domenico e Salvatore. Ricordo che nell’anno 2000 credo verso la fine, ho avuto un contatto con LAPORTA Carmine, il quale mi propose di entrare in affari con loro, facendomi capire che dietro di loro vi era la famiglia NICOSCIA che voleva cominciare ad occuparsi della gestione di alcune attività illecite di tutta la zona EST di Milano, ove operavo io. Più in particolare mi chiese di ricominciare delle estorsioni dividendo i proventi con loro e di cedere la metà del mercato della droga alla stessa famiglia. Era chiaro che LAPORTA Carmelo parlasse per conto della famiglia NICOSCIA. Io rifiutai tale invito e cominciai a cedere quantitativi di cocaina pari a qualche etto a Gianluca LAPORTA fratello di Carmine LAPORTA, il tutto per tenerli buoni, ricordo di aver effettuato circa un paio di cessioni. Si da atto che alle ore 16.58 l’interrogatorio viene sospeso per una pausa. Alle ore 17.05 viene ripreso l’interrogatorio DOMANDA:- Oltre ad essere parente dei NICOSCIA lei ha detto che LAPORTA è stato anche battezzato e quindi inserito nella ‘ndrangheta, ci vuole riferire? RISPOSTA:- si il figlio di NICOSCIA Pasquale, mi disse personalmente che LAPORTA chiese ed ottenne il battesimo, inteso come affiliazione al clan NICOSCIA. Preciso che tale fatto mi fu riferito da uno dei figli di NICOSCIA Pasquale in piazza Italia di Cologno Monzese. La circostanza del battesimo e dell’affiliazione è avvenuta in Calabria ed ebbi conferma anche da Enzo GIACOBBE anch’egli esponente della ‘ndrangheta, così come il padre.--DOMANDA:- è in grado di riferire sulla provenienza delle armi di cui parlavamo prima , in possesso di LAPORTA . RISPOSTA:- no non sono a conoscenza della provenienza delle armi che il qualche occasione ho visto al LAPORTA. Specifico che in un paio di circostanze ho visto una calibro 38 due pollici che il LAPORTA aveva alla cinta dei pantaloni. DOMANDA:- sa se PAPARO fosse se lui è affiliato? RISPOSTA:- non mi risulta fosse affiliato ma lavorava insieme ed accanto a Carmine LAPORTA. A.D.R.:- non sono a conoscenza se oltre a PAPARO Marcello ci fosse qualche suo familiare collegato a tali vicende illecite. DOMANDA:-ha mai sentito parlare di tale GUARINO? RISPOSTA:- si, conosco bene Cecè GUARINO di Cologno Monzese, comunque originario della Calabria e che era in complicità con Carmine LAPORTA. Proprio nella circostanza in cui mi si offri di entrare in società con Carmine, davanti al bar Orchidea, giunse una Mercedes di colore nero con alla guida Cecè Guarino con affianco PAPARO Marcello e dietro un’altra persona che non ho notato. In tale occasione Cecè e Marcello sono scesi dalla macchina e mentre quest’ultimo è rimasto vicino al veicolo, Cecè si è unito a me ed a Carmine e favellando mi ha fatto capire che le cose a Cologno e nelle zone circostanti, dovevano cambiare, nel senso che le attività criminali dovevano essere gestite insieme. DOMANDA:- Per quanto di sua conoscenza, gli affari illeciti tra LAPORTA e PAPARO sono ancora attivi? RISPOSTA:- so per certo che in epoca antecedente al mio ultimo arresto, cioè nel 2004, vi erano stati dei dissidi tra i due. Non mi fu specificato il motivo ma mi fu detto da PAPARO stesso. So per certo che l’attività che il PAPARO aveva avviato stava andando bene e il LAPORTA chiese di ottenere parte dei guadagli ovvero di entrare in società. Tale richiesta fu disattesa e so che per ripicca il LAPORTA ha esploso alcuni colpi di pistola contro la porta dell’abitazione di Marcello PAPARO. Tale episodio risale comunque prima del febbraio 2004 e penso possa essere collocato circa sei mesi prima del mio arresto. DOMANDA:- è in grado di riferire sulle attività economiche del PAPARO Marcello? RISPOSTA:- no, so con certezza che andavano bene dal punto di vista economico e che erano state avviate solo grazie ai guadagni delle attività illecite condotte dal PAPARO e dal LAPORTA. Proprio per questo motivo il LAPORTA pretendeva di entrare in società con il PAPARO nella conduzione delle attività economiche. Per quanto possa io ricordare l’attività gestita dal PAPARO era un attività nel campo dei trasporti. DOMANDA:- oltre a LAPORTA Carmine è a conoscenza di condotte illecite di altri suoi parenti. RISPOSTA:- Del fratello Gianluca ho già parlato, del quale riferisco anche che trattava sostanze stupefacenti e ricordo adesso che in una circostanza, per conto della stessa famiglia, lo stesso mise in atto una richiesta di estorsione nei confronti del titolare del ristorante PASTARITO E PIZZARITO di Cologno Monzese. La circostanza mi fu detta proprio dal titolare a cui io cedevo dello stupefacente che utilizzava per uso personale e in alcune circostanze la vendeva.Oltre a Gianluca vi devo parlare dello zio di Carmine anch’egli affiliato. Non ricordo il suo nome ma so che abita a Cologno Sud.DOMANDA:- lei aveva in mano tutto il traffico di stupefacente della zona Est di Milano RISPOSTA:- si DOMANDA:- Conosce i fratelli Corda? RISPOSTA:- conosco Cecè CORDA di Mezzago che è venuto a casa mia con Gianluca La porta. So che è parente dei NICOSIA, anzi preciso mi sembra che siano cugini. So che ha dei fratelli che non conosco. Cecè CORDA era trafficante di sostanze stupefacenti nella zona di Mezzago. Specifico che questa era solo una notizia che io conoscevo per sentito dire. DOMANDA:- Sa se alcuni dei NICOSCIA sono presenti a Cologno Monzese? RISPOSTA:- Si, uno dei fratelli, mi sembra Domenico aveva interessi nell’edilizia a Cologno Monzese. In una circostanza Gianluca Laporta mi presentò il figlio di Pasquale Nicoscia. Si trovava a Cologno Monzese poiché, in quel periodo, aveva seri problemi a rimanere nel suo paese natio, a causa della faida in atto con il clan ARENA e SCARAMUZZA. La presentazione fu dovuta anche ad un eventuale appoggio logistico che io avrei potuto garantire con i miei ragazzi a favore del NICOSCIA. La presenza di quest’ultimo a Cologno Monzese risale ad un anno prima del mio arresto del 2004.---// Si da atto che viene esibito un album fotografico redatto dalla Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni composto da 41 fotografie prive di qualsiasi riferimento a generalità, allegato al verbale AD.R. La foto nr. 1, mi sembra di un giovane di Cologno Monzese, del quale in questo momento non ricordo il nome. La foto nr. 5 ritrae la persona da me indicata con il nome di Mimmo vittima dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco da parte di LAPORTA Carmine e di cui ho prima riferito. Alla foto nr. 6 riconosco tale Stefano del quale non ricordo il cognome, che lavorava per me nel settore degli stupefacenti. Alla foto nr. 9 riconosco il meccanico di Sesto San Giovanni di cui non ricordo il nome e che frequentava Pino Carvelli. Alla foto 10 riconosco lo zio di Carmine LAPORTA. La foto 14 è di Carmine LAPORTA. La foto 17 è di Gianluca LAPORTA. La foto 18 è di Pino che è morto a seguito di incidente stradale. La foto 19 è di Sergio LAPORTA che fa il muratore con il padre ed è il fratello di Carmine. Mi sembra di ricordare la foto 20, ma non ricordo chi sia. La foto 24 è di PAPARO Marcello. La foto 27 è ancora di PAPARO Marcello.--// Le dichiarazioni di Nista Domenico (cfr. faldone II aff. 2227 segg) sono coerenti tra loro nei diversi interrogatori resi; sono inoltre assai specifiche con riferimento a La Porta e Paparo. Le sue dichiarazioni sono poi coerenti (salvo qualche lieve discarsia temporale) con quanto emerso nel presente procedimento con riferimento a fatti specifici relativi ai presenti indagati e rilevanti circa la sussistenza del reato di cui all’art 416 bis c.p.: i rapporti di parentela e criminali di La Porta Carmelo con appartenenti alla cosca Nicoscia; la conoscenza tra La Porta Carmelo e Paparo Marcello; la florida situazione economica di Paparo Marcello; la conoscenza tra La Porta Carmelo e Guarino Vincenzo come oltre si vedra’; i dissidi tra La Porta Carmelo e Paparo Marcello e la ragione di tali dissidi, del tutto coerente con il contenuto delle intercettazioni telefoniche e ambientali di questo procedimento; l’esplosione di colpi di arma da fuoco ai danni di Paparo Marcello, sia pure da Nista anticipata nel tempo e riferita senza la consapevolezza del fatto che i colpi sparati contro la porta della abitazione sono stati erroneamente diretti contro quelli di un vicino di casa di Paparo. Inoltre le dichiarazioni di Nista Domenico sono state state riscontrate con riferimento ad alcuni specifici episodi estorsivi. Dalla annotazione dei carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni del 28.6.2008 e dagli allegati emergono infatti riscontri non solo con riferimento alla sparatoria alla autovettura del fratello di Nista Domenico (Giuseppe), e al coinvolgimento di La Porta Giovanni detto Gianluca nel traffico di stupefacente (e’ stato indagato anche nel procedimento Eucalyptus di cui si trova in atti ordinanza applicativa di custodia cautelare) ma anche, con specifico riferimenti ai fatti ascritti da Nista a La Porta e Paparo: -con riferimento alla sparatoria nei confronti di Deni Domenico (“Mimmo”, al quale La Porta e Paparo hanno spararto nel tentativi di sottrargli dello stupefacente) ricoverato il 15.11.2000 presso l’ospedale di Cernusco sul Naviglio per ferita d’arma da fuoco causatagli da due individui a volto scoperto dopo un’aggressione mentre faceva ingresso al box e poi arrestato a seguito del rinvenimento di 755 grammi di cocaina rinvenuti in una cantina, 79.400.000 lire, una macchina conta soldi, proiettili, e materiale inerente il confezionamento in panetti di stupefacente (pressa, frullatore, bustine eccetera) -con riferimento alla tentatata estorsione ai danni di Allegretti Vito: la notte del 21.4.1999 e la nottre del 23.4.1999 sono stati esplosi rispettivamente sette e nove colpi di arma da fuoco contro la serranda del Logicenter solarium da lui gestito e contro il negozio. Inspiegabilmente sotto il profilo logico, ma comprensibilmente per il clima omertoso tipicamente instaurato nei casi di estrosioni sistematiche come quelle descritte da Nista, Allegretti non ha indicato alcuna possibile spiegazione del danneggiamento. Nista ha dichiarato che “era notorio a Cologno Monzese che LAPORTA Carmelo e PAPARO Marcello si occupavano di estorsioni”. Alterttanto diffuso doveva quindi essere il clima di intimidazione tra gli esercenti che subivano il “pizzo”. Precise sono poi le individuazioni fotografiche da parte di Nista delle persone da lui indicate nel corso degli interrogatori. Da tali dichiarazioni emerge in modo inequivocabile, e coerente con il contenuto delle intercettazioni che riscontra le dichiarazioni di Nista Domenico, che intorno al 2000 La Porta Carmelo parlando per conto della famiglia della ‘ndrangheta Nicoscia, alla quale apparteneva “voleva cominciare ad occuparsi della gestione di alcune attività illecite di tutta la zona EST di Milano” ove operava Nista e dove si trova Cologno Monzese (situato a nord est di Milano), dove abitano Laporta e Paparo. Da tali dichiarazioni emerge altrettanto chiaramente che le attivita’ economiche di Paparo Marcello sono state avviate con i proventi delle estorsioni sistematicamente operate in Cologno Monzese, e del traffico di stupefacenti (dalla indagine Eucalyptus che rigurada il narcotraffico e’ nata la presente indagine) e che Paparo e’ riuscito a conquistare una florida posizione economica. Di fatto Laporta non ha mai smesso nella attivita’ estorsiva, come si evice dalle seguenti conversazioni, intervenute proprio con Guarino Vincenzo detto Cece’: Conversazione del 02.06.2006 ore 18.49, in entrata sull’utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo dall’utenza 3351219995, in uso a GUARINO Vincenzo. Carmelo: LAPORTA Carmelo; Vincenzo: GUARINO Vincenzo; ( ) locuzione incompresa omissis Vincenzo :Oi Carminè? Carmelo:dimmi! Vincenzo:Cutrì! ci dobbiamo fare un giro quà! Carmelo:si si ho capito! Vincenzo:dobbiamo venire a vedere che quà sono tutti una massa di ( ) (impreca) ci sono un sacco di soldi Carmelo:rose e fiori Vincenzo:se non acchiappiamo allora no? Carmelo :uh Vincenzo:ma quà sono tutti ( ) Carmelo:e poi quando vengo ne parliamo Vincenzo:uh Carmelo:vabbò dai cugì Vincenzo:e là tutto a posto Carmelo:si tutto a posto si conversazione del 18.09.2006 ore 13.21 in entrata sull’utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo dall’utenza 335129995 in uso a GUARINO Vincenzo. MC.vl LEGENDA LAPORTA:- LAPORTA Cermelo GUARINO:- GUARINO Vincenzo :- locuzione incomprensibile conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta LAPORTA:- pronto! GUAR1NO:- cugino LAPORTA:- ohu GUARINO:- ascolta vedi che se questo quà vuole vuole costruire vuole comprare • .anche solo comprare. LAPORTA:- eh ...e ....e GUARINO:- ...(...)... aspetta che vediamo di fargli un discorso poi LAPORTA:- e . .e .e secondo te io perché parlavo per la gargia (fonetico a vanvera) tu non hai capito allora. GUAR1NO:- eh no che poi UTEGNAMO (FONETICO BASTONIAMO DA DIETRO) che così i soldi li ca li caga LAPORTA:- ma lo hai visto ohi Cè glielo ho detto già che quà i discorsi sono così perchè dobbiamo. SOVRAPPOSIZIONE VOCI GUARfl’~JO:- non farlo conoscere a nessuno LAPORTA:- no non ti preoccupare ...Vincè allora perché parliamo GUAR1NO:- ah~ eh che poi facciamo ci dobbiamo guadagnare pure noi dentro. LAPORTA:- e come no.... ci mancherebbe e perchè ho parlato per niente GUARINO:- eh eh LAPORTA:- e manco per il lavoro hai capito così lui vuole già .deve comprare .deve .. ... .... .... .. .. .... - ... ... ... - ... ... .... ... .. ... . senza che và all’ISOLA e s’impegna con U’MAIOLA (fonetico).... hai capito con chi?... GUARJNO:- eh LAPORTA:- e invece noi abbiamo già fatto prima i carrelli noi. GUARINO:- si si LAPORTA:- hai capito perché GUAR1INO:- combatte con lui là. LAPORTA:- eh va bene GUARINO:- che questo ha la PILA (FONETICO SOLDI).... ha la PILA per investire che vuole investire LAPORTA:- lo sò lo .. sò . .che pure un’altra volta .ha detto voglio fammi parlare con Vincenzo che mi .. con cugino GUARINO:- ah... ah.... LAPORTA:- hai capito? GUARJiNO:- eh questi quando vanno allo sbaraglio LAPORTA:- eh che sennò se lo mangiano vivo là.. .(ride)... GUARINO:- uh’ lui già è grasso sai come lo fanno arrivare quà7 LAPORTA:- (ride).... GUARINO:- spolpato lo portano LAPORTA:- (ride) va bene ma stasera ci vediamo’? GUARINO:- e ve diamo si dai caso mai ci sentiamo. ... ... - ... . .. .. .(...). . . ..(...)... ...(...)... LAPORTA:- va bene dai ciao GUARJNO:- va bene ciao ciao ... Dalle dichiarazioni di Nista emerge infine, a chiudere il cerchio della sussistenza del reato per il quale qui si indaga, che conseguentemene al supporto economico fornito a Paparo Marcello nella sua ascesa economica, coerentemente con il codice della malavita organizzata, “LAPORTA chiese di ottenere parte dei guadagni ovvero di entrare in società” con Paparo. “Tale richiesta fu disattesa e so che per ripicca il LAPORTA ha esploso alcuni colpi di pistola contro la porta dell’abitazione di Marcello PAPARO”. Anche sulle ragioni del danneggiamento contro Paparo Marcello le dichiarazioni di Nista sono quindi coerenti con i risultati delle indagini del presente procedimento, che riscontrano. Se Laporta ha potuto pretendere di entrare in societa’ con Paparo, e’ perche’ la fortuna di Paparo e’ in parte dovuta a lui. Di qui il doppio filo che lega Paparo Marcello a La Porta Carmelo, il quale si aspetta che la famiglia Nicoscia (e lui personalmente), da tempo predominante rispetto agli Arena, venga adeguatamente ricompensata dell’appoggio che di fatto fornisce a Paparo, consentendogli di operare economicamente spendendo la autorita’ derivante dalla propria vicinanza ai Nicoscia. Paparo Marcello e’ infatti considerato personaggio importante a Cologno Monzese, e tale e’ stato riconosciuto anche nel carcere di Monza, come dimostrano le intercettazioni delle conversazioni di Paparo Marcello, che si e’ vantato del trattamento ricevuto, e le conversazioni di La Porta Carmelo, il quale in cattive condizioni economiche per la propria precaria salute, si risente dell’ascesa di Paparo Marcello, che deride parlando con terzi. Il giorno 26.2.2005, poco dopo l’arresto di Paparo Marcello (cfr c n v d e l 2 6 . 0 2 . 2 0 0 5 , o r e 1 3 . 3 5 , p r o g . 1 8 7 5 in entrata sull’utenza cellulare nr.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo da utenza cellulare nr. 3343404572 in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto numero 4644/04 R.I.T.T.); BUBBO Antonio e LAPORTA Carmelo commentano l’arresto del “Capo”, ribadendo che è stato arrestato per il possesso dell’arma “...acchiappato con la castagna....”. Nel proseguo del discorso, LAPORTA riferisce che PAPARO è uscito dopo un breve periodo di detenzione che gli ha creato prestigio negli ambienti della malavita “...si è fatto pesante...”. ...omissis… CARMELO:-Uhm..Sono andato lì, poi parliamo. SALVATORE:-Ah? CARMELO:-Gli ho preso bello la castagna! SALVATORE:-Ah? CARMELO:-Hanno preso la castagna! SALVATORE:-Cosa? CARMELO:-(ride) SALVATORE:-Cosa hai detto? CARMELO:-l'hanno acchiappato con la castagna! SALVATORE:-Ah..E il Capo il Capo? CARMELO:-E' uscito..Ieri sera. SALVATORE:-Si? CARMELO:-Si!però non l'ho visto per niente ancora. SALVATORE:-Allora ora si è fatto della pesante?. CARMELO:-Uhuu...! SALVATORE:-ah... CARMELO:-...(..) di Cologno. SALVATORE:-Ora si è fatto pesante allora? CARMELO:-Uhuu! SALVATORE:-No? CARMELO:-Dovevi vedere come si destreggiava lì dentro. SALVATORE:-Si? CARMELO:-(..)..Specialmente che li esplodono tutti i cristiano quando entrano…Lo sai com'è?basta che sei calabrese...e subito ...(..) Invece, come emerge dalle intercettazioni, Paparo Marcello disconosce il proprio debito di riconoscenza, e lo fa proprio dopo avere subito il danneggiamento della notte tra il 3 e il 4 ottobre 2004: Si riporta di nuovo uno stralcio della conv. nr.21 delle ore 17.46 del 29.10.2004 139: LEGENDA M:- PAPARO MARCELLO S:- PAPARO SERGIO (fratello di Marcello) omissis M:- ma adesso puoi parlare un minuto...../// S:- un minuto.....// M:- ...(rivolgendosi a terza persona presente con lui)....si...sotto forma si..../// S.- eh...eh..volendo si.... ono nel negozio di IDOLO...// M:- ho capito...eh....// ...omissis... M:- è buono dai tutto a posto stiamo lavorando,stiamo girando stiamo (incomprensibile), ti volevo dire una S:- uhm....// cosa. M:-avere, devi avvicinare a PINO, hai capito chi no?// S:- si....// M:- PINO quello della parte di te....// S:- si...si...quello con gli occhiali....// M:- quello con gli occhiali....// S:- eh..../// M:- e ci devi portare un'ambasciata ....// S:- eh....// M:- ci dici " ha detto mio fratello"....// S:- eh....// M:-che ha saputo un pò di cose che non vanno bene"// S:- eh....// M:-e si vuole incontrare con te, ha detto lo lasciate (incomprensibile),hai capito? che ho saputo di certe cose che non vanno bene. Gli dici solo che lui si 139 conv. nr.21 delle ore 17.46 del 29.10.2004, in entrata sull’utenza nr.0392876477 dall’utenza 0962791002 intestata alla ditta SCUDO 3P S.A.S. di PISCITELLI Antonio IDOLO e C. con sede ad Isola Capo Rizzuto (KR) in Via Crotone nr.85, in uso a PAPARO Sergio. sta facendo i cazzi suoi... tutti hanno fatto così.. e non vuole sapere niente di nessuno"....// S:- e se poi si vuole vedere con te....// M:- eh....// S:- e se si vuole vedere con te....// M:- o viene qua…...o vado io là…...."ci fa piacere questo incontro che ci sono cose che non vanno bene, ha detto che ti vuole incontrare"...digli così...// S:- va bene va, se vuoi che gli porto questa ambasciata gliela porto...// ).."ha detto mio fratello eh...che ci sono certe cose là sopra che non vanno bene e niente, state sbagliando tutto, ha detto che si vuole incontrare con te urgente o parte lui o passate voi; si passano loro i che, che lui non vuole sapere niente di nessuno...che parole per invidia i cristiani ne dicono tante....portaci queste parole....// M:- ...(Incomprensibile S:- va benissimo....// M:- ha detto che per invidia i cristiani si venderono pure il culo..digli così...ha detto....// …...SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI..... ……omissis…. Paparo Marcello tiene quindi una condotta contraddittoria, da un lato avvalendosi a Cologno Monzese del prestigio derivantegli dalla vicinanza ai Nicoscia, per risolvere controversie e per espandere la propria attivita’ economica, il cui inizio deve al sostegno dei Nicoscia, dall’altro cercando di sottrarsi alle conseguenze della appartenenza a quei gruppi di interessi, sia nel contrasto con gli Arena, sia nel dovere di solidarieta’ verso chi gli ha consentito di arricchirsi; Paparo Marcello rivendica la propria autonomia da tutti, e imputa l’attentato (correttamente, come si vedra’) all’invidia di chi non ha raggiunto una posizione prospera come la sua. Quando si e’ trasferito per un periodo a vivere a Isola Capo Rizzuto, grazie all’intervento di GUALTIERI Romina, moglie del detenuto NICOSCIA Domenico, il clan Nicoscia ha provveduto al mantenimento di Laporta Carmelo140. Infatti nel corso della conversazione del 23.9.2005 registrata tra presenti sulla autovettura Rover 25 tg. CM 185 RE in uso a La Porta Carmelo, questi afferma, tra l’altro, affermando la attenzione dei Nicoscia nei suoi confronti e la freddezza di Paparo Marcello :” Compare l’altro giorno mi ha mandato l’imbasciata tramite Romina, no. Quando sono stato la…,mi ha detto: ohi Ca’ come stai facendo a Milano…gli ho detto: Romi’, come sto facendo. Mi ha detto: Mi ha detto Mimmo di venirtene all’Isola che 1.500,00 euro tutti i mesi te li facciamo trovare. Una donna!...tramite sempre il marito, no. Hai capito?” 140 ambientale 23.9.2005 ore 16.13 sull’autovettura in uso a a La Porta Al che il suo interlocutore (Parasporo Rocco) commenta: “E’ uno estraneo quello”. La Porta per rincarare la dose afferma :” e sono carcerati ora…e sono carcerati In effetti La Porta Carmelo si e’ poi trasferito a Isola ed e’ stato mantenuto dai Nicoscia, sebbene non come si aspettasse, come si evince dal seguente stralcio della conversazione del 22.03.2006, ore 17.59, progressivo 3755 141 : omissis….Carmelo:Io a Salvatore gliel'ho detto a lui. Gli ho detto Cugino io mi trovo in messo male. Gli ho detto...Se mi aiuti, mi (...), regolati tu..Che io me ne sono venuto apposta. Non sto vedendo niente, sinceramen....A parte che sto vedendo freddezza comunque. La freddezza la sto vedendo. .... . Uomo :Cugino..la freddezza la stai vedendo..Fino ad ora non puoi dirlo. Tu dici perchè? Perchè...perchè fino ad ora eravamo messi tutti male, e siamo ancora messi male..che non sappiamo che ci aspetta. Che non ci facciamo qualche SCIAMPO(Fonetico-scerzo) con i cazzi, a tutti..Non possiamo saperlo. Però fino ad ora onestamente ohi Cà..onestamente come eravamo combinati…..omissis Con l’incontro del 21.3.2006, e la pace conseguente, cambiano pero’ le relazioni tra le due famiglie. Proprio le conversazioni successive al 21.3.2006 consentiranno di spiegare chi aveva deciso l’avvertimento a Paparo Marcello, ed anche perche’ la cosa e’ stata messa a tacere. Il 22 marzo 2006 LAPORTA Carmelo chiede 142 allo zio Giovanni se si è incontrato con il pugliese che, in seguito, verrà compiutamente identificato in BUCCOLIERI Cosimo 143, gunto a Cologno Monzese. Della sua presenza a Cologno si accorge anche Paparo Marcello: cnv del 29.03.2006, ore 10.03, prog.ID 76663 144 Legenda Marcello:PAPARO Marcello Romualdo:PAPARO Romualdo (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese, da intendersi tradotta ..omissis.... MARCELLO:Lo sai chi c'è che penso qua a Cologno, qua, che l'ho visto? ROMUALDO:hum.. 141 Conversazione del 22.03.2006, ore 17.59, progressivo 3755, sull’autovettura Rover targata CM 185 RE in uso a LAPORTA Carmelo.142 cnv del 22.03.2006, ore 18.43, prog.ID.69963, in entrata su ut. 3383597283 in uso a LAPORTA Giovanni classe 1953, da ut. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata con decreto avente nr.333/06 r.i.t.t. 143 144 nato ad Avetrana (TA) il 7.04.1952; cnv del 29.03.2006, ore 10.03, prog.ID 76663 in uscita da ut 3290899152 in uso a Marcello, verso ut. 3493341516 in uso a Romualdo, autorizzata con decreto avente 3984/05 r.i.t.t MARCELLO:Che è entrato in una casa? ROMUALDO:hum MARCELLO:Ti ricordi quello che ti ho spiegato...che era...che faceva...che è stato con noi in ferie a Taranto.. quella volta? ROMUALDO:In ferie? MARCELLO:Eh. ROMUALDO: ma quello che è venuto in ufficio? MARCELLO:Esatto. ROMUALDO:Eh. E l'hai visto qua alla casa? MARCELLO:Eh, è entrato si e lo sto aspettando che esce veramente. ROMUALDO:Ma dove sei tu? MARCELLO:A piazza Castello. A Cologno. ROMUALDO:Eh, sto venendo dai, va bene. MARCELLO:Oh. ROMUALDO:cinque minuti e arrivo quando ci lascio questa cosa qua Paparo Marcello informa il fratello Romualdo della presenza di Buccolieri Cosimo in Cologno Monzese e di averlo localizzato in un appartamento di quella Piazza Castello. I due si danno appuntamento per incontrarsi in quella località. cnv del 29.03.2006, ore 10.40, prog.ID 76711 145 Legenda Marcello:PAPARO Marcello Romualdo:PAPARO Romualdo (...) Locuzione incompresa MARCELLO:PAPARO Marcello ROMUALDO:PAPARO Romualdo ROMUALDO:Che c'è? Dove sei? MARCELLO:Qua al giornalaio. ROMUALDO:Ah... MARCELLO: hum. ROMUALDO:Si..e il giornalaio dov'è che è? MARCELLO:Qua sulla destra. ROMUALDO:Vicino al bar? MARCELLO:Si. Qua dove c'è il bar. ROMUALDO:Va bene, dai. Ciao ciao ciao. MARCELLO:Sono quà che ci stiamo prendendo un caffè, vieni vieni... ROMUALDO:Caio ciao.... Romualdo giunge in piazza Castello di Cologno Monzese e telefona al fratello Marcello per chiedere dove si trova esattamente. Marcello dice di trovarsi vicino al giornalaio (in piazza castello di Cologno Monzese esiste una rivendita di giornali) e fa intendere che è in compagnia di BUCCOLIERI Cosimo. I tre hanno certamente parlato, perche’ dopo mezzora circa Paparo cosi’ si esprime con la confidente Ghezzi Ramona: Conversazione del 29/03/2006 11.11 prog.ID 76779 146 145 cnv del 29.03.2006, ore 10.40, prog.ID 76711, in uscita da ut 3290899152 in uso a PAPARO Marcello, verso ut. 3493341516 in uso a PAPARO Romualdo, autorizzata con decreto avente nr.3984/05 r.i.t.t.; LEGENDA MARCELLO:- PAPARO Marcello RAMONA :- GHEZZI Ramona MARCELLO:Si. RAMONA:Sei con tuo fratello? Amore mio, si. Ho risolto un problema che tu nemmeno te lo sogni. MARCELLO: RAMONA:Eh, sta chiamando qua! Aspetta un secondo stai in linea. MARCELLO: rimane in attesa RAMONA:Pronto. MARCELLO:Si. RAMONA:Dimmi...stavi dicendo? Niente ho risolto un problema grandissimo come un grattacielo. MARCELLO: RAMONA:Perchè, cosa c’era? . Ho beccato quelli...quelli! Abbiamo risolto tutto. RAMONA:Ah! Adesso ho capito, ho capito... MARCELLO:Niente MARCELLO:Capito? RAMONA:Si, si.... ...omissis... Ti stavo dicendo...ma hai capito quale problema? MARCELLO: RAMONA:Si, si, si, si... : Si è cagato addosso. MARCELLO RAMONA:Si, si, si.... MARCELLO:La cacarella.... RAMONA:Si, si... Sono un cavallo! MARCELLO: RAMONA:Però hai risolto adesso, o è ancora come l’altra volta? MARCELLO:Tutto a posto! Non ne esiste uno come me! Cavallo! Mamma mia... RAMONA:Bhè, meno male... MARCELLO:Devi essere fiera! RAMONA:Si, si... MARCELLO: si avere un cavallo. Gli ho fatto prendere la febbre....e zio Romualdo un altro cavallo (ride) ...omissis.... Nella conversazione Paparo Marcello si mostra felice e fiero di se stesso, poiché finalmente ha risolto il suo problema, affrontando “de visu” l’esecutore materiale dell’attentato ordito nei suoi confronti. Si dichiara un “cavallo”, così come dice per il fratello Romualdo e afferma che il BUCCOLIERI si è spaventato molto. Effettivamente Buccolieri era preoccupato, consapevole di essere giustamente sospettato, e si rivolge ai mandanti dell’aggressione, da lui materialmente posta in essere. I mandanti si rivelano essere La Porta Carmelo e La Porta Giovanni. La conversazione che segue fornirà la conferma dell’incontro e del tenore sopra descritto. cnv del 29.03.2006, ore 11.14, prog.ID 7678 147 LegendaGiovanni:LAPORTA Giovanni cl. 1953 Mimmo :BUCCOLIERI Cosimo (...) Locuzione incompresa Conversazione parzialmente in dialetto calabrese da intendersi tradotta 146 Conversazione del 29/03/2006 11.11 prog.ID 76779, in entrata su ut 3290899152 in uso a PAPARO Marcello, da ut. 0392878490 in uso a GHEZZI Ramona, autorizzata con decreto avente nr.3984/05 r.i.t.t. 147 cnv del 29.03.2006, ore 11.14, prog.ID 76784, in entrata su ut. 3383597283 in uso a LAPORTA Giovanni classe 153, verso ut. 0225490615 in uso a BUCCOLIERI Cosimo, autorizzata con decreto avente nr.333/06 R.I.T.T. ...omissis.... Sai chi mi ha visto stamattina? MIMMO: GIOVANNI:Eh... Sai chi mi ha visto stamattina? GIOVANNI:Eh...Quello là? MIMMO:Quello...eh, si. MIMMO: GIOVANNI:Eh, bhè? MIMMO:Lo sapevi che mi ha visto? GIOVANNI:No, no....ho capito chi! MIMMO:Eh. Ti ha visto a Cologno? GIOVANNI: MIMMO:Si. GIOVANNI:Bhe? :Eh andava con uno, ha detto mi devi far sapere chi ti manda...chi non ti manda, ha detto...è un casino. MIMMO GIOVANNI:Eh. Adesso, è andato a casa, è andato a casa mia, addirittura Avetrana conosce! Comunque, se ti senti con tuo nipote, magari glielo dici. MIMMO: GIOVANNI:Mmm MIMMO:Eh. GIOVANNI:Eh, vabbè: e tu che gli hai detto? No, no, niente. Ho detto a me non mi manda nessuno e buonanotte..ma..se hanno puntato, se hanno....andava con suo fratello, mi ha detto che era suo fratello, non lo so io... MIMMO: GIOVANNI:Come? MIMMO:Andava con suo fratello, dice.. che è un fratello, uno con gli occhiali, che ha fatto un pò di moina, questo qua, ha fatto. Capito? GIOVANNI:Ho capito, ho capito. Io non ci sono adesso che sono fuori.. MIMMO:Eh vabbè, dai, poi magari, non so... Eh, però, cosa ti volevo dire..no stai attento in che senso.. GIOVANNI: MIMMO:Ah... Apri gli occhi che quello gira sempre qua, tanto è vicino... GIOVANNI: MIMMO:Ah... GIOVANNI:Lui abita proprio qua.. MIMMO:Ah, ah.. GIOVANNI:Eh, magari.. MIMMO::Vabbè, non so, però questo qua, proprio appena sono arrivato, mi aspettava quasi .. quasi qua, questo qua, no? GIOVANNI:Si.. Lo stesso che sapeva (come se sapesse, n.d.r.) che io magari stavo qua. Eppure non sapeva nessuno, non sa nessuno che sto qua. MIMMO: GIOVANNI:Ma figurati, Mimmo! Io non è che ...per carità.. MIMMO:Eh... GIOVANNI:Figurati se io...ho t'ha visto per caso! Dov'è che ti ha visto? MIMMO:Non so, vicino proprio lo studio, sotto.. E lui passa sempre di là perchè abita...c'ha la casa lì a San Maurizio, a Brugherio, c'ha i negozi...ha visto la... GIOVANNI: MIMMO:Non so, comunque, siccome a me, io adesso ho chiamato a Carmine..l'ho chiamato stamattina, ci siamo sentiti stamattina, però non sapevo ancora di queste cose qua.... GIOVANNI:Hm MIMMO:Comunque...Se per caso gli parli, vedi, se per caso... E lui che ti ha detto? Che ti hanno comprato? MIMMO:No, ha detto...sei tu? Ho detto, non so. Prima ho negato, perchè..e poi, ha detto guarda che noi sappiamo pure che tu sei di Avetrana, sei così, sei colà, il mio paese, no? GIOVANNI: GIOVANNI:Hm, Va bene, dai. Poi ti faccio sapere io, dai. MIMMO:Dai... Buccolieri conferma di aver avuto l’incontro con PAPARO. Afferma di averlo trovato all’improvviso come se il PAPARO lo stesse aspettando e di aver ricevuto minacce dallo stesso e dal fratello. A detta del BUCCOLIERI, il PAPARO, nel corso dell’incontro, aveva più volte chiesto chi fosse il mandante dell’attentato. BUCCOLIERI rispondeva che si trattava di un errore di persona, di non sapere nulla cioe’ dell’attentato ai danni di Paparo Marcello. La Porta Giovanni a sua volta preoccupato riferisce al nipote Carmelo: cnv del 29.03.2006, ore 11.24, prog.ID 79799 148 LEGENDA CARMELO :- LAPORTA Carmelo GIOVANNI:- LAPORTA Giovanni cl.1953 ...(...)....:- locuzione incompresa .....omissis.... CARMELO :- Pronto!.... GIOVANNI:- si..... CARMELO :- compare Giovanni.... GIOVANNI:- eh.... CARMELO :- com'è... GIOVANNI:- mha!!!!!!.... CARMELO :- mi hai chiamato?..... GIOVANNI:-si e....sono qua mo in un ...(...)...ufficio qua a coso... ascolta..... CARMELO :- dimmi..... mi ha chiamato Mimmo....no?...TARANTINO... GIOVANNI:CARMELO :- ah..si..si.. GIOVANNI:- dice che ti aveva chiamato prima...dice che è passato quell'amico e l'ha visto...... CARMELO :- a Cologno?..... a Cologno dice che l'ha fermato..... GIOVANNI:CARMELO :- uhm... GIOVANNI:- e...chi ti conosce...tu sei tu .....mi devi dire chi ti ha mandato..... pitipì.. popopò... popopà... chi ti ha mandato.... gli ho detto guarda ora non ci sono e però gli volevo dire non ti fare vedere a Cologno e gli ho detto che ieri ci siamo visti, che quello passa spesso di qua meno male che non ci ha visto insieme. Vedi le cose come si complicano..... non lo so mi ha detto... diglielo a Carmine e non lo so che ti devo dire, che gli devo dire.... ohi Cà.... CARMELO :- e gli devi dire al compare di non farsi vedere ne con te ne con niente. GIOVANNI:- eh.. perchè qua diventa pericoloso..... chiaro... chiaro...e perchè se quello... GIOVANNEDDU ci manda...... e mi capisci Carmelo....? CARMELO :- uhm...... e mi ha detto diglielo a Carmelo..... GIOVANNI:CARMELO :- e mo.. mo...mi sono sentito con lui.... GIOVANNI:- e me lo ha detto prima.... si vede che adesso è successo..... che lo ha visto sotto all'ufficio là a via.......hai capito?... CARMELO :- all'ufficio dove?..... GIOVANNI:- dove va lui.... dai calabresi... che ieri sono andato pure io là sopra....... là a Via Visconti Carmè... sopra la gelateria CARMELO :- ah...là..là...là..... GIOVANNI:- e si perchè ieri....(...)..guarda ieri mattina poi è venuto uno e mi ha presentato a questi..... CARMELO :- e ma va bene il pensiero non viene su di noi...perchè il pensiero lo sai su chi viene...sopra i cognati....(...).. GIOVANNI:- ..(..)..no dice che gli ha detto dire adesso mo pipì...papù...papà...mò su un piede non so che dirti...però....gli ho detto....eh...te l'ho detto lo avevo avvisato più o meno...vedi che è sempre in giro questo quà... CARMELO :- (bestemmia)...... 148 cnv del 29.03.2006, ore 11.24, prog.ID 79799 in uscita da ut. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, verso ut. 3383597283 in uso a LAPORTA Giovanni classe 1953, autorizzata con decreto 1584/05 r.i.t.t.; e lo vedi come si complicano le cose... poi Carmè... questo non ci vuole niente che ci manda qualcuno ..... digli di non farsi vedere non lo so...dai.... GIOVANNI:- questo signore qua capito.... digli tu qualcosa.....capito?.... :- e mo lo chiamo io e gli dico di andarsene da là.... CARMELO GIOVANNI:- poi un'altra cosa...siccome.....a tu....digli a MADDALENA (Iuliano)...che non mi stressa ogni minuto sopra a sto telefono.... CARMELO :- uhm.... GIOVANNI:- che io gli ho detto ieri non mi chiamare che Carmine....hai capito no...gli ho detto io che mi ha detto qua....poi glielo dici pure tu...... CARMELO :- mo lo chiamo va bene dai... GIOVANNI:- hai capito?.....perchè adesso gli chiudo il telefono perchè ieri gli ho detto vedi che a Carmine ha, ha adesso le cose...... no?.... CARMELO :- ti ho capito zio Giovanni.... GIOVANNI:- gli ho detto tranquillo che sta succedendo un cazzo di bordello...sotto...me lo ha cacciato dalla gola..... CARMELO :- si.... GIOVANNI:- tu digli che è vero...hai capito?.... CARMELO :- si..si..non ti preoccupare..... GIOVANNI:- gli ho detto che ti hanno preso già i telefonini e stanno vedendo.... CARMELO :- si..si.. GIOVANNI:- hai capito?.... CARMELO :- ok..... GIOVANNI:- digli così......che così.... CARMELO :- va bene dai...... GIOVANNI:- che ti è venuto alla casa pure un amico... hai capito che così me lo tolgo dal collo... per favore Carmè.... CARMELO :- va bene dai....ciao.... GIOVANNI:- e digli a Mimmo di non farsi vedere qua.....ciao... CARMELO :- adesso lo chiamo ciao.... Giovanni trasferisce immediatamente a Carmelo il contenuto della conversazione avuta con BUCCOLIERI. I due interlocutori sono preoccupati, tanto che Giovanni esterna il timore che PAPARO Marcello possa compiere atti ritorsivi nei loro confronti. Carmelo, il quale spera che il sospetto di Paparo ricada sui cognati Nicoscia e non direttamente su di lui, chiamerà personalmente Buccolieri, per avvertirlo affinche’ il danneggiamento non venga ricondotto ai La Porta. cnv del 29.03.2006, ore 11.37, prog.ID76837 149 LEGENDACARMELO:- LAPORTA Carmelo MIMMO :- BUCCOLIERI Cosimo alias compare Mimmo ..(..),...:- locuzione incomprensibile CARMELO:- pronto!... MIMMO :- Uhei Carmine..... CARMELO:- Mimmo .... MIMMO :- e niente... ho saputo quello che è successo... :- eh questo qua appena sono sceso dall'ufficio sopra... CARMELO:- MIMMO CARMELO:- uhm.... MIMMO :- (...)...aspettando gia sotto co...con un altro stava.... CARMELO:- uhm.... guarda che tu.... no... tu mi devi dire chi... chi mi manda.... non mi manda nessuno... perchè dico io... o prima cosa ho sbagliato pe..persona...ho detto sbagliato.... che io dovevo venire... magari che ti dico MIMMO :- e mi ha fermato.... eh.. eh...e mi ha detto tante cose...ho detto guarda..... 149 cnv del 29.03.2006, ore 11.37, prog.ID76837, in entrata su ut. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, da ut. 3924985256 in uso a BUCCOLIERI Cosimo, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t. guarda che ho sbagliato persona.... ho fatto finta di questa cosa qua.... capito?.....Carmine.... CARMELO:- ho capito.... MIMMO :- pronto?.... CARMELO:- si..si... MIMMO :- capito?....e dovevo dire così no...no..non è che cazzo.....eh.. siccome questo qua stava a posto già con altre persone non so chi cazzo erano dice che erano fratelli suoi... CARMELO:- a si?..... MIMMO :- fratelli suoi occhiali.....uno con gli occhiali...occhiali di..di..sole però non occhiali..... CARMELO:-non c'era.... MIMMO :- un pò..... CARMELO:- non c'era.... MIMMO :- un pò biondino.... CARMELO:- ah si il fratello si.... ...io son venuto ad AVETRANA so dove sei so MIMMO :- il fratello era... no ha incominciato a dire che c'hai nipoti..... so di tutto così e co là....ho detto..... CARMELO:- ascolta.. ascolta...ascolta a me... MIMMO :- dimmi.... CARMELO:-quando vieni qua a trovarmi ci vieni e poi ne parliamo.... di.. di... di ti devo dire una cosa come dobbiamo fare... capito?.... MIMMO :- no.. no.. si..si... però dico questi qua se per caso rompono cosa devo fare...devo stare io..... se quelli ti rompono rompici i coglioni pure tu.... CARMELO:- e ma e.. MIMMO :- eh.... CARMELO:- hai capito non ti preoccupare vai tranquillo.... MIMMO :- ah..ah...ah... CARMELO:- se puoi.....comunque se puoi andare via da là e meglio comunque eh.... MIMMO :- no ma mò devo vede....no mi faccio meraviglia come sanno a magari a vede....eh dico io non ho portato a nessuno non ho ...(..)...l'unica dico che ho portato tuo zio sopra là e basta....nessuno più..... CARMELO:- e si..(...)... meno male che non ci hanno visto magari insieme..... pure.... MIMMO :CARMELO:- e meno male....e va....no ma non è....allora ascolta comunque quando vieni parliamo meglio....dai... MIMMO :- va bene dai Carmine.... CARMELO:-ciao Mimmo... comunque stai attento e ..e..e..allontanati da Cologno.... MIMMO :- si..si..vabbè mi allontano ...si mi... ...omissis.... Benche’ finga sicurezza, La Porta Carmelo teme ritorisoni, tanto da consigliare Buccolieri di allontanarsi da Cologno. Nella conversazione BUCCOLIERI spiega nuovamente ciò che è accaduto durante l’incontro con i PAPARO. In primo luogo afferma di averlo trovato all’improvviso di fronte a se’; poi riferisce in merito alla volontà esternata dai PAPARO di conoscere l’identità del mandante e a tale richiesta il BUCCOLIERI dice di non aver alcun mandante e di aver sbagliato persona (... tu mi devi dire chi... chi mi manda.... non mi manda nessuno... perchè dico io... o prima cosa ho sbagliato pe..persona...ho detto sbagliato.... che io dovevo venire... magari che ti dico guarda che ho sbagliato persona.... ho fatto finta di questa cosa qua.... capito); in ultimo evidenzia le minacce ricevute dai fratelli PAPARO (...ad AVETRANA so dove sei so che c'hai nipoti...). Un mese dopo: Cnv del 25.04.2006, ore 08.42, prog.ID 110233 150 Legenda Carmelo:LAPORTA Carmelo Giovanni:LAPORTA Giovanni classe 1953 (...) Locuzione incompresa …omissis… 150 Cnv del 25.04.2006, ore 08.42, prog.ID 110233 in uscita da ut. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, verso ut. 3383597283 in uso a LAPORTA Giovanni classe 1953, autorizzata con decreto avente n. 1584/05 rit Carmelo: E il resto tutto apposto? Ho visto il CAPO ieri. Giovanni:Dove? E' venuto a trovarmi a casa. Giovanni:Mannaggia la miseria che coraggio. E che cosa voleva? Carmelo: Carmelo:E... le solite marachelle.. sembra che non le sai. Giovanni:E lo hai fatto entrare? Carmelo:Ah? Lo hai fatto entrare? Carmelo:E che dovevo fare?.. Dice che ti ha visto l'altra volta. Giovanni:Senti gli devi dire... vedi dove devi andare.. Giovanni: Carmelo:Non ti ha visto l'altra volta? Ma quando mi ha visto? Un paio di mesi fà.... Giovanni: Carmelo:Uhm E' un bugiardo. (...) neanche lo saluto più Cà. Faccio finta che non lo vedo. Perchè non mi interessa... Ma ti ha detto qualche cosa di quel fatto? Giovanni: Carmelo:No no no no... Di quell'amico? Carmelo:Ah si si si si..E poi quando vengo parliamo. Quando ci vediamo parliamo. Giovanni: Giovanni:Che cosa ti ha detto? Uhm, come l'ha raccontata lui, un altro pò dice che.... meglio che mi sto zitto con sto telefono. Carmelo: Giovanni:Ma.. tu gli devi dire (...) a me mi devi lasciar fregare che ho i cazzi miei e basta. Va bene dai. Carmelo:Va bene dai ci sentiamo, ciao. Giovanni:Ok ciao. Carmelo riferisce allo zio che PAPARO Marcello (il CAPO) è andato in Calabria e per l’occasione si è recato a render visita al LAPORTA. Nella circostanza PAPARO gli ha raccontato dell’incontro avuto con il BUICCOLIERI, senza, evidentemente, far riferimento ai mandanti. La permanenza di PAPARO in Calabria è anche confermata dalle celle di aggancio della sua utenza sottoposta ad intercettazione. Dalla conversazione emerge la permanenza del risentimento di La Porta Giovanni e Carmelo nei confronti di Paparo Marcello, che chiamano irosamente “Capo”, subendo la sua posizione di forza. L’incontro viene riferito da La Porta Carmelo anche a Buccolieri, pochi giorni dopo: Cnv del 29.04.2006, ore 19.19, prog. ID116418 151 LegendaCarmelo:LAPORTA Carmelo Mimmo :BUCCOLIERI Cosimo (...) Locuzione incompresa Mimmo:-Pronto! Carmelo:- Mimmo ..! Mimmo:-Ue, ciao Carmine, allora? Carmelo:-Buongiorno, e allora siamo qua Mimmo:-Buongiorno come stai? Indovina chi è venuto a trovarmi? Carmelo:Mimmo:-Chi? Carmelo:-Il ricchione ...(ride) 151 Cnv del 29.04.2006, ore 19.19, prog. ID116418 in uscita da ut. 3495829422 in uso a 3899925019 in uso a BUCCOLIERI Cosimo, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t.; LAPORTA Carmelo, verso ut. Mimmo:-Si?! Carmelo:-..è venuto a casa Mimmo:-Ah, be cosa ha detto? Carmelo:-Oh... guarda , come l'ha raccontata lui che ti ha visto.. Mimmo:-Eh!.. Carmelo:-Mi ha detto che ti ha portato in campagna, che ti voleva.. Mimmo:-In campagna mi ha portato? (ride) Carmelo:-(ride) ..come mi sono messo a ridere.. Mimmo:-(bestemmia) beh? Carmelo:-Ah? Mimmo:-Tu perchè non ha fatto finta, magari, che mi conoscevi Carmelo:-No, no, mo sai cosa succede? Mi ha detto, dice che, mi ha detto a me che ti ha chiesto quanto ti hanno dato.. Mimmo:-Eh, si.. Carmelo:-Capì? Mimmo:-Si Carmelo:-io ha detto io gliene do un tantum, gli ho detto si?! Mimmo:-Che cosa, che cosa? Carmelo:-Cioè che lui ti da soldi per farti parlare, no?! Mimmo:-Ma.. te l'ho detto no non è che non te l'ho detto Carmelo:-E poi mi ha detto, però tu mi devi fare un favore, mi ha detto Mimmo:-Eh! Carmelo:-Mi ha detto, vieni pure tu a Milano giorno dieci che poi lo chiamiamo insieme e ci vieni a parlare pure tu con questo, gli ho detto : e perchè no Mimmo:-Buono, buono.. Carmelo:-Gli ho detto, così lo conosco anch'io (ride) Mimmo:-Eh!. eh! Carmelo:-Gli ho detto: comunque secondo me quello, gli ho detto, è stato mandato, capisci, nel senso che hanno sbagliato sicuramente, se no venivano due o tre volte se ti volevano fare qualcosa di brutto Mimmo:-Ah! no, ma tu fai una cosa, quando sarà che noi ci incontriamo.. Carmelo:- No. io sai cosa ti devo dire?! : Ma io già ti ho visto da qualche parte Mimmo:-E, tu fai finta, fai finta ..digli guarda noi ci siamo già visti, ma dove , dove ..io magari dico.. la ci siamo visti tutti e due, hai capito? Carmelo:-Dove? Mimmo:-Magari una parte.. dove.. Carmelo:-Si, si.. poi te lo dico poi ci incontriamo prima noi, perchè io giorno dieci vado a milano Mimmo:-E va bene giorno dieci.. no io sto Carmelo:-(ride)..Eh? Mimmo:-Io settimana pro.. io sto ancora a milano Carmelo:-Ah, sei a milano ancora? Mimmo:-Si, si Carmelo:-Ah, ha detto.. che mo ti chiama Mimmo:-Che io guarda, che io volevo andare Carmelo:-Umh!? Mimmo:-No, siccome io e..un amico, volevo andare proprio personalmente là.. che io ti stavo chiamando a dire magari.. dov'eri? Io non mi ricordo bene (...), te l'ho detto una volta no? non mi ricordo Carmelo:-No, no che mo vengo io.. perchè siamo rimasti con lui che quando arrivavo io ti chiamava, ti chiamava Mimmo:-Va bene, va bene.. no , siccome io ho dato il mio numero, te l'ho detto?! Ho dato il mio numero di telefono Carmelo:-Si, si , me l'ha detto Mimmo:-..quando vuoi, quando vuoi, ho detto io, mi chiami..no? E non ti preoccupare io non ho.. Carmelo:-Come me l'ha raccontata lui, mi ha fatto morire dalle risate (ride) Mimmo:-(ride) Carmelo:-Ha detto che ti ha schiantato.. col coltello ti ha dato uan coltellata ad una gamba..(ride) mamma mia (ride) Mimmo:-Si?..(ride) pure! Carmelo:-(ride) Mimmo:-No, no, ma tu , ma tu, guarda se per caso lui trova tante di questa scuse qua, tu digli, guarda, io lo voglio conoscere questa persona qua (..) fai finta che dici, non se magari poi si tira indietro, perchè tutte quelle.. Carmelo:-No, no, siamo rimasti d'accordo che io giorno dieci mo che vengo a Milano, ti veniamo a cer..ti chiama e ti vuole incontrare Mimmo:-Ah, Ah!.. Carmelo:-Perchè mi ha detto che .. mi devi fare un favore, che ci devi essere pure tu, perchè lo devi incontrare, poi.. gli ho detto: non ti preoccupare Mimmo:-Si..l'importante che sfiliamo un pò di soldi... Carmelo:-No, no.. infatti io gli ho detto, guarda e.. poi, poi quando vengo a Milano ti spiego che è meglio.. che adesso al telefono.. Mimmo:-Va bene, va bene.. Carmelo:-U resto tutto a posto? Mimmo:-Tutto a posto, tutto apposto perchè.. Carmelo:-Hai riappaciato con tua moglie? Mimmo:-No... si salutano... ......omissis...... I due concordano quindi una strategia al fine di evitare che La Porta Carmelo e Giovanni vengano scoperti. C’e’ una precisa ragione sottostante tale presa di posizione: ormai gli Arena e i Nicoscia hanno siglato la pace (nel marzo 2006), e non e’ quindi opportuno che riemergano vecchie ferite, vecchi episodi di contrasto, soprattutto con Paparo Marcello, personaggio che potrebbe essere utile agli affari di entrambe le famiglie, tantopiu’ che La Porta Carmelo e Giovanni avevano agito autonomamente, per dispetto (come rivelano anche le modalita’ del fatto e i danni lievi causati, come gia’ aveva rilevato la figlia di Paparo Marcello, Luana), e non in esecuzione di una decisione dei vertici del gruppo Nicoscia. Lo sgarbo a Paparo Marcello non deve emergere anche perche’ La Porta Carmelo spera di ottenere nuove risorse per tornare a Cologno: Cnv del 09.06.2006, ore 12.02, prog.Id 209244 152 Legenda Carmelo: LAPORTA Carmelo; Mimmo: BUCCOLIERI Cosimo.(..................) locuzione incompresa …omissis… va bene Mimmo, tu quando pensi di..... Mimmo:non so tu devi salire su? no! Carmelo:no e per adesso no se mi danno la casa devo salire perchè io a settembre voglio andare a Milano perchè qua.... Mimmo:io io io mo vediamo se rimango su però un paio di giorni devo trovare quell'amico là all'ufficio poi Carmelo:ho capito chi è il Ricchione? Mimmo:si il Ricchione Carmelo: Carmelo:(ride) a te ti ha parlato per niente più non ti ha detto più.... Carmelo:no non abbiamo parlato per niente, però Mimmo mi raccomando a me non mettermi in mezzo che ci ho cose in ballo che poi ti spiego, capito? Mimmo: Mimmo:no no in mezzo.... Carmelo:vedi se riesci a farti..... Mimmo:noi quando sarà che lui magari dice io conosco ...... magari può darsi che io conosco queste persone qua Carmelo:va bene dai Mimmo:quando sarà diciamo ci siamo conosciuti là a Cologno così casualmente dentro un ufficio e basta non è che Carmelo:va bene dai Mimmo, oh incontrati con Giovanni e vedi tu cosa puoi fare che è una bella cosa quella Mimmo:va bene dai Carmelo:al limite se dobbiamo venire pure noi viene lui vengo io poi vediamo ...omissis... In merito alla identificazione di BUCCOLIERI si riporta stralcio della relazione redatta in data 29.06.2006 in occasione del servizio di osservazione153(All.23). 152 Cnv del 09.06.2006, ore 12.02, prog.Id 209244 in entrata sul numero 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, dal numero 0225490615 in uso a BUCCOLIERI Cosimo, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t. 153 annotazione di servizio del 29.06.2006; Per doverosa notizia si riferisce che, nel corso dell’attività di ascolto, il BUCCOLIERI ha utilizzato due diverse utenze, ovvero: 3924985256 a lui intestata e 3293376643 154 (All.24). GIORNO: LOCALITÀ: 29.06.2006 dalle ore 09.00 alle ore 10.30 Cologno Monzese (MI). SCOPO DEL SERVIZIO: Identificare BUCCOLIERI Cosimo interlocutore telefonico con il quale LAPORTA Carmelo, nella giornata odierna, ha un appuntamento, ed identificare inoltre eventuali suoi accompagnatori ai quali si presenterà all’appuntamento. Si riportano le conversazioni telefoniche in argomento intercettate sull’utenza n. 3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo: - Conversazione del 28/06/2006 delle ore 18.53 in entrata sull'utenza cell. nr. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo ed in uscita dall'utenza cell. nr. 3293376643 intestata a BUCCOLIERI Cosimo, nella quale i due si danno appuntamento per le ore 09.30 del g.s. Conversazione del 2906/2006 delle ore 09.17in entrata sull'utenza cell. nr. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo ed in uscita dall'utenza cell. nr. 3293376643 in uso a BUCCOLIERI Cosimo. I due si danno appuntamento sotto i portici innanzi al Comune di Cologno Monzese Conversazione del 2906/2006 delle ore 09.32 in uscita dall'utenza cell. nr. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo ed in entrata sull'utenza cell. nr. 3293376643 in uso a BUCCOLIERI Cosimo, nella quale LAPORTA Carmelo avvisa BUCCOLIERI Cosimo di essere fuori dal bar ad aspettarlo - EVENTI DOCUMENTATI: ore 09.00:inizia il servizio in P.zza Castello di Cologno Monzese (MI) nei presi del bar-gelateria Visconti; ore 09.20: I Militari operanti vengono avvisati dai colleghi in sala ascolto che il LAPORTA si è sentito con il BUCCOLIERI il quale dice di essere già sul posto ed il LAPORTA gli risponde che tra 15 minuti arriva. ore 09.30: Si nota giungere l’autovettura Ford Fusion di colore grigio scuro targata CS128YW con alla guida il LAPORTA Carmelo e sul lato passeggero il LAPORTA Giovanni cl 53. L’autovettura si ferma in sosta in piazza Castello di Cologno M.se davanti al bar Visconti. I due occupanti non scendono dall’autovettura e si vede il LAPORTA che parla al cellulare (vds conversazione delle 09.32) ore 09.34: Si vede giungere, dal bar Visconti, un uomo alto circa 170 cm, corporatura robusta, capelli neri e barca lunga brizzolata, lo stesso vestiva con un paio di jeans ed una maglietta a maniche corte di colore blue scuro, il quale saliva nell’auto del LAPORTA dalla parte posteriore lato passeggero. ore 09.35: Subito dopo che l’uomo è salito in auto il LAPORTA Carmelo riparte girando a sinistra in via Soriani e poi nuovamente a sinistra in viale Marche e poi ancora a sinistra in via De Gasperi, strada senza uscita, dove parcheggiava l’autovettura. Quindi i tre Carmelo, Giovanni e Cosimo scendono dall’auto e vanno all’interno di un bar che si trova sulla predetta via. ore 10.00: I tre soggetti escono dal bar di via De Gasperi e dopo aver sostato per qualche minuto fuori dal bar si rimettono in macchina e si allontanano. ore 10.30: A causa delle condizioni atmosferiche (pioggia) e del traffico intenso al fine di non compromettere il servizio si decideva di terminare il pedinamento. ACCERTAMENTI EFFETTUATI: La Ford Fusion targata CS128YW risulta essere intestata a LAPORTA Giuseppe, padre di Carmelo. Da accertamenti effettuati con l’Arma di Avetrana (TA), si acquisiva la foto del BUCCOLIERI Cosimo, nato ad Avetrana (TA) il 07.04.1952, il quale, senza ombra di dubbio, veniva riconosciuto dai militari operanti come la persona che si è incontrata con il LAPORTA Carmelo e Giovanni. Sussistono percio’ gravi indizi di colpevolezza dei reati di cui ai capi 17 e 18 a carico di La Porta Carmelo, La Porta Giovanni e Buccolieri Cosimo. 154 lettera società telefonica relativi all’intestatario di utenze cellulari Le indagini del presente procedimento consentivano, attraverso una successiva rilettura delle conversazioni intercettate, di ricostruire la provenienza anche della pistola Beretta calibro 7,65 sequestrata a Paparo Mercello il 17.2.2005, che costui si era procurato da BUBBO Antonio, tramite la mediazione di LAPORTA Carmelo (cfr. anche capo 2 dell’imputazione) CAPO 8 LAPORTA Carmelo e BUBBO Antonio reato di cui agli artt.81 cpv., 110 e 648 C.P., 10, 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico una pistola Beretta mod.81 cal 7,65, provento di furto in danno di SARNO Raffaele, come da denuncia in data 08.01.1999, alla Stazione CC. di Arzano (NA), che LAPORTA Carmelo procurava tramite BUBBO Antonio e che consegnava a PAPARO Marcello. Pistola, della cui illecita provenienza il LAPORTA e il BUBBO erano consapevoli e che veniva rinvenuta e sequestrata in occasione dell’arresto del PAPARO, nei cui confronti si procede separatamente. In Cologno Monzese anteriormente al 17.02.2008 Nei primi giorni del mese di dicembre 2004 era iniziato il monitoraggio dei contatti tra LAPORTA Carmelo e PAPARO Marcello, nel corso dei quali quest’ultimo ha chiesto a La Porta di procurargli una pistola tramite i Bubbo. Rilevante e’ la cronologia degli eventi in quel periodo: il 2 ottobre era stato ucciso Arena Carmine il 4 ottobre vengono sparati colpi di arma da fuoco di avvertimento a Paparo Marcello Si riportano le conversazioni rilevanti in merito a questo capo di imputazione: cnv del 06.12.2004 ore 21.21 prog.1385 155 LEGENDA MARCELLO:- PAPARO Marcello CARMELO:- LAPORTA Carmelo min.00.24 ...omissis... MARCELLO:-AH....senti una cosa... CARMELO:- eh.... MARCELLO:- lo chiami a tuo cugino là sopra.... CARMELO:- mio cugino.... MARCELLO:- eh.... CARMELO:- là sopra.... MARCELLO:- eh....eh...che....dom... CARMELO:- domani.... MARCELLO:- se domani a mezzo giorno viene qua.... CARMELO:- va bene dai..... MARCELLO:- dove vai tu là..... CARMELO:- si...si... MARCELLO:- mi raccomando..... CARMELO:- domani mattina però lo chiamo.... MARCELLO:- ok.....si... CARMELO:- ciao.... I l c ug i no di L ec co v er rà s uc c e ssiv am e nte i d e nt ificato in BUBBO Antonio , m e n t r e l o z i o d i L e c c o s a r à i d e n t i f i c a t o i n B U B B O F i l i p p o 156. cnv del 09.12.2004 ore 11.05 prog.1448 157 Legenda: Carmelo: LAPORTA Carmelo Marcello: PAPARO Marcello (.........) locuzione incompresa ...omissis… Marcello: oi Cà, l'hai richiamato poi a ..? Carmelo:l'ho chiamato, siccome, il telefono ha cambiato numero di nuovo e non mi risponde ora a quello che lo ha chiuso Marcello:eh vado io direttamente Carmelo:no lo riesco a rintracciare tramite il cognato non è un problema, se è urgente lo chiamo, ...mi ha detto che mi chiamava lui e mi dava il numero nuovo Marcello:uh uh Carmelo:hai capito? Marcello:è urgente perchè devo sistemare un lavoro e .del suo Carmelo:ho capito, vabbò dai vediamo se te lo riesco a rintracciare ti chiamo subito …omissis… cnv del 10.12.2004 ore 18.35 prog.1500 158 LEGENDA MARCELLO:- PAPARO Marcello CARMELO:- LAPORTA Carmelo ...(...)....:- locuzione incomprensibile …omissis.. CARMELO:- va bene.....tutto a posto là.... MARCELLO:- ma se...mi fai incontrare con tuo cugino per quella fatica che lo sto aspettando.. CARMELO:- l'ho trovato il numero MARCELLO:- l'hai trovato.... CARMELO:- comunque lo chiamo domani eh.... MARCELLO:- ok.... CARMELO:- ciao.... MARCELLO:- sennò io me la faccio da solo Ca.... 155 cnv del 06.12.2004 ore 21.21 prog.1385 in uscita dall’utenza 3355307711 in uso a PAPARO Marcello verso ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata con decreto avente 3968/04 R.I.T.T.; 156 nato a Petronà (CZ) in data 22.09.1954; 157 cnv del 09.12.2004 ore 11.05 prog.1448 in uscita da ut.3355307711 in uso a PAPARO Marcello verso ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata con decreto avente nr.3968/04 R.I.T.T.; 158 cnv del 10.12.2004 ore 18.35 prog.1500, in uscita da ut.3355307711 in uso a PAPARO Marcello verso ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata con decreto avente nr.3968/04 R.I.T.T.; CARMELO:- va bene dai.... MARCELLO:- ciao...ciao.... Paparo Marcello aveva decisamente urgenza di sentirsi in condizione di difendersi ( e’ “senza corrente”, e deve riparare il “guasto”) Il giorno successivo, 11.12.2004, verra’ ucciso Pasquale Nicoscia. IL 17 gennaio 2005 verra’ incendiata la casa di Paparo Romualdo a Isola di Capo Rizzuto. Il 19.1.2005 le intercettazioni danno conto del possesso da parte del fratello Paparo Giancarlo di un’arma controcarro (cfr. capo 5 dell’imputazione) Nel frattempo Paparo Marcello circola armato, e in possesso di una pistola verra’ arrestato il 17.2.2005. cnv del 16.12.2004 ore 18.43 prog.1750 159 LEGENDA MARCELLO:- PAPARO MARCELLO CARMELO:- LAPORTA CARMELO Conversazione in dialetto calabrese ..omissis… MARCELLO:- ti chiamo domani mattina..... CARMELO:- parla...parla... che adesso ti sento.....adesso... MARCELLO:- e niente...che ho...che ho....l'appartamento da me che è senza corrente.... CARMELO:- dove.... MARCELLO:- da me l'appartamento mio è senza luce senza corrente.... CARMELO:-ah..... MARCELLO:- volevo tuo cugino per quel guasto almeno.... CARMELO:- ah.... MARCELLO:- o sennò ado e lo chiamo e lì?..... CARMELO:- ma dove a Lecco..... MARCELLO:- eh.... CARMELO:- ah e come no se vuoi te lo faccio venire.... MARCELLO:- e se viene lui senno lo vado a trovare io.... CARMELO:- e te lo faccio venire domani a mezzo giorno..... MARCELLO:- e che qua a freddo e non ho manco la caldaia e stanno lavorando con ...(...)...... CARMELO:- e posso farlo venire domani a mezzo giorno... MARCELLO:- domani a mezzo giorno..... CARMELO:- uhm.... MARCELLO:- si.... CARMELO:- al bar di fronte a casa mia..... MARCELLO:- ok.... CARMELO:- ciao.... MARCELLO:- ciao ciao... L’incongruita’ della conversazione (incontro al bar, o a Cologno, o a Lecco, indifferentemente, per un apparente guarso all’impianto elettrico, che Paparo potrebbe risolvere da solo a suo dire, e per il quale peraltro non ha senso rivolgersi a La Porta, ne’ a suo “cugino”) rende evidente che si tratta di linguaggio criptico. 159 cnv del 16.12.2004 ore 18.43 prog.1750 in uscita da ut.3355307711 in uso a PAPARO Marcello verso ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata con decreto avente numero 3968/04 R.I.T.T.; L’incontro, programmato per il 17.12.2004 a mezzogiorno al bar di fronte alla abitazione di La Porta, deve avere portato buon frutto, perche’ Questa sarà l’ultima conversazione con la quale il PAPARO reitera la richiesta dell’arma. a. Già dal 23 dicembre successivo si ha la conferma della disponiblita’ da parte sua di una pistola. cnv del 23.12.2004 ore 19.25, prog.660 160 Legenda MARCELLO:PAPARO Marcello RICCARDO:PAPARO Riccardo (figlio) (...) Locuzione incompresa Al Min. 05'19'' ...omissis.... RICCARDO:- che c'è qui?Mamma mia come sono contento che me ne vado?...lo sai? MARCELLO:- c'ho la pistola qui dentro. RICCARDO:- eh?....(urlando)....... MARCELLO:- dentro lì..... RICCARDO:- papà tu mi lasci qua.... MARCELLO:-...(...)...e poi...(...).... RICCARDO:- e ma và...io me ne torno con lo zio una pistola vera... ...omissis...... Paparo Marcello custodisce quindi la pistola in automobile, sulla Mercedes sottoposta ad intercettazioni ambientale. La conversazione successiva confermerà molto chiaramente il possesso dell’arma da parte del PAPARO, nonche’ la disponibilita’ anche di altre armi cnv del 02.01.2005 ore 20.12, prog.1812161 Legenda MARCELLO: PAPARO Marcello RICCARDO: PAPARO Riccardo (...) Locuzione incompresa "Conversazione in dialetto Calabrese" Al Min. 23'35'' (mentre al tel. con GHEZZI Ramona) MARCELLO:Metti sta cazzo di pistola dentro. RICCARDO:Ma che hai qualche problema? ...omissis.... Al Min.50'38'' MARCELLO:(ride) RICCARDO:(impreca) hai visto a questo! Che io gli sparo nelle gambe a Lelè! MARCELLO:Stai fermo con questa pistola, che se c'è qualcuno.. RICCARDO:Uhmm.. MARCELLO:..e ti guarda (...). RICCARDO:Eh! MARCELLO:Con la scusa di questa ti trovano ti trovano quelle altre. RICCARDO:(ride)..Perchè hai le altre ancora? (ride) E che c'è? A le hai tolte da (...). Come (...) gli sparo di nascosto. Di nascosto gli sparo...di qua no? (...) papà. (...)! Gli sparo nelle gambe. MARCELLO:Vedi (...) RICCARDO:Io...? me ne frego di lui. Gli sparo nelle gambe...(...). Sale quel Francesco...sto sballando. (...) scendo ...omissis.... 160 (...). cnv del 23.12.2004 ore 19.25, prog.660 sull’autovettura Mercedes Ml 400 targata CL416VN in uso a PAPARO Marcello autorizzata con decreto avente nr.3968/04 R7.I.T.T.; 161 cnv del 02.01.2005 ore 20.12, prog.1812 sull’autovettura Mercedes ML 400 targata CL416VN in uso a PAPARO Marcello, autorizzata con decreto avente nr.3968/04 R.I.T.T.; Il 2 gennaio 2005 quindi Paparo Marcello viaggiava ancora armato, e disponeva di altre armi. Il 17.2.2005 viaggiava ancora armato. Il 17.02.2005 PAPARO viene sottoposto a controllo e trovato in possesso di una pistola calibro 7.65 che teneva in automobile, dove sono state intercettate le conversazioni sopra riportate. E’ quindi stato arrestato, e le indagini hanno confermato la disponibilita’ da parte sua di almeno altre otto armi (cfr. capo 2 ). La conferma che la pistola rinvenuta nella disponibilità del PAPARO provenga dai BUBBO proviene dalle conversazioni successive all’arreso di Paparo; in particolare nella conversazione del 25 febbraio 2005 162, LAPORTA Carmelo comunica a BUBBO Antonio la notizia dell’arresto in danno di PAPARO Marcello, con il conseguente sequestro di armi. Nella circostanza riferisce che il “Capo” (ovvero il PAPARO) risulta recluso nel carcere di Monza perché gli è stato “...trovato qualcosa in macchina...”, per l’esattezza, il “qualcosa” viene descritto dal LAPORTA come “...quello che dovevi darmi tu nella macchina...”, idioma utilizzato per non dire chiaramente che si trattava di pistole. Il riferimento esplicito ed inconfutabile alle armi viene ulteriormente avvalorato dal fatto che, in precedenza, il LAPORTA aveva comunicato al suo interlocutore che ne erano stati “trovati due”, anche “quell’altro” (difatti, un’arma venne rinvenuta nella vettura, l’altra nella abitazione di Carugate), riservandosi di spiegare i dettagli a voce e soprattutto sulla scorta di quali elementi gli investigatori erano riusciti a risalire all’abitazione di Carugate (l’abitazione era infatti da Paparo ritenuta “sicura”). Il fatto determina allarme in BUBBO, tantoche’ questi si raccomanda ripetutamente con LAPORTA di spegnere l’utenza cellulare, ovvero di cambiarla. …omissis…… CARMELO:-Lo s..che il Capo se ne andato (...)? SALVATORE:-Dove è andato? CARMELO:-Se lo sono presi!(RIDE)..A Monza è! SALVATORE:-Si? CARMELO:-Ieri mio fratello mi ha detto l'imbasciata! ……..omissis……. CARMELO:-Che ho chiamato stamattina a lui e mi ha detto che non c'è niente. Ne hanno preso uno! SALVATORE:-Ah? CARMELO:-Ne hanno preso uno! SALVATORE:-Ah e và bene dai. CARMELO:-E quell'altro l'hanno preso pure! SALVATORE:-Come mai? 162 cnv del 25.02.2005, ore 10.32, prog.1819 in entrata sull’utenza cellulare nr349582922 in uso a LAPORTA Carmelo da utenza cellulare nr. 3343404572 in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto numero 4644/04 R.I.T.T.; - Conversazione in entrata sull’utenza cellulare nr3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo da utenza cellulare nr. 3343404572 in uso a BUBBO Antonio. – ore 11.03 del 25.02.2005 prog.1823, autorizzata con decreto numero 4644/04 R.I.T.T.; CARMELO:-E quello...Poi te lo dico! SALVATORE:-Ah.. CARMELO:-Il cervello fradicio che ha! SALVATORE:-Ah? CARMELO:-Il cervello fradicio che ha! gli hanno trovato qualcosa in macchina. SALVATORE:-Che ha fatto? CARMELO:-Gli hanno trovato quello che dovevi darmi tu nella macchina.(sovrapposizione) SALVATORE:-Si..Si.. CARMELO:-Eh!Và bene dai. SALVATORE:-Và bene dai. CARMELO:-E ora mi devo vedere con loro.Vediamo che posso fare NTO'. SALVATORE:-Si! ma dopo oggi spegni tutto. CARMELO:-Si…Si! và bè...mi devo vedere oggi pomeriggio perchè...mi devo vedere. SALVATORE:-Quando passano le sei di questa sera, spegni tutto. CARMELO:-Và bene,và bene, và bene.. SALVATORE:-(...) spegni tutto! ...omissis… Bubbo Antonio nella conversazione viene chiamato Salvatore. Il 25 febbraio dunque La Porta Carmelo conosceva per filo e per segno la vicenda dell’arresto di Paparo Marcello, e spiega a Bubbo che in automobile gli avevano trovato non solo una pistola, ma qualcosa che aveva consentito agli operanti di risalire al luogo in cui era custodita anche un’altra pistola (in effetti grazie ad una bolletta gli operanti avevano individuato la abitazione di Carugate dove e’ stata sequestrata la pistola con matricola abrasa) . La Porta aveva quindi parlato con qualcuno molto vicino a Paparo Marcello. Il giorno successivo 163, BUBBO Antonio e LAPORTA Carmelo, commentano nuovamente l’arresto del “Capo”, ribadendo che è stato arrestato per il possesso dell’arma “...acchiappato con la castagna....”. Nel proseguo del discorso, LAPORTA riferisce che il PAPARO è uscito dopo un breve periodo di detenzione che gli ha creato prestigio negli ambienti della malavita “...si è fatto pesante...”. ...omissis… CARMELO:-Uhm..Sono andato lì, poi parliamo. SALVATORE:-Ah? 163 cnv del 26.02.2005, ore 13.35, prog.1875 in entrata sull’utenza cellulare nr.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo da utenza cellulare nr. 3343404572 in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto numero 4644/04 R.I.T.T.; CARMELO:-Gli ho preso bello la castagna! SALVATORE:-Ah? CARMELO:-Hanno preso la castagna! SALVATORE:-Cosa? CARMELO:-(ride) SALVATORE:-Cosa hai detto? CARMELO:-l'hanno acchiappato con la castagna! SALVATORE:-Ah..E il Capo il Capo? CARMELO:-E' uscito..Ieri sera. SALVATORE:-Si? CARMELO:-Si!però non l'ho visto per niente ancora. SALVATORE:-Allora ora si è fatto della pesante?. CARMELO:-Uhuu...! SALVATORE:-ah... CARMELO:-...(..) di Cologno. SALVATORE:-Ora si è fatto pesante allora? CARMELO:-Uhuu! SALVATORE:-No? CARMELO:-Dovevi vedere come si destreggiava lì dentro. SALVATORE:-Si? CARMELO:-(..)..Specialmente che li esplodono tutti i cristiano quando entrano…Lo sai com'è?basta che sei calabrese...e subito ...(..) Sussistono percio’ gravi indizi di colpevolezza a carico di La Porta Carmelo e di Bubbo Antonio in ordine al reato di cui al capo 8 dell’imputazione Assai ambigua e’ quindi la condotta di La Porta Carmelo, che da un lato organizza avvertimenti a carico di Paparo Marcello, dall’altro gli fornisce una pistola nel contesto di relazioni certamente molto affiatate e di lunga data. Tale ambiguita’ si spiega con la posizione rispettivamente di La Porta e di Paparo nel contesto del clan Nicoscia. Laporta Carmelo in forza dei suoi legami personali (e’ sposato con una appartenente alla famiglia Nicoscia, sorella del capoclan Pasquale Nicoscia detto Macchietta) e’ referente a Cologno Monzese della famiglia, alla quale procura armi tramite i Bubbo, ed e’ quindi personaggio di rilievo, benche’ personalmente poco attivo economicamente. Paparo Marcello per contro e’ economicamente dinamico e in buona posizione, ma non e’ affiliato formalmente al clan Nicoscia, ed e’ imparentato alla lontana con gli Arena. Entrambi sono originari di Isola di Capo Rizzuto, e Paparo Marcello e’ figlio di un esponente della vecchia ‘ndrangheta isolitana. Trasferitosi a Cologno Monzese, ha conquistato grazie ai Nicoscia e a Laporta una ricchezza che gli viene invidiata, e sulla quale vengono continumanete avanzate pretese da parte di Laporta Camelo. A La Porta Carmelo, oltre che a Tallarico Francesco, Paparo Marcello si e’ comunque rivolto anche qualche mese dopo, perdurando la guerra di mafia, per procurare una pistola al fratello Paparo Salvatore. CAPO 4 PAPARO Marcello, TALLARICO Francesco e PAPARO Salvatore reato di cui agli artt.81 cpv., 110 C.P., 10, 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico un’arma comune da sparo del tipo pistola, che PAPARO Marcello procurava tramite TALLARICO Francesco e che consegnava o faceva consegnare a PAPARO Salvatore. In Cologno Monzese, Erba e altrove in epoca anteriore e prossima al 23.08.2005 La richiesta da parte di Paparo Marcello e’ dell’agosto 2005, in piena contrapposizione tra famiglie Arena e Nicoscia. Per la sintesi della vicenda si riporta l’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. PAPARO Salvatore 164, a seguito di vicende giudiziarie che ne hanno decretato il suo arresto, si trasferisce al Nord, così come deciso dai due fratelli Marcello e Romualdo. Lo stato di tossicodipendenza del Salvatore, fa si che lo stesso venga ricoverato presso il “Centro per il Recupero delle Tossicodipendenze di Erba (CO)”. Anche in questo momento storico il Salvatore, parlando con i fratelli, esterna il desiderio, o meglio la necessità di avere la disponibilità di una pistola, sebbene ricoverato in un centro di recupero per tossicodipendenti. Il Salvatore attribuisce tale necessità al fatto che, verso la fine del mese di agosto, avrebbe notato alcune persone stazionare nei pressi del Centro, a suo dire sospette, la cui presenza sarebbe riconducibile a fatti accaduti quando lo stesso si trovava in Isola di Capo Rizzuto. Il PAPARO Marcello, evidentemente preoccupato di quanto affermato da Salvatore, ipotizza che la presenza di queste persone possa essere attribuita alla volontà di compiere un attentato nei suoi riguardi e, quindi, incaricherà, per il trasporto dell’arma, un suo “cugino” che, nel proseguo dell’attività, si comprenderà essere LAPORTA Carmelo. ... MARCELLO:Dimmi Salvatò? SALVATORE:Che c'è'? Come mai non sei venuto? MARCELLO:E veramente mi sto disbrigando ora. SALVATORE:Ah! MARCELLO:Che nuovo? SALVATORE:Eh..Come prima? MARCELLO:Ancora in quella maniera? SALVATORE:Si. Vedi che mi sto rompendo l'anima. MARCELLO:Eh..Sempre con quella macchina là sono? Che stavo dicendo? Se hai problemi a venire tu qua? Che vengo io e mi prendo la busta paga. M A R C E L L O : No no no. No perchè qui è un manicomio, Salvatò. SALVATORE: SALVATORE:Uhmm! No mi fa..(sovrapposizione)mi faccio accompagnare da una ragazza. Non ci sono problemi. No no. Non si può fare niente perchè..è capace che stanno aspetta...stanno aspettando che passi io di là, hai capito? MARCELLO: SALVATORE:uhmm. MARCELLO:Hai capito perchè? Perchè io volevo venire stamattina. Mi (...) un altro pezzo. SALVATORE:Ah! Và bene, vedi tu? 164 nato a Crotone il 01.01.1969 Devo vedere come devo fare perchè sto aspettano che arrivi...mio cugino qua. MARCELLO:hai capito perchè? SALVATORE:Ma qua siamo..Se vieni..Va bene dai. MARCELLO:Capito? Ora non lo sò com'è che.. Qua siamo organizzati. C'è pure problema. Basta che (...) SALVATORE: MARCELLO:E allora. SALVATORE:Eh eh. MARCELLO:Non vorrei fare danni. Hai capito? SALVATORE:Eh..lo facciamo noi danno. MARCELLO:Eh no Salvatò, sto telefono è un pò....non si può SALVATORE:Va bene dai. ...omissis……. Dalla conversazione si evince che Paparo Marcello teme per la propria incolumita’, e non vuole recarsi dal fratello. Teme anche di essere indagato, e usa cautela parlando al telefono. Condivide peraltro le preoccupazioni del fratello il quale gli riferisce di persone appostate all’esterno del centro dove e’ ospitato al fine di attentare alla sua vita. La richiesta di una pistola da parte di Salvatore viene reiterata in più occasioni. Che si tratti di una pistola e che, a fondamento di tale richiesta, vi sia la presenza di persone sospette, si richiama il contenuto di una conversazione telefonica “.....E qui stanno vedendo come cazzo devono fare per entrare dentro. Eh. Non lo sò che devo fare. Con che cosa li prendo? Con forchette e posate? … Però in questa maniera che gli tiriamo? Le posate? Eh..non lo sò….”. ... SALVATORE:Si MARCELLO:Ohu SALVATORE:Ohu MARCELLO:Com'è la serenata là? SALVATORE:Eh...tranquilla stasera. Perchè? MARCELLO:E niente. Ma sono ancora lì quei muratori? SALVATORE:No! MARCELLO:Se ne sono andati? Si. E non lo sò che vuoi fare. Io quello che è certo, non è che posso stare in questo modo. M A R C E L L O : E lo sò però e...tieni presente che è controproducente come vuoi fare tu. SALVATORE: SALVATORE:E' controproducente..non è che posso stare come un cioto (cretino, n.d.r.), no?..Eh MARCELLO:Ho capito. SALVATORE:Qui è tutto aperto, eh. MARCELLO:E lo sò! SALVATORE:E lo sò, lo sai lo sai....Eh, sono già cinque notti che non dormo. Eh, non è che posso stare in questa maniera. Come dici tu? Come dici tu, diciamo tutti. Salvatò, allora se...ancora quel mercedes hanno? MARCELLO: SALVATORE:No. MARCELLO:Che cosa c'è? Un....un gippone. SALVATORE: MARCELLO:Uhmm! Un gippone grigio. Ma me la fai fare una camminata di qua? Che mi faccio portare dall'operatrice. E un'amica mia. SALVATORE: MARCELLO:Si ma il fatto è...qua chi ha tutti i documenti SALVATORE:Ah! MARCELLO:L'operatrice non c'è, hai capito? SALVATORE:Ah! MARCELLO:Questo è il problema. SALVATORE:Eh..devo fare la veglia? Facciamo la veglia? Oggi sono saliti..ieri sono saliti di qua, eh. MARCELLO:Da dove? SALVATORE:Hai visto dove c'è il cancello? MARCELLO:Uhmm! SALVATORE:che sulla sinistra c'è quella stradina? MARCELLO:Eh! SALVATORE:Eh, sono saliti fino a lì sopra, e sono scesi piano piano. MARCELLO:Ma con la macchina? Si. E qui stanno vedendo come cazzo devono fare per entrare dentro. Eh. Non lo sò che devo fare. Con che cosa li prendo? Con forchette e posate? SALVATORE: MARCELLO:E intanto ho le mani legate qua. Come facciamo? Eh..non lo sò! Tu me lo devi dire.. Quello che dice tu mi sta bene a me. Che ti devo dire io? Più di questo non posso fare niente io. Eh, tu disponi della situazione. SALVATORE: MARCELLO:E lo sò. SALVATORE:Io ti dico le cose come sono. Eh. MARCELLO:E' smaledizione, no. Smaledizione. SALVATORE:Eh, quello che è certo come un cioto. Che ti devo dire? MARCELLO:Eh. Cioè io (interferenza)hai capito com'è che è? SALVATORE:Eh. T'ho capito, ho capito. MARCELLO:Ecco. SALVATORE:Ho capito. MARCELLO:Il.. SALVATORE:Ho capito, non lo sò. Non sò neanche che dire più. MARCELLO:Qui non c'è nessuno. Mi ha detto se viene, se viene tuo fratello parliamo con tuo fratello, e mi associo con te io. L o s a i c h e SALVATORE:Qua..Qua da me c'è quel ragazzo. sono con te io, in tutti i modi. Mi ha detto: una gior..una sera tu, una sera io..e mi associo con te. Però in questa maniera che gli tiriamo? Le posate? Eh..non lo sò. Perchè pure lui dice: non è che puoi stare in queste condizioni e con questa situazione. …omissis…. La preoccupazione esternata dal Salvatore ossessiona anche il fratello Marcello, tanto da chiamare LAPORTA Carmelo e rappresentargli la sua apprensione. Il 23 agosto 2005 quindi Paparo Marcello cede alle insistenze del fratello e chiede una pistola a La Porta Carmelo, il quale e’ gia’ al corrente della situazione di Paparo Salvatore. Paparo Marcello raggiungera’ allo scopo La Porta Carmelo a Isola di Capo Rizzuto il 24 agosto. Conversazione in uscita dall’utenza cellulare nr 3460814347 in uso a PAPARO Marcello verso utenza 3495892422 in uso a LAPORTA Carmelo.– ore 19.20 del 2 3 . 0 8 . 2 0 0 5 165 … MARCELLO:Ti volevo dire ohi Cà. CARMELO:Dimmi? Quel discorso che ti ho detto l'altra volta là sopra? MARCELLO: CARMELO: Uhmm! Uhmm. 165 Conversazione in uscita dall’utenza cellulare nr 3460814347 in uso a PAPARO Marcello verso utenza 3495892422 in uso a LAPORTA Carmelo.– ore 19.20 del 23.08.2005; E tutte le sere son là, e hanno provato pure a entrare dentro quei muratori e a rompere quel muro là C A R M E L O : Addirittura! MARCELLO: MARCELLO:Si. CARMELO:Uhmm. E ora vengo, dai cugì. Tanto il 31 ho il biglietto. MARCELLO:No. Domani sono là io. CARMELO:Sei a Isola? Sto partendo ora perchè devo parlare con te personalmente. (sovrapposizione) Tuo zio è a Milano comunque? C A R M E L O : Si..no è qui. Il piccolo? M A R C E L L O : No. Tuo Zio..Quello che è qua..? MARCELLO:Domani stesso. CARMELO:No..Sono qua sono qua MARCELLO:Il fratello di tuo padre? Ah il fratello di Papà è qua. M A R C E L L O : E'qua da me? C A R M E L O : Si. M A R C E L L O : Eh. E in caso ora che arrivo domani dobbiamo fargli fare un'imbasciata...di andare lui là sopra a portargli qualche cosa. CARMELO: Dalle indagini emergera’ che lo “zio” cui Paparo si riferisce a Bubbo Filippo, mentre “il Piccolo” e’ Bubbo Antonio. Tramite La Porta Paparo Marcello chiede loro di procurare un’arma a Paparo Salvatore, il quale dimora nel centro di recupero a Erba, vicino a Lecco dove dimorano i Bubbo. A seguito della conversazione tra PAPARO Marcello e LAPORTA Carmelo, quest’ultimo chiama BUBBO Antonio e gli chiede un incontro. La contestualità e la sequenzialità delle conversazioni fa ritenere che l’argomento da trattare sia il medesimo di quello riferito dal PAPARO al LAPORTA. C on v ers a zio n e in usc ita da ll’ut enz a c el l ul ar e n r 34 9 58 92 4 22 i n u s o a L A P O R T A C a r m e l o verso utenza 3382967989 in uso a BUB BO Antonio. – o re 2 1. 24 de l 23.0 8 .2 00 5 166 ... CARMELO:Ma tu dove sei? ANTONIO:Io..io sono in Calabria ancora, pure io. CARMELO:Eh... ANTONIO:Hai capito? CARMELO:Domani possiamo vederci al bar che... poi sono andato per chiamarti e non trovavo più il numero....non trovavo.. ANTONIO:Si, no..no, per questo, infatti io ti stavo chiamando oggi, CARMELO:Ah, ho capito.. ANTONIO:hai capito?Infatti sono tre giorni che ti devo chiamare. Vuoi che ti faccio uno squillo così ti lascio il numero? A N T O N I O : No, no, ti eh...l'ho trovato poi il numero.. CARMELO: CARMELO:Ah, ho capito... ANTONIO:L'ho trovato stasera il numero..che a casa lo avevo.. Vedi se domani che..ti devo dire. CARMELO: ANTONIO:Ti chiamo domani io, ti chiamo, va bene, domani mattina ti chiamo già io, infatti guarda hai chiamato a fagiolo, hai chiamato... ...omissis... 166 Conversazione in uscita dall’utenza cellulare nr 3495892422 in uso a verso utenza 3382967989 in uso a BUBBO Antonio.– ore 21.24 del 23.08.2005; LAPORTA Carmelo In attesa di La Porta Carmelo, Paparo Marcello cerca in qualche modo di esaudire la richiesta del fratello Salvatore e, a tale scopo, si rivolge al nipote TALLARICO Franco167. cnv del 23.08.2005 ore 22.12 168 Legenda MARCELLO:PAPARO Marcello FRANCO:TALLARICO Francesco (...) Locuzione incomprese "Conversazione in dialetto Calabrese" ...omissis… FRANCO:Che c'è? E niente mi serviva un documento di quelli. MARCELLO: FRANCO:E..E' salito coso.. MARCELLO:E solo che FRANCO:E' salito già..per mettere la firma, cioè..è salito. MARCELLO:E' salito? FRANCO:Si. MARCELLO:Quel documento che in pratica mi serviva che siccome...Zio salvatore deve fare una domanda dove si trova, no. FRANCO:Eh. In pratica domani, domani ne parliamo..domani mattina al limite vediamo come si può fare, perchè Zio Salvatore potrebbe andare a prenderselo, no. MARCELLO: FRANCO:Eh. Sto documento. Che è una cosa urgente. MARCELLO: FRANCO:E..può andare. MARCELLO:Può andare? FRANCO:Si. MARCELLO:Uhm. FRANCO:E..lo sà dove. lo sa dove deve andare nò? MARCELLO:Eh,.. FRANCO:GLi uffici glieli dici tu dove và, ed è a posto, no. Ma dov'è che dal muratore o dal...falegname? FRANCO:E dal falegname. MARCELLO:Dal Falegname? MARCELLO: FRANCO:Si MARCELLO:Uhmm. FRANCO:Che si è fatto le porte le cose. MARCELLO:Eh. Quindi dal falegname...Il falegname è qua allora? FRANCO:Eh qua si. MARCELLO:E' qua sopra? FRANCO:Si MARCELLO:E va be. Allora gli dico di preparare tutti i documenti, poi domani mattina parlo con Zio Salvatore,così vediamo se lo và a prendere lui e glielo porta direttamente al comune, dai. Può andare si? FRANCO:Si MARCELLO:Uhmm, Và bene dai. FRANCO:E mi sembra che ci sia cosa là. Carmelina. MARCELLO:Ah. Quella che lavora al comune? FRANCO:Si …omissis… Con linguaggio evidentemente criptico (se non altro perche’ e incongruo recarsi dal muratore o dal falegname per ritirare un documento, tra l’altro urgente, del quale non viene indicato lo scopo, noto a entrambi gli interlocutori che lo 167 168 nato a Crotone il 23.04.1976; cnv del 23.08.2005 ore 22.12 in entrata su ut.3487526620 in uso a TALLARICO Francesco, autorizzata con decreto avente numero 1584/05 R.I.T.T.; tacciono), Paparo Marcello si rivolge anche a Tallarico Francesco per sapere se il fratello Salvatore, zio di Tallarico, possa andare a ritirare l’arma. Tallarico gli risponde che il detentore delle armi e’ gia’ salito (Bubbo Antonio si trovava in Calabria, e doveva tornare nel nord Italia) e che le armi si trovano presso “il falegname”. Non e’ peraltro poi emerso se la consegna dell’arma sia stata perfezionata, ne’ chi effettivamente la detenesse. Il 2.9.2005 Paparo Marcello con La Porta Carmelo si e’ recato a Lecco, ma non ha trovato ne’ Bubbo Antonio ne’ Bubbo Filippo, e le intercettazioni non danno alcun ulteriore indizio. Non sussistono percio’ gravi indizi di colpevolezza in ordine alla sussistenza del reato di cui al capo 4 dell’imputazione. Le intercettazioni di cui sopra confermano pero’ il timore di Paparo Marcello per la incolumita’ personale propria e dei fratelli. I rapporti tra La Porta e i Bubbo sono rilevanti anche perche’ gli attuali indagati Bubbo Filippo e Bubbo Antonio risultano appartenenti ad associazioni criminali eredi dei gruppi criminali organizzati che operavano nell’ambito della associazione Trovato-Coco, con la quale i Nicoscia erano alleati sin dalla fine degli anni ’80-inizio degli anni ’90, come sopra emerso. Infatti dalla ordinanza 28.11.2006 GIP tribunale Milano dott. Paolo Ielo in atti (in faldone XV) si evince la applicazione della custodia cautelare in carcere tra l’altro nei confronti di Bubbo Antonio e Bubbo Filippo per il reato di cui all’art. 416 c.p. commesso dal 1993 al 2006, finalizzato alla commissione di reati contro il patrimonio, narcotraffico, traffico di armi, omicidi. Dalla motivazione della corposa ordinanza si evince che e’ stata esclusa la sussistenza della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo come la diffusione, nello spazio e nel tempo, delle condizioni di assoggettamento ed omerta’, per cui il Gip ha riqualificato il fatto, contestato ex art. 416 bis c.p., ex art. 416 c.p. “Per contro”, afferma il GIP a pag 103, affrontando la riorganizzazione interna della ‘ndrangheta, delle sue strutture territoriali con specifico riferimento all’organizzazione operante in Lombardia e nel lecchese, “deve ritenersi che , a seguito delle indagini che hanno condotto ai processi di inizio anni ‘90” (particolarmente i procedimenti cosiddetti Wall street e Count Down) e nel perdiodo dal 1993 (avendo le sentenze irrevocabili accertato la sussistenza di associazioni criminose fino al 1992), vi e’ “stata una attivita’ intesa alla ricostruzione di organizzazioni criminali orientate al modello di cui all’art. 416 bis sub specie ndrangheta.Un’attivita’ che si e’ tradotta nell’esistenza di pericolosissimi gruppi criminali, dediti alla commissione di gravi reati, dunque qualificabili ex art. 416 c.p. composti anche da uomini affiliati a ndrine calabresi, che hanno adottato i moduli orgniazzativi interni, i riti e financo il linguaggio delle organizzazioni di ndrangheta e che hanno puntato a riprodurne gli effetti tipici, conseguendo in tale direzione progressivamente risultati sempre piu’ significativi…”. Significativo e’ che nella contestazione si rilevi che gli indagati sono partecipi di una organizzazione lombarda della ndrangheta facente capo a Franco Trovato, collegata alle famiglie De Stefano Tegano di Reggio Calabria e Arena Colacchio di Isola di Capo Rizzuto. Quanto alla partecipazione di Bubbo Filippo a tale gruppo, il GIP richiama le dichiarazioni (riscontrate dalle intercettazioni telefoniche) di Esposito, Foschini e Corti, i quali avevano riferito del ruolo apicale di Bubbo Filippo all’interno della famiglia Bubbo, la sua attivita’ nel narcotraffico e nel settore delle estorsioni, e un ruolo attivo all’interno della cosca di Galbiate capeggiata dall’imprenditore Federico Pettinato, erede dell’associazione operante nel lecchese facente capo alla famiglia Coco Trovato. Del resto di quella associazione il Gip ha ritenuto partecipe Trovato Giacomo, figlio di Mario Trovato. Quanto a Bubbo Antonio, nipote di Bubbo Filippo e di Federico Pettinato, il GIP lo ha ritenuto partecipe di tale associazione in forza delle dichiarazioni di Esposito Danny che lo ha indicato come affiliato con il grado di camorrista, e delle dichiarazioni di Corti, riscontrate da videoriprese e intercettazioni. LAPORTA Carmelo e BUBBO Antonio il 14.03.05 sono stati controllati insieme con LAPORTA Giovanni, ROSINI Dario Giuseppe e IULIANO Rosario. Inoltre il 28.09.2005 BUBBO Antonio, unitamente a BUBBO Filippo, incontrava altri esponenti della sua stessa fazione in Cinisello Balsamo (MI). Tra i partecipanti all’incontro 169 veniva identificato PISANI Pasqualino, 169 A seguito di servizio venivano controllate le sotto notate persone: BUBBO Antonio, nato a Lecco (LC) il 22.05.1976, residente a Galbiate (LC) in Via Manzoni 10; BUBBO Filippo, nato a Petronà (CZ) il 22.09.2954, ivi residente in Via Acquavona nr.23, con pregiudizi penali per reati associativi in materia di stupefacenti; MALLAMO Giuseppe, nato a Briatico (VV) il 14.01.1959 residente a Cuggiono (MI) in via F.lli Borghi nr.5 con pregiudizi penali per reati associativi in materia di stupefacenti; AL AITH Ammad, nato in Siria il 00.00.1973, residente a Cinisello Balsamo (MI) in Via Marconi nr.21; CAPONE Carlo, nato a Serra San Bruno (CZ) il 07.01.1968, residente a Caluso (TO) in Via Trieste 41/bis, con pregiudizi penali per reati associativi in materia di stupefacenti; PISANI Pasqualino, nato a Catanzaro (CZ) il 29.05.1976, residente ad Albi (CZ) in via Nazionale 127 con pregiudizi penali per reati associativi in materia di stupefacenti. fratello di PISANI Sergio, vittima di agguato mafioso avvenuto qualche giorno prima. LAPORTA Carmelo, strettamente collegato alla cosca dei NICOSCIA, spesso si sposta tra Cologno Monzese e la natia Isola Capo Rizzuto, dove per un certo periodo si e’ anche trasferito. Nel corso delle indagini e’ stato in stretto contatto con NICOSCIA Antonio, figlio di NICOSCIA Pasquale, capo della cosca. Si e’ posto a disposizione di NICOSCIA Salvatore (fratello di Pasquale e Domenico) all’atto della sua scarcerazione, di cui veniva immediatamente informato, a fine novembre 2005 (cfr. conv. 30.11.2005 ore 14.39 tra Nicoscia Salvatore “il piccolo”, detto Tyson, e Laporta Carmelo.), quando ha anche informato immediatamente Bubbo Antonio. Laporta si e’ occupato di Corda Paolo 170, che insieme con il fratello CORDA Vincenzo (entrambi colpiti da ordinanza di custodia cautelare nella “Indagine Costa dei Monaci” dei Carabinieri di Monza) e’ considerato organico alla cosca dei NICOSCIA, mettendosi in contatto con lui non appena scarcerato, il 170 Corda Paolo, unito ai Nicoscia da legami di parentela, e’ giunto in stazione centrale a Milano il 30.3.2005 giungendo dalla Calabria, ed e’ stato ricevuto da Catanzaro Antonio detto Totaredru e anche Filuferro (pure colpito da ordinanza di custodia cautelare nella indagine “Costa dei Monaci” dei Carabinieri di Monza), inviato dal La Porta. 10.6.2005 (cfr. intercettazioni ambientali nella autovettura Rover in uso a La Porta Carmelo, in faldone VI). La conversazione del 10.6.2005 e’ interesessante anche perche’ Paolo Corda era appena uscito dalla casa circondariale di Monza, dove era stato presente, mentre era detenuto Corda, anche Paparo Marcello. La Porta e Corda commentano negativamente il comportamento di Paparo Marcello, che qualificano “miliardario”, che quando e’ stato scarcerato ha si’ inviato del denaro ai “compaesani” incarcerati e allo stesso Corda, ma in quantita’ del tutto inadeguata. La Porta afferma che a giugno sono due mesi che non sente Paparo, il quale aveva appena acquistato una villa e “si compera case come fossero cioccolate” (cfr ambientale del 5.9.2005 ore 16.45). I contatti personali e la posizione di spessore nell’ambiente della criminalità organizzata consentivano anche a La Poorta Carmelo di parare le minacce per sé e per le persone a lui più vicine, come quando incaricava proprio CORDA Paolo per far pervenire un’ambasciata ai propri “nipoti” perche’ non si rechino “li’ sopra le montagne” perchè “ci sono male cose per loro”. Insieme con il cognato GUALTIERI Antonio, Laporta Carmelo si e’ occupato anche della latitanza di CORDA Vincenzo e CORDA Paolo (cfr. ambientale su autovettura Rover in uso a La Porta del 9.11.2005 ore 16.15 e 16.29). Il successivo arresto dei due fratelli veniva commentato da GUALTIERI Antonio con MANFREDI Pasquale e con NICOSCIA Antonio, al quale veniva espressi i timori per il prosieguo delle indagini nei confronti della cosca. GUALTIERI Antonio, cognato di LAPORTA Carmelo, costituisce un importante anello di collegamento proprio con i vertici della cosca “NICOSCIA”. GUALTIERI Antonio si e’ recato in data 30.03.2005, unitamente a GUALTIERI Romina e IULIANO Rosario, presso la Casa Circondariale di Catanzaro per effettuare un colloquio con il cognato NICOSCIA Domenico (marito di Gualtieri Romina sorella di Gualtieri Antonio) (cfr. conversazione 6.4.2005 ore 19.25 tra La Porta Carmelo e Gualtieri Romina), e Romina riferisce l’incontro a Laporta Carmelo, al quale scrivera’ direttamente Nicoscia Domenico. E il 6.7.2005 Laporta Carmelo si reca a colloquio con il medesimo Nicoscia Domenico. (cfr. conv. 5.7.2005 ore 21.49 tra La porta Carmelo e uomo n.m.i.). La sera del 7.7.2005, quindi il giorno successivo al colloquio, Paparo Marcello (conv. 21.25) si informa presso Laporta Carmelo se ci siano novita’ a Isola; Laporta lo informa del fatto che Nicoscia Salvatore, allora detenuto presso la casa circondariale di Catanzaro e reggente della cosca, era prossimo alla scarcerazione, e Paparo preanuncia il proprio arrivo a Isola. Certamente Paparo ha discusso a Isola della propria posizione rispetto ai Nicoscia. Infatti il 25.7.2005 Laporta gli invia il seguente SMS: “te la passi bene ma siamo nemici bello”, al quale Paparo risponde: “A gargia! A settembre quando finite le ferie ne parliamo. Buon proseguimento.” (cfr. ann. 27.7.2005 in faldone VI) Fatto sta che nell’ottobre 2005 la abitazione di Paparo Romualdo a Le Canelle di Isola viene di nuovo danneggiata (cfr. conv. 10.10.2005 ore 2046 tra Paparo Romualdo e il suocero). E il 30 ottobre Laporta invia il seguente SMS a Paparo Marcello: “ormai gli amici per te non esistono piu’ bello sono ritirato giu’ in calabria per sempre e occhio”, al quale Paparo risponde: “hai capito male bello! Tu non ti devi dimenticare! Ammiro la tua persona e la tua scelta occhio!”, suggerendo cosi’ di avere gia’ remunerato La Porta e di essere ancora vicino ai Nicoscia. In effetti il 12 giugno Laporta con un SMS aveva ringraziato Paparo:”ti ringrazio di cuore” e Paparo aveva risposto cosi’:”non va bene che sei in difficoltà baciami Angelica” : messaggio da quale si arguisce che Paparo gli aveva elargito del denaro. E anche in precedenza: Messaggio di testo (sms) delle ore 12.04 del 12.02.2005, in entrata sull’utenza 3355307711, dall’ utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carme/o. TESTO DELL’SMS: :Grazie per i soldi ne avevo bisogno grazie ancora e quello che ti dico io fidati ad occhi chiusi che io solo so quanto ti stimo ed nessuno altro neanche i tuoi. Anche il testo di questo messaggio lascia intendere che PAPARO stia elargendo denaro al LAPORTA, sostenendolo così economicamente, e LAPORTA stesso, nel ringraziarlo e nel sottolineare la stima che la di lui, chie a PAPARO di essere creduto in merito a confidenze fattegli I contatti tra i due percio’ non si interrompono, nonostante le tensioni: il 10 novembre 2005 (ore 12.48) Paparo Marcello telefona a Laporta, rimproverandolo perche’ se ne e’ andato da Cologno Monzese: “te ne sei fregato di tutti tu” a riprova del sostegno di Laporta sul quale Paparo conta, chiedendogli comunque di vederlo per un’ambasciata. Due giorni dopo i due si risentono perche’ Paparo ha bisogno di parlargli e La porta, che deve comunque tornare a Milano per ragioni di salute, afferma che si fara’ sentire. Anche in precedenza si erano manifestate tensioni analoghe, poi risoltesi con le elargizioni economiche di Paparo (cfr. sopra SMS del 12.2.2005) In data 11.02.2005, tra LAPORTA Carmelo e PAPARO Marcello vi è stato il sotto notato scambio di SMS: L2 : Inizio chiamata nr. 0122 L2: L2 : Data :11/02/2005 L2:Ora :08:18:16 L2 : Tipo chiamata :USCENTE Short Message L2 : Nr. telefono monitorato :393495829422 - L2 : Nr. telefono chiamato :393355307711 L2 : IMSI :222104900482028 L2: IMEI :35263800403483 L2 : Identificativo cella :Palazzo Canova Mlilano 2-20090-SEGRATE Sett.1 L2 : Testo :Dobbiamo parlare di cosa tu vuoi parlare solo quando ti fa comodo e quindi io sono in ospedale - L2 : Inizio chiamata nr. 0125 L2: L2 : Data :11/02/2005 L2 : Ora :08:46:43 L2 : Tipo chiamata :ENTRANTE Short Message L2 : Nr. telefono monitorato :393495829422 L2 : Nr. telefono chiamante :393355307711 L2 : IMSI :222104900482028 L2: IMEI :35263800403483 L2 : Identificativo cella :Parcheggio ATM Cascina Gobba-20100-MILANO Sett.2 L2 : Testo :Ho problemi seri grazie lo stesso della tua disponibilita - - L2 : Inizio chiamata nr. 0126 L2: L2 : Data :11/02/2005 L2:Ora :08:48:17 L2 : Tipo chiamata :USCENTE Short Message L2 : Nr. telefono monitorato :393495829422 L2 : Nr. telefono chiamato :393355307711 L2: IMSI :222104900482028 L2 : IMEI :35263800403483 L2 : Identificativo cella :Parcheggio ATM Cascina Gobba-20 100-MILANO Sett.2 L2 : Testo :Disponibilita sono al ospedeble vieni sui no mica posso trasgredire io - - L2 : Inizio chiamata nr. 0128 L2: L2: Data :11/02/2005 L2 : Ora :09:07:58 L2: Tipo chiamata :USCENTE Short Message L2 : Nr. telefono monitorato :393495829422 L2 : Nr. telefono chiamato :393355307711 L2 : IMSI :222104900482028 L2 : IMEI :35263800403483 L2: Identificativo cella :Palazzo Canova Mlilano 2-20090-SEGRATE Sett. i L2 : Testo :Anzi vedi quando vuoi venire che dobbiamo parlare di tante cose che ti riguardano - - E ancora prima: Conversazione delle ore 18.58 del 16.01.2005, in Uscita dall’utenza 3355307711, progressivo nr.3196, sull’utenza 3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo .- LEGENDA: CARMELO:LAPORTA CARMELO MARCELLO:PAPARO MARCELLO (...): LOCUZIONE INCOMPRESA ---CONVERSAZIONE IN DIALETTO CALABRESE--CARMELO:Pronto? MARCELLO:Ma che c’è? Siamo nemici? CARMELO:Si, vedi tu! (ride) MARCELLO:Dove sei? CARMELO:Sono fuori. MARCELLO:A Cologno? CARMELO:No,(tossisce) sono fuori a Cologno, comunque. MARCELLO:Eh. .arrivo verso le. ..sono a Cologno, il problema è che devo fare un’ambasciata. CARMELO:Va bene. MARCELLO:Ci vediamo dopo. CARMELO:Ciao. MARCELLO:Ciao. Anche quando Laporta afferma che Paparo Marcello e’ sostanzialmente un ingrato nei suoi confronti e nei confronti dei Nicoscia, non intrerrompe quindi i rapporti con lui, riconoscendone la autorita’ e la vicinanza, tanto da rifornirlo di armi in piu’ occasioni. Lo tiene inoltre costantemente informato degli avvenimenti rilevanti per gli equilibri di potere a Isola di Capo Rizzuto, sui quali Paparo Marcello fa affidamento. Le ripetute forniture di armi sono dle resto di per se’ indice di appartenenza ad un unico fronte di interessi, sia pure variegato sul territorio in modalita’ operative. Il 03.12.2005, pochi giorni prima dell’omicidio di TIPALDI Pasquale (ucciso il 24.12.2005), e’ stato commesso l’omicidio di MANFREDI Mario, avvenuto mentre la vittima si stava recando nel carcere di Crotone. Il fatto veniva commentato da VERTERAME Giuseppe con riferimento alla scarcerazione di NICOSCIA Salvatore (fratello di Nicoscia Pasquale Macchietta), scarcerato a fine novembre. In effetti dopo tale scarcerazione erano mutati gli equilibri tra i NICOSCIA e gli ARENA. Anche Laporta Carmelo, messosi a disposizione di Nicoscia Salvatore al momento della sua scarcerazione, commenta l’omicidio di Manfredi Mario, cognato di Corda Paolo, che fugge alla notizia dell’omicidio (cfr ambientale sulla autovettura Rover a lui in uso del 10.12.2005 ore 16.34) affermando che mandanti dell’omicidio sono appartenenti al clan Arena i quali lo avrebbero realizzato per contrastare le intenzioni di paciere tra i due gruppi di Manfredi Mario. E La Porta promette vendetta. Ma anche Paparo Marcello e Romualdo temono per la propria incolumita’ dopo l’omicidio (cfr. conv. 24.12.2005 ore 22.19 tra Romualdo e Domenico e 25.12.2005 ore 22.32 tra Romualdo e Marcello) tanto da non volere uscire di casa, e Paparo Marcello telefona a Laporta chiedendogli protezione (cfr, conversazione 26.12.2005 ore 17.08 tra Laporta Carmelo e Stilo Giuseppe, nel corso della quale Laporta afferma che Marcello “mi ha detto poi quando vieni a Milano ti devo parlare che sono nei guai”). Il giorno di Natale Paparo Marcello invia un SMS di auguri a Laporta: “tanti auguri a tutti un bacio ad Angelica da Marcello”, al quale La porta cosi’ risponde:” grazie altrettanto bello forse siamo nemici o amici questo non solo so piu’ che pesci siamo io e te comunque auguri a te e in famiglia” Laporta Carmelo mantiene quindi costanti rapporti anche con Paparo Marcello, pressoche’ quotidiani quando si trova nel nord Italia, come emerge dalle intercettazioni telefoniche (per esempio ann. 21.4.2005 e conversazione 4.4.2005 ore 9.26; 15.6.2005 ore 9.17; 30.7.2005 ore 17.57;messaggio vocale lasciato in segreteria da Paparo il 17.9.2005; 18.11.2005 ore 10.34), nel corso delle quali i due, in tono assolutamente confidenziale, fissano appuntamenti rimandando agli incontri di persona il dialogo, per discutere di cio’ che al telefono non puo’ essere apertamente detto per il pericolo di intercettazioni, soprattutto nel contesto della lotta di mafia. In questo contesto di contrapposizione tra Arena e Nicoscia matura la fornitura di armi ai Nicoscia di cui al capo 7 dell’imputazione CAPO 7 LAPORTA Carmelo, BUBBO Antonio, BUBBO Filippo, BUBBO Raffaele, GUALTIERI Antonio, MANFREDI Pasquale, NICOSCIA Salvatore e NICOSCIA Antonio reato di cui agli artt.81 cpv. e 110 C.P., 10, 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in concorso tra loro, illegalmente detenuto e portato in luogo pubblico diverse armi comuni da sparo, indicate nelle intercettazioni con il termine “macchinette”. Armi, che BUBBO Antonio, che agiva anche per conto di BUBBO Filippo e BUBBO Raffaele, consegnava, dietro direttive di LAPORTA Carmelo, in numero non inferiore a cinque, a GUALTIERI Antonio, che agiva per conto di NICOSCIA Salvatore e NICOSCIA Antonio, destinatari della fornitura. La restante parte della fornitura di armi dello stesso tipo veniva trasportata in Calabria da BUBBO Raffaele per la consegna a GUALTIERI Antonio e MANFREDI Pasquale. In Cologno Monzese, Lecco e altrove tra l’agosto 2005 e il febbraio 2006 Tra il mese di agosto 2005 e febbraio 2006 il clan NICOSCIA tratta l’acquisto di un notevole quantitativo di armi dalla “famiglia” BUBBO, grazie all’intermediazione di LAPORTA Carmelo. Dalle conversazioni, come annotato dalla polizia giudiziaria, emerge quanto segue. Tra il 24 e il 25 agosto si registrava una serie di conversazioni telefoniche incrociate tra BUBBO Antonio e LAPORTA Carmelo e tra quest’ultimo e MANFREDI Pasquale. Il tutto era finalizzato ad un incontro voluto dal clan NICOSCIA. I fatti si verificano in piena guerra di mafia, dopo l’uccisione di Nicoscia Pasquale detto Macchietta. Solo nel marzo 2006 (cfr, incontri del 21.3.2006 e del 29.5.2006) verra’ raggiunta una tregua, alla cui deliberazione, come alla fornitura di armi, parteciperanno La Porta Carmelo e Nicoscia Salvatore. Manfredi Pasquale e Gualtieri Antonio parteciano alla seconda riunione di pcae, del 29.5.2006, con La Porta Carmelo e Nicoscia Salvatore. Le conversazioni danno conto del fatto che in questa occasione Manfredi Pasquale tiene in contatti con La Porta Carmelo per conto di Nicoscia Domenico, che delega La Porta Carmelo a trattare l’affare con Bubbo Raffaele. I Bubbo non dispongono pero’ di armi al momento della richiesta. Il 21 gennaio 2006 vengono in Lombardia Nicoscia Antonio, Nicoscia Salvatore e Gualtieri Antonio, e il 22 gennaio nella zona di Lecco (Calolziocorte, Civate, come emerge dalle celle agganciate dal telefono in uso a Gualtieri Antonio) incontrano Bubbo Antonio. NICOSCIA Salvatore 171 e NICOSCIA Antonio 172 sono rispettivamente fratello e figlio del capo “ndrina” NICOSCIA Pasquale detto Macchietta, gia’ deceduto al momento della vendita delle armi, perche’ ucciso l’11.12.2004. 173. 171 nato a Isola di Capo Rizzuto il 05.01.1972; 172 nato a Isola di Capo Rizzuto il 02.03.1977; 173 nato a Isola di Capo Rizzuto il 23.04.\957 Il 26 gennaio La Porta Carmelo e Bubbo Antonio si accordano per la consegna di una “macchinetta”. Visionata la merce, seguono trattative per verificare quante ne devono essere acquistate dai Nicoscia in relazione al prezzo. Bubbo Raffaele, appreso il funzionamento delle armi, le trasporta in Calabria. Su ordine di Nicoscia Antonio, che si trova con Bubbo Antonio nel milanese, il 3.2.2006 Gualtieri Antonio si reca con tale Pasquale n.m.i. nel luogo concordato, presso una fontana non lontana da Isola di Capo Rizzuto, per ritirare le armi da Bubbo Raffaele, ma nessuno si presenta a consegnarle. La Porta Carmelo e Nicoscia Domenico, che si trovano insieme, apprendono del disguido e protestano con Bubbo Antonio. Si riportano di seguito le conversazioni rilevanti: cnv del 24.08.2005, ore 16.29, prog.2734 174 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo ANTONIO:BUBBO Antonio (...) Locuzione incompresa CARMELO:Pronto ANTONIO:Infame..Infame che non sei altro. Che c'è? CARMELO:Tutto a posto? ANTONIO:Tutto a posto. CARMELO:Uhmm. Dove sei? ANTONIO:Come andiamo? Sono qua al paese ora. CARMELO:Quando ci vediamo? ANTONIO:Ad un paese vicino. Scendo domani mattina, scendo. CARMELO:Domani mattina? ANTONIO:Si CARMELO:Domani mattina sono in dialisi. ANTONIO:A che ora vai? Non vai di pomeriggio? CARMELO:No, qui sto andando di mattina. ANTONIO:A che ora arrivi? CARMELO:A mezzo giorno. ANTONIO:A che ora vuoi che vengo? Verso le quattro? CARMELO:Va bene dai. ANTONIO:Va bene verso le quattro? ...omissis... cnv del 24.08.2005, ore 16.48, prog.2739 175 Legenda CARMELO :LAPORTA Carmelo PASQUALE:MANFREDI Pasquale (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta ...omissis… CARMELO :Mi senti? PASQUALE:Si ora (...). CARMELO :Che stavo dicendo. Vedi che mi ha chiamato mio Zio, Filippo. PASQUALE:Eh 174 cnv del 24.08.2005, ore 16.29, prog.2734, in entrata su ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.0961931415 intestata ad una cabina telefonica sita a Sersale (CZ), via Bella Vista , nell’occasione in uso a BUBBO Antonio: 175 cnv del 24.08.2005, ore 16.48, prog.2739, in entrata su ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3286170191, in uso a MANFREDI Pasquale, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; CARMELO :Eh! Domani alle quattro e mezza ho l'appuntamento. PASQUALE:Ah, va benissimo. Ok, bravo bravo. CARMELO :Hai capito? PASQUALE:Si si si, ok. CARMELO :Uhmm. PASQUALE:Va bene dai. Poi ci (...) stasera dai. …omissis… La Porta comunica a Manfredi Pasquale di avere per il giorno successivo un appuntamento con Bubbo Filippo (in realta’ con il nipote di Filippo, Antonio), al quale partecipera’ anche Manfredi Pasquale. cnv del 25.08.2005, ore 15.32, prog.2776 176 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo PASQUALE:MANFREDI Pasquale (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta CARMELO:Pronto! PASQUALE:Zio Cà! CARMELO:Ohu! PASQUALE:Ma a quello non devi andare a prenderlo alle quattro? CARMELO:Quattro e mezza. PASQUALE:Eh! E dove ci vediamo dopo? CARMELO:E non lo sò! PASQUALE:E me lo devi dire a me così lo porto là io. CARMELO:Uhm. E se no vai a prenderlo tu. Ma tu non lo conosci. PASQUALE:E non lo conosco io. Anzi tu lo prendi e me lo porti a me. CARMELO:Va bene. PASQUALE:Che ora organizzo e poi ti chiamo dai. CARMELO:Ciao. PASQUALE:Mimmineddrù non è venuto, no? CARMELO:No. PASQUALE:Ciao ciao. cnv del 25.08.2005, ore 15.35, prog.2777 177 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo ANTONIO:BUBBO Antonio (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta …omissis… ANTONIO:Ma c'è TOTO'? CARMELO:No, non c'è? ANTONIO:LEMA' non c'è? CARMELO:C'è quell'altro là.. ANTONIO:Ah? CARMELO:Il PANZUTO. ANTONIO:Chi è? CARMELO:Il PANZUTO. Hai capito? ANTONIO:No. CARMELO:E se vieni dentro Isola è meglio, che poi da là ce ne andiamo a...dove dobbiamo andare. ...omissis... cnv del 25.08.2005, ore 15.51, prog.2778 178 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo PASQUALE:MANFREDI Pasquale 176 cnv del 25.08.2005, ore 15.32, prog.2776, in entrata su ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3286170191 in uso a MANFREDI Pasquale, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; 177 cnv del 25.08.2005, ore 15.35, prog.2777 in entrata su ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.0961963154 intestata a cabina telefonica sita a Botricello (CZ) in via Nazionale, nell’occasione in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; 178 cnv del 25.08.2005, ore 15.51, prog.2778, in uscita da ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, verso utenza non rilevata, in uso a MANFREDI Pasquale, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T. (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta CARMELO:Ohu! PASQUALE:Che c'è? CARMELO:Ascoltami a me? Sai dove devi andare tu? PASQUALE:Eh. CARMELO:Vai al solito posto, là...alla chiesa che sto venendo là. PASQUALE:No, no. Lo sai dove ci vediamo? CARMELO:Dove? PASQUALE:Invece. Da Giuliano! CARMELO:Sono quasi all'aeroporto. PASQUALE:Ah? CARMELO:All'aeroporto ho l'appuntamento. PASQUALE:Eh. Tu vai all'aeroporto e. Tu hai l'appuntamento là, vai a prenderlo e lo porti là dove ti ho detto io ora. CARMELO:Ah, ho capito, dai. PASQUALE:Capito? CARMELO:Dove ci siamo visti l'altra volta? PASQUALE:E dove ci siamo visti l'altra volta, si. CARMELO:Va bene dai. ...omissis... Il 31 agosto successivo LAPORTA Carmelo, nel frattempo rientrato in Cologno Monzese, viene contattato da MANFREDI Pasquale che gli chiede di contattare i BUBBO, che era evidentemente “sceso” ad Isola di Capo Rizzuto per parlare con La Porta, con Manfredi e con altre persone, certamente importanti e da tutelare perche’ non se ne fa il nome (il panzuto) e perche’ sono state incontrate in luogo appartato. cnv del 31.08.2005, ore 12.20, prog.149 179 Legenda CARMELO :LAPORTA Carmelo PASQUALE:MANFREDI Pasquale (...) Locuzione incompresa CARMELO :Pronto PASQUALE:Voilà CARMELO :Uè cugino PASQUALE:Sei arrivato? CARMELO :Bhe, ora ora sono arrivato. PASQUALE:Tutto a posto? CARMELO :Ora ti chiamavo. Si PASQUALE:Hai chiamato a quello là? CARMELO :No. Pomeriggio. PASQUALE:Ah, va bene dai. CARMELO :Poi ti chiamo io pomeriggio, dai. Ciao. PASQUALE:Ok ciao. Manfredi Pasquale, chiamato con l’appellativo di cugino da La Porta Carmelo, lo sollecita a contattare subito Bubbo, evidentemente per proseguire il discorso iniaizato a Isola di Capo Rizzuto una settimana prima. Il 5 settembre successivo LAPORTA contatta BUBBO Antonio al quale chiede di fissare un incontro con lo zio BUBBO Filippo. cnv del 05.09.2005, ore 14.35, prog.3199 180 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo ANTONIO:BUBBO Antonio (...) Locuzione incompresa CARMELO:Pronto ANTONIO:Ueilà CARMELO:Uhè salute. ANTONIO:Dove sei? Dove sei? CARMELO:A Milano sei tu? 179 cnv del 31.08.2005, ore 12.20, prog.149, in uscita da ut.3286170191, in uso a MANFREDI Pasquale, verso utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata con decreto avente nr.3299/05 R.I.T.T.; 180 cnv del 05.09.2005, ore 14.35, prog.3199, in entrata su ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3495530927, in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; ANTONIO:Ah? CARMELO:A Milano sei? ANTONIO:No. Qua! CARMELO:Ancora là sotto sei? ANTONIO:Si! CARMELO:Ah! ANTONIO:Che c'è dove sei tu? CARMELO:E niente. Siccome ero andato da tuo zio che mi dovevo vedere ANTONIO:Eh CARMELO:E non lo sò l'appuntamento a quando che è che dovevo andare. Vedi se lo chiami e mi fai sapere? ANTONIO:Eh! CARMELO:Hai capito? ANTONIO:Che c'è? CARMELO:E niente dovevo parlare.. ANTONIO:Vuoi un appuntamento? CARMELO:Si si. ANTONIO:E...Va be, comunque io se no Mercoledì salgo pure io..salgo. CARMELO:Il Mercoledì di adesso? ANTONIO:Si! CARMELO:E và bene dai.. ANTONIO:Dopo domani, dai. CARMELO:E vedi tu dai ANTONIO:Dopo domani... CARMELO:(...) ANTONIO:Te lo aggiusto io, te lo aggiusto io dai.. ...omissis... La conversazione che segue è la dimostrazione del fatto che l’incontro del quale si è sinora parlato è voluto dai NICOSCIA, in particolare da NICOSCIA Domenico181 cnv del 08.09.2005, ore 21.03, prog.484 182 Legenda CARMELO :LAPORTA Carmelo MIMMO :NICOSCIA Domenico (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta Al Min. 00'37'' MIMMO :Zio Cà, ma (...) gli puoi chiamare a Tonino tu? CARMELO:A Tonino? E qua a Milano è. MIMMO :Ah è qua. CARMELO:Uhmm MIMMO :Vedi se gli chiamo allo Zio per vederci? CARMELO:E domani vengono. MIMMO :(...) CARMELO:Tutti e due. Zio e nipote sono qua. Vengono qua domani a trovarmi. MIMMO :Uhm.. No, a quello che è qui ti volevo dire io. CARMELO:Al VARVUTO (Fonetico - BARBUTO) ? MIMMO :Eh! A Raffaele. CARMELO:Ah? MIMMO :A Raffaele CARMELO:Ah..E domani quando viene ti faccio chiamare dai. MIMMO :Ok dai. Aspetto la tua chiamata. CARMELO:E com'è tutto a posto? MIMMO :E tutto a posto si. …omissis… Nicoscia Domenico incarica cioe’ La Porta Carmelo di procurargli un appuntamento con Bubbo Raffaele, fratello di Filippo. Seguono numerose telefonate finalizzate al medesimo incontro, fino a che il 28 settembre ne giungeva una dai 181 182 nato a Crotone il 7.08.1978; cnv del 08.09.2005, ore 21.03, prog.484, in entrata su ut.3282846579 in uso a NICOSCIA Domenico, da ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata con decreto avente nr.3299/05 R.I.T.T.e prog.3301 medesima ora e data in uscita da ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, verso ut. 3282846579 in uso a NICOSCIA Domenico, autorizzata con decreto 1584/05 R.I.T.T.; toni perentori, con la quale MANFREDI Pasquale chiedeva al suo interlocutore di “combinare” un incontro urgente con BUBBO Raffaele (il Barbuto) cnv del 28.09.2005, ore 12.03, prog.1051 183 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo PASQUALE:MANFREDI Pasquale (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta …omissis… PASQUALE:No. Ma dimmi una cosa? Ma quello "Zio" che c’è là, perchè non vai a trovarlo? CARMELO:A chi? PASQUALE:A quello buo...a quello zio tuo là. CARMELO:Allo zio..E sono andato a trovarlo l'altro giorno. PASQUALE:Ma è qua? CARMELO:E' qua sopra. PASQUALE:E perchè non vai a trovarlo e digli che che c'è questo qua che lo vuole parlare e di venirsene qua? CARMELO:E..lo so. Ora vado a trovarlo, dai. Glielo dico. PASQUALE:Però deve essere una cosa urgentissima. Nè di più nè di meno....Ha detto di andartene punto e basta che ti devono parlare. CARMELO:Uhmm! Ma chi è che è? Quello con la barba stai parlando tu? PASQUALE:E si! quello là. CARMELO:Ah... PASQUALE:Quello che mi parlavi tu sempre. CARMELO:Ho capito dai. E..ora, ho un appuntamento stasera con lui. PASQUALE:Si? CARMELO:Si. Pomeriggio. PASQUALE:Uhmm. CARMELO:(sovrapposizione) e ora glielo dico. PASQUALE:E caso mai chiamami poi. Fammi sapere. CARMELO:Ma non avevi detto che dovevate venire voi qua a Milano? PASQUALE:E ora non c'è più bisogno, perchè abbiamo parlato..ci..ci sei tu là. Per un'imbasciata è tutto, non è che chissà che cazzo dovevamo fare. CARMELO:E va bene dai ora glielo dico dai. Pomeriggio quando viene glielo dico PASQUALE:uhmm, va bene dai. …omissis… Nella medesima trattativa entra, con funzioni analoghe a quelle di Manfredi Pasquale, Antonio 184, detto Lemà o Lelè, cognato di NICOSCIA Domenico 185. anche GUALTIERI cnv del 01.10.2005, ore 20.25, prog.4035 186 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo ANTONIO:GUALTIERI Antonio (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta Al min. 00'44'' ANTONIO:Che stavo dicendo? CARMELO:Dimmi? ANTONIO:Ohi Cà, però senza scherzi.. CARMELO:Uhmm.. ANTONIO:.. senza scherzare.. CARMELO:Uhmm.. 183 cnv del 28.09.2005, ore 12.03, prog.1051, in uscita da Ut.3286170191 in suo a MANFREDI Pasquale, verso ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata da decreto avente nr.3299/05, stessa conversazione registrata alle ore 12.10 prog.3924, in entrata su ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3286170191, in uso a MANFREDI Pasquale, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.;; 184 nato a Isola di capo Rizzuto il 24.10.1974; 185 nato ad Isola di capo Rizzuto il 27.06.1962; 186 cnv del 01.10.2005, ore 20.25, prog.4035, in entrata su ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3402425274 in uso a GUALTIERI Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; ANTONIO:.. e senza andare oltre CARMELO:Uhmm.. ANTONIO:Ti mi devi già capire? CARMELO:Eh! ANTONIO:O salgo io qua... CARMELO:Uhmm.. ANTONIO:...O la devi fare tu. CARMELO:Dimmi? ANTONIO:Vuoi andare a trovare a tuo Zio.... CARMELO:Uhmmm ANTONIO:....e gli dici di venire qua? CARMELO:Eh, gliel'ho detto io l'altra sera. ANTONIO:Ma glielo hai detto veramente... CARMELO:Eh ANTONIO:...o glielo hai detto...? Parla chiaro, se no qua dovrei salire io. CARMELO:Gliel'ho detto veramente, allora scherzando. Allora, vieni tu, non è un problema. ANTONIO:Devo venire io, per questa imbasciata secondo te dovrei venire io? CARMELO:No, non mi hai capito? Siccome gliel'ho detto l'altra sera... ANTONIO:Eh! CARMELO:...che mi sono visto l'altro ieri. Gli ho detto vedi che così e così...eh ANTONIO:E che ti ha detto? CARMELO:Dice che non si possono muovere ora. ANTONIO:Non si può muovere? CARMELO:No ANTONIO:E quando si può muovere questo? CARMELO:Il giorno del cunno. ANTONIO:(impreca) CARMELO:Hai capito? E non è questo il discorso. Se no gli ho detto pure vediamo se mandava al fratello. No ANTONIO:Ah? Senti qua, ma se vengo io, nella stessa giornata ci disbrighiamo? CARMELO:E certo che ci disbrighiamo, certo che ci disbrighiamo. ANTONIO:Ah? CARMELO:E certo che ci disbrighiamo. Se vieni nella stessa giornata ci facciamo trovare là. ANTONIO:Uhmmm CARMELO:Uhmm.. ANTONIO:Va bene dai, poi ti faccio sapere dai. CARMELO:Ciao ANTONIO:Vediamo come dobbiamo fare (...) ciao CARMELO:Ciao La trattativa continua sino al mese di gennaio, allorquando i NICOSCIA raggiungono la Lombardia per incontrare personalmente i BUBBO e determinarne la fase conclusiva. cnv del 19.01.2006, ore 11.12, prog.3759 187 Legenda Gualtieri:- GUALTIERI Antonio Nicoscia:- NICOSCIA Antonio (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta Gualtieri:- Pronto! Nicoscia:- Totarè dove sei? Gualtieri:- Sono a casa Nicoscia:- Vieni qua dalla nonna, che cazzo fai a casa!? Gualtieri:-Ma.. adesso sto aspettando che deve venire...hai capito? E stavo aspettando proprio perchè stava per venire Nicoscia:- Eh..lo sai perchè? Gualtieri:- Eh!? Nicoscia:- Che mi ha chiamato Micheleddu Gualtieri:- Ah! 187 cnv del 19.01.2006, ore 11.12, prog.3759, in entrata su ut.3402425274 in uso a GUALTIERI Antonio, da ut.3404832405 in uso a NICOSCIA Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1417/05 R.I.T.T.; Nicoscia:- E ha detto di partire oggi! Non lo sò, dice di partire oggi che.. Gualtieri:-(...) che dovevamo partire oggi!? Nicoscia:- Hai capito perchè!? Possiamo partire anche questa sera con il treno, al limite Gualtieri:- Niente di meno Nicoscia:- Per questo ci vediamo Anto, hai capito come? parliamo..vediamo come ...omissis... cnv del 20.01.2006, ore 16.48, prog.7727 188 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo ANTONIO:NICOSCIA Antonio (...) Locuzione incompresa "Conversazione in dialetto Calabrese" CARMELO:Pronto ANTONIO:Zio Cà, che c'è? Tutto a posto? CARMELO:E tutto a posto. Com'è? ANTONIO:Dove sei ora? CARMELO:Ah? ANTONIO:Dove sei ora? CARMELO:Qua a Cologno. ANTONIO:Ah... CARMELO:Uhmm.. Tu dove sei? Là? ANTONIO:Si! Là. CARMELO:Uhmm, e niente. (...) che fate aspetta per il soli.., per lunedì? ANTONIO:E si, aspettiamo. CARMELO:Ah e va bene dai. ANTONIO:Ma tu domani dove sei? Sei libero? O devi andare in ospedale domani? ...omissis... cnv del 21.01.2006, ore 16.02, prog.7756 189 Legenda NICOSCIA:- NICOSCIA Antonio LAPORTA :- LAPORTA Carmelo LAPORTA :- Pronto!.... NICOSCIA:- Zio Cà.... LAPORTA :- eh.... NICOSCIA:- chiama a tuo zio e digli che viene con il Nipote.... LAPORTA :- eh.... NICOSCIA:- là da te... LAPORTA :- e mò lo chiamo dai...vediamo se lo rintraccio.... NICOSCIA:- e fammi sapere poi dai..... LAPORTA :- ciao... NICOSCIA:- ciao... Nicoscia Antonio preannuncia cioe’ a La Porta Carmelo il suo arrivo in Lombardia per incontrare i Bubbo. cnv del 21.01.2006, ore 16.02, prog.7756 190 Legenda Carmelo:-LAPORTA Carmelo Antonio:-NICOSCIA Antonio 188 cnv del 20.01.2006, ore 16.48, prog.7727, in entrata su ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3899925019, in uso a NICOSCIA Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; 189 cnv del 21.01.2006, ore 16.02, prog.7756, in uscita da ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, verso ut.3899925019 in uso a NICOSCIA Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; 190 cnv del 21.01.2006, ore 16.02, prog.7756, in uscita da ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, verso ut.3899925019 in uso a NICOSCIA Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta Antonio:-Zio Cà, che c'è? Carmelo:-Pronto...e i telefoni li ha spenti tutti e due.. non lo sò altrimenti dobbiamo andare direttamente Antonio:-Li ha spenti tutti e due? Carmelo:-Si, due telefoni tutti e due spenti ce li ha Antonio:-E come cazzo...dobbiamo andare lì? Carmelo:-E.. secondo me, si! Antonio:-E và bene, dai.. Carmelo:- Dov'è che siete adesso, lontani? Antonio:-No.. abbiamo preso la strada per Parma ..a cento.. centosessanta chilometri.. Carmelo:-Và bene. ciao Antonio:-Ciao Certamente la mattina del 22 gennaio si e’ verificato l’incontro tra Bubbo Antonio e i Nicoscia: cnv del 22.01.2006, ore 09.41, prog.7787 191 Legenda CARMELO:- LAPORTA Carmelo; ANTONIO:- BUBBO Antonio; (...):- Locuzione incomprensibile. CARMELO:-E' uscito si. ANTONIO:-Oh Ca poi ti chiamo io più tardi che sto andando adesso io. CARMELO:- Eh poi più tardi vengo anch'io verso le 10.30 le 11.00. ANTONIO:- Aspetta che ti chiamo io prima perchè forse loro vogliono andarsene da qua direttamente. CARMELO:- Ah fammi sapere ANTONIO:- Non lo so adesso fammi arrivare dove sono loro e poi ti chiamo quando sono con loro. CARMELO:- Va bene dai …omissis… L’incontro, al quale non ha partecipato La Porta, era ancora in corso a mezzogiorno: cnv del 22.01.2006, ore 11.59, prog.7791 192 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo ANTONIO:NICOSCIA Antonio (...) Locuzione incompresa …omissis… CARMELO:Ma che fai? Venite a mangiare qua con me? ANTONIO:E non lo sò. Siamo (...) CARMELO:Là ancora? ANTONIO:Ah ah.. CARMELO:Ah! E se volete venire a mangiare, regolatevi voi. ANTONIO:E va bene, poi ci sentiamo dai. …omissis… L’accordo e’ stato preso, perche’ nel pomeriggio Bubbo si accorda con il “corriere” incaricato anche di istruire i destinatari delle armi sul loro funzionamento: Conversazione del 22.01.2006, delle ore 15.04.30 progressivo nr.7.790 193 LEGENDA BUBBO:- BUBBO Antonio UOMO :- Uomo calabrese in corso d'identificazione ...(...).....:- locuzione incomprensibile 191 cnv del 22.01.2006, ore 09.41, prog.7787, in entrata su ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3388857014, in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; 192 cnv del 22.01.2006, ore 11.59, prog.7791, in uscita da ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, verso ut.3899925019, in uso a NICOSCIA Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; 193 Conversazione del 22.02.2006, delle ore 15.04.30 progressivo nr.7.790, in entrata sull’utenza 3388857014 in uso a Bubbo Antonio dal l’utenza 3391156687 conversazione in dialetto calabrese BUBBO:-Pronto UOMO :-Ohu BUBBO:-Ueilà UOMO :-Che c'è? Di là non ci posso andare, in Svizzera. BUBBO:UOMO :-E allora? Ecco non ci posso andare e....niente! Quando arrivi, fermati un attimo per imparare che t'insegno io e li porti tu là sotto glieli li porti. BUBBO:- UOMO :-Non ho capito Tu quando vieni ora il Venerdì BUBBO:UOMO :-Eh BUBBO:-Ti devi fermare per impararti. UOMO :-Eh E in più tu ti porti tu da là sotto, per portargliele tu le Hai capito? BUBBO:- macchinette. UOMO :-Ho capito BUBBO:-Come no? UOMO :-E si si.. BUBBO:-Hai capito? Una è la tua là no? BUBBO:-Una è la mia là! UOMO :- UOMO :-Uhmm Hai capito? Che io forse 5 le ho già vendute, le ho già date...(...) cinque.. BUBBO:UOMO :-A quanto? BUBBO:-Ah? UOMO :-.A quanto? BUBBO:-A quanto le ho pagate. UOMO :-Uhm BUBBO:-Che mi interessa, non è che io ci devo fare il coso...sono rimaste ora quanto se le prende....anzi neanche è venuto. UOMO :-Uhmm BUBBO:-(...) 60-90 pure a lui..E gli ho detto io quanto se le prende per togliermele da mezzo i piedi se no (...) e....così. Ora un paio Forse Giampiero le ha trovate a mettersele, se le mette lui. UOMO :-Uhmm BUBBO:-Se li mette lui, 2 o 3 se li mette lui. Che UOMO :-Niente che me le sono dovute imparare tutte quante che le ho dovute fare tutte quante quà. BUBBO:-Eh UOMO :-Le ho fatte tutte quante un'altra volta. BUBBO:-E' sono andate? UOMO :-Si...perchè c'era l’altro passaggio all'ultimo. BUBBO:-Come l'altro passaggio? UOMO :-Devo toccare....Devo andare a ispezionare sempre un'altra volta i file ispeziona file. BUBBO:-Eh UOMO :-Allora gli dai la conferma e lei di nuovo e parte da sola... BUBBO:-Si.. UOMO :-E continua a entrare BUBBO:-no no ma è quello il funzionamento. UOMO :-Si quello BUBBO:-Solo che in parte è....Sono andate allora, ti sono andate? UOMO :-Si..è un (...) sbagliato. BUBBO:-E l'altro funzionamento lo hai visto? UOMO :-L'altro procedimento quello con la scheda.... BUBBO:-Eh UOMO :-.....con l'altra scheda, quello mi devo imparare. BUBBO:-Eh? UOMO :-Quello mi devo imparare. BUBBO:-Allora o ti fermi a volo allora, e te lo impari a volo. O ti fermi quà(...)... UOMO :-E chi mi accompagna poi? BUBBO:-Ah? UOMO :-Chi mi accompagna poi? BUBBO:-Ti accompagno io o Giampiero, poi ti accompagniamo, subito ti accompagniamo. Ma pure la sera stessa UOMO :-Eh BUBBO:-Ora quello,per un viaggio...hai capito?Quello...o Giampiero, o io o Giusè...qualcuno dei tre ti porta. hai capito? UOMO :-E va bene va BUBBO:-Va bene? UOMO :-Va bene BUBBO:-Allora saligliele così, e facciamo così..Venerdì vengo a prenderti io allora? UOMO :-E va bene dai. BUBBO:-Eh! Alle nove no? UOMO :-Si si. BUBBO:-(...) tutto apposto? UOMO :-Si. Allora me ne devo salire........dove? BUBBO:-Quant'è che ne vuole lui là? Due? UOMO :-(sovrapposizione) sicura BUBBO:-Una ce l'hai UOMO :-Eh BUBBO:-Una ce l'hai. UOMO :-E due ne salgo. Una te la lascio. BUBBO:-Si UOMO :-Va bene va. (sovrapposizione) ascolta il carica, il carica batterie non funziona. BUBBO:-Eh! e te lo prendi di quà te lo prendi dei miei UOMO :-Eh BUBBO:-Te lo prendi da me...e quelle due, saline tre che quelle due me le prendo io, me le prendo che faccio (...) che tutti in palla sono andati, hai capito? UOMO :-Si BUBBO:-Me li guarda lui me li guarda. Hai capito? UOMO :-Uhmm BUBBO:-Eh UOMO :-Allora ne salgo tre? BUBBO:-Saline tre che io poi e....quando vieni quà ti faccio sapere... UOMO :-E no ne salgo tre. BUBBO:-No prendine due. prendine due salile due quando vieni, che uno sono io quando vieni. UOMO :-Eh va bene dai BUBBO:-Eh, va bene? Tutto apposto? UOMO :-Ok, Si tutto apposto. BUBBO:-lui tutto apposto? UOMO :-Si tutto apposto BUBBO:-Eh UOMO :-Però, ti ripeto, tanti di quei problemi allora lui... BUBBO:-Ora che vieni così ti stacchi gli dico anche a lui di aspettare venerdì mattina di aspettare. UOMO :-Eh BUBBO:-(sovrapposizione) Ti faccio trovare il telefono quando vieni, che me lo stanno prendendo... UOMO :-Va bene BUBBO:-..mi stanno, hai capito? UOMO :-Va bene BUBBO:-Così poi..Va bene dai UOMO:-Va bene BUBBO:-Eh ci vediamo il Venerdì..Ciao (...) UOMO:-Si ciao ciao ciao BUBBO:-Ciao UOMO:-ciao Nicoscia Antonio e altri nel tardo pomeriggio incontrano anche La Porta: cnv del 22.01.2006, ore 18.18, prog.7807 194 LEGENDA LAPORTA :- LAPORTA Carmelo NICOSCIA:- NICOSCIA Antonio ...(...)..:- locuzione incomprensibile conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta. LAPORTA :- pronto!.... NICOSCIA:- uelà...dove sei.... LAPORTA :- a Cologno.... NICOSCIA:- ehm...noi stiamo scendendo.. stiamo arrivando... UOMO PRESENTE CON NICOSCIA:- non posso arrivare a Cologno... LAPORTA :- da tanto....e quand'è che ci mettete un mezz'ora.... NICOSCIA:- e da là stiamo...(..)...dovè che abbiamo....(..).. LAPORTA :- ho capito!..... UOMO PRESENTE CON NICOSCIA:- al bar...al bar di Armando... …omissis… 194 cnv del 22.01.2006, ore 18.18, prog.7807, in entrata su ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3899925019, in uso a NICOSCIA Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; Due giorni dopo La Porta Carmelo porta i saluti dei Nicoscia a Guarino Vincenzo: cnv del 24.01.2006, ore 12.21, prog.7863 195 Legenda LAPORTA:- LAPORTA Carmelo GUARINO:- GUARINO Vincenzo ..(..)..:- locuzione incomprensibile ...omissis... min.00.24 LAPORTA:- ti voleva salutare un amico poi se ne è andato Domenica... GUARINO:- chi?... LAPORTA:- e poi te lo dico.... GUARINO:- se ne è andato Domenica chi è?..... LAPORTA:- uhm... mio cognato (NICOSCIA Salvatore).... GUARINO:- AH?... LAPORTA:- mio cognato.... GUARINO:- (bestemmia)... perchè non mi hai chiamato?... LAPORTA:- e tu... sapevo che eri in montagna... GUARINO:- La Madonna Greca.... LAPORTA:- e va bene... GUARINO:- ma il piccolo?... LAPORTA:- il piccolo si....me lo saluti... che voleva salutare a PIETRO .... ....omissis.... Attraverso le conversazioni sopra riportate e grazie all’incrocio dei dati relativi alle utenze in uso agli indagati si è in grado di descrivere la trasferta dei NICOSCIA in Lombardia. In particolare si può ricavare l’identità di chi materialmente è arrivato per incontrare gli esponenti della famiglia BUBBO, tra cui certamente: - NICOSCIA Salvatore, il piu’ giovane dei cognati di la Porta Carmelo, all’epoca reggente del clan (conversazione prog.7863 intercorsa tra LAPORTA Carmelo e GUARINO Vincenzo, nel corso della quale quest’ultimo si lamenta con LAPORTA per il fatto di essere riuscito a salutare il cognato indicato come “quello piccolo”, infatti NICOSCIA Salvatore, è il più giovane dei cognati del LAPORTA); - NICOSCIA Antonio, figlio del capo cosca Pasquale Macchietta e nipote di Salvatore (numerose conversazioni anche con lo zio LAPORTA Carmelo); - GUALTIERI Antonio attraverso la conversazione avuta con NICOSCIA Antonio (nel corso di una conversazione lo avvisava della partenza per Milano - dati rilevati dalle celle di aggancio dell’utenza telefonica nr.3402425274 sottoposta ad intercettazione con decreto avente nr.1417/05 R.I.T.T.) ************************************************* 196 L1 : Call ID :2221016337922424 L1 : Data :22/01/2006 L1 : Ora :10:34:00 L1 : Evento : fine segnalazione chiamata L1 : Verso :entrante L1 : Numero monitorato :393402425274 L1 : IMSI :222103600942674 L1 : IMEI :35569800324729 L1 : Codice cella :Loc. Rossino-24032-CALOLZIOCORTE - Sett. 1 L1 : Numero chiamante :393406331496 L1 : Numero chiamato :393492000123 L1 : Chiamata trasferita al : 393402425274 *********************************************** ************************************************** 197 195 cnv del 24.01.2006, ore 12.21, prog.7863, in entrata su ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3333006582, in uso a GUARINO Vincenzo, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; 196 tentativo di chiamata del 22.01.2006, ore 10.34, prog.3794, in entrata su ut.3402425274 in uso a GUALTIERI Antonio, da segreteria telefonica, autorizzata con decreto avente nr.1417/05 .RI.T.T.; L1 : Call ID :2221016337922457 L1 : Data :22/01/2006 L1 : Ora :10:34:31 L1 : Evento : inizio chiamata L1 : Verso :uscente L1 : Numero monitorato :393402425274 L1 : IMSI :222103600942674 L1 : IMEI :35569800324729 L1 : Codice cella :Loc. Rossino-24032-CALOLZIOCORTE - Sett. 1 L1 : Numero chiamato :393406331496 *********************************************** 198 L1 : Call ID :2221016337930390 L1 : Data :22/01/2006 L1 : Ora :12:46:46 L1 : Evento : fine segnalazione chiamata L1 : Verso :entrante L1 : Numero monitorato :393402425274 L1 : IMSI :222103600942674 L1 : IMEI :35569800324729 L1 : Codice cella :Fraz. Scola-22040-CIVATE - Sett. 2 L1 : Numero chiamante :393406331496 Dalla lettura dei tabulati (comuni di Galbiate, Caloziocorte e Civate ) sopra riportati si ha la conferma che il GUALTIERI incontra i BUBBO nella zona di Lecco. Nei giorni successivi seguono numerose conversazioni, dalle quali si avrà la conferma che il viaggio dei “NICOSCIA” era finalizzato a concludere la trattativa, durante la quale hanno determinato quantità e prezzo delle armi, nonchè le modalità di consegna. cnv del 25.01.2006, ore 09.37, prog.9 199 LEGENDA LAPORTA:- LAPORTA Carmelo BUBBO A:- BUBBO Antonio ..(...).:- locuzione incomprensibile …omissis… BUBBO A:- cosa c'è...a TAYSON lo hai sentito?.... LAPORTA:- si....ci siamo vi...ci siamo sentiti ieri.... BUBBO A:- ah?.... LAPORTA:- ieri....stavo dicendo eh se non sei impegnato ci vediamo e mangiamo insieme.... BUBBO A:- no oggi no...domani si..... LAPORTA:- domani sono in dialisi dove cazzo vado.... BUBBO A:- domani si...ah si.....allora facciamo dopo domani.... LAPORTA:- il venerdì.... BUBBO A:- ti va bene..... LAPORTA:- e va bene dai..... BUBBO A:- e così...senti a me io ti porto pure quella..... LAPORTA:- uhm va bene.... BUBBO A:- quella macchinetta e ti faccio vedere.... LAPORTA:- va bene..... 197 cnv del 22.01.2006, ore 10.34, prog.3795, in uscita du ut.3402425274 in uso a GUALTIERI Antonio, verso ut.3406331496 in uso a VIOLA Luana , autorizzata con decreto avente nr.1417/05 R.I.T.T.; 198 tentativo di chiamata del 22.01.2006, ore 12.46, prog.3796, in entrata su ut.3402425274, in uso a GUALTIERI Antonio, da ut.3406331496, in uso a VIOLA Luana, autorizzata con decreto avente nr.1417/05 R.I.T.T.; 199 cnv del 25.01.2005, ore 09.37, prog.9, in entrata su ut.3388857014 in uso a BUBBO Antonio, da ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata con decreto avente nr.333/06 R.I.T.T.; ...omissis... cnv del 26.01.2006, ore 14.48, prog.18 200 Legenda RAFFAELE:- BUBBO Raffaele ANTONIO :- BUBBO Antonio ..(...)..:- locuzione incomprensibile ..omissis.. min.00.42 RAFFAELE:- domani mattina ci vediamo?.... ANTONIO :- e...si!... RAFFAELE:- ah?... ANTONIO :- a che ora... RAFFAELE:- e sempre al solito orario verso le nove... ANTONIO :- si dai... RAFFAELE:- ah?... ANTONIO :- quelli là a posto li hai già fatti?... RAFFAELE:- e te lo avevo detto che ora devono aspettare.... ANTONIO :- si.... RAFFAELE:-comunque ci vediamo domani mattina ... dai... ANTONIO :- va bene dai... RAFFAELE:- che ti devo parlare.. ANTONIO :- va bene... RAFFAELE:- che c'è un'ambasciata... ANTONIO :- uhm... RAFFAELE:- o.k.... ANTONIO :- va bene dai.... ...omissis... cnv del 30.01.2006, ore 17.13, prog.49 201 Legenda BUBBO:Antonio BUBBO UOMO :Persona al momento n.m.i. UOMO2:BUBBO Raffaele (...) Locuzione incompresa BUBBO:Pronto UOMO :Oh carissimo BUBBO:Carissimo, come stai? Tutto bene? UOMO :Tutto bene si. BUBBO:Tutto bene tutto bene. Senti a me? UOMO :Dimmi BUBBO:E..allora. Vedi per il discorso...Coso digli di andare a vedere là da quello che gli ho detto. Che lui lo sà. UOMO :Vedi che ce l’ho qua. BUBBO:Ah lo hai qua? UOMO :(...) BUBBO:Ecco..Vedi da da lui? UOMO :Ha detto(sovrapposizione)da lui. BUBBO:Ricordagli di andare da lui entro Venerdì, di andare da lui UOMO :adesso vado da lui entro venerdì, da quello dove abbiamo parlato. UOMO2:(...) BUBBO:Per fissare l'appuntamento. UOMO :Domani può andare...Se no (...) lo sai.. BUBBO:Eh! E può andare domani. UOMO :Domani ecco. BUBBO:Ecco domani. Poi... UOMO2:(...) UOMO :Si..dimmi? BUBBO:Digli a lui che Venerdì... UOMO :Si BUBBO:Vedi se sono in tre autisti così resta qua lui. Che va a salutare a quello, in più si impara le macchinetta si impara. UOMO :Ascolta? Parla tu tiè...Aspetta che te lo passo? BUBBO:Passamelo. UOMO2:Ohu BUBBO:Oh..Venerdì! (...) UOMO2:Eh BUBBO:Che va a salutare a quello 200 cnv del 26.01.2006, ore 14.48, prog.18, in entrata su ut.3388857014, in uso a BUBBO Antonio, da ut.3391156687, in uso a BUBBO Raffaele, autorizzata con decreto avente nr.333/06 R.I.T.T.; 201 cnv del 30.01.2006, ore 17.13, prog.49, in entrata su ut.3388857014, in uso a BUBBO Antonio, da ut.3391156687 in uso a BUBBO Raffaele, autorizzata con decreto avente nr.333/06 R.I.T.T.; UOMO2:Eh... BUBBO:In più resta che ti prendi le macchinette e te le impari pure. Hai capito? UOMO2:Ma le hai già prese? BUBBO:Venerdì... UOMO2:Ascolta (sovrapposizione) Ascolta ascolta? Siccome sono successe parecchie cose e il 20 è impossibile. BUBBO:Come? UOMO2:20 sono assai.. sono impossibili BUBBO:Perchè? UOMO2:E perchè te lo dico io. Perchè sono andati a vedere solo quelle tre e basta qua.. Giovanni..E..Mi hai capito chi? BUBBO:Eh UOMO2:Quell'altro che se ne doveva prendere 5 BUBBO:Eh UOMO2:Ha demolito la macchina e la deve buttare, e mi ha detto io soldi ora...come dobbiamo fare? E..io i soldi non ne ho eh.. BUBBO:E vedi..io ormai gliele ho ordinate però. (...) UOMO2:E lo so..e prendi una pezza vedi tu...E se no ce le dobbiamo vendere che dobbiamo fare. BUBBO:Perchè te le devi vendere? UOMO2:E scusami..non le possiamo pagare. Come le facciamo a pagarle? Quello là di là, ha parlato di 4-5 però di..lo vedi che, c'è un punto interrogativo pure là dove vado io, hai capito? BUBBO:E va bene. UOMO2:E ora che sa..ora che sa..., magari dice si 4-5 e poi magari (...) tutti e due.. BUBBO:Si ma vedi che non è tutti in contanti li vogliono pagati che ne vogliono pagati 10 UOMO2:E lo so, però se non lavorano..Ma se non lavorano come facciamo? Eh...Poi questo di qua....Lo vedi che mi avevi detto fattelo fare da lui? BUBBO:Eh UOMO2:E..non ha niente. Mi ha detto non te li posso fare. BUBBO:E ma scusa, ma scusa, scusami.. quello ne vuole 4?...GIOVANNI! e gli altri MASSIMO. UOMO2:Nono ne vuole..era rimasto.. BUBBO:(...) non ha due mila euro non ha?Non ha due mila euro? UOMO2:(impreca). Stasera, oggi.. stasera lo aspetto che mi deve dare la risposta, però...se uno è impossibilitato, è impossibilitato. Non è che lo devi andare a impiccare. BUBBO:Eh UOMO2:Lo sò che le ha ordinate. E.. BUBBO:Si però senti a me? Non è questo il ragionamento. uno prenota, fà, pure per tutti..non lo so..Ora a questo. E... UOMO2:Ti ho capito! Ma 20 sono pesanti. 10 li prendo, 10 li prendiamo perchè bene o male ci stringiamo..e togliamo. BUBBO:E 5 in non li devi portare là 5? UOMO2:E ora qua..non non..non è buono qua. Non è buono. BUBBO:5..Come non è buono? UOMO2:Non è buono non è buono. Siamo andati (...) non è buono non è buono dentro. BUBBO:Si ma vedi che non è che io UOMO2:(sovrapposizione) dentro? BUBBO:oh oh oh, senti a me? Non ti riscaldare che tu mi hai detto 5..e 5 in Svizzera, 5 da IL PICO, 4 lui e 5 da noi...non è che tu dici io(...) UOMO2:E va bene però noi eravamo partiti da 10..Poi abbiamo detto 15..poi da 20 sei andato a 20. BUBBO:Ma non è che sono 15..Tu mi hai detto 15 per la Svizzera..5 (sovrapposizione) UOMO2:Si ma io intendevo, intendevo...Allora sai che faccio? Dai prendete, che me le prendo tutte io. Che cazzo ti devo dire più di questo? (impreca).. BUBBO:(...) UOMO2:All'ultimo faccio sempre danno con la bocca io. Eh. Scusa un pò..Io ti ho detto dai 5..dai 15 che abbiamo ordinato le portavo là 5. hai capito? E tu hai detto meglio 20 meglio 20...(sovrapposizione) BUBBO:Me le porto 5 io là...Me le porto io 5 là allora, me le porto io..Le pago io e me le porto io 5 là.. UOMO2:E 15 dove le mettiamo noi qua? Sono assai qua, nel paese nostro non le vogliono. Non ce n’è(...) solo (...) mi ha detto tu...e basta. BUBBO:Ma tu..scusa. (sovrapposizione) UOMO2:E altri non ce ne per nessuno.. BUBBO:Ma scusa e..scusa..forse ci stiamo fraintendendo. Tu mi hai detto 5 che le voleva PICO? UOMO2:No BUBBO:Come no? UOMO2:No BUBBO:No? UOMO2:No no io non ti ho detto BUBBO:Forse ho capito male io. UOMO2:Assolutamente..Di quello non te ne ho parlato proprio. Non te ne ho parlato proprio io di quello. BUBBO:Perchè io..Tu mi hai detto 5 al PICO. UOMO2:No... BUBBO:Aspè aspè.. UOMO2:No assolutamente. BUBBO:E forse ho capito male io. 5 alla Svizzera, 5 al PICO, 4 Giovanni, e UOMO2:E.... BUBBO:(...) da noi...Massimo UOMO2:(sovrapposizione) restava a noi? Quello proprio non ne sa niente. Eh...A parte il fatto che io è impossibile che ti ho detto...o(...) un'altra cosa, e tu hai capito che li vuole lui. BUBBO:Magari ho male e capito, ho male e capito io. UOMO2:Ma assolutamente nel modo più assoluto, quello mi ha detto, io me ne prendo 5... BUBBO:Uhmm Uhmm UOMO2:Eh..hai capito? Ora sto parlando con (sovrapposizione) con te... BUBBO:Me li prendo io me li prendo io gli altri.. UOMO2:E dove li porti là? BUBBO:Mi..O là o vedo io dove li metto dai. Me li prendo io dai...Ormai (...) dice che..ormai gliele ho ordinate io le devo prendere. UOMO2:Ma ascolta a me, ma 15 sono sempre pesanti. BUBBO:Ho capito male io UOMO2:Ma 15 sono sempre pesanti. BUBBO:10, 10, 10 me li prendo io 10 UOMO2:Ah e vabene BUBBO:Me li prendo io 10. Se è così.. UOMO2:Ok BUBBO:E allora niente. Senti a me porta 5 mila euro. UOMO2:Uhmm BUBBO:E porta 5 mila euro e.....vedi se glielo devo dare io l'assegno, se no mi porti 5 mila euro e assegni 30-60-90...E te ne prendi 10. te ne prendi 10.. UOMO2:Va bene BUBBO:E gli altri mi arrangio io UOMO2:va bene BUBBO:Va bene? UOMO2:Va bene BUBBO:Però resti Venerdì così ti impari. E te ne vai UOMO2:E se non viene un altro..Come faccio? BUBBO:E se non viene un'altro massimo.. UOMO2:(...) BUBBO:magari vengo a prenderti io. Vedo.. veniamo a prenderti. UOMO2:E va bene dai va bene dai BUBBO:E di nuovo ti portiamo. Vediamo un attimino come facciamo. UOMO2:Va bene va bene va bene BUBBO:Ci sentiamo di nuovo venerdì, ci sentiamo UOMO2:Ok BUBBO:Va bene? UOMO2:Si si si. BUBBO:Va bene dai ciao UOMO2:Ok. gli devo dire qualche altra cosa (...)? BUBBO:No niente questo qua (interruzione) UOMO2:Va bene. BUBBO:fagli quell'appuntamento fagli UOMO2:Va bene dai BUBBO:Fagli quell'appuntamento così Venerdì, Sa.. Domenica te ne vai direttamente te ne vai UOMO2:Va bene dai BUBBO:Chiamami Venerdì (...)là, va bene? UOMO2:Va bene ciao BUBBO:Va bene dai ciao ciao UOMO2:Ciao La conversazione sopra riportata cancellerà ogni dubbio in merito alla trattativa di cui si tratta. In particolare, nella prima parte, BUBBO Antonio riferisce allo zio Raffaele, che il successivo venerdì avrà la disponibilità delle “macchinette” e che nella circostanza ne avrebbe verificato il funzionamento. A questo punto inizia una vera e propria discussione in merito alla fornitura di armi che sta per giungere. A tal proposito va evidenziato che parte di essa sarà destinata ai NICOSCIA (almeno cinque...), mentre la restante parte è destinata ad altri acquirenti. BUBBO Raffaele in effetti poi trasporta le armi in Calabria. Di seguito si rappresenta la conversazione con la quale chiama il nipote Antonio per concordare modalità e luogo dove dovrà avvenire la cessione delle armi. Il luogo prefissato per l’incontro è una fontana che si trova “sotto” il paese dei Manu, soprannome del clan GRANDE ARACRI operante nel territorio del Comune di Cutro e grande alleato del clan NICOSCIA. Da porre in evidenza le grandi accortezze che dovevano essere adottate per tale consegna “...venerdì alle dieci in punto là, però non scendere ascolta, che non scendano dalla macchina... non si ci fermano là, alle dieci si devono trovare là, arrivano e poi vanno dietro che questo mi ha spiegato tante situazioni e non possono entrare dentro dove è lui...” cnv del 01.02.2006 ore 11.09 prog.55 202 LEGENDA Antonio: BUBBO Antonio Uomo: BUBBO Raffaele (.......) locuzione incompresa Raffaele:pronto? Antonio:ueilà Raffaele:hei, ascolta se mi (.....) non mi chiami tu? hai capito? Antonio:si si Raffaele:eh vedi che adesso sono sotto qua, Antonio:eh venerdì? Raffaele: Antonio:eh alle dieci? Raffaele: Antonio:si la vedi quella fontana sotto il paese di Manu? Raffaele: Antonio:si Raffaele:la sai qual'è come si chiama? Antonio:no Raffaele:vabbè diglielo a lui che te lo dice Antonio:eh, venerdì? venerdì alle dieci in punto là, però non scendere ascolta, che non scendano dalla macchina Raffaele: Antonio:ah non si ci fermano là, alle dieci si devono trovare là, arrivano e poi vanno dietro che questo mi ha spiegato tante situazioni e non possono entrare dentro dove è lui Raffaele: Antonio:si si Raffaele: 202 ok? cnv del 01.02.2006 ore 11.09 prog.55 in entrata su ut.3388857014 in uso a BUBBO Antonio da ut.3391156687 in uso a BUBBO Raffaele, autorizzata con decreto avente numero 333/06 R.I.T.T.; ma nel paese di Manu? Raffaele:si, no si andate direttamente là Antonio:ah e allora dov'è il paese che dici tu alla fontana? dov'è lui? al paese suo è? Antonio: Raffaele:ascolta, alle dieci della mattina Antonio:eh Raffaele:al paese suo Antonio:no... ascolta venerdì mattina, ascolta venerdì mattina Antonio:si alle dieci Raffaele:alle dieci, però siccome non possono entrare dentro a dove è lui no? Raffele: Antonio:si si fanno trovare, si devono far trovare alla fontana sotto il paese di Manu Raffaele: Antonio:sotto il paese di Manu? eh, lo sai che lui manda manda uno dei suoi e li fa pigliare, hai capito? Raffaele: Antonio:ah va benissimo :però va dietro a una macchina, vanno loro e si spostano capito? Raffaele Antonio:va benissimo che non scendono là, neanche per bere Raffaele: Antonio:si si eh alle dieci, si trovano, nè prima nè dopo alle dieci Raffaele: Antonio:si si Raffaele:eh che poi se no ma è a posto comunque lui non è che tu l'hai visto Antonio: Raffaele:no no è a posto Antonio:non è che Raffaele:noooo, lo sai che è Antonio:ah? lo sai che è che mi ha detto a me perchè non ci vieni anche tu? ci ho detto che io sto partendo, ci ho detto, non ci sono, ci ho detto vuoi fare la prossima settimana il martedì, lunedì, dice non ci sono io, e ha detto va bene va bene falli venire venerdì dai Raffaele: Antonio:senti a me? neanche lui hai capito? Raffaele:(......) Antonio:lo sai perchè? Raffaele:eh? Antonio:lo sia perchè? Raffaele:eh? che io glielo ho detto pure a lui qua, glielo ho detto a lui e mi ha detto se si sono visti con quello con cui tu hai parlato Antonio: Raffaele:si si con il fratello di Manu? Raffaele:si si hanno mandato l'ambasciata che non si possono muovere no Antonio:ah comunque si stanno sentendo loro? Antonio: Raffaele:si si Antonio:eh che mi ha detto quello, vedi se, ha detto di digli di fare pure a loro incontrare, per riappianare ha detto, e gli ho detto io penso che si incontrano lo stesso loro Raffaele:eh mò perchè non me lo ha detto prima, scusa? Antonio:eh dice no, ieri me lo ha detto, ieri sera Raffaele:e va bene dai Antonio:hai capito? Raffaele:va bene Antonio:vabbè comunque se ci ripensano non ce ne hai problemi Raffaele:si si Antonio:massimo (........) quando arrivi, tu poi tamponi tu Raffaele:va bene, ci vediamo ciao Antonio:ciao.- cnv del 02.02.2006 ore 10.09 prog.58 203 LEGENDA BUBBO :- BUBBO Antonio UOMO 1:- Uomo in corso d'identificazione UOMO 2:- BUBBO Raffaele ...(..).....:- locuzione incomprensibile BUBBO :- pronto!.... UOMO 1:- uheilà.... BUBBO :- uheilà...senti a me.... UOMO 1:- dimmi tutto.... BUBBO :- che son passato dovè lui...dov'è lui?... UOMO 1:- e qua.... BUBBO :- e qua....eh... UOMO 1:- te lo passo?.... BUBBO :- no..no...senza....e si poi me lo passi comunque.... UOMO 1:- si.... BUBBO :- eh...praticamente...sono passato dov’è lui... UOMO 1:- si.... BUBBO :- eh..e non c'era ieri sera...mò io stamattina devo chiamare quelli là...devo chiamare....solo che io non sò spiegare qual'è...hai capito..... UOMO 1:- aspetta...tè..parla con lui che io.... BUBBO :- passamelo....passamelo...passamelo... UOMO 1:- ti saluto..... BUBBO :- ciao.... UOMO 1:- ciao.... UOMO 2:- ohu.... BUBBO :- oh..... UOMO 2:- che c'è.... BUBBO :- son passato ieri sera e non c'era lui....mò io stamattina devo chiamare quelli là devo chiamare..... UOMO 2:- eh.... BUBBO :- e io non sò spiegare dov'è lì....li devo avvertire almeno stamattina ....li devo avvertire per domani mattina.... UOMO 2:- ascolta...io oggi parto.... BUBBO :- eh.... UOMO 2:- e molto probabilmen....là quanto ci mettono un mezz'ora?.... BUBBO :- eh.... UOMO 2:- eh...eventualmente glielo diciamo direttamente domani no?....sennò ascolta.... BUBBO :- senti a me... UOMO 2:- ascolta.... BUBBO :- io ti dò il numero..... UOMO 2:- gli dici...ascolta..no!....gli dici... BUBBO :- mentre state...no...mentre state andando...mi hai capito....vanno dietro di lui.... UOMO 2:- no..no..no...no! ascolta...ci dici... BUBBO :- si.... gli dici..alla FONTANA DEI VINTI... UOMO 2:BUBBO :- ah...... UOMO 2:- eh.... BUBBO :- ahhh..... alle dieci.... UOMO 2:BUBBO :- ah..questa era?.... UOMO 2:- e allora quale.... BUBBO :- e che ne sò io..... UOMO 2:- eh.... SOVRAPPOSIZIONE VOCI UOMO 2:-...(...)....avete scordati.... BUBBO :- se ti ho chiamato non l'avevo capita scusa.... UOMO 2:- ve lo avevo detto che ve ne siete scordati....(..)... BUBBO :- no io lo sai che io con sti cazzo di posti....ieri son passato ieri sera e non c'era.... UOMO 2:- eh.... BUBBO :- hai capito?.... UOMO 2:- e va bene dai....questo era il tutto?.... BUBBO :- ah...questo era.... UOMO 2:- o.k..... BUBBO :- eh.... UOMO 2:- gli dici ne prima ne dopo....mo stai fermo... BUBBO :- ..(..)...di andare lì puntuali....gli dico... eh...su..puntuali...mo...che arriva...che arriva quello là con la macchina... UOMO 2:BUBBO :- si..si..va bene... 203 cnv del 02.02.2006 ore 10.09 prog.58 in entrata su ut 3388857014 in uso a BUBBO Antonio, da ut.3391156687, in uso a BUBBO Raffaele, autorizzata con decreto avente numero 333/06 R.I.T.; UOMO 2:- se li aggancia....ma MICU.....vanno loro con la macchina sua pure.... BUBBO :- si..si...ho capito... ho capito....poi... UOMO 2:- vanno appresso che poi...(..).. BUBBO :- vabbè ma queste son cose....son..cose delle sue.... ascolta .... ci dici di non avvisare per telefono....che sennò PERCINCIGNANO (Fonetico - S'INSOSPETTISCONO)...lo sai nò.... UOMO 2:- BUBBO :- che cosa?.... UOMO 2:- c'è...gi....cioè lo avvisi e gli dici di non calare con ..(..).. BUBBO :- si..si..si....si... UOMO 2:- che sennò PERCIGNANO... BUBBO :- si..si.. UOMO 2:- che lo sai...lo sai.....che non mi fido no?... BUBBO :- si.si...no..no....che ....ci ho detto....(..)... tutto affabile quello di ieri...tutto affabile mi ha baciato...mi ha detto ma..eh..eh...mi devi scusare che l'altra volta non ti ho detto niente....ohu!.... UOMO 2:- BUBBO :- ohu...ouh... UOMO 2:- hai capito?.... BUBBO :- si ascolto....si?.... UOMO 2:- eh....si.... BUBBO :- eh...va bene..... UOMO 2:- va bene poi ci sentiamo.... BUBBO :- a posto dai...niente che..... UOMO 2:- avvisalo che glielo dice...che... BUBBO :- se è TINTO (Fonetico - CATTIVO).... senti a me...allora c'è tinto che è al posto giusto....(...) conosciuto di persona... UOMO 2:-Ah BUBBO :-Di persona hai capito? UOMO 2:-Eh, bravo ciao BUBBO :-Ciao UOMO 2:-Ciao cnv del 02.02.2006 ore 13.37 prog.62 204 LEGENDA BUBBO :BUBBO Antonio NICOSCIA:NICOSCIA Antonio (...) Locuzione incompresa NICOSCIA:Pronto BUBBO :E buon giorno NICOSCIA:Uhe buon giorno BUBBO :E salute NICOSCIA:Salute salute BUBBO :Come andiamo? NICOSCIA:Tutto a posto, e voi compà? BUBBO :Senti a me? NICOSCIA:Eh compà sono qua io proprio dove siete voi io ora, che sono arrivato stamattina...ora ora sono arrivato. BUBBO :Ah.. NICOSCIA:Si BUBBO :E come faccio io a sentire loro? NICOSCIA:A loro? BUBBO :Eh! NICOSCIA:Gliela posso passare io una cosa. Ma lui non è là? NICOSCIA:Lui? BUBBO :Là sotto? NICOSCIA:Si è là si BUBBO :Eh. Senti me? Digli che domani mattina BUBBO : NICOSCIA:Eh! BUBBO : 204 Alle dieci.. cnv del 02.02.2006 ore 13.37 prog.62 in uscita da ut.3388857014 in uso a BUBBO Antonio, verso ut.3899925019 in uso a NICOSCIA Antonio, autorizzata con decreto avente numero 333/06 R.I.T.; NICOSCIA:Eh! E...sotto il paese di MANU' BUBBO : NICOSCIA:Sotto il Paese? Di MANU, Hai capito chi è? BUBBO : NICOSCIA:Eh! Si. Ecco..Eh..Alla fontana dei Lenzi. BUBBO : NICOSCIA:Si Ecco. Alle dieci là. NICOSCIA:Domani? BUBBO :Si! BUBBO : NICOSCIA:Si..E..a posto dai. Che arrivano e poi salite da loro. NICOSCIA:Va bene dai a posto. BUBBO : BUBBO :Vi capite...hai capito? NICOSCIA:Va benissimo. Domani alle dieci là? Alle dieci puntuali ha detto, là. BUBBO : NICOSCIA:Va bene dai BUBBO :Ecco..Vedi Ma deve venire pure lui compà? BUBBO :Chi? NICOSCIA:L'amico che siamo stati qua l'altra sera? BUBBO :Eh..no. Tu digli..In che senso deve venire pure lui? Lui si regola lui quello che...noi qua parlammo che gli mandava... NICOSCIA: NICOSCIA:Va benissimo dai, va bene a posto. BUBBO :Hai capito? NICOSCIA:A posto. BUBBO :Solo a lui gli mandava. NICOSCIA:Si si si BUBBO :E tanto se manda qualcuno..senza (...) NICOSCIA:va benissimo.. Non ce ne sono...Non ce ne sono problemi, perchè noi la sappiamo, hai capito? BUBBO : NICOSCIA:Si si si BUBBO :Non ce n’è problemi NICOSCIA:A posto BUBBO :Assolutamente. NICOSCIA:A posto, ok dai compà BUBBO :Ecco. NICOSCIA:A posto. Ok dai compà. BUBBO :Diglielo..diglielo NICOSCIA:Domani alle dieci. BUBBO :Alle dieci alla fontana là. NICOSCIA:Va benissimo dai. BUBBO :Va bene? A posto compà..Tutto a posto? BUBBO :Occhio mi raccomando..a vite... NICOSCIA:Si si. BUBBO :Che c'è tutto a posto, era buono lui? NICOSCIA:Si si tutto a posto, vi porta i saluti. Mandagli i saluti a quell'amico pure. NICOSCIA: BUBBO :Si grazie grazie grazie... NICOSCIA:Ok...Dai. Compà ci sentiamo dai. BUBBO :Ciao ciao NICOSCIA:Ok ciao ciao ciao. Ricevuta la conferma sulle previste modalità della consegna delle armi da parte dello zio, BUBBO Antonio avvisa NICOSCIA Antonio, che nel frattempo è giunto a Milano. Nella circostanza il BUBBO chiede se NICOSCIA Salvatore si trovi ad Isola di Capo Rizzuto per ricevere le armi. BUBBO riferisce inoltre al suo interlocutore l’orario ed il luogo prefissati e a specifica richiesta riferisce che alla consegna non sarà presente lo zio Raffaele. cnv del 02.02.2006 ore 17.03 prog.3917 205 Legenda ICOSCIA A. :NICOSCIA Antonio GUALTIERI A.:GUALTIERI Antonio (...) Locuzione incompresa conversazione in dialetto calabrese NICOSCIA A.:Ueilà che che c'è? GUALTIERI A.:Dove sei? NICOSCIA A.:Sono là. GUALTIERI A.:A là (...). NICOSCIA A.:E non sono partito stamattina. A mezzogiorno. GUALTIERI A.:Ah NICOSCIA A.:Ho preso l'aereo e all'una e dieci sono arrivato qua. Sono qua ora GUALTIERI A.:Va bene dai. NICOSCIA A.:Che c'è? GUALTIERI A.:Niente. Ti dovevo dire che …omissis… NICOSCIA A.:Addirittura. Ohi Antò? GUALTIERI A.:Oh Vedi che ti dico una...Vedi che domani alle dieci NICOSCIA A.: GUALTIERI A.:Ah Non ti dimenticare però. Mi ha chiamato dove siamo stati là sotto, ti ricordi? Tonino il NINNO (Fonetico-Piccolo) NICOSCIA A.: GUALTIERI A.:Ah Eh, Domani alle dieci NICOSCIA A.: GUALTIERI A.:Ah Alle Fontane. Hai capito dove? GUALTIERI A.:Alle Fontane? NICOSCIA A.:Alle Fontane dove si prende l'acqua. GUALTIERI A.:Ah..Ma chi il nipote ti ha chiamato? NICOSCIA A.:Si. che dice che domani aspetta là. Alle dieci precise. GUALTIERI A.:E dobbiamo andare là alle dieci? là.. NICOSCIA A.:Si..vedi tu, vai tu con Pasquale..non hai capito? NICOSCIA A.: GUALTIERI A.:Ah NICOSCIA A.:Hai capito? Vedi come puoi fare dai? Non ti dimenticare però domani alle dieci ohi Antò. GUALTIERI A.:Ah NICOSCIA A.:Infatti ti chiamavo io. Là sotto là, hai capito dove? GUALTIERI A.:A... NICOSCIA A.: 205 Quando vuoi salire... cnv del 02.02.2006 ore 17.03 prog.3917 in uscita da ut.3402425274 in uso a GUALTIERI Antonio, verso ut.3899925019 in uso a NICOSCIA Antonio, autorizzata con decreto avente numero 1417/05 R.I.T.T.; Al ponte? NICOSCIA A.:Quando...Eh al ponte, bravo. GUALTIERI A.: GUALTIERI A.:Ah Alle dieci Antò. Dice alle dieci precisi aspetta là. NICOSCIA A.: GUALTIERI A.:Va bene. NICOSCIA A.:Ok? GUALTIERI A.:Ciao NICOSCIA A.:Poi ci sentiamo dai..Ciao ciao ciao Dopo aver appreso i dettagli relativi alla consegna, NICOSCIA Antonio incarica quindi dell’incombenza GUALTIERI Antonio. Si apprende che il GUALTIERI dovrà recarsi all’appuntamento con MANFREDI Pasquale206. Nel proseguo si avranno numerose telefonate durante le quali prenderanno accordi. cnv del 02.02.2006 ore 19.01, prog.3919 207 Legenda Gualtieri:- GUALTIERI Antonio Nicoscia:- NICOSCIA Antonio (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta Nicoscia:-Uei, dimmi Gualtieri:-Che stavo, dicendo?... Ma puoi chiamare a Mimmo che domani mattina mi prendo la macchina...non le ha lui le chiavi? Nicoscia:-No...ce l'ha mia zia Gualtieri:-La femmina? Nicoscia:-Si! Gualtieri:-Ah, ce l'ha lei Nicoscia:-Si, digli a Pinuccio di fartele dare, no?!...E domani mattina và a prenderla lui Gualtieri:-Ah.. Nicoscia:-E digli a Pinuccio che domani mattina và lui a prenderla ,no?.. Gualtieri:-Ah..e và bene Nicoscia:-E si domani mattina la và prendere la porta.. Gualtieri:-Ma c'è l'assicurazione a quella macchina Nicoscia:-Si, tutto a posto come non c'è? Gualtieri:-Che stavo dicendo?...Ma sicuro che ti ha chiamato lui? Nicoscia:-Eh, si ti ho detto di si ohi Nto' Gualtieri:-Ah? Nicoscia:-Ha detto di si...Totò il basso mi ha chiamato Gualtieri:-Và bene, ciao Nicoscia:-Ciao Si avrà modo di capire successivamente che, nonostante le precauzioni adottate per la consegna delle armi, questa non si è verificata. Il motivo della mancata consegna sarà imputabile, con molta probabilità, alla presenza di Forze dell’Ordine nella zona. cnv del 03.02.2006 ore 10.46 prog.3923 208 Legenda Gualtieri:- GUALTIERI Antonio Nicoscia:- NICOSCIA Antonio (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta Nicoscia:-Ue! Gualtieri:-Che c'è? Nicoscia:-Uei, Tamburro, dov'è che sei? Gualtieri:-Ma dico io ma che cazzo di appuntamento ha fissato, quello lì? Nicoscia:-Mh!! 206 207 nato a Isola di Capo Rizzuto il 6.02.1977; cnv del 02.02.2006 ore 19.01, prog.3919, in uscita da ut.3402425274 in uso a GUALTIERI Antonio, verso ut.3899925019 in uso a NICOSCIA Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1417/05 R.I.T.T.; 208 cnv del 03.02.2006 ore 10.46 prog.3923 in uscita da Ut.3402425274 in uso a GUALTIERI Antonio, verso ut. 3899925019 in uso a NICOSCIA Antonio, autorizzata con decreto avente numero 1417/05 R.I.T.T.; Gualtieri:-Che me ne stò andando Nicoscia:-Non si è fatto trovare? Gualtieri:-No! Nicoscia:-Eh..mi ha detto per oggi! Gualtieri:-E me ne stò andando io che cazzo.posso aspettare lì ? Nicoscia:-E, non lo sò Gualtieri:-Non ha detto alle dieci? Nicoscia:-Alle dieci mi ha detto a me, scusa. Gualtieri:-E..non'è che posso aspettare lì, io...sono le undici meno un quarto Nicoscia:-Lui mi ha detto domani alle dieci puntuale lì, adesso non lo sò!.. Gualtieri:-Eh..(impreca) me ne stò andando io, gli dici se chiama, che io me ne vado, hai capito? Nicoscia:-E và bene, ma sicuramente poi chiama Gualtieri:-Eh... Nicoscia:-Che secondo te ti facevo andare là Gualtieri:-E non lo sò..che cazzo..non è che è posso aspettare là Nicoscia:-E ti ho capito a te, ti ho capito. Oi ntò, al limite adesso vediamo con zio Carmine, vediamo se facciamo chiamare da lui e vediamo com'è che è.. Gualtieri:-No, non lo chiamare, devi chiamare tu devi chiamare, non lui Nicoscia:-E chiamo si, non ti preoccupare, se tu.. Gualtieri:-Ma io me ne stò andando però Nicoscia:-E và bene dai, vattene Gualtieri:-Se no, vedi se è subito, perchè io mi stò avviando Nicoscia:-Ma sei solo tu? Gualtieri:-Allora come? Nicoscia:-E và bene, adesso...facciamo chiamare da lui Gualtieri:-Ciao Nicoscia:-Ciao LEGENDA 209 CARMELO :- LAPORTA Carmelo BUBBO A :- BUBBO Antonio NICOSCIA:- NICOSCIA Antonio ..(...)..:- locuzione incomprensibile Conversazione in dialetto calabrese …omissis… aspetta un attimo che ti devo dire un'ambasciata.... CARMELO:BUBBO A :- dimmi.... chiama a PICU che non c'è andato alle dieci là.... BUBBO A :- come non sono andati..... CARMELO :- CARMELO :- hai capito?....tiè...tiè.... BUBBO A :- come non sono andati..... NICOSCIA:- compà...e buon giorno... BUBBO A :- oh...e saluti.... NICOSCIA:- eh...non vi avevo detto....(..)...compà.... BUBBO A :- si!.... e..quello là se ne sta venendo che non ci andato nessuno compà.... BUBBO A :- come non ha visto nessuno... NICOSCIA:- eh....mi ha detto che non ci è andato nessuno....voi mi avevate detto alle dieci.... BUBBO A :- alle dieci.... NICOSCIA:- alle dieci là alle fontane.... BUBBO A :- alla....alla fontana.... NICOSCIA:- al...là al ponte compà..... BUBBO A :- là corso alle LENZI... NICOSCIA:- eh.... NICOSCIA:- BUBBO A :- eh.... NICOSCIA:- e lui là se ne sta tornando..che non c'è nessuno..... 209 cnv del 03.02.2006 ore 10.58 prog.8194 in uscita da Ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, verso ut.338857014 in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto avente numero 1584/05 R.I.T.T., medesima telefonata registrata alle ore 10.40, prog.63, in entrata su ut.338857014 da ut.3495829422, autorizzata on decreto avente nr.333/06 R.I.T.T.; BUBBO A :- nessuno c'è andato?.... non c'è andato nessuno compà.... BUBBO A :- e mò aspetta che rientro e che poi chiamo... NICOSCIA:- eh...gli dico di aspettare là che temporeggia.... BUBBO A :- no..se non sono venuti se ne va...ne non sono andati se ne vanno....e che aspettano.... NICOSCIA:- e lui infatti se ne sta venendo....compà.... BUBBO A :- e ha fatto bene se ne deve andare che aspettano.... NICOSCIA:- NICOSCIA:- eh..eh.... se c'è un appuntamento.... BUBBO A :NICOSCIA:- eh..tu mi hai detto alle dici compà....e lui....e lui... BUBBO A :- e ha fatto bene...se c'è un appuntamento c'è un orario... voi non avete parlato con il fratello di quell'amico.... BUBBO A :- con chi?.... NICOSCIA:- con Raffaele.... BUBBO A :- si...sono andato là io.... NICOSCIA:- NICOSCIA:- e non lo sò ..(...).. meglio.. No lui non c'era oggi che è partito, però BUBBO A :NICOSCIA:- Ah! addirittura! Lui non c'era oggi! Seguimi, NICOSCIA:- Si.. BUBBO A :- hai capito? lui mi ha fatto solo l'ambasciata, poi non presenziava perchè non c'era, hai capito? BUBBO A :- NICOSCIA:- Ho capito! Oi compà e vedete il giorno..(voci sovrapposte) BUBBO A :- E niente , senti a me adesso lui..(voci sovrapposte) NICOSCIA:- ...preciso l'ora , e se è si è si BUBBO A :- No, no, no..è disponibile perchè...assolutamente , almeno così mi ha detto NICOSCIA:- Comunque compà, lui se ne stà venendo mo BUBBO A :- Và benissimo senti a me! NICOSCIA:- Dimmi Lui mo rientra domani NICOSCIA:- Eh! BUBBO A :- Il cugino mio, mi hai capito? NICOSCIA:- Si, ti ho capito si! BUBBO A :- Di nuovo lo mando per vedere come mai questo disguido, magari è successa una cosa magari...hanno avuto un imprevisto questa mattina, mi avete capito? BUBBO A :- NICOSCIA:- E và bene compà BUBBO A :- Poi quando è ..(...).. ti chiamo, hai capito? NICOSCIA:- E va bene, ok, dai Lui rientra..rientra..domani sera, domenica, lunedì massimo a mattina ti chiamo, va bene? BUBBO A :…omissis… cnv del 03.02.2006n ore 10.51 prog.3924 210 Legenda Gualtieri:- GUALTIERI Antonio Nicoscia:- NICOSCIA Antonio (...) Locuzione incompresa 210 cnv del 03.02.2006n ore 10.51 prog.3924 in entrata su Ut.3402425274 in uso a GUALTIERI Antonio, autorizzata con decreto avente numero 1417/05 R.I.T.T., da ut.3899925019 in uso a NICOSCIA Antonio; Conversazione in dialetto Calabrese Gualtieri:-Pronto!? Nicoscia:- Antonio vieni via da lì perchè adesso ho finito di parlare con quello e mi ha detto che gli aveva detto lì,alle dieci. Tutto non sei andato alla fontana? Gualtieri:-Ah? Nicoscia:-Non sei andato al ponte tu? Gualtieri:-Si! E che è? Nicoscia:-Dove si prende l'acqua!? Gualtieri:-Si Nicoscia:-Lui è rimasto per lì alle dieci Gualtieri:-Eh.. Nicoscia:-Eh, non lo sò dice che magari ha avuto un contrattempo, mi ha detto che poi.. digli di tornarsene che poi ti faccio sapere io e che adesso lo chiamava …omissis… Dalle intercettazioni emerge quindi che Manfredi Pasquale, Gualtieri Antonio e Nicoscia Domenico hanno chiesto a La Porta Carmelo di procurare un incontro con Bubbo Raffaele. La Porta ha eseguito gli ordini. Nicoscia Antonio, Nicoscia Salvatore e Gualtieri Antonio sono venuti ad incontrare Bubbo Antonio il 22 gennaio 2006 nella zona di Lecco; E’ stata concordata la consegna di almeno cinque “macchinette”, il cui funzionamento e’ stato appreso da Bubbo Raffaele, che le ha poi trasportate in Calabria. Gualtieri Antonio si e’ recato all’appuntamento per ritirare le armi, insieme a Manfredi Pasquale. Benche’ non sia stata provata la consegna delle armi in quella occasione, le armi gia’ si trovavano in Calabria, occultate, e deve ritenersi (in assenza di discussioni successive) che siano state di li’ a poco effettivamente consegnate ai Nicoscia, ai quali erano gia’ state vendute dopo la trattativa sul prezzo. Sussistono percio’ gravi indizi di colpevolezza del reato di cui al capo 7 dell’imputazione a carico di Bubbo Antonio, Bubbo Raffaele, Manfredi Pasquale, Gualtieri Antonio, La Porta Carmelo, Nicoscia Antonio, Nicoscia Salvatore (oltre che a carico di Nicoscia Domenico, nei confronti del quale non e’ stata avanzata richiesta di applicazione di misura cautelare). Non sussistono invece in ordine a questo capo di imputazione gravi indizi di colpevolezza a carico di Bubbo Filippo, che non risulta intervenuto in nessuna fase di questa specifica vicenda. Bubbo Antonio e’ quindi il fornitore di armi del clan Nicoscia per mezzo di La Porta Carmelo. A La Porta si rivolge anche Paparo Marcello, quando ha bisogno di armi (cfr. capo 8 e capo 4), e La Porta per procurargliele si rivolge ai Bubbo. Che Paparo Marcello disponga di numerose armi, ed anche di mitragliette, e’ emerso in occasione del suo arresto (cfr. capo 2). Ma i Paparo, specificamente Paparo Giancarlo, dispongono anche di armi da guerra di ancora maggiore potenzialita’ offensiva, gia’ utilizzate nell’ambito della guerra di mafia tra gli Arena e i Nicoscia. CAPO 5 PAPARO Giancarlo reato di cui all’ art.12 L. 14/10/1974 nr. 497, per avere illegalmente detenuto un’arma da guerra del tipo “controcarro” in dotazione alle forze armate della NATO. In luogo imprecisato il 19.01.2005 Si riporta l’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni nr.291/1-1-268 di prot. 2004 in data27.08.2005. N e l c o r s o d e l l e i n t e r c e t t a z i o n i s i a p p r e n d e t r a l ’ a l t r o c h e P A P A R O G i a n c a r l o 211 è i n possesso di una potente arma da guerra che, guarda caso, risulta essere del tipo s i m i l e a q u e l l a u t i l i z z a t a p e r l ’ o m i c i d i o d i A R E N A C a r m i n e 212. Arena Carmine era stato ucciso il 2.10.2004. Pasquale Nicoscia detto Macchietta era stato ucciso l11.12.2004. Si era in piena guerra tra i clan. Il fatto e’ stato cosi’ riassunto dagli inquirenti di questa indagine: Alle ore 20,00 circa del 2 ottobre 2004 ad Isola di Capo Rizzuto (KR) in località Pillinzi , un’autovettura marca Lancia modello Thema, di colore nero, blindata, targata BH318BS, giunge innanzi all’abitazione di 211 212 Nato a Crotone il 22.10.1960 Nato a Isola di Capo Rizzuto il 03.01.1959 e vittima di omicidio consumato in quel centro in data 28.10.2004 ARENA Carmine 213, boss indiscusso dell’omonimo clan della ‘Ndrangheta operante in quel Comune e circondario. Non appena arrestata la marcia in attesa dell’apertura del cancello carraio automatico, da una collina sovrastante il cancello, ignoti killer, utilizzando numerose armi di almeno quattro tipologie differenti, tra le quali un lancia razzi RPG 62, un fucile mitragliatore AK47 Kalashikov, un fucile mitragliatore calibro 30.06 e fucile calibro 12, sparano sugli occupanti del mezzo. Tale azione di fuoco provoca la morte di ARENA Carmine, nonché il ferimento di ARENA Giuseppe 214, fratello di Carmine, anch’esso esponente di spicco dell’omonimo clan. L’omicidio è immediatamente inserito nella sanguinosa guerra di mafia esplosa tra il Clan Arena e quello dei Nicoscia. Paparo Marcello e Paparo Romualdo commentano cosi’ il fatto tra loro, a conferma della loro piena conoscenza della guerra di mafia in corso e del loro inserimento a pieno titolo nel contesto di relazioni personali implicate in tale guerra: Conversazione progressivo nr.12 delle ore 19.46 del 21.11.2004 215:“ ROMUALDO:- hai visto che la.. la famiglia dove hanno sparato Marcé.... //MARCELLO:uhm.... //ROMUALDO:- hanno spianato.... //MARCELLO:- ...(...)... ROMUALDO:- hanno spianato con la pala...tra..con, con..una cattana.... // MARCELLO:- l'hanno, hanno tirato con u bazooka..// ROMUALDO:- naturalmente..quel...quel fatto spiano vicino a quelli... // MARCELLO:- uhm.... //…l'hanno sparato l'hanno appianato (apparato) …......perchè là sopra, là dove neanche sopra ci mettono….....non ci possono fare più niente...certe volte quando capitano queste cose...comunque la sfuriata ha un esito……comunque Marcè tanto dritto dritto non c'è andato…..quello lo ha fallito il colpo. Pensa che Carmelo è morto proprio perchè doveva morire, perchè gli è entrato una scheggia di questa maniera..... // MARCELLO:- e gli è entrata.....// ROMUALDO:- e gli ha tagliato la vena arteria…. PROVULEDDRU (Fonetico: Provola - calvo) gli hanno fatto (...), dicono chi è.....PROVULEDDRU CRISTOFORO, dice che lo ha tradito...”. Poco dopo Romualdo racconta al fratello, in ordine al medesimo argomento relativo alle armi pesanti, di essere passato dal luogo ove è avvenuta la strage di Capaci e con estrema disinvoltura afferma: “(minuto 9 e 35 secondi): ...boh ...boh ...boh ....siamo passati proprio dove hanno fatto la cosa di Capaci..la cosa...tutte quelle cose...mamma mia quanto ho riso...ma quanto ho riso...”. In questo contesto si inserisce la conversazione di poco successiva, che ha come interlocutore Paparo Giancarlo, fratello di Marcello e di Romualdo: C o n v e r s a z i o n e d e l l e o r e 1 8 . 0 2 d e l 1 9 . 0 1 . 2 0 0 5 216 LEGENDA:GIANCARLO:- PAPARO Giancarlo FRANCO:- (cugino) persona in corso d'identificazione UOMO:- uomo n.m.i. GIANCARLO:-chi è' … FRANCO:-ohi caro amico… GIANCARLO:-eh … FRANCO:-sono tuo cugino mi hai riconosciuto? … GIANCARLO:-ah si ohi gì dimmi? … FRANCO:-franco, chi? … 213 214 215 nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 03.01.1959 ivi residente in Contrata Pillinzi s.n.c. nato a Crotone (KR) il 04.09.1966, residente ad Isola di Capo Rizzuto in Località S.Anna s.n.c. Conversazione progressivo nr.12 delle ore 19.46 del 21.11.2004, sull’autovettura Mercedes ML targata CL416VN.- 216 Conversazione delle ore 18.02 del 19.01.2005, in entrata sull’utenza 3333969310,in uso a PAPARO Giancarlo, progressivo nr.250, dall’utenza 3383772231,in corso d’identificazione presso le competenti compagnie telefoniche ed in uso a persona di nome Franco non meglio identificata.- GIANCARLO:-gino o mimmo ? … FRANCO:-franco, il figlio di Antonio aia alla madonna greca GIANCARLO:-ah franco..(..)franco, dice sei venuto ieri?c'erano i bambini … FRANCO:-sono venuto. … GIANCARLO:-si sono messi paura. …. FRANCO:-come si sono messi paura? …. GIANCARLO:-e si erano soli, hai capito? i bambini.....non c'erano... FRANCO:-ehi alla madonna.... ohi gigì, per quella imbasciata c'è l'hai ancora? …. GIANCARLO:-si, si …. FRANCO:-e mettili, tieni da parte che se …. GIANCARLO:-ma tu dove stai lavorando ora? …. ma quanti chili sono,ohi cugino? …. FRANCO:GIANCARLO:-ah ma tu dove stai lavorando? …. FRANCO:-all'Isola! …. GIANCARLO:-Ah,all'Isola...ma domani sei qui?..(intende aCrotone).. … FRANCO:-domani sono qui, domano mattina posso venire …. GIANCARLO:-ahhh asolta..?quando sei a Crotone domani mi chiami hai capito? aspetta? ma quanti chili sono queste cose? …. ( P R E S E N T E C O N F R A N C O E R I V O L G E N D O S I A L L O S T E S S O )di che marca sono? FRANCO:UOMO:- FRANCO:- di che marca sono?.... GIANCARLO:- sei chili e mezzo quelli là, il martello è sei chili e mezzo …. F R A N C O : - sei chili e mezzo? … UOMO:-(PRESENTE CON FRANCO E RIVOLGENDOSI ALLO STESSO) piccoli.... si della Nikita.... F R A N C O : - della Nikita? ma sono piccoli cugino? … . G I A N C A R L O : - no è grande cugino..è grande il martello … . F R A N C O : - è Grande? … . G I A N C A R L O : - si sei chili e mazzo..è quella bestiona …. GIANCARLO:- FRANCO:-mhhh...e sei chili e mazzo mi sembrava piccola a me cugino …. GIANCARLO:-ti ho detto che..e scusa tu vieni e guardalo,scusa no FRANCO:-eh..vabbè domani vengo..domani mattina vengo. …. GIANCARLO:-eh allora..quando vieni,mi segui?mi telefoni FRANCO:-eh ….. GIANCARLO:-eh,vieni che sono sul lavoro, mi segui? …. FRANCO:-vabbene và …. GIANCARLO:-mi dici vieni a tale posto che sono a tale posto FRANCO:-vabbene dai,okay dai.. … GIANCARLO:-okay dai?ti aspetto dai... . GIANCARLO:-ciao ciao ….. FRANCO:-ciao …. C o n v e r s a z i o n e d e l l e o r e 1 9 . 3 2 d e l 1 9 . 0 1 . 2 0 0 5 217 Legenda: GIANCARLO:PAPARO Giancarlo FRANCO:Persona n.m.i. (...): Locuzione incomprensibile Conversazione in dialetto calabrese FRANCO:Chi è? ….. GIANCARLO:Oh Franco. … FRANCO:(..) … Nato, nato per combattere. … F R A N C O : Nato? … G I A N C A R L O : Nato per combattere. Si vede che abbiamo fatto.. F R A N C O : Per combattere …. G I A N C A R L O : Nato per combattere. …. GIANCARLO: … 217 Conversazione delle ore 19.32 del 19.01.2005, in entrata sull’utenza 3333969310,in uso a PAPARO Giancarlo, progressivo nr.252, dall’utenza 3388248336, in uso a persona di nome Franco non meglio identificata.- FRANCO:Ah, va bene, va. Ciao. …. GIANCARLO:Oh, vedi che domani vengono quelli là per quelle cose. …. FRANCO:Va bene. …. GIANCARLO:Che mi ha telefonato. Ciao. …. FRANCO:Ma vengono là al magazzino? …. GIANCARLO:Si, m'ha detto che poi mi telefona, come arriva. FRANCO:Va bene, ok. …. GIANCARLO:Ciao, ciao, ciao. …. Le conversazioni sopra evidenziate parlano di armi custodite in un magazzino non meglio indicato. In particolar modo, si rappresenta che a seguito di specifica ricerca, si accertava che l’appellativo “NIKITA” è utilizzato per indicare un’arma controcarro utilizzata in un videogioco chiamato “metal gear”. Da estrapolazione d’immagini di armi si comprende chiaramente il riferimento ad un’arma di produzione svedese denominata BOFORS AT4 avente i seguenti dati tecnici: - calibro 84 mm; - lunghezza 1.04 m; - peso 7.5 Kg; - penetrazione corazza omogenea: superiore a 500 mm; - tiro utile:300 m; - Versioni derivate : LMAW AT4 – AT4CS – AT4 HP – AT4 HPT – AT4 I. Tale affermazione giunge dalla seconda comunicazione ove Giancarlo testualmente dice “…Nato, nato per combattere.…”, ed il suo interlocutore risponde con un’ulteriore domanda “ …Nato?...” a cui Giancarlo da nuovamente la risposta “…Nato per combattere. Si vede che abbiamo fatto..”. Infatti tale arma è inoltre prodotta su licenza, ed impegnata dall’esercito USA con l’appellativo di M 136; quindi una nazione leader nell’ambito dell’organizzazione internazionale politico-militare denominata “NATO” L’arma è stata esportata in Danimarca, Olanda, Venezuela e Brasile. (all.13 nota informativa del 12.04.2005) Ma anche a prescindere dalla specifica individuazione dell’arma, la conversazione, pur tentando di essere criptica, si riferisce chiaramente ad un’arma del peso di sei chili e mezzo utilizzata in ambito NATO. Si tratta quindi di un’arma da sparo, detenuta da Paparo Giancarlo, in periodo di poco successivo all’omicidio di Arena Carmine avvenuto utilizzando un’arma analoga. Sussistono quindi a carico di Paparo Giancarlo gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di cui al capo 5 dell’imputazione SUMMIT MAFIOSO DI NON BELLIGERANZA TRA ESPONENTI DEL CLAN ARENA E NICOSCIA IN DATA 21.03.2006 Dalle intercettazioni ambientali sull’autovettura Rover targata CM 185 RE in uso a LAPORTA Carmelo, sono emersi importantissimi sviluppi in relazione alla guerra di mafia in corso nel Comune di Isola di Capo Rizzuto (KR) tra le cosche ARENA e NICOSCIA. E’ risultato, infatti, che in data 21.03.2006 era avvenuto un vero e proprio “summit” tra gli esponenti delle due consorterie malavitose, al quale LAPORTA Carmelo aveva partecipato personalmente insieme a NICOSCIA Salvatore, fratello di NICOSCIA Pasquale detto macchietta, capo dell’omonima cosca, NICOSCIA Antonio, figlio del citato NICOSCIA Pasquale più altri due esponenti dei NICOSCIA. Per il fronte avevamo partecipato altri sei o sette esponenti della cosca ARENA. Evidenziavano gli operanti che nel corso del summit era stata decisa una “pax mafiosa”, poiché, come emerge dalle ambientali, la situazione che si era creata ad Isola Capo Rizzuto (KR) era diventata insostenibile perché la serie degli omicidi aveva richiamato una maggiore affluenza di forze di polizia che ostacolavano con la loro sola presenza sul territorio gli affari delle cosche. Il LAPORTA Carmelo riferiva e commentava con il suo interlocutore l’accordo raggiunto con gli ARENA, sottolineandone la convenienza soprattutto per questi ultimi. Dalle conversazioni emergeva comunque che, sia da una parte che dall’altra, non tutti gli esponenti dei clan erano favorevoli alla pace, principalmente quelli colpiti direttamente dagli ultimi omicidi che erano stati commessi, quali i figli di Manfredi Mario (ucciso il 3.12.2005) da parte dei Nicoscia e i figli di Arena Carmine (ucciso il 4.10.2004) dall’altra. Costoro non hanno partecipato all’incontro. Si riportano le conversazioni rilevanti: Conversazione del 22.03.2006, ore 09.33, progressivo 3744 218 LEGENDA CARMELO:- LAPORTA Carmelo ROSARIO:- ROSARIO uomo n.m.i. chiamato ZIO. ..(...)..:- locuzione incomprensibile conversazione in dialetto calabrese min.06.13" ...omissis.. CARMELO:- ah?.... ROSARIO:- tu mi devi dire la verità a me.....è vero che i figli di Marieddu....voi altri...voi e tutti quanti..... dice che ieri avete stretto la mano con questi pisciaturi...(...)..eh?... CARMELO:- si.... ROSARIO:- ma tu Cugghiunii (fonetico - fai lo scemo)..io te lo sto dicendo per davvero.... CARMELO:- ieri ti sto dicendo ieri....abbiamo fatto la pace...non vedi che l'ho salutato adesso?.... ROSARIO:- vaffanculo te e tua madre.... adesso ti strozzo hai salutato la ragazza che hai salutato adesso.... CARMELO:- vedi se c'è TOMMASEDDU fuori..... ROSARIO:- Carmè....vedi che ho famiglia.....tu mi devi dire la verità.. CARMELO:- vedi che ie..... ROSARIO:- Ci sto facendo una malattia, vaffanculo. CARMELO:- che ieri abbiamo fatto la pace....cazzo ti devo dire..(..).. ROSARIO:- ..Avete fatto la pace. CARMELO:- ieri si.... ROSARIO:- ..(..)... CARMELO:- (ride)....per adesso è così...lascia fregare che è buona sta pace...così si mettono apposto ed escono i carcerati... sennò... viene... manco PASQUALE esce fuori....hai capito? Che poi i figli di MARIEDDU ieri non c'erano.... ROSARIO:- ah?.... 218 Conversazione del 22.03.2006, ore 09.33, progressivo 3744, sull’autovettura Rover targata CM 185 RE in uso a LAPORTA Carmelo.- CARMELO:- i figli di MARIEDDU non c'erano ieri..... PAUSA... CARMELO:- e non è meglio ZIO ROSARIO....eh so cose..il sangue mica ci torna indietro..per adesso è meglio così... lascia fregare che i carcerati... e buoni così escono tutti.... buona... buona.. la pace..per adesso.... si mettono a posto ste cose.... ROSARIO:- mha..... CARMELO:- siamo stati sei ore ieri siamo stati.... ROSARIO:- ...(..)... CARMELO:- a MIMMO non lo stanno scarcerando che son successi sti bordelli di cazzi...(...)...sennò mo doveva uscire a gennaio...PASQUALE non deve uscire pure...se c'è sta guerra lo fanno uscire cazzi dice che si ammazzano.. (...).. è una cosa buona... lascia stare che è buona... e poi... poi si sistema...(..)..capito entrano pure soldi cose insomma... eh ieri sembra che io non gliel'ho detto...gli ho detto...che ste donne sono tutte stordite sia che i vostri e le nostre ho detto perchè basta che sentono un'ambulanza gli prende il cuore e l'affanno... è una cosa bella?.... siamo stati sei ore a parlare ieri... .poi il figlio di NICOLA...PINICEDDRU....mi ha detto mi devi scusare quella volta che ti sono saltato addosso ma l'ho fatto come un cugino che non l'ho fatto con cattiveria...gli ho detto si...però erano in tre gli ho detto che una volta non lo sò se mi picchiavano...gli ho detto che ti è andata bene gli ho detto che tu per cinque giorni non sei uscito.. che ti ho appostato, che ti è andata troppo bene gli ho detto....che ti è andata troppo bene gli ho detto...comunque lasciamo stare i discorsi vecchi...oggi è 21 e dal 21 in avanti dobbiamo parlare...perchè la pace...è questa.....i discorsi non li dobbiamo prendere per niente ne di chi ha avuto la peggio ne chi ne ha avuto più..... ROSARIO:- Carmine c'era il grande? ... CARMELO:- Ah?.... ROSARIO:- Il grande c'era..il padre..di CARMINUCCIO c'era.... CARMELO:- no non c'è venuto... si ma al prossimo incontro vengono tutti. ROSARIO:- ...(...).... CARMELO:- comunque è una cosa buona ZIO ROSA'....eh....Da mo che si doveva far sta pace...chi ha sofferto chi ne avuti di più chi di meno... il fatto che è una cosa buona per tutti...mangiano tutti i cristiani che devono mangiare, e non c'è sto bordello che non si cammina più...non lo vedi che legge grossa (...) ROSARIO:- ....(...)... CARMELO:- ah?... ROSARIO:- ...(..).. CARMELO:- eh...e lo vedi che.... ROSARIO:- (...) lavorare che a voi altri vi stanno rompendo il cazzo .. CARMELO:- e lo vedi com'è che..è allora perchè ti dico che è una cosa bella.... se si vede la calma la legge non ci viene.... ROSARIO:- di sicuro.... CARMELO:- ma se vedono sto bordello questi sono sempre qua... ma non è che sta solo qua per noi...(..) Sta per i cristiani che non c'entrano niente che vanno a lavorare... Capito? ROSARIO:- eh... CARMELO:- è una cosa male... perchè non ci deve andare un cristiano puro nel mezzo che si è fatto i cazzi suoi alla fine del mese... non è giusto.....c omunque queste sono le cose..... ROSARIO:- ..(..).. CARMELO:- no..no... ROSARIO:- che poi chi cazzo c'era i figli di Marieddru non c'erano..... CARMELO:-c'eravamo io, Salvatore... TOTAREDDRU DI PASQUALE..... eravano 5 noi e 6...7...loro...i Marie...i figli di Mario non volevano....cazzo contate voi.... voi dovete stare zitti.... (...) e basta... dovete stare calmi calmi.... e perchè ieri gli ho fatto una bella lettura pure a loro.... anzi quando li vedete li dovete pure salutare punto e basta.... e chiusa la faccenda..... poi si mettono a posto tutti i soldi... soldi stiamo puzzando di fame....sai quanti soldi ci escono se si mettono a posto le cose... sono parecchi soldi specialmente adesso che vogliono fare fabbriche e cose e manco la legge stanno liberando per sto fatto di guerra..non è che cala questo però mangi e arrosti... chi te lo ha detto....(..).. ROSARIO:- ah?.... CARMELO:- chi te lo ha detto di sta pace.... ROSARIO:- e l'ho saputo. CARMELO:- e lo so, mo gli vado a dire perchè gliel'hai detto a (...)..cioè io.. ROSARIO:- a me lo ha detto mia moglie... CARMELO:- uhm....(...) tua moglie è venuta a saperlo?..... ROSARIO:- eh... CARMELO:- ..(Impreca e ride)... ROSARIO:- io me la stavo mangiando..... CARMELO:- (ride)....e come te la stavi mangiando...? ROSARIO:- Con patate CARMELO:- e non è meglio....come la vedi tu?... ROSARIO:- Io non la vedo.... CARMELO:- e non la vedi.... ROSARIO:- io la vedo..morire si ma arrendere no!... questa razza di pisciaturi. CARMELO:- lo so. ROSARIO:- comunque se voi l'avete pensata così è giusto.... CARMELO:- è giusto..(INT) è giusto....(...)..è giusto..finchè non escono tutti, ma per adesso è meglio così non escono questi cristiani che son carcerati.... cioè......(..)... è SAVERIO... conosci SAVERIO tu?..... ROSARIO:- e lo so..... e CARMELO:- eh.....qua i bambini ci stanno soffrendo.... ROSARIO:- là sai che cosa ...(..)... CARMELO:- va bene e non è meglio così lo sanno e non rompono i coglioni.... che stiamo parlando stiamo arlando di pace, bambini ne soffrono. ...omissis.... Nella conversazione sopra riportata si apprende molto chiaramente che l’interlocutore del LAPORTA mostra risentimento nell’aver appreso dell’armistizio siglato dai vertici delle due consorterie. Il LAPORTA spiega le motivazioni che hanno portato a tale armistizio che possono essere così riassunte: - gli omicidi determinano il pericolo che gli affiliati in atto detenuti non vengano scarcerati proprio a causa della faida; - troppi omicidi nell’ultimo periodo hanno determinato la presenza di rinforzi da parte delle forze dell’Ordine con conseguente “pericolo” per gli appartenenti ai clan; - la pace consentirebbe di far abbassare la guardia alle forze dell’ordine con conseguente possibilità di compiere attività illecite, grazie alle quali si potranno guadagnare soldi “freschi” per le casse delle famiglie. LAPORTA, tuttavia, chiarisce che “la pace” è di fatto una dichiarazione di non belligeranza a termine. Conversazione del 22.03.2006, ore 17.59, progressivo 3755 219 Legenda Carmelo:LAPORTA Carmelo Uomo :Persona la momento n.m.i. Al min. 00'42'' ...omissis.... Uomo: Se non ci facciamo prurire il culo, che gli devi dire ai cristiani... Carmelo:Chi Liniceddrù chi? .... Uomo :Liniceddrù (...forse Varilongo...) .... Carmelo:Si ... Uomo :(...) che dice che è veramente che..? Cugino è veramente. (...) ora se non ci facciamo prurire il culo, con i cristiani di fuori, quello racconta così...quello racconta popò..eh eh le cose dovrebbero funzionare..giusto? La parola secondo me, meglio di questa non c'è. Carmelo:No ma oggi erano pure in giro, quindi sono tranquilli pure loro. .... Uomo:E ti stavo dicendo, il cancello è aperto. Ora che sono passato (...) il cancello aperto scancarato (fonetico...aperto al massimo)...E stavo dicendo..la parola secondo me che dobbiamo dire noi...pure ieri sera ad un altro l'ho fatto azzittire! (...) bhe avete iniziato a rompere il cazzo...Ancora no. ah... Carmelo:(...) .... Uomo: Gli ho detto fatevi i cazzi vostri...non ne volete avere a che fare, se lo sanno loro..se lo tro.. se lo trovano loro chi è stato, che cazzo ve ne frega a voi....Dice no metti che sono stati ..non sono stati...non sono stati, e pure se sono stati a noi non ci interessa. Te lo hanno fatto a te sto torto?..No, allora che cazzo tuoi. Proprio così gli ho detto, fatti i cazzi tuoi. Che campi meglio. ah...Ora cominciati di nuovo....pipì e popò..Pipì e popò.. Carmelo:(...) marachelle (...) comparire loro..... Uomo: No secondo me la parola giusta..questa è. Se tutti che facciamo i cazzi nostri...vedi che questi qua, come se sono fidanzati..Se non si mettono in mezzo le tue sorelle a pungerlo o (...)secondo me vanno d'accordo, vanno d'accordo..Secondo me la meglio è questa Cà. Va bene quello che sappiamo lo sappiamo noi..... Carmelo:(...) ... Uomo: E loro sanno il fatto loro, punto. .... Carmelo:Pure a me si stanno informando stamattina... ... Uomo: Tutti di me...Come (...) ti sto dicendo cugino (...). Ciccio mio cugino..ma tu dice che...? Ohi Ci....Se ci facciamo i fattarelli nostri tutti Cugino, e li lasciamo fregare soli soli...secondo me se li ragionano piano.. piano le cose. Che poi cugino (...) tu lo sai..io di te, io a mio Cugino lo stimo, come lui stima a me. Gli ho detto non c'è bisogno neanche che te lo dico, però te lo dico pure a te. Facciamoci i fatti nostri cugino, tu non volerne a che sapere..che soli se la sono presi...e ora....quieti quieti soli se la disbrigano solo tutti. Pure...sono andato a prestarmi il gippone da coso..da Liborio. Mi ha detto Cugino sono impegnato vieni a prenderti il gippone...non te ne andare che ti devo dire. Cugì ma che dici tu..?Che dico, che ci dobbiamo fare i cazzi nostri. Gli ho detto a te ti entra qualcosa in tasca? Dice...Cugino veramente sto perdendo. E fatti i cazzi tuoi che ci guadagni qualche cosa..... Carmelo:(...) ... Uomo :Come me li faccio io i cazzi miei...Ah? ... Carmelo:Ha fatto 13 Liborio. .... Uomo :Eh..Perchè?... Carmelo:E...ti ricordi quando non ci funzionava il cementificio che se l'era preso Viola .... Uomo :Ah...Io Cà..ti dico la verità. Se mi salutano, li saluto. Se non mi salutano Cugino, non saluto a nessuno io. Perchè a me mi hanno tolto il saluto...quando io già mi salutava. Capiscimi? Io in questa storia come quando...c'entro e non c'entro...Dice com'è ti tiri indietro? No. Questa è una cosa mia personale. Ora, ora tu stamattina mi hai dato un abboccamento (fonetico- informato sui fatti) giustamente tu vuoi avere le ragioni tue. Io ora di questo discorso che devo pensare? Che io..sono stato nominato? Ancora no. E...Con quella famiglia come la mettiamo? .... Carmelo:Uhmm. ... Uomo :Ah? ... 219 Conversazione del 22.03.2006, ore 17.59, progressivo 3755, sull’autovettura Rover targata CM 185 RE in uso a LAPORTA Carmelo.- Carmelo:Problema. ... Uomo :Come la mettiamo con quella famiglia? .... Carmelo:Ma quel ragazzo è fuori..? Se ne andato fuori se ne è andato? .... Uomo :Uhmm ... Carmelo:Mario. ... Uomo:Come se n'è andato fuori? ... Carmelo:Dico è qua o se n'è andato a lavorare fuori? ... Uomo :L'ex genero mio? E' a Milano. .... Carmelo:Là, se n'è andato di nuovo là? .... Uomo :E..ha la casa, ha tutto là....Con questo come la mettiamo? Che muore Cugino no..che muore il discorso no. Che io non devo dire niente a nessuno. Non devo dare spiegazioni a nessuno. Che a me hanno disonorato la famiglia.. ... Carmelo:Non dire niente (...) ... Uomo: E perciò. Questo è un discorso, ora l'approfondiamo bello bello.. ora gli sto facendo andare..il giusto Cà. Dice ma con il discorso tuo dobbiamo rimare così?..No. Però Cugino questo è un discorso che lo dobbiamo approfondire però. E..cugì...che io mi sto fermo, non mi sto fermo..chiaro chiaro. Ah ah...Specialmente se mi dovrebbe andare male qualche cosa. Se mi va dovrebbe andare male qualche cosa, mi butto (...) subito. Ma ora lui Salvatore è libero? Come sta facendo? .... Carmelo:(...) prima era.. ... Uomo:Prima? Con chi? ... Carmelo:Con Pasquale.... Uomo:Con chi? .... Carmelo:Pasquale...Gaetano! .... Uomo :Ah con Pasquale proprio sta camminando? .... Carmelo:Uhmm..... Uomo:Con il Gippone? .... Carmelo:Con la Ka. ..... Uomo:Lo hai visto tu? .... Carmelo:Li ho visti un'ora insieme. .... Uomo:(...) Sta camminando diciamo libero..Non è che... Carmelo:Uhmm!Sono passati dai NASCA (FONETICO) pure, e lo hanno salutato. Uomo: i NASCA (FONETICO) lo ha salutato? .... Carmelo:Erano fuori loro (...). .... Uomo:E...(...)? ... Carmelo:Ma (...) non lo sò, non è che ne ho parlato..Che ieri, hai visto com'è? Sinceramente quando mi dicono vi arrangiate e ve la vedete voi....Per me se non fosse per Mimmo, non mi interessa. E che cazzo........ Totò dice che perdevamo che eravamo là dal suocero, ma...gli ho detto (...) ... Uomo:Chi è Totò? ... Carmelo:Totò.. ... Uomo :Nostro? .. Carmelo:Uhmm! No LEMA'...IL PAPA..... Uomo:Il PAPA.... Carmelo:Una PERNA(cretino-fonetico) gli ho detto no no...non mi interessa.... ... Uomo: E...in merito in merito a quel discorso di là del villaggio? Come fanno?.... Carmelo:Dice che là stanno vedendo.. gli danno questa soddisfazione..... Uomo: Loro? Gli danno soddisfazione? Comunque...io ne penso tante Cà. Forse sono solo a giornate, dici ma perchè?..Sono accompagnato. Qua secondo me si sono fatti un giudizio, perchè? Guardando realmente com'è la situazione non devono accettare loro ora. Perchè come ve l'abbiamo mandata a cercare noi..e ci avete deriso, nello stesso tempo avete picchiato(fonetico-risposto). Ora non dovevano accettare. Però, non manca per (...) non mette il bastone in mezzo le ruote. No.? Però, io mi sono fatto questo presupposto.. guarda se allora. Siccome hanno capito, avev.. avevano capito che di loro ne arrestavano qualche decina..... Carmelo:minimo.... Uomo:Minimo. Allora che hanno fatto..subito hanno giocato una carta. Si sono riuniti. Qua andiamo a finire tutti carcerati ora. Noi della galera non capiamo un cazzo. Questi sono padri ottimi della galera. Allora praticamente sono due le cose, noi ci dobbiamo chiudere in una stanza e non dobbiamo uscire neanche all'aria, neanche nel carcere. Allora dice....perchè no facciamo la pace prima, in modo che noi in carcere ci manteniamo il nome nostro..se no i cristiani quando ci vedono ci dicono...e tu sei... Carmelo:No ma è così.... Uomo:E' cosi'?.... Carmelo:Eh .... Uomo: Allora vuol dire che insomma ragioniamo tutti qua. Non sono più scemo degli altri io.? ... Carmelo:No no è così.. Uomo: Ah? ... Carmelo:E' così..... Uomo: Dice qua ci arrestano a tutti. Qua dice ora ci arrestano a tutti. Noi che figura ci facciamo se (...) Carmelo: Uhmm ... Uomo: Invece noi la (...) facciamo con la pace..Noi ci facciamo la galera, quello che ci spetta. O no? Perchè per questo hanno fatto la pace, no per altre cose. ... Carmelo:E allora perchè..per quale cose... .. Uomo :Non per altre cose. ... Carmelo:Poi dice..poi qua i figli nostri rimangono soli. Uomo: Dice poi qua fanno quello che cazzo vogliono loro poi..Quello che abbiamo fatto noi. ... Carmelo:Quello che abbiamo fatto noi, lo fanno pure loro. Uomo:Lo fanno pure loro. ... Carmelo:E si.. … Uomo:Si perchè dice qua..da noi ne arrestano qualche 7-8-10-15, e chi resta qua? Chi lo gestisce il discorso?.. … Carmelo: e così...e così.... Uomo: u' vecchio? (fonetico - il vecchio)...allora dice non ci conviene prima?...allora perchè certe carte.... Carmelo: ma loro più che altro l'hanno fatto..... Uomo: ah?..... Carmelo: per quelli che gli restano fuori....che poi sono sbandati quelli che restano fuori.... Uomo: ma è logico.... Carmelo: come siamo stati noi... Uomo : come siamo stati noi certo.... Carmelo: hai capito?.... Uomo: mha.!...chi è...chi era quello l'altro (...)?.... Carmelo: bho.... Uomo non andare nella piazza che c'è, che c'è il posto di blocco. mha! cioè e per questo che hanno fatto la pace. Carmelo: e allora secondo te perchè l'hanno fatto per i soldi?....non l'hanno fatta per questo. ... Uomo:..(...).. .. Carmelo: poi a quello, quello sono proprio soli specialmente quelli che gli hanno arrestato (..) i ZINGARI non ha nessuno lui hai capito? Uomo: tu dici che è per quello che non sono venuti....per quelli che hanno arrestati. Carmelo: e non l'hai visto che c'erano le fotografie? Uomo: di chi?.... Carmelo: quello che ha conosciuto TOTAREDDRU quello BIONDO là quanti (...) Uomo: l'ha conosciuto TOTO'....non me lo ha detto. Carmelo: no va bene se lo vede sulle fotografie no. ... Uomo: no non me lo ha detto ma non siamo usciti a parlarne. Carmelo: Te lo sto dicendo io no... .. Uomo: ah...lo ha conosciuto TOTAREDDRU? .... Carmelo: comunque loro sono....si poteva prendere l'onda chi è chi è hai visto che son uscito fuori e mò che escono i MUTAPI' vedi quante parole che si dicono....se vai a prendere i fascicoli loro ne vedi di parole. .... Uomo: A si?.... Carmelo: Uhmm... Uomo : (....) ... Carmelo:Che come l'hanno preso a quello, non l'hanno preso con le microspie. ... Uomo: no voglio dire se c'è questo che lo ha conosciuto TOTAREDDRU....eh...eh... Carmelo: questo lo sto dicendo io quello di sopra... sanno che c'era un BIONDO uno alto....sulla fotografia c'è uno BINDO...voglio vedere se è quello.Quello che lo sto dicendo io.... Uomo : mò che esce i microspie ne escono qua per..... Carmelo:uh..eh...sono già usciti i fascicoli voglio solo essere aperti i fascicoli. Però se c'è sta pace e basta. Basta eh....però i fascicoli secondo me si devono prendere così si vede tutto là sopra..... Uomo: (INT) (...).. che mò tu ti riferivi...mi pensavo che ti riferivi all'altro discorso..... Carmelo: Quale? Uomo: no, no, ninete. Mo il discorso mio Cugino...lo prendo. Se c'era (...) il discorso (...) tutti, come potevamo morire tutti in una macchina onestamente se eravamo seguiti come e quando a me mi ...mi facevano il posto...i rischi sono per tutti...mò dobbiamo vedere sto discorso mio come...come viene impostato adesso..... Carmelo: eh..e non così.... Uomo: Mi metto tutti i (...). Mi metto il PETTORALE.... Carmelo:Io a Salvatore gliel'ho detto a lui. Gli ho detto Cugino io mi trovo in messo male. Gli ho detto...Se mi aiuti, mi (...), regolati tu..Che io me ne sono venuto apposta. Non sto vedendo niente, sinceramen....A parte che sto vedendo freddezza comunque. La freddezza la sto vedendo. .... . Uomo :Cugino..la freddezza la stai vedendo..Fino ad ora non puoi dirlo. Tu dici perchè? Perchè...perchè fino ad ora eravamo messi tutti male, e siamo ancora messi male..che non sappiamo che ci aspetta. Che non ci facciamo qualche SCIAMPO(Fonetico-scerzo) con i cazzi, a tutti..Non possiamo saperlo. Però fino ad ora onestamente ohi Cà..onestamente come eravamo combinati. .Lascia stare la sentenza che dici tu...dici che si tagliano e parlano a casaccio..Questo è una scostumatezza! Questo se si deve dire si devi dire chiaro..si devono fare insomma le cose...che ti ho...quello che ti regoli dici, e quello che non ti regoli non dici. Io l'altro giorno ho affrontato un discorso con Salvatore, l'ho detto apertamente davanti a tutti. Gli ho detto io, gli ho detto riguardati. Mi ha mandato là, dice vai là e vedi che ti dicono. E sono andato. Mi ha mandato in un altro posto: vai là e vedi che. L'iniziativa l'ho presa io però gliel'ho detto sempre a lui, gli ho detto vedi che io voglio prendere questa iniziativa qua.. Con Franco mio cugino e te lo dico pure a te. Non (...) gli ho detto l'avete il piacere che vado io... che questo a me... ho un conto in sospeso con questo......... (incrociano una macchina) Chi era con Macis? .... Carmelo:Una femmina c'era. .... Uomo: Quando (...) lo vedi (...)... Carmelo:Una femmina una femmina era. ... Uomo:Una femmina era, una Polacca? ... Carmelo:Non lo so. Ma pure (...) quest'altro ha l'amante Uomo:Ah? .... Carmelo:Ma pure con l'amante cammina quest'altro? .... Uomo: (...) l'ha sempre in macchina. va a farle i raggi l'ecografia... Carmelo:Ah? … Uomo: All'ospedale. Carmelo:(impreca) ... Uomo:E ora l'ha messa a posto con documenti e tutto va dove cazzo vuole no. ... Carmelo:E Michela (...) niente Michela? ... Uomo:(...) lei che cazzo...che quella una beduina è la moglie, sa che vuole dire una beduina? Una beduina non… piena di soldi, che le beduine sono pieni di soldi. Una beduina nel senso....scimmiotta. Fa parte delle scimmie..Dio mio dio mio..Mha. Comunque la gente (...) è tutta nell'unanimità. Mha.. Carmelo:Uhmm .... Uomo: Mha.. Carmelo:Sai che mi ha detto uno ieri..? .... Uomo: Io non la vedo una cosa giusta...(...) questa... .. Carmelo:Sai che mi ha detto (...)? Ma perchè perchè...(ride) si è incazzato.... Uomo: Perchè? .... Carmelo:Dice perchè avete fatto sta pace? Non è giusto. Uomo:E che cosa voleva vedere lui? .... Carmelo:Questo qua voleva vedere .... Uomo:Ah? ... Carmelo:Voleva vedere che questo qua era sempre con Mario, hai capito?...Dice che...dovevano farla prima pace. prima hanno fatto...(...). No che prima Uomo:Franco VIOLA è allora? .... Carmelo:Uno .... Uomo:Ah? ... Carmelo:E' uno. Si è messo a piangere con le lacrime, veramente ma no scherzando.. .. Uomo:Solo quello poteva farti una parte del genere..(...) che era veramente..(...)E..così, però se ci tenevi tanto, gli dovevi dire tu...Tu sei buttato (...).? Eh e arrivato a sto punto ohi Cà..(...) perchè non ti sei buttato anche tu nel (...)? Se le macchine non vuole entrare nessuno, come cazzo faccio (...) Eh..Se le macchine sembra che si spaventano...vai tu, e vi tu..vai a prenderlo tu e vai a portarlo tu..Cugino che io ho messo a mia figlia a rischio strade strade, eh. Anzi due figli miei (...) quando andavano di qua e di là..Non ho capito io? Dice ma perchè non andavi tu? Perchè dove sono potuto andare sono andato io, dove non sono potuto andare ho mandato a mia figlia...Che ha fatto da maschio e da femmina. Eh. Ha fatto meglio di quei minchioni mia figlia. I discorsi...Vai a portarci qua..vai a prenderlo e portagliela là...vai a prendere...Cugino.. e a me? Manco i cani dicendo Cugino...Una soffiata come e quanto...vergogna in..Isola. Lo vedi che fà Saro lo vedi..fà arrestare i figli..Ah? Dovevo andare a impiccarmi io poi..Specialmente nei confronti dei familiari miei. Dice ma tu sei scemo? O no? E lui lo sa. Lui lo sa. (...) Si devono pure elencare queste cose qua, secondo me. Queste vengono tutte elencate, devono essere tutte elencate.. Carmelo:Speriamo…... Uomo:E no speriamo niente, speriamo niente Cà..Tu diffidi su tutto? Speriamo niente. Perchè a me, oggi no, ma domani voglio una risposta..... Carmelo:Io diffido si..... Uomo: Ma...Io portei essere anche con te. Però siccome sono fiducioso, ah e non, non voglio diffidare. (...)..domani mattina elenchiamo tutto. Torniamo sul discorso di mio cugino. Quello dice....Ohi Sà a quello non posso dirgli di no a te niente del tutto. (...). Però con qualche condizione che se qua sfuma questo discorso a me mi mettete nei guai. Che domani mattina dice....hai capito tu? O no? Quindi..(sovrapposizione)..ma magari domani mattina difendetemi. ..... Carmelo:Certo .... Uomo:E normale no. .... Carmelo:A Maddalena lo hai sentito? .... Uomo:Si oggi (...).Veramente l'ho chiamato ieri sera. Che poi...se no ho detto se lo sa da qualcun'altro è meglio...chi cazzo lo vuole sentire.. .... Carmelo:(ride).. ... Uomo:E si perchè è così..dice come io mi sto interessando tanto ogni volta che nuovo, come e quanto..certo per telefono non è che... Carmelo:(...) lo vedi con Giovanni di nuovo (...) .... Uomo:Si? ... Carmelo:Sempre insieme.. Uomo:Come i carcerati.. ... Carmelo:Si che sembra che non gliel'ho detto. ... Uomo:(...) ..... ... Carmelo:che cazzo li conosce (impreca) .... Uomo:E si che ora io, che vedi...? i (...) alla macchina me ne sono andato (..) .... Carmelo:L'hanno comprata nuova (...) .. Uomo:Si..Mi ha guardato a me. Mi ha fatto una fotografia..Dice che per 100 euro sta porcella di merda li fa morire i cristiani. Carmelo:Si ... Uomo:Eh..100 euro....Spaccare sto legno. Si può mettere anche il dito nel culo. E me vado.Vado a sistemare quegli animali, che ancora ho tutti quei animali da sistemare. Carmelo:Ah.. ... Uomo: Ohi Cà..Sta Pasqua cugino poi...ora lasciamo la fregare..poi ci sediamo Cugino e....ci chiariamo tutte ste cose pure noi. Perchè è giusto che ci chiariamo anche noi. Ok? ... Carmelo:Ci vediamo ... La conversazione sopra riportata è il risultato di una intercettazione ambientale avvenuta nell’auto in uso al LAPORTA che, per la circostanza, è in compagnia di persona non identificata. La lunghe conversazioni sopra riportate sono molto significative perche’ confermano l’esistenza della contrapposizione tra i Nicoscia e gli Arena; la sostanziale precarieta’ della pace sin dal momento in cui e’ stata stipulata, per ragioni pragmatiche che interessano entrambi i gruppi; il predominio momentaneo dei Nicoscia; il ruolo dominante all’interno del clan Nicoscia da parte di Nicoscia Salvatore, mentre Nicoscia Domenico e’ detenuto; lo stretto rapporto tra Nicoscia Salvatore e La Porta Carmelo; le cattive condizioni economiche di La Porta Carmelo, trasferitosi a Isola di Capo Rizzuto e la’ mantenuto dai Nicoscia. SUMMIT MAFIOSO TRA ESPONENTI DELLE NICOSCIA E GRANDE ARACRI IN DATA 29.05.2006 COSCHE Sempre dalle intercettazioni ambientali all’interno della autovettura marca Rover 25 TD targata CM185RE in uso a LAPORTA Carmelo risultava che quest’ultimo, dopo essere stato per circa 15 giorni a Milano, ritornava ad Isola di Capo Rizzuto domenica 28.05.2006. LAPORTA Carmelo il giorno successivo, 29.05.2006, unitamente a NICOSCIA Salvatore e MANFREDI Pasquale, si recava in una zona impervia del Comune di Roccabernarda (KR), località Terrata Terratelle, ove i tre partecipavano ad un vero e proprio summit tra famiglie della n’drangheta. L’incontro si inserisce nelle relazioni di pace tra diverse famiglie mafiose del territorio. La conferma dell’incontro era fornita dal fatto che a richiesta degli inquirenti il Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone effettuava un intervento sul posto dal quale scaturiva l’arresto (per violazione a misura di prevenzione) di GRANDE ARACRI Ernesto, nato a Crotone (KR) il 18.02.1970, reggente dell’omonimo clan mafioso operante in Cutro e zone limitrofe. Prima dell’intervento dei Carabinieri di Crotone, gli operanti avevano modo di ascoltare in diretta l’esplosione di numerosi colpi di arma da fuoco L’ impervia conformazione dei luoghi in cui il “summit” si svolgeva, consentiva la fuga a piedi sia di NICOSCIA Salvatore, sia di MANFREDI Pasquale, sia degli altri personaggi che vi avevano partecipato. LAPORTA Carmelo, invece, si è faceva trovare accanto alla sua autovettura (proprio quella oggetto delle intercettazioni ambientali), simulando di caricare del cemento. Si riporta la nota nr. 291/1-1-733 di prot.2004 della Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11.03.2008. Nel proseguo dell’attività investigativa, durante una serie di conversazioni intercettate, si apprendeva che il 29 maggio 2006 alcuni esponenti del clan NICOSCIA, tra i quali LAPORTA Carmelo, MANFREDI Pasquale220, NICOSCIA Salvatore221 e GUALTIERI Antonio222, avrebbero partecipato ad un summit con esponenti del clan alleato dei GRANDI ARACRI, il cui massimo esponente dell’epoca si identificava in GRANDE ARACRI Ernesto223. Grazie al sistema di localizzazione satellitare GPS applicato sull’autovettura in uso al LAPORTA Carmelo si riusciva a localizzare il luogo del summit; nella circostanza, sempre grazie all’ambientale installata sulla medesima autovettura, si riusciva a percepire che i vari affiliati stavano effettuando una vera e propria esercitazione di tiro con le armi, tant’è vero che si riusciva a sentire distintamente l’esplosione di numerosi colpi d’arma da fuoco. Del summit se ne dava avviso ai carabinieri del Comando Provinciale di Crotone che, su indicazione di questo Comando, procedeva ad una battuta nella zona; l’attività di polizia faceva scattare una fuga repentina, anche a piedi, dei partecipanti. Nel corso del servizio quei carabinieri riuscivano, tuttavia, a bloccare l’autovettura targata DA 277 HM con alla guida l’incensurato DE LUCA Salvatore224 e con a bordo il capo clan GRANDE ARACRI Ernesto che, poiché inosservante di misura della sorveglianza speciale, veniva arrestato225 (All.20). Il resto dei partecipanti riusciva a far perdere le tracce. Di seguito si riportano i dati relativi alle conversazioni attraverso le quali si apprende del summit sopra indicato: - conversazione progressiva 4571 del 29.05.2006 in ambientale su autovettura di LAPORTA Carmelo; 220 221 222 223 224 225 nato ad Isola di capo Rizzuto il 06.02.1977; nato a Isola di Capo Rizzuto il 05.01.1972; nato a Isola di Capo Rizzuto il 24.10.1974; nato a Crotone il 18.02.1970 nato a Crotone il 26.04.1966; c.n.r. relativa all’arresto di GRANDI ARACRI Ernesto; - conversazione progressiva 4572 del 29.05.2006 in ambientale su autovettura di LAPORTA Carmelo; - conversazione progressiva 4573 del 29.05.2006 in ambientale su autovettura di LAPORTA Carmelo. In particolare dalla conversazione ambientale delle ore 11.11 del 29.05.06 risultava quanto segue: Conversazione ambientale delle ore 11.11 del 29.05.06 progressivo 4573 all’interno dell’autovettura marca Rover 25 TD targata CM185RE in uso a LAPORTA Carmelo Legenda Carmelo :LAPORTA Carmelo Salvatore:NICOSCIA Salvatore Pasquale :MANFREDI Pasquale (...) Locuzione incompresa "Conversazione in dialetto Calabrese" Pasquale :Sti cazzi(...) Carmelo :Gatà apri gli occhi... Pasquale :Non ti preoccupare Cugino (ridono tutti insieme) Carmelo :Eh..con un gippone Pasquale :E va bene Carmelo :Tu sei quello che (...) lungo...(...) E come quando Salvatore:Zitto zitto zitto Pasquale :(sovrapposizione di voci) Carmelo :Vedi che io sta macchina la lascio fuori...Non scherzare Pasquale :(...) e ora Salvatore:Non te la tenere in mano..che qualche cosa Pasquale :(...)non guardiamo niente (...) Salvatore:Carmine vedi che tocca Carmelo :E no...scende là... OMISSIS....(parlano del fatto che la parte di sotto della macchia possa toccare il terreno) Al min. 01'50' Carmelo :(...) l'escavatore Pasquà Pasquale :Vai ad ammazzarti a (...) escavatore, sembra che c'è il (...) e ci buttano di dentro là..lo vedi? Carmelo :Sempre Gente arrivano Pasquà.. Pasquale :No cugino non arrivo per niente a certi (...) sotto..Ah..Che cazzo (...), così ora quando arrivo da mio padre..gli dico: Debole!..Non fà niente a che punto sei là..però te lo devi togliere (...) Carmelo :Apri gli occhi Pasquale apri gli occhi. Salvatore: Pasquale :Chi cazzo ci arrivara, con la macchina mia quà stamattina. Volevo venire con il CLK...(...) Carmelo :Restavamo là restavamo..(...) (........PAUSA.......) Carmelo :Ai voglia a urlare quà Salvatore:Ah? Carmelo :Ai voglia a urlare quà Pasquale :(...) di andare là?...(ridono)...rimanevamo dentro. Dai da dai dai..Se eri con i piedi (...)... Carmelo :hai visto che lui ha toccato, guarda? Salvatore:Si Carmelo :La macchina mia invece no, guarda.. Salvatore:Lui tocca perchè è là..Capito? Pasquale :Mi hai rotto un ginocchio, mi hai rotto..(...)? Carmelo :E tu pure (...) OMISSIS....- Parlano del fatto che la macchina davanti a loro si è fermata per far scendere i passeggeri e proseguire leggera...Anche Carmelo fa la stessa cosa, ma con lui rimane Salvatore NICOSCIA. Al min. 06'00'' Ripartono, in auto, Carmelo e Salvatore. Al min. 10'07'' mentre Salvatore e Carmelo stanno per arrivare sul luogo dove gli altri li hanno preceduti, si SENTONO NUMERI COLPI DI PIU' ARMI DA FUOCO.- Nell’ottobre 2006 peraltro i Nicoscia cercano di nuovo i Bubbo, segno che la pace non sara’ duratura. L’incontro, avvenuto a Lecco in data 20.10.2006, segue a contatti telfonici del mese precedente tra i vertici del clan NICOSCIA e in particolare tra NICOSCIA Salvatore, reggente dell’omonima cosca, e LAPORTA Carmelo, temporaneamente al nord per motivi di salute, che veniva richiesto di ricercare un contatto con BUBBO Antonio 226, al fine di organizzare un incontro con BUBBO Filippo 227. L’incontro si verificava a Lecco alla fine di ottobre 2006 e vedeva la partecipazione, tra gli altri, di CAPICCHIANO Francesco, che sarà ucciso il 27 marzo 2008, e di MANFREDI Pasquale, figlio di MANFREDI Mario, che era stato ucciso il 03.12.2005. (cfr nota nr. 291/1-1-735 di prot.2004 della Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 29.04.2008 in faldone XV) cnv del 11.09.2006, ore 15.48, prog.ID414407 228 LEGENDACARMELO:- LAPORTA Carmelo ANTONIO :- BUBBO Antonio ...(...)...:- locuzione incompresa ....omissis.... ANTONIO :- dimmi tutto.... CARMELO:- e niente a...e.... hai visto a tuo zio che me lo salutavi.... ANTONIO :- no stasera lo vedo.... CARMELO:- ah me lo saluti .... ANTONIO :- ieri ...(...).. non c'era..... CARMELO:- e vedi quando devo venire che lo devo... lo voglio salutare ...(...)... ANTONIO :- va benissimo.... …omissis… Cnv del 13.09.2006, ore 17.21,prog.ID420271 229 LEGENDA CARMELO:- LAPORTA Carmelo ANTONIO :- BUBBO Antonio ...(...)....:- locuzione incompresa ...omissis.... ANTONIO :- senti a me.... CARMELO:- dimmi gioia .... ANTONIO :- l'ho vi...a...e.....a lui l'ho visto.... CARMELO:- uhm..... ANTONIO :- per quel discorso...di quei amici là.... CARMELO:- uhm.... ANTONIO :- non viene ... CARMELO:- non viene?... ANTONIO:- e te l'ho detto....no ha detto ....ma quello da fuoco ... guai ...(bestemmia).... lo sai com'è.... CARMELO:- e vabbuò...(...)... ANTONIO :- ho capito però.....lo vedi che c'è un mare di disguidi .... un mare di cose....gli ho detto ...(...).. ti pensare ha detto non..non c.....no ha detto che noi là non veniamo.... CARMELO:- uhm... ANTONIO :- Tè capì....(FONETICO - HAI CAPITO?)... e poi ha detto... adesso vieni che poi ti ..... e ti chiamo io ha detto che tra giovedì ... venerdì...penso che .... mò viene.....che adesso due.... due giorni è impegnato... ...omissis... 226 nato a Lecco (LC) il 22.05.1976, esponente di spicco dell’omonima cosca influente nei territorio del Comune Petronà (CZ) e provincia di Lecco; 227 nato a Petronà (CZ) il 22.09.1954, capo dell’omonima cosca; 228 cnv del 11.09.2006, ore 15.48, prog.ID414407, in entrata sull'utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, dall'utenza 3890580844 in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto avente numero 1584/05 r.i.t.t.; 229 Cnv del 13.09.2006, ore 17.21,prog.ID420271, in entrata sull'utenza 3495829422 dall'utenza 3890580844 in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t.; Cnv del 08.10.2006 ore 20.54, prog. ID494235 230 LEGENDAANTONIO:- BUBBO Antonio UOMO :- BUBBO Filippo CARMELO:- LAPORTA Carmelo (...) Locuzione incompresa …omissis… ANTONIO :- ma non sei all'ospedale .... CARMELO:- no..no... sono fuori.... ma domani sei libero?.... ANTONIO :- la mattina sei libero io è per questo che ti stavo chiamando.... CARMELO:- e....si sono libero si..... ANTONIO :- eh.... e ci dividiamo la strada c'incontriamo là?.... CARMELO:- va bene dai...a che ora.... ANTONIO :- ah?... UOMO :- (PRESENTE CON BUBBO)... adesso...adesso.....no domani mattina ...domani mattina me ne devo andare ..... ANTONIO :- adesso?.... UOMO :- ...(...)... mattina ... CARMELO:- a che ora....ah?... ANTONIO :- adesso .... adesso no?..... CARMELO:- se vuoi pure adesso....non è un problema.... ANTONIO :- ah?.... CARMELO:- pure adesso esco e vengo..... ANTONIO :- eh e ci dividiamo la strada ?.... CARMELO:- uhm... ma con chi sei?.... ANTONIO :- ah?... CARMELO:- ma con chi sei?.... ANTONIO :- ti spaventi?.... CARMELO:- e non lo so .... ANTONIO :- no sono con .... nooo!....c'è U'.... c'è LUI....hai capito?... CARMELO:- ah....va bene dai..... …omissis… Evidentemente Bubbo Antonio e’ con un personaggio importante del quale non puo’ riferire il nome, noto pero’ a La Porta Cnv del 08.10.206 ore 21.56, prog.ID494477 231 LEGENDA CARMELO:- LAPORTA Carmelo ANTONIO :- BUBBO Antonio ....(...)...:- locuzione incompresa …omissis… ANTONIO :- tu non sai dov'è MERATE?.... e che...(...)... CARMELO:- comunque se vuoi tornare indietro alla casa tua ci vediamo da te .... ANTONIO :- e vieni da me.... CARMELO:- e sono quà torna indietro allora ci vediamo al paese tuo....dai... ANTONIO :- va bene dai ... ciao... CARMELO:- ciao... davanti a casa tua.... ANTONIO :- ah?... CARMELO:- davanti alla casa sua..... ANTONIO :- si..si... …omissis… Durante le conversazioni sopra riportate si apprende di un imminente incontro che avverrà nei pressi dell’abitazione di Bubbo Filippo ubicata in piazza don Gnocchi 4 di Galbiate (LC); al fine di ottenere un riscontro sul contenuto dell’ipotesi investigativa, veniva chiesto supporto al competente comando Arma, che, come da ordine di servizio nr.45/10 riferiva testualmente: “durante 230 Cnv del 08.10.2006 ore 20.54, prog. ID494235 in entrata sull'utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo dall'utenza 3206872184 in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t. 231 Cnv del 08.10.206 ore 21.56, prog.ID494477 in uscita dall'utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, verso l'utenza 3206872184 in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto avente numero 1584/05 r.i.t.t. la vigilanza dinamica si notava nei pressi dell’Oreficeria Panzeri sita in Galbiate, unitamente a Bubbo Filippo…ed un’altra persona…, successivamente durante a un controllo alla circolazione si riusciva a generalizzare il LAPORTA Carmelo..” LAPORTA appena puo’ comunica il controllo a Bubbo Antonio: Cnv del 08.10.2006 ore 23.14.11", prog.ID494771 232 LEGENDACARMELO:- LAPORTA Carmelo ANTONIO :- BUBBO Antonio ...(...)...:- locuzione incompresa …omissis… CARMELO:- sono quà amore.... ANTONIO :- dove quà?.... CARMELO:- e quà al paese mi hanno fermato.... ANTONIO :- come quà...quà.... CARMELO:- eh... uhm..... ANTONIO :- ti ho visto come infatti.... CARMELO:- e niente poi ci sentiamo domani dai..... ANTONIO :- ma è lunga.... CARMELO:- e non lo so..... ANTONIO :- e come ...come mai.... tu sei a posto no?.... CARMELO:- si...si.... ANTONIO :- e come...e..e..... come ti svincoli chiamami CARMELO:- va bene ciao amore.... ANTONIO :- ma..m..m....ma pure che è terdi va bene?... CARMELO:- ciao.... ANTONIO :- ciao...ciao..... E’ evidente che nel corso dell’incontro il LAPORTA Carmelo acquisisce un’importante “ambasciata” che deve essere recapitata con urgenza ad Isola di Capo Rizzuto (KR); infatti proprio a seguito dell’incontro si registra la telefonata di seguito riportata: Conversazione del 08.10.2006 ore 22.27, prog.ID494580 LEGENDAUOMO :- BUBBO Filippo CARMELO :- LAPORTA Carmelo PASQUALE:- MANFREDI Pasquale ALIAS GAETANO ....(...)...:- locuzione incompresa in ambientale UOMO:- la domenica.... CARMELO:- si...si..lo so come.... UOMO:- la mattina o la sera ...... SQUILLO PASQUALE:- pronto!.... CARMELO :- Gaetà.... PASQUALE:- si.... CARMELO :- stai dormendo Gaetà.... PASQUALE:- uhm...stavo dormend... CARMELO :- ma dimmi una cosa quand'è che vieni a Mi....quà da me... PASQUALE:- e vediamo se domani vengo.... CARMELO :- domani quando?..... PASQUALE:- e domani dovrei venire.... CARMELO :- e vienitene domani mattina presto..... PASQUALE:- no presto no .... perchè aspetto cristiani (fonetico - persone) domani.... CARMELO :- devi aspettare a quelli?.... PASQUALE:- uhm..... CARMELO :- e quand'è che puoi venire?.... PASQUALE:- quando arrivano quelli.... CARMELO :- verso mezzo giorno?.... PASQUALE:- e si secondo me.......perchè c'è qualcosa?..... 232 Cnv del 08.10.2006 ore 23.14.11", prog.ID494771, in entrata sull'utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, dall'utenza 3206872184 in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t. CARMELO :- tu quando ti sbrighi totalmente te ne cali (fonetico SCENDI) urgente... PASQUALE:- eh?.... CARMELO :- quand'è che ti sbrighi te ne cali .... PASQUALE:- pronto!.... CARMELO :- mi senti ?.... PASQUALE:- si.... CARMELO :- quando ti sbrighi te ne cali.... PASQUALE:- e un'altra...... un'altra ...treina (Fonetico - TRE) di giorni.... CARMELO :- come un'altra treina (Fonetico - TRE) di giorni?....Domani vieni quà che poi parliamo dai..... PASQUALE:- va bene dai ....domani vengo dai.... CARMELO :- ciao.... PASQUALE:- ciao..... A distanza di una settimana riprendono i contatti trai BUBBO e LAPORTA Carmelo: Cnv del 16.10.2006, prog.ID524052 233 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo SALVATORE:NICOSCIA Salvatore (...) Locuzione incompresa …omissis… SALVATORE:Ti sei visto con tuo Zio, ti sei visto? CARMELO :E ieri ci dovevamo vedere. Sono andato a trovarlo e non ho potuto trovarlo, siamo andati con il nipote. Mha...bo. SALVATORE:E com'è? CARMELO :E ora vediamo stasera se vado a trovarlo di nuovo. E niente che ti devo dire. SALVATORE:E vedi se gli chiami no, vedi com'è oh? CARMELO :Uhmm. Pomeriggio verso la serata la frescura che lui verso le sei, le sette lo trovi. SALVATORE:E vedi...e vedi com'è non lo chiami. CARMELO :Uhmm, non ti preoccupare SALVATORE:Hai capito? CARMELO :E non ti preoccupare si. Poi ti faccio sapere io. Hai capito? SALVATORE: E...Digli eh. CARMELO :Si si, vai tranquillo. SALVATORE:E quando? subito però (...) CARMELO :(...) SALVATORE:Hai capito? CARMELO :E si non ti preoccupare ora glielo dico. SALVATORE:Uhmm. …omissis… cnv del 16.10.2006 ore 15.49, prog.ID524115234 LEGENDA ANTONIO:- BUBBO Antonio LAPORTA:- LAPORTA Carmelo ...(...)....:- locuzione incompresa …omissis… LAPORTA:- e gli devi dire che adesso...adesso mi ha chiamato... ANTONIO:- niente...ti chiamo....ti chiamo stasera alle sette e ...e mezza io e ti dico.....l'orario....e tutto.... LAPORTA:- va bene dai......o.k.... ANTONIO:- che io...so...so...son venuto ieri e non l'ho trovato hai capito... LAPORTA:- va bene dai.... ANTONIO:- eh oggi non c'ero io e stasera passo che gli ho...che gli ho lasciato detto che passo sta sera ... LAPORTA:- va bene dai..... ANTONIO:- sta sera passo e gli dico..... LAPORTA:- va bene dai... ANTONIO:- e ti (INTERRUZIONE LINEA)... sta sera alle sette sette e mezza ti chiamo va bene?.... ...omissis... NICOSCIA Salvatore 235, in tale lasso di tempo reggente dell’omonima cosca , chiede al cognato LAPORTA Carmelo se si era verificato l’incontro con BUBBO Filippo 233 Cnv del 16.10.2006, prog.ID524052 in entrata su ut. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, da ut 3288068197 in uso a NICOSCIA Salvatore, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t.; 234 cnv del 16.10.2006 ore 15.49, prog.ID524115 in uscita dall'utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, dall'utenza 3206872184 in uso a BUBBO Antonio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t. 235 nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR), il 05.01.1972; (“…lo zio…”) evidenziando l’urgenza di tale incontro. LAPORTA asserisce di aver incontrato BUBBO Antonio (“…il nipote…”), confermando di dover incontrare a breve lo “zio”. Cnv del 17.10.2006, prog.ID527966 236 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo ANTONIO:BUBBO Antonio (...) Locuzione incompresa …omissis… ANTONIO :Sentimi a me? Digli, digli...Allora fai una cosa? CARMELO:Eh! ANTONIO :Vedi che mia cugina CARMELO:Uhmm ANTONIO :Ecco, ha preso l'appuntamento. CARMELO:Eh ANTONIO :E....Parte domani se...domani mattina parte. CARMELO:Doma..Ah, va bene dai. ANTONIO :Digli che...e va bè! Sanno...calcola, digli che per le otto di domani sera, hai capito? CARMELO:Va bene dai. ANTONIO :Partono stasera alle otto. Calcola tu il tempo che ci vuole ma per andare a Milano, che c'è un pò di traffico, hai capito? CARMELO:Ah! Alle otto parte? ANTONIO :Lui si. Lui parte alle otto. Tu calcola, bene o male, mi hai capito? CARMELO:Ho capito. ANTONIO :Lo sai tu quant'è il tragitto. CARMELO:Si si si... ANTONIO :Fino a Milano, calcola....il tempo che arriva. CARMELO:Va bene. ANTONIO :Va sempre là dove so...è andato l'altra volta gli dici. Dov'è andato, hai capito? CARMELO:Si si va bene dai. ANTONIO :Sempre là allo studio. CARMELO:Ok. ANTONIO :Hai capito? Sempre là digli che va. Per le...calcola tu l'orario? Lo sai l'orario no? CARMELO:E si! va bene, parte. Se parte alle otto (Sovrapposizione) ANTONIO :Eh Eh. CARMELO:Ride.... ANTONIO :Ride...Hai capito? CARMELO:Va bene dai. ANTONIO :E...niente, diglielo. CARMELO:Oh salutami tua cugina. Hai capito? ANTONIO :Si ma te lo salu...E, te la saluto e....niente dai. …omissis…. Si apprende che per le otto del giono seguente BUBBO Filippo sarebbe partico per recarsi in Calabria ( e non a Milano, come cripticamente indicato) Conversazione del 17/10/2006 18:06, prog.ID 528546 237 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo SALVATORE: NICOSCIA Salvatore (...) Locuzione incompresa ...omissis... CARMELO : e ti stavo dicendo vedi che domani mattina parte "A' MARIA" ... SALVATORE: si?.... 236 Cnv del 17.10.2006, prog.ID527966, in entrata su ut. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, da ut 3206872184 in uso a Antonio BUBBO, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t. 237 Conversazione del 17/10/2006 18:06, prog.ID 528546 in entrata su ut. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, da ut 3288068197 in uso a NICOSCIA Salvatore, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t.. CARMELO : si domani mattino parte A'MARIA.... SALVATORE: ah... va bene allora.... CARMELO : e poi arriva .... domani mattina alle otto parte poi il traffico cose vedi tu .... SALVATORE: ah?..... CARMELO : a che ora... al solito posto dove siete andati l'altra volta viene ... SALVATORE: va bene a posto compà.... CARMELO : tutto a posto?..... SALVATORE: si tutto a posto compà... CARMELO : va bene dai.... SALVATORE: che c'è oh.... CARMELO : e niente.... …omissis… LAPORTA mette al corrente il cognato NICOSCIA dell’imminente partenza del BUBBO. Dopo circa tre ore NICOSCIA Slavatore contatta il cognato riferendo di farsi promotore di un messaggio da recapitare a BUBBO Filippo: Conversazione del 17.10.2006 ore 21.21, prog.ID529515 238 LEGENDA NICOSCIA:- NICOSCIA Salvatore LAPORTA :- LAPORTA Carmelo ...(...)...:- locuzione incompresa ...omissis... NICOSCIA:- Compà ti stavo dicendo..... LAPORTA :- dimmi..... NICOSCIA:- gli devi dire a tuo ZIO.... LAPORTA :- ah.... NICOSCIA:- eh.... di non venire per adesso... LAPORTA :- ah!.... NICOSCIA:- hai capito?.... LAPORTA :- va bene dai.... NICOSCIA:- che poi gli faccio sapere però glielo devi dire adesso tu.... LAPORTA :- e...e.... e lo chiamo al telefono o ci vado a casa ... NICOSCIA:- eh.... glielo devi dire al telefono allora.... LAPORTA :- va bene dai..... NICOSCIA:- ma non con il tuo però con qualcun altro..... LAPORTA :- e si non ti preoccupare che so come rintracciarlo... …omissis… NICOSCIA Salvatore riferisce al cognato di avvisare “lo Zio”, di non recarsi in Calabria, per il sorgere di qualche complicazione che avrebbero chiarito in un secondo momento. Sul finire della conversazione NICOSCIA si raccomanda affinché il LAPORTA non utilizzi il proprio telefono per comunicare con il BUBBO. A dispetto della raccomandazioni del NICOSCIOA, LAPORTA nel comunicare al BUBBO il messaggio ricevuto dalla Calabria, utilizza il proprio telefono cellulare consentendo di intercettare la seguente conversazione: Conversazione del 17/10/2006 21:23:01 239 Legenda CARMELO:LAPORTA Carmelo ANTONIO:BUBBO Antonio (...) Locuzione incompresa …omissis… CARMELO:Oh! Ascolta? Digli a tuo cugino di non scendere domani mattina. ANTONIO :Perchè? CARMELO:Perchè...poi te lo spiega lui il perchè, che ora viene. 238 Conversazione del 17.10.2006 ore 21.21, prog.ID529515 in entrata sull'utenza 349589422 in uso a LAPORTA Carmelo, dall'utenza 3288068197 in uso a NICOSCIA Salvatore, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t.; 239 Conversazione del 17/10/2006 21:23:01, prog.ID529535 in uscita da ut. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, verso ut 3206872184 in uso a Antonio BUBBO, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t.. ANTONIO :Chi è? CARMELO:E non lo sò, mi ha chiamato ora, dice di non scendere. ANTONIO :Eh..? CARMELO:E vedi avvisalo tu che se non quello se ne va. ANTONIO :(impreca) Chissà se lo trovo più? CARMELO:E che ti posso dire. Ora ora mi hanno chiamato. Pensavo che ti trovavo pure il cellulare tuo spento. ANTONIO :No no, va bene dai. CARMELO:E vedi come puoi fare. Poi fammi sapere dai? ANTONIO :E va bene dai. Ma come mai? CARMELO:E non lo so, poi...Bò. Poi... ANTONIO :E ma io lo sapevo ma...una mezza cosa si è saputa? Per caso deve venire qualcuno di loro deve venire? CARMELO:Non lo so, cugino. Mi hanno chiamato ora ora, digli di non scendere che poi vi spiego. ANTONIO :Ora che vengono? CARMELO:Non lo sò Tonì. non sò dirti niente, per telefono...hai capito? ANTONIO :Va bene ciao …omissis… Anche La Porta rifiuta di esprimersi al telefono Si apprende, tra l’altro, che esponenti del clan NICOSCIA stanno per recarsi in Lombardia. Infatti, a distanza di tre giorni, si registra la sotto notata conversazione nella quale L A P O R T A G i o v a n n i 240, z i o d i C a r m e l o , a v v i s a i l n i p o t e d e l l ’ a r r i v o a C o l o g n o M o n z e s e ( M I ) , d i C A P I C C H I A N O S a l v a t o r e241 e c o m e v e d r e m o d i s e g u i t o a n c h e d e l c u g i n o C A P I C C H I A N O F r a n c e s c o 242. Cnv del 20/10/2006 09:20:48, prog.ID537592 243 Legenda Carmelo:LAPORTA Carmelo Giovanni:LAPORTA Giovanni cl. 1953 (...) Locuzione incompresa Carmelo :Pronto Giovanni:Carmè Carmelo :Uè Giovanni:Ti sto chiamando dieci volte. Vedi che c'è...c'è TURI. Hai capito? Capicchiano. Sono arrivati. Ora., gli ho detto di aspettarmi a..Non sono riusciti a trovare a benz.., all'Audi. Ora non li posso trovare quà, su Corso Europa. Gli ho detto non vi spostate. Carmelo :Uhmmm. Giovanni:E non lo sò. Vedi di venire al Benzinaio. Vedi se li trovi. Carmelo :Va bene dai. Giovanni:GLi ho detto fermatevi la se no vi perdete. E non lo so io, eh. Carmelo :E ora vengo. Giovanni:Eh, ciao. Cnv del 23.10.2006 ore 10.42, prog. ID 546916 244 LEGENDA CARMELO L.:- LAPORTA Carmelo FRANCESCO:- CAPICCHIANO Francesco ...(...)...:- locuzione incompresa FRANCESCO:- Pronto!.... CARMELO L.:-Pronto che c'è.... buon giorno... 240 241 242 243 nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 07.03.1953; nato a Crotone (KR) il 24.07.1975; nato a Crotone (KR) il 26.03.1975; Cnv del 20/10/2006 09:20:48, prog.ID537592, in entrata su ut. 3495829422 in uso a Laporta Carmelo, da ut. 39966003 in uso a LAPORTA Giovanni autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T. 244 Cnv del 23.10.2006 ore 10.42, prog. ID 546916, in uscita dall'utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, verso l'utenza 3396008770 in uso a CAPICCHIANO Francesco, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t. FRANCESCO:- buon giorno CARMINU' (fonetico - CARMINE) ..dimmi.... CARMELO L.:- stai dormendo?.... FRANCESCO:- io si.... CARMELO L.:- alla faccia della gargia..... FRANCESCO:- mi sono ripreso adesso....mi sono ripreso.... CARMELO L.:- dov'è Gaetano..... FRANCESCO:- l'amico?.... CARMELO L.:- ah.... FRANCESCO:- è quà da te a Milano..... CARMELO L.:- sta venendo da me?.... FRANCESCO:- no è quà a Milano..... io sono ........ a Reggio Emilia... CARMELO L.:- ah va bene dai..... FRANCESCO:- capito?.... CARMELO L.:- ah.... ciao...ciao.... FRANCESCO:- o.k. cigì... statemi bene ciao.... Si apprende che, nella circostanza, insieme a CAPICCHIANO Antonio c’è CAPICCHIANO F r a n c e s c o , c h e v e r r a ’ u c c i s o i l 2 7 m a r z o 2 0 0 8 . e a n c h e M A N F R E D I P a s q u a l e 245, f i g l i o d i M a r i o , 246 a s s a s s i n a t o i n d a t a 0 3 . 1 2 . 2 0 0 5 . Cnv del 23/10/2006 11:48:00, prog.547203 247 Legenda Carmelo:LAPORTA Carmelo Mimmo :NICOSCIA Domenico Pasquale:MANFREDI Pasquale Gino :MANFREDI Luigi (...) Locuzione incompresa Mimmo :Pronti Carmelo:Pronto Reggitano Mimmo :Che c'è? Dimmi (sovrapposizione) Carmelo:Dov'è Gino? Passami a Gino. Mimmo :Ti è che te lo passo (si rivolge a terzi " A Gino vuole"). Gino :Pronto Carmelo:Pronto. E che nuovo? Gino :Hei com'è? Carmelo:Dimmi una cosa...Ma poi a Mimmo lo avete sistemato a Mimmo là.... Gino :E Mimmo...no. Ancora no, perchè..E lui lo sà, gliel'ho spiegato io. Carmelo:Ah Gino :Si Carmelo:Ti è che ti passo un amico di Reggio va Gino :Si Pasquale:Uèi... Gino :E che c'è? (impreca) Pasquale:(impreca) ti ho detto di darmi quel cazzo di coso, un bordello di fax, cosi. Gino :E..gliel'hai dato il numero del fax tu? Pasquale:No ora ora sto andando (...) il fax. Gino :Eh! E vai subito, daglielo che vanno a fartelo subito. Che c'è? Tutto apposto? Pasquale:E..insomma, tutto apposto. Voi? Gino :E..tutto apposto. Che stavo dicendo...ma vi siete incontrati poi là? Pasquale:Si. Gino :E che c'è? Pasquale:E che c'è... Gino :Tutto apposto? Com'è? Dimmi si o no. Pasquale:Si si ora ora si. Prima no, ora si però. Gino :Si? Pasquale:Si. Abbiamo quasi 5 giorni di tempo. Gino :Si? Pasquale:Si. E poi vi faccio sapere, bene. Gino :Uhmm...Ho capito. Pasquale:Hai capito? Si. Sentia me? Vedi che....ora, oggi arriva quello con la Golf che stava partendo quel giorno che lo abbiamo incontrato. Pasquale:Ohi Gì... Gino :Si Pasquale:...capisci? 245 246 247 nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 06.02.1977; nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 08.09.1953; Cnv del 23/10/2006 11:48:00, prog.547203 in uscita da Ut. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, verso ut. 3289164690 in uso a NICOSCIA Domenico, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t. Gino :Si si. Pasquale:Abbiamo incontrato lui e la moglie con il figlio. Gino :Si si si. Pasquale:Ecco quà. Che mi sono incontrato. Gino :Si Pasquale:Ecco, e gli ho spiegato quel discorso in merito....quel discorso gli ho spiegato, che LUI lo sà, Salvatore. Gino :Si. Pasquale:Che mi aveva detto di parlarcene là io . Gino :Si si Pasquale:Ok? Gino :Si Pasquale:E gli dici che è tutto apposto. Che sta scendendo apposta..... Gino :Uhmm. Pasquale:....così va a trovare al parente e gliene parla. Gino :Uhmm uhmm. Pasquale:Hai capito? Gino :Va bene dai. Pasquale:Ecco quà. E poi gli dici a LUI, che quello che sta venendo ora, Gino :Uhmmm Pasquale:Sapeva che l'imbasciata era n...era negativa. Per quanto riguarda che mi sono incontrato con quei cristiani là. Gino :Si Pasquale:Ecco. Poi sono andato, e ora è..... è positivo. Gli devi dire che a quelli che hanno loro quà.... Gino :Uhmm Pasquale:...di stare quieti quieti quieti. Che aspettano... Gino :Uhmmm Pasquale:...a lui. A quello che sta con me là. Gino :Uhmm uhmmm Pasquale:Mi hai capito più o meno? Gino :Si Pasquale:Eh! Va bene dai. Se avete dubbi mi chiamate che vi chiamo io con il telefono così vi spiego qualcosa di meglio. Gino :Si bravo, si si. Ok dai. Pasquale:Ok ciao ciao Gino :Ciao ciao Carmelo in sottofondo: ....Chiudi. Manfredi Pasquale conferma al fratello Luigi che l’incontro si è verificato, e spiega che di piu’ al telefono non puo’ dire, rimandando a ulteriori incontri per spiegazioni piu’ dettagliate. Il 23.11.2006 Bubbo convoca i “cugini” di La Porta per la mattina successiva alle 11.00, in vista di un incontro “per il lavoro…con geometri, architetti…ditta costruttice, …quelli che danno l’appalto…tutte le suqadre dai…idraulici” per cui sono attesi anche i Nicoscia. La mattina successiva La Potrta conferma che qualcuno dei Nicoscia sta arrivando. Come previsto, la pace tra le famiglie della ‘ndrangheta non durera’ molto. Tra i diversi omicidi consumati, rilevante ai fini della presente indagine e’ l’omicidio del 27.3.2008 di Capicchiano Francesco, nato a Crotone il 26.3.1975, detto U’ Gemello, indicato come reggente dell’omonima famiglia alleata a quella dei Nicoscia. Tale omicidio sarebbe la vendetta della morte , di soli cinque giorni precedente (22.3.2008) di Megna Luca, figlio di Domenico, indicato qale capo della omonima cosca di Crotone. All’omicidio di Megna, la cui famiglia e’ alleata con gli Arena, avrebbe partecipato Capicchiano Francesco. Oltre a quella Capicchiano Francesco, la morte di Megna Luca ha causato, il 25.3.2008, la morte di Cavallo Giuseppe, coniugato con Russelli Rosa, parente di Russelli Pantaleone, capo della cosca omonima alleata ai Nicoscia. Le intercettazioni telefoniche hanno consentito di accertare che anche Guarino Pietro e Vincenzo, cognati di Paparo Marcello (fratelli della moglie Guarino Patrizia) hanno detenuto illecitamente una pistola nel ristorante da loro gestito, con la consapevolezza e la connivenza (rilevante ex art 40,II c.p.) di un appartenente alla Guardia di Finanza, Russo Giuseppe. CAPO 11 GUARINO Vincenzo e GUARINO Pietro reato di cui agli artt. 110 C.P., 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, nonché art. 23 legge 18/04/1975 nr. 110 per avere, in concorso tra loro, illecitamente detenuto presso il proprio ristorante “La Taverna dell’Isola”, una pistola Smith & Wesson cal. 38 con matricola abrasa che veniva rinvenuta e sequestrata in occasione dell’arresto di FUCCI Maria e FOTI Costantino, incaricati della custodia dell’arma. In Villasanta il 13.06.2006 e antecedentemente. CAPO 12 RUSSO Giuseppe reato di cui agli artt. 12 e 14 L. 14/10/1974 nr. 497, nonché art. 23 legge 18/04/1975 nr. 110, in relazione all’art. 40 co.2° C.P., perché quale sottufficiale della Guardia di Finanza, avendo avuto notizia della detenzione illegale dell’arma da sparo di cui al capo che precede da parte dei fratelli GUARINO Vincenzo e GUARINO Pietro, non ne impediva il verificarsi pur avendone l’obbligo giuridico quale ufficiale di polizia giudiziaria. In Villasanta il 13.06.2006 e antecedentemente. CAPO 13 GUARINO Vincenzo e RUSSO Giuseppe reato di cui agli artt. 81 cpv., 319 e 321 C.P. perché in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, RUSSO Giuseppe, quale pubblico ufficiale, nella sua qualità di sottufficiale della Guardia di Finanza, GUARINO Vincenzo quale destinatario dei favori, si accordavano per un soggiorno estivo gratuito in località Le Castella di Isola Capo Rizzuto (KR), nonché per la cessione gratuita di una parte delle quote della società “G.P.V.”, relativa alla gestione del ristorante “ LA TAVERNA DELL’ISOLA”, ubicato alla via Buonarroti nr. 30 di Villasanta, quale corrispettivo del compimento di atti contrari ai doveri di ufficio in vista di favori e/o “servizi” da rendere al GUARINO Vincenzo, quali “interventi” presso colleghi e uffici finanziari, quali la Dogana di Concorezzo e in igni caso affinché si atteggiasse nell’esercizio di pubbliche funzioni in modo favorevole al GUARINO Vincenzo, in violazione dei doveri di imparzialità e correttezza. In luogo imprecisato dall’ agosto ai primi mesi del 2006. Nell’ambito dell’attività investigativa venivano monitorati GUARINO Vincenzo 248 e il fratello GUARINO Pietro 249, rivelatisi entrambi legati alla cosca “NICOSCIA”, tramite LAPORTA Carmelo. Si tratta dei fratelli di GUARINO Patrizia, moglie di PAPARO Marcello. E’ emerso che i fratelli GUARINO gestiscono un ristorante denominato “La Taverna dell’ Isola” ubicato alla via Buonarroti nr. 30 di Villasanta. Per la sintesi della vicenda si riporta l’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. Nell’ambito dell’ascolto delle conversazioni intercettate sul conto dei GUARINO, in data 10.06.2006 veniva registrata una conversazione, il cui contenuto faceva ritenere che gli stessi custodissero illegalmente, proprio presso l’esercizio di ristorazione, una pistola. cnv del 10.06.2006 ore 09.45 prog. ID212186 250 LEGENDA VINCENZO:- GUARINO Vincenzo; MARIA:- FUCCI Maria Antonietta; (...):- Locuzione incomprensibile; …omissis… VINCENZO:-Mari MARIA:-Eh Ascolta fai sparire quella cosa la e che non va bene VINCENZO:MARIA:-E lo so ho capito ma dove me la devo portare adesso io? VINCENZO:-Eh MARIA:-Dove la porto adesso? E ma tirala fuori il prima possibile da la vedi di di MARIA:-Eh oggi quando me ne vado me la porto VINCENZO:- VINCENZO:-Si perchè senno la ha il vizio lui sai. MARIA:-Si si .. si non ti preoccupare non ti preoccupare va bene Guarino Vincenzo ordina alla factotum FUCCI Maria 251, sua dipendente presso il noto ristorante, di spostare con urgenza “...quella cosa...” . cnv del 10.06.2006, ore 10.28, prog.ID.212257 252 LEGENDA VINCENZO:- GUARINO Vincenzo; MARIA:- FUCCI Maria Antonietta; (...):- Locuzione incomprensibile; …omissis... Si ho portato via la roba MARIA:VINCENZO:-Eh? 248 nato ad Isola di Capo Rizzuto il 05.04.1962; 249 nato ad Isola di Capo Rizzuto il 21.11.1957; 250 cnv del 10.06.2006 ore 09.45 prog. ID212186 in uscita da Ut.3351219995 in uso a Guarino Vincenzo, verso ut.0392051901 intestata 251 alla G.P.V. srl con sede in Villasanta (MI) via Buonarroti nr.30, ristorante Taverna D’Isola, autorizzata con decreto avente numero 1873/06 R.I.T.T.; nata a Cerignola (FG) il 03.05.1969 252 cnv del 10.06.2006, ore 10.28, prog.ID.212257, in uscita da ut.3351219995 in uso a GUARINO Vincenzo, verso ut.039205190, intestata alla società G.P.V. s.r.l. (Taverna D’Isola) sito in via Buonarroti nr.30 Villasanta (MI), in uso a FUCCI Maria, autorizzata con decreto avente nr.1873/06 R.I.T.T.; MARIA:- L'ho portata via la roba Ah l'hai data a lui? MARIA:-No no .. no l'ho portata via io VINCENZO:- VINCENZO:-Eh? MARIA:- L'ho portata via io VINCENZO:-Ma quando adesso? Eh sono tornata adesso. MARIA:VINCENZO:-Ah va bene hai fatto bene dai Mari MARIA:-Ah ah va bene VINCENZO:-Ok dai ci vediamo stasera ciao ciao MARIA:-Ciao Dopo circa mezz’ora GUARINO chiama nuovamente FUCCI, dalla quale ottiene la conferma in merito a quanto ordinatole “...L'ho portata via io... Eh sono tornata adesso...” cnv del 10.06.2006 ore 17.36 prog.ID213151 253 LEGENDA VINCENZO:- GUARINO Vincenzo; PIETRO:- GUARINO Pietro; (...):- Locuzione incomprensibile …omissis… PIETRO:- L'hai sentita a Maria? VINCENZO:-Si perchè? PIETRO:-No dico tutto a posto la non e' che poi... Si no .. no tutto a posto oggi gli ho detto vai e togli tutto da la glielo fatto togliere VINCENZO:- PIETRO:-E va bene per forza VINCENZO:-Eh poi vediamo dai poi la sistemiamo …omissis… Nel pomeriggio dello stesso giorno, GUARINO Vincenzo, su attivazione del fratello Pietro, riferisce al suo interlocutore dell’avvenuto spostamento della pistola. Entrambi i fratelli erano quindi a conoscenza della presenza dell’oggetto, che si rivelera’ essere una pistola. cnv del 12.06.2006 ore 09.18 prog.ID216112 254 LEGENDAVINCENZO:- GUARINO Vincenzo; PIETRO:- GUARINO Pietro; (...):- Locuzione incomprensibile 253 cnv del 10.06.2006 ore 17.36 prog.ID213151 in uscita da Ut.3351219995 in uso a GUARINO Vincenzo, verso ut.3336224727 in uso a GUARINO Pietro, autorizzata con decreto avente numero 1873/06 R.I.T.T.; 254 cnv del 12.06.2006 ore 09.18 prog.ID216112 in uscita da ut.3351219995 in uso a GUARINO Vincenzo, verso ut.3336224727 in uso a GUARINO Pietro, autorizzata con decreto avente numero 1873/06 R.I.T.T.; …omissis… Quella cosa la ho pensato (...) nell'ufficio ma nella valigetta la metto nell'armadietto che sotto .. sotto non la vede nessuno. VINCENZO:- No .. no lasciala stare lasciala stare dov'e' che tu ...dio cane madonna va bene dai. PIETRO:- Che cazzo lascio la ma sei scemo sei. VINCENZO:- Dove la ? No ma non lo so la mattina gli ho detto Mari vedi sposta tutto da la non lo so che cazzo ha combinato lei. PIETRO:- L'ha già spostata ha già spostato tutto VINCENZO:- Eh lo so (..) me lo ha detto ieri ha detto Vincenzo qua già e' tutto a posto tanto dov'e' adesso sta bene le ho detto va bene lasciala dov'e' e basta. Che tanto queste .. queste sono cose che dobbiamo tenerle là morte ammazzate e ce le dobbiamo scordare non e' che quando la minima cosa BUM altrimenti e' un danno PIETRO:- PIETRO:- No ma che cazzo c’entra. VINCENZO:- Eh che cazzo c’entra non ci vuole niente a pagare ... PIETRO:- (..) faceva tutto quel rumore la VINCENZO:- Ah? PIETRO:- Troppo rumore fa VINCENZO:- Eh PIETRO:- Troppo … troppo A dio cane che e' andata bene porca puttana che non sia mai metti caso che entravano dentro vedevi una guerra là, una guerra succedeva VINCENZO:- PIETRO:- Va bene dai ci vediamo VINCENZO:- Va bene ciao PIETRO:- Ciao Conversazione dal contenuto eloquente, nel corso della quale i due fratelli concordano sul continuare a mantenere l’arma nel luogo dove è stata portata dalla FUCCI Maria. Si fa cenno anche ad uno specifico fatto, preoccupante per le possibili conseguenze, che avrebbe determinato la necessità di spostare l’arma. Le conversazioni sopra commentate facevano chiaramente ritenere che la pistola fosse detenuta dalla FUCCI Maria e, pertanto, si informava il Comando Arma territorialmente competente, con lo scopo di effettuare una perquisizione domiciliare presso quell’abitazione, ubicata in via IV Novembre nr. 49 di Merate. La stessa, come da atti, si concludeva con il rinvenimento di una pistola marca Smith & Wesson cal. 38 con matricola abrasa e il conseguente arresto 255 della FUCCI e del suo convivente FOTI Antonino 256 (All.8). Quando viene arrestata, Fucci Maria avverte immediatamente i fratelli Guarino: cnv del 13.06.2006, ore 08.56, prog.ID 220002 257 Legenda FUCCI M. :- FUCCI Maria Antonietta GUARINO:- GUARINO Vincenzo GUARINO:- Pronto!... FUCCI M. :- ascolta Vincenzo apri te il ristorante che io stamattina ritardo Grazie.... GUARINO:- uhm.... FUCCI M. :- Va bene?... GUARINO:- Vabbuò... FUCCI M. :- Grazie ... 255 c.n.r. relativa all’arresto di FUCCI Maria e FOTI Antonino; 256 nato a Melito di Porto Salvo il 29.06.1976; 257 cnv del 13.06.2006, ore 08.56, prog.ID 220002, in entrata su ut.3351219995, in uso a GUARINO Vincenzo, da Ut.3382217082 intestata ed in uso a FUCCI Maria Antonietta, autorizzata con decreto avente nr.1873/06 R.I.T.T.; FUCCI Maria, alla presenza dei Carabinieri, chiama il suo datore di lavoro chiedendogli di aprire il ristorante, stante la sua momentanea impossibilità. Il messaggio lascia perplesso Guarino Vincenzo, che non capisce la ragione della assenza di Fucci. L’arresto verra’ appreso da Guarino Vincenzo dalla madre di Fucci Maria, avendo avuto l’arrestata timore di comunicare l’arresto e la sua ragine in presenza dei carabinieri a persona che non fosse uno stretto congiunto, potendo tale elemento in tal coaso costituire un indizio a carico del destinatario del messaggio: cnv del 13.06.2006 ore 10.20, prog.ID220196 258 Legenda VINCENZO:GUARINO Vincenzo PIETRO :GUARINO Pietro (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto Calabrese da intendersi tradotta …omissis… PIETRO :Che cosa è successo? VINCENZO:E niente mi ha chiamato Maria stamattina, e mi ha detto Vincenzo vedi se puoi andare tu ad aprire. PIETRO :Perchè? VINCENZO:E poi mi ha chiuso il cellulare. Poi sono andato al ristorante, ho aperto e ho aspettato a Massimo... PIETRO :Eh! VINCENZO:E niente, poi mentre che ero lì ha chiamato la madre. Dice Vincenzo guarda mi ha chiamato Maria e mi ha detto di dirti che Maria è dai Carabinieri. PIETRO :Che è successo? VINCENZO:Eh! non lo so. PIETRO :Boh... VINCENZO:Ha detto digli a Vincenzo che sono dai Carabinieri. PIETRO :Ma a fare che cosa? VINCENZO:Che cazzo so io. Se lo sapevo. Ma... PIETRO :Ma l'hanno fermata? VINCENZO:E che cazzo, bho.. Stamattina mi ha detto dice Vincenzo vedi se puoi andare tu ad aprire, vai tu ad aprire il ristorante che io arrivo più tardi, grazie...e ha chiuso. PIETRO :E va bene, allora si vede che...boh... VINCENZO:Non penso che l'abbiamo fermata per... PIETRO :Ma va! Cazzo c'entra, cazzo c'entra. Lì è tutto a posto. Se no andavano a (...) la mattina stessa, no?. Scusa! VINCENZO:Eh! PIETRO :O è successo qualcosa con Antonio. VINCENZO:Non lo sò. PIETRO :Va bene, se ti ha detto così che ti ha detto...Che ti ha detto lei al telefono? Vado dai Carabinieri...Ah! Ma vado? No che l'hanno fermata? VINCENZO:No. Non me l'ha detto. Non mi ha detto niente lei. Lei solo mi ha chiamato e mi ha detto, Vicenzo vai tu ad aprire il ristorante che io arrivo più tardi, ciao. PIETRO :Va bene. VINCENZO:E mi ha chiuso. Ora ho aspettato Massimo che arrivasse Massimo PIETRO :Uhmm Uhmm.. VINCENZO:E mentre che ero là ha...mentre che ero là ha telefonata la madre. Dice, Vincenzo? Dico..si, sono io. Guarda mi ha chiamato la Mari è mi ha detto di dirti che è dai Carabinieri. Ho detto..ma che è successo? E fa..non lo so, guarda..non so niente. PIETRO :E che ne sò. VINCENZO:Bho.. PIETRO :Glielo hai detto? 258 cnv del 13.06.2006 ore 10.20, prog.ID220196, in uscita da ut.3351219995 in uso a GUARINO Vincenzo verso ut.3336224727 in uso a GUARINO Pietro, autorizzata con decreto avente nr.1873/06 R.I.T.T.; VINCENZO:Ora sono qua in ufficio io. PIETRO :Va bene. VINCENZO:Va bene dai, ciao. PIETRO :Ciao ciao Immediatamente cioe’ i due fratelli Guarino temono che l’arresto di Fucci Maria possa essere dovuto alla detenzione della pistola, da Fucci custodita per loro conto. Ancora, un quarto d’ora dopo: cnv del 13.06.2006 ore 10.31, prog.ID220293 259 Legenda VINCENZO:GUARINO Vincenzo PIETRO :GUARINO Pietro (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto Calabrese da intendersi tradotta …omissis… PIETRO :Ma sua madre che ti ha detto? VINCENZO:Pietro ma che vuole un'arte di seta, una guerra. Mi ha detto..vedi che mi ha chiamato Mari che è dai Carabinieri. PIETRO :Eh! VINCENZO:Ha detto di dirtelo, basta. Che cazzo ne so io. PIETRO :Ma sua madre? Ti ha chiamato pure sua madre? VINCENZO:Si...Mi ha telefonato in ufficio. PIETRO :All'ufficio qua da noi? VINCENZO:All'ufficio! Al ristorante. PIETRO :Ah! VINCENZO:E..aspettiamo. Che cazzo vuoi...bho. PIETRO :Bho! Non lo so. Che cazzo è successo. VINCENZO:Ma questa sempre incasinata è. Che cazzo ha questa? PIETRO :Ma non penso per quella sera, no? VINCENZO:Ma va, non credo. PIETRO :Eh! VINCENZO:Che cazzo se ne vengono dopo tre giorni? PIETRO :Eh eh.Se era per quella sera, l'indomani mattina... VINCENZO:Loro possono dire quello che vogliono. Uno può dire ascolta... PIETRO :Oh.... VINCENZO:(...) quello che vuoi. Che cazzo vuoi da me? PIETRO :Siamo passati di là. Pure noi l'abbiamo sentito (...) VINCENZO:No! Noi non abbiamo sentito niente. PIETRO :No, nel senso Maria glielo può pure dire no. VINCENZO:No! Maria gli può dire, guarda noi eravamo là e no abbiamo sentito niente. Che volete da me? PIETRO :Non ci abbiamo fatto caso, eravamo giù. VINCENZO:Eh PIETRO :Tanto non è che l'hanno visto loro. però sicuramente deve essere qualche altro cazzo. VINCENZO:E mi sta preoccupando. PIETRO :In che senso? VINCENZO:E..metti vanno là al ristorante. Non lo so. 259 cnv del 13.06.2006 ore 10.31, prog.ID220293, in entrata su ut.335121995 in uso a GUARINO Vincenzo, da ut.3336224727 in uso a GUARINO Pietro, autorizzata con decreto avente nr.1873/06 R.I.T.T.; PIETRO :E che cosa fanno al ristorante? Guarda che non c'è niente. VINCENZO:E lo so che non c'è niente. …omissis… E’ quindi nel ristorante che l’arma ha creato problemi, sparando con grande rumore, suscitando preoccupazione nei fratelli Guarino che hanno preferito spostarla. Le conversazioni che seguono dimostrano che i fratelli GUARINO si attiveranno per tutto ciò che segue all’arresto della FUCCI e in primo luogo per affrontare le spese legali. Poco prima di mezzogiorno Fucci Maria riesce a comunicare direttamente con Guarino Vincenzo, e a confermare i suoi timori: cnv del 13.06.2006 ore 11.47, prog.ID220535 260 Legenda VINCENZO:GUARINO Vincenzo MARIA :FUCCI Maria Antonietta (...) Locuzione incompresa da intendersi tradotta VINCENZO:Pronto MARIA :Ciao sono io. Guarda che io sono dai Carabinieri. A me mi portano a Como e ad Antonio a Lecco. VINCENZO:Perchè Mari? MARIA :E perchè sono venuti a casa, boh..hanno trovato una una una (...) che ne so. Capito? Va bene? VINCENZO:Che vuol dire ti portano a...? MARIA :E ci portano dentro. VINCENZO:O porco... MARIA :Va bene? VINCENZO:Va bene? MARIA :D'accordo? Ciao ...omissis… Immediatamente i due fratelli cercano di capire che cosa sia stato scoperto, e di tutelare per quanto possibile, oltre a se stessi, Fucci Maria: cnv del 14.06.2006 ore 17.12, prog.ID225090 261 Legenda VINCENZO:GUARINO Vincenzo PIETRO :GUARINO Pietro ROCCO :Uomo n.m.i. 260 cnv del 13.06.2006 ore 11.47, prog.ID220535, in entrata su ut.335121995 in uso a GUARINO Vincenzo, da ut.3382217082 in uso a FUCCI Maria Antonietta, autorizzata con decreto avente nr.1873/06 R.I.T.T.; 261 cnv del 14.06.2006 ore 17.12, prog.ID225090 in entrata su ut.3351219995 in uso a GUARINO Vincenzo, da ut.3336224727 in uso a GUARINO Pietro, autorizzata con decreto avente nr.1873/06 R.I.T.T.; (...) Locuzione incompresa …omissis… PIETRO :Dove sei, lì? VINCENZO:E niente, siamo siamo ancora qua. PIETRO :E passami Rocco per favore va. Che ho bisogno di parlargli. VINCENZO:Rocco..! ROCCO:Pronto PIETRO:Caro Rocco buona sera ROCCO:Uhè ciao, come stai? PIETRO:Bene! Tu come stai? ROCCO:Uhmm, bene bene. PIETRO :Ascolta..Ascolta io ho una necessità assoluta, non me ne frega un cazzo di spendere. ROCCO:Bisogna vedere, lo dicevo adesso a tuo fratello Pietro. Bisogna che cosa è. non sappiamo nulla ancora.. PIETRO:Certo! (...) ROCCO:E sai..Se non sappiamo per che cosa..Perchè l'arm...Io non credo che sia la pistola. PIETRO:E neanche io.. cioè se permetti ho qualcosa. .. ROCCO:E perchè non è possibile, non l'avrebbero portata in galera. Non l'avrebbero arrestata, mi capisci? Quindi bisogna vedere il motivo per cui sono andati a vedere. Cioè io... PIETRO:Va bene... ROCCO:ho un sospetto. Un sospetto, però qua lo dico..ma è un sospetto così. Magari c'aveva in casa della droga..... …omissis… cnv del 14.06.2006 ore 18.59, prog.ID225520 262 Legenda VINCENZO:GUARINO Vincenzo PIETRO :GUARINO Pietro (...) Locuzione incompresa Parzialmente in dialetto Calabrese da intendersi tradotta …omissis.... VINCENZO:E' tutto da vedere domani mattina alle undici, c'hanno l'interrogazione. PIETRO :Ma va anche Rocco? VINCENZO:Eh! PIETRO :Va anche Rocco? VINCENZO:E certo che deve andare Rocco. Deve andare Rocco e l'altra. PIETRO :Va bene dai. Speriamo a domani. VINCENZO:Speriamo. Io poi gliel'io detto, gli ho detto Rocco poi dopo di chè ti chiamo così mi fai sapere. PIETRO :Si VINCENZO:E mi dici se ci dobbiamo vedere per quanto riguarda i soldi. Magari mi dici quello che è, mi faccio un salto e ci vediamo. A..sia alla mamma sia al fratello gliel'ho detto..gli ho detto, guarda siccome lo conosco all'avvocato, al limite mi metto io d'accordo per i discorsi dei soldi dopo di ché ve lo faccio sapere. PIETRO :Va bene. VINCENZO:E perchè alla fine glieli devi....non è che ce li devono mettere loro. O no? PIETRO :Va bene dai, poi vediamo dai. VINCENZO:E questo è quanto. 262 cnv del 14.06.2006 ore 18.59, prog.ID225520 in entrata su ut.3351219995 in uso a GUARINO Vincenzo, da ut.3336224727 in uso a GUARINO Pietro, autorizzata con decreto avente nr.1873/06 R.I.T.T.; …omissis... PIETRO :Allora..allora si vede che è quella là, quella dell'altra sera.. VINCENZO:Ah? PIETRO :..quella dell'altra sera che l'ho portata a casa. VINCENZO:Ma... …omissis... cnv del 16.06.2006, ore 13.43, prog.ID231259 263 Legenda VINCENZO:GUARINO Vincenzo. ANNA :ROMANO Anna, madre di FUCCI Maria (...): locuzione incompresa VINCENZO:-Pronto ANNA:- Vincenzo son la mamma sono la mamma di Maria VINCENZO:-Si si mi dica ANNA:- Eh ascolta adesso ho avuto una telefonata io VINCENZO:-Eh ANNA:- Mi ha telefonato un volontario, un volontario di dove sta Maria in ferie VINCENZO:-Si si ANNA:- Eh .. eh .. allora mi ha detto così che io che sono la mamma, la Maria sempre piange, eh e che mi ha detto che mi abbraccia e che mi bacia VINCENZO:-Eh eh ANNA:- E che ha detto che io posso andarla a trovare perchè sono sua mamma VINCENZO:-Si si si ANNA:- Mio ha detto senza il permesso dell'avvocato senza il permesso di nessuno VINCENZO:-No no ci vuole quello ANNA:- No a lui ha detto signora ascolta ... VINCENZO:-... tanto (..) lui e' andato stamattina a fare a fare la richiesta no ...omissis… VINCENZO:-E va bene tanto adesso basta che vede pure lei martedì si tranqui.. stamattina ho risentito di nuovo l'avvocato ho l'appuntamento lunedì pomeriggio signora Anna ha capito? ANNA:- Ho capito (piange) VINCENZO:-Eh pomeriggio alle 15.30 andiamo io dovremmo andare io e Pietro ho già sentito stamattina di nuovo l'avvocato e mi ha detto Guarino per lei non ci sono problemi per la ragazza ANNA:- E lo so me l'ha detto me l'ha detto anche questo ragazzo signora... VINCENZO:-E' glielo sto dicendo signora lei si deve prendere di coraggio porca miseria sennò... ANNA:- Vince' voglio vedere se era un tuo figlio Vincé VINCENZO:-Lo so lo so lo so però facendo cosi' lei gli risolve il problema ANNA:- Lo so che non lo risolvo però Vincé il mio cuore si sta rompendo ti giuro perchè io non ce la faccio ed io poi la conosco troppo bene alla Maria VINCENZO:-E lo so lo so io per quel poco che l'ho conosciuta lo so che soffre ANNA:- Signora mi ha detto io devo dirle che la ragazza sempre piange per lei piange per me ho detto io VINCENZO:-E lo so per lei perchè lei ha paura di lei sicuramente e' per questo adesso martedì se si riesce ad andarla a vedere così la tranquillizza magari senza fare le le .. certo magari le viene da piangere lo farà però deve darle pure un pò di coraggio che comunque glielo deve pure dire Maria guarda c'e' Vincenzo con Pietro stanno un attimino muovendo tutto quanto tutta una serie di cose e l'avvocato già stamattina mi ha garantito che pensa per la prossima udienza settimana prossima di tirarla fuori almeno lei e' sicura che esce che esce molto prima. ANNA:- Si si si speriamo il signore speriamo VINCENZO:-Me lo auguro madonna mia che uscirebbe pure stasera ANNA:- E che che che cavoli dico io solo io una cosa dico io va bene non e' che era di mia figlia l'hanno messo come lo sai già capito VINCENZO:-Si si si ANNA:- Però ci sono persone che ammazzano e dopo due mesi li tirano fuori VINCENZO:-E stamattina così gli ho detto anch'io all'avvocato ANNA:- E scusa non e' che.... VINCENZO:-Gli ho detto gli ho detto fischia tutto quello che si sente in televisione rapine quello e quell'altro però dice Vincenzo e' così purtroppo e' la procedura che deve andare così… va bene 263 cnv del 16.06.2006, ore 13.43, prog.ID231259 in entrata su ut.3351219995 in uso a GUARINO Vincenzo, da ut.3393330745 in uso a ROMANO Anna, autorizzata con decreto avente nr.1873/06 R.I.T.T.; ANNA:- Digli non e' che non lo dobbiamo pagare lo paghiamo sta tranquillo quello che vuole VINCENZO:-No non per quello per quello ho sistemato già io ieri signora Anna non si deve preoccupare. ANNA:- Vincenzo ... Vincenzo mi deve scusare se la chiamo Vincenzo mi devi scusare tanto guarda. VINCENZO:-No no no lei non si deve scusare quando ha bisogno mi chiama e sta tranquilla però .... …omissis… Sussistono quindi gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di cui al capo 11 a carico di Guarino Vincenzo e di Guarino Pietro. Dalle intercettazioni e’ emerso che della detenzione della pistola all’interno del ristorante era a conoscenza anche Russo Giuseppe. E’ anche emerso che Russo Vincenzo ha acquistato un kit per la pulizia di armi da fuoco per conto di GUARINO Vincenzo nella consapevolezza che questi deteneva illegalmente, insieme con il fratello GUARINO Pietro, una pistola marca Smith & Wesson cal. 38 , risultata con matricola abrasa, successivamente sequestrata a seguito dell’arresto di FUCCI Maria (factotum dei GUARINO) e di FOTI Antonino. Dalle tecniche e’ emerso che Russo Giusepe, appartenente alla Guardia di Finanza, ha anche goduto di servigi da parte dei fratelli Guarino. In particolare e’ emerso che un soggiorno gratuito di una settimana e’ stato offerto e al maresciallo Russo Giuseppe in località Le Castella di Isola Capo Rizzuto (KR), tramite MANFREDI Antonio, figlio di MANFREDI Mario che sarà successivamente vittima della faida tra gli ARENA e i NICOSCIA. Russo Giuseppe e’ anche entrato in rapporti di affari con i fratelli Guarino. Infatti ha acquisito da parte di GUARINO Vincenzo, fratello di GUARINO Patrizia, moglie di PAPARO Marcello, quote della società “G.P.V.” (iniziali di Giuseppe, Vincenzo e Pietro), relativa alla gestione del ristorante “ LA TAVERNA DELL’ISOLA”, ubicato alla via Buonarroti nr. 30 di Villasanta. E’ emerso anche che RUSSO Giuseppe ha promesso il proprio intervento presso un suo collega della dogana di Concorrezzo, a richiesta di GUARINO Vincenzo. In merito al concorso nella detenzione dell’arma da parte di Guarino Vincenzo e Pietro si richiama l’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. Nel proseguo si andranno a rappresentare altri eventi delittuosi delineatisi nel corso dell’attività investigativa. In primo luogo si parlerà di alcuni episodi nei quali è coinvolto un appartenente alla Guardia di Finanza in servizio a Monza, in particolare RUSSO Giuseppe264 che entrerà in contatto con il GUARINO Vincenzo diventando suo socio in affari. Il tutto inizia a seguito di un non meglio specificato controllo da parte della G.d.F., come da conversazioni di seguito riportate: Cnv del 07.04.2005 ore 10.24, prog.765, in uscita da ut. 3355669697 265 Legenda VINCENZO:GUARINO Vincenzo ANTONIO :GUARINO Fernando Antonio (...) Locuzione incompresa ANTONIO :Pronto VINCENZO:Totarè ANTONIO :Oh, dimmi? VINCENZO:Ma dove sei? ANTONIO :Sono venuto a casa che c'era... ancora non erano andati. VINCENZO:Ma chi è che c'era, qualcuno all'ufficio? ANTONIO :Si c'era qualcuno... c'era. VINCENZO:(impreca) ANTONIO :C'era la finanza se non mi sbaglio. VINCENZO:Uhm. ANTONIO :Va bene comunque. Ma non so se erano là per te o per qualcun altro. Hai capito? VINCENZO:Uhm ANTONIO :Che c'è dimmi? VINCENZO:E no volevo sapere. ANTONIO :Ma ora più tardi.. ora sono a casa. Ora esce altri 10 minuti e vado. VINCENZO:Uhmm. Va bene dai. Cnv del 07.04.2005, ore 10.25, prog.766, in uscita da ut.3355669697 266 Legenda VINCEZO:GUARINO Vincenzo UOMO :Persona "Geometra" n.m.i. (...) Locuzione incompresa UOMO :Pronto VINCENZO:Si. Geometra buon giorno. UOMO :Eh ciao VINCENZO:Niente mi ha chiamato l'ufficio che io sono a casa da ieri che sono ammalato con la febbre. UOMO :Eh. Niente io sto cercando qua adesso con il trasloco di trovare fuori i.. quel modello. VINCENZO:Ma cos'è che vuole? UOMO :Eh.. stanno facendo un pò tutta la zona eh. VINCENZO:(impreca)Qualcosa di grave geometra? UOMO :Eh? VINCENZO:Qualcosa di grave? UOMO :E non lo so. Per il momento no, dopo vediamo. Ok? VINCENZO:Eh, ma se mi chiamano che gli devo...? UOMO :Eh se sei a letto ammalato che cazzo devi fare? Ok? VINCENZO:Eh, spengo il cellulare. UOMO :Va bene. Ok ciao VINCENZO:Ok ciao Le conversazioni sopra riportate testimoniano un controllo ad una non meglio indicata società comunque riconducibile a GUARINO Vincenzo. cnv del 17.05.2005, prog.1588, ore 10.29 in uscita da ut.3355669697 267 264 265 nato a Messina il 15.11.1968; Cnv del 07.04.2005 ore 10.24, prog.765, in uscita da ut. 3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, verso un utenza non rilevata in uso a GUARINO Antonio Fernando, autorizzata con decreto avente nr.960/05 r.i.t.t. 266 Cnv del 07.04.2005, ore 10.25, prog.766, in uscita da ut.3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, verso ut.3356940437 intestata alla ditta SEGED s.r.l., in uso a uomo n.m.i. chiamato geometra, autorizzata con decreto avente nr.960/05 r.i.t.t. 267 cnv del 17.05.2005, prog.1588, ore 10.29 in uscita da ut.3355669697 vs ut.3356940437 intestata alla ditta seged srl, in uso a uomo chiamato geometra n.m.i. , autorizzata con decreto avente nr.960/05 r.i.t.t. LEGENDA VINCENZO:- GUARINO Vincenzo. GEOMETRA:- Uomo in corso di identificazione. (...):- Locuzione incomprensibile. GEOMETRA:- Pronto. VINCENZO:- Si geometra. GEOMETRA:- Allora 347-4159958. VINCENZO:- Questo e' di quello più anziano GEOMETRA:- Russo no Russo il più giovane VINCENZO:- Il più giovane GEOMETRA:- Esatto VINCENZO:- Ok com'e' che si chiama GEOMETRA:- Russo VINCENZO:- va bene la ringrazio geometra. GEOMETRA:- Niente ciao VINCENZO:- Salve buongiorno. In questa conversazione il geometra (lo stesso della conversazione sopra riportata) fornisce un numero telefonico che poi si scoprirà essere quello del maresciallo Russo Giuseppe in servizio alla Guardia di Finanza di Monza, contattato per valutare se il controllo costituisca qualcosa di “grave” per Guarino Vincenzo. Di qui il maresciallo Russo inizia il rapporto con GUARINO Vincenzo, che diventa ben presto confidenziale ed amichevole, tanto da chiedere consigli in merito alla scelta di una località dover poter trascorrere le imminenti vacanze estive. Quel rapporto si consoliderà e sfocerà nella costituzione di una società denominata G.P.V. (guarda caso le iniziali di Giuseppe –RUSSO- Pietro e Vincenzo -fratelli GUARINO-) Dalle interecttazioni e’ emerso che Guarino Vincenzo si e’ rivolto a La Porta Carmelo per ottenere per Russo Giuseppe “un posto al sole” per quell’estate. Sara’ lo stesso Guarino a pagare il soggiorno di una settimana per Russo e la sua famiglia a Isola di Capo Rizzuto in un villaggio vacanze. La Porta si rivolge a Nicoscia Antonio e quindi a Manfredi Antonio. Cnv del 09.06.2005, ore 09.18, prog.272, in uscita da ut.3495829422 268 Legenda Carmelo:LAPORTA Carmelo Antonio:NICOSCIA Antonio (...) Locuzione incompresa "Conversazione in dialetto Calabrese" Antonio:Zio Cà che c’è? Carmelo:Pronto (impreca) e che ci vuole a rispondere? Antonio:E che ci vuole, se prima non ho potuto risponderti, che ci vuole. Carmelo:Ah! Che stavo dicendo, Ohi Antò? Antonio:Ah? Carmelo:Ascoltai a me? Siccome ci sono 4 amici miei che devono scendere a Isola (sovrapposizioni), all'Hotel, no, al villaggio. Antonio:Eh! Carmelo:E fanno dal 6 al 13. Sono 4 persone, marito moglie e 2 figli. 268 Cnv del 09.06.2005, ore 09.18, prog.272, in uscita da ut.3495829422 verso ut.3200317292, in uso a NICOSCIA Antonio autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t. Antonio:Eh! Carmelo:E vogliono stare una settimana. Hai capito? Antonio:Si Carmelo:Dal 6 al 13. Antonio:Da quando? Carmelo:Dal 6 al 13 di Agosto. Antonio:E ora lo dico a mio cognato e li faccio prenotare, dai. Carmelo:E falli prenotare che è una cosa che mi interessa urgente. Antonio:4 persone sono? Carmelo:4..Sono marito e moglie e 2 figli. Antonio:Ah! Una famiglia allora.. marito moglie.. Carmelo:Una famiglia. Antonio:E va bene dai.. ora Carmelo:Dal 6 al 13 però. Dammi una risposta che gliela devo dare hai capito? Sennò quelli li scendono a vuoto. Antonio:E va bene dai, non ti preoccupare che ti faccio sapere io, subito. Subito.. dammi un paio di giorni di tempo e ti faccio sapere io, dai. …omissis… In questa prima conversazione si apprende che LAPORTA Carmelo chiede al suo interlocutore NICOSCIA Antonio circa la possibilità di una prenotazione per una settimana di vacanza al villaggio turistico di Isola di Capo Rizzuto, poichè amici suoi, ovvero una famiglia di quattro persone, dovranno passare un periodo di vacanza dal 6 al 13 agosto 2005. Si comprenderà successivamente che, al proposito, LAPORTA Carmelo è stato attivato da GUARINO Vincenzo e che la vacanza di cui trattasi è quella del maresciallo Russo e famiglia.. Cnv del 09.06.2005, ore 11.41, prog.2035, in uscita da ut.3355669697 269 LEGENDA VINCENZO:- GUARINO Vincenzo, in altri atti meglio indicato. CARMELO:- LAPORTA Carmelo, in altri atti meglio indicato. (...):- Locuzione incomprensibile. CARMELO: Pronto. VINCENZO: Cutri'. CARMELO: Ah VINCENZO: Ascoltami ma come si chiama l'albergo lì? CARMELO: Hotel Club. VINCENZO: Hotel Club? CARMELO: Uhm VINCENZO: Ah, ehm o Club Hotel? CARMELO: no Hotel Club si chiama. VINCENZO: Si chiama proprio Hotel club. CARMELO: Praticamente una volta si chiamava Hotel Club però adesso si chiama V&G hai capito? VINCENZO: Come? CARMELO: V&g. VINCENZO: V&G? CARMELO: Uhm V&G si chiama adesso. 269 Cnv del 09.06.2005, ore 11.41, prog.2035, in uscita da ut.3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, verso ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata con decreto avente nr.960/05 r.i.t.t. VINCENZO: E che cazzo di nome e' CARMELO: Quello, quello che fanno la pubblicità in televisione. VINCENZO: Fanno addirittura la pubblicità? CARMELO: Uhm quelli che dicono non chiamateci villaggio capito... comunque è bello là Vincenzo. VINCENZO: Ma non e' 5 stelle e' 4 stelle. CARMELO: E' 5 stelle. VINCENZO: 5 stelle Ot Club VC CARMELO: VG VG no VC. VINCENZO: VG CARMELO: Eh comunque se trovo un deplian poi te lo porto dai VINCENZO: E no voleva andare qui per vederlo CARMELO: Dove. VINCENZO: Su internet. CARMELO: E guarda allora... internet mi sembra che e' VG VINCENZO: VG (...) CARMELO: O VG Hotel club una cosa del genere VINCENZO: Va bene dai adesso vediamo ok. CARMELO: Ciao VINCENZO: Ciao ciao. I due interlocutori parlano del villaggio turistico e GUARINO Vincenzo cerca notizie in merito allo stesso. Cnv del 11.06.2005, ore 11.56, prog.2082, in entrata su ut.3355669697 270 VINCENZO: GUARINO Vincenzo. RUSSO: RUSSO Giuseppe. (...):- Locuzione incomprensibile. VINCENZO: Pronto. RUSSO: Guarino buongiorno sono... sono RUSSO. VINCENZO: Ah si buongiorno RUSSO. RUSSO: Buongiorno non mi dica che sta lavorando. VINCENZO: No no oggi no. RUSSO: Eh (...) io sono in giro no non sta lavorando. VINCENZO: No no. RUSSO: La disturbo? VINCENZO: No, no mi dica RUSSO. RUSSO: Ha saputo l'indirizzo là? VINCENZO: Lì non c'e' bisogno di indirizzo perchè ho parlato ieri sera. RUSSO: Ah. VINCENZO: Lì deve arrivare fino a Crotone RUSSO: Eh, è il posto qual'è no per sapere l'indirizzo dove.. dove andare. VINCENZO:-Esatto no la, allora la, la diciamo il residence si chiama ot club le Castella. RUSSO:- Ah è come, come .. come è scritto. VINCENZO:- Oh. RUSSO:- Eh. VINCENZO:- Mi sente? RUSSO:- Si si. VINCENZO:- Ot club le Castella. RUSSO:- Le Castella ok. VINCENZO:-Le Castella lei deve arrivare fino a Crotone da Crotone poi normalmente passa Isola di Capo Rizzuto RUSSO:- Va bene ... Le Castella VINCENZO:- Comunque Le Castella è una frazione di Isola. RUSSO:- Di Isola ho capito. VINCENZO:- Esatto lei quando va là, chieda di questo albergo qua che è un tutto un complesso tutto un pò particolare bellissimo. RUSSO:- Si. 270 Cnv del 11.06.2005, ore 11.56, prog.2082, in entrata su ut.3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, da ut.3474159958 in uso a RUSSO Giuseppe, autorizzata con decreto avente nr.960/05 r.i.t.t. VINCENZO:- E niente lei quando va la gli dice che sono tizio caio basta. RUSSO:- Ah ho capito per il resto? VINCENZO:- Per il resto tutto a posto. RUSSO:- Tutto tutto a posto, novità nessuna no? VINCENZO:- No niente RUSSO tutto tutto RUSSO:- Nessuna nessuna novità va bene ci vediamo qualche giorno, si ci prendiamo un caffè VINCENZO:- Si, si io gliel’ho detto Russo quando lei è disponibile se mi da un colpo di telefono ci, ci incontriamo. RUSSO:- Ci prendiamo un caffè perchè l'altra volta non potevo parlare siccome (...) è in ferie no, ero, ero con un'altro collega, ero così ero in giro. VINCENZO:- Ho capito. RUSSO:- Va bene dai Guarino ci sentiamo VINCENZO:- Ok Russo ripeto quando lei è disponibile che ha non so un pò di tempo, ci organizziamo e magari ci beviamo un caffè o andiamo a pranzo. RUSSO:- Va bene se io sono di là in zona telefono sul cellulare se siamo lì a Concorezzo andiamo a prendere un caffè va bene? VINCENZO:- Ok va bene la saluto. RUSSO:- Va bene arrivederci salve. VINCENZO:- Salve. Con questa conversazione si ottiene la conferma che l’interessamento del LAPORTA è indirizzato alle vacanze estive del maresciallo Russo e famiglia. Russo per parte sua telefona a Guarino, al quale si rivolge ancora in modo formale, esplicitamente ed esclusivamente per apprendere notizie in merito al possibile soggiorno estivo. Dalle conversazione emerge anche che i due hanno intenzione di incontrarsi presto per rendere piu’ stretti i loro rapporti. Guarino Vincenzo prende al balzo la disponibilta’ manifestata da Russo, e telefona immediatamente a La Porta per ottenere rassicurazioni sul suo interessamento presso il residence. cnv del 11.06.2005, ore 12.00, prog.2083, in uscita da ut.3355669697 271 LEGENDA VINCENZO:-GUARINO Vincenzo, in altri atti meglio indicato. CARMELO:- LAPORTA Carmelo, in altri atti meglio indicato. (...):- Locuzione incomprensibile. CARMELO:- Pronto. VINCENZO:- Cutri'. CARMELO:- Ehi. VINCENZO:- Buongiorno. CARMELO:- E salutiamo. 271 cnv del 11.06.2005, ore 12.00, prog.2083, in uscita da ut.3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, verso ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata con decreto avente nr.960/05 r.i.t.t. VINCENZO:- Tutto a posto? CARMELO:- Si tutto a posto sono a casa. VINCENZO:-Eh che stavo dicendo siccome ho chiamato a quello là, mi ha chiamato stamattina e voleva l’indirizzo, io alla fine indirizzo non gliel’ho dato perchè gli ho detto basta che vai alle Castelle la chiede dell'Hot Club e basta solamente dovremmo dare il nome a quelli dell'albergo. CARMELO:- E si, si ma l'importante è che va poi capito perchè a me domani mi chiama mio nipote e mi fa sapere perchè lui come si chiama la prenotazione gliela fa dal 6 al 13. VINCENZO:- E si no, no lui va CARMELO:- L'importante (...) VINCENZO:- No, no ma stai scherzando no non che cosa che non va CARMELO:- (...) VINCENZO:- Ah? CARMELO:- (...) la sotto capace che ci sono pure ad Isola e me la prendo io la capito. VINCENZO:- E si (....) non lo so se sono in quel (...) periodo là capito. CARMELO:- E va bene dai. VINCENZO:- Comunque al limite ci sentiamo. CARMELO:- si, si certo certo quando ci vediamo? VINCENZO:- E quando vuoi a casa sono io. …omissis… La Porta Carmelo si assume cioe’ la responsabilita’ personale del buon trattamento da riservare a Russo, che sara’ ad Isola in periodo in cui si trovera’ la’ anche La Porta. Cnv del 20.06.2005 prog.2187, ore 11.15 in entrata su ut.3355669697 272 LEGENDA VINCENZO:- GUARINO Vincenzo, in altri atti meglio indicato. CARMELO:- LAPORTA Carmelo, in altri atti meglio indicato. (...):- Locuzione incomprensibile. VINCENZO:- Pronto. CARMELO:- Pronto. VINCENZO:- Ehi. CARMELO:- Guarda che mi ha chiamato il villaggio adesso per la prenotazione ed ho fatto fare dal 7 al (...) VINCENZO:- Dal 6 Carmine non ti sento. CARMELO:- Da domenica a domenica è. VINCENZO:- Mi senti. CARMELO:- Il 6 e' sabato. VINCENZO:- Si il 6 notte perchè lui penso che arriva il 6 sera. CARMELO:- E va bene non è un problema dai, comunque io ti do il numero del villaggio digli di chiamare hai capito. 272 Cnv del 20.06.2005 prog.2187, ore 11.15 in entrata su ut.3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, da utenza non rilevata in uso a LAPORTA Carmelo, autorizzata con decreto avente nr.690/05 r.i.t.t VINCENZO:- Ah CARMELO:- Guarda che gli ha fatto 1000 euro di sconto. VINCENZO:- 1000 euro di sconto? CARMELO:- Si VINCENZO:- E la (...) quanto vuole CARMELO:- eh VINCENZO:- Quanto vuole CARMELO:- E ancora mi (...) gli toglie altri 500 euro insomma mi sembra 2500 euro quattro persone buono no in un villaggio VINCENZO:- 2500? CARMELO:- Uhm mi sembra. VINCENZO:- Già tolti i 1000 euro. CARMELO:- Tolti i 1000 euro e si però c'è tutto là, mangiare bere non devono fare niente loro gli fanno anche il letto, 1500 euro sono tre milioni di sconto (...) di più. VINCENZO:- Va bene dai dammi il numero che così faccio CARMELO:- 0962 VINCENZO:- Allora 0962 aspetta, aspetta 0962 CARMELO:- Si 79 VINCENZO:- Aspetta 79 dimmi CARMELO:- 50 VINCENZO:- 50 CARMELO:- 54 VINCENZO:- 54 con chi deve parlare? CARMELO:- Digli che deve chiedere di MANFREDI Antonio. VINCENZO:- MANFREDI Antonio? CARMELO:- Si VINCENZO:- Va bene allora dai. CARMELO:- Di gli di (...) dire il mio cognome mio altrimenti si confondono poi. VINCENZO:- Va bene gli dico fai il nome. CARMELO:- E fa il mio nome digli di dire che viene da parte di LAPORTA. VINCENZO:- Ah. CARMELO:- E cosa stavo dicendo quando ci vediamo che ti devo dire una ambasciata. VINCENZO:- Stasera perchè adesso sono a Cremona CARMELO:- ah a Cremona va bene dai ok. VINCENZO:- Ma tu scendi CARMELO:- E non lo so Vincenzo devo vedere come sto. VINCENZO:- E penso che anche io adesso scendo tre quattro giorni vediamo che pure io (...) o vado a casa di mamma oppure (...). CARMELO:-E va bene se bisogna un'altro appartamento lo troviamo no. VINCENZO:- Ed adesso vediamo al limite poi te lo faccio sapere. CARMELO:- Va bene dai. VINCENZO:- Ma di totale per questo quanto ha chiesto. CARMELO:- Oh Vincenzo 4 persone mi sembra che ci vuole sopra i 2500 euro come ho capito. VINCENZO:- 2500 CARMELO:- Si aspetta non fare (...) prezzo che poi se la vedono loro. VINCENZO:- Non ho capito. CARMELO:- Non fare niente di prezzo capito. VINCENZO:- Si si CARMELO:- Se la vedono loro perchè comunque sono stati tolti 1500 euro questo è sicuro. VINCENZO:- Eh CARMELO:- In base (...). VINCENZO:- Perciò su 2500 sono 1500 CARMELO:- 1500 di meno 3500 paga o 4000 ed ha tolto 1500 in meno. VINCENZO:- Ah va bene dai. CARMELO:- li ha tolti ed adesso gli sta dicendo che c'è quel suo parente (...) gli tolgono altri 500 praticamente gliene tolgono 2000 invece che 1500. VINCENZO:- Ok dai CARMELO:- Insomma due persone non pagano VINCENZO:-ohi Ca, allora a questo qua lo chiamo non faccio chiamare a lui. CARMELO:- E chiamalo tu dai VINCENZO:- Lo chiamo io e ci parlo io CARMELO:- Parlaci tu vedi com'è e poi mi fai sapere. VINCENZO:- Va bene CARMELO:- Ciao. VINCENZO:- Come si chiama ANTONIO MANFREDI. CARMELO:- Si ANTONIO MANFREDI. …omissis… Dall’ascolto delle conversazioni sopra riportate si comprende chiaramente che i due interlocutori continuano a programmare le vacanze per la famiglia del maresciallo RUSSO. In particolare si preoccupano per far ottenere uno sconto. LAPORTA riferisce al GUARINO che il maresciallo, una volta giunto al villaggio, dovrà presentarsi come suo amico e chiedere di MANFREDI Antonio. cnv del 20.06.2005 ore 11.30, prog.2183, in uscita da ut.3355669697 273 LEGENDA VINCENZO:- GUARINO Vincenzo GIUSEPPE:- RUSSO Giuseppe UOMO:- non meglio generalizzato...(..)..:- locuzione incomprensibile GIUSEPPE:- pronto.... VINCENZO:- Russo.... GIUSEPPE:- si ciao dimmi.... 273 cnv del 20.06.2005 ore 11.30, prog.2183, in uscita da ut.3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, verso ut.3474159958, in uso a RUSSO Giuseppe, autorizzata con decreto avente nr.960/05 r.i.t.t.; VINCENZO:- pronto..... GIUSEPPE:- si dimmi.... VINCENZO:- si sono Guarino.... GIUSEPPE:- ah..s..(...)..ah non l'avevo...non l'avevo riconosciuta....buon giorno.... VINCENZO:- ...(ride).... ho detto sicuramente non mi ha riconosciuto.... GIUSEPPE:- no.. no.. pensavo.. fosse...fosse.. un collega....va...ha la stessa voce...no...no.. buon dì... VINCENZO:- buongiorno....niente Russo allora hum...mi ha appena chiamato l'albergo e tutto quanto giù... GIUSEPPE:- si.... VINCENZO:- e vuol...per la conferma.... GIUSEPPE:- si.... VINCENZO:- però ha bisogno dei dati... GIUSEPPE:- si.... VINCENZO:- per quanto riguarda i vostri dati.... GIUSEPPE:- si... VINCENZO:- personali... GIUSEPPE:- eh... VINCENZO:- ecco...io gli do il numero.... GIUSEPPE:- si.... VINCENZO:- o sennò la faccio chiamare io.... GIUSEPPE:- no vuoi dare anche il numero.... VINCENZO:- eh...al limite è meglio se chiamate voi.... GIUSEPPE:- eh si..si..lo chiam.... VINCENZO:- 0962... GIUSEPPE:- si... VINCENZO:- 79... GIUSEPPE:- si... VINCENZO:- 50... GIUSEPPE:- si.... VINCENZO:- 54... GIUSEPPE:- 5..4...si...come..... VINCENZO:- si chiama ANTONIO.....deve parlare con ANTONIO..... GIUSEPPE:- si.... VINCENZO:- si... GIUSEPPE:- faccio il ..il suo nome?... VINCENZO:- no deve fare il nome di CARMINE.....gli dice guardi io sono l'amico di CARMINE....e.. GIUSEPPE:- altro fratello.... VINCENZO:- per il discorso....eh?... GIUSEPPE:- chi è altro fratello...... VINCENZO:- si.... GIUSEPPE:- ...(...)... VINCENZO:- si...si...siamo tutti... GIUSEPPE:- si..si...eh.. VINCENZO:- tutto in famiglia...(ride).... GIUSEPPE:- apposto.... VINCENZO:- eh... GIUSEPPE:- e come si chiama il.... VINCENZO:- HOTEL CLUB.... comunque lei deve parlare con ...con ANTONIO...magari ri... richiama fra... mezz'oretta che adesso lo chiamo io.... GIUSEPPE:- no va bè ma .... VINCENZO:- e gli dico... GIUSEPPE:- chiama...chiama...anche oggi pomeriggio...eh..... VINCENZO:- no perchè oggi pomeriggio fino alle tre lui poi non c'è fino a mercoledì.... GIUSEPPE:- ah... vabbè allora chiamo io fra...mezz'ora dai... VINCENZO:- ah... GIUSEPPE:- ok.... VINCENZO:- io adesso lo richiamo di nuovo subito così gli do la conferma che sta parlando... GIUSEPPE:- ah..ok...va bene... VINCENZO:- che lo chiama lei.. va bene?.... GIUSEPPE:- noi domani ma...noi domani passavamo da lì ...io e MARTELLA..... VINCENZO:- eh domani vi aspetto..... GIUSEPPE:- eh passiamo da lì.... VINCENZO:- si...si.. GIUSEPPE:- ci vediamo... VINCENZO:- domani...a che ora.... GIUSEPPE:- (rivolgendosi a terza persona)...fra a che ora passiamo di lì...in mattinata... UOMO:- (RIVOLGENDSI A GIUSEPPE) verso le undici.... GIUSEPPE:- undici .. undici e mezza passiamo da lì...ci..ci...la troviamo... VINCENZO:- si.. si.. undici .. undici e mezza... GIUSEPPE:- eh...eh...ci trov... VINCENZO:- si.. si.. mi faccio trovare.... GIUSEPPE:- ci vediamo lì a Concorezzo...va bene... VINCENZO:- ok...ok.. la saluto.... GIUSEPPE:- allora tra mezz'ora chiamo io...qui a questo...(..).. VINCENZO:- e dopo quando chiama che si è messo d'accordo mi fa sapere oppure me lo dice poi domani mattina.. GIUSEPPE:- ok va bene.... VINCENZO:- va bene... GIUSEPPE:- ci vediamo domani.......(...)... VINCENZO:- il prezzo lo lasci stare...per adesso... GIUSEPPE:- no vabbe....eh.... VINCENZO:- lei non parla penseremo... di prezzo poi quando si va giù....poi ci ci GIUSEPPE:- va bene ci sentiamo.... VINCENZO:- ok... GIUSEPPE:- ok grazie... VINCENZO:- va bene salve arrivederci.. Verso la fine della conversazione il GUARINO dice al maresciallo di non preoccuparsi per il pagamento della vacanza e che quell’argomento sarà ripreso successivamente. Nel frattempo gli incontri tra GUARINO Vincenzo e il maresciallo RUSSO si intensificano. Um mese dopo: Cnv del 19.07.2005 ore 12.29,prog.1562, in entrata su ut.3495829422 274 LEGENDA CARMELO :LAPORTA Carmelo VINCENZO:GUARINO Vincenzo (...) Locuzione incompresa 274 Cnv del 19.07.2005 ore 12.29,prog.1562, in entrata su ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, da ut. 3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, autorizzata con decreto avente nr. 1584/05 r.i.t.t. "Conversazione in dialetto Calabrese" Al Min. 00'52'' VINCENZO:oh. CARMELO :Dimmi? VINCENZO:Ascolta che dobbiam... Che dobbiamo cambiare la situazione la, dal... CARMELO :(ride) VINCENZO:Ma no che dobbiamo cambiare nel senso di chi... CARMELO :Dimmi? VINCENZO:Allora, ora che arriva lui.. CARMELO :Uhmm.. VINCENZO:.. che arriva quell'amico. CARMELO :Uhm.. VINCENZO:Lascialo perdere per il pagamento. Fammela caricare a me. Che poi quando vengo io.. CARMELO :Ah.. VINCENZO:.. pago tutto io. CARMELO :Va bene. VINCENZO:E gli devi dire ad Antonio di avere un pò di pazienza. CARMELO :Uhmm.. VINCENZO:Gli dici, ascolta vedi che mi ha chiamato Guarino... CARMELO :Ho capito si. VINCENZO:.e niente, che siccome...e...gliela offro io, hai capito? …omissis… GUARINO Vincenzo avvisa LAPORTA Carmelo che paghera’ personalmente la vacanza del maresciallo RUSSO. Ad agosto LAPORTA Carmelo informa PAPARO Marcello di questa nuova interessante conoscenza: Conversazione del 04.08.2005 ore 11.25 progressivo nr. 4578,, all’interno dell ‘autovettura marca Mercedes modello ML 400 targata CL4J6VN, tra PAPARO Marcello e LAPORTA Carmelo Legenda Marcello :PAPARO Marcello Carmelo :LAPORTA Carmelo (...) locuzione incompresa “Conversazione in dialetto Calabrese! omissis... Al mm. 05’34” Carmelo:(...) Marcello:(...) Carmelo:(. . .)Si ma hanno preso la vacca dai coglioni...(..).. perchò lui ora (...), già sotto Marcello:E’ meglio Carmelo:Si, ma lo sapevo io mi avevano già detto tutto (...) Marcello:I negativi chi è che l’ha mandati? Carmelo:Te li ha mandati Franciscu i figli i nipoti voglio dire.. .per dirti (...) Marcello:Quindi (...) Carmelo:(.,.) quattro cinque sono già stati attaccati al muro che si volevano ritirare....pistola...(...).. io volevo una...(...)..coso è già sotto... Marcello:(...) Carmelo:- si..si...tu poi ragioni con...(..)...adesso a giorni... Marcello:- ...(..).. Carmelo:- dovrebbero...dovrebbero caderne due...(...).i ca...(..)..quà hanno preso la vacca dai coglioni.4..)....mo fanno tutti quei discorsi Conversazione del 04.08.2005 ore 11.48 progressivo nr. 4580,, all’interno dell ‘autovettura marca Mercedes modello ML 400 targata CL4J6VN, tra PAPARO Marcello e LAPORTA Carmelo Legenda Marcello:PApARO Marcello Carmelo :LAPORTA Cannelo (...) Locuzione incompresa “Conversazione in dialetto Calabrese” Carmelo:Sta rimanendo a isola. Marceflo:Pure a Settembre? Carmelo:A Settembre, te l’ho detto. Per ora ho la sorveglianza, che (...) sto lavorando. (...) ora non ci vengo (...)manco se (..)... Marcello:(...) Carmelo:Per il pagamento? Gli ho detto, Per il pagamento poi si vede. Marcello:l’Ho visto a Senago l’altra volta con lui ci siamo incontrati (...) Carmelo:(...)a Senago...(..).. Marcello:(...) vedi se la puoi (...)a lui... Carmelo:(...) fatto quà.. ora con (...) ad Isola è un bordello. Marcello:(...) Cannelo:(...) Marceflo:(...) Carmelo:Ho preso a Isola e mi hanno portato a Milano (...), mi hanno dato una decina...(...) Marcello:(...) Carmelo:(.. .)Lui comunque scende a Isola ora quello di (..). Marcello:sj.... Cannelo:Và al villaggio Marcello: quale villaggio.... Carmelo:alle Castelle...(...).. ci mettiamo d’accordo, gli parliamo a lui pulito pulito., senza immischiare qualcuno. Marcello:No non no.(...) Carmelo:tranquillo. ...Marcè vado a questo Ospedale vediamo che (...). Marcello:Cj vediamo.. .ci vediamo stasera? Carmelo:E stasera sono in dialisi (...) Marcello:La bambina come sta? Carmelo:(...) Purtroppo non e’ emerso di che cosa abbiano parlato con Russo. Ma certamente anche i fratelli Guarino avevano qualcosa di interessante da dirgli, subito prima della partenza per il mare: cnv del 29.07.2005, ore 11.38, progressivo 3087 275 Legenda: VINCENZO: GUARINO Vincenzo PIETRO: GUARINO Pietro VINCENZO:Pronto! PIETRO:Ehi! VINCENZO:E ascolta? PIETRO:Tu mi hai chiamato? VINCENZO:Si! PIETRO:Aa! VINCENZO:Alle 16:30 vediamoci la All'OASI a Concorezzo! PIETRO:(...) Eeh! VINCENZO:che ci prendiamo il caffè insieme! PIETRO:Alle 16:30? VINCENZO:Si! PIETRO:E, ma se vengo con il Ferrari che dice niente? VINCENZO:No, ma che cazzo! questo già tiene, tiene assai però poi tu gli metti dell'altro! PIETRO:E no vabbè, ma siccome lo devo tirare fuori oggi pomeriggio perchè è una settimana, prima che parto! VINCENZO:Ma, tiralo poi fuori stasera dopo le 16:30, tu no? PIETRO:E va bene, dai! VINCENZO:Santo Dio! già siamo PIETRO:No no, allora vengo cosi con i pantaloni corti e la maglietta come uno straccione! VINCENZO:Bravo, bravo, bravo! PIETRO:con la moto.... VINCENZO:Vieni con la moto e poi vai a casa e ti prendi la macchinetta e giri! Che lui se aveva qualche dubbio invece gli stiamo dando proprio la conferma! PIETRO:Ma che cazzo di dubbio, va? VINCENZO:Si, lo so! però! PIETRO:Ma l'ha vista in giro qui a Usmate dai! VINCENZO:Ma magari gli sale il sangue in testa e dice comè.. PIETRO:A tu dici! VINCENZO:Io sono senza una lira e questi.. allora fammeli tartassare del tutto è! Noo! eeh! ...omissis... 275 cnv del 29.07.2005, ore 11.38, progressivo 3087, in entrata sull’utenza 3355669697 intestata alla New Job s.c.a.r.l. in uso a GUARINO Vincenzo, da un utenza non rilevata ed in uso a GUARINO Pietro, autorizzata con decreto avente nr.960/05 r.i.t.t. Evidente, anche se ironico, e’ il riferimento alla disponiblita’ di Russo a collaborare con i piu’ facoltosi fratelli Guarino. cnv del 29.07.2005, ore 19.18, progressivo 3094 276 Legenda: Vincenzo: Guarino Vincenzo Pietro: Guarino Pietro ...omissis... Vincenzo:eh niente che ci siamo lasciati Pietro:eh? Vincenzo:ci siamo lasciati pure con lui, poi ci vediamo domani Pietro:non ho capito Vincenzo:ci siamo lasciati anche con lui Pietro:ah! Vincenzo:poi domani mattina ciò che mi devo vedere con lui che vado a bere il caffè a casa sua Pietro:ah Vincenzo:come ti, come la vedi? Pietro:ma mi sembra, ti dico la verità si mi sembra un bravo ragazzo ho capito che tiene ai principi a modo suo, però parla troppo Vincenzo:no, ma quello perchè ha capito! Pietro:ha capito ! Vincenzo:gli elementi che siamo noi Pietro:ah, e però parla troppo però sai Vincenzo:eh i soliti discorsi Pietro:vabbè comunque, no vabbe però tutto sommato mi sembra abbastanza..... Vincenzo:no no è corretto, è corretto che poi oh!!!!!! Pietro:vabbe dai Vincenzo:hai visto più facciamo meglio è! Pietro:no e infatti te lo avevo detto anche io una volta che sono arrivati Vincenzo:e vedi quello che possiamo fare lo facciamo se no siamo rovinati L’incontro c’è stato; Pietro si è allontanato prima e successivamente si sente con il fratello Vincenzo. I due si confrontano in merito all’impressione fatta dal maresciallo RUSSO, il quale ha bene compreso con che genere di persone sta trattando, e ben comprende quindi il significato dell’accettazione dell’invito a Isola di Capo Rizzuto. Appena arrivato al residence, Russo telefona a Guarino per rignraziarlo; ad attenderlo la’ si trovava Manfredi Antonio, mentre insieme a Guarino Vincenzo si trova La Porta Carmelo: 276 cnv del 29.07.2005, ore 19.18, progressivo 3094, in uscita dall’utenza 3355669697 intestata alla New Job s.c.a.r.l. in uso a GUARINO Vincenzo, da un utenza non rilevata ed in uso a GUARINO Pietro, autorizzata con decreto avente nr.960/05 r.i.t.t. cnv del 07.08.2005, ore 18.06, prog.16 277: LEGENDA VINCENZO: GUARINO Vincenzo GIUSEPPE: RUSSO Giuseppe CARMELO : LAPORTA Carmelo (...): Locuzione incompresa. GIUSEPPE:Pronto? VINCENZO:Ciao Giuseppe! GIUSEPPE:Ciao!Sono arrivato.. Sono appena arrivato. VINCENZO:Ma dove? Proprio lì...all'albergo? GIUSEPPE:Si, si, si, all'albergo, si. A Le Castella. VINCENZO:E perchè il mi...il mio amico lì.. GIUSEPPE:Sono.. sono..sono nella tua.. nella tua terra! VINCENZO:Nella mia terra, porca di quella... GIUSEPPE:(ride) VINCENZO:Maledetto.. GIUSEPPE:(ride) VINCENZO:Sono nella mia terra, e io sono qua, porca di quella puttana di merda.. GIUSEPPE:(sovrapposto) E tu sei nella..e tu sei nella..io sono nella tua e tu...e tu...e tu...sei nella tua. VINCENZO:(Ride) Non è qua la mia! GIUSEPPE:Non è qua? VINCENZO:Non è qua la mia, dove sono adesso io. GIUSEPPE:No? E potevi venire.. VINCENZO:E no, GIUSEPPE:Potevi venire, c'è un bel mare, un pò mosso, qua bello, sole.. VINCENZO:Giuseppe, non mi prendere per il culo, più..di più mi fai.. GIUSEPPE:No!, Dai.. niente, sono arrivato.. VINCENZO:Tutto apposto? GIUSEPPE:Tutto apposto, si si si.. VINCENZO:Eh, ma... GIUSEPPE:Ho visto.. ho visto.. Antonio. VINCENZO:Ah, l'hai visto ad Antonio? GIUSEPPE:Si, si, lui mi aveva chiamato avantieri..l'altro giorno. VINCENZO:Si, si, me l'avevi detto. GIUSEPPE:Eh, m'ha chiamato, si, m’aspettava qua, comunque. VINCENZO:Cert, certo. GIUSEPPE:Eh. VINCENZO:Si perchè, ripeto, io ti avevo chiamato perchè il mio amico, quello che doveva essere là.. GIUSEPPE:Eh. VINCENZO:..è tornato qua a Milano, e da qua riparte mercoledì. Lui mercoledì sera, giovedì, è lì da te. GIUSEPPE:Ah. Chi è il tuo amico? VINCENZO:Poi ti viene lui a trovare, si, un'altro mio amico. GIUSEPPE:Eh, ma abita qua, abita lì, dove abita? VINCENZO:No, no. Lui abita qua a Milano, però sta sempre giù, hai capito?.... ...omissis.... GIUSEPPE:Si...si..ti dico... c'era Antonio lì che mi aspettava la al....ricevimento VINCENZO:Ah, si alla.. GIUSEPPE:Alla reception, quello che è.. VINCENZO:Si. 277 cnv del 07.08.2005, ore 18.06, prog.16 in entrata su ut.3474159958, in uso a RUSSO Giuseppe, da ut.3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo autorizzata con decreto avente nr.3112/05 r.i.t.t. GIUSEPPE:Abbiamo fatto, compilato la scheda di, di, di...sai, i dati, no, patente ste cose qua VINCENZO:Certo certo i dati per la.. GIUSEPPE:E basta..E poi mi ha detto che lui andava via. E poi domani mattina lui è qua, che fa le sue otto ore quello che è.. VINCENZO:Si si (...) GIUSEPPE:Comunque qualsiasi...(...)... c'è riferimento qui da lui....per ogni.... VINCENZO:si.. si.. tu per qualcosa comunque chiedi sempre a lui...eh...capito... GIUSEPPE:si ho capito.... VINCENZO:Giusè.....stai tranquillo... GIUSEPPE:si vabè adesso... VINCENZO:basta che ...... GIUSEPPE:ma tu...ma tu qui...non ci sei mai venuto in questo villaggio... VINCENZO:no..no.... GIUSEPPE:ah...non ci sei mai entrato.... VINCENZO:no..no.. GIUSEPPE:ah pensavo che lo conoscessi...no ma deve essere grande perchè.... VINCENZO:così mi hanno detto..... GIUSEPPE:ci..ci son tante è grandissimo è una cosa immensa ancora non so a che altezza è dalla spiaggia....da quello che è vedi il mare ci sono le piscine eh...cioè.... VINCENZO:si..... GIUSEPPE:è da girare è..è una città in pratica..... VINCENZO: si..si....m'ha detto che...ripeto...questo mio amico qua mi ha detto che...c'è tutto là.....quindi una volta che tu parcheggi la macchina basta se vuoi uscire vuoi uscire giusto.... in sottofondo, LAPORTA Carmelo presente con Guarino.... CARMELO : ci sono i cavalli..... GIUSEPPE: ah...no esci...... VINCENZO: addirittura mi sta dicendo che ci sono pure i cavalli.....sai che fai la passeggiata con i cavalli in maneggio e tutto... GIUSEPPE: si...si...c'è il maneggio pure c'è tutto quello che è.... VINCENZO: no...no...comunque deve essere bello.... GIUSEPPE: si.... VINCENZO: fammi sapere poi domani ...dopodomani.... GIUSEPPE: si.. si...e da visitare qua c'è pure io so ho fatto anche il giro allaaa....perchè non....non.. ho visto ..(..).. la strada al centro di Le Castella pure lì cioè....turistico eh...molto turistico.... VINCENZO: si...si... infatti..... GIUSEPPE: in centro quella specie di.... VINCENZO: quella là è tutto turistico....si..si... GIUSEPPE: che arrivi...che arrivi.. proprio poi dove c'è il castello...che passi lì che c'era la sabbia....e passi lì...al Castello ...omissis.... VINCENZO: va bene dai Giuseppe...sistemati... GIUSEPPE: va benissimo...va bene....ci sentiamo.... VINCENZO: oh....mi raccomando non toccare soldi eh... GIUSEPPE: no tu non......non ti preoccupare si...si....(..)... VINCENZO: ascoltami...no..non..non..... GIUSEPPE: ma scusa..ma perchè..... VINCENZO: perchè tu stai fermo lascia stare tutto com'è poi ci penso io.... GIUSEPPE: si..noi ci dobbiamo pensare dopo...ci dobbiamo pensare.... VINCENZO: allora per là no.... GIUSEPPE: per altri affari ci dobbiamo pensare noi..... VINCENZO: ah...per gli altri affari poi ci pensiamo a settembre... GIUSEPPE: eh...per altri affari non per....(....)...qua... VINCENZO: no....li ci pensiamo a settembre...ottobre... GIUSEPPE: eh ci pensiamo a settembre e quello che è... VINCENZO: quello...che è esatto....eh... GIUSEPPE: dai.... VINCENZO: vabbuò...lascia stare basta che ti diverti..e vedi un attimino... ...omissis... Questa lunga conversazione serve a testimoniare fondamentalmente due cose: GUARINO e Russo sono passati dal “Lei” al “Tu”; GUARINO è in compagnia di LAPORTA Carmelo. cnv del 13.08.2005, ore 22.28, prog.40 278 LEGENDA RUSSO :- RUSSO Giuseppe GUARINO:- GUARINO Vincenzo ...(...)..:- locuzione incomprensibile ..omissis… RUSSO:- O.K.va bene a posto...senti..no..ni..no a posto...ascolta io sono andato qui prima a parlare con Antonio.... GUARINO:- non ho capito.... RUSSO:- prima sono andato a parlare con Antonio.... GUARINO:- eh... RUSSO:- eh io domani devo andare via.... GUARINO:- embhe che c'è.... RUSSO:- e come che c'è.... GUARINO:- cos'è che vuoi.... RUSSO:- e devo pagare qua... GUARINO:- tu ti prendi la.... RUSSO:- eh?.... GUARINO:- tu ti prendi la macchina..... RUSSO:- (ride).... GUARINO:- prima di tutto prendi i bambini.... RUSSO:- prendo la macchina... GUARINO:- prendi la moglie....la metti in macchina e vai..... RUSSO:- ascolta metto a folle lascio il freno e mi butto a mare... GUARINO:- no.....(ride)....no...no... RUSSO:- (ride)...no asco...no ascolta guarda ora ora glielo dico io no..no.. per favore...fai fare a me qua lascia stare.... GUARINO:- tu non fare un caz... RUSSO:- no ma ascolta.... GUARINO:- Giuseppe non mi far parlare...dai... RUSSO:- no ma ascolta dai no..non è possibile dai... no...no...no... GUARINO:- tu ascolta me..... RUSSO:- na non mi... GUARINO:- Giuseppe.... RUSSO:- ma mi....dici.. GUARINO:- porca puttana.... RUSSO:- ma mi dici come fai dai.....perchè.... GUARINO:- ma tu... RUSSO:- aspetta...aspetta...aspetta che lo chiamo aspetta blocca tutto gli ho detto.... GUARINO:- chi?..... RUSSO:- (ride)...gli ho detto aspetta che lo chiamo....no e... GUARINO:- perchè cosa ti ha detto lui.... RUSSO:- mi ha detto no vedi che è stata offerta da...che è stata offerta da te.... GUARINO:- tu prenditi .. RUSSO:- allora io gli ho... gli ho detto no dai lascia....ma come fai tu me lo dici...vabbè come fai le vie del signore sono infinite vero.... GUARINO:- (ride) tu Giuseppe prenditi la macchina..... RUSSO:- dai ma non è possibile dai....no... GUARINO:- dai ma smettila lascia stare dai..... RUSSO:- ma... GUARINO:- che già... RUSSO:- ma com'è.... GUARINO:- eh.... RUSSO:- ma com...mi dici come fai...... GUARINO:- come come faccio in che senso..... RUSSO:- e come fai qua a pagare.... GUARINO:- come faccio io a pagare?... RUSSO:- eh..... 278 cnv del 13.08.2005, ore 22.28, prog.40, in uscita da ut. 3474159958 in uso a RUSSO Giuseppe, verso ut. 3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo GUARINO:- quando vengo poi me la smazzo io.... RUSSO:- eh (ride)....ma dai com...non è giusto scusa ma che c'entra..... GUARINO:- tu devi tenere conto che comunque..... RUSSO:- eh.... GUARINO:- le strade sono infinite.... RUSSO:- e lo so per..... GUARINO:- perchè mai.... RUSSO:- lo so perchè.... GUARINO:- non si è mai che una strada che tu incominci e arriva al capolinea vero?..... RUSSO:- e lo so che le.... GUARINO:- mai.... RUSSO:- e lo so che le strade sono infinite...però.... GUARINO:- e allora.... RUSSO:- per quello che so io non è possibile cioè bho.... GUARINO:- (...)... RUSSO:- se sono...se sono infinite è meglio ancora.....cioè.. GUARINO:- (ride).... RUSSO:- (ride) eh hai capito.... GUARINO:- no Giuseppe dai a parte gli scherzi....l'importante..... RUSSO:- guarda..... SOVRAPPOSIZIONE GUARINO:- trovato bene.... RUSSO:- mi..me...mi metti in difficoltà qua veramente.... GUARINO:- no...no.... RUSSO:- mi...mi... sento minchia...mi sento... GUARINO:- ohu...ascolta...facciamo un cosa quando ci troviamo poi che io finisco le mie ferie.. RUSSO:- eh...(...).. GUARINO:-...(..).. RUSSO:- ti vengo...ti vengo a pagare lì a Cecina.... GUARINO:- ecco mi vieni a pagare a Cecina sennò mi vieni a pagare a Milano il pranzo e siamo a posto.... RUSSO:- e che devo fare con il pranzo....(ride) dai non fare il pranzo a MIlano.... GUARINO:- no dai....non....non ti preoccupare lascia stare.... RUSSO:- eh o da...te li fai dare da qualcuno....o non lo so.... GUARINO:- non ho capito.... RUSSO:- eh te li devi far dare da qualcuno allora.... GUARINO:- perchè.... RUSSO:- e che ne sò come perchè.....scusa dai...dai..... GUARINO:- e perchè me li?.... RUSSO:- già....tu vai in vacanza....i tuoi figli...cose e ci.. vuoi...ci ...ci...pure...pure... a me devi pensare....dai fai il bravo.... GUARINO:- lascia stare Giuseppe.... RUSSO:- eh.... GUARINO:- tu sistema tutto...si è tutto a posto....prendi....(..).. che finisci domani...no.... RUSSO:- come....io domani mattina vado via si.... GUARINO:- domani sera parti.... RUSSO:- no domani ma.... GUARINO:- ma tu adesso.... RUSSO:- adesso sono qui domani mattina vado via... GUARINO:- si domani mattina vai in Sicilia giusto.... RUSSO:- si me ne vad...torno in Sicilia si..si.... perchè poi par..... GUARINO:- e quanto....quanto stai là.... RUSSO:- sto un'altra settimana....poi .....quand'è lunedì l'altro riparto vengo su.... GUARINO:- ah... vabbono allora....allora tu domani te ne puoi andare tranquillamente e lascia tutto il mondo com'è.... RUSSO:- e va buono..... GUARINO:- anche perchè ...(..).. la sono già a posto là... RUSSO:- eh.... GUARINO:- dove sei sono già a posto non ...non ti preoccupare... non... RUSSO:- eh.... GUARINO:- non t'azzardare a mettere le mani in tasca eh!...i soldi.... RUSSO:- (ride)...va bene.... GUARINO:- prendi...prendi tutto e poi ci vediamo su non ti preoccupare.. RUSSO:- e va bè però...non ti preoccupare...però dobbiamo vedere bene...qua sta storia.... GUARINO:- (ride)... RUSSO:- e dai....va bene.... GUARINO:- non ti preoccupare Giuseppe....dai... RUSSO:- eh vabè o.k. dai Vincenzo ci sentiamo... GUARINO:- basta che è tutto a posto.... RUSSO:- tutto a posto...tutto a posto...anzi più che a posto.... GUARINO:- ti è piaciuto...comunque.... RUSSO:- si..si..bello..bello tranquillo...rilassarmi mi sono rilassato tutto tranquillo veramente.... GUARINO:- ah...e l'importante e quello dai...basta che ti sei divertito.... RUSSO:- si..si...l'importante voglio dire...divertirci stare tranquilli quello che è...poi tutto il resto....vabbè comunque... GUARINO:- (..).. vabbuò hai preso....(...)... RUSSO:- però no...no...non è possibile....veramente non mi sento un pò così... GUARINO:- fa niente... RUSSO:- in imbarazzo....in imbarazzo hai capito.... GUARINO:- ti senti così niente ...ti senti così che..... RUSSO:- no perchè.... GUARINO:- hai trovato..... RUSSO:- eh.... GUARINO:- hai trovato un amico punto e basta... RUSSO:- hai trovato un amico.... GUARINO:- e questo è importante.... RUSSO:- eh va bè dai questo qua si....questo si però se dobbiamo andare ancora in vacanza insieme dobbiamo andare come dico io sennò niente... GUARINO:- no andiamo insieme...(...)... RUSSO:- si se andiamo insieme andiamo come dico io comunque.... GUARINO:- dividiamo le spese non ti preoccupare... RUSSO:- ah ecco ecco... dividiamo....ecco... GUARINO:- va bene o.k.... RUSSO:- bravo...bravo.... GUARINO:- ascolt....c'è ancora un anno davanti a questo.... RUSSO:- come?.... GUARINO:- c'abbiamo dodici mesi davanti a questa volta.... RUSSO:- ah..si..si..si.. ...omissis... L’esito scontato della vicenda si realizza: Russo Giuseppe non paga nulla per la settimana di vacanza. Al rientro delle vacanza i rapporti tra RUSSO e GUARINO si consolidano, tanto da iniziare a porre le basi per la costituzione di una società. Cnv del 14.09.2005, ore 10.21, prog. 286 279 Legenda: Giuseppe: RUSSO Giuseppe Vincenzo: GUARINO Vincenzo …omissis… Giuseppe:si si tutto ok, si sono al lavoro Vincenzo:tutto ok e vabbè, Giuseppe:aspetta Vincenzo:eh bè Giuseppe:aspetta che sto uscendo si ok, sono fuori Vincenzo:eh Giuseppe:no, sono lì in quel postaccio lì Vincenzo:ah!!! Giuseppe:eh, eh Vincenzo:come sta andando? Giuseppe:eh male un macello, qui è un macello porca Vincenzo:si? Giuseppe:eh un disastro, più andiamo avanti più Vincenzo:(ride) Giuseppe:e più ne vediamo Vincenzo:e più ne vengono fuori Giuseppe:e più, più tiriamo fuori merda a palate, però bò, qua bisogna mettere le pezze qua a colori, vediamo se le troviamo a colori ste pezze se no? Vincenzo:(ride) un casino Giuseppe:porca la troia vabbè Vincenzo:eh bè dai che ci devi fare Giuseppe:ognuno poi o bene o male tutti lavorano hanno famiglie cose che devi fare 279 Cnv del 14.09.2005, ore 10.21, prog. 286, in entrata su ut.3474159958 in uso a RUSSO Giuseppe, da ut. 3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, autorizzata con decreto avente nr.3112/05 r.i.t.t. Vincenzo:e che devi fare Giuse, sempre quello è il discorso Giuseppe:eh lo so, però, però mi devo parare il culo io anche capito? Vincenzo:ah bè è normale certo Giuseppe:noi siamo disponibili però mi devo parare il culo io, perchè un domani dice, ou? ma che hai fatto? Hai capito? Vincenzo:eh bè certo Giuseppe:e sempre là dice, ma come, tu vai a vedere e che vedi? Vincenzo:eh bè, certo certo Giuseppe:e quindi bisogna un pò vediamo, vediamo com'è, però è proprio irrecuperabile qua la storia Vincenzo:.... Giuseppe:irrecuperabile, vabbè Vincenzo:eh vabbè dai Giuseppe:vabbè, tu tutto a posto? Vincenzo:si deve lavorare comunque Giuse Giuseppe:si si, tu? tutto a posto? Vincenzo:si si si tutto a posto Giuseppe:siamo in pista o no? Vincenzo:si si, no no siamo già a ritmo pieno Giuseppe:eh eh bravo, dobbiamo, dobbiamo essere in pista eh in giro a destra e manca Vincenzo:eh eh per forza Giuse, io aspetto sempre te comunque Giuseppe, in modo che ci diamo una svegliata di fare ciò che dobbiamo fare Giuseppe:eh eh Vincenzo:perchè se no qua il mondo è tutto fermo, tutto tace, (impreca) Giuseppe:eh eh aspetti me, che dobbiamo fare? di che cosa? Vincenzo:eh vediamo, vediamo un attimino che cazzo c'è in giro Giuseppe:eh eh bisogna un pò cercare un pò in giro, vediamo quello che c'è che non c'è, vediamo, vediamo, vediamo un attimino, bisogna andare un pò dai conoscenti o da qualche è Vincenzo:ah bè sicuramente Giuseppe:a dire, a dire di passare un pò di di aziende, questo qua bisogna fare eh? Vincenzo:certo Giuseppe:così bisogna cercarle perchè in giro c'è, c'è tanta fuffa, si presentano balordi, capito? Vincenzo:eh lo so, però tieni presente Giuse che come parlavamo l'altra volta, se non conosci comunque all'interno qualche spinta sempre non non entri e non ti fanno neanche entrare Giuseppe:no devi conoscere tramite conoscenze e poi Vincenzo:si si Giuseppe:se no tu sei nessuno come io sono nessuno Vincenzo:esatto esatto esatto, ci vuole sempre la conoscenza se no ciao non non si entra da nessuna parte, vabbè Giuseppe:eh lo so vabbè, adesso vediamo dai ….omissis… cnv del 16.09.2005 ore 16.26 prog. 315 280 Legenda: Giuseppe: RUSSO Giuseppe Vincenzo: GUARINO Vincenzo omissis dal min. 01'50'' Giuseppe:novità? ce n'è? Vincenzo:ma niente Giuseppe:nessuna Vincenzo:non c'è un cazzo di niente ancora tutto Giuseppe:nessuna novità? Vincenzo:ma che, io ancora niente, tu hai qualcosa di buono? Giuseppe:io qualcosa di buono? no qualcosa di buono nel senso che appena, appena ho pronto ho pronto il lavoro ho lì, appena un pò un pò materiale eh eh parto vediamo, poi vediamo chi ti passo qualcosa, vediamo come ci muoviamo dai Vincenzo:va bene dai ok Giuseppe 280 cnv del 16.09.2005 ore 16.26 prog. 315 in uscita dall’utenza 3474159958 in uso a RUSSSO Giuseppe verso ut. Non rilevata in uso a Guarino Vincenzo. RIT. 3112/05 Giuseppe:prima devo Vincenzo:ma quello là che poi mi doveva chiamare? Giuseppe:quale? Vincenzo:quello sai niente? Giuseppe:no aspetta, eh eh ancora non è che gli ho detto niente, aspetta, perchè ancora devo chiudere da questa parte qua a Monza io. Vincenzo:ah, ho capito Giuseppe:capito? appena io ho qualcosa, io ancora mi devo muovere, devo partire Vincenzo:(ride) Giuseppe:eh , capito? devo devo devo muovermi Vincenzo:devo guardare, devo girare e bè ci hai ragione Giuseppe:bravo, mi devo girare, poi queste cosa qua lo sai com'è bisogna coltivarle pian piano, non è che fatto arriva tà tà, capito? Vincenzo:eh si eh! Giuseppe:eh, bisogna stare dietro, tu me le insegni ste cose, quindi non Vincenzo:certo certo Giuseppe:un pò alla volta vediamo di sistemare a tutti sistemare là, sistemare là (ride) sistemiamo a tutti Vincenzo:e bè che dobbiamo fare Giuseppe:e va bè Vincenzo:basta che portiamo anche a casa Giuseppe:eh bravo, un pò un pochino ci sistemiamo dai vediamo perchè appena io ho sistemo di là, poi li passo da questa parte qua eh Vincenzo:va bene dai vediamo Giuseppe:eh mi muovo io, senza, senza, senza, fretta no no Vincenzo:no no tu inizialmente, poi ci penso io, sai che vado dietro dietro io Giuseppe:pian pianino, pian pianino poi poi uno inizia i contatti poi ci pensate voi eh mica Vincenzo:eh bè certo Giuseppe:uno basta aprire i contatti e poi da Vincenzo:si e poi passa Giuseppe:da da da te uno da me l'altro ve la vedete voi eh, capito quello che ti voglio dire? Vincenzo:si certo certo Giuseppe:intanto iniziare i contatti poi voglio parlare pure con qualche commercialista con qualcuno hai capito? Vincenzo:certo certo Giuseppe:vediamo Vincenzo:ma poi vediamo, vediamo come Giuseppe:vediamo quello che mi dicono Vincenzo:vediamo strada facendo, cosa viene fuori Giuseppe:eh bravo, intanto intanto apro, apro prendo i contatti con questi con questi commercialisti con qualcuno che ci può essere che ci può essere di aiuto e poi vediamo Vincenzo:se è il problema di commercialista, vabbè poi vediamo insieme dai vediamo com'è Giuseppe:no io voglio, voglio parlare io con uno che conosco, se mi può dare qualche cliente hai capito? Vincenzo:ah! Giuseppe:eh! Vincenzo:si si be è normale certo Giuseppe:eh quello che ti serve anche a te! no? Vincenzo:certo certo Giuseppe:da impiegare qualche persona Vincenzo:e bè per forza Giuseppe:giusto? Vincenzo:di questo qua abbiamo bisogno Giuseppe:eh, da impiegare qualche persona, quell'altra ha pure bisogno di più di tutti quell'altro, per cui vediamo un pò di di di sistemare l'utile e il dilettevole, però Vincenzo:vabbè certo Giuseppe:devo un pò esaminare il giro hai capito? non è che quando arriva, perchè ognuno ha i suoi, i suoi impegni Vincenzo:e si certo Giuseppe:non è che dici il commercialista mi conosce però voglio dire anche lui avrà altri suoi giri, ecco Vincenzo:certo, certo Giuseppe:va bene dai Vincenzo:va bene dai Giuseppe Giuseppe:no problem pian pianino risolviamo tutto Vincenzo:ok ok Giuseppe:poi voglio vedere quella situazione là, volevo chiedere pure per se se possiamo fare qualcosa nell'edilizia, vediamo quello che è, vediamo Vincenzo:ah ah dai va bene Giuseppe:da impiegare Vincenzo:al limite facciamo una cosa, al limite facciamo una cosa per se lì Giuseppe:eh Vincenzo:per conto suo, hai capito? Giuseppe:eh perchè se si può fare solo solo manovalanza, carico e scarico senza niente, senza Vincenzo:senza niente certo certo Giuseppe:senza, senza rischiare che vanno sui ponteggi o roba varia, vediamo di fare così Vincenzo:va bene dai Giuseppe:vediamo cosa si può fare, fatemi muovere a me un pochino va bene? Vincenzo:va bene va bene Giuseppe ...omissis... Le conversazioni che seguono stanno a dimostrare l’avvenuta costituzione della società G.P.V. relativa al ristorante “TAVERNA D’ISOLA” Cnv del 13.01.2006, ore 12.28, prog.1873 in entrata su ut.3474159958 281 Legenda: Vincenzo: Vincenzo Guarino Giuseppe: Russo Giuseppe …omissis… Vincenzo:comunque a Pietro... Pietro pure si è ingrippato ah Giuseppe:chi? Vincenzo:perchè gli ho spiegato un pò com'è la situazione sotto qua di là Giuseppe:eh Vincenzo:dice no no che ... anzi vediamo di aprirlo al più presto ... Giuseppe:va bene ..... chi chi questo? Vincenzo:visto così .... Pietro Giuseppe:ah Pietro .... si non avevo capito, si si perchè ha visto che magari .... poi il camino Vincenzo:si ha visto, tutto bello nuovo una cosa Giuseppe:è nuovo Vincenzo:poi ciò che ci ha chiesto non è che siano .... Giuseppe:e bravo e .... Vincenzo:quella cifra Giuseppe:e va bè però per quel motivo tu lo sai che motivi ci sono dietro eh? che ci ha dato per quello là non per.... Vincenzo:ah bè Giuseppe:eh eh, e bè è normale capito? va bene ok ci sentiamo.- cnv del 06.02.2006 ore 17.03, prog.2352 in uscita da ut.3474159958 282 LEGENDA GIUSEPPE R:- RUSSO Giuseppe MOSCARDINI:- Moscardini n.m.i. ...omissis... min.00.35 MOSCARDINI:- mi serviva la carta d'identità ed il codice fiscale dell'amministratore....della GIPIVI.....qua come si chiama... 281 Cnv del 13.01.2006, ore 12.28, prog.1873 in entrata su ut.3474159958, in uso a RUSSO Pietro, da ut.3333006582 in uso a GUARINO Vincenzo, autorizzata con decreto avente nr.3112/05 r.i.t.t. 282 cnv del 06.02.2006 ore 17.03, prog.2352 in uscita da ut.3474159958 IN USO A russo Giuseppe, verso ut.026126548 in uso a tale MOSCARDINI n.m.i., autorizzata con decreto avente nr.3112/05 r.i.t.t. GIUSEPPE R:- si...si..si...GUARINO... MOSCARDINI:- eh.... GIUSEPPE R:- eh... te lo mando appena posso stasera o domani mattina al più presto...... MOSCARDINI:- eh...perchè così completo.... GIUSEPPE R:- solo dell'amministratore no?.... MOSCARDINI:- si.. si.. mi serve solo l'amministratore, anzi se me lo vuoi dire già chi è io già lo inserisco... GIUSEPPE R:- si allora GUARINO Vincenzo.... MOSCARDINI:-GUARINO.... GIUSEPPE R:- Vincenzo.... MOSCARDINI:-Vincenzo.....nato .... GIUSEPPE R:- ti do tutti i dati.... MOSCARDINI:- si.... GIUSEPPE R:- si...nato a Isola di Capo Rizzuto.... MOSCARDINI:- Isola di Capo Rizzuto.... GIUSEPPE R:- di Capo Rizzuto.... MOSCARDINI:- già ce ne abbiamo qua uno..... GIUSEPPE R:- si..... MOSCARDINI:- Rizzuto...il.... GIUSEPPE R:- il 5 aprile..... MOSCARDINI:-5...4.... GIUSEPPE R:- 5 aprile sessanta.....due.... MOSCARDINI:-62 poi li verifico comunque....sulla... GIUSEPPE R:- si.....si... MOSCARDINI:-sulla carta d'identità..... GIUSEPPE R:- re...residente a Brugherio.... MOSCARDINI:-sidente...a Brugherio.....via?... GIUSEPPE R:- via Confalonieri 42..... MOSCARDINI:-Confalonieri..... GIUSEPPER: -42....vuoi...vuoi gli estremi della carta d'identità.... MOSCARDINI:- del codice fiscale....se ce l'hai..... GIUSEPPE R:- il codice fiscale....si ce l'ho.... MOSCARDINI:- CF...allora..... GIUSEPPE R:- GRV.... MOSCARDINI:- G ...R..come Roma..... GIUSEPPE R:- eh allora Grosseto... Roma... Napoli... MOSCARDINI:- si.... GIUSEPPE R:- Venezia.... MOSCARDINI:- si... GIUSEPPE R:- Catania...Napoli.... MOSCARDINI:- si... GIUSEPPE R:- 62..... MOSCARDINI:- si... GIUSEPPE R:- Domodossola....05... MOSCARDINI:- si.... GIUSEPPE R:- Empoli 339 H.... MOSCARDINI:- ok, tanto così incomincio a prepararlo e poi. ...omissis.... E’ chiaro che il RUSSO si sta interessando personalmente per la costituzione della società G.P.V., il cui amministratore sarà GUARINO Vincenzo. Si tratta dello stesso ristorante in cui lavorava la FUCCI Maria poi arrestata per porto d’armi come riferito nel relativo capitolo di questa informativa. Cnv del 16/02/2006 19.35 prog. ID26065 283 Legenda Vincenzo:GUARINO Vincenzo Giuseppe:RUSSO Giuseppe (...) Locuzione incompresa ...omissis... Vincenzo: Oh Ascolta me, ascolta me....Vedi le cose più importanti, va... Giuseppe: Eh! E le cose più importanti..Io mi sono incontrato con Giunta.. Abbiamo parlato Vincenzo: Eh eh!.. Giuseppe: Va bene a posto. Allora in Comune già presentato oggi.. autorizzazione a posto Vincenzo: L'auto.. Giuseppe: All' A.S.L. pure presentata. Però domani vado io che me la sbrigo. E siamo aposto anche là. Ora ho i documenti da tenere.. Vincenzo: Cosa ci manca all' A.S.L.? 283 Cnv del 16/02/2006 19.35 prog. ID26065 in uscita da ut. 3333006582 in uso a Vincenzo, verso ut. 3474159958 in uso a Giuseppe rit 3734/05 Giuseppe: Niente. Me la vedo io domani che devo andare da Scalise. Va bene apposto. Siamo apposto comunque qua. Vincenzo: Ah! Giuseppe: Per queste cose qua. Ora (...) poi con Paola gli dico di prendere un faldone, una cartelletta da mettere in... Vincenzo: Un raccoglietore, Mec Giuseppe: Un raccoglitore, un Mec si..da mettere li al ristorante tutti i documenti da teneere che devono essere in Azienda....L'A.S.L. il Comune e roba varie... Vincenzo: E va be certo certo. Giuseppe: poi lo faccio e lo metti là che lo devono tenere come Cristo comanda... Vincenzo: Si si si Giuseppe: ..senza aprirlo senza sporcarlo Vincenzo: Domani gli dò pure tutti sti documenti che ho io perchè a me tanto non mi servono più Giuseppe: Quali documenti? Vincenzo: Eh tutta la partita Iva tutta la Camera di Commerico, tutto quello che ho dietro Giuseppe: Dammi allora tutto quello che avevi prima dammelo che lo mettiamo in raccoglitore che lo voglio sistemare per bene. Vincenzo: Si Giuseppe: In modo che quando ci servono li abbiamo subito a portata di mano. Vincenzo: Bravo bravo Giuseppe: Io io una Camera di Commercio con l'antimafia me l'ha fatta me l'ha fatta Giunta, me l'ha data una copia tua...così abbiamo i documenti precisi senza fare a destra a manco... manco... Vincenzo: Bravo bravo Giuseppe: Bisogna essere precisi. Vincenzo: No no..facciamo un raccoglitore e buttiamo dentro tutto. Giuseppe: E ordinati. Poi mi ha dato anche il coso...Il...di tuo cugino. Che ce li ho io. Gli originali. Vincenzo: Ah! Giuseppe: Di (...) Vincenzo: Che così vediamo di farglieli avere Giuseppe: Ce li ho io che vediamo di farglieli avere, quello che è. Ce lo abbiamo bello preciso. Poi un'altra cosa, un mio collega mi ha dato il numero di quello del caffè....... ...omissis... Vincenzo: Oh ascolta li abbiamo pagati con i soldi di (interruzione) Giuseppe: Con i soldi di? Vincenzo: Con il conto corrente. Con i soldi di là, della banca. Gli ho fatto l'assegno. Giuseppe:Certo certo.Ste fatture poi dammele per piacere. Vincenzo: Si si.. Giuseppe: Voglio dire a Paola Vincenzo: A parte abbiamo la fattura, poi c'era il versamento che abbiamo fatto.. Giuseppe:Eh eh Vincenzo:Però adesso settimana prossima Giuseppe:Eh eh Vincenzo: Buttiamo dentro Giusè Giuseppe: Che cosa? Vincenzo: E andiamo a mettere giù qualcosa? Giuseppe: Certo si si si. Ascolta..Dammi un pò..tutte le fatture dagliele a Paola, tutte le carte, dagliele a Paola che... Vincenzo: Si domani gli dò tutti sti documenti che mi sono rotto i coglioni ada andare in giro... Giuseppe: (...) Vincenzo: Non vado in giro per la mia Società. Giuseppe: inutile che vai in giro con la cartellina. Ormai basta.. I Film te li sto facendo io Vincenzo: Eh..Grazie a sto cazzo. Per forza che ora è inutile che vado in giro ho fatto tutto io. Giuseppe: Si la minchia... Vincenzo: Vedi tu.. Giuseppe: Ho fatto ho fatto ti ho fatto fare il timbro bello, così sei apposto. Ho fatto GI.PI.VI. l'amministratorte Vincenzo: Minchia ti devo ammazare a te...MI hai rovinato la vita mi hai rovinato tu.. Giuseppe: No infatti Giunta ha detto (...) ho visto Guarino bello preso con questo ristorante..E gli ho detto..si si gli sta prendendo bene sto ristorante. Vincenzo: Non ho capito? Giuseppe: No ha detto Giunta l'ho visto abbastanza preso a Guarino, l'altra volta ti ho visto che sei proprio... Vincenzo: E si Giuseppe: E orami ..gli ho detto e..ormai è diventato amministratore. Vincenzo: O...per sto cazzo di ristorante Giuseppe: Eh Vincenzo: Oggi il sottoscritto doveva andare a incassare e mi sono dimenticato l'appuntamento, hai capito? Giuseppe: (...) Vincenzo: Io adesso sono fuori di 70 mila euro, Giuseppe: Lo sai Vincenzo: Vedi di darmeli Giuseppe: Lo sai perchè non sei andato? Perchè ne hai troppi. Va bene apposto. Vincenzo: Ah perchè non sono andato, ah perchè ne ho troppi? Giuseppe: Perchè ne hai troppi si. Vincenzo: Ah Giuseppe: Ciccio! Vedi di..vedi se partiamo dall'altra parte se no io non posso mettere niente al Banco di Desio. Eh Vincenzo: (ride) Non me ne frega un cazzo vendiamo i mobili. Giuseppe: E come faccio Vincenzo: Cominciamo a vendere i mobili. Giuseppe: Cominciamo a vendere un pò di pezzi di cucina che devo fare. Vincenzo: (ride) Giuseppe: Vedi di iniziare dall'altra parte che non ho più niente. Sono a petrolio da a petrolio dalla mia parte..e ridi ridi Vincenzo: Vai dal tuo amico là vai Giuseppe: Si lascia stare Vincenzo: Vai dal Sig. MARIO e dì Mario.. Giuseppe: No lascia stare... Vincenzo:Ascolta? Vedi che sono due..O ti molli, o se no molla. Giuseppe: O siamo rovinati qua. Se no (...) veramente. Vincenzo: (Impreca) veramente. Giuseppe: Quindi domani, oh domani mattina chiama pure ...vedi un pò di chiamare Andrei che oggi non sono riuscito a trovarlo vedi di fissare questo appuntamento (...) Vincenzo: No domani mattina lo chiamo io dai. Va bene dai.. Abbiamo scherzato fin troppo.. Giuseppe: Se io non prendo Vincenzo: ..dai.. Giuseppe: Se io non prendo da una parte non posso mettere dall'altra. (ride) dare dare Vincenzo: No dobbiamo andare a vedere di andare a costituire Giuseppe dai . Giuseppe: Quà è dare e avere perchè non ho neanche una lira. Vincenzo: (...) società e la mettiamo impiedi. tanto se... Giuseppe: Adesso adesso...adesso ho preso un lavoro Vincenzo: Se si fà... Giuseppe: Stasera vado a fare le consegne a domicilio perchè.. Vincenzo: ...Si però... Giuseppe: ..per arrotondare lo stipendio. Vincenzo: ...attenzione! che quel discorso là Giuseppe: Eh Vincenzo: Eh vuol dire che tu con 70 dipendenti Giuseppe: Eh Vincenzo: Parti per tre mesi, per 90 giorni facendo gli stipendi con i soldi nostri eh Giuseppe: Perchè? Vincenzo: E bhe. Perchè gli incassi quando..mica te li danno a 30 giorni subito Giuseppe: E vediamo, e lui che... Vincenzo: Finche non prende i giri almeno almeno.. Giuseppe: E lui che paga eh Vincenzo: ..in 70 giorni dobbiamo mettere noi il soldino. Giuseppe: (impreca) Va bene ho capito Vincenzo: Eh, vai a fare 70, 70 stipendi, eh. Giuseppe: Mi devo vendere qualcosa Vincenzo: Non lo so dove, eh? Giuseppe: Ora vediamo..E che ne so bho. Va bene. Vincenzo: E comunque poi vediamo dai Giuseppe: Facciamo un leasing ora. Va bene. Va bene dai. Vediamo di fare ste cose, di quagliare ste cose Vincenzo. Vincenzo:Va bene Giuseppe: Perchè se no siamo a pietre e bambini quà. La conversazione sopra riportata è la dimostrazione dell’avvenuta società tra i GUARINO e il maresciallo RUSSO. Russo Giuseppe si adopera anche per fare favori a Guarino che riguardano controlli della Guardia di Finanza: Cnv del 07.03.2006 19.16 prog. ID 49707 284 Legenda Vincenzo:GUARINO Vincenzo Giuseppe:RUSSO Giuseppe (...) Locuzione incompresa 284 Cnv del 07.03.2006 19.16 prog. ID 49707in uscita da ut. 3333006582 in uso a Guarino Vincenzo, verso ut. 3474159958 in uso a Russo Giuseppe rit.3734/05 ...omissis... Minuto 04.50.00 Ouh, ci dobbiamo vedere Giuseppe, perchè mi è arrivata all'orecchio una brutta situazione, non lo so se brutta o bella però,.. GUARINO:- RUSSO:-Di chi? GUARINO:-..ne vorrei parlare con te. Di che cosa? Brutta, no.. di che situazione,di chi? GUARINO:-Siccome c'è un tuo collega.. RUSSO:- RUSSO:-Eh! :-Adesso non so chi sia, non mi ricordo il nome, me l'ha detto però non mi ricordo bene come si chiama, questo qua è dedicata là...a Concorezzo alla...dove fanno il carico e scarico GUARINO RUSSO:-Alla Giobbe worche, dov'è? No..alla...come cazzo si chiama..la frontiera lì...quella...alla dogana! GUARINO:RUSSO:-Eh.. Alla dogana GUARINO:RUSSO:-Questo è alla dogana? GUARINO:-Si questo qua è.. tuo collega implicato lì alla dogana.. RUSSO:-Eh.. GUARINO:-E questo qua ha detto a qualcuno che ha bisogno ... , stà andando in cerca di terreni. Ah, si lo conosco! E questo qui è quello lì del nostro, è lui è amico mio, non stare a preoccuparti RUSSO:- GUARINO:-Ma chi è questo qua? E' roba mia, ma tu non ti preoccupare..è un mio.. GUARINO:-E' andato da Gualtieri a dirgli...questo e quell'altro RUSSO:-E' amico mio, forse non lo... è amico mio.. e... tranquillo, vai tranquillo GUARINO:-Si però lui è andato da Luciano, infatti RUSSO:- RUSSO:-A fare che? A chiedergli .. perchè si è trovato là in occasione con Luciano... dice stò cercando questo e quell'altro.. GUARINO:- RUSSO:-Va bene Poi Luciano, però gli ho detto, ma tu hai detto che tu conosci Russo..Giuseppe? no! GUARINO:- RUSSO:-No!, Bravo, và bene GUARINO:-..gli ho detto: non ti azzardare! RUSSO:-No..non, no GUARINO:-Tu fai finta che tu non conosci nessuno RUSSO:-Non ti muovere che qua so io, qua mi so muovere io, tu non mi chiamare Carabinieri, polizia, lasciami.. vigili urbani, lasciami stare. In questo qua ci penso io, so io qui..è roba mia è roba mia GUARINO:-Ah!... RUSSO:-E' la stessa roba che ti ho dato io ieri sera GUARINO:-Ah! Ok perfetto! RUSSO:-E' lo stesso soggetto è un mio (...) GUARINO:-Ah..ah..! Và bene RUSSO:-E' un mio commerciale... GUARINO:-E va bene c'è bisogno che va lui in giro a chiedere cazzi e mazzi ci siamo noi in giro qua e là a comprare a fare RUSSO:-E non lo sa lui chi è.. GUARINO:-E tu glielo devi dire però, gli devi dire ascolta non ti sbilanciare più di tanto.. RUSSO:-Si, lui non lo sa chi, lui non sa niente GUARINO:-E ...tu fai parola però..la parola deve rimanere ferma lì e basta. RUSSO:-Va bene.. GUARINO:-Non andare a parlare a fare lo zingaro RUSSO:-Poi mi spieghi bene cosa voleva quando ci vediamo, va bene GUARINO:-Va bene, dai, ciao RUSSO:-Ci vediamo domani, dai GUARINO:-Ma io vi devo ammazzare a tutti...vi devo sparare.. RUSSO:-Va bene dai GUARINO:-Vi devo ammazzare... RUSSO:-Ciao GUARINO:-Ciao La conversazione sopra riportata la dice tutta sul rapporto di intimità oramai raggiunto tra i due interlocutori. GUARINO riferisce di un controllo da parte di un collega del RUSSO chiedendo il suo intervento. Il RUSSO lo rassicura affermando testualmente: “...E' roba mia, ma tu non ti preoccupare è un mio... Non ti muovere che qua so io, qua mi so muovere io, tu non mi chiamare Carabinieri, polizia, lasciami.. vigili urbani, lasciami stare. In questo qua ci penso io, so io qui..è roba mia è roba mia...” Conversazione del 23/07/2006 delle ore 18.39, prog. ID 321167 285 LEGENDA : VINCENZO: Guarino Vincenzo GIUSEPPE: Russo Giuseppe VINCENZO:Pronto GIUSEPPE:Eh Vincenzo che mi stavi dicendo quei 1.500 che sono la parte dei 3.300 che vuoi vuoi fare? VINCENZO:No quella parte la dei 1.500 che mi hai dato li ho mess..., non li ho presi io li ho messi per sistemare sta cosa giusto? GIUSEPPE:Si si pero' ... VINCENZO:Giusto? GIUSEPPE:Si ed allora? VINCENZO:Adesso se io a Mari gli dico senti Mari guarda che Giuseppe mi ha dato 1.500 e li ha messi qua GIUSEPPE:Si ma 1.500, 1.500 ancora non sono tutti dobbiamo arrivare a 3.300 ancora capito? VINCENZO:Ho capito. GIUSEPPE:Si e' un anticipo questo qua dai. VINCENZO:Si ma l'anticipo dei 1.500 dei 3.300 a testa GIUSEPPE:Si si VINCENZO:Giusto sono quelli che devo incassare io che io devo incassare 3.300 da te e 3.300 da Mari. GIUSEPPE:Bravo bravo perfetto VINCENZO:Aspetta fermati fermati o.k. ci siamo GIUSEPPE:Si VINCENZO:Se noi adesso questi qua del discorso del nero GIUSEPPE:Si VINCENZO:Giusto dovevamo rimettere altri soldi? GIUSEPPE:Certo VINCENZO:Giusto? GIUSEPPE:Certo certo si dovevamo mettere soldi a parte si VINCENZO:Ed allora cosa vuol dire che a sto punto se tu mi hai dato 1.500 giusto da 3.300 meno i 1.500 che mi hai dato di anticipo giusto GIUSEPPE:Si si VINCENZO:Ecco ne dovresti mettere di più di 3.300? GIUSEPPE:Si questi 3.300 per adesso per quei dieci che hai anticipato in più dobbiamo mettere tutto quello che ancora e' sotto al fido capito? Vincenzo? VINCENZO:Si GIUSEPPE:Mi senti? VINCENZO:Si si ti sento non non riesco a... GIUSEPPE:Allora tu sti soldi qua qua del nero in pratica li dovevamo tirare fuori di tasca nostra ancora extra o di dove c'e' li abbiamo. Questi 3.300 sono soldi che hai anticipato tu questi qua sono soldi a parte questi 3.300 VINCENZO:E appunto... GIUSEPPE:Non centrano niente non centrano niente con il pagamento del nero con il pagamento di roba varia con il pagamento no, quelli la sono soldi che gia sono spesi 5 che VINCENZO:Esatto esatto esatto GIUSEPPE:Quelli sono altri soldi ora sti altri soldi qua per pagare li dovevamo mettere noi di tasca nostra VINCENZO:Esatto GIUSEPPE:Capito? VINCENZO:Esatto che comunque non li stiamo mettendo adesso? GIUSEPPE:E che comunque non li stiamo mettendo adesso certo non li stiamo mettendo adesso e' giusto e' giusto questi qua li dobbiamo ancora sommare VINCENZO:E' appunto il nero lo dobbiamo sommare e poi lo dobbiamo dividere per tre. GIUSEPPE:Bravo bravo si si si questo ragionamento e' giusto e' giusto e' così e' cosi che deve essere VINCENZO:Giusto? GIUSEPPE:Perchè quei 3.300 sono soldi che già hai speso VINCENZO:Appunto GIUSEPPE:E basta questi del nero bisogna sommarli sto nero 285 Conversazione del 23/07/2006 delle ore 18.39, prog. ID 321167 in entrata sull'utenza cell. nr. 3351219995 in uso a GUARINO Vincenzo dall'utenza cell. nr. 3474159958 in uso a RUSSO Giuseppe rit. 1873/06 VINCENZO:Bravo bravo GIUSEPPE:Bisogna sommarlo e poi dobbiamo dividere ancora per tre VINCENZO:Esatto GIUSEPPE:Capito? VINCENZO:Allora e' così la storia? GIUSEPPE:E' così eh beh come deve essere? VINCENZO:No non non ero convinto non ero convinto io. GIUSEPPE:Ah no no e' cosi e' cosi perchè questi soldi del nero devono essere ancora sommati e divisi per tre. VINCENZO:Esatto perchè io quando incasso i 3.300 tuoi i 3.300 di Mari GIUSEPPE:Basta basta... VINCENZO:Siamo a posto GIUSEPPE:Siamo a pari siamo a pari ... VINCENZO:Poi dobbiamo fare il discorso del nero e va diviso per tre ed a quel punto dovrò mettere anch'io la differenza . GIUSEPPE:.... piu' ancora dobbiamo vedere quando e' sotto il fido... VINCENZO:Si va bene GIUSEPPE:Quel discorso la VINCENZO:Si va bene con i 10.000 adesso .. con la banca siamo sotto il fido GIUSEPPE:No siamo a quanto a meno 6 VINCENZO:No a meno 9 GIUSEPPE:E siamo quasi al limite. VINCENZO:Si con i con i già compresi gli stipendi contributi e tutto GIUSEPPE:Ho capito.. per questo ti dico io che bisogna bloccare tutto bisogna bloccare Giuliano e Massimo e sai che Mari non prende niente questo mese si? VINCENZO:Chi? GIUSEPPE:Mari eh Mari non lavora e non prende un cazzo neanche lei VINCENZO:No non e' certo. GIUSEPPE:Eh però l'unico Vincenzo l'unico e' Massimo sennò quello li VINCENZO:Ma perchè anche Massimo e' l'unico ascolta lui non lavora sto mese e non prende un cazzo che cazzo vuol dire. GIUSEPPE:Eh però diciamoglielo ... VINCENZO:Certo che glielo dico io .. no non glielo dico GIUSEPPE:Gli dici Massimo Massimo vedi che il 20 agosto tu non e' che prendi i soldi eh, tu non prendi un cazzo non prendi VINCENZO:Appunto qua se non si lavora non e' che c'e' lavori o non lavori paghi che cazzo .. non rompete i coglioni oh.... GIUSEPPE:Però dovrebbe essere così Vincenzo però io dico dato che tu a luglio non hai lavorato il 20 agosto dovresti pagare lo stipendio di luglio, gli dici Massimo non ti non c'e' niente perchè a luglio non abbiamo lavorato ad agosto non lavoreremo per cui non ti aspettare soldi. VINCENZO:No no no ma stai scherzando ma che cazzo gli do GIUSEPPE:Eh Vincenzo nella cooperativa e' così nella srl e' diverso vedi. VINCENZO:Si va bene ma noi facciamo un'altro tipo di discorso senti noi siamo abituati così non rompere i coglioni e vai a far culo ma che cazzo sei scemo GIUSEPPE:E lo so ed infatti per questo dico trovati sto lavoro e vedi di fare le lettere di dimissioni perchè noi non apriamo. VINCENZO:E le lettere di dimissioni le deve fare Giunta. GIUSEPPE:No ve bene te le posso preparare te le faccio preparare da Giunta comunque sempre per telefono e te le faccio mandare in ufficio. Tu basta quando hai bisogno me lo dici che io lo chiamo le prepara e te le manda giù a Concorezzo VINCENZO:Si si si GIUSEPPE:E te le stampi te le mandi via e-mail che ne so oppure... VINCENZO:No via fax me ne manda via fax una e siamo a posto. GIUSEPPE:Una e a posto poi o la ristampi... pero' fagli sto discorso a (...) VINCENZO:No no martedì glielo dico ma scherzi martedì lo chiamo e gli dico Massimo ...... GIUSEPPE:.... vedi che il 20 agosto non c'e' più niente e basta e siamo pari noi VINCENZO:... questi qua noi abbiamo finito giugno no luglio non hai lavorato GIUSEPPE:... luglio non hai lavorato a posto VINCENZO:...e non avanzi un cazzo.. ci sarà la liquidazione GIUSEPPE:.. quando ci sarà ci sarà la liquidazione con quei soldi che gli hai dato abbiamo pareggiato fino al 31 giugno fino al 30 giugno VINCENZO:.. 30 giugno basta a luglio non ha lavorato GIUSEPPE: Niente niente per cui di non aspettarsi un cazzo e niente perciò poi sti soldi di sto nero bisogna conteggiarlo più sommarlo più tutto il fido e vedere un attimino VINCENZO:Va bene va poi lo facciamo a settembre questo che cazzo dobbiamo fare oramai GIUSEPPE:E dobbiamo farlo a settembre decidete voi tutto quello che VINCENZO:No decidiamo Giuseppe io rimango come mi hai detto e', hai capito? GIUSEPPE:Come come ti avevo detto ohu, come ti ho detto? VINCENZO:Il discorso di fare calmare di fare un po' cosi e poi ad Ottobre vediamo GIUSEPPE:Si va bene non possiamo non si può stare chiusi così tanto a settembre se voi già avete cuoco e pizzaiolo metterli dentro eh che cazzo aspetti ottobre VINCENZO:No io a settembre minchia a settembre riapro però io sto riaprendo guarda che te lo dico perchè poi ad ottobre novembre tu devi entrare GIUSEPPE:Vincenzo... VINCENZO:Hai capito facciamo fare silenzio da una parte ed andiamo ad acchiappare il signorino la da Andrea GIUSEPPE:Bravo bravo e' sempre subordinato a quel lavoro la VINCENZO:.. ho tutto segnato GIUSEPPE:Ne abbiamo parlato ieri perchè se e' il signorino allora io va bene te lo detto ne abbiamo parlato avanti ieri di sto fatto qua (...) e più facciamo tranquillizzare ... VINCENZO:L'acqua GIUSEPPE:L'acqua no l'acqua e' tranquilla l'acqua e' lei che si fa tutti sti flash ... VINCENZO:E va bene ... ma se li fa te lo detto ... ma speriamo che torna com'era prima con la testa perche' con la testa che ha adesso GIUSEPPE:E torna il coso il fatto c'e' c'e' stato per cui capito rimane non che dici e' passato che cazzo e' passato la cosa e' rimasta... VINCENZO:Si va bene e' stata fatta dal momento ... vedi questa come cazzo ci ragiona sulle cose perchè adesso e' fuori di testa poi quella cosa che mi hai detto tu ciao che cazzo di speranza devo devi GIUSEPPE:.. quella cosa la minchia non gliela tira nessuno perche' se salta fuori hai capito ma neanche a Carolina perche' se dovessero parlare VINCENZO: No no no GIUSEPPE:Va bene ci vediamo domani sera VINCENZO:Va bene dai GIUSEPPE:Domani pomeriggio ti do le cose ti saluto ciccio ciao VINCENZO:Ciao ciao Giuseppe. La conversazione sopra riportata e quella che seguirà daranno ulteriore prova del coinvolgimento del RUSSO negli affari gestiti dal GUARINO e della sua disponibilità a fornire consigli ben oltre i limiti della deontologia professionale cnv del 11.11.2005, ore 19.46, prog.969 286 LEGENDA GIUSEPPE:RUSSO Giuseppe MARIO :SEMPLICI Mario (...) Locuzione incompresa Al Min. 05'16'' GIUSEPPE:No comunque, ti ricordi il discorso di ieri sera fra me e te? MARIO :Si GIUSEPPE:E digli di...anche a lui uguale eh. Digli che te l'ho detto io di...silenzio stampa. MARIO :Eh non ho capito, non ho capito un cazzo. GIUSEPPE:Il discorso di me e di te ieri sera. MARIO :Eh GIUSEPPE:Del silenzio stampa. MARIO :Silenzio stampa! Di che cosa? GIUSEPPE:E del della..di stare..tranquilli con quelli, con questi qua. Con questi qua. MARIO :(...) GIUSEPPE:Hai capito chi sono questi qua? Quelli che abbiamo (...) MARIO :Quelli? GIUSEPPE:Quelli che abbiamo all'orecchio. MARIO :Che? GIUSEPPE:Che abbiamo nell'orecchio. MARIO :Ah si GIUSEPPE:Eh digli digli a lui proprio silenzio stampa eh. MARIO :Si? GIUSEPPE:Si si si si, lui lui. MARIO :Perchè? GIUSEPPE:E..lui, diglielo. Diglielo che te l'ho detto io. Anzi gli telefoni e glielo dici. MARIO :Eh. GIUSEPPE:Si MARIO :Perchè è pericoloso? GIUSEPPE:U... MARIO :Si? GIUSEPPE:Si MARIO :Ah GIUSEPPE:Quindi digli di... MARIO :Ma lui è convinto che (...) GIUSEPPE:Che sia? MARIO :Io gli ho detto che è mio? GIUSEPPE:No..è il suo. MARIO :Ah GIUSEPPE:Capito? MARIO :(...) GIUSEPPE:Eh diglielo. MARIO :Va bene. GIUSEPPE:E eh diglielo. Gli dici senti vedi che l'ho sentito e...digli proprio zero. Deve stare proprio.. MARIO :Eh 286 cnv del 11.11.2005, ore 19.46, prog.969, in entrata su ut.3474159958 in uso a RUSSO Giuseppe, da ut.335298913, in uso a SEMPLICI Mario, autorizzata con decreto avente nr.3112/05 GIUSEPPE:..deve parlare di tutto e di niente. MARIO :Ma lui al di fuori quello, è proprio per quello che mi vorrebbe uscire a (...), capito. Perchè lui adesso ha paura fa novanta GIUSEPPE:La paura fa novanta, lui se deve uscire non deve uscire per convenienza Mario. MARIO :Eh lo so. GIUSEPPE:Lui..uno deve uscire perchè si sente proprio..gli va di uscire a una persona, non per convenienza. Io (...) a parte l'incazzatura che posso avere in un momento io sono disponibile al dialogo e a parlarlo, lo sai come sono fatto io? MARIO :Lo so lo so. GIUSEPPE:Poi ognuno sulle sulle proprie posizioni...però ti ripeto lascia perdere, tu cerca di venirne fuori tranquillo. Fatti la tua strada e...perchè perchè la devi fare perchè è così. MARIO :Certo. GIUSEPPE:Perchè così anche perchè hai le carte in regola eh eh. Non è dice che se fuori...hai le carte proprio in regola regola regola. MARIO :Allora non vieni a bere il caffè? GIUSEPPE:Per fare...E no no Mario veramente sono sono in pigiama e sono un pò così. E niente poi io qualche (...) qualche broucheur da darti. MARIO :Di quelli là? GIUSEPPE:Si mi sono fatto spiegare come quante e perchè, e...per cui. MARIO :Ah GIUSEPPE:Si si si.. MARIO :Ma (...) più di me lui, no. GIUSEPPE:Si MARIO :Ah! pure? GIUSEPPE:L'ogg...l'oggetto principale eri te. Ma io ho parlato. Ho fatto lo show, tenevo .. tenevo banco oggi. MARIO :Dai cazzo...E lui cosa diceva? GIUSEPPE:Lui dove si..deve ascoltare solo quelo che dicevo io. Ero io che dovevo parlare lì. MARIO :Eh GIUSEPPE:E lui ha detto...no no no. Ecco bravo, no no no..stai a quello che ti dico, e fai quello che ti dico. E lui ha detto si si adesso ci penso io (ridono). No no mi ha detto ma non lo sapevo. Ecco guarda gli ho detto bravo adesso lo sai basta. E' anche giù e anche giù con (...) di la a Milano, e sta bene lì..bene. MARIO :Ah, ok. GIUSEPPE:Capito? MARIO :Si si si. GIUSEPPE:Va bene dai Mario ci sentiamo appena parliamo MARIO :Va bene GIUSEPPE:Stammi bene Mario MARIO :Ciao GIUSEPPE:Ciao ciao Mario ciao. Chiaro il riferimento a terze persone e l’avvertimento del RUSSO sulla possibilità che i telefoni siano sotto intercettazione. E’ in questo contesto di rapporti che Russo Giuseppe dimostra di sapere che Guarino Vincenzo detiene illegalmente una pistola: Cnv del 12.10.2005 ore 16.33, prog.628 287 Legenda Vincenzo:-GUARINO Vincenzo Giuseppe:-RUSSO Giuseppe .....Omissis......) Vincenzo:-Tutto a posto allora? Giuseppe:-Tutto bene, tutto bene.. ti dovevo andare a prendere sto coso qua, sto spolverino però adesso è tardi e te lo prendo domani, dai.. Vincenzo:-Non ho capito Giuseppe:-Ti dovevo prendere il set là di pulizie... Vincenzo:-Ah, si..si.. Giuseppe:-Scolorina e roba varia.. però è tardi perchè sai ho l'appuntamento per andare con le bambine.. Vincenzo:-Và bene, dai non ti preoccupare Giuseppe... non ti preoccupare(sovrapposto) Giuseppe:-Lo so.. però è un impegno mio per cui lo devo prendere.. Vincenzo:-Non ti preoccupare, non andare d'urgenza sempre.. 287 Cnv del 12.10.2005 ore 16.33, prog.628, in entrata su ut.3474159958 in uso a RUSSO Giuseppe da ut.33330065582 in uso a GUARINO Vincenzo, autorizzata con decreto avente nr.3112/05 r.i.t.t. Giuseppe:-No, no.. Vincenzo:-Quando sei comodo poi lo fai.. ...omissis.... In realta’ non si trattava di scolorina, ma come aveva comunicato poco prima alla moglie, di un kit di pulizia per un’arma: cnv del 12.10.2005, ore 14.35, prog.622 288 Legenda Russo: RUSSO Giuseppe Paola: moglie di RUSSO Giuseppe …omissis… Dal min.0:49:00 Russo:No, perchè devo prendere quella cosa là a Vincenzo, quella scatolina di pulizie. Paola:Cos'è che devi fare? Russo:devo comprargli la scatolina di pulizie, è una.. pulizie armi, a Vincenzo. Paola:Una scatolina di? Russo:Pulizie, un Kit pulizie Paola:ma per che cosa? Russo:Per l'arma. Paola:Perchè che arma ha? Russo:Una, Paola. Minchia...! Paola:Bah!?.. Russo:Va bene, altro? Paola:Niente basta quando parli così non ti capisco proprio. Il kit viene acquistato: cnv del 14.10.2005 ore 11.59, prog.660 289 Legenda Vincenzo:-GUARINO Vincenzo Giuseppe:-RUSSO Giuseppe ..omissis... Giuseppe:-Ascolta, sei in ufficio tu? Vincenzo:-No Giuseppe:-Ah, no avevo quel coso da darti..quel... Vincenzo:-Ah e và bè Giuse ci arra..tanto ci vediamo domani.. Giuseppe:-E no, ho le bambine malate.. .....Omissis..... Giuseppe:-Va dai allora.. ti volevo dare sto coso così facevi quello che dovevi fare, vabbè se te lo vieni a prendere a casa, bon 288 cnv del 12.10.2005, ore 14.35, prog.622, in entrata su ut.3474159958 in uso a RUSSO Giuseppe, da ut.0396555231 in uso a Paola moglie del Russo, autorizzata con decreto avente nr.3112/05 r.i.t.t. 289 cnv del 14.10.2005 ore 11.59, prog.660, in uscita da ut.3474159958, in uso a RUSSO Giuseppe, verso ut. Non rilevata ma in uso a GUARINO Vincenzo, autorizzata con decreto avente nr.3112/05 r.i.t.t. Vincenzo:-Vabbè, dai Giuseppe vengo io, dai se riesco vengo pomeriggio se no poi al limite ti chiamo domani mattina e ci vediamo .....omissis..... RUSSO vuole omaggiare il GUARINO di un kit per pulizia armi. Nella conversazione tra il RUSSO e la moglie, sarà il RUSSO stesso a confermare che il GUARINO ha una pistola (“...Russo: Per l'arma....;Paola: Perchè che arma ha? Russo:Una, Paola. Minchia...!”). La pistola verra’ sequestrata a Fucci Maria nel giugno 2006. Sussistono percio’ a carico di Russo Giuseppe gravi indizi di colpevolezza del reato di cui al capo 12 di imputazione. A carico di Russo Giuseppe, maresciallo del nucelo tributario della guardia di finanza di Monza, e quindi ufficiale di polizia giudiziaria ex art. 57.I lett b) c.p.p., sussiste infatti l’obbligo di impedire la commissione di reati. Nel caso in cui apprenda della sussistenza degli estremi di reato, ha il dovere di impedirne il protrarsi. Nel caso in cui non intervenga, risponde non di omissione di denuncia (art. 361 c.p.), ma di concorso nel reato ex art. 40,II c.p.(Cass. pen., sez 2, sent. n. 1506 del 6.12.1991; Cass. pen., sez 2, sent. n. 6177 del 8.5.1984; Cass. pen., sez 3, sent. n. 3100 del 30.1.1996). Nel caso di specie Russo non solo non e’ intervenuto, ma ha contribuito al mantenimento dell’arma in buone condizioni. L’arma, utilizzata in modo da spaventare per il potenziale pericolo gli stessi fratelli Guarino, verra’ sequestrata solo otto mesi dopo. Non sussistono invece gravi indizi del reato di cui all’art. 13 dell’imputazione. Benche’ dalle conversazioni sopra riportate emerga una chiara disponibilita’ ad essere corrotto da parte di Russo, non e’ provato che alla offerta e effettiva ricezione di utilita’ da parte di Russo (le vacanze pagate, l’ingresso in societa’ pur in assenza di capitali e risorse) sia seguita la omissione o il ritardo nel compimento di atti propri dell’ufficio di Russo, o la promessa di agire in tal senso in casi specifici. Le conversazioni intercettate in tal senso sono troppo generiche per provare atti di corruzione. Le attivita’ economiche di Paparo Marcello Parallelamente a tali elementi investigativi, emergeva un giro vorticoso di attività economiche che facevano capo a PAPARO Marcello 290, in molte societa’, tra cui diverse coinvolte nei fatti illeciti sui quali si indaga. PAPARO Marcello e’ socio e amministratore di diritto o di fatto di diverse società e cooperative operanti in svariati settori, dalla gestione di commesse nel ramo della prestazione di manodopera conto terzi (cooperative di facchinaggio), al trasporto conto terzi (movimento terra), alla compravendita immobiliare (Immobiliare Caterina). Inoltre vanta un ingente patrimonio personale composto anche da importanti proprietà immobiliari. Dalle intercettazioni occorse sull’utenza 0392876477, intestata alla società 290 nato a Crotone il 13.01.1964, residente a Cologno Monzese (Mi) in Via Curiel nr.23, di fatto domiciliato a Pessano Con Bornago, in via Falcone e Borsellino nr. 3 QUALITY Log s.c.r.l., è emerso che la stessa è in via di liquidazione, presumibilmente a causa di dissidi tra PAPARO Marcello e GUARINO Pietro, suo cognato. Peraltro la “Quality Log soc. Coop.a.r.l.” ha in gestione importanti appalti per il facchinaggio dalla SMA di Segrate e dala SINTECO di Milano (cfr. CNR 6.10.2004 in faldone III). La societa’, che ha sede a Concorezzo, ha un centinaio di socidipendenti tra cui Padulano Nicola. Paparo Marcello e’ inoltre presente nel CONSORZIO YTAKA, che si occupa di trasporti e facchinaggio, con sede a Brugherio (MI) Viale Europa nr.26 , del quale PAPARO Marcello è presidente affiancato dal fratello ROMUALDO , nato ad Isola Capo Rizzuto (KR) il 15.01.1959 e dal nipote TALLARICO Francesco, nato a Crotone (KR) il 23.04.1976, questi ultimi con carica di consigliere. Il consorzio YTAKA e’ stato coinvolto nella vicenda relativa al ferimento di Rigola Roberto, di cui al capo 10 dell’imputazione, che e’ stato colpito per errore al posto di Apollonio Giovanni. La cooperativa LOG’IN TIME S.C.AR.L. si occupa di facchinaggio e pulizie, con sede a Concorezzo (MI) in Via Dei Mestieri 81B; apparentemente in liquidazione, della stessa l PAPARO Marcello è il rappresentante unico e liquidatore nominato con pieni poteri. La P. AND P. S.R.L. si occupa di autotrasporti, impresa edile, acquisto e vendita di beni immobili,smaltimento di rifiuti chimici vari e raccolta-trasposrto di rifiuti di vario genere; ha sede a Cernusco sul Naviglio (MI) in Via Verdi 40. PAPARO Marcello ne è consigliere nominato unitamente al nipote PAPARO Domenico, figlio di Romualdo, nato a Isola Capo Rizzuto (KR) il 12.08.1983, residente a Carugate in Via C.Alberti nr.3, ed il presidente s’identifica in PAPARO Vincenzo, figlio di Romualdo, nato a Isola Capo Rizzuto (KR) il 12.08.1983, residente a Carugate in Via C.Alberti nr.3. La P & P ha lavorato per i cantieri della Locatelli, coinvolta nella vicenda di cui al capo 16 dell’imputazione. Nel 2005 ha acquistato un capannone a Gessate. - IMMOBILIARE CATERINA S.R.L., società di costruzione , compravendita e permuta di beni immobili civili, industriali e rurali, esecuzione di lavori edili in genere per proprio conto o per terzi, anche mediante l’assunzione di appalti, con sede in Brugherio V.le Europa 26. PAPARO Marcello ne è amministratore unico mentre TALLARICO Francesco, suo nipote, è socio unico. Altresì PAPARO Marcello risulta essere socio accomandante della sitta DIONISO DI CALABRETTA ROCCO E C. S.A.S., che si occupa di ristorazione catering ed altro, con sede a LA SPEZIA (SP) in via Martiri del Risorgimento nr.62, i cui soci sono CALABRETI’A Rocco, nato a Crotone (KR) il 06.09.1976 residente a Podenzana (MS) in Via S.Andrea nr.2 e CALABRETTA Pasquale, padre di Rocco, nato ad Isola Capo Rizzuto (KR) il 08.11.1953, residente a Podenzana (MS) in Via S.Andrea nr.2. Infine Paparo Marcello e’ sindaco supplente della cooperativa Dimensione Servizi SCARL con sede in Novate Milanese. Paparo Marcello dispone dunque di notevoli risorse economiche che gestisce con metodi anche illeciti e anche violenti (si vedano il ferimento di Padulano Nicola nel contesto delle cooperative di facchinaggio presso la SMA di Segrate, e la pretesa violenta di acquisire appalti dalla Esselunga – capi 15 e 10 ), ed e’ inserito in diversi settori economici, alcuni dei quali, come il movimento terra, gia’ infiltrati da clan della ‘ndrangheta che impongono la presenza di persone loro fedeli nello svolgimento dei lavori in subappalto, con la connivenza di imprese che subendo la loro presenza nel contempo eludono gli obblighi di legge sia lavorando “in nero” evitando quindi gli adempimenti fiscali, sia evitando le responsabilita’ normative e l’onere economico inerenti la organizzazione e la gestione dei lavori. Eclatante e’ in tal senso la vicenda di cui al capo 16 relativa ai cantieri Locatelli. Paparo Marcello e Romualdo, per potere operare economicamente in modo redditizio, in assenza di strutture imprenditoriali adeguate e concorrenziali nonche’ dei requisiti soggettivi che gli consentano di partecipare a gare pubbliche o a importanti gare private, devono evitare contrasti quando possono, e risolverli in modo da predominare quando non raggiungono un accordo. La attivita’ di Paparo Marcello si caratterizza per l’inflitrazione in attivita’ economiche lecite, acquisite e mantenute con metodi illeciti di stampo mafioso. Nel presente capitolo verranno evidenziate le risultanze investigative che documentano l’esistenza in Cologno Monzese di un gruppo organizzato facente capo a PAPARO Marcello e a Paparo Romualdo operante nell’hinterlandi milanese e bergamasco nel settore degli appalti pubblici con metodi tipicamente mafiosi, in alleanza con altri gruppi della ‘ndrangheta, coordinati da Barbaro Pasquale. PAPARO Romualdo e’ alla guida della “P. & P.”, operante nel settore del movimento terra. Della sua attivita’ tiene costantemente aggiornato il fratello Marcello, discutendo con lui anche la acquisizione di nuovi clienti. In tale contesto i PAPARO hanno rapporti con diversi soggetti operanti anche negli appalti per le opere pubbliche, con i quali collaborano, mettendo in comune macchine operatrici e personale, assicurandosi cosi’ subappalti. I rapporti dei Paparo in tale contesto sono anche con altri operatori del settore. Tra tali rapporti sono particolarmente significativi, per la concmitante sussistenza di rapporti con gli ARENA, quelli con VERTERAME Carmelo, alias “VERTERAME Carmine” o “Lino” 291, che come oltre si vedra’ e’ appartenente alla cosca ARENA 292, con interessi economici e commesse di 291 nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR), in data 20.07.1945; 292 Circa la riconducibilità del VERTERAME Carmelo, l’omonima cosca operante in quel territorio si precisa che: alla famiglia ARENA, reggente La figlia di VERTERAME, ovvero Maria Luisa è coniugata con TIPALDI Marcello, il cui padre, TIPALDI Pasquale è stato assassinato in data 24 dicembre 2005 per mano dei NICOSCIA nell’ambito della faida in atto. TIPALDI Pasquale è figlio di ARENA Domenica, cugina del capo clan ARENA Nicola. - Il cugino, ovvero VERTERAME Antonio del 03.02.1942, è affiliato alla cosca ARENA ed è pluripregiudicato per la commissione di gravi reati. Il figlio di questi, VERTERAME Giuseppe nato a Isola di Capo Rizzuto il 24.05.1968 in data 04.01.1996 contraeva matrimonio con ARENA Vittoria, nata a Crotone il 27.12.1971, figlia del deceduto ARENA Giuseppe, detto “U Gatta”, inserito nella famiglia CHITARRA, al vertice della cosca ARENA. Il VERTERAME Carmelo era presente al banchetto di nozze, unitamente ai vertici della cosca in questione . - In data 20.01.2004 il VERTERAME veniva deferito all’A.G. per la costruzione di una abitazione abusiva nel territorio di Isola di Capo Rizzuto; in quella circostanza veniva identificato quale dipendente del VERTERAME tale GRECO Francesco, del 05.02.1952. Questi è il padre di GRECO Maurizio, nato a Crotone il 18.03.1980, inserito lavoro in diverse zone d’Italia, dalla costa calabra (Verterame dispone della ROVITEL SCAVI TRASPORTI S.R.L. con uffici a Isola di Capo Rizzuto) a quella abruzzese (dove lavora l’imprenditore Chiavaroli con lui strettamente collegato) e anche nel milanese (come emerge dalle intercettazioni) Anche nell’ambito dei lavori di movimento terra sui cantieri dell’alta velocita’ Paparo Romualdo ha contatti con Verterame Carmelo: Cnv del 09.06.2005 ore 15.09, prog.604 293 Legenda ROMUALDO:PAPARO Romualdo CARMINE:VERTERAME Carmelo (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta …omissis… Qualche macchina libera l’hai? ROMUALDO: CARMINE:E sto lavorando, un altro? ROMUALDO:Uhmm. E c’era un un altro di lavoro un altro a quest’ alta velocità che mi avevano chiamato..Ho pure CARMINE:E..all’ alta velocità non pagano Romà.. ROMUALDO:Come non pagano? Ho l’appalto io un altro, come non pagano. CARMINE:E dai che vengo. Ho il bilico. ROMUALDO:Il bilico c’è l’hai? CARMINE:Mezzo d’opera però. ROMUALDO:Mezzo d’opera. CARMINE:Eh. ROMUALDO:E si, (impreca) che fai un milione e due un milione e tre un altro CARMINE:Si se è buona la giornata. Io sto calando che mi è successo un altro cazzo di incidente là sotto. ROMUALDO:Uhmm. 120.. 120 euro a viaggio. Si fanno 5 viaggi. Sono una bella sommicina. CARMINE:E si sono 600 euro. ROMUALDO:Sono 600 e dispari. …omissis… L’accordo per l’ingresso nei diversi cantieri avviene tra i due in modo del tutto informale, e a seconda delle esigenze contingenti. - quale elemento di spicco della cosca ARENA ed utilizzatore di autovettura BMW serie 5 targata BA649SL blindata. In altre occasioni, è stato rilevato accompagnarsi a personaggi inseriti nella cosca ARENA. 293 cnv del 09.06.2005, ore 15.09, prog.604, in entrata su ut.3494133516 in uso a PAPARO Romauldo, da ut.3484405079, in uso a VERTERAME Carmelo, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; Quanto ai metodi utilizzati da Verterame per lavorare nei cantieri, e alla sua capacita’ e forza imprenditoriale, si osserva quanto segue. A VERTERAME risulta collegato, ma più esattamente si potrebbe dire “sottoposto”, CHIAVAROLI Guido 294, imprenditore abruzzese operante a Pescara e a Teramo, legato al primo dal vincolo di “comparato”, denominato “patto di San Giovanni”, che Verterame fa espressamente valere. Le conversazioni tra tali personaggi si rivelavano particolarmente interessanti per i riferimenti ai cantieri aperti anche nell’hinterland milanese in cui opera di fatto Verterame Carmelo, con numerosi camion: cnv del 11.09.2005, ore 10.47, prog.2811, in entrata su ut.3484405079 295 LEGENDA VERTERAME :- VERTERAME Carmelo CHIAVAROLI:- CHIAVAROLI Guido ..(..)..:- locuzione incomprensibile conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta ...omissis... min.00.44 CHIAVAROLI:- senti un po... VERTERAME :- uhm... CHIAVAROLI:-eh.. vedi di venire su lu...domani.. che dobbiamo vedere sti quattro soldi di aumento là... VERTERAME :- eh... domani pomeriggio sono quà... domani mattina c'ho da fare ancora un po... CHIAVAROLI:- però... VERTERAME :- uhm.. CHIAVAROLI:- però... però... se io do qualche ordine quà... eh non me lo smentire tu da giù eh... VERTERAME :- non ho capito.... CHIAVAROLI:- eh.. l'altro ieri io ho mandato 4 camion per vedere quanti viaggi si fa dalla parte di là... VERTERAME :- no.. compà.. no lo devo sapere io... quà sbagliamo caro compare... CHIAVAROLI:- e va bene compà... VERTERAME :- abbiamo detto... abbiamo detto che lontano non ci vengo a lavorare... CHIAVAROLI:- ferma... ferma un po... VERTERAME :- e allora .... CHIAVAROLI:- si... VERTERAME :- discutiamone personalmente di ste cose.... CHIAVAROLI:- si..si.. fe....ferma... VERTERAME :- quello mi chiamano i camion tuoi vanno vicino e quelli lontano...e allora ..(..).. SOVRAPPOSIZIONE VOCI CHIAVAROLI:- no.. no.. vuol dire... non vuol dire... VERTERAME :- te li mando io gratis i camion miei lontano te li mando io va bene basta... CHIAVAROLI:- ma ... VERTERAME :- quando dobbiamo fare una prova li mandiamo ad economia i camion ne stacchiamo 2 compà... CHIAVAROLI:- ma eh... compà... VERTERAME :- il lavoro lo dobbiamo proseguire... eh... CHIAVAROLI:- fammi parlare pure a me no?... VERTERAME :- eh... ...omissis... min.06.38 CHIAVAROLI:- senti un pò qualche altro camion si può reperire?... VERTERAME :- ce li ho i camion compare ... però prima dobbiamo parlare... CHIAVAROLI:- e va bene... VERTERAME :- i camion sono a mia disposizione…. 50 ce ne ho... CHIAVAROLI:- e va bene ma io te lo sto dicendo... allora... VERTERAME :- dobbiamo prima vedere sti fatti sennò quello se ne va quello perchè non paga quello così.... CHIAVAROLI:- ma... VERTERAME :- dobbiamo prima sederci a tavolino e fare un discorso a quatt'occhi... io e te... CHIAVAROLI:- si va bene ... va bene.... VERTERAME :- è inutile che parlo con MASSIMO con tuo figlio questo e quell'altro.... CHIAVAROLI:- no..no.. dobbiamo parlare io e te ci sediamo... 294 CHIAVAROLI Guido e Ermando s.n.c. con sede in Viale Abruzzo nr.56 , Chieti (CH) 295 cnv del 11.09.2005, ore 10.47, prog.2811, in entrata su ut.3484405079, in uso a VERTERAME Carmelo, da ut.087257762 in uso a CHIAVAROLI Guido, autorizzata con decreto avente nr.490/05 r.i.t.t.; VERTERAME :- ma quando diciamo una cosa si!... io e te è si e tu lo sai no?.. CHIAVAROLI:- si..si..si... ..... i camion proprio ieri sera glielo ho detto ad un mio amico e ne ha 3 ... 4 quanti ne vogliamo camion.... non ce ne sono problemi te l'ho detto io ce li ho a MILANO...(..).. pure.. VERTERAME :- senza ...omissis... cnv del 01.09.2005, ore 11.52, prog.2611, in entrata su ut.3484405079 296 LEGENDA VERTERAME:- VERTERAME Carmelo DE GIANNI:-DE GIANNI n.m.i. della ditta TECNOLOGIA D'IMPRESA …(…)…:- locuzione incomprensibile VERTERAME:- si!.... DE GIANNI:- signor.. Lino?.. VERTERAME:- si... DE GIANNI:- buon giorno sono DE GIANNI tecnologia d'impresa... la disturbo?.. VERTERAME:- ah... no..no.. prego... DE GIANNI:- per i mezzi allora ho sentito l'albo.. ieri le ho mandato un fax al numero 096279... VERTERAME:- si... DE GIANNI:- l'ha ricevuto?... VERTERAME:- no... io sono.... DE GIANNI:- ah... VERTERAME:- all'altro cantiere.... DE GIANNI:- ah.. ho capito ho capito...ecco.. praticamente suo penso suo figlio oggi mi ha portato già i..i... versamenti.. VERTERAME:- versamenti.. si bravo.. si... DE GIANNI:- perfetto... poi ci sono avrei bisogno di.. eh due o tre indicazioni da aggiungere alla pratica... VERTERAME:- mi dica... mi dica...mi dica le rispondo subito... DE GIANNI:- le...il sito di ricovero dei mezzi.. cioè l'indirizzo ed il paese metto via TOMMASO CAMPANELLA?... ROVITEL SCAVI TRASPORTI S.R.L.... VERTERAME:-l'indirizzo è DE GIANNI:- si... e quello che c'è sul timbro... :-VIA TOMMASO CAMPANELLA 21 ... ISOLA DI CAPO RIZZUTO... KR... VERTERAME SOVRAPPOSIZIONE VOCI quindi anche lì è il sito di ricovero mezzi anche... VERTERAME:- si abbiamo l'ufficio la si.... DE GIANNI:- DE GIANNI:- perfetto... VERTERAME:- eh... no dei ricovero mezzi no... siamo... siamo a MILANO adesso no?... DE GIANNI:- si no ma in generale... si metti là... dai..dai.. si.. va bene.... la sede dai... VERTERAME:DE GIANNI:- TOMMASO CAMPANELLA metto... VERTERAME:...omissis... si poi attualmente lavora su MILANO facciamo... In senso chiaramente intimidatorio Verterame si e’ espresso nella conversazione con CHIAVAROLI Guido: seguente cnv del 15.04.2005, ore 15.01, prog.1983 297 296 cnv del 01.09.2005, ore 11.52, prog.2611, in entrata su ut.3484405079 in uso a VERTERAME Carmelo, da ut.0317699135, in uso a tale DE GIANNI n.m.i., autorizzata con decreto avente nr.490/05 R.I.T.T.; 297 cnv del 15.04.2005, ore 15.01, prog.1983, in uscita da ut.3494405079 in uso a VERTERAME Carmelo, verso ut.0871551194, intestata alla società CHIAVAROLI Guido e Ermando s.n.c. con sede in Viale Abruzzo nr.56 , Chieti (CH), nell’occasione in uso a CHIAVAROLI Guido, autorizzata con decreto avente nr.490/05 r.i.t.t. Legenda Lino: VERTERAME Carmelo Uomo: CHIAVAROLI Guido (...) Locuzione incompresa Conversazione in parte dialetto abruzzese e calabrese da intendersi tradotta …omissis… Lino:Ma lo hai sentito a quello là a MUTO? Uomo:Eh? Lino:A Muto l'avevi sentito? Uomo:Si.. Lino:Che successo? Uomo:No, niente.. Lino:Ah? Uomo:Niente. Lino:Ti ha preso il lavoro dalla TOTO? Uomo:Eh.. Come? Lino:Ha preso il lavoro dalla TOTO? Uomo:Quello...neanche l'iscrizione(...) Lino:Ma tu quando l'hai sentito, è quà, è a CHIETI? Uomo:L’ho sentito stamattina... è passato da me perchè è andato da TOTO che doveva fare degli assegni, mi ha telefonato: "Toni, passa qui in ufficio, ci siamo io e i tuoi fratelli" Lino:Ah! tu non mi avvisi..Eh..non mi dite mai niente.. Uomo:Bè..non ho ancora..non ho ancora ho tempo..ma non ci stanno niente di problemi perciò.. Lino:Nò, già si sà a Isola Capo Rizzuto che ha preso il lavoro dalla TOTO.. Uomo:Ah! Lino:Vedi quante cazzate dicono? Uomo:Ohu.. Lino:Ah! Uomo:TOTO ne ha..un sacco di lavoro, mica ha solo a Teramo, sta.. Lino:No quello di Pescara quello di Teramo Uomo:Quello di Teramo, diamoci da fare che Lunedì, Martedì, se Dio vuole, quella la cava è pronta e quello.. Quindi.. io.. Lino:Eh!questo quà quale lavoro ha preso? Uomo:Eh? Lino:Quale lavoro ha preso questo? Lino:Mha.. Uomo:Dice che sta, che lavora a Bologna, a portare gli (...), mi pare che li porta, e si va a Trento. Lino:E questa mattina cosa ti ha detto? Uomo:Abbiamo parlato..mi ha detto che voleva fare un lavoro unito quello e quell'altro.. Lino:Eh! Uomo:Io so il tipo.. ormai ho tribulano un anno la struttura ce l'ho non mi manca niente qua..tutto ci sta quello quindi Lino:E perchè questo qui sta dicendo che ha preso il lavoro allora?Già mi ha chiamato uno di Isola a me il cognato...vedi quante cazzate si dicono? Uomo:Ma questo di dove è di Cutro? Lino:Si di Cutro! Uomo:Ah me lo ha detto! Lino:Compà dimmi la verità a me quello che sta succedendo per favore te lo chiedo eh? Uomo:Eh io.. Lino:Sono cose.. sono cose un pò.. Uomo:Sai cosa sta succedendo? Lino:scottante quà.. Uomo:Ehi Lino:Ah? Uomo:Che Lunedì dobbiamo lavorare.. Lino:Lascia stare questo.. tu lo sai se lavoriamo o no.. Uomo:E allora che problemi.. ma se ci stava novità io te lo avrei detto no Lino: A parte il fatto che quando è arrivato questo mi dovevi chiamare e gli devi dire che c'è Lino VERTERAME qua.. Uomo:Si và bene guarda un pò.. Lino:Tu glielo hai detto questo? Uomo:Sa tutto! Lino:Ah? Uomo:Sa tutto! Lino:Perchè lo sai chi la sta combinando questo (...) Cassano. Uomo:Ah! Lino:Ora và a finire che noi ci litighiamo tra di noi no e non voglio... Uomo:No và bè!io questo.. Compà il lavoro dov'è?ci siamo mischiati tutti e tu lo sai.. Lino:Pure io sono immischiato se permetti.. Uomo:Si ma non mi hai capito.. Lino:O no o no? Uomo:Come no,al cento per cento. Lino:Eh Uomo:perchè no.. Questo qua voglio che tu lo dici.. Guarda che c'è Verterame con me… e basta..io ho un contratto con te se è valevole..se poi non è valevole strappiamolo e te lo fai fare..A me.. Lino: Uomo:Ma. co.fammi capire? no compà mi.. Lino: Uomo:Io non ho Lino:Eh ma scusa che lavoro ha preso questo da CHIAVAROLI addirittura mi ha chiamato il cognato dice è vero questo e quell'altro...gli ho detto ma siete pazzi.. capito.. Lino:Per favore io mi sto deludendo di parecchie parole qua. Uomo:Questo.. questo discorso, questo discorso, io non ho mai preso in considerazione..mai. Lino:Eh tu non lo prendi ma gli altri si però.. Uomo:Ma và be và bè noi..lavor..poi gli altri con il tempo vedono. Uomo:Ma guarda.. Lino:A parte che Chiavaroli me lo doveva dire a me..no per obbligo per qualche cosa perchè ho anche io un contratto..Eh se poi vuole, Chiavaroli vuole dare il lavoro mi dice...compà gli e lo diamo il lavoro a quello?Ci offrono una cifra..va bene!Io sono anche disponibile a questo eh Uomo:Io non voglio niente e non do niente a nessuno.il lavoro lo dobbiamo fare, stiamo tribolando per la cava...La cava sembra che l'hanno, approvata, hanno messo le cose.. Lino:Si ma questo qua stamattina cosa voleva da te? Uomo:Niente!è passato di qua e ci siamo conosciuti..oh ci ha pure lui le macchine e mi ha detto che se mi serve qualche macchina, quello, quell'altro. Cioè non è che lui.. anzi hanno parlato molto poco non è che ha detto qualcosa di.. Lino:Ah..! Uomo:Niente ci siamo conosciuti tutto là..ma anche che viene a fare un lavoro giù, l'ingegnere, coso (quello), gli ha detto: "Vedi un pò se a Chiavaroli gli serve qualche mezzo", lui non ha detto "il lavoro lo faccio io", dato che avrà qualche macchina... Compà ma lui lo può anche fare può anche venire, però ma a me mi dà fastidio che a Isola si dice che gli ha preso il lavoro a Chiavaroli e a Verterame, hai capito? Lino: Uomo:No.. io questo...queste polemiche.. Lino: perchè qua.. perchè tu non hai capito come siamo ancora fatti noi. Uomo:E si ma, compare.. Lino:Poi un pò il trambusto che a Isola si sta sapendo si sta scoprendo e noi siamo gente rispettabile e tu lo sai.. Uomo:E che c'entra... Lino:Perciò... Uomo:Io quello.. Se tu vuoi cedere il lavoro a questo qua lo cedi pure, poi si deve fare i conti con me e con gli altri. Lino: Uomo:Ma io.. Lino:Ti ho detto tutto caro compare.. Uomo:Forse non ci siamo capiti.. Lino:A me sistemami i soldi che me ne vado così si finisce tutto e basta..Eh Uomo:Ma guarda allora apposto (...) Lino:No compà troppe chiacchiere in giro. Uomo:Bè ma guarda.. Lino:(sovrapposizione) Uomo:Ehi.. Lino:Eh.. Chiavarò..Noi rispettiamo i San Giovanni e tutto però.. Uomo:Le chiacchiere le state facendo voi, io non so neanche parlare.. Lino: No non le stiamo facendo noi e questo qua che si sta vantando.. Uomo:Ma se io ti dico.. Lino: Chiavaroli non ce la fa che non ha soldi i Verterame non li aumentano questo e quell'altro e a me queste parole non me le ha dette nessuno. Uomo:Và bene che se non.. Lino:Ora se vengo vado io da TOTO, anzi ti faccio vedere cosa facciamo ora che vengo...facciamo mettiamo tutte le carte in tavola. Vengo io andiamo da TOTO io e Pietro Verterame così, se deve dare il lavoro a qualcuno che lo vuole prendere a Chiavaroli lo da a me non a MUTO gli dico.. Uomo:Ma chi lo ha detto questo? io forse non lo ho capito quello che state dicendo voi.. Lino:Ma non lo sò che cosa state combinando voi io..a me parlare di dietro mi sta male è meglio chiarire tutte le cose bello in tavola.. …omissis … Si riporta, a commento della telefon ata, l’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. “ …l’imprenditore CHIAVAROLI Guido comunica a VERTERAME Carmelo, esponente del clan ARENA in contatto anche con PAPARO Marcello, che tale MUTO di Cutro ha preso l’appalto dei lavori di TOTO. Nell’apprendere la notizia il VERTERAME mostra il suo risentimento ed esterna alcune frasi dal contenuto chiaro ed inequivocabile. (...voglio che tu lo dici.. Guarda che c'è Verterame con me e basta ..... Se tu vuoi cedere il lavoro a questo qua lo cedi pure, poi si deve fare i conti con me e con gli altri...). Sempre nella stessa conversazione il VERTERAME mostra il suo disappunto in merito a tale situazione poichè, l’eventuale subentro di altra società nella gestione dei lavori, senza il consenso dei VERTERAME, farebbe perdere il prestigio che vanta nei confronti della cosca e dei suoi paesani (...che a Isola si sta sapendo si sta scoprendo e noi siamo gente rispettabile e tu lo sai...). Per ultimo, ma non per importanza, si mette in risalto una esternazione fatta dal VERTERAME: (“...Chiavarò... noi rispettiamo i San Giovanni e tutto però..”). E’ noto che la figura religiosa di San Giovanni cara agli appartenenti delle “‘ndrine” calabresi, in onore del quale è noto esistere un vincolo di rispetto e fedeltà.” Dopo avere fatto capire a Chiavaroli che non puo’ liberamente stipulare altri subappalti cedendo quote di lavoro senza l’accordo di Verterame e senza compenso a lui, perche’ ne va del prestigio di Verterame a Isola di Capo Rizzuto, dove le regole che vigono sono quelle del comparato ‘ndranhgetistico, Verterame chiede contezza a chi vorrebbe sottrargli parte del lavoro, Tonino detto il Muto, di Cutro: cnv del 15.04.2005, ore 16.58, prog.1991 298 Legenda Lino: VERTERAME Carmelo Uomo:MUTO Tonino ,persona al momento n.m.i. Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta Uomo:Pronto Lino:Tonì Uomo:Ciao Lì Lino:Ciao io ti sto chiamando da un'ora e mi dovresti anche rispondere però scusami eh... Uomo:Eh vedi che è impossibile che tu mi stai chiamando a me da un'ora.. Lino:Mi dici che ho sbagliato numero ora ti ho chiamato di nuovo ora.. Comunque dai lasciamo stare ora ste cose.Io voglio sapere solo una cosa..Ti ha chiamato Chiavaroli a te questa mattina? Uomo:Si!mi ha chiamato ieri che mi devo vedere urgente stamattina, e stamattina mi è ricapitato il Chiavaroli. Lino:Eh!Ora ti rendi un amico mio o... Uomo:Lì!di là a te non ti toglie nessuno.. mettitelo in testa Lino:No.. voglio.. non è questo Tonì..(Sovrapposizione)che io non vado a rompere.. ne io e ne(interruzione) nessuno, non rompiamo l'anima a nessuno.. hai capito? Uomo:Non ti toglie nessuno di là a te! Lino:Ah? Uomo:Hai capito?Di là non ti toglie nessuno. Lino: Voglio sapere solo qualcosa, siccome c'è un raggiro nel mezzo..e sò se mi devo fidare del mio compare che quello è un compare del mio, no? Uomo:Eh! Lino:io.. sembra che io e te ci stiamo.. Uomo:Allora digli cosa ti ha detto che poi ti dico il discorso come è andato. Lino:Come? Uomo:Digli cosa ti ha detto che..? Lino:Mi ha detto che sei andato tu là, che lo hai chiamato, e dice che... Uomo:Io l'ho chiamato a lui? Lino:Eh!qua.. a posto ti dico meglio parlarci chiaro no.. Uomo:Allora vai là e mi chiama dal suo ufficio e poi ti dico(...) mi ha chiamato lui..che non mi sta chiamando da l'ultima volta che ci siamo sentiti con te.. Lino:Ti sta chiamando lui? Uomo:Eh! metti il viva voce quando sei là che poi ti faccio sapere la verità.. Lino:No no non c'è bisogno io credo a quello che mi dici tu Tonì.. Io qui siccome noi avanziamo 125 mila euro non si tratta.. ora figurati se io o vai tu o vai un altro e si prende il lavoro che questo è proprio da negare diciamo.. Uomo:Io gli ho detto.. Lino:Eh Uomo:.. siccome ho saputo all'interno della TOTO che insomma.. Lino:Eh! Uomo:.. abbiamo parlato di questo lavoro e mi hanno incoraggiato loro dice vai a vedere lì se ti danno il lavoro ti giri il contratto direttamente e tutto. Lino:Si ma a me farebbe anche piacere questo non ti pensare.. Uomo:Siccome...secondo me è a terra di moneta.. Lino:Si! Uomo:Chiavaroli.. sicuramente sarà questo.. Lino:Eh!e allora? Uomo:Io gli faccio un tipo di discorso..(...)possiamo fare al 50%, me la vuoi dare tutta a me, fai come vuoi basta che insomma me ne dai una fetta a me già a me sta bene.. Lino:Uhmm dice possono lavorare pure bilici , c'è un lavoro di 20 macchine, scavatoi Uomo: ..io scavatoi non ne ho, 4 assi non ne ho quindi figurati se io mi interessa più di tanto questo lavoro..Eh gli ho proposto insomma gli ho se tu hai buona forza economica te la possiamo dare.. Lino:Uhmm Uomo:E poi ho fatto questo discorso mi ha chiamato 4 volte.. Lino:Lui? 298 cnv del 15.04.2005, ore 16.58, prog.1991, in uscita da ut.3484405079 in uso a VERTERAME Carmelo, verso ut.3357063786, in uso a tale Tonino MUTO n.m.i., autorizzata con decreto avente nr.490/05 R.I.T.T.; Uomo:Ecco..E io stamattina sono andato lì a parlare. Siamo andato lì a parlare gli ho detto valuto la cosa, a me mi farebbe piacere che la facciamo insieme con lui.. Lino:Eh! Uomo:del 50% per uno Lino:Eh!E lui (...) Uomo:Poi valuta. Dice che valuta e mi fà sapere..nè di più nè di meno. mi ha detto che per cedere il lavoro vuole 1 miliardo da te.. Uomo:Per cedere il lavoro vuole 1 miliardo? Lino:A me Lino:Eh..qui ci sono troppe parole incrociate comunque.. Uomo:Con me non ha parlato di soldi.. Lino:Tonino u MUTO. Uomo:(sovrapposizione) Lino:io ti conosco da poco a te però se sei un vero amico non ti avvicinare più lì, se proprio ci vuoi rispettare, se no poi la pensiamo diversamente su tutto le altre cose. Uomo:Và bè ma ora Lino:Ohi nì Tonì io ti ho detto tutto Uomo:(sovrapposizione) Lino:ti saluto.Ciao Tonì Uomo:Và bene dai.. E’ significativa, quanto ai metodi da lui seguiti, anche la reazione di VERTERAME Carmelo nel 2006 alla notizia dell’allontanamento dei propri veicoli dai cantieri della ditta CASIRAGHI, che svolge lavori dei cantieri per la realizzazione delle linee di trasporto ad alta velocita’. VERTERAME infatti, appresa la notizia, minacciava chiare ritorsioni: “Ma se gli altri lavorano ed io no succederà qualcosa qua e poi te lo faccio vedere” e contestava al figlio di non essere stato abbastanza persuasivo nei confronti di Luigi CASIRAGHI per far lavorare i loro mezzi.(Conversazione del 26.05.2006 ore 07.41 299). Anche Paparo Romualdo ha rapporti con la ditta Casiraghi. Si riporta l’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. 299 Conversazione del 26.05.2006 ore 07.41 in uscita dall'utenza 3484405079 in uso a VERERAME Carmelo, verso l'utenza 3391376425 in uso a Uomo di nome Gianni n.m.i. C o m e v e d r e m o a p p r e s s o , P A P A R O R o m u a l d o , v e r r à c o n t a t t a t o d a A G L I A T I L u i g i 300, geometra che lavora per conto della società CASIRAGHI s.r.l., come detto dallo stesso Romualdo. AGLIATI prospetta al PAPARO la successiva apertura di un cantiere, inserito nel contesto della T.A.V., che la società per cui lavora, ha acquisito come sub appalto, facendogli capire che ad acquisizione avvenuta, la società di PAPARO avrebbe l’esclusiva per quanto riguarderebbe il settore del movimento terra.- L’unica preoccupazione che AGLIATI prospetta a PAPARO, è quella di non trovarsi i suoi compaesani, cioè i calabresi, nei cantieri e PAPARO lo rassicura. Cnv del 29.04.2005, ore 15.35, prog.263 301 LEGENDA PAPARO :- PAPARO Romualdo AGLIATI:- AGLIATI Luigi ...omissis... min.00.22 AGLIATI:- l’aggancio... l’aggancio... all’alta velocità c’è ancora non c’è più come sei messo?... PAPARO :- e dobbiamo andare ... poi abbiamo lasciato in quel modo lì e non ci siamo andati più... comunque.... eh..eh... siamo... siamo... i preferiti... non è che...se tu mi dici mi muovo vai di la vado di là... AGLIATI:- uhm... PAPARO :- un altro ancora... BERTOLETTI sta scaricando....ho fatto scaricare pure io... AGLIATI:- sta scaricando?... PAPARO :- si ho fatto scaricare un po di roba pure io... AGLIATI:- ma lo hai fatto azzerare allora quell’uomo lì?... PAPARO :- eh....azzerare non....ancora no....... AGLIATI:- non proprio....eh... PAPARO :- ancora no.... AGLIATI:- e... un altro io ho in vista un 250 mila metri cubi.... PAPARO:-e non ci sono problemi Luigi... non ci sono problemi.. andiamo e facciamo quel cazzo che vogliamo....eh... ma con questa roba un altro ma scarzi?....(ride) AGLIATI:- no e che non ci siamo dentro i tuoi.... PAPARO :- no..no..no....no... AGLIATI:- compaesani là... PAPARO :- no... io non l’ho visto più da allora... forse non hai capito....mi son tira... AGLIATI:- non li hai più visti.... PAPARO :- si mi son tirato fuori e basta....mi chiedono qualche favore e qualche..... AGLIATI:- eh... PAPARO :- e ma se no non vogli avere a che fare .....eh... SOVRAPPOSIZIONE VOCI PAPARO :- mi sono sistemato di la io hai capito.... AGLIATI:- allora ascolta non l’ho ancora chiuso se lo chiudo ti chiamo che andiamo giù assieme di la che dopo andiamo giù a vedere..... 300 AGLIATI Giovanni Luigi, nato a Mozzanica (BG), il 03.03.1957, residente a Levate (BG), in Via E.Fermi nr.8; 301 cnv del 29.04.2005, ore 15.35, prog.263, inj entrata su tu.3494133516 in uso a PAPARO Romualdo, da ut.335348073 in uso ad AGLIATI Luigi, autorizzata cond ereto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; PAPARO :- Luigi andiamo di là facciamo quello che vogliamo non ci sono problemi....io sono solo ho peso un capannone a GESSATE e giro così mi basta così...non mi voglio mettere nei guai hai capito?... AGLIATI:- va bene.... PAPARO :- o.k..... ...omissis... La conversazione e’ interessante perche’ rivela che Paparo Romualdo, il quale ha acquistato a Gessate un capannone industriale (nel quale a settembre 2005 manifesta l’intenzio ne di nascondere almeno due mitragliette, come emerso nell’analisi delle conversazioni di cui al capo 2 dell’imputazione) del valore di circa 1.000.000,00 euro, come si evince dalle intercettazioni dell’utenza in uso a Paparo Marcello (e’ stato richiesto un leasing per 450.000,00 euro a nome della immobiliare Caterina: cfr. conv. 22.6.2005 ore 14.29 tra i fratelli Paparo Marcello e Romualdo ) non vuole mescolarsi con i suoi “compaesani”, che tanto preoccupano anche Agliati della ditta Casiraghi , perche’ non vuole “mettersi nei guai”. Dalle conversazioni sopra indicate emerge che ai lavori di movimento terra, anche di grandi opere pubbliche, era sottesa una fitta rete di rapporti e di interessi economici, cui partecipano anche appartenenti a cosche della ‘ndrangheta, con attivita’ nei cantieri che non vengono formalizzate. Da altre conversazioni si evince chiaramente in che senso la presenza dei “compaesani” di Paparo Romualdo, che peraltro tuttora gli chiedono favori, e’ pericolosa. E’ interessante sul punto una conversazione che Paparo Romualdo ha pochi giorni dopo con il fratello Marcello, quando gli preannuncia il lavoro con la Casiraghi: cnv del 02.05.2005, ore 12.08, prog. 2315 302 Legenda Marcello:-PAPARO Marcello Romualdo:-PAPARO Romualdo (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta (.....Omissis....) Min. 01.07.00 :-E sono andato la sopra che c’era casino là...sulla ferrovia Romualdo Marcello:- Umh!.. 302 cnv del 02.05.2005, ore 12.08, prog. 2315, in uscita da ut.3355307711 in uso a PAPARO Marcello, verso ut.3494133516, in uso a PAPARO Romauldo, autorizzata con decreto avente nr.1144/05 r.i.t.t. E poi ho chiamato a Gennaro Giordano, ai figli e gli ho detto: ma insomma che cazzo avete con me voi, gli ho detto a Gennaro, che cazzo hai con me ohi Ge’ che..così colà.. dice “a destra a sinistra”... e allora di’ alle persone che incontri che ti ho portato io sulla ferrovia, prima, e che me ne sono andato io non che mi hai cacciato tu che i tuoi figli parlano a occhio . Poi gli ha dato uno schiaffo a Maurizio Romualdo:- Marcello:-Muh!.. Gli ha dato...poi c’era Cosimo ...e che si sono scannati con Cosimo, e voi vi siete messi insieme, gli ho detto, finite insieme quest’appalto qua e poi se ne parla, dove cazzo andate e vi separate, no!? Ognuno per i fatti suoi, hai capito? Adesso stanno andando stretti, hanno saputo le cose come sono, chi sono i cristiani (persone) davvero, e..niente. Adesso (...) raga’ c’è Casiraghi che vuole portare altri duecentocinquantamila metri e gli ho detto che il contratto lo faccio io a nome mio Romualdo:- Marcello:-Umh!.. Romualdo:-E scarica con noi e noi paghiamo a Casiraghi Marcello:-Ah! Romualdo:-Lui manda la roba e noi paghiamo a Casiraghi però Marcello:-Umh!.. Romualdo:-Gli ho detto a Roncallo, hai capito? Marcello:-Hai fatto bene Romualdo:-Basta! Chiacchiere basta Marce’ con nessuno non c’è nessuno che ci può cagare il cazzo a noi Marcello:-Appunto Romualdo:-Eh! E mi stò disbrigando, stò disbrigando queste ambasciatine così.. Marcello:-Ci vediamo a pomeriggio allora Romualdo:-E ci vediamo a pomeriggio, dai alle due sono là ..omissis… Si tratta infatti di “ambasciatine” di carattere mafioso, dirette a regolare i rapporti di forza con coloro che pretendono di lavorare con Casiraghi. Come emerge dalle su indicate conversazioni, la gestione del lavoro della società CASIRAGHI s.r.l., è di fatto in parte compiuta dai fratelli PAPARO. Gli stessi, colloquiando tra loro, fanno emergere anche attriti che hanno avuto con i loro compaesani, successivamente identificati nel caso di specie in appartenenti alla famiglia GIORDANO, risolti da Romualdo proprio sul cantiere dell’alta velocità. S’intende che il lavoro che verrà effettuato per la società CASIRAGHI, sarà svolto dai PAPARO e dai GIORDANO, che dovranno sottostare pero’ alle condizioni imposte da PAPARO. Tale accordo, preso da Romualdo con i Giordano e comunicato al fratello Marcello, è esattamente l’opposto di quanto detto da Paparo Romualdo al geometra AGLIATI. Ed e’ in questo medesimo contesto, per lavori ai cantieri dell’alta velocita’, che VERTERAME Carmelo mette a disposizione di Paparo Romualdo un bilico e Romualdo accetta immediatamente, prospettando al cugino un guadagno giornaliero di 600,00 euro, con pagamento a 60 giorni garantiti, conversazione del 9.6.2005, sopra riportata. Casiraghi SRL, ottiene subappalto per “Alta velocitá” e lo rigira in nero ai Paparo. Come aggiro la normativa GRANDI OPERE? nella La società CASIRAGHI srl, impegnata come la Locatelli nella esecuzione delle opere della “Alta Velocita’”, nel subappaltare, sempre “in nero”, i lavori di movimento terra ai PAPARO, dava per scontato il dato che ad eseguire tali lavori fossero “i calabresi”, magari per il tramite proprio dei PAPARO, purche’ cio’ non emergesse (i lavori saranno poi effettivamente eseguiti dai Giordano Gennaro, Cosimo e Maurizio-, da VERTERAME Carmelo, da GRILLO Michele, oltre che dagli stessi PAPARO). Dalle indagini e’ emerso chiaramente perche’ Paparo Romualdo, che non dispone in proprio di mezzi sufficienti, e’ in imbarazzo a rivelare della collaborazione di chi si avvale nello svolgimento dei lavori sui cantieri, da lui ricevuti in nero da ditte subappaltatrici dei lavori pubblici, e perche’ tra questi non debba comparire anche Verterame. Le indagini hanno cioe’ offerto la dimostrazione inquietante di come fosse possibile agirare la normativa antimafia dettata proprio per le “Grandi Opere” e come di fatto i lavori di movimento terra fossero controllati dalla ‘ndrangheta. E’ risultato in particolare che nei contratti, nei progetti esecutivi dell’opera, nei cantieri e nella cosiddetta filiera del cemento, poco o nulla si documenta e si regolamenta qu anto alla esecuzione dei lavori di movimento terra. E’ come se si trattasse di opere che per la loro relativa semplicità non richiedono specifiche competenze tecniche e che conseguentemente non meritano rilievo nei piani dell’opera da realizzare. Si crea così di fatto una sorta di zona d’ombra in cui si inserisce il “cancro” della criminalità organizzata, che finisce per dettare regole ferree, a cominciare da quelle sulla distribuzione del lavoro. La conseguenza dell’ingerenza e dell’infiltrazione della “ndrangheta” è la disapplicazione delle regole del libero mercato e della libera concorrenza. In questo “sistema ’ndrangheta” i lavori sono assegnati per mezzo di una sorta di “chiamata diretta”, nel più rigoroso rispetto delle logiche di potere della ’ndrangheta, prescindendo o anche contro la volontà dell’imprenditore appaltatore dei lavori. Le ragioni per le quali tutto questo avviene consistono sostanzialmente nella acquiescenza e nella soggezione al “sistema”, a seguito “ambientale”. Altre infiltrazioni nel movimento terra x TAV a Cassano d’Adda, Melzo e nell’hinterland milanese di forme di intimidazione pressoché Da altre indagini e’ emerso che “Il sistema per chiamata diretta” per l’esecuzione dei lavori di movimento terra nei cantieri della “Alta Velocità” nella zona di Cassano d’Adda, di Melzo e nell’hinterland milanese era egemonizzato dalle cosche calabresi dei NICOSCIA, ARENA, PERRE e BARBARO, sotto la regia di tale ultima cosca. Sulla ricca disponibilità di veicoli per il movimento terra e sulla capacità di concentrare di fatto sui cantieri un numero notevolissimo di mezzi, a secondo delle contingenti necessita’, si riportano alcune trascrizioni di conversazioni tratte dagli atti di indagine dei Carabinieri di Sesto San Giovanni: cnv del 11.09.2005, ore 10.47, prog.2811, in entrata su ut.3484405079 303 LEGENDA VERTERAME :- VERTERAME Carmelo CHIAVAROLI:- CHIAVAROLI Guido ..(..)..:- locuzione incomprensibile conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta ...omissis... min.00.44 CHIAVAROLI:- senti un po... VERTERAME :- uhm... CHIAVAROLI:-eh.. vedi di venire su lu...domani.. che dobbiamo vedere sti quattro soldi di aumento là... VERTERAME :- eh... domani pomeriggio sono quà... domani mattina c'ho da fare ancora un po... CHIAVAROLI:- però... VERTERAME :- uhm.. CHIAVAROLI:- però... però... se io do qualche ordine quà... eh non me lo smentire tu da giù eh... VERTERAME :- non ho capito.... eh.. l'altro ieri io ho mandato 4 camion per vedere quanti viaggi si fa dalla parte di là... VERTERAME :- no.. compà.. no lo devo sapere io... quà sbagliamo caro compare... CHIAVAROLI:- e va bene compà... CHIAVAROLI:- VERTERAME :- abbiamo detto... abbiamo detto che lontano non ci vengo a lavorare... CHIAVAROLI:- ferma... ferma un po... VERTERAME :- e allora .... CHIAVAROLI:- si... VERTERAME :- discutiamone personalmente di ste cose.... CHIAVAROLI:- si..si.. fe....ferma... quello mi chiamano i camion tuoi vanno vicino e quelli lontano...e allora ..(..).. VERTERAME :- SOVRAPPOSIZIONE VOCI CHIAVAROLI:- no.. no.. vuol dire... non vuol dire... VERTERAME :- te li mando io gratis i camion miei lontano te li mando io va bene basta... CHIAVAROLI:- ma ... quando dobbiamo fare una prova li mandiamo ad economia i camion ne stacchiamo 2 compà... VERTERAME :- CHIAVAROLI:- ma eh... compà... VERTERAME :- il lavoro lo dobbiamo proseguire... eh... CHIAVAROLI:- fammi parlare pure a me no?... VERTERAME :- eh... 303 cnv del 11.09.2005, ore 10.47, prog.2811, in entrata su ut.3484405079, in uso a VERTERAME Carmelo, da ut.087257762 in uso a CHIAVAROLI Guido, autorizzata con decreto avente nr.490/05 r.i.t.t.; ...omissis... min.06.38 senti un pò qualche altro camion si può reperire?... VERTERAME :- ce li ho i camion compare ... però prima dobbiamo parlare... CHIAVAROLI:- CHIAVAROLI:- e va bene... :- i camion sono a mia disposizione 50 ce ne ho... VERTERAME CHIAVAROLI:- e va bene ma io te lo sto dicendo... allora... VERTERAME :- dobbiamo prima vedere sti fatti sennò quello se ne va quello perchè non paga quello così.... CHIAVAROLI:- ma... VERTERAME :- dobbiamo prima sederci a tavolino e fare un discorso a quatt'occhi... io e te... CHIAVAROLI:- si va bene ... va bene.... VERTERAME :- è inutile che parlo con MASSIMO con tuo figlio questo e quell'altro.... CHIAVAROLI:- no..no.. dobbiamo parlare io e te ci sediamo... VERTERAME :- ma quando diciamo una cosa si!... io e te è si e tu lo sai no?.. CHIAVAROLI:- si..si..si... senza..... i camion proprio ieri sera glielo ho detto ad un mio amico e ne ha 3 ... 4 quanti ne vogliamo camion.... non ce ne sono problemi te l'ho detto io ce li ho a MILANO...(..).. pure.. VERTERAME :- ...omissis... cnv del 13.06.2005, ore 18.54, prog.785 304 Legenda ROMUALDO:PAPARO Romualdo GIUSEPPE:VERTERAME Giuseppe (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta ….. GIUSEPPE:Io ti ho chiamato ora che devo salire no . Voleva una diecina di bilici. (...) ROMUALDO: GIUSEPPE:Domani mattina, domani mattina arrivo con l'aereo. ROMUALDO:Uhmm Una diecina di bilici vuole? GIUSEPPE: ROMUALDO:Eh. le motrici dove devono andare? ROMUALDO:Motrici, motrici 4 assi e cosi GIUSEPPE:Bilici ROMUALDO:Bilici GIUSEPPE:E cnv del 16.06.2005, ore 12.01, prog.898 in entrata su ut.3494133516 305 Legenda ROMUALDO:PAPARO Romualdo GIUSEPPE:VERTERAME Giuseppe (...) Locuzione incompresa "Conversazione in dialetto Calabrese" ROMUALDO:Si GIUSEPPE:E che fu? ROMUALDO:E che dieci, Cì? Dove sei? Texto Sono a Milano. Che siamo andati da coso ora là, per i bilici per lunedì. GIUSEPPE: ROMUALDO:Uhmm. Ora stiamo andando da GIORDANO GIUSEPPE: ROMUALDO:Eh GIUSEPPE:Con le motrici. ROMUALDO:Eh …omissis… 304 cnv del 13.06.2005, ore 18.54, prog.785, in entrata su ut.3494133516 in uso a PAPARO Romualdo, da ut.3388581502, in uso a VERTERAME Giuseppe, autorizzata con decreto avente numero 1584/05 R.I.T.T.; 305 cnv del 16.06.2005, ore 12.01, prog.898 in entrata su ut.3494133516 in uso a PAPARO Romualdo, da ut.3388581502 in uso a VERTERAME Giuseppe, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; Ci siamo messi d'accordo con Cosimo con i bilici GIUSEPPE: ROMUALDO:Uhmm mandiamo dieci bilici l'uno mattina, no? GIUSEPPE:GLi ROMUALDO:Uhmm. GIUSEPPE:Che poi lunedì neanche lavorano che se ne parla Martedì. ROMUALDO:Ah E abbiamo sistemato una cosa. Ora stiamo andando da GIORDANO per sistemare le motrici GIUSEPPE: ...omissis... Nella su indicata conversazione, VERTERAME Giuseppe, riferisce al cugino Romualdo che ha raggiunto un accordo con tale Cosimo, per l’invio di 10 bilici sul cantiere T.A.V. e che stava andando da GIORDANO, per vedere dove poter sistemare le motrici. Tale conversazione, mette in concreto risalto della forza numerica dei mezzi per il movimento terra, a disposizione dei soggetti indagati che attraverso varie ditte a loro riconducibili, hanno completo predominio nell’intero settore. I VERTERAME hanno a disposizione almeno 10 bilici con relative motici: un bilico completo di motrice costa oltre 100.000,00 euro. Quanto alla “regia unica” della distribuzione degli appalti tra le cosche calabresi nei cantieri dell’Alta Velocità, nel contesto di tempo e di luogo in questione, emergono dalle intercettazioni chiari riferimenti a BARBARO Pasquale 306 della omonima cosca e in particolare del ramo dei “Barbaro- Castano”. I riferimenti alla “cosca dei Barbaro-Castano di Platì” contribuiscono a fondare il concetto di “intimidazione ambientale”, evocato relativamente alla situazione di soggezione e di acquiescenza manifestata dagli imprenditori citati. Sul punto si riporta quanto riferito in estrema sintesi nell’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. “C h i a m a r e i B A R B A R O f a m i g l i a m a f i o s a è r i d u t t i v o , s a r e b b e m e g l i o c h i a m a r l o “Gruppo Barbaro” , poiché sotto tale nome si racchiudono le famiglie della ‘ndragheta dei Barbaro, intesto i Nigru, Perre, Trimboli, Agresta, Catanzariti, Sergi, Papalia, Musitano e Molluso. Tale gruppo malavitoso è presente in numerose regioni italiane con ramificazioni anche all’estero. Attraverso le innumerevoli operazioni di polizia giudiziaria che lo hanno visto coinvolto, si è appurato che in Lombardia tale gruppo mafioso è fortemente radicato nei comuni di Milano, Buccinasco, Corsico, C o r n a r e d o , A s s a g o , A l a g n a , L o m e l l i n a e P a v i a 307” . L’egemonia della “cosca dei Barbaro-Castano” nel contesto economico e territoriale nell’hinterland milanese, e il ruolo di barbaro Pasquale, emergono dalle indagini recenti svolte dal 306 nato a Platì (RC) il 24.08.1961, ivi deceduto il 21.11.2007, 307 dati acquisiti dal libro Fratelli di Sangue – la ‘ndrangheta tra arretratezza e modernità : da mafia – agropastorale a holding del crimine di Antonio Nicasio e Nicola Gratteri (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria), pag.122,123,124,125. GICO della Guardia di Finanza di Milano, come riportate nell’informativa in data 05.10.2006 relativa alla “Operazione Cerberus”, di cui al proc. nr. 30500/04 RGNR. . Nel corso delle indagini sono emersi frequenti rapporti tra agli attuali indagati, ed in primis LURAGHI, BARBARO Domenico ed il figlio Salvatore, e diversi soggetti d’origine calabrese operanti nel medesimo contesto territoriale, ma non solo. Ciò ha fatto emerge la percezione di un fenomeno più volte ipotizzato dagli “addetti ai lavori” e ripreso nel tempo dai media: l’accaparramento in regime di quasi monopolio dei lavori edili e del movimento terra in particolare da parte dei “Calabresi”. In tale contesto, appare rilevante riportare i rapporti intercorsi tra gli attuali indagati e BARBARO Pasquale ‘61, detto “U Zangrei” del ramo “U Castanu”. Costui risulta essere un elemento di pessima condotta civile e morale, ed annovera i seguenti precedenti: - 30.12.1987: Con R.G. nr. 1/300 del Comando Compagnia -Nucleo Operativo Radiomobile- di Taurianova, veniva denunciato a P.L. presso quella Pretura perché resosi responsabile del reato di cui all'art. 46/1 della legge 298 del 06.06.1974. Sconoscesi esito; - 12.12.1997: Emessa O.C.C: in carcere nr. 5381/96 R.G.N.R: e nr. 3570/97 R.G.G.I.P. dal Tribunale di Milano Ufficio G.I.P., in esito al quale si rendeva latitante; - 12.09.2001: Tratto in arresto dall’Arma, in collaborazione con personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia, in esecuzione dell'ordinanza di cui sopra. Al momento della cattura era in compagnia del latitante PELLE Giuseppe, nato a San Luca il 20.08.1962, detto "U Gambazza", esponente di spicco dell'omonima cosca di San Luca. Lo stesso, come risulta dal foglio nr. 6318/91-1 “P” di prot. datato 17.03.2003 della Stazione Crabinieri di Platì, sovente si accompagna a persone pregiudicate calabresi dei luoghi d’origine, “… quali: - PERRE Rosario, nato a Platì il 07.10.1969, ivi residente in cala Arsanello nr. 8, pregiudicato, favoreggiatore della cosca mafiosa BARBARO "Castanu"; - BARBARO Domenico, nato a Platì il 21.02.1954, ivi residente in via G. Mazzini, vico III, nr. 2, pregiudicato, elemento di spicco della famiglia BARBARO "Castanu"; - GRILLO Giuseppe, nato a Locri il 02.08.1974, residente a Platì alla via S. Michele del Carso, pregiudicato per favoreggiamento alla famiglia BARBARO "Castanu" ed attualmente indagato per associazione mafiosa; - PAPALIA Antonio, nato a Platì il 20.12.1969, ivi residente in c.da Sanello, coniugato, pregiudicato per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti; - PERRE Francesco, nato a Platì l'11.11.1956, ivi residente in via A. De Gasperi s.n.c., pregiudicato per produzione e traffico di stupefacenti; - BARBARO Antonio, nato a Platì il 07.05.1973, ivi residente in vico III Mitiga Domenico, attualmente indagato per associazione mafiosa e abuso d'ufficio; - TRIMBOLI Bruno, nato a Platì il 14.04.1947, ed ivi residente in via San Pasquale nr. 7, pregiudicato per associazione mafiosa, omicidio, rapina, estorsione e produzione e spaccio di stupefacenti. … BARBARO Pasquale è un elemento proveniente da famiglia di notevole spessore e caratura criminale, in quanto il padre, BARBARO Giuseppe, nato a Platì il 06.02.1937, è cognato di BARBARO Francesco, nato a Platì il 03.05.1927, capo bastone dell'omonima consorteria mafiosa denominata "U Castanu" attualmente detenuto, la madre è essere la sorella dell'ex latitante AGRESTA Francesco, nato a Platì il 03.01.1944. …”. Riassumendo il restante contenuto della nota dell’Arma, si rappresenta che la persona de qua risulta cugino di primo grado di: - BARBARO Giuseppe, detto “U Canarino”, nato a Platì il 24.05.1956, già latitante inserito nell'elenco dei trenta più pericolosi in ambito nazionale; - BARBARO Rocco, nato a Platì il 30.06.1965, già latitante; - ROMEO Saverio (cugino acquisito), nato a Platì il 25.08.1942, in atto latitante. Prima del suo arresto, BARBARO Pasquale era indicato dagli inquirenti come il braccio destro del suddetto BARBARO Rocco (30.06.1965), in quanto capace di gestire per suo conto il ricco mercato degli stupefacenti nel Nord Italia, in particolare nella località di residenza (Buccinasco). Il fratello BARBARO Antonio, classe 78, agli atti risulta di normale condotta in genere ed immune da pregiudizi penali, ma dalle intercettazioni telefoniche è emerso che è molto vicino agli “interessi” del fratello Pasquale, con il quale spesso si scambia i telefoni cellulari ed utilizza gli stessi autoveicoli intestati peraltro alla TRI MAR Sas di TRIMBOLI Rosa 308. 308 Moglie di BARBARO Pasquale. BARBARO Pasquale, da informazioni acquisite, si accompagna sempre a pregiudicati calabresi trapiantati al Nord, oziando in esercizi pubblici309 (soliti luoghi e punti di riferimento delle consorterie calabresi), e trattando con il mondo del lavoro “onesto” a livello imprenditoriale, direttivo e manageriale. Lo stesso dispone, inoltre, di una fitta rette di conoscenze ed amicizie con giovani elementi calabresi, che come emerge anche dai servizi di osservazioni su territorio, si ritiene possano essere le “nuove leve” emergenti, necessarie al controllo del territorio da parte della ‘ndrangheta calabrese. Proprio BARBARO Pasquale è un elemento centrale del “sistema per chiamata diretta” sui cantieri dell’ Alta Velocità, come emerge dalla tefonata del 13.06.2005 tra GIORDANO Maurizio e PAPARO Romualdo 310, ove orgogliosamente quest’ultimo riferiva al suo interlocutore di essere stato interpellato per primo: “a me sull'alta velocità ha chiamato prima a me....il compare Pasquale Barbaro da chi è andato.....”. Che si tratti di un “sistema” , non solo illegale, ma basato su accordi tra organizzazioni criminali di tipo mafioso, è circostanza di cui era ben consapevole lo stesso PAPARO Romualdo: “pure ieri il compare Pasquale….gli ho detto compare non mi interessa il discorso…che qua prendiamo solo per una associazione...una decina di anni…comunque vediamoci domani mattina e facciamo una cosa dai….”. Si trascrive qui di seguito integralmente la conversazione, da cui si evince la presenza pericolosa per la sua evidenza dei “compaesani”, e che ancora nel giugno 2005, periodo oggetto delle indagini Paparo Romualdo teneva contatti con Barbaro Pasquale: cnv del 13.06.2005, ore 14.51, prog.780 311 LEGENDA ROMUALDO:- PAPARO Romualdo MAURIZIO:-GIORDANO Maurizio 312 ..(..)..:- Locuzione incomprensibile conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta …omissis… MAURIZIO:- e io....e io sono a Rozzano e adesso sto prendendo la tangenziale... ROMUALDO:- uhm....eh...ma tu ci sei sopra l'alta velocità là di giorno?.... MAURIZIO:- e non ci sono...ci sono...non l’hai visto quel giorno...là quante tragedie...quanto... ROMUALDO:- uhm..ohi....(...)... MAURIZIO:- chi si chiamava in disparte chi si chiamava da.... ROMAULDO:- e non lo hai visto che me ne sono andato via una volta ....(ride)... 309 Circolo Montello e Bar Desiree. 310 cnv del 13.06.2005, ore 14.51, prog.780, in entrata su ut.3494133516, in uso a PAPARO Romualdo, da ut.3491332801 intestata ed in uso a GIORDANO Maurizio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; 311 312 cnv del 13.06.2005, ore 14.51, prog.780, in entrata su ut.3494133516, in uso a PAPARO Romualdo, da ut.3491332801 intestata ed in uso a GIORDANO Maurizio, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; nato a Cassano D’Adda (MI) in data 12.02.1962; MAURIZIO:- comunque guarda tu non mi credi Romualdo....come sono stanco di quest'alta velocità...di tutti sti raggiri....di tutte ste cose.....mi vien...mi viene la nausea il vomito.... ROMUALDO:- e là.... MAURIZIO:- hai presente..... ROMUALDO:- e là scatta una.... MAURIZIO:- hai presente tu.... ROMAULDO:-scatta anche un'associazione là statti tranquillo..... MAURIZIO:- hai presente il vomito... ROMUALDO:- (ride).... MAURIZIO:- proprio regolare...... ROMUALDO:- (ride).... MAURIZIO:- ti han detto vediamo un pò eh.... ROMAULDO:- e se...(...)..non vedevo.... MAURIZIO:-oggi glielo ho detto pure al compare Michele...compare Michele gli ho detto...hai visto quanti raggiri là dentro....eh insomma se...se dobbiamo lavorare lavoriamo...lo sai che compare Michele sta lavorando con me no?.... ROMUALDO:- e si...lo so... MAURIZIO:-eh...e glie l'ho detto....(...)..con zio glie l'ho detto....mene...pure a lui glie l'ho detto...me manco quando ero con Romualdo ho avuto tutti sti problemi e ste discussioni tutte le volte dobbiamo fare ste cazzo di riunioni fuori dal bar che chi cazzo ci vede...lo sai come cazzo dice ma questi quà che cazzo fanno..... ROMUALDO:- e io non ci vengo....non ci sono venuto apposta Maurì che scatta un'associazione là e prendiamo una decinad'anni che telo dico io eh....eh...e niente dai dammi un appuntamento che così ci vediamo...dove sei tu?...tu dove ...(...)... MAURIZIO:- mo è.....mo sono a Rozzano e sto....due minuti e prendo la tangenziale..... ROMUALDO:- si ma il fatto che ho da fare che sto...sta facendo certi lavori mio nipote ed è un casino hai capito... MAURIZIO:- e la..le... ci vediamo domani mattina..... ROMUALDO:- e dov'è che sei domani mattina tu?.... MAURIZIO:- e domani mattina sono in giro sopra l'alta velocità sono.... ROMAULDO:-e dai...sentiamoci domani mattina che c'incontriamo domani mattina dai.... …omissis… ROMUALDO:- ma mò...ma mò....mò com'è la situazione....ma tutto Cosimo ha in mano....là.. MAURIZIO:- no non è che ha tutto Cosimo.... ROMAULDO:- e come...è.. MAURIZIO:- eh... io .... ROMUALDO:- e com'è tutta la mala...tutta la malavita...là... MAURIZIO:- lo si fanno i fatti loro e noi abbiamo il contratto nostro....ma là il contratto c'è lo fanno a tutti..... ROMUALDO:- si lo sò.....e che non l'ho pure io.... non glielo ho portato?...che poi mi ha (interruzione).... chiamato...mi ha chiamato e mi ha detto PAPARO ...(..)...tutto.... …omissis… MAURIZIO:- guarda ti giuro che sono talmente stomacato stancato....stufato là non m'interessa più niente ne l'alta velocità ne insomma.....a ...(...)...il materiale e... insomma...c'è pure la quarta corsia dell'autostrada è c'è bisogno che vai con tutti sti sciancati con tutti i.... ROMUALDO:- e appunto no sta cominciando pure là non è che dici che pare che...(..)...che siamo senza lavoro.....eh...gli dobbiamo confidenza...lo chiami....carcerati pure là....eh...hai capito.... MAURIZIO:- ma eh...io sono stanco la famiglia mia è pure stanca eh...perchè o lavoriamo seriamente....o è meglio che lasciamo perdere và.... ROMUALDO:- e tu mi hai voluta abbandonare a me che vuoi..... MAURIZIO:-ma non è che ti ho voluto abbandonare..a e..insomma...la discussione....su... ROMAULDO:- asco.....ascolta... ma veramente glie l'ho detto pure ai parenti tuoi.....gli ho detto...vedi che con Romuadeddu...nonostante abbiamo avuto discussioni di lavoro c'è...c'è gua....è venuto Carmineddu il parente tuo.... MAURIZIO:- ROMUALDO:- uhm.... MAURIZIO:- quel ragazzo la....che ha un pò di camion.... ROMUALDO:- si..si..si.....si... MAURIZIO:- e lo hai visto quel giorno là.... ROMUALDO:- si.... MAURIZIO:- e mi ha detto ma ti ha fatto una cosa maurì....no gli ho detto....che mi ha fatto quà...quando volete venite caricate e vi pagate che cazzo.... ROMAULDO:- intanto.... MAURIZIO:- e per dire.... ROMUALDO:- e intanto.... SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI ROMUALDO:- no..no...non parlare ad oggi che la colpa e tutta la tua Maurì...che ..(interruzione linea)....senza offese....tanto non prendevi nulla....hai capito....tutte ste ...(...)...a noi... MAURIZIO:- si ma per te... ROMUALDO:- eh.eh... MAURIZIO:- era un affare e io un pò.....sono.. e arrivando a me e non ci voglio andare.... MAURIZIO:-sono lo sai quante telefonate stanno stato...Romà sono stato sempre in buona fede mi segui?...e tu lo sai ROMAULDO:- bene il carattere che ho io..... ROMUALDO:- ...(...)... MAURIZIO:- con certi.....(..)..nessuno... ROMUALDO:- ascoltami...ascoltami...ascoltami.... MAURIZIO:- se c'è da lavorare seriamente.... ROMUALDO:- a me sull'alta velocità ha chiamato prima a me....il compare Pasquale Barbaro da chi è andato.....come ha interessato il discorso...pure ieri il compare Pasquale...gli ho detto compare non m'interessa il discorso...che quà prendiamo solo un associazione per una decina d'anni e basta.....comunque vediamoci domani mattina e facciamo una cosa dai.... ..omissis… Anche in questa telefonata compaiono richiami a Verterane Carmelo, ed anche al “compare” Grillo Michele, che oltre emergera’ come appartenente al medesimo sistema. Il prudente Romualdo, che peraltro acquisisce lavori in nero e in violazione alla disciplina antimafia dalla Casiraghi e dalla Locatelli, e lavora con Verterame secondo i medesimi criteri che afferma di non condividere, si rende conto che è opportuno non recarsi personalmente sui cantieri di lavoro, poichè la contemporanea presenza sua, di diversi “compari”, carcerati e compaesani che discutono nei bar dei sistemi di aggiudicazione del lavoro in cantieri pubblici, porterebbe alla apertura di una una indagine per associazione a delinquere di stampo mafioso , nella quale emergerebbe che Barbaro Pasquale governa la distribuzione del lavoro. Paparo Romualdo, pur partecipando di fatto a quel sistema criminale di spartizione del lavoro, fa cioe’ attenzione a non apparire in tale contesto e a non spendere il nome di tali organizzazioni illecite di carattere mafioso trattando con gli imprenditori dai quali riceve i lavoro in subappalto in nero. Tuttavia gli imprenditori con i quali tratta (Locatelli, Casiraghi) fanno implicito affidamento su tale sistema di distribuzione del lavoro, purche’ cio’ non crei loro problemi. Per ulteriore conferma circa quanto sinora affermato e soprattutto in merito al palesato timore da parte di PAPARO Romualdo di essere coinvolto in indagini per associazione a delinquere di stampo mafioso, si riporta lo stralcio di un’altra conversazione dalla quale, tra l’altro, risulta il coinvolgimento incrociato tra i Grillo, i Giordano e i Paparo, nell’ambito dei lavori di realizzazione per l’alta velocità: cnv del 13.06.2005, ore 17.45, prog.783 313 Legenda ROMUALDO:PAPARO Romualdo VINCENZO:PAPARO Vincenzo MICHELE:GRILLO Michele MAURIZIO:GIORDANO Maurizio (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta …omissis… sono stato l'altro giorno sulla ferrovia là.. ROMUALDO:E abbiamo avuto un mesetto proprio.. MICHELE:Eh.. Me lo hanno detto che vi hanno visto là.... ROMUALDO: (...).... E c'era una MURRIANA (fonetico - Tanta gente) che non si capi..c'era Pasquale il C'era Maurizio pure?...... ROMUALDO:Poi è arrivato Maurizio un'associazione a delinqu... (ride)...... MICHELE:E questo vi fanno un'associazione proprio, per niente..parliamo solo di lavoro e poi all'ultimo chissà come la interpretano? MICHELE: ROMUALDO:E poi la verità.. ho preso e me ne sono andato via subito compà che era un pochettino.. 313 cnv del 13.06.2005, ore 17.45, prog.783, in entrata su ut.3494133516 in uso a PAPARO Romualdo, da ut.3477838398 in uso a GRILLO Michele, autorizzata con decreto avente numero 1584/05 R.I.T.T.; MICHELE: E quando venite di qua che ci vediamo un minuto?.... ROMUALDO: E si. Domani mattina sono qua.... MICHELE: Qua da Maurizio..... ROMUALDO: Si si domani gli ho detto che ci vediamo..... MICHELE: Domani? Domani... Allora venite domani sera, dai?... ROMUALDO: Domani pomeriggio?... MICHELE: E un'ora così quando siamo qua..... Ma perchè domani mattina non scaricate quando siete sopra là..... ROMUALDO: MICHELE: Chi?.... Mattina non scaricate? Maurizio dice che viene di qua, sulla ferrovia?.... ROMUALDO: MICHELE: Più tardi potete venire?.... ROMUALDO:E più tardi no perchè.. MICHELE: E allora facciamo una cosa, ci vediamo domani, dai. Ci vediamo domani..... ROMUALDO: Ci vediamo domani in giornata che.. MICHELE: No venite di pomeriggio che quando.. io non devo lavorare..io sono come voi, guido il camion.... ROMUALDO: Lo sò, lo sò l'ho saputo. Vi pensate che dormo io? Eh.... MICHELE: Eh...... ROMUALDO:Non vi ho disturbato perchè c'erano certe cose e ... poi vi spiego..... MICHELE: Va bene. Va bene, aspè che vi passo a Maurizio..... …omissis… ROMUALDO:Pronto... MAURIZIO:Pronto... ROMUALDO:Mauro.... MAURIZIO:Oh, ma ci vediamo domani sera, allora?.... ROMUALDO:Vediamoci domani mattina, no?... Eh..domani mattina il Compare Michele è sopra il camion io sono..e ci troviamo sul rilevato..... ROMUALDO:E che c'è? Ci troviamo sul rilevato che ci prendiamo un caffè, ci facciamo un giro con il compare Michele..Qual'è il problema?Eh..... MAURIZIO:No lo sai il perchè? Ti volevo far vedere.. far venire qua che non mi voglio fare vedere da tutti quei pisciaturi che ci sono sopra su quei rilevati...... MAURIZIO: ROMUALDO:Uhmm, Uhmmm, Uhmmm. Ma perchè dovremmo metterci paura di loro, Maurì? Non ho capito?. No. Io non ho paura di nessuno, lo sai bene...... MAURIZIO: ROMUALDO:Eh..eh...eh...! Però lo sai come sono la gente tragidatura e imbalusa (fonetico - Menzognera e non MAURIZIO: buona), no?.. ROMUALDO:Uhmm, Uhmm.... A va bè dai, al limite chiamiamo il compare Michele domani mattina e non ci fermiamo sui rilevati ci fermiamo magari a Cassano o in qualche.... MAURIZIO: ROMUALDO:E si ci fermiamo ad un bar ad una cosa dove fanno.. andiamo a trovare noi (sovrapposizione).... ..omissis… Da tale conversazione letta unitamente a quelle prevcedenti emerge che Paparo Romualdo, esattamente come Grillo Michele e Giordano Maurizio, si avvale del sistema illecito di spartizione degli appalti, che cercano anzi di accaparrarsi unendo le forze a scapito di “compaesani” piu’ sprovveduti. A quel sistema partecipa anche Verterame Carmelo. PAPARO Romualdo ritornava sul sistema di assegnazione dei lavori di movimento terra per “chiamata diretta” in altra telefonata sempre del 13.06.2005 con VERTERAME Giuseppe, nella quale si ribadiva che tali lavori erano sotto il controllo del citato BARBARO Pasquale : cnv del 13.06.2005, ore 18.54, prog.785 314 LEGENDA ROMUALDO:PAPARO Romualdo GIUSEPPE:VERTERAME Giuseppe (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta Al min. 01'35'' GIUSEPPE:Insomma attaccano sti lavori qua? Dice che deve attaccare un lavoro, mi hai detto l'altra volte? Ora vediamo ora facciamo Ed è venuto Carmine l'altro ieri. GIUSEPPE:Carmine mio figlio? ROMUALDO:Si, che vogliono una decina di macchine qui all'alta velocità. Non te lo ha detto? ROMUALDO: GIUSEPPE:(impreca) No. Non mi ha detto niente a me. ROMUALDO:E com'è viene solo? Fa tutte le cose solo fa? GIUSEPPE:E non lo sai che fa tutto lui, se la vede tutto lui no . ROMUALDO:Eh! GIUSEPPE:Io ti ho chiamato ora che devo salire no . Voleva una diecina di bilici. (...) ROMUALDO: GIUSEPPE:Domani mattina, domani mattina arrivo con l'aereo. ROMUALDO:Uhmm Una diecina di bilici vuole? GIUSEPPE: ROMUALDO:Eh. E le motrici dove devono andare? ROMUALDO:Motrici, motrici 4 assi e cosi GIUSEPPE:Bilici ROMUALDO:Bilici GIUSEPPE: GIUSEPPE:Eh!Ho capito. Che gli ha detto una quindicina di giorni lui, dieci dodici giorni che glieli mandava. GIUSEPPE:Ma tu dove stai lavorando tu? ROMUALDO:Qua girando. Con Grillo con un’altra ditta pure qua all'alta velocità. ROMUALDO: …omissis… GIUSEPPE:Eh, non lo sò. Me lo ha detto Carmine di questo lavoro là… Compare Pasquale… Gli ho detto che compare Pasquale BARBARO è un amico di Romaldeddrù (fonetico - Romualdo). ROMUALDO:Si e ma ha..Ci sono parecchie (sovrapposizione) te lo ha detto.. GIUSEPPE:(...) ROMUALDO:Te lo ha detto Carmine che c'è un bordello? GIUSEPPE:E me lo ha accennato. E noi che rischiamo Romuà? ROMUALDO:No. Noi non rischiamo niente. Io non ci sono andato per niente proprio la verità. Io un camion gli ho mandato. GIUSEPPE:E sempre amici tuoi sono. ROMUALDO:Si GIUSEPPE:Caso mai qualche cosa tu te la devi vedere là. ROMUALDO:(ride) GIUSEPPE:(ride) ROMUALDO:Si ma c'è un bordello, hai capito. Non ci vuole niente che.. GIUSEPPE:Ma bordello di che? 314 cnv del 13.06.2005, ore 18.54, prog.785, in entrata su ut.3494133516 in uso a PAPARO Romualdo, ut.3388581502, in uso a VERTERAME Giuseppe, autorizzata con decreto avente numero 1584/05 R.I.T.T.; da ROMUALDO:E non ci vuole niente che scatti un'associazione a tutta la malavita. Non ci sono andato neanche io, con un camion sto lavorando che a malapena.. GIUSEPPE:A noi che cazzo ce ne frega, a noi di questi qua. Scusa? ROMUALDO:Ho capito! GIUSEPPE:Noi abbiamo una ditta seria e lavoriamo e basta. Non ci interessa niente di questi qua. ROMUALDO:Si si. io non gliene ho mandati appositamente perchè ci sono parecchie persone GIUSEPPE:E mi hanno detto che sono andati i (...) pure. ROMUALDO:Eh...(...). Gli hanno chiamato tramite un amico ed è arrivato anche lui là. E dice che gli puoi dire di no, Scusa? Eh..Eh. GIUSEPPE:E' logico se c'è il lavoro, no. ROMUALDO:Ora ora sono andati. Che sono 4-5 giorni che sono andati. GIUSEPPE:E si si. ROMUALDO:Eh. Io non li.. non li ho mandati di certo. GIUSEPPE:Io dopo domani vengo a Milano, no. ROMUALDO:Ohi Pè, fatti una camminata che andiamo a parlare. Che vuoi che ti dico io..Eh... …omissis… L’interlocutore di PAPARO Romualdo e’ V E R T E R A M E G i u s e p p e 315, d e t t o P e p p i n e d d u , anch’egli operante nel medesimo settore del movimento terra, qui indicato come padre di Verterame Carmelo detto Lino. Anche in questa conversazione PAPARO ribadisce quanto poco prima annunciato a GRILLO Michele e a GIORDANO Maurizio, in merito al pericolo della presenza contemporanea nei cantieri per la realizzazione della TAV di persone notoriamente legate alla ‘nrangheta. Nel proseguo della conversazione fa intendere molto chiaramente che tutti i lavori di sbancamento e movimento terra in atto sono sotto il controllo di BARBARO Pasquale. Verterame Giuseppe ringrazia indirettamente Paparo Romualdo per avere fatto partecipare il figlio Carmelo al ricco piatto, grazie alla amicizia di Paparo Romualdo con Pasquale Barbaro, e Paparo Romualdo non nega tale amicizia, ma cerca quando gli conviene di non farla apparire. E’ peraltro grazie a questi rapporti che acquisisce lavori in subappalto nei contieri per l’alta velocita’. Si tratta di lavori nei quali parecchi gruppi malavitosi si sono inseriti, a causa della domanda di manodopera: “ed è arrivato anche lui là. E dice che gli puoi dire di no, Scusa? PAPARO Romualdo e’ in grado anche di vantare una personale posizione di forza nella suddivisione dei lavori. Lamenta, in una conversazione del 23.11.2004 con il fratello PAPARO Marcello, l’esigua parte dei lavori assegnatagli dai GIORDANO, sebbene fosse stato lo stesso PAPARO Romualdo a procurare la commessa per i lavori di movimento terra nei nei cantieri della “Alta Velocità”, come emergeva testualmente dalle parole: “ma vedi che l’ho portato io sulla ferrovia…” a GIORDANO Maurizio, da cui comunque pretendeva il guadagno pattuito: “Però il guadagno me lo deve dare 315 nato ad Isola di Capo Rizzuto il 28.11.1949; lo stesso”. Paparo Romualdo pretende cioe’ la percentuale sull’incasso di Giordano per il solo fatto che a costui e’ consentito lavorare. cnv ambientale del 23.11.2004 ore 23.27, prog.65 316 Legenda MARCELLO :PAPARO Marcello ROMUALDO :PAPARO Romualdo (...) Locuzione incompresa Ohi Romuà. Lui (...) in tutti i discorsi si (...) per noi. (...) qualsiasi discorso abbiamo fatto con lui noi.. ROMUALDO :Ma vedi che l'ho portato io sulla ferrovia, ah Marcè. Questo mi ha detto Cosimo a MARCELLO : me. Mi ha detto PAPARO quando sei sempre il (...)...Anzi hai la porzione tua mi ha detto (...). Eh, che poi non è che dice alla fine dei conti... MARCELLO :(...) ROMUALDO :....che cosa prendono là. Che a me non mi conviene (...) MARCELLO : Che sono camion che lavorano (...) Che a me mi stanno lavorando non è che...non è che ero andato con la presunzione che dovevo fare i miliardi sulla ferrovia. Se era andata come doveva andarmi...ancora non è che è finita la storia là. Il guadagno ancora non è che mi è arrivato (...). però ci sono altre cose Marcè. Io con Casiraghi devo arrivare a Linate Marcè. Mi senti? Non mi interessa la ferrovia a me. La ferrovia non mi interessa a me. Ti sto dicendo che (...) lo stesso sulla ferrovia pure che (...). Mi devi dare la porzione pure a me. E (...) GIORDANO lo sa. Che hanno fatto un patto Marcè, e basta. Perciò non è che gli sto mandando materiale sulla ferrovia. ROMUALDO : MARCELLO :(...) lavoro (...) a noi. ROMUALDO : Chi lavora si paga là, e basta. Io non gliene sto mandando e non mi pago. MARCELLO :Come... ROMUALDO : …omissis… Però il guadagno me lo devono dare lo stesso. E’nella sostanza lo stesso discorso che Verterame Carmeloha fatto a Chiavaroli quando si trattava di cedere parte del lavoro a terzi, possibile solo dietro pagamento di una quota a Verterame, e sempreche’ il soggetto cessionario fosse a lui gradito. Da tale conversazione emerge anche ulteriore conferma del fatto che Paparo Marcello era perfettamente a conoscenza del sistema di spartizione dei lavori sui cantieri di movimento terra, su cui il fratello gli relaziona lo stato dei rapporti con gli altri partecipi ai lavori. Anche piu’ tardi, all’inizio di settembre 2005 (cr. conversazione 2.9.2005 ore 14.20) Grillo Michele, scarseggiando il lavoro, si rivolge a Paparo Romualdo, il quale gli promette il proprio intervento. 316 cnv ambientale del 23.11.2004 ore 23.27, prog.65, su autovettura Mercedes ML400 targata CL416VN, in uso a PAPARO Marcello e Romualdo, autorizzata con decreto avente nr.3968/04 r.i.t.t. I rappori con i GIORDANO avranno un seguito in un incontro tenutosi a Mezzago il 14.06.2005, in un capannone sito in Via Delle Industrie nr.2, al quale partecipavano lo stesso PAPARO Marcello, PAPARO Romualdo, GIORDANO Maurizio, GIORDANO Gennaro e GRILLO Michele 317, identificato in un successivo servizio di O.C.P.318 (All.17). Si trattava di persona collegata alla famiglia mafiosa dei “PERRE”, facente capo a PERRE Giuseppe 319. Tra l’altro, GRILLO Pasquale 320, fratello di Michele, è coniugato con la figlia del citato PERRE Giuseppe. GRILLO Michele risultava avere precedenti penali per reati contro la persona, essendo stato condannato per il sequestro di persona di KLAUTEN Tullia 321. L’incontro in questione era finalizzato ad un chiarimento tra interessi contrapposti legato alla suddivisione dei lavori negli appalti sulla alta velocita’ e alle precauzioni necessarie, ed era preceduto dalla seguente telefonata tra PAPARO Romualdo e GRILLO Michele: cnv del 14.06.2005, ore 09.29, prog.791 322 Legenda Romualdo: PAPARO Romualdo Michele: GRILLO Michele (...) Locuzione incompresa "Conversazione in dialetto Calabrese" Michele:Pronto .... Romualdo:Pronto .... Michele:Si ..... Romualdo:Buon giorno Compare Michele .... Michele:Dove sei? .... Romualdo:(ride) Dove siete a lavorare? .... Michele:Hei .... Romualdo:E ci vediamo pomeriggio Compà .... Michele:No no io gli ho detto che vi ho sentito .... Romualdo:Eh si ci vediamo pomeriggio. Ma che è successo qualcosa? .... 317 318 nato a Paltì (RC) il 27.11.1947 annotazione di attività d’indagine relativa al servizio svolto in data 23.07.2005, tra i Comuni di Milano (MI) e Casorate Primo (MI); “... ore 12.30 inizia il servizio, ci si posiziona sulla parte sinistra della stazione centrale di Milano dove il GRILLO Michele aspetta la persona che sta arrivando in treno. ore 13.12 Viene individuato un uomo di circa 60 anni alto circa 180, il quale indossava una camicia a maniche corte di colore grigio scuro, il quale una volta fuori dalla stazione centrale si guarda intorno cercando qualcuno. Dopo qualche minuto l’uomo risponde al cellulare e parla con il GRILLO Michele, che indossa una maglietta a maniche corte di colore rosso, il quale gli indica dove si trova. L’uomo dopo la telefonata individua il GRILLO Michele e gli va incontro. I due dopo essersi salutati si dirigono nei parcheggi antistanti e salgono una a bordo di un’autovettura marca BMV di colore nero targata CV847ZL, a bordo della quale vi era una terza persona. Il servizio continuava seguendo a distanza l’autovettura che si fermava in Casorate Primo in via Capo di Vico. ore 13.50 Il servizio terminava in Casorate Primo (MI) ove l’autovettura si fermava ed i tre occupanti GRILLO Michele, GRILLO Giovanni e il terzo uomo n.m.i. entravano all’interno del ristorante denominato “Gambero Rosso” sito nella predetta via. ACCERTAMENTI EFFETTUATI: Da accertamenti effettuati risultava che l’autovettura BMV targata CV847ZL risulta intestata al GRILLO Michele sopra meglio indicato...” 319 320 321 322 nato a Platì il 21.06.1937, detto “U maistru”; nato a Platì il 24.11.1954; per il quale in data 18.06.1987, la IV° Sezione della Corte di Appello di Milano, lo condannava alla pena di anni 18; cnv del 14.06.2005, ore 09.29, prog.791, in uscita da ut.3494133516 in uso a PAPARO Romauldo, verso ut.3477838398 in uso a GRILLO Michele, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T. Michele:No, niente. .... Romualdo:Uhmm .... Allora non l'avete capita la musica? ..... Michele: Romualdo:Ho capito, ho capito! ... Michele:Hai capito? .... Romualdo:(ride) Ho capito! .... E vuole sempre pieno (...) siete amici, non vi parlate, lavoro cose .... Romualdo:E però è trascurato compare Michele, poi parliamo nella vostra presenza .... Michele:E và bene, è trascurato..la trascuranza (...) un uomo anziano, giustamente .... Romualdo:E ma ora sta facendo ... Michele:Ma io gli e lo dico sempre vedete che Romualdo quando io chia... quello troppo quello quà..Gli dissi Romualdo è un grande uomo di cuore e di bontà. Se pure che una due volte ha potuto dire pure sulla cosa una parola così di più di scherzo non è che la prendiamo subito seriamente la cosa,(...) come si dice .... Romualdo:Si si si è stato presa in criminale la cosa la parola..... Michele:No no, devi vedere pure i lati positivi del cristiano, non è che guardi sempre ..... Romualdo:E ma ora sta succedendo un casino di là Compare Michele .... Michele:Ah? tu dice (interruzione) .... Romualdo:Sta succedendo un casino, non ci vuole niente a prendere qualche associazione se andiamo di là .... Michele: Michele:Si ma, no (...) sopra i figli tuoi dico io ..... Romualdo:Ah! .... Michele:No, voi potete venire di quà all'ufficio, potete passare di quà che tanto vi trovate a passare ..... Romualdo:Uhmm, Compà se ce la presenza vostra vengo parola d'onore .... Michele:Si dai .... E facciamo qualche cosa insieme, però ci dobbiamo sere a tavolino e dobbiamo chiarire le cose perché loro l'hanno presa male all'inizio Eh ..... Romualdo: Michele:Ho capito però .... Romualdo:No male nel senso..Si sono visti i cazzi loro Compare Michè e non è giusto, Eh! ... Michele:Io gli e l'ho detto...Gli ho detto ma voi....ora...ora rimpiangono, rimpiangi .... Romualdo:E rimpiangono...rimpiangono perchè .... Michele:Perchè ..... Romualdo:io ho lavorato .... Michele:Dice .... Romualdo:là, quando ho lavorata a Bellinzago Compà .... Michele:Romualdo è un signore gli ho detto è un signore di fronte a Cosimo(ride), ieri (...) che Romualdo dice che quà..(...) e poi chissà che cosa .... Romualdo:Eh .... Michele:Dice ma questo quà..gli ho detto io ve l'ho detto che Romualdo è un cristiano buono(ride) come suo padre tutta la sua razza ... Romualdo:Uhmm .... Michele:Gli dissi io, mi sembra che ne abbiamo parlato più di una volta? .... Romualdo:Si si si .... Michele:Gli ho detto io che.. Romualdo:Vi manda i saluti Marcello pure Compà .... Michele:Grazie me lo salutate, mi cambiate i saluti .... Romualdo:Si .... Michele:E' buono come sta? ..... Romualdo:Si tutto apposto si .... Michele:Ah! .... Romualdo:Vi volevo dire? E ci vediamo nel pomeriggio Compà dai.. ... Michele:Eh, ci sentiamo e ci vediamo o per qui la via verso le quattro le cinque per qui al magazzino ..... Romualdo:Uhmm Uhmm Uhmm … Michele:(...) …. Romualdo:No no e come infatti mi ha chiamato pure Cosimo l'altro giorno .... Michele:Eh ... Romualdo:Gli ho detto Cosimo sto avendo a che fare parola di onore gli ho detto io ..... Michele:(...) niente perchè...Cosimo comincia pure ..... Romualdo:Si si..... Michele:(...) ... E ora stanno arrivando pure i paesani miei lì Compà ... Romualdo: Michele:Si ma qui non si capisce più niente .... tutti i paesani stanno arrivando lì ... Michele:Si sà..(...) che vogliono prendi e non ti perdi..I paesani vostri (...) ... Romualdo:Si ma ora ne arrivano altri pure (ride) .... Michele:E che arrivano a fare? Dove sono? .... Romualdo:(ride), Romualdo:(ride) ... A Novara sono? ... Romualdo:Si ... Michele: Michele:(...) ... E hann saputo che ce questo lavoro di quà e ora arrivano tutti di quà arrivano ... Romualdo: Michele:E che lavoro ce? Che io (...) ... Romualdo:Ohi Compare Michè e ci vediamo oggi pomeriggio dai .... Michele:Và bene dai ... Romualdo:Vi saluto Ciao ciao ... Michele:Ciao... La conversazione sopra riportata, è avvenuta il giorno dopo quelle in cui si parlava dei cantieri della T.A.V.. Come si denota, PAPARO Romauldo riceve “un’ambasciata” da GRILLO Michele, che gli chiede un incontro a breve, centrato su dissidi tra i PAPARO ed altre persone. Il compare Michele per richiamare Romauldo, una volta che questi gli chiede se la convocazione sia dovuta a un qualcosa successo da poco, non u s a m e z z i t e r m i n i e g l i d i c e t e s t u a l m e n t e : “ . . Allora non l'avete capita la musica?. . ” . I d u e interlocutori dopo parlano di terza persona anziana, che è quella con cui i PAPARO hanno avuto dissidi e Romauldo, assicura la sua presenza all’incontro soltanto dopo conferma della presenza di comapre Michele. Romualdo precisa che la persona in o g g e t t o , “ è t r a s c u r a t o ” , e c o m p a r e M i c h e l e r i b a d i s c e d i c h i a r a n d o : “ … E và bene, è trascurato.. la trascuranza…” . Nel gergo della ‘ndrangheta, la così detta trascuranza, unitamente agli sbagli, è uno dei così detti “reati-infrazioni”, che possono commettere gli affiliati. Se con la trascuranza l’infrazione viene sanzionata generamente con un ammenda, con lo sbaglio, si paga direttamente con la vita e qualche volta con la completa spogliazione dell’affiliato al quale viene tolta la qualità di malandrino. Il dissidio tra PAPARO e la persona indicata nella conversazione, è nato da parole da lui dette e fraintese dalla controparte, che suo dire ha giudicato delle sue frasi c o m e i m p o s i z i o n i e / o m i n a c c e d e t t e d a p e r s o n a m a l a v i t o s a “ … Si si si è stato presa in criminale la cosa la parola…”. Lo stesso continua ribadendo che nel cantiere dell’alta velocità sta succedendo “un casino” ed è molto facile che chi ci lavora sia soggetto ad inchieste giudiziarie. Romualdo aggiunge che su tale cantiere stanno arrivando anche i suoi compaesani, cioè gli isolani, facendo ben intendere che sta parlando dei suoi cugini VERTERAME, che stanno ultimando i lavori a Novara. Alla telefonata che precede seguiva l’ncontro citato, che veniva documentato da un servizio di O.C.P. dei Carabinieri di Sesto San Giovanni 323 (All.18), dal quale risultava che PAPARO Romualdo e PAPARO Marcello, alle ore 14.00 e a bordo dell’autovettura Mercedes ML targata CL416VN, si recavano nel Comune di Mezzago ove si intrattenevano sino alle ore 17.33. Gli operanti constatavano che le adiacenze del capannone in questione e l’ingresso dello stesso erano vigilati da più individui e da autovettura che facevano da staffetta, che impedivano accertamenti più dettagliati. Si riporta il servizio di osservazione effettuato dalla Compagnia Carabinieri di Sesto San Giovanni a Mezzago in data 14.06.2005. I due interlocutori si danno appuntamento per le ore 16.00 successive. A seguito di tale incontro programmato, veniva organizzato un idoneo servizio di osservazione al fine di comprendere dove veniva effettuato il servizio e soprattutto chi vi avrebbe dovuto partecipare. Il tutto veniva riportato nell’annotazione di servizio sotto riassunta . PAPARO Romualdo quindi non intende esporsi incontrando personalmente sui cantieri suoi “compari”, per scongiurare il pericolo di trovarsi coinvolto in indagini per associazione a delinquere. Ma non si esime dall’incontrare i GRILLO e i GIORDANO, e altre persone piu’ importanti in tale sistema di spartizione del lavoro, così come emerge dal servizio di osservazione: PREMESSA:- Alle ore 09.22 del 14.06.2005 viene intercettata la telefonata contraddistinta dal prog. Nr. 791, in uscita dall’utenza telefonica 3494133516, in uso a PAPARO Romualdo ed in entrata sull’utenza nr. 3477838398 in uso a GRILLO Michele nella quale il PAPARO ed il GRILLO si danno un appuntamento nel pomeriggio per vedersi. I due parlano di dissidi sorti tra i PAPARO ed una persona anziana , che possono essere riconducibili agli attentati subiti dai PAPARO. Alla telefonata predetta, ne susseguono altre due. La prima prog.801 in entrata sull’utenza telefonica 3494133516, in uso a PAPARO Romualdo, dall’utenza nr. 3477838398 in uso a GRILLO Michele, PAPARO Romualdo parlando con il GRILLO Michele fissa l’appuntamento a Mezzago (MI) in un capannone . Nella seconda prog.802, in entrata sull’utenza telefonica 3494133516, in uso a PAPARO Romualdo, dall’utenza nr.3491332801, tale MAURIZIO spiega a ROMUALDO la strada per arrivare al suo capannone a Mezzago (MI) in via delle Industrie nr. 2 dove si trova gia’ il GRILLO Michele. Inoltre dalle intercettazioni ambientali sull’autovettura Mercedes ML targata CL416VN si evince che all’appuntamento con il GRILLO Michele il PAPARO Romualdo e’ stato accompagnato dal fratello PAPARO Marcello. ore 14.45: inizia il servizio davanti l’ingresso del capannone sito in Mezzago (MI) in via delle Industrie nr. 2 dove era stato fissato l’appuntamento e davanti all’entrata del quale era parcheggiata l’autovettura Mercedes Ml targata CL416VN affianco della quale vi era parcheggiata un’altra autovettura marca Ford Mondeo di colore grigio targata BY066VW. Davanti l’ingresso del sopra indicato capannone e nelle immediate vicinanze delle due autovetture notavamo due uomini il primo alto circa 170 cm carnagione scura capelli neri corti, di corporatura robusta il quale indossava una camicia di colore azzurro ed un paio di bermuda di colore blu, l’altro alto circa 180 cm, carnagione chiara, capelli brizzolati corti, indossava una felpa di colore grigio ed un paio di jeans di colore grigio chiaro ; ore 14:48: giungeva dall’interno del capannone un terzo uomo, età apparente 25 anni, alto circa 175 cm, 323 annotazione di p.g. relativa al servizio di o.c.p. eseguito in data 15.06.2005 capelli di colore nero corti, indossava una felpa di colore bianco con un giubbotto smaniato di colore bianco ed un paio di jeans di colore blue, il quale usciva fuori dal capannone e subito vi rientrava per riuscirne pochi minuti dopo per mettersi alla guida di autovettura Fiat 600 di colore grigio targata BV493NA con la quale si allontanava; ore 14.52: I due uomini che si trovavano fuori dal capannone si portano all’interno dello stesso; ore 14.53: L’autovettura Fiat 600 sopra indicata transitava davanti al capannone e dopo aver effettuato una inversione tornava indietro. ore 14.56: Dal capannone escono altri due uomini il primo alto 175 cm circa, capelli di colore nero , di corporatura robusta indossava una camicia di colore azzurro ed un paio di jeans, l’altro alto 175 cm circa, corporatura normale, capelli brizzolati, indossava una maglietta a maniche corte di colore nero ed un paio di bermuda di colore chiaro, i quali dopo aver girato attorno alle due autovetture sopra indicate rientravano all’interno della struttura. Ore 14.58: Ripassa la Fiat 600 sempre con lo stesso uomo alla guida la quale si fermava davanti l’ingresso del capannone tra la Mercededs ML e la Ford Mondeo. A questo punto uscivano dal capannone i secondi due uomini i quali dopo aver parlato con l’autista della Fiat 600 rientravano dentro e l’autovettura si rimetteva in marcia. Ore 15.01: Fine servizio poiché le circostanze ambientali potevano comprometterne il buon esito.. Anche per i lavori di movimento terra per la realizzazione della quarta corsia dell’autostrada A4 Milano-Bergamo si ripropone lo stesso sistema di accaparramento e spartizione dei lavori. Sul punto si riporta l’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004. Il proseguo dell’attività investigativa porterà a dimostrare il coinvolgimento della ditta P and P nella realizzazione di altre opere pubbliche, come ad esempio quella della 4^ corsia dell’autostrada “A4” Milano – Venezia. cnv del 10.01.2006, ore 08.19, prog.7066 324 Legenda: ROMUALDO: - PAPARO Romualdo DOSSI : - DOSSI uomo n.m.i. , geometra. (...) locuzione incomprensibile.. ...omissis... ROMUALDO:cosa cosa... cosa.. bisogna fare lì geometra?.. ma li noi dobbiamo.. dovremmo.. dovremmo andare caricare un pò di materiale lì in zona... DOSSI: ROMUALDO: eh.. e fare il rilevato lì sulla per la 4^corsia.. DOSSI: ROMUALDO: ah...ho capito.. ho capito...va bene.. DOSSI: dobbiamo fare i rilevati conti cosi... ROMUALDO: ma per farmi due conticini io.. siccome lavoro su Agrate io lì.. con i camion.. DOSSI:ah.. ROMUALDO:perchè ho il capannone lì a Gessate.. DOSSI:ah.. ROMUALDO:volevo fare due conticini cosa gli serviva.. cosi mi preparavo.. hai capito?.. DOSSI:si adesso stavamo un attimino vedendo.. però ma bilici voi ne avete?.. ROMUALDO:va bene.. si possono trovare io ho solo 4 assi.. DOSSI:ah.. comunque vediamoci lì fra un paio di ore..dai ci sentiamo...o se non sono a Dalmine sarò a Capriate comunque sono lì in zona... ROMUALDO:va bene ti chiama io fra un paio di ore che vado a Milano e torno dai.. DOSSI :va bene dai va bene.. 324 cnv del 10.01.2006, ore 08.19, prog.7066, in entrata su ut.3494133516 in uso a PAPARO Romualdo, da ut.3355635239, in uso a tale geometra DOSSI, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t.; ROMUALDO:ok..grazie geometra... In questa prima conversazione si apprende di una nuova commessa di lavoro che PAPARO Romualdo sta contrattando per conto della ditta P and P cnv del 10.01.2006, ore 10.28, prog.7079 325 LEGENDA PAPARO:- PAPARO Romualdo DOSSI :- DOSSI geometra cantiere A4 DOSSI :- Pronto!.... PAPARO:- Geometra io sono PAPARO sto partendo adesso da Carugate dove devo uscire?.... DOSSI :- può uscire a.... PAPARO:- dove...dove... DOSSI :- a te.... PAPARO:- esco a Capriate?.... DOSSI :- viene a Osio sopra...o Osio Sotto.... PAPARO:- si..si... DOSSI :- e li a c'è su lì a Ca..(..).. Osio sopra o Osio Sotto... PAPARO:- eh.... DOSSI :- e dopo mi chiama che sono qua..... PAPARO:- va benissimo va bene....ci vediamo di là o.k.... DOSSI :- va bene.... PAPARO:- salve... Si ottiene la conferma che PAPARO Romualdo sta per incontrarsi con il geometra Dossi. Subito dopo Romualdo relazione al “capo”, il fratello Paparo Marcello, che detta la strategia: cnv del 10.01.2006, ore 12.40, prog.3826 326 LEGENDA MARCELLO:- PAPARO Marcello ROMUALDO:- PAPARO Romualdo ...(...)...: locuzione incomprensibile conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta MARCELLO:- ohei Romà.... ROMAULDO:- e niente che.....è venuto là il geometra che dovevamo parlare... MARCELLO:- com'è..... ROMUALDO:- ma già lo conoscevo là...sto cazzo qua.... MARCELLO:- eh.... ROMAULDO:- che lo avevo visto da un'altra parte.....e niente abbiamo visto il lavoro...e lui sta partendo adesso con il lavoro e naturalmente stanno organizzando.... MARCELLO:- uhm..... ROMUALDO:- e serve materiale serve una decina di carpentieri....eh..... MARCELLO:- pure di muratura.... ROMAULDO:- si...dov...si... MARCELLO:- ah..... ROMUALDO:- perchè devono fare ponti cose destra e sinistra qua c'è tanto lavoro..... MARCELLO:- ma gli hai detto che ci facciamo tutto noi? ROMAULDO:- si...ma gliel’ho detto io non a lui...gli ho detto...e niente ha detto che viene all'ufficio che bisogna vedere come cazzo dobbiamo fare.....per.. per...siccome non si può dare in subappalto no,.....il lavoro.... MARCELLO:- uhm.... ROMUALDO:- e mi ha detto che si deve vedere come possiamo...come si può fare.... MARCELLO:- quindi viene all'ufficio da noi.... 325 cnv del 10.01.2006, ore 10.28, prog.7079, in uscita da ut.3494133516, in uso a PAPARO Romualdo verso ut.3355635239 in uso a tale Geometra Dossi n.m.i., autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; 326 cnv del 10.01.2006, ore 12.40, prog.3826, in entrata su ut.3290899152 in uso a PAPARO Marcello, da ut.3494133516 in uso a PAPARO Romualdo, autorizzata con decreto avente nr.3894/05 R.I.T.T., medesima conversazione avente progressivo 7090, in uscita da ut.3494133516 verso ut.3290899152, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t.; ROMAULDO:- eh...provvisorio ci mandano un paio di camion adesso....due 4 assi.... MARCELLO:- eh.... ROMUALDO:- eh...che lui sta prendendo.. sta partendo adesso ieri è partito.... MARCELLO:- uhm...uhm.... ROMAULDO:-stanno allargando tutto strade a destra ed a sinistra... MARCELLO:- uhm.... ROMUALDO:- gli ho detto...così poco...perchè il trasporto e le cose ce la vediamo noi....riguardo la carpenteria e cosa...i.....gli ho detto al geometra ce la vediamo noi pure...mi ha detto va bene a me serve poi in questo momento non ho uno di questo qua...con gli operai che se la veda lui.....e e . e .. e . e..dice perchè non è che poi sono impegnato a destra ed a sinistra....gli ho detto appunto noi abbiamo il capo cantiere pure gli ho detto io..e... facciamo quattro chiacchiere nell'ufficio eh....ha voluto sapere i prezzi....gli ho detto i prezzi a 50 euro.... MARCELLO:- i prezzi sono buoni?.... ROMAULDO:- e gli ho detto a 50 euro al trasporto...e...e...ci tocca dargli 10 al trasporto sicuro e ...eccetera....e poi bisogna vedere i prezzi i...i...della carpenteria eccetera... MARCELLO:- uhm...uhm.... ROMUALDO:- eh..... MARCELLO:- vabbè là c'è il capitolato comunque.... ROMAULDO:- e sono quattro anni di lavoro non è che dice che è un giorno....comunque.... MARCELLO:- esatto.... :-sono sempre in mano nostra perchè qua non conosceva a nessuno... gli ho detto che ho il capannone se gli serve il capannone per appoggiare qualcosa... ROMUALDO MARCELLO:- uhm...uhm.... ROMAULDO:-eh...niente....qua è all'uscita proprio di Capriate vicino a Dalmine...due passi dove siamo noi.... MARCELLO:- ho capito.... ROMUALDO:- e niente come li chiama viene di là facciamo quattro chiacchiere e vediamo che dobbiamo combinare.... MARCELLO:- e io intanto devo rintracciare AGLIATI e vediamo dove...(..)... ROMAULDO:-eh.. che la prossima volta vado con Giovanneddu...perchè se viene Giovanneddu con noi su queste cose qua....e..e...sà qualcosa di più....hai capito?.... MARCELLO:- ma gli hai detto che gli facciamo il contratto...il contratto lo fà.... ROMUALDO:- si...è logico eh.... MARCELLO:- va bene.... ROMAULDO:-eh...perchè questo sta partendo adesso stanno parte...mi ha detto Paparo io ti ho chiamato che ti volevo vedere per fare un.....un...un.. giustamente un.....(...)...per vedere come si... come si può fare no?...a me serve un appoggio in questa zona qua....gli ho detto va bene non ti preoccupare di niente che al riguardo di trasporti e cose ci siamo noi... MARCELLO:- uhm.... ROMUALDO:- eh...e riguardo a carpentieri e muratori se ti servono quelli che vuoi li abbiamo pure....se dobbiamo assumerli con l'impresa li assumi tu direttamente o sennò li assumiamo noi non ci sono problemi.... MARCELLO:- uhm...va bene.... …omissis… La conversazione sopra riportata avviene a seguito dell’incontro tra il geometra Dossi e PAPARO Romualdo; quest’ultimo riporta il contenuto della conversazione al fratello Marcello ed ancora una volta, proprio come avvenuto nell’ambito dei lavori di realizzazione della TAV, PAPARO afferma che non potranno ottenere i lavori in subappalto e che, pertanto, risolveranno in qualche modo “... siccome non si può dare in subappalto no..... il lavoro.... e mi ha detto che si deve vedere come possiamo... come si può fare.... per fare un.....un...un.. giustamente un.....(...)... per vedere come si... come si può fare no?....”. Per parte sua Dossi sa bene a chi affidarsi per ottenere manodopera a prezzi remunerativi senza avere problemi. Per la copertura formale, Paparo Marcello si rivolge personalmente ad Agliati della Casiraghi. cnv del 10.01.2006, ore 13.23, prog.3829 327 327 cnv del 10.01.2006, ore 13.23, prog.3829, in uscita da ut.3290899152 in uso a PAPARO Marcello, verso ut.3494133516, in uso a PAPARO Romualdo, autorizzata con decreto avente nr.3968/05 R.I.T.T., medesima conversazione in entrata su ut.3494133516 da ut.3290899152 prog.7091, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; LEGENDA MARCELLO:- PAPARO Marcello ROMUALDO:- PAPARO Romualdo ...(..)..:- locuzione incomprensibile conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta MARCELLO:-romà.. ROMAULDO:-ohe dimmi.. MARCELLO:-allora ho chiamato ad Agliati. ROMUALDO:-eh.. MARCELLO:-vedi che fra un pò ti chiama lui.. ROMAULDO:-eh.. MARCELLO:-eh..e niente vedi..io gli ho detto Agnati vedi..lui il sabato(...) se ne viene qua ROMUALDO:-eh.. MARCELLO:-quelli là (...) nell'Ufficio?.. la settimana prossima.. ROMAULDO:-e come è pronta viene di là..un attimo che fa uno squillo.. MARCELLO:-eh.. speriamo che la settimana prossima c'è pure lui. Che stavo dicendo?. ROMUALDO:-va bene al limite andiamo a trovarlo insieme con Agliati..con Giovannello.. si! che stavo dicendo?...gestiamola in maniera pulita..per vedere di prenderci tutto..con i contratti belli a posto...vediamo.. facciamo le cose pulite pulite.. vediamo se ce la possiamo gestire come dio comanda.. MARCELLO:- ROMAULDO:-e vediamo le condizioni cha hanno loro..che gli ho detto già all'inizio.. teniamo tutto noi..quello che vogliono.. MARCELLO:-uhm.. adesso che vengono ci sediamo a tavolino..gli facciamo vedere i discorsi come sono..e partiamo con la muratura.. con tutto quello che possiamo dargli.. gli diamo..ci dedichiamo tutti insieme..e partiamo... ...omissis... ROMUALDO:-quello non è un problema..questo appena ci chiama ci vediamo in ufficio e partiamo.. (...)loro stanno preparando tutto...il tempo di partire..questi qua.. MARCELLO:-uhmm... ROMAULDO:-ci sono 4 anni di lavoro..ce ne di lavoro lì.. MARCELLO:-e l'importante che ce la gestiamo in maniera corretta perchè abbiamo tutti i presupposti da poter prenderlo tutto il lavoro.. ROMUALDO:-ma noi gli diciamo.. MARCELLO:-non ci manca niente a noi.. ROMUALDO:gli facciamo un discorso che lo serviamo come vuole..i muratori i camion quello che vuoi gli diamo.. MARCELLO:va bene.. ROMAULDO:-il necessario e che si fa un bel discorso.. facciamo i prezzi da uomini..che io gli ho già detto che il trasporto è a 50 euro.. MARCELLO:-uhm.. ROMUALDO:-meno di questo non si può fare.. MARCELLO:-uhmm.. ROMAULDO:-gli garantisco..gli operai..gli garantisco tutto.. MARCELLO:-uhm..va bene dai..vedi che ti chiama Agliati fra poco.. ROMUALDO:-ok..dai.. MARCELLO:-ciao.. ROMAULDO:-ciao ciao..ciao.. Paparo Romualdo puntualmente coinvolge nel lavoro anche Grillo Michele: Nella conversazione seguente( cnv del 06.02.2006, ore 14.06, prog.7853 328) entra in scena GRILLO Michele, il quale viene messo a conoscenza dal PAPARO in merito ai lavori che stanno per iniziare. La conversazione è propedeutica ad una collaborazione per la gestione dei lavori da parte delle ditte rappresentate dai due interlocutori. 328 cnv del 06.02.2006, ore 14.06, prog.7853, in entrata su ut.3494133516, in uso a PAPARO Romualdo, da ut.3477838398, in uso a GRILLO Michele, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 r.i.t.t.; E’ significativo che anche la informativa del G.I.C.O. della G. di F. di Milano in data 05.10.2006 relativa ad altra indagine, la “Operazione Cerberus” di cui al proc. nr. 30500/04 RGNR, per descrivere il monopolio dei calabresi in generale e dei BARBARO in particolare nel settore del movimento terra, citi episodi che riguardono proprio GRILLO Michele e i Giordano; gli stessi personaggi, quindi, con i quali i PAPARO si associavano nell’esecuzione dei lavori della “Alta Velocità”. Dalle intercettazioni del G.I.C.O. risulta, infatti, come l’imprenditore LURAGHI Maurizio avesse trovato il proprio cantiere di Garbagnate invaso da decine di mezzi (“26 camion”), di cui almeno quattro di Grillo Michele. La situazione non era priva di connotati di comicità, perché gli autisti dei veicoli in questione non erano stati chiamati da LURAGHI e si ignorava da chi fossero stati mandati. A questo punto LURAGHI, invece di prendere in autonomia (come gli spettava) i provvedimenti del caso, si rivolgeva a chi disponeva dell’effettivo potere di assegnazione dei lavori e cioè ai BARBARO, nella fattispecie BARBARO Pasquale e BARBARO Domenico. L’inconveniente segnalato veniva infine risolto secondo le indicazioni fornite da BARBARO Pasquale, il vero “dominus” della situazione. Si riporta l’informativa del G.I.C.O. della G. di F. di Milano in data 05.10.2006 relativa alla “Operazione Cerberus” di cui al proc. nr. 30500/04 RGNR. Onde comprende la caratura del personaggio descritto , appare opportuno citare una conversazione telefonica intercettata in data 29/04/2005 alle ore 13.11 (P.P. 30500/04 R.R.I.T.1377/05 Progr. nr. 628 del 29.04.05 ore 13/11/04 ), nella quale BARBARO Pasquale, parlando con il fratello Antonio della situazione createsi in Garbagnate con GRILLO Michele, commenta con sarcasmo: “””…Vabbò..oh.. se lo incontri, Michele, glielo dici.. "che è? Che è? Qua i padroni diventano garzoni tra un pò?" digli... "devo vedere se mi chiamano a me" digli "vedere se mi chiamate" …Sennò li chiamo.. e glielo dico, chiamo il padre di GIORDANO e glielo dico.. gli dico "ma devo andare a sa... devo vedere se mi chiama Michele o devo…”””. In numerose conversazioni telefoniche intercettate appare evidente come Pasquale BARBARO sia tenuto in particolare conto da LURAGHI, il quale, ovviamente ha anche il compito di coordinare le attività affinché gli interessi della consorteria BARBARO-PAPALIA non subiscano danni. Il comportamento tenuto dall’imprenditore LURAGHI, pertanto, è quello assimilabile ad un amico di vecchia data “di tutti” che cerca con la diplomazia di sedare gli animi dei rispettivi appartenenti al sodalizio. E’ interessante sottolineare il comportamento e l’atteggiamento delle rispettivi appartenenti all’associazione che solitamente appaiono uniti e cooperanti nei lavori, ma, in talune circostanze, come la carenza di lavoro in alcuni periodi, sfocia ad una fisiologica necessaria scelta di chi far lavorare oppure no. Significativa è la conversazione telefonica intercettata in data 23/02/05 ( PP. 30500/04 R.R.I.T. 516/05 – Prog. 771 23.02.2005 ore 11:31), in cui LURAGHI Maurizio chiama BARBARO Pasquale e gli dice “””…Eh Pasquale ciao e... stò parlando qua in cantiere che.... ascolta ma tutti quei camion li che sono venuti li ma chi sono?...Ci sono lì 26 camion ma chi cavolo li ha mandati lì 26 camion...... …Va beh ma... ci sono lì 26 camion eh, cioè io non sò, quelli di....... di GRILLO chi li ha mandati lì GRILLO che questo qui si continua a lamentare che non prende i soldi, non prende i soldi e continua a mandare lì i camion!..… Io pensavo che erano lì 14, 15 camion ce ne sono lì 26 io non sò.. da dove.””” e BARBARO Pasquale risponde “””…Si, ma stai parlando con me o stai parlando con me o stai parlando con, con... qualcun'altro?.....Sono Pasquale non mi conosci?… Ma tu paghi a viaggi ..(inc.le).. son cazzi suoi....”””. Circa mezz’ora dopo, LURAGHI mette al corrente BARBARO Domenico di avere parlato con BARBARO Pasquale: dal tono della telefonata si capisce che LURAGHI, non riuscendo a tenere sotto controllo il notevole flusso dei camion mandati da calabresi “amici degli amici” in continuo movimento sul “suo” cantiere, cerca di risolvere la cosa, parlando con Salvatore, Grillo, Pasquale, Domenico, etc. Si riporta la telefonata intercettata alle ore 12.06 del 23.02.05 (PP 30500/04 RRIT 516/05 progr. 777 del 23.02.05 ore 12.06.50 ), in cui LURAGHI Maurizio parla con BARBARO Domenico e gli racconta l’accaduto “””…Senti, sto venendo giù, sto andando giù a Garbagnate, perchè lì c'è 25 camion, 26 camion ,voglio vedere chi (impreca) c'è lì che li devo mandar via.....omissis… E ma chi li ha mandati... eehh tu renditi conto chi li ha mandati! Io adesso ho parlato con Pasquale e gli ho detto:"Ma Pasquale! ma (impreca), ci son lì quattro camion di GRILLO, chi (impreca) li ha mandati quattro camion di GRILLO!".....omissis…Eh non lo so.. eehh ragazzi! Questo,questo è il problema perchè, perchè si mandano i camion una volta senza che io so niente, e questi continuano a venire, poi dopo le fatture le fanno a me e piangono che vogliono a trenta giorni i pagamenti.. è lì il problema! Gliel'ho detto anche a Pasquale:"Pasquale, io non posso pagar la gente perchè questi qui si infiltrano dentro e poi si lamentano che vogliono i soldi...e cavolo!! Perchè dopo bisogna.. perchè questo è un amico e bisogna dargli l'assegno, quell'altro è un amico e bisogna... e (impreca) non sanno mai aspettare trenta giorni più di quella che è la scadenza del lavoro porca miseria!!"….””” La conclusione dell’ informativa del G.I.C.O. è nel senso delle considerazioni già esposte. IMPORTANT E: in Lombardia esiste un “sistema centralizzato per la spartizione” dei lavori di movimento terra in appalti pubblici. La spartizione avviene tra cosche della ‘ndrangheta. Si crea un “sistema ‘ndrangheta”. Il fatto di essere “amici” e di “infiltrarsi dentro”, come dichiara LURAGHI, è sintomatico di un sistema, come sopra accennato, grazie al quale le diverse consorterie calabresi sono solite acquisire, nel noto contesto territoriale, commesse in campo edilizio, “schermandosi” dietro compagini societarie “pulite”, che assumono un ruolo di “facciata” rispetto alle ditte “in odore di ‘ndrangheta” Anche gli elementi posti dalla G. di F. a carico di BARBARO Pasquale confermano, quindi, l’esistenza in Lombardia di un “sistema centralizzato” per la “spartizione” degli appalti per il lavoro di movimento terra in cantieri pubblici tra cosche calabresi della ‘ndrangheta. La gestione centralizzata degli appalti fornisce la chiave di lettura dei rapporti tra ‘ndrangheta e mondo imprenditoriale. E’ evidente infatti che dal momento in cui l’attività delle cosche diventa “sistema”, qualsiasi inadempimento degli accordi e delle “logiche di spartizione degli affari” diventa una violazione del “sistema ‘ndrangheta”, che nessuno può pensare di violare impunemente. Ecco allora che anche un sodalizio come quello dei PAPARO, a base praticamente familiare e per lo più sconosciuto, ma sostenuto dai Nicoscia, può imporsi nell’accaparramento degli appalti a gruppi imprenditoriali importanti, perché la mancata sottomissione o la mancata acquiescenza ai PAPARO, come a qualsiasi altro soggetto del “sistema”, si traduce automaticamente in una “mancanza” nei confronti dello stesso “sistema” e di coloro che ne sono ai vertici. Ovviamente, nella logica della criminalità organizzata, ogni “violazione delle regole” è intollerabile, come ben sanno, sia coloro che partecipano al “sistema” , sia coloro che da “esterni” si confrontano quotidianamente nei cantieri con il “sistema” stesso. Molto dipende sicuramente dal prestigio e dalla autorevolezza delle cosche consorziate tra cui, come emerge anche dalle intercettazioni di cui al presente procedimento, quello dei NICOSCIA, degli ARENA, dei PERRE, dei BARBARO e di BARBARO Pasquale, in particolare. Che tale attivita’ si inquadri in un sistema mafioso di suddivisione del lavoro di movimento terra e’ affermato anche dal giudice per le idagini preliminari presso il tribunale di Milano dott. Piero Gamacchio che con ordinanza 7.7.2008 ha applicato a Barbaro Salvatore, Luraghi Maurizio, Barbaro Domenico, Barbaro Rosario, Papalia Pasquale e altri la misura cautelare della custodia in carcere per il reati di cui all’art. 416 bis c.p. perche’, per quanto qui piu’ rileva “operando nel territorio del comune di Buccinasco e zone limitrofe, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo, presentandosi come prosecuzione della consorteria dei Papalia ( Domenico, Antonio e Rocco, tutti gia’ condannati nel processo Nord Sud per il medesimo delitto), ricorrendo altresi’ ad ulteriori atti di intimidazione rappresentati da danneggiamenti ed incendi sui cantieri, esplosioni di colpi d’arma da fuoco contro beni di altri imprenditori, incendi di vetture in uso a concorrenti o a pubblici amministratori, minacce a mano armata, imposizioni di un sovrapprezzo nei lavoro di scavo, da destinare ai sopramenzionati Papalia e alle loro famiglie, potendo cosi’ contare sulla conseguente condizione di assoggettamento e di omerta’ della generalita’ dei cittadini, acquisivano il controllo della attivita’ di movimento terra nell’ambito territoriale della zona sud ovest dell’hinterland milanese. In particolare, imponevano agli operatori economici la loro necessaria presenza negli interventi immobiliari, ai pubblici amministratori del comune di Buccinasco la liquidazione di somme di denaro per lavori mai autorizzati, cosi’ procurandosi un ingiusto profitto, rappresentato dal poter operare in regime di monopolio, stabilendo i prezzi di mercato nella zona di riferimento, smaltendo altresi’ i rifiuti tossici derivanti dalla demolizione di edifici in discariche abusive, ovvero su aree pubbliche, che poi loro stessi chiedevano di bonificare; ciascuno con il ruolo di seguito specificato: Barbaro Salvatore in qualita’ di promotore ed organizzatore dell’associazione a delinquere in trattazione, intrattenendo i rapporti con gli imprendotori, ai quali si presentava come il genero di Papalia Rocco, imponendo il prezzo a metro cubo degli sbancamenti, stabilendo a propria discrezione chi dovesse lavorare nei cantieri, beneficiando altresi’ delle commesse di lavoro quale amministratore di fatto della Edil Company di cui era formalmente titolare la moglie Papalia Serafina; Barbaro Domenico, Barbaro Rosario, Miceli Mario e Papalia Pasquale, con il ruolo di compartecipi, sia partecipando alle attivita’ di intimidazione, sia beneficiando delle commesse di lavoro attraverso le seguenti ditte e societa’: Mo.Bar sas di Barbaro Domenico, Barbaro Rosario e Miceli Mario, in liquidazione dal 6 dicembre 2005 e sostituita dalla FMR scavi e costruzioni …..interponendosi quali imprenditori di facciata nella aggiudicazione delle commesse, che venivano subappaltate formalmente o in via di fatto alle ditte e societa’…liquidando in contanti gran parte delle spettanza dei sodali, … dal luglio 2004 al luglio 2006. Partendo dalla conclusione del processo Nord Sud (sent. IV corte assise Mlano 11.6.1997), che ha giudicato le attivita’ di appartenti alla ‘ndrangheta delle famiglie Sergi e Papalia svolta in particolare nella periferia sud ovest di Milano (Corsico, Buccinasco, Cesano Boscone) il Gip di Milano riporta uno stralcio della sentenza della corte di Cassazione (II sez., sent. 21.12.2004) che bene si attaglia, nel descrivere le caratteristiche di quel gruppo, anche al gruppo oggetto del presente procedimento, laddove afferma il “mantenimento di stretti e solidi legami con la terra di origine, e questo sia con riferimento ai contatti mantenuti con i membri della famiglia rimasti in Calabria, sia con riferimento ai rapporti con gli esponenti della malvita rimasti ad operare in quella terra” e “nel reinvestimento, in attivita’ economiche locali, dei proventi delle attivita’ illecite (per lo piu’ nelle attivita’ di edilizia o di scavi e movimentazione terra) con conseguente infiltrazione nel nuovo tessuto sociale di regole e principi malavitosi e quindi con ulteriore inquinamento dei rapporti sociali”. Paparo Marcello e Romualdo, praticano, nel loro piccolo, esattamente i medesimi sistemi, mantenendo stretti rapporti con le famiglie di origine a Isola di Capo Rizzuto, dove alcuni esponenti sono chiaramente implicati in guerre di mafia (per esempio Paparo Giancarlo e Sergio), rapporti con esponenti della malavita dei Nicoscia e degli Arena (Laporta Carmelo e Verterame Carmelo), reinvestendo il provento delle estorsioni praticate a Cologno Monzese e del traffico di stupefacenti in attivita’ economiche lecite (trasporto, movimento terra, cooperative di facchinaggio, immobiliari, con la collaborazione di Paparo Luana, Ciulla Michele, Sala Mirko, Tallarico Francesco) infiltrando il tessuto sociale di Cologno Monzese di regole e principi malavitosi: estorsioni sistematiche –come indicato da Nista Domenico ed emergente dalle intercettazioni a carico di Laporta Carmelo e Guarino Vincenzo-, risoluzione violenta delle controversie –come emerso con Padulano Nicola-, minacce e violenze a soci di cooperative –come nella vicenda RAD-, tentativi di corruzione di pubblici funzionari per mezzo di “mediatori” -Guarino Vincenzo e Pietro, a loro volta in contatto con Laporta Carmelo, nei confronti di Russo Giuseppe- o in via diretta -come dimostra la vicenda di Stanchieri Orazio- e cioe’ facendo ricorso anche “a sistemi di prevaricazione, di intimidazione e di ritorsione gia’ insiti nella cultura di tali gruppi che, giova rammentarlo, ebbero a dividersi settorialmente la zona di influenza”. Nel caso di specie, Cologno Monzese e la zona nord est di Milano sono, come visto, zona di infuenza del clan Coco Trovato, dei suoi eredi e dei suoi alleati, tra cui i Nicoscia. Come nella vicenda dei Papalia-Barbaro veniva messo in evidenza “il carattere ‘ndranghetista delle orgniazzazioni in questione, carattere di fatto riscontrato dalla attiva partecipazione alla guerra di mafia tra i De Stefano e i CondelloImerti …in quanto la partecipazione al conflitto va considerata quale oggettiva conseguenza e quindi conferma proprio del carattere mafioso dei gruppi, quasi come una sorta di riconoscimeno della rappresentativia’ dei gruppi stessi acquisita di fatto da quell’assoggetamento del territorio…” nel caso oggetto di questo procedimento Paparo Marcello viene, con Romualdo e la figlia Luana, coinvolto nella guerra di mafia che contrappone i Nicoscia agli Arena a Isola di Capo Rizzuto. Significative sono, nel caso dei Papalia-Barbaro (che consentono anche ai Paparo di lavorare come visto), le affermazioni di Morabito Salvatore (sorrette da plurimi riscontri, che qui non rileva riportare, essendo confluiti nella valutazione del GIP), riportate nell’ordinanza GIP 7.7.2008: “se capitava una ditta che arrivava da fuori perche’ aveva vinto un appalto per costruire una strada, per esempio una statale, o pagava la tangente oppure saltavano per aria a colpi di dinamite i mezzi da lavoro, impdendogli cosi’ di poter continuare l’opera e costringendoli ad andare via. Sistemi del genere li hanno usati i fratelli Papalia soprattutto in Milano e provincia, avendo loro una impresa di movimento terra, avendo loro a disposizione camion e altri mezzi atti in questo lavoro; per assicurarsi in vari appalti facevano bruciare le ruspe e gli escavatori di altre piccole imprese, costringendoli a rinunciare alle gare d’appalto. Qualcuno cedeva di buon grado, altri, queloli piu’ reistenti, dovevano subire gli attentati.” Nel caso oggetto del presente procedimento si e’ visto come le imprese abbiano risolto il problema lasciando di fatto che a gestire i lavori di movimento terra siano le imprese coinvolte nel sistema illecito di suddivisione del lavoro. Il personaggio principale di quella conseorteria ‘nranghetista, Domenico Papalia, in contatto con Barbaro Domenico detto l’Australiano, destinatario dell’ordinanza applicativa di misura cautelare del 7.7.2008 qui in parte riportata, aveva nel proprio fratello Antonio il responsabile della famiglia in Lombardia. Papalia Antonio e’ padre di Papalia Pasquale, detto Pasqualino, anch’egli destinatario dell’ordinanza applicativa di misura cautelare del 7.7.1008. Tra coloro che hanno riscontrato le dichiarazioni di Morabito Salvatore si trova Cornegliani Massimo, il quale il 26.12.2004 tra l’altro dichiara, con affermazioni rilevanti anche per la presente decisione, e che a loro volta riscontrano quelle di Foschini ed altri collaboratori di giustizia le cui dichiarazioni sono gia’ state riportate: “quando era in liberta’, Antonio Papalia era il capo della ‘ndrangheta calabrese in Lombardia. Un gradino sotto Antonio Papalia vi era Sergi Francesco. Ad Antonio Papalia facevano capo tutte le attivita’ criminali, anche quelle di personaggi come Pepe’ Flachi, Coco Trovato Franco. Quest’ultimo riusci’ a diventare il capo della ‘ndrangheta di Como Lecco e Varese solo grazie all’intercessione di Antonio Papalia. Il potere di Antonio Papalia e di Coco Trovato Franco derivava direttamente dal vertice della ‘ndrangheta calabrese costituito dalla famiglia De Stefano. Coco Trovato era genero di uno dei fratelli de Stefano… “ Papalia Serafina, figlia di Papalia Rocco (fratello di Domenico e Antonio) , e’ sposata con Barbaro Salvatore, indicato come al vertice della criminalita’ organizzata di Corsico-Cesano Boscone. Il GIP ha ritenuto quindi fondata la valutazione di sussistenza della consorteria mafiosa oggetto di quelle indagini, capeggiata da Barbaro Salvatore, figlio di Domenico, e la sua caratterizzazione come prosecuzione della associazione per delinquere di stampo mafioso facente capo di fratelli Papalia Antonio, Domenico e Rocco, ora detenuti, sottolienando lo stretto rapporto tra Barbaro Salvatore e il suocero Papalia Rocco. Luraghi Maurizio in quel procedimento e’ stato intercettato (perlopiu’ in ambientale sulla autovettura a lui in uso) mentre intratteneva rapporti con Barbaro Salvatore nel luglio 2005, vantandosi dei rapporti di lunga data (dal 1988) con Papalia Rocco e Domenico: “io gli ho detto…guarda che io collaboro insieme a Domenico, ai suoi figli e ancora prima a Rocco, gia’ da venticinque anni, ho detto, non da un giorno, e’ dall’88 che lavoriamo isieme…dall’88 ad arrivare ad oggi, sono vent’anni quasi che lavoriamo iniseme…dico…non puoi pretendere che vieni qua e dire.. se c’e’ da prendere qualche caz..op come gli ho detto allora, e l’ho fatto lavoarare con qualche macchina quando abbiamo avuto momenti del boom, del bisogno dei camion, gli ho detto, che se c’e’ bisogno di qualche macchina in piu’, al limite prima di chiamare un altro, ti chiamo a te, ho detto… ma non che tu pretendi che io lascio a casa i camion di Domenico, i camion di Salvatore e faccio lavorare i tuoi, gli ho detto…”. Esattamente cio’ che si e’ accertato nel procedimento oggetto della presente indagine: lavorano coloro che riescono a farsi assegnare i lavori, di fatto, per intercessione dei Barbaro, o comunque con il consenso dei Babraro. Tra i “fortunati” si trova Paparo Romualdo, il quale puo’ vantarsi di essere amico di Barbaro Pasquale. Barbaro Pasquale al quale fa riferimento Paparo Prmualdo nelle conversazioni intercettate, ormai deceduto ( a fine 2007) e’ infatti lo stesso BARBARO Pasquale ‘61, detto “U Zangrei” del ramo “U Castanu”. E’ anche il medesimo Barbaro Paquale che secondo le informazioni dela GdF “si accompagna sempre a pregiudicati calabresi trapiantati al Nord, oziando in esercizi pubblici329 (soliti luoghi e punti di riferimento delle consorterie calabresi), e trattando con il mondo del lavoro “onesto” a livello imprenditoriale, direttivo e manageriale. Lo stesso dispone, inoltre, di una fitta rette di conoscenze ed amicizie con giovani elementi calabresi, che come emerge anche dai servizi di osservazioni su territorio, si ritiene possano essere le “nuove leve” emergenti, necessarie al controllo del territorio da parte della ‘ndrangheta calabrese”. E’ infine lo stesso Barbaro Pasquale che si lamenta per la condotta di Grillo Michele, che lavora insieme a Paparo Romualdo. Oltre alla conversazione sopra riportata tra Barbaro Pasquale e Luraghi Maurizio, rilevante e’ la conversazione, riporatata nbella ordinanza GIP 7.7.2008, del 23.2.2005 ore 19.03 in cui Luraghi Maurizio, parlando con Barbaro Salvatore, si lamenta della condotta di Barbaro Pasquale, cugino di Salvatore, per il numero eccessivo di camion inviati per lavori di sbancamento. Luraghi lamenta che “Pasquale sta facendo troppo il doppio gioco” in quanto il numero eccessivo di viaggi di camion non controllati, pagati 120,00 euro a viaggio, comporta costi insostenibili per il cantiere e costringe Luraghi a non fare lavorare i camion di altri: “Salvatore ci credi che io sto laciando a casa i camion di que…di queste parti qua che mi sta cercando…Luigi, Gatto, tutta la gente, mi stanno chiamando un sacco di gente che sono fermi… e vogliono lavorare e gli sto dicendo di non perche’ sa….eh… ho gli impegni ovviamente… con le persone che sappiamo che devono….”; Barbaro Salvatore, per risolvere la questione, suggerisce a Luraghi di comunicare a Barbaro Pasquale che i “suoi” camion per il momento devono stare fermi perche’ stanno lavorando quelli mandati direttamente da Salvatore: “digli che i camion te li mando io!” per cui “ci sono i miei e quelli altri lì….dei miei cugini, di Pasqualino e degli altri, allora siccome sono in troppi…insie…vediamo quanti viaggi si fanno…ti dico domani il prezzo domani come si fanno i viaggi, se si fanno con meno camion…”. Non e’ quindi l’imprenditore a decidere quali e quanti camion lavorano ne’ a che prezzo. Significativa e’ la affermazione di Luraghi: “…non e’ che…loro non ti chiedono niente extra pero’ di chiedono di farli lavorare…”. E’ lo stesso punto di vista di Paparo Romualdo il quale afferma che con i paesani in fondo ci si trova solo per parlare di lavoro, eppure si rischia che venga ravvisata una associazione criminale. Infatti e’ una prospettiva che, per evidenti motivi, omette di considerare che le parti contrattuali non sono scelte liberamente, cosi’ come i prezzi del lavoro. E’ una situazione che gli imprenditori subiscono, ma della quale anche si avvantaggiano, essendo loro indifferente quale ditta di fatto svolge un lavoro 329 Circolo Montello e Bar Desiree. che non richiede particolare competenza tecnica, purche’ il lavoro sia svolto e non emergano problemi di gestione. Significativa e’ in questo senso un’altra conversazione tra Barbaro Salvatore e Luraghi Maurizio nella quale Barbaro Salvatore afferma che “vedi che sono tanti anni che non voglio sapere piu’ un cazzo, e se a qualcuno a volte deve pernsare che io magari che cazzo faccio,…lo pensa pure…” e Luraghi rincara: “eh, lo sanno tutti…anzi… dicono tutti, anche se non e’ vero, tu pensi…vai, se tu vai a parlare con Pintus.. vai a parlare con Brambilla…quelli li’, per loro la famiglia Barbaro e’… ma non gliene frega un cazzo”. Broglia Dario, imprenditore titolare della impresa edile Saico, ha affermato nel procedimento di cui alla ord. 7.7.2008: “Nell’ambiente in cui lavoro si sa che qualora si intendano eseguire lavori di movimento terra nella zona di Assago ci si deve rivolgere a ditte che impiegano padroncini calabresi. Io stesso ho potuto constatare che nostri fornitori ai quali vengono proposti lavori in Assago si tirano inietro. I prezzi applicati dalle ditte calabresi sono assolutamente di mercato, solo che nella zona di Assago, Corsico, Buccinasco vogliono avere il monopolio….” Gli imprenditori non hanno cioe’ interesse a contrastare il predominio mafioso nello svolgimento di fatto dei lavori di movimento terra, essendo per loro economicamente irrilevante sul prezzo rispetto a quello di mercato, ed anzi risultando vantaggioso non dovere gestire in proprio il lavoro e non doversene comunque assumere la responsabilita’, garantendosi cosi’ in piu’ la propria tranquillita’. Quando pero’ sorgono contestazioni sui lavori, emerge che “quella e’ gente che non va dall’avvocato”. Come Barbaro Domenico riconosce che “piglio i soldi grazie a te, Maurizio” parlando con Luraghi, cosi’ come bisogna evidenziare che i Paparo lavorano grazie a Locatelli, Casiraghi, e alle altre imprese che consentono che i lavori vengano effettuati in subappalto da ditte mafiose per garantirsi una gestione tranquilla del lavoro. E’ emerso che i Barbaro ottengono lavori a prezzi anche superiri a quelli della concorrenza e non vedono i propri mezzi danneggiati, pur non disponendo della struttura tecnica per eseguire opere che richiedono competenza specializzata, esattamente come nel caso del presente procedimento, nel quale Paparo Marcello di vede costretto a rivolgersi a geometri di altre ditte (per esempio Agliati della Casiraghi) per potere presentare se stesso e il fratello come dotati di sufficiente competenza per svolgere lavori di appalto, che pure pretendono con ogni mezzo. Ma quando subiscono danni a loro volta, i Paparo si rivolgono, per comprendere da dove arrivi la ritorsione, alle famiglie che da sempre li proteggono e li sostengono: i Nicoscia e gli Arena. Cosi’ e successo quando Paparo Marcello ha sentito sparare colpi di arma da fuoco la notte tra il 3 e il 4 ottobre 2004, e Paparo Romualdo ha visto incendiare la propria abitazione a Isola di Capo Rizzuto localita’ Cannelle. Gli avvertimenti sono da loro stati messi immediatamente in collegamento con i conflitti per il predominio tra le due famiglie e con il peso economico dei Paparo ( “l’invidia”). Quando devono risolvere controversie cioe’ anche i Paparo se necessario cercano protezione direttamente dalle famiglie della ‘ndrangheta che hanno consentito la loro crescita economica. Ma anche nella gestione del lavoro di movimento terra seguono i medesimi criteri: Paparo Romualdo pretende dai Giordano una percentuale sul lavoro che consente loro di svolgere, cosi’ come i Barbaro pretendono una percentuale sull’incasso del lavoro svolto da altri, come si evince dalla lettura dell’ordinanza del GIP 7.7.2008. Quello di Barbaro Salvatore e’ poi il medesimo ragionamento emergente nel presente procedimento come proprio di Paparo Marcello: vorrebbe non sapere piu’ nulla dei Nicoscia, degli Arena e della guerra tra loro, volendo solo dedicarsi ai propri affari. Ma non ha una struttura imprenditoriale e competenza adeguate, approfitta della posizione di forza di cui gode laddove puo’ per prevaricare sui concorrenti, e si avvale della protezione di coloro che gli hanno consentito di entrare nel mondo imprenditoriale utilizzando capitali di provenienza illecita procacciati con metodo mafioso, nei confronti dei quali ha percio’ un debito, che talvolta e’ costretto a saldare, come bene si evince nei rapporti con Laporta Carmelo. Conclusioni circa la sussistenza della associazione criminale di cui all’art. 416 bis c.p. La rilettura dei singoli fatti di reato del presente procedimento per i quali sussistono gravi indizi di colpevolezza (ferimento di Padulano, estorsione ai danni di Stancheri, concorrenza violenta ai danni di Apollonio, relazioni con la Locatelli SPA e sistema di spartizione dei lavori movimento terra in cui opera la societa’ P & P) alla luce di quanto emerso in merito alla vicinanza di Paparo Marcello e Romualdo alle famiglie della ‘ndrangheta dei Nicoscia e degli Arena, consente di inquadrare le singole fattispecie di reato in un piu’ ampio contesto illecito che utilizza metodi violenti e prevaricatori nell’espansione della attivita’ economica capeggiata da Paparo Marcello. Si tratta di sistemi tipici della attuale fase di penetrazione della criminalita’ organizzata nel nord Italia che tentano, spesso con successo, di infiltrarsi in appalti anche per opere pubbliche e di acquisire attivita’ economiche lecite con denaro la cui origine e’ quantomeno oscura. Il modo di operare di Paparo Marcello da’ anche conto del fatto che l’indagato spende il prestigio e l’autorita’ derivantigli dalla ricchezza accumulata con l’appoggio di forze alle quali e’ pericoloso opporsi e che tuttora lo sostengono, le famiglie della ’ndrangheta dei Nicoscia e dei i Barbaro, per continuare ad ulteriormente espandere senza ostacoli il proprio potere economico e personale e per infiltrarsi in attivita’ economiche lecite, alle quali non avrebbe accesso con metodi leciti e osservanti delle regole della concorrenza. La rilettura delle vicende economicamente rilevanti di questo procedimento alla luce del contesto di relazioni personali di Paparo consente di affermare che: Stanchieri Orazio doveva essere pesantemente punito perche’ Paparo Marcello non puo’ essere preso in giro e truffato nei suoi tentativi di accedere ad appalti della regione e di contattare funzionari pubblici; la truffa ai suoi danni avrebbe infatti danneggiato irrimediabilmente il suo prestigio. Analogamente Apollonio Giovanni doveva essere punito perche’ le pressioni mafiose esercitate da Manno e Maiolo e da Ravanelli per conto di Paparo non erano bastate per ottenere lo scopo perseguito. Cosi’ pure Padulano Nicola doveva essere punito perche’ nelle imprese di Paparo tutto deve filare liscio, senza problemi sindacali. I metodi usati per fare pagare a costoro il conto della violazione delle regole imposte da Paparo sono violenti e sono anche caratterizzati dalla spendita occulta della forza intimidatrice di Paparo, che non affronta apertamente i suoi avversari, ma li fa punire per suo conto. Nessuna delle persone offese ha presentato denuncia contro Paparo Marcello, a conferma della forza intimidatrice da lui esercitata. Il solo Apollonio Giovanni ha avuto il coraggio di ricondurre l’attentato da lui subito all’interesse di Paparo Marcello a controllare la RAD e ad entrare nel ricchissimo giro degli appalti di Esselunga, senza peraltro presentare denuncia. Longo Onorio si e’ invece ben guardato dal collaborare con la autorita’ giudiziaria, e Padulano Nicola, tanto attivo finche’ e’ rimasto nella cooperativa, ha poi taciuto, presentando denuncia contro ignoti. Stanchieri Orazio e’ morto, forse non solo a causa delle pressioni su di lui esercitate da Ciulla Michele, ma certamente anche a causa della insostenibilita’ economica e sociale della sua posizione dopo essere stato scoperto. La norma sull’associazione a delinquere di tipo mafioso (art.416 bis C.P.) risulta, in parte, modellata sullo schema dell’art. 416 c.p., che disciplina l’associazione per delinquere semplice, che richiede la presenza di un vincolo associativo tra almeno tre persone le quali si prefiggano la realizzazione di un programma delinquenziale e, cioè, la commissione di una serie indeterminata di delitti. L’elemento psicologico del reato consiste, quindi, nella c.d. affectio societatis scelerum e, cioè, nella coscienza e volontà degli aderenti all’associazione di associarsi, al fine di commettere delitti. Il “metodo mafioso” si connota invece per l’utilizzazione da parte degli associati della forza intimidatrice nascente dal vincolo associativo e per la condizione di assoggettamento e di omertà che da tale forza intimidatrice deriva per il singolo, sia all’esterno dell’associazione, quanto al suo interno. L’utilizzo della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo dal lato attivo, e lo stato di assoggettamento ed omertà dal lato passivo, rappresentano i due modi con cui il metodo mafioso si manifesta in modo caratteristico. Quanto al primo aspetto, esso consiste nella capacità della associazione di incutere timore a causa della modalità violenta della condotta degli associati, idonea a creare intorno a sè un alone permanente di intimidazione. E’ necessario peraltro che la forza intimidatrice sia non solo componente strumentale del programma criminoso, ma anche che promani dallo stesso vincolo associativo e sia diretta a creare nel territorio condizioni di assoggettamento tali da rendere difficile l’intervento preventivo o repressivo dei poteri dello stato perche’ crea diffusa omertà. La consorteria deve, quindi, potersi avvalere della pressione derivante dal vincolo associativo, nel senso che è l’associazione, indipendentemente dal compimento di atti di intimidazione di singoli associati, ad esprimere il metodo mafioso. In altre parole tale forza intimidatrice deve scaturire autonomamente per effetto dello stesso legame che unisce gli associati ai quali si richiede, quando necessario, una concreta attività diretta a piegare la volontà di terzi, che vengano a trovarsi in contatto con l’associazione e che ad essa eventualmente resistano. Forza intimidatrice autonoma, che ricorre quando il sodalizio abbia acquisito una “fama” di violenza e di potenzialità sopraffattrice tale da generare, all’esterno, una diffusa situazione di assoggettamento e di omertà indipendentemente dalla commissione di eventuali e ulteriori atti di violenza e di concreta intimidazione. Un caso in cui tale forza intimidatrice si e’ espressa nel corso delle presenti indagini e quello della pressione sulla RAD per ottenere la sua associazione al consorzio Ytaka. L’intervento di Manno Alessandro e Maiolo Cosimo, sostenuti da Ravanelli Luigi, e’ stato tipicamente mafioso, da parte di soggetti che Apollonio conosceva innanzi tutto per “fama”; il peso di quell’intervento e’ stato chiaramente percepito dai soci della RAD pur in assenza di esplicite minacce, che Manno e Maiolo non hanno avuto necessita’ di esercitare per trasmettere il proprio messaggio. E la resistenza praticata dai soci della RAD ha portato al ferimento di Apollonio. Un altro caso in cui la pressione e’ stata esercitata nello stesso modo e’ quello di Stancheri Orazio, nei confronti del quale Ciulla ha minacciato il truffatore prospettando non la reazione ad un proprio danno, ma prospettando di richiedere l’intervento di Paparo Marcello e la sua punizione, per tutelare anche terze persone (Massimo e altre non precisate persone, che sottintendono in realta’ lo stesso Paparo). La capacita’ intimidatrice in questione non e’ infatti direttamente espressa dai singoli associati i quali, di regola, non hanno necessità di compiere atti intimidatori per la realizzazione dei fini del sodalizio, essendo sufficiente, per loro, “sfruttare” la carica intimidatrice già acquisita dal proprio gruppo e propria di questo), ma una caratteristica propria dell’organizzazione stessa. L’assoggettamento è la situazione nella quale il cittadino avverte l’esistenza di tale entità, che trascende i singoli associati, e ritiene opportuno, a salvaguardia dell’incolumità propria e dei propri beni, evitare ogni contrapposizione al punto che, nell’ipotesi di interessi inevitabilmente confliggenti, cede il passo e subisce il sopruso. L’ assoggettamento esterno, inoltre, non potrà, poi, riguardare una sola persona o un gruppo limitato di persone omogenee, ma dovrà costituire un atteggiamento consueto di un numero apprezzabile di persone le quali avvertono la presenza intimidatoria dell’associazione e ne subiscono le iniziative. Non è, però, necessario che un intero ambiente sociale sia pervaso totalmente da tale condizione di assoggettamento. Sullo stesso piano in cui si colloca la situazione di assoggettamento va individuata la situazione di omertà. Per omertà si intende comunemente il rifiuto, sufficientemente generalizzato, a collaborare con gli organi di polizia e con l’autorità giudiziaria, per il fondato timore di ritorsioni e rappresaglie, nascente, quindi, da quella condizione di timore nei confronti dell’organizzazione criminale. Essa quindi si configura come un assoluto e generalizzato silenzio, intorno alle persone ed ai fatti dell’associazione, soprattutto verso gli organi dello Stato. L’omertà, nel silenzio della norma in esame, può riguardare non soltanto gli estranei all’organizzazione criminale ma anche i membri dello stessa, risolvendosi una vera e propria norma del “silenzio” che il gruppo impone ai propri adepti ed a coloro che vivono nell’ambiente e nella zona di azione dell’organizzazione criminale, alle vittime delle sue azioni criminali, a tutti quelli che comunque venendo in contatto con l’A.G. o con le forze di polizia possano esporre a pericolo l’esistenza del gruppo o la libertà dei suoi capi e dei suoi componenti. La capacita’ di Paparo Marcello e del fratello Romualdo, insieme agli altri componenti del gruppo, di fare valere la capacita’ di intimidazione del gruppo verso terzi in grado di determinare condizioni di assoggettamento ed omerta’ emerge da: -dichiarazioni di Nista circa la sistematica perpetrazione di estorsioni a Cologno Monzese da parte di Laporta Carmelo e Paparo Marcello; -estorsione di Ciulla nei confronti di Stranchieri facendo valere l’intervento e il peso di Paparo Marcello -capacita’ di penetrazione nei lavori pubblici dell’alta velocita’ grazie ai rapporti con gli Arena (Verterame Carmelo), i Grillo (Michele Grillo), i Nicoscia e i Barbaro -capacita’ di controllo delle questioni sindacali tra i soci lavoratori delle cooperative da lui controllate (vicenda Padulano) -concorrenza violenta con atteggiamento succube dei concorrenti (Longo Onorio, il quale ha tenuto una condotta tipicamente omertosa, fingendo di collaborare con la autorita’ giudiziaria ed in realta’ tacendo sulla reale controversia che lo ha visto attinto da colpi di arma da fuoco; lo stesso Apollonio Giovanni e gli amministratori della RAD, che hanno sminuito il carattere intimidatorio di Ravanelli e degli uomini da lui inviati nell’attuazione del disegno criminoso concordato con Paparo Marcello) - capacita’ di acquisire lavoro illecitamente senza necessita’ di esercitare minacce o violenze, come nel caso del subappalto dalla Locatelli, essendo scontato che i lavori debbano essere svolti di fatto da imprese di “compaesani”. -regola del silenzio espressamente imposta da Paparo Marcello alla figlia Luana e al fidanzato di lei Ciulla Michele. Nel presente procedimento e’ cioe’ emersa la prova che la forza di intimidazione promana dal gruppo capeggiato da Paparo Marcello non in forza solo della sua personalita’ forte e prevaricatrice, ma per i suoi legami con i Nicoscia, gli Arena, i Grillo e i Barbaro; gli associati sono ben consapevoli di tale forza (Paparo Luana, Ciulla Michele, Paparo Romualdo) e se ne avvalgono sistematicamente, come visto, al fine di penetrare il mondo imprenditoriale lombardo e di arricchirsi, acquisendo attivita’ economiche formalmente lecite (movimento terra, facchinaggio, trasporto, attivita’ immobiliari) attraverso pressioni minacciose e violente, legami di comparaggio con appartenti alla ‘ndrangheta cui si fa continuio riferimento nelle telefonate intercettate, mantenedo segreto il vincolo illecito ma rispettando i vincoli gerarchici. I reati fine che sono stati inizialmente analizzati, interpretati alla luce del quadro emerso, si manifestano quali momenti di realizzazione della finalita’ della associazione, diretta ad acqusire il controllo di attivita’ economiche. La disponiblita’ di numerose armi conferma il fatto che Paparo Marcello, il fratello Romualdo, la figlia Luana, i fratelli Sergio, Salvatore e Giancarlo, si sentono parte di gruppi di potere che devono affrontare conflitti anche molto aspri per sopravvivere ed espandersi, e che la loro sopravvivenza e’ legata alla affermazione dell’identita’ dei gruppi che li hanno fatti nascere. Nel caso di specie sussistono dunque tutti gli elementi costitutivi del reato di cui all’art. 416 bis C.P. . Si tratta di un gruppo a carattere familiare, come tipicamente succede nelle associazioni mafiose. Opera “di fatto”, senza che risulti un riconoscimento formale da parte delle superiori articolazioni della ‘ndrangheta, come succede anche nella ‘ndrangheta. E’ un gruppo articolato in modo snello, privo degli appesantimenti di affiliazioni rituali (esistenti pero’ per La Porta Carmelo), legato in primo luogo al territorio di Cologno Monzese, dove abitano sia Paparo Marcello che La Porta Carmelo, bene inserito nel mondo pragmatico e dinamico della imprenditoria lombarda. Quanto al legame tra Paparo Marcello e il territorio di Cologno Monzese, sono assai interessanti le seguenti due conversazioni. La prima interviene con la confidente Ghezzi Ramona nel luglio 2005, dopo cioe’ che Paparo, a seguito dell’attentato dell’ottobre 2004, si era trasferito a vivere a Carugate ed aveva evitato di farsi vedere in giro temendo per la propria incolumita’: Legenda330: Marcello:PAPARO Marcello Ramona:GHEZZI Ramona omissis dal min. 22' 330 Cnv del 01.07.2005, ore 00.03, prog. 5394, in uscita da ut.3460814347 in uso a PAPARO Marcello, verso ut.3393049542 uso a GHEZZI Ramona autorizzata con decreto 1417/05 r.i.t.t.; In Marcello: vedi a Cologno da quando da quando, è da tanto che non ci vado, fanno quel cazzo che vogliono, Marcello non c'è; que.. quello è diventato debole che Marcello non c'è, quello è diventato debole che Marcello non c'è, se quello è fuori Marcello è debole che non che non è di qua, questi sono i sono i questo è quello che vuole la gente, capito? E io mi devo privare di che cosa? ma stai scherzando, io sono stato un cavallo e sono ancora cavallo e io, io mi, mi sento un leone e devo continuare a essere leone, no perchè questo parla quello così che cazzo me ne frega a me che quello parla . …omissis... Marcello:eh sempre a Cologno sono, sempre Cologno sono, Marcello sempre a Cologno è, questo l'ho discusso pure ieri sera, gli ho detto mo che vai mo che vieni vedi di darti una mossa a venire, muoviti a tornare perché qua i cazzi sono messi malamente perchè non torni a Cologno, sai cosa mi hanno risposto ieri sera? Ramona:no Marcello:eh! era ora, sei già stato lontano tanto, a noi ci basta solo i consigli che ci hai dato fino a oggi e basta del resto il braccio ce lo abbiamo già, l'abbiamo sempre avuto, solo il tuo cervello vogliamo, per organizzare le cose e le cose vadano bene per tutti. Questo mi è stato detto ieri sera, capito? E sono fieri, tutti, io pensavo di aver perso dei punti, invece no, invece no, e questa è una cosa che mi ha fatto che mi sta facendo ancora riflettere. Però non voglio rientrare là voglio rientrare a casa mia, ma Marcello è sempre a Cologno è sempre attivo non mi tiro indietro, capito? …omissis… PAPARO Marcello, nel dialogare con GHEZZI Ramona, esterna cioe’ il proprio disappunto in merito al fatto che qualcuno si sarebbe permesso di commentare negativamente la sua mancanza da Cologno, tanto da ritenerlo oramai “indebolito”. Avendo appreso di questa voce incontrollata che sta girando per il centro di Cologno, PAPARO interviene direttamente apprendendo dai suoi fedelissimi che e’ necessario che torni a guidare il gruppo con la sua capacita’ dirigenziale: “... eh! era ora, sei già stato lontano tanto, a noi ci basta solo i consigli che ci hai dato fino a oggi e basta del resto il braccio ce lo abbiamo già, l'abbiamo sempre avuto, solo il tuo cervello vogliamo, per organizzare le cose e le cose vadano bene per tutti”. La seconda conversazione e’ del settembre 2006, quando Paparo Marcello ha ripreso il controllo del “proprio” territorio. LEGENDA331 MARCELLO:- PAPARO Marcello MASSIMO :- BALZANO Massimo ...(...)...:- LOCUZIONE INCOMPRENSA ...omissis... MASSIMO :- chiamo più te che mia moglie un altro pò... MARCELLO:- no ma siccome... purtroppo quando poi si... si arriva a non contare più niente no? MASSIMO :- che significa questo?... MARCELLO:- a essere zero in un territorio... perchè per me Cologno è un territorio... MASSIMO :- eh... eh... MARCELLO:- quando si arriva a non contare no? ... MASSIMO :- eh... 331 cnv del 04.09.2006, ore 14.46, prog.ID397301, in entrata sull'utenza 3483867372 in uso a PAPARO Marcello, dall'utenza 3491820214 in uso a BALZANO Massimo, autorizzata con decreto avente nr.2261/06 r.i.t.t. MARCELLO:-poi giustamente uno se ne va paesi... paesi e si nasconde e io sono stato fuori perchè avevo paura di alcune cose... MASSIMO :- ma va a cagare va... (ride) ...omissis.... MASSIMO :- va bene dai allora ti chiamo sotto... magari a mezzogiorno per ricordartelo sennò poi te lo dimentichi... MARCELLO:- non sono così importante però ho degli impegni che devo rispettare... MASSIMO :- si... si... no ma è giusto ogni cosa va rispettata... MARCELLO:- esatto... come il territorio... MASSIMO :- esatto, bravissimo. MARCELLO:- eh... MASSIMO :- esatto... MARCELLO:- va bene... Con epicentro in Cologno Monzese, il gruppo capeggiato da PAPARO Marcello opera nell’ intero hinterland milanese ed è dedito, sotto una parvenza imprenditoriale, ad attività apparentemente lecite ma svolte in un contesto di infiltrazione mafiosa in importanti appalti pubblici (alta velocita’) e privati (SMA, tentativi con Esselunga) che impone la risoluzione dei rapporti di concorrenza con metodo mafioso. La attivita’ del gruppo capeggiato da Paparo Marcello si inserisce perfettamente nel contesto della guerra di mafia tra Arena e Nicoscia, vedendo Paparo alleato dei Nicoscia ma attento a privilegiare i rapporti personali ed economici piuttosto che quelli identitari, coerentemente con la vocazione del territorio nel quale opera. Il confronto tra la cronologia degli eventi della guerra di mafia e la cronologia degli eventi rilevanti per questo procedimento da’ conto di quanto affermato. L’informativa dei Carabinieri di Sesto San Giovanni in data 11 marzo 2008 Nr.291/1-1-733 di prot.2004 muove dall’antagonismo tra le famiglie della ‘ndrangheta degli Arena e dei Nicoscia, non mancando di riferire sulla lunga scia di sangue, che per decenni e fino ad epoca recente ha funestato il territorio di Isola Capo Rizzuto (KR) e zone limitrofe: Questa famiglia si configura come autonoma consorteria criminale all’ inizio del 2000, anno in cui avvenne l'effettivo scisma dal clan in cui era precedentemente inserita, ovverosia il Clan ARENA, all'epoca egemone sin dagli anni 60 nel comune di Isola Capo Rizzuto ed in gran parte della provincia di Crotone, conosciuto per uno dei clan della 'Ndrangheta più potenti e pericolosi. Fino a tale periodo, quello che ora viene definito il Clan NICOSCIA, era il braccio armato del clan ARENA, i cui massimi esponenti erano e sono considerati, pericolosi killer ben rappresentati dall'indiscusso capo storico NICOSCIA Pasquale 332. L'ascesa di quest'ultimo all'interno del Clan Arena ha avuto il suo apice verso la fine degli anni 90, quando i vertici storici della famiglia erano tutti ristretti in carcere poiché colpiti da numerose misure restrittive; pur trovandosi nelle medesima condizione di ristretto in carcere, NICOSCIA Pasquale fu nominato "capo bastone o capo società" per la 'ndrina di Isola di Capo Rizzuto, ciò per investitura da parte di ARENA Nicola, capo indiscusso del clan, ritiratosi dalla reggenza poiché ristretto in carcere per ergastolo. Tale nomina fu la causa dei primi dissidi all'interno del Clan Arena tra la famiglia storicamente egemone e quella emergente dei NICOSCIA – MAESANO, questi ultimi assoggettati agli ARENA al termine di una sanguinosa faida negli anni 80-90 che annoverò l’uccisione di numerosi componenti di questa famiglia. 332 nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 23.04.1957 Ulteriore elemento di discordia emerse dalla decisione di ARENA Francesco, di proclamarsi in autonomia, non appena scarcerato, capo bastone del clan, venendo in ciò appoggiato dai familiari e dalla parte della fazione a lui più vicina e fedele. Tale decisione venne contestata anche dallo stesso ARENA Nicola, che non vedeva favorevolmente la presa di posizione di ARENA Francesco, non ritenuto all’altezza di tale compito, valutazione condivisa anche dagli esponenti delle altre famiglie del reggino, che, nel corso degli anni, avevano conosciuto il valore malavitoso del NICOSCIA Pasquale per aver stretto con lui salde alleanze. Inizialmente NICOSCIA Pasquale dimostrò di non ostacolare ARENA Francesco nell’intendimento di una pax mafiosa che garantisse equità per tutti i componenti del clan nella spartizione dei proventi delle attività illecite. La situazione degenerò a seguito della mancata spartizione delle entrate con tutti i membri del clan, in particolare con i NICOSCIA, che ARENA Francesco cercò di estromettere dalla direzione degli affari nel tentativo di espandere il suo potere arricchendosi in modo mal tollerato dagli affiliati vicini all’opposta fazione. Tale comportamento determinò l’omicidio di ARENA Francesco, commissionato ed eseguito dai Nicoscia con l'appoggio dei loro alleati, in particolare della famiglia GRANDE ARACRI, operante nel territorio di Cutro. L’omicidio ed altri elementi di dissidio e rancore tra le famiglie minori e quella degli Arena, fu causa di una feroce faida che si scatenerà successivamente 333 (All.1). Infatti dall'omicidio di ARENA Francesco, vi è stata un’impressionante escalation di avvenimenti sanguinosi che, sia per il numero di morti, che per l’efferatezza del modus operandi sono balzati agli onori delle cronache giudiziarie. La catena di omicidi si interrompe il 21 marzo 2006 allorquando, al termine di un summit, gli esponenti dei clan contrapposti siglavano una pace conclusa al fine di evitare che sulla zona venisse attirata l’attenzione delle forze dell’ordine che, a seguito dell’escalation di omicidi, avevano iniziato a presidiare in modo massiccio la zona compromettendo l’andamento delle attività illecite 334. In particolare: - In data 02.03.2000, all’interno del bar “Euro 2000” veniva assassinato ARENA Francesco, nato ad Isola Capo Rizzuto il 06.08.1961, attinto da numerosi colpi esplosi da una pistola cal. 9x21, da un fucile cal. 12 e da altri proiettili cal. 7,62; - In data 23.08.2000, viene assassinato PUGLIESE Luigi, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 19.10.1967, affiliato clan ARENA; In data 30.09.2000, viene assassinato PARISE Tommaso, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 13.04.1969, affiliato clan ARENA; In data 15.05.2001, viene assassinato CAPICCHIANO Rosario, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 04.10.1953, affiliato clan NICOSCIA; In data 13.07.2001, DE MECO Gaetano, nato a Magenta (MI) il 16.06.1974, subisce un agguato al seguito del quale perirà presso nosocomio il 27.07.2001, affiliato NICOSCIA; In data 16.02.2002, viene assassinato SCERBO Vincenzo, nato a Crotone (KR) il 27.12.1964, affiliato ARENA; In data 08.02.2003, in Località Anastasi del Comune di Isola di Capo Rizzuto, presso il ristorante LA RETE, vengono assassinati NICOSCIA Maurizio, nato a Crotone (KR) il 18.06.1969 e GUALTIERI Pasquale, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 05.12.1969, affiliati NICOSCIA; In data 06.05.2003, vengono assassinati CORDA Rocco, nato a Crotone (KR) il 07.02.1979, e RANIERI Bruno, nato a Crotone (KR) il 22.12.1981, affiliati NICOSCIA. In data 02.09.2004, PUGLIESE Michele, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR), il 29.06.1962, alias Culo Muscio, subisce un tentato omicidio, affiliato NICOSCIA In data 02.10.2004, in Isola di Capo Rizzuto, viene assassinato ARENA Carmine; In data 15.11.2004, in Isola di Capo Rizzuto (KR) rimaneva ferito a seguito di un attentato ARENA Salvatore 335, cugino di ARENA Carmine; In data 11.12.2004, in Isola di Capo Rizzuto (KR), veniva assassinato sull’uscio della propria abitazione NICOSCIA Pasquale 336, cugino omonimo del Capo Clan; In data 03.12.2005, in Crotone (KR) innanzi alla locale Casa Circondariale, veniva assassinato MANFREDI Mario 337, personaggio vicino alla famiglia NICOSCIA; - 333 Fatti emersi nell'ordinanza di Fermo di Indiziato di delitto in ordine al procedimento penale nr.2221/2000 del Tribunale di Catanzaro - Direzione Distrettuale Antimafia - operazione di polizia Giudiziaria denominata “SCACCO MATTO” 334 335 336 337 registrazione ambientale del 22.3 2006 all’interno dell’autovettura di LAPORTA Carmelo nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 20.09.1959; nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 29.10.1960; nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 08.09.1953; - In data 24.12.2005, in Isola di Capo Rizzuto (KR), all’interno della tenuta agricola di famiglia, veniva assassinato TIPALDI Pasquale 338, affiliato cosca ARENA. Anche la pace siglata il 21.3.2006 non e’ durata a lungo - - - In data 22.03.2008, alle ore 22.30 circa, in Crotone (KR), frazione Papanice, i n n a n z i a l l a s u a a b i t a z i o n e , v e n i v a a s s a s s i n a t o M E G N A L u c a 339, f i g l i o d i D o m e n i c o 340, c a p o d e l l a o m o n i m a c o s c a d e l l a ‘ n d r a n g h e t a e g e m o n e i n q u e l territorio, allo stato detenuto In d a t a 2 5 . 0 3 . 2 0 0 8 , i n C r o t o n e ( K R ) , f r a z i o n e P a p a n i c e , veniva assassinato CAVALLO Giuseppe di anni 27, commerciante, coniugato con RUSSELLI Rosa, di anni 21, anch’essa ferita nel medesimo agguato, parente stretta di RUSSELLI P a n t a l e o n e 341, c a p o d e l l a c o s c a s c i s s i o n i s t a d a i M e g n a , d a t e m p o i n contrapposizione con quest’ultimi in data 27.03.2008, in Via G. Galilei del Comune di Isola di Capo Rizzuto (KR), i g n o t i k i l l e r s , a s s a s s i n a v a n o C A P I C C H I A N O F r a n c e s c o342, r e g g e n t e d e l l ’ o m o n i m a famiglia strettamente alleata a quella dei Nicosci, che avrebbe partecipato personalmente all’omicidio di MEGNA Luca e potrebbe essere proprio il killer che era stato investito con l’auto della vittima nel disperato tentativo di fuga. La lotta tra Arena e Nicoscia perdura dunque tuttora, nonstante qualche tregua. La cronologia degli accadimenti rilevanti per la presente indagine si inserisce pienamente in questi feroci contrasti: il 4.10.2004, due giorni dopo l’omicidio di Arena Carmine, sono stati sparati colpi di arma da fuoco ai danni di Paparo Marcello subito dopo Paparo Marcello, temendo di essere un bersaglio della guerra tra Arena e Nicoscia, si rivolge a La Porta Carmelo perche’ gli procuri una pistola; La Porta gliela procura attraverso i Bubbo temendo per la propria vita, paparo Marcello valutera’ l’ipotesi di utilizzare la autovettura blindata a disposizione dei Nicoscia e intestata a Laporta Carmelo l’11.12.2004 e’ stato ucciso Pasquale Nicoscia il 17.1.2005 e’ stata incendiata una casa di Paparo Romualdo a Isola di Capo Rizzuto localita’ Le Cannelle il 17.2.2005 e’ stato arrestato Paparo Marcello per detenzione e porto di pistole di cui una con matricola abrasa; le intercettazioni danno conto della disponibilita’ da parte sua di altre armi il 14.6.2005 a Mezzago si svolge un incontro tra esponenti del clan Nicoscia ed esponenti del clan Perre Paparo Marcello chiede a La Porta Carmelo di procurargli una pistola anche per il fratello che si trova in condizioni di liberta’ personale limitate a Erba nel dicembre 2005 vengono uccisi Manfredi Mario, padre di Manfredi Antonio, e Tipaldi Pasquale; i Paparo evitano di uscire di casa 338 339 340 341 342 nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 05.02.1955; Nato a Crotone (KR), il 22.08.1971; nato a Crotone (KR), il 07.01.1949; nato a Crotone (KR), il 07.01.1973; nato a Crotone (KR), il 26.03.1975 detto U’Gemello; all’inizio di febbraio 2006 i Nicoscia acquistano armi dai Bubbo (capo 7) tramite La Porta Carmelo Dopo gli incontri del 21.3.2006 (cui partecipano La Porta Carmelo e Nicoscia Salvatore) e del 29.5.2006 (cui parteciano La Porta Carmelo, Nicoscia Salvatore, Manfredi Pasquale e Gualtieri Antonio) viene sancita una temporanea pace tra le famiglie degli Arena e dei Nicoscia, che La Porta Carmelo e’ chiamato a spiegare ai sodali, come le intercettazioni bene fanno emergere Il 20.10.2006 a Lecco si incontrato esponenti delle famiglie Nicoscia e Bubbo e poco piu’ avanti riprendono gli omicidi Quanto ai singoli ruoli si osserva quanto segue. Il gruppo dei Paparo e’ capeggiato da Paparo Marcello e dal suo braccio destro e fratello Paparo Romualdo. Dello stesso fa un nutrito gruppo di parenti e affini, e non manca qualche collaboratore, che persegue l’arricchimento economico con metodi mafiosi sotto la guida e in concorso con Paparo Marcello. Collaborano con il “capo” prima di tutti gli altri PAPARO Romualdo e PAPARO Luana, fratello e figlia di Marcello; ne fanno parte altri fratelli, come Paparo Sergio, TALLARICO Francesco, nipote dei fratelli PAPARO; vi partecipa anche il ragioniere SALA Mirko, dipendente e collaboratore dei fratelli PAPARO; e ne fa parte CIULLA Michele, legato sentimentalmente a PAPARO Luana. Indispensabile e’ il supporto fornito da Laporta Carmelo, in stretto legame con i Nicoscia, e importante e’ il legame con Verterame Carmelo imparentato con gli Arena e cugino di Paparo Marcello e Romualdo. PAPARO Marcello, figlio di Paparo Domenico il quale e’ stato indicato dal collaboratore della autorita’ giudiziaria Sestito Antonio come capo di una vecchia famiglia della ‘ndrangheta a Isola di Capo Rizzuto, e’ sposato con Guarino Patrizia, sorella di Guarino Pietro e Vincenzo, i quali sono in stretto contatto con La Porta Carmelo. Paparo Marcello e’ a capo del gruppo, che prende da lui direttive; e’ in collegamento con i Nicoscia tramite Laporta Carmelo, ed e’ in collegamento con i Barbaro tramite Paparo Romualdo. Mantiene inoltre buoni rapporti con gli Arena, tramite il cugino Verterame Carmelo, e con gli altri gruppi operanti in zona (Giordano, Perre, Bubbo) tramite il fratello Paparo Romualdo ma anche direttamente (incontro di Mezzago del giugno 2005). Paparo Marcello e’ in particolare in continuo contatto con La Porta Carmelo, come le intercettazioni dimostrano. Paparo Marcello e’ anche stato controllato con La Porta Carmelo il 28.10.2003 e il 23.3.2004 Dagli SMS tra i due emerge anche che Paparo Marcello sostiene economicamente Laporta Carmelo, sia pure in misura ritenuta inadeguata da Laporta. Paparo Marcello e’ il capo riconosciuto del gruppo, anche da La Porta Carmelo che pure ne contesta la condotta: Legenda343: CARMELO: LAPORTA Carmelo UOMO: GUARINO Vincenzo ...omissis... CARMELO:Tutto a posto? UOMO:Si. Tu? CARMELO:Tutto a posto. UOMO:Ah, ma dove sei? CARMELO:Eh, al bar, che c'era il capo prima.. UOMO:Chi? CARMELO:Marcellino è venuto qua al bar. UOMO:Al bar dove? CARMELO:All'orchidea è venuto, qua.. UOMO:Ah. CARMELO:Tutto a posto? UOMO:Si, sono qua che sto prendendo un caffè, qua alla gelateria. CARMELO:Al Visconti? UOMO:Visconti, si. CARMELO:Va bene, adesso arrivo. LEGENDA344 343 Cnv del 09.01.2005, ore 11.26, prog.470, in entrata su ut.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3355669697 in suo a GUARINO Vincenzo, autorizzata con decreto avente nr.4644/04 CARMELO:-LAPORTA Carmelo SALVATORE: BUBBO Antonio, detto salvatore ...(...)...LOCUZIONE INCOMPRENSIBILE CARMELO:-Pronto! SALVATORE:-Ohi infame. CARMELO:-(ride) SALVATORE:-Che c'è? CARMELO:-Buongiorno. SALVATORE:-Buongiorno. CARMELO:-Come stai? Stai bene? SALVATORE:-Tutto bene..Si! CARMELO:-Lo s..che il Capo se ne andato ieri? SALVATORE:-Dove è andato? CARMELO:-Se lo sono presi!(RIDE)..A Monza è! SALVATORE:-Si? CARMELO:-Ieri mio fratello mi ha detto l'imbasciata! SALVATORE:-Come mai? CARMELO:-E non lo so.. Ora sabato viene e me lo dice.(Sovrapposizione) SALVATORE:-Eh? CARMELO:-Aspetta che mi è arrivata la notizia dai, aspetta, aspetta che ora ti chiamo LAPORTA comunica a BUBBO che PAPARO Marcello è stato arrestato poichè nella sua auto hanno trovato la pistola che proprio BUBBO gli aveva procurato Paparo Marcello viene considerato un capo anche a Isola di Capo Rizzuto. Si riporta in merito una conversazione telefonica avvenuta tra il fratello Paparo Sergio e Franco n.m.i.: LEGENDA345 SERGIO:- PAPARO Sergio FRANCO:- uomo in corso d'identificazione ...omissis.... min.1.18 FRANCO:- ...(...)...dimmi una cosa... SERGIO:- uhm.... FRANCO:- hanno arresto qualcuno all'Isola dieci giorni fa... SERGIO:- all'Isola?.... FRANCO:- a Milano all'Isola.... SERGIO:- all'Isola no... FRANCO:- a Milano... SERGIO:- a Milano neanche.. FRANCO:- mi hanno detto una cosa di tuo fratello è vero?... SERGIO:- no è alla casa... si l'hanno preso con una pistola ed è uscito subito..., due giorni... FRANCO:- ah...ecco...(..)..all'Isola... SERGIO:- si ma neanche che cazzo è successo....siamo... 344 Cnv del 25.02.2005, ore 10.32, prog. 1819, in entrata su ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3343404572, in uso a BUBBO Antonio, detto Salvatore, autorizzata con decreto avente nr.4644/04 R.I.T.T. 345 cnv del 01.03.2005, ore 16.04, prog.18, in entrata su ut.3383401824 in uso a PAPARO Sergio, da ut.3358126397, intestate a COSENTINO Francesco nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR), il 08.04.1973, in uso a tale Franco n.m.i., autorizzata con decreto avente nr.819/05 R.I.T.T.; FRANCO:- ..(..)...poi me lo sono scordato il sabato me l'hanno detto... SERGIO:- e si il tempo di entrare è uscito...(in sottofondo Sergio saluta tale PASQUALE)..... FRANCO:- e l'hanno trovato.... SERGIO:- e si l'hanno trovato con quella là di (…)..se la portava appresso... FRANCO:- ma dove a Milano o all'Isola... SERGIO:- a Milano.... FRANCO:- e adesso è all'Isola o a Milano.... SERGIO:- a Milano... FRANCO:- ah sempre a Milano... SERGIO:- si.... FRANCO:- ah pensavo che girava all'Isola a me.... SERGIO:- no.. è a Milano... a Milano... FRANCO:-e ci ho detto... eh.. stavamo parlando con uno ora stavamo parlando ma il CAPO CHIANANTE è uscito poi....(...)... ...omissis.... L’interlocutore di PAPARO Sergio, afferma di aver appreso dell’arresto patito da PAPARO Marcello che definisce “CAPO CHIANANTE”. Tale appellativo, nel gergo della ‘ndrangheta, sta a significare capo emergente. E anche Paparo Marcello si ritiene un capo. Di seguito si riporta una conversazione che toglie ogni dubbio in merito alla sua appartenenza alla “’ndrangheta” e al suo ruolo apicale rivestito. Nella conversazione Paparo Marcello si vanta con Ghezzi Ramona del trattamento ricevuto durante la detenzione a Monza e della sua posizione dichiarata all’interno della ‘ndrangheta: LEGENDA346 MARCELLO:- PAPARO Marcello RAMONA :-GHEZZI Ramona ...omissis... MARCELLO:- si..i compiti vanno divisi....fatto una settimana sono stato ospite io.... RAMONA:- sei stato ospite..... MARCELLO:- non ho fatto niente...mi servivano... facevano il caffè...mi portavano il caffè a letto... tutto.... RAMONA:- addirittura....perchè.... MARCELLO:- e perchè ero....ero.. ero DA 'NDRANGTA (fonetico - della N'drangheta)...lo sapevano..... RAMONA:- e glielo avrà detto Mimmo.... MARCELLO:- no..(..)...risul... risultava sui documenti.... RAMONA:- e quindi tu non hai fatto niente tu una settimana sei rimasto lì.... MARCELLO:- eh.... RAMONA:- (ride)... ...omissis... min.08.23 RAMONA:- e come l'hai trovato tu a Mimmo sempre sereno come sempre.. oh... MARCELLO:- no... più tranquillo.... RAMONA:- si.... MARCELLO:- ...(...)...tranquillo...cazzo è inutile....(....).... 346 cnv ambientale del 15.05.2005, ore 17.36. prog.470, su autovettura Mercedes 330 AMG targata CP058RB, in uso a PAPARO Marcello, autorizzata con decreto avente nr.635/05 r.i.t.t. RAMONA:- e l'hai trovato sempre più..... Marcello com'è che ti chiama lui com'è che fa...(RIDE)... MARCELLO:- è arrivato il mio capo... RAMONA:- RIDE MARCELLO:- RIDE...gli ho detto senti prima che fraintendono qua è una cosa e vanno a prendere pure a me ... e mi fanno una condanna... capo da lavoro... capo da lavoro...come (...)... il mio capo da lavoro... RAMONA:- vero che veramente lo abbiamo assunto.... ...omissis..... min.18.54 RAMONA:- allora ti ha detto...è arrivato il mio CAPO... scherzoso... MARCELLO:- quello è il mio CAPO... gli ho detto statti zitto che ..(..).. con te... perchè e.... quando hanno arrestato a lui.. l'ultima telefonata gliel'ho fatta io...a lui... RAMONA:- quindi hanno collegato anche le cose.... MARCELLO:-quando...m'hanno chi...quando mi hanno chi...quando hanno chiamato sù loro no?....gli ho detto MIMMIRE' non mi chiamare sopra...non mi chiamare con te....entro dentro.. PAPARO e..e.. trasferimento... gli ho detto dove?.... la guardia...(...)...mi ha chiamato... un certo...(...).. ...omissis.... min.26.42 MARCELLO:- poi di Cologno ne erano una marea...una marea erano.... RAMONA:- di Cologno..... MARCELLO:- c'è tutta la Vecchia Guardia....gli ha detto..... RAMONA:- ti conoscevano tutti allora là... MARCELLO:- si...però la vecchia guardia era là......mi sono salutato con tutti....il prete mi ha guardato....ma cosa cos'è hai...(..).. RAMONA:- per questo poi t'hanno detto se eri un.... uno di quelli visto che ti conoscevano...(...)... ti conoscevano e ti portavano rispetto... come fanno a darti del mafioso... MARCELLO:- perchè poi là no....la (...)quando sono andato la c'erano altri ... omissis RAMONA:-ma è vero che la mafia...o...a.... è una cosa che aiuta...cioè non è fatta per la delinquenza..è una cosa che deve..... che aiuta.. MARCELLO:-dipende a che punto deve essere a me..(...)... RAMONA:- ....(...)... MARCELLO:-...(...)... RAMONA:- è una cosa che aiuta...no..sul fatto della droga....però sulle altre cose....l'aiuta vero.... MARCELLO:- dipende chi la.. chi la gestisce.... RAMONA:- ed è ....ed.. è puni.... cioè...ed è...come si dice...em...punita dallo stato ..cioè dalla legge....perchè fa cose che non dovrebbe fare.. però...sempre a fin di bene.... MARCELLO:- c'è il..... RAMONA:- ecco perchè c'è molta omertà.... MARCELLO:- dovrebbe essere così.... RAMONA:- poi ci sono quelli che non capiscono e parlano.... MARCELLO:- sono stati dagli anni...dagli anni 80... RAMONA:- non mi...a volte guardo le trasmissioni tipo Maurizio Costanzo...che abbasso la mafia abbasso di qua abbasso di là...però c'è tanta ge... che la mafia ha aiutato anche molte persone... cioè non è... non è sempre... la mafia contro... e lo stato... la mafia ha... portato anche tante cose che lo stato non avrebbe mai fatto.... che poi quello che fai...chi uccide che fanno non è che..capito... MARCELLO:- quelle sono altre cose.... RAMONA:- sono altre cose quelle...cioè le vai a guardare proprio nel profondo....però... MARCELLO:-...(...).. RAMONA:- però per il...il come si dice....la motivazione perchè nasce questa associazione è una aiuto diciamo.... MARCELLO:-...(...)... RAMONA:- uno stato a se....delle leggi a se....come si possono dire.... MARCELLO:- non è un aiuto...e... e...il controllo......sono il controllo del territorio capito...(...)... RAMONA:- e non c'è mai stata una donna mafiosa.... MARCELLO:- no...(...)... RAMONA:- ...(...)... ....omissis.... RAMONA:- le leggi... non ne accettano come mai....ah... tu dici la donna.. non.. non è in grado di fare determinate cose....RIDE.........comunque è sbagliato sta legge qua perchè tu mi vieni a dire tu o chi che sia no.. dite....una donna non è in grado di sopportare quello che un uomo sopporta... giusto... la legge non accetta per questo... e invece per me la donna sopporta il di più quando il marito o l'uomo con cui sta... si trova in difficoltà... comunque è la donna che manda avanti le cose.. ed è la donna che subisce tutto quello che il marito ha fatto negli anni.... o sbaglio... quando è un pò sbagliato dire che la donna non è in grado.... MARCELLO:- dipende.... RAMONA:- cioè una donna insieme a suo marito può portare avanti un'associazione come vuole... MARCELLO:- non deve sapere proprio niente la donna.... RAMONA:-si.... MARCELLO:- ...(...).. il controllo della...(..).. tu non dovrebbe proprio sapere niente... RAMONA:- e invece ogni donna sa... MARCELLO:- invece è sbagliato...quando dicono le cose la donna....(...)...possono capire ed immaginare le femmine ma mai farne parte..... RAMONA:- a me piace come sei tu....hai due personalità tu.....ma due proprio....... ...omissis.... E da capo Paparo Marcello si comporta: LEGENDA347: A:PAPARO Marcello B:Certo LONGO n.m.i. A:Pronto B:Ciao signor Marcello A: o Longu... B: Come stai? A: Pronto B: E insomma mannaggia "tribulamu sempre"... A: Pronto B: Marcello, mi senti? A: Com'è? B: E tutto a posto A: Dimmi tutto B: "Tribuliamo" sempre A: non si sente niente.... B: triboliamo sempre dico... A: eh ... Mi devi dire qualcosa? B: E si Marcello... A: Aspetta un secondo che esco fuori...(rivolgendosi verso l'altro telefono) Ramona ci sentiamo fra un minuto...(rivolgendosi nuovamente a Longo) eh... B: Ehi Marcello... A: Che è successo? B: Ma niente... se è lecito... senza offesa, mi è sparito un camion... A: Ti hanno rubato un camion? B: Eh A: Quando? B: Venerdì sera A: Venerdì? B: A Trecate me l'hanno rubato... A: A Trecate? B: Però cazzo i soldi lo trovammo... dopo un giorno o due lo trovavamo... 347 Cnv del 14.02.2005 ore 20.31, prog.5654 in entrata su ut.3355307711 in uso a PAPARO Marcello, da ut.3395413569 in uso a tale Longo n.m.i., autorizzata con decreto avente nr.3968/04 r.i.t.t. A: Eh B: Sopra il telepass mi ha segnalato che è entrato a Novara ed è uscito ad Ospitaletto... A: A Ospitaletto? B: Si... A: Longo segnati questo numero di fax... B: Quale numero di fax? A: Prendi una carta e una penna... B: Aspetta .. aspetta... A: Non potevi chiamare venerdì mannaggia a... B: Eh Marcello non volevo essere di disturbo cazzarola... A: E mannaggia... lo sai che li fanno partire subito quando fanno così? B: E lo so... di solito... di solito... dimmi, dimmi, dimmi,... A: Allore 039 B: 039 A: 2878 B: 2878 A: 019 B: 019 A: Mettici personale per Marcello B: Ah? A: Metti personale per me... Personale per Marcello... B: Personale per Marcello... A: Segnami le ruote del Camion, il colore, tutto... Hai capito? B: Va bene va... A: Fammelo domani mattina ma presto però, non tardi Longo... B: Il mattino presto si... A: mi chiamavi sabato mannaggia... B: Eh Marcello ma io non ti voglio disturbare... A: O Longo vedi che quando ci sono problemi anche di notte per qualsiasi cosa... B: Io ti ringrazio Marcello ma se non hai capito ancora com'è... io non ti voglio disturbare... A: Ma smettila Longu... B: (continuando su Marcello) ... perchè per me è una piccolezza... A: ma se io passo di lì e ho bisogno di qualche cosa allora neanche io mi devo fermare? B: Vedi che non c'è problema... qualsiasi cosa... A: E ci mancherebbe.... se tu mi dici fermati io mi fermo... B: Vabbò ti metto i dati qua nel foglio... A: mettimi tutti i dati su un foglio...tutti i dati del camion...Novara - Ospitaletto... B: Si... è entrato a Novara ed è uscito a Ospitaletto... A: Ok dai domani mattina faccio una camminata da quelle parti... B: Comunque c'è segnato sopra il camion c'è scritto LONGO... ci sta un adesivo LONGO... A: Si ma... mandami i dati va... o è chiuso in qualche posto ...perchè ancora tra oggi e domani partono... mandami i dati domani mattina va... B: Domani mattina te li mando subito... A: Verso le 08.00...presto Longo... B: Vabbò dai... A: Ok? B: O scusami e... A: Non non ti preoccupare anzi... se mi chiamavi venerdì era meglio ancora... B: E mannaggia... non volevo disturbarti dai... A: Va benissimo B: Vabbò ti saluto...grazie... A: Ciao LOngo ciao. La sua incidenza nell’ambiente malavitoso è nota anche al di fuori dalla Lombardia. L’interlocutore rimasto sconosciuto infatti, dopo aver subito il furto di un camion avvenuto in provincia di Novara si rivolge a PAPARO Marcello per provare a recuperare il mezzo, evidentemente consapevole della sua influenza negli ambienti malavitosi. Il PAPARO, dichiarandosi disponibile a intervenire, si lamenta per non essere stato tempestivamente informato e denota una precisa conoscenza sulle modalità attuate dagli autori di tali reati. Di seguito si riportano alcuni stralci di conversazione tra PAPARO Marcello e GHEZZI Ramona, attraverso i quali si apprendono da lui notizie in merito al livello della condotta criminosa di Paparo: Legenda348 MARCELLO:PAPARO Marcello RAMONA :GHEZZI Ramona (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta …omissis… Al Min. 39'27'' MARCELLO:non mi sono mai spaventato di quanti ne ho ammazzati di cristiani gli ho sparato in testa e gli ho fatto arrivare le cervella alle stelle e chi cazzo mi sta provocando a me adesso due puttane due puttane... due puttane mi stanno provocando a me la puttana di Savina e la Puttana di tua madre dai per favore....che ti prendo il cervello sai come ti faccio a morsi non mi sono spaventato di niente (...) dove cazzo sto arrivando io.... ma dove sto arrivando io non me ne sto... io non me ne sto rendendo conto...io non mi sto rendendo conto chi mi sta pilotando a me nei discorsi nelle parole, ma che cazzo me ne frega a me ma che cazzo di bisogno ho io di sentire queste cose qua... vuoi stare con me andiamocene... non vuoi stare con me non venire... è finita non me ne frega un cazzo ma tua madre non la perdonerò mai... e a tuo padre nemmeno... gli ha alzato le mani.... perchè adesso ti faccio vedere io come si ...(...)... da domani mattina prendo il telefono e telefono... Luciana sono Marcello sto arrivando a casa tua... Ma!!!! come fino a ieri m'invitavi e adesso non m'inviti più..... (...).. in tre... questo è quello che farò domani mattina...(...)... no che mi mettono a me.... li ho sparati tutti i locali a Cologno io..... Ho ammazzato i cristiani a Cologno io. Ora viene questa.... ....omissis..... Al medesimo Paparo Marcello fanno sostanzialmente capo tutte le attivita’ economiche del gruppo, anche il braccio economico diretto dal fratello PAPARO Romualdo, che, tramite la società “P. & P.” controlla e gestisce il movimento terra. Paparo Romualdo infatti relaziona di continuo il fratello Marcello sulle vicende dell’impresa, e Marcello dimostra di essere perfettamente a conoscenza della situazione, condividendo con Romualdo le decisione strategiche. 348 cnv ambientale del 08.04.2005, prog.3086, su autovettura Mercedes modello ML400 targata CL 416VN, in uso a PAPARO Marcello, autorizzata con decreto avente nr.3968/04 r.i.t.t. PAPARO Marcello provvede poi direttamente e tramite la figlia Luana alla gestione delle imprese di facchinaggio e del consorzio Ytaca, e ai rapporti con le imprese concorrenti. Paparo Romualdo e’ consapevole delle possibili indagini sul suo conto a causa del legame tra le proprie ricchezze e le attivita’ illecite dei Paparo e dei Nicoscia (cfr. conv. 12.4.2005 ore 10.29 ut. 3355307711 in cui Paparo Marcello telefona a Romualdo per avvisarlo di essere stato controllato dai carabinieri, temendo che il controllo non sia occasionale; nell’attesa della risposta alla chiamata si sente Romualdo che parlando con il fratello Sergio afferma, riferendosi al recente arresto del fratello Marcello e alla detenzione del capocosca Nicoscia Salvatore: “io ho fatto un impero qui a Milano mi ascolti?...pero’ per il fatto di Marcello… per questo fatto di Salvatore a destra e a sinistra…”). Prende le redini della situazione quando Marcello viene arrestato, tenendo i rapporti tra i famigliari e con i collaboratori. Si reca in carcere dal fratello e prende direttamente da lui ordini per l’occulatamento di quanto di compromettente potrebbe essere rinvneuto. Partecipa all’occultamento delle armi che detiene con il fratello mettendo a tal fine a disposizione anche il capannone di Gessate. Tiene i rapporti con i Barbaro e si preoccupa di tenere i rapporti con gli Arena a Isola di Capo Rizzuto. A Paparo Romualdo nella associazione deve essere riconosciuto un ruolo apicale, quale braccio destro del fratello Marcello, e di promotore e capo in sua assenza (come quando Marcello era detenuto). E’ interessante notare che alcune persone coinvolte nella attivita’ imprenditoriale dei Paparo siano coinvolte in altre attivita’ illecite di stampo mafioso. VERTERAME Carmelo, il quale pretende di non essere umiliato a Isola di Capo Rizzuto dalla notizia della concessione di lavori in appalto ad altri che non sia il “suo” gruppo, per il quale spende anche il giuramento di San Giovanni, e che e’ in costante rapporto di collaborazione con Paparo Romualdo per inviare i camion sui cantieri dove di volta in volta e’ richiesta la disponibilita’ di mezzi e manodopera, e’ infatti a pieno titolo coinvolto nella “faida” degli ARENA contro i NICOSCIA e, come emerge dalle intercettazioni relative all’omicidio di TIPALDI Pasquale, avvenuto il 24.12.2005 (Conversazione del 25.12.2005, ore 0.16.45, progressivo5.141 349; Conversazione del 25.12.2005, ore 10.16.09, progressivo 5.148 350; Conversazione del 25.12.2005, ore 12.55.01, progressivo 349 Conversazione del 25.12.2005, ore 0.16.45, progressivo 5.141, in uscita sull’utenza 3484405079 in uso a VERTERAME Carmelo, verso l’utenza 339319817 in uso a Verderame Pietro 350 Conversazione del 25.12.2005, ore 10.16.09, progressivo 5.148, in entrata sull’utenza 3484405079 in uso a VERTERAME Carmelo, dall’utenza 393483667488 5.156 351; Conversazione del 25.12.2005, ore 12.59.21, progressivo 5.157 352; Conversazione del 25.12.2005, ore 18.04.07, progressivo 5.160 353), ha esternato i suoi timori osservando che in una “guerra di mafia” nessuno poteva sentirsi al sicuro. Il peso di Verterame a Isola di Capo Rizzuto per la sua possiblita’ di relazionersi con entrambe le famiglie emerge dalle intercettazioni quando proprio a VERTERAME Carmelo si sono rivolti i PAPARO per comprendere le ragioni degli attentati subiti nell’ottobre 2004 e nel gennaio 2005 e per attenuare i contrasti con gli ARENA. Paparo Marcello aveva infatti inzialmente ritenuto che agli Arena fossero ascrivibili l’episodio della notte tra il 3 e il 4 ottobre 2004 e l’incendio di un immobile nella disponibilità del fratello Romualdo del gennaio 2005, quale ritorsione a fronte della ricchezza accumulata dai Paparo senza che gli Arena di Isola di Capo Rizzuto potessero direttamente avvantaggiarsene. La figlia di Verterame Carmelo, Maria Luisa, e’ coniugata con Tipaldi Marcello, figlio di Tipaldi Pasquale, ucciso il 24.12.2005 nella guerra di mafia. Tipaldi Pasquale era figlio di Arena Domenica, cugina del capoclan Arena Nicola. Verterame Carmelo e’ inoltre cugino di Paparo Marcello. Dal collegamento di VERTERAME con gli Arena, in questo periodo storico sottomessi alla forza dei Nicoscia, si deduce che i rapporti VERTERAMEPAPARO non hanno una valenza puramente imprenditoriale, ma costituiscono parte di una strategia di relazione dei fratelli Paparo con entrambe le famiglie Arena e Nicoscia, quasi a costituire una zona neutrale, una “enclave” di non belligeranza, anche nei periodi in cui i due gruppi sono ferocemente contrapposti, al fine di condurre i propri interessi economici quanto piu’ possibile al riparo dalla guerra di mafia tra i due gruppi. Verterame Carmelo e’ partecipe della associazione capeggiata da Paparo Marcello, tenendo per conto della stessa i rapporti con gli Arena a Isola di Capo 351 Conversazione del 25.12.2005, ore 12.55.01, progressivo 5.156, in uscita sull’utenza 3484405079 in uso a VERTERAME Carmelo, verso l’utenza 33295984084 352 Conversazione del 25.12.2005, ore 12.59.21, progressivo 5.157, in uscita sull’utenza 3484405079 in uso a VERTERAME Carmelo, verso l’utenza 484209281 353 Conversazione del 25.12.2005, ore 18.04.07, progressivo 5.160, in entrata sull’utenza 3484405079 in uso a VERTERAME Carmelo, dall’utenza 39096284680 in uso a Verterame Francesco Rizzuto, e partecipando alla attivita’ di movimento terra insieme a Paparo Romualdo. Verterame Giuseppe Il 03.12.2005, pochi giorni prima dell’omicidio di TIPALDI Pasquale (del 24.12.2005), si verificava l’omicidio di MANFREDI Mario, avvenuto mentre la vittima si stava recando nel carcere di Crotone. Il fatto veniva commentato da VERTERAME Giuseppe con riferimento alla scarcerazione di NICOSCIA Salvatore. Il medesimo Verterame Giuseppe ha rapporti con paparo Romualdo, come Verterame Carmelo. Del 13.06.2005 e’ la conversazione di paparo Romualdo con il cugino VERTERAME Giuseppe, nella quale si ribadiva che tali lavori erano sotto il controllo di BARBARO Pasquale : cnv del 13.06.2005, ore 18.54, prog.785 354 LEGENDA ROMUALDO:PAPARO Romualdo GIUSEPPE:VERTERAME Giuseppe (...) Locuzione incompresa Conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta Al min. 01'35'' GIUSEPPE:Insomma attaccano sti lavori qua? Dice che deve attaccare un lavoro, mi hai detto l'altra volte? Ora vediamo ora facciamo Ed è venuto Carmine l'altro ieri. GIUSEPPE:Carmine mio figlio? ROMUALDO:Si, che vogliono una decina di macchine qui all'alta velocità. Non te lo ha detto? GIUSEPPE:(impreca) No. Non mi ha detto niente a me. ROMUALDO: ROMUALDO:E com'è viene solo? Fa tutte le cose solo fa? GIUSEPPE:E non lo sai che fa tutto lui, se la vede tutto lui no . ROMUALDO:Eh! GIUSEPPE:Io ti ho chiamato ora che devo salire no . Voleva una diecina di bilici. (...) ROMUALDO: GIUSEPPE:Domani mattina, domani mattina arrivo con l'aereo. ROMUALDO:Uhmm Una diecina di bilici vuole? GIUSEPPE: ROMUALDO:Eh. E le motrici dove devono andare? ROMUALDO:Motrici, motrici 4 assi e cosi GIUSEPPE:Bilici ROMUALDO:Bilici GIUSEPPE: GIUSEPPE:Eh!Ho capito. Che gli ha detto una quindicina di giorni lui, dieci dodici giorni che glieli mandava. GIUSEPPE:Ma tu dove stai lavorando tu? ROMUALDO: 354 cnv del 13.06.2005, ore 18.54, prog.785, in entrata su ut.3494133516 in uso a PAPARO Romualdo, ut.3388581502, in uso a VERTERAME Giuseppe, autorizzata con decreto avente numero 1584/05 R.I.T.T.; da ROMUALDO: …omissis… Qua girando. Con Grillo con un’altra ditta pure qua all'alta velocità. GIUSEPPE:Eh, non lo sò. Me lo ha detto Carmine di questo lavoro là… Compare Pasquale… Gli ho detto che compare Pasquale BARBARO è un amico di Romaldeddrù (fonetico - Romualdo). ROMUALDO:Si e ma ha..Ci sono parecchie (sovrapposizione) te lo ha detto.. GIUSEPPE:(...) Te lo ha detto Carmine che c'è un bordello? GIUSEPPE:E me lo ha accennato. E noi che rischiamo Romuà? ROMUALDO:No. Noi non rischiamo niente. Io non ci sono andato per niente proprio la verità. Io un camion gli ho mandato. GIUSEPPE:E sempre amici tuoi sono. ROMUALDO: ROMUALDO:Si GIUSEPPE:Caso mai qualche cosa tu te la devi vedere là. ROMUALDO:(ride) GIUSEPPE:(ride) Si ma c'è un bordello, hai capito. Non ci vuole niente che.. GIUSEPPE:Ma bordello di che? ROMUALDO:E non ci vuole niente che scatti un'associazione a tutta la malavita. Non ci sono andato neanche io, con un camion sto lavorando che a malapena.. GIUSEPPE:A noi che cazzo ce ne frega, a noi di questi qua. Scusa? ROMUALDO:Ho capito! GIUSEPPE:Noi abbiamo una ditta seria e lavoriamo e basta. Non ci interessa niente di questi qua. ROMUALDO:Si si. io non gliene ho mandati appositamente perchè ci sono parecchie persone GIUSEPPE:E mi hanno detto che sono andati i (...) pure. ROMUALDO:Eh...(...). Gli hanno chiamato tramite un amico ed è arrivato anche lui là. E dice che gli puoi dire di no, Scusa? Eh..Eh. GIUSEPPE:E' logico se c'è il lavoro, no. ROMUALDO: ROMUALDO:Ora ora sono andati. Che sono 4-5 giorni che sono andati. GIUSEPPE:E si si. Eh. Io non li.. non li ho mandati di certo. ROMUALDO: GIUSEPPE:Io dopo domani vengo a Milano, no. ROMUALDO:Ohi Pè, fatti una camminata che andiamo a parlare. Che vuoi che ti dico io..Eh... …omissis… VERTERAME Giuseppe355, detto Peppineddu, nel medesimo settore del movimento terra con dunque indirettamente Paparo Romualdo partecipare Carmelo al ricco piatto, grazie alla Romualdo con Pasquale Barbaro. anch’egli operante Carmelo, ringrazia per avere fatto amicizia di Paparo cnv del 16.06.2005, ore 12.01, prog.898 in entrata su ut.3494133516 356 355 nato ad Isola di Capo Rizzuto il 28.11.1949; 356 cnv del 16.06.2005, ore 12.01, prog.898 in entrata su ut.3494133516 in uso a PAPARO Romualdo, da ut.3388581502 in uso a VERTERAME Giuseppe, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; Legenda ROMUALDO:PAPARO Romualdo GIUSEPPE:VERTERAME Giuseppe (...) Locuzione incompresa "Conversazione in dialetto Calabrese" ROMUALDO:Si GIUSEPPE:E che fu? ROMUALDO:E che dieci, Cì? Dove sei? Sono a Milano. Che siamo andati da coso ora là, per i bilici per lunedì. GIUSEPPE: ROMUALDO:Uhmm. Ora stiamo andando da GIORDANO GIUSEPPE: ROMUALDO:Eh GIUSEPPE:Con le motrici. ROMUALDO:Eh …omissis… Ci siamo messi d'accordo con Cosimo con i bilici GIUSEPPE: ROMUALDO:Uhmm mandiamo dieci bilici l'uno mattina, no? GIUSEPPE:GLi ROMUALDO:Uhmm. GIUSEPPE:Che poi lunedì neanche lavorano che se ne parla Martedì. ROMUALDO:Ah E abbiamo sistemato una cosa. Ora stiamo andando da GIORDANO per sistemare le motrici GIUSEPPE: ...omissis... Nella su indicata conversazione, VERTERAME Giuseppe riferisce al cugino Romualdo che ha raggiunto un accordo con tale Cosimo, per l’invio di 10 bilici sul cantiere T.A.V. e che stava andando da GIORDANO, per vedere dove poter sistemare le motrici. Tale conversazione mette in concreto risalto della forza numerica dei mezzi per il movimento terra a disposizione dei Verterame. Dispongono infatti di almeno 10 bilici con relative motici: un bilico completo di motrice costa oltre 100.000,00 euro. Tuttavia VERTERAME Giuseppe, alias “Peppineddu”, nato a Isola di Capo Rizzato il 20/11/1949, viene indicato talora come padre e talora come fratello (come coerente rispetto alle date di nascita) del coindagato Verterame Carmelo, alias Lino alias Carmelino. Gia’ tali incertezze, che hanno peraltro fondamento nel tenore delle conversazioni intercettate, rendono dubbio che le conversazioni riguardino sempre la medesima persona qui indagata, non potendo il padre di Verterame Carmelo, nato nel 1945, essere nato nel 1949. In ogni caso non si ravvisano a suo carico gravi indizi di colpevolezza in ordina al capo 1 di imputazione, in quanto Verterame Giuseppe, benche’ consapevole del “sistema Barbaro” di suddivisione del lavoro di movimento terra praticato anche da Verterame Carmelo, vi partecipa a seguito di Carmelo, il quale tiene i contatti con Paparo Romualdo; ne’ e’ lui a tenere i contatti dei Paparo con gli Arena. Verterame Giuseppe non ha in conclusione svolto alcun ruolo attivo in favore della associazione criminale sulla quale si indaga. A PAPARO Marcello si ricollega anche il braccio armato del sodalizio nella persona di LAPORTA Carmelo, figura centrale nei rapporti con la cosca NICOSCIA e con i BUBBO di Petronà (CZ), al quale fanno capo traffici di armi. La Porta Carmelo non e’ coinvolto direttamente nella attivita’ imprenditoriali di Paparo Marcello, a causa delle sue cattive condizioni di salute. Tuttavia La Porta e’ ugualmente protagonista delle attivita’ illecite emerse nel corso del presente procedimento che coinvolgno Paparo Marcello per ragioni economiche: la sparatoria nei confronti di Paparo Marcello e’ stata una ritorsione al disinteressamento di Paparo Marcello rispetto alle cattive condizioni economiche di La Porta Carmelo. A La Porta legato ai Nicoscia, come a Verterame vicino agli Arena, Paparo Marcello si rivolge per avere lumi sulle ragioni del danneggiamento ai suoi danni. La Porta, mentendo, afferma che l’aggressione viene dagli Arena, e spera che in ogni caso Paparo eventualmente riconduca la responsabilita’ dell’attentato direttamente ai Nicoscia, e non a lui. La Porta Carmelo teme Paparo Marcello, tanto che quando questi scopre che l’esecutore materiale della aggressione e’ stato Buccolieri Cosimo, concorda con quest’ultimo una versione spendibile con Paparo Marcello che escluda il coinvolgimento di La Porta Carmelo, il quale ha paura di ritorsioni da parte di Paparo per se’ e per la Porta Giovanni. Laporta Carmelo inoltre riconosce a Paparo Marcello la posizione di capo,come visto, e tiene per lui i rapporti con i Nicoscia. In relazione alla risalenza nel tempo dei loro rapporti criminosi ed economici, acquistano rilevanza le dichiarazioni rese da NISTA Domenico 357 nei verbali di interrogatorio resi nel procedimento n.32577/07 RGNR e n. 4089/07 RGNR avanti al P.M. dott.ssa Dolci, che sono stati sopra riportati e che per le parti che qui interessano si richiamano: • Verbale di interrogatorio 25.09.2007 CARMINE LAPORTA è persona dedita alle estorsioni che fa in nome e per conto della famiglia NICOSCIA. Enzo GIACOBBE mi ha riferito che era stato “battezzato” in calabria e che da allora lavora per i NICOSCIA. Nel 2002 mi mandò a chiamare, ci incontrammo al bar ORCHIDEA e poi ci appartammo all’esterno. Immediatamente venimmo raggiunti da tre persone a bordo di una Mercedes, io ne riconobbi due, MARCELLO PAPARO che non scese e tale CECE’ GUERINO O GUARINO che invece si avvicinò a noi . CARMINE mi disse che da giù avevano deciso che le cose a Cologno dovevano cambiare e mi ha fatto capire che o lavoravo 357 nato il 12.07.1970 a Milano con loro o dovevo mettermi da parte. Preciso che in quel periodo io controllavo “ tutto lo smercio di Cologno”. Io gli risi in faccia e a quel punto GUARINO iniziò a “sproloquiare” in calabrese, io a quel punto gli dissi che avrebbe avuto pane per i suoi denti e CARMINE si mise a ridere. So che CARMINE LAPORTA ha sparato dei colpi d’arma da fuoco contro la saracinesca del centro estetico di viale Lombardia, me lo ha riferito il giorno dopo VITO ALLEGRETTI che è il titolare , in pratica mi ha detto che CARMINE voleva il pizzo. • Verbale di interrogatorio 22.11.2007 In una occasione,nel 2003, ANGELO mi disse che “le cose erano cambiate”, con ciò intendeva dire che dovevano gestire loro tutti i traffici illeciti ed il fratello ENZO mi spiegò la situazione e cioè che il padre dal carcere aveva stretto legami con Carmine LAPORTA ed i suoi cognati, cioè i NICOSCIA. Io effettivamente ebbi modo di constatare che ENZO, che era il capo famiglia per conto del padre, da allora cominciò a frequentare LA PORTA. A fine 2002, inizi 2003, prima del mio arresto con i 500 grammi di cocaina, Carmine LAPORTA mi convocò presso la gelateria Visconti di Cologno Monzese. Fuori del locale mi trovai a parlare con Carmine, Enzo GIACOBBE e Marcello PAPARO, poi sopraggiunsero gli altri tre fratelli GIACOBBE, Angelo, Alfredo e Toni. Prima parlò Marcello che si lamentò per il comportamento di mio fratello, credo che ci fossero dissidi per questioni di droga. Carmine prese poi la parola e mi disse che avremmo dovuto lavorare tutti insieme, sia per la droga, sia per le estorsioni ed aggiunse che già sulle estorsioni stavano lavorando loro. In sostanza, mi chiesero di lavorare con loro perché mi sapevano “uomo d’azione”. Io presi tempo anche perché non potevo dire di no. ENZO in precedenza mi aveva raccontato che Carmine aveva chiesto in ginocchio al cognato Pasquale NICOSCIA di essere affiliato alla n’drangheta; effettivamente, nonostante non godesse di grande stima venne “ battezzato” e da allora si montò la testa. • Verbale di interrogatorio 27.11.2007 FOTO NR. 25: si tratta di Marcello PAPARO. L’ufficio da atto che trattasi di PAPARO Marcello. Si tratta del socio di Carmine LAPORTA. Ho già raccontato dei due incontri avuti con lui e con Carmine. Nel 2002 ebbe delle discussioni con Carmine LAPORTA, so che PAPARO aveva aperto una ditta. Gli spararono alcuni colpi di pistola contro la porta di casa, ma non ho mai saputo chi ne fosse l’autore. Ho avuto altri incontri con PAPARO, con lui si parlava di estorsioni,in generale di rilevare locali con metodi estorsivi, io peraltro non ho mai avuto affari illeciti con lui. Daniele PARROTTA mi raccontò che Marcello e Carmine spararono al suo socio MIMMO. Questi aveva il box di fronte al bar di Daniele, PAPARO e LAPORTA si recarono presso il box per sottrargli lo stupefacente che MIMMO lì aveva occultato. Lui se ne avvide e reagì. Carmine fuggendo sparò un colpo per terra ed il proiettile di rimbalzo attinse MIMMO alla gamba. Il MIMMO in questione abita a Cologno Monzese di fronte al bar “Gatto Nero”, era socio di PARROTTA nei traffici di stupefacenti e la ragione del ferimento era che PAPARO e LAPORTA volevano sottrargli lo stupefacente. Carmine e PAPARO agivano con lo zio di Carmine di cui allo stato non ricordo il nome, comunque non so riferire specifici episodi di estorsione. La Porta Carmelo, Paparo Marcello e Guarino Vincenzo hanno insieme preteso di imporre la propria presenza nel narcotraffico e nelle estorsioni in Cologno Monzese, perche’ cosi’ era stato deciso “giu”, cioe’ da quelle cosche calabresi la cui volonta’ viene affermata a Cologno da persone con loro in contatto e che agiscono per loro conto. La Porta, Paparo e Guarino sono percio’ alleati in tale contesto, promanazione della cosca dei Nicoscia. Tale legame non puo’ evidentemente essere sciolto facilmente e giustifica il debito di Paparo Marcello, nel frattempo arricchitosi come il fratello Romualdo con attivita’ economiche lecite iniziate grazie al denaro ottenuto con metodi illeciti, e mantenute con gli stessi metodi, nei confronti del piu’ sfortunato Laporta Carmelo. Che i rapporti tra Paparo Marcello e La Porta Carmelo siano proseguiti nel tempo dopo i fatti riferiti da Nista, che peraltro giungono sino al 2002-2003, e’ documentato dalle intercettazioni e dalle risultanze della banca dati delle forze di polizia. I due infatti erano stati controllati mentre erano insieme alle ore 22.25 del 23/3/2004 in Pessano con Bornago (MI) presso il “PUB IRISCH”, e alle ore 09.27 del 28/10/2003 in Concorezzo (MI) a bordo di un’autovettura. Laporta ha continuato a mantenere rapporti anche con Guarino Vincenzo. Ma LAPORTA Carmelo e’ rimasto anche strettamente collegato alla cosca dei NICOSCIA, e spesso si sposta tra Cologno Monzese e la natia Isola Capo Rizzuto. Per un certo periodo di tempo si e’ trasferito addirittura a vivere Isola Capo Rizzuto, ove i NICOSCIA, grazie all’intervento di GUALTIERI Romina, moglie del detenuto NICOSCIA Domenico, provvedevano al suo mantenimento, versandogli mensilmente la somma di 1.500 euro358. Nel corso delle indagini e’ stato in stretto contatto con NICOSCIA Antonio, figlio di NICOSCIA Pasquale, capo della cosca. Si e’ posto a disposizione di NICOSCIA Salvatore all’atto della sua scarcerazione, di cui veniva immediatamente informato. Si e’ occupato dei soggiorni milanesi di Corda Paolo 359, che insieme con il fratello CORDA Vincenzo (entrambi colpiti da ordinanza di custodia cautelare nella “Indagine Costa dei Monaci” dei Carabinieri di Monza) e’ considerato organico alla cosca dei NICOSCIA. I contatti personali e la posizione di spessore nell’ambiente della criminalità organizzata gli consentivano anche di parare le minacce per sé e per le persone a lui più vicine, come quando incaricava proprio CORDA Paolo per far pervenire un’ambasciata ai propri “nipoti” perche’ non si rechino “li’ sopra le montagne” perchè “ci sono male cose per loro”. Conversaziw~ de! 0Z03.2005 ore 20.20, progressivo nr.2062, in uscita dall ‘utenza r.3495829422 in uso a LA PORTA Carme/o, verso l~uzenza 3497154727 in uso a persona in corso d ‘identificaziorLe LEGENDA LAPORTA CARMELO UOMO ...(..)LOCUZ1ONE INCOMPRENSIBILE. Conversazione in dialetto calabrese 358 ambientale 23.9.2005 ore 16.13 sull’autovettura in uso a a La Porta 359 Corda Paolo, unito ai Nicoscia da legami di parentela, e’ giunto in stazione centrale a Milano il 30.3.2005 giungendo dalla Calabria, ed e’ stato ricevuto da Catanzaro Antonio detto Totaredru e anche Filuferro (pure colpito da ordinanza di custodia cautelare nella indagine “Costa dei Monaci” dei Carabinieri di Monza), inviato dal La Porta. OMISSIS Al miti. OO’30” CARMELO:-Ti stavo dicendo?Siccome mi sono incontrato con mio Zio oggi... UOMO:-Eh.. I CARMELO:-Ora ora..Con mio Zio il Barbuto~ UOMO:-Si,.Si! ho capito CARMELO~-Eh E mi ha detto un’inbasciata...Per..i Nipoti miei,che non ci vadano la’ sopra le montagne.. UOMO;-Ah! CARMELO:-Hai capito? UOMO:~SLSi! CARMELO;-Dìgli di non andare che ci sono male cose per loro..! UOMO:.Ah, .Và bè. CARMELO~-Hai capito? diglielo a tutti domani? UOMO:-Uhmrn..Si..Si! cÀRMELQ:-Tu ~to apposto? UOMO:-Si.~Tuito bene. CARMELO;-Uòmm.Và bene dai,.ci sentiamo! UOMO;-Ciao.. CARMELO:.~Oh?E’ quando? UOMO:-Ah? CARMELO :-E quando? ~ Laporta insieme con il cognato GUALTIERI Antonio si e’ occupato anche della latitanza di CORDA Vincenzo e CORDA Paolo. Il successivo arresto dei due fratelli veniva commentato da GUALTIERI Antonio con MANFREDI Pasquale e con NICOSCIA Antonio, al quale veniva espressi i timori per il prosieguo delle indagini nei confronti della cosca. Ai Nicoscia, come a Paparo, Laporta Carmelo ha fornito anche armi. Laporta Carmelo e’ quindi partecipe della associazione capeggiata da Paparo Marcello, per conto del quale tiene i rapporti con i Nicoscia, e al quale procura armi. Paparo Luana, figlia di Marcello, gestisce il consorzio Ytaka, di cui e’ presidente (il padre ne e’ vicepresidente). Anche Luana conosce Laporta Carmelo, che tiene con lei rapporti confidenziali (cfr. conv. 13.3.2005 ore 13.23 progr. 6651ut. 3355307711) Luana avvisa il padre della presenza di posti di blocco (cfr. conv. 11.4.2005 ore 21.33 ut 3355397711) Si adopera per lo spostamento delle armi non rinvenute in occasione dell’arresto di Paparo Marcello, imponendo al fidanzato Ciulla Michele di cooperare. Si avvale consapevolemente del denaro estorto a Stanchieri Orazio da parte dello stesso Ciulla. Coopera con il padre per la punzione di Padulano. E’ persona di fiducia del padre, del quale condivide i metodi mafiosi e dei cui proventi vive. Si ritengono percio’ sussistenti nei suoi confronti gravi indizi di colpevolezza in ordine alla partecipazione alla associazine criminale di cui al capo 1 dell’imputazione. Ciulla Michele, fidanzato di Paparo Luana, e’ direttamente coinvolto nello spostamento ed occultamento delle armi dopo l’arresto di Paparo Marcello, e nelle aggressioni ai danni di Stanchieri Orazio, dalle quali ricava denaro per se’ e per la fidanzata, e nel raid punitivo ai danni di Padulano Nicola. Anche Ciulla Michele, come Paparo Luana, condivide i metodi di Paparo Marcello con i quali si arricchisce. Si ritengono percio’ sussistenti nei suoi confronti gravi indizi di colpevolezza in ordine alla partecipazione alla associazine criminale di cui al capo 1 dell’imputazione. Sala Mirko e’ il contabile del gruppo e colui che si occupa delle questioni giuridiche. Il ragioniere SALA Mirko, addetto alla società “P. & P.” , e’ solo formalmente dipendente da Paparo Romualdo, essendo lo stesso in continuo contatto con Paparo Marcello. Sala Mirko, che da del tu a Paparo Marcello, si occupa sia della P & P che della immobiliare Caterina (cfr. conv. 22.8.2005 ore 16.55 e 17.05 ut 0392876477). Lo stesso si e’ adoperato per le reintestazioni delle quote e delle cariche delle societa’ facenti capo ai membri della famiglia Paparo, come emerge dalle intercettazioni telefoniche, dopo l’arresto di Marcello, e si e’ prestato a nascondere presso la propria abitazione i documenti compromettenti presenti nelle sedi delle societa’ di Paparo Marcello, come si evince dalle intercettazioni ambientali presso la casa circondariale di Monza. Sala e’ consapevole quindi della concreta possibilita’ di indagini a carico di Paparo Marcello, la cui attivita’ illecita non ha solo favorito cercando di eludere nel suo interesse le attivita’ di indagine, ma ha sostenuto, come emerso nella vicenda relativa al lavoro svolto per la Locatelli, dando consigli, coerenti con le proprie competenze economiche e giuridiche, per la prosecuzione della attivita’ illecita. Si riportano qui le conversazioni piu’ rilevanti in merito alla posizione di Sala Mirko. Mentre Paparo Marcello era ancora detenuto, presso la sala colloqui della Casa Circondariale di Monza in data 25.02.2005 dalle ore 10.05 alle ore 11.05, PAPARO Marcello intratteneva colloquio con il fratello Romualdo, i figli Riccardo e Luana e la convivente DE LUCA Savina, tutti meglio generalizzati in atti. Nel corso del predetto colloquio sono emersi importantissimi elementi sulle attivita’ economiche direttamente o indirettamente gestiti da PAPARO Marcello, nonchè sulla elevata disponibilità di danaro che lo stesso ha attraverso conti correnti intestati ai suoi figli minori. Vengono qui riportati gli stalci rilevanti della conversazione. LEGENDA MARCELLO:- Paparo Marcello, nato a Crotone (KR) il 13.01.1964 ROMUALDO:- Paparo Romualdo nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 15.01.1959 LUANA:- Paparo Luana, nata a Cariati (CS) il 18.04.1988 RICCARDO:- Paparo Riccardo, nato a Segrate (MI) il 13.08.1991 SAVINA:- Di Luca Savina, nata a Monza (MI) il 22.07.1971 ..(...).. .. :- locuzione incomprensibile. Si rappresenta che le conversazioni tra i presenti in parte avvengono in dialetto calabrese e s’intendono tradotte; omissis.... ROMUALDO:glieli hai firmati i documenti.. ..tutto apposto...dovresti uscire prima... .in 48 ore.. .devi essere fuori.. mi senti.. .che. ..c’è stato un contrattempo.. ..che poi se ne parla della situazione... .allora... .fuori tutto apposto la Rinascente tutto apposto...l’ufficio è pure apposto eh ieri sono stato con la Rinascente sono andato a fare un contratto con Lamberti sono andato con coso.. ..come si chiama... MARCELLO: - Ferrara.... ROMUALDO:- Ferrara e Mirco riguarda il contratto di Franco... MARCELLO:- tu sei il vice presidente del consorzio ROMUALDO:- Eh7 MARCELLO:- tu sei il vice presidente del consorzio le pratiche si devono allontanare.... ROMUALDO:- allora ferma un poco LUANA:- il tuo conto è bloccato ...il personale.... ROMUALDO:- zitta Lua’ si... sulla YTACA chi è che c’è... MARCELLO:- il vice presidente sei tu ROMUALDO:- e sei tu MARCELLO:- tieni la firma tu.... ROMUALDO:- e tu sei il presidente.... MARCELLO:- si ROMUALDO:- tu diceva Mirko che cosa deve fare... MARCELLO:- allora gli dici a Mirko ROMUALDO:- non si mette lui presidente... MARCELLO:- se si può prendere la presidenza del consorzio... ROMUALDO:- si....e chi se la prende MARCELLO:- se la deve prendere direttamente ROMUALDO:- sull’immobiliare non si può fare niente MARCELLO:- lo so ROMUALDO:non si può fare niente perchè sei tu l’amministratore unico....però mi diceva Mirco...che se andiamo a parlare con coso là....come si chiama u...u con Lamberti....con Lamberti...con quello che ti aveva proposto quell’affare a te per la Svizzera come si chiama ...quel consulente MARCELLO:- si dai....Malavasi ROMUALDO:- Malavasi se può passare di quà...a parlare con me.. MARCELLO:-, ...(...)... ROMUALDO:-perchè ti spiego...pure se tu esci gli devi dire al notaio di fare queste cose quà...però visto e considerato che che...le cose con Mirco...le vede diversamente lui le vede con quello....mò mi diceva Mirco però per correttezza è giusto che glielo diciamo....a Marcello...e metti che non glielo facciamo sapere eh come non glielo facciamo sapere .... sulla P&P invece è l’unica che è restata pulita e la P&P MARCELLO:- certo.... ROMUALDO:- però tu sei pure socio....e mi diceva Mirco dobbiamo tirare la formazione sulla P&P....naturalmente mò che esci...ti do facciamo la cosa non è che ...rimane in mano a Franco però la cosa principale non è stata la pistola pure quell’altra è stata che all’interno della cassetta in banca ....mi senti....là è stato un abuso.....essendo che tu hai un avvocato d’ufficio...se tu quella sera che ti hanno arrestato....mi senti...avevi ,a ...scaltrezza... magari....dovevi telefonare Marcè....dovevi telefonare omissis.... Come si evince dalla suddetta porzione di trascrizione, che è praticamente l’inizio del colloquio, la grande preoccupazione dei fratelli PAPARO, è quella di riorganizzare tutti gli assetti societari delle ditte gestite dagli stessi facendo emergere l’importanza rivestita dal ragioniere della ditta MIRKO Sala. ..omissis... MARCELLO:- la GUSSARDO ROMUALDO:- la Gussardo LUANA:- come si stanno comportando quelli la ROMUALDO:- giustamente si stanno.. .si stanno.. .sono andato a prendere 18.000,00 euro fare certi movimenti... .e niente . . . .non ho potuto fare niente perchè là era tutto bloccato.. ..che poi ho chiamato l’avvocato...un altro avvocato che ha messo...du CICERNA e me li ha svincolato tutte le cose e sono andato dall’avvocato la dentro e mi ha detto come potevamo fare ....che le leggi dicevano questo...questo questo e questo e hanno.. .un punto. .l’hanno t’hanno bloccato solo il conto personale e basta. Ora • mi diceva Mirco. ..che c’è un’altro conto della Log.’In....sempre personale ...là legato a nessuno....ai tuoi figli....(...)... MARCELLO:- no...no...no... sono minorenni ROMUALDO:- va benissimo non può dire nulla là.... MARCELLO:- no....no.... ROMUALDO:- va bene.... sul tuo conto personale manco MARCELLO:- alla Popolare non hanno preso nulla perchè sono tutti e due minorenni... ROMAULDO:- e vabbè ma sono conti personali...quello che interessa a noi a noi interessa quello che abbiamo di provvisorio che possiamo gestire....eh fino a lunedì martedì....non è che c’è niente di particolare.... MARCELLO:- allo gli dici.... ROMUALDO:- un altra cazzo di cosa che mi son dimenticato... MARCELLO:- il conto della Quality.. .è libero.., gli stipendi...sono. .stati pagati... ROMUALDO:- niente arriva stamattina. ..il bonifico arriva stamattina il bonifico... LUANA:- il 25 deve arrivare il bonifico alla Rinascente ROMUALDO:- perchè il bonifico non può arrivato MARCELLO:- eh... ROMUALDO:- a nessuno.... MARCELLO:- quindi hai dovuto mettere i soldi te.. ROMUALDO:- hanno ritardato li ho messi e li ho subito tolti perchè era fuori legge abbiamo dovuto fare e un altro movimento che poi la CAZZANIGA.... MARCELLO:- ma c’erano 70.000,00 euro le liquidazioni perchè non hai usato quelli.... LUANA:- no ha usato l’inail...ha usato l’inail ROMUALDO:- no....50.000,OO euro...quelli che dici tu...56.000,OO euro...mi senti quelli al nero... li abbiamo presi ed abbiamo fatto subito le buste paga....dice..Romua...tieniteli tu in buste paga ...una era che dici tu....di Rufica Fili.., come cazzo si chiama.... MARCELLO:- ...si ...(...)... ROMUALDO:- abbiamo preso abbiamo trovato una soluzione perchè essendo che versava tanto per dire i soldi così...così....siccome siamo già indagati da....capisci non c’è niente di particolare...non c’è niente....non hanno fatto proprio niente non possono fare niente LUANA:- comunque li hanno presi dal conto Nel corso del colloquio emerge il notevole flusso di danaro che PAPARO Marcello ha a disposizione attraverso conti correnti intestati ai figli minori nonchè, una considerevole somma 56.000,00 euro dichiarati dallo stesso ROMUALDO “al nero “. Altra preoccupazione dei fratelli PAPARO emerge nella frase che Romualdo dice al fratello “.... siccome siamo già indagati da.... capisci....” omissis... LUANA: - che dice che pure Caterina è assun. .. .deve assumere Caterina ROMUALDO:c’è una cosa...si però c’è ascolta...devo trovare ...devo trovare una soluzione per la P&P. . .a Mir.. ..a Mir...a Mirco lo passo sopra ... .là... MARCELLO:- a Mi...a Mirco lo fai presidente del consorzio LUANA:- non pùo passare alla P&P MARCELLO:- alla P&P ROMUALDO:- però diceva Mirco che sopra l’immobiliare non si può fare nulla....e gliele... MARCELLO:- parla con Malavasi.... ROMUALDO:- e gliene parliamo con Malavasi.. ..sempre che dici tu . ..andate a parlare con Malavasi e facciamo sapere le condizioni come sono ..SOVRAPPOSIZIONE VOCI.... ROMUALDO:- ammesso e concesso che pure tu esci con l’obbligo....con l’obbligo di andare a lavorare... LUANA:- si ma.... ROMUALDO:- . . è la stessa cosa è inutile che ti presenti... .per forza dobbiamo andare da quel cristiano...secondo me.. .e se trova una soluzione . .. .e perchè quando manca un cristiano.. .mi diceva Mirko. .che sono andato ieri sera tardi... .ci spiegava la situazione che insomma si trova una soluzione al caso è inutile che.... MARCELLO:- e metti Caterina.. .cacci a Mirco e metti Caterina. ..là dentro... LUANA:- e lo ha detto.... ROMUALDO:- embè ma la P&P è una fesseria la P&P è una fesseria....la P&P non è che... MARCELLO:- metti Caterina alla P&P.... ROMUALDO:- eb...eh.... MARCELLO:- o senno ci vuoi dare immobili o senno ci può dare l’indagine sull’immobiliare Caterina.... ROMUALDO:- e come ci arrivano all’immobiliare Caterina.... LUANA:- e gliela.. .e gliela passi è maggiorenne tua figlia eh... ROMUALDO:- si ma ci vuole.... MARCELLO:- ci vuole.... ROMUALDO:- ci dobbiamo cacciare a CICIAREDDU...a MIMMINEDDU vuoi cacciare....dato che la P&P non è messa bene mi senti.... LUANA:- ..(..).. Caterina... ROMUALDO:- soci solo aI 1%.. e MIMMINEDDU può stare sopra....sopra.... MARCELLO:- sopra l’immobiliare.... ROMUALDO:- no... .sopra l’immobiliare . ..e Mirco lo mettiamo presidente.... MARCELLO:- del consorzio.... ROMUALDO:- del consorzio....se si può fare così....e a Caterina va socia ed un’altro lo devo trovare e sennò dimmelo tu uno dei nostri che abbiamo quà io non ho visto nessuno Marcè... RICCARDO:- (ride) ROMUALDO:-io non ho visto nessuno MARCELLO:- e uno lo voglio vedere... omissis. ROMUALDO:- 30.000,00 euro MARCELLO:- 20.00,00 euro... ROMUALDO:- 20.000,00 euro.... LUANA :- bravo.... ROMUALDO:- ed altri 9.000,00 in contanti SAVINA:- e sono 29... già così ROMUALDO:già...già...scatta...Ia banca fraudolenta...comunque non c’è niente fin ora... mi diceva quando ho acchiappato la CAZZANIGA.... MARCELLO:- saccagnala pure tu.... ROMIJALDO:- ha già fatto l’istanza ...però è un altro il problema non è che puoi muovere ...(..)... che questo il problema si deve trovare una soluzione o un modo che si paga la fattura a tizio caio e sempronio e si paga la fattura, e se no come fai a togliere questi soldi LUANA :- liquidi non nè puoi prendere... ROMUALDO:- hai capito come...questo me lo ha detto pure la CAZZANIGA...che l’abbiamo stretta che io vado in banca tutti i giorni... MARCELLO:- si...comunque...Mi...Mi la CAZZANIGA ...deve dire che non c’ha niente Mirco ha debilitato tutto che Mirco... ..omissis.... Ritorna il discorso del riassetto societario susseguito dall’attuazione di un falso giro di fatture predisposto per avere liquidità di danaro. .omissis... MARCELLO:- i fogli dove sono LUANA:- ce li ho io... io mi sono fatta le fotocopie di tutto MARCELLO:- ascoltami. . . .fai rientrare subito Mirco quando esci e gli dici di togliere dal cassetto... LUANA:- di Ra.... dalla scrivania di Ramona MARCELLO:- no.. .a Mi... .di togliere tutta la documentazione. ROMUALDO:- abbiamo cacciato.... LUANA:- abbiamo già tolto tutto.... MARCELLO:- in ufficio ROMUALDO:- ho tutte le chiavi io.... LUANA:- mezzi lei...mezzi lui... .e mezzi lei di quelle. ..quelle cose.... ROMUALDO:- di tutta... .di tutto il mondo... MARCELLO:- tutti i documenti personali.. .dell’immobiliare.... LUANA:- tutte....abbiamo portato via tutto.... ROMUALDO:- tutte... .li ha tutti Mirco MARCELLO:- i documenti della casa di PASQUALEDDU... ROMUALDO:- li ha tutti Mirco... LUANA:- portato via tutto.... MARCELLO:- l’ultimo rogito che siamo facendo.... ROMUALDO:- non l’hai nella cassetta MARCELLO:- no.... ROMUALDO:- non era nella cassetta.... MARCELLO:- no è nell’ufficio.... LUANA:- allora adesso gli dico ROMUALDO:- nella cassetta.... LUANA:- l’immobiliare... MARCELLO:- allora l’immobiliare devi guardare l’ultimo rogito fatto quello di Pasquale... LUANA:- uhm va bene.... MARCELLO:- toglilo...che se viene qualcuno nell’ufficio lo trova. ROMUALDO:- l’ha tutto Mirco alla casa LUANA.- adesso glielo chiediamo per sicurezza. ..se c’ha tutto no hai una penna zio.... ROMUALDO:- si.... MARCELLO:- dentro....dove..c’è RICCARDO.- ma non puoi scrivere MARCELLO.- dove ci sono le due scrivanie . . ..dietro la scrivania di Ramona dove c’è.... ROMUALDO.- dove c’è la chiave LUANA:- è chiuso MARCELLO:- ....(..).. .spacca ROMUALDO:- è dov’è MARCELLO:- rompi tutto... LUANA:- tanto poi c’è ne abbiamo.... MARCELLO:- giù...giù...DIETRO....dietrO c’è un piccone ....nell’ufficio c’è un piccone. Acchiappa il piccone e spacca. LUANA:- no si apre.. .fai così si è aperto... MARCELLO.- c’è un divisorio c’è un raccoglitore lo prendi e lo porti via....tutta quella roba che c’è la porti via poi ...(...).. ci sono i miei raccoglitori personali.... LUANA:- ha già tolto tutto.... MARCELLO.- ok alle spalle di Ramona per terra c’è una (...)... chiusa a chiave.... LUANA:- ho capito.... ROMUALDO:- una c’è nè una chiusa... MARCELLO:- si.... LUANA.- quella sopra si apre che è aperta che gli ho detto io lascia aperto che ci sono le cose che ci servono... .quella sotto... MARCELLO.- quella sotto prendi il piccone e spacchi.... LUANA:- lo apriamo e c’è un faldone ne.... MARCELLO:- tutta la roba che c’è dentro LUANA:- ah....tutta.... MARCELLO:- prendila e la porti via statevi attenti che non ci sia qualcuno appresso. LUANA:- io non la posso portare che sono figlia a te e risalgono a me... .0 Mirco o lei... ROMUALDO:- la prende Mirco Marcè.... LUANA:- io non la posso portare ROMUALDO:- Mirco lui e....Mirco e u’ come cazzo si chiama che non mi viene in mente là.... MARCELLO:- Mirco... LUANA:- Luca....abbiamO tolto tutto.... ROMUALDO:- tutto a casa là.... LUANA:- tutto quello che era da togliere se lo sono portati a casa io non posso tenermi niente... ROMUALDO.- se lo sono portati tutto alla casa loro.... LUANA:- vengono a farmi un controllo...lì mi trovano...mi trovano.... MARCELLO:- .. .(. ..) di Mirco LUANA:- Luca oh.... MARCELLO:- Luca chi.... LUANA:- il ragazzo... MARCELLO:- quello che sta con lui.... RICCARDO:- quello dell’orecchio.... LUANA:- è venuto in ufficio... RICCARDO:- quello dell’orecchio.... LUANA:- è venuto a prenderlo.... MARCELLO.- da chi non telo aspetti ti aiutano ROMUALDO:- che sono in gamba .omissis.... Dalla porzione di conversazione di cui sopra, riemerge l’importanza rivestita dal ragioniere della società MIRKO Sala, il quale unitamente al suo convivente, ha nascosto tutto l’incartamento riguardante le attività illegali poste in essere dalle società gestite da PAPARO Marcello. Ma Sala Mirko non si e’ limitato ad aiutare Paparo ad eludere le attitivita’ di indagine occultanto documentazione compromettente. Conversazione del 16.03.2005, ore 11.07 progressivo nr.55 in entrata sull’utenza telefonica nr.3206540815 dall’utenza telefonica n nr.3331461574, il cui intestatario è in corso di accertamento in uso a PAPARO Romualdo LEGENDA MIRKO:- SALA Mirko, in altri atti meglio indicato. ROMUALDO:- PAPARO Romualdo, in altri atti meglio indicato. (...):.. Locuzione incomprensibile. MIRKO:- Pronto.... ROMUALDO:- Mirko. MIRKO:- SI. ROMUALDO:- Segnati questo numero non chiamare su su quell’altro e non lo dare a nessuno... MIRKO:- Ok ve bene. ROMTJALDO:- CIAO ciao. MIRKO:- Ciao.... Come si evince nella conversazione di cui sopra, PAPARO Romualdo si raccomanda con Mirco Sala di contattarlo solo ed esclusivamente sull’utenza con cui lo sta chiamando e di non dare a nessun altro tale numero. Conversazione del 28.04.2005, delle ore 13.46, progressivo 949, in uscita dall’utenza nr.32065408]5 in uso a SALA Mirko, sull’utenza nr.3460814347 in uso a PA FARO Marcello Legenda MIRKO:SALA Mirko MARCELLO :PAPARO Marcello (...) Locuzione incompresa .omjssis... Al Mi OO’55” MARCELLO:E poi un’altra cosa. Attivatevi con Roberta sulla Log’in. MIRKO :Eh.. MARCELLO: Spegni. MIRKO:Si. MARCELLO:Spegni, spegni tutto! MIRKO:Va bene. MARCELLO:Eh Lei fa la mattina di là, di qua. ..Roberta. MIRKO:Si. MARCELLO:Pomeriggio la mandi di là. MIRKO:Pomeriggio a Segrate? MARCELLO:Pomeriggio a Segrate, si. MIRKO:Va bene. MARCELLO:Eh allora in moto con la log’in ma tempestivamente, pure. MIRKO:Eh. . .allora, tu oggi ci sei per andare da (...)? MARCELLO:(sovrapposto)Quando arrivi.. Quando arrivi in ufficio, quando arrivi in ufficio.. MIRKO:Eh. MARCELLO:I mastrini della ceseco sono arrivati. MIRKO:Ok. No, ma io voglio accelerare con tutto. MARCELLO:Eh MIRKO:(...) a fare tutto. MARCELLO:( sovrapposto) Ma la log’in. La log’in per fine mese... .io l’avrò chiusa per fine mese. MIRKO:Eh, non dipende da me, se quello non mi manda i mastrini! .omissis... pure. Eh.. Al Mm. 02’40”. MARCELLO:Mirko, un’altra cosa. MIRKO:Dimmi MARCELLO: dobbiamo pensare sul discorso della.. .del consorzio, di metterti come presidente. Uno. MIRKO:Mm MARCELLO:Eh .due:devi parlare con Malavasi stasera. MIRKO:Si. MARCELLO: urgente vallo a trovare, e gli dici “Con l’immobiliare, io devo sparire da quell’immobiliare” Come bisogna com. .combinare, urgente MIRKO:Devi fare la cessione quote. MARCELLO :Eh. entro un paio di giorni bisogna farlo. MIRKO:ok e chi ci metto? MARCELLO:Mirko lascia tutto indietro, lascia tutto indietro. MIRKO:Si, si, non ho problemi. E chi metto? MARCELLO:Come presidente del consorzio? MIRKO:No, per cedere le quote e non comparire più. MARCELLO:Ah! Come.. .sulle quote? MIRKO:Mmm MARCELLO:Entro oggi telo do io il nominativo. MIRKO:Va bene. MARCELLO:Mm Digli a Malavasi di farsi trovare stasera la da te.(...) MIRKO:Si, allora bisogna fissare l’appunatmento dal notaio. Cedi anche le quote? MARCELLO:Si (sovrapposto), si. Si, immediatamente, si. MIRKO:Mm Ok. MARCELLO:Quote e tutto. Sul consorzio, e presidente io devo. .devo sparire .non tu preoccupare, comunque, stai tranquillo che non c’è niente.Però (...) MIRKO:Io non mi sono mai preoccupato, e.. MARCELLO:Esatto Vai tranquillo. MIRKO:Ti conosco MARCELLO:Non .non agitarti. MIRKO:Non mi sono agitato quando c’era da agitarsi! MARCELLO:Bravo MIRKO:Eh, cioè, nel senso.. MARCELLO:Tranquillo perchè tutto... MIRKO:per me sei sempre Marcello. MARCELLO:Siamo sempre assieme, comunque. MIRKO:Mmm MARCELLO:Eh .attivati su queste cose qua, dai. La partita iva di Michele, l’hanno fatta? MIRKO:penso di si. Mi mandavano il certificato appena lo ricevevano, perchè lo mandano via internet. MARCELLO:Ah, (..) MIRKO:Comunque appena ce l’ho glielo do a Luana MARCELLO:Si, si. MIRKO:Un merito dovrei averlo. MARCELLO:Va benissimo, Mirko. MIRKO:Ok. MARCELLO:Allora, metti da parte tutto e attiviamoci su questo discorso qua. MIRKO:Va bene MARCELLO:Se hai bisogno prenditi Roberta. MIRKO:Si Va bene. MARCELLO:Ciao MIRKO:Ciao Sala Mirko afferma quindi la propria fedelta’ a Paparo Marcello ed e’ disponibile ad assumere cariche quale prestanome di Paparo Marcello. Poco dopo parla di Paparo Marcello con una dipendente di una banca con la quale oepra Paparo, in termini evidentemente consapevoli della personalita’ di Paparo Marcello e della illiceita’ della provenienza del suo denaro: Conversazione del 28.04.2005, delle ore 14.33, progressivo 961, in uscita dall’utenza nr.32065408]5 in uso a SALA Mirko, Sull’utenza nr.0392302557 della banca San Paolo Imi, filiale di Vimercate. Legenda: MIRKO: SALA Mirko ENRICA: Dipendente San Paolo Imi, filiale di Vimercate. (...): locuzione incompresa .omissis.. mm. OO’50” MIRKO:no, non so cosa è successo. ENRiCA:Eh. MIRKO:Ho voluto iniziare a dirtelo perchè la mia delega, adesso io la faccio revocare. Perché io non voglio.. ENRJCA:Ma cosa è successo? MIRKO:Non lo so, adesso devo fissare appuntamento, cessione quote, di qua e di là, e... ENRJCA:Ma della Quality? MiRKO:Non so se hanno riaperto qualcosa relativo a lui. Cioè, io mi sto un pò stancando, anche, di tutta sta situazione. ENRiCA:Hanno riaperto in che senso, di procedimenti? MIRKO:Mmm. Secondo me, si. ENRICA:ma scusa, l’altro giorno era qua quando l’ha chiamato l’avvocato.. MIRKO:Eh, l’altro giorno, poi lui ieri sera mi ha chiamato, dicendo di bloccare le firme, gli ho detto guarda che io il verbale l’ho già stampato. Cioè.. ENRICA:Ma, me le ha depositate lui l’altro giorno, eh? MIRKO:Si, che non ho ancora fatto la pratica in camera di commercio, ok. Però, io, il verbale l’hai visto. Cioè, non è verbale scritto a mano, un verbale scritto sui fogli del verbale assemblea. ENRICA:E alla fine di tutto, chi firmerà. MIRKO:Eh, non lo so. Devo cambiare tutto, tutto, in tutte le società.Non lo so, io pensavo che sapessi qualcosa tu. ENRICA:No.no MIRKO:Perchè io voglio saperlo, a questo punto, adesso voglio saperlo. ENRICA:No, non so proprio nulla. Allora adesso capisco anche.. MIRKO:No, perchè a questo punto ENRICA:Capisco anche perché mi ha fatto revocare il pagamento, stamattina. omissis Mi 03’12” ENRICA:Eh. .ma tu hai. .hai dedotto che fosse per.. .relativo a quello MIRKO:No, melo ha fatto capire perchè poi mi ha detto: “Chiamami dal negozio” a un altro numero. Eh. ENRJCA:Vabbè D’accordo. Vediamo cosa.. MIRKO:Eh, io pensavo che tu lo sapessi, perché adesso io devo mandare. .ho fatto un cazzo di pagamento, adesso mi sta venendo il dubbio che cazzo. .a chi cazzo lo faccio firmare sto pagamento. ENRiCA:Eh, chi ha i poteri di firma? Per ora, lui. Per ora lui. MIRKO:(sbuffa) ENRiCA:Punto MIRKO:Non ce la.. lo sai che non cela faccio più, Enrica. Non ce la faccio veramente più. Non ce la faccio più a lavorare con sta gente, credimi. Scusami sto sfogo, ma non ce la faccio veramente più. ENRiCA:E no lo capisco, lo capisco. Per l’amor di dio, ma l’unica cosa è cercare di capire perchè. Non è che questo si alza, un giorno ci deposita lò firma e il giorno dopo ce la fa revocare. Cioè, per quale ragione? MIRKO:No, adesso fa venire qua anche Roberta, perchè chiuderemo venti bilanci. Quello..soprattutto, dobbiamo chiudere la Log’in.. ENRICA:E allora, c’ha strizza degli accertamenti fiscali. No? MIRKO:Si, però me Io devi dire in faccia. Se è così. ENRICA:No, non lo so, non lo so. Vabbè, vedremo cosa. .cosa ne esce. MIRKO:No, perché adesso devo cambiarli tutti, devo fare anche le cessioni quote. ENRICA:Ma le cessioni quote di cosa? MIRKO :Dell’immobiliare ENRICA:Di nuovo? MIRKO:Si. ENRJCA:Ah. .e a chi? MIRKO:Cioè. ENRICA:A chi? MIRKO:Eh, a chi. E’ quello che gli ho detto, mi devi far sapere..devo cambiare il presidente, perchè poi non me lo aveva fatto più cambiare quello del consorzio. Non so chi mette. ENRJCA:No, ma vediamo un pò chi vuole mettere, primo, e quando intende farlo, perchè io, al momento, le . .l’unica firma autorizzata è la sua. Punto. .omissis.. .(Mirko chiede consiglio su cosa succede quando si cambiano le quote) Al mm. 06’14” MIRKO:Che poi, l’Immobiliare Caterina non mi sembra che ci sia niente di strano. Vabbè, però... ENRICA:Che ci sia? MIRKO:Qualcosa di strano. Ha comprato tre immobili, ne ha affittato due. (ride) con contratti registrati, vabbè..quello che è ENRICA:L’i sicuramente no, però, sai..se tutto nasce dalla sua persona, i soldi che lui ha buttato dentro lì, magari andranno a vedere da dove arrivano...non lo so. MIRKO:Ah, nel senso che...è vero. Va bene. Al massimo andrò a Cologno. No, a San Maurizio. Gli ho detto alla Gisella se mi affitta una scrivania. ENRICA:Eh, potrebbe essere una idea. MIRKO:Eh? ENRICA:Potrebbe essere una idea. MIRKO:No, ma (ride) ENRiCA:No, non lo so, cioè non so cosa gli serve, io sono rimasta l’altro giorno, quando l’avvocato era qua, era qui davanti a me, che ha ricevuto la notizia MIRKO:(...) perchè comunque gli è tornato qualcosa di scritto, e mi sembrava abbastanza chiaro. ENRICA:Cioè, ti è tornato qualcosa di scritto? MIRKO:No, dico, quella cosa che gli avevano fatto avere scritta. ENRICA:Mmm MIRKO:Mi sembrava abbastanza chiara. ENRICA: serviv quella cosa abbast. .che gli avevano scritto era di un certo tenore, il procedimento in corso era un’altra cosa MIRKO:Eh. Però non era legato a quel sequestro, giusto? ENRJCA:No no. Cioè, il sequestro. .cioè la, la roba, i soldi sono stati dissequestri perchè i reati contestati non prevedevano il sequestro. MIRKO:Mmm ENRICA:Dopodichè c’era tutto il procedimento dei reati contestati, che, secondo quanto ha detto lui l’altro giorno, e la telefonata, ti ripeto,l’ha ricevuta qui davanti a me, i reati erano stati tutti.. .son stati tutti decaduti. Dall’altro giorno a ieri sera, non so cosa sia successo. Sinceramente, non lo so. MJRKO:Niente ENRJCA:Mmm MIRKO:Ti faccio sapere. .omissjs.. Sala Mirko cerca quindi di acquisire da Enrica ulteriori informazioni in merito ai procedimento a carico di Paparo Marcello, e di informarsi sui rischi che correrebbe personalmente se ricoprisse la carica di presidente del consorzio, come richiestogli da Paparo. Nella conversazione SALA per indurre Enrica a ulteriori confidenze ne fa a sua volta, riferendo gli strani atteggiamenti e cautele usate dal PAPARO, come quello di chiamarlo con un numero sconosciuto, e dicendo di farsi richiamare usando l’utenza del negozio gestito da VARICELLA Luca, ritenendola utenza “sicura”: Altre conversazioni intercorrono con Roberta Lattuada: Legenda360 MIRKO: SALA Mirko ROBERTA:LATTUADA Roberta (...) Locuzione incompresa. ..omissis.. Al min. 01'46'' ROBERTA:Vabbè ma scusami un attimo ma dimmi quella cosa lì, che cosa mi dovevi dire di Marcello? MIRKO:Ma niente, praticamente poi oggi è arrivato.. ROBERTA:Eh! MIRKO:senti ma parlando chiaramente che cazzo è successo? ROBERTA:Eh! MIRKO:(...) quando lo avevano arrestato. ROBERTA:Si! MIRKO:C'è il discorso che gli avevano sequestrato sti cazzo di soldi. ROBERTA:Si MIRKO:Che gli hanno trovato nella cassetta di sicurezza. Allora, quando poi l'hanno scarcerato, hanno fatto il processo e tutto, praticamente, l'avvocato gli ha detto che comunque non c'era legame al fatto che loro fossero andati in una cassetta di sicurezza per un porto abusivo d'armi ROBERTA:Mmm MIRKO: A sequestrare sti soldi, anche perchè son cento e passa mila euro. ROBERTA:Eh. MIRKO:E infatti il giudice gli aveva dato ragione, perchè fa.. non c'è attinenza al reato al sequestro dei soldi. ROBERTA:E poi? MIRKO:Cosa è successo. Il magistrato, però, adesso il magistrato vuole capire sti soldi da dove sono arrivati. ROBERTA: Minchia, che brutta storia! MIRKO:Allora, il suo, adesso, qual'è il suo problema. ROBERTA:Eh. MIRKO:Perchè, praticamente, lo sai da dove arrivano, cioè alla fine.. ROBERTA:(sovrapposto) Eh, si, si.. MIRKO:No, io non ho niente di strano.. cioè, nel senso, non è che faccio.. ROBERTA:Ma lo so che non è vero.. MIRKO:Cioè, a me il fatto che magari mi accusino di riciclaggio o di traffico d'armi, o di quell'altro... ste cazzate qua, cioè, non esiste, perchè comunque, alla fine, ok, può esserci magari il discorso.. un altro tipo di reato che però no c'entra un cazzo con questi qua. ROBERTA:No, no, infatti. MIRKO:E allora lui è un pò agitato, cioè è andato un pò perchè dice cazzo fino all'altro ieri mi han detto che era tutto a posto, adesso, molto probabilmente, non c'è niente di sicuro, ma molto 360 Cnv del 28.04.2005, ore 20.07, prog.980, in entrata su ut.3206540815, in uso a SALA Mirko, da ut.3479051391 in uso a LATTUADA Roberta, autorizzata con decreto avente nr.690/05 r.i.t.t. probabilmente vorranno accertarsi di questi soldi. E allora, sai, giustamente lui è un pò spaventato. ROBERTA:Eh, si, eh. MIRKO:Perchè lui già ingigantisce uno spillo.. bhè, si vabbè, però cazzo, mi hai fatto agitare anche a me. Cioè.. eh, vabbè, comunque domani andiamo dal consulente alle quattro, gli spieghi, vediamo la tua posizione, se ti devi togliere da tutte le società, ti togli da tutte le società, e basta. E poi vediamo di costruire qualcosa per giustificare sta cosa, e basta. ROBERTA:Vabbè, poi ne parliamo domani, va. Ciao. MIRKO:Solo che c'è da sistemare un pò tutto. ROBERTA:E per forza. MIRKO:Per quello ha detto fammi venire Roberta. ROBERTA:Ho capito, E però, scusami, mi deve spiegare qualcosa, non credi? MIRKO:Ti spiego io: ho carta bianca. ROBERTA: Ma scusa, su tutto mi puoi spiegare, mi puoi dire tutto anche quello che mi stai dicendo adesso?(...) MIRKO:Si, si. Ti dico tutto. Non me ne frega niente. Ti dico tutto. Cioè Roberta, io ti dico tutto perchè io ti ho portato lì quindi ti dico tutto. Tutto. Lui si fida di te, perchè stasera abbiam parlato anche di te, poi.. ROBERTA:Ah.. MIRKO:Lui ha detto bene o male che ho trovato comunque Roberta perchè, cazzo, c'ha più che i coglioni. Niente, vabbè, son contento che tu ti trovi bene, mi è spiaciuto che avete avuto quel disguido all'inizio. Fa si, no, vabbè, sono un coglione io. Gli ho detto, si, però, sai, cioè la gente se ti conosce è un conto, magari adesso lei ti conosce un pochettino di più. All'inizio poteva pensare ma chi è sto pazzo. Io gli ho detto così, eh! ...omissis... Sala parla anche con la nuova segretaria di nome Roberta, identificata in LATTUADA Roberta, nata a Bollate (MI) il 19.06.1969, residente a Senago (MI) in Via L.Da Vinci nr. 16. I due, durante le conversazioni che intercorrono tra di loro esprimono perplessità su PAPARO Marcello e sulla provenienza del denaro investito, che fa capo tutto a Marcello. Sala dunque conosce le attività illegali PAPARO Marcello, e anche la illiceita’ della provenienza del denaro con cui ha iniziato le attivita’ economiche. Sala Mirko si dichiara anche disponibile a falsificare documentazione al fine di fornire veste formalmente valida ad attivita’ svolte da Paparo Marcello, come ha fatto per esempio in occasione dei lavori della P & P presso i cantieri della Locatelli. Sala e Lattuada a causa dei problemi che le linee telefoniche delle ditte hanno, fanno emergere la paura di essere intercettati, come meglio si evidenzia nella sotto notata conversazione: conversazione delle ore 19.48 del 11.05.2005,prog.1256, in uscita dall’utenza 3206540815 in uso a SALA Mirko, verso l’utenza 3479051319, in uso a tale Roberta, dipendente della Quality Log., in corso d ‘identificazione Legenda: MIRKO: SALA Mirko ROBERTA: Dipendente Quality Log, n.m.i. .omissis... mm. 15’05” MIRKO: Non mi hanno dato abbastanza liquidità per aprire, perché non sono Paparo e quindi ho un fido di diecimila euro ROBERTA:Mirko! Hanno dato a te la stessa che avrebbero dato a me o a qualsiasi altra persona “normale” (calcando la voce), e non un delinquente, che apre una società. Ringrazia il cielo che è stato così. Cioè, io son contenta che è stato così, Mirko, perchè vuoi dire che sei una persona normale, una brava persona e non hai rubato e fatto dei male a nessuno MIRKO:E infatti si vede che non ho mai rubato, non c’ho un cazzo di una lira ROBERTA:Si, almeno sei pulito. Nessuno ti può dire niente. Quello là può anche avere un pacco di soldi, ma guarda.. .lasciamo stare. Chissà come mai la linea. .vabbè, non voglio neanche saperlo. Ma dov’è che sei9 ...omissis... Conversazione delle ore 21.08 del 31. 05.2005,prog. 1667, in entrata sull ‘utenza 3206540815 in uso a SALA Mirko, dall’utenza 0299053976,intestata ed in uso a LATTUADA Roberta , dipendente della Quality Log. Legenda: MIRKO: SALA Mirko ROBERTA: LATTUADA Roberta. (...) Locuzione incompresa Al mm. 01:51 MIRKO:Niente sperando che domani almeno i telefoni vadano ROBERTA:No non credo, come fanno ad andare?Quando tu chiami lì parte il fax MIRKO:Non andavano alle sei7 ROBERTA:Eh9 MIRKO:Non andavano alle sei7 ROBERTA:No, no. MIRKO:Che figata cioè.. ROBERTA:(Ride) Mirko ma secondo me è strano però, sembra che qualcuno faccia qualcosa con quei telefoni, no MIRKO:Ma si, saranno sotto controllo non è possibile che ogni due per tre saltano ROBERTA:E infatti. Poi non riesci a sentire chi ti parla. .no ma dai c’è qualcosa. E anche lui quando è venuto il tecnico che aveva paura che mi ha detto di controllare cosa faceva il tecnico, dai... MIRKO:Niente ROBERTA:Cioè io non sò cosa dire. Non ho parole Deve quindi ritenersi che anche Sala Mirko sia partecipe della associazione criminosa di cui al capo 1 dell’imputazione, quale uomo di fiducia di Paparo Marcello in particolare nelle questioni che richiedono competenza giuridica. TALLARICO Francesco, nipote di Paparo Marcello e Romualdo, e’ uomo di fiducia di Paparo Marcello. Insensurato, svolge il ruolo di prestanome per conto di PAPARO Marcello per le attività imprenditoriali del sodalizio: e’ infatti consigliere del Consorzio Ytaka e socio unico della Immobiliare Caterina E’ pienamente consapevole del contesto mafioso nel quale i Paparo sono inseriti e della guerra di mafia a Isola di Capo Rizzuto. Viene chiamato anche a provvedere alla custodia delle armi. Attento ad utilizzare linguaggio criptico, viene interpellato per procurare un’arma a Paparo Salvatore, e risponde a Marcello di sapere dove le armi sono custodite. Dopo l’attentato a Paparo Marcello collabora con lui nelle ricerche sull’autore della aggressione. E’ pertecipe del gruppo organizzato sul quale si indaga Tallarico e’ perfettamente a conoscenza della guerra di mafia tra Arena e Nicoscia, e del coinvolgimento in detta guerra di Paparo Marcello, nonche’ dei rimproveri che vengono mossi a Paparo Marcello, che il fratello Salvatore giudica in buona misura fondati, come si evince dalla seguente conversazione: Conversazione delle ore 22.21 del 03.05.2005, progressivo nr. 284 in uscita dall ‘utenza 3487526620 in uso a TALLARICO Francesco verso l’utenza 3497585585 in uso a PAPARO Salvatore Legenda Franco: TALLARICO Francesco Salvatore: PAPARO Salvatore (...) Locuzione incompresa “Conversazione in dialetto Calabrese” ..omissis... Al min.00’38” Franco:Che c’è ohi Zi? Salvatore:E niente ti avevo chiamato.. Franco:Tutto bene? Salvatore:..tutto apposto. Ti avevo chiamato per vedere se mi rintracciavi a Zio Marcello? Franco :Ah! Salvatore:Eh..e poi l’ho trovato io.. Franco:Ah apposto? Salvatore:Si tutto apposto Franco:E vàbè Salvatore:Tutto apposto e niente di... Franco:in ordine Salvatore:..niente di nuovo, tutto apposto e niente di nuovo.. .omissis... Al min.O1’14 Salvatore:E niente che siccome c’è qualcuno che vuole fare il Galletto Franco :Uhnmi Salvatore:Gli e ne avevo parlato a Zio Marcello. .E gli ho detto che siccome mi trovo da solo io. Franco:Eh, uhmm Salvatore:Se mi poteva mandare qualcuno. Franco:Ah... Salvatore:Ah! Franco:Ho capito. Salvatore:Eh. Che. .qualcuno buono. Franco:Và bene Salvatore: Eh.. .che mi ha detto non ti preoccupare che ora me la vedo io, mi ha detto. .Non ti preoccupare proprio per niente. Franco:Và bene dai. Salvatore:gli ho detto no che non.. .non mi sono preoccupato fin’ora. .E mi preoccupo ora? Forse giusto per, per fare, per fare le scarpe più di qualcuno Franco:E si! Salvatore:Eh. .Cioè Franco:Poi che vuoi.. Salvatore:(...) messi. Franco:(...) Salvatore:Eh! Franco:E bà bè, ma tu sei sempre stato un leone comunque.. Salvatore:Gli ho detto che si erano messi, che non avevano capito.. .cose per freschezza Franco:(Ride)và bene dai.. Salvatore:Che poi se ne parla.. .Mi ha detto non non ti preoccupare che ora ora me la vedo io Franco:E si dai..Ora domani ne parliamo comunque Salvatore:Eh, e questo qui gli ho detto.Che se no mi trovavo solo Franco :Ubmm Salvatore:Gli ho detto mandami a qualcuno che mi faccia compagnia Franco:E si Salvatore:Di trovarmi (sovrapposizione), di trovarmi, di trovarmi un compagno buono. .Un compagno di quelli fedeli.. Franco :(ride) Salvatore:(ride) che come lo comandi e comandi mi risponde. .Gli ho detto che poi me la vedo io. .Mi ha detto che ora ti mando a qualcuno non ti preoccupare Franco:No ma è tranquillo comunque. Salvatore:E questo qui. Mi ha detto che ora domani se ne parla Franco:E và bè dai ora domani gli e lo dico, tanto ne parla, capito? Salvatore:E si certo che ne parla. Franco:Ok dai Salvatore:Che qui a Isola non è che stanno andando tanto dolce le cose. Franco:Che c’è uno schifo. Salvatore:Eh.... Franco:Io sò chi ti tiene là? Salvatore:Mi tiene perchè. .mi deve tenere. Franco:Se ero meno dite da ora che me ne ero volato. Salvatore:Mi deve tenere per forza, e chi è..e a chi è che tieni, Franchicè?A Zio Sergio? Franco:No, ho detto no.. .io so chi ti tiene a te lì?A venirtene sù e unirti a noi . . Salvatore:Ho capito,però qui chi è che resta?Zio Sergio? Franco:Ah..! Salvatore:Che vanno i cristiani e non gli interessa niente.. Franco:Si Salvatore:Ah? Che vanno i cristiani al negozio e gli e li manda negativi... no non voglio sapere niente io. Franco:Si Salvatore:Oggi gli ho fatto una rimproverata al telefono che mi sono divertito, gli ho fatto Franco:Ohi Zi (...) Salvatore:Gli ho detto mannaggia. .mannaggia la indolorata che passi dalla via nuova non mi salutare neanche come fratello che dove ti vedo e vedo ti prendo a calci nello stomaco e a legnate ti prendo Franco:Mannaggi alla madonna Salvatore:Gli ho detto tu mio fratello sei, gli ho detto ma vai a cacare vai. Fai tanto il galletto e poi chi viene e viene la manda negativa, che non sei figlio a Mico (...)..(impreca) ti ti. .il cuore ti mangio.Che ce ne sono meglio di tuo padre? Franco :Mha Salvatore:Ah? gli ho detto.. Paparo Salvatore, fratello di Marcello, ritiene quindi che Marcello dovrebbe essere piu’ generoso con i suoi “amici” Conversazione delle ore 12.561 del 08.05.2005, progressivo nr.476 in entrata sull’utenza 3487526620 in uso a TALLARiCO Francesco, dall”utenza 3497585585 in uso a PAPARO Salvatore Legenda FRANCO:TALLARICO Franco SALVATORE:PAPARO Salvatore (...) Locuzione incompresa “Conversazione in dialetto Calabrese” FRANCO :Pronto SALVATORE:E biongiorno FRANCO:Wèe salute SALVATORE:E volete rispondere a questo telefono o no FRANCO:Eh..che è tutto apposto? SALVATORE:State dormendo ancora? FRANCO:E ora mi sono alzato SALVATORE:E me ne sono accorto, che forse ti sto facendo trecento squilli FRANCO:Che c’è? SALVATORE:E niente, ti stavo dicendo se mi rintracci Zio Marcello che s to provando ma non mi risponde FRANCO:ti dico la verità ora l’ho sentito SALVATORE:Ah FRANCO:Eh, che mi ha chiamato con il numero anonimo SALVATORE:Eh, li ho tutte e due i numeri solo che non mi risponde (...) due tre FRANCO:no non vorrei che lo ha cambiato ancora, hai capito? SALVATORE:Di nuovo? FRANCO:Eh SALVATORE:(sovrapposizione)Eh. FRANCO:Però gli ho già parlato dite SALVATORE:Eh, e vedi se lo rintracci.. FRANCO:Però mi ha detto che se la sta vedendo lui con Zio Romualdo SALVATORE:Eh, ho capito FRANCO:Hai capito? SALVATORE:che gli ho chiamato a Zio Romualdo ieri. FRANCO:E perchè non è che.. .voi lo sapete siete fratelli dovete rientrare voi no? SALVATORE:Si si, ma gli ho chiamato a Zio Romualdo ieri e mi ha spiegato la situazione più o meno.. FRANCO:(...) SALVATORE:Eh, solo che gli e lo volevo dire, hai capito? che mi doveva.. FRANCO:Secondo me, oggi che è domenica SALVATORE:Eh FRANCO:Li ha spenti SALVATORE:Eh FRANCO:Il Lunedì provo a chiamarlo io e gli dico ohi Zi vedi che è urgente chiama.. SALVATORE:Eh FRANCO:Che ti posso fare non è che lo vedo, non c’è a nessuna parte SALVATORE:Ah FRANCO:hai capito? SALVATORE:E và bene dai. Se lo rintracciavi era meglio così parlavo direttamente con lui. FRANCO:Ma mi sà che deve essere sul lago una cosa del genere SALVATORE:Sul? FRANCO:Lago SALVATORE:Il Lago? FRANCO:E’ andata sul lago si, perchè era. .quando mi ha chiamato stamattina SALVATORE:E’ sto provando il 335 il 333 sto provando il 334. Li sto provando tutte e tre, e tutte e tre spenti li ha.. .Forse quando parlavo con può essere che lo beccavo, lo vedi? FRANCO:E prova tu ohi Zì che provo pure io SALVATORE:Ah FRANCO:Ora io provo a richiamano.. SALVATORE:Eh FRANCO:E gli dico di chiamarti SALVATORE:Che lo ha il numero FRANCO:Ok dai SALVATORE:Eh FRANCO:Gli e lo dò io SALVATORE:Eh, casomai daglielo per chiamarmi che gli devo dire FRANCO:Và bene SALVATORE:Eh FRANCO:Ok .omissis... PAPARO Salvatore, avendo avuto una chiamata da quelli delle Castelle, per motivi collegati agli ambienti malavitosi di Isola di Capo Rizzuto, contatta i fratelli Romualdo e Marcello affinché costoro intercedano con tali personaggi per sistemare le cose. Infatti, i due fratelli gli dicono sicuramente di non presentarsi a tale chiamata in quanto ritengono il Salvatore a rischio di vita. Tale certezza la si ha nelle conversazioni che Salvatore ha con Tallarico Francesco ove lo stesso dichiara che il fratello Marcello gli deve mandare qualcuno buono che lo affianca poiché c’è qualcuno che vuole fare il galletto. Paparo Salvatore, tossicodipendente nel corso del procedimento trasferitosi presso un centro di recupero ad Erba, e’ quindi pienamente consapevole del contesto mafioso nel quale la sua famiglia opera e nel quale egli stesso e’ inserito, tanto da chiedere al fratello Marcello di procurargli un’arma mentre si trova a Erba, e da invocare il suo aiuto mentre si trova a Isola di Capo Rizzuto. Non risulta pero’ che abbia dato alcun apporto causale alla vita della associazione criminale, pur essendo pienamente consapevole della sua sussistenza. Non si ritengono quindi sussistenti a carico di Paparo Salvatore gravi indizi di colpevolezza con riferimento al reato di cui al capo 1 dell’imputazione. Paparo Salvatore e’ accusato dei reati di cui ai capi 1 e 4. Per il reato di cui al capo 4 non si ritengono sussistenti gravi indizi di sussistenza del reato, come sopra esposto. Viene quindi rigettata la richiesta di applicazione di misura cautelare nei confronti di Paparo Salvatore. Si ritiene invece che Tallarico Francesco sia partecipe della associazione di cui al capo 1 dell’imputazione quale uomo di fiducia di Paparo Marcello Paparo Giancarlo Compare nel presente procedimento con riferimento alla detenzione della micidiale arma anticarro di cui al capo 5 dell’imputazione. Benche’ tale fatto sia di estrema gravita’, ed indicativo del suo inserimento in una consorteria criminale organizzata a Isola di Capo Rizzuto, non emergono prove circa la sua appartenenza al gruppo capeggiato da Paparo Marcello, con il quale non risultano rapporti nella presente indagine. Ne’ emerge che Paparo Giancarlo abbia in altro modo sostenuto il gruppo capeggiato dal fratello. Si riportano di seguito le conversazioni rilevanti che riguardano Paparo Giancarlo: Conversazione delle ore 16.35 del 07.02.2005, in uscita dall’utenza 3494133516, in uso a PAPARO Romualdo, progressivo nr.1150, verso un’utenza telefonica 3333969310 in uso a PAPARO Giancarlo in altri atti meglio identificato. - LEGENDA PAPARO ROMUALDO PAPARO GIANCARLO .(..) LOCUZIONE INCOMPRENSIBILE.... Conversazione in dialetto calabrese GIANCARLO:- Pronto7 ROMUALDO:-Giancà GIANCARLO:-Ah .omissis. ROMUALDO:-che c’è? GIANCARLO:-Romuà! ! ROMUALDO:-che nuovo9 GIANCARLO:-Ma siamo qui ROMUALDO:-Uhm! dov’è che sei9 GIANCARLO:-A ROMUALDO:-Stai lavorando7 GIANCARLO:-Cortone..Si. . .sto lavorando ROMUALDO:-Uhmm!ma dimmi una cosa, ma ti sei visto con Peppineddru Stuzzcan. .7 GIANCARLO:-No..sono andato Linceddru ROMUALDO:-Ahhh~ GIANCARLO:-Ma tu ti sei visto con Peppinedru. .7 ROMUALDO:-E no con Peppineddru l’ho chiamato oggi e dice di essere a Firenze, poi ci vediamo tra domani e dopodomani GIANCARLO:-Eh e vai a trovano vai ROMUALDO:-perchè9 GIANCARLO:-Vai a trovarlo che ti ~ ch~gl’ha detta_Linceddru ROMUALDO:-Linceddru VATTERAMA..~ GIANCARLO:-Si ROMUALDO:-Uhmm! ma riguarda qualcosa della casa9 GIANCARLO ~ ROMUALDO:-Uhmm GIANCARLO:-e altri discorsi qui ROMUALDO:--uhiii~Di qui di Milano7 GIANCARLO:-ma di qui o di lì.~’ ROMUALDO:-Uhmm!uhmm GIANCARLO:-Hai capito7 ROMUALDO:-Vabbene và..ma gliel’ha detto lino7 omissis GIANCARLO:-E io sono stato pure lì oggi’ ROMUALDO:-Uhmm’ GIANCARLO:-Che mi hanno mandato a chiamare~ ROMUALDO:-dove’~ GIANCARLO:-ehh All’Isola~ ROMUALDO:-Uhmm’ GIANCARLO:-e mi hanno mandato a chiamare.. !e...abbiamo parlato ROMUALDO ~ GIANCARLO:-E mò tu..quelli che hanno i … ROMUALDO:-Ahh’ GIANCARLO:-Hai capito9 ROMUALDO:-Uhmm!ma i nostri7 GIANCARLO:-No dei nostri...l’amici di Peppe! ROMUALDO:-Uhmm!uhmm GIANCARLO:-Hai capito9 ROMUALDO:-Vabbene! e che volevano9 1 GIANCARLO:-niente parla con lui, che te la dice lui la serenata ROMUALDO:-vabbene và,ciao ciao... GIANCARLO:-Hai capito9 ROMUALDO:-Vabbene và GIANCARLO:-ciao Paparo Giancarlo comunica cioe’ al fratello Romualdo che Verterame Carmelo ha spiegazioni da fornire a Romualdo e a Marcello circa i danneggiamenti subiti. Subito dopo Paparo Romualdo telefona a Verterame Carmelo. ROMUALDO:-ciao...Conversazione delle ore 16.43 del 07.02.2005, in uscita dall’utenza 3494133516, in uso a PAPARO Romualdo, progressivo nr.1151, verso un ‘utenza telefonica 3484405079 intestata a VERTERAME Carmelina, nata ad Isola C.R. (KR) il 02.01 .1973, in uso a tale Lino Vetterama o Linceddru VA TTERAMA, . -~ Conversazione in dialetto calabrese LEGENDA PAPARO ROMUALDO UOMO .(..) LOCUZIONE INCOMPRESIBILE.. .omissis.... UOMO:- què.... ROMUALDO:- ohi lè... UOMO:- eh ROMUALDO:- e che c’è ve ne siete scesi subito dopo2 UOMO:-Ehhh.sono dovuto scendere... ROMUALDO:-perchè UOMO:-Ehh, niente..mi ero già fatto una settimana.. !che c’è7 ROMUALDO:-ma che c’è,qualcosa9 UOMO:-E niente.. ROMUALDO:-ma chiama... UOMO:-chiacchere... ROMUALDO:-ma chiama.... UOMO:-Ohù... ROMUALDO:-Eh dimmi’~ UOMO:-scusa Romuà..(uomo parla con una persona...)Hai capito9 ROMUALDO:-Ohi le. .dimmi UOMO:-ma tu quando scendi7 ROMUALDO:-quando scendo? UOMO:-Ummm’ ROMUALDO:-Ehh, in questi giorno sono salito UOMO:-Umm.. !E niente ho spiegato tutto a Giancarlo a Sergio omissis UOMO:-Lui... ROMUALDO:-Ehhh. UOMO:-E dice che...che lo teniamo in_disparte, che non succeda qualcosa. .bimbt e bambt e te lo T’~ —•——~-~——-~—-——___——-_—___——————-—-‘ dico cosi facilmente le cose ROMUALDO:-Umm UOMO:-Ehh..Ohi Lì! dice abbiamo saputo questo, questo, questo,parecchie chiacchere ~ ROMUALDO:-Umm! UOMO:-Ora che salite su, gli ho detto andate a trovare Romualdo ROMUALDO:-Umm!Ohi Li..non stiamo facendo niente Li UOMO:-Stava, così mi piace cugi, ai~noi..oggi quelli abbiamo avuto un’incontro con quelli del lavoro e abbiamo chiarito tutto, hai capito a quanto è il prezzo e tutto.. ROMUALDO:-Umm! Ummm’ ... UOMO:-Sii ROMUALDO: non stiamo facendo niente Lì ..c’è qualcuno che è geloso e sta rompendo il cazzo. Se vogliono la gue.., UOMO:-Qui.. Romualdo: Se vogliono la guerra, facciamo la guerra regolare che io non mi spavento di niente..” ... ... omissis UOMO:-assolutissimamente ROMUALDO:-che noi non stiamo facendo niente UOMO:-Si che ROMUALDO:-Sto facendo solo qualche favore.Ohi lì!parola d’onore UOMO:-No neanche quelli devi fare ROMUALDO:-Eh.che forse quello è mannaggia al Crocifisso di sant’anna UOMO:-in questo momento.. .che poi ti devo spiegare parecchie cose.Che dice che la casa l’hanno ROMUALDO:-Umm!Ummm~ UOMO:-La casa tua~. ROMUALDO:-Ehh! UOMO:-Sono stati quegli altri., quelli che a.... Marcello,che l’hanno pittata’ omissis uomo:-dice che è inutile. .che noi non facciamo queste cose che pimt e pamt, e tu ROMUALDO:-Uhhmm UOMO:-Ora capiscimi,ora telefono. e regolati~ ROMUALDO:-VabennissimO, dai e niente dai.. UOMO:-Comunque abbiamo chiarito, vedi che ora ti vede PEPPE e ti dice qualcosa ROMUALDO:-Ohi Pè! e. .ohi Lè!non stiamo facendo niente veramente no scherzando. .Fraticè UOMO:-ma non hai capito..”tu dici sempre che ci dobbiamo fregare degl’altri..,io te lo dico Di nuovo a noi non c’è ne frega niente ROMUALDO:-E basta..questa è UOMO:-e basta~ ROMUALDO:-Ehhse è così l’insalata, è inutile a pensare che stanno facendo una totula di cazzo..sono tre quattro volte ora,non è che dice...ehh UOMO:-E nò! che hanno saputo cose delicate, hai capito9 ROMUALDO:-Uhmm!uhmm UOMO:-E glieli abbiamo smentite. .praticamente queste cose qui ROMUALDO:-ma non è vero c’è qualcunoa cui prude il culo …. UOMO:-E lo sò,allora perchè ROMUALDO:-Eh.. Ehh UOMO:-e secondo me quelli che gli prude il culo sono proprio loro hai capito9 ROMUALDOhmmrn UOMO:-Che lo vogliono mettere contro ROMUALDO:-Vabbene và.. UOMO:-ti ho detto tutto.poi ci sentiamo dai ROMUALD 0:-ti saluto.... UOMO:-ciao ciao, segnati il mio numero ROMUALDO:-Ciao ciao Tuttavia Paparo Giancarlo ha solo fatto da intermediario tra Verterame Carmelo e Paparo Romualdo perche’ i due si mettessero in contatto. Non si ritengono percio’ sussistenti gravi indizi ci colpevolezza nei suoi confronti con riferimento al capo 1 di imputazione Paparo Sergio Come Paparo Giancarlo, Paparo Sergio e’ stato avvisato da Verterame Carmelo delle possibioi ragioni dei danneggiamenti subiti da Paparo. Paparo Sergio e’ anche’egli pienamente coinvolto nella violenta contrapposizione tra Arena e Nicoscia, ma e’ anche a conoscenza della attivita’ del fratello Marcello e della disponibilita’ di armi da parte sua, come dimostrano le seguenti conversazioni, da cui emerge una precisa preoccupazione sulle possibili indagini conseguenti al sequestro delle pistole: Conv. del 20.02.2005 ore 14,24 progr.1578 361 … ROMUALDO:-Lo hai saputo di Marcello? SERGIO:-No. Cosa? ROMUALDO:-L'hanno arrestato.. SERGIO:-Quando? ROMUALDO:-il venerdì.. SERGIO:-Perchè? ROMUALDO:-E gli hanno trovato una pistola... SERGIO:-E ora? ROMUALDO:-E ora è dentro. Provvisorio. SERGIO:- Cunno..Il venerdì questo? Il venerdì sera? ROMUALDO:-Il venerdì sera si..E ho provato a chiamarti ieri e poi non hai risposto. Che ero fuori lì al Carcere e...ora vediamo se domani mattina esce. Doveva uscire ieri veramente SERGIO:-E l'avvocato chi è? Qui di Milano? Si.. gliene ho messi due di avvocati.. Ma non è il problema che gli hanno trovato la pistola. Gli hanno fatto la perquisizione a casa e gli hanno trovato pure un'altra pistola. ROMUALDO:- SERGIO:-Eh... ROMUALDO:-Ne hanno trovata un'altra pure.. In culo.. Quante gliene hanno trovato un paio? SERGIO:ROMUALDO:-Ne hanno trovato un paio.. Solo un paio? SERGIO:ROMUALDO:-Uhmmm. Solo un paio?Due Romuà? ROMUALDO:-Due.. SERGIO:-E basta? SERGIO:- ROMUALDO:-Uhmm. E che hanno trovato più? SERGIO:ROMUALDO:-E niente solo questo hanno trovato..Eh la Madonna greca...Ora mi sto arrabbiando che manco mannaggia al crocifisso 361 Conv. del 20.02.2005 ore 14,24 progr.1578 in entrata sullutenza 3494133516 in uso a Paparo Romualdo, da utenza 3383401824 in uso a PAPARO Sergio, autorizzata con decreto avente numero 4644/04 R.I.T.T.; SERGIO:-Si Romuà vedi come cazzo devi combinare..Gesù cristo allarga che se ora lo prendono di punta a questo davvero lo lasciano stare più.. ROMUALDO:-Ma Gesù cristo.. SERGIO:-Mannaggia al cretino della Madonna.. Ma un cazzo di cretino è..dice che è intelligente è intelligente è intelligente.. ma che cazzo è intelligente?il cazzo è intelligente... E' la sera prima abbiamo mangiato da me. E gli ho detto: Marcè ti raccomando che se.. non si sà mai la Madonna ti fermano...gli ho detto io.. andiamo nei guai. Che da un cazzo vanno ad un'altro.. che da un cazzo vanno ad un'altro... SERGIO:-Ma ora sai qual'è il problema? ROMUALDO:-Ora lo lasciano stare ai piedi..è logico. SERGIO:-A lui? devi vedere a quelli che ci sono avanti adesso ora.. Hai capito qual'è l'altro cazzo? Non è solo il fatto suo.. ROMUALDO:-E' logico.. SERGIO:-Ora ti rompono il cazzo a te a me magari a quello e a quell'altro.. hai capito qual'è il problema Zio Romuà? Magari tu.. ROMUALDO:-E và bè ma ci conoscono lo sanno una volta..(sovrapposizione) ROMUALDO:- SERGIO:-Si Si...voglio dire però hai capito? Magari stai facendo un'imbasciata come oggi nò? Che non hai neanche tempo di prenderti un caffè per tempo per questo e per quello..Ti ferma una pattuglia prende e ti tiene un'ora dai che fai tu? Paparo Sergio di preoccupa anche di informare Paparo Romualdo e Marcello degli sviluppi a Isola di Capo Rizzuto della guerra (per esempio conv. 26.4.2005 ore 9.00 ut 3383401824 in cui Paparo Sergio riferisce a uomo n.m.i. il quale ha trascorso la serata precedente con “lo zio Romualdo e lo zio Marcello”, che “il rumore e’ fermo”, benche’ sia scoppiata una bomba, perche’ “non e’ stata una cosa per fare male”) Si ritiene quindi lo stesso partecipe della associazione capeggiata da Paparo Marcello, nella quale tiene i rapporti con i famigliari presenti a Isola di Capo Rizzuto e con gli Arena. Gualtieri Antonio pur risultanto organico alla associazione di stanpo mafioso dei Nicoscia, non risulta avere alcun rapporto con Paparo Marcello ne’ interessi nel milanese. Non si ritengono quindi sussistenti nei suoi confronti gravi indizi di colpevolezza con riferimento al reato di cui al capo 1 dell’imputazione. Guarino Vincenzo e Guarino Pietro: residenti a Brugherio dove Paparo Marcello lavora, cognati di Paparo Marcello (fratelli di Guarino Patrizia), Guarino Vincenzo detto Cece’ e il fratello Pietro gestiscono il ristorante La Taverna d’Isola, dove e’ stata detenuta la pistola sequestrata a Fucci Maria. In relazione ai rapporti di Guarino Vincenzo con Paparo Marcello, con La Porta Carmelo e con i NICOSCIA per lo svolgimento di attivita’ illecite in contesto gia’ associativo, si richiamano ancora una volta le dichiarazioni rese da NISTA Domenico 362 nei verbali di interrogatorio nel procedimento n.32577/07 RGNR e n. 4089/07 RGNR avanti al P.M. dott.ssa Dolci, che si riportano per le parti che qui interessano: • Verbale di interrogatorio 25.09.2007 CARMINE LAPORTA è persona dedita alle estorsioni che fa in nome e per conto della famiglia NICOSCIA. Enzo GIACOBBE mi ha riferito che era stato “battezzato” in calabria e che da allora lavora per i NICOSCIA. Nel 2002 mi mandò a chiamare, ci incontrammo al bar ORCHIDEA e poi ci appartammo all’esterno. Immediatamente venimmo raggiunti da tre persone a bordo di una Mercedes, io ne riconobbi due, MARCELLO PAPARO che non scese e tale CECE’ GUERINO O GUARINO che invece si avvicinò a noi . CARMINE mi disse che da giù avevano deciso che le cose a Cologno dovevano cambiare e mi ha fatto capire che o lavoravo con loro o dovevo mettermi da parte. Preciso che in quel periodo io controllavo “ tutto lo smercio di Cologno”. Io gli risi in faccia e a quel punto GUARINO iniziò a “sproloquiare” in calabrese, io a quel punto gli dissi che avrebbe avuto pane per i suoi denti e CARMINE si mise a ridere. Anche Guarino Pietro frequenta La Porta Carmelo, con il quale e’ stato controllato (cfr. informativa squadra mobile del 19.11.2007) Nel 2006 il legame dei Guarino con Laporta perdurava: quando Nicoscia Salvatore, il piu’ giovane dei cognati di Laporta, e’ venuto in Lombardia nel gennaio 2006, non ha mancato di fare avere i propri saluti, tramite La Porta Carmelo, a Guarino Vincenzo e a Guarino Pietro. cnv del 24.01.2006, ore 12.21, prog.7863 363 Legenda LAPORTA:- LAPORTA Carmelo GUARINO:- GUARINO Vincenzo ..(..)..:- locuzione incomprensibile ...omissis... min.00.24 LAPORTA:- ti voleva salutare un amico poi se ne è andato Domenica... GUARINO:- chi?... LAPORTA:- e poi te lo dico.... GUARINO:- se ne è andato Domenica chi è?..... LAPORTA:- uhm... mio cognato … GUARINO:- AH?... LAPORTA:- mio cognato.... GUARINO:- (bestemmia)... perchè non mi hai chiamato?... LAPORTA:- e tu... sapevo che eri in montagna... GUARINO:- La Madonna Greca.... 362 363 nato il 12.07.1970 a Milano cnv del 24.01.2006, ore 12.21, prog.7863, in entrata su ut.3495829422, in uso a LAPORTA Carmelo, da ut.3333006582, in uso a GUARINO Vincenzo, autorizzata con decreto avente nr.1584/05 R.I.T.T.; LAPORTA:- e va bene... GUARINO:- ma il piccolo?... LAPORTA:- il piccolo si....me lo saluti... che voleva salutare a PIETRO .... ....omissis.... GUARINO Vincenzo partecipa inoltre al consorzio YTACA con la società New Job Societa’ Cooperativa, di cui e’ amministratore. Guarino Vincenzo si e’ adoperato per stringere rapporti con Russo Giuseppe, maresciallo della guardia di Finanza del Nucelo di polizia tributaria di Monza (capi 12 e 13), costituendo con lui e il fratello una societa’, pagando per Russo Giuseppe una vacanza di una settimana in un villaggio turistico di Isola di Capo Rizzuto gestito da persone legate ai Nicoscia tramite La Porta Carmelo, e mettendolo in relazione con il clan Nicoscia. Rilevante, quanto alla personalita’ dei fratelli Guarino e al significato del loro legame con Russo Giuseppe, e’ la conversazione che segue, del 2006, avvenuta dopo un incontro con Russo Giuseppe, quando che i rapporti con l’ufficiale di polizia giudiziaria si stavano consolidando, subito prima della partenza di Russo per Isola di Capo Rizzuto: cnv del 29.07.2005, ore 19.18, progressivo 3094 364 Legenda: Vincenzo: Guarino Vincenzo Pietro: Guarino Pietro ...omissis... Vincenzo:eh niente che ci siamo lasciati Pietro:eh? Vincenzo:ci siamo lasciati pure con lui, poi ci vediamo domani Pietro:non ho capito Vincenzo:ci siamo lasciati anche con lui Pietro:ah! Vincenzo:poi domani mattina ciò che mi devo vedere con lui che vado a bere il caffè a casa sua Pietro:ah Vincenzo:come ti, come la vedi? Pietro:ma mi sembra, ti dico la verità si mi sembra un bravo ragazzo ho capito che tiene ai principi a modo suo, però parla troppo Vincenzo:no, ma quello perchè ha capito! Pietro:ha capito ! Vincenzo:gli elementi che siamo noi Pietro:ah, e però parla troppo però sai Vincenzo:eh i soliti discorsi Pietro:vabbè comunque, no vabbe però tutto sommato mi sembra abbastanza..... Vincenzo:no no è corretto, è corretto che poi oh!!!!!! 364 cnv del 29.07.2005, ore 19.18, progressivo 3094, in uscita dall’utenza 3355669697 intestata alla New Job s.c.a.r.l. in uso a GUARINO Vincenzo, da un utenza non rilevata ed in uso a GUARINO Pietro, autorizzata con decreto avente nr.960/05 r.i.t.t. Pietro:vabbe dai Vincenzo:hai visto più facciamo meglio è! Pietro:no e infatti te lo avevo detto anche io una volta che sono arrivati Vincenzo:e vedi quello che possiamo fare lo facciamo se no siamo rovinati Guarino Vincenzo paghera’ il soggiorno a Isola di Capo Rizzuto di Russo Giuseppe, il quale ha la’ incontrato Laporta Carmelo. Quest’ultimo ha parlato della presenza di Russo anche con Paparo Marcello. Con Laporta Carmelo Guarino Vincenzo ha inoltre continuato a porre inessere attivita’ estorive anche nel periodo della presente indagine, a ulteriore conferma delle dichiarazioni di Nista Domenico: Conversazione del 02.06.2006 ore 18.49, in entrata sull’utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo dall’utenza 3351219995, in uso a GUARINO Vincenzo. Carmelo: LAPORTA Carmelo; Vincenzo: GUARINO Vincenzo; ( ) locuzione incompresa omissis Vincenzo :Oi Carminè? Carmelo:dimmi! Vincenzo:Cutrì! ci dobbiamo fare un giro quà! Carmelo:si si ho capito! Vincenzo:dobbiamo venire a vedere che quà sono tutti una massa di ( ) (impreca) ci sono un sacco di soldi Carmelo:rose e fiori Vincenzo:se non acchiappiamo allora no? Carmelo :uh Vincenzo:ma quà sono tutti ( ) Carmelo:e poi quando vengo ne parliamo Vincenzo:uh Carmelo:vabbò dai cugì Vincenzo:e là tutto a posto Carmelo:si tutto a posto si conversazione del 18.09.2006 ore 13.21 in entrata sull’utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo dall’utenza 335129995 in uso a GUARINO Vincenzo. MC.vl LEGENDA LAPORTA:- LAPORTA Cermelo GUARINO:- GUARINO Vincenzo :- locuzione incomprensibile conversazione in dialetto calabrese da intendersi tradotta LAPORTA:- pronto! GUAR1NO:- cugino LAPORTA:- ohu GUARINO:- ascolta vedi che se questo quà vuole vuole costruire vuole comprare • .anche solo comprare. LAPORTA:- eh ...e ....e GUARINO:- ...(...)... aspetta che vediamo di fargli un discorso poi LAPORTA:- e . .e .e secondo te io perché parlavo per la gargia (fonetico a vanvera) tu non hai capito allora. GUAR1NO:- eh no che poi UTEGNAMO (FONETICO BASTONIAMO DA DIETRO) che così i soldi li ca li caga LAPORTA:- ma lo hai visto ohi Cè glielo ho detto già che quà i discorsi sono così perchè dobbiamo. SOVRAPPOSIZIONE VOCI GUARfl’~JO:- non farlo conoscere a nessuno LAPORTA:- no non ti preoccupare ...Vincè allora perché parliamo GUAR1NO:- ah~ eh che poi facciamo ci dobbiamo guadagnare pure noi dentro. LAPORTA:e come no.... ci mancherebbe e perchè ho parlato per niente GUARINO:- eh eh LAPORTA:- e manco per il lavoro hai capito così lui vuole già .deve comprare .deve .. ... .... .... .. .. .... - ... ... ... - ... ... .... ... .. ... . senza che và all’ISOLA e s’impegna con U’MAIOLA (fonetico).... hai capito con chi?... GUARJNO:- eh LAPORTA:- e invece noi abbiamo già fatto prima i carrelli noi. GUARINO:- si si LAPORTA:- hai capito perché GUAR1INO:- combatte con lui là. LAPORTA:- eh va bene GUARINO:- che questo ha la PILA (FONETICO SOLDI).... ha la PILA per investire che vuole investire LAPORTA:- lo sò lo .. sò . .che pure un’altra volta .ha detto voglio fammi parlare con Vincenzo che mi .. con cugino GUARINO:- ah... ah.... LAPORTA:- hai capito? GUARJiNO:- eh questi quando vanno allo sbaraglio LAPORTA:- eh che sennò se lo mangiano vivo là.. .(ride)... GUARINO:- uh’ lui già è grasso sai come lo fanno arrivare quà7 LAPORTA:- (ride).... GUARINO:- spolpato lo portano LAPORTA:- (ride) va bene ma stasera ci vediamo’? GUARINO:- e ve diamo si dai caso mai ci sentiamo. ... ... - ... . .. .. .(...). . . ..(...)... ...(...)... LAPORTA:- va bene dai ciao GUARINO:- va bene ciao ciao ... Dopo che Laporta Carmelo si e’ trasferito a Isola di Capo Rizzuto, saranno i fratelli Guarino a cercare per lui una abitazione a Brugherio, perche’ possa tornare al nord. Conversazione del 23.07.2006 ore 18.09 in uscita dall’utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo verso l’utenza 3383597283 in uso a LAPORTA Giovanni cl.53 LEGENDA CARMELO LAPORTA Carmelo GIOVANNI LAPORTA Giovanni cl.1953 :- locuzione incomprensibile conversazione in dialetto calabrese omissis.... GIOVANNI :- ti ho chiamato.... ti ho chiamato verso il 21 ho visto a ceciareddu (fonetico - Vincenzo)... CARMELO :- il pomeriggio GIOVANNI :- ho visto a Guarino Vincenzo ...(...).. GIOVANNI :- eh... dice che domani sera verso le sei... gli ho detto chiamami che andiamo a vedere 1aC~SaT— GIOVANNI :- te lo ha detto CARMELO si me lo ha detto si... GIOVANNI :- ah... dice che è a Brugherio... gli ho detto va bene se devo venire vengo per vedere.... CARMELO :- e si valla a vedere come no.... ci mancherebbe. GIOVANNI :- ah... meglio così... no CARMELO e certo bisogna vedere se ce la dà ancora GIOVANNI come se te la da CARMELO :- eh. ..a vederla è normale però bisogna vedere se la prendono .quello è il problema.. GIOVANNI se vanno...se...se... ~ CARMELO :- si. .si.. fino a quando non sono dentro.... ... . .. I rapporti di Laporta Carmelo con Guarino Vincenzo sono continui (cfr. anche: - Conversazione del 25.01.2005 ore 10.00, in entrata sull’utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, avente progressivo nr.816, da un utenza avente numero 3355669697 intestata alla ditta NEW JOB SER VICE ed in uso a GUARINO Vincenzo; -Conversazione del 09.02.2005 ore 10.57, in entrata sull’utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo, avente progressivo nr1257, da un utenza avente numero 3355669697 intestata alla ditta NEW JOB SER VICE ed in uso a GUARINO Vincenzo; -Conversazione delle ore 10.05 del 23.05.2005,progressivo nr.1649, in uscita dall’utenza 3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, verso l’utenza nr. 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo; -Conversazione delle ore 16.21 del 23.05.2005, progressivo nr.1078 in uscita dall’utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo verso l’utenza 3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo -Conversazione delle ore 16.25 del 23.05.2005,progressivo nr.1661, in entrata sull’utenza 3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, dall’utenza nr.3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo; -Conversazione del 15.06.2005, ore 10.50, progressivo nr.2125, in entrata sull’utenza 3355669697 in uso a GUARINO Vincenzo, dall ‘utenza 3495829422 in uso a LAPORTA Carmelo) GUARINO Vincenzo e LAPORTA Carmelo, oltre a sentirsi quasi quotidianamente, s’incontrano di sovente al fine di scambiarsi le note “ambasciate” . “. Anche Paparo Marcello frequenta peraltro i fratelli Guarino, con preoccupazione di Romualdo, come si evince dalla seguente conversazione: conversazione del 21.07.2006 ore 20.08, in entrata sull’utenza 3494133516 in uso a PA FARO Romualdo, dall’utenza 3333573636 in uso a BRUNO Giovanni LEGENDA ROMUALDO:- PAPARO Romualdo GIOVANNI B:- BRUNO Giovanni .(.. .).. :- locuzione incomprensibile conversazione in dialetto calabrese . .omissis... ROMUALDO:- che novità.... GIOVANNI B:- ..tutto e niente.... là...Marcello niente eh.... ROMUALDO:- niente ancora7 GIOVANNI B:- proprio non mi fà sapere niente.... ROMUALDO:- e io Giovanni ho rotto con Marcello a settembre .acqua... gioco nuovo.. .spiaggie nuove.. .(ride)... GIOVANNI B:- e spiaggie nuove e te lo avevo detto io... .Romualdo proprio te lo dico, tu lo sai...te lo dico come un fratello.. .sono sincero io io lunedì mattina mando Patrizia là... ROMUALDO:- ma la fai bene... fai bene... GIOVANNI B:- Gli dò i conteggi per...no. ..perchè lui voleva fatto i cosi della dia no7 ROMUALDO:...(. ..). .... . . eh.... GIOVANNI B:- tutto quanto... ma se io ho la ditta mia. ..la ditta poi c’è la Roberta che è un pò rompi coglioni....lo sai7 ROMUALDO:-. .dimmi. .dimmi... GIOVANNI B:- allora c’è la Roberta che è un po rompi coglioni allora comunque va bene comunque. .perchè lei glielo dice a lui... .due giorni mi hanno rotto i coglioni a tutto andare che voleva i documenti per fare la dia no7 ROMUALDO:- eh.... GIOVANNI B:- gli ho fatto lo sai che con piniceddu (fonetico Giuseppe) sono amico stretto sono proprio amico ROMUALDO:- si...si...si GIOVANNI B:- tengo un rapporto come con te ma poi è proprio bello il rapporto gli ho detto Giusè... mi fai la cortesia mi fai questo della dia documenti tutto perfetto no?... ROMUALDO:- uhm.... GIOVANNI B:- ma proprio glielo ho mandato.,.. .e non mi ha chiamato ne con il culo ne con la bocca.... ho chiamato a Mirko oggi.... poi quando viene Marcello glielo dico SOVRAPPOSIZIONE VOCI GIOVANNI B:- mattina presto mando a Patrizia. ROMUALDO:- quell’altro è un cornuto ...quell’altro... GIOVANNI B:- è non ti preoccupare io lunedì mattina gli mando davvero a Patrizia io ho bisogno di avere i soldi.., lei va là gli faccio i conteggi gli metto l’assegno li mando ROMUALDO:- Giovà.... mi devi credere ....Giovà... GIOVANNI B:- ci sono le fatture ci sono le fatture pure...glielo mando là.. .lui senza vergogna ieri mi ha visto.... ROMUALDO:- no.... GIOVANNI B:- con la moto ha fatto dietro....ha fatto dietro marcia ed è volato e poi non ho capito Romualdo perché vuole sapere i cazzi i cosi dell’altra famiglia vuole sapere lui lui vuole sapere i cazzi ROMUALDO:- di chi.... ..(.. .)... ... - ...(...).. GIOVANNI B:- vuole sapere i cazzi degli altri marcello gli interessa sapere problemi degli altri ma perché non si guarda i problemi suoi.... ROMUALDO:- perché non si guarda i cazzi suoi è logico... GIOVANNI B:- che va cercando di vedere i problemi degli altri.... ROMUALDO:- Giovà io ho litigato con Marcello e sono arrivato all’osso credimi.... GIOVANNI B:-Sai che ha comparto la a Luana. .Ha comprato la a Luana. (...) (...) ROMUALDO:- e a settembre cambio subito società perché l’ho fatta a nome mio ed ho tolto i miei figli mi senti GIOVANNI B:- eh.... ROMUALDO:- ed ho fatto tutto a nome mio perchè... perciò se lui vuole continuare.. .per continuare per i cazzi suoi punto e basta a me non interessa sennò... .non voglio sapere niente.. .mi ha chiamato l’altro giorno per certe cose.. .senti quà non mi chiamare perchè non ci sono con il cervello punto e basta ... e questo e tutto.... GIOVANNI B:- no lui.. poi ma poi mi piace ROMUALDO:e l’altro giono glielo ho detto vedi che è così e così gli ho detto ah dice si mi sono visto con Giovanni lì.... ohi Giovà cosa vuoi che ti dica.. .manda a Patrizia .(bestemmia). GIOVANNI B:- no..che ho visto Giovanni...a me m’ha detto prima del 10 mi ha detto non ti posso fare niente te l’ho detto ricorda... ROMUALDO:- uhm. GIOVANNI B:- oggi ne abbiamo 21.... domani 22 ...23...e 24....e prendo e mando Patrizia per davvero là perchè .ma là.... ROMUALDO:- no..mi ha mandato il telecomando le chiavi del capannone a me mi ha mandato quelle dell’ufficio poi sta picchiando a Mirko .proprio la verità... GIOVANNI B:- e ma a Mirko gli ho detto una bella.... ROMUALDO:- no..no... tre settimane fà lo stavo menando gli ho detto che quì comando io fino a quando c’è la società.. .poi quando la passa nome di chi cazzo dici tu no.. .poi comandi tu... .e gli ho detto quando chiamo al telefono rispondi sennò vengo quà sopra e ti rompo le corna GIOVANNI B:- e subito e si e logico.... ROMUALDO:- eh. .hai capito... .e che tu sei pagato gli ho detto fino a . . .fino a settembre poi dopo settembre vai dove cazzo vuoi andanre GIOVANNI B:- sei pagato ...(....).... è logico bravo.... ROMUALDO:- ecco dopo settembre fai che cazzo vuoi... .però quello che ti ho detto io già all’inizio che ho parlato con Patrizia quel giorno no?... GIOVANNI B:- si.... ROMUALDO:- a me dispiace che sono in una situazione . . .(bestemmia).... non ti posso aiutare GIOVANNI B:- ma non è un problema di aiutare cioè il problema e che là abbiamo lavorato e tutto... ROMUALDO:- ecco e allora GIOVANNI B:- io parlo con te perchè c’è un rapporto ...(...)... SOVRAPPOSIZIONE VOCI ROMUALDO:- siccome.. .siccome. . .ha fatto schifo e sta facendo schifo.. .no abbiamo lavorato sette mesi a quella casa gli abbiamo fatto una villa mi segui? GIOVANNI B:- si.... ROMUALDO:- allora tu che fai. .pure che devo venire io ohi. . . Giova... .tu manda a Patrizia all’ufficio là così gli fai fare una bella figura di merda là sopra... GIOVANNI B:- no ma io sai quello che volevo combinare io.. .io lunedì mattina prima di mandare a lei là...io chiamo a te.... ROMUALDO:- ecco quà.... GIOVANNI B:- e vieni pure tu là.... ROMUALDO:- no. .no. .cosi mi trovo pure io e vengo pure io là.... GIOVANNI B:- ...(..).. con Patrizia..., così mi servi...perchè quesdto quà senno se la mangia la vergogna ROMUALDO:- eh..eh.. ma non ha vergogna e logico non si regola proprio...l’ha persa proprio regolare.... GIOVANNI B:- e poi.... non lo so... l’altra volta l’ho visto con Fabrizio là...non so se lo hai saputo ROMUALDO:- con chi.... VOCE IN SOTTOFONDO DO PAPARO DOMENICO ROMUALDO:- con Fabrizio chi?... GIOVANNI B:- digli a Domenico ...(...)... che l’ho sentito.. ..(...)...io sto lavorabdo come un negro.. ... ...(...)... .. .... .. ... . .(. ..)... .diglielo... ROMUALDO:- lo so..lo...so lo so... GIOVANNI B:- ma sto lavorando per davvero sto facendo il braccio.. ROMUALDO:- con chi... .con quale Fabrizio lo hai visto? GIOVANNI B:- con quel coso fetuso (Fonetico schifoso) là...però acqua in bocca non ti ho detto niente ... .io... ROMUALDO:- no.. .no. ..no...no...e giusto che... quale Fabrizio lo hai visto GIOVANNI B:quello che Tifune (Fonetico Tifone) fuori ROMUALDO :-Era lui? GIOVANNI B:- ubm.... ROMUALDO:-uhm.... GIOVANNI B:- e poi Ualtra sera era...c’era..Pietro. .. .c’era pure Pietro Guarino.... ROMUALDO:- con lui...GIOVANNI B:- lui è passato. ...l’ha salutato e se ne è andato... ROMUALDO:- rivolgendosi al figlio presente con lui...CECE’ non. ..eh... GIOVANNI B:- uhm...e c’era quell’altro fetuseddu (fonetico schifoso) di LOGUZZA... pure... - - - ROMUALDO:- si7. GIOVANNI B:- uhm... ROMUALDO:- e si. ..con noi... GIOVANNI B:- io a te.. .non ti ho detto niente eh2 ROMUALDO:- a noi. .a noi...a noi ci ha fatto ammazzare GIOVANNI B:- uhm.. .era in giro poi se ne è andato insieme... ROMUALDO:- con chi con Fabrizio? GIOVANNI B:- si capito7 ROMUALDO:- e si e questo questo sà fare lui... GIOVANNI B:- e insomma.... ROMUALDO:.~ e pure con Guarino pure con Pietro era.... GIOVANNI B:- non con Pietro no...Pietro lo ha salutato e se ne è andato... ROMUALDO:- e quando io l’ho visto all’Isola questa questa settimana GIOVANNI B:- a chi.... ROMUALDO:- a Fabrizio GIOVANNI B:- adesso l’altra settimana è stato quà lui.... ROMUALDO:- uhm.... GIOVANNI B:- è stato adesso l’altra settimana ancora è stato quà...però non ti ho detto niente io eh7 ROMUALDO:- ma figurati Giovanni.... GIOVANNI B:- no perchè io parlo con te te lo dico a te perché sai ROMUALDO:- (bestemmia).... GIOVANNI B:- lui sapeva che non c’era niente.... non c’era niente con questo cristiano giusto7 ROMITALDO:- si.. .si... GIOVANNI B:- come abbiamo parlato noi.... ROMUALDO:- anzi come ha detto lui come.. .come l’ha combinato lui hai capito a noi è logico GIOVANNI B:- erano là due o tre ore a parlare (. ..). ..al mica solo io... anzi io manco il permesso hai capito bar lo hanno visto tutti .lo hanno visto 7 ROMUALDO:- ohi. ..Giovanni organizza con Patrizia che andiamo là all’ufficio... ...omissis.... .. E Paparo Marcello avverte anche Guarino Vincenzo di possibii controlli, che occorre cercare di evitare: Conversazione delle ore 10.21 del 10.01.2005, in uscita dall’utenza 3355307711, progressivo nr.2778, verso l’utenza 3355669697,intestata alla ditta New Job società cooperativa a R.L. con sede in Novate Milanese (MI) Via Vitalba 52/c, in uso a GUARJNO Vincenzo (cognato del PAPARO Marcello) LEGENDA MARCELLO:- PAPARO MARCELLO CECE’:- IDENTIFICATO IN GUARINO VINCENZO NATO AD ISOLA CAPO RIZZUTO (1(R) IL 05.04.1962 TITOLARE DELLA NEW JOB SOC.COOP A R.L. conversazione in dialetto calabrese CECE’:- Pronto MARCELLO:- Buon giorno Cè.... CECE’:- ciao Marcè MARCELLO:- dove sei.... CECE’:- sono fuori adesso che c’è MARCELLO:- embè ti volevo dire una cosa da ieri sera CECE’:- da ieri sera.... MARCELLO:-si c’era...(. ..).. . .per telefono comunque poi ne parliamo. ..c’era Daniele a san Maurizio là ieri... CECE’:- Galasso.... MARCELLO:- Daniele...si....con l’altro Daniele Galletta... CECE’:- ah... MARCELLO:- ed erano là fermi ad un (...)...poi ci siamo visti.... CECE’:- eh... MARCELLO:- e niente avvisali che là siccome ne hanno arrestati un pò.... CECE’:- ah... MARCELLO:- ed hanno montato telecamere e tutto.... CECE’:- ah... MARCELLO:- penso...che non è più sicuro là o no?...non lo so.... CECE’:- ma sicuro MARCELLO:- ecco. ..avvisali là CECE’:- si ma quelli vanno là solo per mangiare e per bere e per fare il pieno.... MARCELLO:- eh però siccome là è tutto pieno di televisori che stanno controllando.... CECE’:Marcè ma che cazzo te ne frega a te lasciali voglio dire tu te l’ho detto stai spensierato per quel discorso là con lui MARCELLO:- no..no...per lui...più per lui che per me a me che me ne fre... CECE’:- ma vedi che cazzo ci interessa non nè che ne esce più di tanto... MARCELLO:- uhm va bene dai... CECE’:- tanto so che pure che con PARRICEDDU nostro non e che sono tanto in buoni rapporti... MARCELLO:- siccome so che (...).... non lo so... CECE’:- no...no...erano... MARCELLO:- era solo per avviarsare magari... CECE’:no..no...hai fatto bene al limite se me lo trovo davanti glielo dico sennò... me ne frego che cazzo vuole fare fa Marcè a me proprio non m’interessa... MARCELLO:- a titolo informativo perchè magari.. CECE’:- esatto...non è una cosa che m’interessa ne a me che a te... MARCELLO:- va benissimo... CECE’:vabbene Marcè oh.. .poi nella settimana vediamo nella settimana ci troviamo che dice che tu volevi parlare con Pietro... MARCELLO:- ma si... CECE’:- magari ci facciamo una mezza giornata ed andiamo à mangiare al (..).. MARCELLO:- va benissimo Cè.... CECE’:- caso mai ti chiamo io.... MARCELLO:- come vuoi... CECE’:- esatto....il giorno prima ti chiamo.... .omissis.... Guarino Pietro, fratello di Vincenzo, appartiene al medesimo mondo, gestisce con Vincenzo il ristorante, ha detenuto la pistola che ha fatto spostare da Fucci Maria, ha provveduto con il fratello Vincenzo al pagamento dell’avvocato quando Fucci Maria e’ stata arrestata, valuta come Vincenzo utilitaristicamente il rapporto con Russo Giuseppe al fine di avvantaggiare illecitamente le proprie attivita’ economiche, e come Vincenzo viene omaggiato dei saluti di Nicoscia Salvatore. Elemento economicamente rilevante e’ che Guarino Pietro dispone di una autovettura Ferrari. Tuttavia non e’ emerso nel corso delle indagini del presente procedimento che i fratelli Guarino Vincenzo e Pietro abbiano in qualche modo operato per conto di Paparo Marcello, o che con lui abbiano concorso in specifiche attivita’ criminose che costituiscano espressione delle finalita’ della associazione sulla quale qui si indaga. Non sussistono percio’ nei confronti di Guarino Vincenzo e Pietro gravi indizi di colpevolezza del reato di cui al capo 1 dell’imputazione quanto al ricorrere di esigenze cautelari si osserva quanto segue. In generale deve essere evidenziato che gli indagati operano in un contesto nel quale vengono commessi gravi reati, che vanno dai traffici di armi a gravi episodi in cui è stata posta in pericolo la vita delle persone. L’arresto dello stesso PAPARO Marcello non ha in alcun modo interrotto l’attivita’ criminosa. I PAPARO non sono estranei alla sanguinosa faida tra i NICOSCIA e gli ARENA, che ha provocato nel crotonese una lunga scia di sangue, ed anzi posseggono armi proprio in ragione di tale contrapposizione. I fratelli PAPARO hanno dimostrato di essere “pronti a tutto”, anche ad azioni estreme, armandosi adeguatamente. Il ferimento di RIGOLA Roberto e quello di Padulano Nicola dimostrano quanto forte e attuale sia la capacità dei PAPARO di condizionare le regole imprenditoriali della libera concorrenza con metodi violenti, e l’infiltrazione negli appalti per l’alta velocita’ e’ indicativa della partecipazione ad un sistema diffuso di illecita suddivisione del lavoro. Il giudizio di elevata pericolosità sociale dei soggetti nei cui confronti si procede è ulteriormente confortato dalla disponibilità di ingenti risorse finanziarie, frutto proprio della violazione delle regole del mercato e dell’accaparramento degli appalti con metodi del illegali di stampo mafioso sub specie ‘ndrangheta. I fatti per i quali qui si indaga non sono commessi occasionalmente, ma si inseiriscono in un contesto di criminalita’ organizzata, che fonda il pericolo di reiterazione di gravi reati contro la persona e della stessa specie di quelli per cui si procede nei confronti di ciascun indagato. Rlevanti risultano anche le esigenze cautelari in punto di pericolo di fuga degli indagati perchè la disponibilità di notevoli risorse economiche, la prospettiva, per la gran parte degli indagati, di venir condannati a pene non lievi e, comunque, largamente eccedenti i limiti della sospensione condizionale, e i legami con esponenti della criminalita’ organizzata che ha gia’ favorito la latitanza di altri appartenenti alla medesima organizzazione, impongono di ritenere che gli indagati si sottrarrebbero alle esigenze del processo se lasciati liberi. Sussistono inoltre serie esigenze cautelari relative alle attività di acquisizione delle fonti di prova ancora da compiersi, tra le quali il completamento del quadro probatorio riguardo alla infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici con audizione dei testi individuati dalle intercettazioni telefoniche, ma che non sono stati fin qui sentiti per evitare di pregiudicare la prosecuzione delle indagini. Si dovranno, inoltre, sviluppare penetranti indagini, finora eseguite solo in misura assai limitata al solo scopo di tutelare la riservatezza di questo aspetto delle investigazioni e di non pregiudicarne la possibile efficacia, per ricostruire i patrimoni di origine illecita dei principali indagati, al fine di adottare quelle misure coercitive di carattere reale finalizzate alla confisca che, com’è noto, costituiscono una delle più forme di contrasto alla criminalità anche organizzata dotate di maggior effetto deterrente. Sotto quest’ultimo profilo si è fino ad ora potuto documentare soltanto il reinvestimento di una parte dei proventi illeciti in attività immobiliari e commerciali apparentemente lecite, ma và detto che penetranti indagini in questo settore potranno essere compiute solo quando tutti gli indagati saranno stati sottoposti alla sola misura cautelare personale – la custodia in carcere – che può impedire iniziative degli stessi volte alla dispersione dei patrimoni illeciti ed allo sviamento degli accertamenti mitranti alla loro compiuta ricostruzione. In particolare, quanto alle singole posizioni processuali, si osserva quanto segue. PAPARO Marcello è promotore della “drina” con il fratello PAPARO Romualdo. E’ lui che prende le piu’ rilevanti decisioni, consultandosi spesso con il fratello, e dispone delle risorse economiche per tutto il gruppo, decidendo gli investimenti insieme a Romualdo. Decide le “punizioni” verso terzi. Mantiene i rapporti con Laporta Carmelo affiliato alla famiglia della ‘ndrangheta Nicoscia. Detiene le armi del gruppo. A suo carico risulta il precedente per violazione alla legge armi di cui all’arresto del 17.2.2005, e un’ulteriore condanna per ricettazione e falso PAPARO Romualdo è promotore della associazione con il fratello PAPARO Marcello. Gestisce la societa’ P & P. Mantiene rapporti con la famiglia della ‘nrangheta Barbaro. Collabora con il fratello Marcello nei rapporti con i Nicoscia e gli Arena. Collabora con il fratello Marcello nella detenzione e occultamento delle armi, nonche’ nella gestione del complessivo patrimonio economico del gruppo. A suo carico risultano lievi precedenti per violazione legge urbanistica e violazione dei sigilli PAPARO Sergio, incensurato, è organico al gruppo per il quale si occupa dei collegamenti e delle “ambasciate” con l’ambiente della malavita organizzata di Isola di Capo Rizzuto (KR), consapevole della detenzione di armi anche da parte dei parenti al nord e del coinvolgimento della famiglia Paparo nella contrapposizione tra Arena e Nicoscia. PAPARO Luana, figlia di Marcello, incensurata, e’ pienamente a conoscenza del contesto mafioso nel quale opera il padre, e della contrapposizione tra Arena e Nicoscia. E’ fidanzata con Ciulla Michele, che induce a collaborare con il proprio padre per l’occultamento delle armi, al quale partecipa anche personalmente. Si avvale del denaro estorto da Ciulla a Stanchieri Orazio, e partecipa con il padre alla preparazione della “punizione” di Padulano Nicola. Lavora nel consorzio Ytaka. E’ quindi pienamente organica alla “drina”. TALLARICO Francesco, nipote di Paparo Marcello e Romualdo, e’ uomo di fiducia di Paparo Marcello. Insensurato, svolge il ruolo di prestanome per conto di PAPARO Marcello per le attività imprenditoriali del sodalizio: e’ infatti consigliere del Consorzio Ytaka e socio unico della Immobiliare Caterina E’ pienamente consapevole del contesto mafioso nel quale i Paparo sono inseriti e della guerra di mafia a Isola di Capo Rizzuto. Viene chiamato anche a provvedere alla custodia delle armi. Attento ad utilizzare linguaggio criptico, viene interpellato per procurare un’arma a Paparo Salvatore, e risponde a Marcello di sapere dove le armi sono custodite. Dopo l’attentato a Paparo Marcello collabora con lui nelle ricerche sull’autore della aggressione. E’ pertecipe del gruppo organizzato sul quale si indaga CIULLA Michele ha partecipato all’occultamento di armi dopo l’arresto di Paparo Marcello, alla aggressione ai danni di Padulano Nicola, alla estorsione ai danni di Stanchieri Orazio. E’ uomo di fiducia di Paparo Marcello e fidanzato della figlia, pienamente consapevole del contesto mafioso nel quale la famiglia Paparo e’ inserita, e ne condivide i metodi. E’ quindi partecipe della associazione sulla quale si indaga. Le conversazioni intercettate con Stanchieri rendono palese la sua indole violenta. SALA Mirko si occupa per conto dei PAPARO delle attività imprenditoriali del sodalizio come ragioniere. E’ consapevole dei metodo utilizzati da Paparo Marcello, partecipa alla violazione della normativa antimafia e alla attivita’ di elusione fiscale da parte dei Paparo, dichiara la sua fedelta’ al “capo” accettando anche di fare per lui da prestanome. E’ consapevole della provenienza delittuosa delle ricchezze di Paparo Marcello, e si e’ adoperato attivamente per occultare documentazione compromettente. E’ quindi organico alla associazione criminale. VERTERAME Carmelo, alias Carmine, alias Lino, nato ad Isola di Capo Rizzuto (Kr) il 20.07.1945, vicino alla famiglia della ‘ndrangheta degli Arena, pienamente consapevole delle dinamiche relative alla guerra di mafia ad Isola di Capo Rizzuto, per conto dei Paparo ha investigato sugli autori dell’attentato dell’ottobre 2004 ai danni di Paparo Marcello. Svolge attivita’ imprenditoriale nel settore del movimento terra con metodi esplicitamente mafiosi. E’ stato pluricondannato perlopiu’ per reati fiscali e trasporti abusivi. Lavora anche insieme a Paparo Romualdo sui cantieri dell’ “alta velocita’”. La sua attivita’ si traduce in sostegno economico (al nord) e relazionale (al sud) al gruppo capeggiato da Paparo Marcello e Romualdo. LAPORTA Carmelo tiene i rapporti tra i Paparo e la cosca NICOSCIA di Isola Capo Rizzuto (KR). In quanto coniugato con Nicoscia Maria, e’ cognato NICOSCIA Pasquale, detto “Macchietta”, capo della omonima cosca, ucciso l’11.12.2004, e dei suoi fratelli tra cui il qui indagato Nicoscia Salvatore. E’ zio del qui indagato Nicoscia Antonio. E’ affiliato alla cosca Nicoscia. Nel corso dell’indagine veniva accertata la partecipazione di LAPORTA Carmelo ad almeno due “summitt mafiosi” in Calabria il 21.03.2006 e il 29.05.2006. Inoltre ha procurato a PAPARO Marcello almeno una pistola e diverse armi ai NICOSCIA tramite i BUBBO di Petronà (KR). E’ mandante dell’aggressione a Paparo Marcello dell’ottobre 2004. E’ referente a Cologno Monzese dei Nicoscia, dove abita, e tiene i rapporti tra i Nicoscia e Paparo Marcello. E’ stato destinatario anche dell’ordinanza applicativa della misura cautelare inerente il narcotraffico di questo procedimento (c.d. Operazione Eucaliptus: è stato sottoposto a custodia cautelare dal 30.01.2007 al 16.02.2207 nel procedimento N. 26612/06 RGNR – N. 5878/06 RGGIP - “Indagine Eucaliptus”). Partecipa con Guarino Vincenzo ad azioni estorsive. E’ quindi stabilmente dedito ad attivita’ criminose gravi, ed e’ partecipe anche della associazione criminale capeggiata da Paparo Marcello. Si e’ occupato della latitanza di diversi indagati. A casa sua nel 2002 e’ statao catturato Nicoscia Giuseppe nato il 12.9.1980 destinatario di ordinanza applicativa di misura cautelare. Nei confronti degli indagati per i quali si ritengono sussistenti gravi indizi di colpevolezza con riferimento al reato di cui al capo 1 dell’imputazione si ritengono quindi sussistenti tutte le esigenze cautelari, di cui alle lettere a) b) e c) dell’art. 273 c.p.p. CIULLA Fabrizio, fratello di Ciulla Michele, incolpazione di cui al capo 2 risponde qui della La condotta ascrittagli è grave, tenuto conto del numero e della qualità delle armi in contestazione (un vero e proprio arsenale e in particolare due mitragliette), indicative della non occasionalita’ del fatto. Nonostante la sua formale incensuratezza si ritiene percio’ sussistente anche nei suoi confronti il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quello per cui si procede. LAPORTA Giovanni, nato a Isola di Capo Rizzuto (Kr) il 07.03.1953 risponde delle incolpazioni di cui ai capi 17-18 in concorso con Laporta Carmelo A suo carico risultano due condanne per violazione alle leggi finanziarie E stato sottoposto a custodia cautelare dal 30.01.2007 al 22.02.2007 nel procedimento N. 26612/06 RGNR – N. 5878/06 RGGIP - “Indagine Eucaliptus” Perfettamente inserito nel contesto criminoso nel quale opera Laporta Carmelo, e’ anch’egli stabilmente dedito ad azioni criminose. Sussiste percio’ nei suoi confronti il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quelli per cui qui si procede. BUCCOLIERI Cosimo risponde anch’egli delle incolpazioni di cui ai capi 17-18 in concorso con i due Laporta Il fatto che abbia accettato di sparare numerosi colpi di arma da fuoco per conto di terzi di notte sulla pubblica via all’indirizzo anche di una porta di abitazione e’ indicativo della sua pericolosita’. E’ stato numerose volte condannato per il reato, ora depenalizzato, di emissione di assegni senza provvista. Deve ritenersi persona disponibile alla commissione di reati a scopo di lucro. Sussiste quindi anche nei suoi confronti il pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quelli per cui qui si procede nei suoi confronti. NICOSCIA Antonio, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 02.03.1977 risponde qui della sola incolpazione di cui al capo 7 E’ figlio di NICOSCIA Pasquale, detto “Macchietta”, capo dell’omonima cosca. Il traffico di armi di cui si e’ reso protagonista si inserisce nella pericolosissima guerra di mafia tra gli Arena e i Nicoscia. Deve ritenersi quindi sussistente nei suoi confronti al massimo grado il pericolo di reterazione di reati della stessa specie di quelli per cui qui si procede, nonostante la sua incensuratezza. Considerata la sua posizione apicale nel clan Nicoscia si ritiene sussistente nei suoi confronti anche il pericolo di fuga. NICOSCIA Salvatore, alias Tyson, nato ad Isola di Capo Rizzuto (KR) il 05.01.1972, risponde anch’egli, in questa sede, della sola incolpazione di cui al capo 7 E’ stato reggente della cosca NICOSCIA durante la detenzione del fratello NICOSCIA Pasquale detto “macchietta”, capo dell’omonima cosca A suo carico risulta gia’ una condanna per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, violazione alla disciplina sugli stupefacenti e violazione alla disciplina sulle armi. Il traffico di armi di cui si e’ reso protagonista si inserisce nella pericolosissima guerra di mafia tra gli Arena e i Nicoscia. Deve ritenersi quindi sussistente nei suoi confronti al massimo grado il pericolo di reterazione di reati della stessa specie di quelli per cui qui si procede, cosi’ come il pericolo di fuga. GUALTIERI Antonio, alias Lelè o Lemà nato ad Isola Capo Rizzuto (KR) il 24.10.1974, è organico alla cosca NICOSCIA. E’ cognato di LAPORTA Carmelo e di NICOSCIA Domenico (e’ fratello si Gualtieri Romina, moglie di Nicoscia Domenico). A suo carico risulta un lieve precedente per violazione alla legge armi, ma e’ stato sottoposto alla sorveglianza speciale per due anni. Il traffico di armi di cui si e’ reso qui protagonista si inserisce nella pericolosissima guerra di mafia tra gli Arena e i Nicoscia. Deve ritenersi quindi sussistente nie suoi confronti al massimo grado il pericolo di reterazione di reati della stessa specie di quelli per cui qui si procede MANFREDI Pasquale, alias Gaetano, nato a Isola di Capo Rizzuto il 06.02.1977, e’ organico alla cosca Nicoscia. E’ figlio di Manfredi Mario, ucciso il 3.12.2005 nella guerra tra Arena e Nicosia, pochi giorni dopo la scarcerazione di Nicoscia Salvatore e in risposta alla stessa. Il traffico di armi di cui qui e’ ritenuto responsabile si inserisce in tale conflitto. E’ marito d