assistenza in implantologia
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Assistenza in Implantologia Orale “Nozioni di base per l'assistente dentale” corso biennale ANDI lezione del 31- 01- 2009 dott. Massimo Mazza spec. In chirurgia maxillo-facciale spec. In odontostomatologia v. Guerrazzi 9 - Milano 1. 2. breve storia dell'implantologia moderna sistemi implantari 3. anatomia dei tessuti peri-implantari 4. 5. 6. 7. 8. 9. diagnosi organizzazione dello studio intervento chirurgico l'impronta complicanze carico immediato 1. breve storia dell'implantologia L´osteointegrazione è definita come "contatto diretto tra impianto e osso vivente senza interposizione di tessuti molli interposti" (Branemark PI et al 1977). Il concetto di osteointegrazione è stato sviluppato dal dr. Per-Ingvar Brånemark,professore all´istituto di Biotecnologia applicata dell´Università di Goteborg in Svezia. La sua iniziale osservazione fu che camere ottiche in titanio, inserite nella tibia di coniglio per osservarne la microcircolazione, dimostravano di ancorarsi tenacemente all´osso (Branemark PI et al. 1969). Sulla scia di tale osservazione una serie di studi sperimentali individuò nel titanio il materiale di elezione per la fabbricazione di impianti dentali (Albrektsson T. 1983 , Zarb GA 1983, Branemark PI 1983) Gli impianti dentali sono definiti da ISO/TR 11175:1993 (E) come "dispositivi specificatamente disegnati per essere inseriti chirurgicamente nel o sull´osso mandibolare o mascellare per offrire resistenza al dislocamento di una protesi dentale", e vengono classificati in impianti: transendodontici o transradicolari ● sottoperiostei ● intramucosi ● transgengivali ● ● endo-ossei ● trans-ossei 2. sistemi implantari Straumann 3 i - Osseotite Dentsply Friadent - XiVE Nobel Biocare TiUnite NobelActive Replace Perfect 3 - anatomia dei tessuti peri-implantari anatomia dei tessuti duri anatomia dei tessuti molli vascolarizzazione dei mascellari innervazione dei mascellari Tessuti duri mandibola : osso impari mediano osso mobile “appeso” Tessuti duri mascellare superiore : osso del cranio “fisso” Tessuti duri denti e apparato di sostegno : processo alveolare Tessuti molli - gengiva libera - gengiva aderente - legamento parodontale Tessuti molli Anatomia del parodonto (gengiva) A – fibre gengivali B – fibre parodontali C – cresta alveolare X+Y ampiezza biologica = 3 mm Vascolarizzazione : arterie : - arteria palatina maggiore - arteria alveolare inferiore - arteria linguale - arteria faciale (o mascellare esterna) vene : - vena alveolare inferiore - plesso pterigoideo - vena faciale anteriore arteria palatina maggiore : prelievi di connettivo, impianti nel tuber maxillae -------------------- a. alveolare inferiore a. linguale a. faciale (mascellare esterna) impianti inferiori, denti del giudizio apicectomie --------------------------------- Prelievo di tassello osseo dal ramo mandibolare a livello del 38 Vene : - vena alveolare inferiore - vena faciale - plesso pterigoideo Innervazione : - nervo alveolare inferiore - nervo linguale - nervo facciale n. alveolare inferiore n. linguale impianti !! , estrazioni (denti del giudizio), apicectomie, cisti, fresa (turbina!) nervo faciale ------------------ anestesia plessica a livello dei molari sup - incisioni nel fornice mandibolare 4. Diagnosi : Chirurgia - anamnesi - sito implantare Protesi - edentulia parziale - edentulia completa chirurgia Anamnesi : raccolta della storia clinica del paziente La parola deriva dal greco ἀνά-µνησις, "ricordo" L'anamnesi si divide in più parti, principalmente una familiare e una personale. L'anamnesi personale si divide a sua volta in fisiologica, patologica remota e patologica prossima. La raccolta dei dati anamnestici sarà differente a seconda dell'età e del sesso della persona. “non si possono mai apprezzare l'esperienza clinica, il sapere,la penetrazione psicologica, l'autorità morale di un medico meglio.... di quando lo si ascolta interrogare un malato” chirurgia Sito implantare : - presenza di elementi dentari (carico immediato) - disponibilità di tessuto osseo (OPT, TAC, status rx) - condizioni dei tessuti molli (igiene orale) - controllare l'apertura della bocca! estrazioni protesi edentulia parziale : controllare lo “spazio protesico” protesi edentulia totale : verifica del progetto protesico (possibilità di protesi provvisoria immediata ?) 5. organizzazione dello studio - organizzazione dell'agenda - organizzazione del carrello chirurgico - organizzazione del campo operatorio - organizzazione della “sala chirurgica” organizzazione del carrello chirurgico - Individuazione dell'ergonomia di lavoro ✔ 1+1 operatori ✔ 1+2 operatori ✔ 1+3 operatori - Scelta del carrello : tipologia, dimensione, materiale di fabbricazione ➔ Collocazione spaziale ➔ Preparazione sterile del carrello ➔ Organizzazione dello strumentario 29 Ergonomia di lavoro ● 1+1 operatori : la dimensione del carrello servitore deve essere tale da contenere tutto lo strumentario necessario all'intervento ● 1+2 operatori : una assistente aiuta (aspira) e l'altra strumenta (passa i ferri) - carrello servitore - tavolo madre ● 1+3 operatori : 1 assistente aiuta, 1 strumenta, 1 resta fuori dal campo - carrello servitore - tavolo madre - gestione motori,suture,materiali di consumo,farmaci al bisogno 30 carrello chirurgico (servitore) 31 tavolo madre : tutto quello che servirà ...o che possa servire !! 32 Scelta del carrello : tipologia, dimensione, materiale di fabbricazione I. dimensione : . tipo d'intervento . ergonomia di lavoro II. tipologia : . servo-mobile di comune utilizzo odontoiatrico . carrello su 4 ruote . carrello su braccio a pompa ad olio III. materiale : meglio in acciaio per le procedure di disinfezione 33 Collocazione spaziale del carrello chirurgico - ore 12 : scomodo per chi opera - ore 6 : sopra il torace del paziente solo per operatori che utilizzano il riunito a cordoni pendenti - alla destra dell'operatore : non interferisce con la faretra : “fai da tè” del dentista - tra operatore e tavolo madre : quando si dispone di una strumentista 34 Attenzione : carrello-manipoli-pedaliere-campo operatorio devono essere tutti raggiungibili da chi strumenta o dall'operatore stesso senza dispersione di movimenti del complesso tronco-braccio, pena l'affaticamento dell'operatore,la dell'operatore caduta accidentale di strumenti,la contaminazione del campo,la perdita di tempo 35 Preparazione sterile del carrello : sequenza operativa . camice manica corta o maglietta di cotone . cappellino+mascherina . lavandino con braccio di chiusura o fotocellula o comando a pedale . dispenser sapone disinfettante azionabile a distanza (gomito o come sopra) . lavaggio unghie (corte,no anelli,no braccialetti,no orologi)+mani+braccia . asciugatura con teli sterili . vestizione camice+guanti sterili . apertura pacchi imbustati doppi (serve aiuto esterno) . disposizione degli strumenti sul tavolo madre . approntamento del carrello servitore 36 la strumentista : organizzatrice della sala operatoria 37 Gestione del carrello chirurgico - raggruppare gli strumenti secondo la sequenza d'intervento - prevedere accessori di servizio . garze . arcelle di servizio di varie dimensioni . fisiologica . suture . materiali di consumo . materiale per anestesia locale - mantenere lo strumentario in ordine e pulito - non raccogliere strumenti caduti per terra - mantenere le braccia sempre sopra la cintola : o sul petto o sul campo! - non grattarsi il naso - non toccare la mascherina o gli occhiali protettivi - non “smanacciare” fuori dal campo e controllare che anche il “vostro” chirurgo rispetti tali regole : lui essendo concentrato sull'intervento potrebbe “distrarsi” ! - meglio non chiacchierare o ascoltare musica per evitare perdite di concentrazione - non guardare l'intervento....ma supervisionarlo !! 38 La sterilizzazione consiste in qualsiasi processo chimico o fisico che porti all'eliminazione di ogni forma microbica vivente, sia patogena che non, comprese le spore e i funghi. Un materiale è considerato sterile se il SAL (livello di sicurezza di sterilità) è inferiore a 10^-6; ovvero quando la probabilità di trovarvi un microrganismo è inferiore ad uno su un milione . 39 organizzazione del campo operatorio (1) tutto ciò che sta al di sotto del tavolo operatorio è da considerarsi per definizione non sterile (2) bagnato = contaminato : coprire le superfici di appoggio con teli impermeabili all'acqua (3) il campo operatorio comprende anche : * i manipoli e relativi cordoni * le manopole delle lampade * le maniglie del microscopio 40 organizzazione Sala Operatoria o “chirurgica” .......guardate la foto..... - meno mobili, pensili, trappole e anfratti ci sono e più semplice diventa mantenere l'asepsi (assenza di contaminazione batterica) - la luce è importante per voi e per il paziente - evitate di fare interventi odontoiatrici “sporchi” prima dell'intervento implantologico (grattare dentiere!) - lavare pavimenti, muri, riunito, lampade, cordoni etc - far accomodare il paziente....almeno con i copriscarpe! - scegliere una sala un po' ...appartata o evitare di sovraffollare lo studio il giorno dell'intervento (- i ) : la tranquillità è fondamentale per operatore e paziente 41 42 43 6. intervento chirurgico - preparazione del kit implantare - check delle frese - controllo del “magazzino impianti” - controllo della componentistica protesica (carico immediato) - mascherina guida 44 Implantologia : sequenza frese - rosetta gambo lungo - fresa pilota 2 mm - frese calibrate 45 step aggiuntivi : - fresa x osso duro - maschiatore - driver impianto - cappetta di guarigione 46 7. l'impronta il transfer : - porta-impronte individuale chiuso (a strappo) - porta-impronte individuale forato il materiale : - elastomero - polietere (Impregum) - polietere+resina - gesso (solo impianti) - gesso+impregum (denti+impianti) 47 Porta-impronte forato Transfer bloccati con la resina al porta-impronte Impregum + Pattern Resin 48 Impronta da 24 a 17 : porta impronte individuale , gesso+polietere, monconi protesici+impianti 49 transfer per impronta con cucchiaio forato 50 impronta gesso : su questa impronta il laboratorio non può sbagliare! 51 8. Complicanze - lesioni vascolari : emorragia - lesioni nervose : insensibilità labbro inferiore - infezione : sinusite, fallimento impianto (no rigetto!) - frattura dell'impianto - frattura osso alveolare 52 La fase post- chirurgica : ► assistere il paziente : non lasciarlo da solo in poltrona per correre a lavare e imbustare fer ► controllo del dolore : ripetere anestesia locale (↓ stress) ► controllo del sanguinamento : tamponi di garze in compressione ► monitoraggio : in caso di pazienti a rischio ASA II e III ► lasciare fuori parenti e accompagnatori : potrebbero a loro volta sentirsi male → necessar ► In ogni caso prevedere la dimissione del paziente solo dopo avere ricevuto l'approvazione ► fornire elenco e posologia dei farmaci da assumere nel post intervento ► fornire istruzioni dettagliate e possibilmente scritte sui comportamenti da tenere nel post► prevedere un contatto telefonico dopo qualche ora ► lasciare un recapito telefonico e prevedere la reperibilità di un medico! ..... altrimenti..... 53 Edema (gonfiore) Emorragia Anestesia labbro inferiore Ematoma ! 54 Le complicanze post – chirurgiche : - sanguinamento : ++ in pazienti con problemi di coagulazione - ematoma : la perdita ematica si accumula nei tessuti molli → il chirurgo deve intervenire d'urgenza, riaprire la ferita operatoria e drenare l'ematoma altrimenti → infezione! - edema : il gonfiore post-operatorio è molto più frequente per interventi alla mandibola - crisi ipertensiva : nei pazienti ipertesi lo stress chirurgico causa un aumento della PA → monitoraggio anche a casa! - febbre : il trauma chirurgico può causare un rialzo febbrile - dolore : prevedere con accuratezza la posologia della terapia antalgica , evitare il fai da tè dei pazienti che non conoscono i meccanismi d'azione dei farmaci (antidolorifici, antinfiammatori, antipiretici) Trattamento : - limitare l'uso del ghiaccio - impacchi caldo-umidi - compressione della ferita nelle prime 24 ore! 55 Flemmone della guancia : grave infezione ossea con rischio di setticemia no ghiaccio !! 56 Cenni di alimentazione post- operatoria : - informare i pazienti delle difficoltà a cui andranno incontro nel post-operatorio per ciò che concerne l'alimentazione - dare precise indicazioni su ► tipologia di alimento ► consistenza ► temperatura ► modalità - consegnare un pre-stampato con un elenco dei principali alimenti che compongono una dieta soffice! - verificare al primo controllo che il paziente si attenga scrupolosamente alle istruzioni impartite (quasi sempre il paziente viene riferito dal dentista all'assistente!) pena fallimento + complicanza 57 Diete consigliate per i primi 2/3 gg : - frullati , frappè , yougurt - primi piatti : ● passato di verdure freddo ● semolino freddo ● pasta corta scotta e fredda - secondi piatti : ● omogeneizzati di carne ● tartara di carne o pesce (piatto freddo) ● carne frullata (fredda) ● purea di patate ● verdura cotta frullata - frutta : ● spremute (senza esagerare) ● centrifugati di frutta o verdure ● frutta cotta (fredda) - Tè, caffè, camomilla, tisane : freddi - no alcool! - no fumo! 58 9. carico immediato - tradizionale - computer aided (Nobel Guide) 59 Impianti bi-fase : 3 – 6 mesi guarigione ossea 60 Impianti mono-fase : carico precoce 61 Nobel Guide : estrazione – impianto – protesi (one day surgery!) 62 63 64 Caso clinico : frattura verticale da perno moncone fuso estrazione – impianto – innesto osseo – corona definitiva 65 impronta con transfer per porta-impronte forato corona definitiva in ceramica integrale cementata su connessione in zirconio 66 67 68 grazie dell'attenzione...... 69