Amplificatori AC e differenziali - Corsi a Distanza
Transcript
Amplificatori AC e differenziali - Corsi a Distanza
Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Amplificatori e doppi bipoli Amplificatori e doppi bipoli Introduzione e richiami Simulatore PSPICE Tipi di amplificatori e loro parametri Amplificatori Operazionali e reazione negativa Amplificatori AC e differenziali Amplificatori Operazionali reali Misure su circuiti con amplificatori Esempi ed esercizi 2 © 2005 Politecnico di Torino 1 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Amplificatori AC e differenziali Amplificatori AC e differenziali Reazione con elementi reattivi Amplificatori DC e AC Amplificatori sommatori e differenziali Segnali differenziali e di modo comune Esempi di amplificatori DC e AC riferimenti nel testo: Cap. 7.3 – Circuiti con A.O. 4 © 2005 Politecnico di Torino 2 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Generalizzazione con Z Quanto visto con R vale per Z qualsiasi: + VI Z1 Z1 + VU Z2 VI VU Z2 β= Z2 Z1 + Z 2 VU = I1 = 1 Z + Z2 VI = 1 VI β Z2 VI Z1 VU = − Z 2 ⋅I2 = − Z2 ⋅ VI Z1 5 Risposta in frequenza Con Z si può controllare la risposta in frequenza R2 R3 R1 VI + C VU |Vu/Vi| ß0 ω ∞à 6 © 2005 Politecnico di Torino 3 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Risposta in frequenza Con Z si può controllare la risposta in frequenza asintoti per ω → ∞ C → CC R VU = − 2 VI R1 R2 R3 R1 VI C + VU |Vu/Vi| ß0 ω ∞à 7 Risposta in frequenza Con Z si può controllare la risposta in frequenza asintoti per ω → ∞ C → CC R VU = − 2 VI R1 per ω → 0 C → CA VU = − R 2 + R3 VI R1 R2 R3 R1 VI + C VU |Vu/Vi| ß0 ω ∞à 8 © 2005 Politecnico di Torino 4 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Calcolo con Z R2 Z R3 R1 C - Z VI R1 Z = R 2 + R 3 // C D + VI VU = − VU Z = R2 + R3 sR 3 C + 1 9 Calcolo con Z R2 Z R3 R1 C - Z VI R1 Z = R 2 + R 3 // C D + VI VU = − VU Z = R2 + R3 sR 3 C + 1 Z R1 R2 + VI VU = − + VU R3 sR 3 C + 1 VI R1 10 © 2005 Politecnico di Torino 5 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Esempio 1: amplificatore AC invertente Esempio numerico R1 = 12 kΩ R2 = 39 kΩ R3 = 120 kΩ C = 2,2 nF R2 R1 C + VI AO Determinare Av(ω) = ? Av(0) = ? Av(∞) = ? R3 τz = ? τp = ? ωz = ? ωp = ? VU soluzione 11 Amplificatori AC e differenziali © 2005 Politecnico di Torino 6 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Amplificatori AC e differenziali Reazione con elementi reattivi Amplificatori DC e AC Amplificatori sommatori e differenziali Segnali differenziali e di modo comune Esempi di amplificatori DC e AC riferimenti nel testo: Cap. 7.3 – Circuiti con A.O. 13 Amplificatori DC Specifiche di amplificatore DC banda passante da 0 (continua, DC) a f2 Come conservare la DC celle passa basso no C serie no L verso massa C2 R f esempi f2 14 © 2005 Politecnico di Torino 7 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Amplificatori AC Specifiche di amplificatore AC banda passante da f1 a f2 Come eliminare la DC C1 celle passa-alto C serie L verso massa R C2 f esempi f1 f2 15 Come eliminare/ridurre la DC in uscita Esempio di circuito che non amplifica la DC ZC3(0) →∞: per la DC è un voltage follower quando Z C3(∞) << R3: Av = R2/R3 + 1 C3 riduce il guadagno verso le frequenze basse (BF, DC) + VI R1 - A.O. R2 VU R3 C3 16 © 2005 Politecnico di Torino 8 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Come eliminare/ridurre la DC in uscita Esempio di circuito che non amplifica la DC ZC3(0) →∞: per la DC è un voltage follower quando Z C3(∞) << R3: Av = R2/R3 + 1 C3 riduce il guadagno verso le frequenze basse (BF, DC) coppia P-Z verso le BF + VI R1 - A.O. R2 VU R3 ω3 ω C3 17 Amplificatore AC Esempi di circuito con limite superiore di banda per ω >> ω2 , C3 diventa CC come introdurre un limite superiore di banda ? C2 riduce il guadagno verso le frequenze alte (HF) + VI R1 - A.O. R2 C2 VU R3 C3 18 © 2005 Politecnico di Torino 9 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Amplificatore AC Esempi di circuito con limite superiore di banda per ω >> ω2 , C3 diventa CC come introdurre un limite superiore di banda ? C2 riduce il guadagno verso le frequenze alte (HF) coppia P-Z verso le HF + VI R1 A.O. - R2 C2 VU R3 ω ω2 C3 19 Av(w) per amplificatore AC C2 0.1 1 10 1000 105 ω (rad/s) 20 © 2005 Politecnico di Torino 10 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Av(w) per amplificatore AC C2 C3 0.1 1 10 1000 105 ω (rad/s) 21 Av(w) complessivo per amplificatore AC C2 C3 |V U/V 1| (dB) totale 0.1 1 10 1000 105 ω (rad/s) 22 © 2005 Politecnico di Torino 11 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Vu(t) per amplificatore AC Risposta di tipo Passa Basso dovuta a C2 VC t Risposta di tipo Passa Alto dovuta a C3 Se i poli sono molto separati costanti di tempo molto diverse la risposta è simile a un’onda quadra 23 Rimuovere la DC all’ingresso Cella Passa-Alto all’ingresso C1 elimina la DC del segnale di ingresso la risposta di C1 R1 si combina con C2 R2 e C3 R3 C1 + V’I VI R1 - A.O. Z2 VU Z3 24 © 2005 Politecnico di Torino 12 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Rimuovere la DC all’ingresso Cella Passa-Alto all’ingresso C1 elimina la DC del segnale di ingresso la risposta di C1 R1 si combina con C2 R2 e C3 R3 zero nell’origine polo verso BF C1 + V’I VI R1 - A.O. Z2 VU Z3 ω1 ω 25 Av(w) per amplificatore AC C1 C2 C3 totale 0.1 1 10 1000 105 ω (rad/s ) 26 © 2005 Politecnico di Torino 13 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Amplificatore AC invertente La cella passa alto R1 C1 toglie la componente continua e determina un limite di banda inferiore C2 C1 R3 R2 VI + R1 AO VU 27 Amplificatore AC invertente La cella passa alto R1 C1 toglie la componente continua e determina un limite di banda inferiore C2 fa diminuire il guadagno alle frequenze elevate, e introduce un limite di banda superiore C2 C1 R3 R2 VI R1 + AO VU 28 © 2005 Politecnico di Torino 14 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Confronto tra amplificatori AC nei morsetti di ingresso circola corrente DC circuito invertente R1 può essere rimossa ? C2 C1 R2 Ib VI R3 + R1 A.O. VU 29 Confronto tra amplificatori AC nei morsetti di ingresso circola corrente DC circuito invertente R1 può essere rimossa, perché Ib circola in R3 C2 C1 R2 Ib VI R3 R1 + A.O. VU 30 © 2005 Politecnico di Torino 15 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Confronto tra amplificatori AC nei morsetti di ingresso circola corrente DC circuito non invertente R1 può essere rimossa ? C1 Ib VI + - R1 A.O. R2 C2 VU R3 C3 31 Confronto tra amplificatori AC nei morsetti di ingresso circola corrente DC circuito non invertente R1 è necessaria per la corrente di ingresso Ib C1 Ib VI R1 + - A.O. R2 C2 VU R3 confronto C3 32 © 2005 Politecnico di Torino 16 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Analisi di amplificatori AC Analisi di circuito con AC individuare e separare le celle ricavare le f(s): Z1, Z2, …. ; Vu/Vi determinare il comportamento asintotico in frequenza e nel tempo (dalle f(s)) analisi in DC C diventano circuiti aperti per ω = 0 e per t → ∞ (ingresso a gradino) C diventano corti circuiti per ω → ∞ e per t = 0 (ingresso a gradino) 33 Esempio di amplificatore AC C1 Analisi di circuito AC separare le celle ricavare le f(s) Z1, Z2 Vu/Vi + VI R1 - R2 C2 VU R3 C3 determinare il comportamento asintotico in frequenza e nel tempo (dalle f(s) e analisi DC) C diventano circuiti aperti per ω = 0 e per t → ∞ (ingresso a gradino) C diventano corti circuiti per ω → ∞ e per t = 0 (ingresso a gradino) 34 © 2005 Politecnico di Torino 17 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Esempio 2: amplificatore AC non invertente R1 = 10 kΩ, R2 = 150 kΩ R3 = 12 kΩ C1 = 47 µF C2 = 100 pF C3 = 10 µF C1 + VI R1 R2 C2 VU R3 Determinare C3 Av = Vu/V2 soluzione 35 Amplificatori AC e differenziali © 2005 Politecnico di Torino 18 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Amplificatori AC e differenziali Reazione con elementi reattivi Amplificatori DC e AC Amplificatori sommatori e differenziali Segnali differenziali e di modo comune Esempi di amplificatori DC e AC riferimenti nel testo: Cap. 7.3 – Circuiti con A.O. 37 Sommatore: descrizione funzionale Vu = A V1 + B V2 sommatore a 2 ingressi Generalizzabile a V1 V2 V3 Σ Vu Vu = AV1 + BV2 + CV3 …. 38 © 2005 Politecnico di Torino 19 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Sommatore: descrizione funzionale Vu = A V1 + B V2 V1 sommatore a 2 ingressi Σ V2 V3 Generalizzabile a Vu Vu = AV1 + BV2 + CV3 …. Casi particolari se A = -B = K amplificatore differenziale : Vu = K(V1 - V2) se V1 = V2 = V3 … e B = A/2, B = C/2 … convertitore D/A (lezioni C) 39 Sommatore con Ampl. Operazionale Nel morsetto invertente possono confluire correnti da due ingressi la somma di queste correnti determina la corrente I3 in R 3 e quindi la tensione di uscita I3 = V1/R1+V2/R2 Vu = -R3(V1/R1+V2/R2) Il circuito è un sommatore R1 V1 V2 R3 I3 _ R2 VU + 40 © 2005 Politecnico di Torino 20 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Sommatore a più ingressi Le correnti possono provenire da più tensioni di ingresso R1 Il circuito è un V1 sommatore a più ingressi V2 V3 VN Vu = -Rf(V1/R1+V2/R2 + … + VN/RN) R2 Rf R3 _ Rn VU + A.O. 41 Amplificatore differenziale Definizione funzionale modulo con Vu = A V1 + B V2 V1 sommatore V2 K(V1-V2) Vu se A = -B = K amplificatore differenziale: Vu = K(V1 - V2) come realizzare un differenziale con Amplificatori Operazionali reazionati 42 © 2005 Politecnico di Torino 21 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Due ingressi di segno opposto Possiamo applicare segnali al lato invertente e a quello non invertente V1 R3 R1 VU - Vu = Vu(V1) + Vu(Va) + VA Vu = -R3/R1 V1 + (R3/R1 + 1) Va 43 Circuito amplificatore differenziale Vogliamo stesso |guadagno| invertente/non inv Vu = k(V1 - V2) Va = V2 R4/(R2+R4) V1 R1 R3 - V2 Per R3/R1 = R4/R2 = AD VA + R2 VU AO R4 Vu = AD(V2 - V1) amplificatore differenziale 44 © 2005 Politecnico di Torino 22 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Modulo amplificatore differenziale Caso ideale: uscita legata solo alla differenza tra le tensioni di ingresso V1 - VU V2 + Vu = AD(V2 - V1) Caso reale (R3/R1 ? R4/R2) l’uscita è combinazione lineare degli ingressi Vu = A 2V2 – A 1V1 Vu = A D(V2 - V1) + A C(V2 + V1)/2 dettaglio 45 Amplificatori AC e differenziali © 2005 Politecnico di Torino 23 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Amplificatori AC e differenziali Reazione con elementi reattivi Amplificatori DC e AC Amplificatori sommatori e differenziali Segnali differenziali e di modo comune Esempi di amplificatori DC e AC riferimenti nel testo: Cap. 7.3 – Circuiti con A.O. 47 Segnali riferiti a massa e differenziali Fino ad ora abbiamo visto circuiti (amplificatori) i cui i “segnali” corrispondono alla tensione tra un nodo e massa segnali riferiti a massa o single ended V1 L’informazione (segnale) può essere associata anche a combinazioni di tensioni differenza, media, … GND 48 © 2005 Politecnico di Torino 24 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Da V1/V2 a V C/V D Due tensioni V1 e V2 possono essere espresse anche come somma di: un termine di modo comune VC = (V1+V2)/2 V1 VD /2 VD = (V1-V2) V2 un termine differenziale VD = (V1-V2) VC = (V1+V2)/2 GND, 0V 49 Segnali differenziali e modo comune L’informazione utile può essere associata a VC, VD, V1, V2 V1 VD /2 VD = (V1-V2) V2 VC = (V1+V2)/2 GND, 0V 50 © 2005 Politecnico di Torino 25 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Segnali differenziali e modo comune L’informazione utile può essere associata a VC, VD, V1, V2 Obiettivo: V1 proteggersi dai disturbi elettromagnetici VD /2 VD = (V1-V2) V2 VC = (V1+V2)/2 Quale è la scelta ottimale? GND, 0V 51 Vantaggi dei segnali differenziali Segnale trasportato da cavo lungo Segnale (riferito a massa) disturbo Segnale + disturbo 52 © 2005 Politecnico di Torino 26 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Vantaggi dei segnali differenziali Segnale trasportato da cavo lungo Segnale (riferito a massa) Segnale + disturbo disturbo Segnale differenziale Segnale differenziale Disturbo (di modo comune) 53 Modo differenziale E’ possibile realizzare circuiti che amplificano solo il segnale differenziale VD Associamo l’informazione al segnale differenziale VD V1 V2 - VU + Se riusciamo ad amplificare solo il segnale differenziale VD, il disturbo (segnale di modo comune VC) caso ideale: caso reale: non influisce sull’uscita influisce poco sull’uscita 54 © 2005 Politecnico di Torino 27 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Modo differenziale e modo comune L’amplificatore differenziale contiene un Amplificatore Operazionale con reazione Vu = A D VD + A C VC V1 V2 - VU + V1 VD/2 VD/2 VC VU + V2 55 Guadagno differenziale e di modo comune Se R3/R1 = R4/R2 AC = Vu/VC = 0 AD = Vu/VD = -R3/R1 V1 R1 Il guadagno di modo comune è nullo V2 R2 Il circuito amplifica solo segnali differenziali caso generale R3 - VU + R4 R 3 R4 = R1 R2 AD = − R3 , R1 AC = 0 56 © 2005 Politecnico di Torino 28 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Reiezione del modo comune Un amplificatore differenziale deve: amplificare i segnali differenziali AD ben definito non amplificare i segnali di modo comune AC basso 57 Reiezione del modo comune Un amplificatore differenziale deve: amplificare i segnali differenziali AD ben definito non amplificare i segnali di modo comune AC basso Il parametro importante è il rapporto AD/AC A D/A C = CMRR (Common Mode Rejection Ratio) quanto viene amplificato un segnale differenziale rispetto a quelli di modo comune tolleranze resistenze, Ad e Ac dell’Operazionale 58 © 2005 Politecnico di Torino 29 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Esercizio 2: Amplif. differenziale Caso ideale R1 = R2 = 12 kΩ R3 = R4 = 330 kΩ Calcolare AD e AC V1 R1 V2 R2 R3 - VU + R4 Caso reale (semplificato) Tutte le resistenze hanno tolleranze del ± 1 % Calcolare AD, AC, CMRR (dovuta a εR) soluzione 59 Effetto della resistenza di ingresso Differenziale bilanciato R1=R2, R3=R4 Amplificatore differenziale (bilanciato) V1 R1 R3 + V2 R2 VU R4 60 © 2005 Politecnico di Torino 30 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Resistenze di ingresso del differenziale Amplificatore differenziale (bilanciato) R1=R2, R3=R4 Ri non simmetriche Ri1 ? Ri2 ? partizione con Rg Rg1 VS1 V1 R1 Rg2 VS2 R3 + V2 R2 VU R4 Partizione della Vs tra Rg e Ri Resistenze di ingresso sbilanciate: Ri1 = R1 Ri2 = R2 + R4 61 Da segnale MC a differenziale Amplificatore differenziale (bilanciato) R1=R2, R3=R4 Ri non simmetriche Ri1 ? Ri2 ? partizione con Rg Segnale VS1 = VS2 (MC) trasformato in differenziale e amplificato calcolo completo Rg1 VS1 V1 R1 - Rg2 VS2 R3 + V2 R2 VU R4 Diversa partizione tra Rg e Ri; viene generato su V 1 e V2 segnale differenziale 62 © 2005 Politecnico di Torino 31 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Sommatore generalizzato L’amplificatore differenziale può avere più di due ingressi Lato invertente: Ii- = Σ(Vi- /Ri- ) Vu- = - (Ii- *Rf) Lato non invertente Ve = Σ(Vi+Re/Rki) Vu+ = K VE V1- Ri- Ii_ Rf V2VM- _ V1+ + VN+ VU Ri+ Re VE 63 Amplificatori AC e differenziali © 2005 Politecnico di Torino 32 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Amplificatori AC e differenziali Reazione con elementi reattivi Amplificatori DC e AC Amplificatori sommatori e differenziali Segnali differenziali e di modo comune Esempi di amplificatori DC e AC riferimenti nel testo: Cap. 7.3 – Circuiti con A.O. 65 Esempio 1: differenziale diretto Ri non simmetriche; Ri1 ? Ri2 R3 V’1 RI1 à RI2 à R1 + V’2 R2 R4 66 © 2005 Politecnico di Torino 33 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Differenziale con voltage follower Ri non simmetriche; Ri1 ? Ri2 Anteporre Voltage Follower per alzare Ri Ri à 8 V1 R3 + nessuna partizione rimane la simmetria - V’1 R1 - V2 + + - V’2 RI à R2 R4 alta CMRR 67 Esempio 2: amplificate AC con due ingressi Circuito con due ingressi, due A.O.; analisi AC (DC nelle lezioni precedenti) R2 AO1 R7 C R6 V1 R1 R11 VU R5 R4 R9 AO2 R8 R3 V2 R10 68 © 2005 Politecnico di Torino 34 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Risoluzione di circuiti con reazione Identificare la configurazione invertente: ragionare sulle correnti (equazione al nodo -) morsetto - a massa virtuale non invertente: ragionare sulle tensioni (equazione alla maglia di ingresso) tensione differenziale nulla 69 Risoluzione di circuiti con reazione Individuare i componenti significativi impedenze in parallelo a gen V (oppure in serie a gen I) non modificano la V (oppure non modificano la I) impedenze in rami a corrente = 0 non determinano caduta di tensione impedenze tra morsetti con ∆V = 0 non sono percorse da corrente 70 © 2005 Politecnico di Torino 35 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Circuiti con più ingressi Verificare che la rete sia lineare Usare sovrapposizione degli effetti per gli ingressi accendere un generatore per volta sommare i vari contributi Trasformare ogni amplificatore in Doppio Bipolo risolvere il circuito di ciascun A.O. Ricombinare le catene di doppi bipoli trasformare le catene in unico DB 71 Esempio 2 - b Lasciare rete RC: analisi AC R2 AO1 R7 C R6 V1 R1 R11 VU R5 R4 R8 R9 AO2 R3 V2 R10 72 © 2005 Politecnico di Torino 36 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Esempio 2 - c R7 R2 C R6 AO1 V1 VU R5 R4 R1 R11 R8 R9 AO2 R3 V2 Gruppo R5, R7, C sostituito da una impedenza Z. AO1 V1 R10 Z VU AO2 V2 73 Esempio 2 - d Separare i contributi di ciascun generatore e applicare sovrapposizione degli effetti Vu = Vu1 + Vu2 R6 AO1 R6 Z Z V1 R4 AO2 R11 VU2 VU1 AO2 V2 74 © 2005 Politecnico di Torino 37 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Esempio 2 - e R7 R5 V2 Il comportamento asintotico si ottiene con analisi DC in cui il condensatore viene sostituito da CC e CA R6 C VU A2 R6 R6 R5//R 7 R5 V2 VU VU A2 ω → 0 ; C → Circ. Aperto V2 A2 ω → ∞ ; C → Circ. Chiuso 75 Esempio 2 - f Conviene trasformare A1 in doppio bipolo equivalente A1 V1 R4 Vu11 R11 Av1 = (R4+R11)/R11 Ri1 → ∞ Ru1= 0 V1 Vu11 Av1, Ri1, Ru1 76 © 2005 Politecnico di Torino 38 Sistemi Elettronici Amplificatori AC e differenziali Esempio 2 - g Per calcolare la fdt per V1 si sostituisce ad A1 il doppio bipolo equivalente Vu1 = - R6/Z Vu11 Vu1 = - Av1 R6/Z V1 R6 Z V1 Av1 A2 VU1 soluzione 77 Sommario lezione A4 Reazione con elementi reattivi Amplificatori DC e AC Amplificatori sommatori e differenziali Segnali differenziali e di modo comune Esempi di amplificatori DC e AC Domande di riepilogo 78 © 2005 Politecnico di Torino 39