I pontini fra i furbetti del lunedì
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I pontini fra i furbetti del lunedì
12 Latina Il giornale di SABATO 10 DICEMBRE 2016 Il Paese dei privilegi L’INDAGINE Il 30% degli ammalati presenta il certificato all’inizio della settimana I pontini fra i furbetti del lunedì Ben 19 giorni all’anno passati sotto le lenzuola: 13° posto a livello nazionale I l lunedì è il giorno peggiore della settimana. Un odio talmente diffuso che subito dopo il fine settimana, gli italiani si ammalano di più. Andare a leggere i certificati medici dei lavoratori può essere un’attività istruttiva. L’osservatorio dell’Inps ci ha provato e il risultato è interessante e non solo per la statistica. Nel pubblico impiego un'assenza per malattia su quattro dura solo un giorno. A Latina la proporzione è di uno su sei. Un dato elevato che colloca la provincia pontina al 13°posto su scala nazionale. Il boom è fra Campania e Sicilia dove il dato sale a quasi una su due. Ma l’elemento più preoccupante in chiave locale è il fatto che dopo le province del meridione, per assenze dovute a malattia in Italia c’è proprio Latina. Tanto da superare Roma anche nel settore pubblico. In campo nazionale il numero di giorni medi di malattia dei lavoratori dipendenti del settore privato (18,3) è stato superiore a quello dei dipendenti pubblici (17,1). A Campania e Sicilia le uniche realtà peggiori della nostra Latina la situazione è inversa. Mediamente i dipendenti pubblici si assentano di più dei privati (18,8 la media contro 17,9). La vera differenza fra l’impiegato pubblico e privato pontino sta nel fatto che il primo invia in dose massiccia certificati di malattia per un solo giorno (32,8%), mentre il secondo si limita ad un modesto 13,1. Nell’ambito privato la pro- vincia pontina si piazza al 14esimo posto. Il pericolo che le assenze brevi nascondano forme più o meno velate di assenteismo è, almeno in alcune aree del Paese, quanto mai concre- to, soprattutto nei casi in cui la malattia dura solo un giorno. Per Confindustria, "i dipendenti del settore pubblico hanno totalizzato in media 19 giorni di assenze retribuite, 6 in più ri- L’ANALISI Il Lazio è il regno degli assenteisti Primato negativo fra i dipendenti pubblici, 2° posto fra i privati L’Osservatorio Inps indica il Lazio al primo posto del settore pubblico con 860.226 certificati di malattia inviati nel 2015, pari al 13,7% (seguita dalla Sicilia con il 12,3%, la Lombardia con l’11,5% e la Campania con il 10,9%). Il Lazio e anche al secondo posto per il settore privato con un milione e 353 mila 775 certificati medici, pari all’11,2%, dietro solo alla Lombardia (pari al 21,4%). Ma in una sola cosa i lavoratori di tutta Italia, sia pubblici che privati, sembrano uniti: dalla sindrome del lunedi, che vede colpire con i suoi malanni circa un terzo dei malati. «La distribuzione del numero degli eventi malattia per giorno di inizio della settimana nel 2015 e simile per entrambi i comparti, con frequenza massima il lunedi, 2,7 milioni di eventi per il settore privato e 1,4 milioni per la pubblica amministrazione, pari rispettivamente al 30,5% e al 27,6% del totale», annota l’Osservatorio. Anche se «nel complesso, comparto pubblico e privato, la distribuzione dei cer- tificati di malattia a livello territoriale evidenzia che, nel 2015, il Nord-ovest e l’area geografica che con il 28,3% presenta il maggior numero di certificati medici», spiega l’Inps. Pero il Lazio conserva il primato italiano nonostante risulti la sola regione in controtendenza, con un calo di certificati medici nel settore pubblico a fronte di un aumento della media nazionale. “Nella pubblica amministrazione, al 4,3% di aumento del numero dei certificati medici tra- smessi nell’anno 2015 rispetto al 2014, contribuiscono in modo particolare la Calabria (+11,8%) e le Marche (+10,6%) mentre nel Lazio si registra un decremento pari all’1,2%”, quantifica l’Inps analizzando i 6 milioni e 300mila referti ricevuti dagli studi medici dell’intera penisola. Nel settore privato, invece, sono stati trasmessi 12,1 milioni di referti in tutta Italia. Anche nel settore privato il Lazio finisce sul podio dei lavoratori meno in salute nonostante abbia fatto registrare un incremento di certificati medici inferiore di tre punti percentuali alla media nazionale, cresciuta del 4,9%, mentre quella regionale si e fermata al +1,9%. Pero e bastato l’aumento di 25 mila referti (passati dal milione e 328 mila del 2014 al milione e 353 mila del 2015) a confermare la seconda posizione dietro l’inarrivabile Lombardia, con quasi il doppio di certificati (2 milioni e 574 mila). spetto a quanto rilevato nel mondo Confindustria per un gruppo di dipendenti comparabile". Di più, "l'assenteismo nelle aziende associate è al 6,5%. Nel pubblico impiego è di quasi il 50% più alto", avverte l'associazione degli industriali: "Ridurre l'assenteismo nel settore pubblico a questi livelli più bassi permetterebbe un risparmio di oltre 3,7 miliardi di euro". Oltre il 30 per cento dei certificati medici che attestano l’impossibilità da parte di un operaio o di un impiegato di recarsi nel proprio posto di lavoro è stato presentato di lunedì. A Latina e provincia siamo in media, il 30,7% degli ammalati presenta il certificato il primo giorno della settimana. Nel pubblico ci si ammala più spesso, ma mediamente si perdono meno giorni di lavoro che nel settore privato. Renzi aveva annunciato la possibilità di una riforma delle regole del pubblico impiego, dando all’Inps il potere di controllare anche gli statali, oggi affidati alle verifiche delle Asl con un dispendio economico considerevole. Una svolta che sarebbe importante per migliorare l’efficienza delle pubbliche amministrazioni. Visite fiscali e certificati medici verranno gestiti dall’Inps. Ciò comporta che sarà proprio l’Istituto a razionalizzare le risorse attualmente utilizzate per lo stesso fine dalle pubbliche amministrazioni.