Agenzia delle Entrate a Bancadria

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Agenzia delle Entrate a Bancadria
16
Giovedì 23
....Giugno 2016
La Voce
ADRIA
Adria,
Pettorazza
www.lavocedirovigo.it, e-mail: [email protected], Tel. 0425.200.282 Fax 0425.422584
LA STORIA Maria Antonietta Roveran, ora ad Adria, ha lavorato nella base europea
“Vi racconto il salvataggio in Antartide”
La missione di salvataggio in Antartide ha fatto
il giro del mondo. Tutti i media e i siti web ne
stanno parlando. E fra gli esperti di missioni
scientifiche al Polo sud c’è una dottoressa che
lavora all’ospedale di Adria. Si tratta del chirurgo
Maria Antonietta Roveran, di origine romana,
che per scelta personale da qualche tempo lavora
nella sanità veneta, all’ospedale di Adria.
La missione di salvataggio, che ora si può definire missione compiuta, nella base americana in
Antartide è stata organizzata per portare soccorso a due tecnici infortunatisi per cause non
ancora rese pubbliche. La difficoltà dell’operazione, andata in porto l’altroieri, era data dal
fatto che in questo periodo in Antartide ci sono
condizioni estreme, anche 80 gradi sotto zero.
Esperta di come si opera all’interno di una base
Maria Antonietta Roveran
scientifica in Antartide, la dottoressa Roveran,
di Adria all’Ansa ha spiegato che “prima di
partire per una missione in Antartide, tutto il
personale viene sottoposto a un controllo molto
rigoroso e nessuno può partire se emergono
problemi fisici o psicologici”. Il medico di Adria,
in servizio nella base antartica italo-francese
Concordia nell’inverno 2014-2015 si riferisce ai
controlli previsti dal programma nazionale di
ricerche in Antartide (Pnra) gestito da Enea e
Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e analoghi a quelli previsti nelle altre basi del continente bianco. “Per richiedere una missione di soccorso in pieno inverno - continua - deve essere
accaduto un problema di gravità estrema”. Una
missione di salvataggio, inoltre, organizzata
proprio nel momento più difficile dal punto di
visto delle condizioni meteo: il 21 giugno è scattato il midwinter, periodo di buio di 50 giorni
prima. L’altro giorno intanto la missione che
sembrava impossibile è riuscita quando l’aereo
Twin Otter (partito il 14 giugno dal Canada) è
atterrato senza intoppi alla base americana
Amundsen-Scott South pole. Ieri è ripartito con
due membri della base Usa diretto alla stazione
britannica Rothera, nella costa antartica. Nella
base Usa lavorano 39 uomini e 9 donne, che fino
a ottobre resteranno isolati.
“La dottoressa Roveran ha fatto un’esperienza in
Antardide - spiega Antonio Compostella, commissario Ulss 19 - poi ha deciso di venire in
Veneto ed è un chirurgo che lavora nel nostro
ospedale”.
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IL CONTROLLO Gli ispettori rodigini e veneziani nella sede della bcc per acquisire i bilanci
Agenzia delle Entrate a Bancadria
Sotto la lente di ingrandimento il consuntivo relativo alla fusione con la Adige Po di Lusia
ADRIA - Gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate di Rovigo e di
Venezia da diversi giorni stanno
controllando i bilanci di Bancadria, e - a quanto è dato sapere in modo speciale quelli della
fusione, quando la bcc etrusca
incorporò la banca di credito
cooperativo Adige Po di Lusia.
Le visite sono state diverse, ogni
volta per raccogliere documenti
specifici legati ai bilanci, che gli
ispettori hanno messo sotto la
lente di ingrandimento rispetto
alle modalità con le quali è stata
portata avanti la fusione tra le
due banche di credito cooperativo.
Agenzia delle Entrate, interpellata al proposito, non conferma
e non smentisce. Ma la presenza degli ispettori non poteva
passare inosservata.
Bancadria continua dunque ad
essere “sotto controllo”. Gli ultimi mesi, del resto, sono stati
piuttosto movimentati per l’istituto di credito cooperativo
polesano, che ha dovuto far
fronte, tra prima e dopo l’assemblea dei soci nella quale è
stato approvato il bilancio 2015,
a diverse “emergenze”.
Quella di certo più significativa
è legata ai due cassieri della
filiale di Scardovari che sono
stati trovati a prelevare soldi dai
conti correnti della banca. Tra
l’altro, proprio uno dei due impiegati, una donna, attraverso
una lettera spedita alla “Voce”
ha aperto un nuovo fronte. Lettera che la Guardia di Finanza di
Rovigo ha voluto recepire, visto
che sta indagando proprio sulla
questione degli ammanchi nei
conti correnti.
Ma la Guardia di Finanza era
entrata nella sede di Bancadria
anche rispetto alla vicenda dell’Immobiliare San Pietro, la società che aveva acquisito il complesso degli ex mulini ad Adria
con un prestito proprio dell’istituto di credito presieduto da
Giovanni Vianello, socio fondatore della stessa società immobiliare. In questo caso, il presidente aveva venduto le proprie
quote alcuni mesi prima che
venisse messa a sofferenza. L’ipotesi era il possibile conflitto di
interesse del ruolo del presidente Vianello.
Tutte questioni che avevano reso piuttosto infuocata l’ultima
assemblea dei soci, quella generale di approvazione del bilancio. Intanto per gli interventi
relativi alle scelte di erogazione
del credito di Bancadria, secondo alcuni soci “minori rispetto
alla media regionale”. Ma pure
un’assemblea durante la quale
Bancadria La sede di Adria dove gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate stanno acquisendo documenti
più di qualche socio avrebbe
voluto parlare anche delle vicende che riguardavano la Gdf,
mentre il presidente Vianello
aveva già tagliato corto, invitando i soci che poi sarebbero
intervenuti per domande o considerazioni sulla relazione di bilancio “a trattare argomenti
strettamente relativi all’ordine
del giorno”.
E proprio durante quella assemblea era stato lo stesso Vianello,
dopo che comunque qualche socio aveva tirato fuori i dipendenti “infedeli” e la vicenda
Immobiliare San Pietro, a confermare che delle vicende “si sta
occupando l’autorità giudiziaria e la magistratura farà i suoi
passi”.
E i suoi passi li sta facendo a
quanto pare anche l’Agenzia
delle Entrate, con un’acquisizione di dati che sembra si protrarrà per diverse settimane.
L’INCIDENTE Ieri mattina l’impatto fra un’Audi e un furgone
Scontro in provinciale, due feriti
ADRIA - Incidente sulla strada
provinciale 80, due persone all’ospedale. Lo scontro è avvenuto ieri
attorno mezzogiorno poco distante da Borgo Fiorito sulla strada
provinciale. L’incidente è accaduto fra un furgone ed un’Audi:
ancora in fase di accertamento la
dinamica dell’incidente, ma pare
che ci sia trattato di un impatto
frontale fra i due mezzi che percorrevano la strada in direzione opposta. E’ probabile che alla base dello
scontro ci sia stata un’invasione di
corsia da parte di uno dei due
mezzi, forse a causa di una distrazione o per una manovra azzardata, forse dovuta all’alta velocità.
Fatto sta che l’impatto è stato
violento, tale da far finire le due
auto fuori strada.
Dopo lo scontro l’Audi si è fermata
ai margini della carreggiata, mentre il furgone è finito nella scarpata laterale. A definire nel dettaglio
quanto avvenuto ieri saranno gli
uomini della polizia locale di
Adria, intervenuti subito sul posto
e coordinati dal comandante Pierantonio Moretto, anche lui sulla
provinciale per rendersi conto della situazione.
A seguito dello scontro, i conducenti dei due mezzi hanno subìto
diverse contusioni e per questo
sono stati accompagnati all’ospedale di Adria. Le loro condizioni
però non sono apparse gravi, ma
saranno successivi accertamenti a
fornire un quadro clinico più completo.
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L’incidente sulla strada provinciale 80
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