A Cannes la moglie segreta del Duce

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A Cannes la moglie segreta del Duce
Centro Studi Repubblica Sociale Italiana
A Cannes la moglie segreta del Duce
Inviato da elena
giovedì 28 maggio 2009
Ultimo aggiornamento mercoledì 03 giugno 2009
Valerio Cappelli, A Cannes la moglie segreta del Duce. Italia in gara con Bellocchio, aria di crisi negli hotel sulla Croisette
Usa rappresentati solo da Tarantino, tra le pellicole che si annunciano più trasgressive c’è attesa per «Antichrist» di
Von Trier, in «Corriere della Sera», 24 aprile 2009, p. 47.     ROMA - Il titolo è beneaugurante: Vincere. Sarà il film di
Marco Bellocchio sulla moglie segreta di Mussolini a rappresentare l’Italia al 62° Festival di Cannes (13-24 maggio).
Intanto la crisi economica colpisce anche il più grande supermarket del cinema. Per la prima volta, come rivela la rivista
Variety, a meno di un mese gli alberghi hanno ancora camere disponibili. Il Majestic, il Carlton, il Palais Stephanie, il
Martinez, roccaforti della kermesse per i turisti da cinque stelle, hanno l’addetto alle prenotazioni che sta aspettando la
vostra telefonata. E non è più obbligatorio prenotare per l’intera durata, anzi al Carlton dove la camera meno cara viene
970 dollari, si può dormire per una sola notte. Al Du Cap di Antibes, dove soggiornano le star e l’anno scorso i paparazzi
erano appostati per Brad Pitt e Angelina Jolie, per 12 giorni danno la junior suite a 25 mila 949 dollari.
Intanto Gilles Jacob, storico presidente, dice al mensile Ciak! che senza spettatori il cinema d’autore morirà : «È in via
d’estinzione. Alcuni danno per certa la morte del cinema d’autore a favore dei film-oggetto. La nostra vocazione è
sostenere i creatori indipendenti». Bellocchio ignorava la vicenda su cui ha costruito il film: «L’ho appresa da un
documentario in tv». I nobili natali dei registi degli altri film in gara? «Sarebbe stato ridicolo sperare di avere contro
avversari mediocri».In effetti scorrendo l’elenco, sembra il Campionato del mondo del cinema. Bellocchio sarà in ottima
compagnia, tra habitué ed ex vincitori nei venti film in corsa, visionati dalla giuria dove c’è anche la nostra Asia Argento,
mentre Isabelle Huppert ne è presidente. Altro che Jesus e Madonna, il love affair nuovo di zecca tra il modello
brasiliano e la popstar impallidisce in confronto a Antichrist, il film di Lars Von Trier con sei minuti di sesso esplicito tra
Charlotte Gainsbourg e Williem Dafoe, via crucis di sesso e orrore in competizione sulla Croisette. E poi: Los Abrazos
Rotos di Almodóvar con Penelope Cruz che fa impazzire d’amore; Inglorious Basterds (Bastardi senza gloria) di Quentin
Tarantino su un gruppo di soldati ebrei nella seconda Guerra, con Brad Pitt, Diane Kruger e Samuel Jackson come
narratore; Bright Star di Jane Campion sulla storia d’amore tra il poeta John Keats e Fanny Brawne; Taking Woodstock di
Ang Lee dal libro di memorie di Elliot Tiber che ebbe un ruolo inaspettato nel Festival rock di Woodstock del 1969
quando i figli erano dei fiori; Les herbes folles di Alain Resnais con Sabine Azema a cui rubano la borsa e André
Dussolier che le ritrova il portafoglio: segue legame; Looking for Eric di Ken Loach su un postino con la passione per il
calcio. C’è un dominio euro-asiatico, l’America un po’defilata: a parte Tarantino e Up, il film d’animazione della
Pixar in 3-D che aprirà il festival, sono fuori gara Terry Gilliam (The Imaginarium of Doctor Parnassus, protagonista
Johnny Depp) e Sam Raimi (Drag me to Hell). Cannes mette in campo in totale, nelle varie sezioni, 1670 lungometraggi
provenienti da 120 paesi. Quarantasei i film in anteprima mondiale. Spruzzate di tricolore al femminile: Monica Bellucci
sarà in Midnight Screenings con Non ti voltare di Marina De Van: con Sophie Marceau, due donne nel corpo di una sola
persona. Il volto di Monica Vitti testimonial nel manifesto del festival.
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