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Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08, valida dal 07/04/2008 - Mensile - Euro 0,10
Numero 2 Marzo-Aprile 2013
ISSN 2039-8964
IL
Consulente
DEL LAVORO
Pubblicazione mensile dell’Ordine e dell’Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro
FIUGGI 20 - 22 GIUGNO 2013
NUMERO 2 ANNO XIV
MARZO / APRILE 2013
mario
som
Chiuso in
redazione il 10
aprile 2013
editoriale
2
Ripartiamo dal lavoro
di Marina Calderone
festival del lavoro
4
Il Festival del Lavoro arriva a Fiuggi
Intervista a Carlo Martufi, Presidente del Comitato Organizzatore
di Tommaso Siracusano
intervista
8
Uno sguardo al passato per rilanciare il futuro
Dal Presidente dell’Ancl SU, Francesco Longobardi, l’anteprima sul
convegno di Rimini
di Silvia Bradaschia
caro onorevole
9
Come va?
di Rosario De Luca
enpacl
10
La modularità contributiva ENPACL
Dall’Ente di Previdenza le novità sul contributivo aggiuntivo
opinioni a confronto
12
cpo
14
Sud chiama Nord
Le opinioni di due Presidenti di Consulta, Antonella Ricci e
Giuseppe Buscema, sulla riforma Fornero
di Paola Cogotti
Assemblea cpo: le novita’ per la Categoria
Il 24 e il 25 maggio l’incontro con i dirigenti territoriali
dossier
15
Direttore Responsabile
Marina Calderone
Costo del lavoro: abbassarlo è possibile
Come in Europa si affronta la crisi
dell’occupazione
leggi di lavoro
23
Il valore giuridico di un Ordine professionale
Un estratto dell’editoriale del numero 2 di LdL
di Luca De Compadri
sportello reclami
24
Sportello reclami Inps
Coordinatore Redazionale
Rosario De Luca
Coordinatore Editoriale
Romano Benini
Segretaria di redazione
Sara Bardeggia
Ufficio Stampa
Silvia Bradaschia, Giuseppe Buscema,
Paola Cogotti, Anna Maria Ermacora,
Tommaso Siracusano, Vincenzo Summa
Coeditore
Teleconsul Editore Spa
Via Nazionale delle Puglie, 25/bis
faq
26
80013 Casalnuovo di Napoli (NA)
Il tirocinio professionale dopo il D.P.R. 137
Dal Consiglio Nazionale una sintesi delle
novità più importanti
cno
28
Il Consiglio Nazionale a Torino
Gli eventi organizzati in occasione del
Consiglio Nazionale itinerante
di Giuseppe Buscema
Apprendisti: formazione e sanzioni
Il punto sugli adempimenti
giovani
32
Concessionario della pubblicità
Via Cristoforo Colombo, 456 - 00145 Roma
Tel: 06/5964901 Fax: 06/5405012
[email protected]
Impaginazione grafica
KStone srl
Via Copenaghen, 40 - 00144 Roma
[email protected] - www.kstone.it
Stampa
ArtiGrafiche Italo Cernia srl
Sede Legale: Via Toledo, 106 - 80134 Napoli
La comunicazione di ruolo
Intervista ad Andrea Pozzatti
di Enzo Summa
sicurezza
34
E-mail: [email protected]
Fondazione Studi
apprendistato
30
Tel/fax 081/3176326
Ultima chiamata in materia di sicurezza sul lavoro
Cosa cambia nella valutazione dei rischi con
l’autocertificazione
di Annamaria Ermacora
Stabilimento: Via Capri, 67 - 80026 Casoria
(Napoli)
Registrazione del Tribunale di Roma
n.00448/99 del 4/10/1999
Poste Italiane Spa - Spedizione in
abbonamento postale - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1,
comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08,
valida dal 07/04/2008
2
EDITORIALE
Parlare e operare per
promuovere il lavoro
é un obbligo per i Consulenti del Lavoro che vivono
quotidianamente al fianco
di imprese e lavoratori. Il
quadro economico in cui
siamo costretti ad operare
presenta criticità particolari. Più di mille imprese ed
esercizi commerciali chiusi al giorno, la percentuale
della disoccupazione (soprattutto quella giovanile
che ha superato la soglia
critica del 30%) sempre in
incremento, risorse per far
fronte alle crisi aziendali ormai quasi al termine,
una macchina burocratica
troppo lenta, il mondo politico distratto dalle beghe
interne e da temi che non
interessano ai più, decisori
pubblici più concentrati sul quadro internazionale che sulle politiche
di rilancio del Paese. Noi
abbiamo il dovere di non
assecondare questa deriva
e di puntare sulla valorizzazione dei talenti e delle
professionalità. Quindi su
quella moltitudine di giovani che vogliono mettere
le loro idee e le energie per
far nascere imprese innovative o studi professionali super specializzati. Bisogna prendere ad esempio i
molti lavoratori che hanno saputo reinventarsi, le
giovani donne che cercano le strade giuste per diventare vere protagoniste
dello sviluppo investendo
su stesse.
È su questa realtà, multiforme e sempre in movimento, che nasce il Festival del Lavoro 2013 che si
terrà a Fiuggi dal 20 al 22
giugno.
Un vero e proprio VILLAGGIO DEL LAVORO, dove, come per le
passate edizioni, si alterneranno convegni, semi-
MARINA CALDERONE, Presidente del Consiglio
Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e
Presidente del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e
Collegi Professionali
nari, incontri con i giovani
e con gli autori di libri. E
saremo tutti protagonisti,
PERCENTUALE
dai professionisti ai podisoccupazione giovanile
litici, dai rappresentanti
delle Istituzioni al mondo
accademico, dai giovani
ai semplici cittadini interessati a capire qualcosa di
Ripartire dal lavoro non è uno slogan, ma una
più del momento che sta
attraversando l'Italia. Pernecessità del Paese, costretto in una situazione
ché il lavoro sta alla base
politica e istituzionale confusa e - per alcuni versi del benessere di chiunque
imbarazzante.
ed è la leva principale per
+ 30%
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
3
lo sviluppo del nostro Paese.
IL LAVORO AL CENTRO DELLO SVILUPPO sarà il filo conduttore
di tutti gli eventi inseriti
nel Programma Scientifico della manifestazione.
Non ha più senso parlare
solo di contenimento dei
costi quando il vero problema di molti italiani è
il futuro, è far fronte alle
tasse da pagare, è trovare le
vie per conciliare esigenze
di vita e familiari con la
professione, è non avere
la possibilità di investire
su stessi. Dare le risposte a
tutte queste criticità significa garantire uno sviluppo
duraturo al Paese.
I Consulenti del Lavoro proporranno azioni
concrete e tecnicamente
corrette. Gli elementi di
analisi sono molteplici.
L’abbassamento del costo del lavoro è essenziale
per creare nuova e stabile
occupazione. Snellire le
procedure burocratiche
significa poter attrarre
più facilmente gli investimenti esteri sul territorio
nazionale e rendere più
veloce l’apertura di nuove
aziende da parte di giovani investitori. Trovare un
nuovo modello di welfare
garantirebbe sostegno lungo tutto l’arco della vita
lavorativa. Questi sono
solo alcuni degli elementi
di riflessione che verranno
affrontati durante la tre
giorni di lavori.
Partecipare al Festival del
Lavoro significa, inoltre,
investire sulla propria formazione. Il programma
scientifico è pensato anche per offrire convegni ed
eventi che puntino a dare
delle risposte a chi quotidianamente si muove nel
mercato del lavoro dove
le regole - anche quelle di
recente emanazione - non
sono del tutto chiare e
semplici. E il primo intento del Festival non è
quello di fornire nozioni
ma quello di arricchire di
informazioni utili tutti i
partecipanti.
L’utilità di partecipare
alla manifestazione è legata anche al fatto che
confrontarsi per tre giorni
consentirà di rafforzare la
rete tra i colleghi. Questo
passaggio è fondamentale
per affrontare in modo più
produttivo il mercato, caratterizzato sempre da forte concorrenza. Il network
è un mezzo indispensabile
per non rimanere soli ad
affrontare le difficoltà e
le nuove esigenze dettate dalla professione. Un
esempio in via di sperimentazione è 'Work Lab',
la banca dati della mobilità professionale, pensata
e realizzata per aiutare i
50 ore totali
di diretta televisiva
400
relatori
160
eventi complessivi
150.000
150
accreditati
accessi al sito
200
tra ospiti e personalita’
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
Consulenti del Lavoro a
scambiarsi offerte di collaborazione o proposte per
rilevare gli studi professionali.
La quarta edizione del Festival del Lavoro offrirà a
tutti noi di entrare in contatto con gli altri protagonisti del mondo del lavoro
e con i rappresentanti delle
istituzioni.
In una realtà lavorativa
dove i rapporti umani
sono stati sostituiti nella
maggior parte dei casi da
rapporti virtuali, sapersi di
nuovo incontrare per parlare di lavoro nel senso più
ampio della parola significa tornare a casa arricchiti
e più formati.
Tutto questo e molto altro
sarà il FESTIVAL DEL
LAVORO 2013.
Vi aspetto tutti!
FESTIVAL DEL LAVORO 4
Il Festival del Lavoro
arriva a Fiuggi. La
quarta edizione si
svolgerà nella città
delle acque la cui
storia risale all’epoca
preromana. Oggi la
cittadina ha il centro
storico arroccato sulla
collina ed un moderno
centro termale che
si estende a valle
immerso nel verde dei
boschi di castagno.
L’intervista al Presidente del
Comitato Organizzatore del Festival
a cura di
Tommaso Siracusano
FIUGGI 20 - 22 GIUGNO 2013
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
FESTIVAL DEL LAVORO 5
Il Presidente del comitato organizzatore del Festival Carlo Martufi
ha l’onere di consolidare il successo
di una manifestazione che nelle prime
tre edizioni ha visto la partecipazione
di più di 10.000 spettatori e di oltre
300 relatori tra rappresentanti della
politica, dell’industria, delle professioni e del mondo accademico.
Presidente, che festival sarà?
L’obbiettivo che ci poniamo è
quello di far crescere ulteriormente
la manifestazione. Farla crescere ampliandone il bacino dei potenziali fruitori attraverso un percorso che tocchi
i vari temi del lavoro, ma che non sia
dedicato esclusivamente a coloro che
se ne occupano quotidianamente.
Come si posiziona il lavoro in un
momento di particolare difficoltà quale quello che stiamo attraversando?
Per noi il lavoro è al centro dello
sviluppo del Paese e sarà sicuramente
questo il tema principale delle numerose tavole rotonde ed incontri che si
susseguiranno nella tre giorni di dibattiti. È ovvio però che il lavoro è la
conseguenza di un rilancio dell’attività imprenditoriale che passa per la ricostruzione della fiducia dei mercati,
di un più facile accesso al credito, di
una vera semplificazione della burocrazia e della riduzione del costo del
lavoro (tema questo, sul quale la categoria si è più volte espressa con proposte concrete e tornerà a farlo anche in
questa occasione).
Quindi allargate a temi economi-
@Festivallavoro
http://www.facebook.com/festivaldellavoro
#festivaldellavoro2013
ci, sociali e finanziari. Perché?
Indubbiamente l’occupazione è il
problema principale che il Governo,
di qualsiasi estrazione politica sia,
dovrà affrontare con urgenza perché
è dal lavoro che si crea il benessere
dei cittadini e del Paese. Ma come ho
detto il lavoro non si crea dal nulla, è,
invece, diretta conseguenza di una attività economico-imprenditoriale vivace. Attività che sempre di più deve
vedere coinvolti i giovani. Perciò anche quest’anno il lavoro visto dai gio-
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
FESTIVAL DEL LAVORO 6
vani occuperà parte del programma
scientifico della manifestazione.
Dalle testimonianze di giovani che
ce l’hanno fatta o di giovani che
raccontano la propria generazione
“in cerca di un sogno” si cercherà di
creare una rete di esperienze, buone
prassi e richieste puntuali per proporre una riforma del lavoro che
guardi alle nuove esigenze di chi
sarà il protagonista di domani.
Si ma ci sono anche quelli
che, non più giovani, un lavoro
lo hanno perso e spesso hanno
poche possibilità di rientrare nel
ciclo produttivo. Come pensate
di interessare questa fascia di popolazione?
Abbassamento dei costi del lavoro, misure di welfare moderne,
formazione e specializzazione lungo tutto l’arco della vita. Su questi
argomenti ci confronteremo per
avanzare proposte e trovare soluzioni. Minor costo per l’azienda
legato ad esempio al travaso di conoscenze in possesso di chi ha alle
spalle un percorso lavorativo significativo può creare la differenza e
facilitare il reinserimento di queste
risorse nel ciclo attivo del lavoro.
Quindi sarà solo un momento
di dibattito e proposte?
Assolutamente no, io lo vedo
come un’opportunità di crescita
e confronto fra colleghi ma non
solo. Nell’ambito del festival oltre
al confronto con la politica, ci saranno momenti di grande rilievo
scientifico, ma anche culturale con
la presentazione di svariati libri.
Una sezione è dedicata ai giovani,
siano essi professionisti, aspiranti
tali, imprenditori lavoratori dipendenti. Insomma una opportunità
per ampliare le proprie conoscenze
e relazioni personali.
DTL-CPO A CONFRONTO
Il momento di confronto tra
il Ministero del Lavoro ed i
Consulenti del Lavoro sulle criticità
riscontrate dall’applicazione della
Legge Fornero, tenutosi a Roma
il 7 e 8 febbraio, ha suscitato un altissimo
gradimento tanto da creare i presupposti per
un possibile evento di proseguimento, da
svolgersi durante il Festival del Lavoro. Il secondo
tavolo tecnico, infatti, è stato programmato
per il prossimo 21 giugno, nella seconda
giornata della manifestazione,
per portare gli esperti della
Fondazione Studi e del Centro Studi Attività
Ispettive a confrontarsi nuovamente
sui profili operativi della Legge alla
presenza dei responsabili di Dtl, Sil e
dei Presidenti dei Consigli Provinciali
dell’Ordine.
Festival del lavoro 2013:
I temi della 4° edizione
→ riduzione dei costi del lavoro
→ misure di welfare moderno
→ occupazione e politiche di
sviluppo
→ formazione e investimenti in
italia
→ facilitazioni per l’ingresso
dei giovani nel mondo
lavorativo
→ buona flessibilita’
→ semplificazione della
burocrazia
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
→ deontologia e
professionalita’
→ fisco e lavoro
→ misure di conciliazione
→ cronache di lavoro
→ leggi di lavoro live
FESTIVAL DEL LAVORO 7
CONDIVIDI LE TUE FOTO DI
LAVORO!
Il lavoro è fatto anche di immagini. Fotografa il tuo posto di lavoro, i tuoi attrezzi di lavoro, inquadra il lavoro di chi gira intorno al tuo mondo e condividi le foto inserendo l’hashtag #Festivaldellavoro2013. Le foto più interessanti saranno pubblicate
sulle pagine social del festival.
Storie di lavoro: seconda edizione
Per promuovere la cultura del lavoro con tutte le forme di comunicazione possibili, è stata istituita la 2° edizione del Premio “STORIE DI LAVORO: concorso video fotografico sul mondo del lavoro” diviso al suo interno in due sezioni:
1. CORTI DI LAVORO: concorso video sulle idee di lavoro che vogliono
superare al crisi
2. ISTANTANEE DI LAVORO: le nuove vie del mondo del lavoro
Il bando integrale su www.festivaldellavoro.it
GLI HOTEL DEL FESTIVAL
Per scoprire quali sono le strutture alberghiere
convenzionate col il Festival del Lavoro 2013, visitate
il sito www.festivaldellavoro.it
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
Fiuggi:
la storia
La storia di Fiuggi risale
all’epoca preromana, durante la quale il piccolo
villaggio di Felcia seguì le
sorti della confederazione
ernica che, dopo continui
scontri e alleanze,si assoggettò definitivamente a Roma
nel 367 a.C. Del periodo
romano non si hanno molte
notizie certe:si sa che Felcia
era sulla via Prenestina e che,
con il nome di “Fons Arilla”,
erano già note le proprietà
delle sue acque. Fu però
nel Medioevo che la città si
sviluppò e assunse maggiore
importanza con il nome
di Anticoli di Campagna,
nome che conservò fino
all’inizio di questo secolo.
nel 1911 la modesta Anticoli di Campagna diventò
Fiuggi, ed è questa data che
segna lo spartiacque tra
l’antico borgo pastorale e la
moderna stazione turistica.
Oggi Fiuggi è una cittadina
di 10.000 abitanti, con il
centro storico arroccato sulla
collina e con il moderno
centro termale che si estende
a valle immerso nel verde
dei boschi di castagno.
INTERVISTA 8
L’INTERVISTA
Francesco Longobardi
anteprima sul convegno
AnclSU di Rimini il
prossimo 19 e 20 aprile
a cura di
Silvia Bradaschia
Presidente, ci dia qualche anteprima sul convegno di Rimini il prossimo
19 e 20 aprile.
Volentieri. Devo innanzitutto evidenziare che questa iniziativa era in
cantiere da tempo. Volevamo realizzare
un’occasione di rivisitazione storica del
Sindacato e della nascita della Categoria,
insieme ad una occasione importante di
aggiornamento professionale. Nel 2013,
infatti, l’Ancl festeggia i sessant’anni
dalla sua costituzione e già lo scorso
anno la nostra rivista Il Consulente Milleottantuno ha passato i 50 anni. Sono
tutti eventi che non potevano rimanere
trascurati, e che meritavano la giusta evidenza con una vera e propria chiamata a
raccolta di tutti i Colleghi che intenderanno parteciparvi. Sarà l’occasione per
rivivere momenti storici della nostra Categoria e del nostro Sindacato, ma anche
l’occasione per discutere e confrontarsi
sui temi a noi cari del lavoro, dell’economia e di questo particolare momento di
incertezza che stiamo vivendo.
In altre parole, il Consulente del
Lavoro si guarda indietro per guardare
avanti.
E’ proprio questo il messaggio cui
tengo in particolar modo debba emergere da questa iniziativa. Iniziativa maggiormente utile ai Colleghi più giovani,
che oggi si ritrovano a far parte di una
Categoria professionale che ha nella sua
storia e nella sua evoluzione, un vanto ed
un radicamento nello sviluppo sociale
del Paese.
Oggi le competenze del Consulente del Lavoro sono davvero moltiplicate rispetto a solo mezzo secolo fa.
E ancora si moltiplicheranno. La gestione dei rapporti di lavoro non è solo
una specialità professionale, ma ormai
attiene alle strategie ed alle prospettive
di sviluppo delle imprese. E come tali,
facciamo parte di un nuovo e moderno
sistema economico e giuridico che è la
vera sfida per il futuro della nostra attività professionale.
Se le venisse richiesto un solo punto da inserire nella agenda politica di
Governo del Paese?
Ne ho espressi diversi, ma se ci fosse
spazio solo per un obiettivo, non esiterei
a prediligere l’abbattimento del costo
del lavoro. Non si è ancora compreso
che si è arrivati a costi insostenibili, che
scoraggiano nuove assunzioni, scorag-
giano investimenti, scoraggiano la progettazione del futuro delle imprese, con
evidente ripiegamento dell’economia
su se stessa. Il rilancio dell’occupazione
e della produttività non potrà mai verificarsi in modo concreto se i costi del
lavoro rimangono quelli attuali: duole
osservare – come si evince dalla recente
riforma del lavoro – che invece si continua a marciare in senso contrario. Sono
fiducioso che possa comprendersi che la
priorità del Paese non è la cassa, ma il
lavoro, giusto e dignitoso, per uomini e
donne.
A Rimini quindi con una rinnovata speranza di cambiamento.
Mi auguro che le speranze dei Colleghi, le loro legittime aspettative professionali, possano realizzarsi in un Paese migliore. Il lavoro che l’Ancl svolge
quotidianamente è mirato a questo
obiettivo, sapendo di essere parte di un
meccanismo socio-economico ben più
complesso, ma nel quale si deve lavorare con convinzione, facendo la propria
parte con la passione della nostra professione che ci contraddistingue.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
CARO ONOREVOLE 9
Caro Onorevole,
di Rosario De Luca
come va?
Ma lo sa che quando ho visto la Sua
foto sul giornale non ci volevo quasi
credere. Il mio vicino di casa diventato parlamentare all’improvviso! È
bellissima questa cosa perché da la
dimensione di quanto chiunque possa realizzare un proprio sogno. Non
é un sogno? Senza dubbio, è pura realtà! Ma é arrabbiato con me? Le ho
fatto qualcosa? O è cambiato qualcosa tra di noi da quando é diventato
Onorevole? Che faccia truce, come
mai? Ah, non La devo chiamare più
Onorevole. E perché mai? Perché
Lei è un cittadino? Ma perché io non
sono un cittadino? Non comprendo,
mi scusi. Da che mondo è mondo,
chi é eletto alla Camera dei Deputati
diventa Onorevole. Lo dice anche la
Costituzione Italiana. Ma non voi....
E come mai? Non lo sa? Ah, allora
non comprendo. Comunque,
complimenti vivissimi per
la brillante elezione ma
anche per il programma
elettorale che sono sicuro seguirete pedissequamente. Dite tante cose
giuste, ecco perché avete
preso molti voti. Magari
un po’ teoriche e retoriche,
ma giuste, indubbiamente giuste. Tranne
qualcuna, a
dire il vero.
Lo sa cosa ho
sentito da un
Suo collega
di movimento ,
inter vistato in
tv
sulla
ne c essità
di amplia-
mento dell’aeroporto di Fiumicino
necessario per renderlo più adatto
alle esigenze del traffico aereo di un
grande Paese europeo come l’Italia?
Ha detto che era contrario perché
aumenta l’inquinamento. Giusto! E
come risolvere il problema, allora?
Risposta: con i dirigibili per i voli di
corto raggio... Onorevole, anzi mi
scuso, Cittadino, guardi che questa
non é una mia battuta. L’ho sentita
veramente con le mie orecchie. Non
si meraviglia?!? Ah, no? È d’accordo???????? No, veramente non comprendo la logica di questa balzana
idea. Comunque, lasciamo stare questo argomento se no ci scontriamo.
Meglio parlare dei necessari tagli ai
costi della politica. Su questo saremo
certamente d’accordo, vero? Infatti,
non dubitavo. É giusto tagliare gli
sperperi che ci sono nelle Istituzioni,
giusto? Esatto, non avevo dubbi. È
giusto ridurre costi di Authority, partecipate, politica e quant’altro, giusto? Esatto, non avevo dubbi. È giusto ridurre i finanziamenti pubblici
a soggetti privati, come ad esempio
i patronati, giusto? Esatto, non avevo dubbi. È giusto ridurre il numero
dei parlamentari, giusto? Cittadino,
è giusto? Beh, ha perso la parola? La
vedo annuire, non molto convinto, ma annuisce. Bene, non avevo
dubbi. È giusto ridurre al minimo
gli appannaggi e i benefits dei parlamentari, giusto? Cittadino, è giusto?
Mi sente? Ah, deve andare via. La
aspettano in Parlamento. Vabbé, mi
faccia almeno un cenno con la testa
se é d’accordo o no. Cittadino, dove
scappa? Ah, Le dispiace far attendere
l’autista dell’auto blu che Le hanno
assegnato. Comprendo. Quello che
é giusto é giusto.....
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
ENPACL 10
La modularità contributiva ENPACL
Per molti la pensione è
un evento ancora lontano nel
tempo. Proprio per questo è
necessaria una pianificazione
adeguata: giungere sereni alla
pensione è uno dei traguardi
più importanti della nostra
vita. Dobbiamo tener conto
che mentre la nostra capacità
di produrre entrate andrà via
via diminuendo, la necessità
di spesa rimarrà pressoché
inalterata, anche se rivolta
a esigenze diverse (spese sanitarie, tempo libero, ecc).
In tal senso, un bilancio per
la pensione è certamente
importante. L’investimento di oggi, continuato
nel tempo, deve essere vissuto come un
vero e proprio differimento del consumo. Al fine di non
dover subire drastiche riduzioni nella
capacità di consumo
è indi-
La possibilità
per gli iscritti
di effettuare
un contributo
aggiuntivo per
migliorare la
pensione
spensabile valutare in anticipo quali saranno i nostri
bisogni di spesa futura. Nel
processo di costruzione della
pensione più adeguata alle
proprie personali esigenze,
ai Consulenti del Lavoro
torna utile conoscere meglio
l’istituto della modularità
contributiva, al quale tutti gli iscritti all’ENPACL
(con esclusione dei pensionati di vecchiaia e anzianità)
possono aderire. Si tratta di
una forma di contribuzione
ulteriore a quella soggettiva
ed integrativa, da versare ad
adesione volontaria, attraverso la quale si realizza un
incremento della pensione.
Ti starai chiedendo se è veramente un vantaggio effettuare tali versamenti volontari.
La risposta è: certamente sì.
I vantaggi sono duplici. Da
subito, hai un vantaggio fiscale che aumenta al crescere
del reddito. Il contributo
aggiuntivo versato, infatti, è integralmente
deducibile dal reddito, senza alcun tetto massimo. Al
momento del
pensionamento,
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
avrai poi un vantaggio previdenziale, perché avrai diritto ad una maggior quota di
pensione oltre quella di base.
La misura della contribuzione viene scelta annualmente da ciascun iscritto
e può essere pari a euro
500,00 oppure a multipli,
come previsto dall’articolo
46 del nuovo Regolamento
di previdenza e assistenza.
La domanda di ammissione
al versamento del contributo facoltativo aggiuntivo va
presentata ogni anno e ogni
anno potrai scegliere la misura più adeguata alla tua capacità di risparmio. Inoltre,
a tua discrezione, potrai sospendere il versamento per
uno o più anni.
Garanzia di rendimento
I contributi facoltativi
che verserai, saranno capitalizzati ad un tasso annuo
pari al 90% della media
quinquennale dei tassi di
rendimento netto del patrimonio investito dell’Ente,
con un valore minimo garantito del 1,5%. Ti è possibile valutare la reale convenienza della modularità
rispetto alla personale posizione pensionistica utilizzando l’apposito software messo
a disposizione dall’Ente nel
sito web www.enpacl.it, nello
specifico portale che simula i
piani pensionistici di ciascun iscritto, basati sulla
reale ed aggiornata situazione contributiva.
Libertà di versa-
ENPACL 11
mento
Dopo aver presentato
domanda di ammissione on
line, potrai versare il contributo aggiuntivo in qualsiasi
momento dell’anno solare e
ti sarà accreditato dall’Ente nella competenza di tale
anno. Per il pagamento dovrai utilizzare gli appositi
M.Av., messi a disposizione
di ciascun iscritto nell’area
riservata dei Servizi Enpacl
on line.
Nessuna spesa
L’istituto non prevede a
tuo carico alcuna spesa. Al
contrario dei versamenti per
la previdenza integrativa e
complementare, non ti saranno addebitate commissioni
in percentuale sui contributi
versati, non verranno effettuati prelievi sul rendimento
annuale, non ci saranno costi
per la trasformazione della
rendita in capitale né spese di
gestione. Ciò è da tenere nella massima considerazione
per valutare la convenienza
di adesione alla modularità
piuttosto che ad un fondo
pensione o a un piano pensionistico personale. Il diritto alla quota di pensione
modulare matura al raggiungimento dei requisiti di legge
per la quota del trattamento
pensionistico di base (vecchiaia, anzianità, invalidità,
inabilità, indiretta). Ciò in
quanto non è una prestazione previdenziale autonoma,
bensì una quota di pensione
che si aggiunge al trattamento di base.
La somma dei versamenti
e delle rivalutazioni, il cosiddetto “montante contributivo” viene convertito in rendita pensionistica aggiuntiva al
I Ministri del Lavoro e dell’Economia hanno firmato il 22 marzo 2013 il
decreto col quale viene approvato il nuovo Statuto dell’ENPACL, già deliberato
dall’Assemblea dei Delegati il 27 settembre 2012.
Ecco le principali novità:
l’Ente potrà finanziare col 3% del gettito del contributo integrativo, attraverso
un apposito Regolamento, ‘attività di sviluppo e sostegno all’esercizio della
libera professione, con particolare riguardo ai giovani”. Finanzierà inoltre le
provvidenze straordinarie col 5% delle entrate per contribuzione integrativa;
il Consiglio di Amministrazione sarà composto da 7 membri (attualmente 9)
che non potranno svolgere più di 2 mandati. Per essere candidati al Consiglio
di Amministrazione saranno sufficienti 6 anni (attualmente 8) di anzianità di
iscrizione;
l’Assemblea dei Delegati sarà composta di un Delegato per ogni provincia. Nelle
provincie con più di 300 iscritti (oggi 200), saranno eletti ulteriori Delegati ogni
300 iscritti o frazione di 200. Per essere candidati all’Assemblea dei Delegati
saranno sufficienti 3 anni (oggi 5) di anzianità di iscrizione;
il componente del Collegio dei Sindaci eletto dalla Categoria sarà rieleggibile
una sola volta;
le convocazioni degli organi collegiali saranno inviate tramite PEC.
momento della liquidazione
della pensione di vecchiaia,
anzianità o inabilità. All’iscritto, infatti, viene liquidata d’ufficio, con la stessa
decorrenza, la maggior quota
di pensione cui ha diritto per
aver effettuato versamenti di
contribuzione aggiuntiva. Tale
quota, calcolata con il metodo
contributivo confluirà, assieme alla quota di pensione base
e a quella integrativa, in un
trattamento unitario che tale
viene considerato anche sotto
l’aspetto fiscale. Il valore della
rendita aggiuntiva è determinato, quindi, dal montante
contributivo accantonato e
dall’età anagrafica al momento del pensionamento. E’
questo il motivo per cui più
anziani si arriva al momento
del pensionamento, maggiore sarà il valore della pensione. Non è possibile invece
al momento la restituzione
anticipata del capitale versato. Ciò in quanto si tratta di
versamenti finalizzati esclu-
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
sivamente ad ottenere una
maggior quota di pensione,
erogata mensilmente, al pari
della pensione di base. La
quota di pensione è anch’essa
reversibile ai superstiti, alle
condizioni e nella misura
della pensione base. Nel caso
di decesso dell’iscritto prima
del pensionamento, i superstiti che abbiano diritto alla
pensione indiretta si vedranno liquidare dall’Ente anche
la quota di pensione derivante dalla modularità.
OPINIONI A CONFRONTO 12
Il confronto fra due Presidenti di Consulta regionale sulla riforma Fornero
a cura di Paola Cogotti
Sono passati oramai diversi mesi dall’entrata in vigore della Riforma del Mercato
del lavoro, qual è il tuo giudizio?
Ricci: Il mio giudizio non è positivo. La Legge Fornero ha rappresentato un passo indietro rispetto alle esigenze ed alle
aspettative delle aziende che di certo non avevano bisogno di irrigidimenti ulteriori.
Buscema: Purtroppo piacerebbe vedere il bicchiere mezzo pieno, sono un ottimista di natura, ma è veramente difficile in questo
caso dare un giudizio positivo su una Riforma che a causa del necessario compromesso che ha dovuto registrare perché ne
venisse consentita l'approvazione, presenta incertezze ed affronta il problema del lavoro ponendo troppi paletti e presunzioni
di subordinazione.
Puoi fare un bilancio della legge Fornero?
Ricci: Il bilancio l’hanno fatto ben vedere le statistiche sull’andamento dell’occupazione assolutamente negativo.
Buscema: E’ proprio il caso di dire: contano i numeri. Ed i numeri sono impietosi.
Che impatto ha avuto sul fronte dell’occupazione?
Ricci: Ha reso inutilizzabili figure create dalle normative precedenti per esigenze di flessibilità (vedi lavoro intermittente;
a progetto ;a tempo determinato ecc) ed ha irrigidito le procedure di licenziamento per GMO e creato aggravi contributivi
(aspi).
Buscema: Irrigidendo le regole si è solo creata ulteriore disoccupazione. Si potrebbe sintetizzare che la
flessibilità in entrata sia stato il prezzo pagato per cambiare le regole su quella in uscita.
E sotto il profilo strettamente operativo, ha agevolato l’attività
dei Consulenti del Lavoro nella gestione dei rapporti di lavoro?
Ricci: Assolutamente no. Basti pensare agli ulteriori, inutili adempimenti per la chiamata
dei lavoratori intermittenti, che di fatto hanno determinato l’inutilizzo di siffatta fattispecie,
per non parlare poi dei paletti fissati per i lavoratori autonomi a partita iva.
Buscema: Non è passato neanche un anno e le decine di circolari del Ministero del
Lavoro, INPS, INAIL, Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, testimoniano quale
sia il livello di incertezza.
Antonella Ricci presiede la Consulta degli Ordini dell’Emilia Romagna
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
OPINIONI A CONFRONTO 13
Da questo numero, abbiamo deciso di avviare un confronto con il territorio, ascoltando le opinioni di due presidenti
delle Consulte regionali degli Ordini dei Consulenti del Lavoro. Partiamo da due Regioni distanti non solo logisticamente ma anche per indici economici e tanto altro ancora.
La crisi continua a mordere le imprese. Qual è la situazione nella tua Regione?
Ricci: L’Emilia Romagna ha visto un’utilizzazione degli ammortizzatori declinati in ogni loro possibile impiego, in aziende di
ogni dimensione: la crisi pur arrivata più in ritardo che altrove, oggi mostra tutta la sua aggressività senza contare il sisma che
ci ha colpito duramente quasi un anno fa.
Buscema: La Calabria è una regione che sembrava abituata alle situazioni di difficoltà che da sempre ha vissuto. Ma questa volta,
la contrazione dei consumi, i pagamenti della pubblica amministrazione che registrano tempi biblici, il calo di investimenti,
hanno messo in ginocchio il già asfittico tessuto economico della regione.
Che interventi hanno fatto gli enti locali nella tua regione per affrontare e
contrastare la crisi?
Ricci: Al di là dei Tavoli di Crisi che hanno portato risultati positivi specie nell’agevolare gli incassi degli ammortizzatori
attraverso anticipi concordati con le Banche, non risultano attualmente in atto iniziative in grado di portare vere e proprie
azioni di contrasto alla crisi.
Buscema: La Regione ha cercato di intervenire con qualche agevolazione in materia di lavoro, ma alle volte tempi e procedure
mal si conciliano con esigenze di imprese e professionisti che hanno bisogno di rapidità e certezze.
Secondo te quali sono le misure da intraprendere in materia di lavoro?
Ricci: Flessibilità e semplificazione delle procedure, in particolare per l’accesso al lavoro, con l’eliminazione degli adempimenti
inutili e poi rendere attive tutte quelle misure agevolative delle assunzioni che, pur se previste dall’ordinamento, non sono poi
mai state rese operative, e tantomeno usufruibili (vedi assunzione donne di ogni età con sgravi contributivi).
Buscema: Maggiore certezza normativa. Il legislatore interviene in maniera schizofrenica. E poi agevolazioni che superino la
logica del tanto a pochi o per poco tempo per andare verso incentivi magari di meno elevato, ma più duraturi e che giungano
alla contribuzione intera in maniera progressiva.
E i professionisti come si trovano in tale contesto?
I Consulenti del Lavoro cosa lamentano?
Ricci: Completa incertezza del quadro di riferimento legislativo, da un lato in “perenne
mutazione statica” e, dall’altro, senza alcun interlocutore istituzionale affidabile se non
nelle intenzioni che purtroppo e troppo spesso rimangono inattuate.
Buscema: L'attività materiale che ci viene catapultata dalla P.A. a costo zero è
francamente eccessiva e va a discapito dell'attività intellettuale. È offensivo, poi,
l'azzeramento del compenso per le trasmissioni telematiche in materia fiscale.
Giuseppe Buscema presiede la Consulta degli Ordini della Calabria
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
14
Assemblea cpo:
le novita’ per la categoria
Il 24 e il 25 maggio si terrà il
consueto incontro periodico
tra i vertici dell’Ordine e i
dirigenti territoriali
Assemblea dei Consigli Provinciali, appuntamento a maggio. Lo Spazio
Congressi di Roma Eventi – Piazza di
Spagna, vedrà confluire ancora una
volta i dirigenti in rappresentanza dei
Consigli Provinciali di tutta Italia. Un
incontro importante, che permette ai
rappresentanti istituzionali della Categoria di confrontarsi periodicamente
sui temi più attuali che riguardano il
mondo della professione di Consulente del Lavoro, ma anche quello più
generale delle professioni italiane. Il 24
e il 25 maggio verranno discusse, tra
l’altro, le modifiche a due importanti
regolamenti: il praticantato e la formazione continua obbligatoria. Massimo
Iesu, Coordinatore della Commissione
Università, Tirocinio e Specializzazioni e Monica Muscedere, Coordinatore della Commissione Formazione
Continua Obbligatoria, illustreranno
le riflessioni del Consiglio Nazionale
su queste due importanti materie. Entrambi i regolamenti devono infatti
tener conto delle nuove indicazioni
normative. E se l’esperienza del passato
biennio ha suggerito di apportare modifiche al sistema formativo in modo
da migliorare ulteriormente la crescita
culturale degli iscritti all’Ordine, allo
stesso modo il regolamento sul praticantato recepisce le indicazioni del
D.P.R. n. 137 che hanno cambiato il
ASSEMBLEA CONSIGLI PROVINCIALI
Spazio Roma Eventi – Piazza di Spagna
Via Alibert 5 – Roma
inizio lavori 24 maggio 2013 ore 11:00
fine lavori 25 maggio 2013 ore 13:30
volto del tirocinio. Dal 24 gennaio
2012, data di entrata in vigore dell’art.
9, comma 6, del D.L.
1/2012, il praticantato per l’accesso
alla professione di
Consulente del
Lavoro ha una
durata massima
di 18 mesi. Durata che, secondo la circolare del
Ministero di Grazia e Giustizia
del 4 luglio
scorso, si applica anche
ai tirocini
iniziati prima del 24
gennaio.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
Dossier
COSTO DEL LAVORO:
ABBASSARLO E’ POSSIBILE
Dossier
Come in Europa si affronta la crisi
dell’occupazione
far ripartire lo sviluppo del Paese
Investire sulle politiche del lavoro per
. Secondo i
Consulenti del Lavoro è questo uno degli obiettivi primari che dovrà porsi al più presto il Legislatore.
L’Italia, purtroppo, in questi anni ha saputo investire male i fondi sul lavoro riservando la
percentuale
più alta alle politiche passive per far fronte ad una ormai endemica crisi dell’occupazione a
livello nazionale.
Ed il tessuto economico ed occupazionale del Paese sta subendo in modo grave tutte el conseguenze dovute ad una
crisi che dura da più di tre anni.
11%. Se poi si analizza la disoccupazione giovanile, i numeri sono ancora più
preoccupanti: nella fascia di età 15-24 anni, il tasso di disoccupazione è pari al 37,1%. In dieci anni
gli immatricolati sono scesi da 338.482 (anno accademico 2003-2004) a 280.144 (2011-2012),
con un calo di 58.000 studenti (-17%).
Il tasso di disoccupazione supera l’
383.883 le imprese nate nel 2012 (il valore più basso degli ultimi otto anni e 7.427 in meno rispetto
al 2011), a fronte delle quali 364.972 - mille ogni giorno - sono quelle costrette a chiudere (+24.000 unità
rispetto all’anno precedente). Inoltre, dal 2008 al 2021, sono stati persi 50.000 titolari di impresa under
30 con un calo del 13,5%. Tutti dati che hanno avuto un impatto importante sull’occupazione.
Sono
Unione Europea
Il confronto con gli alti Paesi membri dell’
dimostra come ogni Governo affronta
in modo diverso l’emergenza lavoro, portando a diversi e significativi risultati.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
COSTO DEL LAVORO: ABBASSARLO E’ POSSIBILE 17
Germania
47 miliardi di euro, in assoluto la spesa totale
più alta in Europa, anche se vi è stato un decremento di 4 miliardi rispetto al 2009.
La Germania ha investito nel 2010 nelle politiche del lavoro
La spesa complessiva per le politiche del lavoro per singolo disoccupato si attesta a:
-
-
11.300 euro per le politiche passive
4.700 euro per le politiche attive
Importante la spesa pro disoccupato nei servizi pubblici per l’impiego:
3.182 euro.
FOCUS
Anche se nel corso del 2013 si prevede un mercato del lavoro immobile con un
tasso di disoccu-
pazione previsto intorno al 6,8%, la Germania sarà il Paese europeo con una perfomance ben superiore
a quella della media europea (tasso medio di disoccupazione dei Paesi OCSE: 7,9%).
(Riforma Hartz)
hanno
Le riforme del lavoro che hanno interessato il mercato del lavoro tedesco
puntato principalmente a creare un collegamento funzionale tra politiche attive e politiche passive con lo scopo di
incentivare la ricerca del lavoro o il reinserimento immediato nel mercato in caso di fuori uscita.
La misura più significativa introdotta negli ultimi anni è sicuramente la sottoscrizione tra servizi per l’impiego e
lavoratore beneficiario delle prestazioni sociali di un accordo di inserimento nel quale vengono definite in modo
preciso le azioni che le parti si impegnano ad intraprendere nei successivi sei mesi per il reinserimento nel mercato
del lavoro.
Nell’accordo possono essere incluse anche iniziative di riqualificazione formativa e professionale.
Gli impegni sottoscritti nell’accordo sono vincolanti e il loro rispetto è periodicamente verificato da specifici addetti degli uffici per l’impiego; in caso di inottemperanza, possono essere imposte sanzioni, fino alla sospensione di
qualunque sostegno.
Inoltre, è intervenuta una sostanziale modifica della definizione di “lavoro accettabile”, considerando tale anche un
impiego non equivalente al precedente o con una minore qualificazione.
A tali misure si aggiungono i sussidi per la promozione attiva del lavoro. Tra questi possono essere elencati: l’assegno
destinato alla formazione professionale, le misure di integrazione per i disabili, il pagamento del sussidio di disoccupazione durante un percorso di formazione professionale, il compenso per un impiego a breve termine.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
Dossier
Francia
45 miliardi.
In Francia la spesa complessiva nel 2010 per le politiche del lavoro si attesta a
La spesa complessiva per le politiche del lavoro per singolo disoccupato si attesta a:
-
-
10.650 euro per le politiche passive
6.100 euro per le politiche attive
La spesa pro disoccupato nei servizi pubblici per l’impiego è stata di
2.217 euro.
FOCUS
Anche la Francia sta facendo fronte alla crisi occupazionale più importante dal dopo guerra ad oggi. I dati sulla
3 milioni
di persone in cerca di lavoro. Dal 2008 sono stati
disoccupazione hanno superato la soglia dei
persi nel comparto industriale 280.000 posti di lavoro, corrispondente al quasi 10% della forza lavoro complessiva.
Molto preoccupante risulta l’attuale situazione della disoccupazione giovanile che si attesta a fine 2012 al
9%
27%
dei lavoratori in fascia di età 25-49 anni.
contro il
In Francia la gestione delle politiche passive è attribuita all’Assédic, ente di diritto privato, distinto dall’ANPE –
Agence Nationale pour l’Emploi incaricato di gestire i servizi pubblici per l’impiego e di implementare le politiche
attive finanziate dallo Stato per la qualificazione ed il reinserimento dei disoccupati.
Il collegamento tra politiche attive e politiche passive è garantito dal Plan d’aide au retour à l’emploi
(Piano
di aiuto per il ritorno al lavoro) sottoscritto tra l’ANPE ed il lavoratore beneficiario
di una prestazione sociale. Il Plan è caratterizzato dalla definizione di una serie di azioni personalizzate, definite sulla
base di un colloquio tra il lavoratore e gli addetti dell’ANPE, con l’obiettivo unico e primario del reinserimento nel
mercato del lavoro. Al lavoratore viene garantito il percepimento della prestazione sociale, in cambio del rispetto dei
alcuni obblighi, compresa la partecipazione ai programmi di politica attiva proposti dagli uffici preposti.
Inoltre, con la legge sulla formazione professionale (2004) sono state adottate importanti misure nel campo dell’apprendimento durante tutto il corso della vita lavorativa (anche in virtù delle azioni comunitarie di LifeLong Learning) con la previsione del “diritto individuale alla formazione” (DIF); con la legge di modernizzazione sociale,
invece, è stato introdotto il diritto individuale per la convalida formale dell’acquisizione di conoscenze tramite
esperienza (VAE). Secondo la nuova normativa tutte le persone impegnate nella vita attiva hanno il diritto di far
riconoscere (valider) le competenze acquisite attraverso l’esperienza, in particolare a carattere professionale, al fine
di acquisire un diploma, un titolo professionale, una qualifica, che figurino iscritti in uno specifico Repertorio nazionale.
Infine, è stato introdotto il sistema dei voucher per gli impieghi domestici con la creazione di uno specifico ufficio di
monitoraggio e controllo delle richieste.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
COSTO DEL LAVORO: ABBASSARLO E’ POSSIBILE 19
Spagna
La Spagna, che ha visto negli ultimi anni un aumento esponenziale delle percentuali dei disoccupati, nel 2010 ha
40 miliardi di euro
, 5 in più rispetto al 2009.
investito
La spesa complessiva per le politiche del lavoro per singolo disoccupato si attesta a:
-
7.100 euro per le politiche passive
1.500 euro per le politiche attive
-
La spesa nei servizi pubblici per l’impiego è stata di soli
273 euro per disoccupato.
FOCUS
In Spagna l’emergenza lavoro è sicuramente il punto più critico ancora da risolvere. Il tasso di disoccupazione gene-
25%
e un giovane su due è senza lavoro.
rale si attesta intorno al
Con una legge del 2003, anche in Spagna, viene riformato il sistema di prestazioni sociali a favore dei lavoratori
disoccupati, stabilendo il coordinamento delle politiche attive con i benefici economici di disoccupazione.
Con la legge di riforma sono stati introdotti le indennità di licenziamento meno care per gli imprenditori (33 giorni
per anno invece dei precedenti 45), un nuovo contratto a tempo indeterminato per autonomi e PMI con meno di
50 dipendenti, incentivi fiscali per l’assunzione di giovani sotto i 30 anni e di disoccupati di lungo periodo. Inoltre,
sono state introdotte misure per facilitare la flessibilità interna alle aziende per rendere il licenziamento l’ultima
soluzione.
“contratto d’aiuto agli imprenditori”
, utilizzaÈ stato inserito, inoltre, il nuovo
bile nelle aziende con meno di 50 dipendenti. Tale tipologia di contratto a tempo indeterminato prevede un periodo
di prova di un anno e deduzioni fiscali importanti per l’assunzione di giovani e disoccupati di lungo periodo.
La riforma ha modificato la normativa su orario di lavoro e part time con lo scopo di evitare i licenziamenti in
caso di crisi aziendale; sono stati semplificati i procedimenti per la riduzione dell’orario di lavoro o la sospensione
del contratto come meccanismo di adattamento temporaneo in situazioni di diminuzione della domanda. È stato,
50% delle quote previdenziali dei lavoratori soggetti
inoltre, introdotto un bonus del
a sospensione o riduzione di orario, con una durata massima di 240 giorni.
Infine, sono stati modificati i termini del contratto di formazione e di apprendistato. L’età massima per accedere a
queste tipologie di contratti è stata alzata da 25 a 30 anni e le aziende che usufruiscono di questi contratti hanno
diritto ad una riduzione dei contributi a carico del datore di lavoro del
250 dipendenti, del 75% se il numero dei dipendenti è superiore.
100% se hanno in organico meno di
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
Dossier
Gran Bretagna
FOCUS
21,9%
Anche nel Regno Unito la disoccupazione è a livelli record con un tasso di disoccupazione arrivato al
.
Il Governo britannico ha dovuto adottare nuove misure per far fronte alla crisi occupazionale del Paese, accelerando
sul fronte delle politiche attive all’interno del sistema di welfare to work. Questo sistema si basa su precise misure di
sostegno al reddito dei lavoratori disoccupati monitorate attentamente ed in modo severo per ridurre al minimo la
dipendenza passiva di detti soggetti. Il sostegno al reddito è strettamente collegato a misure attive volte ad incoraggiare e supportare l’ingresso o il ritorno dei lavoratori nel mercato del lavoro.
La gestione ed il sostegno alla complementarietà tra politiche attive e passive all’interno del sistema
sono state affidate al Jobcentre Plus.
to work
welfare
La ricerca attiva di un’occupazione è presupposto essenziale per l’ottenimento e la conservazione della prestazione
sociale di disoccupazione. Sono, inoltre, previsti per i beneficiari di prestazioni sociali colloqui periodici con il
Personal Advisor con il preciso scopo di programmare un percorso per il ritorno al lavoro.
Accanto a queste misure si affiancano interventi di tipo fiscale, come ad esempio gli sgravi per i lavoratori che rientra-
Employment on Trial
no nel mercato del lavoro. Per favorire il ritorno al lavoro è stato creato l’
che permetta al lavoratore che beneficia del sussidio e che abbia accettato un lavoro diverso da quello precedentemente svolto di poter recedere volontariamente dal contratto di lavoro dopo 4-12 settimane, mantenendo il diritto
alla prestazione sociale.
(New Deal)
con l’obiettivo di facilitare il ritorno dei disoccupati nel mercato del lavoro offrendo servizi tailor made
Infine, per i disoccupati di lunga durata sono state introdotte nuove misure di politica attiva
(“su misura”) mirati principalmente alle categorie più vulnerabili.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
COSTO DEL LAVORO: ABBASSARLO E’ POSSIBILE 21
Italia
27 miliardi di euro:
4,8 miliardi di euro per politiche attive e 22,2 miliardi di euro per politiche
La spesa complessiva per le politiche del lavoro nel 2012 è stata di
passive.
La spesa per le politiche del lavoro ha inciso l’1,8% sul PIL nazionale, mentre per singolo disoccupato si è attestata a:
-
-
10.750 euro per le politiche passive
2.600 euro per le politiche attive
I servizi pubblici per l’impiego in Italia, purtroppo, presentato strutturale ed irrisolte criticità. Per singolo disoccu-
213 euro
, sottolineando così un sostanziale distacco tra il bacino dei disoccupato sono stati investiti solo
pati ed il sistema dei servizi pubblici, gestiti dalle Province secondo le linee guida redatte dalle Regioni attraverso
specifici masterplane.
Nel 2010 la percentuale di spesa per tipologia di intervento si è così suddivisa: politiche attive - 18,6%, politiche passive - 81,4%.
I salari in Italia: il peso del costo del lavoro
Nella classifica “salari” l’Italia si piazza al dodicesimo posto nell’Ue a 27, sotto la media della zona euro, ma leggermente
sopra quella dell’intera Unione Europea .
E’ quanto emerge da un recente report dell’Istat, secondo cui la retribuzione oraria lorda a ottobre 2010, espressa in termini nominali (senza tener conto del potere di acquisto), è inferiore di circa il 14,6% a confronto con quella della Germania,
del 13% nel paragone con il Regno Unito e dell’11% con la Francia; risulta invece superiore del 25,9% rispetto alla Spagna.
Il confronto è relativo alla retribuzione oraria del mese di ottobre dei dipendenti che hanno un contratto a tempo pieno ed
esclude gli apprendisti. Nel dettaglio, l’Italia, con 14,5 euro, si colloca più in basso a confronto con la media dell’Unione
monetaria, ma risulta superiore a quella della Ue a 27. Infatti, la retribuzione oraria, sempre a ottobre 2010, è pari a 14,0
euro per ora retribuita nell’intera Unione e a 15,2 euro in zona Euro. In generale nella graduatoria europea, i valori più elevati si registrano in Danimarca (27,09 euro), Irlanda (22,23 euro) e Lussemburgo (21,95 euro), quelli più bassi in Bulgaria
(2,04 euro), Romania (2,67 euro), Lettonia e Lituania (rispettivamente 3,78 euro e 3,44 euro).
Inoltre, i dipendenti con almeno 15 anni di anzianità aziendale percepiscono una retribuzione annua superiore del 61,4%
rispetto a quella dei dipendenti che sono stati assunti da meno di 5 anni’’. L’analisi fa riferimento a imprese e istituzioni con
almeno 10 dipendenti nell’industria e nei servizi (escluse le attività della Pa in senso stretto). Si passa, infatti, dai 36.247 dei
dipendenti con almeno 15 anni di anzianità ai 22.461 euro di coloro che hanno preso servizio da meno di 5 anni. Il divario,
anche se più contenuto, resta anche considerando la retribuzione lorda annua per ora retribuita: chi lavora in azienda da
meno di 5 anni percepisce 13,7 euro, mentre chi risulta occupato da almeno 15 anni viene remunerato mediamente con
19,9 euro.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
Leggi di lavoro
la vera essenza del lavoro
Leggi di Lavoro è «la rivista giuridica bimestrale dei Consulenti del lavoro», uno strumento
indispensabile e insostituibile per gli operatori del diritto del lavoro. Teorica ma concreta,
scientifica ma pratica, giuridica ma anche tecnica: insomma, una rivista unica nel suo genere.
Nasce così Leggi di lavoro, un titolo volutamente equivoco e accattivante che vuole rappresentare
la vera essenza del diritto del lavoro. Quello applicato, quello che parte dal divenire quotidiano
per giungere ai massimi livelli della teoria giuridica, quello vissuto dai professionisti che più
di ogni altro soggetto spaziano nei dettagli teorici e pratici del diritto applicato. Leggi di
Lavoro è stata inserita recentemente nell’elenco delle riviste valide ai fini delle pubblicazioni
accademiche. Per abbonarti o consultare lo store vai al sito www.consulentidellavoro.it
Abbonamento cartaceo bimestrale
€ 40,00 (6 numeri)
per un anno*
Abbonamento iPhone/iPad bimestrale
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per un anno*
Abbonamento cartaceo + iPhone/iPad bimestrale
€ 50,99 (6 numeri)
per un anno*
* iva inclusa
LEGGI DI LAVORO 23
Perché esistono i
Consulenti del Lavoro Un
estratto dell’editoriale di Luca
De Compadri, Coordinatore
scientifico e redazionale di
“Leggi di Lavoro”, pubblicato
integralmente sul numero 2 della
rivista giuridica
di Luca De Compadri
Il senso dell’esistenza dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro risiede
nella tutela del bene giuridico, costituzionalmente garantito, del lavoro,
dell’assistenza e della solidarietà, che
richiede una imprescindibile valorizzazione della tutela della buona fede del
cittadino rispetto alla gestione dei diritti soggettivi e degli interessi legittimi
direttamente collegati a quel bene giuridico. Giova, sul punto, volgere l’attenzione sul concetto di bene giuridico
di cui all’art. 348 c.p., il quale tutela il
normale funzionamento della p.a., inteso come complesso organizzativo di
norme che regolano le professioni, al
fine di riservare il loro esercizio solo a
soggetti in possesso di speciale abilitazione. Infatti, non va dimenticato che
l’acquisizione del titolo professionale
fornisce una garanzia “presuntiva”, ma
necessaria, in merito alla sussistenza
di requisiti non solo professionali ma
anche morali, rispondendo all’esigenza
«di tutelare il cittadino dalla possibilità di imbattersi in soggetti inesperti
nell’esercizio della professione, o che
possano esercitare in modo indegno».
Problemi interpretativi sono sorti
con l’entrata in vigore della nuova legge regolatrice della disciplina dell’ordinamento della professione forense.
Credo che tale legge, in un contesto
di lettura sistematica del sistema professionale, vada letta in un’ottica di
coesistenza rispetto agli altri ordinamenti professionali, sebbene l’art. 2,
comma 6, legge 31 dicembre 2012, n.
247, possa lasciare intendere, in una
prima lettura , un allargamento delle
competenze forensi verso un indefinito complesso di attività stragiudiziali
professionali. In realtà, tale articolo
non va inteso in senso invasivo, ma va
circoscritto nel senso difensivo dell’attività di avvocato. Esso, infatti, limita
l’esclusiva dell’avvocato nell’ambito
dell’assistenza legale stragiudiziale alle
sole ipotesi nelle quali tale stragiudizialità sia connessa con l’attività giurisdizionale
Ulteriore conferma dell’attuale forza giuridica alla legge 12/79 viene riconosciuta da una recentissima pronuncia
della Corte di Cassazione. La sentenza
9725/13 della Suprema Corte, confermando una precedente sentenza della
Corte d’Appello di Firenze, delinea
in modo netto l’ambito applicativo
dell’art. 1 comma 4 della legge 12/79
(“Le imprese considerate artigiane ai
sensi della legge 25 luglio 1956, n. 860,
nonché le altre piccole imprese anche
in forma cooperativa, possono affidare
l’esecuzione degli adempimenti di cui
al primo comma a servizi istituiti dalle rispettive associazioni di categoria.
Tali servizi possono essere organizzati
a mezzo dei Consulenti del Lavoro,
anche se dipendenti dalle predette associazioni”), dichiarando, contestualmente, inammissibile per infondatezza
dei motivi il ricorso proposto avverso
alla menzionata sentenza della Corte
d’Appello di Firenze.
La facoltà di esecuzione degli adempimenti di cui al comma 1 dell’art. 1
della legge 12/79, prevista al comma 4
del medesimo articolo, va inquadrata
in un ambito di eccezionalità assolutamente non delegabile a terzi né in via
diretta né in via indiretta.
Del tutto corretto, quindi, il principio, riaffermato in sentenza, secondo
cui la condizione indefettibile per la
operatività del comma 4 dell’art. 1, l.
12/1979, va individuata nel fatto che
gli adempimenti lavoristici, previdenziali e assistenziali dei lavoratori delle
imprese associate, debbano essere in
ogni caso curati da dipendenti della
associazione di categoria stessa, salva la
possibilità di volere affidare tali adempimenti a Consulenti del Lavoro. Al
di fuori di tali confini si realizza una
ipotesi di reato qualificabile come esercizio abusivo della professione di Consulente del Lavoro.
Il modo migliore per ascoltare la Web Radio?
Il desktop player, completamente personalizzato. E consente di ascoltare la radio con un click
senza connettersi al sito dedicato. Realizzato
sia per Windows che per Mac .
http://webradio.consulentidellavoro.it/
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
SPORTELLO RECLAMI 24
Sportello reclami Inps:
Prima sintesi delle segnalazioni ricevute dallo Sportello Reclami
Lo Sportello reclami, gestito dalla Fondazione Studi, fornisce al Consiglio Nazionale le segnalazioni
delle criticità nell’interlocuzione con l’Inps, a cui vengono presentate nelle riunioni periodiche
dalla Commissione Consiliare coordinata dal Vice Presidente Vincenzo Silvestri.
E ora l’iniziativa è stata estesa anche ad Agenzia delle Entrate ed Equitalia.
alcune segnalazioni ...
Organizzazione interna delle sedi.
Con la nuova organizzazione i processi di produzione sono stati segmentati. Ciò comporta che una anomalia, quale nota
di rettifica, insoluto, ecc, anche se risolta impone poi la conseguente lavorazione di ulteriori processi che in atto vengono
attribuiti in capo a più persone (semafori, Durc, recupero crediti, ecc).
Questo comporta che lo stesso processo o non si definisce proprio o si conclude dopo svariati interventi sulla stessa pratica.
Si chiede di intervenire per ripensare a una possibile riorganizzazione che recuperi ad unità i singoli processi. La stessa
persona che prende in carico la pratica deve avere la responsabilità di completare tutti i processi dipendenti e conseguenti.
Riscontro cassetto bidirezionale
Si riscontrano spesso mancate risposte, o inadeguate perché senza commento (“OK” e “KO”, spesso è l’unica risposta) e comunque
senza l’indicazione del funzionario responsabile.
Sedi in particolare sofferenza
Si segnalano le sedi provinciali dove risultano le maggiori sofferenze in termini di definizione delle pratiche e nei rapporti con l’utenza: Catania, Caserta, Rimini, Foggia, Taranto.
Agenda appuntamenti
Diverse sedi non sono in grado di rilasciare appuntamenti per mancanza di giorni disponibili, oppure con
appuntamenti a 30 giorni. Tali tempi non sono compatibili con la necessità di disbrigo delle pratiche.
Accesso alle sedi
La spinta sulla telematica, la chiusura di ogni rapporto di tipo telefonico, l’istituzione dei tornelli, la problematica gestione dell’agenda appuntamenti,
l’eccessiva burocratizzazione nel rilascio dei pass, ha di fatto chiuso le sedi
al contatto umano. Così si è perso il ruolo di utenza privilegiata che fino a
qualche tempo fa aveva la categoria.
In proposito dobbiamo ricordare che la categoria si è dotata di un documento di riconoscimento denominato “DUI” che identifica non solo il collega iscritto al proprio ordine, ma è nello stesso tempo certificato di ruolo. Perché non prevedere una sorta di preaccreditamento dei Consulenti
iscritti, che in occasione dell’appuntamento presenteranno solo il DUI alla
vigilanza?
TFR e fondo di tesoreria
La richiesta di riemissione dell’emens per
tutti i mesi e per tutti i lavoratori interessati
per il 2007 e 2008, si rileva di problematica
attuazione. Spesso, infatti, non potendo accedere ai dati dei propri programmi software,
visto il lungo lasso di tempo, per aderire alla
richiesta si dovrebbe accedere ai dati dal sito dell’INPS. Ciò comporterebbe una digitazione manuale di tutti gli emens
corrispondenti con evidenti ricadute di tempo e, soprattutto, rischi nel mantenimento della fedeltà dei dati a suo tempo
trasmessi.
Si ritiene che la trasmissione dei soli dati mancanti mediante la compilazione di un’apposita maschera implementata nel
sito dell’istituto, possa essere lo strumento che compendi le opposte esigenze.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
SPORTELLO RECLAMI 25
Reingegnerizzazione
Si segnala che diverse sedi lanciano messaggi di impossibilità ad annullare note di rettifica in quanto i relativi programmi
sarebbero bloccati a livello nazionale per la reingegnerizzazione del Dm virtuale, addirittura fino all’estate del 2013 (sede
di Biella).
L’uso della telematica è di grande aiuto, ma determina una dipendenza che non prevede alternative. Ciò imporrebbe che
i software dell’istituto funzionino sempre e bene. Essendo ciò impossibile, sarebbe opportuno curare al meglio la comunicazione per permettere di preavvisare la categoria sui possibili disagi e sulle azione correttive che si possono mettere in
campo.
Reingegnerizzazione
La DG Inps ha fornito il messaggio interno n. 2614
dell’11.2.2013, in allegato, con cui ha inteso evitare che la
reingegnerizzazione di alcuni sistemi dell’istituto possa influire negativamente sulle varie procedure, tra le quali il rilascio
Organizzazione interna delle sedi.
del Durc. Secondo la DG INPS, in atto, le sedi sarebbero in
Su questo punto è stato osservato come in effetti la circo- condizione di operare nei vari casi, nonostante la reingegnelare n. 113/11 avesse già tentato di risolvere il problema di rizzazione non sia completata.
riportare ad unicità i processi di lavorazione.
... e alcune risposte
Ricalcolo indennità di malattia
L’Istituto ha confermato che gli accertamenti
devono avvenire in prima battuta utilizzando i
certificati già in possesso dell’Inps e possono
essere richiesti unicamente quelli mancanti
ed in ogni caso ritenendo valida e sufficiente
dell’invio di una copia a mezzo e-mail.
TFR e fondo di tesoreria
La maggior parte degli errori pare che derivi dalla mancata o errata indicazione della scelta di destinazione del TFR.
Si invitano i colleghi a verificare la congruità sulle scelte di destinazione
del TFR e provvedere all’inoltro con l’Uniemens del mese in corso. Tra
un paio di mesi ci sarà un’ulteriore verifica con l’Inps per monitorare
quante posizioni resteranno in piedi e valutare il tipo di collaborazione
successiva con l’Istituto.
in breve ...
Voucher
Sul sito dell’Inps è stata istituita una sezione informativa su come utilizzare i voucher nella quale sono presenti anche gli
indirizzi e-mail ai quali si possono formulare quesiti specifici o richieste di consulenza ( [email protected],
dove regione sta per il nome della stessa, es. [email protected]). E’ stata emanata la Circolare Inps n. 49/13
che riepiloga tutta la normativa, alla luce delle novità della legge Fornero. Sul sito dell’Inps è inoltre possibile la visibilità, in
base al CF dei prestatori occasionali, del livello di reddito raggiunto da ciascuno. E’ sempre comunque necessario richiedere l’autocertificazione del prestatore per i redditi complessivi, in quanto i dati esposti sul sito INPS, potrebbero non essere
aggiornati.
Agevolazioni contributive per lavoratori assunti dalle liste di mobilità ex legge 236/93
Fermo restando che non è possibile fruire delle agevolazioni per le assunzioni effettuate nel 2013, l’Inps non ha ancora
preso definitiva posizione sulla possibilità di continuare a fruire delle stesse agevolazioni per le assunzioni effettuate in anni
precedenti, per le proroghe e le trasformazioni.
Pagamento avviso di addebito
Ad oggi non è ancora presente la procedura per lo sgravio dell’avviso di addebito pagato.
Si verifica spesso che l’avviso di addebito venga pagato in F24, anziché all’esattoria. In mancanza dello sgravio, occorre
procedere nel seguente modo:
1) pagare integralmente l’avviso, comprensivo delle sanzioni e poi richiedere la sospensione. Successivamente, appena la
procedura lo permetterà, verrà effettuato lo sgravio;
2) se il pagamento è stato parziale (per es. solo le ritenute previdenziali) e si intende dilazionare la differenza, la relativa richiesta andrà effettuata all’esattoria ma per l’intero debito, comprensivo della parte già pagata. Appena ricevuto lo sgravio,
l’esattoria effettuerà il calcolo per riposizionare la rata all’effettivo importa. L’istituto ha assicurato che la procedure per lo
sgravio dell’avviso è di prossima emanazione.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
FAQ 26
Il tirocinio professionale dopo il
D.P.R. 7 agosto 2012, n.137
PRATICANTATO: LE FAQ Dal Consiglio Nazionale una pratica sintesi delle modifiche più importanti intervenute
in materia di praticantato, a partire dalla durata massima di 18 mesi.
1
4
fatto che si può svolgere prima
della laurea.
La norma che riguarda il tirocinio dei Consulenti del Lavoro è
solo quella di cui all’art. 6 del
D.P.R 137/2012?
No, per quanto non disposto
dall’art. 6 del suddetto D.P.R. si
applica il D.M. 20 giugno 2011.
Si può continuare il tirocinio
dopo il compimento dei diciotto mesi?
No, Il tirocinio termina alla
scadenza dei diciotto mesi.
7
5
2
Da quando è entrata in vigore
la norma sulla durata massima
di diciotto mesi?
Dal 24 gennaio 2012, data di
entrata in vigore dell’art. 9,
comma 6 del D.L. 1/2012.
Il tirocinio può essere svolto
prima della laurea?
Si, i primi sei mesi, in concomitanza dell’ultimo anno di studi
e in presenza di specifica convenzione quadro tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine, il
Ministero dell’Istruzione, università e ricerca e il Ministero
Vigilante.
3
A quali tirocini si applica la
norma sulla durata massima?
Secondo la circolare del Ministero di Grazia e Giustizia 4 luglio 2012 anche a quelli iniziati
prima del 24 gennaio 2012.
6
Quest’ultima forma di tirocinio è particolare o ordinaria?
Non differisce in nulla dal tirocinio ordinario, se non per il
E’ stata modificata la normativa sulla continuità della pratica?
Si essa può essere interrotta
per un periodo massimo di tre
mesi senza giustificato motivo,
quando ricorre un giustificato
motivo l’interruzione può avere una durata massima di nove
mesi fermo l’effettivo completamento dell’intero periodo
previsto.
8
E’ stata modificata la norma sul
professionista affidatario?
Si, deve avere almeno 5 anni di
anzianità di iscrizione all’Ordine e non può ammettere più
di tre praticanti. In caso di ammissione presso gli altri professionisti di cui all’art.1, L.12/79
questi oltre a quanto previsto
per i CDL devono aver effettuato la comunicazione alla
Dtl da almeno tre anni.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
FAQ 27
formativo redatto tra il professionista affidatario e il tirocinante.
9
Quali sono le modalità di
svolgimento del tirocinio
diverse dalla frequenza dello studio o in concomitanza
dell’ultimo anno di studi?
a) All’estero per un periodo massimo di sei mesi presso enti o professionisti con titolo equivalente e
abilitati alla professione
b) Frequenza per un periodo
non superiore a sei mesi di specifici corsi di formazione professionale organizzati dall’Ordine , autorizzati dal Consiglio
Nazionale.
c) Presso pubbliche amministrazioni, previa convenzione CNO
Ministro P. Amministrazione.
12
E’ compatibile il tirocinio con
il rapporto di impiego pubblico o privato?
Si, purché le relative discipline prevedano modalità e orari
di lavoro idonei a consentirne
l’effettivo svolgimento.
Compete al tirocinante un
compenso?
Si sotto forma di rimborso forfettario delle spese dopo i primi sei mesi art. art. 9, comma 6
D.L. 1/2012.
11
Come si quantifica il rimborso spese forfettario?
Deve essere definito nel patto
16
I certificati di compiuta pratica
relativi a tirocini iniziati prima
del 16 di agosto 2012 hanno
durata limitata nel tempo?
No, la limitazione di efficacia
quinquennale dei certificati di
compiuta pratica si applica ai
tirocini iniziati dal 16 agosto
2012, pertanto i certificati relativi ai tirocini iniziati precedentemente a tale data non
hanno limitazioni di tempo.
17
13
Il tirocinio determina un rapporto li lavoro subordinato?
No, non determina l’instaurazione di rapporto di lavoro subordinato anche occasionale.
10
tempo?
Si, cinque anni dal rilascio,
dopo i quali perde efficacia.
14
Quando il CPO deve rilasciare il certificato di compiuta
pratica?
Al compimento dei diciotto mesi.
15
Il certificato di compiuta pratica ha una durata limitata nel
Cosa deve fare il CPO quando
il certificato perde efficacia?
Deve cancellare il praticante
dal registro.
18
Il praticante cancellato può
essere reiscritto nel registro?
Si.
19
Si applica il Codice deontologico ai praticanti?
Si, i praticanti osservano gli
stessi doveri e norme deontologiche dei professionisti.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
28
Il Consiglio Nazionale a Torino
a cura di
Giuseppe Buscema
La due giorni dei vertici della Categoria nel capoluogo piemontese
Consiglio Nazionale
itinerante a Torino. La
riunione mensile dei vertici di Categoria a marzo
si è spostata in Piemonte,
con una serie di incontri
mirati. Sia il Consiglio
Provinciale (presieduto da
Cristoforo Re), sia la Consulta Regionale degli Ordini (presieduta da Luca
Caratti) hanno partecipato a riunioni di confronto
con la dirigenza nazionale.
Mentre la mattina del 21
marzo si è tenuto un convegno di aggiornamento
su Aspi, Legge Fornero e
Stp con la partecipazione
del Consiglio Nazionale,
il pomeriggio il Presidente
Calderone ha incontrato
i giovani Colleghi per un
vivace dibattito sulla figura del Consulente del Lavoro e del professionista
all’interno del mondo del
lavoro.
Per cominciare un evento
di aggiornamento ...
Aggiornamento professionale con i vertici di Categoria.
Il 21 marzo, presso il Centro Congressi To Incontra, si è
tenuto il convegno organizzato dal Consiglio Provinciale
di Torino che ha visto la partecipazione del Consiglio Nazionale. Un’intensa mattinata di formazione e dibattito
su:
“I PROFILI (IN) COSTITUZIONALI DELLA
LEGGE 92/2012”
Giovanni Marcantonio – Consigliere Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino
“LE SOCIETA’ FRA PROFESSIONISTI: RILIEVI
CIVILISTICI, FISCALI E PREVIDENZIALI”
Massimiliano Fico – Consigliere Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino
“ASPI...QUANTO MI COSTI?”
Luca Caratti – Presidente Ordine dei Consulenti del Lavoro di Vercelli
Hanno detto ...
Siamo veramente lieti di aver ospitato per la prima volta il
Consiglio Nazionale nella nostra città: un’utile esperienza di confronto.
Cristoforo Re, Presidente del CPO di Torino
Il contatto diretto con i vertici nazionale del proprio Ordine permette di creare una
rete sempre più stretta con i Colleghi.
Luca Caratti, Coordinatore Consulta Piemonte
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
29
... infine a confronto con i
CUP territoriali
Qual è, oggi, il ruolo degli Ordini Professionali? Questo il
tema al centro del dibattito dell’incontro tra Marina Calderone, Presidente del CUP, e i CUP territoriali della Regione Piemonte, coordinati da Claudio Geda.
... Poi, l'incontro con
i giovani ...
Un contatto diretto per parlare del futuro, ma anche del
presente della Categoria. La
tavola rotonda organizzata
dall’associazione Giovani
Consulenti del lavoro di Torino per confrontarsi con il
Presidente dell’Ordine Nazionale dei Consulenti del
Lavoro Marina Calderone su
argomenti quali il ruolo dei
giovani professionisti nell’
odierno contesto sociale, il
lavoro ed il mondo professionale in generale, ha suscitato
entusiasmo e viva partecipa-
zione tra i giovani Colleghi
presenti. Uno spazio di riflessione eterogeneo, in cui sono
stati affrontati alcuni dei temi
più importanti per la professione: dalla competenza professionale all’esigenza di specializzazione all’interno della
Categoria, dall’analisi della
situazione politica attuale alla
verifica delle potenziali agevolazioni per i nuovi Consulenti, dall’immagine del consulente del lavoro in relazione
con il mercato esterno alla
giusta comunicazione sociale.
Presenti all’incontro i presidenti degli ordini locali di consulenti del lavoro, architetti, chimici, avvocati, veterinari
e infermieri. Il coordinatore Geda, presidente dell’Ordine
dei chimici, ha sottolineato il pieno appoggio alle politiche e iniziative intraprese a livello nazionale, chiedendo un
maggior raccordo con i Cup territoriali per attualizzare in
modo puntuale nelle diverse province i brillanti risultati
ottenuti nei rapporti con ministeri, politica e istituzioni.
La presidente Calderone ha comunicato ai colleghi che a
breve sarà organizzata l’Assemblea nazionale dei Cup territoriali, anche in virtù di quanto disposto dal Regolamento
della Conferenza dei Cup territoriali approvato lo scorso
anno, proprio per rilanciare la rete nazionale dei professionisti. Questa rete ha permesso il successo della seconda
edizione del «Professional day - La Giornata dei professionisti» che ha avuto tra i protagonisti anche i Cup del Piemonte tra le oltre 100 sedi territoriali collegate all’evento
centrale di Roma.
AGGIORNAMENTO SERVER, PARAMETRI
ACCOUNT DA CONTROLLARE
E’ stato effettuato un aggiornamento del DNS del
servizio email del dominio @consulentidellavoro.
it resosi necessario sia per il cambiamento di hardware, sia per poter garantire nuovi servizi che
saranno resi disponibili da subito.
Ricordiamo che il pop3 server (server in entrata)
deve essere mail.consulentidellavoro.it ed invitiamo pertanto chi avesse utilizzato l’indirizzo IP statico a modificare la propria impostazione, poiché
il mail server ha subito una variazione di IP.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
APPRENDISTATO 30
Apprendisti: formazione e sanzioni
Facciamo il punto sugli adempimenti a seguito della circolare n. 5/2013 del Ministero del Lavoro.
Gli schemi completi su www.consulentidellavoro.it
A seguito dell’entrata in vigore del
nuovo testo unico sull’apprendistato
e con il nuovo riparto di competenze
fra Stato e Regioni, il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la circolare n. 5 del 21 gennaio
2013, nella quale impartisce al pro-
prio personale ispettivo le direttive
atte a verificare l’erogazione della formazione erogata ai lavoratori assunti
con contratto di apprendistato e le
eventuali responsabilità ravvisabili in
capo al datore di lavoro. Nelle schede
proposte sono sintetizzate e puntua-
lizzate alcune casistiche in base alle
possibili previsioni regionali e contrattuali, per fornire uno strumento
operativo utile a verificare i singoli
rapporti di apprendistato, siano questi già in essere o ancora da stipulare.
Check-list svolgimento formazione
Formazione trasversale o di base (massimo 120 ore nel triennio – disciplinata dalle Regioni).
a) Contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere ex. D.Lgs. 167/2011
b) La Regione ha disciplinato percorsi formativi?
b.1 Si ☐ → b.1.1 verifico se la formazione è :
Obbligatoria ☐ → b.1.2 Ho aderito alla formazione obbligatoria?
Si ☐ → b.1.3 La Regione ha attivato i corsi di
formazione?
Si ☐ → Il lavoratore ha partecipato?
Si ☐ → in caso di ispezione non si
applica la disposizione.
No ☐ → in caso di ispezione si
applica la disposizione.
No ☐ → in caso di ispezione non si applica
la disposizione.
No ☐ → in caso di ispezione si applica la
disposizione.
Facoltativa ☐ → il Ccnl prevede l’obbligo formativo in capo al datore di
lavoro?
No ☐ → in caso di ispezione non si applica la disposizione.
Si ☐ → verifico il monte ore di formazione effettuato.
b.2 No ☐ → il Ccnl prevede l’obbligo formativo in capo al datore di lavoro?
No ☐ → in caso di ispezione non si applica la disposizione.
Si ☐ → verifico il monte ore di formazione effettuato.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
APPRENDISTATO 31
Formazione professionalizzante o di mestiere (stabilita dal Ccnl di riferimento).
Verifico cosa prevede il Ccnl in termini di quantità e qualità della formazione degli apprendisti.
→ In base alle ore totali di formazione svolta (formazione trasversale/di base e formazione professionalizzante o di mestiere)
verifico, attraverso la tabella, se ho svolto correttamente la formazione:
1° anno
È stata svolta formazione formale?
Si ☐ → in caso di ispezione non si applica la
disposizione.
Durata periodo formativo: 3 anni
2° anno
3° anno
È stata svolta formazione formale per
almeno il 40% delle ore previste (somma
delle ore di formazione effettuate il primo
anno + quota parte delle ore di formazione
svolte il secondo anno, fino alla data
dell’ispezione)?
È stata svolta formazione formale per
almeno il 60% delle ore previste (somma
delle ore di formazione effettuate il primo
anno e il secondo anno + quota parte delle
ore di formazione svolte il terzo anno, fino
alla data dell’ispezione)?
No ☐ → devo provvedere ad erogare la
formazione in base a quanto stabilito da
Ccnl e Isfol o in caso di ispezione si applica Si ☐ → in caso di ispezione non si applica la
la disposizione.
disposizione
No ☐ → devo provvedere ad erogare la
formazione in base a quanto stabilito da
Ccnl e Isfol o in caso di ispezione si applica
la disposizione.
1° anno
Si ☐ → in caso di ispezione non si applica la
disposizione
No ☐ → devo provvedere ad erogare la
formazione in base a quanto stabilito da
Ccnl e Isfol o in caso di ispezione si applica
la disposizione.
Durata del periodo formativo: 5 anni
2° anno
3° anno
4° anno
È stata svolta
formazione formale
per almeno il 40% delle
Si ☐ → in caso di
ore previste (somma
ispezione non si applica delle ore di formazione
la disposizione.
effettuate il primo anno
+ quota parte delle ore
No ☐ → devo provvedere
di formazione svolte il
ad erogare la formazione
secondo anno, fino alla
in base a quanto
data dell’ispezione)?
stabilito da Ccnl e Isfol
o in caso di ispezione si Si ☐ → in caso di
applica la disposizione. ispezione non si applica
È stata svolta
formazione formale?
la disposizione.
No ☐ → devo provvedere
ad erogare la formazione
in base a quanto
stabilito da Ccnl e Isfol
o in caso di ispezione si
applica la disposizione.
È stata svolta
formazione formale
per almeno il 50% delle
ore previste (somma
delle ore di formazione
effettuate il primo anno
e il secondo anno +
quota parte delle ore
di formazione svolte il
terzo anno, fino alla data
dell’ispezione)?
È stata svolta
formazione formale
per almeno il 60% delle
ore previste (somma
delle ore di formazione
effettuate il primo, il
secondo e il terzo anno
+ quota parte delle ore
di formazione svolte il
quarto anno, fino alla
data dell’ispezione)?
Si ☐ → in caso di
ispezione non si applica
la disposizione.
Si ☐ → in caso di
ispezione non si applica
la disposizione.
No ☐ → devo provvedere
ad erogare la formazione
in base a quanto
stabilito da Ccnl e Isfol
o in caso di ispezione si
applica la disposizione.
No ☐ devo provvedere
ad erogare la formazione
in base a quanto
stabilito da Ccnl e
Isfol o → in caso di
ispezione si applica la
disposizione.
5° anno
È stata svolta formazione
formale per almeno il 70%
delle ore previste (somma
delle ore di formazione
effettuate il primo, il
secondo, il terzo e il quarto
anno + quota parte delle
ore di formazione svolte il
quinto anno, fino alla data
dell’ispezione)?
Si ☐ → in caso di
ispezione non si applica la
disposizione.
No ☐ devo provvedere ad
erogare la formazione in
base a quanto stabilito da
Ccnl e Isfol o → in caso
di ispezione si applica la
disposizione.
Per formazione formale è da intendersi l’apprendimento erogato in un contesto organizzato e strutturato, appositamente progettato come
tale, in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento. L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di
vista del discente. Di norma si conclude in una convalida e in una certificazione. (Conferenza Stato – Regioni 19.04.2012)
Se l’attivazione dei percorsi formativi regionali avviene successivamente all’instaurazione del rapporto di apprendistato, l’obbligo di
recupero formativo per il periodo precedente non è disposto automaticamente dall’ispettore, ferma restando la possibilità per le Regioni,
di prevedere precisi obblighi formativi in merito.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
GIOVANI 32
La comunicazione di ruolo
l’INTERVISTA
Andrea Pozzatti,
esperto e docente
del corso di
“Comunicazione,
tecniche di
giornalismo e
deontologia
professionale” per
i giovani consulenti
del lavoro
di Enzo Summa
Dott. Pozzatti, la categoria è riuscita in questi
anni a comunicare con
efficacia e autorevolezza
la propria professionalità,
valorizzando il proprio
ruolo all’interno della
società civile. Come cercate di tramandare questo
messaggio a chi si avvicina
oggi alla vostra professione?
I Consulenti del lavoro
ed il Consiglio Nazionale
hanno investito da tempo nella valorizzazione
della professionalità della
categoria e nella comunicazione del ruolo che un
professionista del lavoro
può offrire al cliente ed al
Paese. Questa scelta lungimirante ha manifestato
tutta la propria efficacia
proprio in questi anni in
cui la “crisi” ha reso evidente il cambio di paradigma
che il mondo economico
sta vivendo, chiamando i
vari attori ad una rapida
rilettura ed attualizzazione
del proprio agire professionale. Anche la continua
messa in discussione della
sopravvivenza degli Ordini
e la conseguente incertezza che a gradi di intensità
variabile ha interessato i
professionisti negli ultimi
anni, si è potuta affrontare
più concretamente grazie
alla maggiore presenza e
visibilità che CNO e CUP
hanno saputo mettere in
campo. È importante che
ogni giovane collega abbia
coscienza della complessità
nella quale ha scelto di operare, ma anche del sistema
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
forte e rappresentativo che
la Categoria ha saputo creare e sviluppare per garantire
servizi ed opportunità fondamentali per aggiornare e
completare la competenza
professionale dei Consulenti
del lavoro e la loro capacità di
interfacciarsi efficacemente
con il mercato e con la comunità nella quale operano.
Come è nata l’idea di investire nella comunicazione rendendola una materia
valida ai fini della formazione continua obbligatoria?
La comunicazione rappresenta per un professionista serio e preparato una
dimensione imprescindibile
della propria competenza,
poiché gli permette di rappresentare la qualità ed il
valore che egli è in grado di
offrire al proprio cliente, nel
pieno rispetto dei riferimenti deontologici e valoriali,
che rappresentano uno dei
punti di forza della nostra
categoria.
Come si sviluppa que-
GIOVANI 33
sto corso di comunicazione
per i giovani consulenti del
lavoro? Come pensate di
coinvolgere i più giovani nel
prossimo festival del lavoro?
Avete qualche attività particolare in programma per
loro?
Si tratta di un momento
di incontro e di condivisione dei temi della comunicazione di ruolo ed interpersonale, che si pone come ideale
collegamento tra il Congresso Straordinario 2013 e la
IV edizione del Festival del
lavoro. Il Congresso ha creato molte aspettative, soprattutto tra i giovani colleghi,
e il Consiglio Nazionale ha
ritenuto importante creare occasioni di incontro e
di confronto che ha messo
a disposizione di circa 150
giovani CdL. Si tratta di un
modo ulteriore per vivere la
categoria e la professione,
che avrà una tappa importante al festival del lavoro
nell’ambito del quale i giovani saranno protagonisti
e gestiranno in autonomia
alcuni specifici spazi della
programmazione.
Quali possono essere i
suggerimenti da dare oggi
ai giovani per farli diventare i dirigenti di domani?
Vivere con competenza ed orgoglio il lavoro e la
categoria, sviluppare una
efficace rete di contatti professionali e di relazioni con
il contesto in cui vivono,
organizzare efficacemente
il proprio studio e gestire
con saggezza il tempo, non
rinunciare a porsi obiettivi
sfidanti, anche in questo periodo complesso.
SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE
Il calendario dei corsi di maggio
Per informazioni su costi, sede e orari www.consulentidellavoro.it
Tecniche di riscossione e diritto di difesa.
Il contenzioso con Equitalia.
La riscossione dei tributi
La cartella di pagamento
La riscossione coattiva
Riscossione e crediti previdenziali
Contenzioso tributario: procedimento e
forme. Analisi.
Giurisdizione e organi della giurisdizione
tributaria
Le parti del processo - Il ricorso
Le difese dell’ufficio
L’onere della prova
Il procedimento
La tutela cautelare
Le vicende anomale: sospensione,
interruzione, estinzione
La conciliazione giudiziale
La sentenza: comunicazione,
notificazione, deposito
Le impugnazioni - Appello
Ricorso per cassazione
L’esecuzione delle sentenze
SPAZIO ALL’E-LEARNING
Disponibili 3 nuovi corsi di Fondazione Studi in
e-learning su:
Aspi
Docente: Massimiliano Fico
Introduzione alla disciplina sulla sicurezza sul
lavoro
Docente: Massimiliano Di Pace
Responsabilità solidale sugli appalti
Docente: Francesco Capaccio.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
La responsabilitá penale nella
gestione dei rapporti di lavoro,
contabili e fiscali
L’estorsione del datore di lavoro in
danno del lavoratore dipendente.
La responsabilità penale del
professionista a titolo di concorso
nelle condotte illecite poste
in essere dall’imprenditore o
dall’amministratore di una società
che versi in uno stato di dissesto.
Il reato di omesso versamento dei
contributi previdenziali.
La responsabilità penale nel caso
di impiego di lavoratori stranieri
privi del permesso di soggiorno.
Gli obblighi dei professionisti in
materia di antiriclaggio.
Strumenti deflattivi del
contenzioso tributario.
Dall’accertamento con adesione
alla mediazione tributaria.
Prevenzione - Interpello
Ravvedimento - Autotutela
Soluzioni alternative alla
controversia - Adesione ai PVC
Adesione agli inviti al
contraddittorio - Adesione alle
comunicazioni di irregolarità
Accertamento con adesione
Imposte dirette, IVA, imposte
indirette - Acquiescenza
La nuova conciliazione tributaria
34
Ultima chiamata in
materia di sicurezza sul lavoro
Aziende da 1 a 10 dipendenti:
Ad integrazione di quanto
disposto dalla Legge di Stabilità 2013, l’opportunità per
le piccole imprese (fino a 10
dipendenti) di poter effettuare la valutazione dei rischi
tramite l’autocertificazione
termina il 31/05/2013. In
alternativa gli stessi datori di
lavoro, potranno redigere il
DVR utilizzando le procedure standardizzate, previste nel
decreto interministeriale del
30/11/2012 ed utilizzabili a
partire dal 05/02/2013.
In sintesi le principali novità
in base alle dimensioni aziendali sono:
• utilizzo dell’autocertificazione del DVR fino
al 31 maggio 2013 (così
come disposto dall’art.
1 c. 288 L.24/12/12 n.
288 Legge di Stabilità
2013).
• dal 1° giugno 2013 valutazione del rischio
utilizzando le procedure
standardizzate o predisposizione del DVR per
mezzo di procedure anche non corrispondenti
a quelle standardizzate,
ma con l’obbligo di dimostrare di avere rispettato integralmente le
disposizioni in materia
di valutazione dei rischi
di cui agli articoli 17,
28 e 29 del D. Lgs. n.
81/2008.
LAVORO Dal 1°
giugno 2013
l’autocertificazione
in materia di
sicurezza per le
piccole aziende non
sarà più ritenuta
valida e adeguata
alla normativa
vigente.
a cura di
Annamaria Ermacora
Qualora una azienda con
meno di dieci lavoratori abbia già un proprio DVR (in
quanto ha deciso di non avvalersi della facoltà di autocertificare la valutazione dei rischi,
ma di preparare comunque
un DVR pur non essendovi
obbligata), tale documento
non dovrà essere necessariamente rielaborato secondo le
indicazioni delle procedure
standardizzate, fermi restando
gli obblighi di aggiornamento
legati alla natura “dinamica”
del DVR.
Sanzioni
Per i Datori di Lavoro che
non provvederanno all’elaborazione del Documento
di Valutazione dei Rischi
Standard entro la data del
31.05.2013 è prevista, in fase
ispettiva, una sanzione penale
che prevede
• l’arresto da tre a sei mesi
o l’ammenda da € 2.500
a € 6.400 nel caso di assenza di qualsiasi documento di valutazione;
• solo ammenda da 2.000 a
4.000 Euro se è stato predisposto un documento
di valutazione dei rischi
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 2 MARZO-APRILE 2013
privo degli elementi previsti dalla legge.
Benefici per le aziende in regola con gli adempimenti
Non solo obblighi penalmente sanzionati ma anche
vantaggi e alleggerimento del
costo del lavoro per le imprese virtuose:
• possibilità di accedere
ad incentivi economici
oppure a semplificazioni
o sgravi contributivi e fiscali;
• fruizione degli sconti
previsti dall’INAIL sui
premi annui;
• rispetto di requisiti sempre più stringenti richiesti delle aziende leader e
dalle gare d’appalto
Ulteriori adempimenti datore di lavoro
Per essere in regola con la sicurezza da non dimenticare
l’individuazione e la formazione:
• delle figure aziendali per
la sicurezza
e la nomina:
• dell’eventuale responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi;
• del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
• degli addetti alle emergenze (pronto soccorso e
antincendio);
• del Medico competente
nei casi previsti dalla normativa vigente.
Utili strumenti di consultazione che supportano
l’applicazione delle normative nazionali
Pubblicazioni di taglio
pratico sugli argomenti
più attuali e di maggiore interesse per gli operatori del mondo del lavoro, pensate per essere
d’ausilio in modo completo ed esaustivo attraverso schemi, esempi e
applicazione puntuale
ai casi completi: dal codice delle riforme con
tutte le modifiche apportate al mercato del
lavoro dalle ultime manovre al lavoro a chiamata, dal lavoro domestico alla procedura per
le dimissioni, dall’AspI
ai voucher. Di prossima
pubblicazione la detassazione per il 2013.
ASPI, MINI ASPI E COSTO DEL
LAVORO 2013
CODICE RIFORME AGGIORNATO
edizione aggiornata al 23 marzo 2013
edizione aggiornata al 20 marzo 2013
ASpI, mini-ASpI e
nuovo costo del lavoro
nel 2013.
Tra le novità entrate in
vigore nel 2013, a seguito della riforma Fornero
(Legge n. 92/2013), la revisione degli ammortizzatori sociali e del loro finanziamento ricopre un ruolo
di sicuro rilievo.
La guida offre 61 pagine
per analizzare in modo
puntuale la nuova indennità ASpI (assicurazione sociale
per l’impiego), che, a decorrere da gennaio 2013, sostituisce la vecchia indennità di disoccupazione.
La seconda parte del manuale risulterà di fondamentale
importanza per il Consulente del Lavoro, stante l’approfondita analisi dei tre canali di finanziamento in capo ai
datori di lavoro: finanziamento generalizzato, contribuzione ad hoc per i lavoratori a tempo determinato e contributo per le singole cessazioni.
Tabelle ed esempi per una rapida consultazione completano la guida.
Testo aggiornato con circolare Inps n.44/13.
Guida aggiornate delle
ultime manovre.
Dall’apprendistato al part-time,
dalle proroghe degli ammortizzatori sociali, alla rivoluzione nel sistema pensionistico,
dall’impulso all’occupazione
femminile, alle restrizioni per i
tirocini formativi, dalla semplificazione al collocamento obbligatorio e agli extracomunitari,
all’ampliamento dei canali per
promuovere l’occupazione, dalla stretta alle sanzioni per l’intermediazione illecita fino alla
soppressione di alcuni Enti.
Tutte le modifiche apportate al mercato del lavoro dalla normativa del 2011 (legge di stabilità, manovre di ferragosto e di
natale) e del 2012 (mille proroghe e dl semplificazioni, riforma
Fornero, decreto sviluppo, decreto sviluppo 2.0 e legge di stabilità per il 2013) sono state sintetizzate nell’utile tabella che
pubblichiamo divisa per argomento, al fine di consentire la rapida ricerca delle novità intervenute.
Un testo periodicamente aggiornato con i nuovi provvedimenti che interesseranno la materia del lavoro.
OPENJOBMETIS SpA
Openjobmetis è una società attiva da oltre 10 anni nel
panorama italiano della somministrazione di lavoro,
operativa su tutto il territorio nazionale attraverso una
rete di 125 filiali e 6 Divisioni Specializzate, la cui
expertise si focalizza su specifici settori: dall’industria alla
sanità, passando per la grande distribuzione organizzata,
la finanza, l’universo IT.
Openjobmetis mette a disposizione di aziende e
candidati un know-how consolidato, una profonda
conoscenza del territorio e professionisti costantemente
aggiornati sulle evoluzioni del mercato del lavoro italiano.
Nel 2012 è stata raggiunta una media di 14.000
somministrati/mese e il fatturato complessivo ha
superato i 340 milioni di euro.
Professionalmente. Personalmente.
L’ACCORDO
L’accordo biennale di collaborazione tra Openjobmetis,
Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei
Consulenti del Lavoro e Fondazione Consulenti per il
Lavoro nasce per approfondire le prospettive e le nuove
opportunità del mercato, nell’ottica di fornire ai
Consulenti del lavoro la possibilità di proporre la
somministrazione di lavoro temporaneo come
alternativa ad altre forme di assunzione, nel rispetto
dell’attuale normativa e delle direttive europee e alla luce
delle novità introdotte dalla Riforma Fornero.
Attraverso una conoscenza più dettagliata dell’attuale
quadro legislativo, infatti, i Consulenti potranno dotarsi di
tutti gli strumenti utili a cogliere nuove opportunità ed
offrire un servizio ancora più efficiente e completo.
Per i prossimi due anni verranno organizzate una serie di
iniziative congiunte come convegni e workshop, volti ad
un continuo aggiornamento e confronto sui diversi temi
legati al mondo del lavoro e alla gestione delle risorse
umane.
Per info: [email protected]
Consiglio Nazionale dell’Ordine
dei Consulenti del Lavoro
I 106 Consigli Provinciali
Consiglio
Nazionale
2011-2014
Presidente
Marina Elvira Calderone
(Cagliari)
Vice Presidente
Vincenzo Silvestri
(Palermo)
Segretario
Sergio Giorgini
(Pesaro)
Tesoriere
Pietro Panzetta
(Taranto)
Consiglieri
Mauro Capitanio
(Brescia)
Alfio Catalano
(Bergamo)
Rosario De Luca
(Reggio Calabria)
Francesco Duraccio
(Napoli)
Vincenzo Germinara
(Pistoia)
Annamaria Giacomin
(Treviso)
Massimo Iesu
(Trieste)
Teodoro Lateana
(Potenza)
Monica Muscedere
(Latina)
Davide Siravo
(Campobasso)
Sergio Stelitano
(Bologna)
Collegio dei
Revisori
Presidente
Marcello De Carolis
(L’Aquila)
Componenti
Roberto Bracco
(Imperia)
Patrizia Gagliardi
(Reggio Calabria)
Agrigento
Pres. Enrico Vetrano
Via Lombardia Villaggio Mose’ 24/A
92100 Agrigento (AG)
Tel. 0922 651667 - Fax 0922 652332
Caserta
Pres. stefano Scialdone
Via m. forgione 12
81100 Caserta (CE)
Tel. 0823 329211 - Fax 0823 456791
La spezia
Pres. armando Benvenuti
Piazzale kennedy27
19124 La spezia (SP)
Tel. 0187 500598 - Fax 0187 284443
Parma
Pres. stefano Ronchini
Viale dei mille 140
43125 Parma (PR)
Tel. 0521 941428 - Fax 0521 952721
Savona
Pres. giovanni Gherzi
Via paleocapa 18/28
17100 Savona (SV)
Tel. 019 8401197 - Fax 019 814927
Alessandria
Pres. Lorenzo Lombardi
Via legnano 23
15100 Alessandria (AL)
Tel. 0131 265298 - Fax 0131 232087
Catania
Pres. salvatore Musumeci
Piazza galatea 7
95129 Catania (CT)
Tel. 095 536977 - Fax 095 530363
Latina
Pres. lanfranco Principi
Via eroi del lavoro 12
04100 Latina (LT)
Tel. 0773 484354 - Fax 0773 414254
Pavia
Pres. stelvio Lanati
Via bernardino da feltre 4
27100 Pavia (PV)
Tel. 0382 28286 - Fax 0382 28286
Siena
Pres. paolo Stufetti
Viale curtatone 12
53100 Siena (SI)
Tel. 0577 49439 - Fax 0577 564611
Lecce
Pres. antonio Lezzi
Via cicolella cond. palaz. di vetro
73100 Lecce (LE)
Tel. 0832 343765 - Fax 0832 343765
Perugia
Pres. stefano Ansideri
Via sicilia sc. f 27
06128 Perugia (PG)
Tel. 075 5004566 - Fax 075 5055338
Siracusa
Pres. emanuele Monterosso
Viale s. panagia 218
96100 Siracusa (SR)
Tel. 0931 494100 - Fax 0931 490365
Lecco
Pres. giulio Corno
Via parini 29
23900 Lecco (LC)
Tel. 0341 282904 - Fax 0341 283442
Pesaro
Pres. alba Pazzaglini
c.p. 108 Via picciola 6
61121 Pesaro (PU)
Tel. 0721 33638 - Fax 0721 377112
Sondrio
Pres. giovanni Besio
Via mazzini 9
23100 Sondrio (SO)
Tel. 0342 214354 - Fax 0342 519687
Livorno
Pres. gloria Cappagli
Piazza attias 37
57121 Livorno (LI)
Tel. 0586 892358 - Fax 0586 894482
Pescara
Pres. laura D’angelo
Via chieti 5
65121 Pescara (PE)
Tel. 085 4216911 - Fax 085 4213347
Taranto
Pres. giovanni a. Prudenzano
Viale magna grecia 100
74100 Taranto (TA)
Tel. 099 7304897 - Fax 099 7360162
Lodi
Pres. luigi Tortora
C/o appl via massimo d’azeglio 20
26900 Lodi (LO)
Tel. 0371 432350 - Fax 0371 432296
Piacenza
Pres. alessandro Lupi
Corso vittorio emanuele 243
29100 Piacenza (PC)
Tel. 0523 334160 - Fax 0523 334160
Teramo
Pres. bruno Santori
Via trento e trieste 24
64100 Teramo (TE)
Tel. 0861 247393 - Fax 0861 247393
Lucca
Pres. luciana Conti
Via s. croce 64
55100 Lucca (LU)
Tel. 0583 582220 - Fax 0583 319081
Pisa
Pres. fulvio Morelli
Piazza vittorio emanuele ii 2
56125 Pisa (PI)
Tel. 050 500420 - Fax 050 500420
Terni
Pres. franco Lagomarsini
Corso del popolo 63
05100 Terni (TR)
Tel. 0744 423827 - Fax 0744 423827
Macerata
Pres. riccardo Russo
Via ignazio silone 37
62100 Macerata (MC)
Tel. 0733 35040 - Fax 0733 35040
Pistoia
Pres. antonio Orsi
Via panciatichi 11
51100 Pistoia (PT)
Tel. 0573 367010 - Fax 0573 367010
Torino
Pres. cristoforo Re
Via della consolata 1/bis
10122 Torino (TO)
Tel. 011 5216426 - Fax 0115216363
Mantova
Pres. luca De compadri
Via bartolomeo grazioli 4
46100 Mantova (MN)
Tel. 0376 362625 - Fax 0376 379695
Pordenone
Pres. pier luigi Giol
Largo s. giorgio cond. elena 7
33170 Pordenone (PN)
Tel. 0434 524266 - Fax 0434 524266
Trapani
Pres. leonardo Giacalone
Via libica 2
91100 Trapani (TP)
Tel. 0923 21120 - Fax 0923 21120
Massa carrara
Pres. Annalisa Luchini
Via 7 luglio 16/bis
54033 Carrara (MS)
Tel. 0585 777082 - Fax 0585 777082
Potenza
Pres. giovanna Manca
Via del gallitello 56
85100 Potenza (PZ)
Tel. 0971 52013 - Fax 0971 52013
Trento
Pres. gabriella Santolini
Via maccani 211
38100 Trento (TN)
Tel. 0461 825890 - Fax 0461 429147
Matera
Pres. serafino Di sanza
Via lucana 167
75100 Matera (MT)
Tel. 0835 331061 - Fax 0835 331061
Prato
Pres. alessandro Bensi
Via pugliesi 26
59100 Prato (PO)
Tel. 0574 30489 - Fax 0574 401928
Treviso
Pres. stefano De vallier
Viale orleans 22
31100 Treviso (TV)
Tel. 0422 582345 - Fax 0422 410521
Messina
Pres. carlo Maletta
Via sicilia 14
98100 Messina (ME)
Tel. 090 2982339 - Fax 090 2931244
Ragusa
Pres. rosario Cassarino
Via ponchielli 7
97100 Ragusa (RG)
Tel. 0932 624324 - Fax 0932 683912
Trieste
Pres. erika Damiani
Via roma 17
34132 Trieste (TS)
Tel. 334 5365138 - Fax 040 369049
Milano
Pres. giovanni Zingales
Via aurispa 7
20122 Milano (MI)
Tel. 02 58308188 - Fax 02 58310605
Ravenna
Pres. tiziana Nanni
Via antica zecca 6
48100 Ravenna (RA)
Tel. 0544 31330 - Fax 0544 31330
Udine
Pres. stefano Sassara
Via calzolai 4
33100 Udine (UD)
Tel. 0432 295892 - Fax 0432 295892
Modena
Pres. roberta Sighinolfi
Via campanella 23
41100 Modena (MO)
Tel. 059 222844 - Fax 059 223666
Reggio calabria
Pres. paolo Chirico
Viale calabria 68/i
89133 Reggio calabria (RC)
Tel. 0965 894866 - Fax 0965 884296
V. c. o.
Pres. luca Rognoni
Vicolo visconti b.go mediovale
28805 Vogogna (VB)
Tel. 0324 87433 - Fax 0324 87433
Ancona
Pres. roberto Di iulio
Via degli orefici 2
60121 Ancona (AN)
Tel. 071 2075014 - Fax 071 2081867
Aosta
Pres. renato virginio Marchiando
Via torino 25
11100 Aosta (AO)
Tel. 0125 807143 - Fax 0125 804322
Arezzo
Pres. marco Polci
Via madonna del prato 77
52100 Arezzo (AR)
Tel. 0575 354740 - Fax 0575 298633
Ascoli piceno
Pres. marco Assenti
Corso trento e trieste 115
63100 Ascoli piceno (AP)
Tel. 0736 397932 - Fax 0736 252246
Asti
Pres. fausto Cantore
Via bigatti 14
14100 Asti (AT)
Tel. 0141 530232 - Fax 0141 530232
Avellino
Pres. carlo Cardinale
Via annarumma 69
83100 Avellino (AV)
Tel. 0825 37953 - Fax 0825 37953
Bari
Pres. francesco Sette
Via de bellis vitantonio 37
70126 Bari (BA)
Tel. 080 5562044 - Fax 080 5475604
Bat
Pres. Angela Eugenia Losito
Via liberta’ 9
76121 Barletta (BT)
Tel. 0883 955526 - Fax 0883 955525
Belluno
Pres. Innocenzo Megali
c.p. 3 Via mezzaterra 18
32100 Belluno (BL)
Tel. 0437 942966 - Fax 0437 942966
Benevento
Pres. Giovanni Montefusco
Piazza Orsini 14
82100 Benevento (BN)
Tel. 0824 21485 - Fax 0824 21485
Bergamo
Pres. adriana Regonesi
Viale vittorio emanuele ii 44
24121 Bergamo (BG)
Tel. 035 217400 - Fax 035 217016
Biella
Pres. manuela Maffiotti
Via vialardi di verrone 14
13900 Biella (BI)
Tel. 015 8486350 - Fax 015 8486360
Catanzaro
Pres. giuseppe Buscema
Via murano 9
88063 Catanzaro lido (CZ)
Tel. 0961 360372 - Fax 0961 360372
Chieti
Pres. paola Mammarella
Via d.spezioli 16
66100 Chieti (CH)
Tel. 0871 411569 - Fax 0871 404561
Como
Pres. paolo Frigerio
Via giulini 10
22100 Como (CO)
Tel. 031 270384 - Fax 031 261013
Cosenza
Pres. giovanni Genise
c.p. 266 Via felice migliori 1
87100 Cosenza (CS)
Tel. 0984 72554 - Fax 0984 794777
Cremona
Pres. giovanni battista Centenari
Via palestro 66
26100 Cremona (CR)
Tel. 0372 535411 - Fax 0372 457934
Crotone
Pres. giuseppe Tropiano
c.p. 98 Via panella 39
88900 Crotone (KR)
Tel. 0962 24814 - Fax 0962 24814
Cuneo
Pres. giovanni Trombetta
Via roma 14
12100 Cuneo (CN)
Tel. 0171 65570 - Fax 0171 488500
Enna
Pres. vincenzo Messina
Piazza ing. panvini 14
94100 Enna (EN)
Tel. 0935 531493 - Fax 1782245986
Fermo
Pres. bruno Del gatto
Via xxv aprile 26
63023 Fermo (FM)
Tel. 0734 622173 - Fax 0734 622173
Ferrara
Pres. stefano Tonegutti
Via del turco 29
44100 Ferrara (FE)
Tel. 0532 247066 - Fax 0532 247066
Firenze
Pres. moreno Panchetti
Via ricasoli 32
50121 Firenze (FI)
Tel. 055 281786 - Fax 055 281787
Foggia
Pres. massimiliano Fabozzi
Via vincenzo della rocca 38
71100 Foggia (FG)
Tel. 0881 709662 - Fax 0881 709662
Forli’
Pres. claudio Rigoni
Via torelli 2
47100 Forli’ (FO)
Tel. 0543 31201 - Fax 0543 31201
Bologna
Pres. antonella Ricci
Via fratelli cairoli 7
40121 Bologna (BO)
Tel. 051 255768 - Fax 051 244711
Frosinone
Pres. carlo Martufi
Via marcello mastroianni 301
03100 Frosinone (FR)
Tel. 0775 871855 - Fax 0775 822081
Monza brianza
Pres. matteo Colombo
Via carlo prina 22
20900 Monza (MB)
Tel. 039 3902994 - Fax 039 2147586
Reggio emilia
Pres. domenico Renna
Via ernesto che guevara 4
42100 Reggio emilia (RE)
Tel. 0522 294703 - Fax 0522 794439
Varese
Pres. vera lucia Stigliano
Via bernascone 14
21100 Varese (VA)
Tel. 0332 239360 - Fax 0332 238479
Bolzano
Pres. loris De bernardo
Via lancia 8/a
39100 Bolzano (BZ)
Tel. 0471 265975 - Fax 0471 265998
Genova
Pres. luigia Dellepiane
Via ilva 4/3
16128 Genova (GE)
Tel. 010 562389 - Fax 010 562389
Napoli
Pres. edmondo Duraccio
Via alcide de gasperi 55
80133 Napoli (NA)
Tel. 081 5518566 - Fax 081 5524076
Rieti
Pres. Gigliardo Farina
Via giuseppe pennesi 11
02100 Rieti (RI)
Tel. 0746 274796 - Fax 0746 274796
Venezia
Pres. antonio Vegna
Galleria matteotti 6/2
30174 Mestre (VE)
Tel. 041 5041677 - Fax 041 2394467
Brescia
Pres. alberto Pelizzari
Via salgari 43/b
25125 Brescia (BS)
Tel. 030 2427788 - Fax 030 2428157
Gorizia
Pres. sandro Benigni
Via carlo morelli19/a
34170 Gorizia (GO)
Tel. 0481 30325 - Fax 0481 30325
Novara
Pres. bartolomeo La porta
Viale roma 12
28100 Novara (NO)
Tel. 0321 611805 - Fax 0321 394584
Rimini
Pres. carlo Dall’ara
Via anghera’ 29
47900 Rimini (RN)
Tel. 0541 448267 - Fax 0541 28451
Vercelli
Pres. luca Caratti
Corso magenta 1
13100 Vercelli (VC)
Tel. 0161 256256 - Fax 0161 256156
Brindisi
Pres. dario Montanaro
Via dalmazia 21/a
72100 Brindisi (BR)
Tel. 0831 726420 - Fax 0831 728074
Grosseto
Pres. angiolo Mainardi
Corso carducci 90
58100 Grosseto (GR)
Tel. 0564 25786 - Fax 0564 25786
Nuoro
Pres. cecilia Mannia
Via dessanay 121
08100 Nuoro (NU)
Tel. 0784 203393 - Fax 0784 203393
Roma
Pres. Adalberto Bertucci
Via Cristoforo colombo 456
00145 Roma (RM)
Tel. 06 89670177 - Fax 06 86763924
Verona
Pres. alfonsino Albarello
Corso porta nuova 107
37122 Verona (VR)
Tel. 045 8005065 - Fax 045 8068960
Cagliari
Pres. marco Fenza
Via sonnino 37
09125 Cagliari (CA)
Tel. 070 665773 - Fax 070 665804
Imperia
Pres. francesco Cerqueti
Via xxv aprile 67
18100 Imperia (IM)
Tel. 0183 710269 - Fax 0183 710269
Oristano
Pres. giorgio g. battista Sanna
Viale diaz 87
09170 Oristano (OR)
Tel. 0783 73285 - Fax 0783 73285
Rovigo
Pres. Massimo Braghin
Via nino bedendo 3
45100 Rovigo (RO)
Tel. 0425 21506 - Fax 0425 464454
Vibo valentia
Pres. rosario Rubino
Via giovanni xxiii74
89900 Vibo valentia (VV)
Tel. 0963 93524 - Fax 0963 93524
Caltanissetta
Pres. rosalia Lo brutto
Via cimabue S.n.c.
93100 Caltanissetta (CL)
Tel. 0934 552055 - Fax 0934 542319
Isernia
Pres. carmine Di vincenzo
c.p. 153 Via xxiv maggio 95
86170 Isernia (IS)
Tel. 0865 411538 - Fax 0865 411538
Padova
Pres. stefano Dalla mutta
Via degli zabarella 95
35121 Padova (PD)
Tel. 049 663660 - Fax 049 660524
Salerno
Pres. alberico Capaldo
Via s. alfonso m. de’ liguori 2
84135 Salerno (SA)
Tel. 089 481003 - Fax 089 481068
Vicenza
Pres. elvira D’alessandro
Corso ss. felice e fortunato 62
36100 Vicenza (VI)
Tel. 0444 322028 - Fax 0444 323682
Campobasso
Pres. galileo Casimiro
Via tiberio 92/a
86100 Campobasso (CB)
Tel. 0874 481495 - Fax 0874 62238
L’aquila
Pres. Francesco Blasini Viale a. de gasperi 60
67100 L’aquila (AQ)
Tel. 0862 412307 - Fax 0862 421849
Palermo
Pres. vincenzo Barbaro
Via redipuglia 6
90144 Palermo (PA)
Tel. 091 346433 - Fax 091 347031
Sassari
Pres. giuseppe Oggiano Via milano 7
07100 Sassari (SS)
Tel. 079 276790 - Fax 079 278745
Viterbo
Pres. bruno Barghini
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01100 Viterbo (VT)
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