DOSSIER - Provincia di Gorizia
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DOSSIER Giovedì, 12 novembre 2015 DOSSIER Giovedì, 12 novembre 2015 Articoli 12/11/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 16 1 La cultura incassa cinque milioni in più 12/11/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19 4 «A rischio tutta la sicurezza» 12/11/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19 FRANCESCO FAIN Profughi, minitendopoli alla Madonnina 12/11/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23 7 Sull' automedica maggioranza messa alla prova 12/11/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 30 9 Falcetto d' oro a Emanuele Scarello 12/11/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 32 ANTONIO BOEMO Il Pd senza sindaco, Medeot ora ci prova 12/11/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 32 ALEX PESSOTTO Il paesaggio del territorio nelle opere di Franco Dugo 12/11/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 4 VINCENZO COMPAGNONE Nuove tendopoli della Caritas Daranno un tetto a 120 rifugiati 12/11/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 13 GIANCARLO MARTINA Carburanti, da Gorizia a Tarvisio levata di scudi per salvare il bonus 12/11/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 14 12/11/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 15 12/11/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 29 12/11/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 30 22 A Collio e Brda il premio di Dolegna Naslikal tiino 12/11/2015 Primorski Turizem, dobri obeti 12/11/2015 Primorski Gubanca in dobo 12/11/2015 Primorski Promociji turistine ponudbe namenjajo kar 400 tiso evrov 12/11/2015 Primorski Crpalkarji proti ukinitvi popusta 17 21 Vendite carburanti a picco soprattutto nel capoluogo 12/11/2015 Primorski 16 20 «Ci impongono prezzi di 35 anni fa» Dugo "prende" palazzo Attems «Felice di esporre a Gorizia» 14 19 Friulia non è più in rosso Utile a quota 1,6 milioni 12/11/2015 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 46 11 13 Via i Tir dalla strada Bramme sui binari 12/11/2015 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 34 5 ELIANA MOGOROVICH 23 25 26 28 29 30 12 novembre 2015 Pagina 16 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia La cultura incassa cinque milioni in più La Finanziaria 2016 porta il budget complessivo a 42 milioni: i teatri ne ricevono 7,5 mentre i festival ne ottengono 2,4La manovra torna al vaglio delle autonomie La Finanziaria regionale torna all' esame del Consiglio delle autonomie locali. Oggi alle 16.30, infatti, nel palazzo della Regione di via Sabbadini a Udine, il parlamentino dei sindaci e dei presidenti di Provincia è chiamato ad esprimere un parere. Quel parere che martedì, durante il primo confronto con la giunta regionale, non è arrivato su pressing delle Province, "arrabbiate" per i tagli. Oggi, dunque, il tentativo bis. Il Consiglio delle autonomie locali, in particolare, deve pronunciarsi sul disegno di legge di stabilità 2016 e sul collegato alla manovra di bilancio 201618 oltre che sul bilancio di previsione 201618. Non solo. Il parlamentino deve esprimersi anche sull' intesa sull' articolo 7 del disegno di legge di stabilità e sull' articolo 6 nel collegato alla manovra di bilancio che contengono entrambi norme sulle autonomie locali. Infine, il Consiglio presieduto da Ettore Romoli deve valutare anche l' espressione del parere sul Programma triennale per lo sviluppo dell' Ict, dell' egovernement e delle strutture telematiche 201618. di Marco Ballico wTRIESTE Da 37 a 42 milioni di euro. Anche Gianni Torrenti, assessore regionale alla Cultura, può sorridere. La Finanziaria 2016, alla voce "Cultura, Sport e Solidarietà", aggiunge 5 milioni in più alla quota iniziale dell' anno scorso, un incremento del 13%. Ci sono i soldi per manifestazioni sportive e ricreative, teatri, eventi, iniziative delle associazioni friulane e della minoranza slovena, biblioteche. Risorse che, come nel 2015, la giunta distribuisce secondo merito e importanza di quanto proposto a cittadini e turisti. Teatri La prima tabella del dossier consegnato in visione agli enti locali riguarda i teatri. In attesa dell' approvazione definitiva della giunta Serracchiani nella seduta di domani, al momento non compaiono le cifre singole (al sistema, fa sapere Torrenti, andranno 7,5 milioni, vale a dire l' assestato 2015), ma solo la percentuale di riparto. La quota più alta è del Giovanni da Udine (19%), seguono il Verdi di Pordenone (16%), La Contrada di Trieste (14,75%) e il CssTeatri stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia di Udine (13,75%). Capitolo a parte per l' Ert (1.250.000 euro). Festival Stesso discorso per gli eventi (2.280.000 euro un anno fa, 2,4 milioni nel 2016). La percentuale di riparto premia in particolare Mittelfest (34,80%, l' anno scorso era il 36,86%), quindi Pordenonelegge e Premio Hemingway (8,60%), Folkest (8,40%), vicino/lontano (5,65%), èStoria, Udine Jazz e Nei suoni dei luoghi (5,60%). Lingua friulana Le cifre compaiono invece per gli enti riconosciuti di cultura friulana (285.000 euro complessivi). Informazione Friulana, la cooperativa che gestisce Radio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 12 novembre 2015 Pagina 16 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Onde Furlane, riceve 100.000 euro, i Colonos di Villacaccia 30.000, Clape di culture Patrie dal Friûl, Istitût LadinFurlan Pre Checo Placerean e Radio Spazio 103 di Udine 25.000 euro ciascuno. Glesie Furlane, La Grame, Kappa Vu e Societât Scientifiche e Tecnologjiche Furlane 20.000. Musei La giunta individua poi 11 musei multipli, grandi e di interesse regionale, gestiti o da amministrazioni locali o da istituzioni private, e stanzia a loro favore 646.000 euro. La fetta maggiore è per i Civici musei di Udine (96.000 euro), davanti ai Civici musei di Trieste (80.000), ai Civici musei scientifici di Trieste (74.000), al Revoltella (69.000) e ai musei provinciali di Gorizia (64.000). Biblioteche Più variegata la rete bibliotecaria. Tra contributi a Comuni, Comunità montane, Università, Consorzi, enti sanitari e religiosi, associazioni, si sommano 650.000 euro divisi tra 29 soggetti. Totale e riparto non cambiano di una virgola rispetto alla Finanziaria 2015. La "fotocopia" riconferma dunque 60.000 euro alla Joppi di Udine, 56.000 alla Hortis di Trieste, 58.000 al sistema bibliotecario della provincia di Gorizia curato dal Consorzio culturale del Monfalconese, 52.000 al sistema pordenonese. Altri bonus vanno al seminario teologico di Gorizia (13.000 euro), al seminario vescovile (12.000), alla biblioteca nazionale slovena (9.000) e al centro culturale italotedesco di Trieste (5.000). Minoranza slovena Nel ddl compare anche il fondo per il sostegno delle attività degli enti e organizzazioni della minoranza linguistica slovena. Le percentuali 2016 più alte sono quelle del Centro musicale sloveno "Glasbena matica" (14.30%), della società Promozione attività editoriale (11,80%) e del Teatro stabile sloveno (10,50%). Celebrazioni e sport Quanto alle attività culturali, ricreative e sportive compaiono tra l' altro i 200.000 euro per le celebrazioni del quarantennale del terremoto, i 100.000 euro per il ricordo di Padre David Maria Turoldo a cento anni dalla nascita, i 120.000 euro per l' associazione sportiva Dp66 di Forgaria per l' organizzazione dei campionati italiani di ciclocross e i 50.000 euro alla Polisportiva Digiemme di Campoformido per i mondiali maschili under 20 di pallacanestro. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. 12/11 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 4 Gorizia «Noi alternativi ai dem» Fassina: «Atti del governo incompatibili col centrosinistra» di Vindice Lecis wROMA «Siamo alternativi al Pd ma anche al M5S. L' ambizione della Sinistra è di andare ovunque al ballottaggio alle amministrative. Ma, se non dovesse accadere, non escludo la possibilità di sostenere al ballottaggio anche un candidato dei 5 Stelle». Stefano Fassina, uno dei fondatori di Sinistra Italiana, torna sull' idea «scandalosa» di non chiudere al movimento di Grillo. «Non capisco il problema, per le politiche fatte è il Pd a non essere compatibile col centrosinistra». Perché si ritiene che dal Pd non si possa prescindere? «Può essere. Ma noi non siamo una lista low cost del Pd, considerati autonomi ma alleati quasi obbligati. Non c' è nulla di automatico nelle alleanze. Ho spezzato un equivoco. Che il Pd sia compatbile con un' alleanza di centro sinistra». Vi siete definiti berlingueriani 2.0 «La definizione di D' Attorre mi trova d' accordo e rileva l' urgenza di una questione morale in Italia. Ma aggiungo che siamo keinesiani perché vogliamo investimenti e redistribuzione dei tempi di lavoro e della ricchezza. E mettere al centro la partecipazione democratica dei cittadini contro la democrazia plebiscitaria, all' uomo solo al comando». Sinistra italiana vuole togliere consensi al Pd principalmente. «Non vogliamo il partito della nazione ma costruire politiche di progresso. Se siamo usciti dal Pd ci sono molte ragioni: jobs act, la cosiddetta buona scuola, l' Italicum, la riforma costituzionale». Alle amministrative come vi comporterete? «A Milano Sala, ad esempio, non è in grado di portare avanti la pluralità di culture e di sensibilità sulle questioni economiche e sociali della giunta Pisapia. Vedo grossi problemi. A Torino sta maturando la candidatura Airaudo, decisamente alternativa al Pd». Volete le primarie di coalizione? «Non abbiamo preclusioni, quello che contano sono i programmi, che devono essere condivisi oltre che, naturalmente, di centro sinistra. Ma non ci si chieda di accettare uomini e programmi del Pd a scatola chiusa. Non c' è nessun automatismo in tal senso». Uscite dal Pd mentre l' Istat valorizza risultati del jobs act «Mi dispiace che a questa valanga propagandistica si presti anche l' Istat che dovrebbe restarne fuori. La regolarizzazione di contratti a tempo indeterminato è il frutto anzitutto delle manovre della Bce e all' enorme massa di sussidi erogati alle imprese: dieci miliardi in tre anni. Cosa resterà in termini di lavoro stabile al termine del triennio?». Che coso vuole dunque la Sinistra italiana, a chi si rivolge? «Ricostruire una rappresentanza politica che abbia come riferimento il lavoro e l' ambizione di rappresentarlo. Il contrario Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2 12 novembre 2015 Pagina 16 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia del partito della nazione. Perché destra e sinistra esistono ancora in Italia. L' obiettivo è riportare a casa, una casa di sinistra, gli elettori non più rappresentati nel Pd». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 12 novembre 2015 Pagina 19 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «A rischio tutta la sicurezza» La denuncia dell' Ugl polizia: «Servizi concentrati sui rifugiati» «L' arrivo indiscriminato di clandestini rischia di immobilizzare tutto l' apparato sicurezza della città». A lanciare l' allarme (forte e chiaro) è il segretario provinciale dell' UglPolizia Mario De Marco). Da notare che utilizza il termine "clandestini" e non "richiedenti asilo". «Tutti gli uffici delle forze di polizia cittadine, nel momento in cui rintracciano un gruppo di clandestini, devono lasciar perdere per ore la loro attività di prevenzione nel territorio annota De Marco . Ad esempio nella giornata del 10 novembre l' ufficio Polfer di Gorizia, dal momento che ha rintracciato i primi clandestini alle 7.30, non ha più potuto garantire la presenza e la vigilanza sui treni e nella locale stazione per tutta la giornata! Chiunque rintraccia qualche clandestino per ore deve lasciare "sguarnito" il territorio di sua competenza lasciandolo alla mercé di ladri e truffatori». Rincara l' Ugl: «Una parte importante del servizio di polizia è la prevenzione che spesso si attua con la presenza costante e regolare sul territorio. Una lentezza esasperante, dovuta anche ai grandi numeri, nel disbrigo delle pratiche burocratiche di certo non aiuta a migliorare la situazione. Non bisogna comunque dimenticare che la quasi totalità di questi clandestini è già stata respinta in Austria, Slovenia, Ungheria, Grecia, Germania e Inghilterra alla faccia dell' accordo di Dublino che prevede che il primo Paese di rintraccio è quello che deve provvedere al disbrigo delle richieste di asilo». Il segretario provinciale Mario De Marco ci tiene a ricordare «che negli anni passati francesi, austriaci e sloveni rimandavano in Italia tutti gli stranieri muniti di biglietti o qualsiasi prova che dimostrava la presenza di questi nel territorio nazionale: ora che si potrebbe fare l' inverso nulla accade. Se non viene subito lanciato un messaggio chiaro e deciso da parte delle autorità italiane si rischia di richiamare a Gorizia migliaia di persone disperate e affamate impossibili da gestire provocando un "collasso" generale». «Il problema non è più politico, non si tratta più di sinistra o destra, di razzismo o di buonismo, questo è un problema tecnico. Se una nave affonda, una scialuppa da dieci posti potrà forse tenere venti persone, ma trenta no, ottenendo il solo risultato di... affondare tutti». (fra.fa. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 12 novembre 2015 Pagina 19 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Profughi, minitendopoli alla Madonnina Ma sono rimaste vuote, cinquanta portati nel ricreatorio di Sant' Andrea. Torrenti: «Situazione ingestibile, intervenga Roma»EMERGENZA IMMIGRATI » LA CARITAS CORRE AI RIPARI di Francesco Fain «La pressione è troppo elevata non soltanto a Gorizia ma nell' intero Friuli Venezia Giulia: tutti questi richiedenti asilo non possono rimanere qui, c' è poco da fare». Gianni Torrenti, assessore regionale all' Immigrazione, rivela che questi sono giorni molto concitati, di frenetici contatti con Roma e con il ministero degli Interni. Ormai, la Regione ha ben poche carte da giocare e sembra quasi abdicare di fronte a una questione che sta diventando sempre più difficile da gestire. Spostamenti "interni" al Friuli Venezia Giulia, da un capoluogo di provincia all' altro, sono quasi impensabili. Quindi, non si vedranno corriere inviate dalla Regione per spostare i profughi da una località all' altra. «La soluzione è il trasferimento di un congruo numero di richiedenti asilo... in altre regioni. Ed è questa la direttrice su cui stiamo lavorando sottolinea Torrenti . Gorizia, come ho sottolineato più volte, non può sopportare questi numeri». Tende installate alla Madonnina In assenza di soluzioni concrete, in serata, negli spazi parrocchiali esterni della Madonnina, sono apparse tre tende militari da campo, capaci di "contenere" una quindicina di persone l' una. È evidente che la Caritas diocesana e i volontari, non sapendo più che pesci pigliare e con un numero sempre crescente di richiedenti asilo da gestire, hanno preso questa decisione (ovviamente temporanea) per garantire un tetto a tutti. Ma, per ora, le tende non vengono utilizzate perché 50 profughi (che si pensava di ospitare lì) hanno trovato un tetto al ricreatorio di Sant' Andrea. Non più tardi di ieri avevamo dato del fatto che, sempre alla Madonnina, erano stati utilizzati anche i corridoi degli spazi parrocchiali. Lì, dormono attualmente quasi duecento persone, tutte di nazionalità afghana e pakistana, buona parte delle quali giunte dalla Germania. E i flussi sono incessanti. Che la situazione fosse difficile, lo si era già capito ieri mattina: il Parco della Rimembranza era zeppo di profughi. Chi seduto sulle panchine, chi sdraiato sui prati, chi intento a telefonare. Un gruppo di una ventina di persone ha, invece, scelto di sedersi a terra non lontano dal monumento principale. Scene normali. Scene quotidiane. Ieri mattina sono giunti in città altri 25 richiedenti asilo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 12 novembre 2015 Pagina 19 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Nove sono stati intercettati alla stazione ferroviaria di Gorizia (sono arrivati in treno e hanno dichiarato di essere giunti dalla Germania) mentre 16 sono stati bloccati dalla polizia di frontiera. I flussi, dunque, proseguono senza freni anche se negli ultimi due giorni non si sono raggiunti i preoccupanti picchi di lunedì scorso quando si raggiunse la cifra record di 67 arrivi in sole due ore. L' azione della Prefettura La Prefettura, intanto, sta attendendo le decisioni del ministero degli Interni. La speranza è che possa essere disposto, in tempi ragionevolmente brevi, lo spostamento di una significativa quota di richiedenti asilo in altre, e non meglio definite, città italiane. «Vanno assolutamente abbassati i numeri spiega il viceprefetto vicario Antonino Gulletta . In che maniera? Al momento, non ci sono strutture a disposizione: abbiamo fatto parecchi sondaggi, valutato diverse soluzioni ma non siamo riusciti ad arrivare ad un punto di sintesi. Inimmaginabile anche un ulteriore utilizzo del Cara di Gradisca d' Isonzo: già oggi ce ne sono addirittura troppi. I volontari fanno quello che possono e, lo ripeto, stanno svolgendo una funzione encomiabile». Ergo? Ergo, tutte le speranze sono legate all' azione ministeriale. L' intervento della senatrice Fasiolo Ad aumentare il "pressing" su Roma intervengono le azioni messe in atto dalla senatrice del Pd Laura Fasiolo. Rammenta che «imminente è la rigida stagione invernale e molti richiedenti asilo sono febbricitanti per virus influenzali, chi con problemi ai piedi e alle gambe, chi con problemi più seri». Proprio per questo, incalza il ministro Alfano per capire quali azioni il Governa intenda promuovere per fronteggiare la situazione. «Chiederò quali provvedimenti urgenti intenda assumere il Ministro affinché attraverso le strutture territoriali di Governo, sia data piena attuazione a quanto previsto dal decreto legislativo numero 142 del 2015, al fine di pervenire con la massima sollecitudine all' accoglienza presso strutture idonee convenzionate che garantiscano le condizioni di sicurezza, di dignità e di tutela della salute dei richiedenti asilo presenti nel territorio di Gorizia attualmente privi di un alloggio e dunque di un domicilio». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. FRANCESCO FAIN Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 12 novembre 2015 Pagina 23 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Sull' automedica maggioranza messa alla prova Mozione dei consiglieri forzisti Nicoli e Mosetti per deliberare un atto ufficiale a difesa del territorio A questo punto, Forza Italia taglia la testa al toro. E presenta una mozione consiliare proprio dedicata alla «difesa delle emergenze e urgenze sul territorio monfalconese e in tutta la provinca di Gorizia». Un atto di indirizzo politico, quello messo a punto dal capogruppo Fi, Giuseppe Nicoli e dal consigliere Loris Renato Mosetti. Che suona anche come una sorta di provocatoria "cartina tornasole" per "tastare il polso" alle anime del Pd che, anche e proprio sul tema sanità e riforma, hanno dato segnali di frammentazione. Ultimo dei quali offerto dai rimandi tra il segretario provinciale del Pd, Marco Rossi, e il capogruppo regionale dem, Diego Moretti. Tornando a Nicoli e Mosetti, la loro mozione propone una delibera da parte del consiglio comunale di Monfalcone per esprimersi a favore del mantenimento dell' automedica sul territorio monfalconese e sul territorio goriziano, «stigmatizzando la decisione della giunta regionale di averne eliminata una segnatamente sul territorio monfalconese». Nicoli e Mosetti chiedono quindi di impegnare il sindaco affinchè «intervenga immediatamente presso la giunta regionale allo scopo di assicurare, come in passato, un' automedica presso l' ospedale di San Polo di Monfalcone e un' altra automedica presso l' ospedale di Gorizia, in modo da garantire a tutta la provincia Isontina il primo soccorso indispensabile per la sicurezza dei cittadini». Insomma, un' espressione corale, chiara e ufficiale, di fronte a una questione da non sottovalutare. Nicoli e Mosetti lo evidenziano, prendendo atto che «la maggioranza di sinistra che governa la Regione, con delibera di giunta, sostenuta dal voto favorevole a maggioranza delal commissione III regionale sanità, ha di fatto cancellato l' automedica dal territorio monfalconese lasciando un solo mezzo in tutta la provincia». Definiscono «inutile il taglio di un' automedica che sicuramente non incide sulla spesa sanitaria regionale, a differenza di numerosi sprechi ancora molto evidenti in regione, quali ad esempio, il doppione delle cliniche universitarie di Trieste e Udine, in quanto in una popolazione di 1.200.000 abitanti un' unica clinica universitaria pare più che sufficiente». Quindi lo rilevano parlando di «inutili baruffe all' interno del Pd provinciale, che di fatto evidenziano unicamente la solita divisione tra la sanità goriziana e quella monfalconese, che produce unicamente disservizio e tagli pericolosi sulla sanità isontina». Con ciò, «notato il preoccupante silenzio da parte dell' amministrazione comunale, in particolare del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 12 novembre 2015 Pagina 23 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia sindaco e dei consiglieri di maggioranza, sul tema in questione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 12 novembre 2015 Pagina 30 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Falcetto d' oro a Emanuele Scarello Festa a Dolegna del Collio all' insegna dello chef del ristorante Agli amici di Godia DOLEGNA DEL COLLIO Ventesima edizione del Falcetto d' Oro, premio Coldiretti, allo chef del ristorante Agli Amici di Godia (Udine) Emanuele Scarello, quindicesima edizione della Foglia d' Oro, riconoscimento ideato invece dal Comune di Dolegna, al territorio del Collio e della Brda prossimo alla candidatura come Patrimonio Mondiale Unesco. Queste le decisioni della giuria dei due premi che come da tradizione sono stati conferiti ieri mattina a Dolegna durante la Giornata del Ringraziamento nella suggestiva cornice dell' azienda agricola Norina Pez alla presenza di una nutrita rappresentanza di autorità. E proprio tre di queste, l' assessore regionale all' Agricoltura Cristiano Shaurli, la funzionaria del Ministero alla Cultura della Slovenia Ernesta Drole ed il delegato della Sovrintendenza regionale alle Belle Arti in rappresentanza del Ministero dei Beni Culturali italiano Corrado Azzolini hanno ritirato la Foglia d' Oro come simbolici rappresentanti delle massime istituzioni dei territori affratellati non solo dalla natura, dalla geografia e dalla comunanza culturale, ma da ieri appunto anche dalla vittoria del premio indetto dal municipio dolegnese. «La Foglia d' Oro è simbolo di vita e rinnovamento ha spiegato il sindaco di Dolegna Diego Bernardis consegnando il premio ai tre rappresentanti istituzionali e questo riconoscimento va al Collio ed alla Brda perché sono una perla paesaggistica, linguistica, naturalistica in cui si mescolano lingue e culture italiana, slava e mitteleuropea, un patrimonio davvero unico che proprio per tutti questi motivi vogliamo candidare all' Unesco». Parole condivise dall' assessore Shaurli: «L' enciclica di Papa Francesco Laudato Sii ha dato impulso notevole su temi climatici che erano stati dimenticati: 850 milioni di persone oggi non hanno accesso al cibo nel mondo. La sfida quotidiana che ci troviamo davanti è non sprecarlo più. Affrontiamo questi temi con una rinnovata etica che valorizzi qualità e cultura, ed eventi come quello di oggi vanno in questa direzione». Particolarmente emozionato anche il vincitore del Falcetto d' Oro, premio Coldiretti in collaborazione con la Banca di Cividale. «Il merito di questo premio è di chi sceglie la mia cucina e di chi mi permette di creare prodotti di qualità, come i miei fornitori: se le patate coltivate nella mia Godia non sono di valore, di conseguenza anche i miei gnocchi non potranno esserlo. Ecco perché è così importante il lavoro nei campi: siamo in un territorio di grande valenza enologica, e per questo cito una massima sempre valida e significativa in una giornata come quella di oggi. "Per fare del buon vino ci vuole una buona uva". Se riesco a preparare dei piatti graditi è perché chi mi rifornisce della materia prima fa un ottimo lavoro». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 12 novembre 2015 Pagina 30 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia (m.f.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 12 novembre 2015 Pagina 32 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Il Pd senza sindaco, Medeot ora ci prova L' esponente del centrosinistra brucia i tempi a raccoglie firme per le primarie a Grado: «Partito in stato confusionario» di Antonio Boemo wGRADO «Il Pd gradese è in stato confusionario». Non lo dice il centrodestra, ma una delle iscritte, l' attuale consigliere provinciale Elisabetta Medeot, che ha deciso di formare un comitato di 10 persone per smuovere il partito dal torpore. Tanto che è iniziata, su spinta della stessa Medeot, una raccolta di firme per «scegliere liberamente» il candidato sindaco del centrosinistra. Tutto ruota attorno alle primarie. Ma la "vecchia guardia" non ne vuole sapere, preferendo decidere all' interno del Pd un candidato sindaco in vista delle prossime elezioni comunali. Un altro gruppo di iscritti o simpatizzanti, invece, vorrebbe le primarie aperte a tutti. Il timore della controparte è che, aprendo le porte a chiunque, si possano esprimere anche persone estranee all' ambiente, che andrebbero a "inquinare" la scelta. Ecco che la raccolta firme per la scelta del candidato sindaco del Pd attraverso lo «strumento principe della democrazia», così lo definisce la promotrice dell' iniziativa, spinge alle primarie aperte dividendo i dem. Sabato mattina Medeot assieme agli altri che condividono la sua posizione (si tratta di 10 persone che formano il "comitato per le primarie", assieme al consigliere provinciale molto vicina al presidente della Provincia Enrico Gherghetta) sarà presente al mercato settimanale in viale Italia con un banchetto, proprio per invitare la gente a sottoscrivere la richiesta. Per tutto il mese di novembre è prevista inoltre la presenza in piazza Duca d' Aosta, di fronte al supermercato o in alternativa davanti all' Auditorium San Rocco. «È ormai assodato dice la Medeot lo stato di confusione in cui versa il Pd gradese rispetto alla selezione del candidato, evidenziato anche dal crescente numero di volti proposti o che si propongono. Appare dunque necessario (secondo gran parte degli iscritti e degli elettori) far scegliere ai gradesi quale sia il migliore o il più rappresentativo dei candidati, nonché quello che saprà interpretare meglio il programma cercando di condividerlo con gli altri schieramenti che formeranno la coalizione». A proposito di nomi nel centrosinistra, anche se qualcuno dei diretti interessati ha dichiarato di non accettare, quelli che circolano sono sempre gli stessi: Luciano Cicogna e Leonardo Tognon in prima fila. Ma ultimamente sono emersi anche altri due nomi: quello dei medici Benedetti e Catalano. Oltre a questi, ci sono poi Claudio Gaddi, Giorgio Marin e la stessa Elisabetta Medeot... Proprio quest' ultima esce allo scoperto: «Ho bisogno dell' aiuto di tutti afferma Medeot perché quest' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 12 novembre 2015 Pagina 32 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia isola possa invertire la rotta, cominciando una stagione democratica che informi i propri cittadini, affinché possano avere gli strumenti necessari per poter indirizzare la propria scelta». A fine mese, probabilmente lunedì 30, si svolgerà una nuova assemblea del Pd e proprio allora è probabile che Medeot metterà in luce l' esito della raccolta firme proprimarie aperte. @anboemo ©RIPRODUZIONE RISERVATA. ANTONIO BOEMO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 12 novembre 2015 Pagina 32 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia fiumicello Via i Tir dalla strada Bramme sui binari FIUMICELLO La regionale 14 sarà messa in sicurezza. Una notizia attesa da anni. A beneficiarne saranno tutti i Comuni attraversati dall' arteria, una delle più trafficate della Bassa friulana. Nella Finanziaria regionale 2016 sarà inserito un fondo grazie al quale saranno risolte le principali criticità segnalate da cittadini e amministratori. Buone nuove anche per quanto riguarda l' annoso problema del trasporto di bramme metalliche lungo la regionale. Migliaia di tonnellate di bramme continuano a essere sbarcate a Monfalcone ogni settimana, per prendere poi la via di San Giorgio di Nogaro, la gran parte su mezzi pesanti, con conseguenti danni alle strade e il rischio concreto di pericolosi incidenti stradali. La Regione conferma che si procederà al rafforzamento della dorsale ferroviaria Aussa Corno, che prevede il raddoppio nei tratti a binario unico e la messa in sicurezza dei raccordi e dei punti critici. Di pari passo si procederà con il dragaggio del Corno per consentire l' arrivo a Porto Nogaro delle navi con le bramme. Lo ha ribadito, ieri mattina, l' assessore regionale alle infrastrutture Mariagrazia Santoro, che ha preso parte a un vertice organizzato al centro civico di Fiumicello. Oltre al sindaco, Ennio Scridel e a diversi funzionari, era presente anche il presidente di Friuli Venezia Giulia Strade, Giorgio Damiani. «L' incontro ha spiegato Santoro è servito ad analizzare e trovare soluzioni al problema dell' attraversamento della regionale 14, anche a seguito della realizzazione delle rotatorie che, pur avendo migliorato e messo in sicurezza il flusso veicolare, hanno ridotto le possibilità di attraversamento della strada per i pedoni, i ciclisti ma anche per chi esce dagli accessi privati o dagli altri accessi stradali. Se il tema della fluidificazione e messa in sicurezza del traffico è un obiettivo che rimane fondamentale ha commentato Santoro dobbiamo concentrarci anche sulla sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, specialmente nei punti in cui le strade dividono gli abitati, come nel caso di Papariano. Con la Finanziaria 2016 abbiamo proposto un piccolo fondo per i Comuni al fine di risolvere punti critici delle traverse urbane». (e.m. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 12 novembre 2015 Pagina 34 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia palazzo attems Il paesaggio del territorio nelle opere di Franco Dugo "Felicissimo e orgoglioso" si è detto ieri Franco Dugo, a Palazzo Attems, all' atto della presentazione della sua mostra che proprio a Palazzo Attems sarà domani inaugurata, precisamente alle 18, per proseguire fino al 31 gennaio. «Mi sento onorato di essere stato scelto per fare la prima mostra in uno spazio che gli artisti della mia generazione non possono non desiderare». Dugo parla di "prima mostra" in quanto la sua personale segna l' apertura del "Progetto Arte" della Bcc di Lucinico, Farra e Capriva, realizzato in collaborazione con i Musei provinciali, secondo quello che ieri l' assessore Federico Portelli ha definito «un ottimo esempio di come la cultura nel territorio possa dar vita a iniziative sinergiche». Portelli ha sottolineato pure che «le amministrazioni pubbliche possono e debbono affiancarsi a forme varie di mecenatismo, come, in questo caso, con la Bcc». E, naturalmente, per la Bcc era presente il suo "numero uno", Renzo Medeossi: «Più volte ci siamo interrogati su come intervenire con un progetto organico su pittura e scultura, riguardo il nostro territorio, visto che già sosteniamo molte iniziative culturali» ha affermato Medeossi. «Il progetto organico» cui Medeossi parla si è appunto concretizzato nell' esposizione di Dugo; e si tratta dell' avvio di un progetto pluriennale connotato dall' alternanza di mostre di artisti noti con esposizioni di artisti nuovi o non sufficientemente conosciuti. «La mostra di Dugo testimonia l' apprezzamento dei Musei provinciali nei suoi confronti dell' artista e peraltro prosegue un apprezzamento già manifestato nel tempo ha affermato Raffaella Sgubin si tratta di una mostra molto ben riuscita nella scelta delle opere, nel percorso espositivo e nell' utilizzo degli spazi: consiglio di visitarla in un' atmosfera meditativa affinchè emerga al meglio il tema del silenzio». Incentrata sul tema del paesaggio e della figura nel paesaggio (con particolare attenzione al paesaggio del nostro territorio), "Dipingere il silenzio" è, infatti, il titolo dell' esposizione, curata da Giancarlo Pauletto; raccoglie 56 lavori del pittore (prevalentemente olî e pastelli) «dal '97, da quando cioè Dugo ha cominciato ad avere un più intenso atteggiamento di contemplazione riflessiva nei confronti della natura, ad oggi» come ieri ha affermato Pauletto» anche curatore del bel catalogo che, oltre a un intervento critico suo, contiene testi, tra gli altri, di Franca Marri e Alessandro Quinzi. La mostra resterà aperta dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 17 e il giovedì dalle 10 alle 19. Alex Pessotto. ALEX PESSOTTO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 12 novembre 2015 Pagina 34 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 12 novembre 2015 Pagina 4 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Nuove tendopoli della Caritas Daranno un tetto a 120 rifugiati di Vincenzo Compagnone wGORIZIA E' nato ieri pomeriggio a Gorizia Campo Francesco 2: la seconda tendopoli allestita nel capoluogo isontino per accogliere i profughi afghani e pakistani, dopo quella impiantata il 14 settembre 2014 dall' amministrazione provinciale in via Brass per ospitare una settantina di richiedenti asilo accampati in riva all' Isonzo, e smantellata dopo un mese. Stavolta l' iniziativa è interamente targata Caritas che ha preso in mano la situazione insieme ai volontari di "Insieme con voi" e ha deciso di montare delle tende nel cortile della parrocchia della Madonnina messo a disposizione da don Valter Milocco, a fronte dell' impossibilità di dare un ricovero ai sempre più numerosi (circa 250) profughi privi di convenzione. I volontari hanno allestito tre tende, all' interno delle quali sono state collocate delle brandine, in grado di ospitare una ventina di persone. A fornirle sono stati gli scout della parrocchia del Sacro Cuore. Ma la grossa novità, emersa in un incontro che don Zuttion e i suoi più stretti collaboratori hanno tenuto ieri, è che probabilmente già domani sarà allestito, nell' area della parrocchia della Madonnina (diventata ormai una sorta di hub) occupata dal campo di basket e di pallavolo, un maxitendone preso in affitto a San Pietro, in Slovenia, a spese della Caritas, di 200 metri quadrati e capace di dare un tetto a un centinaio di profughi. La decisione di rompere gli indugi si è resa indispensabile nel momento in cui altre soluzioni sul fronte dell' accoglienza ai profughi non maturavano e molti di essi rischiavano di pernottare nuovamente sul greto del fiume, con le temperature che si vanno abbassando e creando quindi anche problemi di ordine igienicosanitario. Nel frattempo il segretario provinciale Ugl polizia, Mario De Marco, ha inviato una lettera al prefetto, al questore, al sindaco di Gorizia nonché ai rappresentanti dei partiti politici cittadini «per denunciare la grave situazione di crisi che in cui si sta trovando la polizia di stato a Gorizia a causa dell' arrivo diun gran numero di clandestini che è inesorabilmente destinato ad aumentare man mano che si spargerà la voce che a Gorizia si accettano le domande di chi viene respinto da altri Paesi». VINCENZO COMPAGNONE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 12 novembre 2015 Pagina 13 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Carburanti, da Gorizia a Tarvisio levata di scudi per salvare il bonus Confcommercio contro Cgil e Cisl: «Solo demagogia. I posti di lavoro non sindacalizzati valgono meno?» L' assessore Vito garantisce che gli sconti saranno in vigore fino a luglio, in attesa delle decisioni europee di Anna Buttazzoni wUDINE Una levata di scudi, da Tarvisio a Gorizia, passando per la Confcommercio regionale. L' idea lanciata da Cigl e Cils di un' exit strategy dal sistema del bonus carburanti, non piace a sindaci e rappresentanti di categoria. Un meccanismo difficile da toccare, che pesa sulle casse della Regione per 56 milioni l' anno e che va ripensato, perché dopo un ventennio non funziona più, visto che in Veneto, Austria e Slovenia i prezzi restano inferiori rispetto a quelli regionali scontati. Lo sa la giunta di Debora Serracchiani, che martedì durante l' illustrazione alle parti sociali della Finanziaria 2016, ha aperto alla possibilità di inaugurare un tavolo di confronto per superare il bonus, come richiesto dai sindacati, in modo graduale e trasformando i contributi in servizi. E poi sul sistema pesa la scure della Ue, che non gradisce gli sconti. L' assessore regionale all' Ambiente Sara Vito (Pd), getta acqua sul fuoco. «Le risorse ci sono e il bonus carburanti è confermato fino a luglio 2016, poi vedremo, soprattutto se ci saranno novità dall' Europa. Quando prenderemo decisioni diverse, lo comunicheremo». Confcommercio, invece, attacca Cgil e Cisl. «Stupisce che i sindacati propongano un' uscita dal provvedimento dice il presidente di Confcommercio Fvg Giulia Alberto Marchiori senza preoccuparsi di come venire incontro alle categorie interessate, che ne risulterebbe immediatamente penalizzate. Probabilmente i posti di lavoro non sindacalizzati valgono meno degli altri». Stessa linea per Confcommercio Figisc, con il presidente regionale Bruno Bearzi. Che contesta «la solita demagogia con cui si pensa che le risorse allocate per lo sconto carburanti siano una perdita per la Regione. Al contrario spiega Bearzi , la riduzione del prezzo alla pompa consente alle casse pubbliche di limitare in maniera consistente l' acquisto in Austria e Slovenia, con un ritorno in termini di entrate tributarie. Sorprende che i sindacati, senza entrare nel merito della questione fiscale conclude Bearzi , non si preoccupino nemmeno di proporre non una generica strategia d' uscita, ma un piano concreto a tutela del lavoro di migliaia di persone coinvolte». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 12 novembre 2015 Pagina 13 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Manuel Rizzi fa il benzinaio, a Gorizia, e chiede un aumento degli sconti. «Se fosse tolto almeno 60 famiglie si troverebbero senza lavoro e quindi spiega Rizzi il contributo non si uò togliere. Da anni invece chiediamo di alzarlo, almeno nelle zone di confine della regione». Il primo cittadino di Tarvisio, Renato Carlantoni, ripropone invece di dimezzare il prelievo fiscale. «È indubbio che la benzina agevolata è un peso per il bilancio regionale, ma togliendo le agevolazioni si spingeranno i friulani ad andare a rifornirsi all' estero, con la conseguenza di portare alla chiusura quelle poche pompe rimaste e che assicurano servizi indispensabili in zone turistiche. La proposta per eliminare il gap sostiene Carlantoni l' avevo fatta, era il "progetto Tarvis" che prevedeva prezzi concorrenziali di benzina e gasolio, dimezzando il prelievo fiscale. Il costo dell' operazione sarebbe stato coperto dai maggiori introiti possibili calamitando in Valcanale la clientela austriaca e slovena, ma in regione mi hanno risposto che saremmo incorsi in infrazione europea. Non è così, invece, per Villach che al suo distributore comunale vende combustibili a prezzi inferiori alle ditte sul mercato». ha collaborato Giancarlo Martina. GIANCARLO MARTINA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 12 novembre 2015 Pagina 14 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Friulia non è più in rosso Utile a quota 1,6 milioni Dopo un biennio di perdite i conti della finanziaria regionale sono stati aggiustati Oggi il cda darà il via libera al bilancio. Primi effetti del nuovo piano strategico di Maura Delle Case wUDINE Friulia chiude i conti 2015 in utile. Dopo due anni di perdite, la finanziaria della Regione Fvg RItornata al segno più. Per circa 1,6 milioni di euro. A tanto dovrebbe ammontare il risultato di gestione dell' ultimo esercizio, chiuso lo scorso 30 giugno. Il condizionale fino al tardo pomeriggio di oggi è però d' obbligo. Sarà infatti il Consiglio di amministrazione, convocato dal presidente della Spa, Piero Del Fabbro, a dare il via libera al bilancio confermando le indiscrezioni della vigilia. Rumors che vengono da fonti vicine a Friulia e riferiscono, dopo un biennio "nero", il ritorno all' utile. Come detto, per circa 1,6 milioni di euro. Nessuna conferma dal presidente Del Fabbro che ieri, raggiunto al telefono, si è riservato ogni commento a dopo l' approvazione del documento da parte del Cda, che a ruota sarà inviato all' esame dell' assemblea dei soci, già fissata per il 18 dicembre. In attesa di dettagli, il dato macro di questo bilancio è dunque il ritorno all' utile, per il valore non solo sostanziale ma anche simbolico dopo i due anni chiusi con perdite considerevoli da parte della finanziaria regionale. Perdite per 35,3 milioni di euro nel bilancio 2013/14 e di 35,8 milioni in quello 2012/13. Totale: 71 milioni. Perdite legate non al core business della società, quanto dalle due successive rettifiche di valore, operate sulla collegata Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, rispettivamente per 36,5 a giugno 2014 e 29,7 milioni di euro nel 2013. Il bilancio che oggi riceverà il via libera del Cda consentirà di entrare nel merito di tutta una serie di risultati e capire quali contributi derivino al risultato di esercizio da parte dall' attività tradizionale di investimento nelle Pmi del territorio, già tornata positiva nel 2014 dopo sei lunghi anni di perdite, e dall' andamento dei costi di gestione, passati, sempre l' anno scorso, a circa 6 milioni dai 6,5 milioni del precedente. Risultati che sono figli del piano strategico 2014/17 elaborato dal presidente Del Fabbro, già vice commissario dei lavori per la realizzazione della terza corsia sulla A4 VeneziaTrieste, che la presidente Debora Serracchiani ha investito, a fine 2013, del ruolo di leader della più "spallata" tra le società partecipate dalla Regione. Al 30 giugno 2014 Friulia vantava un patrimonio netto di 717 milioni di euro, di cui 519 di partecipazioni in controllate e collegate del gruppo, 157 di partecipazioni e finanziamenti assunti nell' ambito dell' attività tradizionale e 41 di liquidità e strumenti finanziari assimilati. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 12 novembre 2015 Pagina 15 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia le voci della protesta «Ci impongono prezzi di 35 anni fa» La rabbia e la delusione di chi è costretto a lavorare in perdita UDINE «Siamo in dieta ferrea». Ironizza, ma non troppo, Giancarlo Peron, allevatore di San Quirino. Da Pordenone non ha voluto mancare all' unico presidio organizzato ieri in regione. «Ci propongono dice prezzi che non coprono i costi di produzione. Siamo polli da spennare. Ci applicano prezzi di 35 anni fa, ma i costi di produzione, nel frattempo, sono lievitati». Andrea Minisini porta avanti l' azienda agricola di Majano da tre generazioni. «Ma non resta molto da vivere se andiamo avanti così. spiega Sto andando avanti con i risparmi, finchè durano. Già i cereali valgono poco, se poi si aggiungono anche gli allarmismi dell' organizzazione mondiale della sanità sulla carne rossa, potete capire bene che per noi non c' è futuro». «Chiediamo questo è il suo appello un controllo sulle etichettature. Non servono grandi interventi di economia, solo piccoli controlli. Poi sarà il consumatore a decidere se affidarsi al made in Italy o al latte dell' Est Europa». Ancora più deficitaria la situazione in montagna. I numeri rendono l' idea. «Fino a 40 anni fa sul Carso racconta Dmitri Zbogar c' erano 10 mila vacche, oggi ce ne sono 400. Il sistema industriale ha distrutto le stalle, applicando prezzi troppo bassi a cui tutti sono costretti ad adeguarsi». «Noi viviamo di zootecnia dice infine Franco Baselli di Travesio ma siamo alla disperazione. Fino a due anni fa c' erano quindici stalle nel nostre comune. Oggi solo quattro. E non sappiamo fino a quando». La grave crisi ha portato finora alla chiusura in tutta Italia di mille stalle. Trentacinquemila quelle che rimangono ancora in vita. A soffrire maggiormente quelle della fascia montana. La svolta potrebbe arrivare questa mattina. Alle 11 al Ministero si incontreranno le organizzazioni agricole e Assolatte per cercare un' intesa sul prezzo alla fonte. Poi, se non si troverà un punto d' incontro, si potrebbe arrivare a una nuova escalation di proteste. A dare sostegno alle ragioni degli allevatori anche diversi cittadini che sono passati in piazzetta Lionello. Il presidio è andato avanti per tutta la giornata, a dimostrazione che il tema è "caldo". (d.v. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 12 novembre 2015 Pagina 29 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia il trend nei primi 10 mesi Vendite carburanti a picco soprattutto nel capoluogo Un' emorragia senza fine, che colpisce aggressiva soprattutto il capoluogo. I primi dieci mesi confermano il trend negativo delle vendite di carburante a Gorizia: rispetto al periodo gennaioottobre del 2014, le stazioni di servizio cittadine hanno venduto 396.654 litri di benzina in meno (da 3.701.437 a 3.304.783 litri), con una contrazione di 53 mila litri anche nelle vendite di gasolio (da 1.718.796 a 1.665.528 litri). Una sostanziale conferma delle indicazioni emerse a settembre dall' analisi dei primi otto mesi dell' anno, con il calo di 313 mila litri di benzina verde e 41 mila litri di diesel. In controtendenza invece il dato complessivo provinciale, con un incremento di 88 mila litri di benzina senza piombo, passati da 21.893.778 a 21.982.403 litri. Decisamente meglio è andata con il gasolio, che passando dai 12,1 milioni del 2014 ai 13,4 milioni dei primi otto mesi di quest' anno ha registrato un aumento delle vendite superiore al milione di litri (1.249.990). Un dato in parte spiegabile con l' apertura di un paio di nuove stazioni di servizio in una zona densamente abitata come quella del mandamento monfalconese. Ora l' incognita del taglio del contributo regionale che, in fascia 1, arriva a 21 centesimi per la benzina verde e a 14 per il gasolio: la concorrenza della Slovenia, soprattutto sul piano del diesel, rischia di tornare insostenibile per i gestori delle pompe di benzina del Goriziano, costretti a fare i conti con il fenomeno del pendolarismo del pieno. (chr.s.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 12 novembre 2015 Pagina 30 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia A Collio e Brda il premio di Dolegna Foglia d' oro ai comprensori Doc in corsa per l' Unesco. Il Falcetto invece allo chef Scarello DOLEGNA DEL COLLIO Ventesima edizione del Falcetto d' oro, premio Coldiretti, a Emanuele Scarello, chef del ristorante "Agli Amici" di Godia, a Udine; quindicesima edizione della Foglia d' oro, riconoscimento ideato invece dal Comune di Dolegna, al territorio del Collio e della Brda prossimo alla candidatura come Patrimonio mondiale Unesco. Queste le decisioni della giuria dei due premi che come da tradizione sono stati conferiti ieri mattina a Dolegna durante la Giornata del Ringraziamento. Numerose le autorità: tra queste, l' assessore regionale all' Agricoltura Cristiano Shaurli, la funzionaria del Ministero alla Cultura della Slovenia Ernesta Drole ed il delegato della Sovrintendenza regionale alle Belle Arti in rappresentanza del Ministero dei Beni culturali italiano Corrado Azzolini hanno ritirato la Foglia d' oro come simbolici rappresentanti delle massime istituzioni dei territori affratellati non solo dalla natura, dalla geografia e dalla comunanza culturale, ma da ieri appunto anche dalla vittoria del premio indetto dal municipio dolegnese. «La Foglia d' oro è simbolo di vita e rinnovamento ha spiegato il sindaco di Dolegna Diego Bernardis consegnando il premio ai tre rappresentanti istituzionali e questo riconoscimento va al Collio e alla Brda perché sono una perla paesaggistica, linguistica, naturalistica in cui si mescolano lingue e culture italiana, slava e mitteleuropea, un patrimonio davvero unico che proprio per tutti questi motivi vogliamo candidare all' Unesco». Parole condivise dall' assessore Shaurli: «L' enciclica di Papa Francesco Laudato Sii ha dato impulso notevole su temi climatici che erano stati dimenticati: 850 milioni di persone oggi non hanno accesso al cibo nel mondo. La sfida quotidiana che ci troviamo davanti è non sprecarlo più. Affrontiamo questi temi con una rinnovata etica che valorizzi qualità e cultura, ed eventi come quello di oggi vanno in questa direzione». Particolarmente emozionato anche il vincitore del Falcetto d' oro, premio Coldiretti in collaborazione con la Banca di Cividale. «Il merito di questo premio è di chi sceglie la mia cucina», ha detto Scarello. (m.f.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 12 novembre 2015 Pagina 46 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia "dipingere il silenzio" Dugo "prende" palazzo Attems «Felice di esporre a Gorizia» di Eliana Mogorovich wGORIZIA A dispetto del titolo, sarà un evento di cui si parlerà. "Franco Dugo. Dipingere il silenzio. Opere 19972015" segna infatti il ritorno a casa dell' artista. Non solo perché dal 2009 mancava da Gorizia una sua mostra di ampio respiro, ma principalmente perché con questa retrospettiva Dugo corona un sogno personale, condiviso con tutti i colleghi goriziani: quello di esporre nella prestigiosa sede di Palazzo Attems. «Sono in realtà un artista fortunato perché la mia città mi ha ospitato piú volte. Tuttavia questa occasione è davvero particolare per il luogo in cui saranno esposte le mie opere». Peraltro la mostra, che sarà inaugurata venerdí alle 18 ed è stata presentata ieri mattina alla presenza dell' assessore provinciale alla Cultura Portelli e dei vertici della Bcc (main sponsor dell' iniziativa), suggella l' avvenuta riconciliazione fra l' autore e lo storico museo dopo i malumori espressi anche a mezzo stampa alcuni anni fa. «Non si era trattato di polemiche inerenti la gestione precisa l' artista poche ore dopo l' avvio dell' allestimento . Era piuttosto una richiesta di maggiore attenzione nei confronti dell' arte contemporanea espressa anche attraverso una sorta di conferenza stampa tenuta da noi artisti proprio all' esterno del Palazzo. La questione si era poi stemperata perché, nonostante il problema generalizzato della crisi economica, la Provincia era riuscita a soddisfare le nostre richieste attraverso alcuni acquisti». Parliamo ora della sua mostra. Comprende una sessantina di opere degli ultimi anni. Si parte con il ciclo dell' uomo dei castagni, poi dell' uomo che entra nel bosco, fino ai lavori piú recenti, con una progressione dal paesaggio alle grandi nuvole. C' è poi una chiosa finale rappresentata da un omaggio al centenario dall' uscita dell' "Antologia di Spoon River" con disegni e bozzetti dedicati a tre dei componimenti di Lee Masters già presentati in varie gallerie italiane. Quanto alle tecniche, spazio dall' olio su tela ai pastelli a lavori su carta, mentre le ultime opere sono degli olii affiancati ai bozzetti a inchiostro e acquerello. Tra i collaboratori della mostra c' è Giancarlo Pauletto: un sodalizio ben rodato... Pauletto mi è stato di grande aiuto perché è forse la mostra piú difficile che abbia mai allestito: non riuscivo a organizzare gli spazi, a scegliere i quadri e in questo lui è stato fondamentale. È inoltre tra i curatori del catalogo che comprende anche un saggio di Alessandro Quinzi, conservatore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23 12 novembre 2015 Pagina 46 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia della Pinacoteca Provinciale, e un testo critico di Franca Marri. Come vive l' approssimarsi dell' inaugurazione? Ero preoccupato. Poi quando abbiamo sistemato le opere e ho visto che tutto funzionava mi sono rilassato. Certo, ho dovuto eliminare diversi quadri e questo mi è pesato parecchio. Teme le critiche? Delle critiche non bisogna aver paura, possono aiutare a crescere. Sono il sale della vita, fanno discutere e guai se non ci fossero. Cosa spera di sentir dire? Che si tratta comunque del frutto di anni di lavoro e impegno. Fra l' altro il mio rammarico maggiore è non essere riuscito, per tempi tecnici, a presentare uno dei quadri che erano all' Expò di Milano: ma a "rimpiazzarlo" sarà l' impatto creato dal paesaggio di un metro per quattro che accoglierà i visitatori nell' atrio di Palazzo Attems. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. ELIANA MOGOROVICH Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 12 novembre 2015 Primorski Gorizia Naslikal tiino Teko je naslikati tiino,« pravi Fran co Dugo, morda najvidneji goriki italijan ski likovnik, igar delom bodo jutri odprli vrata najbolj prestinega gorikega razsta via palae Attems Petzenstein, kjer ima jo sede Pokrajinski muzeji. »Vsi umetniki si elijo tu razstavljati,« je dejal Dugo na ve rajnji predstavitvi razstave, ki jo bodo od prli jutri ob 18. uri. »Posreena je izbira del, posreena je njihova razvrstitev in posreena je izraba prostorov,« ocenjuje direktorica Pokrajinskih muzejev, Raffaella Sgubin, in dodaja: »K ti ini kliejo tako vsebina podob kot prazen prostor med njimi. Gledalec bo tiino zaznal e zlasti, ko bodo v prostoru majhne skupi ne obiskovalcev, ki se bodo pomikale v tii ni in z meditativno dro.« Na direktoriine besede se navezuje likovni kritik Giancarlo Pauletto, ki Duga spremlja e preko 40 let: »Razstava klie k meditaciji. Na to dimen zijo Dugovega dela me je prvi priklicala ma la podoba ciprese, ki jo je umetnik naslikal leta 1989. Dotlej je v njegovem delu nasto pala skoraj izkljuno loveka figura. Nara va je tedaj vdrla v njegovo tematsko in estet sko refleksijo, ki pa ni lirina, temve me ditativna, kar velja zlasti za ciklus mokega pred gozdom.« Na razstavi v pritliju palae na Kor nu bo 56 Dugovih del od leta 1997 do da nes. Gre za olja na platno, meane tehnike, risbe in pastele; tudi formati so zelo razlini. »Ko me je prijatelj pospremil v kostanjev gozd v okolici Ajdovine, me je kraj prev zel, zarisal sem skico ... Tam se je vse zae lo,« pripoveduje umetnik. Razstavo bo omogoilo mecenstvo Hranilnice za Lonik, Faro in Koprivno, ki je financirala izdajo vsebinsko in slikovno bo gatega kataloga; ob Paulettu sta kritiki be sedili v njem podpisala e Franca Marri in Saa Quinzi. Hranilnica, ki bo tudi odkupi la nekaj Dugovih del, je tokrat stopila na pot sodelovanja z goriko pokrajino, ki zagota vlja razstavni prostor in skrbi za logistiko. Naslednja etapa na tej poti bo prihodnje le to razstava umetnikov mlaje generacije, vraenih v goriki teritorij, ez dve leti pa e, predvidoma, razstava Sergia Altierija. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 12 novembre 2015 Primorski Gorizia Turizem, dobri obeti Kriza je na Gorikem pustila za sa bo kar nekaj »rtev«, vendar se poasi le kaejo prvi znaki oivljanja v krajevnem gospodarstvu. Posebno spodbudni podatki pri hajajo iz turistinega sektorja, ki mu vsi pripisujejo velik razvojni potencial, saj je neizkorienih prilonosti kar nekaj. V pristojnih deelnih uradih so izrau nali, da je bila letonja poletna turistina sezona posebno uspena ravno v Gori ci. V primerjavi z lanskim letom je med poletjem tevilo turistov, ki so vsaj eno no prenoili v mestu, naraslo za 108 od stotkov, dnevnih obiskovalcev je bilo za kar 127 odstotkov ve. Pozitivni trend so zaznali tudi na goriki obini; povezu jejo ga s stoletnico zaetka prve sveto vne vojne, zaradi katere je bilo po vsej Italiji zaznati veje zanimanje za nae kraje. Na obini zato predvidevajo, da se bo podoben trend nadaljeval tudi pri hodnje leto, ko se bo zvrstilo ve spo minskih sveanosti. Izpeljali jih bodo v mestu ob stoletnici italijanske zasedbe in tudi na Sabotinu. LONELY PLANET VABI NA OSLAVJE Zaloba EDT je konec oktobra iz dala vodnik Lonely Planet Best in Tra vel 2016, ki ljubiteljem potovanj svetuje obisk najbolj zanimivih turistinih de stinacij po celem svetu. Med desetimi de elami, ki si po mnenju avtorjev vodni ka zasluijo obisk, je na etrtem mestu Furlanija Julijska krajina. Pred njo so le Transilvanija na prvem mestu, zahodna Islandija na drugem in Valle de Viñales na Kubi na tretjem. Za Furlanijo Julijsko krajino so se pa uvrstile otok Waiheke v Novi Zelandi, Auvergne v Franciji, Ha vaji, Bavarska, brazilska Costa Verde in otok Svete Helene. Vodnik Lonely Planet predstavlja Furlanijo Julijsko krajino kot izredno vinorodno deelo, pri emer po sebno pozornost namenja Brdom in e zlasti Oslavju. »Zadnja moda, kar se ti e vina, se je v Italiji rodila na Oslavju, majhnem zaselku gorike obine z viso ko koncentracijo vinarjev, ki so ugotovi li, da je mogoe z maceriranjem rebule pridelati izredna vina, za katera je zna ilna oranna barva,« pravijo v vodniku Lonely Planet, ki ga prodajajo po celem svetu in je preveden v najrazlineje je zike tudi v italijanino. Vodnik med oslavskimi vinarji omenja Joka Grav nerja, ki za proizvodnjo svojih vin upo rablja amfore. Avtorica reportae Don na Wheeler dalje tudi opozarja, da iz redna vina proizvajajo tudi na trakem Krasu, kjer je veina vinarjev Slovencev. Seveda obeleevanje stoletnice prve svetovne vojne in omemba v vodniku, e prav razirjenem po svetu, sama po se bi nista dovolj, da bi Gorica postala pri ljubljena turistina destinacija. POTREBNI SO NOVI PRIJEMI V dananjem svetu si turisti elijo novih izkuenj, e zlasti enogastro nomskih. Ravno na milanskem sejmu Expo se je zelo dobro odrezala naveza, ki so jo sestavljali gorika obina, zdru enje gostincev Gorizia a tavola, kon zorcij Collio, zdruenje Onav, zdruenje pridelovalcev gorikega radia in itali janska kuhinjska akademija. Ker je bila »gorika malica« v Milanu delena te vilnih pohval, jo bo mogoe spet okusi ti v petek, 4. decembra, v vei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26 12 novembre 2015 < Segue Primorski Gorizia gorikega upanstva. Obiskovalcem bodo na voljo sir liptauer, gorika roa, polenta, zeli na frtalja in gubanca sami znailni proizvodi, ki bi jih tudi turisti ob pravi promociji e kako vzljubili. (dr) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 12 novembre 2015 Primorski Gorizia Gubanca in dobo Enogastronomski turizem doivlja po Ev ropi velik razmah. Vse ve je turistov, ki med od krivanjem novih krajev spoznavajo tudi kraje vne specialitete. tevilnim popotnikom pa ni do volj le dobra hrana; v jedeh iejo stik s tradi cionalnim kuharskim izroilom, ki je vezan na zemljo in letne ase. Turisti si elijo tudi zanimivih zgodb, ki pripovedujejo o preteklosti in iz pre proste jedi ustvarijo »eksotino« specialiteto. Za vinske navduence je Oslavje pojem, v zadnjih asih tudi zaradi »orannih« vin. Ali gre za modno muho ali so res tako dobra, naj vsak presodi sam; kakorkoli, zgodba o mace riranju in sonaravni proizvodnji orannih vin se iz marketinkega vidika zelo dobro prodaja. Da ne govorimo o vinu, ki ga pridelujejo s pomojo amfor... e sam postopek proizvodnje je za obi skovalca zanimiv. V Gorici je ve znailnih jedi, ki si zaslu ijo ovrednotenja. Pravi preporod doivlja go rika roa; krajevni gostinci in slaiarji sta vijo na gubanco, tako da so njen recept e za itili in ji zagotovili prepotrebno »avtenti nost«. Raziskovalci gorike kuharske dediine seveda ne morejo mimo prepletanja razlinih izroil. e sama beseda »gubana« je sloven skega izvora, medtem ko je z Madarske v na e kraje prila torta »dobo«; neko so jo pro dajali v vseh mestnih slaiarnah, danes jo dobimo le v eni. Tudi Gorica je e »izvozila« nekaj svojih dobrot; na Dunaju in v Gradcu e vedno pro dajajo goriko pinco, »Görzer Pinza« ji pravijo. Da bi se tradicionalne dobrote ohranile, mo ramo po njih vpraati, ko se odpravimo v sla iarno ali gostilno. Tako bodo e naprej na vo ljo ne le nam, temve vsem, ki bodo z najrazli nejih koncev sveta prili odkrivat zgodbe na ih jedi ter tudi preko njih spoznavat jezikovno in kulturno bogastvo naih krajev Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 12 novembre 2015 Primorski Gorizia Promociji turistine ponudbe namenjajo kar 400 tiso evrov »V prizadevanja za ovrednotenje turistine ponudbe v me stu je po novem treba vkljuiti pobude, ki jih bomo izpeljali v okviru projekta Pisus B. Na voljo imamo 400.000 evrov za pro mocijo turistinih znamenitosti mesta, za nadgradnjo doseda njih marketinkih kampanj, za izobraevanje turistinih opera terjev. Od projekta si veliko obetamo, saj smo prepriani, da lah ko ravno Gorica postane ena izmed najbolj zanimivih turistinih destinacij v deeli.« Tako trdi upan Ettore Romoli, ki je veraj z obinsko od bornico za proizvodne dejavnosti Arianno Bellan predstavil pro jekt Pisus B, v okviru katerega bodo izpeljali sedem razpisov. Na spletni strani gorike obine bodo objavljeni danes; na tiri raz pise se lahko prijavijo prav vsa podjetja, trije pa so namenjenim edino podjetjem, ki so e vpisana v elektronski seznam dobavi teljev krajevnih uprav Mepa. »Za pripravo novih marketinkih prijemov je na voljo 60.000 evrov, za okrepitev blagovne znamke Let'sGo! bo lo 39.429 evrov. Pripravi niza izobraevalnih sreanj za krajevne podjetnike bo mo namenili 25.000 evrov. Za organizacijo nagrade Let'sGo! bo lo 25.000 evrov, pri emer bomo nagradili podjetja, ki bodo evi dentirala nove znailne proizvode, s katerimi bi se Gorica lah ko predstavila obiskovalcem,« pojasnjuje Bellanova in poudar ja, da so podjetjem, vpisanim na seznam Mepa, namenjeni tri je razpisi. »Pripraviti elimo nove turistine poti, na primer ve zane na prisotnost Burbonov v mestu ali pa na prvo svetovno vojno. Razpis je v tem primeru vreden 29.581 evrov. 80.000 evrov bomo vloili v postavitev novih turistinih tabel, 64.752 evrov pa bo lo za interaktivne stebrie in za avdio vodnike,« e razla ga odbornica in opozarja, da lahko zainteresirani podjetniki pi ejo na naslov elektronske po te [email protected] izia.com. Pri izvedbi projekta obina sodeluje z zvezo trgovcev. (dr) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 12 novembre 2015 Primorski Gorizia Crpalkarji proti ukinitvi popusta Gorike rpalkarje je vznemirila napoved predsednice deele Furlanije Julijske krajine Debore Serracchiani, da bo deelna vlada ukinila popust pri na kupu goriva, ki velja od leta 1996. V obmejnem pasu je popust vre den 21 centrov pri nakupu bencina in 140 centov pri nakupu dizla, v ostalih krajih po deeli je popust niji 14 cen tov za bencin in 9 centov za dizel. Po pusti stanejo deelo 56 milijonov letno, vendar niso ravno uinkoviti. Cena go riva v Venetu je skoraj enaka kot v Fur laniji Julijski krajini; dobavitelji goriva namre namerno dvignejo ceno goriva, ki jo prodajo rpalkarjem iz Furlanije Ju lijske krajine, tako da se razlika z Vene tom dejansko iznii. eprav odloitev deelne vlade o ukinitvi popustov pod pirajo tudi sindikati CGIL, CISL in UIL, se z njo nikakor ne strinjajo goriki rpalkarji. O njihovi stiski in teavah nam je veraj spregovoril Manuel Riz zi, lastnik in upravitelj bencinskega servisa v Ulici Lungo Isonzo Argentina, sicer lan stranke Forza Italia. »Goriki upan je e dvakrat pisal deeli, naj ohrani popuste pri nakupu goriva. Spraujem se, zakaj jih hoejo sploh ukiniti? Jih mogoe ne zanimajo teave rpalkarjev in nasploh obanov? Ali pa je v ozadju ezmejni dogovor, na podlagi katerega namerno poiljajo av tomobiliste v Slovenijo in Avstrijo?« Riz zi pojasnjuje, da je po zaslugi deelne ga popusta cena bencina v Gorici v glav nem enaka kot v Sloveniji. »Dizel pa je v Gorici kljub popustu vseeno za dvaj set centov draji kot v Sloveniji,« pri znava in razlaga, da je bilo pred leti v Gorici petnajst bencinskih servisov, do dananjih dni jih je ukinitev proste co ne preivelo le deset. »V zadnjih mese cih je prodaja goriva v Gorici spet upad la. Lani smo od januarja do konca okt obra prodali 3.700.000 litrov bencina in 1.700.000 litrov; v enakem obdobju le tonjega leta pa smo prodali 3.300.000 litrov bencina in 1.650.000 litrov dizla,« pravi Rizzi in pojasnjuje, da se je letos na pokrajinski ravni kljub slabim rezul tatom v Gorici prodaja goriva kakorko li poveala, in sicer za 300.000 litrov bencina in 1.300.000 dizla. »Skupno je bilo v goriki pokrajini natoenih 21 mi lijonov litrov bencina in 13 milijonov li trov dizla,« pravi Rizzi in navaja znano dejstvo, da so se teave za gorike rpalkarje zaele leta 2008, ko so ukinili prosto cono. »Do takrat je vsak rpal kar letno prodal tudi od dveh do tirih milijonov litrov goriva, danes smo za dovoljni, e natoimo med 300.000 in 400.000 litrov,« pravi Manuel Rizzi in opozarja, da bi bil z ukinitvijo popustov upad prodaje e veji, kar bi resno ogro zilo delovanje gorikih rpalk. (dr) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30