sintesi ricerca felicità

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sintesi ricerca felicità
H OLIVERSITY
Fondazione
onlus
SCIENZA E COSCIENZA PER UN MONDO MIGLIORE
Progetto di ricerca
FELICITÀ E SALUTE
Verifica dell’efficacia del metodo di empowerment
“Ginnastica della felicità” di Christian Boiron
Sintesi dei risultati
Essere felici è qualcosa che si può imparare? Christian Boiron ne è convinto e il suo libro Siamo
tutti fatti per essere felici propone appunto concetti e tecniche in proposito. Tuttavia, che la
felicità possa essere imparata era finora una ipotesi suggestiva ma ancora tutta da dimostrare sul
piano scientifico, in quanto purtroppo le ricerche in materia sono poche e contraddittorie, sia per
un generale disinteresse delle scienze psico-sociali nei confronti di tale oggetto di studio, sia per
una sua inadeguata e imprecisa concettualizzazione, basata quasi sempre sull’assunto
materialistico felicità = piacere. Uno dei pochissimi studiosi che divergono da tale assunto è il
sociologo e psicologo Enrico Cheli, docente all’Università di Siena, che da anni si occupa di
felicità e di metodi e tecniche per incrementarla, e che – proprio come Boiron – la considera uno
stato interiore relativamente indipendente dagli eventi esterni, che si attiva spontaneamente
quando i nostri tre cervelli sono tra loro in armonia e non vi sono conflitti interiori rispetto alla
propria identità e al proprio agire nel mondo (cfr. E. Cheli, 2005, 2009, 2010).
Nel 2012, per conto della Fondazione Holiversity, il Prof. Cheli ha progettato e diretto una
ricerca scientifica volta proprio a verificare se sia possibile imparare ad essere più felici, e più
specificamente se un metodo come la “Ginnastica della felicità” di Boiron potesse determinare
nelle persone che lo praticano cambiamenti interiori positivi scientificamente rilevabili. I risultati
della ricerca sono stati più che soddisfacenti, ma prima di illustrarli in dettaglio è opportuno
descrivere brevemente la ricerca, che ha preso in esame, per un periodo di 6 mesi, un gruppo
sperimentale e un gruppo di controllo composti da circa 40 volontari di entrambi i sessi ed età
compresa tra i 26 e i 70 anni. Durante tale periodo i soggetti del gruppo di controllo non hanno
svolto alcun lavoro specifico, mentre quelli del gruppo sperimentale hanno studiato il libro di C.
Boiron Siamo tutti fatti per essere felici (Sperling e Kuprfer, 2010) e quindi partecipato ad un
corso di 3 giornate - poste a distanza di 1-2 mesi l’una dall’altra - rivolto a spiegare e applicare
più a fondo i concetti e le tecniche contenuti nel libro. Ad entrambi i gruppi sono stati
somministrati, in 3 diversi momenti (all’inizio, dopo un mese e al termine dei 6 mesi), due
questionari appositamente predisposti per rilevare atteggiamenti, comportamenti e stati emotivi
inerenti la loro condizione di maggiore o minore felicità.
Confrontando le risposte del primo test con quelle dei due successivi si sono rilevati nel gruppo
sperimentale numerosi e significativi miglioramenti dello stato di felicità. Nel gruppo di
controllo invece, come ci si aspettava, non vi è stato alcun cambiamento. I miglioramenti
riscontrati nel gruppo sperimentale sono pertanto attribuibili allo specifico lavoro svolto, come
HOLIVERSITY Fondazione onlus – Sede legale: viale Galileo Galilei 36/1a, 50125 Firenze – Sede didattica:
via Pietro Leopoldo 567, 51028 San Marcello Pistoiese (PT) - C.F. 94186940485
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del resto riconosciuto dai soggetti stessi che già dopo la sola lettura del libro hanno dichiarato
apprezzabili miglioramenti, ulteriormente aumentati a seguito del corso di approfondimento
(vedi tabella seguente, che riporta due delle risposte del questionario secondario).
DOMANDE
RISPOSTE
%
1. Rispetto all’inizio di questo corso, sei mesi fa, sente che è cambiato qualcosa nel suo stato di felicità? 1. Non ho notato alcun cambiamento 2. Mi sento un po’ più felice 3. Mi sento abbastanza più felice 4. Mi sento molto più felice 5. Mi sento un po’ meno felice 6. Mi sento abbastanza meno felice 7. Mi sento molto meno felice 5.9
8. Qual è il suo parere complessivo sull’utilità del libro come strumento per aiutare il lettore a essere più felice? 1. Per niente utile 2. Moderatamente utile 3. Abbastanza utile 4. Molto utile 5. Utilissimo 64.7
29.4
35.3
47.1
17.6
Il questionario principale comprendeva 80 domande articolate in 6 distinti gruppi in funzione
dell’ambito cui si riferivano:
1. Sintonia/interferenza tra sfera corporea, emozionale, intellettuale
2. Autoconsapevolezza, obbiettività, e capacità di disidentificazione
3. Vissuti espliciti di felicità, armonia, bellezza
4. Atteggiamenti verso se stessi
5. Atteggiamenti verso la vita
6. Atteggiamenti verso le altre persone
52 domande hanno evidenziato miglioramenti nella metà o più dei soggetti del gruppo
sperimentale. Un aspetto da sottolineare è che tali domande sono le più strettamente connesse
alla concezione di felicità da cui si è partiti.
Sulla base dei risultati della ricerca svolta possiamo affermare che:
1) Il metodo “Ginnastica della felicità” ha prodotto nei soggetti trattati numerosi e
significativi cambiamenti positivi a livello cognitivo, emozionale, atteggiamentale e
comportamentale.
2) Tali cambiamenti emergono sia dal questionario principale (80 domande) sia dal
questionario secondario (percezione soggettiva delle persone trattate)
3) I cambiamenti emergono sia dopo la sola lettura del libro sia alla fine del corso e l’effetto
maggiore scaturisce dall’utilizzo combinato dei due strumenti.
4) L’entità dei cambiamenti positivi è nettamente superiore a quella che ci si potrebbe
aspettare per effetto del caso (come evidenzia il confronto tra i dati del gruppo
sperimentale e del gruppo di controllo) ed è tale da superare a pieni voti i test di
significatività statistica.
5) L’entità dei cambiamenti positivi e la loro significatività statistica corroborano l’ipotesi
generale secondo cui, attraverso opportune teorie e metodologie, sia possibile imparare ad
essere più felici. La ricerca in oggetto non basta per una conferma definitiva, ma
certamente spezza una prima importante lancia a suo favore.