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Brasile – Un giorno a Copacabana di Jon Lee Anderson, da Financial Times I bar, le prostitute e un lungomare indimenticabile. Secondo Jon Lee Anderson, è questo il quartiere di Rio che ha più carattere. Sulla spiaggia di Rio c'è un bar dove gli amici di Ronnie Biggs, l'autore della grande rapina al treno, s'incontrano per una birra pomeridiana. Parlano di Biggs, della sua vita da latitante e dei bei tempi, quando tra il 1969 e il 2001 Biggs viveva a Rio ed era ricercato dalla giustizia britannica. Oggi Biggs ha ottant'anni ed è ricoverato in una casa di cura a Londra. Il bar è un locale all'aperto, con i tavolini disposti all'ombra di un grande tendone. È a dieci minuti a piedi dall'enorme e bianchissimo Copacabana Palace, che ha camere da 400 euro a notte. È il tipico locale dove le prostitute, che rappresentano la maggior parte della clientela, chiamano i camerieri per nome. E viceversa. Dall'altra parte della strada c'è La Cicciolina, uno strip club intitolato alla ex porno star ungherese Ilona Staller. È un quartiere poco raccomandabile e il bar sulla spiaggia dove gli amici di Biggs vanno a bere non è il posto ideale per portare le fidanzate o le mogli. Anche se a volte s'incontrano coppie di turisti, sedute tra le prostitute e i dissoluti habitué, impegnate a scrutare diligentemente il menù con lo sguardo preoccupato. Come nella maggior parte delle città, anche a Rio tutto sta nel sapere dove andare e dove non andare. Copacabana è passata di moda non molto tempo dopo che Bany Manilow l'aveva consacrata nel 1978 con l'omonima hit da discoteca CopaCaah-baaana. Lo stesso anno in cui è uscito l'unico singolo di Biggs, No one is innocent, registrato con i Sex Pistols. Tutte e due le canzoni hanno contribuito a rafforzare l'immagine di Rio come luogo ideale per una fuga peccaminosa. Credo che in questo elenco non possa mancare la nostalgica Girl from lpanema, ode universale alla giovinezza che se ne va e all'erotismo. Oltre che un inno alla spiaggia sul lungo mare di Rio che confina con Copacabana. Ipanema, però, è più bella, pulita e ricca di Copacabana. Copa non è la "mia" Rio, ma apprezzo la sua tenacia nel restare immorale. Anche se la maggior parte dei miei amici non la frequenta e abita in altre zone della città (sulla collina bohémien di Santa Teresa, lungo la spiaggia alla moda di Leblon o nella tranquilla enclave di Urca, dominata dal Pan di Zucchero), a me piace e ci vado spesso. A Ipanema e Leblon le persone sono più belle, l'acqua più pulita e i ristoranti sono migliori. Mentre nel quartiere di Lapa e nel fatiscente centro storico, dove ci sono i locali per ballare la samba e il forrò, la vita notturna è più viva. Copa, però, è il quartiere che ha più carattere tra quelli sul lungomare. Camerieri in giacca bianca L'albergo Copacabana Mar, dove vado di solito, è a un isolato dal Copacabana Palace e dalla spiaggia. La maggior parte dei clienti è formata da coppie angolane in luna di miele (incredibile, adesso l'Angola produce anche turisti) o coppie di mezza età arrivate dalle città dell'interno per passare a Rio un weekend romantico. Le stanze hanno un aspetto decadente, ma sul tetto dell'albergo c'è una piccola piscina con una vista fantastica. La colazione è compresa nel prezzo e il personale è amichevole. Tra i clienti abituali dell'hotel c'è un'anziana transessuale che viene a Rio più volte all'anno. L'ultima volta c'era anche lei. La incontravo sempre al buffet. È alta e ogni giorno si presentava con un abito appena sopra il ginocchio, un modello bianco e nero anni sessanta, come la sua pettinatura. Scarpe nere, occhiali con la montatura in corno e una catena d'argento. La conoscono tutti i camerieri dell'albergo. In un modo o in un altro il sesso è il prodotto principale di Copacabana. Esistono molte farmacie che vendono Ciails e Viagra a prezzi stracciati. In una di queste lavora un nero imponente travestito da babalawo (un sacerdote della religione afrobrasiliana del Candomblé), che ormai è diventato un'attrazione locale. Indossa stivali di colori diversi per "incanalare" le sue energie maschili e femminili e dispensa ai clienti consigli sessuali, preservativi e farmaci per la fertilità. Ha il vestito ricoperto da centinaia di spille portafortuna e di talismani che i suoi clienti gli hanno regalato nel corso degli anni. Copa ha la migliore panineria di Rio, il Cervantes, che resta aperta fino a tarda notte, dove i camerieri, in giacca bianca, sono gli stessi da sempre. Sono orgogliosi di essere degli specialisti nel preparare velocemente i panini, grandi e molto buoni, imbottiti con il prosciutto e una fetta di ananas appena tagliata. Altrettanto velocemente distribuiscono bottiglie di birra. La notte, fuori dal locale, incontri le prostitute in attesa di essere caricate dagli automobilisti. quando sono tornato in città l'ho cercato. Stan ha senso dell'umorismo e vive in un appartamento a Copacabana con la moglie portoghese, una ex hostess. Stan si è adattato perfettamente a una città dominata dai rituali: quasi tutti i giorni lui e sua moglie pranzano allo stesso ristorante Kilo, che fa parte di una catena di locali a buffet dove si paga il cibo in base al suo peso. Poi accompagna la moglie a casa e incontra gli amici al bar sulla spiaggia per una o due bottiglie di birra Brahma. Questa è anche la zona dei parrucchieri per cani, un fenomeno tipico di Copacabana, dove ogni attività si svolge in strada: nelle vetrine dei negozi si possono vedere uomini e donne in camice bianco che pettinano e asciugano i cani. Verso sera, poco prima che il sole tramonti, quando l'ombra ristoratrice cala sul lungomare, fanno la loro comparsa i dog sitter, i domestici e le donne anziane. Ognuno tiene al guinzaglio una creatura viziata: soffici e paffuti scottish terrier, pechinesi e Ihasa apso. Dopo il tramonto, le persone si siedono al fresco nei bar per vedere le partite in tv con il volume al massimo. Altri, invece, giocano a domino davanti alle uscite d'emergenza dei palazzi. Un giorno mi unisco a loro mentre parlano di Ronnie e dei suoi problemi con la giustizia (al suo ritorno in Gran Bretagna nel 2001 Biggs è stato arrestato, ma l'anno scorso è stato rilasciato per motivi di salute). Il suo errore, concordano, è stato aver cercato pubblicità e aver preso in giro la giustizia britannica durante i suoi anni a Rio. Guardo attraverso le tende del bar, oltre le prostitute, verso il mare illuminato dal sole. La distesa d'acqua raggiunge il grande sipario azzurro del cielo. Le onde s'infrangono sulla sabbia. Tutto brilla. Una città dominata dai rituali La domenica, quando la litoranea di Copa è chiusa al traffico, gli abitanti scendono in spiaggia a fare il bagno, prendere il sole, fare surf e giocare a pallavolo. Sul lungomare ci sono famiglie, amanti, adolescenti, turisti e anziani con la pelle tirata e i capelli finti, che fanno jogging circondati da un esercito di venditori, che offrono cd pirata, collane artigianali, coni gelato, noci di cocco, bikini e bacche di acai. Questa è Copacabana, un luogo abitato da persone comuni e scrocconi. Sono tutti un po' volgari e inconsapevolmente retrò. Una descrizione che, in linea di massima, si addice a tutto il resto. In un'epoca in cui molte altre città si sono trasformate finendo per somigliarsi, Rio resta sorprendentemente eclettica e caotica. Sembra vivere in un altro tempo, avvolta nella propria indulgente e, a volte disperata, raggiante realtà. Qualcuno non riesce a scrollarsi di dosso l'estasi provata a Rio. E qualcuno, diventato anziano, non si è accorto che il tempo passa. Vivere a Rio è un punto d'arrivo in quanto tale. Uno dei più vecchi amici di Biggs, Stan, "The Man", lo aveva subito raggiunto a Rio, e non se n'è più andato. Ci hanno presentato degli amici comuni qualche anno fa. Mi piace Stan, così