iniziativa rolex maestro e allievo: scheda

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iniziativa rolex maestro e allievo: scheda
INIZIATIVA ROLEX MAESTRO E ALLIEVO: SCHEDA
L’iniziativa Maestro e Allievo è un programma di incentivazione delle arti, ideato da Rolex e gestito da
un’equipe della sede centrale di Ginevra, che si propone di individuare giovani di talento agli inizi della
carriera per consentire loro di trascorrere un anno a stretto contatto con un esponente di spicco della propria
disciplina.
Storia e obiettivi
Istituita da Rolex nel giugno del 2002, l’iniziativa Maestro e Allievo ha una scadenza biennale ed è giunta
alla sua quinta edizione (2010-2011). Animata dalla volontà di fornire un aiuto all’eccellenza individuale,
Rolex intende contribuire alla continuità delle arti dando a giovani artisti emergenti il tempo di imparare,
di crescere e di creare.
Modalità organizzative
A ogni edizione del Programma, Rolex invita grandi personalità della danza, del cinema, della letteratura,
della musica, del teatro e delle arti figurative a guidare nel loro cammino giovani talenti di riconosciuta
capacità che si trovano agli inizi della loro carriera. In ognuna delle sei discipline del programma, un
grande artista accetta, per il periodo di un anno, di assumere la funzione di Maestro nei confronti del
proprio Allievo. Maestro e Allievo decidono di comune accordo come svolgere il loro lavoro.
Selezione dei Maestri
A scadenze biennali, un Comitato consultivo composto da personalità di chiara fama propone i nomi dei
potenziali Maestri e si fa garante delle loro doti umane e artistiche. Una volta ottenuto l’assenso dei sei
grandi artisti, Rolex elabora con loro il profilo dell’Allievo con il quale sono disposti a lavorare. Ogni
Maestro riceve un onorario di $ 50 000.
Selezione degli Allievi
Sono nominate sei giurie esterne, una per ogni disciplina artistica, i cui membri siano qualificati per
identificare i candidati potenziali. Per garantire l’imparzialità del loro operato, i membri delle Giurie
mantengono un rigoroso anonimato. Le candidature vengono accettate soltanto previa segnalazione delle
Giurie: ogni Giuria raccomanda un certo numero di candidati che vengono invitati da Rolex a presentare
la propria domanda di partecipazione. Gli Allievi sono giovani artisti professionisti che non hanno ancora
avuto l’opportunità di mettere in luce il loro eccezionale talento. Le Giurie esaminano tutte le candidature
e selezionano una rosa ristretta di tre finalisti. Questa formula presenta notevoli vantaggi perché permette
ai membri della Giuria di conoscere circa 20 giovani di talento che lavorano nella loro disciplina.
Rolex organizza infine un incontro tra finalisti e Maestri a cui spetta la scelta definitiva dei propri Allievi.
T h e R o l e x M e n t o r a n d P r o t é g é Art s I n iti a ti v e
P.O. Box 1311 – CH-1211 Geneva 26 – Switzerland – Tel. +41 (0)22 302 22 00 – Fax +41 (0)22 302 25 85 – E-mail [email protected]
rolexmentorprotege.com
Anno di insegnamento
Nell’arco di un anno, ogni Maestro trascorre con il proprio Allievo almeno sei settimane (in numerosi
casi questo periodo si è rivelato molto più lungo). Il luogo e il calendario degli incontri vengono fissati
di comune accordo. L’interazione fra Maestro e Allievo è molto flessibile e può variare dall’assistere al
lavoro del Maestro a una vera e propria collaborazione per la realizzazione di un’opera specifica. Per ogni
coppia Maestro/Allievo viene nominato un referente Rolex che ha il compito di garantire la necessaria
assistenza logistica. Il programma incoraggia la nascita di un forte legame e di una collaborazione creativa
fra Maestro e Allievo grazie a un’intensa interazione nel corso dell’anno di insegnamento. A conclusione
del programma i partecipanti sono ospiti di Rolex in occasione di un evento durante il quale il lavoro degli
Allievi ottiene un giusto riconoscimento e viene presentato al grande pubblico.
Dotazione
Ogni Allievo ottiene una borsa di studio di $ 25 000 nonché il rimborso delle spese di viaggio. Alla fine
dell’anno di insegnamento, ogni Allievo può usufruire di un importo di $ 25 000 destinato alla creazione
di una nuova opera d’arte, a una pubblicazione, a un’esibizione o all’organizzazione di un evento pubblico.
Documentazione
Per garantire la massima visibilità agli Allievi e al Programma, Rolex produce un’opportuna
documentazione sull’anno di insegnamento. Una troupe cinematografica, un fotografo e un pubblicista,
illustrano, sotto la guida del gruppo documentario Rolex, la collaborazione fra Maestri e Allievi. Il sito
Internet rolexmentorprotege.com fornisce informazioni dettagliate in merito.
Risultati
Alla fine dell’anno di insegnamento Rolex resta in contatto con gli Allievi e segue con interesse la loro
carriera. I risultati dell’interazione con il Maestro cambiano di volta in volta; citiamo fra i più significativi:
un nuovo romanzo, una produzione teatrale, l’inizio di una carriera nel corpo di ballo del Maestro,
un’effettiva collaborazione artistica. In ogni caso, Rolex ritiene che, per molti dei giovani artisti, il lavoro
eseguito con i Maestri eserciterà effetti positivi anche negli anni futuri.
Una comunità globale della cultura e delle arti
Dall’istituzione dell’iniziativa Rolex nel 2002, 265 fra artisti ed eminenti personalità del mondo della
cultura hanno partecipato al programma. Fra di essi vanno citati gli 80 membri del Comitato consultivo che
hanno messo a disposizione le loro competenze nella selezione dei Maestri, e i 146 membri delle Giurie
che hanno collaborato nella selezione degli Allievi. È nata così una comunità Rolex delle arti che abbraccia
attualmente più di 40 paesi e la cui potenzialità si accresce costantemente.
MAESTRI E ALLIEVI 2010-2011
Arti figurative
Anish Kapoor, Maestro
“Gli artisti non creano oggetti, creano mitologie”, ha affermato Anish Kapoor, uno
dei più versatili e affermati artisti della sua generazione. Le opere di Kapoor, sublimi
e provocatorie, sono esposte nei maggiori musei, nelle più importanti gallerie e sono
entrate a far parte dell’arredo urbano di molte città.
Nato a Bombay (India), Kapoor si è trasferito a Londra nel 1970. “Tornato in India
nel 1979, mi resi conto che il lavoro eseguito presso la Scuola di Belle Arti di Chelsea
e nel mio studio londinese era in stretta relazione con l’impressione visiva che avevo
ricavato dal mio paese natale”, spiega l’artista riferendosi alla serie 1000 Names,
oggetti scultorei ricoperti di pigmento puro (1979-1980).
Entrato a far parte del gruppo New British Sculpture, Kapoor si guadagnò rapidamente
una fama internazionale grazie a una personale tenuta a Parigi nel 1980. Le numerose
esposizioni che si sono susseguite nel corso degli anni testimoniano l’evoluzione delle
tecniche dell’artista e il crescente interesse per gli opposti (presenza – assenza, luce –
buio) visibile nelle sue enigmatiche sculture.
Vincitore del Premio Duemila alla Biennale di Venezia del 1990 e del prestigioso
Turner Prize (1991), Kapoor è oggi conosciuto per le sue installazioni in grande scala
e per una serie di lavori pubblici che coniugano arte e architettura. Fra di essi vanno
ricordati Marsyas (2002, Turbine Hall of London’s Tate Modern); Cloud Gate (2004,
Millennium Park, Chicago); Sky Mirror (2006, Rockefeller Center, Manhattan) e
Temenos (2006, il primo dei cinque “Giganti”, che si ergeranno nella Tees Valley,
Inghilterra).
Retrospettive sulle opere di Kapoor sono state tenute presso la Royal Academy di
Londra (2009) e per la prima volta (2010-2011) in India, paese natale dell’artista. Nel
corso degli ultimi due anni, le sculture di Kapoor sono state esposte in numerosi musei,
da Gerusalemme a New York. Nel 2011 le sue opere più recenti sono state presentate
alla London Serpentine Gallery, all’esposizione “Monumenta” del Grand Palais di
Parigi e alla Biennale di Venezia. La spirale di 115 metri che rappresenta gli anelli
olimpici è stata prescelta come monumento per celebrare i Giochi Olimpici di Londra,
che si terranno nel 2012. Una volta completata, sarà il più grande esempio di arte
pubblica in Gran Bretagna.
Nicholas Hlobo, Allievo
“Nelle mie opere cerco di mettere in evidenza le mie origini. Sono sudafricano,
consapevole delle mie radici, della mia identità e del retaggio coloniale del mio Paese”,
afferma Nicholas Hlobo (1975). Laureatosi in Belle Arti nel 2002, presso l’allora
Technikon Witwatersrand di Johannesburg, Hlobo ha immediatamente dato prova
dell’unicità della sua visione artistica con esposizioni collettive e personali a Città del
Capo, Roma e Boston. “Le idee che Hlobo ama esplorare sono dense e risolute come
i punti metallici di cui si serve per unire i materiali tipici della sua arte: gomma, garza
e carta”, osserva Kerryn Greenberg, assistente curatore del London’s Tate Modern.
Proprio qui, nel 2008, Hlobo ha esposto, nella Galleria Livello 2, riservata agli artisti
emergenti della scena internazionale, quattro opere intitolate Uhambo. L’uso di
materiali evocativi è un tratto distintivo delle sculture e degli allestimenti di Hlobo
che si ispira alla lingua e alla cultura Xhosa, un gruppo etnico di origine Bantu. Fra i
più recenti riconoscimenti ottenuti dall’artista sudafricano vanno citati il prestigioso
Premio per le arti figurative Standard Bank Young Artist (2009) e una nomination per
il Future Generation Art Prize nel 2010. Hlobo ha esposto le sue opere alla Biennale di
Liverpool nel 2010. Un’importante retrospettiva del suo lavoro è stata organizzata al
Museo nazionale di Arte, Architettura e Design di Oslo e, nel 2011, le sue opere sono
state esposte in tre occasioni alla Biennale di Venezia.
Per Hlobo, il vero scopo della collaborazione Maestro – Allievo è la crescita: “Anish
Kapoor mi ha messo alla prova, incutendomi il massimo rispetto, nel senso positivo del
termine”.
Cinema
Zhang Yimou, Maestro
Zhang Yimou è uno dei più noti cineasti dei nostri tempi, una personalità che da
oltre vent’anni desta l’interesse del grande pubblico, in Cina e all’estero, con
un’ampia filmografia che abbraccia generi diversi, dal dramma storico alla grande
epopea delle arti marziali, e che illustra la capacità di affrontare le avversità, tipica
del popolo cinese.
Gli inizi di Zhang non sono stati dei più facili: da ragazzo lavorò come bracciante e
operaio, venendo a contatto con gli strati più umili della popolazione. In quegli anni,
il fotografo e cineasta in erba decise di vendere il proprio sangue – come raccontano
con toni agiografici tutte le sue biografie – per acquistare la prima cinepresa. Ammesso
infine all’Accademia nazionale del cinema di Pechino conobbe tutti coloro che
costituiranno poi il gotha della Quinta Generazione dei cineasti cinesi e si diplomò
nel 1982.
Con un approccio controcorrente rispetto alla tradizione cinematografica del suo
paese, Zhang si serve di sfondi sontuosi, colori accesi e personaggi femminili forti
e vividamente delineati per la sua trilogia iniziale: Sorgo rosso (opera prima del
1988), Ju Dou (1990) e Lanterne rosse (1991), ritenuta una delle sue più importanti
realizzazioni. Seguono La storia di Qui Ju (1992), Hero (2002), La foresta dei pugnali
volanti (2004) e La maledizione del fiore d’oro (2006). I film di Zhang hanno ottenuto
varie nomination agli Oscar e numerosissimi premi fra i quali il Leone d’Oro della
Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia e l’Orso d’Oro del Festival
di Berlino. Zhang Yimou è stato uno dei finalisti al titolo di Uomo dell’anno 2008 di
Time Magazine.
Zhang, che ha anche curato la regia di opere di prosa e liriche, è internazionalmente
noto come direttore delle cerimonie di apertura e chiusura della XXIX Olimpiade
(Pechino 2008). I suoi film più recenti comprendono A Simple Noodle Story (2009),
un remake di Sangue facile, opera prima dei fratelli Coen, e la commovente love story
Under the Hawthorn Tree (2010). Zhang lavora attualmente a un soggetto dedicato
all’eroismo femminile durante il massacro di Nanking del 1937.
Nel 2010 la Yale University gli ha attribuito un dottorato in Belle arti.
Steven Spielberg si è così espresso a proposito di Zhang Yimou: “È un genio creativo
che con la sua visione del cinema ha alimentato il fascino che la Cina esercita
sul mondo”.
Annemarie Jacir, Allieva
Annemarie Jacir (1974) regista e poetessa palestinese che vive in Giordania, è stata
proclamata dalla rivista Filmmaker uno dei 25 volti nuovi del cinema indipendente.
Questo onore le veniva tributato nel 2004, un anno dopo il conseguimento di una
laurea in Belle Arti della Columbia University di New York. Co-fondatrice del Progetto
Dreams of a Nation per lo sviluppo del cinema palestinese, Jacir è abilmente riuscita
a svolgere una sottile analisi culturale e politica nel “documentario” like twenty
impossibles (2003), ufficialmente selezionato per il Festival Internazionale del Cinema
di Cannes. Salt of this Sea (2008), il primo lungometraggio di una regista palestinese,
presentato in anteprima a Cannes, è stato il candidato della Palestina all’81° Academy
Award per il miglior film straniero ed ha vinto il Premio Internazionale della Critica
FIPRESCI. Jacir, sta ultimando la post-produzione di un nuovo lungometraggio,
When I Saw You, la storia di un dodicenne alle prese con lo sviluppo, ispirata a
Lanterne rosse, del Maestro Zhang Yimou. L’artista afferma: “Sono particolarmente
sensibile alle opere che trattano dell’animo umano” e, riferendosi al Maestro Zhang
Yimou: “Ha uno stile inconfondibile, molto diverso dal mio. Per questo l’anno di
insegnamento appena trascorso si è rivelato particolarmente interessante”.
Siti Internet:
whenisawyou.com
philistinefilms.org
Danza
Trisha Brown, Maestro
Per oltre 40 anni la straordinaria coreografa americana Trisha Brown ha spinto la danza
contemporanea ai suoi limiti estremi cambiando, con un approccio assolutamente
inedito, le nozioni stesse di luce, spazio, gravità, geometria, tecnologia e percezione
dello spettacolo. “Sto cercando di raggiungere la danza perfetta, questo è ciò che mi
spinge all’innovazione”, spiega l’artista.
La volontà di investigare la natura del movimento può essere attribuita in parte a
un’infanzia passata nelle regioni rurali dello Stato di Washington (quando la giovane
Brown si divertiva, come tutti i bambini, ad arrampicarsi sugli alberi) ma soprattutto
all’influsso dei maggiori ballerini e coreografi contemporanei che l’artista americana
conobbe studiando danza all’università. Nel 1962, Trisha Brown fu cofondatore del
teatro d’avanguardia Judson Dance e, otto anni più tardi, diede vita alla Trisha Brown
Company, il famoso ensemble newyorkese di cui è tuttora alla guida. Fra le sue prime
realizzazioni vanno ricordati un vero e proprio studio sulla gravità, Man Walking
Down the Side of a Building (1970), il cui protagonista indossava un’imbracatura da
rocciatore, e un’opera tuttora rappresentata, Set and Reset (1983), con costumi e scene
realizzate da un collaboratore di lunga data del gruppo, Robert Rauschenberg, e con
musiche di Laurie Anderson. Nel 1998, la Brown firmò la coreografia della sua prima
opera lirica, l’Orfeo di Monteverdi, acclamata dal New York Times per la sua “visione
innovativa e l’audacia delle scelte”.
Con le sue creazioni, fra le quali I love my robots (2007), Trisha Brown continua
a esercitare un forte influsso sulla danza moderna. Nell’ottobre del 2011 l’artista
americana ha presentato una selezione dei suoi classici, e di opere più recenti, al
Teatro Chaillot di Parigi. La Trisha Brown Company continua ad esibirsi nei templi
della danza, dal Dance Theater Workshop di New York all’Opéra Théâtre di Avignon.
Famosa per le sue proposte innovative, dichiaratamente interdisciplinari, la Brown
è nota anche nel mondo delle arti figurative: nel 2007, il Walker Art Center di
Minneapolis ha proposto The Year of Trisha, una produzione che coniuga tele, disegni
e numeri di danza della grande coreografa. Nel 2009 la Brown ha tenuto la sua prima
personale a New York.
Trisha Brown è stata la prima coreografa a ottenere l’ambito MacArthur Foundation
Fellowship e, nel 2004, ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore delle Arti e delle
Lettere del governo francese. Recentemente le è stato assegnato il Capezio Dance Award,
attribuito ad artisti che, con il loro lavoro, contribuiscono al rispetto, al riconoscimento e
alla distinzione della danza. Il suo lavoro è documentato in molti libri, film e periodici.
Lee Serle, Allievo
Con un dono naturale per la danza e alle sue prime esperienze di coreografo, Lee
Serle (1981) è un interprete molto richiesto in Australia, suo paese natale. Dopo aver
ottenuto il diploma di danza della prestigiosa Accademia di Belle Arti di Melbourne
(Victorian College of the Arts), Serle iniziò, nel 2003, a collaborare con numerose
compagnie cittadine, fra le quali Lucy Guerin Inc e Chunky Move, esibendosi in
tournée nazionali e internazionali. Fra le sue realizzazioni come coreografo vanno
ricordate A Little Murky, uno spettacolo sperimentale in scala ridotta imperniato su una
sottile caratterizzazione del personaggio e su un vigoroso stile teatrale, e I’m in Love,
presentato al Next Wave Festival di Melbourne. L’artista australiano è convinto che la
partecipazione all’Iniziativa Maestro e Allievo sia stata “una di quelle opportunità che
si presentano una sola volta nella vita”, grazie alla quale sono cresciuto, come ballerino
e coreografo, sotto la guida di una personalità di primissimo piano come Trisha Brown.
“È stato elettrizzante contribuire al lavoro di Trisha. Mi ha riportato al movimento
puro, alla sua comprensione e alla sua bellezza. Ed ho capito quanto la danza sia
un’esperienza incredibile”. Dopo l’anno di insegnamento Serle pensa di indirizzare
la sua carriera alla coreografia.
Letteratura
Hans Magnus Enzensberger, Maestro
Negli ultimi cinquant’anni Hans Magnus Enzensberger, poeta tedesco e autore
di oltre 50 opere, si è guadagnato, con i suoi saggi, la reputazione di intellettuale
controcorrente e di illustre opinionista europeo. Il gran numero di poesie, romanzi,
pièce teatrali e interventi ribadisce i temi più cari al prolifico scrittore, redattore,
traduttore e filosofo: l’ingiustizia sociale e l’oppressione dei popoli.
Enzensberger ha studiato letteratura e filosofia in varie università tedesche e alla
Sorbona, dove ha conseguito un dottorato nel 1955. Ha trascorso lunghi periodi
all’estero prima di tornare definitivamente in Germania alla fine degli anni ‘60.
Il suo debutto letterario è legato a una raccolta di poesie seguita da Museum der
modernen Poesie (Museo della poesia moderna, 1960), un’antologia che comprende
350 composizioni da lui stesso raccolte e tradotte in 16 lingue. Blindenschrift,
(Scrittura Braille), la sua terza raccolta di poesie gli valse, nel 1963, l’ambito premio
letterario Georg Büchner.
Dopo dieci anni (1965-1975) dedicati alla pubblicazione della rivista politica
Kursbuch, Enzensberger è tornato alla lirica con la raccolta Mausoleum: 37 Balladen
aus der Geschichte des Fortschritts (Mausoleo: 37 ballate dalla storia del progresso)
e con la celebre poesia-volume La fine del Titanic (1978). Negli anni ‘80 Enzensberger
fondò il mensile TransAtlantik e iniziò la pubblicazione della famosa collana
Die Andere Bibliothek (L’altra biblioteca) che conta oggi 250 titoli. Da allora,
Enzensberger, autore dalla cultura enciclopedica le cui opere sono state tradotte in
40 lingue, continua a dedicarsi con successo a molteplici generi letterari, dal romanzo
alla saggistica. Ha pubblicato anche un libro per bambini (Il mago dei numeri) dove
il mondo della matematica diventa fantasioso come una fiaba. Le sue ultime opere,
pubblicate in inglese, comprendono la biografia The Silences of Hammerstein (2009),
la raccolta di poesie A History of Clouds (2010) e la non fiction Fatal Numbers:
Why Count on Chance (2011).
Enzensberger ha ottenuto il prestigioso Premio spagnolo Principe delle Asturie per la
comunicazione e le scienze umane (2002), il Sonning Prize – premio dedicato ai grandi
della cultura europea – dell’Università di Copenaghen (2009) “per la determinazione
con cui affronta le più brucianti questioni dei nostri tempi” e il Premio alla carriera
Griffin Poetry per le sue raccolte di poesie.
Tracy K. Smith, Allieva
Nuova e sorprendente voce della poesia americana, Tracy K. Smith (1972) si
è messa in luce per la forte vena creativa con cui affronta temi quali il senso della
perdita e l’impegno politico. Ha studiato alla Harvard University e alla Columbia
University per poi svolgere varie attività in qualità di docente a Stanford. Nel 2005,
è stata nominata professore associato di Scrittura creativa a Princeton. Ha pubblicato
due antologie che hanno suscitato molto interesse da parte della critica: The Body’s
Question (2003), con la quale ha vinto il premio Cave Canem per la migliore opera
prima di una scrittrice afro-americana, e Duende (2007), cui è stato attribuito il
premio James Laughlin dell’Accademia dei poeti americani. Nel maggio 2011 è
stata pubblicata Life on Mars, la terza raccolta di poemi “in gran parte elegiaci” cui
è stata tributata un’eccellente accoglienza. Durante l’anno di insegnamento Tracy K.
Smith si è dedicata alla stesura di una biografia. Dice del suo Maestro: “Hans Magnus
Enzensberger mi ha aiutata a pensare in un modo che esula dalla poesia, a considerare
la scrittura in termini di personaggi. Grazie a questa esperienza ho valicato un confine,
acquisendo una maggiore consapevolezza di me stessa come scrittrice. Il fatto di
lavorare con qualcuno che vanta un’esperienza di anni e anni è un dono incredibile,
che ha cambiato la mia vita”.
Musica
Brian Eno, Maestro
Nonostante ami descrivere se stesso come “musicista non musicista”, Brian Eno ha
profondamente segnato il mondo della musica (dal rock alla tecno) collaborando, negli
ultimi 40 anni, con i maggiori interpreti della scena mondiale quali Bowie e Bono.
Nel corso della sua carriera questo produttore, compositore, cantante, teorico, artista
multimediale e innovatore tecnologico ha creato ciò che lui stesso denomina “musica
per ambienti”. “Sono un pittore che si esprime con i suoni”, afferma.
Affascinato dal doo-wop e dal rock ‘n’ roll trasmesso dalle emittenti militari della US Air
Force stanziate a Suffolk, la contea inglese di cui è originario, il giovane Eno si iscrisse a
una scuola di belle arti i cui insegnanti stimolarono la sua creatività mettendo costantemente
in discussione le idee tradizionaliste. In quegli anni Eno iniziò a sperimentare le possibilità
che offrivano i registratori a nastro, il suo primo strumento musicale.
All’inizio degli anni ‘70 l’artista britannico divenne famoso come tastierista (indossava
un costume di piume di pavone ed esibiva uno sgargiante cerone) del mitico gruppo
Roxy Music. Lasciò il gruppo, dopo la pubblicazione del suo secondo album,
per dedicarsi ai suoi “paesaggi sonori”. I primi brani di rilievo comprendono No
Pussyfooting (1973), caratterizzato da una colonna sonora sincronizzata a ritardo,
e il primo lavoro come compositore unico, Here Come the Warm Jets (1974).
Probabilmente l’aspetto più innovativo della produzione di Eno è la musica ambientale
che ha lo scopo di dissociare la percezione dell’ascoltatore dall’ambiente circostante.
Questo nuovo tipo di sound venne introdotto, per la prima volta, in Discreet Music
(1975), registrato con una propria etichetta (Obscure Records), e perfezionato con
Music for Airports (1978).
Eno ha lavorato con Paul Simon, gli U2, i Coldplay e altri musicisti ed ha composto
musica per numerose produzioni, fra le quali la colonna sonora del film di Peter
Jackson Amabili resti (The Lovely Bones). L’installazione 77 Million Paintings in
cui una sequenza di forme e colori, basata su 300 immagini da lui disegnate che
si ricollocano in un numero infinito di variazioni, ha illuminato le iconiche vele
dell’Opera House di Sydney (2009). Nel 2010 Eno è stato guest curator del Brighton
Festival in Inghilterra. Ha pubblicato un album come solista, Small Craft on a Milk
Sea, seguito, più recentemente, da Drums Between The Bells, in collaborazione con
il poeta Rick Holland.
In qualità di fondatore e direttore della Long Now Foundation, Eno educa il pubblico
al futuro della nostra società.
Ben Frost, Allievo
Compositore, produttore e musicista australiano, Ben Frost (1980) è noto per i suoi
brani avvincenti, sconcertanti, inquietanti, capaci di esprimere tutta la bellezza
della grande musica. Nel 2005, dopo essersi laureato in Belle Arti all’Università di
Melbourne, Frost si trasferì agli antipodi della sua terra natale, a Reykjavik, in Islanda,
dove prese parte alla fondazione di una nuova etichetta discografica, la Bedroom
Community. Il suo stile, che sfida tutti i generi conosciuti, risente dell’influsso del
Minimalismo classico, del Punk Rock e del Metal e si è dichiarato prepotentemente
in tre album che hanno ricevuto un’ottima accoglienza dalla critica: Steel Wound
(2003), Theory of Machines (2007) e By the Throat (2009). Convinto assertore
dell’interdisciplinarietà, Frost ha lavorato con noti coreografi quali Gideon Obarzanek,
Erna Ómarsdottír e Wayne McGregor, e con artisti delle tendenze più disparate quali
Amiina, Tim Hecker, Nico Muhly e Björk. Recentemente ha ultimato la partitura
per una produzione della Random Dance Company, Flesh in the Age of Reason,
ed ha scritto una nuova colonna sonora per il classico film di Tarkovskij, Solaris.
“Condividiamo la stessa passione per il mondo che si estende al di là della musica e
dell’arte”, afferma Frost riferendosi al suo Maestro. “Mi sono immediatamente sentito
in sintonia con Eno, come se ci conoscessimo da lungo tempo”. Ben Frost ha composto
la colonna sonora del film Sleeping Beauty (2011), scritto e diretto da Julia Leigh, già
allievo dell’iniziativa Rolex.
Sito Internet:
ethermachines.com
Teatro
Peter Sellars, Maestro
Regista di prosa e di opera lirica, nonché direttore di festival, Peter Sellars è noto in
tutto il mondo per le sue audaci interpretazioni dei grandi classici e per i progetti che,
in trent’anni di carriera, ha portato a termine con i più grandi artisti del nostro tempo.
“La parola d’ordine delle produzioni del XXI secolo sarà creatività e collaborazione”,
afferma il regista americano.
All’età di 10 anni Sellars entrò in contatto con il mondo delle marionette presso il
Teatro Lovelace di Pittsburgh. Dopo gli studi di arte drammatica ad Andover e ad
Harvard e dopo numerosi soggiorni in Francia, Giappone, Cina e India, ha proposto
straordinarie riedizioni di grandi classici del teatro e della musica: Shakespeare, Brecht,
Gershwin, Mozart, Haendel e Bach.
A 25 anni ottenne il MacArthur Prize Fellowship e l’anno successivo venne nominato
direttore dell’American National Theater presso il Kennedy Center di Washington. La
sua concezione dello spettacolo è stata profondamente influenzata dalla collaborazione
con The Wooster Group, Jean-Luc Godard (Re Lear), il National Theatre of the Deaf
e l’ensemble Emmanuel Music di Boston. Nel 1987, Nixon in China (musiche di John
Adams, testi di Alice Goodman e coreografia di Mark Morris) proponeva una visione
contemporanea della lirica come forza trainante per la nuova generazione.
I progetti realizzati con John Adams comprendono opere come Doctor Atomic e
The Death of Klinghoffer. Vanno segnalate le realizzazioni di melodrammi di Kaija
Saariaho e Amin Maalouf, Osvaldo Golijov e David Henry Hwang, nonché di Tan Dun,
e opere sulle musiche di Messiaen, Ligeti, Hindemith e Kurtág. Nei suoi lavori teatrali
Sellars impiega il greco classico, il sanscrito, il cinese e l’inglese di Shakespeare per
mettere in luce e illustrare le problematiche dell’ingiustizia sociale, del ricorso alla
guerra, dei conflitti generazionali e razziali, delle pari opportunità, della schiavitù nel
mondo contemporaneo e della situazione di profughi e rifugiati.
Sellars ha diretto festival assolutamente innovativi a Los Angeles, Adelaide, Venezia
e Vienna. “Resident curator” del Telluride Film Festival e docente di Arti e Culture
del Mondo presso l’Università della California (UCLA), Sellars ha ottenuto il Premio
Erasmus per contributi alla cultura europea (1998) ed è membro dell’Accademia
Americana della Arti e delle Scienze.
Nel 2011, Sellars ha diretto, per la Metropolitan Opera di New York una produzione di
Nixon in China che è stata trasmessa in molte sale cinematografiche di tutto il mondo.
Ha inoltre curato per la Lyric Opera di Chicago una versione, ambientata nell’America
dei nostri tempi, dell’Hercules di Handel. Per il Cultural Olympiad festival, che si terrà
a Londra nel 2012, sta collaborando con la scrittrice Toni Morrison, Premio Nobel e
già Maestro Rolex, e con la cantante malinese Rokia Traoré ad un’opera ispirata al
personaggio shakespeariano di Desdemona.
Maya Zbib, Allieva
Da oltre 10 anni, l’attrice, scrittrice e aspirante regista libanese Maya Zbib (1981)
attira l’attenzione dei critici interpretando i ruoli più svariati con sottile introspezione.
Lavorando su generi diversi, l’artista riesce a gettare un ponte fra teatro e spettacolo,
coniugando i due elementi con una serie di differenti tecniche di recitazione. Titolare
di una laurea magistrale in Teatro dell’Università Goldsmiths di Londra (2007),
Zbib ha scritto e interpretato diversi monologhi, fra i quali The Music Box, uno
spettacolo ambientato in nuclei abitativi e presentato a numerosi festival internazionali.
Attualmente l’attrice libanese è co-direttrice della Zoukak Theatre Company and
Cultural Association di Beirut (di cui ha contribuito alla fondazione nel 2006) ed è
docente presso l’Istituto di Belle Arti dell’Università del Libano. Nel 2009, è stata
invitata a partecipare al programma Cultural Leadership International del British
Council. Convinta che il teatro debba avere un impatto sulla società, Zbib afferma:
“Trovo una grande fonte di ispirazione nell’idea, propugnata da Peter Sellars,
che il teatro sia una forza trainante del cambiamento sociale”. Durante l’anno di
insegnamento Maya Zbib e Peter Sellars hanno studiato le rispettive opere teatrali –
e quelle di altri autori – nella Repubblica Democratica del Congo, a Chicago ed
a Beirut, aprendo la strada a un forte e duraturo sodalizio professionale.
Sito Internet:
zoukak.org
L’IMPATTO DELL’INIZIATIVA ROLEX PER LE ARTI
Un decennio di collaborazione e creatività
Nel 2002 Rolex istituiva il programma Maestro e Allievo per promuovere artisti di talento agli inizi di una
brillante carriera. L’Iniziativa Rolex non attribuisce borse di studio o premi ma persegue un altro obiettivo,
di valore inestimabile, che consiste nel mettere fianco a fianco giovani emergenti e Maestri di tutto il
mondo finanziando un anno di collaborazione creativa.
Nel corso degli ultimi dieci anni, l’Iniziativa Rolex ha mediato il contatto di 58 fra Maestri ed Allievi
in sei discipline istituzionali: danza, cinema, letteratura, musica, teatro e arti figurative. Questo scambio
interculturale e intergenerazionale ha esercitato un forte impatto sulla comunità artistica globale: grazie
all’insegnamento dei loro Maestri, i giovani artisti acquistano una maggiore fiducia nella propria visione
creativa e donano al mondo nuove opere.
Un trampolino di lancio
L’iniziativa Rolex porta alla ribalta giovani artisti facendoli conoscere alla comunità internazionale.
L’insegnamento e l’influsso dei Maestri dà agli Allievi un’opportunità unica per raggiungere una maggiore
consapevolezza e visibilità.
• L’artista concettuale uruguaiano Alejandro Cesarco, Allievo di John Baldessari (2006-2007), ha vinto
il prestigioso premio Baloise della quarantaduesima edizione di Art Basel ed ha rappresentato l’Uruguay
alla Biennale di Venezia 2011.
• La regista di teatro sudafricana Lara Foot, Allievo del regista britannico Sir Peter Hall (2004-2005),
ha sviluppato una collaborazione con drammaturghi del suo paese e, prima rappresentante di sesso
femminile a divenire direttore amministrativo ed artistico del Cape Town’s Baxter Theatre Centre,
sta curando programmi innovativi destinati ad attirare una nuova audience.
• Il ballerino togolese Anani Dodji Sanouvi, Allievo della coreografa belga Anne Teresa De
Keersmaeker (2006-2007), sta lanciando un centro sperimentale in Togo e sviluppando una nuova forma
di danza che coniuga elementi del balletto contemporaneo occidentale e della tradizione africana.
• Il direttore d’orchestra spagnolo Josep Caballé-Domenech, Allievo del Maestro inglese Sir Colin Davis
(2002-2003), è stato nominato nel maggio 2011, direttore della Colorado Springs Philharmonic.
Relazioni durature
Nonostante Rolex finanzi la collaborazione fra Maestri e Allievi per un periodo di 12 mesi, molti artisti
coinvolti nel programma continuano a discutere delle proprie realizzazioni, ad assistere alle rispettive opere
ed a collaborare a progetti artistici anche a conclusione dell’anno di insegnamento.
• La cineasta argentina Celina Murga, Allievo di Martin Scorsese (2008-2009), sta lavorando alla sua
terza opera. Scorsese è intervenuto sulle varie versioni della sceneggiatura ed ha accettato il ruolo di
produttore esecutivo attirando l’interesse di finanziatori di tutto il mondo.
• La mezzo soprano canadese Susan Platts, Allievo di Jessye Norman (2004-2005), ha lavorato nel 2010
con il soprano americano per affinare la propria interpretazione di Under the Watchful Sky, un’opera
realizzata grazie al contributo di $ 25 000 dell’Iniziativa Rolex.
Collaborazioni
Le decine di artisti che hanno partecipato all’iniziativa in qualità di Maestri o Allievi e le centinaia di
operatori culturali che hanno fatto parte dei Comitati consultivi e delle Giurie hanno costituito nel corso
degli anni una comunità globale delle arti. Alcuni hanno creato nuove opere durante o dopo l’anno di
insegnamento e Maestri e Allievi di diverse edizioni hanno preso contatto fra di loro per realizzare progetti
interdisciplinari.
• Il ballerino, coreografo e artista multimediale americano Jason Akira Somma, Allievo del coreografo
ceco Jiří Kylián (2008-2009), è entrato in contatto con il regista di teatro e Maestro Rolex Robert
Wilson (teatro, 2002-2003). Quest’ultimo ha invitato Somma a unirsi, durante i mesi estivi, alla troupe
del Watermill Center per la preparazione di quattro cortometraggi di cui Somma è coreografo e regista.
I quattro filmati sono stati presentati al Guggenheim di New York.
• La scrittrice e regista cinematografica australiana Julia Leigh, Allievo della scrittrice americana Toni
Morrison (2002-2003), ha commissionato all’Allievo (musica) Ben Frost la colonna sonora del suo primo
film, Sleeping Beauty, presentato in prima visione alla selezione ufficiale del Festival di Cannes 2011.
• Il compositore e cantante honduregno Aurelio Martínez, Allievo del cantante, compositore e produttore
senegalese Youssou N’Dour (2008-2009), ha pubblicato nel 2011 il suo secondo album, Laru Beya che si
ispira alla tradizione Garifuna, di cui Martínez si è nutrito durante la sua infanzia, e ai ritmi senegalesi che
il giovane artista ha imparato nella patria del suo Maestro. N’Dour interpreta due brani del nuovo album.
Trasmissione della cultura
Gli Allievi dell’iniziativa Rolex esprimono spesso gratitudine per l’opportunità che viene loro offerta di
seguire gli insegnamenti di un grande della propria disciplina. Gli Allievi delle precedenti edizioni stanno
ora iniziando a lavorare con altri giovani artisti, portando avanti quella forma di collaborazione e quello
scambio intergenerazionale che contraddistingue l’iniziativa Rolex Maestro e Allievo.
• La regista di teatro britannica Selina Cartmell (Allievo dell’americana Julie Taymor nel 2006-2007)
elargisce i suoi insegnamenti alla giovane regista irlandese Rosemary McKenna nell’ambito di un
programma di apprendimento istituito al Samuel Beckett Theatre di Dublino. Cartmell commenta così
la sua esperienza: “Rosemary ha guadagnato molto da questa opportunità come testimonia il lusinghiero
risultato della sua più recente produzione. L’insegnamento si è rivelato utile anche per me perché avevo
qualcuno con cui confrontarmi nel corso delle prove”.
• Il ballerino e coreografo etiope Junaid Jemal Sendi, Allievo del coreografo giapponese Saburo
Teshigawara (2004-2005), è diventato una vera guida artistica per altri giovani ballerini della compagnia
di ballo etiope Adugna Dance Company, di cui è membro e co-manager dal 1996.
Per ulteriori informazioni:
rolexmentorprotege.com
MAESTRI E ALLIEVI 2002-2011
Danza
Trisha Brown
(Stati Uniti)
Lee Serle
(Australia)
(2010-2011)
Jiří Kylián
(Repubblica Ceca)
Jason Akira Somma
(Stati Uniti)
(2008-2009)
Anne Teresa De Keersmaeker
(Belgio)
Anani Dodji Sanouvi
(Togo)
(2006-2007)
Saburo Teshigawara
(Giappone)
Junaid Jemal Sendi
(Etiopia)
(2004-2005)
William Forsythe
(Stati Uniti)
Sang Jijia
(Cina)
(2002-2003)
Zhang Yimou
(Cina)
Annemarie Jacir
(Territori palestinesi)
(2010-2011)
Martin Scorsese
(Stati Uniti)
Celina Murga
(Argentina)
(2008-2009)
Stephen Frears
(Gran Bretagna)
Josué Méndez
(Perù)
(2006-2007)
Mira Nair
(India)
Aditya Assarat
(Thailandia)
(2004-2005)
Hans Magnus Henzensberger
(Germania)
Tracy K. Smith
(Stati Uniti)
(2010-2011)
Wole Soyinka
(Nigeria)
Tara June Winch
(Australia)
(2008-2009)
Tahar Ben Jelloun
(Marocco)
Edem Awumey
(Togo)
(2006-2007)
Mario Vargas Llosa
(Perù)
Antonio García Ángel
(Colombia)
(2004-2005)
Toni Morrison
(Stati Uniti)
Julia Leigh
(Australia)
(2002-2003)
Cinema
(dal 2004)
Letteratura
Musica
Brian Eno
(Gran Bretagna)
Ben Frost
(Australia)
(2010-2011)
Youssou N’Dour
(Senegal)
Aurelio Martínez
(Honduras)
(2008-2009)
Pinchas Zukerman
(Israele)
David Aaron Carpenter
(Stati Uniti)
(2006-2007)
Jessye Norman
(Stati Uniti)
Susan Platts
(Canada)
(2004-2005)
Sir Colin Davis
(Gran Bretagna)
Josep Caballé-Domenech
(Spagna)
(2002-2003)
Peter Sellars
(Stati Uniti)
Maya Zbib
(Libano)
(2010-2011)
Kate Valk
(Stati Uniti)
Nahuel Perez Biscayart
(Argentina)
(2008-2009)
Julie Taymor
(Stati Uniti)
Selina Cartmell
(Gran Bretagna)
(2006-2007)
Sir Peter Hall
(Gran Bretagna)
Lara Foot
(Sudafrica)
(2004-2005)
Robert Wilson
(Stati Uniti)
Federico León
(Argentina)
(2002-2003)
Anish Kapoor
(Gran Bretagna)
Nicholas Hlobo
(Sudafrica)
(2010-2011)
Rebecca Horn
(Germania)
Masanori Handa
(Giappone)
(2008-2009)
John Baldessari
(Stati Uniti)
Alejandro Cesarco
(Uruguay)
(2006-2007)
David Hockney
(Gran Bretagna)
Matthias Weischer
(Germania)
(2004-2005)
Álvaro Siza
(Portogallo)
Sahel Al-Hiyari
(Giordania)
(2002-2003)
Teatro
Arti figurative
COMITATO CONSULTIVO
Nina Ananiashvili
Alfonso Cuarón
fu
Pierre Audi
Guy Darmet
Gary Graffman
Ariel Dorfman
Cynthia Gregory
Tahar Ben Jelloun
Martin T: son Engstroem
Agnes Gund
Manuel Borja-Villel
Nuruddin Farah
Cai Guo-Qiang
André Brink
Gian Arturo Ferrari
Sir Peter Hall
Trisha Brown
William Forsythe
Geraldine James
Jonathan Burrows
Jane Friedman
Joseph Kalichstein
Donna Antonia S. Byatt
Jonathan Galassi
Anish Kapoor
Peter Carey
Frank Gehry
Alex Katz
Carolyn Carlson
Amitav Ghosh
Marthe Keller
Christo e fu Jeanne-Claude
Gilberto Gil
Angélique Kidio
Alain Coblence
fu
ballerina
regista
fu
Pina Bausch
coreografa e ballerina
romanziere, poeta, saggista
storico dell’arte e direttore di museo
scrittore
coreografa e ballerina
coreografo e interprete
cineasta
animatore culturale, danza
scrittore
animatore culturale, musica
scrittore, soggettista e traduttore
editore
coreografo
pubblicista
scrittrice, novellista e critica letteraria pubblicista, traduttore, poeta
scrittore
coreografa e ballerina
arti figurative
avvocato e filantropo
María de Corral
curatrice e critica d’arte
architetto
romanziere e saggista
cantante, compositore e chitarrista
Charlie Gillett
presentatore radiofonico, autore
e produttore musicale
Osvaldo Golijov
compositore
Paul Gottlieb
redattore e pubblicista
pianista e docente
prima ballerina
collezionista e filantropa
arti figurative
regista di teatro lirico e drammatico
attrice di cinema, televisione e teatro
pianista
arti figurative
arti figurative
attrice e regista di teatro lirico
cantante e compositrice
Jiří Kylián
coreografo
Elisabeth LeCompte
regista di teatro
Reynold Levy
Jessye Norman
Alistair Spalding
Harvey Lichtenstein
Michael Ondaatje
Thomas Struth
Cho-Liang Lin
Gabriel Orozco
Hiroshi Sugimoto
Lin Zhaohua
Giuseppe Penone
Julie Taymor
Sir Neville Marriner
Julia Peyton-Jones
Frances McDormand
Aidan Quinn
filantropo e produttore
animatore culturale, spettacolo
violinista
regista di teatro
direttore d’orchestra
attrice
soprano
romanziere e poeta
arti figurative
arti figurative
curatrice
attore di cinema, televisione e teatro
Sonny Mehta
fu
Joseph V. Melillo
Eve Ruggieri
fu Anthony
Carlos Saura
pubblicista
animatore culturale, danza e teatro
Minghella
regista cinematografico,
produttore e scrittore
Yoko Morishita
prima ballerina
fu
Elizabeth Murray
pittrice
Ivan Nabokov
pubblicista
Mira Nair
cineasta
Claude Nobs
direttore di festival musicali
Cees Nooteboom
romanziere e poeta
Lynn Redgrave
attrice di cinema, televisione e teatro
animatrice culturale, musica
scrittore e regista cinematografico
Peter Sellars
regista di teatro lirico e drammatico
Sir Nicholas Serota
direttore di museo e curatore
Fiona Shaw
attrice
Anna Deavere Smith
artista teatrale
Valerie Solti
scrittrice, filantropa
Wole Soyinka
scrittore
produttore culturale, danza
fotografo
fotografo
regista di cinema, teatro lirico
e drammatico
Jennifer Tipton
lighting designer
José van Dam
basso – baritono
Robert Wilson
artista di teatro
ROLEX INSTITUTE
Incoraggiamento dell’eccellenza individuale grazie a iniziative
filantropiche e di formazione
Sorretta da un incrollabile spirito pionieristico e famosa per le numerose innovazioni nel campo
dell’orologeria, Rolex SA è divenuta un simbolo mondiale di eccellenza. I valori del marchio – qualità,
know-how e capacità individuali – sono presenti in tutte le sue realizzazioni. Rolex ha istituito un legame
diretto con personalità rappresentative della nostra epoca e, fin dagli inizi, ha sostenuto uomini e donne
che hanno dato prova di intraprendenza in molti ambiti di ricerca.
Il Rolex Institute abbraccia questa filosofia. Punto di incontro di una serie di programmi filantropici,
di sponsoring e formazione, si pone l’obiettivo di individuare l’eccellenza fornendo un notevole contributo
al progresso dell’umanità. Un gruppo di ricerca e coordinamento, presso la sede mondiale di Ginevra cura
le attività dell’Istituto fra le quali:
I Rolex Awards for Enterprise, banditi per la prima volta nel 1976 per celebrare il 50° anniversario del
Rolex Oyster (il primo orologio da polso impermeabile), incoraggiano uomini e donne che intraprendono
programmi destinati a garantire il benessere dell’umanità. I Premi vengono conferiti a persone lungimiranti di
tutto il mondo che hanno concepito progetti innovativi per il progresso e per l’avanzamento delle conoscenze
in cinque grandi aree disciplinari: Scienza e salute, Tecnologie applicate, Esplorazione e scoperte, Ambiente
e Patrimonio culturale.
Nel 2010, l’iniziativa è stata estesa a giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni, istituendo i Rolex Awards
for Enterprise – Progetto Giovani.
Le due varianti dei Premi Rolex si tengono alternativamente ogni due anni.
L’iniziativa Rolex Maestro e Allievo permette ad artisti emergenti di lavorare per un anno a stretto
contatto con uno dei massimi rappresentanti della propria disciplina. Dalla sua istituzione, nel 2002, questo
programma ha dato vita a una grande comunità internazionale delle arti.
Il Rolex Institute partecipa inoltre ad attività di formazione avanzata nel settore dell’orologeria e della
tecnologia in generale. La società ginevrina è, ad esempio, il maggior finanziatore privato del Rolex
Learning Center, recentemente istituito presso il Politecnico federale di Losanna (EPFL) in Svizzera.
Le scuole di orologeria fondate da Rolex in Pennsylvania, a Tokyo e a Mumbai (Bombay) sono destinate a
preparare i professionisti di domani formandoli per le più severe esigenze del mondo dell’industria. Dopo il
periodo di istruzione, i diplomati non sono tenuti a lavorare per Rolex.
ULTERIORI INFORMAZIONI: FOTO, VIDEO, DOCUMENTI
Per ulteriori informazioni, foto, video e documenti sull’Iniziativa Rolex Maestro e Allievo sono disponibili:
Il sito:
rolexmentorprotege.com
che comprende esaurienti informazioni sul programma, biografie dei Maestri e degli Allievi e una serie
di interviste.
La sala stampa dell’Iniziativa Rolex Maestro e Allievo:
rolexmentorprotege.com/en/pressroom/index.jsp
che comprende
• un’ampia scelta di foto in alta definizione con didascalie
• video (consultabili con quicktime e windows media)
• documentazione per la stampa (formato PDF) in arabo, cinese, francese, giapponese, inglese, italiano,
portoghese (Brasile), spagnolo e tedesco.
The Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative
P.O. Box 1311
1211 Geneva 26
Switzerland
Tel: +41 22 302 22 00
Fax: +41 22 302 25 85
Email: rmp@ rolex.com