iniziativa rolex maestro e allievo: scheda
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iniziativa rolex maestro e allievo: scheda
INIZIATIVA ROLEX MAESTRO E ALLIEVO: SCHEDA L’iniziativa Maestro e Allievo è un programma di incentivazione delle arti, ideato da Rolex e gestito da un’equipe della sede centrale di Ginevra, che si propone di individuare giovani di talento agli inizi della carriera per consentire loro di trascorrere un anno a stretto contatto con un esponente di spicco della propria disciplina. Storia e obiettivi Istituita da Rolex nel giugno del 2002, l’iniziativa Maestro e Allievo ha una scadenza biennale ed è giunta alla sua quinta edizione (2010-2011). Animata dalla volontà di fornire un aiuto all’eccellenza individuale, Rolex intende contribuire alla continuità delle arti dando a giovani artisti emergenti il tempo di imparare, di crescere e di creare. Modalità organizzative A ogni edizione del Programma, Rolex invita grandi personalità della danza, del cinema, della letteratura, della musica, del teatro e delle arti figurative a guidare nel loro cammino giovani talenti di riconosciuta capacità che si trovano agli inizi della loro carriera. In ognuna delle sei discipline del programma, un grande artista accetta, per il periodo di un anno, di assumere la funzione di Maestro nei confronti del proprio Allievo. Maestro e Allievo decidono di comune accordo come svolgere il loro lavoro. Selezione dei Maestri A scadenze biennali, un Comitato consultivo composto da personalità di chiara fama propone i nomi dei potenziali Maestri e si fa garante delle loro doti umane e artistiche. Una volta ottenuto l’assenso dei sei grandi artisti, Rolex elabora con loro il profilo dell’Allievo con il quale sono disposti a lavorare. Ogni Maestro riceve un onorario di $ 50 000. Selezione degli Allievi Sono nominate sei giurie esterne, una per ogni disciplina artistica, i cui membri siano qualificati per identificare i candidati potenziali. Per garantire l’imparzialità del loro operato, i membri delle Giurie mantengono un rigoroso anonimato. Le candidature vengono accettate soltanto previa segnalazione delle Giurie: ogni Giuria raccomanda un certo numero di candidati che vengono invitati da Rolex a presentare la propria domanda di partecipazione. Gli Allievi sono giovani artisti professionisti che non hanno ancora avuto l’opportunità di mettere in luce il loro eccezionale talento. Le Giurie esaminano tutte le candidature e selezionano una rosa ristretta di tre finalisti. Questa formula presenta notevoli vantaggi perché permette ai membri della Giuria di conoscere circa 20 giovani di talento che lavorano nella loro disciplina. Rolex organizza infine un incontro tra finalisti e Maestri a cui spetta la scelta definitiva dei propri Allievi. T h e R o l e x M e n t o r a n d P r o t é g é Art s I n iti a ti v e P.O. Box 1311 – CH-1211 Geneva 26 – Switzerland – Tel. +41 (0)22 302 22 00 – Fax +41 (0)22 302 25 85 – E-mail [email protected] rolexmentorprotege.com Anno di insegnamento Nell’arco di un anno, ogni Maestro trascorre con il proprio Allievo almeno sei settimane (in numerosi casi questo periodo si è rivelato molto più lungo). Il luogo e il calendario degli incontri vengono fissati di comune accordo. L’interazione fra Maestro e Allievo è molto flessibile e può variare dall’assistere al lavoro del Maestro a una vera e propria collaborazione per la realizzazione di un’opera specifica. Per ogni coppia Maestro/Allievo viene nominato un referente Rolex che ha il compito di garantire la necessaria assistenza logistica. Il programma incoraggia la nascita di un forte legame e di una collaborazione creativa fra Maestro e Allievo grazie a un’intensa interazione nel corso dell’anno di insegnamento. A conclusione del programma i partecipanti sono ospiti di Rolex in occasione di un evento durante il quale il lavoro degli Allievi ottiene un giusto riconoscimento e viene presentato al grande pubblico. Dotazione Ogni Allievo ottiene una borsa di studio di $ 25 000 nonché il rimborso delle spese di viaggio. Alla fine dell’anno di insegnamento, ogni Allievo può usufruire di un importo di $ 25 000 destinato alla creazione di una nuova opera d’arte, a una pubblicazione, a un’esibizione o all’organizzazione di un evento pubblico. Documentazione Per garantire la massima visibilità agli Allievi e al Programma, Rolex produce un’opportuna documentazione sull’anno di insegnamento. Una troupe cinematografica, un fotografo e un pubblicista, illustrano, sotto la guida del gruppo documentario Rolex, la collaborazione fra Maestri e Allievi. Il sito Internet rolexmentorprotege.com fornisce informazioni dettagliate in merito. Risultati Alla fine dell’anno di insegnamento Rolex resta in contatto con gli Allievi e segue con interesse la loro carriera. I risultati dell’interazione con il Maestro cambiano di volta in volta; citiamo fra i più significativi: un nuovo romanzo, una produzione teatrale, l’inizio di una carriera nel corpo di ballo del Maestro, un’effettiva collaborazione artistica. In ogni caso, Rolex ritiene che, per molti dei giovani artisti, il lavoro eseguito con i Maestri eserciterà effetti positivi anche negli anni futuri. Una comunità globale della cultura e delle arti Dall’istituzione dell’iniziativa Rolex nel 2002, 265 fra artisti ed eminenti personalità del mondo della cultura hanno partecipato al programma. Fra di essi vanno citati gli 80 membri del Comitato consultivo che hanno messo a disposizione le loro competenze nella selezione dei Maestri, e i 146 membri delle Giurie che hanno collaborato nella selezione degli Allievi. È nata così una comunità Rolex delle arti che abbraccia attualmente più di 40 paesi e la cui potenzialità si accresce costantemente. MAESTRI E ALLIEVI 2010-2011 Arti figurative Anish Kapoor, Maestro “Gli artisti non creano oggetti, creano mitologie”, ha affermato Anish Kapoor, uno dei più versatili e affermati artisti della sua generazione. Le opere di Kapoor, sublimi e provocatorie, sono esposte nei maggiori musei, nelle più importanti gallerie e sono entrate a far parte dell’arredo urbano di molte città. Nato a Bombay (India), Kapoor si è trasferito a Londra nel 1970. “Tornato in India nel 1979, mi resi conto che il lavoro eseguito presso la Scuola di Belle Arti di Chelsea e nel mio studio londinese era in stretta relazione con l’impressione visiva che avevo ricavato dal mio paese natale”, spiega l’artista riferendosi alla serie 1000 Names, oggetti scultorei ricoperti di pigmento puro (1979-1980). Entrato a far parte del gruppo New British Sculpture, Kapoor si guadagnò rapidamente una fama internazionale grazie a una personale tenuta a Parigi nel 1980. Le numerose esposizioni che si sono susseguite nel corso degli anni testimoniano l’evoluzione delle tecniche dell’artista e il crescente interesse per gli opposti (presenza – assenza, luce – buio) visibile nelle sue enigmatiche sculture. Vincitore del Premio Duemila alla Biennale di Venezia del 1990 e del prestigioso Turner Prize (1991), Kapoor è oggi conosciuto per le sue installazioni in grande scala e per una serie di lavori pubblici che coniugano arte e architettura. Fra di essi vanno ricordati Marsyas (2002, Turbine Hall of London’s Tate Modern); Cloud Gate (2004, Millennium Park, Chicago); Sky Mirror (2006, Rockefeller Center, Manhattan) e Temenos (2006, il primo dei cinque “Giganti”, che si ergeranno nella Tees Valley, Inghilterra). Retrospettive sulle opere di Kapoor sono state tenute presso la Royal Academy di Londra (2009) e per la prima volta (2010-2011) in India, paese natale dell’artista. Nel corso degli ultimi due anni, le sculture di Kapoor sono state esposte in numerosi musei, da Gerusalemme a New York. Nel 2011 le sue opere più recenti sono state presentate alla London Serpentine Gallery, all’esposizione “Monumenta” del Grand Palais di Parigi e alla Biennale di Venezia. La spirale di 115 metri che rappresenta gli anelli olimpici è stata prescelta come monumento per celebrare i Giochi Olimpici di Londra, che si terranno nel 2012. Una volta completata, sarà il più grande esempio di arte pubblica in Gran Bretagna. Nicholas Hlobo, Allievo “Nelle mie opere cerco di mettere in evidenza le mie origini. Sono sudafricano, consapevole delle mie radici, della mia identità e del retaggio coloniale del mio Paese”, afferma Nicholas Hlobo (1975). Laureatosi in Belle Arti nel 2002, presso l’allora Technikon Witwatersrand di Johannesburg, Hlobo ha immediatamente dato prova dell’unicità della sua visione artistica con esposizioni collettive e personali a Città del Capo, Roma e Boston. “Le idee che Hlobo ama esplorare sono dense e risolute come i punti metallici di cui si serve per unire i materiali tipici della sua arte: gomma, garza e carta”, osserva Kerryn Greenberg, assistente curatore del London’s Tate Modern. Proprio qui, nel 2008, Hlobo ha esposto, nella Galleria Livello 2, riservata agli artisti emergenti della scena internazionale, quattro opere intitolate Uhambo. L’uso di materiali evocativi è un tratto distintivo delle sculture e degli allestimenti di Hlobo che si ispira alla lingua e alla cultura Xhosa, un gruppo etnico di origine Bantu. Fra i più recenti riconoscimenti ottenuti dall’artista sudafricano vanno citati il prestigioso Premio per le arti figurative Standard Bank Young Artist (2009) e una nomination per il Future Generation Art Prize nel 2010. Hlobo ha esposto le sue opere alla Biennale di Liverpool nel 2010. Un’importante retrospettiva del suo lavoro è stata organizzata al Museo nazionale di Arte, Architettura e Design di Oslo e, nel 2011, le sue opere sono state esposte in tre occasioni alla Biennale di Venezia. Per Hlobo, il vero scopo della collaborazione Maestro – Allievo è la crescita: “Anish Kapoor mi ha messo alla prova, incutendomi il massimo rispetto, nel senso positivo del termine”. Cinema Zhang Yimou, Maestro Zhang Yimou è uno dei più noti cineasti dei nostri tempi, una personalità che da oltre vent’anni desta l’interesse del grande pubblico, in Cina e all’estero, con un’ampia filmografia che abbraccia generi diversi, dal dramma storico alla grande epopea delle arti marziali, e che illustra la capacità di affrontare le avversità, tipica del popolo cinese. Gli inizi di Zhang non sono stati dei più facili: da ragazzo lavorò come bracciante e operaio, venendo a contatto con gli strati più umili della popolazione. In quegli anni, il fotografo e cineasta in erba decise di vendere il proprio sangue – come raccontano con toni agiografici tutte le sue biografie – per acquistare la prima cinepresa. Ammesso infine all’Accademia nazionale del cinema di Pechino conobbe tutti coloro che costituiranno poi il gotha della Quinta Generazione dei cineasti cinesi e si diplomò nel 1982. Con un approccio controcorrente rispetto alla tradizione cinematografica del suo paese, Zhang si serve di sfondi sontuosi, colori accesi e personaggi femminili forti e vividamente delineati per la sua trilogia iniziale: Sorgo rosso (opera prima del 1988), Ju Dou (1990) e Lanterne rosse (1991), ritenuta una delle sue più importanti realizzazioni. Seguono La storia di Qui Ju (1992), Hero (2002), La foresta dei pugnali volanti (2004) e La maledizione del fiore d’oro (2006). I film di Zhang hanno ottenuto varie nomination agli Oscar e numerosissimi premi fra i quali il Leone d’Oro della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia e l’Orso d’Oro del Festival di Berlino. Zhang Yimou è stato uno dei finalisti al titolo di Uomo dell’anno 2008 di Time Magazine. Zhang, che ha anche curato la regia di opere di prosa e liriche, è internazionalmente noto come direttore delle cerimonie di apertura e chiusura della XXIX Olimpiade (Pechino 2008). I suoi film più recenti comprendono A Simple Noodle Story (2009), un remake di Sangue facile, opera prima dei fratelli Coen, e la commovente love story Under the Hawthorn Tree (2010). Zhang lavora attualmente a un soggetto dedicato all’eroismo femminile durante il massacro di Nanking del 1937. Nel 2010 la Yale University gli ha attribuito un dottorato in Belle arti. Steven Spielberg si è così espresso a proposito di Zhang Yimou: “È un genio creativo che con la sua visione del cinema ha alimentato il fascino che la Cina esercita sul mondo”. Annemarie Jacir, Allieva Annemarie Jacir (1974) regista e poetessa palestinese che vive in Giordania, è stata proclamata dalla rivista Filmmaker uno dei 25 volti nuovi del cinema indipendente. Questo onore le veniva tributato nel 2004, un anno dopo il conseguimento di una laurea in Belle Arti della Columbia University di New York. Co-fondatrice del Progetto Dreams of a Nation per lo sviluppo del cinema palestinese, Jacir è abilmente riuscita a svolgere una sottile analisi culturale e politica nel “documentario” like twenty impossibles (2003), ufficialmente selezionato per il Festival Internazionale del Cinema di Cannes. Salt of this Sea (2008), il primo lungometraggio di una regista palestinese, presentato in anteprima a Cannes, è stato il candidato della Palestina all’81° Academy Award per il miglior film straniero ed ha vinto il Premio Internazionale della Critica FIPRESCI. Jacir, sta ultimando la post-produzione di un nuovo lungometraggio, When I Saw You, la storia di un dodicenne alle prese con lo sviluppo, ispirata a Lanterne rosse, del Maestro Zhang Yimou. L’artista afferma: “Sono particolarmente sensibile alle opere che trattano dell’animo umano” e, riferendosi al Maestro Zhang Yimou: “Ha uno stile inconfondibile, molto diverso dal mio. Per questo l’anno di insegnamento appena trascorso si è rivelato particolarmente interessante”. Siti Internet: whenisawyou.com philistinefilms.org Danza Trisha Brown, Maestro Per oltre 40 anni la straordinaria coreografa americana Trisha Brown ha spinto la danza contemporanea ai suoi limiti estremi cambiando, con un approccio assolutamente inedito, le nozioni stesse di luce, spazio, gravità, geometria, tecnologia e percezione dello spettacolo. “Sto cercando di raggiungere la danza perfetta, questo è ciò che mi spinge all’innovazione”, spiega l’artista. La volontà di investigare la natura del movimento può essere attribuita in parte a un’infanzia passata nelle regioni rurali dello Stato di Washington (quando la giovane Brown si divertiva, come tutti i bambini, ad arrampicarsi sugli alberi) ma soprattutto all’influsso dei maggiori ballerini e coreografi contemporanei che l’artista americana conobbe studiando danza all’università. Nel 1962, Trisha Brown fu cofondatore del teatro d’avanguardia Judson Dance e, otto anni più tardi, diede vita alla Trisha Brown Company, il famoso ensemble newyorkese di cui è tuttora alla guida. Fra le sue prime realizzazioni vanno ricordati un vero e proprio studio sulla gravità, Man Walking Down the Side of a Building (1970), il cui protagonista indossava un’imbracatura da rocciatore, e un’opera tuttora rappresentata, Set and Reset (1983), con costumi e scene realizzate da un collaboratore di lunga data del gruppo, Robert Rauschenberg, e con musiche di Laurie Anderson. Nel 1998, la Brown firmò la coreografia della sua prima opera lirica, l’Orfeo di Monteverdi, acclamata dal New York Times per la sua “visione innovativa e l’audacia delle scelte”. Con le sue creazioni, fra le quali I love my robots (2007), Trisha Brown continua a esercitare un forte influsso sulla danza moderna. Nell’ottobre del 2011 l’artista americana ha presentato una selezione dei suoi classici, e di opere più recenti, al Teatro Chaillot di Parigi. La Trisha Brown Company continua ad esibirsi nei templi della danza, dal Dance Theater Workshop di New York all’Opéra Théâtre di Avignon. Famosa per le sue proposte innovative, dichiaratamente interdisciplinari, la Brown è nota anche nel mondo delle arti figurative: nel 2007, il Walker Art Center di Minneapolis ha proposto The Year of Trisha, una produzione che coniuga tele, disegni e numeri di danza della grande coreografa. Nel 2009 la Brown ha tenuto la sua prima personale a New York. Trisha Brown è stata la prima coreografa a ottenere l’ambito MacArthur Foundation Fellowship e, nel 2004, ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore delle Arti e delle Lettere del governo francese. Recentemente le è stato assegnato il Capezio Dance Award, attribuito ad artisti che, con il loro lavoro, contribuiscono al rispetto, al riconoscimento e alla distinzione della danza. Il suo lavoro è documentato in molti libri, film e periodici. Lee Serle, Allievo Con un dono naturale per la danza e alle sue prime esperienze di coreografo, Lee Serle (1981) è un interprete molto richiesto in Australia, suo paese natale. Dopo aver ottenuto il diploma di danza della prestigiosa Accademia di Belle Arti di Melbourne (Victorian College of the Arts), Serle iniziò, nel 2003, a collaborare con numerose compagnie cittadine, fra le quali Lucy Guerin Inc e Chunky Move, esibendosi in tournée nazionali e internazionali. Fra le sue realizzazioni come coreografo vanno ricordate A Little Murky, uno spettacolo sperimentale in scala ridotta imperniato su una sottile caratterizzazione del personaggio e su un vigoroso stile teatrale, e I’m in Love, presentato al Next Wave Festival di Melbourne. L’artista australiano è convinto che la partecipazione all’Iniziativa Maestro e Allievo sia stata “una di quelle opportunità che si presentano una sola volta nella vita”, grazie alla quale sono cresciuto, come ballerino e coreografo, sotto la guida di una personalità di primissimo piano come Trisha Brown. “È stato elettrizzante contribuire al lavoro di Trisha. Mi ha riportato al movimento puro, alla sua comprensione e alla sua bellezza. Ed ho capito quanto la danza sia un’esperienza incredibile”. Dopo l’anno di insegnamento Serle pensa di indirizzare la sua carriera alla coreografia. Letteratura Hans Magnus Enzensberger, Maestro Negli ultimi cinquant’anni Hans Magnus Enzensberger, poeta tedesco e autore di oltre 50 opere, si è guadagnato, con i suoi saggi, la reputazione di intellettuale controcorrente e di illustre opinionista europeo. Il gran numero di poesie, romanzi, pièce teatrali e interventi ribadisce i temi più cari al prolifico scrittore, redattore, traduttore e filosofo: l’ingiustizia sociale e l’oppressione dei popoli. Enzensberger ha studiato letteratura e filosofia in varie università tedesche e alla Sorbona, dove ha conseguito un dottorato nel 1955. Ha trascorso lunghi periodi all’estero prima di tornare definitivamente in Germania alla fine degli anni ‘60. Il suo debutto letterario è legato a una raccolta di poesie seguita da Museum der modernen Poesie (Museo della poesia moderna, 1960), un’antologia che comprende 350 composizioni da lui stesso raccolte e tradotte in 16 lingue. Blindenschrift, (Scrittura Braille), la sua terza raccolta di poesie gli valse, nel 1963, l’ambito premio letterario Georg Büchner. Dopo dieci anni (1965-1975) dedicati alla pubblicazione della rivista politica Kursbuch, Enzensberger è tornato alla lirica con la raccolta Mausoleum: 37 Balladen aus der Geschichte des Fortschritts (Mausoleo: 37 ballate dalla storia del progresso) e con la celebre poesia-volume La fine del Titanic (1978). Negli anni ‘80 Enzensberger fondò il mensile TransAtlantik e iniziò la pubblicazione della famosa collana Die Andere Bibliothek (L’altra biblioteca) che conta oggi 250 titoli. Da allora, Enzensberger, autore dalla cultura enciclopedica le cui opere sono state tradotte in 40 lingue, continua a dedicarsi con successo a molteplici generi letterari, dal romanzo alla saggistica. Ha pubblicato anche un libro per bambini (Il mago dei numeri) dove il mondo della matematica diventa fantasioso come una fiaba. Le sue ultime opere, pubblicate in inglese, comprendono la biografia The Silences of Hammerstein (2009), la raccolta di poesie A History of Clouds (2010) e la non fiction Fatal Numbers: Why Count on Chance (2011). Enzensberger ha ottenuto il prestigioso Premio spagnolo Principe delle Asturie per la comunicazione e le scienze umane (2002), il Sonning Prize – premio dedicato ai grandi della cultura europea – dell’Università di Copenaghen (2009) “per la determinazione con cui affronta le più brucianti questioni dei nostri tempi” e il Premio alla carriera Griffin Poetry per le sue raccolte di poesie. Tracy K. Smith, Allieva Nuova e sorprendente voce della poesia americana, Tracy K. Smith (1972) si è messa in luce per la forte vena creativa con cui affronta temi quali il senso della perdita e l’impegno politico. Ha studiato alla Harvard University e alla Columbia University per poi svolgere varie attività in qualità di docente a Stanford. Nel 2005, è stata nominata professore associato di Scrittura creativa a Princeton. Ha pubblicato due antologie che hanno suscitato molto interesse da parte della critica: The Body’s Question (2003), con la quale ha vinto il premio Cave Canem per la migliore opera prima di una scrittrice afro-americana, e Duende (2007), cui è stato attribuito il premio James Laughlin dell’Accademia dei poeti americani. Nel maggio 2011 è stata pubblicata Life on Mars, la terza raccolta di poemi “in gran parte elegiaci” cui è stata tributata un’eccellente accoglienza. Durante l’anno di insegnamento Tracy K. Smith si è dedicata alla stesura di una biografia. Dice del suo Maestro: “Hans Magnus Enzensberger mi ha aiutata a pensare in un modo che esula dalla poesia, a considerare la scrittura in termini di personaggi. Grazie a questa esperienza ho valicato un confine, acquisendo una maggiore consapevolezza di me stessa come scrittrice. Il fatto di lavorare con qualcuno che vanta un’esperienza di anni e anni è un dono incredibile, che ha cambiato la mia vita”. Musica Brian Eno, Maestro Nonostante ami descrivere se stesso come “musicista non musicista”, Brian Eno ha profondamente segnato il mondo della musica (dal rock alla tecno) collaborando, negli ultimi 40 anni, con i maggiori interpreti della scena mondiale quali Bowie e Bono. Nel corso della sua carriera questo produttore, compositore, cantante, teorico, artista multimediale e innovatore tecnologico ha creato ciò che lui stesso denomina “musica per ambienti”. “Sono un pittore che si esprime con i suoni”, afferma. Affascinato dal doo-wop e dal rock ‘n’ roll trasmesso dalle emittenti militari della US Air Force stanziate a Suffolk, la contea inglese di cui è originario, il giovane Eno si iscrisse a una scuola di belle arti i cui insegnanti stimolarono la sua creatività mettendo costantemente in discussione le idee tradizionaliste. In quegli anni Eno iniziò a sperimentare le possibilità che offrivano i registratori a nastro, il suo primo strumento musicale. All’inizio degli anni ‘70 l’artista britannico divenne famoso come tastierista (indossava un costume di piume di pavone ed esibiva uno sgargiante cerone) del mitico gruppo Roxy Music. Lasciò il gruppo, dopo la pubblicazione del suo secondo album, per dedicarsi ai suoi “paesaggi sonori”. I primi brani di rilievo comprendono No Pussyfooting (1973), caratterizzato da una colonna sonora sincronizzata a ritardo, e il primo lavoro come compositore unico, Here Come the Warm Jets (1974). Probabilmente l’aspetto più innovativo della produzione di Eno è la musica ambientale che ha lo scopo di dissociare la percezione dell’ascoltatore dall’ambiente circostante. Questo nuovo tipo di sound venne introdotto, per la prima volta, in Discreet Music (1975), registrato con una propria etichetta (Obscure Records), e perfezionato con Music for Airports (1978). Eno ha lavorato con Paul Simon, gli U2, i Coldplay e altri musicisti ed ha composto musica per numerose produzioni, fra le quali la colonna sonora del film di Peter Jackson Amabili resti (The Lovely Bones). L’installazione 77 Million Paintings in cui una sequenza di forme e colori, basata su 300 immagini da lui disegnate che si ricollocano in un numero infinito di variazioni, ha illuminato le iconiche vele dell’Opera House di Sydney (2009). Nel 2010 Eno è stato guest curator del Brighton Festival in Inghilterra. Ha pubblicato un album come solista, Small Craft on a Milk Sea, seguito, più recentemente, da Drums Between The Bells, in collaborazione con il poeta Rick Holland. In qualità di fondatore e direttore della Long Now Foundation, Eno educa il pubblico al futuro della nostra società. Ben Frost, Allievo Compositore, produttore e musicista australiano, Ben Frost (1980) è noto per i suoi brani avvincenti, sconcertanti, inquietanti, capaci di esprimere tutta la bellezza della grande musica. Nel 2005, dopo essersi laureato in Belle Arti all’Università di Melbourne, Frost si trasferì agli antipodi della sua terra natale, a Reykjavik, in Islanda, dove prese parte alla fondazione di una nuova etichetta discografica, la Bedroom Community. Il suo stile, che sfida tutti i generi conosciuti, risente dell’influsso del Minimalismo classico, del Punk Rock e del Metal e si è dichiarato prepotentemente in tre album che hanno ricevuto un’ottima accoglienza dalla critica: Steel Wound (2003), Theory of Machines (2007) e By the Throat (2009). Convinto assertore dell’interdisciplinarietà, Frost ha lavorato con noti coreografi quali Gideon Obarzanek, Erna Ómarsdottír e Wayne McGregor, e con artisti delle tendenze più disparate quali Amiina, Tim Hecker, Nico Muhly e Björk. Recentemente ha ultimato la partitura per una produzione della Random Dance Company, Flesh in the Age of Reason, ed ha scritto una nuova colonna sonora per il classico film di Tarkovskij, Solaris. “Condividiamo la stessa passione per il mondo che si estende al di là della musica e dell’arte”, afferma Frost riferendosi al suo Maestro. “Mi sono immediatamente sentito in sintonia con Eno, come se ci conoscessimo da lungo tempo”. Ben Frost ha composto la colonna sonora del film Sleeping Beauty (2011), scritto e diretto da Julia Leigh, già allievo dell’iniziativa Rolex. Sito Internet: ethermachines.com Teatro Peter Sellars, Maestro Regista di prosa e di opera lirica, nonché direttore di festival, Peter Sellars è noto in tutto il mondo per le sue audaci interpretazioni dei grandi classici e per i progetti che, in trent’anni di carriera, ha portato a termine con i più grandi artisti del nostro tempo. “La parola d’ordine delle produzioni del XXI secolo sarà creatività e collaborazione”, afferma il regista americano. All’età di 10 anni Sellars entrò in contatto con il mondo delle marionette presso il Teatro Lovelace di Pittsburgh. Dopo gli studi di arte drammatica ad Andover e ad Harvard e dopo numerosi soggiorni in Francia, Giappone, Cina e India, ha proposto straordinarie riedizioni di grandi classici del teatro e della musica: Shakespeare, Brecht, Gershwin, Mozart, Haendel e Bach. A 25 anni ottenne il MacArthur Prize Fellowship e l’anno successivo venne nominato direttore dell’American National Theater presso il Kennedy Center di Washington. La sua concezione dello spettacolo è stata profondamente influenzata dalla collaborazione con The Wooster Group, Jean-Luc Godard (Re Lear), il National Theatre of the Deaf e l’ensemble Emmanuel Music di Boston. Nel 1987, Nixon in China (musiche di John Adams, testi di Alice Goodman e coreografia di Mark Morris) proponeva una visione contemporanea della lirica come forza trainante per la nuova generazione. I progetti realizzati con John Adams comprendono opere come Doctor Atomic e The Death of Klinghoffer. Vanno segnalate le realizzazioni di melodrammi di Kaija Saariaho e Amin Maalouf, Osvaldo Golijov e David Henry Hwang, nonché di Tan Dun, e opere sulle musiche di Messiaen, Ligeti, Hindemith e Kurtág. Nei suoi lavori teatrali Sellars impiega il greco classico, il sanscrito, il cinese e l’inglese di Shakespeare per mettere in luce e illustrare le problematiche dell’ingiustizia sociale, del ricorso alla guerra, dei conflitti generazionali e razziali, delle pari opportunità, della schiavitù nel mondo contemporaneo e della situazione di profughi e rifugiati. Sellars ha diretto festival assolutamente innovativi a Los Angeles, Adelaide, Venezia e Vienna. “Resident curator” del Telluride Film Festival e docente di Arti e Culture del Mondo presso l’Università della California (UCLA), Sellars ha ottenuto il Premio Erasmus per contributi alla cultura europea (1998) ed è membro dell’Accademia Americana della Arti e delle Scienze. Nel 2011, Sellars ha diretto, per la Metropolitan Opera di New York una produzione di Nixon in China che è stata trasmessa in molte sale cinematografiche di tutto il mondo. Ha inoltre curato per la Lyric Opera di Chicago una versione, ambientata nell’America dei nostri tempi, dell’Hercules di Handel. Per il Cultural Olympiad festival, che si terrà a Londra nel 2012, sta collaborando con la scrittrice Toni Morrison, Premio Nobel e già Maestro Rolex, e con la cantante malinese Rokia Traoré ad un’opera ispirata al personaggio shakespeariano di Desdemona. Maya Zbib, Allieva Da oltre 10 anni, l’attrice, scrittrice e aspirante regista libanese Maya Zbib (1981) attira l’attenzione dei critici interpretando i ruoli più svariati con sottile introspezione. Lavorando su generi diversi, l’artista riesce a gettare un ponte fra teatro e spettacolo, coniugando i due elementi con una serie di differenti tecniche di recitazione. Titolare di una laurea magistrale in Teatro dell’Università Goldsmiths di Londra (2007), Zbib ha scritto e interpretato diversi monologhi, fra i quali The Music Box, uno spettacolo ambientato in nuclei abitativi e presentato a numerosi festival internazionali. Attualmente l’attrice libanese è co-direttrice della Zoukak Theatre Company and Cultural Association di Beirut (di cui ha contribuito alla fondazione nel 2006) ed è docente presso l’Istituto di Belle Arti dell’Università del Libano. Nel 2009, è stata invitata a partecipare al programma Cultural Leadership International del British Council. Convinta che il teatro debba avere un impatto sulla società, Zbib afferma: “Trovo una grande fonte di ispirazione nell’idea, propugnata da Peter Sellars, che il teatro sia una forza trainante del cambiamento sociale”. Durante l’anno di insegnamento Maya Zbib e Peter Sellars hanno studiato le rispettive opere teatrali – e quelle di altri autori – nella Repubblica Democratica del Congo, a Chicago ed a Beirut, aprendo la strada a un forte e duraturo sodalizio professionale. Sito Internet: zoukak.org L’IMPATTO DELL’INIZIATIVA ROLEX PER LE ARTI Un decennio di collaborazione e creatività Nel 2002 Rolex istituiva il programma Maestro e Allievo per promuovere artisti di talento agli inizi di una brillante carriera. L’Iniziativa Rolex non attribuisce borse di studio o premi ma persegue un altro obiettivo, di valore inestimabile, che consiste nel mettere fianco a fianco giovani emergenti e Maestri di tutto il mondo finanziando un anno di collaborazione creativa. Nel corso degli ultimi dieci anni, l’Iniziativa Rolex ha mediato il contatto di 58 fra Maestri ed Allievi in sei discipline istituzionali: danza, cinema, letteratura, musica, teatro e arti figurative. Questo scambio interculturale e intergenerazionale ha esercitato un forte impatto sulla comunità artistica globale: grazie all’insegnamento dei loro Maestri, i giovani artisti acquistano una maggiore fiducia nella propria visione creativa e donano al mondo nuove opere. Un trampolino di lancio L’iniziativa Rolex porta alla ribalta giovani artisti facendoli conoscere alla comunità internazionale. L’insegnamento e l’influsso dei Maestri dà agli Allievi un’opportunità unica per raggiungere una maggiore consapevolezza e visibilità. • L’artista concettuale uruguaiano Alejandro Cesarco, Allievo di John Baldessari (2006-2007), ha vinto il prestigioso premio Baloise della quarantaduesima edizione di Art Basel ed ha rappresentato l’Uruguay alla Biennale di Venezia 2011. • La regista di teatro sudafricana Lara Foot, Allievo del regista britannico Sir Peter Hall (2004-2005), ha sviluppato una collaborazione con drammaturghi del suo paese e, prima rappresentante di sesso femminile a divenire direttore amministrativo ed artistico del Cape Town’s Baxter Theatre Centre, sta curando programmi innovativi destinati ad attirare una nuova audience. • Il ballerino togolese Anani Dodji Sanouvi, Allievo della coreografa belga Anne Teresa De Keersmaeker (2006-2007), sta lanciando un centro sperimentale in Togo e sviluppando una nuova forma di danza che coniuga elementi del balletto contemporaneo occidentale e della tradizione africana. • Il direttore d’orchestra spagnolo Josep Caballé-Domenech, Allievo del Maestro inglese Sir Colin Davis (2002-2003), è stato nominato nel maggio 2011, direttore della Colorado Springs Philharmonic. Relazioni durature Nonostante Rolex finanzi la collaborazione fra Maestri e Allievi per un periodo di 12 mesi, molti artisti coinvolti nel programma continuano a discutere delle proprie realizzazioni, ad assistere alle rispettive opere ed a collaborare a progetti artistici anche a conclusione dell’anno di insegnamento. • La cineasta argentina Celina Murga, Allievo di Martin Scorsese (2008-2009), sta lavorando alla sua terza opera. Scorsese è intervenuto sulle varie versioni della sceneggiatura ed ha accettato il ruolo di produttore esecutivo attirando l’interesse di finanziatori di tutto il mondo. • La mezzo soprano canadese Susan Platts, Allievo di Jessye Norman (2004-2005), ha lavorato nel 2010 con il soprano americano per affinare la propria interpretazione di Under the Watchful Sky, un’opera realizzata grazie al contributo di $ 25 000 dell’Iniziativa Rolex. Collaborazioni Le decine di artisti che hanno partecipato all’iniziativa in qualità di Maestri o Allievi e le centinaia di operatori culturali che hanno fatto parte dei Comitati consultivi e delle Giurie hanno costituito nel corso degli anni una comunità globale delle arti. Alcuni hanno creato nuove opere durante o dopo l’anno di insegnamento e Maestri e Allievi di diverse edizioni hanno preso contatto fra di loro per realizzare progetti interdisciplinari. • Il ballerino, coreografo e artista multimediale americano Jason Akira Somma, Allievo del coreografo ceco Jiří Kylián (2008-2009), è entrato in contatto con il regista di teatro e Maestro Rolex Robert Wilson (teatro, 2002-2003). Quest’ultimo ha invitato Somma a unirsi, durante i mesi estivi, alla troupe del Watermill Center per la preparazione di quattro cortometraggi di cui Somma è coreografo e regista. I quattro filmati sono stati presentati al Guggenheim di New York. • La scrittrice e regista cinematografica australiana Julia Leigh, Allievo della scrittrice americana Toni Morrison (2002-2003), ha commissionato all’Allievo (musica) Ben Frost la colonna sonora del suo primo film, Sleeping Beauty, presentato in prima visione alla selezione ufficiale del Festival di Cannes 2011. • Il compositore e cantante honduregno Aurelio Martínez, Allievo del cantante, compositore e produttore senegalese Youssou N’Dour (2008-2009), ha pubblicato nel 2011 il suo secondo album, Laru Beya che si ispira alla tradizione Garifuna, di cui Martínez si è nutrito durante la sua infanzia, e ai ritmi senegalesi che il giovane artista ha imparato nella patria del suo Maestro. N’Dour interpreta due brani del nuovo album. Trasmissione della cultura Gli Allievi dell’iniziativa Rolex esprimono spesso gratitudine per l’opportunità che viene loro offerta di seguire gli insegnamenti di un grande della propria disciplina. Gli Allievi delle precedenti edizioni stanno ora iniziando a lavorare con altri giovani artisti, portando avanti quella forma di collaborazione e quello scambio intergenerazionale che contraddistingue l’iniziativa Rolex Maestro e Allievo. • La regista di teatro britannica Selina Cartmell (Allievo dell’americana Julie Taymor nel 2006-2007) elargisce i suoi insegnamenti alla giovane regista irlandese Rosemary McKenna nell’ambito di un programma di apprendimento istituito al Samuel Beckett Theatre di Dublino. Cartmell commenta così la sua esperienza: “Rosemary ha guadagnato molto da questa opportunità come testimonia il lusinghiero risultato della sua più recente produzione. L’insegnamento si è rivelato utile anche per me perché avevo qualcuno con cui confrontarmi nel corso delle prove”. • Il ballerino e coreografo etiope Junaid Jemal Sendi, Allievo del coreografo giapponese Saburo Teshigawara (2004-2005), è diventato una vera guida artistica per altri giovani ballerini della compagnia di ballo etiope Adugna Dance Company, di cui è membro e co-manager dal 1996. Per ulteriori informazioni: rolexmentorprotege.com MAESTRI E ALLIEVI 2002-2011 Danza Trisha Brown (Stati Uniti) Lee Serle (Australia) (2010-2011) Jiří Kylián (Repubblica Ceca) Jason Akira Somma (Stati Uniti) (2008-2009) Anne Teresa De Keersmaeker (Belgio) Anani Dodji Sanouvi (Togo) (2006-2007) Saburo Teshigawara (Giappone) Junaid Jemal Sendi (Etiopia) (2004-2005) William Forsythe (Stati Uniti) Sang Jijia (Cina) (2002-2003) Zhang Yimou (Cina) Annemarie Jacir (Territori palestinesi) (2010-2011) Martin Scorsese (Stati Uniti) Celina Murga (Argentina) (2008-2009) Stephen Frears (Gran Bretagna) Josué Méndez (Perù) (2006-2007) Mira Nair (India) Aditya Assarat (Thailandia) (2004-2005) Hans Magnus Henzensberger (Germania) Tracy K. Smith (Stati Uniti) (2010-2011) Wole Soyinka (Nigeria) Tara June Winch (Australia) (2008-2009) Tahar Ben Jelloun (Marocco) Edem Awumey (Togo) (2006-2007) Mario Vargas Llosa (Perù) Antonio García Ángel (Colombia) (2004-2005) Toni Morrison (Stati Uniti) Julia Leigh (Australia) (2002-2003) Cinema (dal 2004) Letteratura Musica Brian Eno (Gran Bretagna) Ben Frost (Australia) (2010-2011) Youssou N’Dour (Senegal) Aurelio Martínez (Honduras) (2008-2009) Pinchas Zukerman (Israele) David Aaron Carpenter (Stati Uniti) (2006-2007) Jessye Norman (Stati Uniti) Susan Platts (Canada) (2004-2005) Sir Colin Davis (Gran Bretagna) Josep Caballé-Domenech (Spagna) (2002-2003) Peter Sellars (Stati Uniti) Maya Zbib (Libano) (2010-2011) Kate Valk (Stati Uniti) Nahuel Perez Biscayart (Argentina) (2008-2009) Julie Taymor (Stati Uniti) Selina Cartmell (Gran Bretagna) (2006-2007) Sir Peter Hall (Gran Bretagna) Lara Foot (Sudafrica) (2004-2005) Robert Wilson (Stati Uniti) Federico León (Argentina) (2002-2003) Anish Kapoor (Gran Bretagna) Nicholas Hlobo (Sudafrica) (2010-2011) Rebecca Horn (Germania) Masanori Handa (Giappone) (2008-2009) John Baldessari (Stati Uniti) Alejandro Cesarco (Uruguay) (2006-2007) David Hockney (Gran Bretagna) Matthias Weischer (Germania) (2004-2005) Álvaro Siza (Portogallo) Sahel Al-Hiyari (Giordania) (2002-2003) Teatro Arti figurative COMITATO CONSULTIVO Nina Ananiashvili Alfonso Cuarón fu Pierre Audi Guy Darmet Gary Graffman Ariel Dorfman Cynthia Gregory Tahar Ben Jelloun Martin T: son Engstroem Agnes Gund Manuel Borja-Villel Nuruddin Farah Cai Guo-Qiang André Brink Gian Arturo Ferrari Sir Peter Hall Trisha Brown William Forsythe Geraldine James Jonathan Burrows Jane Friedman Joseph Kalichstein Donna Antonia S. Byatt Jonathan Galassi Anish Kapoor Peter Carey Frank Gehry Alex Katz Carolyn Carlson Amitav Ghosh Marthe Keller Christo e fu Jeanne-Claude Gilberto Gil Angélique Kidio Alain Coblence fu ballerina regista fu Pina Bausch coreografa e ballerina romanziere, poeta, saggista storico dell’arte e direttore di museo scrittore coreografa e ballerina coreografo e interprete cineasta animatore culturale, danza scrittore animatore culturale, musica scrittore, soggettista e traduttore editore coreografo pubblicista scrittrice, novellista e critica letteraria pubblicista, traduttore, poeta scrittore coreografa e ballerina arti figurative avvocato e filantropo María de Corral curatrice e critica d’arte architetto romanziere e saggista cantante, compositore e chitarrista Charlie Gillett presentatore radiofonico, autore e produttore musicale Osvaldo Golijov compositore Paul Gottlieb redattore e pubblicista pianista e docente prima ballerina collezionista e filantropa arti figurative regista di teatro lirico e drammatico attrice di cinema, televisione e teatro pianista arti figurative arti figurative attrice e regista di teatro lirico cantante e compositrice Jiří Kylián coreografo Elisabeth LeCompte regista di teatro Reynold Levy Jessye Norman Alistair Spalding Harvey Lichtenstein Michael Ondaatje Thomas Struth Cho-Liang Lin Gabriel Orozco Hiroshi Sugimoto Lin Zhaohua Giuseppe Penone Julie Taymor Sir Neville Marriner Julia Peyton-Jones Frances McDormand Aidan Quinn filantropo e produttore animatore culturale, spettacolo violinista regista di teatro direttore d’orchestra attrice soprano romanziere e poeta arti figurative arti figurative curatrice attore di cinema, televisione e teatro Sonny Mehta fu Joseph V. Melillo Eve Ruggieri fu Anthony Carlos Saura pubblicista animatore culturale, danza e teatro Minghella regista cinematografico, produttore e scrittore Yoko Morishita prima ballerina fu Elizabeth Murray pittrice Ivan Nabokov pubblicista Mira Nair cineasta Claude Nobs direttore di festival musicali Cees Nooteboom romanziere e poeta Lynn Redgrave attrice di cinema, televisione e teatro animatrice culturale, musica scrittore e regista cinematografico Peter Sellars regista di teatro lirico e drammatico Sir Nicholas Serota direttore di museo e curatore Fiona Shaw attrice Anna Deavere Smith artista teatrale Valerie Solti scrittrice, filantropa Wole Soyinka scrittore produttore culturale, danza fotografo fotografo regista di cinema, teatro lirico e drammatico Jennifer Tipton lighting designer José van Dam basso – baritono Robert Wilson artista di teatro ROLEX INSTITUTE Incoraggiamento dell’eccellenza individuale grazie a iniziative filantropiche e di formazione Sorretta da un incrollabile spirito pionieristico e famosa per le numerose innovazioni nel campo dell’orologeria, Rolex SA è divenuta un simbolo mondiale di eccellenza. I valori del marchio – qualità, know-how e capacità individuali – sono presenti in tutte le sue realizzazioni. Rolex ha istituito un legame diretto con personalità rappresentative della nostra epoca e, fin dagli inizi, ha sostenuto uomini e donne che hanno dato prova di intraprendenza in molti ambiti di ricerca. Il Rolex Institute abbraccia questa filosofia. Punto di incontro di una serie di programmi filantropici, di sponsoring e formazione, si pone l’obiettivo di individuare l’eccellenza fornendo un notevole contributo al progresso dell’umanità. Un gruppo di ricerca e coordinamento, presso la sede mondiale di Ginevra cura le attività dell’Istituto fra le quali: I Rolex Awards for Enterprise, banditi per la prima volta nel 1976 per celebrare il 50° anniversario del Rolex Oyster (il primo orologio da polso impermeabile), incoraggiano uomini e donne che intraprendono programmi destinati a garantire il benessere dell’umanità. I Premi vengono conferiti a persone lungimiranti di tutto il mondo che hanno concepito progetti innovativi per il progresso e per l’avanzamento delle conoscenze in cinque grandi aree disciplinari: Scienza e salute, Tecnologie applicate, Esplorazione e scoperte, Ambiente e Patrimonio culturale. Nel 2010, l’iniziativa è stata estesa a giovani di età compresa fra i 18 e i 30 anni, istituendo i Rolex Awards for Enterprise – Progetto Giovani. Le due varianti dei Premi Rolex si tengono alternativamente ogni due anni. L’iniziativa Rolex Maestro e Allievo permette ad artisti emergenti di lavorare per un anno a stretto contatto con uno dei massimi rappresentanti della propria disciplina. Dalla sua istituzione, nel 2002, questo programma ha dato vita a una grande comunità internazionale delle arti. Il Rolex Institute partecipa inoltre ad attività di formazione avanzata nel settore dell’orologeria e della tecnologia in generale. La società ginevrina è, ad esempio, il maggior finanziatore privato del Rolex Learning Center, recentemente istituito presso il Politecnico federale di Losanna (EPFL) in Svizzera. Le scuole di orologeria fondate da Rolex in Pennsylvania, a Tokyo e a Mumbai (Bombay) sono destinate a preparare i professionisti di domani formandoli per le più severe esigenze del mondo dell’industria. Dopo il periodo di istruzione, i diplomati non sono tenuti a lavorare per Rolex. ULTERIORI INFORMAZIONI: FOTO, VIDEO, DOCUMENTI Per ulteriori informazioni, foto, video e documenti sull’Iniziativa Rolex Maestro e Allievo sono disponibili: Il sito: rolexmentorprotege.com che comprende esaurienti informazioni sul programma, biografie dei Maestri e degli Allievi e una serie di interviste. La sala stampa dell’Iniziativa Rolex Maestro e Allievo: rolexmentorprotege.com/en/pressroom/index.jsp che comprende • un’ampia scelta di foto in alta definizione con didascalie • video (consultabili con quicktime e windows media) • documentazione per la stampa (formato PDF) in arabo, cinese, francese, giapponese, inglese, italiano, portoghese (Brasile), spagnolo e tedesco. The Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative P.O. Box 1311 1211 Geneva 26 Switzerland Tel: +41 22 302 22 00 Fax: +41 22 302 25 85 Email: rmp@ rolex.com