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NAZ/CT/22/2010 XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX Periodico di informazione del Comune di Mirandola · Anno 18 · numero 10 · maggio 2012 Mirandola si interroga sul futuro delle attività come strumento educativo Il mercato contadino sarà settimanale La parola passa agli sportivi Martedì 29 maggio in Sala Granda il primo Forum dello Sport Anche Mirandola avrà il suo mercato contadino settimanale. L’iniziativa si svolgerà tutti i mercoledì a partire dal 30 maggio dalle ore 8 alle 13, in piazza Costituente. Il mercato contadino della seconda domenica del mese rimarrà invece attivo fino alla fine del 2012. «L’iniziativa – spiega l’Assessore agli Interventi Economici Roberto Ganzerli – è stata voluta dall’Amministrazione comunale in stretta collaborazione con gli agricoltori che oggi gestiscono il mercato della seconda domenica del mese e di concerto con le Associazioni di categoria dell’agricoltura e del commercio. Questo mercato – continua Ganzerli – ha come scopo la valorizzazione e promozione delle produzioni tipiche del territorio, con particolare riguardo alle produzioni biologiche. Inoltre, promuovendo le occasioni di incontro fra imprenditori agricoli locali e consumatori, si persegue il duplice obiettivo di sostenere le imprese del settore e garantire la trasparenza rispetto a provenienza, freschezza e qualità dei prodotti. Tramite la riduzione della catena distributiva, si auspica un effetto positivo sui prezzi al consumo dei prodotti agricoli e loro trasformati nonché sull’inquinamento atmosferico derivante dal trasporto delle merci. Il mercato contadino – conclude l’Assessore – si inserisce poi nel contesto di valorizzazione del centro storico di Mirandola, visto che può essere un valore aggiunto per le attività che già operano nel centro». Nei giorni scorsi il Consiglio comunale di Mirandola ha approvato con i voti favorevoli di tutte le forze politiche, con la sola astensione della Lega Nord, il progetto del mercato contadino. Martedì 29 maggio si svolgerà a Mirandola presso la Sala Granda del Municipio il Forum dello Sport. Si comincia alle 18,30 con gli interventi di Massimo Mezzetti, Assessore regionale allo Sport, Stefano Vaccari, Assessore provinciale allo Sport ed Enrico Dotti, Assessore comunale allo Sport. Alle 20 è previsto un rinfresco e alle 20,45 sarà presentato il libro: “Un secolo di calcio a Mirandola” di Alberto Bombarda e Massimo Bruno, che ha il patrocinio ed il contributo, tra gli altri, del Comune. Sono previsti interventi di diversi rappresentanti del mondo sportivo mirandolese. Chiude l’iniziativa il Sindaco di Mirandola Maino Benatti. «Il Forum dello sport è un luogo di dibattito che deve diventare uno strumento di confronto per le associazioni sportive e per tutti gli appassionati di sport che abitano a Mirandola o comunque nell’Area Nord – ha dichiarato l’Assessore allo Sport e Vicesindaco Enrico Dotti – Un tandem di sportivi “doc” mirandolesi l’auspicio è che divenga un metodo condiviso tra tutte le categorie sociali che credono nella pratica sportiva come importante strumento educativo e formativo». Programma a pag. 31 ULTRA 64ENNI La salute e la qualità della vita: indagini a Cavezzo e Mirandola Ha preso avvio nei giorni scorsi la seconda indagine Passi d’Argento, sistema di sorveglianza sullo stato di salute e sulla qualità della vita della popolazione ultra 64enne. Per questa nuova indagine è stato selezionato un campione regionale di 1.620 ultra 64enni residenti in 82 Comuni, tra i quali Cavezzo e Mirandola. In questo campione sono presenti tutte le Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna. Le informazioni saranno raccolte mensilmente attraverso un’intervista domiciliare o telefonica rivolta ad un campione di persone comprese nella fascia di età in esame e scelte casualmente dalle liste dell’anagrafe dell’Azienda Sanitaria. I cittadini selezionati per l’intervista saranno contattati dal personale socio-sanitario, con specifica formazione, dei Servizi territoriali dei Comuni e delle Aziende Usl, che rivolgerà loro una serie di domande articolate in un questionario standardizzato. I cittadini verranno preventivamente avvisati attraverso una lettera informativa che sarà inviata anche al medico di medicina generale di ciascuna persona selezionata. In particolare Passi d’Argento fornirà informazioni sulla salute delle persone con più di 65 anni per permettere alle Aziende Usl, ai Comuni e agli Enti interessati di verificare gli interventi effettuati, di programmare nuove iniziative, di comunicare le proprie attività, di migliorare la qualità dei servizi. Il sistema di sorveglianza Passi d’Argento, promosso dal Ministero della Salute e dalle Regioni, con il supporto tecnico-scientifico del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (Cnesps) dell’Istituto Superiore di Sanità, è stato infatti disegnato con la finalità di mettere a disposizione dei decisori informazioni utili per le scelte di politiche socio-sanitarie volte a migliorare la qualità di vita della popolazione ultra 64enne. MIRANDOLA Ordine del giorno per il treno Poggio-Bologna L’Associazione utenti e potenziali utenti della linea ferroviaria Bologna – Verona chiede un treno in più al mattino da Poggio Rusco a Bologna per i pendolari che quotidianamente si servono del servizio. La richiesta è stata appoggiata dal Consiglio comunale di Mirandola che ha approvato all’unanimità, nella seduta del 9 maggio scorso, un ordine del giorno in cui si chiede a Regione Emilia Romagna, Trenitalia e Ferrovie Emilia Romagna, di ripristinare, con l’entrata in vigore dell’orario estivo, il treno 6285 da Poggio Rusco per Bologna. Ma l’iniziativa è sostenuta anche dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord e dai Comuni mantovani del Destra Secchia a cui si sono aggiunti quelli bolognesi della linea. «Fino a dicembre 2009 era presente un convoglio che arrivava a Bologna alle 8,08 – spiega Renato Golini, presidente dell’Associazione utenti della linea – funzionava bene ed era graditissimo all’utenza che lo riempiva nei giorni feriali. Con l’orario del 2010 fu inizialmente tolto dalla programmazione e dopo le proteste della nostra Associazione fu ripristinato, ad orario avviato, ma solo da Crevalcore con partenza alle 7,37, perché ci fu detto che mancava materiale ferroviario adeguato per il suo ripristino da Poggio Rusco. Ora queste problematiche appaiono superate, la Regione Emilia-Romagna ha acquistato – prosegue Golini – nuovo materiale ferroviario, ma ci dicono che non viene reintegrato perché occorre trovare i fondi necessari per pagare il prolungamento da Poggio Rusco a Crevalcore ». continua a pag. 3 2 · n. 10 - maggio 2012 Tribuna I lavori del Consiglio comunale di Mirandola nell’opinione dei Capigruppo «Una bella iniziativa sul lavoro» Lo scorso 7 maggio si è svolta la prima di una serie di iniziative, organizzata da tutti i partiti e liste che hanno sostenuto l’attuale Amministrazione comunale (Pd; Idv; Centro democratico, Comunisti Italiani e Sinistra per Mirandola). All’incontro, il cui tema era il lavoro visto a 360 gradi, hanno partecipato le Associazioni di categoria e quelle sindacali. Al tavolo dei relatori due esperti in materia: Luigi Mariucci, docente di Diritto del Lavoro presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e Ivano Miglioli, deputato e componente della Commissione lavoro della Camera. Riteniamo che durante l’incontro siano emersi molti temi importanti, come per esempio il problema del precariato dei giovani e delle tante persone che si trovano in mobilità o disoccupate e che per molteplici ragioni non riescono a ricollocarsi pur avendo un ampio bagaglio di esperienza acquisita. Grazie al contributo degli imprenditori ci si è focalizzati inoltre sulle difficoltà enormi che le aziende di piccole e medie dimensioni stanno passando in questo momento, in particolare sulla difficoltà ad accedere al credito, indispensabile per gli investimenti e le innovazioni. Anche in quella sede è stato ribadito da più parti che è necessario attuare delle politiche nazionali che permettano ad una persona giovane di avere accesso al mondo del lavoro, per poter acquisire esperienza. Dall’altro lato si è ribadita l’importanza di promuovere politiche che oltre a immettere una maggiore liquidità sul mercato per le imprese sane, vadano nella direzione di stimolare gli investimenti in tecnologie e in personale. Pensiamo noi tutti, come forze della maggioranza politica, che dobbiamo farci portatori della tutela del lavoro dipendente e autonomo, in quanto solo attraverso una reale ripresa di tale mercato sarà possibile qui, come altrove, risollevarci da questo momento di forte crisi economica, finanziaria ma prima di tutto sociale. FABIO DEGIULI , CAPOGRUPPO SINISTRA PER MIRANDOLA «Due punti «Pavimentazione del centro: della vita amministrativa» un problema continuo» 1) Lo scorso 6 marzo 2012 ho presentato un’ interrogazione in merito ad un sopraluogo effettuato a fine febbraio dalle forze di polizia, all’area di sosta nomadi ubicata a Santa Giustina. Ho chiesto che tipo di controlli sono stati effettuati, quali e quante infrazioni riscontrate, quanti e quali danni sono stati documentati e quanti cittadini sono presenti nella struttura. L’Assessore Sauro Prandi ha risposto che all’interno sono presenti sei nuclei famigliari per un totale di 19 persone, sono stati accertati danni all’impianto elettrico, ai sanitari, agli infissi e alle opere murarie, in sostanza un’incuria generalizzata. Non è per polemica ma desiderio di conoscenza, e se del caso la voglia di collaborare per progetti attuabili sulla strada di una integrazione reale, che non rimanga solo nelle buone intenzioni di tutti noi amministratori, ma che diventi un patrimonio condiviso. Credo che ciò sia possibile, abbandonando almeno una volta il buonismo che troppe volte impregna il nostro modo di rapportarci con cittadini portatori di altre culture, abitudini, ed espressioni. Se non ricordo male nel 2007 sono stati fatti lavori di ristrutturazione per 193.000 mila euro più 11mila euro per spostamento roulotte. Nonostante ciò l’Amministrazione intende fare altri interventi: rete fognaria lungo il perimetro del campo, installazione di due box servizi igienici per due nuclei le cui roulotte non dispongono di servizi autonomi, installazione di attacchi individuali alla rete idrica, elettrica con relativi contatori. Ora io mi chiedo: se un cittadino di Mirandola fa una ristrutturazione a casa propria gliela paga la comunità? E se si non è forse che ne avrebbe una cura migliore? Considerato che i residenti nella struttura sono a tutti gli effetti concittadini e che hanno fra i componenti dei minori, e che è giusto abbiano l’opportunità di integrarsi, ritengo altrettanto giusto che gli adulti residenti in questa struttura siano responsabili di ciò di cui hanno l’uso gratuito. 2) In ottobre 2007 è stato stipulato un contratto per “Lavori di Urbanizzazione Porto Vecchio San Martino Spino” i tempi di esecuzione avrebbero dovuto essere di 130 giorni, ebbene sono passati 1600, e tali lavori non venivano completati. La realizzazione definitiva dei parcheggi era subordinata alla realizzazione dei muretti di contenimento, nel 2010 completati i muretti tutto era pronto per finire il lavoro in due giorni, ultimo termine per finire le opere (dal 16 al 20 aprile) debbo mio malgrado riscontrare che al 9 maggio 2012 ancora l’opera non è terminata. Per dovere di cronaca ho posto all’Amministrazione una interrogazione chiedendo chi pagherà per i ritardi, se ci sono delle penali, chi ha permesso tutto ciò? Ad oggi risposte nessuna!!.Tanti altri sarebbero gli argomenti da sottoporre a voi concittadini ma lo spazio a mia disposizione anche per questa volta è superato abbondantemente. LIA GABRIELLI, CONSIGLIERE COMUNALE PDL «Millemiglia: il disinteresse non paga» E’ passato un anno, ma nonostante ciò tutti si ricorderanno della Mille Miglia 2011, la non valorizzazione, il tanto criticato passaggio sui “dossi” della Circonvallazione e il tragico epilogo dei quattro ragazzi travolti all’altezza del Castello dei Pico. La Lega Nord si era battuta affinché fosse dato il giusto risalto all’evento, con il passaggio in una piazza Costituente transennata e con un adeguata pubblicità. I Comuni esclusi, avevano lamentato pubblicamente l’estromissione, in quanto l’evento era ritenuto prestigioso e di grande interesse, il nostro Comune invece, si comportò da soggetto passivo e completamente disinteressato. A seguito del disastro, la Lega Nord, oltre ad aver chiesto le dimissioni dell’Assessore allo Sport, aveva denunciato la concreta possibilità che Mirandola non venisse più attraversata; come volevasi dimostrare, a seguito di una discussione in Con- Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 Tiratura: 25.000 copie - Distribuzione gratuita Dir. responsabile: Fabio Montella Capo redattore: Luca Marchesi Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola Fotografie: Archivio Indicatore, Archivio Storico Comunale, Marchi Segretaria di Redazione: Raffaella Girotti Hanno collaborato: Lorena Anderlini, Cristina Arbizzani, Fabrizio e Paolo Artioli, Antonella Baldini, Eva Baraldi, Lucia Battaglia, Alberto Bergamini, Simone Bonfante, Simonetta Calzolari, Umberto Casari, Antonio Castellana, Fabio Degiuli, Andrea Ferramola, Lia Gabrielli, Guglielmo Golinelli, Silvia Golinelli, Quirino Mantovani, Giovanni Moi, Antonio Montagano, Ascenzio Paltrinieri, Sandra Paltrinieri, Susanna Pozzetti, Martina Razzaboni, Mario Veronesi, Monja Zaniboni. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.r.l. - Imola (Bo) - tel. 0542/646711 Pubblicità: New Millenium Srl - v. Pico 17 - Mirandola (Mo) pubblicità tel. 334/6069932, ufficio tel. 0535/26853, fax: 0535/060139, e-mail: [email protected] Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a L’Indicatore Mirandolese, piazza Costituente 1, tel. 0535/29519, fax 0535/29541 e-mail: [email protected] Chiuso in redazione l'11 maggio 2012. Prossimo numero il 31 maggio 2012 siglio comunale, è emerso come gli organizzatori non rispondessero alle richieste della Giunta riguardanti il tracciato 2012, della serie “ Con voi non vogliamo più aver a che fare”, ed infatti, quest’anno la Mille Miglia non passerà più per la nostra Città, ma ritornerà al percorso precedente, con il passaggio per Ostiglia e per la maggiormente interessata Ferrara. Si raccoglie ciò che si semina, e se si semina disinteresse, non si raccoglie la Mille Miglia! Saluti Padani GUGLIELMO GOLINELLI CAPOGRUPPO LEGA NORD PADANIA In diverse occasioni abbiamo portato all’attenzione dell’Amministrazione la cattiva soluzione della pavimentazione. Le nevicate di febbraio hanno costretto i mezzi pesanti ad entrare nelle vie e nelle piazze del centro per lo sgombero della neve. Questa operazione, insieme allo spargimento di sale, ha causato il distacco e la rottura di molte lastre e del ciottolato della pavimentazione. Da noi d’inverno, di solito, nevica anche abbondantemente come è successo quest’anno. In una precedente interpellanza sullo stesso argomento l’Amministrazione dichiarava fra l’altro: “Le pavimentazioni storiche si differenziano da quelle moderne non solo per la natura dei materiali utilizzati, ma anche per le tecniche di realizzazione; è consolidato l’utilizzo di pietre naturali, nelle loro diverse caratteristiche, forme e tipologie. Questi materiali presentano pregi come: - elevata resistenza agli agenti atmosferici - maggiore valore estetico rispetto alla tradizionale “asfaltatura” presentano, però, alcuni difetti quali: - maggiori costi e tempi di realizzazione - costi di manutenzione, nel caso di aree aperte al traffico veicolare - diminuzione del comfort di moto a causa delle irregolarità nel caso di pavimentazioni in acciottolato” Se queste erano le premesse, i cittadini stanno pagando un prezzo troppo alto per i pregi, essenzialmente estetici, in quanto i difetti riconosciuti che sono una realtà, oltre a creare disagi alla circolazione dei pedoni e dei ciclisti, costano per i continui e prevedibili lavori di manutenzione. Dovremmo, secondo noi, limitare quanto più possibile la circolazione di veicoli in particolare quella di automezzi pesanti compresi quelli utilizzati per il carico e scarico delle merci ed anche per la raccolta differenziata dei rifiuti. Qualcosa, in ogni caso, bisognerà attuare per non essere costretti a far diventare il centro storico un cantiere continuo oltre che una costante fonte di costi. LISTA CIVICA I MIRANDOLESI «Sul futuro di Aimag servono coraggio e trasparenza» Il paventato proposito di scalata della società Aimag da parte del Gruppo Hera desta non poca apprensione e preoccupazione. Lo diciamo chiaramente: la risposta all’interrogazione presentata dall’Italia dei Valori, circa l’attuale ruolo di Hera all’interno di Aimag, a pochi anni dall’acquisto del 25 per cento del capitale sociale del nostro gestore di servizi pubblici locali, è poco più di un compitino di una paginetta appena, a fronte di una operazione che ha portato nelle casse dei Comuni soci di Aimag ben 35 milioni di euro. Sorprende, anzitutto, apprendere dai nostri amministratori che l’obiettivo perseguito con l’asta pubblica (del 2008), testuali parole, «non era né quello di acquisire un socio operativo né un socio meramente finanziario». Eppure, se la memoria non ci inganna e le nostre informazioni sono corrette, la stessa Hera, al momento dell’offerta di (gara) già sembrava mettere le mani avanti, precisando che la propria offerta si basava sul presupposto che il grado di sinergie sarebbe stato tanto più elevato tanto maggiore fosse il livello di integrazione all’interno del sistema Hera. Cosa che in definitiva suona un po’ come una dichiarazione velata di acquisizione anticipata di Aimag nell’universo Hera. Questo forse spiega perché nella risposta alla nostra interrogazione ci vengono ricordate le iniziative che da tre anni a questa parte sono state intraprese: l’affidamento del call center ad Hera per il pronto intervento gasacqua nelle ore notturne e festive; l’affidamento di alcune analisi di laboratorio acque; l’accordo per la gestione operativa e per i conferimenti nella discarica di Finale Emilia della società Feronia controllata da HerAmbiente; la partecipazione a gare per l’illuminazione pubblica in associazione temporanea con Hera Luce. Di fronte all’ipotesi di un concambio azionario fra Aimag ed Hera, fino a consegnare a quest’ultima il controllo del 60 per cento del capitale sociale di Aimag, ci permettiamo di chiedere uno sforzo in più alla politica locale per capire che fine farà quel patrimonio di mezzi, impianti e infrastrutture, di proprietà di Aimag, costruito in tanti anni con le bollette pagate dai nostri concittadini e, soprattutto, quale sarà la sorte di quel capitale umano, di donne e uomini, che con la loro professionalità consentono ogni anno ad Aimag di ottenere risultati straordinari in termini di qualità dei servizi erogati. Basta leggere il bilancio sociale di Aimag per capire bene che l’azione di questa società ha dato, e continua a dare, risposte certe e qualificanti per i territori serviti, per l’innovazione dei servizi, le tecnologie “green” applicate, la sostenibilità ambientale degli interventi e, non ultimo, per tutto il sistema imprenditoriale dei fornitori e subfornitori locali che grazie al radicamento di Aimag hanno potuto in questi anni implementare le loro capacità industriali. L’Italia dei Valori desidera pertanto ricordare alla politica locale che oggi le norme in materia di servizi pubblici locali parlano chiaro: oggi queste leggi ammettono partnership soltanto finalizzate all’acquisizione tramite gara di soci privati che, al tempo stesso, siano soci di capitale e di lavoro! Avete capito bene, di lavoro! Agli amministratori locali chiediamo quindi il coraggio di saper prendere scelte oculate e condivise con i territori serviti, con tutta la trasparenza che quel patrimonio di valori che Aimag rappresenta, a nostro avviso, merita. ANTONIO MONTAGANO CAPOGRUPPO ITALIA DEI VALORI - La Tribuna continua a pag. 3 - n. 10 - maggio 2012 · 3 MIRANDOLA Il Comune chiede di poter utilizzare le risorse raccolte «Il Governo allenti il Patto» Approvato in Consiglio un ordine del giorno sulla finanza locale Il Consiglio comunale di Mirandola ha votato all’unanimità, lo scorso 9 maggio, un ordine del giorno che chiede a Parlamento e Governo di allentare il Patto di stabilità per gli enti locali con i bilanci sani ed in equilibrio. Nel documento approvato si sottolinea inoltre che il Consiglio comunale, nel caso in cui rimanessero inalterati i vincoli previsti dal Patto, valuterà di intraprendere tutte le iniziative, di concerto con gli altri Enti locali, che permettano di realizzare, comunque, gli investimenti necessari a garantire la crescita e la sicurezza dei “nostri cittadini e dei nostri territori”. Nell’ordine del giorno si evidenzia come i vincoli imposti dal Patto di stabilità hanno determinato il congelamento di miliardi di euro sul territorio nazionale e quindi il blocco degli investimenti, con il conseguente rischio di non riuscire ad ottemperare ai compiti previsti dalla legge in materia di sicurezza per strade ed edifici pubblici e nel contempo di realizzare gli investimenti necessari alla promozione delle comunità che permetterebbero in tempi rapidi di dare nuove opportunità di lavoro alle imprese e quindi nuova occupazione. Senza dubbio gli Enti locali possono giocare un ruolo fondamentale per far ripartire il lavoro, l’attività di tante imprese e combattere la crisi. Proprio per questo è necessario allentare il Patto per finanziare la spesa per investimenti e per la manutenzione, messa in sicurezza e l’ampliamento degli istituti scolastici, per interventi di prevenzione e di ripristino del territorio, per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici. LE ASSOCIAZIONI «Le piccole imprese? Una risorsa da valorizzare facendo sistema» Pubblichiamo alcuni stralci dell’intervento che il Presidente di Cna Area Nord Andrea Barbieri ha effettuato nei giorni scorsi durante un’iniziativa, organizzata dal Partito Democratico, sul lavoro al tempo della crisi che si è svolta in Municipio a Mirandola. L’intervento era stato condiviso con i Presidenti di Lapam, Confesercenti, Confcommercio. «Le piccole dimensioni aziendali vedono sempre la presenza dell’imprenditore in fabbrica, in negozio, in ufficio. Per noi la finanza creativa è un’entità sconosciuta. La delocalizzazione produttiva è una resistenza alla volontà di rimanere solidamente integrati nel territorio dove siamo nati, dove vive la famiglia, dove abbiamo parentele e amicizie. Magari sarà una visione arcaica dell’economia, ma è la nostra visione, che ruota attorno all’identificazione con la comunità di territorio e di conseguenza con la voglia di salvaguardia del tessuto produttivo. Però noto, con una punta di rammarico, che non esiste la stessa attenzione nei nostri confronti: se un’azienda con 100 dipendenti chiude, tutti giustamente si mobilitano per trovare soluzioni che consentano innanzitutto la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ma se 50 imprenditori artigiani o commercianti, che lavorano magari con il nucleo familiare, cessano la loro attività pochissimi si pongono il problema di cosa accada a quelle famiglie, cosa andrà a fare il titolare, cosa andranno a fare i dipendenti che lavoravano con loro… Per quanto riguarda le piccole imprese e le imprese artigiane, desidero ricordare che questo territorio ha sempre dimostrato una forte propensione all’imprenditorialità in tutte le sue forme. La rappresentatività delle nostre associazioni ne è la conferma; la presenza di una partita Iva circa ogni 10 abitanti ne è l’esempio. Ebbene, il modello territoriale che vede il combinato tra media impresa del biomedicale e un variegato numero di piccole imprese che lavorano per questo comparto, oltre a meccanica di precisione, edilizia e commercio manifesta tutte le difficoltà in tempo di crisi. Tranne il comparto del biomedicale, per gli altri settori il livello di fatturato e investimenti resta basso. Su tutti si evidenzia la caduta delle costruzioni. Solo a Mirandola, dove contiamo 24.600 abitanti, ci sono 2.100 alloggi non locati. A livello regionale, se assistiamo a una leggera ripresa di manifatturiero e terziario, registriamo però un calo del fatturato costruzioni dell’ 8,2%... Complessivamente la situazione economica dell’artigianato e della microimpresa fino a 19 addetti continua, dunque, a registrare un andamento difficile che non riesce a recuperare le posizioni antecedenti la crisi; facendo 100 la produzione delle pubbliche e medie imprese nel 2007, ad oggi rimaniamo a quota 94. E’ in atto una sostanziale stagnazione della produzione. In questo quadro gli unici segnali positivi di crescita sono legati all’export (meccanica e moda). A preoccupare sono le previsioni economiche per il futuro, le difficoltà di accesso al credito, le incertezze politiche, l’orizzonte temporale al massimo trimestrale delle commesse, la crescita degli insoluti, una pressione discale che si appresta a superare abbondantemente il 45%, un livello che la stessa Corte dei Conti – non noi imprenditori – ha definito incompatibile con lo sviluppo. E’ per questi ragioni che riteniamo sia giunto il momento di pensare al nuovo. Un nuovo modo di fare azienda e di creare occupazione. Occorre incentivare nuove modalità di incontro con la scuola superiore che deve essere sempre più vicina al territorio. Dare più dignità al lavoro manuale, dare informazione ai giovani sulle opportunità che si possono cogliere con la scelta degli indirizzi scolastici. Dare informazione agli studenti su quante persone hanno trovato occupazione dopo l’acquisizione del diploma per ciò che hanno studiato. Pensare a istituti tecnici più vicini all’esperienza dei land tedeschi. Riguardo l’università, è bene procedere sulla strada che l’Università Modena e Reggio ha intrapreso, cioè accompagnare le imprese nella ricerca e contemporaneamente avvicinare i neo laureati al mondo del lavoro… Forte è il peso dei costi che si stanno abbattendo in continuazione sulle imprese del terziario, del commercio, dell'artigianato e sull'impresa diffu- sa. Nei nostri settori, infatti, si profila un pesante aggravio del costo del lavoro. Un costo che si somma a quelli già caricati sui titolari delle imprese artigiane e del commercio a causa dell'aumento dei contributi previdenziali per 2,7 miliardi. Non si può fare cassa solo con le imprese dei settori che garantiscono occupazione e crescita malgrado le forti difficoltà che attraversano… Occorre la semplificazione delle norme, una omogeneità delle disposizioni amministrative, una formazione continua e un ruolo della politica che dia valore aggiunto al governo della polis. Evidenziamo che la storica buona amministrazione del territorio è stata e deve rimanere elemento essenziale e partecipe al governo dell’economia locale. La qualità della vita percepita in questa area è valore aggiunto e differenza rispetto ad altre realtà. Buone scuole, buoni servizi, buona città fanno la differenza nelle scelte di chi non ha legami con il territorio. La volontà di essere partecipi al continuo divenire e la mutazione delle dinamiche economiche è un valore competitivo. Concludo dicendo che la nostra volontà è quella di fare rete. Rete fra piccole imprese, Rete fra grandi e piccole. Rete con le amministrazioni pubbliche. Solo in questo modo contrasteremo gli effetti negativi della globalizzazione che spesso si traduce in delocalizzazione e avremo un approccio positivo alla cosiddetta società liquida e alla fabbrica a cielo aperto». TRIBUNA «Giocare il giusto è... non giocare» C’è un settore che non teme certo la crisi economica e che al contrario si è rafforzato grazie ad essa. Un settore che però non crea sviluppo né posti di lavoro, ma che purtroppo depaupera le risorse delle famiglie, porta alla dipendenza e, in diversi casi, alimenta l’illegalità: quello del gioco d’azzardo. Gli esperti lo ripetono da tempo: la pratica smodata del gioco è in forte diffusione e deve essere considerata non solo come fenomeno sociale ma anche come vera e propria patologia da curare. Come se non bastasse oggi internet funge da veicolo spesso incontrollato degli scommettitori, nonché da moltiplicatore dell’offerta del gioco d’azzardo. Non da ultimo, sul piano sociale, è noto come gioco e scommessa costituiscano un terreno fertile per la criminalità organizzata, da cui il nostro territorio non può certo ritenersi immune. Se questi sono i devastanti effetti del fenomeno del gioco, non si può non indignarsi nell’ascoltare spot televisivi che invitano a “giocare il giusto”. Quello che passa è infatti un messaggio subdolo ed ipocrita. È per queste ragioni che il Pd ha presentato in Consiglio un ordine del giorno in cui si unisce all’appello delle associazioni impegnate nella lotta alla dipendenza dal gioco d’azzardo rivolto alla Presidenza del Consiglio affinché vengano ritirati gli spot in onda su internet e sulle tv private e pubbliche. Si chiede inoltre che il Governo rifugga dalla tentazione di introdurre, quale subdola forma di tassazione, ulteriori forme di lotterie o scommesse e promuova invece progetti di ricerca nell’ambito della dipendenza patologica dal gioco. SIMONE BONFANTE, CONSIGLIERE COMUNALE PD DALLA PRIMA Poggio-Bologna «Noi sappiamo – conclude Golini – che ora questo convoglio è tra i più graditi all’utenza con un suo utilizzo di oltre 250 pendolari tra Crevalcore e Bologna e potrebbe trasportarne quasi altrettanti se partisse da Poggio Rusco intorno alle 7,15». Per sostenere l’iniziativa si può inviare un messaggio a [email protected] indicando: «aderisco all’iniziativa dell’Associazione utenti della linea Poggio-Bologna per un treno in più per i pendolari». n. 10 - maggio 2012 · 5 AREA NORD Ampia partecipazione nell’Auditorium del Castello IL SINDACO Camposanto: «La crisi Presentati i dati d’esercizio 2011. Erogati 2 milioni di euro al territorio preoccupa» Fondazione, un Bilancio in salute Lo scorso 11 maggio, in un Auditorium del Castello particolarmente gremito, la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ha presentato al pubblico il Bilancio d'Esercizio 2011. In apertura è intervenuto il Presidente Edmondo Trionfini, che ha delineato ruolo e principali interventi della Fondazione. Tra questi si segnalano la donazione del mammografo digitale all'Ospedale "Santa Maria Bianca" e delle lavagne multimediali alle scuole, interventi che hanno qualificato la già elevata offerta di servizi sul territorio. In particolare Trionfini ha sottolineato i 6.741 esami mammografici effettuati presso gli Ospedali di Mirandola e Finale Emilia, che si aggiungono ai 3.006 esami di Risonanza magnetica ed alle 400 indagini ecografiche realizzate con l'ecotomografo Mylab 50 Gold, strumentazioni donate negli anni precedenti. Il Segretario generale Cosimo Quarta ha quindi illustrato come opera l’istituzione, da dove vengono e come sono impegnate le risorse, quali risultati sono stati raggiunti e quali sono gli obiettivi futuri. In particolare Quarta ha illustrato la varietà del portafoglio titoli della Fondazione (pari a 125 milioni di euro), con redditi e proventi ordinari che nel 2011 sono stati leggermente superiori ai 4 milioni di euro, e con erogazioni pari ad oltre 2 milioni di euro, distribuiti nei vari LUTTO Cordoglio per Gavioli Il pubblico dell'Auditorium (foto Pietro Bellesia) Sopra, da sinistra, Marco Arruzza, Alessandro Ragazzoni e Giovanni Pinto. A destra, Cosimo Quarta, Edmondo Trionfini e Marcella Bertolini settori della Fondazione, per un totale di 147 progetti finanziati. La parola è quindi passata ad Alessandro Ragazzoni e Marco Arruzza, che hanno presentato il progetto sulle agro-energie nella Bassa modenese, finanziato dalla Fondazione. I lavori sono stati conclusi dal Questore di Modena, Giovanni Pinto che ha esposto il progetto finanziato dalle quattro Fondazioni Bancarie della provincia di Modena sulla sistemazione dei nuovi locali dell’ufficio immigrazione. MIRANDOLA Come ti combatto le zanzare L’arrivo della bella stagione porta con sé le zanzare, sgradite presenze delle estati della Bassa. Dal 2009 tutti i Comuni dell’Area Nord, con il supporto tecnico e scientifico del Servizio di Igiene Pubblica e del Servizio Veterinario del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Modena, promuovono ed applicano un piano di prevenzione e controllo della diffusione di insetti ematofagi (ossia insetti che si nutrono di sangue). Il piano prevede diverse tipologie di interventi come il trattamento di tutte le caditoie pubbliche con antilarvale, il monitoraggio della zanzara tigre con ovitrappole, il monitoraggio della zanzara adulta con trappole a Co2, la creazione di un Gruppo di Controllo in collaborazione con le Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente (Gel) e le Guardie Giurate Ecologiche Volontarie (Gev), azioni di informazione alla cittadinanza ed infine l’adozione di un ordinanza del Sindaco (reperibile presso gli albi pretori di ciascun Comune) in merito alle disposizioni da seguire per favorire il controllo degli insetti ematofagi. In particolare, i monitoraggi entomologici effettuati nel periodo maggio-ottobre di ogni anno, sono volti a valutare sia la densità delle popolazioni delle varie specie di zanzare, sia i possibili pericoli sanitari connessi, con l’obiettivo di isolare eventuali agenti patogeni per l’uomo, di cui le zanzare a volte sono i vettori. In pratica, si cerca di capire se le zanzare rappresentino un problema sanitario oppure no. Se vogliamo raggiungere l’obiettivo della riduzione delle zanzare occorre un gioco di squadra, che veda impegnati cittadini, tecnici, istituzioni, ecc. Cosa possiamo fare per ridurre il numero di zanzare? Sarebbe semplice e riduttivo dire che se tutti ci impegnassi- mo a svuotare e sistemare, almeno una volta alla settimana, i secchi, contenitori o bidoni ecc. di proprietà, trattando anche le proprie caditoie, di zanzare in giro ce ne sarebbero meno. La collaborazione del cittadino è fondamentale, però il problema è molto complesso. Prima di tutto occorre promuovere la prevenzione ossia mettere in pratica azioni in grado di impedire la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo delle larve. Si va dalla valutazione del rischio di importazione (la presenza di zanzara tigre è dovuta all’importazione di copertoni), alla eliminazione di raccolte di acqua, alla corretta gestione delle zone umide (biodiversità, gestione dei livelli di acque..). Poi si potrebbero Ha suscitato cordoglio anche a Mirandola la scomparsa di Giuseppe Gavioli, figura di spicco del mondo politico modenese. Gavioli era attualmente presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Mario del Monte, dopo essere stato tra gli anni ’70 e ’80 Assessore regionale all’Ambiente. Giuseppe Gavioli, uomo di vasta cultura, era stato a lungo legato al Psi e poi al Pci, ma non aveva mai aderito al Pd. Il Sindaco Maino Benatti di Mirandola esprime alla famiglia Gavioli le più sentite condoglianze per la scomparsa di Giuseppe, sottolineando il grande vuoto che viene a crearsi nella vita politica modenese. riprendere le quattro azioni suggerite dalla campagna informativa promossa dalla Regione Emilia Romagna alcuni anni fa, denominata “contro la zanzara tigre facciamoci in quattro” che con quattro semplici suggerimenti promuove la strategia giusta per ridurre la presenza delle zanzare: - partecipiamo alla lotta contro le zanzare (collaborando con le Amministrazioni locali); - evitiamo i ristagni di acqua e usiamo prodotti larvicidi (come il batterio “Bacillus thuringiensis” e sue varianti; o i prodotti di sintesi come il Diflubenzuron, o il Pyriproxyfen); - proteggiamo noi stessi, evitiamo di farci pungere; - informiamoci. Per ulteriori informazioni: Servizio Politiche Ambientali – Centro di Educazione Ambientale “La Raganella”, telefono 0535/29724; e-mail: cea. [email protected] Le scelte di carattere generale alle quali il Comune di Camposanto è chiamato, sono pesantemente influenzate dal panorama economico internazionale, nazionale e conseguentemente anche locale tutt’altro che stabile. La situazione nella quale si trovano famiglie, aziende ed attività commerciali e produttive del nostro territorio, è ancora molto preoccupante e questa Giunta rimane attenta alle esigenze e ai problemi tentando di dare tutte le risposte possibili alle necessità dei cittadini. Anche gli Enti locali risentono dei pesanti effetti prodotti dalle diverse manovre finanziarie a partire dal Dl. 78/2010 fino ad arrivare agli ultimi provvedimenti in corso di esame. L’Amministrazione deve inoltre tenere conto dell’incertezza delle entrate e del sempre minore introito derivante dagli oneri di urbanizzazione. A questo si aggiunga la riduzione dei trasferimenti che da quest’anno riguarderà in maniera significativa anche i Comuni che come il nostro hanno una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e che ci prepara al Patto di Stabilità a cui dall’anno prossimo anche noi dovremo sottostare. Nonostante questo intendiamo non soltanto continuare a garantire i servizi esistenti mantenendone alta la qualità e invariate le tariffe ma, a partire dal 2012, incrementarne l’offerta con l’apertura della nuova struttura di nido d’infanzia che è in corso di realizzazione. Come è noto è stata introdotta in via sperimentale l’Imu la cui aliquota fissata dal nostro Comune per la prima casa è allo 0,5%. Non tutte le aliquote di base sono state aumentate poiché abbiamo ritenuto doveroso ridurre al minimo la quantità di risorse che le famiglie dovranno destinare a questa nuova imposta. Nonostante questo però, abbiamo aumentato – seppure in modo marginale – l’addizionale comunale Irpef portandola dallo 0,4% allo 0,5% esentando i nuclei famigliari con reddito inferiore ai 10 mila euro. Queste e le altre novità sono state illustrate alla cittadinanza nel corso di un incontro pubblico che abbiamo tenuto lo scorso 12 aprile e approvate durante la seduta del Consiglio comunale che si è svolta lo scorso 24 aprile. Riteniamo che le misure adottate rappresentino la strada giusta per fronteggiare questo momento di emergenza che ci auguriamo possa essere superato nel più breve tempo possibile. ANTONELLA BALDINI SINDACO DI CAMPOSANTO n. 10 - maggio 2012 · 7 AZIENDE/41 A San Possidonio tante occasioni alla portata di tutti La seconda vita dell’usato A “Cose a Caso” si possono vendere e acquistare oggetti di seconda mano Vi ricordate quei servizi di piatti per 12 persone che si regalavano in occasione dei matrimoni di almeno trent’anni fa? Erano talmente pregiati che non li avete mai usati, lasciati tutti luccicanti a fare bella mostra di sé nelle vetrine della sala da pranzo. Poi a un certo punto, per motivi di spazio o perché volete una volta per tutte rinnovare l’argenteria di casa, decidete di disfarvene senza tuttavia ricorrere alle varie modalità della raccolta differenziata. Ecco, “Cose a caso”, in via Chiavica Mari n.33 a San Possidonio fa al caso vostro! Qui, su una superficie di 900 metri quadrati ricavata all’interno dello stabilimento della Nuova Rio, è possibile portare tutto quello che non vi serve più regalando una seconda vita ai vostri oggetti usati. Il meccanismo è molto semplice. Quello che conferite, oggetto per oggetto dal più piccolo al più grande, viene catalogato secondo un numero progressivo e un codice a cui si accompagna il prezzo concordato con il proprietario e la data di consegna. La merce contrassegnata con tutti queste informazioni viene posta sugli scaffali del mercatino a disposizione dei visitatori. Se dopo 60 giorni l’oggetto non è stato venduto, il prezzo viene ridotto di un quarto e, dopo un altro mese, della metà. Se passati 120 giorni non si è trovato nessuno interessato all’acquisto, il proprietario si riprende quello che ha portato. In caso invece di presenza di un compratore il “pezzo” viene venduto sulla base della somma prestabilita a cui bisogna sottrarre la provvigione che spetta alla cooperativa che gestisce l’attività. Quest’ultima non lavora sulla base di una licenza di commercio, ma grazie all’autorizzazione alla “intermediazione d’affari”, non viene quindi rilasciato scontrino ma una semplice fattura. I soci sono 12, quasi tutti liberi professionisti residenti nella zona di Mirandola e Quarantoli. Il sodalizio che è stato messo in piedi rappresenta per loro una sorta di doppio lavoro. Il negozio, ma forse sarebbe meglio definirlo punto di esposizione, è aperto quattro pomeriggi dal martedì al venerdì, più il sabato e la domenica tutto il giorno. I componenti della cooperativa, che ovviamente è denominata “Cose a caso”, si alternano fra gli scaffali, due alla volta ma il fine settimana diventano anche tre o quattro. In effetti aggirandosi per i vari settori espositivi ci si rende conto che c’è veramente di tutto. Dal mobili ai vestiti, dalle porcellane ai dischi in 33 e 45 giri. Proprio questi ultimi, con buona pace della tecnologia moderna fatta di lettori e Dvd, sono molto richiesti. Come sono molto “gettonati” i libri, che si possono trovare, a seconda delle condizioni in cui versano, dai 2 ai 10 euro. Inutile dire che i prezzi sono molto contenuti e alla portata di tutti. In pratica il mercatino svolge una funzione di intermediazione nel commercio fra privati. Con casi anche curiosi come quella famiglia che ha portato in conto vendita un giocattolo che è stato poi stato acquistato dal vicino di pianerottolo. O come la nipote che ha comprato chincaglieria di proprietà della zia. «Di stravaganze ne ho sentite molte dal 5 di febbraio di quest’anno (giorno dell’inaugurazione) a oggi» ammette Fiorella, una dei soci. C’è il collezionista di tazzine di caffè (ma solo una per servizio) o chi va matto per i vecchi telefoni della Sip con la rotella girevole. Il concetto vincente è proprio questo: ciò che a me non serve o interessa più, può invece far contento un altro. Ecco perché «in linea di massima si accetta tutto, tranne alimentari, IN TRE RUBAVANO GASOLIO IN DITTA Nei giorni scorsi i carabinieri della compagnia di Carpi hanno arrestato S.G. (40enne di Quistello, operaio) S.A. (39enne di Ostiglia, operaio) e C. M. ( 44enne di Novi di Modena, operaio) per furto aggravato e ricettazione. Gli uomini avevano prelevato un notevole quantitativo di gasolio all’interno della ditta “Reggiani Albertino Spa.” di Mirandola, sulla Statale Nord 162. Dopo la normale attività lavorativa, svolta dagli stessi presso l’impianto Aimag ubicato in Fossoli di Carpi, hanno asportato 12 taniche di gasolio da 20 litri ciascuna, scaricandole a Novi di Modena. presso l’abitazione di C.M., che immediatamente le aveva nascoste. L’intervento dei carabinieri ha consentito di recuperare la refurtiva, successivamente restituita al proprietario. UN INCENDIO E UN FURTO armi da fuoco ed esplosivi, automobili o fuochi d’artificio» che necessitano di autorizzazioni particolari. GIOVANNI MOI MIRANDOLA Al via un’indagine sulle condizioni delle famiglie A partire da maggio, nel Comune di Mirandola è in corso di svolgimento la terza indagine sulle condizioni economiche e sociali delle famiglie nella provincia di Modena, condotta dal Centro Analisi Politiche Pubbliche (Capp) dell'Università di Modena e Reggio Emilia. L'indagine è condotta tramite interviste ad alcune decine di famiglie mirandolesi, e le interviste sono condotte da tre rilevatori tutti residenti a Mirandola: Laura Malagutti, Emanuele Pignatti, Paolo Righini. L’iniziativa consente di fare una fotografia della società modenese e di misurare il livello di benessere delle famiglie, di metterne a fuoco gli stili di vita, di conoscere BREVI i bisogni dei cittadini su aspetti importanti della vita associata in campi come l’educazione, l’assistenza agli anziani e ai bambini e la salute. L’indagine si prefigge di arricchire il patrimonio conoscitivo della nostra comunità; valutare le politiche sociali attuate dalle Amministrazioni pubbliche; avanzare proposte per migliorarne il disegno. È importante sottolineare che un’ora del tempo dedicata a rispondere alle domande contribuirà a migliorare il disegno delle politiche sociali. Per informazioni più dettagliate sull’iniziativa o per conoscere i risultati delle precedenti indagine è possibile consultare il sito www.capp.unimore.it Nei giorni scorsi ha incendiato alcune sterpaglie nelle vicinanze del suo casolare in via Confine a Vallalta di Concordia. L’uomo ha però perso il controllo del fuoco che ha danneggiato gravemente l’edificio e tre sue autovetture parcheggiate nei pressi. Per spegnere le fiamme sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di San Felice, senza che per fortuna nessuno restasse ferito. E così, MC, di Bondeno 70enne residente a San Giacomo Delle Segnate (Mn), agricoltore, è stato deferito in stato di libertà dai carabinieri per incendio colposo. Sempre i carabinieri, ma stavolta a San Possidonio, hanno deferito in stato di libertà per furto aggravato BS, 36enne già conosciuto dalle forze dell’ordine, PM, 42enne, PA, 21enne, tutti residenti presso il campo nomadi di Carpi. Gli uomini, forzando la porta d’ingresso, si erano introdotti in una abitazione disabitata di San Possidonio in via Secchia 16, asportando materiale ferroso vario per un valore di circa 500 euro. I militari hanno sorpreso i tre nei pressi dell’edificio su un Ford Transit. FOCHERINI È BEATO Odoardo Focherini è stato proclamato beato. Lo scorso 10 maggio il Papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza privata il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti molti cattolici esemplari fra i quali anche appunto Focherini. Nel Decreto si legge: «Il martirio del Servo di Dio Odoardo Focherini, Laico, nato a Carpi (Italia) il 6 giugno 1907 e ucciso, in odio alla Fede a Hersbruck (Germania) il 27 dicembre 1944». n. 10 - maggio 2012 · 9 MIRANDOLA Il Sindaco Ciro Pecorella: «Aiutiamo Marie Madeleine» Solidarietà e legalità nel Consiglio Ragazzi Prima riunione della nuova Assemblea elettiva degli studenti Lo scorso 26 aprile scorso si è riunito il Consiglio comunale dei Ragazzi di Mirandola, sotto la presidenza del nuovo sindaco Ciro Pecorella, con la partecipazione dell’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Mirandola Lara Cavicchioli. E’ stata la prima seduta dopo l’insediamento ufficiale dell’assemblea del 2 aprile. In discussione un nutrito ordine del giorno. Innanzi tutto si è parlato di solidarietà, un valore che coinvolge tutti i Consiglieri attraverso il progetto di adozione a distanza di una ragazza congolese, Marie Madeleine Ngalula, iniziato nel 2008. Il Sindaco ha ricordato che la quindicenne, orfana di padre, è inserita nella scuola di formazione di Kananga, creata da padre Jean Marie Kalombo, e ha proposto al Consiglio dei Ragazzi di continuare ad assisterla negli studi e nelle sue necessità materiali , data la precaria situazione sociale e politica del paese. L’assemblea ha approvato all’unanimità l’invio di 800 euro, raccolti dal Ccr in occasione della Fiera di Maggio, grazie alle donazioni e alla generosità della cittadinanza mirandolese. Si è proposto anche un incontro con padre Jean Marie Kalombo, che verrà in Italia il prossimo agosto. Come secondo Un momento del Consiglio comunale dei Ragazzi che ha eletto il SIndaco punto, si è discusso l’adesione al progetto della Regione Emilia Romagna “Concittadini.Partecipa.rete 2011-12”, rivolto alle Scuole, alle Consulte e ai Consigli comunali dei Ragazzi. Il Consigliere Giada Galloni ha proposto di proseguire il percorso iniziato nel 2011sul tema dei diritti e della legalità, in particolare attraverso iniziative di MIRANDOLA «I partigiani morirono perché l’Italia vivesse» Lo scorso 21 aprile, il Sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi Ciro Pecorella, assieme al Vicesindaco Lucia Battaglia, ad alcuni Consiglieri e a un componente dell’ufficio stampa, si sono incontrati nella Sala Granda del Municipio col Sindaco Maino Benatti, col Vicesindaco Enrico Dotti e con l’Assessore alla Pubblica Istruzione Lara Cavicchioli per commemorare l’anniversario della Liberazione di Mirandola. Successivamente è iniziato il giro per la deposizione delle corone ai cippi in onore dei Partigiani caduti nella Resistenza contro l’occupazione nazi-fascista. Erano presenti, accanto alle autorità del Comune, la polizia municipale di Mirandola, alcuni componenti dell’Anpi (Associazione prevenzione della violenza fra i giovani. Il Vicesindaco Lucia Battaglia ha parlato a sostegno del progetto, ricordando la sua precedente esperienza del laboratorio guidato dalla dottoressa Ivana Danisi, formatrice sui temi della comunicazione e gestione dei conflitti.. Essendo stata un’attività molto coinvolgente ed educativa, Lucia Battaglia ha Nazionale Partigiani d’Italia) ed alcuni testimoni. Io ho partecipato all’evento come Vicesindaco dei ragazzi ed ho avuto l’ occasione di conoscere i nomi e le storie dei Partigiani ricordati. La maggior parte di questi è stata trucidata crudelmente dalla “Brigata Nera”, famigerata banda di fascisti con sede a Concordia, oppure è morta in battaglia negli attacchi notturni contro le forze d’occupazione tedesche. Alcuni sono stati uccisi anche dopo il giorno della Liberazione; questo a testimoniare che la libertà di un paese si stabilisce con la lotta ed il sacrificio di tanti. Il 25 aprile poi, si è tenuta una manifestazione in piazza Costituente a Mirandola. I rappresentanti del Consiglio comunale dei ragazzi erano sul palco: il Sindaco Ciro Pecorella era al fianco del Sindaco degli adulti Maino Benatti a dimostrare che, come ha affermato l’ Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Mirandola Lara Cavicchioli, i ragazzi nella comunità mirandolese sono presenti e ricordano gli eventi della storia della loro terra a fianco della componente adulta della città. LUCIA BATTAGLIA VICESINDACO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI chiesto di riprenderla e di ampliarla, affrontando altre problematiche relative al disagio giovanile. Il Consiglio ha votato a favore di entrambe le proposte. Il Consigliere Enrico Dalboni ha discusso della divulgazione delle iniziative del Consiglio tramite il sito ccrmirandola.it, creato fin dal 2008. Il Consiglio ha approvato la formazione di un gruppo di lavoro, che dovrà incaricarsi di scrivere articoli giornalistici e di registrare filmati, per permettere a tutti i giovani di conoscere i progetti e di essere coinvolti nella loro realizzazione. Si creerà anche una versione inglese del sito, per trovare nuovi partner con cui condividere il lavoro comune. Successivamente Enrico ha ricordato il gemellaggio fra la Scuola secondaria di 1° grado “F. Montanari” di Mirandola e la Scuola media “ A. Manzoni” di Massafra di Taranto, avvenuto un anno fa. Ha proposto al Consiglio dei Ragazzi di visitare questa scuola durante l’estate, per incrementare l’amicizia e il confronto già esistenti fra gli studenti dei due istituti. Il Consiglio ha deliberato di discutere la proposta alla prossima seduta, ma ha costituito un gruppo di lavoro per studiare meglio il progetto. Il Consigliere Lorenzo Avanzi ha sottolineato l’esigenza di un centro di aggregazione per i giovani , da utilizzare per attività di studio e di svago. La struttura più adatta a questo scopo è quella del Circolo Culturale Aquaragia, ma sono necessari interventi per dotarla di materiale e di personale educativo per l’assistenza e l’organizzazione. Su questo punto è intervenuto il Consigliere Giorgia Buoli, che ha chiesto di raccogliere giochi di società e altri sussidi per il tempo libero offerti dagli studenti della Scuola secondaria “F. Montanari”. Sul tema dello sport, Lorenzo Avanzi ha informato che presto si disputerà un torneo calcistico scolastico e che purtroppo il campo sportivo utilizzato dagli studenti è sprovvisto di reti alle porte. Pertanto ha chiesto l’approvazione dell’acquisto di due reti del costo di 80 euro ciascuna. Il Sindaco Ciro Pecorella ha aggiunto che è interessato personalmente alla realizzazione di un laboratorio teatrale per i giovani, sotto la guida di esperti, maestri e attori di teatro. Una attività formativa di grande valore culturale ed educativo, di cui molti ragazzi avvertono l’esigenza. Il Consigliere Gloria Paganelli si è dichiarata disponibile a collaborare a questo progetto e a iniziare i contatti con gli operatori comunali del settore. Il Consiglio ha approvato anche queste ultime delibere. A conclusione della seduta, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Lara Cavicchioli si è congratulata con i consiglieri per il lavoro svolto e per il senso civico dimostrato in occasione delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione. «Siate sempre partecipi e propositivi – ha raccomandato – perché in questo modo dimostrerete che i giovani sono l’anello forte della società». UFFICIO STAMPA DEL CCR SAN POSSIDONIO I farmacisti salgono in cattedra nelle Scuole medie Un linguaggio semplice e diretto, ma non per questo meno efficace: argomenti importanti e attuali, che fanno parte della vita di tutti i giorni. Sono le caratteristiche del progetto “Il farmacista e il mondo del farmaco”, iniziativa di educazione sanitaria promossa da Federfarma Modena che porta i farmacisti nelle scuole. Proseguono gli incontri nell’anno scolastico 2011-2012, e dopo diversi appuntamenti nel distretto sanitario di Sassuolo si sono spostati in quello di Mirandola, dove lo scorso 16 aprile a prendere parte a una speciale lezione sono stati gli studenti della Scuola media di San Possidonio. Ad introdurre i ragazzi delle classi terze al mondo della farmacia, della professione del farmacista e ad una conoscenza di base e consapevole dei medicinali è stato lo staff della farmacia Ugolini di San Possidonio, che in passato ha già avuto la possibilità di cimentarsi nel ruolo di insegnanti e che ha coinvolto e interessato gli studenti. «Mettere la nostre conoscenze a servizio dei cittadini, anche dei più giovani, è da sempre parte integrante della nostra professione. Gli incontri nelle scuole, che proponiamo da oltre 10 anni, sono per noi un modo di metterci alla prova anche al di fuori della farmacia – spiega Silvana Casale (foto), presidente di Federfarma Modena – affrontando temi importanti ma con un approccio che i ragazzi possono comprendere». Tra gli argomenti infatti, concordati con gli insegnanti di scienze degli istituti, anche informazioni per una corretta alimentazione, la prevenzione di piccoli disturbi stagionali e tematiche legate allo sport. 10 · n. 10 - maggio 2012 MIRANDOLA Al settimo concorso internazionale “Musica Insieme” Giovani trombe nuovamente premiate Riconoscimenti anche in provincia di Venezia per il gruppo di Malagoli Emilia Romagna, Lombardia e ora anche Veneto: dopo aver vinto diversi concorsi a Parma, S. Sofia (FC) e Poggio Rusco (MN) il gruppo di trombe “Do Re Mi Fa Sol La Si” della Fondazione Scuola di Musica “C. e G. Andreoli” trionfa anche in provincia di Venezia. Il primo maggio i giovani allievi del maestro Enrico Malagoli si sono esibiti al 7° concorso internazionale “Musica Insieme” a Musile di Piave. Questa volta la sfida era più ardua, poiché il concorso ha visto la partecipazione di 190 ragazzi provenienti dall’Italia e dall’Europa. Ma il gruppo non si è scoraggiato e ha sbaragliato la concorrenza, ottenendo un “trionfale” punteggio di 100/100, grazie alla splendida esecuzione della Marcia Trionfale dall’Aida di G. Verdi. Nella loro categoria, formazioni cameristiche, si sono visti diversi strumenti, dai più classici, come chitarra e pianoforte, ai più particolari, come il pipehorn (strumento ad ancia ricavato da corna animali). Nonostante ciò le otto trombe hanno lasciato il segno, ottenendo anche i complimenti del maestro Carlos Garfias, membro della giuria e per anni violinista nell’orchestra dell’Arena di Verona, che di marce trionfali ne avrà sicuramente sentite tante! Grazie al risultato ottenuto, dopo aver trascorso un piacevole pomeriggio nel Parco del Piave, i ragazzi hanno nuovamente suonato per il Concerto d’Onore la sera stessa, insieme a tutti i vincitori delle varie categorie. Alla fine dell’esibizione sono stati premiati con una Borsa di Studio, diplomi di merito e una coppa ciascuno. Riccardo Battaglia, Alberto Borsari, Simone Calanca, Andrea Dotti, Enrico Enakhimion, Giacomo Frabetti, Michele Razzaboni e Francesco Trionfini, diretti dal maestro Enrico Malagoli, sono un “ensemble” che lascia dietro di sé una scia di successi e vittorie. Frequentano tutti la Scuola Media F. Montanari, hanno solo 12 anni e da loro ci aspettiamo ancora molto! MARTINA RAZZABONI CURIOSITÀ Rimpatriata di pneumologi e medici di medicina generale Nei giorni scorsi si è svolta una rimpatriata, a tratti commovente, tra alcuni medici di medicina generale dell'Area Nord e pneumologi con Carlo Felice Marchioni, noto pneumologo e docente del gruppo alla Specialità di Pneumologia. All’iniziativa erano presenti anche Paolo Grandi, già primario della Pneumologia dell’ospedale di Mirandola, Michele Giovannini, attuale direttore di Pneumologia, Stefano Toscani, primario del Pronto Soccorso mirandolese e il medico Nunzio Borelli. n. 10 - maggio 2012 · 11 Grazie alla disponibilità dei volontari di Modena MIRANDOLA Salvata a Crocicchio un’upupa ferita Il volatile, raccolto da Riccardo Massari, è stato curato dal Centro Pettirosso E’ il mirandolese Riccardo Massari di 8 anni, lo scorso 28 aprile, a scorgere fra l’erba del prato di casa sua, in via Serafina, frazione di Crocicchio, un esemplare di upupa (Upupa epops). «Mamma un uccellino gigante» grida concitato alla madre, stupito di trovarsi davanti a questo esemplare dell’ ordine dei coraciformi, con tanto di cresta e splendido piumaggio. Questa specie, in calo progressivo sul territorio nazionale, non è una novità per i famigliari di Riccardo che raccontano di avere già visto nella loro proprietà, parecchi anni fa, questo volatile. «Si tratterà di un giovane esemplare che sta imparando a volare» è la prima spiegazione che “i grandi” forniscono al bimbo, ma all’attenzione degli adulti non sfugge l’anomalo comportamento dell’ upupa che continua a camminare senza mai tentare di spiccare il volo. Allora i Massari contattano gli amici: Carlo Giannella, ornitologo responsabile della Stazione Ornitologica Modenese e collaboratore del Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano ed il veterinario Antonio Gelati, quel giorno impegnati entrambi fuori dal territorio mirandolese. Raggiunti telefonicamente sciolgono il dubbio e forniscono la necessaria consulenza. «E’ un periodo di “passo”, migrazione e di formazione delle coppie – spiega Gianella – non di primi voli dei giovani». «Se non vola significa che è un animale traumatizzato» aggiunge Gelati, che non potendo intervenire personalmente, fornisce il numero del Centro Soccorso Animali Centro Fauna Selvatica “ Il Pettirosso “ di Modena a cui rivolgersi. Il Centro, gestito da volontari coordinati da Piero Milani, dal 2000 opera su tutto il territorio della provincia di Modena e Reggio Emilia, con la finalità di proteggere e soccorrere gli animali selvatici, collaborando con Corpo Forestale dello Stato, Polizia Provinciale, Municipale e Comuni. «Potete portarmelo subito? A qualsiasi orario, io vi aspetto». E’ la pronta risposta di Milani, alla richiesta d’intervento. Questa disponibilità senza riserve è soltanto una piccola parte delle qualità che emergono una volta arrivati al Centro Faunistico Il Pettirosso, dove ad accogliere il volatile e i suoi accompagnatori mirandolesi ci sono attivismo, professionalità, competenza e ritmi sostenuti. Immediatamente l’upupa viene visitata, medicata e registrata. «Ha l’omero rotto, sarà da operare e ci vorranno tempo e cure per riabilitarla» afferma Milani. La struttura può contare infatti su un ospedale per animali che, però, per sopravvivere ha bisogno di aiuti e contributi. Il Centro Fauna Selvatica è nato per dare una risposta a tutti coloro che non sanno a chi rivolgersi, quando si trovano davanti ad un animale selvatico ferito e in difficoltà. Per sostenere la struttura si può donare il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi, codice fiscale 94120020360 Centro Fauna Selvatica “Il Pettirosso” Onlus. Offerte e donazioni: Conto Corrente Postale numero 69535433, Banco posta n. filiale 39093 Iban: IT11E0760112900000069535433. Dove si trova il Centro? Percorrere la Tangenziale fino allo svincolo per Ferrara Nonantola. Imboccare lo svincolo 4 direzione Nonantola. Superare una prima rotonda fino a raggiungerne una seconda, qui si prende la prima uscita e si percorre la via Nonantolana 200 metri sulla sinistra, ci sono i cartelli indicanti il Centro. www.centrofaunaselvatica.it. Per le urgenze sono anche disponibili due numeri di cellulare: 339/8183676 e 339/3535192. La Pica selezionata in un progetto nazionale ne finale. L’iniziativa in corso dal 23 aprile al 30 giugno 2012, è realizzata grazie alla collaborazione di Citroën Italia ed è dedicata alle organizzazioni che si occupano di protezione e salvaguardia ambientale e che svolgono attività per promuovere la sostenibilità ambientale sul territorio e tra le persone. Alle due organizzazioni che riceveranno più click, Citroën Italia donerà due Citroën C-Zero, la vettura 100 per cento elettrica. Ad ognuna delle successive sei classificate, sarà donata una bicicletta elettrica pieghevole. Per saperne di più, visitare il sito http://bit.ly/HWepTA o la pagina SCUOLA, FUTURO A SAN MARTINO “La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado: quali prospettive future a San Martino Spino?” è il titolo dell’incontro che si svolgerà lunedì 21 maggio alle 21, presso il Teatro Politeama di San Martino Spino. Intervengono Maino Benatti, Sindaco di Mirandola, Elena Malaguti, Assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Lara Cavicchioli, Assessore alla Pubblica Istruzione di Mirandola, Maurizio Cavicchioli, Segretario comunale del Pd di Mirandola. Modera la serata Mirco Magri. Organizza il Circolo di Gavello/ San Martino Spino del Partito Democratico. SANZIONATA PER LE SPORTINE AMBIENTE L’associazione onlus “La Pica giardino botanico” di San Biagio è stata selezionata per partecipare all’iniziativa “Citroën Creative Écologie”. Questo progetto di solidarietà utilizza 1ClickDonation®, la piattaforma online che fa incontrare le organizzazioni non profit, le aziende e la grande community della Rete. Un utile strumento di visibilità per le organizzazioni, che possono farsi conoscere da più di 230mila persone, in modo completamente gratuito. Basta un semplice click per aiutare la propria organizzazione del cuore. Chi riceve più click si assicura la donazio- BREVI Facebook http://on.fb.me/I9kvUa. La Pica ricorda infine che si possono sostenere l’associazione e il suo progetto ambientale donando il 5 per mille e indicando in dichiarazione dei redditi il codice fiscale: 91023730368. Per maggiori informazioni: www. giardinolapica.it. Scovata e sanzionata a Medolla la donna che da mesi gettava le sportine di immondizia nel fosso. Le Guardie Ecologiche Volontarie, gli operai del Comune e anche l’Assessore all’Ambiente Patrizia Sgarbi (foto) hanno pazientemente raccolto, con qualsiasi tempo e sempre più o meno nello stesso punto, centinaia di sporte, alla ricerca di un indizio che permettesse di risalire all’identità della persona con molto poco senso civico. Nei giorni scorsi, alla fine, si è riusciti finalmente a scovare la “colpevole”. La donna è stata sanzionata e ha immediatamente smesso di gettare il pattume nel fosso che adesso è pulito… DUE CORSI DI AUTOSTIMA Il Gruppo Auser di Cavezzo organizza due Corsi sull'autostima presso la biblioteca comunale. In programma un corso di primo livello con quattro incontri da giovedì 7 giugno, alle ore 21 e uno di secondo livello sempre con quattro incontri da mercoledì 6 giugno, alle ore 21. La frequenza è settimanale. La durata di ogni incontro è di un’ ora e mezzo. Docente è la psicologa e psicoterapeuta Annalisa Carletti. Lo scopo dei corsi è di chiarire il concetto di autostima, illustrare le conseguenze di una bassa o alta autostima e suggerire modalità pratiche per migliorarla. Contributo individuale di partecipazione: 15 euro. Informazioni e iscrizioni presso la sede Auser di Cavezzo, in via Rosati 46/d, telefono 0535/59238; e-mail [email protected]. All’organizzazione dell’iniziativa partecipa il Comune di Cavezzo. n. 10 - maggio 2012 · 13 MUSICA La stagione ha presentato artisti di grande talento Chiude in positivo Mirandola Classica Soddisfatto il presidente degli Amici della Musica Milton Marelli Nelle foto, momenti dell'edizione 2012 di "Mirandola Classica" BREVI IL PROGETTO TIROIDE Il Progetto Tiroide, organizzato dalla Fondazione Ant delegazione di Mirandola, ha avuto un grandissimo riscontro, tanto che l’associazione ha pensato di continuare le visite per soddisfare tutte le richieste. Il progetto è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola che l’Ant ringrazia sentitamente. Le visite di svolgeranno dalle 9,30 alle 13,30 presso l’ambulatorio Avis dell’ospedale di Mirandola nelle seguenti giornate: 5 giugno, 25 giugno, 10 luglio, 11 settembre, 18 settembre, 2 ottobre, 9 ottobre, 6 novembre e 13 novembre. Per info e prenotazioni:0535/20525. COME GUIDARE IN SICUREZZA Si è conclusa la terza edizione di “Mirandola Classica”, stagione di concerti che si è svolta al Castello Pico. L’iniziativa, di alto livello artistico, è stata organizzata dall’Associazione Culturale “Amici della Musica” di Mirandola, che da anni è attiva nel nostro territorio nel campo concertistico, prevalentemente lirico-vocale, ma soltanto da tre anni ha ideato questa stagione di concerti, diretta dal maestro Lucio Carpani. «Quella che si è appena conclusa – spiega Milton Marelli, presidente dell’Associazione – è stata una stagione molto intensa e ricca, in cui ci siamo mossi anche dal punto di vista educativo, cercando di coinvolgere sempre di più i giovani ai concerti, con risultati apprezzabili e che cercheremo di rendere ancora più importanti i prossimi anni». Ma la parola chiave di Mirandola Classica, fin dal suo esordio, è stata la qualità, intesa come livello artistico sempre altissimo dei musicisti che sino ad ora si sono esibiti e come importanza e ricchezza del repertorio musicale che da loro è stato affrontato. Quest’anno la rassegna è cominciata il 10 gennaio con l’esibizione dell’Ensemble di fiati dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna della Fondazione Arturo Toscanini, in un concerto di apertura all’insegna della grazia ed eleganza, con l’esecuzione della Serenata “Gran Partita” Kv361 di W.A.Mozart, una delle pagine più importanti della let- teratura per strumenti a fiato di tutti i tempi. I due concerti intermedi, il 4 marzo e il 14 aprile, hanno visto l’esibizione di due formazioni di musica da camera: rispettivamente il duo violoncello e pianoforte Squitieri-Oliva, con musiche di F. S c h u b e r t e S.Rachmaninov, e il duo violino e arpa GhidoniPerfetti, con musiche di L.Spohr, C.Saint-Saens e V.Kikta. La sera di sabato 28 aprile all’Auditorium del Castello dei Pico di Mirandola si è conclusa la stagione con la rappresentazione dell’oratorio-fiaba “Pellegrinaggio della Rosa” op.112 di R. Schumann, capolavoro della musica vocale da camera e gemma della musica romantica, che ha immerso il pubblico in un clima magico grazie alle splendide voci del Coro da Camera “Ricercare Ensemble”, Lucio Carpani al pianoforte e alla partecipazione straordinaria di Francesco Bocchi, voce recitante. E’ da ricordare, infine, che la stagione Mirandola Classica è stata realizzata anche grazie all’indispensabile supporto dell’ Assessorato alla Promozione della Città e del Territorio del Comune, sempre pronto ad appoggiare iniziative di un certo livello, e al sostegno di Banca Modenese Spa e di Cpl Coop Gas Concordia. Per tenersi aggiornati con la futura programmazione dell’Associazione Amici della Musica di Mirandola, è possibile visitare il sito internet www. amicidellamusicamirandola.it. “Guidare in sicurezza” è il titolo dell’incontro che si svolgerà sabato 26 maggio, alle 14,30, al primo piano della Palazzina Polivalente di via Cavour a Cavezzo. Relatore sarà Marco Carnevali, responsabile dell’Autoscuola Aci Modena. L’iniziativa, gratuita e aperta a tutti, rientra nel progetto “TrasportAci sicuri” dell’Automobile Club d’Italia che si propone di informare gli adulti sui comportamenti da seguire nel trasporto sicuro dei bambini in automobile, a cominciare dalla scelta del seggiolino ed al suo utilizzo corretto. Organizzano Aci, Arca delle Mamme con la compartecipazione del Comune di Cavezzo. MOSTRE San Possidonio attraverso gli occhi dei bambini Senza radici facciamo davvero fatica a conoscerci, abbiamo bisogno degli altri: della famiglia, degli amici, del paese per scoprire e ricordarci chi siamo e da dove veniamo. “ Dagli sguardi alle parole” raccontava il progetto della Scuola d’Infanzia statale “Rodari” lo scorso anno... Ora le parole sono arrivate e durante quest’anno scolastico sono uscite dalle quattro mura per conoscere quello che ci circonda e ciò che può offrirci questo nostro territorio. San Possidonio è diventata dunque la nostra grande aula dove attingere esperienze, rielaborarle e fare cultura. “Il paese… con gli occhi dei bambini” è il titolo della mostra che può essere visitata fino al 26 maggio e vedrà esposti in Municipio gli elaborati dei bimbi delle tre sezioni della Scuola. L’esposizione è suddivisa in due parti: una, come si intuisce dal titolo, raccoglie i lavori prodotti dai bambini, le cartoline del paese e una piccola guida illustrata che gli alunni hanno realizzato dopo aver visitato, misurato e ripensato la città; l’altra documenta il significato e il senso dei percorsi fatti. Al termine del progetto, e forse non a caso, ci sembra opportuno condividere alcune riflessioni. In un tempo in cui vengono a mancare risorse, ci siamo rese conto dell’importanza dell’opportunità che un territorio può offrire. Abbiamo avuto la possibilità di vedere che ci sono risorse che nessuno ci può togliere e a cui possiamo sempre attingere: le risorse umane. La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione dell’Amministrazione comunale e alla gentile accoglienza che ci hanno riservato i negozianti e le aziende coinvolte. E noi tutti siamo certi che “ il punto di vista dei bambini” sia paradigma di un paese da abitare, che tiene conto delle differenze e delle uguaglianze; un posto che va bene per tutti e nel quale ciascuno si sente veramente a casa sua. LE INSEGNANTI DELLA SCUOLA D’INFANZIA RODARI San Possidonio n. 10 - maggio 2012 · 15 MirandolaIN è il gruppo mirandolese nel social network di Linkedin, che promuove e sviluppa i contatti professionali e culturali tra oltre 150 milioni di persone nel mondo e 2 milioni in Italia Stare Bene a Mirandola «Quando le aziende sono di vetro» Biagio Oppi è manager della comunicazione di Gambro Italia Biagio, qual è il tuo di là del mero rapporto lavoro e quali redi lavoro». sponsabilità comQuando e come è nata porta? la tua decisione di fare «Sono Public Relaquesto lavoro? tions & Communications «Lavoro nel settore Manager di Gambro per della comunicazione da l’Italia. In pratica mi ocormai 12 anni. Inizialcupo della comunicazione mente ho fatto il giornainterna ed esterna sia per lista come redattore web A CURA DI Gambro Dasco, che ha e inviato “free-lance” ANDREA FERRAMOLA stabilimenti produttivi a 57 anni, laureato in Giu- di diverse testate. Nel Medolla e a Sondalo in risprudenza e Consulente 2005 ho definitivamente Valtellina, sia per Gam- del Lavoro, fondatore di scelto la comunicazione bro Hospal, la società MirandolaIN, Ferramola d’impresa (le cosiddette commerciale del gruppo. ha esperienza come diri- relazioni pubbliche) laLa comunicazione ester- gente d’azienda e oggi è vorando come consulenna ha principalmente la coach professionista; ha te per svariate aziende e funzione di supportare il raccolto la testimonianza per sei anni come project mantenimento e possibil- di Biagio Oppi. manager in un’agenmente il miglioramento zia di comunicazione della reputazione dell’azienda verso i di Modena specializzata in motori, suoi referenti diretti (medici, infermieri, agroalimentare e sanità. Infine sono comunità locale) e verso gli “opinion leapprodato in Gambro a marzo del ader” (media, accademici, politici) che 2011, in piena vertenza sindacale. Da influenzano la percezione dei referenti. anni sono socio della Federazione delle La comunicazione interna invece deve Relazioni Pubbliche Italiana (Ferpi) e riuscire a informare continuamente dida giugno sono consigliere nazionale. pendenti e collaboratori (in Italia 1.200 Con la Ferpi cerchiamo di promuovere persone) e coinvolgerli in un rapporto i valori e l’etica della professione di che dovrebbe riuscire ad andare ben al Relatore Pubblico». Quali sono gli aspetti del tuo lavoro che ti procurano vera soddisfazione? «Scontato, ma sempre gratificante per un comunicatore, è riuscire a vedere che la propria strategia e quindi il messaggio viene recepito (dai giornali, dall’opinione pubblica, dalla rete,ecc.). In realtà la vera soddisfazione è costruire strategie di comunicazione non scontate, sviluppare solide relazioni con i referenti della propria organizzazione (i... famigeratissimi “stakeholder”) e constatare concretamente gli effetti positivi della gestione delle relazioni e della comunicazione. Nel caso attuale ad esempio mi dà soddisfazione rilevare almeno tre cose: la buona reputazione dell’azienda nell’opinione pubblica, il riconoscimento da parte dei medici del fatto che siamo i numeri uno nel settore, l’entusiasmo e il coinvolgimento della gente sul posto di lavoro». Invece quali aspetti sono per te più faticosi o affronti meno volentieri? «Non è facile interagire con i media quando rincorrono l’attenzione dei lettori a tutti i costi, spesso con titoli strillati e senza approfondire i contenuti tramite un minuzioso confronto tra le diverse fonti. È un problema molto attuale, legato all’economia dei media e ai loro ritmi forsennati. È brutto leggere qualcosa che non hai detto, o che è falso, e che sai che farà male alle persone. Ti senti responsabile perché sai che in una fase del processo di comunicazione sei mancato. È per quello che quando sei responsabile della comunicazione di un’organizzazione non stacchi mai. Il rapporto con giornalisti, e spesso ne parlo con quelli con cui ho più confidenza, purtroppo è viziato dal pregiudizio (molto italiano) che il Pr sia un bugiardo e dalle condizioni in cui i giornalisti e le redazioni sono costretti ad operare in Italia». Quali consigli dai a chi vuole arrivare a fare un lavoro come il tuo? «Ogni Comunicatore, ogni Relatore Pubblico come lo chiamo io, deve essere curioso su tutto, interessato alle relazioni sociali, pronto a mettere in discussione il proprio punto di vista. Per riuscire a conoscere e mappare i propri pubblici occorre essere in grado di leggere la realtà sociale e l’interazione di gruppi sociali e d’interesse, comunità, trend. Occorre avere un metodo di lavoro affidabile e un buon senso della Biagio Oppi abita a Cento (Fe) e lavora a Medolla (Mo) Età: 35 anni Studi: Laurea Quinquennale Scienze della Comunicazione-Master Relazioni Pubbliche Ruolo Professionale attuale: Public Relations & Communications Manager in azienda industriale multinazionale In precedenza: Project Manager in agenzia di comunicazione Tre passioni di Biagio: golf, letture, cinema “notiziabilità” degli eventi. Bisogna essere in grado di calcolare l’efficacia o l’inefficacia delle proprie azioni con indicatori misurabili. Nel 90% dei casi aiuta parecchio sapere scrivere e parlare bene. E come in tutto è meglio essere sempre, inguaribilmente, ottimista». IL RICORDO «C’era una volta la nostra scuola» A CURA DI SILVIA GOLINELLI Si conclude la rubrica di ricordi sulla scuola. Dopo Giulia Voza, è la volta della maestra Eola Giliberti. «Nel 1971 sono ritornata a Mirandola. Mi sono inserita senza difficoltà nel nuovo ambiente scolastico trovando colleghi che erano soprattutto gli amici di sempre. Dei miei tredici anni trascorsi a Varese ho portato con me due insegnamenti nei quali ho creduto e che ho attuato durante tutta la mia carriera: “lavorare con i bambini” e rendere le frasi “complete ed armoniose” coinvolgendo mente e cuore. Dal 1975 ho iniziato a lavorare nella sede centrale, agibile solo in parte per lavori di ristrutturazione. Le classi parallele erano soltanto due, ma la collaborazione con le altre insegnanti è stata intensa e proficua sul piano della didattica, dell’apprendimento, della programmazione e realizzazione di recite, giornalini e festeggiamenti per le ricorrenze più varie (tradizionale viaggio a Roma di tutta la scuola 1978/80). Sono stata, per quasi tutta la mia carriera, la cosiddetta “insegnante unica”. I bambini erano tutti e solo miei, riuscivo così a conoscerli a fondo stabilendo con loro un’intesa che andava oltre lo studio. Avevo tempo per la conversazione, l’ascolto, il recupero individuale e per tante altre attività. Un dubbio? Giudicare tutti secondo un unico punto di vista mancando il confronto con altri docenti. Soltanto durante gli ultimi anni della mia attività ho sperimentato con un po’ di timore, subito dissolto, i moduli. Abituata a gestire tutto il mio tempo mi sono trovata a disagio ad interrompere una lezione per spostarmi in un’altra clas- AL MAIALEN se a svolgere un diverso tipo di lavoro. Mi è risultato così più faticoso capire gli alunni per valutarli ed aiutarli: mi mancava il mio tempo. Vantaggi? Condivisione di responsabilità e confronto diretto con le colleghe. L’esperienza, comunque, è stata positiva perché ho lavorato con insegnanti vere amanti della scuola. Io la porto ancora nel cuore». Nel 1976/77 la maestra Eola Giliberti propone alle classi 2°, 3° e 4° il progetto “Al nostar povar maialen”, che prevedeva, tra le tante iniziative organizzate, la presenza di esperti a scuola, la visita al salumificio “Montorsi” e un pranzo a scuola con polenta e salsiccia. Viene scritta con i bambini della classe 3° B una poesia in dialetto, che pubblichiamo qui accanto. (TESTIMONIANZA RACCOLTA DA LORENA ANDERLINI) Dal maialen am pias al parsut al cudghen la copa la murtadela la panseta la salsisa al salamen. An fichem via gnint dal nostar bon maialen. A magnem la lingua gli ureci al sampet e al cuen. At se propria bon mi povar maialen. n. 10 - maggio 2012 · 17 MIRANDOLA L’impresa commercializza i fanghi d’alghe Guam Le mogli dei medici in visita a Lacote L’azienda di San Prospero ha ospitato una delegazione dell’Ammi La titolare di Lacote, signora Lucia. Accanto, alcune delle partecipanti alla visita. Da sinistra, Liliana Silvestri, Marisa Pirazzoli, Amelia Cazzuoli, Maria Teresa Montella, Lara Mantovani Uguzzoni, Lea Faglioni, Paola Marazzi e Silvana Azzolini. Le socie Ammi (Associazione Mogli dei Medici) di Mirandola, con amiche, hanno fatto visita, lo scorso 19 aprile, all’azienda Lacote di San Prospero, che produce e commercializ- za i fanghi d’alga Guam. L’impresa è nata nel 1986 quando Egidio Siena, il fondatore, esperto di cosmesi e prodotti naturali e con grande passione per il mare, giunge nel porto di Brest, in Bretagna, dove fin dal 1600 i pescatori, che considerano le alghe preziosissime, all'arrivo dell'estate su barche dotate di un apposito strumento le raccolgono dai fondali marini. L'impiego di queste alghe è suggerito contro l'obesità, nelle cure dimagranti e antireumatiche. Nella tradizione popolare si tramandavano ricette a base di alghe per il benessere del corpo e la bellezza della pelle. «Un convegno di bioetica che mi ha fatto Pensare» di controllo sui più deboli, costretti da parenti o case di cura a firmare documenti in cui rifiutano le cure mediche più dispendiose così da non diventare un peso economico per la società. Per questo una delle soluzioni sarebbe porre questi testamenti al vaglio delle autorità competenti: l'attuazione di queste volontà sarebbero quindi a discrezione dei medici, a condizione che ciò si svolga in un ambiente “ideale”, nel quale il medico desidera solo il meglio per il paziente. La lezione magistrale di Sebastiano Maffettone, docente di Filosofia Politica alla Luiss Guido Carli di Roma, incentrata sul valore della vita ha fatto molto riflettere, partendo da alcune domande base: che cos'è la vita? E' un fatto oggettivo? Dal punto di vista culturale, vivere significa avere una mente sviluppata, essere in grado di rispondere agli stimoli ed elaborare risposte complesse. Quindi dovremmo giudicare non vita quella di un feto, che non è capace di comunicare nel modo in cui noi Dino Cassanelli è Maestro del Lavoro Ci sono anche il medollese Dino Cassanelli e la finalese M a r i a Te resa Benotti tra i dodici modenesi che vanno ad aggiungersi ai 292 Maestri del Lavoro della nostra provincia. Il 10 maggio a Bologna hanno ricevuto la medaglia con la stella, conferita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che premia i cittadini distintisi per “singolari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale per tutto l’arco della vita lavorativa”. Il 12 maggio, poi, la cerimonia è stata replicata a Modena nella sede di Confindustria, dove sono stati consegnati gli attestati con le motivazioni dell’onorificenza. Dino Cassanelli, 59 anni, è stato dipendente della Pm Group, mentre Maria Teresa Benotti lavora per San Felice 1893 Banca Popolare. MIRANDOLA MIRANDOLA Gli scorsi 21 e 22 aprile si sono svolti al Castello Pico di Mirandola alcuni incontri relativi alla bioetica, facenti parte della rassegna “Pensare”, promossa ogni anno dal Comune. Numerosi sono stati i temi trattati: la bioetica laica e cattolica, il valore della vita, il rapporto tra medico e paziente, il testamento biologico, il rapporto tra etica e vita. Ogni relatore ha presentato l'argomento secondo il proprio punto di vista. Interessante è stato il tema, proposto da Francesco D’Agostino, professore di Filosofia del Diritto all’Università Tor Vergata di Roma, sul testamento biologico, un documento che dà potere decisionale al paziente di privarsi volontariamente di determinati tipi di cure, nel caso non possa disporre delle sue facoltà mentali al momento in cui queste situazioni si presentino. Utilizzando la trama di un film intitolato “The Savages”, il relatore ha esposto i rischi del testamento biologico. Esso potrebbe diventare, infatti, una forma ONORIFICENZE Sebastiano Maffettone e (sotto) Tim Parks lo potremmo comprendere? La vita può essere anche definita su un piano esclusivamente biologico. Allora dovremmo considerare vita anche quella di un organismo mantenuto tale esclusivamente da macchine? Non è possibile risolvere questi dubbi secondo un aspetto giuridico uguale per tutti. Ma allora quale valore noi diamo alla vita? Varrebbe la pena vivere senza riuscire a capire cosa ci sta accadendo? Paralizzati, malati in modo grave o incapaci di respirare o di compiere qualsiasi azione autonomamente? Ognuno di noi deve rispondere personalmente e stabilire il proprio limite, il valore che dà alla sua vita. E comportarsi di conseguenza. L'ultimo intervento della rassegna è stato incentrato su un libro dello scrittore, giornalista e docente universitario inglese Tim Parks: “Insegnaci la quiete”. La domanda fondamentale che viene posta è: perché nelle società occidentali la mente è così staccata dal corpo? L'autore ha riportato, infatti, la propria esperienza personale di guarigione da una malattia utilizzando tecniche di concentrazione e riflessione indiane, mentre in occidente i medici lo avrebbero indirizzato senza indugio ad un intervento alla prostata rivelatosi poi non necessario. Tutto questo fa riflettere su come non si presti abbastanza attenzione al corpo e non lo si ascolti con dovuta intensità, cercando come unico scopo di individuare velocemente una cura ad una malattia che a volte non c'è. SUSANNA POZZETTI CLASSE V H LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO "G. GALILEI" Elezioni in Croce Blu Nei giorni scorsi si è svolta l’Assemblea sociale della Croce Blu di Mirandola che ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo, per il tirennio 2012/2015, e le nuove cariche dell’Associazione. Presidente è stato confermato Luigi Casetta (al centro della foto), mentre vicepresidente è Elisa Luppi. I consiglieri sono: Annarita Bonini, Sara Brancolini, Alberto Cavicchioli, Maria Gardini, Vincenzo Reginella, Orietta Vaccari, Fabrizio Vincenzi. Segretaria è Sara Brancolini, tesoriere Alberto Cavicchioli e direttore sanitario il medico Geminiano Bandiera. n. 10 - maggio 2012 · 19 BIBLIOTECA “GARIN” Il prestigioso Fondo entra nel circuito bibliotecario Il Fondo antico nel Servizio nazionale L’Istituto Beni Culturali della Regione ha finanziato un progetto Come anticipato in un precedente numero dell’Indicatore, l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia Romagna ha finanziato un progetto di recupero catalografico sul Servizio Bibliotecario Nazionale dei libri del Fondo Antico della Biblioteca Comunale “Eugenio Garin”di Mirandola. Il prestigioso fondo è costituito dai volumi del Monastero di San Francesco, dalla donazione di Francesco Molinari e di Don Felice Ceretti, e da volumi acquistati dal Comune o ricevuti in dono nel corso degli anni da nobili famiglie mirandolesi e da privati. Questi importantissimi testi, per la parte edita dal XVII al XIX secolo, sono ora appunto in fase di catalogazione ad opera degli specialisti Ilaria Maggiulli ed Andrea Miotto della Cooperativa Voli di Bologna. Il lavoro, iniziato in settembre, terminerà entro il mese di giugno per un totale di circa 5.000 volumi recuperati. Per le opere edite invece nel secolo XVI, le cinquecentine, a breve altri specialisti, direttamente dagli uffici Ibc di Bologna, inseriranno sul Polo modenese le schede relative, che ora si trovano solo sul sito nazionale Edit 16. Il Fondo Antico finora disponeva solamente di un vecchio catalogo cartaceo, in parte incompleto e a volte errato; con la catalogazione scientifica on line i testi avranno visibilità nazionale e saranno a disposizione di studiosi, studenti, ricercatori, e di tutti gli interessati, che ad essi potranno accedere attraverso le chiavi autore, titolo, argomento, editore, luogo di stampa, ente possessore. Le raccolte pertanto potranno fornire importantissimi elementi sulla vita culturale, sociale e religiosa non solo degli originari enti possessori ma anche del Ducato e del territorio di Mirandola nei secoli. L’OSPITE DEL MESE L’attualità di Arthur Schnitzler a 150 anni dalla nascita Centocinquanta anni fa, il 15 maggio 1862, nasceva a Vienna lo scrittore e drammaturgo Arthur Schnitzler. Di famiglia ebraica, conseguì la laurea in medicina nel 1885 ma già allora stava emergendo la sua inclinazione letteraria. Aprì uno studio medico privato e nel 1895 vide rappresentata in teatro a Vienna con successo la sua opera Amoretto, che lo rese famoso. Nel 1900 venne radiato da tenente medico dell’esercito, conseguentemente alla pubblicazione del romanzo Sottotenente Gustl, impietosa rappresentazione della vita militare. Nel 1903 sposò la cantante Olga Gussmann, dalla quale aveva avuto un figlio l’anno prima. Sempre nel 1903 andò in scena a Monaco di Baviera Girotondo, che destò scandalo per il cinismo emergente dai rapporti fra i due sessi. Dopo poco il testo venne dato alle stampe e raggiunse il culmine delle vendite. Nel 1905 la commedia Intermezzo gli valse il premio Grillparzer. Nel 1909 nacque sua figlia Lili. Nel 1913 pubblicò Beate e suo figlio. Dal 1914 iniziarono ad uscire film tratti da sue opere, a volte con sua sceneggiatura. Il più recente è Eyes Wide Shut (1999), con la regia di Stanley Kubrick, tratto da Doppio sogno, pubblicato nel 1926. Altre opere importanti pubblicate fra il 1917 ed il 1924 furono Il dottor Grasler medico termale, Il ritorno di Casanova, La signorina Else. Nel 1928 il suicidio della figlia rappresentò un durissimo colpo. Egli stesso morì per un ictus a Vienna tre anni dopo, il 21 ottobre 1931. Puoi trovare Arthur Schnitzler in Biblioteca: - Diari e lettere - Doppio sogno - Eyes wide shut (film) - La fine dell’amore - Fuga nelle tenebre - Gioco all’alba - Giovinezza a Vienna - Girotondo e altre commedie - Morire - Notte di primavera in sala d’anatomia e altri racconti - Opere - La piccola commedia: novelle giovanili - Il ritorno di Casanova - La sposa promessa LE NOVITÀ Sullo scaffale LIBRI ADULTI L’altra Roma, J.C. Maire Vigueur L’attimo in cui siamo felici, V. Millefoglie Il bambino che collezionava parole, J. P. Villalobos La bellezza e l’orrore, P. Englund Breve storia delle idee di salute e malattia, G. Corbellini Canada, Touring Club Italiano La casa dei corpi sepolti, E. Griffiths La casa sopra i portici, C. Verdone Che cos’è la semiotica?, S. Hall Cinquecento italiano, G. Fragnito Il circolo delle ingrate, E. Von Arnim Cose da pazzi, E. Santangelo De officiis, Cicerone Dieci donne, M. Serrano (audiolibro) Doppio ritratto: San Francesco in Dante e Giotto, M. Cacciari EBM: medicina basata sull’evoluzione, G. Corbellini Facebook per tutti, C. Cini IL LIBRO DEL MESE Leggere a Modena Biblioteche e lettura a Modena e provincia dall’unità d’Italia ad oggi, a cura di Giorgio Montecchi e Raffaella Manelli, Bologna, Editrice Compositori, 2012. A corollario e conclusione delle numerose iniziative tenute in provincia di Modena per celebrare il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, è uscito da poco questo volume, costituito da una raccolta di saggi e studi che vede protagonisti come autori i direttori ed i bibliotecari delle biblioteche di Modena e provincia. Questi, spesso attraverso impegnative ricerche d’archivio, hanno contribuito a ricostruire, ognuno per l’istituto di appartenenza, la storia dell’istituto stesso, dei fondi ivi conservati, della diffusione della lettura dal 1861 fino ai giorni nostri. Si segnala per la biblioteca di Mirandola il saggio della responsabile del servizio Cristina Arbizzani, dal titolo “La biblioteca comunale di Mirandola: evoluzione della lettura nel secondo dopoguerra”, nel quale si tratta anche dello scrittore Giovanni Cavicchioli. Dov’è in biblioteca? 027.45 BIBL Fai bei sogni, M. Gramellini Fukushima, A. Farruggia Galeotto fu il collier, A. Vitali Il ghiaccio fra le mani, A. Zentner Grammatica della fantasia musicale, M. Piatto In riva al fiume, C. Darwin L’infinito, T. Scarpa Le insalate Introduzione a Darwin, T. Pievani L’Italia della uno bianca, G. Spinosa Kandinskij, J. Nigro Covre Kitchen, B. Yoshimoto (audiolibro) Lazio, Touring Club italiano Limbo, M. Mazzucco Minima mercatalia, D. Fusaro Nell’aria, G. Belloni Neuroetica, L. Boella I nomi delle vie di Ferrara dal 1810 al 2010, M. Calzolari Il paradosso terrestre, M. Presta Puglia, Touring Club italiano Quello che le donne La repubblica di Weimar, G. Mai Respiro corto, M. Carlotto Il romanticismo, R. Safranski Romanzi, E. Zola Sentire l’altro, L. Boella BREVI CERTAMEN PER LE SUPERIORI Si svolgerà entro il mese di maggio il certamen rivolto alle scuole superiori imperniato quest’anno su “Bioetica, salute e malattia”. Ormai da tre anni questa prova scritta, in forma di saggio breve, prende spunto dal festival “Pensare”, che ogni anno ha un argomento diverso, e vede protagonisti i ragazzi che sul tema scelto devono elaborare le proprie considerazioni, grazie sia alla partecipazione al festival sia ad una bibliografia messa a disposizione dalla biblioteca comunale “Eugenio Garin”. Il festival “Pensare bioetica, salute e malattia” si è svolto in Castello nelle giornate del 21 e 22 aprile riscuotendo un caloroso successo di pubblico. La premiazione dei ragazzi, le opere dei quali saranno selezionate da apposita giuria, avverrà in ottobre. IN FIERA NATI PER LEGGERE Anche quest’anno, grazie alla collaborazione dell’Associazione “Sergio Neri” ed alle lettrici volontarie, il progetto “Nati per leggere” sarà ospitato in un apposito stand della Fiera di maggio. ABBONAMENTO A “IL MANIFESTO” Dalla metà di maggio si può trovare per un anno presso la biblioteca comunale “Eugenio Garin” il quotidiano Il Manifesto a disposizione degli utenti interessati. L’abbonamento al giornale è stato pagato dall’Anpi di Mirandola, che la biblioteca ringrazia sentitamente. LIBRI RAGAZZI African cats L’alfabeto delle fiabe, B. Tognolini Un amico segreto in giardino, L. Newbery Chi la fa l’aspetti, R. McGuire Dolci parole, C. Norac Io non sono come gli altri, J. Coat Margherita e la metafisica, V. Lou Pollicina, H. C. Andersen La sfida ha inizio, L. Garlando Vita di Bernie, M. Salvadori DVD RAGAZZI Bolt: un eroe a quattro zampe, B. Howard Chicken little, Walt Disney Fantastic Mr. Fox, W. Anderson Maga Martina e il libro magico del draghetto, Knister Mucche alla riscossa, W. Disney Il pianeta del tesoro, J. Musker Piccolo grande eroe, C. Reeve Trilli e il grande salvataggio, B. Raymond Up, P. Docter Winx club, I: Straffi 20 · n. 10 - maggio 2012 MIRANDOLA Il progetto si è svolto alle Scuole Elementari “Alighieri” La leggenda di Re Artù... in classe Le studentesse del Morandi hanno drammatizzato la storia Nella mattinata dello scorso 26 aprile, gli alunni della classe 3° X del Liceo “Morandi” di Finale Emilia, nella palestra della Scuola Elementare "Dante Alighieri" di Mirandola, hanno drammatizzato alla presenza di tutte le classi terze della Scuola primaria, la leggenda MIRANDOLA Dalla Bretagna al Luosi gemellaggio... con amore di re Artù, curando con molta attenzione e competenza la scelta dei costumi, delle armi e delle musiche di sottofondo. L’iniziativa rientra nei progetti annuali sulla lettura, curati in entrambe le scuola dall’esperta Silvia Golinelli. SPORT E SCUOLA Arrivano a San Felice i Giochi dell’Unione LETTERE «CENTRO ESTIVO A CAMPOSANTO» «Cari Genitori, è con soddisfazione che il Comitato Genitori Scuole Camposanto (e tutte le sue mamme) presenta la sua collaborazione con l’associazione World Child che finalmente porta a Camposanto il centro estivo, un servizio utile e aperto a tutte le famiglie che ne abbiano necessità. World Child è un’associazione che ha lo scopo di promuovere l’attività ludico-motoria per bambini e adolescenti nel territorio modenese. Gli ingredienti principali del suo modus operandi sono, non solo la comprovata professionalità e competenza dei suoi educatori e animatori, ma anche e soprattutto la passione che unisce i suoi operatori nel lavorare con, per e tra bambini e pre-adolescenti. Queste caratteristiche hanno portato World Child alla gestione, nel 2011, di ben 10 centri estivi tra primarie ed infanzia (Modena, Castelnuovo, Bomporto, Ravarino, Spilamberto, San Felice, Correggio) e quest’anno ci siamo anche noi! Vogliamo sentitamente ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, per aver voluto contribuire a questo progetto, che senza il suo supporto sarebbe stato irraggiungibile, la nostra Amministrazione, che contribuirà concedendoci l’utilizzo degli stabili delle Scuole (primaria e infanzia) e il Centro Anziani per la disponibilità dimostrataci e per l’appoggio logistico. Vi invitiamo a recarvi presso la Sala Ariston per iscrivervi e contribuire, con la presenza dei vostri bambini, ad un progetto ambizioso di sostegno alle famiglie che è diventato realtà e che speriamo possa proseguire negli anni». MONJA ZANIBONI PRESIDENTE COMITATO GENITORI «COSA SERVE AL MUSEO CIVICO» Per la seconda volta l’Istituto “Luosi” di Mirandola ha effettuato lo scambio con il lycée “Nôtre dame de Campostal” di Rostrenen situato nel cuore della Bretagna. Questa esperienza ha consolidato i legami nati durante il primo scambio avvenuto nel 2009. Alcuni ragazzi francesi sono ritornati a Mirandola per la terza volta, pur essendo già all’università. I legami che hanno stabilito con i corrispondenti e il luogo sono stati tali da spingerli a ripetere l’esperienza e a partecipare a tutte le iniziative con rinnovato interesse e curiosità. I ragazzi del “Luosi”, dal canto loro, hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, favoriti dal racconto dei compagni che li hanno preceduti a Rostrenen. Non sono stati delusi nelle loro aspettative ed hanno stabilito legami di amicizia con i loro corrispondenti, tanto da desiderare di rivedersi durante l’estate. Mirandola e Rostrenen rappresentano due realtà europee completamente diverse. Mentre Mirandola è una città industriale, localizzata in una posizione strategica per la vita culturale ed economica, Rostrenen è un piccolo centro situato in una regione molto decentrata rispetto alla capitale e dedita soprattutto ad attività agricole ed è comunque rappresentativo del carattere bretone e del suo attaccamento alle tradizioni. I ragazzi di Mirandola hanno molto apprezzato la serata bretone a base di sidro e crêpes, allietata da musiche e danze bretoni nelle quali tutti noi siamo stati coinvolti. Il liceo che ci ha ospitato è situato in un antico maniero e tutte le attività si sono svolte in una cornice molto affascinante. Il preside, il vice-preside e tutto il personale si sono dimostrati estremamente accoglienti e disponibili, tanto da farci sentire parte della scuola. Le attività svolte insieme e i magnifici luoghi visitati, Quimper, la costa di granito rosa, Mont Saint Michel, Saint-Malo e Parigi sulla via del ritorno, hanno reso indimenticabile questa esperienza e creato curiosità e aspettative per altri ragazzi del nostro istituto.Anche per noi insegnanti, l’esperienza è stata ancora una volta molto positiva e il nostro grazie sentito va alle famiglie di Mirandola che hanno accolto i ragazzi bretoni con affetto, alla presidenza che è stata di grande supporto e non ultimo alle colleghe francesi Madame Panetta e Madame Allanic che si sono dimostrate disponibili, efficienti e ancora una volta preziose collaboratrici. SANDRA PALTRINIERI-EVA BARALDI INSEGNANTI ISTITUTO “GALILEI” Conclusione positiva per il Progetto Comenius Con l’incontro di fine aprile a Helsinki di tutte le delegazioni (di Polonia, Norvegia, Germania, Spagna, Italia e Finlandia) si è concluso il Progetto Comenius “Mind the Gap” per cui l’Istituto Superiore Statale “Galilei” di Mirandola ha ricevuto il finanziamento dalla Comunità Europea. Dopo aver visitato la scuola superiore Helsingin Medialukio della capitale finlandese ed aver partecipato ad alcune lezioni, le docenti di inglese Maria Cristina Marchi e Carla Tabacchini (da sinistra nella foto) hanno elaborato, insieme ai colleghi stranieri, la fase finale del Partenariato Multilaterale 2010-12. Nella relazione conclusiva gli insegnanti hanno sottolineato l’impatto positivo che il Progetto ha avuto su studenti, docenti e scuole partecipanti. L’argomento del confronto generazio- Ho appreso del riconoscimento conferito al Museo Civico di Mirandola quale “museo di qualità”, me ne congratulo, ma proprio per questo motivo mi chiedo se non sarebbe congruo dotare questo museo di una figura professionale specifica alla cura delle raccolte, quindi di quello che nell'ambito dei Beni culturali viene chiamato un “conservatore”. Questa persona potrebbe valorizzare al meglio le collezioni, proporre interventi di restauro, fare ricerche per ricostruire la storia e la provenienza degli oggetti e via dicendo. Sarebbe anche l'occasione per dare la possibilità ad un giovane laureato in storia dell'arte, e nella Bassa modenese ce ne sono molti purtroppo (purtroppo perché sono pressoché disoccupati), di poter applicare le proprie conoscenze in ambito locale e al servizio del proprio museo cittadino. SIMONETTA CALZOLARI «CONDANNIAMO LA VIOLENZA» Sabato 26 maggio si svolgerà presso il campo sportivo di San Felice, dalle 8 alle 13 la seconda edizione dei Giochi dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord “Memorial Lorenzo Bergamini”a cui prendono parte le classi terze delle scuole medie della Bassa. Oltre all’aspetto ludico, che ripropone un evento tradizionale degli anni ’80 e ’90, i Giochi hanno anche un ulteriore e simbolico valore: il ricordo del maestro Lorenzo Bergamini, consigliere dell’Unione, scomparso a causa di una malattia incurabile. Gli studenti si sfideranno nelle discipline dell’atletica leggera, tra cui gli 80 metri piani, il salto in alto e il salto in lungo, i 1.000 metri e la staffetta. nale ha permesso di approfondire tematiche relative a valori, famiglia, tempo libero, ambiente, tecnologie e prospettive per il nostro futuro, trattate sia in ambito territoriale sia europeo. Oltre all’arricchimento culturale si sottolinea il miglioramento delle competenze linguisticocomunicative nonché la valenza formativa del Progetto. Numerosissimi sono stati gli attestati di solidarietà arrivati all’Assessore di Finale Angelo D’Aiello, che nei giorni scorsi è stato vittima di un episodio inquietante: una bottiglia molotov scagliata durante la notte contro l’automobile della moglie. Ferma condanna viene anche da Confesercenti Area Nord: «Esprimiamo ad Angelo D’Aiello tutta la nostra solidarietà – fa sapere l’associazione imprenditoriale, con un comunicato stampa, condannando fermamente l’episodio – l’auspicio e che chi si è macchiato di tale gesto sia assicurato quanto prima alla giustizia. Minacce ed episodi come quello accaduto, diretti all’incolumità delle persone non devono essere mai sottovaluti – prosegue Confesercenti - la nostra speranza ora è che le indagini da parte delle forze dell’ordine locali siano celeri e finalizzate all’individuazione dei responsabili. L’associazione vuole esprimere all’assessore D’Aiello e alla sua famiglia la propria vicinanza e il proprio sostegno, invitando le autorità competenti a tenere alta guardia anche di fronte a avvenimenti del genere». n. 10 - maggio 2012 · 21 50° BIOMEDICALE Dal 1972 ai giorni nostri, con uno sguardo al futuro «Così siamo diventati grandi» Mario Veronesi conclude il racconto sullo sviluppo del Distretto (continua dal numero scorso) «Contemporaneamente avevamo progettato una nuova linea di prodotti per emodialisi che avremmo realizzato nella nuova società Bellco. Detta linea era innovativa rispetto ai prodotti allora fabbricati dalla Dasco e prevedeva: 1. Un preparatore di soluzioni dialitiche individuale che non necessitava di impianto di sterilizzazione in quanto aveva un circuito monouso per la preparazione del liquido di dialisi: l’Unimat venduto in oltre 5.000 esemplari negli anni a seguire. 2. Una pompa ematica a due teste brevetto del professor Ringoir di Gent che consentiva la dialisi con un solo ago. 3. Filtro a rotolo singol pass che ne consentiva l’utilizzo su tutti i monitor Dasco già installati in Europa il Vita 2, venduto in oltre 1.000.000 di pezzi. 4. Nuovi modelli di circuiti artero venosi. Il contratto di collaborazione con Dasco non andò a buon fine e Bellco si trovò di nuovo sola sul mercato. Anche allora, nel 1972, benchè la terapia emodialitica fosse agli albori rispetto ad oggi ed i trapianti di là da venire come routine, il prodotto innovativo aveva un’importanza basilare. Lo dimostra il successo ottenuto al Congresso di Vienna del 1973 dalla nuova linea di prodotto Bellco che offrivamo vantaggi tecnici rispetto ai prodotti della Dasco. E qui devo fare una considerazione: come allora anche oggi, benché il mercato sembri saturo, l’innovazione è di importanza basilare per l’introduzione di nuovi prodotti. A dimostrazione di quanto valga l’innovazione, voglio sintetizzare la storia di una ditta locale la Redax, fondata dal mio ex-socio Lucio Gibertoni che ha lavorato con me in Dasco-Bellco-Dideco e Dar. Nel 2000 ha iniziato un’attività nel settore dei drenaggi post operatori che è andato a produrre a Trapani per usufruire di vantaggi finanziari offerti dalla Regione Sicilia. Dopo 12 anni di attività ha sviluppato una linea di prodotti innovativi che può produrre automaticamente in un nuovo stabilimento produttivo realizzato nel Comune di Poggio Rusco per la convenienza del prezzo del terreno. La cifra d’affari realizzata nel 2011 è stato di 12,5 milioni di €. I drenaggi I fondatori del Biomedicale mirandolese, in un'immagine conservata a Mobimed, in Castello di vecchio modello che ancora vende in qualche ospedale vengono prodotti da un terzista indiano. Questo caso dimostra che nel 2010 come 50 anni fa c’è ancora la possibilità di realizzare prodotti innovativi, ma ci vuole dedizione alla ricerca e contatti continui con gli utilizzatori sanitari che bisogna seguire nelle loro necessità giornaliere. Nessun cliente viene in ufficio, bisogna non stancarsi di frequentare ospedali. C’è anche un certo rischio economico in quanto sbagliare è abbastanza facile ma si deve perseverare nella ricerca del meglio rispetto al prodotto esistente. Io non ho fatto un’analisi accurata sull’attività delle piccole medie aziende che operano nel nostro distretto ma in generale possiamo affermare che i nostri costi sono compatibili soltanto con la produzione di prodotti innovativi o prodotti automatizzati. Questo già lo dissi al Ministro Bersani nel 2001 in Comune a Mirandola. I prodotti Bellco ebbero un notevole successo sia in Italia che in Europa ma nel 1976 per ottenere un appoggio finanziario dall’Eni, indispensabile per sostenere lo sviluppo della società, dovemmo cedere la maggioranza delle azioni mantenendo però una gestione abbastanza autonoma. Gli amministratori dell’Eni capirono subito che i nostri risultati si ottenevano solo con la nostra gestione, infatti quando nel 1982 noi vendemmo la totalità delle azioni, dopo poco vendettero la Bellco alla Sorin che la tenne nel suo gruppo fino a qualche anno fa, quando la cedette alla società indipendente che l’ha gestita fino a qualche giorno fa, quando è stata acquistata dal gruppo Montezemolo. Nel frattempo i soci Bellco avevano costituito una nuova società la Dideco che realizzò tre linee di prodotti tutti molto innovativi rispetto al mercato Europeo: 1. Ossigenatori e circuiti di Cec per interventi di cardiochirurgia 2. Sistemi per l’autotrasfusione intraoperatoria 3. Sistemi per plasmaferesi e separazione dei componenti ematici Erano prodotti destinati ai perfusionisti ed ai centri trasfusionali. Non appena mi proposi come produttore di un ossigenatore a bolle, progettato dai nostri tecnici ed assemblatore di circuiti per Cec, ricevetti la visita degli allora pionieri della chirurgia cardiaca da Perenzan a Pellegrini e tanti altri ancora, che non credevano ai loro occhi nel vedere una produzione di qualità con applicati tutti i controlli di sicurezza possibili. Ognuno ci chiedeva un modello diverso compatibile con le pompe in sua dotazione. Presentammo i nostri prodotti prima in Italia poi nei vari centri Europei, affidandone la distribuzione all’American Hospital Supply con la quale mi teneva i rapporti un mio vecchio collaboratore belga. Una flessibilità sui modelli e uno stretto controllo della qualità ed una modicità di prezzi rispetto ai prodotti americani, in poco tempo ci fece acquisire il mercato dei circuiti e solo una parte di quello degli ossigenatori in quanto il mercato era nelle mani delle grandi aziende americane che organizzavano i congressi di chirurgia cardiaca ai quali tutti gli europei chiedevano di essere invitati. Eravamo l’unica azienda Europea che produceva ossigenatori e circuiti Cec e molti non volevano crederci che una ditta italiana potesse offrire una tecnologia sofisticata quale l’ossigenazione del sangue in Cec. Sempre all’interno della Dideco un altro gruppo di tecnici realizzò gli apparecchi ed i circuiti monouso sterili per la separazione dei vari componenti ematici con la forza centrifuga. Non appena scaduto il brevetto detenuto dalla Marina Militare statunitense che riguardava un sistema per separare dal solvente i globuli rossi conservati a –98 in azoto liquido, noi realizzammo in plastica questi contenitori inizialmente di acciaio e potemmo offrire un sistema che serviva a: 1. Lavare i globuli rossi recuperati dal campo operatorio per ri-trasfonderli al paziente. 2. Separare il sangue nei vari componenti: plasma – globuli rossi – globuli bianchi – piastrine e sostituire la parte ammalata o prelevare dai donatori la sola frazione interessata. Furono entrambe tecniche di successo che in pochi anni entrarono nella routine ospedaliera. Dideco sviluppò l’autotrasfusione in quanto più legata alla chirurgia cardiaca ma non investì sull’Aferesi e dopo alcuni anni dovette abbandonare la linea della quale era stata la prima ed unica fabbricante in Europa. Questo dimostra che anche i prodotti più innovativi vanno supportati dall’opportuna ricerca di prodotti migliorativi rispetto a quelli iniziali per fronteggiare la concorrenza che prima o poi arriva. Oggi Dideco vende nel mondo oltre 500.000 ossigenatori all’anno pari a circa il 50% del consumo totale di questi prodotti. A questo punto è doveroso rico- MIRANDOLA Fare squadra e innovare: le ricette contro la crisi Grande successo per la serata organizzata dalla Libera associazione “I Mirandolesi” dedicata alle aziende giovani che ha visto ospiti Giuseppe Bortolussi, segretario dell’Associazione Artigiani Piccole Imprese di Mestre ed autore del volume ‘Tassati e mazziati” e Erio Luigi Munari presidente Promec servizi per l’estero della Camera di commercio di Modena. La manifestazione si è aperta con interviste a otto imprenditori che hanno parlato della propria attività e, senza toni lamentosi, delle problematiche incontrate nell’avviamento dell’impresa. I tratti comuni sono risultati: l’internazionalizzazione, i collegamenti tra mondo della scuola e lavoro, l’importanza di fare squadra, la necessità di crescere e una Pubblica Amministrazione che accompagni e dia servizi efficienti. Bortolussi ha evidenziato che in Italia l’ambiente è sfavorevole agli imprenditori visto che, per esempio, pagano energia e trasporti di più rispetto agli altri Paesi europei ed hanno un minore accesso al credito bancario. Condizioni che collocano l’Italia al penultimo posto in Europa per capacità di attrarre investimenti stranieri. Molto sopreso il pubblico quando Bortolussi ha spiegato che le difficoltà dell’Italia non si possano imputare all’elevata evasione perché, pur pagando più tasse, i cittadini non ricevono dallo Stato servizi adeguati. Per Bortolussi la soluzione è il federalismo, senza alcuna ideologia, perché è efficiente (i Paesi federali spendono per la macchina burocratica la metà rispetto a quelli unitari), solidale e responsabilizza. Inevitabile, poi, una domanda sull’azione del Governo. Per Bortolussi, Monti sta facendo bene, mentre sulla riforma del mercato del lavoro è eccessivo subordinare le sorti del Paese all’articolo 18 perché non è sostanziale e attualmente i ricorsi sono pochissimi. Riguardo al nostro territorio, Bertolussi ha sottolineato la presenza di un’agricoltura florida, un’industria innovativa, un turismo sostenuto e forti tradizioni: ha ribadito che la tradizione è un’innovazione ben riuscita! Munari invece ha evidenziato che servono conoscenza, supporto Due momenti dell'iniziativa istituzionale e credito alle imprese visto che l’economia si avvia verso la terziarizzazione. A fine serata, l’Assessore alla Promozione della Città Caterina Dellacasa ha consegnato a Bortolussi due volumi storici su Mirandola. Simpatica la conclusione dell’incontro con Bortolussi che si è intrattenuto con diversi giovani, rispondendo a diverse domande. Mario Veronesi, alla conclusione del suo applaudito intervento del 20 aprile (foto Pietro Bellesia) noscere quanto abbiano contribuito le multinazionali allo sviluppo delle vendite di Dasco, Bellco e Dideco ed ai relativi investimenti produttivi e logistici. Non credo assolutamente che se le stesse aziende fossero rimaste di proprietà di investitori privati sarebbero state in grado di far fronte alla concorrenza delle multinazionali del settore. Nel 1986 vendetti la Dideco al gruppo Pfizer la grande farmaceutica americana già proprietaria della Schily fabbricante di ossigenatori che per primo investimento a Mirandola costruì una palazzina uffici, meravigliandosi degli spartani uffici della gestione Veronesi. Acquistai una quota del 40% della società Darex costituita dal mio ex socio Gibertoni e dai collaboratori Deserti e Ganzerli per costruire attrezzatura per l’emodialisi e la Cec. Avevo il progetto di creare una linea di prodotti monouso sterili per anestesia e rianimazione. A quei tempi gli anestesisti utilizzavano tubi tracheali di gomma rossa con cuffia in lattice e tubi di neoprene con raccordi in acciaio per trasferire i gas.Tutti gli altri presidi erano in gomma o silicone tutti autolavibili e ri-sterilizzabili. Molte aziende avevano campionato tubi corrugati di politene ma gli anestesisti diffidavano della tenuta e non si staccavano dai loro standard. Occorreva un prodotto innovativo ma sicuro. Cominciai a realizzare un tubo in Pvc con l’esterno corrugato e l’interno liscio per evitare i vortici e dei raccordi in Pvc flessibili saldabili chimicamente al tubo. Presentai un abbondante campionatura al professor Torri che era il responsabile nella commissione Uni della certificazione dei circuiti per anestesia e rianimazione. Mentre il Torri sottoponeva i campioni a tutte le prove più assurde che lo convinsero ad omologarli, noi avevamo sviluppato su consiglio del professor Damia un filtro antibatterico autoumidificante sterile l’Hygrobac, che consentiva l’utilizzo dello stesso circuito per l’intera seduta operatoria su più pazienti. Oggi le vendite annue di Hygrobac raggiungono i 30 milioni di pezzi. Visto il successo di circuiti e filtri venne realizzata una gamma completa di circuiti monouso per l’anestesia e la rianimazione per adulti bambini e neonati. Abituammo con tantissimi campioni questa categoria di medici all’utilizzo del disposable che apprezzarono sia per la qualità, l’affidabilità, la praticità d’uso e i prezzi contenuti. In pochi anni creammo un mercato sia in Italia che in Europa che non esisteva. Nel 1993 vendetti la Dar alla Mallinkrodt americana e continuai a gestirla personalmente fino al 2000. Per darvi un’idea della forza della multinazionale sui mercati. Nel 1993 Dar fatturava 40 miliardi: 20 in Italia e 20 in Europa. Alla fine del 2000 Dar, sempre gestita da me, fatturava 120 miliardi: 40 in Italia e 80 nell’export. E qui vi confermo l’estrema importanza che hanno avuto e che avranno le multinazionali nello sviluppo di questo Distretto. Continuando il mio iter di imprenditore alla Starmed dove da 10 anni sto creando un mercato ai caschi per la ventilazione non invasiva, che rappresenta un’alternativa alla maschera facciale ed essendo a-traumatici consentono trattamenti prolungati e quindi più efficaci. Anche il casco è stato ed è un prodotto innovativo di un certo successo. Ora Starmed appartiene alla multinazionale Intersurgical che ha filiali dirette in tutta Europa. Concludo la mia relazione con un incitamento ai giovani a perseguire con costanza e metodo la ricerca di nuovi prodotti che nel nostro settore sono la base di un sicuro successo e ringrazio chi mi ha seguito in questi 50 anni». MARIO VERONESI n. 10 - maggio 2012 · 23 Revival storico con attori del territorio CINEMA Ciak, si gira di nuovo a Finale La “Gabbia e la Torre” è il nuovo lungometraggio di Guido Casoni Un torrione sperduto nelle campagne della frazione finalese degli Obici, probabile elemento di difesa del vicino convento ma da tempo caduto in uno stato di deplorevole abbandono. Una gabbia, vale a dire un impianto mobile adibito al gioco del calcetto e collocato all’interno del cortile della Canonica. Che cosa hanno in comune? Apparentemente nulla. In realtà costituiscono le ambientazioni principali del film interamente girato a Finale e intitolato appunto “La Gabbia e la Torre”. Abituati come siamo a ragionare in termini di Actor Studio, Hollywood o come minimo Cinecittà, ci riesce difficile pensare che sia possibile confezionare un prodotto cinematografico anche nell’ambito di una tranquilla cittadina della Bassa. Eppure il regista finalese Guido Casoni non è nuovo a imprese di questo genere. Due anni fa uscì quella che può essere un po’ considerata la sua opera prima, “Inno”, un lungometraggio di un’ora e 28 minuti, una sorta di revival storico rivisitato in chiave moderna e arricchito con spunti di immaginazione pura. E’ lui stesso, titolare dello studio di produzione Invideo con sede in via Rotta, a spiegarci come ciò che era impensabile appena qualche tempo fa oggi sia più facilmente realizzabile. «Quando io ho cominciato, più di 30 anni fa, la distanza fra un piccolo centro di produzione come il mio e quelli delle grandi città, era abissale. Adesso con le nuove tecnologie e le videocamere in alta definizione, il gap si è ridotto ed è possibile anche per noi riprodurre effetti speciali». Naturalmente, oltre all’aspetto tecnico, è importante poter reperire un buon numero di interpreti. E questi ultimi Casoni li va a cercare sia a fra i suoi concittadini che fuori. Se infatti nel primo film si era ricorsi a molte comparse “forestiere”, nella “Gabbia e la Torre” recitano i finalesissimi Mathias Borghi (il protagonista), Michele Superbi, Massimo Balboni, Elisa Guicciardi, Gino Baraldi e Chiara Atti di Cento. Ma nel ORATORI DELLA BASSA Quella baracca che don Zeno trasformò in una chiesa Varcare i cancelli di quello che è stato un campo di internamento non è cosa da tutti i giorni. Specialmente se questo campo è vicino al luogo che abitiamo e non associato a qualche località in un paese straniero e tristemente famosa. Tuttavia non sono stata a Fossoli per scrivere un articolo su quello che tutti si aspetterebbero parlando del “Campo di Fossoli”, ma per concludere la mia rubrica sugli oratori di campagna, raccontando la storia di quella che fu una baracca trasformata in chiesa prima da don Zeno Saltini, con la sua Opera Piccoli Apostoli, poi dalla comunità dei profughi italiani provenienti dalle zone della Dalmazia passate alla Jugoslavia dopo la fine della seconda guerra mondiale. In un certo senso parlare del campo di Fossoli significa ripercorrere alcune tappe della storia italiana durante e dopo la guerra: il complesso fu costruito in un primo momento per essere destinato ai prigionieri di guerra catturati durante la campagna in Africa settentrionale; divenne poi, dal dicembre del 1943, campo di smistamento verso i lager d’oltralpe per gli ebrei italiani e i prigionieri politici e rimase in funzione fino all’agosto del ’44, quando per l’inarrestabile avanzare del fronte alleato, venne trasferito vicino a Bolzano, restando tuttavia attivo come centro di raccolta per la manodopera forzata da indirizzare in Germania. Difficile immaginare allora che a guerra finita questo campo d’internamento avrebbe potuto avere un nuovo avvenire. Eppure fu così: prima con l’occupazione delle baracche da parte dell’Opera Piccoli Apostoli di don Zeno Saltini nel 1947. Don Zeno, parroco di San Giacomo Roncole, coltivava da tempo SALUTE Medici e operatori del fitness in campo per Palestre sicure cast figurano anche Giusy Marzullo, ballerina napoletana che studia danza al Teatro San Carlo, che non vedeva l’ora di cimentarsi davanti alla camera da presa e Sara Jean Arbia, ragazza inglese trapiantata in Emilia. Senza voler svelare troppi particolari, l’intreccio del film è di carattere “noir” e ancor più “giallo psicologico”. Il personaggio principale è un giovane giocatore di calcetto che si diletta anche a fare il giornalista televisivo. A un certo punto comincia a manifestare comportamenti anomali e inspiegabili. Sulle sue stranezze cominciano a fiorire le più svariate ipotesi: che sia ossessionato dalla fidanzata troppo gelosa oppure vittima delle scommesse clandestine o addirittura in preda a riti magici. La pellicola si snoda senza che nessuna delle opzioni possa ritenersi più credibile rispetto alle altre. Sullo sfondo anche le bizzarrie di un cellulare di cui solo alcuni avvertono le sensazioni particolari. Il giovane protagonista è succube degli eventi, imprigionato in luoghi di costrizione sia mentali che non di cui la “gabbia” e la “torre” rappresentano appunto efficaci metafore. Da quel che si è potuto capire dalle parole del regista, il finale del lungometraggio chiarisce certi aspetti ma lascia comunque nello spettatore un alone di mistero. Il film, tecnicamente già ultimato, uscirà a breve in versione DvD e Blu-Ray ma sarà disponibile anche su Internet. GIOVANNI MOI Alcuni degli attori del film provvisoria una all’amministrazione l’idea di raccogliere le famiglie alleata e l’altra a quella iugoslava, dell’Opera disseminate fra i vari ndr.). Il campo prese allora il nome di paesi della Bassa in un unico Villaggio San Marco, in omaggio al centro; lo scopo era quello di patrono dell’Istria, appartenuta per sedare vita a “Nomadelfia”: creare coli alla Repubblica di Venezia e venne cioè “la città della fraternità” che a configurarsi come insediamento di avrebbe dovuto gestirsi come soprofughi provenienti per la maggior cietà autonoma ed essere guidata parte dai paesi della costa dalmata non dai principi evangelici. La locapiù italiana. Le baracche già modifilità non fu scelta a caso ma per cate all’epoca di Nomadelfia furono il suo forte valore simbolico, un trasformate in abitazioni, aprirono utopico progetto che fallirà non negozi, attività artigianali, si crearono negli intenti comunitari, ma sotl’asilo infantile e la scuola elementare, to la pressione dei debiti e verrà e la “chiesa” preesistente fu sistemata sgomberato dalla polizia nel e abbellita nel corso degli anni ’50 1952. Con l’esperienza di Nograzie alla partecipazione ai lavori di madelfia tuttavia si cominciò a tutti gli abitanti del villaggio, tanto da parlare di una chiesa all’interno ottenere nel 1956 il riconoscimento dell’ex campo, in una di quelle come sede parrocchiale col nome di baracche che non era destinata San Marco Evangelista e con il proai prigionieri, ma agli intendenti prio parroco don Placido Norbedo, La Chiesetta nell'ex Campo di Fossoli (foto Fondella vigilanza, sistemata in dazione Fossoli) anch’egli profugo giuliano. modo molto semplice, tanto che La piccola chiesa costituì nei 1954 l’Opera assistenziale per i prola stessa sala era adibita anche primi anni di vita del villaggio un fughi giuliano-dalmati ottenne l’area a cinematografo sulla parete opposta importante collante sociale per gli per i propri assistiti, a seguito di una all’altare. abitanti. Ma già nel corso degli anni trattativa con il Ministero dell’Interno, Dopo il trasferimento forzato della ’60 gradualmente i gruppi famigliari che portò il Ministero stesso ad acquicomunità di don Zeno a Grosseto, nel iniziarono ad abbandonare il campo stare l’area e a cederla all’Opera per di Fossoli per inserirsi gradualmente accogliere parte di quegli italiani che, nel tessuto sociale carpigiano o per Servizio Sanitario Regionale, fornendo in seguito al Memorandum d’intesa emigrare altrove fino alla chiusura personale qualificato ed ambienti dove stipulato nel 1954, vedevano passare definitiva dello stesso nel 1970. Nel il paziente potrà essere inviato per lo definitivamente i territori della zona 1986, dopo trent’anni d’esistenza, la svolgimento in sicurezza di un’attività comprendente l'Istria e parte della parrocchia venne soppressa, ed oggi è fisica controllata e adeguatamente Venezia Giulia alla Repubblica Sociain completo stato di abbandono. tutorata. Mentre la promozione di uno lista Federale di Jugoslavia (il trattato Con questo ultimo articolo, cari stile di vita attivo è un obiettivo per di pace del 1947 sanciva la nascita lettori, si conclude la rubrica dedicata tutte le agenzie educative: dai del territorio libero di Trieste suddiagli oratori della Bassa modenese. genitori, al medico di medicina viso in zona A e B sottoposte in via SIMONETTA CALZOLARI generale, dalla scuola alle amministrazioni locali, la prescrizione medica dell’esercizio fisico LA POESIA riguarda tutte le persone con uno o più fattori di rischio fino agli individui con problemi di salute più complessi. Le palestre e le società sportive che desiderano collaborare con il Sistema saniCome un cuore tario, sia promuovendo l’attività avvince a sé un altro cuore nel profondo fisica come fattore di salute che e come poi si vanno insieme sublimando facendosi carico direttamente di le parole non possono dire. soggetti affetti da fattori di rischio o Rifulgenti fulgori di un pallore… patologie sport ed esercizio fisico senCome due cuori sibili, possono richiedere al loro Cointrecciando tra loro radici d’argento mune di appartenenza ed al rispettivo e su questa terra e sotto il cielo Centro di Medicina dello Sport della vi si legano stretti Ausl competente l’iscrizione al circuin un prodigioso raggio di sole, ito delle “Palestre Etiche”. Si tratta di di tenerezza infinita, di stupore, un percorso che porterà la palestra o la di soave dolcissima pena società sportiva ad essere riconosciuta per quel germoglio unico al mondo, come promotrice per un’attività fisica ebbene né poesia né sinfonia sana, libera dall’utilizzo improprio di possono cantare farmaci, integratori, impegnandosi pienamente come. a diffondere materiali informativi e Chi mai conosce l’origine del tutto? a creare occasioni di informazione e Mio rifulgente pallore! formazione. ASCENZIO PALTRINIERI Cuori “Palestra Etica-Palestra Sicura” era il titolo del convegno che il Circolo Medico "M.Merighi" ha organizzato lo scorso12 aprile presso l'Auditorioum di Medolla. Dopo il saluto del Presidente, Nunzio Borelli, sono intervenuti Enrico Dotti, Vicesindaco di Mirandola e Assessore allo Sport, Mario Meschieri, Direttore del Distretto Sanitario, Ferdinando Tripi e Gustavo Savino della Medicina dello Sport di Modena e Alamo Fergnani e Giorgio Bellodi dello Spazio Fitness di Mirandola. Il progetto “Palestra Sicura” nasce dalla consapevolezza che l’attività fisica concepita come parte fondamentale di un sano stile di vita, che comprenda anche una corretta alimentazione ed escluda abitudini potenzialmente dannose per l’organismo, è un importante fattore di benessere e strumento efficace per prevenire e curare numerose patologie. L’obiettivo del prossimo futuro, sottolineato e fortemente sostenuto dal Piano Regionale di Prevenzione dell’Emilia Romagna 2010-2012, è la prescrizione dell’esercizio fisico come di un vero farmaco da parte del medico. Attraverso il Progetto Palestra Sicura, in Emilia Romagna è in via di realizzazione una rete di strutture che potrà interagire con i medici e le Unità Operative di Medicina dello Sport del n. 10 - maggio 2012 · 25 L’EVENTO 17 DI MIRANDOLAIN Venerdì 25 maggio alle 19, presso il Club La Marchesa di Mirandola, si svolgerà l’Evento 17 di MirandolaIN, il gruppo mirandolese nel network professionale mondiale di Linkedin. Sabrina Federzoni (Ad di Monari Federzoni) ed Enzo Zauli (socio di InCantina), dopo un calice e uno spuntino di benvenuto, parleranno della loro esperienza nella esportazione di specialità alimentari italiane. A seguire, Italo Bonfatti del Caffè Prestige proporrà piatti di mare e di terra, con aceto balsamico di Modena e vini di cantine dell'Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna. Per partecipare è indispensabile iscriversi alla pagina http://eventodiciassettemirandolain. eventbrite.com/ Dove andiamo Eventi nell’Area Nord Le creature del Bosco fanno tappa a San Prospero MARCHESI PRESENTA LA BATTAGLIA FINALE Potrà essere visita fino al 24 giugno, presso la Galleria della Duchessa del Castello Pico di Mirandola, la mostra di stampe antiche dal ‘500 all’800 “Uno sguardo oltre il quotidiano”. L’esposizione raccoglie soggetti della mitologia e della religione. L’iniziativa è organizzata dalla Bottega di Giorgio Morselli di Mirandola con la collaborazione del Comune e della Parrocchia. Sarà presentato mercoledì 30 maggio, alle 18,30, presso l’enoteca “Goccia” in piazza del Popolo a Medolla, il romanzo di Luca Marchesi “La battaglia finale. I Tempestari e le streghe della Bassa” (Leone Editore, 144 pagine, 14,50 euro) che conclude la trilogia interamente ambientata nel nostro territorio. Dalla penna di Luca Marchesi, un nuovo, divertente accostamento tra fantasy moderno e folklore, un romanzo dal ritmo incalzante, ricco di azione, ma anche di comicità e tenerezza. “La battaglia finale. I Tempestari e le streghe della Bassa” racconta inoltre delle difficoltà di crescere, dei primi amori che fanno battere forte il cuore, ma anche della gelosia, della paura di perdere la persona cara, della ineluttabilità del proprio destino che va accettato e della necessità di compiere il proprio dovere anche quando non si vorrebbe. «Nel romanzo – scrive Giuseppe Pederiali nella quarta di copertina del libro - troviamo draghi, sirene, streghe e perfino il grande Olmo Parlante di San Felice, ma imprevedibilmente, e fin dal prologo, anche un personaggio nato molto lontano: Rabbi Low, quello del Golem. Non ce ne stupiamo più di tanto perché Luca Marchesi, affabulatore e incantatore, rende tutto credibile. E compie così il sortilegio di trasformarci tutti in ragazzi che sanno sognare». L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dal Centro Culturale. A FINALE EMILIA TEATRO AMATORIALE Venerdì 8 e sabato 9 giugno, alle 21, presso il Teatro Sociale di Finale Emilia, la Compagnia Filodrammatica Finalese presenta “Tra la rocca e al campanon- Atto 2”. Lo spettacolo conclude la rassegna di Teatro amatoriale 2012. Prenotazione e informazioni presso l’Ufficio relazioni con il pubblico di Finale, telefono 0535/788177. IN GITA A NOMADELFIA Sono ancora aperte le iscrizioni per la gita a Nomadelfia di domenica 27 maggio, organizzata dall’Associazione “San Giacomo Roncole per don Zeno di Nomadelfia”. L’iniziativa prevede partenza alle 6 da San Giacomo Roncole e ritorno alle 22, con pranzo presso le famiglie di Nomadelfia. L’Associazione ricorda anche che ha disponibili il volume “Mamma a Nomadelfia. Autobiografia di una madre di 74 figli”, testimonianza di Norina Galavotti raccolta da Remo Rinaldi e il cd originale del film “Don Zeno, l’uomo di Nomadelfia” del regista Gianluigi Calderone. Per informazioni sulla gita e sull’eventuale acquisto del libro o del cd si può contattare Ettore Ori (via Diliberto, 15 telefono 340/5584397). I dipinti fiabeschi di Cristina Crestani al Pico Caffè Cristina Crestani espone al Pico Caffè di Mirandola dal 19 maggio al 2 giugno. La pittrice, residente a Montebello (Vi) è la penultima ospite della Rassegna dedicata agli “Artisti italiani” presso il Pico Caffè. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comune di Mirandola e con l'Archivio STAMPE ANTICHE IN MOSTRA Monografico dell'Arte Italiana di Milano. La Crestani propone una figurazione di forte risonanza sensitiva, capace di rappresentare situazioni fantastiche dove il tempo sembra non essersi mai fermato. Nei suoi dipinti troviamo riferimenti a figure quasi irreali, a volte fiabesche, che sembrano aver ritrovato nel passato relazioni con il mondo contemporaneo attraverso la memoria dei sensi. I tratti descritti sono resi con rapidità di esecuzione, il pennello scivola senza curare i dettagli, i particolari disegnativi, ma sembra immergersi in una materia luminosa, che è la pasta stessa dei ricordi visitati da uno sguardo introspettivo, curioso e meditativo. La figurazione della Crestani non insegue traduzioni realistiche ma trasposizioni del tutto poetiche della realtà e in particolare la solarità che ha sperimentato nei suoi itinerari in giro per il mondo. Il carattere oggettuale dei suoi quadri ne comunica la poetica personale volta alle sensazioni e alle impressioni di carattere estetico ed emotivo che esse suscitano in noi. Proprio per questo evoca quel sentimento di trasformazione che ci porta sempre più ad immaginare mondi fantastici ed immaginari dove è possibile trovare quella tranquillità d'animo e quella serenità interiore a cui ogni uomo aspira da sempre. ANTONIO CASTELLANA 26 · n. 10 - maggio 2012 IL CONTRIBUTO Dedicato a Severino Ferrari, allievo prediletto di Carducci Merighi, un ricordo giovanile Uno scritto del noto medico e uomo politico su un suo docente al “Muratori” EDITORIA Un convegno Barabba per ricordarlo al Luosi Sia come medico sia come uomo politico Mario Merighi (1876-1930, a destra in un dipinto)) fu una personalità molto conosciuta ed apprezzata, anche quando fu eletto deputato alla Assemblea Costituente, su cui si rinvia alla monografia di Franco Verri. Una testimonianza interessante della vita privata di Mario Merighi riguarda gli anni della sua giovinezza quando frequentò il liceo classico “Muratori” di Modena, dove ottenne il diploma di maturità nel 1893 a diciassette anni. In un breve saggio di Aldo Andreoli intitolato “Il professor Severino Ferrari”, pubblicato nel 1960 negli “Atti della Accademia nazionale di Scienze, Lettere e Arti” di Modena leggiamo che Mario Merighi aveva avuto come insegnante di lettere al “Muratori” Severino Ferrari (1856-1905), l’allievo prediletto del Carducci, destinato, se la morte non l’avesse impedito, a succedergli sulla cattedra di letteratura italiana dell’università di Bologna. Così Merighi, a distanza di tanti anni, rievoca nel saggio sopracitato l’influsso esercitato sulla propria formazione umana e culturale da Severino Ferrari: «Non molto alto, tarchiato, fulvo di capelli, occhio vivo e penetrante, arguto, sollecito ad entrare nelle scuole, così io vidi Severino Ferrari. Sapevamo noi ragazzi che egli era l’allievo prediletto del Carducci, che assente lo sostituiva nella “Mario Merighi,uomo, medico e padre della Repubblica” è il titolo del convegno che si svolgerà domenica 9 settembre, presso la Sala Granda del Municipio di Mirandola, dalle 9 alle 13 per ricordare la figura di questo grande medico con un forte impegno civile. La manifestazione, aperta a tutti, è organizzata dal Circolo Medico “Merighi”, in occasione del cinquantenario della sua fondazione. Graditi ospiti saranno i parenti di Mario Merighi, che unitamente a medici e storici presenti al convegno, aiuteranno a tracciare il profilo di Merighi. E’ stata invitata, ricordando che Mario Merighi è stato Deputato della Camera, la Vice Presidente della Camera, Onorevole Rosy Bindi. cattedra universitaria e questo contribuiva in noi ad una maggiore reverenza, la quale reverenza diventava trepida attesa quando lo vedevamo entrare (e gli accadeva discretamente spesso) accigliato e taciturno. Ma bastava che egli iniziasse la lezione, o l’interrogatorio, su uno dei poeti che, a seconda della classe, dovevamo affrontare, perché la durezza del viso si sciogliesse e si animasse di piacere e la voce, nel commento e nella lettura, si facesse dolce e suadente e ritmicamente sonante. Spesso egli leggeva e nella lettura si immedesimava come rapito trascinando la scolaresca ad una attenzione unanime e profonda: “intentique ora tenebant”. Dante, Petrarca, Leopardi furono quelli sui quali egli amava fermarsi. La sua dizione assumeva ora accenti drammatici, come in certi passi danteschi, ora intonazioni musicali non più dimenticate. Come, ad esempio, come tenero usciva dal suo labbro il “Silvia rimembri ancora” della canzone leopardiana ed il “Chiare, fresche e dolci acque” del Petrarca! Così fummo indotti ad amare la poesia; e l’Italia. Abbandonato il liceo e per libera elezione intrapresi studi profondamente diversi e severamente positivi, pure i ricordi poetici lasciatici da Severino Ferrari non ci potevano abbandonare e ci accompagnarono nelle sale anatomiche, nelle corsie ospedaliere, e potemmo così trovare la poesia della vita, la poesia della morte. Ed anche la poesia del sacrificio… e della pazienza». UMBERTO CASARI CONCORDIA ret, Andrea Panaccione. Uomini come Schiavi e Zibordi, o appunto Basaglia, nati all’inizio degli anni Settanta, cresciuti in genere nella classe media urbana, si avvicinano al socialismo senza soluzione netta di continuità con la tradizione della sinistra risorgimentale (Basaglia commemora più volte Garibaldi, Saffi e Cavallotti); si scontrano in gioventù con le persecuzioni crispine e con la repressione di fine secolo; rivestono poi un ruolo da protagonisti nell’età giolittiana (Dalla lotta al governo, appunto, almeno a livello locale); passano quindi con alterne vicende attraverso le convulsioni del biennio rosso e di quello nero (Concordia è il primo Comune rosso della zona a cadere nell’aprile del 1921, e Basaglia rimedia più di una aggressione); e si trovano poi costretti, nel ventennio fascista, a ripensarsi anche professionalmente, scegliendo l’esilio o coltivando solo nel privato la passione politica, destinata però a riemergere prepotentemente dopo il 25 luglio 1943 (Basaglia radiato dall’albo degli avvocati nel 1926, anima durante i 45 giorni il comitato interpartitico Italia Libera). Notevoli sono in particolare i parallelismi tra Basaglia e Zibordi: entrambi appaiono esponenti di quel riformismo di sinistra, attento ai ceti medi, radicalmente anticlericale e antimilitarista, strenuo difensore della democrazia come metodo, che non rappresenta una corrente coesa, ma un campo di forze assai fluido, straordinariamente avanzato sia nella lettura che nella proposta politica, che la Manicardi che ha parlato della storia della nascita di Barabba Edizioni che ha incontrato non poche difficoltà iniziali ma in seguito, grazie al libro “Schegge di liberazione”, ha ottenuto un successo insperato, tanto che molte organizzazioni, tra cui la Fiera Internazionale del Libro di Torino, li chiamano a presentare i loro ebook scritti con la collaborazione di molti autori, tutti dilettanti. Barabba è nato come blog e, nel tempo, è diventato una casa editrice “inesistente” che pubblica le proprie opere gratuitamente con licenza Creative Commons. In generale crediamo che questa sia stata un’esperienza più che positiva, infatti l’incontro è stato un complesso mix coinvolgente, emozionante, interessante e divertente. Grazie alla loro simpatia e alle loro chiare spiegazioni hanno reso un progetto scolastico unico, avvincente ed indimenticabile. ALESSIO, GRACE, STEFANIA EDITORIA Volume su Confucio Basaglia e le radici del riformismo Sarà presentato domenica 3 giugno alle ore 10 in Municipio a Concordia “Confucio Basaglia e il socialismo riformista modenese”, il nuovo volume promosso dal Comune di Concordia in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena e con il patrocinio del Comune di Modena. L’iniziativa si inserisce nelle celebrazioni della Festa della Repubblica. Il libro, scritto dal giornalista e ricercatore Fabio Montella, intende riscoprire uno dei più importanti personaggi concordiesi a cavallo tra Otto e Novecento. Confucio Basaglia (Quistello 1872-Modena 1944), primo Sindaco socialista di Concordia, consigliere provinciale e deputato al Parlamento, è stato infatti una figura chiave per il movimento operaio modenese. Nel volume di Fabio Montella si ricostruisce in primo luogo la sua biografia, ma sullo sfondo di essa è possibile conoscere anche le alterne vicende del socialismo riformista modenese, dalla sua nascita alla reazione di fine Ottocento, dalla guerra di Libia al primo conflitto mondiale, dal biennio rosso al “lungo viaggio” attraverso il fascismo. Come scrive nella prefazione il Presidente dell’Istituto Storico di Reggio Emilia, Mirco Carrattieri, il volume «appartiene ad una nuova generazione di studi sul socialismo padano di inizio Novecento, che negli ultimi anni ha senz’altro rinverdito l’interesse per il tema, combinando e sviluppando in modo originale gli spunti forniti negli anni precedenti da studiosi come Patrizia Dogliani, Marco Fincardi, Giuliano Muzzioli, Serge Noi- Lo scorso 5 maggio l’ Istituto di Istruzione Superiore “Giuseppe Luosi” di Mirandola ha ospitato i creatori di Barabba Edizioni per una lezione intitolata: “Barabba: una casa editrice punk tra collaborative writing e self-publishing”. Erano presenti i “barabbisti” Luca Zirondoli, Elena Marinelli, Beppe Liberti, Caterina Imbeni e il narratore, Marco Manicardi. Gli spettatori di questo incontro sono stati gli studenti dell’Istituto impegnati nelle attività che riguardano la didattica e le nuove tecnologie: Progetto wikipedia: adotta un termine; Progetto Si...cura la vita: sicurezza in internet e costruzione di e-book; Progetto giornalismo: un quotidiano in classe; Progetto Web Lab: strumenti per l’apprendimento online. Hanno aperto gli interventi il dirigente Giorgio Siena e la docente Emanuela Zibordi, organizzatrice dell’evento. L’incontro è proseguito con una breve introduzione di Marco Un libro sulle Case del Popolo della provincia di Modena A sinistra, cartolina commemorativa di un 1° Maggio di inizio Novecento (Biblioteca di Mirandola "Garin", Raccolta Gavioliana). Sopra, Confucio Basaglia a Bologna, dove si era trasferito. A sinistra, il suo volto sulla scheda elettorale storiografia oggi tende opportunamente a inserire nella tradizionale dicotomia tra riformisti e massimalisti». Varia ed articolata la biografia di Basaglia, che è stato Consigliere comunale in tre diverse sedi (Concordia, fin dal 1893, ma anche Mirandola e San Possidonio), Assessore e Sindaco di Concordia (dal 1895 al 1897 e poi di nuovo dal 1904 al 1907), Consigliere provinciale per un ventennio (1899-1919), presidente della Cassa di Risparmio di Mirandola e deputato al Parlamento dal 1913 al 1919. «In tutti questi ruoli – prosegue Carrattieri – egli dimostra attenzione e competenza in quelli che sono i temi chiave della politica socialista negli enti locali: le infrastrutture (notevole il suo impegno per dotare il territorio di un adeguato collegamento ferroviario, ma anche la promozione di un vero e proprio piano regolatore); i servizi pubblici (soprattutto dopo la legge sulle municipalizzazioni); la scuola (nel passaggio attraverso la legge Nasi e la Daneo-Credaro) e la cultura popolare (si pensi alla Scuola di musica e al Teatro Nuovo); la lotta alla disoccupazione (attraverso i lavori pubblici, ma soprattutto la promozione delle cooperative di lavoro); la laicità delle istituzioni (nodo centrale del suo impegno a Mirandola)». In altre parole, una figura dimenticata ma molto rilevante per Concordia e, più in generale, per l’intera provincia di Modena, che Comune ed Istituto Storico hanno inteso così ricordare. Per iniziativa della Fondazione Modena 2007, è stato recentemente pubblicato il volume: “Le Case del popolo della provincia di Modena”, Apm Edizioni, aprile 2012. Nel libro sono raccolte ricerche, testimonianze e fotografie che rappresentano più di un secolo di storia dell’associazionismo popolare, dei partiti della sinistra (Pci e Psi) e del sindacato (le Leghe braccianti), un omaggio a chi, con il proprio impegno e sacrificando tempo libero e risorse, collaborò alla costruzione delle Case del Popolo. Nel libro si ripercorrono le vicende di diverse Case del Popolo della Bassa modenese, terreno particolarmente fertile per la nascita di queste vere e proprie istituzioni del territorio: Camposanto, Disvetro di Cavezzo, Concordia (via Matteotti e Fossa), Finale Emilia (Centro, Ca Bianca e Massa), Mirandola (Cividale, Crocicchio Zeni e San Martino Spino), San Felice e San Prospero. Numerose le notizie contenute nel volume, che comunque rappresenta un primo passo in una ricerca complessa. Prendiamo ad esempio la Casa del Popolo di Crocicchio Zeni, inaugurata il 1° febbraio 1903 alla presenza dell'onorevole Gregorio Agnini e di Ottavio Dinale. Uno dei principali promotori del progetto fu Alfredo Bellini (nella foto), nato il 17 marzo 1884 e morto il 25 novembre 1966. Di professione fabbro, era il responsabile della Lega socialista della frazione. La Casa del Popolo divenne sede del Partito Socialista e dei sindacati e dal 1913 convisse con una Casa del Popolo cattolica, promossa da don Archimede Gobbi e successivamente utilizzata da don Zeno (Casinone). Nel 1946 Alfredo Bellini entrò anche nel Consiglio comunale mirandolese (per il Psup) ed in occasione del trentennale della prima Assemblea elettiva, il Comune gli conferì una targa ed un attestato di benemerenza alla memoria, come ricorda oggi la pronipote, Clara Bonini. Per chi fosse interessato, il libro è acquistabile al prezzo di 10 euro nelle librerie della provincia di Modena e presso la Fondazione Modena 2007, via Divisione Acqui, 129/B, 41100 Modena, Tel: 059-373353; Fax: 059-370439. n. 10 - maggio 2012 · 27 Tante notizie, articoli ed immagini della nostra storia sul sito Internet www.albarnardon.it. Ricordando Adele Borghi, la Postina Fotografa e titolare della storica cartoleria di via Roma a Mirandola Una bella testimonianza raccolta dalla figlia Giuseppina. Adele Borghi, classe 1918, conosciuta come “La Postina”. Forse non tutti sanno però che “La Postina” non ha mai praticato questa attività, bensì ne ha ereditato lo “scutmài” dal marito che lavorava in posta a Mirandola. Donna piena di iniziativa, durante la Guerra iniziò l’attività di fotografa ambulante: fotografava mogli e fidanzate, figli e nipoti dei soldati in guerra permettendo così a costoro di ricevere le immagini dei propri cari. Questa attività non cessò col finire della Guerra. Con la figlia Giuseppina e il mitico “Motom” (motorino degli anni ‘50) nella stagione estiva, parti- va da Mirandola per Baselga di Pinè e lì fotografava i villeggianti. Racconta la figlia che sedeva con un cuscino sul portapacchi posteriore del motorino e la madre la legava con la “curdela”, una volta giunti a Trento doveva scendere perché in due il Motom non ce l’avrebbe mai fatta a salire fino a Baselga, e la piccola prendeva la corriera. I più giovani la ricorderanno in anni più recenti come negoziante, aveva una cartoleria in via Roma e una “succursale”in un chiosco in prossimità delle Scuole medie in via Mazzone. Chi di noi non ricorda le figurine che acquistavamo dalla Postina! Aveva sempre una carezza e una parola gentile e caramelle e cioccolatini da regalarti. UN ATTORE NATO Prete, nobile e mezzadro: i mille volti di Quirino Nella primavera del 2007 a Mirandola si sente parlare in continuazione della ricerca di comparse per il film: “L’uomo di Nomadelfia. La storia di don Zeno Saltini” che stanno girando nella Bassa. Le riprese sono già iniziate, quando assieme a mia figlia ci rechiamo a San Biagio, dove si è radunata una vera e propria folla di aspiranti comparse. In quel momento stanno girando una scena. Mi avvicino a una signora e chiedo chi è il responsabile. La donna mi indica il regista Gianluigi Calderone a cui mi presento: «Sono Quirino Mantovani e mi piacerebbe partecipare come comparsa nel suo film» gli dico. Lui mi guarda fisso e risponde: «Lei è un attore nato». «Lo so» ribatto. Allora Calderone scoppia a ridere e mi manda direttamente dal responsabile dei dipendenti. Il giorno seguente mi telefonano dicendo di presentarmi alle 8 a San Biagio. Appena arrivato mi mandano dal parrucchiere a tagliarmi i capelli, poi mi vestono da contadino mezzadro, perché a tutte le altre comparse presenti, troppo panciute, non va bene il gilè. La scena è facile, devo aggirarmi nel cortile assieme ad un altro contadino mentre passano alcuni automezzi tedeschi. Il giorno seguente mi chiamano di nuovo, dicendo di presentarmi assieme a mia figlia alle sette, perché ci dobbiamo trasferire a Villa Grande a Modena. Una volta arrivati ci vestono da sfollati. Arriva l’aiuto regista e mi dice: «Lei si chiama Galavotti ed è il capo della famiglia che si è sistemata nella villa della contessa». «No, io mi chiamo Mantovani» gli rispondo. Si fa una grande risata dicendomi che solo nella scena mi chiamo Galavotti. Terminate le riprese mi confermano anche per il giorno successivo, sempre a Modena. Stavolta mi vestono da conte. Mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco: non sono mai stato così elegante! A Modena, assieme ad altre comparse, dobbiamo inveire contro un gruppo di ragazzi, arrestati dai carabinieri per avere rubato in alcune chiese. «Metteteli in prigione quei delinquenti. Non si vive più in città» gridiamo al passaggio dei giovani in manette. A me però scappa detto: «Si sta meglio a Mirandola». L’attore Giulio Scarpati, che interpreta don Zeno, mi abbraccia dicendomi: «Sei riuscito a farci ripetere la scena, però hai ragione: a Mirandola si mangia bene e c’è della brava gente». Nei giorni seguenti mi chiamano di nuovo. Stavolta devo presentarmi a Carpi, in via della Meridiana, portando un paio di scarpe nere. Una volta indossati i vestiti di scena, faccio un giretto. Mi ferma un uomo e mi chiese se può farmi una foto. Io acconsento. Scopro poi che è un giornalista della “Gazzetta di Modena” e il giorno dopo la mia foto è già sul giornale. «Complimenti – mi dice il regista Calderone – in pochi giorni sei già finito sul giornale. A me ci son voluti sei mesi». Mi vestono anche da prete e il regista osservandomi dice al costumista: «Hai fatto un grande errore. Non ti sei accorto che quello sembra un prete vero e adesso lo posso riprendere solo di schiena o da lontano». Sempre vestito da prete, siccome siamo in piazza a Carpi e ho un attimo di tempo, vado a visitare il Duomo. Nel frattempo entrano una mamma con la figlia. Le due mi guardano. «Mamma, c’è un prete nuovo» dice la piccola. «Speriamo sia buono come gli altri», risponde la madre. Trovandomi in imbarazzo, mi giro, facendo finta di leggere. E’ stata davvero una bella esperienza e mi sono molto divertito. Se avessi 60 anni in meno, proverei a fare l’attore. QUIRINO MANTOVANI n. 10 - maggio 2012 · 29 SPORT Buone chance di vittoria dei titoli iridati L’hockey alle finali nazionali Tutte le categorie sono approdate alle fasi più prestigiose di Coppa e Campionato Anche quest'anno l'hockey mirandolese centra l'obiettivo delle Finali nazionali, sia in Coppa Italia che in Campionato e lo fa con tutte le categorie agonistiche giovanili. Tali finali si terranno a Trissino e Valdagno (VI) nei giorni 25-26-27 maggio (Coppa Italia) e 31 maggio, 1-2-3 giugno (Finali di Campionato). Una grande soddisfazione per l'Uvp, società che ha unito gli atleti dell’Hockey Pico Mirandola e della Villa d'Oro di Modena con la finalità di fare crescere al meglio il proprio vivaio, puntando sulla qualità degli allenamenti e sull'alto livello degli stage e tutto questo soprattutto grazie a Silvano Galavotti, Massimo Barbieri e Ruben Jofrè, allenatori del settore giovanile Uvp e allo staff dirigenziale. Fondamentale è stato altresì l'appoggio convinto degli sponsor Acea Costruzioni, Ristorante Le Macine, Regas, Sait e QEnergy che credono fortemente nel progetto mirato alla formazione di un vivaio di eccellenza nazionale. Passiamo ora in rassegna le formazioni che parteciperanno a queste finali nazionali, cominciando con i più giovani, gli Under 13, che hanno centrato l'obiettivo della Finale Nazionale di Coppa Italia, arrivando primi nella fase regionale a pari merito con il Montale (in cui militano 3 atleti Uvp in prestito) e piazzandosi altresì secondi con uno strabiliante rush finale anche in Campionato regionale. La squadra è composta dai portieri Omar Ahmed e Adelin Chiriac, nonché dai giocatori di movimento Luca Pradella, Gabriele Gavioli, Dario Barbi, Diego Casari, Michael Giardina e Mattia Annicelli. Una bella soddisfazione per Mr Jofrè da questo gruppo di atleti delle annate 2001 e 2000 che speriamo possano ben figurare anche in campo nazionale. Passiamo quindi alle due formazioni Under 15. Ebbene la squadra definita “nera” si è classificata al 1° posto ottenendo quindi l'accesso diretto alla Finale Nazionale di Campionato mentre la squadra definita “gialla” si è classificata terza nel campionato regionale, tuttavia, anche se venisse ripescata per la Coppa Italia, non potrebbe partecipare a questa competizione, in quanto il regolamento nazionale non lo consente. Alcuni atleti di questa formazione andranno così ad inserirsi nella squadra “nera” per completare la rosa di 10 atleti che parteciperanno alla competizione nazionale. Non dimentichiamo che l'under 15 lo scorso anno ha conquistato la Coppa MORTIZZUOLO Il calcetto saponato Si svolgerà a Mortizzuolo dal 14 al 17 giugno il 3° Torneo di calcetto saponato, maschile e femminile. La quota di iscrizione è fissata in 80 euro a squadra. Per informazioni e iscrizioni telefonare al 342/1304412 oppure consultare il sito internet: http://saponatomortizzuolo.jimdo.com POLISPORTIVA PICO Tre pattinatrici agli Italiani Italia nazionale e l'anno precedente, come under 13, ha fatto altrettanto. Gli atleti, allenati da Massimo Barbieri, hanno partecipato a numerosi stage ed allenamenti congiunti con formazioni pugliesi e venete dimostrando grande impegno e dedizione, non sempre riscontrabili in ragazzini nati nel 1998 e 1999. La squadra che parteciperà alle Finali nazionali (foto) è composta dai due portieri Alex Ardilli e Fabio Casari e dai giocatori di movimento Lorenzo Galavotti, Davide Gavioli, Alessio Contini, Umberto Lodi, Peter Ehimi, Daniele Boakyè, Davide Nadini e Nicolas Barbieri. In Finale nazionale Under 17 approderanno due formazioni, una iscritta come Uvp (formata da atleti dell’Under 15 gialla e nera.) ed una iscritta come Villa D'Oro ma facente comunque parte della “famiglia Uvp”. La formazione Uvp, allenata da Barbieri, parteciperà alle Finali nazionali di Coppa Italia mentre quella denominata Villa D'Oro, allenata da Silvano Galavotti, sarà una delle favorite in Finale di Campionato. Non dimentichiamo che quest'ultima formazione lo scorso anno è arrivata ad un passo dalla conquista del tricolore, battuta solo in Finale per 4 reti a 3 dalla corazzata Follonica. La squadra è composta dai portieri Fabio Errico e Filippo Perticaroli e dai giocatori Marco Malagoli, Filippo Bruschi, Mirco Finos, Andrea Giovanelli, Jacopo Benedusi, Francesco Castaldi e Simone Romano. Veniamo quindi alla formazione Under 20, allenata da Ruben Jofrè, che essendosi qualificata prima nella fase regionale parteciperà alle Finali nazionali di Campionato con Marco Pellacani tra i pali e i giocatori Pietro Benatti, Francesco Giovanelli, Filippo De Tommaso, Alessandro Jofré, Nicolò Finos e Andrea Marini. Questa formazione, che ha già vinto nel 2007 lo scudetto ed è stata vicecampione nel 2009, è formata da atleti del 1993, 1994 e 1995 e la società si aspetta molto da loro.Non dimentichiamo, infine, che vari atleti Uvp sono stati convocati in nazionale nell'ultimo anno, partendo da Marco Pellacani, Filippo De Tommaso e Pietro Benatti in Nazionale Under 20, Marco Malagoli in Nazionale Under 17 e Davide Gavioli, Fabio Errico e Daniele Boakyè in Under 15. Nuove selezioni stanno procedendo proprio in questi mesi in vista dei Campionati europei che si terranno a fine estate e in casa Uvp non si nasconde un certo ottimismo a riguardo. Ancora una volta il lavoro svolto fuori e dentro al campo da gioco è stato duro, l'annata è stata pesante, la crisi economica si è fatta fortemente sentire soprattutto in uno sport in cui i materiali sono molto costosi e sicuramente non tutto è andato come preventivato, tuttavia l'Uvp ha sempre lavorato e sempre lavorerà per la crescita del proprio vivaio e per rendere le realtà mirandolese e modenese ancora una volta protagoniste sullo scenario nazionale. APNEA Di successo in successo Bellodi trionfa a San Pietroburgo Grandi risultati per l’apnea agonistica italiana a San Pietroburgo. E doppia soddisfazione per il commissario tecnico della Nazionale, il concordiese Maurizio Bellodi, docente di educazione fisica al Liceo “Pico” di Mirandola, per aver conseguito dei podi prestigiosi presentando agli Open dei Campionati Indoor di Apnea della Russia dei giovani emergenti Azzurrini, ma anche per aver battuto gli specialisti russi, inventori della “monopinna”, un attrezzo dalle grandi potenzialità negli sport acquatici in termini di resa in velocità ed in distanza, e che negli anni ’80 aveva portato Mirandola ai vertici nazionali ed internazionali del pinnato e della velocità subacquea. Per questa trasferta il Ct concordiese aveva convocato i romani Alessia Zecchini e Paolo Mori entrambi usciti dal Progetto del Talento del Settore Agonistico Subacqueo della Fipsas, un progetto fortemente voluto da Bellodi per individuare nuove promesse in ambito nazionale. In questo caso poi la scelta dei due atleti talentuosi aveva anche lo scopo di promuovere e rilanciare questa emergente disciplina sportiva. Alessia Zecchini si è imposta nelle due specialità indoor previste di apnea dinamica, sulla distanza massima raggiungibile, ottenendo il 1° posto nello stile rana-subacquea con 129,30 metri. e nello stile monopinna con 189,30 metri.; a soli 19 anni la promettente atleta vanta anche in mare delle performance di tutto rilievo riuscendo a raggiungere in apnea i 60 metri. di profondità. Paolo Mori ha meritato un 2° posto nello stile rana-subacquea con 131,50 metri. e un 7° posto nella monopinna con 156,60 metri. nonostante fosse Le atlete del pattinaggio della Pico arrivano ai Campionati regionali Fihp (Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio) per la specialità Solo Dance, in programma al Palasport di Mirandola il 19 e 20 maggio, dopo un calendario ricco di impegni. L’ultima manifestazione a cui hanno preso parte in ordine di tempo è stata la nuova tappa dei Campionati regionali Uisp, che ha visto una pioggia di qualificazioni ai Campionati italiani. Al PalJuri di San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, a ottenere il pass per la rassegna tricolore ben tre atlete della società mirandolese. Doppio colpo per Gloria Zucchini, nella categoria Juniores Giovani, con un decimo posto nel Libero e un quindicesimo negli Obbligatori, piazzamenti entrambi validi per andare agli Italiani, così come il doppio sedicesimo posto negli Obbligatori, rispettivamente negli Juniores Giovani e negli Juniores Uisp, per Martina Aldrighi e Debora Cornacchini. Da segnalare anche la prova di Alessandra Palmieri, all'esordio in una gara di difficoltà elevata. 1° GIUGNO Torna la “Corri in piazza”: traffico interrotto In occasione della “Corri in Piazza” che si svolgerà venerdì 1° giugno, si verificheranno interruzioni al traffico dalle 17, 30 alle 22,30 in: via Circonvallazione Ovest (da via 5 Martiri a via Tabacchi), via Tabacchi, piazza Costituente, via Cavallotti, la sua prima esperienza con il nuovo attrezzo. Nei prossimi giorni Maurizio Bellodi sarà in qualità di docente ai corsi nazionali di formazione per allenatori federali di apnea che si terranno alla Scuola dello Sport del Coni, Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa a Roma. Bellodi infine sarà impegnato anche con i Campionati italiani indoor di apnea previsti in giugno a Lignano Sabbiadoro. Dalla manifestazione emergeranno i nominativi dei primi probabili azzurri per i Campionati europei 2012 che si svolgeranno in ottobre ad Antalya in Turchia. via Pico , piazza Conciliazione, via Curtatone, piazza Marconi, piazza Terracini. Il percorso andrà lasciato libero dalle macchine in sosta, che verranno rimosse forzatamente dalla polizia municipale a partire dalle ore 17,30. n. 10 - maggio 2012 · 31 Tra gli obiettivi c’è il miglioramento della cultura alimentare «Anche la Raganella per una vita sana» Il progetto didattico Salus promuove corretti stili di comportamento Prosegue l'approfondimento delle iniziative rivolte alle scuole mirandolesi nell'ambito del progetto "Benessere in Comune". In questo numero parlano gli operatori del Centro di Educazione Ambientale dell'Unione dei Comuni "La Raganella". A chi si rivolge la vostra iniziativa? «Il progetto didattico “In Salus... percorsi per sani stili di vita” del Centro di Educazione Ambientale “La Raganella” si svolge per il secondo anno nelle classi terze delle Scuole Primarie di Mirandola, Quarantoli, Mortizzuolo e San Martino Spino, e nella classe seconda I della Scuola Secondaria di primo grado di Mirandola (oltre alle altre classi delle Scuole Primarie e Secondarie dei Comuni di Concordia , San Possidonio, San Prospero e Cavezzo)». Quali obiettivi vi siete posti? «Tra gli obbiettivi che si pone questo progetto, il principale è quello di migliorare il concetto di cultura alimentare: come fattore primario che concorre alla buona qualità della vita e al rispetto dell’ambiente, orientando i gusti e le scelte verso un’alimentazione sana e sostenibile. Si riflette, quindi, sull’origine e i valori nutritivi di alcuni prodotti, in particolare frutta e verdura, oppure latte e formaggi, il loro ciclo produttivo, la storia. Si leggono storie per pensare, si assaggiano cibi, si visitano aziende e fattorie didattiche dove si può sperimentare in prima persona la produzione del formaggio o del pane o dei biscotti, o la raccolta di prodotti dell’orto». Può indicare ai lettori tre sane abitudini alimentari? «Tre sane abitudini alimentari valide per tutti sono: 1) mangiare tanta frutta e verdura di stagione che abbia fatto, se possibile, poca strada per arrivare alla nostra tavola; di stagione perché mantiene inalterate le proprietà nutritive, poca strada perché è minore l’inquinamento prodotto. Non dimentichiamo che non è un caso che la zucca zuccherina, la castagna energetica sono proprio adatte ai primi freddi dell’autunno,...l’arancia a prevenire i raffreddori dell’inverno, il cocomero a dissetarci nella calura estiva... 2) leggere sempre e con molta attenzione le etichette dei prodotti alimentari che si decide di acquistare... 3) orientare le proprie scelte alimentari verso i prodotti biologici, che non contengono residui di sostanze che possono essere nocive per la salute, facendo un regalo, oltre che a noi stessi,…alle rondini, alle rane, alle coccinelle, ai nostri figli, alla nostra terra…e a tutti gli animali a cui derivano tanti problemi dall’utilizzo di fitofarmaci». MIRANDOLA Il Benessere e la Salute sono andati a convegno Si è svolto lo scorso 12 maggio, presso l’Auditorium del Castello di Mirandola, un convegno dedicato a: “Salute, benessere, alimentazione e movimento”, grazie al contributo di tanti professionisti, educatori e formatori che, da circa un anno e mezzo, insieme all’Amministrazione comunale di Mirandola, gli Assessori per la Promozione della Salute, Enrico Dotti e dei Servizi alla Persona, Lara Cavicchioli, stanno lavorando alla creazione del Progetto di comunità “Benessere in Comune”. Si punta, in effetti, come già pubblicato sui precedenti numeri dell’Indicatore Mirandolese, a mettere in stretto contatto tra loro, da una parte, il mondo della scuola (nella foto, l'intervento di Stefania Bigi della Scuola ele- mentare "Dante Alighieri"), gli insegnanti, gli educatori, dall’altra, tutti i soggetti portatori di iniziative, contributi formativi ed educativi, aventi ad oggetto il tema della prevenzione, della corretta e sana educazione alimentare, degli stili di vita buoni e salutari, dell’attività motoria e della pratica sportiva, che interessano principalmente i nostri ragazzi. Dopo un anno intenso di lavoro, sono stati presentati al pubblico alcuni dei progetti educativi svolti nelle nostre scuole nel periodo 2011-2012, e non solo: grazie infatti alla partecipazione dell’Azienda sanitaria di Modena, delle associazioni Amo ed Avis è stato possibile offrire ai ragazzi, alle loro famiglie e a tutti i cittadini intervenuti un convegno a 360° su diverse aspetti riguardanti la prevenzione della salute senza trascurare però gli aspetti più scientifici delle problematiche trattate, affrontati in modo friendly dall’intervento di relatori di alto spessore professionale. All’iniziativa hanno partecipato, inoltre, rappresentanti della Croce Rossa Italiana, che hanno presentato procedure semplici per manovre di disostruzione delle via aeree in età pediatrica di provata efficacia e, per finire, medici e coordinatori di Pronto Soccorso 118 Ausl Modena, che hanno parlato dell’importanza della rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce. Il rinfresco è stato offerto da Coldiretti Modena per una sana, corretta e gustosa alimentazione. LIBRI 100 anni di calcio a Mirandola raccontati da Bombarda e Bruno Sarà presentato martedì 29 maggio, alle 20,45 presso la Sala Granda del Comune di Mirandola il libro “Un secolo di calcio a Mirandola”. Il volume, una delle novità editoriali dell’anno in ambito sportivo, racconta 100 anni dello sport “principe” della nostra città. Ideato dal giornalista mirandolese Alberto Bombarda, coadiuvato dalla preziosa collaborazione del collega Massimo Bruno, il libro, che ha il patrocinio e il contributo del Comune di Mirandola, è frutto di un lavoro minuzioso di ricerca durato quattro anni e conta ben 400 pagine a colori, ricchissime di notizie, numeri, documenti e foto per la maggior parte mai pubblicati. Il tutto è nato grazie al ritrovamento da parte di Alberto Bombarda di documenti inediti relativi alla fondazione nel 1911 di una società di calcio locale, il “Football Club Gio- vanni Pico”, squadra che precedette la nascita della gloriosa Unione Sportiva Mirandolese datata 1920. Nel libro vengono pertanto raccontate le evoluzioni di ogni decennio fino ai giorni nostri, corredate da risultati e classifiche di ogni campionato giocato dalla Mirandolese dal 1920 in avanti, con le successioni di tutti i propri consigli direttivi, le curiosità e le tappe cronologiche dei maggiori avvenimenti. Nell’opera sono presenti i profili degli atleti più rappresentativi del calcio locale di ogni epoca e qualche cenno relativo alla storia della società cittadina “Folgore”, con foto associate dal 1974 in poi. Una vera “bibbia” del calcio gialloblù, imperdibile per tutti gli appassionati della gloriosa Mirandolese. Il volume potrà essere acquistato presso edicole e librerie mirandolesi.