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NAZ/CT/22/2010
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Periodico di informazione del Comune di Mirandola · Anno 18 · numero 10 · maggio 2012
Mirandola si interroga sul futuro delle attività come strumento educativo
Il mercato
contadino
sarà settimanale
La parola passa agli sportivi
Martedì 29 maggio in Sala Granda il primo Forum dello Sport
Anche Mirandola avrà il suo
mercato contadino settimanale. L’iniziativa si svolgerà tutti i mercoledì a
partire dal 30 maggio dalle ore 8 alle
13, in piazza Costituente. Il mercato
contadino della seconda domenica del
mese rimarrà invece attivo fino alla
fine del 2012.
«L’iniziativa – spiega l’Assessore
agli Interventi Economici Roberto
Ganzerli – è stata voluta dall’Amministrazione comunale in stretta
collaborazione con gli agricoltori
che oggi gestiscono il mercato della
seconda domenica del mese e di concerto con le Associazioni di categoria
dell’agricoltura e del commercio.
Questo mercato – continua Ganzerli
– ha come scopo la valorizzazione e
promozione delle produzioni tipiche
del territorio, con particolare riguardo
alle produzioni biologiche. Inoltre,
promuovendo le occasioni di incontro
fra imprenditori agricoli locali e consumatori, si persegue il duplice obiettivo di sostenere le imprese del settore
e garantire la trasparenza rispetto a
provenienza, freschezza e qualità dei
prodotti. Tramite la riduzione della
catena distributiva, si auspica un effetto positivo sui prezzi al consumo
dei prodotti agricoli e loro trasformati
nonché sull’inquinamento atmosferico
derivante dal trasporto delle merci. Il
mercato contadino – conclude l’Assessore – si inserisce poi nel contesto
di valorizzazione del centro storico
di Mirandola, visto che può essere un
valore aggiunto per le attività che già
operano nel centro». Nei giorni scorsi
il Consiglio comunale di Mirandola
ha approvato con i voti favorevoli
di tutte le forze politiche, con la sola
astensione della Lega Nord, il progetto
del mercato contadino.
Martedì 29 maggio si svolgerà a
Mirandola presso la Sala Granda del
Municipio il Forum dello Sport. Si
comincia alle 18,30 con gli interventi
di Massimo Mezzetti, Assessore regionale allo Sport, Stefano Vaccari,
Assessore provinciale allo Sport ed
Enrico Dotti, Assessore comunale
allo Sport. Alle 20 è previsto un
rinfresco e alle 20,45 sarà presentato il libro: “Un secolo di calcio a
Mirandola” di Alberto Bombarda
e Massimo Bruno, che ha il patrocinio ed il contributo, tra gli altri,
del Comune.
Sono previsti interventi di diversi
rappresentanti del mondo sportivo
mirandolese. Chiude l’iniziativa
il Sindaco di Mirandola Maino
Benatti. «Il Forum dello sport è un
luogo di dibattito che deve diventare
uno strumento di confronto per le
associazioni sportive e per tutti gli
appassionati di sport che abitano a
Mirandola o comunque nell’Area
Nord – ha dichiarato l’Assessore allo
Sport e Vicesindaco Enrico Dotti –
Un tandem di sportivi
“doc” mirandolesi
l’auspicio è che divenga un metodo
condiviso tra tutte le categorie sociali
che credono nella pratica sportiva
come importante strumento educativo e formativo».
Programma a pag. 31
ULTRA 64ENNI
La salute e la qualità della vita:
indagini a Cavezzo e Mirandola
Ha preso avvio nei giorni scorsi
la seconda indagine Passi d’Argento,
sistema di sorveglianza sullo stato di
salute e sulla qualità della vita della
popolazione ultra 64enne. Per questa
nuova indagine è stato selezionato
un campione regionale di 1.620 ultra
64enni residenti in 82 Comuni, tra i
quali Cavezzo e Mirandola. In questo
campione sono presenti tutte le Aziende
Sanitarie della Regione Emilia-Romagna. Le informazioni saranno raccolte
mensilmente attraverso un’intervista
domiciliare o telefonica rivolta ad un
campione di persone comprese nella fascia di età in esame e scelte casualmente
dalle liste dell’anagrafe dell’Azienda
Sanitaria. I cittadini selezionati per l’intervista saranno contattati dal personale
socio-sanitario, con specifica formazione, dei Servizi territoriali dei Comuni
e delle Aziende Usl, che rivolgerà loro
una serie di domande articolate in un
questionario standardizzato. I cittadini
verranno preventivamente avvisati
attraverso una lettera informativa che
sarà inviata anche al medico di medicina generale di ciascuna persona selezionata. In particolare Passi d’Argento
fornirà informazioni sulla salute delle
persone con più di 65 anni per permettere alle Aziende Usl, ai Comuni e agli
Enti interessati di
verificare gli interventi effettuati,
di programmare
nuove iniziative,
di comunicare le
proprie attività, di
migliorare la qualità dei servizi. Il
sistema di sorveglianza Passi d’Argento, promosso dal Ministero della
Salute e dalle Regioni, con il supporto
tecnico-scientifico del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza
e Promozione della Salute (Cnesps)
dell’Istituto Superiore di Sanità, è
stato infatti disegnato con la finalità
di mettere a disposizione dei decisori
informazioni utili per le scelte di politiche socio-sanitarie volte a migliorare
la qualità di vita della popolazione
ultra 64enne.
MIRANDOLA
Ordine del giorno
per il treno
Poggio-Bologna
L’Associazione utenti e potenziali
utenti della linea ferroviaria Bologna –
Verona chiede un treno in più al mattino
da Poggio Rusco a Bologna per i pendolari che quotidianamente si servono del
servizio. La richiesta è stata appoggiata
dal Consiglio comunale di Mirandola
che ha approvato all’unanimità, nella
seduta del 9 maggio scorso, un ordine del
giorno in cui si chiede a Regione Emilia
Romagna, Trenitalia e Ferrovie Emilia
Romagna, di ripristinare, con l’entrata
in vigore dell’orario estivo, il treno
6285 da Poggio Rusco per Bologna. Ma
l’iniziativa è sostenuta anche dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord e dai
Comuni mantovani del Destra Secchia
a cui si sono aggiunti quelli bolognesi
della linea. «Fino a dicembre 2009 era
presente un convoglio che arrivava a
Bologna alle 8,08 – spiega Renato Golini, presidente dell’Associazione utenti
della linea – funzionava bene ed era
graditissimo all’utenza che lo riempiva
nei giorni feriali. Con l’orario del 2010
fu inizialmente tolto dalla programmazione e dopo le proteste della nostra
Associazione fu ripristinato, ad orario
avviato, ma solo da Crevalcore con
partenza alle 7,37, perché ci fu detto che
mancava materiale ferroviario adeguato
per il suo ripristino da Poggio Rusco. Ora
queste problematiche appaiono superate,
la Regione Emilia-Romagna ha acquistato – prosegue Golini – nuovo materiale
ferroviario, ma ci dicono che non viene
reintegrato perché occorre trovare i fondi
necessari per pagare il prolungamento da
Poggio Rusco a Crevalcore ».
continua a pag. 3
2 · n. 10 - maggio 2012
Tribuna
I lavori del Consiglio
comunale di Mirandola
nell’opinione
dei Capigruppo
«Una bella
iniziativa
sul lavoro»
Lo scorso 7 maggio si è svolta
la prima di una serie di iniziative,
organizzata da tutti i partiti e liste che
hanno sostenuto l’attuale Amministrazione comunale (Pd; Idv; Centro
democratico, Comunisti Italiani e Sinistra per Mirandola). All’incontro, il
cui tema era il lavoro visto a 360 gradi,
hanno partecipato le Associazioni di
categoria e quelle sindacali. Al tavolo
dei relatori due esperti in materia:
Luigi Mariucci, docente di Diritto del
Lavoro presso l’Università Ca’ Foscari
di Venezia e Ivano Miglioli, deputato
e componente della Commissione
lavoro della Camera. Riteniamo che
durante l’incontro siano emersi molti
temi importanti, come per esempio il
problema del precariato dei giovani
e delle tante persone che si trovano
in mobilità o disoccupate e che per
molteplici ragioni non riescono a
ricollocarsi pur avendo un ampio bagaglio di esperienza acquisita. Grazie
al contributo degli imprenditori ci si è
focalizzati inoltre sulle difficoltà enormi che le aziende di piccole e medie
dimensioni stanno passando in questo
momento, in particolare sulla difficoltà
ad accedere al credito, indispensabile
per gli investimenti e le innovazioni.
Anche in quella sede è stato ribadito
da più parti che è necessario attuare
delle politiche nazionali che permettano ad una persona giovane di avere
accesso al mondo del lavoro, per poter
acquisire esperienza. Dall’altro lato si
è ribadita l’importanza di promuovere
politiche che oltre a immettere una
maggiore liquidità sul mercato per le
imprese sane, vadano nella direzione
di stimolare gli investimenti in tecnologie e in personale. Pensiamo noi
tutti, come forze della maggioranza
politica, che dobbiamo farci portatori
della tutela del lavoro dipendente e
autonomo, in quanto solo attraverso
una reale ripresa di tale mercato sarà
possibile qui, come altrove, risollevarci da questo momento di forte crisi
economica, finanziaria ma prima di
tutto sociale.
FABIO DEGIULI , CAPOGRUPPO
SINISTRA PER MIRANDOLA
«Due punti
«Pavimentazione del centro:
della vita amministrativa» un problema continuo»
1) Lo scorso 6
marzo 2012 ho presentato un’ interrogazione in merito ad un
sopraluogo effettuato
a fine febbraio dalle forze di polizia,
all’area di sosta nomadi ubicata a Santa
Giustina. Ho chiesto
che tipo di controlli
sono stati effettuati,
quali e quante infrazioni riscontrate,
quanti e quali danni
sono stati documentati e quanti cittadini sono presenti
nella struttura. L’Assessore Sauro
Prandi ha risposto che all’interno sono
presenti sei nuclei famigliari per un totale di 19 persone, sono stati accertati
danni all’impianto elettrico, ai sanitari,
agli infissi e alle opere murarie, in
sostanza un’incuria generalizzata.
Non è per polemica ma desiderio di
conoscenza, e se del caso la voglia di
collaborare per progetti attuabili sulla
strada di una integrazione reale, che
non rimanga solo nelle buone intenzioni di tutti noi amministratori, ma che
diventi un patrimonio condiviso. Credo che ciò sia possibile, abbandonando
almeno una volta il buonismo che
troppe volte impregna il nostro modo
di rapportarci con cittadini portatori di
altre culture, abitudini, ed espressioni.
Se non ricordo male nel 2007 sono
stati fatti lavori di ristrutturazione per
193.000 mila euro più 11mila euro per
spostamento roulotte. Nonostante ciò
l’Amministrazione intende fare altri
interventi: rete fognaria lungo il perimetro del campo, installazione di due
box servizi igienici per due nuclei le
cui roulotte non dispongono di servizi
autonomi, installazione di attacchi
individuali alla rete idrica, elettrica
con relativi contatori.
Ora io mi chiedo: se un
cittadino di Mirandola
fa una ristrutturazione
a casa propria gliela
paga la comunità? E
se si non è forse che
ne avrebbe una cura
migliore? Considerato
che i residenti nella
struttura sono a tutti
gli effetti concittadini
e che hanno fra i componenti dei minori, e
che è giusto abbiano
l’opportunità di integrarsi, ritengo altrettanto giusto che
gli adulti residenti in questa struttura
siano responsabili di ciò di cui hanno
l’uso gratuito.
2) In ottobre 2007 è stato stipulato
un contratto per “Lavori di Urbanizzazione Porto Vecchio San Martino Spino” i tempi di esecuzione avrebbero
dovuto essere di 130 giorni, ebbene
sono passati 1600, e tali lavori non
venivano completati. La realizzazione
definitiva dei parcheggi era subordinata alla realizzazione dei muretti di
contenimento, nel 2010 completati i
muretti tutto era pronto per finire il
lavoro in due giorni, ultimo termine
per finire le opere (dal 16 al 20 aprile)
debbo mio malgrado riscontrare che
al 9 maggio 2012 ancora l’opera non
è terminata. Per dovere di cronaca
ho posto all’Amministrazione una
interrogazione chiedendo chi pagherà
per i ritardi, se ci sono delle penali,
chi ha permesso tutto ciò? Ad oggi
risposte nessuna!!.Tanti altri sarebbero gli argomenti da sottoporre a
voi concittadini ma lo spazio a mia
disposizione anche per questa volta è
superato abbondantemente.
LIA GABRIELLI,
CONSIGLIERE COMUNALE PDL
«Millemiglia:
il disinteresse non paga»
E’ passato un anno, ma
nonostante ciò tutti si ricorderanno della Mille Miglia
2011, la non valorizzazione,
il tanto criticato passaggio
sui “dossi” della Circonvallazione e il tragico epilogo
dei quattro ragazzi travolti
all’altezza del Castello dei
Pico. La Lega Nord si era
battuta affinché fosse dato
il giusto risalto all’evento,
con il passaggio in una piazza Costituente transennata e con un adeguata pubblicità. I Comuni esclusi,
avevano lamentato pubblicamente
l’estromissione, in quanto l’evento
era ritenuto prestigioso e di grande
interesse, il nostro Comune invece,
si comportò da soggetto passivo
e completamente disinteressato. A
seguito del disastro, la Lega Nord,
oltre ad aver chiesto le dimissioni
dell’Assessore allo Sport, aveva
denunciato la concreta possibilità
che Mirandola non venisse più attraversata; come volevasi dimostrare, a
seguito di una discussione in Con-
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Chiuso in redazione l'11 maggio 2012. Prossimo numero il 31 maggio 2012
siglio comunale, è emerso come gli
organizzatori non rispondessero alle
richieste della Giunta riguardanti il
tracciato 2012, della serie “ Con voi
non vogliamo più aver a che fare”,
ed infatti, quest’anno la Mille Miglia
non passerà più per la nostra Città,
ma ritornerà al percorso precedente,
con il passaggio per Ostiglia e per la
maggiormente interessata Ferrara.
Si raccoglie ciò che si semina,
e se si semina disinteresse, non si
raccoglie la Mille Miglia! Saluti
Padani
GUGLIELMO GOLINELLI
CAPOGRUPPO LEGA NORD PADANIA
In diverse occasioni abbiamo portato all’attenzione dell’Amministrazione la cattiva soluzione della pavimentazione. Le nevicate di febbraio hanno
costretto i mezzi pesanti ad entrare
nelle vie e nelle piazze del centro per
lo sgombero della neve. Questa operazione, insieme allo spargimento di
sale, ha causato il distacco e la rottura
di molte lastre e del ciottolato della
pavimentazione. Da noi d’inverno,
di solito, nevica anche abbondantemente come è successo quest’anno.
In una precedente interpellanza sullo
stesso argomento l’Amministrazione
dichiarava fra l’altro: “Le pavimentazioni storiche si differenziano da
quelle moderne non solo per la natura
dei materiali utilizzati, ma anche per
le tecniche di realizzazione; è consolidato l’utilizzo di pietre naturali, nelle
loro diverse caratteristiche, forme e
tipologie. Questi materiali presentano
pregi come:
- elevata resistenza agli agenti
atmosferici
- maggiore valore estetico rispetto
alla tradizionale “asfaltatura”
presentano, però, alcuni difetti
quali:
- maggiori costi e tempi di realizzazione
- costi di manutenzione, nel caso di
aree aperte al traffico veicolare
- diminuzione del comfort di moto
a causa delle irregolarità nel caso di
pavimentazioni in acciottolato”
Se queste erano le premesse, i cittadini stanno pagando un prezzo troppo
alto per i pregi, essenzialmente estetici,
in quanto i difetti riconosciuti che sono
una realtà, oltre a creare disagi alla circolazione dei pedoni e dei ciclisti, costano per i continui e prevedibili lavori
di manutenzione. Dovremmo, secondo
noi, limitare quanto più possibile la
circolazione di veicoli in particolare
quella di automezzi pesanti compresi
quelli utilizzati per il carico e scarico
delle merci ed anche per la raccolta
differenziata dei rifiuti. Qualcosa, in
ogni caso, bisognerà attuare per non
essere costretti a far diventare il centro
storico un cantiere continuo oltre che
una costante fonte di costi.
LISTA CIVICA I MIRANDOLESI
«Sul futuro di Aimag servono
coraggio e trasparenza»
Il paventato proposito di scalata della società Aimag da parte
del Gruppo Hera desta non poca
apprensione e preoccupazione.
Lo diciamo chiaramente: la risposta all’interrogazione presentata
dall’Italia dei Valori, circa l’attuale ruolo di Hera all’interno di
Aimag, a pochi anni dall’acquisto del
25 per cento del capitale sociale del
nostro gestore di servizi pubblici locali,
è poco più di un compitino di una paginetta appena, a fronte di una operazione
che ha portato nelle casse dei Comuni
soci di Aimag ben 35 milioni di euro.
Sorprende, anzitutto, apprendere dai
nostri amministratori che l’obiettivo
perseguito con l’asta pubblica (del
2008), testuali parole, «non era né
quello di acquisire un socio operativo
né un socio meramente finanziario».
Eppure, se la memoria non ci inganna
e le nostre informazioni sono corrette,
la stessa Hera, al momento dell’offerta
di (gara) già sembrava mettere le mani
avanti, precisando che la propria offerta
si basava sul presupposto che il grado di
sinergie sarebbe stato tanto più elevato
tanto maggiore fosse il livello di integrazione all’interno del sistema Hera. Cosa
che in definitiva suona un po’ come una
dichiarazione velata di acquisizione
anticipata di Aimag nell’universo Hera.
Questo forse spiega perché nella risposta alla nostra interrogazione ci vengono
ricordate le iniziative che da tre anni
a questa parte sono state intraprese:
l’affidamento del call center ad Hera
per il pronto intervento gasacqua nelle
ore notturne e festive; l’affidamento
di alcune analisi di laboratorio acque;
l’accordo per la gestione operativa e per
i conferimenti nella discarica di Finale
Emilia della società Feronia controllata
da HerAmbiente; la partecipazione a
gare per l’illuminazione pubblica in
associazione temporanea con Hera
Luce. Di fronte all’ipotesi di un
concambio azionario fra Aimag
ed Hera, fino a consegnare a
quest’ultima il controllo del 60
per cento del capitale sociale
di Aimag, ci permettiamo di
chiedere uno sforzo in più alla
politica locale per capire che fine
farà quel patrimonio di mezzi, impianti
e infrastrutture, di proprietà di Aimag,
costruito in tanti anni con le bollette
pagate dai nostri concittadini e, soprattutto, quale sarà la sorte di quel capitale
umano, di donne e uomini, che con la
loro professionalità consentono ogni
anno ad Aimag di ottenere risultati straordinari in termini di qualità dei servizi
erogati. Basta leggere il bilancio sociale
di Aimag per capire bene che l’azione
di questa società ha dato, e continua a
dare, risposte certe e qualificanti per i
territori serviti, per l’innovazione dei
servizi, le tecnologie “green” applicate,
la sostenibilità ambientale degli interventi e, non ultimo, per tutto il sistema
imprenditoriale dei fornitori e subfornitori locali che grazie al radicamento
di Aimag hanno potuto in questi anni
implementare le loro capacità industriali. L’Italia dei Valori desidera pertanto
ricordare alla politica locale che oggi
le norme in materia di servizi pubblici
locali parlano chiaro: oggi queste leggi
ammettono partnership soltanto finalizzate all’acquisizione tramite gara di soci
privati che, al tempo stesso, siano soci di
capitale e di lavoro! Avete capito bene,
di lavoro! Agli amministratori locali
chiediamo quindi il coraggio di saper
prendere scelte oculate e condivise con
i territori serviti, con tutta la trasparenza
che quel patrimonio di valori che Aimag
rappresenta, a nostro avviso, merita.
ANTONIO MONTAGANO
CAPOGRUPPO ITALIA DEI VALORI
- La Tribuna continua a pag. 3 -
n. 10 - maggio 2012 · 3
MIRANDOLA
Il Comune chiede di poter utilizzare le risorse raccolte
«Il Governo allenti il Patto»
Approvato in Consiglio un ordine del giorno sulla finanza locale
Il Consiglio comunale di Mirandola
ha votato all’unanimità, lo scorso 9
maggio, un ordine del giorno che chiede a Parlamento e Governo di allentare
il Patto di stabilità per gli enti locali
con i bilanci sani ed in equilibrio. Nel
documento approvato si sottolinea
inoltre che il Consiglio comunale,
nel caso in cui rimanessero inalterati
i vincoli previsti dal Patto, valuterà
di intraprendere tutte le iniziative, di
concerto con gli altri Enti locali, che
permettano di realizzare, comunque,
gli investimenti necessari a garantire la
crescita e la sicurezza dei “nostri cittadini e dei nostri territori”. Nell’ordine
del giorno si evidenzia come i vincoli
imposti dal Patto di stabilità hanno
determinato il congelamento di miliardi di euro sul territorio nazionale e
quindi il blocco degli investimenti, con
il conseguente rischio di non riuscire
ad ottemperare ai compiti previsti dalla
legge in materia di sicurezza per strade
ed edifici pubblici e nel contempo di
realizzare gli investimenti necessari
alla promozione delle comunità che
permetterebbero in tempi rapidi di
dare nuove opportunità di lavoro alle
imprese e quindi nuova occupazione.
Senza dubbio gli Enti locali possono
giocare un ruolo fondamentale per far
ripartire il lavoro, l’attività di tante
imprese e combattere la crisi. Proprio
per questo è necessario allentare
il Patto per finanziare la spesa per
investimenti e per la manutenzione,
messa in sicurezza e l’ampliamento
degli istituti scolastici, per interventi
di prevenzione e di ripristino del territorio, per la riqualificazione energetica
degli edifici pubblici.
LE ASSOCIAZIONI
«Le piccole imprese? Una risorsa
da valorizzare facendo sistema»
Pubblichiamo alcuni stralci
dell’intervento che il Presidente di
Cna Area Nord Andrea Barbieri ha
effettuato nei giorni scorsi durante
un’iniziativa, organizzata dal Partito Democratico, sul lavoro al tempo
della crisi che si è svolta in Municipio
a Mirandola. L’intervento era stato
condiviso con i Presidenti di Lapam,
Confesercenti, Confcommercio.
«Le piccole dimensioni aziendali
vedono sempre la presenza dell’imprenditore in fabbrica, in negozio, in
ufficio. Per noi la finanza creativa è
un’entità sconosciuta. La delocalizzazione produttiva è una resistenza
alla volontà di rimanere solidamente
integrati nel territorio dove siamo nati,
dove vive la famiglia, dove abbiamo
parentele e amicizie. Magari sarà una
visione arcaica dell’economia, ma è
la nostra visione, che ruota attorno
all’identificazione con la comunità
di territorio e di conseguenza con
la voglia di salvaguardia del tessuto
produttivo. Però noto, con una punta
di rammarico, che non esiste la stessa
attenzione nei nostri confronti: se
un’azienda con 100 dipendenti chiude, tutti giustamente si mobilitano
per trovare soluzioni che consentano
innanzitutto la salvaguardia dei livelli
occupazionali. Ma se 50 imprenditori
artigiani o commercianti, che lavorano
magari con il nucleo familiare, cessano
la loro attività pochissimi si pongono
il problema di cosa accada a quelle
famiglie, cosa andrà a fare il titolare,
cosa andranno a fare i dipendenti che
lavoravano con loro… Per quanto riguarda le piccole imprese e le imprese
artigiane, desidero ricordare che questo territorio ha sempre dimostrato una
forte propensione all’imprenditorialità
in tutte le sue forme. La rappresentatività delle nostre associazioni ne è la
conferma; la presenza di una partita Iva
circa ogni 10 abitanti ne è l’esempio.
Ebbene, il modello territoriale che
vede il combinato tra media impresa
del biomedicale e un variegato numero
di piccole imprese che lavorano per
questo comparto, oltre a meccanica di
precisione, edilizia e commercio manifesta tutte le difficoltà in tempo di crisi.
Tranne il comparto del biomedicale,
per gli altri settori il livello di fatturato
e investimenti resta basso. Su tutti si
evidenzia la caduta delle costruzioni.
Solo a Mirandola, dove contiamo
24.600 abitanti, ci sono 2.100 alloggi
non locati. A livello regionale, se
assistiamo a una leggera ripresa di
manifatturiero e terziario, registriamo
però un calo del fatturato costruzioni
dell’ 8,2%... Complessivamente la
situazione economica dell’artigianato
e della microimpresa fino a 19 addetti
continua, dunque, a registrare un
andamento difficile che non riesce a
recuperare le posizioni antecedenti
la crisi; facendo 100 la produzione
delle pubbliche e medie imprese nel
2007, ad oggi rimaniamo a quota 94.
E’ in atto una sostanziale stagnazione
della produzione. In
questo quadro gli
unici segnali positivi
di crescita sono legati all’export (meccanica e moda). A
preoccupare sono le
previsioni economiche per il futuro, le
difficoltà di accesso
al credito, le incertezze politiche, l’orizzonte temporale
al massimo trimestrale delle commesse, la crescita degli insoluti, una
pressione discale che si appresta a
superare abbondantemente il 45%, un
livello che la stessa Corte dei Conti
– non noi imprenditori – ha definito
incompatibile con lo sviluppo. E’ per
questi ragioni che riteniamo sia giunto
il momento di pensare al nuovo. Un
nuovo modo di fare azienda e di creare
occupazione. Occorre incentivare nuove modalità di incontro con la scuola
superiore che deve essere sempre più
vicina al territorio. Dare più dignità
al lavoro manuale, dare informazione
ai giovani sulle opportunità che si
possono cogliere con la scelta degli
indirizzi scolastici. Dare informazione
agli studenti su quante persone hanno
trovato occupazione dopo l’acquisizione del diploma per ciò che hanno
studiato. Pensare a istituti tecnici più
vicini all’esperienza dei land tedeschi.
Riguardo l’università, è bene procedere sulla strada che l’Università
Modena e Reggio ha intrapreso, cioè
accompagnare le imprese nella ricerca
e contemporaneamente avvicinare i
neo laureati al mondo del lavoro…
Forte è il peso dei costi che si stanno
abbattendo in continuazione sulle
imprese del terziario, del commercio,
dell'artigianato e sull'impresa diffu-
sa. Nei nostri settori,
infatti, si profila un
pesante aggravio del
costo del lavoro. Un
costo che si somma
a quelli già caricati
sui titolari delle imprese artigiane e del
commercio a causa
dell'aumento dei contributi previdenziali
per 2,7 miliardi. Non si può fare cassa
solo con le imprese dei settori che
garantiscono occupazione e crescita
malgrado le forti difficoltà che attraversano… Occorre la semplificazione delle norme, una omogeneità
delle disposizioni amministrative,
una formazione continua e un ruolo
della politica che dia valore aggiunto
al governo della polis. Evidenziamo
che la storica buona amministrazione
del territorio è stata e deve rimanere
elemento essenziale e partecipe al governo dell’economia locale. La qualità
della vita percepita in questa area è
valore aggiunto e differenza rispetto
ad altre realtà. Buone scuole, buoni
servizi, buona città fanno la differenza nelle scelte di chi non ha legami
con il territorio. La volontà di essere
partecipi al continuo divenire e la mutazione delle dinamiche economiche
è un valore competitivo. Concludo
dicendo che la nostra volontà è quella
di fare rete. Rete fra piccole imprese,
Rete fra grandi e piccole. Rete con le
amministrazioni pubbliche. Solo in
questo modo contrasteremo gli effetti
negativi della globalizzazione che
spesso si traduce in delocalizzazione e
avremo un approccio positivo alla cosiddetta società liquida e alla fabbrica
a cielo aperto».
TRIBUNA
«Giocare
il giusto è...
non giocare»
C’è un settore
che non teme certo
la crisi economica
e che al contrario si
è rafforzato grazie
ad essa. Un settore
che però non crea
sviluppo né posti
di lavoro, ma che
purtroppo depaupera le risorse delle
famiglie, porta alla dipendenza e, in
diversi casi, alimenta l’illegalità: quello del gioco d’azzardo. Gli esperti lo
ripetono da tempo: la pratica smodata
del gioco è in forte diffusione e deve
essere considerata non solo come fenomeno sociale ma anche come vera
e propria patologia da curare. Come
se non bastasse oggi internet funge
da veicolo spesso incontrollato degli
scommettitori, nonché da moltiplicatore dell’offerta del gioco d’azzardo.
Non da ultimo, sul piano sociale, è noto
come gioco e scommessa costituiscano
un terreno fertile per la criminalità organizzata, da cui il nostro territorio non
può certo ritenersi immune. Se questi
sono i devastanti effetti del fenomeno
del gioco, non si può non indignarsi
nell’ascoltare spot televisivi che invitano a “giocare il giusto”. Quello che
passa è infatti un messaggio subdolo
ed ipocrita. È per queste ragioni che il
Pd ha presentato in Consiglio un ordine
del giorno in cui si unisce all’appello
delle associazioni impegnate nella lotta
alla dipendenza dal gioco d’azzardo
rivolto alla Presidenza del Consiglio
affinché vengano ritirati gli spot in
onda su internet e sulle tv private e
pubbliche. Si chiede inoltre che il
Governo rifugga dalla tentazione di
introdurre, quale subdola forma di
tassazione, ulteriori forme di lotterie o
scommesse e promuova invece progetti
di ricerca nell’ambito della dipendenza
patologica dal gioco.
SIMONE BONFANTE,
CONSIGLIERE COMUNALE PD
DALLA PRIMA
Poggio-Bologna
«Noi sappiamo – conclude Golini
– che ora questo convoglio è tra i più
graditi all’utenza con un suo utilizzo
di oltre 250 pendolari tra Crevalcore e
Bologna e potrebbe trasportarne quasi
altrettanti se partisse da Poggio Rusco
intorno alle 7,15». Per sostenere l’iniziativa si può inviare un messaggio a
[email protected] indicando: «aderisco all’iniziativa dell’Associazione
utenti della linea Poggio-Bologna per
un treno in più per i pendolari».
n. 10 - maggio 2012 · 5
AREA NORD
Ampia partecipazione nell’Auditorium del Castello
IL SINDACO
Camposanto:
«La crisi
Presentati i dati d’esercizio 2011. Erogati 2 milioni di euro al territorio preoccupa»
Fondazione, un Bilancio in salute
Lo scorso 11 maggio, in un Auditorium del Castello particolarmente
gremito, la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ha presentato al
pubblico il Bilancio d'Esercizio 2011.
In apertura è intervenuto il Presidente
Edmondo Trionfini, che ha delineato ruolo e principali interventi della
Fondazione. Tra questi si segnalano
la donazione del mammografo digitale
all'Ospedale "Santa Maria Bianca" e
delle lavagne multimediali alle scuole,
interventi che hanno qualificato la già
elevata offerta di servizi sul territorio.
In particolare Trionfini ha sottolineato
i 6.741 esami mammografici effettuati
presso gli Ospedali di Mirandola e
Finale Emilia, che si aggiungono ai
3.006 esami di Risonanza magnetica
ed alle 400 indagini ecografiche
realizzate con l'ecotomografo Mylab
50 Gold, strumentazioni donate negli
anni precedenti.
Il Segretario generale Cosimo
Quarta ha quindi illustrato come
opera l’istituzione, da dove vengono e
come sono impegnate le risorse, quali
risultati sono stati raggiunti e quali
sono gli obiettivi futuri. In particolare
Quarta ha illustrato la varietà del portafoglio titoli della Fondazione (pari
a 125 milioni di euro), con redditi e
proventi ordinari che nel 2011 sono
stati leggermente superiori ai 4 milioni
di euro, e con erogazioni pari ad oltre
2 milioni di euro, distribuiti nei vari
LUTTO
Cordoglio
per Gavioli
Il pubblico dell'Auditorium
(foto Pietro Bellesia)
Sopra, da sinistra, Marco Arruzza,
Alessandro Ragazzoni e Giovanni
Pinto.
A destra, Cosimo Quarta, Edmondo
Trionfini e Marcella Bertolini
settori della Fondazione, per un totale
di 147 progetti finanziati.
La parola è quindi passata ad Alessandro Ragazzoni e Marco Arruzza,
che hanno presentato il progetto sulle
agro-energie nella Bassa modenese,
finanziato dalla Fondazione.
I lavori sono stati conclusi dal
Questore di Modena, Giovanni Pinto
che ha esposto il progetto finanziato
dalle quattro Fondazioni Bancarie
della provincia di Modena sulla sistemazione dei nuovi locali dell’ufficio
immigrazione.
MIRANDOLA
Come ti combatto
le zanzare
L’arrivo della bella stagione porta
con sé le zanzare, sgradite presenze
delle estati della Bassa. Dal 2009
tutti i Comuni dell’Area Nord, con il
supporto tecnico e scientifico del Servizio di Igiene Pubblica e del Servizio
Veterinario del Dipartimento di Sanità
Pubblica dell’Azienda Usl di Modena,
promuovono ed applicano un piano di
prevenzione e controllo della diffusione di insetti ematofagi (ossia insetti che
si nutrono di sangue). Il piano prevede
diverse tipologie di interventi come il
trattamento di tutte le caditoie pubbliche con antilarvale, il monitoraggio
della zanzara tigre con ovitrappole,
il monitoraggio della zanzara adulta
con trappole a Co2, la creazione di un
Gruppo di Controllo in collaborazione
con le Guardie Ecologiche Volontarie
di Legambiente (Gel) e le Guardie
Giurate Ecologiche Volontarie (Gev),
azioni di informazione alla cittadinanza
ed infine l’adozione di un ordinanza
del Sindaco (reperibile presso gli albi
pretori di ciascun Comune) in merito
alle disposizioni da seguire per favorire
il controllo degli insetti ematofagi. In
particolare, i monitoraggi entomologici
effettuati nel periodo maggio-ottobre
di ogni anno, sono volti a valutare sia
la densità delle popolazioni delle varie
specie di zanzare, sia i possibili pericoli
sanitari connessi, con l’obiettivo di
isolare eventuali agenti patogeni per
l’uomo, di cui le zanzare a volte sono
i vettori. In pratica, si cerca di capire
se le zanzare rappresentino un problema sanitario oppure no. Se vogliamo
raggiungere l’obiettivo della riduzione delle zanzare occorre un gioco di
squadra, che veda impegnati cittadini,
tecnici, istituzioni, ecc.
Cosa possiamo fare per ridurre il
numero di zanzare? Sarebbe semplice e
riduttivo dire che se tutti ci impegnassi-
mo a svuotare e sistemare, almeno una
volta alla settimana, i secchi, contenitori o bidoni ecc. di proprietà, trattando
anche le proprie caditoie, di zanzare in
giro ce ne sarebbero meno. La collaborazione del cittadino è fondamentale,
però il problema è molto complesso.
Prima di tutto occorre promuovere la
prevenzione ossia mettere in pratica
azioni in grado di impedire la creazione
di condizioni favorevoli allo sviluppo
delle larve. Si va dalla valutazione del
rischio di importazione (la presenza di
zanzara tigre è dovuta all’importazione
di copertoni), alla eliminazione di raccolte di acqua, alla corretta gestione
delle zone umide (biodiversità, gestione
dei livelli di acque..). Poi si potrebbero
Ha suscitato cordoglio anche
a Mirandola la scomparsa di Giuseppe Gavioli, figura di spicco del
mondo politico modenese. Gavioli
era attualmente presidente del
consiglio di amministrazione della
Fondazione Mario del Monte, dopo
essere stato tra gli anni ’70 e ’80
Assessore regionale all’Ambiente.
Giuseppe Gavioli, uomo di vasta
cultura, era stato a lungo legato al
Psi e poi al Pci, ma non aveva mai
aderito al Pd. Il Sindaco Maino
Benatti di Mirandola esprime alla
famiglia Gavioli le più sentite
condoglianze per la scomparsa di
Giuseppe, sottolineando il grande
vuoto che viene a crearsi nella vita
politica modenese.
riprendere le quattro
azioni suggerite dalla
campagna informativa promossa dalla
Regione Emilia Romagna alcuni anni fa,
denominata “contro
la zanzara tigre facciamoci in quattro”
che con quattro semplici suggerimenti
promuove la strategia
giusta per ridurre la
presenza delle zanzare:
- partecipiamo alla lotta contro le
zanzare (collaborando con le Amministrazioni locali);
- evitiamo i ristagni di acqua e
usiamo prodotti larvicidi (come il
batterio “Bacillus thuringiensis” e sue
varianti; o i prodotti di sintesi come il
Diflubenzuron, o il Pyriproxyfen);
- proteggiamo noi stessi, evitiamo
di farci pungere;
- informiamoci.
Per ulteriori informazioni: Servizio
Politiche Ambientali – Centro di Educazione Ambientale “La Raganella”,
telefono 0535/29724; e-mail: cea.
[email protected]
Le scelte di carattere generale
alle quali il Comune di Camposanto è chiamato, sono pesantemente
influenzate dal panorama economico internazionale, nazionale e
conseguentemente anche locale
tutt’altro che stabile. La situazione
nella quale si trovano famiglie,
aziende ed attività commerciali e
produttive del nostro territorio, è
ancora molto preoccupante e questa
Giunta rimane attenta alle esigenze
e ai problemi tentando di dare tutte
le risposte possibili alle necessità
dei cittadini. Anche gli Enti locali
risentono dei pesanti effetti prodotti
dalle diverse manovre finanziarie
a partire dal Dl. 78/2010 fino ad
arrivare agli ultimi provvedimenti
in corso di esame. L’Amministrazione deve inoltre tenere conto
dell’incertezza delle entrate e del
sempre minore introito derivante
dagli oneri di urbanizzazione. A
questo si aggiunga la riduzione dei
trasferimenti che da quest’anno
riguarderà in maniera significativa
anche i Comuni che come il nostro
hanno una popolazione inferiore ai
5.000 abitanti e che ci prepara al
Patto di Stabilità a cui dall’anno
prossimo anche noi dovremo sottostare. Nonostante questo intendiamo
non soltanto continuare a garantire i
servizi esistenti mantenendone alta
la qualità e invariate le tariffe ma,
a partire dal 2012, incrementarne
l’offerta con l’apertura della nuova
struttura di nido d’infanzia che è in
corso di realizzazione. Come è noto
è stata introdotta in via sperimentale
l’Imu la cui aliquota fissata dal
nostro Comune per la prima casa è
allo 0,5%. Non tutte le aliquote di
base sono state aumentate poiché
abbiamo ritenuto doveroso ridurre al
minimo la quantità di risorse che le
famiglie dovranno destinare a questa
nuova imposta. Nonostante questo
però, abbiamo aumentato – seppure
in modo marginale – l’addizionale
comunale Irpef portandola dallo
0,4% allo 0,5% esentando i nuclei
famigliari con reddito inferiore ai 10
mila euro. Queste e le altre novità
sono state illustrate alla cittadinanza
nel corso di un incontro pubblico
che abbiamo tenuto lo scorso 12
aprile e approvate durante la seduta
del Consiglio comunale che si è
svolta lo scorso 24 aprile. Riteniamo
che le misure adottate rappresentino
la strada giusta per fronteggiare
questo momento di emergenza che
ci auguriamo possa essere superato
nel più breve tempo possibile.
ANTONELLA BALDINI
SINDACO DI CAMPOSANTO
n. 10 - maggio 2012 · 7
AZIENDE/41
A San Possidonio tante occasioni alla portata di tutti
La seconda vita dell’usato
A “Cose a Caso” si possono vendere e acquistare oggetti di seconda mano
Vi ricordate
quei servizi di
piatti per 12 persone che si regalavano in occasione
dei matrimoni di
almeno trent’anni
fa? Erano talmente pregiati che non
li avete mai usati,
lasciati tutti luccicanti a fare bella
mostra di sé nelle
vetrine della sala
da pranzo. Poi a
un certo punto,
per motivi di spazio o perché volete una volta per tutte
rinnovare l’argenteria di casa, decidete
di disfarvene senza tuttavia ricorrere
alle varie modalità della raccolta differenziata. Ecco, “Cose a caso”, in via
Chiavica Mari n.33 a San Possidonio fa
al caso vostro! Qui, su una superficie di
900 metri quadrati ricavata all’interno
dello stabilimento della Nuova Rio, è
possibile portare tutto quello che non
vi serve più regalando una seconda vita
ai vostri oggetti usati. Il meccanismo è
molto semplice. Quello che conferite,
oggetto per oggetto dal più piccolo al
più grande, viene catalogato secondo un
numero progressivo e un codice a cui si
accompagna il prezzo concordato con
il proprietario e la data di consegna. La
merce contrassegnata con tutti queste
informazioni viene posta sugli scaffali
del mercatino a disposizione dei visitatori. Se dopo 60 giorni l’oggetto non
è stato venduto, il prezzo viene ridotto
di un quarto e, dopo un altro mese,
della metà. Se passati 120 giorni non
si è trovato nessuno interessato
all’acquisto, il
proprietario si riprende quello che
ha portato. In caso
invece di presenza
di un compratore
il “pezzo” viene
venduto sulla
base della somma
prestabilita a cui
bisogna sottrarre la provvigione
che spetta alla
cooperativa che
gestisce l’attività.
Quest’ultima non lavora sulla base di
una licenza di commercio, ma grazie
all’autorizzazione alla “intermediazione d’affari”, non viene quindi rilasciato
scontrino ma una semplice fattura. I
soci sono 12, quasi tutti liberi professionisti residenti nella zona di Mirandola
e Quarantoli. Il sodalizio che è stato
messo in piedi rappresenta per loro una
sorta di doppio lavoro. Il negozio, ma
forse sarebbe meglio definirlo punto di
esposizione, è aperto quattro pomeriggi
dal martedì al venerdì, più il sabato e la
domenica tutto il giorno. I componenti
della cooperativa, che ovviamente è
denominata “Cose a caso”, si alternano
fra gli scaffali, due alla volta ma il fine
settimana diventano anche tre o quattro.
In effetti aggirandosi per i vari settori
espositivi ci si rende conto che c’è veramente di tutto. Dal mobili ai vestiti,
dalle porcellane ai dischi in 33 e 45 giri.
Proprio questi ultimi, con buona pace
della tecnologia moderna fatta di lettori
e Dvd, sono molto richiesti. Come sono
molto “gettonati” i libri, che si possono
trovare, a seconda delle condizioni in
cui versano, dai 2 ai 10 euro. Inutile dire
che i prezzi sono molto contenuti e alla
portata di tutti. In pratica il mercatino
svolge una funzione di intermediazione
nel commercio fra privati. Con casi
anche curiosi come quella famiglia
che ha portato in conto vendita un giocattolo che è stato poi stato acquistato
dal vicino di pianerottolo. O come la
nipote che ha comprato chincaglieria
di proprietà della zia. «Di stravaganze
ne ho sentite molte dal 5 di febbraio di
quest’anno (giorno dell’inaugurazione)
a oggi» ammette Fiorella, una dei soci.
C’è il collezionista di tazzine di caffè
(ma solo una per servizio) o chi va matto per i vecchi telefoni della Sip con la
rotella girevole. Il concetto vincente è
proprio questo: ciò che a me non serve
o interessa più, può invece far contento
un altro. Ecco perché «in linea di massima si accetta tutto, tranne alimentari,
IN TRE RUBAVANO
GASOLIO IN DITTA
Nei giorni scorsi i carabinieri della
compagnia di Carpi hanno arrestato
S.G. (40enne di Quistello, operaio)
S.A. (39enne di Ostiglia, operaio) e C.
M. ( 44enne di Novi di Modena, operaio) per furto aggravato e ricettazione.
Gli uomini avevano prelevato un notevole quantitativo di gasolio all’interno
della ditta “Reggiani Albertino Spa.”
di Mirandola, sulla Statale Nord 162.
Dopo la normale attività lavorativa,
svolta dagli stessi presso l’impianto
Aimag ubicato in Fossoli di Carpi,
hanno asportato 12 taniche di gasolio
da 20 litri ciascuna, scaricandole a
Novi di Modena. presso l’abitazione
di C.M., che immediatamente le aveva
nascoste. L’intervento dei carabinieri
ha consentito di recuperare la refurtiva, successivamente restituita al
proprietario.
UN INCENDIO
E UN FURTO
armi da fuoco ed esplosivi, automobili
o fuochi d’artificio» che necessitano di
autorizzazioni particolari.
GIOVANNI MOI
MIRANDOLA
Al via un’indagine
sulle condizioni delle famiglie
A partire da maggio, nel Comune
di Mirandola è in corso di svolgimento la terza indagine sulle condizioni
economiche e sociali delle famiglie
nella provincia di Modena, condotta
dal Centro Analisi Politiche Pubbliche (Capp) dell'Università di Modena e Reggio Emilia. L'indagine è
condotta tramite interviste ad alcune
decine di famiglie mirandolesi, e le
interviste sono condotte da tre rilevatori tutti residenti a Mirandola: Laura Malagutti, Emanuele Pignatti,
Paolo Righini. L’iniziativa consente
di fare una fotografia della società
modenese e di misurare il livello di
benessere delle famiglie, di metterne
a fuoco gli stili di vita, di conoscere
BREVI
i bisogni dei cittadini su aspetti importanti della vita associata in campi
come l’educazione, l’assistenza agli
anziani e ai bambini e la salute.
L’indagine si prefigge di arricchire il patrimonio conoscitivo della
nostra comunità; valutare le politiche
sociali attuate dalle Amministrazioni
pubbliche; avanzare proposte per
migliorarne il disegno. È importante
sottolineare che un’ora del tempo
dedicata a rispondere alle domande
contribuirà a migliorare il disegno
delle politiche sociali. Per informazioni più dettagliate sull’iniziativa o
per conoscere i risultati delle precedenti indagine è possibile consultare
il sito www.capp.unimore.it
Nei giorni scorsi ha incendiato
alcune sterpaglie nelle vicinanze del
suo casolare in via Confine a Vallalta
di Concordia. L’uomo ha però perso il
controllo del fuoco che ha danneggiato
gravemente l’edificio e tre sue autovetture parcheggiate nei pressi. Per
spegnere le fiamme sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di San Felice,
senza che per fortuna nessuno restasse
ferito. E così, MC, di Bondeno 70enne
residente a San Giacomo Delle Segnate (Mn), agricoltore, è stato deferito in
stato di libertà dai carabinieri per incendio colposo. Sempre i carabinieri,
ma stavolta a San Possidonio, hanno
deferito in stato di libertà per furto
aggravato BS, 36enne già conosciuto
dalle forze dell’ordine, PM, 42enne,
PA, 21enne, tutti residenti presso il
campo nomadi di Carpi. Gli uomini,
forzando la porta d’ingresso, si erano
introdotti in una abitazione disabitata
di San Possidonio in via Secchia 16,
asportando materiale ferroso vario per
un valore di circa 500 euro. I militari
hanno sorpreso i tre nei pressi dell’edificio su un Ford Transit.
FOCHERINI
È BEATO
Odoardo Focherini è stato proclamato beato. Lo scorso 10 maggio
il Papa Benedetto XVI ha ricevuto in
udienza privata il Cardinale Angelo
Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso
dell’udienza il Sommo Pontefice ha
autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti molti cattolici
esemplari fra i quali anche appunto
Focherini. Nel Decreto si legge: «Il
martirio del Servo di Dio Odoardo
Focherini, Laico, nato a Carpi (Italia)
il 6 giugno 1907 e ucciso, in odio alla
Fede a Hersbruck (Germania) il 27
dicembre 1944».
n. 10 - maggio 2012 · 9
MIRANDOLA
Il Sindaco Ciro Pecorella: «Aiutiamo Marie Madeleine»
Solidarietà e legalità nel Consiglio Ragazzi
Prima riunione della nuova Assemblea elettiva degli studenti
Lo scorso 26 aprile scorso si è riunito il Consiglio comunale dei Ragazzi
di Mirandola, sotto la presidenza del
nuovo sindaco Ciro Pecorella, con
la partecipazione dell’Assessore alla
Pubblica Istruzione del Comune di
Mirandola Lara Cavicchioli. E’ stata
la prima seduta dopo l’insediamento
ufficiale dell’assemblea del 2 aprile.
In discussione un nutrito ordine del
giorno. Innanzi tutto si è parlato di
solidarietà, un valore che coinvolge
tutti i Consiglieri attraverso il progetto
di adozione a distanza di una ragazza
congolese, Marie Madeleine Ngalula,
iniziato nel 2008. Il Sindaco ha ricordato che la quindicenne, orfana di padre,
è inserita nella scuola di formazione di
Kananga, creata da padre Jean Marie
Kalombo, e ha proposto al Consiglio
dei Ragazzi di continuare ad assisterla
negli studi e nelle sue necessità materiali , data la precaria situazione sociale
e politica del paese.
L’assemblea ha approvato all’unanimità l’invio di 800 euro, raccolti dal
Ccr in occasione della Fiera di Maggio,
grazie alle donazioni e alla generosità
della cittadinanza mirandolese. Si è
proposto anche un incontro con padre
Jean Marie Kalombo, che verrà in Italia il prossimo agosto. Come secondo
Un momento del Consiglio comunale dei
Ragazzi che ha eletto
il SIndaco
punto, si è discusso l’adesione al progetto della Regione Emilia Romagna
“Concittadini.Partecipa.rete 2011-12”,
rivolto alle Scuole, alle Consulte e
ai Consigli comunali dei Ragazzi. Il
Consigliere Giada Galloni ha proposto
di proseguire il percorso iniziato nel
2011sul tema dei diritti e della legalità,
in particolare attraverso iniziative di
MIRANDOLA
«I partigiani morirono
perché l’Italia vivesse»
Lo scorso 21 aprile, il Sindaco
del Consiglio comunale dei ragazzi
Ciro Pecorella, assieme al Vicesindaco Lucia Battaglia, ad alcuni
Consiglieri e a un componente
dell’ufficio stampa, si sono incontrati nella Sala Granda del Municipio
col Sindaco Maino Benatti, col
Vicesindaco Enrico Dotti e con
l’Assessore alla Pubblica Istruzione
Lara Cavicchioli per commemorare
l’anniversario della Liberazione di
Mirandola. Successivamente è iniziato
il giro per la deposizione delle corone
ai cippi in onore dei Partigiani caduti
nella Resistenza contro l’occupazione
nazi-fascista. Erano presenti, accanto
alle autorità del Comune, la polizia
municipale di Mirandola, alcuni
componenti dell’Anpi (Associazione
prevenzione della violenza fra i giovani. Il Vicesindaco Lucia Battaglia
ha parlato a sostegno del progetto,
ricordando la sua precedente esperienza
del laboratorio guidato dalla dottoressa
Ivana Danisi, formatrice sui temi della
comunicazione e gestione dei conflitti..
Essendo stata un’attività molto coinvolgente ed educativa, Lucia Battaglia ha
Nazionale Partigiani d’Italia) ed
alcuni testimoni. Io ho partecipato
all’evento come Vicesindaco dei
ragazzi ed ho avuto l’ occasione
di conoscere i nomi e le storie dei
Partigiani ricordati. La maggior
parte di questi è stata trucidata
crudelmente dalla “Brigata Nera”,
famigerata banda di fascisti con
sede a Concordia, oppure è morta
in battaglia negli attacchi notturni
contro le forze d’occupazione tedesche. Alcuni sono stati uccisi anche
dopo il giorno della Liberazione;
questo a testimoniare che la libertà
di un paese si stabilisce con la lotta
ed il sacrificio di tanti. Il 25 aprile
poi, si è tenuta una manifestazione
in piazza Costituente a Mirandola.
I rappresentanti del Consiglio comunale dei ragazzi erano sul palco: il
Sindaco Ciro Pecorella era al fianco
del Sindaco degli adulti Maino
Benatti a dimostrare che, come ha
affermato l’ Assessore alla Pubblica
Istruzione del Comune di Mirandola
Lara Cavicchioli, i ragazzi nella comunità mirandolese sono presenti e
ricordano gli eventi della storia della
loro terra a fianco della componente
adulta della città.
LUCIA BATTAGLIA
VICESINDACO DEL CONSIGLIO
COMUNALE DEI RAGAZZI
chiesto di riprenderla e di ampliarla,
affrontando altre problematiche relative al disagio giovanile. Il Consiglio
ha votato a favore di entrambe le proposte. Il Consigliere Enrico Dalboni
ha discusso della divulgazione delle
iniziative del Consiglio tramite il sito
ccrmirandola.it, creato fin dal 2008. Il
Consiglio ha approvato la formazione
di un gruppo di lavoro, che dovrà incaricarsi di scrivere articoli giornalistici
e di registrare filmati, per permettere a
tutti i giovani di conoscere i progetti e
di essere coinvolti nella loro realizzazione. Si creerà anche una versione inglese del sito, per trovare nuovi partner
con cui condividere il lavoro comune.
Successivamente Enrico ha ricordato il
gemellaggio fra la Scuola secondaria di
1° grado “F. Montanari” di Mirandola
e la Scuola media “ A. Manzoni” di
Massafra di Taranto, avvenuto un anno
fa. Ha proposto al Consiglio dei Ragazzi di visitare questa scuola durante
l’estate, per incrementare l’amicizia
e il confronto già esistenti fra gli studenti dei due istituti. Il Consiglio ha
deliberato di discutere la proposta alla
prossima seduta, ma ha costituito un
gruppo di lavoro per studiare meglio
il progetto. Il Consigliere Lorenzo
Avanzi ha sottolineato l’esigenza di un
centro di aggregazione per i giovani ,
da utilizzare per attività di studio e di
svago. La struttura più adatta a questo
scopo è quella del Circolo Culturale
Aquaragia, ma sono necessari interventi per dotarla di materiale e di personale
educativo per l’assistenza e l’organizzazione. Su questo punto è intervenuto
il Consigliere Giorgia Buoli, che ha
chiesto di raccogliere giochi di società
e altri sussidi per il tempo libero offerti
dagli studenti della Scuola secondaria
“F. Montanari”. Sul tema dello sport,
Lorenzo Avanzi ha informato che
presto si disputerà un torneo calcistico
scolastico e che purtroppo il campo
sportivo utilizzato dagli studenti è
sprovvisto di reti alle porte. Pertanto ha
chiesto l’approvazione dell’acquisto di
due reti del costo di 80 euro ciascuna.
Il Sindaco Ciro Pecorella ha aggiunto
che è interessato personalmente alla
realizzazione di un laboratorio teatrale
per i giovani, sotto la guida di esperti,
maestri e attori di teatro. Una attività
formativa di grande valore culturale ed
educativo, di cui molti ragazzi avvertono l’esigenza. Il Consigliere Gloria
Paganelli si è dichiarata disponibile a
collaborare a questo progetto e a iniziare i contatti con gli operatori comunali
del settore. Il Consiglio ha approvato
anche queste ultime delibere. A conclusione della seduta, l’Assessore alla
Pubblica Istruzione Lara Cavicchioli
si è congratulata con i consiglieri per il
lavoro svolto e per il senso civico dimostrato in occasione delle celebrazioni
per l’anniversario della Liberazione.
«Siate sempre partecipi e propositivi
– ha raccomandato – perché in questo
modo dimostrerete che i giovani sono
l’anello forte della società».
UFFICIO STAMPA DEL CCR
SAN POSSIDONIO
I farmacisti salgono in cattedra
nelle Scuole medie
Un linguaggio semplice e diretto,
ma non per questo meno efficace:
argomenti importanti e attuali, che
fanno parte della vita di tutti i giorni.
Sono le caratteristiche del progetto “Il
farmacista e il mondo del farmaco”,
iniziativa di educazione sanitaria
promossa da Federfarma Modena
che porta i farmacisti nelle scuole.
Proseguono gli incontri nell’anno
scolastico 2011-2012, e dopo diversi
appuntamenti nel distretto sanitario di
Sassuolo si sono spostati in quello di
Mirandola, dove lo scorso 16 aprile a
prendere parte a una speciale lezione
sono stati gli studenti della Scuola media di San Possidonio. Ad introdurre
i ragazzi delle classi terze al mondo
della farmacia, della professione del
farmacista e ad una conoscenza di
base e consapevole dei medicinali è
stato lo staff della farmacia Ugolini di
San Possidonio, che in passato ha già
avuto la possibilità di cimentarsi nel
ruolo di insegnanti e che ha coinvolto
e interessato gli studenti. «Mettere
la nostre conoscenze a servizio dei
cittadini, anche dei più giovani, è da
sempre parte integrante della nostra
professione. Gli incontri nelle scuole,
che proponiamo da oltre 10 anni, sono
per noi un modo di metterci alla prova
anche al di fuori della farmacia – spiega Silvana Casale (foto), presidente
di Federfarma Modena – affrontando
temi importanti ma con un approccio
che i ragazzi possono comprendere».
Tra gli argomenti infatti, concordati
con gli insegnanti di scienze degli
istituti, anche informazioni per una
corretta alimentazione, la prevenzione
di piccoli disturbi stagionali e tematiche legate allo sport.
10 · n. 10 - maggio 2012
MIRANDOLA
Al settimo concorso internazionale “Musica Insieme”
Giovani trombe nuovamente premiate
Riconoscimenti anche in provincia di Venezia per il gruppo di Malagoli
Emilia Romagna, Lombardia e
ora anche Veneto: dopo aver vinto
diversi concorsi a Parma, S. Sofia
(FC) e Poggio Rusco (MN) il gruppo
di trombe “Do Re Mi Fa Sol La Si”
della Fondazione Scuola di Musica
“C. e G. Andreoli” trionfa anche in
provincia di Venezia. Il primo maggio
i giovani allievi del maestro Enrico
Malagoli si sono esibiti al 7° concorso
internazionale “Musica Insieme” a
Musile di Piave. Questa volta la sfida
era più ardua, poiché il concorso ha
visto la partecipazione di 190 ragazzi
provenienti dall’Italia e dall’Europa.
Ma il gruppo non si è scoraggiato e ha
sbaragliato la concorrenza, ottenendo
un “trionfale” punteggio di 100/100,
grazie alla splendida esecuzione della Marcia Trionfale
dall’Aida di G. Verdi. Nella
loro categoria, formazioni
cameristiche, si sono visti
diversi strumenti, dai più
classici, come chitarra e pianoforte, ai più particolari,
come il pipehorn (strumento ad ancia ricavato da corna
animali). Nonostante ciò le
otto trombe hanno lasciato
il segno, ottenendo anche
i complimenti del maestro
Carlos Garfias, membro della giuria e per anni
violinista nell’orchestra
dell’Arena di Verona, che
di marce trionfali ne avrà
sicuramente sentite tante!
Grazie al risultato ottenuto, dopo aver trascorso un
piacevole pomeriggio nel
Parco del Piave, i ragazzi
hanno nuovamente suonato
per il Concerto d’Onore la
sera stessa, insieme a tutti i
vincitori delle varie categorie. Alla fine dell’esibizione
sono stati premiati con una
Borsa di Studio, diplomi di
merito e una coppa ciascuno. Riccardo Battaglia,
Alberto Borsari, Simone
Calanca, Andrea Dotti,
Enrico Enakhimion, Giacomo Frabetti, Michele Razzaboni e Francesco
Trionfini, diretti dal maestro Enrico
Malagoli, sono un “ensemble” che
lascia dietro di sé una scia di successi
e vittorie. Frequentano tutti la Scuola
Media F. Montanari, hanno solo 12 anni
e da loro ci aspettiamo ancora molto!
MARTINA RAZZABONI
CURIOSITÀ
Rimpatriata di pneumologi
e medici di medicina generale
Nei giorni scorsi si è svolta una
rimpatriata, a tratti commovente, tra
alcuni medici di medicina generale
dell'Area Nord e pneumologi con
Carlo Felice Marchioni, noto pneumologo e docente del gruppo alla Specialità di Pneumologia. All’iniziativa
erano presenti anche Paolo Grandi,
già primario della Pneumologia
dell’ospedale di Mirandola, Michele
Giovannini, attuale direttore di Pneumologia, Stefano Toscani, primario
del Pronto Soccorso mirandolese e il
medico Nunzio Borelli.
n. 10 - maggio 2012 · 11
Grazie alla disponibilità dei volontari di Modena
MIRANDOLA
Salvata a Crocicchio un’upupa ferita
Il volatile, raccolto da Riccardo Massari, è stato curato dal Centro Pettirosso
E’ il mirandolese Riccardo Massari di 8 anni, lo scorso 28 aprile, a
scorgere fra l’erba del prato di casa sua,
in via Serafina, frazione di Crocicchio,
un esemplare di upupa (Upupa epops).
«Mamma un uccellino gigante» grida
concitato alla madre, stupito di trovarsi
davanti a questo esemplare dell’ ordine
dei coraciformi, con tanto di cresta e
splendido piumaggio. Questa specie, in
calo progressivo sul territorio nazionale, non è una novità per i famigliari di
Riccardo che raccontano di avere
già visto nella loro
proprietà, parecchi
anni fa, questo volatile.
«Si tratterà di
un giovane esemplare che sta imparando a volare» è la
prima spiegazione
che “i grandi” forniscono al bimbo,
ma all’attenzione
degli adulti non
sfugge l’anomalo comportamento dell’ upupa che
continua a camminare senza mai tentare di spiccare il
volo. Allora i Massari contattano gli
amici: Carlo Giannella, ornitologo
responsabile della
Stazione Ornitologica Modenese e
collaboratore del
Museo di Ecologia
e Storia Naturale di
Marano ed il veterinario Antonio Gelati, quel giorno impegnati entrambi fuori
dal territorio mirandolese. Raggiunti
telefonicamente sciolgono il dubbio e
forniscono la necessaria consulenza.
«E’ un periodo di “passo”, migrazione
e di formazione delle coppie – spiega
Gianella – non di primi voli dei giovani». «Se non vola significa che è
un animale traumatizzato» aggiunge
Gelati, che non potendo intervenire
personalmente, fornisce il numero del
Centro Soccorso Animali Centro Fauna
Selvatica “ Il Pettirosso “ di Modena
a cui rivolgersi. Il Centro, gestito da
volontari coordinati da Piero Milani,
dal 2000 opera su tutto il territorio
della provincia di Modena e Reggio
Emilia, con la finalità di proteggere
e soccorrere gli animali selvatici, collaborando con Corpo Forestale dello
Stato, Polizia Provinciale, Municipale
e Comuni. «Potete portarmelo subito?
A qualsiasi orario, io vi aspetto». E’ la
pronta risposta di Milani, alla richiesta
d’intervento. Questa disponibilità senza
riserve è soltanto una piccola parte delle
qualità che emergono una volta arrivati al Centro Faunistico Il Pettirosso,
dove ad accogliere il volatile e i suoi
accompagnatori mirandolesi ci sono
attivismo, professionalità, competenza
e ritmi sostenuti.
Immediatamente l’upupa viene
visitata, medicata e registrata. «Ha
l’omero rotto, sarà da operare e ci
vorranno tempo e cure per riabilitarla»
afferma Milani. La struttura può contare infatti su un ospedale per animali
che, però, per sopravvivere ha bisogno
di aiuti e contributi. Il Centro Fauna
Selvatica è nato per dare una risposta
a tutti coloro che non sanno a chi rivolgersi, quando si trovano davanti ad un
animale selvatico ferito e in difficoltà.
Per sostenere la struttura si può donare
il 5 per mille nella dichiarazione dei
redditi, codice fiscale 94120020360
Centro Fauna Selvatica “Il Pettirosso”
Onlus. Offerte e donazioni: Conto
Corrente Postale numero 69535433,
Banco posta n. filiale 39093 Iban:
IT11E0760112900000069535433.
Dove si trova il Centro? Percorrere la
Tangenziale fino allo svincolo per Ferrara Nonantola. Imboccare lo svincolo
4 direzione Nonantola. Superare una
prima rotonda fino a raggiungerne una
seconda, qui si prende la prima uscita
e si percorre la via Nonantolana 200
metri sulla sinistra, ci sono i cartelli
indicanti il Centro. www.centrofaunaselvatica.it. Per le urgenze sono anche
disponibili due numeri di cellulare:
339/8183676 e 339/3535192.
La Pica selezionata
in un progetto nazionale
ne finale. L’iniziativa in corso dal 23
aprile al 30 giugno 2012, è realizzata
grazie alla collaborazione di Citroën
Italia ed è dedicata alle organizzazioni
che si occupano di protezione e salvaguardia ambientale e che svolgono
attività per promuovere la sostenibilità ambientale sul territorio e tra le
persone. Alle due organizzazioni che
riceveranno più click, Citroën Italia
donerà due Citroën C-Zero, la vettura
100 per cento elettrica. Ad ognuna
delle successive sei classificate, sarà
donata una bicicletta elettrica pieghevole. Per saperne di più, visitare il
sito http://bit.ly/HWepTA o la pagina
SCUOLA, FUTURO
A SAN MARTINO
“La scuola dell’infanzia, la scuola
primaria e la scuola secondaria di
primo grado: quali prospettive future a San Martino Spino?” è il titolo
dell’incontro che si svolgerà lunedì
21 maggio alle 21, presso il Teatro
Politeama di San Martino Spino. Intervengono Maino Benatti, Sindaco di
Mirandola, Elena Malaguti, Assessore
provinciale alla Pubblica Istruzione,
Lara Cavicchioli, Assessore alla Pubblica Istruzione di Mirandola, Maurizio
Cavicchioli, Segretario comunale del
Pd di Mirandola. Modera la serata
Mirco Magri. Organizza il Circolo di
Gavello/ San Martino Spino del Partito
Democratico.
SANZIONATA
PER LE SPORTINE
AMBIENTE
L’associazione onlus “La Pica
giardino botanico” di San Biagio
è stata selezionata per partecipare
all’iniziativa “Citroën Creative Écologie”. Questo progetto di solidarietà
utilizza 1ClickDonation®, la piattaforma online che fa incontrare le
organizzazioni non profit, le aziende
e la grande community della Rete.
Un utile strumento di visibilità per
le organizzazioni, che possono farsi
conoscere da più di 230mila persone,
in modo completamente gratuito.
Basta un semplice click per aiutare la
propria organizzazione del cuore. Chi
riceve più click si assicura la donazio-
BREVI
Facebook http://on.fb.me/I9kvUa.
La Pica ricorda infine che si possono sostenere l’associazione e il suo
progetto ambientale donando il 5 per
mille e indicando in dichiarazione dei
redditi il codice fiscale: 91023730368.
Per maggiori informazioni: www.
giardinolapica.it.
Scovata e sanzionata a
Medolla la
donna che
da mesi
gettava le
sportine
di immondizia nel
fosso. Le
Guardie
Ecologiche
Volontarie, gli operai del Comune e anche l’Assessore all’Ambiente Patrizia
Sgarbi (foto) hanno pazientemente raccolto, con qualsiasi tempo e sempre più
o meno nello stesso punto, centinaia
di sporte, alla ricerca di un indizio che
permettesse di risalire all’identità della
persona con molto poco senso civico.
Nei giorni scorsi, alla fine, si è riusciti
finalmente a scovare la “colpevole”. La
donna è stata sanzionata e ha immediatamente smesso di gettare il pattume
nel fosso che adesso è pulito…
DUE CORSI
DI AUTOSTIMA
Il Gruppo Auser di Cavezzo organizza due Corsi sull'autostima presso
la biblioteca comunale. In programma
un corso di primo livello con quattro
incontri da giovedì 7 giugno, alle ore
21 e uno di secondo livello sempre con
quattro incontri da mercoledì 6 giugno,
alle ore 21. La frequenza è settimanale.
La durata di ogni incontro è di un’ ora
e mezzo. Docente è la psicologa e
psicoterapeuta Annalisa Carletti. Lo
scopo dei corsi è di chiarire il concetto
di autostima, illustrare le conseguenze
di una bassa o alta autostima e suggerire modalità pratiche per migliorarla.
Contributo individuale di partecipazione: 15 euro. Informazioni e iscrizioni
presso la sede Auser di Cavezzo, in
via Rosati 46/d, telefono 0535/59238;
e-mail [email protected].
All’organizzazione dell’iniziativa
partecipa il Comune di Cavezzo.
n. 10 - maggio 2012 · 13
MUSICA
La stagione ha presentato artisti di grande talento
Chiude in positivo Mirandola Classica
Soddisfatto il presidente degli Amici della Musica Milton Marelli
Nelle foto, momenti
dell'edizione 2012 di
"Mirandola Classica"
BREVI
IL PROGETTO
TIROIDE
Il Progetto Tiroide, organizzato dalla Fondazione Ant delegazione di Mirandola, ha avuto
un grandissimo riscontro, tanto
che l’associazione ha pensato di
continuare le visite per soddisfare
tutte le richieste. Il progetto è finanziato dalla Fondazione Cassa
di Risparmio di Mirandola che
l’Ant ringrazia sentitamente. Le
visite di svolgeranno dalle 9,30
alle 13,30 presso l’ambulatorio
Avis dell’ospedale di Mirandola
nelle seguenti giornate: 5 giugno,
25 giugno, 10 luglio, 11 settembre,
18 settembre, 2 ottobre, 9 ottobre, 6
novembre e 13 novembre. Per info
e prenotazioni:0535/20525.
COME GUIDARE
IN SICUREZZA
Si è conclusa
la terza edizione di “Mirandola
Classica”, stagione di concerti
che si è svolta
al Castello Pico.
L’iniziativa, di
alto livello artistico, è stata organizzata dall’Associazione Culturale “Amici
della Musica” di
Mirandola, che
da anni è attiva
nel nostro territorio nel campo
concertistico,
prevalentemente lirico-vocale, ma
soltanto da tre anni ha ideato questa
stagione di concerti, diretta dal maestro Lucio Carpani. «Quella che si
è appena conclusa – spiega Milton
Marelli, presidente dell’Associazione
– è stata una stagione molto intensa e
ricca, in cui ci siamo mossi anche dal
punto di vista educativo, cercando di
coinvolgere sempre di più i giovani
ai concerti, con risultati apprezzabili
e che cercheremo di rendere ancora
più importanti i prossimi anni». Ma la
parola chiave di Mirandola Classica,
fin dal suo esordio, è stata la qualità,
intesa come livello artistico sempre
altissimo dei musicisti che sino ad ora
si sono esibiti e come importanza e
ricchezza del repertorio musicale che
da loro è stato affrontato. Quest’anno
la rassegna è cominciata il 10 gennaio
con l’esibizione dell’Ensemble di fiati
dell’Orchestra Regionale dell’Emilia
Romagna della Fondazione Arturo
Toscanini, in un concerto di apertura
all’insegna della grazia ed eleganza,
con l’esecuzione della Serenata “Gran
Partita” Kv361 di W.A.Mozart, una
delle pagine più importanti della let-
teratura per strumenti a fiato di
tutti i tempi. I due
concerti intermedi, il 4 marzo e il
14 aprile, hanno
visto l’esibizione di due formazioni di musica da camera:
rispettivamente
il duo violoncello e pianoforte
Squitieri-Oliva,
con musiche di
F. S c h u b e r t e
S.Rachmaninov,
e il duo violino
e arpa GhidoniPerfetti, con musiche di L.Spohr,
C.Saint-Saens e V.Kikta. La sera di
sabato 28 aprile all’Auditorium del
Castello dei Pico di Mirandola si è
conclusa la stagione con la rappresentazione dell’oratorio-fiaba “Pellegrinaggio della Rosa” op.112 di R.
Schumann, capolavoro della musica
vocale da camera e gemma della musica romantica, che ha immerso il pubblico in un clima magico grazie alle
splendide voci del Coro da Camera
“Ricercare Ensemble”, Lucio Carpani
al pianoforte e alla partecipazione
straordinaria di Francesco Bocchi,
voce recitante. E’ da ricordare, infine,
che la stagione Mirandola Classica è
stata realizzata anche grazie all’indispensabile supporto dell’ Assessorato
alla Promozione della Città e del Territorio del Comune, sempre pronto ad
appoggiare iniziative di un certo livello, e al sostegno di Banca Modenese
Spa e di Cpl Coop Gas Concordia.
Per tenersi aggiornati con la futura
programmazione dell’Associazione
Amici della Musica di Mirandola, è
possibile visitare il sito internet www.
amicidellamusicamirandola.it.
“Guidare in sicurezza” è il titolo
dell’incontro che si svolgerà sabato
26 maggio, alle 14,30, al primo
piano della Palazzina Polivalente
di via Cavour a Cavezzo. Relatore
sarà Marco Carnevali, responsabile
dell’Autoscuola Aci Modena. L’iniziativa, gratuita e aperta a tutti, rientra nel progetto “TrasportAci sicuri”
dell’Automobile Club d’Italia che
si propone di informare gli adulti
sui comportamenti da seguire nel
trasporto sicuro dei bambini in automobile, a cominciare dalla scelta
del seggiolino ed al suo utilizzo corretto. Organizzano Aci, Arca delle
Mamme con la compartecipazione
del Comune di Cavezzo.
MOSTRE
San Possidonio attraverso
gli occhi dei bambini
Senza radici facciamo davvero fatica a conoscerci, abbiamo bisogno degli
altri: della famiglia, degli amici, del
paese per scoprire e ricordarci chi siamo e da dove veniamo. “ Dagli sguardi
alle parole” raccontava il progetto della
Scuola d’Infanzia statale “Rodari” lo
scorso anno...
Ora le parole sono arrivate e durante quest’anno scolastico sono uscite
dalle quattro mura per conoscere quello
che ci circonda e ciò che può offrirci
questo nostro territorio. San Possidonio
è diventata dunque la nostra grande aula
dove attingere esperienze, rielaborarle
e fare cultura. “Il paese… con gli occhi
dei bambini” è il titolo della mostra che
può essere visitata fino al 26 maggio e
vedrà esposti in Municipio gli elaborati
dei bimbi delle tre sezioni della Scuola.
L’esposizione è suddivisa in due parti:
una, come si intuisce dal titolo, raccoglie i lavori prodotti dai bambini, le
cartoline del paese e una piccola guida
illustrata che gli alunni hanno realizzato
dopo aver visitato, misurato e ripensato
la città; l’altra documenta il significato
e il senso dei percorsi fatti. Al termine
del progetto, e forse non a caso, ci
sembra opportuno condividere alcune
riflessioni. In un tempo in cui vengono
a mancare risorse, ci siamo rese conto
dell’importanza dell’opportunità che un
territorio può offrire. Abbiamo avuto
la possibilità di vedere che ci sono
risorse che nessuno ci può togliere e
a cui possiamo sempre attingere: le
risorse umane.
La mostra è stata realizzata grazie
alla collaborazione dell’Amministrazione comunale e alla gentile accoglienza che ci hanno riservato i negozianti e
le aziende coinvolte. E noi tutti siamo
certi che “ il punto di vista dei bambini”
sia paradigma di un paese da abitare,
che tiene conto delle differenze e delle
uguaglianze; un posto che va bene
per tutti e nel quale ciascuno si sente
veramente a casa sua.
LE INSEGNANTI DELLA
SCUOLA D’INFANZIA RODARI
San Possidonio
n. 10 - maggio 2012 · 15
MirandolaIN è il gruppo mirandolese nel social network di Linkedin, che promuove
e sviluppa i contatti professionali e culturali tra oltre 150 milioni di persone nel
mondo e 2 milioni in Italia
Stare Bene a Mirandola
«Quando le aziende sono di vetro»
Biagio Oppi è manager della comunicazione di Gambro Italia
Biagio, qual è il tuo
di là del mero rapporto
lavoro e quali redi lavoro».
sponsabilità comQuando e come è nata
porta?
la tua decisione di fare
«Sono Public Relaquesto lavoro?
tions & Communications
«Lavoro nel settore
Manager di Gambro per
della comunicazione da
l’Italia. In pratica mi ocormai 12 anni. Inizialcupo della comunicazione
mente ho fatto il giornainterna ed esterna sia per
lista come redattore web
A CURA DI
Gambro Dasco, che ha
e inviato “free-lance”
ANDREA FERRAMOLA
stabilimenti produttivi a 57 anni, laureato in Giu- di diverse testate. Nel
Medolla e a Sondalo in risprudenza e Consulente 2005 ho definitivamente
Valtellina, sia per Gam- del Lavoro, fondatore di scelto la comunicazione
bro Hospal, la società MirandolaIN, Ferramola d’impresa (le cosiddette
commerciale del gruppo. ha esperienza come diri- relazioni pubbliche) laLa comunicazione ester- gente d’azienda e oggi è vorando come consulenna ha principalmente la coach professionista; ha te per svariate aziende e
funzione di supportare il raccolto la testimonianza per sei anni come project
mantenimento e possibil- di Biagio Oppi.
manager in un’agenmente il miglioramento
zia di comunicazione
della reputazione dell’azienda verso i
di Modena specializzata in motori,
suoi referenti diretti (medici, infermieri,
agroalimentare e sanità. Infine sono
comunità locale) e verso gli “opinion leapprodato in Gambro a marzo del
ader” (media, accademici, politici) che
2011, in piena vertenza sindacale. Da
influenzano la percezione dei referenti.
anni sono socio della Federazione delle
La comunicazione interna invece deve
Relazioni Pubbliche Italiana (Ferpi) e
riuscire a informare continuamente dida giugno sono consigliere nazionale.
pendenti e collaboratori (in Italia 1.200
Con la Ferpi cerchiamo di promuovere
persone) e coinvolgerli in un rapporto
i valori e l’etica della professione di
che dovrebbe riuscire ad andare ben al
Relatore Pubblico».
Quali sono gli aspetti del tuo
lavoro che ti procurano vera
soddisfazione?
«Scontato, ma sempre gratificante
per un comunicatore, è riuscire a vedere che la propria strategia e quindi il
messaggio viene recepito (dai giornali,
dall’opinione pubblica, dalla rete,ecc.).
In realtà la vera soddisfazione è costruire strategie di comunicazione non
scontate, sviluppare solide relazioni con
i referenti della propria organizzazione
(i... famigeratissimi “stakeholder”) e
constatare concretamente gli effetti
positivi della gestione delle relazioni e
della comunicazione. Nel caso attuale
ad esempio mi dà soddisfazione rilevare
almeno tre cose: la buona reputazione
dell’azienda nell’opinione pubblica, il
riconoscimento da parte dei medici del
fatto che siamo i numeri uno nel settore,
l’entusiasmo e il coinvolgimento della
gente sul posto di lavoro».
Invece quali aspetti sono per
te più faticosi o affronti meno
volentieri?
«Non è facile interagire con i media quando rincorrono l’attenzione dei
lettori a tutti i costi, spesso con titoli
strillati e senza approfondire i contenuti
tramite un minuzioso confronto tra le
diverse fonti. È un problema molto
attuale, legato all’economia dei media
e ai loro ritmi forsennati. È brutto
leggere qualcosa che non hai detto, o
che è falso, e che sai che farà male alle
persone. Ti senti responsabile perché
sai che in una fase del processo di comunicazione sei mancato. È per quello
che quando sei responsabile della comunicazione di un’organizzazione non
stacchi mai. Il rapporto con giornalisti,
e spesso ne parlo con quelli con cui ho
più confidenza, purtroppo è viziato dal
pregiudizio (molto italiano) che il Pr sia
un bugiardo e dalle condizioni in cui i
giornalisti e le redazioni sono costretti
ad operare in Italia».
Quali consigli dai a chi vuole
arrivare a fare un lavoro come
il tuo?
«Ogni Comunicatore, ogni Relatore Pubblico come lo chiamo io, deve
essere curioso su tutto, interessato alle
relazioni sociali, pronto a mettere in discussione il proprio punto di vista. Per
riuscire a conoscere e mappare i propri
pubblici occorre essere in grado di leggere la realtà sociale e l’interazione di
gruppi sociali e d’interesse, comunità,
trend. Occorre avere un metodo di
lavoro affidabile e un buon senso della
Biagio Oppi abita a Cento (Fe) e
lavora a Medolla (Mo)
Età: 35 anni
Studi:
Laurea Quinquennale Scienze
della Comunicazione-Master
Relazioni Pubbliche
Ruolo Professionale attuale:
Public Relations & Communications Manager in azienda industriale multinazionale
In precedenza:
Project Manager in agenzia di
comunicazione
Tre passioni di Biagio:
golf, letture, cinema
“notiziabilità” degli eventi. Bisogna
essere in grado di calcolare l’efficacia
o l’inefficacia delle proprie azioni con
indicatori misurabili. Nel 90% dei casi
aiuta parecchio sapere scrivere e parlare
bene. E come in tutto è meglio essere
sempre, inguaribilmente, ottimista».
IL RICORDO
«C’era una volta
la nostra scuola»
A CURA DI
SILVIA GOLINELLI
Si conclude la rubrica di ricordi sulla scuola. Dopo Giulia Voza, è la volta
della maestra Eola Giliberti.
«Nel 1971 sono ritornata a
Mirandola. Mi sono inserita senza difficoltà nel nuovo ambiente scolastico
trovando colleghi che erano soprattutto gli amici di sempre. Dei miei tredici
anni trascorsi a Varese ho portato
con me due insegnamenti nei quali
ho creduto e che ho attuato durante
tutta la mia carriera: “lavorare con i
bambini” e rendere le frasi “complete
ed armoniose” coinvolgendo mente e
cuore. Dal 1975 ho iniziato a lavorare
nella sede centrale, agibile solo in
parte per lavori di ristrutturazione.
Le classi parallele erano soltanto
due, ma la collaborazione con le altre
insegnanti è stata intensa e proficua
sul piano della didattica, dell’apprendimento, della programmazione
e realizzazione di recite, giornalini e
festeggiamenti per le ricorrenze più
varie (tradizionale viaggio a Roma di
tutta la scuola 1978/80). Sono stata,
per quasi tutta la mia carriera, la cosiddetta “insegnante unica”. I bambini
erano tutti e solo miei, riuscivo così a
conoscerli a fondo stabilendo con loro
un’intesa che andava oltre lo studio.
Avevo tempo per la conversazione,
l’ascolto, il recupero individuale e per
tante altre attività.
Un dubbio? Giudicare tutti secondo un unico punto di vista mancando
il confronto con altri docenti. Soltanto
durante gli ultimi anni della mia attività ho sperimentato con un po’ di timore, subito dissolto, i moduli. Abituata
a gestire tutto il mio tempo mi sono
trovata a disagio ad interrompere una
lezione per spostarmi in un’altra clas-
AL MAIALEN
se a svolgere un diverso tipo di lavoro.
Mi è risultato così più faticoso capire
gli alunni per valutarli ed aiutarli: mi
mancava il mio tempo.
Vantaggi? Condivisione di responsabilità e confronto diretto con le
colleghe. L’esperienza, comunque, è
stata positiva perché ho lavorato con
insegnanti vere amanti della scuola.
Io la porto ancora nel cuore».
Nel 1976/77 la maestra Eola
Giliberti propone alle classi 2°, 3°
e 4° il progetto “Al nostar povar
maialen”, che prevedeva, tra le tante
iniziative organizzate, la presenza di
esperti a scuola, la visita al salumificio “Montorsi” e un pranzo a scuola
con polenta e salsiccia. Viene scritta
con i bambini della classe 3° B una
poesia in dialetto, che pubblichiamo
qui accanto.
(TESTIMONIANZA RACCOLTA DA
LORENA ANDERLINI)
Dal maialen
am pias
al parsut
al cudghen
la copa
la murtadela
la panseta
la salsisa
al salamen.
An fichem via gnint
dal nostar bon maialen.
A magnem
la lingua
gli ureci
al sampet
e al cuen.
At se propria bon
mi povar maialen.
n. 10 - maggio 2012 · 17
MIRANDOLA
L’impresa commercializza i fanghi d’alghe Guam
Le mogli dei medici in visita a Lacote
L’azienda di San Prospero ha ospitato una delegazione dell’Ammi
La titolare di Lacote, signora Lucia.
Accanto, alcune delle partecipanti alla
visita. Da sinistra, Liliana Silvestri,
Marisa Pirazzoli, Amelia Cazzuoli, Maria Teresa Montella, Lara Mantovani
Uguzzoni, Lea Faglioni, Paola Marazzi
e Silvana Azzolini.
Le socie Ammi (Associazione
Mogli dei Medici) di Mirandola, con
amiche, hanno fatto visita, lo scorso
19 aprile, all’azienda Lacote di San
Prospero, che produce e commercializ-
za i fanghi d’alga Guam. L’impresa è
nata nel 1986 quando Egidio Siena, il
fondatore, esperto di cosmesi e prodotti
naturali e con grande passione per il
mare, giunge nel porto di Brest, in
Bretagna, dove fin dal 1600 i pescatori,
che considerano le alghe preziosissime,
all'arrivo dell'estate su barche dotate di
un apposito strumento le raccolgono
dai fondali marini. L'impiego di queste
alghe è suggerito contro l'obesità, nelle
cure dimagranti e antireumatiche. Nella
tradizione popolare si tramandavano
ricette a base di alghe per il benessere
del corpo e la bellezza della pelle.
«Un convegno di bioetica
che mi ha fatto Pensare»
di controllo sui più deboli, costretti da
parenti o case di cura a firmare documenti in cui rifiutano le cure mediche
più dispendiose così da non diventare
un peso economico per la società. Per
questo una delle soluzioni sarebbe
porre questi testamenti al vaglio delle
autorità competenti: l'attuazione di
queste volontà sarebbero quindi a discrezione dei medici, a condizione che
ciò si svolga in un ambiente “ideale”,
nel quale il medico desidera solo il
meglio per il paziente.
La lezione magistrale di Sebastiano Maffettone, docente di Filosofia
Politica alla Luiss Guido Carli di
Roma, incentrata sul valore della vita
ha fatto molto riflettere, partendo da
alcune domande base: che cos'è la
vita? E' un fatto oggettivo? Dal punto
di vista culturale, vivere significa
avere una mente sviluppata, essere
in grado di rispondere agli stimoli
ed elaborare risposte complesse.
Quindi dovremmo giudicare non vita
quella di un feto, che non è capace
di comunicare nel modo in cui noi
Dino Cassanelli
è Maestro
del Lavoro
Ci sono
anche il medollese Dino
Cassanelli e
la finalese
M a r i a Te resa Benotti
tra i dodici
modenesi
che vanno
ad aggiungersi ai 292
Maestri del
Lavoro della
nostra provincia. Il 10 maggio a Bologna
hanno ricevuto la medaglia con la
stella, conferita dal Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano e
che premia i cittadini distintisi per
“singolari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale per
tutto l’arco della vita lavorativa”.
Il 12 maggio, poi, la cerimonia
è stata replicata a Modena nella
sede di Confindustria, dove sono
stati consegnati gli attestati con
le motivazioni dell’onorificenza.
Dino Cassanelli, 59 anni, è stato
dipendente della Pm Group, mentre
Maria Teresa Benotti lavora per San
Felice 1893 Banca Popolare.
MIRANDOLA
MIRANDOLA
Gli scorsi 21 e 22 aprile si sono
svolti al Castello Pico di Mirandola
alcuni incontri relativi alla bioetica,
facenti parte della rassegna “Pensare”,
promossa ogni anno dal Comune.
Numerosi sono stati i temi trattati: la
bioetica laica e cattolica, il valore della
vita, il rapporto tra medico e paziente,
il testamento biologico, il rapporto tra
etica e vita.
Ogni relatore ha presentato l'argomento secondo il proprio punto
di vista. Interessante è stato il tema,
proposto da Francesco D’Agostino,
professore di Filosofia del Diritto
all’Università Tor Vergata di Roma,
sul testamento biologico, un documento che dà potere decisionale al
paziente di privarsi volontariamente
di determinati tipi di cure, nel caso
non possa disporre delle sue facoltà
mentali al momento in cui queste
situazioni si presentino. Utilizzando
la trama di un film intitolato “The
Savages”, il relatore ha esposto i
rischi del testamento biologico. Esso
potrebbe diventare, infatti, una forma
ONORIFICENZE
Sebastiano
Maffettone
e (sotto)
Tim Parks
lo potremmo comprendere? La vita
può essere anche definita su un piano
esclusivamente biologico. Allora
dovremmo considerare vita anche
quella di un organismo mantenuto
tale esclusivamente da macchine?
Non è possibile risolvere questi dubbi
secondo un aspetto giuridico uguale
per tutti. Ma allora quale valore noi
diamo alla vita? Varrebbe la pena
vivere senza riuscire a capire cosa ci
sta accadendo? Paralizzati, malati in
modo grave o incapaci di respirare o di
compiere qualsiasi azione autonomamente? Ognuno di noi deve rispondere
personalmente e stabilire il proprio
limite, il valore che dà alla sua vita. E
comportarsi di conseguenza.
L'ultimo intervento della rassegna
è stato incentrato su un libro dello
scrittore, giornalista e docente universitario inglese Tim Parks: “Insegnaci
la quiete”. La domanda fondamentale
che viene posta è: perché nelle società
occidentali la mente è così staccata dal
corpo? L'autore ha riportato, infatti,
la propria esperienza personale di
guarigione da una malattia utilizzando
tecniche di concentrazione e riflessione indiane, mentre in occidente i
medici lo avrebbero indirizzato senza
indugio ad un intervento alla prostata
rivelatosi poi non necessario. Tutto
questo fa riflettere su come non si
presti abbastanza attenzione al corpo
e non lo si ascolti con dovuta intensità,
cercando come unico scopo di individuare velocemente una cura ad una
malattia che a volte non c'è.
SUSANNA POZZETTI
CLASSE V H
LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
"G. GALILEI"
Elezioni
in Croce Blu
Nei giorni scorsi si è svolta l’Assemblea sociale della Croce Blu di
Mirandola che ha eletto il nuovo
Consiglio Direttivo, per il tirennio 2012/2015, e le nuove cariche
dell’Associazione. Presidente è stato
confermato Luigi Casetta (al centro
della foto), mentre vicepresidente
è Elisa Luppi. I consiglieri sono:
Annarita Bonini, Sara Brancolini,
Alberto Cavicchioli, Maria Gardini,
Vincenzo Reginella, Orietta Vaccari, Fabrizio Vincenzi. Segretaria
è Sara Brancolini, tesoriere Alberto
Cavicchioli e direttore sanitario il
medico Geminiano Bandiera.
n. 10 - maggio 2012 · 19
BIBLIOTECA “GARIN”
Il prestigioso Fondo entra nel circuito bibliotecario
Il Fondo antico nel Servizio nazionale
L’Istituto Beni Culturali della Regione ha finanziato un progetto
Come anticipato in un precedente
numero dell’Indicatore, l’Istituto
Beni Culturali della Regione Emilia
Romagna ha finanziato un progetto
di recupero catalografico sul Servizio
Bibliotecario Nazionale dei libri del
Fondo Antico della Biblioteca Comunale “Eugenio Garin”di Mirandola.
Il prestigioso fondo è costituito dai
volumi del Monastero di San Francesco, dalla donazione di Francesco
Molinari e di Don Felice Ceretti, e
da volumi acquistati dal Comune o
ricevuti in dono nel corso degli anni
da nobili famiglie mirandolesi e da
privati. Questi importantissimi testi,
per la parte edita dal XVII al XIX
secolo, sono ora appunto in fase di
catalogazione ad opera degli specialisti Ilaria Maggiulli ed Andrea Miotto
della Cooperativa Voli di Bologna. Il
lavoro, iniziato in settembre, terminerà entro il mese di giugno per un totale
di circa 5.000 volumi recuperati. Per le
opere edite invece nel secolo XVI, le
cinquecentine, a breve altri specialisti,
direttamente dagli uffici Ibc di Bologna, inseriranno sul Polo modenese
le schede relative, che ora si trovano
solo sul sito nazionale Edit 16. Il
Fondo Antico finora
disponeva solamente
di un vecchio catalogo cartaceo, in parte
incompleto e a volte
errato; con la catalogazione scientifica
on line i testi avranno
visibilità nazionale
e saranno a disposizione di studiosi,
studenti, ricercatori, e
di tutti gli interessati,
che ad essi potranno
accedere attraverso le
chiavi autore, titolo,
argomento, editore,
luogo di stampa, ente
possessore. Le raccolte pertanto potranno
fornire importantissimi elementi sulla
vita culturale, sociale e religiosa non
solo degli originari enti possessori ma
anche del Ducato e del territorio di
Mirandola nei secoli.
L’OSPITE DEL MESE
L’attualità di Arthur Schnitzler
a 150 anni dalla nascita
Centocinquanta anni fa, il 15
maggio 1862, nasceva a Vienna lo
scrittore e drammaturgo Arthur
Schnitzler. Di famiglia ebraica,
conseguì la laurea in medicina nel
1885 ma già allora stava emergendo la sua inclinazione letteraria.
Aprì uno studio medico privato
e nel 1895 vide rappresentata in
teatro a Vienna con successo la
sua opera Amoretto, che lo rese
famoso.
Nel 1900 venne radiato da
tenente medico dell’esercito, conseguentemente alla pubblicazione
del romanzo Sottotenente Gustl,
impietosa rappresentazione della
vita militare. Nel 1903 sposò la
cantante Olga Gussmann, dalla
quale aveva avuto un figlio l’anno
prima. Sempre nel 1903 andò in
scena a Monaco di Baviera Girotondo, che destò scandalo per
il cinismo emergente dai rapporti
fra i due sessi. Dopo poco il testo
venne dato alle stampe e raggiunse
il culmine delle vendite. Nel 1905
la commedia Intermezzo gli valse
il premio Grillparzer. Nel 1909
nacque sua figlia Lili. Nel 1913
pubblicò Beate e suo figlio. Dal
1914 iniziarono ad uscire film
tratti da sue opere, a volte con sua
sceneggiatura. Il più recente è Eyes
Wide Shut (1999), con la regia di
Stanley Kubrick, tratto da Doppio
sogno, pubblicato nel 1926. Altre
opere importanti pubblicate fra il
1917 ed il 1924 furono Il dottor
Grasler medico termale, Il ritorno
di Casanova, La signorina Else.
Nel 1928 il suicidio della figlia
rappresentò un durissimo colpo.
Egli stesso morì per un ictus a
Vienna tre anni dopo, il 21 ottobre
1931.
Puoi trovare Arthur Schnitzler
in Biblioteca:
- Diari e lettere
- Doppio sogno
- Eyes wide shut (film)
- La fine dell’amore
- Fuga nelle tenebre
- Gioco all’alba
- Giovinezza a Vienna
- Girotondo e altre commedie
- Morire
- Notte di primavera in sala d’anatomia e altri racconti
- Opere
- La piccola commedia: novelle
giovanili
- Il ritorno di Casanova
- La sposa promessa
LE NOVITÀ
Sullo scaffale
LIBRI ADULTI
L’altra Roma, J.C. Maire Vigueur
L’attimo in cui siamo felici, V. Millefoglie
Il bambino che collezionava parole, J.
P. Villalobos
La bellezza e l’orrore, P. Englund
Breve storia delle idee di salute e malattia, G. Corbellini
Canada, Touring Club Italiano
La casa dei corpi sepolti, E. Griffiths
La casa sopra i portici, C. Verdone
Che cos’è la semiotica?, S. Hall
Cinquecento italiano, G. Fragnito
Il circolo delle ingrate, E. Von Arnim
Cose da pazzi, E. Santangelo
De officiis, Cicerone
Dieci donne, M. Serrano (audiolibro)
Doppio ritratto: San Francesco in Dante
e Giotto, M. Cacciari
EBM: medicina basata sull’evoluzione,
G. Corbellini
Facebook per tutti, C. Cini
IL LIBRO DEL MESE
Leggere
a Modena
Biblioteche e lettura a Modena
e provincia dall’unità d’Italia ad
oggi, a cura di Giorgio Montecchi e
Raffaella Manelli, Bologna, Editrice
Compositori, 2012.
A corollario e conclusione delle
numerose iniziative tenute in provincia di Modena per celebrare il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, è
uscito da poco questo volume, costituito da una raccolta di saggi e studi
che vede protagonisti come autori i
direttori ed i bibliotecari delle biblioteche di Modena e provincia. Questi,
spesso attraverso impegnative ricerche d’archivio, hanno contribuito a
ricostruire, ognuno per l’istituto di
appartenenza, la storia dell’istituto
stesso, dei fondi ivi conservati, della
diffusione della lettura dal 1861 fino
ai giorni nostri.
Si segnala per la biblioteca di
Mirandola il saggio della responsabile del servizio Cristina Arbizzani,
dal titolo “La biblioteca comunale di
Mirandola: evoluzione della lettura
nel secondo dopoguerra”, nel quale si
tratta anche dello scrittore Giovanni
Cavicchioli.
Dov’è in biblioteca?
027.45 BIBL
Fai bei sogni, M. Gramellini
Fukushima, A. Farruggia
Galeotto fu il collier, A. Vitali
Il ghiaccio fra le mani, A. Zentner
Grammatica della fantasia musicale,
M. Piatto
In riva al fiume, C. Darwin
L’infinito, T. Scarpa
Le insalate
Introduzione a Darwin, T. Pievani
L’Italia della uno bianca, G. Spinosa
Kandinskij, J. Nigro Covre
Kitchen, B. Yoshimoto (audiolibro)
Lazio, Touring Club italiano
Limbo, M. Mazzucco
Minima mercatalia, D. Fusaro
Nell’aria, G. Belloni
Neuroetica, L. Boella
I nomi delle vie di Ferrara dal 1810 al
2010, M. Calzolari
Il paradosso terrestre, M. Presta
Puglia, Touring Club italiano
Quello che le donne
La repubblica di Weimar, G. Mai
Respiro corto, M. Carlotto
Il romanticismo, R. Safranski
Romanzi, E. Zola
Sentire l’altro, L. Boella
BREVI
CERTAMEN
PER LE SUPERIORI
Si svolgerà entro il mese di maggio il certamen rivolto alle scuole
superiori imperniato quest’anno su
“Bioetica, salute e malattia”. Ormai
da tre anni questa prova scritta, in
forma di saggio breve, prende spunto
dal festival “Pensare”, che ogni anno
ha un argomento diverso, e vede protagonisti i ragazzi che sul tema scelto
devono elaborare le proprie considerazioni, grazie sia alla partecipazione
al festival sia ad una bibliografia
messa a disposizione dalla biblioteca
comunale “Eugenio Garin”. Il festival
“Pensare bioetica, salute e malattia” si
è svolto in Castello nelle giornate del
21 e 22 aprile riscuotendo un caloroso
successo di pubblico. La premiazione
dei ragazzi, le opere dei quali saranno
selezionate da apposita giuria, avverrà
in ottobre.
IN FIERA NATI
PER LEGGERE
Anche quest’anno, grazie alla
collaborazione dell’Associazione
“Sergio Neri” ed alle lettrici volontarie, il progetto “Nati per leggere”
sarà ospitato in un apposito stand della
Fiera di maggio.
ABBONAMENTO
A “IL MANIFESTO”
Dalla metà di maggio si può trovare per un anno presso la biblioteca comunale “Eugenio Garin” il quotidiano
Il Manifesto a disposizione degli
utenti interessati. L’abbonamento al
giornale è stato pagato dall’Anpi di
Mirandola, che la biblioteca ringrazia
sentitamente.
LIBRI RAGAZZI
African cats
L’alfabeto delle fiabe, B. Tognolini
Un amico segreto in giardino, L. Newbery
Chi la fa l’aspetti, R. McGuire
Dolci parole, C. Norac
Io non sono come gli altri, J. Coat
Margherita e la metafisica, V. Lou
Pollicina, H. C. Andersen
La sfida ha inizio, L. Garlando
Vita di Bernie, M. Salvadori
DVD RAGAZZI
Bolt: un eroe a quattro zampe, B. Howard
Chicken little, Walt Disney
Fantastic Mr. Fox, W. Anderson
Maga Martina e il libro magico del
draghetto, Knister
Mucche alla riscossa, W. Disney
Il pianeta del tesoro, J. Musker
Piccolo grande eroe, C. Reeve
Trilli e il grande salvataggio, B. Raymond
Up, P. Docter
Winx club, I: Straffi
20 · n. 10 - maggio 2012
MIRANDOLA
Il progetto si è svolto alle Scuole Elementari “Alighieri”
La leggenda di Re Artù... in classe
Le studentesse del Morandi hanno drammatizzato la storia
Nella mattinata dello scorso
26 aprile, gli alunni della classe 3°
X del Liceo “Morandi” di Finale
Emilia, nella palestra della Scuola
Elementare "Dante Alighieri" di
Mirandola, hanno drammatizzato
alla presenza di tutte le classi terze
della Scuola primaria, la leggenda
MIRANDOLA
Dalla Bretagna al Luosi
gemellaggio... con amore
di re Artù, curando con molta attenzione e competenza la scelta dei
costumi, delle armi e delle musiche
di sottofondo.
L’iniziativa rientra nei progetti
annuali sulla lettura, curati in entrambe le scuola dall’esperta Silvia
Golinelli.
SPORT E SCUOLA
Arrivano a San Felice
i Giochi dell’Unione
LETTERE
«CENTRO ESTIVO
A CAMPOSANTO»
«Cari Genitori,
è con soddisfazione che il Comitato Genitori Scuole Camposanto (e
tutte le sue mamme) presenta la sua
collaborazione con l’associazione
World Child che finalmente porta a
Camposanto il centro estivo, un servizio utile e aperto a tutte le famiglie
che ne abbiano necessità. World Child
è un’associazione che ha lo scopo di
promuovere l’attività ludico-motoria
per bambini e adolescenti nel territorio modenese. Gli ingredienti principali del suo modus operandi sono, non
solo la comprovata professionalità
e competenza dei suoi educatori e
animatori, ma anche e soprattutto la
passione che unisce i suoi operatori
nel lavorare con, per e tra bambini e
pre-adolescenti. Queste caratteristiche
hanno portato World Child alla gestione, nel 2011, di ben 10 centri estivi
tra primarie ed infanzia (Modena,
Castelnuovo, Bomporto, Ravarino,
Spilamberto, San Felice, Correggio)
e quest’anno ci siamo anche noi!
Vogliamo sentitamente ringraziare
la Fondazione Cassa di Risparmio di
Mirandola, per aver voluto contribuire
a questo progetto, che senza il suo
supporto sarebbe stato irraggiungibile, la nostra Amministrazione, che
contribuirà concedendoci l’utilizzo
degli stabili delle Scuole (primaria e
infanzia) e il Centro Anziani per la disponibilità dimostrataci e per l’appoggio logistico. Vi invitiamo a recarvi
presso la Sala Ariston per iscrivervi e
contribuire, con la presenza dei vostri
bambini, ad un progetto ambizioso di
sostegno alle famiglie che è diventato
realtà e che speriamo possa proseguire
negli anni».
MONJA ZANIBONI
PRESIDENTE COMITATO GENITORI
«COSA SERVE
AL MUSEO CIVICO»
Per la seconda volta l’Istituto
“Luosi” di Mirandola ha effettuato
lo scambio con il lycée “Nôtre
dame de Campostal” di Rostrenen
situato nel cuore della Bretagna.
Questa esperienza ha consolidato
i legami nati durante il primo
scambio avvenuto nel 2009. Alcuni ragazzi francesi sono ritornati
a Mirandola per la terza volta,
pur essendo già all’università. I
legami che hanno stabilito con i
corrispondenti e il luogo sono stati tali
da spingerli a ripetere l’esperienza e
a partecipare a tutte le iniziative con
rinnovato interesse e curiosità. I ragazzi del “Luosi”, dal canto loro, hanno
aderito con entusiasmo all’iniziativa,
favoriti dal racconto dei compagni che
li hanno preceduti a Rostrenen. Non
sono stati delusi nelle loro aspettative
ed hanno stabilito legami di amicizia
con i loro corrispondenti, tanto da desiderare di rivedersi durante l’estate.
Mirandola e Rostrenen rappresentano
due realtà europee completamente
diverse. Mentre Mirandola è una città
industriale, localizzata in una posizione
strategica per la vita culturale ed economica, Rostrenen è un piccolo centro
situato in una regione molto decentrata
rispetto alla capitale e dedita soprattutto
ad attività agricole ed è comunque
rappresentativo del carattere bretone
e del suo attaccamento alle tradizioni.
I ragazzi di Mirandola hanno molto
apprezzato la serata bretone a base di
sidro e crêpes, allietata da musiche
e danze bretoni nelle quali tutti noi
siamo stati coinvolti. Il liceo che ci ha
ospitato è situato in un antico maniero
e tutte le attività si sono svolte in una
cornice molto affascinante. Il preside, il
vice-preside e tutto il personale si sono
dimostrati estremamente accoglienti e
disponibili, tanto da farci sentire parte
della scuola. Le attività svolte insieme
e i magnifici luoghi visitati, Quimper,
la costa di granito rosa, Mont Saint
Michel, Saint-Malo e Parigi sulla via
del ritorno, hanno reso indimenticabile
questa esperienza e creato curiosità e
aspettative per altri ragazzi del nostro
istituto.Anche per noi insegnanti,
l’esperienza è stata ancora una volta
molto positiva e il nostro grazie sentito
va alle famiglie di Mirandola che hanno
accolto i ragazzi bretoni con affetto, alla
presidenza che è stata di grande supporto e non ultimo alle colleghe francesi
Madame Panetta e Madame Allanic
che si sono dimostrate disponibili,
efficienti e ancora una volta preziose
collaboratrici.
SANDRA PALTRINIERI-EVA BARALDI
INSEGNANTI
ISTITUTO “GALILEI”
Conclusione positiva
per il Progetto Comenius
Con l’incontro di fine aprile a Helsinki di tutte le delegazioni (di Polonia,
Norvegia, Germania, Spagna, Italia e
Finlandia) si è concluso il Progetto Comenius “Mind the Gap” per cui l’Istituto
Superiore Statale “Galilei” di Mirandola
ha ricevuto il finanziamento dalla Comunità Europea. Dopo aver visitato la scuola superiore Helsingin Medialukio della
capitale finlandese ed aver partecipato
ad alcune lezioni, le docenti di inglese
Maria Cristina Marchi e Carla Tabacchini (da sinistra nella foto) hanno
elaborato, insieme ai colleghi stranieri, la
fase finale del Partenariato Multilaterale
2010-12. Nella relazione conclusiva gli
insegnanti hanno sottolineato l’impatto
positivo che il Progetto ha avuto su
studenti, docenti e scuole partecipanti.
L’argomento del confronto generazio-
Ho appreso del riconoscimento conferito al Museo Civico di Mirandola
quale “museo di qualità”, me ne
congratulo, ma proprio per questo
motivo mi chiedo se non sarebbe
congruo dotare questo museo di una
figura professionale specifica alla
cura delle raccolte, quindi di quello
che nell'ambito dei Beni culturali
viene chiamato un “conservatore”.
Questa persona potrebbe valorizzare
al meglio le collezioni, proporre interventi di restauro, fare ricerche per
ricostruire la storia e la provenienza
degli oggetti e via dicendo. Sarebbe
anche l'occasione per dare la possibilità ad un giovane laureato in storia
dell'arte, e nella Bassa modenese ce
ne sono molti purtroppo (purtroppo
perché sono pressoché disoccupati),
di poter applicare le proprie conoscenze in ambito locale e al servizio
del proprio museo cittadino.
SIMONETTA CALZOLARI
«CONDANNIAMO
LA VIOLENZA»
Sabato 26 maggio si svolgerà
presso il campo sportivo di San Felice,
dalle 8 alle 13 la seconda edizione dei
Giochi dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord “Memorial Lorenzo
Bergamini”a cui prendono parte le
classi terze delle scuole medie della
Bassa. Oltre all’aspetto ludico, che
ripropone un evento tradizionale degli
anni ’80 e ’90, i Giochi hanno anche
un ulteriore e simbolico valore: il ricordo del maestro Lorenzo Bergamini,
consigliere dell’Unione, scomparso a
causa di una malattia incurabile. Gli
studenti si sfideranno nelle discipline
dell’atletica leggera, tra cui gli 80 metri
piani, il salto in alto e il salto in lungo,
i 1.000 metri e la staffetta.
nale ha permesso di
approfondire tematiche relative a valori,
famiglia, tempo libero, ambiente, tecnologie e prospettive
per il nostro futuro,
trattate sia in ambito
territoriale sia europeo. Oltre all’arricchimento culturale si
sottolinea il miglioramento delle competenze linguisticocomunicative nonché
la valenza formativa
del Progetto.
Numerosissimi sono stati gli
attestati di solidarietà arrivati all’Assessore di Finale Angelo D’Aiello,
che nei giorni scorsi è stato vittima di
un episodio inquietante: una bottiglia
molotov scagliata durante la notte
contro l’automobile della moglie.
Ferma condanna viene anche da Confesercenti Area Nord: «Esprimiamo
ad Angelo D’Aiello tutta la nostra
solidarietà – fa sapere l’associazione
imprenditoriale, con un comunicato
stampa, condannando fermamente
l’episodio – l’auspicio e che chi si è
macchiato di tale gesto sia assicurato
quanto prima alla giustizia. Minacce
ed episodi come quello accaduto,
diretti all’incolumità delle persone
non devono essere mai sottovaluti –
prosegue Confesercenti - la nostra
speranza ora è che le indagini da parte
delle forze dell’ordine locali siano
celeri e finalizzate all’individuazione
dei responsabili.
L’associazione vuole esprimere
all’assessore D’Aiello e alla sua famiglia la propria vicinanza e il proprio
sostegno, invitando le autorità competenti a tenere alta guardia anche di
fronte a avvenimenti del genere».
n. 10 - maggio 2012 · 21
50° BIOMEDICALE
Dal 1972 ai giorni nostri, con uno sguardo al futuro
«Così siamo diventati grandi»
Mario Veronesi conclude il racconto sullo sviluppo del Distretto
(continua dal numero scorso)
«Contemporaneamente avevamo
progettato una nuova linea di prodotti
per emodialisi che avremmo realizzato
nella nuova società Bellco.
Detta linea era innovativa rispetto
ai prodotti allora fabbricati dalla Dasco e prevedeva:
1. Un preparatore di soluzioni
dialitiche individuale che non necessitava di impianto di sterilizzazione in
quanto aveva un circuito monouso per
la preparazione del liquido di dialisi:
l’Unimat venduto in oltre 5.000 esemplari negli anni a seguire.
2. Una pompa ematica a due teste
brevetto del professor Ringoir di
Gent che consentiva la dialisi con un
solo ago.
3. Filtro a rotolo singol pass che ne
consentiva l’utilizzo su tutti i monitor
Dasco già installati in Europa il Vita 2,
venduto in oltre 1.000.000 di pezzi.
4. Nuovi modelli di circuiti artero
venosi.
Il contratto di collaborazione con
Dasco non andò a buon fine e Bellco si
trovò di nuovo sola sul mercato.
Anche allora, nel 1972, benchè la
terapia emodialitica fosse agli albori
rispetto ad oggi ed i trapianti di là da
venire come routine, il prodotto innovativo aveva un’importanza basilare.
Lo dimostra il successo ottenuto al
Congresso di Vienna del 1973 dalla
nuova linea di prodotto Bellco che
offrivamo vantaggi tecnici rispetto ai
prodotti della Dasco.
E qui devo fare una considerazione: come allora anche oggi, benché il
mercato sembri saturo, l’innovazione
è di importanza basilare per l’introduzione di nuovi prodotti.
A dimostrazione di quanto valga
l’innovazione, voglio sintetizzare la
storia di una ditta locale la Redax,
fondata dal mio ex-socio Lucio Gibertoni che ha lavorato con me in
Dasco-Bellco-Dideco e Dar.
Nel 2000 ha iniziato un’attività
nel settore dei drenaggi post operatori
che è andato a produrre a Trapani per
usufruire di vantaggi finanziari offerti
dalla Regione Sicilia. Dopo 12 anni di
attività ha sviluppato una linea di prodotti innovativi che può produrre automaticamente in un nuovo stabilimento
produttivo realizzato nel Comune di
Poggio Rusco per la convenienza del
prezzo del terreno.
La cifra d’affari realizzata nel 2011
è stato di 12,5 milioni di €. I drenaggi
I fondatori del Biomedicale mirandolese, in un'immagine conservata a
Mobimed, in Castello
di vecchio modello che ancora vende
in qualche ospedale vengono prodotti
da un terzista indiano. Questo caso
dimostra che nel 2010 come 50 anni
fa c’è ancora la possibilità di realizzare
prodotti innovativi, ma ci vuole dedizione alla ricerca e contatti continui
con gli utilizzatori sanitari che bisogna
seguire nelle loro necessità giornaliere.
Nessun cliente viene in ufficio, bisogna
non stancarsi di frequentare ospedali.
C’è anche un certo rischio economico
in quanto sbagliare è abbastanza facile
ma si deve perseverare nella ricerca del
meglio rispetto al prodotto esistente.
Io non ho fatto un’analisi accurata
sull’attività delle piccole medie aziende che operano nel nostro distretto ma
in generale possiamo affermare che i
nostri costi sono compatibili soltanto
con la produzione di prodotti innovativi o prodotti automatizzati. Questo già
lo dissi al Ministro Bersani nel 2001
in Comune a Mirandola.
I prodotti Bellco ebbero un notevole successo sia in Italia che in Europa
ma nel 1976 per ottenere un appoggio
finanziario dall’Eni, indispensabile
per sostenere lo sviluppo della società,
dovemmo cedere la maggioranza delle
azioni mantenendo però una gestione
abbastanza autonoma.
Gli amministratori dell’Eni capirono subito che i nostri risultati si
ottenevano solo con la nostra gestione,
infatti quando nel 1982 noi vendemmo
la totalità delle azioni, dopo poco vendettero la Bellco alla Sorin che la tenne
nel suo gruppo fino a qualche anno fa,
quando la cedette alla società indipendente che l’ha gestita fino a qualche
giorno fa, quando è stata acquistata
dal gruppo Montezemolo.
Nel frattempo i soci Bellco avevano costituito una nuova società la
Dideco che realizzò tre linee di prodotti tutti molto innovativi rispetto al
mercato Europeo:
1. Ossigenatori e circuiti di Cec per
interventi di cardiochirurgia
2. Sistemi per l’autotrasfusione
intraoperatoria
3. Sistemi per plasmaferesi e separazione dei componenti ematici
Erano prodotti destinati ai perfusionisti ed ai centri trasfusionali.
Non appena mi proposi come
produttore di un ossigenatore a bolle, progettato dai nostri tecnici ed
assemblatore di circuiti per Cec,
ricevetti la visita degli allora pionieri
della chirurgia cardiaca da Perenzan
a Pellegrini e tanti altri ancora, che
non credevano ai loro occhi nel vedere
una produzione di qualità con applicati
tutti i controlli di sicurezza possibili.
Ognuno ci chiedeva un modello diverso compatibile con le pompe in
sua dotazione.
Presentammo i nostri prodotti prima in Italia poi nei vari centri Europei,
affidandone la distribuzione all’American Hospital Supply con la quale
mi teneva i rapporti un mio vecchio
collaboratore belga. Una flessibilità
sui modelli e uno stretto controllo
della qualità ed una modicità di prezzi
rispetto ai prodotti americani, in poco
tempo ci fece acquisire il mercato dei
circuiti e solo una parte di quello degli
ossigenatori in quanto il mercato era
nelle mani delle grandi aziende americane che organizzavano i congressi
di chirurgia cardiaca ai quali tutti gli
europei chiedevano di essere invitati.
Eravamo l’unica azienda Europea che
produceva ossigenatori e circuiti Cec
e molti non volevano crederci che una
ditta italiana potesse offrire una tecnologia sofisticata quale l’ossigenazione
del sangue in Cec. Sempre all’interno
della Dideco un altro gruppo di tecnici
realizzò gli apparecchi ed i circuiti
monouso sterili per la separazione dei
vari componenti ematici con la forza
centrifuga.
Non appena scaduto il brevetto
detenuto dalla Marina Militare statunitense che riguardava un sistema per
separare dal solvente i globuli rossi
conservati a –98 in azoto liquido, noi
realizzammo in plastica questi contenitori inizialmente di acciaio e potemmo
offrire un sistema che serviva a:
1. Lavare i globuli rossi recuperati
dal campo operatorio per ri-trasfonderli al paziente.
2. Separare il sangue nei vari
componenti: plasma – globuli rossi –
globuli bianchi – piastrine e sostituire
la parte ammalata o prelevare dai donatori la sola frazione interessata.
Furono entrambe tecniche di successo che in pochi anni entrarono nella
routine ospedaliera. Dideco sviluppò
l’autotrasfusione in quanto più legata
alla chirurgia cardiaca ma non investì
sull’Aferesi e dopo alcuni anni dovette
abbandonare la linea della quale era
stata la prima ed unica fabbricante in
Europa. Questo dimostra che anche i
prodotti più innovativi vanno supportati dall’opportuna ricerca di prodotti
migliorativi rispetto a quelli iniziali per
fronteggiare la concorrenza che prima
o poi arriva.
Oggi Dideco vende nel mondo
oltre 500.000 ossigenatori all’anno
pari a circa il 50% del consumo totale
di questi prodotti.
A questo punto è doveroso rico-
MIRANDOLA
Fare squadra e innovare:
le ricette contro la crisi
Grande successo per la serata
organizzata dalla Libera associazione “I Mirandolesi” dedicata alle
aziende giovani che ha visto ospiti
Giuseppe Bortolussi, segretario
dell’Associazione Artigiani Piccole Imprese di Mestre ed autore
del volume ‘Tassati e mazziati”
e Erio Luigi Munari presidente
Promec servizi per l’estero della
Camera di commercio di Modena.
La manifestazione si è aperta con
interviste a otto imprenditori che
hanno parlato della propria attività
e, senza toni lamentosi, delle problematiche incontrate nell’avviamento dell’impresa.
I tratti comuni sono risultati:
l’internazionalizzazione, i collegamenti tra mondo della scuola
e lavoro, l’importanza di fare
squadra, la necessità di crescere e
una Pubblica Amministrazione che
accompagni e dia servizi efficienti.
Bortolussi ha evidenziato che in
Italia l’ambiente è sfavorevole agli
imprenditori visto che, per esempio,
pagano energia e trasporti di più
rispetto agli altri Paesi europei ed
hanno un minore accesso al credito
bancario. Condizioni che collocano
l’Italia al penultimo posto in Europa
per capacità di attrarre investimenti
stranieri. Molto sopreso il pubblico
quando Bortolussi ha spiegato che le
difficoltà dell’Italia non si possano
imputare all’elevata evasione perché,
pur pagando più tasse, i cittadini non
ricevono dallo Stato servizi adeguati.
Per Bortolussi la soluzione è il federalismo, senza alcuna ideologia, perché
è efficiente (i Paesi federali spendono
per la macchina burocratica la metà
rispetto a quelli unitari), solidale e
responsabilizza. Inevitabile, poi, una
domanda sull’azione del Governo.
Per Bortolussi, Monti sta facendo
bene, mentre sulla riforma del mercato del lavoro è eccessivo subordinare
le sorti del Paese all’articolo 18 perché non è sostanziale e attualmente
i ricorsi sono pochissimi.
Riguardo al nostro territorio,
Bertolussi ha sottolineato la presenza
di un’agricoltura florida, un’industria
innovativa, un turismo sostenuto e
forti tradizioni: ha ribadito che la
tradizione è un’innovazione ben riuscita! Munari invece ha evidenziato
che servono conoscenza, supporto
Due momenti dell'iniziativa
istituzionale e credito alle imprese
visto che l’economia si avvia verso la
terziarizzazione. A fine serata, l’Assessore alla Promozione della Città
Caterina Dellacasa ha consegnato
a Bortolussi due volumi storici su
Mirandola. Simpatica la conclusione
dell’incontro con Bortolussi che si
è intrattenuto con diversi giovani,
rispondendo a diverse domande.
Mario
Veronesi,
alla conclusione
del suo
applaudito intervento del
20 aprile
(foto
Pietro
Bellesia)
noscere quanto abbiano contribuito
le multinazionali allo sviluppo delle
vendite di Dasco, Bellco e Dideco
ed ai relativi investimenti produttivi
e logistici. Non credo assolutamente
che se le stesse aziende fossero rimaste di proprietà di investitori privati
sarebbero state in grado di far fronte
alla concorrenza delle multinazionali
del settore.
Nel 1986 vendetti la Dideco al
gruppo Pfizer la grande farmaceutica
americana già proprietaria della Schily
fabbricante di ossigenatori che per primo investimento a Mirandola costruì
una palazzina uffici, meravigliandosi
degli spartani uffici della gestione
Veronesi. Acquistai una quota del 40%
della società Darex costituita dal mio
ex socio Gibertoni e dai collaboratori
Deserti e Ganzerli per costruire attrezzatura per l’emodialisi e la Cec.
Avevo il progetto di creare una linea di
prodotti monouso sterili per anestesia
e rianimazione.
A quei tempi gli anestesisti utilizzavano tubi tracheali di gomma rossa
con cuffia in lattice e tubi di neoprene
con raccordi in acciaio per trasferire
i gas.Tutti gli altri presidi erano in
gomma o silicone tutti autolavibili e
ri-sterilizzabili. Molte aziende avevano campionato tubi corrugati di
politene ma gli anestesisti diffidavano
della tenuta e non si staccavano dai
loro standard. Occorreva un prodotto
innovativo ma sicuro. Cominciai a
realizzare un tubo in Pvc con l’esterno
corrugato e l’interno liscio per evitare
i vortici e dei raccordi in Pvc flessibili
saldabili chimicamente al tubo. Presentai un abbondante campionatura al
professor Torri che era il responsabile
nella commissione Uni della certificazione dei circuiti per anestesia e rianimazione. Mentre il Torri sottoponeva i
campioni a tutte le prove più assurde
che lo convinsero ad omologarli, noi
avevamo sviluppato su consiglio del
professor Damia un filtro antibatterico
autoumidificante sterile l’Hygrobac,
che consentiva l’utilizzo dello stesso
circuito per l’intera seduta operatoria
su più pazienti. Oggi le vendite annue
di Hygrobac raggiungono i 30 milioni
di pezzi.
Visto il successo di circuiti e filtri
venne realizzata una gamma completa
di circuiti monouso per l’anestesia e
la rianimazione per adulti bambini e
neonati. Abituammo con tantissimi
campioni questa categoria di medici
all’utilizzo del disposable che apprezzarono sia per la qualità, l’affidabilità,
la praticità d’uso e i prezzi contenuti.
In pochi anni creammo un mercato
sia in Italia che in Europa che non
esisteva.
Nel 1993 vendetti la Dar alla
Mallinkrodt americana e continuai a
gestirla personalmente fino al 2000.
Per darvi un’idea della forza della
multinazionale sui mercati.
Nel 1993 Dar fatturava 40 miliardi: 20 in Italia e 20 in Europa.
Alla fine del 2000 Dar, sempre
gestita da me, fatturava 120 miliardi:
40 in Italia e 80 nell’export.
E qui vi confermo l’estrema importanza che hanno avuto e che avranno le multinazionali nello sviluppo di
questo Distretto.
Continuando il mio iter di imprenditore alla Starmed dove da 10
anni sto creando un mercato ai caschi
per la ventilazione non invasiva, che
rappresenta un’alternativa alla maschera facciale ed essendo a-traumatici
consentono trattamenti prolungati e
quindi più efficaci. Anche il casco è
stato ed è un prodotto innovativo di
un certo successo.
Ora Starmed appartiene alla multinazionale Intersurgical che ha filiali
dirette in tutta Europa.
Concludo la mia relazione con un
incitamento ai giovani a perseguire con
costanza e metodo la ricerca di nuovi
prodotti che nel nostro settore sono la
base di un sicuro successo e ringrazio
chi mi ha seguito in questi 50 anni».
MARIO VERONESI
n. 10 - maggio 2012 · 23
Revival storico con attori del territorio
CINEMA
Ciak, si gira di nuovo a Finale
La “Gabbia e la Torre” è il nuovo lungometraggio di Guido Casoni
Un torrione sperduto nelle campagne della frazione finalese degli
Obici, probabile elemento di difesa
del vicino convento ma da tempo
caduto in uno stato di deplorevole
abbandono. Una gabbia, vale a dire
un impianto mobile adibito al gioco
del calcetto e collocato all’interno del
cortile della Canonica. Che cosa hanno in comune? Apparentemente nulla.
In realtà costituiscono le ambientazioni principali del film interamente
girato a Finale e intitolato appunto
“La Gabbia e la Torre”. Abituati
come siamo a ragionare in termini
di Actor Studio, Hollywood o come
minimo Cinecittà, ci riesce difficile
pensare che sia possibile confezionare
un prodotto cinematografico anche
nell’ambito di una tranquilla cittadina
della Bassa. Eppure il regista finalese
Guido Casoni non è nuovo a imprese
di questo genere. Due anni fa uscì
quella che può essere un po’ considerata la sua opera prima, “Inno”, un
lungometraggio di un’ora e 28 minuti,
una sorta di revival storico rivisitato
in chiave moderna e arricchito con
spunti di immaginazione pura. E’ lui
stesso, titolare dello studio di produzione Invideo con sede in via Rotta, a
spiegarci come ciò che era impensabile appena qualche tempo fa oggi sia
più facilmente realizzabile. «Quando
io ho cominciato, più di 30 anni fa,
la distanza fra un piccolo centro di
produzione come il mio e quelli delle
grandi città, era abissale. Adesso con
le nuove tecnologie e le videocamere
in alta definizione, il gap si è ridotto
ed è possibile anche per noi riprodurre
effetti speciali». Naturalmente, oltre
all’aspetto tecnico, è importante poter
reperire un buon numero di interpreti.
E questi ultimi Casoni li va a cercare
sia a fra i suoi concittadini che fuori.
Se infatti nel primo film si era ricorsi
a molte comparse “forestiere”, nella
“Gabbia e la Torre” recitano i finalesissimi Mathias Borghi (il protagonista), Michele Superbi, Massimo
Balboni, Elisa Guicciardi, Gino Baraldi e Chiara Atti di Cento. Ma nel
ORATORI DELLA BASSA
Quella baracca che don Zeno
trasformò in una chiesa
Varcare i cancelli di quello che è
stato un campo di internamento non
è cosa da tutti i giorni. Specialmente
se questo campo è vicino al luogo che
abitiamo e non associato a qualche
località in un paese straniero e tristemente famosa. Tuttavia non sono stata
a Fossoli per scrivere un articolo su
quello che tutti si aspetterebbero parlando del “Campo di Fossoli”, ma per
concludere la mia rubrica sugli oratori
di campagna, raccontando la storia di
quella che fu una baracca trasformata
in chiesa prima da don Zeno Saltini,
con la sua Opera Piccoli Apostoli, poi
dalla comunità dei profughi italiani
provenienti dalle zone della Dalmazia
passate alla Jugoslavia dopo la fine
della seconda guerra mondiale. In un
certo senso parlare del campo di Fossoli significa ripercorrere alcune tappe
della storia italiana durante e dopo la
guerra: il complesso fu costruito in un
primo momento per essere destinato ai
prigionieri di guerra catturati durante
la campagna in Africa settentrionale;
divenne poi, dal dicembre del 1943,
campo di smistamento verso i lager
d’oltralpe per gli ebrei italiani e i prigionieri politici e rimase in funzione
fino all’agosto del ’44, quando per
l’inarrestabile avanzare del fronte alleato, venne trasferito vicino a Bolzano,
restando tuttavia attivo come centro
di raccolta per la manodopera forzata
da indirizzare in Germania. Difficile
immaginare allora che a guerra finita
questo campo d’internamento avrebbe
potuto avere un nuovo avvenire. Eppure fu così: prima con l’occupazione
delle baracche da parte dell’Opera
Piccoli Apostoli di don Zeno Saltini
nel 1947. Don Zeno, parroco di San
Giacomo Roncole, coltivava da tempo
SALUTE
Medici e operatori del fitness
in campo per Palestre sicure
cast figurano anche Giusy Marzullo,
ballerina napoletana che studia danza
al Teatro San Carlo, che non vedeva
l’ora di cimentarsi davanti alla camera
da presa e Sara Jean Arbia, ragazza
inglese trapiantata in Emilia. Senza
voler svelare troppi particolari, l’intreccio del film è di carattere “noir”
e ancor più “giallo psicologico”. Il
personaggio principale è un giovane
giocatore di calcetto che si diletta
anche a fare il giornalista televisivo. A
un certo punto comincia a manifestare
comportamenti anomali e inspiegabili. Sulle sue stranezze cominciano a
fiorire le più svariate ipotesi: che sia
ossessionato dalla fidanzata troppo
gelosa oppure vittima delle scommesse clandestine o addirittura in preda a
riti magici. La pellicola si snoda senza
che nessuna delle opzioni possa ritenersi più credibile rispetto alle altre.
Sullo sfondo anche le bizzarrie di un
cellulare di cui solo alcuni avvertono
le sensazioni particolari. Il giovane
protagonista è succube degli eventi,
imprigionato in luoghi di costrizione
sia mentali che non di cui la “gabbia”
e la “torre” rappresentano appunto
efficaci metafore. Da quel che si è
potuto capire dalle parole del regista,
il finale del lungometraggio chiarisce
certi aspetti ma lascia comunque nello
spettatore un alone di mistero. Il film,
tecnicamente già ultimato, uscirà a
breve in versione DvD e Blu-Ray ma
sarà disponibile anche su Internet.
GIOVANNI MOI
Alcuni degli attori del film
provvisoria una all’amministrazione
l’idea di raccogliere le famiglie
alleata e l’altra a quella iugoslava,
dell’Opera disseminate fra i vari
ndr.). Il campo prese allora il nome di
paesi della Bassa in un unico
Villaggio San Marco, in omaggio al
centro; lo scopo era quello di
patrono dell’Istria, appartenuta per sedare vita a “Nomadelfia”: creare
coli alla Repubblica di Venezia e venne
cioè “la città della fraternità” che
a configurarsi come insediamento di
avrebbe dovuto gestirsi come soprofughi provenienti per la maggior
cietà autonoma ed essere guidata
parte dai paesi della costa dalmata non
dai principi evangelici. La locapiù italiana. Le baracche già modifilità non fu scelta a caso ma per
cate all’epoca di Nomadelfia furono
il suo forte valore simbolico, un
trasformate in abitazioni, aprirono
utopico progetto che fallirà non
negozi, attività artigianali, si crearono
negli intenti comunitari, ma sotl’asilo infantile e la scuola elementare,
to la pressione dei debiti e verrà
e la “chiesa” preesistente fu sistemata
sgomberato dalla polizia nel
e abbellita nel corso degli anni ’50
1952. Con l’esperienza di Nograzie alla partecipazione ai lavori di
madelfia tuttavia si cominciò a
tutti gli abitanti del villaggio, tanto da
parlare di una chiesa all’interno
ottenere nel 1956 il riconoscimento
dell’ex campo, in una di quelle
come sede parrocchiale col nome di
baracche che non era destinata
San Marco Evangelista e con il proai prigionieri, ma agli intendenti
prio parroco don Placido Norbedo,
La Chiesetta nell'ex Campo di Fossoli (foto Fondella vigilanza, sistemata in dazione Fossoli)
anch’egli profugo giuliano.
modo molto semplice, tanto che
La piccola chiesa costituì nei
1954 l’Opera assistenziale per i prola stessa sala era adibita anche
primi anni di vita del villaggio un
fughi giuliano-dalmati ottenne l’area
a cinematografo sulla parete opposta
importante collante sociale per gli
per i propri assistiti, a seguito di una
all’altare.
abitanti. Ma già nel corso degli anni
trattativa con il Ministero dell’Interno,
Dopo il trasferimento forzato della
’60 gradualmente i gruppi famigliari
che portò il Ministero stesso ad acquicomunità di don Zeno a Grosseto, nel
iniziarono ad abbandonare il campo
stare l’area e a cederla all’Opera per
di Fossoli per inserirsi gradualmente
accogliere parte di quegli italiani che,
nel tessuto sociale carpigiano o per
Servizio Sanitario Regionale, fornendo
in seguito al Memorandum d’intesa
emigrare altrove fino alla chiusura
personale qualificato ed ambienti dove
stipulato nel 1954, vedevano passare
definitiva dello stesso nel 1970. Nel
il paziente potrà essere inviato per lo
definitivamente i territori della zona
1986, dopo trent’anni d’esistenza, la
svolgimento in sicurezza di un’attività
comprendente l'Istria e parte della
parrocchia venne soppressa, ed oggi è
fisica controllata e adeguatamente
Venezia Giulia alla Repubblica Sociain completo stato di abbandono.
tutorata. Mentre la promozione di uno
lista Federale di Jugoslavia (il trattato
Con questo ultimo articolo, cari
stile di vita attivo è un obiettivo per
di pace del 1947 sanciva la nascita
lettori, si conclude la rubrica dedicata
tutte le agenzie educative: dai
del territorio libero di Trieste suddiagli oratori della Bassa modenese.
genitori, al medico di medicina
viso in zona A e B sottoposte in via
SIMONETTA CALZOLARI
generale, dalla scuola alle amministrazioni locali, la prescrizione
medica dell’esercizio fisico
LA POESIA
riguarda tutte le persone con uno
o più fattori di rischio fino agli
individui con problemi di salute
più complessi. Le palestre e le
società sportive che desiderano
collaborare con il Sistema saniCome un cuore
tario, sia promuovendo l’attività
avvince a sé un altro cuore nel profondo
fisica come fattore di salute che
e come poi si vanno insieme sublimando
facendosi carico direttamente di
le parole non possono dire.
soggetti affetti da fattori di rischio o
Rifulgenti fulgori di un pallore…
patologie sport ed esercizio fisico senCome due cuori
sibili, possono richiedere al loro Cointrecciando tra loro radici d’argento
mune di appartenenza ed al rispettivo
e su questa terra e sotto il cielo
Centro di Medicina dello Sport della
vi si legano stretti
Ausl competente l’iscrizione al circuin un prodigioso raggio di sole,
ito delle “Palestre Etiche”. Si tratta di
di tenerezza infinita, di stupore,
un percorso che porterà la palestra o la
di soave dolcissima pena
società sportiva ad essere riconosciuta
per quel germoglio unico al mondo,
come promotrice per un’attività fisica
ebbene né poesia né sinfonia
sana, libera dall’utilizzo improprio di
possono cantare
farmaci, integratori, impegnandosi
pienamente come.
a diffondere materiali informativi e
Chi mai conosce l’origine del tutto?
a creare occasioni di informazione e
Mio rifulgente pallore!
formazione.
ASCENZIO PALTRINIERI
Cuori
“Palestra Etica-Palestra Sicura”
era il titolo del convegno che il Circolo
Medico "M.Merighi" ha organizzato
lo scorso12 aprile presso l'Auditorioum di Medolla. Dopo il saluto del
Presidente, Nunzio Borelli, sono
intervenuti Enrico Dotti, Vicesindaco
di Mirandola e Assessore allo Sport,
Mario Meschieri, Direttore del Distretto Sanitario, Ferdinando Tripi e
Gustavo Savino della Medicina dello
Sport di Modena e Alamo Fergnani e
Giorgio Bellodi dello Spazio Fitness
di Mirandola. Il progetto “Palestra
Sicura” nasce dalla consapevolezza
che l’attività fisica concepita come
parte fondamentale di un sano stile
di vita, che comprenda anche una
corretta alimentazione ed escluda
abitudini potenzialmente dannose per
l’organismo, è un importante fattore
di benessere e strumento efficace per
prevenire e curare numerose patologie. L’obiettivo del prossimo futuro,
sottolineato e fortemente sostenuto
dal Piano Regionale di Prevenzione
dell’Emilia Romagna 2010-2012, è
la prescrizione dell’esercizio fisico
come di un vero farmaco da parte del
medico. Attraverso il Progetto Palestra
Sicura, in Emilia Romagna è in via di
realizzazione una rete di strutture che
potrà interagire con i medici e le Unità
Operative di Medicina dello Sport del
n. 10 - maggio 2012 · 25
L’EVENTO 17
DI MIRANDOLAIN
Venerdì 25 maggio alle 19, presso il
Club La Marchesa di Mirandola, si svolgerà l’Evento 17 di MirandolaIN, il gruppo
mirandolese nel network professionale mondiale di Linkedin. Sabrina Federzoni (Ad di
Monari Federzoni) ed Enzo Zauli (socio di
InCantina), dopo un calice e uno spuntino di
benvenuto, parleranno della loro esperienza
nella esportazione di specialità alimentari
italiane. A seguire, Italo Bonfatti del Caffè
Prestige proporrà piatti di mare e di terra, con
aceto balsamico di Modena e vini di cantine
dell'Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna.
Per partecipare è indispensabile iscriversi alla
pagina http://eventodiciassettemirandolain.
eventbrite.com/
Dove andiamo
Eventi nell’Area Nord
Le creature del Bosco
fanno tappa a San Prospero
MARCHESI PRESENTA
LA BATTAGLIA FINALE
Potrà essere visita fino al 24 giugno, presso
la Galleria della Duchessa del Castello Pico
di Mirandola, la mostra di stampe antiche dal
‘500 all’800 “Uno sguardo oltre il quotidiano”.
L’esposizione raccoglie soggetti della mitologia
e della religione. L’iniziativa è organizzata dalla
Bottega di Giorgio Morselli di Mirandola con la
collaborazione del Comune e della Parrocchia.
Sarà presentato
mercoledì 30 maggio, alle 18,30, presso
l’enoteca “Goccia” in
piazza del Popolo a
Medolla, il romanzo
di Luca Marchesi “La
battaglia finale. I Tempestari e le streghe della Bassa” (Leone Editore, 144 pagine, 14,50
euro) che conclude la
trilogia interamente
ambientata nel nostro territorio. Dalla penna
di Luca Marchesi, un nuovo, divertente accostamento tra fantasy moderno e folklore, un
romanzo dal ritmo incalzante, ricco di azione,
ma anche di comicità e tenerezza. “La battaglia
finale. I Tempestari e le streghe della Bassa”
racconta inoltre delle difficoltà di crescere, dei
primi amori che fanno battere forte il cuore,
ma anche della gelosia, della paura di perdere
la persona cara, della ineluttabilità del proprio
destino che va accettato e della necessità di
compiere il proprio dovere anche quando non
si vorrebbe. «Nel romanzo – scrive Giuseppe
Pederiali nella quarta di copertina del libro
- troviamo draghi, sirene, streghe e perfino
il grande Olmo Parlante di San Felice, ma
imprevedibilmente, e fin dal prologo, anche un
personaggio nato molto lontano: Rabbi Low,
quello del Golem. Non ce ne stupiamo più di
tanto perché Luca Marchesi, affabulatore e
incantatore, rende tutto credibile. E compie
così il sortilegio di trasformarci tutti in ragazzi
che sanno sognare». L’iniziativa è organizzata
dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dal
Centro Culturale.
A FINALE EMILIA
TEATRO AMATORIALE
Venerdì 8 e sabato 9 giugno, alle 21, presso
il Teatro Sociale di Finale Emilia, la Compagnia
Filodrammatica Finalese presenta “Tra la rocca e
al campanon- Atto 2”. Lo spettacolo conclude la
rassegna di Teatro amatoriale 2012. Prenotazione e informazioni presso l’Ufficio relazioni con
il pubblico di Finale, telefono 0535/788177.
IN GITA
A NOMADELFIA
Sono ancora aperte le iscrizioni per la gita a
Nomadelfia di domenica 27 maggio, organizzata
dall’Associazione “San Giacomo Roncole per
don Zeno di Nomadelfia”. L’iniziativa prevede
partenza alle 6 da San Giacomo Roncole e
ritorno alle 22, con pranzo presso le famiglie
di Nomadelfia. L’Associazione ricorda anche
che ha disponibili il volume “Mamma a Nomadelfia. Autobiografia di una madre di 74 figli”,
testimonianza di Norina Galavotti raccolta da
Remo Rinaldi e il cd originale del film “Don
Zeno, l’uomo di Nomadelfia” del regista Gianluigi Calderone. Per informazioni sulla gita e
sull’eventuale acquisto del libro o del cd si può
contattare Ettore Ori (via Diliberto, 15 telefono
340/5584397).
I dipinti fiabeschi di
Cristina Crestani al Pico Caffè
Cristina Crestani espone al Pico Caffè
di Mirandola dal 19 maggio al 2 giugno.
La pittrice, residente a Montebello (Vi) è la
penultima ospite della Rassegna dedicata
agli “Artisti italiani” presso il Pico Caffè.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione
con il Comune di Mirandola e con l'Archivio
STAMPE ANTICHE
IN MOSTRA
Monografico dell'Arte Italiana di Milano. La
Crestani propone una figurazione di forte risonanza sensitiva, capace di rappresentare situazioni fantastiche dove il tempo sembra non
essersi mai fermato. Nei suoi dipinti troviamo
riferimenti a figure quasi irreali, a volte fiabesche, che sembrano aver ritrovato nel passato
relazioni con il mondo contemporaneo attraverso la memoria dei sensi.
I tratti descritti sono resi con rapidità
di esecuzione, il pennello scivola
senza curare i dettagli, i particolari
disegnativi, ma sembra immergersi
in una materia luminosa, che è la
pasta stessa dei ricordi visitati da
uno sguardo introspettivo, curioso
e meditativo. La figurazione della
Crestani non insegue traduzioni realistiche ma trasposizioni del tutto
poetiche della realtà e in particolare
la solarità che ha sperimentato nei
suoi itinerari in giro per il mondo.
Il carattere oggettuale dei suoi
quadri ne comunica la poetica
personale volta alle sensazioni
e alle impressioni di carattere
estetico ed emotivo che esse
suscitano in noi. Proprio per
questo evoca quel sentimento
di trasformazione che ci porta
sempre più ad immaginare
mondi fantastici ed immaginari
dove è possibile trovare quella
tranquillità d'animo e quella serenità interiore a cui ogni uomo
aspira da sempre.
ANTONIO CASTELLANA
26 · n. 10 - maggio 2012
IL CONTRIBUTO
Dedicato a Severino Ferrari, allievo prediletto di Carducci
Merighi, un ricordo giovanile
Uno scritto del noto medico e uomo politico su un suo docente al “Muratori”
EDITORIA
Un convegno
Barabba
per ricordarlo
al Luosi
Sia come medico sia come uomo
politico Mario Merighi (1876-1930, a
destra in un dipinto)) fu una personalità
molto conosciuta ed apprezzata, anche
quando fu eletto deputato alla Assemblea Costituente, su cui si rinvia alla
monografia di Franco Verri. Una testimonianza interessante della vita privata
di Mario Merighi riguarda gli anni della
sua giovinezza quando frequentò il liceo
classico “Muratori” di Modena, dove
ottenne il diploma di maturità nel 1893
a diciassette anni. In un breve saggio di
Aldo Andreoli intitolato “Il professor
Severino Ferrari”, pubblicato nel 1960
negli “Atti della Accademia nazionale di
Scienze, Lettere e Arti” di Modena leggiamo che Mario Merighi aveva avuto
come insegnante di lettere al “Muratori”
Severino Ferrari (1856-1905), l’allievo
prediletto del Carducci, destinato, se la
morte non l’avesse impedito, a succedergli sulla cattedra di letteratura italiana
dell’università di Bologna.
Così Merighi, a distanza di tanti
anni, rievoca nel saggio sopracitato l’influsso esercitato sulla propria formazione umana e culturale da Severino Ferrari: «Non molto alto, tarchiato, fulvo di
capelli, occhio vivo e penetrante, arguto,
sollecito ad entrare nelle scuole, così io
vidi Severino Ferrari. Sapevamo noi ragazzi che egli era l’allievo prediletto del
Carducci, che assente lo sostituiva nella
“Mario Merighi,uomo, medico
e padre della Repubblica” è il
titolo del convegno che si svolgerà domenica 9 settembre, presso
la Sala Granda del Municipio di
Mirandola, dalle 9 alle 13 per ricordare la figura di questo grande
medico con un forte impegno civile.
La manifestazione, aperta a tutti,
è organizzata dal Circolo Medico
“Merighi”, in occasione del cinquantenario della sua fondazione.
Graditi ospiti saranno i parenti di
Mario Merighi, che unitamente a
medici e storici presenti al convegno, aiuteranno a tracciare il
profilo di Merighi. E’ stata invitata,
ricordando che Mario Merighi
è stato Deputato della Camera,
la Vice Presidente della Camera,
Onorevole Rosy Bindi.
cattedra universitaria e questo contribuiva in noi ad una maggiore reverenza, la
quale reverenza diventava trepida attesa
quando lo vedevamo entrare (e gli accadeva discretamente spesso) accigliato e
taciturno. Ma bastava che egli iniziasse
la lezione, o l’interrogatorio, su uno
dei poeti che, a seconda della classe,
dovevamo affrontare, perché la durezza
del viso si sciogliesse e si animasse di
piacere e la voce, nel commento e nella
lettura, si facesse dolce e suadente e ritmicamente sonante. Spesso egli leggeva
e nella lettura si immedesimava come
rapito trascinando la scolaresca ad una
attenzione unanime e profonda: “intentique ora tenebant”. Dante, Petrarca,
Leopardi furono quelli sui quali egli
amava fermarsi. La sua dizione assumeva ora accenti drammatici, come in
certi passi danteschi, ora intonazioni
musicali non più dimenticate. Come,
ad esempio, come tenero usciva dal
suo labbro il “Silvia rimembri ancora”
della canzone leopardiana ed il “Chiare,
fresche e dolci acque” del Petrarca! Così
fummo indotti ad amare la poesia; e
l’Italia. Abbandonato il liceo e per libera
elezione intrapresi studi profondamente
diversi e severamente positivi, pure i
ricordi poetici lasciatici da Severino
Ferrari non ci potevano abbandonare e ci
accompagnarono nelle sale anatomiche,
nelle corsie ospedaliere, e potemmo così
trovare la poesia della vita, la poesia
della morte. Ed anche la poesia del
sacrificio… e della pazienza».
UMBERTO CASARI
CONCORDIA
ret, Andrea Panaccione.
Uomini come Schiavi e
Zibordi, o appunto Basaglia, nati all’inizio degli
anni Settanta, cresciuti in
genere nella classe media
urbana, si avvicinano al
socialismo senza soluzione netta di continuità con
la tradizione della sinistra
risorgimentale (Basaglia
commemora più volte Garibaldi, Saffi
e Cavallotti); si scontrano in gioventù
con le persecuzioni crispine e con la
repressione di fine secolo; rivestono
poi un ruolo da protagonisti nell’età
giolittiana (Dalla lotta al governo, appunto, almeno a livello locale); passano
quindi con alterne vicende attraverso le
convulsioni del biennio rosso e di quello
nero (Concordia è il primo Comune
rosso della zona a cadere nell’aprile
del 1921, e Basaglia rimedia più di una
aggressione); e si trovano poi costretti,
nel ventennio fascista, a ripensarsi anche
professionalmente, scegliendo l’esilio o
coltivando solo nel privato la passione
politica, destinata però a riemergere
prepotentemente dopo il 25 luglio 1943
(Basaglia radiato dall’albo degli avvocati
nel 1926, anima durante i 45 giorni il
comitato interpartitico Italia Libera).
Notevoli sono in particolare i parallelismi tra Basaglia e Zibordi: entrambi
appaiono esponenti di quel riformismo
di sinistra, attento ai ceti medi, radicalmente anticlericale e antimilitarista,
strenuo difensore della democrazia come
metodo, che non rappresenta una corrente
coesa, ma un campo di forze assai fluido,
straordinariamente avanzato sia nella
lettura che nella proposta politica, che la
Manicardi che ha parlato della storia
della nascita di Barabba Edizioni
che ha incontrato non poche difficoltà iniziali ma in seguito, grazie
al libro “Schegge di liberazione”, ha
ottenuto un successo insperato, tanto
che molte organizzazioni, tra cui la
Fiera Internazionale del Libro di Torino, li chiamano a presentare i loro
ebook scritti con la collaborazione di
molti autori, tutti dilettanti. Barabba
è nato come blog e, nel tempo, è
diventato una casa editrice “inesistente” che pubblica le proprie opere
gratuitamente con licenza Creative
Commons. In generale crediamo che
questa sia stata un’esperienza più che
positiva, infatti l’incontro è stato un
complesso mix coinvolgente, emozionante, interessante e divertente.
Grazie alla loro simpatia e alle loro
chiare spiegazioni hanno reso un
progetto scolastico unico, avvincente
ed indimenticabile.
ALESSIO, GRACE, STEFANIA
EDITORIA
Volume su Confucio Basaglia
e le radici del riformismo
Sarà presentato domenica 3 giugno alle ore 10
in Municipio a Concordia
“Confucio Basaglia e il
socialismo riformista modenese”, il nuovo volume
promosso dal Comune di
Concordia in collaborazione con l’Istituto Storico di
Modena e con il patrocinio
del Comune di Modena.
L’iniziativa si inserisce nelle celebrazioni
della Festa della Repubblica.
Il libro, scritto dal giornalista e
ricercatore Fabio Montella, intende
riscoprire uno dei più importanti personaggi concordiesi a cavallo tra Otto e
Novecento. Confucio Basaglia (Quistello 1872-Modena 1944), primo Sindaco
socialista di Concordia, consigliere provinciale e deputato al Parlamento, è stato
infatti una figura chiave per il movimento
operaio modenese. Nel volume di Fabio
Montella si ricostruisce in primo luogo
la sua biografia, ma sullo sfondo di essa
è possibile conoscere anche le alterne vicende del socialismo riformista modenese, dalla sua nascita alla reazione di fine
Ottocento, dalla guerra di Libia al primo
conflitto mondiale, dal biennio rosso al
“lungo viaggio” attraverso il fascismo.
Come scrive nella prefazione il Presidente dell’Istituto Storico di Reggio Emilia,
Mirco Carrattieri, il volume «appartiene ad una nuova generazione di studi sul
socialismo padano di inizio Novecento,
che negli ultimi anni ha senz’altro rinverdito l’interesse per il tema, combinando e
sviluppando in modo originale gli spunti
forniti negli anni precedenti da studiosi
come Patrizia Dogliani, Marco Fincardi, Giuliano Muzzioli, Serge Noi-
Lo scorso 5 maggio l’ Istituto
di Istruzione Superiore “Giuseppe
Luosi” di Mirandola ha ospitato i
creatori di Barabba Edizioni per una
lezione intitolata: “Barabba: una
casa editrice punk tra collaborative
writing e self-publishing”. Erano presenti i “barabbisti” Luca Zirondoli,
Elena Marinelli, Beppe Liberti,
Caterina Imbeni e il narratore,
Marco Manicardi. Gli spettatori di
questo incontro sono stati gli studenti
dell’Istituto impegnati nelle attività
che riguardano la didattica e le nuove
tecnologie: Progetto wikipedia: adotta un termine; Progetto Si...cura la
vita: sicurezza in internet e costruzione di e-book; Progetto giornalismo:
un quotidiano in classe; Progetto Web
Lab: strumenti per l’apprendimento
online. Hanno aperto gli interventi il
dirigente Giorgio Siena e la docente
Emanuela Zibordi, organizzatrice
dell’evento. L’incontro è proseguito
con una breve introduzione di Marco
Un libro sulle Case del Popolo
della provincia di Modena
A sinistra, cartolina commemorativa di un
1° Maggio di inizio Novecento (Biblioteca
di Mirandola "Garin", Raccolta Gavioliana). Sopra, Confucio Basaglia a Bologna,
dove si era trasferito. A sinistra, il suo volto
sulla scheda elettorale
storiografia oggi tende opportunamente
a inserire nella tradizionale dicotomia
tra riformisti e massimalisti». Varia ed
articolata la biografia di Basaglia, che è
stato Consigliere comunale in tre diverse
sedi (Concordia, fin dal 1893, ma anche
Mirandola e San Possidonio), Assessore
e Sindaco di Concordia (dal 1895 al
1897 e poi di nuovo dal 1904 al 1907),
Consigliere provinciale per un ventennio
(1899-1919), presidente della Cassa di
Risparmio di Mirandola e deputato al
Parlamento dal 1913 al 1919. «In tutti
questi ruoli – prosegue Carrattieri – egli
dimostra attenzione e competenza in
quelli che sono i temi chiave della
politica socialista negli enti locali: le
infrastrutture (notevole il suo impegno
per dotare il territorio di un adeguato
collegamento ferroviario, ma anche la
promozione di un vero e proprio piano
regolatore); i servizi pubblici (soprattutto
dopo la legge sulle municipalizzazioni);
la scuola (nel passaggio attraverso la
legge Nasi e la Daneo-Credaro) e la
cultura popolare (si pensi alla Scuola
di musica e al Teatro Nuovo); la lotta
alla disoccupazione (attraverso i lavori
pubblici, ma soprattutto la promozione
delle cooperative di lavoro); la laicità
delle istituzioni (nodo centrale del suo
impegno a Mirandola)». In altre parole,
una figura dimenticata ma molto rilevante per Concordia e, più in generale,
per l’intera provincia di Modena, che
Comune ed Istituto Storico hanno inteso
così ricordare.
Per iniziativa della Fondazione
Modena 2007, è stato recentemente
pubblicato il volume: “Le Case del
popolo della provincia di Modena”,
Apm Edizioni, aprile 2012. Nel libro
sono raccolte ricerche, testimonianze e
fotografie che rappresentano più di un
secolo di storia dell’associazionismo
popolare, dei partiti della sinistra (Pci
e Psi) e del sindacato (le Leghe braccianti), un omaggio a chi, con il proprio
impegno e sacrificando tempo libero e
risorse, collaborò alla costruzione delle
Case del Popolo. Nel libro si ripercorrono le vicende di diverse Case del
Popolo della Bassa modenese, terreno
particolarmente fertile per la nascita
di queste vere e proprie istituzioni del
territorio: Camposanto, Disvetro di
Cavezzo, Concordia (via Matteotti
e Fossa), Finale Emilia (Centro, Ca
Bianca e Massa), Mirandola (Cividale,
Crocicchio Zeni e San Martino Spino),
San Felice e San Prospero. Numerose
le notizie contenute nel volume, che
comunque rappresenta un primo passo
in una ricerca complessa.
Prendiamo ad esempio la Casa del
Popolo di Crocicchio Zeni, inaugurata il
1° febbraio 1903 alla presenza dell'onorevole Gregorio Agnini e di Ottavio
Dinale. Uno dei principali promotori
del progetto fu Alfredo Bellini (nella
foto), nato il 17 marzo 1884 e morto
il 25 novembre 1966. Di professione
fabbro, era il responsabile della Lega
socialista della frazione. La Casa del
Popolo divenne sede del Partito Socialista e dei sindacati e dal 1913 convisse
con una Casa del Popolo cattolica,
promossa da don Archimede Gobbi e
successivamente utilizzata da don Zeno
(Casinone).
Nel 1946 Alfredo Bellini entrò
anche nel Consiglio comunale mirandolese (per il Psup) ed in occasione
del trentennale della prima Assemblea
elettiva, il Comune gli conferì una targa
ed un attestato di benemerenza alla memoria, come ricorda oggi la pronipote,
Clara Bonini.
Per chi fosse interessato, il libro è
acquistabile al prezzo di 10 euro nelle
librerie della provincia di Modena e
presso la Fondazione Modena 2007, via
Divisione Acqui, 129/B, 41100 Modena,
Tel: 059-373353; Fax: 059-370439.
n. 10 - maggio 2012 · 27
Tante notizie, articoli ed immagini della nostra storia sul sito
Internet www.albarnardon.it.
Ricordando Adele Borghi, la Postina
Fotografa e titolare della storica cartoleria di via Roma a Mirandola
Una bella testimonianza
raccolta dalla figlia Giuseppina.
Adele Borghi, classe 1918,
conosciuta come “La Postina”.
Forse non tutti sanno però che
“La Postina” non ha mai praticato questa attività, bensì ne
ha ereditato lo “scutmài” dal
marito che lavorava in posta a
Mirandola.
Donna piena di iniziativa,
durante la Guerra iniziò l’attività di fotografa ambulante:
fotografava mogli e fidanzate,
figli e nipoti dei soldati in guerra permettendo così a costoro di
ricevere le immagini dei propri
cari. Questa attività non cessò
col finire della Guerra. Con la
figlia Giuseppina e il mitico
“Motom” (motorino degli anni
‘50) nella stagione estiva, parti-
va da Mirandola per Baselga di Pinè
e lì fotografava i villeggianti.
Racconta la figlia che sedeva
con un cuscino sul portapacchi posteriore del motorino e la madre la
legava con la “curdela”, una volta
giunti a Trento doveva scendere
perché in due il Motom non ce
l’avrebbe mai fatta a salire fino
a Baselga, e la piccola prendeva
la corriera. I più giovani la ricorderanno in anni più recenti come
negoziante, aveva una cartoleria in
via Roma e una “succursale”in un
chiosco in prossimità delle Scuole
medie in via Mazzone.
Chi di noi non ricorda le figurine che acquistavamo dalla Postina!
Aveva sempre una carezza e una
parola gentile e caramelle e cioccolatini da regalarti.
UN ATTORE NATO
Prete, nobile e mezzadro:
i mille volti di Quirino
Nella primavera del 2007
a Mirandola si
sente parlare in
continuazione
della ricerca di
comparse per il
film: “L’uomo
di Nomadelfia.
La storia di don
Zeno Saltini”
che stanno girando nella Bassa.
Le riprese sono
già iniziate,
quando assieme
a mia figlia ci
rechiamo a San
Biagio, dove si
è radunata una
vera e propria
folla di aspiranti comparse. In
quel momento
stanno girando una scena. Mi avvicino a una signora e chiedo chi è il
responsabile. La donna mi indica il
regista Gianluigi Calderone a cui mi
presento: «Sono Quirino Mantovani
e mi piacerebbe partecipare come
comparsa nel suo film» gli dico. Lui
mi guarda fisso e risponde: «Lei è
un attore nato». «Lo so» ribatto. Allora Calderone scoppia a ridere e mi
manda direttamente dal responsabile
dei dipendenti. Il giorno seguente mi
telefonano dicendo di presentarmi alle
8 a San Biagio. Appena arrivato mi
mandano dal parrucchiere a tagliarmi
i capelli, poi mi vestono da contadino mezzadro, perché a tutte le altre
comparse presenti, troppo panciute,
non va bene il gilè. La scena è facile,
devo aggirarmi nel cortile assieme ad
un altro contadino mentre passano
alcuni automezzi tedeschi. Il giorno
seguente mi chiamano di nuovo, dicendo di presentarmi assieme a mia
figlia alle sette,
perché ci dobbiamo trasferire
a Villa Grande
a Modena. Una
volta arrivati
ci vestono da
sfollati. Arriva
l’aiuto regista
e mi dice: «Lei
si chiama Galavotti ed è il capo
della famiglia
che si è sistemata
nella villa della
contessa». «No,
io mi chiamo
Mantovani» gli
rispondo. Si fa
una grande risata
dicendomi che
solo nella scena
mi chiamo Galavotti. Terminate
le riprese mi confermano anche per il
giorno successivo, sempre a Modena.
Stavolta mi vestono da conte. Mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco: non sono mai stato così elegante!
A Modena, assieme ad altre comparse,
dobbiamo inveire contro un gruppo di
ragazzi, arrestati dai carabinieri per
avere rubato in alcune chiese. «Metteteli in prigione quei delinquenti. Non si
vive più in città» gridiamo al passaggio
dei giovani in manette. A me però scappa detto: «Si sta meglio a Mirandola».
L’attore Giulio Scarpati, che interpreta
don Zeno, mi abbraccia dicendomi:
«Sei riuscito a farci ripetere la scena,
però hai ragione: a Mirandola si mangia bene e c’è della brava gente». Nei
giorni seguenti mi chiamano di nuovo.
Stavolta devo presentarmi a Carpi, in
via della Meridiana, portando un paio di
scarpe nere. Una volta indossati i vestiti
di scena, faccio un giretto. Mi ferma
un uomo e mi chiese se può farmi una
foto. Io acconsento. Scopro poi che
è un giornalista della “Gazzetta di
Modena” e il giorno dopo la mia foto
è già sul giornale. «Complimenti – mi
dice il regista Calderone – in pochi
giorni sei già finito sul giornale. A me
ci son voluti sei mesi». Mi vestono
anche da prete e il regista osservandomi dice al costumista: «Hai fatto un
grande errore. Non ti sei accorto che
quello sembra un prete vero e adesso
lo posso riprendere solo di schiena o
da lontano». Sempre vestito da prete,
siccome siamo in piazza a Carpi e ho
un attimo di tempo, vado a visitare il
Duomo. Nel frattempo entrano una
mamma con la figlia. Le due mi guardano. «Mamma, c’è un prete nuovo»
dice la piccola. «Speriamo sia buono
come gli altri», risponde la madre.
Trovandomi in imbarazzo, mi giro,
facendo finta di leggere. E’ stata davvero una bella esperienza e mi sono
molto divertito. Se avessi 60 anni in
meno, proverei a fare l’attore.
QUIRINO MANTOVANI
n. 10 - maggio 2012 · 29
SPORT
Buone chance di vittoria dei titoli iridati
L’hockey alle finali nazionali
Tutte le categorie sono approdate alle fasi più prestigiose di Coppa e Campionato
Anche quest'anno l'hockey
mirandolese centra l'obiettivo
delle Finali nazionali, sia in
Coppa Italia che in Campionato
e lo fa con tutte le categorie agonistiche giovanili. Tali finali si
terranno a Trissino e Valdagno
(VI) nei giorni 25-26-27 maggio
(Coppa Italia) e 31 maggio,
1-2-3 giugno (Finali di Campionato). Una grande soddisfazione per l'Uvp, società che ha
unito gli atleti dell’Hockey Pico
Mirandola e della Villa d'Oro di
Modena con la finalità di fare
crescere al meglio il proprio
vivaio, puntando sulla qualità
degli allenamenti e sull'alto
livello degli stage e tutto questo
soprattutto grazie a Silvano
Galavotti, Massimo Barbieri
e Ruben Jofrè, allenatori del
settore giovanile Uvp e allo staff
dirigenziale. Fondamentale è
stato altresì l'appoggio convinto
degli sponsor Acea Costruzioni,
Ristorante Le Macine, Regas,
Sait e QEnergy che credono
fortemente nel progetto mirato
alla formazione di un vivaio di
eccellenza nazionale. Passiamo
ora in rassegna le formazioni che parteciperanno a queste finali nazionali,
cominciando con i più giovani, gli
Under 13, che hanno centrato l'obiettivo della Finale Nazionale di Coppa
Italia, arrivando primi nella fase regionale a pari merito con il Montale (in
cui militano 3 atleti Uvp in prestito)
e piazzandosi altresì secondi con
uno strabiliante rush finale anche in
Campionato regionale. La squadra è
composta dai portieri Omar Ahmed e
Adelin Chiriac, nonché dai giocatori
di movimento Luca Pradella, Gabriele Gavioli, Dario Barbi, Diego
Casari, Michael Giardina e Mattia
Annicelli. Una bella soddisfazione
per Mr Jofrè da questo gruppo di atleti
delle annate 2001 e 2000 che speriamo
possano ben figurare anche in campo
nazionale.
Passiamo quindi alle due formazioni Under 15. Ebbene la squadra
definita “nera” si è classificata al 1°
posto ottenendo quindi l'accesso diretto alla Finale Nazionale di Campionato mentre la squadra definita “gialla”
si è classificata terza nel campionato
regionale, tuttavia, anche se venisse
ripescata per la Coppa Italia, non
potrebbe partecipare a questa competizione, in quanto il regolamento nazionale non lo consente. Alcuni atleti
di questa formazione andranno così ad
inserirsi nella squadra “nera” per completare la rosa di 10 atleti che parteciperanno alla competizione nazionale.
Non dimentichiamo che l'under 15 lo
scorso anno ha conquistato la Coppa
MORTIZZUOLO
Il calcetto
saponato
Si svolgerà a Mortizzuolo dal 14
al 17 giugno il 3° Torneo di calcetto
saponato, maschile e femminile. La
quota di iscrizione è fissata in 80 euro
a squadra. Per informazioni e iscrizioni
telefonare al 342/1304412 oppure
consultare il sito internet: http://saponatomortizzuolo.jimdo.com
POLISPORTIVA PICO
Tre pattinatrici
agli Italiani
Italia nazionale e l'anno precedente,
come under 13, ha fatto altrettanto. Gli
atleti, allenati da Massimo Barbieri,
hanno partecipato a numerosi stage ed
allenamenti congiunti con formazioni
pugliesi e venete dimostrando grande
impegno e dedizione, non sempre
riscontrabili in ragazzini nati nel 1998
e 1999. La squadra che parteciperà
alle Finali nazionali (foto) è composta
dai due portieri Alex Ardilli e Fabio
Casari e dai giocatori di movimento
Lorenzo Galavotti, Davide Gavioli,
Alessio Contini, Umberto Lodi, Peter Ehimi, Daniele Boakyè, Davide
Nadini e Nicolas Barbieri. In Finale
nazionale Under 17 approderanno
due formazioni, una iscritta come
Uvp (formata da atleti dell’Under 15
gialla e nera.) ed una iscritta come
Villa D'Oro ma facente comunque
parte della “famiglia Uvp”.
La formazione Uvp, allenata da
Barbieri, parteciperà alle Finali nazionali di Coppa Italia mentre quella
denominata Villa D'Oro, allenata
da Silvano Galavotti, sarà una delle
favorite in Finale di Campionato.
Non dimentichiamo che quest'ultima
formazione lo scorso anno è arrivata
ad un passo dalla conquista del tricolore, battuta solo in Finale per 4 reti a 3
dalla corazzata Follonica. La squadra
è composta dai portieri Fabio Errico
e Filippo Perticaroli e dai giocatori
Marco Malagoli, Filippo Bruschi,
Mirco Finos, Andrea Giovanelli, Jacopo Benedusi, Francesco Castaldi
e Simone Romano. Veniamo quindi
alla formazione Under 20, allenata da
Ruben Jofrè, che essendosi qualificata
prima nella fase regionale parteciperà
alle Finali nazionali di Campionato
con Marco Pellacani tra i pali e i
giocatori Pietro Benatti, Francesco
Giovanelli, Filippo De Tommaso,
Alessandro Jofré, Nicolò Finos e
Andrea Marini.
Questa formazione, che ha già
vinto nel 2007 lo scudetto ed è stata
vicecampione nel 2009, è formata
da atleti del 1993, 1994 e 1995 e la
società si aspetta molto da loro.Non
dimentichiamo, infine, che vari atleti
Uvp sono stati convocati in nazionale
nell'ultimo anno, partendo da Marco
Pellacani, Filippo De Tommaso e
Pietro Benatti in Nazionale Under 20,
Marco Malagoli in Nazionale Under
17 e Davide Gavioli, Fabio Errico e
Daniele Boakyè in Under 15. Nuove
selezioni stanno procedendo proprio
in questi mesi in vista dei Campionati
europei che si terranno a fine estate e
in casa Uvp non si nasconde un certo
ottimismo a riguardo. Ancora una
volta il lavoro svolto fuori e dentro al
campo da gioco è stato duro, l'annata
è stata pesante, la crisi economica si è
fatta fortemente sentire soprattutto in
uno sport in cui i materiali sono molto
costosi e sicuramente non tutto è andato come preventivato, tuttavia l'Uvp
ha sempre lavorato e sempre lavorerà
per la crescita del proprio vivaio e per
rendere le realtà mirandolese e modenese ancora una volta protagoniste
sullo scenario nazionale.
APNEA
Di successo in successo
Bellodi trionfa a San Pietroburgo
Grandi risultati per l’apnea agonistica italiana a San Pietroburgo.
E doppia soddisfazione per il commissario tecnico della Nazionale,
il concordiese Maurizio Bellodi,
docente di educazione fisica al Liceo “Pico” di Mirandola, per aver
conseguito dei podi prestigiosi presentando agli Open dei Campionati
Indoor di Apnea della Russia dei
giovani emergenti Azzurrini, ma
anche per aver battuto gli specialisti
russi, inventori della “monopinna”,
un attrezzo dalle grandi potenzialità
negli sport acquatici in termini di resa
in velocità ed in distanza, e che negli
anni ’80 aveva portato Mirandola ai
vertici nazionali ed internazionali del
pinnato e della velocità subacquea.
Per questa trasferta il Ct concordiese
aveva convocato i romani Alessia
Zecchini e Paolo Mori entrambi
usciti dal Progetto del Talento del
Settore Agonistico Subacqueo della
Fipsas, un progetto fortemente voluto
da Bellodi per individuare nuove
promesse in ambito nazionale. In
questo caso poi la scelta dei due atleti talentuosi aveva anche lo scopo
di promuovere e rilanciare questa
emergente disciplina sportiva.
Alessia Zecchini si è imposta
nelle due specialità indoor previste
di apnea dinamica, sulla distanza
massima raggiungibile, ottenendo il
1° posto nello stile rana-subacquea
con 129,30 metri. e nello stile monopinna con 189,30 metri.; a soli
19 anni la promettente atleta vanta
anche in mare delle performance di
tutto rilievo riuscendo a raggiungere
in apnea i 60 metri. di profondità.
Paolo Mori ha meritato un 2° posto
nello stile rana-subacquea con 131,50
metri. e un 7° posto nella monopinna
con 156,60 metri. nonostante fosse
Le atlete del pattinaggio della
Pico arrivano ai Campionati regionali
Fihp (Federazione Italiana Hockey
e Pattinaggio) per la specialità Solo
Dance, in programma al Palasport di
Mirandola il 19 e 20 maggio, dopo un
calendario ricco di impegni. L’ultima
manifestazione a cui hanno preso parte in ordine di tempo è stata la nuova
tappa dei Campionati regionali Uisp,
che ha visto una pioggia di qualificazioni ai Campionati italiani. Al PalJuri
di San Lazzaro di Savena, in provincia
di Bologna, a ottenere il pass per la
rassegna tricolore ben tre atlete della
società mirandolese. Doppio colpo
per Gloria Zucchini, nella categoria
Juniores Giovani, con un decimo posto nel Libero e un quindicesimo negli
Obbligatori, piazzamenti entrambi
validi per andare agli Italiani, così
come il doppio sedicesimo posto negli
Obbligatori, rispettivamente negli Juniores Giovani e negli Juniores Uisp,
per Martina Aldrighi e Debora Cornacchini. Da segnalare anche la prova
di Alessandra Palmieri, all'esordio in
una gara di difficoltà elevata.
1° GIUGNO
Torna la “Corri in piazza”:
traffico interrotto
In occasione della “Corri in Piazza” che si svolgerà venerdì 1° giugno, si verificheranno interruzioni
al traffico dalle 17, 30 alle 22,30 in:
via Circonvallazione Ovest (da via 5
Martiri a via Tabacchi), via Tabacchi,
piazza Costituente, via Cavallotti,
la sua prima esperienza con il nuovo
attrezzo.
Nei prossimi
giorni Maurizio Bellodi sarà in qualità
di docente ai corsi
nazionali di formazione per allenatori
federali di apnea che
si terranno alla Scuola dello Sport del
Coni, Centro di Preparazione Olimpica
dell’Acqua Acetosa
a Roma. Bellodi infine sarà impegnato
anche con i Campionati italiani indoor
di apnea previsti in
giugno a Lignano
Sabbiadoro. Dalla manifestazione
emergeranno i nominativi dei primi
probabili azzurri per
i Campionati europei
2012 che si svolgeranno in ottobre ad
Antalya in Turchia.
via Pico , piazza Conciliazione, via
Curtatone, piazza Marconi, piazza
Terracini. Il percorso andrà lasciato
libero dalle macchine in sosta, che
verranno rimosse forzatamente dalla
polizia municipale a partire dalle
ore 17,30.
n. 10 - maggio 2012 · 31
Tra gli obiettivi c’è il miglioramento della cultura alimentare
«Anche la Raganella per una vita sana»
Il progetto didattico Salus promuove corretti stili di comportamento
Prosegue l'approfondimento delle
iniziative rivolte alle scuole mirandolesi nell'ambito del progetto "Benessere in Comune". In questo numero
parlano gli operatori del Centro di
Educazione Ambientale dell'Unione
dei Comuni "La Raganella".
A chi si rivolge la vostra iniziativa?
«Il progetto didattico “In Salus...
percorsi per sani
stili di vita” del
Centro di Educazione Ambientale
“La Raganella” si
svolge per il secondo anno nelle
classi terze delle
Scuole Primarie
di Mirandola,
Quarantoli, Mortizzuolo e San
Martino Spino,
e nella classe
seconda I della
Scuola Secondaria di primo grado di Mirandola
(oltre alle altre
classi delle Scuole
Primarie e Secondarie dei Comuni
di Concordia , San
Possidonio, San
Prospero e Cavezzo)».
Quali obiettivi vi
siete posti?
«Tra gli obbiettivi che si
pone questo progetto, il principale
è quello di migliorare il concetto di
cultura alimentare: come fattore primario che concorre alla buona qualità
della vita e al rispetto dell’ambiente,
orientando i gusti e le scelte verso
un’alimentazione sana e sostenibile.
Si riflette, quindi, sull’origine e i
valori nutritivi di alcuni prodotti, in
particolare frutta e verdura, oppure
latte e formaggi, il loro ciclo produttivo, la storia. Si leggono storie
per pensare, si assaggiano cibi, si
visitano aziende e fattorie didattiche
dove si può sperimentare in prima
persona la produzione del formaggio
o del pane o dei biscotti, o la raccolta
di prodotti dell’orto».
Può indicare ai lettori tre sane
abitudini alimentari?
«Tre sane abitudini alimentari
valide per tutti sono:
1) mangiare tanta frutta e verdura di stagione che abbia fatto, se
possibile, poca strada per arrivare
alla nostra tavola; di stagione perché mantiene inalterate le proprietà
nutritive, poca strada perché è minore
l’inquinamento prodotto.
Non dimentichiamo che non è un
caso che la zucca zuccherina, la castagna energetica sono proprio adatte ai
primi freddi dell’autunno,...l’arancia
a prevenire i raffreddori dell’inverno,
il cocomero a dissetarci nella calura
estiva...
2) leggere sempre e con molta
attenzione le etichette dei prodotti
alimentari che si decide di acquistare...
3) orientare le proprie scelte alimentari verso i prodotti biologici, che
non contengono residui di sostanze
che possono essere nocive per la
salute, facendo un regalo, oltre che
a noi stessi,…alle rondini, alle rane,
alle coccinelle, ai nostri figli, alla
nostra terra…e a tutti gli animali a cui
derivano tanti problemi dall’utilizzo
di fitofarmaci».
MIRANDOLA
Il Benessere e la Salute
sono andati a convegno
Si è svolto lo scorso 12 maggio,
presso l’Auditorium del Castello di
Mirandola, un convegno dedicato
a: “Salute, benessere, alimentazione
e movimento”, grazie al contributo
di tanti professionisti, educatori e
formatori che, da circa un anno e
mezzo, insieme all’Amministrazione
comunale di Mirandola, gli Assessori
per la Promozione della Salute, Enrico Dotti e dei Servizi alla Persona,
Lara Cavicchioli, stanno lavorando
alla creazione del Progetto di comunità “Benessere in Comune”. Si
punta, in effetti, come già pubblicato
sui precedenti numeri dell’Indicatore
Mirandolese, a mettere in stretto contatto tra loro, da una parte, il mondo
della scuola (nella foto, l'intervento
di Stefania Bigi della Scuola ele-
mentare "Dante Alighieri"),
gli insegnanti, gli educatori,
dall’altra, tutti i soggetti portatori di iniziative, contributi
formativi ed educativi, aventi ad oggetto il tema della
prevenzione, della corretta e
sana educazione alimentare,
degli stili di vita buoni e
salutari, dell’attività motoria
e della pratica sportiva, che
interessano principalmente
i nostri ragazzi. Dopo un
anno intenso di lavoro, sono
stati presentati al pubblico
alcuni dei progetti educativi
svolti nelle nostre scuole
nel periodo 2011-2012, e
non solo: grazie infatti alla
partecipazione dell’Azienda
sanitaria di Modena, delle
associazioni Amo ed Avis
è stato possibile offrire ai
ragazzi, alle loro famiglie
e a tutti i cittadini intervenuti un convegno a 360° su
diverse aspetti riguardanti la prevenzione della salute senza trascurare
però gli aspetti più scientifici delle
problematiche trattate, affrontati in
modo friendly dall’intervento di relatori di alto spessore professionale.
All’iniziativa hanno partecipato,
inoltre, rappresentanti della Croce
Rossa Italiana, che hanno presentato
procedure semplici per manovre di
disostruzione delle via aeree in età
pediatrica di provata efficacia e,
per finire, medici e coordinatori di
Pronto Soccorso 118 Ausl Modena,
che hanno parlato dell’importanza
della rianimazione cardiopolmonare
e defibrillazione precoce.
Il rinfresco è stato offerto da Coldiretti Modena per una sana, corretta
e gustosa alimentazione.
LIBRI
100 anni di calcio a Mirandola
raccontati da Bombarda e Bruno
Sarà presentato martedì
29 maggio, alle
20,45 presso
la Sala Granda
del Comune di
Mirandola il
libro “Un secolo di calcio
a Mirandola”.
Il volume,
una delle novità editoriali
dell’anno in
ambito sportivo, racconta
100 anni dello
sport “principe” della nostra
città. Ideato
dal giornalista
mirandolese
Alberto Bombarda, coadiuvato dalla preziosa collaborazione
del collega Massimo Bruno, il libro,
che ha il patrocinio e il contributo del
Comune di Mirandola, è frutto di un
lavoro minuzioso di ricerca durato
quattro anni e conta ben 400 pagine a
colori, ricchissime di notizie, numeri, documenti e foto per la maggior
parte mai pubblicati.
Il tutto è nato grazie al ritrovamento da parte di Alberto Bombarda
di documenti inediti relativi alla
fondazione nel 1911 di una società di
calcio locale, il “Football Club Gio-
vanni Pico”,
squadra che
precedette la
nascita della
gloriosa Unione Sportiva
Mirandolese
datata 1920.
Nel libro vengono pertanto
raccontate le
evoluzioni di
ogni decennio
fino ai giorni
nostri, corredate da risultati e classifiche di ogni
campionato
giocato dalla
Mirandolese
dal 1920 in
avanti, con le
successioni di
tutti i propri consigli direttivi, le
curiosità e le tappe cronologiche dei
maggiori avvenimenti. Nell’opera
sono presenti i profili degli atleti più
rappresentativi del calcio locale di
ogni epoca e qualche cenno relativo
alla storia della società cittadina
“Folgore”, con foto associate dal
1974 in poi. Una vera “bibbia” del
calcio gialloblù, imperdibile per
tutti gli appassionati della gloriosa
Mirandolese. Il volume potrà essere
acquistato presso edicole e librerie
mirandolesi.