Tradotto da “Rapace” Le vecchie Its e la rivista "Nature"

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Tradotto da “Rapace” Le vecchie Its e la rivista "Nature"
Tradotto da “Rapace”
Le vecchie Its e la rivista "Nature"
Nature è la rivista scientifica statunitense più importante del
mondo, con ricercatori di alto rango nei suoi studi, che la posiziona
come fonte fidata dentro l'élite scientifica.
La rivista non aveva "mai" preso in considerazione e rilevato il
tema dei gruppi che si oppongono in maniera violenta
all'avanzamento scientifico e tecnologico, benché questo
cambiamento è arrivato quando sono entrate in scena le
Individualità tendenti al selvaggio(Its).
Le Its si sono trasformate in un tema dall’ampio dibattito di
scienziati non solo del Messico, bensì del mondo intero, in prima
istanza per il modus operandi terroristico molto collimante al
terrore che ha causato Freedom Club negli anni 80 e 90 negli Stati
Uniti. La minaccia del gruppo è avanzata in maniera sfuggente e ha
raggiunto una menzione internazionale, nonostante i loro errori
negli estesi comunicati, oltreché in alcune posizioni poco chiare.
Evidente esempio, la piccola nota uscita nella rivista in Luglio nella
sezione "Seven days. The news in brief." (“Sette giorni. Le notizie in
breve”). Che traduciamo qui:
Chimico assassinato
Un gruppo di "anarco- primitivisti" ha rivendicato l'assassinio di José
Jaime Barrera Moreno, un chimico dell'Università Nazionale
Autonoma del Messico (UNAM), che è morto accoltellato
nell'università della Città del Messico il 27 Giugno. In un comunicato
internet pubblicato il 29 giugno, un gruppo auto-denominato come
Individualisti Tendenti al Selvaggio (ITS), si è reso responsabile
dell'attacco.
Le ITS sono un’alleanza di gruppi eco-estremisti che nel 2011, hanno
affermato di aver sparato contro un altro scientifico dell’UNAM, il
biotecnologo Ernesto Méndez Salinas. Il gruppo ha attaccato
ripetutamente scienziati ed esperti in tecnologia, perché distruggono
la natura.
La nota non è molto intelligente dato che sembra che gli “analisti”
siano rimasti all’idea che le ITS del 2016 sono le stesse Its del 2011.
Primo perché, le ITS non sono un gruppo “anarchico” né tanto meno
“primitivista”, come afferma la nota (ORAMAI NON PIÙ). Secondo,
José Jaime Barrera Moreno, non è un chimico dell’UNAM, ma era un
impiegato, capo degli uffici della facoltà di chimica.
Questa piccola nota è solo l’ultima di quelle che ha pubblicato la
rivista Nature, rispetto alle Its, dato che il primo testo è datato il 22
Agosto 2011, nel quale , il fratello di Armando Herrera Corral (che è
stato ferito da un pacco-bomba insieme a uno dei suoi colleghi nel
Tec di Monterrey, Stato del Messico, l’8 Agosto del 2011), scrive un
piccolo articolo intitolato , “Stand up against the anti-technology
terrorists”, pubblicato nella sopra menzionata rivista. Il “fisico”riconosciuto mondialmente, Gerardo Herrera Corral, che lavora al
Gran Colisionador de Hadrones ("Grande Collisore di Adroni" Ndt.)
apparentemente nei giorni dell’attacco al Tec di Monterrey, e nelle
seguenti rivendicazioni da parte delle ITS, era realmente
terrorizzato, dato la chiamata alla polizia specializzata in esplosivi
il 9 agosto, perche come disse, nel suo ufficio dentro il Cinvestav
della Citt{ del Messico, aveva trovato un “pacco sospetto”. La
paranoia regnava nella sua mente, e negli altri scienziati. Quando la
polizia anti-esplosivi arriva all’ufficio, vede che il pacchetto è un
involucro con dei libri…
Cosicché il codardo e impaurito "fisico" scrive la seguente nota per
la menzionata rivista:
Ribellati contro i terroristi anti-tecnologia
Bombe artigianali sono state inviate contro “fisici” in Messico. I
colleghi di tutto il mondo devono garantire la sicurezza, esorta
Gerardo Herrera Corral.
Mio fratello più grande, Armando Herrera Corral, ha ricevuto
questo mese un tubo di dinamite da parte dei terroristi che si
oppongono agli studi scientifici. La bomba “fatta in casa”, era un
pacchetto dal volume di una scatola di scarpe, etichettato come un
premio "alla sua attenzione personale", e che è esploso, quando ha
tirato il nastro adesivo avvolto attorno a esso. Mio fratello,
direttore del polo tecnologico dell’Istituto Tecnologico di
Monterrey in Messico, era in piedi, e in quel momento ha subito
bruciature sulle gambe e un timpano perforato. Più gravemente
ferito per l’esplosione è stato il suo amico e collega Alejandro
Aceves López, che era nell’ufficio di mio fratello per una tazza di
caffè e per aprire il premio. Aceves López era seduto quando mio
fratello ha aperto il pacchetto, ricevendo l’impatto dell’esplosione
nel petto, e le schegge hanno perforato i suoi polmoni.
Entrambi gli scienziati si stanno riprendendo dalle lesioni, ma sono
stati molto fortunati nel sopravvivere. La bomba non ha funzionato
correttamente, è solo una parte del cilindro di dinamite di 20
centimetri si è incendiato. La polizia stima che se il pacchetto
esplosivo avesse funzionato come previsto, poteva abbattere parte
dell’edificio.
Il giorno seguente, ricevo ancora un pacchetto sospetto. La polizia
mi consiglia di non dare dettagli del pacchetto ritirato, perché
arrivato in maniera inusuale e di domenica. Ritirato dalla squadra
anti-bombe dopo la prova esplosiva, è dichiarato un falso allarme,
perché il pacchetto conteneva solo libri. La mia prima reazione fu di
abbandonare il paese. Ora, sono confuso su quello e come devo
rispondere. (AHAAHHA) [Risate del traduttore].
Come scientifico e accademico, perché è stato scelto mio fratello in
questa maniera?
Non lavora in un campo che normalmente si considera ad alto
rischio di attività terroriste, come gli studi medici sugli animali, per
esempio. Lavora in informatica, e Aceves López, è un esperto in
robotica. Sono un fisico di alto rendimento e coordino l’apporto
messicano agli studi usando il Grande Collisore di Adroni nel CERN,
nel laboratorio di fisica di particelle in Europa; ho lavorato in
questo campo per 15 anni.
Un gruppo anarchico estremista conosciuto come Individualità
Tendenti al Selvaggio (Its), ha rivendicato la responsabilità
dell’attacco a mio fratello. Questo è confermato da una nota
parzialmente bruciata, raccolta dalle autorità nel luogo della
bomba, firmata dalle Its, e con un messaggio che affermava: “ Se il
messaggio non sarà pubblicato dai giornali, faremo esplodere più
bombe. Degli studenti non ci importa”.
Nei propositi pubblicati su Internet, le Its esprimono una specifica e
particolare ostilità verso la nanotecnologia e gli informatici.
Affermano che la nanotecnologia condurr{ alla caduta dell’umanit{,
e predicono che il mondo sar{ dominato dall’auto-coscienza
dell’intelligenza artificiale tecnologica. Dicono che gli scienziati che
lavorano per l’avanzamento di questa tecnologia, stanno cercando
di spingersi per il controllo del “sistema” sulle persone. Il gruppo
esalta Theodore Kaczynski, l’Unabomber, la cui crociata contro la
tecnologia negli Stati Uniti nel 1978-95 ha ucciso tre persone,
lesionandone molte altre.
La retorica di questo gruppo è assurda, e sollecito i colleghi di tutto
il mondo a prendere sul serio le minacce cui sono esposti gli
studiosi. L’informazione redatta dalle autorit{ federali messicane e
l’Interpol la vincola alle azioni nei paesi come Spagna, Francia e
Cile. Nell’aprile di quest’anno, le Its hanno inviato una bomba che
non è esplosa- simile a quella per mio fratello- al capo della
Divisione di Ingegneria e Nanotecnologia dell’Universit{ Politecnico
di Valle del Messico a Tultitl|n. In maggio, l’universit{ in questione
riceve una seconda bomba, con un messaggio che diceva: “ Questo
non è uno scherzo: nel mese passato, abbiamo volto il nostro
obiettivo verso Oscar Camacho, oggi l’istituzione, domani, chiss{?
Fuoco alla nanotecnologia e quelli che lo appoggiano!”.
La comunità scientifica deve essere cosciente della capacità
distruttiva di tali organizzazioni. Gli istituti e i dipartimenti
d’investigazione in nanotecnologia, le imprese e le associazioni
professionali devono rinforzare i procedimenti di sicurezza,
specialmente per quello che riguarda la ricezione e l’accettazione di
pacchetti e lettere.
Mi piacerebbe essere cosciente di quello che esprimo perché credo
che il terrore non debba avere successo nella creazione della paura
e l'imposizione delle nostre abitudini che ci allontana dalla libertà
che godiamo. Mi piacerebbe che la polizia prendesse sul serio
questi eventi; si stanno trasformando in una vera minaccia per la
società. Voglio anche esprimere la mia solidarietà all'Istituto
Tecnologico di Monterrey- l'istituzione che mi ha offerto appoggio
finanziario per continuare i miei studi di pregrado (studi superiori
fino al titolo di grado Ndt.) e l’abilitazione accademica di livello
elevato.
Opporsi alla tecnologia non è un modo inaccettabile di pensare.
Potremmo discutere l’opportunità di un maggiore sviluppo tecnico
nella nostra società. Tuttavia, gruppi radicali come le Its
oltrepassano specificatamente un dettaglio cruciale: non è la
tecnologia, il problema, bensì come la usiamo. Dopo che Alfred
Nobel inventò la dinamite, si trasformò in un uomo ricco, perché
trovò il proprio tornaconto nel settore minerario, nella costruzione
e la demolizione nelle cave, ma dall'altra esistono persone che
possono decidere di mettere la dinamite in un tubo e dirigerla a
qualcuno con l'intenzione di ammazzarli.
Il fisico Gerardo Herrera Corral nel Centro di ricerca e Studi
Avanzati dell’Istituto Politecnico Nazionale del Messico di Citt{ del
Messico.
Dopo lo scritto del timorato tecnonerd, gli attacchi delle Its
continuano allo stesso modo, incluso l’assassinio con un proiettile
nella testa a un esperto in biotecnologia nella città di Cuernavaca,
Morelos, nel novembre del 2011, e rivendicato nel 2013.
Il secondo articolo che pubblica Nature, dove menziona le Its, tratta
dell'ondata di attacchi che hanno subito varie istituzioni nel mondo
durante quel periodo, e che ha messo in seri guai la comunità
scientifica.Oltre a ciò si è parlato di un inesistente "coalizione" di
gruppi contro la scienza, in specifico tra la FAI e le Its.
Anarchici attaccano la scienza
Gli estremisti armati colpiscono gli scienziati nucleari e della
nanotecnologia.
Leigh Phillips
28 maggio 2012
Un patto di gruppi eco-anarchici porta sempre più attacchi violenti
contro gli scienziati.
Un gruppo auto-denominato come Cellula Olga della Fronte
Rivoluzionario Internazionale della Federazione Anarchica
Informale ha rivendicato l'attacco armato non mortale contro un
dirigente d’ingegneria nucleare il 7 maggio a Genova, Italia. Lo
stesso gruppo ha inviato una lettera bomba a un gruppo
imprenditoriale pro-nucleare svizzero nel 2011; Ha cercato di
colpire con l’esplosivo il laboratorio di nanotecnologia IBM in
Svizzera nel 2010; e ha vincoli con un gruppo responsabile di
almeno quattro attacchi con bombe contro installazioni di
nanotecnologia in Messico. Le autorità di sicurezza dicono che
questi gruppi eco-anarchici stanno allacciando rapporti sempre più
forti.
L’11 maggio, la Cellula invia uno scritto di quattro pagine al
periodico italiano Corriere della Sera, nella quale si attribuisce la
responsabilità del tentato assassinio di Roberto Adinolfi, direttore
generale di Ansaldo Nucleare, filiale d’ingegneria nucleare del
gigante aerospaziale e difesa Finmeccanica. Considerata dalle
autorità come autentica, lo scritto è pieno di retorica antiscientifica. Il gruppo scrive che ha colpito Adinolfi perché lo
considera uno “stregone dell’atomo”. “ Adinolfi sa bene che è solo
una questione di tempo prima che una Fukushima europea uccida il
nostro continente”.
“La scienza nei secoli passati ci promise un'et{ di oro, ma ci spinge
verso l'autodistruzione e la schiavitù totale", continua la lettera.
"Con la nostra azione, gli restituiamo una piccola parte della
sofferenza che lei, uomo di scienza, sta rovesciando in questo
mondo." Il gruppo minaccia di portare a termine nuovi attacchi".
Il Ministero dell’Interno italiano ha rinforzato la sicurezza di
migliaia di possibili obiettivi politici, industriali e scientifici. Le
misure includono l'assegnazione di guardie del corpo a 550
persone.
La Cellula Olga, che prende il nome da un’anarchica greca
incarcerata, fa parte della Federazione Anarchica Informale, che
nell’aprile del 2011 si è aggiudicata la rivendicazione di un paccobomba che è esploso negli uffici del gruppo svizzero Swissnuclear a
Olten. Uno scritto scoperto tra i resti del pacco bomba, esigeva la
liberazione di tre individui che sono detenuti per aver pianificato
un attacco- lo stesso anno- contro il principale impianto di
nanotecnologia dell’IBM a Zurigo.
In una relazione della situazione pubblicata questo mese, il Servizio
Federale di Intelligenza svizzero, ha attribuito alla Federazione
l’attacco all’IBM.
La Federazione Anarchica Informale spiega che la tecnologia, e in
questo caso, la civilizzazione, è responsabile dei mali del mondo, e
che gli scienziati sono i servi del capitalismo. Afferma lo scritto: “
Finmeccanica significa bio e nanotecnologia. Finmeccanica è morte
e sofferenza,la nuova frontiera del capitalismo italiano”.
Prendendo l’impulso
La Cellula afferma che si sta unendo con gruppi eco-anarchici di
altri paesi, incluso il Messico, Cile, Grecia e Regno Unito. Il Messico
ha avuto attacchi simili: nell’agosto del 2011, un gruppo chiamato
Individualità Tendenti al Selvaggio, ha inviato un pacco bomba che
ha ferito due ricercatori di nanotecnologia dell’Istituto Tecnologico
di Monterrey. Uno ha ricevuto bruciature nelle gambe e un timpano
perforato, e l’altro ha avuto un polmone perforato dalle schegge (G.
Herrera Corral Nature 476,373; 2011). Secondo la polizia, il
pacchetto conteneva esplosivo sufficiente per fare cadere parte
dell’edificio, ma non è detonato interamente.
Agli inizi di quest’anno, lo stesso gruppo invia due pacchi-bomba
all’impianto di nanotecnologia dell’Universit{ Politecnica- Valle del
Messico. Uno è intercettato prima che qualcuno potesse essere
colpito, ma il secondo detona, e ferisce una guardia della sicurezza.
Non è chiaro quanto questo gruppo sia vincolato alla Federazione
Anarchica Informale, ma nei siti internet, i due gruppi offrono
“appoggio diretto” alle attivit{ dell’altro e parlano di una “fioritura”
del movimento organizzato eco-anarchico.
Conseguentemente ai pacchi-bomba messicani, l’Istituto Monterrey,
ha istallato metal detector, impiegando cani anti esplosivi, e ha dato
inizio a ispezioni di veicoli e pacchetti sospetti. Dopo che una
lettera-bomba diretta a una ricercatrice di nanotecnologia
dell’Universit{ Politecnica di Pachuca in Hidalgo, è esplosa nel
dicembre dell’anno passato, l’istituto ha istallato una recinzione
perimetrale con scanner nel campus che ha rafforzato le misure di
sicurezza.
La polizia italiana che investiga sul ferimento, si dice preoccupata
dell’aumento delle azioni violente dei gruppi anarchici in mezzo
alla crisi economica europea. Il 23 maggio, per esempio, membri
della Federazione Anarchica Informale, hanno attaccato dei
"segnali ferroviari" a Bristol, Regno Unito, che ha provocato gravi
ritardi al trasporto. Nel comunicato internet il gruppo afferma che
gli obiettivi sono stati scelti per fermare quelli che lavorano al
Ministero della Difesa, e le imprese di tecnologia nella difesa aerea,
incluso Raytheon e QinetiQ.
Anche la relazione svizzera ha segnalato avvertenze di "un
crescente grado di interconnessione internazionale tra
perpetranti." Il livello di rischio per gli scienziati dipende dal
campo di lavoro, dice Simón Johner, un portavoce del Servizio
Federale di Intelligenza Svizzero. "Non siamo capaci di dirgli come
comportarsi. Possiamo renderli solo coscienti dei pericoli. Dipende
dalle istituzioni, prendere azioni preventive". L'agenzia sta
lavorando con le forze di polizia, le imprese e le comunità di ricerca
per valutare e fare fronte alla minaccia.
"Queste persone non rappresentano l'opinione dominante. Tuttavia
sono ancora spaventato per questa violenza ", dice Michael
Hagmann, biochimico e capo delle comunicazioni corporative dei
Laboratori Federali di Scienza e Tecnologia di Materiali a Zurigo,
partner del settore pubblico dell’impianto di IBM che realizza
anche studi in nanotecnología.
“ Ad appena una settimana dopo il fallito attacco esplosivo, doveva
tenersi una grande conferenza sulla nanotecnologia ed eravamo
molto nervosi nel proseguire”, dice Hagmann. “ Pero siamo arrivati
alla conclusione che la discussione pubblica era molto più
importante e non volevamo spaventare le persone con 20 poliziotti
che ci difendevano. Sarebbe stato il messaggio sbagliato”.
Un anno dopo l’attacco al Tec di Monterrey, Nature pubblica il terzo
articolo dedicato esclusivamente alle attività delle Its, che
riprendiamo dalla pubblicazione editoriale Palabras Nocivas N° 2
marzo 2013:
Nanotecnologia: La resistenza armata
Nature valuta le conseguenze di una serie di attentati con bombe in
laboratori di Nanotecnologia in Messico - e si domanda, come il
paese si possa essere trasformato in un obiettivo degli ecoanarchici.
Pubblicato il 29 Agosto dell’anno 2012, corretto il 5 settembre 2012
Scritto da: Leigh Phillips
Il pacchetto del volume di una scatola di scarpe, era diretto ad
Armando Herrera Corral, che ha dichiarato che egli era il
destinatario del supposto premio, e che il pacchetto era avvolto in
una forma ufficiale insieme a dei timbri. Herrera, uno scienziato di
informatica dell'Istituto Tecnologico di Educazione Superiore di
Monterrey, a Città del Messico, scuote la scatola varie volte, e sente
che qualcosa di solido si muove all'interno. Che cosa poteva essere?
Era emozionato e un po' nervoso - tanto che cammina per il
corridoio fino all'ufficio di un collega, il ricercatore di robotica,
Alejandro Aceves López, e chiede ad Aceves di aprire il pacchetto
per lui. Aceves si appoggia sulla scrivania per scartare la scatola
chiusa.
Cosicché quando la bomba composta di un tubo di 20 centimetri
esplode, l’8 agosto 2011, Aceves riceve tutta la forza
dell'esplosione nel petto. Un pezzo di metallo perfora un polmone.
"Lui è in terapia intensiva e sta molto male." afferma il fratello di
Gerardo Herrera, fisico che lavora nel Centro di Investigazione e
Studi Avanzati (Cinvestav), dell'Istituto Politecnico Nazionale.
Armando Herrera Corral che si è trovato vicino quando esplode la
bomba, rimane con un timpano perforato e bruciature nelle gambe.
Il giorno dopo, un gruppo eco-anarchico che si fa chiamare
Individualità Tendente al Selvaggio (Its) rivendica e pubblica su
internet la responsabilit{ dell'attentato in un’invettiva contro la
nanotecnologia di 5.500 parole. La polizia trova una copia bruciata
del testo nei resti dell'esplosione. Gli attentatori affermano che
Herrera era il bersaglio degli attacchi per il ruolo di direttore del
Centro di Trasferimento Tecnologico, nell'Istituto Tecnologico di
Educazione Superiore di Monterrey, (comunemente conosciuto
come il Tec di Monterrey) "è una delle principali università che
puntato tutto per lo sviluppo della nanotecnologia."
Il testo parla della possibilità che un giorno l'ecosistema soffra per
il "nano-inquinamento", e determina che la tecnologia e la
civilizzazione nel suo insieme devono essere considerate come
responsabili di qualunque catastrofe ambientale.
Con un brivido, gli attentatori enumerano altri cinque ricercatori
nel Tec di Monterrey come presunti obiettivi, e di altre sei
università.
L'incidente aveva dei precedenti. Le Its avevano già rivendicato gli
attacchi con bomba in aprile e maggio del 2011. L'obiettivo era
Oscar Alberto Camacho Olguín, direttore di ingegneria di
nanotecnologia nell'Università Politecnica della Valle del Messico,
in Tultitlán. La prima bomba ferisce una guardia di sicurezza, e la
seconda viene identificata ed eliminata prima che qualcuno potesse
essere ferito. Nel dicembre passato, il gruppo attacca di nuovo questa volta nell'Università Politecnica di Pachuca, dove un
pacchetto che conteneva polvere da sparo, esplode nella mano di un
maestro, causandogli bruciature lievi (vedere grafico "Una litania di
lettere bomba"). Nessun altro paese in sviluppo ha subito attacchi
anti-tecnologia come il Messico.
Unendo le forze
Un anno dopo l'esplosione nel Tec di Monterrey, le ripercussioni si
sentono ancora. Armando Herrera Corral e Aceves López non
avevano parlato con Nature di quello che era successo. "È una cosa
molto sensibile, capisci?”.È tutto quello che Aceves dir{. Herrera ha
lasciato il suo lavoro come direttore del polo tecnologico
dell'università e ora è capo di studi di post-laurea. Altre università
messicane con programmi di ricerca in nanotecnologia hanno
evacuato i campus per allarmi bomba, e università di tutto il paese
hanno adottato rigide misure di sicurezza. Alcuni ricercatori sono
preoccupati per la propria sicurezza, alcuni sono furiosi per essere
dei bersagli. Tuttavia, tutti i ricercatori che parlarono con Nature, in
Messico insistono che gli attacchi non li dissuaderanno dalle
ricerche e che, sarà lo stesso per gli studenti che vengono ai
campus.
Fino ad ora, c'è stata poca delucidazione da dove sono arrivati gli
attacchi. Perché i gruppi radicali ambientalisti puntano alla
nanotecnologia? Questo campo affronta la stessa classe dell’ostilit{
militante che ha perseguito gli esperti di ricerca della
modificazione genetica e la sperimentazione sugli animali? E
perché il Messico? L’inchiesta di Nature suggerisce che le tendenze
generali si sono unite al precipitare della violenza. Durante l'ultimo
decennio, il Messico ha realizzato grandi investimenti in
nanotecnologia, in relazione con altri paesi in espansione, poiché
considera il campo come una strada verso lo sviluppo economico; i
gruppi verdi dominanti in tutto il mondo, sono sempre più
preoccupati per la nanotecnologia ed i rischi ambientali, e si è
generato un cambiamento verso le idee e le tattiche estreme tra gli
ambientalisti radicali critiche della tecnologia.
In Messico, si è stabilita una situazione generale di crescente
violenza e agitazione politica. Gli attacchi arrivano in un momento
cruciale. Quelli che studiano l’opinione pubblica, dicono che c’è il
rischio che il discorso pubblico sulla nanotecnologia, che ora, è
abbastanza moderato, può facilmente diventare più polarizzato.
Prima degli attentati, il movimento ecologista radicale nella
maggioranza si è limitato ad azioni non violente, e solo di
distruzione della proprietà, dice Richard Widick, sociologo
dell'Università della California, Santa Barbara. La crisi economica
mondiale, afferma, e la crescente percezione che la nanotecnologia
porterà un'imminente catastrofe ecologica potrebbe alimentare
nuovi attacchi. Persone che sono state fino a ora capaci di frenarsi,
si stanno radicalizzando "sempre di più “ afferma Widick. Stiamo
approfondendo l'era della proliferazione dell'estremismo. Vedo un
futuro di lotte ambientali segnate da violenza di ogni tipo.
Questa violenza lascia cicatrici. Per Gerardo Corral Herrera:
"Aceves ha ancora problemi e li avrà per il resto della sua vita. C'è
un pezzo di scheggia nel polmone che non possono tirare fuori, è
vicino al suo cuore”. Solo il dilettantismo dei terroristi, ha impedito
che l'attacco nel Tec di Monterrey avesse conseguenze più tragiche:
La polizia afferma che solo circa 8 centimetri della dinamite nel
tubo è esplosa. I terroristi hanno riempito il tubo ma il resto non ha
bruciato. Se tutta la dinamite avesse detonato, dice la polizia,
avrebbe potuto distruggere tutto l'edificio - così i feriti sarebbero
stati Herrera, Aceves e decine di ricercatori che lavorano vicino ad
essi.
Il Messico ha dato inizio a un investimento concertato per la
nanotecnologia nell'anno 2002, quando il governo ha identificato il
campo come un settore strategico per lo sviluppo. Decine d’istituti
pubblici e ricerca hanno firmato accordi con istituzioni straniere,
imprese e complessi militari, e molti hanno aperto corsi di postlaurea focalizzati alla ricerca in nanotecnologia. Insieme a altri
paesi dell’America Latina che hanno investito nel campo -in
particolare Brasile e Argentina - il Messico considera la
nanotecnologia come una strada verso una ricerca più potente e
una base industriale forte. “ È visto come una ricetta per la
transizione verso l'economia della conoscenza. È più un'opzione
che una necessità ", afferma Guillermo Foladori, antropologo
dell'Università Autonoma di Zacatecas in Messico e coordinatore di
un gruppo di accademici che studiano la crescita regionale del
campo. L'università più importante del Messico è il Tec di
Monterrey per la nanotecnologia afferma Foladori.
Tecnologia della reazione
Man mano che la nanotecnologia ha continuato a crescere in
America Latina, una violenta filosofia eco-anarchica ha messo radici
in alcuni gruppi radicali in Messico. I Servizi d’intelligenza
messicani credono che gli autori degli attentati dell'anno scorso
siano stati nella maggiore parte dei giovani ben educati: i
comunicati sono pieni di riferimenti a testi in lingua Inglese, ed è
improbabile che sia stato tradotto in spagnolo. I servizi
d’intelligenza affermano che i gruppi eco-anarchici esistono
approssimativamente da un decennio. Hanno iniziato con proteste
contro il sistema economico e politico del Messico mediante
collocazione di piccoli ordigni esplosivi che hanno distrutto dei
bancomat.
All’incirca nel 2008, alcuni gruppi incominciano ad adottare punti
di vista "anarco-primitivisti”. (A livello locale, li si chiama
primitivisti, dice Gerardo Herrera Corral.) Questa filosofia ha
ottenuto poca attenzione, ma negli ultimi anni, con l'aumento delle
relazioni sull'imminente disastro climatico mondiale, alcuni
attivisti ecologisti radicali, si sono uniti a essa. Abitante in
California, lo scrittore Derrick Jensen - i cui libri popolari diramano
una rete clandestina di cellule "Deep Green Resistance"-è una figura
molto influente rispetto a altri, in questo movimento senza leader, e
sostiene che la civiltà industriale è responsabile della distruzione
dell'ecosistema e deve essere smantellata.
Nei vari scritti, spesso i gruppi di anarco-primitivisti esprimono
una profonda ansiet{ sull’insieme di temi di ricerca avanzata,
inclusa l'ingegneria genetica, la clonazione, la biologia sintetica, la
geo- ingenieria e la neuroscienza. Ma è la nanotecnologia, il tema
comune per gli scenari da fine del mondo fantascientifico , che in
maniera più chiara simbolizza per essi il potere della scienza
moderna che è fuori controllo. "La nanotecnologia nella storia del
progresso antropocentrico è la scienza più avanzata, esistente fino
ad ora", ha scritto Its nel primo comunicato dell’aprile 2011.
La stessa rete anarchica "anti-civilizzazione" ha agito
violentemente in altri luoghi. Gli attacchi includono nel 2010 il
tentativo di colpire con esplosivo un laboratorio dell’IBM (simbolo
della nanotecnologia), vicino a Zurigo, Svizzera, e gli spari non letali
nel maggio di quest’anno (2012), contro Roberto Adinolfi, un
ingegnere nucleare che lavora per un conglomerato della filiale
italiana industriale Finmeccanica, attaccata per i suoi vincoli con la
nanotecnologia (vedere Nature485, 561; 2012).
In Messico, il clima sociale e politico esistente ha potuto aiutare a
infiammare l'animo, afferma Miguel Méndez Rossi, coordinatore del
Dipartimento di Nanotecnologia e Ingegneria Molecolare
dell'Università delle Américas Puebla, in Messico. Gli attentati - dice
- non possono che essere percepiti, fuori controllo, in quello che
descrive come un miscuglio pericoloso di povertà intellettuale e
brutta educazione, l'ignoranza generalizzata della scienza,
l'agitazione sociale in corso e un clima di violenza. In Luglio, la città
del Messico è stata partecipe di una delle più grandi proteste nella
storia del paese, su una supposta frode nelle elezioni presidenziali
di quest’anno.
Dal 2006, le guerre tra le bande di narcotrafficanti più importanti
ha lasciato sul terreno circa 55.000 morti. I Gruppi di diritti umani
hanno accusato le forze armate e la polizia di detenzioni illegali,
segrete e prolungate, torture, violazioni ed esecuzioni
extragiudiziali. "Credo che sia il giusto periodo per un'esplosione
sociale", afferma Méndez Rossi. In complesso, gli sviluppi realizzati
dalle università messicane, con la fiorente industria
nanotecnologica, continua a essere obiettivo della violenza. Nel
comunicato del maggio dell'anno scorso (2011) Its ha avvertito i
professori e gli studenti: "È meglio che camminiate con
circospezione dentro e fuori dell'università, che si avverta ogni
pacco sospetto nei saloni, edifici, parcheggi e campus, perché un
giorno di questi pagherete tutto quello che volete fare alla Terra
con questo tipo di tecnologie su nano-scala”.
La scalata della tensione
Il "boom dell'eco-anarchismo” - come lo descrive CNN México - ha
avuto conseguenze generalizzate. A causa degli attentati, i
funzionari nel Tec di Monterrey, che è stato il primo campus in
America Latina a offrire un programma di post-laurea in
nanotecnologia, hanno introdotto una serie di misure di sicurezza,
inclusi i cani anti esplosivi. Procedimenti simili sono stati attuati
nell'Università delle Américas Puebla, che è stata la sede del primo
laboratorio di nanotecnologia in Messico. "Eravamo molto
preoccupati di essere il prossimo obiettivo" afferma Méndez Rossi,
la cui ricerca abbraccia lo sviluppo di nano-materiali per la lotta
contro il cancro ed elementari prove di tossicologia in nanoparticolari.
Dopo i primi attacchi dell'anno scorso, si è percepito che le Its forse
avrebbero potuto attaccare altri campus fuori da Città del Messico.
Nel suo proponimento, dice, l'università ha formato un gruppo di
lavoro di professori, personale di sicurezza ed amministratori per
rispondere alle minacce. Il campus ha implementato controlli delle
automobili e una “politica” in cui i visitatori possano vedere i
professori solo per un appuntamento. Un visitatore ora, si
sottopone a un controllo identificativo di 15 minuti, ed è scortato al
suo incontro da due guardie di sicurezza. Méndez Rossi dice che
non ha ricevuto nessun visitante come risultato, e che nonostante,
le minacce “mi sento più sicuro“. (AAHAHAH VIGLIACCO NERD!)
[Risate ed insulti del traduttore].
Ci sono stati falsi allarmi, incluso uno nel campus del Tec di
Monterrey a Puebla nell’agosto passato. In totale, almeno dieci
scuole hanno ricevuto allarmi bomba, benché non sia chiaro se
sono state inviate da imitatori o dalle Its. Greenpeace México,
criticata dalle Its per avere una posizione soave nelle questioni
ambientali, ha ricevuto un ordigno incendiario dal gruppo il
novembre passato. Le Università di sette stati e la capitale hanno
implementato maggiori controlli di sicurezza, includendo ispezioni
nascoste di borse e prove di evacuazione, ma l'Associazione
Nazionale dell'Universit{ e l’Istituzione di Educazione Superiore
nota che solo un terzo delle scuole nel paese, hanno adottato
sufficienti misure.
L'aumento della sicurezza è stato oggetto di critica di alcuni settori.
In marzo, Hugo Aboites, specialista in educazione dell'Università
Autonoma Metropolitana di Xochimilco, ha detto a La Jornada
(leader dei giornali nazionali del paese) che le precauzioni di
sicurezza molto rigide potrebbero creare un ambiente di "paura"
istituzionalizzata. Il ruolo delle università, è "abilitare e diffondere
conoscenza, non riprodurre il controllo poliziesco della
popolazione." Méndez Rossi dice che le attività di ricerca non sono
state lasciate fuori corso. Nonostante gli attacchi, dice, il numero di
alunni matricolati in progetti di nanotecnologia in tutto il paese è
aumentato di 800 quest’anno, di fronte ai 500 nel 2011.A parte la
paura che alcune persone possono percepire sul tema, non ci
saranno molti cambiamenti nella comunità accademica.
L'investigazione della nano- scienza e di nanotecnologia non
cambierà. Sarebbe come perdere decenni di lavoro e milioni di
dollari in investimento ".
Alcuni ricercatori affermano che in Messico i gruppi più moderati
stanno ravvivando le paure circa la nanotecnologia. Uno di questi
organismi è il Gruppo di Azione su Erosione, Tecnologia e
Concentrazione (ETC, pronunciato eccetera), un piccolo ma
rumoroso gruppo senza fini di lucro con sede in Ottawa, Canada,
che è stato uno dei primi ad esporre inquietudini in larga misura,
circa la nanotecnologia. Etc ha integrato il dibattito internazionale.
Silvia Ribeiro, del Gruppo direttivo dell'America Latina, con sede a
Città del Messico, ha detto che l'organizzazione non ha vincoli con le
Its. Gli attentati furono un "malato sviluppo della nostra idea". " Di
questo tipo di attacchi- sta beneficiando l’avanzamento della
nanotecnologia”."La discussione è focalizzata su: Vuoi la
nanotecnologia o una bomba? " Etc vuole vedere una moratoria di
tutta la ricerca in nanotecnologia, afferma Ribeiro, autrice
principale di molte delle relazioni del gruppo che criticano la
ricerca in nanotecnologia e commercializzazione. Essa dice che non
ci sono stati sufficienti studi tossicologici sui nano- particolari di
ingegneria, e che nessun governo ha sviluppato un regime
normativo che dia un limite chiaro al rischio su scala nano-metrica.
Tuttavia, Etc provoca i ricercatori mediante l'emissione di avvisi di
carattere più speculativo.
Per esempio, si è circoscritto il concetto di "poltigia grigia" - autoreplicazione di nanorobot- che è stato pianificato nelle "basi" del
Libro della Creazione (Doubleday 1986), per la nanotecnologia
dell'ingegner Eric Drexler. Etc dice sulle tecnologie a nano- scala
che, la "minaccia futura probabile è che la fusione della materia
viva e non viva sarà in organismi e prodotti ibridi che non sono
facili da controllare e si comportano in forma imprevedibile."
Anche Ribeiro ha criticato la modificazione genetica e la
vaccinazione contro il virus del papilloma umano in articolo della
“colonna settimanale “nel periodico La Giornata. Méndez Rossi
afferma che Etc "promuove credenze, ma non si basano su fatti, e
abbiamo bisogno di un dibattito pubblico di fatti." Il sentimento è
condiviso da Beatriz Xoconostle Cázares, ricercatrice di
biotecnologia del Cinvestav che sta facendo esperimenti con
coltivazioni transgeniche resistenti alla siccità e gli insetti - e che ha
regolarmente dibattiti con Etc nei forum pubblici. Nel settembre
passato, Xoconostle arrivato a lavoro, ha trovato il laboratorio
incendiato. Un mese più tardi, i piromani ha attaccato il laboratorio
di un ricercatore vicino.
Dibattito aperto
Xoconostle non accusa ETC della responsabilità per questi atti, ma è
preoccupata che le affermazioni dell'organizzazione stanno
aiutando a diffondere le paure attorno alla tecnologia. “Si tratta di
piccoli gruppi, che sanno come comunicare, e questo è un gran
vantaggio, e tutto questo si sta trasformando in un gruppo di
persone che si oppongono in maniera più forte”. " Xoconostle teme
che i gruppi estremisti possano adottare queste opinioni e usarle
per promuovere i loro atti. Ribeiro nega che le relazioni di Etc non
sono basate sui fatti e dice che "non abbiamo niente a che vedere
con le Its, abbiamo condannato in maniera forte e pubblicamente la
loro violenza. Quelli che esercitano la violenza e quelli che
difendono la nanotecnologia senza basi - sono d'accordo
nell’ostacolare un vero dibattito pubblico e aperto sui fatti.Ora la
domanda è se la violenza si ripeta - o abbia una propagazione. Il
movimento di attivisti contro la nanotecnologia sembra aver
guadagnato molto impulso. Durante gli ultimi quattro anni, gruppi
di nano-critici hanno celebrato una Vertice annuale di attivisti
internazionali contro la nanotecnologia, dando l'ottobre passato il
benvenuto a 14 gruppi ambientali a livello mondiale e in difesa del
consumatore, compreso l'Ufficio Europeo di Ecosistema - una
federazione con sede a Bruxelles dei gruppi europei verdi, che
dicono di rappresentare un gruppo associato di 15 milioni di
persone. L'opposizione alla nanotecnologia ha il volto ostile fuori
del Messico.
Nel 2009 e il 2010, i manifestanti in Francia hanno chiuso il
dibattito pubblico sulla nanotecnologia a Grenoble, Rennes, Lyon e
Marsiglia. Pièceset Maind'Oeuvre (Partsand Labour), un gruppo con
sede a Grenoble, ha organizzato proteste nella città fuori da
Minatec, l'impresa francese leader in centri di ricerca in
nanotecnologia. Ma Bárbara Harthorn, direttrice del Centro per la
Nanotecnologia nella Società dell'Università della California, Santa
Barbara, dice che la maggioranza del dibattito circa la
nanotecnologia, fino a quella data, è stato moderato. Essa ha
tracciato 125 gruppi ecologisti di tutto il mondo, in uno studio che
ha quantificato la partecipazione nel dibattito di organizzazioni non
governative sulla nanotecnologia.Afferma inoltre che la
maggioranza dei gruppi, si limita a questioni di salute e sicurezza
ambientale, invece di parlare degli scenari più speculativi dipinti da
ETC. Allo stesso tempo, la pubblica opinione sul tema è
eccessivamente bassa, afferma Harthorn. Inoltre ha collaborato in
una meta-analisi di 22 studi realizzati negli Stati Uniti, Canada,
Europa e Giappone tra il 2002 e il 2009, e ha trovato che, in media,
più del 51% degli intervistati affermano che non sanno "niente di
niente" sulla nanotecnologia (T. Satterfield et a quello. Nature
nanotechnol. 4, 751-758 2009). C'è una gran quantità di persone
che è indecisa, e questo significa che l'opinione continua a essere
altamente malleabile", afferma Harthorn.
Le sue inchieste hanno dimostrato che non c'è evidenza che il
pubblico, in generale, ha la stessa avversione alla nanotecnologia,
rispetto all'ingegneria genetica. La nanotecnologia non è vista come
"giocare allo stesso modo con la natura”. Tuttavia, le reazioni di
ogni individuo, dipendono dal tipo di considerazione che si è dato
alla nanotecnologia: le applicazioni in energia pulita si accettano,
ma il suo utilizzo negli alimenti o l'idea trascendentale sul "nanomiglioramento" dei diritti umani provocano una reazione molto
negativa. Tutto questo significa che rimane ancora molto da
decidere per l'opinione pubblica, afferma Harthorn. Se il discorso
diventa delimitato da nozioni più speculative, l’opinione pubblica
moderata può perdersi. E lui crede che gli scienziati debbano creare
un miglior dibattito.La maggioranza dei ricercatori di
nanotecnologia riconosce legittimo che alcune aree del loro lavoro
espongano miglioramenti ambientali, di salute e di sicurezza. La
risposta più importante, dice Gerardo Herrera Corral, è che gli
scienziati devono comunicare con il pubblico per affrontare e
dissipare preoccupazioni. Herrera è l'unico "leader" messicano
coinvolto nel CERN, il laboratorio europeo di particelle fisiche,
vicino a Ginevra, Svizzera, e segnala come nel CERN trattano i timori
pubblici sull’uso del Grande Collisore di Adroni, che potrebbe
creare un buco nero che divorerebbe la Terra. “ Abbiamo creato un
comitato per trattare questa questione, e guardiamo davanti ai
pericoli reali. Ci sono articoli di riviste e noi rispondiamo a tutte le
mail che riceviamo dalle persone. Mi riferisco alle migliaia di mail
dei fisici di primo livello"."Questo è il lavoro che tutti dovrebbero
fare" afferma Herrera. "Perfino se si tratta di un lavoro superiore a
tutte le altre cose che dobbiamo fare. È parte del nostro lavoro ora”.
In Messico, gli allarmi bomba si stanno trasformando in parte del
lavoro. Il 31 maggio (2012) un falso allarme ha reso obbligatorio
l'evacuazione dell'Università di Xalapa. Lo stesso giorno, i servizi di
emergenza e le forze militari sono arrivati alla facoltà di ingegneria
dell'Università di Veracruz in Boca del Rio, dopo che un ordigno
sospetto è stato visto in loco. Era una valigetta dimenticata da un
professore. Per Xoconostle, la paura sta passando il segno. "Il fatto
è che sono un po' preoccupata. Sono terrorizzata tra queste persone
", la scienziata dalla voce soave dice: "Continuiamo nella lotta."
Il quarto articolo edito da Nature sulle Its, risale al 4 di ottobre
2013, scritto da C. Toumey e intitolato "Anti-nanotech violence".
Quest’articolo è possibile leggerlo solo se si ha un abbonamento
nella rivista, è per questo è impossibile tradurlo. Anche se sembra
che le Its hanno avuto accesso all’articolo, perché nell’ottavo
comunicato del 18 febbraio del 2014, hanno risposto a Toumey nel
seguente modo:
“La rivista “Nature” di divulgazione scientifica, ha pubblicato un
articolo(ottobre 2013) criticando il nostro terzo comunicato, quello
che abbiamo scritto dopo aver fatto scoppiare la carne dei
tecnonerds del Tec de Monterrey, nell’agosto del 2011. In
quest’articolo il “nano-antropologo” ” Chris Toumey (
dell’Universit{ della Carolina del Sud) fa un poverissimo tentativo
di “decifrare” la nostra principale motivazione sulla quale ci siamo
basati per attaccare gli esperti in nanotecnologia.
Nell’articolo, il signor Toumey dichiara che i nostri attacchi contro
la nanotecnologia, sono fondamentalmente basati sul presupposto
della “Grey Goo”. Ciò è una menzogna.
La Grey goo (poltiglia grigia Ndt.), è una teoria che iniziò a
diffondersi prima negli ambienti scientifici e poi ha catturato
l’attenzione del pubblico in generale. Il nanotecnologo Eric Dexler è
stato la prima persona a impiegare questo ter-mine nel suo libro
“Engines of creation” nell’anno 1986. Per il 2000, il coofondatore di
Sun Microsystems, Bill Joy, scrisse il famoso articolo “Perché il
futuro non ha bisogno di noi", (di cui facciamo menzione nel nostro
terzo comunicato), dove esponeva una visione apocalittica della
piaga grigia, l'articolo ha catturato l'attenzione di alcuni pseudocritici alla civiltà, come Jonh Zerzan, ecc.
Già nel 2004 (quando la nanotecnologia era più che una realtà) il
tema era tanto scandaloso che lo stesso Dexler dichiarò
pubblicamente che la” Grey goo” era solo un'idea illusoria, e che le
condizioni tecnologiche non erano adatte ( al momento ) affinché
una catastrofe, come quella che aveva predetto di anni addietro, si
verificasse.
Di fronte a questo le Its vogliono dichiarare quello che segue:
1. L’ipotetica minaccia della “Grey goo”, non è stata la principale
motivazione che ci ha spinto a cominciare l’attacco contro la
nanotecnologia in Messico.
2. Dalla pubblicazione del nostro terzo comunicato fino a ora,
alcune idee dei membri delle ITS sono CAMBIATE( come si
evidenzia dal sesto comunicato sino a questo) e una di questo è
tutto ciò che ha a che vedere con la presunta “piaga grigia”.
3. Ora si considera questa teoria come una semplice supposizione
catastrofica di una mente contorta affamata di fama pubblica
(Dexler).
Con questa dichiarazione non pretendiamo, minimamente, che i
tecnologi ci diano la loro accettazione accademica per respingere la
teoria della “Grey goo” ( perché, ovviamente, questo non succeder{
mai, mai accetteranno il terrorismo contro di loro).
Abbiamo fatto Attacchi Diretti per danneggiare tanto fisicamente
che psicologicamente, non solo agli esperti in nano-tecnologia, ma
anche gli studiosi in bio-tecnologia, fisica, neurologia, ingegneria
genetica, scienze della comunicazione, informatica, robotica, etc,
perché re-spingiamo la tecnologia e la civiltà, respingiamo la realtà
che stanno imponendo con Tutte le sue scienze avanzate,neghiamo
la vita che c'impone il sistema e che ci detta che dobbiamo
camminare come decerebrati, obbedendo ad ordini delle grandi
organizzazioni (industrie gigantesche che ti dicono che mangiare,
che non fare, che dire, come vestire, dove andare, etc.) e di gente
fuori dal nostro circolo di Affini.
Neghiamo categoricamente la sua artificialità, e ci aggrappiamo al
nostro passato di Guerrieri della Terra, ci aggrappiamo al nostro
più oscuro istinto di sopravvivenza, e benché sappiamo che siamo
esseri umani civilizzati, ci rivendichiamo come feroci Individualisti
astuti, in guerra Totale contro tutto quello che minaccia la nostra
natura e la Natura Selvaggia che rimane ancora.
(...)
Abbiamo scelto attaccare, fin da principio, la nanotecnologia perché
è una delle scienze che sta avendo una crescita significativa e che
per il futuro farà crescere esponenzialmente le economie mondiali
ed il suo potere SULLA Natura Selvaggia.
La nanotecnologia spinge a un’iper-tecnologizzazione ed una iperartificialità della realtà imposta, che di per sé è già troppo assurda
in modo che gli scienziati si ostinino a realizzarla in maniera molto
più miserabile e meccanica.
L'aveva detto già una volta Albert Einstein: "Tutti i nostri ipotetici
progressi tecnologici, sono come un'ascia nelle mani di un matto".
Toumey, nel suo articolo su “Nature”, ha anche detto che sappiamo
così poco sulla nanotecnologia e che è assurdo attaccarla
sapendone tanto poco.
I membri delle ITS non si mettono a discutere se essere esperti o no
in nano-tecnologia, quello che diciamo ad alta voce è che abbiamo
COMPRESO che questa scienza ( come altre) sono un pericolo per la
nostra Individualità e l'am-biente naturale in cui ci siamo evoluti
Riprendendo dall’inizio l'arrogante critica di Toumey, ITS ha
notato( come F.C. notò anni fa) che gli accademici, professori
universitari, ricercatori ed universitari non sono sempre tanto
intelligenti come dicono essere, perché se fosse stato così, Herrera
ed Aceves del Tec di Monterrey non sarebbero rimasti feriti
dall'esplosione di un pacchetto, (che si vedeva lontano miglia che
non era autentico ) la mattina del 8 Agosto di 2011; se fosse stato
così, il professore universitario dell'Università Politecnica di
Pachuca non avrebbe subito diverse ustioni dopo aver aperto un
pacchetto che non era diretto a lui, bensì ad una nanotecnologa, il
pomeriggio del 8 di Dicembre di 2011; se fosse stato così, l'esperto
esperto in biotecnologia Méndez Salini dell'Istituto di Biotecnologia,( I.B.T.) dell'UNAM, avrebbe notato che da settimane
qualcuno lo stava seguendo e i suoi passi non avrebbero ricevuto
quel proiettile che lo ha ucciso sul colpo, la notte del 8 novembre
2011.
Se tutti questi tecnonerds avessero avuto un po’ di cervello,
avrebbero saputo in anticipo che c'è gente che si oppone
radicalmente per il modo in cui ci stanno addomesticando,
mutando e mettendo fine alla vita e agli ambienti selvaggi, e non si
sarebbero affidati tanto delle loro routine quotidiane.
Insieme a questi tre esempi reali, potremmo enumerare altri
obiettivi ( come gli attacchi all'attivista Olivera di Greenpeace, ai
nanotecnologi Galem Ron-dero e Sergio A. Aquila (7), dell'UNAM,
nel 2011 e 2013) che sebbene, non furono feriti ,lasciarono molto
desiderare rispetto alla loro presunta intelligenza, essendo
professori universitari. Allo stesso modo, la decisione degli studiosi
di sicurezza statale, distrettuale e/o nazionale,di criminologia,
balistica, diritto, etc., che occultano i nostri attacchi, nemmeno è
degna di persone intelligenti con alti gradi accademici, perché
quelle persone sanno molto bene che finché nascondono sempre di
più i nostri Attacchi, noi Rivendicheremo nel giusto momento liste
di Atti, (come l'abbiamo fatto fino ad ora) per creare un maggiore
impatto e/o per evidenziare le bugie ed occultamenti delle autorità,
facendole vedere ridicolamente idiote.
Infine, con questo le ITS vogliono chiarire ancora una volta, che le
critiche flaccide di intelligenti accademici esperti, non ci fermano, i
loro più oscuri timori diventeranno realtà presto o tardi.
Come si può vedere in quest’analisi, è chiara che la minaccia delle
its nel 2011 ora ITS del 2016 avanza nel suo progetto. Da più di 5
anni è una minaccia in Messico, e non si ferma, anche se ricercata
dalla polizia. I membri di detto gruppo si sono nutriti dei loro
errori, si sono specializzati nel terrore, hanno accumulato
materiale, hanno creato reti, e la cosa più importante, si il gruppo si
è internazionalizzato, trasformandosi in una Mafia Eco-estremista.