una lounge sul mare
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una lounge sul mare
UNA LOUNGE SUL MARE Prua slanciata, forme curve, poppa imponente. Ecco perché questo TRE PONTI può permettersi di credersi un open. C’ è una bella differenza tra rinnovare e innovare. E innovare, al cantiere Mondomarine, sembra diventata la parola d’ordine. Eidos, il loro 57 metri con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio presentato all’ultimo Monaco Yacht Show, è una barca che colpisce prima di tutto per le linee esterne. Ha tre ponti, ma a vederlo dall’alto sembra quasi un open. «Merito delle sovrastrutture appoppate», spiega Enrico Gobbi di Team for Design, lo studio che ha curato exterior e interior design (architetto navale è invece Giuseppe Arrabito), «ma anche di dettagli come le forme curve e la prua dritta di tradizione velica, ma con una copertura bombata e aggressiva ereditata dall’automotive». Linee ardite. Imponente, quasi sfrontato, il pozzetto di Eidos, il nuovo Mondomarine di 57 metri, farà la gioia di tutti i voyeur da banchina. Soprattutto quando la piscina e le barre di led sotto la falchetta sono illuminate e l’area di poppa di questo yacht dalle linee sinuose e aggressive si mostra in tutta la sua maestosità. Una fisionomia assai ardita, dichiaratamente contemporanea, fortemente voluta dal cantiere, dall’armatore e da Enrico Gobbi che ne ha curato décor e interior design. 130 ARCHITECTURAL DIGEST • ITALIA 411_AD YACHT.indd 130-131 ARCHITECTURAL DIGEST • ITALIA 131 20/07/15 14:54 E sono proprio i dettagli, come gli elementi di finitura delle sovrastrutture di tutti i ponti, che ricordano delle grandi branchie, a caratterizzare Eidos. O l’imponente pinna che circonda il flybridge; o ancora le due feritoie a prua, proprio sopra le ancore, che sembrano due occhi o due narici, a seconda delle interpretazioni. In linea con le ultime tendenze del mercato, anche questo 57 metri ha finestrature importanti. Lunghe ve- il mare anche da seduti. Grazie a questo escamotage, la suite armatoriale, situata sul ponte principale, dispone nella parte giorno di un balconcino di quasi nove metri quadrati ricavato direttamente sul passavanti. Esternamente, Eidos è definito da una poppa imponente. Quella del lower deck è interamente occupata da un beach club, una vera a propria lounge con accesso interno al ponte principale. Quella del main deck invece SOVRASTRUTTURE APPOPPATE, DETTAGLI SINUOSI, PARTICOLARI MUTUATI DALL’AUTOMOTIVE E UN GRANDE PONTE DI PRUA FANNO DI QUESTO 57 METRI UNA BARCA AGGRESSIVA E FILANTE A DISPETTO DELLE DIMENSIONI. trate a tutta altezza, poggiate su superfici continue della sovrastruttura, conferiscono allo yacht un profilo pulito e lineare, tipico dei progetti di Enrico Gobbi. Gli interni sono minimalisti, ma caldi e accoglienti. «Non è stato facile pensare al décor di questa barca, perché quando l’abbiamo cominciata ancora non aveva un armatore e non c’erano direttive precise», ha spiegato Gobbi. «Abbiamo optato per una barca moderna, ma che non fosse asettica». Mobili e tessuti sono quasi interamente firmati Armani/Casa e tutti gli arredi sono giocati sui diversi toni del neutro, con tocchi di marrone qua e là per scaldare gli ambienti. Sono stati usati principalmente acero, wengé e pelle, anche se non mancano dettagli in onice e in cuoio. Tra le chicche di Eidos va senza dubbio citata la scelta di realizzare parte delle falchette in vetro, anziché in alluminio, per consentire di vedere 132 ARCHITECTURAL DIGEST • ITALIA 411_AD YACHT.indd 132-133 ha due divani nella parte centrale e una piscina rettangolare lunga cinque metri a filo con la falchetta, circondata da grandi prendisole ed equipaggiata con una cascata d’acqua e con effetti speciali di illuminazione. La poppa ideale per lasciare a bocca aperta i voyeur da banchina. FINE La bellezza della semplicità. Pagina precedente, in alto: il terrazzino della cabina armatoriale; in basso, l’ingresso. Usando pochi elementi e giocando con i colori, Enrico Gobbi è riuscito nell’intento di realizzare arredi minimal che fossero al contempo caldi e accoglienti. E grazie ad alcuni dettagli è riuscito a dare agli esterni forme slanciate difficili da trovare su un tre ponti. In alto: la prua. Forme semplici, colori neutri e materiali preziosi caratterizzano l’interior design di questa barca di Mondomarine. ARCHITECTURAL DIGEST • ITALIA 133 20/07/15 14:55