vincere la paura per mezzo dell`intimità con dio

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vincere la paura per mezzo dell`intimità con dio
Parola LA
della PAURA
Grazia - Palermo
VINCERE
PER MEZZO DELL’INTIMITÀ CON DIO
sito ufficiale Parola della Grazia Palermo - PdG Italia
http://www.paroladellagrazia.it/it
Date : 9 marzo 2014
Dio non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza, di amore e di disciplina (2Timoteo 1:7).
Dopo avere appreso in che modo Davide vinse le sue debolezze, oggi vediamo come vinse le paure.
Prima di parlare di lui, però, il pastore esamina alcuni elementi della vita di Gesù, che pure
sperimentò situazioni che Lo esponevano alla paura.
Nella Sua vita Gesù subì tremende opposizioni e dai Vangeli emerge come il Padre Gli parlava e Lo
confortava. Da essi risulta che con voce udibile Gli parlò solo tre volte: la prima in occasione del
battesimo, la seconda sul monte della trasfigurazione, la terza prima che morisse.
Quando Giovanni Battista Lo battezzò nelle acque del fiume Giordano tutti poterono udire la voce del
Padre proveniente dal cielo che diceva «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono
compiaciuto» (Matteo 3:17), dopo di che lo Spirito Lo portò nel deserto, dove sarebbe stato tentato
da satana e dove avrebbe vissuto uno dei Suoi momenti più difficili della Sua vita. Evidentemente
con quelle parole il Padre aveva voluto rassicurarLo del Suo amore e della Sua presenza, aveva
voluto rafforzare la Sua intimità con Lui e fortificarLo affinché potesse vincere le tentazioni e le prove
imminenti.
Attraverso la Sua presenza, infatti, il Padre ci trasmette la Sua gioia e con essa la forza per superare
le avversità, per cui, quando stiamo male ‘dentro’ abbiamo bisogno di andare a Lui e acquistare la
forza necessaria per far fronte alle situazioni di pericolo che il nemico cerca sempre di farci
incontrare nel cammino della vita e che hanno l’effetto di impaurirci e paralizzarci.
A questo punto il pastore fa riferimento alle profezie bibliche riguardanti gli ultimi tempi che
annunciano eventi così paurosi che metteranno a dura prova le fede dei credenti.
Nel Vangelo di Luca leggiamo come Gesù descrive il dramma del giudizio divino su Gerusalemme,
dovuto al fatto di avere rigettato il Messia, e l’attività demoniaca degli ultimi tempi.
Luca 21:20 «Ora, quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate che allora la sua
desolazione è vicina. 21 Allora, coloro che sono nella Giudea fuggano sui monti; e coloro che sono
in città se ne allontanino; e coloro che sono nei campi non entrino in essa. 22 Poiché questi sono
giorni di vendetta, affinché tutte le cose che sono scritte siano adempiute. 23 Guai alle donne incinte
e a quelle che allatteranno in quei giorni, perché vi sarà grande avversità nel paese e ira su questo
popolo. 24 Ed essi cadranno sotto il taglio della spada, e saranno condotti prigionieri fra tutte le
nazioni; e Gerusalemme sarà calpestata dai gentili, finché i tempi dei gentili siano compiuti». 25 «E vi
saranno dei segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli, nello
smarrimento al fragore del mare e dei flutti; 26 gli uomini verranno meno dalla paura e dall'attesa
delle cose che si abbatteranno sul mondo, perché le potenze dei cieli saranno scrollate. 27 Allora
vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nuvola con potenza e grande gloria. 28 Ora, quando
queste cose cominceranno ad accadere, guardate in alto e alzate le vostre teste, perché la vostra
redenzione è vicina».
In questa profezia sono da riconoscere due parti: la prima (vv. 20-24), che fa riferimento al giudizio
su Israele e alla distruzione di Gerusalemme, si è realizzata nel 70 d.C., circa quarant’ani dopo la
morte di Gesù, ed è immagine degli eventi che avverranno negli ultimi tempi; la seconda fa
riferimento all’attività demoniaca che si manifesterà nella fase finale della storia umana e che
produrrà angoscia, paura e smarrimento.
Nell’anno 70 d.C., dopo un lungo assedio iniziato nel 66, l’esercito romano guidato dal futuro
imperatore Tito Flavio Vespasiano conquistò Gerusalemme e il conflitto si concluse nel 73 con la
caduta di Masada, dove permaneva un residuo di resistenza.
A questo punto il pastore Lirio cita ciò che scrisse lo storico ebreo filoromano Giuseppe Flavio,
attendibile in quanto non cristiano, la cui narrazione conferma la realizzazione della profezia. Egli
sintetizza così l’avvenimento: “ La città [di Gerusalemme] venne abbattuta dalla rivoluzione, poi i
Romani abbatterono la rivoluzione, che era molto più forte delle sue mura; e di questa disgrazia si
potrebbe attribuirne la causa all'odio di chi si trovava al suo interno, ai Romani il merito di aver
ripristinato la giustizia. Ma ognuno può pensarla come crede, vedendo come accaddero i fatti
realmente”.
Durante l'assedio i Romani soffrirono per la mancanza di acqua, la cui fonte era lontana e di scarsa
qualità; lo stesso Tito venne colpito alla spalla sinistra da una pietra in modo così grave che ebbe
problemi al braccio sinistro per il resto della vita; alcuni soldati romani, depressi a causa del lungo
assedio, disertarono. Alla fine l'armata romana ebbe la meglio e s’impadronì di Gerusalemme. La
città e il suo tempio furono distrutti e ancor oggi gli Ebrei, nell'annuale festa ebraica della Tisha
BeAv, ricordano la distruzione del principale tempio ebraico, mentre l'HYPERLINK
"http://it.wikipedia.org/wiki/Arco_di_Tito" \o "Arco di Tito"arco di Tito fu eretto a Roma per celebrare
il trionfo del generale romano.
Nel Vangelo di Matteo si legge ciò che disse Gesù riguardo alla terribile tribolazione che ci sarà negli
ultimi tempi, la peggiore di tutta la storia umana.
Matteo 24:21 perché allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio del
mondo fino ad ora né mai più vi sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne si
salverebbe; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati.
La Chiesa di Cristo sarà esposta alla paura, anche gli uomini verranno meno per la paura (Luca
21:26). Chi ci proteggerà da essa?
Premesso che esiste una paura legittima e positiva che aiuta a scampare qualche pericolo
incombente, è da dire che esiste anche una paura patologica.
Il primo a sperimentarla fu Adamo dopo essere caduto nel peccato. La Scrittura dice che egli ebbe
paura e si nascose. Ma cos’era accaduto? Si era allontanato da Dio e dal Suo amore!
Anche Davide ebbe paura quando seppe che tremila uomini gli davano la caccia per ucciderlo, ma
come reagì? Nel pericolo non permise alla paura di schiacciarlo e salmeggiava, perché aveva una
fiducia incrollabile nel Signore. Nel Salmo 27 testimonia la sua fiducia in Dio.
27:1 [Salmo di Davide.] L'Eterno è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò? L'Eterno è la
roccaforte della mia vita; di chi avrò paura? 2 Quando i malvagi, miei nemici ed avversari, mi hanno
assalito per divorare la mia carne, essi stessi hanno vacillato e sono caduti. 3 Anche se si
accampasse un esercito contro di me, il mio cuore non avrebbe paura; anche se scoppiasse una
guerra contro di me, anche allora avrei fiducia. :4 Una cosa ho chiesto all'Eterno e quella cerco: di
dimorare nella casa dell'Eterno tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza dell'Eterno e
ammirare il suo tempio. 5 Perché nel giorno dell'avversità egli mi nasconderà nella sua tenda, mi
occulterà nel luogo segreto della sua dimora, mi leverà in alto sopra una roccia. 6 E ora il mio capo
s'innalzerà sui miei nemici che mi accerchiano, e offrirò nella sua dimora sacrifici con grida di
giubilo; canterò e celebrerò le lodi dell'Eterno. 7 O Eterno, ascolta la mia voce, quando grido a te;
abbi pietà di me e rispondimi. 8 Il mio cuore mi dice da parte tua: «Cercate la mia faccia». Cerco la
tua faccia, o Eterno.
Davide e Gesù vinsero entrambi la paura cercando la faccia di Dio, la comunione e l’intimità col
Padre.
Salmi 27:13 Oh, se non fossi stato certo di vedere la bontà dell'Eterno nella terra dei viventi! 14 Spera
fermamente nell'Eterno; sii forte, si rinfranchi il tuo cuore; spera fermamente nell'Eterno.
Davide era sicuro dell’amore di Dio e ci esorta a sperare in Lui e da Lui trarre forza.
Proverbi 29:25 La paura dell'uomo costituisce un laccio, ma chi confida nell'Eterno è al sicuro.
Questo versetto afferma che avere la rivelazione dell’amore incondizionato del Padre allontana la
paura dalla nostra vita.
Gesù era così sicuro dell’amore del Padre che poté affermare:
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa (Giovanni 3:35);
Poté dichiarare che tutto quello che diceva e che faceva si basava sull’amore del Padre.
Poiché il Padre ama il Figlio e gli mostra tutte le cose che egli fa; e gli mostrerà opere più grandi di
queste, affinché voi ne siate meravigliati (Giovanni 5:20).
Quando fu arrestato, i discepoli Lo abbandonarono e per paura di essere coinvolti nella
persecuzione fuggirono.
Marco 14:47 E uno dei presenti trasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise
un orecchio. 48 Allora Gesù, rispondendo, disse: «Siete venuti con spade e bastoni per catturarmi,
come se fossi un brigante? 49 Eppure, ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio ad insegnare, e voi
non mi avete preso; ma questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture!». 50 Allora i
discepoli, abbandonatolo, se ne fuggirono tutti.
Giovanni fu l’unico dei discepoli ad avere la piena rivelazione di essere amato da Dio e ai piedi della
croce, oltre alle donne: Maria, madre di Gesù, sua sorella e Maria di Magdala, c’era solo lui. In lui
l’amore di Dio prevalse sulla paura. Dov’erano finiti tutti gli altri? Erano fuggiti ... per paura!
Giovanni 19:25 Or presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di
Cleopa e Maria Maddalena. 26 Gesù allora, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli
amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!». 27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E
da quel momento il discepolo l'accolse in casa sua.
Viene evidenziato che il popolo pentecostale dovrebbe essere il più coraggioso, perché ripieno di
Spirito Santo
Romani 5:5 Or la speranza non confonde, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per
mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Romani 8:39 né altezze né profondità, né alcun'altra creatura potrà separarci dall'amore di Dio che è
in Cristo Gesù, nostro Signore.
La salvezza degli uomini è nata nel cuore di Dio, il quale ha tanto amato il mondo che, mentre
eravamo peccatori e Suoi nemici, ha dato il Suo umico Figlio a morire sulle croce al posto nostro.
Per riceverla è necessaria solo una cosa: credere in Lui, nel Suo amore, nella Sua grazia, nel Suo
perdono.
Giovanni 3:16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché
chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Romani 5:8 Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora
peccatori, Cristo è morto per noi.
Oggi il mondo è pieno di paure, anche molti credenti ne sono attanagliati. La paura allontana dalla
fiducia in Dio e abbassa la qualità della vita. Ogni età ha le sue paure, ma la cura di tutte è una sola:
l’intimità con Dio e il Suo amore perfetto che le caccia via! Preghiamo, affinché Dio accresca la
rivelazione del Suo amore incondizionato per noi, perché il livello della nostra paura dipende dal
livello della rivelazione che abbiamo del Suo amore, non possiamo riceverne più di quanto crediamo
di riceverne. La nostra fede è l’unica cosa che può limitarlo.
1Giovanni 4:16 E noi abbiamo conosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore, e chi
dimora nell'amore dimora in Dio e Dio in lui. 17 In questo l'amore è stato reso perfetto in noi (perché
abbiamo fiducia nel giorno del giudizio): che quale egli è, tali siamo anche noi in questo
mondo. 18 Nell'amore non c'è paura, anzi l'amore perfetto caccia via la paura, perché la paura ha a
che fare con la punizione, e chi ha paura non è perfetto nell'amore. 19 Noi lo amiamo, perché egli ci
ha amati per primo.
Redazione a cura di Caterina Di Miceli
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