Rassegna Stampa - Premio Capitani dell`Anno

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Rassegna Stampa - Premio Capitani dell`Anno
www.capitanidellanno.com
Capitani dell’Anno
Rassegna Stampa
Padova, Bologna, Firenze, Milano
(al 3 dicembre)
Organizzato da
Padova
Palazzo Liviano – Sala dei Giganti
21 novembre 2015
Organizzato da
Copia di 5fdd5a98e5b49079ef5c1edab50a6195
Padova economia
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015 IL MATTINO
17
» L’INIZIATIVA
Top 500, colmato il ritardo ante-crisi
IL FUTURO DELL’ECONOMIA
Giovedì la presentazione del rapporto al Papa Luciani: in media i fatturati 2014 sono cresciuti del 10% sul 2007
◗ PADOVA
A distanza di sette anni dall’avvio della crisi economica, nel
2014 le imprese padovane sono riuscite a colmare il gap sul
fronte dei ricavi. Pur in una situazione congiunturale che si
dimostra ancora incerta – come dimostra l’ultima congiunturale della Camera di commercio – si tratta di un dato
positivo che, come detto, è
rappresentato dalla crescita
del fatturato complessivo
2014 delle prime 500 aziende
padovane rispetto a quello registrato nel 2007. In media, infatti, i ricavi delle imprese padovane sono cresciuti del 10
per cento.
Il dato emerge dalla nuova
edizione di Top 500, il rapporto sulle principali imprese padovane curato dal dipartimento di Scienze economiche e
aziendali dell’Università di Padova e PricewaterhouseCoo-
pers (PwC) in collaborazione
con il mattino di Padova e
Confindustria Padova. Il supplemento di 48 pagine con fatturati 2014, utili, redditività
per azienda e per ciascun settore e relative classifiche sarà
presentato giovedì prossimo
alle 17 al Centro congressi Papa Luciani. Interverranno Pierangela Fiorani, direttore de il
mattino di Padova; Alessandra Mingozzi, PwC; Guglielmo Weber, direttore del Dipar-
timento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova. A illustrare le performance delle prime 500 imprese di Padova e provincia sarà Antonio Parbonetti, prorettore all’Organizzazione e processi gestionali e docente del
dipartimento Scienze Economiche e Aziendali. A seguire
Nicola Anzivino di PwC che interverrà su “Innovare per crescere: percorsi di sviluppo e
d’investimento per le aziende
del Nord Est”. Spazio poi alle
testimonianze dirette dei protagonisti raccolti in una tavola
rotonda che sarà animata da
Alessandro Banzato di Acciaierie Venete; Andrea Cipolloni
di PittaRosso; Nicola Meneghezzo di Thron; Chiara Rossetto di Molino Rossetto. In
chiusura le conclusioni del
presidente di Confindustria
Padova, Massimo Finco.
Venerdì 27 novembre il supplemento di 48 pagine sarà in
edicola allegato a il mattino di
Padova. Al suo interno, come
ricordato, le classifiche delle
aziende più importati per settore, interviste e approfondimenti sulle principali realtà
dell’economia padovana.
La partecipazione alla presentazione del rapporto in
programma giovedì prossimo
è libera fino a esaurimento posti (per registrarsi www.pwc.
com/it/top500-padova).
(m.mar.)
l’intervista: fernando zilio
«Padova hub dell’innovazione
Piano di rilancio da 80 milioni»
◗ PADOVA
Ottanta milioni per fare diventare Padova e la sua provincia
il territorio più innovativo del
Triveneto. «Insieme alla giunta e al consiglio della Camera
di commercio abbiamo deciso
di lanciare la sfida Padova 4.0»
spiega Fernando Zilio, presidente dell’ente di piazza Insurrezione. Mercoledì prossimo il
progetto vivrà una sorta di assemblea fondativa con il convegno su Mario Volpato (presidente della Camera di commercio di Padova dal 1969 al
1982, pioniere nel campo
dell’innovazione e dell’intermodalità) in occasione del
centenario della sua nascita.
«Quando cambia la stagione e
diventa più freddo bisogna capirlo e coprirsi di più, altrimenti ci si ammala».
Presidente Zilio, il sistema
Padova si sta ammalando?
«I segnali che arrivano dalla
nostra ultima congiunturale
danno conto di un andamento
altalenante anche quando il resto della regione cresce a ritmi
più sostenuti».
Serve una discontinuità rispetto al passato?
«Diciamo che è il momento
di progettare il futuro del nostro territorio grazie agli investimenti che Volpato ci ha lasciato. Questi possono oggi
consentire alla Camera di commercio di disporre di 60-80 milioni di euro che sarebbe un
delitto non reinvestire sul nostro territorio per trasformarlo
in un hub dell’innovazione, infrastrutturalmente all’avanguardia, puntando su tre o
quattro asset strategici ed abbandonando, definitivamente, logiche di distribuzione a
pioggia che hanno, negli anni
passati, contribuito al consenso ma di cui ben difficilmente
verrà conservata memoria».
Perché adesso?
«A fronte di una messa in discussione del ruolo delle Camere di commercio, la risposta non può essere l’arroccamento nel “particulare ”, ma
un’apertura verso nuove forme di aggregazione tra enti e,
dunque, di ottimizzazione delle risorse. Prima, forse, non ce
n’era bisogno perché bisognava partecipare ai vari Cda».
Quali sono gli asset attraverso i quali volete sostenere
questo piano?
«Puntiamo a vendere la sede della Camera di piazza Insurrezione: è bella ma costa
troppo mantenerla. Mi piacerebbe realizzarne una nuova
in fiera, vicino al futuro Centro
congressi. Lo proporrò al sindaco».
E sul fronte delle partecipazioni in vendita?
il convegno
Mercoledì l’incontro
su Mario Volpato
“Mario Volpato: un patrimonio su
cui investire per il nostro futuro”.
Se ne parlerà mercoledì 25
novembre (ore 9,30) al Centro
Conferenze “Alla Stanga”
di piazza Zanellato. La giornata
sarà introdotta dagli interventi di
Fernando Zilio e Gilberto Muraro;
seguirà la tavola rotonda,
moderata da Paolo Possamai, con
Massimo Bitonci, Giovanni Costa,
Fabrizio Dughiero, Ivanhoe Lo
Bello. Sarà premiato Enrico Salza.
«Siamo usciti da autostrada
Serenissima incassando 11 milioni di euro, presto incontrerò
il sindaco di Verona per parlare della nostra uscita dall’autostrada Brescia-Padova che dovrebbe portarci altri 11 milioni
in cassa. Poi abbandoneremo
il libro soci di Tecno Holding
Spa e da qui dovremmo incassare 50 milioni».
Come pensate di impiegare
queste risorse?
«Padova ha bisogno di un
nuovo rinascimento, è necessario che nuove imprese innovative si insedino alla Zip, dobbiamo credere nel Maap e
Due anni
per un progetto
condiviso
Non farò un mandato bis
in Camera di commercio
‘‘
nell’Interporto. Altre partite
sono già stata affrontate come
quella del Centro congressi. Insieme a giunta e consiglio ci
siamo posti un interrogativo:
procediamo con una gestione
ordinaria o diamo il via a un
piano di dismissioni per reinvestire sul territorio le risorse?
Insieme abbiamo deciso per
questa seconda opzione».
Reperite le risorse come
pensate di procedere?
«Padova 4.0 vuole essere un
modo per condividere con enti locali, categorie, imprese,
Università e Diocesi quattro
priorità per rilanciare il territorio. Insieme dobbiamo fissare
degli obiettivi».
Quale arco di tempo immagina per questo progetto?
«Dobbiamo guardare al
2050, ma nell’arco di due anni
e mezzo mi impegnerò per la
definizione del progetto e per
l’acquisizione delle risorse.
Poi toccherà ad altri».
Perché?
«A maggio del 2018 scadrà il
mio mandato alla guida della
Fernando Zilio, presidente della Camera di commercio
Camera di commercio e, lo dico fin d’ora, non mi candido
per un secondo mandato. Se
vogliamo proiettare la città in
una logica nuova bisogna essere coerenti. La Camera vuole
essere da stimolo al futuro della città, senza nessuna presunzione e senza voler passare davanti ad alcuno».
Che città si immagina?
«Vorrei che il Padovano diventasse l’area più innovativa
del Triveneto e con la percentuale più bassa di giovani che
vanno a lavorare all’estero.
Una città più aperta in grado
di sprovincializzarsi con un
campus dell’innovazione come quello di Barcellona. Un
territorio in grado di riportare
la produzione innovativa in zona industriale con una soft city
all’avanguardia nella sostenibilità ambientale e nei trasporti con wi-fi libero».
Progetto ambizioso...
«Ma fattibile se le istituzioni
tutte si parlano, condividono
un progetto e si impegnano
per raggiungerlo insieme.
Ognuno ha competenze diverse, vanno messe insieme. E la
Regione deve sostenere questo percorso».
Matteo Marian
IL CONTENZIOSO
CAPITANI DELL’ANNO
Lite tra fratelli sul marchio: c’è l’ok all’uso del cognome in Italia
Costa: «In Veneto più che altrove la ricerca e lo sviluppo premiano»
Ciak Roncato vince in Cassazione Premiati Stevanato e Green Box
◗ CAMPODARSEGO
Si è chiuso con la vittoria di
Carlo Roncato, patron di Ciak
Roncato, il lungo contenzioso
che ha visto i due figli del fondatore dell’omonimo baulificio di Campodarsego contrapposti per la proprietà del marchio Roncato. «La Cassazione,
con la sentenza del 25 settembre di quest’anno chiude una
vicenda iniziata ancora nel
2001 davanti il Tribunale di Milano per opera di RV Roncato»
ha detto Carlo Roncato, patron di Ciak Roncato. «Abbiamo vinto la causa e la decisio-
ne della Corte è valida per l’Italia: l’azienda di mio fratello
Giovanni ci ha citati in tribunale per l’uso del cognome come
marchio. Sono passati tanti anni, abbiamo percorso i tre gradi di giudizio e la giustizia ha riconosciuto il nostro diritto di
utilizzare il cognome di famiglia come marchio e di presentarci come i continuatori
dell’attività del fondatore per
tutti i prodotti da viaggio e per
il tempo libero».
La scintilla era scoppiata
quando i due fratelli, dopo un
periodo di collaborazione, avevano deciso di andare ognuno
per la sua strada. A quel punto,
RV Roncato, invocando alcune registrazioni depositate, ha
cercato di impedire al fratello
l’uso del cognome come marchio. «Ma la Cassazione» ha
concluso Carlo Roncato «ha riconosciuto che la registrazione di un marchio non impedisce di utilizzare lo stesso a chi
lo aveva già in uso. E questo è il
mio caso». E tuttavia se la vicenda per l’Italia è da ritenersi
conclusa, non lo è ancora in
Spagna e in Francia, dove il
contenzioso rimane ancora
aperto.
Riccardo Sandre
◗ PADOVA
«In Veneto più che altrove l’innovazione premia». A dirlo è il
professor Giovanni Costa, emerito di Strategia d’Impresa presso l’Università ieri ospite del
Premio Capitani che per la prima volta ha scelto la città del
Santo come tappa conclusiva.
Nel contesto dell’evento promosso da Schroders, Ethica Corporate Finance e lo studio legale
Lombardi Molinari Segni, sono
state nove (nella foto) le imprese di eccellenza venete premiate. E se la forza dell’imprenditoria della Marca era evidente, la
componente padovana è stata
ben rappresentata da Sergio Stevanato di Stevanato Goup e da
Severino Veggian della Green
Box di Piove di Sacco. «Dobbia-
mo alimentare la fiducia nella
possibilità di continuare a fare
impresa al meglio» ha dichiarato Massimo Finco, presidente
di Confindustria Padova. (r.s.)
Codice cliente: 10243887
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Corriere del Veneto Domenica 22 Novembre 2015
VE
Economia
Bpvi lancia la banca degli imprenditori
De Francisco: «Ci terremo i clienti»
Corporate e private gestiti insieme. E i prodotti per i soci saranno sostituiti da un club
«Ci terremo i nostri
clienti». Uno slogan che deve
diventare ordine di battaglia,
per Banca popolare di Vicenza.
Nell’inverno più difficile, in attesa della spa e dell’aumento di
capitale, mentre tutti mettono
piede in Veneto per tentare di
accaparrarsi i clienti della Vicenza (e di Veneto Banca) centrata dal siluro delle ispezioni
Bce e delle inchieste della Procura, a serrare i ranghi tocca a
Iacopo De Francisco, 47 anni,
vicedirettore vicario e responsabile della divisione mercati,
giunto a Vicenza dopo esser
stato responsabile commerciale di Popolare di Milano. Partendo dal non nascondere la
realtà: «È vero, c’è una banca
che si sta ristrutturando; e a
marzo avremo chiuso 150 filiali. Ovvio che ci sia attenzione a
nodi come il valore delle azioni. Ma nonostante tutto la banca c’è, sta sul mercato, non è distratta. Lo dimostrano le novità
su funzionalità e prodotti».
Veniamo alle prime.
«Una al mese, abbiamo introdotto, gratis, il prelievo bancomat senza tessera con una
App. A breve si potranno disporre pagamenti con un sms e
a fine anno si potrà interagire
con la banca senza carta».
VICENZA
E sui prodotti?
«Abbiamo un’offerta sui mutui casa tra le più convenienti.
Da inizio anno ne abbiamo fatti
per 775 milioni di euro. E sul risparmio abbiamo lanciato il
nostro deposito vincolato».
Rende il 2% lordo a un anno. Una soluzione da banca in
crisi di liquidità. Perché pagare così cara la raccolta?
«Perché oggi la banca deve
pagare quel tasso. Un beneficio, comunque, per il cliente. E
in questo territorio abbiamo il
fior fiore delle banche nazionali che stanno offrendo tassi importanti sulla raccolta, pur non
avendone bisogno. Se questa è
la competizione, vogliamo mostrare di esser competitivi. Su
raccolta e impieghi».
Perfino l’Ad del Banco Pier
Francesco Saviotti ha detto di
aver dovuto rispondere a Unicredit che tentava di portar
via i clienti migliori. E voi,
nella situazione in cui siete?
«Ci siamo. Non vogliamo
perdere i clienti migliori. Se arriva la concorrenza sulla media
impresa buona che ci schiaccia
sui tassi sotto l’1%, noi andiamo
sotto l’1%».
Gli impieghi sono stati fonti di molti problemi.
«La banca deve ristrutturare
Al vertice
Iacopo De
Francisco,
vicedirettore
vicario di Banca
popolare
di Vicenza:
è arrivato
da Bpm
il modo con cui fa credito. Che
non vuol dire ridurre le quantità. Con l’aumento di capitale
potremo erogare 15 miliardi di
credito. È nell’interesse di tutti
che la banca li dia e bene».
Quindi lei stai dicendo che
chi pensa di approfittarne...
«Troverà una banca che non
molla un metro. I nostri clienti
vogliamo tenerceli. Tutti».
Quanta raccolta avete perso dopo il blitz di settembre?
Veneto Banca ha ammesso
che quello di febbraio è costato all’inizio 1,5 miliardi.
«Qualche centinaio di milioni. Ci sono stati dieci giorni dif-
ficili, ma il profilo di raccolta è
stabile. Se alcuni clienti preoccupati ci hanno tolto disponibilità, altri, razionalmente, con
un aumento di capitale garantito, sono stati attratti da tassi
alti e ne hanno approfittato».
Qualche centinaio di milioni cosa vuol dire?
«Tra i 500 milioni e il miliardo».
E sul fronte commerciale
su cosa puntate?
«Nel primo trimestre 2016
chiuderemo la rivisitazione
della gestione del risparmio.Stiamo lavorando sui sistemi finanziari e di advisory
che la banca non ha e sistemando gli accordi commerciali
con le case-prodotto: resteremo una piattaforma aperta.
Eravamo indietro. A fine marzo
avremo una linea rivisitata di
gestioni patrimoniali, da cui
chissà perché la banca era uscita: non arrivavano a cento milioni su 7 miliardi di risparmio
gestito».
Pare puntarci molto.
«Sì, ci credo molto. Puntiamo nel 2016 a mettere insieme
corporate e private in 15 centri
affari sotto una divisione unica. Un’offerta così non c’è. Vogliamo diventare la banca dell’impresa e dell’imprenditore,

L’inchiesta
ci è costata
tra i 500
milioni e
il miliardo
di euro di
raccolta
Creiamo
novità e
prodotti
A marzo
le nuove
gestioni
patrimoniali
che gestisce insieme i prestiti
all’impresa e il patrimonio dell’imprenditore: 8-10 miliardi di
erogazioni in arco piano alle
imprese, portando il risparmio
gestito da 7 a 13 miliardi. La vera sfida per la Vicenza è fare un
salto quantico qui».
Il fatto è che tutte le banche
dicono di voler puntare sulla
gestioni dei patrimoni.
«Con una differenza importante, nel nostro caso: la Vicenza questi clienti li ha già, non
deve cercarli. Noi dobbiamo
sederci, riconoscere che c’è un
elefante nella stanza, la questione del capitale finanziato,
provare a gestirlo al meglio e
impegnarci a diventare una
banca eccellente sul nuovo
fronte».
E la trattativa sui finanziamenti per acquistare azioni a
che punto sta? Riuscirete a ridurre l’aumento di capitale?
«L’aumento difficilmente
sarà sotto il miliardo e mezzo,
anche perché vogliamo dotare
la banca della risorse per fare
cinque anni di grande crescita:
il territorio non ha bisogno di
una banca asfittica. Con i soci
finanziati vogliamo definire
piani di rientro costruiti per
non metterli in difficoltà: sono
clienti con cui vogliamo continuare a lavorare».
E con la spa i prodotti per i
soci che fine faranno?
«Molte aziende - dalla Esselunga all’American Express creano club che premiano i
clienti importanti e fedeli. Nel
nostro caso, ad esempio con
offerte vantaggiose ad esempio
sulle commissioni. La parte soci va riqualificata così. Ci stiamo lavorando».
Federico Nicoletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il premio Capitani dell’anno
Buoro: «Un nuovo manager
per spingere Nice all’estero»
E Stevanato avvia a febbraio
lo stabilimento in Brasile
Un nuovo manager, per allargare il ventaglio dei mercati esteri, nel caso di Nice. E uno
stabilimento in Brasile, la cui costruzione partirà
a febbraio nel caso di Stevanato. È anche l’occasione di fare il punto sulle migliori aziende venete il premio « Capitani dell’anno» di Schroders e
dello studio legale Lombardi Molinari Segni,
che ieri a Padova, alla Sala dei Giganti del Liviano, ha premiato 11 imprenditori. Che, nel caso di
Lauro Buoro, patròn della Nice, la società quotata trevigiana dell’automazione della casa, arriva
giusto il giorno dopo l’annuncio del nuovo amministratore delegato, Roberto Griffa. Il terzo
che si sussegue alla guida della società in tre anni, dopo le uscite di Luigi Paro e Mauro Sordini,
quest’ultimo giunto a Oderzo un anno e mezzo
fa e a cui stato riconosciuto una indennità di
centomila euro. Griffa è il manager argentino
che ha guidato lo sbarco di Nice in Brasile nel
2011. «È diventato per noi un mercato importante, in cui siamo raddoppiati come fatturato»,
spiega Buoro. Chiaro il tentativo di ripetere lo
stesso risultato su una scala più generale. «L’esigenza è di spingere la presenza sui mercati internazionali nei prossimi anni», sostiene Buoro.
Anche per compensare i problemi su mercati
esteri di riferimento per Nice, come la Francia:
«Un mercato che ha avuto grandi difficoltà - dice
il presidente di Nice - e che quest’anno dovrebbe
vedere un piccolo miglioramento».
E sempre intorno al Brasile si gioca lo sviluppo estero di un’altra società veneta, la padovana
Stevanato group, leader nei contenitori farmaceutici e nelle macchine per realizzarli. «Inizieremo la costruzione del sito di Belo Horizonte a
febbraio- dice il presidente Sergio Stevanato -. Si
parte con una struttura di ottomila metri quadrati, con le tecnologie più avanzate, e un investimento di 30 milioni di euro, in cui lavoreranno a regime 200 persone. Servirà a realizzare
contenitori in vetro per vecchi e nuovi clienti in
Sud America, permettendoci di aggiungere circa
altri 30 milioni di euro di ricavi».
PADOVA

Buoro
L’esigenza è
di spingere
la presenza
sui mercati
internazionali

Stevanato
Nel sito
di Belo
Horizonte
investiremo
30 milioni
di euro
Codice cliente: 10243887
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Corriere di Verona Domenica 22 Novembre 2015
VR
Economia
Bpvi lancia la banca degli imprenditori
De Francisco: «Ci terremo i clienti»
Corporate e private gestiti insieme. E i prodotti per i soci saranno sostituiti da un club
«Ci terremo i nostri
clienti». Uno slogan che deve
diventare ordine di battaglia,
per Banca popolare di Vicenza.
Nell’inverno più difficile, in attesa della spa e dell’aumento di
capitale, mentre tutti mettono
piede in Veneto per tentare di
accaparrarsi i clienti della Vicenza (e di Veneto Banca) centrata dal siluro delle ispezioni
Bce e delle inchieste della Procura, a serrare i ranghi tocca a
Iacopo De Francisco, 47 anni,
vicedirettore vicario e responsabile della divisione mercati,
giunto a Vicenza dopo esser
stato responsabile commerciale di Popolare di Milano. Partendo dal non nascondere la
realtà: «È vero, c’è una banca
che si sta ristrutturando; e a
marzo avremo chiuso 150 filiali. Ovvio che ci sia attenzione a
nodi come il valore delle azioni. Ma nonostante tutto la banca c’è, sta sul mercato, non è distratta. Lo dimostrano le novità
su funzionalità e prodotti».
Veniamo alle prime.
«Una al mese, abbiamo introdotto, gratis, il prelievo bancomat senza tessera con una
App. A breve si potranno disporre pagamenti con un sms e
a fine anno si potrà interagire
con la banca senza carta».
VICENZA
E sui prodotti?
«Abbiamo un’offerta sui mutui casa tra le più convenienti.
Da inizio anno ne abbiamo fatti
per 775 milioni di euro. E sul risparmio abbiamo lanciato il
nostro deposito vincolato».
Rende il 2% lordo a un anno. Una soluzione da banca in
crisi di liquidità. Perché pagare così cara la raccolta?
«Perché oggi la banca deve
pagare quel tasso. Un beneficio, comunque, per il cliente. E
in questo territorio abbiamo il
fior fiore delle banche nazionali che stanno offrendo tassi importanti sulla raccolta, pur non
avendone bisogno. Se questa è
la competizione, vogliamo mostrare di esser competitivi. Su
raccolta e impieghi».
Perfino l’Ad del Banco Pier
Francesco Saviotti ha detto di
aver dovuto rispondere a Unicredit che tentava di portar
via i clienti migliori. E voi,
nella situazione in cui siete?
«Ci siamo. Non vogliamo
perdere i clienti migliori. Se arriva la concorrenza sulla media
impresa buona che ci schiaccia
sui tassi sotto l’1%, noi andiamo
sotto l’1%».
Gli impieghi sono stati fonti di molti problemi.
«La banca deve ristrutturare
Al vertice
Iacopo De
Francisco,
vicedirettore
vicario di Banca
popolare
di Vicenza:
è arrivato
da Bpm
il modo con cui fa credito. Che
non vuol dire ridurre le quantità. Con l’aumento di capitale
potremo erogare 15 miliardi di
credito. È nell’interesse di tutti
che la banca li dia e bene».
Quindi lei stai dicendo che
chi pensa di approfittarne...
«Troverà una banca che non
molla un metro. I nostri clienti
vogliamo tenerceli. Tutti».
Quanta raccolta avete perso dopo il blitz di settembre?
Veneto Banca ha ammesso
che quello di febbraio è costato all’inizio 1,5 miliardi.
«Qualche centinaio di milioni. Ci sono stati dieci giorni dif-
ficili, ma il profilo di raccolta è
stabile. Se alcuni clienti preoccupati ci hanno tolto disponibilità, altri, razionalmente, con
un aumento di capitale garantito, sono stati attratti da tassi
alti e ne hanno approfittato».
Qualche centinaio di milioni cosa vuol dire?
«Tra i 500 milioni e il miliardo».
E sul fronte commerciale
su cosa puntate?
«Nel primo trimestre 2016
chiuderemo la rivisitazione
della gestione del risparmio.Stiamo lavorando sui sistemi finanziari e di advisory
che la banca non ha e sistemando gli accordi commerciali
con le case-prodotto: resteremo una piattaforma aperta.
Eravamo indietro. A fine marzo
avremo una linea rivisitata di
gestioni patrimoniali, da cui
chissà perché la banca era uscita: non arrivavano a cento milioni su 7 miliardi di risparmio
gestito».
Pare puntarci molto.
«Sì, ci credo molto. Puntiamo nel 2016 a mettere insieme
corporate e private in 15 centri
affari sotto una divisione unica. Un’offerta così non c’è. Vogliamo diventare la banca dell’impresa e dell’imprenditore,

L’inchiesta
ci è costata
tra i 500
milioni e
il miliardo
di euro di
raccolta
Creiamo
novità e
prodotti
A marzo
le nuove
gestioni
patrimoniali
che gestisce insieme i prestiti
all’impresa e il patrimonio dell’imprenditore: 8-10 miliardi di
erogazioni in arco piano alle
imprese, portando il risparmio
gestito da 7 a 13 miliardi. La vera sfida per la Vicenza è fare un
salto quantico qui».
Il fatto è che tutte le banche
dicono di voler puntare sulla
gestioni dei patrimoni.
«Con una differenza importante, nel nostro caso: la Vicenza questi clienti li ha già, non
deve cercarli. Noi dobbiamo
sederci, riconoscere che c’è un
elefante nella stanza, la questione del capitale finanziato,
provare a gestirlo al meglio e
impegnarci a diventare una
banca eccellente sul nuovo
fronte».
E la trattativa sui finanziamenti per acquistare azioni a
che punto sta? Riuscirete a ridurre l’aumento di capitale?
«L’aumento difficilmente
sarà sotto il miliardo e mezzo,
anche perché vogliamo dotare
la banca della risorse per fare
cinque anni di grande crescita:
il territorio non ha bisogno di
una banca asfittica. Con i soci
finanziati vogliamo definire
piani di rientro costruiti per
non metterli in difficoltà: sono
clienti con cui vogliamo continuare a lavorare».
E con la spa i prodotti per i
soci che fine faranno?
«Molte aziende - dalla Esselunga all’American Express creano club che premiano i
clienti importanti e fedeli. Nel
nostro caso, ad esempio con
offerte vantaggiose ad esempio
sulle commissioni. La parte soci va riqualificata così. Ci stiamo lavorando».
Federico Nicoletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il premio Capitani dell’anno
Buoro: «Un nuovo manager
per spingere Nice all’estero»
E Stevanato avvia a febbraio
lo stabilimento in Brasile
Un nuovo manager, per allargare il ventaglio dei mercati esteri, nel caso di Nice. E uno
stabilimento in Brasile, la cui costruzione partirà
a febbraio nel caso di Stevanato. È anche l’occasione di fare il punto sulle migliori aziende venete il premio « Capitani dell’anno» di Schroders e
dello studio legale Lombardi Molinari Segni,
che ieri a Padova, alla Sala dei Giganti del Liviano, ha premiato 11 imprenditori. Che, nel caso di
Lauro Buoro, patròn della Nice, la società quotata trevigiana dell’automazione della casa, arriva
giusto il giorno dopo l’annuncio del nuovo amministratore delegato, Roberto Griffa. Il terzo
che si sussegue alla guida della società in tre anni, dopo le uscite di Luigi Paro e Mauro Sordini,
quest’ultimo giunto a Oderzo un anno e mezzo
fa e a cui stato riconosciuto una indennità di
centomila euro. Griffa è il manager argentino
che ha guidato lo sbarco di Nice in Brasile nel
2011. «È diventato per noi un mercato importante, in cui siamo raddoppiati come fatturato»,
spiega Buoro. Chiaro il tentativo di ripetere lo
stesso risultato su una scala più generale. «L’esigenza è di spingere la presenza sui mercati internazionali nei prossimi anni», sostiene Buoro.
Anche per compensare i problemi su mercati
esteri di riferimento per Nice, come la Francia:
«Un mercato che ha avuto grandi difficoltà - dice
il presidente di Nice - e che quest’anno dovrebbe
vedere un piccolo miglioramento».
E sempre intorno al Brasile si gioca lo sviluppo estero di un’altra società veneta, la padovana
Stevanato group, leader nei contenitori farmaceutici e nelle macchine per realizzarli. «Inizieremo la costruzione del sito di Belo Horizonte a
febbraio- dice il presidente Sergio Stevanato -. Si
parte con una struttura di ottomila metri quadrati, con le tecnologie più avanzate, e un investimento di 30 milioni di euro, in cui lavoreranno a regime 200 persone. Servirà a realizzare
contenitori in vetro per vecchi e nuovi clienti in
Sud America, permettendoci di aggiungere circa
altri 30 milioni di euro di ricavi».
PADOVA

Buoro
L’esigenza è
di spingere
la presenza
sui mercati
internazionali

Stevanato
Nel sito
di Belo
Horizonte
investiremo
30 milioni
di euro
Copia di 5fdd5a98e5b49079ef5c1edab50a6195
Treviso
DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015 LA TRIBUNA
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Contarina, la mannaia sugli interinali
Perdono il posto 20 lavoratori a termine su 50. Raccolta differenziata: si farà un vertice sulle tariffe dei rifiuti in città
di Alessandro Zago
Rifiuti, è polemica sui costi della raccolta differenziata porta
a porta nel capoluogo ma anche sulle gestione del personale precario da parte di Contarina: se da una parte le opposizioni in consiglio comunale a
Treviso reclamano un faccia a
faccia sui costi dello smaltimento con la società di asporto rifiuti (che è braccio operativo del consorzio Priula), confronto che la società a più riprese finora ha però rinviato;
dall’altra alcuni lavoratori interinali occupati da Contarina
denunciano un trend lavorativo fatto di ferie pagate ma fisicamente non godute ma soprattutto il fatto che, in questi
giorni, alcuni di loro si stanno
trovando a casa dall’oggi al domani. Senza più lavoro. Sebbene da lunedì prossimo, al posto loro, arriveranno altri, nuovi lavoratori interinali...
Ma partiamo dai costi dello
smaltimento in città: i consiglieri comunali dell’opposizione a palazzo dei Trecento, dopo oltre un anno ormai dall’entrata in vigore della raccolta rifiuti porta a porta nel capoluogo, da mesi reclamano di vedere i conti del servizio, convinti
che sia sostanzialmente più caro rispetto ai tempi dei cassonetti e della TrevisoServizi. Ma
Contarina, oltre a non andare
in commissione pur sollecita-
Oggi la Greenway
viene “battezzata”
da cento runner
Oggi oltre cento runner
festeggeranno a modo proprio il
completamento della Greenway
del Sile. Capitanati da Valentino
Spigariol, in 70 partiranno dalla
“Torre del Caigo”, a Jesolo, per
coprire, correndo, i 55 chilometri
del tracciato che li porterà a
Treviso nel tardo pomeriggio.
Giunti nel centro di Musestre,
dopo aver già percorso circa 25
chilometri, troveranno ad
attenderli altrettanti runner che
si uniranno al gruppo per
completare in allegria la risalita
in direzione della Restera. I
partecipanti si serviranno di un
proprio recipiente per dissetarsi
ai punti di ristoro e non
disperderanno rifiuti.
Consegna dei cassonetti per la raccolta differenziata
Il direttore Rasera
«Spiegheremo
che nel capoluogo
non ci sono stati aumenti
Assumeremo 30 precari»
ta, non risponderebbe nemmeno agli inviti degli uffici comunali a mostrare i conti, ossia quanto costa ai trevigiani il
servizio.
Lo dicono soprattutto il leghista Mario Conte e il consigliere comunale ex grillino
Alessandro Gnocchi. «Dal Comune», dice Gnocchi, «mi è appena arrivata una risposta negativa alla mia richiesta, risalente a luglio, di conoscere il
costo della raccolta e della gestione dei rifiuti urbani del territorio del Comune di Treviso,
a consuntivo, relativo agli anni
2012, 2013, 2014 e, se disponibile, il costo preventivato per il
2015. Contarina non risponde,
per il 2014 e 2015, nonostante
gli innumerevoli solleciti del
Comune, è uno scandalo».
Alessandra Gazzola, assessore al bilancio di Ca’ Sugana, pe-
rò precisa: «La richiesta di portare in commissione Contarina è stata fatta in modo errato
dai consiglieri. Dovevano chiedere al comitato di bacino, di
cui faccio parte. Ciò non toglie
che, entro fine anno, il confronto ci sarà, lo chiederò io
ma non in commissione, sarà
più allargato».
E la conferma viene dallo
stesso direttore di Contarina,
Michele Rasera: «Nessun problema a confrontarci, figuriamoci. Ma abbiamo già dimostrato che le tariffe del Comune di Treviso sono nella media, non ci sono stati aumenti.
Torneremo a spiegarlo. Ricordo comunque che gestiamo la
raccolta in 50 Comuni, e quindi la fretta di alcuni consiglieri
comunali di Treviso è un po’
fuori luogo. Detto questo, figuriamoci se non vogliamo avere
un confronto con il capoluogo...». E per quanto riguarda la
protesta dei lavori interinali
che Contarina starebbe lasciando a casa? «Contarina»,
continua Rasera, «ha 670 dipendenti, di cui 50 interinali.
Abbiamo avviato le pratiche
per far sì che, entro la fine del
2015, almeno 30 su 50 vengano assunti in pianta stabile. I
restanti 20, che sono stati chiamati per coprire le malattie
lunghe dei nostri dipendenti,
purtroppo non possiamo assumerli».
©RIPRODUZIONERISERVATA
lo sfogo
«Dopo 23 mesi di lavoro
a casa dall’oggi al domani»
«Hai cinquant’anni, lavori pur
da precario da 23 mesi per la
stessa azienda senza mai andare in ferie, 23 mesi di lavoro
continuato quindi. Poi dall’oggi al domani ti arriva la doccia
gelata. Senza spiegazioni».
A parlare è Leonardo Favero, uno dei 50 lavoratori interinali di Contarina, che venerdì
ha perso il lavoro. E che dice:
«Contarina spa, azienda pubblica di raccolta, trasporto e
smaltimento rifiuti nel 70%
della provincia di Treviso, si
avvale di lavoratori somministrati da agenzie interinali, come me, che vengono impiegati per lunghissimi periodi senza diritto a ferie, permessi, malattie, altrimenti dopo di te ne
arriva un altro. Ma poi, come
nel mio caso, con 23 mesi di lavoro consecutivi senza una settimana di ferie, un giorno di
qua e un altro di la, di colpo ti
senti dire, 20 minuti prima della scadenza di uno dei 20 rinnovi contrattuali che ho subìto
in 23 mesi, “lei tra 20 minuti sarà disoccupato”. E come me ce
ne sono a decine, in questa situazione, in Contarina. Sfrutta-
Premiati i “capitani dell’anno”
Passione e legame con il territorio, riconoscimento a 5 imprenditori trevigiani
Premio “Capitani dell'Anno”
per un gruppo di imprenditori
veneti, fra i quali un nutrito
gruppo di trevigiani. Il premio
celebra la dedizione e la passione dei tanti imprenditori italiani con radici territoriali profonde. «Mentre gli indicatori segnalano una lenta e faticosa
uscita dalla recessione», - ha
detto Massimo Finco, presidente di Confindustria Padova, durante la cerimonia di con
segna - «dobbiamo alimentare
la fiducia nella possibilità di
continuare a fare impresa, rinnovarci, generare nuovi vantaggi competitivi sui mercati».
La cerimonia di consegna
del premio, ideato da Fabio
Raffaelli, in collaborazione con
Il gruppo dei premiati fra i quali cinque imprenditori trevigiani
Schroders Wealth Management, si svolta nella Sala dei Giganti del Liviano a Padova.
corteo con UN MEZZO AGRICOLO
I “capitani del Triveneto”
premiati sono stati Sergio Stevanato (Stevanato Group, Pa-
dova), Ennio De Rigo Piter (De
Rigo, Belluno), Roberto Favaretto (Rbm Salute, Treviso),
ti e poi lasciati a piedi in due e
due quattro senza scrupoli. anche se hai famiglia, figli, mutuo, affitto. “Non ce ne importa niente” dicono tra loro,
“prima i nostri conti, poi la tua
salute, i tuoi problemi o
quant’altro... E così ecco un
nuovo disoccupato, alla faccia
della crescita».
Uno sfogo amarissimo, e in
più con la beffa che, così almeno sostiene il lavoratore che
venerdì ha perso il posto, da
domani in Contarina entreranno in servizio altri lavoratori
interinali in sostituzione di
quelli a cui non è stato e non
verrà rinnovato il contratto,
come è capitato a Leonardo
Favero. Si vedrà, nei prossimi
giorni, come si evolve la situazione. Molto spinosa e imbarazzante. Anche perché, anche se grazie a fondi regionali,
mesi fa Contarina è riuscita a
dare lavoro, per pulizie straordinarie nei Comuni, capoluogo compreso, a decine di altri
lavoratori precari. E quindi, se
può, assume o comunque dà
lavoro.
(a.z.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Lauro Buoro (Nice Spa, Treviso), Katia Da Ros (Irinox, Treviso),
Riccardo
Donadon
(H-Farm, Treviso), Cesare Benedetti (Zeta Farmaceutici, Vicenza), Giovanni Pagotto (Arredoplast Group, Treviso), Severino Veggian (Green Box, Padova), Giuliana Fontanella (Istituto Regionale Ville Venete), Silvia Nicolis (Museo Nicolis dell'
Auto, Verona).
Insieme a loro, nella speciale categoria “Capitani della
Cultura” sono stati premiati
Giuliana Fontanella, presidente dell’Istituto Regionale Ville
Venete (Venezia); Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica (Verona).
Secondo i dati elaborati dal
Centro Studi Unioncamere Veneto, sono oltre 633mila le imprese attive nel Triveneto che
rappresentano complessivamente il 12,3% del totale italiano.
SOLUZIONE TEXA PER IL CONSORZIO AGRARIO
Protesta in piazza dei produttori di latte Trattori geolocalizzati contro i furti
Gli allevatori rischiano di chiudere: con il prezzo del latte così
basso - di fatto imposto dalle
multinazionali della distribuzione - il lavoro del produttore non
è più redditizio. È questo il motivo che ieri mattina ha portato in
piazza una quindicina di giovani produttori, che hanno sfilato
dalla stazione a piazza Duomo a
bordo di un trattore. Pochi ma
determinati e slegati dalle sigle
di categoria: «Anche loro hanno
speculato», dice uno dei giovani
produttori, Michele Durante,
«Noi difendiamo il nostro lavoro». I costi medi di produzione
si aggirano attorno ai 40 centesimi al litro ma i compensi riconosciuti sono scesi a 34.
(f.p.)
Un primo gruppo di produttori prima della partenza del corteo
Trattori e mezzi agricoli rubati,
una piaga che colpisce l’attività
di molte aziende, contro la quale la Marca è pronta a lanciare
una nuova soluzione tecnologica: si chiama Agrisafe ed è uno
speciale dispositivo di protezione contro il furto creato da
Texa, azienda di Monastier attiva nel settore della diagnosi e telediagnosi elettronica per veicoli, distribuito in esclusiva dal
Consorzio Agrario di Treviso e
Belluno. L’innovativa tecnologia è stata presentata in occasione di Party New Holland, l’evento che si svolge nella giornate di
ieri e oggi nella sede del Consorzio Agrario a Castagnole.
Una collaborazione tra due
realtà dello stesso territorio, nata per contrastare un fenomeno
che non sembra conoscere crisi. «I furti di mezzi agricoli sono
all’ordine del giorno», commenta Pietro Carniato, direttore del
Consorzio Agrario, «e interessano non solo trattori, ma anche
mietitrebbie e attrezzature.
Spesso vengono portati all’estero».
Agrisafe è una tecnologia di
ultima generazione, dotata di
un innovativo sistema di riconoscimento tramite badge del
guidatore, che blocca automaticamente l’avviamento del mezzo in caso di mancato riconoscimento. Nell’eventualità che il
veicolo venga comunque ruba-
to, entra in funzione la geolocalizzazione in tempo reale, ricevuta direttamente 24 ore su 24
dalla Centrale Operativa. Inoltre l’impianto è dotato di un
pulsante Sos, che chiama il soccorso in caso di malore.
«Il sistema che abbiamo messo a punto», spiega Andrea Algeri, direttore Telemobility di
Texa, «si basa sulla tecnologia
della nostra soluzione TMD,
una black box che consente di
conoscere la posizione esatta
del mezzo, il suo comportamento, il chilometraggio, la velocità.
Inoltre abbiamo implementato
altre soluzioni, come il riconoscimento del guidatore tramite
badge».
Copia di 5fdd5a98e5b49079ef5c1edab50a6195
e-mail: [email protected]
Belluno
CORRIERE DELLE ALPI DOMENICA 22 NOVEMBRE 2015
■ BELLUNOPiazzaMartiri,26/b
■ Centralino:Tel.0437/957.711
■ Fax: 0437/957.750
»
POLITICA OPERAZIONE TRASPARENZA
Premio “Capitani dell’Anno”
all’imprenditore Ennio De Rigo
◗ BELLUNO
La Camera dei deputati a Roma
Il premio “Capitani dell’anno” a Ennio De Rigo
«Troppi incentivi
per l’energia
li diminuiremo»
De Menech fa il punto a metà del mandato da parlamentare
e interviene sul tema “caldo” delle ultime settimane
Roger De Menech
po alla Provincia rischiano di
soffrire per la drastica riduzione dei finanziamenti statali.
Belluno, insieme alle altre Province italiane, rischia di trovarsi stretta tra la legge Delrio, che
assegna tra le funzioni fondamentali proprio quella sulla via-
■ Abbonamenti: 800.860.356
■ Pubblicità: 0437/942.967
a padova
di Valentina Voi
Il suo fiore all’occhiello è lo
sblocco dei fondi per i Comuni
di confine che hanno consentito, ad esempio, la costruzione
della seggiovia di Falcade. Il
suo cruccio, le elezioni regionali, una «sconfitta elettorale» che
gli è costata la carica di segretario regionale del Partito Democratico e un’auto distrutta (fortunatamente senza conseguenze sulla salute) durante uno dei
tanti viaggi.
Operazione trasparenza per
Roger De Menech, parlamentare del Partito Democratico. A
metà mandato ha deciso di
mettersi a nudo pubblicando
un corposo volume contenente
proposte di legge, interrogazioni parlamentari e risultati raggiunti. Tante le cose ancora in
agenda, a partire dalle infrastrutture necessarie in vista dei
mondiali di Cortina del 2021 e
la posizione del Governo sullo
scottante tema dell’energia.
«Per quanto riguarda le centraline, come anche per il caso
Terna, il nodo centrale è la pianificazione» spiega De Menech, «non ci può essere uno sviluppo selvaggio come quello
del settore idroelettrico, ci vuole una pianificazione. È questa
che manca nel Bellunese». La
Regione, dal canto suo, punta
ad una stretta sullo sfruttamento idroelettrico attraverso nuove procedure per il rilascio delle concessioni che andranno a
valutare fin dall’inizio gli aspetti di carattere ambientale. Lo
Stato potrebbe invece decidere
di agire sul sistema degli incentivi. «Sul tema dell’energia stiamo portando avanti una politica di calo dell’incentivazione»
spiega De Menech, «il sistema è
sovradimensionato».
Il bilancio di metà mandato è
l’occasione per guardare alle
sfide del futuro, una su tutte i
mondiali di Cortina 2021. «Sono l’occasione per rilanciare il
Veneto e l’Italia nel mondo»
continua il deputato, «Anas ha
preso coscienza del problema
viabilistico e si stanno studiando soluzioni per la zona di Acquabona, in particolare vasche
di contenimento per i detriti.
Bisogna usare questi mondiali
per interventi infrastrutturali
sul territorio».
Ma non c’è solo Acquabona.
Anche le strade bellunesi in ca-
15
bilità, e la difficoltà di gestire
un settore così delicato senza i
fondi necessari. «Il Governo deve avere il coraggio di prendere
in mano la situazione» continua il deputato, «è finita la fase
di ricognizione dei costi standard, ora servono trasferimenti
puntuali. La Provincia ha fatto
bene a sollecitare Roma».
«La legge Delrio» continua
De Menech, «è una legge ambiziosa e ha bisogno di un periodo di attuazione lungo». È invece entrata quasi a pieno regime
la macchina dei fondi per i Comuni di confine, già fondi Odi,
che lo scorso anno ha visto una
profonda trasformazione. Nel
comitato, presieduto proprio
da De Menech, entra per la prima volta la Provincia di Belluno. «Abbiamo sbloccato fondi
fermi da tempo» ricorda, «con i
quali abbiamo realizzato, ad
esempio, la nuova seggiovia di
Falcade».
La presidenza del Comitato
si affianca all’attività parlamentare dell’ex sindaco di Ponte
nelle Alpi. Come primo firmatario ha depositato sei disegni di
legge, tre interrogazioni a risposta scritta e 18 in commissione.
Numeri riportati nel volume
che è scaricabile on-line. Contiene anche le percentuali di
presenza in aula, l’86% a metà
mandato, e i compensi come
deputato, oltre 13 mila euro al
mese. Al netto delle uscite (tra
cui i contributi al Pd provinciale, regionale e nazionale, vitto e
alloggio, spese auto) il reddito
netto mensile è stato di 5.009
euro nel 2013, 5.050 nel 2014 e
4.850 nel 2015.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
◗ BELLUNO
Dopo le tappe di Milano, Firenze e Bologna, per la prima
volta è arrivato in Veneto il
premio «Capitani dell’Anno»
che, percorrendo la penisola,
celebra il coraggio, la dedizione e la passione dei tanti imprenditori italiani con radici
territoriali profonde, che ogni
giorno lottano in un contesto
di mercato sempre più competitivo, assicurando posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica.
Secondo i dati elaborati dal
Centro Studi Unioncamere
Veneto, sono oltre 633mila le
imprese attive nel Triveneto
che rappresentano complessivamente per il 12,3% del totale italiano, di cui oltre 439mila
unità (8,5% su Italia) nel Veneto, seguito dal Trentino Alto
Adige (101 mila, 2% su Italia) e
Friuli Venezia Giulia (93 mila,
1,8% su Italia). Un contributo
importante a questo tessuto
imprenditoriale è assicurato
dalle imprese femminili
(126mila, pari all’11% del totale nazionale) e giovanili (under 35) che, con 54mila unità,
contano per il 9,7% del totale
nazionale1.
La produzione industriale
della regione, in base all’analisi congiunturale sull’industria
manifatturiera realizzata da
Unioncamere Veneto, nel terzo trimestre 2015 ha registrato
un incremento dell’1,5% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. In par-
ticolare l’analisi della produzione industriale per tipologia
di bene evidenzia una crescita
più marcata per i beni di investimento (+2%) e quelli di consumo (+1,8%) rispetto alla variazione registrata dai beni intermedi (+1%).
La cerimonia di consegna
del premio, ideato da Fabio
Raffaelli, in collaborazione
con Schroders Wealth Management, Studio Legale Lombardi Molinari Segni ed Ethica
Corporate Finance, con il supporto di Borsa Italiana ed il patrocinio di Confindustria Padova, si è svolta ieri a Padova.
Il premio “Capitani del Triveneto 2015” è stato consegnato, tra gli altri, anche a Ennio
De Rigo Piter, presidente della
De Rigo, «punto di rifermento
dell’occhialeria e presente in
tutti i più importanti mercati
del mondo con i propri marchi Lozza, Police e Sting».
Gli altri premiati sono stati
Sergio Stevanato, di Stevanato
Group (Padova), Roberto Favaretto presidente di RBM Salute (Treviso), Lauro Buoro di
Nice SPA (Treviso), Katia Da
Ros di Irinox (Treviso), Riccardo Donadon di H-Farm (Treviso), Cesare Benedetti, presidente di Zeta Farmaceutici
(Vicenza), Giovanni Pagotto
di Arredoplast Group (Treviso), Severino Veggian di Green Box (Padova). Nella speciale categoria ‘Capitani della
Cultura’, sono state premiate
Giuliana Fontanella e Silvia
Nicolis.
Ferrovia, incontro con Piccoli
Il Comitato per l’Anello delle Dolomiti si è confrontato sui prossimi passi
◗ BELLUNO
Anello ferroviario delle Dolomiti. L’ipotesi di collegare Calalzo
con Dobbiaco in ferrovia (manca anche il collegamento da Primolano a Feltre) è uno dei temi
di grande discussione in queste
settimane in provincia e in Regione, nonostante le difficoltà
tecniche e soprattutto economiche che presenta. Ieri il consiglio direttivo del Comitato che
sostiene l’Anello delle Dolomiti
si è incontrato con il senatore
Giovanni Piccoli per conoscere
il suo parere sul collegamento
Venezia-Austria, di cui si sta ini-
ziando a parlare anche in Alto
Adige e in Trentino.
Nel corso dell'incontro, il Comitato ha presentato alcune soluzioni topografiche, anche sulla scorta di tesi di laurea sviluppate dell'Università di Padova.
«Il futuro collegamento Venezia – Austria dovrà avere, inizialmente, prevalentemente indirizzo turistico; ciò sinché non si
provvederà ad intervenire nella
tratta Longarone – Calalzo, 25
chilometri tortuosi e con parecchie gallerie. I nuovi percorsi si
prestano pure a migliorare il servizio di trasporto locale
nell’area cadorina», spiegano
dal Comitato.
Da parte sua Piccoli ha presentato alcuni dati sul trasporto
turistico che prevedono un raddoppio, a livello mondiale, nei
prossimi 15 anni.
«La capacità alberghiera della
nostra Provincia, attualmente
molto modesta e con standard
qualitativi bassi, è destinata a diventare del tutto insufficiente in
questa prospettiva» aggiunge il
Comitato.
Altro tema discusso è stato
quello di una possibile metropolitana di superficie tra Feltre e
Longarone, con collegamenti
con Montebelluna e Coneglia-
no, e in futuro con Cortina e le
Dolomiti. A questo proposito è
stato ripreso lo studio realizzato
qualche anno fa dalla Associazione Industriali. «Questa progressione di azioni rappresenterebbe un vantaggio per la nostra
rete alberghiera, che avrebbe il
tempo di adeguarsi alle nuove
esigenze, senza correre il rischio di essere fagocitata dalla
molto più efficiente rete alberghiera dell'Alto Adige. Contemporaneamente dovrebbe essere
migliorato il collegamento di Venezia con Belluno e con Calalzo,
integrato con trasporto su gomma per raggiungere le località
Il senatore Piccoli con il Comitato per l’Anello delle Dolomiti
più significative e sviluppare così un “percorso Venezia -Belluno- Dolomiti”, come soluzione
al nostro asfittico turismo provinciale».
Su questi temi il senatore Piccoli si è dimostrato interessato
ed ha convenuto che una solu-
zione per tappe è comunque
l'unica soluzione possibile. Ha
anche aggiunto che i fondi
Junker non sono facilmente ottenibili con questi progetti e
quindi è necessario valutare tutte le fonti finanziarie alternative.
10
ECONOMIA&FINANZA
“Capitani2015”
Premiatoanche
il berico Benedetti
il patrocinio di Confindustria Padova - il premio è stato consegnato nella Sala dei
Giganti del Palazzo Liviano.
Sono oltre 493 mila le imprese in Veneto - dati Unioncamere - vale a dire l’8,5% del
totale nazionale, e si sale a
633mila nel complessivo del
Triveneto. «Un contributo
importante a questo tessuto
imprenditoriale è assicurato
dalle imprese femminili - sono 126mila, l’11% del totale
nazionale - e giovanili “under
35” (54mila unità)»». La produzione industriale veneta
nel3° trimestre 2015 ha registrato come noto un incremento dell’1,5% rispetto al
settembre 2014. In crescita
più marcata i beni di investimento (+2%) e quelli di consumo (+1,8%) rispetto ai beni intermedi (+1%). Anche
l’occupazione evidenzia un
+1,7%, in linea con lo scorso
trimestre (+1,4%), grazie alle
grandi imprese (+6,9%).
LA CRISI HA FATTO DA SPARTIACQUE. «I protagonisti sto-
rici del modello veneto
nell’ultimo decennio - ha
spiegato il prof. Giovanni Costa, esperto di strategia
d’impresa - rientrano in due
tipologie. Quelli che a seguito della crisi hanno saputo capitalizzare l’esperienza adeguando la governance, la dimensione, il business model
alle sfide della competizione
globale. E quelli che non hanno saputo o voluto rigenerarsi. Stanno però emergendo
anche nuovi protagonisti qui
ben rappresentati, vivaci,
creativi e decisi a rinnovare il
sistema imprenditoriale del-
Ilveneto Baban resta
leaderdella “Piccola”
Ipremiati”CapitanidelTriveneto 2015”al Livianodi Padova
L’industrialeCesareBenedetti
la regione». «In Veneto - ha
dichiarato Massimo Finco,
presidente di Confindustria
Padova - si concentrano tante eccellenze produttive come quelle premiate, imprese
driver che hanno agito con
successo sull’innovazione».
IPREMIATI. Tra i “Capitani del
Triveneto 2015” spicca il vicentino Cesare Benedetti,
presidente della nota Zeta
Farmaceutici: la sua azienda
occupa complessivamente
244 dipendenti e nel 2014 ha
registrato un fatturato di 84
milioni, più che raddoppiato
negli ultimi 10 anni, ed «è
presente in più di una farmacia su due in Italia e all’estero, potendo vantare il primato mondiale come unica in
Europa ad avere certificazioni internazionali sui propri
prodotti cosmetici», recita la
motivazione. E per i “capitani di cultura” tra i premiati è
stata indicata anche la vicentina Giuliana Fontanella, presidente dell’Irvv-Istituto ville
venete, «attivo da 1979 nella
catalogazione, nel restauro e
nella valorizzazione delle ville del territorio veneto e friulano, anche con studi e ricerche», sottolinea il premio.
Premiati anche Sergio Stevanato (Stevanato Group, Padova), Ennio De Rigo Piter (De
Rigo, Belluno), Roberto Favaretto (Rbm Salute, Treviso);
Lauro Buoro (Nice spa, Treviso), Katia Da Ros (Irinox,
Treviso); Riccardo Donadon
(H-Farm, Treviso), Giovanni
Pagotto (Arredoplast Group,
Treviso), Severino Veggian
(Green Box, Padova), Silvia
Nicolis (Museo Nicolis, Verona). •
Il Consiglio centrale di Piccola industria (Confindustria
nazionale) ha confermato alla presidenza per il secondo
mandato l’industriale veneto
Alberto Baban, che resterà in
carica per il biennio
2015-2017, mantenendo di
diritto la carica di vicepresidente di Confindustria.
Baban - con cui si è complimentato tra gli altri il governatore veneto Luca Zaia - ha
ringraziato il Consiglio centrale per la fiducia rinnovata:
«Siamo cresciuti insieme in
questi primi due anni di mandato e abbiamo ancora molta
strada da fare insieme. Tutte
le economie sono in forte e radicale
trasformazione:
Lamediazione civile
Oggi alle 15.30 al Centro Congressi Confartigianato in via
Fermi 201 la Camera di commercio organizza il seminario «La mediazione civile e
commerciale a due anni dalla riforma». Sarà presentata
ai professionisti della mediazione (giudici, avvocati e commercialisti) «l’esperienza virtuosa di invio in mediazione
del Progetto Nausicaa del Tribunale di Firenze», e il ruolo
«Studenti,createcil’app
per le nostre 1500 imprese»
Il premio ”Luis Cogo” chiede
ainatividigitaliil modoper
unificareunmaredi piccoli
sitisushopping eservizi
per realizzazione dell’idea e
avrà un anno di tempo per
concretizzarla in partnership
con i promotori del Premio.
ILPORTALE. I partecipanti, ri-
Federico Murzio
Noi abbiamo un problema,
voi nativi digitali avete la soluzione. Sceglieremo la migliore e la finanzieremo. Le
parole del presidente provinciale di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca non sono esattamente queste, ma
sono quelle che rispecchiano
al meglio lo spirito della prima edizione del “Premio
Luis Cogo. Il terziario cresce
in rete” rivolto agli studenti
universitari di ogni ateneo e
facoltà. Spiega Rebecca: «I siti Ascom offrono una serie di
informazioni e servizi orientati ai consumatori e ai turisti, dallo shopping all’enogastronomia alla ricettività. I
candidati dovranno progettare una soluzione web, pratica
e intuitiva, che porti il visitatore a conoscere meglio le
1.500 imprese tra negozi,
pubblici esercizi, strutture turistiche e società di servizi già
presenti sui nostri portali».
Diffida dalle imitazioni: l’autentico formaggio Asiago DOP
si riconosce dal marchio “Asiago” sulla crosta.
Solo se è DOP è formaggio Asiago, prodotto con il latte fresco
del tuo territorio, prati e pascoli alpini e prealpini del Trentino
e del Veneto, secondo regole tramandate dalla tradizione
e protette da un rigoroso Disciplinare. Con la garanzia di severi
controlli in ogni fase produttiva per tutelare gusto, qualità
e sicurezza. L’ideale per chi vuole nutrirsi di sole certezze.
I PREMI IN PALIO. L’utilità è
FA_02326
formaggioasiago.it
«evitare lo “zapping” tra i diversi siti esistenti, perdere minor tempo possibile e migliorare l’esperienza di chi sceglie la nostra provincia per tu-
Laprof. PaolaSignori
rismo o per le spese. Agli studenti chiediamo un collegamento intelligente e veloce a
tutte le informazioni». Insomma, chi avesse ancora dei
dubbi, oggi può dire definitivamente addio alla guida turistica cartacea. Il Premio Luis
Cogo è intitolato alla memoria dell’imprenditore fondatore di Telemar scomparso
prematuramente nel 2014,
ed è promosso dalla stessa Telemar, dalla Fondazione studi universitari di Vicenza, dal
Polo scientifico didattico
dell’Università di Verona e
da Ascom. Il primo progetto
classificato si aggiudicherà
un premio di 3mila euro; un
assegno di 2mila andrà al secondo e mille euro saranno riservati al terzo. Non solo.
L’autore del progetto vincitore si aggiudicherà anche un
finanziamento di 5mila euro
l’obiettivo che ci siamo posti
è contribuire alla modernizzazione del nostro sistema
Paese anche attraverso una
crescita culturale delle nostre Pmi. Formazione e attenzione alla valorizzazione del
capitale umano sono le leve
per fare della ’fabbrica’ Italia
un leader europeo. Da parte
nostra c’è entusiasmo: insieme possiamo contribuire a
costruire un futuro migliore
da consegnare alle prossime
generazioni. Il nostro impegno parte dalla convinzione
che non rappresentiamo piccoli imprenditori, ma capitani coraggiosi che sfidano tante complessità per fare grandi imprese». •
CONVEGNOCCIAA. Oggial centro diviaFermi
CONFCOMMERCIO. Iniziativacon Fondazione,Università eTelemar
O È ASIAGO DOP
O È UN DOPPIONE.
CONSORZIO TUTELA FORMAGGIO ASIAGO
www.gruppofimauto.bmw.it
CONFINDUSTRIA. E vicepresidentenazionale
La sua Zeta Farmaceutici «è in una farmacia su due
Èl’unica conbrevettiinternazionalipercosmetici»
Podioanche perFontanelladell’Istitutovillevenete
Dopo Milano, Firenze e Bologna, per la prima volta è arrivato a Padova il premio “Capitani dell’Anno”, e porta sul
podio ben due vicentini. Il
premio è nato per celebrare
«il coraggio, la dedizione e la
passione - sottolinea una nota - di tanti imprenditori italiani con radici territoriali
profonde, che ogni giorno lottano in un contesto di mercato sempre più competitivo,
assicurando posti di lavoro e
sviluppando innovazione tecnologica». Ideato da Fabio
Raffaelli, in collaborazione
con Schroders Wealth Management, studio legale Lombardi Molinari Segni ed Ethica Corporate Finance, con il
supporto di Borsa Italiana e
Autogemelli
Telefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: [email protected]
PADOVA. Tappatrivenetadel premionazionale graziea Confindustria
PADOVA
Venerdì 27 Novembre 2015
GW15153
BMW Motorrad
GT18772
IL GIORNALE DI VICENZA
cordano da Ascom, dovranno registrarsi nel portale di
crowdsourcing ibridge.it per
accedere a qualsiasi informazione e dovranno presentare
le proprie idee, sempre on line sempre attraverso lo stesso sito, entro il 31 marzo. La
premiazione sarà il 29 aprile.
«Il concorso chiede agli studenti soluzioni alle quali non
abbiamo ancora pensato», osserva Paola Signori, docente
associato di Economia e gestione delle imprese nell’ateneo scaligero. Virtualmente
aperto a tutti gli universitari
del Paese «sono previste griglie di valutazione per premiare gli studenti del polo berico». Un’iniziativa che punta alla crescita del Vicentino
è il fil rouge del Premio che
unisce anche Enrico Cascioli
e Carlo Terrin. Il primo, “ad”
di Telemar, sottolinea che in
20 anni di attività «l’azienda
ha sempre cercato di reperire
le risorse sul territorio e su
questo restituire ricchezza».
Il secondo, direttore della
Fondazione studi universitari di Vicenza, è contento perché «ancora una volta l’università è vista come punto di
riferimento e al servizio del
territorio e della comunità
imprenditoriale». •
del mediatore stesso. I relatori sono la giudice Luciana
Breggia (Tribunale di Firenze) e l’avv. Marco Marinaro,
docente dell’Università di Napoli. Aprono i lavori l’avv. Fabio Mantovani presidente
dell’Ordine avvocati, il presidente Gaetano Campo della
Prima sezione civile del Tribunale di Vicenza e Marco
Poggi presidente dell’Ordine
dei commercialisti.
OTB. Esito rinnovato
Rosso, caccia
adaltritalenti
viaweb:nuova
piattaforma
BREGANZE
Otb, il gruppo di Renzo Rosso a cui fanno capo i marchi
Diesel, Maison Margiela,
Marni, Viktor&Rolf, e le
aziende Staff International e
Brave Kid, lancia il suo nuovo sito web “www.otb.net”,
«disegnato per essere altamente interattivo (su tutti i
supporti): presenta l’universo di Otb e delle sue aziende», con nuove sezioni come
Otb news, The group, Social
responsibility.
«Ma il vero polo d’attrazione per il traffico al nuovo sito
- sottolinea la nota - è la sua
piattaforma interattiva globale, dove candidati da ogni parte del mondo possono vedere
tutte le offerte di lavoro disponibili nel gruppo, in qualsiasi
paese, azienda, disciplina e livello organizzativo. Questa
piattaforma di recruitment è
parte integrante della strategia di Employer Branding
del gruppo che ha come obiettivo l’acquisizione di talenti
attraverso, ad esempio, la
creazione di partnership con
note istituzioni accademiche
internazionali».
«Il programma permette a
tutte le aziende del gruppo di
accedere a una serie di strumenti digitali condivisi per
supportare la loro crescita e
costruire il team manageriale del futuro». •
Economia 9
L'ARENA
Venerdì 27 Novembre 2015
CREDITO. L’istituto deve mettersiin sicurezza entro marzo altrimenti si rischia l’«azzeramento»
VenetoBanca, Bolla:
«Attuare ora ilpiano»
Laroad mapè obbligata:
trasformazioneinspa,bilancio
aumentocapitale,poi Borsa
Ilpresidente:non c’èalternativa
Antonio Quaglio
A Montebelluna - o a Vicenza - i giornali locali marchigiani non arrivano. Forse è
meglio così: gli 88mila soci di
Veneto Banca e i 117mila della Popolare di Vicenza, hanno ancora in portafoglio titoli azionari con un valore diverso da zero, in banche non
commissariate, né avviate alla «risoluzione»: com'è stato
- fra l'altro - per Banca Marche. Fra Macerata, Jesi, Pesaro e Fano 40mila soci privati
(fra cui quattro Fondazioni)
hanno invece «perso tutto»:
investimenti e «banca di territorio». Risparmiati - per
questo testo europeo del nuovo meccanismo di gestione
dei dissesti bancari nell'eurozona - soltanto i depositanti:
l'arma più letale del
«bail-in» è l'attacco ai conti
oltre i 100 mila euro per coprire le perdite
Ieri, il nuovo presidente di
Veneto Banca - l'imprendito-
L’incognitapiù
grandeperisoci:
qualesaràilprezzo
delleazioni
cheattualmente
valgono30,5euro
re veronese Pierluigi Bolla ha ritenuto di inviare una lettera perentoria ai soci, all’inizio dei «sei mesi più impegnativi nella storia della banca».
O l'assemblea straordinaria
del 19 dicembre vota la trasformazione in spa oppure profila Bolla. le stesse autorità creditizie che hanno commissariato e infine «risolto»
quattro banche regionali (fra
cui una Popolare, l'Etruria)
potranno fare lo stesso con la
Veneto. E quale sia la determinazione della nuova vigilanza della Bce, l'amministratore delegato Cristiano Carrus lo ha potuto verificare di
persona tre giorni fa a Milano, partecipando al faccia a
faccia a porte chiuse fra i top
manager delle maggiori banche italiane e Danièle Nouy,
che guida a Francoforte
l'Unione bancaria.
La Bce - ha confermato Carrus a Milano - ha assegnato a
Veneto Banca un obiettivo di
solidità patrimoniale leggermente superiore al 10% nel
2016. Questo traguardo sconta che la road map disegnata
a Montebelluna sia portata a
termine interamente nei tempi stabiliti: spa prima di Natale, bilancio 2015 approvato
entro metà febbraio, aumento di capitale da 1 miliardo garantito e gestito da Banca
Imi (Intesa Sanpaolo) entro
marzo con offerta di azioni
RICONOSCIMENTI. Cerimonia aPadova
PierluigiBolla
CristianoCarrus
sui mercati internazionali; e
infine approdo in Borsa a Pasqua.
Quale sarà il sacrificio chiesto ai soci che hanno nel cassetto a 30,5 euro di valore formale, ma invendibili? Quale
sarà il prezzo che la «nuova
Veneto Banca» chiederà a soci vecchi e nuovi per una ricapitalizzazione pressocché integrale?
Il pre-marketing a cura di
Imi potrà attutire solo di poco il tonfo. Ma - come ha scritto ieri Bolla - non c'è «piano
B».
Nel frattempo, la banca ha
collocato sul mercato un
bond da 200 milioni e sta
stringendo sulla vendita del
controllo di Banca Intermobiliare (si stima per poco più
di 280 milioni) al fine di alleggerire l'attivo di bilancio. •
ASilviaNicolis
Azziconfermato
ilpremio«Capitano alla presidenza
dellacultura 2015 » dellaFedercasse
A Silvia Nicolis è stato assegnato il titolo «Capitano della cultura», conquistato grazie all’attività alla guida del
Museo Nicolis di Villafranca,
definito «spettacolare e modernissimo contenitore fortemente voluto dall’industriale
Luciano Nicolis per raccontare, in modo originale e dinamico, cultura e idee».
Il riconoscimento è stato
consegnato
a
Padova,
nell’ambito del Premio Capitani dell’Anno 2015, ideato
da Fabio Raffaelli, in collaborazione con Schroders Wealth Management, Studio Legale Lombardi Molinari Segni ed Ethica Corporate Finance, con il supporto di Borsa Italiana e il patrocinio di
Confindustria Padova.
L’iniziativa è nata per riconoscere idee, coraggio e determinazione del percorso di
tanti imprenditori veneti
I «Capitani del Triveneto
2015» sono stati i trevigiani
Alessandro Azzi, bresciano, è
stato confermato alla Presidenza di Federcasse, l’Associazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e
delle Casse Rurali italiane)
per il triennio 2015 - 2018.
L’elezione
è
avvenuta
all’unanimità, ieri mattina,
nel corso della prima riunione del Consiglio nazionale
della Federazione riunito a
Roma. Nella stessa riunione
sono stati eletti vicepresidenti Augusto dell’Erba (Vicario) e Diego Schelfi e i componenti del Comitato Esecutivo, tra i quali c’è Ilario Novella, presidente della Federazione delle Bcc del Veneto.
Azzi presidente di Federcasse dal 1991, nell’intervento
con il quale ha proposto al
Consiglio Nazionale il percorso programmatico della sua
Presidenza, ha esordito ringraziando il Consiglio per la
fiducia accordata, specificando le ragioni per le quali ha
SilviaNicolis
Riccardo
Donadon,
H-Farm; Lauro Buoro, Nice;
Giovanni Pagotto, Arredo
Plast; Kata De Ros, Irinox e
Roberto Favaretto, Rbm Salute; il vicentino Cesare Benedetti con Zeta Farmaceutici
Group, i padovani Sergio Stevanato, Stevanato Group, e
Severino Veggian, Green
Box, ed Ennio De Rigo con
De Rigo di Belluno.
Nella categoria «Capitani
della cultura», oltre a Nicolis, il riconoscimento è stato
assegnato a Giuliana Fontanella dell’Istituto Regionale
Ville Venete. • F.L.
© RIPRODUZIONERISERVATA
CONVEGNO
LOSTUDIO GAZZANI
CELEBRAI 60 ANNIDI
ATTIVITÀ DI CONSULENZA
Oggi alle 17.45 nella sala
convegni Abbazia di San
Zeno in piazza San Zeno 2
lo Studio Gazzani organizza un appuntamento per
festeggiare i primi 60 anni
dalla fondazione dello studio. Un momento per fare
il punto della lunga esperienza professionale alla luce anche delle nuove sfide
della rivoluzione dell’economia 4.0. E per lanciare
nuovi progetti.
CONSUMATORI
COVEGNOSU MONETA
ELETTRONICA E VANTAGGI
PERGLIUTENTI
«Moneta elettronica. Stima dei vantaggi per imprese professionisti e cittadini» è il titolo del convegno
del 4 dicembre alle 9.30, alla Banca Popolare in via
San Cosimo 10. Organizzano: Adiconsum, Lega
Consumatori e Adoc, con
Unioncamere. Patrocinio
Fondazione Beato Tovini
Antiusura, Ordine dei
commercialisti contributo
Camera di commercio e
Banca Popolare. Va.Za.
© RIPRODUZIONERISERVATA
CREDITOCOOPERATIVO. L’assemblea aRoma
Rivistala decisione
dinonricandidarsiper la
«sollecitazioneunanime
invistadell’autoriforma»
FINANZA. Trimestrale PROMOZIONE
CAMERADICOMMERCIO
INCONTROFORMATIVO
SULLERICHIESTEONLINE
DEICERTIFICATI D’ORIGINE
Giovedì 3 dicembre, alle
10, in Camera di commercio è in programma un incontro gratuito sulla richiesta telematica dei certificati d’origine. L’appuntamento è rivolto alle imprese dell’Ovest Veronese per
illustrare l’uso dell’applicativo Cert’ò, per trasmettere richieste di certificati e
documentazione per l’estero. Iscrizioni al link http://goo.gl/rmAUr3. Va.Za.
VenetoBanca,ilcentro direzionale aMontebelluna
Perlo «spettacolare
emodernissimo»museo
diVillafrancavoluto
dalpadre Luciano
Brevi
Masiagricola,
innovemesi
ilfatturato
crescedel 4%
Iemporta
ivini italiani
aSeul
eaPechino
Masi Agricola, la società presieduta da Sandro Boscaini e
quotata sul mercato Aim Italia, mercato di Borsa Italiana
dedicato alle piccole e medie
imprese italiane ad alto potenziale di crescita, tra i leader italiani nella produzione
di vini pregiati come l’Amarone, ha chiuso i primi nove mesi del 2015 con ricavi pari a
43,7 milioni, in progresso del
4%. «Come avvenuto fino a
giugno, anche il terzo trimestre presenta una crescita,
sebbene di minori dimensioni», sottolinea la società di
Sant’Ambrogio di Valpolicella in una nota, «A questo proposito va rilevato peraltro
che i tassi di cambio nel terzo
trimestre non sono stati positivi come nel primo semestre».
L’Ebitda è migliorato con
un +19,5% a 11 milioni di euro rispetto ai 9,2 milioni registratoi nello stesso periodo
del 2014. L’Ebitda margin
nei nove mesi 2015 risulta sostanzialmente in linea con
quanto realizzato al 30 giugno scorso, al netto degli effetti timing positivi segnalati
nella relazione finanziaria semestrale.
La posizione finanziaria netta consolidata al 30 settembre 2015 ha visto un indebitamento pari a 0,4 milioni di
euro, in netto calo rispetto ai
18,6 milioni di fine 2014. «Riduzione dovuta principalmente all’aumento di capitale realizzato con la quotazione all’Aim Italia», si legge ancora nella nota.
Ieri in Piazza Affari il titolo
Masi Agricola ha chiuso le
contrattazioni a 4,54 euro registrando una flessione
dell’1,73% rispetto al giorno
prima. •
Iem, International exhibition management sbarca in
Asia. La società che si occupa
di promozione di vino italiano all’estero concluderà il
tour della manifestazione
Simply Italian Great Wines,
con due appuntamenti, uno
lunedì 30, al Grand Hyatt di
Seul e l’altro mercoledì 2 dicembre a Pechino all’Istituto
Italiano
di
Cultura
dell’Ambasciata d’Italia.
La scelta è determinata anche dalle performance positive nel 2015 del vino italiano
in Cina, +12% in volume e
+28% in valore nell’export degli imbottigliati, mentre in
Corea del Sud si prevede
+25% del valore del mercato
del vino entro il 2017.
Il tour, alla sesta edizione, si
sviluppa con seminari, incontri B2B e walk-around tasting e la partecipazione di
una trentina di aziende italiane, tra cui le veronesi Le Morette, Azienda agricola Valerio Zenato, Società Agricola
Fattori, Terredomini, Villa
Mattielli e Masi, con Istituto
del vino Italiano di qualità
Grandi Marchi e Uvive, unione consorzi vini veneti doc.
«La Corea del Sud», spiega
Marina Nedic, managing director di Iem, «nel 2014 ha
registrato un +3,4% di importazioni di vino in volume e
+7,9% in valore rispetto al
2013. L’Italia è Paese di riferimento. In Cina nel primo semestre l’Italia ha segnato
+12% in volume e +28% in
valore. Le previsioni sono positive per entrambi i mercati:
alcune ricerche indicano da
qui al 2017 un +25% in Corea
del Sud; mentre per la Cina si
prevede un +7,6% in valore e
+5,7% in volume». • E.CO.
© RIPRODUZIONERISERVATA
:: AVVISILEGALI
TRIBUNALE DI ROMA - Sezione Fallimentare
Concordato Preventivo n. 52/2012 della società Sapam Immobiliare s.r.l. in liq.
Giudice delegato Dr. Fabio Miccio - Liquidatore giudiziale Dr. Leonardo Quagliata
Avviso di venditA di immobili
Il Liquidatore giudiziale del concordato preventivo n. 52/2012 della società Sapam Immobiliare s.r.l. in liq. avvisa che intende procedere alla
vendita mediante gara competitiva dei seguenti beni in uno o più lotti:
AlessandroAzzi
ritenuto di rivedere la scelta
già comunicata di non ricandidarsi: «Le sollecitazioni
unanimi giunte dal Comitato
Esecutivo e il mandato
anch’esso unanime a raggiungere un’intesa unitaria per
l’assetto del Credito Cooperativo dopo la riforma», ha dichiarato «mi inducono ad accettare di iniziare un nuovo
mandato in una fase delicata
per il credito cooperativo italiano, segnata da un percorso
di autoriforma che auspicabilmente dovrà vedere, a breve, l’emanazione di un atteso
provvedimento
normativo». •
Lotto n. / Ubicazione
del Bene
Destinazione d'uso - Descrizione
Superficie
lorda mq
e/o n.
parcheggi
10) Eur. Bus. Center (c. ZAI) Verona
Appartamento uso ufficio (cat. A/10)
324
Fg. 318 p.lla 499 sub 106 13.260.510
11) Eur. Bus. Center (c. ZAI) Verona
Deposito-magazzino (cat. C/2)
24
Fg. 318 p.lla 499 sub 124
52.488
12) Eur. Bus. Center (c. ZAI) Verona
Deposito-magazzino (cat. C/2)
24
Fg. 318 p.lla 499 sub 125
212.139
13) Eur. Bus. Center (c. ZAI) Verona
Deposito-magazzino (cat. C/2)
25
Fg. 318 p.lla 499 sub 126
26.973
14) Eur. Bus. Center (c. ZAI) Verona
Deposito-magazzino (cat. C/2)
24
Fg. 318 p.lla 499 sub 129
8.019
15) Eur. Bus. Center (c. ZAI) Verona
Deposito-magazzino (cat. C/2)
24
Fg. 318 p.lla 499 sub 128
17.496
16) Eur. Bus. Center (c. ZAI) Verona
Deposito-magazzino (cat. C/2)
25
Fg. 318 p.lla 499 sub 127
41.553
23) Eur. Bus. Center (c. ZAI) Verona
Ufficio cat. A/10
324
Fg. 318 p.lla 499 sub 18
5.468
Dati catastali
Prezzo base
Attuale prezzo
ultima gara
base di gara
in euro
Migliore offerta
ricevuta
Previa istanza, da inviare elettronicamente con firma digitale a mezzo p.e.c. agli indirizzi: [email protected],
[email protected] e [email protected], secondo il format esistente nel sito internet www.acquamarcia.it, sarà
possibile accedere alla data room virtuale (ove sono contenuti il regolamento di vendita completo, i format per la richiesta di accesso alla data
room e la proposta irrevocabile di acquisto cauzionata, le perizie di stima ed altri documenti rilevanti ai fini della vendita) per lo svolgimento
della due diligence.
Anche in assenza di richiesta di accesso alla data room virtuale, sarà possibile presentare entro venerdì 22 gennaio 2016 una proposta
irrevocabile d’acquisto cauzionata avente ad oggetto uno o più beni (la “Proposta Vincolante di Acquisto”) e validità sino al termine stabilito per
l’aggiudicazione a titolo definitivo, secondo il format disponibile sul sito www.acquamarcia.it, che dovrà essere inviata con firma digitale
a mezzo p.e.c. agli indirizzi [email protected] e [email protected], nonché, nello stesso termine
del 22 gennaio 2016, in formato cartaceo, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata al notaio Francesco Rizzuti, presso il
suo studio in Roma, corso Vittorio Emanuele II n. 251. Giovedì 28 gennaio 2016, con inizio alle ore 10, dinanzi al medesimo notaio, presso il
suo studio in Roma, corso Vittorio Emanuele II n. 251, si svolgerà la gara competitiva prendendo come prezzo base di gara quello della
Proposta di Acquisto più alta; con rilancio minimo del 5% del prezzo base di gara. A parità di prezzo offerto, sarà preferita l’offerta riguardante il
numero maggiore di lotti in vendita. In ogni caso, il liquidatore giudiziale, all’esito della gara, si riserva il potere insindacabile di alienare il bene
all’offerente il prezzo maggiore, previo parere favorevole del Commissario Giudiziale e autorizzazione del Comitato dei Creditori.
Per ulteriori informazioni contattare il Liquidatore Giudiziale Dr. Leonardo Quagliata all’indirizzo di posta elettronica certificata
[email protected], inviando la medesima comunicazione per conoscenza agli indirizzi [email protected] e
[email protected].
Il presente avviso non costituisce proposta irrevocabile, né offerta al pubblico, né sollecitazione al pubblico risparmio, né impegna in alcun
modo il Liquidatore Giudiziale a contrarre con gli offerenti.
Il Liquidatore Giudiziale Dr. Leonardo Quagliata
21 novembre 2015
DATA:
PAGINA: Cronoca
FOGLIO: 1/1
ILMATTINODI PADOVA.IT
CAPITANI DELL’ANNO
Premiati Stevanato e Green Box
Costa: «In Veneto più che altrove la ricerca e lo sviluppo premiano»
22 novembre 2015
PADOVA. «In Veneto più che altrove l’innovazione premia». A dirlo è il professor Giovanni Costa,
emerito di Strategia d’Impresa presso l’Università ieri ospite del Premio Capitani che per la prima
volta ha scelto la città del Santo come tappa conclusiva. Nel contesto dell’evento promosso da
Schroders, Ethica Corporate Finance e lo studio legale Lombardi Molinari Segni, sono state nove
(nella foto) le imprese di eccellenza venete premiate. E se la forza dell’imprenditoria della Marca
era evidente, la componente padovana
è stata ben rappresentata da Sergio Stevanato di Stevanato Goup e da Severino Veggian della
Green Box di Piove di Sacco. «Dobbiamo alimentare la fiducia nella possibilità di continuare a
fare impresa al meglio» ha dichiarato Massimo Finco, presidente di Confindustria Padova. (r.s.)
22 novembre 2015
VERINI & ASSOCIATI
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Via Nirone, 1 - 20123 Milano • e-mail: [email protected] • tel: +39 02
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DATA:
22 novembre 2015
SEZIONE: Cronaca
FOGLIO: 1/1
LATRIBUNADITREVISO.IT
Premiati i “capitani dell’anno”
Passione e legame con il territorio, riconoscimento a 5 imprenditori
trevigiani
22 novembre 2015
Premio “Capitani dell'Anno” per un gruppo di imprenditori veneti, fra i quali un nutrito gruppo di trevigiani.
Il premio celebra la dedizione e la passione dei tanti imprenditori italiani con radici territoriali profonde.
«Mentre gli indicatori segnalano una lenta e faticosa uscita dalla recessione», - ha detto Massimo Finco,
presidente di Confindustria Padova, durante la cerimonia di con segna - «dobbiamo alimentare la fiducia
nella possibilità di continuare a fare impresa, rinnovarci, generare nuovi vantaggi competitivi sui
mercati».
La cerimonia di consegna del premio, ideato da Fabio Raffaelli, in collaborazione con Schroders Wealth
Management, si svolta nella Sala dei Giganti del Liviano a Padova.
I “capitani del Triveneto” premiati sono stati Sergio Stevanato (Stevanato Group, Padova), Ennio De
Rigo Piter (De Rigo, Belluno), Roberto Favaretto (Rbm Salute, Treviso), Lauro Buoro (Nice Spa,
Treviso), Katia Da Ros (Irinox, Treviso), Riccardo Donadon (H-Farm, Treviso), Cesare Benedetti (Zeta
Farmaceutici, Vicenza), Giovanni Pagotto (Arredoplast Group, Treviso), Severino Veggian (Green Box,
Padova), Giuliana Fontanella (Istituto Regionale Ville Venete), Silvia Nicolis (Museo Nicolis dell'Auto,
Verona).
Insieme a loro, nella speciale categoria “Capitani della Cultura” sono stati premiati Giuliana Fontanella,
presidente dell’Istituto Regionale Ville Venete
(Venezia); Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica
(Verona).
Secondo i dati elaborati dal Centro Studi Unioncamere Veneto, sono oltre 633mila le imprese attive nel
Triveneto che rappresentano complessivamente il 12,3% del totale italiano.
22 novembre 2015
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CORRIEREALPI.GEOLOCAL.IT
22 NOVEMBRE 2015
DATA:
SEZIONE: Cronaca
FOGLIO: 1/2
Premio “Capitani dell’Anno”
all’imprenditore Ennio De Rigo
BELLUNO. Dopo le tappe di Milano, Firenze e Bologna, per la prima volta è
arrivato in Veneto il premio «Capitani dell’Anno» che, percorrendo la
penisola, celebra il coraggio, la dedizione e la...
22 novembre 2015
BELLUNO. Dopo le tappe di Milano, Firenze e Bologna, per la prima volta è arrivato in Veneto il
premio «Capitani dell’Anno» che, percorrendo la penisola, celebra il coraggio, la dedizione e la
passione dei tanti imprenditori italiani con radici territoriali profonde, che ogni giorno lottano in un
contesto di mercato sempre più competitivo, assicurando posti di lavoro e sviluppando
innovazione tecnologica.
Secondo i dati elaborati dal Centro Studi Unioncamere Veneto, sono oltre 633mila le imprese
attive nel Triveneto che rappresentano complessivamente per il 12,3% del totale italiano, di cui
VERINI & ASSOCIATI
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CORRIEREALPI.GEOLOCAL.IT
22 NOVEMBRE 2015
DATA:
SEZIONE: Cronaca
FOGLIO: 2/2
oltre 439mila unità (8,5% su Italia) nel Veneto, seguito dal Trentino Alto Adige (101 mila, 2% su
Italia) e Friuli Venezia Giulia (93 mila, 1,8% su Italia). Un contributo importante a questo tessuto
imprenditoriale è assicurato dalle imprese femminili (126mila, pari all’11% del totale nazionale) e
giovanili (under 35) che, con 54mila unità, contano per il 9,7% del totale nazionale1.
La produzione industriale della regione, in base all’analisi congiunturale sull’industria
manifatturiera realizzata da Unioncamere Veneto, nel terzo trimestre 2015 ha registrato un
incremento dell’1,5% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. In particolare l’analisi
della produzione industriale per tipologia di bene evidenzia una crescita più marcata per i beni di
investimento (+2%) e quelli di consumo (+1,8%) rispetto alla variazione registrata dai beni
intermedi (+1%).
La cerimonia di consegna del premio, ideato da Fabio Raffaelli, in collaborazione con Schroders
Wealth Management, Studio Legale Lombardi Molinari Segni ed Ethica Corporate Finance, con il
supporto di Borsa Italiana ed il patrocinio di Confindustria Padova, si è svolta ieri a Padova.
Il premio “Capitani del Triveneto 2015” è stato consegnato, tra gli altri, anche a Ennio De Rigo
Piter, presidente della De Rigo, «punto di rifermento dell’occhialeria e presente in tutti i più
importanti mercati del mondo con i propri marchi Lozza, Police e Sting».
Gli altri premiati sono stati Sergio Stevanato, di Stevanato Group (Padova), Roberto Favaretto
presidente di RBM Salute (Treviso), Lauro Buoro di Nice SPA (Treviso), Katia Da Ros di Irinox
(Treviso), Riccardo
Donadon di H-Farm (Treviso), Cesare Benedetti, presidente di Zeta Farmaceutici (Vicenza),
Giovanni Pagotto di Arredoplast Group (Treviso), Severino Veggian di Green Box (Padova). Nella
speciale categoria ‘Capitani della Cultura’, sono state premiate Giuliana Fontanella e Silvia Nicolis.
22 novembre 2015
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CRONACADELVENETO.COM
DATA:
SEZIONE:
FOGLIO:
23 novembre 2015
Homepage
1/2
ALLA RIBALTA LE ECCELLENZE DELL'IMPRENDITORIA DEL TRIVENETO
Dopo le tappe di Milano, Firenze e Bologna, per
la prima volta arriva a Padova il Premio Capitani
dell’Anno che, percorrendo la penisola, celebra il
coraggio, la dedizione e la passione dei tanti
imprenditori italiani con radici territoriali
profonde, che ogni giorno lottano in un contesto
di mercato sempre più competitivo, assicurando
posti di lavoro e sviluppando innovazione
tecnologica.
Secondo i dati elaborati dal Centro Studi
Unioncamere Veneto, sono oltre 633mila le
imprese attive nel Triveneto che rappresentano
complessivamente per il 12,3% del totale italiano,
di cui oltre 439mila unità (8,5% su Italia) nel
Veneto, seguito dal Trentino Alto Adige (101 mila, 2% su Italia) e Friuli Venezia Giulia (93 mila, 1,8% su
Italia). Un contributo importante a questo tessuto imprenditoriale è assicurato dalle imprese femminili
(126mila, pari all’11% del totale nazionale) e giovanili (under 35) che, con 54mila unità, contano per il
9,7% del totale nazionale. La produzione industriale della Regione, in base all’analisi congiunturale
sull’industria manifatturiera realizzata da Unioncamere Veneto, nel terzo trimestre 2015 ha registrato un
incremento dell’1,5% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. In particolare l’analisi della
produzione industriale per tipologia di bene evidenzia una crescita più marcata per i beni di
investimento (+2%) e quelli di consumo (+1,8%) rispetto alla variazione registrata dai beni intermedi
(+1%). Dati che si riflettono in maniera positiva anche sul tema dell’occupazione, dove secondo la ricerca
“nelle imprese manifatturiere si evidenzia una dinamica positiva, pari a +1,7%, in linea con lo scorso
trimestre (+1,4%). La dinamica occupazionale è ascrivibile principalmente al risultato positivo delle
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CRONACADELVENETO.COM
DATA:
23 novembre 2015
SEZIONE: Homepage
FOGLIO: 2/2
grandi imprese (+6,9%). “I protagonisti storici del modello veneto nell’ultimo decennio rientrano in due
tipologie. Quelli che a seguito della crisi hanno saputo capitalizzare l’esperienza adeguando la
governance, la dimensione, il business model alle sfide della competizione globale. E quelli che non
hanno saputo o voluto rigenerarsi. Stanno però emergendo anche nuovi protagonisti oggi qui ben
rappresentati, vivaci, creativi e decisi a rinnovare il sistema imprenditoriale della regione”, ha detto
nell’occasione Giovanni Costa, Professore Emerito dell’Università di Padova, docente di strategia
d’impresa. “Mentre gli indicatori segnalano una lenta e faticosa uscita dalla recessione - ha dichiarato nel
suo intervento Massimo Finco, Presidente di Confindustria Padova - dobbiamo alimentare la fiducia
nella possibilità di continuare a fare ciò che sappiamo fare meglio, fare impresa, rinnovarci, generare
nuovi vantaggi competitivi sui mercati. La crisi ha accelerato la trasformazione dell’industria e la
divaricazione delle performance. L’innovazione fa la differenza. A Padova e in Veneto si concentrano
tante eccellenze produttive come quelle oggi premiate, imprese driver che hanno agito con successo sulla
leva dell’innovazione: struttura produttiva, mercati, capitale umano. Un patrimonio da sostenere e
diffondere per non accontentarci di una crescita dello zero virgola, ma per preparare una ripresa vera e
stabile”. La cerimonia di consegna del Premio, ideato da Fabio Raffaelli, in collaborazione con Schroders
Wealth Management, Studio Legale Lombardi Molinari Segni ed Ethica Corporate Finance, con il
supporto di Borsa Italiana ed il patrocinio di Confindustria Padova, si è svolta presso la Sala dei Giganti
di Palazzo Liviano a Padova.
I “Capitani del Triveneto 2015” sono stati:
Sergio Stevanato, di Stevanato Group (Padova), colosso internazionale nella produzione internazionale
di tubofiale per insulina e di contenitori in vetro per uso farmaceutico oltre che nella tecnologia per lo
sviluppo di macchinari;
Ennio De Rigo Piter, presidente di De Rigo (Belluno), punto di rifermento dell’occhialeria e presente in
tutti i più importanti mercati del mondo con i propri marchi Lozza, Police e Sting;
Roberto Favaretto presidente di RBM Salute (Treviso), la più grande Compagnia specializzata
nell'assicurazione sanitaria per raccolta premi e per numero di assicurati;
Lauro Buoro di Nice SPA (Treviso), in grado di sviluppare le più innovative ed efficienti soluzioni di
domotica;
Katia Da Ros di Irinox (Treviso), una della maggiori aziende internazionali nel settore dei quadri elettrici
e di abbattitori rapidi i temperatura;
Riccardo Donadon di H-Farm (Treviso), la piattaforma digitale nata nel 2005 con l’obiettivo di aiutare
giovani imprenditori nel lancio di iniziative innovative e supportare la trasformazione delle aziende
italiane in un’ottica digitale;
Cesare Benedetti, presidente di Zeta Farmaceutici (Vicenza), presente in più di una farmacia su due in
Italia e all’estero, potendo vantare il primato mondiale come unica in Europa ad avere certificazioni
internazionali sui propri prodotti cosmetici;
Giovanni Pagotto di Arredoplast Group (Treviso), da 40 anni protagonista nel settore dello stampaggio
ad iniezione delle materie plastiche;
Severino Veggian di Green Box (Padova), sviluppa e realizza macchinari per assicurare le condizioni
ottimali di raffreddamento e termoregolazione nei processi di fabbricazione di prodotti in plastica nei
settori dell'iniezione, dell'estrusione e del soffiaggio.
Insieme a loro, nella speciale categoria ‘Capitani della Cultura’,
Giuliana Fontanella, Presidente dell’Istituto Regionale Ville Venete (Venezia), attivo da 1979 nella
catalogazione, nel restauro e nella valorizzazione delle ville del territorio veneto e friulano, anche con
studi e ricerche;
Silvia Nicolis, Presidente del Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica (Verona), lo
spettacolare e modernissimo contenitore fortemente voluto dall’industriale Luciano Nicolis per
raccontare, in modo originale e dinamico, cultura e idee.
Lunedì 23/11/15
VERINI & ASSOCIATI
CORPORATE AND FINANCIAL COMMUNICATION
Corso Monforte, 13 - 20122 Milano • e-mail: [email protected] • tel: +39 02 45395500 • fax: +39 02 45395520
TREVISOTODAY.IT
21 Novembre 2015
DATA:
SEZIONE: Cronoca
FOGLIO: 1/2
Premio Capitani 2015: trionfano
cinque imprenditori trevigiani
Dopo le tappe di Milano, Firenze e Bologna, per la prima volta il Premio Capitani è
arrivato in Veneto e ha premiato le nostre eccellenze
Redazione 21 Novembre 2015
Consiglia
1
TREVISO- Dopo le tappe di Milano, Firenze e Bologna, per la
prima volta è arrivato a Padova il Premio Capitani
dell’Anno che, percorrendo la penisola, celebra il coraggio, la
dedizione e la passione dei tanti imprenditori italiani con radici
territoriali profonde, che ogni giorno lottano in un contesto di
mercato sempre più competitivo, assicurando posti di lavoro e
sviluppando innovazione tecnologica.
Secondo i dati elaborati dal Centro Studi Unioncamere
Veneto, sono oltre 633mila le imprese attive nel Trivenetoche
rappresentano complessivamente per il 12,3% del totale
italiano. La cerimonia di consegna del Premio, ideato da Fabio
Raffaelli, ha visto tra i tanti vincitori eletti anche cinque grandi nomi dell'imprenditoria
trevigiana. Vale a dire: Roberto Favaretto presidente di RBM Salute, la più grande compagnia
specializzata nell'assicurazione sanitaria per raccolta premi e per numero di assicurati; Lauro Buoro
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Via Nirone, 1 - 20123 Milano • e-mail: [email protected] • tel: +39 02 72094614 • fax: +39 02 72094748
TREVISOTODAY.IT
21 Novembre 2015
DATA:
SEZIONE: Cronoca
FOGLIO: 1/2
di Nice SPA, in grado di sviluppare le più innovative ed efficienti soluzioni di domotica; Katia Da
Ros di Irinox, una della maggiori aziende internazionali nel settore dei quadri elettrici e di abbattitori
rapidi di temperatura; Riccardo Donadon di H-Farm, la piattaforma digitale nata nel 2005 con
l’obiettivo di aiutare giovani imprenditori nel lancio di iniziative innovative e supportare la
trasformazione delle aziende italiane in un’ottica digitale. E infine Giovanni Pagotto di Arredoplast
Group, da 40 anni protagonista nel settore dello stampaggio ad iniezione delle materie plastiche.
"Il Veneto presenta un tessuto imprenditoriale fondamentale per l’economia e il futuro del nostro
Paese- ha affermato l'ideatore del premio Fabio Raffaelli – e nell'anno in cui raggiungiamo un
risultato tanto importante come la 20° edizione di ‘Capitani’ non potevamo proprio mancare
l’appuntamento in questo territorio. Il nostro è un premio al coraggio individuale prima ancora che ai
bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo
posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica."
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Via Nirone, 1 - 20123 Milano • e-mail: [email protected] • tel: +39 02 72094614 • fax: +39 02 72094748
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L’ARENA.IT
DATA:
27 novembre 2012
SEZIONE: Economia
FOGLIO: 1/1
A Silvia Nicolis il premio «Capitano della cultura
2015 »
A Silvia Nicolis è stato assegnato il titolo «Capitano della cultura», conquistato grazie all’attività
alla guida del Museo Nicolis di Villafranca, definito «spettacolare e modernissimo contenitore
fortemente voluto dall’industriale Luciano Nicolis per raccontare, in modo originale e dinamico,
cultura e idee».
Il riconoscimento è stato consegnato a Padova, nell’ambito del Premio Capitani dell’Anno 2015,
ideato da Fabio Raffaelli, in collaborazione con Schroders Wealth Management, Studio Legale
Lombardi Molinari Segni ed Ethica Corporate Finance, con il supporto di Borsa Italiana e il
patrocinio di Confindustria Padova.
L’iniziativa è nata per riconoscere idee, coraggio e determinazione del percorso di tanti
imprenditori veneti
I «Capitani del Triveneto 2015» sono stati i trevigiani Riccardo Donadon, H-Farm; Lauro Buoro,
Nice; Giovanni Pagotto, Arredo Plast; Kata De Ros, Irinox e Roberto Favaretto, Rbm Salute; il
vicentino Cesare Benedetti con Zeta Farmaceutici Group, i padovani Sergio Stevanato, Stevanato
Group, e Severino Veggian, Green Box, ed Ennio De Rigo con De Rigo di Belluno.
Nella categoria «Capitani della cultura», oltre a Nicolis, il riconoscimento è stato assegnato a
Giuliana Fontanella dell’Istituto Regionale Ville Venete.F.L.
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DATA:
23 novembre 2012
SEZIONE: Homepage
FOGLIO: 1/4
ADACI.IT
Un successo Capitani del Triveneto
Un successo Capitani del Triveneto
(comunicato stampa)
Dopo le tappe di Milano, Firenze e Bologna, per la prima volta arriva a Padova il Premio Capitani
dell’Anno che, percorrendo la penisola, celebra il coraggio, la dedizione e la passione dei tanti imprenditori
italiani con radici territoriali profonde, che ogni giorno lottano in un contesto di mercato sempre più
competitivo, assicurando posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica.
Secondo i dati elaborati dal Centro Studi Unioncamere Veneto, sono oltre 633mila le imprese attive nel
Triveneto che rappresentano complessivamente per il 12,3% del totale italiano, di cui oltre 439mila unità
(8,5% su Italia) nel Veneto, seguito dal Trentino Alto Adige (101 mila, 2% su Italia) e Friuli Venezia
Giulia (93 mila, 1,8% su Italia). Un contributo importante a questo tessuto imprenditoriale è assicurato
dalle imprese femminili (126mila, pari all’11% del totale nazionale) e giovanili (under 35) che, con 54mila
unità, contano per il 9,7% del totale nazionale1.
La produzione industriale della Regione, in base all’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera
realizzata da Unioncamere Veneto, nel terzo trimestre 2015 ha registrato un incremento dell’1,5% rispetto
al corrispondente periodo dello scorso anno. In particolare l’analisi della produzione industriale per
tipologia di bene evidenzia una crescita più marcata per i beni di investimento (+2%) e quelli di consumo
(+1,8%) rispetto alla variazione registrata dai beni intermedi (+1%). Dati che si riflettono in maniera
positiva anche sul tema dell’occupazione, dove secondo la ricerca “nelle imprese manifatturiere si
evidenzia una dinamica positiva, pari a +1,7%, in linea con lo scorso trimestre (+1,4%). La dinamica
occupazionale è ascrivibile principalmente al risultato positivo delle grandi imprese (+6,9%).
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ADACI.IT
DATA:
23 novembre 2012
SEZIONE: Homepage
FOGLIO: 2/4
“I protagonisti storici del modello veneto nell’ultimo decennio rientrano in due tipologie. Quelli che a
seguito della crisi hanno saputo capitalizzare l’esperienza adeguando la governance, la dimensione, il
business model alle sfide della competizione globale. E quelli che non hanno saputo o voluto rigenerarsi.
Stanno però emergendo anche nuovi protagonisti oggi qui ben rappresentati, vivaci, creativi e decisi a
rinnovare il sistema imprenditoriale della regione”, ha detto nell’occasione Giovanni Costa, Professore
Emerito dell’Università di Padova, docente di strategia d’impresa.
“Mentre gli indicatori segnalano una lenta e faticosa uscita dalla recessione - ha dichiarato nel suo
intervento Massimo Finco, Presidente di Confindustria Padova - dobbiamo alimentare la fiducia nella
possibilità di continuare a fare ciò che sappiamo fare meglio, fare impresa, rinnovarci, generare nuovi
vantaggi competitivi sui mercati. La crisi ha accelerato la trasformazione dell’industria e la divaricazione
delle performance. L’innovazione fa la differenza. A Padova e in Veneto si concentrano tante eccellenze
produttive come quelle oggi premiate, imprese driver che hanno agito con successo sulla leva
dell’innovazione: struttura produttiva, mercati, capitale umano. Un patrimonio da sostenere e diffondere
per non accontentarci di una crescita dello zero virgola, ma per preparare una ripresa vera e stabile”.
La cerimonia di consegna del Premio, ideato da Fabio Raffaelli, in collaborazione con Schroders Wealth
Management, Studio Legale Lombardi Molinari Segni ed Ethica Corporate Finance, con il supporto di
Borsa Italiana ed il patrocinio di Confindustria Padova, si è svolta presso la Sala dei Giganti di Palazzo
Liviano a Padova. La manifestazione è stata realizzata anche grazie al concorso di ADACI e Air Berlin.
I “Capitani del Triveneto 2015” sono stati:
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ADACI.IT
DATA:
23 novembre 2012
SEZIONE: Homepage
FOGLIO: 3/4
• Sergio Stevanato, di Stevanato Group (Padova), colosso internazionale nella produzione internazionale di
tubofiale per insulina e di contenitori in vetro per uso farmaceutico oltre che nella tecnologia per lo
sviluppo di macchinari;
• Ennio De Rigo Piter, presidente di De Rigo (Belluno), punto di rifermento dell’occhialeria e presente in
tutti i più importanti mercati del mondo con i propri marchi Lozza, Police e Sting;
• Roberto Favaretto presidente di RBM Salute (Treviso), la più grande Compagnia specializzata
nell'assicurazione sanitaria per raccolta premi e per numero di assicurati;
• Lauro Buoro di Nice SPA (Treviso), in grado di sviluppare le più innovative ed efficienti soluzioni di
domotica;
• Katia Da Ros di Irinox (Treviso), una della maggiori aziende internazionali nel settore dei quadri elettrici
e di abbattitori rapidi i temperatura;
• Riccardo Donadon di H-Farm (Treviso), la piattaforma digitale nata nel 2005 con l’obiettivo di aiutare
giovani imprenditori nel lancio di iniziative innovative e supportare la trasformazione delle aziende italiane
in un’ottica digitale;
• Cesare Benedetti, presidente di Zeta Farmaceutici (Vicenza), presente in più di una farmacia su due in
Italia e all’estero, potendo vantare il primato mondiale come unica in Europa ad avere certificazioni
internazionali sui propri prodotti cosmetici;
• Giovanni Pagotto di Arredoplast Group (Treviso), da 40 anni protagonista nel settore dello stampaggio ad
iniezione delle materie plastiche;
• Severino Veggian di Green Box (Padova), sviluppa e realizza macchinari per assicurare le condizioni
ottimali di raffreddamento e termoregolazione nei processi di fabbricazione di prodotti in plastica nei
settori dell'iniezione, dell'estrusione e del soffiaggio.
Organizzato da
Insieme a loro, nella speciale categoria ‘Capitani della Cultura’,
• Giuliana Fontanella, Presidente dell’Istituto Regionale Ville Venete (Venezia), attivo da 1979 nella
catalogazione, nel restauro e nella valorizzazione delle ville del territorio veneto e friulano, anche con studi
e ricerche;
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DATA:
23 novembre 2012
SEZIONE: Homepage
FOGLIO: 4/4
• Silvia Nicolis, Presidente del Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica (Verona), lo
spettacolare e modernissimo contenitore fortemente voluto dall’industriale Luciano Nicolis per raccontare,
in modo originale e dinamico, cultura e idee.
“Il Veneto presenta un tessuto imprenditoriale fondamentale per l’economia e il futuro del nostro Paese ha affermato Fabio Raffaelli – e nell’anno in cui raggiungiamo un risultato tanto importante come la 20°
edizione di ‘Capitani’ non potevamo proprio mancare l’appuntamento in questo territorio. Il nostro è un
premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a tutti quegli imprenditori
che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica.
Persone che lottano contro una crisi economica senza precedenti all’interno di un contesto di mercato
sempre più competitivo. Naturalmente, il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa
non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni
edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”.
“Il Nord Est in questi lustri ha evidenziato casi di grandissima imprenditorialità – dichiara Ugo Formenton,
Head of Business Development di Schroders Wealth Management – con personaggi che hanno intrapreso
iniziative pionieristiche che, grazie al lavoro incessante e alla determinazione, sono diventate
multinazionali leader mondiali in alcuni mercati. Come abbiamo potuto assistere in questa premiazione
oggi, il Veneto può vantare società con una forte proiezione internazionale e una grande voglia di
conquista”.
“Siamo orgogliosi di sostenere un’iniziativa che valorizza l’imprenditoria italiana e le eccellenze del nostro
Paese - commenta l’avvocato Giuseppe Lombardi, Presidente dello Studio Legale Lombardi Molinari
Segni. Quest’anno, per la prima volta, abbiamo deciso di essere al fianco degli imprenditori nell’edizione
veneta del premio ‘Capitani dell’Anno 2015’, una manifestazione che celebra il coraggio, la dedizione e la
passione dei tanti imprenditori che mettono al centro della loro azienda le attività di ricerca e sviluppo, una
vera e propria ‘porta verso il futuro’ per la crescita del nostro Paese”.
“Ethica nasce a fianco degli imprenditori italiani, non a caso il 50% del capitale sociale è detenuto da una
dozzina di imprenditori diversificati territorialmente e per settore – afferma Cosimo Vitola, fondatore e
amministratore delegato di Ethica Corporate Finance. “La partecipazione a questo premio è pertanto
coerente con la nostra vocazione e con l’obiettivo di supportare le medie imprese italiane e gli imprenditori
nelle decisioni più importanti di finanza straordinaria”.
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DATA:
29 novembre 2012
SEZIONE: Verona
FOGLIO: 1/1
Domenica 29 Novembre 2015
A SILVIA NICOLIS del Museo Nicolis il Premio
“CAPITANI DELL’ANNO 2015”
Villafranca, 21 novembre 2015 - Si chiama “Capitani dell’Anno 2015”
il Premio che è stato conferito a Silvia Nicolis, Presidente del Museo
Nicolis di Villafranca, sabato 21 novembre presso la Sala dei Giganti
dell’Università di Padova.
Il Premio, ideato da Fabio Raffaelli, in collaborazione con Schroders
Wealth Management, Studio Legale Lombardi Molinari Segni ed Ethica
Corporate Finance, con il supporto di Borsa Italiana ed il patrocinio di
Confindustria Padova, riconosce le idee, il coraggio e la
determinazione che hanno segnato il percorso di tanti imprenditori
veneti, e vuole essere una occasione di confronto e stimolo per le
forze migliori del nostro Paese.
“Sono molto onorata di ricevere questo riconoscimento, perché sottolinea la volontà del nostro Paese di distinguersi per
caparbietà e perseveranza imprenditoriale, ma anche per ricordare che ogni Premio è l’apprezzamento al lavoro, al
sacrificio, all’entusiasmo di tutti coloro che ogni mattina si svegliano per lavorare e fare qualcosa di buono nell’interesse
comune”, commenta Silvia Nicolis.
Insieme a Silvia Nicolis sono stati premiati altri affermati imprenditori del Triveneto come Riccardo Donadon (H.Farm),
Sergio Stevanato (Stevanato Group), Lauro Buoro (Nice), Cesare Benedetti (Zeta Farmaceutici Group), Giovanni Pagotto
(Arredo Plast), Kata De Ros (Irinox), Ennio De Rigo (De Rigo), Roberto Favaretto (RBM Salute), Giuliana Fontanella
(Istituto Regionale Ville Venete), Severino Veggian (Green Box), a testimonianza della formidabile vitalità imprenditoriale
e della spinta propulsiva che tuttora caratterizzano il Nord Est del Paese.
Silvia Nicolis, alla guida del Museo sin dalla apertura nel 2000, ha focalizzato la propria attività sullo sviluppo di una
moderna impresa volta alla promozione della cultura, alla valorizzazione del territorio ed allo sviluppo di una intensa rete
di contatti professionali. Il Nicolis è infatti un efficace esempio di Museo-Impresa, cioè di impresa privata che persegue
obiettivi di crescita e di business svolgendo, nel contempo, una importante funzione sociale e culturale. In questa
prospettiva vanno ricordati, a titolo di esempio, gli incontri che la Business Community promuove presso il Centro
Congressi del Museo, così come le collaborazioni con Mostre internazionali come la recente “Arts& Foods” che si è tenuta
alla Triennale di Milano in occasione di Expo 2015 o “FAEMA, la Storia e il Mito”presso il MUMAC che celebra i 70 anni di
FAEMA.
Ancora, il Nicolis ospita congressi internazionali su tematiche di interesse comune. Una delle ultime “Nutrire la Salute e la
Performance per un Benessere Etico”, approfondimento su evoluzione e nutrizione trattato da autorità mondiali del
settore, è stata presentata proprio al Museo Nicolis.
Fondato dall’imprenditore e collezionista veronese Luciano Nicolis, fondatore anche del gruppo industriale Lamacart, il
Museo custodisce attualmente ben 8 collezioni di auto, moto e biciclette d’epoca, strumenti musicali, macchine
fotografiche e per scrivere, piccoli velivoli, accessori da viaggio vintage e una preziosa raccolta di volanti di Formula
Uno.
E’ associato a MuseImpresa, l’associazione di Assolombarda e Confindustria che riunisce le più importanti imprese del
“Made In Italy” con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il patrimonio industriale italiano, collabora in modo stabile con il
mondo dei media e dello spettacolo e partecipa ad alcune delle più importanti manifestazioni italiane e internazionali sul
motorismo.
Per Silvia Nicolis il Premio “Capitani dell’Anno 2015” arricchisce la importante serie di riconoscimenti ricevuti quest’anno,
basti ricordare “Profilo Donna 2015” per l’imprenditoria femminile, o “Eccellenza Italiana”, assegnato a Venezia dal
Registro Italiano Veicoli Storici. L’imprenditrice veronese affianca da tempo alla guida del Museo anche numerosi incarichi
istituzionali (Confindustria Verona; Federturismo Veneto; Museimpresa, Giunta della Camera di Commercio Verona).
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23 novembre 2015
DATA:
SEZIONE: Notizie
FOGLIO: 1/1
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“Premio Capitani dell’Anno 2015”. Silvia Nicolis dà ancora lustro a Villafranca
Si chiama “Capitani dell’Anno 2015” il Premio che è stato conferito a Silvia
Nicolis, presidente del Museo Nicolis di Villafranca, nella Sala dei Giganti
dell’Università di Padova.
Il Premio, ideato da Fabio Raffaelli, in collaborazione con Schroders
Wealth Management, Studio Legale Lombardi Molinari Segni ed Ethica
Corporate Finance, con il supporto di Borsa Italiana ed il patrocinio di
Confindustria Padova, riconosce le idee, il coraggio e la determinazione
che hanno segnato il percorso di tanti imprenditori veneti, e vuole essere
una occasione di confronto e stimolo per le forze migliori del nostro Paese.
“Sono molto onorata di ricevere questo riconoscimento, perché sottolinea
la volontà del nostro Paese di distinguersi per caparbietà e perseveranza
imprenditoriale, ma anche per ricordare che ogni Premio è l’apprezzamento al lavoro, al sacrificio, all’entusiasmo di
tutti coloro che ogni mattina si svegliano per fare qualcosa di buono nell’interesse comune”, commenta Silvia
Nicolis. Insieme a Silvia Nicolis sono stati premiati altri affermati imprenditori del Triveneto come Riccardo Donadon
(H.Farm), Sergio Stevanato (Stevanato Group), Lauro Buoro (Nice), Cesare Benedetti (Zeta Farmaceutici Group),
Giovanni Pagotto (Arredo Plast), Kata De Ros (Irinox), Ennio De Rigo (De Rigo), Roberto Favaretto (RBM Salute),
Giuliana Fontanella (Istituto Regionale Ville Venete), Severino Veggian (Green Box), a testimonianza della
formidabile vitalità imprenditoriale e della spinta propulsiva che tuttora caratterizzano il Nord Est del Paese.
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SEZIONE: Agenda
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18 novembre 2014
DATA:
SEZIONE: Agenda
FOGLIO: 2/2
I Capitani del Triveneto si raccontano”
Padova, 21 novembre 2015 – Ore 10:00
Palazzo Liviano - Sala dei Giganti (Corte Arco Vallaresso, 7)
Piazza Capitaniato, Padova (PD)
Partecipano all’incontro:
Riccardo Donadon, H-Farm; Sergio Stevenato, Stevenato Group; Cesare Benedetti, Zeta
Farmaceutici Group; Lauro Buoro, Nice; Katia Da Ros, Irinox; Ennio De Rigo Piter, De Rigo;
Silvia Nicolis, Museo Nicolis; Giovanni Pagotto, Arredo Plast; Severino Veggian, Green Box;
Roberto Favaretto, RBM Salute; Giuliana Fontanella, Istituto regionale Ville Venete
Panel condotti da:
Fabio Raffaelli, giornalista ed ideatore del Premio;
Giovanni Costa, Professore Emerito dell’Università di Padova, docente di strategia d’impresa.
Con l’intervento di:
Massimo Finco, Presidente di Confindustria Padova.
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18 novembre 2012
DATA:
SEZIONE: Homepage
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News: Eventi
I Capitani del Triveneto
SALA DEI GIGANTI, PALAZZO LIVIANO, PIAZZA CAPITANIATO 7,
PADOVA - ORE 9.30
21.11.2015
Coraggio, energia, determinazione, voglia di rivincita: esperienze
di Capitani, uomini e donne che hanno anteposto il bene
dell’azienda al profitto, riuscendo a superare mercati avversi,
portando le proprie imprese all’eccellenza: al centro dei loro
progetti l’industria, la ricerca, l’innovazione ed un artigianato di
grande prestigio.
Schroders Wealth Management invita Docenti e studenti
all’ultima tappa del Premio Capitani dell’Anno 2015, vetrina capace di valorizzare le
esperienze degli imprenditori che, più di altri, hanno dettato in Italia i ritmi della crescita,
ospitata nella Sala dei Giganti di Palazzo Liviano che, proprio in piazza Capitaniato, trova la
sua sede.
Attraverso i Panels condotti da Fabio Raffaelli –giornalista e ideatore del premio- e dal Prof.
Giovanni Costa –Professore Emerito dell’Università di Padova, docente di strategia d’impresa-,
si susseguiranno alcuni dei grandi protagonisti del mondo imprenditoriale italiano insieme alle
realtà start-up più interessanti sul territorio.
Per confermare la partecipazione telefonare allo 02 76 377
a [email protected], indicando nome e cognome dei partecipanti.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito.
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19 novembre 2015
DATA:
SEZIONE: Agenda
FOGLIO: 1/1
ETALIA.NET
PREMIO CAPITANI DELL'ANNO 2015 a Palazzo Liviano - Sala dei
Giganti (Corte Arco Vallaresso, 7).
Partecipano all'incontro: Riccardo Donadon, H-Farm; Sergio Stevenato,
Stevenato Group; Cesare Benedetti, Zeta Farmaceutici Group; Lauro Buoro,
Nice; Katia Da Ros, Irinox; Ennio De Rigo Piter, De Rigo; Silvia Nicolis,
Museo Nicolis; Giovanni Pagotto, Arredo Plast; Severino Veggian, Green
Box; Roberto Favaretto, RBM Salute; Giuliana Fontanella, Istituto
regionale Ville Venete
Panel condotti da:
Fabio Raffaelli, giornalista ed ideatore del Premio;
Giovanni Costa, Professore Emerito dell'Università di Padova, docente di
strategia d'impresa.
Con l'intervento di: Massimo Finco, Presidente di Confindustria Padova.
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20 novembre 2015
DATA:
SEZIONE: Finanza
FOGLIO: 1/1
IL SOLE 24ORE - RADIOCOR
NOTIZIE RADIOCOR - FINANZA
ECONOMIA E FINANZA: GLI AVVENIMENTI DI SABATO 21 NOVEMBRE
FINANZA - Roma: Congresso Nazionale Adusbef. Ore 9,30. Hotel Quirinale, via Nazionale
ECONOMIA - Verona: "Prima le mamme e i bambini. Nelle terre di confine, la nostra casa", Annual Meeting di
Medici con l'Africa Cuamm. Ore 10,00. Partecipa, tra gli altri, Beatrice Lorenzin, ministro della Salute. Presso
Aula Magna dell'Universita'
- Padova: "I Capitani del Triveneto si raccontano" - Premio Capitani dell'Anno 2015. Ore 10,00. Palazzo
Liviano, piazza Capitaniato
- Bologna: convegno organizzato da Accademia Italiana della Cucina e Accademia Nazionale di Agricoltura
Confagricol tura Bologna "Selvaggina e cacciagione tra tutela e valorizzazione. Risorsa dell'Appennino
bolognese". Ore 10,00. Hotel Jolly de la Gare, Piazza XX settembre, 2
- Ascoli Piceno: X Forum Interregionale del Centro "Redirect: la nuova direzione del made in Italy nell'era
digitale", organizzato da Confindustria Marche. Ore 10,00
Partecipa, tra gli altri, Marco Gay, vice presidente Confindustria e presidente G.I. di Confindustria. Palazzo dei
Capitani, Sala della Ragione
- Campi Bisenzio (Fi): Assemblea nazionale CNA "Ripartiamo dall'Italia e dalle imprese. Dalla tradizione il
futuro
Con la forza del Made in Italy". Ore 10,30. Partecipano, tra gli altri, Dario Nardella, sindaco di Firenze, Enrico
Rossi, presidente della Regione Toscana e Daniele Vaccarino, presidente nazionale CNA.
Red-
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FOGLIO:
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20 Novembre 2015
Notizie
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ECONOMIA E FINANZA: GLI AVVENIMENTI DI SABATO 21 NOVEMBRE
FINANZA - Roma: Congresso Nazionale Adusbef. Ore 9,30. Hotel Quirinale, via Nazionale
ECONOMIA - Verona: "Prima le mamme e i bambini. Nelle terre di confine, la nostra casa", Annual Meeting di
Medici con l'Africa Cuamm. Ore 10,00. Partecipa, tra gli altri, Beatrice Lorenzin, ministro della Salute. Presso Aula
Magna dell'Universita'
- Padova: "I Capitani del Triveneto si raccontano" - Premio Capitani dell'Anno 2015. Ore 10,00. Palazzo Liviano,
piazza Capitaniato
- Bologna: convegno organizzato da Accademia Italiana della Cucina e Accademia Nazionale di Agricoltura
Confagricol tura Bologna "Selvaggina e cacciagione tra tutela e valorizzazione. Risorsa dell'Appennino bolognese".
Ore 10,00. Hotel Jolly de la Gare, Piazza XX settembre, 2
- Ascoli Piceno: X Forum Interregionale del Centro "Redirect: la nuova direzione del made in Italy nell'era digitale",
organizzato da Confindustria Marche. Ore 10,00
Partecipa, tra gli altri, Marco Gay, vice presidente Confindustria e presidente G.I. di Confindustria. Palazzo dei
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- Campi Bisenzio (Fi): Assemblea nazionale CNA "Ripartiamo dall'Italia e dalle imprese. Dalla tradizione il futuro
Con la forza del Made in Italy". Ore 10,30. Partecipano, tra gli altri, Dario Nardella, sindaco di Firenze, Enrico Rossi,
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