LA FUGA IN EGITTO

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LA FUGA IN EGITTO
LA FUGA IN EGITTO
Olio su rame, 1609. (cm 31 × 41)
LA FUGA IN EGITTO
L’opera, realizzata da Adam Elsheimer, raffigura un soggetto piuttosto diffuso nell’arte religiosa: la
Sacra Famiglia fugge nella notte verso l’Egitto, per timore della persecuzione da parte di Erode.
Principali fonti di luce nell’oscurità sono la luna e il suo riflesso nell’acqua di un laghetto sulla destra,
la fiaccola di San Giuseppe al centro, ed il fuoco acceso dai pastori sulla sinistra.
Il dipinto è giustamente famoso per la raffigurazione del cielo notturno. Quest’ultimo contiene infatti la
Luna (visibile anche se circondata dalle nubi), numerose stelle, e la Via Lattea.
Secondo parte della critica, la combinazione generale degli astri è poco probabile: la posizione della
Luna è troppo bassa sull’orizzonte, il suo riflesso sull’acqua non è perfettamente allineato, inoltre non
tutte le costellazioni sono riconoscibili, oppure sono troppo piccole.
È innegabile tuttavia che i singoli elementi astronomici siano rappresentati con quell’accuratezza e
quel senso di meraviglia propri della nuova mentalità dell’epoca di Galileo.
Le scoperte galileiane si inserivano infatti in un dibattito più ampio, e sebbene le sue famose
osservazioni risalgano al dicembre 1609, a Roma, dove Elsheimer viveva, un primo esemplare di
cannocchiale era già arrivato in aprile dello stesso anno, come dono per il cardinal nipote Scipione
Borghese.
È stato ipotizzato quindi che Elsheimer abbia osservato la Luna direttamente tramite uno strumento
ottico per realizzare questa immagine: lo strumento sarebbe stato però verosimilmente uno specchio
concavo, in quanto la luna è rappresentata rovesciata.
Per la prima volta, inoltre, la Via Lattea appare come un insieme di innumerevoli stelle distinte,
mentre sulla superficie della Luna appaiono crateri non visibili ad occhio nudo.
B I O G R A F I A D E L L’ AU T O R E
Adam Elsheimer in un autoritratto conservato presso le Gallerie degli Uffizi
a Firenze
Adam Elsheimer (Francoforte sul Meno, 1578 – Roma, 11 dicembre
1610) fu un pittore e disegnatore tedesco, attivo per la maggior parte
della sua vita a Roma.
Nella terra natale, fu allievo di Philipp Uffenbach e subì l’influenza
degli artisti Gillis van Coninxloo e Valckenborch, che si erano trasferiti
dall’Olanda alla zona di Francoforte.
In Italia, lavorò prima a Venezia, e dal 1600 a Roma, dove nel 1606 si
convertì al cattolicesimo Fu amico di Rubens e Paul Bril. Morì a Roma nel
1610.
Dipinse anche soggetti religiosi, ma è noto soprattutto per i suoi
paesaggi con figure, che mettono in risalto il rapporto tra uomo e
natura, tipico della tradizione nordica.
FONTI IMMAGINI
Fuga in Egitto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Semiotica_dell%27arte_pittorica#mediaviewer/File:Adam_Elsheimer_Fu
ga_in_Egitto.jpg
Ritratto di Elsheimer:
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Adam_Elsheimer_self_portrait_01.jpg#mediaviewer/Bestand
:Adam_Elsheimer_self_portrait_01.jpg
BIBLIOGRAFIA
Elsheimer, Fabbri, 2001 (Link alla scheda nel catalogo CSBNO:
http://webopac.csbno.net/opac/detail/view/csbno:catalog:248568)
Emile Michel, Landschaftmahlerei (e-book – Biblioteca di Ateneo di Milano-Bicocca)
Gerard Hartl, G a l i l e i w a r O f f e n s i c h t l i c h n i c h t d e r E r s t e . . . @ deutschesmuseum.de (free online);
Horst Bredekamp: D i e U n e b e n h e i t d e s M o n d e s u n d d e r S c h m u t z d e r
S o n n e . F o r s c h u n g s k a m p a g n e n d e r J a h r e 1 6 1 0 - 1 2 . Sitzungsberichte der
Leibniz-Sozietät 2008(free online)